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43. (1806) Corso di mitologia, utilissimo agli amatori della poesia, pittura, scultura, etc. Tomo I pp. 3-423

Introduzione. Se col volgere degli anni si videro di quando in quando anche le Scienze pressochè tutte a rinovazioni e progressi andar soggette ; onde sempre più raffinate comparveto e degne d’ammirazione ; non v’ ha dubbio che a’ giorni nostri, piucchè in altro tempo mai, così le Belle-Lettere si coltivano, e la venustà, l’eleganza, e’l buon gusto così oramai se ne accrebbero, che nuove del tutto potrebbono giudicarle l’Età trascorse. Non saprei però, se finalmente oggidì ciascuna di esse fosse da risguardarsi come a tale grado di perfezione ridotta ; che più non abbisognasse di lavoro alcuno. Tale per certo non è la Mitologia, il di cui studio è poi sì necessario a costituire l’uomo erudito ; e capace di ravvisare molti preziosi avanzi della più rimota Antichità. Di fatti se nell’ applicarsi a qualsivoglia Scienza quell’ordine prima di tutto conviene seguire ; il quale a guisa di luminosa face suole guidare agevolmente il nostro intelletto all’acquisto di ogni più sublime e difficile cognizione ; questa esattezza d’ordine non venne fin’ora osservata dalla maggior parte di quegli Scrittori, che nella nostra Italiana favella ci trasmisero la serie de’ vetusti Favolosi avvenimenti.

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