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1 (1897) Mitologia classica illustrata
troduzione 1. Quasi tutti i popoli della terra, negli albori della vita intellettuale e sociale, crearono una quantità di
efiniti, nè si crearono popolari racconti intorno alle vicende di lor vita , alle loro parentele, alla loro discendenza. Anzi
divenuti omai fide sentinelle di Zeus. Crono perdette il regno della vita e dovette contentarsi d’ allora in poi, secondo a
i offrivano facile argomento a rappresentazioni piene di energia e di vita . Fra le descrizioni poetiche di queste lotte chi
rice delle matrone romane, cui essa assisteva in tutti gli atti della vita . Anzi ciascuna donna di Roma si diceva aver la su
. Varii erano poi gli epiteti dati a Giunone secondo il momento della vita affidato alla sua tutela; Iuno Lucina presiedeva
essa favorisce la coltura, inventa per l’ uomo le cose più utili alla vita , l’ aratro, il telaio, ecc., e insegna l’ arti tu
natura, la cui azione fecondatrice si esercita sulla nascita e sulla vita delle piante, degli animali e degli uomini. Ancor
potenza celeste, dea lunare, connessa anche presso gli Italici colla vita libera della selvaggia natura e colla caccia, e f
reo, freccie e lancia, anche la fiaccola, come a Dea che porta luce e vita . Le eran sacre tra le bestie il cervo, il cane, l
ndere). Questo Dio benefico, principe del fuoco terrestre, utile alla vita e alla civiltà, era nelle antiche leggende italic
o come datore di prosperità e ricchezza nelle varie congiunture della vita ; pastore egli stesso, curava la fecondità e il be
che di tali cose si faceva Ermes patrono. — E poichè i traffici della vita commerciale voglion sicurezza di strade e di viab
da un cinghiale. Ella, addoloratissima, prego Zeus di richiamarlo in vita ; ma intanto se n’ era anche invaghita Persefone d
tro che un simbolo dell’ inverno, il cui freddo soffio fa spegnere la vita della natura e Adone è la natura stessa che ripig
re (libet) di venisse dea dei morti; spesso nell’ antica mitologia la vita più rigogliosa è messa in qualche rapporto colla
orme, immaginandola nell’ atto che essa doveva uscire dalle onde alla vita . Celebre tra l’ altre la Venere scolpita da Prass
i. Estia rappresentava il focolare domestico, come centro di tutta la vita della famiglia. Il fuoco in antico non solo servi
della famiglia. Il fuoco in antico non solo serviva ai bisogni della vita materiale, ma anche ai sacrifizi religiosi, che i
attendevano al culto di lei dovevano esser vergini o almeno di casta vita . 2. Il culto di Estia era diffusissimo in Grecia
col suo tetto; ivi ardeva continuamente il sacro fuoco, simbolo della vita dello Stato. A tener vivo questo fuoco attendevan
erano scelte dal Pontefice Massimo, tra il sesto e il decimo anno di vita , e dovevano restar trent’ anni addette al servizi
divino mantenendo la più illibata castità; dopo potevano tornare alla vita privata e anche prender marito, ma in genere rima
vita privata e anche prender marito, ma in genere rimanevano tutta la vita al servizio di Vesta. Abitavano nel così detto At
re preceduta da una preghiera a Giano. Tra i fatti più notevoli della vita pubblica era l’ uscita di un esercito per una spe
adunanza, prendevan le mosse da una preghiera a lui; e dei pari nella vita privata ogni atto si iniziava pregando lui che co
e v’ ha di bello e di grazioso sì nella natura sì nei costumi e nella vita degli uomini. Secondo la leggenda più comune, era
rate come datrici di tutto quello che abbellisce e rende gradevole la vita . Senza di esse, neppur gli Dei potevano godere un
ole, e Coronide aveva nome da corone, la cornacchia, uccello di lunga vita . Conformemente a questo significato naturale del
ra una persuasione comune e radicata presso gli antichi, che l’ umana vita fosse soggetta al destino, che al momento della n
to della nascita di ognuno già fossero decretate le vicende della sua vita fi no al momento del morire. E questo dicevasi ta
la sorte, e l’ inflessibile; la prima occupata a filar lo stame della vita di ognuno, la seconda rappresentante ciò che v’ è
di ognuno, la seconda rappresentante ciò che v’ è di casuale in essa vita , la terza significante l’ inevitabile necessità d
ntus. 1. Tra le Deità che avevano rapporto colle sorti dell’ umana vita , va ricordata Nemesi, la quale rappresentava una
n seguito e la Fortuna fu onorata con più epiteti, o riferentisi alla vita pubblica, come Fortuna Publica, Fortuna populi Ro
la vita pubblica, come Fortuna Publica, Fortuna populi Romani, o alla vita di qualche ordine sociale, come Fortuna muliebris
iana, Torquatiana, Flavia, Augusta, ecc., o infine a varii casi della vita , come F. respiciens, obsequens, redux, manens, ec
iascun individuo sia assistito, guidato nelle varie congiunture della vita da un Dio speciale; questi Dei speciali i Greci l
desse con sua meraviglia che al contatto di un certa erba ripigliavan vita e risaltavan nel mare; allora mangiò egli stesso
Non è essa d’ altra parte tomba aperta ad ogni essere di cui cessa la vita ? E dove, se non nel seno ascoso di lei, si ripong
tagnosa che ne’ suoi cupi recessi alberga e feconda tanta parte della vita universale. Un tale culto di Rea si diffuse anche
ome l’ Adone del culto di Afrodite, simboleggia la natura che sorge a vita florida e rigogliosa e poi tosto appassisce e muo
ue viscere, il calore vivificante e maturante, è salvo e mantenuto in vita dalle ninfe dell’ acqua ossia dalle nuvole irriga
terra, fonda nuove città, si fa maestro di più miti costumi e di una vita più socievole e più lieta. — Una bella leggenda,
accolse Tetide; ma Licurgo fu accecato da Zeus ed ebbe accorciata la vita , come in Omero si narra, ovvero, come più tardi s
uoghi più belli e dove la natura è più rigogliosa. Quivi passavano la vita deliziosamente, o attendendo a filare o a tessere
e, perde la luce degli occhi o secondo altri, perde la luce della sua vita cioè l’ amor di quella ninfa, per la quale invano
li, ma si diceva che col morir d’ ogni pianta avesse termine anche la vita della sua ninfa. 2. Le Ninfe erano oggetto di cul
V. I Satiri. 1. Come le Ninfe rappresentavano femminilmente la vita della natara nelle sue varie forme, così i Satiri
rme, così i Satiri erano i rappresentanti maschili di questa medesima vita ; erano quindi genii dei boschi, delle acque, dei
e a Roma, ricordiamo un Satiro in bronzo del Museo di Napoli pieno di vita , ecc. La fig. 62 riproduce un’ altra statua del M
gli, tra quelle verdi praterie, là Pane compiacevasi di passar la sua vita . Di giorno aggiravasi colle ninfe, cacciando, sco
, chiamata Siringa; ma questa era restia e lo sfuggiva, preferendo la vita libera de’ monti al modo di Artemide. Un di ch’ e
di fisse e regnato su loro per lungo tempo (l’ età d’ oro dell’ umana vita ). — Intimamente legata con Saturno era Ops ed Opi
corone di flori in testa e mazzi in inano. Una bella statua piena di vita , è la Flora del Museo Nazionale di Napoli, la qua
aspetto, quello d’ una gentil fanciulla che risorge ogni anno a nuova vita e quello della tenebrosa e inesorabile regina del
irca le ombre de’ morti, apprendessero più sane dottrine intorno alla vita d’ oltre tomba, ammettendo che il morire non sia
lieta esistenza, supposto sempre che l’ uomo si renda degno di questa vita felice con una condotta retta e approvata dagli D
, senza un’ eccezionale concessione degli Dei, rivedere la luce della vita . lu origine era lui pure che con inflessibile rig
e venne a cercar pace l’ infelice Edipo dopo esser stato tutta la sua vita perseguitato dalle Erinni per delitti involontari
ie e di risse, per via di morbi e della decrepitezza insidiavano alla vita dei mortali. Oltre a cio la morte era rappresenta
ome stanza, mentre i Penati avevano a cuore il nutrimento, i mezzi di vita . È a notarsi però che tale distinzione, forse sen
in casa a cui i Lari non prendessero parte, ogni fatto solenne della vita era accompagnato da uno speciale sacrifizio ai La
o e coll’ acqua, mentre Atena avrebbe spirato in essi il soffio della vita , l’ anima. Ancor più tardi a Prometeo si sostitui
i narrando invece che si trovano da principio rozzi e senza agi della vita , condizione da cui si sarebbero rilevati progrede
emerito della coltura umana, giacchè non solo favori alcuni agi della vita ma rese possibili le arti e l’ industria. Per que
o Eracle, l’ uomo che con lotte e fatiche d’ ogni maniera ha vinto la vita terrestre e s’ è fatto scala all’ Olimpo. E un al
ere che giunta l’ ultima ora di Admeto, esse lo avrebbero lasciato in vita purchè si trovasse un’ altra persona disposta a s
a’ suoi due figliuoli, non dubitò accettar la morte per prolungar la vita al marito. Persefone, commossa da un si bell’ ese
i, trasformati in draghi, entrambi furono da Zeus ammessi all’ eterna vita dei Campi Elisi. Molti fra i motivi di questa leg
a dipinto come affatto diverso. Ruvido Zeto, aspro nei modi, dedito a vita dura e faticosa, appassionato cacciatore; Anfione
n iscambio uccise il proprio. Di che rimase afflitta tanto che la sua vita seguente fu tutta un piangere e lamentarsi. Conve
moglie e tanto seppe fare e dire che gli fu consentito di tornare in vita per castigar la moglie; ma una volta vivo egli no
tutti capirono che eran essi i Dioscuri, comparsi solo per salvar la vita al poeta. — Cenni di benefici ottenuti od aspetta
strappò di testa al padre quel capello d’ oro da cui dipendeva la sua vita , onde Niso morì e fu poi mutato in aquila marina
a quel masso, lo sollevò facilmente, e da quel momento iniziò la sua vita di eroe. — Avviatosi ad Atene compì una serie di
er del numero, deciso a lottare contro il Minotauro ed esporre la sua vita per liberare la patria da si doloroso tributo. Gl
ullo la sua morte in un vaso di miele dove cadde, ma fu richiamato in vita dall’ indovino Poliido di Argo, o secondo altri d
re le più importanti, disponendole secondo i momenti principali della vita dell’ eroe, ed avvertendo che molte son di origin
rtasse la clava a dileggio. Pur tuttavia in mezzo a quell’ effeminata vita qualche atto virile compì Eracle; presso Efeso pr
o della più sublime forza morale che lotta contro le difficoltà della vita e colla forza e la costanza le supera e consegue
umanità, e lo si invocava per aiuto nelle difficili congiunture della vita , specialmente col titoli di Soter, salvatore, e A
poeti tragici e comici è naturale sceneggiassero molti momenti della vita d’ Eracle, epperò tra le tragedie di Sofocle e di
Eracle seduto in luogo solitario del Citerone, incerto qual via della vita deva scegliere e percorrere, se quella del piacer
oli difficoltà, e combattendo con invitta costanza le battaglie della vita , si rende degno d’ una gloria immortale. In tal s
oco interiore, se ne morì. Altea, troppo tardi pentitasi, si tolse la vita . Se ben si considera, la leggenda di Meleagro ero
ice, il quale poi prese parte alla guerra di Troia, ma vi perdette la vita . 2. Le leggende del ciclo tebano ispirarono molti
l tempo di pagare il fio di tanti delitti. Come abbia perduto regno e vita non è detto; si conosce solo di lui la detta pena
i narrata dove si parlava delle leggende tebane. Pelope richiamato in vita da Ermes, sostituitagli in avorio una spalla che
va goduti i favori di Clitennestra. In quella congiuntura perdette la vita anche la profetessa troiana Cassandra, figlia di
rio Cafereo a sud dell’ isola d’ Eubea. A stento egli potè salvare la vita su un nudo scoglio. Di che lieto, nella sua temer
ol volle accogliere accusandolo di non aver custodito con più cura la vita di Aiace; ond’ egli lasciata di nuovo la patria,
me il pascolo intellettuale delle loro anime; in tutti i secoli della vita greca vi attinsero letterati e artisti, contribue
rileva facilmente quanta parte siano state le leggende troiane della vita intellettuale degli antichi; e non fa meraviglia
lo; già egli vien meno; arrovesciando all’ indietro la testa esala la vita . Lo stesso serpente colle estreme spire della cod
concesso che Euridice seguisse un’ altra volta Orfeo nel regno della vita , a questa condizione che durante il tragitto egli
distinzione s’ aramucchiauo le morti de’ vecchi e dei giovani; niuna vita sfugge alla crudel Proserpina. » 46. Carm. I.
2 (1861) Corso di mitologia, o, Storia delle divinità e degli eroi del paganesimo: Per la spiegazione dei classici e dei monumenti di belle arti (3e éd.) « Della mitologia in generale. » pp. 17-359
ura nella sua. bellezza selvatica, e indotti a supporre in ogni corpo vita e anima come in loro. 9. Le favole morali inchiud
del suo sudore, S’ aggiunse noja, incomodo ed affanno, Pericol nella vita e nell’ onore, E spesso in ambedue vergogna e da
Stamane era un fanciullo, ed or son vecchio. Chè più d’un giorno è la vita mortale, Nubilo, breve, freddo e pien di noja, Ch
to, essendochè lo sciagurato spinto da soverchio affanno a levarsi la vita è oggetto di massimo terrore. Cerere. Proserp
ene prima di Cecrope, per le sue belle azioni aveva meritato anche in vita onori divini ; ma il re del cielo mal sofferendo
volle andare ad ospizio da lui, e Licaone s’apparecchiò a levargli la vita mentre dormiva ; ma sapendo che gli Dei solevan t
(430, 536), e n’era considerato quale Dio. Infatti aveva fin reso la vita ad Ippolito (432) figlio di Teseo (402) che era m
anquilla, che mostri d’esser crespa, luminosa e brillante. » (Vasari, vita di Taddeo Zucchero.) 118. Fetonte (phaétho, io br
ente lo uccide, e ne rimane sì addolorato da perdere a poco a poco la vita . Apollo, afflittone grandemente, volle eternare l
eo. Con esso Mercurio ha possanza Fin nell’ Inferno, onde richiama in vita L’anime spente, onde le vive adduce Nell’ imo abi
spente, onde le vive adduce Nell’ imo abisso, e dà sonno e vigilia, E vita e morte ; aduna e sparge i venti, E trapassa le n
ersal spirando amore, Fai si che d’una in altra si propaghi Stirpe la vita con accesa brama. 171. Le dodici Ore, cui fu com
da gente vana. Qual é morto da lui, qual con più gravi Leggi mena sua vita aspra ed acerba Sotto mille catene e mille chiavi
rdini, ornandolo dentro e fuori di tutto ciò che può far deliziosa la vita  ; e quindi la tenera voce di un ente invisibile d
pre solleciti ad obbedirla. Per qualche giorno le parve un incanto la vita  ; ma per far piena la sua felicità bisognava cono
; la prostrò : le rese odiosa la luce del giorno, e insopportabile la vita . Alfine deliberò di consultare l’oracolo di Vener
A tal vista sviene, e si riduce in uno stato da far temere della sua vita . Le vengono prodigati soccorsi, ed è condotta a p
presiedeva a quell’amore casto e puro, a quella fiamma celeste che dà vita all’universo, e che solleva le anime ai pensieri
elodia dei loro canti e dei loro suoni ; consigliavano i piaceri e la vita molle, e facevano dimenticare la famiglia e la pa
ni pesci sopra certa erba, si accorse che ripigliavano il vigor della vita , e con maravigliosi slanci si rituffavano in mare
bocca all’aura un fiato, Anzi una peste, a cui volar di sopra Con la vita agli uccelli era interdetto ; Onde da’ Greci poi
n fur di sangue alla lor patria avari ; E quei che sacerdoti erano in vita Castamente vissuti ; e quei veraci, E quei più ch
orre placidamente, e le sue onde fanno dimenticare tutti i mali della vita , Saturno vi regna con la moglie Rea, e vi rende p
nticare il passalo e di prepararle a patire di nuovo le miserie della vita . 225. Caronte, figlio dell’Erebo (223) e della No
discopre i peccati che di sopra Son dalle genti o vanamente ascosi In vita , o non purgati anzi alla morte : Nè pria di Radam
le anime dei perversi, le destinavano anche a gastigare gli uomini in vita con tutti i flagelli della celeste collera. Così
avevano immaginato altre tre divinità infernali che presiedevano alla vita e alla morte, ossia le Parche, figlie di Giove e
a cappa filavano quello stame che è simbolo ingegnoso del corso della vita . Il suo colore indicava il destino dei mortali :
l suo colore indicava il destino dei mortali : il nero annunziava una vita corta e sventurata, il bianco un’esistenza più lu
pero e Crepuscolo, par che si tenga per una cosà medesima. » (Vasari, vita di Taddeo Zucchero.) 240. Il Sonno, figlio dell’
dine ; ma raramente aveva essa bisogno d’invocarne l’aiuto, perchè la vita faticosa concilia subito e dolcemente il riposo ;
li ambiziosi e degl’invidiosi del merito altrui, i quali consumano la vita in continue fatiche eccedenti le loro forze ; e q
o, preso da compassione pel suo figlioletto Pelope che menava con lui vita stentata, lo condusse in cielo per ministrare il
lle cose che fanno piacevole, desiderata, utile a sè od agli altri la vita  ! Avete mai osservato, come l’uomo giudizioso si
nel suo contegno ; e dà bene a conoscere quanto sia misera e breve la vita di coloro che si abbandonano soverchiamente ai pi
contentò di saper guarire i malati ; volle anche tentare di render la vita agli estinti, e ne venne a capo con Ippolito figl
uom non spiacque, Quando dal cielo al suol bassò le ciglia. Per te la vita rincorossi e piacque ; Per te la morte sul feral
prole. Sotto la mano della pia cultrice Ricevean nuove leggi e nuova vita Le selvatiche madri, e, il fero ingegno Mansuefa
ar loro la immortalità, supponendo nondimeno che avessero lunghissima vita . Alcuni autori indicano anche il numero degli ann
amore di sè medesimo, che diventò passione sfrenata, e gli logorò la vita al punto da cadere estinto in quello stesso luogo
iene mani pampani e grappoli d’uva, od anche la cornucopia, perchè la vita innocente e le buone azioni sono feconde di molti
ce Mario Pagano. Al caso debbonsi tutti i ritrovamenti più utili alla vita . L’uomo vede ed osserva l’incontro di certi natur
erito, ha fatto Dea anche la Fama « Che trae l’uom del sepolcro, e in vita il serba, » dandole per genitori Titano (30) e la
e questa Dea. Libertà va cercando ch’ è si cara, Come sa chi per lei vita rifiuta. (Dante, Purg., c. I.) Il padre dei Grac
no scorpione (Esiodo). La calunnia. 345, 2°. Carlo Dati nella vita d’Apelle ci somministra una bella descrizione di
di semplice tunica, sull’orlo della quale era scritto : La morte e la vita . Il primo sentimento virtuoso che ne accende deve
olo aveva predetto che un dì il suo nipote gli avrebbe tolto corona e vita . Ma Giove trasformato in pioggia d’oro, che è qua
territo, gli sbranò, e fece manifesto fino dai primi giorni della sua vita ch’ei poteva meritamente esser chiamato figliuol
lati li divelle in brani. (Pindaro. Trad. del Borghi.) Il Dati nella vita di Zeusi, illustrandone un quadro fa una bella de
il concetto di simboleggiare in lui l’età più pericolosa della nostra vita  ; quella cioè nella quale, essendo liberi di noi
ualcuno fosse morto in sua vece Alceste allora non esitò a dar la sua vita per quella del marito, e compiè generosamente il
cuni alberi sul monte Eta, s’ alzò un rogo sul quale finì la faticosa vita . Ma ingiunse prima a Filottete di non palesare ad
ejanira fu tanto addolorata della morte d’ Ercole, che si privò della vita . 399. Ercole fu annoverato fra gli Dei, e accolto
uto era già stato pagato tre volte, allorchè Teseo offerse la propria vita per liberarne la patria, e salpò a Creta a combat
raro esempio restituì la libertà al popolo, e riprese la primiera sua vita cercando nuove occasioni di render utile il suo v
pice della gloria con utili imprese, macchiassero il resto della loro vita con azioni vituperose, e talora con quelle stesse
dendo è fatto in brani. 438. Ovidio narra che Esculapio (289) rese la vita ad Ippolito, e che Diana (137) lo coperse d’ una
o, proponendosi di finirvi in pace i suoi giorni nelle dolcezze della vita privata. Ma Licomede, re di quell’ isola, mosso d
corso, e gli alberi e i massi si movevano quasi che avessero sensi di vita . Solita allegoria per indicare i popoli dallo sta
olita allegoria per indicare i popoli dallo stato selvaggio ridotti a vita più civile con le persuasioni dell’eloquenza. 470
odope. Le Baccanti (153) tentarono di richiamarlo alle dolcezze della vita  ; ma egli, spregiandole, ne eccitò lo sdegno ; si
carponi ; nell’età matura cammina qual si conviene ; e declinando la vita , regge la sua vecchiaia con un bastone che gli fa
uomo pessimo, insultando alle sventure di edipo , gli rimprovera la vita raminga ch’ei faceva condurre alla figlia : Cre
e rupi ? — Qual core è il tuo quando di porta in porta Mendicando la vita , affronti (ahi lassa !) Turpe rifiuto, o domandar
re ; e se mercè tu chiami, Un fremito d’orror sol ti risponde. — Alla vita raminga, al duro esiglio I lieti giorni dell’età
da persecuzione celeste. Antigone, modello di amor filiale, rimase in vita per dar nuovo esempio d’amor fraterno (510).
gara d’amicizia, nella quale ambedue i giovani amici volevano dar la vita l’uno per l’altro. 535. Alfine la condanna cadde
un anno senza combattere. Spinto allora da brutale vendetta privò di vita Ettore combattendo con lui corpo a corpo ; e non
onorò d’ una corona, e disse che invidiava ad Achille d’aver avuto in vita un amico come Patroclo, e dopo morte un poeta com
loco, il quale sotto le mura di Troja sacrificò la sua per salvare la vita del genitore : Ecco al Nestoreo cocchio s’implic
l campo. Alla vista del tremendo guerriero chiedente ad alle grida la vita del suo nemico, Ecuba e Priamo tremano pei giorni
ello d’Ettore, e con esso menò sempre afflitto il rimanente della sua vita , perchè non potè mai consolarsi della perdita del
lo tra il loro re ed il figlio d’Anchise, nel quale Turno perdette la vita . 615. Dopo quattro anni di pace i Rutuli ricominc
colla sua puntura. Fatto sta che Diana si pentì molto d’aver tolto di vita quel bell’uomo d’Orione ; ma che valeva il pentim
’uomo fosse il supremo dei beni l’essere liberato dalle miserie della vita . Gli abitanti d’Argo alzarono loro le statue nel
oli ; e tanta era la sua immobilità che pareva non desse più segno di vita  ; infatti era cangiata in scoglio : O Niobe, con
che ne divenne innamorato perdutamente, e scongiurò il cielo a darle vita . « O Dei, esclamava, se è vero che la vostra poss
oia ; la toccò di nuovo, e già le belle membra avevano il calor della vita , già il sangue scorreva nelle lor vene. Le strins
e pietre divenute uomini la rozzezza di quei nuovi popoli incolti, la vita laboriosa che doveron condurre per sussistere, e
fo dell’ isola di Creta, contemporaneo di Solone. La storia della sua vita è tessuta di prodigj. Ancor giovinetto si smarrì
128 Onde un poco mi piace che mi ascolte. Poscia che ’l padre suo di vita uscio. E venne serva la città di Baco,129 Questa
diventare uno dei più grandi indovini del suo tempo, e ne prolungò la vita oltre cinque secoli. Diversamente, e con più gent
o. Apollo vi acconsentì, e le concesse ancora di serbare per tutta la vita la freschezza della gioventù ; ma la figlia di Gl
nte Galba che aveva settantatrè anni, e che gli tolse lo scettro e la vita . Alessandro prima della sua spedizione nell’Asia
e feste. Era quest’uso grande argomento a condurre onesta e chiara la vita , era conforto ai vecchi, esempio utile ai giovani
diti, e ad insegnare l’agricoltura e varie altre arti necessarie alla vita . Quindi volle intraprendere la conquista dell’uni
to Osiride ad un banchetto, gli fece da essi togliere a tradimento la vita e gettarne il corpo nel Nilo. 700. Iside, saputo
Titani (30) che lo sconfissero e l’uccisero ; ma Iside lo richiamò in vita , lo fece immortale, e gl’insegnò la medicina e l’
o Pasciacamac o anima del mondo. Da lui, essi dicono, l’universo ebbe vita , da lui si conserva. Ma come ei non l’hanno vedut
il tempio di Cerere, vale a dire per 1200 anui. — In sul finire della vita Eumolpo si riceociliò con Tegirio che, non avendo
a tetto, cibandosi d’erbe e di aalvatiche frutta. Ma co’bisogni della vita nate le arti, sursero per necessità i mali, cioè
senza onori in un baratro chiamato Tartaro ; se aveva condotta onesta vita , un nocchiero lo trasferiva oltre il lago in uu p
fuori di sè dal dolore, si lanciò sullo stesso rogo, e vi perdette la vita . 99. Monte dell’isola d’Itaca. 100. Questa stat
vogliale a questa piceola vigilia de’vostri sensi (alla vostra corta vita ) che è del rimanente (che vi rimane) negar l’ esp
3 (1806) Corso di mitologia, utilissimo agli amatori della poesia, pittura, scultura, etc. Tomo II pp. 3-387
i da uno de’suoi fratelli, si avventò contro lo stesso, e lo privò di vita . A tale vista insorsero tutti gli altri ; e sì fe
uel mostro, e sì lo trafisse coll’asta, che gli tolse intieramente la vita . Risuonarono allora di liete acclamazioni quelle
te, figlio di Preto, per vendicare la morte di suo padre, Io privò di vita . Que’ di Micene, d’Argo, e di Serifo gli alzarone
sone le fosse stato infedele(26). Giasone poi, dopa aver condotto una vita errante, mentre si riposava sulla spiaggia del ma
be da Giove e da Alcmena, moglie d’Anfitrione(1). L’istoria poi della vita dì lui venne ornata co’ maravigliosi fatti di tut
le a guisa di glorioso trionfo portò indosso tutto il tempo della sua vita (c) (5). Mentre Ercole si avviava a combattere la
ficlo, di lui fratello uterino(b) (11). Ercole finalmente li privò di vita presso Cleona, mentre erano per trasferisi in Cor
della crudeltà di Gerione era un certo Eurizione. Ercole lo privò di vita , ne uccise il Dragone, e il Cane, e ne portò via
ciando la loro testa colla sua. Ercole nella stessa guisa lo privò di vita (e). Eono, figlio di Licinnio, fratello d’ Alcmena
i lui crudetà, se non fosse giumo opportunamente Ercole a alvargli la vita . Questo Eroe prese una falce, trono il capo a que
onorare il suo benefattone. Colui, fattosi capo de’ ribelli, privò di vita Creonte, s’impossessò del trono, e voleva anche d
da Megara, credendoli figli del predetto Euristeo. Avrebbe privato di vita anche Anfitrione, creduto suo padre, se il di lui
iesi e de’ Megaresi, che coloro gli tesero insidie, e lo privarono di vita (9)(9). Minos stava sacrificando nel tempio delle
tanti de’Borghi vicini, i quali sino a quel tempo aveano condotto una vita selvaggia, e agli stranieri conferì gli stessi pr
(d). Lo stesso portò il fuoco perfino ne’ vascelli nemici, e privò di vita Patroclo, il quale gli fàceva resistenza. Il mede
aziente di venire alle mani con lui. Priamo ed Ecuba, tremanti per la vita del loro figlio, lo scongiuravano di rientrare in
fareo, uno de’ Greci Capitani, e figlio di Caletore(e). Privò pure di vita Cretone e Orsiloco, figliuoli di Diocleo(f). Sott
rtaco(d) (21), e Pallante. Egli poi vendicò la lero morte privandosdi vita Mezenzio, Lauso, di lui figliuolo(a) (22), e Cami
n un combattimento, che incontrò poscia cogli Etrusci, vi perdette la vita (25). Altri dicono, che, essendo caduto nel fiume
hiere, colle lagrime, e colle offerte tentarono di salvare la propria vita  ; ma il Greco Eroe non ostante li privò di vita p
di salvare la propria vita ; ma il Greco Eroe non ostante li privò di vita per vendicarsi di Antimaca, loro padre, ch’erasi
ccise con Egisto (b). Euripide poi vuole, che Oreste abbra privato di vita Egisto nel tempio d’ Apollo, mentr’egli stava esa
supplizio, a grande stento avea ottenuto di poter togliersi da se la vita  ; ma Apollo, che gli aveva comandata l’uccisione
i, Demoleonte, figlio d’Antenore, e Troe, figlio d’Alastore. Privò di vita Demuco, figlio di Filetore(b) ; Ennomo, celebre a
lla stessa di lui armatura la gola, ed a torgli in sì barbaro modo la vita . Nè pago d’aver superato e ucciso sì forte nemico
’piedi di lui, ptomettendogli trecento buoi, se lo avesse lasciato in vita  ; ma il figlio di Peleo nol ascoltò, e gl’immerse
ille. La maggior parte però di loro asserisce, che Paride lo privò di vita . Allorchè Priamo andò a ricercare ad Achille il c
il Greco Eroe. Così fece il Trojano, e, scoccato uno strale, privò di vita Achille(b) (13). Tetide uscì dalle acque ; e, acc
mpati, parte ne massacrarono, e parte ne misero in fuga. Privarono di vita lo stesso Reso, che dormiva, e ne condussero via
ro Trojano, che perì sotto Diomede, figlio di Tideo(c). Privò pure di vita Toone(d), Alcandro, Cerano, Alastore, Cromio, Ali
occò e tante frecce, che li fece tutti perire(21), nè altri lasciò in vita , che il cantore Femio, e Medone. Neppure la rispa
i. Castore uccise Linceo, Ida fece morire Castore, e Polluce privò di vita Ida(a). Apollodoro dice, che Castore e Polluce si
Queglino partirono per eseguire il materno desiderio, e privarono di vita non solo gli uccisori di Alcmeone, ma anche Fegeo
li dovea ritornarsene in Argo, cinquanta armati, che lo privassero di vita . Capi di coloro furono Meone, figlio di Emone, e
e ammirarono la generosità di lui, il quale preseriva alla stessa sua vita la salvezza della patria(b). L’eroica azione di M
gica Parte Terza delle virtu’, de vizj, de’beni, e de’mali della vita umana Vrtù VIrtù è un’interna abituale
Erano ormai trascorsi molti giorni, e la donna ancora conservavasi in vita . Ne stupì il Triumviro ; e rintracciandone la cag
finalmente nella di lei veste leggonsi queste parole : la morte e la vita  : ciò indica, che l’amicizia serbasi la stessa an
l’amicizia serbasi la stessa anche dopo morte, come lo era durante la vita (a). Fede. La Fede è la corrispondenza de’ f
raffinamento in tutto quel, che concerne i comodi e piaceri di questa vita . Esso comparisce cinto la fronte di reale corona,
contenti e felici, quando la gelosia intorbidò la dolcezza della loro vita . L’Aurora s’invaghì di Cefalo, mentre questi sul
i e incomodi gravissimi, nè ha talvolta riguardo neppure alla propria vita . Ha il ventre simile a quello dell’ idropico. A q
condizione. Giace in luogo sozzo, perchè chi è preso da essa, ama la vita sorrida. Ha in mano l’Upupa, urcello vilissimo, c
vestita, perchè è cagione di povertà. Lo starsene sedendo dimostra la vita oziosa dell’ Accidioso : Ha il capouchino e ravvo
Giace in oscura caverna : lo che dà ad intendere che l’Ozioso conduce vita abbietta. E’ vestito d’una pelle di Porco, ch’ è
mpia possessione de’ beni, appartenenti all’uso e al comodo di questa vita . Rappresentasi di consolante aspetto, e in abito
gli conferì la prerogativa di presagire il futuro, e gli concesse una vita sette volte più lunga, che quella degli altri uom
nome di alcuni volatili, il sangue de’ quali, mescolato insisme, dava vita a un serpente ; e questo, mangiato, infondeva la
rtorito Spinojo e Orcomene, e andava cercando il mezzo di togliere la vita a Learco e a Melicerta, nati da Ino, perchè colei
avoto, ma nello stesso tempo protestò che piuttosto avrebbe tolto la vita a se medesimo che commettere sì crudele azione. C
ua figlia.Corse poscia alla stanza di Teonoe, risoluta di privarla di vita , e vi chiamò anche Testore in suo ajuto. A tale n
ucciso da Giasone.Finalmente fuvi chi ebbe a dire, che Medea privò di vita il fratello, perchè questi aveva preso ad insegui
ò, Diodoro Siculo (i), e Apollodoro (l) dicono, che Esone si privò di vita col bere il sangue di un toto per liberarsi dalle
te tre secoli : sicchè i Greci, quando vol vano augurare lunghezza di vita , solevano desiderare gli anni di Nestore(g). (c)
e, protetto dagli Ateniesi, come abbiamo raccontato, vinse e privò di vita il suo nemico. Dopo il corso di alcuni anni volev
sti riconobbe l’ abito di Alope, e ordinò, che a colei fosse tolta la vita , e che il di lei figlio fosse di nuovo esposto. N
l nemico. Il peso non glielo permise, e in vece del Centauro privò di vita con essa Conete, suo collegato, ch’era poco lonta
orde di sangue. Uno strale, scoccato da non so chie, privò, allora di vita anche il bellissimo Centauro Cillaro, che aveva i
do, della spada, e dell’asta, ferali stromenti, con cui avea tolto la vita e le spoglie al Tessalo Aleso. Ma il ferro di Lat
se Menelao ed Ulisse, ove Deisobo dormiva, e queglino lo privarono di vita (d). (4). Antifo uccise Leuco ; uno degli amici e
ispondere ad Achille, il quale teneramente lo amava, ne fu privato di vita nel tempio d’Apollo (b). Tzetze finalmente ciò ne
finalmente divenne schiava prediletta di Agamennone, e fu privata di vita dalla di lui moglie, Clitennestra. Fu sepolta in
esa Troja, Etra mostrò ad Acamante il di lui figlio, ed egli salvò la vita a quello ed a lei, che gliedo avea fatto conoscer
pi dell’Asia operò a difesa di Troja varie gloriose imprese. Privò di vita anche Antiloco, figlio di Nestore e di Euridice(a
. (27). Satnio, dopo aver combattuno con molto valore, fu privato di vita da Ajace, figlio d’ Oileo(a). (28). Mori, venuto
lla guerra. Un altro Oracolo pure fece sapere, che avrebbe perduto la vita quello de’ Greci, il quale fosse disceso il primo
inavvertentemente un dardo contro il predetto. Eurito, e lo privò di vita . Per tale motivo fu costretto ad allontanarsi anc
nche Niso spontaneamente diodesi in loro potere, ed offerì la propria vita per salvare quella dell’amico (a). (a). Virg. A
Trojano, figlio di Pisenore, e cocchiera di Polidamante (d), Privò di vita un Imbrio guerriero, figlio del ricco Mentore, e
iamo avea promesso in moglie la sua figliuola, Cassandra(b). Privò di vita Festo, figlio di Boro, della Meonia(c). Mise a mo
ò una grossa pietra, da cui colpito Cebrione nella fronte perdette la vita . Patroclo voleva spogliarlo delle armi ; una Etto
lle, come più diffusamente vedremo, e quegli con un pugno lo privò di vita (c). (15). Le figliuole di Anio ebbero per madre
preghiere di Tetide, sua madre, cisuscitò un momento per troncare la vita a colei, che gli avea tolto la sua. (e). Quint.
. 1. & 11. (9). Licofrone pretende, che Achille abbia privato di vita Tersite, perchè costui avea strappato gli occhi a
chè costui avea strappato gli occhi a Pentesilea, mentre era ancor in vita (d). (g). Eustatb. in Hom. Odyss. l. 11. (a).
altri della sua testa, e al quale era annessa la durata della di lui vita . Cometo s’invaghì d’Anfitrione, mentre questi gue
opatore, ossia amatore di suo padre, perchè egli sacrificò la propria vita per riparare il colpo, che Mennone avea vibrato c
c’ordinario consisteva in un cambio reciproco di cose necessarie alla vita , e ciò che si comprava, veniva pagato con animali
ttete, perchè egli aveva preso cura degli ultimi momenti della di lui vita (c). Teocrito soggiunge, che Filottete rimase in q
Reggia del padre, gli amanti diPenelope cospirarono contro la di lui vita . Capo della congiura fu Antinoo, figlio d’ Eupite
n corso un carro, e avesse acconsentito nel tempo stesso a perdere la vita , qualora ne fosse rimasto vinto. Tutti coloro acc
edere Clito, e se n’era già estremamente invaghita. Ella temeva della vita del suo amante, ma non osava di manifestare l’int
aspirare alle nozze di sua figlia, aveano per mano di lui perduto la vita (a). (a). Declaustre Diction. Mythol. (4). Alt
accordato Alastore in isposo, se n’era pentito, e lo avea privato di vita (f). Non è da confondersi la predetta Arpalice col
Gli Antichi non vanno d’accordo riguardo a colui, che Tideo privò di vita . Gli uni, dice Apollodoro(c), pretendono, che sia
tti i progetti de’ Trojani, perchè sperava di salvare così la propria vita , ma tuttavia fu fatto morire(a). Ritornando a Dio
hè colei nel tempo della di lui assenza erasi abbandonata a dissoluta vita con Cillabaro, figlio di Stenelo, ovvero, come al
Queglino partirono per eseguire il materno desiderio, e privarono di vita non solo gli uccisori di Alcmeone, ma anche Fegeo
ima gioventù erasi applicato a’ Iavori campestri. La dura e laboriosa vita , che menò, lo ridusse molto atto alla caccia, e a
7). Le donne dì Lenno, come scuoprirono, che Ipsipile avea solvato la vita al re Toante ; mo padre, la scacciarono dalla lor
e ammirarono la generosità di lui, il quale preseriva alla stessa sua vita la salvezza della patria(b). L’eroica azione di M
4 (1831) Mitologia ad uso della gioventù pp. -
lla giustizia, della pace, i diletti ed i piaceri e le dolcezze della vita campestre ; e facendo in tal guisa passare nell’
ente, una divina Fiamma scorrea, che l’alma era del mondo. Tutto avea vita allor, tutto animava La bell’arte de’ vati. Entro
a ; Nella sacra di Pindo alta favella Ebbero un giorno e sentimento e vita . Or d’aspro gelò aquilonar percossa Dafne morì ;
gli avrebbe tolto l’inspero, tramò insidie al figlio per privarlo di vita e gli dichiarò senza riguardi la guerra. Giove re
che Giove era nato per dar leggi all’universo, attentò più volte alla vita del figlio ; questi, irritato per l’ingratitudine
matrimoni. Era la divinità delle donne costumate, e quelle di cattiva vita non potevano entrare ne’ suoi templi. Sua messagg
soprannomi. Le si offrivano le primizie de’ frutti e v’era pena della vita per chi avesse sturbato i suoi misteri. Se le sac
e Radamanto. I tre giudici Minosse, Radamanto ed Eaco, esaminavano la vita de’trapassati, e giusta il merito assegnavan loro
orio. Lete vi scorreva, e le sue onde spargevano d’oblio i mali della vita . Una terra sempre ridente rinnovava tre volte ogn
gior felicità. Là rinnovavansi ancora i più lusinghieri piaceri della vita . L’ombra d’Achille moveva guerra alle bestie fero
o anohe la proprietà di disporre a soffrire di nuovo le miserle della vita . Fu soprannominato il fiume d’olio perchè il suo
i Temi. Gli antichi credevano che queste divinità presiedessero alla vita ed alla morte ed erano riguardate siccome quelle
ndo era sottoposto al loro impero. Il loro ufficio si era di filar la vita degli uomini. Cloto tenea la conocchia, Lachesi r
rigirava il fuso e Atropo tagliava il filo colle forbici allorchè la vita di ciascuno era giunta al suo termine. Si voleva
nità tutto era emblematico e tutto aveva relazione alla nascita, alla vita e alla morte degli uomini. Le Parche restarono se
se pitture lo spettacolo delle Parche intenerite che restituiscono la vita allo sfortunato Pelope. Cloto gli dà una spalla d
. Erano tre : Tisifone, Megera ed Aletto. Mentre i colpevoli erano in vita , le Furie portavano nell’anima loro il terrore, l
ttavanli nel più gran delirio, che sovente non cessava che colla loro vita . Gli Dei le impiegarono anche a punire gli uomini
re in cielo e Cagne di Stige nell’Inferno. Molti furono tormentati in vita dalle Furie, ma non avvi esempio più strepitoso d
riunite le membra di Pelope col ministero delle Parche lo richiamò in vita  ; e condannò Tantalo nell’Inferno all’eterno torm
he ravviva tutta la natura. Il suo nome significa infatti che reca la vita . Si rappresenta sotto la figura di un giovinetto
iunone secondo l’opinione di molti ; alcuni pretendono che dovesse la vita alla sola Giunone. Giove le aveva dato l’incomben
pidauro ; fu nutrito da una donna chiamata Trigone, e passando la sua vita ne’giardini acquistò una perfetta cognizione de’s
te nella medicina, che potè ad istanza di Diana richiamare da morte a vita Ippolito figlio di Teseo. Abbiam già detto in Apo
fatti regola la mite temperatura dell’aria, e mantiene la salute e la vita  ; ed ha la facoltà di conservare o di rigenerare
solo re ; egli era scelto nella famiglia reale e la sua dignità era a vita . Fetonte Fetonte era figlio del Sole e di
a comparire innanzi al suo tribunale, e sottomettendo l’intiera loro vita al più rigoroso esame. Si rimprovera a Minosse un
itettura, Benchè uscito di sangue reale, egli coltivò in tutta la sua vita le arti e le condusse a perfezione. Gli antichi g
vano cagionato la morte di un uomo. Dedalo fu condannato a perdere la vita dall’Areopago, ma egli si sottrasse alla giustizi
poteva animarli di sortirne, se non che di andare a terminar la loro vita coll’ultimo supplizio. Dedalo usando della sua in
ifica gioia. Esse estendevano il loro potere su tutti i piaceri della vita . Non dispensavano agli uomini soltanto la buona g
li maniere e tutte le altre qualità che spandono tanta dolcezza nella vita sociale, ma la liberalità pur anche, l’eloquenza,
arpa, e presiedeva alla danza e ai giuochi. Erato o l’amorosa die’ la vita alla lira e al liuto, presiede alle galanti, appa
edessero all’educazione de’ fanciulli e che esse regolassero tutta la vita degli uomini ; motivo per cui le fanno presenti a
un’Amadriade alla quale tu sei debitore dei più dolci momenti di tua vita  ; all’ombra di queste foglie incontrasti la donna
resso consimili i quali provano che gli antichi erano persuasi che la vita delle Amadriadi dipendesse dalle piante che le me
Lari famigliari ; quelli al contrario che in pena della loro cattiva vita non avevano sicuro soggiorno erano considerati pe
un Dio particolare chiamato Genio, e che lo accompagnava per tutta la vita . Secondo alcuni due Geni attribuivansi ad ogni uo
parte del corpo un Dio particolare, come le varie vicende dell’umana vita erano anch’esse raccomandate a qualche Divinità ;
valersene quando la vuotava. Datosi per inclinazione ad un genere di vita aspro e faticoso, si presentò ad Euristeo, sotto
opri figli natigli da Megara sua prima moglie credendo di togliere di vita quelli di Euristeo. Ritornato in sè stesso ne fu
fiaccola e portatala in terra diede con essa alla sua statua anima e vita . Adirato Giove per questo attentato ordinò a Vulc
potè sortire durante il regno di Giove. Il dispiacere di condurre una vita miserabile in un paese selvaggio, è l’avoltoio. G
enza costumi ; Prometeo principe istrutto insegnò loro a condurre una vita umana, e per questo si è forse detto che coll’ass
eo si ritirò a Sciro per finirvi tranquillamente i suoi giorni in una vita privata, ma il re Licomede geloso della sua fama,
egli anni e delle sventure, pregarono gli Dei di porre fine alla loro vita , e tosto furono cangiati in serpenti, o secondo a
flitto per la morte del fratello pregò Giove che rendesse questi alla vita e togliesse a lui medesimo la sua immortalità. Tu
e raddolcire i feroci costumi dei Traci di que’tempi, e ridurli dalla vita selvatica alle dolcezze d’una incivilita società.
ne di Tracia tentarono ogni via per fargli rinunciare ad un genere di vita meno triste e selvatico, impegnandolo a contrarre
a sol donna rapì ad Orfeo la pace e la vendetta di molte gli tolse la vita . Variano i racconti su la morte di Orfeo ; avvi c
ia s’impadronì di Iolco, ove passò tranquillamente il resto della sua vita . Chirone nacque dagli amori di Filira figlia del
rche misero un tizzone sul fuoco dicendo, che tanto sarebbe durata la vita di lui quanto il tizzone ; il che udendo la madre
questo andò consumandosi, egli pur divorato da interno ardore finì la vita . Pentissi Altea, ma troppo tardi, e per disperazi
cia Atalanta fu sì colpito dall’avvenenza di lei che rinunciando alla vita selvaggia da lui sin allora condotta, la seguì ed
uesto animale si figurava l’uomo, perchè l’uomo sul mattino della sua vita , cioè quando è bambino, se ne va carponi, onde si
quattro gambe ; sul mezzogiorno, cioè mentre dura il fiore della sua vita , cammina su due piedi, e venuta finalmente la ser
e viene costituito il delitto, non abbia avuto parte alcuna nella sua vita , pure i poeti non tralasciano di situarlo nel num
si che la loro discorde maniera di pensare era stata, durante la loro vita , sì grande, e il loro odio tanto irreconciliabile
desiderio sempre vivo e sempre inutile di conoscere l’avvenire, die’ vita agli Oracoli ; l’impostura li accreditò e vi pose
i grani di sabbia che dovevano por fine alla misura degli anni di sua vita . La Sibilla dopo di avergli fatto presente la dif
5 (1874) La mitologia greca e romana. Volume II « Parte III. Semidei, indigeti ed eroi — XLVI. Giasone e Medea » pp. 342-489
in perfetto accordo colla moglie ed avutine due figli, ricominciò una vita errante in cerca di straordinarie avventure ; ed
o. Quel che ivi macchinasse sarà detto nel racconto particolare della vita di questo Eroe. Giasone colpito cru- delmente nel
gli animi delle persone più rozze e dure per attirarle a un genere di vita più umano e sociale. A questo fine e con questo s
pe distogliere gli uomini selvaggi e antropofagi dalle stragi e dalla vita bestiale e ferina 82. Ma questi e simili prodigii
odigii anche nel regno delle Ombre, ove discese essendo egli in prima vita . Narrano i poeti, e tra questi più splendidamente
ler del Fato di star sottoposto ad Euristeo. A questo tempo della sua vita si riferisce il moralissimo racconto di Ercole al
ed egli andò a far visita a quel tiranno, lo prese gentilmente per la vita e lo diede a divorare ai suoi cavalli stessi ; de
ma come e’ se ne discostò per astuzia di Ercole, perdè lo Stato e la vita . E ne deduce questo politico insegnamento, che qu
altra più tremenda e famosa pugna de’Centauri converrà parlare nella vita di Teseo. Quanto poi alla liberazione di Esìone,
trò con un eroismo pari a quello mostrato in tutto il corso della sua vita . Sposò da prima Mègara figlia del re Creonte teba
vendetta egli stesso. » Ercole dopo qualche tempo ricominciò la sua vita randagia e di avventure, e la Fama divulgò che a
uesti esercizii, ma non si narrano molti fatti particolari della loro vita nel mondo. Oltre la spedizione degli Argonauti a
on voi nasceva, e s’ascondeva vosco « Quegli ch’è padre d’ogni mortal vita , « Quand’io senti’ da prima l’aer Tosco. » (Para
e divenne ottimo re e sapiente legislatore di quel popolo. Nella sua vita pubblica appartiene più alla Storia che alla Mito
appartiene più alla Storia che alla Mitologia ; ed all’opposto nella vita privata, o di famiglia, più alla Mitologia che al
ad obbedire alle leggi affinchè divenisse morigerata e civile. Nella vita privata o di famiglia, per altro, egli fu poco fo
iglio del loro re Egeo. A questo punto cessano i fatti notabili della vita particolare di Minosse, e tutte le altre vicende
lebri Vite degli Uomini illustri tanti insulsi prodigii, scrivendo la vita di Teseo per farne il parallelo con quella di Rom
a siam giunti a dover raccontarne per filo e per segno la nascita, la vita , la morte e i pretesi miracoli. Non bastò agli At
onirsi del regno ; e quindi lo persuase a toglierlo insidiosamente di vita avvelenandolo in un pranzo. Teseo fu invitato a c
suo forte braccio per impedir che all’amico fosse tolta la sposa e la vita dai Centauri convitati anch’essi al banchetto di
fondazione di Tebe, troviamo nella Cronologia Greca Laio II ; e della vita di questo re raccontansi soltanto due fatti : il
madre. Ma egli non potendo tollerare un’umile ed oscura condizione di vita , si diè a percorrer la Grecia in cerca di avventu
ice. Eteocle cadde mortalmente ferito : e in quegli ultimi istanti di vita fingendo di volersi riconciliare col fratello, ma
rsi riconciliare col fratello, ma furente in cuor suo di lasciarlo in vita vincitore e re, chiese di abbracciarlo per l’ulti
no per molti anni. Poichè Adrasto, il solo dei Sette Prodi rimasto in vita , quantunque per causa di quella guerra avesse per
cisi se perdevano. E già più d’uno aveva inesorabilmente pagato colla vita il fio della sua folle speranza. Pelope senza ess
nnone e Menelao, ci sorride la speranza di confortarci nel riandar la vita e le gesta degli Antenati di Achille, di quell’Er
’infiammarono gli spiriti guerreschi del giovane Eroe, e ad una lunga vita effemminata ed oscura preferì una breve esistenza
a sanarlo. Dovè dunque, se volle ricuperar la salute e conservarsi in vita , raccomandarsi ai nemici e sottostare a qualunque
uo errore e della sua sventura intellettuale si tolse da sè stesso la vita colla propria spada. Per la morte di Achille veni
l dolor della sua ferita, di cui non era ancora guarito, condusse una vita piena di affanni e di privazioni. Non fu già in U
roiani che recaron loro soccorso personalmente e perderon per essi la vita in battaglia. Fra questi v’eran due Semidei, cioè
lli della famiglia che regnava prima di lui, » avea tese insidie alla vita del piccolo Oreste figlio di Agamennone e di Clit
ompagnato dal fidissimo Pilade, che più e più volte espose la propria vita per salvar quella dell’amico. Spinti dalla tempes
anto che « …………. in Creta « Rimenò Idomeneo quanti compagni « Con la vita gli uscîr fuori dell’arme : « Un sol non ne inghi
e « Molti dentro del cor sofferse affanni, « Mentre a guardar la cara vita intende « E i suoi compagni a ricondur ; ma indar
spizio « E dell’umanità rotta ogni legge, « Tolse al regio fanciul la vita e l’oro. « Ahi dell’oro empia ed esecrabil fame !
fino alcune profezie sulla venuta del Messia e su diversi fatti della vita di lui 163. Quindi è che le immagini delle Sibill
e forse era vero, che alcune di queste Sacerdotesse preferissero una vita girovaga allo star sempre confinate nei penetrali
baro metodo curativo (il quale, generalmente, scorciava o troncava la vita ai giovani a cui toglievasi il sangue senza prolu
tu, giunto a compieta, « Lorenzo, come mai « Infondi nella creta « La vita che non hai ? » 137. Cicerone nel De Amiciti
della tragedia di Pacuvio, in cui Oreste e Pilade gareggiano a dar la vita per salvare quella dell’amico, quando Egisto vole
6 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XXX. Stato delle anime dopo la morte, secondo la Mitologia » pp. 216-231
meno e beato da preferirsi alle terrestri condizioni di questa mortal vita . Lo stesso Omero ci narra che Achille, quantunque
uno stato felice quello che produceva la noia, e faceva rimpianger la vita mortale e preferire la più meschina condizione di
valli, i cani ed anche i materiali oggetti che gli furono più cari in vita , non dubitando che per tal via andassero a raggiu
ro mariti nel soggiorno dei beati. Questa noiosa monotonia dell’altra vita anche negli Elisii, come la descrivevano gli Anti
n legnaggio, i bruti, i pesci, « E ciò che vola, e ciò che serpe, han vita , « E dal foco e dal ciel vigore e seme « Traggon,
ch’ivi deposto « Ogni ricordo, men de’ corpi schive, « E più vaghe di vita un’altra volta « Tornin di sopra a riveder le ste
ano una perpetua rotazione di passaggi alternativi dall’una all’altra vita . Si viene ad accennare ancora una specie di Purga
mangiò una spalla di Pelope. Si aggiunge ancora che gli Dei resero la vita al figlio di Tantalo ricòmponendone le cotte memb
à lo costrinse a cedere ; e Danao allora per tentar di assicurarsi la vita macchinò un misfatto, che 49 delle sue figlie ese
sposi la prima sera del loro matrimonio. La sola Ipermestra salvò la vita al suo sposo Linceo ; e questi poi compì quanto a
tu ti rechi a mente « Lo Genesi dal principio, conviene « Prender sua vita ed avanzar la gente. « E perchè l’usuriere altra
Metaponto ed ivi morì ; e dopo la morte fu più ancora ammirato che in vita , poichè la sua casa fu cangiata in un tempio, ed
ciunt, clausæ tenebris et carcere cæco. « Quin et supremo quum lumine vita reliquit, « Non tamen omne malum miseris, nec fun
7 (1855) Della interpretazione de’ miti e simboli eterodossi per lo intendimento della mitologia pp. 3-62
e l’umana progenie, e per indiarla, quando, compiuto il periodo della vita , l’uomo si discioglie dall’argilla onde è plasmat
tuandosi invece in tale stato tra le selve, ivi avrebbe sempre vivuto vita selvaggia, o vi sarebbe peruto nell’abbandono di
i sarebbe peruto nell’abbandono di sè stesso e nella debolezza di sua vita . L’uomo nato adulto e manodotto da Dio, la Idea p
marla ad un’isolamento, a disperderla tra le selve, a declinarla alla vita selvaggia, o barbara, a renderla rinnegata ad ogn
ai poeti tutto era deificato, onde l’immortal V. Monti(1). Tutto era vita allor, tutto animava La bell’arte de’ vati. Entro
a, Nella sacra di Pindo alta favella. Ebbero un giorno e sentimento e vita . 5. E non era obbietto a cui non fu posto presi
sua Repubblica (5) per dare un’immagine del mondo, dell’uomo e della vita dell’uomo, descrive un’antro, ove va rinchiusa fi
ca andò debitrice di singolari servigii, di ritrovati necessarii alla vita , di conquiste, di vittorie, di trionfi, a cui ten
le gli antichi e soprattutto i selvaggi campavano in miglior parte la vita  ; altri plasmato di varii e diversi obbietti, vi
od in fine, come ad altri piace, perchè il Sole tante volte toglie la vita ai viventi con un intemperie di calore, onde può
il Sole con il suo temperato concorso ci tiene liberi dai mali della vita . E non meno, attenendoci alla etimologia de’varii
e dal Sole. Si nomava Febo da φοιβος quasi φως luce, o calore, e βιος vita , per esprimersi il calore vitale del Sole. Si dic
in ragione de’nobili… Finalmente Apollo è sempre giovane, siccome la vita di Dafne sempre vardeggia cangiata in lauro, perc
otte ; e con i colubri, tenuti da tutta l’antichità per simbolo della vita , associati al radiar del Sole si voleva esprimere
do la terra con il suo calore, e generando la vegetazione, anima e dà vita a tutta la natura. Si credeva che Mercurio scende
Mercurio richiama le anime dall’Orco, come narra Virgilio, richiama a vita socievole i clienti, che usciti dalla protezione
o dal cielo, e caduto su la terra andasse zoppicante per tutta la sua vita , non è altro che una personificazione del fuoco,
ambi, dal somministrare di lievi e gradevoli aure alimentatrici della vita de’mortali, di generatrice di tutte le cose, e ch
li, di generatrice di tutte le cose, e che senza di lei nulla avrebbe vita , ed in fine dallo impero, che ha su tutto lo univ
a vuole così detta a invando (1), o perchè considerata come l’aria dà vita e moto a’viventi, o dal credersi esser larga di s
come una virtù, che tutto raccoglie in uno per saper contemperare la vita . Le si dava il nome di Pallade παλλας che oltre a
. Pindaro in un inno salutolla fluviale(7). Le Parche, ministre della vita dell’uomo, così presso Orazio(8), la seguivano, e
buona grazia, l’allegria, un umore sempre eguale, la innocenza della vita , il candore de’costumi, e tutto ciò che a noi spa
a, il candore de’costumi, e tutto ciò che a noi sparge di dolcezza la vita , non meno che la sennatezza, la prudenza, la grat
roico, cui furono altribuite innumere e strepitose fatiche, che nè la vita di un uomo sarebbe bastata a farle, nè forza uman
questa tonica, lo brucia e lo consuma, e così compie il corso di sua vita  — risponde al passar del sole nella costellazione
d aliam ex alia faciem, rationemqee accomodaverit vitae. Plutarchi de vita Numae.
8 (1874) Ristretto analitico del dizionario della favola. Volume I pp. -332
ANTONIO MORDINI Prefetto di napoli Che alla valente operosità della vita politica Intesa al bene ed alla gloria Della pa
e remoti fatti dell’antichità ; studiare la religione, i costumi, la vita intellettuale e fisica di uomini, di cose e di na
Mitologia, adoperandoci con accuratezza di studio, onde l’idea che dà vita ai simboli mitologici, risplendesse della maggior
o, che la natura ha posto nel compimento di tutte le sue opere, dalla vita fisica dell’uomo, fino alla riproduzione del filo
a più probahite. Verosimilmente Pindaro mori nell’ 80° anno della sua vita , e ammettendo, con Bockh, che fosse nato nel 522
ngiuntura di non essere distratta dalle cure minute e materiali della vita , commesse agli schiavi ; l’educazione che ricevev
, il carattere, il tipo proprio, della religione da cui hanno anima e vita . Mosè, l’universale legislatore, si è servito de
erenti innanzi ad idoli fantastici e rozzi, infusero loro mentalmente vita e bellezza ; ne cantarono le lodi ; ne fecero inf
convenienti alla loro divina natura ; si mischiarono attivamente alla vita dei mortali, ebbero passioni, affetti e sentiment
cipio e nella forma, a quelli che agitano, quasi mare in tempesta, la vita dell’uomo. Da quanto esponemmo fin quì, emerge ch
i sforzi del figlio della Terra. La tradizione favolosa, dando da ciò vita ad un altro dei tanti simboli mitologici, onde è
mediatrice fra l’anima e il corpo, fra lo spirito e la materia, e dà vita a figure sensibili e ad elementi intellettuali, i
enza fondo,54 e finalmente le Parche fatali che tessono il filo della vita umana. Parche. — Nome delle tre divinità che pr
vita umana. Parche. — Nome delle tre divinità che presiedevano alla vita e alla morte. Erano tre sorelle Gloto. Lachesi e
unto nel quale veniamo al mondo. Lachesi filava gli avvenimenti della vita  : e Atropo, la più vecchia, tagliava, colle forbi
più vecchia, tagliava, colle forbici, il filo, e cosi dava fine alla vita dell’uomo. Villarosa. — Dizionario mitologico-st
ni incogniti e più vasti nell’infinito, e vale la pena di spendere la vita di un uomo… Gualtieri — Il Nazareno. Vol. 2.° pa
a sovrano è assolutamente contraria a questa credenza. Plutarco nella vita di Alessandro, racconta, che essendo stato dimand
ndusse Alceste nelle braccia di suo marito. Non vì fu principe la cui vita avesse sofferte tante controversie, quante ne sof
avrebbe detto ad Aeta che uno straniero gli toglierebbe il regno e la vita  ; e che perciò egli avesse adottato il barbaro co
i Divina perchè ella amò suo marito fino al punto di sagrificargli la vita . Euripide prende a soggetto di una sua tragedia l
tutto inseparabili dall’albero col quale avevano comune l’alito della vita . Ma potevano abbandonario per un dato tempo per f
sce Negli antri e ne’ruscei nozze furtive. Quando alcuna di loro alla vita esce, Con lei nasce un abeto, un pino, un faggio,
lante oltraggio. Poscia che l’ora destinata è sorta. In che debbe lor vita venir meno. L’arbore, ch’era verde, si fa smorta,
siodo, di Plutarco e di Ausonio, le amadriadi avevano una lunghissima vita , ma pure finalmente, lungi dall’essere immortali,
to, questo liquore balsamico inebriava l’anima e i sensi ; rendeva la vita perfettamente felice, e conservava allo spirito e
lla parte inferiore della veste scritte queste parole : La morte e la vita  — e sulla fronte queste altre : La state e l’inve
lda, uniforme e costante in tutt’i tempi, da vicino e da lontano ; in vita ed in morte, e che tutto si sagrifica a questo sa
sotto il nome di Amico, che fu figlio di Nettuno e di Bisinide. Visse vita da masnadiere uccidendo e depredando i viandanti.
risposte tutte le figliuole di Antipono si tolsero spontaneamente la vita . 396. Androfona. — Parola che significa omicida.
giche, concordano nella gran maggioranza, sulla probabilità che dette vita a questa favola, dal vedere i primi effetti dello
in sogno alla sorella, e l’avvisò di quanto si tramava contro la sua vita . Anna, durante la notte, prese la fuga e andò a g
era quando il bue che lo rappresentava doveva morire, essendo la sua vita limitata ad un dato numero di anni, secondo i lib
ne annoverato fra gli Dei per le gloriose imprese compiute durante la vita . 511. Arbitratore o Arbitro. — Soprannome di Giov
la contrada più rinomata di tutta la Grecia per le favole a cui dette vita . Il dio Pane vi era venerato con culto particolar
e, Seleno ne fu così afflitto, che fu prossimo anch’egli a perdere la vita pel gran dolore. Venere, mossa a pietà, cangiò un
erdita della sola donna che avesse amata, si tolse di propria mano la vita . Arpalice era anche il nome di una figliuola d’ A
seramente trucidato, e allora Arpalice si ritrasse nei boschi a viver vita da masnadiere. I cronisti della mitologia raccont
o. — Una delle Parche. Propriamente quella che tagliava il filo della vita umana. 676. Attea. — Fu una delle cinquanta Nerei
a un posto d’onore per Aiace loro famoso eroe come se fosse ancora in vita , egli piombò improvvisamente su quel posto e rice
iove allora, prima che Semele fosse del tutto spirata, per salvare la vita del figlio, di cui la disgraziata era incinta, es
etto per nome Branco, che quel nume ebbe estremamente caro durante la vita  : i sacerdoti di quel tempio furono detti Branchi
Flora ; Varrone la fa moglie di Fauno, e dice ch’ella fu per tutta la vita l’esempio della castità coniugale. Lattanzio, nel
e il sanguinoso culto con cui quest’ultimo veniva adorato, abbia dato vita a questa favola. La barbara superstizione del pop
infelice ? Che val d’un imminente orribil fato Squarciar la benda ? È vita il solo errore ; Il saver con la morte all’uom fu
estrema piccolezza degli occhi. Quando egli fu adulto si dette ad una vita di furto e di brigantaggio, e fabbricò la città d
ondo, e che dalla sua bocca fosse uscito il primo uovo, che dette poi vita a tutti gli esseri mortali. Plutarco riferisce ch
a di Dodona, interrogate da Ercole, gli svelarono il limite della sua vita . 1221.Colonne d’Ercole. — La tradizione mitologic
Properzio s’invocava Bacco per le sue corna, dimandandogli una lunga vita , onde poter celebrare la sua virtù. 1266. Corno d
asifae. Avendo consultato l’oracolo per conoscere i destini della sua vita , ne ebbe in risposta che sarebbe stato ucciso da
mostro compariva, le giovanette del cantone tiravano a sorte la loro vita . Appena la figlia di Crinifo toccò l’età in cui d
celebre per i danni che ebbe a soffrire da un mostro che poi dette la vita , secondo la tradizione favolosa, al cignale di Ca
ce la formazione del corpo umano. Essa aveva un impero assoluto sulla vita dell’uomo. 1333. Cureoti. — Cosi avea nome presso
vale a dire quei mortali che per una qualche eroica azione durante la vita , venivano, per mezzo dell’apoteosi, annoverati fr
quegli uomini che, o per l’invenzione di qualche arte necessaria alla vita , o per le vittorie riportate sopra i nemici, o pe
cerone dice ch’egli non intraprendeva la più piccola azione della sua vita , senza aver consultato gli Aruspici. Un giorno, a
eva a guida un demonio o genio tutelare, che gli serviva per tutta la vita . È questa una credenza perfettamente simile, e id
verghe in così aspra maniera, che il maggior numero vi lasciavano la vita . 1431. Diana. — Dea della caccia, figlia di Giove
la sua testa, e la cronaca racconta che egli stesso, stanco della sua vita di delitto, persuase il più povero dei suoi segua
bagi, i Bardi, i Sarronidi ec. Èssi menavano almeno in apparenza, una vita austera ed irreprensibile. Si dedicavano all’educ
, il padre, onde scongiurare i terribili destini che si legavano alla vita del fanciullo, lo consegnò ad uno dei suoi uffici
io figliuolo. Riconosciuto l’errore, ella si tolse di propria mano la vita . La cronaca favolosa aggiunge ch’essa fosse rapit
che incontrava. Quando Diomede ritornò in patria, Egilia attentò alla vita di lui, perchè egli non soddisfaceva alla insazia
ai numi Oreste, Che il perfido assassin del padre illustre Spogliò di vita . Omero — Odissea lib. III. trad. di I. Pindemont
quanta Enereidi. 1607 Ejoneo.Fu l’avo di Issinione : egli perdette la vita per l’astuzia di suo genere. V. Issinione. 1608.
e simbolo dell’eternità, a cagione della lunghissima durata della sua vita . Nei misteri di Bacco erano sovente adoperati deg
este di andare a rapire la statua di Diana. Egli corse pericolo della vita per compiere questa impresa, e tanto che la notiz
a dall’orda irrompente dei soldati vincitori, ella dovè pagare con la vita , e forse anche con l’onore, la triste gloria di e
dal suo nome detto Eneo. È opinione di varii scrittori che durante la vita di Eneo, avesse avuto luogo la famosa caccia del
rba nera, e che avendolo ucciso rimase all’istante cieco per tutta la vita . 1749. Epona. — Era questo il nome che i romani d
cò inoltre un tempio a Minerva per la quale egli ebbe in tutta la sua vita una particolare divozione. La tradizione favolosa
ia, Ercole è il tipo perfetto di un eroe benefico che consacra la sua vita al bene dell’umanità ; e in pari tempo il più cel
la volontà dei quali per altro egli si sottopone durante tutta la sua vita . L’odio di Giunone, suscitandogli delle intermina
lto si ridusse in un luogo appartato onde riflettere a qual genere di vita si sarebbe dato : allora gli apparvero due donne
à nulla di grossolano, quando si rapporta alla ruvida asprezza della vita eroica, per l’uso che essi aveano di vuotare comp
ella mortalità, prima della sua apoteosi, sarebbe stato richiamato in vita odorando una quaglia, farebbe credere ad uno scam
e tre mantennero la fede giurata e si tolsero, nell’istesso tempo, la vita . Gli Ateniesi in commemorazione della loro gratit
va trucidarlo tre volte. Evandro re di Arcadia gli tolse le armi e la vita . ………. ond’lo Sotto Preneste il primo incontro fe
o ; ed io tre volte Lo combattei, lo vinsi, e lo spogliai D’armi e di vita  ; Virgilio — Eneide Libro VIII. trad. di A. Caro
tare quanto aveva veduto. Per simile credenza Ermotimo fu, durante la vita , riguardato come un essere soprannaturale e caro
. Ero o Eros. — Sacerdotessa di Venere che visse molti anni della sua vita a Sesto, città dell’ Ellesponto. Essa fu passiona
l seno quando andò ad interrogarla. Erofila passò una parte della sua vita a Claro, quindi andò a Delo poi a Samo e a Delfo,
rta erba nella bocca si avvicinò al morto compagno e lo richiamò alla vita stropicciandogli sulla testa l’erba che aveva fra
ulapio imparò a conoscere una certa pianta con la quale richiamava in vita i cadaveri. Esculapio ebbe una moglie per nome Ep
suscitando gran numero di morti. Finalmente dopo aver richiamati alla vita Ippolito e Glauco, fu egli stesso ucciso dalla fo
o da un vento impetuoso, e non si seppe più novella di lui. Da ciò ha vita il simbolo mitologico che ha fatto dare il nome d
eri) era il simbolo dell’immortalità : l’elefante, quella della lunga vita  ; e finalmente aveva il globo nella destra, perch
e poter sempre accompagnare suo marito e difenderlo a costo della sua vita . 1854. Etilia. — Una delle molte figliuole del re
, re di Troja, e il più valoroso dei guerrieri che spesero la propria vita in difesa della sventurata città. …… e questi Fu
olo Tra tanti eroi volea far chiaro il nome A ricompensa di sua corta vita . Omero — Iliade — Libro XV Trad. di V. Monti F
mura stesse di quella città, che egli aveva difesa a costo della sua vita , fu abbruciato secondo il costume degli antichi.
seguito di questa risposta, perduta l’unica speranza che lo teneva in vita , Orfeo si uccise di propria mano, forse nella cre
ell’ oracolo, egli si fece riconoscere da quegli abitanti, e salvò la vita a quei due giovanetti. Dopo questa avventura, Eur
oi discendenti. — V. Eraclidi. — La tradizione ripete, che durante la vita di Ercole, Euristeo ebbe tanta paura di lui che n
io di questo tempio, doveva esser stata maritata una sola volta nella vita , e dal momento che veniva insignita del suo sacro
unite per sempre alle ceneri dell’uomo che essa aveva amato più della vita . 1916. Evagora — Una delle cinquanta ninfe Nereid
ieme alle malattie, ai travagli, alla povertà, e a tutti i mali della vita , che similmente essi personificavano ed adoravano
lia il culto degli antichi dei della Grecia. Essendosi durante la sua vita dedicato costantemente a far fiorire l’agricoltur
e e forse per alludere anche al calore che emana dal Sole e che dà la vita a tutte le cose. In greco le parole φως τδ βιου s
utte le cose. In greco le parole φως τδ βιου significano : lume della vita . L’opinione più generale però è che Apollo si chi
rano di questi due fratelli un’eroica avventura, che ad essi costò la vita , ma valse a dimostrare l’immenso amore che essi p
Pausania, le due sorelle a cui le terribili vicissitudini della loro vita , avevano completamente distrutta la serenità dell
richiamato sul suo capo l’ira degli dei, servirono a prolungargli la vita , poichè uccideva con quelle gli uccelli di cui po
Stato immortal, qual or tu vedi, ottenni. E tu pur, sappi, a gloriosa vita Sorgerai da tue pene. A Troja giunto Con questo p
tà di Flamine era a perpetuità, vale a dire che essa durava quanto la vita dell’ individuo ; però ognuno di essi poteva esse
suo paese, a vivere sotto leggi miti e dolci, laddove prima traevano vita di selvaggi. Egli edificò una città che dal suo n
. B. Bianchi. La istituzione di codesti sacerdoti, ebbe da principio vita nella Frigia ; ma poi, coll’ andare degli anni, s
futuro ignaro Mostrarsi in pria, che non ritorre a morte Chi gli diè vita . Virgilio — Eneide — Libro XII. trad. di A.Caro.
opo la sparizione di Medea e la morte di Creonte re di Corinto, visse vita errante e vagabonda. Al dire di Euripide, una pre
ittore che da una parte si vedeva effigiato un bambino, simbolo delle vita  ; un vecchio, simbolo della morte ; un pesce, sim
ascita dei giganti, e sulle differenti azioni che ne resero famosa la vita . Esiodo li fa nascere dal sangue che grondò dalla
suoi figli aspersa Che fatta fosse tiepida la Terra, È fama, e desse vita al caldo sangue : E che quello mutasse in corpi u
azione. e la sua madre e moglie (Moglie e madre ad un tempo) uscì di vita A torto laccio appesa ; SOFOOLE — Antigone — Trag
un ultimo amplesso di madre, quei corpi adorati nei quali durante la vita non aveva potuto far germogliare un mite seutimen
nducendoli a vivere sotto una specie di civile ordinamento, e non una vita selvaggia, occupata solo nella caccia e nella pes
le anime dei morti, dovessero essere giudicate all’ uscire di questa vita , onde ricevere il premio o il castigo delle buone
discopre i peccati che di sopra Son da le genti o vanamente ascosi In vita , o non purgati anzi a la morte : VIRGILIO — Eneid
che percosse violentemente sulla terra e ne restò zoppo per tutta la vita . Per altro i mitologi asseriscono che Giunone, se
llo che avesse violato codesto giuramento, dovesse aggirarsi privo di vita e di senso nello spazio, durante il periodo di 9m
e, vi restò soffocato e che il dio Esculapio, l’avesse ritornato alla vita , filtrandogli nella bocca il sangue di un dragone
onorare degnamente l’illustre nome dei suoi antenati. … . .e a me la vita Ippoloco donò, di cui m’è dolce Dirmi disceso. Il
timata al valore di cento buoi. Questo fatto dette, presso i troiani, vita ad un proverbio che diceva : Questo è il baratto
ià iu età molto avanzata, pensò che era meglio sacrificare la propria vita a quella della moglie, ancor giovane e fiorente ;
a custodia del quale sopraintendeva un sacardote, la cui durata cra a vita . A proposito di questo tempio, riferisce Apollodo
cuno di essi menzione di questi favolosi animali, che non hanno avuto vita che nell’immaginazione dei poeti. Il Grifone mito
atto dello splendido fantasma della gloria, preferi la rinomanza alla vita , e segui in Colchide l’eroe avventuriero. Però l’
agli uomini e l’adoravano come il principio di tutte le cose e che dà vita e movimento a tutto ciò che respira. 2246. Idrofo
o i greci, ed è scritto che Pitagora stesso, se ne servì per tutta la vita . 2248. Idullo. — Così si chiamava la vittima del
mi, per vendicare l’offesa mortale, ma nel conflitto Castore privò di vita Linceo, mentre Ida fu ucciso da Polluce, dopo per
ui scaturisco tutti i simboli allegorici che formano il sostrato e la vita dell’antica mitologia, e delle credenze superstiz
’estinto lo prendo : E il reo consacro, o (se più sono) i rei Orribil vita a strascinar, da tutto E da tutti divisa. E se in
hè un’antica tradizione diceva, che avendo questo principe perduta la vita in una battaglia, contro Mezenzio, combattuta sul
enda e maravigliosa bellezza, congiurarono fra di loro di togliere la vita ad Iperione, e di annegare nel fiume Eridano il f
sì violentemente negli occhi, che lo sciagurato fu cieco per tutta la vita . Ippio era anche il soprannome particolare di Mar
e ha qualche somiglianza etimologica con la parola cavallo abbia dato vita alla tradizione favolosa, la quale racconta che I
atto sanguinoso, e piena l’anima di soave tenerezza filiale, salvò la vita del proprio padre, facendo fuggire Toante nell’is
ea mostrato la via, presero la difesa di lei e giunsero a salvarle la vita . 2322. Ipsisto. — Al dire del cronista Sanconiato
ù povero d’Iro. Il suo vero nome era Arneo, ma siccome egli traeva la vita col portare i messaggi di cui veniva incaricato,
ti, a cui insegnarono l’ agricoltura e le arti, che ingentiliscono la vita . Coll’andare del tempo, essendo Osiride morto in
uogo del passaggio, Deioneo cadde in quella e vi perdè miseramente la vita . Immenso fu l’orrore che l’atroce misfatto, che t
esto nome al dio dei cieli inferiori, il quale ha diritto assoluto di vita e di morte su tutta la specie umana. Credono i ci
le massime della religione di Budda, e i principali avvenimenti della vita di quel dio. Quest’ opera chiamata in lingua giap
evano profetizzato che un giorno, egli avrebbe jerduta la corona e la vita per mano di un suo nipote. Preoccupato da siffatt
Una delle tre Parche, e propriamente quella che torceva il filo della vita . V. Parche. 2404. Lacinia. In un promontorio del
della favola, alterata coll’andare del tempo, dette presso i pagani, vita alla simbolica esistenza delle Lamie, specie di m
suo primo marito, si precipitò da una rupe, anteponendo l’onore alla vita . Al dire di Pausania, si vedeva ai tempi di Massi
ssati soggiornassero nelle stesse case, ove avean dimorato durante la vita  ; e che prendessero la casa e la famiglia sotto l
448. Latmo. — Montagna nella Caria, ove secondo la tradizione, ebbero vita gli amori di Diana e di Endimione. Da quanto rife
onori eroici per aver, dietro consiglio dell’oracolo, sagrificata la vita delle proprie figliuole, per salvare la patria. 2
ciò ch’ivi deposto Ogni ricordo, men de’ corpi schive, E più vaghè di vita un’ altra volta Tornin di sopra a riveder le stel
condo la credenza superstiziosa dei pagani, contenevano il fine della vita degli uomini, e la durata della loro età, secondo
to a Venere, la quale era anche la configurazione del principio della vita , come madre dell’ amore, onde gli uomini si ricor
ta, E di lancia o di strale un qualcheduno Anche ad Achille rapirà la vita . Omero — Iliade — Libro XXI trad. di V. Monti.
nella reggia di lui, e che Licaone si fosse apprestato a levargli la vita , durante il sonno, come faceva con gli altri. Per
Figlio di Driante, re della Tracia. Al dire dl Omero, egli ebbe corta vita perchè osò far guerra agli dei. Secondo il cennat
gli tolse di Saturno il figlio, E detestato dagli eterni tutti Breve vita egli visse. Omero — Iliade — Libro VI trad. di V
arsi di suonar meglio di quel dio, onde Apollo, sdegnato, lo tolse di vita . Le tradizioni mitologiche ripetono, che perfino
utra. Partiro, e s’affrontaro a quella gente, Che, lunge dal voler la vita loro. Il dolce loto a savorar lor porse. Chiunque
al culto religioso che si tributava alla Luna. Da ciò è che si dette vita agli amori che la Luna, ossia Diana, ebbe col bel
e per contrario gli adoratori del dio Luno, conservavano per tutta la vita la loro maschia autorità sulle loro mogli, e non
a più probahite. Verosimilmente Pindaro mori nell’ 80° anno della sua vita , e ammettendo, con Bockh, che fosse nato nel 522
ngiuntura di non essere distratta dalle cure minute e materiali della vita , commesse agli schiavi ; l’educazione che ricevev
i draghi. Ad illustrazione di questo passo, riportiamo il brano della vita di Zeusi, famoso pittore greco del V secolo, avan
ovincia d’ Oxford. Mori l’ 8 novembre del 1674 nel 66. anno della sua vita . I suoi avanzi riposano a Clipplegate nel cimiter
o 924. 55. Parche. — Nome delle tre divinità che presiedevano alla vita e alla morte. Erano tre sorelle Gloto. Lachesi e
unto nel quale veniamo al mondo. Lachesi filava gli avvenimenti della vita  : e Atropo, la più vecchia, tagliava, colle forbi
più vecchia, tagliava, colle forbici, il filo, e cosi dava fine alla vita dell’uomo. Villarosa. — Dizionario mitologico-st
9 (1841) Mitologia iconologica pp. -243
ggiori Cap. I. Giove Sonetto O pi, e Saturno dier la vita a Giove Primo de’suoi german cresciuto in Creta,
erciò vietati all’intervento delle donne sotto pena della stessa loro vita . Gl’ albori a questo Dio dedicati erano il faggio
one, per cui mal formato, e deforme comparve fin dal primo punto alla vita . Quindi avvenne, che tanta bruttezza tollerar non
ici più valevoli mezzi a procacciarsi il necessario ad una più comoda vita . Fissò quivi a tal uopo ampia fucina, (come in Li
etta perciò da latini Testudo, ed un giorno ancor non compiuto di sua vita mortale giunse a rubare lo scettro a Giove, il ma
oe, restando perciò si addolorato Apollo, che non potendo salvarle la vita , la cambiò in segno d’affetto nell’ albore, da cu
da Chirone sì valente in quella addivenne, che valse a richiamar alla vita Ippolito figliuol di Teseo alle reiterate premure
ppolito redivivo sdegnato altamente Giove con fulmine fatale tolse di vita il valente Esculapio, benchè come Dio della medic
un proteo, con mille trasformazioni ingegnata si fosse a costo della vita a saziarlo, mai non però potè ottenerne l’intento
medesime carni, con quel cibo in bocca ebbe a lasciar miseramente la vita . Suo ritratto. Espressivo di molto è il tipo di
se la Dea stessa di quella ? Descrivasene perciò con tutto piacere la vita . Chi fù Vesta, Fù questa Dea gentil germogtio di
cre cerimonie, era in loro libertà o quivi terminare il resto di loro vita , o ritirarsi nelle loro antiche famiglie, ed anch
o, potevano far uso delle bende, e della pretesta, potevano salvar la vita ad un reo casualmente incontrato(1). Cap. X.
ba per la vittoria ottenuta contro il competitore Nettuno, come nella vita di costui sta scritto, fù del suo onore si fortem
hè non potendone più soffrire l’acerbità avrebbe a se stessa tolta la vita , se per favore delle sua rivale istessa, o per gr
Spec. Babyl. lib. 1. Omnibus mulieribus indigenis comune est semel in vita ad Veneris templum desidentibus cum externis viri
a, In cui scritto a carattere Divino Sta quel che fia di qualsivoglia vita . Alcun non giunge al fatal tron vicino, Che all’u
r fuso troppo a vivo risvegliavano i tristi sensi della brevità della vita , e della mortale fralezza. Orrore finalmente reca
ed impotente, Vince per tutto, e pur non pugna armato, Ristoro della vita è nominato Con mille varii altari in orïente. Ami
be quegli pria chiusi gl’occhi alla morte, che aperti li avrebbe alla vita . Scorgendo impertando il gran Padre non potere ri
hi la pruova. Scorgesi reggere un timone, perchè essa è nel mar della vita un’ abil nocchiere. La cicogna poi, che fingesi t
esti, ed ultima morrai. Annotazioni. La speranza vera fonte di vita , primo, ed ultimo conforto degli uomini pingesi q
raziato suo Padre, che col proprio latte nudrisce per prolungargli la vita son troppo note a chiunque hà letto nelle istorie
ta. Quindi la preme con materno affetto, Con quel latte li dà novella vita , Al misero, all’oppresso, ed all’abietto Porge be
chiaramente dipinte. Se però è vero, che la morte è conseguenza della vita , impari ognuno a ben vivere, acciochè ben muoia,
e, acciochè ben muoia, mentre la morte allora invece di togliergli la vita gliela fa cambiare in migliore secondo quello, ch
chi loro selvaggi costumi furono felicemente tradotti ad un tenore di vita più civilizzata, e più culta. Per essa asseguiron
le magnanimità loro i Cultei. Per essa nella republica letteraria han vita tanti Eroi un dì nascosti nel tenebroso seno del
distinsero. Per essa finalmente, che suol dare anche corpo all’ombra, vita al nulla al soglio siede delle più alte magnifice
il Macedone, perchè la fortuna a quel eroe concesso aveva un amico in vita , ed un cantore in morte. Laonde fuori ragione cer
macchia. Cap. II Del verso Chiunque percorre lo studio della vita  ; ed ama di godere un dominio sul cuore altrui me
Che potessi scordar d’ esser mortale O finalmente nell’ epilogar la vita dell’uomo nel Demofoonte. Att. 3. Sc. 2. con quel
onte. Att. 3. Sc. 2. con quel passo che incomincia ; Perchè bramar la vita (1). Inutile sarebbe ogni sforzo, tarpate vedrebbe
vitto si slancia Con anima ardita Nel foco sotterra Più cara è la vita L’incendio si serra Qui deesi lasciar. Non ha p
a merce più gradita Senza porto, e senza sponda Quanto può desio di vita  ! Come mai si può salvar. Nell’uom questo tutto
or E madre più non son. Le toglie Ulisse il figlio, Parte della mia vita E con fatal consiglio Perchè ti generai ? Dal
a punita, La mia severità porti la pena, Ed entrambi perdiam parte di vita . Ambi perdiamo un occhio, e in ciò la piena Del a
gesta guerriere, e furor di battaglia, e questi cantò i piaceri della vita campestre, ed i vantaggi della vita pastorale nel
a, e questi cantò i piaceri della vita campestre, ed i vantaggi della vita pastorale nel metro suddetto con sommo piacere de
i delitti Sparse di sangue un fonte ; Tal’egli offre per tutti la sua vita , E invoca dal gran Dio Dicendo : alto Fattor gl’e
il sangue mio. Dov’è dunque colui, che giunse a tanto ? Così fini la vita  ? Dov’è il gran difensor de’sventurati ? Chi ne d
10 (1880) Lezioni di mitologia
ca delle immagini veramente ritratte da questi ingegni sovrani, nuova vita imprimendo nelle tele e nei marmi, accrescerà que
ore del sole si riunirono coU’aria; le nuvole si urtarono fra loro, e vita diedero al folgore, il di cui tuono riscosse gli
uce era la primogenita degli esseri, e il principio di essa avea dato vita a tutte le cose ed all’uomo istesso. » Da Orfeo,
e Parche, cioè Cleto, Lachesi ed Atropo, dee terribili, che filano la vita dei mortali e vendicano i delitti. Nacquero dalla
Oceano, n’ebbe Gerione mostro di tre teste. La stessa Calliroe die la vita ad un altro mostro detto Echidna, cioè vipera, ch
re questi tributi, i quali solo seguivano i miseri al caro lume della vita rapiti, e contender loro quell’onore « Che solo
tinti, costruivasi loro insigne pira, e vi ardevano le cose che nella vita loro erano state le più care, le armi, i destrier
rizia gli avea spinti sulle navi a cercar merci ed oro profondendo la vita . Sacrificavano a Giunone una giovenca colle corna
rifizio; onde Amasi patteggiò con Plutone dieci uomini per la propria vita . Nè a sesso nè a età perdonavasi in questa orribi
vrebbe gli altri figli scampati dalla morte, e resi loro per tutta la vita felici. Degni di lode i Siri, che tutti i sacrifi
; Ma la donzella al re s’accosta, e dice: Eccomi, padre: a te la cara vita , Per la patria e pei Greci ecco ch’io dono: Vole
tare le divinità; quindi lantamente l’arte seppe loro infondere tanta vita da gareggiare quasi colle vive sembianze. È impos
o la ricreazione dei potenti sicuri. L’amore divenne gran parte della vita di Giove che vestì mille sembianze per deludere i
a l’altra Le patrie foggie, e proteggea la figlia Dicendo: Io le dièi vita , e questo suolo Pargoletta toccava, e fu nutrita
di amore supremo per la libertà, che attestò essergli più cara della vita , perchè udita la disfatta degli Ateniesi a Cheron
dita la disfatta degli Ateniesi a Cheronea, volontario pose fine alla vita . « Fa di mestieri porre nella stessa classe quei
e quindi amore. Troppo è contro il suo fin ch’egli si spoglie D’una vita si dolce e sì gioiosa. Ma se nega alla sua sorell
ita. Tosto si leva e in alto si distende, E ferma su due pie tutta la vita : Mutata tutta in un punto si vede; E quanto più l
e ne fanno gli antichi. Tullio, Pausania, Luciano, e Filostrato nella vita dell’impostore Apollonio Tianeo. Giove Epidoto, c
l nome di una sua nutrice. Giunone Citeronia commemora Plutarco nella vita di Aristide. Di Telchinia, così detta dai Telchin
siccome quello che, secondo la Mitologia meno antica, riconosceva la vita dalla sola sua madre, ma perchè alcune medaglie i
an qui nome, Che dall’altrui dolor cresce il mio vanto? Marte deve la vita all’arti nostre: Giove l’ignori eternamente ancor
secondo la Mitologia, era suo figlio, quantunque Plutarco, che nella vita di lui ha soggiogate le favole col vero, ne avver
le proprie mani nutriti. Devono pure agli amorosi furti di Nettuno la vita Bronte, Busiride, Lestrigone, Efialte, Polifemo,
i prende la verga onde ha possanza Fin nell’Inferno, onde richiama in vita L’anime spente, onde le vive adduce Nell’imo abis
spente, onde le vive adduce Nell’imo abisso, e dà sonno e vigilia, E vita e morte, aduna e sparge i venti E trapassa le nub
lissime sentenze leggevansi, e di somma utilità per la condotta della vita . Tralascio di riportarle, giacché sono notissime,
il core A lui trafìgge col fatato strale, Che svelle e spiccia colla vita il sangue. Damasittono intonso un colpo solo Non
ata ragione osi cotanto: Che posto fine il padre avea col brando Alla vita e al dolor. Quanto diverso Era, Niobe infelice, i
lo onorò di sua presenza. Farmi già che l’immagine, che io men formo, vita acquisti e moto come la bella opera di Pigmalione
voti sotto tal cognome, quando per la cara Atene volle profondere la vita esponendosi al Minotauro infamia di Creta. Sopra
i. Mancan l’acque e le nubi: il folgor vibra Sopra l’auriga, e con la vita il carro Gli toglie, e fiamme con le fiamme affre
olte piaghe All’alma irresoluta aprian la fuga. Ei more, e solo colla vita ha fine Il tuo furore, o faretrata dea. Ovidio
detta il vano pianto. Eravi un ramo, che le tre sorelle Arbitro della vita avean sul fuoco Posto allora ch’Altea dal grembo
Meglio perivi: io noi soffersi: il dono Or mi riprendo: rendi a me la vita Oh’ io ti diedi due volte, oppur la madre Aggiung
della lunga età sdegnato. Dalle furie inseguita, il suo rimorso E la vita troncato avea la madre. Ah se a me cento bocche e
e. E gran sostegno A lui darò, che l’orme e guidi e regga, E spaziosa vita . Ancora a Dite Onorato sarà savio fra l’ombre. —
di cui abbiamo favellato, generata dalla spuma, diede con Mercurio la vita al secondo Cupido; la terza, da Giove e da Dionea
concedimi che fra i Troiani io mi distingua; dammi spaziosa e felice vita , florida prole, ed invidiata vecchiezza. Dissimul
a ferita lava. Un dietro a Adon col ventilar delle ali Par che lui in vita richiamar procacci. Gridando Citerea piangon gli
ardente. Lucrezio con molta vaghezza paragona questa gara alla nostra vita , essendovi della morte bisogno perchè crescano i
che dianzi passò rappella e arresta. Di rustisch’opre e di campestre vita Grate vicende rappresenta altrove L’atteggiato me
lar voleva Alcippe sua figlia, difese con successo la causa della sua vita alla presenza di dodici Dei, e ne fu per comun su
nna lo nascondeva fra le fiamme; gridò, e Cerere irata a lui tolse la vita , al figlio diede un carro tratto dai serpenti, pe
n petto Arse, e ai celesti meditò la guerra. Perchè, dannato a steril vita , ignora Dolcezza di marito, e non ascolta Nome di
i nostri fusi. Che, di tutto principio e fin, compensa Con le veci di vita alterna morte, Per cui s’avviva la materia, ei co
hezze, e somministrandogli il modo di soddisfare alle necessità della vita , può fargli disprezzare, se è savio, i doni della
divino diede Atene di questi misteri, pei quali dalla rozza e feroce vita furono gli uomini mitigati, e condotti alla civil
into anch’egli dalla capellatura e dallo strofìo, o cintura. Tutta la vita in questo uffizio consumava, ma non era obbligato
pa, uccisi. I non iniziati erano dall’opinione puniti ancora dopo la " vita . Era credenza che fossero condannati nelI’Averno
lo conduceva. Ed Eschilo, padre della Tragedia, corse pericolo della vita perchè parve in alcune sue opere avere toccato co
eci Boedromione, aveva principio la solennità, come da Plutarco nella vita di Camillo e di Alessandro si rileva. È incerto p
lacerar col morso Necessità lo strinse, e col suo corpo II misero la vita e scema e nutre. Ovidio , Metamorf., lib. viii
o de’ mortali Egri conforto, oblio dolce dei mali Sì gravi, ond’è la vita aspra e noiosa; Soccorri al core ornai che langue
coi suoi benefizii ci rapisce, quasi crudele esattore, la metà della vita , e fa, come dice il divino Dante: « che seggendo
in piuma In fama non si vien, nè sotto coltre: Sanza la qual chi sua vita consuma, Cotal vestigio in terra di sé lascia, Qu
di paragone, è opera moderna dell’ Algardi, come risulta ancor dalla vita , che ne ha scritta il Bellori, benché pubblicato
esuli, usciste; Voi che me duce già della schiera A tal’ opra, a tal vita seguiste; Voi, che il rapido ponto, e la fera Rab
va, E nella fera selva Sempre d’esser seguìo Ministra a Rea finché di vita uscio. O dea, magna dea, diva Dindimea, Cibelle,
diante tal bagno, si credeva purgato d’ogni delitto, rinato a miglior vita , e la moltitudine l’adorava in distanza qual pers
ioè mangia-uomini, stabiliti nella Sicilia, unicamente occupati della vita pastorale, senza alcuna cognizione nè delle leggi
edich’arti Perito, e caro delle muse al coro. Polifemo traea sì facil vita , Odio di Galatea, Ciclope illustre. Ed ardea per
o la mia figura. — Colle Muse così l’amor pasceva Polifemo, e miglior vita traea Che se dato invidioso oro gli avesse. Te
nferno, fu detto che Plutone abitava nel centro della terra. La corta vita di coloro che si applicano a questo lavoro può av
apposto dai Greci l’epiteto di (grec), che vale odioso. L’amor della vita avea destato quel sentimento di avversione che si
ente sulle ginocchia di Tia. Elleno si erano vicendevolmente amate in vita . Glori era di Orcomene in Beozia, e sposò Neleo f
tener la conocchia: Lachesi filava tutti gli avvenimenti della nostra vita ; ed Atropo, la più matura di tutte, tagliava coll
i sforza il crudo Precetto e fero? ahimè: debb’ io giammai Toglier la vita a chi mi brama vita? A chi mi giace addormentato
ecetto e fero? ahimè: debb’ io giammai Toglier la vita a chi mi brama vita ? A chi mi giace addormentato in grembo? Ma segui
ornai creder si può che d’esse ognuna Abbia già tolto al suo cugin la vita . Ma se questa mia destra ardito avesse Di trar di
l suo cugin la vita. Ma se questa mia destra ardito avesse Di trar di vita alcun, non sarebb’ella Prima del sangue mio bagna
o. Quand’io ti dissi: Misero Linceo, Che sol tra tanti sei restato in vita , Levati e fuggi, ed al tuo scampo attendi: E se a
olti. Tu sol mancavi alla gran strage, ed egli Non potendo soffrir la vita in uno. Si lamentava e si dolea che poco Sangue s
chiuse le sorti umane; cita l’Ombre al suo tribunale; esamina la loro vita ; indaga tutti i loro delitti. Radamanto, cui la M
scuopre i peccati, che di sopra Son dalle genti o vanamente ascosi In vita , o non purgati anzi la morte. Nè pria di Radamant
ti da Radamanto. Dirò adesso di Nemesi, che vendicava gli oppressi in vita , dai superbi. Così se ne parla in un inno antico.
bi. Così se ne parla in un inno antico. — Nemesi alata, motrice della vita , dea dagli occhi neri, figlia della Giustizia, ch
degl’insuperbiti inchini la cervice. Sotto il cubito misuri sempre la vita , dirigi nel seno sempre agi’ iniqui il ciglio con
o imperando. Placati, beata legislatrice, Nemesi alata, motrice della vita . Veneriamo Nemesi dea immortale, verace, e la Giu
rnava. Ed altro antico scrittore disse a ragione, non esser la nostra vita che un continuo scherzo della fortuna, una perpet
sì spiega i simboli della Fortuna: Il timone significa che governa la vita degli uomini, e il corno d’Amaltea indica il dono
Fortuna.» « Comunque ciò sia, riserbato alle Parche il dominio della vita e della morte, tutto il resto delle cose umane fu
menti, che sono i fiori di cui si sparge il disastroso sentiero della vita , sì alla cura dei vegetabili, dei quali è stretta
ove è descritta Tebe assediata, e Meneceo che per la patria offre la vita . — Questa è Tebe, perchè vi sono sette porte nell
onevole, affinchè Agamennone, udendola in quel poco che gli rimane di vita , ne sia commosso: egli racconterà tutto questo ad
ò eh’ è veramente unico nel nostro marmo si è che circa la metà della vita varia il panno di essa, vedendovisi diligentement
rida e porta nella sua faccia impresso il contento di aver salvata la vita a suo padre. Egli è morto di un colpo d’asta: l’a
ndo altri moglie. L’eccellenza nell’arte costò, secondo la favola, la vita ad Esculapio, sol dopo morte divinizzato, poiché
zzato, poiché nasceva da madre mortale. Ippolito essendo ritornato in vita per la perizia di lui, Giove si sdegnò tanto che
ri formò la delizia del cavalier Mengs negli ultimi periodi della sua vita . « Quantunque l’essere stato risarcito per Bacco
e sarà scritto sull’urna! Son Penteo, o jpellegrin, mi diede Agave La vita , e Agave me fanciullo uccise. — Nonno , Dionis
vernare da qui innanzi un mondo destinato a tanti mali, ed uomini, la vita dei quali è così breve e piena di pene. Invano, e
alzati. Ai numi tuoi gli aggiungi: il mare Alcun poco mi deve: ebbero vita Per me le spume, e da lor tengo il nome Grato. — 
abile che non rende le sue prede. Scongiura Giove di voler rendere la vita al suo amico per qualche istante. L’Amore sotto l
a L’aereo corso, e i genitori in pianto Ei già ricrea con la promessa vita , E patteggia le nozze, e torna al lito. Turgido r
a certa pianta chiamata fior di Giove, che applicata richiama pure in vita Tilo vittima infelice di questo animale. Si vedev
i del giovinetto somiglia al giacinto, e che il sangue ancor pieno dì vita , inondando il terreno, tinse il fiore con qualche
li antichi monumenti togliere, come Prometeo, quel fuoco che deve dar vita alle vostre tele, ai vostri marmi. « Si è ricevu
ra preparate al nutrimento crude carni, serpenti attorti intorno alla vita , o cinti al capo. Questi eccessi però di furore,
elle quali due genii della Morte bruciano una farfalla, simbolo della vita , e rivolgono intanto piangenti la faccia altrove,
assati, o ancora che pur cotento sull’esempio del dio del Vino di una vita lieta e voluttuosa, cedeva poi alla sorte comune
sconti ha presa questa idea del verso di Lucrezio. Cur non ut plenus vita conviva recedis? Lezione sessantesimasettima.
orazione dei sepolcri, e quasi un sicuro segno e della santità della vita e della felicità dopo la morte degli estinti iniz
particolarmente appropriato a siff’atti seguaci di Bacco addetti alla vita di pastori e caprai. « Un giovine quasi nudo, se
11 (1824) Breve corso di mitologia elementare corredato di note per uso de’ collegi della capitale, e del regno pp. 3-248
on suo padre. Egli dunque divorò tutt’i figli, ai quali aveva data la vita . Il solo Giove fu esente da tale disgrazia, mercè
giunse a risuscitare anche gli estinti, e fra questi a restituire la vita ad Ippolito figlio di Tesèo. Un potere così grand
che si esercitavano in un circo : e Diana nella stessa guisa tolse la vita alle femmine, che si aggiravano intorno ai roghi
ne morì. Ma Giove, ch’era della parte di Cupido, restituì a Psiche la vita , e gliela destinò per isposa. Psiche è rappresent
iandosi con soverchia gentilezza per una Divinità, che durante la sua vita doveva mantenere un portamento oltremodo sostenut
o le pene, che si soffrivano nel Tartaro1. Sisifo, che durante la sua vita aveva colmata di delitti la Grecia, era condannat
le mani, ci fa sovvenire di un avvenimento de’ più particolari di sua vita . Amò questo Dio Siringa ninfa del seguito di Dian
e teneva in mano la conocchia, Lachesi filava i varj accidenti della vita , ed Atropo ne tagliava il filo colle forbici. Sor
ana del Sonno, è la Dea che presiede agli ultimi istanti della nostra vita . Ella è dipinta come uno scheletro colle ali, ed
una tunica, nel di cui lembo si leggeva questo motto : la morte, e la vita . Sulla di lei fronte era altresì scritto : l’està
isogno che abbiamo della mano di Dio in tutti gli eventi della nostra vita . Non avendo potuto gli antichi aver l’idea giusta
tà di abbandonare nell’isola di Nasso colei, che gli aveva salvata la vita . Restò l’infelice Arianna in quell’isola fino all
o moltissimo ad accrescere la potenza di quel popolo. Il resto di sua vita fu un misto di azioni grandiose, e riprensibili t
iviso da Castore. Quindi supplicò Giove o che lo avesse privato della vita , o avesse divisa la sua immortalità col fratello.
avrebbe sgomentato lo stesso Ercole : e Giasone ci avrebbe perduta la vita , se Minerva, e Giunone non avessero ispirato amic
di. Oltre tanti fin quì descritti travagli illustrò quest’Eroe la sua vita con tante altre brillanti azioni. Egli fu che die
ca fiata che le Parche s’intenerirono : recisero quindi il filo della vita di Alceste, e lasciarono vivere Admeto. Mentre si
era tale, che i Greci lo lasciarono nell’isola di Lenno, ove menò un vita miserabile. Intanto come le sue frecce erano nece
rnus agit de montibus imber : Matres, atque viri, defunctaque corpora vita Magnanimum heroum pueri, innuptaeque puellae, Imp
uto l’immediato successore del trono, ed avrebbe sposato Giocasta. La vita del mostro dipendeva dallo scioglimento di uno de
io Alcmeone, che appena intesa la nuova di sua morte, avesse tolta di vita Erifile. Morì egli in fatti : ed Alcmeone esegui
mettergli di poter leggere nel libro dell’ avvenire, e col dono della vita cinque volte di più del resto de’ mortali. Dopo l
va al mento, e le frutta gli pendevano sul capo. Pelope. Tornò in vita Pelope per opra degli Dei, che in luogo della spa
ane Eroe : gli fece conoscere quanto era preferibile la gloria ad una vita così vergognosa. Un altro decreto del fato comand
l’artifizio che usarono i Greci per rendersene padroni. Fine della vita di Achille. Achille morì per mano del più viglia
ide con quanti a lui si presentano. Non avendo potuto Enea salvare la vita del vecchio re, si affretta per la difesa della s
i che avesse dimandato quanto sapeva desiderare. Titono chiedette una vita lunghissima, ma non avendo avuta l’accortezza di
na e l’altra lingua, che ci mettono al giorno de’ sacri riti, e della vita civile di que’ tempi. Se non altro, gli scavi di
alse Divinità ; culto che immantinente cessò, allorchè furono a nuova vita rigenerati mercè il lume del Vangelo, e della san
e attesta, che il gran Ciro giurava per questo Dio, e Lampridio nella vita di Commodo fa menzione de’ sacri riti praticati n
12 (1806) Corso di mitologia, utilissimo agli amatori della poesia, pittura, scultura, etc. Tomo I pp. 3-423
lmente trattasi delle Virtù e de’ Vizj, de’ Beni e de’ Mali di questa vita , secondochè furono dal Gentilesimo divinizzati. I
rj anni consecrato i ritagli di tempo, che le altre occupazioni della vita mi lasciavano, possa servire di gradimento agli a
a Giove, se Cibele, sua madre, artifiziosamente nol avesse serbato in vita . Colei presentò al marito una gran pietra ; egli
zi a questo Dio, perchè era egli risguardato come il lume dell’ umana vita (e). Saturno rappresentasi sotto l’ aspetto di un
de aveva certi Sacerdoti, che si diceano Isiaci, i quali menavano una vita assai austera : non facevano uso nè di sale, nè d
lissima bambina ; ma Teletusa, cui Iside avea commesso di serbarla in vita , destramente fece credere al marito di aver parto
La Dea ne prese vendetta. Sangaride era una delle Ninfe Amadriadi. La vita di queste dipendeva dall’ esistenza di certe quer
elle Ninfe perivano. Cibele atterrò la quercia ; a cui era affissa la vita di Sangaride ; e questa più non esistette. Ati vo
atto partecipe di questi Misterj producesse una dolce tranquillità di vita in questo mondo, e la speranza di una migliore ne
mo, re d’ Eleusi (g) (15). Si celebravano da donne nobili e di onesta vita , e due di loro ciascun giorno venivano scelte a p
e quindi seppellì tutti gli uomini in un abisso d’acque, nè lasciò in vita che Deucalione, figlio di Prometeo (e) (7) e re d
Ancuro allora, avvisandosi non poter esservi cosa più preziosa della vita dell’ uomo, diede un addio al padre, a Timotea, s
oglio, Narrasi, che l’armata di Trajano, vedendosi agli estremi della vita per mancanza d’acqua, fece voto a Giove Pluvio, e
piedi delle sresse Divinità, le quali chiesero, che fosse lasciata in vita . Alzatisi di mensa i due personaggi, si manifesta
chierelli, che ne divenissero i sacerdoti, e die dopo lungo tratto di vita avessero a morire nel medesimo istante, onde l’un
sposto. Avvenne, che Carpo cadde nel prodetto fiume, e vi perdette la vita . Calamo, inconsolabile per sì trista sventura, pr
gli la amava, nè volendo neppure ella sopravvivere a lui, si privò di vita appresso una fontana, che prese poi il di lei nom
Oracolo, che sarebbono stati privati del vino, Anchè fosse rimasto in vita Licurgo, lo fecero fare a brani da’cavalli(a). Ci
che, stanchi delle miserie di quaggiù, spontaneamente si privarono di vita . Stannovi d’ appresso i campi, abitati dagli Eroi
onseguito in matrimonio(6), si trovò, che per prolungare al marito la vita , sacrificasse genetosamente la sua (g) : lo che l
o pure le di lei figliuole, eccettuata Clori, la quale fu lasciata in vita (h). V’ è chi dice, che traquelle sieno sopravvìss
no strale, mortalmente lo ferì. Nel vederlo ridotto al fine della sua vita ne dimostrò estremo dolore, e chiese agli Dei, ch
ltresì celebre cacciatore, ne concepì gelosia(4), e privò lui pure di vita (5). Ella poi se ne pentì, e ottenne da Giove, che
a sempre una spada per resistere a chi tentava di privare lui pure di vita . Quì si celebrava anche una festa, in cui i Roman
cosicchè si trovò senza accorgersi in alto mare, dove vi perdette la vita . Il di lui corpo fu portato nel bosco sacro di Di
finalmente chi dice, che la Dea siasi rivolta a Giove per riaverlo in vita  ; che Proserpina non voleva acconsentirvi, perchè
. Ella coltivava assaissimo la caccia, e passava gran parte della sua vita nelle foreste. Marte prese la figura di pastora,
rco perchè aveva dato un altro aspetto al suo regno, introducendo una vita civile tra que’ popoli selvaggi. (e). Nat. Com.
il dito e abbassava l’arma, ciò era indizio, che davasi per vinto. La vita però di lui dipendeva dalla volontà degli spettat
gli Eroi per apprenderne ciò ch’era necessario a ben dirigere l’umana vita . Alle tre accennate classi di Teomanti si può agg
. Iside, avendo trovato il corpo del figlio nel Nilo, gli restituì la vita , lo rendette immortale, e gl’insegnò la medicina
ronte, e nero il restante del corpo. Non lo lasciavano lungo tempo in vita  ; e morto, lo piangevano inconsolabilmente, finch
condizione. Moltissimi si accinsero all’ impresa, e vi perdettero la vita . Ippomene alfine, figlio di Macareo o Megareo, e
eguito tale dignità, dovea vivere celibe tutto il rimanente della sua vita (d). (a). Potter. Arebacol. Grats. l. 2. (b).
usata appresso i Romani (f). Tale sacerdozio non terminava che colla vita (g). Eccone l’origine : Acca Laurenzia, moglie de
cesso monte(m). Minerva uccise Pallante(n). Ippolito restò privato di vita da Mercurio, e Grazione da Diana(o). Clizio fu fa
dalle frecce di Apollo e di Diana(c) Omero però dice, che li privò di vita il solo Apollo(d)Polibote, inseguito da Nettuno,
, dell’Isola d’ Astipalea, lottando con Icco, d’Epidauro, lo privò di vita con un solo pugno. L’azione di lui dagli Ellanodi
ace. Ne concepì tale rincrescimento, che essendogli divenuta grave la vita , accese il rogo, e vi si precipitò(c). Fidola di
o Re era religioso e caro al suo popolo, a cui insegnò a condurre una vita meno selvaggia di prima ; ch’egli eresse su’monti
poi quelli, che oltracciò vevano le corna e i piedi, e tutta la mezza vita i capra(l). I Fauni si coronavano altresì di rami
astori e cacciatori, e quegli, che presiedeva a tutte le azioni della vita campestre (b). Variano gli Scrittori sulla di lui
ell’uomo. Consevio ne proteggeva la generazione (h) ; Vitunno dava la vita al feto (i) ; Nascione ne attendeva alla nascita
oave a chi ben visse, spiacevole poi ed amara a chi condusse malvagia vita . Ha la barba bianca, perchè d’ordinario esercita
e che tesse fragilissima tela, esprime la debolezza e fragiliti della vita umana. Sonovi finalmente appresso la Morte le ric
re di Licia, onde lo facesse perire. Neppur quegli volle privarlo di vita , ma lo mandò invece a combattere la Chimera. Bell
sa amava la caccia, e ne divenne sì orgogliosa, che Diana la privò di vita (c). (8). Ne’ dintorni della palude di Lerna, la
dal Dio Pane(m). Nelle loro mani al dire de’ Poeti sta il corso della vita degli uomini, ed elleno ne filano i giorni avvent
dicesi, che gli Dei ne riunirono le membra ; che gl’inspirarono nuova vita  ; e che in luogo della spalla, mangiata da Cerere
tese dall’ Oracolo che uno de’suoi generi gli avrebbe tolto e trono e vita , foce giurare alle sue figliuole, che la prima no
eseguirono l’empia promessa, eccettuata Ipermnestra, che risparmiò la vita al suo consorte Linceo, e fece sì, ch’egli potè r
e per Alceste, talmente intenerì Proserpina, che questa gli ridonò in vita la generosa consorte(b). Altri dicono, ch’Ercole,
è egli, nè colei avessero alcun lume riguardo a chi gli aveva dato la vita . Il giovine frattanto si acquistò tale stima, che
tà, compagne indivisibili della vecchiaja, riusciva insopportabile la vita . L’Aurora finalmente lo cangiò in cicala(b). (28
r perduto sì miseramente tutta la sua famiglia, anch’egli si privò di vita (c). (c). Ovid. l. 1. de Pont. (d). Nat. Com.
marinai del naviglio, su cui era salito, determinarono di privarlo di vita per impadronirsi delle di lui dovizie. Egli se ne
le solennità di Bacco(e). Trovò altresì molte cose utili nella civile vita (f). Le Ninfe delle acque e delle foreste, alletta
i stessi, poichè questa Deità, la quale presiedeva a ciò, che dava la vita , presiedeva poi anche a ciò, che accompagna la mo
ento il nome di Priamo, che conservò poi per tutto il tempo della sua vita (b). Nè è fuor di proposito il riferire altresì a
eleagro. Meleagro non potè comportare l’affronto, e privò Plesippo di vita . Uccise pure Tosseo, accorso a prestare soccorso
rore e dal rimorso della sua colpa trafittasi il petto, mancò pure di vita . Furono indicibili i lamenti e la smanie delle so
a la scure cadde di mano ad Allirrozio, e sì lo ferì, che perdette la vita (a). (d). l. 1. & 8. (a). Ovid. Trist. l. 
13 (1855) Compendio della mitologia pe’ giovanetti. Parte I pp. -389
. E con questo sacrificio si credeva l’uomo quasi rinascere a novella vita , e però non poteva ripetersi che dopo venti anni.
r significa l’aria forse da ζαν, vivere, perchè Giove dona a tutti la vita . II. Storia favolosa di Giove. L’antica Mi
uomini, che Dio formò del fango della terra e cui diede l’anima e ta vita col suo soffio divino. Di fatto vedendo Prometeo
atto vedendo Prometeo altro non essere l’uomo che una bella statua di vita priva e di senso, col favor di Minerva salito al
, avendo colla sua sapienza ridotto gli uomini salvatici e rozzi alla vita socievole e civile ; ovvero avendo ritrovato il p
auci, due vecchi sposi, i quali, coltivando un campicello, menavan la vita in lieta e contenta poverlà ; ma eran sì virtuosi
mpo stesso, faceva ringiovanire, donando novello vigore, e rendeva la vita perfettamente felice. Venere (1) facendo gustare
ingegno, che fece opere ammirabili e statue che parevano aver anima e vita , percui i Greci dedalce chiamavano le macchine, l
Omero chiama Selli o Elli i Sacerdoti di quest’oracolo, che menavano vita austerissima. Or in quella città era una selva tu
dimenticati, o almeno assai rari ; ed egli fu che li richiamò a nuova vita più di quattro secoli dopo la guerra di Troia. Da
loro strade statue di uomini e di animali, che sembravano aver moto e vita . Pallade(1) uscita appena del cervello di Giove,
r cui divenne insigne indovino per quelle contrade. Ebbe ancora lunga vita di sette o di otto secoli ; e al dir d’Omero(2) g
tra Dea(4), percui spesso chiamasi Conservatrice della sanità e della vita degli uomini. Pericle fece innalzare in Atene una
issimo aiuto. Or avendo egli colla virtù della medicina restituita la vita ad Ippolito, fig. di Teseo, ne andò Giove in gran
tore del suo regno, percosse di un fulmine Esculapio, e così tolse la vita a chi altrui la dava(1). Esculapio vuolsi invento
o, Alceste l’amò tanto che per lui si offrì generosamente a perder la vita . Proserpina mossa a pietà del dolore di quel Re,
vivere e vitto ferino, e dalle micidiali discordie le ridusse ad una vita compagnevole e civile. Finsero perciò un cantore,
cosa venne in odio agli Dei e Giove il privò degli occhi percui visse vita assai breve. Con ciò dimostra Diomede’ folle impr
gliuola ov’era il cadavere del padre ; ed ella ivi per dolore finì la vita con un laccio, e per compassione degli Dei fu tra
agne delle Grazie, che avean cura de’ fanciulli e regolavano tutta la vita degli uomini. Esse comunemente si rappresentano d
ro patria. Nell’Antologia greca(1) « Chi mai, dice Antipatro, ha dato vita al marmo ? e chi ha veduto sulla terra la bella C
la tomba(2) ; per cui fu detto da Menandro guida segreta della nostra vita (δαιμων μυσταγωγος του βιου). Il Genio era il dio
imento di Mirtilo ; la quale caduta costò a quel principe infelice la vita . Pelope allora sposò Ippodamia che portò a casa ;
di quel barbaro re, mossane a compassione, non gli avesse salvata la vita . VII. Iconologia di Marte e di Bellona. Ma
ncora di aver ridotto gli uomini che vivevano a guisa di bestie, alla vita socievole ed umana, dobbiam ricordarci che, giust
potea o rassembrare in un sol luogo gli uomini dispersi, o dalla lor vita animalesca e selvatica ridurli alla società civil
prende la verga, ond’ha possanza Fin nell’ inferno, onde richiama in vita L’anime spente, onde le vive adduce Nell’imo abis
e spente, onde le vive adduce Nell’imo abisso, e dà sonno e vigilia E vita e morte ; aduna e sparge i venti, E trapassa le n
; Ed ella, in aura il suo spirto converso, Restò senza calore e senza vita . Caro. Macrobio (3) crede che Virgilio abbia ciò
lla che ha sua possanza fin nell’inferno, e con essa egli richiama in vita le anime spente, e le vive conduce fino alle mest
scono le biade ed i frutti necessarii per la conservazione dell’umana vita . Da’ Latini si chiama Terra o Tellure, sebbene pr
), da ops, che vuol dire aiuto, perchè coll’aiuto della terra l’umana vita riceve gli alimenti necessarii ; o da opus, opera
verna ed un fonte, di cui bevendo l’acqua, predicevano il futuro ; la vita però di chine bevea, era breve. Nella Tracia era
intesi a pascolare gli armenti, abitavano negli antri e menavano una vita senza leggi, senza agricoltura e senza religione.
di Satiri. Si consideravano come semidei, ma credevasi che dopo lunga vita soggiacessero alla morte. Era loro consacrato il
e deità subalterne, a cui non attribuivasi l’immortalità, ma solo una vita lunghissima, come a’ Fauni, a’ Satiri ec. e che r
salutavasi Dea Bona, perchè dalla Terra ci vengono tutt’i beni della vita . Fu essa moglie di Fauno, o di Giano, o di Numa,
o, dicevano i poeti, in cui gli uomini, selvatici ancora, durando lor vita ne’ boschi a foggia di belve e liberamente vagand
lino infermo. Entrata che fu la dea, donò al fanciullo il vigor della vita  ; di che fu lietissima quella famigliuola. E posc
omini v’imparavano l’arte di ben vivere ed erano aiutati a menare una vita migliore. Alcuni pretendono che in essi s’insegna
a provvidenza, della creazione, de’ gastighi e de’ premii di un’altra vita ec ; i quali, per timore del popolo, si tenevano
e a’ bisogni del padre, il quale con tutto ciò finì miserabilmente la vita . Pelope poi fu fig. di Tantalo e di Taigete. Vole
erere sola ne divorò la spalla destra. Giove allora ritornò Pelope in vita , e per la spalla mangiata da Cerere ne pose una d
tale di quel fanciullo, e che vaticinando avessero detto : Durerà la vita di questo fanciullo fino a che durerà questo fanc
e nel fuoco il fatale tizzone delle Parche, consacrando alle Furie la vita dell’infelice Meleagro, il quale finì consumandos
tt’i Greci. Or, come vuolsi, Ercole fu il primo de’mortali adorato in vita per Iddio ed a cui furon fatti tempii ed altari ;
passare il mare e recarsi nella Colchide per quivi porre in salvo la vita  ; ma l’infelice Elle cadde nel mare che da lei pr
la spiaggia del mare posto sull’erba alcuni pesci, questi ritornati a vita per virtù di quell’erba, saltarono di nuovo nel m
i, che son tutte dedite ad occupazioni simili a quelle che amarono in vita . All’ingresso vi è il Cerbero che da tre gole man
sangue divino e nati in secoli più felici, vivono tranquilla e beata vita , e gli studii loro son pur quelli che amarono in
nquilla e beata vita, e gli studii loro son pur quelli che amarono in vita . La virtù li guidò quasi per mano a quel fortunat
Stigia palude, le Ombre debbono subire un rigoroso giudizio della lor vita . Radamanto ed Eaco siedono giudici nel campo dett
, percui gli uccelli non vi poteano volar di sopra senza lasciarvi la vita  ; per la qual cosa fu questo lago da’Greci chiama
ue di essi siasi renduto colpevole, rimane per un anno senza segno di vita  ; è egli steso su di un letto in un perfetto sopo
i nella reggia di Plutone, e chi si occupava nelle arti professate in vita . Presso Omero le ombre trattano le cause al tribu
attano le cause al tribunale di Minos, ed Arione si esercita, come in vita , alla caccia delle fiere. Forse gli Dei Mani (Man
bili, intente solo a punire il delitto sì nell’ inferno che in questa vita , e che ponevano nel cuore degli scellerati sì ter
i affaticano a filare i loro fatali stami, giacchè esso presiede alla vita ed alla morte degli uomini. Il suo dominio era fo
a proprietà, che una volta reciso, non rinasce mai più, simbolo della vita umana che quando giunge al suo tramonto, non vi è
llo espressamente fa menzione della potestà che avea Proserpina sulla vita umana(2) ; ed aveasi per arbitra della vita e del
che avea Proserpina sulla vita umana(2) ; ed aveasi per arbitra della vita e della morte ; per cui non solo si chiamava Giun
ta degli uomini, ma ancora Giunone infernale, perchè loro toglieva la vita . Da ciò venne che Orazio disse, niuno aver mai po
ochi capelli dal capo di chi dovea morire e che così ne condannava la vita all’orco. Il che ebbe forse origine dal considera
che si annoverano fra le divinità infernali, perchè presiedevano alla vita ed alla morte degli uomini ed a bitavano un antro
incipio, la seconda, alla continuazione, e la terza, al termine della vita umana ; ovvero la prima ordiva, la seconda tessev
iva, la seconda tesseva, e la terza rompeva o tagliava lo stame della vita dell’uomo. Ma Albrico Filosofo dice che la prima
2), le Parche predicevano sul nascere di ciascuno il tenore della sua vita , filando quello stame fatale che a nessuno de’ nu
scorge, allorchè parla del fatale tizzone, al quale era attaccata la vita di Meleagro. Esse presiedono al ritorno dall’infe
; ed alle volte si servono del ministero degli uomini per togliere la vita a coloro di cui è compiuto il corso. Così elegant
immutabile volontà regolavano(4). Per significare un uomo, di cui la vita fosse stata una serie di sventure, dicevasi che i
one. Il rapimento di questa Dea è quasi il solo avvenimento della sua vita che i pittori e gli scultori abbiano rappresentat
spesso disputa ad Atropo l’uffizio di reci dere il filo della nostra vita , fu posta ancora nel numero delle Parche. Or ecco
rso ; e quel filo misterioso, quanto poco dobbiamo appoggiarci ad una vita che si attiene a cosa sì debole. Se esse aveano l
14 (1836) Mitologia o Esposizione delle favole
i campestri, e quelli, che presedevano alle varie vicende dell’ umani vita , al nascere, alle nozze, ai parti, ec. Molti uomi
nne così valente, chef potè ad istanza di Diana richiamare da morte a vita Ippolito tiglio di Teseo. Sdegnato però Giove che
ne, che le Parche vi avean posto, dicendo che tanto sarebbe durata la vita di lui, quanto il tizzone, rimise per vendicare l
o particolare che chiamavasi Genio, e che Io accompagnava in tutta la vita . Molti pure ad ogni uomo due Geni attribuirono, l
Mercurio a’ piedi, Tetide alle calcagna. Le varie vicende dell’ umana vita erano anch’ esse raccomandate a particolari Divin
n altro figlie di Giove e di Temi. L’ ufficio loro si era il filar la vita degli uomini. Cloto tenea la rocca, Lachesi ne tr
Lachesi ne traeva e torceva il filo, Atropo lo tagliava, allorchè la vita di ciascuno era giunta al suo termine. Le tre Fur
e punire i condannali. Persecutrice e punitrice delle colpe in questa vita era Nemesi o Adrastea figlia della Notte secondo
ell’ Inferno. Tre giudici, Minosse, Radamanto ed Eaco, esaminavano la vita de’ trapassati, e giusta il merito assegnavan lor
era un delizioso soggiorno detto Eliso, ove le anime dei buoni godean vita beata, e prendevano diletto di quelle occupazioni
osene questi accorti riuniron le membra di Pelope, il richiamarono in vita ; indi condannarono Tantalo giù nell’ Inferno all’
all’ Inferno domandò a Plutone di poter per brevi momenti tornare in vita , onde punire la moglie che lo lasciasse insepolto
l fuoco del Sole una fiaccola, con essa diede alla sua statua anima e vita . Fu Prometeo padre di Deucalione re di Tessaglia,
rche misero un tizzone sul fuoco, dicendo che tanto sarebbe durata la vita di lui, quanto il tizzone, il che udendo la madre
questo andò consumandosi, egli pur divorato da interno ardore finì la vita . Pentissi Altea, ma troppo tardi, e per disperazi
a dell’ indovino Melampo, e prevedeva di dover sotto a Tebe perder la vita , erasi nascosto per sottrarsi a quell’ impresa, m
come se nemmeno in morte, soffrissero distar congiunta quelli, che in vita stati erano così divisi. Nè le triste conseguenze
into. Ma infelici a cagione di Fedra furono gli ultimi anni della sua vita . Erasi questa d’ incestuoso amore accesa per Ippo
bronchi e sassi miseramente io lacerarono. Fu egli poi richiamato in vita dà Esculapio ad istanza di Diana, e da lei traspo
i Meleagro con lui sdegnata rimette sul fuoco il tizzone, al quale la vita di lui era annessa, ed ei muore consunto da inter
15 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XXXI. Il Genio e i Genii » pp. 232-241
a non basta. Dopo aver detto che un Genio particolare presiedeva alla vita di ciascuna persona e l’accompagnava e dirigeva d
erava questi Dèmoni o Genii come Dei che regolassero le vicende della vita degli uomini ; e dagli effetti li distingueva in
o ad un dèmone particolare che lo accompagna sino alla fine della sua vita . » Conoscendo questi ufficii attribuiti anche da
o. L’anima stessa è di natura divina, e per conseguenza immortale. La vita futura sarà uno stato di rimunerazione secondo le
ndissima rassomiglianza quanto alle attribuzioni e agli effetti sulla vita degli uomini. La greca parola dèmone fu adottata
16 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — IX. Vesta Dea del fuoco e le Vestali » pp. 44-47
i. Se poco hanno avuto da inventare e da raccontarci i mitologi sulla vita semplice e monotona che attribuirono a questa Dea
mo il ricordo e la narrazione49. Ma però in compenso e premio di una vita esemplare e dell’esatto adempimento dei loro uffi
to e beni e cospicue rendite. Assuefatte perciò sin da bambine ad una vita così dignitosa, splendida e principesca non deve
potevano adattarvisi e non rimpiangere l’impareggiabil condizione di vita a cui avevano rinununziato. Il che non conferiva
17 (1861) Corso di mitologia, o, Storia delle divinità e degli eroi del paganesimo: Per la spiegazione dei classici e dei monumenti di belle arti (3e éd.) « Appendice. » pp. -386
n v’era mai ; e che senza posa prendevansi giuoco della sorte e della vita degli uomini. Nulladimeno pare che l’Epicureismo,
picj negletti o mal compresi. Il campo era un tempio, e quanto più la vita guerriera teneva occupati i Romani, tanto più le
cuori, di cui formavano continuamente o la speranza o lo spavento. La vita civile de’Romani non era men piena di cerimonie p
rli soggetti. Altri s’accomodavano ad un culto senza doveri, e ad una vita piena di passioni e di godimenti : il vecchio pol
e abbiamo il vitto ed il vestire stesso e le medesime necessità della vita  ? Perciocchè nè siamo Bracmani, nè Ginnosofisti d
i, nè Ginnosofisti degl’Indi, abitatori delle selve, o staccati dalla vita comune. Abbiamo in mente quanto siamo tenuti a Di
18 (1874) La mitologia greca e romana. Volume II « Parte III. Semidei, indigeti ed eroi — XLIII. Cadmo » pp. 321-325
e e per l’epoca in cui visse e per quanto oprò. Il racconto della sua vita è un misto di favole e di fatti storici. Perciò d
i essi. Allora per vendicare la morte dei compagni rischiò la propria vita combattendo con quel drago che era sacro a Marte,
rfosi sta a significare che egli si ritirò insieme colla moglie dalla vita pubblica e finì oscuramente i suoi giorni. Dei su
19 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XX. Mercurio » pp. 123-131
i condurre le anime dei morti al regno di Plutone, e richiamarle alla vita secondo la dottrina della Metempsicosi, ossia del
dal fratello159. Attribuirono a Mercurio anche i primi incentivi alla vita sociale e all’incivilimento, asserendo che egli a
tesso Omero : qui basterà parlare di due soli che si riferiscono alla vita privata di questo Dio. Son due trasformazioni, ci
20 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XVII. Apollo considerato come Dio del Sole, degli Arcieri e della Medicina » pp. 92-103
hi mitologi, i quali dicono che Apollo significa unico, e Febo luce e vita 105). Questi nomi appellano evidentemente e princ
essere egli nel nostro sistema planetario il solo astro che dà luce e vita ad ogni mortal cosa. Molti altri nomi e appellat
nfernali che vedeva togliersi le sue prede, ossia richiamare in prima vita i suoi sudditi, se ne lagnò con Giove ; e questi,
21 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XXIX. Plutone re dell’ Inferno e i suoi Ministri » pp. 203-215
ologica delle frasi troncare o recidere lo stame vitale, il fil della vita , ecc. Inoltre per significare le varie vicende de
l fil della vita, ecc. Inoltre per significare le varie vicende della vita di ciascuna persona, le Parche formavano lo stame
e dei malvagi nel Tartaro, ma pur anco a spaventare e perseguitare in vita gli scellerati che avevano commesso i più gravi e
22 (1874) La mitologia greca e romana. Volume II « Parte IV. Le Apoteòsi — LXVI. Osservazioni generali sulle Apoteosi » pp. 490-492
ia fu imitata dagli Ebrei nel deserto col vitello d’oro, che costò la vita , per ordine di Mosè, a tante migliaia di quegli s
one i potenti della Terra non solo dopo la loro morte, ma pur anco in vita , si cadde allora nell’abiezione del feticismo, si
23 (1874) La mitologia greca e romana. Volume II « Parte III. Semidei, indigeti ed eroi — XLIV. La caccia del cinghiale di Calidonia » pp. 326-330
mmenta nella Divina Commedia. La favola si riferisce al destino della vita di Meleagro. Raccontano i Mitologi ed i poeti, e
apprestavano i suoi affettuosi compagni furono affatto inutili, e la vita del misero Meleagro si estinse allo spengersi del
24 (1874) La mitologia greca e romana. Volume II « Parte II. Degli dei inferiori o terrestri — XXXVI. Le Ninfe » pp. 279-284
davasi questo titolo a quelle Ninfe la cui esistenza era legata alla vita vegetativa di una data pianta ; inaridendosi la q
demia della Crusca, così lo spiegò : Le virtù morali sono ninfe nella vita mortale, che abbellano e felicitano, operando, l’
25 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XV. Giunone regina degli Dei e Iride sua messaggiera » pp. 79-85
ca rappresentanza è una Dea maestosa e benefica ; ma essa pure, nella vita che diremmo privata o domestica, ha i suoi difett
separatamente. Il tema più vasto per altro e l’eterno argomento della vita di Giunone è quello delle gelosie, delle stizze e
26 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XXVIII. Le regioni infernali » pp. 195-202
cosi di cui parleremo in appresso, dovevano ritornare nel mondo a dar vita a nuovi corpi. Il territorio del Tartaro era orri
Boschetti, giardini, e varii altri divertimenti v’erano come in prima vita , ma però non tutti, come noteremo particolarmente
27 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XXIV. Vulcano e i Ciclopi » pp. 152-160
inette simili, entro il cui seno « Avea messo il gran fabbro e voce e vita « E vigor d’intelletto e delle care « Arti insegn
e snelle « Camminavano. » (Iliade, xviii.) Tranne l’infonder la vera vita e l’intelligenza alla materia bruta (privilegio n
28 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XXXII. Gli Oracoli » pp. 242-252
di quelli, per rimuovere i primitivi uomini ignoranti e barbari dalla vita selvaggia e brutale e condurli a collegarsi ed un
ticolari sulla religione dei Pagani, così ne parla nel Cap. 12 : « La vita della religione gentile era fondata sopra i respo
29 (1874) La mitologia greca e romana. Volume II « Parte III. Semidei, indigeti ed eroi — XLV. La spedizione degli Argonauti alla conquista del Vello d’oro » pp. 331-341
e. La sola Issipile, figlia del re Toante, con pietosa frode salvò la vita a suo padre ; e meritava perciò una miglior sorte
di lui. 67. « E s’io al vero son timido amico, « Temo di perder vita tra coloro « Che questo tempo chiameranno antico.
30 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XXVI. Nettuno re del mare e gli altri Dei marini » pp. 173-183
erba, gustando di quella prendevano un nuovo vigore e quasi una nuova vita , e spiccando un salto ritornavano in mare. Volle
ncipio del Canto xxx dell’Inferno. 222. L’aver provato i mali della vita rende piu compassionevoli per le altrui sventure.
31 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — Epilogo » pp. 253-254
ersonificate le più grandi leggi fisiche e le più notabili idee della vita morale e sociale, procedendo alla seconda Parte v
32 (1874) La mitologia greca e romana. Volume II « Parte IV. Le Apoteòsi — LXXI. Decadenza e fine del Politeismo greco e romano. Primordii e progressi del Cristianesimo. » pp. 511-
seguaci destarono l’ammirazione di tutti per la bontà e santità della vita  : e questo parve un gran miracolo in mezzo a soci
33 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — V. Urano e Vesta Prisca avi di Giove  » pp. 25-27
vano, « Forse con intenzion casta e benigna, » per rimuoverli dalla vita selvaggia e vincolarli in un più umano consorzio.
34 (1874) La mitologia greca e romana. Volume II « Parte IV. Le Apoteòsi — LXVII. L’Apoteosi delle Virtù e dei Vizii » pp. 493-496
dopo le orribili guerre civili, allo spegnersi della repubblica colla vita di Marco Bruto, si udì la bestemmia che egli per
35 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — Introduzione » pp. 6-9
ora si fanno da’ filologi germanici sulle origini dei miti, potrà dar vita , col tempo, ad una nuova scienza che starà alla M
36 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XIII. Difetti e vizii del Dio Giove » pp. 69-72
e Prometeo rappresenti l’ingegno umano che inventa le arti utili alla vita (il quale ingegno perciò può dirsi poeticamente u
37 (1874) La mitologia greca e romana. Volume II « Parte III. Semidei, indigeti ed eroi — XL. Osservazioni generali » pp. 304-308
ttribuendosi oltre che una forza straordinaria, anche una lunghissima vita a tutti gli Eroi, non devesi calcolare la loro me
38 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — VIII. Tre Divinità rappresentanti la Terra, cioè Vesta Prisca, Cibele e Tellùre » pp. 39-43
conservarono più comunemente questo nome di Galli ; e poichè facevano vita comune e non avevano moglie, somigliavano in ques
39 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XI. Giove re del Cielo » pp. 55-59
ntichi. Ma disgraziatamente ci fu tramandato ancora il racconto della vita privata di questo Dio, indegna d’un uomo non che
40 (1874) La mitologia greca e romana. Volume II « Parte II. Degli dei inferiori o terrestri — XXXVII. Gli Dei Dei Fiumi » pp. 285-289
i crebbe ! Avria rapito un forte « D’un altro forte almen l’armi e la vita . « Or vuole il Fato che sommerso io pera « D’oscu
41 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XXI. Minerva » pp. 132-137
ecialmente raccontando il giudizio di Paride, la guerra di Troia e la vita di Ulisse e di Telemaco. Qui però dobbiamo riport
42 (1861) Corso di mitologia, o, Storia delle divinità e degli eroi del paganesimo: Per la spiegazione dei classici e dei monumenti di belle arti (3e éd.) « Cronologia Mitologica. » pp. 387-393
ola.) — Ercole o Alcide. Le sue dodici fatiche, ec. Credesi che la vita di Sansone abbia dato la idea delle prodezze d’Er
43 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — X. Cerere dea delle biade e Proserpina sua figlia » pp. 48-54
gli uomini solivaghi e nomadi, pescatori e cacciatori conduc endo una vita errante e senza dimora fissa, mal potevano assogg
44 (1874) La mitologia greca e romana. Volume II « Parte II. Degli dei inferiori o terrestri — XXXIV. Il Dio Pane » pp. 264-269
Egli afferma che ai timori veri e necessari per la conservazion della vita si aggiungono sempre molti timori vani, da cui tu
45 (1874) La mitologia greca e romana. Volume II « Parte II. Degli dei inferiori o terrestri — XXXIX. Eolo e i Venti » pp. 295-
r lor puote o rallentare il freno. » Ma gli attribuisce un genere di vita più patriarcale, e gli assegna un soggiorno più p
46 (1861) Corso di mitologia, o, Storia delle divinità e degli eroi del paganesimo: Per la spiegazione dei classici e dei monumenti di belle arti (3e éd.) « Cenni Preliminari » pp. 9-
la palma della mano. Con la Negromanzia pretendevano di richiamare in vita i morti per consultarli intorno alle eose future.
47 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — VII. Saturno esule dal Cielo è accolto ospitalmente in Italia da Giano re del Lazio » pp. 31-38
« E nettare per sete ogni ruscello. » Ammette sì la felicità di una vita semplice e innocente ; non la contorna però d’ozi
48 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XXIII. Venère, Cupido e le Grazie » pp. 144-151
la bellezza di Lia (che nello stile biblico e religioso significa la vita attiva) a quella di Citerèa, cioè di Venere, cons
49 (1874) La mitologia greca e romana. Volume II « Parte III. Semidei, indigeti ed eroi — XLI. Perseo » pp. 309-316
uali non esitarono ad uccider le loro figlie, non già per salvarsi la vita , ma per ambizione di regno. Acrisio credè invece
50 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XXV. Bacco » pp. 161-172
un veleno per chi ne abusa : oltre al nuocere alla salute, scorcia la vita , e istupidisce e degrada le facoltà intellettuali
51 (1861) Corso di mitologia, o, Storia delle divinità e degli eroi del paganesimo: Per la spiegazione dei classici e dei monumenti di belle arti (3e éd.) « Indice alfabettico. » pp. -424
Fineo, 362 ; — ristabilisce Acrisio sul trono, 363 ; — gli toglie la vita , e fonda Micene, 363. Pesci, segno dello Zodiaco,
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