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1 (1855) Della interpretazione de’ miti e simboli eterodossi per lo intendimento della mitologia pp. 3-62
E nell’ aria e nel mar produce effetti, Tanti Numi crearo : onde per tutta La celeste materia e la terrestre Vno spirto, una
di loro ; e propagandosi questo culto nel tempo e nello spazio, quasi tutta la terra addivenne idolatra. E raccontandosi innu
mistero assioma rivelato e razionale della creazione e lo conserva in tutta la sua purezza. La seconda, che può rappresentars
n una parola, dovè parlare eloquentemente nel suo cuore, dovè nascere tutta compiuta e perfetta, o, per adottare il concetto
, per adottare il concetto di un mito eterodosso, come Minerva usciva tutta compiutamente plasmata dal cervello di Giove. L’u
e lo richiede la esposizione di questo argomento. Invero la voce mito tutta greca μιθος altro non importa che un parlar vero,
o esser ella produttrice, e secondo gli esseri diversi da lei usciti, tutta sopra queste intelligenze e sopra questa anima de
edevasi versare a larga mano per lo universo, veniva rappresentato da tutta l’antichità in atto di fulminare, e credevasi a u
ertutto, onde trassero origine gli uomini, i bestiami, gli uccelli, e tutta la famiglia de’pesci(2), volevano che tutta la tu
bestiami, gli uccelli, e tutta la famiglia de’pesci(2), volevano che tutta la turba innumera degl’ Iddii non fosse che il so
dice(1), esser Giove l’anima del mondo corporeo, che riempie e muove tutta questa mole, che voglion composta di quattro, o d
 ; Diana nelle selve ; Minerva negl’ingegni ; egli stesso del pari in tutta quella innumera turba degli Iddii plebei. Egli co
a interpetrazione. Bacco fu nudrito sul monte Meros nelle Indie, voce tutta greca μηρος, coscia, onde si disse essere stato r
l verbo nubere, velarsi, o maritarsi ; perciocchè il mare circondando tutta la terra, per un traslato può dirsi di maritarsi
parvero le sembianze e le figure delle cose. Fu nominato Apollo, voce tutta greca Απολλων, o come vuole Platone nel Cratilo,
de’suoi raggi ; o come crede Speusippo, perchè la sostanza del Sole è tutta ignita ; o come stima Cleante, perchè il sole va
dileguale addensate tenebre della notte ; e con i colubri, tenuti da tutta l’antichità per simbolo della vita, associati al
erra con il suo calore, e generando la vegetazione, anima e dà vita a tutta la natura. Si credeva che Mercurio scendesse nell
cogitati della mente » — E per questo egli era detto Cillenio, parola tutta greca, che può derivarsi da κυλλω, che risponde a
e cessar finalmente tutte le forze o violenze private, e la legge con tutta proprietà restò ai poeti definita lyra regnorum. 
to precipitato dal cielo, e caduto su la terra andasse zoppicante per tutta la sua vita, non è altro che una personificazione
e Proserpina, e la trasporta seco nell’Erebo, cercandola la madre per tutta la terra, traslato allegorico di questo mito. 38.
legate, e con due pesanti sassi attaccati a’piedi, che significavano tutta la santità del matrimonio ; in aria per gli auspi
rittolemo, o trascinato da due serpenti alati. È questa una simbolica tutta propria dell’agricoltura. Col carro si voleva ind
figlia, accende una fiaccola a gl’incendii dell’Etna, e la cerca per tutta la terra. Sapendo finalmente di trovarsi nello in
one, ed il frumento in Proserpina. Cerere cerca la sua Proserpina per tutta la terra — con questo esprimevasi, che Cerere, os
si di porgere a gli uomini. Portava ancora il nome di Pallade, parola tutta greca, che deriva dal radicale « παλλειν vibrare,
o amabile, ed è simbolo del vero amore, secondo la maniera di baciare tutta propria di essa — il mirto, poichè gli antichi si
riplice aspetto era detta ancora Epipirgidia e Trivia. Diana è parola tutta greca Διανοια, che importa agitazione della mente
dolo sbranare da’suoi cani, che lo seguivano. È questa una narrazione tutta istorica. — Atteone tutto intento a cacciar ne’bo
averne turbato il riposo : non è questa, dice Plutarco, che un’accusa tutta allegorica, con cui voleva intendersi di aver egl
resentato a due facce, opinione di Plutarco. 67. La favola di Giano è tutta allegorica, e va strettamente unita al sistema pl
sono significati essi ordini ». 65. Giano — Giano è rappresentato da tutta l’antichità a due facce, ond’è detto Bifronte. La
principii interpetrare questo mito di Giano. 66. La favola di Giano è tutta allegorica, e va strettamente rannodata al sistem
ndo di comparirgli Giano innanzi tra un torrente di luce, che irradiò tutta la casa, e lo riempì di terrore, così gli fa racc
sti romani chi è colui, che sì perduto d’intelletto non vede di esser tutta un’allegoria la favola di Giano ? chi non vede es
ù da un monte e finì di vivere. La interpetrazione di questa favola è tutta istorica. — Cadmo impatronitosi del regno di Drac
2 (1897) Mitologia classica illustrata
e, identiche nella sostanza ma varie nei particolari; diffusesi poi a tutta la nazione, queste leggende vennero considerate c
tutte le provincie dell’ Eliade, essendo riconosciuto come il Dio di tutta la nazione. Tuttavia alcune località acquistarono
Epiro, dove già era oggetto di culto Zeus quando non eravi ancora in tutta la Grecia alcun tempio a lui dedicato. Ivi era un
culto e al numero grandissimo di templi dedicati a questa divinità in tutta la Grecia. Ma il monumento più grandioso e degno
i Elide coniate ai tempi di Adriano (fig. 4); in una è l’ immagine di tutta la statua col trono, in altra solo del capo. — Ne
te le sacre nozze delle due deità celesti, da cui si faceva dipendere tutta la feracità della terra. La memoria n’ era solenn
ia di Esiodo, Pallade Atena era figlia di Zeus, essendo balzata fuori tutta armata, come già si disse, dal cervello ili lui,
el lampo. Difatti si favoleggiava che al momento del nascere di Atena tutta la natura si fosse commossa, avesse tremato la te
zione della Dea ». La statua era preziosissima, alta ben dieci metri, tutta in avorio e oro, con due gemme per occhi e adorna
uoni costumi alla docile gioventù, placidi riposi alla vecchiaia, e a tutta Roma eterna pace e grandezza e gloria. Ricordisi
i della luna hanno o si è sempre creduto avessero grande influenza su tutta la natura, Artemide era pensata come dea grandeme
ia (Cyprogeneia, nata a Cipro). Essa era immaginata bella e fiorente, tutta riso il sembiante, tutta oro l’ abbigliamento; sp
ipro). Essa era immaginata bella e fiorente, tutta riso il sembiante, tutta oro l’ abbigliamento; spirava dalla sua persona s
iglia del cielo, la quale sorride dall’ oriente e allieta di sua luce tutta la natura. Ma a questo concetto primitivo si mesc
igazione e dei naviganti. Così il dominio di Afrodite si estendeva su tutta quanta la natura. La bellissima fra le Dee eserci
ettembre del 708 di R. (46 av. C.). Il culto si diffuse anche più per tutta Italia al tempo dell’ impero, e furono anche unit
raneo di Fidia. La scuola più giovane preferì rappresentare Venere in tutta la bellezza delle nude forme, immaginandola nell’
ente tardi. Estia rappresentava il focolare domestico, come centro di tutta la vita della famiglia. Il fuoco in antico non so
are alla vita privata e anche prender marito, ma in genere rimanevano tutta la vita al servizio di Vesta. Abitavano nel così
te dell’ esercito faceva un sacrifizio a Giano, e da quel momento per tutta la durata della guerra si tenevano aperte le port
e lo figuravano come un bel giovane cogli occhi lucenti, colla chioma tutta a ricci splendenti, e coperto d’ un, elmo d’ oro.
avevagli assegnato un carro tirato da quattro focosi destrieri; nè a tutta prima si pensò al modo come Elio dovesse di notte
l principio dell’ inverno il suo levarsi di sera e l’ essere visibile tutta notte, splendido fra gli altri gruppi di astri, d
Iride dai poeti che ne descrivon la figura, e ha l’ ali d’ oro, ed è tutta piena di rugiada, tra le goccie della quale scher
one. Allora cominciano per lei le più crudeli ansie; cerca invano per tutta la terra il perduto bene; invano supplica gli Dei
n Tespie di Beozia era considerato come una delle più belle statue di tutta l’ antichità. L’ imperatore Nerone la portò poi a
lizia sole va dagli artisti greci essere rappresentata come una donna tutta vestita, con una mano distesa in atto di porgere
e subito pose termine all’ epidemia. Là sorse ben presto un tempio e tutta l’ isola divenne sacra ad Esculapio; là accorreva
ivi istituiti i giochi Istmici, che divennero una festa nazionale di tutta la Grecia. Tra l’ isole ricordiamo Egina, Eubea,
uoso attribuivasi grande potenza; specialmente quand’ egli soffiava a tutta forza dentro una conchiglia marina, s’ agitavano
ricordando che dopo il ratto di Proserpina, la ricercarono invano per tutta la terra e allora desiderarono potersi librare su
turale che, indotti da queste riflessioni, gli antichi abbiano creata tutta una serie di divinità connesse colla terra, le un
mai stanca di produrre nuovi mostri, come nutrice delle sue creature, tutta intesa a farle crescere vigorose, e quindi datric
ta dalla gelosa Era a chiedere la grazia di poter vedere l’ amante in tutta la sua maestà fra tuoni e lampi, fu involta dalle
ueste statue e in altre molte apparisce Dioniso con una folta chioma, tutta a riccioli pendenti sulle spalle, per lo più una
polazioni dedite alla pastorizia, ma che più tardi fu riconosciuto da tutta la nazione ellenica e ottenne un culto diffusissi
è essere con loro scambiato. Anzi l’ immaginazione fu tratta a creare tutta una famiglia di Pani o Panischi, genii dei boschi
lla generazione, e in genere il Dio della più rigogliosa fertilità in tutta la Natura. In origine il culto di questa divinità
l 17 al 19 Dicembre. In quei giorni una sfrenata allegria dominava in tutta Roma, ricordo dell’ aurea felicità goduta sotto S
ngevano infine a rallegrare il popolo i giochi del Circo. Insomma era tutta una festa di gioia per la città e più specialment
ne, in compagnia delle Oceanine sollazzavasi in un verde prato ed era tutta intenta a cogliere i più bei flori; in un momento
e loro vendette su Atene disertando i raccolti, e portando calamità a tutta la terra; ma alfin luron placate da Atena, colla
i Colono, dove venne a cercar pace l’ infelice Edipo dopo esser stato tutta la sua vita perseguitato dalle Erinni per delitti
s’ è accennato (p. 111) al tempio di Vesta come al focolare sacro di tutta Roma; or s’ oggiunga che nel punto più riposto de
a i denti di quel drago. Ed ecco ben presto spuntar fuori dalla terra tutta una falange d’ uomini armati, i quali cominciano
il proprio. Di che rimase afflitta tanto che la sua vita seguente fu tutta un piangere e lamentarsi. Convertita da Zeus in u
e. Le singole statue sono ammirabili per l’ espressione del dolore, e tutta la scena è piena di spavento e di compassione per
liberazione di Andromeda; il mostro giace morto in terra e Andromeda tutta lieta scende giù dallo scoglio, aiutata da Perseo
uri divennero oggetto di grande venerazione non solo in Isparta ma in tutta la Grecia, e più tardi anche in Italia. Si consid
ricamo in cui per segni le faceva conoscere la disgrazia sua. Progne tutta voltasi a pensieri di vendetta, profittando delle
settimo delle sue Metamorfosi; che sono tra gli episodi più belli di tutta l’ opera. Anche diverse pitture vascolari hanno r
iere e percorrere, se quella del piacere che da una donna apparsagli, tutta vezzi e lusinghe, gli vien descritta piena di gio
regionale che a poco a poco ha preso l’ importanza d’ un’ impresa di tutta la nazione. A raccontar tutto chiaro, bisogna rif
prima metà del settimo libre delle Metamorfosi che narra poeticamente tutta la leggenda di Medea. Non sono poi molto numerosi
tuna. Laodamante, figlio di Eteocle, che ora governava in Tebe spiegò tutta la sua energia, e uccise in battaglia Egialeo, ma
una ragguardevole flotta disposta a salpare verso oriente. A capo di tutta quest’ armata fu scelto Agamennone re d’ Argo che
no i lamenti e i pianti per la morte di tanto eroe; la madre Tetide e tutta la schiera delle Nereidi lo piansero per diciaset
dedaléa, Che intorno la marina onda traéa E la furia del vento, Ella tutta spavento, Lacrimosa la faccia, Si strinse tra le
3 (1831) Mitologia ad uso della gioventù pp. -
a E nell’aria e nel mar produce effetti, Tanti Numi crearo : onde per tutta La celeste materia e la terrestre Uno spirto, una
schiude, in più desío Pungere i cuori ed allettar le menti. Vien, chè tutta per te fatta più viva Ti chiama la Natura. I lagh
colpo di acceta gli spaccò il cranio ; dal cervello ne sortì Minerva tutta armata da capo a piedi. Ella aiutò suo padre nell
ceri. Paride, innanzi del quale levatosi il cinto si mostrò Venere in tutta la sua bellezza, le diede il pomo d’oro, contrast
tà del suo amante le mise in animo un’ardente brama di veder Giove in tutta la sua maestà. Semele che non si avvedeva della m
porte sono dure quanto il diamante ; tutti gli sforzi dei mortali, e tutta la possanza degli Dei non potrebbero spezzarle. I
soccorso tutti gl’immortali, lo Stige fu il primo che vi accorse con tutta quella formidable famiglia. Il supremo tra gli De
lilia in onore di questa divinità. I contadini avevano in quel giorno tutta la cura di purificarsi con profumi mescolati di s
a tutto, fu egli perciò riguardato da alcuni come il Dio della natura tutta e sotto questo titolo viene considerato come figl
e e si rappresenta ora colle corna e metà del corpo di capra, ora con tutta l’umana forma ; ed in questo ultimo caso gli si d
Spira questo vento così soavemente ed ha pur tanta virtù, che ravviva tutta la natura. Il suo nome significa infatti che reca
sari intanto scesi improvvisamente a terra nel luogo della cerimonia, tutta rubarono la brigata, e la trasportarono sovra una
di arrampicarsi su di un albero. Per far conoscere ch’egli domina su tutta la natura si dipinge nell’aria, nel fuoco, su la
lla protezione di qualche divinità. Questi decreti stavano scritti da tutta l’eternità in un determinato luogo ove gli Dei an
licazione. Gl’infermi, per quanto si riferisce, avevano in questa Dea tutta la fiducia ; perciò vedevasi sempre nel tempio di
e non poteva esser tradito che dalla propria figlia, in cui riponeva tutta la sua confidenza. Essendosi essa innamorata di M
sollecito le vele senza volerla condur seco, quantunque si fosse con tutta la forza attaccata alla nave di lui ; si vuole da
e nell’ architettura, Benchè uscito di sangue reale, egli coltivò in tutta la sua vita le arti e le condusse a perfezione. G
tempo avesse delle conversazioni colle marine Deità. Malgrado però di tutta la sua abilità un giorno si annegò, ed allora fu
e, figliuola del Cielo e della Luce. Secondo gli antichi animava essa tutta la natura e presiedeva alle generazioni : non era
il più antico ed il più celebre di tutti i tempii che abbia Venere in tutta la Grecia : la statua della Dea la rappresentava
che presiedessero all’educazione de’ fanciulli e che esse regolassero tutta la vita degli uomini ; motivo per cui le fanno pr
erto Parebio stava per abbattere una superba quercia, la più bella di tutta la provincia, quando gli apparve una Ninfa, e lo
utela di un Dio particolare chiamato Genio, e che lo accompagnava per tutta la vita. Secondo alcuni due Geni attribuivansi ad
tema, che prevale fors’anche, il quale riducendo ad un solo principio tutta la scienza mitologica, al culto antico cioè della
va a scaricarsi nel mare. In quell’anno stesso cadde tanta acqua che tutta la Tessaglia fu inondata. Deucalione e que’ pochi
cevano dei sacrifici. Siccome il nome di Teseo risonava altamente per tutta la Grecia, Piritoo figlio d’Issione re de’ Lapiti
l’occasione che gli si presentava per acquistarne. Fu annunciata per tutta la Grecia questa spedizione ed accorse in folla a
avvelenata, così appena Glauce se l’ebbe posta andò essa a fiamme con tutta la reggia. Nè paga di ciò Medea per isfogare vie
to che egli possedeva il più leggiero carro e i più rapidi cavalli di tutta la Grecia. Già tredici principi dei dintorni di P
formidabile ai principi suoi vicini ; estese il proprio dominio sopra tutta l’Elide ; e perciò da lui tutta la famosa penisol
ini ; estese il proprio dominio sopra tutta l’Elide ; e perciò da lui tutta la famosa penisola conosciuta poscia sotto i nomi
ssalendo i Troiani sepolti nel sonno, a ferro e fuoco misero la città tutta . Ulisse e Menelao uccisero Deifobo figlio di Pria
in onore degli Dei, il resto mangiavasi, eccetto negli olocausti, ove tutta la vittima si abbruciava.     Aracolo d’Apol
In questi giuochi che facevansi con tanta pompa, ai quali non solo da tutta la Grecia, ma da tutte le parti della terra accor
4 (1874) Ristretto analitico del dizionario della favola. Volume I pp. -332
abbastanza, e di avere, in poche parole, raccolto il senso morale di tutta la nostra opera. Infatti, un ristretto analitico
fandi ed infami ; così gli Adamiti,22 scelleratissimi ed impuri ; con tutta la sozza turba dei Peratensi,23 e degli Abelili i
altre credenze e da altri culti. Lo studio della Mitologia abbraccia tutta la scienza, le credenze, le imprese, i vizii e le
ominazione di Maraviglioso. Codesto vocabolo si addice propriamente a tutta quella sfera di personaggi e di fatti ideali e st
da Giacobbe, per comando di Dio, in Bethel : 2. E Giacobbe, raunata tutta la sua famiglia, disse : gettate via gli dei stra
sviluppo delle arti tutte, cosa che non avrebbe potuto sussistere se tutta la Grecia avesse formato un solo stato, perché al
estò solamente alla Grecia. Ben presto, e come per forza di contagio, tutta la natura si trovò rappresentata in un insieme di
to, e lo studio paziente e minuto dei tempi favolosi, ci dimostra con tutta evidenza come nell’età primitive, la Mitologia co
ti se gli avvenimenti assurdi, atroci, immorali, onde è tessuta quasi tutta la storia della Mitologia pagana, non fossero sta
to e conciso della Mitologia, a noi sembra che l’idea informatrice di tutta la nostra opera, debba mostrarsi lucidamente ai l
bra che gli eroi favolosi si tenessero altamente onorati. Ulisse, con tutta la sua reputazione di saggio, sembra averlo grand
la Siria. Di quì passò in Persia, nell’isola di Cipro e finalmente in tutta Grecia, ove le feste in onore di lui duravano ott
o Adraneo. — Divinità il culto della quale era celebre o speciale in tutta l’isola di Sicilia. 119. Adramo. — Secondo Plutar
oggi è la città di Adernò. Il culto di questo Dio era disseminato in tutta l’isola. 120. Adraneo. V. Adrameo. 121. Adrasta. 
, che fuor gli riusci dal petto. Quell’infelice rimbombò caduto E con tutta la fronte il suol percosse : Ma il garzon soltrae
Sabina per nome Antron orace, aveva una vacca bellissima che formava tutta la sua ricchezza. Un indovino predisse a Corace,
a Diana quella vacca, procurerebbe alla sua città natale l’ impero su tutta l’ Italia. Corace, spinto d’amor patrio, recossi
gna della Beozia, che da lui prese il suo nome. Coll’andare del tempo tutta la catena di montagne fu consacrata alle muse, e
mina. Dalla Beozia in cui stavano queste montagne, fu poi detta Aonia tutta quella contrada. 486. Aonidi. — Soprannome dato a
sto. Dette il suo nome all’ Arcadia che è la contrada più rinomata di tutta la Grecia per le favole a cui dette vita. Il dio
sica sat. 1. 607. Asclepiadi. — Così erano dette alcune feste che in tutta la Grecia venivano celebrate in onore di Bacco e
. Maffei. Non pria da se la dea la nube sgombra. Che di forma senil tutta si veste : Fa bianco il crin, di color morto adom
dolcemente commossa, supplicò la Dea a voler concedere ai suoi figli tutta quella maggiore felicità che un uomo possa conseg
onde con Flora ; Varrone la fa moglie di Fauno, e dice ch’ella fu per tutta la vita l’esempio della castità coniugale. Lattan
no quando l’armata Trojana giaceva nel sonno, e introdussero in Troja tutta l’armata Greca : e così ebbe fine con la distruzi
e dovette togliere alla presenza di lui la sua cintura, onde mostrare tutta l’incomparabile bellezza delle sue forme. 1071. C
esto, nelle sue cronache, ne fissa l’altezza a centocinque piedi. Era tutta di rame e vuota nell’interno, ove erano praticati
he grondò dalla testa di Medusa, allorchè Perseo nascose quella testa tutta insanguinata sotto alcune piante di corallo, le q
cui quella famiglia apparteneva, poscia nella intera città, quindi in tutta la contrada, ed è in questo modo che di una divin
poteosi era un misto di dolore e di allegrezza, e veniva celebrata da tutta la città. Dopo che il corpo era stato sepolto con
cendo, aveva a guida un demonio o genio tutelare, che gli serviva per tutta la vita. È questa una credenza perfettamente simi
case e alla nascita dei bambini. Appena nasceva un figlio si ripuliva tutta la casa in onore di questa divinità, onde renderl
essa ; da ciò ebbe origine l’oracolo di Dodona, che poi fu famoso per tutta la Grecia. Quanto ella favola delle colombe, essa
prodigiosa, forse per alludere all’ansia con la quale essa cercò per tutta la terra la figliuola Proserpina, rapita da Pluto
i furore, moveva per trucidarla, allorchè Giove, mosso a pietà cangiò tutta la famiglia in uccelli. Da ciò la favola, ripetut
e, come molti altri architetti che gli successero, neanche la metà di tutta la costruzione. Questo famosissimo monumento avev
Egide — V. Egide ; e Virgilio dice che Minerva combatteva coprendosi tutta la persona con uno scudo, o Egida, su cui era inc
buisce cotesto nome. Il falso velo che ricopre gran parte, anzi quasi tutta l’epoca dei tempi favolosi, non consente oggi a c
e gli domandava se dopo la guerra egli sarebbe ritornato in Roma. Per tutta risposta egli ebbe dall’oracolo una vite fatta in
a in pezzi. Macrobio, nelle sue opere, dice che l’evento si avverò in tutta la sua terribile verità, poichè Trajano fu ucciso
potenza soprannaturale di questa divinità era estesa e divulgata per tutta l’Asia per modo che il suo tempio nella città di
e flamme dal sen mugghiando erutta… Ne trema il monte e la Trinacria tutta . V. Monti — La Musogonia — Canto. Altri narra ch
za Più d’ogni altra famosa era da molti Eroi del Lazio e de l’Ausonia tutta Desiata e ricerca……. …… A questa il mio paterno O
on una colonia greca. Secondo Virgilio egli dette anche il suo nome a tutta questa contrada che da principio fu detta Esperia
Eolie, che è quella di cui egli fa menzione, era galleggiante, cinta tutta all’intorno di un muro di rame e al di fuori di m
Epimenide raccontò la sua storia. Ben presto la fama se ne sparse per tutta la grecia, i cui abitanti lo tennero come un favo
lunga barba nera, e che avendolo ucciso rimase all’istante cieco per tutta la vita. 1749. Epona. — Era questo il nome che i
to ; e fabbricò inoltre un tempio a Minerva per la quale egli ebbe in tutta la sua vita una particolare divozione. La tradizi
e, ossia stipite degli Eraclidi. Ideale di un eroe la cui esistenza è tutta consacrata a suffragio dell’umanità, o a quello d
mente greca, che armonizza con grande concordia tanto coll’assieme di tutta la configurazione mitologica, quanto coi singoli
e gli dei, alla volontà dei quali per altro egli si sottopone durante tutta la sua vita. L’odio di Giunone, suscitandogli del
ltare Surse la fiamma, per le membra un largo Sudor gli si diffuse, e tutta , come Con glutine tenace, alla persona Gli si aff
fferenza crudele. Coll’andar del tempo, quella canzone fu ripetuta in tutta la Grecia, e sul ritmo di quella melodia, furono
e al padre di Sesto Pompeo, la perdita della battaglia e l’eccidio di tutta la sua famiglia. 1792. Erittonio. — Quarto re di
Ovidio. Però questi due autori discordano fra loro in un sol punto di tutta questa tradizione. Secondo Ovidio, Ermione fatta
e sposato Lampezia figlia del Sole. Dopo la sua morte Esculapio fu da tutta la Grecia adorato come un Dio, e non fu città, ho
dal re il compimento della sua parola. Ma il fedifrago principe, per tutta risposta fece mettere in prigione il messaggiero.
mpimento di un qualche fatto importante che interessasse radicalmente tutta una città, furono altrettante occasioni presso i
. Edipo Libar l’onda degg’io da quelle tazze ? Coro Libarue tre ; tutta versar la quarta. Edipo Ma questa pria, di qual
gloria e rinomanza nell’Argolide. Egli era di un disinteressamento a tutta prova, e aveva per la sua patria, e per le leggi
otto le mura di Tebe. Or di quest’altro Ti dirò, d’Eteoclo, altro di tutta Bontà seguace. Era di cor valente ; Di povere for
o, Tra le file vicino gli si strinse, Nell’imo casso immerse l’asta e tutta Dall’altra parle rïuscir la fece. Omero — Iliade
nel tempio sacro a quella dea. I fanatici s’incidevano le braccia in tutta la loro lunghezza con un coltello, e in cotal gui
al vero. Favole filosofiche si addimandano quelle la cui invenzione è tutta dovuta all’immaginazione dei poeti ; ed altro non
iamava moltissima gente non solo dal paese di Oenotria, ma persino da tutta l’Italia. Al dire del citato scrittore, allorquan
sacro fonte, onde mai sempre esala Una tetra vorago. Il Lazio tutto E tutta Italia in ogni dubbio caso Quindi certezza, aita
degli schiavi liberti. Era tenuta dai pagani in grande venerazione in tutta l’Italia ; le si facevano continue e ricche offer
ne. Coll’ andare del tempo il culto della Fortuna divenne generale in tutta Roma, ove essa sola ebbe più templi, altari, stat
lissimo giovane pastore per nome Aci, dal quale fu controcambiata con tutta l’ ardenza di una vera passione. Ma la sciagura v
olifemo si dette a cantare le lodi della sua amata, facendo risuonare tutta la spiaggia dei suol innammorati lamenti ; i qual
essi le risposero che il fanciullo sarebbe stato l’uomo più felice di tutta la Grecia. 2079. Galintia — Una delle eroine dell
pio vita nella Frigia ; ma poi, coll’ andare degli anni, si sparse in tutta la Grecia, nell’ impero romano, in Siria e perfin
protettrice del talamo nuziale. Nel mese di Gennajo si celebravano in tutta la Grecia delle feste in onore di Giunone, Nuzial
anta destrezza, che quasi si nascose fra le nubi. Nel momento che con tutta la forza di gravità ricadeva sulla terra, Giacint
e quindi non è strano che fece, con ogni sollecitudine, spargere per tutta la Grecia la nuova della prossima sua spedizione,
lifici sacri, e ne davano la spiegazione al popolo ; come facevano di tutta la dottrina della loro religione. Finalmente altr
nto mani e cinquanta teste. Allorquando Giove li sconfisse, insieme a tutta la formidabile falange dei Giganti, essi al dire
ra. I Ginnosofisti ammettevano la metempsicosi, e facevano consistere tutta l’umana felicità, nel disprezzo dei beni della fo
figliuoli di Noè. Altri vogliono che essendosi i Titani dispersi per tutta la terra, avessero indefinitivamente esteso i con
solo abbracciava la Tracia, l’isola di Creta, la Grecia, la Siria, e tutta l’Asia Minore, ma si estendeva persino sulle cost
ndo che avvinghia. Dico, che quando l’anima mal nata Li vien dinanzi, tutta si confessa ; E quel conoscitor delle peccata Ved
to Cuculo V. CUCULO —  e che dopo qualche tempo, l’avesse sposata con tutta la pompa, venendo le nozze celebrate — secondo as
per modo che percosse violentemente sulla terra e ne restò zoppo per tutta la vita. Per altro i mitologi asseriscono che Giu
si e per le coste i lividi Rosseggianti di sangue. Ambi del tripode A tutta prova la conquista agognano, Ma nè Ulisse può mai
tre io bado, e maraviglio a un tempo, Nell’onde sua sbrisciò la turba tutta , Il padron nuovo abbandonando, e il lido. Stupefa
ece iscrivere fra i combattenti la lotta. Però a principio Glauco con tutta la sua forza, stava per essere vinto, allorchè su
per mano di Teucro con una freccia che avea mancato Ettore. Al colpo tutta Ei l’anima diresse, e nondimeno Falli la freccia,
lla riconoscenza. Gli Ateniesi, che erano il popolo più incivilito di tutta la Grecia antica, avendo soccorsi d’aiuti è di da
o vaticinio ch’egli stesso avea letto nel roprio destino, si compì in tutta la sua terribile verità. Un giorno, mentre gli Ar
one presso i greci, ed è scritto che Pitagora stesso, se ne servì per tutta la vita. 2248. Idullo. — Così si chiamava la vitt
le la fuga, la ricinse di una densa nuvola, la cui oscurità si sparse tutta all’intorno. Sorpresa Giunone a veder la terra co
Epito così violentemente negli occhi, che lo sciagurato fu cieco per tutta la vita. Ippio era anche il soprannome particolar
proposta, la rigettò spaventato e respinse le inique proposizioni con tutta l’energia della sua tempra, e in modo da toglierl
bra dell’ucciso perseguitando il tiranno Tifone, e poscia si consacrò tutta al benessere dei suoi sudditi governando l’Egitto
utte le cose ». Io sono la sola Divinità che sia nell’uníverso ; che tutta la terra onora sotto diverse forme, con nomi e ce
e, e sospettando che quelle acque fossero avvelenate, fece il giro di tutta Ia parte opposta del paese onde rintracciare una
in un vasto serbatoio espressamente scavato in una parte del tempio, tutta quell’ acqua che poi serviva ad uso dei sacerdoti
giuochi funebri in onore di Pelia, che poi ebbero tanta rinomanza in tutta la Grecia. 2371. Jole. — Discorde è l’opinione de
anni, divenuta la contrada dell’ Attica troppo angusta, Jone andò con tutta la sua famiglia ad abitare nell’ Asia minore, ove
i cieli inferiori, il quale ha diritto assoluto di vita e di morte su tutta la specie umana. Credono i cinesi che altri tre d
nsero nei loro innumeri attortigliamenti e innalzandosi su di esso di tutta la testa e della parte superiore del corpo, lo st
enere la data fede, onde Ercole sdegnato saccheggiò la città, devastò tutta la contrada, e uccise lo stesso Laomedonte, a cui
Più d’ogn’altra famosa, era da molti Eroi del Lazio, e dell’ Ausonia tutta Desiata, e ricerca. Virgilio — Eneide — Lib. VII
lse come in una nube di pallida luce e di fumo, che ben presto riempì tutta la reggia. Codesto avvenimento colmo di terrore g
campagne di Tebe un’ enorme volpe, la quale produsse tante morti, che tutta la nobiltà tebana e delle circonvicine città si r
. di I. Pindemonte L’immane voce del mostruoso signore rimbombò per tutta l’ isola, sì che i Lestrigoni dall’alto delle rup
pio il Lettisternio ebbe la durata di otto giorni, e l’ordinamento di tutta la cerimonia fu affidato ai sacerdoti Deuumviri,
ogni litigio aveva termine ; si toglievano i legami ai prigionieri e tutta la città assumeva un’ aria di pace e di riposo. L
del suo seguito ; e siccome egli, se pure vestito da donna conservava tutta la sua forza e la sua destrezza, e non trascurava
tornar bene accetto a Dafne, così avvenne che ben presto si acquistò tutta la grazia di lei. Apollo intanto che anch’egli av
pre tutti i sacrifizii. Quando l’uso del vino non era generalizzato a tutta la Grecia, le Libazioni si facevano con l’acqua p
, che egli cercò d’incivilire. La città di Licosura, la più antica di tutta la Grecia, fu edificata per suo ordine sui monti
uore umano, e le sue foglie con quella della lingua, è la sorgente di tutta l’arcana configurazione dei misteri della religio
e ; mentre per contrario gli adoratori del dio Luno, conservavano per tutta la vita la loro maschia autorità sulle loro mogli
da Giacobbe, per comando di Dio, in Bethel : 2. E Giacobbe, raunata tutta la sua famiglia, disse : gettate via gli dei stra
sviluppo delle arti tutte, cosa che non avrebbe potuto sussistere se tutta la Grecia avesse formato un solo stato, perché al
glia Arouet, fu aggiunto quello di Voltaire col quale é conosciuto in tutta l’ Europa, da una terra che faceva parte della fo
5 (1880) Lezioni di mitologia
latre nazioni; poiché la notizia di questa formazione è fondamento di tutta la Mitologia, e in molti vetusti monumenti, non c
cer cato, traducendolo per vostro vantaggio, d’impri mere nella copia tutta l’anima dell’originale: non so se avrò avuto la f
Non più contiene l’ira sua. D’eterno Vigor ridonda l’animoso petto, E tutta appar l’ira del dio. Dal cielo Spesso all’Olimpo
lti duci, e innanzi agli occhi Dell’ammirato popolo festante Spiegano tutta dei regali doni La magnifica pompa, e l’auree mas
rifizio avrebbe gli altri figli scampati dalla morte, e resi loro per tutta la vita felici. Degni di lode i Siri, che tutti i
re desse; Che tolta dalla man de’ suoi più cari Fu condotta all’aitar tutta tremante: Non perchè terminato il sacrificio. Leg
suolo Palpitante una cerva, e vasto il corpo E belle avea le forme, e tutta avea Sparso del sangue suo Tara del nume. Con que
erano di sostegno. Finalmente una gran balaustrata dipinta di figure tutta 1’ opera racchiudeva. Paneno fratello di Fidia vi
sue nuove altere corna Mira nell’acque cristalline e belle, S’adombra tutta , e si ritira e mugge, E mille volte vi si specchi
ta e spedita. Tosto si leva e in alto si distende, E ferma su due pie tutta la vita: Mutata tutta in un punto si vede; E quan
leva e in alto si distende, E ferma su due pie tutta la vita: Mutata tutta in un punto si vede; E quanto più le par, men ell
forza Dell’ arnese di Venere serpeggia Soavemente a Giove in sen; già tutta La trascorre con l’occhio e in lei si pasce. Per
a mercede; onde Nettuno sdegnato mise orribile ed immensa balena, che tutta la regione inondò coll’acque dalla vasta bocca vo
marini. Gran schiera di Dei e di Ninfe dell’ Oceano lo accompagnava, tutta varia di sembianze. A destra gli pone Virgilio le
riniti. Eripedi cavalli al cocchio aggioga. In aura vesta si ravvolge tutta La divina persona; ed impugnato L’aureo flagello
un vecchio lavoratore dei campi di Onchesto, al quale raccomandò con tutta energia che tacesse: « Veggendo come non veggent
ultimo. La chioma vezzosamente raccolta, e quasi all’ uso donnesco, è tutta propria del figlio di Latona, sebbene conviene pa
ora a Sparta nel tempio di Minerva Calcieca, così chiamata perchè era tutta di rame. In Roma, il luogo ove si amministra la g
Tegea; come Callisto figlia di Licaone Arcade che diede il suo nome a tutta la contrada, il figlio di lui Elato, Afida e Azan
ibrante i dardi contro il sespente Pitone, è anche questa un’immagine tutta propria dell’ Apolline Averrunco, giacché questa
to: ma par che un soffio celeste, simile a fiume che va placidissimo, tutta abbiane formata la superfìcie. Eccolo: egli ha in
a’ citaredi e alle persone teatrali, e chiamano palla, benché non con tutta la proprietà. (La palla dei Latini era, secondo T
mantici e l’urlo delli stessi Ciclopi, che rimbombava l’Etna, l’isola tutta , l’Italia vicina, e la Corsica ancora con eco spa
ipio così magnifico come divenne in appresso, poiché, secondo Plinio, tutta 1’ Asia concorse per lo spazio di dugento ventann
ccio: con la morte espio Morte, e colpa novella a colpa aggiungo. Ahi tutta pera in ammassato pianto La scelerata casa: Eneo
e della fecondità. La seconda scende a guisa di luna crescente, ed è tutta tramezzata da ghiande, sotto un festone di varie
ssi rilievi esprimenti la favola d’ Endimione. Ne’ vani delle fasce è tutta coperta la statua al dinanzi di mezze figure d’ a
mproprio, perchè le sfingi non sogliono ordinariamente osservarsi con tutta la mezza figura superiore umana, e persino le bra
or pervertì, nei dialoghi degli Dei introduce, con quella grazia ch’è tutta sua, Giove afflitto dai dolori del parto, che non
ò l’attribuivano a Pallade che uscita dalla testa del padre degli Dei tutta armata non respirava che battaglie e stragi. Ha F
gliore; E tutto il bello a te ne scende, e a Pluto. Tutta misera son, tutta dolente. Nè di doler mi veggio mai satolla. Piang
ali e col canto. Così la religione fantastica desrli antichi animava tutta la natura, spiegandone gli effetti con dei sogni
esa coll’amante castigolla severamente, cosa che conciliò al principe tutta la benevolenza del popolo. L’equivoco del nome di
a Vulcano onde il modo di mietere agli uomini insegnasse. La Sicilia tutta pure le è sacra, e Cerere fidandole incautamente
cettro colla man sostiene, E mesta nube la sublime testa Aspreggia, e tutta la crudel sembianza A cui cresce terrore il duol;
re divinità per esprimere un’ idea tanto comune? Dei secoli barbari è tutta propria questa maniera. Spanemio crede che la Pac
ha fatta ristaurare per Cerere, però che la sopravvesta, o palla, che tutta la circonda e la copre, può con gran proprietà co
. Per mostrarci in qual conto fossero presso gli antichi, basterà che tutta la Grecia vi concorreva, che i Romani istituirono
gione di questi misteri? Scorrendo Cerere in traccia della figlia per tutta la terra, seppe finalmente dagli Erminionensi che
alcune misteriose parole, partivano, e davano termine alla festa. In tutta la solennità erano i rei e i debitori sicuri. Era
Terra, e dell’Amore. Secondo Ovidio Caos fu detto l’unico aspetto di tutta la natura nell’universo, che consisteva in una ro
è voluto simboleggiare nel panneggiamento della nostra Mnemosine, che tutta la racchiude, e le involge persino le mani. Quant
ngue per quel sottabito angusto, che in un formando tunica e calzari, tutta la persona dai polsi delle mani ricopre sino alle
rio accompagnata da movimenti quasi convulsivi di tutto il corpo e di tutta la testa. Eccovi quel che importa sapere dei Cori
ecessario ragionare innanzi del loro re, cioè di Plutone, e quindi di tutta la corte infernale: onde discendete meco col pens
come nella statua, mostra pochissimo nudo, ed è allusivo all’oscurità tutta propria del nume del tartaro, espresso perciò in
iglia di Chirone. Del resto Eaco fu in tanta riputazione, che essendo tutta la Grecia travagliata dalla siccità, l’oracolo di
Pausania: ma non è questa ampolla che una fiala di preziosi unguenti tutta propria di Venere, su cui sono scolpiti gli Etiop
oprii di una musa teatrale qual’era Euterpe, che della severa Urania, tutta fissa nelle osservazioni astronomiche. Infatti, c
to che siano state le Muse trovate insieme, e che fossero anticamente tutta una collezione. « Mi resta a soggiungere che nel
che descrizioni di quadri antichi, ma fatte con quell’ eleganza che è tutta propria di questo scrittore. Ve ne sia d’esempio
eve polvere, che gli mostra meno belli, ma più veri. Anfìarao, armato tutta la persona, ha lasciato il solo elmo alzando la t
ciò che accade a Cassandra, poiché Clitennestra si affretta di alzare tutta la scure sopra lei con uno sguardo furioso, croll
un braccio reso più fermo e più terribile dal furore: dove la misera, tutta delicata e divina, si sforza di andare a cadere s
mo per mezzo del raccoglimento, l’hanno però scolpita i Greci maestri tutta ravvolta nel proprio manto, e quasi cogitahonda.
n esprime in altra guisa la qualità della dea, che rappresentandocela tutta involta nel manto, e persino le mani, come il sim
ate. « È stata una fortuna pel Museo dementino di poter possedere con tutta sicurezza la statua di Urania, la quale nella Col
a giovinetta, lasciando ondeggiare al vento la sua clamide di porpora tutta sparsa di stille di sangue, che la bestia nel com
efìzio passando per diverse mani ritorna sempre a chi lo dà, e perchè tutta la sua bontà se ne perde se è interrotto. Sono ri
e Roma, che significa forza, che i Romani chiamarono valetudine. Era tutta questa comitiva di Dei fatta molte volte insieme,
e timor. Le furie istesse D’Ifinoe e d’Amiton desta nei lari, Risuona tutta la città: raminghe Par che da Lenno debban gire,
tima le infedeltà del suo sposo, delle quali il cielo conserva ancora tutta l’istoria, da che egli vi ha trasportate tutte le
a sua forma, io non posso restar più in cielo per vedervi trasportata tutta la razza dei mortali. Io vado a ritirarmi in Trac
tengo il nome Grato. — Nettuno ai suoi preghi acconsente: Scioglie da tutta qualità mortale Ed Ino, e Melicerta; a loro impon
, i Telcbinii, i Centauri, i Ciclopi, i dodici figli di Pane, Sileno, tutta la truppa dei Satiri, i figli delle ladi, le figl
li la pace. Il seguente Libro ci rappresenta la Fama, che pubblica in tutta l’Assiria le maravigliose imprese del dio del Vin
stino di Oronte. Perisce Stafilo, e la morte di lui move il dolore di tutta la sua famiglia e della sua casa. Il Canto dician
e di Bacco. Bacco nel ventesimo Canto è occupato a consolar Mete e tutta la casa di Stafilo. La notte invita tutti al sonn
dosi della sferza del bifolco, perseguita le ladi nutrici di Bacco, e tutta la turba delle Baccanti. Il nume stesso intimorit
luoghi ove sono ombreggiati mostrano una tinta di questo colore. Con tutta la venerazione che aver si debbe al maestro dell’
e derivata da un antichissimo Sileno, che avendo avuto coda a’ lombi, tutta la sua posterità ebbe lo stesso segno. Col tempo
cia per sospendervi la faretra. Queste figurine danno, per così dire, tutta l’anima alle presenti sculture. Si vede nel Borgh
re data al Centauro ne nobilita ed abbellisce l’espressione: ed è poi tutta propria di questi selvaggi misti di uomo e cavall
nutamente: è poi avvolto in un pallio del pari ampio e magnifico, che tutta la figura circonda e copre, lasciando fuori solta
cie di parodia d’ altre composizioni esprimenti il fatto medesimo con tutta la dignità che esigevano la religione, la vetustà
a nel suo tempio d’Egio in Acaja. Ha dall’altra mano lo scettro, ed è tutta involta in un elegante panneggiamento. « Egualmen
i luoghi dette Genii, dei quali sembrava agli antichi Etnici popolata tutta la terra. Il grato mormorio delle acque che persu
cavalca egli quasi vacillante i pie coturnati,19 e abbandonandosi con tutta la persona piegata al dinanzi fra le braccia di u
di vista il prototipo della più scelta natura. L’ azione del putto è tutta pròpria del suo carattere, giacché la piccola cod
6 (1861) Corso di mitologia, o, Storia delle divinità e degli eroi del paganesimo: Per la spiegazione dei classici e dei monumenti di belle arti (3e éd.) « Della mitologia in generale. » pp. 17-359
nella sua mano di ferro e chiodi e cunei e graffi e liquido piombo, e tutta intera una suppellettile da patibolo, per signifi
ra condizione. Se per loro negligenza il fuoco sacro si fosse spento, tutta la città n’ era in lutto ; i pubblici negozj rima
gor acuta (Dante Inf. c. xiv) opera dei Ciclopi (272), e saettati con tutta la sua possa i Giganti, restò vittorioso. I più t
Ei si travolve o sospirando anela, Si scuote il monte e la Trinacria tutta  ; E del ferito petto il fuoco uscendo Per le cave
travaglio che fuggendo passò il mare a nuoto ;25 e dopo aver percorsa tutta la terra si fermò sulle sponde del Nilo, ove Giov
lo, il quale ordinò loro d’offrire il treppiede all’uomo più savio di tutta la Grecia. Allora lo recarono al filosofo Talete,
lone ricusò il ricco dono, inviandolo a Chilone che faceva consistere tutta la filosofia nel contentarsi del necessario, dice
i re, nello spazio di duecento venti anni, e arricchito dei tesori di tutta l’Asia, con pitture, statue e bassorilievi che er
ottilissimo di varj colori, bianco, giallo e rosso, ed un’altra veste tutta nera, ma chiara e lucida, sparsa di molte stelle,
pparve a Semele sotto le sembianze di Berœ sua nutrice, ed accendendo tutta la sua vanità, la istigò a chiedere a Giove ch’ei
sua vanità, la istigò a chiedere a Giove ch’ei se le manifestasse in tutta la maestà della celeste gloria. Giove negò lungo
alo di pampani o d’ellera. 151. Bacco nella sua prima giovinezza girò tutta la terra e conquistò le Indie con un esercito d’
minor pena. L’altra regione, cui davano il nome di Campi Elisi, era tutta ridente e pacifica, abbellita d’ eterna primavera
ndo che avvinghia. Dico, che quando l’anima malnata Gli vien dinanzi, tutta si confessa : E quel conoscitor delle peccata Ved
neri panni si cuopra, in questo sia coricato il sonno, un giovine di tutta bellezza, perchè bellissimo e placidissimo lo fan
fiore dei campi Olenii. Siccome Giove aveva fatto uscir Pallade (263) tutta armata dal proprio cervello, così la moglie del T
ell’Argolide sul golfo Saronico dov’ebbe i natali, si sparse tosto in tutta la Grecia, e l’onoravano principalmente in Epidau
formato il letto al bestiame. Pomona e Vertunno 311. Pomona, tutta piena di freschezza e di leggiadria, presiedeva c
ra sua cura prediletta potar gli alberi, innestarli e annaffiarli ; e tutta dedita a queste faccende rifiutava ogni offerta d
che nel sen della conchiglia La prima perla invenne, e Doto e Proto E tutta di Nereo l’ampia famiglia ; Tra cui confuse de’Tr
ro, l’ Ignoranza e la Sospezione. Dall’ altra parte venia la Calunnia tutta adorna e liscia, che nel fiero aspetto e nel port
ittoria. Poggiava i piedi sopra un globo perchè la Vittoria domina su tutta la terra ; ed era in atto di volare verso il temp
. Uno spietato cinghiale che s’intanava nel monte Erimanto, devastava tutta la campagna circonvicina : Ercole lo agguantò viv
ssima si stava Sull’orlo, che, di pietra, il sabbion serra. Nel vano tutta sua coda guizzava, Torcendo in su la venenosa for
. Nettuno (185), propostosi in una sfuriata di collera di distruggere tutta la Grecia, aveva mandato negli stati di Minosse (
ione d’ acquistarne ; e la spedizione del Vello d’ oro, divulgata per tutta Grecia, gli procacciò per seguaci i più scelti gu
lica. 506. Polinice, per far valere i suoi diritti, eccitò le armi di tutta Grecia contro il fratello ; e i principali eroi d
icar Menelao, distrussero Troja, e fecero miseramente perire Priamo e tutta la sua famiglia. 588. Lo sventurato padre fu u
padre Miseramente, e gemiti e singulti Per la città s’udian, come se tutta Dall’eccelse sue cime arsa cadesse. Rattenevano a
ta di tanta offesa ; laonde Apollo e Diana uccisero a colpi di frecce tutta la prole di Niobe. Scellerate divinità, che puniv
abile avvenimento ; e vi riuscì disegnandone con un ago in sulla tela tutta la storia. 637. Progne, non pensando che alla ve
mini, aveva statuito di sommergere il genere umano, ed ecco inondarsi tutta la superficie della terra, meno che una montagna
rosi quando percorreva la terra, quando, cioè, i venti ………. avvolgon tutta Di turbini la terra e di tumulto. (Eneide, Versi
d’Eolo (199) e dell’Aurora (143), gentil marito di Flora (312), spira tutta serenità e dolcezza, ed ha le ale di farfalla ; è
al quale narrò i casi suoi. Divulgatasi la fama di questo miracolo in tutta la Grecia, Epimenide passò per uomo prediletto da
Gl’ Indovini. 659. La predizione del futuro formava una scienza tutta fondata sulla superstizione, ed aveva molta parte
a sua mano. Apollo vi acconsentì, e le concesse ancora di serbare per tutta la vita la freschezza della gioventù ; ma la figl
e. La famiglia, la patria stessa del vincitore diventavano celebri in tutta la Grecia ; ed egli, fregiato di una nobiltà meno
ventura gl’ impediva di farsi sostegno ai vecchi genitori, la nazione tutta li accoglieva sotto la sua tutela ; ed anche senz
lioso poeta, celebrava con altissimo canto le glorie dei vincitori, e tutta Grecia ripeteva con ardore quei versi, tramandand
licata dalle guance, fresche come i fiori mattutini ; ed il colore di tutta la persona non potrebbe in altro modo esprimersi,
il nome. Ognuna delle costellazioni dello Zodiaco non resta veramente tutta intera dentro la larghezza di esso, ma questa fu
stò. Dai forti Soffi agitata divampò sublime Tutta notte la fiamma, e tutta notte Il Pelide da vasto aureo cratére Il vino at
glier notizie, e ritornavano la sera all’ora di cena dopo aver girato tutta la terra. Ecco perchè quel potentissimo Dio sapev
7 (1824) Breve corso di mitologia elementare corredato di note per uso de’ collegi della capitale, e del regno pp. 3-248
lla mancanza di sua figlia, l’andò di notte, e di giorno cercando per tutta la terra con fiaccole accese nell’Etna. Ritrovò e
on fu mai corrisposto da questa Ninfa. Un giorno mentre l’inseguiva a tutta possa, ella per timore di cadere fralle di lui ma
re, ed era altresì considerata per la luna istessa. In terra ella era tutta dedíta alla caccia, e chiamavasi Diana. Il nome d
lior partito indicare un’ altra Venere celeste, di cui parla Platone, tutta spirante decenza, e grazie non affettate, e ripos
i, o di mettersi in calma : impone altresì ai venti, o di spirare per tutta la terra, o di rinserrarsi nelle loro caverne. La
unite insieme le nuvole, d’onde caddero le acque in tanta copia, che tutta ne fu inondata la terra. Deucalione, e Pirra.
ice garzone. Il ritorno di Giasone, e degli Argonauti riempì di gioja tutta la Tessaglia. Ivi si celebrarono delle feste in t
ua educazione, che fu qual si conveniva ad un Eroe. Ercole gli mostrò tutta la gratitudine, avendo liberata Tebe nell’età di
si diede la morte con quella spada medesima. Avendola Egisto portata tutta insanguinata ad Atrèo, si credette questi vendica
roe, rapito da Tantalo. Ecco la terribile guerra, che interessò tanto tutta la Grecia contro di Troja. Agamennone fu il gener
la condusse seco a Troja. L’ingiuria fatta a Menelao pose in rivolta tutta la Grecia, e tutti lo assicurarono di secondare l
li le armi pel dì vegnente. Infatti recossi ella da Vulcano che spese tutta la notte a fabbricarne delle nuove, di cui armato
lo di Telamone, ed Ulisse si contrastarono le sue armi al cospetto di tutta l’armata : ma questa volle che si dessero ad Ulis
i colà li raggiunse. Un fiero temporale pose le onde in sconquasso, e tutta la flotta fu subissata : Ulisse soltanto si salvò
Profittano le due Dive del momento di una tempesta suscitatasi mentre tutta la Corte della regina era impegnata in una caccia
ssai frugale, non permettendo Giove che ammazzassero un’ oca, ch’ era tutta la loro ricchezza. Gl’immortali viandanti nel di
er l’appunto il fasto de’ Romani, conquistatori dell’Universo, spiegò tutta la sua grandezza, onde fralle Greche città andò s
o che presiedeva ai mulini ; opinione che ha procurato di confutare a tutta possa il mentovato Martorelli. V. Apollo.
credono adorato il toro in Napoli, in Pozzuoli, Atella, Capua, ed in tutta la terra di Lavoro per essere questo animale il p
sto periodo si chiama κυκλος μυθικος il cerchio mitico, o il corso di tutta la favola. 1. I poeti primi teologi, ed inventor
iquidumque plumbum. 2. I destini, secondo Ovidio, erano scritti da tutta l’eternità in un luogo, ove gli Dei venivano per
ta : I Fenicj primi abitatori di Napoli, il quale sostiene, che quasi tutta la navigazione di Ulisse si aggirò nel seno di Ba
8 (1855) Compendio della mitologia pe’ giovanetti. Parte I pp. -389
, cioè della divina Provvidenza ; e di Minerva, o sia di una sapienza tutta divina ; e l’anima, un fuoco tratto dal cielo, pe
fuggendo l’ira di lui, fu da quel Nume al vasto suo corpo sovrapposta tutta quanta è la Sicilia. Spesso invano fa tutt’i suoi
da niuno furono accolti che da que’ vecchi, i quali, ponendo in moto tutta la poca lor masserizia ed apprestando parchissima
si fosse formata la via lattea. La celeste magione di Giove poggiava tutta su gli omeri di un sol uomo, ch’era il celebre At
one ucciso da Patroclo. La fragranza che diffondeva, era soavissima e tutta cosa divina ; e da essa si riconoscevan le Dee. V
donzella, la quale fra le disperate lagrime delle compagne, per mare, tutta fuori di se per lo spavento, fu trasportata nell’
, re di Atene, del quale si parlava molto a que’ dì per la sua chioma tutta di bellissímo oro, dalla quale la conservazione d
none, quell’odiata vacca rese sì furibonda che andò vagando quasi per tutta la terra, agitata o da uno spettro, ch’era l’ombr
i edificò una città detta Dardania, che fu pure il nome da lui dato a tutta quella regione. Dopo Dardano regnò Erittonio, che
olo, che menavano vita austerissima. Or in quella città era una selva tutta di querce consacrate a Giove, le quali con umana
di Olimpia erano i grandi giuochi, a’quali si concorreva non solo da tutta la Grecia, ma eziandio dall’Italia, dall’Asia, da
cuba, essendo gravida di Paride, sognò di partorire una fiaccola, che tutta quanta incendiava Troia. Siffatto sogno gettò Pri
ola, che tutta quanta incendiava Troia. Siffatto sogno gettò Priamo e tutta la sua Corte nella più grande costernazione ; si
dal desiderio di rivedere Ulisse, si rivolge sdegnoso ad Elena che a tutta la Grecia fu sì funesta e per la quale si versò t
i disse, con infausto augurio una tal donna tu meni a casa, donna che tutta in armi ripeterà la Grecia congiurata a distrugge
aver veduta Troia distrutta, e che Roma distendesse il suo impero per tutta la terra, purchè però fra Troia e Roma fosse frap
e fosse posto nel numero degli Dei e che i suoi posteri regnassero su tutta la terra. VII. Grandezza e maestà di Giunone.
gli uomini e degli Dei, Giunone esser dovea la lor regina. Quindi era tutta sua propria un’aria di maestà nel portamento, di
ne di un suddito rispettoso innanzi alla sua sovrana ; e le dice ch’è tutta sua mercè se gode del favore di Giove, se ha l’im
ad eseguire gli ordini suoi ; e quando moveva a fare le imposte cose, tutta facevasi bella di mille colori, ed invisible ad o
la Dea si rappresenta assisa sul trono, di straordinaria grandezza e tutta di oro e di avorio colla corona sul capo, tenendo
issimo drappo istoriato di varii favolosi racconti. L’infelice Aracne tutta si studiò di vincere la sua divina rivale, e fece
ria di Fidia annovera la statua di Minerva, in Atene, alta 26 cubili, tutta di avorio e di oro. Nello scudo vi avea scolpito
ò l’attribuivano a Pallade che uscita della testa del padre degli Dei tutta armata, non respirava che battaglie e stragi ».
a lingua ad una dolcissima melodia, la quale tanto rallegrò la natura tutta , quanto il canto delle prime aveala contristata.
li antichi allogata giusto nel mezzo non solo della Grecia, ma pur di tutta la terra, e però la chiamavano l’ombelico di essa
cornea, fatta da Apollo, ed una delle maraviglie del mondo. Era essa tutta costrutta di corna di capra che Diana ucciso avea
. Egli va superbo per la bella sua chioma lunghissima(2), che portava tutta profumata di odorosi unguenti e di assirio nardo.
ollo e Diana, la quale per ciò fu pur detta Cinzia. Stefano vuole che tutta l’isola di Delo un tempo si chiamava Cinto. Apol
amena Lontana da cittadi e da villaggi, Che all’ ombra di due monti è tutta piena D’antichi abeti e di robusti faggi. Il sole
e eziandio di sottrarsi alle persecuzioni di Giunone, trascorse quasi tutta l’Asia seguito da un esercito, di cui non erasi m
Sicolo dice che il primo Sileno avea una coda, della quale fu fornita tutta la sua posterit Nel Museo Borb. Vi è un Sileno ve
per lo più si vede mezzo aperta e pare che n’esca un serpente ; ed è tutta coronata di edera. Vi erano pure le Canefore, cio
che. Adonie erano feste che si celebravano in onore di Adone. In esse tutta la città vestivasi a lutto, e non si udivano per
ve e compagne delle Grazie, che avean cura de’ fanciulli e regolavano tutta la vita degli uomini. Esse comunemente si rappres
armo forme di uomini o di animali. Gnido, città della Caria, era puro tutta propria di Venere. In essa un bellissimo bosco di
ie. Monti. Vedesi qui come la divinità, dice Mad. Dacier, la quale è tutta dolcezza, tranquillità e pace, odia più di ogni a
fan col suono Dei piè sino agli estremi suoi confini Tremar la Tracia tutta , e van con essi Lo Spavento, il Timor, l’Insidie
il Caos, fu la spaziosa Terra, dalla quale nacque il Cielo che dovea tutta circondarla ed essere la sede sicura de’ beati Id
amente ebbe molti figliuoli ; ma può anche dirsi a ragione ch’essa in tutta quanta la sua superficie fosse stata da’ gentili
la terra niuno fu più grato a questa dea che la Sicilia, la quale era tutta a lei ed a Proserpina consacrata, sicchè il loro
itorno argomentato il rapimento della figliuola, disperata a cercarla tutta sola si diede, sì che e la nascente aurora ed il
per que’ luoghi rapita ; di che pianse, e fu in collera colla Sicilia tutta , quasi ingrata a’ suoi beneficii, percui privolla
re nel vestibolo del tempio e non già nel santuario. Or non vi era in tutta la Grecia festa più celebre de’ grandi Misteri El
ii e che cominciava ad obbliarsi la maestà di esso venerata dall’Asia tutta , anzi da tutto il mondo (2). In quella città adun
o. In esso l’ordine Gionico fu posto per la prima volta in uso(3) ; e tutta l’Asia concorse ad ornarlo ed arricchirlo con qua
che fu potente e ricco sopra ogni altro monarca che fosse, allora in tutta la Grecia. E però, nella famosa spedizione contro
ad abbracciar quell’impresa molti altri giovani ch’erano il fiore di tutta la Grecia per nobiltà e per valore, conosciuti so
ercarlo, ma invano, facendo, dice Virgilio(1), di quel nome risuonare tutta la spiaggia, gli Argonauti si posero in viaggio,
re di Micene, di Sicione e di Corinto, era il più potente principe di tutta la Grecia e che fu eletto supremo capitano ; nove
figliuol di Peleo, sdegnato oltre misura, si ritira sopra le navi con tutta la sua gente e ricusa di più combattere pe’ Greci
esi Inoo da Virgilio. Giunone, gelosa della prosperità d’Ino, come di tutta la famiglia di Cadmo, pose sì strano furore nell’
Fenicia i cavalli marini che portano il suo cocchio, hanno di cavallo tutta la parte superiore del corpo, mentre l’inferiore
Plutone. La vasta infernale città ha mille porte ; e come il mare da tutta la terra accoglie i fiumi nel suo seno, così quel
9 (1841) Mitologia iconologica pp. -243
mio giudizio sul compiacimento vostro non erra, perchè l’operetta in tutta la estenzione corrisponde appuntino alle mire, pr
si fossero per incoerenti, e strane da quel valentuomini, de’quali a tutta ragione dalla Repubblica letteraria la saggezza s
dee, degna perciò d’essere a ragion negletta, anzi che studiata ; pur tutta volta una tal dispregevole conclusione di leggier
velogli. Allora riprendendo il Nume l’antico sembiante con virtù a se tutta propria lo trasformò in pietra (detta poi pietra
unc quoque dicitur index : Suo ritratto. La efficie di questo Dio è tutta adattata a simboleggiare, ed esprimere i diversi
’ più rinomati si era per cagion del suo vasto singolare sapere ; pur tutta volta a dure vicende fin dal seno di sua madre mi
olezza delle muse. Mirasi al fianco d’un olivo di statura ben alta, e tutta piena di gravità, e contegno, di fisonomia molto
e là sulla isola di Delo, e fin d’allora quasi di maturo senno dotata tutta sollecita si esibì per levatrice a sua madre nell
ivenuta, acciò nel suo seno non si accendesse la molle fiamma temuta, tutta si diede all’allettante, ma faticoso esercizio de
che la prosperità dell’empio, e la infelicità del giusto ne sia stata tutta la cagione, ed il motivo. Ed in vero se questo ma
nudrice di quella, e nel petto la voglia le destò di vedere Giove in tutta l’aria di sua maestà. Da tal pensiere presa la De
le sembianze di augusta matrona seduta su d’un carro tirato da leoni, tutta coronata di torri, con una chiave alla mano, amma
iararla spogliata degli antichi sensi di piacevolezza, ed urbanità, e tutta penetrata da sentimenti di orgoglio, e di fierezz
er di varii Scrittori l’occasione è dipinta con una crinita fronte, e tutta calva da dietro, onde ognuno avvertisse, che se e
zoni scrisse il quinto Maggio in tal ritmo esso lo scopo si è reso di tutta la gioventù studiosa. Ma poichè suol succedere, c
ani attoniti Di pugna a voi uon regge All’imprevisto ardire Vedrà tutta la Grecia San bene che puote infemina Una novel
rba Una vacca quà nuotante Non mi resta neppur l’erba Colla bocca tutta aperta, Senza gregge, e senza tetto Cani, agnel
sto petto Cap. XI. Dell’ottonario coronato. Una difficoltà tutta sua propria ci presenta questo metro. Imperochè e
ap. I. il verso deve servire al pensiero, e non questo a quello ; pur tutta volta in questo, come nel citato luogo si avertì,
tto un tal triplice divisato aspetto trovansi in diversi autori ; pur tutta volta perchè nelle precedenti composizioni hò dat
e le calende di Marzo preceduti dal principale fra essi portavano per tutta la Città detti scudi, detti Ancili, con festoso a
lla rima non soggetto vuol, che quell’industria, che in questo manca, tutta si versi sul suo artificio, ed impasto. Quindi la
lissi, cioè, e la Sinalefo. La Ectlissi è lo struggimento della M con tutta la sua vocale in fine delle parole semprechè la s
10 (1806) Corso di mitologia, utilissimo agli amatori della poesia, pittura, scultura, etc. Tomo II pp. 3-387
iò, che l’Oracolo aveagli predetto. Avvenne, che il Disco, gettato di tutta forza da Perseo, lo colpì nel capo, e lo uccise.
ppenachè si pose indosso l’una, e cinse dell’ altra la fronte, videsi tutta circondata di fuoco, che la incenerì(25). V’ acco
ò di vita Creonte, s’impossessò del trono, e voleva anche distruggere tutta la famiglia d’Ercole, ma l’improvviso ritorno di
amiglia d’Ercole, ma l’improvviso ritorno di lui dall’ Inferno cangiò tutta la scena. Megara co’ suoi figliuoli vennero liber
te ridusse l’ Attica à Repubblica, creò un Consiglio, in cui trasmise tutta la sua autorità, nè si riserbò che il comando del
i tutti i Centauri, riscaldato soverchiamente dal vino, mise sossopra tutta la mensa, e tentò di rapire la sposa. Sull’ esemp
zza ben grande e scabra per un rilievò d’ intaglio, e scagliatala con tutta la forza, squarciò la fronte a colui, il quale ca
iù oltre negli avvenimenti felici del suo combattere ; e però adoperò tutta la forza per istrappare dalle radici un annoso pi
’anzidetto abbominevole ratto assoggettò la città di Troja all’ira di tutta la Grecia(15), e a’ disastri di lunghissima guerr
sta, la ripose sulla punta d’una picca, e la fece portare in giro per tutta la città(a). Ettore. Ettore fu figliuolo d
uomini avrebbono durato fatica ad alzarla da terra ; ed egli solo con tutta facilità lo fece, e la gettò contro quella porta,
lui incinta, sognò che aveva partorito una faccola, la quale poi arse tutta Troja. Gl’ Indovini, consultati sopra tale sogno,
ro di lui implacabile odio, e stabilirono di prenderne vendetta sopra tutta la di lui famiglia(c). Priamo volle celebrate cer
el paese, e figlio del fiume Criniso, e di Egesta, donna Trojana, con tutta la benevolenza lo accolse. Enea vi celebrò allora
che dopo Chirone era stato di lui precettore(10). Queglino usarono di tutta la loro eloquenza appresso di lui, proposero di r
di Circe. Costei sedeva in alto trono, coperta di veste magnifica, e tutta d’oro risplendente. Ella gentilmente corrispose a
iò invendicata la profanazione del suo tempio, e sì colpì con fulmine tutta la di lui flotta, ch’essa naufragò(f). Ajace però
dimento ne avvenne, che Castore e Polluce fecero poi e sperimentare a tutta la Messenia i funesti effetti della loro indignaz
uale dopo la morte di Lajo era salito sul trono di Tebe, pubblicò per tutta la Grecia, ch’egli cederebbe la propria corona, e
sottoposto precipizio, e vi perì(c). Altri pretendono, che mentre con tutta fortezza combatteva, la terra siasi aperta, e lo
A Nemesi altresì furono date le ali, perchè si supponeva, ch’ella con tutta prestezza seguisse i passi degli uomini per osser
ebile voce, e trovò la sposa semiviva fragli spasimi della ferita ; e tutta intrisa di sangue. La alzò di terra, la abbracciò
li morto sopra di lei(a). La Gelosia è in veste di colore turchino, e tutta aspersa d’occhi e d’orecchie. Ha un Gallo nella s
cchezze. Questo vizio tiene stretta una borsa, e sempre la guarda con tutta attenzione. Gli sta a canto un Lupo magrissimo. Q
mo raccontato. Sappiarro, che Semele, per aver voluto vedere Giove in tutta la sua maestà, ne rimase in quello stesso istante
andò a cercarlo per le foreste e montagne circonvicine. Scorse poscia tutta la Misia per lo stesso oggetto, nè più pensò a fa
(12). Filocoro, Istorico Ateniese, citato da Plutarco (d), dice, che tutta la gioventù, spedita in Creta, veniva da Minos no
ello. I Greci, dopo d’averpreso la città di Troja, volendo sterminare tutta la discendenza di Priamo, inviarono ambasciatori
bbero a sofferire gran danno. Nauplio, di lui padre, prese a scorrere tutta la Grecia, e ad attrarre nella dissolutezza un gr
sottoposto precipizio, e vi perì(c). Altri pretendono, che mentre con tutta fortezza combatteva, la terra siasi aperta, e lo
11 (1806) Corso di mitologia, utilissimo agli amatori della poesia, pittura, scultura, etc. Tomo I pp. 3-423
vero, che questi, qualora sieno alfabeticamente esposti, possono con tutta facilità offrirsi agli occhi di chi or l’uno or l
o tentai di supplirvi io : non che abbracciando siffatto argomento in tutta la sua estensione, v’abbia introdotta una conness
sserì, che quello era il solo mezzo di placare la Dea, che affliggeva tutta la Grecia colla fame. Cerere pute da tali Feste f
re qualche ornamento fino a’ tempi d’ Adriano, ne’ quali fu ridotto a tutta perfezione. Il medesimo tempio era circondato da
sero Ippaso, figlio di Leucippe, e lo recarono sulla mensa furono con tutta la loro famiglia per sempre escluse dalle Agrioni
in tralci, e parte in pampani. Sulla sera udirono uno scuotimento di tutta la casa. Questa comparve poscia illuminata da mol
sa avesse avuto felice riuscita. Le anzidette Feste si celebravano in tutta la Grecia, e singolarmente a Sparta. Nove giorni
la spinsero sui lido del Peloponneso. Gli Spartani la raccolsero con tutta venerazione, fabbricarono nelto stesso luogo un t
ui si accendevano delle torce a un gran vaso a fuoco, il quale ardeva tutta la notte (h). Si soprannominò Faesfora, o Fosfòr
ntità di legno secco. Portavano in processione la predetta statua con tutta la pompa. Una vergine sacerdotessa compariva l’ul
degli avverati suoi vaticinj avea talmente reso famoso in Lenno e in tutta la Grecia il di lei nome, che senza il suo consig
il quale con un colpo d’accetta glielo spaccò ; e che ne uscì Minerva tutta armata(c). Per questo la medesima Dea si denominò
e d’oro, portavano le Mistiche Ceste(e). Le Panatence, ossia Feste di tutta Atene, perchè tutti gli Ateniesi doveano interven
spergeva del suo sangue l’altare. Se la vittima si lasciava consumare tutta dalle fiamme, tale sacrifizio si appellava Olocau
dovevano essere sacre al Nume. Quando poi la vittima non si lasciava tutta consumare dal fuoco, allora se ne recideva la tes
l profondo solco Tage. Attonita spettatrice dell’ inusitato prodigio, tutta si raccolse intorno a lui la Toscana gente. Tage,
tezza in somma esultanza ; per moltissimi giorni l’animale veniva con tutta la sollecitudine nutrito ; e dal modo, con cui ri
a fune a foggia di benda, e poi ritenendo il respiro, e chiudendo con tutta la forza le labbra, così si gonfiava i muscoli de
o (a). Scaligero vuole, che sia stato così detto, perchè sovrastava a tutta la città (b). (f). Cantel. de Rom. Rep. (a).
egli eresse su’monti d’Arcadia la città di Licosura, la più antica di tutta la Grecia ; e che v’inalzò un altare a Giove Lice
coda ; Satiri poi quelli, che oltracciò vevano le corna e i piedi, e tutta la mezza vita i capra(l). I Fauni si coronavano a
i ladri aveano condotto via i loro armenti ; e che i due fratelli con tutta l’altra gioventù, gettate via le vesti, per esser
giudicare le anime de’trapassati, perchè sulla terra governarono con tutta rettitudine i popoli. Di Minos si aggiunge, ch’eg
, ne riportò tanta fama colle sue predizioni, che non solo l’Asia, ma tutta la Grecia Europea attonita ripeteva gli applausi
alla sua sacerdotessa tanta pietà verso il fanciullo, ch’ella n’ebbe tutta la cura di allevarlo. Crebbe Jone all’ombra degli
bassandosi, inaridivano i fiumi, e riducevano poco meno che in cenere tutta la terra. Giove, onde riparare a sì orribile diso
medesimo si ritirarono Deucalione e Pirra, quando le acque inondarono tutta la terra(c). Notiamo finalmente che nel monte Par
i per ultimo, che Anfione, addolorato per aver perduto sì miseramente tutta la sua famiglia, anch’egli si privò di vita(c).
gino (e) vuole che fosse un Principe della Beozia) tuttavia fece loro tutta la possibile accoglienza. Gli anzidetti Numi, gra
Greci venivano denominate Cariti. Al tempo di quelle Feste si danzava tutta la notte, e chi più resisteva alla fatica e al so
o accorse un certo a riferirgl, che un grandissimo cinghiale guastava tutta la di lui vigna. Anceo tosto gettò via il ticchie
tto, avea sottratto il tizzone alle fiamme, e il teneva custodito con tutta gelosia in un luogo secreto. Memore di tutto ciò,
inchè il meschino divenne cadavere. Divulgatosi l’atroce caso, pianse tutta la Reggia d’Eneo. Eneo stesso si dolse d’essere v
12 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XIV. Il Diluvio di Deucalione » pp. 73-78
li orribili delitti degli uomini, e si mostrò risoluto di esterminare tutta quella razza bestiale più che umana. Mise in disc
er nove notti piombarono senza intermissione le acque dirottamente su tutta la Terra ; e per affrettar la pena, anche Nettuno
braccia, e così di seguito gradatamente, finchè ne apparisce qualcuna tutta cangiata in forma umana, o a cui manca soltanto i
13 (1874) La mitologia greca e romana. Volume II « Parte IV. Le Apoteòsi — LXIX. Di alcune Divinità più proprie del culto romano » pp. 500-505
ora da quasi tremila anni, e non in Roma e in Italia soltanto, ma per tutta Europa e presso molti popoli delle altre parti de
ai Lari Prèstiti. Quest’epiteto di Prestiti dato ai Lari è d’origine tutta latina : deriva da prœstare opem (prestar soccors
izioni nel lib. ii De Divinatione. Bellona, il cui nome è di origine tutta romana, derivando da bellum cioè dalla guerra, er
14 (1836) Mitologia o Esposizione delle favole
fu in onore presso de’ Greci e de’ Romani. Nata dal capo di Giove, e tutta armata, fu essa adorata come’ Dea della guerra so
iume Peneo, ed una di piombo a Dal ne, per cui odiandolo si diede con tutta possa a fuggirlo. Con pari ardore si mise Apollo
e di lei nutrice le mise in animo un’ ardente brama di veder Giove in tutta la sua maestà. Consentì Giove a tale richiesta, s
di un Dio particolare che chiamavasi Genio, e che Io accompagnava in tutta la vita. Molti pure ad ogni uomo due Geni attribu
vvelenata così appena Glauce se l’ ebbe posta, andò essa a fiamme con tutta la reggia. Ne paga di ciò Medea, per isfogare vie
ar Egeo, ora Arcipelago. Come il nome di Teseo altamente risonava per tutta la Grecia, Piritoo figliuolo d’ Issione re de’ La
cosi ottenne Ippodamia ed il regno, cui poscia ingrandì per modo che tutta la penisola da lui trasse il nome di Peloponneso.
do Elena stata rapita da Paride figlio di Priamo re di Troia, armossi tutta la Grecia per riaverla, e capo della Spedizione f
i quali assalendo i Troiani sepolti nel sonno, a ferro e fuoco misero tutta la città. Ulisse e Meneleo uccisero Deifobo, e vi
in onor degli Dei, il resto mangiavasi, eccetto negli olocausti, ove tutta la vittima si abbruciava. I sacrifici eran sempre
ci, che si tenean nell’ istmo di Corinto. A questi giuochi concorreva tutta le Grecia. Il premio era una corona di alloro ne’
15 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XXVII. I Mostri marini Mitologici e Poetici » pp. 184-194
grossi di un dito, non più lunghi di 2 pollici. Inoltre la Balena con tutta la sua gigantesca statura, che quando alza l’enor
ioni nei mari glaciali alla pesca delle Balene ? 233. Ho riportato tutta questa poetica descrizione, perchè vi è dipinta m
to (e che inoltre gli riuscisse) di entrar nella bocca dell’ Orca con tutta la nave, e che ficcasse l’ancora « E nel palato
16 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XXIX. Plutone re dell’ Inferno e i suoi Ministri » pp. 203-215
me e perfino la Vecchiezza, funeste divinità allegoriche, ben note in tutta la loro orrenda realtà ai miseri mortali, e delle
subito dopo : « Dico che quando l’anima malnata « Gli vien dinanzi, tutta si confessa ; « E quel conoscitor delle peccata «
idlibet audendi e la potenza del Genio di rendere accette e gradite a tutta la poster ita le sue più strane fantasie. 251.
17 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XXX. Stato delle anime dopo la morte, secondo la Mitologia » pp. 216-231
giusti e pii andavano ai Campi Elisii, soggiorno che gli Antichi, con tutta la loro vigorosa fantasia, non seppero dipingere
pida pel chino « Sino alla valle la pesante massa. « Ei nuovamente di tutta sua forza « Su la cacciava ; dalle membra a grond
lità o intensità. Mirabile è poi in sommo grado, e al tempo stesso di tutta evidenza, l’argomentazione con la quale dimostra
18 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — II. Il Caos e i quattro elementi » pp. 11-14
onfusione, e si riferisce perciò principalmente alla confusa massa di tutta quanta la materia bruta ed informe, supposta esis
o morali. Dante più degli altri poeti ci rivela un simil concetto in tutta la Divina Commedia con un sistema parallelo di co
19 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XI. Giove re del Cielo » pp. 55-59
lennità della Grecia ebbero il nome le Olimpiadi, divisione del tempo tutta particolare ai Greci e significante lo spazio di
Fato. Si fatta Autorità divina portò di seguito l’ Autorità umana con tutta la sua eleganza filosofica di proprietà di umana
20 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XXI. Minerva » pp. 132-137
secondo lo Stoll significa fanciulla robusta, perchè nacque adulta e tutta armata ; e questo nome fu adottato dai Latini e d
adottato dai Latini e dagli Italiani. Minerva poi è voce di origine tutta latina, e Cicerone stesso ne dà l’etimologia deri
21 (1874) La mitologia greca e romana. Volume II « Parte II. Degli dei inferiori o terrestri — XXXIX. Eolo e i Venti » pp. 295-
li Dei d’Ippota figlio,42 « Eolo, abitava in isola natante,43 « Cui tutta un muro d’infrangibil rame, « E una liscia circon
inoltre la costellazione del Carro, ossia dell’Orsa maggiore giaceva tutta sovra’l Coro, cioè fra settentrione ed occidente,
22 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XII. La Titanomachia e la Gigantomachia » pp. 60-68
i si travolve o sospirando anela, « Si scuote il monte e la Trinacria tutta  ; « E dal ferito petto il fuoco uscendo « Per le
porre neppure lo stesso sir Carlo Lyell, il principe dei geologi, con tutta la sua nuova teoria dei vulcani. I chimici poi ch
23 (1874) La mitologia greca e romana. Volume II « Parte II. Degli dei inferiori o terrestri — XXXV. I Satiri ed altre Divinità campestri » pp. 270-278
ata fiso, e disiosamente con occhi languidi e imbambolati per berlasi tutta . Ha nel sinistro braccio una pelle indanaiata di
spontiaco victima grata Deo. » (Ovid., Fast., i.) 23. Orazio, in tutta la Satira 8ª del i libro fa raccontare alla statu
24 (1874) La mitologia greca e romana. Volume II « Parte III. Semidei, indigeti ed eroi — XLI. Perseo » pp. 309-316
varii pericoli che poco importa il descrivere, furon trasportati con tutta la cassa nell’isola di Serifo (una delle Cicladi
arà questa ? « E dove era il rumor si trovò presta. « E vede l’oste e tutta la famiglia, « E chi a finestre e chi fuor nella
25 (1874) La mitologia greca e romana. Volume II « Parte III. Semidei, indigeti ed eroi — XLV. La spedizione degli Argonauti alla conquista del Vello d’oro » pp. 331-341
tto dei Dardanelli, il Mar di Marmara, lo stretto di Costantinopoli e tutta la maggior lunghezza del Mar Nero, e giunger salv
iversi Stati della Grecia per accomunar la gloria di questa impresa a tutta la Nazione, poichè si fanno ascendere, come abbia
26 (1874) La mitologia greca e romana. Volume II « Parte III. Semidei, indigeti ed eroi — XLVI. Giasone e Medea » pp. 342-489
dava il supremo dei Numi, dicendo che quantunque Giove lo sættasse di tutta sua forza, « Non ne potrebbe aver vendetta alleg
u così fortunato e divenne tanto potente che estese il suo dominio su tutta quella penisola della Grecia che ora chiamasi Mor
ta di questo figlio sognò di aver partorito una fiamma che incendiava tutta l’Asia. Gl’interpreti dei sogni dichiararono che
immenso affanno rivolse contro Ettore, per vendicar l’amico estinto, tutta l’ira che aveva prima contro Agamennone. Non vole
mbo « Gli scogli ricadevano. Ma quando « I salsi flutti ringhiottiva, tutta « Commoveasi di dentro, ed alla rupe « Terribilme
troppo lunga in Omero, ed occuperebbe troppo spazio a riportarla qui tutta  ; ma se ne trova il compendio in Virgilio, che ne
27 (1861) Corso di mitologia, o, Storia delle divinità e degli eroi del paganesimo: Per la spiegazione dei classici e dei monumenti di belle arti (3e éd.) « Appendice. » pp. -386
mpensata dal comodo degli altri dazj che da noi medesimi ricavate con tutta esattezza. Tertulliano. (Traduz, di Maria Selvagg
suoi spettacoli nei deserti della Tebaide. Gesù Cristo può dunque con tutta verità esser detto Salvatore del mondo nel senso
28 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — I. La Cosmogonia mitologica » p. 10
nosciuto, che la materia fosse eterna, cioè fosse sempre esistita, ma tutta confusa e mista, in una massa rozza ed informe ch
29 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — VI. Il regno, la prigionia e l’eŚilio di Saturno » pp. 28-30
io Titano, lo vinse e lo cacciò dal trono e dalle celesti regioni con tutta la famiglia dei Titani ; liberò di carcere i suoi
30 (1874) La mitologia greca e romana. Volume II « Parte II. Degli dei inferiori o terrestri — XXXIII. Osservazioni generali » pp. 260-263
occhè nella terza bolgia state. » 6. Chi ha letto almeno una volta tutta la Divina Commedia sa bene che vi si trovano più
31 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — Introduzione » pp. 6-9
ma pur anco nelle piazze e nelle strade, non in Roma soltanto, ma per tutta Italia, la cognizione della Mitologia si rende ne
32 (1874) La mitologia greca e romana. Volume II « Parte III. Semidei, indigeti ed eroi — XL. Osservazioni generali » pp. 304-308
come credevasi di Achille e di Enea. Indigeti è parola di etimologia tutta latina, sia che debbasi interpretare inde geniti,
33 (1874) La mitologia greca e romana. Volume II « Parte IV. Le Apoteòsi — LXX. Delle Divinità straniere adorate dai Romani » pp. 506-510
i Troiani e dei Greci al tempo della guerra di Troia, poichè Omero in tutta quanta l’Iliade ne rammenta sempre almeno le prin
34 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — X. Cerere dea delle biade e Proserpina sua figlia » pp. 48-54
(che si gìa « Cantando ed iscegliendo fior da fiore, « Ond’era sparsa tutta la sua via), « Tu mi fai rimembrar dove e qual’er
35 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XXII. Marte » pp. 138-143
Marte come loro Dio protettore : e tra queste Firenze che non fu già tutta plasmata da « ….quell’ingrato popolo maligno « C
36 (1874) La mitologia greca e romana. Volume II « Parte II. Degli dei inferiori o terrestri — XXXIV. Il Dio Pane » pp. 264-269
d cunctanter discidisse cotem ferunt. « Di Orazio sol contra Toscana tutta  » dichiara che questo fatto era più famoso che c
37 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XIX. La Dea Triforme cioè Luna in Cielo, Diana in Terra ed Ecate nell’Inferno » pp. 115-122
lla Luna che splende di notte, nel qual tempio tenevano accesi i lumi tutta la notte innanzi alla statua di questa Dea. Col s
38 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XXVIII. Le regioni infernali » pp. 195-202
allegorìa del suo poema. Ma quanto alla fabbrica dell’Inferno la creò tutta di pianta a modo suo, guidato soltanto dal suo in
39 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XXV. Bacco » pp. 161-172
di farsi promettere con giuramento da Giove di comparirle innanzi con tutta la maestà e tutti i distintivi con cui si mostrav
40 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XXVI. Nettuno re del mare e gli altri Dei marini » pp. 173-183
avesser fatto altrettanto nel mare. E quantunque non conoscessero in tutta la loro estensione che i principali mari interni
41 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XVII. Apollo considerato come Dio del Sole, degli Arcieri e della Medicina » pp. 92-103
e nota ancora l’ aura annunziatrice degli albori che movesi ed olezza tutta impregnata dall’erbe e dai fiori. Dalla qual voce
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