ezzo pesce comparve verso Babilonia, abbandonando il mare Eritreo. La
testa
di uomo sovrastava sopra quella di pesce, e piedi
s’accorse essere il mondo deserto, impose a un nume di troncargli la
testa
, e col sangue che dalla^ piaga scorreva formarne
color celeste, che avea nelle mani una cintura ed uno scettro, sulla
testa
un maestoso pennacchio, dalla bocca gli usciva un
Titani, Cotto, Briareo e Gige, i quali aveano cento mani e cinquanta
teste
. Teneva Cielo rinchiusi i suoi figli, onde la Ter
uriale e Medusa, dal sangue della quale, allorché Perseo le recise la
testa
, nacquero il cavallo Pegaso e Crisaoro, il quale
ndo sposata Calliroe figlia dell’Oceano, n’ebbe Gerione mostro di tre
teste
. La stessa Calliroe die la vita ad un altro mostr
terribile dei suoi figli. Tifone, dalle di cui spalle nascevano cento
teste
di serpente. Pericolava il Cielo; Giove stava in
inacciando sorgeano a tutti, e sopra II forte omero a ognun cinquanta
teste
Torreggianti erari nate, e nella mesta Pugna ai T
a ciò destinate si chiamavano ostie di maledizione, se ne tagliava la
testa
, e carica d’ imprecazioni si gettava nel Nilo. M
flauto che vi sono scolpiti; la maggior parte di esse ha negli angoli
teste
di animali. Numerosi al pari degli Dei erano gli
o sono i Gemini additati. Furono collocate col progresso del tempo le
teste
sulla cima di queste pie tre: cosi a Tricoloni e
rme (come noto è a tutti) chiamavansi le pietre quadrangolari con una
testa
, alle quali, con profondo scherzo, paragona Giove
partì colla flotta, fu accusato e coU’esiglio punito. Ma di tutte le
teste
rimaste fu modello il volto di Alcibiade; al che
, e tiene Dubbia la fame dei digiuni denti; All’empia morte le dovute
teste
Così riguarda Atreo. Sceglier gli piace Degno pri
: alfìn pietoso La cervice gli fende: il prono tronco Cade, guizza la
testa
, e il labbro forma Incerte voci e impallidisce: c
o letto La fenicea donzella, e colle incerte Mani sostenne la pensosa
testa
, E il cor le palpitava. Assisa e muta Stette gran
e altri mitologici argomenti. Nel più eminente luogo del trono, sulla
testa
del simulacro, vi erano le Grazie e le Ore, le un
n, che sì l’accora e infesta. In guardia ad un ch’avea cent’ occhi in
testa
. Argo avea nome il lucido pastore, Che le cose v
ei la verga e l’ali e’I pileo appresta Alle mani ed a’ piedi ed alla
testa
. Lasciata l’alta region celeste, Nella parte più
cida e bella, E dove il capo al collo si congiugne, Fere, e tronca la
testa
empia e superba, E macchia del suo sangue i fiori
u cui si leggeva Verità: come simulacro, di Fidio inscritto era sulla
testa
dei fanciulli. Giove Pluvio ricorda Pausania, Fur
o già riportate in antico. « Siccome l’aria del volto, l’ornato della
testa
, la grandiosità dell’abito e della positura ce la
tudine del diadema con quello che si osserva in alcune medaglie sulla
testa
della Giustizia, creduta esprimere il ritratto di
un secolo assai più remoto. Certamente se si considera lo stile della
testa
, ci ravviseremo un non so che di quel quadrato, s
stretto e sottile verso le estremità, per le quali si lega dietro la
testa
. — La esatta descrizione di un ornato che si vede
boleggiarsi dal putta che stringe al seno. « Ma questa statua, la cui
testa
per la maestà dei lineamenti e per la dolcezza de
raggio Accrebbe l’ire delle offese antiche, Quando balzò dalla divina
testa
Palla nelle paterne armi sonante. All’Ocean che t
etta di grandezza naturale, di Mercurio fanciullo. L’ali che ha sulla
testa
assai bizzarramente frammischiate ai capelli, com
l fianco Scorgea, delle cui spalle il Cielo è soma; D’Atlante, la cui
testa
irta di pini, Di nubi involta, a pioggia, a venti
hi lo ponevano per indicare le strade, e verso di esse rivolgevano la
testa
del nume, sotto la quale ogni avvolgimento della
la pelle leonina, nè la grossezza del collo, nè la proporzione della
testa
nè finalmente la fisonomia, ch’è nel nostro marmo
sione della carne, difficilissima in un ignudo nobile e giovanile. La
testa
non cede nella bellezza del disegno e dell’esecuz
ile Sibilla quando gli oracoli proferiva. Vedrete ancora in Delfo una
testa
di toro di Peonia in bronzo, donata da Dropione r
onzo, donata da Dropione re di quella contrada. Davanti alla nominata
testa
sta un simulacro donato dagli abitanti di Andro,
e. Egli rappresenta lo stesso Licomede ferito in due altre parti alla
testa
e nel tallone. Eurialo figlio di Mecesteo ha pure
oro distingue, e ancor nell’ira è bella. Crolla sdegnosa la leggiadra
testa
, E accresce onor la libertà del crine, Che sopra
he tanta beltà si trovi in tutte le statue di Apollo. « La più bella
testa
del nume, dopo la celebre di Belvedere, è senza d
zia da lui esercitata presso Admeto re di Tessaglia. Vi hanno quattro
teste
di Apollo perfettamente simili: una è quella stat
ciulle chiamavasi κορυμβος, cioè i capelli legati insieme dietro alla
testa
. Le donzelle li tiravano su tutti air intorno del
voltati all’insù, e legati in cima al capo come le quattro mentovate
teste
, a cui pure affatto si assomiglia nella fìsonomia
iglia nella fìsonomia, e sono tanto più scusabili quanto le mentovate
teste
erano loro ignote. » Fin qui Winkelmann nella su
tuto trovare da che questo simbolo sia derivato. Un topo accanto alla
testa
di Apollo sulle medaglie di Tenedo indica il sopr
usica. Apollo non è stato mai rappresentato col berretto frigio, e le
teste
fornite di questo e con lunghi capelli effigiate
o, un busto colossale di Traiano in Campidoglio, e una singolarissima
testa
di Augusto in età senile in questo nostro Museo.
o stese le mani molte volte; Giove, sorridendo acconsentì piegando la
testa
sul petto, ed accarezzandola disse: - — Ah se le
a saranno le strade e i porti. — Così avendo favellato confermò colla
testa
i suoi detti. Andò quindi la fanciulla a Leuce mo
per Leucotea, o per persona a lei aderente, qualunque immagine la cui
testa
è dal credenmo legata, come Winkelmann stesso den
dal credenmo legata, come Winkelmann stesso denominò Cadmo una simil
testa
virile, si potrebbe dire che la nostra statua non
ghe treccie sugli omeri: di dietro sono legati a molta distanza dalla
testa
, e cinti da un diadema, su cui stanno otto rose r
asi sui circostanti oggetti. I suoi capelli sono d’ogni intorno della
testa
ripiegati in su, e di dietro alla maniera delle f
acrifizi umani; e il soprannome di questa deità vi è indicato per una
testa
di toro scorticato, sospesa ad un albero che ad e
orticato, sospesa ad un albero che ad essa è vicino. « La sola antica
testa
di Diana,’sulla quale la mezza luna si sia conser
e mancante, non ha quindi potuto conservarci simile particolarità. La
testa
della nostra Diana coronata di torri si assomigli
igliato che Gronovio abbia potuto prendere simil figura per Circe. La
testa
di toro ornata di bende, che si vede da un lato n
li occhi meglio tondeggianti e meno aperti di Giunone; non solleva la
testa
orgogliosa, ed ha modesto lo sguardo, come chi tr
desto lo sguardo, come chi tranquillamente medita. Tale però non è la
testa
di Pallade posta per simbolo di Roma, ove qual do
uerrieri animali, e per ciò l’attribuivano a Pallade che uscita dalla
testa
del padre degli Dei tutta armata non respirava ch
forza, V’era la strepitosa orribil caccia, E v’era ancora la Gorgonia
testa
D’un crudel mostro, cruda testa orrenda, Di Giove
il caccia, E v’era ancora la Gorgonia testa D’un crudel mostro, cruda
testa
orrenda, Di Giove allievo di capra portento. » «
’ egida colla lingua fuor della labbra; e così esistono in Roma varie
teste
di Medusa, e si trova anche nel basso rilievo nel
nto si son dilettati di misteriose interpretazioni, che in una simile
testa
rappresentata in gemma han travedute la immagine
, Portento inenarrabile, che in mezzo Grandeggia, e sporge coU’atroce
testa
, E già si slancia, e dagli occhi ebbri e carchi D
e ‘medaglie di Atene si vede da una parte il tridente, dall’ altra la
testa
di Pallade, perchè col dio del mare divideva di q
guerra, non si è stimato improprio aggiungere alla nostra statua una
testa
antica non armata del suo consueto cimiero, che i
Minerva Sterminatrice di città, che l’elmo Dorato porti, della bionda
testa
Ornamento e terrore. A te diletta Col nitrir dei
e non srenerò la dea di Giove. Balzò nelle paterne armi sonante Dalla
testa
immortal. Vieni, o Minerva, E voi che Argo, o fan
edi chi sono, e se nulla ritengo dell’ antica sembianza. — Sollevò la
testa
Anchise, ma allor che vide le divine forme di Cit
iunone, e questo attributo la distingue da Venere Afrodite. Di simili
teste
isolate, che sono state scoperte divise dai loro
nte riflettuto il cavalier Mengs, che la straordinaria bellezza della
testa
di questa statua, superiore al resto delle membra
le membra, benché non mai disgiunte, e più la simiglianza di un’altra
testa
meravigliosa nella reggia di Madrid, la dimostrav
io Neroniano. Il fato di quella di marmo non ci è noto. Chi sa che la
testa
che è in Madrid non ne sia una parte, fortunatame
te greco-italiche, ma alcune d’oro della Repubblica romana offrono la
testa
barbata di Marte colla medesima fìsonomia. Udite
rze. Vide i principi: della Tiria guerra Giove, e scotendo la divina
testa
Onde treman le stelle e grida Atlante, A Mercurio
n fanciullo ne offre in un vaso alla dea assisa, che ha un velo sulla
testa
e tiene un’asta. Ella porta ancora la cornucopia,
rere trovata nelle rovine di Eleusi offre questa dea col calato sulla
testa
. Il papavero era un simbolo della fecondità, ed è
Cerere con delle spighe di grano, in mezzo delle quali si scorge una
testa
di papavero. Il serpente che è, per così dire, fi
Le offrivano delle vitelle, e qualche volta è rappresentata con. una
testa
di toro. Quantunque tutto questo possa aver relaz
mo ancora nei monumenti antichi Cerere tenente della mano diritta una
testa
di montone, animale che le sacrificavano. Ma il p
emendo. Squallido scettro colla man sostiene, E mesta nube la sublime
testa
Aspreggia, e tutta la crudel sembianza A cui cres
te di dare sulle loro monete sì alla madre che alla figlia, delle due
testé
mentovate dee, la più sublime bellezza: e diffìci
ra pel conio monete più belle di alcune siracusane rappresentanti una
testa
di Proserpina, e nel rovescio un Vincitore con un
lunghe e appuntate, simile a quelle che ornano insieme alle spiche la
testa
di Cerere: e quindi le credo foglie dello stelo d
entata dall’incendio. Consumata dall’ardore, egli dice, inalza la sua
testa
carica d’ innumerabili frutti. Oppone la mano all
non che a lei diletta Cotesta querce toccherà la terra Colla frondosa
testa
. — In colpo obliquo, Ciò detto libra la bipenne;
d altri, coll’Èrebo congiunta. La Notte tenente al di sopra della sua
testa
una vesr,e volante seminata di stelle si scorge i
ente rappresentato con due grandi ali alle spalle, e due piccole alla
testa
. Nella villa Albani si vede presso un piccolo alt
. Nella villa Albani si vede presso un piccolo altare, dormente colla
testa
appoggiata sopra le due mani poste sopra un cippo
niuno forse avrebbe pensato che lo rappresentassero. « La prima è la
testa
barbata con barba puntuta, capelli acconciati qua
elle medaglie della famiglia Tizia. Chi riflette che in altre vi è la
testa
di Bacco, nume anch’esso del Parnaso, e che al ro
gliela verosimile. Cresceranno le probabilità quando consideri che la
testa
alata non può essere Perseo, perchè quell’eroe im
Bellerofonte, che avrebbe qualche rapporto col Pegeso, perchè la sua
testa
non si trova giammai alata; non finalmente Mercur
accennate difficoltà, cade immediatamente, quando si rifletta che una
testa
simile alle monete della famiglia Tizia, ha le al
metri. Il tripode indica il suo uffizio di Vate Apollineo e se la sua
testa
non è ornata di corona, o di benda, come a sacerd
a, e la pietra di Pessinunte che somigliava per la sua scabrosità una
testa
umana, videsi sopraposta a guisa di volto nella s
, che talvolta la sola figura di questo in medaglie, ed anche la sola
testa
, simbolo comparisca del suo culto. Il compagno di
trovai? Io putto, io garzonetto, io giovincello, Io giovin fui, anzi
testé
pur era, Io delle scuole il fior, io fui il più b
l’esporvi l’istoria di quella nazione. A Saturno si sacrificava colla
testa
scoperta, laddove sempre si coprivano, dice Pluta
olga al mio dolor, risponde: Ciclope, Ciclope, ove. volasti Colla tua
testa
? se tesser canestri Tu volessi e cercar tenere fr
pagnata da movimenti quasi convulsivi di tutto il corpo e di tutta la
testa
. Eccovi quel che importa sapere dei Coribanti. Tu
Asia. » « Infatti per quanto cariche di pompose dec orazioni sian le
teste
delle figure egiziane, nulla vi si distingue che
ci, ed in un’altra in Villa Borghese alla quale è stata innestata una
testa
imberbe e non sua fa congetturare che celebre per
co: egli ha i piedi sopra una pietra ed appoggia il suo viso e la sua
testa
sopra ambe le mani. Agamennone è accanto, l’ascel
ava i Focei all’assedio di Troia ha una corona d’erbe campestri sulla
testa
, e tiene un pugnale. Presso lui è Pelia assiso so
duto sopra una pietra. Accanto a Memnone è Sarpedone, che appoggia la
testa
sulle mani. Memnone tiene una delle sue sulle spa
iverso, ed accostantesi al costume di Serapide, di cui però non ha in
testa
il medio, come per inavvertenza, già da Visconti
destra un pugnale, nella sinistra un serpente del quale è perduta la
testa
: un’altra porta una torcia ardente, e sembra che
olto hanno sofferto dal tempo, parimente di torcie fossero armate. Le
teste
conservate sono tutte nude; d’ una manca la testa
fossero armate. Le teste conservate sono tutte nude; d’ una manca la
testa
, e quella della prossima è moderna. Nel basso ril
quale lavorò ancora Fidia, le Parche, insieme coli’ Ore, erano nella
testa
del nominato Dio. Vicino al ‘sepolcro di Eteocle
pel conio, monete più belle di alcune siracusane, rappresentanti una
testa
di Proserpina, e nel rovescio un vincitore su di
lunghe e appuntate simili a quelle che ornano insieme alle spighe la
testa
di Cerere, e quindi Winkelmann le crede foglie de
isa si scorge sulle medaglie. Sopra delle pietre incise si vede colla
testa
pendente in avanti, ed un ramo nella mano dritta:
creduto per isbaglio un elmo i suoi capelli annodati sulla cima della
testa
. L’allegoria degli Etiopi rappresentati sulla cop
usto. Per escludere ogni sospetto di gentilesimo le pose col tempo in
testa
una croce per mostrare la sua dipendenza da Dio.
a, e tante altre, che simili al modio della Fortuna torreggiano sulla
testa
venerata di tanti dii? « Io per me non credo dove
erretto frigio. Ecco adunque quella specie di callotta che copriva la
testa
della Fortuua Smirnea, forse per indicare l’oscur
nno come convenga a queste Dee la pianta sacra ad Apollo, e perchè la
testa
, antica bensì, ma probabilmente di una Musa, non
ostra alcuni fino al ginocchio, altri a mezzo, ad altri si veggono le
teste
, o i petti o gli elmi, e dopo questi niente si sc
he porta al piede, come ò chiaro nel marmo, e il velo che le copre la
testa
come nella stessa scultura: è rappresentata la Tr
mmo peso. Nelle monete romane della famiglia Pomponia si riconosce la
testa
di questa Musa dal plettro ch’è nell’area del dri
trina mi giova a ravvisar Erato in quella figura l’acconciatura della
testa
, ch’è la stessa colla quale si rappresenta Safi’o
nfìarao, armato tutta la persona, ha lasciato il solo elmo alzando la
testa
sacra ad Apollo, nelle sembianze sacro e vaticina
d’inghiottire un boccone di vivanda o un sorso di vino, questo ha la
testa
recisa di sotto le spalle nella stessa attitudine
uo letto trae dietro a sé la tavola, un altro si rovescia prono sulla
testa
e sulle spalle. Vi é alcuno che cerca di evitare
alzare tutta la scure sopra lei con uno sguardo furioso, crollando la
testa
scapigliata, con un braccio reso più fermo e più
gamennone, strappandosi le sue ghirlande dalla chioma per porle sulla
testa
di lui. Finalmente la scure è alzata: ella vi riv
tribuiscono alle Muse i greci poeti, e fra gli altri Teocrito. La sua
testa
, e pei lineamenti e pel serto, è del tutto simile
è nel giardino Quirinale, e che nel nostro Museo è una statua, la cui
testa
è il ritratto di una matrona romana, tal quale an
sua vera espressione, aggiungendovi un’ elegantissima ed antichissima
testa
proveniente dalla Villa Adriana. « Non si dura fa
llissime nella invenzione e composizione del tutto insieme, aveano le
teste
incassate e amovibili, di lavoro più elegante e g
in una bella pittura dell’Ercolano. Merita però osservazione anche la
testa
riportata per essere antica. Si vede adorna sulla
disposte nel rame del Tesoro Brandeburgico. La prima moneta offre la
testa
d’ Apolline da una parte, dall’ altra 1’ Ercole M
, e su questa non cade alcun dubbio. La seconda presenta al dritto la
testa
di una musa coronata, come tutte le seguenti, di
otto Muse soltanto veggonsi impresse. La terza ha nell’area dietro la
testa
il plettro, come ha osservato l’Havercampo, e al
Melpomene, Euterpe detta dal Begero, la quale ha lo scettro dietro la
testa
nell’area del dritto, che troppo ben si compete a
romettendogli, come io credo, magnifiche esequie, e forse l’armi e la
testa
di Mennone, ed egual vendetta finalmente alla mem
o, che è nella Villa Borghese. Sono effigiate di tutto rilievo, ma le
teste
ne sono moderne. Un marmo pure di tutto rilievo,
, tre donzelle coi loro nomi scritti, e pensano gli antiquari: che le
teste
pure delle tre Grazie del Palazzo Ruspoli siano r
le. Il vigore non ha ancora abbandonate le sue forti braccia: alza la
testa
come soleva contro Ettore e contro i Troia » ni.
mostra una copia, ne persuade sempre più la provenienza accennata. Le
teste
sono antiche, ma adattatevi dal restauratore, con
ciuti propri: di queste divinità. « Ad Esculapio è stata adattata una
testa
con barba essendo per lo più barbato questo nume
oi ricci pendenti di qua e di là lo descrive Luciano. « L’analogia di
teste
sicuramente bacchiche, colle chiome nella stessa
vano attaccate al torso del simulacro, compisce la dimostrazione: una
testa
, fra le altre, merita esser particolarmente ramme
Galleria di Firenze sul corpo di un Bacco appoggiato ad un Fauno. La
testa
, benché propria del soggetto, non apparteneva a q
e di quelli rimasti congiunti alle spalle. Presentato il gesso della
testa
sul gesso del nostro torso corrispondono cosi ben
i le commissure, che pare indubitato esser stata quella, o simile, la
testa
antica della nostra statua. Or quella testa è cer
tata quella, o simile, la testa antica della nostra statua. Or quella
testa
è certamente di Bacco, come la corona di pampini,
hi cade e di chi spira Finge, scorre le case, e nella destra Porta le
teste
singhiozzanti: ha sparso Di caldo sangue il seno,
esto pianto Gl’inalzerò la tomba, e l’infamata Mano ricoprirà l’amata
testa
Di polvere, e sarà scritto sull’urna! Son Penteo,
ventù, e una mitra in forma di serpenti attortigliati coronerà la sua
testa
. Egli dividerà gli onori degl’immortali. Così par
sto per 1’ edera, di cui ella intralcia la corona ornamento della sua
testa
. Se ascolta il suono di qualche strumento già si
profanazione del tempio degli Dei, e vedere Andromeda, Perseo, la sua
testa
di Medusa e la sua scimitarra, e le forme orribil
a di Bacco l’Ore si trovano pronte per riceverlo, e pongono sulla sua
testa
una corona d’edera. Intralciano ì suoi capelli di
no. Ha per ora una corona di edera che gli pende con negligenza sulla
testa
, e sembra pronta a cadere, perchè gli duole di do
parenti, gli amici, che riuniscono il corpo onde porlo sulla pira. La
testa
di Penteo è talmente sfigurata che Bacco stesso n
ammentando il loro delitto. Sono sedute in terra: una appoggia la sua
testa
su le ginocchia; 1’ altra la piega sulle spalle.
ito Bacco. Le ninfe Oreadi, le Baccanti fanno parte dell’armata, alla
testa
della quale Bacco si move. Il poeta ne descrive l
re Scorre e suona nei denti, ed al diviso Flutto sovrasta la terribil
testa
. Qual, donzella infelice, era il tuo volto Benché
ale Licurgo era stato allevato. Ornava le porte del suo palazzo colle
teste
degl’ infelici che aveva uccisi, come Polifemo in
e figlio di Penelope, e Vulcano dei suoi Cabiri. Bacco s’inoltra alla
testa
della sua armata; e Giove nelle forme di un’ aqui
, ella ha in sua difesa il serpente che orna l’acconciatura della sua
testa
. Bacco la porrà in cielo come un testimonio perpe
si scorge in un piccolo Bacco di bronzo con un Genio alato, di cui la
testa
è adornata del lungo collo di un’ oca, che tenend
animali amano il vino. Nei primi tempi si rappresentava Bacco con una
testa
di toro; e si congettura da un Inno degli abitant
senta Bacco, il nume porta per bicchiere un corno, che finisce in una
testa
di capro: siccome sono fatti quei due grandi di m
à di contorni, con tanta maestria di scalpello è stato scolpito. « La
testa
antica ha un’idea bella divinamente, e ben convie
i non disgiunta dalla robustezza del più antico dei conquistatori. La
testa
è coronata di pampani, e la fronte è fasciata del
il fiore con qualche rassomiglianza, poiché comincia a scorrere dalla
testa
incontanente che il disco vi piombò. Errore ben g
l’attitudine di uno che sostiene il disco: conviene che abbassando la
testa
tanto la pieghi fino alla parte destra, che guard
zione è più viva di quella che fa di loro Luciano, additandoceli alla
testa
delle armate conquistatrici dell’Indie con queste
stanza comprendersi da chi non ha sotto gli occhi il marmo stesso: la
testa
coronata di frondi d’ellera e di corimbi è d’un c
la Ninfa, o Genio di quell’isola, con una vela che le svolazza sulla
testa
per indicare il suo sito sul mare; e sarà forse l
parte mancante. Con somma accuratezza se ne è specialmente copiata la
testa
, dove l’abile artefice ha saputo indicare nelle n
nte raccolta sul collo e stretta da un’alta benda che gli circonda la
testa
. La molezza e la grandiosità dell’abito corrispon
ovansi delle immagini simili con iscrizioni contradditorie? La stessa
testa
che nel Campidoglio ha il nome greco di Pindaro,
te lo stesso nome due diversi generi di abbigliamenti donneschi. « La
testa
del simulacro di nobile e serena fìsonomia ha la
e ridenti, dierono principio all’arte del ballo. « Coronata è la sua
testa
come proprio è dei sacrificanti, e la corona è di
alla cista mistica; e spesso nei monumenti ri cinge alle Baccanti la
testa
e il seno. Sopra tutto però conviene il serpe all
evuto nel suo cocchio. Infatti l’estremità del timone guernita di una
testa
di pantera, gl’intagli del giogo rappresentanti d
llissimi ovoli, che sembrano averlo terminato senza coperchio: le due
teste
di leone poste ad abbellimento di due fori pei qu
enti, nè in naturalezza di situazioni. Son tutti e cinque coronati la
testa
di pino, egualmente dalle sue capillate frondi ch
ei piedi in movimento di danza concitata e violenta, che al gettar la
testa
indietro in alcuna, in tutte all’ondeggiamento de
e: i Genii che cavalcano le pantere son genii Bacchici, e le due gran
teste
di leone ci ricordano i rapporti Dionisiaci di qu
nde sì vantarono in un epigramma greco di ritornar dalla caccia colla
testa
di uccisi leoni. Le Baccanti. « Quantunque Euri
lle isole dette ora di Capo verde. Doveva Perseo tagliare a Medusa la
testa
cinta di orribili serpenti, che facea divenir di
e coperto di armi divine si accostò non visto a Medusa e le tagliò la
testa
, che dipoi portò sempre seco e se ne servì utilme
antichi e moderni fecero a gara a descrivere, dipingere e scolpire la
testa
di Medusa. Dante asserisce che a tempo suo la Gor
uanto poi alle belle arti sappiamo che gli antichi rappresentavano la
testa
di Medusa nell’Egida, e talvolta nell’usbergo del
tra gli altri delitti e sacrilegii, di avere involato una bellissima
testa
anguicrinita di Medusa, distaccandola dalle porte
i Minerva in Siracusa49. Tra i lavori moderni poi è da rammentarsi la
testa
di Medusa dipinta da Leonardo da Vinci, che si am
a nella Galleria degli Uffizi in Firenze, e la statua di Perseo colla
testa
di Medusa in mano, opera egregia in bronzo fuso,
ol dir fonte del cavallo. La produzione dei serpenti dal sangue della
testa
anguicrinita di Medusa è meno difficile a spiegar
o e non sul caval Pegaso ; con la scimitarra nella destra, e senza la
testa
di Medusa nell’altra mano. Nel giardino di Boboli
o alla volta, perchè pochi compagni aveva per aiutarlo, mise fuori la
testa
di Medusa e pietrificò nell’istante quanti la gua
sul caval Pegaso mentre Atlante andava alla caccia, e mostrandogli la
testa
di Medusa lo trasformò in quel monte della Maurit
reschi uccidesse l’avo. Compiute Perseo le sue imprese fe’ dono della
testa
di Medusa a Minerva. Il caval Pegaso gli sopravvi
mari. » 51. Una di queste stelle di color cangiante è chiamata la
Testa
di Medusa.
n un disco in una mano, ed una chiave nell’altra, con una torre sulla
testa
, circondata soventi da molte e diverse bestie, e
abbondante, un bel colorito, gli occhi languidi, i capelli biondi, la
testa
coronata di spiche e di papaveri, piante fecondis
lezza semplice, nobile e grave ; armata da capo a piedi, coll’elmo in
testa
, colla lancia in una mano, come Dea della guerra
rta la parte dritta del seno. Le si mette la mezza luna soventi su la
testa
. Passeggia alle volte su d’un carro tirato da due
a armate di archi e di frecce, ma basse tutte più di lei almeno della
testa
. Diana detta anche Delia e Cinzia dall’isola e da
ocemente eseguire i suoi ordini Giove gli aveva attaccate le ali alla
testa
ed ai piedi. Mercurio era riguardato come il Dio
po, col caduceo in mano, qualche volta con una borsa e colle ali alla
testa
ed ai piedi. Ora nudo ed ora con un manto su le s
so. Le statue che si ponevano su le vie a guisa di termini or con tre
teste
ed or con quattro facce erano dette Mercuri da’ R
urire delle fonti di vino ; si raffigurava delle volte colle corna in
testa
; perchè ne’ suoi viaggi si era coperto sempre de
ro in mano, or con un mazzo di chiavi, e con una corona d’ebano su la
testa
; talvolta si rappresenta con Proserpina tra le b
Di là dell’Acheronte errava il Can Cerbero cui alcuni danno cinquanta
teste
e che secondo l’opinione comune non ne aveva che
gon di sotto quando si abbassa per beverne ; e collocandogli sopra la
testa
un albero carico di frutta, che s’innalzano ogni
onori straordinari. Pane si rappresenta rosso in viso, colle corna in
testa
, lo stomaco coperto di peli, la parte inferiore d
; erano tutti rappresentati metà uomini e metà capri con le corna in
testa
, colla sola differenza che i Satiri si rappresent
e segnava il confine tra un campo e l’altro ; gli si diede poscia una
testa
umana : ma era sempre senza braccia e senza piedi
, o all’entrata di un antro da cui sortono i venti sotto la figura di
teste
gonfiate. Si attribuiscono ad Eolo dodici figli,
opose alle compagne di trucidare i loro rapitori, e si pose alla loro
testa
onde eseguire il disegno. Portossi poscia in Aten
e, o addormentato, con l’arco e il turcasso ai piedi ; o coll’elmo in
testa
, colla picca sopra una spalla e collo scudo in br
ovenì lola nipote di suo marito, che si pretende avesse abbruciata la
testa
dell’idra che Ercole aveva tagliata. Questa Dea a
locemente. Fu anche rappresentata con un sole ed una mezza luna su la
testa
, per indicare che essa presiede come questi due a
he, rose e rami d’olivo nell’altra e con una mezza corona d’alloro in
testa
. Da altri si rappresenta con un caduceo ed una fi
iatori, prima che entrassero nella città. Si rappresenta armata dalla
testa
ai piedi con un flagello in una mano, ed alle vol
rno e sopra i monti ove s’aggiravan le Muse. Avevano Apollo alla loro
testa
, colla lira in mano e coronato d’alloro. Si dipin
; il loro vestimento non discendeva che fino alle ginocchia, la loro
testa
era coronata di foglie di palma in atto di raddri
ed incrudelivano sopra tutti i viandanti. Perseo le vinse e tagliò la
testa
a Medusa, la più eelebre per le sue disavventure,
otta di Forco, principe fenicio re d’Itaca. Essendo stata troncata la
testa
di Medusa, ossia ucciso il comandante della nave
drago nato da Tifone e da Echidna. Quest’orribile mostro aveva cento
teste
e mandava in un medesimo istante cento fischi div
il nome di Neapolis presentemente Napoli. Le Sirene dipingonsi colla
testa
ed il corpo di donna fino alla cintura e la forma
lo dalla cintura al basso ; oppure con tutto il corpo di augello e la
testa
di donna. Si danno loro in mano degli stromenti d
vide cangiata in un mostro che aveva dodici artigli, sei booche e sei
teste
; una frotta di cani gli sortivano dal corpo into
aspetto farebbe fremere anche un Dio ; che ha sei lunghi colli e sei
teste
enormi, e in ciascuna testa tre ordini di denti c
he un Dio ; che ha sei lunghi colli e sei teste enormi, e in ciascuna
testa
tre ordini di denti che racchiudono la morte. All
rchè vede passare i vascelli nello stretto, dicono i poeti, sporge la
testa
fuori del suo antro e se li attrae per farli peri
e la testa fuori del suo antro e se li attrae per farli perire. Dalla
testa
siuo alla cintura è una donzella di una bellezza
cile non potè sopportare la correzione, gli lanciò l’istrumento su la
testa
e lo uccise. Ercole divenne di una statura straor
dra Lernea, nata da Echidna anch’essa, e che era un serpente di sette
teste
, a cui se una veniva recisa, immantinente rinasce
i con carne umana. Per custode delle sue mandre aveva un cane con tre
teste
chiamato Orto figlio di Echidna, ed un Dragone co
on tre teste chiamato Orto figlio di Echidna, ed un Dragone con sette
teste
. Ercole uccise anche questi mostri. 11.° Uccise i
Nemeo, ch’egli porta qualche volta sopra un braccio ed anche sopra la
testa
. Vedesi pure ma di rado con l’arco e col turcasso
far prova del suo coraggio offerse di portargli invece del cavallo la
testa
di Medusa, una delle tre Gorgoni, la sola che fos
tal guisa ed assistito da Minerva partì, vinse le Gorgoni e tagliò la
testa
di Medusa che portò seco. Volando sempre in balía
icolari doveri di riconoscenza verso quest’ultima, le fece dono della
testa
di Medusa ch’essa non mise su lo scudo ma su l’eg
a l’ospitalità, n’ebbe tanto sdegno, che facendo vedere ad Atlante la
testa
di Medusa, converselo in una così alta montagna,
te si rappresenta per l’ordinario in atto di sostenere un globo colla
testa
, il collo e le spalle. Atlante ebbe da Pleïone se
irono, lo ridussero in pezzi, ne dispersero le membra, e gettarono la
testa
di lui nell’ Ebro ora Maritza fiume di Tracia che
re, per castigo di aver egli ad alcuni profani rivelati i misteri. La
testa
di lui trasportata dai flutti, si fermò presso l’
e e lo lasciò nell’attitudine di un serpe che sta per mordere. Quella
testa
fu tenuta in grande venerazione presso i Lesbi, i
terra, una trave che se ne distaccò improvvisamente gli schiacciò la
testa
. Narrano altri che Medea dopo aver uccisi i propr
o in Licia da Tifone e da Echidna, ed allevato da Emisodaro. Aveva la
testa
di lione, la coda di dragone ed il corpo di capra
re questo mostro invitò Oeneo tutti i giovani principi del paese alla
testa
dei quali pose Meleagro e questa spedizione è cel
to dalla Sfinge mostro alato nato da Tifone e da Echidna che aveva la
testa
ed il petto di donna, il corpo di cane, le zampe
della vittoria degli Ateniesi sopra tutti i loro nemici. Creonte alla
testa
de’ Tebani viene a supplicare Edipo acciò ritorni
e poco contenta di non aver parte alcuna al governo, erasi posta alla
testa
di una truppa di masnadieri che nei contorni di T
questa atrocità, fece recare verso la fine del pasto le braccia e le
teste
di questi figli. Dicesi che il sole retrocedette
ato, e prevedeva il futuro ; laonde è stato detto che Giano aveva due
teste
o due volti per conoscere tanto l’ uno che l’altr
Qui l’umana speranza, e qui la gioja ; Qui i miseri mortali alzan la
testa
; E nessun sa quanto si viva o moja. Veggio la fu
orato Vesta. Il suo simulacro era coperto con ampio manto, e aveva la
testa
turrita e velata la fronte ; nella destra sostene
dei tamburi, percotendo gli scudi con le lance, ballando e movendo la
testa
con atti di frenesia. In prima abitarono il monte
i massi contro l’Olimpo ; Briareo che aveva cento braccia e cinquanta
teste
: Vedeva Briareo fitto dal telo Celestïal, giace
II. e Tifone o Tifeo, mezz’uomo e mezzo serpente, che arrivava con la
testa
al cielo, e che per sè solo, al dir d’Omero, più
one pur di rose. Negli omeri le si facciano l’ali di vari colori ; in
testa
una corona di rose ; nelle mani le si ponga una l
porto di Rodi. Rappresentava il dio Apollo con una radiante corona in
testa
, armato d’arco e di freccia, ed alzando con la de
erve o da cervi bianchi ; ma quando presiede all’astro notturno ha la
testa
ornata d’una mezza luna, e un branco d’amorini l’
li verso la fronte, che pendano e cuoprano le orecchie, e fuori della
testa
con due cornette, come d’una luna crescente, o se
essere più sollecito nell’eseguire gli ordini dei Numi aveva ali alla
testa
, ed ai piedi talari : Ali son queste Con penne d
seguivano ; aveva mæstoso il portamento, serena la fronte, elevata la
testa
, e gli occhi fissi nel cielo. Amore stavale a’ pi
a chiamo Napoli, Neopoli, ossia città nuova. Queste Sirene avevano la
testa
e il corpo di donna fino alla cintura, e nel rima
tavi, la ninfa si vide cangiata in un mostro con dodici branche e sei
teste
; e una moltitudine di cani le uscivan dal corpo,
evan coniato sulle loro monete il tridente di Nettuno da un lato e la
testa
di Minerva dall’altro, per indicare il commercio
he con tre bocche Il fuoco avventa ; il gran serpe di Lerna Con sette
teste
; con tre corpi umani Erilo e Gerïone, e con Medu
e spalle inver Damiata,49 E Roma guarda sì, come suo speglio. La sua
testa
è di fin’oro formata, E puro argento son le bracc
ch’al passo Non sono ammessi. (Loc. cit.) 226. Cerbero, cane con tre
teste
ed il collo orridamente cinto di serpenti, custod
infernali. Con membra immani sta sulla soglia del Tartaro, ed ha tre
teste
, o d’uomo, di cavallo e di cane ; o di cane. di l
Frode. 239. La si vede negli antichi monumenti, ora con intorno alla
testa
una zona svolazzante smaltata di stelle, ora con
i restare schiacciato sotto uno scoglio che gli pende in bilico sulla
testa
: …….E Flegia infelicissimo Va tra l’ombre grida
le arti.58 La favola narra che Giove, tormentato da un gran dolore di
testa
, chiese aiuto a Vulcano (270) ; e il medico bizza
a fuoco, e fu da lei ucciso. Su questa divina armatura campeggiava la
testa
anguicrinita di Medusa principale tra le Gorgoni
o giù da un sasso rozzamente scolpito e rappresentante una figura con
testa
e crine di cavallo, viso e collo di donna, corpo
in volta la notte mascherati, al lume di fiaccole, cinta di fiori la
testa
, e accompagnati da fanciulli e donzelle che canta
ere in trono con un bastone nella destra, e appoggiando l’altra sulla
testa
d’un serpente. Gli ponevano ai piedi un cane acco
ietra quadrata o un piuolo, indi uno stipite piramidale con sopra una
testa
che aveva l’effigie d’idolo agreste ; ma non gli
sulla superficie delle acque, sull’argenteo dorso dei delfini, con la
testa
ornata di perle e di coralli. La Grotta delle Nin
lle arti ; e con la sinistra conduce per mano l’ Occasione, che ha la
testa
calva e un sottil ciuffo di capelli sulla fronte
dei divoti, rispondeva alle dimande dei supplicanti con un muover di
testa
o d’occhi e con alcuni altri gesti. La necess
escritta con le ali al tergo, armata di serpi e di faci ardenti, e la
testa
regalmente coronata, a significare ch’ ella è il
e le diedero effigie di vecchia orribilmente livida e scarna, con la
testa
coperta di colubri invece di capelli ; guardatura
e bocca schiumante di rabbiosa tabe ; E scomposte le chiome in sulla
testa
, Come campo di biada già matura, Nel cui mezzo pa
aron poi debitori della vittoria. (Tito Livio, lib. II.) Ha costei la
testa
leonina che al minimo strepito si rizza ; la sua
do per mano la Frode che viene con passi obliqui, ed alza la femminea
testa
sopra un corpo di serpente armato della coda di u
’Aurora, e paia sdegnata ch’ella si sia levata prima di lei. Porti in
testa
una celata con un gallo suvvi, il quale dimostri
etto piacevole, che come stanca non giaccia, ma segga e dorma, con la
testa
appoggiata sopra il braccio sinistro. Abbia un’as
al par di lei coperti da lungo e candido manto che ravvolgeva la loro
testa
e le loro mani ; e le facevano molte offerte, ma
divine, essere invisibile ai mostri, assalirli, vincerli e recider la
testa
a Medusa. 358. D’allora in poi Perseo recò sempr
gga il pericolo d’illanguidirsi. Infatti, mentre Perseo recava quella
testa
a Polidetto, tutte le gocce del sangue che ne usc
ubito tanta scortesia facendolo diventare di pietra col mostrargli la
testa
di Medusa. Così il gigante fu trasformato nella m
prove di valore, e combattere contro Fineo suo pretendente, che alla
testa
di molti armati accorse a rapirgliela. Perseo era
re. L’eroe, vittorioso di tutti i nemici, consacrò a Minerva (262) la
testa
di Medusa che indi fu scolpita sulla formidabile
. Già le serpi erano distese in terra, non più raccolte in giro, e le
teste
loro infrante scoprivano gli acuti denti e veleno
a un’Idra più terribile di quel leone. Questo nuovo mostro avea sette
teste
, e troncatagliene una, altre due ne spuntavano pi
l’isola di Gades in Spagna. I poeti l’hanno descritto gigante con tre
teste
, tre corpi e sei ali, che faceva custodire i suoi
orpi e sei ali, che faceva custodire i suoi greggi da un cane con due
teste
, e da un drago con sette. Dicono anche di lui che
i marmi :77 E quella sozza immagine di froda Sen venne, ed arrivò la
testa
e ’l busto :78 Ma in su la riva non trasse la co
preziosi frutti erano dati in custodia a un orribile drago con cento
teste
, e che nel tempo stesso mandava cento diversi sib
to si precipitarono sulle braccia d’Ercole ; il centro s’avventò alla
testa
, ed i bersaglieri lanciavano le loro frecce contr
heloo s’era trasformato ora in serpente, ora in toro, ora in uomo con
testa
e corna di bove. Ercole gli staccò uno di questi
di pioppo bianco, che era l’ albero a lui sacro per essersi cinta la
testa
con le sue fronde scendendo all’ Inferno. Passa m
riosa procella gli Argonauti videro comparire una fiammella sulla lor
testa
, e subitamente il cielo si rischiarò e l’ uragano
tirata a secco, gli rovinò addosso una trave, e n’ ebbe fracassata la
testa
. Bellerofonte. 461. Bellerofonte era figli
a sarebbe certamente perito. 466. Questo mostro nato in Licia avea la
testa
di leone, la coda di drago e il corpo di capra, e
r morte all’indomita Chimèra. Era il mostro d’origine divina, Lion la
testa
, il petto capra e drago La coda, e dalla bocca or
gliosi concenti ripetuti dall’eco : ………..Mentre volgea Sanguinosa la
testa
il tracio fiume ; E, misera Euridice, ancor dicea
se. 497. La Sfinge, figlia d’Echidna (466) e di Tifone (69), aveva la
testa
di donna, il corpo canino, le ali d’uccello, la c
per non aver parte alcuna negli affari dello stato, s’era messa alla
testa
d’una masnada di malviventi, e devastava le campa
ia. I principi ricusarono di rendere Esione, presero le armi, ed alla
testa
di formidabili schiere accorsero a richiedere Ele
quete : Dal mezzo in su fendean coi petti il mare, E s’ergean con le
teste
orribilmente Cinte di creste sanguinose ed irte.
che ne hanno fatto un gigante capace di uscir fuori dell’acqua con la
testa
camminando nel fondo del mare. Una volta ch’egli
ta ch’egli attraversava così l’Arcipelago, Diana (137) vedendo quella
testa
senza saperne altro, ebbe voglia di far conoscere
da lui, era stata la prima a ferirlo, credè ben fatto di regalare la
testa
a lei stessa. Ma i due fratelli d’Altea s’ingelos
i, correvano veloci come il vento e tumultuosi quanto il mare. Già la
testa
loro pareggia il centro delle rote di quel carro
ato di quelli. Per qualche tratto di stadio corsero così, che le otto
teste
delle due quadrighe sembrava che fossero una schi
lco. Fu veramente maravigliosa l’agilità di Faone ; perchè, giunta la
testa
dell’avversario chino e violento, quasi ad urtarg
. Quindi volle intraprendere la conquista dell’universo, e parti alla
testa
di un grand’esercito, lasciando Iside a governare
lli attaccati al suo carro. Talora comparisce in figura d’uomo con la
testa
di sparviero, perchè quest’uccello, emblema del s
cipali di quel popolo. Questo Anubi è rappresentato in un uomo con la
testa
di cane, vestito di corazza, col caduceo in una m
n capo un velo svolazzante ; il globo della terra sotto i piedi, e la
testa
coronata di torri come quella di Cibele. In alcun
ere conservatore. Queste divinità sono adorate in figure umane di tre
teste
, chiamate Trimurti. Brama. 717. Gl’Indian
720. Gl’Indiani rappresentano Brama con quattro braccia e con quattro
teste
. Ha in una mano un circolo, emblema dell’immortal
lamente in un mare di latte, e sta sdraiato sopra un serpe con cinque
teste
. Divinità galliche. 726. Tra gli Dei, ch
Adoravano pure un Dio delle ricchezze sotto l’immagine di uomo colla
testa
di uccello, con in capo una mitra di carta dipint
ata al Tartaro partorì Tifeo o Tifone ultimo dei suoi figli con cento
teste
e cento bocche dalle quali mandava fuoco. Non ò q
terra ? E descrivendo il gigante, Esiodo segua : Nelle sue ammirabili
teste
sotto le ciglia gli sfavillava il fuoco dagli occ
otto le ciglia gli sfavillava il fuoco dagli occhi, e in lutte le sue
teste
insieme ardeva la fiamma. E indica il rnmoro che
to a luce un nuovo mostro Tifeo o Tifone (Typhæus, Typhon), con cento
teste
di drago vomitanti fuoco, dotato di grandezza e d
Generalmente veniva raffigurato con faccia torva e accigliata, con la
testa
coperta all’ indietro da un velo, e con una picco
aventi in luogo di gambe due serpenti che terminano dalla parte della
testa
. Un celebre cammeo del Museo Nazionale di Napoli
tta rappresentazione della bellezza matronale. Prima va ricordata una
testa
del Museo di Napoli (fig. 6) che probabilmente ve
polavoro sopra menzionato di Policleto. Poi è degna d’ ammirazione la
testa
colossale detta l’ Era Ludovisi (fig. 7), vero ti
si diceva fosse la pelle della capra Amaltea con in mezzo l’ orribil
testa
della Gorgone Medusa. Era costei, secondo la legg
hi la riguardasse. Quando Perseo l’ uccise, Atena n’ avrebbe presa la
testa
, irta di serpi, per fissarla nel centro della sua
aveva nome da Minerva Capta o Capita, ossia l’ ingegnosa, essendo la
testa
sede dell’ intelletto. In onor di Minerva si cele
egida, nel cui mezzo effigiato il capo anguicrinito della Medusa; la
testa
difesa coll’ elmetto attico, adorno sul dinanzi d
ma l’ elmo corinzio, l’ egida ridotta a una specie di corsetto colla
testa
di Medusa in mezzo quasi fibbia; ciò in conformit
ltro più compiacevasi che del selvaggio grido di guerra; armato dalla
testa
ai piedi, coll’ elmo dal cimiero ondeggiante, alt
o (Kyknos) il quale, appostandosi nelle strade pubbliche, tagliava la
testa
ai viandanti, finchè fu ucciso da Eracle; e del s
azione delle erme, ossia di quelle pietre quadrate, sormontate da una
testa
o anche da due addossate, che si collocavano nei
intiera restaurazione, e la fig. 24 ne presenta con più precisione la
testa
. Il Dio, raffigurato in pienezza di gioventù, con
ortarono l’ immagine anche sulle loro monete. La fig. 27 presenta una
testa
che è una riproduzione di quella di Prassitele e
in cui tu non sai se debba ammirar più l’ espressione stupenda della
testa
o la incantevole proporzione delle membra. Connes
Dio è sulla sua quadriga col lungo abito proprio del cocchiere, e la
testa
coronata di raggi. — Più che mai a Rodi si vedeva
inosi dell’ antichità. Se la figuravano colle braccia bianche, con la
testa
bellamente ricciuta e ornata d’ un diadema di rag
zaluna sulla fronte; generalmente ha velata la parte posteriore della
testa
e porta una fiaccola in mano. c) Eos-Aurora.
enorme gigante, che a volte cammina nel mezzo del mare, e pur leva la
testa
fino alle stelle, armato di aurea spada. Il cane
Orologio. Gli otto venti raffigurati a mo’ di uomini con l’ ali alla
testa
e alle spalle, e la bocca semiaperta e le guancie
i, aveva tronche le braccia e la gamba sinistra, e mancava pure della
testa
; quest’ ultima fu ritrovata di poi sebbene col vi
che trovavasi ad Antiochia; come protettrice di città la dea porta in
testa
una corona murale; nella mano destra tiene un maz
azione. In Vaticano pure si ammira una bella statua del Tigri, la cui
testa
fu ristaurata da Michelangelo. II. Ponto e
di quello scompiglio del suo regno, sollevò sull’ onde la sua placida
testa
, e veduto di che si trattava, chiamò a sè Euro e
Parigi; e anche il bellissimo Torso del Vaticano (fig. 56, in cui la
testa
, le braccia e le gambe sono ristaurate) doveva es
aurate) doveva essere della stessa categoria. La fig. 57 riproduce la
testa
di un Dioniso giovanile che è nel Museo Capitolin
ggi. Più tardi lo si immaginò come un vecchio dal naso rincagnato, la
testa
calva, irsuto il petto e le membra, grasso e tond
In arte lo rappresentavano come un vecchio con una corona di pino in
testa
e un ramo della stessa pianta nella mano sinistra
un’ ode scritta nella quiete della villa Sabina e in occasione delle
teste
Faunali del Dicembre. Vi si rispecchia la gioia o
legno con una roncola in mano contro i ladri e un fascio di canne in
testa
che stormissero al vento, spavento agli uccelli.
raffigurava come un vecchio barbuto, con un lungo abito, berretto in
testa
all’ asiatica, molte frutte e grappoli in grembo.
ei flori; s’ incoronavano le porte delle case, si portavano corone in
testa
, e tra i copiosi flori i devoti della Dea raccolt
sentarsi come una giovane nel fiore dell’ età, con corone di flori in
testa
e mazzi in inano. Una bella statua piena di vita,
la più a lungo è Ovidio nel quarto dei Fasti ove spiega e descrive le
teste
del 21 Aprile. L’ arte non si sa che abbia mai pr
i prendeva parte, talvolta non meno di 30,000 persone, si cingevan la
testa
con corone di ellera e di mirto, e siccome si usc
ghe che ha in mano e dalla corona di spighe che generalmente porta in
testa
; anche ha una fiaccola e una scatola chiusa, la c
a porta dell’ Inferno, sta custode il terribile cane Cerbero, con tre
teste
, che non impedisce ad alcuno l’ entrata, ma respi
ù non l’ abbandonano; la loro presenza colla faccia di Gorgone, colla
testa
anguicrinita, incute un indicibile spavento; l’ i
pite, conforme all’ immagine che gli antichi se ne formavano, con tre
teste
o un corpo solo o anche tre corpi ma uniti assiem
de altare di Zeus a Pergamo Ecate apparisce tra i combattenti con tre
teste
, sei braccia e un sol corpo. A dar un’ idea di qu
na statuetta in bronzo del Museo Capitolino. La figura di mezzo ha in
testa
una berretta frigia con un diadema di sette raggi
ha una chiave e una fune o rappresenta la portinaia dell’ inferno, in
testa
ha un disco simbolo della nuova luna. XVI.
recidere ai morituri quel cotal crine, il cui taglio sacrava la loro
testa
agli Dei infernali; in principio della tragedia e
o grazia agli Dei, per ripopolar la terra ebbero ordine di velarsi la
testa
, disciogliersi le vesti e gettar dietro sè le oss
che è rappresentato col simbolo di una farfalla posta da Atena sulla
testa
della figura. Più vivace era la leggenda di Prome
umanità, che ne è punito da Zeus, e pur tra i tormenti tiene alta la
testa
e invitto l’ animo contro il suo oppressore. — No
di Medusa, sorto dal tronco di lei quando Perseo le aveva tagliato la
testa
; e che poi posatosi sulla rocca di Corinto fu da
a mezzo capra selvatica, dietro drago, o come Esiodo dice, aveva tre
teste
, di leone, di capra e di drago, e che possedendo
riuscì ad addormentare tutti gli occhi di Argo, e netta gli recise la
testa
dal busto, onde l’ epiteto ch’ ei s’ ebbe di Argi
ericolosa avventura per liberarsene, e gli diè ordine di portargli la
testa
della terribile Gorgone Medusa. Eran le Gorgoni,
ni. Le trovò per fortuna addormentate. Subito s’ accinse a troncar la
testa
a Medusa secondo gli ammaestramenti avuti da Aten
rysaor), il padre di Gerione. Tornato a Serifo, Perseo impietrò colla
testa
di Medusa il suo nemico Polidette, e diè il regno
isibile. Il suo aspetto in genere ricorda molto quello di Ermes. — La
testa
della Medusa fu pure un tema frequentemente tratt
rappresentazione artistica. I più antichi si ingegnavano di dare alla
testa
di Medusa un’ espressione terribile, quindi sguar
ti prominenti, la chioma distesa e liscia sulla fronte e intorno alla
testa
a mo’ di collana un annodamento di serpi. Da Pras
iera clamide in atto di tener in freno indomiti cavalli. Portavano in
testa
un berretto semi-ovale sormontato da una stella.
o Mezionidi, si fosse rifugiato a Megara; di là i suoi quattro figli,
teste
nominati, i Pandionidi, si sarebbero mossi per ri
a di lui, Scilla, innamoratasi del forestiero assediatore, strappò di
testa
al padre quel capello d’ oro da cui dipendeva la
cordo di una divinità fenicia, il dio Baal, rappresentato appunto con
testa
di toro, onorato con sacrifizi umani). Già due vo
o. Ne nacque il Minotauro, mostro composto di corpo umano con collo e
testa
di toro, che Minosse fece rinchiudere nel labirin
i il suo lato debole e ne fu vittima. Aveva una vena unica che dalla,
testa
scendeva sino ai talloni, dov’ era chiusa con un
braccia. Poi gli tolse la pelle, che gli servi di vestimento, come la
testa
gli serviva di elmo. b) L’ Idra di Lerna. Era un
ra un grosso serpente, nato anch’ esso da Tifone ed Echidna, con nove
teste
(il numero varia, alcuni dicono persin 10,000), d
o la bestia, l’ affronte) impavido e andava tagliando con la spada le
teste
; ma con suo grande stupore a ogni testa tagliata
ava tagliando con la spada le teste; ma con suo grande stupore a ogni
testa
tagliata ne vedeva rinascer due. Allora, ricorren
hi in flamme. Con questi affrontò l’ idra e bruciò mano mano tutte le
teste
; su quella che era immortale gittò un masso enorm
delle Esperidi e avrebbe presso i pomi uccidendo il drago dalle cento
teste
che li custodiva. n) La cattura di Cerbero fu l’
più si cercava rendere l’ immagine di una forza straordinaria; quindi
testa
piccola e collo corto e toroso su un corpo da gig
rociata latina nel 1204 venne fusa. Rappresentava Ercole seduto colla
testa
appoggiata sulla mano sinistra in aria mesta e pe
e agli altri con più colpi finirla. Il premio della vittoria, cioè la
testa
e la pelle del cinghiale, fu dato naturalmente a
eopatra, di ammansare quel firo animo. Riprese le armi e postosi alla
testa
de’ suoi, diè tale assalto ai nemici che questi r
fferenza della Sfinge egiziana, tronco di leone senz’ ali con petto e
testa
d’ uomo maschio, soleva raffigurarsi con tronco l
uomo maschio, soleva raffigurarsi con tronco leonino alato e petto e
testa
di giovine donzella. Era ritenuta come simbolo de
l suo amico Patroclo a permettergli che indossasse le sue armi e alla
testa
dei Mirmidoni corresse in aiuto ai Greci. Al prim
sto ristauro e che questo braccio dovesse essere più piegato verso la
testa
. La fig. 88 riproduce questo gruppo come esso è a
ano del fanciullo; già egli vien meno; arrovesciando all’ indietro la
testa
esala la vita. Lo stesso serpente colle estreme s
sta fine analisi dei Gentile si può aggiungere l’ osservazione che la
testa
di Laocoonte così volta al cielo in atto di dolor
nuvole. Una picciola parte del zodiaco comincia a comparire sulla sua
testa
. Si dà ancora il nome di Caos alla mole indigesta
he la sua forza sorpassava il terrore, che ispirava. Egli aveva cento
teste
con serpenti armati di lingue nere, ed avvelenate
indica Capra, che in progresso fu donata a Minerva, che ci appiccò la
testa
di Medusa. Vedremo non di rado Giove sotto la fig
e aveva sì crudelmente perseguitato Latona. Questo mostro aveva cento
teste
: lanciava fiamme dalla bocca, ed i suoi urli arr
l suo cane corre presso a lei. Doppia treccia annodata si eleva sulla
testa
, e se le adatta talvolta sulla sommità della fron
tr’oggetto, che il Cielo, ed è perciò la Musa dell’astronomia. La sua
testa
è coronata da un diadema di stelle : ha per inseg
. La Dea in segno di disprezzo le diede varj colpi di navicella sulla
testa
. Disperata Aracne per tale affronto voleva impicc
tura : la fisonomia era bella, ma fiera nel tempo istesso. Portava in
testa
un caschetto con una civetta, uccello sno favorit
e’ Giganti. Ella aveva sopra questo scudo fatto incidere la terribile
testa
di Medusa con i capelli di serpenti. Vi ha chi di
nell’Inferno, e per potere da per tutto accorrere, aveva le ali nella
testa
, e nei piedi. Come direttore degli affari tiene i
nel suo regno, non era permesso di più uscirne. Cerbero cane con tre
teste
stava immobile ai di lui piedi. Abbiamo già osser
a di Acheronte stava Cerbero, cane di enorme grandezza, che aveva tre
teste
, e tre gole spaventevoli. Questi abitava in un an
della sete, malgrado che una pianta carica di frutta gli penda sulla
testa
, ed egli stesso stìa fino al mento tuffato nell’a
. Vedesi rappresentato metà uomo, e metà becco, avendo le corna sulla
testa
, il volto umano, le cosce irsute, ed i piedi di c
ro sorveglianza. Spesso portano le corna di bue, e talvolta l’intiera
testa
di questo animale. Le Ninfe. Nereo, e Dori f
ttrattive, e la bellezza istessa cangiò figura. Ella comparve con sei
teste
orribili, con altrettante gole, tre ordini di den
come Furia, or con sembianze più dolci : talvolta porta un velo sulla
testa
per dinotare, che la celeste vendetta è impenetra
ai piedi, indizio della sua incostanza, ed un ciuffo di capelli sulla
testa
, che fa d’uopo afferrare, perchè non iscappi dall
ui voce imita lo scroscio del tuono : i piedi poggiano in terra, e la
testa
si nasconde tra le nuvole. Messaggiera indifferen
. Una stretta di questa coda cagionava la morte1. Il Terrore. Una
testa
di lione sopra il corpo di una donna disegnava il
Fortuna con un piede sopra di una ruota che gira rapidamente. La sua
testa
è calva al di dietro : nella parte d’avanti prese
coverti di ghiaccio1. La Discordia. Una donna con serpenti sulla
testa
, una fiaccola in una mano, e nell’altra una bisci
di Perseo più lungo, e pericoloso gli ordinò di andare in cerca della
testa
di Medusa, ch’ era una delle tre Gorgoni figliuol
Nascosto sotto l’egida vinse le tre Gorgoni, e ritornò in Argo colla
testa
di Medusa, di cui si servì per cangiar gli uomini
la Mauritania, che gli aveva negata l’ospitalità. Chi guardava questa
testa
era soggetto ad un tale destino, e le stille di s
con un mostro terribile chiamato la Chimera, di razza immortale colla
testa
di lione, il corpo di capra, la coda di serpente,
inato Androgeo figliuolo di Minosse re di Creta, questo principe alla
testa
di una armata poderosa assediò Atene, e non si ri
Argo. Questo mostro aveva cento colli, che terminavano in altrettante
teste
spaventevoli rinascendo a misura, che si tagliava
disgrazie che afflissero Tebe. Un mostro alato chiamato Sfinge colla
testa
, e mani di donna, il corpo di un cane desolava le
l’esterminio di Troja. Enea vuol morire colle armi alla mano, ed alla
testa
di pochi suoi amici attacca quanti Greci incontra
ne conservano la memoria, che anche a dì nostri osservasi una grande
testa
presso la Chiesa di S. Eligio, che credevano esse
los, et magni funus alumni. Invitando Partenope a cacciar fuori la
testa
dalla tomba, ruinata dalla scossa di un gran terr
cavallo di bronzo di Greco lavoro, antico stemma della Città, la cui
testa
vedesi oggi nel Regale Museo de’ Regj Studj, ed i
tirare una freccia ad un punto nero che nel mare si vedeva (ch’era la
testa
di Orione), fu pronta costei, come abilissima nel
a una parte si leggeva. Νεοπ. Nepolitae, e dall’altra era impressa la
testa
di una delle Grazie col motto Χὰριτες, Charites.
to un magnifico tempio in Roma detto Capitolium da caput, cioè da una
testa
di un uomo chiamato Tolo, che si trovò nel cavare
arbuto con una roba, che non gli giunge al ginocchio, con berretta in
testa
, con martello in una mano, con tanaglia nell’altr
o l’usbergo della sua celeste purità, schiaccia col fragile piede, la
testa
del serpe insidiatore, e lo costringe a precipita
i, profeta, quale destino riserbano i cieli ?… L’interrogato piegò la
testa
, e meditato alquanto, lentamente rispose : Nell’a
e lo insultarono : Ercole li legò per i piedi alla sua clava, con la
testa
in giù, e alzatili sulle spalle s’incamminò per p
paro nella favola sotto il nome di Actoridi. Ognuno di essi avea due
teste
, quattro mani e quattro piedi. Ercole non li potè
eo, Capaneo, Ippomedone, Anflareo e Paride e si mise egli stesso alla
testa
di quell’esercito. È questa spedizione che viene
n seppe trovare altro scampo per se stesso, che quello di tagliare la
testa
al fratello. Qualche tempo dopo la terra improvvi
vano come una bella e giovane donna, vestita di ruvida stoffa, con la
testa
scoperta e avente sulla parte inferiore della ves
sul cavallo Pegaso, pietrificò il terribile animale, mostrandogli la
testa
di Medusa, e liberò Andromeda, rendendola al padr
e al collo un vezzo a cui erano attaccate medaglie rappresentanti la
testa
di Ati senza barba. 521. Archiloco. — Poeta greco
mani dei suoi nemici, ponendo in fuga un drappello di quelli alla cui
testa
era Neoptolemo figliuolo di Achille. Poco tempo d
come madre della famosa Semiramide. Al dire di Luciano essa aveva la
testa
di donna e il rimanente di pesce. Vossio nelle su
ior trattamento degli altri, del perchè sdegnato Perseo gli mostrò la
testa
di Medusa e cangiò Atlante in montagna V. Alcione
bitata, avesse imposto ad uno degli Dei minori di tagliare la propria
testa
, di mischiare il suo sangue con la terra, e forma
i mossero a Giove. La favola dice che aveva cento braccia e cinquanta
teste
: da ciò il soprannome di centimano. Di questo fa
e madre di due mostri, uno dei quali fu Gerione, famoso gigante a tre
teste
; e l’altro Echidna. V. Crisaore e Echidna. 910.
ghi. Il simulacro di questa Deità, era un gran vaso sormontato da una
testa
umana e talvolta da quella di uno sparviero, e co
Pegaso, pietrificò il mostruoso animale, mostrandogli lo scudo con la
testa
di Medusa, liberò Andromeda, e ottenne da Giove c
evole burrasca, furono vedute aggirarsi alcune flammelle intorno alla
testa
dei due Tindaridi, e che un momento dopo l’appari
pia in Roma, ove non erasi prima veduto. Diodoro dà a quest’idolo una
testa
di leone e il corpo di una pantera, della grandez
Dea in prova d’affetto gli attaccò sulla fronte uno dei capelli della
testa
di Medusa, e con quel talismano lo rese invincibi
lancia la folgore ; soprannome di Giove. 1057. Cerbero. — Cane a tre
teste
guardiano della porta dell’Inferno e del palazzo
bbe il suo valor Cerbero a scherno, Quel mostro ch’ivi abbaja con tre
teste
, Per forza incatenollo Ercole, e prese, E strasci
ale i Greci facevano gran conto. 1081. Chimera. — Mostro che aveva la
testa
di leone, il corpo di capra e la coda di drago e
terminato. (V. Bellorofonte). Era il mostro d’origine divina Lion la
testa
, il petto capra, e drago La coda ; e della bocca
tagne delle Indie, i quali venivano così denominati perchè avevano la
testa
di cane V. Anubi. 1128. Cinofontisa. — Detta anch
Cizzica o Cisia. — Re dei Dolioni nella Misia. Giasone, movendo alla
testa
degli Argonauti per la conquista del vello d’oro
ita (Arma tremenda) l’Epidauria clava E rotandola a fromba, e colli e
teste
Mieteva insieme. è le partia dal tronco. Euripid
tradizione favolosa questa pianta nacque dal sangue che grondò dalla
testa
di Medusa, allorchè Perseo nascose quella testa t
ngue che grondò dalla testa di Medusa, allorchè Perseo nascose quella
testa
tutta insanguinata sotto alcune piante di corallo
inione di Esiodo, fu cosi chiamato l’uomo che nacque dal sangue della
testa
recisa di Medusa : gli fu dato questo nome perchè
contro Polinice : Diana lo uccise. 1511. Drimaco. — Brigante che alla
testa
di un numeroso drappello di schiavi fuggitivi, de
itivi, depredava l’isola di Scio. Gli abitanti misero a prezzo la sua
testa
, e la cronaca racconta che egli stesso, stanco de
ntunesima olimpiade, Alessandro il conquistatore, entrò in Efeso alla
testa
dei suoi eserciti, e per ricompensare il popolo d
rva, la quale ne fece anche un’arma offensiva, inchiodandovi sopra la
testa
della Gorgone. Vedi Gorgone e Medusa. 1572. Egea.
no e della Terra. La favola gli attribuisce cento braccia e cinquanta
teste
. …. In quella guisa Che si dice Egeon con cento
rendosi tutta la persona con uno scudo, o Egida, su cui era incisa la
testa
della Gorgone Medusa. Intorno agli omeri divini
zio, un’aquila rapì dall’altare il coltello, e lo lasciò cadere sulla
testa
d’una giovenca, la quale fu immolata invece della
elle strade con una pietra quatrangolare sulla quale era scolpita una
testa
di Mercurio. 1690. Enoe. — Antica città dell’Atti
ra l’altro si levaro : Brandir le braccia ; ritirarsi indietro Con le
teste
alte ; in guardia si posaro Or questi or quello ;
ndo che l’enorme fardello delle tradizioni mistiche, accumulate sulla
testa
di un solo eroe, avesse troppo impicciolite le al
quello il tributo che i Tebani intendevano pagare. Ergino allora alla
testa
del suo esercito, marciò contro Tebe, ma fu nella
resa, Ercole combattè contro la terribile idra di Lerna, le cui sette
teste
rinascevano a misura che egli le avea troncate. C
stito d’una pelle di leone. Le sue armi sono un arco ed una clava. La
testa
e gli occhi, paragonati al resto del corpo sono p
ubi, la cui statua veniva rappresentata con un corpo umano avente una
testa
di sparviero o di cane. La statua poi di Ermanubi
esti due numi. 1798.Ermarpocrate. — Alla statua di Mercurio avente la
testa
di Arpocrate, si dava cotesto nome forse per vole
enominazione ad un simulacro che aveva il corpo del dio Mercurio e la
testa
di Nitra V. Nitra. 1802. Ermeracle. — Altra statu
azione di Eros, e da ciò dissero Ermero quelle statue che avevano una
testa
di Cupido. 1804. Ermete. — I Greci davano questo
sentavano Mercurio Ermete con una pietra di figura cubica con la sola
testa
, senza piedi e senza braccia. Al dire di Servio,
sieme. Questa statua aveva gli attributi delle due divinità, cioè una
testa
di sparviero con un Aquila a fianco, per simboleg
capra e custodito da un cane. Il pastore Aristano vide brillare sulla
testa
del fanciullo un’aureola celeste. Coll’andare del
cinò al morto compagno e lo richiamò alla vita stropicciandogli sulla
testa
l’erba che aveva fra i denti. Da ciò, secondo Igi
mpio di Epidauro assiso su di un trono, con una mano appoggiata sulla
testa
di un serpente e avendo nell’altra un bastone. A
orto delle Esperidi, e vi pose a guardiano un dragone che aveva cento
teste
e altrettante voci. Ercole uccise il Drago e port
rgo, e ottenuto da lui protezione ed appoggio, ritornò in patria alla
testa
di un formidabile esercito, dando così principio
nè altare. Veniva rappresentata sotto la figura di una donna, con la
testa
circondata di raggi ; con una Fenice d’appresso ;
a, compie la cerimonia dell’evocazione ; Poi degli estinti le debili
teste
Pregai, promisi lor, che nel mio tetto, Entrato c
uisa offrivano alla dea il sacrifizio del proprio sangue, agitando la
testa
in tutt’i sensi. I fanatici di Bellona erano anch
irne innalzarono alla dea fortuna una statua, che aveva il polo sulla
testa
e un cornucopia fra le mani. Da ciò, al dire di P
rogne uccise di sua mano il fanciullo Iti, e dopo avergli tagliato la
testa
, ne fece cuocere le membra, le quali la sera ella
del convito Filomena comparve e gittò sulla tavola innanzi a Tereo la
testa
del figlio suo. All’orribile vista, Tereo forsenn
’armano molte penne intorno il ciglio Ed ha l’insegne regie ancora in
testa
; E dimostra il dolor, ch’egli ha del figlio, Con
la paura : i greci l’avevano divinizzata e la rappresentavano con una
testa
di leone. 2039. Foco. — Figlio di Eaco e della Ne
rio e crudele, il quale eletto capo dei popoli Flegiani, postosi alla
testa
di un forte stuolo dei suoi seguaci, costringeva
are per essi una statua colossale di questa dea, avente il polo sulla
testa
. Nella città di Tebe si venerava una statua della
ievi, nei quali è rappresentata la Fortuna talvolta con un sole sulla
testa
e tal’ altra con una mezza luna, per esprimere ch
ata, la quale veniva rappresentata sotto la figura di un leone con la
testa
circondata di raggi. È opinione di molti scrittor
ua forma naturale ; e talvolta anche sotto la figura di un uomo colla
testa
di gatto. Al dire di Erodoto, allorquando in una
, profittando slealmente di alcune turbolenze intestine, si pose alla
testa
di un partito, detronizzò il suo benefattore, pon
le sue numerose mandre, a cui facea guardia insieme ad un cane a due
teste
e ad un mostruoso dragone che, vomitava flamme da
spiro, curvando a somiglianza d’un bel fiore, la sua pallida e nobile
testa
, sul seno di quel dio di cui era stato l’amico. A
uto adulto, dotato di un animo intraprendente ed ardito, si pose alla
testa
di un forte stuolo di suoi seguaci, corredò una f
, Quantunque indarno, minacciosi e torvi Stender le braccia a noi, le
teste
al cielo. Concilio orrendo ; che ristretti insiem
mo più avanti allotta E venimmo ad Anteo, che ben cinq’alle. Senza la
testa
, uscia fuor della grotta, Dante — Inferno — Cant
che finalmente fu rinvenuto un cadavere nell’isola di Lemnos, la cui
testa
era di tale grandezza che per riempirla di acqua
i molti scrittori dell’antichità, essi avevano cento mani e cinquanta
teste
. Allorquando Giove li sconfisse, insieme a tutta
mezzo alla fronte, e gli altri due al medesimo posto ove gli ànno le
teste
degli uomini ; e che ciò dinotava il trino potere
ccideva all’istante tutti coloro che gli si avvicinavano. Aveva sulla
testa
una massa folta e pesante di lunghissimi crini, i
lade Minerva, perchè essa portava, uno seudo, su cui era impressa una
testa
della Gorgone Medusa. 2195. Gortina — Detta anche
ronista Eliano a sua volta ripete, che quest’animale, quando mette la
testa
sotto le ali, assume una forma somigliantissima a
dell’antico Egitto, si trovano sovente delle statue di Iside con una
testa
di ibi. 2226. Ibristiche. — Nella città di Argo,
ica, a cui s’attiene il cennato scrittore, dice che l’Idra avea sette
teste
le quali avevano la spaventevole prerogativa di r
o al braccio un grosso serpente che ripiegandosele sul seno sporge la
testa
per bere nella coppa ch’ella ha nella mano sinist
teressi e di relazioni con quelli ; e allorquando Euristeo mosse alla
testa
di un esercito alla volta di Atene per scacciarne
alle sue compagne di aventura di uccidere i corsari ; e postosi alla
testa
delle più coraggiose fra le rapite, uccise quelli
u accettata e Imene parti la sera stessa per l’isola dei corsari alla
testa
di una forte mano di soldati e provveduto di quan
che con tre hocche Il foco avventa : il gran Serpe di Lerna Con sette
teste
; con tre corpi umani Erilo e Gerïone ; e con Med
con fremita profondo. Spaventoso ad udirsi. Alto i cavalli Rizzar le
teste
con aguzzi orecchi : E it’avetamo noi pur molto t
ll’asse infissi ; e fra le guide avvolto Ne va il misero Ippolito, la
testa
Trabattendo fra’ sassi, straziando Le carni : Ru
ivelto anco il fatale Suo dorato capello, nè dannata Era ancor la sua
testa
a l’ Orco inferno. Virgilio — Eneide — Lib. IV t
na bisaccia a tracollo ; e portavano sovente sulla spalla sinistra la
testa
della dea Iside. Al sorgere del sole, esse cantav
tto essi si cibavano dell’orribile vivanda riserbando solo intatta la
testa
del morto, che poi legata in oro formava un idolo
se anche in ciò a fare il voler suo. Morto Ercole, Jolao si pose alla
testa
degli Eraclidi e mosse con essi alla volta di Ate
loro innumeri attortigliamenti e innalzandosi su di esso di tutta la
testa
e della parte superiore del corpo, lo strinsero p
ze di Piritoo. I Centauri furono quasi distrutti dai Lapiti, alla cui
testa
erano Teseo ed Ercole. 2438. Lara. — Figlia del f
do Iolao accompagnato Ercole nel combattimento con l’Idra dalle sette
teste
, non volle Euristeo ammettere nel numero delle do
a nemico di Ercole, il quale si scatenò contro l’eroe, e che le sette
teste
rinascenti a misura che venivan recise, altro non
ricordava la costumanza dei romani di mettere, cioè un berretto sulla
testa
di quegli schiavi, che volevano emancipare ; e fi
, avvenne che un pastore coricatosi verso l’ora del pomeriggio con la
testa
appoggiata al sepolcro di Orfeo, si addormentò pr
re la dea veniva rappresentata con una specie di gambero marino sulla
testa
. 2532. Limentino. — Dal latino limen, si dava la
ova personificato il lunedì sotto le sembianze della dea Diana con la
testa
adorna di un novilunio. 2568. Luno. — I pagani, n
molte terre, finchè giunto alle spiaggie della Libia, quella deforme
testa
versò delle gocce di sangue su quelle arene, che
minacce per discacciare Perseo dal suo Regno. Questi gli presentò la
testa
di Medusa, la quale, come abbiamo detto, avea la
n moglie. Perseo, volendo lavarsi le mani, tinte di sangue, depose la
testa
della Gorgone sopra certi giunchi teneri e pieghe
città dell’ Arcadia. Quelli erano molto mostruosi, perchè aveano ali,
testa
, becco, ed unghie di ferro. Addestrati da Marte a
uoi armenti, i quali erano di rara bellezza, avea un Dragone di sette
teste
, nato da Tifone e da Echidna, e un Cane, di nome
Tifone e da Echidna, e un Cane, di nome Ortro, il quale pure avea due
teste
. Ministro della crudeltà di Gerione era un certo
no del Peloponneso, faceva morire i passeggieri, schiacciando la loro
testa
colla sua. Ercole nella stessa guisa lo privò di
misurare le di lui biade ; e dopochè lo aveano fatto, eddeva loro la
testa
. Gli fu condotto Dafnide, il quale sarebbe pure c
scese nell’ Inferno, la parte di quelle foglie, che toccava la di lui
testa
, si conservò candida, laddove l’altra, ch’era esp
ello stesso Minos, e figlia del Sole e della Ninfa Perseide. Aveva la
testa
di toro, e nel cimanente del corpo rassomigliava
Servio, Pirro trasse Priamo fuori della di lui Reggia, gli recise la
testa
, la ripose sulla punta d’una picca, e la fece por
ornito di straordinario valore, lo fece comparire un’altra volta alla
testa
de’ suoi(c). Allora fu, ch’egli venne alle mani c
lore sì grande, che uguagliava i più celebri combattenti ; e che alla
testa
di numerosa gente erasi portata in soccorso di Tr
ante di viveri, fu costretto a saccheggiarne le campagne. Ulisse alla
testa
de’suoi si fece a respingernelo, e Telegono senza
leo, così detto dal nome del di lui padre, era re di Locri. Egli alla
testa
di varj popoli, raccolti anche dalle regioni vici
o come due giovani, che d’ordinario starmo a cavallo, con berretta in
testa
, e con una stella sulla punta di quella(c) (7). P
Consiglio finalmente dipingesi in atto di calcare col destro piede la
testa
di un Orso, e quella d’un Delfino. L’Orso è iraco
medesima ragione gli Egiziani formavano le statue di questa Dea senza
testa
, volendo in tal modo significare, che il giudice
nti, la maggior parte de’ quali altro non ci esibisce agli occhi, che
teste
e mani. Queste mani, oltrechè esprimevano altrett
essere più degli altri onorato. Le due corna, che la Vanagloria ha in
testa
, indicano, d’ essa suole bene spesso cadere in gr
Vizio facilmente fa perdere il lume della ragione. Ha per cimiero una
testa
d’Orso, da cui escono fiamme e fumo. L’Orso è all
l Vello d’oro, era stato generato dalle gocce di sangue, cadute dalla
testa
dì Tifone, quando Giove lo colpì col fulmine sul
fman. Lex. Univ. (2). Vuolsi, che Alcmena fosse solita a portare in
testa
a guisa d’ornamento tre lune, forse in memoria de
e Ateniesi, vinse ben tosto Euristeo, e di propria mano gli recise la
testa
, e la mandò ad Alcmena, la quale, dopo di averla
i Eraclidi, ma ne, fu impedito da Echemo, re d’Arcadia, il quale alla
testa
di alquante truppe marciò contro di lui, e lo ucc
iconobbe. Belate di Pella, rotto un piede di tavola, lo scaricò sulla
testa
dell’ uccisore, che sputò sangue e i denti ; e fr
i alcuni in vece di Acamante nominano Ulisse (d). (17). Mennone alla
testa
di dieci mila Persia ni, e di altrettanti Etiopi
ospettando che fosse opera di magia, fece rompere quella Statua dalla
testa
sino alla metà del corpo. Il rimanente sussistett
sulle rive del Peneo, e sul monte Pelio(e). (21). Apisaone era alla
testa
di una truppa di Peoni. Egli molto si segnalò in
rimase ucciso da Patroclo con un colpo di pieltra, che gli spaccò la
testa
(e). (4). Eniopeo fu messo a morte da Diomede, fi
peso non si poteva maneggiare che dal solo Achille. Così armato, alla
testa
de’Mirmidoni, prima guidati da Achille, si avvent
abbiano pianto la morte di Patioclo, che sieno rimasti immobili colla
testa
pendente verso terra, e che non abbiano voluto pi
ne d’Oreste e d’Ifigenia. Si sospendeva inoltre un’ignuda spada sulla
testa
d’una vittima umana, e alcune gocce di sangue, ch
d’Egitto, e tale amore sentiva per lui, che veggendolo marciare alla
testa
de’ suoi eserciti contro gli Assirj, promise di c
ge in matrimonio a chi lo avesse liberato da quel nemico. Telefo alla
testa
de’ Misj trionfò d’Ida, ed anche lo uccise. Salà
tissimo popolo, e spezialmente a’ Dolopi nella Tessaglia. Fenice alla
testa
di queste genti si portò all’assedio di Troja(g).
’un capello d’oro, il quale trovavasi mescolato cogli altri della sua
testa
, e al quale era annessa la durata della di lui vi
mente bevuto, cadde giù dalle scale del palagio di Circe, si ruppe la
testa
, e morì(a). (a). Hom. Odyss. l. 10. (b). Id.
dre d’Antinoo, volendo vendicare la morte di suo figlio, si fece alla
testa
d’alcuni d’Itaca, che avea sollevato contro Uliss
ere la venuta di Ulisse, nè il colpo di quell’arma, che gli recise la
testa
(b). (b). Id. Odyss. l. 2. (c). Apud Parthen.
e volte certe meteore, ossia certi fuochi. Due di questi intorno alla
testa
di Castore e di Polluce furono veduti dagli Argon
ede a mangiare i proprj figli, e sul fine del pranzo gli, presentò le
teste
de’ medesimi, ond’egli sapesse di quali cibi eras
ppo. Egli prima di morite pregò alcuni de’ suoi, che gli recassero la
testa
del predetto Menalippo, la qua le lacerò co’ dent
ale incidevano le lettere con un punteruolo di ferro (Stylus), la cui
testa
serviva per cancellare ciò che si era scritto. Ch
a questo Nume anticamente adorato. Si vede pure Giove Serapide con la
testa
fregiata di raggi. In una medaglia di Alessandria
mente proprii a questa Dea, che ad un semplice profilo rimasto di una
testa
muliebre in un guasto cammeo del Museo Strozzi, p
guerrieri animali, e perciò l’attribuivano a Pallade che uscita della
testa
del padre degli Dei tutta armata, non respirava c
un’Ermatena sia un pilastro, o colonna su di cui veggasi allogata una
testa
o un busto di Minerva senza braccia. Fulvio Orsin
riconoscere pel solo carattere di un decente abbigliamento. Alla loro
testa
si vede Apollo coronato di alloro e colla lira in
a’ gomiti, di un peplo e di un pallio attaccato alla cintura ; ha la
testa
cinta di alloro o di una benda ; colla destra si
d annunziar che se ne vien l’Aurora. Ella intanto si adorna e l’aurea
testa
Di rose colte in Paradiso infiora. E come il bel
Venti, Lucifero, e gli Astri. Omero la dipinge con un gran velo sulla
testa
rivoltato indietro, e dice che colle sue dita di
a da Winckelmann la più bella fra le statue di questo nume ; e la sua
testa
, il colmo dell’umana bellezza. Esso in piedi e co
’era allogato all’ingresso del porto di Rodi. Da una parte si vede la
testa
del simulacro circondata di raggi, come rappresen
nel sonno e col capo appoggiato sopra i papaveri, mentre abbraccia la
testa
di un leone sdraiato. Figliuoli del Sonno erano i
, si addormentò in una campagna, ove fu assalito da un serpente a due
teste
, detto anfesibena ; ed egli destatosi l’uccise co
poi si credeva fig. di Mercurio o di Pan, e di una ninfa ; ed avea la
testa
calva e cornuta, naso grosso e voltato in su, sta
di pampini, tirato da due pantere o da due tigri ; or colle corna in
testa
, ma di oro, come cel rappresenta Orazio ; e soven
nquillamente sopra il suo carro tirato da pantere ; ha una mano nella
testa
in segno di riposo, e rimira con indifferenza il
reduto lo stesso che Bacco, o meglio il sole, che rappresentavasi con
testa
di toro, e faccia di uomo. Edonio, Edonus, dal m
ς, coronato di edera. Plinio(1) dice che Bacco fu il primo a porsi in
testa
una corona, e che questa fu di edera. Leneo, Len
e e nato da Tifone e da Echidna, o da Forco e da Ceto, che avea cento
teste
e non dormiva mai. Fu esso ucciso da Ercole, e da
medesima età, succinte, come le danzatrici, fino alle ginocchia ; la
testa
coronata di foglie di palma che si raddrizzano. I
eo…. Cominciò un’altra Venere a’ medesimi di Coo, della quale fece la
testa
e la sommità del petto, e non più, e credesi che
ata ad un Tritone, tenendo in mano uno scudo, sul quale è dipinta una
testa
. Cavalcando un cavallo marino, pare che la Dea vo
ilanza. Non è difficile rinvenire Marte con l’egida in petto e con la
testa
di Medusa. Marte vincitore si rappresentava con u
messaggiere e di presedere a’ lucri. Giove gli avea posto le ali alla
testa
ed a’ piedi, onde velocemente portasse per ogni l
i due serpenti in guisa che i loro corpi formano due semicerchi, e le
teste
si sollevano l’una contro l’altra, spesso un poco
abro del Museo Borbonico vedesi Mercurio che ha due picciole ali alla
testa
, nella destra tiene una borsa, e nella sinistra u
velto anco il fatale Suo dorato capello ; nè dannata Era ancor la sua
testa
all’Orco inferno. Caro. Allora Giunone, avendo p
ltura del genere umano. Vi era una statua di Mercurio(1) coll’elmo in
testa
, vestito di tonaca, e di una clamide, e che porta
ell’intaglio di Dioscoride, ov’è rappresentato Mercurio che porta una
testa
di montone in un piatto ». In alcuni antichi monu
timani Briareo, Gige e Cotto, i quali(1) di cento braccia e cinquanta
teste
forniti, sì per enorme statura, e si per valentia
ni anno ; alle volte era uno stipite ; ma più appresso fu dìpinta con
testa
umana, ma senza braccia, nè piedi. Tibullo (5) af
mezzo al dipinto, e forse parla con Atalanta. A’piedi dell’eroe è la
testa
dell’enorme bestia e due cani ; e vi si veggono d
τριμορφος, ch’è il Triceps, o Triplex de’ Latini, cioè Dea dalle tre
teste
. Fu pure detta Trivia, τριοδος, col qual sopranno
e gli armenti. Enorme era la grandezza di quel mostro che avea sette
teste
, ed anche più, secondo alcuni. Dice Igino che il
Calliroe, una delle Oceanidi. Era egli un gigante a tre corpi o a tre
teste
, dette perciò tergemino mostro (2), tricorporeo (
delle Esperidi ch’era vicino al monte Atlante. Un dragone dalle cento
teste
e che teneva gli occhi sempre aperti, li custodiv
o ch’egli porta qualche volta sopra un braccio ed alle volte sopra la
testa
. La più bella di tutte le statue di questo eroe è
con trasporto, ed in tal guisa scoprì se stesso. Achille adunque alla
testa
de’ suoi Mirmidoni, popoli della Ftiolide, andò c
rintendenza, Tisifone è il carnefice de’rei, e l’idra dalle cinquanta
teste
ne guarda la ferrea porta. Ma il sesto libro dell
i ciascuna di esse dar debbe una moneta per nolo. Cerbero, cane a tre
teste
, sta continuamente alla porta dell’inferno, per i
l nome Cerbero e lo dice fornito di una voce di bronzo e di cinquanta
teste
; lo fa fig. del gigante Tifeo e di Echidna. Comu
Cerbero tre capi, in un altro luogo (7) il chiama bestia dalle cento
teste
. Le Furie, al dir di Virgilio (8), aveano nel pri
onatogli da’ Ciclopi. I poeti ed i mitologi, dice Millin, ornarono la
testa
di Plutone di una corona di ebano, altri, di adia
ntorno a Plutone ; ed a Megara erano state scolpite da Teocosmo sulla
testa
di un Giove, forse per dinotare che anche questo
i, Proserpina vien dipinta con lunga tunica e con ampio peplo ; sulla
testa
ha un diadema gemmato ed è adorna ancora di una c
tti con perle. Sopra i medaglioni e le medaglie di Siracusa vedesi la
testa
di Proserpina che fu presa da alcuni per quella d
evano uso nè di sale, nè di vino ; vestivano di lino ; andavano colla
testa
rasa ; e si cuoprivano i piedi con sole scorze fi
hè tali Sacerdoti si recidevano i capelli nella parte anteriore della
testa
, onde non fossero presi per quelli da’nemici(a) ;
ava in capo. Al tempo di tali Feste le predette donne portavano sulla
testa
sino ad Eleusi alcuni libri, ne’ quali stovano sc
ento are e più di cento sacerdoti. La pelle di ariete gli cuopriva la
testa
, e scendevagli pel dorso. Dicesi che avesse anche
va la testa, e scendevagli pel dorso. Dicesi che avesse anche corna e
testa
dello stesso animale. Non si va d’accordo riguard
uni ubbriachi comparivano vestiti di pelli d’irco o di tigre, e colla
testa
entre le corna di un giovane cervo (h). Un ragazz
sto Nume veduto anche con corna di toro nella fronte, e tal’altra con
testa
dello stesso animale(i). Finalmente gli si diede
entasi o con tre figure unite, o con un corpo solo, ma questo con tre
teste
, e quattro braccia (e). Gli Ateniesi aveanle cons
tempio le fu fabbricato, perchè le predette donne, essendosi rasa la
testa
a motivo di certa malattia, ottenero mercè la pro
una delle quali v’è il tridente, simbolo di Nettuno, e sull’altra la
testa
di Minerva col motto Poliade. Il tempio, che Mine
ivo, e si faceva in quello per la città una magnifica cavalcata, alla
testa
della quale si portava a guisa di vessillo il Pep
avallo, di cui la gioventù, divisa in due partiti, se ne disputava la
testa
(b). Marte ebbe per compagno Eremartea, Divinità,
) (8). Marte rappresentasi sotto le sembianze di gigante, con elmo in
testa
, armato di asta e scudo, coperto di vesti militar
i con somma rapidità in giro, con moltissimi capelli al dinanzi della
testa
, e calva al di dietto(d). Que’ d’ Eleusi le conse
sa fronte si strappavano alquanti peli, e gettavansi nel fuoco. Sulta
testa
pure della vittima si riponeva un miscuglio d’orz
a non si lasciava tutta consumare dal fuoco, allora se ne recideva la
testa
, e questa colla pelle veniva appesa alle colonne
se preziose (i) : ed ebbe da ciò origine l’uso di na scondere la loro
testa
sotto le soglie delle porte (a). Così poi crebbe
riente, e coll’altra l’Occidente ; da’ di lui omeri si alzavano cento
teste
di dragoni ; e mandava flamme dagli occhi e dalla
i Dei, mentre gli uomini lo chiamavano Egeone(b). Egli avea cinquanta
teste
, e cento mani. Lo stesso dicesi di Gige e di Cott
(20). Nello scavarsi le fondamenta di Giove Capitolino si trovò la
testa
di un certo Tolo (i) : la che servì a’Romani d’au
atili alla sua massa, dietro alle spalle li portò per la strada colla
testa
rivolta all’ingiù. Coloro osservarono allora, che
dole gli Dei trasferite in Cielo, ove formano una Costellazione nella
testa
del Toro, esse, quando nascono o tramontano, prod
to a custodire le predette frutta, chiamavasi Ladone (g). Aveva cento
teste
e varie voci (h). Rapporto alla origine del medes
e Pane alla luce col naso (a), colla barba, con due corna d’irco alla
testa
, e co’ piedi di capra (b), pe’ quali fu soprannom
erpente, chiamato Echidna(b). Questo Cane secondo Esiodo hà cinquanta
teste
(c), e cento secondo Orazio(d). Sofocle però glien
lingue pure gli vengono date(f). La coda del medesimo terminava colla
testa
di serpente. Egli stava legato con catena parimen
, per cui fu soprannominata Trisomato(n), ossia Triforme (o). Avea la
testa
di leone, il corpo di capra, e la coda di dragone
o orribilissimo, detto Idra, e nato da Tifone e da Eschidna. Avea più
teste
: alcuni gliene numerano sette, altri nove, altri
in quelle acque, ritornava in dietro, gettando al di sopra della sua
testa
delle fave nere, delle quali ne teneva anche in b
orta. Si scuoprì il reo attentato, e chi lo aveva commesso. Jone alla
testa
de’ convitati chiese giustizia da’ministri del te
ridato fortemente da lui, perchè non aveva suonato bene, gli ruppe la
testa
col predetto strumento(c). Fuvi un altro Lino, fi
i (a). Que’di Lampoaco erano i più dedicatial culto di questo Dio. Le
teste
, ch’eglino celebravano a di lui onore, erano dett
appena vi si tuffò, che prese una forma mostruosa. Ella acquistò sei
teste
e dodici piedi. Altri dissero, ch’ella comparve c
ile a quello de’serpenti (d). Anche Omero le diede dodici piedi e sei
teste
, ciascuna delle quali aveva tre ordini di denti s
ra un gran lusso di fiori, di cui tutti facevano a gara a cingersi la
testa
e ornarne le mense e perfino le porte delle case.
a della Primavera : ha mazzi di fiori in mano, una corona di fiori in
testa
, e fiori spuntano sul terreno ov’ella posa le pia
da spauracchio agli uccelli ; e a tal fine ed effetto nell’alto della
testa
gli piantarono una canna con stracci in balìa del
a degli Uffizi. Lo stesso Michelangiolo giovanissimo scolpi una bella
testa
di Fauno. 17. « Et teneram ab radice ferens,
a nel lungo viaggio e corrosa dalle intemperie, cadde una trave sulla
testa
dell’Eroe e lo uccise. E forse per questa fine in
oè rimproverato dal suo maestro di musica chiamato Lino, gli ruppe la
testa
colla lira 85. Giunto per altro alla pubertà scel
ssomigliando forse i microscopici tentacoli di questi alle molteplici
teste
dell’Idra favolosa. Agli Antichi non bastò il dir
a Idra fosse insanabilmente velenosa, ma vi aggiunsero che avea sette
teste
, e (maggior maraviglia), che recisa una testa ne
giunsero che avea sette teste, e (maggior maraviglia), che recisa una
testa
ne rinascessero due. Questa Idra avea per soggior
ostro se ne accorse Ercole quando vide raddoppiarsi all’Idra tutte le
teste
che egli tagliava. Adoprò allora anche il fuoco p
cui si trovava : schiacciò prima il Cancro, e poi finì di tagliar le
teste
all’Idra, e nel sangue di essa tinse le sue frecc
un re di statura gigantesca e di forma mostruosa, con tre corpi, tre
teste
e sei ale ; e più mostruoso era l’ animo suo crud
la cupidigia di molti, eran guardati da un terribil dragone con cento
teste
pronte all’offesa di chi si accostasse. Ercole uc
e Tebano fosse già adulto a tempo di Perseo, il quale per mezzo della
testa
di Medusa cangiò Atlante nel monte di tal nome, c
di sino al collo ; invece del quale avevano il petto, le braccia e la
testa
di uomo. Così rappresentati posson vedersi in pit
ge era un mostro col capo e le zampe di leone alato, e col petto e la
testa
di donna. Essa fermava i passeggieri e proponeva
uto egli stesso, e che Virgilio glielo indicò dicendo : « Drizza la
testa
, drizza, e vedi a cui « S’aperse, agli occhi de’T
, è rammentata l’autorità della Sibilla insieme con quella di David :
Teste
David cum Sybilla. 164. Tra le più celebri pittu
fronte, poi Coito, Gige, e Briareo, ciascun de’ quali aveva cinquanta
teste
, e cento braccia. Ponto o il mare pria da se sol
lio della Terra congiunta col Tartaro. Costui era un mostro con cento
teste
di dragò; dalle quali tulle vomitava fuoco. Ei mo
a Peloro, la sinistra sotto a Bachino, le gambe sotto a Lilibeo, e le
teste
sotto dell’ Etna, da cui tuttavia vomita il fuoco
cleo secondo altri, Zefiro per rivalità portò il disco di Apollo alla
testa
di Giacinto; che ne morì, e fu da Apollo cambiato
o dopo di averlo estinto, a lei, in premio ne presentò la pelle, e la
testa
. Ma irritaronsi a ciò Plesippo e Toxeo figli di T
un campo e l’ altro, ma in seguito a questa pietra si sovrappose una
testa
umana. Fu detto da’ Romani, che quando trattossi
Omero dipinge con dodici piedi, sei lunghi colli, e ad ognuno orrida
testa
con triplicali denti con cui divorava i passaggie
a, sotto la lingua. Di là dell’ Acheronte era il cane Cerbero con tre
teste
, nato da Tifone e da Echina, ch’ era il custode d
Io, che rappresentavasi in forma’ di bue; Anubi, che figuravasi colla
testa
di cane; Serapide, che dai più si confonde con Os
’ Idra Lernea nata parimente da Echidna, che era un serpente di sette
teste
, a cui se una ne veniva recisa, immantinente rina
festato dalla Sfinge, mostro nato da Tifone e da Echidna, che avea la
testa
, e il petto di donna, il corpo di cane, de zampe
assò lo stretto di Messina fra Scilla e Cariddi, ove Scilla colle sei
teste
gli tolse e divorò sei compagni. Approdato alla s
mutati in serpenti. Parte II. Capo V. Le gocce di sangue cadute dalla
testa
di Medusa sopra la Libia divengon tanti serpenti.
in monte. Parte II. Capo III. Le piante marine, su cui Perseo posa la
testa
di Medusa, son convertile in coralli. Parte II. C
ngono dunque i mitologi che Giove per tre mesi sentì un gran dolor di
testa
, e non potendo più a lungo tollerarlo, mandò a ch
avasi con volto serio e maestoso, e quasi sempre armata, coll’elmo in
testa
, nella sinistra lo scudo detto l’egida e nella de
poeti l’egida era un’armatura del petto con la figura della mostruosa
testa
anguicrinita di Medusa ; e secondo altri questa o
e del fiume Acheloo e della ninfa Calliope, erano rappresentate dalla
testa
ai fianchi come donne e nel rimanente del corpo c
ondo altri, della maga Circe, fu cangiata in un orribile mostro con 6
teste
e 12 braccia, e di più alla cintura una muta di c
ena con tutta la sua gigantesca statura, che quando alza l’enorme sua
testa
perpendicolarmente fuori dell’acqua, l’illuso mar
97, con volto reso più rubicondo dalle copiose libazioni di vino ; in
testa
una corona di ellera e di corimbi, ed anche di pa
to liquore. Anzi per indicare non tanto la forza del vino che dà alla
testa
, quanto ancora l’impudenza che ne deriva in chi n
di sopra. Le Baccanti erano rappresentate come donne furibonde colla
testa
alta e piegata indietro, colle chiome scarmigliat
orabile di queste imprese fu quella della Chimera, mostro che avea la
testa
di leone, il corpo di capra e la coda di serpente
mera a un genere di pesci, notabili per la forma mostruosa della loro
testa
, e che son classati come appartenenti alla famigl
ntanto presentossi il primo all’ attacco. Al solo vedere le cento sue
teste
, al solo udire gl’ orribili suoi fischi, al sol m
d annerito, benchè in alcune medaglie si scorge giovine sbarbato, con
testa
coverta da piccolo cappello, col martello alla dr
ere i diversi moltiplici suoi impieghi. Pingevasi egli colle ali alla
testa
, ed a’piedi, mentre essendo suo ufficio portare i
na mano, e col suo arco nell’ altra, con cornacchia svolazzante sulla
testa
, con un lupo, ed un albero d’ alloro al fianco, c
iosa bambinà con prodigio inudito saltando dal seno della madre nella
testa
del padre, quivi fissò per ben tre mesi con modo
e coprivale il petto, qual forte corazza, ove dipinta era la terribil
testa
di Medusa coverta di serpenti per capelli, giusta
egli qual grinzo vecchio curvo di spalle con lunga barba, e con calva
testa
, mostrando nella fronte due occhi lipposi, e nel
ro custode del tartareo ingresso, che impugnando le tre terribili sue
teste
armate di acri, e penetrantissimi denti con furor
i mille insetti l’aria intorno é piena, Tien la cicala stridolante in
testa
, Sembra del par feroce, e insiem serena Fà la gio
ano a questa Dea — si rappresentava sotto le forme di una donna a tre
teste
, interpetrazione di questa forma — Altra interpet
l regno di Giove, come resto ai latini minuere caput, per fiaccare la
testa
, perchè non sapendo dire in astratto regno, in co
ol ferro e col fuoco un’idra, che sempre ripullulando nelle molte sue
teste
, quando altri le troncasse, non vi era chi potess
co il Leone. II. Ercole uccide la Idra Lernea, che si voleva di sette
teste
, sempre ripullulanti quando venivano troncate — r
on un principe del Lazio, ma un segno celeste, che deve trovarsi alla
testa
, e nello istante, che il sole incomincia l’appare
e comanda ai flutti e scuote la Terra cagionando terremoti216). Ha in
testa
una corona d’alghe o altre piante marine, e sta i
ome un’avvenente giovane con una reticella da capelli che le cinge la
testa
, – probabilmente a significare la pesca colla ret
erpetuo timore di essere schiacciato da un masso che gli pendea sulla
testa
. Virgilio aggiunge che Flegia « Va tra l’ombre
aidi fu dato il nome dagli Zoologi a certe farfalle che hanno nera la
testa
e il corpo con alcuni punti bianchi, e le ali di
avano sotto la forma di cane e talvolta di uomo, ma però sempre colla
testa
di cane, come se ne vedono alcuni idoletti di met
satira del Ballo in questa espressione : « Con un olimpico cenno di
testa
. » 63. Giove fu detto Olimpico non solo perchè
r parte trasformate, talchè in alcune scorgesi abbozzata o formata la
testa
soltanto, in altre anche il petto e le braccia, e
il nudo è il campo della statuaria), però sempre almeno coll’elmo in
testa
e coll’asta nella destra. I Greci fecero poche im
ddormentare Argo, gli chiuse tutti i cento occhi, e poi gli tagliò la
testa
e liberò la vacca. Giunone non potendo risuscitar
la mostruosa Ecate. Sapendo soltanto che ad Ecate si attribuivano tre
teste
, una di cavallo, una di cane ed una di leone e, s
nci, e specialmente il famoso leone, di cui parla anche il Vasari, le
teste
parlanti dell’abate Mical, il suonator di flauto
orca, « Che cotesta cortese opinïone « Ti fia chiovata in mezzo della
testa
« Con maggior chiovi che d’altrui sermone. » Il
nnunziar che se ne vien l’Aurora. « Ella s’adorna il crine, e l’aurea
testa
« Di rose colte in paradiso infiora. » I pittori
re e della regina dell’Inferno consisteva nel Can Cerbero che aveva 3
teste
, e difendeva meglio e con maggior fedeltà i suoi
affranchie de la puissance paternelle, et elle acquéroit le droit de
tester
. Seuls exemples sans doute de filles pouvant test
éroit le droit de tester. Seuls exemples sans doute de filles pouvant
tester
dès l’âge de six ans. En entrant chez les vestale
le aux petits enfants, ayant les œilz plus grands que le ventre et la
teste
plus grosse que tout le reste du corps, avecques
n commune était qu’outre le feu sacré on conservait dans le temple de
Testa
le Palladium, les dieux pénates et d’autres image
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