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1 (1874) Ristretto analitico del dizionario della favola. Volume I pp. -332
avvenimenti, dei fatti più importanti, compiutisi in quel periodo di tempo che tutti gli scrittori si accordano col chiamare
el periodo di tempo che tutti gli scrittori si accordano col chiamare tempi eroici o favolosi ; dev’essere una esposizione es
che moderni ; questo, diremo, è quasi il metodo che si è già da lungo tempo adottato da tutti gli scienziati, ed in tutte le
ubblicate per le stampe, non solo, ma altresi in quelle esistenti, da tempo immemorabile, negli archivii e nelle biblioteche.
aginario. I Greci, creatori della parola Mitologia, cominciarono, nel tempo corso tra Pindaro e Platone, Pindaro. — Il magg
anza e il vincolo della lingua, che resistette ai conquistatori ed al tempo  : il commercio delle idee : la congiuntura di non
e a traverso le folte e tristi nebble dell’eresie, che dai più remoti tempi funestarono il mondo cristiano, i simboli proprii
ile di questa verità. Tutti gli eretici novatori del detto periodo di tempo , seguirono, o meglio, conservarono uno o più dei
r mezzo dei monumenti, i quali resisterono all’opera devastatrice del tempo , e che altra volta furono destinati al culto dell
a tutta quella sfera di personaggi e di fatti ideali e storici, ad un tempo , il cui periodo fu chiamato Eroico o Favoloso. In
allegoria, la quale apparisce più viva in tutto quel lungo elasso di tempo , in cui la superstizione pagana tenne alto e rive
sacrificargli offerte ed olocausti. Nell’osservazione scientifica dei tempi della favola, noi scorgiamo che assai di sovente
Seguitando sempre a svolgere il concetto simbolico, Saturno, ossia il Tempo , viene raffigurato, nell’età favolosa, in atto di
tto alla quale è nascosta l’idea, non meno terribile, del mito che il Tempo è l’eterno e vorace consumatore di tutte le cose,
tico, la forma umana, era logicamente necessario attribuirgli in pari tempo , idee, passioni ed affetti umani. Così Anteo 41,
 ; tanto più che lo esame accurato, e lo studio paziente e minuto dei tempi favolosi, ci dimostra con tutta evidenza come nel
n una parola, il mito altro non è che un simbolo attuato nell’istesso tempo dal pensiero e dal fatto, ed è tanto più prossimo
gni simbolici d’una idea o d’una forza invisibile, ma in progresso di tempo quel concetto si smarrì nella coscienza di tutti
a la quale egli si fosse imbarcato per arrivare traverso il fiume del tempo al mare magno della eternità — Ci hanno di parecc
telles réalités. V. Hugo. — L’homme qui rit — Vol. 1. E così che il tempo passa e lavora, nè si stanca mai, è la sua mano c
eva e rovescia, che distrugge e rinnova le cose di questa terra. È il tempo , o piuttosto è Dio !… Carcano G. — Novella III.
lato Vuoto la stessa eternità saria Se Icòva non fosse, e l’uomo e il tempo Per l’uom creato, periranno insieme Nell’onda str
. Caro. Dunque il nostro intelletto ha la potenza Di comprendere il tempo , e lo misura Dalle cose che vede allegre e triste
a grandezza. Byron — Caino Atto 3°(Traduz. di A. Maffei) In questo tempo i giganti erano sulla terra e furono anche da poi
o che crea. I pellegrini intelletti illuminano di un tratto di luce i tempi avvenire ; per essi i fati non tengono i pugni ch
o, e nel continuo passaggio le cose più strane si succedono senza dar tempo a compire un pianto o un riso. Noi fabbrichiamo s
ce e calore, pure ella conosce egualmente che i giorni dalla mano del tempo cadono irrevocabili nello abisso della eternità.
se. Pigault Lebrun — Œuvres — Tome I. Così sul romoroso Telaio del tempo , di mia man contesta È di Dio la visibile Inconsu
artorì. Secondo il mito gli antichi vollero idealizzare in Saturno il Tempo che divora tutto, anche i suoi figli. 3. Abans. —
nche i re d’Argo furono detti Abantiadi. Essendovi nell’antichità dei tempi favolosi molti eroi e guerrieri famosi col nome d
alla vera origine di questi popoli, si perde nella folta tenebra dei tempi . 21. Abracadabra. — Nome superstizioso di una fig
iene strappò una, lo atterrò, e lo getto nel fiume Toa, detto da quel tempo Acheolo. Il vinto allora, per riavere il corno ch
sato Ercole per discendere all’inferno. Senofonte riporta che ai suoi tempi si vedevano ancora le vestigie di tale discesa. 5
l’opinione della sua invulnerabilità al tallone, non era accettata ai tempi di Omero, e che la opinione del Poeta sovrano è a
litto dei Samii, e slegata la statua la rimise nel santuario. Da quel tempo a commemorazione di tale prodigio fu stabilita in
o per se stesso, che quello di tagliare la testa al fratello. Qualche tempo dopo la terra improvvisamente si spalancò sotto i
153. Aganice o Aglaonice. — Donna che avendo conosciuta la causa e il tempo degli ecclissi lunari., ne prese occasione onde f
suo seno alcune di quelle mandorle, queste scomparvero e dopo qualche tempo la ninfa si trovò incinta e partori un fanciullo
vale una lancia nel petto, e quindi la vittima era posta sul rogo. Ai tempi di Seleuco, Defilo, re di Cipro, abolì l’orribile
itanti di Corcira, oggi Corfù, erano il popolo più voluttuoso di quel tempo , poichè arricchitisi col commercio vivevano nell’
eno Che Giove era l’autor di tanto seno ……………. Quel che verrà nel tal tempo alla luce Sarà dell’alma Grecia il maggior duce.
nvaghitosi di Aretusa, ninfa del seguito di Diana la perseguitò lungo tempo finchè Diana cangiò lui in flume e la ninfa in fo
Giove fu così soprannominato, come Cerere fu detta Aliteria perchè in tempo di carestia avevano impedito ad alcuni mugnai di
evano comune l’alito della vita. Ma potevano abbandonario per un dato tempo per far ritorno nel tronco di quello. Così Omero
mente, accogliesse tutte le anime dei morti, e che di là dopo qualche tempo andassero ad abitar nuovi corpi. 331. Amentheo. —
ia non invecchia mai, che rimane salda, uniforme e costante in tutt’i tempi , da vicino e da lontano ; in vita ed in morte, e
trasse nell’Arabia, ed Ammone prese stanza nell’Egitto, ove morì poco tempo dopo. Fra i poeti e i cronisti dell’antichità, mo
a violò, malgrado che ella avesse implorato Nettuno, il quale qualche tempo dopo la cangiò in fontana. Amyone fu anche il nom
riso. — Fiume della Tessaglia sulle cui rive Apollo custodì per lungo tempo gli armenti del re Admeto. Fu del paro sulle rive
o malattia della gola. Era anche ritenuta come la dea del silenzio. Tempo e omai ch’Angerona apra la bocca Saly. Rosa — Sa
ale ragione fece che Antero e Cupido vivessero insieme : dopo qualche tempo Cupido cominciò a crescere. I due immortali fanci
montagna della Beozia, che da lui prese il suo nome. Coll’andare del tempo tutta la catena di montagne fu consacrata alle mu
atiricamente mordaci che Licambo si appiccò per disperazione. Qualche tempo dopo Archiloco fu ucciso. Si credè generalmente c
no che tutto ciò che si gettava nell’ Alfeo si ritrovava dopo qualche tempo nelle tranquille onde della fontana Aretusa. Ad a
racconta che le acque dell’ Aretusa esalavano un odore di letame nel tempo in cui in Grecia si celebravano i giuochi olimpic
fiume, e l’altra in fontana. Però Seleno dimenticò Argira, e da quel tempo le acque di quel fiume ebbero la virtù di dare l’
ire quanto imponeva l’oracolo, e la pestilenza cessò. Coll’andare del tempo le cerimonie funebri in onore di Arno divennero c
lo di quelli alla cui testa era Neoptolemo figliuolo di Achille. Poco tempo dopo essendosi ribellati i sudditi di Arpalico, q
ontato su d’un buon corridore. Finalmente dopo essere stata per lungo tempo il terrore delle campagne circostanti fu presa ed
te preso dalla straordinaria bellezza di lei che la inseguì per lungo tempo e non la raggiunse che nel tempio stesso di Diana
io agli Dei facendosi accompagnare dai suoi dodici figliuoli. Qualche tempo dopo la fondazione di Roma, essendo morto uno dei
no. È questo uno degli episodi più truci che ci ricordi la storia dei tempi favolosi. 674. Atridi. — Così furono detti Agamen
a o Auge. — Detta anche Auga, figlia d’ Aleo. Avendo dimorato qualche tempo con Ercole essa ne restò incinta ed andò a partor
ui fece nascere la discordia fra i due sposi : essi però dopo qualche tempo si pacificarono, e un giorno Cefalo andando a cac
verunei o Averungani. — Dei che i Romani adoravano particolarmente in tempo di calamità, credendo che fossero potentissimi ad
Baal. — Divinità dei Caldei, dei Babilonesi e dei Sidonii. Per breve tempo venne anche adorata dal popolo d’ Israele nel tem
a, fu pessimo di costumi, ed il suo nome andò perduto nella notte dei tempi . Nel principio che in Grecia furono stabiliti i b
vien detto. Con tanta industria a quel fanciul s’attese, Ch’unito un tempo all’utero del padre, Fini quei mesi, onde mancò l
vidio. — Metamorfosi. Libro III trad. di Dell’ Anguillara. Quando il tempo della sua nascita fu giunto, Bacco fu segretament
zarono un tempio che fu il più ricco, sontuoso e magnifico di tutti i tempi del Paganesimo. La tradizione favolosa ricorda ch
i in cielo. Tutti prestarono fede a quanto asseriva Conone, e da quel tempo si dette il nome di chioma di Berenice alle sette
della casta luce, Al nuzial mio letto ? In queste mura Una figlia del tempo , una mortale, Un atomo di polve osa rapirmi Dalle
ache, racconta invece che la moglie di Fauno, avendo contro l’uso dei tempi bevuto del vino, fosse dal marito fatta morire a
empesta. Essa lo amò, e visse sette anni con lui ; ma, passato questo tempo , Ulisse fece ritorno in patria, abbandonando Cali
lipatira. — Ebbe questo nome una donna greca, la quale, ricorrendo il tempo dei giuochi olimpici, a cui non era permesso alle
innanzi ai giudici ; i quali però le fecero grazia, ordinando da quel tempo con una legge che i maestri degli esercizii doves
tener conto del salutare consiglio, intrapresero il lavoro ed in poco tempo disseccarono lo stagno. Ma ebbero presto a pentir
ta Caria, che le donne della Laconia celebravano in onore di lei, nel tempo della raccolta delle noci. In greco la parola Κάρ
ri mariti ; e ciò fu cagione della morte di Castore, il quale qualche tempo dopo fu ucciso per vendetta d’uno degli oltraggia
l’aurora tinge il cielo d’un colore rossastro ; il secondo accenna al tempo nel quale i raggi solari sono più luminosi ; Lamp
lo assedio di Troja. 1021. Cecio. — Uno dei venti che spira prima del tempo dell’equinozio. 1022. Cecolo. — Figlio di Vulcano
ime col nome complessivo di Dei Cerulei. 1068. Ceruso. — Dio del buon tempo  : lo sichiamava così perchè vien sempre tardi. 10
capra e la coda di drago e vomitava fuoco e fiamme. Desolò per lungo tempo le contrade della Licia, finchè Bellerofonte l’eb
cinali delle erbe e delle piante, divenne il più gran medico dei suoi tempi . Egli insegnò la medicina ad Esculapio, l’astrono
gli Argonauti offrirono un sacrifizio a Giunone, che concesse loro un tempo sereno, ed a Nettuno che rese immobili quelle roc
perchè essa al dire dei naturalisti, nudrisce il padre e la madre nel tempo della loro vecchiezza ; ed ama svisceratamente i
; ed ama svisceratamente i suoi parti. Vi sono non poche medaglie dei tempi antichi ove è scolpita la Dea della pietà con una
spinse addosso e afferratolo alla gola lo strangolò : ma nel medesimo tempo che l’eroe vincitore si accingeva a spogliare il
e fuggì. Didimo non sapendo che pensare dell’accaduto, rimase qualche tempo perplesso, allorchè intese una voce che gl’impone
l cane erasi arrestato. Didimo esegui il misterioso comando e da quel tempo fu dato ad Ercole il soprannome di Cinosarge. 113
rto liquore di cui Ulisse non volle gustare, e potè così dopo qualche tempo far ritorno nella sua patria. ………. la Deessa udi
per la conquista del vello d’oro lo uccise inavvertentemente. Da quel tempo il suo nome fu dato alla capitale dei Dolioni, la
a l’epiteto di porta-chiavi, come custode del tempio che si apriva in tempo di guerra e si chiudeva in tempo di pace. Clavige
custode del tempio che si apriva in tempo di guerra e si chiudeva in tempo di pace. Clavigera proles-Vulcani, venivano detti
arco riferisce che gli Egiziani della Tebaide, per un lungo elasso di tempo , non ebbero se non questa sola divinità immortale
e di materia diversa da quelle che comunemente si costumavano in quei tempi . In memoria di tale avvenimento, gli Ateniesi ist
eva denunziato l’infedeltà di Coronide, lo cangiò di bianco in nero. Tempo fu già che amava una fanciulla Febo in Tessaglia,
e delle sue campagne, l’abbandonò alla fortuna delle onde. Spirato il tempo in cui il mostro doveva rimanere nella contrada,
conficcata nel petto. Crisippo, mortalmente ferito visse ancora tanto tempo da poter palesare la verità, ed impedire che la s
nie. — Feste in onore di Saturno che i greci veneravano anche come il Tempo . 1320. Cronio. — Fu il nome di uno dei centauri.
Crono. — Soprannome che veniva dato a Saturno, ritenuto come dio del tempo . 1322. Crotopiadi. — Nome collettivo dei discende
nato, fece dalla Pitonessa rispondere che non sarebbe trascorso molto tempo ed avrebbe ritrovato il perduto animale : infatti
co. Il certo si è che il culto delle Dee Madri, rimonta ai primissimi tempi del paganesimo ed è stato il più diffuso ed unive
assai larga estensione di paese e oltre a 3000 buoi, il che, per quei tempi , era un’assai cospicua ricchezza. Il culto delle
dodici numi principali detti dei Grandi ed erano : Saturno, ossia ii Tempo , Giove, Gibele, Apollo, Cerere, Giunone, Diana, B
ersonificati dall’idea religiosa degli uomini, che vissero nei remoti tempi dell’antichità. Ben presto a questi si aggiunsero
gli Ateniesi agli dei incogniti. Questi altari sussistevano ancora ai tempi dell’apostolo S. Paolo. Uomini Ateniesi, to vi v
bitatori della Grecia, quelli la cui origine si perde nella notte dei tempi , non avessero altre divinità che uomini deificati
e prima di Urano e di Saturno, la profonda oscurità delle tenebre dei tempi , non ci permette di avere una cognizione solida e
isperazione. 1392. Delfa. — Detta anche Delfisa : sibilla che era nel tempo stesso sacerdotessa del tempio di Delfo. 1393. De
o medio della terra rimanesse contrasegnato, fece volare nell’istesso tempo dall’occidente e dall’oriente due aquile, le qual
’antro, era in uno degli scondiscimenti del monte Parnaso ; e da quel tempo si dette opera a fabbricare la città ed il tempio
oso : poscia Tomi, figliuola della Terra, lo ebbe in costodia fino ai tempi del diluvio di Deucalione, epoca in cui Apollo, e
ia di quello, e si rese solo padrone del celebre oracolo, che da quel tempo fu detto l’oracolo d’Apollo. Sotto questa allegor
ucalione. — Re di Tessaglia, figlio di Prometeo e marito di Pirra. Al tempo in cui egli viveva, un diluvio universale distrus
grandi prerogative, alti privilegi ed estesissime facoltà, ed in pari tempo numerosi obblighi da compiere. Non poteva uscire
suo modo di vivere dovea risentire dell’austera semplicità dei primi tempi . In talune occasioni egli avea diritto di toglier
l più superbo monumento di simil genere, che fosse conosciuto in quei tempi , era destinato esclusivamente al suo culto. 1432.
la voce che Sicheo fosse stato ucciso dai ladroni, restò per qualche tempo impunito il suo delitto ; ma l’ombra dell’ucciso
per l’eroe trojano, per innestarvi le famose ragioni che persì lungo tempo fecero ardere la face della discordia fra Roma e
limpio un mantello d’oro, che copriva una statua di questo dio, e nel tempi di Esculapio, in Epidauro, tolse ad un simulacro
ie di Lico, re di Tebe. Ella trattò con assai aspra maniera per lungo tempo Anflone ed Antiope, che poi fu madre di Zeto ; ma
 — Antica divinità dei Sabini, il culto della quale passò a Roma poco tempo dopo la pace che seguì il famoso ratto delle Sabi
ato contro Driope, la cangiò in albero. La disgraziata ebbe appena il tempo di porre nelle braccia di sua sorella Iole il bam
to Giunone ad un festino, nel palagio di Giove, essa, che fino a quel tempo era rimasta sterile, mangiò dei legumi salvatici,
tradizione dell’antichità afferma che i popoli di Napoli adoravano un tempo Bacco sotto questa denominazione. 1527. Ebota. — 
sì quel sacrifizio nel quale si svenavano cento buoi. Coll’andare del tempo fu trovato che cotesto sacrifizio era di così for
ualmente o cento leoni o cento aquile. L’Ecatombe veniva nel medesimo tempo consumata sopra cento altari di cespugli, e da ce
nelle sue relazioni di viaggi e scoperte, ove si crede che durante il tempo dell’ecclissi la luna combatta contro un drago ch
eva protetto nei suoi giorni felici. Dopo esser rimasta ancor qualche tempo presso di Ulisse, ov’ebbe anche il dolore di vede
dell’antichità concordano nella gran maggioranza nel ripetere che, ai tempi di Strabone, si vedeva ancora nella Tracia una se
una piccola borgata, vicina al tempio di Diana, la quale fin da quel tempo era venerata in quei luoghi ; e che poscia una co
bre architetto Taesifonte, che ne fece il disegno e diresse per lungo tempo i lavori d’impianto, non potè vedere, come molti
empio di Efeso rimanesse perenne monumento dell’arte greca, poichè ai tempi di Nerone fu spogliato di ogni ricchezza e poscia
tana, l’imperadore lo fece annoverare fra le divinità. Coll’andar del tempo gli vennero innalzati dei templi, sacrificate off
onde consultato l’oracolo, questo gli rispose di recarsi per qualche tempo nella corte di Pitteo, re di Trezene, famoso per
, la quale nell’istessa notte fu anche visitata dal dio Nettuno. Poco tempo dopo, Egeo seppe da Etra che ella era incinta, e
per essere divorati dal Minotauro. Mentre volgeva codesto periodo di tempo Teseo, figlio di Etra, avea toccato l’età dell’ad
era stanca di farlo bersaglio del suo furore, poichè in quel turno di tempo la sorte cadde sopra Teseo, designandolo come una
lla riva vedendo il fatale colore, si precipitò nel mare, che da quel tempo prese il nome di Egeo. Gli Ateniesi per onorare T
i mitologiche, e dalle idee informatrici delle credenze religiose dei tempi della favola, han voluto scorgere nella simbolica
, il quale vomitava fuoco e fiamme, e fumo denso e nerissimo. Per più tempo portò la desolazione nella Frigia, ed in altre co
i Egina l’isola in cui era nato, in memoria della madre. Dopo qualche tempo , Giove si rivolse ad altri amori, ed Egina fu tol
Neofronte, la quale era tenuta in conto della più bella donna de’suoi tempi , la sedusse a forza di oro, ma non riuscì a spegn
è d’uopo. Alfieri — Agamennone — Tragedia Atto 1. Scena 1 Qualche tempo dopo, avendo Tieste abbandonato Pelopea, questa c
a, d’accordo con la colpevole moglie, lo assassinò, e tenne per lungo tempo schiava nella stessa reggia, Elettra, figlia dell
e. Il falso velo che ricopre gran parte, anzi quasi tutta l’epoca dei tempi favolosi, non consente oggi a che noi battessimo
ssere insieme la più bella e la più lasciva e corrotta donna dei suoi tempi . La bellezza di lei levò tanto grido, fino da’ su
re e Polluce, i quali la ricondussero a Sparta, ove essa dopo qualche tempo dette alla luce una bambina. Queste scandalose av
 ; ma il preferito fu Menelao, nipote di Atreo, re di Micene. I primi tempi di questo imeneo volsero lieti per la coppia avve
ta pel non breve spazio di dieci anni. Elena vidi, per cui tanto reo Tempo si volse…… Dante — Inferno — Canto V Elena dic
altro figlio di Priamo, col quale alcuni scrittori dicono che fin dal tempo in cui Paride vivea, avesse ella avuto carnale co
grazia del suo primo marito Menelao, col tradire i Troiani. Di notte tempo fece accendere molte torce sulla sommità della ci
Sparta, dove ella restò fino alla morte di Menelao, avvenuta qualche tempo dopo, epoca in cui i Greci la scacciarono dalle l
iate a costni, pensier fla mio, del tutto, Il darvi e loco, e modo, e tempo , ed armi Per trucidario. Alfieri — Oreste — Trag
i, posti in queste isole, cadde Fetonte fulminato da Giove, e da quel tempo le acque di queì lago esalarono un così forte odo
ica arrivo, dall’epoca in cui Cerere vi soggiornò per breve spazio di tempo , allorchè, per ritrovare la figlia Proserpina, ra
o anche dette misteri per eccellenza e duravano nove giorni, nel qual tempo tutt’i pubblici affari erano sospesi ; i tribunal
to nome alla dea Lucina, la quale, presiedendo allo sgravo, veniva in tempo per soccorrere le partorienti. 1635. Eliache. — C
ell’oracolo, egli avrebbe sempre compiuta la spedizione, che da lungo tempo meditava. Però avendo il confidente risposto all’
se, com’è più probabile, imperio delle superstiziose credenze di quei tempi , egli stesso mandò un altro messaggio all’oracolo
che gli eroi, abitatori di quel celeste soggiorno, trascorressero il tempo in occupazioni degne della loro grandezza. L’ombr
Bacco, perchè, secondo la tradizione favolosa, quel nume stette molto tempo nascosto sotto la forma di essa ; o secondo altri
morì arsa la sacerdotessa Ellotide che lo aveva in custodia. Qualche tempo dopo una terribile pestilenza devastò il paese, e
mente pregiata. Egli aveva pel suo maestro una grande amicizia, e nel tempo della disgrazia di lui, lo accompagnò sempre, pro
moglie d’un vinto. Enea, con tutti i suoi seguaci, potè dopo qualche tempo , imbarcarsi su d’una nave che la favola dice cost
e — Libro IV Trad. di A. Caro. Ritornato in Sicilia ove dimorò breve tempo , gittò finalmente l’àncora sul lido Campano, ove
colo, fece ad Enea le liete accoglienze, ed avendogli in prosieguo di tempo fatta sposare sua figlia Lavinia lo dichiarò suo
passionatamente amato dalla ninfa Tiro, della quale era nello stesso tempo innamorato Nettuno. Il dio per ingannarla prese l
diverse virtù medicinali delle piante. Avvenne intanto che Paride, al tempo in cui era ridotto alla condizione di pastore, di
hiamata Sicheliota di Entello. La cronaca narra, ch’egli aveva da più tempo rinunciato ai violenti esercizii dell’arte sua, a
ngere, Virgilio — Eneide — Libro I. Trad. di A. Caro. Egli visse al tempo della guerra di Troja e regnò nelle isole Vulcani
lla quale Ercole stesso assai mal concio dovè ritirarsi. Però qualche tempo dopo, accompagnato da una mano di suoi seguaci, r
ne inconsolabile della sconfitta, si esiliò volontariamente e qualche tempo dopo fermatosi sulle sponde del flume Assio, dett
menide o Epimenede. — Celebre indovino dei Cretesi, il quale visse ai tempi di Solone. La cronaca mitologica racconta di lui,
li dei, e lo interrogarono come un oracolo. Essendo, in quel torno di tempo , scoppiata una terribile pestilenza in Atene, gli
rare le vittorie riportate in guerra contro i nemici. Coll’andare del tempo si cantò l’Epinicio per acclamare coloro che rius
che come dea degli amori presiedeva ai nascimento, presiedeva in pari tempo alla morte, dovendo aver fine tutto ciò che ha pr
ambizioso ed irrequieto, si recò in Tessaglia e fermossi per qualche tempo nella città di Sicione di cui Corace era re. Quiv
avevano accese nei suoi sudditi, lo detronizzò, ed aggiunse in breve tempo ai suoi novelli stati anche la città di Corinto.
evasi se non dopo un lungo noviziato di cinque anni, durante il quale tempo non si poteva entrare nel santuario del tempio, m
orte del loro persecutore, si resero padroni del Peloponneso, ma poco tempo dopo la peste decimò siffattamente il loro eserci
za viziosa di ridurre alle proporzioni umane, le grandiose figure dei tempi eroici, di cui andò completamente smarrito o grav
oe benefico che consacra la sua vita al bene dell’umanità ; e in pari tempo il più celebre guerriero dei tempi eroici. Dotato
a al bene dell’umanità ; e in pari tempo il più celebre guerriero dei tempi eroici. Dotato di un coraggio e di una forza prod
erne ci presentano Ercole nato a Tebe da Alemena e da Giove. …….. In tempo alfine D’Alemena e Giove ad appagar mie brame Giu
li che riguardano il periodo della esistenza di Ercole che precede il tempo che egli passò presso Euristeo. Essi sono sopratt
fatiche non è lo stesso presso tutti i cronisti della favola, che il tempo del servaggio di Ercole, à secondo alcuni la dura
ece il petto, E schizzar gli occhi, e’l foco e’l fiato e l’alma In un tempo gli estinse. virgilio. — Eneide — Libro VIII tra
con la loro prodigiosa quantità, oscuravano il sole. In prosieguo di tempo tolse i pomi d’oro dal giardino dell’ Esperidi, i
epoca, uccisa insieme ai suoi figli dalla mano stessa di Ercole. Poco tempo dopo il suo ritorno a Tebe, avendo saputo che il
presentò al combattimento di cui era premio la mano di Iole. Qualche tempo dopo, viaggiando Ercole con Ifito figlio di Eurit
ocle — Le Trachinie — tragedia trad. di F. Bellotti. Ercole errò più tempo vagando in traccia di avesse voluto purificarlo d
avesse fatto sposare sua figlia all’eroe. La giovane sposa morì poco tempo dopo le nozze, ed Ercole fu colpito da tale dispe
Oileo e mosse ad attaccare la città. L’assedio essendo durato qualche tempo , Telamone aprì una breccia nelle fortificazioni e
gone, e secondo altri Astiochea, un figlio che chiamò Tlepolemo. Poco tempo dopo resosi colpevole della uccisione di Eunomo,
si sa con esattezza d’onde derivi. Il certo è che Marcio Filippo, ai tempi di Augusto, innalzò ad Ercole un magnifico tempio
e le altre tre mantennero la fede giurata e si tolsero, nell’istesso tempo , la vita. Gli Ateniesi in commemorazione della lo
ui rimproverava a Menalca la sua indifferenza crudele. Coll’andar del tempo , quella canzone fu ripetuta in tutta la Grecia, e
5. Erinno. — Così avea nome una poetessa di Lesbo che le cronache del tempo fanno contemporanea di Saffo. 1786. Erisittone. —
lutto disgiunge. Amor da l’arco Scoccando ivi uno stral, doppia ad un tempo Preda ei coglieva, un giovanetto ardendo E una do
pa amaro estinse Soffiar di vento : e di Leandro estinse L’alma ad un tempo , e l’amore infelice ! Mentre ei fra l’onde anco l
ente fece ritorno al tempio dedicato ad Apollo Sminteo, dove mori. Ai tempi di Pausania si vedeva ancora il sepolero di Erofi
ania si vedeva ancora il sepolero di Erofila, nel bosco consacrato al Tempo . 1813. Eromanzia. — Nome di una specie di divinaz
la fiamma di quell’odio terribile, la cui fosca luce balenò per tanto tempo , nei fasti delittuosi della Grecia antica. 1815.
o ardiva toccare, meno il gran sacerdote, perchè egli solo sapeva, il tempo in cui la madre degli dei si recava invisibile in
guiva, solo, a piedi, e con atti di grande venerazione. Il periodo di tempo che durava questa cerimonia era ritenuto come fes
rillare sulla testa del fanciullo un’aureola celeste. Coll’andare del tempo in tutte le circostanti campagne, corse la voce c
isfatto ed i luoghi ove il delitto era stato consumato. Lo studio dei tempi dell’antichità rivela per altro che presso i roma
e armate, pei templî, per le città, per l’omicidio e pei prodigî. Nei tempi eroici l’espiazione per l’omicidio, detta anche e
la lustrare, nel significato di espiare, avuto riguardo al periodo di tempo che trascorreva tra una di queste pubbliche cerim
ue anni, ossia di un lustro, come gli antichi chiamavano un elasso di tempo che comprendesse cinque anni. I pagani ritenevano
ti più accreditati della favola, concordano tutti sulla divisione del tempo primitivo, in quattro età o periodi, conosciuti s
e rivelazioni tradizionali, imperocchè noi vediamo dalle cronache del tempo , che sotto il regno di Saturno, vale a dire quand
ggiore, Eteocle fu il primo a regnare per un anno, ma compiuto il suo tempo egli ricusò di cedere il potere al fratello. Poli
nel paese ove avea preso terra colle sue prigioniere. Coll’andare del tempo Protesilao fabbricò in quel luogo una città alla
icolari sue ragioni, delle quali la cronaca non fa parola, durante il tempo della gravidanza di Etra, non volendo palesare l’
uella contrada per nome Laerte padre di Ulisse, il quale dopo qualche tempo lo adibì alla guardia delle sue greggi. Là si ri
a facendo che una corda del liuto di Eunomo si fosse spezzata ; e nel tempo istesso essendosi una cicala posata sull’istromen
qual furor, o quale Acerba sorte e dispietata, Orfeo. Me misera ad un tempo , e te perdeo ? Ecco che nuovamente i crudi fati G
e guardata la statua, fu colpito di follia e divenne furioso. Per più tempo il male lo afflisse senza tregua ; ma poi cominci
etti. Dopo questa avventura, Euripile risanò completamente, e da quel tempo gli abitanti di Patrasso, celebrarono ogni anno,
lapio. Al dire di Omero, egli era uno dei più belli principi dei suoi tempi e comandava i Cetei, popoli della Misia, i quali
comandante si precipitò per disperazione nel fiume Imero, che da quel tempo fu, per questa ragione, chiamato Eurota. 1911. Eu
anza, che avevano personificata e deificata, senza però innalzarle nè tempi né altari. 1913. Euterpe — Una delle nove Muse de
e stesso, vi sacrificò, in suo onore, un giovine toro. Coll’andar del tempo questo sacrifizio fu ripetuto una volta l’anno su
rgilio, nella sua Eneide, ha immaginato che Evandro vivesse ancora ai tempi di Enea, che fosse a lui legato coi vincoli della
nome di Saturno, e che sotto il regno di lui fiorisse quel periodo di tempo conosciuto con l’appellazione di età dell’oro. 19
uentemente adoperata. L’uso di questa evocazione dei morti, risale ai tempi più remoti dell’ antichità. Gli autori profani ri
e di questa cerimonia, che aveva un ordinamento lugubre e solenne. Ai tempi di Omero l’evocazione dei morti non era ritenuta
la cignala madre del famoso cignale di Calidone, e che desolò per più tempo le circostanze del borgo di Crommione, uel territ
nto era l’attributo principale che i pagani davano a Saturno ossia il tempo  ; volendo così caratterizzare il tempo che tronca
gani davano a Saturno ossia il tempo ; volendo così caratterizzare il tempo che tronca e miete ogni cosa. 1933. Fallsio. — Co
arono con grande apparato in processione per tutte le strade. Da quel tempo le feste dette Falliche vennero celebrate una vol
io del dio Silvano, in quello di Serapide, d’Iside e in quasi tutti i tempi delle altre divinità. Del pari che presso di noi,
te belio, per ricompensarlo di un servigio che egli le aveva reso nel tempo che era padrone di una nave. Narra la tradizione,
pelli per terra e vi si coricava sopra durante la notte. Per tutto il tempo che durava il suo sonno si credeva fermamente che
isse onde mettere a pruova la propria virtù e fortezza, passò qualche tempo presso quei popoli, i quali dopo averlo colmato d
Le cerimonie Februali, avevano la durata di dodici giorni ; elasso di tempo che si occupava ordinariamente per tutte le speci
Ippolito, il quale egli fece allevare nella città di Trezene. Qualche tempo dopo le sue nuove nozze con Fedra, Teseo costrett
 ; ma che quell’ albero non fosse così di sua natura, e che Fedra nel tempo in cui la sua funesta passione la distruggeva, pa
nucopia nella sinistra ed un caduceo nella destra. 1979. Femonea — Ai tempi di Acrisio, avo di Perseo, viveva una donna così
durante il regno dei Tolomei, e finalmente la quarta verso gli ultimi tempi del regno di Tiberio, imperatore romano, del qual
alla mia cura. Omero — Iliade — Libro IX trad. di V. Monti. Da quel tempo un’amicizia più che fraterna, legò il riconoscent
poeti e dai cronisti della favola come i quattro staccati periodi del tempo primitivo. V. Eta’. Ma sebben v’era rissa, odio
nia, dice che questo era il nome d’un cittadino di Delfo, il quale al tempo dell’insurrezione dei Galli sotto Brenno, appariv
alo avvenuto, si rifuggi nelle montagne dei Pelagi, ove, dopo qualche tempo , dette alla luce un figliuolo, che poi fu il famo
parola ιλλα significa mandorlo ; e che Demofoonte approdando qualche tempo dopo su quella spiaggia, vide improvvisamente flo
ente distrutta la serenità dell’anima, morirono entrambe dopo qualche tempo , consumate dai loro amarissimi ricordi ; e ciò di
ato ad anima viva il luogo ove riposavano le sue ceneri. Dopo qualche tempo dalla morte di Ercole, i greci i quali avean sapu
uesta di Lenno è la deserta riva, Da uman piè non calcata, ov’ lo glà tempo , …………ubbidiente Al comando de’ regi abbandonai Il
lo rese padre di due figliuoli Pandione e Plesippo. Coll’ andare del tempo innammoratosi di una figliuola di Dardano, per no
. trad. di Dell’Anguillara. Finalmente elasso un non breve spazio di tempo , essendo stati gli Argonauti accolti cortesemente
fizi a Bacco suo padre, nei quali si cantava un coro che fu per lungo tempo chiamato il coro di Fiscoa, per onorare la memori
sostanze che la cortegiana aveva lasciato a Roma. Poi coll’andare del tempo furono assegnati alla celebrazione delle feste Fl
ione di queste cerimonie in occasione di una sterilità che durò lungo tempo e produsse gravissimi danni. Il Senato ordinò all
e quel monumento pochi anni dopo la sua costruzione. Coll’ andare del tempo il culto della Fortuna divenne generale in tutta
Niobe. Allorquando la peste distrusse tanta parte del campo greco, al tempo dello assedio di Troja, si disse che Apollo sdegn
ciope. I primi anni di questa unione furono felici, ma scorso qualche tempo , Aete pensò d’ impadronirsi dei tesori di Frisso,
religiosa, riferita da Plinio, non avesse dovuto restare in vigore ai tempi di Euripide, da poi che quest’ ultimo scrittore n
fu in esso che il celebre oratore Demostene, fu per un dato spazio di tempo ministro e sacerdote di queste implacabili divini
ci rivelano ancora che Oreste, avesse innalzato alle Furie altri due tempi nel Peloponneso ; il primo nel luogo stesso ove e
nte in tutto il corpo per tremito rabbioso. I pagani credevano che in tempo di guerra il Furore spezzasse le sue catene per v
ona tormentata dai dolori del parlo, Galantide fosse uscita per breve tempo dal palazzo della sua signora e che nel rientrare
egio il metter piedi in un sacro ricinto, prima che questo periodo di tempo fosse passato. Oltre a ciò, al dire del citato sc
tenendosi come più fortunato il connubio contratto in quel periodo di tempo . Da ciò il mese di Gennajo era detto, dagli Ateni
ima di lui aveva Ebe, dea della giovinezza. V. Ebe. Arse d’ amore un tempo Pel Frigio Ganimede il re de’ numi. …………… ….. l’
no buono e l’altro cattivo. Da questa credenza largamente diffusa nei tempi della religione pagàna, emerge giustissima l’osse
che Plinio ci fa tenere nelle sue opere dell’antichità ; cioè, che al tempo del paganesimo, dovevano esistere più numi e geni
menti di lui ad EuristeoV. Ercole. Al dire dello storico Svetonio, ai tempi dell’imperatore Tiberio, v’era un oracolo di Geri
rdore del giuoco corse per raccoglierlo, ma sventuralamente non fu in tempo a riceverlo nelle mani e colpito invece sulla fro
ne altre cronache dell’antichità ripetono, che Giacinto fosse in pari tempo amato da Apollo e da Borea ; e che quest’ultimo v
nie funebri in generale, e le esequie in particolare. Coll’andare del tempo si dette l’istesso nome di Gialemo alle canzoni c
, la dette in moglie a Xifeo, il quale però non potendo, dopo qualche tempo aver prole, pensò di consultare l’oracolo, onde e
a interpretazione data ai due visi, coi quali si è fin dai più remoti tempi rappresentato Giano, per dinotare che la potenza
gli anni questo tempio divenne quello di Giano, e fu tenuto aperto in tempo di guerra e chiuso in pace. Al dire di Ovidio, G
il senato decretava che le portedel tempio di Giano fossero aperte in tempo di guerra, quasi a lasciare libero il passo al di
adi. Narra un’antica tradizione che l’isola di Delo fosse stata lungo tempo fluttuante sulla superficie delle acque, finchè A
tra a quella di Giara. Ma fatta di Latona e de’suoi figli Ricetto un tempo , dal pietoso arciero Tra Gïara e Micon fu stretta
questo re nato. Onde a Giove suo padre entro a’suoi regni Cento gran tempi e cento pingui altari Avea sacrati, e di continui
Pelio, el o affidò alle cure di Chirone, il più saggio uomo dei suoi tempi . Questi prese cura dell’educazione di lui, e dive
. Ma Pelia trovò mezzo di traccheggiare il giovane ancora per qualche tempo , finchè Medea, mal soffrendo di vedere il marito
à : nella più perfetta concordia, ma al compiere di questo periodo di tempo , Giasone ponendo in non cale gl’immensi obblighi
nome. 2144. Gleroglifici. — Così furono chiamati fino dai più remoti tempi dell’antichità quei segni o caratteri di cui part
rande da essi adoperata. Al dire del cronista Flegone, furono ai suoi tempi , rinvenuti in una caverna in Dalmazia, alcuni cad
ule, del quale la cronaca mitologica narra uno strano avvenimento. Al tempo in cui Gige viveva, esercitando la sua modesta pr
a Gige, per il che egli restò pacifico possessore del trono. Qualche tempo dopo questo avvenimento, Gige pensò interrogare n
lere inevitabile del destino fu moglie di Edipo, che era nell’istesso tempo suo figlio D’Edippo io moglie, e in un di Edippo
iccò per disperazione. e la sua madre e moglie (Moglie e madre ad un tempo ) uscì di vita A torto laccio appesa ; SOFOOLE — A
rarre alla morte il bambino che aveva in seno, e sentendo prossimo il tempo di darlo alla luce, si ritrasse nell’ isola di Cr
ACO — Inno a Giore — trad. di DIGNIGI STROCCHI. Restò così per alcun tempo pacifico signore del mondo ; finchè i Giganti non
rono Giove, e ne fecero la prima delle loro divinità. Le cronache dei tempi favolosi ci ammaestrano peraltro, che non fu il G
di tutti fosse il Giove Ammone della Libia, la cui origine rimonta ai tempi primitivi della creazione, e tanto che molti lo h
se era presso i pagani consacrato a Mercurio, il quale ne era in pari tempo la divinità tutelare. Secondo riferisce lo scritt
dosi in quell’uccello chiamato Cuculo V. CUCULO —  e che dopo qualche tempo , l’avesse sposata con tutta la pompa, venendo le
e Tereno, ove, al dire del citato scrittore, si vedeva ancora ai suoi tempi un altare di cui prendean cura i sacerdoti di que
cangiata in tartaruga V. CHELONEA. Giove e Giunone non vissero lungo tempo in buon’ armonia fra di loro ; a causa della inso
l continuo, assumendo moltiplici e differenti aspetti, per darsi buon tempo con le sue innumerevoli amanti, ma spingeva la su
ci sono state tramandate sia dai ruderi dei monumenti rispettati dal tempo , sia nei papiri. Infatti su di una pietra d’un mo
le sue leggi. Durante l’età d’argento, ella non si fece vedere che in tempo di notte ; e finalmente venuto il terribile perio
…… Omero — Itiade — Libro XXIII trad. di V. Monti. Coll’ andare del tempo questo barbaro uso, fu seguitato ; e ai funerali
zzar così come già fean nel mare. E mentre io bado, e maraviglio a un tempo , Nell’onde sua sbrisciò la turba tutta, Il padron
è il baratto di Glauco e Diomede. Glauco fu ucciso in battaglia poco tempo dopo questo fatto, e Enea lo rivide all’inferno f
ggio di Glauco, il quale ebbe il premio della lotta. Con l’andare del tempo egli fu vittorioso otto volte nei giuochi Nemei e
il nome di isola di Glauco. 2186. Globo — I pagani rappresentavano il Tempo con un gran globo nella destra, il quale raffigur
la del sacrificio. Essa accondiscese al suo desiderio, e dopo qualche tempo Gordio la sposò, e ne ebbe un figlio che fu chiam
esso Ateneo, asserisce che alcuni soldati dell’esercito di Mario, nel tempo che le legioni romane combattevano nella guerra c
sua vittoria contro il Minotauro V. Teseo, Minotauro. Coll’andare del tempo questa danza fu eseguita anche nella città di Del
o che il Giove dei greci e dei romani. 2218. Hell. — Idolo adorato un tempo in Sassonia, e propriamente sulle rive del flume
iafadur. — Fu da principio un re guerriero degli Asi. Coll’andare del tempo , e probabilmente dopo la morte di lui, il nome di
iamento dei molti vantaggi che quest’animale recava loro. Infatti nel tempo della primavera, scendevano dall’Arabia, nugoli d
l’arte di coltivare le viti e di fare il vino. Icaro con l’andar del tempo insegnò l’istessa arte ad alcuni pastori dell’Att
del monte Ida, che essendo una volta caduto del fuoco dal cielo, poco tempo dopo il diluvio di Deucalione, i Dattili, abitato
di Apollo stesso. …… di quell’Ida io dico Che tra’guerrieri de’ suoi tempi il grido Di fortissimo avea, tanto che contra Lo
me giorni sfortunati dopo la morte di Giulio Cesare, avvenuta in quel tempo . 2240. Idia. — Figlia dell’Oceano e madre della f
madre della famosa Medea. Idia fu una delle più belle donne dei suoi tempi . 2241. Idmone. — Celebre indovino della città di
eneo, caduta Troja, ritornò felicemente nei suoi stati, ove morì poco tempo dopo nella città di Gnosso, i cui abitanti gl’inn
tantaneamente la morte. Le cronache ripetono che l’Idra fece, per più tempo orrende stragi di uomini e di animali, nelle circ
capo, con la protezione di Apollo, del suo intento, ed infatti, poco tempo dopo, ridonata completamente la salute alle reali
acrato a Giove e ve lo avesse lasciato irruginire, e che dopo qualche tempo avesse stemperato quella ruggine in una coppa di
Ificlo eseguì alla lettera le istruzioni di Melampo e coll’andare del tempo divenne infatti padre di varii figliuoli, fra cui
lo maschio ; ma il destino voleva altrimenti, e Feletusa dopo qualche tempo dette alla luce una bambina. Però l’istinto santi
l marito che si fosse sgravata d’un maschio. La cosa rimase per lungo tempo nascosta, perchè forse per un miracolo che gli de
ide, onde implorere l’ajuto del cielo. Infatti dopo avere per qualche tempo pregato, nel far ritorno presso il marito, la buo
a propria corte del consorte Agamennone. Venuto questi coll’andar del tempo a conoscenza delle cosa non vide mai di buon occh
l destino inesorabile ; ma finalmente inabile a lottar sola più lungo tempo , e convinta in certo modo dalle ragioni di patria
ni nella Tauride, generalmente ritenuta da tutti siccome morta già da tempo in Aulide, sotto il ferro sacrificatore dell’indo
ore la celebrazione dei giuochi Olimpici. La tradizione ripete che ai tempi d’Ifito, la Grecia, lacerata da intestine discord
Olimpici avrebbe fatto la salute della Grecia. Ifito allora senza por tempo in mezzo ordinò un sacrifizio ad Ercole, onde pla
quale però, secondo ripete la tradizione, lo fece uccidere dopo poco tempo e la sorella Iliona morì anch’essa di dolore. Il
uolo di Enea, si chiamasse con questo primitivo nome durante tutto il tempo che la cittadella d’Ilione, stette in piedi ; e c
finalmente un figliuolo di Ercole e della bella Dejanira. Durante il tempo che Ercole trascorse a compiere le sue 12 famose
gli Eraclidi perciò non poterono entrare nel Peloponneso che dopo il tempo stabilito. 2269. Imbrasia. — Soprannome di Giunon
estirsi da donna onde poter rimanere vicino alla sua amata durante il tempo delle feste. Infatti egli pose ad esecuzione il s
e onde di quel fiume. Al dire di Tito Livio, si vedeva ancora ai suoi tempi un monumento consacrato a Giove Indigeto, ove gli
nazione dei poeti dell’antichità, e le superstiziose credenze di quei tempi , avevano largamente popolata la religione pagana.
e ai suoi tenebrosi maneggi, una tinta di religione. In quel torno di tempo , la città di Tebe, fu desolata da una terribile c
di Matuta, e i greci sotto quello di Leucotoe. Infatti Nettuno, poco tempo dopo cedendo alle preghiere di Venere, ricevè Ino
vano dell’ignoranza del popolo, come han fatto i sacerdoti di tutti i tempi , onde mantenere schiave la masse, e disporre a lo
e del marito, ridonò ad Io la primitiva sua forma umana. Dopo qualche tempo lo dette alla luce un bambino, che fu chiamato Ep
acquero da questo mostruoso connubio gl’Ippocentauri, che avevano nel tempo stesso della natura umana e di quella del cavallo
centauri : e Plinio stesso racconta nelle sue opere, d’aver veduto ai tempi dell’ Imperator Claudio, un Ippocentauro portato
l’Egitto e che era stato imbalsamato col miele, secondo l’uso di quei tempi . Anche fra i padri della chiesa cattolica gioverà
le due parole greche ιππος cavallo, e ϰροσα fontana. Coll’ andare del tempo le nove muse furono anch’esse dette Ippocreni, pe
ngendo sulla sorte sventurata del virtuoso Ippolito. Coll’ andare del tempo , i sacerdoti sparsero la voce, che Ippolito fosse
te, ossia condultore del carro. Un’antica tradizione racconta, che ai tempi di Numa Pompilio, comparve in Italia un uomo per
sene la rapì e la condusse in una delle isole Eschinadi. Dopo qualche tempo ella dette alla luce un figliuolo che fu poi chia
asone) fu assunta regina al governo dell’isola, che tenne per qualche tempo pacificamente. Allorquando gli Argonauti, capitan
benigna gli avventurieri navigatori, e trattenne per lungo spazio di tempo Giasone stesso, dal quale ebbe varii figliuoli, n
rata Ipsipile, alla quale un’altra sciagura fece, verso quel torno di tempo , una novella e profonda ferita nell’enima. Le don
rado anco di morte, Col suo mortal si strettamente avvinta ; Ch’ anzi tempo morendo, e non dal fato, Ma dal furore ancisa, no
arra la cronaca mitologica a cui si attiene il cronista Igino, che al tempo in cui Nettuno, Giove e Mercurio viaggiavano sull
ricompensarlo della lieta accoglienza. Irieo allora anelando da lungo tempo a diventar padre, chiese agli dei che gli avesser
gli dei che gli avessero conceduto un figliuolo, ed infatti dopo poco tempo , sua moglie dette alla luce un bambino, che fu po
Non bisogna confonderla con la ninfa Siringa, di cui parleremo a suo tempo . 2328. Irminsul. — La più antica e la più famosa
ad un singolare combattimento Ulisse medesimo che pure stette qualche tempo sotto le spoglie di mendico. V. Ulisse. Ulisse ac
nie ; e non rientravano nel tempio che la sera, ove restavano qualche tempo in piedi adorando la statua della dea. Portavano
que, era già gravida di un figlio. Iside ed Osiride regnarono per più tempo in Egitto, vivendo fra loro nel più perfetto acco
l’ agricoltura e le arti, che ingentiliscono la vita. Coll’andare del tempo , essendo Osiride morto in seguito delle persecuzi
Apuleio, il quale si appoggia su di un’ antica iscrizione, trovata da tempo immemorabile, e che diceva « dea Iside che è una
o da morte istantanea. Presso i romani, sebbene fosse stato per lungo tempo proscritto il culto della dea Iside, pure coll’ a
poi quel fiume chiamato, da questo fatto, il piede di Cadmo. Qualche tempo dopo, Ismeno figliuolo della sventurata Niobe, pe
recò per questo nella città di Larissa ove Issione si trovava in quel tempo . Colà giunto vi fu ricevuto con splendida magnifi
’atroce assassino, per modo ch’ egli fu costretto ad errase per molto tempo , fuggendo la luce del giorno, nè potendo trovare
e dell’ospite suo, del quale sedusse la moglie, intrattenendo per più tempo con essa, un’ infame tresca. Avvertito il princip
nuovo la Regina degli Dei : Che si ricorda quel che far le volse, Nel tempo che credendo abbracciar lei, Una nube in suo camb
i esperimenti che si eseguivano nei giuochi istmici, coll’ andare del tempo poi, a renderli maggiormente solenni, si aggiunse
ovrasta a quelio avrebbe riconosciuta la supremazia del Sole. Da quel tempo gli abitanti riconobbero Nettuno, come dio protet
e di Tebe, Jolao lo accompagnò, secondo era suo costume. Dopo qualche tempo , convinto l’ eroe che quella unione gli sarebbe t
ore della Jonia. Xuto addolorato per non aver figliuoli, dopo qualche tempo di matrimonio, portossi a Delfo, onde saper dall’
lezza, ebbe a soffrire il crudele dolore di perderle entrambe in poco tempo  ; ond’egli fece innalzare le due piramidi, di cui
sarebbe stato riconosciuto come re di quella contrada. Infatti, poco tempo dopo, Labda si maritò ad Echeone, figliuolo di un
ondo Erodoto, quanto di maraviglioso e di sorprendente poteva in quei tempi produrre la mano dell’uomo. Inarrivabile, e tale
legò ai re di Lidia, i quali la portarono invece di scettro, fino al tempo in cui Candaule, ultimo re di quella contrada non
2405. Lacinio. — Cosi avea nome un famoso masnadiere, che per lung o tempo , desolò il paese di Crotone. Ercole lo combattè e
o, porto, venivano così chiamate alcune pubbliche feste, celebrate al tempo dei Tolomei, nella città di Alessandria. Erano co
l nome di lago dei due corvi, perchè sulle sue rive avevano, da lungo tempo , fissato la loro dimora due di questi volatili, s
zza di lei. In una contrada della città di Corinto, si vide per lungo tempo un sepolcro, ritenuto comunemente per quello di L
fra le mani. Questa tradizione della favola, alterata coll’andare del tempo , dette presso i pagani, vita alla simbolica esist
ale suonava vari strumenti. Tolomeo primo re d’Egitto ne fu per lungo tempo pazzamente innamorato. All’ epoca della battaglia
dice che Lamia ed Aussesia erano due giovanette cretesi, le quali nel tempo che Trezene era tumultuosa per dissidii politici
erone scoperto in Roma nel 1540, la quale, inestinguibile fino a quel tempo , si spense appena l’aria penetrò nel sotterraneo.
amorato, fece mettere nel proprio letto la statua del marito. Qualche tempo dopo uno schiavo andò a riferire ad Acasto, padre
Protesilao che presentò alla fedele Laodamia. Ma questa, trascorso il tempo assegnato da Giove non volle separarsi dallo spos
ncipessa di Epiro, che insieme a sua sorella Nereide, riuseì per poco tempo a sottrarsi al furore degli Epiroti, i quali in u
, ma questo secondo imeneo fu come il primo infelice, imperocchè poco tempo dopo Elicaone morì combaltendo sotto le mura di T
upe, anteponendo l’onore alla vita. Al dire di Pausania, si vedeva ai tempi di Massimo, pretore dell’ Asia, un sepolcro nella
riguardati come opera di Nettuno stesso. Anzi avendo con l’andare del tempo le onde fatto rovinare uno degli argini, fu riten
figliuola, ostia innocente dell’inumano sacrifizio ; ma nell’istesso tempo emanò un editto col quale proclamava, che chiunqu
’infanzia di suo nipote Ercole e lo ritenne presso di sè, per qualche tempo , nella città di Feneone, in Arcadia. 2435. Lapida
ando ciò fu, di Lazio il Be Latino, Un re, che veglio, e placido gran tempo Avea ’l suo regno amministrato in pace. Questi na
opo ai voti di molti chiari principi dell’Italia. Verso quel torno di tempo . Enea approdò sulle spiagge della penisola italia
el Cav. Ermolao Federico Finalmente dopo d’aver per lungo tratto di tempo errato alla ventura, esposto sempre all’ira impla
dere gli era sempre inibito da una forza superiore. Però dopo qualche tempo avendo fatto un viaggio a Delo, entrò nel tempio
vuto concedere la mano di Lavinia, che ad un principe straniero. Poco tempo dopo infatti Enea, coi suoi trojani, approdò sull
un cortile in mezzo A le stanze reali, ove un gran lauro Già di gran tempo consecrato e colto Con molta riverenza era serbat
a Laziar, il cui periodo fu, da principio, di un giorno solo : poi al tempo dei primi consoli, la cerimonia Laziar ebbe due g
otto il nome di Leona. Fu una famosa cortigiana d’ Atene, la quale al tempo che la sua patria gemeva sotto il ferreo giogo d’
ra stato formato da Vulcano, che ne fece un dono a Giove, il quale al tempo dei suoi amori con Europa lo regalò alla sua conc
suoi amori con Europa lo regalò alla sua concubina. Con l’ andare del tempo il re Minosse l’offrì in dono a Procri, il quale
sarebbe a lui presentato, onde avere la ricompensa promessa. Da quel tempo Ercole cercò tutte le occasioni, onde vendicarsi
madre di questo, lo riconciliò con l’ eroe, col quale passato qualche tempo sostenne una triplice sfida, prima al giuoco del
fra i due avesse attinto maggior copia d’acqua in un dato periodo di tempo  ; e finalmente a chi avrebbe bevuto più vino. Erc
no, onde ricondurre sulla terra la madre Semele. Il certo si è che ai tempi in cui scriveva il cennato storico, non si era ma
rima di esser ohiamate a bere l’oblio nelle onde letee. Elasso questo tempo , ritornavano sulla terra trasfuse in altri corpi.
monia religiosa, che i romani compivano, con grandissimo rispetto, in tempo di pubblica calamità, e il cui scopo era quello d
e tale sentimento di ospitalità veniva spinto tant’ oltre, durante il tempo del Lettisternio, che ogni antico rancore spariva
ortalmente nel petto, dovè ritrarsi dalla batglia ; e siccome qualche tempo dopo, la ferita gli cagionava insopportabile dolo
euce, ove Aiace stesso lo avrebbe risanato del tutto. Infatti qualche tempo dopo, avendo seguito il dettato dell’ oracolo, eg
re di lei, ritenuta anch’essa come una delle più belle donne dei suoi tempi . ….. Leucotea prole D’Eurinome la prima per belt
a tradizione che trovandosi in Temessa un atleta per nome Eutimo, nel tempo stesso in cui dovea compiersi l’annuale sacrifizi
e una città, non badarono più oltre all’infausto presagio. Ma qualche tempo dopo, secondo riferisce Pausania, avvenne che un
etrusca. I romani avevano il costume di consultare i libri fatali in tempo di pubbliche calamità, cercando in quei fogli mis
e, che lo mandò nella città di Arisbo. A Licaone riuscì, dopo qualche tempo , di fuggire da quest’ ultima città, e di far rito
ppena undici giorni dopo essere uscito di servaggio. In quel torno di tempo , Achille furibondo per la morte del suo amico Pat
forma umana, quante volte però si fosse astenuto, in quel periodo di tempo , dal nudrirsi di carne umana, che se ciò fosse av
so, ci ripetono che Licaone, primo re d’ Arcadia, regnò nell’ istesso tempo che Cecrope regnava in Atene ; e che sul principi
e favolosa, la quale ingrandendosi per le crudeltà di cui si rese col tempo colpevole Licaone, e dalla stessa etimologia del
aveva un tempio sul monte Liceo, circondato da un bosco sacro, ove da tempi remotissimi si celebravano i giuochi e le feste i
so tempio di Apollo in Delfo, le sotterrarono in una foresta. Qualche tempo dopo, mentre uno dei sacerdoti di quel dio, prega
nde impedire che si fosse recato all’ assedio di Troia. Fu durante il tempo che l’ eroe giovanetto dimorò presso Licomede che
a Cornelio Gallo l’ amò con passione, e Licori corrispose per qualche tempo all’ affetto di lui ; ma poi lo abbandonò per dar
asilo, edificarono le prime capanne su quel luogo stesso, ove poi col tempo surse la città di Licoria. 2524. Licurgo. — Figli
o Giove contro l’ empio sacrilego, lo colpì di cecità, e dopo qualche tempo lo fece morire. ……. che lunghi giorni Nè pur non
vari accreditati cronisti e storici del paganesimo, che dopo qualche tempo Licurgo si ritraesse segretamente nell’ isola di
fu ucciso da Apollo, perchè essendo Lino il più bravo musico dei suoi tempi , osò vantarsi di suonar meglio di quel dio, onde
ento, che gli produsse una ferita sulla fronte, della quale dopo poco tempo Lino morì. Il cronista Diogene Laerzio, fa di que
. Lua. — Divinità, che, al dire di Tito Livio, i romani invocavano in tempo di guerra. Il cennato autore scrive che il consol
ne. Si arresta ; colla coda a quei blandisce Alunni tenerelli, e a un tempo istesso I corpicciuoli lor forma e lambisce. Ovi
ro vesti, ed avendo raggiunti i ladri, tolsero loro la preda. Da quel tempo s’introdusse il costume di correre nudi nella cel
Augusto le Lupercali cominciavano a cadere in disuso ; ma che qualche tempo dopo furono restituite al loro primitivo splendor
iù remoto oriente, fino ai paesi più occidentali del mondo antico, in tempi anteriori ad ogni storico documento. Gli etimolog
anza e il vincolo della lingua, che resistette ai conquistatori ed al tempo  : il commercio delle idee : la congiuntura di non
cenno di codesto nume, e solamente Strabone afferma che negli ultimi tempi del paganesimo soltanto fu venerato con culto div
i e accreditati scrittori, che i germi dello Gnosticismo, rimontino a tempi molto anteriori dall’epoca in cui essi vissero.
i e accreditati scrittori, che i germi dello Gnosticismo, rimontino a tempi molto anteriori dall’epoca in cui essi vissero.
l 1256. Le sue cognizioni matematiche, affatto straordinarie pei suoi tempi , gli acquistarono grande riputazione. 35. Cecco
to, ed allora si andava in cerea di un altro bue. Se moriva prima del tempo , tutto l’Egitto era in lutto, ed il bue era sepol
2 (1855) Della interpretazione de’ miti e simboli eterodossi per lo intendimento della mitologia pp. 3-62
nge forse meglio, che il vero istesso i trasporti delle nazioni e del tempo , quando si deificavano gli stessi esistenti, inna
e il genio pelasgico degli antichi Italiani, operosi e temperati a un tempo di un mistico contemplativo, più eloquentemente c
interpetrazione de miti di Pane, di Issione, e di Pasife — 7. Poi col tempo cangiossi il significato della parola mito, e se
visione della favola secondo il diverso obbietto cui ha le sue mire. Tempo già fu, che dilettando i prischi Dell’ Apollineo
utti rivolti al temuto nume di loro ; e propagandosi questo culto nel tempo e nello spazio, quasi tutta la terra addivenne id
ogico — l’Ente crea l’esistente — e questa fu la filosofia di tutti i tempi fino a quando non andò per le cagioni, che ora es
o e la terra ». Questa formola, puro concetto della creazione, fu col tempo alterata : alterossi non meno nell’uomo il primit
terossi non meno nell’uomo il primitivo sentimento di religione, e di tempo in tempo andò prendendo varii e diversi aspetti,
on meno nell’uomo il primitivo sentimento di religione, e di tempo in tempo andò prendendo varii e diversi aspetti, vagheggia
ra con l’erronea filosofia. « Il pensiero umano, ei dice(1), da primi tempi fino a noi ha percorso due strade distinte, che s
sensibile all’intelligibité, l’Ente all’esistente. E trascorrendo di tempo in tempo di errore in errore, e cogliendo in fine
e all’intelligibité, l’Ente all’esistente. E trascorrendo di tempo in tempo di errore in errore, e cogliendo in fine gli estr
credulità de’ popoli ; infine lo stesso linguaggio mitico perdendo di tempo in tempo il’ suo significato primitivo, pone divi
de’ popoli ; infine lo stesso linguaggio mitico perdendo di tempo in tempo il’ suo significato primitivo, pone divinità enim
si sul prato con le nuove spighe la dea Ostilina(6) ; a’ frumenti nel tempo di fiorire la dea Flora(1) ; quando vanno in latt
imili, li presentano sotto il tipo or di uomo, or di donna. Ne’ primi tempi tutto era simbolico e conceputo per via d’immagin
questi due miti la leggerezza, la vanità delle nozze naturali, cui un tempo l’uomo congiungevasi alla donna, come le belve al
ali nascevano dalla ignoranza. Lo smodare de’costumi oscurò ancora di tempo in tempo le vere narrazioni de’miti. Volendo gli
vano dalla ignoranza. Lo smodare de’costumi oscurò ancora di tempo in tempo le vere narrazioni de’miti. Volendo gli uomini co
e, degli amori, delle glorie, delle dissavventure, non obbliando a un tempo e il nascer loro e la culla, e la morte e loro to
fa ricerca su la natura e genealogia degli Dei, se nacquero eglino in tempo o furono sempiterni ; se procreati dal fuoco, com
questo taluni delle dodici divinità maggiori fecero dodici periodi di tempi corrispondenti a ciascuno mese dell’anno. Altri n
iti e le favole per mezzo di caratteri astronomici, e supponendo a un tempo alcune intelligenze unite a corpi celesti, ed un’
eterodossi nel breve giro di queste nostre escogitazioni, dando a un tempo ad intendere, che il culto renduto a quest’anima
Mercvrio, Marte, Vvlcano, Bacco, Ciclopi. 11. Senza voler perdere più tempo in interrogare i monumenti letterarii a noi rimas
erne istruito. E se poi queste nostre escogitazioni si volessero a un tempo associare allo studio della Mitologia per la istr
resentato da tutta l’antichità in atto di fulminare, e credevasi a un tempo che lo slancio da’ baleni, ed il fragore de’tuoni
iniziatore ; ne’termini il contrassegnatore de’confini ; Saturno nel tempo  ; Marte e Bellona nelle guerre ; Bacco ne’luoghi
utto lo splendore di sua grandezza, quando non ancora era compiuto il tempo della gravidanza di lui, traendonelo poi fuori a
ompiuto il tempo della gravidanza di lui, traendonelo poi fuori a suo tempo . A questo mito può darsi varia interpetrazione. B
al disboscarsi la gran selva della terra, ciò che volevano avvenuto a tempi di Saturno, onde pe’latini questa età risponde a
i Saturno, tutte si rifescono ai semi — Ei non era che il simbolo del tempo , che tutto genera, strugge e riproduce. In un’inn
le vie ordinarie. Per Saturno poi si è inteso colui, che presiede al tempo , e ne regola il corso, ingiungendoglisi questo no
r annis. Si è finto non meno di mangiarsi i proprii figli ; poichè il tempo insaziabile di anni consuma tutti quei che corron
o celebrati non pochi nocchieri, e furono creduti come Iddii anche in tempi non di molto remoti ; sì perchè dalla istoria è d
scoprire come dominare gli oceani e i mari ; od in fine, perchè lungo tempo paventando dell’aspetto delle onde, si tennero lu
ema del Sole d’inverno, o del giro del Sole per tutto quel periodo di tempo , in cui questo pianeta percorre la parte inferior
ndo, e quasi in un ritmo serba la consonanza e la commensurazione del tempi . Da ciò fu creduto come il precettore e l’antiste
stigo di Giove adultero, con si fatti sensi indegni, che le diedero i tempi appresso de’corrotti costumi, ha finora tanto tra
ti costumi, ha finora tanto travagliato i mitologi ». 35. Cerere — Fu tempo quando s’innalzarono are, e si porsero sacrificii
mesi su la terra, lasciandola a gli amori di Plutone per altrettanto tempo alternativamente — Questo mito è stato altra volt
i, che il frumento mandato alla terra vi resta seppellito per qualche tempo , e non si vede useir fuori e pullulare, che nella
ssa fecondità de’semi mandati alla terra. E narra(1), che mancando un tempo questa fecondità, andando la terra infruttuosa, f
na, ei dice(2), è la virtù istessa de’semi, e Plutone il sole, che in tempo d’inverno percorre le parti più remote del mondo,
uoli della terra : talchè è madre degli Dei, cioè de’giganti, che nel tempo delle prime città si arrogarono il neme di Dei :
, Dea delle divine cerimonie presso i romani, perchè le terre in quel tempo arate furono le prime are del mondo. » 40. Miner
maginazione si attribuirono tutte le più grandiose azioni eseguite di tempo in tempo da tanti illustri, onde la gran selva de
ne si attribuirono tutte le più grandiose azioni eseguite di tempo in tempo da tanti illustri, onde la gran selva della terra
Ercole ancor bambolo strozzasse due colubri, per dare una nozione del tempo dell’eroismo bambino. Come del pari si disse di B
ano, possente di mano, indomito, illustre ne’combattimenti, padre del tempo , eterno, ineffabile, potente in far tutto e tutto
to va diffondendo torrenti di luce, e distribuisce le ore passando di tempo in tempo pe’dodici segni dello Zodiaco. 61. E ver
fondendo torrenti di luce, e distribuisce le ore passando di tempo in tempo pe’dodici segni dello Zodiaco. 61. E veramente sc
il significato di adorno di stelle, cui altro non intendevasi, che il tempo , quando il Sole nel Solstizio estivo entrava nel
toio posto nel Cielo a fianco della costellazione detta Prometeo, nel tempo stesso che il toro celeste, nominato toro di Pasi
a divinità tutelare, il eulto del quale fu da loro unito a quello del tempo e del Dio-Luce, ossia del sole, debbe non come un
ncomincia l’apparente giro dei cieli, quando egli apre il cammino del tempo , che circola nello Zodiaco ? 68. Ma per venir meg
varietà de’frutti istessi, che nascondonsi nel seno della terra, e di tempo in tempo vengon prodotti. Si finse esser lascivo,
e’frutti istessi, che nascondonsi nel seno della terra, e di tempo in tempo vengon prodotti. Si finse esser lascivo, e di ins
esser questa dea la stessa che l’Aurora, onde traggono l’origine del tempo mattutino. (3). Roncina — Varrone deriva questa
ia dall’aprirsi le porte del suo tempio in guerra, e dal chiudersi in tempo di pace. (1). Macrobii, Saturnalium IX. (2).
3 (1806) Corso di mitologia, utilissimo agli amatori della poesia, pittura, scultura, etc. Tomo I pp. 3-423
ammirazione ; non v’ ha dubbio che a’ giorni nostri, piucchè in altro tempo mai, così le Belle-Lettere si coltivano, e la ven
i riducendo tutte le Favole ad un ragionato ordine, non omettessi nel tempo stesso di soddisfare anche a quelli, che bramosi
ualunque siasi lavoro, a cui lio da varj anni consecrato i ritagli di tempo , che le altre occupazioni della vita mi lasciavan
lto a questi dodici Dei : di là passò poi nella Grecia, dove sino da’ tempi di Pisistrato fu loro dedicato in Atene un tempio
sso i Romani. Le medesime duravano cinque o settê giorni, e in questo tempo , lasciata ogni occupazione, si viveva solamente t
ono simili Feste, e le denominarono Cronie(b) dal Greco nome chronos, tempo , perchè Saturno era considerato come il Tempo(c)
dal Greco nome chronos, tempo, perchè Saturno era considerato come il Tempo (c) (20). Questo Nume ebbe nella Grecia e in Roma
falce in mano(a). Le ali alludono alla rapidità, con cui trascorre il tempo  ; la falce indica il fine, al quale ogni cosa si
e altri musicali stromenti orribilmente urlavano : lo che avveniva al tempo delle loro Feste. Eglino vestivano alla foggia de
in giro la statua della Dea, riposta sopra un asino, e anche in quel tempo suonavano il timpano(d). Il loro capo si chiamava
Feste Vestalie, le Megalesie, le Harie, e le Ordinali o Ordicidie. Al tempo delle Vestalie s’imbandivano da per tutto in Roma
i fino allora si erano cibati gli uomini(b) (2). Questa Dea per molto tempo andò cercando la sua figliuola, Proserpina, chiam
a, lo regalò della pianta, detta fico, la quale era stata sino a quel tempo ignota a tutti gli uomini(f). La Dea inoltre voll
sso Pelasgo, figlio di Triopa (b). A sì tristo avviso restò per lungo tempo attonita la dolente madre, ma rasserenato poi lo
un Sacerdote, detto Stefanoforo dalla corona, che portava in capo. Al tempo di tali Feste le predette donne portavano sulla t
della terrabenedirli e purificarli (a). Questa Festa seguiva qualche tempo dopo la semina (b). Dionisio d’Alicarnasso preten
on fa alcuna distinzione tralle Feste Ambarvali e le Amburbie (g). Al tempo di queste prima del sacrifizio si conduceva la vi
allo loro spalle alcuni sassi. Quelli, tirati da Deucalione, in breve tempo si viddero cangiati in uomini, e in donne quelli
igine per parte di madre, e che i medesimi, essendo stati per qualche tempo sospesi, si sieno poi rinovati da Ifito o Ificlo,
rlo sotto le mentite spoglie di Atleta (d) (9). Col progresso poi del tempo anche le femmine poterono non solamente trovarsi
da’ Poeti, e dagli Scultori rappresentati in bronzo o in manno(g). Il tempo , in cui questi Giuochi vennero rinovati da Ifito,
tiamo per ultimo che i Giuochi Olimpici furono di nuovo int rrotti a’ tempi di Corebo(b), e che si ristabilirono da Climeno,
piccola verga d’ulivo ; ed egli solo avea di itto di portar a in ogni tempo , mentre gli altri Flamini non potevano farlo, se
ssimi di lui successori v’aggiunsero sempre qualche ornamento fino a’ tempi d’ Adriano, ne’ quali fu ridotto a tutta perfezio
to Alti (f), e per cui anche Giove venne soprannominato Alzio (g). Al tempo degli Antonini si vedeano in quel bosco molti alt
fiume Alfeo (b) (16). E’stato detto Pluvio ; ossia Piovoso, perchè in tempo di siccità se ne implorava la pioggia (c). Sotto
rlo (e). Il medesimo tempio tre volte rimase abbruciato : la prima al tempo della guerra civile tra Mario e Silla, la seconda
vi colà una fontana, che avea il nome della terza di queste Ninfe. In tempo di siccità il Sacerdote di Giove, dopo aver sacri
ni nello stesso modo la ripassavano, senza essersi mai per tutto quel tempo cibati di carne urnana, era pet virtù di lui rest
ni erano una religiosa ceremonia, praticata da’Romani spezialmente in tempo di pubbliche calamità per placare gli Dei. Essa c
a, Epulae, vivande (g), perchè eglino mangiavano i cibi, imbanditi al tempo di tale solennità agli Dei (a). Eglino erano da p
Nisa, donde prese poi il nome di Dionisio, per alludere nello stesso tempo al padre suo, che nel Greco Idioma si chiama Dios
azione gli si celebravano in Roma le Feste, dette perciò Liberali, al tempo delle quali si mangiava in pubblico, e ciascuno a
leo (a) o Iacco(b) (5) o Bromio (c), dallo strepito, che si faceva al tempo delle di lui solennità, ovvero da quello, che sog
cui il Nume acquistò il nome di Egobolo(h). Evante o Evio, perchè nel tempo delle di lui Feste andavasi gridando evan, evan (
chezze introdusse il lusso anche nelle sacre ceremonie (a). Ne’ primi tempi si offriva un vaso pieno di vino, una cesta di fi
genitori aveano giurato per la loro legittimità, come se sino a quel tempo i sigli fossero stati senza padri ; e però si dic
serviva per lui solo. Voleasi cou ciò ricordare un fatto, avvenuto a’ tempi di Pandione, o come altri yogliono, di Demofconte
, e si trovavano i vasi pieni di vino(b). I Contadini dell’ Attica al tempo delle vendemmie sacrificavano a Bacco un irco, e
), i quali nomi indicano il furore, a cui elleno si abbandonavano nel tempo delle Feste di Bacco(d). Pausania vuole, che sien
ossia adulta ; il terzo a Giunone Xera, ossia vedova, per alludere al tempo  ; in cui ella stette lontana dal suo marito, come
ture, e nella notte lo teneva legato e rinchiuso. Venne finalmente il tempo , in cui Giove commise a Mercurio, che cogliesse l
e. Sotto questo titolo si solennizzavano le Feste, dette Gamelie, nel tempo delle quali si contraevano le nozze in maggior qu
ottomettessero a’colpi di sferza, che i Sacerdoti del Dio Pane(15) al tempo de’ Lupercali(16) davano a tutti coloro, che inco
Era ottenne in Argo, in Samo, ed in Egina cette Feste, dette Eree. Al tempo di queste que’ d’ Argo, dopo d’averle offerto il
istenza. Citerone, re di Platea nella Beozia, e il più astuto di que’ tempi , lo consigliò che formasse una statua di legno, c
oria della predetta riconciliazione (e). Allorchè se ne avvicinava il tempo , quattordici delle principali città, della Grecia
e). Allora le si sacrificava una giovenca bianca, o una capra (f). Al tempo della guetra degli Arunci i Romani furono minacci
scudo(a). Fu detta Tropea, perchè presiedeva a’ trionfi, e perchè al tempo di quelli le si offerivano dei sacrifizj (b). Si
, e la condusse nell’ Inferno. Dopochè ella ivi se ne stette tutto il tempo , che sarebbe vissuta sulla terra, Plutone, per co
ituì per la salvezza e conservazione del Romano Impetio(a). Prima del tempo de’ medesimi si spedivano araldi per l’ Italia, a
attimento del Nume contro Pitone (d). Il premio de’vincitori ne’primi tempi era una piccola corona d’alloro (e). Vi s’introdu
ntù ; ma da che Echecrate, giovino Tessalo, rapì la Pitonessa di quel tempo , si pubblicò una legge, per cui quelle donne dove
n numero di vasi, e tripodi di rame. Questa semplicità non durò lungo tempo , e vi si sostituirono i più preziosi metalli. Gig
, in Egialea ; ed essendone stato scacciato, si ritirò in Creta. Poco tempo dopo avvenne agli Egialesi una pestilenza desolat
spezialmente dagli Ateniesi, perchè li avea liberati dalla peste nel tempo della guerra, che sostenevano con alcuni popoli d
allora assediata da’ Pelasgi. Le due armate si trovarono nello stesso tempo obbligate di celebrate una Festa d’ Apollo. Si fe
le città. Un coro di musici gareggiava poi nel canto. Era lecito nel tempo di queste Festo scrivere ne’pubblici Registri i f
movimento del Sole. Consumato in sì deplorabile condizione tutto quel tempo , alfine si trovò trasformata in quel fiore, che d
. Siffatta copiosa prole tendette Niobe oltre modo superba. Giunto il tempo , in cui la fatidica Manto esortava le donne Teban
ubblicare, che il suo Re aveva le orecchie asinine, ma non osando nel tempo stesso di farlo per timote di castigo, scavò in r
in rimota campagna una fossa, ed ivi appagò il suo desiderio. Qualche tempo dopo uscì da quel terreno quantità di canne ; e q
to al delitto la menzogna, lo condannò a sofferire la sete durante il tempo , in cui i fichi si maturano(d). Apollo, come Dio
za sepoltura, o perchè le si sacrificavano cento vittime nello stesso tempo  : il quale sacrifizio appellavasi, come abbiamo o
sacro luogo. La Dea per punirli mandò loro una malattia, per cui poco tempo dopo moritono. Nè quì ebbe fine lo sdegno di Dian
e restarono sospese a’ rami di quella (b). Elleno perciò ogni anno al tempo della raccolta delle noci onoravano Diana con bal
a Diana, e ove ogni anno le celebravano Feste, chiamate Triclarie, al tempo delle quali le venivano offerti in sacrifizio un
to l’ultimo de’ predetti nomi avea un tempio, nel quale le nutrici al tempo di certe Feste, dette Titenidie, portavano i fanc
nio si celebravano in Atene sacrifizj e feste, chiamate Ecatesie, nel tempo delle quali i ricchi imbandivano conviti, e i pov
la notte, mettendo la città, e spezialmento i mercati, in tumulto. Al tempo delle medesime secondo il Pitisso si celebravano
detto tempio di Venere in Cipro, dicesi che in esso col progresso del tempo la Dea abbia avuto un Oracolo il quale l’Imperato
enero mercè la protezione di questa Dea di riacquistare in brevissimo tempo i loro capelli(c). Un fatto, avvenuto in Efeso, d
ella, ch’era la donna la più pudica di Roma(f). Venere Verticordia al tempo di Marcello ebbe anche un tempio fuori della port
iamma. Lo stesso tempio fu sempre in grande venerazione ; e ne’ primi tempi si aveva tanto rispetto per esso, che niuno osava
adini(a). Venere sotto il predetto nome avea anche nel Campidoglio un tempo , dedicato da Q. Fabio Massimo nel tempo stesso, i
avea anche nel Campidoglio un tempo, dedicato da Q. Fabio Massimo nel tempo stesso, in cui il suo collega, Otacilio Crasso, c
ll’anzidetto albero, primachè partorisse Adone ; ch’essendo venuto il tempo di darlo alla luce, l’albero s’aprì ; e che ne co
giorno recavasi a vederlo. Tanta premura però non ebbe a durare lungo tempo . Parve alla Ninfa, che Selinno scemasse in bellez
suguanglianza de’natali tenne il di lui cuore ondeggiante per qualche tempo . Non potendo alfine la ragione superarne il contr
detto Ippio, ossia Equestre, dalla corsa de’cavalli, che si faceva al tempo de’Giuochi Circensi, ma anche perchè trovò l’arte
omini(b). Dagli Arcadi gli furono institnite le Feste Ippocrazie, nel tempo delle quali i cavalli non venivano assoggettati a
città della Jonia concorrevano a celebrarle(b). Anche il luogo, e il tempo , in cui si solennizzavano, dicevansi Panionio. Se
efano, citato dallo Scoliaste d’Apollonio. Restò ancora ne’posteriori tempi in venerazione il tempio, là dedicato a quel Dio 
ro il tridente, ch’è una forca a tre denti, regalatagli da’Ciclopi al tempo della guerra contro i Titani(c). Il suo carro è u
ne comparve gravida, fu da Giove ingojata ; che lo stesso Nume, poco tempo dopo sorpreso da gagliardissimo dolor di capo, ri
la più remota antichità, e fabbricato sopra una rupe. Vi si vedeva al tempo di Strabone(e) una lampada inestinguibile, e un e
li, e trattavano a convito le loro serve, come facevano gli uomini al tempo delle Saturnali(c). Narrasi inoltre, che gli Scol
ntrodussero tanti giuochi e ceremonie che convenne impiegarvi maggior tempo . Nelle minori si facevano tre sorta di giuochi. I
scudi nella destra, saltavano per la città, e battevano nello stesso tempo sullo scudo con una nuda spada, che tenevano nell
la quale, come abbiamo esposto, presiedeva alle nozze e a’ parti. Al tempo di queste Feste le donne ricevevano dei regali da
gali da’ loro mariti, come a questi si davano i medesimi da quelle al tempo delle Feste Saturnali. Le donne inoltre trattavan
e Marte ; e postisi l’uno e l’altro colà a sedere, Vulcano tirò sì a tempo la rete, che ambedue vi rimasero inviluppati. Egl
bizzarro spettacolo. Ognuno proruppe in altissime risa, e per qualche tempo si parlò nell’ Olimpo di questa ridicola scena. V
cano ebbe molti tempj anche in Roma. Se ne ricorda uno, fabbricato al tempo di Romolo, e di Tazio. Questo era fuori della cit
nsero in Roma. Quivi egli ebbe un tempio di dodici porte, le quali in tempo di guerra stavano aperte ; e cessata quella, tost
semplici frutta della terra, e poi anche in oro e in argento. In quel tempo inoltre recavasi il popolo, adorno di nuove vesti
(c). Nat. Com. Myth. l. 2. (20). Fuvi un’altra Divinità preside al tempo , chiamata Cero da’ Greci, e dagl’ Italiani Occasi
Greci, e dagl’ Italiani Occasione. Questa però non presiedeva che al tempo il più conveniente a fare qualche cosa. Rappresen
Que’ d’ Eleusi le consecrarono un tempio(e). Finalmente parlando del Tempo , nociamo, che il Gentilesimo riconosceva pure la
e offrivasi come sacrifizio gratissimo agli Dei(e). Col progresso del tempo vi si sostituirono gli animali. Eusebio vuole che
farina, o di vino, o di latte, o del sangue della stessa vittima. Al tempo del sacrifizio si abbruciava pure dell’incenso, e
si riputarono egualmente veridici, e solo i più antichi per più lungo tempo si mantennero in grande riputazione. Di questi e
, ma solamente li dirigevano : in Estatici, i quali prima per qualche tempo , e talora anche per qualche anno mostravano di tr
(4). L’uomo, sempre inquieto intorno all’avvenire, cercò in tutti i tempi di penetrarne i più profondi secreti. Fu quindi t
li predicevano l’avvenire(b). Tale distinzione però col progresso del tempo svanì, e il nome di Auspici si estese anche a que
tto l’esplorarne gli andamenti fuorchè all’alba del giorno. In questo tempo i sacri Ministri, detti perciò Pollarj, gettavano
si dal sacro ferro, dettosécespita, subito morivano, o se per qualche tempo sopravvivevano. Scannata la vittima, i Sacerdoti
abbiano emanato molte leggi contro i professori di essa, e benche il tempo n’abbia sempre più manifestato l’inganno, con tut
(n). Cic. de Nai. Deor. l. 2. (a). Plutare. in Romul. (9). Ne’ tempi degli Antichi Pagani eravi un certo sacrario, det
aec. l. 2. (e). Lacan. l. 8. (12). Iside, morto Osiride, per lungo tempo lo éercò, e avendolo finalmente trovato, fece sep
dido la fronte, e nero il restante del corpo. Non lo lasciavano lungo tempo in vita ; e morto, lo piangevano inconsolabilment
di furono istituite appresso i Romani le Feste Fontinali, giacchè nel tempo di quelle si gettavano ne’ fonti ghirlande di fio
lla sferza una Vestale, che avea lasciato spegnersi il sacro fuoco in tempo di notte(g). Tralle Vestali parimenti una certa E
lli di sabbia racchiudeva nella mano, ma non avvertì di ricercarne al tempo stesso permanente la freschezza della sua giovent
a sua gioventù. Quindi tutti sopra di lei si accumularono i danni del tempo  ; e dicesi che avesse 700. anni, quando la interr
me di Fitò(f). Eusebio pei la denomina Erofile, e dice che vivesse a’ tempi di Numa Pompilio(g). Da Isidoro finalmente fu chi
interrogava. Eraclide vuole che costei enunziasse i suoi vaticinj a’ tempi di Solone e di Ciro(d). La Frigia fu tenuta in so
acilio, e L. Valerio ve ne riportarono mille versi. Col progresso del tempo se ne raccolsero inoltre da varj altri luoghi, ov
da Bacco(f) ; e Ovidio pretende, che li abbia fatti perire Driante al tempo delle nozze di Piritoo(a), dell quali parletemo a
quello, il quale avesse potuto vincerla nella corsa, soggiungendo al tempo stesso che la morte sarebbe stata il castigo del
Avida Atalanta di farne l’acquisto, uscì di via per raccorlo, e diede tempo intanto al giovine di oltrepassarla. Atalanta, ri
re, gettò l’ultimo pomo quasi sull’orlo della meta. Atalanta perdette tempo nel pigliare anche quello : ond’è che rimase alle
iferisce, che le medesime vennero instituite da Numa Pompilio (t). Al tempo delle stesse si offrivano al predetto Dio vino, i
ali si descrivevano le gesta de’ Numi e degli Eroi. Col progresso del tempo si rappresentarono gli stessi Fatti, favendo cons
nella Corsa(c). Arrachione era stato già altre due volte coronato al tempo della quarta Olimpiade in tali Giuochi, quando pe
d’arco. Obbligato ad intraprendere un viaggio, interruppe per qualche tempo anche siffatto esercizio. Al suo ritorno volle ri
, per cui que’cavalli rientrarono in Roma, si chiamò Ratumena (f). Al tempo de medesimi Giuochi si scuopriva pure un’Ara sott
ndicasse, che i consigli devono essere secreti (c). Col progresso del tempo tali Giuochi si celebrarono con maggiore magnific
n. Lex. Univ. (c). Pitise. (22). Il Dio Termine in Roma fino dal tempo di Numa Pompilio fu riconosciuto come il protetto
tà, e ne prescrisse le ceremonie. Le Feste furono dette Terminali, al tempo delle quali s’inghirlandavano i confini delle cam
’di Corinto le innalzarono un tempio (l). Finalmente in Roma fino da’ tempi di Servio Tullio era venerata nel Campidoglio. Le
Lucullo, il quale vi celebrò allora anche dei Giuochi, perchè in quel tempo sovrastava una nuova guerra con Antioco (b). Noti
ni erano una religiosa ceremonia, praticata da’Romani spezialmente in tempo di pubbliche calamità per placare gli Dei. Essa c
a, Epulae, vivande (g), perchè eglino mangiavano i cibi, imbanditi al tempo di tale solennità agli Dei (a). Eglino erano da p
stesse due Divinità si celebrarono le Feste, dette Lampadeforie, nel tempo delle quali tre giovani gareggiavano tra di loro.
a Giunone, di cui ne temeva il furore. Ne fu esaudita ; ma venuto il tempo , in cui i due bambini doveano vedere la luce del
al verbo Greco, plin, navigare, perchè questa Costellazione indica il tempo atto a navigare, ch’è la Primavera. Per questo i
da Fauno, figliuolo di Pico, re de’ Latini in Italia. Egli viveva al tempo , in cui Pandione regnava in Atene(f). Insegnò a’
no i popoli d’Italia, e particolarmente que’ d’Enotria. Fino da’primi tempi di Roma Fauno ebbe anche sul monte Celio un tempi
Quelle s’instituirono per assaggiare i vini(d) ; queste per avere un tempo propizio per le vendemmie. Al tempo delle prime s
e i vini(d) ; queste per avere un tempo propizio per le vendemmie. Al tempo delle prime si onorava Venere con sacrifizj(e). A
endemmie. Al tempo delle prime si onorava Venere con sacrifizj(e). Al tempo delle seconde le vendemmie in alcuni luoghi sul p
città prima della celebrazione di tali Feste(f). Finalmente in questo tempo si offriva del nuovo vino a Giove, perchè i Latin
, e compose in onore di sua madre un Coro di Musici, che fu per lungo tempo denominato il Coro di Fiscoa (e). (c). Pitisc.
fingendo di voler celebrare un sacrifizio, com’era l’uso d’Atene nel tempo delle anzidette Feste. Mangiò Tereo, nè seppe di
gettò sulla mensa il capo del fanciulletto. Stette Tereo per qualche tempo immobile a cotal vista, ma finalmente sciolse il
onca, situata sotto il monte Palatino (a). Sopra il medesimo monte al tempo delle Lupercali i pastori immolavano delle capre
o, e ricuperarono il loro gregge (c). Vuolsi, che Romolo offerisse al tempo di tali Solennità anche un sacrifizio di cani, co
oi al sacrifizio della capra, narrasi, che a questa col progresso del tempo siasi sostituito un irco (d). Dicesi finalmente,
Fabio, che n’erano stati i capi (e) ; e che Giulio Cesare, al di cui tempo le anzidette Feste non erano più in uso, avendole
vieppiù i loro cuori si unissero insieme (i). Plinio dice, che al suo tempo tale anello era di ferro, e senza gemma (l). Le n
i per antifrasi, o per ironia(e) ; e che abbiano avuto tal nome molto tempo prima dell’ avvenimento d’ Oreste. Credevasi altr
so(e). Era pur celebre il culto, che loro rendevasi nell’ Arcadia. In tempo di notte, e in luogo sotterraneo vi s’ immolavano
i s’ immolavano nere pecore, e osservavasi un tispettoso silenzio nel tempo di que’ sacrifizj, a quali non potevano assistere
Atene si celebravano certe Feste, dette dal nome loro Eumenidee. Nel tempo di quelle si sacrificavano parimenti pecore pregn
tuite per onorare le medesime Deità. Duravano undici giorni, nel qual tempo nè si solennizzavano gli sponsali per timore che
asi conferito tale privilegio allo Stige, perchè l’anzidetta Ninfa al tempo della guerra de’ Giganti contro gli Dei spedì in
erecide vuole, che abbia ritenuto incatenata nel suo palagio sì lungo tempo la Morte, che Marte alle preghiere di Plutone fu
a patto, ch’egli dovesse fare, coni era il costume di quegli antichi tempi , molti doni al di lei padre, Dejoneo. Questi lo s
e Antesforie, feste così dette da’fiori, da lei raccolti nel predetto tempo (d). In que’giorni eravi il costume di portarne a
io a grande stento si raccolgono, e ch’esse poi spesse volte un breve tempo svaniscono (g). Platone lasciò scritto, che Pluto
Feste per tre continui giorni, perchè gli Dei entro lo spazio di quel tempo aveano accordato la guarigione a di lui figliuoli
porta della loro città, e a certe Feste, dette perciò Carmentali. Al tempo di queste queglino sacrificavano prima del mezzod
che l’immortalità ; ma essendosi dimenticata di chiedero nello stesso tempo anche il privilegio, ch’egli non mai invecchiasse
Circe poi non ostante la sua malvagità ricevette gli onori divini. Al tempo di Cicerone era adorata nell’ Isola di Eca(b). Di
una città ch’ebbe pure il di lui nome, e che poi rimase sommersa nel tempo dell’anzidetto Diluvio(g). Il monte Parnasso si d
andò, che quello fosse tosto esposto a’ cani. Spedì egli nello stesso tempo una spada alla figlia, affinchè di sua mano si uc
a di Lesbo, e riputavasi il più eccellente suonatore di cetra a’ suoi tempi . Dopo essersi trattenuto lungo tempo appresso Per
lente suonatore di cetra a’ suoi tempi. Dopo essersi trattenuto lungo tempo appresso Periandro, re di Corinto, si trasferì in
iù unito in matrimonio con altre donne, e che da’ alcune di queste al tempo delle Orgie sia stato lacerato(a). Alcuni finalme
salvò colla fuga, e ritornò alla paterna casa. Quivi pattorì qualche tempo dopo i due gemelli, Orcio e Agrio. Costoro crebbe
mo favorito dagli Dei. Gli Ateniesi lo chiamarono nella loro città al tempo di Solone, ed egli molto giovò ad essi co’consigl
singulti si si aspergeva di cenere il capo(b). In Grecia i maschi al tempo di lutto nutrivano la chioma, e le femmine la rec
n gravissime pene si puniva chi la violava. Si onoravano pure in quel tempo gli Dei dell’Inferno, versando loro sopra il sepo
cro(b), e chiamate anche cibi ferali. Credevasi, che le anime in quel tempo fossero immuni dalle pene, e che potessero venire
ello, come abbiamo altrove riferito, le giovani solevano coprirsi nel tempo delle loro nozze (a). Quando i Romani rapirono le
Feste Carisie, perchè elleno da’Greci venivano denominate Cariti. Al tempo di quelle Feste si danzava tutta la notte, e chi
la eccitarono a trattenervisi, ed era servita da invisibili Ninfe. In tempo di notte lo sposo recavasi a visitarla ; e come n
ette da quel momento il nome di Priamo, che conservò poi per tutto il tempo della sua vita(b). Nè è fuor di proposito il rife
à d’Antedone, la quale trovavasi nella Beozia. Egli se ne stava lungo tempo sott’acqua, e dava a credere, che avesse secreti
fanciulli, e fece credere al marito d’averli essa partoriti. Qualche tempo dopo colei divenne madre di due figli, e osservan
ochi funebri in onore di Melicerta. Ciò si fece solamente per qualche tempo , e quindi la peste continuò. Allora fu, che nuova
agre, la quale sposò Pemandro, figlio di Cheresilao, e visse sì lungo tempo , che acquistò il soprannome di Grea, ossia Vecchi
denominarono tale dall’aprire ch’ella faceva le porte delle città in tempo di pace(e). Elio, citato da Varrone(f), crede, ch
Ciproc. A di lei onore si celebrarono altresì le Feste Plinterie, al tempo delle quali, si lavava la statua di Minerva, e il
i sacrifizj, che ogni anno si celebravano in onore di Romolo (b). Al tempo di quelle Feste supplivano alla loro mancanza que
usavasi anche la Clepsidra, ossia l’orologio d’acqua, per misurare il tempo , oltre il quale non era permesso il perorare. Fin
ni. Numa Pompilio instituì in onore di Fornace le Feste Fornacali, al tempo delle quali in onore della Dea si lasciava consum
4 (1861) Corso di mitologia, o, Storia delle divinità e degli eroi del paganesimo: Per la spiegazione dei classici e dei monumenti di belle arti (3e éd.) « Della mitologia in generale. » pp. 17-359
maschi. Saturno osservò i patti ; ed essendo in lui personificato il Tempo che distrugge tutto ciò che egli stesso produce,
Jafet che la Genesi racconta essere andato a popolare l’ Europa, nel tempo che Sem restò nell’ Asia e Cam passò l’ istmo di
i e leggi nove, Siccome piacque al suo tiranno Giove. Egli quel dolce tempo , ch’ era eterno, Fece parte dell’ anno molto brev
tari, uno per ciascun mese dell’anno ; il qual tempio stava aperto in tempo di guerra, e chiuso in tempo di pace. Gli fu cons
ll’anno ; il qual tempio stava aperto in tempo di guerra, e chiuso in tempo di pace. Gli fu consacrato il monte Gianicolo che
ano tre giorni, e tutto allora spirava gioia e piacere. Il Senato nel tempo dei Saturnali sospendeva le adunanze ; eran chius
dal peso degli anni e armato di falce, per indicare ch’ei presiede al tempo che tutto distrugge ed all’ agricoltura che tutto
atto di divorare un fanciullo. L’ orologio a polvere è la misura del tempo , mentre le ali rammentano la velocità con cui pas
luogo da ricordare i bellissimi concetti del Petrarca nel Trionfo del Tempo  : Seguii già le speranze, e’ l van desio : Or ho
manifesta. Or vi riconfortate in vostre fole, Giovani, e misurate il tempo largo : Chè piaga antiveduta assai men dole. Fors
a vi sono i grandi ingegni, i famosi Eroi che non temono la falce del tempo , sicchè messer Francesco prosegue : Vidi una gen
ncesco prosegue : Vidi una gente andarsen queta queta Senza temer di tempo , o di sua rabbia : Chè gli avea in guardia istori
un istabil sereno È vostra fama ; e poca nebbia il rompe : E ’l gran tempo a’ gran nomi è gran veneuo. Passan vostri trionf
vostre pompe : Passan le signorie, passano i regni : Ogni cosa mortal Tempo interrompe…. Così ’l Tempo trionfa i nomi e ’l mo
gnorie, passano i regni : Ogni cosa mortal Tempo interrompe…. Così ’l Tempo trionfa i nomi e ’l mondo. Ma questi decreti si
anda e forte, e le posero in capo una ghirlanda di quercia, perchè un tempo gli uomini semplici e robusti si nutriron di ghia
a ed esemplare alle novizie. Le Vestali conservaronsi in Roma fino ai tempi dell’ Imperatore Teodosio. 47. Le feste in onor d
Frigii in onore della grande Dea. In Roma, dove furono introdotte nel tempo della seconda guerra punica, erano celebrate dall
que anni ad Eleusi città dell’Attica. Duravano nove giorni, e in quel tempo era vietato l’occuparsi dei pubblici affari, apri
ivare da Cerere stessa, che sotto spoglie mortali aveva abitato alcun tempo appo Celeo re d’Eleusi.17 Oltre alle Eleusinie fu
te d’oro, un vaglio, alcune focacce ed altri simboli. In Sicilia, nel tempo di questa processione, le donne correvano qua e l
ve montagne. Ecco un’altra immagine delle eruzioni vulcaniche di quei tempi , ingrandita dal terrore dei popoli che ne furono
men codardo, poichè presa la figura d’un leone, combattè per qualche tempo con intrepidezza, animato da Giove che di continu
 ; e infatti Ercole, (364) figlio dello stesso Giove, con l’andar del tempo uccise l’avvoltoio, e liberò Promeleo : Sulla sc
gr.) figliuolo di Tros re di Troja, facendolo rapire da un’aquila nel tempo che il giovinetto era a caccia sul monte Ida nell
452), il quale aveva cent’occhi e soleva tenerne aperti cinquanta nel tempo che gli altri eran chiusi dal sonno. Ma la Dea no
resero tosto figura umana. Da ciò possiamo vedere come fino dai primi tempi fosse opinione che la fatica e l’industria valgan
figliuola del fiume Peneo, fu incontrata all’improvviso da Apollo nel tempo del suo esilio sopra la terra, e svegliò in lui a
, quando Ercole (364), approdatovi con gli Argonauti (452), giunse in tempo a salvarla uccidendo il mostro. 109. Laomedonte a
natura, Che del valor del cielo il mondo imprenta, E col suo lume il tempo ne misura, (Dante, Parai., c. X.) apparisce guid
ui ; ed infatti Biante era proprio un’arca di scienze e di virtù. Nel tempo che i nemici pigliavano d’assalto Priene sua patr
, il quale riponeva la vera ricchezza nella virtù, solo tesoro cui nè tempo nè fortuna possono far perire. Laonde anche Solon
le orecchie d’asino ; indi ricopre il buco e va via. Con l’andar del tempo crebbero in quel luogo alcune canne, le quali nel
are prerogativa, comunicandola alle acque del Pattolo che fin da quel tempo recarono sabbia d’oro. Potremmo riflettere su tal
un agnello, e far libazioni d’olio e di latte, queste in memoria del tempo nel quale fece il pastore, quelle perchè l’olivo,
, avanti ! colpisci ! oppure lancia i tuoi dardi ! e con l’andare del tempo , dopo ogni vittoria, questa esclamazione diventò
tra per poter salire al fanale. Un terremoto lo fece cadere non molto tempo dopo la sua erezione, che ebbe luogo 700 anni av.
a predilezione di Giove per Semele, causa di tanti guai a’ Tebar Nel tempo che Giunone era cruccciata Per Semelè contra ’l s
anifestasse in tutta la maestà della celeste gloria. Giove negò lungo tempo di compiacerla ; ma cedendo infine alle voglie im
esempio ; chè anzi ricusarono d’assistere alle feste di Bacco, e nel tempo che erano celebrate vollero per disprezzo continu
eni d’aria e unti di lardo o d’olio. Figuriamoci se potevano andare a tempo e star ritti ! Ogni sdrucciolone, ogni cascata er
rte ; aduna e sparge i venti, E trapassa le nabi. (Luogo citato.) Nel tempo stesso il caduceo aveva la proprietà di ricongiun
pagò questa credenza in Italia ; ed era convinto d’aver già vissuto a tempo dell’ assedio di Troja nel corpo del guerriero Eu
il terzo esperto mercatante, ec. ; ed è verosimile che coll’andar del tempo queste diverse qualità sieno state tutte attribui
elva furiosa lo inseguì e lo fece in pezzi, prima che Venere fosse in tempo a soccorrerlo ; talchè non potè che ricoprirlo di
emma per esserne costantemente corrisposto. Dopo avere studiato lungo tempo la sua indole si accorse che la passione più domi
ed oh maraviglia ! trova addormentato colui ch’ ella cercava da tanto tempo . « Oh ! egli dorme, » esclamò sotto voce ; « appr
alma tolle. Quest’è la terra che cotanto piacque A Venere ; e ’n quel tempo a lei fu sacra, Che ’l ver nascoso e sconosciuto
buoni acra. (Petr., Trionfo d’Amore, c. IV.) Ora questa isoletta, un tempo tanto leggiadra, è uno sterile scoglio, quasi ina
coronate di rose, l’incarnato e il candore delle quali indicavano nel tempo stesso l’ardore e la purezza dei loro voti. Le be
ro nidi sulle onde anche in mezzo ai rigori dell’inverno. E in questo tempo , secondo che dice la tradizione, il mare si mette
elle, Facevan un tumulto, il qual s’aggira Sempre in quell’aria senza tempo tinta, Come la rena quando il turbo spira. Così
ercotendo li molesta…. E come gli stornei ne portan l’ali, Nel freddo tempo , a schiera larga e piena : Cosi quel fiato gli sp
Creta, ove cominciò con Saturno la prima età, s’innalza la statua del Tempo , composta da capo a piedi di varie materie gradat
e componenti la detta statua, che è quanto a dire dai vizj di tutti i tempi , derivano gli orrendi fiumi d’Abisso : In mezzo
mostrava sorda ai loro voti. Morfeo, capo degli altri sogni, era nel tempo stesso ministro del Sonno suo padre, e talora ven
a donna involta in vesta negra, Con un furor qual’io non so se mai Al tempo de’ giganti fosse a Flegra…. Io son colei che si
desimo gli era tormento atrocissimo. Ma dopo aver pagato il fio lungo tempo con questo strazio, Giove (63), credendolo pentit
rare i figliuoli ! Ma nelle fantastiche tradizioni degli antichissimi tempi , non è meno bella e grande l’idea che fa nascere
la città fondata da Cecrope fu detta Atene in onor di Minerva, che un tempo i Greci chiamavano Atena o Atenea. Luminoso esemp
) all’astronomia. 276. Così vediamo che Clio serbando la memoria dei tempi scorsi narra con la dignità del vero e con alto s
lcezza sopra la terra. Ma Polinnia …..alata Dea che molte Lire a un tempo percote, e più dell’altre Muse possiede orti cele
to moderno composto da uno dei più colti ed arguti ingegni del nostro tempo . Momo, di cui la nominanza dura, E durerà nelle
di questi animali, per lo che i ciarlatani hanno usato fino ai nostri tempi di comparire in faccia alla gente semplice recand
edi che gli avevano liberati dalle loro infermità. Pare che nei primi tempi fosse questa la sola scuola pratica dei medici gr
r consigliato gli Dei a ricovrarsi in Egitto sotto forma d’animali al tempo della guerra dei Giganti. 295. Per lo più il suo
e la stessa grotta ove Romolo e Remo furono allattati dalla lupa. Nel tempo di quelle feste i sacerdoti di Pane, chiamati Lup
no celebrate l’ultimo giorno dell’anno. Lo incoronavano di spighe nel tempo della mèsse, e di fiori all’arrivo della primaver
l tempo della mèsse, e di fiori all’arrivo della primavera. Per lungo tempo i sacrificj a lui fatti consistettero in libazion
ella grotta, lo teneva col suo nutrimento sempre erboso, e per lo più tempo fiorito ; d’intorno vi pendevano secchj, ciotule,
nistri. Il cielo le posa sul capo : ed ella reca in mano nello stesso tempo il fuoco e l’acqua, emblema del bene e del male c
gli splendor mondani Ordinò general ministra e duce, Che permutasse a tempo li ben vani, Di gente in gente, e d’uno in altro
come sua madre alla giustizia, laonde spesso va confusa con lei. Nel tempo del beato secolo d’ oro ella aveva stabilito la s
si fa a nominare una lunga lista d’uomini e donne illustri di tutti i tempi e di tutte le nazioni. 341. Ma Virgilio si tiene
e le irate fazioni che dividono le famiglie ed i cittadini. Abitò un tempo nel cielo, ma Giove ne la bandì, perchè metteva s
nosamente che la Speranza fosse sorella del Sonno (240) che per breve tempo sospende i nostri affanni, e della Morte (242) ch
sollecita e fugace. La verità. 350. La Verità è figliuola del Tempo o di Saturno (27) e madre della Virtù ; ed appare
ti, quantunque il mostro possa tuttavia celarsi ogni dove a spiare il tempo di nuocere. Perciò conviene che la virtù non si r
numero di discendenti chiamati Eraclidi ; e dicesi che coll’andar del tempo andarono ad assalire Eurisleo e che lo uccisero p
erano dati in custodia a un orribile drago con cento teste, e che nel tempo stesso mandava cento diversi sibili. Ercole uccis
nte condurre il carro d’Alceste, e così egli ne ottenne la mano. Poco tempo dope Admeto si ammalò, ed era in pericolo di mori
, e a me pur largo Concede il Fato, che salvarne io possa Tutti ad un tempo i preziosi germi. 389. Cosi Ercole viaggiava gas
cettò il dono, e aspettò l’ occasion di valersene. Infatti, venuta un tempo in sospetto che il marito le preferisse Jole, fig
e non manchi fondamento a supporre che l’ ingegno umano anche in quei tempi avesse fatto invenzioni, delle quali solamente og
incontrar le tracce di una civiltà molto inoltrata negli antichissimi tempi , e distrutta poi dai grandi sconvolgimenti fisici
6) s’ avventò a Piritoo e l’ uccise, mentre l’ amico, avuto appena il tempo di difender sè stesso, restò prigione e fu tenuto
e fu tenuto in catene, finchè non scese Ercole (383) a liberarlo. Nel tempo di questa prigionia Elena fu rimessa in libertà d
de, ed ebbero molta parte nella conquista del Vello d’ oro (449). Nel tempo di una furiosa procella gli Argonauti videro comp
re restò ucciso da Linceo che pur cadde sotto i colpi di Polluce, nel tempo che Ida restò fulminato da Giove (63). 446. Po
ente dipinge Dante quest’ orribile caso, nel XXX dell’ Inferno : Nel tempo che Giunone era crucciata Per Semelè contra ’ l s
lettere di cortese raccomandazione. 464. Jobate, com’ era uso in quel tempo , lo accolse benignamente, e gli fece passare in f
mare Egeo al sud della Troade. Fu emulo d’Orfeo (469), e visse lungo tempo alla corte di Periandro, re di Corinto, ove il su
ipo fu condotto ad Atene, ove Teseo (409) lo ricevè umanamente. Poco tempo dopo, il tuono di Giove gli annunziò la sua pross
un Egisto, che si rese più empio del padre suo per vendicarlo. A suo tempo il giovine lettore conoscerà meglio questi fatti
luogo senza certi avvenimenti predestinati che dovevano compiersi nel tempo dell’assedio. Questi avvenimenti furono detti fat
in breve fu ridotta in cenere dopo un assedio di dieci anni, nel qual tempo eran periti ottocentomila Greci, e quasi altretta
se a Tindaro sul trono di Sparta ; ma Elena bella « per cui tanto reo tempo si volse » essendogli stata involata da Paride (5
edizione di Troja, era composta di circa 1200 navigli piccoli di quel tempo , e si radunò in Aulide, città marittima della Beo
della Grecia ; ma una contesa nata fra lui ed Agamennone privò lungo tempo i Greci dell’ aiuto del suo valore. 539. Agamenno
battere. Questa sua ostinazione fu favorevole ai Trojani, che in quel tempo riportarono molte vittorie ; ed Ettore (591), fig
ia avesse avuto bisogno del suo valore. Ma egli, avendo conosciuto in tempo di tregua la giovane Polissena figlia di Priamo,
essa della partenza per la guerra. La sventurata sposa e vedova ad un tempo chiese almeno agli Dei la grazia di riveder l’omb
di poter ritornare nei suoi stati dovè ancora lottare per altrettanto tempo contro la fortuna che in pena delle sue frodi non
o poema d’Omero, intitolato l’ Odissea. 572. Essendo stato per lungo tempo in balia delle tempeste, i venti lo spinsero alfi
La sua famiglia manteneva l’innocenza e l’illibatezza di costumi dei tempi antichi ; i figliuoli erano umili e discreti, e s
o accomiatò col più tenero addio, ed i suoi occhi seguirono per lungo tempo la nave. L’ eroe arrivò finalmente ad Itaca dopo
are la guerra, e cagionò la vaticinata distruzione di Troja. 602. Nel tempo dell’assedio, Paride combattè con Menelao, nè sar
ib. II. Traduz. del Caro.) Altri narra che il misero padre avesse nel tempo stesso perduta la vista ; e l’udire le supplichev
roe trojano mossero a pietà la bella Didone, ed egli cedè per qualche tempo alle seduzioni di molli affetti ; ma il nunzio di
anni di pace i Rutuli ricominciarono la guerra, ed Enea scomparve nel tempo di una battaglia, essendo stato rapito in cielo d
Campi Elisi. 619. Orione era inoltre uno dei più belli uomini del suo tempo , ed aveva la statura sì appariscente, che ne hann
glio d’Oeneo re di Calidonia, e d’Altea, era destinato a vivere tanto tempo quanto avrebbe durato ad ardere un tizzone che le
distanza dall’ altro, sicchè Atalanta invaghitane li raccoglie, perde tempo , riman vinta, e le convien darsi in premio del vi
seduzione dell’oro vince talvolta i più forti proponimenti. 643. Poco tempo dopo, avendo i due sposi recato offesa a Cibele (
Partì, che il vento imperversava, ed il cielo era oscuro. Lottò lungo tempo contro l’impeto dei flutti ; ma alla fine rimase
re, e quella età di ferro tanto diversa dalla vantata beatitudine dei tempi antidiluviani ? Un diluvio poi accadde effettivam
guerrieri nati dai denti del serpente, che Cadmo seminò nella terra a tempo della fondazione di Tebe. Un giorno incontrò sul
re suo di vita uscio. E venne serva la città di Baco,129 Questa gran tempo per lo mondo gio. Suso in Italia bella giace un l
e per consolarlo fecelo diventare uno dei più grandi indovini del suo tempo , e ne prolungò la vita oltre cinque secoli. Diver
a figlio d’Apollo (96) e d’Ipermestra (252), e fu celebre indovino al tempo della guerra di Tebe. Sapendo per sua propria sci
ica e languida vecchiaja tenne dietro alla serenità dei primi anni. A tempo di Virgilio ne aveva già vissuti settecento, e pe
chicchi di sabbia le restava da vivere altri tre secoli. Dopo il qual tempo il suo corpo consumato dalla vecchiezza doveva st
to di pigliar parte in questi giuochi alle donne ; ma con l’andar del tempo alcune vi si recarono in abiti maschili, osarono
. Milone di Crotone nel Brutium (Abruzzi) superò tutti quelli del suo tempo . Era stato visto mettersi sulle spalle un toro di
to, che può dare un cenno dei costumi e dell’indole dei Greci di quel tempo . « Un vecchio avvolontato di vedere i giuochi che
ici : Folle chi spera d’adoprar celato Al Dio che veglia intorno. Il tempo a tutto è padre ; Ma richiamar non può, se corser
ima istituzione una corona d’apio cingeva le tempie dei vincitori. In tempo di questi giuochi il console Flaminio fece procla
senza ritardo, al primo cenno della già imboccata tromba, tutti in un tempo si slanciarono, mostrando, e nell’impeto della co
la loro schiera simile a quella delle grui, che volano altissime ne’ tempi invernali, messaggiere delle caligini e delle nev
desiderato segno si lanciano i frementi destrieri, ed i giovani ad un tempo istesso allentano la briglia, animandoli colla vo
à che induce a quell’atto involontariamente i condottieri. Tutti a un tempo in quel modo si dipartirono, tacendo la moltitudi
destra gamba, e con essa il sinistro di lui piede a sè traendo, e nel tempo istesso spingendogli il petto, lo costrinse a vac
odiaco. L’origine di queste costellazioni è sepolta nelle tenebre del tempo . Si leggono nella Bibbia i nomi d’ Orione, delle
o che l’ebbe cangiata in giovenca (89). 679. I Gemelli, che ebbero un tempo figura di capretti, rappresentano la fecondità de
anche denotare la violenza del freddo e la rapidità dei venti in quel tempo . Credesi che il Sagittario sia il Centauro Chiron
a vita, era conforto ai vecchi, esempio utile ai giovani. Ma vi fu un tempo nel quale la depravazione dei costumi contaminò c
cipali città cento intendenti, chiamati poi gli occhi d’Argo. In poco tempo Osiride soggiogò un gran numero di nazioni, ma pi
ligiose. 710. L’origine di questo culto, secondo la favola, nasce dai tempi nei quali gli Dei perseguitati dai Titani, si rif
ofondarsi nell’abisso, quando Visnù, trasformato in testuggine, fu in tempo a sottentrare alla montagna e dare un po’di ripos
forma di un cavallo bianco alato. Questo Pegaseo indiano starà lungo tempo ritto sopra tre piedi, tenendo sempre alzato il q
à sprofondare nell’abisso, ed il mondo verrà distrutto. Aspettando il tempo di quest’ultima metamorfosi, Visnù dorme intanto
avano le vittorie. 729. Immolavano a questo Dio cani e cavalli, ed in tempi calamitosi anche vittime umane. 730. Eso, divinit
ano discendenti di Plutone (213), e per questa credenza misuravano il tempo non a giorni, ma a notti. 735. Dopo le divinità l
; e così fu preso anche pel Marte degli Scandinavi. 740. Nei primi tempi quei popoli offerivano a questo Dio le primizie d
Dattili in prima esercitarono la medicina, e il loro nome aervì lungo tempo in Grecia a indicare gli nomini resi celebri in q
tri dicnno ch’egli perisse in una battaglia datagli dagli Ateniesi al tempo d’Eretteo (116, 654). 17. I Misteri eleusini era
e a quello della perfezione. La cerimonia d’ammissione aveva Inogo in tempo di nette. Gl’iniziati si raccoglievano in un vast
luce illuminava la statua di Cerere doviziosamente arredata ; ma nel tempo che la folla guardava meravigliando, ecco apparir
o guerra mossa dai Giganti agli stessi Dei. Ed essendo intorno a quei tempi avvennta la catastrofe vulcauica, i capi religios
intanto si ricreassero e imbandissero lauta mensa ; ma in capo a quel tempo furon trovati morti nei loro letti. Ninno seppe d
nte a raccogliero i folli saltatori ed a soccorrerli. Con l’ander del tempo avani anche la voglia di fare il salto boncho men
sto passo a’ nocchieri poco pratici, quando il vento è contrario o il tempo è burrascoso. Ora il vortice di Cariddi posto in
9, il nascimento di Giove. Rea è il soprannome di Cibele. 49. Che il tempo volga le spalle all’oriente e il viso all’occiden
. Dietro il carro della Morte. 56. I Romani lo chiamarono Gradivo in tempo di guerra, o Quirino in tempo di pace. Avevano da
56. I Romani lo chiamarono Gradivo in tempo di guerra, o Quirino in tempo di pace. Avevano dato il nomo di Campo di Marte a
i artifizi dell’eloquenza per toccaro il cuoro doi giudici. Per lungo tempo le sontenze di questo augusto tribunale furono de
in pochi istanti furon visti giacere l’un sull’ altro, e spirare nel tempo che si studiavano di soccorrarsi scambievolmenta.
ie di Niobe, assalite in casa dallo stesso male, e quasi nel medesimo tempo , languivano intorno ella madre che non sapeva com
5 (1824) Breve corso di mitologia elementare corredato di note per uso de’ collegi della capitale, e del regno pp. 3-248
ma del ben vivere sotto il governo delle leggi. Finalmente durante il tempo che Saturno conversò con gli uomini, fu sì grande
ù chiare, e facili a spiegarsi. I Greci lo chiamarono Cronos, cioè il tempo , ed era naturale, che i poeti lo facessero nascer
oi attributi indicano le sue funzioni, Egli è vecchio, perchè da gran tempo creato : L’età sua avanzata non gli scema nè atti
ma nè attività, nè le forze. Ha le ali sul dorso per dinotare, che il tempo veloce giunge, ed al momento sen fugge : porta se
ollina al suo fianco ci mostra il corso sempre eguale, e misurato del tempo , ed il serpente, che si morde la coda formando un
eazione del mondo, tutto era compito. Ingozzò i suoi figli, perchè il tempo tutto divora : indi li ributtò dallo stomaco, per
rchè il tempo tutto divora : indi li ributtò dallo stomaco, perchè il tempo medesimo alternativamente ci restituisce i giorni
er ultimar questa guerra ci voleva la destra di un uomo : Giove a tal tempo si servì di Ercole, che diede non equivoci contra
ando Giove fatta a lui stesso tale ingiuria, privò Apollo per qualche tempo della qualità divina, e lo cacciò dall’Olimpo. Il
ipessa sarebbe stata la vittima infelice, se non fosse sopraggiuuto a tempo Ercole per salvarla. Laomedonte l’aveva promessa
ione del tutto, discacciò ignominiosamente Callisto, che dopo qualche tempo diede alla luce Arcade. Furono a notizia di Giuno
Zefiro trasportare in un luogo di delizie, ove la trattenne per molto tempo , senza che costei lo avesse conosciuto. Venere af
n un calcio lo fece cadere dal Cielo. Il nume bambino si rotolò lungo tempo nell’aria, e sarebbe senza dubbio morto, se gli a
no aveva riserbato l’impero del mondo, egli divorò Meti. Dopo qualche tempo gli venne un male di capo, ed essendo ricorso a V
nobile, ed alta la sua statura : la fisonomia era bella, ma fiera nel tempo istesso. Portava in testa un caschetto con una ci
amme. Mercurio, che accompagnava il Sovrano degli Dei, ebbe appena il tempo di salvare il picciolo Bacco, che stavasi ancora
he stavasi ancora nel seno di sua madre. Ma siccome non era giunto il tempo , che doveva nascere, Giove aprì una sua coscia, e
che amava molto il vino, ebbero cura della sua infanzia. Bacco a suo tempo contestò la sua gratitudine, cangiando le figliuo
cinquanta figliuoli di Egitto suo fratello Re dell’Egitto : ma fu un tempo istesso l’avanzare questa promessa, e concepire u
esero nel fondo di una grotta, ove egli erasi addormentato : da lungo tempo Sileno aveva loro promesso alcuni versi che mai n
uno buono, l’altro cattivo1. Tal credenza è stata tramandata fino a’ tempi nostri, e persiste tuttavia in questa opinione un
da con uno specchio alla mano. Era figlia di Saturno, o piuttosto del Tempo . La Menzogna. Vediamo la Menzogna spesso rapp
 : simboli ingegnosi per mostrare, che l’amicizia è la stessa in ogni tempo , in ogni luogo inalterabile nella felicità, e nel
e. Moltiplicatisi gli uomini vissero in una perfetta innocenza. Qual tempo fu detto l’età dell’oro, tanto decantala da’ poet
e che lo ajutarono alla fabbrica della famosa Tebe. Cadmo regnò lungo tempo con Ermione sua sposa, ma sopraffatto dalle disgr
che menò vivo in Città per sacrificarlo ad Apollo. Vennero dopo poco tempo i deputati di Minosse a chiedere per la terza vol
mente la mano, e giurarono un’eterna, e verace amicizia. Dopo qualche tempo Piritoo sposò Ippodamia. I Centauri invitati alle
hiamati i fuochi di Castore, e di Polluce. Amarono i due fratelli nel tempo istesso le figliuole di Leucippe, Febe, e Talaria
portando seco i tesori di Eta padre di Medèa. Questi senza perdita di tempo cominciò ad inseguirli : ma la perfida figlia avv
aritarsi, e chiese la destra di Jole figliuola di Eurito, che domandò tempo per pensarci, sull’idea che sua figlia non potess
tradimento ricevuto, non volle vederli : ma Ulisse ch’era destro nel tempo istesso, ed aveva il dono della lingua, calmò la
colo, che il figlio che nascerebbe da questo matrimonio avrebbe a suo tempo ammazzato il genitore ; quindi sgravatasi la regi
oro ispirava, che dopo aversi dato de’ colpi terribili, restarono nel tempo istesso morti sul campo. La loro rabbia si manife
nella guerra di Tebe. La guerra di Tebe fu una delle più famose nei tempi eroici. Ella è stata il soggetto del canto di mol
Tersandro figliuolo di Polinice. Tantalo. Rimontiamo frattanto ai tempi eroici, per indagare l’origine della famiglia de’
adre il gentile Ganimede. Ecco la prima scintilla, che produsse a suo tempo l’incendio di Troja. Abbenchè di stirpe divina, T
to a Minerva, la violentò. Questa era Pelopea sua figlia, che da gran tempo aveva perduta. Ella gli strappò la spada, e la co
rte, e con far salire sul trono d’Argo Tieste, che non vi stette gran tempo . Agamennone, e Menelao. Agamennone, e Menelao
trèo, e perseguitarono Tieste, che per altro non uccisero. Allora nel tempo stesso Agamennone ascese sul trono d’Argo che tra
ascerie : ma il veochio re in vece di restituir Elena, affacciò fuori tempo diverse ragioni, e sopratutto l’affare di Ganimed
be colà l’occasione di vedere Elena la più bella tra le donne di que’ tempi  : se ne invaghi, e favorito dalla Dea degli amori
ggine. Tolti di mezzo questi ostacoli, sarebbe Troja caduta prima del tempo , se lo spirito di partito, e di divisione non fos
iutar Priamo, spedisce Iride a Nettuno con ordine di ritirarsi, e nel tempo stesso comanda ad Apollo di recarsi al padiglione
Achille di sfogare la sua rabbia col sangue de’ Trojani, appena diede tempo ai Greci di prendere il necessario riposo. Fu dec
rà felicemente in Italia, ove la sua discendenza regnerebbe per lungo tempo . Spedisce intanto Mercurio a Didone regina di Car
serviti delle armi stesse tolte ai nemici nella mischia, restano nel tempo istesso inviluppati fra i Greci, e fra i concitta
io, che lo consiglia a fuggire, con predirgli ch’egli anderebbe lungo tempo ramingo, ma sarebbe finalmente felice in Italia :
, e si duole di sì barbaro tradimento. Cerca Enea di scusarsi, ma nel tempo stesso dispone il tutto per la partenza, e col fa
otta sarebbe divenuta preda delle fiamme, se Giove non avesse fatta a tempo cadere una pioggia abbondante : quattro soli vasc
è tampoco contengano avvenimenti che possano illustrare la storia de’ tempi eroici, come la guerra di Tebe, l’incendio di Tro
piena cognizione della mitologìa. Queste favole inventate in diversi tempi sono fatti isolati semplicemente, e se talvolta h
n giorno Polifemo la bella coppia a piedi di una roccia. Galatea ebbe tempo di tuffarsi nell’onde : ma Aci ebbe la sventura d
mbina, se per l’opposto un maschio, lo avrebbe allevato, perchè a suo tempo avrebbe potuto sollevare i genitori dall’indigenz
re, che si recava al tempio. Gli Dei per compensarli, ed esaudire nel tempo istesso la madre, che li supplicava a renderli fe
sti uccelli fanno il loro nido nel mare, che sta in calma, durante il tempo che lo formano, e ne nascono i figli. L’Aurora
osa l’aver piena contezza del Greco, e Latino idioma, ed ignorare nel tempo istesso la lingua che parliamo ; così stranissimo
icercata architettura, che malgrado il corso di tanti secoli, l’edace tempo ha rispettato. Non vi ha angolo nella città, e ne
che ci mettono al giorno de’ sacri riti, e della vita civile di que’ tempi . Se non altro, gli scavi di Ercolano, e di Pompei
fosse stato ascritto Stazio poeta, nostro concittadino, che vivea a’ tempi di Domiziano. IV. Eunosto. Di questo gi
nosto, azzardò una congettura, che in seguito dopo la di lui morte il tempo verificò. Credeva egli che una tale Fratria, alla
i un giovanetto, di un uomo : alludendo alle quattro età del Sole nel tempo degli equinozj, e de’ solstizj. Trasportati i nos
VIII. Artemisia, o sia la Luna. In grandissimo credito era a tempi di Napoli Greca Artemisia, o sia la Luna, sì perc
ese di S. Maria Maggiore (la Pietrasanta), luogo in cui mentre a suoi tempi si edificava, furono ritrovati non pochi antichi
ato, perchè vicinissimo al mare. Sappiamo per tradizione, che fino a’ tempi da noi non molto remoti avevano per costume i Nap
la storia di un tale Nicola Pesce espertissimo nuotatore, che vivea a tempi del Governo Viceregnale. Costui con grandissima f
ì l’uno che l’altro, è da supporsi che adorassero cotali Deità fin da tempi più remoti. Oltre a ciò essendo questi Numi immed
getture, ma poco soddisfacenti. Finalmente ciascuna delle Fratrie ne’ tempi di Napoli Greca aveva il proprio Nume tutelare. I
e 143 13 Polibo Polibio 172 18 Trajae Trojae 176 3 temdi tempi 181 28 non, vollero non vollero 214 5 di qu
origine delle favole, o siano favelle contenenti istoriche verità ne’ tempi dell’antica Grecia. 2. Racchiudono le favole qua
dall’anzidetto Porfirio parlasi di Abari, che credono sia vissuto a’ tempi della guerra di Troja. Delle sue opere appena i t
de in questa favola un’ allusione dell’universale diluvio accaduto ai tempi di Noè ? Come questa generale inondazione forma u
ravvisa. Virgilio nacque in un villaggio presso Mantova : visse gran tempo nella Corte di Augusto, principe che amava a magg
6 (1874) La mitologia greca e romana. Volume II « Parte III. Semidei, indigeti ed eroi — XLVI. Giasone e Medea » pp. 342-489
XLVI Giasone e Medea Re della Colchide al tempo che vi giunsero gli Argonauti, cioè 13 secoli ava
mplificazioni i poeti antichi, come faranno i futuri poeti che questo tempo chiameranno antico, narrando il passaggio del gen
da loro. Tali erano Orfeo ed Anfione, la cui esistenza appartiene ai tempi eroici più remoti. Essi sono da annoverarsi tra i
ra figlio di Giove, per render più credibili, secondo le idee di quei tempi , le sue straordinarie e prodigiose gesta. Le qual
i rassegnò al voler del Fato di star sottoposto ad Euristeo. A questo tempo della sua vita si riferisce il moralissimo raccon
fatica d’Ercole, riferibile alle Arpie, fosse compiuta prima di quel tempo , poichè in questo fatto le Arpie son chiamate ucc
occhè l’uom più oltre non si metta. » Perciò poco più oltre, fino al tempo di Colombo, si azzardarono gli uomini ad avanzars
e abitava sul prossimo colle, che poi fu detto il Palatino. In questo tempo Caco rubò ad Ercole nascostamente (perchè con lui
Ercole fu accolto e si conservò in appresso in Roma sino agli ultimi tempi del Paganesimo. Tutte le più minute particolarità
eso per un giorno ; e suppongono che l’Eroe Tebano fosse già adulto a tempo di Perseo, il quale per mezzo della testa di Medu
accennate queste imprese che in appresso racconteremo più a lungo. È tempo ormai che Ercole abbia un poco di riposo dalle su
ianira, « E fe’ di sè la vendetta egli stesso. » Ercole dopo qualche tempo ricominciò la sua vita randagia e di avventure, e
saluto ed un rendimento di grazie col linguaggio astrologico di quei tempi , e intanto ci fa sapere ch’ei nacque nel mese di
cini dai pirati ; ma questa impresa, frequentemente necessaria a quei tempi , è attribuita anche ad altri Eroi, tra i quali ai
cittadini lo hanno introdotto in tutte le più celebri imprese di quei tempi , nella caccia del cinghiale di Calidonia, nella s
ote di Cecrope, aveva sposato Etra figlia di Pitteo re di Trezene nel tempo che era ospite in casa di lui ; ma dovendo partir
e Egeo da sè stesso lo riconoscesse per figlio. Era giunta da qualche tempo alla corte d’Atene la Maga Medea, fuggita da Cori
seo tutto il regno in iscompiglio ed in lutto, perchè appressavasi il tempo di mandar per la terza volta il tributo di sangue
agar Teseo si fu di far comparire all’improvviso un mostro marino nel tempo che Ippolito in cocchio passava lungo la spiaggia
precipitato da un’altura in un baratro. La sua morte rimase per lungo tempo ignota, o fu udita con indifferenza. In Atene per
a, dopo la morte di Laio prese le redini del regno ; e poichè in quel tempo infestava le vicinanze di Tebe un mostro chiamato
emura di farne le più minute investigazioni ; e dalle circostanze del tempo e del luogo in cui fu ucciso Laio, come pure dai
ispensabile nella classica letteratura di tutti i popoli e di tutti i tempi il conoscere almeno i fatti principali di questa
ol racconto all’ epoca in cui ebbe luogo la famosa guerra di Troia, è tempo di parlare di questa città e dei suoi re, come pu
nuto per esso dagli Dei l’immortalità, si dimenticò di chiedere ad un tempo la perpetua giovinezza del suo sposo ; e perciò T
recia, ma non tanto in fretta, perchè molti ebbero bisogno di prender tempo per prepararsi ; altri pensandovi meglio sembrava
li Dei con una vittima umana ; e tanto poteva le superstizione a quei tempi , che lo stesso Agamennone re dei re consentì ad i
LVIII Decenne assedio e battaglie intorno alle mura di Troia Nel tempo che i Greci si preparavano per la guerra, i Troia
rate a terra le navi, avanzarsi nella Troade. Ora convien dire che ai tempi nostri non si capisce facilmente qual genere di g
« L’ ira funesta che infiniti addusse « Lutti agli Achei, molte anzi tempo all’Orco « Generose travolse alme d’eroi, « E di
ille ed Agamennone, e termina con la morte e le esequie di Ettore. Il tempo in cui avvennero tutti i fatti ivi narrati si est
i accorda il corpo del suo figlio senza alcun riscatto. Anzi per aver tempo di far lavare e sparger di balsami quel deformato
o, che significa il nuovo venuto alla guerra, il nuovo guerriero. Al tempo stesso Ulisse, al suo ritorno con Pirro, passò pe
facendo schiavi gl’ inermi, gl’ imbelli e le donne che non furono in tempo a mettersi in salvo altrove. Ecco in poche parole
ressione mentre alludeva alla mitologica invenzione, la interpretò al tempo stesso secondo le più comuni leggi dell’umana nat
comuni leggi dell’umana natura, che cioè Ecuba, oppressa in sì breve tempo da tanti atroci dolori d’animo, avesse perduto la
Achille e gli altri capitani che non vollero partire con Menelao. Nel tempo che ivi si trattenevano per placare con sacrifizi
amo che a lui più funesto che agli altri fu il ritorno in patria. Nel tempo della sua più che decenne assenza, Egisto suo cug
ceduto nella vendetta fu invaso dalle Furie, e andò errando per lungo tempo in preda ai rimorsi, sempre accompagnato dal fidi
sea 139, narrando che divoravano le sostanze di Ulisse e passavano il tempo in conviti, in canti e in balli nella reggia di l
qualcuno di loro ; e trovandosi finalmente costretta a determinare il tempo , promise di far la scelta di uno dei Proci dopo d
Ulisse errò per dieci anni, crederà che egli in quel lungo spazio di tempo fosse stato chi sa quante volte agli antipodi e r
« Cui nebbia e buio sempiterno involve, » non sarebbe bastato a quei tempi un anno per andare e tornare. Ristretti dunque gl
e. Ristretti dunque gli errori di Ulisse dentro i loro veri limiti di tempo e di spazio, determiniamo i luoghi che, secondo O
più maravigliose rammentate da Orazio nella Poetica, apparisce, che a tempo di Omero, o non era stata ancora inventata l’altr
« Nell’empireo ciel per padre eletto. » Ma poichè noi troviamo ad un tempo in Enea l’Eroe mitologico e lo stipite del fondat
le cause di certi usi od abusi od errori dei popoli pagani, anche nei tempi istorici, finchè durò il culto dei loro Dei falsi
ntichi Pagani un irrefrenabile desiderio di conoscere il futuro, e al tempo stesso una classica illusione a credere che facil
periori ; ora convien parlare della Divinazione, che incominciata nei tempi preistorici fu il perpetuo corredo della pagana r
più remota antichità, e principalmente nell’India e nella Persia, da tempo immemorabile, e si mantiene tuttora anche fra i C
a una vera superstizione. Ma perchè gli scrupolosi politeisti di quel tempo non credessero che dicendo egli così mirasse ad a
zionale dalla imbecillità degli uomini 159. LXIV Gl’Indovini dei tempi eroici Trattandosi in questo capitolo di quel
oica. Tra i quali ha maggior fama Tiresia, che era Tebano e viveva ai tempi della guerra dei sette Prodi. Di lui si raccontan
osava dubitare della veracità dei suoi presagi. Avendo egli detto nel tempo della guerra dei Sette Prodi che Tebe non sarebbe
e, vissuto sei in sette secoli prima dell’ èra volgare, ossia verso i tempi di Tarquinio Prisco. — Ritornando Arione dalla co
del Peloponneso. Di questo fatto mitologico che credevasi accaduto in tempi storici parlano anche Erodoto e Cicerone, non che
e il trarre precetti di politica dai miti dell’Antichità pagana e dei tempi eroici. Cade qui in acconcio il riferire com’egli
Giusti, che bene a ragione ammirava le opere del Bartolini, vivente a tempo suo, scrisse di lui nella Terra dei Morti : « E
7 (1806) Corso di mitologia, utilissimo agli amatori della poesia, pittura, scultura, etc. Tomo II pp. 3-387
su cui i parenti e gli amici si recavano a fare in certi determinati tempi delle libazioni, e ad offerire dei doni (b). Ognu
culto, che prestavasi agli Eroi, consisteva in una pompa funebre, al tempo della quale si celebrava la memoria delle loro im
stino del luogo, ove soggiornava ; e quindi, dopo essere andato lungo tempo quà e là errando, si trasferì colla moglie nell’
ade alla destra, e il terzo nel mezzo a Giove. Sacrificò nello stesso tempo un toro a Giove, a Pallade una giovenca, e a Merc
Enipeo, cui ella amava, madre di due figli, Pelia e Neleo. Ella poco tempo dopo sposò Creteo, figlio d’Eolo, e re di Iolco.
vento spinse pure la nave, Argo, sulle coste della Lidia, e per molto tempo la trattenne nel Lago Tritonide. Un Tritone compa
l’assako contro di lui, si azzuffarono fra loro medesimi, e in breve tempo l’un dopo l’altro caddero sul terreno estinti. Ap
soluto dominio (a). Giunone fece sì, che la moglie di Stenelo innanzi tempo partorisse Euristeo ; e ponendosi a sedere appres
a, e dal Cane, Orto, il quale era di prodigiosa grandezza, e da lungo tempo faceva orribile guasto nel paese, situato tra Mic
a Micene. Euristeo, sorpreso del di lui valore, e preso nello stesso tempo dallo spavento, nol ammise più in città, e si for
el leone, la quale a guisa di glorioso trionfo portò indosso tutto il tempo della sua vita(c) (5). Mentre Ercole si avviava a
apace d’attignere maggior quantità d’acqua entro lo spazio d’un certo tempo  ; chi avrebbe mangiato più presto un toro d’un de
o, ma, essendo rimasto ferito nella zuffa, dovette ritirarsi. Qualche tempo dopo egli ritornò ad essi, e li uccise col padre
il quale cravi comparso sotto la figura d’atleta. La zuffa per lungo tempo duiò in modo eguale ; finalmente il Dio, datosi a
caduto in profondo sonno, fu legato, ad una colonna. Dopo alquanto di tempo si destò, guarito della sua frenesia. Conobbe all
vea fatto de’ suoi, se ne afflisse estremamente, e si tenne per lungo tempo nascosto, fuggendo la società degli uomini (a). E
e sitibondo, perchè ella celebrava là festa della Dea delle donne, al tempo della quale non era lecito agli uomini gustare al
’ pesi e alle misure. Varj popoli imploravano la di lui protezione in tempo di malattie, per cui egli acquistò il nome di Ale
Bruzj in Italia. Dileguatasi col sonno la visione, Miscelo per lungo tempo stette dubbioso sul partito, cui doveva appigliar
L’Eroe gli fece vedere in sogno due tori, i quali, dopo d’aver lungo tempo contrastato tra loro per una giovenca, erano cadu
in Atene, lasciò la moglie e il figlio appresso Pitteo. Nello stesso tempo nascose i suoi calzari e la sua spada sotto un gr
uesto Eroe ad allontanarsi per un anno dalla sua città, e dopo questo tempo egli venne assolto da’ Giudici, radunati nel temp
ra d’uomo(13), nè si cibava che di carne umana(d). All’avvicinarsi il tempo del terzo tributo gli Ateniesi altamente si agita
inalmente deponevano la loro corona, e la consecravano ad Apollo. Nel tempo di tali Feste non era permesso il punire reo alcu
Grue era una danza, che ogni anno facevasi dalle giovani Ateniesi nel tempo delle Delie, come abbiamo testè accennato(c). Le
unò in città tutti gli abitanti de’Borghi vicini, i quali sino a quel tempo aveano condotto una vita selvaggia, e agli strani
che cadde alla fine, dove il Centauro desiderava. Teseo, avvertito a tempo da Pallade, schivò quel pericolo.(a) (24). Morta
i nella Troade(14). Priamo la accolse appresso di se, poichè da lungo tempo eravi tra’ Greci e i Trojani un odio fomentato da
). Filostrato dice, che Ettore, per rendersi robusto, erasi per lungo tempo addestrato a combattere co’ tori(d). Lo stesso po
raprendere. Gli fu risposto, che si riducesse alle terre, popolate un tempo da’ suoi antenati. Spiegò quindi le vele alla vol
elle Isole mal sicure, e si trasferirono in Epiro. Vi regnava in quel tempo Eleno, figlio di Priamo. Questi dichiarò ad Enea,
lo, aprì ella stessa il tempio, in cui non soleasi entrare, se non in tempo di guerra(a). Il Genio del Tevere non ostante com
ti amichevolmente lo ricevette, e si dichiarò di lui protettore. Poco tempo dopo Tindaro, re di Sparta, diede la sua figliuol
are Egisto, figlio di Tieste, cui Agamenonne avea affidaso durante il tempo delle sua assenza la cura della sua famiglia e de
he ne presiedesse al culto, e lo tenesse in propria casa per tutto il tempo del suo ministero. Questo durava un anno ; compit
inità del mare per ottenerne una prospera navigazione. Per tutto quel tempo i venti sempre contrarj lo aveano quà e là traspo
nde consumare tutto quel ch’era in lui di mortale(a) (1). Tetide poco tempo dopo lo tuffò nella Palude Stigia, affinchè egli
ssa somma di danaro, di cui per tale motivo lo regalava. Nello stesso tempo fece nascondere il predetto danaro nella tenda di
cando lungo le rive del mare(c). Ulisse giovò moltissimo a’ Greci nel tempo della guerra Trojana sì co’ suoi consigli, che co
aggiori, e uccisero gran quantità de’ di lui compagni(a). Ulisse poco tempo dopo sofferì una nuova burrasca, per cui videsi t
acerdote d’Apollo in Ismara, perchè lo avea reso esente dal sacco nel tempo dell’irruzione, fatta da lui nel paese de’ Ciconi
r condurre secondo il solito i greggi a pascolare. Stese nello stesso tempo le braccia, affinchè nessuno de’Greci ne uscisse 
ente. Ella gentilmente corrispose al saluto de’Greci, ma nello stesso tempo porse loro una bevanda, che li cangiò in porci. U
zia, e per un anno lo trattenne appresso di se. Ulisse durante questo tempo visse tra l’abbondanza e le delizie, ma poi risol
, se attendiamo ad Ovidio(e), vi si trattenne. Calipso per tutto quel tempo andò persuadendolo, onde volesse fissare appresso
elemaco, figlio di Ulisse, il quale era ritornato dall’avere peolungo tempo e in mezzo ad infiniti, disastri cercato, inutilm
uno scoglio(b). Nè contenta di tale vendetta, fece altre sì, che poco tempo dopo la peste desolasse il di lui regno. Non cess
i, ch’egli sia stato il primo ad introdurre l’uso della cavalleria in tempo di guerra(c). Febe, e Talaira, detta anche Laira(
orreva sopra un carro, tirato da velocissimi cavalli ; e nello stesso tempo dichiarò, che la morte sarebbe la pena del vinto(
guerrieri in guisa, che da ogni parte potesse difendersi nello stesso tempo , ed egli si riserbò a combattere col fratello, Po
verdeggiano, danno a divedere, che non altrimenti la Virtù è in ogni tempo la medesima, nè resta mai da veruna avversità abb
esce mai dalla circonferenza ; così la Parsimonia non eccede in alcun tempo i limiti dell’onesto, e del ragionevole. Forte
impetuosi venti, non cede alla veemenza delle onde, e regge per lungo tempo sotto il peso delle più grandi moli. Questa Dea i
presso il Tevere, e il terzo nella Piazza dell’erbe. Questo ultimo al tempo della guerra Punica restò abbruciato da un fulmin
a ali, perchè tal’era la di lei statua, affinchè non potesse in alcun tempo allontanarsi da loro : come gli Spartani incatena
ni disapore dalle loro dispute(b). Esso fu rovinato da un incendio al tempo dell’Imperatore Comodo(c). La Pace finalmente era
un oriuolo, con cui si dà ad intendere, che la verità col decorso del tempo si manifesta. Democrito diceva, che questa Virtù
o ne’prati quasi baldanzosamentè verdeggia, ma poi in breve spazio di tempo s’innaridisce ; così l’alterigia del Vanaglorioso
a ciglio asciutto un incendio, perchè le uccisioni e gl’ incendj ne’ tempi antichi eranoi maggiori tratti di crudeltà. Il vo
ano. Il Camaleonte è animale, che si cambia secondo le variazioni de’ tempi  ; ed è quindi simbolo dell’ Adulazione, che adope
e una Volpe, animale, che qualorà gira per qualche paludoso luogo, in tempo principalmente di gelo, non si fida mai, che il t
del Giuoco ; questo indica il mal uso, che si fa da’ Giuocatori, del tempo . Il Giuoco è di faccia torbida e agitata, perchè
hè non vengano rapiti, devono essere custoditi con attenzione in ogni tempo . La colonna, indizio di forza e di grandezza, fa
oronare se stessi, gli animali, e le porte delle case e de’ tempj nel tempo delle loro pubbliche Feste. Stringe colla destra
elfo I. 249. Tempio d’Efeso I. 323. Tempio del monte Aventino I. 323. Tempo I. 14. Tenaro I. 371. Tene II. 215. 224. Tenero I
ro a Giove il soprannome di Lafistio da lafistin, fuggire ; e da quel tempo lo stesso Nume fu risguardato come il Dio tutelar
oltre al solito ; da ciò pure si desume, che, essendo vietato in quel tempo che nessuna nate contenesse più di cinque uominì(
sto giovine, gli manifestò il comando che avea avoto, ma nello stesso tempo protestò che piuttosto avrebbe tolto la vita a se
animo la gloriosa impresa di Giasone, erasi proposto di trucidarlo in tempo di notte insieme cogli altri di lui compagni, e d
o(a). Dicesi, che Apollo avesse rapita ad Ila l’anzidetta giovine nel tempo di una festa ; che Ida, armato d’arco, avesse ins
Là, rispose l’Oracolo, ove essi avrebbono trovato la pioggia col buon tempo . Miscelo allora s’imbarcò con molti de’suoi conci
e riuscirvi, ma avendo trovati alcuni rimasugli d’una lepre, che poco tempo innanzi era stata divorata da uno di quegli avolt
itto venne rinchiuso. Egli per sortirne immaginò un’ arte fino a quel tempo ignota, e affatto nuova nella natura. Si fece ad
si asseriva, di nuovo a lui recasse il medesimo anello. Ambizioso nel tempo stesso quel re di farsi conoscere per figlio di G
io di Suto, allorchè Eumolpo, figlio di Nettuno, mosse loro guerra al tempo del re Eretteo(f). (d). Nat. Com. Mythol. l. 7.
Nettuno, e ne ottenne d’essere trasformata in uomo invulnerabile. Al tempo delle nozze di Piritoo i Centauri lo affogarono v
con orribile tuono di voce empiendo l’aria di grida, scagliarono a un tempo medesimo sopra di Ceneo quantità di strali ; ma e
el Regno di suo padre, promise a Fillide di ritornate a lei dopo poco tempo . Moltro però di questo ne trascorse, senzachè la
e, e uccise Deifilo, credendo d’uccidere il figlio di Priamo. Qualche tempo dopo Polidoro intese dall’Oracolo d’Apollo, che i
ne ritornò appresso la sua famiglia(c). Alcuni pretendono, ch’ella al tempo della presa di Troja, per non cadere in ischiavit
cono, ch’ella ed Eleno, i quali erano gemelli, furono portati qualche tempo dopo la loro nascita nel tempio d’Apollo ; che iv
b). Cassandra vaticinò a Paride e a Priamo le funeste vicende, che il tempo verifico. Fu altora derisa da prima, e poi chiusa
i si trovò anche Acamante, figlio di Teseo e di Fedra. Questi in quel tempo ebbe da Laodice ; natà da Ecuba e da Priamo, un f
dalla testa sino alla metà del corpo. Il rimanente sussistette lungo tempo dopo, e sempre rendette lo stesso suono. Credesi
’argento sarebbe stato di Polidoro, com’era stato il trasmessogli ne’ tempi scorsi da Priamo. La donna diede un’occhiata torb
nne al mondo in modo straordinario. Il di lui padre era vissuto lungo tempo con Astioche, sua moglie, senza averne avuto mai
e ore sole col suo marito. Mercurio ne la soddisfece ; ma spiratto il tempo prescritto, solei non potè divideroi dal marito,
cuni, che Paride stette esposto percinque giorni, e che in tutto quel tempo venne allattato da un’orse. Altri soggiungono, ch
di seppellire nelle case i trapassati. E perchè essi col decorso del tempo si tumulavano lungo le pubbliche vie ; però i Pen
ni. Queste Feste si facevano singolarmente dagli schiavi, che in quel tempo godevano la libertà. Ciò però fu causà, che le me
di cui mani fu da Diomede rimesso il Pallade, rapito da Troja. Daquel tempo Naute, e i suoi discendente ebbero la custodia di
per impossessarsi delle di lui ricchezze. Il truce fatto per qualche tempo stette nascosto a Didone ; ma finalmente l’ombra
emeva d’esservi costretta dalla forza di quel re, ricercò alquanto di tempo sotto pretesto di voler prima placare l’ombra di
. Molti di essi periròno per nautragio, e gli altri vennero per lungo tempo portati quà e là per ignoti mari. Uno di questi u
osità divenne tosto furibondo. Questa malattia gli continuò per lungo tempo , nè gli lasciava, che brevi intervali di retto se
riuscì sì utile a’Greci, che Agamennone protestava, ch’egli in breve tempo avrebbe espugnato Troja, se avesse avuto seco die
Molo, Principe Cretese. Anebe questi diede saggi di grande valore nel tempo della guerra Trojana. Uccise, come abbiamo narrat
e nacque tra i due giovani la più sincera e costante amicizia(c). Nel tempo della spedizione contro Troja Patroclo condusse s
Ettore, incoraggito da Apollo, gli si oppose. Combatterono per lungo tempo con eguale valore. Finalmente la vittoria si dich
d. Iliad. l. 14. (g). Hom. Iliad. l. 11. (21). L’essere dopo tanto tempo i Greci rimasti trionfanti de’Greci si dovette sp
ì valorosa giovine, afflitta per la perdita di suo padre, che qualche tempo dopo era perito in una sedizione, si ritirò ne’bo
le ebbero cura di seppellire Palamede appresso il mare, e che qualche tempo dopo gli alzarono una Capella ; dove gli abitanti
’Ercole. Quegli, memore del giuramento, dato all’amico, e desioso nel tempo stesso di soddisfare alle ricerche de’suoi, perco
, memori del favore, ricevuto da Academo, rispettarono quel luogo nel tempo delle frequenti invasioni, che facevano nell’ Att
ollod. l. 3. (b). Paus. l. 3. (c). Hom. Hymn. in Diosc. (6). In tempo di burrasca compariscono alle volte certe meteore
comparivano tutti due insieme, si risguardavano come indizio di buon tempo  ; laddove quando se ne vedeva uno solo, esso era
are secolui nel condurre in corso un carro, e avesse acconsentito nel tempo stesso a perdere la vita, qualora ne fosse rimast
madre di due figliuoli. Atreo lo allontanò dal Regno, ma dopo qualche tempo lo richiamò a se, fingendo di voler riconciliarsi
lui in sogno di averle maritate cogli anzidetti animali. Dopo qualche tempo Polinice si recò in Argo, coperto d’una pelle di
alò lo spirito(a). Lasciò un figlio, di nome Diomede. Anche questi al tempo della guerra Trojana fu considerato il più valoro
rasto, re d’Argo, o di Egialeo, come altri vogliono, perchè colei nel tempo della di lui assenza erasi abbandonata a dissolut
detta Dea, ed eglino furono cangiati in uccelli, i quali nello stesso tempo presero a volare intorno il loro vascello. Dicesi
da prima consisistevano in combattimenti equestri. Col progresso del tempo vi fu introdetto ogni altro esercizio ginnastico(
egli pure finì di vivere. L’inumanità poi di Creonte non rimase lungo tempo impunita. Teseo gli dichiarò la guerra, e lo lasc
8 (1897) Mitologia classica illustrata
ei della mitologia e le principali leggende a loro relative erano nei tempi migliori della Grecia oggetto di fede comune, a c
’ ammirazione dei posteri divinizzati. Tale ipotesi ripetuta anche in tempi a noi più vicini, prese, appunto dal suo autore,
solo de’ Greci. Gli Dei delle stirpi italiche conservarono per molto tempo il loro schietto essere primitivo di forze natura
ingiovanimento dalla coppia Urano-Gea, più tardi interpretati come il tempo (Kronos confuso con Chronos) e quella che scorre,
ppunto un alto grado di potenza, egli è che « fa la pioggia e, il bel tempo  ». A queste attribuzioni si connette l’ Egida o s
i beni e i mali; a tutela dell’ ordine, egli delega al re per qualche tempo una parte dell’ autorità sua sugli uomini, e li p
delle proprietà prediali. Il culto di Giove si diffuse fin dai primi tempi di Roma, e col titolo di Giove Ottimo Massimo ebb
ma ben presto le idee panteistiche guastarono l’ immagine dei prischi tempi , facendo di Zeus l’ anima dell’ universo e ornand
enica ancor si trovava in Olimpia sul finire del 4º secolo dopo C. Ai tempi di Teodosio, cessate del tutto le feste olimpiche
ritta Pausania, valgono le riproduzioni su monete di Elide coniate ai tempi di Adriano (fig. 4); in una è l’ immagine di tutt
del matrimonio, anche il culto naturalmente si allargò sempre più. Da tempo antichissimo era essa venerata in Beozia e nelle
cocchi in battaglia; essa invento la tromba di guerra e il flauto. In tempo di pace, Atena è la dea protettrice delle città e
e rappresentazioni relative a Minerva nei monumenti figurati. Fin dai tempi più antichi, prima che si usassero statue di bron
dignità di linee, qual convenivasi alla casta e vergine Dea, e ad un tempo da tutto quel che indica ferma volontà e forza. D
ù grande importanza presso tutte le stirpi greche e fino ai più tardi tempi l’ acquistò Apollo per l’ attribuitogli potere di
pale di questo culto. Ivi sorgeva uno splendido tempio che rifatto al tempo dei Pisistratidi in seguito ad un incendio, vide
omana non è una deità italica, ma è lo stesso Apollo greco, molto per tempo accolto nel Panteon di Roma. Le colonie greche de
ini che cominciarono a diffondersi ed essere oggetto di culto fin dal tempo di Tarquinio Superbo; e del resto si diffuse pres
d’ una grave epidemia. E da allora si estese il culto sempre più. Al tempo della guerra annibalica, e precisamente l’ anno 5
a e sulla vita delle piante, degli animali e degli uomini. Ancora nei tempi cristiani era oggetto di culto; negli Atti degli
tiame, e gli si volgevano preghiere perchè tenesse lontano il cattivo tempo e i germi morbosi. Solo nella bellicosa Roma, Mar
ano danze guerresche e cantavano inni appositamente composti. Da quel tempo il culto di Mars pater acquistò sempre maggior po
lla Giustizia. Ma è questo un inno filosofico, composto certamente in tempo molto posteriore a quello degli altri inni omeric
ll’ arte e della civiltà. Non farà meraviglia che fin dai più antichi tempi questo elemento fosse divinizzato, e l’ ammirazio
ce come pastore e porta un montone (Ermes crioforo), immagine che nei tempi cristiani servi di modello a figurare il Buon Pas
ste forme più antiche del culto latino di Venere se n’ aggiunsero col tempo delle altre, segnatamente quello della Venus Vict
di R. (46 av. C.). Il culto si diffuse anche più per tutta Italia al tempo dell’ impero, e furono anche unite insieme le due
ica fiorita verso lo scorcio del secondo secolo av. C. Fu per qualche tempo attribuita allo scultore Cleomene, ma falsamente.
diverse attribuzioni. A lui erano sacri gli inizii di ogni periodo di tempo . Egli iniziava il nuovo anno, di cui il primo mes
o da Numa, ed era appunto il tempio le cui porte si tenevan chiuse in tempo di pace e aperte in tempo di guerra. Un altro tem
il tempio le cui porte si tenevan chiuse in tempo di pace e aperte in tempo di guerra. Un altro tempio di Giano egualmente an
visitarlo e a pascersi della sua bellezza e a baciarlo dormente. — In tempi posteriori Selene fu identificata con Artemide, c
rfosi. D’ altra parte, l’ avere Borea distrutto la flotta di Serse al tempo della guerra Persiana, gli dava diritto alla grat
i in mezzo rilievo scolpite otto figure rappresentanti otto venti. Un tempo sulla cima del capitello, al centro del tetto, er
entate nelle opere d’ arti, specialmente nelle pitture vascolari. Nei tempi più antichi compaiono sempre come un coro; solo p
atico a’ suoi simili. Le Cariti erano oggetto di culto fin da antichi tempi in Orcomeno di Beozia dove un santuario era loro
termini esse presiedono al corso delle stagioni; fanno essere a loro tempo i flori e i frutti, in genere regolano tutti gli
utti, in genere regolano tutti gli esseri portandoli a compimento nel tempo adatto. Nel mondo morale son esse come Temi prote
che nella Curia Iulia radunavasi, e durò come tale fi no agli ultimi tempi del Paganesimo, difesa con zelo dai sostenitori d
lle teorie; basti ricordare il Simposio di Platone. Fino ai più tardi tempi della poesia e dell’ arte ellenistica e romana fu
di rose. Imeneo, personificazione delle gioie nuziali, solo in tempi relativamente tardi fu oggetto di rappresentazion
leggende relative ad Ilizia presero forme assai differenti secondo i tempi e i luoghi. Oggetto di culto era llizia specialme
i, fabbricatori dei fulmini di Zeus, e sdegnato abbandonò per qualche tempo il Cielo. — In altri miti parlavasi della famigli
aiutata dalla superstizione e dai pregiudizi, durò fino ai più tardi tempi del Paganesimo, e ancor nelle età già cristiane g
e avorio di Epidauro, della quale si ha la riproduzione in monete del tempo ; molte esistono anche ora, sparse nei Musei d’ Eu
rata di templi e statue in molte città della Grecia e dell’ Asia. Col tempo si mutò il concetto di lei; e divenne significati
e sotto a’ suoi piedi comparisce la figura del fiume Oronte. Solo in tempi posteriori, a indicare l’ incertezza della Fortun
e, detto Agatodemone, in latino bonus eventus, onorato sopratutto nel tempo della svinatura, ma invocato anche in altre congi
antico Dio latino Consus che si riteneva per un Neptunus equester. Ai tempi di Augusto, Agrippa, dopo vinta la flotta di Sest
he è nel Museo Laterano di Roma; corrisponde al tipo che prevalse nei tempi più recenti dell’ arte antica. IV. Anfitrit
no in mare da un alto scoglio, fra Megara e Corinto. Dice Dante: Nel tempo che Giunone era crucciata    Per Semele contra il
d alcune deità marine, già s’ è detto nella Teogonia. Coll’ andar del tempo si disegnò meglio nella mente dei Greci la figura
assio. In onore di Tellus e di Cerere si celebravano solenni feste al tempo della seminagione e di primavera al germogliar de
sul Mar Nero, poi ad Olimpia, in Laconia, in Beozia e altrove. 2. Al tempo della seconda guerra punica fu introdotto anche i
to la maturità, se lo cuci in una coscia, e lo diede poi a luce a suo tempo ; di qui dicevasi che Dioniso avesse avuto un dopp
altresi l’ arte del divinare. Onde ci fu persino qualcuno, nei tardi tempi , che considerava Apollo e Dioniso come identici.
la grande opera in 48 libri, in cui il citato Nonno, autore dei bassi tempi , raccolse tutte le leggende bacchiche a lui note,
niso un aspetto giovanile, quasi femmineo; è il tipo che prevalse dal tempo di Prassitele in poi. A questo appartiene il cele
ssero Ninfei, o tempietti speciali dedicati al culto delle Ninfe. Col tempo se ne eressero anche nelle città, e Roma stessa n
invenzioni musicali. Ma nonostante queste differenze, in processo di tempo Satiri e Sileni si confusero. Tra i Sileni merita
ione a immaginare altri atteggiamenti e altre leggende di lui. Già da tempi abbastanza antichi fu pensato in rapporto con la
nguere una figura più antica di Pane ed una più recente. Nei migliori tempi dell’ arte greca Pane era rappresentato in figura
di Tivoli presso la fonte Albunea, quello al quale ricorse Latino al tempo della venuta di Enea in Italia, secondo il raccon
to di Virgilio nel settimo dell’ Eneide (vv. 79-95). — In processo di tempo al concetto di un unico Faunus si sostituì il con
d’ aver raccolto gli uomini in sedi fisse e regnato su loro per lungo tempo (l’ età d’ oro dell’ umana vita). — Intimamente l
essione di Demetra colle divinità ctoniche, prese fin dai più antichi tempi la forma di mister o, cioè di culto segreto, a cu
ammessi; e da principio n’ erano esclusi i barbari, col progresso di tempo anche questi s’ ammisero. Gli ammessi facevano un
una grave malattia per guadagnarlo poi al suo culto. Ancor nei tardi tempi della letteratura latina Claudio Claudiano compos
dell’ Inferno nell’ estremo Occidente. E in genere in quegli antichi tempi si aveva un’ idea molto vaga e indeterminata del
nove di e nove notti per giungere dal cielo in terra, così ahrettanto tempo avrebbe impiegato per giungere al Tartaro. Ma que
coll’ amante di lei Egisto, era perseguitalo dalle Erinni; errò molto tempo sulla terra non trovando pace; ma a Delfo fu prot
mini e però gradito, la Morte invece era un Dio crudele e temuto. Col tempo l’ idea della Morte si fe’ meno temibile; fu defi
el granaio; e ora parlavasi di lui come di uno armato di falce che al tempo suo coglie chi deve, non risparmiando i polpacci
bianco, addormentati entrambi, colla scritta: Thanatos e Hypnos. Col tempo si modifico questo tipo della morte, prevalendo s
e Penati e Lari vennero onorati alla rinfusa come Dei domestici. Nei tempi più antichi ogni casa aveva un unico Lare, il cos
le origini dell’ umanità intiera colmando la lacuna che vi era tra i tempi storicamente noti e i misteriosi principii, ma an
di mostri mezzo uomini mezzo cavalli, non era stata pensata ancora ai tempi di Omero, il quale parla solo di uomini pelosi, d
ia d’ uomo, il corpo e le gambe posteriori di cavallo, si cominciò ai tempi di Fidia a immaginare quella forma più bella che
urio a Basse presso Figalia in Arcadia, tempio costruito nei migliori tempi dell’ arte greca. Detto fregio fu scoperto nel 18
meto e stette un intiero anno al suo servizio come pastore. In questo tempo strinsero tra loro un’ intima amicizia; gli armen
so il drago, Cadmo dovè servire per otto anni ad Ares. Passato questo tempo , Ares gli perdonò e anzi gli diede in moglie Armo
ele e Agave, e un maschio Polidoro, padre di Labdaco. Dopo aver lungo tempo regnato su Tebe, Cadmo insieme con Armonia passar
ta nel 3º sec. av. C. Il monumento eretto originariamente in Rodi, al tempo d’ Augusto venne in possesso di Asinio Pollione c
me si suppone nella tragedia euripidea. E un monumento grandioso a un tempo e mirabile per l’ armonia delle linee; il raggrup
Vinse Policleto con una statua di bronzo che fu conservata parecchio tempo nel tempio di Artemide in Efeso. Anche ora molte
che Apollo con un colpo di disco uccide Giacinto (cfr. p. 57). 2. Per tempo le avventure straordinarie e commoventi di Perseo
forme all’ ultima forma della tradizione. Che anche l’ arte assai per tempo abbia fatto suo pro’ di questo terna ricco di bel
ene e scongiurasse il vecchio padre Pandione a lasciarla venire alcun tempo con loro. Teseo accondiscese, ma quando vide Filo
una figura storica in tutti i suoi particolari, scrisse in più tardi tempi Plutarco. Tra i Latini ricordiamo Catullo, gentil
fede data; onde Eracle se n’ andò minacciando guerra entro non molto tempo . g) Ripulimenlo delle stalle d’ Augia o Augea. Er
. Eracle vincitore sposò Deianira e con lei visse felicemente qualche tempo e n’ ebbe il figliuolo Illo. Più tardi si recò co
ostacoli della natura, a benefizio degli uomini? Dopo l’ apoteosi, in tempo in cui nel concetto del divino si rinchiudeva un
veva ricavare la pelle onde si vestiva e la clava. Segue in ordine di tempo Stesicoro che tratto di avventure isolate, come l
lio, donde l’ imperatore Costantino la portò a Costantinopoli; ivi al tempo della crociata latina nel 1204 venne fusa. Rappre
Vaticano, opera di Apollonio Ateniese, figlio di Nestore, trovato al tempo di Giulio II, in campo di Fiori, dove sorgeva il
spressione mitica della lotta tra il sole e la tempesta. Ma molto per tempo s’ intrecciarono al mito primitivo dei motivi uma
e morali per rendere il racconto più interessante; e coll’ andar del tempo si fecero entrar in scena anche eroi di altre reg
i che presero parte alla spedizione, molta varietà di tradizioni. Nei tempi più antichi si nominavano solo eroi della stirpe
da Iolco toccaron terra prima all’ isola di Lenno, ove stettero alcun tempo colle Lenniesi che avevano tutte ucciso i loro in
acidi in Tebe era così ricca di caratteri e di fatti che costituì per tempo come un ciclo di leggende, il quale fornì inesaur
a nè egli nè lei non ne sapevano nulla ancora, vissero e felici alcun tempo assieme ed ebbero quattro figliuoli, Eteocle e Po
ganea figlia di Iperfante, sposata da lui dopo Giocasta. Dopo qualche tempo una terribile pestilenza venne a infierire in Teb
he era più vecchio, (alcuni fan più vecchio Polinice) non volle a suo tempo cedere il luogo al fratello; il quale allora si r
so Adrasto della stirpe di Amitaone, re di Argo; proprio nello stesso tempo che vi cercava rifugio anche Tideo figlio di Eneo
lcmeone. I Tebani non potendo più difendere la città, fuggirono notte tempo e ripararonsi chi in Tessaglia chi altrove. La ci
ersamente esposte in varie leggende. Alfine, colma la misura venne il tempo di pagare il fio di tanti delitti. Come abbia per
sia alla spedizione degli Argonauti. Era quindi già molto vecchio al tempo della guerra Troiana avendo visto tre generazioni
o, il più giovane, Troilo, che morì per man d’ Achille. 2. Ma ormai è tempo che narriamo per sommi capi le vicende della guer
stirpe dei Pelopidi. Oreste, figlio di Agamennone e Clitennestra, al tempo della spaventosa catastrofe era stato da una sore
odevano e sciupavano in feste e bagordi i beni d’ Ulisse. Per qualche tempo Penelope seppe tener a bada questi Proci, giacchè
olosa, dicendolo nato nei primordi di Tebe e facendolo ancora vivo al tempo della distruzione della città per opera degli Epi
ondere le cose per scherzo rubate ». 14. V. 255 e segg . « Per lungo tempo credetti io stoltamente che vi fossero statue di
9 (1880) Lezioni di mitologia
e di Silvio Pellico e di Vincenzo Gioberti, poiché e’ visse per lungo tempo familiare ad ambedue. — Sovrattutto m’è fìsso in
nza di grato animo e di affetto, che non iscema per lontananza nè per tempo , v’intitoli, fra le Opere che tutte riunisco e do
mente i critici e i biografi di lui, e tali giudizj riporteremo a suo tempo , come è debito nostro, in questa raccolta. — Dei
amenti, parlò l’Autore meglio di qualunque lettore, scrivendo, è gran tempo , a chi lo richiedeva di stampare il suo Corso; « 
ntichi Miti hanno mutato aspetto. Quindi mi converrebbe spender molto tempo e molta fatica, perchè la mia opera, scritta inna
ato, il poeta, l’erudito, il cittadino e l’insegnante degno dei nuovi tempi , ch’egli potentemente valse a preparare, e da’ qu
e, al dir del Profeta, vi pose il suo padiglione. Ma col proceder del tempo l’uman genere, dai vizj e dalle sciagure avvilito
olgo, il fingere d’aver commercio cogli Dei; e lusingar volendo ad un tempo la popolare ambizione, recarono alle divinità l’o
ema. » Ma per dimostrarvi che arduo è l’assunto, ed accrescere ad un tempo in voi il desiderio di impadronirvi di quelle not
el presente anno. La strada che dobbiamo percorrere ò difficile ad un tempo stesso ed amena; ed io, per quanto la povertà del
iverrà maggiore quando esaurita la teologica Mitologia, giungeremo ai tempi che chiamò favolosi Varrone, nei quali si conteng
zarono come pesci nell’elemento che loro conveniva. Col progresso del tempo la terra, inaridita dal sole e dai venti, perde i
, onde io quel che comanda Il core a me nell’animoso petto Dica: Gran tempo fra di noi pugnammo, Numi Titani, e di Saturno fi
ghi sacri agli Dei, che in prima erano rozze fabbriche, divennero col tempo miracoli dell’arte, come il tempio antichissimo d
lla guerra. I più stretti congiunti (ministero pietoso e tristo ad un tempo ) rivolgendo le faci indietro, accendevano il rogo
ugusto, e di molte iscrizioni la memoria non ci è stata invidiata dal tempo . Di due are massime, così dette dalla venerazione
ni che questa orribile costumanza avesse principio coli’ idolatria al tempo di Saruch nella quinta generazione; e se ciò suss
ia inchine. Nè giovò punto all’innocente e casta Povera verginella in tempo tale Che prima al re titol di padre desse; Che to
Legata fosse co’1 soave nodo D’un illustre imeneo; ma per cadere Nel tempo istesso di sposarsi, offerta Dal padre in sacrifì
le liete schiere Ilio, Ilio, suonar s’ode: a Diana Mille salgono a un tempo incensi e voti. Racine, Ifigenia. Lezione se
menticato dai potenti felici, il bisogno dei numi deve esser nato col tempo e colle sciagure. I mortali, da queste avvertiti,
lo Zodiaco sono i Gemini additati. Furono collocate col progresso del tempo le teste sulla cima di queste pie tre: cosi a Tri
ho dimostrato. La notte, propria delle selve, spaventò dai più remoti tempi l’ignavo timore dei mortali, che vi adoravano lo
città che non avesse militato all’eccidio di Troia, e che fosse ad un tempo patria di Giove; ed ambedue queste qualità si tro
ne la pensosa testa, E il cor le palpitava. Assisa e muta Stette gran tempo : le due donne ancora Eran negli occhi. Alfin pror
divennero vendicatori dell’ingiuria materna, e pii e scellerati ad un tempo uccisero Lieo e la matrigna. Nò di minore compass
ando nelle tenebre di una religione così diversa per origine, indole, tempo ed uso, che tanto deve alle costumanze, ai bisogn
etto, in pene e in guai, E non mi debbo risentir giammai? Non pon già tempo in mezzo alla vendetta. Ma fa venire una furia in
l’aria in su l’arena. Gli uomini e gii animali urta e fracassa, Che a tempo a lei non san voltar la schiena: Tu solo, altero
cibi. Ozi decreta Romolo alle sue schiere: è muto il campo. Coglie il tempo Tarpea: già nell’ostili Tende penetra: qui del mo
o delle più splendide spoglie collocarlo sopra un carro, spargendo al tempo stesso la fama delle sue nozze con Platea figlia
per plausibile congettura, nè sappiamo la provenienza della statua da tempi remoti. Ci é soltanto noto, che fu nel passato se
e più antico che noi chia miamo etrusco. Questi caratteri ci danno il tempo di questa scultura per molto remoto, e per quello
Ilarità; Dolcezza umile Che l’ire ammorza, e Sofferenza accorta Che i tempi esplora, e di contrasti ignara Condiscendenza, ch
proprio il velo dì questa dea che Albrico e Fulgenzio, vissuti in un tempo nel quale i filosofi pagani si sforzavano di scus
estava. questo fosse un vestigio delle colonne che negli antichissimi tempi si venerano per statue, o un vero moggio, segno d
lacro ben inteso ne’ panneggiamenti, non è opera greca, ma lavoro de’ tempi dell’impero romano. Adornava forse in Lorio un sù
fermò, la vidi, e della via La cagion le richiedo: ella m’espone A un tempo il loco e del cammin la meta: Le do conforto di s
ro fondamento per tale opinione nel nome di Adrianello che davasi, ai tempi del Nardini, al sito dell’Esquilino dove fu scope
ini rilegò dal cielo Apollo, che esule famoso errò per la terra lungo tempo , e finalmente ricovrossi presso Admeto, nella cui
che la prima cappella del dio fosse composta dai remi di un lauro di Tempo , e non era che una semplice capanna. È grido che
ome al detto luogo, e quello di sua madre ad un altro, che Coricio ai tempi nostri ancora vien chiamato. « E fama inoltre che
ia: alcuni gli danno per madre ancora Melene figlia del Cefiso. « Col tempo la gente del paese chiamò la città non solamente
arrivarono a Leucofri, che dal nome di Tene Tenedo fu detta. Qualche tempo dopo. Cigno scopre la menzogna e la sceleraggine
itte frondi Cingono il crin delle Tebane: al cielo Mille salgono a un tempo incensi e voti. Ma vien Niobe superba: ampia coro
orza della verità mi obbliga a dissentire da un grand’uomo dei nostri tempi (il celebre Mengs) che non contento di aver rapit
rità sembra inferirsi che l’altro fosse vestito. Ma l’essere anche ai tempi di Plinio situati ambedue in luogo pubblico e sac
e anche con maggior probabilità esser quello di Calamide esistente ai tempi di Plinio negli Orti Serviliani, appartenenti agl
i di Plinio negli Orti Serviliani, appartenenti agli Augusti fino dai tempi di Nerone, donde può essere stata trasferita nell
tanza di Apollo in atto appunto di saettare infermità e morte, ma nel tempo stesso col serpe ai piedi, simbolo dei rimedii e
volta rappresentato nelle medaglie con una patera in mano, e tiene al tempo stesso un ramo di mirto, attributo ordinario alle
o posto nella mano di Apollo indicava il premio che si dava nei primi tempi ai giuochi Pitici, il quale consisteva in questo
lla del mezzo la lira: si pretendeva che questa statua fosse fino dai tempi di Ercole. Il delfino di cui si fa uso nei tripod
diparte Il giusto, toglie dalle mani incaute La vergogna le spade. E tempo . I legni Vadano ad incontrarsi: io son degli anni
oiché questa favola, come osserva Eraclide Pontico, non appartiene ai tempi Omerici), ma perchè autore è della luce primogeni
io, non far ch’autore il padre Ti sia d’un dono sì funesto: ancora In tempo sei, li tuoi voti correggi. D’esser mio sangue vu
dema, e senza quegli altri attributi, o fregia che le furono dati nei tempi posteriori. La sua figura è più svelta, ed ha mem
nel di lei tempio, del quale avevano cognizione; e ciò perchè qualche tempo prima disfatte da Ercole, e precedentemente da Ba
nde e magnifica. Altri architetti vi travagliarono, e ben 220 anni di tempo ci vollero prima che fosse interamente compita. D
maniera che a tutti è ben nota: imperocché quello che esisteva a suo tempo era stato fabbricato da Dinocrate, o, secondo Pli
r. Dell’alta gara Preme l’opra maggiore il dubbio petto. Densa, e dal tempo inviolata selva Frondeggia in piano, ed i soggett
la man temuta Toccando i fili del fatato stame Disser le dive: Egual tempo doniamo Al legno ed al fanciul. — Balzò la madre
a, ed infame ne era il tempio presso gli Spartani, ove nei più remoti tempi si sacrificavano vittime umane. Licurgo cangiò qu
non c’indica senonchè l’antichità del simulacro. Siccome ne’ vetusti tempi i sassi in forma di mete, di piramidi, di colonne
conoscere in questa figura un vestigio dell’arte egizia, che pure ne’ tempi antichissimi potè avere sulle arti della Grecia e
ove L’alta matrona, e differia la pena, Qual uom che a nuocer luogo e tempo aspetta. Or d’indugio ragion non v’è; fanciullo A
e la gloria e la possanza. Minerva, dea del valore e del sapere ad un tempo , ne sortì molti, ed io ne riporterò i più famosi.
maladetta la terra ove abitava, e condannata a sterilità eterna. Col tempo i popoli consultarono l’oracolo di Dodona, che lo
rsa dal (grec) o striscia di cuoio, per cui si porta van gli scudi in tempi più vetusti appesi al collo. « La statua di Palla
la apertamente dea non temesse. Ancliise la esaminava e stupiva ad un tempo della figura e delle vesti stupende, poiché era c
una delle Grazie o delle Ninfe: salve; io ti farò un’ara ove in ogni tempo dell’anno vaghe ostie ti saranno immolate: e tu c
ore dagli antichi maestri, come dai pili ragionevoli filosofi di quei tempi , consideravasi, per valermi dell’espressione di E
mai che una scultura così elegante e gentile sia stata lavorata in un tempo tanto lontano e così presso all’infanzia della sc
dria introdotta nelle arti greche assai di buon’ora, e almeno fin dai tempi di Polignoto. Per quel che riguarda le Veneri ves
rtefice a replicarla in bronzo, e si ammirava il duplicato in Roma ai tempi di Claudio, dove perì nell’incendio Neroniano. Il
armi, ma o per adornarne un trofeo come vincitrice, o per riporlo in tempo di pace, allorché accarezzando Marte sospende il
ad Atreo, da Atreo a Tieste, e da Tieste ad Agamennone. Era anche ai tempi di Pausania la principale divinità dei Cheronei.
a schiude I mantici riposti, e già da venti Ferrate bocche esce ad un tempo un soffio Moltiforme, pieghevole, che a norma Del
ed in Lenno ostie umane gli erano sacrificate. L’urna nità abolì col tempo questa barbara usanza, e furono sostituite altre
mente accrescere e variare dei simboli l’uso. Questo s’introdusse col tempo , e nella più remota antichità Cerere non ebbe tut
lice disordine adombra la fronte. Qual variazione fatta non si era ai tempi di Albrico: Cerere dal dolore distinta viene indi
a figlia di Cerere. Questa composizione allegorica può essere dei bei tempi della Grecia, perchè è semplice, e per intenderla
neggiamento, con tale intelligenza disposte e variate di spazi che al tempo istesso che non cagionano veruna confusione in qu
sì Temi predisse: Atropo incalza La preda, e compie il suo decreto il tempo . Invadi la Sicilia, opra le frodi, Armi di te; qu
nella sede di Celeo, che comandava agli Eleusini, rinacque dopo tanto tempo il riso sopra le sue labbra, mercè una vecchia de
minori a Proserpina fìgha di lei. Differivano ancora nel luogo e nel tempo , giacché i primi si celebravano in Eleusi, i seco
he prima era lavata in Cantaro uno dei tre porti del Pireo. Nei primi tempi non v’ era spesa, ma Aristogitone pensò di trarre
misteri. GÌ’ iniziati non deponevano la veste, onde erano coperti nel tempo della cerimonia, se non lacera per lungo uso, e a
nella vita di Camillo e di Alessandro si rileva. È incerto per quanto tempo durasse, e Meursio che nell’oscurità dei misteri
ntò di trasportarli presso i Romani, e la sua intenzione fu posta col tempo in effetto da Adriano. Eccovi date, con quella br
veglia il suon delle catene. S’alza sul letto palpitando, e muta Gran tempo , gode che la vista orrenda Sia sogno; eppur del l
anciulli le stagioni, perchè presso di loro chiamavansi neutramente i tempi dell’anno, al contrario dei Greci, dai quali coll
ra di Zeusi in Atene vedevasi Amore coli’ ali e coronato di rose. Col tempo gli furono afirsriunti non solamente nomi, ma ins
la Beozia era l’Amore singolarmente venerato. La sua statua, come nei tempi più antichi, era una pietra informe non mai adopr
Roma, ove fu consumato dal fuoco. Il Cupido che vedovasi in Tespi ai tempi di Pausania era di Metrodoro Ateniese, che aveva
ioli sopra Amore e Psiche. Si presenterà l’occasione di ritornare col tempo su questa favola ingegnosa, con tanta venustà rac
a il furor non tacque, E invocò morte, e si lanciò nel fiume: Cara un tempo ad Amore La rispettaron l’acque. Lei che raminga
iede origine al celebre Ippocrene, e che inoltre poeta rinomato fu ai tempi di Augusto uno di questa famiglia, il quale si su
quelli che il poeta di Ascra gli assegna per fratelli. Celo sposò col tempo la Terra, che lo fé’ padre d’insigne moltitudine
ella vile venerazione che gli uomini ebbero sempre pel potere, fu col tempo , per la simiglianza del nome, adorato come il Cie
la mano, sta come descrivendo e rammentando le azioni e i costumi dei tempi andati, e la Sapienza poi è la donna velata e qua
ano prese parte nel culto di Cibele figlio della frigia mollezza. Col tempo i patrizii e le matrone si associarono a così tur
ella sinistra tenendo il timpano sollevato quasi per indicare che col tempo farà ritorno alla servitù dell’antica padrona. Fr
dati Cretesi vìnse i Giganti, e restituì il trono ai Genitori. Ma col tempo il timore, eterno compagno dei potenti, persuase
hia perchè venissero consumate dal fuoco sacro. Ma per conservare nel tempo stesso la religione dei popoli, acciò non si pote
l peso degli anni, con una falce in mano per indicare che presiede al tempo e all’agricoltura. Sopra una base quadrata, antic
. Si mettevano dei legami alla statua di Saturno che rappresentava il Tempo , e questi consistevano in fascie di lana, che si
a Montfaucon ha delle piccole ali ai piedi, forse per indicare non il tempo in generale, ma solamente una piccola parte di qu
Perseo. Eglino erano sette, tutti originari di Licia. Mostravansi ai tempi , di Strabene le reliquie della loro opera, e ques
qualità che loro si dà, confondendoli coi Cureti e coi Coribanti. 11 tempo di questi Dattili, considerati come inventori del
i fiori Sul mio monte venisti, e scorta io t’era Per quella via. Gran tempo è ch’io ti vidi, Ma t’amo ancora, e tu di me non
Questo nome significa guarire, raddolcire il dolore. Non ostante col tempo questo nome divenne ingiurioso, e sinonimo di dem
di Serapide. Così ebbe fama una divinità dell’Egitto, oscura fino ai tempi di Alessandro Magno, e fu ritratta in figura, att
attributo spiegare per un vestigio delle colonne adorate nei prischi tempi invece dei simulacri secondo il parere del Buonar
è strozzato da suo padre. Accanto vi è un empio che ha saccheggiati i tempi degli Dei: egli è punito del suo sacrilegio da un
anello di Foco per provare l’ antichità degli anelli. Si vede che dai tempi più remoti le pietre erano incise, o portavano al
del loro paese, ed i poeti c’insegnano che le ninfe vivono per molto tempo , ma non sono immortali. Questa abbondanza di Poli
a ardente, e sembra che le tre restanti, che molto hanno sofferto dal tempo , parimente di torcie fossero armate. Le teste con
avida e nera. Questi sacrifizi si facevano nel maggior silenzio, e in tempo di notte, ed era vietato ai nobili l’intervenirvi
usa coll’ombre de’ morti, ma che sacrificò alle seconde. Ed ancora ai tempi di Pausania in memoria del narrato avvenimento cr
mento credono di poter sacrificare a queste Dee, ed alle Grazie ad un tempo . Dante cosi descrive le Furie. «Ove in un punto
i loro nomi sono Atropo, Lachesi e Cleto. Questa divisione loro dà il tempo , secondo Aristotile, che si divide in passato, pr
primo tomo dell’Antichità spiegata di Montfaucon, può essere dei bei tempi della Grecia, perchè è semplice, e per intenderla
de. Bestemmiavano Iddio e i lor parenti, L’umana specie, il luogo, il tempo , e il seme Di lor semenza e di lor nascimenti. Po
numi. Quelli che fra loro nel di lei nome spergiuravano erano per del tempo allontanati dalla mensa celeste, e da ogni conver
stesso un’ azione che lo fissasse nella positura caratteristica, nel tempo stesso che lo facesse apparir verisimile. Più nat
’imitatori, che la replicarono in varii generi di lavoro, ed in varii tempi . Così è rappresentata Nemesi nel bel vaso del Pal
ttori. Un’altra simile fu parimente trovata nello scavo medesimo, dai tempo men rispettata, che combinava nell’attitudine ess
’arte memorando, che da Varrone venia preposto a quanto sino da’ suoi tempi aveva saputo effigiare la greca scultura, salita
ura, salita dal più bello della natura umana all’ideale della divina, tempi che aveva già preceduti il secol d’oro dell’arte.
gli splendor mondani Ordinò general ministra e duce, Che permutasse a tempo li ben vani Di gente in gente e d’uno in altro sa
il buon gusto. Per escludere ogni sospetto di gentilesimo le pose col tempo in testa una croce per mostrare la sua dipendenza
la vittoria Aziaca non offre la storia altro combattimento navale nei tempi in che fiorirono le arti in Roma. Pur nelle monet
uesto senso, e che convenga pure all’Istoria che rammenta i fasti dei tempi passati, ed è la depositaria delle grandi azioni.
Euterpe: vi è perciò sostituita la presente, che si è ammirata lungo tempo per le scale del Palazzo Lancillotti a Coronari i
ione, nel movimento, nell’abito, che sta suonando la cetra per dar il tempo di qualche lieta danza nuziale. E vestita, come l
acissimo fra loro) trasportano Anfìarao che ritorna da Tebe, nel qual tempo si dice che la terra per lui sprofondasse, onde n
ardassimo ciò come un atto di tragedia, grandi cose in poco spazio di tempo sarebbero state con gran compassione rappresentat
amo involta non voglia indicare le tenebre dell’antiche istorie e dei tempi mitici e favolosi, delle quali sono sempre oscura
di Urania, la quale nella Collezione Tiburtina avevan l’ingiurie del tempo separata dalle compagne: conservavasi questo preg
si a suo bell’agio e risposare il suo petto anelante. Egli guarda nel tempo stesso la giovinetta, lasciando ondeggiare al ven
nte non avea segno che per Musa la caratterizzasse, determinandola al tempo stesso per una delle muse di Pindo lo star seduta
, onde sfuggire le taccio che incontravano presso i moralisti di quei tempi simili abiti trasparenti, che Coe, vesti di vetro
i monumenti che ne sono rimasti. Giova intanto di sapere che sino dai tempi di Pausania vi era 1’ uso di dipingerle ignude, f
era 1’ uso di dipingerle ignude, forse perchè essendosi negli ultimi tempi piegata la favola all’allegorie volevano signific
ornamento hanno sul capo. Le mani delle due estreme sono corrose dal tempo , nè conservano i consueti attributi del ramoscell
riducendosi allora questa parte delle umane cognizioni, divenuta col tempo così vasta, che alla cura delle ferite. Quantunqu
ca condurre a fine i mali. E perchè in questa si ringiovanisce, e nel tempo stesso siamo più deboli, gli antichi hanno dato a
ti i simulacri di Esculapio. Dice egli: — Il più celebre fino ai miei tempi dei simulacri di Esculapio, secondo gli Argivi, r
composizione tanto superiore alla mediocre esecuzione del gruppo, nel tempo stesso che lo dimostra una copia, ne persuade sem
i Venere e delle ninfe, o da dogmi di un’antica teologia rediviva nei tempi che precedettero la caduta del culto pagano, o da
l suo marito attende, E nel lido stancò le ancelle: ognora Contano il tempo della lunga guerra. Ed al talamo presso, in lungh
ode Non fia chi te dai versi miei cancelli Fin che ai fasti Latini il tempo serva, E staran d’Ilio i lari, e l’alta sede Di t
é perchè piangesse. Ella rivolse Gli occhi increduli, e sta muta gran tempo . Misera madre: rimirando il capo Di Penteo ucciso
ro il dio padre della libera allegrezza prodotta dal vino. Eone, o il Tempo in mille forme, tenendo in mano la chiave delle g
. Così parlò Giove, e gli applaudirono le Parche e le Ore. Il dio del Tempo ritornò presso Armonia, e Giove al palazzo di Giu
me accorto, che non prende lezioni che da se stesso, e che governa il tempo , dopo avere scosse le porte tenebrose del Caos, s
suo dolore: minaccia della sua vendetta il toro crudele nello stesso tempo che pasce i suoi occhi nel veder le grazie del su
ttimento di Damasene contro un orribile serpente. Nè trionfa: ma poco tempo dopo il serpente è risuscitato per virtù d’ una c
menti. I Lidii, benché esperti nell’arte di guidare, usavano bighe ai tempi di Pelope: ma col tempo divennero così valenti da
sperti nell’arte di guidare, usavano bighe ai tempi di Pelope: ma col tempo divennero così valenti da accoppiar insieme otto
e quali effigiato si vede nei monumenti avanzati all’ ignoranza ed al tempo . Quindi vi parlerò dei suoi seguaci, cioè dei Sat
I Baccanali compiranno le nostre ricerche su questa divinità e ad un tempo la Teologica Mitologia. Nel quadro di Filo strato
tto da tigri e pantere perchè questi animali amano il vino. Nei primi tempi si rappresentava Bacco con una testa di toro; e s
fronde di pampano. — Le quali aste erano co mimemente dai pittori dei tempi del Buonarroti fatte per tirso nei Baccanali: qua
ntato, senza tradire l’avvenenza del dio Tebano, che questo nume a un tempo voluttuoso e guerriero era di mezzo alla pace e a
e con poca arte lavorate, e di pietra qui nata; e altre sono rose dal tempo : parte ancora ne hanno deformate i fanciulli dei
riterio del mentovato Lanzi, uno dei più grandi antiquarii dei nostri tempi . I Satiri erano di figura umana, somiglianti al c
avuto coda a’ lombi, tutta la sua posterità ebbe lo stesso segno. Col tempo si disser Sileni i vecchi Satiri, e vi consentono
siano pari nel Fauno e nel Satiro, per distinguere quelli lavorati ai tempi degl’imperatori il Lanzi ne dà gl’indizi dicendo:
mia, e se ne vedrà la somiglianza con Socrate; la quale, non solo ne’ tempi antichi fu rilevata da Aristofane maligno, ma che
iense, il quale porta molte cose prese dai libri antichi non ancora a tempo suo perduti, adduce una più stretta attenenza dei
vertito da un vecchio che lasciasse l’inutil caccia, e che anzi a suo tempo Amore avrebbe fatto preda di lui, e si sarebbe se
tto un animale’, essi e il destriero. Comprendiamo da Omero che molto tempo prima che si cavalcasse si usava di attaccare i c
monumenti prima dell’Era Cristiana, ne hanno infinitamente più dopo i tempi degli Antonini. Quindi la buona critica c’insegna
ppresentanze. Sembra che tal sorta di gente si moltiplicasse verso il tempo degli Antonini a misura che andavano ad offuscars
oco finito, mostra un lavoro di molta antichità, e forse degli ultimi tempi della Repubblica; e alla semplicità e bellezza de
prova la ragionevolezza della proposta denominazione, e nello stesso tempo dimostra quanto andassero errati coloro che per n
iò non tanto per la bassezza dell’arte, che si sostenne ancora a quei tempi con qualche decoro, quanto perchè vi osservo prod
iamo ravvisarvi con sicurezza copie ed imitazioni dei più ammirati un tempo ed or perduti originali. I cinque Fauni hanno chi
edi spargendo latte dalla fiala eh’ era nella sua destra e tornava di tempo in tempo a sedersi. Se non che la nostra figura i
endo latte dalla fiala eh’ era nella sua destra e tornava di tempo in tempo a sedersi. Se non che la nostra figura invece del
ori, che il men licenzioso e più ordinario costume: perchè in diversi tempi e in luoghi diversi diversamente solennizzati, pr
bblicate finora. Darò fine all’istoria, ai monumenti di Bacco, e nel tempo stesso alla Mitologia Teologica con queste tre ot
10 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — VII. Saturno esule dal Cielo è accolto ospitalmente in Italia da Giano re del Lazio » pp. 31-38
giato, quel Dio30. I più credono che fiorisse l’età dell’oro in quel tempo che Saturno stette nel Lazio31, sebbene altri la
e per condimenti la fame e la sete. Aggiungono i Pagani che in questo tempo anche gli Dei celesti soggiornavano cogli uomini,
o rese alternativamente malinconico e furibondo. Nel Cristianesimo il tempo che Adamo ed Eva passarono nel Paradiso terrestre
giche conseguenze è peggio che inutile per l’umano progresso ; e quel tempo che si perde in vanità e quisquilie letterarie, s
iù degno « O di mano o d’ingegno, » come suggerisce il Petrarca. Nel tempo che Saturno si trattenne nel Lazio insegnò a quei
uesti diversi emblemi s’intende facilmente che sta a simboleggiare il Tempo  ; e secondariamente si vuol considerarlo come uno
i dell’agricoltura, perchè la falce può significare egualmente che il tempo atterra ossia distrugge tutte le cose ; e indicar
ente poi che mordendosi la coda forma un circolo, appella soltanto al tempo che è la continua successione dei momenti35. In R
elebravano nel mese di dicembre le Feste Saturnali in memoria di quel tempo felice sotto il regno di Saturno, in cui non si c
nel cielo fra gli Dei maggiori, ma destinato soltanto a presiedere al tempo . Fu gratissimo al suo ospite Giano, poichè prima
nti la strada. Celebre era in Roma il suo tempio, che stava chiuso in tempo di pace ed aperto in tempo di guerra ; il quale i
in Roma il suo tempio, che stava chiuso in tempo di pace ed aperto in tempo di guerra ; il quale in più di settecento anni fu
a ; il quale in più di settecento anni fu chiuso soltanto, e per poco tempo , tre volte, come sappiamo dalla storia romana. A
11 (1831) Mitologia ad uso della gioventù pp. -
reziosi sfuggiti alle devastazioni dei conquistatori ed ai rigori del tempo  ; e non dissimil sorte toccherebbe ai capi d’oper
cuni squarci di un discorso del maggior dei poeti italiani de’ nostri tempi scritto in difesa della Mitologia contro una nuov
tutto fosse animato nel mondo in acconcio della poetica invenzione. Tempo già fu, che, dilettando, i prischi Dell’apollineo
arrivò in Italia, i costumi di quegli abitanti erano sì puri che quel tempo fu chiamato età dell’oro. Si rappresenta questo D
ochio con lunga barba, colle ali e con una falce in mano, emblema del tempo , il quale passa rapidamente e distrugge ogni cosa
serpento che si morde la coda, simbolo della perpetua rivoluzione dei tempi . L’orologio a polvere che gli si vede a canto ind
endo che Giove non le dava retta, si ritirò in Samo, ove dimorò molto tempo  ; ed egli per farnela ritornare, fè venire un car
ha meno sofferto dal furore de’ barbari e dalla mano distruttrice del tempo . Mercurio e Batto Mercurio Di più indiv
delle sue coscie, ove lo tenne il resto dei nove mesi ; venuto poi il tempo del suo nascere fu nascostamente consegnato ad In
la quale fu re. Tutti e tre passarono pei sovrani più giusti de’loro tempi . La saggezza del loro governo e la loro probità f
e uno al pio Enea, allorchè volle entrare nel regno di Plutone. Molto tempo avanti che questo principe vi scendesse il nocchi
llo di Atamante e di Salmoneo era uno de’ più astuti principi del suo tempo . Avendo occupato l’istmo di Corinto, infestava l’
oncedergli soccorso e ospitalità, quindi fu costretto ad errare lungo tempo senza trovare asilo. Abbandonato da tutti si rivo
lio di Demogorgone, il più antico degli Dei che aveva per compagni il Tempo ed il Caos, la cui sede fu posta da alcuni nelle
iori. Flora era una delle dee che presiedeva al frumento, ed in certi tempi dell’anno le venivano offerti dei sacrifici. Quan
rasportare da Zefiro in un luogo delizioso ov’ella dimorò per qualche tempo senza conoscerlo e quando il conobbe egli scompar
colla quale lo mise in discordia per farsi amare ; ma non passò molto tempo che Cefalo si rappacificò colla moglie. Avendo eg
astronomia, aveva predetto quel calore immenso che ebbe luogo ai suoi tempi e che desolò il suo regno. Vittoria La Vit
ecedente era stato strofinato d’ambrosia, e perchè vi rimase per poco tempo  ; imperocchè avendolo Peleo scoperto, salvò il pr
miglia di Eretteo sesto re di Atene, fu l’uomo più ingegnoso de’ suoi tempi e vuolsi che fosse allievo di Mercurio. Egli fu e
ustificarsi della uccisione di Allirosio figlio di Nettuno. Ne’ primi tempi ammettevansi a questo tribunale tutti i cittadini
sì(per conciliarsi molta estimazione, dava egli a credere che in quel tempo avesse delle conversazioni colle marine Deità. Ma
morosi colle Ninfe di Giunone. Eco amò Narciso e lo seguì per qualche tempo senza farsi però vedere ; ma accortasi di essere
i Ninfa indica nel suo vero significato una donzella maritata da poco tempo , una novella sposa. Si diede questo nome in segui
un’assoluta immortalità, ma credevasi ch’elleno vivessero lunghissimo tempo . I luoghi consacrati alle Ninfe erano talvolta pi
particolare inclinazione per gli alcioni, augelli marini. Si diede un tempo il nome di Nereidi ad alcune principesse che abit
n cornucopia ripieno di frutti e una lucerta od un lepre, perchè è il tempo della caccia ; all’Inverno, un vaso ripieno di fu
e donne il nobile sentimento dell’amicizia sì raro nel loro sesso, ai tempi però in cui fu inventata questa favola ? Scilla
Cariddi alla sinistra, e lo scoglio di Scilla a mano destra. In quel tempo in cui l’arte nautica non era portata a quel punt
orporata alle membra ; a misura ch’egli la stracciava, laceravasi nel tempo stesso la prima pelle e la carne. In tale stato m
randogli impossibile il buon successo avrebbe almeno tenuto per lungo tempo lontano Perseo. Ma siccome questo giovine era ama
La costellazione formata dalle Iadi è foriera di pioggia e di cattivo tempo . Questa costellazione nomasi da alcuni Ia dal nom
h’egli potè ottenere si fu che passerebbe nel regno de’morti tutto il tempo che Castore resterebbe sulla terra ; di maniera c
rande venerazione perchè il loro apparire dicevasi apportator del bel tempo . Orfeo, Euridice Orfeo uno de’ più celebri
mor suo ; la sposò quindi, e fu da quella teneramente amato ; ma poco tempo dopo l’imeneo, ebb’egli la disgrazia di perderla
cco per vendicarsi dell’insultante rifiuto. Trasportate di furore, in tempo delle Orgie, lo assalirono, lo ridussero in pezzi
cisero Lico, e attaccarono Dirce alla coda di un toro indomito. Alcun tempo dopo Anfione costruì le mura di Tebe al suono del
verse torri, che situò ad eguali distanze. Vedevansi ancora a Tebe al tempo degli Antonini, vicino alla tomba di questo princ
nte Pelio ove il centauro Chirone, il più saggio degli uomini del suo tempo , prese cura della sua educazione e gl’insegnò le
ente, ma cercò la via di perderlo con segretezza. Tormentato da lungo tempo da terribili sogni, fa consultare l’oracolo di Ap
veva avuti e predisse al traditore marito che dopo aver vissuto molto tempo tormentato dal peso delle sue sventure, egli peri
bondanza coloro, presso a’quali tal vello sarebbe stato, per tutto il tempo che conservato l’avrebbero, e fu permesso ad ognu
cacciatori che la rinvennero. Divenuta grande ella abborrì per molto tempo la compagnia degli uomini e non gustava altri dil
trambi in alcioni, e vollero che il mare fosse tranquillo in tutto il tempo che questi uccelli facevano i loro nidi. Epperò l
aese e fabbricò una città che dal suo nome fu chiamata Gianicola. Nel tempo del suo regno essendo Saturno stato scacciato dal
il qual titolo, Numa gli fece edificare un tempio che stava aperto in tempo di guerra e chiudevasi in tempo di pace. Questo t
ificare un tempio che stava aperto in tempo di guerra e chiudevasi in tempo di pace. Questo tempio fu chiuso sotto il regno d
uo padre e Giocasta sua madre. Preso da orrore nel vedersi tutt’ad un tempo reo di parricidio e d’incesto, si cavò gli occhi
che li ricevette amichevolmente e si dichiarò loro protettore. Alcun tempo dopo, Tindaro, re di Sparta, die’ a ciascun di lo
o tempio. Dopo questo sacrificio, un favorevol vento condusse in poco tempo la flotta greca ai lidi di Troia. Agamennone lasc
arta a ridomandare Esione sua avola, condotta via da Telamone fin dal tempo che regnava Laomedonte. Accolto ospitalmente in I
cordo lo scarpellarono da un sol ceppo di marmo. Esso fu rinvenuto a’ tempi di Giulio II sotto la volta di un salone che semb
infallibili verità. Il privilegio degli Oracoli venne coll’andar del tempo accordato a quasi tutti gli Dei e ad un gran nume
nta la storia. Per consultare gli Oracoli era necessario scegliere il tempo in cui credevasi che gli Dei ne pronunciassero ;
ndesse a coloro che ivi recavansi a consultare Apollo. Col tratto del tempo in un giorno d’ogni mese, il Dio pronunciava i su
occhè fu a lei concesso ; ma sgraziatamente dimenticò di chiedere nel tempo stesso il dono di conservare quella freschezza ch
oni che da alcuni furono chiamati Parassiti. Questo nome che da lungo tempo è divenuto spregevole fu in origine molto onorifi
ori, che spesso costretti erano a pugnare fino alla morte. Durante il tempo della reale dignità, i Giuochi Romani erano regol
12 (1855) Compendio della mitologia pe’ giovanetti. Parte I pp. -389
fatica. Gli antichi Greci e Romani lasciarono opere, sulle quali il tempo non istenderà mai il velo della obblivione. E più
r ragione. La parola Saturnus viene da satur, satollo, perchè il tempo , simboleggiato sotto il nome di Satùrno, si satol
s per satio, seminagione, perchè quel nume la insegnò agli uomini de’ tempi suoi ; o dalla voce ebraica sathar, nascondersi,
diremo. Da’ Greci dicevasi Crono (Κρονος quasi Χρονος, tempus), cioè tempo , perchè Satùrno era quel nume che in se contiene
ume che in se contiene il corso ed il rivolgimento degli spazii e de’ tempi (1) ; o il Sole, il quale col suo corso regolare è
il quale col suo corso regolare è il misuratore e quasi l’autore del tempo (2). La moglie di Satùrno chiamossi Cibèle (Κυβηβ
a moglie partoriva un figliuolo, il divorava. Il che significa che il tempo tutto consuma e di anni insaziabilmente si pasce(
scacciato dal cielo. Il che vuol significare che il novello corso del tempo discaccia e vince il passato (3). III. Discacc
aglianza del secolo d’oro. Per la tradizione ancora di quel secolo a tempo di Giano, Numa, secondo re di Roma, dedicò a quel
Giano il chiuso tempio. Questo tempio tre volte si chiuse a Roma, a tempo , cioè, del pacifico re Numa ; sotto il consolato
a un antro del monte Pelio, ove educò i più insigni Eroi che furono a tempo della spedizione degli Argonauti, Ercole, Giasòne
e mesto. Spesso ha il capo velato o mezzo coperto, per dinotare che i tempi sono oscuri e coperti di un velo densissimo. In u
nelle fasce. Quasi sempre ha la falce in mano, o perchè la falce del tempo ogni cosa miete e distrugge. Si dipinge pure alat
e e distrugge. Si dipinge pure alato, per significare la velocità del tempo , o sotto figura di un serpente che si morde la co
ed alle volte coronavasi di quercia, per ricordare che gli uomini un tempo nudrivansi del frutto di quell’albero. Spesso si
la ch’egli chiama Inarime, oggidì Ischia, dalla quale vogliono che un tempo fu distaccata Procida per forza di orribile tremu
lle da Pirra, in donne ; e così rinnovellossi l’umana generazione. Al tempo di questo diluvio si rapporta il fatto di Filemon
Giove era solito di passeggiare. E’ fama che Mercurio fu per qualche tempo allattato da Giunòne, e che dal poco latte per ca
sparse di ambrosia. Questo cibo delizioso dilettava tutt’i sensi nel tempo stesso, faceva ringiovanire, donando novello vigo
e non mancano scrittori che l’una coll’altro confondono. Tre in varii tempi furono i coppieri che mescevano il nettare alla m
icia. Ma Cadmo, dopo vano e lungo pellegrinare, avendo dimorato alcun tempo nella Tracia con Telafassa, sua madre, questa mor
mo o di S. Nicola. I quali, se appariscono tutti e due, indicano buon tempo  ; e son segno di vicina tempesta, se ne apparisce
κος, Aeacus), altro figliuolo di Giove, fu il più giusto principe de’ tempi suoi, e perciò si annoverava fra’ giudici dell’in
reti per ordine di Giunone. Ma, uccisi questi da Giove, Io andò lungo tempo in cerca del figliuolo, e ritrovatolo presso la R
sse un segreto e misterioso culto de’ suoi Dei, che si conservò lungo tempo in quelle contrade. Ideo, fig. di Dardano, co’ su
), i quali per altro prima di lui erano in uso presso gli Egiziani. A tempo della guerra Troiana fiorì Eolo, re de’venti. App
della Libia, e quello di Dodona, nell’Epiro ; tanto che negli antichi tempi niuna cosa rilevante s’imprendeva senza consultar
Dodoneo, il più antico di quanti ne avesse la Grecia, e che per molto tempo era anche il solo(2). Fu fondato da’ Pelasgi, il
ne un solo, tutti gli altri davano un suono, che durava per ben lungo tempo . Ulisse andò a Dodona per conoscere la volontà di
no che l’istituì Atreo per onorare i funerali di Pelope, suo padre. A tempo della guerra di Troia i giuochi olimpici o non vi
pochissìma celebrità, e perciò Omero non ne fa motto ne’suoi poemi. A tempo poi d’Ifito, contemporaneo di Licurgo, cioè 23 an
nome del vincitore denotava per lo più ciascuna Olimpiade. Da questo tempo nella storia greca si legge qualche cosa di certo
avviluppati. Perciò Varrone(1) distingueva nella storia de’ Greci, il tempo incerto, dal principio del mondo al diluvio ; il
po una guerra co’ Sabini ; ed ampliato poscia da Tarquinio Superbo, a tempo della Repubblica arrivò ad una magnificenza degna
parole : L’asta e lo scudo è tuo, ma il pomo è mio . Or dopo qualche tempo fu Paride conosciuto per figliuolo di Priamo e pe
videva con Giove e con Minerva gli onori del Campidoglio, ove fin da’ tempi del prisco Tarquinio quelle tre sovrane deità com
i rose segnava velocemente quel sentiere arcuato di più colori che in tempo di pioggia si vede nell’aria di riucontro al sole
ra coperta di un gran velo nel rimanente del corpo. In una moneta de’ tempi di Gordiano vedesi Giunone Samia in piedi col vel
e una troia gravida per divertire i mali minacciati da un tremuoto in tempo della guerra cogli Aurunci. Allora le fu dedicato
u tanta lite, E onde ogni scienzia disfavilla. Secondo Apollodoro, a tempo di Cecrope, usavan gli Dei scegliere le città, ne
avano cinque giorni(1) ; e vi eran le maggiori e le minori. In questo tempo molti pregavano Minerva pel buon successo delle l
o di Vesta, affidandone la custodia alle Vestali. E si racconta che a tempo dell’assedio di Troia, sapendo i Greci che il Pal
d allogato a Lavinio, e poscia in Alba Longa dal figliuolo Ascanio, a tempo di Tullo Ostilio recato a Roma fu posto nel tempi
te, ed andato all’inferno, ne liberò la generosa Alceste(1). A questi tempi accadde il fatto di Dafne, leggiadrissima ninfa,
e legarono Dirce alla coda di un indomito toro. La quale così per più tempo miseramente strascinata, fu per compassione degli
bare il Dio degl’indovini, fu condannato a non poter bere in tutto il tempo che il fico ha immaturi i suoi frutti. Apollo pos
à di Aristotele(3) hanno asserito che i corvi veramente non beono nel tempo di està ; il che ha potuto dar luogo alla favola.
te di Tantalo, a fabbricare una delle fortezze di quella città, ove a tempo di Pausania mostravasi ancora la pietra, sulla qu
arono una statua ad Apollo, opera di un loro concittadino che visse a tempo di Dedalo. Il Nume teneva l’arco nella destra, e
r ciò fu pur detta Cinzia. Stefano vuole che tutta l’isola di Delo un tempo si chiamava Cinto. Apollo Cirreo, Cirrhaeus, da
ore di Apollo e di Diana, numi tutelari della Repubblica. Ignorasi il tempo della loro istituzione, e si sa solo che i libri
Notte, e fratello della Morte, perchè esso sembra una morte di breve tempo . E come il sonno è uno de’più maravigliosi fenome
co gli comanda di lavarsi nel Pattolo, fiume della Lidia, che da quel tempo ebbe l’arena d’oro ; percui di cosa preziosa, e d
deserta spiaggia di Nasso, isola dell’ Arcipelago. Quivi approdò poco tempo dopo il nostro Bacco, il quale, veduta l’abbandon
Bacco, di cui non potevasi fare a meno in tutte le feste di lui. Nel tempo poi di queste solennità, una turba innumerabile d
. Si potrebbe solo scusare, dicendo avere egli seguita l’opinione de’ tempi suoi, che questi Dei inferiori, cioè, avessero i
ta ; o da gradior, io cammino, perchè questo nome gli si dava solo in tempo di guerra, quando rappresentavasi armato di picca
o specie di pugnali. La festa durava tredici giorni, ed in tutto quel tempo era vietato far cosa che fosse importante, come m
e noi abitiamo. Così Peneo era un antico fiume della Tessaglia, e nel tempo stesso il nume che presedeva a quel fiume. Nell’a
che la Terra era la stessa che Temi ; ma Pausania dice che ne’ primi tempi a Delfo dava gli oracoli la Dea Tellure ; dopo Te
ma immagine ed i primi passi dell’architettura nascente(5). Ne’ primi tempi , quasi generalmente si edificava col legno, colla
co, col capo cornuto e che avea di capra l’altra metà del corpo. Ed a tempo di Costantino un simile animale fu portato vivo n
trezza nel coltivare i giardini, meritò la mano di Vertunno. Visse a’ tempi di Proca, re de’ Latini ; ed avea un sacerdote (f
lia, il quale a’ suoi popoli insegnò l’uso del frumento. Vi fu già un tempo , dicevano i poeti, in cui gli uomini, selvatici a
n faci accese al gran fuoco dell’Etna per la notte ; ed in tutto quel tempo , non gustò cibo, se non che il papavero, che per
era simbolo de’ sei mesi che la semenza del grano è sotterra in quel tempo che il sole corre per i sei segni australi del zo
iziosa città ebbe la sua tomba. Secondo Servio, vi eran negli antichi tempi tre principesse, signore delle tre isolette del m
del frumento ed insegnasse l’agricoltura ; e ciò fu prima in Atene, a tempo di Eretteo, sesto re di quella città. Poscia tras
ie leggi ; la terza, Aloea (αλυα, area) che celebravasi ogni anno nel tempo , in cui trebbiavasi il grano. Ma la più celebre e
istituiti dopo di aver somministrato agli Ateniesi molto frumento in tempo di carestia. Il famoso tempio di Eleusi era desti
a alle aie. Aleteria (αληθω, molo) ; soprannome della Dea, perchè in tempo di carestia avea impedito a’ mugnai di rubar la f
rato. A questa Dea si facevau pure sacrificii di erba verdeggiante in tempo di primavera(1). I giuochi cereali si celebravano
di fretta il fatale tizzone, il nascose in una cassa. Eneo intanto in tempo della messe avea fatto dei sacrificii a tutt’i nu
ancarono di cercare argomento di gloria in quella caccia, giacchè ne’ tempi eroici la forza ed il coraggio eran solamente str
diede il teschio e la spoglia dell’ucciso cinghiale, cose che in que’ tempi si desideravano quasi argomenti di fortezza, come
l culto di Diana fu molto esteso ed antico. Dalla Media negli antichi tempi si sparse lungo le coste del Mar Nero, e nell’Asi
a caccia, arma Diania. Eroi e semidei. Notizia generale de’ tempi favolosi ed eroici della Grecia. L’antica Gre
oismo de’suoi fondatori e de’suoi primi sovrani ; e la storia di quel tempo che passò dalla fondazione degli antichi regni de
mi uomini erano trasformati in Eroi di divina origine ; e que’ vecchi tempi divennero un informe ammasso di stranissimi avven
tico degli altri tutti. Si osservi in fine che Eroe (Ηρως, Heros) ne’ tempi favolosi dicevasi un uomo che si era reso celebre
Idra di Lerna, di cui eran tinte le saette dell’eroe. Or dopo qualche tempo accadde che Deianira per conciliarsi vie più l’am
rese da strana malattia e credendosi diventate vacche, errarono lungo tempo , muggendo, per l’Argolide ; e ciò, per essersi va
non era figliuolo di Polibo, andò a consultare l’oracolo di Delfo nel tempo stesso che Laio viaggiava per que’luoghi in cerca
e abitarono i Centauri. Quivi erano gli ameni giardini della valle di Tempo , la quale era in un sito assai delizioso fra l’Os
di Eneo, il quale li accolse con somma umanità ; ma partiti di notte tempo dall’isola, furon respinti indietro dal vento, ed
tanto che non la videro salva fuori di esso ; e le Simplegadi da quel tempo divennero immobili. Giunto finalmente Giasone, do
a ; le quali il padre dolentissimo trattenendosi a raccogliere, diede tempo a’ fuggitivi di ritirarsi in Tessaglia. Egli poi
cco, dice Banier, un avvenimento che senza fallo è il più celebre de’ tempi favolosi ed eroici ; e che nel tempo stesso può d
senza fallo è il più celebre de’ tempi favolosi ed eroici ; e che nel tempo stesso può dirsi l’ultimo, perchè da quel famoso
uello ch’è mera finzione. Egli descrive lo stato della Grecia di quel tempo , la quale era divisa in molti piccioli principati
e favorivano i Troiani ; e descrive l’arte della guerra usata in quel tempo  ; fa parola delle leggi e della religione de’Grec
di esser tenuto per la più antica storia della Grecia, di cui i primi tempi sono sepolti nell’obblio, per non esservi stati s
oter parlare coll’estinto sposo non più che tre ore. Ma dopo siffatto tempo ricondotto Protesilao fra le ombre da Mercurio, L
Protesilao fra le ombre da Mercurio, Laodamia ne morì di dolore. Poco tempo intanto dopo il cominciamento dell’assedio, fu il
; vaticinio che il superbo gigante prese a scherno, ma che dopo fungo tempo avverossi pur troppo. Per quell’accecamento del f
ppo. Per quell’accecamento del figliuolo Nettuno sdegnato tenne tanto tempo l’accorto Ulisse lontano dalla patria, facendolo
n fanciullo, e di altri mostri marini : pereui disse Orazio(2), che a tempo del diluvio di Deucalione, Proteo guidava il suo
onte sono ammesse nella vecchia sua barca che dopo sì lungo spazio di tempo . Nè quel nocchiero in essa accoglie alcun uomo vi
o anche a’fanciulli. Strabone(2) dice che l’Averno negli antichissimi tempi era da una selva inaccessibile di grandi alberi c
ero. Le acque dell’Acheronte erano amare e malsane e dimoravano lungo tempo nascoste sotto terra ; da che nacque la favola di
so nè alle loro assemblee, nè a’ loro banchetti, e solo, spirato quel tempo , può egli rientrare in tutt’i suoi diritti. » Cos
gentili che un certo idolo diverso dall’ombra e dai Mani, per qualche tempo vagava intorno al proprio tumolo. E quest’idoli c
i che le ombre scendevano all’inferno con quella forma che aveano nel tempo della lor morte. Così Deifobo mostravasi ad Enea
eta si rileva che le ombre uscite dell’inferno doveano ritornarvi nel tempo loro prescritto dall’imperiosa Proserpina. E pure
tal legge delle Parche(1). Il mentovato Claudiano dice che durante il tempo delle nozze di Plutone, esse cessarono da’loro la
tullo predicano il fato glorioso di Achille ; e spesso prescrivono il tempo che l’uomo dee dimorar sulla terra, come da Ovidi
uscirne, come Cerere, Bacco, Ercole, Teseo ed altri. Esse compiono i tempi assegnati dal fato(2) ; ed alle volte si servono
e a cosa sì debole. Se esse aveano le ali, ciò dinota la velocità del tempo che vola e passa come un sogno. Le corone che por
13 (1861) Corso di mitologia, o, Storia delle divinità e degli eroi del paganesimo: Per la spiegazione dei classici e dei monumenti di belle arti (3e éd.) « Appendice. » pp. -386
noti dell’antichità ; istoria vie più tenebrosa per la lontananza dei tempi ai quali appartiene. Intanto questi errori domina
i, ch’erano divenuti il popolo dominatore dell’universo, già da lungo tempo vedevano svanire le antiche loro credenze. Il Pag
a vita civile de’Romani non era men piena di cerimonie politiche a un tempo e religiose. La convocazione delle assemblee, l’e
sacrare una tradizione religiosa. Ma l’incredulità s’era già da molto tempo intrusa fra i sacerdoti, ed avea fatto grande ava
le più possenti e più popolari : e queste poneano in derisione ad un tempo e l’antica religione e l’antica filosofia. L’Asia
ità delle loro caste ereditarie. Le comunicazioni che aveano avuto da tempo immemorabile coll’Europa, e le cui tracce, smarri
lie. Pare che la Persia, dai Greci chiamata barbara, avesse avuto nei tempi più remoti un culto più ragionevole e più puro de
e veneravasi il culto di Mitra, i cui misteri erano celebri nei primi tempi del Cristianesimo, e s’assomigliavano in parte al
ne de’ Giudei e diffuso nel mondo le pagine dei loro libri sacri. Dal tempo di Ciro gli Ebrei s’erano qua e là dispersi nella
a dei suoi persecutori. Lamennais. Difesa de’ cristiani. (Al tempo dell’imperator Severo, essendo perseguitati i Cri
ircostanze convenevoli, la qualità del fatto, il numero, il luogo, il tempo , i complici ed i compagni. Con noi poi non fate c
iamo per rammemorare le divine Scritture : chè la qualità de’presenti tempi ci necessita ad insegnare e a riconoscere la veri
e i suoi rami di nuovo su tutte quelle reliquie ? Che lungo spazio di tempo non avrebbero impiegato a rinascere le scienze ob
in onore di Bacco e d’altrettali Divinità. 156. I Cristiani de’primi tempi nell’imbalsamare i cadaveri facevano uso di mirra
14 (1836) Mitologia o Esposizione delle favole
metodo isterico; siccome quello, che collegando le idee di luogo, di tempo , e di soggetti, oltre che riesce alla mobile fant
i trangugiò senza accorgersi dell’ inganno. Giove cresciuto in breve tempo vinse coll’ arte e colla forza, giusta le predizi
mi. Essendo nella greca lingua Saturno chiamato Cronos, che significa Tempo era perciò riguardato come il Dio del tempo, e di
ato Cronos, che significa Tempo era perciò riguardato come il Dio del tempo , e di piugevasi colla falce, e in atto di divorar
anto per alludere alle anzidette favole, quanto per esprimere come il Tempo miete e divora ogni cosa. A questo aggiungevansi
che erano chiamati strene. Il tempio di Giano in Roma stava aperto in tempo di guerra, e chiuso in tempo di pace. Capo III
tempio di Giano in Roma stava aperto in tempo di guerra, e chiuso in tempo di pace. Capo III. Di Giove. Presso i Greci
Venere al primo incontro tosto di lui ardentemente si accese. Ma poco tempo potè godere dell’ amor suo; perciocchè egli appas
e presentandosi a lei travestito cercò di sedurla con doni. Per molto tempo ella resistette; ma accrescendo Cefalo i doni, al
in girasole. Coronide figliuola di Flegia dopo essere stata per alcun tempo ad Apollo fedele, ad esso antepose il giovine Isc
io andò pure Apollo in compagnia di Nettuno, esule anch’ esso in quel tempo per aver congiurato contro di Giove, a fabbricare
ei dedicata era una cerva. In Tauride però le si immolarono per alcun tempo umane vittime, come vedremo parlando d’ Ifigenia,
reali si celebravano nella città ai 19 d’ Aprile, e verso il medesimo tempo nelle ville celebravansi le Ambarvali, conducendo
ori o Flora Dea dei fiori; e come egli a noi porta comunemente il bel tempo , suole dipingersi in figura di alato giovinetto c
recide disse invece, che Sisifo a dispetto di Plutone tenne per lungo tempo incatenata la Morte, finchè ad istanza dello stes
cmena concepì Ificlo, che nacque gemello con Ercole. Era nel medesimo tempo la moglie di Stenelo re di Micene incinta di Euri
ma egli è comari sentimento che molti Ercoli vivuti sieno in diversi tempi , sicchè Varrone ne numera fino a quarantaquattro,
ppa di là dal fiume, tentò di rapirla, se non che quegli avvedutosi a tempo il colpì con un dardo tinto del sangue dell’ Idra
avuto similmente da Ermione; ma per essersi opposto a Bacco, in breve tempo anchi’ ei ne fu discaccialo. Mancavano a Tebe le
o padre, e Giocasta sua madre. Preso da orrore al vedersi tutto ad un tempo reo di parricidio e d’ incesto; si Cavò gli occhi
fiero comandamento paterno coll’ uccisione della madre, fu per lungo tempo agitato dalle furie; indi avendo sposata prima Al
esso de’ naviganti, perchè il loro apparire dicevasi portator del bel tempo . Polluce erasi reso celebre nella lotta e bel com
, e secondo altri, di Onagro re di Tracia e della Musa Calliope, fu a tempi suoi insigne musico e poeta, ed uomo eloquentissi
Cresciuto in età, abbandonato la patria venne nell’ Elide, ove a quel tempo regnava Enomao padre di Ippodamia, la quale perch
a, al ritorno fu dalla tempesta portalo in Egitto, e di là dopo lungo tempo tornato a parta carico di ricchezze, visse tranqu
rissa dappoi insorse fra Agamennone ed Achille, per cui questi lungo tempo si astenne dal voler più prender parte a quella g
asserisce, che egli morì tranquillamente in Creta, e che anche a suo tempo mostravasi nella città di Gnosso la tomba, ov’ eg
e nella grotta di Polifemo, e che pregò di essere da lui raccolto. Al tempo medesimo sopravvenne Polifemo, che udendo il tram
alla fame. Metra sua figlia, col lasciarsi vendere schiava, per alcun tempo il sostiene; ma alla fine egli è ridotto a mangia
io e Pisone; 5. L’ Eritrea, che secondo Varrone e Apollodoro vivea al tempo della guerra troiana, e secondo Eusebio ai tempi
Apollodoro vivea al tempo della guerra troiana, e secondo Eusebio ai tempi di Romolo, 6. La Samia chiamata Pilo secondo Suid
ila o Erofile; 8. l’ Ellespontina che Eraclite Pontico dice vivuta al tempo di Ciro; 9. La Frigia, che soggiornava ad Ancira;
ustoditi nel Campidoglio sotto alla guardia de’ Quindecemviri fino ai tempi di Silla, ne’ quali da un incendio rimasero consu
15 (1841) Mitologia iconologica pp. -243
arre al fin per pochi giorni, quasi insensibilmente, a me stesso quel tempo , che necessario si fosse a compiere, se non con m
in vero da qual’altro fonte attinsero i più rinomati artefici di ogni tempo le idee più belle, onde effigiare le più magnific
ni poi della favola di Giove, come delle favole degli altri Dei stimo tempo perduto, e fatica inutile investigarle ; mentre a
be a sperimentare con sommo suo piacere l’effetto. Diede quindi a suo tempo alla luce un bambino, che sebbene d’un origine si
o Dio speciale culto, ed affetto, istituendo in varii modi, e diversi tempi altari, sagrificii e, feste in suo onore, e culto
paragone) acciò cosi egli restasse al coverto del furto, e quegli nel tempo stesso il fio pagasse di sua infedeltà, rampognan
osi, le anime, che compiute avevano negl’Elisii campi il prefisso lor tempo , come cel descrive Virgilio : Tunc virgam capit
e le sue galanterie. Sia però che le stesse facende col sottrargli il tempo , avessero del pari distolti da queste cose i suoi
 ; tale ingiuria però riputando Giove come propria lo privò, benchè a tempo , delle divine qualità, cacciandolo ancora dall’ O
ustinet atria Vestae Tuno erat intonsi regia magna Numae. Ne’ primi tempi costume non fù effigiar questa Dea, ma una viva f
ene da poche ciò si fece, e con esito assai infelice. Durante però il tempo di trenta anni era ad esse vietato uscire dall’at
il massimo de’ delitti, e punivasi colla morte la più spietata, ed a tempi di Tarquinio Prisco erano vive rinserrate in una
tutta piena di gravità, e contegno, di fisonomia molto bella, ma nel tempo stesso assai fiera, con elmo sul capo adornato di
ali tutte affinchè ne’discorsi, e ne’tratti non le avesser recato nel tempo almeno di ristoro qualche occasione, o periglio p
azioso bambino s’avvolge a suoi piedi. Altri perchè lo confondono col tempo gl’aggiungono sul dorso le ali, ed una ambollina
i, ed una ambollina al suo fianco, quelle per dinotar la velocità del tempo , questa il corso sempre uniforme, e costante. Sin
ale per prescritto del successore Numa sempre dovea tenersi chiuso in tempo di pace, ed aperto soltanto nelle circostanze di
carro portò superbo incatenato ogni cuore. Quindi si fù, che in ogni tempo non mentitrice la fama assordò la terra, de’suoi
che giunto non fosse alla perfezione richiesta. Trattolo quindi a suo tempo lo diè allo stesso benefattore Mercurio, il quale
più sprezzata. Che del par lieta in calma, ed in tempesta Figlia del tempo , che l’aspetta, e guata. Sappi mortal, la Veritad
non può esser guardata, che da se stessa soltanto. Dicesi figlia del tempo , che aspetta, perchè al solo tempo si appartiene
stessa soltanto. Dicesi figlia del tempo, che aspetta, perchè al solo tempo si appartiene scovrir la verità, la quale, al par
re intercettato, ma non mai suffocato dalle nubi, può restar per poco tempo nascosta, ma non mai del tutto depressa, giusta l
a vita, Al misero, all’oppresso, ed all’abietto Porge benigna in ogni tempo aïta. Non paventa il rigore, i torti scorda, Nè p
l rigore, i torti scorda, Nè per offesa mai cangia desìo, Nè in alcun tempo alle preghiere è sorda. Mortal odi chi è questa,
to, intrepido, e con piacere ne sosterebbe l’amarezza per gustarne un tempo la desiderata dolcezza, giusta la frase dell’Apos
tenta iniqua impresa, Spesso s’inoltra, e simular gli lice, E solo il tempo i falli suoi palesa. Costei, mortale, è d’ogni ma
la potestà, ed il valore del verso anche presso le nazioni barbare un tempo , ed incolte. Ma che se magnifica pomba ne fa il S
, serba sempre non pertanto la sua mellifluità, e vaghezza. Pochi ne’ tempi antichi hanno scritto, e cantato su questo metro 
l’Italia per più secoli della vera pastorale di Esiodo, e sebbene in tempi non tanto remoti sia stata trattata dalla gran pe
alla capanna Mio dolce Melibeo vieni t’aspetto Passiam dell’ ozio il tempo alla capanna Quando il raggio del Sol non più ci
ico intendesi quel verso, in cui domina il piede Giambo, e sebbene un tempo vi dominava con dominio esclusivo ; pur oggi può
fetto il vostro ingegno seminato vi scorge incolpatene la brevità del tempo prefisso, e se pur volete, la insufficienza, non
nata nel seno degli stessi Antidiluviani, perchè degli uomini di quel tempo sfrenati nelle licenze dei disordini appunto stà
erne, ed altri luoghi secreti celebravansi da gentili, soprattutto in tempo di notte, non sò se per onorar più raccolti i lor
l quinte Re Tarquinio Prisco, qual numero senario durò fin agl’ultimi tempi della Republica, come chiaro l’insegna Dionigi al
omba è un breve passo (1). Il Ditirambolo altro non significava un tempo che quel confuso, ed inordinato componimento, che
16 (1861) Corso di mitologia, o, Storia delle divinità e degli eroi del paganesimo: Per la spiegazione dei classici e dei monumenti di belle arti (3e éd.) « Cenni Preliminari » pp. 9-
rante e coloro che ci trovavano il proprio conto mantennero per lungo tempo siffatte puerili e dannose superstizioni, che non
o i Greci erano quelle di Adone, di Bacco, di Minerva, di Cerere, nel tempo delle quali era vietata ogni specie di lavoro, nè
timana, e prima feria il lunedì, seconda feria il martedì ec. ; e nel tempo stesso ferie autunnali son le vacanze dei magistr
egato con un nastro. VIII. Lettisterni, banchetti sacri dei Romani in tempi di pubbliche calamità, per placare lo sdegno del
in tempi di pubbliche calamità, per placare lo sdegno del cielo. Nel tempo di questa cerimonia toglievano di su i piedistall
azionali erano celebrate di cinque in cinque anni, il quale spazio di tempo essendo chiamato lustrum (lustro) ha dato origine
blea, ne aspergeva i eireostanti pronunziando alcune parole saere. In tempo di peste e di carestia le purifieazioni dei Greci
17 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XIX. La Dea Triforme cioè Luna in Cielo, Diana in Terra ed Ecate nell’Inferno » pp. 115-122
vi e crescervi qualunque più bestiale errore ; e la storia di tutti i tempi lo prova. Sappiamo infatti che anticamente nel te
toria di tutti i tempi lo prova. Sappiamo infatti che anticamente nel tempo delle ecclissi lunari i popoli della Tessaglia fa
aglia fuggendo spaventato per un’ecclisse di Sole che avvenne in quel tempo  ; che anche i selvaggi dell’America nei primi tem
e avvenne in quel tempo ; che anche i selvaggi dell’America nei primi tempi della scoperta del nuovo Mondo credettero che Col
e quali al par di lei avevan rinunziato a prender marito, passasse il tempo nei boschi ad inseguire ed uccider le fiere. E pe
intatte da questa Dea eran poi ben volentieri divorate dai poveri. In tempi più civili si rappresentò Ecate con tre faccie, m
a dove sorgeva quel tempio e la stessa popolosa città di Efeso, che a tempo dell’imperator Teodosio II fu sede di due Concili
18 (1874) La mitologia greca e romana. Volume II « Parte IV. Le Apoteòsi — LXX. Delle Divinità straniere adorate dai Romani » pp. 506-510
ato nel corso di questa Mitologia. I Romani infatti che per ordine di tempo comparvero gli ultimi nella scena politica del mo
mi nella scena politica del mondo antico e costituirono l’ultima e al tempo istesso la più potente monarchia prima che sorges
ovevano per la massima parte quelle stesse dei Troiani e dei Greci al tempo della guerra di Troia, poichè Omero in tutta quan
o fu il centro della nuova città di Romolo : tanto è vero che anche a tempo di Cicerone, com’egli afferma nelle sue lettere,
a dire del Dio Pane. Si continuarono inoltre in Roma sino agli ultimi tempi dell’impero pagano le Feste Carmentali, cioè in o
onie e pratiche religiose, non aggiunse alcun Dio a quelli adorati al tempo di Romolo ; e solo fece credere che quanto egli o
19 (1874) La mitologia greca e romana. Volume II « Parte IV. Le Apoteòsi — LXIX. Di alcune Divinità più proprie del culto romano » pp. 500-505
a questo giorno, come al presente, incominciava l’anno civile sin dal tempo di Numa Pompilio, e inauguravasi con molta solenn
servati, almeno di nome, anche sotto gl’Imperatori e sino agli ultimi tempi del romano impero, le stesse cerimonie descritte
anche nella Storia Romana il miracolo dell’ancile caduto dal Cielo a tempo di Numa. L’ancile era uno scudo di figura ellitti
essionalmente ; e l’inno che essi cantavano essendo stato composto ai tempi di Numa, era divenuto inintelligibile a loro stes
ntunque avesse un tempio in Roma, da prima nel Campidoglio, e poi, al tempo delle guerre di Pirro, presso il Circo Massimo, o
ti dei più celebri scrittori Latini, restò peraltro incerto per lungo tempo quale ufficio egli avesse. Marziano Capella, poet
20 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — VI. Il regno, la prigionia e l’eŚilio di Saturno » pp. 28-30
ien sapere prima di tutto che Saturno era considerato come il Dio del Tempo , e perciò in greco chiamavasi Cronos 21 che appun
l Tempo, e perciò in greco chiamavasi Cronos 21 che appunto significa tempo . Questa notizia ci sarà utile per la spiegazione
ano la loro prole. Ma questo racconto è un mito, ossia un simbolo del Tempo che produce e distrugge tutte le cose ; e politic
zza potrebbe spiegarsi come un simbolo della forza distruggitrice del tempo , che logora, come dice Ovidio, pur anco le dure s
i i vocaboli Cronaca, Cronologia, Cronometro, ecc., tutti relativi al tempo . 22. Il Monti fa dire ad Aristodemo, nella trag
21 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XXVI. Nettuno re del mare e gli altri Dei marini » pp. 173-183
Coltivazione, amantissimo della libertà della patria, che fu in quel tempo oppressa dai Medici, in un suo sonetto prega il p
consideravano ed adoravano come Dio del mare, ma più generalmente, a tempo di Romolo, come Dio del consiglio sotto il nome d
e, di cui farò grazia al lettore, riserbandomi a nominarne qualcuna a tempo e luogo, quando cioè converrà raccontare che pres
poche altre parole basteranno a compir la narrazione del mito. « Nel tempo che Giunone era crucciata « Per Semelè contra ’l
ato e sospinto da forza soprannaturale verso il Cielo, ed in sì breve tempo , « ….. in quanto un quadrel posa « E vola, e dal
ietoso pastore che piangeva al suo pianto : « oh fortunato, « Che un tempo conoscesti il male a prova, « Se non t’invidii il
22 (1874) La mitologia greca e romana. Volume II « Parte III. Semidei, indigeti ed eroi — XL. Osservazioni generali » pp. 304-308
ini mitologiche e si estende sino alle serene regioni della Storia. I tempi eroici anche più dei mitologici formarono il sogg
metter questi brevi cenni per far conoscer la necessità di studiare i tempi eroici, che sono come il Medio Evo fra la Mitolog
tit-Radel nel suo Examen critique, troveremo almeno in qual ordine di tempo vissero gli eroi più antichi di quelli che preser
i, dobbiamo ragionevolmente indurne che fossero anche più antichi del tempo in cui avvennero quelle, e già divenuti Indigeti
eca ; perciò dalle gesta di questi dovrà cominciare la narrazione dei tempi eroici. Degli altri dirò a mano a mano che tocche
23 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — X. Cerere dea delle biade e Proserpina sua figlia » pp. 48-54
. Cerere figlia di Saturno e di Cibele (che è lo stesso che dire del Tempo e della Terra), era considerata come la Dea delle
a la sua via), « Tu mi fai rimembrar dove e qual’era « Proserpina nel tempo che perdette « La madre lei, ed ella primavera. »
ò Cerere di ritornar da Plutone ; e mentre sperava di essere stata in tempo per ricondur via la figlia, poichè molti testimon
erata come una Dea malefica), la quale lo ridusse a divorarsi in poco tempo tutto il suo ricco patrimonio, vendendo perfino l
storiche. Lo dimostrano di fatto, colle loro dotte investigazioni sui tempi mitologici ed eroici, Bacone da Verulamio, il Vic
24 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XX. Mercurio » pp. 123-131
viaggi in Terrà e nell’Inferno, per diminuir le distanze e guadagnar tempo colla velocità, si metteva il petaso e i talari,
ercio, che è arte di pace, e prospera utilmente per tutti soltanto in tempo di pace156. La borsa poi, piena di danari, allude
onta così : Mercurio per quanto pieno di occupazioni aveva trovato il tempo per invaghirsi di Erse figlia di Eretteo re di At
neva ostacoli alla conclusione degli sponsali. Mercurio che non aveva tempo da perdere, per levar di mezzo quest’impaccio, la
ei regni di Plutone e dello stato delle anime dopo la morte. 156. A tempo di Dante i messaggeri di pace avean per costume d
25 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XVII. Apollo considerato come Dio del Sole, degli Arcieri e della Medicina » pp. 92-103
e riferibile all’uso che avevano di dividere il giorno vero, ossia il tempo della presenza del sole sull’orizzonte, in dodici
pressioni mitologiche a significare che per chi aspetta sembra che il tempo non passi mai : « In quel duro aspettare ella ta
, xxxii, 11.) Troviamo ancora nella Basvilliana del Monti : « Era il tempo che sotto al procelloso « Aquario il Sol corregge
o velocissimamente per mare, girando a settentrione, per ritornare in tempo la mattina all’Oriente. Ma questa invenzione, ben
manto che tosto raccorce, « Sì che se non s’appon di die in die, « Lo tempo va d’intorno con le force. » E dice questo per s
26 (1874) La mitologia greca e romana. Volume II « Parte IV. Le Apoteòsi — LXVII. L’Apoteosi delle Virtù e dei Vizii » pp. 493-496
Virtù, tu non sei che un nome vano ! » Per lo contrario nei migliori tempi della Repubblica non troviamo facilmente che foss
ni avanti Gesù Cristo. Ma poi nel cadere della Repubblica e nei primi tempi dell’Impero sappiamo non solo dagli Storici, ma d
zio, qualunque idea astratta non è già spenta negli uomini dei nostri tempi  ; anzi vedesi sempre rinnuovata non solo nelle mo
per tutti citare il Giusti, che ci rappresentò quelli predominanti a tempo suo (cioè nella prima metà del presente secolo) f
27 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XVI. La dea Latona » pp. 86-91
te. Quindi inventarono Divinità destinate a questo ufficio. Nei primi tempi non fecero distinzione fra stelle e pianeti ; e q
Numi figli di Giove e di Latona, il Sole e la Luna esistevano da gran tempo  ; e quanto al Sole accennai che era regolato da u
Terra, a non darle ricovero in alcun luogo. Quindi Latona andò lungo tempo errando in mezzo ai disagi ; e potè solo fermarsi
dove furono allevati in quella stessa isola. Che Delo fosse stata nei tempi preistorici un’isola galleggiante fu detto la pri
28 (1861) Corso di mitologia, o, Storia delle divinità e degli eroi del paganesimo: Per la spiegazione dei classici e dei monumenti di belle arti (3e éd.) « Cronologia Mitologica. » pp. 387-393
n’inondazione prodotta dallo straripamento del lago Copaide. Anche ai tempi di Silla era celebrata in Atene una festa che ric
’oro (vedi la favola. Saturno ec.). Ma prima di questa epoca, fino da tempi antichissimi, l’Italia è abitata da popoli che fo
o. Fondazione di Roma. 714. Numa Pompilio. 624. Intorno a questo tempo fiorirono i sette Sapienti della Grecia, ricordat
bra che il padre delle famiglie, che andarono ad abitare la Grecia ai tempi della dispersione dei popoli, fosse Javan figlio
29 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XXII. Marte » pp. 138-143
sa, quale riuscì per loro sino al termine della repubblica e ai primi tempi dell’impero, perchè a fin di guerra riuscivan sem
’arte sua la farà trista. » E-aggiunge che vi rimaneva ancora a quel tempo sul ponte vecchio l’antica statua un po’guasta de
e di Marte fu dato da Romolo il nome al mese di marzo che era in quel tempo il primo mese dell’anno. A Marte e ai marziali es
contro i generali di Giustiniano. Essendo però comune opinione a quei tempi che Attila fosse stato il distruttore di Firenze,
30 (1874) La mitologia greca e romana. Volume II « Parte III. Semidei, indigeti ed eroi — XLI. Perseo » pp. 309-316
ivere, dipingere e scolpire la testa di Medusa. Dante asserisce che a tempo suo la Gorgone era già all’Inferno da lunga pezza
essa o sua madre erasi vantata di esser più bella delle Nereidi. Nel tempo che l’Orca avanzavasi per ingoiarla, passò per ar
er fatto prodigi di valore colla spada, vedendo che si perdeva troppo tempo ad uccidere i nemici uno alla volta, perchè pochi
lie Andromeda, i suoi suoceri Cefeo e Cassiopea, e finalmente qualche tempo dopo il caval Pegaso. Questi nomi dati dagli Anti
31 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XXXI. Il Genio e i Genii » pp. 232-241
ve tra gli antichi Germani ; e che non si fosse del tutto dileguata a tempo del Goethe ce ne dà prova egli stesso colla sua q
noi un soggetto o argomento che è una vera fantasmagoria mondiale dai tempi preistorici ai dì nostri, abbellito in varie guis
nulla differivano secondo le opinioni religiose e filosofiche di quei tempi  ; e perciò anche nel politeismo romano credevasi
randi e non indarno « Il Genio redivivo. Al suol romano « D’Augusto i tempi e di Leon tornarno. » Il Manzoni, nel suo mirabi
32 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XVIII. Apollo considerato come Dio della Poesia e della Musica e maestro delle nove Muse » pp. 104-114
he Musica e Poesia nacquer sorelle ; e infatti sin dagli antichissimi tempi , sappiamo dalle istorie, che cantavansi gl’inni a
onia sui confini della Tessaglia. Egli dice che « ……………… quando « Il Tempo colle sue fredde ali vi spazza « Fra le rovine (d
dell’ italiana poesia : « Degli altri fia laudabile tacere, « Chè il tempo saria corto a tanto suono. » Ad Apollo avvenne a
a anche questo un di quei pastorelli amici o dipendenti di Apollo nel tempo del suo esilio e della sua condizion di pastore ;
33 (1874) La mitologia greca e romana. Volume II « Parte III. Semidei, indigeti ed eroi — XLV. La spedizione degli Argonauti alla conquista del Vello d’oro » pp. 331-341
ontone è favoloso, e perciò convien cercarne l’origine nei precedenti tempi mitologici. Atamante re di Tebe, che sposò in se
amente lo spazio di sette anni, usa questa perifrasi mitologica ad un tempo ed astronomica : « … Or va, che il Sol non si ri
e snoda. « Si sentono venir per l’aria e quasi « Si veggon tutte a un tempo in su la mensa « Rapire i cibi e riversare i vasi
vero son timido amico, « Temo di perder vita tra coloro « Che questo tempo chiameranno antico. » (Parad., Canto xviii, v. 1
34 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XXX. Stato delle anime dopo la morte, secondo la Mitologia » pp. 216-231
siamo « Cui sì lieto soggiorno si destini. « Qui stiamo in fin che ’l tempo a ciò prescritto « D’ogni immondizia ne forbisca
ire intensità, non potendovi esser differenza alcuna relativamente al tempo , poichè nell’Inferno dei Cristiani son tutte eter
diverse per qualità o intensità. Mirabile è poi in sommo grado, e al tempo stesso di tutta evidenza, l’argomentazione con la
osi : Vir fuit hic, ortu samius. Venne in Italia, secondo Cicerone, a tempo di Tarquinio il Superbo, e secondo Tito Livio sot
35 (1874) La mitologia greca e romana. Volume II « Parte II. Degli dei inferiori o terrestri — XXXIII. Osservazioni generali » pp. 260-263
 III ; e deve parer probabile che fossero aumentati da quell’epoca al tempo in cui scriveva S. Agostino, cioè in più di quatt
li Dei Pagani fosse anzi più che meno di trentamila8, e assicurati al tempo stesso che migliaia e migliaia di questi sono sin
linguaggio ecclesiastico dicesi le quattro tempora invece dei quattro tempi . 7. I Grammatici noteranno in questo verso il pr
36 (1874) La mitologia greca e romana. Volume II « Parte III. Semidei, indigeti ed eroi — XLIV. La caccia del cinghiale di Calidonia » pp. 326-330
La caccia del cinghiale di Calidonia È questa la prima impresa dei tempi eroici in cui si trovino riuniti molti celebri er
vi presero parte. Calidone o Calidonia era la capitale dell’Etolia a tempo del re Oeneo, circa un secolo prima della guerra
eagro. Accorsero all’invito i più distinti eroi che vivessero in quel tempo  : alcuni dei quali divennero anche più celebri in
37 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — VIII. Tre Divinità rappresentanti la Terra, cioè Vesta Prisca, Cibele e Tellùre » pp. 39-43
r parte degli altri Dei. Il culto di Cibele fu introdotto in Roma ai tempi della seconda guerra punica allorchè, infierendo
ggio di andata e ritorno era un po’ lungo e richiedea qualche mese di tempo  : talchè quando giunse in Roma la statua della De
d alla credulità dei popoli. In Roma per altro Cibele in progresso di tempo acquistò forma ed emblemi degni di una Dea. Fu ra
38 (1874) La mitologia greca e romana. Volume II « Parte II. Degli dei inferiori o terrestri — XXXVI. Le Ninfe » pp. 279-284
a ; inaridendosi la quale, oppure essendo recisa o arsa, periva ad un tempo la Ninfa Amadriade. — Questi termini essendo sign
io le premia. » La quale spiegazione dimostra che ad un teologo, e al tempo stesso elegante scrittore, parve opportunamente a
erbacee aquatiche congeneri alla Ninfèa. In Architettura poi sin dal tempo dei Classici greci e latini chiama vasi Ninfèo no
39 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XIV. Il Diluvio di Deucalione » pp. 73-78
l diluvio. In geologia si parla di più d’uno di questi cataclismi dei tempi preistorici ; e quello storico, chiamato il diluv
facendo i più mirabili progressi, e risolve i più ardui problemi dei tempi preistorici, non già interpetrando le più o meno
Anche Dante chiama la terra madre comune ; e questa espressione è al tempo stesso mitologica, biblica e filosofica. Mitologi
40 (1874) La mitologia greca e romana. Volume II « Parte III. Semidei, indigeti ed eroi — XLIII. Cadmo » pp. 321-325
la scena : il che non dovrà recar maraviglia, ripensando che anche ai tempi nostri si è veduto rappresentare in qualche spett
me di Cadmea fosse dato alla fortezza di Tebe e conservato pur anco a tempo della conquista dei Romani è notizia storica conf
tate da Cadmo, si notavano ancora le quattro inventate da Palamede al tempo dell’assedio di Troia, e le altre quattro aggiunt
41 (1874) La mitologia greca e romana. Volume II « Parte II. Degli dei inferiori o terrestri — XXXIV. Il Dio Pane » pp. 264-269
Pallante, ed ove poi fu da Romolo fabbricata l’eterna città. Anche a tempo di Cicerone, com’egli racconta nelle sue epistole
i riferiti nelle antiche storie, come per esempio, che il Dio Pane al tempo della battaglia di Maratona parlasse a Fidippide
or conto, sono la relazione delle popolari credenze prevalenti a quei tempi , e non la storica dimostrazione della verità dei
42 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XV. Giunone regina degli Dei e Iride sua messaggiera » pp. 79-85
a dalle bianche braccia. La concordia coniugale era già rotta da gran tempo fra Giove e Giunone ; e Omero sin dal 1° libro de
sti ? « Riprese allor la maestosa il guardo « Veneranda Giunon : gran tempo è pure « Che da te nulla cerco e nullo chieggo, «
cioè : rosso, arancio, giallo, verde, turchino, indaco e violetto. Ai tempi nostri la spettroscopia, ossia l’analisi della lu
43 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XXXII. Gli Oracoli » pp. 242-252
mpostura dei sacerdoti pagani non credo che sia d’uopo dimostrarlo ai tempi nostri, tanti secoli dopo che furon riconosciuti
o di trattenermi. Che i più celebri Oracoli abbiano avuto origine nei tempi preistorici è asserito non solo dai mitologi, ma
li Oracoli, delle divinazioni e degli augurii come di cose antiche ai tempi della guerra Troiana, nella quale l’indovino Calc
44 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XXVII. I Mostri marini Mitologici e Poetici » pp. 184-194
si, o per la imperizia degli antichi navigatori, certo è però che nei tempi moderni nessun più ne teme, anzi di pericoli non
ibili Orche dagli antichi poeti, quella cioè che devastò la Troade ai tempi dello spergiuro Laomedonte, e l’altra da cui Pers
erseo liberò Andromeda : e di queste dovremo parlare lungamente a suo tempo . Per altro si capisce che quelle così terribili O
45 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — I. La Cosmogonia mitologica » p. 10
nifica generazione, ossia formazione del mondo. Gli uomini di tutti i tempi , dai più antichi ai più moderni, hanno sempre mos
tologiche sono avanzi di tradizioni religiose e sociali tramandate da tempi migliori, e per la degenerazione degli uomini con
46 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — Epilogo » pp. 253-254
igione del Politeismo, mentre all’opposto i Santi Padri dei primitivi tempi del Cristianesimo citarono i detti di Cicerone fo
vi dell’età delle armi di pietra e delle abitazioni lacustri, di quel tempo cioè in cui i nostri antenati Europei eran forse
47 (1874) La mitologia greca e romana. Volume II « Parte IV. Le Apoteòsi — LXVI. Osservazioni generali sulle Apoteosi » pp. 490-492
nd-Avesta, che è il loro libro sacro, attribuito a Zoroastro. Anche a tempo di Augusto i Persiani adoravano come loro Nume su
ismo, e fu principalmente professato dagli Egiziani, i quali anche al tempo di Mosè adoravano come loro Dio il bue Api, la qu
48 (1874) La mitologia greca e romana. Volume II « Parte IV. Le Apoteòsi — LXVIII. Apoteosi degl’Imperatori Romani » pp. 497-499
fici Dei i proprii tiranni, e sante Dee Livia, Poppea e Messalina ? A tempo dei re di Roma fu deificato soltanto Romolo, ma p
i 700 anni corsero dalla morte di Romolo a quella di Cesare, nel qual tempo il popolo romano divenne conquistatore del mondo,
49 (1874) La mitologia greca e romana. Volume II « Parte IV. Le Apoteòsi — LXXI. Decadenza e fine del Politeismo greco e romano. Primordii e progressi del Cristianesimo. » pp. 511-
teismo greco e romano. Primordii e progressi del Cristianesimo. Nei tempi eroici della romana Repubblica (eroici non solo p
ica furono i puritani della pagana religione, e considerarono sin dal tempo di Numa il sentimento religioso e morale come il
50 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — IX. Vesta Dea del fuoco e le Vestali » pp. 44-47
situato quasi sul posto stesso di quello che Orazio dice atterrato a tempo suo da una violenta inondazione ; un altro simile
aggiore di dieci. L’ufficio loro durava per trent’anni ; dopo il qual tempo potevano uscir di convento e prender marito : il
51 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — III. Classazione generale delle Divinità pagane e Genealogia degli Dei superiori » pp. 15-19
I giureconsulti romani nel parlare della schiavitù (quantunque a quei tempi fosse ammessa per diritto internazionale o delle
conservateci dalle favole, ecc. ecc. » Fortunatamente in progresso di tempo di tutti quei Giovi, Mercurii, Ercoli ecc., se ne
52 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XI. Giove re del Cielo » pp. 55-59
come il supremo degli Dei dai Greci e dai Troiani sino dai più remoti tempi preistorici, lo sappiamo da Omero « Primo pittor
ale solennità della Grecia ebbero il nome le Olimpiadi, divisione del tempo tutta particolare ai Greci e significante lo spaz
53 (1874) La mitologia greca e romana. Volume II « Parte II. Degli dei inferiori o terrestri — XXXVII. Gli Dei Dei Fiumi » pp. 285-289
racconta che il fiume Xanto (chiamato altrimenti lo Scamandro 31, nel tempo della guerra di Troia vedendo le stragi che Achil
a morte, ohimè ! come fanciullo « Di mandre guardïan cui ne’piovosi «  Tempi il torrente, nel guadarlo, affoga. » Avremo da p
54 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XXVIII. Le regioni infernali » pp. 195-202
rse da quelle che esistono ancora oggidì. Tutte le scienze da qualche tempo congiurano amichevolmente ad ottenere lo stesso f
securo, » furon cancellate dal libro dei viventi e fossilizzate dal tempo e dagli occulti agenti chimici sotterranei, avrem
55 (1874) La mitologia greca e romana. Volume II « Parte II. Degli dei inferiori o terrestri — XXXV. I Satiri ed altre Divinità campestri » pp. 270-278
colle gambe e colle corna di capra16. I Naturalisti per altro sin dal tempo di Linneo pare che li considerassero più bestie c
te Terminali eran celebrate agli ultimi di febbraio, che fu per lungo tempo l’estremo mese dell’anno, poiché quando Numa vi a
56 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XXV. Bacco » pp. 161-172
conservata e riprodotta sino a noi nel nostro carnevale, che in altri tempi più antichi dicevasi ancora carnasciale 199. Nel
agnifico per le mascherate dette di carattere che si facevano in quei tempi . Torna qui in acconcio di rammentare il Canto che
57 (1861) Corso di mitologia, o, Storia delle divinità e degli eroi del paganesimo: Per la spiegazione dei classici e dei monumenti di belle arti (3e éd.) «  Avviso. per questa terza edizione.  » pp. -
redenza dei gentili, finchè rimane disgiunta affatto dalla storia dei tempi antichi, a poco più può servire che ad agevolare
58 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Avvertenza » pp. -
ll’editore milanese impegnato in molte altre pubblicazioni mancava il tempo , com’ egli rispose direttamente a me stesso, di p
59 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — II. Il Caos e i quattro elementi » pp. 11-14
tre dei portati dell’antica sapienza il poeta Virgilio che visse « A tempo degli Dei falsi e bugiardi, » e la prediletta su
60 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — V. Urano e Vesta Prisca avi di Giove  » pp. 25-27
almente per Titano e pe’ suoi discendenti, come vedremo a suo luogo e tempo . Urano dopo aver ceduto il regno ai figli non int
61 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — Introduzione » pp. 6-9
no da’ filologi germanici sulle origini dei miti, potrà dar vita, col tempo , ad una nuova scienza che starà alla Mitologia gr
62 (1861) Corso di mitologia, o, Storia delle divinità e degli eroi del paganesimo: Per la spiegazione dei classici e dei monumenti di belle arti (3e éd.) « Tavola analitica. secondo il metodo di giov. humbert  » pp. 3-
2°. Fama, 340, 341. Invidia, 342. Discordia, 343, 344, 345, 598. Tempo , vedi Saturno, 39. Lavoro, 347. 2°. Vigilanza,
63 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — IV. Una Divinità più potente di Giove » pp. 20-24
cende, (cioè Dio) « Ordinò general ministra e duce « Che permutasse a tempo li ben vani « Di gente in gente e d’uno in altro
64 (1874) La mitologia greca e romana. Volume II « Parte II. Degli dei inferiori o terrestri — XXXVIII. Gli Dei Penati e gli Dei Lari » pp. 290-294
prio ufficio attribuito dai Pagani agli Dei Penati. Anzi ne deriva al tempo stesso la spiegazione come avvenga che talvolta i
65 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XXI. Minerva » pp. 132-137
e gli altri greci scrittori depositavano i loro componimenti, come a tempo di Augusto facevasi in Roma nella biblioteca pala
66 (1874) La mitologia greca e romana. Volume II « Parte II. Degli dei inferiori o terrestri — XXXIX. Eolo e i Venti » pp. 295-
più poetico ed ameno, quantunque nella stessa regione insulare. Non è tempo perduto, nè fia senza diletto leggerne o rilegger
67 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XII. La Titanomachia e la Gigantomachia » pp. 60-68
 » Vedano ora i moderni geologi e chimici (se pure taluno di loro ha tempo di studiare il Dante), come il nostro divino poet
68 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XXIV. Vulcano e i Ciclopi » pp. 152-160
eri e proprii automi. Dei quali i primi tentativi dovevan risalire ai tempi di Omero, se soltanto 500 anni dopo di esso, fu c
69 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XXIX. Plutone re dell’ Inferno e i suoi Ministri » pp. 203-215
mancano nell’Inferno di Dante, anzi vi sono a iosa ; e li noteremo a tempo e luogo, cioè quando dovrà parlarsene nel corso r
70 (1861) Corso di mitologia, o, Storia delle divinità e degli eroi del paganesimo: Per la spiegazione dei classici e dei monumenti di belle arti (3e éd.) « Indice alfabettico. » pp. -424
480, 469. Tellus, nome di Cibele, 41. Temi, Dea della giustizia, 337. Tempo , divinità allegorica. Vedi Saturno, 27 Tenaro. Ve
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