hanno lasciato più fama del padre. Poiché, oltre a Prometeo (70, 71),
tanto
celebre nella favola, ebbe Epimeto (73), Atlante
nde è stato detto che Giano aveva due teste o due volti per conoscere
tanto
l’ uno che l’altro, ed ebbe perciò il soprannome
r persone infide, Che scannan poi, per rubarlo nel letto, Lui che con
tanto
amor diè lor ricetto. S’accendon l’aspre ed orrid
te, Purg., c. XXVII. 37. Giano era invocato il primo nei sacrifizj,
tanto
per aver alzato altari e statuito le cerimonie de
a tale spavento, che nessuna Dea volle unirsi in matrimonio con lui :
tanto
è vero che la sola ricchezza non ha alcun pregio.
este cerimonie poteva divulgare in che modo fossero eseguite ; sicchè
tanto
lo svelarne che l’udirne il segreto era sacrilegi
tessi Titani. Questi enti favolosi erano uomini di statura e di forza
tanto
straordinaria, che osarono d’assalire il re del c
ivinità, così il suo culto fu sempre il più solenne ed il più diffuso
tanto
in Europa che in Asia. Il suo tempio più celebre
ne era d’indole altera, diffidente, gelosa e fastidiosissima a Giove,
tanto
che una volta, volendo egli punirla de’suoi inter
che di continuo la pungeva ; sicchè la sventurata principessa n’ebbe
tanto
travaglio che fuggendo passò il mare a nuoto ;25
del-marito, il quale aveva per suo araldo Mercurio (160). Giunone amò
tanto
questa sua confidente, saggia e docile giovinetta
272) che avevano fabbricato la folgore ; laonde Giove, per punirlo di
tanto
ardire, lo scacciò dal cielo, e lo privò della di
in dono al liberatore della sua figlia certi destrieri invincibili e
tanto
snelli che correvan sull’acqua ; ma dopo la vitto
emnonidi, i quali si separarono in due branchi, e si combatterono con
tanto
furore ed ostinazione, da cader morti accanto al
tà vilipesa ; ed Apollo, benchè sulle prime ne lo dissuadesse, fu poi
tanto
debole da acconsentirvi. Allora i cavalli, accort
figliuole di Apollo e di Climene e sorelle di Fetonte, si afflissero
tanto
della sua morte, che per quattro mesi lo piansero
co e in ebraico si rassomigliano ; ma tra Bacco e Mosè passa analogia
tanto
maggiore che renderebbe la loro identità più vero
Cillene ; fu il messaggero e l’interprete di Giove e degli altri Dei
tanto
in cielo che in terra, sì nel mare che nell’infer
un ramo d’olivo e una clava nell’altra : il primo, simbolo della pace
tanto
opportuna al commercio ; la seconda, emblema di v
gli uomini a starne guardinghi, non già per proteggere quel malvagi,
tanto
più che vigilava anche la sicurezza delle strade
o ancora con un dito alla bocca ; indizio di quella discretezza che è
tanto
necessaria per ben governare le passioni che acce
giovane principessa di molta bellezza ; ma, secondo alcuni, d’indole
tanto
altera, volubile ed incostante, che non stava mai
sta…. ed oh maraviglia ! trova addormentato colui ch’ ella cercava da
tanto
tempo. « Oh ! egli dorme, » esclamò sotto voce ;
pentita, la rassicura, e le porge la mano. La commozione di Psiche è
tanto
grande che non ha forza di parlare ; si prostra a
acra. (Petr., Trionfo d’Amore, c. IV.) Ora questa isoletta, un tempo
tanto
leggiadra, è uno sterile scoglio, quasi inabitabi
slanciò per abbracciarlo e per morire con lui, Gli Dei inteneriti da
tanto
amor coniugale cangiarono l’una e l’altro in Alci
vi regna con la moglie Rea, e vi rende perpetua l’età dell’oro che fu
tanto
breve sopra la terra. Alcuni credevano i Campi El
mare i più duri metalli, talchè niun vaso può contenerle ; e scorrono
tanto
rapide da travolver seco enormi scogli, sicchè nu
corse la prima con le sue due figlie, onde il padre dei Numi, grato a
tanto
zelo, la ricolmò di doni. Volle che lo Stige dive
la che piange dal destro è Aletto : Tesifone è nel mezzo : e tacque a
tanto
. Coll’unghie si fendea ciascuna il petto, Battean
del Tartaro. 234. A sì temute Dee furono offerti singolari omaggi ; e
tanto
era il pauroso rispetto per esse, che quasi non s
e ?) e s’ei si trova Alla fine ingannato, è ben ragione. O ciechi, il
tanto
affaticar che giova ? Tutti tornate alla gran mad
neo, fratello di Sisifo (245), per aver conquistato l’Elide s’empì di
tanto
orgoglio, Che temerario veramente ed empio Fu di
egli Dei. Spesso il colpevole è anche ingrato ; ed Issione si diportò
tanto
male da cortigiano col padre dei Numi, che questi
o. Un giorno i Numi andarono ad alloggiare in casa sua ; ed egli ebbe
tanto
a male di dover fare le spese a quegli ospiti, ch
istanti. È cieco, per indicare ch’egli dispensa i suoi tesori a caso,
tanto
ai buoni quanto ai cattivi. Ma vuolsi avvertire c
in sembianza di vecchia, ed Aracne ebbe la temerità di sfidarla ; ma
tanto
la punse vergogna di restar vinta, che, per dispe
me di Querculane. 320. La più celebre fra le Nereidi fu Teti, ed era
tanto
bella che Giove (63), Nettuno (185) ed Apollo (96
con l’autorità della religione. La favola aggiunge che Egeria rimase
tanto
afflitta della morte di Numa, che andò a rifugiar
sformò in fonte. Alcuni trovano in Egeria il simbolo della solitudine
tanto
opportuna alla meditazione del filosofo e del sap
veloce ; Si spesso vien chi vicenda consegue.72 Quest’ è colei ch’è
tanto
posta in croce Pur da color che le dovrian dar lo
ppieno Quel, ch’ i’ vo’ dir in semplici parole ? Era dintorno il ciel
tanto
sereno, Che per tutto ’l desio ch’ardea nel core
na palma intrecciata all’ ulivo per denotare che la vera gloria è non
tanto
frutto della Pace quanto della Vittoria. Poggiava
rdoti del tempio di Minerva. 355. Perseo nel crescere dell’età mostrò
tanto
valore che il popolo prese ad amarlo singolarment
lla tremenda Medusa. Il re sperava ch’ei sarebbe perito in impresa di
tanto
rischio. 356. Il giovinetto eroe accettò impavido
do avvenente e con una chioma di maravigliosa bellezza ; ma ne andava
tanto
orgogliosa, che Minerva cambiò i suoi capelli in
, colpì Acrisio, e lo stese morto. Così rimase avverato l’oracolo. Fu
tanto
il dolore cagionatogli da questa disgrazia, che a
dava una cerva smisurata, co’piedi di metallo e con le corna d’oro, e
tanto
agile al corso, che niuno aveva mai potuto raggiu
rcole accorse ad incatenare il Cerbero (226), e potè così liberare da
tanto
rischio il suo emulo. 384. Giunto a buon fine del
lla terra tenesse in soggezione i masnadieri e i tiranni. Dejanira fu
tanto
addolorata della morte d’ Ercole, che si privò de
ra partorisse un maschio, di non lo inviare a lui se non quando fosse
tanto
robusto da sollevare la pietra, e prendere quella
esti Centauri furono, come a dire, maestri d’ equitazione, e sapevano
tanto
bene l’ arte d’ andare a cavallo, che uomo e best
l sangue tebano, Come mostrò già una ed altra fiata, Atamante divenne
tanto
insano, Che veggendo la moglie co’ duo figli Anda
oventù al padre di Giasone, ingannò le figlie di Pelia con la fama di
tanto
prodigio, e le indusse a farne esperimento sul pa
o, che passa pel primo re dei Medi. Alcuni autori non dipingono Medea
tanto
iniqua, e l’ accusano solamente del delitto d’ av
la richiese a Plutone (213). La melodia della sua lira, inspirata da
tanto
dolore, commosse le divinità infernali ; e lo ste
io d’Antiope, moglie di Lico re di Tebe, e sposò Niobe (629). Egli fu
tanto
abile nella musica, da far dire ai poeti che le m
l trono al fratello. Questa perfidia originò la famosa guerra di Tebe
tanto
celebrata dai poeti ; e le stragi e i delitti fra
, e successe a Tindaro sul trono di Sparta ; ma Elena bella « per cui
tanto
reo tempo si volse » essendogli stata involata da
ilade suo amico, potè finalmente assalire Egisto ed ucciderlo ; ma fu
tanto
il cieco impeto del giovine ardimentoso in quell’
misfatto, fu in preda ai tormenti delle Furie ; e quel supplizio durò
tanto
e fu sì crudele, che le furie d’ Oreste (232) son
ra i vincitori di Troja, gli toccò Andromaca vedova d’Ettore, e l’amò
tanto
da preferirla ad Ermione che doveva essere sua sp
..ei già trascorse avea Due vite, e nella terza allor regnava. Ma fu
tanto
utile ai Greci per la saviezza dei suoi consigli,
balzò dalla sua, e appena sbarcato fu ucciso da Ettore (591). 557. E
tanto
più era da valutare quest’azione, in quanto che P
da tanta barbarie gliela impedirono ; nè vollero più servire ad un re
tanto
iniquo ; e l’obbligarono ad abbandonare i suoi st
o il primo a riscattarle ; ma Ulisse, che in cuore non si reputava da
tanto
, fece rigettare l’ ardita proposta, e con la sua
i giudici a segno che proferiron sentenza a favor suo. 565. Ajace fu
tanto
sdegnato di questa parzialità che perdette l’uso
ro, Traduz. di Pindemonte.) 569. La sua moglie Penelope fu chiara non
tanto
per virtù e per prudenza che per bellezza, e fu s
ti i suoi compagni per farne lauto pasto. 573. Ulisse per sottrarsi a
tanto
pericolo immaginò l’ espediente di far ubriacare
pose in viaggio per la sospirata isola d’Itaca, e fu gran ventura se
tanto
egli che i suoi compagni poterono resistere, come
ora potuto deludere le pretensioni dei Proci : Giovani, amanti miei,
tanto
vi piaccia, Poichè già Ulisse tra i defunti scese
che per cento milia108 Perigli siete giunti all’occidente ; A questa
tanto
picciola vigilia109 De’ vostri sensi, ch’ è del
.111 Tutte le stelle già dell’ alto polo Vedea la notte, e ’l nostro
tanto
basso, Che non sorgeva fuor del marin suolo. Cinq
Quando n’ apparve una montagna bruna Per la distanza, e parvemi alta
tanto
, Quanto veduta non n’ aveva alcuna. Noi ci allegr
lle onde, meno che pochi, tra i quali era Ulisse, causa principale di
tanto
danno. 586. La tradizione rammenta che Palamede i
ere il possedimento della più bella donna del mondo. 600. Paride, che
tanto
era bello quanto vano, sedotto dalle carezze di V
chezze. Approdata all’Affrica, comprò da Jarba, re d’un paese vicino,
tanto
terreno quanto potesse contenerne in giro una pel
lo (96) che ne la istigava, la sua bravura nel tirare a segno, e mirò
tanto
bene, che Orione rimase mortalmente ferito da una
sopra un carro per fare i soliti sacrifizi ; ma Cleobi e Bitone erano
tanto
poveri che non avevan cavalli…. Ebbene ! attaccar
ro, figlio d’Oeneo re di Calidonia, e d’Altea, era destinato a vivere
tanto
tempo quanto avrebbe durato ad ardere un tizzone
39. Pigmalione, celebre scultore dell’isola di Cipro, fece una statua
tanto
bella che ne divenne innamorato perdutamente, e s
di vederla muoversi ; la toccò, ed il marmo era cedevole. Attonito a
tanto
prodigio, non osava ancora abbandonarsi ai traspo
to la forma umana, così risolse di rimaner sempre nubile ; ed essendo
tanto
agile al corso da non poter venire superata dagli
aveva le fauci lorde di sangue ; e spinta da terrore si dette a fuga
tanto
precipitosa, che perdette il suo velo. La belva s
laboriosa che doveron condurre per sussistere, e quella età di ferro
tanto
diversa dalla vantata beatitudine dei tempi antid
i e delle mèssi ; è inghirlandato d’ogni sorta di fiori, perchè giova
tanto
alla fecondità della terra. 658. In molti paesi e
Giuochi pubblici, cerimonie religiose ec. 669. I Giuochi pubblici
tanto
in Roma che in Grecia erano spettacoli consacrati
cavalli. Mandâr le genti un doloroso grido, Quando il vider caduto, e
tanto
strazio Soffrir giovin si prode, orribilmente Per
e con le teorie dell’astronomia, se si prendono nove gradi del cielo,
tanto
da una parte quanto dall’altra dell’eclittica,142
sso, o via diseorrendo. Chi volesse porre un ordine nella genealogia,
tanto
degli Dei che dei Semidei e delle divinità allego
ddolora il pensare che per giungere a queste fine avessere bisogno di
tanto
artifizioso apparato, e che la sapienza dovesse r
era sacro ; vi fu alzato un lempio ; e l’affluenza dei divoti crebbe
tanto
che ne nacque una città. L’oracolo sulle prime ri
o a guerreggiare contra la Siria, lasciò Berenice, sua sposa recente,
tanto
sollecita di lui, che ella votò la sus chioma, se
he del poeta Alceo e della poetessa Saffo. 92. Era d’Argo, e fidava
tanto
nella sua forza che andava dicendo di voler prend
colombe e gli alberi : Giove Ammone pronunziava i suoi oracoli senza
tanto
apparato ; in alcuni luoghi si ricevevano le risp
l volgo, o per le quali i potenti se la intendevano coi sacerdoti non
tanto
per i secondarj fini dei primi, quanto per manten
el sommo Toscano del nostro secolo, fra le Opere del Niccolini da voi
tanto
ammirato, la Mitologia Teologica. Dettò il nostro
i porre nei giovani il desiderio di leggere i Classici, il cui studio
tanto
aiuta la fantasia degli Artisti. Per giungere a c
uila vola. » Chi fra voi non rivolgorà la sua attenzione ai versi di
tanto
poeta, del « Primo pittor delle memorie antiche.
, raccomandarvi l’importanza. Basterà dirvi che il celebre Winkelman,
tanto
benemerito delle arti belle, ha scritto su questo
quasi gareggia colla famosa istoria dell’arte del disegno. I lumi di
tanto
scrittore diminuiranno le difficoltà delle nostre
ateismo, come sembrò ad Eusebio di Cesarea. Forse questa cosmogonia a
tanto
sospetto soggiacque, perchè fu derivata da quella
ei e confusa la loro genealogia. Altri, al contrario, lo difendono da
tanto
rimprovero, asserendo che di Dìo ebbe idee più gi
a Lernea, la Chimera, che fu uccisa da Bellerofonte, e la Sfinge onde
tanto
in Tebe si pianse, e il Leone Nemeo, che da Ercol
il vendetta. Stige giunse la prima sull’Olimpo coi suoi figli; lo che
tanto
piacque a Giove che doni ed onori le rese in gui
contro Saturno e contro i Titani, Giove, avendoli vinti, gli confinò
tanto
sotto terra quanto il Cielo dalla Terra è distant
E vincitor di Troia alle sue braccia Ritornato m’avessi. Invan, che a
tanto
Non giunge il tuo poter; vuol altro il Fato; Debb
onde Callimaco, lusingando la credula superstizione, disse, esser di
tanto
artificio solamente lo stesso nume capace. Alcune
ti fiorivano, significavano le statue colla parola ϰιων, cioè colona:
tanto
nei vocaboli sta l’origine delle cose racchiusa.
e l’altare di Dio fosse circondato da alberi a foggia di selva. Pure,
tanto
l’inclinazione prevalse, che Gerusalemme stessa v
gioia. Corone, ghirlande, doni vi appendeva la superstizione, prodiga
tanto
, che appena, al dire di Stazio, luogo restava ai
zioni Doniane. Nè minor lite reo’na fra a:ìi antichi sulle nutrici di
tanto
fanciullo, poiché Luciano e Arato, con molti altr
o Ennosigeo l’onde sortite Spiana all’alto germano, e rìde il mare Di
tanto
pegno altero. Anco i Tritoni Abitatori del veloce
itore stancò la fama, ma non l’ire della matrigna? E noto a tutti che
tanto
figlio ebbe Giove da Alcmena, che ingannò colle s
e occhi del cielo; la bionda Cerere generò da lui Proserpina, per cui
tanto
pianse ed errò, che col primo sorriso mansuefece
ritica dubbio; e qualora vi sia qualche parte di vero, é colla favola
tanto
confuso che é impresa ardita ed inutile lo scever
ndace fama in traccia non vanno, il vaneggiare di molti illustri, che
tanto
differiscono nei resultati delle loro ricerche. E
di una religione così diversa per origine, indole, tempo ed uso, che
tanto
deve alle costumanze, ai bisogni, alle speranze,
i che l’evento, i luoghi e le persone gli diedero, i quali influirono
tanto
nelle varie maniere colle quali fu dagli antichi
che hanno eretto ad Adriano, che è situato dietro il tempio. Contiene
tanto
spazio molte antichità: un Giove in bronzo, un ve
frigio, che sostengono un treppiede di bronzo, e che sono capilavori
tanto
essi che il treppiede. Del resto, il tempio di Gi
e sosteneva il cielo, ed Alcide pronto ad ofi’rire gli omeri eguali a
tanto
peso: Teseo e Piritoo fra i seguaci dell’eroe: il
l suo maggior diletto. Così la dea ben curiosa ottiene Quel don, che
tanto
travagliata l’ave: Nè però tolto quel timor le vi
he forte, Se potesse parlar, l’empia sua sorte. Pur fa che il padre (
tanto
e tanto accenna) Seguendo lei nel nudo lito scend
, Se potesse parlar, l’empia sua sorte. Pur fa che il padre (tanto e
tanto
accenna) Seguendo lei nel nudo lito scende, Dove
de al lito la cotenna Per dritto, per traverso, e in giro il fende; E
tanto
e tanto fa, che mostra scritto Il suo caso infeli
to la cotenna Per dritto, per traverso, e in giro il fende; E tanto e
tanto
fa, che mostra scritto Il suo caso infelice al pa
Quando il mìsero padre in terra legge Che la fìo’lia da lui cercata
tanto
E quella, che credeva esser nel gregge Nascosta s
lo venerarono i pastori, perchè primo diede 1’ esempio della rapina:
tanto
è vero che tutti gli incliti ladri sono santifica
terni. Messaggiero e banditore dei numi Mercurio pure fu detto, e per
tanto
ufficio attribuito gli fu il caduceo, che come se
l’ali, il petaso, il caduceo, la borsa. Non sono però questi simboli
tanto
suoi proprii che senza uno o più di questi non s’
hi eseguita con qualche arbitrio, L’ armoniosa relazion delle parti è
tanto
sorprendente in questa statua, che l’intelligente
molti ricchi particolari. Porse il popolo preghiere al nume perchè in
tanto
pericolo non lo abbandonasse, e Femonoe interpret
all’ empietà di Nerone. Egli portò via cinquecento statue di bronzo,
tanto
d’uomini illustri che dei numi. « Passiamo adesso
rò sia stato lo scopo delle sue freccie, l’ azione di aver saettato è
tanto
evidentemente espressa, che non cade in equivoco.
blico di Roma per le arti del disegno. E poi, una villa che onoravano
tanto
spesso del loro soggiorno i signori del mondo all
ra e delle scienze, e che ciò che distingue l’autore eccellente non è
tanto
l’assenza dei difetti, quanto l’esistenza di cert
petrato dalla potenza d’Apollo. « Nel terminare queste riflessioni su
tanto
incomparabile simulacro, non voglio defraudare il
per esprimere la sua idea e renderla visibile. Questa mirabile statua
tanto
supera tutti gli altri simulacri del dio, quanto
di pianto io sia Cagione: aspra è la via dove ti affretti; Non fuggir
tanto
; io pur freno il mio corso; Pensa a chi piaci: ab
ovate teste, a cui pure affatto si assomiglia nella fìsonomia, e sono
tanto
più scusabili quanto le mentovate teste erano lor
rmente fa al nostro proposito si è che la figura di Nerone Citaredo è
tanto
simile a questa statua di Apollo, che ne sembra c
ollo ad esser l’ornamento dei vincitori e dei poeti. Era simil corona
tanto
propria dei citaredi che nel certame delfico dei
rra di Olimene il figlio Impallidì, tremar le guance, e gli occhi Per
tanto
lume ottenebrarsi: in core Tardo pentir gli nasce
e sola, e da te si chiameranno. Disegnerai pure a comune molte ville,
tanto
mediterranee che isole, e in tutte vi saranno i t
sostengono sopra di essa una specie di peplo; tutto l’abito insomma è
tanto
semplice quanto a una dea si conviene che è nemic
sacra una delle sommità del Parnaso. La nostra Diana si rende con ciò
tanto
più singolare, non avendo col jiume tebano alcuna
i dalla corona di pampani. « Finalmente se taluno vi fosse che amasse
tanto
l’opinione di Winkelmann che volesse assolutament
o la veggiamo in tante greche medaglie particolarmente di Mitilene, e
tanto
simile è quella figura alla presente statua in og
ova rammentare fra molti Ippolito, emulo della castità di questa dea,
tanto
da meritare l’ira di Venere, cui soddisfece l’amo
bbellirlo: nò in Asia vi era cosa piìi famosa di questo edificio, non
tanto
per la divozione, quanto pel gran concorso di gen
dei compagni: e chiede Toccare ognun la vincitrice destra. E lui, che
tanto
della terra ingombra, Miran stupiti, e l’accostar
il nome sulla tomba impresso Bagnan di nuovo pianto. Alfìn Diana Per
tanto
lutto impietosisce: il corpo Alle meste vestìa pi
va dagli antichi essere presa indifferentemente per la stessa natura,
tanto
più che da lei alcuni filosofi derivavano persino
maggiore di San Nicola in Carcere. Ciò non ostante alcuni antiquari:
tanto
si son dilettati di misteriose interpretazioni, c
avvolto intorno, poiché essendo in compagnia delle Muse non ha voglie
tanto
feroci. In fatti la dea del sapere non poteva sta
e tien posato lo scudo a terra, gentilmente reggendolo colla manca, è
tanto
somigliante a quello della Minerva Pacifera delle
serva la sua celata vede in un colpo d’occhio la ragione perchè Omero
tanto
spesso la chiami (grec) Tryphaliam, nel triplicat
dardo. M’era caduto in pensiero se questi simulacri di una guerriera
tanto
espressivi non si avessero piuttosto ad attribuir
ge: ma l’attributo dell’egida mi ha fatto abbandonare tal congettura,
tanto
piiì che l’attitudine minacciosa, all’idea che av
vi sulle diverse maniere nelle quali vien rappresentata, argomento di
tanto
interesse per voi, e scopo principale dei miei st
stato inferiore nell’esecuzione alla bellezza sublime della sua idea,
tanto
è regolare nei lineamenti, vezzosa neir attitudin
e una scultura così elegante e gentile sia stata lavorata in un tempo
tanto
lontano e così presso all’infanzia della scultura
uo spirto E ch’io un dolce veleno avvalli, e fugga, L’amor bevendo in
tanto
: io questo bacio Guarderò, come fusse Adone istes
seguir la caccia. Essendo tu sì bello? e colle fiere Perchè serrarsi
tanto
in dura lotta? — Vener così piangea; ed al suo pi
imo bassorilievo affìsso in un cortile del Palazzo Lancellotti. « Non
tanto
l’aria del volto e le graziose fattezze convenien
le graziose fattezze convenienti alla più bella di tutte le dee; non
tanto
la gentil positura in cui è situata, reggendo col
ine. Vogliono che fosse educato dalle scimmie, e per la sua deformità
tanto
al padre dispiacesse da essere in Lenno precipita
ove vincitore nella guerra dei Giganti. Chiese Vulcano in mercede per
tanto
ufficio Minerva, che virilmente la giurata castit
ue alcuni gli diano Aglaia una delle Grazie), e fabbricò una rete con
tanto
artificio, che la consorte ed il drudo sorprese.
che comandava ai Beoti, nell’assedio di Troia ucciso cagionò al nume
tanto
dolore che senza temere l’ ira di Giove, il quale
le che scorreva dalla ferita, lagnandosi di Diomede e di Minerva, che
tanto
gli aveva fatto osare. Giove guardandolo con occh
. Pane errando per la caccia nell’Arcadia scoperse l’antro custode di
tanto
pegno, lo indicò a Giove che mandò le Parche a Ce
re, io non penso che questa maniera di rappresentare la dea greca sia
tanto
antica. Noi vediamo ancora nei monumenti antichi
mietitura. Importava egli riunire tre divinità per esprimere un’ idea
tanto
comune? Dei secoli barbari è tutta propria questa
ico. Il ratto di Proserpina. (continuazione). Etna al Cielo anteponi
tanto
si fida Nell’ingegno del loco: Un dì fu parte L’E
Ai servi d’ambidue i sessi era vietato l’assistere a questa solennità
tanto
celebrata. Le Tesmoforie si veggono rappresentate
enuta nella sede di Celeo, che comandava agli Eleusini, rinacque dopo
tanto
tempo il riso sopra le sue labbra, mercè una vecc
e dee sorelle: è prima Venere lieta di sua frode: in core, Conscia di
tanto
furto, essa misura Del rapitor l’inusitata gioia,
i sotto le stesse travi, e sciolga meco fragile legno pel mare. — E a
tanto
arrivava lo scrupolo del rigoroso silenzio, che c
adorna, e va di rose Coronata, e del bel ligustro adorna Il sen, che
tanto
paragon non teme. Lezione trentesimasesta. Or
evità che si poteva, le notizie più importanti intorno ad un soggetto
tanto
rammentato dagli scrittori, e non di rado espress
sorelle, e il coro eguale. Qual fortuna ti tolse al mondo, e danna A
tanto
lutto il nostro Cielo? I gioghi Te piangeranno de
rida a Cibele: I Frigi campi, Veneranda, abbandono; or me richiama Di
tanto
pegno la custodia, e gli anni Esposti ad ogni fro
erisce prima che ce n’avvediamo, poiché da noi senza paura si mira un
tanto
nemico e niuno va esente dalle sue ferite. « In m
inserirò in questo mio ragionamente, come soglio, le illustrazioni di
tanto
antiquario. « Non farà maraviglia che nel Museo
hiunque conosca l’opinione degli antichi, che nessuna deità stimarono
tanto
amica alle Muse quanto il Sonno, e che eressero i
un tripode, ingegnosamente da lui spiegata per Biante Prieneo: lo che
tanto
più si rende verisimile quanto è certo dall’annes
e quasi in abito di filosofessa immersa in profonde meditazioni, non
tanto
per ricordarsi le cose già state, quanto per rint
in Grecia e in Roma. Differisce pure il modo di rappresentarle: sono
tanto
distinte che spesse volte è rappresentata giacent
grigia informe di mediocre grandezza. Fu incontrata la nave ricca di
tanto
dono da immensa folla verso l’imboccatura del Tev
glie di genere così viene effigiata. ed è verisimile che la statua di
tanto
scultore servisse di modello a tutti gli altri si
ema favorito della sovranità presso i monarchi dell’Asia. E in Cibele
tanto
solenne lo stare a sedere che nelle monete, le qu
ità uno dei più grandi letterati d’Italia, il dottissimo abate Lanzi,
tanto
benemerito delle Belle Arti per la sua Storia Pit
ocessioni di Giove e di Rea. I Salii in Roma camminavano facendo ogni
tanto
piccoli salti, e percotevano i loro scudi con fer
egli Idolatri, che prestò all’ immaginazione di Polignoto una pittura
tanto
celebre fra i Greci, quanto lo è quella di Michel
ovizia, di cui si riguardarono questi numi come dispensatori, simbolo
tanto
più conveniente al Giove Plutone, Giove Dite, Gio
tone, e come al nume dei morti, e come a deità nocente e funesta. Non
tanto
il color nero delle sue foglie, quanto il non ral
Psiche presso al trono di Plutone e di Proserpina, favola narrata con
tanto
vezzo da L. Apuleio. Il Plutone è molto simile al
ro infinito di bellissimi soggetti, dei quali Tesecuzione riescirebbe
tanto
più gradevole, quanto per la maggior parte non so
i imsteri di Cerere, perchè gli antichi Greci ponevano questi misteri
tanto
al disopra delle pratiche di Religione, quanto gl
i delitti, furono grandemente temute dalle Nazioni. Il terrore andava
tanto
innanzi che non osavano proferirne il nome. Quind
la, che piange dal destro, è Aletto: Tesifone è nel mezzo: e tacque a
tanto
. Coir unghie si fendea ciascuna il petto; Battean
tra Teneva ancor, m’addomandavi quale Fosse cagion ch’io ti esortassi
tanto
Alla veloce inaspettata fuga. Ed io ti dissi: Eh
rapita in Sicilia; solamente aggiungerò che di questa credenza erano
tanto
persuasi gli abitanti di quell’Isola, che usavano
to dio stimavasi crudele; e davanti a lui, come dice un antico poeta,
tanto
era Achille che Tersite. E con ragione ai Numi in
ttori molto da lui dissentano su questo particolare. E fama che fosse
tanto
potente per mare da imporre tributo agli Ateniesi
fu anch’esso per la sua prudenza ed amore del giusto stimato degno di
tanto
uffizio. Focilide lo celebra come l’uomo il più t
e non seppero dileguare in Pausania i più colti Attici di quel borgo:
tanto
la servitù dei Romani aveva già degradata la Grec
perienza dei secoli, che i primi re furono tutti soldati. Euripide fu
tanto
invaso dal potere della fortuna, da affermare che
ser veloce; Sì spesso vien chi vicenda consegue. Questa è colei, ch’è
tanto
posta in croce Pur da color che le dovrian dar lo
, dei quali i templi, i portici, gli archi, i palagi si decoravano. E
tanto
proprio della Vittoria il trofeo, che un greco au
glorioso stato. Seguimi dunque, e l’alma Col pensier non contrasti a
tanto
invito; Che neghittoso e lento Già non può star s
osa, da una parte può scrivere con piiì franchezza, e dall’altra suol
tanto
diffondersi nei suoi scritti, che male a proposit
i antico è bastante a dimostrare non esser di membrana, ma di papiro,
tanto
comparisce arrendevole nelle pieghe e mancante d’
io che ebber gli antichi per simili istrumenti si comprende dall’ uso
tanto
esteso che ne fiicevano, adoperandolo, oltre il t
palestra come sono quei brunastri di pelle olivastra che Platone loda
tanto
. E l’ha munito di stomaco e di lianchi rilevati,
ra Agamennone, cosi ebro, che lo stesso Egisto non ha temuto di osare
tanto
delitto. Clitennestra poi, coir insidia del peplo
uesta figura di Polinnia in atto di sostenersi il mento colla mano, e
tanto
replicata, la stimo di molto antica invenzione, a
atici indicavano nelle scuole loro le figure, sono i suoi distintivi,
tanto
conosciuti e tanto costanti, che il dipintore del
lle scuole loro le figure, sono i suoi distintivi, tanto conosciuti e
tanto
costanti, che il dipintore delle Muse Ercolanensi
i, e fango irabevuto di sangue e sudore, del quale la crudele Bellona
tanto
si compiace. Sotto la muraglia giacciono distesi
ncontro, il cui capo era in antico d’un pezzo stesso col rimanente, e
tanto
delicata nell’esecuzione, capricciosa e gentile n
i sia dimenticato del Laberinto e del motivo per cui navigò in Creta:
tanto
egli riguarda quelle cose che sono innanzi la pro
dio, ed il centauro Chìrone lo educò nelle arti mediche, per le quali
tanto
celebrato divenne. Credesi che il primo a risenti
lito essendo ritornato in vita per la perizia di lui, Giove si sdegnò
tanto
che gli uomini potessero trionfare della morte, c
apio dio della Medicina e d’ Igia sua figlia dea della Salute parlano
tanto
i mitologi e gli antiquarii che non occorre qui r
e presso lui sta in piedi la figlia. — « La grazia della composizione
tanto
superiore alla mediocre esecuzione del gruppo, ne
donar si deve all’antichità questo errore, poiché lo deve ai versi di
tanto
poeta. Ed il sentimento dei sacerdoti egiziani av
di legislatore. Da ciò dee ripetersi tanta varietà di rappresentarlo,
tanto
più che gli statuarii han voluto esprimere in un
la moglie E la sorella, altri la figlia uccide, E vai pure la madre a
tanto
eccesso! Trucida, e strappa dagl’infausti letti L
fasti Latini il tempo serva, E staran d’Ilio i lari, e l’alta sede Di
tanto
regno. Eran consorti e figlie Contaminate, e sol
o. I Sileni dividono il dolore del dio. Ampelo, quantunque morto, era
tanto
bello come quando viveva. Bacco lo contempla, ed
capelli. Voi direste di vederle veramente, e che gridino dalla gioia:
tanto
i loro spiriti dal furore del vino sono alterati!
ribil testa. Qual, donzella infelice, era il tuo volto Benché vindice
tanto
abbi: Si sparse Il pallor sulle membra allorché v
brare gli Orgii, mostra che aveva una face. Si adopravano queste, non
tanto
perchè lo credessero una medesima cosa che il sol
tudine di uno che sostiene il disco: conviene che abbassando la testa
tanto
la pieghi fino alla parte destra, che guardi i su
sso gli antiquari: una distinzione, che molto serve a classificare le
tanto
variate immagini dei numi agresti, seguaci e comp
a fragili tavole sopraposte. L’infelice fu vendicato dai rimorsi, che
tanto
poterono in Issione che furibondo ne divenne, e n
lla pietra. Quel che si è conservato nelle copie è il Cupidino, che è
tanto
sulla groppa del nostro Centauro quanto del Borgh
barbato, quale Diodoro il descrive, è quello cui servono i Fauni con
tanto
rispetto. « Fulvio Orsino, che lo chiamò Sileno,
dio stesso si fosse degnato di manifestarsegli, additò il maestro di
tanto
miracolo dell’arte, recitando questi divini versi
Sardanapalo rammentatoci da Snida. Nessuna di tali opinioni mi sembra
tanto
fondata da poter reggere ad un ragionato esame de
del gusto dell’artefice, il quale dee aver tratto questa composizione
tanto
superiore al suo genio da egregio, ma ora incogni
argomento al presente bassorilievo, come il dierono ai precedenti, ma
tanto
li supera nell’integrità e nella conservazione, q
e che il nostro bas sorilievo eziandio ne sia un monumento, e ciò non
tanto
per la bassezza dell’arte, che si sostenne ancora
zzar meglio la rappresentanza, e ad indicar chiaramente la cagione di
tanto
disordine. Baccanale. « I bassirilievi scolpiti
lodi da far credere che fosse un capo lavoro dell’arte tragica76 ; e
tanto
più è da lamentare una tal perdita in quanto che
one e Proserpina, creduti inesorabili, a rendergli la sua sposa. E fu
tanto
potente il suo canto accompagnato dal suono della
nazione. XLVIII Ercole Il nome e la forza d’Ercole hanno fama
tanto
divulgata e generale, che non v’è persona che l’i
che in culla era degno di Giove, strangolò loro. Questo fatto divenne
tanto
famigerato, che anche i pittori, e principalmente
, e nel sangue di essa tinse le sue freccie che divennero in appresso
tanto
famose anche nei poetici racconti della guerra di
fu data da Ercole in moglie al suo amico Teseo, e ne nacque Ippolito
tanto
celebrato dai poeti e specialmente dai tragici an
an vicine alla città. Dal puzzo che ne usciva temevasi una infezione,
tanto
lasciandovi quanto asportandone le immondezze. Er
molteplici ; la verità soltanto è una. La storiella dell’uovo divenne
tanto
popolare che se ne formò il proverbio latino ab o
sto incauto giovinetto che vi annegò102. I classici antichi encomiano
tanto
l’ingegno inventivo di Dedalo, che del suo nome f
otabilissima per altro è la guerra che Minosse fece agli Ateniesi non
tanto
per la causa che la fece sorgere, quanto e più an
. LI Teseo Gli Ateniesi ambirono che il loro Eroe Teseo a cui
tanto
è debitrice l’Attica civiltà ne’suoi primordii, a
o tutti insieme verso Atene. L’invenzione del filo di Arianna divenne
tanto
famigerata, che anche nelle lingue moderne vi si
di tutto come nacque la loro amicizia. Piritoo re dei Làpiti sentendo
tanto
encomiar Teseo pel suo valore, e non stimandosi i
spiegazione della risposta dell’oracolo (o del sogno che fosse), che
tanto
lo aveva tenuto in sospetto e timore per le sue f
Per altro nell’ amministrazione del regno fu così fortunato e divenne
tanto
potente che estese il suo dominio su tutta quella
empo la perpetua giovinezza del suo sposo ; e perciò Titone invecchiò
tanto
che venne in uggia a sè stesso, e desiderò di mor
fatti principi ed armati da quasi tutte le parti della Grecia, ma non
tanto
in fretta, perchè molti ebbero bisogno di prender
favorevoli i venti conveniva placar gli Dei con una vittima umana ; e
tanto
poteva le superstizione a quei tempi, che lo stes
bbligo di non manifestarle ad alcuno, come dicemmo. I Greci pregarono
tanto
Filottete che ei le portò in Aulide ; ma in pena
la lor veste poetica : diverrebbero monotone narrandole in prosa, ora
tanto
più che le armi da fuoco hanno resa inutile la st
dar con lui, rassicurato che fu dalle parole del giovinetto Pirro che
tanto
somigliava il leale e generoso Achille. Giunto ne
sposare uno di loro. Erano questi i Proci (cioè i pretendenti) di cui
tanto
a lungo favella Omero nell’Odissea 139, narrando
Fermar, nè come ascendere, io sapea, « Tanto eran lungi le radici, e
tanto
« Remoti dalla mano i lunghi, immensi « Rami, che
n l’adottò, e preferì soltanto di abbellire poeticamente quel vortice
tanto
temuto dagli Antichi, come ora il Maelstrom sulle
. « Tutte le stelle già dell’altro polo « Vedea la notte, e il nostro
tanto
basso, « Che non usciva fuor del marin suolo. « C
asso, « Che non usciva fuor del marin suolo. « Cinque volte racceso e
tanto
casso « Lo lume era di sotto della luna, « Poi ch
uando n’apparve una montagna bruna « Per la distanza, e parvemi alta
tanto
, « Quanto veduta non n’aveva alcuna. « Noi ci all
la nascita di Romolo son molto scarsi di notizie, o vere o inventate,
tanto
gli storici quanto i poeti. Appena appena sono in
chio profetico. Perciò divenne così famoso, e fu creduto infallibile,
tanto
che niuno osava dubitare della veracità dei suoi
che era un luogo così orrido che chiunque vi discendeva diveniva poi
tanto
serio e mesto che non rideva mai più finchè vives
attribuita164. Non dovrà dunque recar maraviglia che se ne parli con
tanto
rispetto dagli storici latini e dallo stesso T. L
ata anche per legge. Non ostante si asserisce da alcuni autori che di
tanto
in tanto i medici francesi ne abbiano ritentato l
per legge. Non ostante si asserisce da alcuni autori che di tanto in
tanto
i medici francesi ne abbiano ritentato la prova.
i Oratorie, nel lodare questa tragedia ne riporta un sol verso, che è
tanto
citato ed analizzato dai retori e dai logici, ed
che una mezz’ ora prima che incominciasse la bufera, i buoi muggivano
tanto
da far paura, e tentavano con ogni sforzo di svin
gi inventarono ancora che Dedalo facesse a Pasifae una vacca di legno
tanto
al naturale che i tori mugghiavano intorno ad ess
rovina « Andrà Parnaso senza il tuo Sonetto ? « Lascia a color che a
tanto
il Ciel destina « L’opra scabrosa ; o per lung’us
glie di Plutone. Si riconosceva pure per la Dea della castità, ed era
tanto
vergognosa che converse Atteone in cervo per aver
za per parte de’ popoli ; egli fu ricevuto ovunque come una Divinità,
tanto
più che non era già suo scopo di imporre tributo
ali che infestano il mondo, restando solo la speranza infine del vaso
tanto
conosciuto sotto il nome di vaso di Pandora. Si r
lla formidable famiglia. Il supremo tra gli Dei oltremodo contento di
tanto
ossequio lo colmò di beneficenze e stabili che qu
vergini e si dà loro l’epiteto di vecchie donzelle : non vi fu alcuno
tanto
ardito per tentare di piacere ad esse. È forse qu
elle loro vendette di quello dell’infelice Oreste, che perseguitarono
tanto
orribilmente. Nelle Furie hanno i poeti voluto ra
di spettro ai suoi figli Tmolo e Telegone giganti crudelissimi, e fu
tanto
lo spavento che incusse loro, per, cui desistette
lo spirito di chi l’ascoltava. Avvi chi ne fa un commediante, un mimo
tanto
agile che mostravasi sotto un’infinità di differe
aco per isgravarsi. Giunone, che dopo il giudizio di Paride la odiava
tanto
, le offrì la sua assistenza nel parto, e ricevett
la cui chioma gli serve di guida, per dimostrare che non c’è creatura
tanto
selvatica che non sia ammansata da Amore. Si fa c
vò e ne divonne moglie, da cui ebbe due figli, Memnone e Ematione. Fu
tanto
il dolore ch’essa provò per la morte di essi per
ione in Colchide e prestò grandi servigi agli Argonauti. Egli divenne
tanto
valente nella medicina, che potè ad istanza di Di
to figlio di Teseo. Abbiam già detto in Apollo che Giove sdegnato che
tanto
potere si arrogasse Esculapio, lo fulminò, eccita
iove il quale per prevenire lo sconvolgimento dell’universo rimediò a
tanto
disordine, col fulminare sull’istante Fetonte, il
il quale cadde e si annegò nell’Eridano, fiume oggi denominato Po. Fu
tanto
il piangere che fecero per la morte di Fetonte le
ne Sarone, antico re di Trezene nell’Argolide in Morea. Amava con
tanto
ardore la caccia che un giorno mentre cacciava un
ione, siccome incerto ne era il padre, e che si poteva credere figlio
tanto
di Tauro quanto di Minosse, secondo alcuni che so
bbe tanta gelosia che lo precipitò dall’alto di una torre. Un’ azione
tanto
nera non poteva andar impunita in uno stato in cu
alla giustizia colla fuga, e si rifuggì nell’ isola di Creta, dove fu
tanto
meglio accolto, quanto che la fama vi avea fatto
; conoscevano il passato, il presente e l’avvenire, e nulla allegrava
tanto
la corte celeste, quanto le loro voci e i loro co
pio de’loro poemi, siccome Dee capaci d’ispirar loro quell’entusiasmo
tanto
all’arte lor necessario. Clio che prende il suo
quale è molto somigliante ad una pecora selvatica, ed il cui alito è
tanto
velenoso che infetta tutti coloro che gli si avvi
L’oracolo aveva predetto alle Sirene ch’esse avrebbero vissuto sino a
tanto
che fossero giunte a trattenere tutti i passagger
loro armonia tutti coloro che giungevano a quella volta, e che erano
tanto
imprudenti per fermarsi ad udirne i canti. Ne rim
ira, l’altra due flauti e una terza un rotolo, come per cantare. Sono
tanto
discordi le opinioni di coloro che hanno voluto d
di togliere di vita quelli di Euristeo. Ritornato in sè stesso ne fu
tanto
afflitto che rinunciò al commercio degli uomini,
eo vedendo Ercole che portava su le spalle questo cignale vivo, ne fu
tanto
spaventato che corse a nascondersi sotto di un ti
ndò, come abbiam già visto, ed essendogli negata l’ospitalità, n’ebbe
tanto
sdegno, che facendo vedere ad Atlante la testa di
sso, Fileto e Tienea sorelle di la che venne divorato da un leone. Fu
tanto
il dolore che provarono le figlie di Atlante per
giunse due eorde alle sette che già aveva quell’ istrumento. Era egli
tanto
eccellente nel trarne melodiosi suoni, e nell’acc
a una pietra frammezzo ai combattenti sortiti dalla terra, li pone in
tanto
furore, che rivoltisi l’un contro l’altro tra di
giunse a guarire le malattie coi soli concenti della sua lira ed era
tanto
valente nella cognizione de’corpi celesti, che gi
due tori spiranti fuoco dalla bocca e dalle nari. Marte si compiacque
tanto
di questo sacrificio ch’ei volle vivessero nell’a
verun sinistro accidente, locchè difatti avvenne. In riconoscenza di
tanto
servigio, l’ariete fu immolato a Giove, altri dic
madre s’avvide che le Parche misero un tizzone sul fuoco dicendo, che
tanto
sarebbe durata la vita di lui quanto il tizzone ;
mini e non gustava altri diletti se non quelli della caccia. Ella era
tanto
leggiera che nessumo animale potea sfuggirle e ta
caccia. Ella era tanto leggiera che nessumo animale potea sfuggirle e
tanto
bella che non si poteva vederla senza amarla. Ata
la vittoria, voi ne dividiate meco l’onore e la preda. » Atalanta fu
tanto
più lusingata da questa distinzione, in quanto ch
enefizi i Romani lo posero nel numero degli Dei. Il regno di Giano fu
tanto
pacifico che fu risguardato come il Dio della pac
arte d’indovinare, ai quali, secondo si riferisce, questa scienza era
tanto
naturale che passava fin nelle donne e nei fanciu
di pensare era stata, durante la loro vita, sì grande, e il loro odio
tanto
irreconciliabile, che durò anche dopo la loro mor
pe dopo la sua morte ottenne gli onori divini, ed i Greci lo ponevano
tanto
al dissopra degli altri eroi, quanto consideravan
l più celebre però tra gli Oracoli di Apollo era quello di Delfo, non
tanto
per la sua anzianità, quanto per la precisione e
e Dee, oppure dalle Parche ne’ loro tempii. Quello d’Upsal era famoso
tanto
per gli Oracoli quanto pei sacrifici. Nel predire
chiedere nel tempo stesso il dono di conservare quella freschezza che
tanto
rendeala interessante. Apollo istesso le offrì qu
obbietto qualunque ; e l’intelligenza, quest’occhio dell’anima, sarà
tanto
più facilmente suscettibile di comprendere, di se
lettori la ragione del perchè abbiam fatto precedere questa opera da
tanto
numero di epigrafi. In generale tutte le volte ch
he vi si appone. Questo è almeno il costume generale degli scrittori,
tanto
an tichi che moderni ; questo, diremo, è quasi il
vvenimento qualunque, religioso, storico, o politico che sia, rimarrà
tanto
più indelebile nella mente, quanto più marcata e
gloria ; ma le pretese della più parte, sono così poco avvalorate, e
tanto
sospette, che cadono facilmente innanzi ad un ser
culti, tutte le credenze, hanno, siccome già accennammo, i loro miti
tanto
propri e particolari, quanto ereditati da altre c
zii e le virtù d’un’epoca remota, oscura, confusa ; e questo studio è
tanto
più fecondo d’insegnamenti e di dottrine, per qua
o all’ente che adora ; e quanto questo è meno visibile ai suoi sensi,
tanto
più volentieri l’uomo gli attribuisce una forma i
antico, dalla loro relazione, e dall’ordinamento politico, che furono
tanto
quella che questo favorevoli allo strenuo svilupp
miti, che noi non esponiamo per amore di brevità. Diremo, invece, che
tanto
nello insieme, quanto partitamente, le simboliche
antiche tradizioni, e dell’oscuro significato dei miti della Favola ;
tanto
più che lo esame accurato, e lo studio paziente e
un simbolo attuato nell’istesso tempo dal pensiero e dal fatto, ed è
tanto
più prossimo al simbolo, quanto più è antico. All
ed è tanto più prossimo al simbolo, quanto più è antico. All’incontro
tanto
più esso si accosta all’allegoria, quanto più app
più meravigliosi apparvero loro gli astri, i planeti e gli elementi,
tanto
più facilmente essi li adorarono. E tanto ciò è v
, i planeti e gli elementi, tanto più facilmente essi li adorarono. E
tanto
ciò è vero che il culto degli astri, detto con vo
Quanto più un popolo è dotato d’immaginativa e di fervore religioso,
tanto
più ricca è la sua mitologia. Weber — Compendio
tuto evitare la morte, quante volte però avesse trovato un altro uomo
tanto
generoso per morire in sua vece. Admeto attaccat
offriva per lui : quando Alceste lo fece generosamente : Admeto ne fu
tanto
dolente che Proserpina, commossa dalle lagrime di
Mida, il quale per inavvertenza uccise Atiso figlio di Creso, e ne fu
tanto
addolorato, che sebbene il padre del morto lo ave
aneo. L’infelice Aidone, riconoscendo il suo terribile errore, pianse
tanto
la morte del suo unico figlio, che gli Dei, mossi
padre di Anfitrione e avo di Ercole al quale per questa ragione si da
tanto
comunemente il nome di Alcide. Vi fu un altro Alc
ume. E ben vedeasi al ventre ampio e ripieno Che Giove era l’autor di
tanto
seno ……………. Quel che verrà nel tal tempo alla luc
nifica mare. 283. Aliatto V. Alyato. 284. Aliee. — Sotto questo nome,
tanto
in Atene quanto nell’isola di Rodi venivano celeb
ebbe un figliuolo che fu poi il famoso Enea. Avendo osato vantarsi di
tanto
favore, ne fu punito da Giove, il quale lo fulmin
un pegno della sua tenerezza e ne ottenne una longevità senza eguale,
tanto
che Titone giunse ad una estrema vecchiezza e all
niva rappresentata con la barba, per dinotare che le erano attribuiti
tanto
il sesso maschile quanto il femminile. 744. Bardi
auno, suo fratello, nè avendo potuto piegarlo alle sue voglie, pianse
tanto
che fu cangiata in fontana. V. Cauno. Qual dall
Cleobe. Entrambi si resero celebri per la pietà verso la loro madre e
tanto
che meritarono dopo la morte gli onori eroici. Er
io Arcaso in orsi : Quel si leggiadro e grazioso aspetto Che piacque
tanto
al gran rettor del cielo,. Divenne un fero e spav
egli Egiziani per le capre, stendevasi anche ai caprai loro custodi ;
tanto
che, essendone morto uno, gli abitanti di Mendes
ù generale che, seguendo la favola, si può dare su questa Dea, poichè
tanto
i cronisti più accreditati, i mitologi, quanto i
de, il quale fu da suo padre reso invulnerabile fino dall’infanzia, e
tanto
che essendosi confederato ai trojani nel famoso a
figlia, e approdò in Sicilia ; ma non avendo potuto ritrovarla pianse
tanto
che i numi mossi a compassione, lo cangiarono in
icida conficcata nel petto. Crisippo, mortalmente ferito visse ancora
tanto
tempo da poter palesare la verità, ed impedire ch
e volea. Saper cercò il destin della sua stella ; Ma il decreto fatal
tanto
gli spiacque, Che la fe’col figliuol gittar nell’
agna ed ai prodotti della terra, ed è questa la ragione per la quale,
tanto
sulle medaglie dell’antichità, quanto sui monumen
. È questa una delle principali sorgenti dell’idolatria dei pagani, e
tanto
che vi sono non pochi scrittori i quali asserisco
credere che il popolo creasse da sè solo per mezzo della Deificazione
tanto
numero di numi, ma i re, i pontefici, e le città
econdo altre opinioni, figlio d’Ippotoone. Cerere l’amò con passione,
tanto
che per renderlo immortale, e per purificarlo da
ette al suo comando, ma l’astuta principessa gli richiese di venderle
tanto
terreno quanto bastasse a stendervi in circuito l
to Marte e Venere. Dopo la caduta di Troja, ritornato in patria, ebbe
tanto
orrore degli eccessi lussuriosi di sua moglie Egi
le leggi del paese, senza che il popolo avesse menomamente mormorato,
tanto
era grande il rispetto e la venerazione che si av
una colonia greca avesse costruita la città di Efeso, che si rese poi
tanto
celebre. Il famoso tempio di Diana, che fu una de
i questo tempio costò molti milioni e più di duecento anni di lavoro,
tanto
che il celebre architetto Taesifonte, che ne fece
E pure questa opera colossale, che riuniva tante meraviglie d’arte, e
tanto
lusso di ricchezze e di splendori, fu distruita i
nfidente di Alessandro, il Macedone, che lo ebbe estremamente caro, e
tanto
che dopo la morte di quello, avvenuta nella città
, comunemente conosciute sotto il nome di Danaidi. Danao però, ch’era
tanto
iniquo per quanto più era Egitto, acconsenti alle
più lasciva e corrotta donna dei suoi tempi. La bellezza di lei levò
tanto
grido, fino da’ suoi primi anni, che Teseo, affas
ccrebbero invece la già famosa rinomanza della sua divina bellezza, e
tanto
che ben quaranta fra i più rinomati principi dell
ro assediata pel non breve spazio di dieci anni. Elena vidi, per cui
tanto
reo Tempo si volse…… Dante — Inferno — Canto V
Diana. Egli corse pericolo della vita per compiere questa impresa, e
tanto
che la notizia della sua morte si sparse rapidame
ntemporanei, rispose che non voleva fare il viaggio fino ad Eliopoli,
tanto
più che qualunque sarebbe stata la risposta dell’
aro — Ode II trad. di G. Borchi. Grand’è la disparità delle opinioni
tanto
degli antichi, quanto dei moderni filologi, nel d
elao, alla corte di Priamo, Enea previde le fatali conseguenze che un
tanto
oltraggio avrebbe trascinato seco, e fece di tutt
inia lo dichiarò suo successore al trono. Sola d’un sangue tal, d’un
tanto
regno Restava una sua figlia unica erede, Che già
ltero e torvo …………. …….. Ah, disse, adunque Tu de le spoglie d’un mio
tanto
amico Adorno, oggi di man presumi uscirmi Si che
lo gran vano a volo. Ma la possa maggior del Padre eterno Provvide a
tanto
mal, serragli e tenebre D’abissi e di caverne, e
risteo, che gli Eraclidi poterono finalmente occupare quelle contrade
tanto
contrastate. A proposito di ciò le cronache mitol
à una tinta particolarmente greca, che armonizza con grande concordia
tanto
coll’assieme di tutta la configurazione mitologic
rge nitida e sfolgorante l’opinione di Plutarco, il quale ricorda che
tanto
Omero, quando Esiodo, Archilogo, Pindaro, Pisandr
ndere la fiamma di quell’odio terribile, la cui fosca luce balenò per
tanto
tempo, nei fasti delittuosi della Grecia antica.
, ed una figlia per nome Prima. La morte di Romolo penetrò Ersilia di
tanto
dolore, che Giunone mossa a pietà, la fece condur
non si accordano punto sui modo col quale Esculapio avesse acquistato
tanto
meraviglioso potere : Apollonio riporta che Miner
zione all’oracolo di Apollo, onde consultarlo sul modo di far cessare
tanto
flagello. L’oracolo rispose che la cagione di tan
do di far cessare tanto flagello. L’oracolo rispose che la cagione di
tanto
lutto, era la collera di Nettuno, il quale non si
gioja impegnò la sua fede ad Ercole, promettendogli in ricompensa di
tanto
servizio, i suoi invincibili cavalli. L’eroe infa
presiedeva all’allegria. 1878. Eugenia. — Si dava quest’appellazione
tanto
dal greci quanto dai romani alla Nobiltà, sebbene
aveva amato, e questa fu la vera ragione dell’odio che Giove ebbe poi
tanto
con Eurimedonte quanto col figliuolo di lui. 1902
e in quel luogo egli avesse dovuto deporre la cassa che gli era stata
tanto
fatale. Ubbidiente alla voce dell’oracolo, Euripi
amente. Ciò non ostante Euristeo ebbe sempre gran timore di Ercole, e
tanto
, che non gli permetteva di entrare in città, e fa
era accesa nel sangue, ma non riuscì che a renderla vieppiù ardente e
tanto
che non reggendo al fuoco che la divorava, decise
ramente T’amai ; …… Omero — Iliade — Libro IX trad. di V. Monti. e
tanto
che lo accompagnò perfino all’assedio di Troja e
ed affettuosa anima di Progne, fu colpita dal più profondo dolore, e
tanto
che passò lunghi giorni a piangere, rinchiusa nel
i scherani di Tereo, i quali la custodivano con vigilante solerzia, e
tanto
che passò un anno intero, senza che ella avesse p
pagani credevano che cinque fiumi scorressero nell’inferno, ai quali
tanto
i greci quanto i romani davano i seguenti nomi :
ia della consacrazione si faceva dal Pontefice massimo ; e l’elezione
tanto
dei Flamini maggiori quanto dei minori si faceva
nulla resisteva. Il fulmine di Giove veniva raffigurato in due modi,
tanto
dai poeti quanto dai pittori dell’ antichità ; si
rta ad un numere maggiore di tre unendo nella istessa idea collettiva
tanto
le Furie, quanto le Arpie, delle quali ultime egl
benefattrici, Dire, o Diree ec. ec. In quanto alle loro attribuzioni,
tanto
sulla terra quanto nel regno della morte, le Furi
el mondo antico, andavano annoverati i giardini pensili di Babilonia,
tanto
famosi fra i greci — V. Meraviglie Del, Mondo. 21
anuta portatrice. Questa congiuntura però della perdita di un oggetto
tanto
insignificante, aveva, secondo riferisce Diodoro,
core baldo e giovanile, condiscese facilmente alla volontà di Pelia,
tanto
più che questi gli promise formalmente che al suo
ei avessero preso interesse alla perigliora intrapresa di Giasone ; e
tanto
che giunse felicemente al Porto Pegaso, da cui fe
di un culto quasi divino l’uomo al quale essi andavano debitore di un
tanto
bene ; ed allora fu che per nascondere la origine
a Libia, la cui origine rimonta ai tempi primitivi della creazione, e
tanto
che molti lo hanno confuso con Cam, figliuolo di
ò senza tregua non solo le amanti di Giove, ma i figli che egli ebbe,
tanto
da altre dee, quanto da donne mortali, il cui num
istevano nella lotta, nel pugillato e in altri combattimenti eseguiti
tanto
da uomini contro uomini, quanto da uomini contro
ve ne erano molti altri in uso presso i pagani, fra cui i principali
tanto
in Roma quanto in Grecia, erano i giuochi detti O
i giuramenti ; e che gli spergiuri venivano immediatamente puniti ; e
tanto
che al dire del cennato scrittore, vi sono state
à di Perseo, questi l’avesse ucciso. Anche fra gli scrittori moderni,
tanto
italiani quanto stranieri, differenti e contradit
6. Gracco — Gracco Tiberio, padre dei due famosi tribuni della plebe,
tanto
celebri presso i romani, e marito della famosa Co
ustodita dai Grifoni. Questa opinione però, è completamente smentita,
tanto
dai naturalisti dell’antichità stessa, quanto dai
unge che Hnossa fosse più bella della stessa madre, e che aveva in sè
tanto
splendore e tanta bellezza, che dal nome di lei f
one, che Icaro ricadde nell’acqua e si annegò ; e che da quell’epoca,
tanto
quel tratto di mare, quanto l’isola stessa ov’ess
alla caccia del cinghiale di Calidone. Riferisce Omero, che Ida aveva
tanto
coraggio che avendogli Apollo derubata la moglie,
io dico Che tra’guerrieri de’ suoi tempi il grido Di fortissimo avea,
tanto
che contra Lo stesso Apollo per la tolta ninfa Ar
o erano dedicati a Diana e quei giorni venivano ritenuti come festivi
tanto
che gli schiavi non lavoravano. Per contrario gli
, i greci si sarebbero un giorno impadroniti di quella città, che già
tanto
sangue costava alla Grecia. Ifigenia,….. doversi
. Il giorno seguente venuto a conoscenza dell’incesto commesso n’ebbe
tanto
dolore che disperato si gittò nel fiume Maratona
oco simili a quelli già compiutisi negli anni trascorsi : e ciò dovea
tanto
più facilmente accadere presso quei popoli, che p
ano un culto di religione pieno a ribocco di superstiziose credenze :
tanto
più poi perchè l’uomo per sua natura preoccupato
madrigna, Elle e Frisso, figliuoli del primo letto di suo marito ; e
tanto
che, sapendo che, per diritto di primogenitura, s
si attiene Ovidio, però nella gran maggioranza degli scrittori greci,
tanto
cronisti come poeti, si narra il fatto medesimo c
sapendo. Indi rivolio Lo sguardo al mar, vedemmo un’onda enorme. Che
tanto
al ciel s’alzava, che la vista Delle Scironie rup
re coll’ andare degl’ anni finì con l’essere riconosciuto da tutti, e
tanto
che molti luoghi pubblici furono perfino controse
tti gl’ iniziati, commettevano le più orrende e turpi dissolutezze, e
tanto
che il senato romano verso l’anno di Roma 696, pr
ere a questo dovere, nè si curò di fare i ricchi donativi di obbligo,
tanto
a Deioneo, quanto alla moglie di lui. Sollecitato
i addebitavano con certa ragione ad Issione, suscitò contro di lui, e
tanto
che invano egli sollecitò tutti i principi della
ei. Ma un così straordinario benefizio fu pagato da una ingratitudine
tanto
più abbietta, per quanto audace, imperocchè Issio
o si maritò con Ifide, sebbene non contasse che 13 anni. Giungea fra
tanto
il tredicesim’anno Allor che il genitor la bionda
verità del fatto, e non togliendo al buon re l’illusione d’un errore
tanto
soave al suo cuore paterno. La gran maggioranza d
e di Cheospi, fu quel famoso re d’ Egitto, il quale si rese immortale
tanto
nei fasti religiosi, quanto negli storici, per av
e che si facea reo di quel sacrilegio. Questa popolare credenza prese
tanto
vigore, che il senato emanò un editto, col quale
tuta da altri meltissimi, degni anch’essi di fede e di considerazione
tanto
più che quanto asseriscono Pausania e Solino non
o per sole tre ore di poter favellare con lo sposo adorato ; e pianse
tanto
amaramente nel chiadere al cielo codesta grazia,
rittori, così avea nome la madre della famosa Niobe, che altri autori
tanto
antichi che moderni chiamano differentemente. V.
circondare di fortissime e salde mura, la capitale del suo regno ; e
tanto
che quest’opera fu dai pagani attribuita allo ste
disgrazia non aveva punto alterata la sorprendente bellezza di Lara ;
tanto
che Mercurio stesso, durante il tragitto invaghit
rincipi ed eroi del Lazio e dell’ Italia. Sola d’un sangue tal, d’un
tanto
Regno Restava una sua figlia unica erede, Che già
se. L’ospitalità veniva esercitata riguardo ad ogni classe di persone
tanto
note che sconosciute ; e tale sentimento di ospit
tuzione individualmente romana ; ma vi è stato pure fra gli scrittori
tanto
antichi che moderni, e fra questi il critico Casa
nza, le leggi che da allora in poi dovevano reggere il loro paese ; e
tanto
più essi si sottomisero a quelle, imperocchè un a
e. N’ ebbe il barbaro invidia ; e sè medesmo Bramando largitor d’ un
tanto
dono. Ospite suo lo volle ; e lui col ferro Assal
orse, origine alla superstiziosa venerazione degli egiziani. I pagani
tanto
di Roma, quanto di Grecia, avevano anch’essi cons
aca favolosa, abbandonare un paese, il cui suolo produceva una pianta
tanto
preziosa. 2556. Lotofagi. — Antichi popoli dell’A
vano, si persuasero di leggieri che quegli astri doppiamente visibili
tanto
alla loro vista fisica, quanto alla loro mente, f
eco σεληνη che in quella lingua rinchiude in sè stesso il significato
tanto
della Luna individualmente, quanto del mese a lei
gloria ; ma le pretese della più parte, sono così poco avvalorate, e
tanto
sospette, che cadono facilmente innanzi ad un ser
antico, dalla loro relazione, e dall’ordinamento politico, che furono
tanto
quella che questo favorevoli allo strenuo svilupp
iù rinomati scrittori sacri, onde riportare citazioni dirette, tratte
tanto
da quella. che da questi ; ma non consentendoci l
l’inumano costume d’immolargli vittime umane. Or di ciò la moglie fu
tanto
dolente che di due gemelli occultò il maschio ch’
mio quell’stinto nel fabbricare il mele, che le rende fra gli animali
tanto
ammirabili. Così allevato crebbe Giove in belliss
spfendere. Nel bel mezzo di essa era il capo della Gorgone, del quale
tanto
si valse uno de’ più celebrati figliuoli di Giove
Giove Ammòne avea questo re inteso, non potersi il regno liberaro da
tanto
gastigo se non avesse esposto alla balena la figl
, detta prima Pelasgia, ch’era quella parte del Peloponneso da’ poeti
tanto
decantata per l’inclinazione degli abitanti alla
nella Cirenaica, paese della Libia, e quello di Dodona, nell’Epiro ;
tanto
che negli antichi tempi niuna cosa rilevante s’im
all’Egitto, dalla Siria, dalla Cirenaica e da più altri paesi. Ed era
tanto
lo splendore di que’giuochi, che Pindaro(2) ebbe
se ha dato luogo alla coronazione de’poeti laureati, i quali erano in
tanto
onore nell’Italia e nella Germania. XXV. Icono
rator, Fulminans, Fulminator ; αστεροπητης. Così quegli altri epiteli
tanto
usati da Omero, νεφεληγερετα, nubium coactor, l’a
mo antepose la superba Cartagine, ov’erano le sue armi ed il cocchio,
tanto
che meditava farla donna e signora di tutte le al
econciliabile nemica e tentò ogni mezzo per vederne l’estrema rovina,
tanto
che non finì mai di perseguitare il pio Enea, mis
Troia, sino a porre fra le due eterne rivali Roma e Cartagine un odio
tanto
implacabile che la loro ostinata lotta non finì c
to, Laomedonte gli negò la figliuola ed i cavalli. Gli antichi ebbero
tanto
in orrore siffatta doppia perfidia del re Troiano
lo e da quelle ripetevano le sciagure de’ Troiani e de’ loro posteri,
tanto
che Virgilio(1) afferma che lo spergiuro di Laome
ad Elena che a tutta la Grecia fu sì funesta e per la quale si versò
tanto
sangue, e ne desidera la totale perdizione. Ed in
ità e solo aspirando al piacere della vendetta, va da Eolo, e sebbene
tanto
a lui superiore, non isdegna in atto supplichevol
costruire le navi. Minerva presedeva alla guerra ; ed Iside eziandio,
tanto
che lo scarafaggio che nella scrittura geroglific
III. Peplo. Panatenee. Erittonio. L’asta, lo scudo e l’elmo erano
tanto
proprii di Pallade, che per questi soli, nel temp
fato di Fetonte, alla riva dell’Eridano lo piangevano continuamente,
tanto
che furono convertite in alni o sia ontani, o in
r lui avesse voluto morire. Infermatosi a morte Admeto, Alceste l’amò
tanto
che per lui si offrì generosamente a perder la vi
ostro di Tiro, che chiamasi giacinto, nelle cui frondi, in memoria di
tanto
dolore volle scritte le greche lettere αι, αι, ah
luogo e di quelle cannucce fece la prima volta i pifferi ; di che fu
tanto
superbo che parlò in modo da paragonarsi ad un Nu
l guasto al suo campo da grandissima schiera di topi. Per allontanare
tanto
male placò con molti sacrificii l’ira di Apollo ;
chiamati ministri e quasi servi delle Muse. Esse amavano i begli ozii
tanto
amici alle lettere ed alla poesia soprattutto. L’
oscia le Muse sciolsero la lingua ad una dolcissima melodia, la quale
tanto
rallegrò la natura tutta, quanto il canto delle p
one furono le figliuole di Evippe trasformate in piche, la cui voce è
tanto
somigliante all’umana. Quindi cantò l’Alighieri :
rmiva, vinti dalla fame, ne uccisero alcuni. La quale cosa dispiacque
tanto
al Sole che pregò Giove a punir quell’oltraggio ;
ea tollerare i disagi di un’ età decrepita senza che potesse morire ;
tanto
che si dice la vecchiezza di Titone per una età m
esprimere il suo intento e renderlo visibile. Questa mirabile statua
tanto
supera tutti gli altri simulacri di quel nume, qu
prega : Tu, Dea, tu della notte eterno lume, Tu regina de’boschi, in
tanto
rischio Ne porgi aita. Caro Ove vedesi dato all
no, vi scorse una bellezza, in cui traluceva un non so che di divino,
tanto
che se gli raccomandò fortemente. Di ciò risero q
si disordini delle orgie mossero Penteo a tal dispregio di Bacco ed a
tanto
sdegno per le sue feste, che a tutto potere cercò
ungolo da buoi inseguiva le nutrici di Bacco e ne faceva mal governo,
tanto
che furon costrette a gittare, fuggendo, i loro t
ute in gran furore, si davano da loro stesse la morte. Per rimedio di
tanto
male volle l’oracolo che gli Ateniesi punissero g
alle Muse, ed era famoso per le orgie che vi si celebravano di notte,
tanto
che Ovidio(3) il chiama monte fatto per le cose s
orreva per le strade, facendo balli e cento altre cose da forsennati,
tanto
che Orazio(4) grandi cose ci dice della forza del
te le lusinghe e che avea la virtù di rendere amabile chi lo portava,
tanto
che Luciano dice che Mercurio involò a Venere la
va l’origine da Giulio o Ascanio, fig. di Enea e nipote di Venere(1),
tanto
che nello stemma della famiglia Giulia vedeasi se
ma que’ generosi cittadini non vollero privarsi di un tesoro che avea
tanto
nobilitato la loro patria. Nell’Antologia greca(1
rmi che questi sacerdoti cantavano e che si attribuivano a Numa, eran
tanto
oscuri e composti di voci sì strane, che Quintili
rmete de’ Greci ed il Mercurio de’ Latini sono senza dubbio l’ Ermete
tanto
celebrato dagli Egiziani. In quanto poi all’origi
suoi buoi, ed in che modo Mercurio si schermì destramente dall’accusa
tanto
che Giove stesso ne rise, ed Apollo con lui strin
iffatto mezzo giunse a scoprire il rubatore delle sue pecore. Piacque
tanto
ad Autolico l’astuzia di Sisifo che volle dargli
curio anche dio della musica e della poesia, ed inventore della lira,
tanto
che Orazio (2) chiama Fauno custode degli uomini
cadia , ove a lui eran sacri il Menalo ed il Liceo , monti di Arcadia
tanto
celebrati da’ poeti. Orazio (8) per significare P
andai frettolosa in Sicilia presso l’isola Ortigia. Ma non potei far
tanto
che Alfeo, mutato in un fiume non mi seguisse, al
della vita ; di che fu lietissima quella famigliuola. E poscia l’amò
tanto
che volle con latte divino nutricarlo di giorno,
eau vivi(1). Mirabile opera di Vulcano fu pure la reggia del Sole con
tanto
sfoggio d’ingegno descritta da Ovidio(2) ; e la c
fra’quali sola Diana fu a bella posta trascurata. La Dea per fare di
tanto
oltraggio una vendetta degna di lei, fece uscire
menti e di uomini e così impediva la coltura de’ campi. A liberare da
tanto
flagello quelle contrade, Meleagro, già divenuto
nella statura ed in tutt’altro, e volendo Toante dar morte ad Oreste,
tanto
questi, che Pilade affermavano di essere Oreste,
ovvero, in lunga verginal veste discinta, cavalca una cerva. I poeti
tanto
al sole che alla luna assegnano il trono di oro ;
a, portò la famosa di lei cintura ad Admeta, fig. di Euristeo, ch’era
tanto
vaga di possederla. La decima fu quella d’impadro
a vecchiaia, co’due piedi e col bastone. Della quale spiegazione ebbe
tanto
dolore la Sfinge, che da uno scoglio si precipitò
decidere l’affare, venendo a singolar tenzone, la quale si eseguì con
tanto
furore che vi perirono entrambi ; e che fu sì irr
ui si bruciavano i loro cadaveri. E questa fu la prima guerra di Tebe
tanto
celebrata da’poeti ; ed i sette duci chiamaronsi
ssai celebre ne’tempi favolosi ed eroici. In essa era l’Olimpo, monte
tanto
famoso presso i poeti ; il Pelio, l’Ossa ed il Ne
; (percui i Tessali furon famosi pe’ veneficii e per le arti magiche,
tanto
che un venefico qualunque da Plauto(1) si chiama
ur troppo. Per quell’accecamento del figliuolo Nettuno sdegnato tenne
tanto
tempo l’accorto Ulisse lontano dalla patria, face
re di Tracia. Egli diede il nome agli Eumolpidi, sacerdoti Ateniesi,
tanto
celebri nell’antichità ; e fu uno de’quattro che
è un baratro profondissimo, porte di ferro e soglia di bronzo ; e che
tanto
è di sotto all’Orco, quanto la terra al cielo. Il
Titani, i quali vinti furon precipitati in quel caliginoso luogo, che
tanto
è lontano dalla terra, quanto questa dal cielo. E
lerati sì terribili rimorsi che toglievan loro ogni riposo, e visioni
tanto
spaventevoli che spesso facevan loro perdere il s
e implacabile ed inesorabile e quindi a’mortali odiosissimo ; e ciò è
tanto
vero, dice M. Dacier, che a lui solo fra tutti gl
llegj, è stato ricavato con sobrietà e giudizio dai migliori mitologi
tanto
Italiani, che oltramontani, e si è pensato di esc
e bizzarrìe sono tuttogiorno in moda fra noi, ed hanno un incantesimo
tanto
lusinghiero da farci ravvisare sempre in esse del
Ninfe si dilettavano delle cantilene di questo satiro, e lo piansero
tanto
, che colle di loro lagrime crebbe di molto il vol
e sopra di un piede una freccia avvelenata di Ercole, provò un dolore
tanto
sensibile che cercò in grazia agli Dei di poter m
mpio dell’onore senza passare per quello della virtù. L’allegoria era
tanto
bella, quanto istruiva, per insegnare agli uomini
a, perchè non li avesse sorpresi quando combattevano. Il delirio andò
tanto
innanzi, che immaginarono un Nume, che non abbiam
issero in una perfetta innocenza. Qual tempo fu detto l’età dell’oro,
tanto
decantala da’ poeti sotto il regno di Saturno. A
tà, poco profittando del consiglio del padre temerariamente s’innalzò
tanto
, che staccatesi le penne per l’ardore del Sole, c
ndiera bianca in vece della nera che ivi si trovava. Disgraziatamente
tanto
egli, che il piloto obbliarono questa promessa. E
ato a quel Dio, e sotto la custodia di un dragone terribile. Fu Marte
tanto
contento di questa offerta che promise immense ri
ro altresì gli augelli straordinarj del Lago Stimfalo in Arcadia. Era
tanto
numeroso il loro stuclo che oscurava l’aria. Avev
il famoso cinghiale di Erimanto che trasportò vivo sulle spalle. Era
tanto
grande, e terribile, che in vederlo ritornare Eur
le quali non poteva cader Troja. Le fiamme consumarono solamente quel
tanto
che aveva di mortale ; ma come figlio di Giove do
o di Troe, rapito da Tantalo. Ecco la terribile guerra, che interessò
tanto
tutta la Grecia contro di Troja. Agamennone fu il
incontrarono alla fine i due guerrieri, e insieme si azzuffarono. Era
tanto
fiera, ed ostinata la pugna, che gli stessi Numi
utta l’armata : ma questa volle che si dessero ad Ulisse. Ajace ne fu
tanto
indispettito, che giunse a massacrare una moltitu
lotta si separa, e sarebbe sicuramente perita, se Nettuno sorpreso da
tanto
tumulto che regnava nel suo impero, non fusse usc
domandar benanche una perpetua gioventù unita alla vecchiaja, divenne
tanto
debole, e scarno, che l’Aurora istessa per compas
ini di arena poteva stringere in mano sua. Il Nume la esaudì. Divenne
tanto
vecchia, che appena le restò la voce. Cefalo,
lio secondo re di Roma per ben governare. La morte di Numa le cagionò
tanto
dolore, che fu cangiata in una fontana. Arione
ssegnarono un posto nel cielo al Delfino, che aveva salvato un musico
tanto
ben veduto da Apollo, e dalle Muse. Anfione.
di Antiope regina di Tebe. Il suono della sua lira, e la sua voce era
tanto
dolce, che per sentirla gli corsero dietro le pie
al piano, che da principio ci abbiamo proposto : riserbandoci non per
tanto
di darne cammin facendo un’ idea, benchè superfic
ittà andò in fiamme. Le virtù, ed i buoni andamenti di Loth piacquero
tanto
a Dio, che fu esente dalla pioggia di fuoco che c
ta. Gl’ albori a questo Dio dedicati erano il faggio, e la quercia, e
tanto
era il rispetto per questi, che si giunse pure a
uce un bambino, che sebbene d’un origine si gentile fosse parto ; pur
tanto
terribile, e fiero addivenne, che il solo suo nom
on potè pertanto Apollo contenere il suo sdegno pel crudele fato d’un
tanto
figlio ; ma disperando di attaccare il potente uc
in tempii sacri ad altre Divinità ? Quale stupore se ne’ suoi tempii
tanto
era la compostezza de’ suoi adoratori, che anzicc
quali con special modo premeva il dovere di onorare questa Dea(1). Di
tanto
ci assicura Ovidio. Hic locus exiguus, qui susti
non le si dovea, che la sola colomba da essa teneramente amata,(1) e
tanto
si credeva affrontata se si fosse altrimenti prat
o immaturo impietosito aprì una sua coscia, e quivi l’inchiuse fino a
tanto
che giunto non fosse alla perfezione richiesta. T
ottenne nella Sicilia sotto il titolo di fecondatrice della terra, e
tanto
era il rispetto, che quel popole nudriva per essa
a evidentemente il vasto, ed universale suo governo ed impero ? Or se
tanto
seppero ideare i Gentili, che poi, dobbiamo noi d
misericordiam timorem Domini relinquit, siamo amici di si bella virtù
tanto
da Dio inculcata per essere così amici di colui,
pianto Scorrer si mira, come oggetto lieve. Spada infiammata alza di
tanto
in tanto, Dagli urli, e dal clamor gioia riceve,
correr si mira, come oggetto lieve. Spada infiammata alza di tanto in
tanto
, Dagli urli, e dal clamor gioia riceve, In ferreo
ietro Metastasio ? Egli con copia non più di seimila voci ha espresso
tanto
, ed ha toccato in tal modo il cuor dell’uomo, che
o Ma il flagel comun vedea Strepitava irato il vento Chè la greggia
tanto
amata Il ruscel non ha più varco Dal torrente v
: ah Numi perchè Si la primiera sol Donato tal mercè ? Sarò che in
tanto
duol Misera ! oh Dio L’alma è feconda Son cos
all’alta torre il getta, E per donarti aita E il campo soddisfò ; A
tanto
ti serbai ? Così l’altrui vendetta Come non mor
metro, non già per adescare i giovani ad invaghirsene. Se per te a
tanto
son costretto, Quanta ubbidienza al cor mi costa
unque Curiazio, e tu spietato Mirar potesti gli ultimi momenti Di chi
tanto
amò : ed or di orgoglio armato I fasti ostendi ?
conosciuto empio attentato Tremon color con animo confuso, Nè ponno a
tanto
error trovar la scusa. Bruto esclama : Romani or
delle memorie antiche, volendo per vendetta satirizzare i Greci un di
tanto
esaltati scrisse Batriochomachia, ossia la battag
per più secoli della vera pastorale di Esiodo, e sebbene in tempi non
tanto
remoti sia stata trattata dalla gran penna del Sa
in sen di Dio, E come rammentare ogni suo pregio. Egli, che travagliò
tanto
nel mondo Perchè la navicella Non travïasse il di
la raddrizzò tra scoglio, e scoglio, Ed or dov’è il nocchiero Che con
tanto
sudore, e tanta cura L’umil nave guidò nel salso
rendi in lor discolpa il sangue mio. Dov’è dunque colui, che giunse a
tanto
? Così fini la vita ? Dov’è il gran difensor de’s
Chi ne darà più aita ? Ma perchè invidiar l’alta sua sorte ? Egli del
tanto
zelo Già trova il suo riposo in sen di Dio, E il
n questa specie di componimento, tutto che sappia, che i miei Sonetti
tanto
cedono a quei de Classici, quantum lenta solent i
i Orche ; e quanto meno ne conoscevano la struttura e gl’istinti, con
tanto
maggior sicurezza lavoravano di fantasia. Perciò
supposero che fossero animali carnivori che divorassero gli uomini e
tanto
più volentieri le donne ; e credettero che talvol
tre mal cauto al suo lavoro intende. « Da un amo all’altro l’àncora è
tanto
alta, « Che non v’arriva Orlando, se non salta. «
ire : « Ed or ne bagna il cielo, e il lume asconde « Del chiaro Sol :
tanto
le fa salire. « Rimbombano al rumor che intorno s
le lontane prode. « Fuor della grotta il vecchio Proteo, quando « Ode
tanto
rumor, sopra il mare esce ; « E visto entrare e u
si di aver creato animali marini e terrestri di dimensioni e di forze
tanto
più grandi e potenti di quelle dell’uomo, perchè
ate a decidere le liti anche dagli stranieri. Come poi in questo nome
tanto
del borgo di Atene quanto del tribunale vi entras
solsero ; e la parità dei voti fu tenuta per favorevole all’imputato,
tanto
più che per l’assoluzione era dato il voto di Min
s vigila ; sottintendendo in favore dei Romani ; i quali si credevano
tanto
da lui prediletti e così esclusivamente protetti
mbasciata fiorentina o toscana. Il nome di Marte si usa figuratamente
tanto
nella poesia latina quanto nella italiana per sig
alla parte di ponente, ove son più spessi i vapori dell’atmosfera ; e
tanto
più questo fenomeno si manifesta nel pianeta di M
apparire strani e irrazionali ed anche impossibili in una Divinità, e
tanto
più in un figlio di Giove e di Giunone. Ma poichè
ura e in scultura come un uomo robusto e con folta barba, ma non però
tanto
brutto quanto dicono i poeti ; e il difetto di es
e che ragionano ed hanno studiato una scienza o un’arte), non troverà
tanto
strano il racconto di Omero, che Vulcano avesse c
ei quali gli Antichi attribuirono la costruzione meccanica a Vulcano,
tanto
i mitologi quanto i poeti dissero più spropositi
dell’elettricità dinamica, o del galvanismo, nuovo ramo della fisica,
tanto
importante per le innumerevoli applicazioni che s
lta rupe dell’ Olimpo, sì che tutto l’ universo rimarrebbe penzoloni;
tanto
io sono più forte degli Dei e degli uomini ». In
lo Spavento; anche Eris, la contesa, erane inseparabile. Non ostante
tanto
impeto e furia, venne pero vinto in guerra da Ate
to avesse avvertito Numa che quanto si fosse conservato quello scudo,
tanto
avrebbe durato l’ impero di Roma. Numa, riconosci
nservarlo, ne fece fabbricare altri undici somigliantissimi a quello,
tanto
da non poteri distinguere. I dodici ancilia così
stituirgliele. Così vien fatto. Apollo poi udito Ermes sonar la lira,
tanto
se ne compiacque che, pur di averla, gli lasciò l
tempeste marine. Secondo una leggenda, erano cinque sorelle, le quali
tanto
piangevano per la morte di un loro fratello Iade
on solo in occasione di guerre ma anche nei certami ginnici e musici,
tanto
frequenti in antico. 2. Alla Niche dei Greci risp
’ Asia. Col tempo si mutò il concetto di lei; e divenne significativa
tanto
della prospera quanto dell’ avversa fortuna. Alla
a si crede sia stato Servio Tullio, quel re che era stato egli stesso
tanto
fortunato; egli edificò alla Dea col titolo di Fo
il sangue tebano, Come mostrò una ed altra fiata, Atamante divenne
tanto
insano Che veggendo la moglie con due figli
i vide sola in un’ isola deserta, abbandonata da colui ch’ ella aveva
tanto
amato? Diè in ismanie, corse al lido per veder se
ne a lui quel che suoi avvenire tra gli uomini; quanto più era ricco,
tanto
più era avido di nuove ricchezze, e questa passio
entile usanza, per via della quale almeno un giorno dell’ anno quella
tanto
maltrattata classe d’ uomini aveva modo di diment
mente opera, anzi un elmo lo rende invisibile (donde il suo nome); ma
tanto
più è terribile la sua potenza. Ognuno che entra
Eroi, come si parlava di una religione dei morti; pero non mai più di
tanto
, salvo per quelli che per essere stati divinizzat
itore del fuoco, la quale oltre ad aver suggerito bei versi ad Esiodo
tanto
nella Teogonia quanto nell’ altro poema delle Ope
alle freccie di Apollo e Diana. I poveri genitori non sopravvissero a
tanto
dolore; Anfione si uccise da sè, Niobe impietrita
di Antiope; ma in iscambio uccise il proprio. Di che rimase afflitta
tanto
che la sua vita seguente fu tutta un piangere e l
ò a Plutone e Persefone lagnandosi della trascuratezza della moglie e
tanto
seppe fare e dire che gli fu consentito di tornar
norario che a mezzo, dicendo che l’ altra metà se la facesse dare dai
tanto
lodati Dei. Orbene celebrandosi poco dopo nel pal
rimaner soggetti pel decreto di Zeus tutti i Persidi, ed anche Eracle
tanto
più forte di lui. Non contenta di ciò, quando Era
di che si trattava, non dubitò promettere il decimo de’ suoi armenti,
tanto
era persuaso dell’ ineffettuabilità di un simile
e tramontante, puntò contro lui i suoi strali, onde Elios ammirato di
tanto
ardire gli lasciò l’ uso del suo battello d’ oro
mbarazzo. Ma questi, più scaltro di lui, lo pregò riassumesse il peso
tanto
almeno che egli si fosse fatto un cercine per non
dre Altea e l’ avevano avvisata che il figlio suo sarebbe vissuto sol
tanto
quanto stava per durare certo tizzone che in quel
della stirpe di Eolo il compito principale. Atamante stesso s’ accord
tanto
dei mali del suo paese che ne impazzi, e nella pa
la di Accio, sceneggiante la fuga dalla Colchide e la Medea di Ovidio
tanto
lodata dai contemporanei. È da menzionare in modo
so ai Greci. Allora cominciarono i lamenti e i pianti per la morte di
tanto
eroe; la madre Tetide e tutta la schiera delle Ne
consiglio di Atena decise la controversia in favore di Ulisse; di che
tanto
s’ accorò Aiace che impazzi e dopo aver commesso
nella direzione d’ Itaca. Alfine gli Dei si mossero a compassione di
tanto
dolore, e Zeus mande per mezzo di Ermes ordine a
cora il medio evo abbia conservate, trasformandole a modo suo, quelle
tanto
vivaci e tanto belle tradizioni. Opera immensa sa
vo abbia conservate, trasformandole a modo suo, quelle tanto vivaci e
tanto
belle tradizioni. Opera immensa sarebbe anche des
te nelle strette di quelle viscide e gelide spire. E di quel dolore è
tanto
più viva l’ impressione quanto si vede che il cor
a un tempio, e quanto più la vita guerriera teneva occupati i Romani,
tanto
più le credenze del politeismo signoreggiavano ne
uomo e affratellare tra loro le nazioni. Il Cristianesimo solo fu da
tanto
: esso profittò dell’ordine e della pace fiorenti
guerra non saremmo idonei e pronti, anche ineguali di numero, noi che
tanto
volentieri ci lasciamo trucidare ? Se non che, se
ero il possesso di voi. Nondimeno, non riflettendo alla ricompensa di
tanto
ajuto a voi prestato, noi che siamo un genere di
va, servendo per allettamento ad abbracciare la nostra religione, che
tanto
più germoglia, quanto più da voi si miete, essend
i, sono restati abbarbagliati da una stessa luce di verità ! Ma forse
tanto
meno siamo reputati legittimi, o perchè non vi è
na ; le valli a Vallonia. Nè fu loro dato ritrovare una Segezia(3) di
tanto
potere, a cui una volta affidassero le biade ; ma
e per massime di filosofi. L’ambizione del parto ingegnoso portavali
tanto
appresso a loro numi, quanto l’ammirazione sopra
La morale, che di qui trassero accomodata alle passioni de’letterati
tanto
allettava con l’albagia, quanto appagava con l’ a
l mare, Tullio(2) lo vuole così detto a nando, dal nuotare ; ma ei va
tanto
poco soddisfatto di questa etimologia, che egli s
delle quali era nume Giunone, e perciò generati con amor nobile, che
tanto
ερος significa, che fu lo stesso che Imeneo : e g
degni, che le diedero i tempi appresso de’corrotti costumi, ha finora
tanto
travagliato i mitologi ». 35. Cerere — Fu tempo q
ore, era conceputa senza madre ; perciocchè la virtù ed il valore non
tanto
scendono con il sangue per lungo ordine, come dic
a’greci fu immeginata questa divinità, onde personificare il fuoco di
tanto
utile all’uomo, e può trarsene argomento dal temp
andava ignoto, nè il presente nè il passato, e che nulla allegrava di
tanto
lo augusto congresso degli Dei, quanto il melodio
esto mito vogliono, che Anteo fosse un mercante stabilito nella Libia
tanto
dovizioso, che a nessuno veniva il destro di inde
iare il terrore nel cuor di Ercole e prostrarlo. Ercole lo strinse di
tanto
che stava per soffocarlo, quando cangiossi in tor
fi, in quanto che non sono stati a contar sul globo tutte le fonti, e
tanto
meno tutti i boschi e boschetti, a cui pur presie
e disprezzava superbamente ogni persona. La Ninfa Eco se ne afflisse
tanto
, e si consumò talmente dal dolore, che di essa vi
specchio delle acque di una fonte, e che credendola una Ninfa stette
tanto
a guardarla che ivi morì di estenuazione e fu can
giovani e belle, erano anche generalmente buone e cortesi ; e perciò
tanto
nelle lingue antiche quanto nelle moderne, e spec
ccola colonna. Il nome di Mercurio ha evidente relazione etimologica,
tanto
in latino quanto in italiano, con mercatura e con
che lira e così a loro imitazione i poeti italiani. Ad Apollo piacque
tanto
questo stromento e tanto se ne invogliò che Mercu
itazione i poeti italiani. Ad Apollo piacque tanto questo stromento e
tanto
se ne invogliò che Mercurio suo fratello glie ne
opoli selvaggi col canto e coll’uso dei giuochi ginnastici, esercizii
tanto
pregiati dagli Antichi160. Perciò il culto di Mer
li e le aurore boreali, ebbe poca fortuna ; nè i più celebri poeti, e
tanto
meno i pittori, la stimarono degna di essere imit
le Pai, che significano ferisci o figlio, e da queste parole trassero
tanto
i Greci quanto i Latini l’etimologia del nome di
l nome, aggiungendo che nell’esercizio dell’arte salutare faceva cure
tanto
prodigiose, che guariva tutti i malati e perfino
i cantò non Bacco, non Peana ; » e qui la voce Peana può significare
tanto
il nome di Apollo, quanto dell’inno che cantavasi
ove Altea partorì, e, gettato nel fuoco un ramo d’albero, dissero : «
tanto
vivrai, o neonato, quanto durerà questo legno ; »
e « Negli occhi era ciascuna oscura e cava, « Pallida nella faccia e
tanto
scema « Che dall’ossa la pelle s’informava, comi
ato di essa dopo la morte, nulladimeno non sembra che Dante rimanesse
tanto
convinto quanto altra volta che Virgilio gli diss
lice mortale poteva divenire un Indigete Dio. La voce Eroi, divenuta
tanto
comune in verso e in prosa non solo nelle lingue
alore. Lo stesso Omero l’usa assai spesso in quest’ultimo significato
tanto
nell’Iliade quanto nell’Odissea ; e del pari si a
nell’Odissea ; e del pari si adopra comunemente nella lingua italiana
tanto
in verso quanto in prosa ; e si applica pur anco
oro e Iperènore. Anzi i nobili Tebani dei secoli successivi credevano
tanto
(o fingevano di credere) in così strana favola, c
ucciso da Cadmo58. Anche la trasformazione di Cadmo in serpente era
tanto
famigerata presso gli antichi Pagani che talvolta
el Canto xxv dell’ Inferno, detto appunto delle trasformazioni ; e fu
tanto
contento e sicuro egli stesso dell’opra sua, che
questi luoghi del suo culto i titoli di Citerèa, Pafia, Idalia ecc.,
tanto
frequenti nei poeti classici latini e greci ; e q
Dante183. Del nome di Venere che le fu dato dai Latini, ed è divenuto
tanto
comune nelle lingue affini, Cicerone dà questa et
i matrimonii fatti per forza ed a contraggenio ; ma però si estesero
tanto
ad inventare aneddoti scandalosi su questo tema,
tori che avevano scritto contro gli Oracoli, per noi non è necessario
tanto
lusso di erudizione, tanta ricchezza di testimoni
anesimo cadde e seco trasse in ruina e in frantumi la pagana società,
tanto
illustre e potente finchè non disconobbe e non ca
pere è morta 292). 281. Ha la stessa etimologia la parola orazione,
tanto
che Cicerone dichiara : « Oracula ex eo ipso appe
rutalità cui produce l’abuso di questo liquore. Anzi per indicare non
tanto
la forza del vino che dà alla testa, quanto ancor
La qual voce Evoe fu adottata come esclamazione e nello stesso senso
tanto
dai poeti latini201) quanto ancora dagl’italiani,
ice Orazio invocandolo. 198. Che la parola corna in senso figurato,
tanto
in latino quanto in italiano, significhi più comu
ardori del Sole, tese pure contro, di lui il suo arco. Il Sole ammirò
tanto
coraggio, e lo regalò d’una tazza d’oro. Ercole l
approfittò del momento, in cui Menelao ebbe a trasferirsi in Creta, e
tanto
seppe piacere a quella Regina, che la medesima, a
urore, a cui erasi abbandonato, che per la vendetta fallita e derisa,
tanto
se ne cruciò, che preso nuovamente da brutale fer
si un feretro d’un’ intera armatura. Gli Ateniesi poi si dimostrarono
tanto
solleciti di tramandare a posteri la memoria d’Aj
se queglino erano veramente Numi(9). Que’di Elea consideravano Pelope
tanto
superiore agli altri Eroi, quanto lo era Giove re
Giove, e qualsisia altro Nume gli si fosse opposto, e che in pena di
tanto
ardire Giove lo avesse colpito con unò de’ suoi f
te, figlio di Autofono. Tideo, assistito da Pallade, se ne difese con
tanto
valore, che non lasciò vivi di coloro, se non Meo
più considerabili del popolo a concorrervi ; e le esortò, ond’elleno
tanto
si distinguessero colle virtù dalle Dame, quanto
ano una palla, perchè siccome questa, quanto più è percossa in terra,
tanto
più s’inalza ; così l’Umiltà viene esaltata a mis
urò ch’ei non volesse unirsi in matrimonio co’ quell’aura, ch’ eragli
tanto
cara. Cefalo allora comprese l’arcano, e procurò
a propria vita. Ha il ventre simile a quello dell’ idropico. A questo
tanto
più s’accresce la sete, quanto più beve ; non alt
uggine. La lunghezza del collo allude a Filostene Ercinio. Costui era
tanto
goloso, che desiderava d’avere il collo di gru, p
iglio : lo che dà a conoscere, che questa Dea esercita il suo dominio
tanto
sulla terra, che sul mare. Altri la dipingono ora
e ne caricò poscia le spalle, e portollo a Cigno. Questi, sorpreso di
tanto
coraggio, ma poco disposto a ricompensarnelo, gli
Ella gli offerì porzione de’suoi tesori, a patto, che volesse cederle
tanto
spazio di terreno, quanto ella ne avesse potuto m
f). Id. Iliad. l. 14. (g). Hom. Iliad. l. 11. (21). L’essere dopo
tanto
tempo i Greci rimasti trionfanti de’Greci si dove
Giove, e qualsisia altro Nume gli si fosse opposto, e che in pena di
tanto
ardire Giove lo avesse colpito con unò de’ suoi f
i danno per padre Milanione, re d’Arcadia(e). Era di bell’aspetto, nè
tanto
colle sue grazione maniere, quanto colla sua sagg
del tempo, e di piugevasi colla falce, e in atto di divorare i figli,
tanto
per alludere alle anzidette favole, quanto per es
va avvolti. I Titani vennero soggiogati e profondati nel Tartaro, che
tanto
, dic’ egli, s’ innabissa di sotto alla terra, qua
lgrado costretto ad accordarglielo. Ma non sapendo Factente guidarlo,
tanto
alla terra sì accostò che ne arse essa, ed il mar
are da morte a vita Ippolito tiglio di Teseo. Sdegnato però Giove che
tanto
potere ei si arrogasse, lo fulminò e Apollo, che
n luogo segreto il tizzone, che le Parche vi avean posto, dicendo che
tanto
sarebbe durata la vita di lui, quanto il tizzone,
io. Al suo nascere le Parche misero un tizzone sul fuoco, dicendo che
tanto
sarebbe durata la vita di lui, quanto il tizzone,
e il marito, approdata era non molto innanzi, e ottenuto dal re Jarba
tanto
di terra quanto ne potesse cingere con un cuojo d
cingere con un cuojo di bue, e tagliato questo in sottilissime liste,
tanto
spazio ne circondò, che potè fabbricarvi la città
rio, relativamente a questi primi Cristiani : « Vennermi poi parendo
tanto
santi, « Che quando Domizian li perseguette, « Se
liteismo stesso fu detto il Paganesimo ; il qual termine divenne poi,
tanto
in prosa quanto in poesia, più comune e più usato
nnumerevoli legioni delle aringhe. Pochi altri termini mitologici son
tanto
famigerati e comuni nelle lingue moderne, e speci
e usa tuttora è un avanzo dei secoli barbari, e fa una gran tara alla
tanto
vantata civiltà moderna. 55. Anche i poeti lati
erfetto, può egli essere un Dio ? Quegli antichi Romani per altro che
tanto
fecero maravigliare delle loro morali virtù gli s
suo modo e secondo le sue proprie passioni ; e lo spirito di vendetta
tanto
potente e feroce nei secoli barbari, ben poco per
a il sommo Poeta sullo stesso argomento, o indirettamente vi allude :
tanto
gli stava a cuore d’imprimer bene nella mente dei
peri eventi, quindi non le mancavano e immagini e tempii e adoratori,
tanto
in Grecia quanto in Italia, e in Roma stessa più
atura degli Dei dice che Tellùre non è altra Dea che la Terra40 ; che
tanto
i poeti quanto i prosatori latini usarono la paro
i luoghi ove era adorata. Le era particolare il titolo di Gran Madre,
tanto
in greco (megale meter,) quanto in latino (magna
gli uomini, il Dio benefico per eccellenza57. Questa significazione è
tanto
chiara ed evidente, che un dei nostri poeti ha de
t herba Jovi. » (Tib. i, 7, v. 24.) Questo titolo è divenuto in oggi
tanto
comune e familiare, che anche i giornalisti più p
Fiumi Se i Mitologi ed i poeti inventarono le Divinità delle fonti,
tanto
più è presumibile che non avranno mancato d’immag
iovosi « Tempi il torrente, nel guadarlo, affoga. » Avremo da parlar
tanto
delle prodezze di Achille (invidiato dallo stesso
e, « Che non pensando alla comune madre, « Ogni uomo ebbi in dispetto
tanto
avante « Ch’io ne morii, come i Senesi sanno « E
significa trasformazione, come abbiamo spiegato altra volta, e di cui
tanto
avvien di parlare nella Mitologia, intenderà faci
dell’antico paganesimo. Il volgo però vi presta va pienissima fede, e
tanto
più allora quando in alcuni luoghi invalse l’uso
i seni, ecc. (Parad., C. xxiii, 25.) 144. Questa opinione divenne
tanto
comune che alcuni eruditi latinisti composero per
e le faccia fruttificare. Perciò gli Antichi avevano in proverbio che
tanto
sappiamo quanto teniamo a memoria 125 ; e Dante a
a : « Degli altri fia laudabile tacere, « Chè il tempo saria corto a
tanto
suono. » Ad Apollo avvenne ancora un caso oppost
e ; e se il matrimonio può convenire in generale a qualunque privato,
tanto
più conviene a un re, e specialmente a un re asso
ngue tebano, « Come mostrò già una ed altra fiata, « Atamante divenne
tanto
insano, « Che veggendo la moglie co’due figli « A
eguirmi senza temer fatica o disagio ; anzi anche il salire gli parrà
tanto
leggiero « Come a seconda giù l’andar per nave.
rle soggette ; e con false immagini e miracolose, quanto più strane e
tanto
più credute dagl’ignoranti, li pascevano di vane
ro parola valeva come un giuramento, e la fiducia di cui godevano era
tanto
grande, e talmente sicura l’inviolabilità del lor
riori e per lo stesso Giove, come ci è accaduto di narrare più volte,
tanto
più è presumibile e conseguente per gli altri Dei
quella dei Greci e dei Romani, le cui classiche lingue e letterature
tanto
contribuirono e contribuiscono a dar pregio e vig
de, uscirono tutti i mali di questa Terra, l’espressione mitologica è
tanto
famigerata che odesi spesso dalla bocca di person
ogo stesso che in appresso fu il centro della nuova città di Romolo :
tanto
è vero che anche a tempo di Cicerone, com’egli af
di tutte le qualità o caratteri distintivi di qualunque essere creato
tanto
fisico, quanto morale o intellettuale12. Cicerone
enuto della perduta Proserpina. Questo mito del ratto di Proserpina è
tanto
amplificato ed abbellito di straordinarie fantasi
gran vano a volo. « Ma la possa maggior del padre eterno « Provvide a
tanto
mal ; serragli e tenebre « D’abissi e di caverne
llo scudo. E Numa ne fece costruire altri undici, non solo simili, ma
tanto
uguali che neppur l’artefice seppe in appresso di
ivi ed agli animali grossi ; quello di ostia agli animali di latte, e
tanto
alle eose animate ehe inanimate ; e l’olocausto e
re l’abilità di qualsivoglia architetto. La sua poetica descrizione è
tanto
chiara ed evidente che molti cultori delle arti b
molte e strane vicende. Una delle più impossibili ed incredibili era
tanto
famigerata, che la eternò nei suoi mirabili versi
che di nascosto pilucca l’uva a Bacco ebrio, gruppo di Michelangiolo,
tanto
lodato dal Vasari e dal Varchi13. Inoltre intorno
ha sul labbro, altro nel core. » 242. « Quando noi fummo fatti
tanto
avante, « Che al mio Maestro piacque di mostrarmi
e in bocca alle Mummie egiziane : il che dimostrò che Caronte non era
tanto
inesorabile quanto gli agenti delle tasse e i ris
così se ne afflisse che perdette al fine la sua primiera avvenenza, e
tanto
divenne furiosa, che divorava tutti i fantiulli,
o tempio fu sempre in grande venerazione ; e ne’ primi tempi si aveva
tanto
rispetto per esso, che niuno osava di porre mano
posteriori tempi in venerazione il tempio, là dedicato a quel Dio ; e
tanto
lo restò, che da Strabone e Pausania si sa aver s
statue (d). Per lo contrario non fuvi luogo, in cui questo Nume siasi
tanto
onorato, quanto in Roma, perchè questa lo risguar
, lo tagliò colla spada. Si credette allora avverato il vaticinio : e
tanto
più, perchè ciò venne çonfermato la notte stessa
atria, e andò a fabbricare una città nella Caria. Bibli allora pianse
tanto
, che divenne una fonte(a). (a). Job. Jacob. Hof
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