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e sempre indarno ; nè poteva ritornarsene al padre, perchè ciò eragli stato da lui vietato, qualora non avesse seco condotto
i dice, che Cadmo, dope d’aver goduto per molti anni il regno, ne sia stato stacciato da Ansene e da Zete(b). Perseo.
r aria al soggiorno delle Gorgori, e felicemente esguì ciò, ch’eragli stato proposto(a). Compita l’impresa, l’Eroe nuovamente
a vendicare Frisso, figlio di Atamante, e nipote d’Eolo, che ivi era stato massacrato (b), e nel canquistare il Tosone, o Ve
va ; ma vi si oppose allora Acasto, figlio del predetto Pelia, ch’era stato uno degli Argonauti, ed era riuscito eccelente ca
cole, il quale aveva promerso di vendicarla, qualora Giasone le fosse stato infedele(26). Giasone poi, dopa aver condotto una
d Ificlo, così Anfitrione, volendo conoscere, quale di que’ due fosse stato conceputo per opera di Giove, gettò le due predet
Augia, e vi sostituì nel trono il di lui figlio, Pileo, il quale era stato costretto a ritirarsi in Dulichio, perchè avea co
to un certo Calcodone, ch’erasi unito con Ercole, e che da questo sia stato onorevolmente sepolto(e) (12). Ercole cercava alt
onde soddisfare meglio che potè al prestato giuramento (b). Ercole è stato detto Tirintio, perchè spesso dimorava in Tirinta
ole. Questi comparve in sogno al Poeta Sofocle, e gl’indicò chi n’era stato il ladro. Sofocle non ne fece parola con alcuno.
emonie dell’espiazione. Gli Dei però, giudicando che Ercole non fosse stato abbastanza punito, lo afflissero inoltre con una
ole, ch’ egli non si sarebbe liberato dal suo male, qualora non fosse stato venduto, e non avesse servito in qualità di schia
nque però la tirasse, cessa traeva seco anche la cute. In tale misero stato vide egli Lica, il quale pallido e tremante stava
ce strage del Toro, che, portato da Ercole ad Euristeo, da questo era stato mandato, come abbiamo esposto, a devastare le cam
a sentire, quando intese, ch’era morto il padre suo, e che egli n’era stato la cagione. Gli Ateniesi per consolarnelo esaltar
ritenuto nell’Inferno, come fra poco diremo. Vuolsi eziandio, che sia stato invitato da Ercole a combattere seco lui le Amazo
Eroi, e tutti gli Dei, eccettuato Marte. Questi in vendetta d’esserne stato escluso suscitò orribile contrasto tra’Lapiti e i
ntica origine era l’Italia. Anchise si rammentò, che lo stesso eragli stato predetto anche da Cassandra. Subito Enea intrapre
sacro Ministro (d). Omero poi soggiunge, che il mentovato scettro era stato lavoro di Vulcano ; che questo Nume lo avea regal
na di Marte il tempio, che abbiamo indicato(3). Nè contento di essere stato assolto, passò eziandio appresso i Trezenj per so
este ; dette Menelee, e gli si tribucavano altri onori, come se fosse stato una delle supreme Divinità. Non altrimenti fu nel
, figlio d’Amintore, re de’Dolopi, nell’Epiro, e che dopo Chirone era stato di lui precettore(10). Queglino usarono di tutta
’oro insieme con quelle di Patroclo, e di Antiloco, il quale pure era stato uno de’di lui più cari compagni(14). Gli s’inalzò
’era divenuta Dea del mare, non potè, senza impietosirsi, rimirare lo stato deplorabile, a cui il Greco era ridotto. Ella gli
credeva che fosse un Nume. Disingannato finalmente, narrò al padre lo stato deplorobile, in cui i Nobili del paese aveano rid
vea avuto da Circe un figliuolo, di nome Telegano(d) (22). Questi era stato lasciato fanciullo appresso la madre nell’isola E
distinse nell’arte di domare i cavalli(b) : anzi vuolsi, ch’egli sia stato il primo ad introdurre l’uso della cavalleria in
e fabbricarono ad essi un tempio(d). Benchè il medesimo tempio fosse stato consecrato a questi due fratelli, esso tuttavia c
Dei, gli si affezionò ; lo fece allevare non altrimenti che se fosse stato suo figliuolo, e gl’impose il nome di Edipo, dall
ima, tumore, epus, piede, perchè egli aveva i piedi gonfi dall’essere stato sospeso a quell’albero(f). Edipo, fatto grandice
e Citerone, seppe ch’egli era figlio di Lajo, e ch’egli stesso, n’era stato l’uccisore. Inorridì, il re a tale racconto, e mo
a un grande spettacolo. Ella si trasferì da Argo in Eleusina, ove era stato inalzatò il rogo al suo maritò. Là si vestì de’ s
i lui padre fosse l’eccellente Indovino. Melampo, e che per altro sia stato creduto figlio d’Apollo, perchè egli pure comparv
toriosi mercè il sacrifizio, che fece Meneceo, figlio di Creonte. Era stato predetto a quelle genti, che felicemente avrebbon
in quella guerra, e perfino lo stesso Polinice, come quello che n’era stato il promotote(10). Argia, vedova di Polinice, spin
gli estremi doveri, andò la notte, a cercarne il corpo, il quale era stato abbandonato ne’ campi, acciocchè divenisse esca d
ritasse alcuna taccia l’essersi ella sposata ad un uomo, il quale cra stato già due volte Console, e colle sue illustri azion
obiltà(a). Festo pretende, che il tempio della Pudicizia Patrizia sia stato alzato da’ discendenti d’Ercole, e che non fosse
il simbolo il più ordinario della Concordia. Pace. La Pace è lo stato di tranquillità e di buona armonia tra’ popoli. I
i facesse più sentire dalla donna, che dall’uomo. Tiresia, perchè era stato dell’uno e dell’ altro sesso, fu ricercato per gi
li da’ proprj. La suppost schiava fece all’ opposto di quel ch’ erale stato ordinato. Se ne avvide Temisto, ma troppo tardi ;
. (7). Apollonio narra, che il Dragone, custòde del Vello d’oro, era stato generato dalle gocce di sangue, cadute dalla test
da Eratostene(h) e da Igino(i), che il naviglio, di cui parliamo, sia stato il primo, che solcasse il mare. Questo però resta
l corpo lo trasse nel fiume, dove si annegò. Fingono i Poeti, che sia stato rapito dalle Ninfe di quel fiume. Ercole inconsol
b).Ificlo ebbe un figlio, di nome Podarce, che da Omero dicesi essere stato uno degli Eroi alla guerra di Troja (c). (d). O
Lo Scoliaste d’Apollonio (d) ed Igino (e) pretendono, che Absirto sia stato ucciso da Giasone.Finalmente fuvi chi ebbe a dire
lo cangiò in uccello(a). Dedalo, per sottrarsi al supplizio, cui era stato condannato dall’ Areopago, si ritirò col suo disc
attendeva ad assicurarsi il trono d’Atene, da cui il padre suo n’era stato escluso per opera de’partigiani di Mnesteo, non p
, fondò la città di Padova ((a)). Vuolsi da alcuni, che egli pure sia stato uno di quelli, i quali tradirono la loro patria (
lio d’Ippaso, e Ascalafo, figlio di Marte e di Astioche; il quale era stato uno degli Argonauti, e con lalmeno, suo fratello,
avea avuto la notte precedente ; nè dubitò, che Polinnestore ne fosse stato il barbaro uccisore. La madre dolente, e prima di
ò a palesargli l’arcano, giurando che tutto l’oro e l’argento sarebbe stato di Polidoro, com’era stato il trasmessogli ne’ te
urando che tutto l’oro e l’argento sarebbe stato di Polidoro, com’era stato il trasmessogli ne’ tempi scorsi da Priamo. La do
iv. (b). Declaustre Diction. Mytbol. (1). Lo scudo di Ettore era stato formato da Tichio, celebre Artista, e nativo d’Il
ocato gli Dei marini a gareggiare secolui nel suono della tromba, sia stato sommerso da Tritone ne’ flutti. Enea ne trovò il
isguardava come il Dio della Natura. Il Censorino vuole, che esso sia stato detto Genio dalla cura, che prende nella generazi
arsi sulle spiaggie della Grand’Esperia, ove fondò Salento(f). Eragli stato compagno Merione, figlio di Molo, Principe Cretes
rmi, e nestò immobile. Euforbo, figlio di Panto, veggendolo in quello stato , tentò di abbatterlo, ma non vi riuscì. Iusque Et
he stava per intraprendere. Calcante predisse, che l’esito ne sarebbe stato felice. Mopso all’opposto non presagì che sciagur
ggiunse, che quella era gravida di sei figli, tra’quali ve ne sarebbe stato un solo maschio, e questo tutto nero, mentre gli
sposò(a). Dicesi finalmente, che il Lirico Poeta, Stesicore, essendo stato privato degli occhi da Castore e da Polluce, perc
claustre Diction. Mythol. (9). Pausania vuole, che Diomede solo sia stato incaricato di andarsene a richiamare Filottete(c)
lore, e talmente se ne sdegnò, che la avrebbe uccisi, se non ne fosse stato trattenuto da Diore, di lei fratello. (12). Tra’
predetto, ch’elleno perirebbono, quando un solo passeggiero non fosse stato trattenuto dal loro canto(b). (a). Hom. Odyss.
a preso poi nel fiore della sua gioventù da certi corsari Fenici, era stato venduto a Laerte, e da questo stabilito guardiano
Hom. Odyss. l. 21. (21). Il fine, che que’ Nobili incontrarono, era stato loro predetto da Aliterse Mastoride, celebre Indo
l. 5., Cedren. in Annal. (4). Quelli, i quali dicono, che Ajace sia stato trovato morto nella sua tenda, soggiungono, che U
stato trovato morto nella sua tenda, soggiungono, che Ulisse, essendo stato preso in sospetto di tale omicidio, dovette fuggi
Ne fu incaricato Filottete, il quale lotrovò in Pisa, ove Pelope, era stato sepolto. Ma Filottete, ritornando al Greco campo,
iuolo. Quell’infelice padre avea inteso dall’Oracolo, ch’egli sarebbe stato ucciso da uno de’ suoi figliuoli. Altemene in for
Tideo privò di vita. Gli uni, dice Apollodoro(c), pretendono, che sia stato Alcatoo, suo zio ; gli altri, soggiunge Ferecide(
Alcatoo, suo zio ; gli altri, soggiunge Ferecide(d), dicono, che sia stato Olenio, suo fratello. Comunque ciò sia, Tideo fin
ell’amico, ma il suo fine, se Venere nol cuopriva d’una nube, sarebbe stato simile a quello di Pandaro. In quella circostanza
a un grande spettacolo. Ella si trasferì da Argo in Eleusina, ove era stato inalzatò il rogo al suo maritò. Là si vestì de’ s
i lui padre fosse l’eccellente Indovino. Melampo, e che per altro sia stato creduto figlio d’Apollo, perchè egli pure comparv
ato Policalco, videsi più volte coronato in tali Giuochi, come Io era stato negl’Istmici, ne’ Pitici, e’ negli Olimpici. Gli
toriosi mercè il sacrifizio, che fece Meneceo, figlio di Creonte. Era stato predetto a quelle genti, che felicemente avrebbon
2 (1831) Mitologia ad uso della gioventù pp. -
atica possa esser di qualche utilità agli studiosi. Lo scopo nostro è stato di far ad essi conoscere le finzioni dei poeti, d
iò in cucculo o corvo, come dicono alcuni, per ingannarla, ed essendo stato riconosciuto, ella si decise di ascoltarlo a cond
la guardia del pastore Argo che aveva cento occhi, ed essendo questi stato ucciso per ordine di Giove da Mercurio che lo ave
Avendole la ninfa Aretusa palesato che il rapitore di Proserpina era stato Plutone, Cerere ricorse a Giove per ottenere che
Dea. Giove prima di sposare Giunone aveva Meti per moglie. Essendogli stato annunciato dall’oracolo ch’essa dovea divenir mad
a dopo il diluvio di Deucalione, il quale devastava la terra e ch’era stato mandato dalla implacabile Giunone per tormentare
a formare un arco. Mercurio d’allora in poi volle portarla in quello stato come simbolo di pace, aggiugnendovi le ali come s
ietro, onde non se ne scoprissero le tracce. Il pastore Batto che era stato testimonio del furto avea avuto una bella vacca o
go che custodiva Io ed ucciderlo. Liberò Marte dalla prigione ove era stato rinchiuso da Vulcano e attaccò Prometeo sul monte
Mida re di Frigia ed avendogli di più Mida restituito Sileno che era stato preso da’ contadini, Bacco in ricambio si offerse
se volte vicino il can cerbero. Da una gran parte dei Greci Plutone è stato considerato come una causa fisica, e gli hanno as
, in Ispagna, perchè vi si spedivano, come si crede, i prigionieri di stato . Cinque erano i fiumi dell’Inferno, Stige, Cocito
po avanti che questo principe vi scendesse il nocchiero infernale era stato punito e mandato un esilio per un anno in uno de’
ane sdraiato mollemente su di un gruppo di nubi, ed esprimente quello stato di quiete in cui trovansi i mortali, mentre egli
re e di Giasone dio delle ricchezze, ministro di Plutone, col quale è stato alle volte confuso. Si rappresentava cieco ; dice
era un Dio terribile, che non era permesso di nominare. Oltre l’esser stato padre di Pane dicesi che fosser pur anche figli s
che da lui non da Apollo, come si è già detto, pretendono alcuni sia stato cangiato in cipresso. A Silvano offrivasi da prin
artificio gli riuscì di farlo parlare. Vogliono alcuni che Proteo sia stato re d’Egitto saggio ed avveduto. La sua prudenza g
uo sacrificio in un giorno determinato. Si vuole che il suo culto sia stato trasportato in Italia dai Lacedemoni. Essendosi a
. Levando il velo che copre questa favola pare ad alcuni che Eolo sia stato un principe dedito allo studio dell’astronomia, i
nato, Giove prevedendo dalla sua fisonomia i disordini di cui sarebbe stato origine, volle obbligare Venere a disfarsene, ed
entar le sue forze e dilatarsi le ali che ripigliavano il loro antico stato ogni volta che Antero era lontano da lui. Non è
ntano da lui. Non è difficile di scorgere che questo secondo Amore è stato immaginato per dinotare che la corrispondenza fa
madre d’Atlante, Persa, madre di Circe, ecc. Dicesi che Giove essendo stato strettamente legato dagli altri Dei, Teti, coll’a
ccombevano. Achille solo resistette, perchè nel giorno precedente era stato strofinato d’ambrosia, e perchè vi rimase per poc
di una torre. Un’ azione tanto nera non poteva andar impunita in uno stato in cui per rendere più abbominevole l’omicidio si
le quali collo sguardo petrificavano gli uomini, e raccontano esservi stato in Africa un animale che i Nomadi chiamano Gorgon
oniera la loro regina Ippolita la diede in isposa a Teseo che gli era stato compagno in quell’impresa. Le Amazzoni erano donn
ciava, laceravasi nel tempo stesso la prima pelle e la carne. In tale stato mandava spaventevoli grida vomitando le più terri
o ch’egli detestava. Avendo Acrisio inteso dall’oracolo ch’ei sarebbe stato ucciso dal figlio di Danae, la fece chiudere in u
gante di grandezza e di forza straordinaria era re di Mauritania oggi stato di Marocco. Divenne celebre per le sue cognizioni
arsero tante lacrime, per cui Giove commosso dal loro compassionevole stato le cangiò in istelle e le pose su la fronte del t
rcole, o come altri vogliono, Euristeo, non andò a liberarlo ; ed era stato sì strettamente legato a quel sasso, che vi lasci
ova ; uno contenente Castore e Clitennestra, tutti e due mortali, era stato fecondato da Tindaro di lei marito ; l’altro feco
nche asserito che questo musico innalzò il primo altare del quale sia stato onorato Mercurio nella Grecia. Altri dicono che A
dentemente del suo talento nel maneggiare questo istromento, egli era stato abbastanza eloquente per persuadera ad un popolo
le vivessero nell’abbondanza coloro, presso a’quali tal vello sarebbe stato , per tutto il tempo che conservato l’avrebbero, e
ni, sia che fosse informata dall’oracolo che il maritaggio le sarebbe stato funesto, come asserirono alcuni, ella d’accordo c
o nome fu chiamata Gianicola. Nel tempo del suo regno essendo Saturno stato scacciato dal cielo o piuttosto dal suo paese, ap
are che la regia potestà era divisa fra questi due principi, e che lo stato veniva dai consigli dell’uno e dell’altro governa
astore che lo aveva salvato, non solamente che l’uccisore di Laio era stato egli medesimo, ma di più che Laio era suo padre e
ei cani e degli avoltoi, segretamente lo seppellì. Creonte, essendone stato istrutto, ordinò che questa amorosa sorella fosse
amente uniti a quelli di Troo re di Troia. Vuolsi che Tantalo essendo stato precipitato nell’inferno, Pelope restato solo fu
urie, e vagando accompagnato da Pilade figlio di Strofio, con cui era stato educato, giunse in Tauride, ove per ordine del re
’indovini le fu risposto che il fanciullo di cui era incinta, sarebbe stato un giorno cagione dello sterminio della sua famig
si vide astretta di sottomettersi come le altre a comparire in quello stato innanzi ad un semplice mortale ; nè la casta Mine
o sacrificarlo. Costui seppe persuadere ai Troiani che il cavallo era stato fabbricato da’ Greci onde placare lo sdegno di Pa
giorno delle ombre, ove apprese dal padre tutti i perigli cui sarebbe stato esposto nelle guerre che, per fondare in Italia u
rtante guerra, sedare una violenta sedizione, allorchè l’esercito era stato disfatto, e la peste o la carestia, o qualche epi
vvi che i versi creduti della Sibilla Cumana il segreto dei quali sia stato sempre religiosamente conservato. Nel 363 dell’er
nel mese di marzo di quell’anno medesimo, essendo il tempio di Apollo stato consumato dalle fiamme, con molta fatica furono c
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in forma di perpetua, nè mai interrotta narrazione : disegno sarebbe stato questo impossible ad eseguirsi, attesa la confusi
i non lasciano stabilire con sicurezza chi di sì enormi delirj ne sia stato l’autore. Certo è, che l’Idolatria è quasi così a
l’ anno vedeasi carita di catene, simbolo di quelle, con cui egli era stato avvinto da Giove, allora si scioglieva, per indic
discendeva sino al petto, e da cui pendevano due busti di Ati(a). Era stato questi un bellissimo pastore della Frigia. Cibele
Nume bambino (b). Variano i Mitografi nel riferirci da chi Giove sia stato nutrito e allevato. Lattanzio dice, che ne furono
erro, in quello d’oro (g) (3). V’è finalmente chi dice, che Giove sia stato allevato da Celmo, uno degl’ Idei Dattili ; e che
tolo Augusto gli alzò un tempio nel Campidoglio, in memoria di essere stato salvato dal fulmine, che colpì la di lui lettica,
’oro la capigliatura e il mantello del Nume (d). Questo simulacro era stato opera di Fidia, figlio di Carmida (e). Le fondame
lmente si consultava colle Sorti(14). Vuolsi da alcuni, che Giove sia stato denominato Ammone da un certo pastore dello stess
, per conservare la memoria della capra Amaltea, col di cui latte era stato nutrito nella suainfanzia, ne cuoprì il suo scudo
to questo aspetto era dagli Ateniesi chiamato Iezio, e da loro eragli stato eretto un altare sul monte Imetto (g). Ronolo ri
cco dal monte Liceo in Arcadia, sul quale si pretendeva ch’egli fosse stato allevato dalle Ninfe, Tisoa, Neda, e Agno (d). Er
l rapace uccello avesse sempro di che cibarsi. In quesco sì do loroso stato Prometeo se ne stette per trenta anni, dopo i qua
nella parte superiore era toro, e serpente nell’inferiore. Questo era stato subito rinchiuso appresso la palude Stigia in una
ovvero da quello, che sogliono fare i bevitori. Altri dicono, che sia stato denominato Bromio dalla Ninfa, Brome o Bromie, ch
mente ne usano(f). Milichio, dalla voce milica, fico, perchè egli era stato il ritrovatore non solo del vino, ma anche de’ fi
cco ; o dal verbo greco mimiste, imitare, perchè comparivano, com’era stato solito a farsi vedere il loro Nume. Quindi vestiv
o Erigone, e strascinandola per la veste, la condusse, ove Icario era stato gettato. La figlia, al vederlo, pel dolore s’appi
ella Lidia ricevettero nel loro naviglio un fanciullo bellissimo. Era stato predato da uno di loro stessi, di nome Ofelte, in
ne compiacque, e si rappacificò seco lui (a). E perchè Citerone n’era stato l’autore, perciò ella dal nome di lui fu detta Ci
e il nome di Delfico (g). Dicevano gli Antichi, che questo tempio era stato prima costruiro con rami d’alloro, tolti dalla va
ono il medesimo tempio con molto più di magnificenza, di quel che era stato proposto dal nobile architetto Spintaro Corintio
Pitone, si trasferì con Diana, sua sorella, in Egialea ; ed essendone stato scacciato, si ritirò in Creta. Poco tempo dopo av
ad Apollo Licio, ossia il Lupo (e). Si appellò Clario, perchè eragli stato consecrato un tempio, un bosco, e una fonte in Cl
di quelle acque, contraeva la virtù di predire le cose future(c). E’ stato denominato Ismenio dal tempio, che avea lungo le
nalmente sono di parere, che sieno state così denominate dall’ essere stato esaudito Menelao, il quale, essendo per portarsi
iava le procelle ; finalmente secondo alcuni non mangiava mai, ed era stato quegli, che con uno degli ossi di Pelope avea for
protestò che lo avrebbe raggiunto, quand’ anche il corso di lui fosse stato rapido al par di quello del Sole(c). Il Sole arse
se un serpente, se ne ritornò ad Apollo, e finse che quello gli fosse stato d’ostacolo per avvicinarsi alla fonte. Il Nume, p
state offeme alla Dea. Euripide finalmente pretende, che colui ne sia stato così punito, perchè ebbe la vanità di credersi pi
la denominò Coliade dalla voce greca cola ; piedi mani, pe’quali era stato legato. Altri dicono, elle la Dea ricevette tal n
d’ Alicarnasso(b), e Pomponio Mela(c) vogliono, che questo tempio sia stato eretto da Enea Trojano. Diodoro di Sicilia poi di
uto vedere a perire di pestilenza la sua armata, e ch’egli stesso sia stato poi ucciso da’suoi concittadini(a). Venere sotto
nnone le consecrò nella Beozia dopo la morte di Arginno, il quale era stato da lui teneramente amato, ed erasi finalmente ann
ne per mettere in ceppi Giove(e). Incontratosi in Apollo, che pur era stato esiliato dal Cielo, nè sapendo come vivere, si un
l tempio, che aveva in Tenaro, Promontorio della Laconia, e ch’eragli stato eretto da Tenaro, fratello di Geresto, e figlio d
quelli dell’uomo. Era inoltre fornito dell’uso della favella, ed era stato allevato dalle Nereidi(b). Minerva. MInerv
suo castigo vivesse sempre così cospesa, come si trovava ; e in tale stato la convertì in ragno, il quale anche oggidì va te
o esercizio,(a) (4). Fu denominata Scirade o da un tempio, che le era stato eretto in Sciro, borgo tra Atene ed Eleusi ; o da
furore : lo che esprime l’impetuosità di lui ne’ combattimenti(b). E’ stato chiamato Salisubsolo a cagione delle danze, che f
si Aloidi, non avesse pregato Mercurio a toglierlo da quell’ infelice stato (a). Marte inoltre alle preghiere di Venere, feri
li di Nettuno e d’Anfitrite(e). Eurìpide vuole, che il loro padre sia stato Polifemo(f). Questi al dire d’Omero nacque dalla
l’altro, perchè egli dipingevasi con chiavi in mano, delle quali era stato il primo inventore(f). (15). Le Feste, celebrate
tuirono gli animali. Eusebio vuole che Cecrope, primo re d’Atene, sia stato il primo a farlo(f) ; ma Pausania asserisce che q
ificato dal Sacerdote con acqua, detta lustrale. Questa doveva essere stato attinta da fonti o fiumi, e doveva esservi stato
Questa doveva essere stato attinta da fonti o fiumi, e doveva esservi stato estinto un ardente tizzone, preso dall’ altare, s
e approvazione(a). E’fama che ad erudirli in quell’arte il primo sia stato Tage. Festo lo fa figliuolo del Dio Genio, e nipo
ttenzione si esaminava, se le viscere erano tutte, e in perfettissimo stato . Se comparivano vivide, ciò era di buon augurio ;
i Troja nell’ Asia Minore, abbia chiesto un segno, il quale gli fosse stato di buon augurio per la durata della città d’Ilo,
o la distruzione di Troja, trasportato da una burrasca in Italia, sia stato dagli Dei avvertito di restituire a’ Trojani il P
ontana, in cui era stata convertita Ciane. Pretendesi, che Ercole sia stato il primo a porgervi sactifizio, quando, conducend
chiamavasi lo spiraglio di Tifone(g). Virgilio vuole, che costui sia stato sepolto sotto l’Isola Inarime(h). Altri pretendon
Giuochi, perchè oltrepassò ogni altro nella Corsa(c). Arrachione era stato già altre due volte coronato al tempo della quart
loro indispensabilmente osservare, ancorchè chi l’avesse fatta, fosse stato costretto dalla violenza, o fosse per dorivargli
e Vestale, fu in fine detto Campidoglio (a). Scaligero vuole, che sia stato così detto, perchè sovrastava a tutta la città (b
o ad ardere le più ricche vesti del defonto, e le di lui armi, se era stato guerriero. Innoltre gli animali a lui cari, e tal
latina bustum, con cui si chiamava il Rogo, tostochè il cadavere era stato abbruciato (b). Smorzate ch’erano le fiamme, i pa
da’Sabini (i). Dionisio d’Alicarnasso poi vuole, che il medesimo sia stato eretto da Tarquinio il Superbo, e che quaranta an
lare su tal proposito. Ercole si compiacque del soprannome, ch’eragli stato imposto, proruppe in grande riso, e li lasciò in
è da confondere l’anzidetto Acmone con quello, il quale dicesi essere stato il primo padre degli Dei (b). Questi si chiamò an
quale non era permesso l’entrarvi, che a’loro Sacerdoti. Un altro era stato eretto a’medesimi nel Territorio di Tebe (g). Que
, ossia regina di tutto il monde (c) ; tuttavia non si sa, che le sia stato eretto alcun tempio. Pausania solamente ricorda u
che sieno state dette Jadi da Jante, loro fratello, il quale, essendo stato messo a morte da un serpente o da un cinghiale o
Bacco stesso talvolta si venerò sotto l’immagine di serpente, essendo stato cinto di serpi, quando era bambino, o perchè le B
i predire il futuro, perchè quel Nume, viaggiando per la Laconia, era stato cortesemente alloggiato dal loro padre (f). (a).
riprensione Vulcano, perchè questi al cuore dell’ uomo, di cui n’era stato l’artefice, non avea aperto un piccolo foto, per
è dissetò i Titani nel momento, in cui muovevano guerra al Cielo, sia stato assogettato al predetto cangiamento(c). Le acque
, venivano privati del nettare, e spogliati della Divinità, nel quale stato dovevano rimanersene per un anno ; altri dicono p
figlio del fiume Cefisso, e di Liriope, bella Ninfa della Beozia. Era stato predetto da Tiresia, che colui sarebbe vissuto, f
tra di candidissimo avorio(c). Pindaro però non vuole, che Pelope sia stato messo a morte dal padre, ma che nej dì del predet
di coppiere(d). E perchè Pandaro o’ Pandareo, abitante di Mileto, era stato complice del mentovato delitto di Tantalo, perciò
dal tempio. Zuto v’incontrò Jone, e lo tenne per quello, che gli era stato indicato. Creusa pensò, che tal cosa altro non fo
ò Merope, re dell’ Isola di Cos, il quale si pretende, che poscia sia stato cangiato in aquila, e collo cato tra gli Astri(d)
rle(h). Questo cavallo nacque colle ali ; e vuolsi da alcuni, che sia stato prodotto dal sangue di Medusa, sgorgato sul terre
t da lui ricevuto il predotto strumento. Alcuni pretendono che ne sia stato regalato da Apollo(c). Ebbe un fratello, di nome
con altre donne, e che da’ alcune di queste al tempo delle Orgie sia stato lacerato(a). Alcuni finalmente pretendono, che Or
e sia morto in età di dugento ottanta nove anni, e che dopo morte sia stato onorato come un Nume(c). (d). Nat. Com. Mythol.
tivo del ratto di Elena, di cui parleremo(f). Pretendesi, ch’egli sia stato peritissimo nell’ Idromanzia, ossia nell’arte d’i
le impose il predetto dal verbo latino pandere, aprire, dopo esserne stato ecaudito(d). Altri la denominarono tale dall’apri
cquistato gran nome col suo coraggio ; Lachesi soggiunse, che sarebbe stato dotato di straordinaria fortezza ; e Atropo, gett
o si ammetteva indifferentemente qualsivoglia cittadino, purchè fosse stato d’ottimi costumi. Tale Magistrato era severissimo
4 (1897) Mitologia classica illustrata
edenze, dei sentimenti, dei ricordi nazionali. Ma niun altro popolo è stato mai così ricco e geniale nella creazione di tali
come moglie legittima di Giove ridusse le altre consorti di lui allo stato di concubine; e Callisto, dea della luna in Arcad
a seminagione, forse perchè anche Crono in alcune località greche era stato onorato come Dio della maturità, dell’ abbondanza
isce chi trascura di accoglierli e ospitarli benignamente. Come dello stato così Zeus è anche il protettore della famiglia; o
le ebbe la romana Giunone, che divenne anche protettrice dell’ intero stato , col nome di Iuno Regina. Aveva la sua cella nel
lle città e degli stati (detta perciò Athena Polias, da polis, città, stato ); essa favorisce la coltura, inventa per l’ uomo
dono una tranquilla pace è la musica, niuna meraviglia che Apollo sia stato anche pensato come inventore della musica. Il suo
divenne dio guerriero, e diventò anche il dio più ragguardevole dello stato , dopo Giove. Numa istituì in onor di lui il sacer
Sal ii. Narravasi che un di mentre Numa pregava per la salvezza dello stato , Giove, a dar segno della sua grazia, avesse lasc
tto di culto. E poichè il fuoco vien dal cielo, per questo Efesto era stato detto figlio di Zeus. Lo si pensava zoppo; immagi
tendeva a fabbricare oggetti d’ arte. Secondo un’ altra leggenda, era stato Giove stesso che adirato contro Efesto per aver v
o feconda. In Oriente, e precisamente in Fenicia, questo concetto era stato personificato nella dea Astarte; il culto di cost
Iupiter e Mars, formando una triade che si riteneva protettrice dello stato di Roma. Numa assegnò a questo Dio un sacerdote s
. Si aggiungevan leggende circa, i mariti di questa Dea. Il primo era stato Astreo, pel quale essa divenne madre dei venti Bo
lo di Artemide e da’ suoi strali ucciso. Dopo questo, si diceva fosse stato trasformato nella costellazione di Orione, quella
evano cominciare i loro poemi dall’ invocazione delle Muse, uso che è stato accolto anche dai moderni; e negli epiteti di cui
eo I (306 av. C.). e) Iride. 1. L’ arcobaleno è sempre stato un simbolo dei rapporti fra cielo e terra; quiudi
prima una Strenia o Strenua, antica deità sabina, in onor di cui era stato eretto un santuario con un sacro bosco nelle vici
a venerazione. Fondatore del culto della Fortuna in Roma si crede sia stato Servio Tullio, quel re che era stato egli stesso
lla Fortuna in Roma si crede sia stato Servio Tullio, quel re che era stato egli stesso tanto fortunato; egli edificò alla De
ua stirpe. Vedemmo nella Teogonia che il Ponto, ossia il mare, era stato in origine prodotto spontaneo di Gea, la Terra; e
le cacciò le nutrici di Dioniso dalla campagna di Nisa, dov’ egli era stato allevato, onde il Dio stesso non potè salvarsi ch
Capitolino; un viso pieno d’ espressione e di bellezza; dapprima era stato preso per un’ Arianna, ma a torto. In tutte quest
i averli ridotti dalla condizione di rozzi cacciatori e pastori a uno stato civile con sedi fisse e città ordinate. Così Deme
osco di Colono, dove venne a cercar pace l’ infelice Edipo dopo esser stato tutta la sua vita perseguitato dalle Erinni per d
gliò, adirato contro lui, l’ avrebbe precipitato in mare se non fosse stato soccorso da sua madre, la notte. — Ma la più bell
es accompagnare per donaria ad Epimeteo. L’ imprudente, sebbene fosse stato avvisato dal fratello a non ricever doni da Zeus,
da del diluvio di Deucalione; giacchè si affermava che il diluvio era stato mandato da Zeus appunto per disperdere le corrott
i di abilità cacciatrice. Qui s’ aggiunga che il padre di Atteone era stato Aristeo figlio di Apollo, e che egli era stato af
l padre di Atteone era stato Aristeo figlio di Apollo, e che egli era stato affidato per l’ educazione a Chirone, il quale ne
ui ella stimavasi di molto superiore; la stessa superbia onde già era stato punito Tantalo. Le offese Divinità non tardarono
ta in Egitto è probabile non facesse parte del mito primitivo, ma sia stato aggiunto dopochè la Grecia era entrata in rapport
resso certe Ninfe abitanti in un cotal segreto luogo, che gli sarebbe stato rivelato dalle Graie, le tre sorelle delle Gorgon
due. Tindareo e Icario si ritenevano come i fondatori del più antico stato in Laconia; e poi favoleggiavasi che cacciati dal
i Simonide di Ceo il quale serbava gratitudine ai Dioscuri per essere stato da loro salvato da certa morte. In una poesia scr
randosi poco dopo nel palazzo di Scopa un solenne banchetto a cui era stato invitato anche il poeta, ecco giungono al palazzo
l governo di Atene un Amfizione, figlio di Deucalione. Questi sarebbe stato privato del regno da Eretteo o Erittonio. Anche E
rpentina, perchè nato dal suolo; anch’ egli era detto fondatore dello stato Attico, un altro Cecrope in sostanza, ma posterio
la genealogia nel seguente modo. Il primo Eretteo o Erittonio sarebbe stato padre di Pandione succeduto a lui nel regno; Pand
e celebri figliuole Progne e Filomela; il secondo Eretteo poi sarebbe stato il padre di Orizia e di Procri e avrebbe avuto Io
, che lo istruì nell’ arti musiche e ginnastiche; e si dice anche sia stato educato dal centauro Chirone, cosa inevitabile pe
onorato con sacrifizi umani). Già due volte il tributo personale era stato pagato dagli Ateniesi; poco dopo l’ arrivo di Tes
sarebbe nato allora allora il più forte dei Persidi, il quale sarebbe stato signore e sovrano di tutti i discendenti, Era, co
figlia del re troiano Laomedonte, esposta a un mostro marino, che era stato mandato da Posidone per punire quel re della frau
l motivo ch’ egli aveva ucciso i suoi bambini avuti da Megara, ed era stato in servitii presso Euristeo. Anelando vendetta al
rcole aveva trovato ivi stanziato sul Palatino Evandro, dal quale era stato accolto con segni di amicizia; ma passando col su
sandalo, egli si presente a Pelia con un sandalo solo; ora Pelia era stato poco prima avvertito da un oracolo si guardasse d
aveva promesso, lo precipite in mare. Secondo alcuni, costui sarebbe stato da suo padre Ermes mutato nella costellazione del
lo nascose in casa di Licomede in abiti donneschi, donde poi sarebbe stato tratto fuori per l’ astuzia di Ulisse. — Telamone
ente in Micene. Ristabilì sul trono etolico il suo nonno Eneo che era stato cacciato dai figliuoli di un suo fratello Agrio.
o, il quale nato da Posidone e da Tiro, e pero fratello di Pelia, era stato cacciato da lui e aveva trovato nuova patria in M
cchio del vincitore fu trascinato a ludibrio pel campo, e sarebbe poi stato gettato in pasto ai cani e agli uccelli di rapina
r quello un voto fatto per espiare il rapimento del Palladio; sarebbe stato di danno ai Troiani se l’ avessero offeso, per co
i Agamennone e Clitennestra, al tempo della spaventosa catastrofe era stato da una sorella maggiore, Elettra, portato via e c
e scelto fra i Proci il suo secondo marito. Appunto allora Ulisse era stato sbarcato dai Feaci nell’ Isola. Quando fu sveglio
enelope annunziò che quel giorno avrebbe fatto la sua scelta; sarebbe stato preferito chi fosse in grado di tendere il grand’
Dea guerriera. » 6. « Pegno della salvezza nostra e di quella dello stato . » 7. I, 515 e segg.  : « … impero ho io sulla t
Licia). Giove m’ è padre; per me è palese quel che sarà, e quel che è stato e quel che è al presente; per me si disposa la po
5 (1824) Breve corso di mitologia elementare corredato di note per uso de’ collegi della capitale, e del regno pp. 3-248
etto che ora vien presentato al Pubblico per uso dei Reali Collegj, è stato ricavato con sobrietà e giudizio dai migliori mit
ato un quadro delle idee suddette. Se le abbiamo noi accennate, ciò è stato per fare intendere alla gioventù studiosa, che le
osasse Esione, in guiderdone del coraggio da esso mostrato per essere stato il primo nell’assalto. Rimesso finalmente Apollo
. Accettò Apollo la sfida a patto, che chi restava al di sotto, fosse stato a discrezione del vincitore. Marsia fu vinto, ind
ipetere soltanto le ultime voci degli altrui discorsi. Ridotta a tale stato infelice vide il bel Narciso figliuolo del fiume
novellava per essere al dì vegnente divorato di nuovo. Eterno sarebbe stato il suo supplizio, se Ercole che si trovò di là pa
le, detta perciò Lucifer, ed Hesperus. Osservammo già che Atlante era stato trasformato in una montagna, che sostiene il ciel
he nell’infanzia si rotola sovente anche colle mani per terra ; nello stato della sua robustezza camina a due piedi ; e nel d
fu, che il flagello cesserebbe allora quando l’uccisore di Lajo fosse stato riconosciuto, e punito. Lo sventurato Edipo convi
l’ordine paterno. Ma tosto il sangue di Erifile fu vendicato, essendo stato consegnato alle Furie l’empio matricida, il quale
iove, e della ninfa Plota, e regnava nella Frigia. Non essendo questi stato chiamato da Troe in una festa che si celebrò nell
re di Argo, la cui figlia Erope sposò Atrèo, che divenne re, essendo stato ucciso Euristeo dagli Eraclidi nell’Attica. Tiest
e sposò Egisto, e lo fece montar sul trono. Oreste suo figlio sarebbe stato parimente vittima di sua madre, se Elettra sua so
colà confinato da Ecuba senza che Priamo lo sapesse, giacchè gli era stato predetto, mentre Ecuba era incinta, che il bambin
ritirarsi dal campo, e ricomparirvi, allorchè Agamennone ferito fosse stato obbligato a ritirarsi nella sua tenda. Così fu fa
e Omero non abbia fatta menzione di tale favola : il suo Eroe sarebbe stato meno grande, se lo avesse dipinto fornito di un t
e in contracambio del gentile accoglimento espone la cagione, ond’era stato spinto dalla tempesta negli stati di Alcinoo : so
o che scappasse da questa terra fatale, e battuto da nuova burrasca è stato gittato sul lido de’ Feaci, dove ha trovato la pi
uoi ginocchi : giurò di far quanto avrebbe dimandato, e restituì allo stato di prima i suoi compagni. Ulisse si trovò così co
tenza, e col favore della notte scioglie le vele da un lido, dove era stato accolto con tanta cortesia. Accortasi del tradime
to da noi si assersce. A questa Fratria crede il Martorelli che fosse stato ascritto Stazio poeta, nostro concittadino, che v
ta la sua congettura. Vi ha in fine chi ha creduto, che Eunosto fosse stato il Dio che presiedeva ai mulini ; opinione che ha
mpini ed edere : e ciò perchè nell’Egitto Serapide, cioè il sole, era stato l’inventore del vino. Il decantato nostro Cecubo,
uindi non senza fondamento crede il Capaccio, che questo tempio fosse stato rifatto e ristorato, vivendo Tiberio. XII.
armo, e di bronzo rappresentanti questo Eroe, fanno credere di essere stato egli ascritto fra i Penati e gl’Iddj tutelari del
rni demolita, ha fatto credere a parecchi eruditi antiquarj che fosse stato il tempio a Vesta dedicato. Infatti la rotonda fi
roi spacciavano presso il popolo tuttociò che per tradizione loro era stato tramandato, che abbellivano poi con i parti della
senta la caduta degli uomini. Pandora è lo stesso che la Natura nello stato dell’innocenza. La temerità, e la smania di voler
isse si aggirò nel seno di Baja. 1. Sembra strano che Ulisse non sia stato riconosciuto nel proprio paese, mentre Omero ci a
rthenope : cecini pascua, rura, duces. 1. La circostanza di essere stato Pico un celebre indovino, e l’aver sempre presso
6 (1836) Mitologia o Esposizione delle favole
rano, e da Gea, che nascere da lei doveva un figlio, il quale sarebbe stato re degli uomini, e degli Dei, tolse con inganno l
armenti di Admeto, Mercurio gli rubò alcune vacche, ed essendo in ciò stato scoperto dal pastore Batto, lo cangiò in pietra d
incontro avendo Micia re di Frigia a Bacco restituito Sileno, che era stato preso dai contadini, Bacco in ricambio si offerse
desimo vi rimase abbruciato. Allorchè Trittolemo fu giunto a perfetto stato , dopo averlo pienamente istruito nell’ arte di co
del giovane Ciparisso, che da lui non da Apollo vogliono molti essere stato cangiato in cipresso. A Silvano offertasi una tro
so prendevansi promiscuamente gli uni pergli altri. Intorno ai Lari è stato favoleggiato che fosser figli di Mercurio accoppi
nacque Achille, che Proteo avea innanzi predetto a Tetide che sarebbe stato più forte del padre. Avendo Peleo in appresso ucc
Minosse e Radamanto erano figli di Giove e di Europa, e il primo era stato innanzi re e legislatore de’ Cretesi. Eaco era fi
al basso nuovamente ricade. Pausania pretende che di tal pena ei sia stato punito da Giove pei’ aver ad Asopo rivelato il lu
fatta prigioniera Ippolita loro regina, la diede a Teseo, che gli era stato compagno in quell’ impresa. 7. Purgò le stalle di
pagno nella spedizione degli Argonauti, ma essendo questi dalle Ninfe stato rapito nella Bitinia, mentre era sceso per bere a
gli penetrasse nel fianco e l’ uccidesse. Altri voglion però che sia stato Periclimeno per la sua insolenza ucciso dallo ste
llirico, dove chiedendo agli Dei di essere trasformalo in ciò ch’ era stato il principio di sue avventure, fu insieme con Erm
e ricerca, venne a scovrire non solamente che l’ uccisore di Laio era stato egli medesimo, ma di più che Laio era suo padre,
ro, il quale veniva riputato come sicuro pegno della prosperità dello stato che il possedesse. Era questo la pelle del monton
partorite da Leda; ma l’ un di questi contenente Polluce ed Elena era stato fecondato da Giove cangiato in cigno, l’ altro co
di un toro, partorì il minotauro mezzo toro e mezzo uomo. Essendogli stato dagli Ateniesi per ordine di Egeo assassinato il
urie, e vagando accompagnato da Pilade figlio di Strofio, con cui era stato educato giunse in Tauride, ove per ordine del re
parvele in sogno di aver in seno una fiaccola ardente, il che essendo stato interpretato che cagionare ei dovesse l’ incendio
gliarsi, lo riconobbe, e l’ indusse a partire con seco. Filottete era stato compagno di Ercole, e testimonio della morte di l
he il serpente a perpetua memoria dagli Dei fu cangiato in sasso. Era stato predetto dall’ oracolo, che il primo, il quale fo
o sacrificarlo. Costui seppe persuadere a Troiani, che il cavallo era stato fabbricato da’ Greci, onde placar lo sdegno di Pa
faccia a Itaca; ma essendo quivi per tal stanchezza e la lunga veglia stato sorpreso dal sonno, i compagni sciolsero l’ otre
predissegli che non avrebbe avuto seggio in Italia, finchè non fosse stato ridotto per fame a divorarsi ancor le mense. Trap
accese. Ma Jarba, figlio di Giove e della Ninfa Garamantide, che era stato prima da lei rifiutato, ricorse al padre, il qual
Venere. Intanto Mise trombettiere di Enea sonando la conca marina era stato per invidia da un Tritone gettato in mare; Enea d
ncipi dell’ Italia, fra i quali Mezenzio, che per le sue crudeltà era stato cacciato dal regno di Etruria; ed Enea per consig
d onore d’ Icario e di Erigone, e si disse finalmente, che Icario era stato portato in cielo nel segno di Boote, Erigone in q
7 (1874) Ristretto analitico del dizionario della favola. Volume I pp. -332
faranno a studiare questo popolo nella religione, la legislazione, lo stato , il commercio, le scienze e le arti.  ; rapprese
n avrebbe potuto sussistere se tutta la Grecia avesse formato un solo stato , perché allora si sarebbe ridotto ad un solo il c
i, e sempre da esse emergenti, si risentono caratteristicamente dello stato di civiltà, in cui si trovano gli uomini, al mome
dal quale ciascan Dio aveva assegnato il proprio governo, il proprio stato , le proprie attribuzioni. Nettuno era il Dio del
esta dell’enigma, come mai avrebbero potuto gli uomini, sebbene nello stato di un completo arretramento civile, riconoscere i
nisio. — Soprannome dato dal Greci a Bacco. per alludere che egli era stato loro padre. ed anche perchè era stato allevato su
acco. per alludere che egli era stato loro padre. ed anche perchè era stato allevato sul monte Nisa. La maggior parte però de
gli abitanti delle vicinanze, sostenevano che da quella caverna fosse stato tirato il cane Cerbero, di cui l’Alighieri canta 
ta credenza. Plutarco nella vita di Alessandro, racconta, che essendo stato dimandato a questo re, se avesse voluto vedere la
 Davano i Pagani codesto nome all’acqua comune dopo che in essa fosse stato spento un tizzone ardente tratto dall’ara dei sac
a, allorchè Cassandra, figlia di Priamo gli predisse che egli sarebbe stato assassinato in Argo, ma Agamennone non prestò fed
ascinato per tre volte intorno alle mura di Troja. In seguito essendo stato ucciso Achille, surse una disputa fra Ulisse ed A
le feste in onore di Alcatoo. 237. Alcatoo figlio di Pelope. Essendo stato incolpato d’aver preso parte alla morte di Crisip
che Giove avea promesso uno splendido destino del neonato che sarebbe stato Ercole. Giunone che avea giurato di perseguitare
che per vendicare suo padre, il quale in una contesa con Minerva, era stato vinto da quella Dea, avesse tagliato tutti gli al
essere altro che un famoso generale, che mosso contro i corsari fosse stato da essi debellato e fatto prigione. Mercurio dio
o veniva anche così denominato. 403. Anello di Minos. — Teseo essendo stato un giorno rimproverato da Minos, il quale negava
he si recavano a consultarle. 485. Aone. — Figlio di Nettuno. Essendo stato obbligato di fuggire dalla sua patria, per ragion
hè la favola racconta che fu appunto in quel luogo, che Marte essendo stato citato in giudizio innanzi a dodici numi fu riman
lungamente perseguitato dalle Arpie ; e gli Argonauti a cui egli era stato largo di cortesi accoglienze si offrirorono a lib
perchè nativo di quella città. La favola racconta che il poeta fosse stato rapito dalle muse mentre custodiva un armento sul
dre l’avesse incaricato di reggere il mondo sulle sue spalle. Essendo stato un giorno avvertito dallo oracolo di tenersi in g
con gli Dei, erano presso i Pagani ritenuti come per essere in quello stato d’illimitato potere, a cui essi davano il nome Au
ffrì un bue ed una vacca se avesse voluto indicargli il luogo ove era stato nascosto il bestiame involato. Il pover uomo si l
Forse in quei biglietti era rivelato un qualche importante segreto di stato , e le fila di una cospirazione. 787. Bianor. — De
è, che significando la parola Cabiri in lingua Fenicia possente, era stato adoperato questo vocabolo per denotare gli Dei in
bo, pilota del vascello che conducea Menelao. Questo principe essendo stato gettato da una violenta tempesta sulle coste dell
se per le vostre porte si potesse mettere, Troia tornerebbe in quello stato nel quale fu sotto la protezione e la defensione
colombe e non osavano cibarsi della loro carne, ritenendo che sarebbe stato lo stesso che cibarsi delle loro divinità. Anche
r conoscere i destini della sua vita, ne ebbe in risposta che sarebbe stato ucciso da suo figlio Altmeno. Questo giovane prin
50 loro cugini germani. Danao, avvisato dall’oracolo ch’egli sarebbe stato detronizzato dai mariti delle sue figliuole, ordi
ulto delle Dee Madri, rimonta ai primissimi tempi del paganesimo ed è stato il più diffuso ed universale. Queste divinità ave
accreditati scrittori che la origine primitiva della idolatria fosse stato il dolore di un padre di famiglia a cui mori un f
legrezza, e veniva celebrata da tutta la città. Dopo che il corpo era stato sepolto con gran pompa, si metteva una figura di
, ritornò d’onde era partito. La sera istessa, l’alloggio che gli era stato preparato sulla strada che doveva percorrere, cro
rale distruzione. Prosciugatesi le acque e ritornata la terra nel suo stato primitivo, i superstiti consultarono l’oracolo di
isa — I fatti d’Eneo. Avendo fatto sparger la voce che Sicheo fosse stato ucciso dai ladroni, restò per qualche tempo impun
ura, apparve pallida e sfigurata a Didone, le mostrò il luogo ove era stato trucidato ; le rivelò il nome dell’assassino ; e
i ed infami, che può ben dirsi tutto l’olimpo pagano altro non essere stato che una vilissima ciurmeria di saltibanchi, più,
uesto nome veniva indicato il dio Bacco, dalla città di Nisa, ove era stato allevato, e dove aveva un tempio superbo, esclusi
accia di sua sorella Iole il bambino, il quale, senza di ciò, sarebbe stato chiuso con lei nella corteccia dell’albero. Driop
d il loro potere era onnipossente : essi presiedevano alle cose dello stato  ; intimavano la guerra o la pace, secondo il loro
solenni e misteriose. La religione celtica non proibiva ai Druidi lo stato matrimoniale, e quando essi avevano tolta in mogl
ra, e coronata di flori. Aveva in tutte le città della Grecia e dello stato romano gran numero di templi, fra cui il più famo
e — Infermo — Canto XXX. Qualche autore ha ripetuto che Ulisse forse stato l’autore della morte di Ecuba, perchè ritornato n
, figlia di Oleno e sorella di Elice. Giove in riconoscenza di essere stato da lei nutrito, la trasportò in cielo, sotto la c
, da cinquanta bocche Fiamme spirando e da cinquanta petti, Esser già stato col gran Giove a fronte, Quando contra i suoi fol
i veniva da una parola Greca che significa capro, perchè egli essendo stato posto dal volere di Giove fra gli astri, aveva pr
e non fosse minore del suo appetito, mentre ad un banchetto a cui era stato invitato mangio senza soffrirne ottanta focaccie.
dell’arco di oro che Apollo gli aveva regalato, senza di che sarebbe stato impossibile ferire Achille che era invulnerabile 
o che la confortò a non affliggersi della sua morte, giacchè egli era stato trasportato in cielo ove quella flamma conosciuta
e la materna protezione di Venere, e l’intervento di Apollo, sarebbe stato ucciso. Contro il figlio d’Anchise, il bellicoso
della crudeltà del vincitore, il quale secondo il patto, non essendo stato vinto da essi nella corsa, li fece tutti morire c
questo nome, e coi quali essi domandavano ai numi la prosperità dello stato . 1735. Epimenide o Epimenede. — Celebre indovino
i autori pretendono che colui che compì codesta triste funzione fosse stato un greco per nome Morsimio. Mentre il rogo brucia
tomesso alla legge della mortalità, prima della sua apoteosi, sarebbe stato richiamato in vita odorando una quaglia, farebbe
za ragione, il potere della loro grave preponderanza nelle cose dello stato . 1772. Ergana. — Soprannome di Minerva riguardata
i venuto dall’avere un tempio fabbricato sul monte Erice, che essendo stato abbattuto fu poi rifabbricato da Claudio Imperado
re ; allorchè un pescatore di Eritrea, che era cieco, disse di essere stato avvertito in sogno, che se le donne di Eritrea av
te abborre, Non pe’farmachi mici, perché di moglie Non t’acconci allo stato  : e questo ancora Concilia amor. Non la hellezza,
a del monte Ida. Erofila predisse ad Ecuba le sventure di cui sarebbe stato cagione alla propria patria, il figliuolo ch’ella
) che il secondo siglio che avrebbe da questa seconda moglie, sarebbe stato cagione della rovina della sua patria e della sua
di allegoria favolosa, altro non ci ricorda se non che Esone, essendo stato obbligato da Pelia suo fratello, a bere del sangu
he aveano commesso un qualche misfatto ed i luoghi ove il delitto era stato consumato. Lo studio dei tempi dell’antichità riv
i Lelegi. Allorchè il delitto non erasi consumato ma si era solamente stato in procinto di cedere ad una delittuosa tentazion
simbolo favoloso racchiuso sotto questa allegoria, riposa sull’essere stato Etalide araldo degli Argonauti ; e sugli obblighi
città assediata, senza aver prima fatta l’evocazione sudetta, sarebbe stato un gran sacrilegio il far prigionieri gli dei pen
pretendono che questo primitivo nome di Fovio, gli venisse per essere stato il primo ad insegnare ai suoi concittadini la man
cce di Ercole, le quali erano rimaste in potere di Filottete, che era stato dai greci abbandonato nell’isola di Lemnos. Onde
il sepolcro di Laomedonte, che sorgeva vicino alla porta Scea, fosse stato abbattuto. Ed anche in ciò la fatalità fu compiut
ì ebbe nome un figliuolo di Cefalo e dell’Aurora il quale dopo essere stato cangiato in genio, fu da Venere adibito alla cust
a sua cavalla, al principio della corsa. Però l’animale come se fosse stato sempre guidato, compi tutto il giro dello steccat
carsi dalla sua figliuola carissima, quasi il suo animo paterno fosse stato presago dell’amarissima sventura che minacciava l
tero, senza che ella avesse potuto informare l’amorosa sorella, dello stato miserrimo in cui si trovava. Finalmente un giorno
on — Télémaque — Livre XV. Omero dice finalmente che Filottete fosse stato uno degli Argonauti ; e a proposito della sua fam
tesse trovare il suo cadavere. Da ciò i pagani immaginarono che fosse stato cangiato in dio marino. 2044. Forculo. — Divinità
essa è la dispensatrice. Il culto della Fortuna presso i romani, era stato trasmesso dai greci ; e il primo dei sovrani che
rittore. 2059. Fulmine. — La tradizione favolosa racconta che essendo stato Cielo, padre di Saturno, liberato da Giove, suo n
ripide, da poi che quest’ ultimo scrittore ne istruisce, come essendo stato Capaneo atterrato da un colpo di fulmine lanciato
ne lanciatogli da Giove per punirlo delle sue atroci bestemmie, fosse stato posto sul rogo, dove sua moglie Evadne si lanciò,
omune ed estesissima era la credenza dei persiani, che il fuoco fosse stato portato dal cielo e posto suil’altare nel primo t
e la sorte del figlio ; ed essi le risposero che il fanciullo sarebbe stato l’uomo più felice di tutta la Grecia. 2079. Galin
di un guscio più solido, come le noci, le castagne, eccetera. Sarebbe stato invero un ben strano attestato d’incivilimento qu
fiore, la sua pallida e nobile testa, sul seno di quel dio di cui era stato l’amico. Apollo pazzo di dolore, e rimproverando
come dio della Pace, considerando che il regno di questo dio non era stato turbato da alcuna guerra. Coll’andare degli anni
o Giano in tutti i loro sacrifizi, ritenendo per fermo che egli fosse stato il primo ad istituire i sacri riti della loro rel
enuto amante di Cerere e che avendola voluta tentare nel pudore fosse stato colpito da un fulmine. Il cronista Igino asserisc
predetto a Pelia, zio di Giasone ed usurpatore del trono, che sarebbe stato alla sua volta spogliato, da un principe degli Eo
il nome di Giasone, invece di quello di Diomede, che dapprima gli era stato imposto. Giunto Giasone all’età di venti anni, e
tene fu rinvenuto un sepolcro, lungo cento cubiti, entro il quale era stato deposto il corpo del gigante Macrofiride. Plinio
invisibile ; mentre quando la pietra era al di fuori, rimaneva nello stato normale. Non appena Gige si fece accorto della st
a ed Omero, i quali asseriscono che l’incesto di Giocasta, per essere stato incontanente scoperto non obbe alcuna seria conse
sta chiamata Lemuria nel mese di maggio ; gl’Idi di marzo, per essere stato in quei giorni ucciso Giulio Cesare ; e molti alt
che narrano uno strano avvenimento. Durante la sua gioventù, egli era stato niente altro che un povero lavoratore, ricco solo
nzi agli occhi quei foltissimi e ruvidi crini. Allora qualunque fosse stato l’uomo sul quale s’arrestavano quegli sguardi fat
i dava questo nome ad una specie di danza, di cui si pretendeva fosse stato Teseo l’inventore, perchè fu la prima volta balla
ritennero ch’egli si fosse annegato in qualche torrente, ovvero fosse stato divorato da qualche belva. La cronaca della favol
rcole, Ilio si ritrasse presso Epalio, re dei Dorii, il quale essendo stato rimesso nei suoi stati da Ercole, accolse benigna
o Città posta alla foce ed alle dune Del Nil vicina : ivi al primiero stato Giove ti tornerà, con amorosa Man ti palpando e c
ell’ Imperator Claudio, un Ippocentauro portato dall’Egitto e che era stato imbalsamato col miele, secondo l’uso di quei temp
rra che Cadmo il quale introdusse in Grecia le scienze fenicie, fosse stato il primo a scoprire quella fontana, che fu per qu
l’ andare del tempo, i sacerdoti sparsero la voce, che Ippolito fosse stato preservato dalla morte per volere degli dei, dai
se stato preservato dalla morte per volere degli dei, dai quali fosse stato ammesso in cielo fra le castellazioni, e propriam
n un bosco per ordine di Cercione, suo avolo ; e che quivi egli fosse stato nudrito da due cavalle V. Cercione. Ippotoo regnò
irono finalmente che Toante padre della loro regina, lunge dall’esser stato ucciso, come esse credevano, dalla propria figliu
l’uscire, colpito da morte istantanea. Presso i romani, sebbene fosse stato per lungo tempo proscritto il culto della dea Isi
genî, e consacrate agli eroi. Il citato autore racconta, che essendo stato il viaggiatore Demetrio, incaricato dall’ imperat
eseo volle in ciò seguire l’esempio di Ercole, che alla sua volta era stato istitutore dei giuochi Olimpici. Gli abitanti di
prima persona che avrebbe incontrato all’ uscire dal tempio, sarebbe stato suo figlio. A questa risposta, Xuto con l’anima g
o che poi avrebbe usurpata la suprema autorità in Corinto ; e sarebbe stato riconosciuto come re di quella contrada. Infatti,
d’olio una sola volta l’anno, e ardeva poi sempre, senza che vi fosse stato bisogno di più ritoccarla. Il cronista Solino ass
po un avvenimento straordinario venne a constatare maggiormente esser stato Laocoonte colpito dalla vendetta dei numi. Mentre
iuolo dell’uccisa regina, il quale da alcuni parenti di Ariarate, era stato sottratto furtivamente dalla reggia. Laodice, da
derico. Nei fasti della mitologia è ripetuto che il cane Lelapo era stato formato da Vulcano, che ne fece un dono a Giove,
il Lettisternio come un’ istituzione individualmente romana ; ma vi è stato pure fra gli scrittori tanto antichi che moderni,
la città di Temessa dalle persecuzioni di lui, che disperato d’esser stato vinto, si precipitò nel mare ed Eutimo sposò la g
to Licaone, loro re, cangiato in lupo per vendetta di Giove, vi fosse stato un altro Licaone, il quale sacrificando a Giove L
e erano delle feste celebrate in Arcadia, delle quali si voleva fosse stato istitutore quello stesso re Licaone che fu poi ca
monte, perchè credevano che in un dato luogo, chiamato Creteo, fosse stato allevato Giove dalle tre ninfe dette Agno, Tifoa
un altro oracolo avea loro promesso che Sparta sarebbe il più florido stato del mondo conosciuto, quante volte essi avessero
faranno a studiare questo popolo nella religione, la legislazione, lo stato , il commercio, le scienze e le arti. 4. Omero
n avrebbe potuto sussistere se tutta la Grecia avesse formato un solo stato , perché allora si sarebbe ridotto ad un solo il c
nisio. — Soprannome dato dal Greci a Bacco. per alludere che egli era stato loro padre. ed anche perchè era stato allevato su
acco. per alludere che egli era stato loro padre. ed anche perchè era stato allevato sul monte Nisa. La maggior parte però de
8 (1861) Corso di mitologia, o, Storia delle divinità e degli eroi del paganesimo: Per la spiegazione dei classici e dei monumenti di belle arti (3e éd.) « Della mitologia in generale. » pp. 17-359
tamorfosi lib. I.) Uno Dio, pensarono i pagani, cambiò l’aspetto e lo stato di questa materia inerte ; ne trasse l’etere che
che non dimenticava mai il passato, e prevedeva il futuro ; laonde è stato detto che Giano aveva due teste o due volti per c
quello degli Dei Lari e Penati (325). Secondo altri questo tempio era stato eretto da Romolo fondatore di Roma e da Tazio re
del Palladio (570) e del fuoco sacro simbolo della conservazion dello stato . Sceglievanle i re, e, abolita la monarchia, i po
zio, poteva intercedergli grazia, purchè asserisse che l’incontro era stato casuale ; e nei più serj negozj la loro semplice
rte sopra la terra tra i popoli ancor selvaggi. Ma Tritlolemo sarebbe stato vittima della gelosia, che tanti favori svegliaro
nti favori svegliarono in Linco re della Sicilia, se costui non fosse stato cangiato da Cerere in lince. Indi Celeo eresse un
Il secondo marito dell’Aurora fu Cefalo re di Tessaglia che prima era stato sposo di Procri figlia d’Eretteo re d’Atene. Ques
arboni accesi. — Il tripode della Sibilla, tutto d’oro massiccio, era stato trovato nel mare da alcuni pescatori. Costoro, do
ferse un bove e una vacca per farsi dire dove fosse il gregge che era stato portato via ; e Batto palesò subito il segreto, l
hera da cui è rimasta coperta. A tal vista sviene, e si riduce in uno stato da far temere della sua vita. Le vengono prodigat
salvezza della patria. 261. È cosa probabile che il nome di Marte sia stato dato alla maggior parte dei principi bellicosi, e
feste chiamate Lupercali dal nome di una grotta presso alla quale era stato costruito il suo tempio. Credevasi che fosse la s
ra de’suoi allori. Il maggior culto di Priapo fu a Lampsaco donde era stato scacciato per aver messo paura negli abitanti co’
adini e le virtù della repubblica seppero essere la vera difesa dello stato . 309. Il dio Termine era onorato non solamente ne
o Acrisio, tuttavia s’adoperò per rimetterlo sul trono, dal quale era stato scacciato da Preto (462) suo fratello ; ed uccise
la mano ; raffrenavalo il non vedere di chi vendicarsi, e che nello stato presente piuttosto abbisognava di chi spiegasse l
perchè era sempre vincitore nei pubblici giuochi. Il tributo era già stato pagato tre volte, allorchè Teseo offerse la propr
ivieni, sicchè diveniva impossibile trovarne l’ uscita a chi vi fosse stato rinchiuso. 420. I Laberinli più celebri furon due
. Giasone ebbe per padre Esone re d’ lolco in Tessaglia, al quale era stato tolto il trono da Pelia fratello ; ma quando Gias
stessa aveva dato il disegno. Il legname, col quale fu costruito, era stato preso sul monte Pelio e nella foresta di Dodona (
’ eroe ebbe anche il soprannome d’ Ipponoo, per indicare ch’ egli era stato il primo ad insegnare agli uomini l’ arte di guid
avessero sensi di vita. Solita allegoria per indicare i popoli dallo stato selvaggio ridotti a vita più civile con le persua
lo (96) gli ordinò allora di fondare una città nel punto dove sarebbe stato condotto da un bove. Cadmo obbedì, e fabbricò Teb
Tebe, e trovò che la Sfinge desolava quella città, e seppe come fosse stato promesso un gran premio a colui che avesse libera
lle Muse, e divorando chi non li sapeva spiegare. Questo flagello era stato mandato a’danni de’ Tebani dallo sdegno che Giuno
Laio, la quale sdegnata per non aver parte alcuna negli affari dello stato , s’era messa alla testa d’una masnada di malviven
l’aveva condotto bambino fuor di Tebe, e scoperse di quanti guai era stato cagione, senza saperlo, ai genitori ed al paese.
uolo di Creonte, ultimo rampollo della famiglia di Cadmo (482), fosse stato sacrificato alla patria. Creonte, come colpito da
14), laonde furono chiamati gli Atridi. 527. Agamennone, dopo essere stato spogliato del trono d’Argo da Tiesle (514) suo zi
morte di Patroclo per far ripigliare le armi ad Achille, dopo che era stato più di un anno senza combattere. Spinto allora da
6. Filottete fu uno dei più celebri eroi nell’esercito greco. Essendo stato amico d’Ercole (364) aveva ereditato le sue frecc
e vedendosi ormai meritevole delle beffe di tutto l’esercito che era stato testimone di quella pugna bestiale, non resse all
isia, erano state devastate le campagne dai Greci, ed egli stesso era stato ferito gravemente da Achille. Ulisse, che seppe d
mento di un altro poema d’Omero, intitolato l’ Odissea. 572. Essendo stato per lungo tempo in balia delle tempeste, i venti
576. Dipoi scese all’ inferno, trattovi dal desiderio di conoscere lo stato dell’anima dopo la morte del corpo, e per consult
consiglio di Minerva (262) aveva promesso di sposare colui che fosse stato capace di tendere l’arco d’Ulisse, e di far passa
d uno ad uno gli uccise. 582. Ristabilito così nel suo regno, sarebbe stato felice senza la predizione di Tiresia ; e volendo
fetto delle frodi di Ulisse (568), il quale, per vendicarsi d’esserne stato tratto all’esercito greco, lo accusò d’avere segr
e l’indovino Calcante (529) avea predetto che, sopravvivendo, sarebbe stato più valoroso del padre, e ne avrebbe un giorno ve
602. Nel tempo dell’assedio, Paride combattè con Menelao, nè sarebbe stato salvo senza la protezione di Venere. Ferì Diomede
re la perdita della patria ; ma fu vano il consiglio ; e benchè fosse stato ardente in consigliare la pace, non fu meno valor
rono la guerra, ed Enea scomparve nel tempo di una battaglia, essendo stato rapito in cielo da Venere (170), secondo quello c
tunno il mare divenne così tempestoso che l’esporvisi a nuoto sarebbe stato lo stesso che andare incontro alla morte. Leandro
della sua disperazione, e si uccise. Anche questo lacrimevole fatto è stato argomento di bei quadri e di poemi. Deucalion
lo dopo ch’ei n’era sbarcato per rintracciare il giovine Ila, che era stato rapito dalle ninfe nel recarsi a far provvista d’
loro, li colpì con la sua verga, e tosto diventò donna, e dopo essere stato così per sette anni, ritrovati i due serpenti nel
ero. Infatti, se questo re di Lidia avesse trionfato di Ciro, sarebbe stato distrutto l’impero dei Persiani ; e soccombendo e
Crotone nel Brutium (Abruzzi) superò tutti quelli del suo tempo. Era stato visto mettersi sulle spalle un toro di quattro an
n meno che da desiderio della corona, colui che il primo essendo, era stato allora superato, radunando tutte le forze, si spi
la natura fecondata da questo astro benefico ; e il tempio che eragli stato eretto in Babilonia vinceva ogni magnificenza. Ta
venzione delle quattro elà del mondo sia un milo, ossia simbolo dello stato d’ innocenza dell’ uomo innanzi il peccato, e del
acerdoti, o per divozione alla regina, o più veramente per ragione di stato , asserì di averla veduta fra le costellazioni ; e
9 (1855) Della interpretazione de’ miti e simboli eterodossi per lo intendimento della mitologia pp. 3-62
iamo solo che potranno tornar utili al leggitore, traendone quale sia stato il trasporto e la immaginazione degli antichi Gre
della Idea, da cui nacque la vera religione — L’uomo cadde da questo stato , addivenne selvaggio, la iniziativa dalla dispers
se ed arcane. Nè poteva, come vanno errati taluni, incominciare dallo stato selvaggio e barbaro ; perciocchè lo incivilimento
gni, senza avere speranza d’incivilirsi, perpetuandosi invece in tale stato tra le selve, ivi avrebbe sempre vivuto vita selv
ros nelle Indie, voce tutta greca μηρος, coscia, onde si disse essere stato rinchiuso nella coscia di Giove ; e per questo an
ta la Grecia, ei dice(1), portava un’antica credenza, che Vrano fosse stato mutilato da suo figlio Saturno, e questi stretto
po insaziabile di anni consuma tutti quei che corrono. Si dice essere stato da Giove avvinto in catene, per non iscorrere tro
citi dalla protezione degli eroi, erano ritornati a disperdersi nello stato exlege ch’è l’Orco dei poeti, il quale divorasi i
a loro anima del mondo. Il mito, che raccontasi di Vulcano, di essere stato precipitato dal cielo, e caduto su la terra andas
delle belle arti — cioè che il fuoco, di cui si servono le arti, sia stato un mezzo a dar fuori le arti istesse, pria occult
Virgilio chiama coniugium stabile il matrimonio solenne : essendo poi stato preso per crudele castigo di Giove adultero, con
ori di Plutone per altrettanto tempo alternativamente — Questo mito è stato altra volta esposto nella nostra opera della isto
alla parte superiore del globo... e questo spirito si finse di essere stato rapito dalla terra, perchè vi viene raffrenato e
uoi beni di fortuna, fino a mancargli del tutto, onde si disse essere stato cambiato in cervo, e divorato dai suoi cani. 47.
stata a farle, nè forza umana a compierle, onde si disse di esservene stato più di uno ; se pur con più ragione non si voglia
onde questo Nume sconosciuto dai Greci, il più antico Genio, che si a stato consacrato da’ Romani, come loro prima divinità t
ino a questa l’aere, in mezzo la terra ed il mare. Io allora, che era stato un globo, ed un’informe mole, presi aspetto e for
10 (1874) La mitologia greca e romana. Volume II « Parte III. Semidei, indigeti ed eroi — XLVI. Giasone e Medea » pp. 342-489
anisse,73 poichè tutti gli altri dicono che il padre di Giasone fosse stato molto prima ucciso da Pelia ; ma però tutti si ac
redule furono orribilmente micidiali e parricide. Giasone dopo essere stato qualche anno in perfetto accordo colla moglie ed
Semidei. Ambiva anch’egli di sposare Euridice, e quando seppe che era stato preferito Orfeo, il giorno stesso fissato per le
poeti cantarono concordemente inni a quest’Eroe94, e dissero che era stato posto in cielo e nel numero degli Dei « Non già
sissime di dover divenire eccellente nelle arti stesse di cui gli era stato maestro lo zio. Sin qui potrebbe il racconto esse
llegrezza le ricevettero con splendida pompa e con sacrifizi, come se stato fosse Teseo medesimo che ritornasse. » Ogni anno
come pure dai connotati della persona dell’estinto scuoprì che ne era stato egli stesso l’uccisore ; e inoltre riandando le m
arao e della sua famiglia. Essendo egli indovino, previde che sarebbe stato tutt’altro che felice l’esito della spedizione co
unamente l’Alighieri l’epitelo di sventurato, perchè oltre all’essere stato causa della morte di Anfiarao e di Erifile, riusc
te per le stampe nel suo libro intitolato Antichità Troiane di essere stato il primo a scuoprire l’identità di posizione dell
Gl’interpreti dei sogni dichiararono che il figlio nascituro sarebbe stato causa della rovina della patria. Perciò appena na
ato anche dei tesori soltanto, perchè vide bene che la moglie sarebbe stato meglio perderla che riacquistarla. Ma i Troiani n
per compagno a questa guerra diemmi. « Infin ch’ei visse, e fu ‘l suo stato in fiore, « Fioriro anco i miei giorni ; e l’opre
sacerdote e re ; e venuto il padre a riscattarla con ricchi doni, era stato respinto da Agamennone stesso con modi aspri e mi
e non prima veduta, che furon chiamati uccelli Mennònidi ; ma non v’è stato mai da sapere a qual classe appartenessero, secon
e di Enea fu detto da qualche scrittore di minor conto che egli fosse stato in qualche modo d’accordo coi Greci ; ma oltre ch
rdinazione al comandante supremo ; e lo stesso Menelao che sempre era stato così concorde col fratello Agamennone, in questo
o di Jefte ; e che volendo adempierlo coll’uccidere il figlio che era stato il primo a venirgli incontro, fu cacciato dai suo
i lui giungesse alla sua famiglia novella alcuna. E sì che vi sarebbe stato bisogno quanto prima della sua presenza e del suo
per dieci anni, crederà che egli in quel lungo spazio di tempo fosse stato chi sa quante volte agli antipodi e ritornato, e
amente che un terror pànico. Cicerone inoltre ci fa sapere che non è stato egli il primo a far questa distinzione, e che non
dere che invece si purifica e si nobilita eliminandone ciò che vi sia stato intruso di vano e di irrazionale dalla imbecillit
zo di svincolarsi per fuggire. Questo fenomeno del fuoco di S. Elmo è stato osservato in Monte Cassino ora per la prima volta
11 (1880) Lezioni di mitologia
izione, e mille altre, abbiano origine dall’essere il poema di Esiodo stato soggetto a molti cangiamenti, come viene asserito
Udito il giuramento, allegra torna Giunon, ed Io racquista il primo stato : Si fan due bionde trecce ambe le corna; Ogni alt
fatte, che sorgono verso il mezzo e vanno decrescendo nei lati, ci è stato conservato da Polluce, e più precisamente da Eust
he si vede sul capo di tante statue e busti muliebri, senz’essere mai stato bastantemente illustrato, mi è sembrato meritare
on s’ incontra mai così nei monumenti, ma spesso è tutto vestito. Era stato preso per Giove, e per tale ristorato nel palazzo
lianza colle sembianze fraterne. Ora, per vieppiù distinguerlo, gli è stato aggiunto il delfino, che nei marmi e nelle medagl
to simulacro, e la grana finissima del marmo, quasi diafano, in cui è stato scolpito. » Lezione decimaterza. Mercurio.
no di Belvedere presso al Laocoonte e all’Apollo, e questo giudizio è stato confermato dall’ammirazione dell’ età susseguenti
a statua, è tutto segnato di colpi di scalpello; lo che indica essere stato rivestito di più preziosa materia. » Ode di Ora
danaro dal popolo consacrato per quest’uso. Spiritare di Corinto n’è stato l’architetto. « Si vuole clie nella più remota an
sembra osservare un mostro che strisci sul suolo. Qualunque però sia stato lo scopo delle sue freccie, l’ azione di aver sae
e del più bello, cade il fondamento di di tutto il discorso. L’essere stato collocato piuttosto ad Anzo che a Roma non è da b
o esser il prodotto che di talenti non comuni: può dirsi ancora che è stato consiglio dell’artefice di allentanarsi in ciò da
icarsi al creduto amore di questo animale per la musica. Apollo non è stato mai rappresentato col berretto frigio, e le teste
luce dell’universo, che si affollava nella sua metropoli, può essere stato il motivo che indusse gli antichi scultori a copi
a e in atto di cacciatrice dipinta una volta da Lesche, a cui sarebbe stato dato il credemno come ad una Cadmeide, e però ger
he a tutti è ben nota: imperocché quello che esisteva a suo tempo era stato fabbricato da Dinocrate, o, secondo Plinio, Dinoc
lle loro mummie trarre 1’ origine. Questo rozzo corpo del simulacro è stato poi di varii emblemi arricchito, che tutti han re
ana. Un luogo di Minucio Felice l’attesta, che, guasto da’ critici, è stato colla sua vera lezione esposto e sostenuto da Luc
dire di Omero, si adira la figlia del forte padre. E se il primo l’è stato imposto dal vibrare e dallo scuotere questa lanci
mero destro, che distingue al primo sguardo questa maestosa figura, é stato motivo di attribuirla a Minerva, e di risarcirla
cogliendo fiori nei prati del l’Etna in Sicilia. Tal fregio di capo è stato pure attribuito a Teti nella pittura di un bel va
ate da Prassitele fossero discese ad animare il greco scalpello. Sarà stato dunque un nome che l’avarizia, o l’ignoranza del
mmove. » Eneide trad. dal Caro, lib. viii, v, 639 e segg. Vulcano è stato rappresentato nelle pitture con un cappello di co
dici mesi, e perito forse sarebbe se di questa disavventura non fosse stato fatto accorto Mercurio, che con le arti usate lo
gore la legge promulgata da suo padre contro gli adulteri, ed essendo stato informato che una dama della sua corte avea comme
sta Amore ohe guarda Paride, e gii pone la mano sulla spalla. Sarebbe stato impossibile l’intenderne il soggetto se l’artista
lma, e riconosciuta come la nudrice del genere umano. « Il ristauro è stato eseguito su questa idea. La divinità nella destra
gnificare che in amore la fortuna giova più della bellezza. L’Amore è stato rappresentato sotto forme varie all’infinito. Una
i tempi di Augusto uno di questa famiglia, il quale si suppone essere stato il Triumviro Monetale, che fece coniar tali medag
empie e gli omeri: o che l’accostarsi del Sonno quasi insensibile sia stato paragonato al leggier volo della farfalla, o che
ume del vaticinio e degl’indovini. Che l’antivedìmento del futuro sia stato dalle rozze nazioni attribuito al alcune più che
erchè non si dubiti della loro rappresentanza. « Il celebre Lessing è stato di parere che sì fatti genii, giovinetti, o fanci
gemelli par li supponga Omero. Meglio però il chiaro signor Herder è stato d’avviso che quantunque i genii colla face rovesc
urie Aletto, Tisifone e Megera. Lattanzio lasciò scritto, Celo essere stato un re, il quale essendo reputato un dio per quell
è adesso Alto piangendo risuonar tuoi guai: Perocché qual si trova, o stato , o sesso, O forma umana in ch’io non mi trovai? I
maniera più particolarmente onorato, e questo culto empio e barbaro è stato sempre quello su cui è fondato il maggior rimprov
per una simile ragione fu creduto Plutone il nume dei morti, essendo stato costume antichissimo quello di servirsi delle spe
remio le concesse che il giuramento pel nume e l’acque di lei sarebbe stato formidabile e tremendo agli stessi numi. Quelli c
i, e tenente un freno nella mano, che da Buonarroti e da Winkelmann è stato preso per una fionda, quantunque del freno, e non
trovato nella Villa Adriana, mancante però di un braccio, il quale è stato ristaurato con in mano un ramo di frassino, simbo
i il secol d’oro dell’arte. Agoracrito Parlo discepolo di Fidia n’era stato l’artefice, e tanta eccellenza rilucea nel lavoro
tutto il merito. « Il marmo in cui fu scolpita la superba statua era stato destinato dal re Dario a lavorarvi un trofeo dell
, in cui Pausania scrive avere Omero nominato (grec), o Fortuna, sarà stato come si crede di quegli altri che ci restano, a l
chi a tua salute Porga soccorso: io sola Te chiamo a novo e glorioso stato . Seguimi dunque, e l’alma Col pensier non contras
ude, come l’edera, all’origine Bacchica degli spettacoli teatra li. È stato supplito sull’indizio di un vestigio circolare, c
Melpomene il barbito. L’etimologia del suo nome, che vai Cantante, è stato forse il principio d’ascriverle la poesia cantabi
stigia in alcuni perni rugginosi riportati sul braccio manco: ora l’è stato riposto sulla sinistra il più antico suo simbolo.
ci di Ottavia. Questa statua era mancante del capo: ma quello che l’è stato supplito è antico, ed abbastanza conveniente al s
rete che (grec) dai Greci appellavasi. Nel rame che la rappresenta è stato trascurato questo abbigliamento del capo, assai c
n tronco di melagrano nato nell’istante da se, il quale si dice esser stato piantato dalle Furie sul loro sepolcro, e se voi
l’anima e di rappresentare il pensiero. « Il simbolo dei pugillari è stato attribuito a Calliope in tutti i bassirilievi più
a: l’anima ha abbandonato il viso, nel quale il dolore della natura è stato vinto dal piacere d’un’ azione sì bella. — L
i che sogliono accompagnare le statue di Venere. A ciò mirava, come è stato osservato dal prelodato Visconti, 1’ autore dell’
i fonti e colle Naiadi, al cui onore è dedicato il monumento, non era stato finora dilucidato. Nè altra relazione hanno le tr
’Occidente è pieno della sua fama: nè poca gloria è per lui di essere stato causa d’ invidia e di conquiste ad Alessandro. No
lier Mengs negli ultimi periodi della sua vita. « Quantunque l’essere stato risarcito per Bacco abbia incontrato qualche disa
umana era in preda alle cure, e il vino che le dissipa non era ancora stato concesso ai mortali. Solo dopo il diluvio nacque
come quello che Y antichità ha fatto di Enomao, col quale Licurgo era stato allevato. Ornava le porte del suo palazzo colle t
ario, questa donna che si getta disperatamente nel fuoco, tutto ciò è stato dipinto con questo oggetto. I parenti e gli amici
o. I parenti e gli amici di Capaneo lo seppelliscono in Argo, essendo stato ucciso da Giove davanti a Tebe mentre n’aveva già
apparve. Credo utile innanzi di esporvi brevemente la favola. Essendo stato Bacco ricevuto ospitalmente da Icaro volle ricomp
lità trasferire. Si crede comunemente che tal costume di lavorare sia stato usato dagli Egizii. A questo però dobbiamo ascriv
e: con tanta sublimità di contorni, con tanta maestria di scalpello è stato scolpito. « La testa antica ha un’idea bella divi
e in questo fiore Giacinto, perchè vi è scritto, ed attesta di essere stato procreato dalla terra per amore di un bel giovine
l disco vi piombò. Errore ben grave, e da dubitarsi che da Apollo sia stato commesso. Ma siccome qui venuti non siamo coli’ i
e membra pingui ed irsute |del nutritore di Bacco, abito che finora è stato cagione di molti equivoci a chi si è accinto a da
lievo del Museo dementino così descritto da Visconti. « Che Zeusi sia stato il primo ad immaginar le Centauresse par che Luci
auno insolente che vi è salito, chiude il bassorilievo. Centauro. « È stato questo bel simulacro di marmo bianco statuario re
ione. Bacco barbato. « Questo singolare, anzi unico monumento, non è stato considerato dagli eruditi con critica sufficiente
clamide, i suoi calzari somigliano estremamente a quelli coi quali è stato rappresentato da Salpione nel bel vaso di Gaeta,
, le feste, i simboli, i riti bacchici ne rappresenta. sia ch’essendo stato riputato quel nume protettore di tutte le arti te
ra di questo marmo è diligente, e tratta da buono esemplare, che vi è stato reso con fedeltà ma con una certa durezza. Faun
l grato mormorio delle acque che persuade sì dolcemente i sonni, sarà stato forse il motivo che avrà indotto gli antichi, int
rappresentato in questo fanciullo, e sì le altre sue immagini, sì lo stato di ubbriachezza in cui Bacco si presenta me lo fa
i artisti, Firenze 1855, Barbèra, Bianchi e Compagni, Vol. I. 3. V’è stato chi ha lodata la Mitologia Storica, conosciutala
12 (1855) Compendio della mitologia pe’ giovanetti. Parte I pp. -389
ciascun secolo. Ciò voleva dire che il genere umano dal suo primitivo stato di felicità e d’innocenza a passo a passo era tra
e, sono esposti a frequenti pericoli, come Capanèo, che vuolsi essere stato primo inventore della scalata, il quale fu da’Teb
oggi sulle cime delle alte montagne. Altri vogliono che quel Re fosse stato un Astronomo di gran valore, che andava sulla vet
. Allora udì una voce, la quale gli presagiva, ch’egli ancora sarebbe stato un giorno trasformato in serpente. Poscia Minèrva
nte descritto da Ovidio nelle Metamorfosi (1). Plinio vuole che fosse stato costruito ad imitazione di quello sì famoso di Eg
el tagliare il legno, e però finsero che l’inventore della sega fosse stato cangiato in pernice. Fu questo delitto la cagione
Dodona(3). E Strabone conghietturò, il tempio di Ammone un dì essere stato in mezzo al mare, perchè altrimenti non avrebbe p
ittonio, fig. di Vulcano, il quale per avere i piedi di serpente, era stato da Minerva segretamente in un suo tempio allevato
io appellasi Diva bellatrix ; e Pausania racconta che Oreste, essendo stato assoluto nell’Areopago del suo parricidio, dedicò
o da captus, voce degli Auguri, che significava, il suo tempio essere stato disegnato con tutte le cerimonie necessarie. Cal
i che Giove trasformò Asteria, fig. di Titano, in quaglia, per essere stato da lei dispregiato, e che avendola gettata in mar
olo, della lira il privarono e degli occhi. Questo Lino vuolsi essero stato ucciso dal suo discepolo Ercole colla propria lir
sso i Greci correva voce che Socrate dall’oracolo stesso di Delfo era stato dichiarato il più sapiente di tutti gli uomini. O
ell’arte sagittaria, nella quale era peritissimo ; e si vuole che sia stato detto Peane (παιαν, Paean) dal greco (παιειν) che
ria abbia avuto principio dal culto del sole, e che quest’astro fosse stato la divinità di quasi tutte le antiche nazioni. Av
Ore ligano ogni mattina i quattro cavalli al suo cocchio, dopo essere stato trasportato pel settentrione all’oriente su di un
in cielo ; ma che, avendo egli osato di oltraggiare Giunone, ne fosse stato discacciato e condannato a dormire eterno sonno i
ama, in quella esser nato Bacco, ed in un antro di detto monte essere stato nudrito ; il che diede luogo e materia di favoleg
e’ luoghi il nome e la gloria di Bacco. È verisimile che Penteo fosse stato un re sapiente, il quale volendo mettere un modo
i(2) offerivano a Sirio de’sacrificii per calmarne il furore, essendo stato detto cane o canicola pei rabbiosi calori che spe
un coro di musici che assistono alla festa. Ercole comparisce in tale stato che la sua forza vinta si vede dalla ubbriachezza
la sua forza vinta si vede dalla ubbriachezza, poichè non solamente è stato obbligato ad abbandonare a’ Fauni che gli sono ac
ro figliuoli. Secondo alcuni Bacco fu chiamato Ditirambo, per, essere stato allevato in un antro che avea due porte o uscite
ro(2), fu mortalmente ferito da un grosso cinghiale che vuolsi essere stato mandato da Marte ; sebbene altri dicano che Apoll
re pone in opera tutte le forze sue per salvare e l’una e l’altro, se stato fosse possibile, dal turbine che loro soprastava
onsacrò a questa Dea il mese di Aprile, che Ovidio(2) afferma, essere stato così detto da Afrodite o Venere, sebbene altri di
ute, e re di una parte della Sicilia, che fu ucciso da Ercole ch’ era stato provocato a singolar tenzone, quando portò in Sic
iò che ha ragione di bellezza. Orazio chiamòaurea la mediocrità dello stato , cioè bella e preziosa.Basilea, βασιλεια, ανασσα,
; perchè la forza ed il coraggio, che forse sono utili all’uomo nello stato naturale, furono da lui trasformati in una divini
ea quest’eroe ucciso Cicno, fig. di Marte e di Pelopea(3), da cui era stato sfidato a singolar tenzone. Allora Marte, volando
o, si racconta(4), ch’egli, nel frastuono di una gran tempesta, fosse stato rapito e portato in cielo dal padre Marte sullo s
dri, i quali, essendogli stati più vicini, affermavano, quello essere stato rapito e portato in alto dalla violenza della tem
ono di quelli che tacitamente seco stessi giudicassero, Romolo essere stato lacerato per le mani de’ senatori nel tempio di V
sulla parola di Egeria, fece intendere al popolo che quello scudo era stato mandato dal cielo per salvezza della città e che
so che avea sembianza di uomo e nel quale gli antichi dicevano ch’era stato tramutato il pastore Batto ; e questo sasso prese
Tellure ; dopo Temi, e finalmente Apollo ; ed aggiunge, quivi essere stato comune oracolo della Terra e di Nettuno ; e che p
eran forestieri, furon dal gran Sacerdote condannati a morte, comechè stato fosse manifesto che quello era fallo di pura igno
ero fra Ie loro braccia raccolto. Nella quale isola si dice che fosse stato nudrito da Eurinome, fig dell’Oceano e di Teti. G
non poteano con più vivi colori porre avanti gli occhi del popolo lo stato spaventevole di un cuore tormentato da’rimorsi. O
o di Diana Efesina, il più magnifico ed il più ricco che mai vi fosse stato sulla terra, noverato perciò fra le sette maravig
1), che uscito il giovane eroe nella solitudine a deliberare se fosse stato meglio seguire la via della virtù o quella del vi
endo un bovile ampissimo con tremila buoi che per trenta anni non era stato purgato, promise ad Ercole la decima parte de’suo
olibo, re di Corinto, il quale, fattigli risanare i piedi, percui era stato detto Edipo, il tenne nella reggia qual suo figli
i ne’solchi, ne sorsero tosto uomini armati, da’quali Giasone sarebbe stato ucciso, se, col consiglio della stessa Medea, non
mero quello ch’è storia e quello ch’è mera finzione. Egli descrive lo stato della Grecia di quel tempo, la quale era divisa i
o lo sbarco da’ Troiani. L’oracolo avea predetto a’ Greci che sarebbe stato ucciso chiunque il primo avesse posto il piede su
so di riportargli sano e salvo il figlio dopo la guerra di Troia, era stato ucciso da Ettore, fig. di Priamo, dimenticando il
l’uccidere lo stesso Ettore, la morte del suo amico, il quale gli era stato sì caro che l’amicizia di Patroclo e di Achille s
origine da’ Troiani che seguirono Enea. Il solo Livio sembra che sia stato dubbioso in affermare un tal fatto, e si protesta
’ulivo di Minerva, ch’era simbolo della pace. Per tutto ciò Nettuno è stato uno degli Dei più onorati del paganesimo ; ed Ero
ettuno ; la quale moltitudine di figli deriva a quel nume dall’essere stato dato generalmente il nome di figlio di Nettuno a
verità geografica, che il mare circonda la terra. Dicesi ch’esso sia stato il primogenito de’ figliuoli del Cielo ; e per ci
tranquillo ed alle volte commosso e sdegnato, per indicare il diverso stato del mare or quieto, ed or turbato. Si rappresenta
ria. Ovidio(2) ci ha dato pure la sua descrizione dell’Inferno ; ma è stato poco accurato nel distinguerne le parti. Secondo
ro di Sicilia vuole che questa favola abbia avuto origine dall’essere stato Plutone il primo ad introdurre il costume di sepp
13 (1861) Corso di mitologia, o, Storia delle divinità e degli eroi del paganesimo: Per la spiegazione dei classici e dei monumenti di belle arti (3e éd.) « Appendice. » pp. -386
teosi. Intanto lo scompiglio de’tempi, le frequenti rivoluzioni dello stato , l’ardente curiosità del popolo di conoscer l’avv
sentenze operato per la sola inimicizia che avete con questa setta, è stato precluso il sentiero alla sua difesa ; sia lecito
sto alcuno non si vergogna, alcuno non si pente, se non di non essere stato per lo passato Cristiano. Se è biasimato, si glor
ottrina nostra, si stima più lecito l’essere ucciso che l’uccidere. È stato in nostro potere, disarmati e non ribelli, ma sol
Traduz, di Maria Selvaggia Borghini.) Qual sarebbe al presente lo stato della società se il cristianesimo non fosse compa
il Cristianesimo, il naufragio della società e delle scienze sarebbe stato compiuto. Non può calcolarsi quanti secoli sarebb
bbero impiegato a rinascere le scienze obliate e perdute ! E in quale stato d’infanzia non si troverebbe anche ai dì nostri l
14 (1841) Mitologia iconologica pp. -243
Fonte, e cagion di stragge, e di ruina, Autor di pianto per qualunque stato , Che l’uom più fiero a piedi suoi s’inchina. Dal
ccare il potente uccisore, le sue furie convertì contro di chi n’ era stato il ministro, ammazzando perciò i Ciclopi fabri de
restarle soccorso ; vano però fu il lor potere. Colui sol, che n’ era stato il molto industrioso Fabro esserne poteva il libe
o disegno di rendere immortale il suo nome ; e benchè più volte fosse stato quindi rialzato, come testifica Plinio ; pur al r
sta infatuata ; cuore non mirossi, che da dolci suoi strali non fosse stato corrotto. Col tenero suo piede conculcò ogni alte
to avesse sloggiar via da quel luogo : benchè per altro dicesi essere stato incatenato da Ercole disceso in aiuto di Alceste,
d’infamia si per sua natura, che per le funeste sue conseguenze fosse stato da que’sciagurati al par delle virtù divinizzato
Palpar la lingua al crudo mostro pensa, E neppur vede il suo terribil stato . Mortal se vuoi di lui la conoscenza, Guardalo, e
affanno da lei vien calpestato, Che per giovare altrui scorda il suo stato , Fonte inesausta di divin ristoro. Nemica d’inter
ra per tutto, e cauta ognor favella Ma il suo parlar riduce a orrendo stato . Tarlo è la lingua sua, che il tutto rode, Raro l
ovono ; anzi tanta è stata la forza della sua armonia, che per esso è stato dato moto, numero, e legge alle musicali note(1)
cuor di chi ci ascolta. Il verso però in altro modo riguardato non è stato sempre nelle sue misure lo stesso presso tutte le
regge Si vede in un momento In corte lo raccoglie Ridotto a orrendo stato Cangia l’irate voglie, Ribelle, o pure ingrato
suo cuore. Per tal circostanza appunto ne avvenne, che un tal metro è stato sempre considerato adattabile a’ soli obietti ten
sso divin Platone pel gran capitale delle sue cognizioni. Che poi sia stato a somiglianza di Mercurio vero legato, e nunzio d
. (1). Il palladio, che conservavasi in questo tempio dicesi essere stato lo stesso Palladio di Troja, il quale sebbene fos
cesi essere stato lo stesso Palladio di Troja, il quale sebbene fosse stato rapilo de Greci, ed altronde recato, pure per mez
. Chi fù Saturno. Suoi viaggi. (1). Che il Saturno de’ Gentili fosse stato il Noè della Genesi assai plausibile in forza di
Chi fù Bacco. (1). Che il celebre conduttiere degl’Ebrei Mosè ci sia stato dai Gentili rappresentato nella persona di Bacco
4. Cap. 10. Chi fù Cibele. Suo ritratto. (1). Non ignoro io esservi stato chi ha preteso, che questa celebrata Cibele fù fi
15 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XXX. Stato delle anime dopo la morte, secondo la Mitologia » pp. 216-231
ami invece. » (Odiss., xi, trad., di Pindemonte). Non era dunque uno stato felice quello che produceva la noia, e faceva rim
anco dei bruti254. E poichè Virgilio, nel dare un’idea generale dello stato delle anime dopo la morte, accenna ancora la dott
, se l’oracolo da lui consultato non avesse risposto che egli sarebbe stato ucciso da un genero suo nipote. Ma Belo coll’insi
16 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — II. Il Caos e i quattro elementi » pp. 11-14
ltri a dire che il Caos stesso era un dio, ed aggiunsero che egli era stato l’ordinatore dell’Universo ; ed una volta che lo
non lo sa, poichè poco dopo soggiunge : qualunque degli Dei foss’egli stato (quisquis fuit ille deorum) ; e nei Fasti fa dire
17 (1874) La mitologia greca e romana. Volume II « Parte III. Semidei, indigeti ed eroi — XLIV. La caccia del cinghiale di Calidonia » pp. 326-330
iana ; ed essa lo punì mandando un mostruoso cinghiale a devastare lo stato di lui. Non molto lungi dalla città v’era la folt
he sulla generazione dell’uomo, sull’unione dell’anima col corpo e lo stato di essa dopo la morte, nulladimeno non sembra che
18 (1874) La mitologia greca e romana. Volume II « Parte II. Degli dei inferiori o terrestri — XXXVI. Le Ninfe » pp. 279-284
dalla Mitologia il vocabolo di ninfa per significare l’insetto nello stato intermedio fra quello di larva e lo stato estremo
significare l’insetto nello stato intermedio fra quello di larva e lo stato estremo o perfetto ; e dimostrarono così di aver
19 (1861) Corso di mitologia, o, Storia delle divinità e degli eroi del paganesimo: Per la spiegazione dei classici e dei monumenti di belle arti (3e éd.) « Cronologia Mitologica. » pp. 387-393
Medea. Ma vero fondatore di quella città è detto dalla storia essere stato Sisifo, figlio di Deucalione (altri dice d’Eolo),
o di Deucalione (altri dice d’Eolo), capo dei Sisifidi che tennero lo stato finché non furono cacciati dai Pelopidi. — Pe
20 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XXII. Marte » pp. 138-143
to marziale, corti marziali (o consigli di guerra), legge marziale (o stato d’assedio), ecc. ; ma anche nel linguaggio della
ustiniano. Essendo però comune opinione a quei tempi che Attila fosse stato il distruttore di Firenze, a quella, come tant’al
21 (1874) La mitologia greca e romana. Volume II « Parte IV. Le Apoteòsi — LXIX. Di alcune Divinità più proprie del culto romano » pp. 500-505
trascorrere inerte senza adempiere pur anco gli obblighi del proprio stato . Il dì 11 dello stesso mese celebravansi le Fest
che facevano processionalmente ; e l’inno che essi cantavano essendo stato composto ai tempi di Numa, era divenuto inintelli
22 (1861) Corso di mitologia, o, Storia delle divinità e degli eroi del paganesimo: Per la spiegazione dei classici e dei monumenti di belle arti (3e éd.) « Cenni Preliminari » pp. 9-
storia nol dica, possiamo tener per fermo che il rimedio deve essere stato peggiore del male. IX. Libazione, cerimonia relig
è essi arrestavanu e legavanu i rei. 6. Acqua comune nella quale era stato spento un tizzone preso di sull’ ara. La tenevano
23 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XII. La Titanomachia e la Gigantomachia » pp. 60-68
oppressa, tenta di riacquistar colla forza ciò che colla forza erale stato tolto70. Ecco la vera causa della Titanomachia :
di alabastro, di spato pesante ecc. Finalmente contiensi solfo in uno stato di particolare combinazione nelle sostanze protei
24 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XX. Mercurio » pp. 123-131
e in quelli i diversi gradi di calore e in questi la variazione dello stato dell’atmosfera. Ebbero il nome di Mercurio sin da
a dottrina della Metempsicosi nel parlar dei regni di Plutone e dello stato delle anime dopo la morte. 156. A tempo di Dant
25 (1861) Corso di mitologia, o, Storia delle divinità e degli eroi del paganesimo: Per la spiegazione dei classici e dei monumenti di belle arti (3e éd.) « Avvertimento. » pp. 1-2
nta edizione del Corso di Mitologia dei signori Noël e Chapsal, che è stato sempre favorevolmente accolto dal pubblico, e che
26 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — VI. Il regno, la prigionia e l’eŚilio di Saturno » pp. 28-30
no, la prigionia e l’eŚilio di Saturno Il regno di Saturno sarebbe stato felicissimo e durevole a sazietà senza disturbo a
27 (1874) La mitologia greca e romana. Volume II « Parte IV. Le Apoteòsi — LXVI. Osservazioni generali sulle Apoteosi » pp. 490-492
a di quegli stupidi imitatori del culto Egiziano. Il Sabeismo sarebbe stato anch’esso, com’era in origine, una specie di Feti
28 (1874) La mitologia greca e romana. Volume II « Parte III. Semidei, indigeti ed eroi — XLII. Bellerofonte » pp. 317-320
ove della sorte avversa, giunto finalmente a superarle tutte e ad uno stato felicissimo, fu men forte a tollerare la prosperi
29 (1874) La mitologia greca e romana. Volume II « Parte IV. Le Apoteòsi — LXVII. L’Apoteosi delle Virtù e dei Vizii » pp. 493-496
i mezzi. Vero è che in Roma nel culto pubblico e nel tempio che erale stato eretto, questa Dea fu adorata come figlia di Giov
30 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — VIII. Tre Divinità rappresentanti la Terra, cioè Vesta Prisca, Cibele e Tellùre » pp. 39-43
cqua del fiume Gallo 44, che li faceva divenire furibondi ; nel quale stato di concitazione o di orgasmo urlavano, battevano
31 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — III. Classazione generale delle Divinità pagane e Genealogia degli Dei superiori » pp. 15-19
che è antico, si è formato modernamante il verbo naturalizzare, che è stato introdotto ancora nel linguaggio delle nostre leg
32 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — X. Cerere dea delle biade e Proserpina sua figlia » pp. 48-54
litudine, come s’intende dall’ottava che segue : « Se in poter fosse stato Orlando pare « All’ Eleusina Dea come in desio, «
33 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — VII. Saturno esule dal Cielo è accolto ospitalmente in Italia da Giano re del Lazio » pp. 31-38
te Matelda : « Quelli che anticamente poetaro « L’età dell’oro e suo stato felice « Forse in Parnaso esto loco sognaro. « Qu
34 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XXVIII. Le regioni infernali » pp. 195-202
vita, ma però non tutti, come noteremo particolarmente parlando dello stato delle anime dopo la morte : di straordinario e so
35 (1874) La mitologia greca e romana. Volume II « Parte II. Degli dei inferiori o terrestri — XXXV. I Satiri ed altre Divinità campestri » pp. 270-278
o a proposito fu creduto figlio del Sonno e della Notte. Da prima era stato ricevuto nella corte celeste come buffone degli D
36 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XXXI. Il Genio e i Genii » pp. 232-241
i natura divina, e per conseguenza immortale. La vita futura sarà uno stato di rimunerazione secondo le opere di ciascuno. »
37 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XXVI. Nettuno re del mare e gli altri Dei marini » pp. 173-183
tempo conoscesti il male a prova, « Se non t’invidii il Ciel sì dolce stato , « Delle miserie mie pietà ti mova. » E quindici
38 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XXIX. Plutone re dell’ Inferno e i suoi Ministri » pp. 203-215
questa strana invenzione lo diremo nel prossimo numero parlando dello stato delle anime dopo la morte. Passate le anime all’a
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