e sempre indarno ; nè poteva ritornarsene al padre, perchè ciò eragli
stato
da lui vietato, qualora non avesse seco condotto
i dice, che Cadmo, dope d’aver goduto per molti anni il regno, ne sia
stato
stacciato da Ansene e da Zete(b). Perseo.
r aria al soggiorno delle Gorgori, e felicemente esguì ciò, ch’eragli
stato
proposto(a). Compita l’impresa, l’Eroe nuovamente
a vendicare Frisso, figlio di Atamante, e nipote d’Eolo, che ivi era
stato
massacrato (b), e nel canquistare il Tosone, o Ve
va ; ma vi si oppose allora Acasto, figlio del predetto Pelia, ch’era
stato
uno degli Argonauti, ed era riuscito eccelente ca
cole, il quale aveva promerso di vendicarla, qualora Giasone le fosse
stato
infedele(26). Giasone poi, dopa aver condotto una
d Ificlo, così Anfitrione, volendo conoscere, quale di que’ due fosse
stato
conceputo per opera di Giove, gettò le due predet
Augia, e vi sostituì nel trono il di lui figlio, Pileo, il quale era
stato
costretto a ritirarsi in Dulichio, perchè avea co
to un certo Calcodone, ch’erasi unito con Ercole, e che da questo sia
stato
onorevolmente sepolto(e) (12). Ercole cercava alt
onde soddisfare meglio che potè al prestato giuramento (b). Ercole è
stato
detto Tirintio, perchè spesso dimorava in Tirinta
ole. Questi comparve in sogno al Poeta Sofocle, e gl’indicò chi n’era
stato
il ladro. Sofocle non ne fece parola con alcuno.
emonie dell’espiazione. Gli Dei però, giudicando che Ercole non fosse
stato
abbastanza punito, lo afflissero inoltre con una
ole, ch’ egli non si sarebbe liberato dal suo male, qualora non fosse
stato
venduto, e non avesse servito in qualità di schia
nque però la tirasse, cessa traeva seco anche la cute. In tale misero
stato
vide egli Lica, il quale pallido e tremante stava
ce strage del Toro, che, portato da Ercole ad Euristeo, da questo era
stato
mandato, come abbiamo esposto, a devastare le cam
a sentire, quando intese, ch’era morto il padre suo, e che egli n’era
stato
la cagione. Gli Ateniesi per consolarnelo esaltar
ritenuto nell’Inferno, come fra poco diremo. Vuolsi eziandio, che sia
stato
invitato da Ercole a combattere seco lui le Amazo
Eroi, e tutti gli Dei, eccettuato Marte. Questi in vendetta d’esserne
stato
escluso suscitò orribile contrasto tra’Lapiti e i
ntica origine era l’Italia. Anchise si rammentò, che lo stesso eragli
stato
predetto anche da Cassandra. Subito Enea intrapre
sacro Ministro (d). Omero poi soggiunge, che il mentovato scettro era
stato
lavoro di Vulcano ; che questo Nume lo avea regal
na di Marte il tempio, che abbiamo indicato(3). Nè contento di essere
stato
assolto, passò eziandio appresso i Trezenj per so
este ; dette Menelee, e gli si tribucavano altri onori, come se fosse
stato
una delle supreme Divinità. Non altrimenti fu nel
, figlio d’Amintore, re de’Dolopi, nell’Epiro, e che dopo Chirone era
stato
di lui precettore(10). Queglino usarono di tutta
’oro insieme con quelle di Patroclo, e di Antiloco, il quale pure era
stato
uno de’di lui più cari compagni(14). Gli s’inalzò
’era divenuta Dea del mare, non potè, senza impietosirsi, rimirare lo
stato
deplorabile, a cui il Greco era ridotto. Ella gli
credeva che fosse un Nume. Disingannato finalmente, narrò al padre lo
stato
deplorobile, in cui i Nobili del paese aveano rid
vea avuto da Circe un figliuolo, di nome Telegano(d) (22). Questi era
stato
lasciato fanciullo appresso la madre nell’isola E
distinse nell’arte di domare i cavalli(b) : anzi vuolsi, ch’egli sia
stato
il primo ad introdurre l’uso della cavalleria in
e fabbricarono ad essi un tempio(d). Benchè il medesimo tempio fosse
stato
consecrato a questi due fratelli, esso tuttavia c
Dei, gli si affezionò ; lo fece allevare non altrimenti che se fosse
stato
suo figliuolo, e gl’impose il nome di Edipo, dall
ima, tumore, epus, piede, perchè egli aveva i piedi gonfi dall’essere
stato
sospeso a quell’albero(f). Edipo, fatto grandice
e Citerone, seppe ch’egli era figlio di Lajo, e ch’egli stesso, n’era
stato
l’uccisore. Inorridì, il re a tale racconto, e mo
a un grande spettacolo. Ella si trasferì da Argo in Eleusina, ove era
stato
inalzatò il rogo al suo maritò. Là si vestì de’ s
i lui padre fosse l’eccellente Indovino. Melampo, e che per altro sia
stato
creduto figlio d’Apollo, perchè egli pure comparv
toriosi mercè il sacrifizio, che fece Meneceo, figlio di Creonte. Era
stato
predetto a quelle genti, che felicemente avrebbon
in quella guerra, e perfino lo stesso Polinice, come quello che n’era
stato
il promotote(10). Argia, vedova di Polinice, spin
gli estremi doveri, andò la notte, a cercarne il corpo, il quale era
stato
abbandonato ne’ campi, acciocchè divenisse esca d
ritasse alcuna taccia l’essersi ella sposata ad un uomo, il quale cra
stato
già due volte Console, e colle sue illustri azion
obiltà(a). Festo pretende, che il tempio della Pudicizia Patrizia sia
stato
alzato da’ discendenti d’Ercole, e che non fosse
il simbolo il più ordinario della Concordia. Pace. La Pace è lo
stato
di tranquillità e di buona armonia tra’ popoli. I
i facesse più sentire dalla donna, che dall’uomo. Tiresia, perchè era
stato
dell’uno e dell’ altro sesso, fu ricercato per gi
li da’ proprj. La suppost schiava fece all’ opposto di quel ch’ erale
stato
ordinato. Se ne avvide Temisto, ma troppo tardi ;
. (7). Apollonio narra, che il Dragone, custòde del Vello d’oro, era
stato
generato dalle gocce di sangue, cadute dalla test
da Eratostene(h) e da Igino(i), che il naviglio, di cui parliamo, sia
stato
il primo, che solcasse il mare. Questo però resta
l corpo lo trasse nel fiume, dove si annegò. Fingono i Poeti, che sia
stato
rapito dalle Ninfe di quel fiume. Ercole inconsol
b).Ificlo ebbe un figlio, di nome Podarce, che da Omero dicesi essere
stato
uno degli Eroi alla guerra di Troja (c). (d). O
Lo Scoliaste d’Apollonio (d) ed Igino (e) pretendono, che Absirto sia
stato
ucciso da Giasone.Finalmente fuvi chi ebbe a dire
lo cangiò in uccello(a). Dedalo, per sottrarsi al supplizio, cui era
stato
condannato dall’ Areopago, si ritirò col suo disc
attendeva ad assicurarsi il trono d’Atene, da cui il padre suo n’era
stato
escluso per opera de’partigiani di Mnesteo, non p
, fondò la città di Padova ((a)). Vuolsi da alcuni, che egli pure sia
stato
uno di quelli, i quali tradirono la loro patria (
lio d’Ippaso, e Ascalafo, figlio di Marte e di Astioche; il quale era
stato
uno degli Argonauti, e con lalmeno, suo fratello,
avea avuto la notte precedente ; nè dubitò, che Polinnestore ne fosse
stato
il barbaro uccisore. La madre dolente, e prima di
ò a palesargli l’arcano, giurando che tutto l’oro e l’argento sarebbe
stato
di Polidoro, com’era stato il trasmessogli ne’ te
urando che tutto l’oro e l’argento sarebbe stato di Polidoro, com’era
stato
il trasmessogli ne’ tempi scorsi da Priamo. La do
iv. (b). Declaustre Diction. Mytbol. (1). Lo scudo di Ettore era
stato
formato da Tichio, celebre Artista, e nativo d’Il
ocato gli Dei marini a gareggiare secolui nel suono della tromba, sia
stato
sommerso da Tritone ne’ flutti. Enea ne trovò il
isguardava come il Dio della Natura. Il Censorino vuole, che esso sia
stato
detto Genio dalla cura, che prende nella generazi
arsi sulle spiaggie della Grand’Esperia, ove fondò Salento(f). Eragli
stato
compagno Merione, figlio di Molo, Principe Cretes
rmi, e nestò immobile. Euforbo, figlio di Panto, veggendolo in quello
stato
, tentò di abbatterlo, ma non vi riuscì. Iusque Et
he stava per intraprendere. Calcante predisse, che l’esito ne sarebbe
stato
felice. Mopso all’opposto non presagì che sciagur
ggiunse, che quella era gravida di sei figli, tra’quali ve ne sarebbe
stato
un solo maschio, e questo tutto nero, mentre gli
sposò(a). Dicesi finalmente, che il Lirico Poeta, Stesicore, essendo
stato
privato degli occhi da Castore e da Polluce, perc
claustre Diction. Mythol. (9). Pausania vuole, che Diomede solo sia
stato
incaricato di andarsene a richiamare Filottete(c)
lore, e talmente se ne sdegnò, che la avrebbe uccisi, se non ne fosse
stato
trattenuto da Diore, di lei fratello. (12). Tra’
predetto, ch’elleno perirebbono, quando un solo passeggiero non fosse
stato
trattenuto dal loro canto(b). (a). Hom. Odyss.
a preso poi nel fiore della sua gioventù da certi corsari Fenici, era
stato
venduto a Laerte, e da questo stabilito guardiano
Hom. Odyss. l. 21. (21). Il fine, che que’ Nobili incontrarono, era
stato
loro predetto da Aliterse Mastoride, celebre Indo
l. 5., Cedren. in Annal. (4). Quelli, i quali dicono, che Ajace sia
stato
trovato morto nella sua tenda, soggiungono, che U
stato trovato morto nella sua tenda, soggiungono, che Ulisse, essendo
stato
preso in sospetto di tale omicidio, dovette fuggi
Ne fu incaricato Filottete, il quale lotrovò in Pisa, ove Pelope, era
stato
sepolto. Ma Filottete, ritornando al Greco campo,
iuolo. Quell’infelice padre avea inteso dall’Oracolo, ch’egli sarebbe
stato
ucciso da uno de’ suoi figliuoli. Altemene in for
Tideo privò di vita. Gli uni, dice Apollodoro(c), pretendono, che sia
stato
Alcatoo, suo zio ; gli altri, soggiunge Ferecide(
Alcatoo, suo zio ; gli altri, soggiunge Ferecide(d), dicono, che sia
stato
Olenio, suo fratello. Comunque ciò sia, Tideo fin
ell’amico, ma il suo fine, se Venere nol cuopriva d’una nube, sarebbe
stato
simile a quello di Pandaro. In quella circostanza
a un grande spettacolo. Ella si trasferì da Argo in Eleusina, ove era
stato
inalzatò il rogo al suo maritò. Là si vestì de’ s
i lui padre fosse l’eccellente Indovino. Melampo, e che per altro sia
stato
creduto figlio d’Apollo, perchè egli pure comparv
ato Policalco, videsi più volte coronato in tali Giuochi, come Io era
stato
negl’Istmici, ne’ Pitici, e’ negli Olimpici. Gli
toriosi mercè il sacrifizio, che fece Meneceo, figlio di Creonte. Era
stato
predetto a quelle genti, che felicemente avrebbon
atica possa esser di qualche utilità agli studiosi. Lo scopo nostro è
stato
di far ad essi conoscere le finzioni dei poeti, d
iò in cucculo o corvo, come dicono alcuni, per ingannarla, ed essendo
stato
riconosciuto, ella si decise di ascoltarlo a cond
la guardia del pastore Argo che aveva cento occhi, ed essendo questi
stato
ucciso per ordine di Giove da Mercurio che lo ave
Avendole la ninfa Aretusa palesato che il rapitore di Proserpina era
stato
Plutone, Cerere ricorse a Giove per ottenere che
Dea. Giove prima di sposare Giunone aveva Meti per moglie. Essendogli
stato
annunciato dall’oracolo ch’essa dovea divenir mad
a dopo il diluvio di Deucalione, il quale devastava la terra e ch’era
stato
mandato dalla implacabile Giunone per tormentare
a formare un arco. Mercurio d’allora in poi volle portarla in quello
stato
come simbolo di pace, aggiugnendovi le ali come s
ietro, onde non se ne scoprissero le tracce. Il pastore Batto che era
stato
testimonio del furto avea avuto una bella vacca o
go che custodiva Io ed ucciderlo. Liberò Marte dalla prigione ove era
stato
rinchiuso da Vulcano e attaccò Prometeo sul monte
Mida re di Frigia ed avendogli di più Mida restituito Sileno che era
stato
preso da’ contadini, Bacco in ricambio si offerse
se volte vicino il can cerbero. Da una gran parte dei Greci Plutone è
stato
considerato come una causa fisica, e gli hanno as
, in Ispagna, perchè vi si spedivano, come si crede, i prigionieri di
stato
. Cinque erano i fiumi dell’Inferno, Stige, Cocito
po avanti che questo principe vi scendesse il nocchiero infernale era
stato
punito e mandato un esilio per un anno in uno de’
ane sdraiato mollemente su di un gruppo di nubi, ed esprimente quello
stato
di quiete in cui trovansi i mortali, mentre egli
re e di Giasone dio delle ricchezze, ministro di Plutone, col quale è
stato
alle volte confuso. Si rappresentava cieco ; dice
era un Dio terribile, che non era permesso di nominare. Oltre l’esser
stato
padre di Pane dicesi che fosser pur anche figli s
che da lui non da Apollo, come si è già detto, pretendono alcuni sia
stato
cangiato in cipresso. A Silvano offrivasi da prin
artificio gli riuscì di farlo parlare. Vogliono alcuni che Proteo sia
stato
re d’Egitto saggio ed avveduto. La sua prudenza g
uo sacrificio in un giorno determinato. Si vuole che il suo culto sia
stato
trasportato in Italia dai Lacedemoni. Essendosi a
. Levando il velo che copre questa favola pare ad alcuni che Eolo sia
stato
un principe dedito allo studio dell’astronomia, i
nato, Giove prevedendo dalla sua fisonomia i disordini di cui sarebbe
stato
origine, volle obbligare Venere a disfarsene, ed
entar le sue forze e dilatarsi le ali che ripigliavano il loro antico
stato
ogni volta che Antero era lontano da lui. Non è
ntano da lui. Non è difficile di scorgere che questo secondo Amore è
stato
immaginato per dinotare che la corrispondenza fa
madre d’Atlante, Persa, madre di Circe, ecc. Dicesi che Giove essendo
stato
strettamente legato dagli altri Dei, Teti, coll’a
ccombevano. Achille solo resistette, perchè nel giorno precedente era
stato
strofinato d’ambrosia, e perchè vi rimase per poc
di una torre. Un’ azione tanto nera non poteva andar impunita in uno
stato
in cui per rendere più abbominevole l’omicidio si
le quali collo sguardo petrificavano gli uomini, e raccontano esservi
stato
in Africa un animale che i Nomadi chiamano Gorgon
oniera la loro regina Ippolita la diede in isposa a Teseo che gli era
stato
compagno in quell’impresa. Le Amazzoni erano donn
ciava, laceravasi nel tempo stesso la prima pelle e la carne. In tale
stato
mandava spaventevoli grida vomitando le più terri
o ch’egli detestava. Avendo Acrisio inteso dall’oracolo ch’ei sarebbe
stato
ucciso dal figlio di Danae, la fece chiudere in u
gante di grandezza e di forza straordinaria era re di Mauritania oggi
stato
di Marocco. Divenne celebre per le sue cognizioni
arsero tante lacrime, per cui Giove commosso dal loro compassionevole
stato
le cangiò in istelle e le pose su la fronte del t
rcole, o come altri vogliono, Euristeo, non andò a liberarlo ; ed era
stato
sì strettamente legato a quel sasso, che vi lasci
ova ; uno contenente Castore e Clitennestra, tutti e due mortali, era
stato
fecondato da Tindaro di lei marito ; l’altro feco
nche asserito che questo musico innalzò il primo altare del quale sia
stato
onorato Mercurio nella Grecia. Altri dicono che A
dentemente del suo talento nel maneggiare questo istromento, egli era
stato
abbastanza eloquente per persuadera ad un popolo
le vivessero nell’abbondanza coloro, presso a’quali tal vello sarebbe
stato
, per tutto il tempo che conservato l’avrebbero, e
ni, sia che fosse informata dall’oracolo che il maritaggio le sarebbe
stato
funesto, come asserirono alcuni, ella d’accordo c
o nome fu chiamata Gianicola. Nel tempo del suo regno essendo Saturno
stato
scacciato dal cielo o piuttosto dal suo paese, ap
are che la regia potestà era divisa fra questi due principi, e che lo
stato
veniva dai consigli dell’uno e dell’altro governa
astore che lo aveva salvato, non solamente che l’uccisore di Laio era
stato
egli medesimo, ma di più che Laio era suo padre e
ei cani e degli avoltoi, segretamente lo seppellì. Creonte, essendone
stato
istrutto, ordinò che questa amorosa sorella fosse
amente uniti a quelli di Troo re di Troia. Vuolsi che Tantalo essendo
stato
precipitato nell’inferno, Pelope restato solo fu
urie, e vagando accompagnato da Pilade figlio di Strofio, con cui era
stato
educato, giunse in Tauride, ove per ordine del re
’indovini le fu risposto che il fanciullo di cui era incinta, sarebbe
stato
un giorno cagione dello sterminio della sua famig
si vide astretta di sottomettersi come le altre a comparire in quello
stato
innanzi ad un semplice mortale ; nè la casta Mine
o sacrificarlo. Costui seppe persuadere ai Troiani che il cavallo era
stato
fabbricato da’ Greci onde placare lo sdegno di Pa
giorno delle ombre, ove apprese dal padre tutti i perigli cui sarebbe
stato
esposto nelle guerre che, per fondare in Italia u
rtante guerra, sedare una violenta sedizione, allorchè l’esercito era
stato
disfatto, e la peste o la carestia, o qualche epi
vvi che i versi creduti della Sibilla Cumana il segreto dei quali sia
stato
sempre religiosamente conservato. Nel 363 dell’er
nel mese di marzo di quell’anno medesimo, essendo il tempio di Apollo
stato
consumato dalle fiamme, con molta fatica furono c
in forma di perpetua, nè mai interrotta narrazione : disegno sarebbe
stato
questo impossible ad eseguirsi, attesa la confusi
i non lasciano stabilire con sicurezza chi di sì enormi delirj ne sia
stato
l’autore. Certo è, che l’Idolatria è quasi così a
l’ anno vedeasi carita di catene, simbolo di quelle, con cui egli era
stato
avvinto da Giove, allora si scioglieva, per indic
discendeva sino al petto, e da cui pendevano due busti di Ati(a). Era
stato
questi un bellissimo pastore della Frigia. Cibele
Nume bambino (b). Variano i Mitografi nel riferirci da chi Giove sia
stato
nutrito e allevato. Lattanzio dice, che ne furono
erro, in quello d’oro (g) (3). V’è finalmente chi dice, che Giove sia
stato
allevato da Celmo, uno degl’ Idei Dattili ; e che
tolo Augusto gli alzò un tempio nel Campidoglio, in memoria di essere
stato
salvato dal fulmine, che colpì la di lui lettica,
’oro la capigliatura e il mantello del Nume (d). Questo simulacro era
stato
opera di Fidia, figlio di Carmida (e). Le fondame
lmente si consultava colle Sorti(14). Vuolsi da alcuni, che Giove sia
stato
denominato Ammone da un certo pastore dello stess
, per conservare la memoria della capra Amaltea, col di cui latte era
stato
nutrito nella suainfanzia, ne cuoprì il suo scudo
to questo aspetto era dagli Ateniesi chiamato Iezio, e da loro eragli
stato
eretto un altare sul monte Imetto (g). Ronolo ri
cco dal monte Liceo in Arcadia, sul quale si pretendeva ch’egli fosse
stato
allevato dalle Ninfe, Tisoa, Neda, e Agno (d). Er
l rapace uccello avesse sempro di che cibarsi. In quesco sì do loroso
stato
Prometeo se ne stette per trenta anni, dopo i qua
nella parte superiore era toro, e serpente nell’inferiore. Questo era
stato
subito rinchiuso appresso la palude Stigia in una
ovvero da quello, che sogliono fare i bevitori. Altri dicono, che sia
stato
denominato Bromio dalla Ninfa, Brome o Bromie, ch
mente ne usano(f). Milichio, dalla voce milica, fico, perchè egli era
stato
il ritrovatore non solo del vino, ma anche de’ fi
cco ; o dal verbo greco mimiste, imitare, perchè comparivano, com’era
stato
solito a farsi vedere il loro Nume. Quindi vestiv
o Erigone, e strascinandola per la veste, la condusse, ove Icario era
stato
gettato. La figlia, al vederlo, pel dolore s’appi
ella Lidia ricevettero nel loro naviglio un fanciullo bellissimo. Era
stato
predato da uno di loro stessi, di nome Ofelte, in
ne compiacque, e si rappacificò seco lui (a). E perchè Citerone n’era
stato
l’autore, perciò ella dal nome di lui fu detta Ci
e il nome di Delfico (g). Dicevano gli Antichi, che questo tempio era
stato
prima costruiro con rami d’alloro, tolti dalla va
ono il medesimo tempio con molto più di magnificenza, di quel che era
stato
proposto dal nobile architetto Spintaro Corintio
Pitone, si trasferì con Diana, sua sorella, in Egialea ; ed essendone
stato
scacciato, si ritirò in Creta. Poco tempo dopo av
ad Apollo Licio, ossia il Lupo (e). Si appellò Clario, perchè eragli
stato
consecrato un tempio, un bosco, e una fonte in Cl
di quelle acque, contraeva la virtù di predire le cose future(c). E’
stato
denominato Ismenio dal tempio, che avea lungo le
nalmente sono di parere, che sieno state così denominate dall’ essere
stato
esaudito Menelao, il quale, essendo per portarsi
iava le procelle ; finalmente secondo alcuni non mangiava mai, ed era
stato
quegli, che con uno degli ossi di Pelope avea for
protestò che lo avrebbe raggiunto, quand’ anche il corso di lui fosse
stato
rapido al par di quello del Sole(c). Il Sole arse
se un serpente, se ne ritornò ad Apollo, e finse che quello gli fosse
stato
d’ostacolo per avvicinarsi alla fonte. Il Nume, p
state offeme alla Dea. Euripide finalmente pretende, che colui ne sia
stato
così punito, perchè ebbe la vanità di credersi pi
la denominò Coliade dalla voce greca cola ; piedi mani, pe’quali era
stato
legato. Altri dicono, elle la Dea ricevette tal n
d’ Alicarnasso(b), e Pomponio Mela(c) vogliono, che questo tempio sia
stato
eretto da Enea Trojano. Diodoro di Sicilia poi di
uto vedere a perire di pestilenza la sua armata, e ch’egli stesso sia
stato
poi ucciso da’suoi concittadini(a). Venere sotto
nnone le consecrò nella Beozia dopo la morte di Arginno, il quale era
stato
da lui teneramente amato, ed erasi finalmente ann
ne per mettere in ceppi Giove(e). Incontratosi in Apollo, che pur era
stato
esiliato dal Cielo, nè sapendo come vivere, si un
l tempio, che aveva in Tenaro, Promontorio della Laconia, e ch’eragli
stato
eretto da Tenaro, fratello di Geresto, e figlio d
quelli dell’uomo. Era inoltre fornito dell’uso della favella, ed era
stato
allevato dalle Nereidi(b). Minerva. MInerv
suo castigo vivesse sempre così cospesa, come si trovava ; e in tale
stato
la convertì in ragno, il quale anche oggidì va te
o esercizio,(a) (4). Fu denominata Scirade o da un tempio, che le era
stato
eretto in Sciro, borgo tra Atene ed Eleusi ; o da
furore : lo che esprime l’impetuosità di lui ne’ combattimenti(b). E’
stato
chiamato Salisubsolo a cagione delle danze, che f
si Aloidi, non avesse pregato Mercurio a toglierlo da quell’ infelice
stato
(a). Marte inoltre alle preghiere di Venere, feri
li di Nettuno e d’Anfitrite(e). Eurìpide vuole, che il loro padre sia
stato
Polifemo(f). Questi al dire d’Omero nacque dalla
l’altro, perchè egli dipingevasi con chiavi in mano, delle quali era
stato
il primo inventore(f). (15). Le Feste, celebrate
tuirono gli animali. Eusebio vuole che Cecrope, primo re d’Atene, sia
stato
il primo a farlo(f) ; ma Pausania asserisce che q
ificato dal Sacerdote con acqua, detta lustrale. Questa doveva essere
stato
attinta da fonti o fiumi, e doveva esservi stato
Questa doveva essere stato attinta da fonti o fiumi, e doveva esservi
stato
estinto un ardente tizzone, preso dall’ altare, s
e approvazione(a). E’fama che ad erudirli in quell’arte il primo sia
stato
Tage. Festo lo fa figliuolo del Dio Genio, e nipo
ttenzione si esaminava, se le viscere erano tutte, e in perfettissimo
stato
. Se comparivano vivide, ciò era di buon augurio ;
i Troja nell’ Asia Minore, abbia chiesto un segno, il quale gli fosse
stato
di buon augurio per la durata della città d’Ilo,
o la distruzione di Troja, trasportato da una burrasca in Italia, sia
stato
dagli Dei avvertito di restituire a’ Trojani il P
ontana, in cui era stata convertita Ciane. Pretendesi, che Ercole sia
stato
il primo a porgervi sactifizio, quando, conducend
chiamavasi lo spiraglio di Tifone(g). Virgilio vuole, che costui sia
stato
sepolto sotto l’Isola Inarime(h). Altri pretendon
Giuochi, perchè oltrepassò ogni altro nella Corsa(c). Arrachione era
stato
già altre due volte coronato al tempo della quart
loro indispensabilmente osservare, ancorchè chi l’avesse fatta, fosse
stato
costretto dalla violenza, o fosse per dorivargli
e Vestale, fu in fine detto Campidoglio (a). Scaligero vuole, che sia
stato
così detto, perchè sovrastava a tutta la città (b
o ad ardere le più ricche vesti del defonto, e le di lui armi, se era
stato
guerriero. Innoltre gli animali a lui cari, e tal
latina bustum, con cui si chiamava il Rogo, tostochè il cadavere era
stato
abbruciato (b). Smorzate ch’erano le fiamme, i pa
da’Sabini (i). Dionisio d’Alicarnasso poi vuole, che il medesimo sia
stato
eretto da Tarquinio il Superbo, e che quaranta an
lare su tal proposito. Ercole si compiacque del soprannome, ch’eragli
stato
imposto, proruppe in grande riso, e li lasciò in
è da confondere l’anzidetto Acmone con quello, il quale dicesi essere
stato
il primo padre degli Dei (b). Questi si chiamò an
quale non era permesso l’entrarvi, che a’loro Sacerdoti. Un altro era
stato
eretto a’medesimi nel Territorio di Tebe (g). Que
, ossia regina di tutto il monde (c) ; tuttavia non si sa, che le sia
stato
eretto alcun tempio. Pausania solamente ricorda u
che sieno state dette Jadi da Jante, loro fratello, il quale, essendo
stato
messo a morte da un serpente o da un cinghiale o
Bacco stesso talvolta si venerò sotto l’immagine di serpente, essendo
stato
cinto di serpi, quando era bambino, o perchè le B
i predire il futuro, perchè quel Nume, viaggiando per la Laconia, era
stato
cortesemente alloggiato dal loro padre (f). (a).
riprensione Vulcano, perchè questi al cuore dell’ uomo, di cui n’era
stato
l’artefice, non avea aperto un piccolo foto, per
è dissetò i Titani nel momento, in cui muovevano guerra al Cielo, sia
stato
assogettato al predetto cangiamento(c). Le acque
, venivano privati del nettare, e spogliati della Divinità, nel quale
stato
dovevano rimanersene per un anno ; altri dicono p
figlio del fiume Cefisso, e di Liriope, bella Ninfa della Beozia. Era
stato
predetto da Tiresia, che colui sarebbe vissuto, f
tra di candidissimo avorio(c). Pindaro però non vuole, che Pelope sia
stato
messo a morte dal padre, ma che nej dì del predet
di coppiere(d). E perchè Pandaro o’ Pandareo, abitante di Mileto, era
stato
complice del mentovato delitto di Tantalo, perciò
dal tempio. Zuto v’incontrò Jone, e lo tenne per quello, che gli era
stato
indicato. Creusa pensò, che tal cosa altro non fo
ò Merope, re dell’ Isola di Cos, il quale si pretende, che poscia sia
stato
cangiato in aquila, e collo cato tra gli Astri(d)
rle(h). Questo cavallo nacque colle ali ; e vuolsi da alcuni, che sia
stato
prodotto dal sangue di Medusa, sgorgato sul terre
t da lui ricevuto il predotto strumento. Alcuni pretendono che ne sia
stato
regalato da Apollo(c). Ebbe un fratello, di nome
con altre donne, e che da’ alcune di queste al tempo delle Orgie sia
stato
lacerato(a). Alcuni finalmente pretendono, che Or
e sia morto in età di dugento ottanta nove anni, e che dopo morte sia
stato
onorato come un Nume(c). (d). Nat. Com. Mythol.
tivo del ratto di Elena, di cui parleremo(f). Pretendesi, ch’egli sia
stato
peritissimo nell’ Idromanzia, ossia nell’arte d’i
le impose il predetto dal verbo latino pandere, aprire, dopo esserne
stato
ecaudito(d). Altri la denominarono tale dall’apri
cquistato gran nome col suo coraggio ; Lachesi soggiunse, che sarebbe
stato
dotato di straordinaria fortezza ; e Atropo, gett
o si ammetteva indifferentemente qualsivoglia cittadino, purchè fosse
stato
d’ottimi costumi. Tale Magistrato era severissimo
edenze, dei sentimenti, dei ricordi nazionali. Ma niun altro popolo è
stato
mai così ricco e geniale nella creazione di tali
come moglie legittima di Giove ridusse le altre consorti di lui allo
stato
di concubine; e Callisto, dea della luna in Arcad
a seminagione, forse perchè anche Crono in alcune località greche era
stato
onorato come Dio della maturità, dell’ abbondanza
isce chi trascura di accoglierli e ospitarli benignamente. Come dello
stato
così Zeus è anche il protettore della famiglia; o
le ebbe la romana Giunone, che divenne anche protettrice dell’ intero
stato
, col nome di Iuno Regina. Aveva la sua cella nel
lle città e degli stati (detta perciò Athena Polias, da polis, città,
stato
); essa favorisce la coltura, inventa per l’ uomo
dono una tranquilla pace è la musica, niuna meraviglia che Apollo sia
stato
anche pensato come inventore della musica. Il suo
divenne dio guerriero, e diventò anche il dio più ragguardevole dello
stato
, dopo Giove. Numa istituì in onor di lui il sacer
Sal ii. Narravasi che un di mentre Numa pregava per la salvezza dello
stato
, Giove, a dar segno della sua grazia, avesse lasc
tto di culto. E poichè il fuoco vien dal cielo, per questo Efesto era
stato
detto figlio di Zeus. Lo si pensava zoppo; immagi
tendeva a fabbricare oggetti d’ arte. Secondo un’ altra leggenda, era
stato
Giove stesso che adirato contro Efesto per aver v
o feconda. In Oriente, e precisamente in Fenicia, questo concetto era
stato
personificato nella dea Astarte; il culto di cost
Iupiter e Mars, formando una triade che si riteneva protettrice dello
stato
di Roma. Numa assegnò a questo Dio un sacerdote s
. Si aggiungevan leggende circa, i mariti di questa Dea. Il primo era
stato
Astreo, pel quale essa divenne madre dei venti Bo
lo di Artemide e da’ suoi strali ucciso. Dopo questo, si diceva fosse
stato
trasformato nella costellazione di Orione, quella
evano cominciare i loro poemi dall’ invocazione delle Muse, uso che è
stato
accolto anche dai moderni; e negli epiteti di cui
eo I (306 av. C.). e) Iride. 1. L’ arcobaleno è sempre
stato
un simbolo dei rapporti fra cielo e terra; quiudi
prima una Strenia o Strenua, antica deità sabina, in onor di cui era
stato
eretto un santuario con un sacro bosco nelle vici
a venerazione. Fondatore del culto della Fortuna in Roma si crede sia
stato
Servio Tullio, quel re che era stato egli stesso
lla Fortuna in Roma si crede sia stato Servio Tullio, quel re che era
stato
egli stesso tanto fortunato; egli edificò alla De
ua stirpe. Vedemmo nella Teogonia che il Ponto, ossia il mare, era
stato
in origine prodotto spontaneo di Gea, la Terra; e
le cacciò le nutrici di Dioniso dalla campagna di Nisa, dov’ egli era
stato
allevato, onde il Dio stesso non potè salvarsi ch
Capitolino; un viso pieno d’ espressione e di bellezza; dapprima era
stato
preso per un’ Arianna, ma a torto. In tutte quest
i averli ridotti dalla condizione di rozzi cacciatori e pastori a uno
stato
civile con sedi fisse e città ordinate. Così Deme
osco di Colono, dove venne a cercar pace l’ infelice Edipo dopo esser
stato
tutta la sua vita perseguitato dalle Erinni per d
gliò, adirato contro lui, l’ avrebbe precipitato in mare se non fosse
stato
soccorso da sua madre, la notte. — Ma la più bell
es accompagnare per donaria ad Epimeteo. L’ imprudente, sebbene fosse
stato
avvisato dal fratello a non ricever doni da Zeus,
da del diluvio di Deucalione; giacchè si affermava che il diluvio era
stato
mandato da Zeus appunto per disperdere le corrott
i di abilità cacciatrice. Qui s’ aggiunga che il padre di Atteone era
stato
Aristeo figlio di Apollo, e che egli era stato af
l padre di Atteone era stato Aristeo figlio di Apollo, e che egli era
stato
affidato per l’ educazione a Chirone, il quale ne
ui ella stimavasi di molto superiore; la stessa superbia onde già era
stato
punito Tantalo. Le offese Divinità non tardarono
ta in Egitto è probabile non facesse parte del mito primitivo, ma sia
stato
aggiunto dopochè la Grecia era entrata in rapport
resso certe Ninfe abitanti in un cotal segreto luogo, che gli sarebbe
stato
rivelato dalle Graie, le tre sorelle delle Gorgon
due. Tindareo e Icario si ritenevano come i fondatori del più antico
stato
in Laconia; e poi favoleggiavasi che cacciati dal
i Simonide di Ceo il quale serbava gratitudine ai Dioscuri per essere
stato
da loro salvato da certa morte. In una poesia scr
randosi poco dopo nel palazzo di Scopa un solenne banchetto a cui era
stato
invitato anche il poeta, ecco giungono al palazzo
l governo di Atene un Amfizione, figlio di Deucalione. Questi sarebbe
stato
privato del regno da Eretteo o Erittonio. Anche E
rpentina, perchè nato dal suolo; anch’ egli era detto fondatore dello
stato
Attico, un altro Cecrope in sostanza, ma posterio
la genealogia nel seguente modo. Il primo Eretteo o Erittonio sarebbe
stato
padre di Pandione succeduto a lui nel regno; Pand
e celebri figliuole Progne e Filomela; il secondo Eretteo poi sarebbe
stato
il padre di Orizia e di Procri e avrebbe avuto Io
, che lo istruì nell’ arti musiche e ginnastiche; e si dice anche sia
stato
educato dal centauro Chirone, cosa inevitabile pe
onorato con sacrifizi umani). Già due volte il tributo personale era
stato
pagato dagli Ateniesi; poco dopo l’ arrivo di Tes
sarebbe nato allora allora il più forte dei Persidi, il quale sarebbe
stato
signore e sovrano di tutti i discendenti, Era, co
figlia del re troiano Laomedonte, esposta a un mostro marino, che era
stato
mandato da Posidone per punire quel re della frau
l motivo ch’ egli aveva ucciso i suoi bambini avuti da Megara, ed era
stato
in servitii presso Euristeo. Anelando vendetta al
rcole aveva trovato ivi stanziato sul Palatino Evandro, dal quale era
stato
accolto con segni di amicizia; ma passando col su
sandalo, egli si presente a Pelia con un sandalo solo; ora Pelia era
stato
poco prima avvertito da un oracolo si guardasse d
aveva promesso, lo precipite in mare. Secondo alcuni, costui sarebbe
stato
da suo padre Ermes mutato nella costellazione del
lo nascose in casa di Licomede in abiti donneschi, donde poi sarebbe
stato
tratto fuori per l’ astuzia di Ulisse. — Telamone
ente in Micene. Ristabilì sul trono etolico il suo nonno Eneo che era
stato
cacciato dai figliuoli di un suo fratello Agrio.
o, il quale nato da Posidone e da Tiro, e pero fratello di Pelia, era
stato
cacciato da lui e aveva trovato nuova patria in M
cchio del vincitore fu trascinato a ludibrio pel campo, e sarebbe poi
stato
gettato in pasto ai cani e agli uccelli di rapina
r quello un voto fatto per espiare il rapimento del Palladio; sarebbe
stato
di danno ai Troiani se l’ avessero offeso, per co
i Agamennone e Clitennestra, al tempo della spaventosa catastrofe era
stato
da una sorella maggiore, Elettra, portato via e c
e scelto fra i Proci il suo secondo marito. Appunto allora Ulisse era
stato
sbarcato dai Feaci nell’ Isola. Quando fu sveglio
enelope annunziò che quel giorno avrebbe fatto la sua scelta; sarebbe
stato
preferito chi fosse in grado di tendere il grand’
Dea guerriera. » 6. « Pegno della salvezza nostra e di quella dello
stato
. » 7. I, 515 e segg. : « … impero ho io sulla t
Licia). Giove m’ è padre; per me è palese quel che sarà, e quel che è
stato
e quel che è al presente; per me si disposa la po
etto che ora vien presentato al Pubblico per uso dei Reali Collegj, è
stato
ricavato con sobrietà e giudizio dai migliori mit
ato un quadro delle idee suddette. Se le abbiamo noi accennate, ciò è
stato
per fare intendere alla gioventù studiosa, che le
osasse Esione, in guiderdone del coraggio da esso mostrato per essere
stato
il primo nell’assalto. Rimesso finalmente Apollo
. Accettò Apollo la sfida a patto, che chi restava al di sotto, fosse
stato
a discrezione del vincitore. Marsia fu vinto, ind
ipetere soltanto le ultime voci degli altrui discorsi. Ridotta a tale
stato
infelice vide il bel Narciso figliuolo del fiume
novellava per essere al dì vegnente divorato di nuovo. Eterno sarebbe
stato
il suo supplizio, se Ercole che si trovò di là pa
le, detta perciò Lucifer, ed Hesperus. Osservammo già che Atlante era
stato
trasformato in una montagna, che sostiene il ciel
he nell’infanzia si rotola sovente anche colle mani per terra ; nello
stato
della sua robustezza camina a due piedi ; e nel d
fu, che il flagello cesserebbe allora quando l’uccisore di Lajo fosse
stato
riconosciuto, e punito. Lo sventurato Edipo convi
l’ordine paterno. Ma tosto il sangue di Erifile fu vendicato, essendo
stato
consegnato alle Furie l’empio matricida, il quale
iove, e della ninfa Plota, e regnava nella Frigia. Non essendo questi
stato
chiamato da Troe in una festa che si celebrò nell
re di Argo, la cui figlia Erope sposò Atrèo, che divenne re, essendo
stato
ucciso Euristeo dagli Eraclidi nell’Attica. Tiest
e sposò Egisto, e lo fece montar sul trono. Oreste suo figlio sarebbe
stato
parimente vittima di sua madre, se Elettra sua so
colà confinato da Ecuba senza che Priamo lo sapesse, giacchè gli era
stato
predetto, mentre Ecuba era incinta, che il bambin
ritirarsi dal campo, e ricomparirvi, allorchè Agamennone ferito fosse
stato
obbligato a ritirarsi nella sua tenda. Così fu fa
e Omero non abbia fatta menzione di tale favola : il suo Eroe sarebbe
stato
meno grande, se lo avesse dipinto fornito di un t
e in contracambio del gentile accoglimento espone la cagione, ond’era
stato
spinto dalla tempesta negli stati di Alcinoo : so
o che scappasse da questa terra fatale, e battuto da nuova burrasca è
stato
gittato sul lido de’ Feaci, dove ha trovato la pi
uoi ginocchi : giurò di far quanto avrebbe dimandato, e restituì allo
stato
di prima i suoi compagni. Ulisse si trovò così co
tenza, e col favore della notte scioglie le vele da un lido, dove era
stato
accolto con tanta cortesia. Accortasi del tradime
to da noi si assersce. A questa Fratria crede il Martorelli che fosse
stato
ascritto Stazio poeta, nostro concittadino, che v
ta la sua congettura. Vi ha in fine chi ha creduto, che Eunosto fosse
stato
il Dio che presiedeva ai mulini ; opinione che ha
mpini ed edere : e ciò perchè nell’Egitto Serapide, cioè il sole, era
stato
l’inventore del vino. Il decantato nostro Cecubo,
uindi non senza fondamento crede il Capaccio, che questo tempio fosse
stato
rifatto e ristorato, vivendo Tiberio. XII.
armo, e di bronzo rappresentanti questo Eroe, fanno credere di essere
stato
egli ascritto fra i Penati e gl’Iddj tutelari del
rni demolita, ha fatto credere a parecchi eruditi antiquarj che fosse
stato
il tempio a Vesta dedicato. Infatti la rotonda fi
roi spacciavano presso il popolo tuttociò che per tradizione loro era
stato
tramandato, che abbellivano poi con i parti della
senta la caduta degli uomini. Pandora è lo stesso che la Natura nello
stato
dell’innocenza. La temerità, e la smania di voler
isse si aggirò nel seno di Baja. 1. Sembra strano che Ulisse non sia
stato
riconosciuto nel proprio paese, mentre Omero ci a
rthenope : cecini pascua, rura, duces. 1. La circostanza di essere
stato
Pico un celebre indovino, e l’aver sempre presso
rano, e da Gea, che nascere da lei doveva un figlio, il quale sarebbe
stato
re degli uomini, e degli Dei, tolse con inganno l
armenti di Admeto, Mercurio gli rubò alcune vacche, ed essendo in ciò
stato
scoperto dal pastore Batto, lo cangiò in pietra d
incontro avendo Micia re di Frigia a Bacco restituito Sileno, che era
stato
preso dai contadini, Bacco in ricambio si offerse
desimo vi rimase abbruciato. Allorchè Trittolemo fu giunto a perfetto
stato
, dopo averlo pienamente istruito nell’ arte di co
del giovane Ciparisso, che da lui non da Apollo vogliono molti essere
stato
cangiato in cipresso. A Silvano offertasi una tro
so prendevansi promiscuamente gli uni pergli altri. Intorno ai Lari è
stato
favoleggiato che fosser figli di Mercurio accoppi
nacque Achille, che Proteo avea innanzi predetto a Tetide che sarebbe
stato
più forte del padre. Avendo Peleo in appresso ucc
Minosse e Radamanto erano figli di Giove e di Europa, e il primo era
stato
innanzi re e legislatore de’ Cretesi. Eaco era fi
al basso nuovamente ricade. Pausania pretende che di tal pena ei sia
stato
punito da Giove pei’ aver ad Asopo rivelato il lu
fatta prigioniera Ippolita loro regina, la diede a Teseo, che gli era
stato
compagno in quell’ impresa. 7. Purgò le stalle di
pagno nella spedizione degli Argonauti, ma essendo questi dalle Ninfe
stato
rapito nella Bitinia, mentre era sceso per bere a
gli penetrasse nel fianco e l’ uccidesse. Altri voglion però che sia
stato
Periclimeno per la sua insolenza ucciso dallo ste
llirico, dove chiedendo agli Dei di essere trasformalo in ciò ch’ era
stato
il principio di sue avventure, fu insieme con Erm
e ricerca, venne a scovrire non solamente che l’ uccisore di Laio era
stato
egli medesimo, ma di più che Laio era suo padre,
ro, il quale veniva riputato come sicuro pegno della prosperità dello
stato
che il possedesse. Era questo la pelle del monton
partorite da Leda; ma l’ un di questi contenente Polluce ed Elena era
stato
fecondato da Giove cangiato in cigno, l’ altro co
di un toro, partorì il minotauro mezzo toro e mezzo uomo. Essendogli
stato
dagli Ateniesi per ordine di Egeo assassinato il
urie, e vagando accompagnato da Pilade figlio di Strofio, con cui era
stato
educato giunse in Tauride, ove per ordine del re
parvele in sogno di aver in seno una fiaccola ardente, il che essendo
stato
interpretato che cagionare ei dovesse l’ incendio
gliarsi, lo riconobbe, e l’ indusse a partire con seco. Filottete era
stato
compagno di Ercole, e testimonio della morte di l
he il serpente a perpetua memoria dagli Dei fu cangiato in sasso. Era
stato
predetto dall’ oracolo, che il primo, il quale fo
o sacrificarlo. Costui seppe persuadere a Troiani, che il cavallo era
stato
fabbricato da’ Greci, onde placar lo sdegno di Pa
faccia a Itaca; ma essendo quivi per tal stanchezza e la lunga veglia
stato
sorpreso dal sonno, i compagni sciolsero l’ otre
predissegli che non avrebbe avuto seggio in Italia, finchè non fosse
stato
ridotto per fame a divorarsi ancor le mense. Trap
accese. Ma Jarba, figlio di Giove e della Ninfa Garamantide, che era
stato
prima da lei rifiutato, ricorse al padre, il qual
Venere. Intanto Mise trombettiere di Enea sonando la conca marina era
stato
per invidia da un Tritone gettato in mare; Enea d
ncipi dell’ Italia, fra i quali Mezenzio, che per le sue crudeltà era
stato
cacciato dal regno di Etruria; ed Enea per consig
d onore d’ Icario e di Erigone, e si disse finalmente, che Icario era
stato
portato in cielo nel segno di Boote, Erigone in q
faranno a studiare questo popolo nella religione, la legislazione, lo
stato
, il commercio, le scienze e le arti. ; rapprese
n avrebbe potuto sussistere se tutta la Grecia avesse formato un solo
stato
, perché allora si sarebbe ridotto ad un solo il c
i, e sempre da esse emergenti, si risentono caratteristicamente dello
stato
di civiltà, in cui si trovano gli uomini, al mome
dal quale ciascan Dio aveva assegnato il proprio governo, il proprio
stato
, le proprie attribuzioni. Nettuno era il Dio del
esta dell’enigma, come mai avrebbero potuto gli uomini, sebbene nello
stato
di un completo arretramento civile, riconoscere i
nisio. — Soprannome dato dal Greci a Bacco. per alludere che egli era
stato
loro padre. ed anche perchè era stato allevato su
acco. per alludere che egli era stato loro padre. ed anche perchè era
stato
allevato sul monte Nisa. La maggior parte però de
gli abitanti delle vicinanze, sostenevano che da quella caverna fosse
stato
tirato il cane Cerbero, di cui l’Alighieri canta
ta credenza. Plutarco nella vita di Alessandro, racconta, che essendo
stato
dimandato a questo re, se avesse voluto vedere la
Davano i Pagani codesto nome all’acqua comune dopo che in essa fosse
stato
spento un tizzone ardente tratto dall’ara dei sac
a, allorchè Cassandra, figlia di Priamo gli predisse che egli sarebbe
stato
assassinato in Argo, ma Agamennone non prestò fed
ascinato per tre volte intorno alle mura di Troja. In seguito essendo
stato
ucciso Achille, surse una disputa fra Ulisse ed A
le feste in onore di Alcatoo. 237. Alcatoo figlio di Pelope. Essendo
stato
incolpato d’aver preso parte alla morte di Crisip
che Giove avea promesso uno splendido destino del neonato che sarebbe
stato
Ercole. Giunone che avea giurato di perseguitare
che per vendicare suo padre, il quale in una contesa con Minerva, era
stato
vinto da quella Dea, avesse tagliato tutti gli al
essere altro che un famoso generale, che mosso contro i corsari fosse
stato
da essi debellato e fatto prigione. Mercurio dio
o veniva anche così denominato. 403. Anello di Minos. — Teseo essendo
stato
un giorno rimproverato da Minos, il quale negava
he si recavano a consultarle. 485. Aone. — Figlio di Nettuno. Essendo
stato
obbligato di fuggire dalla sua patria, per ragion
hè la favola racconta che fu appunto in quel luogo, che Marte essendo
stato
citato in giudizio innanzi a dodici numi fu riman
lungamente perseguitato dalle Arpie ; e gli Argonauti a cui egli era
stato
largo di cortesi accoglienze si offrirorono a lib
perchè nativo di quella città. La favola racconta che il poeta fosse
stato
rapito dalle muse mentre custodiva un armento sul
dre l’avesse incaricato di reggere il mondo sulle sue spalle. Essendo
stato
un giorno avvertito dallo oracolo di tenersi in g
con gli Dei, erano presso i Pagani ritenuti come per essere in quello
stato
d’illimitato potere, a cui essi davano il nome Au
ffrì un bue ed una vacca se avesse voluto indicargli il luogo ove era
stato
nascosto il bestiame involato. Il pover uomo si l
Forse in quei biglietti era rivelato un qualche importante segreto di
stato
, e le fila di una cospirazione. 787. Bianor. — De
è, che significando la parola Cabiri in lingua Fenicia possente, era
stato
adoperato questo vocabolo per denotare gli Dei in
bo, pilota del vascello che conducea Menelao. Questo principe essendo
stato
gettato da una violenta tempesta sulle coste dell
se per le vostre porte si potesse mettere, Troia tornerebbe in quello
stato
nel quale fu sotto la protezione e la defensione
colombe e non osavano cibarsi della loro carne, ritenendo che sarebbe
stato
lo stesso che cibarsi delle loro divinità. Anche
r conoscere i destini della sua vita, ne ebbe in risposta che sarebbe
stato
ucciso da suo figlio Altmeno. Questo giovane prin
50 loro cugini germani. Danao, avvisato dall’oracolo ch’egli sarebbe
stato
detronizzato dai mariti delle sue figliuole, ordi
ulto delle Dee Madri, rimonta ai primissimi tempi del paganesimo ed è
stato
il più diffuso ed universale. Queste divinità ave
accreditati scrittori che la origine primitiva della idolatria fosse
stato
il dolore di un padre di famiglia a cui mori un f
legrezza, e veniva celebrata da tutta la città. Dopo che il corpo era
stato
sepolto con gran pompa, si metteva una figura di
, ritornò d’onde era partito. La sera istessa, l’alloggio che gli era
stato
preparato sulla strada che doveva percorrere, cro
rale distruzione. Prosciugatesi le acque e ritornata la terra nel suo
stato
primitivo, i superstiti consultarono l’oracolo di
isa — I fatti d’Eneo. Avendo fatto sparger la voce che Sicheo fosse
stato
ucciso dai ladroni, restò per qualche tempo impun
ura, apparve pallida e sfigurata a Didone, le mostrò il luogo ove era
stato
trucidato ; le rivelò il nome dell’assassino ; e
i ed infami, che può ben dirsi tutto l’olimpo pagano altro non essere
stato
che una vilissima ciurmeria di saltibanchi, più,
uesto nome veniva indicato il dio Bacco, dalla città di Nisa, ove era
stato
allevato, e dove aveva un tempio superbo, esclusi
accia di sua sorella Iole il bambino, il quale, senza di ciò, sarebbe
stato
chiuso con lei nella corteccia dell’albero. Driop
d il loro potere era onnipossente : essi presiedevano alle cose dello
stato
; intimavano la guerra o la pace, secondo il loro
solenni e misteriose. La religione celtica non proibiva ai Druidi lo
stato
matrimoniale, e quando essi avevano tolta in mogl
ra, e coronata di flori. Aveva in tutte le città della Grecia e dello
stato
romano gran numero di templi, fra cui il più famo
e — Infermo — Canto XXX. Qualche autore ha ripetuto che Ulisse forse
stato
l’autore della morte di Ecuba, perchè ritornato n
, figlia di Oleno e sorella di Elice. Giove in riconoscenza di essere
stato
da lei nutrito, la trasportò in cielo, sotto la c
, da cinquanta bocche Fiamme spirando e da cinquanta petti, Esser già
stato
col gran Giove a fronte, Quando contra i suoi fol
i veniva da una parola Greca che significa capro, perchè egli essendo
stato
posto dal volere di Giove fra gli astri, aveva pr
e non fosse minore del suo appetito, mentre ad un banchetto a cui era
stato
invitato mangio senza soffrirne ottanta focaccie.
dell’arco di oro che Apollo gli aveva regalato, senza di che sarebbe
stato
impossibile ferire Achille che era invulnerabile
o che la confortò a non affliggersi della sua morte, giacchè egli era
stato
trasportato in cielo ove quella flamma conosciuta
e la materna protezione di Venere, e l’intervento di Apollo, sarebbe
stato
ucciso. Contro il figlio d’Anchise, il bellicoso
della crudeltà del vincitore, il quale secondo il patto, non essendo
stato
vinto da essi nella corsa, li fece tutti morire c
questo nome, e coi quali essi domandavano ai numi la prosperità dello
stato
. 1735. Epimenide o Epimenede. — Celebre indovino
i autori pretendono che colui che compì codesta triste funzione fosse
stato
un greco per nome Morsimio. Mentre il rogo brucia
tomesso alla legge della mortalità, prima della sua apoteosi, sarebbe
stato
richiamato in vita odorando una quaglia, farebbe
za ragione, il potere della loro grave preponderanza nelle cose dello
stato
. 1772. Ergana. — Soprannome di Minerva riguardata
i venuto dall’avere un tempio fabbricato sul monte Erice, che essendo
stato
abbattuto fu poi rifabbricato da Claudio Imperado
re ; allorchè un pescatore di Eritrea, che era cieco, disse di essere
stato
avvertito in sogno, che se le donne di Eritrea av
te abborre, Non pe’farmachi mici, perché di moglie Non t’acconci allo
stato
: e questo ancora Concilia amor. Non la hellezza,
a del monte Ida. Erofila predisse ad Ecuba le sventure di cui sarebbe
stato
cagione alla propria patria, il figliuolo ch’ella
) che il secondo siglio che avrebbe da questa seconda moglie, sarebbe
stato
cagione della rovina della sua patria e della sua
di allegoria favolosa, altro non ci ricorda se non che Esone, essendo
stato
obbligato da Pelia suo fratello, a bere del sangu
he aveano commesso un qualche misfatto ed i luoghi ove il delitto era
stato
consumato. Lo studio dei tempi dell’antichità riv
i Lelegi. Allorchè il delitto non erasi consumato ma si era solamente
stato
in procinto di cedere ad una delittuosa tentazion
simbolo favoloso racchiuso sotto questa allegoria, riposa sull’essere
stato
Etalide araldo degli Argonauti ; e sugli obblighi
città assediata, senza aver prima fatta l’evocazione sudetta, sarebbe
stato
un gran sacrilegio il far prigionieri gli dei pen
pretendono che questo primitivo nome di Fovio, gli venisse per essere
stato
il primo ad insegnare ai suoi concittadini la man
cce di Ercole, le quali erano rimaste in potere di Filottete, che era
stato
dai greci abbandonato nell’isola di Lemnos. Onde
il sepolcro di Laomedonte, che sorgeva vicino alla porta Scea, fosse
stato
abbattuto. Ed anche in ciò la fatalità fu compiut
ì ebbe nome un figliuolo di Cefalo e dell’Aurora il quale dopo essere
stato
cangiato in genio, fu da Venere adibito alla cust
a sua cavalla, al principio della corsa. Però l’animale come se fosse
stato
sempre guidato, compi tutto il giro dello steccat
carsi dalla sua figliuola carissima, quasi il suo animo paterno fosse
stato
presago dell’amarissima sventura che minacciava l
tero, senza che ella avesse potuto informare l’amorosa sorella, dello
stato
miserrimo in cui si trovava. Finalmente un giorno
on — Télémaque — Livre XV. Omero dice finalmente che Filottete fosse
stato
uno degli Argonauti ; e a proposito della sua fam
tesse trovare il suo cadavere. Da ciò i pagani immaginarono che fosse
stato
cangiato in dio marino. 2044. Forculo. — Divinità
essa è la dispensatrice. Il culto della Fortuna presso i romani, era
stato
trasmesso dai greci ; e il primo dei sovrani che
rittore. 2059. Fulmine. — La tradizione favolosa racconta che essendo
stato
Cielo, padre di Saturno, liberato da Giove, suo n
ripide, da poi che quest’ ultimo scrittore ne istruisce, come essendo
stato
Capaneo atterrato da un colpo di fulmine lanciato
ne lanciatogli da Giove per punirlo delle sue atroci bestemmie, fosse
stato
posto sul rogo, dove sua moglie Evadne si lanciò,
omune ed estesissima era la credenza dei persiani, che il fuoco fosse
stato
portato dal cielo e posto suil’altare nel primo t
e la sorte del figlio ; ed essi le risposero che il fanciullo sarebbe
stato
l’uomo più felice di tutta la Grecia. 2079. Galin
di un guscio più solido, come le noci, le castagne, eccetera. Sarebbe
stato
invero un ben strano attestato d’incivilimento qu
fiore, la sua pallida e nobile testa, sul seno di quel dio di cui era
stato
l’amico. Apollo pazzo di dolore, e rimproverando
come dio della Pace, considerando che il regno di questo dio non era
stato
turbato da alcuna guerra. Coll’andare degli anni
o Giano in tutti i loro sacrifizi, ritenendo per fermo che egli fosse
stato
il primo ad istituire i sacri riti della loro rel
enuto amante di Cerere e che avendola voluta tentare nel pudore fosse
stato
colpito da un fulmine. Il cronista Igino asserisc
predetto a Pelia, zio di Giasone ed usurpatore del trono, che sarebbe
stato
alla sua volta spogliato, da un principe degli Eo
il nome di Giasone, invece di quello di Diomede, che dapprima gli era
stato
imposto. Giunto Giasone all’età di venti anni, e
tene fu rinvenuto un sepolcro, lungo cento cubiti, entro il quale era
stato
deposto il corpo del gigante Macrofiride. Plinio
invisibile ; mentre quando la pietra era al di fuori, rimaneva nello
stato
normale. Non appena Gige si fece accorto della st
a ed Omero, i quali asseriscono che l’incesto di Giocasta, per essere
stato
incontanente scoperto non obbe alcuna seria conse
sta chiamata Lemuria nel mese di maggio ; gl’Idi di marzo, per essere
stato
in quei giorni ucciso Giulio Cesare ; e molti alt
che narrano uno strano avvenimento. Durante la sua gioventù, egli era
stato
niente altro che un povero lavoratore, ricco solo
nzi agli occhi quei foltissimi e ruvidi crini. Allora qualunque fosse
stato
l’uomo sul quale s’arrestavano quegli sguardi fat
i dava questo nome ad una specie di danza, di cui si pretendeva fosse
stato
Teseo l’inventore, perchè fu la prima volta balla
ritennero ch’egli si fosse annegato in qualche torrente, ovvero fosse
stato
divorato da qualche belva. La cronaca della favol
rcole, Ilio si ritrasse presso Epalio, re dei Dorii, il quale essendo
stato
rimesso nei suoi stati da Ercole, accolse benigna
o Città posta alla foce ed alle dune Del Nil vicina : ivi al primiero
stato
Giove ti tornerà, con amorosa Man ti palpando e c
ell’ Imperator Claudio, un Ippocentauro portato dall’Egitto e che era
stato
imbalsamato col miele, secondo l’uso di quei temp
rra che Cadmo il quale introdusse in Grecia le scienze fenicie, fosse
stato
il primo a scoprire quella fontana, che fu per qu
l’ andare del tempo, i sacerdoti sparsero la voce, che Ippolito fosse
stato
preservato dalla morte per volere degli dei, dai
se stato preservato dalla morte per volere degli dei, dai quali fosse
stato
ammesso in cielo fra le castellazioni, e propriam
n un bosco per ordine di Cercione, suo avolo ; e che quivi egli fosse
stato
nudrito da due cavalle V. Cercione. Ippotoo regnò
irono finalmente che Toante padre della loro regina, lunge dall’esser
stato
ucciso, come esse credevano, dalla propria figliu
l’uscire, colpito da morte istantanea. Presso i romani, sebbene fosse
stato
per lungo tempo proscritto il culto della dea Isi
genî, e consacrate agli eroi. Il citato autore racconta, che essendo
stato
il viaggiatore Demetrio, incaricato dall’ imperat
eseo volle in ciò seguire l’esempio di Ercole, che alla sua volta era
stato
istitutore dei giuochi Olimpici. Gli abitanti di
prima persona che avrebbe incontrato all’ uscire dal tempio, sarebbe
stato
suo figlio. A questa risposta, Xuto con l’anima g
o che poi avrebbe usurpata la suprema autorità in Corinto ; e sarebbe
stato
riconosciuto come re di quella contrada. Infatti,
d’olio una sola volta l’anno, e ardeva poi sempre, senza che vi fosse
stato
bisogno di più ritoccarla. Il cronista Solino ass
po un avvenimento straordinario venne a constatare maggiormente esser
stato
Laocoonte colpito dalla vendetta dei numi. Mentre
iuolo dell’uccisa regina, il quale da alcuni parenti di Ariarate, era
stato
sottratto furtivamente dalla reggia. Laodice, da
derico. Nei fasti della mitologia è ripetuto che il cane Lelapo era
stato
formato da Vulcano, che ne fece un dono a Giove,
il Lettisternio come un’ istituzione individualmente romana ; ma vi è
stato
pure fra gli scrittori tanto antichi che moderni,
la città di Temessa dalle persecuzioni di lui, che disperato d’esser
stato
vinto, si precipitò nel mare ed Eutimo sposò la g
to Licaone, loro re, cangiato in lupo per vendetta di Giove, vi fosse
stato
un altro Licaone, il quale sacrificando a Giove L
e erano delle feste celebrate in Arcadia, delle quali si voleva fosse
stato
istitutore quello stesso re Licaone che fu poi ca
monte, perchè credevano che in un dato luogo, chiamato Creteo, fosse
stato
allevato Giove dalle tre ninfe dette Agno, Tifoa
un altro oracolo avea loro promesso che Sparta sarebbe il più florido
stato
del mondo conosciuto, quante volte essi avessero
faranno a studiare questo popolo nella religione, la legislazione, lo
stato
, il commercio, le scienze e le arti. 4. Omero
n avrebbe potuto sussistere se tutta la Grecia avesse formato un solo
stato
, perché allora si sarebbe ridotto ad un solo il c
nisio. — Soprannome dato dal Greci a Bacco. per alludere che egli era
stato
loro padre. ed anche perchè era stato allevato su
acco. per alludere che egli era stato loro padre. ed anche perchè era
stato
allevato sul monte Nisa. La maggior parte però de
tamorfosi lib. I.) Uno Dio, pensarono i pagani, cambiò l’aspetto e lo
stato
di questa materia inerte ; ne trasse l’etere che
che non dimenticava mai il passato, e prevedeva il futuro ; laonde è
stato
detto che Giano aveva due teste o due volti per c
quello degli Dei Lari e Penati (325). Secondo altri questo tempio era
stato
eretto da Romolo fondatore di Roma e da Tazio re
del Palladio (570) e del fuoco sacro simbolo della conservazion dello
stato
. Sceglievanle i re, e, abolita la monarchia, i po
zio, poteva intercedergli grazia, purchè asserisse che l’incontro era
stato
casuale ; e nei più serj negozj la loro semplice
rte sopra la terra tra i popoli ancor selvaggi. Ma Tritlolemo sarebbe
stato
vittima della gelosia, che tanti favori svegliaro
nti favori svegliarono in Linco re della Sicilia, se costui non fosse
stato
cangiato da Cerere in lince. Indi Celeo eresse un
Il secondo marito dell’Aurora fu Cefalo re di Tessaglia che prima era
stato
sposo di Procri figlia d’Eretteo re d’Atene. Ques
arboni accesi. — Il tripode della Sibilla, tutto d’oro massiccio, era
stato
trovato nel mare da alcuni pescatori. Costoro, do
ferse un bove e una vacca per farsi dire dove fosse il gregge che era
stato
portato via ; e Batto palesò subito il segreto, l
hera da cui è rimasta coperta. A tal vista sviene, e si riduce in uno
stato
da far temere della sua vita. Le vengono prodigat
salvezza della patria. 261. È cosa probabile che il nome di Marte sia
stato
dato alla maggior parte dei principi bellicosi, e
feste chiamate Lupercali dal nome di una grotta presso alla quale era
stato
costruito il suo tempio. Credevasi che fosse la s
ra de’suoi allori. Il maggior culto di Priapo fu a Lampsaco donde era
stato
scacciato per aver messo paura negli abitanti co’
adini e le virtù della repubblica seppero essere la vera difesa dello
stato
. 309. Il dio Termine era onorato non solamente ne
o Acrisio, tuttavia s’adoperò per rimetterlo sul trono, dal quale era
stato
scacciato da Preto (462) suo fratello ; ed uccise
la mano ; raffrenavalo il non vedere di chi vendicarsi, e che nello
stato
presente piuttosto abbisognava di chi spiegasse l
perchè era sempre vincitore nei pubblici giuochi. Il tributo era già
stato
pagato tre volte, allorchè Teseo offerse la propr
ivieni, sicchè diveniva impossibile trovarne l’ uscita a chi vi fosse
stato
rinchiuso. 420. I Laberinli più celebri furon due
. Giasone ebbe per padre Esone re d’ lolco in Tessaglia, al quale era
stato
tolto il trono da Pelia fratello ; ma quando Gias
stessa aveva dato il disegno. Il legname, col quale fu costruito, era
stato
preso sul monte Pelio e nella foresta di Dodona (
’ eroe ebbe anche il soprannome d’ Ipponoo, per indicare ch’ egli era
stato
il primo ad insegnare agli uomini l’ arte di guid
avessero sensi di vita. Solita allegoria per indicare i popoli dallo
stato
selvaggio ridotti a vita più civile con le persua
lo (96) gli ordinò allora di fondare una città nel punto dove sarebbe
stato
condotto da un bove. Cadmo obbedì, e fabbricò Teb
Tebe, e trovò che la Sfinge desolava quella città, e seppe come fosse
stato
promesso un gran premio a colui che avesse libera
lle Muse, e divorando chi non li sapeva spiegare. Questo flagello era
stato
mandato a’danni de’ Tebani dallo sdegno che Giuno
Laio, la quale sdegnata per non aver parte alcuna negli affari dello
stato
, s’era messa alla testa d’una masnada di malviven
l’aveva condotto bambino fuor di Tebe, e scoperse di quanti guai era
stato
cagione, senza saperlo, ai genitori ed al paese.
uolo di Creonte, ultimo rampollo della famiglia di Cadmo (482), fosse
stato
sacrificato alla patria. Creonte, come colpito da
14), laonde furono chiamati gli Atridi. 527. Agamennone, dopo essere
stato
spogliato del trono d’Argo da Tiesle (514) suo zi
morte di Patroclo per far ripigliare le armi ad Achille, dopo che era
stato
più di un anno senza combattere. Spinto allora da
6. Filottete fu uno dei più celebri eroi nell’esercito greco. Essendo
stato
amico d’Ercole (364) aveva ereditato le sue frecc
e vedendosi ormai meritevole delle beffe di tutto l’esercito che era
stato
testimone di quella pugna bestiale, non resse all
isia, erano state devastate le campagne dai Greci, ed egli stesso era
stato
ferito gravemente da Achille. Ulisse, che seppe d
mento di un altro poema d’Omero, intitolato l’ Odissea. 572. Essendo
stato
per lungo tempo in balia delle tempeste, i venti
576. Dipoi scese all’ inferno, trattovi dal desiderio di conoscere lo
stato
dell’anima dopo la morte del corpo, e per consult
consiglio di Minerva (262) aveva promesso di sposare colui che fosse
stato
capace di tendere l’arco d’Ulisse, e di far passa
d uno ad uno gli uccise. 582. Ristabilito così nel suo regno, sarebbe
stato
felice senza la predizione di Tiresia ; e volendo
fetto delle frodi di Ulisse (568), il quale, per vendicarsi d’esserne
stato
tratto all’esercito greco, lo accusò d’avere segr
e l’indovino Calcante (529) avea predetto che, sopravvivendo, sarebbe
stato
più valoroso del padre, e ne avrebbe un giorno ve
602. Nel tempo dell’assedio, Paride combattè con Menelao, nè sarebbe
stato
salvo senza la protezione di Venere. Ferì Diomede
re la perdita della patria ; ma fu vano il consiglio ; e benchè fosse
stato
ardente in consigliare la pace, non fu meno valor
rono la guerra, ed Enea scomparve nel tempo di una battaglia, essendo
stato
rapito in cielo da Venere (170), secondo quello c
tunno il mare divenne così tempestoso che l’esporvisi a nuoto sarebbe
stato
lo stesso che andare incontro alla morte. Leandro
della sua disperazione, e si uccise. Anche questo lacrimevole fatto è
stato
argomento di bei quadri e di poemi. Deucalion
lo dopo ch’ei n’era sbarcato per rintracciare il giovine Ila, che era
stato
rapito dalle ninfe nel recarsi a far provvista d’
loro, li colpì con la sua verga, e tosto diventò donna, e dopo essere
stato
così per sette anni, ritrovati i due serpenti nel
ero. Infatti, se questo re di Lidia avesse trionfato di Ciro, sarebbe
stato
distrutto l’impero dei Persiani ; e soccombendo e
Crotone nel Brutium (Abruzzi) superò tutti quelli del suo tempo. Era
stato
visto mettersi sulle spalle un toro di quattro an
n meno che da desiderio della corona, colui che il primo essendo, era
stato
allora superato, radunando tutte le forze, si spi
la natura fecondata da questo astro benefico ; e il tempio che eragli
stato
eretto in Babilonia vinceva ogni magnificenza. Ta
venzione delle quattro elà del mondo sia un milo, ossia simbolo dello
stato
d’ innocenza dell’ uomo innanzi il peccato, e del
acerdoti, o per divozione alla regina, o più veramente per ragione di
stato
, asserì di averla veduta fra le costellazioni ; e
iamo solo che potranno tornar utili al leggitore, traendone quale sia
stato
il trasporto e la immaginazione degli antichi Gre
della Idea, da cui nacque la vera religione — L’uomo cadde da questo
stato
, addivenne selvaggio, la iniziativa dalla dispers
se ed arcane. Nè poteva, come vanno errati taluni, incominciare dallo
stato
selvaggio e barbaro ; perciocchè lo incivilimento
gni, senza avere speranza d’incivilirsi, perpetuandosi invece in tale
stato
tra le selve, ivi avrebbe sempre vivuto vita selv
ros nelle Indie, voce tutta greca μηρος, coscia, onde si disse essere
stato
rinchiuso nella coscia di Giove ; e per questo an
ta la Grecia, ei dice(1), portava un’antica credenza, che Vrano fosse
stato
mutilato da suo figlio Saturno, e questi stretto
po insaziabile di anni consuma tutti quei che corrono. Si dice essere
stato
da Giove avvinto in catene, per non iscorrere tro
citi dalla protezione degli eroi, erano ritornati a disperdersi nello
stato
exlege ch’è l’Orco dei poeti, il quale divorasi i
a loro anima del mondo. Il mito, che raccontasi di Vulcano, di essere
stato
precipitato dal cielo, e caduto su la terra andas
delle belle arti — cioè che il fuoco, di cui si servono le arti, sia
stato
un mezzo a dar fuori le arti istesse, pria occult
Virgilio chiama coniugium stabile il matrimonio solenne : essendo poi
stato
preso per crudele castigo di Giove adultero, con
ori di Plutone per altrettanto tempo alternativamente — Questo mito è
stato
altra volta esposto nella nostra opera della isto
alla parte superiore del globo... e questo spirito si finse di essere
stato
rapito dalla terra, perchè vi viene raffrenato e
uoi beni di fortuna, fino a mancargli del tutto, onde si disse essere
stato
cambiato in cervo, e divorato dai suoi cani. 47.
stata a farle, nè forza umana a compierle, onde si disse di esservene
stato
più di uno ; se pur con più ragione non si voglia
onde questo Nume sconosciuto dai Greci, il più antico Genio, che si a
stato
consacrato da’ Romani, come loro prima divinità t
ino a questa l’aere, in mezzo la terra ed il mare. Io allora, che era
stato
un globo, ed un’informe mole, presi aspetto e for
anisse,73 poichè tutti gli altri dicono che il padre di Giasone fosse
stato
molto prima ucciso da Pelia ; ma però tutti si ac
redule furono orribilmente micidiali e parricide. Giasone dopo essere
stato
qualche anno in perfetto accordo colla moglie ed
Semidei. Ambiva anch’egli di sposare Euridice, e quando seppe che era
stato
preferito Orfeo, il giorno stesso fissato per le
poeti cantarono concordemente inni a quest’Eroe94, e dissero che era
stato
posto in cielo e nel numero degli Dei « Non già
sissime di dover divenire eccellente nelle arti stesse di cui gli era
stato
maestro lo zio. Sin qui potrebbe il racconto esse
llegrezza le ricevettero con splendida pompa e con sacrifizi, come se
stato
fosse Teseo medesimo che ritornasse. » Ogni anno
come pure dai connotati della persona dell’estinto scuoprì che ne era
stato
egli stesso l’uccisore ; e inoltre riandando le m
arao e della sua famiglia. Essendo egli indovino, previde che sarebbe
stato
tutt’altro che felice l’esito della spedizione co
unamente l’Alighieri l’epitelo di sventurato, perchè oltre all’essere
stato
causa della morte di Anfiarao e di Erifile, riusc
te per le stampe nel suo libro intitolato Antichità Troiane di essere
stato
il primo a scuoprire l’identità di posizione dell
Gl’interpreti dei sogni dichiararono che il figlio nascituro sarebbe
stato
causa della rovina della patria. Perciò appena na
ato anche dei tesori soltanto, perchè vide bene che la moglie sarebbe
stato
meglio perderla che riacquistarla. Ma i Troiani n
per compagno a questa guerra diemmi. « Infin ch’ei visse, e fu ‘l suo
stato
in fiore, « Fioriro anco i miei giorni ; e l’opre
sacerdote e re ; e venuto il padre a riscattarla con ricchi doni, era
stato
respinto da Agamennone stesso con modi aspri e mi
e non prima veduta, che furon chiamati uccelli Mennònidi ; ma non v’è
stato
mai da sapere a qual classe appartenessero, secon
e di Enea fu detto da qualche scrittore di minor conto che egli fosse
stato
in qualche modo d’accordo coi Greci ; ma oltre ch
rdinazione al comandante supremo ; e lo stesso Menelao che sempre era
stato
così concorde col fratello Agamennone, in questo
o di Jefte ; e che volendo adempierlo coll’uccidere il figlio che era
stato
il primo a venirgli incontro, fu cacciato dai suo
i lui giungesse alla sua famiglia novella alcuna. E sì che vi sarebbe
stato
bisogno quanto prima della sua presenza e del suo
per dieci anni, crederà che egli in quel lungo spazio di tempo fosse
stato
chi sa quante volte agli antipodi e ritornato, e
amente che un terror pànico. Cicerone inoltre ci fa sapere che non è
stato
egli il primo a far questa distinzione, e che non
dere che invece si purifica e si nobilita eliminandone ciò che vi sia
stato
intruso di vano e di irrazionale dalla imbecillit
zo di svincolarsi per fuggire. Questo fenomeno del fuoco di S. Elmo è
stato
osservato in Monte Cassino ora per la prima volta
izione, e mille altre, abbiano origine dall’essere il poema di Esiodo
stato
soggetto a molti cangiamenti, come viene asserito
Udito il giuramento, allegra torna Giunon, ed Io racquista il primo
stato
: Si fan due bionde trecce ambe le corna; Ogni alt
fatte, che sorgono verso il mezzo e vanno decrescendo nei lati, ci è
stato
conservato da Polluce, e più precisamente da Eust
he si vede sul capo di tante statue e busti muliebri, senz’essere mai
stato
bastantemente illustrato, mi è sembrato meritare
on s’ incontra mai così nei monumenti, ma spesso è tutto vestito. Era
stato
preso per Giove, e per tale ristorato nel palazzo
lianza colle sembianze fraterne. Ora, per vieppiù distinguerlo, gli è
stato
aggiunto il delfino, che nei marmi e nelle medagl
to simulacro, e la grana finissima del marmo, quasi diafano, in cui è
stato
scolpito. » Lezione decimaterza. Mercurio.
no di Belvedere presso al Laocoonte e all’Apollo, e questo giudizio è
stato
confermato dall’ammirazione dell’ età susseguenti
a statua, è tutto segnato di colpi di scalpello; lo che indica essere
stato
rivestito di più preziosa materia. » Ode di Ora
danaro dal popolo consacrato per quest’uso. Spiritare di Corinto n’è
stato
l’architetto. « Si vuole clie nella più remota an
sembra osservare un mostro che strisci sul suolo. Qualunque però sia
stato
lo scopo delle sue freccie, l’ azione di aver sae
e del più bello, cade il fondamento di di tutto il discorso. L’essere
stato
collocato piuttosto ad Anzo che a Roma non è da b
o esser il prodotto che di talenti non comuni: può dirsi ancora che è
stato
consiglio dell’artefice di allentanarsi in ciò da
icarsi al creduto amore di questo animale per la musica. Apollo non è
stato
mai rappresentato col berretto frigio, e le teste
luce dell’universo, che si affollava nella sua metropoli, può essere
stato
il motivo che indusse gli antichi scultori a copi
a e in atto di cacciatrice dipinta una volta da Lesche, a cui sarebbe
stato
dato il credemno come ad una Cadmeide, e però ger
he a tutti è ben nota: imperocché quello che esisteva a suo tempo era
stato
fabbricato da Dinocrate, o, secondo Plinio, Dinoc
lle loro mummie trarre 1’ origine. Questo rozzo corpo del simulacro è
stato
poi di varii emblemi arricchito, che tutti han re
ana. Un luogo di Minucio Felice l’attesta, che, guasto da’ critici, è
stato
colla sua vera lezione esposto e sostenuto da Luc
dire di Omero, si adira la figlia del forte padre. E se il primo l’è
stato
imposto dal vibrare e dallo scuotere questa lanci
mero destro, che distingue al primo sguardo questa maestosa figura, é
stato
motivo di attribuirla a Minerva, e di risarcirla
cogliendo fiori nei prati del l’Etna in Sicilia. Tal fregio di capo è
stato
pure attribuito a Teti nella pittura di un bel va
ate da Prassitele fossero discese ad animare il greco scalpello. Sarà
stato
dunque un nome che l’avarizia, o l’ignoranza del
mmove. » Eneide trad. dal Caro, lib. viii, v, 639 e segg. Vulcano è
stato
rappresentato nelle pitture con un cappello di co
dici mesi, e perito forse sarebbe se di questa disavventura non fosse
stato
fatto accorto Mercurio, che con le arti usate lo
gore la legge promulgata da suo padre contro gli adulteri, ed essendo
stato
informato che una dama della sua corte avea comme
sta Amore ohe guarda Paride, e gii pone la mano sulla spalla. Sarebbe
stato
impossibile l’intenderne il soggetto se l’artista
lma, e riconosciuta come la nudrice del genere umano. « Il ristauro è
stato
eseguito su questa idea. La divinità nella destra
gnificare che in amore la fortuna giova più della bellezza. L’Amore è
stato
rappresentato sotto forme varie all’infinito. Una
i tempi di Augusto uno di questa famiglia, il quale si suppone essere
stato
il Triumviro Monetale, che fece coniar tali medag
empie e gli omeri: o che l’accostarsi del Sonno quasi insensibile sia
stato
paragonato al leggier volo della farfalla, o che
ume del vaticinio e degl’indovini. Che l’antivedìmento del futuro sia
stato
dalle rozze nazioni attribuito al alcune più che
erchè non si dubiti della loro rappresentanza. « Il celebre Lessing è
stato
di parere che sì fatti genii, giovinetti, o fanci
gemelli par li supponga Omero. Meglio però il chiaro signor Herder è
stato
d’avviso che quantunque i genii colla face rovesc
urie Aletto, Tisifone e Megera. Lattanzio lasciò scritto, Celo essere
stato
un re, il quale essendo reputato un dio per quell
è adesso Alto piangendo risuonar tuoi guai: Perocché qual si trova, o
stato
, o sesso, O forma umana in ch’io non mi trovai? I
maniera più particolarmente onorato, e questo culto empio e barbaro è
stato
sempre quello su cui è fondato il maggior rimprov
per una simile ragione fu creduto Plutone il nume dei morti, essendo
stato
costume antichissimo quello di servirsi delle spe
remio le concesse che il giuramento pel nume e l’acque di lei sarebbe
stato
formidabile e tremendo agli stessi numi. Quelli c
i, e tenente un freno nella mano, che da Buonarroti e da Winkelmann è
stato
preso per una fionda, quantunque del freno, e non
trovato nella Villa Adriana, mancante però di un braccio, il quale è
stato
ristaurato con in mano un ramo di frassino, simbo
i il secol d’oro dell’arte. Agoracrito Parlo discepolo di Fidia n’era
stato
l’artefice, e tanta eccellenza rilucea nel lavoro
tutto il merito. « Il marmo in cui fu scolpita la superba statua era
stato
destinato dal re Dario a lavorarvi un trofeo dell
, in cui Pausania scrive avere Omero nominato (grec), o Fortuna, sarà
stato
come si crede di quegli altri che ci restano, a l
chi a tua salute Porga soccorso: io sola Te chiamo a novo e glorioso
stato
. Seguimi dunque, e l’alma Col pensier non contras
ude, come l’edera, all’origine Bacchica degli spettacoli teatra li. È
stato
supplito sull’indizio di un vestigio circolare, c
Melpomene il barbito. L’etimologia del suo nome, che vai Cantante, è
stato
forse il principio d’ascriverle la poesia cantabi
stigia in alcuni perni rugginosi riportati sul braccio manco: ora l’è
stato
riposto sulla sinistra il più antico suo simbolo.
ci di Ottavia. Questa statua era mancante del capo: ma quello che l’è
stato
supplito è antico, ed abbastanza conveniente al s
rete che (grec) dai Greci appellavasi. Nel rame che la rappresenta è
stato
trascurato questo abbigliamento del capo, assai c
n tronco di melagrano nato nell’istante da se, il quale si dice esser
stato
piantato dalle Furie sul loro sepolcro, e se voi
l’anima e di rappresentare il pensiero. « Il simbolo dei pugillari è
stato
attribuito a Calliope in tutti i bassirilievi più
a: l’anima ha abbandonato il viso, nel quale il dolore della natura è
stato
vinto dal piacere d’un’ azione sì bella. — L
i che sogliono accompagnare le statue di Venere. A ciò mirava, come è
stato
osservato dal prelodato Visconti, 1’ autore dell’
i fonti e colle Naiadi, al cui onore è dedicato il monumento, non era
stato
finora dilucidato. Nè altra relazione hanno le tr
’Occidente è pieno della sua fama: nè poca gloria è per lui di essere
stato
causa d’ invidia e di conquiste ad Alessandro. No
lier Mengs negli ultimi periodi della sua vita. « Quantunque l’essere
stato
risarcito per Bacco abbia incontrato qualche disa
umana era in preda alle cure, e il vino che le dissipa non era ancora
stato
concesso ai mortali. Solo dopo il diluvio nacque
come quello che Y antichità ha fatto di Enomao, col quale Licurgo era
stato
allevato. Ornava le porte del suo palazzo colle t
ario, questa donna che si getta disperatamente nel fuoco, tutto ciò è
stato
dipinto con questo oggetto. I parenti e gli amici
o. I parenti e gli amici di Capaneo lo seppelliscono in Argo, essendo
stato
ucciso da Giove davanti a Tebe mentre n’aveva già
apparve. Credo utile innanzi di esporvi brevemente la favola. Essendo
stato
Bacco ricevuto ospitalmente da Icaro volle ricomp
lità trasferire. Si crede comunemente che tal costume di lavorare sia
stato
usato dagli Egizii. A questo però dobbiamo ascriv
e: con tanta sublimità di contorni, con tanta maestria di scalpello è
stato
scolpito. « La testa antica ha un’idea bella divi
e in questo fiore Giacinto, perchè vi è scritto, ed attesta di essere
stato
procreato dalla terra per amore di un bel giovine
l disco vi piombò. Errore ben grave, e da dubitarsi che da Apollo sia
stato
commesso. Ma siccome qui venuti non siamo coli’ i
e membra pingui ed irsute |del nutritore di Bacco, abito che finora è
stato
cagione di molti equivoci a chi si è accinto a da
lievo del Museo dementino così descritto da Visconti. « Che Zeusi sia
stato
il primo ad immaginar le Centauresse par che Luci
auno insolente che vi è salito, chiude il bassorilievo. Centauro. « È
stato
questo bel simulacro di marmo bianco statuario re
ione. Bacco barbato. « Questo singolare, anzi unico monumento, non è
stato
considerato dagli eruditi con critica sufficiente
clamide, i suoi calzari somigliano estremamente a quelli coi quali è
stato
rappresentato da Salpione nel bel vaso di Gaeta,
, le feste, i simboli, i riti bacchici ne rappresenta. sia ch’essendo
stato
riputato quel nume protettore di tutte le arti te
ra di questo marmo è diligente, e tratta da buono esemplare, che vi è
stato
reso con fedeltà ma con una certa durezza. Faun
l grato mormorio delle acque che persuade sì dolcemente i sonni, sarà
stato
forse il motivo che avrà indotto gli antichi, int
rappresentato in questo fanciullo, e sì le altre sue immagini, sì lo
stato
di ubbriachezza in cui Bacco si presenta me lo fa
i artisti, Firenze 1855, Barbèra, Bianchi e Compagni, Vol. I. 3. V’è
stato
chi ha lodata la Mitologia Storica, conosciutala
ciascun secolo. Ciò voleva dire che il genere umano dal suo primitivo
stato
di felicità e d’innocenza a passo a passo era tra
e, sono esposti a frequenti pericoli, come Capanèo, che vuolsi essere
stato
primo inventore della scalata, il quale fu da’Teb
oggi sulle cime delle alte montagne. Altri vogliono che quel Re fosse
stato
un Astronomo di gran valore, che andava sulla vet
. Allora udì una voce, la quale gli presagiva, ch’egli ancora sarebbe
stato
un giorno trasformato in serpente. Poscia Minèrva
nte descritto da Ovidio nelle Metamorfosi (1). Plinio vuole che fosse
stato
costruito ad imitazione di quello sì famoso di Eg
el tagliare il legno, e però finsero che l’inventore della sega fosse
stato
cangiato in pernice. Fu questo delitto la cagione
Dodona(3). E Strabone conghietturò, il tempio di Ammone un dì essere
stato
in mezzo al mare, perchè altrimenti non avrebbe p
ittonio, fig. di Vulcano, il quale per avere i piedi di serpente, era
stato
da Minerva segretamente in un suo tempio allevato
io appellasi Diva bellatrix ; e Pausania racconta che Oreste, essendo
stato
assoluto nell’Areopago del suo parricidio, dedicò
o da captus, voce degli Auguri, che significava, il suo tempio essere
stato
disegnato con tutte le cerimonie necessarie. Cal
i che Giove trasformò Asteria, fig. di Titano, in quaglia, per essere
stato
da lei dispregiato, e che avendola gettata in mar
olo, della lira il privarono e degli occhi. Questo Lino vuolsi essero
stato
ucciso dal suo discepolo Ercole colla propria lir
sso i Greci correva voce che Socrate dall’oracolo stesso di Delfo era
stato
dichiarato il più sapiente di tutti gli uomini. O
ell’arte sagittaria, nella quale era peritissimo ; e si vuole che sia
stato
detto Peane (παιαν, Paean) dal greco (παιειν) che
ria abbia avuto principio dal culto del sole, e che quest’astro fosse
stato
la divinità di quasi tutte le antiche nazioni. Av
Ore ligano ogni mattina i quattro cavalli al suo cocchio, dopo essere
stato
trasportato pel settentrione all’oriente su di un
in cielo ; ma che, avendo egli osato di oltraggiare Giunone, ne fosse
stato
discacciato e condannato a dormire eterno sonno i
ama, in quella esser nato Bacco, ed in un antro di detto monte essere
stato
nudrito ; il che diede luogo e materia di favoleg
e’ luoghi il nome e la gloria di Bacco. È verisimile che Penteo fosse
stato
un re sapiente, il quale volendo mettere un modo
i(2) offerivano a Sirio de’sacrificii per calmarne il furore, essendo
stato
detto cane o canicola pei rabbiosi calori che spe
un coro di musici che assistono alla festa. Ercole comparisce in tale
stato
che la sua forza vinta si vede dalla ubbriachezza
la sua forza vinta si vede dalla ubbriachezza, poichè non solamente è
stato
obbligato ad abbandonare a’ Fauni che gli sono ac
ro figliuoli. Secondo alcuni Bacco fu chiamato Ditirambo, per, essere
stato
allevato in un antro che avea due porte o uscite
ro(2), fu mortalmente ferito da un grosso cinghiale che vuolsi essere
stato
mandato da Marte ; sebbene altri dicano che Apoll
re pone in opera tutte le forze sue per salvare e l’una e l’altro, se
stato
fosse possibile, dal turbine che loro soprastava
onsacrò a questa Dea il mese di Aprile, che Ovidio(2) afferma, essere
stato
così detto da Afrodite o Venere, sebbene altri di
ute, e re di una parte della Sicilia, che fu ucciso da Ercole ch’ era
stato
provocato a singolar tenzone, quando portò in Sic
iò che ha ragione di bellezza. Orazio chiamòaurea la mediocrità dello
stato
, cioè bella e preziosa.Basilea, βασιλεια, ανασσα,
; perchè la forza ed il coraggio, che forse sono utili all’uomo nello
stato
naturale, furono da lui trasformati in una divini
ea quest’eroe ucciso Cicno, fig. di Marte e di Pelopea(3), da cui era
stato
sfidato a singolar tenzone. Allora Marte, volando
o, si racconta(4), ch’egli, nel frastuono di una gran tempesta, fosse
stato
rapito e portato in cielo dal padre Marte sullo s
dri, i quali, essendogli stati più vicini, affermavano, quello essere
stato
rapito e portato in alto dalla violenza della tem
ono di quelli che tacitamente seco stessi giudicassero, Romolo essere
stato
lacerato per le mani de’ senatori nel tempio di V
sulla parola di Egeria, fece intendere al popolo che quello scudo era
stato
mandato dal cielo per salvezza della città e che
so che avea sembianza di uomo e nel quale gli antichi dicevano ch’era
stato
tramutato il pastore Batto ; e questo sasso prese
Tellure ; dopo Temi, e finalmente Apollo ; ed aggiunge, quivi essere
stato
comune oracolo della Terra e di Nettuno ; e che p
eran forestieri, furon dal gran Sacerdote condannati a morte, comechè
stato
fosse manifesto che quello era fallo di pura igno
ero fra Ie loro braccia raccolto. Nella quale isola si dice che fosse
stato
nudrito da Eurinome, fig dell’Oceano e di Teti. G
non poteano con più vivi colori porre avanti gli occhi del popolo lo
stato
spaventevole di un cuore tormentato da’rimorsi. O
o di Diana Efesina, il più magnifico ed il più ricco che mai vi fosse
stato
sulla terra, noverato perciò fra le sette maravig
1), che uscito il giovane eroe nella solitudine a deliberare se fosse
stato
meglio seguire la via della virtù o quella del vi
endo un bovile ampissimo con tremila buoi che per trenta anni non era
stato
purgato, promise ad Ercole la decima parte de’suo
olibo, re di Corinto, il quale, fattigli risanare i piedi, percui era
stato
detto Edipo, il tenne nella reggia qual suo figli
i ne’solchi, ne sorsero tosto uomini armati, da’quali Giasone sarebbe
stato
ucciso, se, col consiglio della stessa Medea, non
mero quello ch’è storia e quello ch’è mera finzione. Egli descrive lo
stato
della Grecia di quel tempo, la quale era divisa i
o lo sbarco da’ Troiani. L’oracolo avea predetto a’ Greci che sarebbe
stato
ucciso chiunque il primo avesse posto il piede su
so di riportargli sano e salvo il figlio dopo la guerra di Troia, era
stato
ucciso da Ettore, fig. di Priamo, dimenticando il
l’uccidere lo stesso Ettore, la morte del suo amico, il quale gli era
stato
sì caro che l’amicizia di Patroclo e di Achille s
origine da’ Troiani che seguirono Enea. Il solo Livio sembra che sia
stato
dubbioso in affermare un tal fatto, e si protesta
’ulivo di Minerva, ch’era simbolo della pace. Per tutto ciò Nettuno è
stato
uno degli Dei più onorati del paganesimo ; ed Ero
ettuno ; la quale moltitudine di figli deriva a quel nume dall’essere
stato
dato generalmente il nome di figlio di Nettuno a
verità geografica, che il mare circonda la terra. Dicesi ch’esso sia
stato
il primogenito de’ figliuoli del Cielo ; e per ci
tranquillo ed alle volte commosso e sdegnato, per indicare il diverso
stato
del mare or quieto, ed or turbato. Si rappresenta
ria. Ovidio(2) ci ha dato pure la sua descrizione dell’Inferno ; ma è
stato
poco accurato nel distinguerne le parti. Secondo
ro di Sicilia vuole che questa favola abbia avuto origine dall’essere
stato
Plutone il primo ad introdurre il costume di sepp
teosi. Intanto lo scompiglio de’tempi, le frequenti rivoluzioni dello
stato
, l’ardente curiosità del popolo di conoscer l’avv
sentenze operato per la sola inimicizia che avete con questa setta, è
stato
precluso il sentiero alla sua difesa ; sia lecito
sto alcuno non si vergogna, alcuno non si pente, se non di non essere
stato
per lo passato Cristiano. Se è biasimato, si glor
ottrina nostra, si stima più lecito l’essere ucciso che l’uccidere. È
stato
in nostro potere, disarmati e non ribelli, ma sol
Traduz, di Maria Selvaggia Borghini.) Qual sarebbe al presente lo
stato
della società se il cristianesimo non fosse compa
il Cristianesimo, il naufragio della società e delle scienze sarebbe
stato
compiuto. Non può calcolarsi quanti secoli sarebb
bbero impiegato a rinascere le scienze obliate e perdute ! E in quale
stato
d’infanzia non si troverebbe anche ai dì nostri l
Fonte, e cagion di stragge, e di ruina, Autor di pianto per qualunque
stato
, Che l’uom più fiero a piedi suoi s’inchina. Dal
ccare il potente uccisore, le sue furie convertì contro di chi n’ era
stato
il ministro, ammazzando perciò i Ciclopi fabri de
restarle soccorso ; vano però fu il lor potere. Colui sol, che n’ era
stato
il molto industrioso Fabro esserne poteva il libe
o disegno di rendere immortale il suo nome ; e benchè più volte fosse
stato
quindi rialzato, come testifica Plinio ; pur al r
sta infatuata ; cuore non mirossi, che da dolci suoi strali non fosse
stato
corrotto. Col tenero suo piede conculcò ogni alte
to avesse sloggiar via da quel luogo : benchè per altro dicesi essere
stato
incatenato da Ercole disceso in aiuto di Alceste,
d’infamia si per sua natura, che per le funeste sue conseguenze fosse
stato
da que’sciagurati al par delle virtù divinizzato
Palpar la lingua al crudo mostro pensa, E neppur vede il suo terribil
stato
. Mortal se vuoi di lui la conoscenza, Guardalo, e
affanno da lei vien calpestato, Che per giovare altrui scorda il suo
stato
, Fonte inesausta di divin ristoro. Nemica d’inter
ra per tutto, e cauta ognor favella Ma il suo parlar riduce a orrendo
stato
. Tarlo è la lingua sua, che il tutto rode, Raro l
ovono ; anzi tanta è stata la forza della sua armonia, che per esso è
stato
dato moto, numero, e legge alle musicali note(1)
cuor di chi ci ascolta. Il verso però in altro modo riguardato non è
stato
sempre nelle sue misure lo stesso presso tutte le
regge Si vede in un momento In corte lo raccoglie Ridotto a orrendo
stato
Cangia l’irate voglie, Ribelle, o pure ingrato
suo cuore. Per tal circostanza appunto ne avvenne, che un tal metro è
stato
sempre considerato adattabile a’ soli obietti ten
sso divin Platone pel gran capitale delle sue cognizioni. Che poi sia
stato
a somiglianza di Mercurio vero legato, e nunzio d
. (1). Il palladio, che conservavasi in questo tempio dicesi essere
stato
lo stesso Palladio di Troja, il quale sebbene fos
cesi essere stato lo stesso Palladio di Troja, il quale sebbene fosse
stato
rapilo de Greci, ed altronde recato, pure per mez
. Chi fù Saturno. Suoi viaggi. (1). Che il Saturno de’ Gentili fosse
stato
il Noè della Genesi assai plausibile in forza di
Chi fù Bacco. (1). Che il celebre conduttiere degl’Ebrei Mosè ci sia
stato
dai Gentili rappresentato nella persona di Bacco
4. Cap. 10. Chi fù Cibele. Suo ritratto. (1). Non ignoro io esservi
stato
chi ha preteso, che questa celebrata Cibele fù fi
ami invece. » (Odiss., xi, trad., di Pindemonte). Non era dunque uno
stato
felice quello che produceva la noia, e faceva rim
anco dei bruti254. E poichè Virgilio, nel dare un’idea generale dello
stato
delle anime dopo la morte, accenna ancora la dott
, se l’oracolo da lui consultato non avesse risposto che egli sarebbe
stato
ucciso da un genero suo nipote. Ma Belo coll’insi
ltri a dire che il Caos stesso era un dio, ed aggiunsero che egli era
stato
l’ordinatore dell’Universo ; ed una volta che lo
non lo sa, poichè poco dopo soggiunge : qualunque degli Dei foss’egli
stato
(quisquis fuit ille deorum) ; e nei Fasti fa dire
iana ; ed essa lo punì mandando un mostruoso cinghiale a devastare lo
stato
di lui. Non molto lungi dalla città v’era la folt
he sulla generazione dell’uomo, sull’unione dell’anima col corpo e lo
stato
di essa dopo la morte, nulladimeno non sembra che
dalla Mitologia il vocabolo di ninfa per significare l’insetto nello
stato
intermedio fra quello di larva e lo stato estremo
significare l’insetto nello stato intermedio fra quello di larva e lo
stato
estremo o perfetto ; e dimostrarono così di aver
Medea. Ma vero fondatore di quella città è detto dalla storia essere
stato
Sisifo, figlio di Deucalione (altri dice d’Eolo),
o di Deucalione (altri dice d’Eolo), capo dei Sisifidi che tennero lo
stato
finché non furono cacciati dai Pelopidi. — Pe
to marziale, corti marziali (o consigli di guerra), legge marziale (o
stato
d’assedio), ecc. ; ma anche nel linguaggio della
ustiniano. Essendo però comune opinione a quei tempi che Attila fosse
stato
il distruttore di Firenze, a quella, come tant’al
trascorrere inerte senza adempiere pur anco gli obblighi del proprio
stato
. Il dì 11 dello stesso mese celebravansi le Fest
che facevano processionalmente ; e l’inno che essi cantavano essendo
stato
composto ai tempi di Numa, era divenuto inintelli
storia nol dica, possiamo tener per fermo che il rimedio deve essere
stato
peggiore del male. IX. Libazione, cerimonia relig
è essi arrestavanu e legavanu i rei. 6. Acqua comune nella quale era
stato
spento un tizzone preso di sull’ ara. La tenevano
oppressa, tenta di riacquistar colla forza ciò che colla forza erale
stato
tolto70. Ecco la vera causa della Titanomachia :
di alabastro, di spato pesante ecc. Finalmente contiensi solfo in uno
stato
di particolare combinazione nelle sostanze protei
e in quelli i diversi gradi di calore e in questi la variazione dello
stato
dell’atmosfera. Ebbero il nome di Mercurio sin da
a dottrina della Metempsicosi nel parlar dei regni di Plutone e dello
stato
delle anime dopo la morte. 156. A tempo di Dant
nta edizione del Corso di Mitologia dei signori Noël e Chapsal, che è
stato
sempre favorevolmente accolto dal pubblico, e che
no, la prigionia e l’eŚilio di Saturno Il regno di Saturno sarebbe
stato
felicissimo e durevole a sazietà senza disturbo a
a di quegli stupidi imitatori del culto Egiziano. Il Sabeismo sarebbe
stato
anch’esso, com’era in origine, una specie di Feti
ove della sorte avversa, giunto finalmente a superarle tutte e ad uno
stato
felicissimo, fu men forte a tollerare la prosperi
i mezzi. Vero è che in Roma nel culto pubblico e nel tempio che erale
stato
eretto, questa Dea fu adorata come figlia di Giov
cqua del fiume Gallo 44, che li faceva divenire furibondi ; nel quale
stato
di concitazione o di orgasmo urlavano, battevano
che è antico, si è formato modernamante il verbo naturalizzare, che è
stato
introdotto ancora nel linguaggio delle nostre leg
litudine, come s’intende dall’ottava che segue : « Se in poter fosse
stato
Orlando pare « All’ Eleusina Dea come in desio, «
te Matelda : « Quelli che anticamente poetaro « L’età dell’oro e suo
stato
felice « Forse in Parnaso esto loco sognaro. « Qu
vita, ma però non tutti, come noteremo particolarmente parlando dello
stato
delle anime dopo la morte : di straordinario e so
o a proposito fu creduto figlio del Sonno e della Notte. Da prima era
stato
ricevuto nella corte celeste come buffone degli D
i natura divina, e per conseguenza immortale. La vita futura sarà uno
stato
di rimunerazione secondo le opere di ciascuno. »
tempo conoscesti il male a prova, « Se non t’invidii il Ciel sì dolce
stato
, « Delle miserie mie pietà ti mova. » E quindici
questa strana invenzione lo diremo nel prossimo numero parlando dello
stato
delle anime dopo la morte. Passate le anime all’a
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