/ 48
1 (1855) Della interpretazione de’ miti e simboli eterodossi per lo intendimento della mitologia pp. 3-62
volta abbiamo favellato(2), di sentirsi ivi il suono del muoversi del sole dall’orto all’occaso, e di vedersi le immagini de
e il luogo ad un popolo di chimere o di numi, che situarono quale nel Sole o negli astri, quale ne’ bruti e negli scarabei,
re, che il culto renduto a quest’anima dell’universo una al culto del Sole , della Luna e di altri corpi celesti, fu l’obbiet
o Dio, onde si trova non essere che o le ricchezze della terra, od il sole o l’aria. 20. Apollo — varie maniere, cui lo rapp
, cui lo rappresentavano gli Egizii, onde si scopre non essere che il sole , ragioni — etimologia della parola Apollo da Plat
miti si scuopre, che con questo nume indicavasi l’apparente corso del sole ed i suoi fenomeni, pruove. 26. S. Agostino v’int
chi domestici Vesta ; nelle fornaci de’fabbri Vulcano ; ne’pianeti il Sole , la Luna e le stelle ; nelle divinazioni Apollo ;
o andasse consacrato a Giove, e i mesi a Giunone, prende Giove per il Sole , e Giunone per la Luna ; poichè il sole con il su
Giunone, prende Giove per il Sole, e Giunone per la Luna ; poichè il sole con il suo corso apparente per le vie del cielo c
con le sue rivoluzioni i mesi. Nè, soggiunge, creder si deve esser il Sole immagine di Giove, e la Luna immagine di Giunone,
l Sole immagine di Giove, e la Luna immagine di Giunone, ma lo stesso Sole nella sua materia essere Giove, e la stessa Luna
al suo imperio. E gli si pone lo scettro in mano, chè lo imperio del Sole si distende su la terra. Altri poi lo ricercano n
ù innanzi, dimostra, che presso gli Egizii Plutone era lo emblema del Sole d’inverno, o del giro del Sole per tutto quel per
gli Egizii Plutone era lo emblema del Sole d’inverno, o del giro del Sole per tutto quel periodo di tempo, in cui questo pi
in un frammento riportato da Eusebio(3), in cui dice esser Plutone il Sole , che nel Solstizio d’inverno passa sotto la terra
sto nume non è, che un traslato allegorico, cui si vuole intendere il Sole , onde fu creduto il Dio delle divinazioni ; chè i
intendere il Sole, onde fu creduto il Dio delle divinazioni ; chè il Sole pone in luce tutti gli aspetti delle cose ; o, co
εκαθεν di lontano, cioè dal mandar di lontano sino a noi la luce del sole . Gli Egizii lo rappresentavano ora sotto il simbo
bbe ad indicare come gli antichi immedesimassero il Dio Apollo con il Sole  ; ma onde dar maggior peso a questo dettato darem
une nozioni, da cui scorgerassi, non essere Apollo che il pianeta del Sole . Si credeva esser figlio di Giove e di Latona — d
mporta manifestare ; perciochè, creata e radiando intorno la luce del sole , repente apparvero le sembianze e le figure delle
Platone nel Cratilo, riportato da Macrobio(1), dal vibrare che fa il sole de’suoi raggi ; o come crede Speusippo, perchè la
l sole de’suoi raggi ; o come crede Speusippo, perchè la sostanza del Sole è tutta ignita ; o come stima Cleante, perchè il
la sostanza del Sole è tutta ignita ; o come stima Cleante, perchè il sole va di stagione in stagione variamente declinando
omparsa su lo emisfero ; o come teneva in mente Cornificio, perchè il Sole respinto, e ciò secondo l’antico sistema astronom
itorna sempre ad oriente ; od in fine, come ad altri piace, perchè il Sole tante volte toglie la vita ai viventi con un inte
ani. È rappresentato sotto le sembianze di un giovane imberbe, chè il Sole non va soggetto a vecchiezza. Gli si pongono in m
. Gli si pongono in mano l’arco e le frecce, per indicare i raggi del Sole  ; e soprattutto la lira, chè il Sole con la sua f
frecce, per indicare i raggi del Sole ; e soprattutto la lira, chè il Sole con la sua forza centripeta, senza distruggere la
io. Apollo era creduto come Dio della salute pubblica ; perciocchè il Sole la produce con la sua temperie. Perciò la parola
ντα, cioè dal tenerci lontani da’morbi. Poichè, dice Macrobio(2), dal Sole nasce continua salubrità, e di rado ne derivano a
ν, porta dal sig. Screvelio(1), dal verbo απολυιν, liberare,perchè il Sole con il suo temperato concorso ci tiene liberi dai
, di leggieri scorgerassi, come questo nume in nulla si distingue dal Sole . Oltre ciò che si è detto dianzi, può derivarsi l
ico o quasi di semplice natura, quale caratteristica ben si addice al Sole  ; se pure non si voglia far derivare da a, che co
Delio da δηλος illustrazione,cioè dallo illustrarsi tutte le cose dal Sole . Si nomava Febo da φοιβος quasi φως luce, o calor
φως luce, o calore, e βιος vita, per esprimersi il calore vitale del Sole . Si diceva Pizio da πυθιος serpente, che si crede
furono instituiti i giuochi Pizii. Poichè Apollo va idenficato con il Sole , gli abitatori di Ieropoli quando volevanlo rappr
le forme umane, davano a’suoi simulacri tutte le caratteristiche del sole istesso. Gli facevano pendere dal mento una proli
dal mento una prolissa barba, per indicare la emissione de’raggi del Sole in verso la terra — gli ponevano sul capo un cane
lio non può dirsi a cagione della obbliquità dell’apparente corso del sole per lo Zodiaco. A lui it concento della musica, o
i it concento della musica, onde fu chiamato Citaredo ; perciocchè il sole con ordine e misura contempera e regola ciascuna
re operante su lo umore mercè di una effervescenza, che ricoprendo il sole istesso con un folto addensar di caligine, sembra
ice(2), Apollo fu detto pastore, fingendosene la favola, ma perchè il sole pascola tutte le cose, di cui è produttrice la te
simo scrittore della Scienza Nuova, senza indentificare Apollo con il sole , lo prende per la luce-civile, ossia per la nobil
perfetta allegoria, con cui si vuole indicare il corso apparente del Sole , ed i suoi fenomeni. Ei si dipingeva con un caduc
on era che un’allegoria, cui con il caduceo intendevasi il radiar del Sole , che dileguale addensate tenebre della notte ; e
da tutta l’antichità per simbolo della vita, associati al radiar del Sole si voleva esprimere, che il Sole istesso fecondan
della vita, associati al radiar del Sole si voleva esprimere, che il Sole istesso fecondando la terra con il suo calore, e
que’luoghi tenebrosi : con questo indicavasi l’apparente discesa del Sole sotto l’orizzonte, e che al suo apparire nel nost
na personificazione del fuoco, che acceso la prima volta da’raggi del Sole , o raccolto dal fulmine e portato su la terra non
così furono a lei instituiti giorni solenni. 38. Eusebio prendendo il sole per Plutone, porge una diversa interpetrazione a
to « Proserpina, ei dice(2), è la virtù istessa de’semi, e Plutone il sole , che in tempo d’inverno percorre le parti più rem
quelli di Prometeo, fu essa di mano in mano amante di Adone, cioè del Sole , e di Marte, col quale entrava essa in congiunzio
erivare da dies giorno, che’è una stella, che precede la comparsa del Sole su l’orizzonte, ond’è detta Lucifer apportatrice
mbolica, con cui volevasi indicare come questo pianeta, ora siegue il sole , ora lo fugge, ora si accosta allo Zodiaco, ora s
ata la terra dal centro dell’universo, per farla rivolgere intorno al sole . Posciachè da gli antichi fu creduto rimanersi la
ira ; Ed Vrania, che gode le carole Temprar negli astri ed abitar nel Sole . 53. Nè tre nè nove erano le Muse ; ma co’loro n
Eurinome, o di Giove e di Giunone, o di Bacco e Venere, o in fine del Sole e di Egle. La freschezza di gioventù, cui dipinge
etti di un inno di Orfeo, cui scorgesi essere Ercole non altro che il Sole . 61. Pruove tratte dalla istoria, onde dimostrare
dalla istoria, onde dimostrare sotto il nome di Ercole intendersi il sole . 62. Altre pruove tratte dalle opinioni di Porfir
ici fatiche di Ercole, e comparazione di esse a ciascun passaggio del Sole ne’dodici segni dello Zodiaco. 64. Cadmo, interpe
o aspetto poi non sfugge a colui che vi pone mente di confonderlo col sole , rispondendo per un traslato allegorico le dodici
e di Orfeo, da’quali dimostreremo che Ercole in nulla va distinto dal Sole  — Ercole, così egli, di animo grandioso, robusto,
sti concetti del poeta non poche espressioni, che tutte convengono al sole . A lui s’innalzarono e tempii ed are, e con l’Erc
della terra, e finalmente di quel nume sempre giovane, che assiso nel Sole , come su di una irradiante quadriga, trascorrendo
nte scorgevasi in Megalopoli un simulacro di Ercole presso quello del sole  ; ed Alessandro il grande quando rivide il suo Ne
’suoi tempii ancora si alimentava il gallo, uccello del mattino e del sole  ; e spesso vi si udiva risonare l’Io Pean sacro a
di alloro, dando termine al sacro rito col sorgere e col tramonto del sole . Oltre l’alloro sacro ad Apollo e ad Ercole, ebbe
iungiamo la opinione di non volgari scrittori. Porfirio vuole, che al Sole fu dato il nome di Ercole, descrivendosi il cammi
Ercole. Nè Ercole, diceva Macrobio(2), va estranio dalla potenza del Sole , il quale trasfonde negli uomini la forza, che li
adorno di stelle, cui altro non intendevasi, che il tempo, quando il Sole nel Solstizio estivo entrava nel segno del Leone,
una le XII. fatiche di Ercole, per compararle con il cammino, che il Sole fa di mese fu mese pe’dodici segni dello Zodiaco.
e si ricuopre delle spoglie — Questa vittoria risponde al passar del Sole nel segno dello Zodiaco il Leone. II. Ercole ucci
sempre ripullulanti quando venivano troncate — risponde al passar del Sole nella costellazione della Vergine, denominata Ler
ignale, che infestava le foreste di Erimanto — Risponde al passar del Sole nel segno della Bilancia, che avviene sul princip
cerva del Menalo dal monte, ove ricoveravasi — Risponde al passar del sole nello scorpione, fissato dal tramonto della coste
i, così detti dal lago, ove solevansi posare — risponde al passar del sole nel Saggittario, sacro a Diana, cui sorgeva un te
avoltoio, che divorava il fegato a Prometeo — risponde al passar del sole nell’Aquario ; e ciò era indicato dall’avoltoio p
avalli di lui, che alimentava di carne umana — r sponde al passar del sole nel segno dei Pesci, ed è fissato dalla levata El
donzella dagli oltraggi di un mostro marino — risponde al passar del sole nel segno dell’Ariete, sacro a Marte, detto ancor
regina Cassiopea. XIIII. Ercole monda le stalle di Augia, figlio del Sole , o come altri vogliono, di Nettuno, con farvi sco
lo uccide negandogli la promessa ricompensa — risponde al passar del sole nel segno del Capricorro, ed è indicato dal tramo
ncipe crudele, che perseguitava le Atlantidi — risponde al passar del sole sotto il Toro, che va segnato dal tramonto di Ori
alla coda di serpente, e dal capo di ceraste — risponde al passar del sole nei Gemini, indicato dal tramonto del cane Frocio
consuma, e così compie il corso di sua vita — risponde al passar del sole nella costellazione del Cancro l’ultimo mese al t
l quale fu da loro unito a quello del tempo e del Dio-Luce, ossia del sole , debbe non come un principe del Lazio, ma esser c
e rifulge tra gli astri, preceduti da lui nel loro cammino intorno il sole . 67. E onde portare al vero questo nostro dettato
ano, e quando il sacerdote impone la focaccia, e porge farro misto al sole , allora ricambierai il mio nome : poichè sul labb
segno celeste, che deve trovarsi alla testa, e nello istante, che il sole incomincia l’apparente giro dei cieli, quando egl
Sonovi, ei dice(1), taluni, che vogliono esser Giano lo stesso che il sole e Diana, e che rappresentasi bifronte come padron
giorni componenti il corso dell’anno, maggiore indizio del potere del sole  — Altri vogliono essere Giano non altro che il mo
2 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XVII. Apollo considerato come Dio del Sole, degli Arcieri e della Medicina » pp. 92-103
XVII Apollo considerato come Dio del Sole , degli Arcieri e della Medicina Due erano i nom
ppellano evidentemente e principalmente alle proprietà distintive del sole , di essere egli nel nostro sistema planetario il
gli uffici che sono più affini ; e fo centro del 1° gruppo il Dio del Sole , e del 2° il Dio della Poesia. Considerato Apollo
ole, e del 2° il Dio della Poesia. Considerato Apollo come il Dio del Sole , chi è che non l’abbia veduto dipinto da più o me
poeti ai quattro cavalli e il numero delle Ninfe che accompagnano il Sole . I cavalli si chiamano con greci nomi Eoo, Piroo,
avevano di dividere il giorno vero, ossia il tempo della presenza del sole sull’orizzonte, in dodici ore soltanto. Perciò le
verse stagioni. I poeti non di rado rammentano i nomi dei cavalli del Sole , e le ancelle del dì, ossia le Ore. Così, per cit
no abbandonava « Del timon luminoso alla sorella. » Inoltre aveva il Sole una maestosa e ricchissima reggia, opera di Vulca
emente taciuto : soltanto in appresso qualche mitologo inventò che il Sole , dopo di essersi riposato nel palazzo di Teti, en
to meno i pittori, la stimarono degna di essere imitata o copiata. Il Sole nel corso dell’anno percorreva una strada (detta
ellazioni, in direzione di ciascuna delle quali successivamente va il Sole a tramontare nei diversi mesi dell’anno. Questa z
l giorno, come dice Dante, inventarono i mitologi che tra i figli del Sole vi era una bellissima figlia chiamata l’Aurora, l
erchè il mito o fatto mitologico che di lui si racconta è relativo al Sole . Fetonte, il cui nome di greca etimologia signifi
resa troppo superiore alle forze di lui. Infatti i focosi cavalli del Sole ben presto si accorsero della inesperta ed imbell
quale fu pianto e sepolto dalle sorelle dette Eliadi, cioè figlie del Sole  ; le quali vinte dal dolore e dall’ afflizione fu
o infernale, a quella di Fetonte trasportato in balìa dei cavalli del Sole  : « Maggior paura non credo che fosse, « Quando
tevoli effetti cagionati ne’suoi tre regni dalle infiammate vampe del Sole , o come egli dice, l’orazion della Terra devota 1
e dell’aría. È facile lo spiegar questa favola, se riflettiamo che il Sole coi suoi raggi chiamati poeticamente dardi, o str
di Delfo. Dopo che i mitologi ebbero considerato Apollo come Dio del Sole , furono indotti a credere che esser dovesse pur a
edere che esser dovesse pur anco il Dio della Medicina120), perchè il Sole co’suoi raggi calorifici e chimici infonde qualit
o aver descritto il carro di Beatrice, alferma che neppure quello del Sole era si bello e ricco ; e che anzi al confronto pa
ato Eoo che vorrebbe dire orientale, per indicare uno dei cavalli del sole  ; e di più si son serviti di questo stesso vocabo
di essere imparata a mente la bellissima descrizione della reggia del Sole nel 2° lib. delle Metamorfosi, che comincia così 
lioni di lontanissime stelle) fosse prodotta nel cielo dal calore del Sole , « Quando Fetonte abbandonò li freni. » Altrove
hiunque ha studiato Geografia, che Tolomeo ammetteva il movimento del Sole intorno alla terra, e Copernico dimostrò che in n
3 (1855) Compendio della mitologia pe’ giovanetti. Parte I pp. -389
ntiene il corso ed il rivolgimento degli spazii e de’ tempi(1) ; o il Sole , il quale col suo corso regolare è il misuratore
i Frigii sotto nome di Cibèle intendevano la Terra, così adoravano il Sole sotto il nome di Ati, il quale credesi sepolto su
ol favor di Minerva salito al cielo, accese una flaccola al fuoco del sole , e con questo fuoco celeste animò quella sua mira
così alto che dicesi trascendere la region delle nubi ; e però ha un sole sempre chiaro sulla vetta, godendovisi una sereni
i Dei solamente, ma pure i loro cavalli, e quelli particolarmente del Sole , si pascevan d’ambrosia (4). Oltre a ciò era l’am
crobio (2), Castore e Polluce che rinascono a vicenda, significano il Sole che ora scende, diciam così, sotterra, ed ora sal
l quale era quella favolosa fontana, di cui le acque allo spuntar del sole erano tiepide ; fredde, ne’calori del mezzodì ; v
mmone dipingesi colle corna, che forse dinotano la forza de’raggi del sole , i quali sono cocentissimi nella Libia. Ebe si di
tere, ch’era Giove. E siccome Giove presso gli antichi non era che il sole (5) : così per Giunone intendevasi la luna. Dai Gr
loro, oltre la figliuola, alcuni cavalli ch’eran figli a’ cavalli del Sole , sì veloci che correvano sul mare, e sulle ariste
più colori che in tempo di pioggia si vede nell’aria di riucontro al sole , detto arco baleno o celeste, ed Iride (1). Essa
l’arco formato dalle gocce di acqua di una nube posta di rincontro al sole  ; e da Elettra, che significa splendore del sole.
osta di rincontro al sole ; e da Elettra, che significa splendore del sole . Come Giunone è la Dea dell’aria, così Iride n’è
o nell’infimo della ruota di Fortuna. La rappresentavano pure con un sole ed una luna crescente sul capo, ed appoggiata ad
olo, il quale subito nata le avesse offerto de’ sacrificii. Di ciò il Sole fece intesi i suoi figliuoli, cioè que’ di Rodi,
osse una Minerva armata di cimiero, di asta e di scudo, la quale alle sole gambe vada a terminare in un ceppo quadrato. Ma p
to vederlo, se non se alla più anziana delle Vestali. Apollo o il Sole I. Nomi diversi dati a questo Nume e lor rag
l Banier dimostra che presso gli antichi Apollo era tutt’altro che il Sole  ; ma noi per brevità seguiremo Cicerone, il quale
icerone, il quale dice che i Greci credevano, Apollo essere lo stesso Sole (1) ; e di essi parleremo in un solo articolo. La
che voglia dire apportator di rovina, perchè il soperchio calore del Sole è dannoso agli animali ed apporta agli uomini fre
i suscita grave pestilenza. Il che Omero prese dagli Egiziani che dal sole credeano nascere le pestifere infezioni ne’popoli
Febo (Φοιβος), che vuol dire splendido, lucido, puro ; qualità che al sole assai bene convengono. Questo nume in cielo si ch
iama Febo, ed Apollo, in terra, e perciò più spesso Febo vuol dire il sole  ; e Virgilio chiama il sole lampana Febea (1). Il
ra, e perciò più spesso Febo vuol dire il sole ; e Virgilio chiama il sole lampana Febea (1). Il Sole poi (Sol) fu così dett
o vuol dire il sole ; e Virgilio chiama il sole lampana Febea (1). Il Sole poi (Sol) fu così detto da’Latini perchè risplend
isplende solo nel cielo, qual signore del giorno(2). Infine talora il Sole chiamasi Iperione, quasi supergradiens, perchè fa
e soprane regioni del cielo, Porfirio dice che un medesimo Dio era il Sole in cielo, il padre Libero, sulla terra, ed Apollo
iali esalazioni della terra dopo il diluvio, le quali Apollo, cioè il Sole , uccise, o sia dissipò e distrusse colla forza de
di Giove e d’Io, fu motteggiato, quasi non fosse egli vero figlio del Sole . Attristossene Fetonte, e tutto lagrimoso fu tost
di buona voglia. Sopra altissime colonne era edificata la magione del Sole , la quale di oro e di fiammeggianti piropi per tu
qualche antico Astronomo, il quale, dedito ad osservare il corso del Sole , fosse morto prima di compiere l’audace opera del
Tebe, il quale, dopo averla da se discacciata, sposò Dirce, fig. del Sole . Antiope, già incita, partorì Anfione e Zeto sul
sse mai agli altri Dei comunicato. Apollo era la medesima cosa che il Sole , detto occhio del mondo, che vede tutte le cose ;
ccise. Le quali cose dissero i poeti, perchè alle volte il calore del sole è cagione di subitanee morti. Ad Apollo poi, come
aergo, o che colpisce da lungi, e più altri ; i quali dinotano che il sole co’ suoi raggi che sono gli slrali di Apollo, da
ch’è animale pernicioso alle mandre. XV.Continuazione. Febo o il Sole . Circe. Scilla. Armenti del Sole. Apollo fina
dre. XV.Continuazione. Febo o il Sole. Circe. Scilla. Armenti del Sole . Apollo finalmente era il dio del giorno e de
rno e della luce ; ed in questo senso propriamente dicevasi Febo o il Sole . Così il Chiabrera(1) : Febo s’infiamma, e rimen
e Suol Febo in acqua percosso od in vetro. L’Ariosto poi(3) chiama il sole , Apollo : Nel tenebroso fondo d’una torre, Ove m
’una torre, Ove mai non entrò raggio di Apollo. Secondo Macrobio, il Sole era adorato dagli antichi sotto varii nomi, come
tto varii nomi, come di Bacco, di Apollo, di Mercurio ecc. E forse il Sole era il Baal o Belo de’ Caldei, il Moloch de’ Cana
mani. Pare dunque che l’idolatria abbia avuto principio dal culto del sole , e che quest’astro fosse stato la divinità di qua
e Lindo ; ed il quinto che a Colco procreò Eeta e Circe. Fu chiamato Sole , perchè solo risplende nel cielo ; e da’Greci Ηλι
a’Greci Ηλιος o Ηελιος da una voce greca che significa splendore. Dal Sole e da Perseide, una delle Oceanidi, nacque Circe e
rti Ulisse che si fosse ben guardato dal recar danno agli armenti del Sole . Erravano questi in gran numero tra buoi e pecore
Venivan guidati al pascolo da due ninfe, Fetusa e Lampezie, fig. del Sole , e della ninfa Neera. Ma i compagni di quell’eroe
nti dalla fame, ne uccisero alcuni. La quale cosa dispiacque tanto al Sole che pregò Giove a punir quell’oltraggio ; e ciò f
ravi disastri all’infelice Ulisse. XVI. Continuazione. Cavalli del Sole . Aurora. Titone. Mennone. Febo o il Sole guid
ntinuazione. Cavalli del Sole. Aurora. Titone. Mennone. Febo o il Sole guidava un cocchio a quattro, non già a due caval
mpo e Filogeo. Da Ovidio son detti alipedi, cioé veloci. Ogni sera il Sole li distacca dal cocchio, e va con esso a tuffarsi
ci asserivano di sentire un certo rumore verso occidente, allorchè il Sole si tuffava nel mare e si estingueva la sua luce n
luce nelle onde, come se il mare stridesse nel discendere in esso il Sole . Da questa opinione ebbe origine la favola di con
il Sole. Da questa opinione ebbe origine la favola di considerare il Sole come un Nume portato sul cocchio, e che vada a ri
llo d’oro, lavoro misterioso di Vulcano. Quindi cantò l’Ariosto : Il Sole appena avea il dorato crine Tolto di grembo alla
postosi già il velo. E l’Aurora appunto credevasi la messaggiera del sole , che apriva le porte rosseggianti dell’oriente e
iada e fa nascere i fiori. Anzi essa attacca i cavalli al cocchio del Sole , e poscia siede sul suo tirato da due cavalli bia
to guerriero(2). Mennone forse era l’Amenofi degli Egiziani, o sia il sole nascente divinizzato, di cui è celebre la statua
e de’ Re. In un’agata presso il Sig. De la Chausse si rappresenta il Sole sul suo cochio, che nella destra tiene un flagell
ente e non ad Apollo si appropriano certi attributi che convengono al Sole , come il cocchio luminoso, il Zodiaco, e simili.
e la testa del simulacro circondata di raggi, come rappresentavasi il Sole o Febo Apollo. Il colosso ha in una mano l’asta,
spuntò anche picciola lanugine. Or si sa che presso gli orientali il sole per gli uomini, e la luna per le donne esprimono
esprimono la più alta bellezza. I suoi lunghi crini erano i raggi del sole , e gli si attribuiva una perpetua giovinezza, per
aggi del sole, e gli si attribuiva una perpetua giovinezza, perchè il sole sorge sempre mai collo stesso splendore. La sua l
infine che avea sette corde, significava i sette pianeti, de’quali il sole era come il sovrano. Secondo Pittagora l’universo
che allontana il male. Essendo che per Apollo e Diana intendevasi il sole e la luna, da cui gli antichi dicevano provenire
a chioma, detto così dal fulgore de’raggi che sono l’aurea chioma del sole . Apollo Branchideo avea un celebre oracolo ed un
secondo alcuni mitologi, era fig. di Urano, marito di Tia e padre del Sole , della Luna e di tutti gli astri. In Omero trovas
ovasi Ηελιος υπεριων, sol sublimis ; ed alle volte Υπεριων ponesi pel Sole . Latonio, Latonius, Latous, λητοιδης, appellavas
i Latona. Apollo Licigenete, λυκηγενης, dicesi da Omero, o perchè il Sole è quasi il generatore dell’Aurora (a λυκη, aurora
omnis, et δερκω, video) e πανοπτης, (πας et οπτομαι, video) dicesi il Sole , perchè tutto vede. Apollo Patareo, Patareus, pe
ente che ricusò di prender cibo, stando sempre cogli occhi rivolti al Sole . E però da Febo fu per compassione convertita in
pio o girasole, fiore che si volta sensibilmente secondo il corso del sole . Il gallo era consacrato ad Apollo, perchè col su
o, perchè col suo canto annunzia il vicino apparire di Febo, cioè del Sole . Talora se gl’immolavano degli agnelli, come dice
così detta perchè riluce con luce aliena, cioè presa in prestito dal sole . Dai Greci dicevasi Σεληνη da σελας, che vuol dir
ta Dea. La Luna era la più grande divinità del paganesimo dopo il Sole , percui adoravasi dalla maggior parte degli Orien
he le divinità degli antichi Germani non erano altre che il Fuoco, il Sole e la Luna. E veramente i primi uomini colpiti dal
ne, e di Eurifessa. Ma Esiodo dice che da Iperione e da Tea nacque il Sole , la Luna e l’Aurora. Era essa la regina della not
bra di due monti è tutta piena D’antichi abeti e di robusti faggi. Il sole indarno il chiaro dì vi mena, Che non vi può mai
a che Rea o Pandora, da Iperione ebbe un figliuolo chiamato Elio o il Sole , ed una figliuola detta Selene o la Luna, insigni
risplendente di una aureola di luce e trasformato nella sostanza del Sole . Selene che molto amava il fratello, alla nuova d
opo quel sogno insieme col fratello Elio trasformati in due astri, il Sole e la Luna, ebbero onori divini. Nel fatto di Elio
Sole e la Luna, ebbero onori divini. Nel fatto di Elio si ravvisa il Sole che nel suo tramontare si tuffa nell’oceano, perc
donotava che Selene o Diana Luna illumina di notte il mondo, come il Sole , di giorno. Ed in un bassorilievo(1) si vede la L
iga, ora con cavalli, ora con buoi, ed ora con muli. La Luna, come il Sole , nel tramontare s’immergeva nel mare, ed uscivane
risplendere. Febe, Φοιβη, Phoebe, dicevasi la Luna, come Apollo o il Sole si appellava Febo(2). Latmia Luna, dal monte Lat
tavano farla calare dal cielo (succurrebant Lunae laboranti). Come al Sole , così alla Luna attribuivano gli antichi alcuni m
rpresi da certe infermità violenti dicevansi percossi da Apollo o dal Sole , come percosse dalla Luna appellavansi le donne c
acrobio(7) dimostra che Libero, cioè Bacco, era presso gli antichi il Sole  ; e pare che Virgilio ed Ovidio(1) rafforzino que
io(1) rafforzino questa opinione. Il qual nome, egli dice, fu dato al Sole , perchè liberamentepercorre le vie del cielo. Ma
l’inferno per liberarne la madre, colla quale ritornato alla luce del sole , dopo molte e rispettose carezze fattegli dal can
gono a Bacco. Marziano Capella afferma che gli Egiziani indicavano il sole sotto il nome di Osiride ; e da Virgilio e da Mac
; e da Virgilio e da Macrobio sappiamo che Bacco era lo stesso che il sole . Ed il vedere Bacco con due corna sul capo ci ric
pieni di vino ; il che, al dire di Diodoro Siculo(4), significava il Sole che in vino cangia il suo raggio giunto al licor
orato nella nostra Campania, creduto lo stesso che Bacco, o meglio il sole , che rappresentavasi con testa di toro, e faccia
cosa sacra(6). Macrobio finalmente(7), seguendo il suo sistema che il sole e la luna erano le sole divinità degli antichi, a
finalmente(7), seguendo il suo sistema che il sole e la luna erano le sole divinità degli antichi, adorate da diverse nazion
onoe. Alcuni però le vogliono nate da Giove e da Giunone ; altri, dal Sole e da Egle ; e Servio, da Bacco e da Venere. Omero
ci, è simile alla rosa ch’esce fuor della boccia al primo apparir del sole dopo una bella aurora, Heyne con molti versi dell
nnelli alzarsi dalle onde la bella figlia del mare, e più lucente del sole con folgoranti pupille accender fiamme nell’acque
i il mansueto Ermete. L’Ocean trapassavano, e la bianca Pietra, e del Sole le lucenti porte. Ed il popol de’ sogni : indi a’
agli Egizii. L’Oceano, di cui parla Omero, era il Nilo : le porte del sole voglion dire la città di Eliopoli, cioè la città
e porte del sole voglion dire la città di Eliopoli, cioè la città del sole (ηλιος, sol, et πολις, urbs.) ; il prato e la sed
i, de’ viaggiatori e de’ cacciatori per ripararsi dalla pioggia e dal sole . Le ali poi attaccate al petaso indicano la veloc
ano che l’uomo fosse fatto di terra ed acqua riscaldata da’ raggi del sole . Quindi dicevano la Dea Tellure moglie del Sole o
caldata da’ raggi del sole. Quindi dicevano la Dea Tellure moglie del Sole o del Cielo, perchè il sole ed il cielo la rendon
Quindi dicevano la Dea Tellure moglie del Sole o del Cielo, perchè il sole ed il cielo la rendono feconda. E dagli Etruschi
per tampana Febea presso Virgilio i migliori interpetri intendono il sole . E dalla forma rotonda del loro occhio ebbero il
ipasse di tutto l’universo. Avea le corna per significare i raggi del sole e la luna bicorne ; era rosso in viso, per esprim
el monte essere abitato dai Cabili, i quali, pel soverchio calore del sole , il giorno vivono nelle caverne, e di notte accen
ata a cercarla tutta sola si diede, sì che e la nascente aurora ed il sole vicino a tramontare la videro infatigabilmente in
de’ sei mesi che la semenza del grano è sotterra in quel tempo che il sole corre per i sei segni australi del zodiaco ; come
ui la semenza germoglia in piantoline, matura ed è mietuta, quando il sole va per gli altri segni dell’emisfero boreale(3).
, che pareau vivi(1). Mirabile opera di Vulcano fu pure la reggia del Sole con tanto sfoggio d’ingegno descritta da Ovidio(2
istema degli antichi Fisici, Giano era lo stesso che Apollo, o sia il Sole , e Jana, la stessa che Diana, o sia la Luna. Cice
in lunga verginal veste discinta, cavalca una cerva. I poeti tanto al sole che alla luna assegnano il trono di oro ; ma semb
ecchiò le carni in vivanda al padre ; alla quale vista fingesi che il sole si volse indietro. È noto che gli antichi credeva
he il sole si volse indietro. È noto che gli antichi credevano che il sole come godeva degli onesti fatti degli nomini, così
st’animale. Frisso intanto giunto a Colco, ove regnava Eeta, fig. del Sole e della ninfa Perseide e fratello di Circe e di P
, di Mercurio ; Atalanta, di Scheneo ; Meleagro, di Eneo ; Augia, del Sole  ; Ificlo, di Testio ; ed altri non pochi. Or a qu
coperto di perpetua nebbia, per cui di rado godevano della vista del Sole . percui tenebre cimmerie proverbialmente si dicon
ri e circondati da montagne che impedivano di vedere il tramontar del sole . Nell’Iliade (4) Giove proibisce a’ numi di prend
a Nettuno, ove dimora il Sonno e la Morte, nè vi giunge mai raggio di sole  ; ed un terribile mastino che fa mille moine a ch
le di grandi alberi circondato, percui non vi penetrava mai raggio di sole , e che il volgo credeva, gli uccelli che sopra di
aggio del popolo così chiamavasi quel fiume ; e di là delle porte del Sole , cioè di Eliopoli (ab ηλιος, sol, et πολις, urbs)
o di Sicilia ; il quale Serapide era la stessa cosa che Osiride, o il Sole , giacchè tutti questi nomi spesso si confondono.
esti nomi spesso si confondono. Or come gli Egizii rappresentavano il Sole , cioè il Genio solare, sotto il nome di Osiride,
Plutone o il Giove infernale de’Greci, o l’Osiride di Egitto, era il sole d’inverno, cioè il sole che al solstizio d’invern
rnale de’Greci, o l’Osiride di Egitto, era il sole d’inverno, cioè il sole che al solstizio d’inverno passa sotto la terra,
nflussi solari. Quest’ allegoria di Plutone, pel quale intendevasi il sole d’inverno, è molto chiaramente esposta da Macrobi
enebre circondato, stava sul capo di quell’eroe. Or le nubi di cui il sole nell’inverno è sempre coperto, hanno senza dubbio
au tore dimostra ancora che la corona boreale, la quale accompagna il Sole , mentre percorre l’emisfero inferiore, apparisce
percorre l’emisfero inferiore, apparisce nell’autunno ed insieme col sole tramonta sulla Sicilia, per un osservatore che si
4 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XVI. La dea Latona » pp. 86-91
e più leggiero degli altri tre, salì più in alto e venne a formare il Sole , la Luna e le Stelle. Nè sanno assicurarci se ciò
te e con essa tutte le stelle. Considerarono come un pianeta anche il Sole  : e così colla Luna e gli altri 5 pianeti visibil
to nel Cap. III. Ora convien parlare delle Divinità che dirigevano il Sole e la Luna, e parlarne a lungo, prima in generale,
uali diedero il nome di Apollo e di Diana, che poi identificarono col Sole e colla Luna. Prima di tutto però rammenteremo qu
è avanti la nascita di questi due Numi figli di Giove e di Latona, il Sole e la Luna esistevano da gran tempo ; e quanto al
e di Latona, il Sole e la Luna esistevano da gran tempo ; e quanto al Sole accennai che era regolato da un Titano di nome Ip
o al Sole accennai che era regolato da un Titano di nome Iperione. Il Sole era detto dai Greci anche Elios, e Dante lo ramme
di Dio), l’adoprò con questa doppia allusione per indicare l’ eccelso Sole , cioè Dio, quando nel C. xiv del Paradiso, dopo a
ta e sublime metafora di chiamare Apollo e Diana, considerati come il Sole e la Luna, i due occhi del Cielo. Altri mitologi
i arcieri (derivandosi questa invenzione dal dardeggiar dei raggi del Sole e della luce riflessa della Luna), e si uniron ta
ibuti ed uffici. 98. Dallo stesso greco vocabolo Elios significante Sole son derivati e composti molti termini scientifici
5 (1831) Mitologia ad uso della gioventù pp. -
lzan la voce, e chieggono vendetta. E la chiede dal ciel la luna e il sole E le stelle non più rapite in giro Armonïoso, e p
llo di Diana, fu chiamato Febo in cielo perchè conduceva il carro del Sole tirato da quattro cavalli e Apollo in terra. Era
valli che percorrono lo zodiaco. Questo Dio è considerato soventi pel sole medesimo ; e ciò avviene perchè Giove nell’accord
lti dotti risguardate se non come altrettante allegorie del corso del sole e dei fenomeni da quest’astro prodotti. Bacco
lle preghiere di Venere. Erano pur lavoro di Vulcano, il palazzo del Sole , la corona d’Arianna, il monile d’Ermione, il sce
Prometeo contro del quale era adirato perchè aveva rapito il fuoco al sole per animarne i primi uomini. Prometeo essendosi r
ime allorchè sortono dal corpo. Lo ritengono altri come l’emblema del sole , che, nella sua assenza durante l’inverno, piomba
e, bella costellazione posta presso il serpentario, che accompagna il sole mentre egli percorre l’inferiore emisfero ; e qui
n si faceva sentire che per ispandere intorno l’olezizo de’fiori ; un sole novello e nuovi astri mai non erano da nube alcun
e, Cocito, Acheronte, Lete e Flegetonte. Acheronte diceasi figlio del Sole e della Terra da alcuni e di Titano e di Cerere d
cuni come un ramo di Stige circondava il Tartaro ed era formato delle sole lagrime dei malvagi. Il suo nome significa pianti
È forse questa la ragione per cui fra tutte le divinità furon esse le sole che vissero in un’amicizia ed in un’inalterabile
ra le Dee. Se le sacrificava un gallo. I poeti la rappresentano colle sole ossa, in veste nera, sparsa di stelle, colle ali
zzo in luogo deserto e sconosciuto, ove non penetrano mai i raggi del sole . All’entrata del suo palazzo stanno de’ papaveri
va con ambe le mani seminando fiori ovunque passa. Dietro lui evvi un sole nascente. Vien dipinto di color nero, perchè ques
ora Questa Dea figlia secondo alcuni di Titano e della Terra, del Sole e della Luna secondo altri, presiedeva al nascere
ta con un velo e sopra di un carro risplendentissimo. Essa precede il Sole ed apre le porte dell’oriente ; è accompagnata da
eso in aria. La ruota gira velocemente. Fu anche rappresentata con un sole ed una mezza luna su la testa, per indicare che e
ui specialmente dedicati. Si vuole che Esculapio sia lo stesso che il Sole considerato sotto i benefici rapporti di Dio dell
le e la sua dignità era a vita. Fetonte Fetonte era figlio del Sole e di Climene. In una gara che ebbe con Epafo figl
giuocavano insieme, Epafo rinfacciò a Fetonte che non era figlio del Sole come si credeva. Fetonte adiratosene, andò a lagn
andò a lagnarsi di ciò con sua madre Climene, la quale il rimandò al Sole per accertarsi della sua nascita. Fetonte entrò n
Sole per accertarsi della sua nascita. Fetonte entrò nel palazzo del Sole e lo trovò seduto sul suo rilucente trono ed info
o pregò di accordargli una grazia, senza dire quale essa si fosse. Il Sole in contrassegno del paterno affetto giurò per lo
ò nel carro e partì. Appena egli giunse sull’orizzonte, i cavalli del Sole non riconoscendo più la mano del loro signore, no
igno. Per questo disordine si stette un giorno intiero in cielo senza Sole . Si danno molte interpretazioni alla favola di Fe
licò sommamente all’astronomia e soprattutto a conoscere il corso del sole  ; che morì in freschissima età, e lasciò le sue o
; e da ciò i poeti dissero non aver egli potuto condurre il carro del Sole sino al termine della sua carriera. Aggiungono al
cedente distinto sotto il nome di Minosse II sposò Pasifae figlia del Sole e della ninfa Perseide dalla quale ebbe parecchi
inite strade tortuose. Si pretende che fosse un monumento dedicato al Sole . Altri lo han creduto un Panteone. Gli abitanti
in alto, contro le istruzioni del padre, si sciolsero pel calore del sole , e questo giovane non essendo più sostenuto cadde
zione di Venere. Era loro cura di allestire il carro ed i cavalli del Sole . Si vuole che presiedessero all’educazione de’ fa
lo zodiaco il quale taglia l’equatore a angoli obliqui ; Ercole o il Sole rapisce i pomi d’oro, cioè quest’astro, quando co
rcole un essere allegorico il quale non vuol significare altro che il sole . I giardini delle Esperidi, vuolsi che fossero ne
la loro grossezza era tale che le loro ali impedivano che la luce del sole si spandesse su la terra. 6.° Sconfisse le Amazz
. Un giorno in cui trovavasi molto incomodato dagli ardenti raggi del Sole , andò in collera contro questo pianeta e tese l’a
ntro questo pianeta e tese l’arco per dirigere a lui una freccia ; il Sole ammirando il suo grande coraggio gli regalò una b
i Esculapio e di tante altre deità, non vuol significare altro che il sole . L’universalità del culto di Ercole, l’antichità
atti con cui gli antichi hanno dipinto Ercole che tutti convengono al sole formano il principal fondamento di questo sistema
dodici fatiche attribuite ad Ercole e i dodici segni che trascorre il sole nello zodiaco è uno de’ più forti appoggi del sis
ù forti appoggi del sistema astronomico di Ercole considerato come il sole . I sostenitori del sistema astronomico di Ercole
a convalidare sempre più il sistema che Ercole non fosse altro che il sole , poichè si vedono espressi chiaramente in esse i
cono diverse opere, cioè quelle sull’origine del mondo, sul corso del sole e della luna, sulla natura degli animali e delle
ch’egli stava riposando, su le rive del mare, riparato dai raggi del sole da quel vascello tirato a terra, una trave che se
in Tessaglia. Approdarono all’isola di Lenno che trovarono abitata da sole donne, le quali per vivere in loro balìa, avevano
gli Dei contro Giove, egli aveva condotto via dall’Erizia i buoi del Sole . Giove avendo comandato ad Ercole di batterlo, qu
a fine del pasto le braccia e le teste di questi figli. Dicesi che il sole retrocedette inorridito da sì fiero spettacolo. S
dai sacerdoti, e spesso anche il lavarsi o tutto il corpo o anche le sole mani in acqua pura. L’acqua lustrale era acqua c
i colpevole amore pel proprio padre. Pretendono certuni che l’ira del Sole fosse il principal movente della colpa di lei. Pr
6 (1861) Corso di mitologia, o, Storia delle divinità e degli eroi del paganesimo: Per la spiegazione dei classici e dei monumenti di belle arti (3e éd.) « Della mitologia in generale. » pp. 17-359
adorare le cose materiali, il Creatore, cioè, nella creatura ; ed il sole , la luna, le stelle, il tuono ed il fulmine furon
eggio la fuga del mio viver presta ; Anzi di tutti ; e nel fuggir del sole , La ruina del mondo manifesta. Or vi riconfortate
s’ appressa e deriva indi una pura Luce che, mista allo splendor del Sole , Tinge gli aerei campi di zaffiro, E i mari allor
ili conseguenze. I sacerdoti per riaccenderlo adoperavano i raggi del sole o il fulmine, od un pezzo di legno secco incendia
col fango della terra, e le animò col fuoco sacro rapito al carro del Sole .20 71. Ma Giove, sdegnato dell’audacia di Promet
terra. Così spiegarono gli antichi il mirabile effetto dei raggi del sole refratli a traverso le nubi ancora pregne di piog
ciulla, o pochi sorsi d’acqua spruzzati in aria voltando le spalle al sole , possono farci apparire a nostro talento la vezzo
stinò a diffondere la luce sull’universo. Per tale ufficio è chiamato Sole , Febo, o padre del giorno ; Lo ministro maggior
po ne misura, (Dante, Parai., c. X.) apparisce guidando il carro del sole tratto da quattro focosi cavalli, chiamati Etone
e credesi che quando questa statua era investita dai primi raggi del sole di levante, ossia quando l’Aurora s’imbiancava al
moniosi, e che all’incontro facesse udire un lugubre gemito quando il sole andava ad illuminare l’altro emisfero. Così parev
si col padre, gli chiese in grazia di condurre un giorno il carro del Sole per attestare così la propria nobiltà vilipesa ;
onsimile incendio nel littorale d’Italia, immaginarono una caduta del sole , il quale ad essi pareya che tramontasse in Itali
mecchè materiali e grossolani, non potevano attribuire al rettore del sole un sì gran fallo ; un Dio non erra. S’avvisarono
oso Di più freschi lavacri, onde rifulga Sovra le piume sue nitido il sole . 121. Lino, figliuolo d’Apollo e di Tersicore, (
o sempre al disco solare, o più veramente fiorisce d’estate quando il sole è nel Tropico del Cancro. 131. Leucotoe era figli
l suo crocidare serviva spesso di prognostico. L’aquila che fissa nel sole l’audace suo sguardo, il gallo che ne celebra col
alora un pomo come premio dei giuochi pitii ; e quando è adorato come sole impugna un gallo, ha la raggiera e percorre lo Zo
agnifici donativi. I Rodiani che ambivano di esser chiamati figli del Sole , gli aveano consacrato uno smisurato colosso, il
re il medesimo Dio, variato nome. Altri vi riconoscono l’immagine del sole che si alza dalla parte dell’ Oriente dove è post
ti per abitazione un palazzo, dove, al dir della favola, ogni sera il sole andava a riposarsi, e per carro una conchiglia di
go, e con la terra Che di un lume di porpora é vestita, Ed ha ’l suo sole , e le sue stelle anch’ella. Qui se ne stan le for
re silenziosa pel cielo, sopra un carro d’ebano, dopo il tramonto del sole , seguita da un corteggio di Costellazioni (686).
sto giovinetto con le due faci medesime cavalchi sopra un cavallo del Sole o dell’ Aurora ; ma questo non farebbe componimen
223) e della Notte (238), abitava un antro impenetrabile ai raggi del sole , ove non entrava anima vivente a turbarne la quie
, quale se ne può immaginare uno, dove siano sempre tenebre e non mai sole . A piè d’esso una concavità profonda, per dove pa
intero Rovinai per l’immenso, e rifinito In Lenno caddi coì cader del sole , Dalli Sinzj raccolto a me pietosi. Gran mercè c
Quale in sul giorno l’amorosa stella Suol venir d’oriente innanzi al sole , Che s’accompagna volentier con ella, Cotal venia
ni, e che deliziosamente s’inebrii di tacita e soave mestizia pari al sole cadente inverso sera, quando la luce impallidisce
al lume di essa Aurora, per significare l’ore che vengono innanti al Sole ed a lei. » (Vasari, Vita di Taddeo Zucchero.)
il principio di quel componimento : « Una donna più bella assai del Sole , E più lucente, e di maggior etade, » Mandata fu
i sgherri, e gli tolse i bovi. 380. Augia, re dell’Elide e figlio del Sole (110), aveva certe stalle che contenevano tremila
d’amore per Dejanira, principessa già fidanzata ad Acheloo figlio del Sole e della Terra. Ercole vinse il rivale in singoiar
iziano (690, 691), ed in ambedue queste divinità era personificato il sole  ; le dodici fatiehe d’ Ereole rappresentavano i d
o, mostro con effigie umana e corpo di toro. 415. Pasifae, figlia del Sole (110) e moglie di Minosse II re di Creta aveva me
alle savie ammonizioni del padre, volle volare troppo alto vicino al sole  ; sicchè la cera delle sue ali si strusse, e il g
Allora inorridito di sè medesimo, non potè più sostenere la vista del sole , degli uomini, della sua persona, e si accecò con
sso approdare all’isola d’ Ea abitata da Circe, bellissima figlia del Sole . Questa Dea, sendo esperta nella magia, usò tutto
con le compagne per lavare le vesti de’ suoi fratelli. Intanto che il sole le asciugava, Nausica, aspettando il declinar del
paventosa Peliaca trave ; come viva fiamma, O come disco di nascente sole , Balenava il suo scudo. Il riconobbe Ettore, e fr
oncede, non io sarò spietato Col cadavere tuo, ma renderollo, Toltone sole le bell’armi, intatto A’tuoi. Tu giura in mio fav
fiori con ambo le mani dovunque passa ; gli resta dietro il levar del sole , ed è bruno in volto, perchè soffia dalla parte d
aure. Ma né più salutò dalle natie Cime eliconie il cocchio aureo del Sole , Né per la coronea selva odorata Guidò a’ ludi i
il giorno ride, Ugual se mancar suole Ai figli di virtù risplende il Sole . Degli amici all’udir l’inclite imprese Meglio a
ano di tre specie : La corsa fatta nel circo dedicato a Nettuno od al Sole (110) ; i combattimenti del disco, del pugillato
ttrarsi Tenta l’uom, benchè forte. Il di seguente, Che al surgere del sole era il certame Delle quadrighe, in campo anch’egl
676. Lo Zodiaco è quello spazio di cielo apparentemente percorso dal sole in un anno. Ma, per parlare con le teorie dell’as
e (364). 680. Il Cancro, ossia gambero, esprime il ritrarsi che fa il sole dopo esser giunto alla maggiore altezza estiva. M
e (430) collocato fra gli astri. 686. Nel Capricorno s’intende che il sole , arrivato alla minore altezza vernale, cominci ad
si Vasi accogliean le lagrime votive. Rapian gli amici una favilla al sole A illuminar la sotterranea notte, Perchè gli occh
ar la sotterranea notte, Perchè gli occhi dell’ uom cercan morendo Il sole , e tutti l’ultimo sospiro Mandano i petti alla fu
le cerulee sue squamose terga Se’n gío divincolando, e quasi un Iri A sole avverso scintillò dintorno Mille varj color di lu
ivulgato che le anime d’ Osiride e d’Iside erano andate ad abitare il Sole e la Luna, e che s’erano immedesimate con quei be
nutrito per quaranta giorni a Nilopoli, e lo custodivano le donne che sole avevano il diritto di vederlo ; indi era condotto
uno staffile a tre corde per indicare ch’egli è anche onorato come il sole , al quale è attribuito quell’istrumento per isfer
a d’uomo con la testa di sparviero, perchè quest’uccello, emblema del sole , ha la vista acuta e rapido il volo. A Osiride vi
711. La maggior deità dei Babilonesi era Belo considerato come il sole o come la natura fecondata da questo astro benefi
strologia giudiciaria. 713. I Persiani conoscevano l’unità di Dio. Il Sole che veniva da loro adorato sotto il nome di Mitra
n vigore. 719. Una di queste leggi ordina agl’Indiani di nutrirsi di sole frutta, e d’astenersi dall’uccidere enti animati 
n belve gli uomini da Scioun creati, e ne creò di nuovi. Adoravano il Sole quale rappresentante di Dio, e gli davano per mog
Pleiadi, l’arco baleno, le stelle, il tuono ed i lampi. Offrivano al Sole piccole immagini di uomini, d’uccelli e di quadru
zli come sovrano signore di tutte le cose, e dopo lui riguardavano il Sole come massimo degli Dei. Adoravano pure un Dio del
diesi credono un Dio in quattro persone, Padre, Figlio, la Madre e il Sole . Il padre, detto anche Grande Spirito e Kici-Mani
simboleggiare il sistema ammesso da Pittagora, e secondo il quale il Sole è centro dell’ universo. 13. A gran ventura dell
ad alcnui parve campo della guerra celesle, per altri fu la tomba del Sole o di Vulcano. La guerra poi dei Giganti, suscitat
cqua, prima che Latona vi partorisse Apollo e Diana, l’uno creduto il Sole , e l’altra la Luna. Vi furono ist tuite celebri f
quanto che non è più a credersi che nelle alte regioni dell’ aria il sole abbia maggior forza che verso terra. Forse il con
o di darue un saggio : Ivi ei fece ia terra, il mare, ii ciato. E ll Sole Infaticabile, e la tonda Loua, e gli astri divers
e è privo d’abitatori) dietro al sol (camminando secondo il corso del sole da Oriente a Occidente). 110. Verso l’Oriente.
avansi Esperidi perchè posti verso quella parte dove credevano che il sole si coricasse al giungere della sera. Da questo la
ontrassegnare nel cielo il viaggio che fa la terra girando intorno al sole nel periodo d’un anno. 143. Per lo più sotto le
7 (1874) Ristretto analitico del dizionario della favola. Volume I pp. -332
e si venerò Vesta, la Dea del Fuoco, oggi è dedicato alla Madonna del Sole . Quello dei gemelli Romolo e Remo, fondatori di R
recetto morale, si personifica in una allegoria individualizzata ; il sole diventa Ercole, e le dodici costellazioni princip
i Babilonesi e di Zoroastro 49 i cui principali Dei furono appunto il Sole , la Luna, e gli altri corpi celesti. Similmente d
a incinta. Villarosa. — Dizionario mitologico ecc. vol. 1. Dio del Sole  : i riti Eleusini compiersi in onore della Luna ;
me personilicaz one delle píu alte filosoliche astrazioni, come Dio —  Sole , e come eroe umano. Villarosa. — Dizionario mito
rrazzi — Beatrice Cenci — cap.° VII. Comechè la terra sappia che il sole tornerà domane a portarie luce e calore, pure ell
credenza di molti chiari scrittori che sia lo stesso che Apollo o il Sole , che i Cretesi chiamavano anche Abelios. 15. Abeo
orum si è stranamente ingannato facendo dire a Cicerone che il quarto sole nacque da un padre chiamato Acanto (Ved. Tom. 3°
nsarlo della sua buona azione. Vi fu anche un altro Acete, figlio del Sole e di Persa. Egli dette una delle sue figlie in co
ente. 53. Acheolo. — Figlio dell’ Oceano e di Teti. Secondo altri del Sole e della Terra. Avendo amato Dejanira, e sapendo c
nascesse sulle rive del flume Acheronte. 56. Acheronte. — Figlio del Sole e della Terra. Egli fu precipitato nell’inferno,
cangiò in cervo e lo fece divorare dai suoi cani. Uno dei cavalli del Sole si chiamava anche Acteone. 93. Actor. — Padre di
rgatide o Atergatide. — Divinità degli Afri, si crede che Adad sia il sole , e Adargatide la terra. 95. Adamantea. — Nutrice
fu venerato come un eroe. 132. Aetone. — Uno dei quattro cavalli del sole , che al dire di Ovidio, fu principale cagione del
a αιδως nero mentre codesto nome significa l’ardente per esprimere il sole nel suo meriggio, essendo stata appunto l’ardente
hbelo. È generale credenza che sotto il nome del primo si adorasse il sole , e sotto il nome del secondo la luna. 190. Agnite
to nell’isola di Rodi venivano celebrate in onore di Apollo, ossia il sole , pubbliche feste e cerimonie. L’etimologia di que
etimologia di questa parola Aliee viene dal greco αλιος che significa sole . 285. Alilat. — Una delle divinità degli Arabi, i
manio. — Divinità dei Persiani. È credenza generalizzata che fosse il sole . 314. Amaraco. — Fu questo il nome di un ufficial
o di Giove e di Latona e fratello di Diana. Egli guidava il carro del sole tirato da quattro cavalli bianchi e allora si den
da gelosia, si trasformò in cuculo. 541. Argea o Arga. — Ninfa che il sole cangiò in biscia. Era anche così chiamata una del
per madre la terra. Le Arpie erano in gran numero, sebbene il nome di sole sei o sette sia più comunemente conosciuto. Che l
giare i suoi propri figliuoli. La tradizione favolosa racconta che il sole inorridito dall’orribile scena avesse retrocesso
Fulgenzio, così si chiamava uno dei cavali che tiravano il carro del sole quando avvenne la caduta di Fetonte. La parola At
La parola Atteone viene dal Greco αϰτιν-ινος che significa raggio di sole , risplendente luminosa. Atteone era anche il nome
. Auxo. — Una delle Grazie. Gli Ateniesi non ne riconoscevano che dua sole . Una Auxo, l’altra Egmona. 700. Aventino. — Uno d
dire Signore, e come quel popolo adorava come principale divinità il sole , così è generale opinione dei mitologi che sotto
erale opinione dei mitologi che sotto il nome di Baal si venerasse il sole . Alcuni lo han fatto figlio di Nettuno e della re
o un toro, che nelle principali città dell’ Egitto, era consacrato al sole e adorato con particolare venerazione. Il pelo di
 Gli abitatori delle isole Britanniche adoravano sotto questo nome il sole , come loro principale divinità. 759. Belbuc e Zeo
 Feste in onore di Giunone, che venivano celebrate il 9 di luglio. Le sole donne avevano il ministero di queste feste, la cu
amavano uno Balio e l’altro Xanto V. Balio e Xanto. 1009. Cavalli del Sole . — Ovidio dice che il carro del sole era tirato d
Balio e Xanto. 1009. Cavalli del Sole. — Ovidio dice che il carro del sole era tirato da quattro destrieri bianchi, per nome
Terra. Questa diversa denominazione spiega in certo modo il corso del sole nelle dodici ore del giorno : imperocchè al levar
or forza ; e finalmente Filogeo ne rappresenta il tramonto, quando il sole abbandona la terra, quasi un amante che lasci la
e in tutto il corso dell’anno che seguì la morte di Giulio Cesare, il sole comparisse pallido e sbiadito, e che questo era u
alcuni mitologi dicono figlia del Giorno e della Notte, ed altri del Sole e della ninfa Persa. Circe, la dotta e incompara
Tazio, nelle sue opere, dice che gli Egiziani ponevano l’immagine del sole nella barca che dovea trasportare un coccodrillo,
d’Apollonia, dei quali due rappresentavano Giove, due Apollo, uno il Sole , uno Domiziano, ed uno Nerone. 1223.Colosso di Ro
lti altri, di più piccola dimensione. Nel primo veniva raffigurato il sole , ossia Apollo ; nel secondo la luna ; e negli alt
ti anche sotto il nome di Coribanti o Cureti. Gli uni erano figli del Sole e di Minerva ; gli altri di Saturno e di Alciope.
o, che nel primo caso i miasmi della terra, e nel secondo i raggi del sole , non avessero liquefatta la cera. Il figliuolo pr
o, il giovanetto dimenticò la paterna lezione e si avvicinò troppo al sole , per modo che i raggi liquefecero la cera e lcaro
. Fra i più antichi obbietti del culto idolatra bisogna annoverare il sole , la luna e gli altri corpi celestri : in seguito
atri. Dei naturali. Sotto questa denominazione comprendevansi il sole , la luna, le stelle, le costellazioni, le comete
ea, quando questi discese all’inferno. Ed ecco all’apparir del primo sole Mugghi ò la terra, si crollaro i monti, Si sgomin
l fango infiammato, lo lanciò negli spazii dell’aria, e formò così il sole onde illuminare il creato ; e che poscia, avendo
de illuminare il creato ; e che poscia, avendo uniti in matrimonio il Sole e la Terra, fossero da questo connubio nati il Ta
degli Arabi. Si crede comunemente che fosse la stessa che Bacco o il Sole . 1476. Disari. — V. Disareo. 1477. Discordia — Di
la parola Dite significa ricco. Per Dite s’intendeva pure talvolta il Sole , come la sorgente di tutte le ricchezze. Gli anti
cero lo caricò di catene e così legato lo espose ai raggi ardenti del sole ed alle morsicature degl’insetti. Edone, allora,
dulia. — V. Educa. 1559. Edusia. — V. Educa. 1560. Eeta. — Figlio del Sole e di Persa : fu re della Colchide e padre di Mede
col quale gli abitanti dell’isola Camarin, adoravano Apollo, ossia il sole , che rinasce ogni giorno. 1575. Egeo. — Figlio di
co, e fondatore della città di Priene. 1594. Egia. — Ninfa figlia del Sole e di Nereo, fu una delle più belle fra le Naiadi.
o il nome dil Elagabalo, e che comunemente si ritiene essere stata il Sole  ; e che veniva rappresentata sotto la figura di u
e di una giovanetta che secondo la tradizione favolosa era figlia del Sole e della ninfa Rodi. Essendo morta vergine, i suoi
Eliache. — Cosi avevano nome le feste che si celebravano in onore del Sole . 1636. Eliadì. — Venivano con tal nome conosciute
conosciuta col nome di fuoco sacro si sarebbe chiamata Elio, cioè il Sole . 1643. Eliopoli. — Cioè città del Sole ; quest’an
sarebbe chiamata Elio, cioè il Sole. 1643. Eliopoli. — Cioè città del Sole  ; quest’antica contrada dell’Egitto è celebre pel
del Sole ; quest’antica contrada dell’Egitto è celebre pel culto del Sole . Alcuni scrittori pretendono che sia la stessa ch
superbo e splendidissimo tempio, esclusivamente dedicato al culto del Sole . In quel tempio era un oracolo i cui responsi ven
nde lamina inargentata, specie di specchio che rifletteva i raggi del sole , e collocata in modo che tutto il tempio ne era i
al sepolcro di lui. 1705. Eoo. — Così si chiamava uno dei cavalli del sole , e propriamente quello che dinota l’oriente. In a
sta spedizione essendo vivamente incomodato dai raggi infocati che il sole saettava su di lui, egli tese l’arco contro il Di
mise nella sua barca e ritornato a Tartessia, offrit un olocausto al sole in ringraziamento del dono ricevutone. Passando i
a delle Arpie le quali con la loro prodigiosa quantità, oscuravano il sole . In prosieguo di tempo tolse i pomi d’oro dal gia
oja, e mosse con diciotto navi a cinquanta remi, e secondo altri, con sole sei navi, ed accompagnato da un drappello di valo
υδρδς che significa rosso, si dava questo nome ad uno dei cavalli del Sole . Al dire del Mitologo Fulgenzio, il nome di Eritr
del Mitologo Fulgenzio, il nome di Eritreo gli veniva dal levare del sole , i cui raggi sono in quel momento di un colore ro
metamorfosi racconta che Esculapio avesse sposato Lampezia figlia del Sole . Dopo la sua morte Esculapio fu da tutta la Greci
pecora lattante ; il tutto volgendo il viso dalla parte ove nasce il sole , e finalmente offerendo tre volte nove rami di ul
are il rogo sul quale abbruciò. Finsero i poeti dell’antichità che il sole , le stelle e la luna si levassero dal monte Eta,
ra la stessa che sotto il nome di Buona Dea prediceva l’avvenire alle sole donne, e riceveva i sacrifizii in certi luoghi ap
pollo o Febo ; sia per voler intendere che la Luna riceve la luce dal Sole . La sorella di ’Saturno e di Rea che fu madre di
ome dio della Luce e forse per alludere anche al calore che emana dal Sole e che dà la vita a tutte le cose. In greco le par
che e di gomma, e che coricatosi in quello, si consumava ai raggi del sole . Dalle midolle, ritenevano gli egiziani, che nasc
antichità, è concorde ed unanime l’opinione, che fa contare a quattro sole le apparizioni di questo maraviglioso uccello. Se
. Fenna. — Secondo riferisce Pausania, i Lacedemoni riconoscevano due sole Grazie, fra le dee che essi adoravano, una chiama
i tempii. Fetonte era similmente il nome di quel famoso figliuolo del Sole e di una ninfa per nome Climene. Le cronache dell
tò, dicendogli che egli non era, come se ne dava vanto, figliuolo del Sole . Fetonte punto al vivo dalle oltraggiose parole,
oltraggiose parole, se ne lamentò con sua madre, e questa lo inviò al Sole , affinchè dal labbro di suo padre avesse inteso l
plicò a non negargli una grazia speciale che avrebbegli domandata. Il Sole , trasportato d’affetto pel figliuolo suo, giuro p
potere per un sol giorno illuminare la terra, conducendo il carro del Sole . Non si potrà negar giammai. Fetonte. Ch’un ramo
icolo, montò sul carro conducendo egli stesso i bianchi destrieri del Sole . Ma ben presto ebbe a pentirsi della sua audacia,
Beu ch’alfin perdon la forma dell’onda Le lagrime indurate a più d’un Sole Esse or son pioppi, ambre i disfatti lumi : Quest
di Dell’ Anguillara. Fetusa e Lampezia avevano nome due figliuole del Sole , e della ninfa Neerea. Esse erano le custodi dell
o che riferiscono le cronache mitologiche alludeva allo splendore del Sole e Lampezia a quello della Luna. Neerea poi, loro
greche φιλω amo e λη terra si dava questo nome ad uno dei cavalli del sole , nella significazione di amante della lerra, perc
valli del sole, nella significazione di amante della lerra, perchè il sole quando tramonta sembra abbandoni la terra col len
on grande solennità, e nella quale era permesso alle donne di correre sole a traverso i campi, l’animosa giovanetta si recò
egonte. — Al dire di Ovidio era questo il nome di una dei cavalli del Sole e propriamente di quello che presiedeva all’ ora
di bassorilievi, nei quali è rappresentata la Fortuna talvolta con un sole sulla testa e tal’ altra con una mezza luna, per
ntichità, che le freccie di Apollo altro non erano se non i raggi del sole  ; cosicchè quando la tradizione della favola ci r
le ordinariamente vien cagionata dall’ eccessivo calore dei raggi del sole , fu la cagione della morte di tutti i figli di qu
gli elementi, e quello che racchiude in se l’ immagine più fedele del Sole , così tutte le nazioni si accordarono nel venerar
Da’ flutti travagliata senza posa : Gradita più che nell’ inverno il sole . E più che l’ ombra nella sferza estiva. Più gent
lo stesso nome, condannandolo a cantare tutte le volte che spunta il Sole . Il annonce aux amants le lecer de Phébus Et Mar
Giulio Cesare nei suoi commentari, non avevano altre divinità che il Sole , la Luna ed il fuoco ossia Apollo, Diana e Vulcan
to, fu condotto in Lenno, dove essendo quell’isola governata da donne sole , le quali sprezzando l’imperio dei mariti gli ave
no l’incarico di nudrire gli sparvieri consacrati ad Apollo, ossia al Sole . 2142. Gierococerici. — V. cerici. 2143. Gierocor
eseguivano nel circo dedicato a Nettuno, e secondo altre opinioni, al Sole , dopo le consuete cerimonie religiose. I combatti
he essa avesse potuto vederli, a colpi di freccia. Non sono queste le sole notizie pervenuteci dagli scrittori dell’antichit
si di alcuna di esse, ma dopo molta fatica non potè prenderne che due sole , il cui corpo era tutto coperto di foltissimi e l
trovavano. Riferisce Omero che ivi pascevano i cavalli del carro del Sole . 2196. Gracco — Gracco Tiberio, padre dei due fam
gliuole di Giove e di Eunomia, ninfa Oceanina ; altri come figlie del Sole e di Egle ; altri di Giove e di Giove e di Giunon
er altro alcuni, come i Lacedemoni, i quali non riconoscevano che due sole Grazie chiamate Faenne e Clito ; e gli stessi Ate
che il Grifone si trova come uno degli attributi di Apollo, ossia del Sole  ; e veniva sovente consacrato a Giove stesso, e a
la prima parte del giorno, vale a dire nell’inverno, dalla levata del sole fino alle 3 del pomeriggio ; ed in estate del sor
ta del sole fino alle 3 del pomeriggio ; ed in estate del sorgere del sole fino a mezzodi. Nei libri Zendi, Havan viene indi
re della monarchia di mezzo. 2223. Hobal. — Nelle lingue semitiche il Sole si chiama Baal, e da ciò gli arabi danno il nome
ò gli arabi danno il nome di Hobal, ad un loro dio che raffigurava il Sole . Il simulacro di Hobal era una grande statua di p
olare nè alto nè basso, ma a spingere il suo volo nè troppo vivino al sole , temendo che gl’infocati raggi di quello non aves
o spinse l’audace suo volo troppo oltre le nubi, così che i raggi del sole , saettando caldi ed infuocati le spalle del temer
a un’altezza smisurata nel mare, e vi restò miseramente annegato. Il sole il dorso al giovine percuote. E le composte cere
ell’inferno. La credenza religiosa dei romani non riconosceva che due sole Dirœ ; mentre i greci ne ammettevano tre : entram
ano. Secondo la tradizione a cui si attiene Esiodo, egli fu padre del sole e della luna, e dei maggiori pianeti. Diodoro, da
vendo conosciuto con l’assiduità delle sue osservazioni, il corso del sole , e il movimento di rotazione degli altri corpi ch
sue cognizioni agli uomini, fu dagli antichi ritenuto come padre del sole e della luna. Nè a ciò si arrestano le notizie ch
io, e la seconda Selene ; vocaboli che in lingua greca significano il sole e la luna. Ingelositi intanto gl’altri re dal ved
ù mirabile dell’arcobaleno, formato dalla ripercussione dei raggi del sole , sulle gocce d’acqua contenute dalle nuvole situa
ovente sulla spalla sinistra la testa della dea Iside. Al sorgere del sole , esse cantavano le lodi della loro dea, e passava
In seguito si disse che Osiride, ed Iside erano andati a dimorare nel sole e nella luna, cosichè spesso il loro culto andò c
e forme, con nomi e cerimonie diverse. ………………. I popoli Etiopi che il sole illumina dei primi suoi raggi, e gli Egiziani, ch
evano un’ antica loro tradizione, la quale ripeteva che Nettuno ed il Sole avevano avuto fra loro una contesa, pretendendo o
montorio che sovrasta a quelio avrebbe riconosciuta la supremazia del Sole . Da quel tempo gli abitanti riconobbero Nettuno,
e riguardato come figliuolo di Amida e come creatore della luna e del sole . Nella città di Osaka il dio Kanon ha un ricchiss
eo. V. Daducheo. 2422. Lampezie. — Una delle figliuole di Neera e del Sole . …. e le Dive sono i lor pastori Faetusa e Lampe
Trad. di I. Pindemonte. Fu sorella di Faetusa. Al dire di Omero, il Sole avea affidato a queste sue dilettissime la custod
reco uccisero alcuni buoi, che facean parte della mandra affidata dal Sole alla custodia di Lampezie, e si cibarono di quell
zie avea similmente nome una delle Fetontidi, fu anch’essa figlia del Sole e della ninfa Climene. Al paro delle sue sorelle
Lampo, ossia Risplendente. Era questo il nome di uno dei cavalli del sole , e propriamente di quello che presiedeva al mezzo
e propriamente di quello che presiedeva al mezzogiorno, ora in cui il Sole rifulge in tutto il suo spendore. Gli altri tre c
ed Eriloo, che altri scrittori chiamano anche Eritreo. V. Cavalli del sole . 2425. Lampsaco. — Città dell’ Asia minore. Essa
nte afflitta, chiese in grazia agli dei che le avessero conceduto per sole tre ore di poter favellare con lo sposo adorato ;
Licia, ove la cronaca narra che oppressa un giorno, dagli ardori del sole e dalla stanchezza, sedutasi in riva ad uno stagn
antichi Egizii. Infatti presso questi ultimi popoli, Apollo, ossia il sole ha per madre Latona (parola che significa nel lin
egiziano, nascosto), volendo significare, che prima della nascita del sole , tutte le cose create erano nascoste nell’oscurit
alerio Massimo, ricorda di un Lettisternio, celebrato in onore di tre sole divinità, cioè, Giove, Giunone e Mercurio ; aggiu
fece piantare alcuni alberi d’incenso nel suo regno. Apollo, ossia il Sole , ama ardentemente Leucotea perchè l’incenso si pr
o in gran copia da quelle piante, che ricevono largamente i raggi del Sole . E finalmente la gelosia di Clizia, che fu cangia
eva parlare liberamente — V. Liberali. Anche gl’Indiani chiamavano il Sole col soprannome di Libero. 2503. Libertà. — Dea a
risposta del dio fu che quella sarebbe stata distrutta non appena il Sole avesse visto le ossa di Orfeo Libetra, e che il d
rgeva sul sepolcro d’Orfeo, si rovesciò e s’infranse, per modo che il Sole vide le ossa di Orfeo. Nella notte che seguì code
e potuto accorgersi del loro infame operato. Però verso il cadere del sole , una violenta tempesta si scatenò, impetuosa ed i
ra degli animali e delle piante ; e il terzo finalmente sul corso del sole e della luna. 2545. Lione. — Secondo scrive Pluta
5. Lione. — Secondo scrive Plutarco, questo animale era consacrato al Sole , perchè egli è solo fra tutti i quadrupedi che ve
utarco, gli egiziani dipingevano allegoricamente, da questo fiore, il sole che nasce. In tutti i misteri della religione egi
erchè il Loto apparisce, sulla superficie delle acque, al levarsi del sole , e poi si richiude in sè stesso all’ora del tramo
re degli astri. È detto ancora che Lucifero avesse cura del carro del Sole , e che insieme alle ninfe Ore, ne attaccasse e st
molavano alla Canicola un dato numero di cani rossi. 2566. Luna. — Il Sole e la Luna sono stati gli dei planetarii adorati d
raccolte nel culto che i primitivi popoli della terra, tributarono al Sole ed alla Luna. Secondo quello scrittore, tutte le
re, tutte le divinità maschili erano come capitanate e presiedute dal Sole  ; e quelle femminili dalla Luna. Gli Egiziani sot
di Diana, facendo di questa dea, la sorella gemella di Febo, ossia il Sole . Esiodo, nelle sue opere sull’antichità pagana, r
1007 Cauto » ivi 1008 Cavalli di Achille » ivi 1009 Cavalli del Sole » ivi 1010 Cavalli di Enea » ivi 1011 Cavalli
me personilicaz one delle píu alte filosoliche astrazioni, come Dio —  Sole , e come eroe umano. Villarosa. — Dizionario mito
8 (1897) Mitologia classica illustrata
di non aver nulla di comune con Anassagora il quale aveva ritenuto il sole come una pietra e la luna come una terra; ed anch
ndo l’ impressione che essi facevano nell’ infanzia dell’ umanità. Il sole che sorge, ad es., e discaccia le uggiose tenebre
di natura, davan luogo a diversi racconti; così volendo esprimere il sole nascente, ora parlavasi di un figlio nato dalla N
, l’ irradiante, da cui nacquero i tre esseri datori di luce, Elio il sole , Selene la luna, Eos l’ Aurora; infine Crono (Kro
fica l’ unione del cielo e della notte, da cui provengono i raggi del sole e quelli della luna; l’ amore di Zeus con Demeter
Atena tutta la natura si fosse commossa, avesse tremato la terra, il sole avesse interrotto il suo corso. In conseguenza At
mare. Febo Apollo è il Dio raggiante, il dio della benefica luce, il sole che vien fuori dal grembo della notte (Latona, la
roade; espressioni allegoriche della sorte cui sembrava condannato il sole nella stagione invernale, la quale pareva in cert
oprannome di Apollo Licio (Lycius, da lycos, lupo). D’ altra parte il sole estivo è pur dannoso alle bestie e alle piante co
vrebbe fatto nascere il noto fiore che ne porta il nome (il disco del sole dissecca all’ esterno la pianta, ma questa rigerm
a il vento Borea e venivano le tempeste. Nemico della serena luce del sole e della calma dell’ atmosfera, avido di disordine
segreto convegno nella casa di Efesto, questi, avvertito da Elios, il sole che tutto vede, comparve improvvisamente e con un
ar nasconda in qualche abisso da cui viene il domane a riprenderli il sole . Secondo altri, egli sarebbe invece un Dio del ve
a, cui il crepuscolo del mattino uccide. Secondo gli altri, Argo è il sole stesso onniveggente che guida al pascolo le vacch
e gravide di pioggia. Il vento tempestoso uccide Argo, cioè oscura il sole e fa che la nuvola scorra qua e là per le regioni
ne una divinità della luce celeste, una divinità solare; ma perchè il sole è in certo modo il portinaio del cielo, le cui po
irio Cursore e ornato delle spoglie Sannitiche e del primo orologio a sole . — Più tardi Quirino venne a confondersi con Romo
azione popolare doveva annoverare fra gli Dei, v’ era naturalmente il sole ; di qui il dio Elio (Helios). Gli antichi se lo f
loro in ambra. Il mito in sostanza, significa l’ azione rovinosa del sole d’ estate i cui effetti possono essere temperati
e in Atene, delle Olimpie in Elide. — Una particolarità del culto del sole , erano gli armenti a lui sacri. Nell’ isola Trina
artiti in 50 settimane di sette giorni e sette notti. 4. Il culto del sole presso i Romani era d’ origine sabina; quindi il
uale perciò appunto fu, nel 293 av. C., costrutto il primo orologio a sole . Si credeva in Roma come in Grecia, che il Sole r
o il primo orologio a sole. Si credeva in Roma come in Grecia, che il Sole rivelasse i segreti, quindi era sopranomato Sol I
che il Sole rivelasse i segreti, quindi era sopranomato Sol Index, il sole indicatore. L’ immagine del carro solare trovò an
circo, e un tempio gli si eresse in mezzo al circo stesso. E del dio Sole si ripeterono le stesse favole riferite in Grecia
mente trovansi immaginose descrizioni del levare e del tramontare del sole . Euripide ad es., nel Ione dipinse mirabilmente i
trova anche in pitture vascolari dell’ età di Fidia, rappresentato il sole sul suo carro e le stelle in figura di giovanetti
armonia di verso. L’ arte statuaria più volte ricorse alla figura del Sole e del suo carro, specialmente come motivo di deco
testa coronata di raggi. — Più che mai a Rodi si vedevano statue del Sole . Celebre è il così detto « colosso di Rodi », una
e dà un aspetto così fimtastico alle cose, doveva certo, non meno del sole , parer Dea ai volghi immaginosi dell’ antichità.
gratificare della diurna luce Dei ed uomini, prevenendo il carro del sole , e spargendo di rose il suo cammino. Il linguaggi
del giorno che è bello e fresco la mattina, poi dai dardi cocenti del sole vien fatto vecchio, secco e deforme. Il figlio di
riferirono i miti stessi della greca Eos, facendola pure sorella del Sole , sposa di Titone antico. Ma oggetto di culto con
Ora figura su una quadriga, ovvero è in atto di bardare i cavalli del sole , o fornita d’ ali vola per l’ aria intanto che da
attino nel ciel d’ oriente e il subito suo impallidire al sorgere del sole , destò l’ immagine dell’ amor di Eos per lui; inv
ro, ed è tutta piena di rugiada, tra le goccie della quale scherza il sole dipingendola a mille colori. Così Virgilio nel qu
Iris croceis per caelum roscida pennis Mille trahens varios adverso sole colores 22 . Talvolta è fatta apportatrice di p
ocari                      Se u Genitalis 25 . La figura di Ilizia sole va dagli artisti greci essere rappresentata come
la buona salute attribuivasi alla benefica natura, ai miti raggi del sole , e Coronide aveva nome da corone, la cornacchia,
el luogo, ma sempre in mezzo alla vergine natura, fra il tepore d’ un sole primaverile e in mezzo al dolce mormorio delle ac
chi con cera e farsi legare al fondo della nave. Omero ne contava due sole ; ma in leggende posteriori se ne nominavan tre o
le del mito; Semele è la terra che vien bruciata dai raggi estivi del sole , ma il frutto delle sue viscere, il calore vivifi
tre favole relative a Pane. Dicevasi che a mezzo il giorno, quando il sole dardeggia, e tutto intorno tace, Pane allora amas
a pei pasti quotidiani e dove erano ricevuti gli ospiti. Sul focolare sole va tenersi acceso continuamente il fuoco in onor
zia e lo si invocava per protezione contro gli effetti disastrosi del sole canicolare. Forse Atteone sbranato dai cani non e
su pel monte e lo vede dalla cima precipitare in fondo, fa pensare al sole che dopo aver raggiunto al solstizio d’ estate il
ubbiamente si troverà che esso è una delle tante personificazioni del sole . Figlio di Posidone e di Glauco poteva ben essere
iglio di Posidone e di Glauco poteva ben essere dai Corinzii detto il Sole , il quale ogni giorno sembrava a loro sorgere dal
e poi coi’ mostri sono la solita traduzione mitica delle lotte fra il sole e i mostri delle tenebre. 2. La favola di Bellero
ianca nuvola, gravida di pioggia, che, ucciso il suo custode ossia il sole , scorre pel cielo spinta dal vento tempestoso. 2.
eroi solari onde è ricca la mitologia greca; rappresenta la lotta del sole colle potenze delle tenebre o colle nuvole tempes
la nebbiosa caligine della stagione hivernale? Di qui si sprigiona il sole primaverile, Perseo, il quale ha a fare colle Gra
re e di Etra, ossia l’ aria serena, è ancora una personificazione del sole che sorge dal mar d’ Oriente traverso il puro aer
; appunto in Gortina di Creta si credeva pascolassero gli armenti del sole ; Asterio poi a cui i figli di Europa sono affidat
stretto di Gibilterra; si racconta che, offeso dai raggi cocenti del sole tramontante, puntò contro lui i suoi strali, onde
e stringendo alla gola Cerbero, lo incatenò e trasse su alla luce del sole ; e dopo averlo fatto vedere ad Euristeo, lo ricon
un mostro di natura, è costante espressione mitica della lotta tra il sole e la tempesta. Ma molto per tempo s’ intrecciaron
, giunsero nella sospirata terra di Eeta (Aietes), figlio del dio del Sole . — Rimaneva il duro compito di rapire il vello d’
e fanciulli, li uccise e ne appose le membra alla mensa del padre. Il sole stesso inorridito di tanta crudeltà, favoleggiava
nte, stillante rugiada pel cielo e tinta ili mille diversi colori dal sole che le sta di faccia. » 23. « Iride l’ ambasciat
aca il mar grosso e pone in fuga le raccolte nubi e fa risplendere il sole . » 36. V. 154 e sgg.: « tutto si questo il frag
ena d’ aria, fa risonare i lidi che giacciono sotto 1’ uno e l’ altro sole . Anche allora non appena fu tocca dalle labbra de
9 (1880) Lezioni di mitologia
fatti agli annali di tutte le genti che agli astri, e specialmente al sole ed alla luna, fu tributato il primo omaggio dell’
ngino con degno paragone si espresse) se nell’Iliade egli è simile al sole quando nel mezzo del giorno riempie di sua luce l
i nelle scienze, nella religione, nelle arti. Si nascondeva quando il sole . Comparvero altri mostri simili a lui. Questi chi
e che questo Belo ordinatore della materie non é probabilmente che il sole , poiché in un monumento riportato dal Begero si v
i la forma di ovo, e generato il fango, cominciarono a risplender col sole e con gli altri pianeti. L’aria si riempì di luce
le nubi onde fu innondata la terra. Le acque separate dal calore del sole si riunirono coU’aria; le nuvole si urtarono fra
andosi al cielo, per sua natura produsse il rapido circolare moto del sole e dell’altre stelle. Il fango, unito alla materia
o che loro conveniva. Col progresso del tempo la terra, inaridita dal sole e dai venti, perde il potere di produrre animali,
hé di alcuna divinità nell’esposta cosmogonia non si favella, ed è il sole l’artefice e l’eccitatore dell’universo. Parve al
o i fiumi figli dell’Oceano e di Teti. Ftia ed Iperione generarono il Sole la Luna, l’Aurora colle dita di rosa; e Creio dal
Ercole fatto dio diventò marito di Ebe. La bella Perseide partorì al Sole Circe ed Eete, il quale sposando Idia per consigl
templi di Giove, di Cielo, della Luna, rotondi quelli di Venere, del Sole , di Cerere e di Bacco, e riquadrato era quello di
ra, per servirmi dell’espressione di Dante, pallide divenivano, ed il sole appariva sull’oriente. Serti composti colle frond
ci a quel prego. — Odimi, augusto Regnator delle cose, e voi m’udite, Sole , Terra, o venerande Erinni Punitrici degli empj;
copre D’ intorno Apollo d’azzurrina nube Che gli fa velo incontro al Sole , e scudo Ai strali penetrevoli cocenti. Ma il rog
ccia. Che l’ultimo rossor facea più bella, Come più dolce del morente sole E il raggio, allor che la vicina notte Fa guerra
spezzati navigli e membra infrante Ira miglior degli accusati venti. sole , che nell’esecrata terra D’Atreo ravvisi il vero
iorno Qui non placa il timore. Ha propria notte La selva, e quando il sole alto nel cielo Regna, vi sta buio d’ inferno. Han
e Che pareggi l’orror dell’alto eccesso, Onde nuovo cammino impara il sole ? Orna gli altari, e le innocenti mani Al tergo av
Altri l’aria, altri il fuoco, altri l’etere, altri il cielo, altri il sole . Euripide disse nelle Troadi: « Giove, difficile
avea scolpito da una parte Giunone, Giove e le Grazie; dall’altra il Sole che guidava l’eterno suo carro. Vi si ammirava Ve
cirgli il senso e l’intelletto. D’Argo molti occhi han già perduto il sole , E forza è che stian chiusi a lor dispetto: Ma mo
ché sia più probabile che sotto questo nome anticamente adorassero il Sole . Pongo fine e questo lungo catalogo leggendovi la
ervazione e l’integrità ne aumentano il pregio, non mancandovi che le sole braccia ch’erano già riportate in antico. « Sicco
l numero. Ed allor che col primiero. Raggio alle foglie la rugiada il sole Scote, e percosse tremolan le stille, Onde agli a
La tempesta cessò, s’acquetò il mare, Si dileguar le nubi, apparve il sole . Cimotoe e Triton, Tuna coli’ onde, L’altro col d
lto inganno agitando nella mente, vide che il cocchio ed i cavalli il Sole nell’Oceano nascondeva. Balzò dall’ antro, corse
si distingue, il signore del canto, l’eterno rettore dei corsieri del sole , il custode del futuro, di cui dilegua le tenebre
ll’onde onor fra gli educati fiori. Che lusinga l’auretta e chiama il sole . Lezione decimasesta. I templi di Apollo.
la fìsica non aveva altro significato che la dissipazione operata dal sole de’ vapori maligni esalati dalle grandi inondazio
ne, e più bella ancor si mostra: i venti Svelan le bianche membra: il sole avverso Nella veste fiammeggia; un’aura lieve Dol
ò essere considerata egualmente come allegorica, facendo allusione al Sole , del quale questo dio è l’imagine: ma senza attac
aggiunto ancora che la velocità di lui fosse rapida quanto quella del Sole . «  Plutarco fa menzione di un Apollo tenente un
fa menzione di un Apollo tenente un gallo sulla mano per indicare il Sole di cui annunzia il comparir sull’orizzonte. Il fr
esto nome dalla luce, prima qualità di questo dio, che simboleggia il Sole « Il ministro maggior della natura. » Più incer
questo nome colla sorella. Didimeo, perchè credevasi lo stesso che il Sole , il quale con doppio lume fa heto l’universo, ral
go, o Lungi-saettante, sovente è detto da Omero, perchè equiparato al sole che da lontano i suoi effetti produce. Pagaseo, p
gnomi potete ricavare che Apollo presso gli antichi si confondeva col Sole quantunque i Mitologi diano a quest’ultimo origin
dopo l’Anguillara. Avventura di Fetonte. Per sublimi colonne era del Sole Alta la reggia: vi risplende l’oro, E le fiamme e
rse. Stupisce all’alta novità del loco Il giovinetto, ma le scorge il Sole Con gli occhi omniveggenti, e dice: figlio, Che v
omeri e che si vedeva in moltissime statue di divinità femminili. Due sole borchie sostengono sopra di essa una specie di pe
er delitto: Sorgeva un monte che di varie belve Macchiò la strage: il sole in mezzo al cielo Facea l’ombre minori, allor che
llo a tutte Sopravanza Diana:15 avea la faccia Eguale a nube, che pel sole avverso Fiammeggia, o come è dell’Aurora il volto
nel breve spazio che ha tal sorta di monumenti, non è adornato che di sole otto colonne, qualche volta di sei, di quattro, o
sa natura, tanto più che da lei alcuni filosofi derivavano persino il Sole . Quel gran disco che le contorna tutto il capo no
Che sul Menalo stanca i pie veloci. È breve ogni favor: Pv^egnava il sole In mezzo al cielo, allor che in denso bosco Cercò
o infelice: di Minerva i fianchi Scorgesti e il petto; ma di nuovo il sole Non vedrai certo. me misera, o monte, Elicona, da
essi Sarà cena feral: la madre afflitta Errerà per le selve, e l’ossa sole Troverà del suo figlio; e tu felice, Diva, sei st
ze è simile alla rosa che esce fuor dalla boccia al primo apparir del sole dopo una bella aurora, e par che senta quell’ età
giurata castità difese. Dell’inutil tentativo fu figlio Erittonio. Il Sole gli svelò l’adulterio di Venere, che ottenne in m
resta. Qui terra e mare, e degli aerei campi Vedi l’azzurra volta; il Sole eterno Re della luce, e i candidetti rai Della no
rincipe tutta la benevolenza del popolo. L’equivoco del nome di Sol e Sole , dice questo autore, ha potuto dar motivo alla fa
muri, E di ferro le soglie e le colonne. Quivi i suoi raggi perde il sole , e fugge L’atre sedi la luce inorridita: Degna de
e Vari pareri: del richiesto nodo Qual sarà il frutto? e chi col puro sole L’ombre di Stige Gambiera? Piaceva Alfin questo c
Apollo fu dunque il quarto che rispose gli oracoli, i quali erano le sole leggi dei primi greci. In conseguenza non è marav
rose. Cui l’opposto candor beltade accresce. Era nell’Oceàn celato il sole Spargeva i doni di quiete amica L’umida notte, e
nere il voto, sovente spergiurato dalla natura. Egli rappresentava il Sole , il banditore Mercurio, e il ministro dell’ara la
gli anelanti figli, E il sen ceruleo pei rosati alunni Fiammeggia: il Sole nell’età primiera È più clemente: alla sorella il
notte, Ma della sferza la percossa orrenda Loro insegna a soffrire il Sole , e vanno Rapidi più che rovinoso fiume; Vincon de
rapitor toglieva: Godete almen della comune luce. Col pudore anche il sole a me si toglie, Del Tartareo tiranno ultima schia
eria atta a prender fuoco nel centro di un vaso concavo presentato al Sole . Ciò forse potrebbe provare che fin d’ allora era
Il sen non ti nutrì, da questi lacci Salva la figlia tua: rendimi il sole ; O se lo vieta il fato, ah vieni almeno Vieni a v
na medaglia dell’imperator Comodo, dice Addison, offre l’immagine del Sole che comincia il suo corso; il disegno n’è bello,
di Ovidio: La via è ripida, terribile, ma sono i quattro corsieri del Sole ; eglino hanno divorato lo spazio, i loro piedi pe
a Luna, che ha di fronte Giove, ed in mezzo tutto raggiante mirasi il Sole . L’Olivieri suppone eruditamente che la Terra ven
endono a tremila. D’Iperione altro non è noto se non che fu padre del Sole , secondo Esiodo, come Tia ne fu madre, e Giapeto
e l’assurdità contro i maestri dell’Evangelo. Ati, secondo essi, è il sole : più probabile, ma non certo è che questa invenzi
eneri sulle quali si manteneva un fuoco eterno. E perchè l’ardorè del sole e il fuoco dei sacrifizii dovea seccare questo al
di scrivere su un rotolo. Talora non vi sono cbe due Parche, e in due sole statue appunto erano rappresentate neir atrio del
età di spezzare i vasi di ogni terra e di qualunque metallo. L’unghie sole del cavallo resistevano alla sua forza. Credono c
Il giovinetto invoglia, e l’ali inalza Preso del Cielo dal desire: il Sole Vicino scioglie all’odorata cera I nodi, e già s’
o turbo, i lidi; E corse meco vincitor sin dove Stende gli sguardi il sole : Allor dinanzi a lui tacque la terra, E fé l’alto
non altro che i Genii delle sfere planetarie, che tessono intorno al sole danza armoniosa e perpetua, conviene a Polinnia i
in madre. Antimaco antichissimo poeta loro dà in genitori Egle ed il Sole : r opinione più comune le vuol nate da Venere e d
no dette Egle, Talia ed Eufrosine. Gli Spartani però n’ adoravano due sole col nome di Olita e di Penna: gli Ateniesi combin
; l’Aurora che piange a calde lacrime il suo caro figlio contrista il Sole , e prega la Notte che si affretti di venire più p
ietra nera nelle sembianze di un uomo seduto: ma quando il raggio del sole ne percoterà la bocca, quasi cetra da plettro per
la buona salute: onde Apollo era fatto padre di Esculapio, perchè il Sole con i suoi annuali giri comunica la salubrità all
loro da mangiare; e secondo Macrobio, riferendosi questi due numi al sole e alla luna, che conferiscono alla salute dei cor
agona. Lo splendore del giorno nuoce ai suoi amori: egli sollecita il sole a finire il suo corso, e chiama la notte troppo l
volto. Si fermò sulla soglia, e ne fremeva L’Eolia casa: impaurito il sole Nuovo cammino ai suoi destrieri insegna Ino tremò
nsegna a montar sopra un carro tirato da leoni, animali consacrati al Sole . Così Bacco cresceva, e diveniva forte ogni giorn
sua nascita, e finisce per dire, che lo conosce e sa che è figlio del Sole e della Luna. Bacco se ne innamora: non è content
ntanto, delle quali il poeta fa la descrizione, vanno alla reggia del Sole , e ognuna di loro ha ornamenti che la caratterizz
Stagioni stesse che arrivano sulle rive dell’Oceano nel pa lazzo del Sole loro padre, ove riscontrano Espero e la Luna cres
arro è tirato dai bovi. Vi si legge la descrizione del tramontare del sole , e della sera, nella quale si distingue la pittur
si distingue la pittura dei quattro cavalli che traggono il carro del Sole , e quella delle dodici Ore che gii danzano intorn
ere le sue sorelle, e ritorna verso il mare d’oriente, da cui esce il Sole . Bacco però era sempre inconsolabile per la perdi
le viti. La donzella stancata dal correre, riscaldata dall’ardore del Sole , e ignorando la mutazione successa nelle acque de
acque dell’Idaspe. L’Acqua e la Terra, queste sono, egli dice, le mie sole divinità. Porta queste risposte a Bacco, dice Der
terra, il mare: intorno si vedeva il cielo, la sfera delle stelle, il sole , la luna, i pianeti, le zone e le differenti cost
i gloria di discendere dall’Idaspe e da Astraide una delle figlie del Sole , e secondo altri da Ceto e da una Naiade. Questo
le porte dorate dell’ 0riente (dice il poeta) e la nascente luce del Sole era riflessa dalle acque del Gange; i raggi di qu
avano queste, non tanto perchè lo credessero una medesima cosa che il sole , come vi accennai nel principio delle mie Lezioni
ppresentanze del dio Pan; il nome di Fauni a quelli che coll’orecchie sole e colla coda e qualche volta con un principio di
i sarebbe lungo nominare. Furono i Centauri dati a varii Dei, come al Sole , ad Ercole, ad Esculapio, con far condurre ancora
sopra un fondo stabile, ma bensì sopra una nave; che non solamente il sole , ma eziandio le anime, secondo la dottrina dell’E
e. Quello che più, secondo il medesimo, comprova questa idea, sono il Sole e la Luna personificate in una quadriga sostenuta
10 (1836) Mitologia o Esposizione delle favole
Orco o Plutone, Vulcano, Marte, Apollo, Mercurio, Libero o Bacco, il Sole , il Dio Genio, la Dea Tellure, Giunone, Cerere, l
o cogli altri nove scorre sopra la terra. Iperione con Tea generò il Sole , la Luna e l’ Aurora. Creo con Euribia fu padre
guardia Alettrione, ma essendosi questi addormentato sul mattino, il Sole penetrò nella camera e li scoperse; ed avendone d
ò Alettrione in gallo, che or sempre col canto previene il nascer del Sole . Tereo fu re di Tracia, e marito di Progne figli
preghiere di Venere. Oltrecciò opera di Vulcano erano il palazzo del Sole , la corona di Arianna, il monile di Erminione, ec
asi avente in mano una fiaccola accesa. Capo IX. Dell’ Aurora, del Sole , e della Luna. Figli d’ Iperione e di Tea son
Luna. Figli d’ Iperione e di Tea son detti da Esiodo l’ Aurora, il Sole , e la Luna. L’ Aurora, rapito avendo Tifone figli
ali in atto di versar la rugiada, e quali di sparger gigli e rose. Il Sole , che molti poeti confusero con Apollo, ma che Ome
con Epafo figlio di Io; sentendosi da lui negare di esser figlio del Sole , andò per consiglio della madre nella regia del S
esser figlio del Sole, andò per consiglio della madre nella regia del Sole stesso, e per prova di essergli figlio richiese d
ino, e secondo gli altri poeti Telegono. Come portatore del giorno il Sole figuravasi sopra; di un carro luminosissimo circo
focosi cavalli Eto, Piroo, Eoo, e Flegone. In gran venerazione fu il sole presso di tutti i Gentili, e spezialmente presso
di Delfo, quello di Febo, cioè risplendente, dall’ esser confuso col Sole . In Roma i giuochi Apollinari celebravansi ai 6 d
di Maggio nella casa del Pontefice massimo con gran mistero, e dalle sole donne, senza che alcun uomo potesse intervenirvi.
egetonte o Piriflegetonte, Lete e Stige. Acheronte diceasi figlio del Sole e della Terra e cangiato in fiume infernale, per
argilla, salì al cielo coll’ aiuto di Minerva, e accesa al fuoco del Sole una fiaccola, con essa diede alla sua statua anim
Termodonte fiume della Cappadocia le Amazoni, che la signoreggiavano sole , esclusi gli uomini, ed erano così dette, perchè
’ infedele Laomedoate negato poscia i cavalli della razza di quei del Sole , che in ricompensa gli avea promessi, Ercole espu
carlo. Giunti gli Argonauti all’ isola di Lenno trovaronla abitata da sole donne: perocchè esse, onde vivere in lor balìa, u
lia di Coribante e nipote del primo ebbe in moglie Pasifae figlia del Sole e di Perseide la quale furiosamente innamoratasi
el padre, volle levarsi troppo alto, sicchè squagliatasi al calor del Sole la cera, le penne gli caddero, ed ei privo di que
lieli diede a mangiare in una abbominevole cena, da cui dicesi che il Sole torse per orrore la faccia. Figli di Atreo furono
compagni contro il suo divieto divorarono le vacche delle mandre del Sole ; per cui questi irritato ricorse a Giove, il qual
o diventa Iside, Parte I. Capo IV. Faetonte mal reggendo il carro del Sole è fulminato da Giove e precipitato nell’ Eridano;
o quanto terreno può cinger di un solco dal nascere al tramontare del sole . Esculapio sotto la figura di serpente e condotto
l’ Ab. Banier incominciò dal culto degli astri, e principalmente del Sole e della Luna. Da questo, si passò al culto del Fu
da’ Sacerdoti, e spesso anche il lavarsi tutto il corpo, od anche le sole mani in acqua pura. Moltissime eran pure le feste
11 (1824) Breve corso di mitologia elementare corredato di note per uso de’ collegi della capitale, e del regno pp. 3-248
o come padre del giorno, e della luce : come regolatore del carro del Sole  : anzi era considerato come il Sole medesimo. Lo
e : come regolatore del carro del Sole : anzi era considerato come il Sole medesimo. Lo chiamavano altresì Febo, assiso sopr
tano, e della Terra apre ogni mattina le porte del Cielo al carro del Sole . Questo carro circondato dalle Ore figlie di Giov
ur essa in Eliotropio (Girasole), pianta che gira guardando sempre il sole , come volendo rinfacciargli la sua poca corrispon
averlo fatto precipitare nell’Eridano, o sia Pò. Le Eliadi figlie del Sole Lampetusa, Lampezia, e Faetusa, sorelle di Fetont
giuramenti fatti neppure gli Dei potevano mandare a vuoto : Cocito da sole lagrime formato : Flegetonte, che in vece di acqu
madre del Sonno, e della Morte regna fralle tenebre. In mancanza del Sole ella percorre la superficie della terra in un car
e l’anima con una particella di quel fuoco celeste, che dal carro del sole aveva rapita. Ingelosito Giove, che un mortale si
ata la terra. Deucalione, e Pirra. Da questo generale diluvio due sole persone furono preservate, cioè Deucalione, e Pir
piccandosi a volo non si levasse troppo in alto, mentre il calore del Sole avrebbe potuto liquefare la cera. Lanciaronsi dun
erariamente s’innalzò tanto, che staccatesi le penne per l’ardore del Sole , cadde infelicemente nel mare, cui diede per tale
angiato in una stella che comparisce al levarsi, ed al tramontare del sole , detta perciò Lucifer, ed Hesperus. Osservammo gi
sso padre, ed alla madre Erope. Dicono i poeti, che in quel giorno il sole si oscurò, per non vedere un sì atroce misfatto.
e. Di là la flotta approdò all’isola di Circe, famosa maga figlia del Sole , i di cui incantesimi sorpassavano le forze della
bovi, che faceva pascere la bella Lampezia in un’isola consacrata al Sole presso le coste della Sicilia. I suoi compagni ne
a di Giano, e di Venilia. Fu amato da Circe famosa maga, e figlia del Sole , e che lo vide mentre andava in cerca di erbe, e
1 Sebesio scolpito nel collo del toro ne’ sacrifizj a Mitra, cioè, al Sole , e più l’antichissima iscrizione P. Maevivs Evt
ciullo, di un giovanetto, di un uomo : alludendo alle quattro età del Sole nel tempo degli equinozj, e de’ solstizj. Traspor
antichi Napoletani Mithram, Mitra, con vocabolo Persiano indicante il sole medesimo. Se non che il culto che professavano a
victo Mithrae. VII. Serapide. Ecco in iscena nuovamente il sole col nome di Serapide. Il di lui culto era etesiss
is adsultavere marinis. In somma pressochè generale era il cutlo del Sole in Napoli antica. Oltre le mentovate denominazion
, ed altari. Presso di Orazio : Sic me servavit Apollo. Troviamo il sole insignito ancora degli attributi di Bacco, presso
ioè con pampini ed edere : e ciò perchè nell’Egitto Serapide, cioè il sole , era stato l’inventore del vino. Il decantato nos
riguardanti questa Deità. Ed è verisimile, che siccome al tempio del sole fu sostituito il nostro Duomo, e consegrato dai C
, e consegrato dai Cristiani al nostro Divino Salvatore, ch’è il vero Sole , così quello della luna fu dedicato alla Vergine
ò, e per conservarne almeno gli avanzi grandiosi, furono lasciate due sole colonne di ordine Corintio, come al presente si o
12 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XXVIII. Le regioni infernali » pp. 195-202
na mutava in tutto e per tutto. Cominciavasi dall’avere colà un nuovo Sole e nuovi astri fatti apposta per illuminar sotto t
, e con la terra « Che d’un lume di porpora è vestita, « Ed ha ’l suo sole e le sue stelle anch’ella »236. La reggia e la
volve. « Monti pel cielo stelleggiato, o scenda « Lo sfavillante d’or Sole , non guarda « Quegl’infelici popoli, che trista «
ento di rotazione. Inoltre colle analisi spettrali che dimostrano nel Sole l’esistenza della maggior parte delle sostanze ch
ogi, che cioè la Terra fosse in origine un globo in ignizione come il Sole , e che a poco a poco raffreddandosi avesse format
te splendidamente dal P. Secchi, gesuita, nel suo libro intitolato Il Sole  : io ne citai le espressioni più chiare e precise
13 (1806) Corso di mitologia, utilissimo agli amatori della poesia, pittura, scultura, etc. Tomo I pp. 3-423
austo presagio, nè si poteva riaccenderlo che con ispecchi opposti al Sole (i). Esso però si rinovava ogni anno alle Calende
ano di lino ; andavano colla testa rasa ; e si cuoprivano i piedi con sole scorze fine dell’ albero, detto Papiro(c). Questa
Quivi si estendevano a otto giorni, e parimenti si celebravano dalle sole Matrone. Anche queste, vestite a bianco, portavan
). Appresso di questo scorreva una fonte indovina, detta l’ Acqua del Sole . Questa era gelida sul meriggio, e calda al rinas
Questa era gelida sul meriggio, e calda al rinascere e tramontare del Sole . Ad essa niuno osava d’avvicinarsi fuorchè il sac
he nè gli alberi, nè gli animali, benchè fossero opposti a’ raggi del Sole , producessero ivi alcuna ombra di se medesimi (f)
juto di Minerva ascese in Cielo ; e, appressata una face al carro del Sole , ne portò un’ altra volta il fuoco sulla terra (d
Tiadi da una certa Tia, che fuila prima Sacerdotessa di Bacco(e). Le sole Tiadi aveano la cognizione delle ceremonie, solit
ogni lavoro, solennizzassero le Feste di Bacco. Tutte ubbidirono ; le sole Minieidi ostinatamente ricusarono di farlo ; Ognu
lutone, e a’ Campi Elisj, pieni d’ogni puro piacere, e riserbati alle sole anime virtuose(18) ; alla sinistra avvi quella, c
mo significa doppio, e che fu attribuita al Nume, considerato come il Sole , perchè questo illumina il giorno co’suoi raggi,
the sparge per tutto il mondo, in quanto che egli è lo stesso che il Sole (b). Sotto questo aspetto ebbe per padre Iperione,
ri fiori, si cuopriva con un globo di rame, il quale rappresentava il Sole . Sotto di quello se ne collocava un altro minore
blici Registri i figliuoli spurj(b) (25). Apollo, considerato come il Sole , cangiò in biscia Arge o Argea, perchè essa, corr
quand’ anche il corso di lui fosse stato rapido al par di quello del Sole (c). Il Sole arse d’amore per la vezzosa Leucotoe,
e il corso di lui fosse stato rapido al par di quello del Sole(c). Il Sole arse d’amore per la vezzosa Leucotoe, nata da Eur
sentì la giovine. Clizia, una delle Oceanidi, che amava assaissimo il Sole , penetrò il fatto ; e spinta da gelosia e invidia
o ad Orcamo, Scavò questi una fossa, e vi seppellì viva la figlia. Il Sole , spettatore di tale barbarie, cercò coll’ attivit
ua, e sempte se ne stette, accompagnando coll’occhio il movimento del Sole . Consumato in sì deplorabile condizione tutto que
Girasole(a). Molti figliuoli si danno ad Apollo, considerato come il Sole . Tra quelli si nominano spezialmente Rodia(26), A
te secondo alcuni era figlia di Perse e di Asteria, secondo altri del Sole e della Notte, o di Cerere e di Giove, o di Giove
pio stesso eravi un bosco, in cui potevano aver ingresso a ballare le sole vergini. La Diamastigosa era una Festa instituita
Nitteo(13), e Tritone(14). Que’di Corinto dicevano, che Nettuno e il Sole pretendevano d’avere il dominio del loro paese. B
giudice, decise, che il Promontorio di Corinto dovesse appartenere al Sole , e a Nettuno l’Istmo(d). Tesco quindi instituì ce
li non abbia avuto in moglie, che Venere(a). Il Nume fu avvertito dal Sole , che colei soleva starsene in affettuosi tratteni
dò m i in volto verun altro uomo, che il suo marito(e). Per questo le sole donne Romane le sacrificavano : e perchè ciò face
b). Matrobio dice, che gli Egiziani sotto il nome di Oro adoravano il Sole (c). (c). Joan. Jacob. Hofman. Lex. Univ. (d).
nome di Potamidi(p). Tra queste la più bella era Egle(a), figlia del Sole e di Neera(b). Cinque delle Najadi fecero un sacr
eci credevano, che fossero stati così denominati da Circe, figlia del Sole , perchè questa fu la prima, che l’introdusse (f).
ettava il custodire la porte dell’Olimpo (e), e l’essere ministre del Sole (f). Omero v’aggiunge, ch’elleno suscitavano le n
colpita dal fulmine ; di poter fissare sempre gli occhi ne’raggi del Sole , senza rimanerne abbagliata (f) ; e di essere la
esposto col corpo tutto coperto fuorchè ne’ piedi, questi vennero dal Sole anneriti (a). E quì parlando dell’esposizione de’
a teste(c), e cento secondo Orazio(d). Sofocle però gliene numera tre sole (e). Tre lingue pure gli vengono date(f). La coda
Ibid. (22). La madre di Branco, vicina a partorirlo, sognò, che il Sole entrava per la sua bocca, e usciva per le sue vis
monte Soratte eravi una fontana, la di cui acqua bolliva al levar del Sole , e faceva morire sull’istante gli uccelli, che ne
alla Terra(f) ; altri da Pallante, figlio di Crio(g). Ella precede il Sole (h), coperta di gran velo, con una stella in capo,
detto poscia dal nome di lei Circeo(d). Erodiano scrisse, che fu dal Sole trasferita nel suo carro nell’ Esperia, e ch’ella
liuolo di Giove e della Ninfa Io, negò, che colui fosse figliuolo del Sole . Faetonte se ne querelò appresso Climene, sua mad
per esserne viemaggiormente certificato. Così fece il giovine ; e il Sole , udito il motivo della di lui comparsa, protestò
prannominarono Eliadi dal loro padre, chiamato da’ Greci Elios, ossia Sole  ; e Faetonziadi dal loro fratello, Faetonte(e). S
della medesima, al di cui suono le pietre, divenute sensibili, da se sole si disposero le une sopra le altre con ammirabile
nti la avrebbe nuovamente perduta. Era ormai per rivedere la luce del Sole , quando temendo, che la moglie nol seguisse, per
stri, chiamato Cedalione. Da di là si trasferì in Orieute appresso il Sole , da cui gli fu restituita la primiera vista. Fu a
in Roma sempre seguiva di notte, e nella Grecia prima del nascere del Sole . Il morto portavasi sul feretro da’più stretti pa
mmaginarono di più leggiadro e bello. Gli Spartani ne riconobbero due sole , Clita e Faenna (c). Gli Ateniesi le denominarono
di Giove(b) ; altri di Giove e di Autonoe(c) ; ed altri di Egle e del Sole (d). Esiodo finalmente dice, ch’elleno nacquero da
r lui, e lo eccirò ad amare piuttosto lei, che, come Dea e figlia del Sole , più meritamente poteva divenire l’oggetto della
14 (1861) Corso di mitologia, o, Storia delle divinità e degli eroi del paganesimo: Per la spiegazione dei classici e dei monumenti di belle arti (3e éd.) « Indice alfabettico. » pp. -424
ca, 390. Acalo, meccanico, nipote di Dedalo, 424. Acheloo, figlio del Sole e della Terra, 393. Acheronte, fiume dell’Inferno
212. Enotria, Italia, 610. Eolo, Dio dei venti, 199. Eoo, cavallo del Sole , 110. Epafo, figlio di Giove e di Io, 90. Epidaur
 ; — guerra di Tebe, 506 ; — morte d’Eteocle, 508. Etone, cavallo del Sole , 110. Etra, madre di Teseo, 402. Ettore, eroe tro
l’Inferno, 220. Flegia, punito nel Tartaro, 247. Flegone, cavallo del Sole , 110. Flora, Dea dei fiori, 312. Fobetore, uno de
enture, 432, 433 ; — ucciso dal cane Cerbero, 434. Piroo, cavallo del Sole , 110. Pirra, moglie di Deucalione, 647. Pirro, f
stigo, 245. Siva, divinità indiana, 721. Sogni, figli del Sonno, 241. Sole . Vedi Apollo. Solone, filosofo, 122. Sonno, divin
15 (1874) La mitologia greca e romana. Volume II « Parte III. Semidei, indigeti ed eroi — XLVI. Giasone e Medea » pp. 342-489
i antichi, diedero il nome di Idra maschio ad una di esse composta di sole 8 stelle. 3ª Fatica : Il Cinghiale di Erimanto
li Astronomi moderni, incominciando da Herschel, dicono che il nostro Sole con tutto il cortèo dei pianeti è attratto da for
del Zodiaco in cui, secondo l’antico linguaggio astronomico, entra il sole nel mese di maggio. In questa costellazione si ve
o di Mitologia. Minosse prese in moglie Pasifae, una delle figlie del Sole , dalla quale ebbe un figlio che fu chiamato Andro
li trascurò, e per boria fanciullesca essendosi troppo avvicinato al sole , la cera delle sue ali si squagliò, e, cadute le
ridito di questo suo perverso destino, esclamò, come dice Sofocle : 0 Sole , io t’ho veduto per l’ultima volta ! e si acciecò
i, a quanto egli diceva, non gli facevano maggior paura dei raggi del Sole sul mezzogiorno. Ma Giove gli fece conoscer la di
chi delle due misere vittime. I pœti aggiungono che in quel giorno il Sole inorridito ritornò indietro dal suo corso. All’op
za prevenzione alcuna dichiarasse qual Dea gli paresse più bella. Tre sole Dee si ostinarono nelle loro pretese senza voler
fia santo e lagrimato il sangue « Per la patria versato, e finchè il Sole « Risplenderà sulle sciagure umane 133. » Parreb
acolo, che dalla statua di Mènnone, quando era percossa dai raggi del Sole , uscivano suoni musicali come quelli di una cetra
Mènnone animando quella statua tramandasse quei suoni per salutare il Sole suo avo quando la irradiava ; ed erano essi che p
Ricondur mi volea. L’intera notte « Scorsi sui flutti ; e col novello Sole « Tra la grotta di Scilla e la corrente « Mi rit
na recepit « Jupiter, et stellas jussit habere novem. » Ma invece di sole nove stelle, come ne vedevano gli Antichi ad occh
cientifico-Industriale del marzo 1875. 100. Dante chiama specchio il Sole , considerandolo come un riflesso della luce divin
16 (1841) Mitologia iconologica pp. -243
questi le loro adorazioni ; onde videsi con orror di natura darsi al Sole , alla Luna, alle Stelle, ed a quante creature più
gegno, e fatture delle sue mani al certo dicesi essere il palazzo del Sole , la corona di Arianna, la collana di Ermione, lo
o quella ragione, che porta Ovidio nell’ enarrar la causa, per cui il sole godesse d’un cavallo per vittima. Ne detur celeri
que, detto l’isola di Delo : Febo per cagion della luce, e calore del sole da lui guidato, o perche egli stesso fù creduto p
e calore del sole da lui guidato, o perche egli stesso fù creduto per sole  : Delfico per la città di Delfo nella Beozia, ove
corno. Essa è madre, essa è Diva, ed essa crea I fenomeni infausti al sole intorno : Costretta a lagrimar quantunque Dea.
ni soggiorno. Sono i cultor del suo favor gl’ eredi, Ed o che cade il sole , o fà ritorno Regna ne campi, e all’ opre sue se
che avanti a se comparir dovea meglio assai d’un parelio in faccia al sole , tutto confuso ne’ pensieri, tutto conturbato neg
è al solo tempo si appartiene scovrir la verità, la quale, al par del sole , che può essere intercettato, ma non mai suffocat
si erbette, e fiori, Sorride al suo venir l’alma natura Mitigando del sole i gravi ardori. Al mare, al fonte, al rio beltà p
’oscuro, e denso velo Giace la verità sempre nascosta, Più bello è il Sole allorche irraggia il cielo Senzacche nube è allo
Che formò dei tiranni il reo spavento. Come suole apparir tra nubi il Sole , Tal’ essa apparve fra tempesta, e guerra, E col
intelletto le piume per sollevarsi a fare un parelio in faccia a tal sole . Gli stessi luminosi esempii di gran dicitura in
. Del novenario, e decasillabo. Qual son fra essi l’ombra, ed il Sole , tempesta, e serenità, tenebre, e luce ; tal si s
te piegherò Devoto al cenno ubbidirò. Il decasillabo poi, che è il Sole di questa oscura notte del Novenario, la vera del
ché è un ladro. Tit. Vicni, siediti quì mio caro Uranio Ora, che il Sole è già vicino a nascere, E senti pur perchè m’affl
ate Dicolon Distrophon. La 2. Comprende le strofe di quattro versi di sole due specie, nominate Dicolon Tetrastrophon. La 3.
pecorisque magistro. La prima non ammette arbitrio, la seconda nelle sole aspirazioni, ed in qualche altro caso, come può a
17 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XXV. Bacco » pp. 161-172
o. Ma qui cederò la parola al Poliziano, che maravigliosamente in due sole ottave di versi endecasillabi sdruccioli non solo
acco. » Alcuni mitologi antichi confusero Bacco con Apollo, cioè col Sole , o almeno lo fecero suo compagno ed amico ; e que
perocchè poco vale il piantare e il coltivar le viti dove i raggi del Sole non conducono le uve a maturità e non ne cangiano
). Tutti hanno riconosciuto e riconoscono indispensabile l’azione del Sole sulle uve per renderle atte a produrre il vino ;
18 (1806) Corso di mitologia, utilissimo agli amatori della poesia, pittura, scultura, etc. Tomo II pp. 3-387
ro(4), che Frisso stesso avea colà portato, e di cui Eeta, figlio del Sole , e della Ninfa Perseide(5), e re di quel paese, e
dì lui venne ornata co’ maravigliosi fatti di tutti gli altri(d). Il Sole per un giorno non illuminò la terra, affinchè fos
e di tale grandezza, che quando volavano, impedivano che i raggi del Sole si spandessero sulla terra. Plinio vuole, che i m
, il quale, mentr’era figlio di Forbante(f), fu creduto figliuolo del Sole (g), possedeva un numero sì grande d’animali, che
una freccia, e la lasciò ferita nel seno. Molestato dagli ardori del Sole , tese pure contro, di lui il suo arco. Il Sole am
stato dagli ardori del Sole, tese pure contro, di lui il suo arco. Il Sole ammirò tanto coraggio, e lo regalò d’una tazza d’
n Acheloo, figlio dell’ Oceano e di Teti, o, come altri vogliono, del Sole della Terra, perchè anche quegli aspirava alle no
l fargli due sacrifizj, l’uno al nascere, e l’altro al tramontare del Sole . Pinario e Potizio fecero insieme il sacrifizio d
o un mostro, nato da Pasifae, moglie dello stesso Minos, e figlia del Sole e della Ninfa Perseide. Aveva la testa di toro, e
a prima lo pretendevano, ma il contrasto finalmente si ridusse tralle sole anzidette tre Divinità. Era difficile il decidere
e Cariddi, e arrivò in Sicilia. Ivi Lampezia e Faetusa, figliuole del Sole , pascevano i sacri armenti del loro genitore. I c
daro le dà Giove per padre(c). Questa Virtù è in atto d’addittare il Sole , e dì mirarsi ella stessa in quello : con che vol
va anch’egli moltissimo la caccia, si portò un giorno sul nascere del Sole nella foresta coll’ asta solamente, che avea rico
no per innalzarsi ; questa, che viene prodotta da’ vapori, tratti dal Sole , si oppone poi al medesimo, onde non diffonda sul
i le statue di queste Divinità al dire di Macrobio si muovevano da se sole , e i loro diversi movimenti indicavano, se si pot
Acide I. 165. Acmone I. 130. Aconzio I. 311. Acoro I. 121. Acqua del Sole I. 93. Acqua lustrale I. 24. Acquilicio I. 97. Ac
36. 437. Sistro I. 307. Sitone II. 269. Sminteo I. 259. Sogni I. 219. Sole I. 265. Sonniale II. 65. Sonno I. 218. Sopatro I.
tori erano stati formati ad Eeta da Vulcano, onde mostrarsi grato al Sole , padre del medesimo Eeta, perchè lo aveva accolto
ravasse soverchiamente le penne ; e col troppo alzarsi, l’ ardore del Sole non avesse ad incenerirle. Dopo tale avvertimento
andonò il padre, e sollevossi arditamente più in alto. Si avvicinò al Sole , e i raggi di quello tosto liquefecero la cera, c
ndromaca, Pimedusa, Europa, Melitta, e Peribea. (15). Al nascere del Sole Arianna si destò, nè vide più Teseo. Corse quà e
tatua in Tebe di Egitto nel tempio di Serapide. Dicono, che quando il Sole nascente la toccava co’ suoi raggi, essa rendeva
ese agli Dei, cae le fosse permesso di vedere e ragionare per tre ore sole col suo marito. Mercurio ne la soddisfece ; ma sp
e di quali cibi erasi sino allora pasciuto(d). Dicono i Poeti, che il Sole in quel momento si nascose per non illuminare sì
19 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — V. Urano e Vesta Prisca avi di Giove  » pp. 25-27
suo figlio chiamato Iperione ebbero l’ufficio di guidare il carro del Sole per distribuire la luce al mondo ; perciò i nomi
di Titano e di Iperione si trovano usati in poesia come sinonimi del Sole . Quando poi fu nato e cresciuto. Apollo, questo D
la luce19, e sotto il nome particolare di Febo fu considerato come il Sole istesso. Siccome Urano era un Dio, e perciò immor
20 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — III. Classazione generale delle Divinità pagane e Genealogia degli Dei superiori » pp. 15-19
imo autore latino, Varrone, e sono i seguenti : Saturno, il Genio, il Sole , Orco o Plutone, Bacco, la Terra e la Luna 8. Ma
Terra e la Luna 8. Ma convien notare che tre di questi nomi, cioè il Sole , la Terra e la Luna son sinonimi di Apollo, Vesta
i sette divinità del primo ordine, cioè la Luna, Mercurio, Venere, il Sole , Marte, Giove e Saturno ; e gli stessi nomi asseg
21 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XXII. Marte » pp. 138-143
on fece bene la guardia, quando egli andò a far visita a Venere, e il Sole lo scuoprì. Ecco perchè (dicon sul serio i poeti)
erchè (dicon sul serio i poeti) il gallo canta prima dell’apparir del Sole , per avvertir Marte che si guardi dall’essere un’
rra lontano dal centro del nostro sistema planetario, vale a dire del Sole . Dalla luce rossastra e quasi sanguigna che rifle
22 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XXIV. Vulcano e i Ciclopi » pp. 152-160
ro « Rovinai per l’immenso, e rifinito « In Lenno caddi col cader del Sole , « Dalli Sintii raccolto a me pietosi. » (Iliade
ivansi i più mirabili lavori in metallo, dal carro e dalla reggia del Sole al cinto di Venere ; e Omero aggiunge che tutti g
i colle loro analisi spettroscopiche hanno dimostrato sinora, che nel Sole si trovano in ignizione la maggior parte delle so
23 (1874) La mitologia greca e romana. Volume II « Parte IV. Le Apoteòsi — LXVI. Osservazioni generali sulle Apoteosi » pp. 490-492
ulto più antico di cui si trovi memoria negli scrittori fu quello del Sole e della Luna e quindi degli altri Astri ; e quest
che a tempo di Augusto i Persiani adoravano come loro Nume supremo il Sole  ; e Ovidio ci dice che gli sacrificavano il caval
24 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XIII. Difetti e vizii del Dio Giove » pp. 69-72
egno e delle arti, rapì dal Cielo, o come altri dicono, dal carro del Sole , una divina scintilla di fuoco, e con essa animò
lore, si dimostra che questo stesso elemento, (e in ultima analisi il Sole che n’ è fisicamente la causa prima), produce il
25 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XV. Giunone regina degli Dei e Iride sua messaggiera » pp. 79-85
a significare l’arco celeste prodotto dalla refrazione dei raggi del sole . I nomi stessi di Iride e del padre di essa accen
ombra ad analizzare col prisma di cristallo il settemplice raggio del sole e dedurne che l’aria ancor umida dopo la pioggia
26 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XVIII. Apollo considerato come Dio della Poesia e della Musica e maestro delle nove Muse » pp. 104-114
ietà di questo fiore, di voltarsi sempre dalla parte dove si trova il sole . Il Poliziano nelle sue celebri ottave, conosciut
« In bianca veste con purpureo lembo, « Si gira Clizia pallidetta al Sole . » Un’altra metamorfosi basata sulla somiglianza
27 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XXVI. Nettuno re del mare e gli altri Dei marini » pp. 173-183
. 213. Questa è quella Teti nel cui palazzo andava tutte le sere il Sole a riposarsi dopo la sua corsa diurna, come accenn
come accennammo nel Cap. xvii, parlando di Apollo considerato come il Sole . 214. Altri mitologi fanno derivare il nome di N
28 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — II. Il Caos e i quattro elementi » pp. 11-14
e l’esistenza del giorno, e giorno vero e proprio, ossia presenza del sole sull’orizzonte, esser non vi poteva, finchè gli e
29 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — IV. Una Divinità più potente di Giove » pp. 20-24
volontà la libertate, « Di cui le creature intelligenti « E tutte e sole furo e son dotate. » (Parad., v, 19.) E altrove
30 (1874) La mitologia greca e romana. Volume II « Parte II. Degli dei inferiori o terrestri — XXXIV. Il Dio Pane » pp. 264-269
tazione, poichè dicono sul serio che le corna significano i raggi del Sole e la Luna crescente, i velli gli alberi e i virgu
31 (1874) La mitologia greca e romana. Volume II « Parte II. Degli dei inferiori o terrestri — XXXIX. Eolo e i Venti » pp. 295-
a con precisione astronomica che eran due ore prima dello spuntar del Sole in quel giorno del mese di marzo che aveva prima
32 (1909) The myths of Greece and Rome
sily escape from its cavernous depths. The Titans did not long remain sole occupants of Tartarus, for one day the brazen doo
sion was to heal the wounds inflicted by her fellow prisoners. “Hope sole remain’d within, nor took her flight, Beneath the
e Pyrrha, a daughter of Epimetheus and Pandora. From thence they, the sole survivors, viewed the universal desolation with t
their best to the strangers, these poor people decided to kill their sole remaining goose; but their efforts to secure it w
idon, should govern all the waters upon the face of the earth, and be sole monarch of the ocean. “Neptune, the mighty marin
ning broke, only forty-nine of Ægyptus’ sons were found lifeless. The sole survivor, Lynceus, to avenge his brothers’ death,
in love with his fair charge, who, being now effectually cured of her sole fault, was irresistibly charming; and, instead of
s, reached the land of the Lotophagi or Lotus-eaters — a people whose sole food consisted of lotus fruit and blossoms. Three
rom Ulysses, heated the point of the huge club and thrust it into his sole eye, in spite of his frightful cries and execrati
33 (1861) Corso di mitologia, o, Storia delle divinità e degli eroi del paganesimo: Per la spiegazione dei classici e dei monumenti di belle arti (3e éd.) « Cenni Preliminari » pp. 9-
. Prima gli uomini adorarono le cose materiali create da Dio, come il sole dal quale riceviamo la benefica luce, e che fecon
34 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XIX. La Dea Triforme cioè Luna in Cielo, Diana in Terra ed Ecate nell’Inferno » pp. 115-122
un esercito perdè la battaglia fuggendo spaventato per un’ecclisse di Sole che avvenne in quel tempo ; che anche i selvaggi
35 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XX. Mercurio » pp. 123-131
gli altri pianeti primarii il suo movimento di rivoluzione intorno al Sole , vale a dire in 87 giorni, 23 ore e 15 minuti. I
36 (1874) La mitologia greca e romana. Volume II « Parte III. Semidei, indigeti ed eroi — XLI. Perseo » pp. 309-316
affatto costui tutte le invole), « Non escon fuor sì che le veggia il Sole . « Non è finto il destrier, ma naturale, « Ch’una
37 (1874) La mitologia greca e romana. Volume II « Indice alfabetico » pp. 516-
Siringa (ninfa) 265 Siringa (sampogna) 265 Sìsifo 222 Sistro 507 Sole 94 Solfuro di ferro 67 Sogni 211 Sonno 211 Sò
38 (1874) La mitologia greca e romana. Volume II « Parte III. Semidei, indigeti ed eroi — XLV. La spedizione degli Argonauti alla conquista del Vello d’oro » pp. 331-341
ell’aureo vello l’adornarono di quarantadue fulgidissime stelle, e il Sole l’onorò coll’ incominciar dal 1° grado di esso l’
39 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XXIX. Plutone re dell’ Inferno e i suoi Ministri » pp. 203-215
nte che quelle infernali regioni, oltre ad esser prive della luce del Sole , erano orrende anche al guardo del Cielo (Iliade,
40 (1832) A catechism of mythology
their various kinds of knowledge under the garb of allegory, for the sole purpose of conveying lessons of wisdom. But the p
. Altars of stone or of turf, raised in the midst of fields, were the sole preparations made for the offering up of sacrific
e priest, on seeing him, called him the son of Jupiter, which was the sole object of his journey. The impossibility of givin
din. The Edda of the Icelanders and their ancient poesies are the sole monuments which can give us any light on the anci
hose strength, courage, patience, and perseverance, constituted their sole riches, bore heavy masses of rocks on to the tops
lways consulted on matters of great importance. They were equally the sole ministers of their religion. The Magi rejected th
41 (1855) The Age of Fable; or, Stories of Gods and Heroes
flushed Ganymede, his rosy thigh     Half buried in the eagle’s down, Sole as a flying star shot through the sky     Above t
lood bedewed in vain, The desert of old Priam’s pride,     The tombs, sole relics of his reign, All — save immortal dreams t
ing eagles, to all the fowls he seems A Phœnix, gazed by all; as that sole bird When, to enshrine his relics in the sun’s Br
they might be in full feed upon the most delicious prey, leaving the sole enjoyment of the banquet to the royal monster. Th
42 (1838) The Mythology of Ancient Greece and Italy (2e éd.) pp. -516
viii. 25), has «Rose dico e viole, A cui madre è la Terra e padre il Sole  ;» and in his note on it he says, «È detto ad im
ts of the Olympian king, each of whom we look upon as having been his sole and lawful wife in the creed of some one or other
ripods could move of themselves ; he made the golden shoes, or rather soles (πέιλα)361 with which the gods trod the air and t
Semitic term for the East, Kedem,1633, and this may in reality be the sole foundation for the notion of a Phœnician colony a
ustle of commerce1878. The legends above narrated probably have their sole origin in the name of Sisyphos. Βελλεροϕόντης
(of which the idea appears to have been given by Eustathius) of these soles having a magic power, and that the gods were tran
43 (1833) Classic tales : designed for the instruction and amusement of young persons
ot wear stockings, nor properly shoes, but sandals, which were only a sole laced on the foot; and travellers did not ride; t
44 (1883) A Hand-Book of Mythology for the Use of Schools and Academies
anished from his sight forever. He shunned all society, music was his sole companion. At last he was torn to pieces by some
45 (1889) The student’s mythology (2e éd.)
nction as an orator; but when the death of his elder brother left him sole heir to an ample fortune, his natural inclination
46 (1842) Heathen mythology
“Hail, wedded love, mysterious law, true source Of human offspring, sole propriety, In paradise of all things common else!
47 (1898) Classic myths in english literature
ting the sister’s arms, the infatuate gaze of the mother, — She whose sole delight, whose life, was her desperate daughter,
th blood bedewed in vain, The desert of old Priam’s pride, The tombs, sole relics of his reign, All — save immortal dreams t
48 (1855) Mythologie pittoresque ou méthodique universelle des faux dieux de tous les peuples anciens et modernes (5e éd.) pp. -549
manière toute spéciale dans les villes d’Amathonte, d’Aphrodisium, de Soles et de Salamine. On regarde Climène, fils de Phoro
/ 48