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1 (1836) Mitologia o Esposizione delle favole
facevasi degl’ Iddii era in celesti, terrestri, marini, e infernali, secondo il luogo, in cui supponevasi riseder principalmen
a genealogia. Capo I. Della Genealogia degli Dei fino a Saturno. Secondo Esiodo nella sua Teogonia o Generazione degli Dei
o; che il primo a richiesta della madre cedette il regno del cielo al secondo , colla condizione però, che non allevasse niun fi
o, che da lui tratto aveva il suo nome. Gli si ponevano dodici altari secondo il numero de’ mesi dell’ anno; e come quattro son
zato col titolo dì Padre degli Dei, e Re degli uomini. Tre Giovi però secondo Cicerone si distinguevano: il primo e il secondo
mini. Tre Giovi però secondo Cicerone si distinguevano: il primo e il secondo nati in Arcadia, l’ uno figlio dell’ Etere, e pad
re per conservare il regno del cielo ebbe egli a sostenere. La prima, secondo Esiodo, fu contro i Titani, nella quale ci venne
oco. Ei mosse guerra a Giove; ma’ percosso dal fulmine fu anch’ egli, secondo Esiodo, profondalo nel Tartaro; secondo Virgilio,
so dal fulmine fu anch’ egli, secondo Esiodo, profondalo nel Tartaro; secondo Virgilio, sepolto sotto all’ isola d’ Ischia, e s
nel Tartaro; secondo Virgilio, sepolto sotto all’ isola d’ Ischia, e secondo Ovidio sepolto in Sicilia colla destra mano sotto
otto de’ loro monti li seppellì. Assicurato il regno del Cielo, Giove secondo Esiodo menò per prima moglie Meli Dea del Consigl
sesta Latona, che partorì Apollo e Diana. L’ ultima moglie di Giove, secondo Esiodo, fu Giunone di lui sorella; da cui nacque
nacque Ebe, Marte, Ilitia e Vulcano. Da molte altre e donne e ninfe, secondo gli altri Mitologi, ebbe egli poscia altri figli.
Nettuno le coste marittime, perciò il primo fu detto re del cielo, il secondo dell’ inferno, il terzo del mare; che avendo molt
Giove in aspetto maestoso, con folta chioma (la quale agitando facea, secondo Omero, tremar l’ Olimpo), coi fulmini in mano, e
chi di Argo nella coda del pavone uccello a lei sacro, e tormentò lo, secondo Virgilio, coll’ estro o assillo insetto alle vacc
o Virgilio, coll’ estro o assillo insetto alle vacche infestissimo, e secondo altri per mezzo delle Furie, fintantochè ella fug
otto la forma di bue. Inaco, di lei padre la perdita deplorandone, fu secondo le favole cangiato in fiume. In una congiura degl
Idmone Colofonio osò sfidare Minerva nell’ arte del tessere. Minerva, secondo Ovidio, in mezzo alla sua tela rappresentò l’ anz
Bellona, e della Vittoria. Figlio di Giove e di Giunone era Marte, secondo Esiodo ed Omero. Altri il dissero figlio di Giove
tramutalo in upapa, Filomela in rossignolo, Progne in rondine, ed Ili secondo alcuni in faggiano, e secondo altri in cardellino
n rossignolo, Progne in rondine, ed Ili secondo alcuni in faggiano, e secondo altri in cardellino. Ilia o Rea Silvia madre di R
cui fu Romolo il primo re, e dopo avervi regnato molti anni, fu egli secondo la favole portato in cielo, e annoverato fra gli
erato fra gli Dei Indigeti sotto al nome di Quirino. Figlio di Marte, secondo Esiodo, fu anche Cigno, il quale fu poi ucciso da
Marte riguardavasi come Dio principale della guerra, e suoi ministri, secondo Esiodo, erano il Terrore e il Timore. Il suo prin
overano da Cicerone; il primo figlio del Cielo e sposo di Minerva; il secondo figlio del Nilo, e dagli Egizi chiamato Opa; il t
e cresciuto si diede unitamente ai Cicopli Sterope, Brente, ed Arge, secondo Esiodo, o Piracmone secondo gli altri, a fabbrica
ente ai Cicopli Sterope, Brente, ed Arge, secondo Esiodo, o Piracmone secondo gli altri, a fabbricare nelle fornaci di Lenno, n
te effigiate. Eguali armi, e scudi egualmente maravigliosi fece egli, secondo Esiodo, per Ercole ad istanza di Giove, e secondo
vigliosi fece egli, secondo Esiodo, per Ercole ad istanza di Giove, e secondo Virgilio, per Enea alle preghiere di Venere. Oltr
lei più notti, mentre Cencreide occupata nelle feste di Cerere vivea secondo il rito da lui divisa, alla fine desideroso di ve
mori: e a lei spezialmente dedicato era il mese di aprile, così detto secondo alcuni aphros spuma, alludendo alla spuma da cui
condo alcuni aphros spuma, alludendo alla spuma da cui nacque Venere, secondo altri da perire, perchè allora la terra apre il s
o Lampetusa; e da Ferse, o Perseide Eeta, Pasifae e Circe. Factente, secondo Ovidio, in una contesa con Epafo figlio di Io; se
lui restituì alla pristina forma, e lui seco tenendo un anno n’ ebbe secondo Esiodo, Agrio, e Latino, e secondo gli altri poet
e lui seco tenendo un anno n’ ebbe secondo Esiodo, Agrio, e Latino, e secondo gli altri poeti Telegono. Come portatore del gior
ano al dire di Cicerone: il primo figlio di Vulcano, e di Minerva; il secondo figlio di Coribante e nato in Creta, intorno al d
oscia contesa con Giove; il terzo figlio di Giove e di Latona, venuto secondo alcuni dagli Iperborei, ma secondo i più nato in
iglio di Giove e di Latona, venuto secondo alcuni dagli Iperborei, ma secondo i più nato in Delo; il quarto nato in Arcadia, e
ide. Mentre giocava al disco con Giacinto figlio di Pierio, e di Clio secondo alcuni, e di Ebalo o Amicleo secondo altri, Zefir
into figlio di Pierio, e di Clio secondo alcuni, e di Ebalo o Amicleo secondo altri, Zefiro per rivalità portò il disco di Apol
l’ orsa minore; Giunone però implacabile, altro non potendo, ottenne, secondo Ovidio, dall’ Oceano e da Teti di non permettere
tro cangiato in cervo, e divorato poscia da propri cani. Orione, nato secondo le favole dall’ orina di Giove, Nettuno e Mercuri
, avendo alla caccia tentato di far violenza ad Opi ninfa di Diana, e secondo alcuni a Diana stessa, fu da essa ucciso, secondo
i ninfa di Diana, e secondo alcuni a Diana stessa, fu da essa ucciso, secondo alcuni, con un dardo, e secondo altri colla puntu
ni a Diana stessa, fu da essa ucciso, secondo alcuni, con un dardo, e secondo altri colla puntura di uno scorpione fatto ivi so
ltri strali invisibili di Diana e di Apollo venivano pure attribuite, secondo Omero, le morti improvvise, e le pestilenzie. Dia
resso di Cicerone, il primo nato dal Cielo e dalla Dea del giorno; il secondo figlio di Valente e di Foronida, ed è quello, dic
di Mercurio in quella lingua. Capo XIII. Di Bacco. Cinque pure, secondo Cicerone, ebbero il nome di Bacco o Libero: il pr
nome di Bacco o Libero: il primo figlio di Giove e di Proserpina; il secondo figlio del Nilo, che si disse aver ucciso Nisa; i
collegio di vergini dette Vestali, che nel tempio di Vesta fabbricato secondo alcuni da Romolo, e secondo altri da Numa, veglia
stali, che nel tempio di Vesta fabbricato secondo alcuni da Romolo, e secondo altri da Numa, vegliavano a vicenda intorno ad es
come, moglie di Saturno sotto ai nomi di Opi o Cibele. Opi fu detta, secondo Varrone, perchè indi viene ogni opera, e d’ essa
e compagne di Euridice punirono Aristeo coll’ ammazzargli le api. Ma, secondo Virgilio, essendo egli ricorso alla madre Cirene,
Capo XVII. Di Nettuno, e degli Dei marini. Primo Dio del mare, secondo Esiodo, fu Ponto figlio della Terra e Padre di Ne
pesce, e suol precedere il carro di Nettuno sonando una conca marina. Secondo Omero, Nettuno da Ifimedia moglie di Aloeo ebbe d
e le forme. La stessa facoltà godea Tetide figlia di Nereo. Sorpresa, secondo Ovidio, da Peleo figlio di Eaco, mentre era addor
a cangiollo in fiume. Forco o Forcine figlio del Ponto e della Terra, secondo Esiodo, fu padre delle Gree, delle Gorgoni ec. Da
lo steril mare e padre di Toosa, che partorì Polifemo, e a lui sacro, secondo il medesimo, era il porto d’ Itaca. Ma un altro F
i furono invece trasformate le Sirene, e Scilla e Cariddi. Le Sirene, secondo Ovidio, erano tre figlie di Acheloo e di Calliope
prima una donna voracissima, che avendo rubato ad Ercole certi buoi, secondo alcuni, da lui fu uccisa, e secondo altri fulmina
endo rubato ad Ercole certi buoi, secondo alcuni, da lui fu uccisa, e secondo altri fulminata da Giove; e cangiata in una vorag
e delle colpe in questa vita era Nemesi o Adrastea figlia della Notte secondo Esiodo, e secondo altri figlia di Giove e della N
uesta vita era Nemesi o Adrastea figlia della Notte secondo Esiodo, e secondo altri figlia di Giove e della Necessità, che esse
ndo gli occhi loro delle acque di Lete con fior di papavero. I sogni, secondo Omero, avean due porte: l’ una di corno per cui u
menticare tutto il passato. Stige era figlia dell’ Oceano, e formava, secondo Esiodo, un decimo ramo del fiume Oceano, scorrent
mo di Corinto, infestava l’ Attica co’ suoi latrocini, e schiacciava, secondo Lattanzio, col peso di enorme sasso quelli, che g
vita. Fu Prometeo padre di Deucalione re di Tessaglia, sotto di cui, secondo i Mitologi, avvenne l’ universale diluvio. Deucal
nvertirono in uomini, e quelle che Pirra in donne. Gli altri animali, secondo Ovidio, rinacquero per se stessi dall’ umida terr
e fra questi il serpente Pitone che poi fu ucciso da Apollo. Cerambo, secondo il medesimo, si sottrasse anch’ egli al diluvio,
di sette mesi, e ritardò quella di Ercole fino al decimo mese. Anzi, secondo Ovidio, Alcmena pur giunta al termine stette per
te teste, a cui se una ne veniva recisa, immantinente rinasceva. Egli secondo alcuni, colla sua clava, le troncò tutte di un co
a. Egli secondo alcuni, colla sua clava, le troncò tutte di un colpo, secondo altri, gliele bruciò colle faci recategli da Giol
n una cassa, e gettar in mare, affinchè amendue perissero. Ma questa, secondo alcuni, fu portata dall’ onde ai lidi della Pugli
a, fu poi padre di Turno), paese per cura della educazione di Perseo. Secondo altri, la cassa, dov’ eran Danae e Perseo, fu rec
enere, questa spinse li due amanti a profanare il tempio di Giove, o, secondo molti, di Cibele, che per vendicarsene li mutò in
l’ avean recinta: e queste furono poi fabbricate da Anfione, il quale secondo le favole al suon della lira trasse le pietre a s
ce nel regno. Spedì quindi Tideo ad Eteocle per intimargli di cederlo secondo il patto; ma Eteocle dopo un superbo rifiuto fece
e isole Piote, che poi furono dette Strofadi ora Strivali. Era Fineo, secondo alcuni, figlio di Agenore, e secondo alcunti, fig
trofadi ora Strivali. Era Fineo, secondo alcuni, figlio di Agenore, e secondo alcunti, figlio di Agenore, e figlio di Fenice e
nave, gli Argonauti, per non ripassare gli scogli Gianei, entrarono; secondo alcuni, nelle foci dell’ Istro o Danubio, e se ne
fu al dir di Ovidio tramutata in cavallo. Castore e Polluce nacquero, secondo le favole, da due uova partorite da Leda; ma l’ u
incibile, Castore si distinse nei matteggio de cavalli. Orfeo figlio, secondo alcuni, di Apollo, e secondo altri, di Onagro re
nei matteggio de cavalli. Orfeo figlio, secondo alcuni, di Apollo, e secondo altri, di Onagro re di Tracia e della Musa Callio
oni lo fecero a brani, e il capo ne gettarono nel fiume Ebro. Questo, secondo Ovidio, fu portato a Lesbo, dove un serpente che
u in compagnia di Radamanto e di Eaco fatto giudice dell’ inferno. Il secondo figlio di Licasto e di Ida, figlia di Coribante e
d’ Icario. Dedalo invece sempre tenendosi a mezz’ aria, arrivò salvo, secondo Virgilio, a Cuma, e secondo altri in Sicilia pres
pre tenendosi a mezz’ aria, arrivò salvo, secondo Virgilio, a Cuma, e secondo altri in Sicilia presso Cosalo re di Agrigento, d
glier la quale essendo andati Teseo e Piritoo, il primo fu ucciso, il secondo imprigionato, e campato poscia da Ercole. Tornato
acciato pure da Atene ricoverossi nell’ isola di Sciro, ove fu ucciso secondo alcuni da Licomede, e secondo altri caduto in mar
ssi nell’ isola di Sciro, ove fu ucciso secondo alcuni da Licomede, e secondo altri caduto in mare da un alto scoglio restò aff
di Peloponneso. Ebbe esso da Ippodamia due figli, Atreo e Trieste, il secondo de’ quali sorpreso con Erope moglie di Atreo se n
sposò Clitennestra figlia di Tindaro e di Leda sorella di Castore; il secondo fu re di Sparta, e sposò Elena figlia di Giove e
oro patria avesse recato i danni maggiori. Ei travestitosi un giorno, secondo Omero, da servo fuggitivo, e introdottosi in Troi
incominciò a scagliare contro di quello una lancia. In questo mentre, secondo Virgilio, due smisurati serpenti venendo dal mare
i la città, che dal nome della patria intitolò pur Salamina. Diomede, secondo Omero, in una battaglia, nella quale gli Dei mede
fondò presso il monte Gargano la città di Arpi o Siponto, e vi fu poi secondo alcuni ucciso da Enea, secondo altri fu da Venere
a città di Arpi o Siponto, e vi fu poi secondo alcuni ucciso da Enea, secondo altri fu da Venere convertito in uccello; sebbene
da Mennone, potè salvo e senza altri disastri tornarsene a Pilo, ove secondo i poeti giunse felicemente al termine di tre età.
pagni alla forma primiera. Dimoralo un anno con essolei, da cui ebbe, secondo Esiodo, Aglio e Latino, e secondò altri Telegono,
ne prova, incominciò col primo strale a passar i dodici fori, poi col secondo uccise Antinoo, e col terzo Eurimaco, ch’ erano i
ianze di Mentore aio di Telemaco s’ interpose a far con essi la pace. Secondo la predizione di Tiresia, riportata da Omero, dov
ll’ uno e all’ altro, fu poi salvato nel primo caso da Nettuno, e nel secondo da Venere. Nella notte terribile in cui Troia fu
Venere. Nella notte terribile in cui Troia fu presa, dopo aver fatto secondo Virgilio quanto poteva in difesa di lei, allorchè
Tutto questo però non è che un’ invenzione di Virgilio, poichè Didone secondo gli storici visse trecento anni dopo di Enea e si
a, seguendo il consiglio di Eleno presentossi alla Sibilla Deifobe, e secondo l’ ordine avuto in sogno dal Padre le chiese a sc
igliò di ricorrere a’ Tirreni, i quali, espulso Mezenzio, aspettavano secondo l’ oracolo un duce straniero per opporsi agli sfo
osi de’ Gentili, delle loro feste e de’ loro giuochi. L’ idolatria secondo l’ Ab. Banier incominciò dal culto degli astri, e
suoi Sacerdoti, e molti di questi erano distinti con nomi particolari secondo il Dio a cui servivano, così Galli chiamava usi i
a rex: sacrorum, come regina sacrorum diceasi la moglie di lui, e che secondo Macrobio sacrificava principalmente a Giunone nel
ella Beozia. Era Trofonio figlio di Ercino re di Orcomeno, e avendosi secondo Plutarco, fabbricato in compagnia del fratello An
Diodoro chiamata Danfe; 4. La Cimmeria, nata fra i Cimmerî d’ Italia secondo Nevio e Pisone; 5. L’ Eritrea, che secondo Varron
ta fra i Cimmerî d’ Italia secondo Nevio e Pisone; 5. L’ Eritrea, che secondo Varrone e Apollodoro vivea al tempo della guerra
e secondo Varrone e Apollodoro vivea al tempo della guerra troiana, e secondo Eusebio ai tempi di Romolo, 6. La Samia chiamata
iana, e secondo Eusebio ai tempi di Romolo, 6. La Samia chiamata Pilo secondo Suida, ed Erfile secondo Eusebio; 7. La Cumana de
i tempi di Romolo, 6. La Samia chiamata Pilo secondo Suida, ed Erfile secondo Eusebio; 7. La Cumana detta secondo alcuni Amalte
ata Pilo secondo Suida, ed Erfile secondo Eusebio; 7. La Cumana detta secondo alcuni Amaltea, e secondo altri Demofila o Erofil
Erfile secondo Eusebio; 7. La Cumana detta secondo alcuni Amaltea, e secondo altri Demofila o Erofile; 8. l’ Ellespontina che
e libri sul fuoco, domanda lo stesso prezzo per gli altri sei; che al secondo rifiuto ne gittò sul fuoco tre altri, insistendo
2 (1874) Ristretto analitico del dizionario della favola. Volume I pp. -332
videre in articoli tutto il nostro lavoro, e segnare codesti articoli secondo l’ordine alfabetico, numerandoli progressivamente
he noi, altro non facemmo se non riportare, restringendo o ampliando, secondo che ci è sembrato necessario, gli avvenimenti più
Pindaro e Platone, Pindaro. — Il maggior poeta lirico della Grecia, secondo la testimonianza dei più rinomati scrittori. Nacq
erentiani,17 e nei Nicoluiti,18 brutalmente osceni e libertini. Nè il secondo secolo dell’ Era Cristiana ci porge, nelle numero
e limpide genealogie. I fatti vi sono aggruppati, detti e sviluppati, secondo leggi ben diverse da quelle della storia, e soven
paruil ei Deus, cum fugeret fratrem suum. Martini La Sacra Bibbia, secondo la volgata innalzato da Giacobbe ; nella Mitol
al marito onde la divorasse invece di Giove, quando ella lo partorì. Secondo il mito gli antichi vollero idealizzare in Saturn
erra, erano i due monti che formavano le così dette Colonne d’Ercole. Secondo la favola questo Dio vagabondo trovando riunite l
ormire più comodamente. 53. Acheolo. — Figlio dell’ Oceano e di Teti. Secondo altri del Sole e della Terra. Avendo amato Dejani
la venerazione che gli antichi Persiani avevano per l’acqua, i quali, secondo Erodoto, spingevano la loro superstizione fino a
quale veniva anche adoperata per lavare il cadavere. 82. Acquario. —  Secondo la tradizione mitologica sotto questo undecimo se
le era celebre o speciale in tutta l’isola di Sicilia. 119. Adramo. —  Secondo Plutarco era il Dio particolare della Sicilia, fo
di Giove e della fatalità, che altrimenti chiamasi anche essa Nemesi. Secondo Plutarco era l’unica furia ministra della vendett
imile alla prima, alla quale fu dato il nome di Armata degli Epigoni, secondo che narra Pindaro e Euripide. Adrasto era anche i
di Aegocero da due parole greche αις capra ϰερας corno. 127. Aelo. —  Secondo Esiodo era una delle Arpie figlia di Tauma e di E
che sotto il nome del primo si adorasse il sole, e sotto il nome del secondo la luna. 190. Agniteo. V. Agnito. 191. Agnito o A
tanza sul personaggio a cui si attribuisce la metamoriosi in Alcione. Secondo Omero, Alcione era pure il soprannome dato a Cleo
o Ercole, per fare che il primo avesse avuto predominio ed impero sul secondo . Ma Galantea, ancella di Alcmena, ingannò con mol
lo. Omero li distingue fra loro chiamando il primo il divino Oto e il secondo il celebre Efialto. All’età di nove anni avevano
mitologici, quanto la significazione delle parole Ambrosia e Nettare. Secondo i poeti l’ambrosia era una sostanza destinata al
l gran tridente. E le folgori elerne al sommo Giove Tasso. Aminto. Secondo Aristofane quell’amore che ebbe principio col cao
de venerazione per questa pietra, la quale veniva custodita ad Atene, secondo asserisce Pausania. 363. Anadyomene. — Così al d
o αναγογη significa ritorno. 365. Anaidia. — Che significa impudenza. Secondo Cicerone e Pausania, gli Ateniesi ne avevano fatt
lo e della Terra. Il suo nome che significa padrone, signore, veniva, secondo asseriscono Plutarco e Cicerone, ritenuto come sa
e. — Principe Troiano della famiglia di Priamo : fu figlio di Capi e, secondo altri, di Assaraco e di una ninfa. Egli fondò Tro
tuno e della Terra. Egli erasi stabilito in un deserto della Libia, o secondo altri della Mauritania, dove massacrava tutt’i vi
miglia italiane. 479. Antoreo. — Vedi Anthora. 480. Antron Corace. —  Secondo gli scritti di Plutarco, sulla facciata di tutt’i
a, erano gelosamente custodite alcune statue della fortuna, le quali, secondo la tradizione, si movevano e rispondevano a color
e durava tre giorni ; nel primo di essi si celebrava il festino ; nel secondo si offeriva il sacrifizio agli Dei ; nel terzo si
ola i nuovi ascritti venivan riguarda ti come privi di padre. Da ciò, secondo altri scrittori, il nome di Apatuarie a queste fe
oveva morire, essendo la sua vita limitata ad un dato numero di anni, secondo i libri sacri dell’antico Egitto. Giunto il fine
Dell’ Anguillara. 510. Aratee. — Feste in onore di Arabo, il quale, secondo Plutarco, fu un eroe greco che dopo la morte venn
oter meco alcun diletto darse, E mescer l’acque sue nel fonte mio : E secondo il pensier si cangia e fonde Novella noia alle mi
. Aria. — Gli antichi ne avevano fatto una divinità ch’essi adoravano secondo differenti rapporti sotto i nomi di Giunone, Giov
amaramente la sua disgrazia, si fece sacerdotessa di Bacco il quale, secondo che narrano Properzio ed Ovidio, la tolse in mogl
due avesse fatto il più ricco presente agli uomini. 573. Aristene. —  Secondo Pausania così eb be nome quel pastore che trovò E
 — Nome di un citaredo Ateniese che vinse sei volte nei giuochi Pitii secondo , raccontano Plutarco e Strabone, nelle loro opere
anche il nome di una figliuola d’ Arpalico re della Tracia, la quale secondo Igino fu fin dalla prima infanzia educata come un
per uccidere Argo. 589. Arpie. — Giammai la vendetta degli Dei pensò, secondo la favola, più orrendi mostri di questi spaventev
bambino lo condusse con sè nel Lazio, ove egli divenuto adulto fondò, secondo Virgilio la città di Alba. ….. Ascanio, allor ch
Asclepiade. — È questo il nome di un Greco assai versato in medicina. Secondo che riferisce Apuleio nel IV libro dei suoi Fiori
o di dodici mortali, il quale decise che la città si sarebbe chiamata secondo il volere di Nettuno ovvero di Minerva quante vol
umana. 676. Attea. — Fu una delle cinquanta Nereidi. 677. Atteone. —  Secondo le cronache del mitologo Fulgenzio, così si chiam
tteremo sotto gli occhi dei nostri lettori un parallelo storico, che, secondo le opinioni di alcuni fra i più rinomati scrittor
e di Pausania il becco era la cavalcatura ordinaria di Venere, poichè secondo il citato scrittore, la Venere popolare veniva ra
eelfegob. — V. Baal-Fegor. 757. Bel. — Il Giove dei Caldei, il quale, secondo la tradizione mitologica di quei popoli, aveva un
a il carro e i cavalli di Marte, quando questi moveva alla battaglia. Secondo il citato autore, Bellona veniva rappresentata av
al monte Menalo, vi era un tempio a lui consacrato. 848. Buono-Dio. —  Secondo Pausania, questo soprannome si dava a Giove, come
grondavano sempre di sangue. 854. Bute. — Città dell’Egitto, celebre secondo Strabone per un oracolo di Latona. 855. Buteo. — 
ue nella città di Calidone. 900. Calipso. — Ninfa, figlia del Giorno, secondo alcuni ; e dell’Oceano e di Teti, secondo altri —
— Ninfa, figlia del Giorno, secondo alcuni ; e dell’Oceano e di Teti, secondo altri — Ella abitava l’isola di Ogigia, ove ospit
, e ϰορίς radunanza di persone. 905. Calligenie. — Nutrice di Cerere, secondo alcuni scrittori, e Ninfa del suo seguito secondo
 Nutrice di Cerere, secondo alcuni scrittori, e Ninfa del suo seguito secondo altri. La più antica e la più generalizzata opini
va dalla bellezza fisica di una parte del suo corpo. 909. Callirot. —  Secondo Esiodo, fu figliuola dell’Oceano e moglie di Cris
’isola di Rodi, una città alla quale dette il suo nome. 924. Camos. —  Secondo il Vossio, il Dio Camos dei Moabiti era lo stesso
’ucciso, il nome di Caonia ad una parte dell’Epiro. 945. Caos. — Era, secondo gli scrittori dell’antichità, una prima materia,
lla si oppose all’ entrata in Troja del famoso cavallo di legno ; ma, secondo il solito. non si prestò fede ai suoi detti. ….
levarsi di questo l’aurora tinge il cielo d’un colore rossastro ; il secondo accenna al tempo nel quale i raggi solari sono pi
in una contrada, che fu detta Cestrina dal nome di lui. 1072. Ceto. —  Secondo Esiodo così si chiamava la moglie di Forcino, che
i abitanti, prima dell’invenzione del pane, e per i suoi colombi che, secondo la tradizione mitologica, predicevano l’avvenire.
entrambi. Dal primo ebbe Filammone, celebre suonatore di liuto ; dal secondo Autolico, che si rese non meno famoso di suo padr
di sua moglie Rea ; ed è perciò ch’egli ebbe da Filira un figlio che, secondo la tradizione mitologica, ebbe il corpo metà di u
ielopi. — Giganti che fondevano i fulmini a Giove sul monte Etna, ove secondo la tradizione, il Dio Vulcano, loro capo, aveva l
ipessa di questo nome pronipote d’Afanaso re d’Arcadia. Mercurio, che secondo la tradizione favolosa nacque su questa montagna,
ità Egiziana. Al dire di Plutarco, era la stessa che Anubi. Vi erano, secondo la mitologia indiana, alcuni popoli sulle montagn
hiamata Cinsio. 1132. Cinsio. — V. Cinsia. 1133. Cintura di Venere. —  Secondo la tradizione, questa misteriosa cintura aveva il
o suo marito, re dei Sarmati, ed andò a dimorare nell’isola di Ea, o, secondo altri in un promontorio della Campania che poi da
ò di una grossissima clava per combattere contro Creonte, re di Tebe. Secondo il suddetto scrittore, la clava di Teseo, veniva
Clemenza. — Di questa virtù avevano i pagani fatta una divinità ; e, secondo asserisce Plutarco, dopo la morte di Cesare fu in
cagione d’un tempio che ella aveva presso Roma, in un luogo paludoso. Secondo il suddetto scrittore, fu in quel luogo che i Sab
o Chirone. 1213. Coe o Coo. — Con questo nome i ragani designavano il secondo giorno delle feste Antisterie. 1214. Colasco. — F
. 1216. Collaro d’Erifile. — V. Erifile. 1217. Cellatina o Cellina. —  Secondo l’opinione di S. Agostino aveva questo nome la de
ava parte per offrirle dei sacrifizii, parte per avere degli oracoli. Secondo Sofocle due colombe della selva di Dodona, interr
iscepolo di Lisippo, fu il costruttore del colosso di Rodi, il quale, secondo asserisce Plinio, fu abbattuto cinquantasei anni
lla faccia arrossita per l’ubbriachezza, e col capo coronato di rose, secondo si costumava nei banchetti. 1229.Compitalie. — Fe
ivo che si dava agli dei ed alle dee di prim’ordine, conosciuti pure, secondo l’opinione di molti chiari scrittori, sotto la do
la quale si celebravano pubbliche feste, dette Coree. 1245.Corallo. —  Secondo la tradizione favolosa questa pianta nacque dal s
saltando e correndo come uomini colpiti da follia. 1253. Coribante. —  Secondo il parere di Aristotile, era questo il nome del p
istesso nome : le sue compagne furono dette Coricle. 1257. Corifea. —  Secondo il parere di Eschilo, così avea nome quella furia
iuolo del Cielo e della Terra e fratello di Briareo. Aveva anch’egli, secondo la tradizione favolosa, cinquanta braccia e cento
2. Crioforo. — Uno dei soprannomi del dio Mercurio. 1303. Crisaore. —  Secondo l’opinione di Esiodo, fu cosi chiamato l’uomo che
e per i danni che ebbe a soffrire da un mostro che poi dette la vita, secondo la tradizione favolosa, al cignale di Calidone. T
dimensione. Nel primo veniva raffigurato il sole, ossia Apollo ; nel secondo la luna ; e negli altri le stelle ; mentre le cor
uduque. — V. Daducheo. 1366. Daula. — Soprannome di Filomela, perchè, secondo la favola, fu a Daulia, città della Focide, ch’es
giusto discernimento, che nel primo caso i miasmi della terra, e nel secondo i raggi del sole, non avessero liquefatta la cera
de la loro effigie sempre rappresentata con un corno dell’abbondanza. Secondo l’opinione di Diodoro, e di altri mitologi si dav
ssi se li formarono, o alterando ciò che loro era rimasto di vero ; o secondo l’impulso delle loro passioni, delle quali essi n
questa denominazione se non che dodici numi, i cui nomi proprî, sono, secondo l’opinione di Eredoto, originarî dell’Egitto. Que
articolare, erano comprese in questa categoria. Dei conosciuti. Secondo asserisce Varrone, erano annoverati in questa cla
ali il senato comandava si rendessero dopo la morte gli onori divini. Secondo che narra Erodiano nelle cronache, la cerimonia d
. di A. Caro. 1383. Delfone. — Figlio di Trittolemo e di Meganira, o secondo altre opinioni, figlio d’Ippotoone. Cerere l’amò
uella dea era la madre. 1391. Dejanira. — Moglie di Ercole, il quale, secondo la Favola, per ottenerla combattè contro il fiume
pio si Delfo, che sorgevano appunto in quell’istesso luogo. La Terra, secondo i poeti della favola, fu dunque la prima a possed
a. — Soprannome di Diana, che le veniva dall’isola di Delo, ove essa, secondo la favola, ebbe i natali. 1399. Deliade. — Così a
a : si dava codesto nome alla divinità o genio della terra, il quale, secondo la tradizione favolosa, era un lurido vecchio, pa
ndo antico racchiudevano il mistero della creazione. 1414. Demonio. —  Secondo i Platonici o seguaci di Platone si dava questo n
mini. I demonii erano divisi in varie classi alle quali appartenevano secondo la loro potenza. Al dire di Menandro i pagani cre
a loro sicurezza ed erano loro di potente aiuto nei pericoli. Infine, secondo è credenza dei più dotti e accreditati filosofi d
parte ove non guarda il volto. I sassi sparti per piani e per colli, Secondo la fatal prefissa norma. Deposta la durezza e fat
i sono le denominazioni che gli scrittori della Favola danno a Diana, secondo il luogo in cui dimorava. Si chiamava Ecate nell’
ea nome uno dei centauri : egli fu ucciso da Piritoo. 1441. Didima. —  Secondo l’opinione di Pindaro, era questo uno dei soprann
n tempio famoso. 1443. Didimo. — Soprannome particolare di Apollo che secondo alcuni scrittori veniva a lui dato dall’isola di
i scrittori veniva a lui dato dall’isola di Didima — V. Didima —  ; e secondo altri perchè questo Dio era ritenuto come autore
tica. Enea visse più di 300 anni prima della fondazione di Cartagine, secondo la cronologia della favola ; e Virgilio ha dipint
atore, è defraudato della mercede promessagli ; il primo è musico, il secondo è manovale ; infine presso i pagani, l’idea della
un altro Diomede, re della Tracia, e figliuolo di Marte e di Cirene. Secondo la tradizione mitologica, egli possedeva dei cava
Ciò non ostante gli dei non fulminarono quest’empio, il quale, anzi, secondo narra la cronaca, morì placidamente in assai tard
1467. Diplero. — Si dava questo nome alla pelle della capra Amattea. Secondo la tradizione della favola, Giove aveva scritto s
ceto. 1473. Diree. — Figlie della notte e del fiume Acheronte. Erano, secondo la tradizione favolosa, in numero di tre, ed avev
l trionfo. Draghi di Cadmo. V. Cadmo. Drago di Delfo. Secondo narra la favola l’istesso drago che custodiva l’a
presiedevano alle cose dello stato ; intimavano la guerra o la pace, secondo il loro talento ; deponevano dai loro uffici i ma
edicato a Plutone al quale era anche sacro, per la stessa ragione, il secondo mese dell’anno e il secondo giorno del mese. 1517
ra anche sacro, per la stessa ragione, il secondo mese dell’anno e il secondo giorno del mese. 1517. Durichia. — Isola dipenden
o a questa divinità, ritenuta come simbolo del mondo che gira sempre. Secondo il citato autore, i Fenici raffigurano Eano, ossi
rola Meehrcole quando prestavano giuramento per Ercole. 1531.Ecate. —  Secondo asserisce Esiodo, essa fu figliuola di Asteria e
— Secondo asserisce Esiodo, essa fu figliuola di Asteria e di Perseo. Secondo il citato autore, Giove, dopo aver avuto commerci
pollo e di Diana. 1540. Echidna. — Mostro metà donna e metà serpente. Secondo la favola esso generò Cerbero, la Chimera, il Leo
oro sangue innocente lo sdegno degli dei. Appena i loro corpi furono, secondo il costume degli antichi, bruciati, dalle ceneri
e oggi abbiamo dei luoghi, come nel regno di Tunchino e nella Persia, secondo che riferisce il Taverniere, nelle sue relazioni
liersela di mano l’un l’altro, finirono per distruggeria interamente. Secondo la favola Efeso fu anche il nome di un figlio del
lpo di bastone : nell’istesso momento egli fu trasformato in donna, e secondo la tradizione mitologica, restò tale per lo spazi
vano nome i due giganti figli di Nettuno e di Ifimedia. Essi avevano, secondo la tradizione, la strana, dote di crescere più cu
. — Ninfa di una rara bellezza, amica e consigliera di Numa Pompilio, secondo re di Roma, il quale finse d’aver con lei dei seg
la loro isola. 1587. Egioco. — Soprannome di Giove, che a lui veniva, secondo la tradizione favolosa, dall’aver ricoperto il su
scrittori fanno di Egipane una particolare divinità, figlia di Giove secondo gli uni e di Pane e di Ega, secondo gli altri. È
icolare divinità, figlia di Giove secondo gli uni e di Pane e di Ega, secondo gli altri. È questa per altro un’opinione non con
pareri a noi tramandati da numerosi scrittori dell’antichità. Egitto secondo alcuni fu figlio di Belo e d’una figlia del fiume
di altri suoi campagni entro in una caverna consacrata a Giove, (che secondo la tradizione era nato in quella) onde derubare i
era stata cagione. Elena si chiamò pure una giovanetta Spartana che, secondo la tradizione, fu dalla sorte destinata ad esser
e istantanea. Elettrione era similmente il nome di una giovanetta che secondo la tradizione favolosa era figlia del Sole e dell
propriamente quella conosciuta sotto il nome di Orsa maggiore, e che, secondo la tradizione, fu la guida costante di tutte le n
impici e che si celebravano in onore di Giove Olimpico. 1642. Elio. —  Secondo riferisce Diodoro nelle cronache, Elio fu figliuo
in guerra, ed in Roma altro non ritornarono che le sue ossa, le quali secondo il suddetto scrittore, erano state figurate nella
che più comunemente si chiama edera, era consacrata a Bacco, perchè, secondo la tradizione favolosa, quel nume stette molto te
osa, quel nume stette molto tempo nascosto sotto la forma di essa ; o secondo altri perchè l’eterna giovanezza del dio del vino
durante la quale si portava in giro una enorme corona di mirto, che, secondo la tradizione, si chiamava Ellotide, ed aveva ven
icolo precedente. V. Ellotia. 1652. Elmo di Plutone. — I Ciclopi che, secondo la favola, fabbricavano i fulmini a Giove ebbero
lpadia, e che poi fu detta Emitea, dalla parola Greca Ἐμιδεα Semidea, secondo che suona il vocabolo stesso di Emitea. 1663. Emo
trambi in due montagne, note sotto l’istesso nome di Emo e di Rodope. Secondo la tradizione favolosa, Emo fu figliuolo di Orici
come protettore dei mercanti. 1668. Empusa. — Fantasma femminino che secondo la cronaca favolosa aveva un sol piede, e si tran
un sol piede, e si transformava sotto le più spaventevoli sembianze. Secondo Aristofane, nelle opere, si attribuiva ad Ecate,
egli scrittori attribuisce questa ultima impresa a Giove fulminatore. Secondo riferiscono Eschilo e Pindaro, il gigante fulmina
timo Enea recossi in Cartagine ove regnava la regina Didone, la quale secondo la favola dei poeti e segnatamente di Virgilio, p
la loro memoria impose il nome della prima ad una città e quello del secondo ad una punta di terra conosciuta anche oggi sotto
e. — Antica città dell’Attica posta sulle rive di un fiume del quale, secondo la tradizione, gli abitanti arrestarono il corso
di Alcione, e padre di una giovanetta bellissima, per nome Ippodamia. Secondo le cronache, Enomao, spaventato da un oracolo che
loro i quali restarono vittime della crudeltà del vincitore, il quale secondo il patto, non essendo stato vinto da essi nella c
cadia. Egli fu il primo a stabilirsi in Italia con una colonia greca. Secondo Virgilio egli dette anche il suo nome a tutta que
a io considero. 1710. Epaulie. — Cerimonie che i greci celebravano il secondo giorno delle nozze per consacrare la casa che lo
Figliuolo di Iperipnea e di Endimione e fratello di Etolo e di Peone. Secondo Pausania, Endimione propose in Olimpia un premio
grifizio che si faceva a Giunone nella celebrazione di un matrimonio. Secondo la formola antica si sacrificava a Junoni Pronube
tre. Lunge dal riunire una numerosa flottiglia per attaccare Ilione, ( secondo la erronea opinione di varii moderni mitologi,) e
due Ercoli, uno egiziano e l’altro fenicio, costituendo come tipo del secondo l’Ercole greco. A questo proposito emerge nitida
in un campo, dove fu raccolto da Minerva la quale lo rese alla madre. Secondo l’opinione di altri scrittori, Mercurio portò il
consultare l’oracolo, per sapere il luogo che dovesse abitare, e fu, secondo il parere di Apollodoro, in questa città che egli
o. Essi sono soprattutto discordi sulla causa della follia di Ercole. Secondo Euripide, il delirio non lo colpì che al suo rito
far perire i figli di Ercole sotto le frecce del suo arco micidiale. Secondo Diodoro, Giunone sofflò il delirio della follia n
utti i cronisti della favola, che il tempo del servaggio di Ercole, à secondo alcuni la durata di dodici anni, e secondo altri
del servaggio di Ercole, à secondo alcuni la durata di dodici anni, e secondo altri quella di otto anni ed un mese. Confidando
endo Apollonio, la sua clava fatta d’acciaio era un dono di Vulcano ; secondo altri scrittori era un ramo d’olivo selvaggio. Pa
ne di Apollodoro, la quale non si accorda con quanto ne dice Sofocle, secondo cui Ercole, era già marito di Dejanira quando si
nome Cleoasia, e da Onfale stessa, ebbe Ercole un figlio che fu detto secondo taluni Lamio, e secondo altri Tirrenio o Agelao.
le stessa, ebbe Ercole un figlio che fu detto secondo taluni Lamio, e secondo altri Tirrenio o Agelao. Gioverà per altro ricord
rte attivissima nel memorabile fatto della conquista del Vello d’oro. Secondo questo scrittore, Ercole costrui la nave che serv
pedizione contro Troja, e mosse con diciotto navi a cinquanta remi, e secondo altri, con sole sei navi, ed accompagnato da un d
Fileo, Ercole ebbe dalla figlia di questo principe a nome Antigone, e secondo altri Astiochea, un figlio che chiamò Tlepolemo.
uccise per disperazione. La luminosa carriera di questo eroe finisce secondo la tradizione mitologica in modo non meno famoso.
’uso di consacrargil la decima parte dei beni della propria famiglia, secondo che fecero Silla, Crasso e Lucullo. Questa consue
città di Corinto, l’anniversario funebre dei figli di Medea, i quali, secondo la tradizione, furono sepolti nel tempio di Giuno
o la tradizione, furono sepolti nel tempio di Giunone. 1770Eretteo. —  Secondo la favola fu figlio della Terra, e fu allevato da
o un tempio nella cittadella di Atene, e lo annoverarono fra gli dei. Secondo Euripide, Eretteo fu precipitato nel seno della t
no. Un’altra delle quattro figliuolo di Eretteo avea nome Creusa e fu secondo la cronaca, sedotta da Apollo. 1771. Ergameno. — 
di pilota, succedette a Tifi nel governo della nave degli Argonauti, secondo la cronaca egli fu figliuolo di Nettuno. 1775. Er
ascosto invece di andare all’assedio di Tebe, ove egli sarebbe morto, secondo che gli aveva rivelato l’arte della negromanzia,
tone alcune piante in un bosco consacrato a quella dea. Le Driadi che secondo la favola, abitavano quelle piante, ricorsero a C
odita. La significazione, etimologica si ritrova nella stessa parola. Secondo la tradizione, Ermafrodito fu allevato dalle ninf
Cupido. 1804. Ermete. — I Greci davano questo nome a Mercurio, perchè secondo riferisce Diodoro, la parola Ermete significa int
uoli della sventurata furono scellerati. Il nome di Ermione le viene, secondo la tradizione Mitologica dall’avere ella dimorato
utori discordano fra loro in un sol punto di tutta questa tradizione. Secondo Ovidio, Ermione fatta sposa di Pirro, ripianse se
cine, nella sua tragedia Andromaca, ci presenta diversamente Ermione. Secondo il tragico francese, Ermione in un accesso di gel
un caduceo per ricordare Mercurio. 1809. Ermotimo. — Così aveva nome, secondo la tradizione, un abitante di Clazomene, il quale
e l’adorarono nell’istesso tempio di Quirino sotto il nome di Hora, o secondo altri Horta, perchè si credeva esortasse i giovan
adre degli dei, che essi adoravano in un’isola dello Oceano la quale, secondo riferisce Tacito, era quella di Rugen nel mar Bal
isse a Priamo (quando questi ripudiò Arisba per sposare Ecuba) che il secondo siglio che avrebbe da questa seconda moglie, sare
ta stropicciandogli sulla testa l’erba che aveva fra i denti. Da ciò, secondo Igino, Esculapio imparò a conoscere una certa pia
e che era adorato sotto la figura di un serpente, statua che gli fu, secondo la tradizione, eretta da Dionigi il tiranno. Di u
no. Di un altro Esculapio fa anche parola la cronaca favolosa, e che, secondo Cicerone, nel suo libro IV De natura deorum, era
1830. Esimnete. — Da una statua che Vulcano fece del dio Bacco, e che secondo la tradizione fu da Giove medesimo donata a Darda
ella Notte, perchè abitavano all’estremità dell’ Occidente, là dove ; secondo la tradizione favolosa, ba principio il regno del
o si fosse ricoverato, e quindi la espiazione di quel luogo diveniva, secondo le antiche credenze, assolutamente necessaria. Pe
ueste età, ebbe cominciamento subito dopo la formazione dell’uomo ; e secondo le cronache, sotto l’età dell’oro, fiorì il regno
l’etere, quando ancora il resto dell’universo era tutto caos e notte. Secondo il citato scrittore, l’etere, nacque col giorno,
di Laodicea, città della Siria. Amò così perdutamente suo marito che, secondo riferisce la cronaca, domandò ed ottenne dagli de
quale diede il nome di Scio. 1855. Etione. — Detta anche Etionome, fu secondo la tradizione, una delle figlie del re Priamo. Et
la città, che egli aveva difesa a costo della sua vita, fu abbruciato secondo il costume degli antichi. …….. lagrimando Dal fe
nsiglio si dette il nome di Eufrona alla dea della notte, riguardata, secondo l’antico proverbio, come la madre dei consigli. 1
addita come possessore delle due più belle cavalle dell’esercito, che secondo la tradizione favolosa, erano state nutrite sul m
scrittori dell’antichità, su questo personaggio di origine egiziana. Secondo alcuni, egli era figlio del poeta Museo, e second
origine egiziana. Secondo alcuni, egli era figlio del poeta Museo, e secondo altri di Orfeo. La tradizione più accreditata per
mnos, s’innamorò d’Isifile e n’ebbe un figliuolo che fu questo Euneo. Secondo la tradizione egli diventò re di quell’isola alla
di una delle ninfe Nereidi. 1889. Eunomia. — Fu figlia dell’Oceano e secondo la favola madre delle Grazie che furono il frutto
do la cara perduta. Finalmente si condusse nella città di Aorno, ove, secondo la tradizione, esisteva un oracolo che faceva riv
dire di Pausania era uno degli dei infernali. Questa truce divinità, secondo la tradizione favolosa, si cibava della carne dei
uripile, e portavano ricche offerte al dio chiuso nella cassa, a cui, secondo Pausania, dettero il nome particolare di Esimnete
ma non avendo adempiuto tutti i riti necessarî a simili cerimonie fu, secondo la tradizione, incenerito egli stesso. La seconda
vasi da principio Fovio dal latino Fovea che significa fossa, perchè, secondo la tradizione, gli amori di Ercole e di Vinduna,
va all’ educazione dei fanciulli. Gli venivano offerti dei sacrifizi, secondo riferisce Varrone, quando i bambini cominciavano
iove aveva in Dodona, uscivano dalla cavità di un’albero di faggio, e secondo altri da un albero di quercia. V. Dodona. 1931. F
ione, uel territorio di Corinto. Teseo le dette la caccia e l’uccise. Secondo riferisce Plutarco, Faja fu il nome di una donna,
ie ad Esculapio, e rimandò Anite con un dono di duemila monete d’oro, secondo che era scritto nella lettera di cui ella era sta
era dovuta ad un tale Pegaso nativo della città di Eleutera, il quale secondo riferisce la cronaca mitologica, avendo portate i
tà, inevitabile come tutte le altre, nasceva da una antica tradizione secondo la quale era detto che Apollo e Nettuno, occupati
amoso assedio il figliuolo di lui Pirro, sebbene ancora fanciullo. In secondo luogo, la fatalità voleva che per la caduta di Tr
, che rinchiudono l’idea del simbolo mitologico e che sono suddivise, secondo la gran maggioranza degli scrittori, in favole st
e nella italiana, i pagani avevano fatto di questo, uno dei loro dei. Secondo Lilio Giraldi, ch’è uno dei cronisti che si è add
1957. Fauna — Si dava questo nome alla moglie del dio Fauno la quale, secondo la tradizione, era di una tale scrupolosa pudiciz
eva nome il popolo primitivo che abitò l’isola di Corcira, ora Corfù. Secondo il citato scrittore, esso viveva nel lusso e nell
essa era onorata con un culto particolare. 1969. Februali o Februe —  Secondo riferisce Macrobio, i romani costumavano di onora
i d’arme, che intimavano la guerra, e dichiaravano la pace, è dovuta, secondo gli scrittori dell’antichità a Numa Pompilio, sec
pace, è dovuta, secondo gli scrittori dell’antichità a Numa Pompilio, secondo re di Roma, il quale li costituì al numero di ven
contare a quattro sole le apparizioni di questo maraviglioso uccello. Secondo le cronache dell’antica cronologia, è segnata la
o verme onde dare alle stoffe il colore della porpora. 1981. Fenna. —  Secondo riferisce Pausania, i Lacedemoni riconoscevano du
ide. — Così avea nome una figliuola del re di Caonia, la quale visse, secondo le cronache dell’antichità verso il cadere della
elebrazione delle feste Ferali e di tutte le altre cerimonie funebri. Secondo alcuni scrittori la parola Ferali deriva dal lati
rnali, Vendemmiali, Paganali, Estivali, Quirinali, Vulcanie etc. etc. Secondo l’ordine alfabetico, parleremo partitamente d’ogn
ronia, dalla quale prese il suo nome particolare. Credevano i pagani, secondo che riferisce Strabone, che coloro i quali erano
io — Metamorfosi — Libro I. trad. di Dell’Anguillara. 1991. Ferula —  Secondo la tradizione, allorquando Prometeo rubò il fuoco
il nome stesso delle differenti deità della favola : infatti Fetusa, secondo che riferiscono le cronache mitologiche alludeva
a dell’ aria ; l’Amore fu figliuolo della povertà etc. etc. Furono in secondo luogo ritenuti come figliuoli degli dei, coloro c
tutti gli dei detti Epidoti e molte altre divinità, di cui parleremo secondo il loro ordine alfabetico, avevano presso i roman
sposò una fanciulla figlia di Borea e di Oritia, chiamata Cleobola, e secondo altri Cleopatra, che lo rese padre di due figliuo
ltimo aggiungeremo che nelle cronache dell’antichità, ve n’è qualcuna secondo la quale parrebbe che i pagani avessero fatta una
ine di sacerdoti del culto religioso dei romani e la cui istituzione, secondo Tito Livio è dovuta a Numa Pompilio ; e secondo P
e la cui istituzione, secondo Tito Livio è dovuta a Numa Pompilio ; e secondo Plutarco a Romolo. Al principio della loro istitu
l primo di questi ordini si chiamava quello dei Flamini maggiori : il secondo quello dei Flamini minori. Però ognuno di questi
e significa ardere, si dava questo nome ad un fiume dell’ inferno che secondo la tradizione, circondava d’un triplo cerchio le
i. Virgilio — Eneide — Libro VI trad. di A. Caro 2032. Flegiani. —  Secondo asserisce la tradizione mitologica, era questo :
le famose parole che Flegia, ripete fra i tormenti, allora che dice, secondo Virgilio  :Imparale dal mio esempio a non disprez
i in vigore sopra tutto quando la terra, era minaccinta di siccità, o secondo altri perchè i libri delle sibille ne riordinaron
di sacrificare alla terra un dato numero di vacche prossime al parto. Secondo le cronache, l’istituzione di queste feste è dovu
annualmente dodici giorni prima delle calende di Marzo e della quale secondo le tradizioni dell’ antichità Numa Pompilio fu il
ficò una città che dal suo nome fu detta Foronica. Fin qui la storia. Secondo la tradizione favolosa, Foroneo fu figlio del fiu
ucopia nella mano, ed avendo vicino un Cupido alato, per significare, secondo il citato scrittore, che in amore val più la fort
etti altari, e fabbricati templi, sotto nomi differenti e moltiplici, secondo i diversi bisogni di coloro che la invocavano. Il
rfosi — Libro I trad. di Dell’Anguillara. 2055. Freccie di Ercole. —  Secondo la tradizione mitologica, Ercole, dopo avere ucci
sero al loro carattere ed alle funzioni a cui erano addette. In fatti secondo Esiodo le Furie erano figliuole della Terra, e co
e di adorazioni, lo spaventevole potere di cui erano armate. In fatti secondo asserisce Euripide, il rispetto che i pagani avev
sorgevano templi ed altari consacrati alle Furie, e presso i Sicioni, secondo che riferisce Pausania, si faceva ogni anno la lo
spazio di tempo ministro e sacerdote di queste implacabili divinità, secondo che egli stesso asserisce. Tutti coloro che si pr
ino a questo tempio vi era un bosco consacrato alla dea, e nel quale, secondo la tradizione storica, fu ucciso Cajo Gracco. La
ci. Si dava il nome di Gallo al primo sacerdote di Cibele, il quale, secondo la tradizione, si fece da se stesso eunuco V. Ati
delucidazione. Tros re di Troja aveva un figlio chiamato Ganimede, o secondo altri, Genimede, al quale dette incarico di recar
, di cui più rinomati furono Saturno, Atlante e Batilo. 2092.Gegania.— Secondo la tradizione storica, così aveva nome una delle
veva nome una delle prime quattro vestali istituite de Numa Pompilio, secondo re di Roma. 2093. Gelanore. — Ultimo discendente
razie. 2095. Gelone. — Uno dei figli di Ercole e della ninfa Gelania. Secondo la tradizione Gelone si stabili nella Scizia Euro
e vittime sacrificate in onore della dea Giunone. 2102.Genita Mana. —  Secondo asseriscono Plinio e Plutarco, si chiamava così q
predire l’avvenire. 2105. Gerania. — A proposito di questa città, che secondo la geografia antica, sorgeva sul monte Emo, nella
sacrifizi, in occasione di qualche solenne funzione. 2107. Gerione. —  Secondo riferisce Esiodo, fu il più forte degli uomini e
nte di Giacinto e gli avesse così cagionata la morte. 2116. Giacra. —  Secondo riferisce Esiodo, era questo il nome di una delle
; era originario della Grecia e propriamente della città di Perebo, o secondo altre opinioni, di Atene. Un’antica tradizione na
passato, e con l’altra leggeva nell’avvenire. Numa Pompilio che fu il secondo e il più saggio dei re di Roma, fece innalzare un
i dai romani per rinchiuderla, andassero coronati di successo. E ciò, secondo riferisce Ovidio, avveniva per volontà di Giunone
olta di Jolco. Strada facendo giunse in vicinanza del fiume Anauro, o secondo altri Anavo, ma non potette guatarlo, a causa del
iuntura però della perdita di un oggetto tanto insignificante, aveva, secondo riferisce Diodoro, un grave peso, nei destini fut
iunti a Corinto, vissero in quella città per lo spazio di dieci anni, secondo le cronache dell’antichità : nella più perfetta c
detta di lei ; la quale compiuta appena quell’opera di sangue, montò, secondo la tradizione favolosa, in un carro tirato da due
ero di monumenti e di statue. 2138. Gehud o Jehud. — Così aveva nome, secondo il cronista Porfirio, un figliuolo di Saturno e d
il cronista Porfirio, un figliuolo di Saturno e della ninfa Anobret. Secondo il citato scrittore, durante il regno di Saturno,
i una delle Nereidi. 2140. Gierace. — Così aveva nome un giovane che, secondo narra la tradizione, Mercurio cangiò in sparviere
come simbolo dell’impudicizia e della temerità. Tutte queste figure, secondo che riferisce il suddetto cronista, significavano
ati e temerarii. 2145. Gierofanti. — Sacerdoti consacrati a Cibele, e secondo altri ad Ecate. Essi Vano ad un ordine distinto f
i misteri della loro dea. Essi erano tenuti in grande considerazione. Secondo alcune tradizioni dell’antichità questi sacerdoti
o. e scagliarono contro agli dei enormi massi di pietre, dei quali, secondo la tradizione mitologica, quelli che ricadevano n
ndezza che per riempirla di acqua bisognò vuotarvi due intere zucche, secondo che gli antichi chiamavano questa misura di liqui
cranio si contenevano varie staja di biada, della misura di Sicilia. Secondo il cronista Fazello, questo cadavere di cui parla
l maggiore, dalla parola greca γογαιος che significa oscuro ; perchè, secondo il citato scrittore, egli rinchiuse i suoi fratel
he γυνη, γυαιϰος, donna, e ϰρατουμενος, vinto, e si dava questo nome, secondo asserisce Plinio, ad alcuni antichi popoli della
laccio appesa ; SOFOOLE — Antigone — Tragedia trad. di F. Bellotti. Secondo Euripide invece, ella più forte del destino sopra
cevano una grande distinzione fra i giorni fortunati e i disgraziati. Secondo si rileva dalle cronache dell’antichità, gli Egiz
atelli, Nettuno e Plutone, dando al primo il regno delle acque, ed al secondo quello dell’ inferno. Sterminato è il numero dell
ve pagano assai diversamente di quello che han fatto i poeti. Infatti secondo le opinioni più solide e generalmente adottate pr
orico e filosofico, asseriscono che vi fossero stati più di un Giove. Secondo l’ opinione del cennato scrittore, nell’Arcadia s
apitore di Ganimede, e finalmente il Giove padre di Ercole, il quale, secondo la cronologia mitologica visse circa ottant’anni
esclusivamente indipendenti l’una dall’altra nelle loro attribuzioni. Secondo riferisce Pausania, codesta particolare divisione
oprannome d’infernale e Tacito chiama Plutone col nome di Giove Dite. Secondo l’opinione di Cicerone, e di molti altri scrittor
bilmente, e ringhia : Esamina le colpe nell’entrata, Giudica e manda, secondo che avvinghia. Dico, che quando l’anima mal nata
ludere che non vi poteva mai penetrare nè la menzogna uè la calunnia. Secondo riferisce lo scrittore Diodoro, l’idea di questo
crato a Mercurio, il quale ne era in pari tempo la divinità tutelare. Secondo riferisce lo scrittore Ausonio, il mese di giugno
ù comunemente sotto il nome di Ascanio, fu figliuolo del famoso Enea. Secondo Virgilio, nella notte in cui Troja cadde, incendi
po, l’avesse sposata con tutta la pompa, venendo le nozze celebrate —  secondo asserisce Diodoro — nel territorio dei Gnassi, su
innumerevoli amanti, ma spingeva la sua brutalità fino a batterla e, secondo asserisce la cronaca mitologica, una volta la sos
ente vicino alla città di Argo, vi era una fonte chiamata Canatosa, e secondo altri Canata — V. Canatosa, la quale era consacra
ventata si fosse rifuggita in Egitto, sotto la sembianza d’una vacca. Secondo riferisce Varrone, il nome di Giunone deriva dall
in alcuni esertcizì che si eseguivano nel circo dedicato a Nettuno, e secondo altre opinioni, al Sole, dopo le consuete cerimon
sse sul petto. Alto levossi De’riguardanti stupefatti il grido. Tentò secondo il sofferente Ulisse Alzar da terra l’avversario,
e quindi anche un oracolo, consultato in particolar modo dai marinai. Secondo le opinioni di Diodoro, questo Glauco dio-marino,
Pelia. Virgilio però attribuisce ad altra ragione la morte di Glauco. Secondo il cennato poeta, Glauco non volle accondiscender
missi, specie di sacerdoti, dotti nell’arte d’indovinare, e ai quali, secondo asserisce il cronista Arriano, l’arte della divin
ell’oceano, vicino alla dimora della Notte, alla estremità del mondo. Secondo la tradizione favolosa, a cui si attiene il citat
altro, codesta opinione di Diodoro è combattuta dal cronista Ateneo, secondo il quale le gorgoni non erano altro che dei terri
Reco lapidea morte. Pindaro — O di Pitie — Ode X. trad. G. Borgin. Secondo altre moderne credenze vi sono autori che pretend
adottata è che le tre Grazie fossero figliuole di Bacco e di Venere. Secondo questa ultima asserzione più divulgata, le Grazie
chità, nei quali, se pure ve ne ha qualcuno che ci presenta le Grazie secondo la descrizione fattaci da Paufania, pure è estesi
e un culto particolare, per il che fu detto ch’egli fosse loro padre. Secondo riferisce Pausania, in tutte le principali città
matissimo figliuolo. Alla dolorosa notizia il re gettò la corona che, secondo l’uso di tali cerimonie, gli ornava la fronte e o
ella fra le tre Grazie, che presiedeva alla riconoscenza. Finalmente, secondo asserisce Macrobio, le statue del dio Apollo si s
anti mostruosi animali, di che la mitologia fa del continuo menzione. Secondo la cronaca, questo animale era nel fisico un mist
razione, quella di altre due divinità o genii, chiamati Siva e Visnù. Secondo la tradizione, queste tre divinità, informantesi
oang-Ti. — Nella tradizione favolosa dei cinesi, si dà questo nome al secondo successore del famoso Fo-Hi, fondatore della mona
ità suprema del Tibet, nella cui lingua significa splendore infinito. Secondo la tradizione, Hopamè regnava solo ed indivisa ne
o, padre di Erigone e nativo di Atene, ove dimorava all’epoca in cui, secondo la favola, ospitò nella sua casa il dio Bacco, il
leopoli, tributavano a questo animale gli onori divini. Ciò avveniva, secondo asserisce Diodoro, da un sentimento di riconoscen
ca ripete che Giove vi nascesse e vi fosse allevato. Anche Enea ebbe, secondo la cronaca tradizionale, i suoi natali su questa
a era anche un’altra montagna nell’Asia minore, ai piedi della quale, secondo la tradizione, sorgeva la famosa città Troja. Al
e di Diodoro, era questa una delle più alte montagne dell’Ellesponto. Secondo le cronache dell’antichità, nel mezzo di questa m
ndenti di quelli. 2238. Ideo. — Figlio di Festio e fratello di Altea. Secondo lo scrittore Igino, Ideo fu ucciso da Meleagro su
empi. 2241. Idmone. — Celebre indovino della città di Argo, il quale, secondo la tradizione, avea preveduto che, seguendo Giaso
funerali. 2242. Idomeneo. — Figlio di Deucalione e nipote di Minosse secondo . Egli che era re di Creta condusse all’assedio di
anche chiamata una delle figliuole di Proteo. 2244. Idra di Lerna. —  Secondo riferisce Esiodo, questo spaventevole mostro era
se, oscillando, nelle pareti della conca. La prima maniera fu quella, secondo la tradizione, che adopero sempre Numa Pompilio.
nti. 2250. Ifianassa. — Così si chiamava la figliuola di Gefte. Ciò, secondo riferisce Fozio, ha potuto lasciar credere che i
essero preso l’idea configurata del sacrificio d’Ifigenia. Ifianassa, secondo Sofocle, fu una delle quattro figliuole di Agamen
emelli benchè concepiti tre mesi uno prima dell’altro ; perchè Giove, secondo riferisce Plauto, avesse voluto risparmiare alla
onisti dell’ antichità, che Ifigenia fosse cangiata in una giovenca ; secondo altri in una vecchia e finalmente secondo altri i
cangiata in una giovenca ; secondo altri in una vecchia e finalmente secondo altri in un’orsa. Il cronista Lucrezio pretende i
oi figliuoli, lo mandò presso il genero Polinnestore ; il quale però, secondo ripete la tradizione, lo fece uccidere dopo poco
e. Il cronista Igino espone, però, diversamente il truce avvenimento. Secondo il citato scrittore, Iliona moglie di Polinnestor
me Ilisso nell’Attica, le cui acque erano ritenute come sacre perchè, secondo riferisce il cronista Massimo di Tiro, sulle rive
che non fu che dopo la caduta di questa che egli si chiamasse Iulio e secondo altri Ascanio. Ilo ebbe anche nome quel quarto re
a nella mano destra ed un velo di color giallo nella sinistra, e ciò, secondo Plinio, perchè le spose greche costumavano adorna
ale aveva nel Campidoglio una statua chiamata Jupiter-imperator e che secondo la cronaca, Tito Quinzio Flamminio portò dalla Ma
i pagani eran ritenute come le vendicatrici delle colpe degli uomini. Secondo la cre naca favolosa, erano figlie della Notte e
tto delle donne. 2279. Indicanie. — Soprannome che si dava ad Ercole, secondo Cicerone, dal fatto seguente. Nel tempio di quest
. La regina Didone, presso i Cartaginesi, e Minerva in Atene, aveano, secondo riferisce Servio, il soprannome d’Indigete e allo
altro larghissimo numero, i cui vocaboli abbiamo noi già menzionati, secondo che l’ordine alfabetico da noi seguito nel corso
nferno era egualmente distante da tutti i luoghi della terra ; e ciò, secondo l’opinione di Cicerone, veniva asserito per espri
la quale la lasciò innanzi al trono di Plutone, custodita da Cerbero. Secondo ripete la cronaca, a cui si attiene Strabone nell
vano le anime dei trapassati. Vedi Giudici Dell’Inferno. Oltre a ciò, secondo asserisce Virginio istesso, nella stupenda descri
ale molti autori ripetono che Ino stessa fosse stata cagione, avendo, secondo alcuni, fatto avvelenare il grano ; e secondo Igi
stata cagione, avendo, secondo alcuni, fatto avvelenare il grano ; e secondo Igino, per averne consumato il germe facendolo bo
ieme al figliuolo. Ovidio favoleggia diversamente codesta tradizione. Secondo il citato scrittore, la dea Giunone, non ancora p
ssa le Baccanti le quali un giorno circondandola e riempiendo l’aria, secondo il loro costume, di grida assordanti, colpirono I
condiscese alla inchiesta e Giunone la dette in custodia ad Argo, che secondo la favola avea cent’occhi. V. Argo. Avuta in sua
orio. — Dalle due parole greche υπερ, βορεης di la e Borea ; si dava, secondo riferisce Diodoro, il nome d’Iperborei, a quei po
Borea. Il soprannome d’Iperboreo, si dava poi dai pagani ad Apollo. Secondo l’opinione del cennato scrittore, eravi nel paese
oreo. 2295. Iperione. — Fratello minore di Saturno e figlio di Urano. Secondo la tradizione a cui si attiene Esiodo, egli fu pa
di uccidere il suo sposo nella prima notte delle nozze, come fecero, secondo il crudele comando paterno, le altre sue quaranta
, e che sorgeva nella strada che da Falera conduceva ad Atene ; ed il secondo ricorda il tempio di Giove Olimpico, nella capita
ire a quanto abbisognava nelle funzioni dei sacrificii. 2300. Ippa. —  Secondo riferisce Orfeo, così ebbe nome una delle nutrici
questre. Soprannome che si dava assai generalmente a Nettuno, perchè, secondo riferisce Diodoro di Sicilia, si attribuiva a que
pocentauro portato dall’Egitto e che era stato imbalsamato col miele, secondo l’uso di quei tempi. Anche fra i padri della chie
strana disfida ; ma questi riuscirono l’un dopo l’altro perditori, e secondo il patto sanguinoso, appena scesi dal carro furon
che i romani ed i greci ritenevano il loro Giove. 2323. Ipsuranio. —  Secondo Sanconiatone, così ebbe nome il figlio dei primi
sue cronache dell’antichità, dà ad una delle tre Arpie. Le altre due, secondo l’ opinione del cennato scrittore avevano, nome O
le situate in linea opposta al pianeta maggiore ; e le si attribuiva, secondo Esiodo, Ello per sorella, perchè in lingua greca
a religione degli Egizii e i misteri d’ Iside. Codesto monumento, che secondo riferiscono le cronache, avea cinque piedi d’alte
ma tutti convengono con l’essere ella più antica della Io dei greci. Secondo Plutarco, Iside fu figliuola di Rea e di Saturno,
a l’appellazione più comunemente datale era quella di Dea Universale, secondo asserisce il cronista Apuleio, il quale si appogg
ib. XI. Iside veniva adorata in tutto l’ Egitto, ma particolarmente, secondo asserisce il cronista Eliano, nella città di Ales
ismiche e talvolta semplicemente di istmia. 2349. Istmo di Corinto. —  Secondo riferisce Pausania ; i corinti avevano un’ antica
cole sposò Megara, figlia di Creonte re di Tebe, Jolao lo accompagnò, secondo era suo costume. Dopo qualche tempo, convinto l’
di Ionie. 2374. Jonidi. — Nome collettivo di alcune ninfe, le quali, secondo Pausania, abitavano nella città di Eraclea in Eli
lo suo. V. Trittolemo. 2376. Jopa. — Re di una contrada dell’ Africa. Secondo Virgilio fu espertissimo nell’arte musicale, e fu
Ladra, e si ritiene il primo come padre della famosa dea Keasaire, il secondo come suo marito, ed il terzo come suo fratello. P
come la più antica, la più bella, la più pura di tutte. Krisna-Visnù, secondo la tradizione, nacque a Matura e fu figlio di Vas
crate, ed ebbe da quello un figliuolo che fu chiamato Cipfelo, perchè secondo la tradizione, essendo stati i Corinti istrutti d
di Erodoto, il laberinto di Egitto fu edificato per i dodici re, che secondo la tradizione storica, regnarono insieme su quell
ta era severamente inibita a tutti. Le camere superiori erano, sempre secondo Erodoto, quanto di maraviglioso e di sorprendente
cangiamento negli attributi indicativi del sommo Giove, è attribuito, secondo la tradizione, al fatto seguente. Allorquando Erc
di Sparta, a questa famosa città della Grecia. Questo Lacedemone fu, secondo la tradizione, il primo che avesse dedicato un te
una dea chiamata Lacturcia. 2408. Ladone. — Fiume dell’ Arcadia, che secondo la tradizione favolosa, fu padre delle due celebr
saggio, che le disse : Non compro un pentimento a così caro prezzo . Secondo la cronaca, Laide morì uccisa a colpi di spillone
miracolose dette lampadi inestinguibili, dal perchè essi ritenevano, secondo l’attestazione di molti chiari scrittori dell’ant
o del fuoco e inventore delle lampadi ; ed in quelle di Prometeo che, secondo la favola avea rapito il fuoco sacro nel cielo, v
onie si compivano di notte al chiarore delle lampadi. 2427. Lancia. —  Secondo riferisce Varrone, i romani rappresentavano il lo
menti nel dodicesimo giorno dalla morte di Laodamia. 2430. Laodice. —  Secondo alcuni scrittori, così avea nome la madre della f
a, la rimaritò ad un figlio di Antenore, per nome Elicaone, ma questo secondo imeneo fu come il primo infelice, imperocchè poco
i Lari o Penati furono considerati come dei protettori delle strade. Secondo riferisce il cronista Apuleio, gli dei Lari altro
mettevano ordinariamente le loro statue agli angoli delle vie. Giano, secondo riferisce il cronista Macrobio, era compreso fra
li. Finalmente, si celebrava in onore degli dei Lari una festa detta, secondo asserisce Macrobio, celebritas sigillariorum, oss
cato in pietre cotte, che ricopriva il focolare di ogni casa. Da ciò, secondo asserisce il cronista Arnobio, fu dato il nome di
rantasei anni. — V. Lavinia. 2448. Latmo. — Montagna nella Caria, ove secondo la tradizione, ebbero vita gli amori di Diana e d
te. 2455. Lavinio. — Fu questo il nome di una città che Enea edificò, secondo il dettato dell’oracolo, in onore di Lavinia sua
o, conosciuto sotto la denominazione di porto Lecheo. 2464. Lecori. —  Secondo alcuni scrittori era una delle tre grazie, venend
e. 2465. Leda. — Figlia di Testio e moglie di Tindaro re d’ Ebalia, e secondo altri autori, di Sparta. La tradizione mitologica
eno di Leda, la quale dopo nove mesi dette alla luce un uovo, da cui, secondo alcuni scrìttori, uscirono i due divini gemelli C
a Cefalo, quando questi mosse alla caccia della mostruosa volpe, che, secondo la cronaca, desolava le campagne di Tebe. Il mio
sciuta anche sotto l’appellazione di Lemnos, isola del mare Egeo ove, secondo la tradizione mitologica cadde Vulcano, allorchè
idì per modo che essi vollero ritornare sui loro passi, essendo ella, secondo la tradizione favolosa, alta come una montagna.
umi dell’inferno detto anche fiume dell’ oblio, le cui acque avevano, secondo i pagani, il potere di far dimenticare. V. Fiumi
a, Achille aveva un tempio ed una statua in quell’isola, nella quale, secondo il citato scrittore, il primo a penetrare fu cert
si chiamava similmente un figliuolo di Oenomao, re di Pisa, il quale, secondo riferisce Pausania, amò perdutamente la giovanett
quale essa condiscese, come s’intende ben facilmente. Eutimo infatti, secondo la cronaca favolosa, combattè col genio di Liba,
. XV. 2496. Libentina. — Dea delle dissolutezze. Il suo nome, viene secondo Varrone, dalla parola libendo da cui poi provenne
erano segnati molti punti e numeri ; la qual cosa voleva significare, secondo le tradizioni, la quantità di grano, di danaro e
non badarono più oltre all’infausto presagio. Ma qualche tempo dopo, secondo riferisce Pausania, avvenne che un pastore corica
delle visceri delle vittime. Libri fatali, si chiamavano quelli che, secondo la credenza superstiziosa dei pagani, contenevano
tenevano il fine della vita degli uomini, e la durata della loro età, secondo i principii dell’arte etrusca. I romani avevano i
tutti i monumenti. 2508. Libitina. — Dea che presiedeva ai fu nerali. Secondo varii scrittori, il nome di Libitina si dava sove
orgiche — Libro IV trad. di Dionici Strocchi. 2522. Licori. — Così, secondo Virgilio, era anche nominata la cortigiana Citeri
famosa per la sua bellezza. Essa veniva anche detta Volunnia, perchè secondo la tradizione fu liberta del senatore Volunnio. I
l dire dl Omero, egli ebbe corta vita perchè osò far guerra agli dei. Secondo il cennato poeta, un giorno Licurgo, in un access
atto l’immortale legislatore, gl’innalzarono un magnifico tempio ove, secondo asserisce Pausania, Licurgo venne adorato siccome
vvinta da sarmenti di vite. 2528. Ligea. — Ninfa, madre di Aristeo, e secondo Virgilio, una delle compagne di Cirene, famose pe
entina. 2529. Lilea. — Najade, figliuola del fiume Cefiso, la quale, secondo la tradizione, dette il suo nome ad una piccola c
si dava questo nome ad un fiume nell’ Arcadia, nelle acque del quale, secondo la tradizione mitologica, le ninfe che assistette
ustodia delle porte. 2533. Limira. — Fontana nella Licia, alla quale, secondo asserisce lo storico Plinio, si dava la strana pr
Linceo. — Figlio di Afaneo, re di Messenia : fu uno degli Argonauti. Secondo il poeta Pindaro, egli aveva una vista così acuta
orar s’ appresta. Pindaro — Odi Nemee — Ode X. trad. di G. Borghi. Secondo l’ opinione di altri autori, che vinse di gran lu
e il terzo finalmente sul corso del sole e della luna. 2545. Lione. —  Secondo scrive Plutarco, questo animale era consacrato al
chè egli è solo fra tutti i quadrupedi che vede appenanato, e perchè, secondo la credenza pagana, dormiva con gli occhi aperti.
vato il modo di addomesticare quelle belve, fino al segno di poterle, secondo scrive Varrone, accarezzare e toccare senza peric
. 2545. Liriade. — Ninfa oceanide, amante del fiume Cefiso, il quale, secondo la favola, la rese madre di Narciso. La tradizion
ond’essere liberata dalle persecuzioni del dio Priapo. 2555. Loto. —  Secondo riferisce Plutarco, gli egiziani dipingevano alle
e parve talmente squisito ai compagni di Ulisse, che non vollero più, secondo riferisce la cronaca favolosa, abbandonare un pae
ucifera. — Soprannome di Diana, sotto il quale la invocavano i Greci, secondo riferisce Cicerone, come protettrice del parto, a
una dea particolare, figlia di Giove e di Giunone, e madre di Cupido. Secondo Ovidio, la parola Lucina deriva da lux ossia luce
che i primitivi popoli della terra, tributarono al Sole ed alla Luna. Secondo quello scrittore, tutte le divinità maschili eran
a. Da ciò il dio Luno altro non era che la Luna medesima, alla quale, secondo riferisce il cronista Sparziano, gli abitanti del
eri della loro religione, ne facean sempre menzione come il dio Luno. Secondo Strabone, l’appellativo di dio Luno deriva dal vo
ei due sessi, attribuiti in generale a quella divinità. 2569. Lupa. —  Secondo la tradizione popolare dei romani, alla quale si
ebravano, con grande solennità in Roma, in onore del dio Pane, e che, secondo asserisce Ovidio, cominciavano nel terzo giorno d
rdoti che erano i più antichi del culto religioso dei romani, furono, secondo alcuni autori, istituiti da Romolo, e secondo alt
oso dei romani, furono, secondo alcuni autori, istituiti da Romolo, e secondo altri da Evandro Arcade. — V. Lupercale. I Luperc
igo) » 68 1. Pindaro. — Il maggior poeta lirico della Grecia, secondo la testimonianza dei più rinomati scrittori. Nacq
Tebe. 2. Pelasci. — Popoli primitivi di origine incerta, erranti, secondo l’opinione degli eruditi, dal più remoto oriente,
un oggetto non solo di adorazione. ma anche di devota contemplazione. Secondo le antiche scritture sacre del culto indiano. Bra
paruil ei Deus, cum fugeret fratrem suum. Martini La Sacra Bibbia, secondo la volgata 28. Dio Termine. Deus Terminus — D
particolarmente dato dai maomettani ai tempio della Mecca, il quale, secondo la loro credenza, fu edificato da Abramo e da suo
3 (1897) Mitologia classica illustrata
Lo stesso Gladstone ai nostri giorni è di questa opinione, l’unica, secondo lui, che getti piena luce su quelle parti che rim
ose, usate da principio a esprimere i grandiosi fenomeni della natura secondo l’ impressione che essi facevano nell’ infanzia d
questo al concetto tradizionale che essi avevano delle varie divinità secondo le ragioni di somiglianza che pareva loro di scor
lla naturale religiosità. 2. Origine del mondo e degli Dei. Il mondo, secondo Esiodo, ebbe origine dal Caos, intesa questo voce
perdette il regno della vita e dovette contentarsi d’ allora in poi, secondo alcuni poeti, di regnare con Radamante sulle isol
fulminato, si solleva a stento da terra in atto di chieder grazia. Il secondo gruppo (fig. 3) rappresenta Atena, la figlia di G
eano e delle acque e gli Dei della terra e dell’ inferno. Capitolo secondo . Gli Dei del Cielo. A. Divinità primarie.
contro gli scudi. Divenuto poi adulto, e potente, Zeus non disdegnò, secondo la leggenda, di cercar sollazzo negli amori di mo
maverile del cielo e della terra, che dà origine alla vegetazione. In secondo luogo ciascuna località ove Zeus era oggetto di c
i uomo aveva il suo Genio. Varii erano poi gli epiteti dati a Giunone secondo il momento della vita affidato alla sua tutela; I
ero della primavera. III. Pallade Atena-Minerva. 1. Secondo la teogonia di Esiodo, Pallade Atena era figlia d
altea con in mezzo l’ orribil testa della Gorgone Medusa. Era costei, secondo la leggenda, una giovine mortale che avendo osato
o; presso il primo avevano il locale per le adunanze loro i poeti; il secondo aveva nome da Minerva Capta o Capita, ossia l’ in
guerra nel suo lato più brutale, come strage e spargimento di sangue. Secondo il suo significato naturale, Ares era probabilmen
era detestato dagli altri Dei; lo stesso Zeus lo aveva in odio. Egli, secondo canta Omero, non d’ altro più compiacevasi che de
lie di Ares. Men rozzo si mostrò Ares ne’ suoi rapporti con Afrodite, secondo la leggenda riferita nell’ Odissea. I due essendo
Dei e le Dee chiamati da Efesto a contemplare il gustoso spettacolo. Secondo altri, Afrodite era la moglie legittima di Ares c
da grotta del mare, dove egli attendeva a fabbricare oggetti d’ arte. Secondo un’ altra leggenda, era stato Giove stesso che ad
4. I Romani, com’ è noto, chiamavano questo dio Vulcano (Vulcanus), o secondo una grafia più antica, Volcanus, o anche Mulciber
a nell’ inno omerico. Incerto il significato naturale di questo mito. Secondo alcuni Ermes non è altro che il crepuscolo. Le gi
conda in qualche abisso da cui viene il domane a riprenderli il sole. Secondo altri, egli sarebbe invece un Dio del vento; è in
cent’ occhi la notte stellata, cui il crepuscolo del mattino uccide. Secondo gli altri, Argo è il sole stesso onniveggente che
inferno. La rappresentazione plastica di Ermes ha preso diverse forme secondo il concetto mitologico-simbolico che l’ artista i
ad un’ altra, a cui i poeti posteriori con predilezione si attennero; secondo la quale Afrodite sarebbe nata dalla schiuma del
gende di dei od uomini presi d’ amore per Afrodite; anche molto varie secondo le tradizioni locali e difficili a riassumersi. C
. Come sposo di Afrodite or si nomina Ares, ora Efesto; più spesso il secondo , torse perchè non mancava di attrattiva per ragio
ma appartiene alla giovane scuola attica fiorita verso lo scorcio del secondo secolo av. C. Fu per qualche tempo attribuita all
rdote speciale, il flamen Quirinalis, e Tullo Ostilio creò per lui un secondo ordine di Salii. La festa animale di Quirino, det
si diceva figlio del Titano Iperione (Hyperion) e di Tea (Theici) o, secondo altri, di Eurifaessa (Euryphaëssa, la largisplend
Manilio, in Claudiano. Il racconto ovidiano contenuto nel primo e nel secondo delle Metamorfosi, va certamente segnalato tra tu
bar e Vesper o Vesperugo. Fosforo, detto figlio di Eos e d’ Astreo, o secondo altri di Cefalo, dicevasi avesse gareggiato di be
adi (Hyades), la costellazione delle pioggie e delle tempeste marine. Secondo una leggenda, erano cinque sorelle, le quali tant
verno, ora asciutto ora umido aquosus Eurus ( Orazio Epod. 16, 54). Secondo una nota leggenda, tutti questi venti abitavano t
pitello, al centro del tetto, era anche un tritone mobile che girando secondo il vento ne indicava la direzione con un bastone
agne o ministre esecutrici della loro volontà. a) Le Muse. 1. Secondo Esiodo erano figlie di Zeus e di Mnemosyne, la me
b) Le Cariti o Grazie. 1. Figlie di Zeus e di Eurinome, secondo Esiodo, eran le Cariti, che rappresentavano tutto
di grazioso sì nella natura sì nei costumi e nella vita degli uomini. Secondo la leggenda più comune, eran tre di numero, e si
i fanciulle, ornate di flori, frutta e corone, e con altri attributi, secondo le stagioni volute rappresentare. La nostra fig. 
Fanocle di Alessandria, riferendo la leggenda nella ultima sua forma, secondo la quale Ganimede era amato da Giove. Anche quest
Irneros e Pothos posto nel tempio di Afrodite in Megara; l’ Eros del secondo che era in Tespie di Beozia era considerato come
della vittoria; un’ imitazione probabilmente d’ un altro rilievo che, secondo Pausania attesta, trovavasi nel Ginnasio di Elide
logia e le leggende relative ad Ilizia presero forme assai differenti secondo i tempi e i luoghi. Oggetto di culto era llizia s
culto. Non infrequenti le rappresentazioni di Igiea, la figlia (o secondo alcuni, moglie) di Asclepio, in figura di una gio
na Moira, ma già Esiodo espone nella Teogonia la leggenda più comune, secondo la quale le Moire erano tre, figlie della Notte,
a per figura di Nemesi. 2. Tiche (Tyche), la dea della buona fortuna, secondo la leggenda più comune, era figlia dell’ Oceano e
profondità del fiume stesso, ovvero in grotte vicino alle sorgenti; e secondo la grossezza del fiume, venivano immaginati come
evano annue preghiere per la salvezza della città. È nota la leggenda secondo la quale Rea Silvia, madre di Romolo, getta.ta ne
venire. Le Nereidi, o figlie di Nereo, e dell’ Oceanina Doride erano, secondo i più antichi, cinquanta di numero, secondo legge
l’ Oceanina Doride erano, secondo i più antichi, cinquanta di numero, secondo leggende posteriori, cento. Eran esse le belle e
uenti le rappresentazioni delle Nereidi, e come le dipinge Ovidio nel secondo delle Metamorfosi:                         … par
trovasi nella Galleria degli Uffizi a Firenze. b) Taumante. Il secondo figlio del Ponto è Taumante, che rappresenta gli
ei meravigliosi fenomeni celesti, a cui si attribuiva origine marina. Secondo Esiodo, Taumante coiroceanina Elettra genero Irid
Poetica descrizione della Dea Cibele e del suo corteggio leggesi nel secondo libro del poema di Lucrezio Sulla natura e nel qu
rchè lo portasse alle ninfe di Nisa che s’ incaricavano di allevarlo; secondo altra leggenda la sua prima nutrice fu Ino, la so
ebravasi con leste rumorose ed orgiastiche, più o meno selvaggiamente secondo i luoghi e l’ indole della gente. Per lo più le f
’ indole della gente. Per lo più le feste avevau luogo ogni due anni ( secondo il computo antico dette trieterica sacra, feste t
lo spillare il nuovo vino che allora aveva finito di fermentare; nel secondo giorno, la festa del boccale, si faceva un solenn
mi cotti che dovevano servire come offerta alle anime dei defunti che secondo la credenza comune quel giorno venivano sulla ter
i lasciato sedurre dalla figlia d’ un re, perde la luce degli occhi o secondo altri, perde la luce della sua vita cioè l’ amor
erano dai Latini chiamati linfatici (lymphatici da lympha = nympha). Secondo il regno della natura in cui si pensava esercitas
dei monti, delle valli, dei burroni. Se ne distinguevano più famiglie secondo i luoghi, come le Idee in Creta, le Peliadi sul m
tazioni di Satiri. VI. Sileno, e i Sileni. 1. Era Sileno, secondo la comune leggenda, un vecchio Satiro che ebbe in
e, e la ninfa Erato, la sposa di Arcade, era detta la sua profetessa. Secondo alcuni, Apollo stesso avrebbe imparato la mantica
sito del re Mida, e anche altrove menziona il culto di Pane, come nel secondo dei Fasti (vv. 271 e sgg.), nessuno può dimentica
ello al quale ricorse Latino al tempo della venuta di Enea in Italia, secondo il racconto di Virgilio nel settimo dell’ Eneide
e terme di Caracalla in Roma (fig. 69). d) Pale. 1. Antica Dea ( secondo alcuni, Dio) pastorale delle popolazioni italiche
acclusa nell’ area del nuovo edificio. 2. Di Termine parla Ovidio nel secondo dei Fasti, e spiegando le feste in di lui onore,
Diocle, come suoi sacerdoti iniziandoli ai misteri del proprio culto. Secondo altre leggende, era Trittolemo il figlio di Celeo
te a Roma, e il ratto di Proserpina (tale suonò il nome di Persefone, secondo la pronunzia latina), si credette avvenuto in Sic
ompiuta. L’ Elena d’ Euripide invece riflette tradizioni più recenti, secondo le quali Demetra e Rea erano insieme confuse in u
ono pur frammenti di inni orfici ove del ratto di Proserpina si parla secondo le tradizioni più recenti. Del resto in molti alt
do avevano eretto a Delfo. Riproduceva la visita di Ulisse all’ ombre secondo il racconto di Omero. Ancor se ne legge la descri
ell’ ordine morale specialmente nel cerchio dei rapporti di famiglia. Secondo Esiodo erano nate dal sangue che cadde sulla terr
per presentare la propria immagine ai colpevoli. XV. Ecate. 1. Secondo Esiodo, era figlia del titano Perseo e di Asteria
Tanato (Thanatos) che era detto fratello gemello del Sonno (Hypnos); secondo Esiodo costoro eran figli della notte, abitavano
orte e il Sonno erano venerati i parenti loro, i Sogni che abitavano, secondo Omero , di là dall’ Oceano, nell’ estremo Occide
o di culto e si dedicavano loro anche dei templi. 3. Or qual è stata, secondo il pensiero degli antichi, l’ origine della stirp
mini venuti su dalla terra, Questa spiegazione si colori diversamente secondo i luoghi; nei luoghi montagnosi si diceva che gli
fece autore di ciò Prometeo, figlio di Giapeto e di Climene (di Temi secondo Eschilo), il quale avrebbe formato uomini e besti
umane giusta la leggenda comune, ma non mancavano varietà di racconti secondo i luoghi e le genti. Connessa in qualche modo col
tura è quella di Ovidio nello stesso libro (vv. 260-415). Capitolo secondo . Leggende regionali. I. Tessaglia. a) L
il vecchio padre di Admeto nè la madre morire pel figlio, per quanto secondo il corso naturale delle cose non dovesse essere l
, commossa da un si bell’ esempio di fedeltà, la rimandò ad Admeto; o secondo un’ altra leggenda, Eracle capitato in quel momen
corna d’ un toro infuriato facendola così trascinare a crudel morte. Secondo un’ altra leggenda, Dirce essendo andata sul Cite
di Pelope; e n’ aveva avuto numerosa prole, sei maschi e sei feminine secondo alcuni, secondo altri dieci per sorta. Era una fa
aveva avuto numerosa prole, sei maschi e sei feminine secondo alcuni, secondo altri dieci per sorta. Era una famiglia felice, e
. 1. L’ eroe fondatore dell’ antica Efira, detta poi Corinto, era, secondo la tradizione, Sisifo, figlio del tessalo Eolo, n
no Stato da sè, senza uomini, dedite ad esercizi di guerra; le quali, secondo la leggenda, solevano recidersi la mammella destr
olitario, evitando il contatto degli uomini fin che miseramente perì. Secondo Pindaro, si sarebbe attirato l’ odio di Zeus per
, Egitto e Danao, dei quali il primo fu padre di cinquanta maschi, il secondo di cinquanta femmine. Sorta discordia tra i frate
quale alla sua volta ebbe due gemelli, Acrisio e Preto. Questi erano, secondo la favola, così nemici fra loro che già litigavan
i portargli la testa della terribile Gorgone Medusa. Eran le Gorgoni, secondo Esiodo, tre sorelle, figlie di Forci (Phorkys) e
r fortuna addormentate. Subito s’ accinse a troncar la testa a Medusa secondo gli ammaestramenti avuti da Atena. Siccome lo sgu
omenti diversi, il primo in un’ Andromeda e un Acrisio in Larissa, il secondo in una Danae, in un’ Andromeda e un’ altra intito
indareo, Afareo, Leucippo, Icario fossero fratelli, figli di Periere; secondo altri, Periere era padre soltanto di Afareo e Leu
tto è forse connessa un’ altra leggenda relativa ad Erittonio, quella secondo la quale sotto di lui l’ Attica sarebbe stata inv
lui stesso mentre ella lo spiava. In Atene dopo la morte di Eretteo, secondo la tradizione seguita dai Tragici, venne al regno
da attica posteriore, più complicata dell’ antica, conosceva anche un secondo Eretteo, fissando la genealogia nel seguente modo
he chiameremo II e Bute, e le celebri figliuole Progne e Filomela; il secondo Eretteo poi sarebbe stato il padre di Orizia e di
da tradizione attica, rinnovando i nomi dei più antichi re, faceva il secondo Eretteo padre oltrechè di Orizia e Procri, anche
rizia e Procri, anche di un altro Cecrope e di Mezione; e dei pari al secondo Cecrope assegnava per figliuolo un secondo Pandio
di Mezione; e dei pari al secondo Cecrope assegnava per figliuolo un secondo Pandione, fatto padre di Egeo, Pallante, Niso e L
iesi e i Megaresi avevano a tradimento ucciso suo figlio Androgeo, o, secondo altra leggenda, lo avevano mandato contro il terr
ed ebbe come premio della vittoria la loro regina Antiopa o Ippolita; secondo altri, costei seguì volontariamente Teseo ad Aten
divenne madre di Minosse, di Radamanto (Rhadamanthus o Rhadamanthys), secondo alcuni anche di Sarpedone, eroe licio. Zeus poi l
enerla, fu egli stesso ucciso per istigazione delle figlie di Cocalo. Secondo una nota leggenda, ma di tarda formazione, Minoss
culto di Zeus Atabyrios. Da questo figlio Altemene Catreo ebbe morte secondo un’ antica disposizione dell’ oracolo. Altri figl
ove cadde, ma fu richiamato in vita dall’ indovino Poliido di Argo, o secondo altri da Asclepio; infine l’ ultimo figlio, Andro
ggenda del rapimento d’ Europa fu trattata poeticamente da Ovidio nel secondo delle Metamorfosi (844-855); e dal medesimo in ra
alo dunque dicevasi fosse tutto di bronzo e invulnerabile; Efesto, o, secondo altri, Giove l’ aveva donato a Minosse come custo
ma. Noi dobbiamo limitarci ad esporre le più importanti, disponendole secondo i momenti principali della vita dell’ eroe, ed av
steo re di Tirinto (o Micene), chiamò Eracle al suo servizio. Doveva, secondo il decreto di Zeus, compire dodici fatiche (il nu
eo, o te dodici fatiche di Eracle. — Enumeriamo qui le dodici fatiche secondo la leggenda più comune, avvertendo, che alle fati
elli prodotte divenissero insanabili. Si noti che Euristeo non volle, secondo alcuni, menar buona questa fatica perche Eracle s
n un sonaglio di bronzo datogli da Atena, si che non comparirono più. Secondo la leggenda degli Argonauti, fuggirono all’ isola
atenato sul Caucaso. Eracle allora s’ avviò verso la Libia; ivi ebbe, secondo alcuni, l’ avventura di Anteo da altri riferita a
ntir troppo la fatica. Atlante se la bevve, ed Eracle parti col pomi. Secondo un’ altra tradizione, Eracle sarebbe arrivato egl
in Atene a lui era particolarmente dedicato il Ginnasio Cinosarge. In secondo luogo lo si venero come salvatore e benefattore d
ome in fuggevole visione gli appaiano le fatiche passate e le future. Secondo l’ iscrizione, sarebbe quest’ opera di Glicone At
i, è perduta. Spesso si rappresentava il solo Meleagro e generalmente secondo un tipo di bellezza e di forza insieme. La figura
quanta, cioè tanti quanti erano i remi della nave che li trasportava. Secondo la leggenda più comune, gli Argonauti salpati da
zzi per darvi onorata sepoltura, e i fuggiaschi guadagnarono terreno. Secondo altri, Absirto figlio di Eeta, era il condottiero
via seguita dagli Argonauti nel ritorno, vi sono dati molto diversi. Secondo gli uni tornarono per la stessa via di prima; sec
molto diversi. Secondo gli uni tornarono per la stessa via di prima; secondo altri, risalendo il Fasi, fiume della Colchide, s
arebbe stata trasportata, nel lago Tritonide e nel mare Mediterraneo; secondo altri ancora, gli Argonauti risalendo il fiume Is
in quel burrone e morì, onde Edipo entrò trionfante in Tebe e n’ ebbe secondo la promessa di Creonte, il trono e la mano di Gio
ero quattro figliuoli, Eteocle e Polinice, Antigone ed Ismene; almeno secondo la leggenda posteriore, perchè nei racconti più a
oracolo, un luogo d’ asilo della terra Attica. Tale la fine di Edipo secondo Sofocle; che gli epici antichi in altro modo narr
antichi in altro modo narravano la morte dello sventurato Labdacide; secondo Omero morì a Tebe e ivi fu sepolto; secondo altri
llo sventurato Labdacide; secondo Omero morì a Tebe e ivi fu sepolto; secondo altri ebbe sepoltura ad Eteone di Beozia in un sa
ntuario di Demeter. Morto Edipo, la maledizione che pesava su di lui, secondo il concetto degli antichi, doveva naturalmente ri
to, Ippomedonte nipote di Adrasto, Partenopeo fratello di Adrasto, o, secondo favole più recenti, figlio di Meleagro e di Atala
o di dargli metà del regno come aveva promesso, lo precipite in mare. Secondo alcuni, costui sarebbe stato da suo padre Ermes m
ittime della maledizione divina che pesava su questa famiglia, almeno secondo le leggende posteriori, perchè delle tragiche vic
a educatore, al pari di tanti altri eroi greci, il centauro Chirone, secondo Omero anche Fenice figlio di Amintore, bravo nell
a per lui fatale; ed è anch’ essa leggenda posteriore ad Omero quella secondo la quale Tetide per sottrarre suo figlio al suo d
il gran guerriero, campione dei Troiani, come Achille era dei Greci; secondo figlio Paride che fu cagion della guerra; seguiva
n città, lo colpiva un dardo scagliato da Paride e diretto da Apollo. Secondo una leggenda posteriore, mentre festeggiava il su
lottete rimasto a Lenno. Ulisse organizzò una spedizione con Diomede, secondo altri con Neottolemo figlio d’ Achille; riuscì a
e la flotta greca avvisata per mezzo di un fuoco acceso da Sinone, o, secondo altre leggende, da Elena, se ne tornò silenziosam
co’ suoi. Ma la serie più interessante di avventure capitò ad Ulisse, secondo il noto racconto dell’ Odissea Omerica. Enumerate
promise fissar un giorno nel quale avrebbe scelto fra i Proci il suo secondo marito. Appunto allora Ulisse era stato sbarcato
sacre immagini dei Penati troiani. Non molestato più dai Greci, anzi secondo alcuni lasciato libero perchè aveva sempre consig
una parte e dall’ altra le quadrighe e altre figure secondarie. — In secondo luogo va ricordato il celebre gruppo di Laocoonte
a degli Epigoni. A sette anni d’ età si diceva avesse perso la vista, secondo alcuni per opera d’ Atena che era stata vista nel
condo alcuni per opera d’ Atena che era stata vista nel bagno da lui, secondo altri per aver egli rivelato i segreti della Dea.
Tebani. Dopo la caduta di Tebe, trovò la morte nella fuga; ancora nel secondo sec. dopo C. si indicava la sua tomba nelle vicin
le vostre mani. Ecco preparasi alla gaerra il mio Stilicone, il quale secondo il costume mi arricchisce di trofei, e i pennacch
4 (1831) Mitologia ad uso della gioventù pp. -
ti e vivissime rende le immagini, nè senza di essa potrebbe la poesia secondo il precetto oraziano avvicinarsi alla pittura. Il
si una volta degli Dei era in celesti, terrestri, marini e infernali, secondo il luogo in cui supponevansi risedere. In questo
e come tale gli antichi la chiamavano Vesta Minore. Numa Pompilio, o secondo altri Romolo, le innalzò un altare sul quale dell
e Plutone, cedendo al primo il regno de’ mari, quello dell’inferno al secondo , e riserbando per sè l’impero del cielo e della t
oste marittime fu perciò detto il primo re del cielo, dell’inferno il secondo , del mare il terzo ; che molti ebbero il nome di
di Argo nella coda del pavone, uccello a lei consacrato, tormentò Io, secondo Virgilio, coll’ assillo, insetto infestissimo all
secondo Virgilio, coll’ assillo, insetto infestissimo alle vacche, e secondo altri per mezzo delle Furie. Io si rifuggiò in Eg
eravasi sotto la forma di bue. Inaco disperato per averla perduta, fu secondo le favole eambiato in fiume. Giunone perseguitò a
Venere Amore Venere Dea della bellezza e degli amori, nacque secondo alcuni dalla schiuma del mare, secondo altri dal
bellezza e degli amori, nacque secondo alcuni dalla schiuma del mare, secondo altri dal sangue del Cielo mutilato con una falce
iana in terra e di Luna o Febea in cielo. Avea anche molti altri nomi secondo i luoghi ov’era particolarmente onorata. Sua madr
ieno stati amanti corrisposti di Diana ; e che anzi ella uccidesse il secondo per gelosia, non potendo soffrire che amasse la b
i su la nascita e l’educazione di questo Dio ; il vero Bacco o Libero secondo quasi tutti i poeti greci e latini vien detto fig
prime divinità. Si denominava Giove infernale, Dite ed Orco ; benchè secondo alcuni Orco sia più propriamente il Dio del giura
e l’inverno, piomba la natura nel lutto e nella sterilità. Proserpina secondo questi ultimi era l’emblema della corona boreale,
adamanto erano figli di Giove e d’Europa. Il primo regnò in Creta, il secondo in Licia come vogliono certuni, o in alcuna delle
e, che dissero Fortunate, o nell’Islanda la Tile o Tule degli antichi secondo una generale opinione. Chi li pone nel œntro dell
cheronte errava il Can Cerbero cui alcuni danno cinquanta teste e che secondo l’opinione comune non ne aveva che tre. Questo mo
se le ali nel partirsene. Distribuisce le ricchezze a capriccio e non secondo la ragione. Quando era giovine dicesi avesse una
oo. Proteo Proteo, dio marino, figlio dell’Oceano e di Teti, e secondo altri di Nettuno e di Fenice, dimorava ordinariam
nte ed uno de’ quattro principali, era figlio di Eolo e dell’Aurora e secondo altri di Astrea. Spira questo vento così soavemen
a ed incoronato di ogni sorta di fiori. Amò teneramente e sposò Clori secondo i Greci è Flora secondo i Latini ; e l’imeneo di
sorta di fiori. Amò teneramente e sposò Clori secondo i Greci è Flora secondo i Latini ; e l’imeneo di questa amabile coppia si
no al corso erano coronate di fiori. La Clori o Cloride de’ Greci era secondo essi una delle Ninfe delle Isole Fortunate. Essa
sorta di cerimonia, come i Romani invocavano Talassio ; questi però, secondo alcuni, non era altro che un grido di gioia ripet
dicevasi che il primo impetuoso e violento invasava gli stolti, ed il secondo soave e moderato ispirava i saggi. Cupido figlio
he Antero era lontano da lui. Non è difficile di scorgere che questo secondo Amore è stato immaginato per dinotare che la corr
a. Ebe Ebe dea della gioventù era figlia di Giove e di Giunone secondo l’opinione di molti ; alcuni pretendono che doves
folgore. Tale fu la morte d’Issione. Aurora Questa Dea figlia secondo alcuni di Titano e della Terra, del Sole e della
figlia secondo alcuni di Titano e della Terra, del Sole e della Luna secondo altri, presiedeva al nascere del giorno. Amò tene
per meglio dire il Destino era esso medesimo quella fatale necessità secondo la quale ogni cosa avveniva nel mondo. Giove vorr
aveva statue, ma aveva oracoli ed un culto. Igiea o Igia Igiea secondo alcuni moglie di Esculapio, secondo altri sua fig
culto. Igiea o Igia Igiea secondo alcuni moglie di Esculapio, secondo altri sua figlia e di Lampezia o Lampetusa figlia
ne è il Saronico degli antichi. Minosse guidice infernale, Minosse secondo , Dedalo ed Icaro, descrizione del labirinto e del
o Licasto, che a lui succedette nel regno, e che fu padre di Minosse, secondo di questo nome, che quasi tutti i mitologi confon
dre, e che si poteva credere figlio tanto di Tauro quanto di Minosse, secondo alcuni che somigliava all’uno ed all’ altro, così
iamata Iringa. Le Grazie Le Grazie figlie di Giove e di Venere secondo alcuni, di Eurinome secondo altri e di Bacco e Ve
Le Grazie figlie di Giove e di Venere secondo alcuni, di Eurinome secondo altri e di Bacco e Venere come più generalmente s
fondere Urania o la Venere Celeste, figliuola del Cielo e della Luce. Secondo gli antichi animava essa tutta la natura e presie
a, la cui Venere nuda, posta di contro al circolo flamminio superava, secondo alcuni, la famosa Venere Gnidia di Prassitele. Un
a del soggiorno della Notte e dei giardini delle Esperidi. Le Gorgoni secondo alcuni non avevano che un sol occhio e un sol den
n seguito ad altre Divinità rappresentate sotto le forme di donzelle. Secondo i poeti tutto l’universo era pieno di Ninfe, e le
fe non erano immortali, ma è favoloso il calcolo della loro esistenza secondo molti mitologi al di là de’ 9000 anni non combina
nipoti di Espero e figlie di Atlante e di Esperide al dir d’alcuno ; secondo altri figlie della Notte e di Cherecrate, o di Fo
ntanto che Atlante si recasse alle Esperidi. Le Esperidi o Atlantidi secondo alcuni storici custodivano con molta cura o degli
lla sinistra mano. Le Sirene, Scilla e Cariddi Le Sirene erano secondo alcuni tre figlie del fiume Acheloo e della Musa
crede opportuno di non riportarne alcuna. È però fatto che le Sirene secondo i poeti vollero essere trasformate come lo furono
concimazione de’ campi. Latturcina o Lacturcina era la dea del latte secondo alcuni ; secondo altri s’invocava pei grani quand
campi. Latturcina o Lacturcina era la dea del latte secondo alcuni ; secondo altri s’invocava pei grani quando cominciavano a
particolare chiamato Genio, e che lo accompagnava per tutta la vita. Secondo alcuni due Geni attribuivansi ad ogni uomo, l’uno
; ma non si spargeva mai sangue in tal sorta di sacrifici. Presiedeva secondo gli antichi ad ogni parte del corpo un Dio partic
veva giurato che dei due bambini i quali doveano nascere da Alcmena e secondo alcuni da Alcmena uno e da Stenelo l’altro, il pr
e da Stenelo l’altro, il primo che nascesse avrebbe l’impero sopra il secondo  ; Giunone sdegnata per l’infedeltà di Giove, si v
del figlio di Giove. Alcmena partorì due gemelli, Ercole ed Ificlo e secondo alcuni Euristeo. Volendo Anfitrione sapere qual d
parte esterna fu fatta nera dal fumo. La sua clava era d’ulivo, che, secondo alcuni, dopo la sua morte, piantata nella terra a
ito a questo agguato non ebbe freno ed ordinò immantinente a Mercurio secondo alcuni, a Vulcano secondo altri, di incatenare Pr
bbe freno ed ordinò immantinente a Mercurio secondo alcuni, a Vulcano secondo altri, di incatenare Prometeo sul monte Caucaso,
rono in uomini e quelle gettate da Pirra in donne. Gli altri animali, secondo alcuni mitologi, rinacquero da sè stessi dall’umi
Deucalione e fu cangiato in uccello dalle Ninfe di quella montagna, o secondo altri, trasformato in quella specie di scarabeo c
alla conquista del toson d’oro, alla caccia del cignale di Calidona e secondo alcuni alle due guerre di Tebe. Rapì alcune donne
tamente per tutta la Grecia, Piritoo figlio d’Issione re de’ Lapiti o secondo altri di Giove e di Melata moglie di Issione, inv
e dell’Epiro, per toglier la quale essendo andati Teseo e Piritoo, il secondo fu ucciso, il primo imprigionato e liberato poi d
Tebe in Beozia, era figlio di Agenore re di Fenicia e di Telefassa, o secondo altri di Argiope o Agriope, e nipote, per parte d
di porre fine alla loro vita, e tosto furono cangiati in serpenti, o secondo altri, furono mandati da Giove nei Campi Elisi, s
 ; di maniera che vivevano e morivano alternativamente ogni giorno o, secondo altri, di sei in sei mesi. I Greci li ammisero tr
tata da alcuni poeti è divenuta quasi generale. Narrasi che Apollo, o secondo altri, Mercurio gli fece dono di una cetra cui eg
Lino era figlio di Apollo e di Tersicore o di Euterpe o di Urania secondo altri. Gli si attribuisce l’invenzione dei versi
aniera di maneggiare quell’istromento. A questo Lino che era Tebano e secondo alcuni fratello di Orfeo si attribuiscono diverse
alati Calai e Zete figli di Borea e di Orizia, il poeta Orfeo, Teseo secondo alcuni, non nominato da altri, ed Ercole in fine,
o alle isole Plote che furono poi dette Strofadi ora Strivali. Fineo secondo alcuni figlio di Agenore e secondo altri nipote d
ette Strofadi ora Strivali. Fineo secondo alcuni figlio di Agenore e secondo altri nipote di Agenore e figlio di Fenice e di C
Argonauti, risalita la nave, traversarono il ponte Eusino, entrarono, secondo alcuni, nelle foci dell’Istro o Danubio, e se ne
gina ed arrivarono in Tessaglia. Questo avvenimento sarebbe accaduto, secondo la cronologia, trentacinque anni prima della guer
albero nel campo di Marte e Mercurio la convertì in oro, di modo che, secondo gli uni il vello d’oro era d’oro dapprincipio, se
, di modo che, secondo gli uni il vello d’oro era d’oro dapprincipio, secondo altri, fu cambìato in metallo dopo che l’ariete n
engon dati tutti questi nomi) che pretendeva farsi tiranno di Corinto secondo alcuni e secondo altri innocentemente a caccia, f
questi nomi) che pretendeva farsi tiranno di Corinto secondo alcuni e secondo altri innocentemente a caccia, fu chiamato Beller
ll’Etna e del Vesuvio mandava fiamme, durante però la notte soltanto, secondo alcuni. Sopra questo monte ed intorno al vulcano
tello. Atalanta era figlia di Scheneo re di Sciro isola del mar Egeo secondo la maggior parte de’ mitologi, alcuni dei quali l
d’oro, che aveva colto nel giardino delle Esperidi al dir di alcuni e secondo altri nell’isola di Cipro. Siocome, a seconda del
sta spinse i due amanti a profanare il tempio di Giove o di Cibele, o secondo alcuni un antro consacrato a Cibele ; gli Dei li
ioni. Giano Giano che alcuni fanno Scita d’origine, era figlio secondo altri mitologi di Creusa figlia di Eretteo re d’A
re volte sotto il regno di Augusto. Si ponevano a Giano dodici altari secondo il numero de’mesi dell’anno e nel dargli quattro
corse a consultare i Telmisi, dotti nell’arte d’indovinare, ai quali, secondo si riferisce, questa scienza era tanto naturale c
e in tal guisa intrecciato, che non si poteva scoprirne le estremità. Secondo l’antica tradizione del paese, un oracolo aveva d
i irritati di un tale incesto percossero i Tebani con una peste, che, secondo la risposta dell’oracolo di Delfo su ciò consulta
ì a questo effetto Tideo ad Eteocle per intimargli di cedere il regno secondo il patto ; ma Eteocle non solo diede un superbo r
grave rissa tra Agamennone ed Achille per una schiava che il primo al secondo voleva togliere, Achille s’astenne dal voler più
incominciò a scagliare contro di quello una lancia. In questo mentre, secondo Virgilio, due smisurati serpenti venendo dal mare
o ed all’altro inferiore, lo fa salvato nel primo caso da Nettuno nel secondo da Venere. Nella notte terribile in cui fu presa
che una donna si presentò un giorno a Tarquinio Prisco, o al Superbo secondo alcuni e gli offrì nove volumi diversi pei quali
suoi Sacerdoti, e molti di questi eran distinti con nomi particolari secondo il Dio cui servivano, così Galli, Coribanti e Cur
i facevano questi giuochi chiamavasi Ginnasio, Palestra, Stadio, ecc. secondo la loro qualità. Rapporto a’ Giuochi Scenici, que
Paride. 414. Minosse, giudice infernale. 200. V. Plutone, ecc. 79. —  secondo . 202. Minotauro. V. Minosse II. 205. Mirra. Disco
cola un succo resinoso e di gratissimo odore. Quest’è l’albero in cui secondo la favola fu trasformata Mirra detta anche Smirna
5 (1880) Lezioni di mitologia
rso medesimo agli Editori Fiorentini: « Ben volentieri permetto loro, secondo che desiderano, di stampare le Lezioni da me re
e opere di questo antichissimo sacerdote. Il principio dell’universo, secondo esso, era uno spirito di aere oscuro, ed un turba
uzione. Si unì finalmente col mot, o mud che è lo stesso del fango, e secondo altri una corruzione nata dalla mistura delle acq
essa avea dato vita a tutte le cose ed all’uomo istesso. » Da Orfeo, secondo alcuni, dedusse Esiodo la sua teogonia, della qua
glio divino, n’ebbe in figlia Medea. Tale è la generazione degli Dei, secondo i Greci, conservataci da Esiodo, il di cui poema
orte è sicuro. Converrà adesso parlare dei sacrifizj, che divideremo, secondo il genere dei numi ai quali erano offerti, in cel
da Ercole Ideo in faccia al Pelopio ed al tempio di Giunone. Questo, secondo il mentovato scrittore, era dell’altezza di venti
tro, alla sinistra collocato, consacravasi ad Apollo, ovvero a Bacco, secondo che una commedia una tragedia veniva rappresentat
dotta come le forze del mio ingegno il permettevano, vi racconterà il secondo , che fu di doppio dolore cagione ad Ecuba, al par
ministravano al sacrificio. Il ministro detto presultore, distribuiva secondo l’ordine i vasi per le libazioni ripieni di vino.
o gli Egineti vi era un’antica statua creduta d’Ifigenia. I Megaresi, secondo mentovato scrittore, ne mostrano la tomba. Molta
imitavano la figura. Onde diceasi Ermatene, Ermapollo, e altrimenti, secondo la divinità rappresentata. Ancora nei bei giorni
illustre ancora pel fiume Lusio, il quale per Cortina scorre, e che, secondo Pausania, servì allo stesso uso del fonte Itomeo
na certamente gli antichi immaginarono nutrice del Tonante più degna. Secondo alcuni erano così le cure divise: Adrastea lusing
a vittoria Giove soggiogò le nazioni dell’Oriente, instituì i re, che secondo Omero, sono la prima cura di lui. Domò altri giga
lla fortuna; ma la forza e i pensieri perfetti costrinsero i fratelli secondo lui a non invidiargli di possedere il cielo quasi
a. Elena e Polluce nacquero dal primo ovo; Castore e Clitennestra dal secondo ; il cigno, ministro alle voluttà del dio, dicesi
otta in Cicerone nel suo libro Della Natura degli Dei) erano i Giovi, secondo i teologi. Il primo ed il secondo nati in Arcadia
la Natura degli Dei) erano i Giovi, secondo i teologi. Il primo ed il secondo nati in Arcadia; uno dall’Etere, l’altro dal ciel
novantotto anni non avea cessato d’insegnare e di avere discepoli; il secondo di una modestia rara, che dagli affari pubblici e
ulmini, fu detto il Giove dell’Aventino: questa scienza fu posseduta, secondo gli storici, da Numa; e Dutens, così liberale per
o. Da Ida, e Ditte, monti di Creta, fu nominato Ideo, Ditteo. Egioco, secondo alcuni, si disse dai turbini, ma più comunemente
ioè propizio, ha data il padre del famoso Ennio Quirino Visconti, che secondo il parere di molti si giovò totalmente dei lumi d
gelosia non la difese dagl’inganni: mentre dormiva, Pallade, o Giove secondo altri, le accostò al petto Alcide bambino, che su
antichi lo stesso che Giunone) sentono il più piccolo cangiamento: il secondo , perchè nacque, al dir dei Mitologi, dalla morte
fu coll’aria confusa. I simboli co’ quali effigiavasi furono diversi, secondo i luoghi, gli attributi ed i nomi. I più comuni a
lo stile della testa, ci ravviseremo un non so che di quel quadrato, secondo la frase di Varrone, rammentato da Plinio; e se s
mo; non solo perchè dovea esserle il più diletto, siccome quello che, secondo la Mitologia meno antica, riconosceva la vita dal
, che col solo contatto la rese feconda. La prole fu Marte, il fiore, secondo Servio, era di gramigna. Ora se la Giunone nella
Tritoni, Tirro di Palemone e Neleo, Venere di Erice; e Teseo ancora, secondo la Mitologia, era suo figlio, quantunque Plutarco
eriva dalle idee tenute dagli antichi sulla ca-’ gione del terremoto, secondo essi prodotto dalle acque; onde è che in figura d
li Dei, furono i Mercurii: il primo nacque dal Cielo e dal Giorno, il secondo di Valente e di Foronide, ed è lo stesso che Trof
i, come simbolo della velocità dell’ingegno di questo nume inventore, secondo Macrobio, non ne rendono equivoca la rappresentan
la divinazione. Da’ serpi che sogliono intrecciarvisi vuol denotarsi, secondo Plinio, la concordia dei feroci, o si allude ad u
di Cillenio, il quale da Cillene, monte di Arcadia e patria del nume, secondo la più comune opinione deriva. L’alato Cillenio l
egalopolitani. Tetragono, cioè quadrato, lo dissero pure gli antichi, secondo alcuni dai quattro ritrovati dei quali fé’ ricca
dei miseri e dei giusti, liberati dalle spoglie mortali, condottiero. Secondo alcuni l’Anubi de2:li Eo’iziani è lo stesso che M
è suo particolar distintivo, il crine vezzosamente increspato. A lui secondo la minuta descrizione di Galeno, l’aria soave del
, al dir di Filostrato. sua figlia; a lui finalmente è tutto proprio, secondo l’osservazione degli antiquarii, il manto ravvolt
on Nettuno l’impresa di costruire le mura troiane. Non adoprò il dio, secondo Ovidio, i comuni mezzi, ma col suono della lira v
alla faretra. Col primo, dorato e ministro di amore, ferì Apollo; col secondo , di piombo, d’invincibil odio cagione, saettò la
bene conviene particolarmente all’età in cui è figurato, nella quale, secondo Giovenale, fanno i capelli fanciulleschi incerto
o proprie ali, e che la prima fu agli Iperborei mandata da Apollo. Ma secondo un’altra tradizione, questa seconda cappella fu e
nno voluto praticare le stesse cerimonie, e Tiadi sono state dette. «  Secondo i mentovati, Delfo nacque da Apollo e da questa T
oria che riportarono sopra gli Ateniesi. j) Dietro queste statue, nel secondo posto, si scorgono quelle di quegli animosi guerr
taglia di Maratona. « Dette state sono in prima Minerva ed Apollo, in secondo luogo Milziade, come generale dell’armata atenies
cofri, sposò Proclea figlia di Clizio e sorella di quel Caletore che, secondo Omero nell’Iliade, fu ucciso da Aiace, mentre vol
visa nei suoi sguardi, e la sua faretra appena agli omeri sembra che, secondo la frase d’ Omero, suoni sulle spalle del dio sde
estate ignote quasi 1500 statue del solo Lisippo, ognuna delle quali, secondo Plinio, poteva render l’autore illustre; non mi c
ed hanno effetto Contrario; il primo all’odio, ed all’amore Desta il secondo : per la sua vendetta Ambo gli sceglie, e col prim
rto, attributo ordinario alle sue figure nell’isola di Lesbo, perchè, secondo l’opinione degli antichi, quest’albero favorisce
o palla, benché non con tutta la proprietà. (La palla dei Latini era, secondo Tosservazione di Servio, la stessa cosa che il pe
fornite nei monumenti antichi di simil fascia. La cetra apta baltheo, secondo la espressione di Apuleio, pende dagli omeri del
à distingueva le lire dalle semplici cetre, che non ne erano fornite, secondo l’opinione degli espositori delle antichità ercol
to Teoxenia, istituito da Castore e da Polluce, del quale era premio, secondo Pindaro, una veste, e secondo Pausania, dell’arge
ore e da Polluce, del quale era premio, secondo Pindaro, una veste, e secondo Pausania, dell’argento. Col nome di Parrasio s’on
. Ovidio , Metamorf., lib. II. Lezione vigesimaprima. Diana. Secondo Cicerone, nel libro che intorno alla natura degli
sciuto sotto il nome di Omero, nacque in Ortigia la prima, in Delo il secondo . Contuttociò l’opinione più comune è ch’ambedue q
ologia stessa di quella voce lo insegna. Credemnum non è altro, anche secondo Eustazio, che vìncolo o laccio del capo; ottimame
e nelle immao’ini di Bacco de’ suoi seguaci. E questo l’ephaptis, che secondo Polluce è un piccol manto col quale si coprivan l
le lascia scoperte le gambe, come appunto bramava ella d’abbigliarsi, secondo Callimaco, allorché dice ch’ ella desiderava d’es
rò nel suo principio così magnifico come divenne in appresso, poiché, secondo Plinio, tutta 1’ Asia concorse per lo spazio di d
quello che esisteva a suo tempo era stato fabbricato da Dinocrate, o, secondo Plinio, Dinocare, ristesse che disegnò la città d
tilte 60 piedi. Era questo tempio un asilo dei più celebri, il quale, secondo l’autore da me citato, si estendeva fino a 125 pi
o di discutere 1’ origine di questa opinione. Osserverò solamente che secondo Esiodo, che ha conservata l’antica semplicità del
eriore umana, e persino le braccia. Si potrebbero dire le Stìnfalidi, secondo alcuni scrittori, che iianno rappresentato questi
che riporta che Rodi ancora si arrogava questo vanto. Apollodoro nel secondo libro della Biblioteca dà per genitori a Pallade
o che Troia difendeva. Tale discordia di natali e di genitori derivò, secondo Cicerone, dalTesserci state cinque Minerve. La pr
attributi migliori era insigne ancora la dea. Mostrò alle fanciulle, secondo l’Inno omerico, tutti gli uffìcii che la solitudi
ateniesi, significa il sacrificio destinato a questa dea, alla quale, secondo Omero, s’immolava una vacca. Nel numero delle rap
al libro xxvi. Gli scudi argolici dei Greci erano di questa maniera, secondo l’osservazione di Winkelmann (Monumenti antichi i
imologia del suo nome greco di Pallade e del latino di Minerva. Se il secondo ha avuto l’origine dal furor militare, o dal mina
la Ludovisi. Nella sinistra le si è collocato il ramo di ulivo, nato, secondo la favola, presso la rocca di Atene per suo voler
bbiamo favellato, generata dalla spuma, diede con Mercurio la vita al secondo Cupido; la terza, da Giove e da Dionea creata, fu
legge destandole nel seno amore per gli uomini fra i quali il primo ( secondo l’Inno Omerico) fu Anchise. Simile nel volto agli
a rappresentata ancora presso gli Etruschi con una tortorella, perchè secondo Aristofane gli amanti amano gli uccelli. Così que
e Celeste di Fidia posava un piede sopra una testuggine per indicare ( secondo Plutarco) alle donne che il loro dovere era di cu
o, ove veneravasi sommamente. Di Citerea è freqirente il cognome, che secondo Pausania deriva da Citerà, isola nell’estremità d
era di Prassitele, anzi della scoltura, lavoro inclito nell’universo, secondo l’espressione di Plinio. Avea giudiziosamente rif
cano. Alla moglie succede il poco avventurato marito Vulcano, che, secondo Esiodo, di Giunone e di Giove fu figlio, come ad
rone, più furono i Vulcani oltre il mentovato. Il primo dal Cielo, il secondo dal Nilo nacque, ed Opa fu detto dagli Egiziani;
ia dalla madre sofferta fu creduta dagli antichi, giacché Platone nel secondo libro della Republica e Pausania nelle Attiche na
Questo utile ritrovato attribuiscono a Prometeo, più antico del dio, secondo lo Scoliaste di Sofocle, e ch’ebbe con esso ara
fuoco si esercitano, per comune consenso autore è creduto, e divide, secondo l’Inno Omerico, l’onore con Minerva di avere inse
ni nascosero profonde dottrine, sia contrarie l’esperienza. Non ebbe, secondo la più comune opinione, Marte alcuna legittima mo
incipali nomi di Marte. Il primo gli davano quando era tranquillo; il secondo quando nelle armi infuriava. Leggiamo che avesse
ittà col titolo di Quirino, come della pubblica sicurezza custode; il secondo fuori della città vicino alla porta, quasi per al
indro, e si trovano di questa forma nelle vicinanze di Palestrina; il secondo oflriva la figura di un gran vaso, del quale l’ a
ze a gara e Febo e Marte: Rodope il primo, l’Amiclee contrade Doma il secondo , e Delo e i Clari tetti. Vuol Proserpina in nuora
e è savio, i doni della Fortuna. Questa dea era lo stesso che Cerere, secondo Dione Crisostomo. Infatti sopra alcuni monumenti
tente nel Museo del Duca Caraffa Noya a Napoli. Nel rovescio vi sono, secondo il solito, impresse delle spiche di frumento, sul
ie e misteri Eleusini. Le feste di Cerere dette Tesmoforie furono, secondo Demostene, Diodoro Siculo e Plutarco, trasferite
Iside ridusse al culto della dea ed a quello di Bacco. A Trittolemo, secondo altri, figlio di Celeo devesi delle mentovate fes
delle mentovate feste l’instituzione. Il numero dei giorni nei quali, secondo Meursio, si celebravano, è incerto. Da Aristofane
ali, scelte da un’assemblea del loro sesso. La spesa della festa era, secondo il solito, a carico dei mariti, che, per così dir
che le donne Eleusine, istituito un coro, cantarono un inno alla dea. Secondo Cicerone, niente di più divino diede Atene di que
ria per mantenere il segreto dei misteri. Fatte le cerimonie e i voti secondo il rito, osservata la castità, si rendevano degni
spaventando le menti, le convinceva della santità de’ suoi prestigi. Secondo Aristide, il tempio Eleusino accoglieva nel suo r
ero di persone che ogni città di Grecia nelle sue feste. Il sacrario, secondo Strabene e Vitruvio, fu edificato da Ittino nella
e Filone, che vi aggiunse colonne nella fronte. Questa fabbrica però, secondo Plutarco, fu cominciata da Corebo; Fidia pose le
l Meursio su questo soggetto, nella seguente Lezione. Udite parte del secondo libro di Claudiano. Il ratto di Proserpina. (Con
fa chiara testimonianza, ed in questo aveva luogo l’iniziazione. Nel secondo il banditore della cerimonia avvertiva i Misti in
alla seconda si attri"buiscono tutte le qualità della prima. Ad essa, secondo r autore degl’ Inni Omerici, si offrivano le prim
e case dedicate le erano: in queste effigiata vedovasi per attestare, secondo Posidonio, che a lei dovevasi l’arte di fabbricar
nto della mia Lezione, ragionerò del Caos, della Terra, e dell’Amore. Secondo Ovidio Caos fu detto l’unico aspetto di tutta la
n gli attribuisce genitori, ma lo fa succedere al Caos ed alla Terra. Secondo Cicerone vi furono tre Amori. Il primo, figlio di
icerone vi furono tre Amori. Il primo, figlio di Mercurio e Diana: il secondo di Mercurio e Venere; il terzo nato dalla Venere
ite e da Zeffiro, Saffo da Venere e dal Cielo, e Simonide finalmente, secondo l’opinione più seguitata, da Venere e Marte. Plat
Amori, dei quali il primo porta la clava di Ercole sulla spalla, e il secondo il martello di Vulcano, L’Amore sotto la figura d
in piedi nel mezzo, appoggiato sopra un cippo, o colonnetta quadrata, secondo il costume degli eroi, e tiene il fulraine nella
condo il costume degli eroi, e tiene il fulraine nella mano, L’Amore, secondo l’espressione di Plutarco, è il compagno delle Mu
ecipita la Notte, e con le nere ali abbraccia la Terra, — E nel libro secondo la fa sorgere dall’Oceano al cader del giorno. Sa
e i grandi dalle umane debolezze. Luciano descrive elegantemente nel secondo libro Vere istorie la favolosa città del Sonno. È
el secondo libro Vere istorie la favolosa città del Sonno. È situata, secondo quel faceto scrittore, in una vasta pianura circo
re templi. Il primo sacro alla Notte, e degli altri più venerato. Nel secondo si adora l’Apatia. Nel terzo la Verità. Sono popo
ntato per una figura addormentata nelle braccia di Morfeo suo figlio, secondo Ovidio. Così in due urne cinerarie al Campidoglio
gg Lezione quarantesimaprima. Celo, Oceano, Mnemosine, Temi ec. Secondo Esiodo, Celo fu generato dalla Terra, come r Eter
ide, Zante, Daira, Leucippe, Melofosi, Ociroe e moltissime altre che, secondo Esiodo, ascendono a tremila. D’Iperione altro non
a tremila. D’Iperione altro non è noto se non che fu padre del Sole, secondo Esiodo, come Tia ne fu madre, e Giapeto uno dei T
el ministero, ed inventrice dei versi esametri, anzi reputata figlia, secondo alcuni, di Febo istesso. « Lodevole è l’interpret
be essere il Licio Oleno poeta vetustissimo, e profeta di Apollo, che secondo alcuni tenne l’oracolo di Delfo pria delle Pizie,
nere alla figura superiore, l’inferiore all’ incontro alla più bassa, secondo l’ ordine eh’ è evidente nelle restanti immagini,
i stropicciare un orecchio col motto greco (grec) Ricordati. Infatti, secondo Servio, l’orecchio è sacro alla Memoria, come la
mpio in Atene. Lezione quarantesimaseconda. Rea, o Cibele. Rea, secondo , Esiodo, fu figliuola del Cielo e della Terra, ed
sere stata la medesima segata in due pezzi, egli le ha fatte incidere secondo gl’indizi: di Grutero. Nell’altra delle fiancate
vasi in processione al santuario della dea per essere ivi erettto. Il secondo impiegavasi per cercare a suon di trombe lo smarr
liezze per difendere l’assurdità contro i maestri dell’Evangelo. Ati, secondo essi, è il sole: più probabile, ma non certo è ch
proprii, che doveano essere sacrificati: e per riparare questo fallo, secondo Plutarco, elessero fra la prima nobiltà dugento g
città dell’Italia dedicarono templi a Saturno. Tulio Ostilio istituì, secondo Macrobio, i saturnali in onore di lui. L’oggetto
ve sempre si coprivano, dice Plutarco, sacrificando agli Dei celesti. Secondo esso, dunque, Saturno era tra gli infernali. Ques
i nomina Arge, Bronte e Sterope, cioè il lampo, il tuono, il fulmine. Secondo Omero i Ciclopi sono Giganti Antropofagi, cioè ma
dimenticava che eglino erano immortali. Così lo Scoliaste osserva che secondo Ferecidè, Apollo non uccise i Ciclopi, ma i loro
emo il piu potenti e il piu famoso di essi, che furono cento, nacque, secondo Apollonio, dal nominato dio del mare e da Europa
ia passò nella Grecia, perchè i Dattili che la portarono erano Frigi, secondo l’opinione più comune. Egli è vero che alcuni aut
ezione Strabene ne aggiunge un quarto, ch’egli nomina Ercole. Sofocle secondo esso ne contava cinque, e dipende, come sembra al
ttili Idei portarono nella Grecia il culto di Giove e lo stabilirono, secondo Pausania, in Olimpia: costruirono per onorare que
ome conseguenze dell’invidia prodotta dal merito delle loro scoperte. Secondo Diodoro fu loro affidata l’educazione di Nettuno,
e il rame dagli abitanti, che seppero i primi mettere in opera questo secondo metallo. Benché i Cureti ed i Coribanti (prosegue
à dunque favellare delle diverse maniere di rappresen tarlo. Plutone, secondo Winkelmann, non si trova in alcuna parte con uno
vestigio delle colonne adorate nei prischi tempi invece dei simulacri secondo il parere del Buonarroti, o secondo quello degli
rischi tempi invece dei simulacri secondo il parere del Buonarroti, o secondo quello degli antichi, voglia interpretarsi per si
n potè eseguire ad acqua forte il dipinto di Polignoto. Vi esporrò il secondo perchè riguarda l’Inferno, ove Ulisse discende pe
gli alberi accanto ai quali siede, sembrano pioppi neri e salci, che secondo Omero, sono a Proserpina consacrati. Egli è vesti
intitolato L’opera ed i Giorni dia loro per madre la Rissa. Abitano, secondo Virgilio, nel vestibolo dell’Inferno con altra co
ii, come scrìve Pausania nel suo Viaggio nell’Attica. Venere Celeste, secondo esso, è la più antica, e la Fortuna è la più pote
nomi sono Atropo, Lachesi e Cleto. Questa divisione loro dà il tempo, secondo Aristotile, che si divide in passato, presente, a
mal gustata melagrana. Caronte fu figliuolo dell’Èrebo e della Notte, secondo Esiodo, il quale nella sua Teogonia afferma che d
mbre. Tre, come vi ho accennato di sopra, sono i giudici dell’Inferno secondo i Mitologi: Minosse, Radamanto ed Eaco. Minosse n
e, Radamanto ed Eaco. Minosse nacque da Giove e da Europa, figliuola, secondo alcuni, di Fenice, secondo altri, di Agenore^ e c
se nacque da Giove e da Europa, figliuola, secondo alcuni, di Fenice, secondo altri, di Agenore^ e che dal furto di Giove parto
vi della città consegnate da Scilla a Minosse. Nell’Inferno egli era, secondo gli antichi, il presidente della Corte infernale,
erno, perchè le sue acque servirono ad estinguere la sete dei Titani. Secondo l’opinione riportata dal Boccaccio, nacque da Oer
t’opinione, per godere dell’amenità e dei frutti di quel clima beato; secondo altri è un fonie dell’Arcadia vicino al monte Cil
ammino fra i macigni, cadeva nel fiume Crati. L’acqua ne era mortale, secondo Pausania, agli animali ed all’uomo, ed aveva la p
ancora varcar si dovea dal popolo dell’ombre. Questo fiume riscontra, secondo Platone, Flegetonte nella palude Acherusia, ma no
amene suo condiscepolo. « Il favore e la passione di Fidia per questo secondo gli procurarono il soccorso della mano maestra. N
la Nemesi, che noi nelle medaglie vediamo senz’ali, le aveva: perchè, secondo ch’egli crede, invocandosi questa dea dagli amant
superstizioso, durarono un pezzo a effigiarla nelle medaglie, perchè, secondo credono gli eruditi, questa Fortuna si assomiglia
; cioè portatrice, o ancora sostenitrice delle città. » La Vittoria, secondo Esiodo, è figliuola di Stige e di Fallante. Aveva
ma. Clio, Euterpe, Talìa. Le Muse così sovente invocate dai poeti, secondo la più antica Mitologia, erano figlie di Celo, co
i ò’/xo;, dai Latini Superficies, è coperta della pelle di leone, che secondo Polluce formava una parte del l’apparato tragico.
cinto di gran fascia di cui è adorna. Tersicore. « Due sono, secondo la più comune opinione, le Muse della lirica poes
dir vero si vede in questa Lira la testuggine che ne forma il corpo, secondo l’ invenzione di Mercurio, descritta diffusamente
lare bassorilievo dell’Apoteosi di Omero, ed è la prima che siede sul secondo piano col plettro nella destra e nella manca la c
na, ch’è la Lira, vi ravvisiamo Tersicore, Musa della Lirica eziandio secondo Pindaro, la cui assertiva, anche sola, e per l’an
pagnata dal suono, le allegrie delle nozze, ecco gli ufficii di Erato secondo la maggior parte degli antichi, che dall’amore ne
na, ma bensì ad Erato amante o filosofessa; giacché la Filosofia era, secondo gli antichi, lo studio favorito di Erato, onde al
le quali sono sempre oscurate queste remote avventure? Inoltre, anche secondo quel sistema che vuol le Muse non altro che i Gen
’ incontra nel bassorilievo dell’Apoteosi di Omero, ed è la terza del secondo piano presso Apollo. Lo Schott, che 1’ ha creduta
assegnano dappertutto: è perciò nell’Apoteosi di Omero la seconda nel secondo piano; nel sarcofago della Villa Mattei la prima
e, dal quale il mare é divenuto rosso. Amore slega Andromeda, dipìnto secondo l’uso coll’ali, ma più robusto ch’esser non suole
o stesso attributo. Più avvedutamente r artefice delle nostre Muse, o secondo l’uso che osserviamo più comune nei monumenti, pe
al rovescio si vede una figura in piedi collo stesso volume. Questa, secondo eh’ io credo, è Clio; secondo il Begero, è Callio
a in piedi collo stesso volume. Questa, secondo eh’ io credo, è Clio; secondo il Begero, è Calliope. Potrebbe anche in questa f
sa che suona la cetra retta da una colonna, ed è prohabilmente Erato; secondo il Begero però è Clio. La quarta è la Musa Urania
to, e dalla parte del dritto è una corona d’alloro nell’area. Questa, secondo me, è Polinnia; Erato, secondo il Begero. La laur
una corona d’alloro nell’area. Questa, secondo me, è Polinnia; Erato, secondo il Begero. La laurea, propria di tutte le Muse, è
entono tutti gli scrittori nel farle compagne indivisibili di Venere. Secondo Pausania erano in antico rappresentate vestite; e
ondo Pausania erano in antico rappresentate vestite; e tali solevano, secondo esso, presso gli Eliani vedersi. Il loro abito, c
e, Delfo, Perga, Perinto, Bisanzio, Paros una delle Cicladi, vantano, secondo Pausania, templi alle Grazie consacrati. Narra Ap
razia l’attributo della dea della Sapienza, giacché da loro proviene, secondo Pindaro, se un uomo è saggio, se leggiadro, se do
inguaggio. — Lezione cinquantesimasesta. Esculapio. Esculapìo, secondo la più comune opinione, fu figliuolo di Apollo e
esercizio ne fu a lui attribuito. Abbiamo osservato che fu istruito, secondo Pindaro, da Chirone l’inventore dei rimedi, quant
a, dea della Salute, che con lui si trova sempre unita nei monumenti, secondo alcuni ne fu figlia, e secondo altri moglie. L’ec
i si trova sempre unita nei monumenti, secondo alcuni ne fu figlia, e secondo altri moglie. L’eccellenza nell’arte costò, secon
i ne fu figlia, e secondo altri moglie. L’eccellenza nell’arte costò, secondo la favola, la vita ad Esculapio, sol dopo morte d
l nume guariti. Il culto di Esculapio fu portato in Asia da Epidauro, secondo riferisce Pausania nelle Corintiache, dove poco p
oncordia, come viene da Plinio riferito. E la ragione si era, perchè, secondo l’opinione dei Fenicii e dei Greci, Esculapio alt
se per questo chiamate generalmente Igia) per dar loro da mangiare; e secondo Macrobio, riferendosi questi due numi al sole e a
sere il cibo del grano più salubre di tutti; e per moglie Epione, che secondo altri gl’insegnò la medicina, per significare i m
Podalirio, Macaone, laso, Panacea, e la Salute stessa, i quali tutti, secondo scrive lo scoliaste di Aristofane, son presi dal
Dei fatta molte volte insieme, quando in più, quando in minor numero, secondo la superstizione dei particolari e il sentimento
egli: — Il più celebre fino ai miei tempi dei simulacri di Esculapio, secondo gli Argivi, rappresenta in candido marmo il nume
rirsi che tutto quello che narrasi di Semele e Giove, genitori di lui secondo la volgare opinione, era menzogna tessuta da Orfe
mai così bene alla fantasia, che una giusta immagine se ne faccia: il secondo , per quanto vaglia a ritrarre la grazia dei conto
Voluttà, ma vi hanno misto o una sveltezza o una robustezza maggiore secondo le idee che aveano in mente, secondo i siti dove
ltezza o una robustezza maggiore secondo le idee che aveano in mente, secondo i siti dove i simulacri li destinavano, secondo i
che aveano in mente, secondo i siti dove i simulacri li destinavano, secondo i poeti, le cui descrizioni seguivano, i sacerdot
osì esclama Con utile lusinga: Dio dell’onde, Dell’universo imperator secondo , Vicino a Giove nel poter, ti chieggo Alte cose:
Converte questi ultimi, il primo nei grani dell’uva, nel grappolo il secondo . Il resto di questo Canto contiene la descrizione
e, e al quale, onde por fine al pubblico danno, fa esposta Andromeda, secondo la risposta dell’oracolo di Giove Ammone. Soffri
di discendere dall’Idaspe e da Astraide una delle figlie del Sole, e secondo altri da Ceto e da una Naiade. Questo Canto conti
dente desiderio di abbracciarsi. Pelope è vestito molto delicatamente secondo il costume lidio. Ippodamia è in abito nuziale, m
quella di gufo, aspettando che Giunone le annunzi il sonno di Giove, secondo gli avvertimenti a lei dati dalla diva. Iride va
più lo vedrai sulle delfiche rupi saltante con le faci. — E in Atene, secondo quello che racconta Pausania, si vedeva una statu
ircondata di tralci e di foglie bensì, ma che sono piuttosto di vite, secondo quello d’ Ovidio: Agita l’asta velata di fronde d
hi, avvolta ad uso Di cavalli, scorrea la coda in giuso. » I Sileni, secondo il più comune sistema greco, non sono di una geni
l primo in sembianze semicaprine fu comunemente effigiato: diedero al secondo una fronte calva, un naso schiacciato, una lunga
ltra giacente nella Villa Ludovisi, ove l’artefice l’ha rappresentato secondo Virgilio: Enfiato le vene come sempre dal vino di
menti nei quali vengono rappresentati. Issione figliuolo di Flegia, e secondo altri di Marte e di Pisidice, prese in moglie Dia
enio, con una face; ed Amore re<^i:>‘e la veste ad Arianna che, secondo favoleggia Nonno, era con Bacco quando andò a Nas
siccome si vedevano in quello scifo, fattura di Acragante, il quale, secondo riferisce Plinio, si conserva in Rodi nel tempio
mei sono quattro, due maschi e due femmine, le quali come più deboli, secondo la regola dei Circensi avrebbono dovuto star nel
e semplicemente composti di un cerchio e d’ una pelle tiratavi sopra, secondo quello del coro delle Baccanti presso Earipide: Q
non mancava però l’orma del piccolo cavaliere. « L’Amorino, che è sul secondo , è cinto di una fascia per sospendervi la faretra
e sul suo dorso. Non è molto differente questo concetto da quello del secondo Idilio di Bione, dov’è descritto un giovine cacci
ste l’Amazzoni, nell’esercito almeno del vecchio Bacco, al cui aiuto, secondo Diodoro, le condusse Minerva. Costoro par che pos
Naiadi nutrici di Bacco, dette anco Nereidi, e più comunemente Nisee. Secondo i creduti Omero, Orfeo, Apollodoro, Igino, furono
ano rallegrare le mense, il primo accompagnando la danza al canto, il secondo unendovi il suono di un doppio flauto. Il primo è
o. Il primo è un giovine Baccante ignudo, col pedo nella sinistra: il secondo è un vecchio Fauno avvolk) in un brevissimo palli
ualche notizia indiretta. Io penso che prima di dar nome alla statua, secondo l’epigrafe che porta incisa, dovesse considerarsi
o dalla sinistra. Giove siede coperto del suo manto dal mezzo in giù, secondo il costume, e col femore sinistro snudato. Si app
ossono supporsi in tal foggia ritratti i ministri del culto Bacchico, secondo il costume accennato altrove dei sacerdoti di men
mezzo alle famose avventure degli dii e degli eroi. Il nostro Fauno, secondo il precetto o il costume dei balli più vetusti, n
stesso di Fauno è corrotto dal greco Pan, e quel di Sileno competeva, secondo Pausania, a tutti i Satiri, o Fauni, di età senil
etto. Egli sembra ubriaco, e sostiene in ambe le mani corone di fiori secondo il costume de’ banchetti. La donna che presso al
rmente degli Orientali, è distinto dalla lunga inanellata chioma che, secondo il costume indico, non dovea mai recidersi. Un Ge
to e quasi vuoto che scende colla bocca sossopra dall’omero manco del secondo Faunetto, serve a caratterizzar meglio la rappres
ensì sopra una nave; che non solamente il sole, ma eziandio le anime, secondo la dottrina dell’Egitto, nuotavano in fluido elem
e Winkelman crede che il culto egizio si esercitasse. Quello che più, secondo il medesimo, comprova questa idea, sono il Sole e
uesta idea Ovidio derivò da Omero, imitato in pittura da Apelle. 16. Secondo altri da Priapo. Vedi Luciano , De sacrificiis.
tri da Priapo. Vedi Luciano , De sacrificiis. 17. Jasione è figlio, secondo Isacio, di Minos e di Fronia. 18. Dalle saette f
6 (1874) La mitologia greca e romana. Volume II « Parte III. Semidei, indigeti ed eroi — XLVI. Giasone e Medea » pp. 342-489
nificato il modo di vivere della città, ossia dei cittadini ; quindi, secondo questa etimologia e questo primitivo significato,
tà ; poichè questa se non è accompagnata dalla moralità, non è altro, secondo la frase del Romagnosi, che una barbarie decorata
si sono da annoverarsi tra i Semidei, anzichè tra i semplici Eroi, e, secondo il sistema del Vico, altro non sarebbero che cara
reve il racconto. Anfione fu creduto figlio di Giove e di Antiope (o secondo altri di Mercurio), e che fosse re di Tebe. Di lu
egli traevasi dietro ad ascoltarlo anche le tigri e i leoni : il che, secondo Orazio, significava che ei seppe distogliere gli
glie ; ma fu detto che era figlio di Giove, per render più credibili, secondo le idee di quei tempi, le sue straordinarie e pro
« Galassia sì, che fa dubbiar ben saggi. Ercole può dirsi veramente, secondo il linguaggio del Vico, il carattere poetico dell
 ; 12ª il Can Cerbero. 1ª Fatica : Il Leon Nemeo Colla clava, e secondo alcuni Mitologi, soffocandolo tra le sue braccia,
ivi arrestò il corso delle sue spedizioni dalla parte di ponente, e, secondo i Mitologi, pose in questo stretto due colonne co
ascinava suo malgrado, facendogli rimaner pelato il mento e il gozzo, secondo le parole stesse di Dante89 Oltre le dodici fati
ellazione dei Gemini, o Gemelli, che è quel segno del Zodiaco in cui, secondo l’antico linguaggio astronomico, entra il sole ne
lla Divina Commedia, perchè egli nacque nel mese di maggio, e perciò, secondo il linguaggio astrologico, era sotto l’influenza
cura Arianna che Teseo avrebbe saputo difendersi ; provvide dunque al secondo con un mezzo semplicissimo a sua disposizione. Di
oni colle quali aveva prima combattuto in compagnia d’Ercole ; e poi, secondo quel che dice Plutarco, « uccise Tèrmero cozzando
sortille. » Anche nelle Belle Arti furono rappresentati i Centuari secondo le descrizioni mitologiche ; ed uno dei più celeb
concessa da Ercole per averlo aiutato in quella guerra. Da Ippolita ( secondo alcuni chiamata Antiope) gli era nato un figlio a
ta Giocasta sua moglie, diede ordine di farlo perire appena nato ; il secondo , che non ostante non potè sfuggire il suo destino
all’albero. Cresciuto Edipo si accorse o seppe che il pastor Forba (o secondo altri Polibo) non era suo padre, e andò a interro
l soggetto di molte tragedie ; ed ogni scrittore li modificò o alterò secondo la sua fantasia e lo scenico effetto che ne spera
e Tideo per avere ucciso un illustre personaggio della sua patria, e secondo alcuni, il proprio fratello. Ma Adrasto prese l’a
infino al picciol vermo, « Cascaron tutti ; e poi le genti antiche «  Secondo che i pœti hanno per fermo, « Si ristorâr di seme
. Anche Dante in una stessa terzina la chiama Troia ed Ilio, o Ilion, secondo la terminazione greca e latina ; come nel Canto i
tario, che dopo il suo riscatto fu chiamato Priamo. Questo vocabolo, secondo gli antichi etimologisti, significa riscattato :
e poi divenuta moglie del re Menelao, come dicemmo : e questa stessa, secondo le promesse di Venere, doveva divenir moglie dell
consentì ad immolare la propria figlia Ifigenía, e la immolò difatti, secondo che scrivono i più, e tra questi anche Dante, che
nger di sè i folli e i savi « Che udîr parlar di così fatto cólto. » Secondo altri però la Dea Diana impedì così fatto cólto,
ire la morte all’invidia e al tradimento di Ulisse in questi termini, secondo la traduzione di Annibal Caro : « Non so se, rag
tore. Il tempo in cui avvennero tutti i fatti ivi narrati si estende, secondo i computi degli eruditi, tutt’al più a 51 giorno.
seguiteranno i Troiani e favoriranno i Greci ; e così altre Divinità, secondo le loro simpatie o antipatie, come fanno i mortal
ll’Aurora e di Titone. Essendo ambedue re, il primo della Licia ed il secondo dell’Etiopia, andarono alla guerra con una schier
era di lor gente, e furono entrambi uccisi in battaglia da Achille, o secondo altri da Ulisse. Dopo la loro morte accaddero dei
nònidi ; ma non v’è stato mai da sapere a qual classe appartenessero, secondo la nomenclatura degli Ornitologi. Si racconta anc
che fu uno stratagemma, Virgilio un’insidia e Dante un aguato. Dante, secondo il solito, ne fa soltanto un cenno, perchè sempre
sero vero. Non ostante non sarà male il sentir come fecero i Troiani, secondo quel che Virgilio fa dire da Enea : « Ruiniamo l
re alludeva alla mitologica invenzione, la interpretò al tempo stesso secondo le più comuni leggi dell’umana natura, che cioè E
di Pirro e di Agamennone : e delle loro vicende parleremo in appresso secondo l’ordine cronologico degli avvenimenti. Le incomp
ennone, in questo discordò da lui, e volle partire con pochi altri il secondo giorno dopo la presa di Troia. Si unirono ad esso
figlio Antìloco, ucciso sotto le mura di Troia per mano di Ettore, o, secondo altri, di Mennone. Diomede, il più prode guerrie
e per dote una parte del suo regno, ed ivi fondò la città di Arpi, e, secondo altri, anche Siponto, presso il monte Gargano. Eg
o i loro veri limiti di tempo e di spazio, determiniamo i luoghi che, secondo Omero, egli toccò, e dove più o meno si trattenne
le ei ne scampasse è prezzo dell’opera udirlo raccontare a lui stesso secondo che lo fa parlare Omero : « Io pel naviglio su e
re. Mi affretto dunque a terminar la biografia di Ulisse dicendo che, secondo Omero, Ulisse fu ricondotto dai Feaci nella sua i
ci Eroi all’Inferno, assegna loro giustamente una pena molto diversa, secondo le diverse colpe : pone Achille nel cerchio della
r anco le pugne e il valore sotto le mura di Troia, non ostante Enea, secondo Omero, è sempre un Eroe secondario, molto inferio
Tunisi, la regina Didone che facea fabbricare la città di Cartagine. Secondo i Cronologisti più accreditati, Didone viveva tre
brevemente le Regioni infernali e lo Stato delle anime dopo la morte secondo la religione pagana ; e noi di questi soggetti im
li sorse Roma, sarà opportuno rammentare alcuni luoghi d’Italia, che, secondo l’antica tradizione, ebbero il nome, che tuttora
pericolosissima guerra contro di Turno re dei Rutuli, pretendente e, secondo alcuni, promesso sposo di Lavinia, e lo vinse ed
glio suo e di Creusa, fabbricò la città di Alba Lunga, così chiamata, secondo Tito Livio, perchè si stendeva lungo il dorso del
dopo la morte egli avesse conservato lo spirito profetico ; e Ulissè, secondo Omero, andò nel regno delle Ombre, come dicemmo p
o Collegio sacerdotale, prima di dieci e poi di quindici persone ; e secondo il senso palese o supposto di questi libri si reg
ggi, l’altra con la forza : quel primo modo è proprio dell’uomo, quel secondo delle bestie ; ma perchè il primo spesse volte no
tie ; ma perchè il primo spesse volte non basta, convien ricorrere al secondo . Pertanto ad un principe è necessario saper bene
rimo dei quali significa propriamente il materiale della città, ed il secondo i cittadini ed anche il diritto di cittadinanza ;
lazioni interne, ma anche alle esterne colle altre nazioni, mentre il secondo si riferiva soltanto all’ interno, ossia ai dirit
162. Il nome stesso di Sibilla ha qualche cosa di misterioso, poichè, secondo alcuni Etimologisti, vuolsi che sia una parola co
7 (1855) Compendio della mitologia pe’ giovanetti. Parte I pp. -389
putare nugas. Or sebbene io conosca che commetto non leggier fallo, secondo lo stile de’ moderni, allungando più del dovere q
oro. Per la tradizione ancora di quel secolo a tempo di Giano, Numa, secondo re di Roma, dedicò a quel nume un tempio, ch’esse
. Rea, Cibèle, Opi, e la Terra spesso si confondono da’poeti ; ma secondo alcuni Vesta era figliuola primogenita di Satùrno
ch’è rotondo, e nel cui bel mezzo stassi, come in sua sede, il fuoco, secondo i Pittagorici. Altri vogliono che quella figura r
i gloriarsi. Or il natale di Giove è variamente raccontato da’Poeti. Secondo Esiodo, da Cibèle, o Rea ebbe Satùrno seifigliuol
iullino nell’isola di Creta, ove in un antro grandissimo fu allevato. Secondo Callimaco però, Rea partorì Giove nell’Arcadia, e
l compagna del suo trono (συνθρονος. Aeschil.). Al suo lato sedevano, secondo i Poeti, la potenza e la giustizia che governano
del zodiaco ed è quello della Vergine. Si chiamò pure Temi, la quale secondo Omero avea l’affizio di regolare i banchetti degl
iportò tutt’i premii dovuti a’vincitori ; percui Egeo, re di Atene, o secondo altri, gli Atleti Ateniesi per invidia l’uccisero
losia. Dalla sorella Perdice avea un nipote chiamato Talo, o Perdice, secondo altri, il quale dalla madre fu a lui affidato, af
a del dorse di un pesce gli avesse data la prima idea della sega ; ma secondo Diodoro, avendo ritrovato l’intera mascella di un
emente portata dalle vele, ch’erano un suo novello ritrovato. Dedalo, secondo Luciano, fu non dispregevole Astronomo, che nella
o presso Afidna, città della Laconia e patria di Febe e di Elaira ; e secondo Teocrito, vicino alla tomba di Afareo ; ed in ess
rra, sembran morti ; e paion vivi, quando ricompariscono in cielo. Ma secondo Macrobio (2), Castore e Polluce che rinascono a v
l primo era di mansueto ingegno e di cuore pieghevole alla pietà ; il secondo , di natura più salvatica, è chiamato duro e feroc
olo(2). Fu fondato da’ Pelasgi, il più antico popolo della Grecia ; o secondo Erodoto, da una donna Egiziana che ne fu la prima
il nome Iuno venga a iuvando, come quello di Giove ; e riferisce che, secondo gli Stoici, Giunone era l’aere posto in mezzo all
a era più rispettata nella Grecia che i Sacerdoti di Giunone in Argo. Secondo Virgilio(5) Giunone alla stessa Samo antepose la
ntare le grù ed impedir loro che portassero via il grano seminato. Ma secondo Mad. Dacier, i Pigmei erano popoli di Etiopia di
so il fratello Foco, fermarono la loro stanza il primo a Salamina, il secondo a Ftia, città della Tessaglia. Temi intanto, o le
alità, col favore di Venere rapì Elena, e seco la condusse a Troia, o secondo altri, in Egitto, con molte preziose cose tolte a
lla nostra Dea, per essere uccello superbo di se stesso ed ambizioso. Secondo Buffon il pavone non è il solo uccello consacrato
er un colpo di mannaia datogli da Vulcano, uscir dovea Minerva, essa, secondo ch’era scritto ne’ libri del Fato, sarebbe rimast
l’immortale figliuola di Giove, e poscia Diana ed Apollo(4). Minerva, secondo il pensare di Omero, era l’intelletto stesso e la
mine di Giove e fece morire il sacrilego Aiace divorato dalle fiamme. Secondo Omero(3), Aiace, dopo molti pericoli si salvò sul
Del cui nome ne’ Dei fu tanta lite, E onde ogni scienzia disfavilla. Secondo Apollodoro, a tempo di Cecrope, usavan gli Dei sc
la destra la lancìa, e la conocchia nella sinistra, ovvero uno scudo, secondo Virgilio(4). Una patera rappresenta Minerva armat
rchè uscita del capo di Giove ; o perchè figlia di Giove e di Corifa, secondo Cicerone. Δεσποινα, regina o signora. In generale
, antica città dell’Epiro, ove avea un celebre tempio. Patrima Virgo secondo alcuni chiamasi Minerva da Catullo(3), perchè nac
παρθενος), opera di Fidia. Partenione poi è l’erba detta camamilla, o secondo altri, la parietaria, che Minerva additò in sogno
vano strepito di parole(1). Il Palladio era una statua di Minerva, o secondo altri, un piccolo scudo simile agli ancili de’ Ro
e stata inespugnabile sino a che ve l’avessero custodita. Il Palladio secondo altri era una statuetta caduta dal cielo a Pessin
primo si finge fig. di Vulcano e signore di Eliopoli, in Egitto ; il secondo nacque in Creta da Coribante ; il terzo, da Giove
i accidenti andò soggetto questo Nume per la catastrofe di Fetonte, o secondo altri, per quella di Esculapio. Da Climene, fig.
i Moneta, ch’era la Mnemosine de’ Greci ; o di Giove e di Minerva che secondo alcuni era la Memoria. Fedro(2) dice, le nove Mus
Cadmo era uomo sapiente ed inventore delle lettere. Il Pegaso alato, secondo Fulgenzio, significa la fama che diffondesi veloc
te chiamavasi pure Aretias, o di Marte ; e da Seneca fu detto Dirceo. Secondo alcuni fu chiamato Castalio o dalla ninfa Castali
vicino a se, cioè l’Iliade, l’Odissea e l’Eneide. Infine diciamo che, secondo Plutarco(4), l’invenzione degli strumenti musical
maco loda il nostro Apollo dalla moltiplice cognizione delle cose ; e secondo lo Scoliaste di Omero, le principali arti di cui
ollo poi, come a Dio della medicina, consacrarono l’alloro, il quale, secondo Galeno, ha in se non poche virtù medicinali. Fu p
Nel tenebroso fondo d’una torre, Ove mai non entrò raggio di Apollo. Secondo Macrobio, il Sole era adorato dagli antichi sotto
a cinque Soli ; il primo figliuolo di Giove e nipote dell’ Etere ; il secondo , d’Iperione ; il terzo, di Vulcano, fig. del Nilo
la fonte, ove Scilla era solita bagnarsi ; percui, entrandovi questa, secondo la sua usanza, subito sentì cangiarsi la metà inf
cchio del Sole, e poscia siede sul suo tirato da due cavalli bianchi, secondo Teocrito, o color di rosa, secondo Virgilio. Mari
suo tirato da due cavalli bianchi, secondo Teocrito, o color di rosa, secondo Virgilio. Marito dell’ Aurora fu Titono, fratello
ravvisa ne’ suoi sguardi, e la faretra appesa agli omeri sembra che, secondo la frase di Omero, suoni sulle spalle del Dio sde
, che portava tutta profumata di odorosi unguenti e di assirio nardo. Secondo Callimaco, avea la clamide fermata sulle spalle c
e, significava i sette pianeti, de’quali il sole era come il sovrano. Secondo Pittagora l’universo è un grande ettacordo ; cias
μης. Apollo Iperionide, Υπεριονιδης, cioè fig. d’Iperione, il quale, secondo alcuni mitologi, era fig. di Urano, marito di Tia
convertita in eliotropio o girasole, fiore che si volta sensibilmente secondo il corso del sole. Il gallo era consacrato ad Apo
l Sole. Talora se gl’immolavano degli agnelli, come dice Virgilio : e secondo Pausania, anche un toro. I cigni poi chiamansi da
na-Ecate o Proserpina. Ed in quanto a’ nomi della prima, la voce Luna secondo alcuni deriva dal verbo luceo, quasi Lucina, tolt
a essa la regina della notte e del silenzio, come la chiama Orazio, o secondo Eschilo, l’occhio della notte. Le sue influenze s
e. Sonno e Sogni. Dal Caos e dalla Caligine nacque la Notte ; ma, secondo Esiodo, dal Caos nacque l’Erebo e la Notte, e dal
n Nume potentissimo che sopra gli uomini signoreggia e sopra gli Dei, secondo Omero. Un greco autore dice elegantemente che il
a del Sonno è bagnata da un ruscello di acqua Letea. Il suo soggiorno secondo Omero era nell’isola di Lenno ; o nel paese de’ C
il quale fu agricoltore e trovò il vino, e fu fratello di Cerere ; il secondo , di Merone o Melone, ch’era un antico nome del Ni
he abbiamo più Dionisii ; il primo nato di Giove e di Proserpina ; il secondo , dal Nilo il quale si dice aver edificato Nisa ;
one che la odiava, prese le sembianze di una vecchia appellata Beroe, secondo il costume degl’Iddii, i quali, per ingannare i m
fiori, e cingeva la fronte di corimbi o grappoli di ellera, i quali, secondo Plutarco, hanno virtù d’inebbriare ; e spesso anc
delle viti e degli alberi, ma l’invenzione ancora dell’aratro. Così, secondo la tradizione poetica, nella guerra de’ giganti B
il ricevuto torto, e racconsolatala, volle sposarla e condurla seco. Secondo Omero, Diana stessa trattenne Arianna in quell’is
i astronomi la corona di Arianna, o corona settentrionale, o Gnossia. Secondo alcuni(1) Arianna stessa fu trasportata in cielo,
apo(3). Alla mitra son posti alcuni fiori simili alle rose, le quali, secondo Ateneo, erano un rimedio efficace contro l’ubbria
barba, e giacente, come rappresentavasi il primo e più antico Bacco, secondo Diodoro Siculo. Sidonio Apollinare(6) descrive Ba
volevan porre sotto la protezione del padre Libero i loro figliuoli. Secondo alcuni Bacco fu chiamato Ditirambo, per, essere s
uscita dalla spuna del mare, dalla quale e da Mercurio nacque Cupido secondo  ; la terza nata da Giove e da Dione, che sposò Vu
una Dea che in se riunisce quanto vi è di più bello e di più amabile. Secondo Lattanzio, Venere non era altro che i poeti ne fo
ere due belli figliuoli, Imero ed Ero, cioè il Desiderio ed Amore ; e secondo Orazio (5), intorno alla ridento Ericina svolazza
suo contrario, cioè l’Amore o l’Amicizia reciproca, o il Contr’Amore. Secondo Cicerone (4), il primo Cupido fu fig. di Mercurio
cerone (4), il primo Cupido fu fig. di Mercurio e di Diana prima ; il secondo , di Mercurio e di Venere seconda ; ed il terzo, d
e Grazie (Χαριτες, Charites) erano tre, Pasitea, Egiale ed Eufrosine, secondo il Boccaccio, e fig. di Giove e di Autonoe. Alcun
a discordia, cioè l’attrazione e la ripulsione, principii delle cose, secondo Empedocle. Essa sposò Cadmo, e nelle sue nozze in
dell’anno antico, Marzo ed Aprile, il primo a Marte, suo padre, ed il secondo , a Venere, madre di Enca, affinchè lanno comincia
te. Marte, dio della guerra, fu fig. di Giove e di Giunone(2) ; o secondo alcuni di Enio. Giunone il partori nella Tracia(3
entore della spada, e ritrovò l’arte di schierare un esercito(1) ; il secondo fu un re di Egitto ; il terzo fu un re di Tracia,
eloci del vento ; e perciò tredici o diciassette ne rimasero vinti, e secondo la convenzi one anche uccisi. Ma Pelope, fig. di
rrius, perchè il discorso corre, per così dire, in mezzo agli uomini, secondo S. Agostino(4) ; o perchè, al dir di Servio(5), q
(1) conta quattro Mercurii ; il primo, figlio di Giove e di Maia ; il secondo , del Cielo o del Giorno ; il terzo, di Libero e d
ne(2) ne annovera cinque : il primo, fig. del Cielo o del Giorno ; il secondo , di Valente e di Coronide, ch’è lo stesso che Tro
te in una moltiplicità di parole che non contengono alcun sentimento. Secondo Suida, questo nome deriva da un certo Batto, catt
oni introduce inosservato nel padiglione del figlinol di Peleo. Così, secondo che dice Orazio (4), il ricco Priamo, colla scort
r mezzo di S. Barnaba e di S. Paolo, chiamarono Giove il primo, ed il secondo , Mercurio, appunto perchè destava la maraviglia d
ero dicesi Χρυσορραπις, cioè che porta una verga di oro, e Vergadoro, secondo il Salvini. Gli antichi chiamavano Caduciferi gli
sì pe’ metalli è la perenne sorgente di ogni nostra ricchezza (1) ; o secondo Macrobio(2), da ops, che vuol dire aiuto, perchè
erra insieme col Cielo e col Mare, nacque dall’Etere e dal Giorno. Ma secondo Esiodo(2) la prima a nascere dopo il Caos, fu la
enuta in granpregio da tutt’i popoli e commendata da tutt’i sapienti. Secondo i Latini, non era essa, come Ge, Rea, Fitea, Cere
rendono previdente del futuro a segno di ; predirlo anche in versi ? Secondo Plutarco, La cagione naturale degli oracoli era l
sul fatto de’ Ciclopi vi è gran confusione fra gli antichi scrittori. Secondo Esiodo (1) essi erano divina progenie nata da Cro
ù di tre, e ministri di Vulcano nel fabbricare i fulmini di Giove. Ma secondo Omero(2), essi erano mostruosi giganti, sprezzato
la velocità si paragonano a’ destrieri, o si rappresentano a cavallo. Secondo Varrone essa fu un’antica Dea de’ Sabini, di cui
Da’ poeti (3) chiamasi rubicondo, perchè dipingevasi di minio. Pale, secondo alcuni, era un Dio, e al dir di Ovidio, una Dea d
ia favolosa di Cerere. Cerere fu figliuola di Saturno e di Opi, e secondo il Boccaccio, ve ne fu un’altra figlia del Cielo
, la quale presso quella ridente e deliziosa città ebbe la sua tomba. Secondo Servio, vi eran negli antichi tempi tre principes
ragione. Questo nume chiamavasi Vulcanus da’ Latini, o Volcanus, secondo Varrone(4), dalla violenza e dal fulgore del fuoc
o Varrone(4), dalla violenza e dal fulgore del fuoco, quasi Fulganus. Secondo altri(5), fu così detto quasi volans candor, perc
amavasi Ηφαιστος. II. Storia favolosa di questo Nume. Vulcano, secondo Omero(1), fu fig. di Giove e di Giunone ; ma Cice
el Cielo, da cui e da Minerva nacque Apollo, protettore di Atene ; il secondo , fig. del Nilo, detto Opa dagli Egiziani ; il ter
n moglie Venere, la più bella fra le Dee, o Aglaia, una delle Grazie, secondo Esiodo. III.Vulcano, dio degli Egizii – Sue do
ucciso da quell’eroe il primo de’ due figliuoli Fegeo ed Ideo ; nè il secondo avrebbe schivata la morte, se Vulcano non lo aves
dolcezza di suono, come afferma Macrobio(1), il quale riferisce che, secondo il sistema degli antichi Fisici, Giano era lo ste
Diana in terra, e Proserpina nell’inferno sono una medesima divinità. Secondo il Millin, Diana, in una bella pittura, è seguita
oi cani, attaccavano al cocchio di lei le cerve e le distaccavano ec. Secondo Virgilio(4) le fanciulle di Tiro godevano di port
t. excetra) che vivea in Lerna, palude dell’Argolide, o dell’Arcadia, secondo Virgilio. La quale nudrita nella palude, ne usciv
e era la grandezza di quel mostro che avea sette teste, ed anche più, secondo alcuni. Dice Igino che il veleno di questo serpen
quale donato avea la faretra e le avvelenate saette, senza le quali, secondo l’oracolo, non potea Troia espugnarsi, e vi morì
una scarpa ; il che fece credere a Pelia che di lui dovea guardarsi, secondo l’oracolo. Laonde, avendo domandato al nipote che
servi stati scrittori che ne tramandassero a’posteri gli avvenimenti. Secondo Virgilio mille erano i vascelli impiegati dai Gre
lio mille erano i vascelli impiegati dai Greci in questa spedizione ; secondo Omero erano 1186 ; ed al dir di Tucidide, 1200. I
per le arti specialmente del greco Sinone sì bellamente descritte nel secondo libro dell’ Eneide, smantellano le porte, e fatta
e di scettro a tre punte, che sempre mai portava in mano e che forse, secondo Millin, non era che un istrumento da prendere i p
e feroci, che cibavansi di carne umana, ed abitavano nella Sicilia, o secondo altri, a Formia, città della Campania. Antichissi
s ; ma in appresso si sostituì a tutti Posidone o Nettuno. L’ Oceano, secondo Esiodo, era fig. del Cielo e della Terra, e marit
ltissime figliuole dette Oceanidi, ovvero Oceanine, ch’erano tremila, secondo lo stesso Esiodo ; per cui da Catullo(2) vien det
no l’arrivo della regina del mare. Spesso tiene uno scettro d’oro ; e secondo lo Spanheim, si suole anche rappresentare come un
idica virtù si scorge attribuita a Proteo ed a Glauco da altri poeti. Secondo Apollodoro, il suo più ordinario soggiorno era il
ppio, gr. Ἱππιος ; fu così detto, perchè ritrovò l’arte di cavalcare, secondo Pausania. Istmio, gr. ισθμιος ; soprannome di Ne
rivativo ed ιδειν, vedere ; per cui Aide dinota un luogo tenebroso, o secondo la frase di Virgilio, una casa senza luce (sine l
oca, cioè luoghi bassi e sotterranei. II. Descrizione dell’Inferno secondo gli antichi poeti. Erodoto afferma che gli Eg
Cimmerii di Omero sono quelli presso Baia e Pozzuoli, perchè Ulisse, secondo quel poeta, vi giunge il medesimo giorno che si a
che tanto è di sotto all’Orco, quanto la terra al cielo. Il Tartaro, secondo Esiodo (1), era il carcere de’Titani, i quali vin
, passa a descrivere la gran città di Plutone o il Tartaro, il quale, secondo il poeta, ha in tutto la sembianza di un’orrenda
ne dell’Inferno ; ma è stato poco accurato nel distinguerne le parti. Secondo lui, una strada silenziosa e declive, fiancheggia
guisa Tibullo(1) con elegantissimi versi descrive la casa di Plutone. Secondo ch’egli dice, il paese degli empii giace da noi d
i abitatori portano e le mani ed il crine adorno. Il tutto si governa secondo i giusti decreti di Radamanto che sempremai siede
al luogo de’ tormenti o nel soggiorno de’giusti. La città de’malvagi, secondo Virgilio, era divisa in sette rioni. Nel primo ud
primo udivansi i dotorosi vagiti de’ bambini morti sul nascere ; nel secondo , eran le ombre di quelli che per falsi delitti ap
trintò ; l’altro che scorreva presso ad un’altra Pandosia a’ confini, secondo Livio, de’Bruzii e de’ Lucani, non lungi dal mar
dell’oblio. Quindi il Petrarca disse bever Lete per dimenticarsi. « E secondo quasi tutt’i poeti, dice il Dizionario Storico-mi
e che le anime degl’insepotti erravano o intorno al proprio corpo, o secondo altri, intorno alla palude Stigia, che loro era v
Dei Mani, o sia alle ombre de’morti, dedicati i sepolcrali monumenti. Secondo altri poi gli Dei Mani erano Genii, che credevano
profanate le tombe de’ morti, eran riputati violatori degli Dei Mani, secondo una legge delle dodici tavole (4) ; sebbene altri
dice Virgilio, era terribile a Plutone stesso ed alle altre Furie ; e secondo Eschilo, questi mostri erano odiosi agli uomini e
de coll’urna in mano per discutere i falli degli uomini e sentenziare secondo i loro meriti. Omero (1) fa dire ad Ulisse, aver
ulminato da Giove e precipitato nel Tartaro, ove un avvoltoio, o due, secondo Omero, gli va rodendo le viscere sempre rinascent
rbs), città dell’Egitto. Verdeggianti prati eran la sede delle ombre, secondo Omero ; or questi non erano che un luogo presso l
ella corona boreale, bella costellazione posta presso il serpentario, secondo tipo di Giove terrestre o infernale. Questo au to
ba e portante il tridente ed un’aquila ; a’suoi piedi sta il Cerbero. Secondo Vaillant, questo straordinario tipo rappresenta i
erpina, fig. di Cerere (2). II. Storia favolosa di Proserpina. Secondo Cicerone (3), Libera era la stessa che Proserpina
avvolgeva il filo ; e la terza Atropo (Ατροπος, Atropos) il tagliava. Secondo Tibullo(2), le Parche predicevano sul nascere di
ando quello stame fatale che a nessuno de’ numi è dato di sciogliere. Secondo Igìno, esse erano fig. dell’Erebo e della Notte ;
ammenti di Sofocle Proserpina si finge coronata di frondi di quercia. Secondo lo stesso Catullo la veste delle Parche era bella
chivio, in cui la fatale serie delle cose vedevasi registrata, stava, secondo quel poeta, nel luogo, ove soggiornano le tre sor
ette che la suddetta opera si stampi ; però non si pubblichi senza un secondo permesso, che non si darà se prima lo stesso Regi
8 (1841) Mitologia iconologica pp. -243
per se riserbando l’Empireo ; dando altresi al primo un tridente, al secondo un elmo, ritenendo per sua condecorazione, ed ins
tuolo delle Ninfe dette Driadi, Amadriadi, Naiadi, Oreadi, e Nereidi, secondo che presedevano a boschi, prati, fonti, monti, e
presedeva riconosciuto fù questo Nume. Ei chiamavasi Mavors nome, che secondo Varrone indica magnificenza d’imprese, quod magna
nel tempo stesso il fio pagasse di sua infedeltà, rampognandolo cosi secondo Òvid. ….. Me mihi perfide prodis ? Me mihi prodi
e parole Hermes, ed Aphrodite, di cui costa tal nome, e tolto ancora, secondo alcuni, Cupidine natogli dalla stessa, altro d’eg
. Fù detta finalmente Eterea, perche sposata con Giove preso sovente, secondo Macrobio, per l’ etra ; e quindi essendo all’ Etr
titoli sfacciatamente negarle ? Suoi sacrificii. Diversi sacrificii, secondo la diversità de’luoghi, celebravansi in onor di q
, che dalla società era ben tosto bandito chiunque osava violarlo. Il secondo fù chiamato Ambarvale da campi, ove celebravasi t
fù chiamato Ambarvale da campi, ove celebravasi tal sacra cerimonia, secondo i riti descrittici da Virgilio. Terque novas cir
en di sei anni, nè più di dieci, non prive però di padre, o di madre, secondo la legge Papia, nè mostruose per qualche difetto.
. Fu detta Tritonia dal lago Tritone, dove ella si vuol nata, o almen secondo altri educata. Fù nominata Cesia per indicar il c
a, e Talìa(1). Suo ritratto. In varie guise, e sotto aspetti diversi secondo la diversità delle nazioni effigiata venne tal De
sollecita si esibì per levatrice a sua madre nello sgravarsi del suo secondo portato distinto sotto il nome di Apollo, e penet
mmolarsi per man di Sacerdoti per legge Eunuchi umane vittime, almeno secondo Erodoto in Melp. i miseri annegati nel mare ; dip
o Erodoto in Melp. i miseri annegati nel mare ; dippiù scelti bovi, e secondo Euripide, le primizie di tutti i frutti della ter
e vennero dette Saturnali istituite o da Tullo terzo re de’ Romani, o secondo Tito Livio da’ Consoli Sempronio, e Minucio. Ques
a il Calendario Romano, furono però ampliate fino a tre, e quattro, e secondo alcuni, crebbero fino a sette giorni di loro dura
quem non Steneleus hostis Non potuit Juno vincere, vincit amor E nel secondo de Art : volendo annoverare le triste macchie di
mo invano Che torni a voti suoi tien più speranza. Annotazioni Secondo la iconologia di Cesare Ripa, ed al parer di vari
te allora invece di togliergli la vita gliela fa cambiare in migliore secondo quello, che stà scritto Sap. 4. Justus si morte p
e mas stoso glorioso ecc : si possono prendere per una, o due sillabe secondo che lo richiede l’armonia del verso. Facciano ino
ai canto di ritmo regolato, ma allungavano, ed accorciavano le strofe secondo più li riusciva commodo per spiegare quelle immag
tri consimili) la rima o abbraccia il primo e terzo verso restando il secondo libero, ed il quarto tronco da rimare col tronco
o tronco da rimare col tronco della stanza seguente, oppur avvinge il secondo col terzo rimanendo il primo libero, ed il quarto
ce, ed un quinario. In esso sogliono rimare il primo col terzo, ed il secondo col quarto, restando il quinto libero, ed il sest
stando il quinto libero, ed il sesto tronco ; altre volte poi il solo secondo rima col quarto e tutti gli altri restano liberi
llaba il loro accento, restando per forza della rima obligato il solo secondo col terzo. Eccone l’esempio. Temistocle, che pr
hieggono alle settima il loro accento. Ia questo metro suol rimare il secondo col terzo verso rimanendo il primo libero, ed il
o poeta greco ne fu l’inventore. Esso è atto a tutti gli argomenti, e secondo la loro natura benchè prenda un diverso aspetto,
a ode è formata di sei versi per ogni strofa, il primo sdrucciolo, il secondo settenario piano, il terzo sdrucciolo, il quarto
o piano, il terzo sdrucciolo, il quarto similmente piano, che rima al secondo , il quinto sdrucciolo, ed il sesto senario tronco
a tal sestina di sei ottonarii, de’ quali il primo rima col terzo, il secondo col quarto, ed ìl quinto col sesto. Eccone a nost
ottonario piano, ed anche sdrucciolo se la necessità l’imperasse, il secondo ed il terzo son due ottonarii rimati, il quarto,
sta natura, ed in tal modo rimati. Il primo è un settenario piano, il secondo è similmente settenario piano, il terzo è anche s
il terzo è anche settenario, che rima al primo, il quarto è simile al secondo con cui rima, il quinto, ed il sesto sono tronchi
della studiosa gioventù. Duplice però n’è il metro. Nel primo rima il secondo verso col terzo lasciando il tronco obbligato a r
terzo lasciando il tronco obbligato a rimar col tronco seguente. Nel secondo il primo, che è piano rima col terzo della sua st
è piano rima col terzo della sua stessa natura, non altrimenti che il secondo , che è tronco rima col quarto. Ma per non dilunga
bi accentati sull’ottava,(1) de’ quali il primo rima col terzo, ed il secondo fissa la rima della stanza, che siegue, e così in
e impertanto vorrà comporre in questo metro sia accorto a disporre al secondo verso il cambiamento del pensiere per trovarsi co
decasillabi, ed un quinario, dei quali il primo rima col terzo, ed il secondo col quarto. La legge poi, cui soggiace un tal met
essi nel maneggiar questo metro avranno l’accuratezza di disporre nel secondo verso la sentenza del quarto, conseguiranno facil
d il Tasso ? L’Orlando furioso del primo, la Gerusalemme liberata del secondo sono in questo metro i più perfetti poemi della p
are il Sonetto per rapporto ai due quadernarii, o nel primo, e terzo, secondo , e quarto verso, o nel primo, e quarto, secondo,
o nel primo, e terzo, secondo, e quarto verso, o nel primo, e quarto, secondo , e terzo : per rapporto poi alle terzine, soglion
sse rimare come la terza rima, cioè nel primo, e nel terzo, mentre il secondo verso porge la rima all’ altro ternario. Questa l
lingue, avvegnachè investa accidentali caratteri più, o meno vistosi secondo le maggiori, o minori bellezze, e veneri d’ogni r
tante armonia, così per l’ordinato misto di questi sonoro si rende il secondo . Dalla varietà però della nomenclatura de’ piedi
so ne’ primi quattro piedi offre l’arbitrio di usare questi, o quelli secondo il genio dell’autore, e secondo che la natura del
l’arbitrio di usare questi, o quelli secondo il genio dell’autore, e secondo che la natura della materia richiede ; ma nel qui
sura (ossia distaccamento dell’ultima sillaba d’una parola) o dopo il secondo piede, o dopo il primo, ed il terzo in mancanza d
erecrazio, l’ Adonio, e tre altri innominati. I. Il Pentametro costa, secondo indica la stessa voce, di cinque piedi, cioè d’un
me : Munera, laetitiamque Dei. Virg. 1. Æneid. 640. VI. L’ Innominato secondo costa de’ primi quattro piedi dell’ Esametro, con
s, seu tribuit Iupiter ulcimam. Or. lib. 1. Od. 11. IV. L’ Innominato secondo per altro poco usato è uguale all’ Asclepiadeo al
hè presentavano un sol occhio rotondo in mezzo la fronte. Erano essi, secondo Euripide afferma, figli del gran gigante Polifemo
i Nettuno. I principali fra essi furono Bronte, Sterope, e Piraemone, secondo Virg. Ferrum execerbant vasto Cyclopes in antro
l farebbero piuttosto confondere con Moloch Idolo degli Ammoniti, che secondo la tradizione degl’ Ebrei pascevasi di si barbare
9 (1806) Corso di mitologia, utilissimo agli amatori della poesia, pittura, scultura, etc. Tomo I pp. 3-423
perfetta, confusa, pesante, e nojosa a chiunque imprenda a coltivarla secondo quella relazione, che gli stessi Fatti hanno tra
e, Diana, Venere, Marte, Mercurio, Nettuno, Vulcano, e Apollo. Furono secondo Erodoto(c) primi gli Egiziani a introdurre il cul
sentò al marito una gran pietra ; egli la credette il nato bambino, e secondo il solito la divorò(a) (9). Una certa bevanda, ch
o allora preci a Cerere, a Proserpina, a Plutone, e a Calligenia, che secondo alcuni fu nutrice, e secondo altri sacerdotessa d
oserpina, a Plutone, e a Calligenia, che secondo alcuni fu nutrice, e secondo altri sacerdotessa di Cerere (a). Queste Feste si
pio a Giove ; e allora gli eventi si predissero dal tripode, il quale secondo alcuni era un vaso, ma secondo la comune opinione
ti si predissero dal tripode, il quale secondo alcuni era un vaso, ma secondo la comune opinione era una sedia, sostenuta da tr
avea in Trifilia, piccolo passe d’Elide nel Peloponneso (l), il quale secondo Stefano era la stessa Elide. A Giove Ultore, oss
anche l’Insegna militare nelle di lui posteriori spedizioni (d) (40). Secondo perchè un’Aquila, come abbiamo osservato, gli som
tto un’ ombrella(e). Le Brumali furono così dette dal nome Brumo, che secondo il Cantelio(f) era lo stesso che Bromio, e con cu
duravano tre giorni, nel primo de’ quali si celebrava un convito, nel secondo si sacrificava, e nel terzo si aggregavano de’ gi
i pitegia, ossia apertura delle botti, perchè si gustava il vino : il secondo coa, cogno, ossia gran misura di vino, perchè ne’
Mercurio. In tal giorno si rappresentavano Commedie(b). Le Antesterie secondo alcuni non erano una festa particolare, ma con ta
ndicata alcuna di tali cosa ad Aedone, appresso di questa la condusse secondo il patto in qualità di serva. La sorella, non ric
voce, che anticamente usavasi in vece di gamos, nozze : onde Eratelia secondo tale etimologia significava sacrifizio fatto a Gi
te serve. In queste garoggiavano le vergini, distinte in varie classi secondo l’età, e si esercitavano al corso, cominciando da
io datogli, Io cangiò in un monte tra la Beozia e l’ Attica, il quale secondo Pausania (c) era sacco a Giove, e secondo Plinio
eozia e l’ Attica, il quale secondo Pausania (c) era sacco a Giove, e secondo Plinio (d) a Bacco e alle Muse(20). Quivi si cele
iconobbe che quello, il quale nacque da Giove e da Latona (b), figlia secondo Omero (c) di Saturno, e secondo Apollodoro (d) de
cque da Giove e da Latona (b), figlia secondo Omero (c) di Saturno, e secondo Apollodoro (d) del Titano Ceo e di Febe. Giunone
isso, il quale scorre alle radici del fiume Parnasso (g). Apollo poi, secondo l’ordine di Giove, ando a purificarsi in Tempe, v
i anche regalati di certi pomi, sacri ad Apollo (g). A tali vincitori secondo Pindaro si conferirono altresì delle corone d’oro
lungo le rive del fiume Anfriso prese a pascerne gli animali. Questi secondo alcuni erano pecore, secondo altri buoi (b), e se
iso prese a pascerne gli animali. Questi secondo alcuni erano pecore, secondo altri buoi (b), e secondo Callimaco (c) cavalle.
nimali. Questi secondo alcuni erano pecore, secondo altri buoi (b), e secondo Callimaco (c) cavalle. Ferecide dice, che Apollo
di queste Feste erano consecrati a piangere la morte di Giacinto : Il secondo dì eta tutto allegrezza, e gli schiavi sedevano a
i de’buoi : lo che da prima riputavasi nefando delitto(a). Le Galasie secondo Esichio presero il nome dall’orzo cotto nel latte
imenti Teosenie. In esse si facevano dei Giuochi, il premio de’ quali secondo Pausania era un vaso intagliato(e), ovvero una ve
moto ; allontanava la peste ; e abbonacciava le procelle ; finalmente secondo alcuni non mangiava mai, ed era stato quegli, che
) (43). Niobe avea sposato Ansione Tebano. Da tal matrimonio nacquero secondo Erodoto due figli e tre figlie(d) ; secondo Omero
a tal matrimonio nacquero secondo Erodoto due figli e tre figlie(d) ; secondo Omero sei maschi e altrettante femmine(e) ; secon
e tre figlie(d) ; secondo Omero sei maschi e altrettante femmine(e) ; secondo Esiodo, citato da Apollodoro, dieci dell’uno e de
siodo, citato da Apollodoro, dieci dell’uno e dell’altro sesso(f) ; e secondo lo stesso Apollodoro sette figli e sette figlie(g
’ Apollo, e che questi lo uecise(g). Tizio nell’ Inferno è tormentato secondo Igino da un serpente, che di continuo gli rode il
ono la cicala, perchè questa sempre canta ; il lupo, sì perchè Latona secondo alcuni fu trasformata in quell’animale per sottra
mprovviso videsi mutata in una pianta d’alloro(a). Ecate. ECate secondo alcuni era figlia di Perse e di Asteria, secondo
. Ecate. ECate secondo alcuni era figlia di Perse e di Asteria, secondo altri del Sole e della Notte, o di Cerere e di Gi
orno si recava a visitarlo per dimostrargli il suo affetto. Endimione secondo Pausania ebbe da lei cinquanta figliuole (e) (9).
città, e spezialmento i mercati, in tumulto. Al tempo delle medesime secondo il Pitisso si celebravano con pompa nel tempio de
ce si spogliarono di tutti i loro preziosi ornamenti, cosiochè questo secondo tempio niente era minore nella magnificenza del p
risguardata come la Dea della bellezza e del piacere(c). La medesima secondo Esiodo passò nell’isola di Citera(d), e secondo O
acere(c). La medesima secondo Esiodo passò nell’isola di Citera(d), e secondo Omero in quella di Cipro(e). Ella vi fu portata d
o chi di loro era per formare la più bella Venere. Quella d’ Alcamene secondo il gìudizio degli Ateniesi riuscì la migliore. Ag
iamo detto, alla luce, mediante una bevanda, che gli fu data da Meti. Secondo un’altra tradizione più seguita, e citata da Paus
ce, Asfalio o Asfalico, significa stabile e fu data a Nettuno, perchè secondo Servio egli avea il potere di rendore tale la ter
ella, ed era stato allevato dalle Nereidi(b). Minerva. MInerva secondo Erodoto nacque dalla palude Tritonia e da Nettuno
te. Insorse ben presto una pestilenza, che desolava Corinto ; nè essa secondo la dichiarazione dell’Oracolo dovea cessare ; se
chi. Il primo era la corsa a piedi e a cavallo con torcia accese ; il secondo la lotta ; il terzo una spezie di gara tra’ Poeti
a dà a divedere anche colle ali alle calcagna(e). Marte. MArte secondo Esiodo (a) e quasi tutti i Poeti Greci era figlio
lauto dà il nome di Nerieue alla moglie di questo Dio(c). Bellona poi secondo alcuni Scrittori non fu moglie, ma sorella a Mart
secondo alcuni Scrittori non fu moglie, ma sorella a Marte (d) (5) ; secondo altri era figlia dello stesso Marte (e). I Poeti
ficasse per tenerlo lontano dalle armate (b). Vulcano. VUlcano secondo alruni era figliuolo di Giunone e di Giove(a). Ci
padre (d). Comparve sino dal suo nascere deforme. Per lo che Giunone secondo Omero, vergognatasi d’averlo dato alla luce, lo p
Latini Vulcanie(e). Aveva per compagni ne’ suoi lavori i Ciclopi(f). Secondo un’antica tradizìone, riferita da Pausania, una d
ne(i). Il corpo di Polifemo era di straordinaria grandezza(l), e avea secondo alcuni due occhi, e tre secondo altri(m). Gli alt
di straordinaria grandezza(l), e avea secondo alcuni due occhi, e tre secondo altri(m). Gli altri Ciclopi poi più rinomati furo
urono Arge, Bronte, Sterope(n), Piracmone(o), e Telemo. Quest’ ultimo secondo Ovidio ebbe per padre Eurimo, e fu vate insigne(p
rerogativa di ricordarsi il passato e di prevedere il futuro ; ovvero secondo Plutarco perchè aveva dato un altro aspetto al su
e sacrifizj per allontanare le calunnie e maldicenze(a). Giuturna poi secondo l’opinione de’ Romani conseguì da Giove l’immorta
vano quelle del mare, nate da Nereo, e da sua sorella, Doride. Queste secondo Esiodo erano cinquanta(d), secondo Properzio cent
, e da sua sorella, Doride. Queste secondo Esiodo erano cinquanta(d), secondo Properzio cento(e), secondo Omero trenta(f), seco
Queste secondo Esiodo erano cinquanta(d), secondo Properzio cento(e), secondo Omero trenta(f), secondo Apollodoro quaranta cinq
no cinquanta(d), secondo Properzio cento(e), secondo Omero trenta(f), secondo Apollodoro quaranta cinque(g), e secondo Igino qu
e), secondo Omero trenta(f), secondo Apollodoro quaranta cinque(g), e secondo Igino quaranta nove(h). Erano ad esse gratissimi
nell’ animo di Ati, che questi si fece eunuco(h). Notisi altresì, che secondo alcuni Scrittori Lido e Tirreno non nacquero da S
a, perchè co’suoi presagi si rese celebre in Cuma, città d’Italia(b). Secondo Diodoro Siculo è la stessa che la Delfica(c). Alc
ffigie nelle moneto con una Sfinge a canto. Fu questo un mostro, nato secondo Esiodo dalla Chimera e dal cane Orto(a). Igino lo
a (c). Igino (d), e Lattanzio (e) lo chiamano figlio del re Eleusio : Secondo questo ultimo Scrittore la madre di Trittolemo ap
uesto ultimo Scrittore la madre di Trittolemo appellavasi Iona (f), e secondo Apollodoro Metanira (g). (b). Nat. Com. Mythol.
al dire di alcuni (f) venivano indicati dal solo nome Pancrazio ; ma secondo altri con esso si abbracciavano tutti cinque i pr
Queglino poi, che presiedevano a’ ubblici Giuochi, e ne distribuivano secondo il merito i premj, si chiamavano Brabeuti (c), At
er. Archacol. Graec. l. 2. (e). Id. Ibid. (16). Le Feste Talisie secondo alcuni si celebravano in onore di tutti gli Dei (
agoni ; e mandava flamme dagli occhi e dalla bocca(i). Questo Gigante secondo alcuni dichiarò solo la guerra agli Dei per vendi
rona : Allora ella si manifestò per quella ch’era ; e tuttavia non fu secondo la legge punita, perchè si ebbe riguardo alla di
). Ebe al dire di Apollodoro fu figlia di Giove e di Giunone (d) ; ma secondo i Poeti Latini Giunone sola la concepì in un modo
ersato la predetta bevanda a tutti gli Dei (g) fuorchè a Giove, a cui secondo lo stesso Poeta la porgeva Ganimede (h). La Dea E
si estingueva, primachè fosse giunto alla meta, egli dovea cederla al secondo  : e questi per la stessa ragione al teizo. Quegli
ode della medesima. La Costellazione, in cui venne convertito Arcade, secondo alcuni fu anche detta Boote (b). (34). Giove ebb
. I tre Cabiri, che si denominavano Tricopatreo, Eubuleo, e Dionisio, secondo Cicerone erano gli Dei Grandi della Samotracia (b
Dei, ma ministri degli Dei (d). Strabone li la Sacerdoti di Cibele, e secondo lui erano gli stessi che i Coribanti (d). (c).
io in vece di Leuconoe dice Climene (a). (b). l. 9. (21). Stafilo secondo Apollodoro (b), e Tzetze (c) era figlio di Bacco
). Antonino Liberale dice, che tra’ Greci v’avea un’altra tradizione, secondo la quale Jerace era. un ricco abitante della Mati
nominano due solé, Elege, e Celene (f). (8). La madre delle Pretidi secondo Omero si chiamava Anzia (g), e secondo altri Sten
. (8). La madre delle Pretidi secondo Omero si chiamava Anzia (g), e secondo altri Stenobea (h). (9). Il nome di Melampode si
il borgo Ruminale un tempio, che fu denominato Lupercale. Questo però secondo Servio era non un tempio, ma una spelonca, situat
re Diction. Mythol. (a). Hesiod. in Theog. u. 455. (1). L’Inferno secondo i Poeti è il luogo destinato al soggiorno di tutt
ostro, mezzo donna e mezzo serpente, chiamato Echidna(b). Questo Cane secondo Esiodo hà cinquanta teste(c), e cento secondo Ora
Echidna(b). Questo Cane secondo Esiodo hà cinquanta teste(c), e cento secondo Orazio(d). Sofocle però gliene numera tre sole(e)
no uccelli rapaci, così dette dal greco arpazo, rapire. Si chiamavano secondo Virgilio Aello, Ocipete, e Celeno(b). Igino le no
corpo coperto di squame (a). Con una sola orchiata davano li morte, e secondo altri cangiavano in pietra(b). Da prima soggiorna
cattivi. Le prime si appellavano anche Lari, de’ quali parleremo ; le secondo in pena de’ loro delitti andavano errando sulla t
un bosco e un tempio in Aorno, città dell’ Epiro(b). Numa denomino il secondo mese dell’ anno Febbrajo da februare, ossia lustr
erivò dal favoloso sistema di alcuni Filosofi, detto la Metempsicosi, secondo il quale credevasi, che le anime, dopo aver dimor
oserpina nel momento, in cui fu rapita da Plutone, stava raccogliendo secondo alcuni delle viole, e secondo altri dei narcisi.
u rapita da Plutone, stava raccogliendo secondo alcuni delle viole, e secondo altri dei narcisi. Panfo, poeta anteriore ad Omer
chacol. Graec. l. 2. (25). Le Targelie erano sacre anche alle Ore, e secondo altri a Diana pure(c). (c). Declaustre Diction.
ogare la sua doglia, poichè venne convertito in Cigno(c). Notisi, che secondo Esiodo(d), e secondo Pausania(e) Faetonte nacque
poichè venne convertito in Cigno(c). Notisi, che secondo Esiodo(d), e secondo Pausania(e) Faetonte nacque da Aurora e da Cefalo
o(d), e secondo Pausania(e) Faetonte nacque da Aurora e da Cefalo ; è secondo Apollodoro(a) da Titone e da Aurora. Finalmente r
e appresso i Latini quello di Caballino, ossia fonte del Cavallo (g). Secondo i Poeti anche chi bevea a questa sorgente, formav
nell’ Inferno a dare la caccia alle bestie feroci, perchè dopo morte secondo l’opinione degli Antichi ciascurio per lo più si
parte, la quale poscia venne chiamata Peonia. Notisi per ultimo, che secondo l’opinione di alcuni vi furono due Endimioni, que
divertivano col canto e colle danze(c). Notisi per ultimo, che Nereo secondo altri Poeti era un Nume del mare antichissimo, e
(b). Notisi eziandio, che le acque, nelle quali erasi immersa Scilla, secondo altri vennero infettate non da Circe, ma da Anfit
anippa (c). (13). Nitteo ebbe per madre Celene, figlia d’Atlante(a). Secondo Ovidio era re di Lesbo(b) ; secondo Pausania poi
adre Celene, figlia d’Atlante(a). Secondo Ovidio era re di Lesbo(b) ; secondo Pausania poi era re di Tebe nella Beozia(c). Spos
a’ maltrattamenti di Dirce, sua moglie(e). (14). La madre di Tritone secondo Esiodo(f), Apollodoro(g), e quasi tutti i Mitolog
, ma a’ Venti ancora in quella circostanza si sacrificava(c). I Venti secondo Esiodo erano figliuoli del Gigante Tifone, eccett
in favore dell’ accusato il voto di Minerva, così denominato, perchè secondo un’ antica tradizione quella Dea avea dato il suo
10 (1861) Corso di mitologia, o, Storia delle divinità e degli eroi del paganesimo: Per la spiegazione dei classici e dei monumenti di belle arti (3e éd.) « Della mitologia in generale. » pp. 17-359
re, Marte e Vulcano. Il destino. Celo. 21. Il Destino o Fato, secondo che insegna Esiodo, poeta greco e contemporaneo d
ra circondata dall’ acqua ; e questo Dio fu lo stesso Caos, divenuto, secondo la favola, potenza ordinatrice. 23. Il Destino po
0 nojoso e lento Dal suo maggior figliuol fu tolto il regno, Segui il secondo secol dell’argento, Men buon del primo, del terzo
r, nel vestir, or grave, or leve, S’ accomodaro al variar del giorno, Secondo ch’ era in Cancro o in Capricorno. Età del rame.
leggi, e dette loro l’ idea del giusto e dell’ onesto. Numa Pompilio secondo re di Roma (714 anni avanti Gesù Cristo) gli edif
o il suo patrocinio, come sotto quello degli Dei Lari e Penati (325). Secondo altri questo tempio era stato eretto da Romolo fo
al fuoco, perchè il calore feconda la terra ; od era lo stesso fuoco secondo il significato di quel nome. L’ onoravano in Frig
no i flauti sacerdotali dei Coribanti, e la Dea avèva trasformato nel secondo il giovine Ati. 50. Cibele prese a proteggere e
Egitto ove stettero celati sotto varie forme d’animali. Forse di qui, secondo alcuni, ebbero origine gli onori divini che gli E
o, gr.) Lo chiamavano inoltre Ottimo Massimo, e Sancus o Sanctus, che secondo alcuni era lo stesso che Pistius, altra sua denom
o. 86. Ebbe tre figli : Marte (255) generato per virtù di un fiore, o secondo altri comparso già cresciuto ed in armi di sotto
eva che questa pianta procurasse alle donne un parto pronto e felice. Secondo alcuni poeti Lucina è la stessa che Diana o la Lu
), Eoo (Eòs, l’Aurora, gr.) e Flegone (phégein, infiammare, gr.) 111. Secondo la favola Apollo ebbe parecchi figli, ed i più ce
emodo all’Aurora, e le eterne lacrime dell’afflitta madre son quelle, secondo la favola, che producono la rugiada mattutina. 11
el ritorno dell’Aurora, e s’addolorasse alla sua partenza. 116. Il secondo marito dell’Aurora fu Cefalo re di Tessaglia che
o splendente in bianco, dell’altro splendente in rosso, per denotarli secondo il nome che Omero dà loro di Lampo e di Fetonte.
90), figliuol di Giove, e con altri suoi folli compagni ; e vantando, secondo il solito, l’alta sua origine, gli fu contradetta
di essergli consacrati. 135. Gli emblemi di questo Dio diversificano secondo i personaggi ch’ei rappresenta. In Lesbo la sua s
e, e fuori della testa con due cornette, come d’una luna crescente, o secondo Apuleio, con un tondo schiacciato, liscio, e risp
nti, e sopra certe poche spighe, con una corona in capo o di dittamo, secondo i Greci, o di diversi fiori secondo Marziano, o d
una corona in capo o di dittamo, secondo i Greci, o di diversi fiori secondo Marziano, o di elicrisio secondo alcuni altri. La
secondo i Greci, o di diversi fiori secondo Marziano, o di elicrisio secondo alcuni altri. La veste chi vuol che sia lunga fin
tenga una face ardente, con la sinistra un arco allentato, il quale, secondo Claudiano, è di corno, e secondo Ovidio, d’oro. F
inistra un arco allentato, il quale, secondo Claudiano, è di corno, e secondo Ovidio, d’oro. Fatelo come vi pare, ed attaccatel
, un nero, l’ altro bianco, o (se vi piacesse di variare) da un mulo, secondo Festo Pompeio, oda giovenchi, secondo Claudiano e
iacesse di variare) da un mulo, secondo Festo Pompeio, oda giovenchi, secondo Claudiano e Ausonio. E facendo giovenchi, voglion
acque dell’Oronte e dell’Idaspe, gli attraversò a piedi asciutti ; il secondo fece altrettanto sul Mar Rosso. I quali paralleli
pietra. 168. Mercurio fu chiamato Cillenio da un monte d’Arcadia che secondo alcuni fu luogo della sua nascita ; ebbe nome Erm
li uffiej che esercitava nel cielo, sulla terra e nell’ inferno. 169. Secondo quello che dice Cicerone, vi sono stati cinque Me
la spuma del mare il primo giorno della prima primavera del mondo ; e secondo altri era figlia di Giove (63) e di Diana ninfa d
della concordia, di tutte le virtù, e sprone a magnanime imprese, il secondo padre della vergogna e di tutti i vizj, Nume crud
, anima, soffio, gr.), fu giovane principessa di molta bellezza ; ma, secondo alcuni, d’indole tanto altera, volubile ed incost
sopra una conca marina, accompagnandola le Nereidi (315) e gli Amori. Secondo poi la natura del suo culto aveva altri soprannom
ti nè dalle difficoltà di ritrovarlo nè dai pericoli di manifestarlo. Secondo alcuni Proteo fu un abile oratore che sapendo con
tuno (185) e della Terra (25), era anch’esso potente deità marina, e, secondo la favola, fu padre delle Gorgoni (357). Toossa a
sulle onde anche in mezzo ai rigori dell’inverno. E in questo tempo, secondo che dice la tradizione, il mare si mette in calma
ibilmente, e ringhia : Esamina le colpe nell’entrata, Giudica e manda secondo che avvinghia. Dico, che quando l’anima malnata G
pentimento gli comparvero vestite di bianco, ed egli eresse allora un secondo tempio in onore delle Furie bianche o Eumenidi. Q
e, ossia le Parche, figlie di Giove e di Temi od anche della Notte, e secondo altri della Necessità ; ed erano così dette dalla
e, dea delle Tenebre, era figlia del Cielo (25) e della Terra (25), e secondo altri del Caos (22). Sposò l’Acheronte (218) dal
di tutta bellezza, perchè bellissimo e placidissimo lo fanno, ignudo secondo alcuni, e secondo alcuni altri vestito di due ves
, perchè bellissimo e placidissimo lo fanno, ignudo secondo alcuni, e secondo alcuni altri vestito di due vesti ; una bianca di
lo di Giove e di Nettuno, era rappresentato con differenti attributi, secondo il genio dei popoli che l’adoravano. Spesso è dip
e, far libazioni sulle tombe ; le quali cerimonie erano celebrate nel secondo mese dell’anno, che serba sempre il nome di Febbr
brulto. Pensate s’ei dovè rimanere sbalordito per la caduta, dopoche, secondo narra da sè stesso nell’Iliade …… Un giorno int
ielo, dove egli lo trasformò in un astro chiamato Ofio o Serpentario. Secondo Pindaro la colpa d’Esculapio veniva dall’essersi
il nome dal vocabolo palea, paglia. Vero è che nel mese di maggio, o, secondo altri, d’aprile celebravano in onor suo le feste
Le Ninfe terrestri erano divise in più schiere, ed avevano vari nomi secondo la natura dei luoghi da esse abitati, come : Dria
. Genio 329. Il Genio,66 figlio del Cielo (25) e della Natura secondo la favola, dava l’essere e il moto ad ogni cosa ;
ano di chi la vuole, se per essa intendiamo un vivere agiato e felice secondo i buoni suggerimenti della natura, una felicità p
borgo dell’Attica, era figlia della Necessità (332 2°) e di Giove, o secondo altri, della Notte (238) e dell’ Oceano (192), e
oria. 348. La Vittoria, figlia dello Stige (221) e di Pallante, e secondo altri, dell’Acheronte, ebbe magnifici templi in G
i maestri d’Ercole, poichè imparò a trar d’arco da Radamanto (230) o secondo altri da Eurito ; a combattere in armi da Castore
E spontaneo tentò le vie segrete, D’onde rostrato abete, Ritorno aver secondo Potesse alfin dal visitato mondo. (Pindaro, trad
l promesso salario ; indi Falaride stesso fu massacrato da Teseo ; o, secondo altri, cadde per sollevazione in mano del popolo
sollevazione in mano del popolo stanco della sua tirannide : e fu il secondo a morire arso nell’ orrendo supplizio del toro di
più celebri furon due : il primo in Egitto, fabbricato da dodici re, secondo Erodoto 86 in vicinanza del lago Meride non lungi
(Dante, Inf., c. XVII.) 423. Lo sventurato Dedalo scese in Sicilia, e secondo alcuni in Egitto ; ma il re Cocalo che sulle prim
eva sull’ orizzonte, così la favola era un’ allegoria della legge che secondo essi governava i moti di quei corpi celesti. Per
itò sulla terra, e così l’ eroe fu punito del suo orgoglio. Tuttavia, secondo alcuni, risplende col poetico Pegaseo nel numero
olore, gli consigliò d’andare a consultar Proteo (195). 476. Il Nume, secondo il suo solito, si trasformò prima in serpente, po
li aveva mischiato ad arte una spada, un elmo ed altre armi. Achille, secondo che Ulisse aveva previsto, avidamente vagheggiò e
la sua ultima nave, ed egli solo trovò salvezza nell’ isola d’Ogigia ( secondo alcuni vicina a quella di Malta) soggetta all’ im
gli annunziò la trista ventura a che il fato lo riserbava (531) ; ma secondo il solito non le fu creduto, ed Agamennone restò
ente in consigliare la pace, non fu meno valoroso nelle battaglie ; e secondo Omero, Ettore (591) solo fra’ Trojani lo superava
empo di una battaglia, essendo stato rapito in cielo da Venere (170), secondo quello che racconta la favola. 616. Succedette ad
651. I Venti erano Dei figli del Cielo (25) e della Terra (25), che secondo gli antichi dimoravano nelle isole Eolie (Lipari)
a città ad aprire questo pubblico esperimento di coraggio e di forza, secondo alcuni l’anno 884 av. G. C. Vi è ancora chi li cr
anto in cui era involto, e si mostrò ignudo, con una fascia ai lombi, secondo è costume. Erano fosche le membra di lui, come ar
arena la propria immagine. Aspettò Faone che risurgesse l’avversario, secondo la giustizia delle leggi atletiche ; ed intanto g
rappresentano la fecondità dei bestiami e degli alberi fruttiferi, e secondo la più comune opinione sono i due Tindaridi, cioè
ei. 687. Chi non dirà che l’ Aquario sia il simbolo delle pioggie ? e secondo la favola è Ganimede (87) rapito in cielo da Giov
pesca, quale occupazione dei popoli agricoli nella stagion fredda, e secondo i Mitologi sono i Delfini che condussero Anfitrit
richiamando il nome E l’anima di Anchise. Indi i compagni, Ciascun, secondo la sua possa, offrendo, Lieti colmàr di doni i sa
ente adorato. Lo facevano discendere da Giove(63) e da Niobe(629), e, secondo alcuni, da Inaco re d’Argo (89) ; ed ebbe per sor
ario d’ Osiride, lo collocavano davanti a due stalle coperte d’oro, e secondo ch’egli entrava nell’una o nell’altra era buono o
itudine, ed era preceduto da fanciulli che celebravano le sue lodi. —  Secondo i libri sacri degli Egiziani Api doveva vivere un
inistra, il primo per indicare il perpetuo movimento della natura, il secondo la fecondità del Nilo. Talora ha in capo un velo
i nascevano odii e dispute religiose. 710. L’origine di questo culto, secondo la favola, nasce dai tempi nei quali gli Dei pers
posta di Brama, di Siva e di Visnù. Il primo è il potere creatore, il secondo il potere distruttore, e terzo il potere conserva
si di sole frutta, e d’astenersi dall’uccidere enti animati ; poichè, secondo la dottrina della metempsicosi da lui professata,
empio rotondo, volle simboleggiare il sistema ammesso da Pittagora, e secondo il quale il Sole è centro dell’ universo. 13. A
ro cho ammetlono l’esistenza del gran continente atlantico, il quale, secondo essi, restò sommerso nelle acque dell’Oceano cho
o col loto, ed in esso viene simboleggiata la divina provvidenza ; il secondo rubò il fuoco al ciclo, ovvero liberò l’uomo dall
rlavano sulle sponde di questo lago i defunti, ed ivi erano giudicati secondo le opere loro. Se il morto aveva violato le leggi
ssero contro Tebe sotto il comando di Tersandro figlio di Polinice, o secondo altri d’Alcmeone figlio d’ Anfiarao. Una sanguino
misferio terrestre che è privo d’abitatori) dietro al sol (camminando secondo il corso del sole da Oriente a Occidente). 110.
11 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XXX. Stato delle anime dopo la morte, secondo la Mitologia » pp. 216-231
XXX Stato delle anime dopo la morte, secondo la Mitologia Abbiamo veduto nel N. XXVIII che i
rano il soggiorno dei buoni dopo la morte, e il Tartaro, dei malvagi. Secondo gli antichi mitologi, ben pochi andavano in Cielo
ra, « Vêr le nubi lanciava i rami il vento264). » Pindaro per altro, secondo l’interpretazione dei moderni grecisti, sembra as
b. xv delle Metamorfosi : Vir fuit hic, ortu samius. Venne in Italia, secondo Cicerone, a tempo di Tarquinio il Superbo, e seco
Venne in Italia, secondo Cicerone, a tempo di Tarquinio il Superbo, e secondo Tito Livio sotto il regno di Servio Tullo. Fissò
te di più nobile della spalla di Pelope e neppure della spalla di san Secondo . — A scanso di equivoci, e per chi non lo sapesse
scanso di equivoci, e per chi non lo sapesse, chiamasi spalla di san Secondo , nel linguaggio dei gastronomi, la spalla suina p
san Secondo, nel linguaggio dei gastronomi, la spalla suina preparata secondo l’arte dai salsamentarii, volgarmente detti pizzi
in barba a San Marco ed a San Luca, « E gridi che il suo santo è san Secondo , « E che il zampon di Modena nel mondo « Compensa
12 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XXIX. Plutone re dell’ Inferno e i suoi Ministri » pp. 203-215
anche i pittori si sbizzarriscono a rappresentare il Sonno ed i Sogni secondo la loro fantasia ; e lo stesso Vasari, ne ragiona
ilmente e ringhia, « Esamina le colpe nell’entrata, « Giudica e manda secondo che avvinghia, cioè per mezzo della sua coda, co
anche questo dipende dal re dell’Universo che in tutte parti impera, secondo le espressioni di Dante stesso ; ma abbiamo già v
mi che il suo nome fosse dato ad una piccola costellazione, composta, secondo il catalogo di Arago, di tredici stelle : la qual
ma siccome le Parche non perdonavano mai a nessuno, vuolsi intendere ( secondo i mitologi), che sien così dette per antifrasi ex
nima ci cade « Innanzi che Atropòs mossa le dea. » (Inf., xxx, 124.) Secondo la greca etimologia Cloto significa filatrice, La
emonio, perchè non è, come i diavoli, maligno nè bugiardo, ma giudica secondo giustizia ; e la sua lunghissima coda non gli off
51. Talvolta nelle poesie italiane si trova usato il nome di Plutone, secondo i più antichi mitologi. Se ne può citare a confer
13 (1806) Corso di mitologia, utilissimo agli amatori della poesia, pittura, scultura, etc. Tomo II pp. 3-387
i Scrittori, che parecchi siena stati gli Eroi di questo nome. Eglino secondo Erodoto furono due (a), tre secondo Diodoro Sicil
i gli Eroi di questo nome. Eglino secondo Erodoto furono due (a), tre secondo Diodoro Siciliano (b), secondo Cicerone sei (c),
no secondo Erodoto furono due (a), tre secondo Diodoro Siciliano (b), secondo Cicerone sei (c), e secondo Varrone quaranta tre.
e (a), tre secondo Diodoro Siciliano (b), secondo Cicerone sei (c), e secondo Varrone quaranta tre. Il più celebre fu l’Ercole,
, che queste Feste si celebressero in onore di Bacco e di Arianna(h). Secondo altri esse erano state instituite in onore di Bac
delle armi. Per tutte queste diverse instituzioni meritò il titolo di secondo fondatore d’Atene(a). Egli inoltre secondo alcuni
uzioni meritò il titolo di secondo fondatore d’Atene(a). Egli inoltre secondo alcuni fu uno degli Argonauti(b). Apollonio però
Paflagonj(23) ; Astinoo(24) ; Pireciue, re de’ Peoni, e figlio d’Aso secondo Ditti Cretese (a) (25) ; Rigmo, figlio di Pireo,
l mare, ove restò confuso tralla moltitudine degli altri estinti (b). Secondo una Tradizione, riferita da Servio, Pirro trasse
ero una fontana(g). Agamenonne. Agamenonne, figliuolo di Atreo secondo Omero (a), e di Plistelle secondo Apollodoro (b),
Agamenonne, figliuolo di Atreo secondo Omero (a), e di Plistelle secondo Apollodoro (b), era destinato al trono d’Argo. Ti
tituì una cerva (b) (17). Cessò allora la calma ; e Agamenonne, fatto secondo il solito un sacrifizio a Giove e agli altri Dei,
emide(25). Omero dhiama la prima Ifianassa, e la seconda Laodice (a). Secondo alcuni Agamenonne ebbe pure un altro figlio, di n
uti figlinoli di Atreo. Per accordare poi questa opinione coll’altra, secondo la quale si asseriva, ch’eglino erano figliuoli d
e nutrire di midolle dì leoni, e di altre bestie selvaggie. Le Najadi secondo Apollonio di Rodi solevano apprestargli tale nutr
Apollonio di Rodi solevano apprestargli tale nutrimento(c) ; ed esse secondo lo Scoliaste dello stesso Apollonio furono Caricl
ra la osservò talmente bella, che ebbe dispiacere d’averla uccisa(e). Secondo un’antica Tradizione, riferita da Servio(f). Achi
Ciclope, altamente gemendo, aprì la porta della caverna per condurre secondo il solito i greggi a pascolare. Stese nello stess
l’Eroe prima di partire, per Troja avea affidata la sua famiglia(b). Secondo Sofocle(c) Ulisse visse quindici o sedici anni do
da quello, degli altri Eroi, i quali morirono all’assedio di Tebè(c). Secondo Pausania poi egli ebbe una statua in Delfo(d). Ca
Il compasso dimostra, che ciascuno dee misurare le proprie facoltà, e secondo queste intraprendere le spese. Il timone risvegli
er alludere all’integrità di tutte le sue operazioni(a). La Giustizia secondo Igino ebbe una figliuola, vindice acertima delle
guisse i passi degli uomini per osservarne gli andamenti(c). I Romani secondo Plinio, quando erano per intraprendere qualche gu
n due faccie, l’una di bella giovine, e l’altra di macilente vecchia. Secondo questi ultimi escono delle Api dalle di lei mani,
, che volentieri li ascoltano. Il Camaleonte è animale, che si cambia secondo le variazioni de’ tempi ; ed è quindi simbolo del
i simbolo dell’ Adulazione, che adopera tutto lo studio nel cangiarsi secondo il genio altrui. La faccia bella è indizio dell’a
a parte del mondo siasi così denominata da Europa ; figlio di Egialo, secondo re di Sicione(h). Alcuni aggiungono, che Giove na
Perilao, tiranno d’Argo, che regnò molti secoli dopo Perseo(a). (2). Secondo una tradizione, riferita da Apollodoro(b), non Gi
 II. (b). Job. Jacob. Hofman. Lex. Univ. (1). La madre di Giasone secondo Apollodoro fu una figlia di Autolico, chianata Po
li Astri(c). Notisi per ultimo, che il sacrifizie di Frisso e di Elle secondo altri Scrittori doveasi eseguire per determinazio
rgonauti(d). (16). Echione, nato in Alope da Mercurio e da Antianira secondo Apollonio, o secondo Orfeo dalla Ninfa Lootoa, pe
chione, nato in Alope da Mercurio e da Antianira secondo Apollonio, o secondo Orfeo dalla Ninfa Lootoa, perchè era astuto, ebbe
esco combattuto, trasferito in Atene, e sacrificato ad Apollo Delfico secondo Plutarco(b), e a Minerva secondo Pausania(c). (a
ene, e sacrificato ad Apollo Delfico secondo Plutarco(b), e a Minerva secondo Pausania(c). (a). Apollod. l. 2. ; Philostr. l.
(a). Serv. in Virg. Eclog. 8. (b). Nat. Com. Mythol. l. 7. (21). Secondo Servio l’uccisore di Erice non fu Ercole, figlio
che dia a Perifete per padre Nettuno (b). (3). La clava di Perifete secondo Pausania (c) ed Omero era di ferro (d). Eustazio
(f). l. 2. (14). I fanciulli, condotti fuori del Labirinto da Teseo secondo il Meursio si chiamavano Ippoforbanto, Antimaco,
, e fece dono della corona ad Arianna. Notisi per ultimo, che Arianna secondo l’ opinione di Plutarco non fu abbandonata da Tes
o versato delle lagrime per la perdita della predetta Principessa(b). Secondo una Tradizione gli Dei cangiarono Fillide in mand
iomede, figlio di Tideo (g). (a). L. 2. & 3. (25). (25) Pireme secondo Ditti Cretese rimase ucciso da Diomede(h). Omero
e si abbruciò col corpo di Paride(a). (a). Hom. Iliad. l. 2. (1). Secondo alcuni la madre di Enea fu una donna Trojana, che
imaro(g). (12). Toante vi condusse gli Etolj sopra quindici vascelli secondo Igino(h), o sopra quaranta secondo Omero(i). Piro
gli Etolj sopra quindici vascelli secondo Igino(h), o sopra quaranta secondo Omero(i). Piro, capo de’Traci, spirò per mano di
presero ad ammirare il gran Cavallo(b). Timete, figlio di Laomedonte secondo Ditti Cretese(c), comechè conoscesse il Greco ing
alle vergini, sedenti sopra mule, o cocchi, fatti di vinchi(e). Elena secondo Erodoto era invocata, onde rendesse belle le giov
zi aveva quello di Arne(b). (d). Declaustre Diction. Mythol. (4). Secondo una tradizione, riferita da Pausania(c), Icario,
soavità del loro canto i passeggieri, i quali poi vi naufragavano(g). Secondo Tzetze l’una di esse cantava, l’altra suonava la
da quello, degli altri Eroi, i quali morirono all’assedio di Tebè(c). Secondo Pausania poi egli ebbe una statua in Delfo(d). Ca
14 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XXVI. Nettuno re del mare e gli altri Dei marini » pp. 173-183
agli uomini colle innumerevoli e maravigliose produzioni ; ed anche, secondo la Mitologia, pel gran numero dei suoi figli, che
arina anch’essa, ben diversa però dalla Ninfa Teti, madre di Achille. Secondo Omero, l’Oceano ha il suo palazzo nelle acque del
le acque del mare agli estremi confini delle Terra, e questo palazzo, secondo altri poeti, è d’oro. Ma quantunque l’Oceano sia
e Oceanine, così chiamate perchè figlie dell’Oceano e di Teti, erano, secondo Esiodo, 3000 ; e solamente di 41 ce ne dice il no
, cioè di Doridi derivato dalla madre, o di Nereidi dal padre ; ma il secondo è il più comunemente usato dai poeti, i quali ann
ell’erba, « Che il fe consorto in mar cogli altri Dei »223. Proteo, secondo gli antichi Mitologi, era figlio dell’Oceano e di
nto del Paradiso, gli fece molto comodo di citare l’esempio di Glauco secondo la favola, senza diminuirne in nessuna parte il m
15 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XXI. Minerva » pp. 132-137
a, e non potendo più a lungo tollerarlo, mandò a chiamare Prometeo, o secondo altri, lo stesso Vulcano suo figlio, per farsi sp
questa Dea. Ebbe dai Greci primamente il nome di Pallade (Pallas) che secondo lo Stoll significa fanciulla robusta, perchè nacq
tra un’asta ; e ai piedi una civetta o un gufo, animale a lei sacro. Secondo alcuni poeti l’egida era un’armatura del petto co
petto con la figura della mostruosa testa anguicrinita di Medusa ; e secondo altri questa orribile figura era sculta nello scu
significare l’olio 172. Dagli astronomi fu dato il nome di Pallade al secondo asteroide o pianeta telescopico, scoperto da Olbe
errebbe a significare piccola Pallade, o piccola statua di Pallade. —  Secondo la superstiziosa credenza degli Antichi si usa fi
16 (1874) La mitologia greca e romana. Volume II « Parte II. Degli dei inferiori o terrestri — XXXIX. Eolo e i Venti » pp. 295-
egge o rattenere o spingere.40 » Questa regione o carcere dei Venti, secondo lo stesso poeta, « È nell’Eolia, di procelle e d
ti. La spiegazione più semplice e più naturale del ratto di Orizia è, secondo Platone, che questa infelice principessa rimaness
n Esiodo si trova rammentato il vento Argeste (che vuol dir sereno, e secondo altri grecisti veloce) ; e siccome in quel poeta
lla Divina Commedia anche un cenno della favola di Eolo re dei Venti, secondo ciò che ne scrive il suo maestro Virgilio nei ver
ama Eolo ventorum pater, volendo colla parola pater significare Deus, secondo che abbiamo detto altra volta spiegando il titolo
e 7 isole Eolie. 44. Ovidio ne determina egregiamente la direzione secondo i 4 punti cardinali nei 2 seguenti distici : « N
17 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XXVIII. Le regioni infernali » pp. 195-202
XXVIII Le regioni infernali La paròla Inferno, secondo l’etimologia latina, significa ciò che resta di s
a sapienza morale e politica. Il conoscer dunque le regioni infernali secondo che le hanno immaginate e descritte gli Antichi,
la propria esistenza ; e queste davansi a bevere a quelle anime, che, secondo la dottrina della Metempsicosi di cui parleremo i
lberi ; e soltanto nel vestibolo prima di arrivare allo Stige, eravi, secondo Virgilio, un bosco di alberi annosi ed un boschet
annati. Era questa all’incirca la topografia delle regioni infernali, secondo i poeti latini e Virgilio principalmente. In Omer
he si fosse lo maestro che le fece, come dice Dante), furono eseguite secondo le regole architettoniche e le proporzioni matema
18 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XII. La Titanomachia e la Gigantomachia » pp. 60-68
perduto possesso del celeste regno. Veramente le guerre contro Giove, secondo gli antichi mitologi, furono due : quella dei Tit
dei Giganti, cioè dei figli della Terra, come significa questa parola secondo la greca etimologia. Perciò devesi distinguere la
rano anche di struttura mostruosa. Alcuni ci narrano che Encelado, o, secondo altri, Gige aveva cento braccia, e perciò maneggi
e geometriche, e spacciavano tutto all’ingrosso ; e ci danno un’idea, secondo loro, sublime della grandezza e forza dei Giganti
i soltanto, cioè con Apollo e con Bacco ; e tutto al più con quattro, secondo altri poeti, e tra questi anche Dante, che vi agg
Dante), come il nostro divino poeta parlava cinque in sei secoli fa, secondo le loro odierne teorie ed analisi chimiche, accen
19 (1824) Breve corso di mitologia elementare corredato di note per uso de’ collegi della capitale, e del regno pp. 3-248
cco, Amore, Cibele, e Proserpina 2. Vedremo in seguito le Divinità di secondo ordine, che preseggono ai campi, ai fiori, agli a
atura migliore, e ’l vero Dio, Tutti quei corpi al suo luogo dispose, Secondo il proprio lor primo desio. D’intorno il Cielo, e
guerra degli Dei. Urano, che temeva per parte de’ figli, li rinchiuse secondo che nacquero in un abisso, ove il giorno non pene
; e stabilì la sua fucina nell’isola di Lenno, in quella di Lipari, e secondo alcuni poeti, sotto l’Etna2. Compagni de’ suoi la
Per conseguenza furono gli uomini obbligati a creare altrettanti Dei, secondo quel che loro suggeriva la fantasia riscaldata, o
digio, volle contestarne la sua gratitudine a modo suo, e si ubbriacò secondo il solito suo costume. Mida allora lo fece traspo
enj fossero destinati alla custodia degli uomini, che erano assistiti secondo il proprio naturale da due Genj, uno buono, l’alt
o un lione che infestava la selva Nemèa, della cui pelle si vestì. Il secondo fu contro l’Idra, che desolava le paludi di Lerna
immolava a Nettuno tutt’i forestieri, ch’entravano ne’ suoi stati. Il secondo pasceva di carne umana i suoi cavalli. La pena me
multorum vidit, et urbes. Traduce così Orazio il principio di questo secondo parto di Omero. Ulisse partì alla volta della Gre
indi strada facendo, dopo averla oltraggiata, aggiungendo al primo un secondo delitto, le strappò barbaramente la lingua per im
ana era la ninfa Egeria. Credevasi ch’ella consigliasse Numa Pompilio secondo re di Roma per ben governare. La morte di Numa le
le e necessario per l’agricoltura. Della varia figura di questo Nume, secondo lo stesso Macrobio, dee dirsi, che i Napoletani l
da col motto Dusari sacrum, così chiamato ancora Bacco con voce Araba secondo il Bochart vel ab uvarum expressione, vel quia do
ritengono presso di noi il nome di Anticaglie. IX. Orione. Secondo la testimonianza di Esiodo, ebbe questo Nume a pa
levasi dalle parole taciti mystae di Stazio. Il tempio di questa Dea, secondo il più volte citato Capaccio, ed altri, era la pr
l nostro Martorelli nell’aureo trattato de Fratriis Neapolitanis, nel secondo tomo della Theca Calamaria. Ed eccoci alla fine d
ahena, nec severus Uncus abest, liquidumque plumbum. 2. I destini, secondo Ovidio, erano scritti da tutta l’eternità in un l
no al servizio di questa Dea, a lungo descritti da Lucrezio nel libro secondo de rerum nat. (2). Megalesie furono dette le fe
tura degli Dei, riconosce tre Vulcani ; il primo figlio del Cielo, il secondo del Nilo, ed il terzo di Giove, e Giunone. Quest’
serpente, della civetta, e del popolo. 1. Il Dio delle battaglie fu secondo Omero, e tutt’i poeti Greci figlio di Giove, e di
di voler concepir Marte senza di Giove. 1. Il Dio delle battaglie fu secondo Omero, e tutt’i poeti Greci figlio di Giove, e di
20 (1855) Della interpretazione de’ miti e simboli eterodossi per lo intendimento della mitologia pp. 3-62
ste altre cagioni — 5. Si numerano gl’ Iddii presidi a ciaseuna cosa, secondo S. Agostino nella Città di Dio — 6. Etimologia e
nologia, ossia personificazione della favola — divisione della favola secondo il diverso obbietto cui ha le sue mire. Tempo gi
divina ed infallibile prima e dopo Cristo : la seconda ch’è multipla, secondo la natura dell’errore, abbraccia il paganesimo so
tempi tutto era simbolico e conceputo per via d’immagini ; perciocchè secondo le escogitazioni del chiarissimo autore della Sci
l seno della istessa divinità, anima variante di forme allo infinito, secondo i diversi effetti di che volevano esser ella prod
, secondo i diversi effetti di che volevano esser ella produttrice, e secondo gli esseri diversi da lei usciti, tutta sopra que
elo ingegnoso gettato da prudente mano su tutte le opere di natura, e secondo questi principii noi ci studieremo interpetrare i
morale, chè per Paride qui s’intende l’animo dell’ uomo che vive solo secondo il senso, il quale nulla curando le altre cose de
o ; o come teneva in mente Cornificio, perchè il Sole respinto, e ciò secondo l’antico sistema astronomico, a percorrere l’uno
arie ». I poeti teologi, ei dice(2), fecero dei matrimonii solenni il secondo de’divini caratteri dopo quello di Giove, Giunone
mirto — la colomba perchè molto amabile, ed è simbolo del vero amore, secondo la maniera di baciare tutta propria di essa — il
da un frammento delle Commedie di Alesside, e noi qui lo riproduciamo secondo la nostra istessa versione dal greco, quale fu pr
e, cioè del Sole, e di Marte, col quale entrava essa in congiunzione, secondo i diversi suoi aspetti in cielo ». 45. Diana — El
rione, a cui la favola da’tre corpi, interpetrazione di questo mito e secondo i principii della istoria, e per via di allegorie
21 (1874) La mitologia greca e romana. Volume II « Parte III. Semidei, indigeti ed eroi — XL. Osservazioni generali » pp. 304-308
severarsi principalmente di Perseo, di Bellerofonte e di Cadmo, anche secondo la precitata Cronologia greca ; perciò dalle gest
roi, non devesi calcolare la loro media e la loro probabile esistenza secondo le moderne tavole di Statistica ; e basta soltant
l’egloga 4ª di Virgilio deduce il nome di Heros da Hera significante, secondo esso, la Terra : quindi Eroe, secondo Servio, cor
di Heros da Hera significante, secondo esso, la Terra : quindi Eroe, secondo Servio, corrisponderebbe a Indigete, che abbiamo
a l’amore, alludendo ai connubi delle Divinità cogli esseri umani ; e secondo questa etimologia verrebbero ad esser sinonimi Er
22 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XIX. La Dea Triforme cioè Luna in Cielo, Diana in Terra ed Ecate nell’Inferno » pp. 115-122
i ufficii non solo in Cielo ed in Terra, ma pur anco nell’Inferno ; e secondo ciascuno di questi rappresentavasi in 3 diverse f
suoi Commentarii, che gli antichi Germani regolavano le loro imprese secondo le fasi lunari ; e stimavano più propizia per lor
a o persona fu detto che egli le sta sempre come Artofilace all’Orse ( secondo la frase dell’Ariosto), appunto perchè questa cos
ttribuivano tre teste, una di cavallo, una di cane ed una di leone e, secondo altri, di cinghiale, basta questo perchè tal most
esso pregio gli oggetti d’arte che erano periti nell’incendio. Questo secondo tempio esisteva ancora quando l’apostolo Paolo an
23 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XX. Mercurio » pp. 123-131
gno e la sua accortezza si era saputo cattivare l’affetto di tutti, o secondo la nostra frase familiare, aveva rubato il cuore
rubate le greche giovenche152. Così la religione stessa interpetrata secondo le malnate passioni, contribuiva a corrompere e d
durre le anime dei morti al regno di Plutone, e richiamarle alla vita secondo la dottrina della Metempsicosi, ossia della trasm
curiale un genere di piante della famiglia delle Euforbiacee, perchè, secondo quel che dice Plinio, si credeva dovuta al Dio Me
otti, perchè Mercurio era pure il Dio dell’eloquenza164 ; Mercuriali ( secondo il Menagio) le adunanze dei letterati che si tene
24 (1874) La mitologia greca e romana. Volume II « Parte IV. Le Apoteòsi — LXIX. Di alcune Divinità più proprie del culto romano » pp. 500-505
ile era uno scudo di figura ellittica e perciò privo di angoli, come, secondo alcuni etimologisti, significa il nome stesso. Il
del Dio Marte li portavano per le vie della città cantando e saltando secondo il rito. Quei sacerdoti eran chiamati Salii dal s
to nell’inno saliare. Vèiove significa Giove piccolo, ossia bambino, secondo gli etimologisti latini e lo stesso Ovidio. Perci
di Apollo. Questa indicazione è conforme alla ortodossia mitologica, secondo la quale credevasi che di questi due Dei gemelli
25 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XXIV. Vulcano e i Ciclopi » pp. 152-160
guire i lavori di metallurgia. Il nome stesso latino di Vulcanus, che secondo Servio è un’abbreviazione di volicanus, s’intende
più di cento, ma tutti feroci ed antropofagi. Abitavano in un’isola, secondo Omero, vicina alla Sicilia, e secondo altri poeti
opofagi. Abitavano in un’isola, secondo Omero, vicina alla Sicilia, e secondo altri poeti, nella Sicilia stessa. A spiegar la f
lasgi. In Zoologia si dà il nome di Ciclopi a un genere di Crostacei, secondo Müller, dell’ordine dei Branchiopodi, e della fam
26 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XXXI. Il Genio e i Genii » pp. 232-241
di prim’ordine, ossia della classe degli Dei superiori o celesti, e, secondo l’etimologia della parola, come la forza generatr
conseguenza immortale. La vita futura sarà uno stato di rimunerazione secondo le opere di ciascuno. » Sembran parole copiate da
ro etimologia, ma gli esseri per quelli significati nulla differivano secondo le opinioni religiose e filosofiche di quei tempi
rea : la forza dell’animo motrice di grandi azioni. » 273. Angelo, secondo la greca etimologia, significa messaggiero o nunz
27 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XXV. Bacco » pp. 161-172
tributi di questo Dio. I Latini intendevano la parola Bacco in questo secondo e peggior senso, poichè ne formavano il verbo bac
ncora carnasciale 199. Nel corteo di Bacco e a celebrare i Baccanali, secondo le favole, v’era pur anco la « Capribarbicornipe
i Menadi, Tiadi, Bassaridi ; il primo dei quali significa furenti, il secondo impetuose, ed il terzo è derivato da uno degli ap
me dice il proverbio) è un balsamo per chi sa usarne temperatamente e secondo il bisogno208) ; ed è un veleno per chi ne abusa 
28 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XIII. Difetti e vizii del Dio Giove » pp. 69-72
presentanti esseri simili a lui, o vogliam dire di forma umana ; e il secondo modellava e plasmava, parimente in creta, gli ani
ella d’invidioso, maligno e malefico. Questo è l’ordito della favola, secondo i più ; ma poi vi si fanno sopra tanti ricami e i
principali una alla volta, di mano in mano che ne verrà l’occasione, secondo l’ordine cronologico e gerarchico, nel parlare de
29 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XI. Giove re del Cielo » pp. 55-59
diano tutti i doveri della morale, il primo come dovere assoluto e il secondo come dovere relativo, a cui si sottintende se puo
Giove e degli altri Dei superiori. 57. In latino Jupiter significa, secondo Cicerone, juvans pater, il padre, ossia il Dio ch
ente detto di Barca. 66. Parlando il Vico di questa Catena nel libro secondo de’ suoi Principii di Scienza Nuova, riferisce ch
30 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XIV. Il Diluvio di Deucalione » pp. 73-78
ssione è al tempo stesso mitologica, biblica e filosofica. Mitologica secondo la favola di Deucalione e Pirra che trasformarono
lione e Pirra che trasformarono le pietre in uomini e donne ; biblica secondo la Genesi, che Adamo fu composto di terra, ed alc
osta da sir Carlo Lyell, il più celebre dei geologi inglesi. Infatti, secondo la teoria di Hutton, adottata generalmente come l
31 (1861) Corso di mitologia, o, Storia delle divinità e degli eroi del paganesimo: Per la spiegazione dei classici e dei monumenti di belle arti (3e éd.) « Cronologia Mitologica. » pp. 387-393
re di Babilonia e cho credesi il Nemrod della Sacra Scrittura, fiori, secondo altri, intorno al 2640. 159. Altri assegna il 21
mpi della dispersione dei popoli, fosse Javan figlio di Jafet. 161. Secondo altri 1560. 162. Altri assegna alla caduta di Tr
d’Enea in Italia. 163. Altri pone la nascita d’Omero nel 1031. 164. Secondo altri nel 944. 165. Altri in luogo di Taleto e d
32 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XV. Giunone regina degli Dei e Iride sua messaggiera » pp. 79-85
ove juvat, dicono i mitologi latini). I greci la chiamavano Era, che, secondo alcuni grecisti, sarebbe un’abbreviazione di Erat
do alcuni grecisti, sarebbe un’abbreviazione di Erate cioè amabile e, secondo altri, Era significa signora, ossia padrona 91).
rati. Una bella descrizione di iridescenza e di cangiamento di colori secondo l’incidenza dei raggi e i diversi punti di vista,
33 (1861) Corso di mitologia, o, Storia delle divinità e degli eroi del paganesimo: Per la spiegazione dei classici e dei monumenti di belle arti (3e éd.) « Appendice. » pp. -386
numero, noi che tanto volentieri ci lasciamo trucidare ? Se non che, secondo la dottrina nostra, si stima più lecito l’essere
sione di pagare le decime ad Ercole. Nel celebrare i misteri di Bacco secondo l’antica usanza fa d’uopo d’arrolare una legione
causa del convito è onesta, argomentatene l’ordine rimanente esserne secondo che l’obbligo della religione ci prescrive. Non c
, e intirizziva pel freddo e impallidiva come i morti, i quali, anche secondo l’uso dei Cristiani, si lavavano. 155. Usavano i
34 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XXVII. I Mostri marini Mitologici e Poetici » pp. 184-194
e che in origine era bellissima, ma poi per gelosia di Amfitrite, o, secondo altri, della maga Circe, fu cangiata in un orribi
di pericoli non se ne parla nemmeno. Dante rammenta Cariddi, non già secondo la favola, ma secondo la geografia, come un vorti
parla nemmeno. Dante rammenta Cariddi, non già secondo la favola, ma secondo la geografia, come un vortice, qual è veramente,
35 (1874) La mitologia greca e romana. Volume II « Parte III. Semidei, indigeti ed eroi — XLV. La spedizione degli Argonauti alla conquista del Vello d’oro » pp. 331-341
rui sermone. » Il vello d’oro rimasto nella Colchide fu consacrato, secondo alcuni, a Giove, e, secondo altri, a Marte, e cus
oro rimasto nella Colchide fu consacrato, secondo alcuni, a Giove, e, secondo altri, a Marte, e custodito religiosamente, e ass
uì, o dall’esser fabbricata in Argo, oppure da un greco vocabolo, che secondo alcuni etimologisti significa veloce, o da altro
36 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — Epilogo » pp. 253-254
venivano a rappresentare i diversi effetti o fenomeni speciali, che, secondo le antiche idee (vere o false che fossero), dalla
i si producevano. Perciò abbiamo notato frequentemente in quali casi, secondo i moderni progressi delle scienze, le idee degli
37 (1874) La mitologia greca e romana. Volume II « Parte IV. Le Apoteòsi — LXVI. Osservazioni generali sulle Apoteosi » pp. 490-492
e Romana ; e l’ho estesa anche alla spiegazione dei fenomeni fisici, secondo la mente di G. Battista Vico, il quale nel libro
rato dal principio alla fine di questa Mitologia. La parola Apoteòsi, secondo la greca etimologia, significa deificazione, e co
38 (1874) La mitologia greca e romana. Volume II « Parte IV. Le Apoteòsi — LXXI. Decadenza e fine del Politeismo greco e romano. Primordii e progressi del Cristianesimo. » pp. 511-
abiurato il paganesimo, divenne cristiano. FINE 169. Paganesimo, secondo la derivazione latina, significherebbe religione
thnici e Gentiles, vocaboli che sono sinonimi, il primo in greco e il secondo in latino ; onde è derivata in italiano la parola
39 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — II. Il Caos e i quattro elementi » pp. 11-14
considerato dagli Antichi come il principio di tutte le cose, poichè secondo la Cosmogonia di Esiodo, esso esisteva prima di t
a mistura e confusione di tutti i suoi elementi2. I corpi elementari, secondo gli antichi, non erano più di quattro, cioè : ter
40 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — V. Urano e Vesta Prisca avi di Giove  » pp. 25-27
Caos. Erravano dunque meno del famoso astronomo Tolomeo (vivente nel secondo secolo, dell’êra volgare), il quale fantasticò e
il nome di Estia, che dai Latini fu cangiato in Vesta, significante, secondo Ovidio, che di sua forza sta, alludendosi in ambe
41 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — IX. Vesta Dea del fuoco e le Vestali » pp. 44-47
a, come abbiam detto, la perpetua durata di Roma e del suo impero ; e secondo , la più scrupolosa illibatezza delle Vestali che
sì era inevitabile, ma meno crudele e orribile che nel primo caso. Al secondo modo era simile la pena detta della propaginazion
42 (1874) La mitologia greca e romana. Volume II « Parte IV. Le Apoteòsi — LXVII. L’Apoteosi delle Virtù e dei Vizii » pp. 493-496
giosa e civile. Dicemmo, parlando di Mercurio, che i mercanti romani, secondo quel che afferma Ovidio nei Fasti, pregavano ques
lari dei privati cittadini. Ma ognuno poi l’interpretava a suo modo e secondo le sue proprie passioni ; e lo spirito di vendett
43 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — IV. Una Divinità più potente di Giove » pp. 20-24
menti il Destino, era figlio del Caos e della Notte, e rappresentava, secondo la Cosmogonia degli antichi, la legge generale e
denza, imprevedibili ed inevitabili dai mortali. Finalmente la Morte, secondo il Paganesimo, era anche essa ministra del Fato e
44 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — III. Classazione generale delle Divinità pagane e Genealogia degli Dei superiori » pp. 15-19
oni idolatre, che prima si diedero diversi nomi a una stessa divinità secondo i suoi diversi attributi, o poi questi diversi ti
lo stesso nome, distinte col numero d’ordine, come Giove primo, Giove secondo ecc. Mercurio terzo, Ercole 12° ecc. ecc. A legge
45 (1874) La mitologia greca e romana. Volume II « Parte III. Semidei, indigeti ed eroi — XLIII. Cadmo » pp. 321-325
ficato da Cadmo. Fondata la città, prese Cadmo per moglie Ermione, o, secondo altri Mitologi, Armonia, figlia di Venere e di Ma
fenicia di Cadmo derivasse dall’ Egitto, come asseriscono molti ; il secondo che Cadmo stesso non fosse Fenicio, ma Egiziano,
46 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — X. Cerere dea delle biade e Proserpina sua figlia » pp. 48-54
agiòne (in tempore suo), producevansi dalla terra. Il nome di Cerere, secondo Cicerone, deriva dal verbo creo, che anticamente
ributi di sua madre. Raccontano i mitologi che Proserpina come dea di secondo ordine stava sulla terra e precisamente in Sicili
47 (1861) Corso di mitologia, o, Storia delle divinità e degli eroi del paganesimo: Per la spiegazione dei classici e dei monumenti di belle arti (3e éd.) « Cenni Preliminari » pp. 9-
loro presagi dal volere dei principi, dei legislatori o dei faziosi, secondo che ad essi premeva che il popolo fosse animato a
ma furono tre, poi sci, a detla di Cicerone, e gionsero fino a dieci, secondo che attesla Valerio Massimo. 2. O indovini, così
48 (1874) La mitologia greca e romana. Volume II « Parte II. Degli dei inferiori o terrestri — XXXV. I Satiri ed altre Divinità campestri » pp. 270-278
del Satirino : « Rarissimo e maravigliosissimo fu un Bacco che egli, secondo che lo descrivono i poeti antichi, fece di circa
ajas cioè undici giorni avanti le calende di maggio, che significava, secondo l’uso latino di contare i giorni del mese, il 21
49 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XVIII. Apollo considerato come Dio della Poesia e della Musica e maestro delle nove Muse » pp. 104-114
iute sotto il nome di Stanze, rammenta questa metamorfosi descrivendo secondo la Mitologia il girasole : « In bianca veste con
Canto xviii del Paradiso, invocando la Musa, la chiama diva Pegasea, secondo la frase dei latini poeti, perchè il Pegaso fece
50 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XXXII. Gli Oracoli » pp. 242-252
rsi. (Ann., II, 54.) Il più antico di tutti gli Oracoli della Grecia, secondo Erodoto, fu quello di Giove in Dodona città dell’
vere attribuito gradatamente qualche parte di laude maggiore o minore secondo la diversa importanza a tutte le altre occupazion
51 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XVII. Apollo considerato come Dio del Sole, degli Arcieri e della Medicina » pp. 92-103
uali di numero dovevano necessariamente esser più lunghe o più corte, secondo le diverse stagioni. I poeti non di rado rammenta
che esamineremo dopo aver parlato del figlio e della nipote di Apollo secondo la Mitologia. Esculapio, lo stesso che Asclepio,
52 (1861) Corso di mitologia, o, Storia delle divinità e degli eroi del paganesimo: Per la spiegazione dei classici e dei monumenti di belle arti (3e éd.) « Indice alfabettico. » pp. -424
ue avventure, 444 ; — suo fine, 445. Cecrope, re d’Atene, 76. Cefalo, secondo marito dell’Aurora ; sue sventure, 116. Cefeo, pa
234 2°. Ecatombe, o sacrifizio di cento Bovi, 144. Echidna, madre, o secondo altri, sorella della Chimera, 358, 466. Eco, Ninf
53 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — I. La Cosmogonia mitologica » p. 10
informe chiamata Caos (Ovid., Metam. i). 1. Nel sistema storico, e secondo il principio cattolico, le antiche favole mitolog
54 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — VI. Il regno, la prigionia e l’eŚilio di Saturno » pp. 28-30
Inferno. Saturno invece di esser grato al figlio e di contentarsi del secondo rango nel Cielo, quello di ex-re padre del regnan
55 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — Introduzione » pp. 6-9
o maggiori progressi verranno a farsi nella Paleontologia mitologica, secondo le eruditissime elucubrazioni dei germani filolog
56 (1861) Corso di mitologia, o, Storia delle divinità e degli eroi del paganesimo: Per la spiegazione dei classici e dei monumenti di belle arti (3e éd.) « Tavola analitica. secondo il metodo di giov. humbert  » pp. 3-
Tavola analitica secondo il metodo di giov. humbert (Le cifre arabe ind
57 (1874) La mitologia greca e romana. Volume II « Parte II. Degli dei inferiori o terrestri — XXXVIII. Gli Dei Penati e gli Dei Lari » pp. 290-294
co’suoi impareggiabili versi le origini mitologiche del popolo romano secondo le più comuni credenze antiche, fa derivare da Tr
58 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XVI. La dea Latona » pp. 86-91
e come i pianeti che ne prendono il nome fossero situati e girassero, secondo che gli Antichi credevano, intorno alla Terra, lo
59 (1874) La mitologia greca e romana. Volume II « Parte II. Degli dei inferiori o terrestri — XXXIV. Il Dio Pane » pp. 264-269
te musicali, immaginarono che rappresentassero l’armonia delle sfere, secondo le idee di Pitagora. Dante rammenta la favola di
60 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — VII. Saturno esule dal Cielo è accolto ospitalmente in Italia da Giano re del Lazio » pp. 31-38
ono dopo il regno di Saturno. Ma qualunque fosse l’origine dell’uomo, secondo i diversi mitologi, convenivano però tutti nell’a
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