dere, che convengano ai giovani e la lettura dei quali sia ad essi di
qualche
profitto. Peccano gli uni di prolissità la quale
. Desideriamo poi soprattutto che questa nostra fatica possa esser di
qualche
utilità agli studiosi. Lo scopo nostro è stato di
icazioni. Se il loro tenero animo si è mosso a sdegno alla lettura di
qualche
tratto inumano, se hanno versato delle lagrime, p
per madre. Semidei si dissero pure gli eroi che distinti si erano con
qualche
grande azione e che ebbero l’onore degli altari i
i e Semidei come quello che è il più seguito, scostandoci nulladimeno
qualche
volta dalla accennata nomenclatura. Abbiamo parla
a Vulcano. Nei sacrifici gli si offriva il toro, il verro, l’ariete e
qualche
volta il cavallo. I suoi sacerdoti si chiamavano
o e la cerva le erano particolarmente consacrati. Le venivano offerte
qualche
volta delle vittime umane ; Ifigenia tra i Greci
condotta ; altre volte era incaricato da Giove di condurre a termine
qualche
nuovo intrigo amoroso. Era invocato nei matrimoni
rapresenta come un bel giovine, snello di corpo, col caduceo in mano,
qualche
volta con una borsa e colle ali alla testa ed ai
e del loro potere, la spoglia di un leone, di un toro o di un drago,
qualche
volta de’rami d’alberi e altre volte dei bracieri
e fino sui mari. Non è cosa rara di vederlo scherzare con sua madre ;
qualche
volta Venere tiene il suo turcasso alzato in aria
li mostra una freccia ; ora con un piede in aria egli sembra meditare
qualche
astuzia, o, appoggiato sopra una base, suona la t
e fece trasportare da Zefiro in un luogo delizioso ov’ella dimorò per
qualche
tempo senza conoscerlo e quando il conobbe egli s
ere cangiati o modificati dai voti degli uomini o dalla protezione di
qualche
divinità. Questi decreti stavano scritti da tutta
e quando si trovavano sollevati dai loro mali, lasciavano nel tempio
qualche
cosa che rappresentasse la parte del loro corpo c
cui è attortigliato un serpente, con un cane presso di lui sdraiato ;
qualche
volta con un vaso in una mano ed il serpente nell
allora in guerra ; oppure prendendo questa guerra come fatto storico,
qualche
principessa della famiglia dei Titani, fece uso d
famiglia dei Titani, fece uso di stranieri soccorsi per trar Giove da
qualche
periglio. Pare nondimeno che Teti altro non fosse
si è già parlato di Minosse. A quanto se n’è già detto aggiungneremo
qualche
altra notizia che lo risguarda. Egli visse verso
suo padre, a lui le dettava, nè mai ritornava da quello senza portare
qualche
nuova legge. Avvi chi asserisce che Minosse ricev
trighi amorosi colle Ninfe di Giunone. Eco amò Narciso e lo seguì per
qualche
tempo senza farsi però vedere ; ma accortasi di e
primere che non avvi cosa più gradita della semplice natura, e che se
qualche
volta essa chiama l’arte in suo soccorso, non dev
ero tosto le ali e se ne fuggirono. Si ravvisa in Pireneo il nome di
qualche
principe il quale non amando le belle lettere dis
nome di Ninfe non solo a molte illustri dame delle quali apprendevasi
qualche
avventura, ma eziandio fino alle semplici pastore
come le varie vicende dell’umana vita erano anch’esse raccomandate a
qualche
Divinità ; di tutte queste basterà accennare le p
Agonii erano Dei che si invocavano quando trattavasi d’intraprendere
qualche
cosa d’importante. Orta gli esortava ad opere vir
tavasi con l’archetto, e siccome Ercole stuonava, Lino lo riprese con
qualche
severità ; Ercole poco docile non potè sopportare
le città della Grecia recavansi ad onore di aver servito di teatro a
qualche
meravigliosa di lui azione. Per vendicarsi delle
o clava in mano, armato delle spoglie del leone Nemeo, ch’egli porta
qualche
volta sopra un braccio ed anche sopra la testa. V
cusato di dividere il dominio con loro, essi gli mossero guerra. Dopo
qualche
ostilità d’ambe le parti, il giovine principe fec
restò, gli avoltoi intenti ad isbranare il cuore di Tizio gli diedero
qualche
istante di tregua ; le Danaidi si trattennero dal
ove lo perseguitava. Dall’aver associato Saturno al regno si crede da
qualche
mitologo derivare l’uso di rappresentare Giano co
raprendere un viaggio, liberarsi d’una malattia, condurre a buon fine
qualche
impresa, tosto recavasi a consultare gli Dei che
no, e quel sonno preparavasi con particolari disposizioni che avevano
qualche
cosa di misterioso ; talvolta ciò avveniva per me
, allorchè l’esercito era stato disfatto, e la peste o la carestia, o
qualche
epidemico morbo desolava la città e le campagne ;
nalmente, allorchè eransi osservati dei prodigi i quali minacciassero
qualche
grande sventura, mai non si tralasciava di ricorr
a fatica furono conservati quei libri che poscia vennero per certo in
qualche
altro religioso luogo collocati ; poichè si sa ch
ia. Il culto che si prestò agli Dei, a’ Semidei e agli uomini che per
qualche
straordinaria azione si erano resi illustri, era
Un mucchio di sassi coperti d’erbe o di frondi in aperta campagna, in
qualche
luogo elevato, era l’altare, sul quale agli Dei r
n onore del Dio al quale sacrificavasi. La patera di cui si è parlato
qualche
volta in questo Compendio era un vaso di cui face
mettevasi sulla porta un gran vaso pieno di acqua lustrale, preso in
qualche
altra casa, ove non vi fossero morti ; tutti quel
erano sacre per quei popoli. Se avessero dato luogo alla punizione di
qualche
colpevole, avrebbero essi creduto di profanarle,
orare i loro Dei. Non si conosceva giuoco alcuno il quale non fosse a
qualche
Dio in particolare ed anche a molti insieme dedic
a la loro istituzione aveva per apparente motivo la religione, oppure
qualche
obbligo di pietà. È però vero che nou poca parte
o dessi divisi in sacri e in votivi, perchè si facevano per dimandare
qualche
grazia ; in giuochi funebri e in giuochi ricreati
, erano visibili in esse ; e sebbene alterati e confusi, pure avevano
qualche
cosa di particolare e di proprio della religione
ro essenza vitale, ciò nonpertanto conservarono, nella forma esterna,
qualche
segno caratteristico della loro origine. Essi si
nella casa degli Hohenzollern, tutte le volte che stava per succedere
qualche
sventura a taluno dei componenti di codesta illus
ale ciascuna generazione, traversando l’umanità, ha lasciato impresso
qualche
tratto della sua particolare fisonomia. Giovan B
, che dette in moglie ad uno straniero per nome Frisso, il quale dopo
qualche
anno per avidità di ricchezze, fece assassinare i
sto nel suo seno alcune di quelle mandorle, queste scomparvero e dopo
qualche
tempo la ninfa si trovò incinta e partori un fanc
ano designate quelle divinità, che s’invocavano prima d’intraprendere
qualche
cosa d’importante. 196. Agonio. — Dio che presied
ttori dell’antichità fra cui Ovidio riportano il fatto in modo che ha
qualche
analogia con le tradizioni della favola. La verit
lcune pubbliche preghiere che si facevano in forma di processione, in
qualche
disastrosa congiuntura. 328. Ambulio. — Soprannom
ome di Amente, accogliesse tutte le anime dei morti, e che di là dopo
qualche
tempo andassero ad abitar nuovi corpi. 331. Ament
ro che la violò, malgrado che ella avesse implorato Nettuno, il quale
qualche
tempo dopo la cangiò in fontana. Amyone fu anche
ssa di tale ragione fece che Antero e Cupido vivessero insieme : dopo
qualche
tempo Cupido cominciò a crescere. I due immortali
asserivano che tutto ciò che si gettava nell’ Alfeo si ritrovava dopo
qualche
tempo nelle tranquille onde della fontana Aretusa
de avevano in grande dispregio il suono della tromba trovando in esso
qualche
analogia con la voce dell’asino. 618. Asio. — Sop
79. Augea o Auge. — Detta anche Auga, figlia d’ Aleo. Avendo dimorato
qualche
tempo con Ercole essa ne restò incinta ed andò a
are da lui fece nascere la discordia fra i due sposi : essi però dopo
qualche
tempo si pacificarono, e un giorno Cefalo andando
osè passò quaranta giorni sul monte Sinai, di cui la parola Nisa è in
qualche
modo l’anagramma. 735. Baciso. — Famoso indovino
mondo, la quale, presso tutt’i popoli dell’antichità, conserva sempre
qualche
cosa di egualmente costante nella similitudine de
ticolare a diversi popoli dell’Italia. Si suppone da taluni che fosse
qualche
eroe dell’antica Roma. 777. Bergioso. — Uno dei f
profondamente commosso da questa prova di attaccamento, per modo che,
qualche
giorno dopo, non vedendo nel tempio al posto usua
erare buon numero di persone. Forse in quei biglietti era rivelato un
qualche
importante segreto di stato, e le fila di una cos
esiedevano alle cerimonie espiatorie, quando il fulmine era caduto in
qualche
luogo. 795. Bidentalo. — Così veniva chiamato il
pagani avevano in grande venerazione le foreste : non v’era tempio di
qualche
importanza che non avesse un bosco consacrato all
agliare i boschi sacri : il solo caso in cui era permesso il recidere
qualche
albero era quando abbisognava dare più luce in qu
so il recidere qualche albero era quando abbisognava dare più luce in
qualche
punto ove la troppo foltezza delle piante rendeva
oro futuri mariti ; e ciò fu cagione della morte di Castore, il quale
qualche
tempo dopo fu ucciso per vendetta d’uno degli olt
vittima e fuggì. Didimo non sapendo che pensare dell’accaduto, rimase
qualche
tempo perplesso, allorchè intese una voce che gl’
bere certo liquore di cui Ulisse non volle gustare, e potè così dopo
qualche
tempo far ritorno nella sua patria. ………. la Dees
, che due colombe si fossero fermate sulla città di Tebe : e che dopo
qualche
istante una prendesse il volo verso la selva di D
Più comunemente detti Semi Dei : vale a dire quei mortali che per una
qualche
eroica azione durante la vita, venivano, per mezz
he veniva reso pubblicamente a quegli uomini che avevano compiuta una
qualche
gloriosa e memoranda azione. È questa una delle p
do di eternare la memoria di quegli uomini che, o per l’invenzione di
qualche
arte necessaria alla vita, o per le vittorie ripo
urono deificati i fondatori delle città ; quelli che avevano scoperto
qualche
terra ignorata ; coloro che avevan stabilite dell
sparger la voce che Sicheo fosse stato ucciso dai ladroni, restò per
qualche
tempo impunito il suo delitto ; ma l’ombra dell’u
o un sacrifizio agli dei, all’ombra di un gran platano, che sorgeva a
qualche
distanza dalla riva, uscì di sotto l’altare prepa
a sola volta l’anno, in un dato giorno. in cui era loro concesso, per
qualche
ora, di vivere sotto il tetto conjugale. 1515. Dr
essa aveva protetto nei suoi giorni felici. Dopo esser rimasta ancor
qualche
tempo presso di Ulisse, ov’ebbe anche il dolore d
prole ; onde consultato l’oracolo, questo gli rispose di recarsi per
qualche
tempo nella corte di Pitteo, re di Trezene, famos
l nome di Egina l’isola in cui era nato, in memoria della madre. Dopo
qualche
tempo, Giove si rivolse ad altri amori, ed Egina
li Castore e Polluce, i quali la ricondussero a Sparta, ove essa dopo
qualche
tempo dette alla luce una bambina. Queste scandal
rionfo a Sparta, dove ella restò fino alla morte di Menelao, avvenuta
qualche
tempo dopo, epoca in cui i Greci la scacciarono d
di esser moglie d’un vinto. Enea, con tutti i suoi seguaci, potè dopo
qualche
tempo, imbarcarsi su d’una nave che la favola dic
liuolo della ninfa Arpina, e del Dio Marte. Al dire di Pausania, e di
qualche
altro scrittore dell’antichità, Enomao fu figlio
pesso prediceva con felice successo, quale vento dovesse soffiare per
qualche
giorno, e dava utili consigli ai navigatori. Da c
schia nella quale Ercole stesso assai mal concio dovè ritirarsi. Però
qualche
tempo dopo, accompagnato da una mano di suoi segu
; ma Peone inconsolabile della sconfitta, si esiliò volontariamente e
qualche
tempo dopo fermatosi sulle sponde del flume Assio
un animo ambizioso ed irrequieto, si recò in Tessaglia e fermossi per
qualche
tempo nella città di Sicione di cui Corace era re
so di Ercole. Infatti, se coteste tradizioni racchiudono in sè stesse
qualche
storico fondamento, il nome dell’eroe potrebbe fa
, la grande figura del figlio di Alemena, è la creazione dovuta ad un
qualche
poeta, predecessore di Omero, la conseguenza stor
itiva infanzia dei popoli, si scorgerà sempre in essa la figura di un
qualche
benefico eroe, appartenente al primo periodo dell
quello dell’antica Grecia. Vero è che nelle opere di Esiodo si trova
qualche
traccia delle tradizioni fenicie, la quale armoni
ne, temendo che l’indole irrascibile di lui, non lo avesse condotto a
qualche
male passo, lo inviò nelle campagne a custodire i
icendo che per uccidere l’idra egli aveva dovuto avere il soccorso di
qualche
nume. Per altro un vantaggio positivo ne venne ad
odia di Oileo e mosse ad attaccare la città. L’assedio essendo durato
qualche
tempo, Telamone aprì una breccia nelle fortificaz
tre il rogo bruciava, il fiume Diraso scaturì dalla terra per portare
qualche
refrigerio alle sofferenze dell’eroe, il quale ri
simili, in cui egli veniva adorato o sotto il suo proprio nome, o con
qualche
particolare denominazione. Così Ercole vincitore
antichi istituirono per purificare le persone che aveano commesso un
qualche
misfatto ed i luoghi ove il delitto era stato con
ltiplici e svariate occasioni. La speranza di placare lo sdegno di un
qualche
nume, il timore delle pubbliche calamità ; l’invo
pizie ad una intrapresa, all esito di una guerra, al compimento di un
qualche
fatto importante che interessasse radicalmente tu
rî a cancellare una colpa, o a scongiurare il cattivo influsso di una
qualche
sventura che minacciasse la patria. Presso i paga
ione ricorda più di un nome illustre e famoso, che avesse espiato una
qualche
uccisione in modo ben più semplice, come per esem
ani quella che veniva solennizzata alla visibile manifestazione di un
qualche
prodigio. Il senato, in simili occasioni, ordinav
re di quella contrada per nome Laerte padre di Ulisse, il quale dopo
qualche
tempo lo adibì alla guardia delle sue greggi. Là
cevano in simili congiunture le più severe ricerche, per conoscere se
qualche
donna fosse penetrata nel tempio anche per combin
idice. — Moglie di Orfeo. La tradizione favolosa racconta di lei che,
qualche
giorno dopo il suo matrimonio, essendo inseguita
più tempo il male lo afflisse senza tregua ; ma poi cominciò ad avere
qualche
lucido intervallo. In uno di questi momenti, egli
. Al dire di Plinio, gli Etrurî evocavano il fulmine per liberarsi da
qualche
nemico. Numa Pompilio, il più saggio re della Rom
fizi, secondo riferisce Varrone, quando i bambini cominciavano a dire
qualche
parola. 1928. Fagesie. — Dette anche Fagesiposie,
a se non se ubbidire al comandamento del dio della medicina ; concepì
qualche
speranza, prese la lettera, l’aprì e gettandovi s
etti. Ulisse onde mettere a pruova la propria virtù e fortezza, passò
qualche
tempo presso quei popoli, i quali dopo averlo col
oncepì l’orrendo pensiero di ucciderlo, ma poscia, inspirato forse da
qualche
benefico nume, e temendo di cedere alla funesta t
ossedeva in Sicilia — V. Lampezia. Il nome di queste due immortali ha
qualche
cosa del linguaggio simbolico, che rivestiva gene
egli dei, coloro che si illustrarono nelle arti stesse, esercitate da
qualche
nume come Orfeo, Lino ed altri moltissimi. Tutti
ice che tutte le volte che un principe aveva ragione di nascondere un
qualche
scandaloso commercio, faceva sparger voce che un
lo scandalo avvenuto, si rifuggi nelle montagne dei Pelagi, ove, dopo
qualche
tempo, dette alla luce un figliuolo, che poi fu i
greco la parola ιλλα significa mandorlo ; e che Demofoonte approdando
qualche
tempo dopo su quella spiaggia, vide improvvisamen
ompletamente distrutta la serenità dell’anima, morirono entrambe dopo
qualche
tempo, consumate dai loro amarissimi ricordi ; e
ai palesato ad anima viva il luogo ove riposavano le sue ceneri. Dopo
qualche
tempo dalla morte di Ercole, i greci i quali avea
lago d’Averno ; e tutte quelle acque alle quali essi attribuivano una
qualche
misteriosa e sinistra potenza. 2026. Flamine. — D
ferì in una mano, nel togliere ùna freccia da uno dei cadaveri e dopo
qualche
giorno mori di quella ferita. Ercole riconoscente
glia Calciope. I primi anni di questa unione furono felici, ma scorso
qualche
tempo, Aete pensò d’ impadronirsi dei tesori di F
he facevano di sovente perdere il senno a quegli sciagurati, a cui un
qualche
atroce delitto aveva richiamato sul capo la terri
tordici donne, che servivano la regina dei sacrifizi, in occasione di
qualche
solenne funzione. 2107. Gerione. — Secondo riferi
. 2108. Geris o Geride. — Nome di una divinità pagana, che al dire di
qualche
autore, era la stessa che Cerere o la Terra. E qu
igliuola, la dette in moglie a Xifeo, il quale però non potendo, dopo
qualche
tempo aver prole, pensò di consultare l’oracolo,
uistarlo. Ma Pelia trovò mezzo di traccheggiare il giovane ancora per
qualche
tempo, finchè Medea, mal soffrendo di vedere il m
i sarebbe morto sotto gli avanzi della nave degli Argonauti, sì compì
qualche
anno dopo, imperocchè riposando un giorno sulla s
militari, avendo notato che la repubblica aveva di sovente a soffrire
qualche
danno, esposero questa loro osservazione al senat
None di ottobre, facendogli osservare, con superstizioso timore, che
qualche
anno prima in quegli stessi giorni, i Cimbri avev
asformandosi in quell’uccello chiamato Cuculo V. CUCULO — e che dopo
qualche
tempo, l’avesse sposata con tutta la pompa, venen
e nel culto dei pagani, essi attribuivano a tutte le loro divinità un
qualche
speciale incarico ; così le cronache mitologiche,
alcuni dai nomi dei luoghi in cui era adorata, ed altri moltissimi da
qualche
suo attributo. I più comuni fra i soprannomi di G
questa specie di pubblici spettacoli, i quali eran sempre dedicati a
qualche
dio in particolare e talvolta anche a più d’uno d
ti i pubblici giuochi fossero solennizzati con gran pompa in onore di
qualche
nume ; che non si poteva dar principio a questa p
to l’apparato di una importantissima cerimonia religiosa, in onore di
qualche
illustre defunto. Così Virgilio ci ripete la desc
, che i romani invocava no particolarmente quando intraprendevano una
qualche
impresa. 2180. Giuventa — Dea della gioventù V. G
lauco non dubitò che l’erba che nasceva su quelle spiagge, avesse una
qualche
segreta e particolare virtù ; onde volendo farne
la formola del sacrificio. Essa accondiscese al suo desiderio, e dopo
qualche
tempo Gordio la sposò, e ne ebbe un figlio che fu
i di elefante, occhi di iene ecc. Queste navi avevano la figura di un
qualche
mostro, e Perseo scorrendo i mari si sarà, forse,
ero consacrato a Giove e ve lo avesse lasciato irruginire, e che dopo
qualche
tempo avesse stemperato quella ruggine in una cop
figliuolo maschio ; ma il destino voleva altrimenti, e Feletusa dopo
qualche
tempo dette alla luce una bambina. Però l’istinto
ia di Ifide, onde implorere l’ajuto del cielo. Infatti dopo avere per
qualche
tempo pregato, nel far ritorno presso il marito,
uto dai suoi compagni, i quali ritennero ch’egli si fosse annegato in
qualche
torrente, ovvero fosse stato divorato da qualche
si fosse annegato in qualche torrente, ovvero fosse stato divorato da
qualche
belva. La cronaca della favola ripete invece, che
itarla da per ogni dove, felice di poterla almeno vedere e di sentire
qualche
volta il suono della sua voce adorata. Avvenne in
preghiere del marito, ridonò ad Io la primitiva sua forma umana. Dopo
qualche
tempo lo dette alla luce un bambino, che fu chiam
re dei contrassegni sensibili, della loro presenza, col compimento di
qualche
prodigio. Dionigi d’Alicarnasso, era talmente per
Ippodamia. Vi sono vari scrittori che raccontano l’istesso fatto con
qualche
leggiera variante — V. Enomao — Mirtillo — Pelope
nvaghitosene la rapì e la condusse in una delle isole Eschinadi. Dopo
qualche
tempo ella dette alla luce un figliuolo che fu po
no. È opinione fra varii accreditati scrittori che il suo nome che ha
qualche
somiglianza etimologica con la parola cavallo abb
i, V. Giasone) fu assunta regina al governo dell’isola, che tenne per
qualche
tempo pacificamente. Allorquando gli Argonauti, c
ovocato ad un singolare combattimento Ulisse medesimo che pure stette
qualche
tempo sotto le spoglie di mendico. V. Ulisse. Uli
o cerimonie ; e non rientravano nel tempio che la sera, ove restavano
qualche
tempo in piedi adorando la statua della dea. Port
di Parigi, avesse preso il suo nome dall’ avere un tempio d’ Iside a
qualche
distanza dal luogo, ove fu fabbricata. Da ciò le
ione punto al vivo da questa abusiva maniera di procedere, sebbene in
qualche
modo giustificata, finse di riconoscere i proprii
reonte re di Tebe, Jolao lo accompagnò, secondo era suo costume. Dopo
qualche
tempo, convinto l’ eroe che quella unione gli sar
l fondatore della Jonia. Xuto addolorato per non aver figliuoli, dopo
qualche
tempo di matrimonio, portossi a Delfo, onde saper
, mirante solo a porre sull’ avito trono degli Erettidi, il figlio di
qualche
schiava ; e giurò di farne vendetta. A tale uopo
re aggiunge, che allorquando fra gli abitanti delle Gallie sorgeva un
qualche
dissidio, le parti contendenti, divise in due sch
orchè morto suo padre, l’usurpatore Lico s’impossessò del trono. Dopo
qualche
anno però, morto Lico e i suoi figliuoli, i Teban
ura dell’infanzia di suo nipote Ercole e lo ritenne presso di sè, per
qualche
tempo, nella città di Feneone, in Arcadia. 2435.
io, in cui si vede che particolarmente in occasione della morte di un
qualche
congiunto, i pagani insultavano con atti e con pa
he il ridere gli era sempre inibito da una forza superiore. Però dopo
qualche
tempo avendo fatto un viaggio a Delo, entrò nel t
e data l’appellazione di Comassia e Gelassia. Però questa opinione di
qualche
autore, non è la più generalizzata su queste tre
latrare inseguendo. Questo prodigio fu detto avvenisse per volontà di
qualche
nume, che non avea voluto permettere che uno dei
idamia, madre di questo, lo riconciliò con l’ eroe, col quale passato
qualche
tempo sostenne una triplice sfida, prima al giuoc
igido e pessimo inverno, seguito da un’estate ancor più cattiva ; una
qualche
epidemica influenza, fece morire un’enorme quanti
mperanza dell’ aria, per la subita mutazioue in contrario, ovvero per
qualche
altra cagione : per la quale insanabil malattia,
ferito mortalmente nel petto, dovè ritrarsi dalla batglia ; e siccome
qualche
tempo dopo, la ferita gli cagionava insopportabil
ola di Leuce, ove Aiace stesso lo avrebbe risanato del tutto. Infatti
qualche
tempo dopo, avendo seguito il dettato dell’ oraco
ro che egli ascondeva, fu ucciso a colpi di puguale e di frecce. V’ à
qualche
autore che da questa tradizione toglie solamente
ovesciare una città, non badarono più oltre all’infausto presagio. Ma
qualche
tempo dopo, secondo riferisce Pausania, avvenne c
a Eezione, che lo mandò nella città di Arisbo. A Licaone riuscì, dopo
qualche
tempo, di fuggire da quest’ ultima città, e di fa
ali il vincitore, riceveva in premio un’ armatura di rame. Vi è anche
qualche
autore antico che ripete, che nelle feste Licee s
Il poeta Cornelio Gallo l’ amò con passione, e Licori corrispose per
qualche
tempo all’ affetto di lui ; ma poi lo abbandonò p
sdegnato Giove contro l’ empio sacrilego, lo colpì di cecità, e dopo
qualche
tempo lo fece morire. ……. che lunghi giorni Nè p
nione di vari accreditati cronisti e storici del paganesimo, che dopo
qualche
tempo Licurgo si ritraesse segretamente nell’ iso
si chiamava similmente una specie di tromba guerriera ricurva, avente
qualche
somiglianza coi moderni corni da caccia. 2552. Lo
egno di Augusto le Lupercali cominciavano a cadere in disuso ; ma che
qualche
tempo dopo furono restituite al loro primitivo sp
omani credevano di purificare una città o una persona, contaminata da
qualche
impurità o da qualche delitto. Le lustrazioni si
ificare una città o una persona, contaminata da qualche impurità o da
qualche
delitto. Le lustrazioni si facevano in tre manier
fu comune questa denominazione a tutti i luoghi destinati al culto di
qualche
nume. Si dividevano in più parti i templi: la pri
dorico; l’ionico per Bacco, Apollo e Diana; il corintio per Vesta: e
qualche
volta gli univano, come nel tempio di Minerva pre
giuramento, placavano le ombre degli estinti, le di cui tombe bevvero
qualche
volta umano sangue. Achille offerse al troppo ven
cavansi le omhre a bere il sangue accolto nelle fosse, a cui si univa
qualche
volta latte, vino e farina. Saliti sopra il tumul
elevarlo eccessivamente, come se imitar volessero un monte. Triplici
qualche
volta erano gli altari, e tribomi dicevansi, e se
Cosa volete che vi sia di santo e di religioso per coloro i quali, se
qualche
volta dal terrore guidati, giudicano doversi onor
nemmeno onorar possono la religione, se prima violata non l’hanno con
qualche
delitto. Chi fra voi ignora che così barbara e mo
gli antichi nelle divinità é per la critica dubbio; e qualora vi sia
qualche
parte di vero, é colla favola tanto confuso che é
‘1 suo torrido raggio Non fesse a tal beltà noia ed oltrasrofio. E se
qualche
animai nocivo e strano Temi, che non t’offenda o
che la bellezza sublime dei lineamenti del volto lungi dall’indicarci
qualche
ritratto, ci mostra una fisonomia affatto ideale,
do giunta sotto Prassitele alla maggior perfezione, conservava ancora
qualche
traccia della maniera più antica che l’avea prece
amente di uno stile così antico, può ditsi aggiunto per imitazione di
qualche
vetusta immagine della dea, o per dimostrarla dis
supposto che in simili immagini il bambino sia Mercurio, anch’esso in
qualche
occasione allattato dalla dea. Non so per altro p
amo l’immagine del dio del mare non solo dall’ idea del volto, che ha
qualche
tratto della fìsonomia di Giove senza però averne
egreto al messaggero dei numi, ma dubito che il nostro marmo alluda a
qualche
fatto più conveniente all’età in cui si esprime M
conoscere. L’abito è una specie di camicia o suhucida, che si osserva
qualche
volta nei putti antichi. Fu dissot terrato questo
olazioni dei piedi. È vero che nelle gambe trovano alcuni conoscitori
qualche
difetto, ma può questo ben provenire dalla riunio
o ben provenire dalla riunione moderna dei pezzi antichi eseguita con
qualche
arbitrio, L’ armoniosa relazion delle parti è tan
rebbe non solamente celate queste scorrezioni, ma ne avrebbe ritratto
qualche
maggior grado di bellezza e di effetto. Che se s’
tutte le grazie immaginabili, perchè il mentovato Artefice conservava
qualche
cosa della durezza e della magrezza delle scuole
ione di lui medesimo sopra i capelli biondi, che può esservi forse di
qualche
utilità, e mostrarvi almeno quanto si possa riman
izioni notizie intorno ai costumi. « Apollo (prosegue il medesimo) è
qualche
volta rappresentato nelle medaglie con una patera
vendicare la madre. Omero stesso nella sua Necromanzia fa menzione di
qualche
eroina estinta dalle sue freccio, e la presente s
telli che nascondono per lo più una sola mano, si veggono soltanto in
qualche
figura di Bacco, in alcuni busti di Sileno, uno d
o queste diverse immagini da un medesimo originale. Sarà stata questa
qualche
eccellente opera di rinomati artefici, della qual
ra: io sono figlia di Latona come Apollo: che s’io prenderò in caccia
qualche
serpe solingo, qualche altra gran fiera, a voi ne
atona come Apollo: che s’io prenderò in caccia qualche serpe solingo,
qualche
altra gran fiera, a voi ne farò dono. — Sì disse,
nel cielo. Egli ostinatamente sta alla porta aspettando che tu rechi
qualche
pingue pasto, e ridono senza fine sopra lui tutti
Efesina nel di lei tempio, del quale avevano cognizione; e ciò perchè
qualche
tempo prima disfatte da Ercole, e precedentemente
e ha tal sorta di monumenti, non è adornato che di sole otto colonne,
qualche
volta di sei, di quattro, o solamente di due. Dar
ne’ tempi antichissimi potè avere sulle arti della Grecia e dell’Asia
qualche
influenza, non dubiterò di ravvisarvi lo stile eg
ui sulla sua chioma biònda giurar si solea. Si trova, sebben di rado,
qualche
volta Pallade tenente la destra sul capo armato d
egida presenta così rilevati i serpenti che la guerniscono, cbe ci dà
qualche
idea come dovesse essere quella famosa di Desilao
ra figura. oltre il vedersi più grandiosa e ricca delle altre, che in
qualche
rara statua femminile si osservano, ed esser prop
arte manca del petto alquanto interrotte come in drappo che resti per
qualche
part^ aderente ad una superfìcie aspra sottoposta
atasi meglio che tutte le altre statue dì questa dea, poiché, eccetto
qualche
dito che le manca, non è punto guasta; tal pure è
o, perchè non converrebbe a Diana veduta nel bagno da Atteone, che in
qualche
antico marmo viene rappresentata nuda, ed anche i
sse lecito di portare nelle tenebre di una tanta antichità la luce di
qualche
debole congettura, potremmo supporla una replica
a testa meravigliosa nella reggia di Madrid, la dimostravano copia di
qualche
sorprendente originale. Ma come indovinarne l’aut
ratezza. La novità dell’ invenzione e del soggetto è quella che le dà
qualche
pregio, e non la fa disconvenire ad una gran coll
olti monumenti. Differiva poco dalla forma del calato, col quale si è
qualche
volta confuso. Il primo rassomigliava a un cilind
osì si vede circondata da questi rettili tortuosi, e il suo carro n’è
qualche
volta attaccato, ed ordinariamente eglino hanno l
so nelle cerimonie del culto di Cerere. Le offrivano delle vitelle, e
qualche
volta è rappresentata con. una testa di toro. Qua
grossolana maniera: era senza dubbio destinata tal pittura ad ornare
qualche
miserabil capanna. Quando non si può esprimere co
i effigiarono questa divinità celebrata. Cerere, come vi accennai, ha
qualche
volta il medio, o cesta, sul capo, e Winkelmann i
di spazi che al tempo istesso che non cagionano veruna confusione in
qualche
distanza, anzi fanno emergere le forme principali
risarcirla, nè all’erudito per acconciamente denominarla. Pensai che
qualche
soccorso potea trarsi dall’abitudine e dal caratt
con altro fuoco: bisognava, dice Plutarco, farne di nuovo, esponendo
qualche
materia atta a prender fuoco nel centro di un vas
a è la sola dea che abbia un lungo scettro. L’abito suo è di matrona;
qualche
volte invece della lampade ha una torcia, il Pall
de all’ improvviso gli occhi dei mortali. Solamente il suo volo manca
qualche
volta innanzi le case del dolore, e non sempre se
e ve n’ha diversi che promettono felicità vestiti con pompa reale. Se
qualche
uomo entra in questa città, tutti gli si fanno in
odo, che vide nelle valli d’Ascra le Muse; e come Ennio, che si sentì
qualche
volta eccitato alla poesia dall’ immagine dello s
e imberbe in ogni monumento s’incontra; non Bellerofonte, che avrebbe
qualche
rapporto col Pegeso, perchè la sua testa non si t
esta non si trova giammai alata; non finalmente Mercurio, il quale in
qualche
rara medaglia antica si osserva barbato, e perchè
è scolpita ancor la farfalla, insetto leggiadro, le cui ali adornano
qualche
volta del Sonno istesso le tempie e gli omeri: o
sogni: le storie degli antichi e moderni amori mancano di rado di una
qualche
avventura, che i sogni degli amanti non abbiano p
te la verità della surriferita riflessione del signor Herder, pure in
qualche
monumento una figura di questo genere, e simile i
vesta, anzi par che tenga la mano al mento come se volesse richiamare
qualche
idea alla mente; l’altra superiore, a cui applica
dre delle Muse la mano all’orecchio quasi in atto di volersi eccitare
qualche
rammemoranza. E non è già la sola osservazione de
ta, attributo di risorsa per non lasciare la mano oziosa. Vi è ancora
qualche
monumento dove non altro porta sul braccio sinist
di avere altrove in simili monumenti osservato. Conviene adesso dirvi
qualche
cosa sul Taurobolo inscritto nell’ara e spesso me
questa solennità tumultuosa i 16 di dicembre, e durava tre giorni, e
qualche
volta quattro cinque. Siccome è parte delle costu
o all’oscurità tutta propria del nume del tartaro, espresso perciò in
qualche
antica pittura col capo velato: onde presso i Gre
ad ingombrare che a facilitar la corsa: e se non fosse che ancora in
qualche
greco monumento si veggono con endromidi, cioè ve
o di tal foggia calzate, usitata da loro in molte altre figure, e con
qualche
predilezione dai Romani in varie immagini allegor
tal quale esposizione di questo nobilissimo marmo, se non domandasse
qualche
periodo la descrizione lasciataci da Pausania del
egli la disgrazia comune ad altri discepoli d’uomini insigni, che se
qualche
opera grande producono, l’invidia non vuole darne
a Giovenale, e se molto ella possa negli avvenimenti di quaggiù, e se
qualche
volta, più che al coraggio ed al sapere, a lei de
ato. Questa voce non ci dà altra idea presso gli scrittori, se non di
qualche
cosa di concavo, quindi fu tratta a denotare il c
mide mammelle di pieghe ondeggianti, ma quasi nuda: così ce l’offrono
qualche
volta le antiche monete, cosi suole osservarsi in
i esemplari. « Questa statuetta era forse destinata all’ ornamento di
qualche
architettura con altre simili. L’occasione non è
bbastanza certo fra gli antiquarii. Anzi ne’ monumenti se ne incontra
qualche
rara immagine, come presso il Winkelmann. Ciò che
i Euterpe che quelle di Urania, perchè nell’abito di questa Musa vi è
qualche
cosa ove fondare una maggiore probabilità pel sog
movimento, nell’abito, che sta suonando la cetra per dar il tempo di
qualche
lieta danza nuziale. E vestita, come la maggior p
enne anche la Farnesiana, come la vicinanza del sito ne può essere di
qualche
indizio. La fabbrica al cui abbellimento erano qu
locare le Grazie in mezzo ai Satiri più sozzi, dei quali i simulacri,
qualche
volta voti, contenevano queste divinità senza le
sse e le tre Parche (che come le tre Grazie si tengono per le mani su
qualche
medaglia) altra differenza che il vestito di ques
le maggior del naturale, nel cui viso imberbe sospetto il ritratto di
qualche
Medico illustre. È ottimamente conservato, ed ha
ita. « Quantunque l’essere stato risarcito per Bacco abbia incontrato
qualche
disapprovazione, principalmente nelle persone del
intralcia la corona ornamento della sua testa. Se ascolta il suono di
qualche
strumento già si prepara a danzare, e a imitare i
sue prede. Scongiura Giove di voler rendere la vita al suo amico per
qualche
istante. L’Amore sotto la forma di Sileno, portan
i rappresenta; e gli vai incontro come ad un amico e pare che aspetti
qualche
cosa da lui. Noi lo descriveremo col discorso com
sangue ancor pieno dì vita, inondando il terreno, tinse il fiore con
qualche
rassomiglianza, poiché comincia a scorrere dalla
tazza o larga o alta per esser latore del vino; spesso asta o tirso,
qualche
volta un ramo di ferula, che come simbolo d’inizi
è descritto dai poeti. Che se gli Arcadi ingentilirono il loro Pan in
qualche
medaglia, facendolo di coscie e gambe e piedi d’u
Pan; il nome di Fauni a quelli che coll’orecchie sole e colla coda e
qualche
volta con un principio di corna si veggono, ma le
igure di Baccanti che nulla tengono del caprino. — Merita sicuramente
qualche
lode l’accuratezza di tali scrittori, giacché si
me i nostri d’un cerchio, al quale era tesa una pelle. Vi attaccavano
qualche
volta dei sonagli, come si vede in quello portato
nero del marmo, in cui han lavorato i due artefici di Cipro, esigeva
qualche
maggior risentimento di forme e certe decisioni d
, e poiché rimaneva nel torso un attacco, che additava aver sostenuto
qualche
cosa di massiccio, non si è seguito in ciò l’esem
rgie delle Menadi, non sarà facile discernere le une dalle altre. Con
qualche
verisimiglianza si rincontreranno le Naiadi nutri
io, e in oltre alla ferula, insegna di chi presiede alle sue orgie, e
qualche
particolar distinzione, giacché Bacco l’onorò mol
i volgarmente creduti ritratti di Platone, e siccome quel filosofo da
qualche
taccia di mollezza non andò esente, sospettavan d
te ai vetusti annali, si ricavano a gran pena ed assai dubbiamente da
qualche
notizia indiretta. Io penso che prima di dar nome
esatta ortografia, e le forme della C, dell’A, del A, del a se hanno
qualche
esempio in monumenti prima dell’Era Cristiana, ne
quel che riguarda l’arte, il nostro Bacco barbato è un pezzo degno di
qualche
studio. La voluttà, la mollezza nell’età adulta n
del puerperio quindi fu detta. Egli è certamente in attitudine di un
qualche
sforzo, ma senza pregiudicare alla sua tranquilli
tempo dimostra quanto andassero errati coloro che per nobilitare con
qualche
celebrata avventura la rappresentanza di questo m
uando sotto le spoglie di un soggetto mitologico dovea rappresentarsi
qualche
ritratto. Più decisivo al mio credere per conferm
volto in una pelle di pantera e calzato i pie di coturno son degne di
qualche
attenzione la vivacità della mossa, la naturalezz
to per la bassezza dell’arte, che si sostenne ancora a quei tempi con
qualche
decoro, quanto perchè vi osservo prodigamente imp
a chiuso, allorchè la guerra era finita : onde in seguito dicevasi di
qualche
principe Romano, che aveva data la pace all’imper
e. Riputando Giove fatta a lui stesso tale ingiuria, privò Apollo per
qualche
tempo della qualità divina, e lo cacciò dall’Olim
n cognizione del tutto, discacciò ignominiosamente Callisto, che dopo
qualche
tempo diede alla luce Arcade. Furono a notizia di
il carro della luna. Talvolta è tirata su di un carro da due cervi :
qualche
volta porta una fiaccola in mano per isnidare gli
rnare col suo canto gli Eroi. La sua effigie è coronata di allori con
qualche
papiro alla mano, o con un libro, ed un piccolo s
il Destino aveva riserbato l’impero del mondo, egli divorò Meti. Dopo
qualche
tempo gli venne un male di capo, ed essendo ricor
essero riempiuta una botte, che non avea fondo. La loro istoria esige
qualche
dettaglio. Danao Re di Argo padre delle suddette,
hi. Nell’ingresso delle abitazioni stavano i Lari per allontanare una
qualche
disgrazia che avesse potuto entrare. Questi Dei e
toro, Vulcano un uomo, e Minerva una casa, questo Dio ebbe a ridirci
qualche
cosa. Le corna del toro dovevano essere più vicin
e, oppur da un uomo, e da una Dea. Davasi il titolo di Eroe a chi per
qualche
impresa segnalata o illustre azione si fosse dist
una statua. Volle altresì che ciascuno degli Dei le avesse comuuicato
qualche
pregio. In fatti Venere le diede la bellezza, Min
Come aveva una vantaggiosa figura, Antea moglie di Preto ebbe per lui
qualche
inclinazione, ma senza esserne corrisposta. Irrit
cendevolmente la mano, e giurarono un’eterna, e verace amicizia. Dopo
qualche
tempo Piritoo sposò Ippodamia. I Centauri invitat
le. Le fiamme di tal sorta che apparivano nel sorgere, o nel mezzo di
qualche
tempesta si credevano segni felici, chiamati i fu
ntela unì puranche la più stretta amicizia, che divenne celebre. Dopo
qualche
anno volle Oreste vendicare la morte del padre ;
isse la prega d’indicargli la strada che conduce alla città, e dargli
qualche
panno per vestirsi. Nausicae dopo aver chiamate,
a, quando i socj di Ulisse, credendo che in quell’otre si conservasse
qualche
sorta di vino prezioso, lo aprirono. All’istante
iversi tempi sono fatti isolati semplicemente, e se talvolta hanno un
qualche
rapporto colla religione del Gentilesimo, non ne
amo, vide questo velo, e credendo che Tisbe fosse stata la vittima di
qualche
belva, con un pugnale si diede la morte. Non tard
di un certo calpestio in un vicino cespuglio : credendo che fosse una
qualche
bestia feroce, scagliò il suo giavellotto. Un gri
gualmente interessante pregio dell’opera abbiam creduto lo aggiugnere
qualche
cosa riguardante le Deità comuni alle altre nazio
erino mentre una volta faceva il solito tragitto, e fu creduto che un
qualche
grosso cetaceo lo avesse ingojato. X. Cerer
i oziosi inventati. XVI. Le Grazie. Resta a dire brevemente
qualche
cosa di quelle Divinità, a cui la nostra patria d
cui la nostra patria dispensava gli onori divini, e ne ha conservato
qualche
memoria. A questa classe possono appartenere le G
ano presso i Romani colle carni delle vittime immolate, e nei casi di
qualche
seria disgrazia della Repubblica. Si è già osserv
oriche verità ne’ tempi dell’antica Grecia. 2. Racchiudono le favole
qualche
volta gli effetti, o gli attributi del mondo fisi
poeti faceva nascere nel mondo allora bambino i Dei all’occasione di
qualche
umana necessità, o utilità. Quindi l’origine degl
iafana passavano i falsi sogni. 1. Pare, che i Pagani avessero avuta
qualche
cognizione della nostra credenza, mentre noi facc
. Ecatombe era un sacrifizio di cento bovi, che si faceva agli Dei in
qualche
grande occasione. 2. Loto, frutto che nasce nell
opere d’ arte che da essi trassero l’ ispirazione e vi rappresentano
qualche
momento importante. 4. Si può chiedere: come mai
Dei era pensato come più grande, più bello, più maestoso dell’ umano;
qualche
volta gigantesco, onde Ares, ad es., essendo cadu
al concetto dell’ onniscienza e dell’ onnipotenza; Zeus stesso era in
qualche
modo limitato nell’ esercizio della sua forza, ad
falce, come Saturno; e le feste in onor di Crono, le Cronie, avevano
qualche
analogia col Saturnali. Identificato quindi Satur
giusta i beni e i mali; a tutela dell’ ordine, egli delega al re per
qualche
tempo una parte dell’ autorità sua sugli uomini,
inita la caccia, la Dea si compiace tuffar le sue belle membra dentro
qualche
fresco corso d’ acqua, circondata dalle sue ninfe
i donzelle fino al momento del matrimonio, e anche de’ giovanetti; in
qualche
luogo era anche venerata come dea della maternità
sarebbero i raggi solari che il crepuscolo della sera par nasconda in
qualche
abisso da cui viene il domane a riprenderli il so
orti; spesso nell’ antica mitologia la vita più rigogliosa è messa in
qualche
rapporto colla morte, e anche qui può dirsi che g
uola attica fiorita verso lo scorcio del secondo secolo av. C. Fu per
qualche
tempo attribuita allo scultore Cleomene, ma falsa
di focaccie, vino, incenso. Anche il primo di degli altri mesi era in
qualche
modo dedicato a Giano, e si rinnovavano in onore
etamorfosi, dove, riferita la preghiera da lei rivolta a Giove perchè
qualche
funebre onore concedesse al defunto, si descrive
di Zeus contro i Giganti. Artifizio a cui si ricorse per riempire in
qualche
modo il largo spazio che veniva a rimaner vuoto d
, sotto la custodia di Eolo loro re, il quale ricevutone l’ ordine da
qualche
Dio, apriva loro un passaggio e lasciava che si s
vano solo del canto, ma presto furono pensate anche come sonatrici di
qualche
istrumento, e come tali si vedono spesso rapprese
del Louvre, che noi riproduciamo alla fig. 41. Anche essa è tronca in
qualche
parte, ma si può completare colla immagine che ne
i Ciclopi, fabbricatori dei fulmini di Zeus, e sdegnato abbandonò per
qualche
tempo il Cielo. — In altri miti parlavasi della f
pubblica, come Fortuna Publica, Fortuna populi Romani, o alla vita di
qualche
ordine sociale, come Fortuna muliebris, Fortuna E
idone in una positura speciale, facendo appoggiare una delle gambe su
qualche
rialzo. Attributi costanti il tridente e il delfi
ambe su qualche rialzo. Attributi costanti il tridente e il delfino o
qualche
altro mostro marino. La più antica statua di Posi
ntificazione è incerta; potrebbe anche essere una personificazione di
qualche
parte di mare, per es., del golfo di Baia.
oro. 2. Allorquando la mitologia greca penetro in Roma, volendosi con
qualche
Dio italico identificare Ino e Palemone, si scels
erendo la loro solitudine; ma non mancarono leggende in cui narravasi
qualche
avventura di uomini, specialmente di eroi, colle
na dava occasione a lieta allegria, e anche agli schiavi si concedeva
qualche
libertà. Un’ altra festa importante e antica, era
che il misterioso Dio dell’ ombre avesse un pubblico culto in Grecia;
qualche
tempio gli fu eretto in unione con Persefone e De
annoveravano Morfeo, che dicevasi apparire semplicemente in forma di
qualche
persona nota, Ichelo che assumeva qualsiasi forma
potesse dotare la sua figliuola che ogni giorno onorava lui, Lare, di
qualche
offerta di vino, d’ incenso o d’ altra cosa e anc
forti delle età preistoriche, quelli che si rendevano benemeriti per
qualche
beneficio fatto a un paese, uccidendo ad es. qual
o benemeriti per qualche beneficio fatto a un paese, uccidendo ad es.
qualche
assassino o qualche fiera pericolosa, dissodando
lche beneficio fatto a un paese, uccidendo ad es. qualche assassino o
qualche
fiera pericolosa, dissodando terreni incolti, pro
ome tali divinizzati e onorati quà e là di culto, ma poi in seguito a
qualche
mutazione politica o sociale, rimossi dal culto u
rano gli Eroi dagli antichi venerati in guisa da essere oggetto d’ un
qualche
culto? In Omero non si fa alcuna menzione di ciò.
aceva risalire le umane stirpi, specie le stirpi regali ed eroiche, a
qualche
divinità, come Zeus, Posidone, Apollo, Ares, ecc.
oria con quella dell’ autoctonia, in quanto si faceva un Dio sposo di
qualche
donna terrestre; così Giove unito con Pirra aveva
ione, relativamente più recente, immaginò i prischi uomini formati da
qualche
divinità colla terra, alla maniera che un artefic
ancavano varietà di racconti secondo i luoghi e le genti. Connessa in
qualche
modo colla leggenda delle varie generazioni umane
ver ucciso co’ suoi dardi i Ciclopi fu obbligato a rimaner schiavo di
qualche
mortale, venne da Admeto e stette un intiero anno
urale che fu trovata nella casa di Livia sul Palatino, forse copia di
qualche
celebre pittura antica. b) Danao e le Danai
a e pittura murale e vascolare e arti minori, trassero ispirazione da
qualche
punto della leggenda di Teseo. In genere egli era
in confronto della dorica; anch’ esso portava pelle di leone e mazza,
qualche
volta anche la clamide e il petaso degli efebi at
. La figlia di Agenore s’ avvicina a si leggiadro animale e prima con
qualche
timore poi con più confidenza scherza con lui; eg
di Creta. Egli percorreva di corsa tre volte al giorno l’ isola, e se
qualche
straniero tentava avvicinarsi, saltava nel fuoco
e la clava a dileggio. Pur tuttavia in mezzo a quell’ effeminata vita
qualche
atto virile compì Eracle; presso Efeso prese e in
bondanza. Eracle vincitore sposò Deianira e con lei visse felicemente
qualche
tempo e n’ ebbe il figliuolo Illo. Più tardi si r
ia e alle ultime vicende dell’ eroe. Altri fra i racconti Eraclei per
qualche
lato ridicolo offrirono begli argomenti a commedi
; ma alcuni credono si abbia qui piuttosto una copia od imitazione di
qualche
statua di Lisippo. Artisticamente più importante,
aperta violenza, pensò di disfarsi dell’ incomodo ospite affidandogli
qualche
pericolosa avventura. Dichiarò pertanto gli avreb
o Peribea) fossero i suoi veri genitori. Ma un giorno in un banchetto
qualche
parola lanciata al suo indirizzo da un giovane co
di Euriganea figlia di Iperfante, sposata da lui dopo Giocasta. Dopo
qualche
tempo una terribile pestilenza venne a infierire
eva racchiusi in un antro per scatenarli quando ne riceveva ordine da
qualche
Dio. Eolo accolse Ulisse con cortesia, e quando i
taca e godevano e sciupavano in feste e bagordi i beni d’ Ulisse. Per
qualche
tempo Penelope seppe tener a bada questi Proci, g
furono orribilmente micidiali e parricide. Giasone dopo essere stato
qualche
anno in perfetto accordo colla moglie ed avutine
istiamo alle nozze di lui, senza trascurar però di notare in appresso
qualche
sua debolezza che in ultimo fu causa della sua mo
bella Deianira, « E fe’ di sè la vendetta egli stesso. » Ercole dopo
qualche
tempo ricominciò la sua vita randagia e di avvent
libri della Repubblica ; e quasi tutti gli scrittori antichi (tranne
qualche
autore drammatico ateniese), si accordano a dire
Per altro egli trovò il modo di uscirne. Fingendo di voler costruire
qualche
nuovo meccanismo per offrirlo alle figlie del re,
Ercole : quindi nacque il proverbio : Non senza Teseo, per alludere a
qualche
persona che sempre si trova in tutte le comitive,
quali accenneremo soltanto i più straordinarii che si distinguono per
qualche
singolarità da quelli degli altri Eroi. Tra i ma
che il re Egeo da sè stesso lo riconoscesse per figlio. Era giunta da
qualche
tempo alla corte d’Atene la Maga Medea, fuggita d
no chiamati Eteocle e Polinice, e due figlie Antigone ed Ismene. Dopo
qualche
anno, una fiera pestilenza devastava il regno ; e
ltro di dichiarar la guerra ad Eteocle volle tentare se egli veniva a
qualche
equa transazione col fratello ; e vi mandò per am
e, usa a perseguitar sempre famiglie e popoli per cui Giove mostrasse
qualche
predilezione, mandò una sì spaventevole pestilenz
a espiatoria. Sulla scelta di questa decideva la sorte, la quale dopo
qualche
anno cadde sopra Esìone figlia dello stesso Laome
o esporre in un bosco, perchè perisse di disagio, o fosse divorato da
qualche
fiera ; ma invece avvenne di lui come di Edipo, c
erra il vecchio re, lo vuol seco a mensa, lo costringe a prender seco
qualche
cibo e bevanda, pietosamente piange al suo pianto
Menelao, e tolse di mezzo un altro ostacolo a terminar finalmente in
qualche
modo la lunga e disastrosa guerra. Prima però di
uo ritorno in Grecia, come difatti avvenne. Anche di Enea fu detto da
qualche
scrittore di minor conto che egli fosse stato in
fu detto da qualche scrittore di minor conto che egli fosse stato in
qualche
modo d’accordo coi Greci ; ma oltre che di sì gra
Proci sino al ritorno di Ulisse. Intanto Telemaco impaziente di aver
qualche
notizia di suo padre, partì segretamente da Itaca
noi l’abbiamo in altro luogo incidentalmente nominato, convien darne
qualche
notizia. Trofonio era un insigne architetto che i
do veniva meno ogni umano consiglio, come nei casi di pestilenza o di
qualche
altra pubblica sventura. Non potremo ammetter di
penetrali del tempio, in quasi ogni regione fu asserito esservi stata
qualche
Sibilla a profetare. Quindi si raccolsero i loro
85. Lino fu creduto figlio di Apollo e della Musa Terpsicore e nato
qualche
anno prima di Orfeo. I poeti li considerano entra
fosse scritto Cur invece di Quid, come dicesi che si trovi tuttora in
qualche
antico manoscritto dell’Eneide. 144. Son quest
di Napoleone I restituite a Roma. 162. Il nome stesso di Sibilla ha
qualche
cosa di misterioso, poichè, secondo alcuni Etimol
o dell’immortal’Oratore Romano ogni avviamento di discorso, che sù di
qualche
materia s’imprende, Cic. de Of. Lib. 1. sub init.
lasse abbracciava tutti que’Dei, che riconoscevano la loro origine da
qualche
donna mortale esibitasi a qualche Dio, oppure da
he riconoscevano la loro origine da qualche donna mortale esibitasi a
qualche
Dio, oppure da uomo mortale unito a qualche Dea,
donna mortale esibitasi a qualche Dio, oppure da uomo mortale unito a
qualche
Dea, detti Dei Ascrittizii. Varr. apud Aug. Nel n
a, e Cerere dea de’ Campi, e Muemosina dea della Memoria, e Latona, e
qualche
altra Dea ; pur nientemeno di esse non contento i
lui dati o da luoghi, ove venne egli con special culto adorato, o da
qualche
sua azione, che fra le altre più singolarmente br
vveniva passar per quelle, non potevano essi far ammeno di prestargli
qualche
ossequio in suo omaggio. Cap. VI. Apollo
i spesso inseguire i più rinomati Eroi, e miriam sovente, che chi per
qualche
dono di natura infra gli altri singolarmente rifu
e però di padre, o di madre, secondo la legge Papia, nè mostruose per
qualche
difetto. Egli dopo averle sorteggiate strappava d
osi in compagnia del gran pontefice, erano posto sotto la custodia di
qualche
dama Romana di sperimentata probità. Castighi, e
scorsi, e ne’tratti non le avesser recato nel tempo almeno di ristoro
qualche
occasione, o periglio pel suo candore obbligò all
vasi direttamente contro il suo pudore, ma ancora chi osava insidiare
qualche
seguace sua Ninfa. La infelice sorte di Orione da
ramingo in terra veloce i passi mosse verso l’Italia per provar quivi
qualche
novella fortuna. In umile atteggiamento presentos
o soltanto nelle circostanze di guerre ; onde avvenne, che in lode di
qualche
vincitore Romano soleasi dire : Per lui son chius
fianco di sua madre per andar ne’campi, e quivi divertirsi insiem con
qualche
ninfa di suo genio in raccogliere gli amati suoi
da per tutto in mare ed in terra perseguitando chiunque l’abbia fatto
qualche
onta. Quanto poi sia questo mostro da evitarsi ba
ria poetica, non che delle sue disposizioni dicasi almen generalmente
qualche
cosa. Cap. I. Della materia, e del modo di di
in prosieguo ? Suole altresì dopo la proposizione invocarsi da poeti
qualche
Nume in soccorso ad esempio di Virgilio, che nel
tà della rima, come avviene nelle terzine sdrucciole ecc. esigesse in
qualche
caso un tal permesso, mentre allora l’astrusità i
uarta sua sillaba. Con esso perchè più esteso può facilmente formarsi
qualche
lavoro. In questo metro (lo chè si avvera ancora
, ma a troppo duro cimento espone chi il tratta. Quindi è, che appena
qualche
estemporaneo di gran polzo si prova a trattarlo,
ll’ invariabile letto del famoso Procuste, quasi che se non si avesse
qualche
sonetto di questi tali ne andrebbe, al dir del Me
ligate. I. Il Sonetto di risposta altro non è che il riscontro dato a
qualche
proposta ristretta in Sonetto. Or qui convien avv
aspetto. Sul limitar tengo un erboso letto Che ameno l’ombra il fa di
qualche
canna, Vieni, che il fido amice non t’inganna Cac
inamente il Dattilo, come nel sesto piede lo Spondeo, nè l’esempio di
qualche
Spondiaco, o Dattilico Esametro, che raro s’incon
elfino perchè favorì Nettuno in si premuroso affare meritava al certo
qualche
ricompensa, che perciò Nettuno per non sembrargli
sse : Argentea vota. Chi fù il Destino. (1). Qui vorrei però che a
qualche
giovane di bizzarro ingegno in pensare alla infal
prima non ammette arbitrio, la seconda nelle sole aspirazioni, ed in
qualche
altro caso, come può apprendersi dalla lettura de
prodotti della terrabenedirli e purificarli (a). Questa Festa seguiva
qualche
tempo dopo la semina (b). Dionisio d’Alicarnasso
nto, affinchè nol profanassero i piedi di coloro, che aveano commesso
qualche
delitto. Tre erano i principali Sacerdoti di ques
ebbe potuto vincere que’ nemici, quando non avesse avuto in suo ajuto
qualche
mortale. Per consiglio di Minerva si cercò di Erc
raeva origine per parte di madre, e che i medesimi, essendo stati per
qualche
tempo sospesi, si sieno poi rinovati da Ifito o I
o, e di un anello d’oro. La di lui beretta era formata della pelle di
qualche
bianca pecora, ch’egli avea sacrificato a Giove.
ate da Pisistrato, e moltissimi di lui successori v’aggiunsero sempre
qualche
ornamento fino a’ tempi d’ Adriano, ne’ quali fu
ne caricavano le spalle. Era interdetto l’avvicinarvisi gran fatto. A
qualche
distanza d’intorno le donné con danze e canti fes
di Bacco col sacrificargli per mano di Coreso la giovine Calliroe, o
qualche
altro, che avesse voluto sostituirono in vece di
in vino : qualità, ch’essa poi perdeva, qualora veniva trasportata a
qualche
distanza dello stesso tempio(c). Anche in Amiclea
ebbia, sospettò, che colà sone istesse celato il suo marito non senza
qualche
disegno. Scese pertanto la Dea dall’ Olimpo, s’ a
. Temette questo Dio, che, aprendosi la terre in voragini, penetrasse
qualche
raggio di luce giù negli abissi, e mettesse in is
dalle Parche, che Admeto, già vieino a morire, ancor vivesse, purchè
qualche
altro avesse voluto incontrare la morte in vece d
pollo cantavasi un Inno, detto parimenti Pean,dopochè erasi riportata
qualche
vittoria(g). Anche il nome di Alessicaco signific
, e Factusa e Lampezia(31). Questo Nume sotto il medesimo aspetto ha
qualche
volta in mano il cornucopio, per simboleggiare l’
rla. Per riuscirvi ricorse all’artifizio. Sapeva, che quando facevasi
qualche
promessa nel tempio di Diana, non v’avea più mani
s’imbarazzò nelle reti, e vedendosi in pericolo d’essere divorata da
qualche
bestia selvaggia, implorò l’ajuto di Diana, che n
. Quì si celebrava anche una festa, in cui i Romani si astenevano per
qualche
dì dalla caccia, coronavano i cani di fiori, e co
, ed essi soggiacevano alla flagellazione, finchè solamente ne usciva
qualche
stilla di sangue (a). A proposito poi di Diana O
i. La disuguanglianza de’natali tenne il di lui cuore ondeggiante per
qualche
tempo. Non potendo alfine la ragione superarne il
. Non s’intraprendeva alcun viaggio marittimo, se prima non si faceva
qualche
sacrifizio al Nume(16). I Romani gli avevano cons
hi onoravano con certi rendimenti di grazie, quando aveano conseguito
qualche
eredità. Il nome di quella era composto dalle due
dere il bizzarro spettacolo. Ognuno proruppe in altissime risa, e per
qualche
tempo si parlò nell’ Olimpo di questa ridicola sc
ne. Questa però non presiedeva che al tempo il più conveniente a fare
qualche
cosa. Rappresentasi con piedi alati, assisa sopra
bitavano, ma solamente li dirigevano : in Estatici, i quali prima per
qualche
tempo, e talora anche per qualche anno mostravano
no : in Estatici, i quali prima per qualche tempo, e talora anche per
qualche
anno mostravano di trovarsi fuori de’sensi, e com
e percossi dal sacro ferro, dettosécespita, subito morivano, o se per
qualche
tempo sopravvivevano. Scannata la vittima, i Sace
nche il tempo n’abbia sempre più manifestato l’inganno, con tutto ciò
qualche
sentore della mania degl’ Indovini notè passare s
della mania degl’ Indovini notè passare sino a noi. V’ha anche oggidì
qualche
furbo, che professa la Chiromanzia, ossia la stol
tirare d’arco. Obbligato ad intraprendere un viaggio, interruppe per
qualche
tempo anche siffatto esercizio. Al suo ritorno vo
e al senso de’proprj desiderj ; ovvero coll’aprire a caso un libro di
qualche
Poeta, e coll’interpretarvi il verso, che primo s
hiudeva mai, affinchè ella esortasse sempre i mortali a intraprendere
qualche
illustre azione (c). (35). Riguardo ai due frate
stringerli colle mani. Alle mistiche Ceste esteriormente si apponeva
qualche
ornamento. Alcune ve n’erano con una o due palle
per lavarsi, o per bere alla fonte. Cercò la fanciulla di salvarsi in
qualche
grotta, nè badò a raccorne il velo cadutole. La f
omela, e gettò sulla mensa il capo del fanciulletto. Stette Tereo per
qualche
tempo immobile a cotal vista, ma finalmente sciol
nta, non la nascondesse, o il marito non terminasse di abbruciarla in
qualche
sepolcro : lo che si risguardava come un presagio
an. Lex. Univ. (21). Varj altri Numi s’invocavano prima d’innalzare
qualche
edifizio, ed essi si chiamavano Prodromei (f). (
sti ultimi tre Sogni si dipingono con ali, con papaveri in una mano e
qualche
volta con un vaso nell’ altra(l). I Sogni ebbero
Peloponneso, avevano un tempio sì fatale a chiunque trovavasi reo di
qualche
delitto, ch’egli, tostochè v’ entrava, veniva sop
simo, che morì di dolore(d). Finalmente colle due anzidette Favole ha
qualche
somiglianza quella di Acco. Costei, Greca di nazi
altro non fosse che un artifizio per collocare sul trono il figlio di
qualche
schiava da lui amata ; e però ella si determinò d
, che si salvò colla fuga, e ritornò alla paterna casa. Quivi pattorì
qualche
tempo dopo i due gemelli, Orcio e Agrio. Costoro
ra, e con una corona di foglie di vigna, o d’alloro. Le di lui statue
qualche
volta sono acompagnate da strostrumentì per colti
ire in qualità di schiavo, ovvero che Esione lo avesse riscattato con
qualche
dono. Colei offerì un pennacchio libero, e riceve
loquj cogli Dei del mare. Finalmente si annegò, o fu messo a morte da
qualche
pesce (e). Ovidio narra il fatto diversamente : G
apeva decidere, se cosa sì nuova si fosse prodotta o dalla potenza di
qualche
Deità, o dalla efficacia di quel terreno. Credett
terreno. Credette alfine, che nell’erbe del medesimo potesse esservi
qualche
virtù ; ne gustò alcune, e tosto si sentì traspor
de’ giuochi funebri in onore di Melicerta. Ciò si fece solamente per
qualche
tempo, e quindi la peste continuò. Allora fu, che
. Essa poi venne usata anche in molte altre circostanze. Il timore di
qualche
pubblica calamità, e la speranza di placare gli D
ero varie sorti di tali ceremonie. Il Senato in Roma all’ apparire di
qualche
terribile prodigio consultava i Libri Sibillini,
zj di universale dolore e costernazione. Non altrimenti succedeva, se
qualche
reo poneva piede in luogo sacro, perchè questo su
ziava ne’ Misterj di Religione, o celebrava le nozze, o intraprendeva
qualche
viaggio. Non avveniva per ultimo cosa alcuna di c
e scagliava un’ asta, quando a nome del popolo dichiarava la guerra a
qualche
Nazione(d). Nell’ accennato tempio radunavasi il
to. Ed a ciò pur mi conforta la bontà con cui l’E. V. R. ha compatita
qualche
altra cosuccia per me data alla stampa, in guisa
questi sovrani ingegni vivranno perpetui sino a che vi sarà nel mondo
qualche
grata disciplina, chi oserà dirsi colto uomo se n
i ammiriamo le grandi virtù, o che vengono inaspettatamente a recarci
qualche
gran bene ; come figliuoli della terra diciamo co
i a monti. Che altro mai, dice Macrobio (3), furono i giganti che una
qualche
empia generazione di uomini, i quali negando l’es
de di Giove e degli altri Dei. Or ogni volta che Giove risolver dovea
qualche
gravissimo affare, chiamava a consiglio i dodici
cocchio, Giove era solito di passeggiare. E’ fama che Mercurio fu per
qualche
tempo allattato da Giunòne, e che dal poco latte
e per farle più splendide, ordinò che ciascuno degl’invitati facesse
qualche
pruova di valore, e che Persèo vi recasse il capo
di Scilla. Giorgio Sabino per questo crine fatale di Niso intende un
qualche
arcano e segreto consiglio di quel re, che Scilla
o più ciascuna Olimpiade. Da questo tempo nella storia greca si legge
qualche
cosa di certo, giacchè i fatti che precedono il p
queste parole : L’asta e lo scudo è tuo, ma il pomo è mio . Or dopo
qualche
tempo fu Paride conosciuto per figliuolo di Priam
ando è spenta ». Lo sparviere ed il passere l’erano pur consacrati, e
qualche
volta veggonsi presso le sue statue. I Greci le o
ioè dell’inesausta fonte della mente e sapienza divina. Minerva è pur
qualche
volta celebrata per l’avvenenza della forma ; ma
λος). Questa veste era in gran pregio in guisa che quando una donna a
qualche
Dea far voleva un’offerta, niuna cosa più accetta
custodiva ; perchè i dragoni nelle favole spesso trovansi a custodir
qualche
luogo ; e nelle medaglie veggonsi tripodi attorti
n cigno, uccello che per la dolcezza del canto e perchè credevasi dar
qualche
presagio del futuro, fu consacrato ad Apollo(1).
tro, E Cigno si vestì di bianche piume. Alcuni per Fetonte intendono
qualche
antico Astronomo, il quale, dedito ad osservare i
Nume ben alto e con mirabil destrezza ; ma il vento Zeffiro, per fare
qualche
sua vendetta, spirò più gagliardo e spinse il dis
una palude spessa di cannucce buone per le linguette de’ pifferi. Un
qualche
uomo d’ingegno, chiamató Marsia, forse in quel lu
quali ritroviamo moltissimi nelle vecchie favole, destinati a guardar
qualche
giardino, edificio o antro, anzi a rappresentare
qualche giardino, edificio o antro, anzi a rappresentare il Genio di
qualche
luogo. Cadmo uccise o colla sua spada, o con un g
limpo(5). Le Clerc crede che la favola delle Muse ebbe origine da una
qualche
accademia di musica da Giove stabilita in Creta,
ti, li tramanda alla posterità. Il più dipingesi coronata di fiori, e
qualche
volta di perle e di pietre preziose, vestita di b
ori delle città ; e quelli che conducevan le colonie o fondar doveano
qualche
città, eran soliti presso i Greci di consultare l
inno cantato in onor di Apollo, feritore del serpente Pitone, o dopo
qualche
vittoria, o per allontanare alcuna sciagura. Pean
stinguono la Luna, Ecate e Diana, facendone tre divinità diverse ; ma
qualche
volta le confondono, come fanno i poeti posterior
l’una e l’altra nella stessa guisa ; e però non sarà inopportuno dir
qualche
cosa della Notte e del Sonno che han tanta attene
egl’Iddii, i quali, per ingannare i mortali, predevan la sembianza di
qualche
persona loro familiare(1). La vecchia adunque, pe
sura, caddero in grave letargo ; e credendo che Icaro avesse lor data
qualche
avvelenata bevanda, a colpi di bastone l’uccisero
i pampini. Ha in una mano un tirso ; nell’altra, de’grappoli d’uva, e
qualche
volta un rython, cioè un vaso da bere in forma di
rdeggiare ; dipingesi in aria, in terra, in mare, ed alle volte suona
qualche
strumento. Egli infine era non solo di grande bel
iove e della bella Eurinome, una delle Oceanine. Pausania afferma che
qualche
scrittore nel numero delle Grazie poneva anche Pi
ckelmann(2), rappresentavasi la nostra Dea con una colomba in mano, e
qualche
volta con un fiore, il quale forse indicava il po
nerava Marte Ultore. Ivi i generali dell’esercito, dovendo imprendere
qualche
militare spedizione, entravano, e scuotendo gli a
cio ed un gallo accanto, simbolo della vigilanza, col volto infocato,
qualche
volta colla barba, ma per lo più senza di essa ;
udo, or coll’ abito militare, ed anche con un mantello sulle spalle ;
qualche
volta barbuto, ma il più delle volte senza barba.
Mercurio tutto astuzia, allorchè volea co’ suoi giocosi furti involar
qualche
cosa. Racconta poscia in qual guisa, ancora fanci
di, ed i Tessali fuochi e gli alloggiamenti a Troia infesti. Forse un
qualche
greco comandante, per volere di Achille, di notte
pienza, come apparisce nell’ermatene, e negli antichi monumenti (1) ;
qualche
volta si vede Mercurio che nella destra tiene il
ppelli di Ninfe ; e quasi non poter dare un passo senza abbattersi in
qualche
nume. Quindi ban detto alcuni che forse i ciechi
per la deformità di essi avvenne che tutt’i mostruosi e segnalali per
qualche
sconcezza di corpo si chiamassero Satiri, o Pani,
za. I luoghi lor consacrati eran tempietti, o antri, da cui spicciava
qualche
polla di fresche e limpide acque. Orfeo le chiama
iti si celebravano in casa del Pontefice Massimo, o del Console, o di
qualche
altro alto magistrato. Se le sacrificava una troi
stori e da’ padroni di mandre e di sciami ; e gli si offeriva latte e
qualche
focaccia (3). Si finse nato o almeno allevato a L
on che il papavero, che per la sua virtù sonnifera, valse ad ammorzar
qualche
fiata col sonno il suo dolore ; percui chiamasi i
che s’immolavano la vigilia delle grandi solennità ; o per supplire a
qualche
rito trascurato. A questa Dea si facevau pure sac
ciò recar maraviglia, poichè il Pottero(2) dimostra che anche i Greci
qualche
volta ebbero il barbaro costume di sacrificare ag
tanti altri, non gli stimarono mortali, ma dissero ch’eran discesi da
qualche
nume. A ciò si aggiunge che gli scrittori delle p
no dell’Idra di Lerna, di cui eran tinte le saette dell’eroe. Or dopo
qualche
tempo accadde che Deianira per conciliarsi vie pi
a clava in mano e coperto della spoglia del leone Nemeo ch’egli porta
qualche
volta sopra un braccio ed alle volte sopra la tes
adi da quel tempo divennero immobili. Giunto finalmente Giasone, dopo
qualche
altra avventura, alla foce del Fasi, fiume della
, egli dice, da ogni parola derivare un’altra col solo cambiamento di
qualche
lettera. Il Vossio però approva l’etimologia di V
dente percuote la terra, e ne sgorgano larghi fiumi di acqua(6). Anzi
qualche
volta ad un colpo del tridente del Dio del mare,
igoni, Scirone, Polifemo e molti altri. E di questi diremo brevemente
qualche
cosa. E qui mettiamo in primo luogo il famoso Pol
pure i gentili che un certo idolo diverso dall’ombra e dai Mani, per
qualche
tempo vagava intorno al proprio tumolo. E quest’i
(1), che, siccome spesso da’ poeti si raeconta, coloro i quali hanno
qualche
empia e scellerata azione commessa, sieno dalle a
oluto rappresentare il tormento perpetuo di un cuore signoreggiato da
qualche
veemente passione. Sisifo poi, discendente di Eol
li insegna, doversi usar gratitudine a coloro, da’quali si è ricevuto
qualche
beneficio. VIII. I Greci attinsero dall’Egitto
dell’universo pagano, nè vi si potea muover passo senza abbattersi in
qualche
capolavoro delle arti, posto a consacrare una tra
a promulgazione d’un nuovo culto ! In tutti gli angoli dell’universo,
qualche
antico rito, qualche superstizione locale conserv
nuovo culto ! In tutti gli angoli dell’universo, qualche antico rito,
qualche
superstizione locale conservava tutto il suo pote
e tanta moltitudine d’uomini si fosse distaccata da voi e ritirata in
qualche
remoto angolo del mondo, certamente avrebbe la pe
i compri la religione ; mentre in un giorno del mese ciascuno vi pone
qualche
danaro, quanto gli piace, o se gli piace, o quand
alle mani, e posti i lumi, e invitato ciascuno a cantare al Signore o
qualche
cosa delle divine Scritture, o di proprio genio ;
va con disprezzo le statue ? Tacito pretendeva che sussistesse ancora
qualche
costumatezza nelle province ; ma è da notare che
ra stata illustre la nascita, o nobili le azioni. L’essere disceso da
qualche
Divinità, l’essere fornito di straordinario valor
he Divinità, l’essere fornito di straordinario valore, l’aver fondato
qualche
città o impero, e l’avere prestato importanti ser
rj di quel luogo. Commise pertanto a’suoi seguaci di cercare acqua da
qualche
sorgente vicina. Non molto lungi eravi un’antica
iero, che il Dragone, da lui ucciso, fosse vissuto sotto la tutela di
qualche
Deità, e che per tale motivo gli forsero sopraggi
Cleone, città d’Argolide, dalla quale il predetto leone fu da’ Poeti
qualche
volta detto Cleoneo(a). Molorco poi, per dimostra
ume Ascanio. Sul quale proposito dicesi, che avendo l’ Eroe ricercato
qualche
cibo a Teodamente per Illo, suo figlio, avendo qu
appresso Egeo, ed era divenuta di lui moglie. Colei, che aveva avuto
qualche
notizia di Teseo, tentò di farlo perire, onde ass
a da noi Discordia, n’era stata omessa, per timore che’ vi cagionasse
qualche
disordine. Ella cercò tutti i mezzi di vendicarse
e de’Greci l’offerire come in sacrifizio la loro prima capigliatura a
qualche
fiume. Peleo fece voto di consecrare quella di Ac
noltre distinguere e impiegare i mezzi più opportuni, onde giungere a
qualche
lodevole intento. Questa Virtù comparisce in abit
iritto di lode o d’altra ricompresa, il quale nasce dall’aver operato
qualche
virtuosa azione. Siede il Merito sopra erto e sco
e dalla coltura delle scienze. Speranza. La Speranza è brama di
qualche
bene, unita alla cognizione della capacità a pote
andamenti(c). I Romani secondo Plinio, quando erano per intraprendere
qualche
guerra, solevano offerire un sacrifizio a questa
la faceva diligentemente esaminare, ond’ella non portasse alla madre
qualche
cibo. Erano ormai trascorsi molti giorni, e la do
altrettanti voti, appesi talvolta ne tempj degli Dei in ricompensa di
qualche
grazia ricevuta, unite insieme, erano anche il si
sia. La Gelosia è interna inquietudine, nata dal timore di perdere
qualche
bene, o dal sospetto, che altri ne partecipino. R
orte turbamento. Ei temette, che la di lui lontananza avesse prodotto
qualche
cangiamento nell’ animo di Procride, e volle egli
ndi, cadute dà un albero con istrepito, gli fecero credere, che fosse
qualche
fora. Scoccò lo strale verso il luogò, ove la fra
Ira. L’Ira è interna inquietudine, prodotta dall’avere ricevuto
qualche
ingluria, e accompagnata da forte desiderio di ve
sto Vizio. Ha appresso di se una Volpe, animale, che qualorà gira per
qualche
paludoso luogo, in tempo principalmente di gelo,
’Allgrezza è contentezza d’animo, nata dalla vista, o dal possesso di
qualche
bene. Si dimostra d’aspetto grazioso e bello. Ha
grezze di quaggiù non sono mai sì compite, che non vengano turbate da
qualche
amarezza. Altri la dipingono in atto di porgere u
deriva da opposti ed eguali motivi, riguardo al sapere o all’ operare
qualche
cosa. Vedesi Egli in età giovanile, e in mezzo al
gitazione, la quale nasce dalla conosciuta probabilità d’incorrere in
qualche
male, unita alla del pari conosciuta probabilità
el suo paese l’altra figliuola, Leucippe Ansiosa la medesima di avere
qualche
notizia del padre e della sorella, consultò l’Ora
zare. Dicono, ch’ella ed Eleno, i quali erano gemelli, furono portati
qualche
tempo dopo la loro nascita nel tempio d’Apollo ;
consumasse dalle fiamme sul rogo, pregò Giove di concedere al figlio
qualche
singolare quore. Condiscese il Nume all’inchiesta
fu causà, che le medesime venissero in seguito proihite per timore di
qualche
cospirazione (a). Augusto le ristabilì, e le fece
o uccise per impossessarsi delle di lui ricchezze. Il truce fatto per
qualche
tempo stette nascosto a Didone ; ma finalmente l’
rappresentavano sotto la figura ora di vecchi, ed ora di giovanetti,
qualche
volta alati (b). Si coronavano con foglie di plat
Questa sì valorosa giovine, afflitta per la perdita di suo padre, che
qualche
tempo dopo era perito in una sedizione, si ritirò
ed Achille ebbero cura di seppellire Palamede appresso il mare, e che
qualche
tempo dopo gli alzarono una Capella ; dove gli ab
l’interna agitazione. Frattanto avendosi lasciato sortire dagli occhi
qualche
lagrima alla presenza del suo balio, non potè cel
endette madre di due figliuoli. Atreo lo allontanò dal Regno, ma dopo
qualche
tempo lo richiamò a se, fingendo di voler riconci
parve a lui in sogno di averle maritate cogli anzidetti animali. Dopo
qualche
tempo Polinice si recò in Argo, coperto d’una pel
luogo, quando cioè converrà raccontare che prese marito e fu madre di
qualche
altra Divinità. Doridi e Nereidi son nomi patron
elle Ninfe che eran figlie di Dori e di Nereo. Queste Ninfe, che eran
qualche
centinaio, hanno or l’uno or l’altro nome, cioè d
si trova che più e diversi di loro lo hanno assegnato (al solito con
qualche
aggettivo di specificazione) a molti generi e fam
le Divinità native o indigene, ammettevano nel mare i mitologi anche
qualche
Divinità avventizia o ascitizia, vale a dire tras
hiava, » trovò a proposito di citar l’esempio di Glauco per offrirci
qualche
immagine più sensibile del suo concetto : « Nel
aniere, fatte poche eccezioni di Divinità Italiche e dell’apoteosi di
qualche
Virtù e di qualche Vizio, come abbiamo notato nel
eccezioni di Divinità Italiche e dell’apoteosi di qualche Virtù e di
qualche
Vizio, come abbiamo notato nel corso di questa Mi
conquistati. Per altro raramente i poeti greci e i latini rammentano
qualche
divinità delle altre nazioni, e solo alcuni di lo
; tra le quali è rammentata da Tibullo la sua Delia, che passò ancora
qualche
notte avanti le porte del tempio d’Iside a pregar
ono da noi rammentate sinora : qui torna in acconcio di far parola di
qualche
altra che non troverebbe luogo più opportuno altr
ad ambedue queste favole nella Divina Commedia, è necessario il farne
qualche
cenno. La Ninfa Eco figlia dell’ Aere e della Ter
piante aquatiche si ricordarono di aver trovato nella Mitologia, o in
qualche
classico, certe Ninfe dell’acqua, o che stavano n
l qual termine per altro non fu adottato dai Latini, e l’usò soltanto
qualche
moderno poeta italiano.
che avessero la disgrazia di dispiacerle, specialmente poi se Giove o
qualche
Dea sua nemica li proteggesse, o fossero parenti
a li proteggesse, o fossero parenti od anche soltanto connazionali di
qualche
donna preferita da Giove. Vi sarebbe da riempire
iunone non vedendo più in alcun luogo la figlia di Inaco, sospettò di
qualche
frode, e chiese in dono al marito quella giovenca
ngiunzione fra la Mitologia classica e il Feticismo egiziano, e rende
qualche
probabile ragione di così strano culto, come osse
3), Atlante (382) ed Espero (altri dicono Meneceo) (507). Forse passa
qualche
relazione fra questo Giapeto dei Greci e quell’ J
erno, Foco empio, acuti morbi e fredda neve. S’ebber gli uomini allor
qualche
governo Nel mangiar, nel vestir, or grave, or lev
(146) fu men codardo, poichè presa la figura d’un leone, combattè per
qualche
tempo con intrepidezza, animato da Giove che di c
aso chiuso, con l’ordine di recarlo a Prometeo ; il quale, prevedendo
qualche
inganno, respinse Pandora ed il vaso ; ma Epimete
n gran numero di servi e d’ancelle sempre solleciti ad obbedirla. Per
qualche
giorno le parve un incanto la vita ; ma per far p
istenza più lunga. Di rado nel pennecchio di Cloto si vedeva apparire
qualche
filo di seta o d’oro, simbolo della felicità che
re i sonni degl’intemperanti o di coloro che avevano da rimproverarsi
qualche
malvagia azione. Costoro poi abitavano solamente
endati e le orecchie chiuse, perchè il vedere e l’udire potrebbero in
qualche
caso renderla soverchiamente compassionevole o ri
eleste ed una creatura mortale, e quelli Eroi che furono prediletti a
qualche
Nume, o che per sovrumano valore e per ingegno st
e gli antichi vollero celebrare in questa fatica il prosciugamento di
qualche
pestifera palude. Oppure è da credere con alcuni
ogni paese e quasi ogni città della Grecia andavan lieti d’aver vista
qualche
maravigliosa prova del suo valore. Ci contenterem
dodici fatiehe d’ Ereole rappresentavano i dodici mesi dell’ anno ; e
qualche
idea sul moto dei segni celesti (676, 677) rende
nissima, possiamo supporre che anche Acalo, volendo emulare lo zio in
qualche
ardito sperimento meccanico, ne rimanesse vittima
spitalità col punire Bellerofonte nella sua corte, pensò di esporlo a
qualche
gran rischio. 465. Allora Jobate eccitò il giovin
il sommo Alfieri ne compose. Qui sono ricordati soltanto perchè hanno
qualche
attinenza con la favola. Guerra di troja.
o l’oracolo d’ Apollo (96), n’ebbe in risposta che avrebbe trovato un
qualche
lenimento alla sua disperazione, andando in Tauri
i dell’eroe trojano mossero a pietà la bella Didone, ed egli cedè per
qualche
tempo alle seduzioni di molli affetti ; ma il nun
l primo, e accortamente lascia cadere i suoi tre pomi d’ oro l’ uno a
qualche
distanza dall’ altro, sicchè Atalanta invaghitane
o in Roma che in Grecia erano spettacoli consacrati dalla religione a
qualche
divinità, ed i popoli li celebravano in un circo
correndo come flutto spinto dal vento, giunsero a lato di quelli. Per
qualche
tratto di stadio corsero così, che le otto teste
ono. Stettero da prima alquanto immobili, aspettando ciascuno di loro
qualche
atto dell’avversario, da cui ritrarre vantaggio ;
oli passavano per infallibili. 738. Il campo dove era stata celebrata
qualche
cerimonia religiosa diveniva sacro, ed era profan
Quindi per impedire che anche a’tempi lontani quei campi servissero a
qualche
uso profano, solevano ricoprirli di pietre enormi
ente ingoiava le navi. Nel luogo del vortice temuto, appena si scorge
qualche
maggiore commovimento dell’acqua ; cosicché a dì
asi ed alle sue rime. Quindi, benchè d’ora in avanti s’inaridisse per
qualche
secolo (e non sarebbe un gran danno) la vena poet
si trovano nella Divina Commedia. E quando nel dar la spiegazione di
qualche
mito o favola non v’è da citare qualche verso o e
ndo nel dar la spiegazione di qualche mito o favola non v’è da citare
qualche
verso o espressione di Dante, riporto esempii di
ne deriva al tempo stesso la spiegazione come avvenga che talvolta in
qualche
Classico latino si annoverano tra gli Dei Penati
nte ufficio dei Penati e dei Lari. Vero è che potrebbe citarsi ancora
qualche
esempio in contrario ; ma qualche rara eccezione
Vero è che potrebbe citarsi ancora qualche esempio in contrario ; ma
qualche
rara eccezione non distrugge mai la regola genera
to storico e geografico, poichè se ne trovano tuttora alcune poche in
qualche
lago, in qualche palude ed anche in qualche fiume
rafico, poichè se ne trovano tuttora alcune poche in qualche lago, in
qualche
palude ed anche in qualche fiume, non però nel ma
o tuttora alcune poche in qualche lago, in qualche palude ed anche in
qualche
fiume, non però nel mare. Tra le più celebri tutt
e devastazioni ; e che perciò v’era bisogno che fossero sottoposti a
qualche
altra più potente divinità che li raffrenasse ; d
del più mite fra loro, cioè di Borea e di Zeffiro, narrano brevemente
qualche
fatto. Di Borea dicono che rapì la Ninfa Orizia f
ucono fiori. Poichè tutti i poeti epici han per costume di descrivere
qualche
tempesta in cui inevitabilmente incappano sempre
cipalmente per avere occasione di sopire in mezzo alla comune letizia
qualche
discordia che fosse nata fra taluni di loro nel c
ici, si sono impossessati di questo vocabolo Summanus, e raccogliendo
qualche
altra indicazione che si trova di questo Dio e in
o dunque il Preller una nuova scoperta, ma soltanto ha dimostrato con
qualche
altro documento esser la più vera l’asserzione di
munerazione secondo le opere di ciascuno. » Sembran parole copiate da
qualche
libro di Teologia cristiana ! Eppure Socrate vive
fondersi cogli Angeli dei Cristiani ; ma per altro hanno quasi sempre
qualche
distintivo, perchè per lo più tengono nelle mani
si usato il vocabolo Genio in più e diversi significati ; e confinerò
qualche
prosaica osservazione filologica in una nota, ess
tro dei principali e più famosi, e passar leggermente sugli altri con
qualche
osservazione che sia ad essi comune. Fra tutti qu
tempio, inaccessibile a tutti i profani, ed ove ammettevasi soltanto
qualche
devoto che ne avesse ottenuto dai sacerdoti il pe
e ordinatori delle religioni. » E dopo avere attribuito gradatamente
qualche
parte di laude maggiore o minore secondo la diver
gior parte dei viaggi marittimi narrati dai poeti, come, per esempio,
qualche
tempesta, qualche combattimento coi popoli delle
ggi marittimi narrati dai poeti, come, per esempio, qualche tempesta,
qualche
combattimento coi popoli delle coste marittime o
qualche combattimento coi popoli delle coste marittime o delle isole,
qualche
pericolo di scogli o di sirti ; in quella vece ci
lle quali perciò i poeti rammentano soltanto il nome, tutt’al più con
qualche
epiteto espressivo senza estendersi in descrizion
qualche epiteto espressivo senza estendersi in descrizioni247, tranne
qualche
rara eccezione, come quella del Petrarca nel Trio
oeta in questa vastissima regione immaginaria crede di avere scoperto
qualche
cosa di nuovo, e non la nasconde al lettore ; ed
li censure : che le umane, virtù di rado sorgono senza innestarsi con
qualche
vizio. Capitolo I. della origine del polit
a dignità ardiscono sotto il nome degl’ Iddii e delle Dee attribuirne
qualche
parte alla Dea Cloacina(2), o a Volupia, che dall
Giove, che con lo vibrar de’fulmini, e con il tuono volesse dir loro
qualche
cosa ; un Giove corpulento, di grandi e lunghissi
ndicavasi, che il frumento mandato alla terra vi resta seppellito per
qualche
tempo, e non si vede useir fuori e pullulare, che
mio potere ; ora apprendi la cagione della mia figura. Già tu pure in
qualche
parte conosci ancora questa : ciascuna parte e di
olevasi prima di ogni altro invocare quando si celebravano sacri riti
qualche
Dio, onde per lui si desse l’accesso a quel Nume,
o; e ne’ sacrificii a lui offerivasi il toro, il verre e l’ ariete, e
qualche
volta il cavallo. Dea della guerra teneasi pur Be
ma, Venere di lei gelosa spedì Amore, perchè le spirasse passione per
qualche
oggetto di lei indegno. Amore in cambio di lei si
perdutamente da Glauco, il quale ricorse a Circe per ottenere da lei
qualche
incantesimo, onde essere da Scilla riamato. Invec
un Dio, o una Dea per madre, ed Eroi quelli che distinti si erano con
qualche
grande azione. Degli uni e degli altri noi verrem
Circe, in occasione che questi sbattuto dalla tempesta in Itaca vi fe
qualche
guasto, ed essendo venuti Ulisse e Telemaco per d
, della Terra e de’ Monti, e finalmente a quello degli Uomini che per
qualche
straordinaria azione si erano resi illustri. Ques
mucchio di sassi coperti d’ erbe ò di fronde in aperta campagna, o in
qualche
luogo elevato era l’ altare, sul quale agir Dei r
no, o all’ avvenirsi in alcuna cosa di mal augurio o per prepararsi a
qualche
impresa importante, onde avere gli Dei favorevoli
vi sono uomini buoni e malvagi ; ed anche le migliori divinità ebbero
qualche
difetto, come la stessa Minerva dea della Sapienz
ed il nome, senza bisogno di scriverlo sulla base delle medesime o in
qualche
parte delle loro vesti o dei loro ornamenti. E se
a quei pianeti che scuoprono di mano in mano quasi tutti gli anni, e
qualche
volta più d’uno all’ anno, attribuiscono un nome
eti latini, e adottato dai poeti italiani, rese possibile il formarsi
qualche
idea meno confusa della classica Mitologia. 10.
opera che mal per te si fe ! » Quindi egli non accetta l’opinione di
qualche
strambo mitologo, che Minerva fosse vinta, e per
satori) a significare per metonimia l’ingegno naturale, e vi si univa
qualche
epiteto o aggettivo per indicare se era pronto e
ia, ripensando che anche ai tempi nostri si è veduto rappresentare in
qualche
spettacolo Nabuccodonosor trasmutato in bestia co
58. Anche gli altri nobili greci pretendevano di esser discesi da
qualche
eroe mitologico, e la maggior parte da Perseo. Un
lo e il canto degli uccelli ; 3° il modo di beccare dei polli sacri a
qualche
Nume : se non volevano uscir di gabbia nè cibarsi
. VII. Flamini,4 sacerdoti istituiti da Numa, e destinati al culto di
qualche
deità in particolare. Prima furon tre soli ; il f
che abita e conversa familiarmente con gli uomini, convien premettere
qualche
osservazione sull’origine della specie umana. La
in vanità e quisquilie letterarie, saria meglio impiegarlo « ….. in
qualche
atto più degno « O di mano o d’ingegno, » come s
o o dimenticato nella poesia italiana ; e chi mai non si allontani da
qualche
cara cosa o persona fu detto che egli le sta semp
erator Teodosio II fu sede di due Concilii Ecumenici, non trovasi che
qualche
lurida capanna mezzo sepolta in una pianura palud
tologi, perchè gli Egiziani adoravano come Dei tante bestie, ed anche
qualche
vegetabile75). Giove rimase a combattere con due
do uso soltanto del lume naturale della ragione, dirà a sè stesso o a
qualche
chimico : Ma dunque se dite che v’è lo zolfo nati
rodotti i Satiri nelle Belle-Arti, quando cioè si volle rappresentare
qualche
cosa di giocoso e di bizzarro. Gli Artisti per lo
ezzo capro, ma con forme ordinarie d’uomo, e solamente vi si aggiunge
qualche
distintivo, come l’ellera, i corimbi, l’uva, i pa
e che anticamente le poesie erano cantate e accompagnate dal suono di
qualche
musicale istrumento, tutti coloro che compongono
cchi rivolti al cielo, avendo presso di sè un globo celeste e in mano
qualche
stromento matematico. Oltre i preaccennati nomi p
altro, ne derivò il proverbio : trovarsi fra Scilla e Cariddi 230. Se
qualche
pericolo v’era anticamente, o perchè il vortice e
ndici pollici. In tutto il rimanente questa descrizione par tratta da
qualche
libro moderno di Storia Naturale, sol che all’ànc
avalli del Sole, e le ancelle del dì, ossia le Ore. Così, per citarne
qualche
esempio, usa l’Ariosto le seguenti espressioni mi
Omero ed Esiodo, l’hanno prudentemente taciuto : soltanto in appresso
qualche
mitologo inventò che il Sole, dopo di essersi rip
e alla nipote quello di Giovane o Minore. Per dare anche a questa un
qualche
ufficio fu inventato che presiedesse al fuoco, il
greco significa tutto dono, perchè tutti avevano contribuito a darle
qualche
particolar pregio. Giove finse di non sdegnarsene
a, e talvolta in una son nominati i padri e nell’altra i figli ; e di
qualche
eroe che intervenne a più d’una è detto in quale
ssinunte. Il viaggio di andata e ritorno era un po’ lungo e richiedea
qualche
mese di tempo : talchè quando giunse in Roma la s
è forza « Nè quel divin suo scudo, che di limo « Giacerà ricoperto in
qualche
gorgo « Voraginoso. Ed io di negra sabbia « Invol
epoche principali e meno incerte della storia antica, le quali hanno
qualche
relazione coi fatti ricordati dalla favola mitolo
diversi aneddoti poco edificanti ; basti il dire che quando accadeva
qualche
fatto scandaloso, si attribuiva subito a Marte :
uantunque abbiamo trovato prima d’ora, e troveremo anche in appresso,
qualche
Divinità che, a giudicarne dalla forma, si prende
ebrazione del matrimonio. Rappresentavasi come un giovane maggiore di
qualche
anno del suo fratello Cupido, con volto serio e r
lto diverse da quelle che esistono ancora oggidì. Tutte le scienze da
qualche
tempo congiurano amichevolmente ad ottenere lo st
pietre trovansi più comunemente nella Lidia ; e per la stessa ragione
qualche
naturalista moderno l’ha chiamata Quarzo lidio.
soltanto accennarne due, cioè gli automi ed i fulmini. Chi ha veduto
qualche
automa in azione189, o almeno conosce storicament
sua moglie Andromeda, i suoi suoceri Cefeo e Cassiopea, e finalmente
qualche
tempo dopo il caval Pegaso. Questi nomi dati dagl
he non uccide. — Questo passo di Pindaro ha dato luogo recentemente a
qualche
divergenza filologica tra alcuni rinomati grecist
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