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1 (1836) Mitologia o Esposizione delle favole
l Cielo e Ponto o il Mare. Poi unita ad Urano partorì il fiume Oceano padre di tutti gli altri, indi Ceo, Orco, Iperione, Gia
ne con Tea generò il Sole, la Luna e l’ Aurora. Creo con Euribia fu padre di Pallante di Terse, e di Astreo, che un ito all
ferro, nè formò una falce dentata, ed istigò i figli a vendicarsi del padre . Crono o Saturno assunse l’ impresa, e posto dal
a esser soggiogato da uno de’ proprii figli, fatto più crudele di suo padre , prese il partito d’ inghiottire di mano in mano
vasi come la principale Divinità, ed era caratterizzato col titolo dì Padre degli Dei, e Re degli uomini. Tre Giovi però seco
: il primo e il secondo nati in Arcadia, l’ uno figlio dell’ Etere, e padre di Proserpina e di Libero o Bacco, l’ altro figli
padre di Proserpina e di Libero o Bacco, l’ altro figlio del Cielo, e padre di Minerva, il terzo nato in Creta, e figlio di S
ette perciò le corna dell’ abbondanza. Caccialo dal regno Saturno suo padre , ci diviselo co’ fratelli, ritenendo per se il re
e Saturno fu re di Creta, che come egli spogliato aveva del regno suo padre , cosi ne fu privato da’ propini figli; che nella
Api, che da’ medesimi veneravasi sotto la forma di bue. Inaco, di lei padre la perdita deplorandone, fu secondo le favole can
le quadrighe; la quinta figlia di Pallante, che dicesi aver ucciso il padre , perchè tentato avea di violarla. Ma la terza sol
ella Tracia ed anche in Roma, ove in somma venerazione tenevasi, come padre di Romolo. Sacre a Marte erano in Roma le feste E
i fulmini a Giove: e tanta grazia si acquistò egli con ciò presso il padre , singolarmente allor quando fornigli i fulmini co
e Mirra figlia di Cinira e di Cencreide innamoratasi furiosamente del padre , e disperata di poter soddisfare a questo amore i
me di lei secondando fra le tenebre della notte la guidò al letto del padre come un’ ignota amante. Stato con lei più notti,
te contondono Cupidine con Amore, e gli danno per madre Venere, e per padre chi il Cielo, chi Giove, chi Vulcano, chi Marte e
la, quando frodate vide del tutto le sue speranze; perciocchè ella al padre raccomandandosi fu tramutata in alloro. Oltre Daf
ammone, osò a lei preferirsi, fu essa pure da lei trafitta, di che il padre addolorato gettossi in mare, ma fu da Apollo a me
ndossi a Nettuno da cui prima era stata amata, ed ei per toglierla al padre la trasformò in pescatore. Restituita alla forma
trasformò in pescatore. Restituita alla forma primiera tornò essa al padre , e veduta da lui nuovamente, e pur nuovamente si
in bue, ora in augello, or in cervo. Ma non essendo il prezzo, che il padre ne ritraeva dal venderla, sufficiente a satollarl
ce massimo, e condotte nel tempio, consideravansi come emancipate dal padre , e godeano la facoltà di testare. In molta venera
gone, Dio terribile, che noti era permesso di nominare, e che si dice padre della discordia di Pane, delle tre Parche, di Pit
l mento ed al detto. Alcuni lo dissero figlio di Pico re dei Lazio, e padre dei Fauni, cui ebbe dalla moglie Fauna, o Fauta.
amato da Cutatea, e ucciso da Polifemo; e dalla ninfa Mirica Latino, padre di Lavinia. A lui immolavasi un agnello o un capr
Carmenta nativo di Arcadia che avendo per disgraziato caso ucciso il padre , ricoverossi in Italia, dove sui colle Palatino f
Primo Dio del mare, secondo Esiodo, fu Ponto figlio della Terra e Padre di Nereo a cui Dori figlia dell’ Oceano partorì l
l mare, ma come un fiume, che unito a Teli figlia della Terra divenne padre di tutti i fiumi, e delle Ninfe de’ fonti e dei f
bbe Pelia, che spedì Giasone alla conquista del vello d’ oro, e Neleo padre di Nestore; da Toosa figlia di Forco ebbe il Cicl
nalmente da Peribea figlia di Eurimedonte ebbe Nausitoo re de’ Feaci, padre di Alcinoo, che liberamente accolse Ulisse nel su
Proteo avea innanzi predetto a Tetide che sarebbe stato più forte del padre . Avendo Peleo in appresso ucciso il fratello Foco
e. Forco o Forcine figlio del Ponto e della Terra, secondo Esiodo, fu padre delle Gree, delle Gorgoni ec. Da Omero egli e det
Gree, delle Gorgoni ec. Da Omero egli e detto re dello steril mare e padre di Toosa, che partorì Polifemo, e a lui sacro, se
i rinchiusi teneali nelle spelonche delle isole Eolie, ora di Lipari. Padre de’ venti tempestosi o delle procelle fu da Esiod
vaso senza fondo. Furon esse chiamate anche Belidi dal nome di Belo, padre di Danao. Capo XX. Degli Dei stranieri. Olt
degli Eroi. Semidei chiamavansi propriamente quelli che avean per padre un Dio, o una Dea per madre, ed Eroi quelli che d
na fiaccola, con essa diede alla sua statua anima e vita. Fu Prometeo padre di Deucalione re di Tessaglia, sotto di cui, seco
ima., Busiride tiranno di Egitto sacrificava empiamente a Nettuno suo padre i forastieri. Ercole colà recatosi il prese e l’
uristeo serbando verso del figlio l’ odio che nutrito avea contro del padre , andò ad assalirlo; ma da Illo medesimo in un com
restò ucciso e il regno di Micene passò ad Atreo figlio di Pelope, e padre di Agamennone. Capo III. Di Perseo. Fu Pers
uno (che trasferitosi nel paese de’ Rutoli e fabbricata Ardea, fu poi padre di Turno), paese per cura della educazione di Per
ncolle il capo. Dal sangue che ne sgorgò nacque Crisaorre, che fu poi padre di Gerione, e il cavallo Pegaso, che in Elicona a
ficlo figlio d’ Anfitrione, Peleo e Telamone figli d’ Eago, Euritione padre d’ Alcmena, Anfiarao figlio d’ Oileo, Atalanta fi
figlia di Scheneo, a quali Ovidio aggiunge Adrasto Re di Argo, Laerte padre d’ Ulisse, Nestore figlio di Peleo, Tosseo e Ples
atello di Europa, allorchè questa fu rapita da Giove, ebbe ordine dal padre di andarne in traccia per ogni parte, nè ritornar
sposta di non ritornare nella sua patria, perchè vi avrebbe ucciso il padre , e sposata la madre. Credendo che l’ oracolo parl
volle prender le parti di questi, uccise senza conoscerlo il proprio padre , che a favore di quelli si era intromesso. Altri
loro un enimma, cui se non sapessero sciogliere, li divorava. Creonte padre di Giocasta promise il regno di Tebe, di cui frat
uccisore di Laio era stato egli medesimo, ma di più che Laio era suo padre , e Giocasta sua madre. Preso da orrore al vedersi
a morire in Atene. I due gemelli Eteocle e Polinice o per ordine del padre , come alcuni vogliono, o spontaneamente convenner
li giugnessero immantinente all’ età matura per vendicar la morte del padre . Capo VIII. Di Giasone e degli Argonauti, sing
e però la quale meno inumana delle altre salvata avea furtivamente il padre suo Toante, accolse ospitalmente Giasone, e a lui
ro, se ne parrì coi compagni è con Medea, la quale prevedendo che dal padre sarebbe stata inseguita, prese il barbaro partito
Absirto, gettarne sulla strada de sparse membra, acciocchè il misero padre occupato a raccoglierle ritardato venisse nel suo
uello degli scogli Cianei. In Iolco Medea ringiovenì il vecchio Esone padre di Giasone con trargli il sangue dalle vene, e nu
incantati, e bramando le figlie di Pelia, che altrettanto facesse al padre loro prescrisse a queste di ucciderlo, e farlo bo
l carro tirato da’ draghi fuggì in Atene, ove divenuta moglie di Egeo padre di Tesèo partorì Medo, che poi diede il nome alla
cia Megara, Scilla figlia del re Niso di esse innammoratosi recise al padre addormentalo un crine purpureo, al quale era anne
a il giovin Icaro di quel volo invaghito, contro gli avvertimenti del padre , volle levarsi troppo alto, sicchè squagliatasi a
e le nere vele con cui era partito; ma Teseo dimenticò il comando del padre , sicchè questi vedendo da lungi il naviglio torna
Pelope, figlio di Tantalo re di Frigia e di Taigete, fu dall’ empio padre , come è già detto, dato in pasto agli Dei per far
andonato la patria venne nell’ Elide, ove a quel tempo regnava Enomao padre di Ippodamia, la quale perchè bellissima, e perch
venti conveniva sacrificare Ifigenia figlia di Agamenone. Consentì il padre al barbaro sacrificio; ma Diana salvò Ifigenia so
ll’ età di venti anni tornò incognito in Argo a vendicar la morte del padre coll’ uccisione di Egisto e di Clitennestra. In p
mura di Troia, nè si arrese che a gran fatica a restituirlo al misero padre , che venne in persona a domandarlo. L’ ira di Ach
dal viaggio di Pilo e Sparla, ov’ era andato a cercar novelle di suo padre ; Ulisse per ordine di Pallade a lui si manifestò,
tino seguente in villa a far una dolce sorpresa al vecchio Laerte suo padre ; ed essendo là venuti per assalirlo Eupide padre
l vecchio Laerte suo padre; ed essendo là venuti per assalirlo Eupide padre di Antinoo con altri del suo partito, Laerte per
a Ninfa Garamantide, che era stato prima da lei rifiutato, ricorse al padre , il quale spedì Mercurio ad intimare ad Enea di l
sentossi alla Sibilla Deifobe, e secondo l’ ordine avuto in sogno dal Padre le chiese a scender seco all’ Inferno. Essa lo av
a Latino re di Laurento, il quale ammonito dall’ oracolo di Fauno suo padre di dover dare la figlia Lavinia ad uno straniero,
e si è detto, partito di Arcadia per avervi digraziatamente ucciso il padre , era venuto in Italia a stabilirsi sul colle Pala
asportò la sua sede. Dopo una lunga serie di re scese da lui Numitore padre d’ Ilia o Rea Silvia sacerdotessa di Vesta, dalla
finge odio con Giasone, persuade alle figlie di Pelia di uccidere il padre e farlo cuocere in una caldaia, promettendo di ri
nominati Mirmidoni da myrmex formica. Scilla figlia di Niso recide al padre un crine purpureo, cui era annesso il destino di
chinadi. Pelimele figlia d’ Ippodamante congiuntasi ad Acheloo, è dal padre precipitata in mare, e da Nettuno ad istanza di A
dà il nome alla città di Pafo. Mirra figlia di Cinira s’ innamora del padre ; è trasformata nell’ albero della mirra; da quest
2 (1874) Ristretto analitico del dizionario della favola. Volume I pp. -332
prannome dato dal Greci a Bacco. per alludere che egli era stato loro padre . ed anche perchè era stato allevato sul monte Nis
l paro figlio di Linceo e d’Ipernestra, altri dicono di Belo. Egli fu padre di Proteo e di Acrire, e avo di Perseo. Amò passi
maga lo uccise e quindi ne lasciò le spoglie palpitanti inciampo al padre  ! che la perseguitava, quando ella cieca d’amor
di Minos. 28. Acacesio. — Era questo uno dei nomi di Mercurio dal suo padre putativo Acaco, figlio di Licaone. 29. Acadina. —
nte ingannato facendo dire a Cicerone che il quarto sole nacque da un padre chiamato Acanto (Ved. Tom. 3° pag. 121). 34. Acar
nni, fossero divenuti adulti in un giorno, per vendicare la morte del padre loro, ucciso a tradimento, dai fratelli di Phelib
riniso. Egli ricevette onorevolmente Enca, e fece seppellire Anchise, padre di quest’eroe, su d’una montagna. 44. Acete. — Ca
sotto il quale venivano sovente denominate le sirene, da Acheolo loro padre . 51. Achemone o Achmon. — Fratello di Bofalos o P
edendo il cadavere sfigurato dell’eroe Trojano alle lagrime di Priamo padre di lui. Sedutosi di fronte a Priamo, disse : Buo
a. — Ninfa del seguito di Venere. 74. Acmone. — Figlio della Terra, e padre di Cœlus. Il suo culto era celebre nell’isola di
en terreno, Nè lanigeri greggi, o grossi armenti. Quando il mio pover padre venne meno, Ch’andò a trovar le trapassate genti,
ani. Uno dei cavalli del Sole si chiamava anche Acteone. 93. Actor. —  Padre di Menozio e Avo di Patroclo, il quale per questo
quale per questo veniva anche chiamato Actoride. Vi fu anche un Actor padre di due figli ricordati del paro nella favola sott
o. In vaghitasi della cintura della regina delle Amazzoni, suggerì al padre di persuadere Ercole a rendersene padrone onde po
sapea ben per Cipro il folle incesto, Che già commesso Mirra avea col padre  : Ovidio, Metamorfosi Libro X trad. di Dell’Angu
ccise Atiso figlio di Creso, e ne fu tanto addolorato, che sebbene il padre del morto lo avesse perdonato, egli non potendo r
figliuoli di Eolo : sposò una giovanetta per nome Calice che lo rese padre di Endimione. In Grecia fu venerato come un eroe.
oprannome di Marte. 136. Afanio (V. l’art. precedente). 137. Afareo —  Padre di Lynceo che Ovidio chiama Aphareja proles. 138.
gi ha due lustri appunto. Era la orribil notte sanguinosa, In cui mio padre a tradimento ucciso Fea rintronar di dolorose gri
ve egli edificò la città di Pafo. 157. Agastene. — Re degli Elleni, e padre di Polissene. Egli fu uno dei principi che si rec
fece fabbricare in Sicilia. 160. Agathirso. — Figliuolo di Ercole. Fu padre di un popolo sanguinario e crudele che da lui fu
erale. 205. Agrianie. V. Agranie. 206. Agrio. — Figlio di Parthaone e padre di Tersite. Vi furono anche due altri Agrio, uno
e di Agenore V. Agenore. 210. Agro. — Figlio d’Apollo e di Cirene, fu padre di Aristea. 211. Agroletera o Agrotera. — Soprann
o di Troja. 238. Alceo figlio di Perseo e marito d’Ipponomea. Egli fu padre di Anfitrione e avo di Ercole al quale per questa
mento. …. Admeto, indarno, iva tentando E i vari amici, e il proprio padre , e carca D’anni la madre, se al morir propensi Fo
to I, Scena 1. 240. Alchmeone figlio di Anfiareo. Per ordine di suo padre uccise la madre Erifile, perchè questa aveva scop
e di successo. Alchmeone andò a praticarne delle altre presso Acheolo padre di Calliroe, la quale in seguito egli sposò dimen
venissero in un momento uomini maturi per vendicare la morte del loro padre  : ciò che essi fecero uccidendo non solo Temeno e
to Almeon, quand’avrà scorto Dalla terrena e subita vorago Restare il padre suo sepolto e morto ; Ucciderà della vendetta vag
un torto La madre, e sarà in un pieloso e rio Nella madre crudel, nel padre pio Ovidio — Metamorfosi. Libro IX traduzione di
giovanette di una rara bellezza furono così dolenti per la morte del padre che si precipitano nel mare, dove vennero cangiat
Alemonide Miscelo figlio d’Alemone era anche così detto dal nome del padre . 265. Aleo. — Re d’Arcadia. Si rese celebre pel c
gamennone. Temendo che Egisto e Clitennestra, dopo aver dato morte al padre suo, non gli serbassero la stessa sorte fuggì dal
Minos re di Creta nemico dichiarato dei Megaresi ; essa tagliò a suo padre un capello a cui érano legati i destini della pat
o. La tradizione mitologica ci racconta di lui, che per vendicare suo padre , il quale in una contesa con Minerva, era stato v
. — Dio di un piccolo fiume di questo nome nel territorio di Roma. Fu padre della ninfa Lara. 295. Almopo. — Fu uno dei gigan
ecchio alle seduzioni di Nettuno, ne ebbe un figlio Ippotono. Però il padre della sedotta la uccise per lavare col sangue l’o
fecondando la terra nutrisce gli uomini. 307. Alyato o Allatto. — Fu padre di Creso e re di Lidia. 308. Alysio soprannome co
corpo di leonessa e le ali di drago. Vedi Chimera. 339. Amithaone. —  Padre di Melampo e fratello di Esone. 340. Amimome. — N
suo padre Ampix. 352. Ampico. — Detto anche Ampix, figlio di Clori, e padre di Mopso, di cui nell’articolo precedente. Uno de
lla uccise la prima notte delle nozze, per ubbidire al comando di suo padre . Straziata dai rimorsi, ella si nascose in un bos
rì in Sicilia, dove Enea gl’innalzò una magnifica tomba. …… Caro mio padre , adunque. Soggiunsi io, com’è d’uopo, in su le sp
 ; e sia poscia che vuole. …………….. …… e tu con le tue mani Sosterrai, padre mio, de’santi arredi E de’patrii Penati il sacro
ssa aveva un tempio. 393. Andrastea. — Vedi Andate. 394. Andremone. —  Padre di Toaso, fu uno dei capi Greci che assediarono T
e, mostrandogli la testa di Medusa, e liberò Andromeda, rendendola al padre , il quale in riconoscenza dell’eroico atto, gliel
figlio di Eleno e fondatore del famoso tribunale che dal nome di suo padre fu detto Helenus, i cui decreti si ritenevano com
era anche il nome d’uno degli Argonauti, ed un re d’Orcomeno, che fu padre di Cloro. 418. Anfioro. — Una delle ninfe dell’Oc
Anfitride consentì alle nozze. 422. Anfitrione. — Marito di Alcmena e padre di Ercole, il quale da lui fu detto Anfitrionide.
dello straordinario valore di Ercole a cui fu d’uopo dare un dio per padre . Seneca nelle sue opere ricorda che Ercole rispos
a sede. Ovidio. — Metamorf. Libro XIII trad. di Dell’Anguillara. Fu padre di tre giovanette le quali avevano ricevuto da Ba
ltra Anthiope figlia di Nitteo, la quale ebbe da Giove due figli : il padre di lei volle farla morire, ma ella si salvò con l
e, ma ella si salvò con la fuga e si tenne celata fino alla morte del padre . Allora, credendosi in sicurtà, volle ritornare n
figlio di Eolo la violò, e che quindi egli e non Laerte fosse il vero padre di Ulisse. 470. Anticyra. — Isola nel golfo di Co
rdo Suo nobil cor, l’alto pensar. sue rare Sublimi doti. ammirator tu padre . Sì, ne saresti al par di me ; tu stesso, Più ass
eocle, mostrarsi amico in Tebe Di Polinice ardi ? L’ardia sol ella.Il padre cieco, da tutti diserto, In chi trovò, se non in
tologici. 475. Antilogo. — Figlio di Nestore e di Euridice. Seguì suo padre all’assedio di Troia e vi fu ucciso da Mennone fi
essere accolte a far parte della cerimonia Apatuaria se non quando il padre rispettivo di ognuna di esse, non avesse proclama
di codesta formola i nuovi ascritti venivan riguarda ti come privi di padre . Da ciò, secondo altri scrittori, il nome di Apat
a queste feste, forse dalla parola greca απατορες che significa senza padre . Senofonte dà un’origine diversa a questa festa,
Ippolito, Apollo uccise i Ciclopi che avevano fabqricato i fulmini al padre degli Dei, il quale sdegnato contro di lui lo sca
endo un’aquila portato a Giove l’ambrosia durante la sua infanzia, il padre degli Dei avesse collocato fra gli astri quest’uc
della Beozia che assediarono Troia. 517. Arcesio. — Figlio di Giove e padre di Laerte. 518. Archegete. — Parola che significa
a in moglie ad un altro. Allora Archiloco scrisse dei versi contro il padre della sua amata, così satiricamente mordaci che L
o, raccontano Plutarco e Strabone, nelle loro opere. 577. Aristore. —  Padre di Argo e figlio di Crotopo. 578. Armata Venere. 
un truce fatto. La sua fatale bellezzà ispirò un incestuoso amore al padre , il quale ricusò ostinatamente di maritarla, ma f
rribile vendetta sopportare l’infame passione che avea ispirato a suo padre , supplicò giorno e notte gli Dei che l’avessero t
tti gli esercizii del corpo. In un giorno di battaglia essa liberò il padre dalle mani dei suoi nemici, ponendo in fuga un dr
liuola di Tolomeo Lago, la quale sposò Tolomeo Filadelfo fratello del padre . Essa mori nel fiore della sua giovanezza, e il m
o avvenisse in modo affatto particolare e incredibile ; imperocchè il padre e la madre di lei, i quali erano stati concetti n
canio. — Detto anche Julio fu l’unico figlio di Enea e di Creusa. Suo padre quand’egli era ancora bambino lo condusse con sè
ria da cui Bellerofonte ebbe un figlio. 627. Asterio. — Re di Creta e padre di Minos. Egli era soprannominato Tauro e rapì un
. Il padre Scamandrio lo nomava, il vulgo tutto Astianatte, perchè il padre el solo Era dell’alta Troia il difensore. Omero 
ito i figli della prima sua moglie, onde metterli in malo aspetto del padre . 638. Astioche. — Fu una delle figliuole di Ettor
ioco. — Fu uno dei figliuoli di Eolo Dio dei venti, il quale dopo del padre regnò nelle isole Lipari, nome che egli in memori
dopo del padre regnò nelle isole Lipari, nome che egli in memoria del padre cangiò in quello di isole Eoliane o Eolie. 640. A
e proprio della bella figliuola del sacerdote di Apollo Crise che dal padre viene comunemente conosciuta sotto il nome di Cri
e vendetta. 648. Astrena. — V. Astirena. 649. Astreo. — Uno di Titani padre degli Astri e dei venti ; Vedendo che i suoi frat
i venti figli di Astreo ; molti fra i più accreditati fanno Eolo loro padre e re. 650. Astri. — I Pagani credevano che gli As
eo. Essa fu richiesta in matrimonio da molti giovani principi, ma suo padre non volle concederla che a colui che avesse vinto
aso cioè Prisso, Melicerte e Learco. 658. Atamaso. — Figlio di Eulo e padre di Elle che egli ebbe da Nefila sua prima moglie.
nerva dei Greci. Gli antichi dissero che ella uscisse dal cerebro del padre , imperciocchè il suo nome significa saggezza. Fu
 Gigante che fu figlio di Giove e di Climene. La favola finse che suo padre l’avesse incaricato di reggere il mondo sulle sue
il quale Augea si era del pari ritirata per sotirarsi allo sdegno del padre suo. Telefo senza riconoscere sua madre ottenne d
rseo in commemorazione della pioggia d’oro in cui si cangiò Giove suo padre per giungere fino a Danae, della quale poi nacque
692. Autolico. — Figlio di Mercurio e di Chione. Egli apprese da suo padre il mestiere di ladro col potere di prendere diver
po appresentossi. Avea nel suo cimiero e nel suo scudo In memoria del padre , un’idra, cinta Da cento serpi. D’ Ercole e di Re
se. Che dal seme di Giove avea concetto, Del ventre ch’aprir fece, il padre prese : E se creder vogliam quel che vien detto.
ta industria a quel fanciul s’attese, Ch’unito un tempo all’utero del padre , Fini quei mesi, onde mancò la madre. Quando fu p
acco, trasformato in leone, combattè coraggiosamente al fianco di suo padre e fu ritenuto dopo Giove come il più possente deg
cise inavvedutamente suo fratello Pireno, e per sottrarsi all’ira del padre , ando a rifugirsi presso Preto, re d’Argo, la mog
Bellorofonte, ma lo mandò in Licia con una lettera diretta a Lobate, padre di Antea, rimettendo a quest’ultimo la cura di fa
he dai Caldei sotto il nome di Baal. Vi fu anche un altro Belo che fu padre di Danao re d’Egitto. Belo fu similmente il nome
. Belo fu similmente il nome di un re di Tiro e della Fenicia, che fu padre di Pigmalione e d’Elissa, soprannominata Didone.
ttà di Mantova, alla quale dette questo nome in memoria di quello del padre suo. Vi fu anche un principe Troiano, così chiama
ente ritenuta la stessa che Ecate. 825. Brise. — Sacerdote di Giove e padre di Briseide. 826. Briseide. — Nome patronimico d’
ondo Pausania, questo soprannome si dava a Giove, come Dio benefico e padre degli uomini. 849. Bupale. — Celebre pittore grec
eo. — Figlio di Borea. Egli fu costretto ad abbandonare gli stati del padre putativo, Amico, re dei Bebrici, il quale non vol
a da Eleno. C 857. Caante. — Figlio dell’Oceano. Avendogli suo padre ordinato di perseguitare Apollo, il quale aveva r
o. Cadmo sposò Ermione, figlia di Venere e di Marte, la quale lo rese padre di Semele, Ino, Autoneo e Agave. Avendo novellame
u sorella di Medea e moglie di Frisso da cui ebbe molti figliuoli. Il padre di lei, per impadronirsi dei tesori di Frisso, lo
esò appena nato, il mistero di colpa che avvolgeva la sua nascita. Il padre di Canacea, furibondo per l’infamia dei suoi figl
l pregi. Dante Inf. Canto XIV. 947. Capiso. — Figlio di Assaraco e padre del famoso Anchise, principe Trojano. 948. Capito
a sua fertilità in bachi da seta e in armenti di buoi. 1018. Ceade. —  Padre di Eufenio : egli è ricordato nella tradizione mi
ne alle sue parole, non credendolo figlio di Vulcano, egli invocò suo padre , dio del fuoco, e il luogo dove si trovavano fu a
rambi in astri. 1031. Cefeo. — Re di Etiopia : fu figlio di Fenicio e padre di Andromeda. Vi fu ancora un altro Cefeo princip
carsi ispirò alla giovanetta Mirra una passione criminosa pel proprio padre . 1047. Ceneriso. — Fiume della Jonia. Si credeva
ione ebbe una figlia per nome Alope la quale Nettuno rese madre, e il padre di lei fu così irritato che la condusse in un bos
071. Cestrino. — Figlio di Eleno e di Andromaca. Dopo la morte di sno padre egli andò a dimorare sulle rive del fiume Tiamio
e di liuto ; dal secondo Autolico, che si rese non meno famoso di suo padre nell’ingannare tutti. Chione fu così orgogliosa d
e soffrire, ch’egli desiderava ardentemente la morte ; ma il nume suo padre lo aveva fatto immortale. Finalmente gli Dei moss
izio dell’incestuoso Cianippo. Allora la figlia di questo trascinò il padre all’altare, e dopo averlo con le sue mani svenato
simbolo della pieta, perchè essa al dire dei naturalisti, nudrisce il padre e la madre nel tempo della loro vecchiezza ; ed a
nalmente un figliuolo di Nettuno e di una Nereide, il quale fu da suo padre reso invulnerabile fino dall’infanzia, e tanto ch
tte le figlie di Climene. 1184. Climeneo. — Soprannome di Plutone. Il padre di Arpalice si chiamava del pari Climeneo. V. Arp
one — Tragedia. Atto 1. Scena 3. Oreste divenuto adulto, vendicò suo padre , ed uccise Egisto e Clitennestra, immergendo in l
dizione racconta di lei che per un trasporto amoroso tradi il proprio padre , il cui destino dipendeva da un capello, il cui m
del generale nemico, si lusingò di guadagnarne l’amore col tradire il padre  ; ma avendo reciso quel fatale capello e data in
Coribante. — Secondo il parere di Aristotile, era questo il nome del padre dello Apollo di Creta. 1254. Coribantiei. — Si da
uccise. Si ricorda anche di un altro Corito che fu re dell’Etruria e padre di Dardano e di Tasio. 1265. Corna di Bacco. — Al
Questo giovane principe, spaventato dalla sventura che minacciava suo padre , prima di esiliarsi volontariamente dalla sua pat
a. 1285. Creontide o Creonciade. — Figlio dell’Ercole di Megara : suo padre lo uccise in un momento di furore. 1286. Crespont
he s’appiccò alla reggia e fece morire la sventurata principessa e il padre di lei. Euripide dice che il dono inviato da Mede
i doveva, come le altre, essere esposta alla voracità del rettile, il padre di lei la mise furtivamente su di una barca, e pe
veva una spada d’oro nelle mani. 1304. Crise. — Sacerdote di Apollo e padre di Astinomea, più comunemente conosciuta sotto il
ia di Crise, sacerdote di Apollo, veniva cosi denominata dal nome del padre . Dopo la caduta di Tebe, nella Cilicia, essa come
il quale la condusse seco quando si recò all’assedio di Troja. Crise, padre di lei, rivestito degli abiti sacerdotali, si rec
ine dell’indovino Calcante, la rapita giovanetta non fu restituita al padre . Agamennone, costretto a cederla, ritolse ad Achi
e collettivo dei discendenti di Crotopo. 1323. Crotopo. — Re d’Argo e padre di Famateo. 1324. Cteato. — Padre d’Anfimaco : fu
onde ne l’elmo avea De le sue penne un candido cimiero In memoria del padre , e de la nuova Forma in ch’ei si cangiò, tua colp
con la fuga alle amorose persecuzioni di quel dio, la ninfa del fiume padre della perseguitata, la cangiò in lauro. Apollo al
1355. Danae. — Figlia di Euridice di Acrisio, re di Argo. Avendo suo padre consultato l’oracolo, per conoscere il proprio de
onna mortal, ma vera dea Sembrava al viso, a’modi, e alla favella. Il padre per lo ben, che le volea. Saper cercò il destin d
Linceo, mentre le sorelle di lei, che seguirono il crudele volere del padre , furono condannate nell’inferno ad attingere eter
loro avo chiamato Belo. 1357. Danao. — Figlio di Belo, e re di Argo e padre delle cinquanta Banaidi, di cui nell’articolo pre
nciliazione cogli altri greci. 1372. Dedalione. — Fratello di Ceixo e padre di Chione. Egli fu così addolorato della morte di
gi del sole, non avessero liquefatta la cera. Il figliuolo promise al padre di seguire strettamente le sue istruzioni, ma app
finalmente detti Semi Dei, erano propriamente quelli che avevano per padre un dio e per madre una donna mortale : o vicevers
o e per madre una donna mortale : o viceversa per madre una dea e per padre un uomo. Fra i Semi Dei venivano anche annoverati
che la origine primitiva della idolatria fosse stato il dolore di un padre di famiglia a cui mori un figliuolo amatissimo in
Di nodo indossolubile congiunto. Viva lieto mai sempre, e ne divenga Padre di bella e di te degna prole. Virgilio — Eneide 
le cose, con un potere assoluto, erano irrevocabili. Giove stesso, il padre degli dei, era sottomesso alla volontà del destin
infe e pretendeva che tutte serbassero la stessa sua castità. Dammi, padre , dicea, ch’io serbi eterne Vergini brame, e tai n
icheo. Dante. — Inferno — Cant. V. 1445. Diespitero. — Vale a dire padre del giorno ; soprannome dato a Giove dalle voci l
ea avesse partorito Giove : da ciò si dava il soprannome di Ditteo al padre degli dei. 1481. Dittina. — Ninfa dell’isola di C
sò suo fratello Nereo, da cui ebbe cinquanta figlie, che dal nome del padre furono dette le cinquan-Nereidi. I poeti si sono
re della Tracia, figlio di Driaso, veniva così designato dal nome del padre  ; i discendenti di Licurgo furono detti per la st
rono detti per la stessa ragione Driantiadi. 1510. Driaso. — Oltre al padre di Licurgo. di cui qui sopra. V. Driantiade, così
22. Eagro. — Così avea nome il marito della musa Polinia, che lo rese padre di Orfeo. Eano. — Al dire di Macrobio si dava an
ani. 1524. Ebalo. — Marito di Gorgofona, figlia di Perso, che lo rese padre di Tindaro. Ebalo fu uno dei migliori re di Spart
l canto la morte di quelle eroiche fanciulle. Vi fu un altro Echione, padre di Penteo. Fu uno di coloro che la favola dice na
ide. 1546. Echmagora. — Fu figlio di Ercole e di Fillene. Alcimedone, padre di questa giovanetta, fortemente sdegnato degli a
verrebbe incestuoso, sposando la propria madre. Appena nato Edipo, il padre , onde scongiurare i terribili destini che si lega
le stesse spaventevoli sciagure, che aveva già annunziate al suo vero padre , Edipo si esiliò volontariamente da Corinto, cred
erela con uno sconosciuto e lo uccise. Quello incognito era Laio, suo padre  ! Seguitando il suo viaggio, dopo avere errato in
icature degl’insetti. Edone, allora, disperata della trista sorte del padre , corse vicino a lui per consolarlo colle sue fili
ca. 1560. Eeta. — Figlio del Sole e di Persa : fu re della Colchide e padre di Medea, la quale per questa ragione vien anche
’adolescenza ed avea ricevuta dalla principessa Trezenia la spada del padre , onde Egeo avesse potuto riconoscerlo ; ma Medea,
alcuni pastori. A che m’insegui, o sanguinosa. irata Dell’inulto mio padre orribil ombra ? Lasciami… va… cessa, o Tieste : v
abbandonato Pelopea, questa consegnò al figliuolo Egisto la spada del padre , e lo mandò alla Corte di Atreo, il quale prese a
Per sua sciagura, il pari ai numi Oreste, Che il perfido assassin del padre illustre Spogliò di vita. Omero — Odissea lib. I
ce. Tindaro Re d’Ebalia fu consorte Di Leda, la qual Testio ebbe per padre  : Giove in forma di cigno oprò di sorte, Che d’un
ndo il quale Elettrione tolse in moglie sua nipote Anaxo, che lo rese padre di Alcmena, Anfimaco ed altri — V. Anaxo — Da una
date parole, fra le quali veniva spesso ripetuto il nome di Elice, il padre dei numi discendesse sulla terra. 1639. Eliconia.
lene. 1654. Elpa. — Figliuola del Ciclope Polifemo, Ulisse la rubò al padre , ma i Lestrigoni alleati, del famoso gigante, la
ati, del famoso gigante, la tolsero al rapitore, e la restituirono al padre . V. Polifemo. 1655. Elpenore. — Fu uno dei compag
one. — Trag. Atto 2. Scena 2. Emone andò a gittarsi ai piedi di suo padre , onde supplicarlo a revocare il crudele comandame
zo di dolore, empì l’aria di altissime grida, imprecando sul capo del padre le maledizioni del cielo. Ed essendosi il re stes
suoi ordini fossero stati eseguiti, Emone brandì il ferro contro suo padre , e l’avrebbe ucciso, sè questi non si fosse sottr
accia serrarla, E plorarne la morte, e le tradite Nozze, e l’opre del padre . Il padre a lui, Tosto che il vede, alto sclamand
arla, E plorarne la morte, e le tradite Nozze, e l’opre del padre. Il padre a lui, Tosto che il vede, alto sclamando accorre,
Senza parlar que’detti rigettando, Il ferro trae : scampò fuggendo il padre  : Misero : allor contro sè stesso irato Sovra l’a
Caro. Però Turno re dei Rutoli, a cui Lavinia era stata promessa dal padre prima della venuta di Enea, mosse guerra al princ
una giovanetta per nome Altea, che morì assai presto dopo averlo reso padre di Meleagro e di Dejanira. Unito a Peribea ebbe d
leagro e di Dejanira. Unito a Peribea ebbe da questa Tideo che fu poi padre del famoso Diomede. Eneo in età assai avanzata fu
ualche altro scrittore dell’antichità, Enomao fu figlio di Alcione, e padre di una giovanetta bellissima, per nome Ippodamia.
ne, il quale, non potendola ottenere diversamente, per le ripulse del padre di lei, la sedusse. Enopione giurò di vendicare l
rsi Con essi andrian per lo gran vano a volo. Ma la possa maggior del Padre eterno Provvide a tanto mal, serragli e tenebre D
gatori. Da ciò la tradizione favolosa che lo fa dio delle tempeste, e padre di dodici figliuoli sei maschi e sei femmine, che
na mano di suoi seguaci, ritornò nella casa d’Ipocoonte, ed uccise il padre ed i figli, onde vendicare la morte di Eono. Fu d
o la parola Epifane che Elicius racchiude il senso della presenza del padre degli dei sulla terra, rivelata agli uomini per m
onaca mitologica racconta di lui, che nella sua gioventù avendolo suo padre posto a custodire la gregge, egli assiso in una c
i per mezzo di Mercurio la bella Pandora che egli sposò e che lo rese padre di Pirra. Vedendo però Giove che ad altro non era
siponte ajo di Ascanio figlio d’Enea : veniva così detto da Epito suo padre . 1746. Epitembia. — Una tale qualificazione si tr
losia di Giunone, del dritto di successione al trono del supposto suo padre  : Giove non potendo rimediare al già fatto, si co
primo fu Anfitrione il quale, sebbene si accorgesse di non essere suo padre , pure lo accettò come figlio, e gli insegnò l’art
ad altra cosa intenti. Precipitolio. Opra siffatta a sdeguo Mosse il padre e signor dell’universo. L’Olimpio Giove, e quella
i uccise Sileo insieme alla figlia Xenodice, poichè d’accordo con suo padre obbligava i passanti a lavorare la terra. Altri s
per quella città, onde innalzare coi loro cranî un tempio al nume suo padre . Ercole andò in seguito ad Ormenio, di cui era re
i uno dei più splendidi episodii di un suo poema in cui fa predire al padre di Sesto Pompeo, la perdita della battaglia e l’e
e crebbe di aspetto bellissimo, riunendo in sè la bellezza fisica del padre e della madre. Ancor giovanetto, bagnandosi nella
appellazione di eroe a quel mortale che aveva per madre una dea e per padre un uomo, o viceversa, per padre un dio e per madr
ale che aveva per madre una dea e per padre un uomo, o viceversa, per padre un dio e per madre una donna. La maggioranza di q
to, mentre ella usciva dal tempio di Minerva, la dimandò in moglie al padre . Sua sorella Aglaura ingelosita della sorte di Er
avendo nella destra una bilancia. Esculano propriamente detto, era il padre del dio Argentino perché il rame e più antico del
mostro, ed Esione fu fatta arbitra della propria volontà, avendule il padre lasciata la scelta o di seguitare il suo liberato
me di una delle figliuole di Danao, la quale, amata da Giove, lo rese padre di un fanciullo che fu chiamato Orcomeno. Divenut
sone. — Figlio di Creteo re di Isico in Tessaglia. Egli succedette al padre ma fu da suo fratello Pelia, detronizzato e costr
to a vivere nella stessa città come un semplice particolare. Esone fu padre del famoso Giasone, che egli sottrasse con ogni a
o adulto al suo ritorno dalla conquista del Vello d’oro, trovando suo padre vecchissimo pregò la sua amante Medea di porre in
ccata, e che Giasone al suo ritorno avesse per onorare la memoria del padre fatto celebrare dei giuochi funebri dagli Argonau
grazia, uccise i corsari, e restitui le tre figliuole ad Atlante loro padre . Questo principe in ricompensa donò ad Ercole i p
ffato nella corrente di un fiume. …… e tu con le tue mani Sosterrai, padre mio, de’ santi arredi E de’ patrii Penati il sacr
si sottomise ad eseguir simil cerimonie onde espiare le colpe di suo padre . Coro Tu dei propizie Far queste dive, il cui
……. ……………. ……………. Ismene …… All’opra io corro ………. A cura Di questo padre , Antigone, rimani Quanto in favor de’genitor suoi
i. La tradizione favolosa racconta che Etalide avesse domandato a suo padre due grazie ; la prima di essere a conoscenza anch
erimonie del loro culto. Per questa ragione, egli era riguardato come padre delle Grazie ; le quali anche perciò erano conosc
onosciuto per la sua saggezza. Etra fu segretamente, dallo stesso suo padre , maritata ad Egeo che la rese madre di Teseo. Pit
ero — Iliade — Libro XV Trad. di V. Monti Fu marito di Andromaca, e padre di Scamandrio più comunemente conosciuto sotto il
Ecuba sua madre, Andromaca moglie di Ettore, il vecchio re Priamo suo padre , e gran numero di guerrieri, di amici cercarono d
del figlio. Achille si lasciò intenerire dalle preghiere del vecchio padre , il quale, traverso le lagrime del suo dolore, co
sola d’Itaca, e lo venderono al re di quella contrada per nome Laerte padre di Ulisse, il quale dopo qualche tempo lo adibì a
895. Euriale. — Figlia di Minosse la quale sedotta da Nettuno lo rese padre di Orione. Euriale era anche il nome di una delle
no un giorno ferito dalla caccia al cignale. Omero ripete che Laerte, padre di Ulisse, avea comperata Euridea ancora bambina,
odia. 1901. Eurimedonte. — La favola dà questo nome äl gigante che fu padre di Prometeo. Giunone prima di diventar moglie di
igliuolo di Pico re dei Latini, e lo fanno successore al trono di suo padre . Soventi volte nelle cronache della Favola, egli
tante dell’isola di Corfù, risonvenne di alcuni oracoli dei quali suo padre gli aveva fatto rivelazione, ed in cui era detto
Dei ! colto io mi veggo. Qual dubbio v’ha ? Dai vaticinj antichi Del padre , che dicca, come sdegnato Nettun fosse con noi, p
si facesse amare da questa, la quale abbandonò facilmente il vecchio padre , per darsi in braccio al giovane figliuolo. Amint
alle furie dell’inferno. ………l’ira fuggendo E un atroce imprecar del padre mio Amintore d’Orméno. Era di questa Ira cagione
IX trad. di V. Monti.. Allora Fenice, altamente irritato contro suo padre , concepì l’orrendo pensiero di ucciderlo, ma posc
a patria e si condusse nella città di Ftia, della quale era re Peleo, padre di Achille, che lo accolse con ogni cortese amore
o figlio. ………M’accolse Lietamente il buon Sire, e mi ditesse Come un padre il figliuol ch’unico in largo Aver gli nasca nell
invenuta, Fenice non ebbe il coraggio di affrontare la collera di suo padre e andò nella Bitinia, ove fondò una colonia, e di
l terrore. Altri scrittori pretendono, che si desse questo epiteto al padre degli dei, perchè i vincitori delle battaglie cos
con sua madre, e questa lo inviò al Sole, affinchè dal labbro di suo padre avesse inteso la verità. Il giovanetto narrò al p
l labbro di suo padre avesse inteso la verità. Il giovanetto narrò al padre quanto gli era avvenuto, e lo supplicò a non nega
dio — Metamorfosi — Libro II trad. di Dell’Anguillara. Spaventato il padre dal pericolo a cui volea esporsi l’incauto fanciu
n qualche scandaloso commercio, faceva sparger voce che un dio era il padre di quel frutto della colpa : così Ercole fu figli
iglio di Augia, re d’Elide, il quale fu da Ercole posto sul trono del padre suo, perchè volle opporsi alla ingiustizia che Au
dice che ella non aveva l’età di venti anni, quando per la morte del padre fu fatta regina. Un’antica tradizione, narra che
di Plutarco quando Filonome li ebbe partoriti, temendo lo sdegno del padre suo, ebbe il coraggio di gettarli nel fiume Erima
i mali, e struggerai di Troja La fortuna e le mura. Alle tue case, Al padre tuo là nell’ Etea contrada Le opime spogliè invie
dapprima di ritornare in Grecia, ma poi avendo saputo la morte di suo padre , s’imbarcò alla volta della Calabria in compagnia
di Oritia, chiamata Cleobola, e secondo altri Cleopatra, che lo rese padre di due figliuoli Pandione e Plesippo. Coll’ andar
l primo a stabilire in quella città dei solenni sacrifizi a Bacco suo padre , nei quali si cantava un coro che fu per lungo te
ilottete. 2056. Frisso. — Figlio di Nefelea e di Atamante. Avendo suo padre tolta un’altra moglie dopo la morte della prima,
. Fulmine. — La tradizione favolosa racconta che essendo stato Cielo, padre di Saturno, liberato da Giove, suo nipote, dalla
are, dal sangue che grondò dalla ferita che Saturno fece a Cielo, suo padre . Al dire di Sofocle esse furono generate dalla Te
stesso, per risarcimento di alcune vecchie ingiurie fattegli da Tros padre di lui. Comunque sia, questo fatto dette principi
into. — Figlio di Oebalo re della città di Amicle, nella Laconia. Suo padre l’aveva fatto educare con molta cura, cosicchè il
dettero la scalata al cielo. Diodoro lo fa marito della ninfa Asia, e padre di un figliuolo per nome Vespero, o più comunemen
a sua scella gli offerse. Ei che del vecchio infermo e già caduco Suo padre la salute e gli anni amava. Saper de l’erbe la po
che egli avesse fatto nei suoi stati innalzare in onore del dio, suo padre , cento templi, sulle cui cento are si sagrificava
aramantide Napea, Già rapita da lui, questo re nato. Onde a Giove suo padre entro a’suoi regni Cento gran tempi e cento pingu
dano. — Re della Lidia. È ricordato nella tradizione mitologica, come padre di quella giovanetta Jole, che fu così appassiona
stranio cielo Quel che cercau gli eroi, gloria e periglio. Chiede del padre mio ! M’appar !.. Me misera : Crudeli Dei ! Vener
e ne lasciò sulla via la spoglia ancor palpitante, onde arrestare il padre , che accortosi della fuga di lei, la inseguiva.
germano….. e sulla via ne lascia La spoglia palpitante… inciampo…. al padre . della valle — Medea — tragedia Atto I Scena III
la non meno crudele ingiuria ; imperocchè la rivale Creusa, il resuo padre , e per fino i due figliuoli di Medea che ella ucc
ome a Pallade Minerva, per ricordare che essa aveva aiutato Giove suo padre nella guerra contro i Giganti — V. l’articolo pre
mente nel decimo furono sprofondati nel Tartaro. E tre voile il gran padre fulminando Spezzò gl’imposti monti e li disperse
re dell’universo. Tu beato, tu saggio e onnipossente, E degli uomini padre e degli Dei : Tu provvida del mondo anima e mente
iove forte dell’ appoggio dei suoi fratelli, pensò di detronizzare il padre , onde impadronirsi del regno dell’ universo ; ed
li il fulmine, il tuono, ed il lampo, se ne servi per detronizzare il padre suo, e rendersi così padrone assoluto dell’ unive
terminato è il numero delle mogli e delle concubine, che resero Giove padre di un eguale sterminato numero di figli ; Non qu
oi quasi tutti posti nel numero delle divinità pagane. Europa lo rese padre di Radamanto e di Minosse ; Alemena di Ercole ; D
MONTI — La Musogonia — Canto. Giove era ritenuto dai pagani come il padre degli dei e degli uomini, ricinto di una gloria i
elle are. I nomi e i soprannomi più generalmente dati a Giove erano : Padre degli dei, Rettore, Moderatore, Vittorioso, Onnip
nell’Arcadia si riconoscevano due Giovi, l’uno figliuolo del Cielo, e padre di Minerva, dea della saggezza ; e l’altro figliu
e di Minerva, dea della saggezza ; e l’altro figliuolo dell’ Etere, e padre di Bacco e di Proserpina. Lo stesso autore asseri
aco ; nell’ isola di Creta, il Giove Asterio, che rapisce Europa ed è padre di Minosse e di Radamanto ; e poi il Giove Proeto
Danae, il Giove Tantalo, rapitore di Ganimede, e finalmente il Giove padre di Ercole, il quale, secondo la cronologia mitolo
ia del fiume Stigie, soccorso Giove nella guerra contro i giganti, il padre dei numi in riconoscenza verso di lei, comandò ch
ete che la giustizia figlinola di Giove stava nel cielo sul carro del padre suo, al quale dimandava vendetta contro gli uomin
Sveller dal fianco l’infernal tuo dono. Corrono indarno ad aitarla il padre , Il marito, le ancelle… Ahime ! Chi puote Tutta r
so Sarpedone, soccorsero i Trojani nell’assedio della loro città. Suo padre , al dire di Omero, al momento della partenza lo a
… . .e a me la vita Ippoloco donò, di cui m’è dolce Dirmi disceso. Il padre alle trojani Mura spedimmi, e generosi sproni M’a
la tradizione che un giorno, mentr’egli era ancora giovanissimo, suo padre lo vide accomodare con un pugno l’aratro, che si
eguente modo il fatto che si rapporta a questo nodo così chiamato. Il padre del fameso Mida, re di Frigia, aveva un carro, il
ngraziamento dei segni di favore che gli avevano dato. 2189. Gordio —  Padre di Mida V. l’articolo precedente. Di questo Gordi
l compimento dell’oracolo, videro andare alla loro volta Mida con suo padre e con sua madre, seduti su di un carro. Allora ri
ascevano i cavalli del carro del Sole. 2196. Gracco — Gracco Tiberio, padre dei due famosi tribuni della plebe, tanto celebri
tabilire un culto particolare, per il che fu detto ch’egli fosse loro padre . Secondo riferisce Pausania, in tutte le principa
babilmente dopo la morte di lui, il nome di Heriafadur, che significa padre della guerra, fu una delle più celebri appellazio
o la statua di Epicuro e di offrirgli dei sacrifizii. 2228. Icarlo. —  Padre della famosa Penelope, sposata da Ulisse. Allorqu
ie che non reggendogli più oltre il core di vedere così addolorato il padre di lei, la faceva arbitra assoluta della sua volo
sse ella o di seguitarlo in Itaca, ovvero di rimanere col suo vecchio padre . Posta nel crudele bivio di sacrificare uno dei d
pe. 2229. Icaro. — Figlio di Dedalo, il quale si sottrasse insieme al padre suo, colla fuga dalle persecuzioni di Minos, re d
ll’onde : L’aure con l’ali più prender non puole, E cade, e chiama il padre , e ’l mar l’asconde. Vicino a terra fur l’Icarie
mare Icario. La tradizione mitologica fa menzione di un altro Icaro, padre di Erigone e nativo di Atene, ove dimorava all’ep
visato dell’arrivo del re, era corso con trasporto d’amore, a dare al padre diletto il bacio del ritorno. A lingua umana non
scono che il popolo di Creta impedisse con la forza delle armi che il padre dispietato compisse il suo voto, e lo scacciarono
crificio, che si offeriva a Giove negli idi d’ogni mese. 2249. Ifi. —  Padre di Eteoclo e di Evadne, che fu moglie del famoso
tera le istruzioni di Melampo e coll’andare del tempo divenne infatti padre di varii figliuoli, fra cui il più celebre fu il
ì, avea tutte e due i sessi. Ma giunto Ifide in elà di 13 anni fu dal padre destinato in consorte alla più bella giovanetta d
rio dovere come re e come guerriero ; e la tenerezza det suo cuore di padre  ; ma finalmente il pensiero della grandezza e del
ista del terribile destino che le era preparato ; implorar grazia dal padre , e porre tutto in opera onde piegarlo a più miti
greco, avesse fatto credere che Diana, placata dalla sommessione del padre e della figlia, si sarebbe contentata del sacrifi
i lei, e la rese madre di due giganti, che dal nome del loro supposto padre , furono detti Aloidi. Vedi questo nome. Ifimedia
ezza. Igiea aveva nella città di Sicione, in un tempio dedicato a suo padre . una sua statua, ricoperta interamente da un velo
ano a proposito di questa principessa un lagrimevole fatto. Il re suo padre la concesse in moglie a Polinnestore, re di Traci
Tros e della ninfa Calliroe, e fratello di Ganimede e di Assaraco, e padre di Laomedonte. Ilo detto anche Ilio, fu finalment
rte dello sposo, esortò il figliuolo Ilio ad andare in traccia di suo padre , per cer care di saperne il destino. Ilio cedendo
o molte ricerche ritrovò finalmente, nella città di Cenea, l’eroe suo padre occupato nella fabbricazione di un tempio a Giove
cibato Giove bambino del loro miele ; e che in ricompensa di ciò, il padre degli dei avea conceduto a quelle api la facoltà
in favore di Giunone. Nettuno sdegnato disseccò i tre fiumi. Inaco fu padre di varii figliuoli di cui i più ricordati sono Fo
di primogenitura, sarebbe a questi spettato di succedere al trono del padre loro, a detrimento dei propri figliuoli, pensò di
stancabile di Argo, pascolava un giorno sulle sponde del fiume, Inaco padre di lei, attratto dalla bellezza di quello animale
cio d’erba. Commossa Io dall’atto cortese, ed avendo riconosciuto suo padre , lambì a lui le mani in atto di riconoscenza, men
uale Io fu adorata come una Dea, le venne dato solo perchè Inaco, suo padre , portò dall’Egitto in Grecia il cutto della dea I
glio di Urano. Secondo la tradizione a cui si attiene Esiodo, egli fu padre del sole e della luna, e dei maggiori pianeti. Di
ate queste sue cognizioni agli uomini, fu dagli antichi ritenuto come padre del sole e della luna. Nè a ciò si arrestano le n
e tolta in moglie la stessa sua sorella chiamata Basilea, che lo rese padre di due figliuoli, un maschio ed una femmina ; il
di una così sorprendente bellezza, che colpì vivamente l’istesso suo padre , il quale non volendo concederla in moglie ad alc
e piena l’anima di soave tenerezza filiale, salvò la vita del proprio padre , facendo fuggire Toante nell’isola di Chio. Intan
col quale ella lo avea amato ; e per fino i figli di cui lo avea reso padre . Intanto però il destino non cessava di perseguit
ferita nell’enima. Le donne di Lenno scoprirono finalmente che Toante padre della loro regina, lunge dall’esser stato ucciso,
dire del cronista Sanconiatone, fu marito di Berut, la quale lo rese padre di un figlio chiamato Urano, e di una figliuola d
οος allezza e perciò forse i fenici ritenevano il dio Ipsisto come il padre degli dei ; nè più nè meno che i romani ed i grec
bbia Iride come messaggera della sua volontà. 2326. Irieo. — Nome del padre di Orione. Narra la cronaca mitologica a cui si a
la lieta accoglienza. Irieo allora anelando da lungo tempo a diventar padre , chiese agli dei che gli avessero conceduto un fi
sserisce esser egli figliuolo di Leonzio ; e Diodoro pretende che suo padre si chiamasse Anzione. Checchè ne sia, le cronache
l monte Pelion, ove sposò Dia, figliuola di Deioneo, la quale lo rese padre di Piritoo. Presso gli antichi aveva vigore di le
evere una dote, come è uso dei moderni, dovea fare ricchi donativi al padre ed alla madre della sposa, prima e dopo il loro c
tanto a Deioneo, quanto alla moglie di lui. Sollecitato più volte dal padre della sua futura sposa, di adempiere al suo dover
endendo argomento dal soprannome del principe, racconta invece che il padre degli dei, mosso a pietà d’Issione, abbandonato d
pe degli Eraclidi e figliuolo di Alete, re di Corinto. Alla morte del padre suo, gli successe nel governo di quella città. 23
co personaggio dello Jafet biblico. 2362. Jagni. — Così aveva nome il padre di Marsia, il quale viene ricordato nelle cronach
ecisamente negata la mano della figlia, Ercole sdegnato uccise il re, padre di lei, e dopo d’ aver saccheggiata la città, s’i
al suo voler, con l’armi Ecalia assale, ove sedea regnante Eurito, il padre di costei ; l’uccide ; La città ne devasta, e lei
Creusa, sedotta da Apollo, dette alla luce un fanciullo senza che il padre di lei si fosse accorto di nulla ; ma quando ebbe
denza, piuttosto di famiglia, che di religione, essi conservavano, di padre in figlio, l’uso di non cuocere gli asparagi e di
loro il nome di Bit, Bit-Fiontaîn e Ladra, e si ritiene il primo come padre della famosa dea Keasaire, il secondo come suo ma
be. Nei fasti della cronaca storico-favolosa egli è ricordato come il padre di Laio e avo del famoso Edipo. 2399. Laberinti. 
o scettro e dei fulmini, coi quali abitualmente veniva raffigurato il padre degli dei, si venerava in quella città la statua
Ladone. — Fiume dell’ Arcadia, che secondo la tradizione favolosa, fu padre delle due celebri ninfe Dafne e Siringa. Delle ca
arito di una figliuola di Autolico, chiamata Anticha, che poi lo rese padre del famoso Ulisse. Al dire dello storico Apollodo
o re di Tebe. V. Labdaco. — Stava ancora in culla, allorchè morto suo padre , l’usurpatore Lico s’impossessò del trono. Dopo q
i Laocoonte, ravvolgendoli nelle loro spire mortali. Invano il misero padre armato di frecce si preparo a combattere i terrib
Isandro E Ippoloco, ed alfin Laodamia Che al gran Giove soggiacque, e padre il fece Del bellicoso Sarpedon ……. …………… Laodamia
del marito. Qualche tempo dopo uno schiavo andò a riferire ad Acasto, padre di Laodamia, che la figliuola s’era lasciata sorp
ebbe nome una figlia di Agamennone e di Clitennestra, la quale fu dal padre offerta in consorte ad Achille, insieme alle sue
eggia. Laodice, da ultimo, fu una figliuola di Agapenore che seguì il padre suo all’assedio di Troja, ov’egli si recò a capo
ilizie arcadi. Laodice fu a parte di ogni buona e cattiva fortuna del padre , e lo seguì da per ogni dove, finchè caduta Troja
na delle cinquanta ninfe Nereidi. 2433. Laomedonte. — Figlio di Ilo e padre del famoso Priamo. Regnò in Troia per lo spazio d
ete, che offerendo Lavinia un giorno un sacrifizio, insieme al re suo padre , improvvisamente, la flamma di cui ella si serviv
perseguitò tutti i discendenti di Cadmo. Leargo fu ucciso dal proprio padre , che Giunone aveva a tale scopo colpito di un acc
a. Tindaro Re d’ Ebalia fu consorte Di Leda, la qual Testio ebbe per padre  ; Giove in forma di Cigno oprò di sorte, Che d’ u
e, secondo la tradizione mitologica cadde Vulcano, allorchè Giove suo padre lo precipitò dal cielo con un calcio. La cronaca
ua protezione, Mentre in Eolia era a quest’ opra intento Di Lenno il padre ,……… Virgilio — Eneide — Libro VIII trad. di A. C
a partorito, posavano sulla nuda terra il neonato, e bisognava che il padre , o in sua assenza taluno che lo rappresentasse, l
ma di queste due famose sorelle semplicemente Febe. 2487. Leucippo. —  Padre di Febea e d’Ilaria. V. Leucippidi. Leucippo si c
a figlia era si vinta. Le Achemenie cittadi ebbe in governo Orcamo il padre  : settimo costui Dalla stirpe scendea prisca di B
o che produce l’incenso si chiama egli stesso Leucotea. Orcamo che fu padre di questa giovanetta, fu il primo che fece pianta
o tempio che ella aveva in Roma, e che primieramente fu innalzato dal padre dei Gracchi, sul monte Aventino e adorno di statu
tròclo che miglior ben era, E me bello qual vedi e valoroso E di gran padre nato e di una Diva, Me pur la morte ad ogni istan
liuoli del re, per accertarsi della verità di quanto asseriva il loro padre , ebbero ricorso ad un truce ed iniquo mezzo, ed a
Astiage re del Medi onde dall’oracolo fu detto mulo, perchè figlio di padre e madre di diversa nazione. 47. Vico giambattis
sommo filosofo, storico e critico, a buon diritto considerato il vero padre della filosofia della storia, nacque nel 1668 in
prannome dato dal Greci a Bacco. per alludere che egli era stato loro padre . ed anche perchè era stato allevato sul monte Nis
3 (1806) Corso di mitologia, utilissimo agli amatori della poesia, pittura, scultura, etc. Tomo II pp. 3-387
Argiope, nata dal fiume Nilo(c). Non sempre Cadmo stette appresso il padre suo, ma insieme con Cilice e Fenice, suoi fratell
possibili perquisizioni, e sempre indarno ; nè poteva ritornarsene al padre , perchè ciò eragli stato da lui vietato, qualora
seo fu, che Megapente, figlio di Preto, per vendicare la morte di suo padre , Io privò di vita. Que’ di Micene, d’Argo, e di S
loro sbarco, e risuonarono i lidi di liete acclamazioni. Esone solo, padre di Giasone, non potè gustare la gioja di quelle f
ino al termine de’ suoi giorni, pregò Medea, che ridonasse al vecchio padre l’età giovanile (d) (23) : lo che avvenne. Pelia,
lle la supplicarono di procurare lo stesso bene anche al loro vecchio padre . Medea promise di compiacerle, e per meglio accer
gli Argonauti, ed era riuscito eccelente cacciatore. Quegli, morto il padre suo, subito s’impossessò del trono, e costrinse G
itirarsi in Dulichio, perchè avea condannato l’ingiustizia del di lui padre nel non mantenere la parola data ad Ercole(d). Di
icare siffatta violenza, uccise i pirati, restituì le giovani al loro padre , e mise a morte anche lo stesso Busiride(b). Altr
e ritirarsi. Qualche tempo dopo egli ritornò ad essi, e li uccise col padre loro. Per tale motivo offerì poscia una capra in
pagno anche Argeo, figlio di Licinnio. L’Eroe aveva giurato al di lui padre di ricondurglielo, ma il giovinetto morì per viag
inano principalmente le cinquanta giovani, chiamate Tespiadi dal loro padre , Tespio, re di Feozia ; Megara, figlia di Creonte
ed egli esigeva questo omaggio per vendicare la morte di Climeno, suo padre , ucciso da un Tebano. Quel re spediva ogni anno a
detto Euristeo. Avrebbe privato di vita anche Anfitrione, creduto suo padre , se il di lui figliuolo. Pallante, non ne Io aves
recipitò dall’ alto delle mura il di lei fratello, Ifito, spedito dal padre a trovare i buoi, che gli erano stati rubati da A
do un serpente, di cui ne concepì sounno orrore ; e temendo l’ira del padre , si ritirò sulle vicine campagne, dove restò pred
quali aspiravano alla corona d’ Ateno. Pitteo quindi pubblicò, che il padre di Teseo era Nettuno(a). Crebbe il fanciullo in q
i altti(a). Perigona, figlia del predetto Scini, dopo la morte di suo padre ando a nascondersi tra morte di suo padre ando a
Scini, dopo la morte di suo padre ando a nascondersi tra morte di suo padre ando a nascondersi tra molte canne e altre piante
n suo nemico. Mentre Teseo appressava le labbra alla tazza fatale, il padre di lui lo riconobbe, e strappatogli il bicchiere
partisse da Atene per trasferirsi in Creta, aveva ricevuto ordine dal padre suo di spiegare al suo ritorno, se mai poteva riu
estremo il dolore, che ebbe a sentire, quando intese, ch’era morto il padre suo, e che egli n’era stato la cagione. Gli Ateni
rziale valore. Posto da Ercole sul trono del predetto Laomedonte, suo padre , ne ampliò lo Stato per mezzo di varie conquiste,
elli(13) per andarsene in Grecia a ridomandare Esione, sorella di suo padre , ch’ Ercole avea rapito, e dato in isposa a Telam
come colui, che spietato avea fatto perire un figlio sugli occhi del padre  ; e così dicendo, vibrò contro Pirro un dardo, il
e’ Trojani ; e gli Oracoli aveano predetto, che l’ Imperio del di lui padre non si sarebbe potuto distruggere, finchè Ettore
i ruscì : quindi, affidata la cura degli Dei Penati(3) al vecchio suo padre , con lui sulle spalle, e col figlinolo, Ascanio(4
della Sicilia, ed ivi ebbe a sofferire il dolore di veder a morire il padre suo, Anchise(a) (10). Giunone, implacabilmente sd
benevolenza lo accolse. Enea vi celebrò allora l’anniversario di suo padre (15). In quel momento uscì dal sepolcuo d’Anchise
uella giovine. Latino allora volle consultare l’Oracolo di Fauno, suo padre . La notte, mentre stava coricato sulle pelli dell
co Eroe non ostante li privò di vita per vendicarsi di Antimaca, loro padre , ch’erasi opposto, ond’Elena non fosse restituita
o i Greci. Elettra, figlia dello stesso Agamenonne, dopo la morte del padre lo avea nascosto sotterra con molto oro nella Foc
madre, che altrimenti lo avrebbe ucciso, come ne avea fatto morire il padre (1). Oreste, cresciuto negli anni, e risoluto di v
e a Menelao, e gl’insegnò, come dovea regolarsi per sapere dal di lei padre la maniera di restituirsi alla sua patria. Ella l
, perchè Agamennone, costretto da lui a restituire Criseide al di lei padre , avea spedito i due araldi, Euribate e Taltibio,
desi il soprannome di Pelide(c), e quello di Eacide, perchè il di lui padre era nato da Eaco(d). Variano gli Scrittori sul fi
tale risposta i di lui compagni lo eccitarono a pregare Nettuno, suo padre , che lo soccorresse. Non molto dopo il Ciclope, a
va, rapirono alcuni di quegli animali. Lampezia vo ò ad avvertirne il padre . Questi se ne querelò con Giove, e minacciò di no
finiti, disastri cercato, inutilmente il suo genitore. Parlò egli col padre , nè lo riconobbe, finchè Minerva toccò con verga
, perchè credeva che fosse un Nume. Disingannato finalmente, narrò al padre lo stato deplorobile, in cui i Nobili del paese a
ce oileo e Telamonio. AJace Oileo, così detto dal nome del di lui padre , era re di Locri. Egli alla testa di varj popoli,
luce, il quale per essere figliuolo di Giove era immortale, chiese al padre di poter communicare tale privilegio anche all’es
, re della Lidia Come gli Antichi vanno d’accordo sul nome del di lui padre , così variano tra loro sopra quello della di lui
getto dell’amore e delle premure de’ Principi circonvicini. Il di lei padre poi non voleva maritarla, perchè un Oracolo gli a
i Corinto. Chi aspirava al possesso d’Ippodamia, doveva precederne il padre , che lo inseguiva con un’asta alla mano(d) (3). P
uisa Pelope conseguì Ippodamia in moglie, e salì sul trono del di lei padre . Enomao prima di morire espresse varie imprecazio
eva, figlio di Polibo. Consultò l’Oracolo per sapere, qual’era il suo padre , e ne udì, che lo avrebbe trovato nella Focide. I
ne, uccise Lajo, che procurava di sedarne il tumulto(a) (1). Creonte, padre di Giocasta, il quale dopo la morte di Lajo era s
’ piedi della quale ardeva il corpo di Capaneo ; e a vista del di lei padre , e degli altri Greci si precipitò sopra di quello
fu figliuolo d’Ecleo e d’Ipermnestra(f). Altri dicono, che il di lui padre fosse l’eccellente Indovino. Melampo, e che per a
essa de chi neoveniva risanato(b). Alcmeone dopo la morta del di lui padre , Anfiarao, uccise la madre. Indi, agitato, dalle
dal pubblico erario. Notisi, che Fesso in vece di una madre nomina un padre (a). Tale Tradizione fu seguita anche da’ pittori,
ogna, perchè i Romani aveano opinione, che questo uccello nutrisse il padre e la madre, qualora erano divenuti vecchi(d).
ta figlia di Saturno, e madre della Virtù(b). Pindaro le dà Giove per padre (c). Questa Virtù è in atto d’addittare il Sole,
o. Questo è animale, il quale, cresciuto nell’ età, uccide il proprio padre . L’Empietà stringe altresì una face, e la rivogli
del mare con altre giovani, osservò tra l’armenmento d’ Agenore, suo padre , un toro bellissimo, che là pascolava. Giove avev
. Questi fu slanciato contro un muro, e fatto morire dallo stesso suo padre , che, essendo rimasto invasato dalle Furie, lo cr
ondo altri Scrittori doveasi eseguire per determinazione dello stesso padre , Atamante. Ve lo avevano indotto ; dìcono essi, l
erano stati formati ad Eeta da Vulcano, onde mostrarsi grato al Sole, padre del medesimo Eeta, perchè lo aveva accolto nel su
ati, e venduta ad Icaro, re della Caria, nell’ Asia Minore. Il di lei padre , che teneramente la amava, ne inseguì tosto i rap
figliuola, Leucippe Ansiosa la medesima di avere qualche notizia del padre e della sorella, consultò l’Oracolo, e ne intese,
predetto Scoliaste, oltre il variare da Apollonio nella patria, e nel padre di Clite, la quale egli fa figlia di Piasio, e Tr
iast. Apollon. (g). Paus. l. 5. (a). Hom. Iliad. l. 2. (10). Il padre de’ Molioni al dire de’ Poeti era Nettuno(f). (b
Non si sa, se egli parli del predetto Cal odone, o di quello, che fu padre di Elefenore, e restò ucciso da Anfitrione in una
di Tereo, e de’ Traci. Borea usò la più convenevole urbanità verso il padre di colei, acciocchè gliela accordasse per moglie 
ustre Diction Mythol. (25). Eveno, re d’Etolia, figlio di Marte, fu padre di Marpesa. Ida la rapì, e la fece madre, come ab
ia(g). (34). Illo ebbe per madre Dejanira. Egli dopo la morte di suo padre fu quasi sempre infelice. Euristeo lo perseguitò
paese, e n’ ebbe un figlio, detto Medo, il quale dopo la morte di suo padre salì sul trono, e diede a’ suoi sudditi il nome d
o, trasportato dal genio d’una carriera del tutto nuova, abbandonò il padre , e sollevossi arditamente più in alto. Si avvicin
tempo stesso quel re di farsi conoscere per figlio di Giove, pregò il padre suo di darne una prova. Un improvviso lampo, ed e
Crustumena e di Licurgo, re di Tracia. Colei, che aveva ereditato dal padre il regno, accolse Demofoonte con somma distinzion
foonte, obbligato a ritornarsene in Atene per affari del Regno di suo padre , promise a Fillide di ritornate a lei dopo poco t
Demofoonte, che attendeva ad assicurarsi il trono d’Atene, da cui il padre suo n’era stato escluso per opera de’partigiani d
tifo, il di lui fratello, Iso, i quali custodivano le greggi del loro padre sul monte Ida. Tutti due finalmente rimasero ucci
toria del mentovato figlio di Priamo. Spedito Polidoro, dic’egli, dal padre nella Tracia a sua sorella, Ilione, costei, che t
amo. Qualche tempo dopo Polidoro intese dall’Oracolo d’Apollo, che il padre suo era morto, che la madre sua viveva in ischiav
e sorpreso di avervi trovato vivo ancora quello, ch’egli credeva suo padre , espose ad Ilione la risposta dell’Oracolo. La so
sima(d). (9). Polissena fu immolata da Pirro sul sepolcro del di lui padre , Achille, perchè l’ombra di questo Eroe era appar
i Principi della Grecia il desiderio d’averla in isposa. Tindaro, suo padre , per consiglio d’Ulisse avea fatto, che tutti gli
, figlio d’ Oileo(a). (28). Mori, venuto in soccorso de’ Trojani col padre e co’ fratelli, fu messo a morte da Merione(b).
igli di Merope, indovino della città di Percote nella Troade. Il loro padre tentò di dissuaderli che si portassero a quella g
 12. (2). Protesilao venne al mondo in modo straordinario. Il di lui padre era vissuto lungo tempo con Astioche, sua moglie,
ne per dieci giorni. Se ne ottenne il bramato effetto. Ificlo divenne padre di Filottete, di Podarce, e di Protesilao(b). Que
ore, quando lo vide partire per l’assedio di Troja, perche dal di lei padre avea udito, che Protesilao sarebbe perito in quel
lo cercavano a morte, affinchè non avesse a vendicare la morte di suo padre , e a rifabbricare le mura della sua città. Androm
onte e di Zeusippe, e discendente dall’ altro Bute, figlio d’Amico, e padre di quell’Erice, di cui abbiamo favellato(e). (e)
ertì, che chiunque fosse nato da colei, sarebbe divenuto maggiore del padre suo. La stessa giovine mal acconsentiva alle nozz
dalla prima lanugine della barba. Distrutta Troja, mentre l’avo e il padre di lui contrastavano tra loro intomo alla fuga, a
e e a giuochi. Mentre Enea celebrava in Sicilia d’anniversario di suo padre , Entello, famoso Atleta, disputò il premio del Ce
munto vecchio, che soggiornava nelle viscene della terra. Era creduto padre della Discordia, delle Parche, e dell’Erebo (d).
mente da’Latini Carmenta (g). Egli, per aver ucciso accidemalmente il padre , lasciò l’Artadia, e per consiglio di sua madre s
io (c). E siccome il medesimo comparve alla luce dopo la morte di suo padre , così egli fu anche socrannominato Postumo (d).
avesse vendicata la morte di Ajace, suo fratello, non fu accolto dal padre . Si ritirò quindi in Cipro, ove fondò una città,
atroclo fu soprannominato Attoride(b). Non istette sempre appresso il padre , perchè avendo ucciso Cleonimo, o, come altri vog
piccoli figliuoli di lui, e ne fecero orrendo scempio. In vano usò il padre de’suoi dardi a loro difesa : che anzi gli stessi
re agli occhi di sua madre il dolore, che sentiva per la morte di suo padre . N’ era quindi ben veduta ; laddove Elettra, di l
. (a). Iliad. l. 9. (26). Aleso, spaventato del tristo fine di suo padre , e temendo d’incontrare anch’egli la stessa sorte
e riferisce, che Oreste fu accusato dinanzi all’ Areopago da Tindaro, padre di Clitennestra (e). V’è chi soggiunge, che lo ab
il nemico. Questa sì valorosa giovine, afflitta per la perdita di suo padre , che qualche tempo dopo era perito in una sedizio
tolemo. Questi, dicono essi, giudicò Apollo autore della morte di suo padre . Si portò quindi in Delfo per saccheggiare il tem
ostilenza quasi tutti quegli abitatori. Eaco si rivolse a Giove ; suo padre , e lo pregò di restituirgli i sudditi, o di accom
ora, figlia di Peleo, ma Boro, figlio di Periereo, passava per di lui padre , perchè egli la aveva sposata, primachè essa si u
lla da se medesima si ritirò nella Misia par sottrarsi all’ira di suo padre (a). Telefo rimasto in Arcadia, e divenuto grande,
Jacoh. Hofman. Lex. Univ. (a). Hom. Iliad. l. 19. (10). Amintore, padre di Eenice, amava una certa Clizia, mentr’egli ave
o di colei. Il figlio non durò fatica nel riuscirvi. Se ne accorse il padre , e lo caricò di maledizioni. Fenice si ritirò nel
21. (c). Joh. Jacoh. Hofman. Lex. Univ. (11). Tene fu gettato dal padre in mare. I flutti lo portarono all’Isola di Leuco
o s’invaghì d’Anfitrione, mentre questi guerreggiava contro il di lei padre  ; e lusingandosi di conseguirlo in isposo, tradì
dice, che Antiloco fu soprannominato Filopatore, ossia amatore di suo padre , perchè egli sacrificò la propria vita per ripara
à a Palamede il soprannome di Belide, perchè confonde Nauplio, di lui padre , con quello, che nacque da Aminome, una delle Dan
r lapidato Palamede, n’ebbero a sofferire gran danno. Nauplio, di lui padre , prese a scorrere tutta la Grecia, e ad attrarre
prestare soccorso ad alcun straniero(f). (18). Eumeo aveva avuto per padre un re d’un Isola Siria, chiamato Cresio Ormenide 
Id. Odyss. l. 14. (19). Appenachè Telemaco ritornò alla Reggia del padre , gli amanti diPenelope cospirarono contro la di l
’Itaca, che avea sollevato contro Ulisse ; ma restò ucciso da Laerte, padre dello stesso Ulisse(a). Tra gli amanti di Penelop
na nave, e come videsi lontano da quelle spiaggie, spedì un araldo al padre per giustificarsi del commesso omicidio. Eaco nuo
. lot. cit. (c). Fab. 9. 82. 83. (1). Pausania crede, che il vero padre di Enomao fosse Alsione(a). (2). Un quasi simile
ti Principi recavansi da lontani paesi a ricercarla in matrimonio. Il padre suo dichiarò, che la avrebbe data a quello, che a
irtillo fu collocato tra gli Astri in considerazione di Mercurio, suo padre . (d). Eurip. in Orest. (6). V’è chi dice, che
re dell’Isola di Creta, e ad Altemene, suo figliuolo. Quell’infelice padre avea inteso dall’Oracolo, ch’egli sarebbe stato u
ne anche Altemene, e vibrò un dardo, con cui senza accorgersi ferì il padre . Ne venne in cognizione, quando quegli stava per
pur perire Abante e Poliido, spediti in soccorso de’ Trojani dal loro padre , Euridamante, eccellente nell’ interpretare i sog
’ piedi della quale ardeva il corpo di Capaneo ; e a vista del di lei padre , e degli altri Greci si precipitò sopra di quello
fu figliuolo d’Ecleo e d’Ipermnestra(f). Altri dicono, che il di lui padre fosse l’eccellente Indovino. Melampo, e che per a
essa de chi neoveniva risanato(b). Alcmeone dopo la morta del di lui padre , Anfiarao, uccise la madre. Indi, agitato, dalle
come scuoprirono, che Ipsipile avea solvato la vita al re Toante ; mo padre , la scacciarono dalla loro isola. Ella andò a nas
4 (1831) Mitologia ad uso della gioventù pp. -
potranno ben tosto asciugarle quando sapranno che Saturno non fu mai padre sì snaturato per divorare i propri figli ; che Gi
Destino, ecc. Semidei chiamavansi propriamente quelli che avevano per padre un Dio o una Dea per madre. Semidei si dissero pu
dalla Terra nacquero pure l’Oceano e Teti di cui furon figli Taumante padre d’Iride e delle Arpie che altri fanno figlie di N
rra. Giove restò vincitore e non contento della vittoria ottenuta sul padre lo scacciò anche dal cielo. Saturno si ricovrò in
iunone e fu sottratto, come si è detto, dalla madre alla crudeltà del padre  ; furono dopo di lui salvati anche Nettuno e Plut
Giove cominciò a dar segni del suo valore. Assalì Titano, liberò suo padre e lo rimise in trono. Ma informato Saturno dal De
volte alla vita del figlio ; questi, irritato per l’ingratitudine del padre , gli mosse guerra apertamente, lo detronizzò, lo
he fu spogliato del regno da’ suoi figli com’egli ne aveva privato il padre suo ; che nella divisione essendo toccata a Giove
ervello ne sortì Minerva tutta armata da capo a piedi. Ella aiutò suo padre nella guerra contro i Titani ove si distinse molt
Saturno e di Rea, fu salvato da sua madre come Giove, dal furore del padre , e consegnato a certi pastori d’Arcadia perchè ne
uesto Apollo ammazzò i Ciclopi che avevano somministrato i fulmini al padre degli Dei. Per questa vendetta fu scacciato dal c
curio. Interprete e messaggiero degli Dei e specialmente di Giove suo padre , al levare del quale doveva ogni giorno trovarsi
tra i fiumi dell’Inferno anche l’Erebo figlio del Caos e della Notte, padre dell’Etera e del Giorno, che fu cangiato in fiume
che fa prova de’ suoi veneficii cogli stranieri, avvelena il proprio padre , s’impadronisce del soglio, edifica un tempio a D
o a Giove ch’ei non volea seguire se non se la virtù e la scienza, il padre degli Dei, geloso delle persone dabbene, lo aveva
amente con un vaglio. Si chiamavano anche Belidi, da Belo re d’Egitto padre di Danao. Si è immaginato questo favoloso castigo
Dio terribile, che non era permesso di nominare. Oltre l’esser stato padre di Pane dicesi che fosser pur anche figli suoi le
la zampogna di cui fu l’inventore. Accompagnò Bacco nelle Indie e fu padre di molti Satiri. La sua principal cura era di sta
ustode delle gregge di Nettuno chiamate foche o vitelli marini, è suo padre in compenso lo avea dotato del dono di predire l’
i utili consigli a coloro che intraprendevano marittimi viaggi. Si fa padre dei venti tempestosi o delle procelle Tifone mari
soffia il freddo e cagiona le nevi e le procelle ; ma benchè fosse il padre delle brine e dei ghiacci, fu egualmente acceso d
i anni pare che ringiovanisca sempre. Aveva dessa in un tempio di suo padre a Sicione, una statua coperta di un velo, alla qu
ese di condurre il suo carro per lo spazio di un giorno. Impegnato il padre con un irrevocabile giuramento, tentò ogni via ma
tino che il figlio da essa nato sarebbe più grande e più possente del padre , gli Dei la cedettero a Peleo. Poco contenta Teti
ità, ogni nove anni, ritiravasi in un antro ove diceva che Giove, suo padre , a lui le dettava, nè mai ritornava da quello sen
gli stati di Minosse. Minosse fu sposo di Itona la quale il rendette padre di un figlio chiamato Licasto, che a lui succedet
un figlio chiamato Licasto, che a lui succedette nel regno, e che fu padre di Minosse, secondo di questo nome, che quasi tut
aiuto di Scilla, figlia di Niso che ne era il re, la quale troncò al padre il capello d’oro o di porpora cui era attaccato i
inosse che aveva veduto dall’ alto d’una torre della città, mentre il padre era addormentato gli tagliò il fatal crine, e lo
precipitasse nelle onde. Gli Dei cambiarono Scilla in un pesce, e il padre di lei che si era da sè stesso ucciso per non cad
ui gli autori nominano Asterio o Asterione, siccome incerto ne era il padre , e che si poteva credere figlio tanto di Tauro qu
i di Icaro, il quale era ito troppo in alto, contro le istruzioni del padre , si sciolsero pel calore del sole, e questo giova
uale credesi essere elleno nate, o da Piero che alcuni danno loro per padre . Facevano per lo più dimora sui monti Parnaso, El
a condotta di Augia lo uccise e nominò Fileo erede degli stati di suo padre . 8.° Domò un furioso toro che devastava l’isola d
tauri, uccise Busiride tiranno d’Egitto che sacrificava a Nettuno suo padre i forastieri. Uccise l’avoltoio che rodeva il cuo
Euristeo serbando verso del figlio l’odio che nutrito avea contro del padre lo scacciò dal regno insieme agli altri Eraclidi.
n combattimento, il regno di Micene passò ad Atreo figlio di Pelope e padre di Agamennone ; e soltanto dopo un secolo circa g
con Giunone e le Nereidi. Perseo la salvò uccidendo il mostro. Cefeo padre di Andromeda e la madre di lei Cassiopea accolser
ate sul petto del toro, uno de’ dodici segni dello zodiaco, perchè il padre loro aveva voluto sapere i secreti degli Dei. Ess
e dette dai Greci Iadi, Pleiadi dai Latini. Da molti Atlante si vuole padre delle Esperidi. Teseo, Piritoo, Ippolito, Fedr
veva voluto corrispondere alla criminosa di lei passione lo accusò al padre di aver attentato al di lei onore ; Teseo troppo
le nere vele con cui era partito ; ma Teseo dimenticò il comando del padre , sicchè questi vedendo da lungi tornar il navigli
ssa, o secondo altri di Argiope o Agriope, e nipote, per parte di suo padre , di Nettuno e di Libia. Europa sua sorella essend
i divinità e amato del pari che rispettato da’suoi sudditi ; egli era padre di un figlio chiamato Polidoro e di quattro belli
le ebbe il titolo di ministro e d’interprete dei cieli. Oeagro di lui padre gli aveva già dato le prime lezioni di teologia i
in questa scienza lo perfezionarono, ch’egli è riguardato siocome il padre della pagana teologia. Incantate dai soavi accord
io di Esone re di Iolco nella Tessaglia e di Alcimeda o Polimila. Suo padre fu balzato dal trono dal fratello Pelia ; l’oraco
cciato da un figlio di Es one. Quindi appena Giasone vide la luce suo padre fece sparger la voce che il bambino era gravement
Absirto, e gettarne sulla strada le sparse membra, affinchè il misero padre occupato a raccoglierle ritardato venisse ne’ suo
re. Siccome Pelia non si decideva a restituire a Giasone il trono del padre , Medea trovò il mezzo di liberare il suo sposo da
o le figlie di Pelia che era oltremodo avanzato in età ad uccidere il padre loro e di farlo bollire in una caldaia di rame su
salita su di un carro tirato da draghi, andò in Atene ove sposò Egeo padre di Teseo da cui ebbe Medo il quale diede il suo n
a acerbi dolori, per cui pregò Giove di porre fine a’ suoi giorni. Il padre degli Dei, tocoo dalla sua sciagura, trasferì a P
ipi i più distinti erano Castore e Polluce, Telamone figlio di Eaco e padre del famoso Aiace, i fratelli alati Calai e Zete f
però, la quale meno inumana delle altre aveva furtivamente salvato il padre suo Toante, accolse ospitalmente Giasone, e a lui
casa propria, si contentò di spedirlo a Iobate o Giobate re di Licia, padre di sua moglie, e lo fe’portatore di una lettera c
i, Isandro morto in un combattimento contro i Solimi, Ippoloco che fu padre di Glauco, ed una figlia per nome Laodamia della
l suo nome è celebre nella storia eroica. Appena ch’essa fu nata, suo padre che non voleva aver se non figli maschi, la fece
la sorte. Non dicono i mitologi come Atalanta fosse restituita a suo padre  ; ma la maggior parte combinano nel dire che dess
le sarebbe stato funesto, come asserirono alcuni, ella d’accordo col padre suo, mise il dono della sua mano ad una condizion
pra della luna, ove egli spirò. Sette fanciulle, delle quali egli era padre , furono talmente afflitte, che precipitaronsi di
, andò a consultare l’oracolo per sapere come far dovesse per divenir padre  ; e n’ebbe per risposta di adottare il primo fanc
ne. Gordio, descrizione del nodo gordiano Gordio re di Frigia, padre di Mida, era figlio di un agricoltore. Altra ered
Essendo coloro in pena di siffatta risposta, videro giungere Mida col padre e colla madre sopra di un carro, e allora, più no
favore che Gordio aveva ottenuto da Giove, gli dedicò il carro di suo padre , e lo sospese nel luogo più eminente della fortez
olle prender le parti di questi, uccise, senza conoscerlo, il proprio padre , che a favore di quelli si era intromesso. Preten
i non lo sapevano sciogliere dopo di essersi offerti a farlo. Creonte padre di Giocasta promise il regno di Tebe, di cui frat
’uccisore di Laio era stato egli medesimo, ma di più che Laio era suo padre e Giocasta sua madre. Preso da orrore nel vedersi
e, vollero far uso della violenza per iscacciarnelo. Antigone, per il padre e per sè stessa intercedendo, ottenne d’esser con
ti del Tartaro. Eteocle e Polinice che eran gemelli o per ordine del padre , come alcuni vogliono, o spontaneamente convenner
P elope figlio di Tantalo re di Frigia e di Taigete, fu dall’empio padre , come si è già detto, dato in pasto agli Dei per
i alla fuga si ritirò a Pisa, città d’Elide ove allora regnava Enomao padre dell’avvenente Ippodamia. Questo principe informa
all’età di venti anni tornò incognito in Argo a vendicar la morte del padre coll’uccisione di Egisto e di Clitennestra. In pe
mura di Troia, nè si arrese che a gran fatica a restituirlo al misero padre , che venne in persona a chiederglielo. Riconcilia
glie Creusa figlia di Priamo, che poi si smarrì nel viaggio. Enea col padre e col figlio andò a ricovrarsi ad Antandro città
asportò la sua sede. Dopo una lunga serie di re scese da lui Numitore padre d’Ilia o Rea Silvia sacerdotessa di Vesta, dalla
ubbidì e con essa discese nel soggiorno delle ombre, ove apprese dal padre tutti i perigli cui sarebbe stato esposto nelle g
o, come vogliono alcuni, la quale arse di colpevole amore pel proprio padre . Pretendono certuni che l’ira del Sole fosse il p
5 (1861) Corso di mitologia, o, Storia delle divinità e degli eroi del paganesimo: Per la spiegazione dei classici e dei monumenti di belle arti (3e éd.) « Della mitologia in generale. » pp. 17-359
fondamento di culti. 6. La favola, per esempio, dicc chc l’Oceano fu padre dei Fiumi ; ehe la Luna sposò l’Aere e generò la
due. Il più celebre tra i Titani fu Giapeto, che i Greci tenevano per padre del genere umano ; od almeno non riconoscevano al
bitati e inciviliti : ed i suoi figliuoli hanno lasciato più fama del padre . Poiché, oltre a Prometeo (70, 71), tanto celebre
na fu libero, gli mosse guerra ; ma Giove lo vinse ; e temendo che il padre usasse un’ altra volta a suo danno della libertà
 ; E il fanciullin con l’angosciosa madre Resta senza governo e senza padre . Astrea11 che con la libra e con la spada Conosce
o in estrema povertà. Allora la sua figliuola Metra, degna di miglior padre , studiando ogni via di liberarlo da tanta miseria
oteo (195), trasformare in ogni sorta d’oggetti. Così trasformata, il padre la vendeva e la rivendeva per vivere ; ma lo stra
umi, e come il filiale affetto s’ingegni di mitigare il destino di un padre colpevole sì, ma troppo crudelmente punito ! Nanr
ve. 63. Giove, figlio di Saturno (27) e di Cibele (40), bandito il padre dal cielo, s’impossessò dell’Olimpo, divenne padr
po. Omero. 64. Giove sposò Giunone (85) sua sorella, ad esempio del padre che aveva sposato Cibele (40), e del nonno Urano
. Ma il suo regno, che gli costava un delitto di violenza incontro al padre , non fu mai lieto ; poichè la Terra (25) moglie d
30) e nipote d’Urano (promethéomai, io provvedo), preso ad imitare il padre degli Dei, formò alcune statue umane col fango de
i, e i più comuni son questi : Lucezio o Diespiter, ossia diei pater, padre del giorno : Feretrio, da ferre, perchè nel suo t
e nei vasti deserti della Libia, implorò il soccorso di Giore ; ed il padre degli Dei, apparsogli in forma d’ariete, battè la
ll’isola. Eaco, (229) figliuolo di questa regina e di Giove, pregò il padre perchè ripopolasse il suo regno ; ed egli fece sc
lti progressi nell’arte della chirurgia e della medicina imparata dal padre e dal Centauro Chirone (430, 536), e n’era consid
mida e pudibonda si pose a fuggirlo con tanta precipitazione, che suo padre , per meglio nasconderla, sulle proprie sponde la
106. Allora ambedue chiesero asilo a Laomedonte, figliuolo d’Ilio e padre di Priamo, quando appunto faceva costruire la cit
dere la luce sull’universo. Per tale ufficio è chiamato Sole, Febo, o padre del giorno ; Lo ministro maggior della natura, C
e continuamente de’ suoi celesti natali ; quasichè l’avere Apollo per padre e Giove per avo fosse merito suo, e tenesse luogo
ua origine, gli fu contradetta da tutti. Di che andato a lagnarsi col padre , gli chiese in grazia di condurre un giorno il ca
o sonava perfettamente il flauto, era logico esimio, ed aveva fama di padre dell’ eloquenza ; ed allora lo rappresentavano co
oncordia, di tutte le virtù, e sprone a magnanime imprese, il secondo padre della vergogna e di tutti i vizj, Nume crudele e
di festa, gr.) ed Eufrosine (euphrosyne, gioia, gr.) ebbero Bacco per padre , e furon compagne inseparabili della madre, perch
ra (25), era anch’esso potente deità marina, e, secondo la favola, fu padre delle Gorgoni (357). Toossa altra sua figlia ebbe
i Giganti (67), Stige accorse la prima con le sue due figlie, onde il padre dei Numi, grato a tanto zelo, la ricolmò di doni.
adre. Siccome la peste aveva spopolato i suoi stati, così ottenne dal padre che le formiche diventassero uomini, e dette ai s
Eaco ebbe due celebri figli, Telamone e Peleo. Il primo, esiliato dal padre per aver ucciso per disgrazia Foco suo fratello m
, capo degli altri sogni, era nel tempo stesso ministro del Sonno suo padre , e talora veniva confuso con lui. È rappresentato
a Ch’ imitar non si ponno. E ben fu degno Ch’ ei provasse per man del padre eterno D’altro fulmine il colpo e d’altro vampo C
giusto, Riverite gli Dei. (Loc. cit.) 248. Issione, re dei Lapiti e padre dei Centauri (430), negò al suocero Deioneo i don
è anche ingrato ; ed Issione si diportò tanto male da cortigiano col padre dei Numi, che questi lo fulminò nel Tartaro (216)
e scelleratezze le meglio ordite non rimangono mai nascoste, e che un padre che ordina delitti non va obbedito. Gli Argivi is
ali, come ognun sa, lo tenevano per protettore del loro impero, e per padre di Romolo. Gli Etruschi poi lo adoravano sotto fo
ta da capo a piedi, e già in età da poter valorosamente soccorrere il padre contro i Tilani (30). Invero quelli Dei avevano u
mpi, non è meno bella e grande l’idea che fa nascere dal cervello del padre dei Numi la Dea della Sapienza. 263. Se vogliamo
uolo di Giove (63) e di Giunone (85) ; ma nacque così deforme, che il padre vergognandosene lo afferrò per un piede, e lo sca
. Ora ponendo mente alla umiltà della loro origine, poichè ebbero per padre un pastore, ed alla belta e verecondia di cui fur
nò l’audace mortale. Apollo ne fu sconsolato oltremodo, e implorò dal padre degli Dei che Esculapio fosse accolto nel cielo,
eriti. Poi i discendenti d’Esculapio furono chiamati Asclepiadi, e di padre in figlio per diciassette generazioni esercitaron
ta dal suo aspetto deforme si dette a fuggirlo, e il fiume Ladone suo padre la trasformò in canna ; ed ecco che il verde cesp
primogenito di questa ninfa fosse destinato a divenire più famoso del padre , non vollero altrimenti porre a tal rischio la pr
aveva ingannato Giove facendo nascere Euristeo prima d’ Ercole ; e il padre degli Dei sdegnato afferrò Atéa pei capelli, e la
si cara, Come sa chi per lei vita rifiuta. (Dante, Purg., c. I.) Il padre dei Gracchi fu il primo ad alzarle in Roma un tem
Megapento figliuolo di Preto (462), che volle vendicare la morte del padre . I popoli di Micene e d’Argo alzarono gloriosi mo
Eurisleo e che lo uccisero per vendicare le persecuzioni sofferte dal padre loro. Quindi più volte scacciati dal Peloponneso
La mano d’Alceste figlia di Pelia fu ambita da molti principi ; e suo padre , per liberarsi dall’importunità di tante dimande,
i può togliermi. Tu dunque Ora i miei sensi ascolta : e tu, qual vero Padre , al proposto mio fermo consuona. Non leggerezza f
Peloponneso per tornare ad Atene, laseiò la moglie negli stati di suo padre  ; ed Etra era incinta ; sicehè Egeo celò la sua s
noscere. Appena giunto a sedici anni, Teseo potè cingere la spada del padre , e saputa la propria origine, andò a rintracciarl
mezzo a un banchetto ; ma quando Teseo era per ingoiare il veleno, il padre lo riconobbe alla spada che cingeva al fianco ; e
di così bella invenzione, e non obbedendo alle savie ammonizioni del padre , volle volare troppo alto vicino al sole ; sicchè
Icaro misero le reni Senti spennar per la scaldata cera, Gridando il padre a lui : mala via tieni. (Dante, Inf., c. XVII.)
gioia della vittoria scordò l’ ingiunzione paterna. 426. Quel povero padre , veggendo la nave tornar da lontano col funebre a
dia di Fedra, istigandola ad accusarlo di tradimento a Teseo. 437. Il padre , ingannato dalla malvagia donna, bandì il figliuo
’ Etolia, chiamata Leda (74), la quale ebbe due mariti : Giove che fu padre di Polluce e d’ Elena (433), e Tindaro re di Spar
erano mortali, e quelli di Giove parteciparono dell’ immortalità del padre . Nonostante i poeti sogliono chiamare Tindaridi a
re il viaggio perchè il suo peso faceva pericolare il vascello, Peleo padre d’ Achille, Piritoo, Augia, Meleagro, Esculapio e
e non rimaneva altro scampo che la fuga per sottrarsi allo sdegno del padre  ; ma il re inseguiva minaccioso i fuggitivi ; ed
d’ aver trovato con le sue arti il segreto di rendere la gioventù al padre di Giasone, ingannò le figlie di Pelia con la fam
a con la fama di tanto prodigio, e le indusse a farne esperimento sul padre loro ; ma gl’ incantesimi non ebbero alcun effett
o iniqua, e l’ accusano solamente del delitto d’ avere abbandonato il padre fuggendo con Giasone. Le altre scelleraggini, tra
pitalità, lo mandò in Licia con lettere per Jobate re di quel paese e padre di Stenobea, facendogli nota la supposta colpa, e
o la sua spoglia ; ma ne era vietato l’accesso alle donne. Quindi suo padre lo cangiò in cigno ; e la celebre sua lira fu col
sì rara bellezza che fu protetta singolarmente da Giove (63). 483. Il padre degli Dei si trasformò in toro bianco, e scese in
Cadmo la cercò inutilmente ; e non potendo ritornare negli stati del padre , consultò l’oracolo di Delfo per sapere in qual l
risposta ch’egli era nato per commettere delitti orrendi, e per esser padre di una detestabile prole. Allora, atterrito dalla
a sua premura di fuggire i decreti del Fato lo trasse ad offendere il padre senza conoscerlo. 496. Entrò in Tebe, e trovò che
pietà filiale. Dopo aver lungamente ramingato mendicando, l’infelice padre si fermò presso un borgo dell’Attica chiamato Col
iportandone quei versi che dimostrano la tenerezza d’Antigone per suo padre . Creonte, uomo pessimo, insultando alle sventure
— Alla vita raminga, al duro esiglio I lieti giorni dell’età fiorita, Padre crudel, condanni ! — E che fa teco Questo squalli
gi, che sostenne Edippo, Questa infame pietà…. Si vil mi credi Che il padre , e vecchio, e sventurato, e cieco Io possa, ahi c
arte migliore, il genitor diletto. Vivo per te, nè un solo istante, o padre , Dall’amarti io cessava, e mille affanni Dimentic
505. Eteocle, figlio maggiore di edipo (491), dopo la partenza del padre , divise col fratello Polinice il trono di Tebe, p
za, Meneceo esclamando : Se altro non manca, io son pronto, lascia il padre , e corre generosamente a precipitarsi dalla cima
sa. 516. Tieste ebbe a figliuolo un Egisto, che si rese più empio del padre suo per vendicarlo. A suo tempo il giovine lettor
eci. Achille propose di placar l’ira d’Apollo rendendo Criseide a suo padre  ; e il supremo comandante de’Greci fu obbligato a
aveva allora diciotto anni. 544. La smania di vendicare la morte del padre lo rese uno dei più tremendi nemici dei Trojani :
o, che lo aspettava, fu il primo a comparirgli davanti… Lo sciagurato padre voleva esser fedele al suo voto ! 560. Ma i Crete
nea la nominasse ;104 Nè dolcezza di figlio, nè la pieta Del vecchio padre , né il debito amore, Lo qual dovea Penelope far l
eramente perire Priamo e tutta la sua famiglia. 588. Lo sventurato padre fu ucciso da Pirro (543), in mezzo a’suoi Dei, e
bianco non rispetti, e senta Pietà di mia vecchiezza ? Ei pure ha un padre D’anni carco, Peleo, che generollo E de’ Teucri n
so il volto, e lagrimosa La smunta guancia. Supplice indigente Va del padre agli amici, e all’uno il saio, Tocca all’altro la
nappo, e il labbro bagna, Non il palato. Ed altro tal che lieto Va di padre e di madre, alteramente Dalla mensa il ributta, e
ributta, e lo percote, E villano gli grida : Sciagurato, Esci, il tuo padre qui non siede al desco. Torna allor lagrimando As
il palazzo di Priamo era divenuto la magione del duolo. E il vecchio padre , non potendo finalmente più sopportare il pensier
e Il supplice cosi sciolse la voce : Divino Achille, ti rammenta il padre , Il padre tuo da ria vecchiezza oppresso Qual io
plice cosi sciolse la voce : Divino Achille, ti rammenta il padre, Il padre tuo da ria vecchiezza oppresso Qual io mi sono. I
o suo diletto. Ed io, Miserrimo ! io che a tanti e valorosi Figli fui padre , ahi ! più nol sono, e parmi Già di tutti esser p
arlo. Achille ! Abbi a’Numi rispetto, abbi pietade Di me : ricorda il padre tuo : deh ! pensa Ch’io mi sono più misero, io ch
iangea questi il perduto Ettore ai piè dell’uccisore ; e quegli Or il padre , or l’amico ; e risonava Di gemiti la stanza. Alf
adavere d’Ettore, e lo involgevano in candidi lini per restituirlo al padre . Da sè medesimo Achille collocò poi la salma dell
529) avea predetto che, sopravvivendo, sarebbe stato più valoroso del padre , e ne avrebbe un giorno vendicata la morte, così
aride, fattosi riconoscere per figlio di Priamo, ebbe commissione dal padre di andare a Salamina a richiedere Esione (518) so
lle sue predizioni. Dacchè ella ebbe presagito la ruina di Priamo suo padre , di Paride e della città, la rinchiusero in una t
rgilio, Eneide. Lib. II. Traduz. del Caro.) Altri narra che il misero padre avesse nel tempo stesso perduta la vista ; e l’ud
trò nell’inferno, e vide nei Campi Elisi (216) gli eroi trojani e suo padre , dal quale udì i suoi futuri destini e quelli del
or giovinetto si smarrì col gregge lungi da una casa campestre di suo padre  ; e venuta la notte si ricoverò in una caverna, o
e nacqu’ io ;128 Onde un poco mi piace che mi ascolte. Poscia che ’l padre suo di vita uscio. E venne serva la città di Baco
il pitio trionfo col carro, volle che fosse pubblicato vincitore suo padre . Pindaro celebra con una bella ode139 questo trat
corona. Ma appena l’ebbero essi ricevuta, la posero sul capo del loro padre  ; e prendendolo sulle spalle lo condussero in tri
che empivano l’aere d’applausi e gettavano fiori a piene mani su quel padre avventurato. — Dionigi tiranno di Siracusa voleva
vventurato. — Dionigi tiranno di Siracusa voleva con l’oro indurre il padre di un vincitore olimpico a dichiararsi cittadino
spera d’adoprar celato Al Dio che veglia intorno. Il tempo a tutto è padre  ; Ma richiamar non può, se corser, l’opre O defor
d’ombra che sogna ; Ma se mai sovruman raggio n’è dato Dal fulminante padre , Bello é l’uman fulgore, e il viver grato. Spira
minci ad andar sempre in su come fa la capra Amaltea (29) nutrice del padre degli Dei. 687. Chi non dirà che l’ Aquario sia i
ava la terra, e l’infelice Ombra invocava dell’estinto amico. Come un padre talor piange bruciando L’ossa di un figlio che mo
i sant’ossa, a voi ceneri amate E famose e felici, anima ed ombra Del padre mio, torno di nuovo indarno Per onorarvi ; poichè
sercito, lo battè e gli tolse il trono usurpato. Così Oro suecesse al padre , benchè dovesse poi soccombere per la prepotenza
se un uovo d’oro, splendido quanto mille soli, nel quale nacque Brama padre di tutti gli esseri. 718. Questo Dio dopo aver so
e avesse il dominio delle cose celesti, tuttavia non era pei Galli il padre dei Numi ; anzi veniva terzo nella gerarchia dell
ropa che comprende la Danimarca, la Svezia e la Norvegia. Fu chiamato Padre universale, perchè padre degli Dei e degli uomini
imarca, la Svezia e la Norvegia. Fu chiamato Padre universale, perchè padre degli Dei e degli uomini al pari del Giove dei Gr
Dei e degli uomini al pari del Giove dei Greci. Ebbe anche il nome di Padre delle battaglie, perchè adottava per suoi figliuo
tro Dio. Canadiesi. — I Canadiesi credono un Dio in quattro persone, Padre , Figlio, la Madre e il Sole. Il padre, detto anch
dono un Dio in quattro persone, Padre, Figlio, la Madre e il Sole. Il padre , detto anche Grande Spirito e Kici-Manitù, è il p
6 (1897) Mitologia classica illustrata
più notevoli erano: Oceano, il gran fiume che circonda la terra ed è padre degli altri fiumi, e Teti (Tethys) l’ umidità che
. Oltre queste coppie vanno ricordati tra i Titani Giapeto (Iapetos), padre di Prometeo, e due divinità che personificavano c
diverse divinità marine, Nereo, rappresentante del mare in bonaccia, padre delle Nereidi o ninfe marine; Taumante (Thaumas),
ninfe marine; Taumante (Thaumas), rappresentante la maestà del mare, padre di Iride l’ arcobaleno, e delle Arpie (venti temp
addolorata per questo, sollecito i Titani perchè facessero guerra al padre . Niuno dei maggiori aveva l’ ardire di ciò fare,
di ciò fare, ma sorto il più giovane, Crono, attaccò con violenza il padre , lo domò, lo mutilò e l’ obbligò a rinunziare in
il regno di Crono; ma neanche questo doveva esser lungo e felice. Il padre nel momento della sconfitta gli aveva predetto ch
que l’ ultimo figlio, Zeus, Rea lo nascose, e invece di esso porse al padre , involta nelle fasce, una pietra, che Crono, inga
ologia dei Romani? In origine i Romani non conoscevano alcun Dio come padre di Giove Ottimo Massimo; ma allorquando le idee g
tte le Divinità greche erano dunque raggruppate intorno a Zeus, detto padre degli Dei e degli uomini. Le Divinità si distinse
il lat. Iov di Iov-is, nomin. Iov-pater, Iu-piter (ind. Djaus-pitar = padre del giorno). Adunque l’ idea della suprema Divini
fisiche del sommo Iddio fanno riscontro le morali. Egli vien detto «  padre degli Dei », perchè, sebbene ultimo nato nella su
ode dell’ ordine e dell’ armonia che regna nelle cose. Degli uomini è padre come degli Dei; ad essi dispensa con mano giusta
bambini degli uomini. A stento sottratto da Rea alla crudeltà di suo padre , venne allevato, in un antro segreto dell’ isola
la pioggia e della tempesta, e pero invocato col titoli di Diespiter, padre del giorno, e Iupiter Lucetius, Giove dator della
mini, quegli che allontana i mali, il medico; onde la leggenda lo fe’ padre di Asclepio o Esculapio e lo identificò con Peone
ne con questo carattere selvaggio di Ares, son le leggende che lo fan padre del brigante Cicno (Kyknos) il quale, appostandos
cause della più alta importanza, è chiamato protettore dell’ Olimpo, padre dei trionfi bene acquistati, soccorritore di Temi
nche la prima ora d’ ogni giorno era sua, ond’ egli era invocato come padre matutino (cfr. Oraz., Sat., 2,6,20). Parimente og
locali gli davano in moglie la dea delle fonti Iuturna, e lo facevan padre di Fontus, venerato sui Gianicolo, e del dio Tibe
ëthon), detto figlio di Elio e di Climene; il quale avendo chiesto al padre di guidare una volta il suo carro, e il padre ave
quale avendo chiesto al padre di guidare una volta il suo carro, e il padre avendo imprudentemente consentito, si pose all’ o
ede presso il Pizio Apollo dall’ arco d’ oro, eterne lodi cantano del padre dell’ Olimpo ». Ricordiamo anche le Gratiæ decen
dove si credeva che fosse l’ origine delle cose. L’ Oceano era detto padre di tutti i fiumi e di tutte le sorgenti della ter
va predetto che il figlio nato da lei sarebbe divenuto più grande del padre . Sia ricordata anche la bianca Galatea, che diven
rpente Ladone custode dei pomi delle Esperidi. Forchi si diceva anche padre di Toosa, la ninfa rappresentante l’ impetuoso fl
e, e dai rapporti di questo coll’ uomo. Prima di tutto egli era fatto padre di parecchi giganti e mostri, per es., di Polifem
’ accecamento del quale tirò su Ulisse l’ odio del Dio; così pure era padre del gigante Anteo, con cui Eracle ebbe a sostener
eggende di Corinto narravasi che Posidone, per mezzo di Medusa, fosse padre del noto cavallo alato Pegaso. Per questo rapport
egli esseri, quindi invocata come Tellus Mater insieme con Iupiter il padre celeste, ad es. nei giuramenti, la cui formola er
ritano special menzione Marsia e Mida. Marsia, insiem con Iagnide suo padre e Olimpo suo alunno, era detto inventore del suon
corpo tutto peloso. La madre rimase spaventata quando lo vide, ma il padre presolo e avvoltolo in pelli di lepre lo portò al
le classi diseredate. 3. Nella letteratura Saturno figura più come il padre di Giove da lui cacciato dal trono celeste che no
mondo che essi chiamarono Plutone o Dis Pater (ossia dives pater, il padre della ricchezza). A Plutone diedero compagna Pros
ne le Danaidi, ossia le cinquanta figlie di Danao, ebe per ordine del padre avevano in una notte ucciso i loro mariti, erano
ale della casa; di questo tesoro egli non ha rivelato l’ esistenza al padre di Euclione perchè non lo onorava abbastanza, ma
o; sua moglie era Pirra, nata da Epimeteo e Pandora. Avvertito da suo padre dell’ intenzione che Zeus aveva di sterminare con
de, figlia di Pelia re di Iolco, adempiendo la condizione imposta dal padre della sposa di aggiogare allo stesso carro un cin
i all’ Ade. Allorchè giunse questo momento, non vollero nè il vecchio padre di Admeto nè la madre morire pel figlio, per quan
lebri figliuole, Autonoe, Ino, Semele e Agave, e un maschio Polidoro, padre di Labdaco. Dopo aver lungo tempo regnato su Tebe
venuto a gara con lei di abilità cacciatrice. Qui s’ aggiunga che il padre di Atteone era stato Aristeo figlio di Apollo, e
ra una famiglia felice, e i tanti figli com’ erano la gioia dei regal padre , così erano l’ orgoglio della madre fortunatissim
nsuperbitasi della sua fortuna e della sua stirpe divina (Tantalo suo padre era figlio di Zeus), voleva impedire alle donne t
ume Asopo, si dice che egli abbia scoperto il segreto e rivelatolo al padre ; cio a condizione che Asopo facesse scaturire una
me delle interiora. b) Glauco. 1. Glauco era figlio di Sisifo e padre di Bellerolonte. Propriamente Glauco non era che
la coscienza di sè si vedeva mutata in vacca e invano accostavasi al padre per implorar pietà, e del padre stesso che accort
tata in vacca e invano accostavasi al padre per implorar pietà, e del padre stesso che accortosi a certi segni della cosa s’
figlia del Nilo, due figliuoli, Egitto e Danao, dei quali il primo fu padre di cinquanta maschi, il secondo di cinquanta femm
ggiavasi, che insuperbitesi per la loro bellezza e per la potenza del padre osarono manear di rispetto agli Dei, in pena di c
isa Medusa nacquero il cavallo alato Pegaso e Crisaore (Chrysaor), il padre di Gerione. Tornato a Serifo, Perseo impietrò col
e prosapia; fra gli altri di Eracle, giacchè suo figlio Elettrione fu padre di Alcmena e da un altro suo figlio nacque anche
ionali del Peloponneso ricordavano come eroi di que’ luoghi Tindareo, padre dei Dioscuri, di Elena e di Clitennestra, Afareo,
Tindareo, padre dei Dioscuri, di Elena e di Clitennestra, Afareo, il padre di Ida e di Linceo (detti perciò Afaridi), Leucip
Afareo, il padre di Ida e di Linceo (detti perciò Afaridi), Leucippo, padre di Ilaira e Febe (dette perciò le Leucippidi), Ic
eucippo, padre di Ilaira e Febe (dette perciò le Leucippidi), Icario, padre di Penelope, infine Periere in Messenia ed Ebalo
Icario fossero fratelli, figli di Periere; secondo altri, Periere era padre soltanto di Afareo e Leucippo, ed Ebalo si faceva
, Periere era padre soltanto di Afareo e Leucippo, ed Ebalo si faceva padre degli altri due. Tindareo e Icario si ritenevano
ealogia nel seguente modo. Il primo Eretteo o Erittonio sarebbe stato padre di Pandione succeduto a lui nel regno; Pandione a
figliuole Progne e Filomela; il secondo Eretteo poi sarebbe stato il padre di Orizia e di Procri e avrebbe avuto Ione per su
tica, rinnovando i nomi dei più antichi re, faceva il secondo Eretteo padre oltrechè di Orizia e Procri, anche di un altro Ce
al secondo Cecrope assegnava per figliuolo un secondo Pandione, fatto padre di Egeo, Pallante, Niso e Lico. Si diceva che que
Scilla, innamoratasi del forestiero assediatore, strappò di testa al padre quel capello d’ oro da cui dipendeva la sua vita,
ezene ed Epidauro uccise Perifete, un figlio di Efesto, rozzo come il padre , che aggrediva i viandanti e li uccideva con una
pericoli, Teseo potè finalmente giungere in Atene. Ivi trovò Egeo suo padre irretito nei lacci della pericolosa incantatrice
lantidi, parte uccisi, parte cacciati da Teseo. Così rimase Teseo col padre incontestato signore di Atene. Qui è da collocare
. Nel ritorno ad Atene Teseo fu indiretta cagion di morte ad Egeo suo padre ; erano rimasti d’ intesa che in caso di felice ri
olito (Hippolytos) che fini poi così tragicamente, perchè accusato al padre di aver insidiato alla virtù delle sua matrigna F
momento che trae fuori ili sotto il masso la spada e i sandali di suo padre . VII. Creta. a) Minosse e il Minotaur
e più celebri furono Arianna (Ariadne) e Fedra. Minosse, ispirato dal padre , col quale dicevasi venisse di quando in quando a
o Deucalione che prese parte alla caccia del cinghiale Calidonio e fu padre di Idomeneo uno degli eroi Greci a Troia; Glauco
le fiamme. Ma niuno de’ suoi voleva dar fuoco al rogo; infine Peante padre di Filottete o Filottete stesso che passava di là
areo, Admeto di Fere, Giasone di Iolco, Ificle e Iolao di Tebe, Peleo padre di Achille, Telamone di Salamina, Anceo figlio di
pregano a riprender l’ armi, ma invano; lo prega pure il suo vecchio padre , invano; lo pregano le sue sorelle e la madre ist
li, di cui il maggiore chiamavasi Esone (Aeson). Questi succedette al padre nel regno, ma ne fu discacciato da un fratellastr
torlo di mezzo; persuase le figlie di Pelia che tagliando a pezzi il padre e facendoli cuocere in certi farmachi da lei prep
regno Acasto figlio di Pelia, che si proponeva anche di vendicare il padre ; onde Giasone e Medea furono obbligati a riparare
risposta si guardasse dal tornare in patria perchè avrebbe ucciso suo padre e sposato sua madre. Egli allora pensò di evitar
te que’ due fanciulli, li uccise e ne appose le membra alla mensa del padre . Il sole stesso inorridito di tanta crudeltà, fav
prima moglie, sposò Peribea, figlia di Alcatoo di Megara, che lo fe’ padre di Aiace. Amico di Eracle, Telamone lo accompagnò
e alla spedizione degli Argonauti. Cresciuto sotto la guida di un tal padre , spesso palleggiato da Eracle, Aiace non poteva n
a regione Dardania generò Capi (Capys), e di questo fu figlio Anchise padre di Enea. Ilo andò a porre stanza nel piano dello
non sarebbe cessato il male se Criseide non fosse stata restituita al padre . Agamennone sdegnato di ciò, prendendosela specia
per sè Briseide ancella di Achille; e in fatto, lasciata Criseide al padre mando i suoi messi a prendere Briseide e la fè co
di rapina, se il generoso Achille cedendo alle preghiere del vecchio padre di Ettore non glie l’ avesse consegnato. — Perdut
rbiale. Giunto a età matura, Oreste decise di muovere a vendicare suo padre così indegnamente ucciso; e accompagnato da Pilad
fratellastro di Aiace Telamonio, tornò felicemente a Salamina, ma il padre nol volle accogliere accusandolo di non aver cust
cinoo re dei Feaci; la quale lo conduce al palazzo e lo raccomanda al padre . Ulisse ebbe amichevole accoglienza; si istituiro
elegono, figlio di lui e di Circe, da questa mandato alla ricerca del padre e sbarcato casualmente ad Itaca. 4. Rimane si rac
lle violente strette del rettile che lo comprime al destro fianco del padre , gli attorce le parti superiori delle braccia, e
are il piede inceppato, egli mostrasi spaventato non per sè ma per il padre suo, al quale si volge con pietà e sgomento. E il
sè ma per il padre suo, al quale si volge con pietà e sgomento. E il padre nel mezzo, preso fra le spire dove sono più vigor
o dirimpetto alla Troade) e su Patara (città della Licia). Giove m’ è padre ; per me è palese quel che sarà, e quel che è stat
7 (1824) Breve corso di mitologia elementare corredato di note per uso de’ collegi della capitale, e del regno pp. 3-248
giunti quelli ad una certa età, si rivoltarono contro lo stesso loro padre , ad eccezione di Oceano. Ma Urano ebbe il di sopr
ll’Empireo : ed aggiungendo all’usurpazione il parricidio, mutilò suo padre con una falce di ferro, che sua madre gli avea da
avrebbe sbalzato dal Trono, appunto come avea esso praticato con suo padre . Egli dunque divorò tutt’i figli, ai quali aveva
arata la guerra a Saturno1. Diede inoltre una bevanda allo stesso suo padre , colla quale gli fece recere i figli da lui prece
e, al dire de’ commentatori, sono altresì misteriose. Egli mutilò suo padre , perchè dopo la creazione del mondo, tutto era co
estinato il gentile Ganimede, che Giove fingendosi un’aquila aveva al padre suo Troe involato. Vulcano nacque sì brutto, e sc
la terra con un calcio. Vulcano non curò questo maltrattamento di suo padre , ma non perdonò a sua madre, che lo aveva dato al
a, e di tutte le belle arti. Riguardavano gli antichi questo Dio come padre del giorno, e della luce : come regolatore del ca
er timore di cadere fralle di lui mani, chiamò in suo ajuto Penèo suo padre , e fu tosto cangiata in alloro. Il Dio, ad eterna
o risplendente, e si allontana pur troppo, malgrado il divieto di suo padre . Ma i cavalli indocili all’insolita voce, e mal d
, che sovrastano alle scienze, alle arti, ai talenti. Hanno Giove per padre  : Mnemosina (la memoria) è la loro madre. Eccone
avea fondo. La loro istoria esige qualche dettaglio. Danao Re di Argo padre delle suddette, le aveva promesse in matrimonio a
si diede alla fuga, e si rifugiò in un canneto del fiume Ladonte suo padre , dal quale fu cangiata in canna. Pane per consola
pastori, ed è rappresentato sotto la forma medesima di Pane. Pico suo padre non avendo voluto ascoltar Circe, fu da questa tr
Ociroe sua figlia parimente istruita nelle scienze che possedeva suo padre , sapeva altresì presagire il futuro : ella volla
ascerebbe un bambino, che avrebbe un giorno superato la gloria di suo padre , la maritò con Peleo, dalla qual coppia nacque Ac
ia : ma Icaro vedutosi in libertà, poco profittando del consiglio del padre temerariamente s’innalzò tanto, che staccatesi le
ne il suo nome. Icarus Icariis nomina fecit aquis, Ovidio. Minosse fu padre di molti figli : i più conosciuti furono Androgèo
lore di Ercole, e ritrovandosi nella Corte di Piteo re di Trezenia, e padre di Etra volle intraprendere un viaggio per Atene
elle. Volle Teseo ascriversi fra quelli, e malgrado le lagrime di suo padre si pose in viaggio ad oggetto di combattere col M
presso il suo avo Piteo. Divenne questo figlio in seguito l’odio del padre per una nera calunnia di Fedra. Volendo Teseo ven
i fuggirsene col favore della notte trasportando seco i tesori di Eta padre di Medèa. Questi senza perdita di tempo cominciò
o trucidò, spargendo le membra lungo la strada che doveva battere suo padre , perchè si occupasse il medesimo a raccogliere gl
vendetta prese i figli che aveva avuti da Giasone, ed al cospetto del padre barbaramente li trucidò : indi montato un carro s
Antèo, che attaccava i viandanti. Aveva questi promesso a Nettuno suo padre d’innalzargli un tempio di cranj, ed ossa umane.
er liberare Teseo, indi Alceste figliuola di Pelia, ed Anassabia. Suo padre per sottrarla dalle premure degli amanti che la c
anche per figlio. Edipo divenuto adulto seppe, che Polibo non era il padre suo. Volle a tale oggetto consultare l’oracolo, d
mai non pensasse a far ritorno alla patria, perchè avrebbe ucciso suo padre , ed indi sposata la propria madre. Intanto creden
Eteocle ; incontrò non ostante la morte all’assedio di Tebe. Egli fu padre del celebre Diomede, che si segnalò nella guerra
lebrò nella città di Troja, per vendicarsi di tale oscitanza, rapì al padre il gentile Ganimede. Ecco la prima scintilla, che
alla mangiata da Cerere, gliene sostituirono un’ altra di avorio. Suo padre gli lasciò in retaggio una guerra cagionata dal r
to, svenati i due figli del fratello, li diede a mangiare allo stesso padre , ed alla madre Erope. Dicono i poeti, che in quel
Atridi perchè figli di Atrèo, cacciati dalla patria dopo la morte del padre , si ritirarono presso Polifide re di Sicione, che
ivenne celebre. Dopo qualche anno volle Oreste vendicare la morte del padre  ; arrollò delle truppe, e prese congedo da Strofi
sincera amicizia. Avendo finalmente Oreste ricuperato il trono di suo padre , diede Elettra per isposa a Pilade, e visse fino
lio che nascerebbe da Teti avanzerebbe di gran lunga la gloria di suo padre , rinunziò di buona gana agl’impulsi del suo cuore
re della Ftiotide nella Tessaglia. Achille, che superò la gloria del padre , nacque da questa coppia. Tali nozze furono celeb
sua promessa. Essendo Paride partito per la Grecia per ordine di suo padre , ebbe colà l’occasione di vedere Elena la più bel
olazione di sapere, se la sua spoglia mortale si recasse all’afflitto padre . Il barbaro legò il cadavere al suo carro, e lo t
orno le mura della città. Funesto spettacolo agli occhi di un vecchio padre , di una madre, d’una sposa ! Priamo, Ecuba, Andro
a di Priamo, che aveva veduta sulle mura di Troja. La chiedette a suo padre con promessa di rivolgere le sue armi a difesa de
alla corte di Menelao, dove probabilmente avrebbe avuto nuove di suo padre . Si avvide Telemaco, che Minerva stessa gli parla
er la difesa della sua sposa Creusa, del figlio suo, e di Anchise suo padre . Presi gli Dei Penati, che diede in mano di Anchi
tto ebbe cura delle api. Sposò Aristeo Autonoe figliuola di Cadmo, fu padre di Atteone, che Diana cangiò in cervo. Dopo la mo
lzarono degli altari. Pico, e Canente. Fu Pico figlio di Saturno, padre di Fauno, ed avo di Latino. Sposò Canente figliuo
sì pure cantò il nostro concittadino Stazio piangendo la morte di suo padre  :   Exere semirutos subito de pulvere vultus Par
oto (afflato monte), e compiangere la morte del suo allievo, cioè del padre di Stazio.   II. Il Sebeto. L’antichiss
opinioni degli scrittori sull’influenza de’ Genj. Vi ha chi lo crede padre degli uomini, e Plutarco un Nume tutelarc. Apulej
8 (1861) Corso di mitologia, o, Storia delle divinità e degli eroi del paganesimo: Per la spiegazione dei classici e dei monumenti di belle arti (3e éd.) « Indice alfabettico. » pp. -424
io, 81. Agamennone, supremo duce nella guerra di Troja, 527. Agenore, padre di Cadmo e d’Europa, 482. Agesandro (di Rodi), un
ide, soprannome d’Ercole, 400. Alcimide, 670. Alcinoo, re di Corcira, padre di Nausica, ospite d’Ulisse, 578. Alcione, 206. A
e, figlio della ninfa Calisto, 75, 140. Archemoro, 673. Archidamante, padre di Licisia, 670. Archiloco, guerriero, figlio di
a, Dea della guerra, 287. Bellonarj, sacerdoti di Bellona, 288. Belo, padre di Danao, 252. Belo, re di Tiro, e padre di Didon
rdoti di Bellona, 288. Belo, padre di Danao, 252. Belo, re di Tiro, e padre di Didone, 611. Belo, divinità dei Babilonesi, 71
e, 76. Cefalo, secondo marito dell’Aurora ; sue sventure, 116. Cefeo, padre di Andromaca, 361. Cefiso, 321. Ceice, 206. Celen
re di Salamina, 229. Centauri, mostri, 429, 430. Ceo, uno dei Titani, padre di Latona, 96. Cerbero, mostro a custodia dell’In
sa, moglie di Enea, 608, 609. Crisa, madre di Flegia, 247. Crisaorso, padre di Gerione, 358, 379. Criseide, prigioniera di Ag
518 ; — è chiesta da Paride, 601. Eso, divinità gallica, 730. Esone, padre di Giasono, 448. Esperia, Italia, 610. Esperidi (
primo nei sacrifizj, 37. Giapeto, celebre fra i Titani, 30. Giasone, padre di Pluto, 52. Giasone, figlio di Esone. Sua nasci
ali erano i più celebri, 420. Lachesi, una delle Parche, 235. Ladone, padre di Siringa, 299. Laerte, padre d’Ulisse, 568. Lai
ucciso da Ercole, 397. Licaone. Sua istoria, 78. Licisia, 670. Lico, padre di Anfione, 481. Licomede, re di Sciro, 439, 537.
za della patria, 507. Menelao. Sue avventure, 528, 530, 531. Menezio, padre di Patroclo, 592. Mennone. Sua nascita, 113 ; — s
ia d’Alcinoo, 578. Necessità, divinità allegorica, 24, 332 2°. Neleo, padre di Nestore, 553. Nemea, foresta, 370. Nemesi, div
la vita, e fonda Micene, 363. Pesci, segno dello Zodiaco, 688. Pico, padre di Faino, 300. Pieridi, cangiate in piche, 278. P
lione, 647. Pirro, figlio d’Achille, 543 ; — vendica la morte di suo padre , 544 ; — suo fine, 545. Pitia. Vedi Pitonessa. Pi
infanzia, 404 ; — sue gesta nell’Attica, 405 ; — riconosciuto da suo padre , 406 ; — uccide Falaride, 408 ; — Sciro, 410 ; — 
9 (1880) Lezioni di mitologia
e alcuna di ammirazione, egli è il ministro maggiore della Natura, il padre degli anni e della luce, per cui l’universo ride
olore fabbricò una falce, che diede a Saturno; ed egli, insidiando il padre mentre inviavasi al letto materno, gli fé’ colla
uno dei suoi figli gli avrebbe tolto l’impero del cielo, onde questo padre snaturato tutti gli divorava subito che Rea gli d
ove; e i Cretesi mendaci ardiscono di mostrare ancora il sepolcro del padre degli uomini e degli Dei. Giove, essendo adulto,
te sapientissima; e questa era per dare alla luce Minerva. Sapendo il padre che il figlio, il quale da lei fosse nato, domine
a divinità, e sopra a zolle ed informi pietre offrivano sacri fizj al padre degli uomini, di cui, al dire di Cicerone, degno
r ara di Diana era stata tinta in Aulide col sangue d’Ifigenia, e un padre immolava all’ambizione del regno la sua primogeni
parte della vittima e il liquore, dono di Bacco, di cui tre volte al padre dell’onde fa libazioni il condottiero degli Argon
il proprio sangue. Infelice fanciul, bagni il tuo regno. Ahi: più del padre il tuo volto deforme Non ritiene le nobili sembia
corona. Il figlio atroce D’Achille inalza la dorata coppa, E liba al padre . Della man col cenno D’impor silenzio all’ addens
, e grido: Achei Tacete; e tutto è quoto. — Allora esclama Pirro: mio padre : o della Grecia eterno Alloro, prendi le funeste
i mestizia esauste nel volto dei circostanti, le sembianze del misero padre , imitando Euripide, coperse di un velo, quasi dis
fascia il bel virgineo crine Vid’ella a se davante in mesto volto Il padre , e a lui vicini i sacerdoti Celar l’aspra bipenne
ente e casta Povera verginella in tempo tale Che prima al re titol di padre desse; Che tolta dalla man de’ suoi più cari Fu c
stre imeneo; ma per cadere Nel tempo istesso di sposarsi, offerta Dal padre in sacrifìcio ostia dolente. Per dar felice e for
Son le schiere accampate. In mezzo a noi Stavasi Ifigenia; la vide il padre : Gemè, la fronte rivolgendo indietro Si pose il m
agli occhi, e pianse; Ma la donzella al re s’accosta, e dice: Eccomi, padre : a te la cara vita, Per la patria e pei Greci ec
l ritorno Per me baciate la felice terra Ch’ io più non devo riveder. padre , Dammi gli ultimi baci, e tu gli rendi Alla dolen
nebre rallegri, accetta il sangue Che Grecia t’offre e Agamennon ch’è padre . A noi concedi il navigar felice. Possiam di Troi
Un dì torcesti l’atterrito raggio, Oggi ricalca la funesta via Che il padre t’insegnò. Che dico, o madre Infelice! la mia fig
orare la prima statua in Italia, eh’ eresse nel tempio della Pietà al padre di lui Glabrione. Nè legge veruna prescrivea l’ a
’Itome mostrano un fonte, dove le ninfe lavarono le tenere membra del padre degli uomini e degli Dei, quando i Cureti lo sott
nume sdegnato in sciinmio li converse. Giove, nonostante, trionfò del padre ; gli tolse il trono, lo avvinse, e piombar lo fec
lo Emulerai gli augelli. Oh quant’io sono Sventurata! oh mia casa, oh padre : Io lungi Da voi, sola, smarrita, in nuova foggia
sembianze favoleggiarono i poeti che sottoponesse la sua divinità il padre degli uomini e degli Dei, onde essere dei suoi am
lodoma, Britomarte da Carme, Megato da una delle ninfe Sitinidi, Edio padre d’Endimione da Protogenia, Arcesilao e Carlio da
. Nè Giove nelle sue galanterie si dimenticò delle dee. Latona lo fé’ padre di Apollo e Biana, li due occhi del cielo; la bio
uo patron ritrova. Mentre scherzando ella s’aggira ed erra, Il mesto padre suo grato ed umano Svelle di propria man l’erba d
bbe anche forte, Se potesse parlar, l’empia sua sorte. Pur fa che il padre (tanto e tanto accenna) Seguendo lei nel nudo lit
fende; E tanto e tanto fa, che mostra scritto Il suo caso infelice al padre afflitto. Quando il mìsero padre in terra legge
tra scritto Il suo caso infelice al padre afflitto. Quando il mìsero padre in terra legge Che la fìo’lia da lui cercata tant
pene in un raccoglie. Lo stellato pastor, che la rivuole. Presente il padre la rilega e toglie, E per diversi pascoli, ove su
i tesso il catalogo dei più famosi cognomi dati al figlio di Saturno. Padre , Re, Ottimo, Massimo, fu da tutti chiamato, poich
rtando queste parole pronunziate da Romolo, mentre i suoi cedevano; —  Padre desili uomini e degli Dei, qui almeno respingi i
occhi vendicatori. » Eccovi quasi esausta la serie dei cognomi che il padre degli uomini e degli Dei ebbe presso i Latini ed
entino, detto forse dagli antichi Milichio, cioè propizio, ha data il padre del famoso Ennio Quirino Visconti, che secondo il
rano catena. Niuno degli Dei potè liberarla; solo Vulcano lo ardì: il padre lo precipitò dell’Olimpo, e dopo aver percorso va
ito i furti Tutti volgea nella sdegnosa mente Per far querela al gran padre dei numi. Quando gli stanchi piedi innanzi ai nos
fra la greggia crebbe il signore dell’ acque. Un destriero offerto al padre ne saziò la crudeltà, e ne persuase r inganno. È
avallo; ed ebbe da varie ninfe infinito numero di figli. Libia lo fé’ padre di Fenice, di Aello e di Agenore; Cedusa di Asopo
fu violata l’antica semplicità mitologica, finsero che Nettuno, come padre di Teseo, mandasse quella foca, o mostro marino,
…………Udite ch’ebbe Mercurio, ad eseguir tosto s’accinse I precetti del padre , e prima ai piedi I talari adattossi. Ali son que
i e per gel canuto e curvo E da fiumi rigato. In questo monte. Che fu padre di Maia, avo di lui, Primamente fermossi: indi ca
lui la vigorosa complession delle membra che palesa l’inventore o il padre della palestra, al dir di Filostrato. sua figlia;
ndo Colla palestra ornasti, e col sonante Carme fecondo; Te canto, o padre della curva lira, Al faretrato iddio dono maggior
ue, ed ammutir le squadre Achille nel senil volto piangendo Rivide il padre . Nell’Eliso la tua verga conduce I Giusti sciolt
fulmine, arme di Giove, e ministro della morte vendicata. Sdegnato il padre degli uomini rilegò dal cielo Apollo, che esule f
plessi immortali la ninfa affannosa, diffamò la colpa di lei, onde il padre spietato sotterrò viva la misera, che invano al c
no Con le fiamme rapite al frigio rogo Arsi, se Giove, che dei numi è padre . Non donava ad Enea patria migliore, Vinto dai pr
patria migliore, Vinto dai preghi della Cipria dea E dalla voce tua, padre del canto. Eterna gloria della lira argiva. Febo
a Sugli altari Latona, e senza incensi E il mio nume? Di me Tantalo è padre , Che solo fra i mortali un dì sedeva Alle mense c
perchè dei numi L’oltraggiata ragione osi cotanto: Che posto fine il padre avea col brando Alla vita e al dolor. Quanto dive
condano le muse e lo accarezzano. Fra tutti i rimastici simulacri del padre degli Dei, nessuno ve n’ha che si avvicini a quel
i oppone Odio e rifiuto, e amor dispregia e nozze. Spesso le disse il padre ; A me tu dai E genero e nipote, o figlia. — Aborr
n le braccia, di rossore onesto Ornata il volto, e dice: A me concedi Padre , ch’io viva eternamente casta. Giove a Diana noi
erve la reggia e Claro, io son di Giove Figlio: degli anni io sono il padre : io solco Gl’ignoti abissi dell’età future, 11 pa
allidisce stanca, e volge i lumi Verso l’onde paterne, e grida: Aita, Padre mio, se sei nume: apri la terra Ove piacqui: le m
di questo nume: in quello che ora spieghiamo, ravvisiamo solamente il padre della poesia, il nume dei Vati, il condottier del
e spade. E tempo. I legni Vadano ad incontrarsi: io son degli anni Il padre : io guiderò di Giulio i rostri Con la man trionfa
cognominarono Apollo, non come protettore di una città sola, ma quasi padre di tutte. Rendevano famoso il tempio, che sotto q
lcò le chiare soglie La prole di Climene, e vide i tetti Del dubitato padre , e ratto l’orme Drizza al volto paterno. Il pie r
venir la mente? Egli risponde: Dell’immenso mondo Pubblica luce, Febo padre , l’uso Se a me concedi di cotanto nome, Nè vera c
tonte, e per un dì chiese il governo Dei volanti corsier. Pentiasi il padre D’aver giurato, e il luminoso capo Tre volte scos
oi tu certo pegno? Tel do temendo: il mio timor fa prova Ch’io ti son padre : deh: guardami in volto: Così nel cuore il tuo gu
stelle Che Lucifero aduna, e lascia il cielo Fra gli astri ultimi. Il padre allor che vide Rosseggiare la terra, e i corni es
de Trattar con mano le permesse briglie, E rende grazie non volute al padre . D’infiammati nitriti empiono il cielo Eto, Flego
avendo veduto i dolori che costava l’esser genitrice, dimandò a Giove padre verginità eterna. La diva a cui sono a core i dar
a, come narra Callimaco, sulle ginocchia del genitore, quando fece al padre la prima richiesta, aggiungendovi queste parole:
erse. — Così detto volea la fio’liuola toccare la veneranda barba del padre (questo atto presso i Greci facevasi dai supplica
l Miso Olimpo con quella luce inestinguibile, che dai fulmini del tuo padre deriva. Quante volte, diva, provasti l’arco d’arg
oggetto Ove trionfa degli Dei lo sdegno, E appena tu conosceresti, o padre . Racine, Fedra, Atto v. Sc. 6. Lezione viges
ippo, e per saette insigne Adrasto, Ida veloce, Telamon, d’Achille II padre , ed Echion nel corso invitto; Nestore ancor nei p
sarete: Io lo vedrò? pera, l’iniquo pera, E tragga nella sua ruina il padre , La patria, il regno: ed io son madre: ahi dove,
eravano come un simbolo della natura. Così si esprime quel dottissimo Padre ne’ suoi commenti all’Epistola di San Paolo agli
versi: « Alma figlia di Giove Che alla destra t’assidi Del tuo gran padre , e sola De’ celèsti vibrarne osi gli strali, Nè d
nimali, e per ciò l’attribuivano a Pallade che uscita dalla testa del padre degli Dei tutta armata non respirava che battagli
. » Descrizione delle armi di Pallade. « Ma l’altra dea ch’è del gran padre immago, Arme arme intuona, e dalle spalle al suol
re d’eroi, contro cui, al dire di Omero, si adira la figlia del forte padre . E se il primo l’è stato imposto dal vibrare e da
cosse, e fato Diviene il cenno dell’eterna fronte. Tutto ha Palla del padre , e solo a lei Fra le figlie il concesse: o donne,
se dal sangue della disonesta ferita, colla quale Saturno mutilò Celo padre di lui, e dalla spuma del mare. Appena nata, dai
iono che fosse educato dalle scimmie, e per la sua deformità tanto al padre dispiacesse da essere in Lenno precipitato, dove
lla prima semplicità delle favole non nega a Giove la gloria di esser padre del dio della guerra. Tero, che in greco suona lo
volendo far osservare con tutto il rigore la legge promulgata da suo padre contro gli adulteri, ed essendo stato informato c
volte avea sofferto le ferite dell’aratro fu letto agli amanti: ma il padre degli uomini, non soffrendo nel suo figlio un riv
cadde in pensiero di osservare gli andamenti della nutrice. Scorse il padre fra le tenebre in agguato, che la donna lo nascon
iade. Altri narrano la stessa avventura di Celeo, soggiungendo che fu padre di Trittolemo, e che amendoe furono da Cerere nel
talento a chi lo uccidesse, due a chi vivo lo conduceva. Ed Eschilo, padre della Tragedia, corse pericolo della vita perchè
Ah noi ricorda: Addio per sempre: altro tentar ne vieta Reverenza del Padre : in tua difesa Non vagliam vinte da maggior imper
vane preghiere al Cielo inalza: Ah dai Ciclopi i fabbricati dardi, Oh Padre in me che non torcesti? ali* ombre Mi consegni, o
cacciarmi ti piace, e nulla in core Pietà ti grida? ove è l’amor d’un padre ? Qual delitto in me tanta ira commove? Non io di
a gli assegna per fratelli. Celo sposò col tempo la Terra, che lo fé’ padre d’insigne moltitudine di figli. Questi sono Ceo,
Saturno, il minor dei figli, dopo avere incatenati i fratelli fece al padre con una falce adamantina quell’ingiuria, che in l
siodo, ascendono a tremila. D’Iperione altro non è noto se non che fu padre del Sole, secondo Esiodo, come Tia ne fu madre, e
h’ella generò da Saturno, e sottrasse alla crudeltà di così mostruoso padre . Questa dea, come osserva il signor Zoega, è stat
rato i fratelli, ottenne facilmente da loro di succeder nel regno del padre . Oltre i Ciclopi, per fratelli egli aveva i Centi
ro, fosse colla moglie da essi incatenato. Giove volò per liberare il padre , e col soccorso di soldati Cretesi vìnse i Gigant
rme, ancora per lui fatale, per mutilare il genitore. Saturno, benché padre di tre Dei principali, non ebbe però fra i poeti
é padre di tre Dei principali, non ebbe però fra i poeti il titolo di Padre degli Dei, forse per la crudeltà ch’esercitò cont
sotto della barca di Caronte; un figlio snaturato è strozzato da suo padre . Accanto vi è un empio che ha saccheggiati i temp
ttura. Qui il delitto è punito da altri delitti. Siccome l’azione del padre in se stessa è inumana, bisogna diminuirne l’orro
rcio con Ercole fu quella che partorì un figlio il più somigliante al padre . Ifidemea ebbe grandi onori dai Carli della città
spose Entrammo dentro al funerale albergo Del gran Pelasgo, e nostro padre iniquo. Ove il socero nostro, e nostro zio, Non m
man feminil tre volte cadde. Ma spinta pur dalle minaccie altere Del padre mio, lo scelerato ferro Di novo prendo, ed ardite
hi trista amante, Ahi dolente Ipermestra, a che ti spinge L’empio tuo padre ? a che ti sforza il crudo Precetto e fero? ahimè:
àn levato aveva La fronte Apollo, e n’ arrecava il giorno, Quando mio padre in minacciosa e fera Vista s’entrò nei funerali a
e che dal furto di Giove partorì pure Sarpedonte e Radamanto. Nato da padre furtivo, dopo la morte di Giove Asterie, i Cretes
Minosse dalle mura della città assediata se ne innamorò, e recise al padre il capello fatale, da cui dipendeva la sorte dell
seguire si gettò nel mare, e fu cangiata dagli Dei in allodola, e suo padre in isparviere, che piombò subito sopra la figlia
igli da due donne. Foco da Sam mete figlia di Nereo, Telamone e Peleo padre dell’eroe d’ Omero da Endaide figlia di Chirone.
che grida il patrio nome, Occupa l’acqua che da lui si chiama. Ma il padre , ahi non più padre I alto gridava: Icaro, dove se
Cupido. Ma forse sarà stata un’invenzione degli artefici, dopo che il padre di Bupalo aggiunse il primo le ali a Cupido e all
lla grotta del serpente. Però Meneceo va a morire senza saputa di suo padre : degno certamente di grandissima compassione per
none, che venuto di Etiopia uccide Antiloco che difendeva Nestore suo padre , ed il terrore che spaventa i Greci, perchè avant
a nella sua faccia impresso il contento di aver salvata la vita a suo padre . Egli è morto di un colpo d’asta: l’anima ha abba
tuire loro un culto particolare: e la fama grata sparse che fosse suo padre . Elide, Delfo, Perga, Perinto, Bisanzio, Paros un
re degli Inni ed Omero attribuiti. Lasciò scritto Pausania che Flegia padre della Ninfa, andando nel Peloponneso, seco la con
potessero trionfare della morte, che uccise Esculapio, da Apollo suo padre vendicato e pianto. Si celebravano nell’Arcadia i
dalla quale proviene Igia, sia la buona salute: onde Apollo era fatto padre di Esculapio, perchè il Sole con i suoi annuali g
o ambedue le figure erano stanti: nel nostro la figlia è in piedi, il padre siede: questa diversità rende il nostro assai più
sono sparse di lagrime e di sangue. I servi circondano il forsennato padre come si farebbe di un toro arrabbiato. Unocerca d
ereno cielo Precipita, e la Fama in mezzo all’ombre Errante cerca: il Padre onnipotente Nega dell’Eter le tranquille sedi A l
te, e sol piene di mostri E l’isola crudel. La man pietosa Armata, al padre suo disse: Deh: fuggi, Fuggi la patria e me: non
r, deh: non cercarne: ah! fuggi: Rapisci un dono della mente incerta. Padre , trattieni alla tua figlia il brando! Disse, e di
omasti. Agave? il figlio Savio, del seno tuo peso diletto! Echione fu padre a questa belva: Mira il lion eh’ io riconosco; ah
adri, Io sola, il figlio uccisi. Esule i figli Ino mia non uccise: il padre solo Fu reo. Misera me: con Semel Giove Giacque,
concesso ai mortali. Solo dopo il diluvio nacque Bacco, ovvero il dio padre della libera allegrezza prodotta dal vino. Eone,
a a percorrere la via degli astri, e a tenere il fulmine di Giove suo padre . Egli risplenderà delle grazie della gioventù, e
toro, e che sembrava essere della natura di questo animale. Cadmo suo padre consulta Tiresia ed Europa sua figlia nel tempio
sale al cielo, e lascia la figlia di Cadmo incinta nel palazzo di suo padre . Già le sue forme, che diventano rotondeggianti,
stesse che arrivano sulle rive dell’Oceano nel pa lazzo del Sole loro padre , ove riscontrano Espero e la Luna crescente, il d
ui soccorso vola Alcone suo fratello. Eurimedonte invoca Vulcano loro padre , che copre Morreo colle sue fiamme. Ma l’I daspe
a Vulcano loro padre, che copre Morreo colle sue fiamme. Ma l’I daspe padre di Deriade l’ estingue: uccide Flogio, ed insulta
la Grazia figlia di Bacco e di Venere, spettatrice del furore di suo padre , si afiliggeva sulla misera sorte di lui. Ella er
cagione. Non la tace, e la prega ad interessarsi per la sorte di suo padre . Venere commossa, invia Aglae a Cupido, ed essa l
descrizione della morte d’Erigone dopo che le fu noto il destino del padre , che in sogno le apparve. Credo utile innanzi di
i lui apparve in sogno alla figlia, che disperata andò in traccia del padre : lo trovò alfine, e disperata s’impiccò all’alber
rri; Ed alla figlia le tremanti palme Tendendo, disse: Non ravvisi il padre ? Anelar mira nel canuto petto Queste ferite. — Mi
cisse il sangue, mentre Icaro grida: Infelice, ti sveglia, e cerca il padre , Il padre tuo, che nel furor di Bacco I barbari v
angue, mentre Icaro grida: Infelice, ti sveglia, e cerca il padre, Il padre tuo, che nel furor di Bacco I barbari villani han
tosa. Delle mie grida ripetendo il suono, Sola piangeva il tuo misero padre . Non più togliendo dall’ombrosa selva La verga pa
la voce In questi accenti scioglie: care rupi. Dove s’ asconde il mio padre mi dite; Narrate a me del genitor la morte O noti
l genitor la morte O noti tori: chi l’uccise: e dove, Dove, mio dolce padre , a me sei morto? Forse sta tra i cultori, e ad es
l dorso del vicino bosco Corse veloce ricercando l’orme Del trucidato padre . Errava invano La misera: il pastor tacque e il b
ne, e sulla cara tomba Fisso scelse morir. Vide dall’alto Giove eh’ è padre le sublimi prove Della pietà mortale, onde nel ci
10 (1874) La mitologia greca e romana. Volume II « Parte III. Semidei, indigeti ed eroi — XLVI. Giasone e Medea » pp. 342-489
tristo evento il suo piccolo fratello Absirto ; e quando vide che il padre stesso li inseguiva con un esercito, invece di fi
sirto e ne gettò le membra sparse sulla via per cui passar doveva suo padre , affinchè questo ferale spettacolo lo ritardasse,
ecchio Esone lo ringiovanisse,73 poichè tutti gli altri dicono che il padre di Giasone fosse stato molto prima ucciso da Peli
fe’ credere alle figlie di lui che potrebbero ringiovanire il vecchio padre con certe erbe magiche che ella diè loro ; ed ess
da serpenti alati, e se ne andò ad Atene nella corte del vecchio Egeo padre di Teseo. Quel che ivi macchinasse sarà detto nel
e egli chiudeva con un macigno e con ordigni di ferro fattigli da suo padre . Di là scendeva a rubare ed uccidere ; e il terre
il mio ingegno ; « Con voi nasceva, e s’ascondeva vosco « Quegli ch’è padre d’ogni mortal vita, « Quand’io senti’ da prima l’
aro misero le reni « Sentì spennar per la scaldata cera « Gridando il padre a lui : Mala via tieni104. » Alcuni Mitologi att
ando poi egli seppe la sua vera origine ed ebbe la spada lasciata dal padre , si mosse tosto per andarlo a trovare. L’avo e la
er non farsene micidiale egli stesso, ottenne da Nettuno (creduto suo padre ) che punisse Ippolito. Lo stesso Cicerone riferis
orse o seppe che il pastor Forba (o secondo altri Polibo) non era suo padre , e andò a interrogare intorno ai suoi genitori l’
elfo ; il quale gli rispose di non cercarne, perchè avrebbe ucciso il padre e sposata la madre. Ma egli non potendo tollerare
o invaghito di Antigone, e non potendo salvarla dalla crudeltà di suo padre , si uccise per disperazione. Anche Ismene volle s
oso calle. » (Inf. xx, v. 31…..) Alcmeone appena udita la morte del padre , per vendicarlo com’egli desiderò, uccise la madr
del Canto iv del Paradiso : « Come Alcmeone che di ciò pregato « Dal padre suo, la propria madre spense, « Per non perder pi
i. Nel parlare dei dannati celebri dell’ Inferno pagano, dicemmo che padre di Pelope fu Tantalo condannato alle pene del Tar
agedia latina si faceva dire ad Atreo : « È sepolcro ai suoi figli il padre loro121. » L’odio esecrando di Atreo e di Tieste
che Egisto uccise a tradimento Atreo suo zio, e quindi con Tieste suo padre s’impadronì del regno di Micene e ne cacciò Agame
fernali. Lasciò due figli, Telamone e Peleo. Telamone fu esiliato dal padre per avere ucciso, nel far gli esercizi ginnastici
o più opportunamente in appresso. Ora convien dire di Peleo che fu il padre di Achille. Peleo dopo la morte di Eaco abbandon
dalla quale doveva nascere un figlio molto più illustre e potente del padre . Questo decreto del Destino essendo conosciuto da
o Troo è da notarsi non solo Ilo che fu re di Troia dopo la morte del padre , ma anche Assàraco e Ganimede. « Assàraco ebbe C
i. A questo Palamede, « A cui per parentela era congiunto, « Il pover padre mio ne’miei prim’anni « Pria per valletto nel mes
a Tèlefo re di Misia. Telefo, quantunque di sangue greco per parte di padre perchè era figlio di Ercole, essendo divenuto re
’Inferno : « Così od’io che soleva la lancia « D’Achille e del suo padre esser cagione « Prima di trista e poi di buona ma
chiamata Crisèide perchè figlia di Crisa sacerdote e re ; e venuto il padre a riscattarla con ricchi doni, era stato respinto
to e rassicurato da Achille dichiarò che bisognava render Criseide al padre con doni ed offerte ad Apollo per placare quel Nu
dò ad invitarlo a recarsi al campo di Troia per vendicar la morte del padre  ; e Pirro, degno figlio di Achille, non ebbe mest
: « Ch’ei fu dell’alma Roma e del suo impero « Nell’empireo Ciel per padre eletto. » Di Enea dunque sarà necessario parlare
na, causa innocente della morte di Achille, la uccise sulla tomba del padre , in sacrifizio di espiazione all’ombra di lui. Nè
ove morì sul colpo. Un figlio dell’ucciso Ettore che sopravvivesse al padre era sempre un imminente pericolo pel figlio dell’
mbò loro addosso vicino all’isola di Eubea. Ivi viveva ancora Nauplio padre dell’infelice Palamede che fu calunniato da Uliss
Egisto suo cugino e figlio di Tieste continuando a nutrire l’odio del padre contro gli Atridi, si era insinuato nella corte d
appena alla pubertà, essendo impaziente di ricuperare il trono di suo padre e vendicarne la morte, accompagnato dall’incompar
di Ulisse. Intanto Telemaco impaziente di aver qualche notizia di suo padre , partì segretamente da Itaca accompagnato da Mine
 La domandaro ; ed ella pronta l’alto « Loro additò con man tetto del padre . « Tocco ne aveano il limitare appena, « Che femm
m’assisi « Di sopra e delle man remi io mi feci. « Ma degli uomini il padre e dei Celesti « Di rivedermi non permise a Scilla
i « Ch’ei fu dell’alma Roma e del suo Impero « Nell’empireo ciel per padre eletto. » Ma poichè noi troviamo ad un tempo in
erifrasi allusiva alla sepoltura che ivi diede Enea alla salma di suo padre  ; e così la rammenta nel descrivere un viaggio di
apere i nomi dei re d’Alba, per ordine di successione sino a Numitore padre di Rea Silvia, dalla quale nacquero Romolo e Remo
11 (1841) Mitologia iconologica pp. -243
ta. Facciamoci pertanto dalla I ed incominciamo propriamente da Giove padre degli Dei, e degli uomini presente per tutto, e p
ente de’desir la meta, E diè di suo poter tremende prove. Il regno al Padre tolse in foggie nuove, Mostrò nell’ Etra alma pos
ovato âvesse potuto sfuggire il nato infante il furore di Saturno suo padre , il quale memore delle promesse fatte al fratello
i non allevar mai maschi, e molto più ricordevole delle parole di suo padre , dover cioè venire un giorno, in cui da uno degli
gli cresciuto, e consapevole de’passati crudeli tratti di Saturno suo padre , nonche della congiura, che contro di se novellam
ichi riconosciuto il Ponto prodigioso germoglio della terra ; ed almo padre di Nereo, da cui, come pretendesi, venne il famos
el lor cuore quei sensi d’umanità, de’ quali spogliato si era il gran padre istesso, con braccia distese in gentil gara conco
struire. Ingrato però dimostrar non si volle il buon Nume verso quel padre , che un dì troppo barbaro dimostrato si era con l
ollera gli diè fieramente la morte. Commosso per tal barbaro fatto il padre di quello Nettuno citò l’uccisore al gran consigl
de’ negozianti vien chiamato Dio de’ mercanti, e del guadagno : come padre delle destrezze, e delle frodi è nominato Dio de’
li Dei, che gl’ uomini fra loro, ambasciator di pace s’appella : come padre delle lettere, e del ben dire vien detto Ermete o
ù dato per aver addormentato, e quindi ucciso per espresso volere del padre degli Dei il pastore Argo dotato di cento occhi,
perdere l’antica sua essenza coll’essere trasformata in alloro da suo padre istesso da lei chiamato in soccorso,(1) che vitti
Diana. Sue dissavventure. Un tal figlio però, che riuscir dovea pel padre un bel motivo d’allegrezza, fu per lui la cagione
non esser egli figlio di Apollo come si vantava, chiese in grazia al padre per consiglio di sua madre di condurre per un gio
ulmine rovesciò nell’ Eridano l’audace Fetonte, che morendo lasciò al padre in sua vece una novella eredità di tristi affanni
etta elesse il deforme suo figlio Vulcano. Pronto questi a voleri del padre , non si curò di stendere le mani contro la stessa
passi ad informarne Giove per l’opportuno riparo. Al sentire il gran padre le sue giuste querele cercò d’impiegare il suo br
pito indi a poco dal suo grazioso sembiante con tenere espressioni di padre la facoltà le concesse di chiedergli con libertà
iglie di Roma nonimen di sei anni, nè più di dieci, non prive però di padre , o di madre, secondo la legge Papia, nè mostruose
nà con prodigio inudito saltando dal seno della madre nella testa del padre , quivi fissò per ben tre mesi con modo più nobile
razione, e sviluppo Chi fù Saturno. Il nume più ammirabile perchè padre de’tre più gloriosi Dei dir si dovrebbe certament
ò nol fé riguardar per tale, nè mai ottener gli fece il bel titolo di padre degli Dei a lui per natural dritto dovuto. Campat
ui per natural dritto dovuto. Campato questi dallo sdegno d’Urano suo padre per cura di Titea, si indocile si dimostrò nei co
on mano audace ancora di uncinato ferro armata sorprese lo stesso suo padre , e devirollo. Quello stesso però, che fece egli a
tesso suo padre, e devirollo. Quello stesso però, che fece egli a suo padre fatto gli venne da uno de’ suoi figli, nè i barba
tempii, ed altari in onor dei suoi Dri, e soprattutto di Giove Re, e Padre degl’altri, di evi con special impegno ne propagò
rificii le prime preci erano dirette a questo Dio col proprio nome di Padre comunemente invocato. Quod fuerit omnium primus c
al lusinghiera apparenza. Lo mirera fanciullo di senno, ma lo provera padre di vizii. Lo guardera cieco, ma lo sperimentera t
i gli alti gloriosi natali, e caduto non molto dopo dal suo soglio il padre , insiem coi suoi due rinomati fratelli il vasto i
morte, che aperti li avrebbe alla vita. Scorgendo impertando il gran Padre non potere rimaner superstite quel frutto immatur
i giovarli, che di recarli alcun male. Sue vendette. Tali viscere di Padre però non serbò egli per chiunque ardiva vilipende
ze di contristata donzella piangente alle carceri del disgraziato suo Padre , che col proprio latte nudrisce per prolungargli
verità il più luminoso attestato. E da chi altro poi, se non dal lor padre l’esempio appresero tanti ben nati figli di magni
nzone, Nulla vale addur la scusa E chi ardisse al paragone Grida il padre chi si abusa Contro il cenno di veuir Della leg
Di quel gallo già atterrato In quel cor da legge armato Resta il padre provocato Cadde il figlio sventurato, Per l’off
on basta ; l’istesso suo figlio, Che la regia donzella si adora E del padre l’amor non ignora Egli stesso la deve svenar. Cos
e Pirro qual’uom condannato, E la donna rëale il seguì Alla tomba del padre arrivato Stupidito tremò, s’ammutì Ma costretto d
ono Gli dice : a qual dolor m’hai trascina to, Dovrei punirti, ma pur padre io sono. E acciò non resti il trono mio macchiato
ietà depressa, e doma Paghino col morir l’indegno errore Pria d’esser padre lor fui figlio a Roma Questa mi parla, e non natu
cupressi. Virg. ec. 1. Tullia, che passa col carro sul cadavere del Padre . SONETTO ENDECASILLABO. L’iniqua figlia dispieta
pietà, dover, ragione Arriva a calpestar fin la natura. Visto il suo padre in grembo a rea sventura Superbamente al mesto au
genitor schiacciar procura Ma perchè quei ricusa ella il punisce Del padre fatta già terribil scherno E quant’ella empi a è
età Delfino, il quale perchè fù il principal Trombetta di Nettuno suo padre , fece si, che tutti quei mostri marini, che sonav
se idee, che avevano i gentili della generazione del Verbo Eterno dal Padre , fabbricarono i Poeti, al dir di più dotti Scritt
12 (1806) Corso di mitologia, utilissimo agli amatori della poesia, pittura, scultura, etc. Tomo I pp. 3-423
adre i maschi vennero chiamati Titani, e Titanidi le femmine. Il loro padre orribilmente li maltrattava. Titea finalmente tra
ivilegi : avevane diritto di testamentare, anche essendo vivo il loro padre  ; in giudizio non si poteva mai esigere da esse i
stituite dalla stessa Cerere ; altri dal re Eretteo ; altri da Museo, padre di Eumolpo ; altri dallo stesso Eumolpo(12). Si s
schina di prendere ora questo ed ora quell’ aspetto per alimentare il padre suo, sempre più affamato. Si scuoprì alfine l’art
e fu cangiato in diamante (h). Giove, cresciuto nell’ età, scacciò il padre suo dal trono, e ne divise l’impero co’ suoi frat
e una figlia, Protogenia (d), che fu da Giove renduta madre di Etlio, padre di Endimione (e), del quale parleremo. In onore d
ri dalle beneficenze, ch’ egli conferiva. I più celebri sono questi : Padre , Re, Statore, Erigdupo o Brontonte o Bronteo, Eca
Ilapinaste, Ctesio, Trifilio, Ultore, Sponsore, ed Ospitale. Fu detto Padre , e Re, perchè si considerava come il Sovrano degl
er esservi cosa più preziosa della vita dell’ uomo, diede un addio al padre , a Timotea, sua moglie, e si precipitò a cavallo
(b). Diespitero fu appellato da’Romani, perchè si risguardava come il padre del giorno, ossia l’autore della luce. Per questa
un giovane, che i Molossi aveano spedito agli Arcadi in ostaggio. Il Padre de’Numi, pieno d’orrore e di sdegno, scagliò in q
nde prese poi il nome di Dionisio, per alludere nello stesso tempo al padre suo, che nel Greco Idioma si chiama Dios (c). Nep
di Agave ; Alcitoe colle altre sorelle, dette Minieidi da Minia, loro padre . Licurgo perseguitò sul monte Nisa Bacco e le di
penetrata dall’infelicità de’suoi concittadini, trasse ella stessa il padre pe’oapelli all’altare, lo scannò, e poi anch’ella
ida, moglio el Gigante Orione. Le Pretidi preferirono la casa el loro padre alle ricchezze de Itempio di Giunone, overo, come
igliuolo, Iti. Eseguito l’atroce fatto, si rifugiarono presso il loro padre . Politecno se ne accorse, e perseguitò le due sor
da Manto, figlia di Tiresia, e grande Indovina, come lo era il di lei padre (a) (23). Dicesi, che quella fonte siasi formata d
o ebbe a vederla nel momento, in cui, pascolando ella gli armenti del padre , combattè sola contro un leone. Ne ammirò il Nume
ima cetra(e). Rea partorì ad Apollo un figlio. Se ne adirò il di lei padre , e la fece gettare nel mare. I flutti la portaron
ttersi in lei. Era egli per raggiungerla sulle sponde’ del fiume, suo padre , quando la giovine chiamò il genitore in sua dife
promessa, che desideravasi da Aconzio. Non molto dopo Cidippe fu dal padre destinata ad altre nozze ; ma tutte le volte che
ostochè un bambino era nato, la levatrice lo poneva sul terreno, e il padre poi, o altra persona in vece di lui ne lo alzava
osito poi di Diana Ortia notiamo, che Anfiteno o Anfisteno, il di lui padre , Anficle, Irbo, suo figlio, e i suoi népoti, Astr
Nettuno fu considerato figliuolo di Saturno e di Cibele. Il di lui padre , dopo d’averlo mangiato, lo restituì poi, come ab
lla abbia acquistato l’anzidetto nome, perchè offesa da Pallante, suo padre , lo scorticò, e della di lui pelle si fece uno sc
ndicato la morte prima di Cesare, e poi de’ due Crassi, cioè di M. il padre , e di P. il figlio (a). Si denominò Turio dal gre
a di pastora, e la rendette madre di due gemelli. Ella per timore del padre li getto appena nati nel fiume Erimanto. Le acque
i tanto onorato, quanto in Roma, perchè questa lo risguardava come il padre di Remo e Romolo, e il protettore del suo Imperio
Giunone(c) ; e però gli diedero il soprannome di Apator, ossia senza padre (d). Comparve sino dal suo nascere deforme. Per l
gli nacquero Asia e Libia, dall’ altra ebbe Europa e Trace. Oceano fu padre di moltissimi altri figliuoli, delle fontane, e d
ti figliuoli di Nettuno e d’Anfitrite(e). Eurìpide vuole, che il loro padre sia stato Polifemo(f). Questi al dire d’Omero nac
to morire Osiride, e dopo di averlo vinto e ucciso salì sul trono del padre , ma poi dovette soccombere sotto la forza de’ Pri
d). Id. Ibid. l. 2. (e). Apollon. l. 3. (7). Omero dice, che il padre di Deucalione si chiamava Minos(m). (f). Nat. C
ma volta che Acusilao fu coronato ne’ medesimi Giuochi, egli prese il padre suo salle spalle, e lo portò per le vie d’Olimpia
d’innalzare una statua al suo cavallo(d). Polifite, e Callitele, suo padre , amendue Spartani, meritarono ne’ Giuochi Olimpic
endue Spartani, meritarono ne’ Giuochi Olimpici la corona d’ulivo, il padre alla Lotta, e il figlio alla Corsa de’cavalli. In
cravi il carro di Polifite sopra una colonna alto della statua di suo padre (a). Butacide di Crotona, uomo di straordinaria be
l’anzidetto Acmone con quello, il quale dicesi essere stato il primo padre degli Dei (b). Questi si chiamò anche Demogorgone
e figlie di Atlante furono soprannominate Atlantidi dal nome del loro padre (f). Il nome poi di Plejadi deriva dal verbo Greco
gnò a’ suoi il culto degli Dei della Grecia ; e però fu denominato il padre de’Numi, e fu confuso con Saturno(g). Si applicò
ide, ossia errante, dall’essere andata cercando col cane il morto suo padre (f). Si fece allora anche la Festa E ora, ossia s
ra corde appiccate agli alberi (a). Il Bocaccio crede, che l’ Icario, padre di Erigone, fosse diverso dall’altro, ch’era figl
padre di Erigone, fosse diverso dall’altro, ch’era figlio di Ebalo, e padre di Penelope (b). Altri pretendono, che l’anzidett
viaggiando per la Laconia, era stato cortesemente alloggiato dal loro padre (f). (a). Hymn. in Bacch. & Latron. (b).
). L’Esperidi, così denominate da Espero, fratello di Atlante, e loro padre , erano tre, Egle, Aretusa, ed Esperetusa (a) ; ov
llissima Pero, figlia di Cloride e di Neleo, re di Pilo. Ma il di lei padre non voleva darla in isposa, se non a colui, che g
Traci, ebbe in moglie Progne, perchè avea prestato soccorso al di lei padre , Pandione II, re d’Atene, e aveagli fatto riporta
vine, chiese questa soccorso alle Ninfe, sue sorelle, e a Ladone, suo padre . Non compì Siringa la preghiera, che trasformata
sposa ; finalmente nel terzo giorno conduceva la sposa dalla casa del padre alla sua. La sposa allora vestivasi di lunga e nu
ad impedire, che v’entrassero. Eccone le ceremonie : per tre notti il padre di famiglia si alzava dal letto, e recavasi ad un
ilenzio(a). (12). L’Acheronte, dicono alcuni, nacque da Cerere senza padre . La di lui madre, temendo i Titani, i quali tenta
ite nell’ Erebo(g). Era questi figliuolo del Caos e della Caligine, e padre della Notte(h). Cicerone però dice, che questa er
osciuto sotto il nome di Giove, e l’altra setto quello di Giunone. Il Padre poi de’ Numi li cangiò in due montagne, ciascuna
io(c). Pindaro però non vuole, che Pelope sia stato messo a morte dal padre , ma che nej dì del predetto convito Nettuno lo ab
re, coni era il costume di quegli antichi tempi, molti doni al di lei padre , Dejoneo. Questi lo sollecitò più volte ad esegui
dette anche Belidi dal loro avolo, Belo, erano cinquanta. Danao, loro padre , le uni in matrimonio con cinquanta figliuoli di
d’un certo Valesio vennero attaccati da gravissima malattia. Il loro padre pregò gli Dei, che traessero sopra di lui la mort
unirsi in matrimonio con Lampro, figlio di Pandione, a cui il di lei padre aveala promessa, non avendo mai saputo, ch’ella e
di lui. Acasto v’acconsentì, e sacrificò la sorella all’ombra di suo padre (a). (g). Apollod. l. 3. (h). Joh. Jacob. Hofm
. (b). Potter. Archacol. Graec. l. 2. (9). Lampusia, istruita dal padre , e poi consecrata al servigio di Apollo, si perfe
appresso Climene, sua madre. Ella lo accertò, che Febo era il di lui padre , ed esortollo a récarsi alla Reggia di lui per es
e il Sole, udito il motivo della di lui comparsa, protestò d’essergli padre  : e affinchè non ne avesse più dubbio, giurò per
he dovea tenere, nè ebbe forza sufficiente a reggere i cavalli di suo padre . Ne avvenne, che quelli ben presto traviarono dal
Lampezia ebbero Neera per madre. Si soprannominarono Eliadi dal loro padre , chiamato da’ Greci Elios, ossia Sole ; e Faetonz
i dal loro fratello, Faetonte(e). Solevano pascere le greggi del loro padre nell’ Isola Trinacia(f). (a). Metam. l. 2. (b)
ccellenti versi(h). (41). Non vanno d’accordo i Mitologi riguardo il padre di Marsia. Igino dice che fu Eagro(a) ; Plutarco
sse il nome d’Ismenio, o Ismeno(d). (b). Paus. l. 9. (46). Gordio, padre di Mida, stupì al vedere, che un’ Aquila se ne st
o la bocca a lui, che dormiva(a). Mida dedicò a Giove il carro di suo padre , e lo sospese nel più alto della Fortezza. Il gio
rella, Canace, madre d’un figlio. Voleva la giovine celarlo al di lei padre , e con sacre frondi avealo coperto per consegnarl
ffinchè di sua mano si uccidesse. Macareo, informato dello sdegno del padre , si ritirò in Delfo, dove fu ammesso tra’ Sacerdo
rotopo,-re d’Argo. Colei non appena lo partorì, che temendo l’ira del padre , lo nascose tra certi virgulti, dove i cani final
e). (49). Filamone riuscì anch’egli eccellentemente nell’arte di suo padre , e la comunicò anche al figlio, Tamiride. Questi
ia d’Asopo(c) ; e Zetze dice, che Anfione e Zeto ebbero Teoboonte per padre (d). Altri pretendono, che Giove per unirsi ad Ant
figlio di Attore, che per averla in moglie dovette offerire al di lei padre varj doni (a). Quì si ricorda pure Polifonte, la
ide poi dice, che Orione era figlio di Nettuno e di Euriale, e che il padre suo gli avea conferito il privilegio di camminare
, de’ quali parleremo. La morte poi di Chione destò in Dedalione, suo padre , tale afflizione, ch’egli disperato si precipitò
hè il mostro era per divorarla, Ercole ne la liberò, perchè il di lei padre aveagli promesso in premio certi cavalli d’origin
, la quale dal giorno, in cui eglino nacquero, viveva per comando del padre rinchiusa in una carcere. Beto ed Eolo si affrett
lio del Tebano Atamante, e d’Ino, fuggendo colla madre da’ furori del padre , si precipitò nel mare, e venne portato sull’Istm
rese in moglie Peribea, figlia d’Ipponoo, che divenne madre di Tideo, padre di Diomede. Eneo poi dopo la morte di Meleagro fu
amavano, che aveano giurato di non sopravvivere le une alle altre. Il padre sacrificò la prima, ch’era tra quelle la maggiore
a anche in altro modo. Dicesi ch’ egli erasi proposto di vendicare il padre suo, vinto da Minerva, allorchè le due Divinità g
13 (1855) Compendio della mitologia pe’ giovanetti. Parte I pp. -389
e poscia Plutòne, i quali furono nello stesso modo alla crudeltà del padre sottratti. E questi tre figliuoli di Satùrno tutt
gliuolo, il quale da Marica, ninfa de’ Minturnesi, ebbe il re Latìno, padre di Lavinia. E però il popolo Latino ebbe sua orig
lor primi e più antichi signori era un sangue proveniente dal vecchio padre di Giove. Di che i Romani vollero serbare solenne
o da’ Re, e questi scacciati, dal Pontefice Massimo ; e doveano avere padre e madre viventi (patrimi et matrimi), e non meno
matutinus, quasi signore del giorno o del mattino. Janus Pater, quasi padre degli Dei-Janus Quirinus, detto da curis o quiris
Giove. I. Nomi dati a questo Nume e lor ragione. Giove, padre degli uomini e degli Dei, chiamavasi Jupiter da’
fatto per mirare il cielo. Nel che traluce la vera origine del primo padre degli uomini, che Dio formò del fango della terra
ndò a Mercurio di recarla in dono ad Epimeteo, fratello di Prometeo e padre di Pirra, con un vaso o cassetta magnifica e ben
e di lei, appena reciso il capo, nacque il caval Pegaso, e Crisaòrre, padre di Geriòne. XII. Continuazione-Serpenti della
ll’audace ed indocile gioventù, mal seguendo gli accorti consigli del padre , alzò troppo alto il suo volo, per cui il calore
e uccise il fratello Foco col disco ; e per evitare la giusta ira del padre si rifuggì a Salamina, e Peleo, a Ftia presso Eur
fu padre d’Ilo, di Assaraco e di Ganimede. Da Ilo nacque Laomedonte, padre di Priamo, il quale morì sepolto fra le ceneri de
eva incarcerati. Quindi spesso arbitro e signore, ed altre volte re e padre de’venti si appella (ταμιας ανεμων. Hom.). Virgil
, non doverne fare le maraviglie, perchè Giove, il quale per natura è padre di tutti, ama che gli ottimi sien chiamati suoi f
ltri dicono che l’istituì Atreo per onorare i funerali di Pelope, suo padre . A tempo della guerra di Troia i giuochi olimpici
Giovenale si appella Iupiter nondum barbatus (1). Diespiter, Giove, padre del giorno, detto Lucetius ne’carmi Saliari, cioè
Iupiter Pater ; epiteto principale di Giove spesso chiamato da’poeti padre degli uomini e degli Dei. Iupiter Pluvius, Giove
fig. di Eaco, che ritornavano dalla spedizione contro le Amazzoni. Il padre avea promesso di dar loro, oltre la figliuola, al
a Laomedonte pel rapito Ganimede(3). Ercole consegnò la figliuola al padre per andare a compiere una sua impresa ; dalla qua
nio che fermato avea con Teti, sarebbe nato un figliuolo maggiore del padre . Perciò si tenne di sposarla, temendo che un tal
altra cosa avea prodotto, partorì dal suo cervello Minerva, uguale al padre sì nella potenza che nel consiglio, ed indomabile
lle lettere ed alle armi soprantende, e ch’era uscita del capo di suo padre . Ma più veramente volevano dirci i poeti, che le
che quella Dea ha una potenza ed una intelligenza simile a quella del Padre de’ Numi(6). Quindi si disse(7) che Minerva era l
ui cantò Dante : ……. vedea Pallade e Marte, Armati ancora intorno al Padre loro, Mirar le membra de’ giganti sparte. Plinio
animali, e perciò l’attribuivano a Pallade che uscita della testa del padre degli Dei tutta armata, non respirava che battagl
Virgo secondo alcuni chiamasi Minerva da Catullo(3), perchè nacque di padre senza madre. Ma altri dicono che patrimus signifi
atrimus significa un giovinetto che, dopo la morte della madre, ha il padre ancora vivente ; il che non conviene alla nostra
ore del figliuolo, disse non trovare spediente migliore che andar dal padre a chiarirsi del vero ; e Fetonte vi andò di buona
e si legge la favolosa storia di Crise, sacerdote di Apollo Sminteo e padre di Astinome, detta da lui Criseide. Agamennone, s
e cantavano in cielo le lodi dei Numi, e principalmente di Giove, lor padre . Il quale rimasto vincitore de’ giganti, Apollo e
sue figliuole, e queste furon poscia le Muse, ed egli fu chiamato lor padre tra perchè la poesia pare inspirata virtù di un N
il quale, secondo alcuni mitologi, era fig. di Urano, marito di Tia e padre del Sole, della Luna e di tutti gli astri. In Ome
ssi uno scelto coro di giovanetti e di donzelle di cui eran viventi e padre e madre (patrimi et matrimi.) al numero di ventis
to. Avverso eziandio a Bacco fu Acrisio, re d’ Argo, fig. di Abante e padre di Danae. Egli(1) ebbe di Bacco sì poca stima, ch
ra col suo mesto latrare mostrò alla figliuola ov’era il cadavere del padre  ; ed ella ivi per dolore finì la vita con un lacc
gli Ateniesi punissero gli uccisori d’Icaro e che in ciascun anno al padre ed alla figliuola offerissero le primizie delle b
ezze di Mida andavano in proverbio. Egli fu successore di Gordio, suo padre , che fondò il regno di Frigia. Anio(4), vecchio s
vare l’uscita di quell’inestrigabile luogo. Poscia, temendo l’ira del padre , fuggì di Creta insieme con Teseo, il quale, dime
mogli de’fiori e delle altre piante. Da siffatte solenni promesse del Padre de’ numi Venere rincorata il di vegnente si fece
upenda pittura dedicò Augusto nel tempio di G. Cesare, consacrando al padre l’origine e l’autrice di casa Giulia ; e per aver
e primi mesi dell’anno antico, Marzo ed Aprile, il primo a Marte, suo padre , ed il secondo, a Venere, madre di Enca, affinchè
la città di Roma ; per cui ne’sacrificii invocavasi Marte col nome di padre (Marspiter), e Venere con quello di genitrice (Ve
or da’ cigni ed ora da due neri passeri, come cantò Saffo(1) : « del padre la magione aurata Lasciavi, ed i bei passeri velo
gli Egiziani che i Greci dissero fig. di Nettuno e di Libia, e che fu padre di Danao e di Egitto ; egli fu il primo inventore
udir gli Achivi e ne tremaro. Allora doloroso salì alle sfere, e col padre de’ numi lamentossi della tracotanza di Minerva c
chi, cominciarono tutti a salutare Romolo come dio nato d’Iddio, re e padre della città romana. Ma allora vi furono di quelli
, e che il mese di Marzo fu così chiamato da Marte, non perchè era il padre di Romolo, ma perchè così dicevasi da’ popoli del
fig, di Marte, che regnava in una parte dell’Africa, in onore di suo padre sacrificava tutti gli stranieri che giungevano ne
r, o Marspiter presso i Romani salutavasi ne’ sacrificii(1), o perchè padre di Romolo, o perchè nelle preghiere tutti gli Dei
omolo, o perchè nelle preghiere tutti gli Dei invocavansi col nome di padre (2). Nel sacrificio ambarvale si dice Marspiter, c
detto del loro Mercurio. L’Ermete egiziano finalmente fu riputato il padre dell’eloquenza, percui meritò il nome di Ermete,
auno custode degli uomini Mercuriali, per dir de’ poeti ; e Mercurio, padre della curva lira (curvaeque lyrae parentem. Lib. 
« Udito ch’ebbe Mercurio, ad eseguir tosto si accinse I precetti del padre  ; e prima a’ piedi I talari adattossi. Ali son qu
n Cillene, monte di Arcadia. Atlantiade, Mercurio nipote di Atlante, padre di Maia. Caducifero e Caduceatore (2), che porta
o, di cui si parlò nell’articolo di Saturno, detto pure Fatuo, era il padre de’ Fauni e de’ Satiri, dio dei pastori e degli a
di danzare tutto ebbrifestante. Furon poi detti Fauni o da Fauno, lor padre , o dal verbo fari, part. fatus, parlare ; o dal g
io, presedeva alla piantagione ed alla semina. Da Orazio (1) chiamasi padre e custode de’ confini, e da Virgilio, nume de’ ca
angiar forma, si fece vendere più volte per soddisfare a’ bisogni del padre , il quale con tutto ciò finì miserabilmente la vi
po e Tosseo, fig. di Testio e fratelli di Altea, e Telamone, e Peleo, padre di Achille ; ed oltre più altri la quanto bella,
ia. Oreste intanto già adulto si propone di vendicare l’uccisione del padre , e coll’aiuto di Pilade uccide Egisto insieme col
a dar loro in matrimonio le sue figliuole, le quali per consiglio del padre nella prima notte delle nozze uccisero gli sposi,
fuggissene alla città di Lircea. Essa intanto ricuperò la grazia del padre e Linceo fu dichiarato erede e successore al regn
Tieste, ne uccise i figliuoli e ne apparecchiò le carni in vivanda al padre  ; alla quale vista fingesi che il sole si volse i
getta un verseggiare dimesso, nomina la famosa cena Tiestea. Atreo fu padre di Agamennone e di Menelao ; e Tieste, di Egisto,
detto Egisto (ab, αιξ, αιγος, capra). Il quale, per instigazione del padre , uccise Atreo, cui successe nel regno Agamennone
e divini onori a Giove ; e dopo più altri re salì sul trono Pandione, padre di Progne e Filomela. Era la prima moglie di Tere
endicarsi di tanta ingiuria, uccise Iti, suo figliuolo, e lo diede al padre in forma di vivanda, acciocchè il mangiasse. Di c
detta da Properzio Pandionia dall’avo. La quale venendogli negata dal padre , che avea fresco ancora nella memoria l’orrendo f
a partorì un figlio che si chiamò Teseo, il quale fu riconosciuto dal padre all’eburneo manico della spada. Nel viaggio da Tr
posò Giocasta, fig. di Creonte, dalla quale ebbe un figlio che fu dal padre consegnato ad un pastore, acciocchè, foratigli i
a. Intanto i due suoi figliuoli Eteocle e Polinice, dopo la morte del padre , convennero di regnare a vicenda un anno per cias
ea fece in pezzi Absirto e qua e là ne sparse le membra ; le quali il padre dolentissimo trattenendosi a raccogliere, diede t
nimo di questo principe, fu da lui mandato a lobate, re della Licia e padre dì Stenobea, con lettere, nelle quali lo pregava
o, fig. di Eaco, detto spesso per ciò Eacide, dall’avo, e Pelide, dal padre . Peleo era re di Tessaglia ed avea sposata Teti,
d il supremo duce Agamennone, diciamo che avendo questi restituita al padre la sua schiava Criseide per placare lo sdegno di
Omero(2) dice che Giove e Nettuno erano figliuoli di un medesimo padre , ma che il primo il vinceva in sapienza, come neg
Nereide Teti che fu madre di Achille. Da Omero e da Virgilio chiamasi padre degli Dei, e padre di tutte le cose. La quale fav
madre di Achille. Da Omero e da Virgilio chiamasi padre degli Dei, e padre di tutte le cose. La quale favola, dice M. Dacier
moglie Teti, aveano grandissima riverenza. Si diceva ancora dai poeti padre de’più gran fiumi, de’quali Esiodo ne conta venti
tremila, secondo lo stesso Esiodo ; per cui da Catullo(2) vien detto padre delle ninfe. Lo troviamo poi figurato in forma di
o i giusti decreti di Radamanto che sempremai siede allato a Saturno, padre de’numi e marito di Rea, il cui trono si eleva al
erno. Cominciamo da Tantalo, re di Lidia e fig. di Giove. Egli fu padre di Pelope e di Niobe ; e Giove (2) era solito con
Tantalo ebbe l’imprudenza di svelare agli uomini le segrete cose del padre de’numi. Fu per ciò da Giove condannato a stare n
tutte le divinità è la più formidabile a’mortali. Properzio il chiama padre e giudice dell’inferno ; e Stazio il descrive nel
14 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XI. Giove re del Cielo » pp. 55-59
57. In latino Jupiter significa, secondo Cicerone, juvans pater, il padre , ossia il Dio che giova, poichè il nome di padre
ne, juvans pater, il padre, ossia il Dio che giova, poichè il nome di padre davasi a tutti gli Dei benefici. Inoltre la voce
chè il nome di padre davasi a tutti gli Dei benefici. Inoltre la voce padre è termine di affettuosa venerazione. Dante nel pr
primo Canto del Paradiso invocando Apollo dio della poesia, lo chiama padre  ; e il Tasso ad Erminia fuggente fra l’ombrose pi
adre ; e il Tasso ad Erminia fuggente fra l’ombrose piante fa chiamar padre il vecchio e saggio pastore che ella trovò in un
15 (1855) Della interpretazione de’ miti e simboli eterodossi per lo intendimento della mitologia pp. 3-62
4. Inoltre molte altre cagioni. Ora la pietà di un figlio deifica un padre rapito al suo amore ; ora la desolazione di una m
Dio del figlio, a cui la natura ha tolto addivenire un’uomo ; ora un padre colpito nella sua tenera posterità invoca in essa
tare gli arcani della filosofia, come è il dirsi — l’oceano essere il padre de’fiumi ; la Luna avere sposata l’aria e addiven
me un carattere poetico, come un tipo, come un’universale fantastico. Padre degli Dei e degli nomini, detto Giove, come vuole
terra, è principio e generatore di tutte le cose, onde Giove fu detto padre degli Dei e degli uomini ; e del pari portò il no
; col nome di Libera seminibus mulierum (2). A lui si dava il nome di padre del giorno, portando i parti alla luce ; di Dea M
do. Se nella favola si dice, che Saturno avesse castrato il Cielo suo padre , con questo s’intese che presso Saturno, non pres
’inno che si vuole di Orfeo, tra le attribuzioni gli si dà il nome di padre degli Dei beati e degli uomini, di vario ne’suoi
iocchè tutte le cose vengono dalla terra, e nella terra ritornano. Il padre delle ricchezze, dice l’ Agostino(3), non è altro
forte Titano, possente di mano, indomito, illustre ne’combattimenti, padre del tempo, eterno, ineffabile, potente in far tut
egorico, che vi si adorava altro non intendevano che andar devoti del padre de’secoli, dell’anima visibile del mondo, delle i
16 (1874) La mitologia greca e romana. Volume II « Parte III. Semidei, indigeti ed eroi — XLI. Perseo » pp. 309-316
poi in Dea, sotto il nome di Iside ; e parimente d’Argo era re Danao padre delle Danaidi, di cui parlammo nel N. XXXI ; ed o
della torre di bronzo, per la stessa ragione che fece dire a Filippo padre di Alessandro Magno non esservi fortezza inespugn
adimento da Megapente, figlio di Preto, per vendicare la morte di suo padre . La storia di Perseo fu registrata dagli Antichi
trier, ma naturale, « Ch’una giumenta generò d’un Grifo : « Simile al padre avea la piuma e l’ale, « Li piedi anterïori, il c
17 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XXX. Stato delle anime dopo la morte, secondo la Mitologia » pp. 216-231
, una decorazione, consistente in una piccola spalla d’avorio263). Il padre scellerato ed empio fu condannato nel Tartaro ad
curvo rostro »267). (Odissea, xi.) Flegia, benchè figlio di Marte e padre di Coronide che partorì Esculapio, fu empio contr
 Che imitar non si ponno. E ben fu degno « Ch’ei provasse per man del padre eterno « D’altro fulmine il colpo e d’altro vampo
utte figlie di Danao re di Argo e nipoti di Belo ; dai quali nomi del padre e dell’avo derivarono i loro appellativi o patron
18 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — VI. Il regno, la prigionia e l’eŚilio di Saturno » pp. 28-30
figlio e di contentarsi del secondo rango nel Cielo, quello di ex-re padre del regnante, s’indispettì perchè il figlio non l
e vicende politiche di un regno, cioè successione per abdicazione del padre , patti di famiglia, violazione dei medesimi, guer
uom crudele. « Tra le sue mire di grandezza e lui « Metti il capo del padre e del fratello « Calcherà l’uno e l’altro ; e far
19 (1874) La mitologia greca e romana. Volume II « Parte III. Semidei, indigeti ed eroi — XLIV. La caccia del cinghiale di Calidonia » pp. 326-330
ra di Tebe, Nestore ancora nella sua prima gioventù, Peleo che fu poi padre di Achille, Telamone padre di Aiace e Laerte di U
nella sua prima gioventù, Peleo che fu poi padre di Achille, Telamone padre di Aiace e Laerte di Ulisse ; dei quali tutti dov
rimorso e divenuta folle per disperato dolore si diede la morte ; il padre ne rimase affranto e istupidito e poco sopravviss
20 (1874) La mitologia greca e romana. Volume II « Parte II. Degli dei inferiori o terrestri — XXXIX. Eolo e i Venti » pp. 295-
« Con essi andrian per lo gran vano a volo. « Ma la possa maggior del padre eterno « Provvide a tanto mal ; serragli e tenebr
li anni il più bel fior sul volto. « Costoro ciascun dì siedon tra il padre « Caro e l’augusta madre, ad una mensa « Di varie
re Deus, secondo che abbiamo detto altra volta spiegando il titolo di padre dato ad Apollo anche da Dante ; e per la stessa r
21 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XV. Giunone regina degli Dei e Iride sua messaggiera » pp. 79-85
tto dalla refrazione dei raggi del sole. I nomi stessi di Iride e del padre di essa accennano colla loro etimologia le parti
mirabile parvenza dell’arco celeste. Perciò la dea Iride dal nome del padre è detta poeticamente Taumanzia ; e lo stesso Alig
us equivale a dominus, cioè padrone. In Plauto è detto herus maior il padre di famiglia, ed herus minor il figlio di lui. 92
22 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XVII. Apollo considerato come Dio del Sole, degli Arcieri e della Medicina » pp. 92-103
urora, la quale ogni mattina apre le porte dell’oriente, e precede il padre , spargendo gigli e rose sulla terra. Tutti i poet
osa sua madre Climene andò nella sublime reggia di Apollo e chiese al padre una grazia, prègandolo a giurare per le acque del
Numi paurosi che fuggirono e si nascosero, ma costantemente aiutò il padre e i fratelli saettando i nemici. Ora devesi aggiu
23 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — V. Urano e Vesta Prisca avi di Giove  » pp. 25-27
to il nome dei principali figli di Giove, e al più lontano quello del padre di esso, cioè di Saturno ; perciò al pianeta che
erciò al pianeta che è più lontano di Saturno assegnarono il nome del padre di questo, cioè di Urano. Anche il nome di Vesta
24 (1874) La mitologia greca e romana. Volume II « Parte III. Semidei, indigeti ed eroi — XLIII. Cadmo » pp. 321-325
ivine, la fece sua sposa, e n’ebbe due figli Minos e Radamanto 57. Il padre di lei non sapendo che ne fosse avvenuto, mandò i
maledettamente « D’esser di carne come tutti siamo, « E vorrebbe per padre un altro Adamo. » (La Vestizione.) 59. « Ne
25 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XXII. Marte » pp. 138-143
cordie e battaglie e stragi e sangue ; » e perciò a Giove stesso suo padre egli divenne fra tutti i celesti odioso, come tro
mente nel Canto viii del Paradiso : « …….e vien Quirino « Da sì vil padre , che si rende a Marte. » 180. Trovasi infatti
26 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XVIII. Apollo considerato come Dio della Poesia e della Musica e maestro delle nove Muse » pp. 104-114
to con Giove, e non potendo vendicarsi contro di esso, perchè era suo padre e più potente, uccise i Ciclopi che fabbricavano
quelle foglie « Che la materia e tu mi farai degno. « Si rade volte, padre , se ne coglie, « Per trionfare o Cesare o poeta,
27 (1874) La mitologia greca e romana. Volume II « Parte III. Semidei, indigeti ed eroi — XLV. La spedizione degli Argonauti alla conquista del Vello d’oro » pp. 331-341
Issipile, figlia del re Toante, con pietosa frode salvò la vita a suo padre  ; e meritava perciò una miglior sorte di quella c
aria da Calai e Zete, figli di Borea, che avevano le ali come il loro padre  ; i quali le respinsero fino alle isole Strofadi,
28 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XXVI. Nettuno re del mare e gli altri Dei marini » pp. 173-183
iamo detto altra volta (V. il N. XI) che agli Dei davasi il titolo di Padre in segno di affettuosa venerazione ; e l’Oceano l
r l’altro nome, cioè di Doridi derivato dalla madre, o di Nereidi dal padre  ; ma il secondo è il più comunemente usato dai po
29 (1874) La mitologia greca e romana. Volume II « Parte IV. Le Apoteòsi — LXVIII. Apoteosi degl’Imperatori Romani » pp. 497-499
l’eroe da considerarsi come un Dio fosse figlio di una Divinità o per padre o per madre ; 2° che vivendo avesse compiute impr
30 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — IV. Una Divinità più potente di Giove » pp. 20-24
conosciuto comunemente come il supremo dei Numi, il re del Cielo, il padre degli uomini e degli Dei. E questo Dio più potent
31 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XIII. Difetti e vizii del Dio Giove » pp. 69-72
ei suoi doveri poi, che diremmo domestici, vale a dire di marito e di padre , è anche più biasimevole. Mille ragioni non che u
32 (1874) La mitologia greca e romana. Volume II « Parte II. Degli dei inferiori o terrestri — XXXVIII. Gli Dei Penati e gli Dei Lari » pp. 290-294
eran protettori dei diritti del cittadino, ed i secondi di quelli del padre di famiglia ; senza dei quali, come egli sapiente
33 (1874) La mitologia greca e romana. Volume II « Parte IV. Le Apoteòsi — LXX. Delle Divinità straniere adorate dai Romani » pp. 506-510
inea retta da Enea, nacque il fondatore di Roma a cui si attribuì per padre il Dio Marte. Dal che si deduce che le Divinità a
34 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — III. Classazione generale delle Divinità pagane e Genealogia degli Dei superiori » pp. 15-19
el patronimico, ossia di un vocabolo derivato o composto dal nome del padre di quella data divinità. Il Dio Urano è lo stipit
35 (1874) La mitologia greca e romana. Volume II « Parte II. Degli dei inferiori o terrestri — XXXVII. Gli Dei Dei Fiumi » pp. 285-289
. « ………………… « Levò lo sguardo al Cielo il generoso « Ed urlò : Giove padre , adunque nullo « De’numi aita l’infelice Achille
36 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XXI. Minerva » pp. 132-137
: « Vedea Timbreo, vedea Pallade e Marte « Armati ancora in mezzo al padre loro « Mirar le membra de’giganti sparte. » E ne
37 (1861) Corso di mitologia, o, Storia delle divinità e degli eroi del paganesimo: Per la spiegazione dei classici e dei monumenti di belle arti (3e éd.) « Cronologia Mitologica. » pp. 387-393
il 2180 allo stabilimento dei Pelasgi in Grecia. 160. Sembra che il padre delle famiglie, che andarono ad abitare la Grecia
38 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — X. Cerere dea delle biade e Proserpina sua figlia » pp. 48-54
’agricoltura Trittolemo e neppur Cerere, ma invece lo stesso Saturno, padre di lei (come dicemmo parlando di questo Dio), e p
39 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XXIII. Venère, Cupido e le Grazie » pp. 144-151
a disdoro di Venere ; ma poi vi aggiunsero che per voler di Giove suo padre fu data in moglie al più brutto, e che per di più
40 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XII. La Titanomachia e la Gigantomachia » pp. 60-68
 Vedea Timbrèo76), vedea Pallade e Marte, « Armati ancora, intorno al padre loro, « Mirar le membra de’ giganti sparte. » I
41 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XXXII. Gli Oracoli » pp. 242-252
le a dire che l’Oracolo di Delfo era corrotto dall’oro del re Filippo padre di Alessandro Magno. Cicerone compose un’opera su
42 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XXV. Bacco » pp. 161-172
iamavasi Dionisio, parola composta da Dios, uno dei nomi di Giove suo padre , e dall’isola di Nisa o dal monte Niso, dove Bacc
43 (1861) Corso di mitologia, o, Storia delle divinità e degli eroi del paganesimo: Per la spiegazione dei classici e dei monumenti di belle arti (3e éd.) « Appendice. » pp. -386
ano e stimano fratelli coloro che hanno conosciuto Dio per unico loro padre , e si sono imbevuti d’un solo spirito di santità,
44 (1909) The myths of Greece and Rome
Sanskrit, pitri. Zend, paitar. Persian, pader. Erse, athair. Italian, padre . Spanish, padre. French, père. Saxon, fœder. Lati
Zend, paitar. Persian, pader. Erse, athair. Italian, padre. Spanish, padre . French, père. Saxon, fœder. Latin, pater. Greek,
45 (1838) The Mythology of Ancient Greece and Italy (2e éd.) pp. -516
e (canz. viii. 25), has «Rose dico e viole, A cui madre è la Terra e padre il Sole ;» and in his note on it he says, «È det
Europe. Sancho Panza is in Don Quixote called the father of proverbs ( padre de los refranes). 25. Ol. xi. 3. 26. Seven agai
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