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1 (1831) Mitologia ad uso della gioventù pp. -
cciò anche dal cielo. Saturno si ricovrò in Italia ed ìn quella parte ove fu pei fal bricata Roma, e fuvvi cortesemente acc
. Rea consegnò Giove ai Cureti o Coribanti che lo condussero in Creta ove fu allattato dalla capra Amaltea. Cresciuto in et
a restarono vinti da Giove e furono costretti di rifuggirsi in Egitto ove vissero sotto diverse forme di animali. Giove li
altre. Si cangiò in pioggia d’oro per penetrare nella torre di bronzo ove era rinchiusa Danae da cui ebbe Perseo ; sotto le
cche, e secondo altri per mezzo delle Furie. Io si rifuggiò in Egitto ove ritornata da Giove all’antica forma fu adorata so
lti altri. Ma vedendo che Giove non le dava retta, si ritirò in Samo, ove dimorò molto tempo ; ed egli per farnela ritornar
ta da capo a piedi. Ella aiutò suo padre nella guerra contro i Titani ove si distinse molto. Gareggiò con Nettuno per dare
a in oriente per apprenderne il modo, si fermò nei giardini di Flora, ove fu da questa interrogata dell’oggetto del viaggio
appena nata le Ore cui incombeva di educarla, la portarono in cielo, ove fu trovata sì bella da tutti gli Dei, che tutti v
Idalia dal monte Ida in Cipro, Acidalia dal fonte Acidalio in Beozia ove dicesi che colle Grazie usasse di lavarsi soventi
nsare il delfino del servigio a lui renduto, lo collocò fra gli astri ove forma la costellazione che porta il suo nome. Si
ia ; ed essendo state rispinte dal vento settentrionale nel Mar Ionio ove perirono, si dissero scacciate dai figli di Borea
monti Parnaso, Elicona, Pierio, le rive dell’Ipocrene e del Permesso, ove pascolava ordinariamente il Caval Pegaso, che lor
dall’implacabile Giunone, la quale pregò la Terra a negarle ricovero ove poter partorire, fu da Nettuno accolta nell’isola
elo, Delfo, Chiaro, Tenedo, Cirra e Patarno erano i loughi più famosi ove davansi tali oracoli. D’accordo con Diana uccise
ntare Argo che custodiva Io ed ucciderlo. Liberò Marte dalla prigione ove era stato rinchiuso da Vulcano e attaccò Prometeo
con essa, Giove lo estrasse vivo e l’ascose in una delle sue coscie, ove lo tenne il resto dei nove mesi ; venuto poi il t
ti, ma d’insegnar loro la cultura della terra. Di là passò in Egitto, ove insegnò pure l’agricoltura, coltivò pel primo la
tterraneo, vasto, oscuro, diviso in regioni diverse, l’una terribile, ove si vedevano dei laghi, la cui acqua limacciosa ed
Peloponneso. Ovidio ne finse un terzo in Sicilia ne’campi dell’Enna, ove Ciane fu convertita in fonte. Nell’Inferno andava
trasse Alceste dall’Inferno e lo strappò di sotto il trono di Plutone ove si era rifuggito. Orfeo addormentò questo cane co
Notte, dicono che ebbe il suo palazzo in luogo deserto e sconosciuto, ove non penetrano mai i raggi del sole. All’entrata d
della Terra, perchè sua madre lo partorì sotto terra o in una caverna ove Giove l’aveva chiusa per nasconderla a Giunone e
ia per aver tentato di far violenza a Latona ; e sepolto nel Tartaro, ove occupava collo smisurato suo corpo nove iugeri di
iceo ed il monte Menalo in vicinanza del fiume Eurota nel Peloponneso ove Apollo andava a cantar sulla lira la metamorfosi
venne poscia immolato un porco. Egli fu sommamente onorato in Italia ove dicesi esser egli nato ed aver regnato per la fel
e’ boschi e degli orti. Veneravasi particolarmente nell’agro Pontino, ove le si facevano molte offerte, oltre un annuo sacr
talia dai Lacedemoni. Essendosi appiccato il fuoco un giorno al bosco ove aveva un tempio, volendo gli abitanti trasportare
riconoscerlo, ordinò fosse esposto su di un monte vicino a Lampsaco, ove fu allevato dai pastori. Si dipingeva soventi sot
a rubarono la brigata, e la trasportarono sovra una lontana spiaggia, ove , dopo aver sbarcata la loro preda, per la stanche
raccia un ariete che guarda un altare fiammeggiante. Esiste un quadro ove sonvi degli Amorini che fanno girare una cote. Un
vertentemente Procri mentre era a caccia, Aurora lo condusse in Siria ove lo aposò e n’ebbe Fetonte ; disgustata anebe di e
i decreti stavano scritti da tutta l’eternità in un determinato luogo ove gli Dei andavano a consultare questo Nume. Giove
lo di Marte. Essa aveva un tempio a Roma vicino alla porta Carmentale ove il senato dava udienza agli ambasciatori, prima c
lto di questa Dea celebre in Roma, lo era maggiormente in Cappadocia, ove ella aveva molti magnifici tempii, la maggior par
e sue leggi maggiore autorità, ogni nove anni, ritiravasi in un antro ove diceva che Giove, suo padre, a lui le dettava, nè
. Questo principe avrebbe goduto la fama di uno de’ più grandi uomini ove non si fosse acquistato l’odio degli Ateniesi e d
altrettante donzelle, ond’ essere esposte al Minotauro nel labirinto, ove questo principe aveva rinchiuso quel mostro mezzo
on seppe far uso. Dedalo andò a ricovrarsi in Sicilia in quella parte ove regnava Cocalo. Questo principe lo accolse amiche
Pagos, collina. L’Areopago era in fatti situato in cima alla collina ove Marte difese la sua causa allorchè fu obbligato d
fu cangiata da Circe in mostro marino dopo aver avvelenato la fontana ove questa Ninfa andava a lavarsi. Glauco era infatti
si ritirò nei boschi e piû non abitò che spelonche e luoghi dirupati ove consumata dal dolore e dall’affanno non le rimase
uro. Il caval Pegaso pascolava per lo più all’intorno e sopra i monti ove s’aggiravan le Muse. Avevano Apollo alla loro tes
lche principe il quale non amando le belle lettere distrusse i luoghi ove erano coltivate. Colla musa Urania non bisogna co
enere detta comunemente Medioea, nome che le venne dalla Villa Medici ove fu in origine trasferita da Roma nel 1587 sotto F
n Cosimo, e dalla galleria di Firenze dei principi di quella famiglia ove fu traslocata dopo e dove trovasi tuttora. Essa
ad abitare presso l’Inferno, alla porta del nero palazzo di Plutone, ove poscia hanno sempre avuto la loro dimora coi Cent
dei vascelli di carico i quali commerciavano sulle coste dell’Africa, ove trafficavasi dell’oro, dei denti d’elefante, dei
o degl’immortali e spiegò il volo sull’Elicona montagna della Beozia, ove percuotendo il piede in terra fece scaturire il f
cielo, Giove lo precitò in terra e pose l’alato cavallo tra gli astri ove forma una costellazione. Anche Perseo se ne servì
lia, anzi nel porto stesso di Siracusa, unita alla città da un ponte, ove vedesi ancora. L’Aretusa era realmente una fontan
ò ad alcune Ninfe che abitavano presso l’Eridano, onde sapere da loro ove fossero le Esperidi. Quelle Ninfe lo mandarono a
entata ella stessa della sua figura gittossi in mare, vicino al luogo ove è il famoso stretto che porta il suo nome ; ma ve
Messina in Sicilia e Reggio in Calabria vi ha un passo molto stretto, ove vi sono grandi e scoscesi scogli che sporgono nel
il nome di Lemuri. Quelli che avevano cura degli abitanti delle case ove eglino stessi avevano dimorato e che erano dolci
se poscia ad Euristeo e non li lasciò in libertà che sul monte Olimpo ove furono divorati da animali feroci. 10.° Uccise G
i, a Vulcano secondo altri, di incatenare Prometeo sul monte Caucaso, ove un avoltoio gli rodeva il cuore a misura che gli
ad essi fatta da Giove e fu quindi obbligato a ritirarsi nella Scizia ove trovasi il monte Cuacaso, e donde non potè sortir
que ad eccezione di una sola montagna della Focide, il monte Parnaso, ove andò a fermarsi la piccola barca la quale portava
saglia, il corso del fiume Peneo fu fermato da un terremoto nel luogo ove questo fiume ingrossato dalle acque di quattro al
ucciso dal figlio di Danae, la fece chiudere in una torre di bronzo, ove la tenne ben custodita risoluto di non maritarla
gli rapì i pomi da lui accuratamente guardati. Di là passò in Etiopia ove arrivò nel momento in cui Andromeda stava per fin
osse innamoratasi di lui. Ucciso che ebbe il Minotauro tornò ad Atene ove riformò le leggi e stabilì alcune feste. Rinnovò
mede geloso della sua fama, lo fece precipitare dall’alto di una rupe ove lo aveva attirato sotto pretesto di fargli vedere
un vicino campo una giovenca ; seguila e fonda una città nel pascolo ove essa si fermerà : darai a quel paese il nome di B
i quali lo aiutarono a fabbricare la città di Tebe nel luogo appunto ove lo condusse la giovenca di cui aveva parlato l’or
in sei mesi. I Greci li ammisero tra il numero de’loro Dei. A Sparta ove nacquero ed ove ebbero la tomba fu loro innalzato
Greci li ammisero tra il numero de’loro Dei. A Sparta ove nacquero ed ove ebbero la tomba fu loro innalzato un altare, e ne
reparato a perderla per sempre e senza speranza di più riacquistarla, ove si fosse a lei rivolto per mirarla, prima d’uscir
pei funerali, mentre la madre lo portava segretamente sul monte Pelio ove il centauro Chirone, il più saggio degli uomini d
e Giasone s’incontrarono fuori della città presso il tempio di Ecate, ove amendue recati si erano per implorare il soccorso
o alla corte di Alcinoo re dei Feaci nell’isola di Corcira ora Corfù, ove Medea e Giasone celebrarono le loro nozze. Quivi
fuggì per aria salita su di un carro tirato da draghi, andò in Atene ove sposò Egeo padre di Teseo da cui ebbe Medo il qua
le diede il suo nome alla Media. Giasone poscia s’impadronì di Iolco, ove passò tranquillamente il resto della sua vita. C
a sua sposa. Divenuto grande si ritirò su le montagne e nelle foreste ove cacciando con Diana acquistò la cognizione de’sem
ne, il quale perduto Ila, giovinetto di singolare beltà, nella Misia, ove fu rapito da alcune Ninfe presso ad un fonte ivi
z-Rione ed a sei leghe dalla sua imboccatura, capitale della Colchide ove regnava Eete, ed eseguita, come si è riferito, la
do nel dire che dopo il sacrificio, l’animale fu trasportato in cielo ove forma una costellazione dell’Ariete, uno dei dodi
si pratica anche presentemente su le sponde del Rodano e dell’Arriège ove la polvere d’oro si raccoglie con simili tosoni,
ere l’eroe, il quale si uccise nella caduta. Il cavallo volò in cielo ove fu posto fra le costellazioni. Bellerofonte lasc
fferrò il gigante in mezzo al corpo e lo portò al disopra della luna, ove egli spirò. Sette fanciulle, delle quali egli era
urono talmente afflitte, che precipitaronsi di disperazione nel mare, ove furono cangiate in alcioni. Giano Giano ch
Giano cresciuto in età apprestò una flotta e fece vela per l’Italia, ove approdato, conquistò molto paese e fabbricò una c
ato dal cielo o piuttosto dal suo paese, approdò anch’esso in Italia, ove fu da Giano cortesemente accolto ed associato al
ondisceso alle voglie di Giove, mandò quel mostro sul monte Citerone, ove proponeva un enimma ai passaggieri, e divorava tu
adre e per sè stessa intercedendo, ottenne d’esser condotta ad Atene, ove Teseo li accolse ambidue favorevolmente, ed offrì
mostrarono appresso fino a qual segno il fraterno odio arrivar possa, ove sia dall’ambizione e dall’interesse attizzato. In
o dal re di Troia, e datosi alla fuga si ritirò a Pisa, città d’Elide ove allora regnava Enomao padre dell’avvenente Ippoda
e, salvò Ifigenia sostituendole una cerva e lei trasportò in Tauride, ove la fece sacerdotessa del suo tempio. Dopo questo
lade figlio di Strofio, con cui era stato educato, giunse in Tauride, ove per ordine del re Toante fu in procinto di essere
ornato in Grecia fu Oreste giudicato dagli Dei nell’Areopago d’Atene, ove sebbene eguali voti ei riportasse vale a dire sei
che prima a lui promessa, era stata poi data a Pirro, andato a Delfo, ove sapeva che Pirro allora trovavasi, sparse voce, c
; ma questi ad istanza di Ecuba si contentò di esporlo sul monte Ida, ove la madre il fece secretamente allevare da alcuni
abito femminile tra le damigelle della corte di Licomede re di Sciro, ove dalla figlia di esso Deidamia poi ebbe Pirro. Ma
io di Apollo, Paride con una freccia avvelenata lo ferì nel calcagno, ove soltanto era vulnerabile come si è già riferito a
e che recavansi a consultarli. I luoghi scelti per costruire i tempii ove rendevansi gli Oracoli, le vicinanze, l’esteriore
ssero che le querce parlavano. L’oracolo di Giove Ammone nella Libia, ove la statua di lui solennemente portavasi da sacerd
tecento anni, allorchè Enea approdò in Italia presso la città di Cuma ove la Sibilla aveva il suo soggiorno. Quell’eroe fu
. L’eroe troiano ubbidì e con essa discese nel soggiorno delle ombre, ove apprese dal padre tutti i perigli cui sarebbe sta
asi in onore degli Dei, il resto mangiavasi, eccetto negli olocausti, ove tutta la vittima si abbruciava.     Aracolo
ta un gran vaso pieno di acqua lustrale, preso in qualche altra casa, ove non vi fossero morti ; tutti quelli che recavansi
casa, ove non vi fossero morti ; tutti quelli che recavansi alla casa ove era il morto, nell’uscirne aspergevansi con quest
nti di duro cuoio guarniti spesso di ferro e di duro piombo. Il luogo ove si esercitava la gioventù, e ove si facevano ques
di ferro e di duro piombo. Il luogo ove si esercitava la gioventù, e ove si facevano questi giuochi chiamavasi Ginnasio, P
2 (1836) Mitologia o Esposizione delle favole
pa figlia di Agenore sotto la sembianza di toro, e portolla in Creta, ove da essa nacquero Minosse e Radamanto; si accostò
l’ avea del Regno, fè esporre appena nati i due gemelli in un bosco, ove furono allattati da una lupa. Raccolti dal pastor
ccise. Sdegnato di ciò Nettuno lo citò innanzi all’ Areopago di Atene ove giudici furono dodici Iddii, ma dai loro suffragi
il Timore. Il suo principal culto era nella Tracia ed anche in Roma, ove in somma venerazione tenevasi, come padre di Romo
ramente per nove mesi di terra in terra alla fine giunse nella Sabea, ove fu trasformata nell’ albero della mirra, e dal tr
dal monte Ida in Cipro, e di Alcidalia dal fonte Alcidalio in Beozia, ove dicevasi che colle grazie ella usasse frequenteme
a. Allora Cefalo si scoperse, ed ella vergognandosi fuggi ne’ boschi, ove si fece seguace di Diana, da cui ricevette in don
ne in Italia, e si stabilì nel promontorio Circeo ora Monte Circello, ove non corrisposta da Glauco amante di Scilla, per v
orrisposta da Glauco amante di Scilla, per vendetta avvelenò la fonte ove Scilla lavavasi onde questa cangiossi in mostro m
rchè Latona n’ era incinta, Giunone pregò la Terra a negarle ricovero ove poter partorire, e suscitò pure contro di essa il
dorato principalmente in Deio, Giuro, Timbra, Pataro, Cirra, e Delfo, ove era il famoso oracolo, che rendevasi dalla sacerd
breo, Patareo, Cirreo, Delfico, come quello di Cintio dal Monte Cinto ove nacquero quello di Pitio da Pito sinonimo, di Del
l’ inferno. Aveva i nomi di Delia e di Cintia dall’ isola e dal monte ove era nata. Famoso era il suo tempio in Efeso, che
cangiata in fonte par opera di Diana, e venne a sgorgare in Sicilia ( ove però dicon le favole, che fu tuttavia per le sott
opo per vivere; Cibele o dalla città o dal monte Cibelo nella Frigia, ove il suo culto ebbe principio, o da Cibelo suo prim
i Dindimo, Berecinto e Ida, e dalla città di Pessinunte nella Frigia, ove specialmente era adorata. Finalmente, come Dea de
erdire tutte le piante. Aveva però un tempio a piè del monte Soratte, ove dicevasi che gli uomini dello spirito di lei inva
uccello, e cosi a lui si sottrasse. Ma avvisalo da Proteo di legarla, ove la sorprendesse di nuovo, e tenerla malgrado qual
e sottratto, elle affogaronsi in mare, e Partenope recata dall’ onde, ove fu poi fabbricata la città di Napoli, fu cagione
per Scilla, Circe indispettita di vedersi posposta infettò la fonte, ove Scilla lavavasi, e con ciò fu questa convertita i
Peloponeso. Ovidio ne finse un terzo in Sicilia ne’ campi dell’ Enna, ove Ciane fu convertita in’ fonte. Eranvi cinque fium
mento per le acque di Stige fosse inviolabile anche agli Dei, sicchè, ove taluno a quello mancasse, fosse sepolto per un an
mò Egina. Il luogo del premio era un delizioso soggiorno detto Eliso, ove le anime dei buoni godean vita beata, e prendevan
gliuolo di Giove e di Elara; ma perchè questa il partorì sotto terra, ove Giove l’ aveva chiusa per occultarla a Giunone, f
i Abila e Calpe, e formando lo stretto che or chiamasi di Gibilterra, ove Ercole per monumento piantò due colonne, su cui e
si; stava, Ercole sulle prime ingannato dall’ orme non seppe trovare ove si fosser le vacche involate. Ma nel partire uden
eselo per un piede, e rotatolo in alto lanciotto nell’ onde Euboiche, ove fu convertito in uno scoglio; indi costrutta una
di Paente, con ordine di seppellirle con lui, ed a niuno manifestare ove fosse sepolto. Le favole aggiunsero poi che fu eg
di Perseo unitamente ad Andromeda, Cefeo e Cassiopea portato incielo, ove tutti e quattro fra le costellazioni vennero coll
cipitollo nel campo, che fu detto Aleio, ed ei solo volò su in cielo, ove fu posto fra le costellazioni. Delle figlie di Pr
non cercarne più oltre, e di fabbricare in vece una città nel luogo, ove un bue l’ avrebbe condotto. Arrestatosi nel luogo
mostrarono appresso fino a qual segno il fraterno odio arrivar possa, ove sia dall’ ambizione e dall’ interesse aizzato. In
se la pelle, che avea la lana d’ oro, in un bosco consegrato a Marte; ove sfavasi custodito da un drago, e da due tori spir
saggio aiutali furono da Giunone; ma come non sì saprebbe determinare ove fosse un tal passaggio, sembra che l’ immaginazio
o avea avuti, indi salita sul carro tirato da’ draghi fuggì in Atene, ove divenuta moglie di Egeo padre di Tesèo partorì Me
d istanza di Diana, e da lei trasportato in Italia nel bosco di Arica ove appresso fu venerato sotto il nome di Virbio, cio
ace, finchè scacciato pure da Atene ricoverossi nell’ isola di Sciro, ove fu ucciso secondo alcuni da Licomede, e secondo a
mangiato. Cresciuto in età, abbandonato la patria venne nell’ Elide, ove a quel tempo regnava Enomao padre di Ippodamia, l
a salvò Ifigenia sostituendole una cerva, e lei trasportò in Tauride, ove la fece sacerdotessa del suo tempio. Partito Agam
ilade figlio di Strofio, con cui era stato educato giunse in Tauride, ove per ordine del re Toante fu in procinto di essere
nato in Grecia fu Oreste giudicato dagli Dei nell’ Areopago di Atene, ove sebbene eguali voti ei riportasse, vale a dire se
che prima a lui promessa, era stata poi data a Pirro, andato a Delfo, ove sapea che Pirro allora trovavasi, sparse voce, ch
abito femminile tra le damigelle della corte di Licomede re di Stiro, ove dalla figlia di esso Deidamia poi ebbe Pirro. Ma
io dì Apollo, Paride con una freccia avvelenata lo ferì nel calcagno, ove soltanto era vulnerabile, perchè Tetide, appena n
n luogo di fermarsi nella patria Argo venne ad approdar nella Puglia, ove presa in moglie una figlia di Dauno, fondò presso
ciso da Mennone, potè salvo e senza altri disastri tornarsene a Pilo, ove secondo i poeti giunse felicemente al termine di
da Troia con dodici navi, approdò prima in Tracia al lido de’ Ciconi, ove si diede a saccheggiare, perchè essi aveano prest
erso ponente giunse al paese de’ Lestrigoni, che da Cicerone supponsi ove fu poscia la città di Formia, ora Mola di Gaeta.
rodò all’ isola Eea, ossia al promontorio Circeo, ora Monte Circello, ove la maga Circe gli cangiò in, porci la metà de’ co
lle pietre erranti; passò lo stretto di Messina fra Scilla e Cariddi, ove Scilla colle sei teste gli tolse e divorò sei com
sse rimase solo nella carena, che dal vento fu portalo sopra Cariddi, ove la carena fu inghiottita. Egli però aggrappatosi
ola Ogigia, creduta dai più l’ isola Gaulos, ora Gozo vicino a Malta, ove la Ninfa Calipso figlia di Atlante lo tenne per s
bbe da lei ristoro di cibo e dì vestimenta, e fu scortato alla città, ove da Alcinoo ed Arete venne liberalmente accollo, e
a questa sembianza egli andò prima da Eumeo guardiano de’ suoi porci, ove essendo pur giunto il figlio Telemaco ritornato d
legni d’ Ida una flotta, si mise in mare. Approdò prima nella Tracia, ove menre tagliava de’ rami per velarne l’ altare, vi
erciocchè essendo i Greci dopo la presa di Troia approdati in Tracia, ove sacrificarono Polissena (che però altri dicono sa
fu convertita in cagna. Partendo dalla Tracia, Enea sen venne a Delo, ove consultato l’ oracolo dì Apollo, questo rispose,
n mare, dopo lunga tempesta giunse alle isole Strofadi, ora Strivali, ove inquietato fu dalle Arpie, o Celeno una di queste
ore le greche isole arrivò a Butroto, ora Batrinto porto dell’ Epiro, ove regnava Eleno figlio di Priamo con Andromaca vedo
l ginocchio. Approdò finalmente nella Sicilia a Drepano, ora Trapani, ove fu accolto amorevolmente dal re Aceste figlio del
nchise. Di là salpando fu dalla tempesta gettalo ai lidi della Libia, ove dice Virgilio che Didone vedova di Sicheo fuggend
le spedì Mercurio ad intimare ad Enea di lo sto partir per l’ Italia, ove chiamavalo il destino. Ubbidì Enea, e invano Dido
i contrari fu Enea costretto a ritornare in Sicilia presso di Aceste, ove correndo l’ anniversario della morte di Anchise,
ero con un’ esca incantala, Enea scorse colla medesima le varie sedi, ove stavano i bambini, i condannati a ingiusta morte,
i Troiani e Greci; quindi mostratogli a manca della Sibilla il luogo, ove tormentati erano i colpevoli, prese a destra la v
tormentati erano i colpevoli, prese a destra la via de’ campi Elisi, ove additate gli furono, da Anchise le anime di quell
d’ Ida vennero da Cibele cangiale in Ninfe marine, entrò nella città, ove fe grandissima strage, poi uscendone si gettò a n
vè intanto da Venere le armi fabbricate da Vulcano, fra cui lo scudo, ove erano effigiate le future imprese de’ Latini e de
re ad Enea il passaggio de’ monti; e qui appiccossi altra battarglia, ove Camilla regina de’ Volsci, figlia di Metabo, venu
vasi in onor degli Dei, il resto mangiavasi, eccetto negli olocausti, ove tutta la vittima si abbruciava. I sacrifici eran
3 (1874) Ristretto analitico del dizionario della favola. Volume I pp. -332
olosi ; dev’essere una esposizione esatta e circostanziata dei luoghi ove quelle ideate personalità vissero ed agirono ; un
na personalità di Maria, Madre di Dio. A Roma, per esempio, il tempio ove si venerò Vesta, la Dea del Fuoco, oggi è dedicat
a Santo Vitale. Sulle rive del lago Numicio, e propriamente al luogo ove la tradizione ci ricorda si precipitasse Anna Per
cappella di Santa Petronilla. Nel foro Boario, presso l’ Ara Massima, ove i romani pronunziavano il solenne giuramento di d
stesso della Mitologia Greca e Romana, altro non era se non un senato ove , sotto la presidenza di Giove, il re dei numi, si
risolvettero di cinger d’assedio Troja, Calcante indicò loro il luogo ove si era celato Achille. Allora i capi dell’esercit
uietudini. Si pretende da altri essere questo il nome di una fontana, ove le Grazie andavano a bagnarsi. 68. Acilio, Acitio
me per purificarsi tutti coloro che entravano per pregare. Nelle case ove era un morto, si poneva in sull’uscio un vaso col
δω io vedo. Davasi del pari cotesto nome di ades al luogo sotterraneo ove passavano le anime dei morti. 105. Adia. — Vale a
ro fuggì di notte dalla città di Argo, ed approdò felicemente a Samo, ove credendosi debitrice a Giunone del felice viaggio
uì passò in Persia, nell’isola di Cipro e finalmente in tutta Grecia, ove le feste in onore di lui duravano otto giorni. Co
nome di Re dei Re, perchè aveva il comando supremo di quell’esercito ove combattevano altri sei re sotto i suoi ordini. …
none non prestò fede alle parole della indovina, e ritornò in patria, ove in effetti fu ucciso da sua moglie Clitennestra,
. Dopo la caduta di Troja, una tempesta lo spinse nell’isola di Cipro ove egli edificò la città di Pafo. 157. Agastene. — R
atamente con le onde furiose, gli riusci di afferrarsi ad una roccia, ove rivolto al cielo imprecava gli Dei dicendo che si
Polinice aveva regalata alla morta Erifile per sapere da lei il luogo ove Anfiaroe erasi celato. Vedendo intanto che le pri
ero, narrando il naufragio che Ulisse fece sulle rive di quell’isola, ove Alcinoo lo accolse con regale amorevolezza. …. A
città era un continuo alternarsi di feste e baccanali di ogni maniera ove si contavano le più luride canzoni, di cui la più
fuggì dalla Grecia e venne in compagnia di alcuni familiari in Italia ove fabbricò la città di Falischi. 268. Alessandra la
sce che Amicleo era anche il nome di un dio particolare della Grecia, ove avea tempii ed altari. 336. Amico. — Uno dei comp
lo Adone si ritrasse nell’Arabia, ed Ammone prese stanza nell’Egitto, ove morì poco tempo dopo. Fra i poeti e i cronisti de
i nell’acqua e riportargli l’anello. Infatti Teseo si gettò nel mare, ove alcuni delfini, mandati da Nettuno, lo portarono
do con quella ripreso il volo, la lascio cadere in un luogo appartato ove la lancia si cangiò in lauro. Anfiareo ritenne qu
ta, ma avendo Pigmalione tentata di rapirla ella si rifugiò in Italia ove Enea l’accolse cortesemente. Lavinia, moglie di E
, durante la notte, prese la fuga e andò a gittarsi nel fiume Numicio ove fu cangiata in ninfa. 441. Anna Perenna. — Dea ch
me di Assur fosse dato a Giove, da una città del Lazio chiamata Ansur ove era particolarmente venerato. 451. Antandro. — Ci
Nilo nella città di Memfi. Quiva veniva guidato nel tempio d’ Osiride ove erano fabbricate due ricchissime e superbe stalle
rado, lasciandolo allora per poche ore in un prato attiguo al tempio ove dimorava il dio Apis, e permettendo in questi rar
con esse il monte Parnaso, l’ Elicona e le rive del fiume Ippocreno, ove pasceva il cavallo Pegaso, o Pegaseo, che gli ser
maestà di questo Dio. Qual se ne va da Licia, e da le rive Di Xanto, ove soggiorna il freddo inverno, A la materna Delo il
o e Arcade in orso, collocando quest’ultimo in cielo presso la madre, ove forma tuttora la costellazione conosciuta sotto i
ta fra gli scrittori della favola, che l’ Areopago sorgesse nel posto ove era il campo delle Amazzoni quando esse mossero g
funebri in onore di Arno divennero celebri nella città di Lacedemone, ove si celebrarono con gran pompa. 586. Arpa. — Istru
Suo padre quand’egli era ancora bambino lo condusse con sè nel Lazio, ove egli divenuto adulto fondò, secondo Virgilio la c
a venivano celebrate in onore di Bacco e particolarmente in Epidauro, ove furono istituite le grandi Asclepiadi. 608. Ascle
Atella. — Così veniva denominato un grande Anfiteatro nella Campania ove venivano rappresentate alcune commedie dette perc
empo con Ercole essa ne restò incinta ed andò a partorire in un bosco ove dette alla luce Telefo. Questo principe divenuto
ocride la uccise per inavvertenza. Allora Aurora lo condusse in Siria ove lo sposò e ne ebbe un figlio. Ben presto però dis
ontorio di Azio in Epiro, sorgeva un ricco tempio dedicato ad Apollo, ove ogni tre anni si celebravano delle feste in suo o
. — Dea venerata nella Siria e particolarmente nella città di Damaso, ove veniva adorata come dea della gioventù ; forse pe
Bacco dalle viscere materne, e lo rinchiuse nella sua coscia diritta, ove lo tenne fino al termine dei nove mesi. L’infant
ore. Divenuto adulto, Bacco conquistò le Indie ; poi ando in Egitto, ove insegnò agli uomini l’agricoltura, piantò per il
ano incise alcune figure e geroglifici, e poi consultavano un quadro, ove erano spiegati quei segni allegorici, ritenendo c
e gli offrì un bue ed una vacca se avesse voluto indicargli il luogo ove era stato nascosto il bestiame involato. Il pover
ci in tiglio. Stando ambo innanzi alle gran porte, a piede Dei gradi ove sta un pian fra’l tempio e l’onde, La donna far d
ale, secondo la tradizione mitologica di quei popoli, aveva un tempio ove tutto era tenebre ed acqua, e che conteneva mostr
ad. di Dell’Anguillara. 790. Biblosa o Bibio. — Città della Fenicia, ove Venere aveva un tempio : da ciò il soprannome di
il sommo dei beni a cui l’uomo possa agognare. Gli abitanti di Argos, ove accadde l’evento eressero a Bittone e Cleobe due
qualche albero era quando abbisognava dare più luce in qualche punto ove la troppo foltezza delle piante rendeva le tenebr
e menzione di un bosco sacro dedicato ad Apollo nell’isola di Claro ; ove non fu mai ritrovato un animale velenoso e dove i
el tempio furono detti Branchidi. 821. Braurona. — Città dell’Attica, ove Ifigenia trasportò da Tauride la statua di Diana,
e. Ifigenia fu la più celebrata fra le sacerdotesse di questo tempio, ove dopo la sua morte, le furono resi gli onori divin
veniva fatta durante la notte, adornandosi con gran dispendio le case ove si celebrava e gli appartamenti illuminando con u
nno, poi passarono nella Samotracia e finalmente in Atene ed in Tebe, ove furono celebri. 866. Cabro, o Calabro. — Dio a cu
dell’attesa risposta, ebbe l’ordine di fabbricare una città nel luogo ove un bue l’avesse condotto. Allora prese Cadmo la r
amennone. Quando Troja fu espugnata, Calcante si ritrasse a Colofone, ove morì di dolore, non avendo potuto predire ciò che
mente imbarcare per la Grecia ; ma essi fecero naufragio in un isola, ove restarono finchè Giasone non li ricondusse nella
ell’Oceano e di Teti, secondo altri — Ella abitava l’isola di Ogigia, ove ospitò assai cortesemente Ulisse, gettato su quel
llara e Giove allora li trasportò nel cielo, fra le costellazioni, ove Calisto fu la grande orsa, e Arcaso la piccola, c
3. Callianira. — V. Callianasse. 904. Callicore. — Luogo della Focide ove le Baccanti si riunivano per danzare in onore di
e. — (Campi lugentes) Veniva così designato quel luogo degli inferni, ove si credeva fossero puniti coloro che la forza di
rsi ritrovati alcuni monumenti nelle contrade abitate da quei popoli, ove il Dio Camulo veniva rappresentato con una picca
tesso ; ma questi si sottrasse allo sdegno paterno, fuggendo a Delfo, ove si fece sacerdote di Apollo. 932. Canate. — Monte
, ove si fece sacerdote di Apollo. 932. Canate. — Monte della Spagna, ove generalmente si credeva che i genii malefici face
coloro che portarono soccorso a Polinice nel famoso assedio di Tebe, ove egli comandava gli Argivi. Giove irritato dalle a
le, nella quale la statua di lei, veniva sotterrata all’istesso posto ove giaceva la morta. Il re stesso era tenuto ad inte
lui veniva da un tempio che aveva in Beozia, e propriamente nel luogo ove si credeva fosse egli passato allorchè incatenò C
— Figliuola di Ercole ; da lei prese nome la famosa città dell’Africa ove regnò la regina Didone. V. Didone. 984. Cartagine
ppena essi furono nati, Mercurio li trasportò nella città di Paìlene, ove essi furono allevati. Divenuti adulti, seguirono
la Grecia, e furono loro innalzati due magnifici tempî, uno a Sparta, ove ebbero i natali ; e l’altro ad Atene, in memoria
verla salvata dal saccheggio. Anche a Roma fu loro elevato un tempio, ove si prestava il giuramento, chiamandosi Adopol, ci
atinenzia. — Soprannome di Cerere dalla città di Catania, in Sicilia, ove essa aveva un tempio in cui era vietato l’accesso
a flamma incestuosa, egli abbandonò la sua patria e andò nella Caria, ove edificò una città. Quando il fratel la vede in t
timo, Pompeo fece venire uno di quelli animali dall’ Etiopia in Roma, ove non erasi prima veduto. Diodoro dà a quest’idolo
il quale avendo lasciata la sua patria andò a stabilirsi nell’ Attica ove sposò Aglaura, figlia di Acteo, re degli Ateniesi
la sua origine dall’ Egitto, da cui condusse una colonia nella Grecia ove fondò il regno d’Atene, che dal suo nome fu detta
elana, o Celene, alla Dea Cibele, dalla città di Celene nella Frigia, ove era particolarmente adorata. Vi era anche nell’ A
. 1048. Ceneo. — Soprannome di Giove a causa del promontorio di Cene, ove egli aveva un magnifico tempio e dove gli si rend
he Plutone l’aveva rapita. Cerere discese immediatamente all’inferno, ove trovò infatti sua figlia la quale, per altro, si
mossi a compassione delle sue sofferenze, lo trasportarono nel cielo, ove egli è raffigurato, anche oggidì, tra i segni del
ed a Nettuno che rese immobili quelle rocce, e impedì alla nave Argo ove quelli erano imbarcati di naufragarsi ; per modo
7. Cielopi. — Giganti che fondevano i fulmini a Giove sul monte Etna, ove secondo la tradizione, il Dio Vulcano, loro capo,
eratamente i suoi parti. Vi sono non poche medaglie dei tempi antichi ove è scolpita la Dea della pietà con una cicogna acc
orchè intese una voce che gl’imponeva d’innalzare un altare nel luogo ove il cane erasi arrestato. Didimo esegui il misteri
il quale l’avesse poi data ad Ercole, che la depose in un dato luogo, ove la clava avendo posto radice nella terra, fosse d
e un oracolo ; mentre l’altra passò il mare e si arresto nella Libia, ove andò a posare il suo volo fra le corna di un capr
ole fece innalzare due colonne, per contrasegnare ai posteri il luogo ove ebbero fine le sue conquiste. Al dire di Strabone
’altezza a centocinque piedi. Era tutta di rame e vuota nell’interno, ove erano praticati dei ponti di ferro e di pietra. I
ea della impudenza. Essa aveva un tempio famoso nella città di Atene, ove si celebravano in suo onore delle feste dette Cor
ide, di cui fa menzione Pausania, come di una dea adorata in Sicione, ove non avendo un tempio suo proprio e particolare, l
isteri di Cotitto, e che avendo il poeta Eupoli, scritta una commedia ove sferzava mordacemente i cattivi costumi di Alcibi
a e mosse egli stesso a rintracciarlo. Egli sbarcò all’isola di Rodi, ove stava Altmeno. Gli abitanti di quella, credendo c
Ti converrà pria cff’al tuo seggio arrivi, Che fia poi ne l’Esperia, ove il Tirreno Tebro con placid’onde opimi campi Di b
ra e dall’altra Χδονως che è per terra. 1328. Cuma. — Città d’Italia ove avea stanza la celebre sibilla, conosciuta comune
i fu obbligato di fuggire dall’isola di Creta, e si ricovero in Asia, ove costrui una città detta dal suo nome Dardania, ch
umato il delitto e scopertosi, Dedalo si rifugiò nell’isola di Creta, ove costruì il famoso laberinto detto da lui laberint
lui ad insaputa di Saturno, e perciò furono annoverate fra gli astri, ove formano la costellazione dell’Orsa maggiore. Altr
tà avevano nella città d’Anguia, nella Licia, un tempio antichissimo, ove traevano gli abitanti di tutti i paesi circonvici
quel letto e lo deponevano nel centro dell’antica piazza del mercato, ove il novello imperatore recitava l’orazione funebre
e. Dopo di ciò tutto il corteggio prendeva la via del campo di Marte, ove un magnifico catafalco, coperto di un ricchissimo
ercorso un immenso spazio, si posarono nell’istesso istante nel luogo ove sorgeva la città di Delfo. La tradizione favolosa
ntro, sentirono anch’essi l’influenza dei misteriosi miasmi. Il luogo ove si apriva quell’antro, era in uno degli scondisci
1398. Delia. — Soprannome di Diana, che le veniva dall’isola di Delo, ove essa, secondo la favola, ebbe i natali. 1399. Del
spedizione di Troja, una tempesta lo gettò sulle coste della Tracia, ove fu accolto benignamente dà Licurgo, redi quella c
essersi data in braccio ad un suo amante, si precipitò in uno stagno, ove , non essendosi più ritrovato il suo corpo, fu cre
e disciolto, Gli stessi sassi che produce il monte, Gitta alla parte ove non guarda il volto. I sassi sparti per piani e p
a consisteva nel condurre dei fanciulli innanzi all’altare della dea, ove venivano battuti con le verghe in così aspra mani
lazione di Arianna che Teseo avea seco condotta dalla isola di Creta, ove sorgeva una montagna per nome Dictea 1437. Dictee
di Apollo. Didima avea anche nome un’isola del gruppo delle Cicladi, ove Apollo avea un famoso oracolo, conosciuto nella f
a sepultura, apparve pallida e sfigurata a Didone, le mostrò il luogo ove era stato trucidato ; le rivelò il nome dell’assa
cidato ; le rivelò il nome dell’assassino ; e dopo di averle additato ove erano nascosti i suoi tesori, le consigliò di fug
 : con questo nome veniva indicato il dio Bacco, dalla città di Nisa, ove era stato allevato, e dove aveva un tempio superb
iopia. Quel Dio aveva in questa ciltà un tempio grande e ricchissimo, ove in una data stagione dell’anno, si celebrava dagl
hi. 1480. Ditteo. Nell’isola di Creta, vi era un antro chiamato Dite, ove la tradizione favolosa dice che Rea avesse partor
farle violenza, ma essa, dall’alto di una rupe si precipito nel mare, ove cadde in una rete. La parola Dittina viene dal gr
no le due colombe volarono una in Egitto, e propriamente nella Libia, ove poi fu il famoso oracolo di Giove Ammone ; l’altr
e Ammone ; l’altra fermò il suo volo in Epiro, nella selva di Dodona, ove disse agli abitatori del paese, che era volontà d
a Grecia questa avesse stabilito la sua dimora nella selva di Dodona, ove fece costruire a piè d’una quercia un’ara in onor
o lo uccise a colpi di frecce, quando si rese padrone di quell’antro, ove poi surse il famoso oracolo di Delfo. V. Delfo.
Ecale, nel borgo dell’ Attica, era un tempio dedicato a Giove Ecale, ove in una data epoca dell’anno, si celebravano delle
he riferisce il Taverniere, nelle sue relazioni di viaggi e scoperte, ove si crede che durante il tempo dell’ecclissi la lu
il suo viaggio, dopo avere errato in diverse contrade, giunse a Tebe, ove entrò dopo aver decifrato l’enigma che la Sfinge
h’essa fosse rapita dalle Arpie e trasportata da queste nell’Inferno, ove fu data in preda alle Furie. 1553. Edone. — Così
informato della trama, raggiunse le colpevoli nella casa di Pandareo, ove esse eransi rifugiate, e quivi impadronitosi, del
o, che faceva il terribile viaggio, con altrettante di colore bianco, ove mai egli, per una speciale grazia dei numi, fosse
uoi due fratelli Castore e Polluce, i quali la ricondussero a Sparta, ove essa dopo qualche tempo dette alla luce una bambi
più santi doveri d’una moglie ed a fuggir seco alla corte di Priamo, ove la sposò. Fu quest’oltraggio fatto a Menelao, la
L. VI trad. di A. Caro. Ella stessa introdusse Menelao nella camera ove dormiva Deifobo, il quale subì prima le sevizie d
sovvienmi : Elettra, a fretta, per quest’atrio stesso Là mi portava, ove pietoso in braccio Prendeami Strofio …… Alfieri 
te per l’ Argolide. Elettra allora si recò ella stessa nella Tauride, ove le fu detto che la sacerdotessa Ifigenia aveva el
ch’ella aveva nella città di Eleusi, di cui nell’articolo precedente, ove i suoi misteri venivano meglio che altrove celebr
avigazioni dei greci. Elice fu anche il nome di una città dell’Acaja, ove Nettuno aveva un tempio assai in rinomanza presso
liggersi della sua morte, giacchè egli era stato trasportato in cielo ove quella flamma conosciuta col nome di fuoco sacro
daro ed Esiodo ripetono, che Saturno era il sovrano dei campi Elisi ; ove egli regnava con sua moglie Rea. Omero e Virglio
statrice. Vincenzo Monti nelle sue magnifiche ottave della Musogonia, ove dipinge la guerra dei Titani contro Giove, così s
r mezzo Alla mischia e al fragor delle volanti Aste Nettuno, e glunto ove d’Enea E dell’inclito Achille era la pugna, Una s
verso l’occidente giunse, dopo una fortunosa traversata, nella Tracia ove edificò una città che fu detta Eno, forse dal nom
pidemia scoppiata in quell’isola, lo costrinse a riparare in Sicilia, ove egli e i suoi Trojani ebbero le più affettuose e
principe originario della Troade. Da ultimo Enea recossi in Cartagine ove regnava la regina Didone, la quale secondo la fav
la sua schiera a lato. Qual se ne va da Licia e da le rive Di Xanto, ove soggiorna il freddo inverno. A la materna Delo il
Virgilio. — Eneide — Libro IV Trad. di A. Caro. Ritornato in Sicilia ove dimorò breve tempo, gittò finalmente l’àncora sul
a ove dimorò breve tempo, gittò finalmente l’àncora sul lido Campano, ove ebbe il dolore di perdere la sua tida nutrice Caj
imorando nella Campania si recò a Cuma nel tempio dedicato ad Apollo, ove dalla bocca della celebre Sibilla Cumana, s’ebbe
morto a Drepano. Ritornato dalla regione delle ombre, andò nel Lazio, ove Latino, re dei Latini, istruito dall’oracolo, fec
sponde del quale, ad eterna memoria del fatto fu innalzato un tempio, ove all’eroe trojano furono resi gli onori divini. An
dremone suo genero, e si ritirò come semplice privato presso Diomede, ove rese all’avo paterno, gli onori funebri con gran
o, gli onori funebri con gran pompa e solennità, e volle che il luogo ove egli morì fosse dal suo nome detto Eneo. È opinio
la tracotanza di Darete, lo indusse a scendere nuovamente nell’arena, ove brandito il cesto, vinse, non ostante la tarda et
al di fuori di massi di roccia innaccessibili. Giungemmo nell’Eolia, ove il diletto Agli Immortali Dei d’Ippote figlio, Eo
one, aveva Apollo un tempio dedicato al suo culto nel borgo di Bassa, ove veniva adorato con la stessa denominazione. 1723.
lla quale si dava il nome di Epidauria, in commemorazione della città ove da principio fu istituita. 1724. Epidauro. — Famo
principio fu istituita. 1724. Epidauro. — Famosa città della Laconia ove Esculapio, dio della medicina, aveva il magnifico
edemoni per onorare Apollo gl’innalzarono un tempio all’istesso luogo ove si era fermata la statua, sotto la denominazione
mortale, che va ad abitare i regni di Plutone, s’innalza nell’Olimpo, ove al fianco di Ebe, dea della gioventù, sfolgora di
forza soprannaturale, aveva fatto cadere sulle rive del flume Cefiso, ove si combatteva. Compiuta codesta gloriosa spedizio
zii che si offerivano ad Ercole. Finalmente egli discese all’inferno, ove incatenò Cerbero V. Cerbero. Terminate le sue dod
ero. Terminate le sue dodici colossali fatiche, Ercole ritornò a Tebe ove fece sposare Megara a Iolase, ritenendo la sua pr
guarì istantaneamente. Dopo questa spedizione egli si rese a Flegra, ove per comando di Minerva, combattè contro i giganti
ava a brani. Finalmente, quasi moribondo, si fece portare a Trachina, ove Dejanira vedendo il male che aveva fatto, si ucci
i loro con tanta tenerezza, che si erano scambievolmente giurato, che ove una di esse, fosse venuta a morire, le altre tre
Anacogie. Il nome di Ericina passò fino nell’Arcadia e fino in Roma, ove , presso la porta Collina, Venere ebbe diversi tem
lpa di lei per essersi nascosto invece di andare all’assedio di Tebe, ove egli sarebbe morto, secondo che gli aveva rivelat
onda la tradizione, essa fu, dopo la morte, annoverata fra gli astri, ove formò, nei segni dello Zodiaco, la costellazione
1791. Eritto. — Sul monte Emo in Farsaglia, e propriamente nel luogo ove fu combattuto la famosa battaglia fra Cesare e Po
annegò. Le acque spinsero il cadavere di lui sulle spiagge di Sesto, ove fu riconosciuto da Ero, la quale disperata si pre
vidia e della gelosia. Erse dopo la sua morte ebbe in Atene un tempio ove le venivano tribulati gli onori divini, e da lei
Giunone mossa a pietà, la fece condurre da Iride sul monte Quirinale, ove Romolo le apparve circondato di luce e la traspor
artorito Esculapio, e l’avesse esposto ad Epidauro, sul monte Titteo, ove fu nudrito da una capra e custodito da un cane. I
ficare le persone che aveano commesso un qualche misfatto ed i luoghi ove il delitto era stato consumato. Lo studio dei tem
omprendesse cinque anni. I pagani ritenevano profanato un luogo sacro ove un reo si fosse ricoverato, e quindi la espiazion
tosata di una pecora lattante ; il tutto volgendo il viso dalla parte ove nasce il sole, e finalmente offerendo tre volte n
alle navi greche, onde Protesilao fu obbligato a stabilirsi nel paese ove avea preso terra colle sue prigioniere. Coll’anda
. 1866. Eubulia. — Ossia dea del buon consiglio. Era adorata in Roma, ove aveva un tempio. La parola Eubulia deriva da due
a, penetrò nel tetro regno di Plutone ; attraversò le selve tenebrose ove regna eterna la notte, si accostò al tetro monarc
angendo la cara perduta. Finalmente si condusse nella città di Aorno, ove , secondo la tradizione, esisteva un oracolo che f
se dovuto seguitare la sua strada, e fermarsi solamente in quel luogo ove avesse visto gli apparecchi di un sacrifizio crue
il mare, e si tuffò nelle onde prendendo la via dell’isola di Creta, ove giunse per l’imboccatura del fiume Lete, che pass
è scritto che riportata che l’ebbe, fece fabbricare nel luogo stesso ove accampò il suo esercito, un tempio, nel cui atrio
ie di preghiera, che avea potere di far discendere gli dei, nel luogo ove si credeva utile la loro presenza : e quando il p
ubblica professione di evocare i defunti ; ed esistevano molti templi ove si celebrava la cerimonia dell’evocazione. Pausan
. Pausania, nelle sue opere, fa menzione di un tempio nella Tespozia, ove andò Orfeo ad evocare l’anima della sua diletta E
ole donne, e riceveva i sacrifizii in certi luoghi appartati e remoti ove non era permesso agli uomini di penetrare. L’orac
he egli s’intrattenesse cogli dei. …… È questa selva Immensa, opaca, ove mai sempre suona Un sacro fonte, onde mai sempre
o silenzio de la notte Si fa de l’immolate pecorelle Sotto un covile, ove s’adagia e dorme. Nel sonno con mirabili apparenz
coraggio di affrontare la collera di suo padre e andò nella Bitinia, ove fondò una colonia, e diffuse il culto degli dei d
ria, dopo lo scandalo avvenuto, si rifuggi nelle montagne dei Pelagi, ove , dopo qualche tempo, dette alla luce un figliuolo
amente di lui. Ben presto però Demofoonte dovè fare ritorno in Atene, ove lo chiamavano le gravi cure del suo regno ; e ond
ardente desiderio, disperata d’amore, si precipitò in mare. Il luogo ove la sventurata regina mori, fu chiamato, le nove s
piede a terra, la rinchiuse in un suo antico ed abbandonato castello, ove la violò. Ma non potendo a lungo sopportare i san
e con giuramento, che non avrebbe mai palesato ad anima viva il luogo ove riposavano le sue ceneri. Dopo qualche tempo dall
preda ad acerbi dolori, e privo d’ogni umano conforto su quelle rocce ove i suoi lamenti e le sue grida suonavano vuote ed
VII. il Cocito, Poi sen van giù per questa stretta doccia Infin là ove più non si dismonta : Fanno Cocito : Dante — Inf
ferno — Canto XIV. il Flegetonte ed il Lete. Ed io ancor : Maestro, ove si trova Flegetonte e Letè, chè dell’ un taci, E
en solver l’una che tu faci. Letè vedrai, ma fuor di questa fossa. Là ove vanno l’anime a lavarsi, Quando la colpa pentuta
Chiese ch’ egual volere Col signor delle sfere Tal’ ella mostri, ch’ ove uscir si veda L’ eletto suolo, al suoi desir si c
dare del tempo il culto della Fortuna divenne generale in tutta Roma, ove essa sola ebbe più templi, altari, statue, sacrif
n compagnia di sua sorella Elle, veleggiò alla volta della Colchide ; ove giunto fu cortesemente ospitato da un suo parente
ielo, padre di Saturno, liberato da Giove, suo nipote, dalla prigione ove Saturno lo aveva rinchiuso per impadronirsi dei s
i pagani dalla impostura dei loro sacerdoti, era comune alla Grecia, ove si credeva che nel tempio, che Minerva aveva nell
esimo non si vedesse alcun sacrifizio, nè alcuna religiosa cerimonia, ove il fuoco non avesse la sua gran parte, venendo pe
inferno, con gli eterni castighi del Tartaro ; ma anche sulla Terra, ove esse straziavano coi rimorsi l’ anima degli empi,
lle Furie altri due tempi nel Peloponneso ; il primo nel luogo stesso ove esse cominciarono la loro tremenda persecuzione c
il Furore spezzasse le sue catene per volare sui campi di battaglia, ove si compiaceva tra la strage e la morte. Comunemen
meri degli Illei, antichi popoli abitatori del monte Etna in Sicilia, ove veniva adorato con un culto particolare e ritenut
giovanetto, si fosse cangiato in aquila e lo avesse rapito in cielo, ove lo mise nei dodici segni dello zodiaco, sotto la
tie. — Nell’isola di Eubea sorgeva un promontorio, detto di Geroeste, ove in onore di Nettuno, che vi aveva un tempio famos
io Marte. Fu uno degli eroi che più si distinse all’assedio di Troja, ove insieme ad Ascalafo comandava i Beozi di Orcomeno
Ovidio, coll’andare degli anni s’innalzò un altare nell’istesso luogo ove sorgeva la casa di Giano. Era mia residenza il
rte stuolo di suoi seguaci, corredò una flottiglia, approdò in Italia ove fece delle conquiste, e fabbricò una città detta
te nativo della città di Perebo, fosse venuto a stabilirsi in Italia, ove si dette ad incivilire quel popolo da principio b
il citato scrittore, egli rinchiuse i suoi fratelli in un cupo antro, ove regnava perpetua la notte. Gige era anche il nome
o, penetrò per oscuro e tenebroso cammino finnei visceri della terra, ove trovò il simulacro di un cavallo di bronzo, che a
ossimo il tempo di darlo alla luce, si ritrasse nell’ isola di Creta, ove in una caverna conosciuta sotto il nome di antro
farina ed il sale, mentre sulle are di questa onnipossente divinità, ove mai non venivano svenate vittime umane, bruciava
re occhi, uno in mezzo alla fronte, e gli altri due al medesimo posto ove gli ànno le teste degli uomini ; e che ciò dinota
e Diodoro — nel territorio dei Gnassi, sulle sponde del fiume Tereno, ove , al dire del citato scrittore, si vedeva ancora a
ne malizie Memore Ulisse col tallon gli sferra. Al ginocchio di retro ove si piega. Tale un sùbito colpo, che le forze Scio
leo ammanto Il capo si coverse. Indi correndo Nel suo fiume gittossi, ove s’immerse Infino al fondo, e ne mandò gemendo In
ile desiderio di cangiar natura ; per modo che si precipitò in mare ; ove al della tradizione, la dea Teti e l’Oceano lo mi
di Pausania, sotto il nome di Salto di Glauco ; che sorgeva nel luogo ove egli si precipitò in mare, e dove a poca distanza
imi e predicevano l’avvenire. Avvicinatosi Gordio ad uno dei villaggi ove dimoravano i Telmissi, s’incontrò in una giovanet
ne, generale dei cartaginesi, fosse penetrato fino alla loro dimora ; ove trovò alcune donne le quali avevano la prerogativ
facesse appendere la pelle delle gorgoni, nel tempio sacro a Giunone, ove restò fino alla distruzione di Cartagine. Il cron
te navi mercantili, che facevano il traffico sulle coste dell’Africa, ove scaricavano del continuo oro, pietre preziose, de
vano ballando, figurassero i numerosissimi andirivieni del Labirinto, ove Teseo uccise il mostro. 2207. Guadaletta. — Così
iese la mano della figliuola, Icario trovavasi nella città di Sparta, ove aveva già avuto numerose richieste, ond’egli per
ò alla pudicizia una statua, che poi fece mettere nello stesso luogo, ove Penelope s’era pudicamente velata la fronte. V. P
ca fa menzione di un altro Icaro, padre di Erigone e nativo di Atene, ove dimorava all’epoca in cui, secondo la favola, osp
e, secondo la cronaca tradizionale, i suoi natali su questa montagna, ove Venere, sua madre, lo dette alla luce. …:…. il v
che dell’antichità, nel mezzo di questa montagna era scavato un antro ove , si vuole, che Paride avesse pronunciato il suo f
ti e lo costrinsero a ricoverarsi sulle spiagge della grande Esperia, ove la tradizione ripete, che il profugo re avesse fo
nache che Idomeneo, caduta Troja, ritornò felicemente nei suoi stati, ove morì poco tempo dopo nella città di Gnosso, i cui
V. Capaneo. Ifi le corse dietro e la raggiunse sull’alto di una rupe, ove colle lagrime agli occhi, la supplicò in nome del
Ifinoe e Lisippa, fossero un giorno entrate in un tempio di Giunone, ove ben lontane dal rimanere con quel devoto e castig
andole di fare immediatamente recare in Aulide la giovanetta Ifigenia ove , diceva, Achille voleva sposarla. Clitennestra pr
i lasciar partire la figlia Ifigenia per alla volta del campo greco ; ove la giovanetta sarebbe senza dubbio stata sacrific
sua vece fu svenata la cerva, ella fu inviata in Tauride nella Scizia ove fu fatta sacerdotessa del tempio, e dove per dove
con le sue poche seguaci a correre precipitosamente verso la spiaggia ove imbarcatosi veleggiò verso Atene. Quivi giunto, r
ommesso n’ebbe tanto dolore che disperato si gittò nel fiume Maratona ove si annegò ; e da quel giorno il fiume fu detto Im
vedeva ancora ai suoi tempi un monumento consacrato a Giove Indigeto, ove gli venivano offerti continui sagrifizii. La paro
eva i campi Elisi, l’Olimpo, abituale dimora degli dei, e il Tartaro, ove era la reggia di Plutone. Al dire dei filosofi de
in un luogo, che in altro ; e che qualunque sia l’angolo della terra, ove si muoia, l’anima avea sempre a percorrere eguale
so. Nel mezzo erge le braccia annose al cielo Un olmo opaco e grande, ove si dice Che s’annidano i Sogni, e ch’ogni fronda
la sua divina persecutrice, Io giunse finalmente sulle rive del Nilo, ove oppressa della fatica e dalla stanchezza, si lasc
intitolata Prometeo legato, fa che lo giunga nella Scizia sulla rupe, ove egli era incatenato, e fa che Prometeo disveli ad
va, e le dice finalmente che avrebbe fissato la sua dimora in Egitto, ove avrebbe avuto da Giove un figliuolo chiamato Epaf
de quanto la Sicilia, la quale era comunemente ritenuta come il luogo ove nacque Latona, madre d’Apollo e che perciò quegl’
lla via, che dal paese degl’ Iperborei, conduceva all’ isola di Delo, ove Apollo a causa di questa grande devozione che ave
ero di statue, rappresentanti le diverse divinità. Nel famoso Ipetro, ove si adorava la Giunone di Samo, si ammiravano tre
ito, avesse comandato a questo, di venire a raggiungerlo nella città, ove egli si trovava, e giustificarsi del delitto che
in quel tempio, che per la sua elevata posizione, dominava la pianura ove Ippolito eseguiva i suoi esercizii equestri ; ed
vano nelle loro cerimonie ; e non rientravano nel tempio che la sera, ove restavano qualche tempo in piedi adorando la stat
suo nome dall’ avere un tempio d’ Iside a qualche distanza dal luogo, ove fu fabbricata. Da ciò le due parole greche παρα λ
ura a cui avesse potuto dissetarsi senza pericolo. Giunto ad un luogo ove vi era un antro, chiamato Corcireo. egli cacciò n
, egli fosse approdato alla prima isola che incontrò nel suo cammino, ove poco dopo si scatenò un furioso uragano, accompag
’ Issione. Egli avea preso dimora nelle circostanze del monte Pelion, ove sposò Dia, figliuola di Deioneo, la quale lo rese
pettando, tenne l’invito, e si recò per questo nella città di Larissa ove Issione si trovava in quel tempo. Colà giunto vi
elebravano in onore di Priapo e di Bacco. Osceni e tenebrosi misteri, ove sotto il manto della religione si commettevano le
lle parti inferiori della città, fino alla estremità del monte Itome, ove sorgeva il tempio dedicato a Giove, e versavano i
e, le cangiarono in stelle, e le posero nella costellazione del toro, ove esse piangono ancora il fratello. Da ciò ne è ven
mentita accusa Fatto pretesto al suo voler, con l’armi Ecalia assale, ove sedea regnante Eurito, il padre di costei ; l’ucc
olpa d’amore, abbandonò il proprio figliuolo in quella stessa grotta, ove lo aveva partorito ; ma per quel santo istinto de
andare in soccorso di lui ; ed infatti Mercurio, recatosi alla grotta ove Creusa aveva lasciato il bambino, lo portò nel te
sto nelle tenebre, se non che un colombo che era entrato nella tenda, ove Jone banchettava, avendo bagnato il becco nel vin
ta, Jone andò con tutta la sua famiglia ad abitare nell’ Asia minore, ove fondò le colonie conosciute col nome collettivo d
e quali, secondo Pausania, abitavano nella città di Eraclea in Elide, ove scaturiva una fonte, sulla cui sponda v’era un te
del sole. Nella città di Osaka il dio Kanon ha un ricchissimo tempio, ove si vede la sua statua in atto di uscire dalla gol
uerra, e con forza prodigiosa la lanciò contro i fianchi del cavallo, ove lasciò una profonda concavità. Ma tutto questo no
ma l’infelice Laodamia raggiunta dai rivoltosi in un tempio di Diana, ove erasi ricoverata ai piedi d’una statua della dea,
va ai tempi di Massimo, pretore dell’ Asia, un sepolcro nella Frigia, ove era rinchiuso il corpo di questa sventurata princ
per ogni dove, finchè caduta Troja, andò con lui nell’isola di Cipro, ove Agapenore si stabili con la sua famiglia. 2431.
r fermo che le anime dei trapassati soggiornassero nelle stesse case, ove avean dimorato durante la vita ; e che prendesser
el campo Marzio, sorgeva un pubblico tempio consacrato agli dei Lari, ove essi venivano onorati sotto il nome collettivo di
’undici giorni prima delle calende di gennaio. L’oratorio particolare ove venivano conservate le statuette dei Penati, si c
arissa similmente era detto un grosso borgo, nella contrada di Efeso, ove Apollo, sotto il nome di Larisseo e anche Larisse
quarantasei anni. — V. Lavinia. 2448. Latmo. — Montagna nella Caria, ove secondo la tradizione, ebbero vita gli amori di D
amente, che essa, prossima a partorire, non trovò un angolo di terra, ove potesse, in sicurezza, dare alla luce i proprî fi
acabile di Giunone, la bellissima amante di Giove giunse nella Licia, ove la cronaca narra che oppressa un giorno, dagli ar
i ardori del sole e dalla stanchezza, sedutasi in riva ad uno stagno, ove alcuni contadini falciavano l’erba, Latona li pre
ndarsi a lavare nelle acque del fiume Almone, e propriamente nel sito ove questo metteva foce nel Tevere. Un’antica tradizi
ella si ritrasse a vivere solitaria e raminga nel fondo di un bosco, ove al dire delle cronache, ella partorì un figliuolo
la loro denominazione. …..Era un cortile in mezzo A le stanze reali, ove un gran lauro Già di gran tempo consecrato e colt
moria del fatto, che si fosse fabbricato uno splendido tempio comune, ove gli alleati latini, romani, volsci, si fossero ra
 Conosciuta anche sotto l’appellazione di Lemnos, isola del mare Egeo ove , secondo la tradizione mitologica cadde Vulcano,
— Libro VIII trad. di A. Caro. e v’ avesse stabilito le sue fucine, ove insieme ai Ciclopi fabbricava i fulmini per la de
i quei numi, in onore de’ quali si faceva il Lettisternio. Nel tempio ove la cerimonia si compiva veniva drizzata una splen
484. Leucade. — Promontorio dell’Acanania, vicino alla città di Azio, ove Apollo veniva particolarmente adorato. La tradizi
ca ripete, che gli antichi avevano formata una specie di Campi Elisi, ove ritenevano che dimorassero le anime degli eroi. A
La Pitia gli rispose che avrebbe dovuto recarsi nell’isola di Leuce, ove Aiace stesso lo avrebbe risanato del tutto. Infat
ttuno. Similmente in Roma veniva adorata la dea Leucotoe in un tempio ove la dame romane andavano a pregare pei proprii fig
enta tempesta e gettato sulla spiaggia italiana, nel paese dei Bruzî, ove dopo molti pericoli, giunse coi suoi a prender te
i gli spiriti, Ulisse offrì ai suoi compagni uno splendido banchetto, ove Liba si inebbriò per siffatto modo, che nel tripu
beona, cioè l’Andare e il Venire, per alludere che essa poteva andare ove più le piaceva. Il berretto ricordava la costuman
e egli aveva un tempio sul monte Liceo, circondato da un bosco sacro, ove da tempi remotissimi si celebravano i giuochi e l
o fatto, il novello sovrano fece innalzare ad Apollo un ricco tempio, ove quel dio veniva adorato sotto il nome di Apollo L
e si lasciò guidare dall’ animale, il quale lo trascinò nella foresta ove i ladri avean sepolto il ricco tesoro, e giunto a
di farsi un asilo, edificarono le prime capanne su quel luogo stesso, ove poi col tempo surse la città di Licoria. 2524. Li
cipitosa fuga, e Bacco stesso spaventato si nascose in fondo al mare, ove fu accolto da Teti. Però sdegnato Giove contro l’
Tutte insieme, e fuggir : fuggì lo stesso Bacco, e nel mar s’ ascose, ove del fero Minacciar di Licurgo paventoso Teti l’ a
qualche tempo Licurgo si ritraesse segretamente nell’ isola di Creta, ove morì ; ordinando che il suo corpo fosse abbruciat
lor fatto l’immortale legislatore, gl’innalzarono un magnifico tempio ove , secondo asserisce Pausania, Licurgo venne adorat
e, dette il suo nome ad una piccola città nelle circostanze di Delfo, ove Apollo e Diana avevano due magnifici templi. 2530
ne era consacrato a Vulcano, alludendo forse all’ardenza dei deserti, ove quell’animale abitualmente dimora, e alla sua ind
iso. La tradizione dice che Liriade dette il suo nome a quella fonte, ove il bellissimo suo figlio morì annegato. V. Narcis
ome il culto della Luna fosse sparso e conosciuto anche nelle Gallie, ove nella piccola isola di Sain, posta sulla costa me
maghe, e sopratutte quelle della Tessaglia, contrada del mondo antico ove la più cieca superstizione aveva un impero assolu
isti più accreditati dell’antichità, era questo il nome della grotta, ove furono nutriti dalla lupa Romolo e Remo. Lo stori
ette. 32. Colonne d’ Ercole. — Nella geografla moderna. Il luogo ove gli antichi ponevano le Colonne di Ercole è diseg
suoi studi nell’ Università di Oxford, e compiutili, si recò a Parigi ove mori nel 1256. Le sue cognizioni matematiche, aff
4 (1855) Compendio della mitologia pe’ giovanetti. Parte I pp. -389
adunque, discacciato dal regno, si ricoverò in quella parte d’Italia, ove fu poscia edificata Roma, e che si chiamò Lazio (
ltre scienze valse moltissimo. Egli abitava un antro del monte Pelio, ove educò i più insigni Eroi che furono a tempo della
el quale era la celebre città di Pessinunte, a’ confini della Frigia, ove Cibèle avea un tempio di grandissima magnificenza
il primo che coniasse monete. Era in Roma un vico assai frequentato, ove stavano in gran numero gli usurai ed i mercadanti
di Giove, e le imposero di recare il fanciullino nell’isola di Creta, ove in un antro grandissimo fu allevato. Secondo Call
che contenea in se misti gli elementi di tutte le cose, in guisa che ove era terra, ivi pure ed aria ed acqua e fuoco ritr
ssima paura. E fu tale che fuggendo andarono a nascondersi in Egitto, ove non lasciò l’implacabile mostro d’inseguirli. Ess
. Ambrosia-Nettare-Ebe-Ganimède. Il Cielo o l’Olimpo era il luogo ove Giove banchettava cogli altri Numi ; e sedere all
a dal mare trasportata presso a Serifo, picciola isola del mare Egeo, ove rinvenuta dal pescatore Ditte, fu da lui recata a
galea) che rendeva invisibile chi lo portava, a volo recossi al luogo ove dimoravano le fatali sorelle. Quivi, ingannate le
ll’ingiusto genitore andò a consultare l’oracolo di Apòllo sul luogo, ove avesse a stabilir finalmente la sua dimora. Indom
iegue il cammino e sulle orme di essa giunge in non conosciuta terra, ove per volere del fato sorger dovea la novella città
colla moglie uscì di Tebe, e dopo molto errare approdò nell’Illirio, ove annoiati di tante calamità furon cangiati in serp
so d’Icaro, dolentissimo continuò il suo viaggio e giunse in Sicilia, ove accolto dal re Cocalo fu cagione che Minos gli mo
dice che Dedalo andò prima nella Sardegna e poscia nella nostra Cuma, ove edificò un gran tempio ad Apòllo, nel quale gli c
iù bella parte. Approdali erano quegli eroi nella Bebricia o Bitinia, ove a que’ dì regnava Amico (Amyrus), fig. di Nettuno
rivale Dirce, li diede ad allevare ad un pastore del monte Citerone, ove vissero ignari di loro condizione ; ed Anfione di
rovatolo presso la Regina de’ Biblii, il riportò a regnare in Egitto, ove , per ordine di Giove medesimo, edificò una città
mare prima si fermò nella Samotracia, e poscia passò nella Frigia(2), ove introdusse un segreto e misterioso culto de’ suoi
a lui Idee ; e Dardano, per avviso dell’oracolo, andò nella Teucride, ove accolto dal re Teucro sposò una sua figliuola, da
Virgilio(5) finge che i venti eran rinchiusi in un antro vastissimo, ove rumoreggiano a lor talento, e da cui non uscivano
culo, fig. d’Ippota, approdò con alcuni compagni all’isola di Lipari, ove , sposata la figliuola del vecchio re Liparo, ne d
per un magnifico tempio di questo Nume, ricco de’ doni della Grecia, ove grandeggiava la statua di Giove Olimpico, di avor
ramento, e perchè nel nome suo sogliono gli uomini giurare. Nel luogo ove gli Elei tenean senato, era un simulacro di Giove
della sorella Esione. Ivi giunto, fra le altre città, visitò Sparta, ove con grandissima cortesia fu accolto nella sua reg
de(1) la povera Dea considera sì che biondeggiano le biade nel suolo, ove un dì era Troia ; ma piena di cruccio vede la flo
Roma ella divideva con Giove e con Minerva gli onori del Campidoglio, ove fin da’ tempi del prisco Tarquinio quelle tre sov
i dicevano che la Fortuna avea stabilita l’eterna sua dimora in Roma, ove sul Palatino, deposte le ali, avea gettata la ruo
i di Giunone. Iuno Argiva, detta dalla città di Argo a lei cara, ove in suo onore celebravansi alcune feste (ηραια) co
ei segreti misteri. Un culto assai celebre se le prestava in Olimpia, ove ogni anno si facevano de’ giuochi in di lei onore
Omero(3), Aiace, dopo molti pericoli si salvò sullo scoglio Cafarea, ove avendo detto che anche a dispetto de’ Numi ne sar
ettevasi sopra tutte le altre ed era aperta solo dalla parte davanti, ove affibbiavasi con molti fermagli. Ne’ greci poeti
quale veneravasi in ispecial modo ad Itonia, antica città dell’Epiro, ove avea un celebre tempio. Patrima Virgo secondo al
Minervium chiamavasi un tempio consacrato a Minerva ; ed il luogo, ove si congregavano gli uomini studiosi per trattare
il proverbio « noctuas Athenas » che vuol dire portar cosa in luogo, ove se ne ha dovizia, attesochè in Atene era gran num
ile, Ulisse, e Diomede per le cloache osarono penetrare sino al luogo ove custodivasi la fatale effigie ; ed uccisi i custo
a tempo di Tullo Ostilio recato a Roma fu posto nel tempio di Vesta, ove a niuno era lecito vederlo, se non se alla più an
via da Giunone, dopo lungo errare, giunse ad un bel lago della Licia, ove volle spegnere la sua gran sete. Ma molti contadi
nte difese, uccidendolo colle sue saette, e confinandolo all’inferno, ove disteso occupava lo spazio di nove iugeri ; ed il
ia, in cui erano antri tenebrosi, che parevan la via dell’inferno, ed ove si evocavano le ombre de’morti. Quivi egli evocò
l monte Pelio, fu poscia da Apollo portata in quel luogo della Libia, ove dopo fu edificata la città di Cirene, così detta
valle di Tempe andò egli doloroso al fonte, da cui nasce il Peneo, ed ove la reggia era della madre Cirene. Quivi lagrimand
lungi dal Meandro. Presso ai rostri in Roma era una statua di Marsia, ove univansi i causidici per le loro faccende e per c
non furon tardi alla vendetta. Era vicino a Tebe uno spazioso campo, ove i figliuoli di Niobe si esercitavano alla palestr
po di pietra quel mostro, il quale, uscendo di un antro del Parnasso, ove stavasi rìntanato, avea tutti morti i suoi compag
mpio di Delfo. E perciò quel Nume il fulminò e cacciollo all’inferno, ove sedendo sotto un gran sasso che minaccia di cader
mpio che in magnificenza appena cedeva a quello di Diana in Efeso, ed ove Apollo dava i suoi oracoli in versi. Si vuole edi
de e coll’inevitabile suo strale mortalmente il ferisce nel calcagno, ove solo era vulnerabile, come Ettore stesso, vicino
e nipote di Tantalo, a fabbricare una delle fortezze di quella città, ove a tempo di Pausania mostravasi ancora la pietra,
Forco e di Cretide, con alcuni suoi magici farmaci avvelenò la fonte, ove Scilla era solita bagnarsi ; percui, entrandovi q
προοψιος. Apollo Actius, così detto dal celebre promontorio di Azio, ove Augusto vinse Antonio e Cleopatra. Vi avea Apollo
llo Branchideo avea un celebre oracolo ed un tempio presso i Milesii, ove prima era l’oracolo de’ Branchidi, e che fu bruci
Apollo Cinzio, Κυνθιος, Cynthius, da Cinto, monte nell’isola di Delo, ove nacquero Apollo e Diana, la quale per ciò fu pur
ia in onore di Apollo. Apollo Delfico, Δελφικος, Delphicus, da Delfo, ove avea il tempio e l’oracolo. Dall’ Alighieri chiam
lcun di se asseta. Apollo Delio, Delius, da Delo, isola dell’ Egeo, ove Apollo era nato. Apollo intonso, intonsus, per l
tareus, pel tempio che avea a Patara, antica città dell’ Asia Minore, ove ne’ sei mesi di inverno dava i suoi oracoli. Apo
he non debban venir, cenna con mano. Luciano ancora descrive l’isola ove il Sonno avea la sua reggia, intorno alla quale v
mente, ma indarno ; percui lassa si addormentò alla riva di un fiume, ove sognò di vedere il figlio risplendente di una aur
caverna del monte Latmo, nella Caria, alle bocche del fiume Meandro, ove la Luna stessa dal cielo ne vagheggiava la singol
chè da Giove fu affidato all’educazione di Niso, o dall’isola di Nisa ove fu educato. Macrobio(7) dimostra che Libero, cioè
altra volta fuggendo lo sdegno di lei, si addormentò in una campagna, ove fu assalito da un serpente a due teste, detto anf
. Or il nostro Sileno era sempre ubbriaco(1) ; percui su di un asino, ove a stento si reggeva, accompagnò Bacco nei suoi vi
o Gnossia. Secondo alcuni(1) Arianna stessa fu trasportata in cielo, ove partecipò dell’immortalità dello sposo. Nelle fes
incipalmente si celebravano ; Edonidi, dal monte Edone, nella Tracia, ove celebravansi le sue feste ; Evias, o Evia da Oraz
ppresenta Bacco stesso in atto di pigiare le uve (2). Quindi a Nasso, ove egli era singolarmente venerato, ed ove gli abita
e le uve (2). Quindi a Nasso, ove egli era singolarmente venerato, ed ove gli abitanti con piacere mostravano a’forestieri
uo esercito ; forse alludendo alla sparsa voce che la terra promessa, ove Mosè condur dovea gl’ Israeliti, avea ruscelli di
di pelli volpine ; o da βαζω, gridare ; o da Bassa, cit. della Lidia, ove in particolar modo si venerava. Bimadre, Bimater
oro, e faccia di uomo. Edonio, Edonus, dal monte Edon, nella Tracia, ove era singolarmente onorato. Evante o Evan, cognom
, cioè le vili, amano le colline. Niseo, da Nisa, cit. dell’ Arabia, ove Bacco fu educato. Racemifer, cioè Bacco che ha i
nora del mare ; e da Orazio(3) appella vasi sovrana padrona di Cipro, ove nacque ed esercitava in modo particolare il suo i
o, e portata da una conchiglia approdò a Citera, cit. di quell’isola, ove i fiori e le tenere erbette le germogliavano sott
rnarono alla foggia delle immortali, e così la condussero all’Olimpo, ove la sua bellezza destò la maraviglia di tutt’i num
nta ; e nel tempio di Giove Conservatore a Roma avea una cappelletta, ove andavano alcune volte a piangerlo le donne. I por
tale collana di oro, per la quale Erifile scoprì a Polinice il luogo, ove Anfiarao, di lei marito, erasi nascosto per non a
alla guerra di Tebe, come in altro luogo si è detto. VIII. Luoghi ove si prestava a Venere un culto speciale. Assai
molti antichi monumenti, e specialmente dal sublime quadro di Apelle, ove la Dea era rappresentata in atto di asciugarsi la
ia, Ακιδαλια ; fu così detta Venere dal fonte Acidalio, nella Beozia, ove solevansi lavare le Grazie. Afrodite, Αφροδιτη ;
Cipria o Ciprigna, Κυπρις, Κυπρογενης, Cypria, dall’isola di Cipro, ove nacque ed era venerata. Dante disse : Che la bel
e riportato avesse la vittoria.(2) Gnidia, Κνιδια, da Guido, città, ove Venere era particolarmente onorata. Idalia, sopr
ne(2) ; o secondo alcuni di Enio. Giunone il partori nella Tracia(3), ove , al dir di Callimaco(4), egli siede sull’alto ver
rte in quella regione. Ma il culto di questo nume derivò dall’Egitto, ove la teologia era fondata sopra l’astronomia e l’as
ti(3). In mezzo al foro era in Roma un tempio di grande magnificenza, ove si venerava Marte Ultore. Ivi i generali dell’ese
campo consacrato a Marte, detto campo Marzio, e campo per eccellenza, ove si radunavano i comizii del popolo romano per la
dia, il quale dicesi avere ucciso Argo, e che perciò fuggì in Egitto, ove dettò leggi ed insegnò l’uso delle lettere ; e vi
mettendogli in premio una vacca ed un toro, se gli avesse manifestato ove le vacche erano e chi rubate le avesse. Batto acc
cupo Fondo talor d’una solenne grotta, Se avvien che alcun dal sasso, ove congiunti L’uno appo l’altro s’atteneano, caschi,
re e dio da loro adorato sotto la figura di un bue, sino ad un luogo, ove lo consegnava ad una persona mascherata da Cerber
zii della palestra si studiò di rafforzare. La palestra era un luogo, ove gli antichi si esercitavano, per la ginnastica, a
tando l’acerra ed il prefericolo. Cyllenius, da Cillene, in Arcadia, ove fu allevato e si adorava con culto singolare. Cr
ole. Trofonio fu inghiottito dalla terra in quel luogo della Livadia, ove si vedeva la fossa detta di Agamede, o la caverna
re e de’ pastori ; e però credevasi abitare nella pastorale Arcadia , ove a lui eran sacri il Menalo ed il Liceo , monti di
alatino, consacrato da Evandro a Pan, nume antichissimo dell’Arcadia, ove per quei monti errava ora cantando al suon della
sul monte Liceo presso ad un suo tempio era l’ippodromo e lo stadio, ove si celebravano in onore di Pan le feste dette Lic
tantino un simile animale fu portato vivo nella città di Alessandria, ove servì di maraviglioso spettacolo a quel gran popo
ran popolo ; e che poscia morto si portò ben conservato in Antiochia, ove l’imperatore stesso volle vederlo. Plinio riferis
e che Omero descrive (1) ; e Virgilio (2) nella spiaggia della Libia, ove dopo la nota tempesta presero porto le navi di En
dolce lor canto affascinando i viandanti, li tiravano a’ loro scogli, ove li uccidevano facendone strazio. Poscia racconta
sse : Oltre il tenebroso mare della Trinacria giace l’isola Ortigia, ove sgorga l’Alfeo che confonde le sue acque colla fo
ia trascorse i paesi dell’Europa e dell’Asia, ed arrivò nella Scizia, ove allora regnava Linco, uomo astuto e di crudeli co
famoso tempio di Eleusi era destinato a queste misteriose cerimonie, ove i Greci concorrevano verso il mese di Agosto. Pas
perto il marito ch’erasi nascosto per non andare alla guerra di Tebe, ove sapeva dover morire, come avvenne(6) Molte altre
ù belli, ed attesochè le pedate avrebbero potuto mostrare al padrone, ove essi fossero stati guidati, per la coda indietro
aravigliosa nelle arli. Etneo, Aetnaeus, dal monte Etna, in Sicilia, ove avea la sua fucina. Κυλλοποδιων, zoppo, da κυλλος
Giunone, si appella da Ovidio. Lennio, Lemnius, dall’isola di Lenno, ove cadde dal cielo. Pandamo (a παν, omne, et δαμαω,
stia e due cani ; e vi si veggono due uomini che pensierosi guardano, ove Meleagro fa ad Atalanta il dono fatale, che sono
gi da noi, diceva l’esule di Sulmona(1), è un luogo detto la Tauride, ove l’ara della faretrata Dea di crudeli vittime si p
go una cerva, ed un toro ; ed essa per aria fu portata nella Tauride, ove nel tempio di Diana esercitò le funzioni di sacer
ichi tempi si sparse lungo le coste del Mar Nero, e nell’Asia Minore, ove si confuse con quello di Cibele. Nella Scizia fu
sse avuto la principale sua sede in Efeso, famosa città della Gionia, ove in suo onore celebravansi le feste dette Efesie.
ρα, donzella cacciatrice. Aricina, così detta dalla selva di Aricia, ove avea un culto particolare. Aventina, dal tempio
onte aventino. Cinzia, Cynthia, dal Cinto, monte dell’isola di Delo, ove nacque con Apollo. Dicevasi pure Delia. Διδυμος,
οδος, col qual soprannome le si offerivano de’ sacrificii ne’ Iuoghi, ove ponevano capo tre strade. IX. Alcune altre cos
ogo vi penetrò ed a viva forza condusse il tricipite mostro a Micene, ove , dopo averlo mostrato ad Euristeo, il ricondusse
o dice che una nube lo accolse con un gran tuono e lo portò in cielo, ove sposò Ebe, Dea della gioventù e coppiera di Giove
ò in Grecia ; ma disgustato della moglie passò nell’Apulia o Puglia ; ove avendo liberato Dauno, re di quel tratto della Pu
tavano furon delle Tespiadi ; e la città di Tebe, edificata da Cadmo, ove , dopo la morte di Anfione e Zeto, sali sul trono
contesa, Edipo ammazzò Laio che non conosceva ; e poscia andô a Tebe, ove per avere spiegato l’enigma della sfinge, ottenne
o, monte tanto famoso presso i poeti ; il Pelio, l’Ossa ed il Nefele, ove abitarono i Centauri. Quivi erano gli ameni giard
vea la figura dorata di quest’animale. Frisso intanto giunto a Colco, ove regnava Eeta, fig. del Sole e della ninfa Perseid
accaddero nel viaggio molte disgrazie. Approdarono in prima a Lenno, ove abitavano donne forti e bellicose simili alle Ama
emente accolti. Indi ripresero il viaggio verso il paese de’ Dolioni, ove regnava Cizico, fig. di Apollo o di Eneo, il qual
o stati così amorevolmente trattati. Poscia fecero vela per la Misia, ove Ercole, avendo con maggior forza che pratica pieg
ro in viaggio, dimenticando quell’eroe, ed approdarono nella Bitinia, ove accadde la pugna del re Amico con Polluce. Indi v
con Polluce. Indi veleggiarono verso Salmidessa, città della Tracia, ove consultarono il famoso indovino Fineo, fig. di Ag
o vello. Poscia, dopo varie avventure, con Medea si ritirò a Corinto, ove il re Glauco o Creonte, avendogli data in moglie
. Or la bella armata de’ Greci si era assembrata nel porto di Aulide, ove Calcante, celebre indovino, senza il consiglio de
vestito da fanciulla nella corte di Licomede, re dell’isola di Sciro, ove , sotto nome di Pirra, si trattenne sino a che ave
ingegnoso de’poemi conosciuti. Achille si rinchiuse nella sua tenda, ove procurava di consolarsi di quell’ingiusto oltragg
u ucciso da Paride ; ed Igino aggiunge che il dardo ferì il calcagno, ove solamente l’eroe era vulnerabile. Omero però non
isero le spoglie e’si posero in mare per far ritorno alla ler patria, ove pochi giunsero dopo varie e molte sciagure nel vi
Secondo Apollodoro, il suo più ordinario soggiorno era il mare Egeo, ove lietamente passava i giorni fra i canti e le danz
Circe, ingelosita di Scilla, de’ suoi veleni contaminò un bel fonte, ove quella vergine era solita stare al rezzo in sul m
emogorgone e dalla Terra ; ed era propriamente un luogo dell’inferno, ove prima di passare agli Elisii dimoravano le anime
esi per l’inferno. Finalmente spesso i Latini quel luogo sotterraneo, ove andavano le anime de’ mortali per essere giudicat
d’Averno la Negromanzia di Omero, cioè l’undecimo libro dell’Odissea, ove si parla dell’evocazione dell’ombra di Tiresia. P
er parte alla guerra di Troia e minaccia di precipitarli nel Tartaro, ove sotterra è un baratro profondissimo, porte di fer
cea di solido bronzo, e porte e mura di bronzo fabbricate da Nettuno, ove dimora il Sonno e la Morte, nè vi giunge mai ragg
e di tassi che danno un’ombra funesta, conduce all’infernale magione, ove folta nebbia esala dalla Stigia palude. Per quell
es. Alcuni poeti però pongono que’luoghi fortunati in mezzo all’aria, ove regna un clima purissimo ; altri, nella luna, ed
di cui anche Pindaro fa menzione. Or gli antichi poeti negli Elisii, ove gli eroi e gli uomini virtuosi godono l’eterno gu
irtù pura e costante. Pindaro finge due regni sotterranei, l’inferno, ove regna Plutone, ed i Campi Elisii, de’quali è sign
no, ove regna Plutone, ed i Campi Elisii, de’quali è signore Saturno, ove giudica Radamanto, che tutti gli altri poeti pong
all’estremità della terra presso l’Oceano in alcune Isole Fortunate, ove regna Saturno. Quivi soggiornano le anime felici
gine finge che Venere stessa l’avrebbe condotto ne’ fortunati Elisii, ove regnano ognora e danze e canti ; e gli uccelli qu
differenti idee della greca e romana mitologia. Un luogo sotterraneo ove andavano le anime de’mortali per essere giudicate
egno è oltre i confini dell’oceano fra le tenebre eterne de’Cimmerii, ove i due fiumi Cocito e Piriflegetonte urtandosi cad
rrieri e degli eroi ; nel sesto era la tremenda prigione del Tartaro, ove giacevano i famosi scellerati, come Tizio, Sisifo
ella Tesprozia, antica contrada dell’ Epiro, era un lago detto Aorno, ove consultavasi un famoso oracolo che si dava coll’e
a voce Manes spesso si adopera a significare l’inferno ch’è il luogo, ove stanno le ombre o i Mani ; come pure i sepolcri s
ente le pene stesse dell’inferno, come nel celebre luogo di Virgilio, ove si dice che ciascuno soffre i suoi Mani(5), cioè
irgilio però quel cane sta in un antro all’altra riva dell’Acheronte, ove col suo eterno latrare ch’esce da tre gole, fa ec
meritò presso i poeti un posto onorevole fra i giudici dell’inferno, ove siede coll’urna in mano per discutere i falli deg
izio, fig. della Terra, fulminato da Giove e precipitato nel Tartaro, ove un avvoltoio, o due, secondo Omero, gli va rodend
atitudine Giove lo percosse di un fulmine e lo precipitò nel Tartaro, ove Mercurio lo attaccò ad una ruota circondata di se
to quegli che accompagnava il cadavere di Api fino ad un certo luogo, ove da lui era consegnato ad un’uomo mascherato a gui
τος, ricchezza, perchè le ricchezze si traggono dal seno della terra, ove sono le miniere. E Cicerone (1) afferma che quel
l’inferno, perchè regnava in luoghi assai bassi riguardo alla Grecia, ove Giove avea sua signoria. Il suo dominio stendevas
ignoria. Il suo dominio stendevasi sopra gl’infernali regni non solo, ove teneva il suo trono, ma sull’interno ancora della
agna il Dio dell’inferno sulle pietre incise e sulle greche medaglie, ove Plutone è rappresentato assiso, portante ora una
Giove, dice uno scrittore, avendo appreso da Pan qual fosse il luogo, ove , dopo il rapimento di Proserpina, erasi ritirata
Il destino di ciascuno dagli antichi si credeva scritto in un libro, ove gli Dei andavano a consultarlo. Così presso Ovidi
delle cose vedevasi registrata, stava, secondo quel poeta, nel luogo, ove soggiornano le tre sorelle, cioè le Parche, ed er
ino. Finalmente, se i Filosofi le hanno allogate sulle sfere celesti, ove accordano la loro voce col canto delle Sirene e d
Georg. III. v. 89. Amicla era città della Laeouia, reggia di Tindaro, ove furono allevati Castore e Polluce. (1). Aen. V.
5 (1880) Lezioni di mitologia
ioni idolatre. Principio si prenderà dai Caldei, popolo antichissimo, ove nacque l’autore di quell’insensato progetto, che
cettro, sulla testa un maestoso pennacchio, dalla bocca gli usciva un ove da cui si schiudeva un altro iddio detto Phta, il
parole del mentovato scrittore. « Nel principio Iddio formò l’Etere, ove abitavano gli Dei, e da ogni parte di questo eran
ravano nel tempio. Succedeva a questo la navata, quindi il penetrale, ove la divinità stava, e sacrificavano talora i sacer
tai Cesarotti, che osserva la derivazione di questo rito dall’Egitto, ove le bestie a ciò destinate si chiamavano ostie di
altri vasi, detti salino e patella. Le acerne erano piccole cassette ove l’incenso era riposto; nei canestri portavansi le
infranto, E pianto sparse sull’imposta colpa, Torna a nuovo misfatto ove d’Achille Posta è la tomba, cui l’estremo fianco
memoria eterna: II collo e’l petto che ferir bramasti. Eccoti, Pirro: ove tu vuoi ferisci. — Ei dubitando, con mano tremant
Eramo giunti Della figlia di Giove al sacro bosco Ed ai floridi prati ove dei Greci Son le schiere accampate. In mezzo a no
imi misteri del Gentilesimo: sacro era per gli Arabi il bosco d’Elim, ove gli Ebrei, varcato l’Eritreo, si accamparono. Pei
i numeravano in Roma. I Druidi, col sangue umano aspersero gli alberi ove credeano chiusi gli Dei. In principio l’orrore so
a impresa. Quindi ho voi garizzato quella parte del Tieste di Seneca, ove si descrive il bosco che era presso alla reggia d
fra molta strage Esulta, e turba con sanguigne zampe Le ignude ossa, ove ha regno, e l’ampia fame Sol depone e non l’ ira,
al destro lato di Giove, e nel Museo Guarnacci si vede un simulacro, ove Giove stesso colla tazza nella destra pasce la re
e ed alla forza; poiché da Giove fu superato, e sotto l’Etna sepolto; ove , al dir dei poeti, ancora minaccia, quando l’imme
di Giove il volere, fé’ che vicina a partorire fuggisse nel Citerone, ove diede alla luce Anfione e Zeto, che adulti, diven
rivuole. Presente il padre la rilega e toglie, E per diversi pascoli, ove suole Condurla spesso, la rimena e scioglie; Egli
di. » Nè può omettersi il cognome che gli dava Dodona, celebre selva, ove le Caonie colombe volando, al dir dei poeti, pres
rionfato mondo. Stavano, e le tue mura erano i monti: Nasceva il rivo ove è la Curia; il bevve Di sudor generoso ancor fuma
figlie dell’Oceano; e questa opinione si avvicina a quella di Omero, ove Giunone andando a visitare Teti, l’Oceano dice ch
el 600, disotterrata sotto il Monastero di San Lorenzo in Panisperna, ove collocano i topografi di Roma le Terme d’Olimpiad
e al dono dell’oliva oppose il destriero, ch’egli il primo nel luogo, ove fu poi eretta l’Academia, domò, come Sofocle acce
cossa dal tridente balzasse fremente cavallo. Nell’ istmo di Corinto, ove celebravansi i giuochi, dei quali i vincitori viv
urono dissotterrate per la Via Appia nella tenuta detta Il Colombaro, ove era forse la villa dell’imperatore Gallieno. Oltr
l cielo, e va superba della luce fraterna. In Delo una palma additava ove la madre perseguitata si appoggiò, partoriente (p
l’oracolo di Apollo, perchè dicesi che anticamente Delfo era il luogo ove la Terra rendeva le sue risposte, e che Dafne, un
a stranieri venuti dalle contrade Iperboree la costruzione del tempio ove Apollo dava i suoi oracoli: asserisce inoltre che
a Calcieca, così chiamata perchè era tutta di rame. In Roma, il luogo ove si amministra la giustizia, sorprende per la sua
della scuola di Agelada Argivo. Accanto vi è il tesoro dei Sicionii, ove si custodiva il danaro consacrato ad Apollo. Oggi
zo ne stavano sospesi alla volta. Sopra questo portico vi è una rocca ove sedeva Erofile Sibilla quando gli oracoli proferi
uriosità a conoscere il paese di tua madre: ella era dell’isola d’Io, ove terminerai i tuoi giorni. Riguardati solamente da
n un luogo separato. « Presso la fontana Cassotide sorge un edifizio, ove sono pitture del celebre Polignoto, dedicate ad A
esto passo di Pausania, perchè ci fa intendere che in questa pittura, ove vi era più di ottanta figure, ogni principale era
acco: vale a dire dei capelli biondi, che interiormente, e nei luoghi ove sono ombrati, offrono una tinta di questi colori.
ole che da lontano i suoi effetti produce. Pagaseo, perchè in Pagase, ove la prima nave fu fabbricata, aveva un tempio. Cla
tica: Non ti piaccia pe’ cinque archi diretti La via: sicuro il calle ove si vede Certi vestigi delle nostre rote. Perchè l
i due numi, ai quali poscia fu consacrata nel sito stesso una selva, ove Apollo dopo l’uccisione dei Ciclopi evitò l’ira d
selve di fere e di mostri Vai cacciatrice seguitando l’orme, Mostrami ove il mio re giaccia tra tanti, Che vivendo imitò tu
scoscesi sassi E dove non è via lo segue: ei fugge Pei luoghi istessi ove inseguì le belve; Fugge i suoi servi: dir volea:
ove queste ti condussero per la prima volta? Sul monte Emo di Tracia, ove il turbine di Borea i mortali con grave gelo flag
a mammella. « Sopra un’urna sepolcrale, eh’ è nella casa Accoramboni, ove è rappresentato il sacrifizio di Oreste e di Pila
mpresse, E ha desio di trovare il suo periglio. Vi era concava valle, ove discende L’acqua dei rivi che le piogge unisce. Q
regione dell’Arcadia, ed infame ne era il tempio presso gli Spartani, ove nei più remoti tempi si sacrificavano vittime uma
ngue. Gli altri cognomi di questa divinità hanno relazione ai luoghi, ove le sorgevano templi, ovvero ai diversi attributi
edita. Tale però non è la testa di Pallade posta per simbolo di Roma, ove qual dominatrice dei regni mostra nell’atteggiame
sta dea sulle greche monete d’argento della città di Veha in Lucania, ove ha un elmo alato, tiene bene aperti gli occhi e l
gida al petto, corazza di Giove, fatta dal cuoio della capra Amaltea, ove è il terrore, la tenzone e la fuga, simboleggiata
trice, a folgor pari. Domatrice d’eserciti, e di troni Disperditrice, ove di Giove al fianco Lascia la Diva, e a noi scende
cora effigiavasi, poiché in Atene sopra il Ceramico vi era un tempio, ove il simulacro della dea era con occhi di questo co
a venerata: anzi è parere di alcuni che consecrato le fosse il tempio ove si adora adesso, vero nume, la Madre di Cristo, e
portunità del luogo invitato, scese coi suoi compagni in questo loco, ove , ardendo le navi di lui, le Troiane donne fuggire
e. In un villaggio dell’Arcadia nominato Teuti, Minerva ha una statua ove è rappresentata ferita in una coscia, che dice av
a: cadde atterrito in tal languore che ne perì; fu maladetta la terra ove abitava, e condannata a sterilità eterna. Col tem
ivisi fra l’assoluzione e la condanna. Siccome poi in tali monumenti, ove Pallade si mostra paludata, non è in atto di guer
elle ninfe a lei Care non eran le scherzose fole E le alternate danze ove non fosse Cariclo seco. Ah molto pianto aspetta D
o vide Venere, e d’immenso ardore presa andò a Cipro, quindi in Pafo, ove le fuma l’altare ed il tempio. Qui entrata, le Gr
chi, o forse una delle Grazie o delle Ninfe: salve; io ti farò un’ara ove in ogni tempo dell’anno vaghe ostie ti saranno im
sero la luna. Amatusia fu chiamata la dea da Amatunta città di Cipro, ove veneravasi sommamente. Di Citerea è freqirente il
e celeste. Ed altrove asserisce che dalla madre fu lanciato nel mare, ove l’educò Teti, antichissima fra le dee. A questa i
che opere vantaggiose al viver civile. Lipari e Sicilia sono le sedi, ove il nume fabbrica le armi degl’Immortah, e i fulmi
i, d’Etna in guisa Intonar s’ode, ed anelar si vede. Questa è la casa ove qua giù s’adopra Vulcano, onde da lui Vulcania è
lausi. Ma d’altra parte il popolo frequente Corre al fóro in tumulto, ove s’alterca Ai ministri di Temide dinanzi Per impen
vido il guardo. Ma più vago spettacolo giocondo Offre amena valletta, ove belando D’agnelletti e di pecore saltella Candida
i coi quali vien rappresentata Cerere. Altri simboli sui monumenti ove Cerere vien rappresentata si scorgono ed è prezzo
minaccia accenna Tempesta ai legni, alle città nemica. Vennero a loco ove di Cerer splende La sede, già sudor lungo ai Cicl
o per le cerimonie. Ma nei maggiori era sontuoso il mistico edifìcio, ove la sacerdotale impostura echeggiar faceva voci te
van difese. Tal con erranti briglie il terzo erede Di Saturno ricerca ove l’uscita Sia del mondo fraterno: era ogni via Chi
tutto il mondo Discacciarmi ti piace, e nulla in core Pietà ti grida? ove è l’amor d’un padre? Qual delitto in me tanta ira
pena. A lor consente La dea: col cenno del divino capo Scosse i campi ove gran messe biondeggia, E di tormento lacrimabil s
mandò, ed ultimamente fu di nuovo rubato da Nerone e situato in Roma, ove fu consumato dal fuoco. Il Cupido che vedovasi in
una vesr,e volante seminata di stelle si scorge in una gemma antica, ove il Maffei ha creduto vedere la dea dell’Ore. Monf
tra fu dissotterrata nell’Orto Muti alle falde del Viminale, nel sito ove gli espositori della topografia marmorea di Roma
riguarda l’interpretazione dello stesso Lessing al luogo di Pausania, ove dice che nell’arca di Cipselo la Morte e il Sonno
velocità, la dea stessa governandone le redini. Havvi delle medaglie ove quattro leoni attaccati al suo cocchio or lentame
or lentamente lo tirano, ora a pieno salto si sollevano. Vi è ancora ove la dea rimane assisa sulla schiena di un leone, c
l ventre. Non è però costante siffatto costume; vi sono dei monumenti ove veste al consueto dei Frigii una tunica con manic
gl’indizi: di Grutero. Nell’altra delle fiancate contigue all’angolo ove è il carro della dea erano due faci rovesciate ed
, Ati è celebre nella Mitologia, e noi abbiamo un poemetto di Catullo ove descrive il pentimento che successe dopo la dolor
col piede vagante Preme, infrange le tenere piante. Alfìn colà venuto ove confina Colle sals’ acque il biancheggiante lito,
na mi cruccia Onde si dolga al mio dolor, risponde: Ciclope, Ciclope, ove . volasti Colla tua testa? se tesser canestri Tu v
o eh’ ebbe un tempio in Menfi antichissimo, un altro in Racòti, luogo ove fu edificata Alessandria; che incominciò appunto
ipinto di Polignoto. Vi esporrò il secondo perchè riguarda l’Inferno, ove Ulisse discende per consultare 1’ anima di Tiresi
di Caylus: bisogna tagliarlo pel terreno, e non mostrare che la riva ove la barca approda. Riguardo all’ombre, il loro col
nse, ora al Museo Pio dementino, è il solo marmo, come osserva Zoega, ove sotto il pallio quel dio porti la tunica: in ciò
in una delle pitture del sepolcro dei Nasoni illustrate dal Bellori, ove Visconti ha creduto di riconoscere Saturno, quant
gono rappresentate queste vindici dee su varii bassi rilievi in Roma, ove la stessa vicenda di Oreste si figura. Fra la gen
che si trova pure nel primo tomo dell’opera mentovata di Montfaucon, ove in fondo del basso rilievo sono espressi i dodici
Nemesi sono assai note nelle greche medaglie, specialmente di Smirne, ove erano venerate due Nemesi in un tempio, che gareg
le altre colle più certe che sono in un medaglione del re di Francia, ove si rappresenta Y apparizione delle Nemesi Smirne
l vaso del Palazzo Chigi, così in un raro cippo riportato dal Begero, ove assai stranamente viene scambiata coli’ Aurora. C
l volume è attribuito a Clio anche dalle belle pitture dell’Ercolano, ove si leggono inoltre i nomi e i dipartimenti di cia
non vi fossero l’epigrafi, non può darne alcuno nelle nostre statue, ove una sola Musa ha il volume, e Calliope ha all’inc
ume, e Calliope ha all’incontro i pugillari, o le tavolette incerate, ove collo stilo scrivevano gli antichi. « E troppo ch
uesta graziosa figura rappresenta certamente una delle Muse. Il sasso ove siede come la precedente, è un argomento per cred
quelle di Urania, perchè nell’abito di questa Musa vi è qualche cosa ove fondare una maggiore probabilità pel soggetto pre
è tutta propria di questo scrittore. Ve ne sia d’esempio la seguente, ove è descritta Tebe assediata, e Meneceo che per la
lteggiare sull’esangue, perchè 1’ anime sono innamorate dei bei corpi ove stanno, e con dispiacere gli abbandonano. Il sang
ccole sono ministre della luce, perchè ciò successe di notte: i nappi ove il vino spumava risplendono più che il fuoco, ess
ra una vivacità quale ha il colore sparso sull’avorio in quella parte ove il ferro si è immerso nel petto. Ecco giace qui i
uo padre vendicato e pianto. Si celebravano nell’Arcadia in un bosco, ove eredevasi il sepolcro di Esculapio, i giuochi ogn
re ripieno di ammalati, e le pareti coprivano innumerabili tavolette, ove erano scritte le malattie e i nomi di quei credul
in Arabia era la patria del dio, e passava almeno per essere il luogo ove fu deposto dopo la sua nascita: ciò viene attesta
cche. Pure sempre allo dio cura fu Lenno, E non ha maggior fama Etna, ove muta Encelado mal vinto il fianco immenso. Qui do
emico dei frutti autunnali. Quindi Semele passò sulle rive dell’Asopo ove scese per bagnarsi. Amore vibrò la sua freccia ne
a consola, e le promette di situarla un giorno nei campi dell’Olimpo, ove splendono le stelle. Dopo avere consolata Semele
iove sensibile all’infelicità della sua amante la trasporta in cielo, ove ha per compagni Mercurio, Marte, Venere e la Luna
passata Lezione. Dopo questo episodio, il poeta ci conduce in Lidia, ove Bacco era allevato scherzando coi Satiri, e bagna
che arrivano sulle rive dell’Oceano nel pa lazzo del Sole loro padre, ove riscontrano Espero e la Luna crescente, il di cui
no Fanes, il primogenito dei mortali: le dice che sulla terza tavola, ove sono scolpite le figure del Lione e della Vergine
. Uditi questi detti, la giovine ninfa volge i suoi sguardi sul muro, ove dell’universo il fato sta scritto. Vi scorge una
i passa rapidamente su questi quadri differenti per giungere a quello ove sono scolpiti i caratteri del Lione che segue la
me stesso intimorito è obbligato a fuggire e a precipitarsi nel mare, ove è ricevuto da Teti, e da Nereo consolato. Licurgo
re, s’ innalza verso il cielo, mentre la Furia si ritira in un antro, ove si spoglia della figura di serpente, e prende que
alle dimando di Giunone, che tosto dirige il suo volo verso l’Olimpo, ove ella nuovi ornamenti aggiunge alla sua bellezza.
na: Winkelmann intende capelli biondi, che interiormente e nei luoghi ove sono ombreggiati mostrano una tinta di questo col
parte posteriore perchè cede la parte sinistra: mostra la mano l’aria ove si curva il cubito, le rughe poi dove alla giuntu
tto che piange quando è primavera. Ma non vi arrestate a questo prato ove la pianta è nata in quella guisa che il suolo l’h
antico nel Palazzo Ruspoli, dall’altra giacente nella Villa Ludovisi, ove l’artefice l’ha rappresentato secondo Virgilio: E
no di ieri — e finalmente da quella curiosissima del Palazzo Gentili, ove Sileno vedesi vestito di un abito teatrale lavora
come una Baccante. Ma deponevano tale esteriore negli onori del nume, ove affettavano e mentivano il furore bacchico solito
he i serpenti si facean mansuefare, non sono ovvii nei vasi d’Italia, ove tra i cori di più trasporto la stessa scompigliat
. Il creduto Orfeo sembra chiaramente insinuarlo nell’Inno di Sileno, ove lui saluta come condottiero di Naiadi e di Baccan
Baccanti. E Ovidio nel fine del iv libro De Ponto, nomina una poesia, ove elle si descrivevano come amate sempre dai Satiri
un fanciullo citaredo. Ma nel mezzo un focolare di assai vaga forma, ove sono appoggiate due faci ardenti, al lume delle q
i che accompagnavano la figura del nostro nume sono alla Villa Albani ove servono di Cariatidi. Mancavano del capo e delle
la manca fa seno. Un tal costume dal rito dei sacrifizi ebbe origine, ove i movimenti usati nelle sacre cerimonie, che pres
erpe la ninfa di un fonte in un bassorilievo del Palazzo Giustiniani, ove è rappresentata la punizione di Penteo per aver t
do l’opinione di Numerio intorno al racconto di Mosè sulla creazione, ove dicesi che lo spirito di Dio era portato sopra l’
6 (1824) Breve corso di mitologia elementare corredato di note per uso de’ collegi della capitale, e del regno pp. 3-248
o fianco un’ urna, e racchiude la sorte degli uomini, e tien un libro ove è descritto il futuro : gli Dei avevano la facolt
per parte de’ figli, li rinchiuse secondo che nacquero in un abisso, ove il giorno non penetrava. Tale precauzione a lui f
esta volta, e sopraffatto dalla disperazione ritirossi nella Sicilia, ove morì di dispiacere. Questa è la favola di Saturno
. Migdonia, Pessinunzia, Frigia, Berecinzia, Idea dai diversi luoghi ove ella era adorata ; fu chiamata Magna Mator, o Mat
d onta però del potere di Giove, non avrebbe Latona ritrovato un sito ove sgravarsi, se Nettuno mosso a compassione con un
sottrarlo allo sdegno del Sovrano dell’Olimpo, lo nascose ne’ boschi, ove succhiò il latte delle bestie feroci. Appena che
. Amò Psiche, e la fece da Zefiro trasportare in un luogo di delizie, ove la trattenne per molto tempo, senza che costei lo
fferì una vacca, ed un bue a condizione, che avesse svelato il luogo, ove il furto stava nascosto. Batto sedotto dal guadag
ituavasi dagli antichi l’inferno fra le immense sotterranee voragini, ove risplendeva una luce diversa da quella, che sfavi
a. Ben diverso era il Tartaro, detto talvolta anche Tenaro da’ poeti, ove stavano ristrette le ombre de’ delinquenti sogget
onsigliato di andare a lavarsi le mani nelle acque del fiume Pattolo, ove perderono la proprietà dianzi ricevuta. D’allora
carattere. Una volta due ninfe lo sorpresero nel fondo di una grotta, ove egli erasi addormentato : da lungo tempo Sileno a
sto magnifico Ariete, Helle cadde nelle onde, dove si annegò. Il sito ove morì fu detto Hellesponto. Frisso proseguì il suo
ponto. Frisso proseguì il suo viaggio, e giunse felicemente in Colco, ove sasagrificò a Marte il suo ariete, che dopo fu si
essere stata elusa la loro arte, le Sirene si precipitarono nel mare, ove furono cangiate in pesci dalla sola cintura in gi
bellissima amata da Glauco : ma Circe sua rivale avvelenò la fontana, ove questa ninfa era solita bagnarsi. Appena che Scil
li effetti del sonno. Situa egli il suo palazzo nel paese de Cimmerj1 ove raggio di luce non penetra, ed altro non si sente
e si commettevano, involossi dalla terra, e volle ritornare al Cielo, ove fu situata nel Zodiaco : oggi detta la Vergine.
a rupe sterile, e senza verdura. Si asconde in un antro spaventevole, ove raggio di luce non penetra. Smunta, pallida, con
io, o a Vulcano d’incatenar Prometeo in una roccia del monte Caucaso, ove un’ aquila, o un avoltojo gli rodeva il fegato, c
lo avesse consigliato di attaccare un filo all’entrata del Laberinto ove il mostro abitava. Si valse Teseo dell’avviso : u
ollero in niun conto riceverlo. Quindi si ritirò nell’isola di Sciro, ove Licomede regnava. Ivi visse miserabilmente, e dop
uadagnò l’opposta riva, e continuando il suo viaggio arrivò in Colco, ove offerì in sacrifizio a Marte quel bello ariete, c
tresì fatto iniziare ne’ misteri Eleusinj discese poscia all’inferno, ove dopo aver liberato il suo amico Teseo, costrinse
e di eludere il sacro voto battendo col piede la terra, in quel luogo ove stavano le ceneri di Ercole : ma gli Dei lo punir
ed il fetore era tale, che i Greci lo lasciarono nell’isola di Lenno, ove menò un vita miserabile. Intanto come le sue frec
tale empietà, e col fulmine appunto lo schiacciò sulle mura di Tebe, ove era salito il primo di tutti. La sua sposa Evadne
ravvivere a suo marito. Colla massima indifferenza si gettò sul rogo, ove si bruciava il cadavere di Capanèo, e mischiò le
ua sorella non lo avesse celato, ed indi fatto partire per la Focide, ove regnava Strofio, che aveva in moglie la sorella d
dopo la presa di Troja : ma ritenuto da Calipso nell’isola di Ogigia, ove regnava, aveva quasi perduto la speranza di ritor
assicura Venere, che il suo figliuolo arriverà felicemente in Italia, ove la sua discendenza regnerebbe per lungo tempo. Sp
tanto sopraffatto da una burrasca fu costretto a fermarsi in Trapani, ove da un anno era morto il vecchio suo padre Anchise
olta coltivata : indi passò nella Sicilia, e finalmente nella Tracia, ove Bacco lo volle per compagno delle sue fatiche. Mo
del Lazio, senza conoscere quelli che riscuotevano un culto nel suolo ove siamo nati. Gareggia la nostra Patria con Roma is
stini, secondo Ovidio, erano scritti da tutta l’eternità in un luogo, ove gli Dei venivano per consultarli. Cosi Giove entr
, e le disgrazie del genere umano. L’idea forse è presa dalla Genesi, ove si parla della disubbidienza del primo uomo. Cice
tituzione delle fratrie succedettero i nostri sedili chiamati piazze, ove radunavasi la gente nobile pel disbrigo de’ pubbl
7 (1874) La mitologia greca e romana. Volume II « Parte III. Semidei, indigeti ed eroi — XLVI. Giasone e Medea » pp. 342-489
seguiva con un esercito, invece di fidare nel valore degli Argonauti, ove mai s’impegnasse la mischia, uccise il fratello A
l’ aureo vello intendono un ricco tesoro trasportato nella Colchide, ove gli Argonauti andarono per ricuperarlo. I poeti p
pria la gloria di avere operato prodigii anche nel regno delle Ombre, ove discese essendo egli in prima vita. Narrano i poe
l pargoletto Eroe non piacque e lo lasciò cadere nella volta celeste, ove scorgesi tuttora una striscia biancastra, che per
i là da Calai e Zete si fermarono nelle Isole Stròfadi, come dicemmo, ove poi le trovò Enea, come diremo. 6ª Fatica : Le
oggidì, come in antico, che par la stalla di Augia qualunque abituro ove sia poca nettezza. 8ª Fatica : Il Toro Cretens
ivano insieme a brani le carni ; e mentre furibondo cercava una fonte ove gittarsi, veduto Lica che impaurito erasi nascost
e roteandolo come una fionda lo scagliò tre miglia lontano nel mare, ove fu cangiato in uno scoglio che si chiamò e tuttor
Ercole Farnese, scultura greca ; l’Hercules furens, gruppo di Canova, ove Ercole tenendo sospeso Lica per un piede, sta in
per allontanarlo dalla vista di tutti lo fece chiudere nel labirinto, ove gli erano dati a divorare i condannati a morte. E
. Del Minotauro e del filo di Arianna parla anche Dante nell’Inferno, ove afferma che egli trovò il Minotauro a guardia del
spaventati i suoi cavalli lo trascinarono furiosamente tra gli scogli ove miseramente perì. Altri Mitologi aggiungono che I
ppolito fu risuscitato da Esculapio e trasportato da Diana in Italia, ove si chiamò Virbio (quasi bis vir) due volte uomo 1
or parte di questi principi accorse ad un generale congresso in Argo, ove mossi dalle parole e dall’autorità di Agamennone
osta fattagli di sposarla, e per trattarne andò nel tempio di Apollo, ove Paride a tradimento lo ferì nel calcagno, sola pa
al campo greco Filottete, abbandonato, come dicemmo, in quell’isola, ove pel dolor della sua ferita, di cui non era ancora
sepolcro essendo addossato alle mura della città in quel punto stesso ove fu necessario rovinarle per farvi passare il cava
uscire illeso di mezzo alle argive schiere e trasportarsi in Italia, ove fondò Padova. Che anche Dante avesse di lui quest
o afferrò per un piede e lo scagliò lontano nella sottoposta campagna ove morì sul colpo. Un figlio dell’ucciso Ettore che
t dell’ Eubea) perchè i Greci li credessero segnali di un porto amico ove ripararsi dalla tempesta, ed invece percuotendovi
fatto, portaron via la statua di Diana e tornarono insieme in Grecia, ove Oreste liberato finalmente dalle Furie sposò Ermì
ra di far la fine di Agamennone. Venne invece in Italia nella Puglia, ove sposò la figlia del re Dauno che gli diede per do
contro, fu cacciato dai suoi sudditi e si rifugiò nella Magna Grecia, ove fondò il regno di Salento. Resta ora soltanto a p
tempesta sulle coste di Barberia, avesse trovato in quel territorio, ove ora è Tunisi, la regina Didone che facea fabbrica
icilia il vecchio padre Anchise nella città di Drèpano (ora Trapani), ove regnava Alceste di sangue troiano. L’Ariosto ha v
i narrare come finalmente Enea giunse nel Lazio ed in quel territorio ove dopo tre in quattro secoli sorse Roma, sarà oppor
ta favola fu riferita anche dall’Alighieri nel Canto xx dell’Inferno, ove Virgilio così gli dice : « Vedi Tiresia che mutò
o che in Lebadia, nella Beozia, scavò un antro nel quale si chiuse, e ove rendeva oracoli a chi andasse a consultarlo ; ed
cuore a tutti i più nobili e delicati sentimenti), si gettò in mare, ove un delfino, attirato dalla dolce armonia, lo salv
va. E Dante allude a questa invenzione nel Canto xxvi del Purgatorio, ove dice : « …..Nella vacca entrò Pasife ; » e poco
all’umana natura ; » come dice Dante nel Canto xxii del Purgatorio, ove ne dà la seguente traduzione : « Perchè non regg
8 (1806) Corso di mitologia, utilissimo agli amatori della poesia, pittura, scultura, etc. Tomo II pp. 3-387
prima giovenca, che avrebbe incontrato, ed ivi fabbricasse una città, ove quella si sarebbe fermata. Cadmo non molto dopo s
ropa. Cadmo però attribuì tutte le sue seiagure al destino del luogo, ove soggiornava ; e quindi, dopo essere andato lungo
aghitosi della di lei bellezza, si cangiò in pioggia d’oro ; penetrò, ove la giovine si custodiva ; e fece sì, che diveniss
terra, ad essi pure additò la via di uscire senza pericolo dal luogo, ove si trovavano. Giasone lo ricompensò, regalandogli
è fosse loro di sicura guida (b). Giunse finalmente Giasone in Colco, ove si abbattè nella famosa Maga, Medea, figlia di Ee
tempj in varj luoghi, e in guisa speziale si venerò appresso Abdera, ove Parmenione aveagli fabbricato un magnifico tempio
avesse già partorito. Giunone, confusa e sorpresa, s’alzò dal luogo, ove trovavasi ; e Alcmena subito felicemente diede al
ti da Minerva, ed atti a spaventire, trasse quegli uccelli dal bosco, ove solevano ritirarsi, e colle frecce li uccise(a).
esse trovata. Dopo d’avere scorsi moltissimi paesi, giunse in Celene, ove la trovò. Litierse era un Principe barbaro, che o
nò nella sua abitazione, affinchè Ercole dalle pedate non iscuoprisse ove quelle si trovavano. L’ Eroe passò col rimanente
erciò, dicono, annoverata tralle Dee, ed ebbe in Roma una Capelletta, ove le Vestali le offerivano de’ sacrifizj, e vi mant
n memoria di tal fatto eresse un altare ad Ercole nello stesso luogo, ove il cane erasi fermato, e denominò Ercole col tito
arecchi anni dalla morte di Nesso, Ercole passò per. l’isola d’Eubea, ove s’invaghi di lole, figlia d’Eurito, re d’Ecalia.
avrebbe raccolto le di lui ceneri, nè avrebbe mai scoperto il luogo, ove le avrebbe sotterrate (a) (30). La fiamma, dilata
nuto lo spavento di quel Territorio(c). Assicurò il cammino a Megara, ove trovavasi un certo Scirone, il quale obbligava i
ba(31) lo consigliò di rititarsi piuttosto all’altare di Giove Erceo, ove anch’ella colle sue figliuole era ricorsa per sot
idergli il capo, e ne strascinarono il corpo sulla spiaggia del mare, ove restò confuso tralla moltitudine degli altri esti
se dal tronco(17), giacchè con esso alla mano avrebbe potuto recarsi, ove desiava. Così avvenne ; e l’Eroe tragli Antenati
arj lo aveano quà e là trasportato. Finalmente lo spinsero in Egitto, ove regnava allora Polibo. Questi lo regalò di due co
). Gli s’inalzò un magnifico Mausoleo e tempio sul Promontorio Sigeo, ove la Ninfa, sua madre, fece celebrare dei Giuochi f
b). Essa finalmente ci vien descritta come una spezie di Campi Elisj, ove soggiornavano molti Eroi(c) (15). Ulisse.
di lui pazzia, tolse dalle mani di Penelope Telemaco, e là adagiollo, ove il vomere aveva a passare. Ulisse, al vedere il p
ella lo spinse in Sicilia. Là con dodici de’suoi entrò nella caverna, ove soleva starsene il Ciclope Polifemo. Costui n’era
(g). I due mentovati fratelli si annoverarono tra’ Segni del Zodiaco, ove formano la Costellazione, detta i Gemelli(a). Gli
medesima un grande spettacolo. Ella si trasferì da Argo in Eleusina, ove era stato inalzatò il rogo al suo maritò. Là si v
operito nella guerra Tebana. Per sottarsene, si nascose in un luogo, ove niuno l’avrebbe mai trovato, se Erifile, di lui m
i lui lancia, la sollevò in alto, e poi lasciolla cadere in un luogo, ove la medesima si convertì in alloto(b). Anfiarao po
detto anche Archemoro, nato da Licurgo, re di Nemea. Le ricercarono, ove avrebbono potuto trovare una sorgente d’acqua. El
rospere e nelle avverse vicende. Ha scoperto un fianco sino al cuore, ove col dito mostra l’altro moto : da lontano e da vi
ero credere, che fosse qualche fora. Scoccò lo strale verso il luogò, ove la frasca avea fatto rumore. Un lagrimevole gemit
a l’indole di chi ama d’essere adulato, di lasciarsi cioè trasportare ove meglio piace all’ Adulatore. La veste è di color
volle pure, che un tempio fosse inalzato a questa Divinità nel luogo, ove fu atterrata la casa di Cicerone. Morto Nerone, i
to. Era questo un Nume, che avea avuto i suoi primi altari ne’ campi, ove gli agricoltori porgevano i loto voci per avere b
ro. Anguia, città della Licia, eresse ad esse un antichissimo tempio, ove credevasi, che fossero apparse, e dove tutti i po
(b). Dan. Crisp. Helves. Not. ad Ovid. Metam. l. 3. (1). La torre, ove venne rinchiusa Danae, fu distrutta da Perila o P
do, e in premio gli si propose la libertà. Entrò egli nella prigione, ove stava rinchiuso il supposto giovine, gli manifest
ncepirono e orrore del loro delitto, che si ritirarono nell’ Arcadia, ove tra le lagrime e il dolore terminarono i loro gio
morì. I di lui compagni lo trasportarono in un’Isola del mare Ionio, ove dopo d’avergli fatti magnifici funerali, lo seppe
perchè egli additò loro la via per giungere presto e senza pericolo, ove tendevano(d). Fineo finalmente in pena della crud
questa(c). (26). Nesso, ferito da Ercole, si ridusse nella Locride, ove morì ; e il suo corpo, rimasto insepolto, orribil
ido venne gettato da un toro sopra certi paletti di legno, appuntitì, ove spirò in mezzo a’più acerbi dolori(e). (a). Nat
e, ov’eglino doveano eseguire il dato comando. Là, rispose l’Oracolo, ove essi avrebbono trovato la pioggia col buon tempo.
allora s’imbarcò con molti de’suoi concittadini, e arrivò in Italia, ove , credendo d’aver trovato la spiegazione dell’Orac
prese egli in moglie Elena ; ma questa introdusse Menelao ed Ulisse, ove Deisobo dormiva, e queglino lo privarono di vita(
un piccolo tempio ad Ecuba appresso quello di Ecate(c). Il luogo poi, ove la Trojana Regina fu sepolta, divenne cel bre, e
la Divinità, e gli ordinò di ritirarsi in una delle Isole fortunate, ove avrebbe veduto Achille deificato, e donde ella po
luogo, che le manifestò. Didone così fece, e si trasferì nell’Africa, ove regnava larba, figlio di Giove e della Ninfa Gara
appresso il pastore Tirro (b). Ivi partorì un figlio. cui dal luogo, ove nacque, venne imposto il nome di Silvio (c). E si
lle coste di Cipro ; e costretto dalla necessita, si stabilì in Pafo, ove fabbricò un tempio a Venere (b). (3). Teucro era
e, suo fratello, non fu accolto dal padre. Si ritirò quindi in Cipro, ove fondò una città, che denominò pure Salamina. Dopo
dovesse proseguire il suo viaggio, e fermarsi soltanto in quel luogo, ove avrebbe veduto delle genti disposte a fare un bar
ttà, e lo costrinsero a ritirarsi sulle spiaggie della Grand’Esperia, ove fondò Salento(f). Eragli stato compagno Merione,
ero la stessa cosa che le Furie ; e racconta, che fu quello il luogo, ove Oreste, dopo d’aver ucciso la madre, perdette la
qualche tempo dopo era perito in una sedizione, si ritirò ne’boschi, ove visse di rapine. Ella correva con somma rapidità,
o di coraggio, e accrebbero fiducia a’suoi desiderj. Presso il luogo, ove Eaco supplicava il predetto Nume, eravi un’annosa
sso di soddisfare alle ricerche de’suoi, percosse col piede il luogo, ove giacevano le ceneri d’ Ercole. Non molto dopo una
che se voleva fare le sue difese, le esponesse, stando nel naviglio, ove si trovava. Telamone si recò la notte seguente ne
e’ di lui ossi. Ne fu incaricato Filottete, il quale lotrovò in Pisa, ove Pelope, era stato sepolto. Ma Filottete, ritornan
medesima un grande spettacolo. Ella si trasferì da Argo in Eleusina, ove era stato inalzatò il rogo al suo maritò. Là si v
operito nella guerra Tebana. Per sottarsene, si nascose in un luogo, ove niuno l’avrebbe mai trovato, se Erifile, di lui m
i lui lancia, la sollevò in alto, e poi lasciolla cadere in un luogo, ove la medesima si convertì in alloto(b). Anfiarao po
9 (1861) Corso di mitologia, o, Storia delle divinità e degli eroi del paganesimo: Per la spiegazione dei classici e dei monumenti di belle arti (3e éd.) « Della mitologia in generale. » pp. 17-359
o, perduto il cielo e l’ impero, si rifugiò in quella parte d’ Italia ove poi fu eretta Roma, e che ebbe il nome di Lazio d
altri Dei, ma tutti temevano più di lui, e si rifugiarono nell’Egitto ove stettero celati sotto varie forme d’animali. Fors
5 e dopo aver percorsa tutta la terra si fermò sulle sponde del Nilo, ove Giove le rese la primiera sua forma. Quivi partor
lui la morte del figliuolo, e lo ridussero a ricovrarsi nella Troade, ove s’imbattè in Nettuno (185), esule anch’egli dal c
Teseo (402 e seg.) stabilì i giuochi Pitii ; ed uno sul monte Soratte ove i suoi sacerdoti camminavano a piedi nudi sui car
andò in Frigia, Sileno (150) che lo accompagnava si fermò a una fonte ove Mida aveva fatto porre uno spillo di buon vino pe
i, Foscolo. Le Grazie. Ebbe soprannome di Delia dall’isola di Delo ove nacque ; quello di Lucina perchè invocata anch’el
e la mutò in orsa ; ma Giove la collocò in cielo insieme con Arcade, ove ambedue formano le costellazioni della grande e d
che per armi avevano tirsi e tamburi ; indi si trasferì nell’ Egitto, ove insegnò agli uomini l’agricoltura, introdusse la
ze dei pubblici mercati ; Vialis, perchè tutelava le vie o le strade, ove sorgeva per lo più in forma di pietra quadrata, e
zodì del Peloponneso, ov’era il suo più celebre tempio. Giace oltra, ove l’Egeo sospira e piagne, Un’isoletta delicata e m
e Ciprigna dall’ essere adorata particolarmente nell’isola di Cipro, ove la città e la montagna Idalia eranle sacre ; ed a
nore di Venere popolare, e le sacrificavano una capra bianca sull’ara ove il fuoco era acceso col ginepro e coll’acanto. In
(Eneid., lib. VI.) Ma assai più spaventoso è il sotterraneo limitare, ove Dante trovò scritte quelle tremende parole che tu
so. Nel mezzo erge le braccia annose al cielo Un olmo opaco e grande, ove si dice Che s’annidano i sogni, e ch’ogni fronda
ofonda era e nebulosa, » chiamata Basso Inferno, Tenaro 42 o Tartaro. ove s’incontravano pantani d’acqua putrida e limaccio
el Canto III dell’Inferno ; e con non meno terribile dipintura nel V, ove dice : Ora incomincian le dolenti note A farmisi
ediante un ritrovato pieno d’altissima sapienza. Nell’isola di Creta, ove cominciò con Saturno la prima età, s’innalza la s
ige e Flegetonta ; Poi sen van giù per questa stretta doccia Infin là ove più non si dismonta.51 Fanno Cocito ; e qual sia
della Notte (238), abitava un antro impenetrabile ai raggi del sole, ove non entrava anima vivente a turbarne la quiete. I
tenne il primo posto fra le agresti divinità, c fu collocato in cielo ove forma il segno del capricorno, in’ricompensa d’av
a stato costruito il suo tempio. Credevasi che fosse la stessa grotta ove Romolo e Remo furono allattati dalla lupa. Nel te
rato non solamente nei templi, ma più di tutto sui confini dei campi, ove il suo simulacro veniva sempre coperto di fiori.
andò a rifugiarsi ed a piangere continuamente nella foresta d’Aricia, ove Diana (137) la trasformò in fonte. Alcuni trovano
confusi coi primi, quali Dei del domestico focolare, ossia del luogo ove la famiglia manteneva il fuoco sacro. 326. V’eran
ino e il tacito eremita Ne’ queti orti de’ vati, e nell’ umíle Tetto, ove , ignoti a’ re, lieti i scultori Veston d’eterna g
coppia fu spinta sulle coste della isoletta di Serifa tra le Cicladi, ove Ditti pescatore la raccolse, e la condusse a Poli
oggiorno d’Argo, e andò a fondare una nuova città col nome di Micene, ove poi fu ucciso con frode da Megapento figliuolo di
che s’appiattava in un antro del monte Aventino, uno dei sette colli ove fu poi fabbricata Roma. Ebbe costui tanta audacia
a madre, Specchio d’ogni altra matronal virtude ; Pronta (son certa), ove il sapesse, a darsi Vittima a Stige del suo figli
fu rimessa in libertà dai fratelli, e ricondotta a Sparta sua patria, ove diventò sposa di Menelao (528). 435. Teseo scampa
ancia e una spada. Cimone fece trasportare le venerate ossa ad Atene, ove furono ricevute con solenne festa ; e un bellissi
nizioni d’agraria e di pastorizia. Alla fine si stabilì nella Tracia, ove Bacco lo iniziò nei misteri delle Orgie. Dopo la
eo (469), e visse lungo tempo alla corte di Periandro, re di Corinto, ove il suo ingegno era largamente ricompensato. Un gi
loro delitto, e sono condannati a ignominiosa morte nel luogo stesso ove il delfino aveva recato in salvo Arione. Quel del
l bosco, che era interdetto ai profani, edipo fu condotto ad Atene, ove Teseo (409) lo ricevè umanamente. Poco tempo dopo
moto, si rifugiò in Grecia nélla reggia d’Enomao re di Pisa in Elide, ove amò Ippodamia figlia di quel re. 512. Ma siccome
a di Creta. Cessò la tempesta, e il re approdò felicemente nel porto, ove il figliuolo, che lo aspettava, fu il primo a com
vide sul vallo Fra un turbine di dardi Ajace solo Fumar di sangue ; e ove diruto il muro Dava più varco a’ Teucri, ivi a tr
re dei venti, n’ebbe amichevole accoglienza, e il dono di certi otri ove stavano rinchiusi i venti contrarj alla sua navig
, re dell’isola d’Eubea, e capitanava gli Eubei all’assedio di Troja, ove acquistò fama di prudente, di coraggioso e abile
più formidabili eroi dell’assedio, respinse i Greci da tutti i luoghi ove s’erano afforzati, e approfittandosi dell’inazion
hise, morto in quell’isola l’anno innanzi ; e quindi passò in Italia, ove consultò la Sibilla di Cuma (668), per sapere in
funerale, vale a dire, impetrando da Giove che fosse posto nel cielo, ove forma la costellazione più rilucente di tutte le
ampestre di suo padre ; e venuta la notte si ricoverò in una caverna, ove dormì per cinquantasette anni di seguito. Alla fi
lie, dico, Scrive ciò che prevede, e nella grotta Distese ed ordinate ove sian lette, In disparte le lascia. Elle, serbando
volontato di vedere i giuochi che si celebravano in Olimpia, non avea ove sedere, e qua e là scorrendo riceveva molte ingiu
urie ed oltraggi, e niuno lo volea ricevere. Arrivato che fu al luogo ove sedevano gli Spartani, tutti i giovinetti si rizz
a lutto. 674. I Giuochi Ismici presero il nome dall’ismo di Corinto, ove con gran pompa erano solennizzati ogni cinque ann
le ; e dal suo Nume Imploriamo devoti amici i venti, E stabil seggio, ove gli s’erga un tempio. In cui sian queste esequie
sciato i suoi stati al fratello Egialea, andò a stabilirsi in Egitto, ove regnò con Iside, adoperandosi ambedue a incivilir
a, in Italia e fin nelle Gallie e nelle estreme parti della Germania, ove era adorata sotto lo stesso nome. A Roma le feste
tornato da una catena d’oro ; e un altro gliene fu eretto in Islanda, ove i sacerdoti solevano aspergere i divoti col sangu
ontesa. Questa favola per certo nacque nell’Oriente e ne’paesi caldi, ove gli nomini sono per natnra lenti e infingardi. Av
iuto del loro compatriotta Trofonio, e andassero a cercarlo a Lebadia ove pronunziava oracoli in una caverna. Obbedirono, t
go in uu prato ameno, abbellito di fiori, di ruscelli e di boschetti, ove gli davano sepoltura ; e questo luogo era detto E
ine, Alpes poenœ. 132. Verso la metà del detto lago, e precisamente ove le acque del fiume Tignalga sboccano nel Benaco,
10 (1897) Mitologia classica illustrata
fondono in una, chi non ripensa la IV ode del libro terzo d’ Orazio, ove il racconto della lotta titanica è seguita da que
, che dà origine alla vegetazione. In secondo luogo ciascuna località ove Zeus era oggetto di culto aveva le sue proprie le
ebre di tutti pel culto di Zeus divenne la città di Olimpia in Elide, ove ogni quattr’ anni (il periodo detto perciò Olimpi
rapporto con Venere e le Grazie Vulcano ci è presentato da Orazio là ove dice (Od. 1,4,5): Iam Cytherea choros clucit Ven
lto di Afrodite ebbe una straordinaria estensione in tutte le regioni ove le stirpi elleniche si stanziarono e dominarono.
tempio di Cloacina trovavasi vicino al Comitium, forse in quel punto ove la cloaca maxima entrava nell’ area del foro, e r
e argentea, nascondono la loro viva luce; pensiero imitato da Orazio, ove paragona lo splendore della famiglia Giulia alla
culto greco della Vittoria trovò in occidente un terreno assai adatto ove stabilirsi e diffondersi. Sede di questo culto er
us; ora è congiunta con Eracle come nel Cinosarge (Ginnasio di Eracle ove insegnò Antistene Cinico) di Atene, e in altre ci
unone sia di Diana. Si ricordi il passo del Carme Secolare di Orazio, ove a Diana si rivolge la preghiera: Rite maturos ap
operate, le sue epifanie, i suoi oracoli. 4. Tra le opere letterarie ove si parla di Asclepio, è degnissima di speciale me
sclepio, è degnissima di speciale menzione la terza Pitia di Pindaro, ove a proposito di Ierone re di Siracusa ch’ era infe
e vivace di colorito leggesi pure nel 15o delle Metamorfosi Ovidiane, ove si racconta la venuta di Esculapio a Roma. Bella
l passo fu abilmente imitato da Virgilio, nel quarto delle Georgiche, ove narrasi la favola del pastore Aristeo. VII. Gl
irene e le Muse, nella quale le prime sarebbero state vinte. Il luogo ove solitamente si diceva che stessero le Sirene, era
tica da secoli conservata nel tempio di Pessinunte. Fu portata a Roma ove giunse nell’ aprile dell’ anno 550/204 e venne ac
ipide intitolata, « le Baccanti »; ricordiamo le molte poesie liriche ove si loda il Dio del vino, specialmente le Anacreon
geva » ecc. ma chi ne parla più a lungo è Ovidio nel quarto dei Fasti ove spiega e descrive le teste del 21 Aprile. L’ arte
dette anche di Agra, dal nome della collina sulle sponde dell’ Ilisso ove si celebravano, avevan luogo nel mese Antesterion
o che comincia al v. 1301). Ci rimangono pur frammenti di inni orfici ove del ratto di Proserpina si parla secondo le tradi
la vivace narrazione che è nel quarto dei Fasti Ovidiani (v. 417-618) ove il ratto avviene in Sicilia, e Trittolemo è fatto
sorte dei giusti o dei reprobi. I giusti erano inviati ai Campi Elisi ove erano eternamente felici, i reprobi nel Tartaro,
i ai Campi Elisi ove erano eternamente felici, i reprobi nel Tartaro, ove dalle Erinni e da altri infernali mostri erano in
dei trapassati. 3. Noto è l’ episodio del decimoquarto dell’ Iliade, ove Era prega il Sonno, quel che tutti doma, uomini e
azioni letterarie di Tanato abbiamo in un dramma satirico di Eschilo, ove si sceneggiava la leggenda di Sisifo che vince in
ince in astuzia la Morte e l’ incatena; e nell’ Alcestide d’ Euripide ove la Morte apparisce con nere ali, torvo sguardo e
no i loro Dei Penati, sopratutto Lavinio la mistica metropoli di Roma ove i consoli, i pretori, i dittatori di Roma, entran
st’ ordine, e trovata nella Focide la vacca indicatagli, e seguitala, ove si fermò, ivi fondò la città detta da lui Cadmea,
appresentazioni figurate; citeremo un vaso greco del Museo di Napoli, ove Cadmo è raffigurato in atto di scagliare una piet
llerofonte dovette abbandonare la sua patria e rifugiarsi in Tirinto, ove ebbe benigna accoglienza dal re Preto. Ivi avvenn
vallo, il quale buttò giù il cavaliere e da solo poi si levò al cielo ove ancor ora tira il carro del tuono. — Ancora è da
questo genere è nella Galleria Vaticana, portatavi dalla Villa Mattei ove prima trovavas; un’ altra è quella riprodotta all
ioni, com’ è naturale, specialmente per la designazione delle regioni ove peregrinò Io. Lo stesso particolare della venuta
ra venuta la progenitrice di sua stirpe, Io. Vi giunse toccando Rodi, ove , a Lindo, colonia argiva, avrebbe fondato un temp
arnesi mosse Perseo, e prima s’ avviò alla volta dell’ estremo ovest ove abitavano le Graie, quasi avanguardia delle Gorgo
’ ucciso, fuggire da Tirinto colla sua sposa e cercar rifugio in Tebe ove il re Creonte l’ accolse. Di qui mosse a una guer
Anteo da altri riferita alla fatica precedente. Poi si reco in Egitto ove era un re crudele Busiride che afferrava i forest
alcuni buoi, e per la coda, affinchè le orme non tradissero il luogo ove erano stati condotti, li trascinò alla sua grotta
il noto racconto del Sofista Prodico, intitolato « Eracle al bivio »; ove si descrive il giovane Eracle seduto in luogo sol
delle forme e dell’ atteggiamento, e la perfetta armonia delle linee ove la verità corporea viene idealizzata in squisita
viene idealizzata in squisita bellezza. Venendo all’ opere d’ arte ove Ercole si rappresenta in gruppo con altre figure
, il più importante e bello è il gruppo marmoreo del Museo di Napoli; ove vedesi Onfale vestita della pelle leonina e colla
Argonauti salpati da Iolco toccaron terra prima all’ isola di Lenno, ove stettero alcun tempo colle Lenniesi che avevano t
so i loro infedeli mariti; di là per l’ Ellesponto giunsero a Cizico, ove furono benevolmente accolti da Cizico, re dei Dol
deva la sventura), ed Erifile così guadagnata avendo svelato il luogo ove Anfiarao s’ era nascosto, questi venne obbligato
e Demetra già aveva consumata, peregrino pel mondo e capitò in Elide, ove il re Enomao prometteva la sua bella figlia Ippod
o uccidendo Tieste e cacciando Egisto; Menelao invece rimase a Sparta ove successe a Tindareo, finchè Paride col rapimento
ello di Peleo, fuggendo da Egina, trovò una nuova patria in Salamina, ove il re Cicreo (Cychreus), figlio di Posidone, gli
io di Zeus, emigrato dall’ Arcadia a Samotracia e di là nella Frigia, ove aveva ottenuto dal re Teucro il terreno per fabbr
il premio promessogli da Afrodite; alla corte di Menelao re di Sparta ove fu benignamente accolto, incontro la bellissima E
fedele, e allora se n’ andò nell’ Etolia, patria di suo padre Tideo, ove viveva ancora l’ avo Eneo, ma spogliato della sig
patria, si recò nell’ isola di Cipro e ivi fondò una nuova Salamina, ove si stanziò co’ suoi. Ma la serie più interessante
avendolo spinto nel mar Ionio, capitò anzitutto nelle isole Strofadi ove gli toccò l’ avventura delle fameliche Arpie che
sosi in mare, lu da una nuova tempesta sbalzato sulle coste d’ Africa ove ebbe l’ incontro con la fenicia Didone fondatrice
leggenda d’ Icaro e la fuga dal labirinto, già n’ abbiam fatto cenno ove si discorreva delle leggende cretesi. Anche l’ ar
fanciulli, lodato il chiomato Dio di Cinto (monte dell’ isola de Delo ove Apollo nacque); lodate Latona al sommo Giove cara
11 (1806) Corso di mitologia, utilissimo agli amatori della poesia, pittura, scultura, etc. Tomo I pp. 3-423
i uomini di notte, nè penetrare giammai in quella parte del medesimo, ove si custodiva il Palladio(b) (5). Ne’ sacrifizj, c
tta Berecinzia(e), Dindimena(f), e Idea(g) daimonti(7) e dalle città, ove spezialmente era onorata. Ebbe innoltre il nome d
igia ; appresso il quale soggiornavano ; Cureti dall’ Isola di Creta, ove poscia si trasferirono(e). Altri poi pretendono,
, e la Epacte. L’Eleusinie, così dette da Eleusi, borgo dell’ Attica, ove si celebravano, ebbero per eccellenza anche il no
è rimirare un esercito disposto in battaglia, nè entrare in un luogo, ove vi giacesse un morto. Se alcun reo metteva piede
’ Giuochi Olimpici (h) (10) (11). Venne appellato Ideo dal monte Ida, ove fu allevato (i). Ne’ dintorni di Celeno, Città de
rato nella Libia, alttettanto ne lo era in Afite, città della Tracia, ove avea un maestoso tempio. Lisandro, figlio dello S
mata, e trasferì le spoglie opime(18) delle medesime sul Campidoglio, ove le appesse ad una quercia in dono a Giove. Ivi pu
ed ei lo disectò. Conquistate le Indie, vi fabbricò la città di Nisa, ove insegnò l’arte di coltivare le viti : e quindi fu
e le quali credevasi, che Bacco onorasse della sua presenza il luogo, ove quelle si celebravano. Tre vasi vuoti allora si r
o corse appresso Erigone, e strascinandola per la veste, la condusse, ove Icario era stato gettato. La figlia, al vederlo,
ne vennero cangiati in mostri marini. Acete poi condusse il naviglio, ove Bacco avea ricercato, e l’onorò co’sacrifizj(d).
allo stesso maltrattamento(b). Penteo poi si recò al Citerone, monte, ove le Tebane celebravano le Feste di Bacco : e perch
merosa moltitudine di Beozj, portava la statua sull’ anzidetto monte, ove stava preparato un Rogo di straordinaria grandezz
rpora. Questa processione, dopo essersi fermata nella piazza di Roma, ove le predette giovani ballarono, continuò sino al t
Parnasso v’avea un antro, e che in questo stava aperta una voragine, ove alcuno capro avvicinatesi furono assalite da moti
ve il loro stabilimento, udirono dall’ Oracolo, che doveano fermarsi, ove i naturali abitanti del paese avrebbono loro moss
e pellembo della veste un sacerdote d’ Apollo ; lo condusse al luogo, ove stava riposto il furto ; e collo zampe smosse la
cul o particolare, che gli si rendeva in Timbra, città della Troade, ove avea un bosco sacro e un tempio(b). Si denominò T
sto la vendicarono. Amendue quelle Divinità si recarono sul Citerone, ove i figliuoli dell’ orgogliosa madre si trovavano,
Gli soggiunse, che prendesse dal tempio un tripode, e che nel luogo, ove quello fosse per cadergli di mano, ergesse un tem
e tre città, Aroe, Antea, e Mesati, possedevano un terreno in comune, ove trovavasi un tempio, sacro a Diana, e ove ogni an
evano un terreno in comune, ove trovavasi un tempio, sacro a Diana, e ove ogni anno le celebravano Feste, chiamate Triclari
ata da Prassitele, la quale rappresentava questa Dea(d) ; in Isparta, ove trovavansi molte statue di lei(1) ; in Lesbo, Iso
le alla sua statua. Sperando, che la Dea volesse consolarlo, ritorno, ove giaceva la statua, e la trovò animata. Ciò fece s
zarono a Venere un tempio poco distante da Roma in un luogo paludoso, ove gli uni e gli altri si unirono in un solo popolo(
, che da se si mise in viaggio. I venti la portarono al luogo stesso, ove l’amante di lei erasi ritirato ; ed ella v’arrivò
, una delle Cicladi, un gran tempio, considerabile per le vaste sale, ove banchettavasi, quando si celebravano le mentovate
mpio a lui sotto il nome di. Prosclistio, ossia inondante, nel luogo, ove le acque si crano titirate(b). Nettuno, non poten
iferisce, che Nettuno aveva nell’Isola Atlantica un magnifico tempio, ove l’oro, l’argento, e gli altri più preziosi metall
trabone(e) una lampada inestinguibile, e un edifizio, opera d’Ittino, ove soggiornavano le vergini, consecrate al culto del
l’anno(a). Questa Dea ebbe parimenti un tempio in Eritre, nell’Acaja, ove la di lei statua era di straordinaria grandezza.
Vulcano formò una sottilissima rete di ferro, la distese sul terreno, ove soleano adagiarsi Venere e Marte ; e postisi l’un
uogo il più profondo dell’ Inferno, e ricolmo d’atrocissimi tormenti, ove vengono rinchiusi gli scellerati(a). (7). Finges
de se n’era partito. Questo Indovino conseguì un tempio in Clazomene, ove a motivo del mentovato tradimento era proibito al
ificatrice, che quella, a cui si sacrificava. Nè solamente nel luogo, ove si faceva la predetta ceremonia, poteva trovarvis
egli Antichi Pagani eravi un certo sacrario, detto da’ Greci Archion, ove si riponevano non solo i ricchi doni, offerti agl
so, nata da Teucro, e ch’era particolmente onorata nell’ Asia Minore, ove rendeva i uoi Oracoli(a). La Cumea fu conosciuta
ol progresso del tempo se ne raccolsero inoltre da varj altri luoghi, ove le Sibille aveano vaticinato(c). Dicesi che nel f
e un altare, e gli consecrarono un’ Aja, ossia uno spazio di terreno, ove si seccava e si batteva il frumento (a). (f). P
da cui si denominavano Rabduchi, o Rabdonomi (e). Il luogo distinto, ove sedeano, diveniva un inviolabile asilo. Pronunzia
. Lo Stadio era uno spazio di terreno di cento venticinque passi (b), ove si faceva la corsa, e dal quale coloro, che vi si
ti perciò Bestiarj (i), o Arenarj (l). Eranvi finalmente altre Cavee, ove si conteueva l’acqua, a cui davasi poi corso, qua
ano a sorte dalla faretra, o si gettavano in aria, e da quella parte, ove cadevano, si dirigeva il viaggio(a). (b). Suida
co verbo, yin, piovere, perchè, avendole gli Dei trasferite in Cielo, ove formano una Costellazione nella testa del Toro, e
no(b). Giuno Bruto, primo Console, le alzò un tempio sul monte Celio, ove le si offrivano certi sacrifizj, detti Fabarj dal
se furiosa con varie Sacerdotesse di quel Nume ; e arrivata al luogo, ove Filomela languiva, la vestì a somiglianza delle c
asi da un albero, collocato nel mezzo d’una foresta vicina all’antro, ove la Sibilla di Cuma dava i suoi Oracoli. Appenachè
uni narrano, ch’egli, e non Sisifo, fece conoscere ad Asopo il luogo, ove Giove avea nascosta Egina(d). Ovidìo pretende, ch
sio prese un bicchiere, attinse dell’acqua di quel fiume, e la portò, ove vide del fumo ; ma non trovandovi scintilla di fu
sacrifizio, ma mentre si accinse all’impresa, ne trovò uno nel luogo, ove avea cominciato a scavare. Fec’egli delle Feste p
rte per le preghiere delle Muse fu da Giove trasferito tra gli Astri, ove forma la Costellazione, detta Sagittario(h). Le M
Muse si chiamarono anche Eliconiadi, Parnassidi. e Pieridi da’monti, ove dimoravano(a), e de’quali quanto prima parleremo.
ini. Quindi di si allontanò dalla società, e andò a vivere ne boschi, ove fu accolta da Diana, che la ammis’ nel numero del
ne ; cresciuto in età, si recò nell’ Isola di Chio appresso Enopione, ove tentò d’insultare la di lui moglie, Erope. Enopio
tessa di Venere. Sull’opposta riva del predetto mare trovavasi Abido, ove abitava il giovine Leandro, da cui colei era estr
lla vipera, e più terribile d’ogni altro Nume. La giovine fu situata, ove Apollo avea indicato, e da di là il vento Zefiro
con Psiche. Costei finalmente fu da Mercurio trasferita nell’Olimpo, ove , bevuto il netta [page 362 manquante]. (b). Job
finchè fosse dalla sorte altrove portata. Giunse colei nella Sicilia, ove il fiume Criniso, convertitosi in orso o cane, la
diversamente : Glauco, dic’egli, passava i giorni sul lido del mare, ove stava asciugando le reti, o numetando i raccolti
porti da’ nemici(d). Il medesimo fu venerato spezialmente in Tenedo, ove gli si offerirono in sacrifizio perfino de’ fanci
di Bellona, se era celebre in Roma, molto più lo fu nella Cappadocia, ove questa Dea era tenuta come una delle principali D
12 (1874) La mitologia greca e romana. Volume II « Parte III. Semidei, indigeti ed eroi — XLV. La spedizione degli Argonauti alla conquista del Vello d’oro » pp. 331-341
e : e volendo mostrarsi grato agli Dei dell’esser giunto a salvamento ove desiderava, offrì loro in sacrifizio quel bravo m
erivato da lince, per osservare se v’eran sott’ acqua scogli e sirti, ove corresse rischio di frangersi o arrenare la nave.
come il loro padre ; i quali le respinsero fino alle isole Strofadi, ove poi furono trovate da Enea nel venire in Italia,
a, come a suo luogo diremo. Finalmente furono confinate nell’Inferno, ove Dante le trovò a tormentare i dannati per suicidi
eranza « Nel duca, che l’ Arpie gli discacciassi ; « Ed or che nulla ove sperar gli avanza, « Sospira e geme e disperato s
stolfo nell’800 dell’èra volgare avesse spinto le Arpie nell’Inferno, ove Dante, 500 anni dopo Astolfo, dice di averle trov
ittima della Tessaglia, rammentata anche da Plinio il naturalista, ed ove Valerio Fiacco dice che fu costruita la nave Argo
13 (1841) Mitologia iconologica pp. -243
troppo ciechi a fabbricar si diedero un tempio chiamato il Pantheon, ove radunate vollero tutte le deità ricevute ; anzi s
omi. Venne Giove qualificato con diversi nomi a lui dati o da luoghi, ove venne egli con special culto adorato, o da qualch
come riferisce Macrobio. Da Romani venne detto Capitolinus del monte, ove da Tarquinio Superbo fù perfezionato un sontuoso
, che credesi edificato da Tazio, stava dentro i recinti della Città, ove tenevansi sovente le assemblee del popolo per imp
a questo Dio al pari degli altri i suoi sacrificii. Su suoi altari(1) ove per altro sovente si trovava unito con Minerva, d
onde fè salire dal fondo di esse grande scoglio (detto isola di Delo) ove ricoveratasi Latona sotto una pianta di verdeggia
sso fù creduto per sole : Delfico per la città di Delfo nella Beozia, ove rendeva i famosi suoi oracoli(1) Pitio per la glo
egli adorato in Delo, Claro, Timbra, Pataro, e soprattutto in Delfo, ove per bocca della Sacerdotessa Pitia situata sul Tr
ò furono i più solenni. Il primo fù detto mistero Eleusino de Eleusi, ove per man del re Celeo ebbe la Dea cortese accoglie
o chiunque osava violarlo. Il secondo fù chiamato Ambarvale da campi, ove celebravasi tal sacra cerimonia, secondo i riti d
a de’ suoi genitori la eletta, ed al tempio immediatamente la menava, ove collacerimonia di sospendersi ad un sacro albero
ro braccio, e coll’Egida, che coprivale il petto, qual forte corazza, ove dipinta era la terribil testa di Medusa coverta d
l’anacronismo di Virgilio. Fù chiamata Cipria, e Citerea dalle isole, ove recata venne, educata, e distinta. Ebbe il nome d
nel suo governo per guida ? E che altro dargli nelle mani quel libro, ove scritte erano le sorti di ognuno, se non che ad o
ò non altra vittima che umana gli si doveva sacrificare sugli altari, ove in memoria di aver un dì guidati gl’uomini dalle
seo, ma chi scappò mai i micidiali colpi d’amore ? Lo scppe il cielo, ove inoltrando appena la incontrastabile sua forza, c
dell’Olimpo l’amato suo parto, con gelosa cura lo nascose nei boschi, ove col latte di bestie feroci procurò allevarlo finc
rzione, ed eredità, come sopra accennai, il vasto regno dell’Inferno, ove su quelli miseri rinserrati spiriti esercitar pot
sfar le sue brame avrebbe voluto infelicitarsi con lui in quel regno, ove in triste vedute sempre era la mestizia, e l’orro
oprare, essendo essa al dir di G. Cristo in S. Matt. 22. il cardine, ove poggia tutto lo spirituale edificio. Nudra dunque
Inverno. In lode della cristiana religione Canto. D ove trascorse il mio ferace ingegno Troppo fra folli
non imbrogliare i giovani nella lettura di questo, e di altri libri, ove generalmente si trovavano. Facciamoci impertanto
uesti mostri superbi insorti contro Giove sembra derivata dal Genesi, ove al 6 si legge : Gigantes autem erant super facie
Cristo, che è Pietra, sì finalmente acciò dalla durezza della pietra, ove al sommo Nume sacrificano i sacerdoti, imparino e
più luoghi Iddio nelle scritture, e specialmente nella Sapienza al 14 ove leggesi obscura sacrificia facientes, aut insania
14 (1855) Della interpretazione de’ miti e simboli eterodossi per lo intendimento della mitologia pp. 3-62
agine del mondo, dell’uomo e della vita dell’uomo, descrive un’antro, ove va rinchiusa fin dalla infanzia una moltitudine d
immenso Varrone, intende per Plutone l’aria, che sovrasta alla terra, ove tutte le cose vengono generate. Altri ancora(2),
none : è questo un mito, con cui si voleva dare un’emblema del cielo, ove a notte serena si veggono scintillare innumeri pu
toio, chè siffatti uccelli a stormi sogliono volitare per quei campi, ove la guerra fa strage di uomini, e sogliono presagi
nna in Sicilia, seco trasportandola a consorte nello imo della terra, ove distendeva il suo impero. Cerere sua madre dolent
a terra, fondarono città e borgate, e fecero nascere lo incivilimento ove prima non’era che fierezza ed un vivere da selvag
azioni metafisiche, che la Idea eterna in Dio è generata da esso Dio, ove le idee create sono in noi prodotte da Dio. Ma i
a ; ma Ercole menandolo in mare, togliendogli di recarsi più a terra, ove poteva rinfrancarsi con nuovi sussidii, ivi lo fe
piedi di bronzo, sacra a Diana, detta la cerva del Menalo dal monte, ove ricoveravasi — Risponde al passar del sole nello
erva. V. Ercole disperde gli uccelli Stinfalidi, così detti dal lago, ove solevansi posare — risponde al passar del sole ne
n cloaca romana, ed ignorando di chi fosse le diede il nome dal luogo ove fu trovata. I Romani adoravano aucora Venere Cloa
ntico verbo cluere, che significa pugnare, e le alzarono un simulacro ove fu fatta la pace tra i romani e Sabiri dopo di av
poi fu nominata scelerata, e vicino a questa un’ara nel Campidoglio, ove ella abbe stanza. (4). Rvmina —  È così detta
15 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XI. Giove re del Cielo » pp. 55-59
che giova a tutti ; e Dante nel celeberrimo canto VI del Purgatorio, ove rimprovera la serva Italia di dolore ostello, ci
a per noi crucifisso, « Son li giusti occhi tuoi rivolti altrove ? » ove è manifesto che egli chiama sommo Giove Gesù Cris
luvio 60 perchè i loro fisici lo considerarono come l’etere o l’aria, ove « ……… si raccoglie « Quell’umido vapor che in ac
16 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — VII. Saturno esule dal Cielo è accolto ospitalmente in Italia da Giano re del Lazio » pp. 31-38
pecie umana sparsa in diverse regioni del mondo, e che nel territorio ove ora è Roma esisteva un regno, di cui la capitale
venzione è bella e sapiente, e consuona con la dottrina della Bibbia, ove dice che lo spirito di Dio abbandonò il re Saul d
nell’ Oriente ; e aveva un tempio in Roma alle falde del Campidoglio, ove conservavasi il tesoro della Repubblica. Davasi,
17 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XXIX. Plutone re dell’ Inferno e i suoi Ministri » pp. 203-215
per sei mesi con la madre o sulla Terra o nel Cielo. (Vedi il Cap. X, ove si parla di Proserpina). Lo stesso Omero dice chi
ape Satan aleppe. » Come già Dio delle ricchezze presiede al cerchio ove son puniti gli avari e i prodighi ; ma Dante e Vi
traccia. « Tutti che lo veggiam, con faccia smorta « In fuga andiamo ove il timor ne caccia. « Poco il veder lui cieco ne
18 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — VIII. Tre Divinità rappresentanti la Terra, cioè Vesta Prisca, Cibele e Tellùre » pp. 39-43
ne : derivò dal nome di una città e di un monte omonimo nella Frigia, ove questa Dea fu prima che altrove adorata. Alcuni a
e Berecinzia, Dindimene, Idèa 43, Pessinunzia, dai monti e dai luoghi ove era adorata. Le era particolare il titolo di Gran
19 (1874) La mitologia greca e romana. Volume II « Parte II. Degli dei inferiori o terrestri — XXXVI. Le Ninfe » pp. 279-284
volta a questa favola, come, per esempio, nel Canto xxx dell’Inferno, ove un dannato dice ad un altro : « Che s’io ho sete
i bagni, annessa ai palazzi e alle ville dei più doviziosi cittadini, ove , oltre le acque scorrenti in ruscelli e zampillan
20 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XXI. Minerva » pp. 132-137
sacro alla Dea Atena, e destinato ad uso di archivio e di biblioteca, ove i poeti e gli altri greci scrittori depositavano
tina sacra ad Apollo. Chiamavasi pure Ateneo un altro simile edifizio ove adunavansi i dotti per leggere o recitare i loro
21 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XXII. Marte » pp. 138-143
limite estremo dell’orizzonte, e specialmente dalla parte di ponente, ove son più spessi i vapori dell’atmosfera ; e tanto
udici sia dispari ; ed in alcune società amministrative o di privati, ove il numero dei votanti è variabile, si accorda nei
22 (1874) La mitologia greca e romana. Volume II « Parte II. Degli dei inferiori o terrestri — XXXIV. Il Dio Pane » pp. 264-269
el monte che egli chiamò Palatino dal nome di suo figlio Pallante, ed ove poi fu da Romolo fabbricata l’eterna città. Anche
e spesso che si alteri la fantasia, specialmente del volgo, e si tema ove nessuna ragion v’è di temere. Ma perchè questo im
23 (1874) La mitologia greca e romana. Volume II « Parte IV. Le Apoteòsi — LXIX. Di alcune Divinità più proprie del culto romano » pp. 500-505
Orazio, dicendola gaudentem cruentis. Aveva un tempio fuori di Roma, ove si radunava il Senato per dare udienza a quegli a
glio, e poi, al tempo delle guerre di Pirro, presso il Circo Massimo, ove tutti gli anni si celebrava la detta festa il dì
24 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XVIII. Apollo considerato come Dio della Poesia e della Musica e maestro delle nove Muse » pp. 104-114
nel Canto i della Gerusalemme liberata. « Sai che là corre il mondo ove più versi « Di sue dolcezze il lusinghier Parnaso
trinsero a fuggire da quel soggiorno. Ei se ne andò allora in Frigia, ove si mise a fare il muratore ; e insieme con Nettun
25 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XXVII. I Mostri marini Mitologici e Poetici » pp. 184-194
che Scilla è una scogliera sulla costa della Calabria ulteriore I228, ove le onde si frangono romoreggiando con un suono ch
depende. « E con quella ne vien notando in fretta « Verso lo scoglio, ove fermato il piede, « Tira l’àncora a sè, che in bo
26 (1874) La mitologia greca e romana. Volume II « Parte III. Semidei, indigeti ed eroi — XLII. Bellerofonte » pp. 317-320
rofonte i suoi giorni. Il Pegaso continuò il volo sino al Firmamento, ove fu cangiato nella costellazione che porta il suo
27 (1874) La mitologia greca e romana. Volume II « Parte IV. Le Apoteòsi — LXVII. L’Apoteosi delle Virtù e dei Vizii » pp. 493-496
e rinnuovata non solo nelle moderne poesie, ma pur anco nei monumenti ove le Virtù civili e militari, ed anche le religiose
28 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — Introduzione » pp. 6-9
imboli è necessaria a qualunque italiano desideri accostarsi « ……….. ove più versi « Di sue dolcezze il lusinghier Parnaso
29 (1874) La mitologia greca e romana. Volume II « Parte III. Semidei, indigeti ed eroi — XLIV. La caccia del cinghiale di Calidonia » pp. 326-330
orfosi, che quando nacque Meleagro, le Parche comparvero nella stanza ove Altea partorì, e, gettato nel fuoco un ramo d’alb
30 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — IV. Una Divinità più potente di Giove » pp. 20-24
ento dei devoti cultori della medesima ; seno i Botteghini del Lotto, ove per altro, se l’aritmetica non falla, è cento mil
31 (1874) La mitologia greca e romana. Volume II « Parte II. Degli dei inferiori o terrestri — XXXVIII. Gli Dei Penati e gli Dei Lari » pp. 290-294
enati protetti, ovvero alla parte più interna dei tempii e delle case ove questi Dei erano adorati37. Sappiamo infatti anch
32 (1874) La mitologia greca e romana. Volume II « Parte IV. Le Apoteòsi — LXX. Delle Divinità straniere adorate dai Romani » pp. 506-510
duce che le Divinità adorate allora nel Lazio e nel territorio stesso ove sorse Roma esser dovevano per la massima parte qu
33 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XVI. La dea Latona » pp. 86-91
atona in lei facesse il nido « A parturir li due occhi del Cielo ; » ove è da notarsi tra le altre belle espressioni l’ard
34 (1874) La mitologia greca e romana. Volume II « Parte III. Semidei, indigeti ed eroi — XLIII. Cadmo » pp. 321-325
rispose alla sua domanda, e invece gli disse di fabbricare una città ove incontrasse una giovenca smarrita dalla mandra. D
35 (1861) Corso di mitologia, o, Storia delle divinità e degli eroi del paganesimo: Per la spiegazione dei classici e dei monumenti di belle arti (3e éd.) « Cronologia Mitologica. » pp. 387-393
ta dalla Tirrenia (Toscana) esser egli venuto in Cefallenia ed Itaca, ove per malattia perdette gli occhi. » (Vedi Mazzoldi
36 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — X. Cerere dea delle biade e Proserpina sua figlia » pp. 48-54
è madre Idèa voglia dir Cibele è spiegato all’articolo di questa Dea, ove ho riportato questo stesso verso dell’ Ariosto.
37 (1874) La mitologia greca e romana. Volume II « Parte II. Degli dei inferiori o terrestri — XXXIX. Eolo e i Venti » pp. 295-
ggerne o rileggerne l’omerica descrizione : « Giungemmo nell’Eolia, ove il diletto « Agl’immortali Dei d’Ippota figlio,42
38 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XV. Giunone regina degli Dei e Iride sua messaggiera » pp. 79-85
ta a gettarsi nel mare, che traversò a nuoto dalla Grecia all’Egitto, ove da quei feticisti egiziani che adoravano le besti
39 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XIX. La Dea Triforme cioè Luna in Cielo, Diana in Terra ed Ecate nell’Inferno » pp. 115-122
della Donna che qui regge « Che tu saprai quanto quell’arte pesa ; » ove apparisce manifestamente che l’ufficio di Proserp
40 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XXIII. Venère, Cupido e le Grazie » pp. 144-151
no di graziose immagini e forme poetiche alla Bellezza dell’Universo, ove , con amplificazione per enumerazion delle parti,
41 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XXVIII. Le regioni infernali » pp. 195-202
eggia e la residenza di Plutone non era negli Elisii. ma nel Tartaro, ove più si manifestava il bisogno di raffrenar coll’i
42 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XII. La Titanomachia e la Gigantomachia » pp. 60-68
la Sicilia, caliga, ossia cuopresi di caligine, fra Pachino e Peloro ( ove appunto è situata l’Etna), « Non per Tifeo, ma p
43 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XX. Mercurio » pp. 123-131
ano o colorisce o scolpisce, nel descrivere il cerchio del Purgatorio ove son puniti gl’invidiosi, ci narra che ei vide « 
44 (1874) La mitologia greca e romana. Volume II « Parte II. Degli dei inferiori o terrestri — XXXV. I Satiri ed altre Divinità campestri » pp. 270-278
iove Capitolino, il quale era situato, come affermano gli archeologi, ove ora esiste la chiesa di Ara Coeli. Le Feste Termi
45 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XXXII. Gli Oracoli » pp. 242-252
ano in un sotterraneo del tempio, inaccessibile a tutti i profani, ed ove ammettevasi soltanto qualche devoto che ne avesse
46 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XXV. Bacco » pp. 161-172
accontata dall’Alighieri nel Canto xx del Purgatorio, in quel cerchio ove son puniti gli avari : « E la miseria dell’avaro
47 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XXVI. Nettuno re del mare e gli altri Dei marini » pp. 173-183
te, una immensa e per loro incommensurabile estensione di onde salse, ove andavano a gettarsi le acque di tutti i più grand
48 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XVII. Apollo considerato come Dio del Sole, degli Arcieri e della Medicina » pp. 92-103
resta nel mezzo ad una fascia o zona del cielo di 16 in 17 gradi, ed ove scorgonsi le 12 costellazioni, in direzione di ci
49 (1861) Corso di mitologia, o, Storia delle divinità e degli eroi del paganesimo: Per la spiegazione dei classici e dei monumenti di belle arti (3e éd.) « Appendice. » pp. -386
divinità impure, e passavano per astrologi e giocolieri. Ma il paese, ove pareva che la superstizione si rinverdisse con fe
50 (1861) Corso di mitologia, o, Storia delle divinità e degli eroi del paganesimo: Per la spiegazione dei classici e dei monumenti di belle arti (3e éd.) « Indice alfabettico. » pp. -424
iadi, ivi. Olimpo, 20. Onfale, regina di Lidia, 392. Opertum, tempio ove si celebravano le feste in onor di Cibele, 47. Op
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