di Mercurio, Alcmena di Ercole e tante altre. Si cangiò in pioggia d’
oro
per penetrare nella torre di bronzo ove era rinch
vien rappresentato come un vecchio maestoso, seduto su di un trono d’
oro
o d’avorio, collo scettro in una mano, la folgore
e ornati colle favole delle trasformazioni ; ma che per la pioggia d’
oro
intender si deve l’oro col quale Giove corruppe i
delle trasformazioni ; ma che per la pioggia d’oro intender si deve l’
oro
col quale Giove corruppe i custodi di Danae, pel
la sospese in aria e le fè legar da Vulcano le mani con una catena d’
oro
dietro le spalle, e attaccare un incudine d’oro a
mani con una catena d’oro dietro le spalle, e attaccare un incudine d’
oro
a’ piedi. Gli Dei non poterono mai scioglierla e
sopportabile, e non perdonò mai a Paride di non averle dato il pomo d’
oro
sul monte Ida quando gareggiò di bellezza con Ven
l cinto si mostrò Venere in tutta la sua bellezza, le diede il pomo d’
oro
, contrastatole da Giunone e Pallade, e che la Dis
quello dell’eloquenza si finse che dalla sua bocca uscissero catene d’
oro
, che dolcemente legavano gli ascoltanti ; come ta
di pampini e di uve con un tirso nelle mani e con calzari ricamati d’
oro
, era assiso in un carro mezzo scoperto, tirato da
ndasse. L’avarizia spinse Mida a dimandargli sconsigliatamente che in
oro
si convertisse tutto quello che da lui fosse tocc
to. Ma ebbe ben tosto a pentirsi della sua dimanda, e mutandosegli in
oro
anche il pane ed il vino, fu costretto per non pe
si nel fiume Pattolo, che quindi acquistò la virtù di volgere arene d’
oro
. Bacco ebbe molti figli da Arianna, tra i quali s
Teseo medesimo. Il fatto è che la sposò e le fe’ dono d’una corona d’
oro
lavoro egregio di Vulcano, che pose tra gli astri
atte. Celebri sono i tripodi che camminavano da sè stessi, le donne d’
oro
che aiutavanlo ne’suoi lavori, i cani d’argento e
i, le donne d’oro che aiutavanlo ne’suoi lavori, i cani d’argento e d’
oro
che stavano a guardia di Alcinoo, le armi impenet
entrare nella barca di Caronte, a meno che non avesse seco un ramo d’
oro
consacrato a Minerva. La Sibilla ne diede uno al
In appresso cangiò il suo arco e il suo turcasso di legno con altri d’
oro
. Si rappresenta solitamente come un fanciullo ign
are che Amore non ha niente di proprio ; con un arco ed un turcasso d’
oro
pieno di frecce ardenti, simbolo del suo potere s
ch’esso inspira ; e queste ali sono di colore azzurro, di porpora e d’
oro
. Alcune volte lo rappresentano in atto di saltare
succede presto la sazietà, mentrechè il vero Amore scocca dei dardi d’
oro
che inspirano una gioia pura ed un’affezione virt
colla sinistra sopra un tronco. Gli si fa tenere da altri una tazza d’
oro
ed un piatto di frutti. Questo Nume era uno de’co
n balía de’ venti ondeggiavano. Teti da una mano portava lo scettro d’
oro
per comandare a’ flutti ; dall’ altra teneva sovr
re stata invitata, gittò in mezzo del banchetto quel rinomato pomo d’
oro
che fu di tanti mali funesta sorgente. Teti ebbe
iglia di Niso che ne era il re, la quale troncò al padre il capello d’
oro
o di porpora cui era attaccato il suo destino e q
le amabili qualità sono i più dolci legami della società. Non avevan
oro
nè fermagli nè cinture e lasciavano ondeggiare il
tava armata. Aveva essa un altro tempio in Elide, la cui statua era d’
oro
e di avorio, lavoro di Fidia. La Dea aveva un pie
nche Perseo se ne servì per liberare Andromeda, e per rubare i pomi d’
oro
del giardino delle Esperidi. Questo cavallo abita
si con Giove gli diede delle piante di pomi che fruttavano de’ pomi d’
oro
. Questi pomi furono posti nell’orto delle Esperid
fare ; Ercole si recò in Mauritania, uccise il drago, portò i pomi d’
oro
a Euristeo, e in questa guisa compì l’undecima su
ll’eroe i pomi ch’egli era venuto a prendere. Sotto il nome di pomi d’
oro
molti hanno intesi gli aranci ed i cedri. Nel dra
to che l’immagine dell’avarizia, la quale si consuma per custodire un
oro
che le diviene inutìle, e che non vuole sia tocca
eridi sono le ore della sera ; il giardino è il firmamento ; i pomi d’
oro
, sono le stelle ; il drago è lo zodiaco il quale
aglia l’equatore a angoli obliqui ; Ercole o il Sole rapisce i pomi d’
oro
, cioè quest’astro, quando comparisce fa sparire d
er un anno intiero una cerva che aveva i piedi di bronzo e le corna d’
oro
. Siccome era dedicata a Diana era proibito di ucc
ardino delle Esperidi, nato anch’esso da Echidna, e ne tolse i pomi d’
oro
, o come altri dicono, li fe’ cogliere da Atlante
; il Sole ammirando il suo grande coraggio gli regalò una barchetta d’
oro
, su la quale dicesi egli s’imbarcasse. Essendosi
odita risoluto di non maritarla mai. Giove però cambiato in pioggia d’
oro
penetrò nella torre, e dopo nove mesi Danae diede
l padrone del giardino delle Esperidi in cui si conservavano i pomi d’
oro
. Avvertito dall’oracolo di guardarsi da un figlio
i. Trovossi al combattimento dei Centauri, alla conquista del toson d’
oro
, alla caccia del cignale di Calidona e secondo al
uirono Giasone in Colchide e contribuirono alla conquista del vello d’
oro
. Ritornati nella loro patria ripresero la loro so
ntevoli. Giasone, Medea, Chirone, Fineo, gli Argonauti, il vello d’
oro
, ecc. Giasone era figlio di Esone re di Iolco
erna Mingrelia nella Giorgia. Colà era appeso ad un albero il vello d’
oro
portatovi da Frisso, custodito da due tori vomita
a Eete a Giasone e colle quali acconsentiva di rimettergli il vello d’
oro
, erano le seguenti. Giasone prima di tutto doveva
dere il mostro che vegliava incessantemente alla custodia del vello d’
oro
; e tutto ciò doveva esser fatto in un sol giorno
con Giasone per andare nella Colchide a fare la conquista del vello d’
oro
. Sono chiamati Argonauti dal nome della nave Argo
ia, trentacinque anni prima della guerra di Troia. Il Vello o Toson d’
oro
era la spoglia del montone che trasportò Frisso e
are Frisso ed Elle, Mercurio diede a Nefele, loro madre, un montone d’
oro
al quale gli Dei avevano comunicato la prerogativ
salvezza. Nel passare dall’Europa in Asia sopra l’ariete dal vello d’
oro
Elle cadde nel mare, che per questa ragione fu de
a fu appesa ad un albero nel campo di Marte e Mercurio la convertì in
oro
, di modo che, secondo gli uni il vello d’oro era
Mercurio la convertì in oro, di modo che, secondo gli uni il vello d’
oro
era d’oro dapprincipio, secondo altri, fu cambìat
la convertì in oro, di modo che, secondo gli uni il vello d’oro era d’
oro
dapprincipio, secondo altri, fu cambìato in metal
e ne fu spogliato. Vuolsi da alcuni che quell’animale fosse coperto d’
oro
invece di lana fin dal suo nascere, e che era il
diaco. Se discordi sono i mitologi nel riferire la favola del vello d’
oro
e di quanto vi ha rapporto, non varian meno le op
accinti a spiegarla. Vogliono alcuni che la favola di questo vello d’
oro
fosse fondata sull’esservi nella Colchide torrent
nella Colchide torrenti che volgevano le loro acque sopra una rena d’
oro
la quale veniva raccolta con pelli di montoni ; l
presentemente su le sponde del Rodano e dell’Arriège ove la polvere d’
oro
si raccoglie con simili tosoni, i quali essendone
quali essendone ben ripieni, possono essere riguardati come tosoni d’
oro
. Altri pretendono che questa favola tragga origin
ne. Hanno forse più ragione coloro che spiegano la favola del toson d’
oro
con tutto ciò che vi ha rapporto coll’astronomia,
ito e favorito dalla dea Venere, la quale gli fece dono di tre pomi d’
oro
, che aveva colto nel giardino delle Esperidi al d
ta alla metà del banchetto gettò essa sulla mensa degli Dei un pomo d’
oro
portante la segnente iscrizione : Alla più bella.
di soddisfarlo. Gli mostrò essa nella foresta di Proserpina un ramo d’
oro
e gli ordinò di strapparlo. L’eroe troiano ubbidì
alcuni e gli offrì nove volumi diversi pei quali chiese 300 monete d’
oro
. Il re la scacciò con disprezzo ; per il che essa
tue di legno, di creta, di marmo, di bronzo, di avorio, d’argento e d’
oro
; s’incominciarono ad alzar loro de’ piccoli rozz
secoli nostri. Regnando adunque Satùrno fu l’aurea età o il secolo d’
oro
, in cui la terra, senza che coltivata fosse, ogni
un bosco, incontrò la maga Circe, la quale il toccò colla sua verga d’
oro
ed il cangiò nell’uccello detto pico (1). I compa
serviti da’ padroni in memoria della sognata eguaglianza del secolo d’
oro
. Per la tradizione ancora di quel secolo a tempo
o del Campidoglio era l’erario o tesoro pubblico, perchè nel secolo d’
oro
il furto era sconosciuto. Giano s’invocava nel pr
ribanti, il presero in braccio, ed Adrastèa l’addormentava in culla d’
oro
, dandogli a poppare il latte della Capra Amaltèa,
ggior bellezza era nella chioma, somigliante a perfetto e biondissimo
oro
; ma fra le sorelle essa sola era mortale. Or sì
uale si parlava molto a que’ dì per la sua chioma tutta di bellissímo
oro
, dalla quale la conservazione dipendea del suo re
e nacque dall’avere quei due fratelli, dopo la spedizione del vello d’
oro
liberato l’Arcipelago da’ corsali che l’infestava
ucano afferma che il santuario era di semplice struttura, e povero di
oro
e di argento ; ma altri descrivono il simulacro d
aro(2) ebbe a dire che siccome l’acqua supera tutti gli elementi, e l’
oro
è da più di qualsivoglia preziosa cosa, così l’Ol
Grecia, ove grandeggiava la statua di Giove Olimpico, di avorio e di
oro
, capolavoro di Fidia e che Plinio chiama superior
l custode ed il conservatore dell’impero. E però teneva lo scettro di
oro
o di avorio, ed avea il tempio nel luogo più elev
lui sopra gli altri Dei(1). Teneva la destra armata di un fulmine di
oro
, e di oro eziandio la barba ; donde la ridevole f
gli altri Dei(1). Teneva la destra armata di un fulmine di oro, e di
oro
eziandio la barba ; donde la ridevole follia di C
ia di Caligola, che per imitare Giove portava il fulmine e la barba d’
oro
. Del suo tempio gettò le fondamenta Tarquinio Pri
te la soffitta, e le tegole ; e le porte furon ricoperte di lamine di
oro
, oltre e candelieri e statue e corone tutte di or
perte di lamine di oro, oltre e candelieri e statue e corone tutte di
oro
, ed altri splendidi doni senza numero. Fra le più
a Libia. Ebe si dipinge col capo coronato di fiori, e con una coppa d’
oro
in una mano, come quella che versava il nettare a
ete, suo piccolo fratello, e per prezzo del riscatto diede un serto d’
oro
, di cui avea il capo inghirlandato ; percui fu il
anchetto. Di che oltre modo sdegnata gettò sulla tavola un bel pomo d’
oro
, nel quale era scritto : Pulchriori detur : dia
ono che Vulcano, volendosi vendicar di Giunone, le regalò un trono di
oro
, sul quale appena assisa, vi restò legata. Bacco
grandezza, di modo che il titolo di regina del cielo, ed il trono di
oro
che le dà Callimaco, lo scettro ed il diadema non
chi tempii ; e gl’Imperatori nelle loro stanze aveano una statuetta d’
oro
della Fortuna detta aurea, ch’era il Genio de’ Pr
erano i nastri per legarsi. Giunone il più dipingesi collo scettro di
oro
, qual Regina del cielo(2), come vedesi nella bell
na ; e Cicerone rimproverava a Verre di aver tolto alcune Vittorie di
oro
ch’erano nel tempio di Giunone a Malta. Si noti c
alla veste di vario ricamo ; di regal sembiante ed assisa su trono di
oro
. Nella Galleria Giustiniani, a Giunone si dà quel
i rappresenta assisa sul trono, di straordinaria grandezza e tutta di
oro
e di avorio colla corona sul capo, tenendo nella
osizione dell’animo loro, fece piovere su quell’isola bella pioggia d’
oro
per irrigarne il beato suolo ; e Minerva fu anche
ili. Argo, la prima nave che portò Giasone alla conquista del vello d’
oro
, fu opera di lei, o di Giasone medesimo, ma sotto
n elmo, asta e scudo. In una gemma si rappresenta con armi ed elmo di
oro
ed ornato di crini di cavallo, e colle chiome bio
o sul cimiero, ed una borsa nella sinistra. Callimaco le dà l’elmo di
oro
; ed Euripide, lo scudo e l’asta anche di oro. In
llimaco le dà l’elmo di oro ; ed Euripide, lo scudo e l’asta anche di
oro
. In un antico dipinto di Pompei, Minerva ha l’elm
la statua di Minerva, in Atene, alta 26 cubili, tutta di avorio e di
oro
. Nello scudo vi avea scolpito la battaglia delle
opra altissime colonne era edificata la magione del Sole, la quale di
oro
e di fiammeggianti piropi per tutto risplendeva.
no di Siracusa, veduta in Epidauro la statua di Esculapio con barba d’
oro
, comandò che gli fosse tolta, dicendo essere scon
ne, e sì per le case andava a diletto ; e le ramose corna fregiate di
oro
, un bel monile di gemme al collo ed altri ornamen
ti belle. Qual signore del canto, andava superbo di una bella lira di
oro
che avea ricevuta da Mercurio ; ed era il duce e
a Delfo un dono promesso con voto da Camillo, e non trovandosi tant’
oro
che bastasse ; le donne romane diedero i più cari
di quella grotta. In questo tempio scrissero gli antichi a lettere d’
oro
tre precetti di Chilone Lacedemonio : Conosci te
ano era stata posta innanzi agli altri cibi, essendo essa figurata di
oro
, la bietola, di argento, e la rapa di piombo(3).
drasto, il quale, per iscoprire il cognato, le diede un bel monile di
oro
e gemmato, fatto da Vulcano ; ed ella di quel don
re stato trasportato pel settentrione all’oriente su di un vascello d’
oro
, lavoro misterioso di Vulcano. Quindi cantò l’Ari
ò Pallantiade (4). Chiamossi Aurora da’ Latini, quasi aurea o color d’
oro
(5). Da Astreo partorì i Venti, Lucifero, e gli A
ndo Callimaco, avea la clamide fermata sulle spalle con una fibbia di
oro
; ed alle volte la veste lunga citaredica, o sia
nissero bianchi gigli. Alla sinistra di lui pendeva la sonora lira di
oro
ed ornata di gemme, opera di mirabil lavoro. La s
’inebbriare ; e spesso ancora di pampini. Vestiva un abito di color d’
oro
che giungeva sino a’delicati suoi piedi ed era fa
pini e di grappoli di uva, col tirso in mano, ed i calzari ricamati d’
oro
, sedeva su di un cocchio tirato da tigri, o da li
qualunque grazia chiesto gli avesse ; ed egli domandò di cangiare in
oro
tutto ciò che toccato avesse. Ma tal dono fu fune
a tal dono fu funesto all’avaro monarca, nelle cui mani cangiavasi in
oro
anche il cibo e la bevanda. Vedendosi così vicino
arsi nel Pattolo, fiume della Lidia, che da quel tempo ebbe l’arena d’
oro
; percui di cosa preziosa, e di grandi ricchezze
arena d’oro ; percui di cosa preziosa, e di grandi ricchezze dicesi l’
oro
di Lidia, o le ricchezze del Pattolo. Il ch. Gogu
sai caro vendeva i proventi de’suoi terreni e che accumulò moltissimo
oro
colla mercatura, la quale si può dire che tutto c
ssimo oro colla mercatura, la quale si può dire che tutto converta in
oro
. Ritrovò pure l’ancora ; e Demodoce, di lui mogli
e intendeva menarla in moglie. Le fece poscia il dono d’una corona di
oro
, che avea ricevuta da Venere. Era essa lavoro egr
anefore, cioè alcune donzelle nobili che portavano piccoli canestri d’
oro
colmi di ogni maniera di frutta ; forse perchè a
bionda e lunga chioma inanellata che gli cade su gli omeri ; vaso di
oro
per uso di bere nella destra : e nella sinistra,
l’arca di Cipselo descritta da Pausania vedevasi Bacco con un vaso di
oro
nella destra ; ed altri artefici gli ponevano in
rassotto e ben colorito giovane, senza barba, co’capelli di un biondo
oro
, e sovente ancora come un fanciullo coronato di e
tirato da due pantere o da due tigri ; or colle corna in testa, ma di
oro
, come cel rappresenta Orazio ; e sovente come un
fe e co’satiri. Uno de’più bei monumenti relativi a Bacco è il vaso d’
oro
del museo d’antichità di Parigi trovato nella cit
la sua conta e bella giovinezza siede maestosamente sopra un trono di
oro
borchiato di gemme, e strato di porpora. Il peplo
rmacollo. Colla destra tiene in mano un cratere a due manichi pure di
oro
, e colla sinistra si appoggia al tirso. La panter
non nuoce. Altri dicono che non eran mica veri serpenti, ma fatti di
oro
o di altro metallo ; ed il Vossio(3) avvisa che l
pomene o Ippomedonte, fig. di Megaro o di Marte, dato avea tre pomi d’
oro
colti nel giardino delle Esperidi, o in un luogo
oggetto di due belle figure del giardino delle Tuilèries. Que’ pomi d’
oro
che Venere donò ad Ippomene, erano consacrati a q
ero de’ regali alla sposa, e che la Terra donato le avesse de’ pomi d’
oro
co’ ramoscelli. Giunone pregò la Terra di poterne
dal monte Atlante orti amenissimi, ne’ quali era l’albero de’ pomi d’
oro
consacrato a Venere ; e si chiamavano Egle, Aretu
a Didone assai benigno ospizio. Ciò detto(1), nel partir la neve e l’
oro
E le rose del collo e de le chiome, Come l’aura m
de’ posteri di Cadmo. Venere le fece il dono della fatale collana di
oro
, per la quale Erifile scoprì a Polinice il luogo,
di Venere. Eratostene riferisce che Canace Sicionio avea fatta di
oro
e di avorio una statua bellissima di Venere, la q
o di bionda chioma ; e mentre quella spremeano, parea che da nugola d’
oro
diluviasse pioggia di perle. Sì stupenda pittura
sue chiome furono inghirlandate dalle Ore di un’assai bella corona di
oro
, ed esse l’ornarono di bei pendenti di oro e di u
i un’assai bella corona di oro, ed esse l’ornarono di bei pendenti di
oro
e di un prezioso monile. Finalmente Venere si rap
le Furie, la Discordia e Bellona ; E Marte in mezzo, che nel campo d’
oro
Di ferro era scolpito, or questi, or quelli A la
Amazzoni sue, guerriera ardita Che succinta, e ristretta in fregio d’
oro
L’adusta mamma, ardente e furiosa Tra mille e mil
ella pietra detta di paragone, della quale ci serviamo per saggiare l’
oro
. Ovidio (3) dice che fu trasformato in duro sasso
dre ; e prima a’ piedi I talari adattossi. Ali son queste Con penne d’
oro
, ond’ei l’aria trattando, Sostenuto da’venti, ovu
ndò Iride dal cielo, la quale « sospesa Sopra il capo le stette, e d’
oro
un filo Ne svelse e disse : Io qui dal ciel manda
i altri pianeti. Queste ali si chiamavano talaria (πεδιλα), ed eran d’
oro
. Il cappello alato poi dicevasi petaso (πετασος),
il caduceo. Da Omero dicesi Χρυσορραπις, cioè che porta una verga di
oro
, e Vergadoro, secondo il Salvini. Gli antichi chi
o di quella Dea. In un dipinto di Pompei essa siede sopra un trono di
oro
, coronata di spighe intrecciate fra un velo bianc
anche quelle de’ più illustri eroi. Esso diede ad Ercole la corazza d’
oro
; ad Eèta, re di Colco, due grandi tori che avean
reo a Tieste, e questi ad Agamennone. Nè son da tacere il bel trono d’
oro
che Giunone promise al Sonno in guiderdone ; e la
argento che Fedimo, re di Sidone, donato avea a Menelao ; ed i cani d’
oro
e di argento nella reggia di Alcinoo, re de’ Feac
ulcano si diceva inventore dell’arte di lavorare il ferro, il rame, l’
oro
, l’argento e tutto ciò che abbisogna del fuoco pe
rubato il fuoco dal cielo. Si vuole che per ciò si servì di catene d’
oro
e di chiodi di diamante. Diana I.Nomi di
hiale. Questa famosa caccia fu posteriore alla spedizione del vello d’
oro
, e quasi tutti gli eroi che presero parte alla pr
una cerva. I poeti tanto al sole che alla luna assegnano il trono di
oro
; ma sembra più proprio di Diana il trono di Arge
uella di portar viva a Micene la cerva Cerinitide che avea le corna d’
oro
ed era consacrata a Diana. L’eroe l’inseguì per u
ffrirli ad Euristeo. L’undecima fatica fu quella di cogliere i pomi d’
oro
del giardino delle Esperidi ch’era vicino al mont
so di Prometeo, fece sì che Atlante fosse andato a cogliere le poma d’
oro
nell’atto ch’esso sugli omeri suoi sosteneva il c
celli di Stinfalo, che abbatte l’idra e che s’impadronisce de’ pomi d’
oro
dell’Esperidi. Un bel vaso di marmo del Card. Alb
a guisa degl’insetti, e che per ciò portavano sul capo una locusta d’
oro
(1). Fra le città di quel paese primeggiava Atene
sto rispose che l’avrebbe inviato in Coleo alla conquista del vello d’
oro
. Or raccontano le favole che Atamante, fig. di Eo
dogli un ariete donatole da Mercurio e ch’era insigne pel suo vello d’
oro
; sul quale montati Frisso ed Elle tentarono di p
eide e fratello di Circe e di Pasifae, sacrificò l’ariete dal vello d’
oro
a Marte o a Mercurio, e l’aurea pelle donò ad Eet
espose ad Eeta il comando dello zio e gli fece la domanda del vello d’
oro
. Pronto si mostrò il monarca a compiacerlo, ma vo
annunziano l’arrivo della regina del mare. Spesso tiene uno scettro d’
oro
; e secondo lo Spanheim, si suole anche rappresen
lie alcun uomo vivente, il quale non avesse mostrato il fatal ramo di
oro
che dovea staccare da un albero sacro a Proserpin
ca un nocchiero. I gentili ponevano in bocca a’cadaveri una moneta di
oro
o di argento per pagare a Caronte il nolo del lor
ebre scultore di Magnesia, Baticlete. Sovente vedesi sopra un carro d’
oro
di antica forma, tirato da quattro neri e focosi
i fossero entrati nell’inferno col passaporto del ramo dalle foglie d’
oro
, essendoche, pel bel racconto di Virgilio(3), niu
i dell’inferno, se portato non avesse seco un ramoscello con foglie d’
oro
che offrir doveasi in dono a Proserpina. Claudian
ltre cose le promette che a lei sarebbe consacrato l’albero de’rami d’
oro
, che nella selva infernale bellamente risplendeva
Sogni, Momo derisore, le Esperidi, di cui era il giardino de’ pomi d’
oro
, le tre Parche Cloto, Lachesi ed Atropo, e Nemesi
giarsi con due facce: finalmente che sotto Saturno fiorì l’ età dell’
oro
, nella quale, favoleggiarono i poeti che la terra
i Lieo, e ne vennero Anfione e Zeto; penetrò convertito in pioggia d’
oro
la torre, ov’ era chiusa Danae figlia di Acrisio,
colie favole delle trasformazioni, ma che realmente per la pioggia d’
oro
intendersi deve l’ oro quale Giove corruppe i cus
formazioni, ma che realmente per la pioggia d’ oro intendersi deve l’
oro
quale Giove corruppe i custodi di Danae, pel toro
ancora pigliata parte, Giove la fè dà Vulcano legar con una catena d’
oro
le mani dietro le spalle, ed attaccare un’ incudi
catena d’ oro le mani dietro le spalle, ed attaccare un’ incudine d’
oro
a’ piedi, e per tal modo in aria la sospese. Ella
ntiopia in Satira, per Alcmena in Anfitrione, per Danae in pioggia d’
oro
, per Egina in fuoco, per Mnemosine in pastore, pe
esso Omero sono i tripodi; che camminavano per se stessi, le donne d’
oro
che aiutavanlo ne’ suoi lavori, i cani d’ argento
e donne d’ oro che aiutavanlo ne’ suoi lavori, i cani d’ argento e d’
oro
, che stavan a guardia della reggia d’ Alcinoo, le
i, eccetto la Discordia, avendo questa gettato sulla mensa un pomo di
oro
colla iscrizione: Diasi alla più bella, nacque co
el che fu aiutata dalle formiche; poi di recarle un fiocco di lana d’
oro
di certi montoni, che pasceano di là di un fiume
fu tramutato in cigno. Eeta fu re di Coleo e possessore del vello, d’
oro
, che poi conquistato fu da Giasone per opera di M
r altri Ermafrodito. Innamorato di Erse figlia di Cecrope indusse con
oro
Agiamo sorella di lei a tenergli mano. Pallade ci
egli pur nominato, e si finse che dalla sua bocca uscissero catene d’
oro
, che dolcemente legavano gli ascoltanti. Per ulti
si convertisse tutto quello, che da lui fosse tocco, mutandosegli in
oro
anche il pane ed il vino ei fu costretto per non
i nel fiume Pattolo, che quindi acquistò la virtù di volgere arene d’
oro
. Anche, le cinque figlie di Anio sacerdote di Apo
ume Enipeo, ebbe Pelia, che spedì Giasone alla conquista del vello d’
oro
, e Neleo padre di Nestore; da Toosa figlia di For
sul monte Menalo una cerva, che aveva i piedi di bronzo e le corna d’
oro
, e raggiuntala, viva portò lei pure ad Euristeo.
dino delle Esperidi, nato anch’ esso da Echidna, e ne tolse i pomi d’
oro
, o come altri dicono, li fè cogliere da Atlante,
erchè niun uomo se le accostasse. Giove però convertilo in pioggia d’
oro
, cioè corrompendo coll’ oro i custodi, seppe pene
asse. Giove però convertilo in pioggia d’ oro, cioè corrompendo coll’
oro
i custodi, seppe penetrar nella torre. Appena Dan
ppomene figlio di Macareo per superarla ottenne da Venere tre pomi d’
oro
colti nell’ isola di Cipro, e lasciandosi questi
ntanarlo, animandolo alla grande impresa della conquista del vello d’
oro
, il quale veniva riputato come sicuro pegno della
o nel segno dell’ ariete), e ne sospese la pelle, che avea la lana d’
oro
, in un bosco consegrato a Marte; ove sfavasi cust
Approdato a Colco presentossi Giasone al re Eta chiedendo il vello d’
oro
, ma questi risposegli che per averlo convenivagli
loro uccisi. Ciò tutto avvenuto e impossesatosi Giasone del vello d’
oro
, se ne parrì coi compagni è con Medea, la quale p
i, armossi egli contro di loro, e giunto prima a Sitone ottenne coll’
oro
che la città gli fosse venduta da Arne figlia del
etta di ciò fu poi detto, che Ulisse nel campo di Troia nascose dell’
oro
sotto la tenda di Palamede, e accusandolo di aver
ferno. Essa lo avvertì esser prima necessario procacciarsi il ramo d’
oro
da presentarsi a Proserpina, e questo gli fu most
te, cui tragittò sulla barca di Caronte, mostra to ad esso il ramo d’
oro
; poi addormentato dalla Sibilla il can Cerbero co
ura e ne formò il Mondo. Sotto al regno di Saturno fiori l’ età dell’
oro
, in cui la terra tutto producea da se medesima. V
, e Zete. Parte I. Capo XVIII. Giasone va alla conquista del Vello d’
oro
; coll’ aiuto di Medea doma i tori spiranti fiamme
morte a colui che resta vinto. Ippomene riceve da Venere tre pomi d’
oro
colti in Cipro nel campo Tamaseno, i quali gettat
to in Sasso. Parte II. Capo VII. Mide ottiene da Bacco di cangiare in
oro
tutto ciò ch’ egli tocca. Parte I. Capo XIII. Apo
di legno, di creta, di marmo, di bronzo, di avorio, di argento, e d’
oro
, s’ incominciarono ad alzar loro de’ piccioli e r
olta di versi sibillini in nove libri, chiedendone trecento monete d’
oro
, che avendole questi ricusato pagarle., ella gett
. 34. Il regno di Saturno e di Giano in Italia fu chiamato Età dell’
oro
, ossia regno degli Dei e prima età del mondo, per
il successivo traviamento del genere umano : Lo secol primo, quant’
oro
, fu bello ; Fe’savorose con fame le ghiande, E ne
raduzione dell’ Anguillara) descrive la beatitudine dell’ Età dell’
oro
.9 Questo un secolo fu purgato e netto D’ogni mal
agli odj, dall’ invidie e dagli inganni : Beato, e veramente secol d’
oro
, Dove, senz’ alcun mal, tutti i ben fòro ! Età de
i Saturno e in memoria della dimora da esso fattavi e dell’ età dell’
oro
, furon dette Saturnali, e celebrate ogni anno il
o in capo i canestri sacri dov’era chiuso un fanciullo, un serpente d’
oro
, un vaglio, alcune focacce ed altri simboli. In S
glie Alcmena, che fu madre d’Ercole (364). 75. Si cangiò in pioggia d’
oro
per penetrare nella torre di metallo dov’era ehiu
con due incudini ai piedi e colle mani legate a tergo da una catena d’
oro
. 89. Ma non essendo stata efficace questa lezione
e i poeti s’ingegnano di esprimer con parole, componendola di rose, d’
oro
, di porpora, di rugiada, di simili vaghezze, e qu
quando è vermiglia. Dalle ginocchia in giù fino ai piedi, di color d’
oro
, per rappresentarla quando è rancia. E così la ve
a piedi nudi sui carboni accesi. — Il tripode della Sibilla, tutto d’
oro
massiccio, era stato trovato nel mare da alcuni p
te orecchie asinine, chiese ed ottenne il privilegio di convertire in
oro
tutto ciò ch’ei toccava ; ma presto ebbe a pentir
andola alle acque del Pattolo che fin da quel tempo recarono sabbia d’
oro
. Potremmo riflettere su tal proposito che le ricc
mide ; il palazzo di Ciro che dicono avesse le pietre cementate con l’
oro
; le famose Piramidi di Egitto, che si crederono
tutto il resto di legno di cedro, e la statua di Diana fu gettata in
oro
. Erostrato diede fuoco a questo tempio nel dì che
lentato, il quale, secondo Claudiano, è di corno, e secondo Ovidio, d’
oro
. Fatelo come vi pare, ed attaccatele il turcasso
, che era stata abbandonata da Teseo (402), c le regalò una corona d’
oro
ingemmata, capo d’opera di Vulcano (270). Morta q
veva ali alla testa, ed ai piedi talari : Ali son queste Con penne d’
oro
, ond’ ei l’aria trattando, Sostenuto da’ venti ov
padre dell’ eloquenza ; ed allora lo rappresentavano con una catena d’
oro
pendente dalla bocca a significare ch’ ei legava
zza dell’oro ; quasi volessero insegnarci che nello stesso modo che l’
oro
corrompe la fede e l’onestà dei mortali, così può
Tutto è diletto, O senno chiudano Verace in petto, O pompa facciano D’
oro
e beltà. Senza voi tessere Balli graditi, Senza v
o di Nettuno aveva la forma d’una larga conchiglia ; le ruote erano d’
oro
, e pareva che volassero a fior d’acqua. I Tritoni
in su quel, più che in su l’altro eretto. Ciascuna parte, fuor che l’
oro
, è rotta D’una fessura che lagrime goccia, Le qua
o nel pennecchio di Cloto si vedeva apparire qualche filo di seta o d’
oro
, simbolo della felicità che pochi mortali sanno p
o cresce la loro miseria coll’aumentare dei lor tesori : Ché tutto l’
oro
ch’é sotto la luna O che già fu, di quest’anime s
itatori di essi. Quindi la Fortuna venne sulla terra dopo l’età dell’
oro
, vale a dire quando nacque la necessità di lavora
rla. I Romani adoravano la Fortuna Aurea ; ed infatti la sua statua d’
oro
era collocata nel quartiere accanto al letto dell
izia, laonde spesso va confusa con lei. Nel tempo del beato secolo d’
oro
ella aveva stabilito la sua dimora sopra la terra
ia di Giove (63) e di Temi (337), ed era la Dea tutelare del secol d’
oro
, e l’ origine della felicità che in esso fu dato
te gli avrebbe tolto corona e vita. Ma Giove trasformato in pioggia d’
oro
, che è quanto dire dopo aver corrotto con denaro
gli occhi appannati, le squame non più vivaci per la porpora e per l’
oro
, nè più lucenti nel moto, ma scolorite e livide.
s’annidava una cerva smisurata, co’piedi di metallo e con le corna d’
oro
, e tanto agile al corso, che niuno aveva mai potu
erminio. 382. Euristeo impose ad Ercole di andare a prendere i pomi d’
oro
del giardino di tre sorelle chiamate Esperidi fig
la della perfidia di Teseo, e sposandola, le donò una bella corona d’
oro
, capo d’ opera di Vulcano (270), e che fu poi col
8) nella Colchide, ed ebbero molta parte nella conquista del Vello d’
oro
(449). Nel tempo di una furiosa procella gli Argo
ado il potere, gli propose d’ intraprendere la conquista del Vello d’
oro
, gloriosissima impresa e piena di rischi, promett
ngrelia in capo al Mar Nero) dov’ era questo tesoro. 449. Il Vello d’
oro
fu la pelle di un ariete regalato dagli Dei ad At
ubito ad Aeta re della Colchide, vi consacrò al dio Marte il Vello d’
oro
, e lo appese ad un albero, in mezzo ad un bosco d
le ricchezze del genero, entrò per violenza al possesso del Vello d’
oro
. 88 451. Giasone, essendo nell’ età nella quale
avidamente l’ occasione d’ acquistarne ; e la spedizione del Vello d’
oro
, divulgata per tutta Grecia, gli procacciò per se
della guerra di Troja. 453. I pericoli poi dell’ impresa del Vello d’
oro
erano molti e gravi : Giasone doveva anzi tratto
nte v’ era da uccidere un mostro enorme posto a custodia del Vello d’
oro
; e tutto questo doveva esser compito in un giorn
a, comparve in mezzo a una nube, e lasciò cadere fra le Dee un pomo d’
oro
sul quale era scritto, per la più bella. Ecco sub
e più che altro dalla promessa, giudicò doversi dare a lei il pomo d’
oro
; e fino da quel momento Giunone e Minerva, punte
to scendere nell’inferno. La Sibilla gli ordinò di cogliere un ramo d’
oro
per farne dono a Proserpina (53) ; ed obbeditala,
Ippomene protetto da Venere (170), che gli aveva regalato tre pomi d’
oro
colti da Ercole (368) nel giardino delle Esperidi
si slancia il primo, e accortamente lascia cadere i suoi tre pomi d’
oro
l’ uno a qualche distanza dall’ altro, sicchè Ata
mostrò nove manoscritti, dicendo : « Principe, io voglio 300 monete d’
oro
per questi manoscritti che contengono i destini d
su quel padre avventurato. — Dionigi tiranno di Siracusa voleva con l’
oro
indurre il padre di un vincitore olimpico a dichi
en, lui saggio chiama Fra i miglior cittadin pubblica fama. Ma se non
oro
, non vigor ti manca, Non lodati costumi, Fuggi, o
rnato di argento, sul petto di cui si vedeva scolpita una quadriga in
oro
, col motto : « È felice ogni affanno per acquista
a cerulea veste lo ricopriva sino al ginocchio, annodata con fascia d’
oro
al petto. E poichè alquanto ristette, contempland
zioni mitologiche, diremo : 677. L’ Ariete è quel caprone del Vello d’
oro
(419) che fu immolato a Giove (63) e messo nel nu
quella dei bruti, e il compianto dei ricchi estinti fu misurato con l’
oro
. Divini sono i versi d’ Ugo Foscolo sui sepolcri,
ella catasta………….. ………. Indi d’opimo Doppio zirbo ravvolte, in urna d’
oro
Le riporremo, finchè venga il giorno Ch’io pur di
un Iri A sole avverso scintillò dintorno Mille varj color di luce e d’
oro
. Stupissi Enea di cotal vista ; e l’angue Di lung
l santuario d’ Osiride, lo collocavano davanti a due stalle coperte d’
oro
, e secondo ch’egli entrava nell’una o nell’altra
7. Gl’Indiani suppongono che il moto delle acque producesse un uovo d’
oro
, splendido quanto mille soli, nel quale nacque Br
cospetto del popolo, saliva sull’albero, e segava con una falcetta d’
oro
quel vischio, il quale pel capo d’anno era distri
eva in Upsal un magnifico tempio col tetto contornato da una catena d’
oro
; e un altro gliene fu eretto in Islanda, ove i s
vano al Sole piccole immagini di uomini, d’uccelli e di quadrupedi in
oro
, argento e legno ; inoltre grano e frutti. Messi
ato. 45. Virgilio. 46. Inlendi di Saturno, e del così detto secol d’
oro
. 47. Antica. 48. Vedi al § 29, il nascimento di
mo senz’armi, con una fiaccola accesa, e con queste parole scritte in
oro
: Io brucerò Tebe. 93. Questi fu un giovine pro
mena paatura con danze di pastori e greggi e capanne ; e per tulto l’
oro
, l’argento e lo stagno davano ai varj oggetti for
di Clizia mutata in elitropio. Mista del pari è la favola del pomo di
oro
, che la Discordia fece cadere in mezzo al convito
eleste facoltà, cioè lo spirito e la mente degli Dei — con il pomo di
oro
il mondo, il quale come che è un’aggregato di con
ci ; e portò tal nome, chè le spighe furono considerate come il primo
oro
del mondo ; o come vuole Tullio(2), chè saturatur
ione navale, che fece Giasone nel Ponto per la conquista del vello di
oro
; sì ancora, mancando a gl’antichi fiore d’ingegn
o scettro con in su un’occhio ; ed ora sotto quello di un serpente di
oro
alato, simbolica propria della luce solare. Quest
ggi del Sole in verso la terra — gli ponevano sul capo un canestro di
oro
, per significare la luce eterea — gli facevano st
lità della parola. A simulacri di lui si metteva in mano una verga di
oro
, e se ne faceva gran conto, credendosi d’inestima
per mettersi a coltura — di verde per indicare la terra in erba — di
oro
per significare le biade mature dal color dell’or
coperto di squame e spine, sempre vegghiante alla custodia de’pomi di
oro
negli orti Esperidi. Non è questo che un gruppo d
elva della terra sempre folta prima di andar coltivata ; e co’pomi di
oro
le spighe del frumento, che furono considerate co
e co’pomi di oro le spighe del frumento, che furono considerate come
oro
dalla grande utilità che portarono alle umane agg
umane aggregazioni. Oro le prime spighe di frumento, e tutto fu detto
oro
ciò che seco portasse molto utile all’uomo. Trasc
er alcuni periodi della istoria antica si rinviene portare il nome di
oro
le belle lane, onde presso il poeta della Iliade
lla Iliade Atreo si duole di essergli da Tieste immolate le pecore di
oro
. Degli Argonauti fu narrato di percorrere i mari
correre i mari con ardito tentativo, onde andare a rapire il vello di
oro
, mentre a tutto altro intendevano. Ed il Gange, e
ed il Pattalo, e lo Idaspe, ed il Tago portavano il nome di fiumi di
oro
, poichè irrigando con le loro acque i campi, li f
cantor dell’Eneide(1) portando innanzi il traslato, da questi pomi di
oro
fece quel memorabile ramo di oro, di che Enea sce
nanzi il traslato, da questi pomi di oro fece quel memorabile ramo di
oro
, di che Enea scendendo nello inferno per riveder
e. IIII. Ercole raggiunge nel corso e prende una cerva dalle corna di
oro
, dai piedi di bronzo, sacra a Diana, detta la cer
VIII. Ercole scendendo su la nave Argo per la conquista del vello di
oro
, combatte con alcune donne guerriere, figlie di M
’Ariete, sacro a Marte, detto ancora Ariete di Frisso, o dal vello di
oro
, ed è indicato dal levarsi della nave Argo, dal t
Giove però, invaghitosi della di lei bellezza, si cangiò in pioggia d’
oro
; penetrò, ove la giovine si custodiva ; e fece s
gli orti, preziosi pegli alberi, le foglie e frutta de’ quali erano d’
oro
. Perseo pregò quel re di accoglierlo appresso di
ivi era stato massacrato (b), e nel canquistare il Tosone, o Vello d’
oro
(4), che Frisso stesso avea colà portato, e di cui
l dragone, il quale notte e giorno vegliava alla custodia del Vello d’
oro
Doveansi altresì seminare i denti dello stesso dr
ue figliuoli. Egli le avea giurato, che dopo la conquista del Vello d’
oro
sarebbesi restituito appresso di lei ; ma l’esser
coloro, e molti ne uccise di propria mano. Impadronitosi del Vello d’
oro
, in compagnia di Medea, la quale aveva seco porta
enalo nell’ Arcadia. Essa, benchè avesse i piedi di rame e le corna d’
oro
, tuttavia era sì veloce al corso, che niuno mai e
nella Toscana(d) (15). Ercole fu obbligato ad impadronirsi de’pomi d’
oro
dell’ Esperidi. Non sapendo egli, dove quelli si
il suo arco. Il Sole ammirò tanto coraggio, e lo regalò d’una tazza d’
oro
. Ercole lottò ne’Giuochi Olimpici con Giove, il q
o le risposte del Nume (d). Era stata rubata una pesantissima tazza d’
oro
nel tempio d’Ercole. Questi comparve in sogno al
ntrepido già la disprezzava (b) (31). Dicesi, che la famosa Colomba d’
oro
, la quale conferiva agli alberi la virtù di profe
altari ardeva un fuoco perpetuo. Finalmente eranvi colà due colonne d’
oro
e di bronzo, sulle quali si vedevano espresse le
parte sua senza manifestarsi. Gettò nel mezzo dell’adunanza un pomo d’
oro
, sopra il quale era scritto : si dia alla più be
tò prima a consultare la Sibilla Cumana. Ella, additandogli il ramo d’
oro
, di cui altrove abbiamo parlato, gli comandò, che
amenonne, dopo la morte del padre lo avea nascosto sotterra con molto
oro
nella Focide. Gli abitanti di quel luogo lo trova
. Gli abitanti di quel luogo lo trovarono, e avendo raccolto per se l’
oro
, lasciarono lo scettro a que’di Cheronea. Questi
regalò di due conche d’argento, di due tripodi, e di dieci talenti d’
oro
. La di lui moglie, Alcandra, ricolmò pure di doni
l rogo, andò consumandosi, e se ne rinchiusero le ceneri in un’urna d’
oro
insieme con quelle di Patroclo, e di Antiloco, il
e. Costei sedeva in alto trono, coperta di veste magnifica, e tutta d’
oro
risplendente. Ella gentilmente corrispose al salu
rlò egli col padre, nè lo riconobbe, finchè Minerva toccò con verga d’
oro
Ulisse, e gli restituì la sua primiera figura. Il
e fratelli, de’ quali parliamo, ritornati dalla conquista del Vello d’
oro
; si trasferirono nell’ Attica per riavere la lor
di lui moglie, guadagnata da suo fratello, Adrasto, con una collana d’
oro
nol avesse tradito. Anch’egli perciò dovette reca
di delitto capitale chiunque ne faceva profano uso ; ed una moneta d’
oro
o d’argento gettavasi in essa de chi neoveniva ri
Dea, denominata anche Astrea, stette sulla terra, finchè durò l’Età d’
oro
, e insegnò a tutti le sue leggi. Venuta poi l’Età
cui favore viene fatta. Questa Divinità stringe inoltre una catena d’
oro
, per simboleggiare il dolce legame d’amore, con c
sa. La medesima Virtù vedesi anche in atto di conculcare una corona d’
oro
, per far conoscere, ch’ella niente cura le grande
nun giovine, di nome Pteleone, il quale le avea regalata una corona d’
oro
per ottenerne corrispondenza(b). Un altro fatto n
ione. Ella è di volto ridente, e coa ambe le mani versa in gran copia
oro
ed altre cose di sommo pregio. Avarizia. L’
to, e in abito magnifico. Le sta a’ piedi un Cornucopiò, abbondante d’
oro
e d’argento, sopra cui evvi una Nottola. Appresso
: quindi il consolante aspetto, e l’abito magnifico. Sull’ accumulato
oro
ed argento, per cui si hannoquasi tutti gli altri
nza dell’ abbondanza. La di lei veste è di colore verde, e ricamata d’
oro
. La veste verde allude al verdeggiare delle campa
are delle campagne, ch’è indizio di fertile raccolta ; e il ricamo ad
oro
simboleggia le biade, le quali, come sono ingiall
llegrare il cuore. Alcuni le pongono in mano alquante saette, parte d’
oro
, e parte di piombo. L’oro è simbolo d’allegrèzza,
le pongono in mano alquante saette, parte d’oro, e parte di piombo. L’
oro
è simbolo d’allegrèzza, e il piombo di tristezza
oliado I. 341. Collana d’ Erifile II. 288. Collatina I. 46. Colomba d’
oro
II. 72. Colonna bellica I. 416. Colonne d’ Ercole
. Età d’argento I. 83. Età di bronzo I. 83. Età di ferro I. 83. Età d’
oro
I. 18. Età di rame I. 83. Etalide I. 436. Eteobut
I. 38. Polli sacri I. 38. Pollintori I. 331. Polluce II. 258. Pomi d’
oro
I. 195. II. 54. Pomona I. 377. Pontonoo II. 236.
mi I. 77. Rabduchi I. 77. Racio I. 286. Radamanto I. 212. 142. Rame d’
oro
I. 231. Ranide I. 310. Rapsodomanzia I. 119. Rari
Toro II. 10. Toro di Maratona II. 51. 81. 93. Torone I. 376. Tosone d’
oro
II. 24. 34. Tosseo I. 401. Trace I. 16. Trasea II
ia I. 47. Vanagloria II. 324. Vaticano I. 208. Vejove I. 108. Vello d’
oro
II. 24. 34. Vendetta II. 319. Venere I. 337. 422.
anche Crisaore, così detto, perchè comparve al mondo con una spada d’
oro
in mano(c). Igino però fa nascere Crisaore da Med
ed egli erasi trasformato in ariete(a). Quel montone avea la pelle d’
oro
, e la facoltà di parlare, e di alzarsi a volo. Ch
anzi essa si crede un’ invenzione posteriore all’ altra della pelle d’
oro
. Vuolsi, che lo stesso animale abbia servito a Fr
da Frisso, dicesi che la pelle di quello si chiamò Tosone, o Vello d’
oro
, e che venne appesa ad una pianta nel bosco, sacr
hol. l. 6. (7). Apollonio narra, che il Dragone, custòde del Vello d’
oro
, era stato generato dalle gocce di sangue, cadute
ito, tuttavia volle intervenire anch’ egli alla conquista del Vello d’
oro
. Essendosi gli Argonauti fermati nella corte di L
ggirono. Altri soggiungono, che gli Argonauti, conquistato il Vello d’
oro
, vennero invitati da Eeta a lautissimo convito, c
e le impose il nome di Libera(b). La regalò inoltre di una corona d’
oro
, adorna di sette stelle(c), e che dopo la morte d
i Nettuno. Minos, per farsi beffe di lui, trasse dal dito un anello d’
oro
, lo gettò nel’ mare, e soggiunse all’ Eroe, che s
appartato, e la solleci ò a palesargli l’arcano, giurando che tutto l’
oro
e l’argento sarebbe stato di Polidoro, com’era st
co, figlio di Nomione, si recò all’asseuio di Troja tutto brillante d’
oro
, ein lusso femminile(d). (10). Mege, figlio di F
o dell’immortalità a condizione, che avesse avuto cura d’un capello d’
oro
, il quale trovavasi mescolato cogli altri della s
sciò incinta di Ulisse(a). (2). A’tempi d’Ulisse non si conosceva nè
oro
, nè argento monetato. Il commercio c’ordinario co
ciò che si comprava, veniva pagato con animali, o con ischiavi, o con
oro
o argento informe. (c). Hom. Odyss. l. 1. (3).
di lui moglie, guadagnata da suo fratello, Adrasto, con una collana d’
oro
nol avesse tradito. Anch’egli perciò dovette reca
di delitto capitale chiunque ne faceva profano uso ; ed una moneta d’
oro
o d’argento gettavasi in essa de chi neoveniva ri
XLV La spedizione degli Argonauti alla conquista del Vello d’
oro
Su questo argomento furon composti due poemi, u
erra di Troia. Lo scopo della spedizione era la conquista del Vello d’
oro
; e perciò di questo convien prima di tutto parla
perciò di questo convien prima di tutto parlare. Chiamasi il Vello d’
oro
la pelle di un montone che invece di lana era cop
d’oro la pelle di un montone che invece di lana era coperta di fili d’
oro
. S’intende subito che questo montone è favoloso,
ggirono dalla casa paterna portando via un grosso montone col vello d’
oro
, donato già dagli Dei ad Atamante ; e montati a c
della testa « Con maggior chiovi che d’altrui sermone. » Il vello d’
oro
rimasto nella Colchide fu consacrato, secondo alc
oria e dell’onor nazionale, che lo impegnò a riconquistare il vello d’
oro
che ap parteneva alla Grecia, e gli promise di re
a, trovaron per altro che questa non bastava a conquistare il Vello d’
oro
: bisognava ancora vincer gl’incanti, nelle quali
sto cangiato il loro colore, il quale prima era di ferro, in quello d’
oro
(g) (3). V’è finalmente chi dice, che Giove sia s
to, usava di una veste reale, di una sefia d’avorio, e di un anello d’
oro
. La di lui beretta era formata della pelle di qua
di una corona, che imitava la foglia di ulivo. La stessa statua era d’
oro
e d’avorio. Avea nella destra una Vittoria, parim
tua era d’oro e d’avorio. Avea nella destra una Vittoria, parimenti d’
oro
e d’avorio ; nella sinistra uno scettro, formato
inistra uno scettro, formato di tutte le sorta di metalli Erano pur d’
oro
la capigliatura e il mantello del Nume (d). Quest
gine. La terra tosto si chiuse ; e Mida in quel luogo v’alzò un’ara d’
oro
a Giove Ideo (a). Eleuterio, ossia Liberatore, fu
onzo, e fornito di pietre preziose. Il piedestallo del medesimo era d’
oro
, e avea la forma di navicella. Questo Nume ivi av
, e una corona intrecciata di foglie, e la quale talvolta era anche d’
oro
. Andavasi parimenti in giro sopra i carri, da’ qu
a Giunone dei doni ; e che l’ Esperidi(1) le presentarono dei pomi d’
oro
, raccolti dal loro giardino. La bellezza di quell
quindi severamente punita. Giove le fece legare le mani con catena d’
oro
, la sospese in aria con due ancudini, che le pend
(b). Si denominò Conservatrice, perchè di cinque cerve colle corna d’
oro
, alle quali Diana dava la caccia nelle pianure de
oi. La statua della Dea sedeva nel predetto tempio in grande soglio d’
oro
e d’avorio. Aveva in una mano un pomo granato, e
lla di Gìove con sacrifizj e offerte. Presentarono queste un bacino d’
oro
a Giunone sull’Aventino. Indi i Decemviti stabili
tali vincitori secondo Pindaro si conferirono altresì delle corone d’
oro
. In questi Giuochi davasi in premio una Diota, ch
Giuochi davasi in premio una Diota, ch’era un’anfora a due manichi d’
oro
, o d’argento. Orazio la chiama Sabina, perchè i S
della Lidia, fu il primo ad offerirvi grandissima quantità di vasi d’
oro
e d’argento(12). Venne poi imitato da Creso, suo
gli altri doni vi spedì due vasi d’acqua, detti Acquiminarj, l’uno d’
oro
, e l’altro d’argento. Altri Monarchi pure, e vari
no a gara in quel tempio tripodi(13), vasi, scudi, corone, e statue d’
oro
e d’argento di varia grandezza(14). Narrasi, che
decima parte di ciò, che ritraevano dalle loro ricchissime miniere d’
oro
e d’argento. Queglino cominciarono a deporre annu
Scita, e figlio di Seuta. Egli fu regalato dal Nume d’ una freccia d’
oro
, con cui sollevavasi in aria, e scorreva per qual
ca e lunga veste, co’ capelli sparsi, e cingeva in capo una corona d’
oro
. Venivano poscia due cori, l’ uno di giovani, che
stodivano gelosamente nella loro Cittadella. La medesima statua era d’
oro
e d’ avorio, e rappresentava la Dea come cacciatr
rricchirlo de suoi doni(d). Si trovavano nel medesimo in gran copia l’
oro
e le gemme. Dedalo, eccellente artefice, di cui p
eccellente artefice, di cui parleremo, v’avea riposto una giovenca d’
oro
, la quale perfettamente imitava il naturale, e av
lla Dea, andavano ad fondo ; se no, galleggiavano, ancorchè fossero d’
oro
e d’argento(c). Zozimo racconta, che questo Oraco
ce, che Nettuno aveva nell’Isola Atlantica un magnifico tempio, ove l’
oro
, l’argento, e gli altri più preziosi metalli d’og
i sacri edifizj dell’antichità Pagana. Fidia lo adornò d’una statua d’
oro
e d’avorio, la quale era alta trenta nove piedi.
ro vetgini, di nascita illustre, coperte di vesti bianche, e ornate d’
oro
, portavano le Mistiche Ceste(e). Le Panatence, os
illo il Peplo di Minerva(6). Era quello una veste bianca, a ricamo, d’
oro
, senza maniche, sopra la quale erano espresse le
urono i Rodiani. Per questo Giove cuoprì la loro isola d’una nuvola d’
oro
, e’ cui fece piovere immense ricchezze(b). Minerv
riferita da Pausania, una delle prime opere di Vulcano fu una sedia d’
oro
, la quale egli spedì in Cielo a Giunone per vendi
). Fingesi che, mentre regnava Saturno, abbia fiorito, la bella età d’
oro
, nella quale gli uomini viveano nell’ innocenza,
da prima consistevano in semplici frutta della terra, e poi anche in
oro
e in argento. In quel tempo inoltre recavasi il p
e ne ricercò per essi cento, o come altri vogliono, trecento monete d’
oro
. Si rigettò l’inchiesta, ed ella fu tenuta per pa
a Venere onde riuscire nel gran cimento. La Dea gli diede tre pomi d’
oro
, colti in Tamaseno, campo dell’ Isola di Cipro, e
(12). Servio vuole, che quella colomba avesse le penne di colore d’
oro
. (d). Plin. l. 2. (e). Id. Ibid. (13). Da
o, su cui poi andavano a piangere. Le urne de’ricchi erano talvolta d’
oro
, d’argento, di bronzo, di porfido ; i poveri le a
ove adottarono la figura dell’Aquila per loro Insegna (h). Essa era d’
oro
o d’argento, e veniva portata sopra una picca, co
con cui si onorava Giove Sabazio, nelle quali si usava un serpente d’
oro
dal petto sino all’estremità della veste, per ric
li ciò, che più gli fosse piaciuto. Mida ricercò, che si cangiasse in
oro
tutto quel, che avrebbe toccato. Così avvenne ; m
a guisa di tempietti, coperti di panni preziosi, adorni alle volte d’
oro
, d’argento, e d’avorio, e tirati o da animali o d
aveano degli orti, i quali producevano delle frutta, chiamate Pomi d’
oro
, o pel loro colore, o pel loro squisitisimo gusto
veano le mani di bronzo, il capo pieno di serpenti, le ali di color d’
oro
all spalle, i denti lunghissimi, e il corpo coper
a sua barca alcuno de’ viventi, che non gli avesse mostrato il Ramo d’
oro
da offerirsi in omaggio a Proserpina. Quello cogl
ome ciò avvenisse, tese un agguato appresso i vasi, che contenevano l’
oro
. Vi fu preso Agamede. Trofonio, non potendo liber
raeva(e). (13). Tra’varj tripodi di quel tempio è rinomato quello, d’
oro
, di rui parla lo Scoliaste di Aristofane(a) Certi
per fare. Avvenne, che insieme co’pesci raccolsero anche un tripode d’
oro
. Nacque contesa tra’pescatori e i compratori, per
si, che Apollo, quando nacque Rodia, abbia fatto discendere dal Cielo
oro
, e gran quantità di fiori. Fu così detta dall’ Is
à il vento Zefiro la trasferì in un luogo delizioso, e risplendente d’
oro
e di gemme preziose. Essa non vi trovò alcuno, ma
Apollodoro racconta, che Nereo insegnò ad Ercole, dov’erano i pomi d’
oro
, de’quali pur ragioneremo(b). Questo figlio di Ne
alcagni, dopo averle legate le mani dietro le spalle con una catena d’
oro
. Invano gli Dei si affaticarono di liberarla : il
a lei in concorso di Pallade, e Giunone, fu dato da Paride il pomo di
oro
, che la Discordia aveva gittato dove si celebraro
ndato ciò che voleva. Questi chiese al Nume, che avesse convertito in
oro
tutto ciò che toccava, credendo questo un bene in
rchè volle mangiare, il cibo che accostava alle sue labbra, diventava
oro
sotto i suoi denti, in guisachè sarebbe morto per
vuta. D’allora questo fiume colla sua corrente trasporta scagliette d’
oro
. Ritornando da’ suoi viaggi Sileno si fermò nell’
e, sen fuggirono seco portando un superbo Ariete, la cui pelle era di
oro
. Traversando il mare sul dorso di questo magnific
ha gli occhi bendati, dovunque passa questo Dio, spande a capriccio l’
oro
, l’argento, che cava dal corno dell’abbondanza ch
tessa che Astrea, figliuola di Giove, e di Temi. Durante il secolo di
oro
Astrea conversò cogli uomini : ma stanca, ed anno
he Igia. La Voluttà. Una femina nuda coronata di rose con coppa d’
oro
dove beve una biscia, è l’effigie della Voluttà.
dalla curiosità di vedere questa giovane, si trasformò in pioggia di
oro
, e mentre i custodi erano intenti a raccorre l’or
ormò in pioggia di oro, e mentre i custodi erano intenti a raccorre l’
oro
, riuscì a Giove di penetrare nella torre. Divenne
Fu Teseo uno degli Argonauti, che andarono alla conquista del Vello d’
oro
. Accompagnò Meleagro alla caccia del cignale Cali
’arte di domare i cavalli. Entrambi andarono al conquisto del vello d’
oro
, e fecero la guerra a Teseo che aveva rapita Elen
e. Divenuto adulto gli fu proposto dallo zio la conquista del vello d’
oro
, che il giovane avido di gloria non esitò punto d
ro madrigna, sen fuggirono sul dorso di un ariete, la cui lana era di
oro
, e traversarono un canale del mar nero. Elle ebbe
la cerva del monte MenaIo, che aveva i piedi di bronzo, e le corna di
oro
, che per un anno intero inseguì. Fu ucciso parime
ed incatenato lo trascinò sulla terra. Finalmente conquistò i pomi d’
oro
, che stavano agli orti dell’Esperidi guardati da
Crucciata la Discordia di non esservi stata chiamata gittò un pomo di
oro
nella sala del festino, col motto alla più bella.
veva aver fine, e gli promise da parte di Agamennone dieci talenti di
oro
, venti vasi dello stesso metallo, sette tripodi,
umò tutto, furono raccolte le ceneri, e rinchiuse entro di un’ urna d’
oro
, e portate nel padiglione di Achille. Per celebra
sue compagne, gli dà degli abiti, della biancheria, ed un’ampollina d’
oro
piena di odori per potersi profumare. L’eroe esse
era una delle sette meraviglie del Mondo per i tesori, e le statue d’
oro
, d’avorio, di marmo, e di bronzo per lo spazio di
nteramente fantastico, disse che il mondo era sospeso ad una catena d’
oro
, che Giove s esso aveva fissato nell’Olimpo. Fino
ano le deboli forze della nostra estimazione. Firenzuola — L’asino d’
oro
d’Apulejo — lib. I. Par la gymnastique du corps
gliuola Danae. Ma Giove che n’era innamorato, cangiatosi in pioggia d’
oro
penetrò nella torre. Acrise avvertito che Danae e
la Dea, restavano al fondo, se venivan respinte, ritornavano a galla,
oro
o argento che fossero. Nelle cronache mitologiche
. Erifile, sua moglie, palesò a Polinice per il dono di una collana d’
oro
, il luogo dove s’era nascosto Anfiareo, per non a
e il figlio fosse morto nella spedizione per la conquista del vello d’
oro
, si uccise trapassandosi il seno con un pugnale.
ometo figlio Pterelao loro re, al quale la figlia taglio un capello d’
oro
da cui dipendevano i destini di questo principe F
ando essa nel partire gli volge le spalle. …… nel partir la neve e l’
oro
, E le rose del collo e de le chiome, Come l’aura
, o quando spazia Per le piagge di Cento a l’aura sparsi I bel crin d’
oro
, e de l’amata fronde Le tempie avvolto, e di fere
iasone con gli altri principi greci, mosse alla conquista del vello d’
oro
. Si crede generalmente che fosse questo il primo
i che sotto il comando di Giasone andarono alla conquista del vello d’
oro
, sulla nave chiamata Argo. I più famosi furono :
o il consiglio della dea di gettare cioè lungo il cammino dei pomi di
oro
che Atalante si fermò a raccogliere invece di seg
urigeno. — Soprannome dato a Perseo in commemorazione della pioggia d’
oro
in cui si cangiò Giove suo padre per giungere fin
angiò in pietra di paragone, la stessa che si adoperava per provare l’
oro
, e della quale si credeva generalmente che fosser
vano gli Dei di tutte le altre nazioni, dicendo che quelli essendo di
oro
, di argento to, di ferro, di pietra o di legno, n
dulti, seguirono Giasone nella Colchide, per la conquista del vello d’
oro
, e si distinsero fra i più valorosi Argonauti. Al
sone, movendo alla testa degli Argonauti per la conquista del vello d’
oro
lo uccise inavvertentemente. Da quel tempo il suo
addomesticavano e gli coprivano il collo e gli orecchi di ornamenti d’
oro
e di pietre preziose, lo nutrivano di certa quant
la cui capitale fu la città di Cita : si rese celebre per il vella d’
oro
. Gli abitanti di questa contrada, conosciuti sott
corna di un capro. Al dire di Filostrato, la colomba di Dodona era di
oro
, riposava su di una quercia circondata da numeros
amente comparse cinque cerve, di non comune grandezza, con le corna d’
oro
. Diana si dette a inseguirle, ma non potè impadro
Fu uno degli Argonauti che presero parte alla spedizione del vello d’
oro
. 1268. Coronide. — Conosciuta anche sotto il nome
il nome di Cortina ad una specie di piccolo bacino, ordinariamente d’
oro
o di argento, così poco concavo, che somigliava a
a recisa di Medusa : gli fu dato questo nome perchè aveva una spada d’
oro
nelle mani. 1304. Crise. — Sacerdote di Apollo e
e. — Con questo nome i greci indicavano il famoso agnello del vello d’
oro
. 1309. Crisore. — V. Criforo. 1310. Crisotemi. —
e, innamoratosi della bellissima fanciulla, si trasformò in pioggia d’
oro
, penetrò presso di lei e la rese madre. Acrisio,
hissimo padiglione, tutto di materie accensibili e ornato di drappi d’
oro
, di ricche dipinture e di lavori d’avorio, era pr
quinio il vecchio, nove volumi, dimandandone il prezzo di 300 scudi d’
oro
. Il re, credendo ch’ella fosse colpita di pazzia,
imale a lei consagrato. Il famoso tempio di Efeso tutto sfolgorante d’
oro
e che era ritenuto come una delle sette meravigli
enisse sferzata ; che a Giunone fossero, appesi ai piedi due incudi d’
oro
; fanno che gli uomini bastonassero e ferissero g
Proserpina a Locri ; tolse nel tempio di Giove Olimpio un mantello d’
oro
, che copriva una statua di questo dio, e nel temp
di Esculapio, in Epidauro, tolse ad un simulacro di questo la barba d’
oro
che aveva ; e si rese padrone di tutti gli arredi
fu la Discordia, la quale per vendicarsi, gettò sulla mensa un pomo d’
oro
, su cui erano scritte queste semplici parole : «
i quali la favola fa custodire il giardino delle Esperidi, il vello d’
oro
, l’antro di Delfo, ecc. altro non furono che quei
, purchè sulla porta principale del tempio fosse inciso, in lettere d’
oro
, il suo nome. Gli Efesiani, gelosi della loro naz
scudo di tutti gli dei ; ed Omero dice che l’ Egida d’ Apollo era di
oro
, ma che questo nome fu proprio dello scudo di Min
a in conto della più bella donna de’suoi tempi, la sedusse a forza di
oro
, ma non riuscì a spegnere colla sazietà del posse
rad. di V. Monti E feri Achille in un braccio in virtù dell’arco di
oro
che Apollo gli aveva regalato, senza di che sareb
ecie di metallo, la quinta parte del quale è argento e il rimanente è
oro
: da ciò il nome di Elettridi a quelle isole. 162
coraggio di mettersi in mare a cavallo del famoso ariete dal vello d’
oro
, e traversare lo stretto che divideva la Troade d
o quando spazia Per le piagge di Cinto, a l’aura sparsi I bei crin d’
oro
, e de l’amata fronde Le tempie avvolto, e di fare
a spada, Apollo di un gran numero di frecce, Vulcano di una corazza d’
oro
, Minerva di un mantello di nubi, ed egli stesso a
Astro, il quale ammirando il suo coraggio, lo presentò di una barca d’
oro
di cui si servi per attraversare l’Oceano. Giunto
sa quantità, oscuravano il sole. In prosieguo di tempo tolse i pomi d’
oro
dal giardino dell’ Esperidi, i quali erano custod
na parte attivissima nel memorabile fatto della conquista del Vello d’
oro
. Secondo questo scrittore, Ercole costrui la nave
i pianto e sospirosi Raccolsero le bianche ossa, e composte In urna d’
oro
, le coprir d’un molle Cremisino. Ciò fatto, in ca
o avesse aiutato a derubare ad Atreo un montone, che aveva il vello d’
oro
, e che questo fosse il primo motivo che valse ad
dio Argentino perché il rame e più antico dello argento. Anche per l’
oro
vi era una particolare divinità, e questa è la ra
ll’abbondanza ed un mucchio di varie monete, di rame, d’argento, e di
oro
. 1823.Esaco. — Figlio di Priamo e di Arisba, prim
ma questi, che dovea muovere in Colchide, alla conquista del Vello d’
oro
, lasciò Esione ed i cavalli che il re gli aveva d
e Giasone, divenuto adulto al suo ritorno dalla conquista del Vello d’
oro
, trovando suo padre vecchissimo pregò la sua aman
questa regalasse al marito un albero di pomi che faceva le frutta di
oro
. Giove allora in segno di aver gradito il dono, f
to teste e altrettante voci. Ercole uccise il Drago e portò le poma d’
oro
ad Euristeo. In questa una delle dodici fatiche d
nte loro padre. Questo principe in ricompensa donò ad Ercole i pomi d’
oro
. Al dire di Esiodo, le Esperid i furono, senza ca
fortune, è ver, ma colmo D’alle onoranze nell’Argiva terra. Volean d’
oro
gli amici a lui far dono : Ei ricusava, onde in s
ore dalla putrefazione e coprì il corpo dell’eroe con la sua egida di
oro
, per impedire che Achille, col trascinarlo tante
cadia un tempio nel quale la sua statua era legata con delle catene d’
oro
. Il suo tempio non si apriva che una sola volta l
grazie ad Esculapio, e rimandò Anite con un dono di duemila monete d’
oro
, secondo che era scritto nella lettera di cui ell
a e barbara Colchide, onde impadronirsi del famoso ariete dal vello d’
oro
, e portarlo in Grecia. Esaltato Giasone dalle acc
e, onde rapire ad Aete, re di quella contrada, il montone dal Vello d’
oro
, che Frisso vi aveva lasciato, — V. frisso — e ch
giovane eroe, aveva prescritto che per avere il possesso del vello d’
oro
, avesse dovuto in un sol giorno, prima aggiogare
a, Giasone si reco là dove era rinchiuso il famoso ariete dal vello d’
oro
, alla cui custodia vegliava notte e giorno lo spa
vallo lo smisurato cadavere di un uomo, che aveva al dito un anello d’
oro
, che Gige passò immediatamente alla propria mano,
e la cronaca mitologica, una volta la sospesa in aria ad una catena d’
oro
, con due incudini ai piedi. E non rammenti il dì
n parte dei beni della terra, se avesse voluto aggiudicarle il pomo d’
oro
su cui la Discordia avea scritto : Alla più bella
rvi di scorta agli argonauti, quando mossero al conquisto del vello d’
oro
V. Argonauti. Ancora di un altro Glauco fa menzio
delle armi di bronze che Diomede gli avea dato, un’intera armatura d’
oro
, stimata al valore di cento buoi. Questo fatto de
se queste in cambio non gli avessero ceduta una statua di Minerva, di
oro
massiccio, alta quattro cubiti, e che le Gorgoni
ano il traffico sulle coste dell’Africa, ove scaricavano del continuo
oro
, pietre preziose, denti di elefante, occhi di ien
el regno animale e che nel paese degli Arimaspi vi era una miniera di
oro
, custodita dai Grifoni. Questa opinione però, è c
estra di quella statua, i Horaisciti gliene avevano fatta un’altra di
oro
massiccio, la quale stringeva sette frecce dell’i
Giasone, lo seguì nella Colchide per la famosa spedizione del Vello d’
oro
. Ida prese anche parte alla caccia del cinghiale
tempio di questo dio, si conservava fra gli arredi sacri, una tazza d’
oro
pesantissima di grande valore, la quale un bel gi
Giasone, mossero verso la Colchide, al conquisto del famoso vello d’
oro
, Ipsipile accolse regalmente benigna gli avventur
side regina, e mi onorano con solenni cerimonie. Apuleio — L’asino d’
oro
o le Metamorfosi Lib. XI. Iside veniva adorata i
vivanda riserbando solo intatta la testa del morto, che poi legata in
oro
formava un idolo, a cui venivano annualmente offe
conteso alloro. Le patrie soglie ornarono Di tripodi lebeti. e vasi d’
oro
. Nè men gagliardi a splendere Movean sudando nell
à che Giasone, dopo il suo ritorno dalla famosa conquista del vello d’
oro
, celebrò i giuochi funebri in onore di Pelia, che
regina Didone. ……. Comparve intanto Co’capei lunghi, e colla cetra d’
oro
Il biondo Jopa. Virgilio — Eneide — Libro I. tra
cinia, e racconta che Annibale, volendo impadronirsi d’ una colonna d’
oro
, che sorgeva in quel tempio, e non sapendo se fos
colonna d’oro, che sorgeva in quel tempio, e non sapendo se fosse d’
oro
massiccio, ovvero ricoperta semplicemente di fogl
e fosse d’ oro massiccio, ovvero ricoperta semplicemente di foglie d’
oro
, la fece puntare con taluni istrumenti e trovò ch
glie d’ oro, la fece puntare con taluni istrumenti e trovò che era d’
oro
massiccio, onde comandò che venisse trasportata a
do. Annibale allora, prestand o piena fede al sogno, ordinò che dell’
oro
che si era cavato dalla colonna nel puntarla, ven
si custodirono gelosamente nella loro cittadella. Quella statua era d’
oro
e d’avorio, e rappresentava Diana in abito da cac
a più ricca parte del bottino tolto ai nemici, in monete, in verghe d’
oro
e d’argento ecc. Oltre a questo eravi nel Gevodan
omunemente di terra cotta e di bronzo, e talvolta anche d’argento e d’
oro
. Oltre a queste, i pagani distinguevano alcune la
na l’aria penetrò nel sotterraneo. Pausania racconta, d’una lampada d’
oro
consacrata da Callimaco, innanzi ad una statua di
me della quale Ercole si servì per uccidere il mostro era una falce d’
oro
. Al dire di Platone ; l’Idra di Lerna altro non e
eva comandate le Libazioni al popolo d’Israello. E formerai ancora d’
oro
purissimo le scodelle e le caraffe, i turiboli e
ando nella lealtà di lui. Ma i nemici di Teseo guadagnarono a peso d’
oro
l’ ospite traditore, e un giorno Licomede conduss
…… le ninfe Filodoce e Ligea e Drimo e Xanto Sparse in collo di latte
oro
di chiome, Virgilio — Delle Georgiche — Libro IV
i due incudini e di legarle le mani dietro le spalle con una catena d’
oro
. Invano gli Dei cercarono di liberarla : essi fur
i poemi. Il lungo viaggio degli Argonauti di cui fu prezzo il vello d’
oro
conquistato da Giasone, che, soccorso da Giunone,
mpagna del Dolore e del Rincrescimento, l’Esperidi custodi dei pomi d’
oro
, le Parche, cioè Cleto, Lachesi ed Atropo, dee te
rmutazioni non hanno tregua. Difendeva la presenza degli Dei ancora l’
oro
, che non avea violata l’ingenua semplicità dei lo
zzi mortali non corrotti dai vizj e dalle sciagure. Divenuti i numi d’
oro
e d’argento, invogliarono alla rapina; e ne diede
deridendo la religione dei sepolcri cercarono con memoranda avidità l’
oro
fra le ceneri degli estinti, mostrando che dalla
ssi tenendo i destinati agli Dei della terra. Di marmo, di bronzo, di
oro
si formavano le are; raramente si trovavano di le
io ancora, se l’avarizia gli avea spinti sulle navi a cercar merci ed
oro
profondendo la vita. Sacrificavano a Giunone una
ettarle, e Plinio dice che la semplicità dei primi Romani escludeva l’
oro
ancora dalle figure degli Dei. Giovenale, favella
ggono statue colossali, ma per la sua ricchezza perchè è d’avorio e d’
oro
, e per la proporzione che vi re gna, in che si di
oria di bronzo dorato, e sotto il simulacro di essa stava uno scudo d’
oro
dove era effigiata Medusa: due conche pur dorate
ra di Fidia, che niuno, al dir di Quintiliano, potè emulare; in cui l’
oro
e l’avorio erano distribuiti con tal lavoro, che
te del nume, che nella destra tenea una Vittoria, pure di avorio e di
oro
, nella sinistra uno scettro mirabile sovrastato d
Giove era compreso ogni genere di animali e di fiori. Splendeva per l’
oro
e per le pietre preziose il trono variato dall’eb
oste e gl’indugi; il dio la stringe Cupidamente; un’azzurrina nube D’
oro
trapunta e di purpurei solchi Cela i riti d’amor.
he in Argo amruiravasi, era opera di Policleto, composta di avorio ed
oro
, come il Giove Olimpico ed altri simulacri. Sedev
i gli furono anche attribuite le ali alle piante. Questa verga era di
oro
, onde sortì Mercurio il soprannome di verga d’oro
Questa verga era di oro, onde sortì Mercurio il soprannome di verga d’
oro
κρυσορραπις e vien detto la verga della felicità
adre, e prima ai piedi I talari adattossi. Ali son queste Con penne d’
oro
, ond’ei l’aria trattando Sostenuto dai venti ovun
’inni è colmo: il dir sue lodi E lieve. Apollo aurea ha la veste, e d’
oro
Tien pur la lira, la faretra e Tarco, I coturni e
icasse; il che non credo, come repugna che vi fossero delle vergini d’
oro
, che voce armoniosa risuonavano, nella maniera ch
di suo dovere il fare un dono ad Apollo, che consistè in un tripode d’
oro
sostenuto da un drago di bronzo. Il serpente rima
n Niobe superba: ampia corona Le fan mille compagne il frigio manto L’
oro
distingue, e ancor nell’ira è bella. Crolla sdegn
ci cavalli il tergo ornato Dalla porpora tiria, e regge briglie Che l’
oro
aggrava. Era tra queste Ismeno, Primo dolor dell’
Febo più che gli epiteti di χρυσοκομοςe di, ακερσερσεκομης, chioma d’
oro
, e intonso, co’ quali l’hanno espressa i poeti; i
o Parnaso, e li due strali Dalla faretra liberò: di piombo È l’uno, d’
oro
l’altro, ed hanno effetto Contrario; il primo all
o dell’alloro naturala, mentre i più ricchi si adornavano di lauree d’
oro
, ornate di smeraldi in luogo di bacche. La gemma
garrula lira, opera dì rara arte, risplendente per la testuggine e l’
oro
. « Qui sembra che il poeta avesse innanzi agli oc
onte. Per sublimi colonne era del Sole Alta la reggia: vi risplende l’
oro
, E le fiamme emular sembra il piropo, E l’avorio
tore: alfin conduce il figlio Al cocchio, dono di Vulcano: è l’asse D’
oro
, d’oro il timone e delle rote Il giro estremo: so
lfin conduce il figlio Al cocchio, dono di Vulcano: è l’asse D’oro, d’
oro
il timone e delle rote Il giro estremo: son d’arg
riva dell’ Anauro da’ neri sassi, e piiì grandi dei tori, alle quali
oro
splendea dalle corna. Stupefatta così disse al su
ditrice di Tizio, cui un avoltoio divora il core rinascente, avendo d’
oro
Tarmi e il cinto, poni aurei freni, ed aureo cocc
viene nell’orlo esteriore circondato da una stretta fascia di color d’
oro
, sopra alla quale sta immediatamente altra fascia
tutto l’altare di mano di Prassitele. Parla Senofonte di una statua d’
oro
massiccio, della quale Erodoto, che visitato avea
eano ancora collocata per gratitudine nel medesimo luogo una statua d’
oro
in onore d’Artemidoro, uno degli artefici del tem
io, o piuttosto del sacello della dea, esiste in piccolo, lavorata in
oro
dagli antichi, e sta rinchiusa nel castone di un
vano a gara. Erano i fregi Nel petto della dea groppi di serpi. Che d’
oro
avean le scaglie, e cento intrichi Facean guizzan
spande la morte. Quindi il capo immortai grava del pondo Dell’elmo d’
oro
altocrestato, e tale Che porrla ricoprir coll ‘im
to nell’arte di tessere le tele. Il simulacro di lei era d’avorio e d’
oro
, ed opera di Fidia, per quello che si credeva. Su
to Però recate, con che s’unge Alcide E Castore; togliete un pettin d’
oro
Fatto, onde il crine e le disperse treccie Unisca
recate. Ancelle ad Amimone, a Danao prole, O a Fisadea, che, sparse d’
oro
e fiori Inaco l’onde sue, verrà dai colli Lieti p
l capo immortale pongono una vaga corona, e nell’orecchie traforate l’
oro
più fino, e l’oricalco; il collo, il bianco petto
il turcasso. Uno d’Adon scioglie i calzari, e l’altro In ampi vasi d’
oro
acqua ne arreca. Un altro i fianchi, e la ferita
na immagine di quel nobile simulacro, che i Gnidi per somme immense d’
oro
non voller cedere a Nicomede re di Bitinia, che e
Attiche narrano che il nume, memore dell’ingiuria, mandò una sedia d’
oro
a Giunone con alcuni lacci nascosi, che legarono
empra impenetrabile, e più d’arte Che di materia prezioso: il cinge D’
oro
fiammante un triplicato giro; Cinque pur d’oro so
a prezioso: il cinge D’oro fiammante un triplicato giro; Cinque pur d’
oro
sovrapposte falde Ne fanno il corpo; ma ‘1 più no
colmeggia Sotto l’aratro, e per mirabil’ arte Vivido in suo fulgor l’
oro
s’imbruna. Dei tesori di Cerere poc’oltre Altro c
ad òr frammisto I buoi figura: a custodirli stanno Quattro pastori in
oro
scolti e nove Veloci veltri; la secura mandra Pas
conti ha osservato che non solo le monete greco-italiche, ma alcune d’
oro
della Repubblica romana offrono la testa barbata
elle ricchezze, che cieco finsero gli antichi, volendo indicare che l’
oro
toglie la luce dell’intelletto a chi lo possiede,
ele scema A gli occhi, e macchian verdi strisce il tergo, Risplende l’
oro
fra k squamnie: or vince Zeffiro il giro tortuoso
a piombò nel mezzo, il mare Scorse. Nè un sol colore hanno le cose: D’
oro
le stelle accende, e sparge l’onde D’ostro, ed i
rsona che ricever dovea il taurobolo, ornata di ricca veste, corona d’
oro
e sacre bende, e sopra il tavolato conducevasi il
lacido impero Con giustizia, con pace e con amore Si visse un secol d’
oro
, infin che poscia L’età degenerando, a poco a poc
i. L’oggetto di queste feste era di conservare la memoria del secol d’
oro
, nel quali tutti gli uomini erano eguali; perciò
Iliade ha la sua fucina in cielo: vi lavora solo, servito da statue d’
oro
, che sono il capolavoro della sua arte. I Ciclopi
ì l’amor pasceva Polifemo, e miglior vita traea Che se dato invidioso
oro
gli avesse. Teocrito , Idillii. Lezione qua
ano. Altri dicono che Plutone fu il primo a far lavorare le miniere d’
oro
e d’argento eh’ erano nella Spagna, e siccome col
davanti al tribunale interno della Coscienza: onde col ferro, o coli’
oro
poterono gli empii comprare il silenzio delle leg
ana all’ideale della divina, tempi che aveva già preceduti il secol d’
oro
dell’arte. Agoracrito Parlo discepolo di Fidia n’
chi balsami, e dei più ambiti dall’antico lusso muliebre. La corona d’
oro
che cingeva il capo della dea si conveniva pure a
il corno d’Amaltea indica il dono dei beni e della felicità. Le ali d’
oro
sono date da Eschilo alla Fortuna, ed a proposito
: i nappi ove il vino spumava risplendono più che il fuoco, essendo d’
oro
: le tavole erano tutte coperte delle vivande, del
ete il più giovane di tutti i Greci, e pensate a quel mezzo talento d’
oro
di cui gli fece dono nei giuochi. Da lui pure gli
Bacchica di Tolomeo vi era condotto su un carro uno di questi corni d’
oro
di trenta cubiti: e dei Centauri medesimi, dei qu
to. Ma non tralasceremo nemmen ora di narlarne. E densa, e di color d’
oro
: parte è sul collo, parte dividono gli orecchi, p
dai mortali per conquistare sulle sponde dell’estremo Fasi il vello d’
oro
. Il viaggio degli Eroi offre mille soggetti al pi
rvero nella pompa Bacchica del Filadelfo recinte il crine di corone d’
oro
imitanti le foglie di pino. Le spoglie di fiere c
a che sotto il regno di Saturno, gli uomini avevan goduto il secol d’
oro
in tranquilla pace e fraterna eguaglianza; caccia
8, 18 e seg. ), fate questa prova: appeso giù dal cielo un canapo d’
oro
, attaccatevi tutti a quello quanti siete, Dei e D
diceva la forza. La statua era crisoelefantina, d’ avorio i nudi, d’
oro
con ismalti colorati il manto. Il trono era pur e
sso un’ opera immensa in cui alla ricchezza dei legni preziosi, dell’
oro
, delle pietre, dell’ avorio univasi una miracolos
icione, artista poco più giovane di Fidia, statua crisoelefantina, in
oro
e avorio come il Giove di Fidia, e a questo credu
La statua era preziosissima, alta ben dieci metri, tutta in avorio e
oro
, con due gemme per occhi e adorna anche nella bas
lavorio dell’ officina di Vulcano, lo scorrer del bronzo fuso e dell’
oro
nelle forme, il ferro battuto da pesanti magli mo
di una compiuta riconciliazione, Apollo donò al fratello la verga d’
oro
a tre rampolli, datrice di benessere e prosperità
Essa era immaginata bella e fiorente, tutta riso il sembiante, tutta
oro
l’ abbigliamento; spirava dalla sua persona soave
enti, colla chioma tutta a ricci splendenti, e coperto d’ un, elmo d’
oro
. Lo si diceva figlio del Titano Iperione (Hyperio
ch’ egli durante la notte navigasse sull’ oceano entro un battello d’
oro
fabbricatogli da Efesto, e così tornasse al paese
i levasse ogni mattina dal suo letto, e vestitasi del suo mantello d’
oro
, si affrettasse a bardare i suoi cavalli Lampo e
struzione di Veio. 3. La bella Aurora, dalle dita rosee, dal manto d’
oro
, è descritta spesso dai poeti, ma più come fenome
ra dispensiere, e posta lor sede presso il Pizio Apollo dall’ arco d’
oro
, eterne lodi cantano del padre dell’ Olimpo ». Ri
le è detta Iride dai poeti che ne descrivon la figura, e ha l’ ali d’
oro
, ed è tutta piena di rugiada, tra le goccie della
e esistevano in antico di questo Dio, notevole tra l’ altre quella in
oro
e avorio di Epidauro, della quale si ha la riprod
figliuolo di Posidone e Anfitrite, che con loro abita nel palazzo d’
oro
in fondo al mare. L’ immaginazione popolare figur
esprimere. Mida, spinto dalla sua avarizia, chiese si convertisse in
oro
ciò che egli toccasse col suo corpo. Fu soddisfat
cere divenne per lui ben presto un intollerabile tormento; giacchè in
oro
mutavasi perfino il pane che ei vole va mangiare
gli uomini in sedi fisse e regnato su loro per lungo tempo (l’ età d’
oro
dell’ umana vita). — Intimamente legata con Satur
generazioni umane. Dicevasi che in origine vi fosse stata un’ età d’
oro
, in cui gli uomini vivevano in piena felicità, go
terranea. Onde volendo ivi penetrare Zeus, si trasformò in pioggia d’
oro
, e così fè sua Danae e con lei genero Perseo, che
del forestiero assediatore, strappò di testa al padre quel capello d’
oro
da cui dipendeva la sua vita, onde Niso morì e fu
la ferita rimase insanabile. d) La cerva di Cerinea aveva le corna d’
oro
e i piedi di rame; era sacra ad Artemide, e soggi
Elios ammirato di tanto ardire gli lasciò l’ uso del suo battello d’
oro
fatto a forma di tazza. Coll’ aiuto di questo pot
a Tifone e da Echidna. Eracle doveva andare a prendere questi pomi d’
oro
, pur ignorando dove fosse la sede delle Esperidi.
e; poichè Atlante s’ incaricava di andar lui a prendere i tre pomi d’
oro
purchè Eracle nel frattempo sostenesse egli la vo
II. La spedizione degli Argonauti. 1. La storiella del vello d’
oro
forma il nucleo della leggenda degli Argonauti; e
ne in aiuto de’ suoi figli, e fe’ loro dono di un ariete dal vello d’
oro
datole a questo scopo da Ermes; sul quale ariete
rifico l’ ariete a Zeus protettore de’ fuggenti, e appese il vello d’
oro
nel bosco di Ares facendovelo custodire da un ter
tes). In conseguenza di tutto ciò, riportare dall’ estero il vello d’
oro
, come una specie di talismano atto a liberare la
e egli si recasse a prendere in Colchide e portasse a lui il vello d’
oro
. Di qui la spedizione degli Argonauti. Giasone fe
io del dio del Sole. — Rimaneva il duro compito di rapire il vello d’
oro
gelosamente custodito da un drago. Qui entra in s
’ impegnò ad aiutarlo. E prima promettendo Eeta di cedere il vello d’
oro
a Giasone purchè aggiogasse due tori che sbuffava
— Alla fine tornò Giasone felicemente a Iolco, e consegnò il vello d’
oro
a Pelia. Ma questi non volle già mantenere la pro
nto xix dell’Inferno, il numero degli Dei degl’ Idolatri con quelli d’
oro
e d’argento adorati dai Simoniaci, e dichiarando
poichè così rimprovera i Simoniaci stessi5 : « Fatto v’avete Dio d’
oro
e d’argento ; « E che altro è da voi all’ Idolatr
cose di Dio, che di bontate « Deono essere spose, e voi rapaci « Per
oro
e per argento adulterate, « Or convien che per vo
gani, voi ne adorate cento volte più, che vi fate idolo ogni moneta d’
oro
e d’argento. » Stando soltanto al numero di 30 mi
to contento, e le regalò come dono nuziale una preziosissima corona d’
oro
e di gemme, opera egregia di Vulcano, la quale po
suo piacere. Mida, che era avarissimo, chiese di poter trasformare in
oro
tutto ciò che toccava, e Bacco gliel’accordò ; ma
ose a mensa trovò con suo grande spavento che si cangiavano in solido
oro
non solo i vasellami e le stoviglie che egli tocc
da perdè, trasportando nella loro corrente alcune pagliuzze o arene d’
oro
. Così sostituirono un miracolo mitologico al mira
ulletto, grazioso in apparenza benchè maligno in effetto, colle ali d’
oro
, e d’oro l’arco, gli strali e la faretra ; e si a
grazioso in apparenza benchè maligno in effetto, colle ali d’oro, e d’
oro
l’arco, gli strali e la faretra ; e si aggiunge d
tene a significare i vincoli e gli obblighi del matrimonio, catene, d’
oro
ma catene per sempre. Sino al secolo passato non
ano avesse congegnate « …….forme e figure « Di vaghe ancelle tutte d’
oro
, e a vive « Giovinette simili, entro il cui seno
andoci che quelle ancelle di Vulcano, veramente auree (perchè tutte d’
oro
) erano simili a vive giovinette, viene a signific
tripodi e dieci, adornamento « Di palagio regal. Sopposte a tutti « D’
oro
avea le rotelle, onde ne gisse « Da sè ciascuno
le questa precauzione, poichè Giove stesso trasformatosi in pioggia d’
oro
discese in quella torre e sposò Danae che fu poi
e sposò Danae che fu poi madre di Perseo. S’intende facilmente che l’
oro
col quale furon comprate le guardie da un ricco p
unera navium « Sævos illaqueant duces. » Di Danae e della pioggia d’
oro
parlano ancora e Pindaro nella 12ª delle Odi Piti
a in Grecia, se lo aiutava colle arti sue ad impadronirsi del vello d’
oro
. Le difficoltà erano straordinarie : conveniva en
r quegli Eroi che non ebber nulla da fare nella conquista del vello d’
oro
: la narrazione del fattò vero moderno parrebbe n
ucciderla ; ed avendo inoltre un mirabile distintivo, cioè le corna d’
oro
, ed alcuni aggiungono anche i piedi di bronzo, Eu
ell’Affrica un bel giardino con alberi che producevano pomi di solido
oro
; ma perchè questi avrebbero allettato la cupidig
sto chiamò Dedalo Architetto chi costruì il gran palazzo di gemme e d’
oro
che il Duca Astolfo trovò nel mondo della Luna. D
e e il Dio Palemone ; di Atamante re di Tebe era l’ariete col vello d’
oro
; Tebano fu Ercole, il più forte e il più famiger
: « In sogno mi parea veder sospesa « Un’aquila nel ciel con penne d’
oro
, « Con l’ale aperte ed a calare intesa : « Ed ess
azzoni sue : guerriera ardita « Che succinta, e ristretta in fregio d’
oro
« L’adusta mamma, ardente e furïosa « Tra mille e
E dell’umanità rotta ogni legge, « Tolse al regio fanciul la vita e l’
oro
. « Ahi dell’oro empia ed esecrabil fame ! « E che
i innesto ematico ; e promise un premio di lire 1500 e una medaglia d’
oro
di lire 500. 74. Per chi studia o sa il latino,
e il volto di un’aureola di fulgentissimi raggi, su di un cocchio d’
oro
e di gemme107), in atto di guidare con mano ferma
essersi riposato nel palazzo di Teti, entrava in fondo ad una nave d’
oro
col suo carro ed i suoi cavalli, ed era trasporta
ianche e le vermiglie guance 111), colla fronte di rose e coi crin d’
oro
. Dante nota ancora l’ aura annunziatrice degli al
acchina sociale. Talvolta era rappresentato Mercurio con una catena d’
oro
che gli usciva dalla bocca e pendevagli dalle lab
serve a far conoscere se v’è mistura o falsificazione negli oggetti d’
oro
e d’argento162. Il significato di questo mito s’i
in mano assiso dentro maestoso cocchio creduto d’avorio con ruote di
oro
tirato da due, o quattro CavaHi alati, nella part
utti coloro, che celebri si resero nell’artc di lavorare ferri, rame,
oro
, argento, e tutte in somma le materie capaci di f
pace. Si veggono pendere da suoi labbri alcune ben formate catene di
oro
per significarci la sua aurea eloquenza, e l’ammi
ride divenuto arbitro nella gran contesa sorta per cagione del pomo d’
oro
gittato dalla Discordia nelle nozze di Teti, e di
stessa sua madre. Con due calamite la sospese in aria, con catene di
oro
le avvinse dietro le spalle le mani, ed un’ aurea
cercò rendersela propizia col donativo del cotanto celebrato ramo di
oro
, giusta i consigli a lui prescritti dalla Sibilla
scioglie i nodi. Regge un timon colla sua destra mano, L’altra sparge
oro
in questa parte, e in quella, E nulla cura il vil
degl’Idoli gentili. Alcune erano di foglie, alcune di fiori, altre di
oro
, ed altre di argento : Di che materia poi era la
cure ricchezze derivano dall’agricoltura. In fatti a che servirebbe l’
oro
senza i frutti della Terra ? A null’altro che a r
on fossero colori), indicavano la felicità e la sventura ; il color d’
oro
e di porpora, le ricchezze e gli onori, ecc. E do
endo noi avvezzi a considerare come un distintivo d’ onore lo spron d’
oro
, il toson d’oro e la giarrettiera, perchè certame
a considerare come un distintivo d’ onore lo spron d’oro, il toson d’
oro
e la giarrettiera, perchè certamente uno sprone,
guerra di Tebe, 506. Aello, Arpia, 191. Aeta, possessore del Vello d’
oro
, 450. Agamede, fratello di Trofonio, 81. Agamenno
o di Esone. Sua nascita, 448 ; — intraprende la conquista del Vello d’
oro
, 449 e seg. ; — sua morte, 460. Gigauti, 65-69. G
qual goffa idolatria fu imitata dagli Ebrei nel deserto col vitello d’
oro
, che costò la vita, per ordine di Mosè, a tante m
del rogo eravi una stanza riccamente ornata di tappeti di broccato d’
oro
, di quadri e di statue : ivi deponevasi il feretr
rtuna ai frutti ed ai fiori del cornucopia son sostituite le monete d’
oro
e d’argento ; e i moderni tempii, in cui è espost
stesso, che il poeta sovrano fa così favellare agli altri Dei : « D’
oro
al cielo appendete una catena, « E tutti a questa
onauti nella Colchide, condotti da Giasone alla conquista del Vello d’
oro
, ec. (Vedi la favola.) — Ercole o Alcide. Le s
albero a lei sacro, e ai piedi il pavone. Le si dà inoltre un trono d’
oro
, un ricco e splendido carro tirato da due pavoni,
eduto da un littore,5 aveva la sedia curule o da senatore, l’anello d’
oro
, ed un posto in senato. Non poteva salire a caval
e della più sublime poesia. 129. Neppure i poeti latini del secol d’
oro
usaron mai la parola estro per l’ispirazione poet
tremi confini delle Terra, e questo palazzo, secondo altri poeti, è d’
oro
. Ma quantunque l’Oceano sia venerato come il più
lui dans lequel l’or a un si grand pouvoir : …… Veramente il secol d’
oro
è questo, Poichè sol vince, e regna l’oro. Jupit
: …… Veramente il secol d’oro è questo, Poichè sol vince, e regna l’
oro
. Jupiter ne demeura point paisible possesseur de
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