/ 47
1 (1841) Mitologia iconologica pp. -243
ni sulla mitologia S e al sentimento dell’immortal’Oratore Romano ogni avviamento di discorso, che sù di qualche materia
interessanti punti della Mitologia, dalla definizione di essa pria d’ ogni altra cosa per una ben chiesta ragion di chiarezz
. Ed in vero da qual’altro fonte attinsero i più rinomati artefici di ogni tempo le idee più belle, onde effigiare le più ma
al’altra scienza un uom letterato, cui si appartiene render ragione d’ ogni cosa richiesta, attinger potrà i necessarii lumi
alla Luna, alle Stelle, ed a quante creature più ferivano gli sguardi ogni ossequio, ogni culto, ed onore. Quindi in tal’ins
Stelle, ed a quante creature più ferivano gli sguardi ogni ossequio, ogni culto, ed onore. Quindi in tal’insulso sistema in
ottosi ancora quanto mai dilettar potesse i sensi, tosto avvenne, che ogni sanguinoso si foggiò il suo Marte, ogni ladro il
e i sensi, tosto avvenne, che ogni sanguinoso si foggiò il suo Marte, ogni ladro il suo Mercurio, ogni lascivo la sua Venere
e ogni sanguinoso si foggiò il suo Marte, ogni ladro il suo Mercurio, ogni lascivo la sua Venere, ed ogni vinolento il suo B
suo Marte, ogni ladro il suo Mercurio, ogni lascivo la sua Venere, ed ogni vinolento il suo Bacco. Un tal detestabile sistem
irreligioso culto degli Dei in tal guisa dilatato venne a contaminare ogni terra, ogni lido. Una moltitudine pertanto di tan
culto degli Dei in tal guisa dilatato venne a contaminare ogni terra, ogni lido. Una moltitudine pertanto di tanti Dei, acci
erano i celebri giuochi Olimpici da celebrarsi verso il solistizio d’ ogni està per cinque giorni continui a cagion del quin
uno, che dà legge al mare, Porta il tridente per mostrar lo sdegno, E ogni mostro marino al piè gli appare. Il diadema rëal
o, E se s’irrita il mar turba, e confonde, Ogni fiume il rispetta, ed ogni scoglio. Sorge talor da viscere profonde Quando b
a parte, ed eredità, sul quale qual’assoluto padrone esercitar poteva ogni impero commovendolo, e sedandelo a sua volontà, c
ncora il Dio governatore de’ navilii, cui solo perciò ricorrere dovea ogni pilota semprechè nel funesto pericolo scorgevasi
ed uomini di buon genio ; pronto sempre però si tenne nell’ eseguire ogni sua richiesta. Egli tutto sollecito gli fabbricav
Sonetto T erribil Dio alla pietà crudele, Nemico de’ mortali ogni momento, Che tien seguaci suoi ira, e spavento, C
rribile, e fiero addivenne, che il solo suo nome riempiva di spavento ogni cuore, e perciò pel Dio delle guerre venne comune
o non avesse d’esser di quella Città il difensore contro gl’insulti d’ ogni esterno nemico. In suo ossequio similmente leggia
generale ragione, che assegna Latt. lib. I de Fals. Rel. Cioè, che ad ogni Dio per quanto era possibile deputavasi una congr
feroce. Speme a raggiratori, ed a mercanti, Desta, ed ammorza al cor ogni desio, Spesso s’usurpa ancor non propri i vanti.
l suo pote sospira, Ad esso intorno il globo ognor s’aggira, E toglie ogni vivente alle ruine. Cantor di versi, e curator d’
tollerati da sua madre per cagion del detto mostro insecutore pria d’ ogni altra cosa contro di esso rivolse tutte intento l
alle vendette punto curava la maestà del suo grado ; ma prostergando ogni decoro non s’ arrossiva di commettere atti di umi
sa. Sue feste. Molte erano le feste a lei sacre ; le Calende però d’ ogni mese furono sempre in suo onore, non altrimenti c
grano in fronte, e a piedi, Da strumenti rural cinta d’ intorno, Per ogni parte idolatrar la vedi Scorrendo ogni tugurio, o
ti rural cinta d’ intorno, Per ogni parte idolatrar la vedi Scorrendo ogni tugurio, ogni soggiorno. Sono i cultor del suo fa
d’ intorno, Per ogni parte idolatrar la vedi Scorrendo ogni tugurio, ogni soggiorno. Sono i cultor del suo favor gl’ eredi,
chiedergli con libertà quanto le fosse più in grato, essa la ben nata ogni altro dono fastosamente sprezzando, con tutto cal
ndi nomi di santa, di casta, e d’illibata matrona ? Crebbe però oltre ogni uman credere per questa Dea l’ossequio, e vieppiù
ol fumo delle capre svenale alzar divoti le loro preci a questa Dea d’ ogni umano sapere. Cap. XI. Venere Sonetto
Sonetto D el ciel figlia, e del mar possente, e bella, Madre d’ ogni piacer, madre d’amore, Fonte d’immense grazie, e
ella. Febo, e Marte provar fatal quadrella Sol per costei, che dominò ogni core, Nemica di modestia, e di pudore, Alla sana
di modestia, e di pudore, Alla sana ragion sempre rubella. Ogni bene, ogni mal da questa nasce Cagion d’aspri perigli, e di
di diamanti trapunto, ed affibiato da uu cinto, che in se racchiudeva ogni grazia, seduta sù d’un carro d’avorio ingegnosame
, dissero i gentili il destino. Da questo pensarono essi, che pendeva ogni cosa, e che nessun mezzo vi era per eluderne la f
e altera, Fabro d’ogn’avvenir, d’ogn’possanza : Il Nume è questo, che ogni Nume avvanza, Da cui vien la genia, che in Ciel i
impera. La sua possanza un dì troppo severa Par che a figli togliesse ogni speranza, Ebbe primo nel ciel divina stanza Quand
to gli venne da uno de’ suoi figli, nè i barbari consigli di divorare ogni maschile sua prole, si per mantenere inviolata al
che fra quelli ammirossi una inalterabile pace, e nel seno di questa ogni frutto bramato senza stento biondeggiante si vide
, che in grazia di costui non sol vide egli nel suo regno civilizzato ogni animo, appaciato ogni cuore, prosperato ogni even
tui non sol vide egli nel suo regno civilizzato ogni animo, appaciato ogni cuore, prosperato ogni evento ; ma miro altresi l
el suo regno civilizzato ogni animo, appaciato ogni cuore, prosperato ogni evento ; ma miro altresi la sua mente irradiata d
i suoi strali non fosse stato corrotto. Col tenero suo piede conculcò ogni altero ; con pargoletta mano tolse a Regi istessi
i istessi la porpora ; e dietro al suo carro portò superbo incatenato ogni cuore. Quindi si fù, che in ogni tempo non mentit
l suo carro portò superbo incatenato ogni cuore. Quindi si fù, che in ogni tempo non mentitrice la fama assordò la terra, de
antc, Con altissimo capo al par d’un monte, Che minaccia i mortali in ogni istante. Che cerca i danni altrui con voglie pron
ell’Inferno, ove su quelli miseri rinserrati spiriti esercitar poteva ogni dominio qual’assuluto, ed esclusivo padrone. Ad o
n divien mai stracco Egli accende il sapere, e la bellezza. Arbitro d’ ogni core, eccovi Bacco. Dichirazione, e sviluppo
luppo Chi fù Bacco. Che lo spirito della gelosia sia il fomento d’ ogni fallo, chiaro può scorgersi da quel, che avvenne
al teme la morte. Ella forma dell’uom spesso la sorte, Essa di dargli ogni contento hà cura ; Se manca il suo favor tutto è
ura, Chè il mondo regge con maniere accorte. Colla materna man sparge ogni bene, Di ciò, che vive ella si fà sostegno, E tut
fermezza La lunga barba a pelo a pel gli scosse. E pur perder dovette ogni fierezza, E rimaner fra quelle orrende fosse : An
ffetti, e spinto dalla forza delle suscilate fiamme cieco divenuto ad ogni dritto e ragione rapido corse ad involarla. Resis
a il più inviolabile ancora, sicche la sola morte, che vale a rompere ogni ligame, poteva esimere delle obbligazioni contrat
ramente, la ristauratrice fortunata dell’umana natura, degua perciò d’ ogni ossequio, ed amore. Maraviglia dunque non fia, se
iglia Desta nell’alma, e l’incoraggia, e guida ? Chi è mai costei che ogni periglio sfida, E nel sembiante agli Angioli somi
o chiaro ci scuopre, che la innocenza non sa temere perigli ad onta d’ ogni sinistro accidente, giacchè al dir di Curzio lib.
zia, mentre per essa non uscendo l’uomo dalla sua sfera sarà amico di ogni altra virtù. Vien essa dipinta in atteggiamento d
te la severità alla clemenza. Essendo intanto la giustizia la base di ogni virtù sia ognuno amante di essa, ed operi sempre
e decoro. Dal Ciel, dal mondo tutto è venerata, Che accende al cor d’ ogni piacer la face, E quanto più si asconde è più bra
’alloro, perchè siccomo questa foglia non cangia mai colore ad onta d’ ogni intemperie dell’aria ; così essa a scorno d’ogni
mai colore ad onta d’ogni intemperie dell’aria ; così essa a scorno d’ ogni sinistro accidente non fa provar disturbo a quel
r lei qualunque pena amara, E dan dolce piacer le sue ritorte. Da leï ogni virtù mortale impara Questa che rende appien dolc
torte. Da leï ogni virtù mortale impara Questa che rende appien dolce ogni sorte E fedeltà che al mondo d’oggi è rara. A
enice. Essa si dipinge coronata di ulivo perchè la sola fedeltà vince ogni ostacolo. Lattortora poi, che stringe nella mano
e lutto. Con una mano a ognun dona la spinta, Tien l’altra un vaso d’ ogni umore asciutto, Tien nel volto la gioia appien di
regno. Ma le promesse sue non compie mai, Speranza io veggo chiaro in ogni segno, Prima nascesti, ed ultima morrai. Anno
gli uomini pingesi qual vaga donna, che con una mano spinge ognuno ad ogni benchè ardua impresa ; perche la sola speranza fa
di gentil sembianza Versa da un urna un sempre egual ruscello, Che in ogni dì disseta e questo e quello, E l’onda sempre nel
i la speranza. Providenza è costei, che fa sereno L’uom, che con essa ogni travaglio sfida, Chè il materno suo amor non vien
e al manco lato Esprimendo nel volto alto decoro. Essa vince ne’pregi ogni tesoro, Ogni affanno da lei vien calpestato, Che
ovella vita, Al misero, all’oppresso, ed all’abietto Porge benigna in ogni tempo aïta. Non paventa il rigore, i torti scorda
erà Scorgerà quello, che non trova in sè. Donzellette, e fanciulli in ogni dì Essa a se chiama quanti averne può, Ognùn ride
e serene. All’altra man, che verso terra inchina Hà corno eletto, che ogni ben contiene, Labro söave, che al sorriso inclina
inclina, Sguardo, che cinge al cor dolci catene. Spirano i gesti suoi ogni dolcezza, La sua voce nel cor piacer rinnova, Tal
cezza, La sua voce nel cor piacer rinnova, Tal che in lei stà riunita ogni bellezza. Ogni contento l’Uom per essa prova, Que
, onde designare, che con quello essa raddolcisce, e quasi addormenta ogni male morale, e spesso ancor fisico. Addita inoltr
sser felice, che a Dio fonte di felicità sol vive, ed in lui centro d’ ogni bene soltanto confida, giusta quel di Davidde Psa
Tien l’altra un velo, e l’alza in modo strano. Covre questo del bene ogni sembianza, Ecco l’Occasïon, che l’uomo invano Che
l obliviscebatur praeter iniurias. Questo fatto varrebbe a confondere ogni vindicativo, che per dar la vinta alle sue passio
r gli lice, E solo il tempo i falli suoi palesa. Costei, mortale, è d’ ogni mal radice, Frode è questa, che tien la rete tesa
parlar deriso, Farsi innocenti i più mordaci affetti, E impallidir d’ ogni superbo il viso. Santa religion tu quella sei Che
ammira il bel genio di que’popoli di contentarsi essere ignoranti in ogni altro genere di scienze, o di arti fuorchè in que
une esultanza. Pria però di venire all’ esame degli obbietti proposti ogni ragion vuole, che della materia poetica, non che
ateria non mai riconosce, quindi come questa assoggetta al suo impero ogni cosa, così quella sopra di tutto estende ampiamen
quel passo che incomincia ; Perchè bramar la vita(1). Inutile sarebbe ogni sforzo, tarpate vedrebbe un tal chiesto Oratore d
asciar. Non ha più poter. Il senario inoltre dicesi doppio qualora ogni strofa abbraccia sei versi, cinque di sei sillabe
co l’intreccio di un tal metro. Questa ode è formata di sei versi per ogni strofa, il primo sdrucciolo, il secondo settenari
reggiante tutt’ora nel poetico amenissimo campo adattabile sibbene ad ogni argomento ; assai pregevole però nelle cose campe
he rima al terzo, questi sono i divisati sei versi, che costituiscono ogni strofa in tal metro. Qui la mente vien sottoposta
o metro bisogna esservi chiamato ; mentre se esso lasciasi servire ad ogni argomento, non soffre però esser di leggieri mane
ertanto non perdansi di coraggio gl’iniziati a quest’arte. Eluderanno ogni difficoltà se una saggia cautela useranno nella s
o degli errori. L’ottonario coronato dunque costa di cinque versi per ogni strofa, il primo è un ottonario piano, ed anche s
sventurato, Per l’offesa potestà, E fè noto il genitor E bandisce ogni pietà Qual di legge è il gran valor Cap. XI
campi della culta Europa produsse a prima vista frutti si dolci, che ogni palato assaggiar ne volle avidamente il sapore. Q
cuno, o da nessuno forse è trattata, benchè per altro adattata sia ad ogni argomento, e molto più a lamentevoli obietti. La
a di più labborioso, e difficile. Il solo udire il terribile ritmo di ogni strofa basta a sgomentare ognimente. Eccolo intan
mo di ogni strofa basta a sgomentare ognimente. Eccolo intanto. Costa ogni strofa di quest’Ode di dodici versi di questa nat
nque natura si siano nella più bella, e grandiosa maniera, merita per ogni rapporto la preferenza fra i molti, e degno del p
il guerriero A ubbidir con minacce s’induce, Già si porta alla tomba ogni duce, E fà l’ordin del campo spiegar. Venne Pirro
e gli altri due immediatamente fra loro. Un tal metro è trattabile in ogni sorte di argomento, ed in tutti conserva egualmen
ta questa è da dirsi la vera tessitura dell’Esiodica pastorale. Costa ogni stanza di otto versi, de quali i primi quattro so
pastore egregioChe volò dalla terra in sen di Dio, E come rammentare ogni suo pregio. Egli, che travagliò tanto nel mondo P
offenderne l’andamento se è breve. Or per ben riuscirvi bisogna, che ogni parte del Sonetto contenghi una proporzionata dos
iù, o meno vistosi secondo le maggiori, o minori bellezze, e veneri d’ ogni rispettivo linguaggio, non cangia unquemai però i
onenti suoi membri ; chiaro ognuno scorge come avendo io di essa, e d’ ogni sua parte sufficientemente ragionato nel preceden
e. Nel 3. Finalmente tratterò della varietà delle strofe, delle quali ogni più ordinario componimento si efforma, esempliflc
. 1. sub init. (1). Ed in vero del Politeismo infausto fondamento d’ ogni altra favola sorto Cic. Lib. 2. de Nat. Deor. Pli
ore sol, ed amplificatore, vien creduto da molti Mitografi inventor d’ ogni idolatria, perchè ei si fù il primo, che inalzò u
per onorar più raccolti i loro Dei, o per attendere più sfrontati ad ogni sorta di oscenità degne per altro da tacersi, com
on fuor di ragione fù l’amor di Venere per la colomba in preferenza d’ ogni altro animale. Imperochè nella dolce contesa, che
chi commosso per la divina prescienza, disperato indietro si buttasse ogni mezzo ? E desiste mai forse di tentare saranno tu
rtiginosi, che del numero, e valore delle sue forze atte a comprimere ogni suo baldanzoso nemico. Sia adunque ad ognuno impr
2 (1861) Corso di mitologia, o, Storia delle divinità e degli eroi del paganesimo: Per la spiegazione dei classici e dei monumenti di belle arti (3e éd.) « Della mitologia in generale. » pp. 17-359
ioni naturali del globo (e ne fanno fede i tanti diluvj rammentati da ogni nazione e le tracce frequentissime dei vulcani) n
eder la natura nella sua. bellezza selvatica, e indotti a supporre in ogni corpo vita e anima come in loro. 9. Le favole mor
o. 11. La poesia destinata a cantare gli Dei e gli eroi, ad abbellire ogni cosa, ad animare anche gli oggetti materiali, ha
al maraviglioso e l’ immaginazione dei Greci fecero il resto. 14. Ad ogni corpo di questo universo fu assegnata la propria
’ oro, fu bello ; Fe’savorose con fame le ghiande, E nettare per sete ogni ruscello. Dante, Purg., c. 22. Ovidio nelle Met
tudine dell’ Età dell’ oro.9 Questo un secolo fu purgato e netto D’ ogni malvagio e perfido pensiero : Un proceder leal, l
Che dal ferro pigliò nome e natura. Età del ferro. Il ver, la fede e ogni bontà dal mondo Fuggiro, e verso il ciel spiegaro
o fondo La menzogna, la fraude e tutti i mali : Ogn’ infame peusiero, ogni atto immondo Entrò ne’ crudi petti de’ mortali ;
era strada Da giunger con la pena al gran demerto, Se non rendeva per ogni contrada Il mondo affatto inutile e deserto, Pria
hi e di miele. Facevano ancora giuochi e danze, e si abbandonavano ad ogni specie di pubblica gioja. Nel primo giorno di que
sso fattavi e dell’ età dell’ oro, furon dette Saturnali, e celebrate ogni anno il dicembre. Cominciavano il di 16, e durava
ioè soccorso, ricchezza, perchè stimavano che procacciasse ai mortali ogni sorta di beni. 42. Ebbe il nome di Rea, dal greco
o rhéin che vuol dire, scorrere, essendochè la benefica terra produce ogni bisognevole al vivere umano ; e infine fu talor c
avalli instiga e fiede. Chiama la mesta vergine in quel corso, Più d’ ogni altra la madre in suo soccorso. Anguillara. Ce
o dei più famosi della Grecia pei misteri Eleusini e per le feste che ogni quattro anni vi erano celebrate. 55. Nell’attr
; e di lì nell’inferno per richiedere a Plutone la sua figliuola ; ma ogni preghiera fu vana. Corse poi opinione che Giove,
on chiamate Eleusine, o Eleusinie, perchè gli Ateniesi le celebrarono ogni cinque anni ad Eleusi città dell’Attica. Duravano
te, le quali parecchi giorni prima dovevano purificarsi, astenersi da ogni divertimento, e vivere con sobrietà esemplare. Ag
rtà. Allora la sua figliuola Metra, degna di miglior padre, studiando ogni via di liberarlo da tanta miseria, ottenne da Net
ne da Nettuno di potersi, come il marino Proteo (195), trasformare in ogni sorta d’oggetti. Così trasformata, il padre la ve
le menti della moltitudine, davano opera a distruggere tra gli uomini ogni disuguaglianza contraria alla naturale giustizia.
rmò in vacca. Giunone insospettita, come colei che sapeva di meritare ogni gastigo, finse miglior contegno, e poi si mostrò
n pavone, e la cingon talora dell’arcobaleno, emblema d’Iride. 95. In ogni parte di Grecia e d’Italia erano templi a questa
oracolo, che gli rispose di dover placare Apollo e Nettuno, esponendo ogni anno sul lido una giovanetta per esservi divorata
tudiava profondamente la morale, e soleva dire essere più difficile d’ ogni cosa il conoscer sè stesso. Ma Talete mandò il tr
suoi scritti, ed egli partendo a mani vuote rispose, io porto con me ogni cosa 31. Forse questa risposta poteva esser tacci
olpisci ! oppure lancia i tuoi dardi ! e con l’andare del tempo, dopo ogni vittoria, questa esclamazione diventò grido di gi
a lieta or vive in cielo Al figlio, a Giove e alla tritonia Dea Sovra ogni dir gradita. Pindaro, Trad. del Borghi. 149. Di
ssoluto degl’ Imperatori, allora furono ripristinate e celebrate anzi ogni mese con ogni eccesso di sregolatezze. 154. Le B
Imperatori, allora furono ripristinate e celebrate anzi ogni mese con ogni eccesso di sregolatezze. 154. Le Baccanti o Mena
uriamoci se potevano andare a tempo e star ritti ! Ogni sdrucciolone, ogni cascata erano accolti dagli scoppi di risa, dal s
el mese di gennaio, quando erano recati a Roma i vini più squisiti d’ ogni parte d’ Italia ; e la terza, la più solenne, nel
ezzi preso e alle lusinghe, Ovunque trarlo vuoi, cupidamente Te segue ogni animante, e in mari e in alpe, Entro rapidi fiumi
o ; regola immortale data ai mortali dal Cielo, che è indipendente da ogni umano volere, che la natura insegna, che la relig
ichiese a Giove 35 il suo diletto Adone, ed ottenne ch’ egli passasse ogni anno sei mesi sulla terra e sei nell’inferno. Ado
zo, o potete comandarvi da principessa. » Psiche ordina infatti, e ad ogni suo cenno compariscono vesti sontuose, dolcissime
aver acquistata la tua affezione osi tradirti ? Tu devi scoprirlo ad ogni costo ; prendi questa lucerna e questo pugnale ;
nimava con eloquenza le labbra ; l’alterezza e il valore spiravano in ogni suo atto ; e la Venere Celeste, così rappresentat
ll’essere che, quando si mostra nella sua possibile perfezione, vince ogni umana lode, ogni maraviglia della natura. La sua
ando si mostra nella sua possibile perfezione, vince ogni umana lode, ogni maraviglia della natura. La sua statua più celebr
gli ai piedi ed alle mani. Quale orrido simbolo dei vizj, infettavano ogni cosa che toccavano, ed erano cagione di carestia
are. Aveva Teti per abitazione un palazzo, dove, al dir della favola, ogni sera il sole andava a riposarsi, e per carro una
presente e del futuro ; ma allorchè andavano a consultarlo, pigliava ogni specie di forme per atterrire chiunque gli s’acco
rgimenti dell’eloquenza, si cattivava l’animo degli uditori e vinceva ogni contraria opinione. Altri hanno giudicato doversi
erfetto, un abile pantomima, che seppe imitare con la voce e co’gesti ogni specie di persone ; e v’è chi lo paragona agl’inc
e : or son venuto Là dove molto pianto mi percote. Io venni in loco d’ ogni luce muto, Che mugghia, come fa mar per tempesta,
io brucio, gr.) menava torrenti e vortici di fiamme, e circondava da ogni lato il Tartaro. Nella sua vicinanza non cresceva
Dio, vigoroso e verde è sempre. A questa riva d’ogn’intorno ognora, D’ ogni età, d’ogni sesso e d’ogni grado A schiere si tra
o e verde è sempre. A questa riva d’ogn’intorno ognora, D’ogni età, d’ ogni sesso e d’ogni grado A schiere si traean l’anime
pre. A questa riva d’ogn’intorno ognora, D’ogni età, d’ogni sesso e d’ ogni grado A schiere si traean l’anime spente…. ……….I
ano. Affinchè le sue leggi avessero maggiore autorità appo i Cretesi, ogni nove anni si ritirava in una caverna, dando a cre
i tradimenti, Le guerre, le discordie, le ruine, Ogni empio officio, ogni mal opra a core : E tale un mostro in tanti e cos
ariete. In mezzo ai trivj dove sorgeva la sua statua, le imbandivano ogni mese una cena che era poi goduta dai poveri in on
cura Agli animi gentili : agli altri è noia, C’ hanno posto nel fango ogni lor cura. Quindi i buoni non debbon temerla, …p
5. Sisifo, figliuolo d’Eolo, (199) aveva desolato l’Attica devastando ogni cosa e assassinando i passeggieri che s’imbatteva
Marte sia stato dato alla maggior parte dei principi bellicosi, e che ogni paese abbia voluto fregiarsi così d’un Marte come
ella poesia e della musica. Le minori feste Panatenee erano celebrate ogni anno, e le più solenni ogni quinquennio. Quelle c
Le minori feste Panatenee erano celebrate ogni anno, e le più solenni ogni quinquennio. Quelle celebrate in Roma duravano ci
o usava la forza contro i deboli per assoggettarli e per derubar loro ogni cosa ? Le muse. 274. Giove, (63) trasform
zze son quelle che costituiscono la perfezione di ciascuna arte, così ogni Musa ha un ministero particolare : Calliope (Ka
ndo tutto l’universo, rivolta al cielo dov’è il principio e il fine d’ ogni sapere, scuopre le leggi dei corpi celesti, e add
ando la lira, e incoronata di lauro l’augusta sua fronte. Siccome poi ogni Musa presiede a un’arte speciale, così tutte hann
usavano d’invocarle sul principio dei loro poemi, come valevoli più d’ ogni altra divinità ad infiammare l’ingegno : « O muse
gel percosse, Ei tutti dal moltiplice Sciogliea crudo malor, E lunge ogni dolor — quinci rimosse. A tal con note magiche Po
delle selve. 296. Pane era più che altro onorato in Arcadia. I Romani ogni anno di Febbraio gli celebravano le feste chiamat
acerdoti del quale distribuivano al popolo erbe o semplici per curare ogni specie di malattie. Fu chiamata anche Fatua o Fat
iorno stesso della fondazione di Roma, ed i pastori vi accorrevano da ogni parte incoronati d’olivo e di ramerino, il cui od
innestarli e annaffiarli ; e tutta dedita a queste faccende rifiutava ogni offerta di matrimonio che le venisse fatta dai Nu
enisse fatta dai Numi campestri. Ma Vertunno dio delle stagioni tentò ogni arte per indurla a sposarlo. Ora si trasformava i
cuna famiglia romana aveva i suoi propri Penati, e li portava seco ad ogni variar di casa ; ma i Lari non abbandonavano mai
elo (25) e della Natura secondo la favola, dava l’essere e il moto ad ogni cosa ; era l’idea fatta divina della generazione
azione e della creazione dell’universo ; e così gl’ imperi, le città, ogni luogo, avevano il loro genio tutelare. 330. Era d
o, avevano il loro genio tutelare. 330. Era dunque naturale che anche ogni uomo avesse il suo Genio, la ispirazione generatr
la rappresenta assisa sopra un serpente, a significare ch’ ella vince ogni umana prudenza. Talora è ritta sopra un carro tir
quattro cavalli ciechi al par di lei, e schiaccia i suoi adoratori, e ogni dì muta favoriti e ministri. Il cielo le posa sul
estino (24), se la instabilità dei beni del mondo non ce ne mostrasse ogni giorno i lacrimevoli esempj ; ma la buona Fortuna
er tutto trascende67 Fece li cieli, e diè lor chi conduce,68 Sicché ogni parte ad ogni parte splende,69 Distribuendo ugua
ende67 Fece li cieli, e diè lor chi conduce,68 Sicché ogni parte ad ogni parte splende,69 Distribuendo ugualmente la luce
be mai più tornata nel cielo. Fin da quell’ epoca ella va percorrendo ogni dove la terra con incredibile celerità, e gode a
o di quei dolci rai Ridea la terra intorno, ed io t’adoro, Dir pareva ogni core, io ti chiamai. Nobil fierezza, matronal dec
Nell’altra un specchio in guisa tal lucente, Che l’imagine mostra d’ ogni oggetto, Non quale ei sembra, ma qual è in effett
uce sempre buoni effetti, quantunque il mostro possa tuttavia celarsi ogni dove a spiare il tempo di nuocere. Perciò convien
nato de’due fanciulli dovrebbe avere imperio sull’altro ; quindi usò ogni arte perchè Euristeo venisse al mondo prima d’Erc
cce nel sangue dell’Idra perchè mortali ne fossero le ferite. Così da ogni impresa uscia vittorioso e più forte e più temibi
Due sfacciati tiranni, Diomede e Busiride, s’erano dati a commettere ogni sorta di scelleraggini ; ed Ercole purgò la terra
le memorabili azioni compite con questo generoso proponimento, perchè ogni paese e quasi ogni città della Grecia andavan lie
i compite con questo generoso proponimento, perchè ogni paese e quasi ogni città della Grecia andavan lieti d’aver vista qua
assalì, e lo atterrò tre volte ; ma invano, poichè la Terra sua madre ogni volta ch’ei la toccava gli rendeva nuove forze ;
lla minor donzella. Riman l’antica e sempre inferma madre, Specchio d’ ogni altra matronal virtude ; Pronta (son certa), ove
li Ateniesi, vinti da Minosse, erano obbligati a mandarvi per tributo ogni anno sette giovani tirati a sorte per esser pasto
Arcipelago. 427. Teseo compì il voto fatto ad Apollo (96) di mandare ogni anno a Delo ad offrir sacrifizj in ringraziamento
etto. Qui Baccanti non son, ma ninfe a cui L’alma é gentile : e più d’ ogni altro affetto È dolce il palpitare ai casi altrui
Ulisse (568) potè aver sentore del nascondiglio d’Achille, e adoperò ogni artifizio per trarnelo. Travestitosi da mercante
critto, per la più bella. Ecco subito tutto l’Olimpo in iscompiglio ; ogni Dea pretendeva il vanto della bellezza, e la disp
olersi di lui, nonostante adoperò tutto il suo sapere a guarirlo ; ma ogni sforzo fu inutile, poichè la freccia era avvelena
di recarsi loro in ajuto, ne faceva spettacolo sì doloroso da vincere ogni più lacrimevol tragedia. 607. Questa catastrofe è
staccarsi dalle delizie e obbedire : Vincere i proprj affetti Avanza ogni altra gloria. (Metastasio, Didone abbandonata.)
e possedeva. Giove, desiderando ricompensarlo, promise di accordargli ogni sua richiesta ; e il buon uomo si contentò d’impe
tizzone, lo spense, e lo tenne custodito con grandissima cura ; ma ad ogni modo lo sdegno di Diana (137) cagionò la morte di
uerela fra loro, li costrinsero a non più vedersi. Nonostante Leandro ogni sera attraversava a nuoto lo stretto per abboccar
ce l’infanzia dei fiori, dei frutti e delle mèssi ; è inghirlandato d’ ogni sorta di fiori, perchè giova tanto alla fecondità
templi ai Venti, e ad Atene ve n’era uno di forma ottagona, avendo ad ogni angolo la figura d’uno dei Venti corrispondente a
e le mammelle,126 Che tu non vedi, con le trecce sciolte, E ha di là ogni pilosa pelle, Manto127 fu, che cercò per terre mo
mezzo del pantano, Senza cultura, e d’abitanti nuda. Li, per fuggire ogni consorzio umano, Ristette co’suoi servi a far sue
erano religiosamente conservati i versi proferiti dalla Sibilla, e da ogni parte accorrevano gli uomini a consultarla, essen
che questo Dio, rapito dalla sua bellezza, le offerisse d’accordarle ogni sua dimanda ; ed ella chiese di vivere tanti anni
o, che pe’ gloriosi valeva più d’un regno, era il premio ambito sopra ogni altra cosa dai re stessi e decretato così a loro,
volte ; e i concittadini gli alzarono una statua. Un invidioso andava ogni notte a schernirla e a frustarla ; sicchè alla fi
i istituisse verso l’anno 1250 avanti l’èra cristiana. Li celebravano ogni 5 anni, o, come altri dicono, ogni 50 mesi cominc
ti l’èra cristiana. Li celebravano ogni 5 anni, o, come altri dicono, ogni 50 mesi cominciando il 22 giugno o nel plenilunio
into secolo dell’èra cristiana. 672. I Giuochi Pitii che celebravansi ogni quattro anni nella città di Pitona appiè del mont
leone (370). Una corona d’apio premiava i vincitori ; e vi era usato ogni genere d’atletico esperimento, almeno all’età di
ere d’atletico esperimento, almeno all’età di Pindaro. Li celebravano ogni tre anni, e gli atleti erano sempre vestiti a lut
o il nome dall’ismo di Corinto, ove con gran pompa erano solennizzati ogni cinque anni. Furono istituiti da Sisifo in onore
ttuno od al Sole (110) ; i combattimenti del disco, del pugillato e d’ ogni altra sorta celebrati nell’ Anfiteatro sacro a Ma
di cui si vedeva scolpita una quadriga in oro, col motto : « È felice ogni affanno per acquistare la gloria. » Gli altri tac
ci limiteremo a indicare quei passi di Omero e di Virgilio che più d’ ogni altra descrizione son per noi opportuni. 691. Tan
e la memoria degli eroi : …………. Essi una pira Cento piedi sublime in ogni lato Innalzàr primamente, e sovra il sommo, Di an
oti Farogli ogn’anno e sacrificj e ludi. Or poichè da’ Celesti, oltre ogni avviso Nostro, tra’nostri siamo in prova addotti
i, e l’altro di maturi ; Poscia il fanciullo Julo ; e dietro a loro D’ ogni età gli altri tutti. Enea disceso Dal parlamento,
o benefico ; e il tempio che eragli stato eretto in Babilonia vinceva ogni magnificenza. Taluni credono che fosse la famosa
Il principio o genio buono, Oromaze, era l’essere supremo, origine d’ ogni bene ; ed il cattivo principio, detto Arimane, pa
la loro barbara ferocia credevano rendersi favorevole questo Nume con ogni sorta di vittime, ed il suo culto fu il più scell
cro per essi il vischio, pianta parasita che rampica sulla querce, ed ogni anno i loro Druidi o sacerdoti andavano a raccorl
hio quanto avevano udito o visto di nuovo nel mondo. Odino li mandava ogni giorno a raccoglier notizie, e ritornavano la ser
dono girando ad ambedue gli emisferi terreslri. 70. Superiormenle ad ogni umano riparo. 71. Qui intendiamo gli Angeli. 72
Esculapio a Epidauro ; Trofonio in Beozia, erano i più reputati ; ed ogni oracolo aveva un modo particolare per annunziare
3 (1897) Mitologia classica illustrata
esti volgari o sconcie interpolazioni, e ad es. nei misteri di Eleusi ogni sacra memoria relativa al culto di Demetra manten
i ogni sacra memoria relativa al culto di Demetra mantenevasi pura da ogni profanazione, invece la mitologia volgare, abband
itologia volgare, abbandonata alla fantasia del popolo, accoglieva da ogni parte mutazioni od aggiunte, che alteravano più o
ma rimangono sempre giovani e sono immortali. Non che siano scevri d’ ogni dolore; anzi, come il loro corpo può essere ferit
gli uomini, sia per sapere sia per potenza. A piacer loro penetravano ogni segreto della natura; potevano suscitar d’ un tra
ensati come esseri giusti, fieramente avversi ai malvagi e vindici d’ ogni umana scelleratezza, non eran però liberi da pass
pesso ci vengono rappresentati come invidi, gelosi, crudeli, pronti a ogni sorta di intrighi e di frodi, insonnia non immuni
l sangue di Urano nacquero le Erinni (Erinyes), furie vendicatrici d’ ogni delitto di sangue, i Giganti e le ninfe Meliadi (
nte. Come dello stato così Zeus è anche il protettore della famiglia; ogni capo di famiglia era come un sacerdote di Giove,
di tutti pel culto di Zeus divenne la città di Olimpia in Elide, ove ogni quattr’ anni (il periodo detto perciò Olimpiade)
vita. Anzi ciascuna donna di Roma si diceva aver la sua Giunone, come ogni uomo aveva il suo Genio. Varii erano poi gli epit
offrirle doni e sacrifizi. Alla Iuno Lucina era dedicato il primo d’ ogni mese. — Ancora è da ricordare la Iuno Moneta, cos
che guida gli uomini sia in guerra sia in pace, ed è loro datrice di ogni bene. Essa dirige gli eserciti agli assalti, ma a
dida manifestazione nelle feste Panatenee celebrate nel terzo anno di ogni Olimpiade. Oltre a spettacoli ginnici, corse a pi
timonianza della gratitudine che si professava verso Atena datrice d’ ogni ricchezza e d’ ogni virtù. Queste erano le grandi
titudine che si professava verso Atena datrice d’ ogni ricchezza e d’ ogni virtù. Queste erano le grandi Panatenee; v’ erano
di Panatenee; v’ erano anche le piccole Panatenee, che si celebravano ogni anno, ma senza processione. 4. L’ italica Minerva
rie attribuzioni morali di Apollo. Egli è un Dio benefico e datore di ogni felicità ai mortali, ma ha anche il suo carattere
quasi 60 milioni di lire. Nelle vicinanze di Delfo, al terzo anno di ogni Olimpiade avevano luogo i giochi Pizii. — Non men
tà sacra trovavasi ai piedi del monte Cinto. Anche ivi si celebravano ogni quattro anni feste solenni con varii giochi, che
letterarie frequentissima è la menzione di Apollo, come ispiratore di ogni bellezza poetica e reggitore del coro delle Muse.
aiuto del commercio e dei traffici. Alia sua protezione si attribuiva ogni guadagno, anche nel gioco; e come a ciò giovano s
e allorchè ella si toglieva e dispiegava il cinto della sua bellezza, ogni cosa piegavasi all’ incanto che emanava dal suo c
amori volgari; la seconda era la dea dell’ amore celeste, datrice di ogni benedizione; la terza era l’ Afrodite marina, pat
ecia e nelle colonie: ma non le si erigevano templi speciali, giacchè ogni casa ed ogni città era un tempio per lei; anzi es
colonie: ma non le si erigevano templi speciali, giacchè ogni casa ed ogni città era un tempio per lei; anzi essa aveva post
a sul Titani, avesse per sè chiesto eterna verginità e le primizie d’ ogni sacrifizio. 3. La dea dei Romani corrispondente a
l principio e dell’ origine, il Dio che apre e chiude, che presiede a ogni entrare e a ogni uscire. Tutto quello che esiste,
l’ origine, il Dio che apre e chiude, che presiede a ogni entrare e a ogni uscire. Tutto quello che esiste, in cielo, nel ma
ta, simbolo della volta celeste, si chiamavano appunto iani. E perchè ogni passaggio ha due aspetti, il davanti e il di diet
detto Giano Gemino, Giano bifronte. Dall’ essere poi Giano il dio d’ ogni principio, ne vennero diverse attribuzioni. A lui
pio, ne vennero diverse attribuzioni. A lui erano sacri gli inizii di ogni periodo di tempo. Egli iniziava il nuovo anno, di
Ianuariae) era la festa del Dio; quel giorno si ornavano le porte di ogni casa con corone e rami d’ alloro, gli amici e i p
o in onore di lui sacrifizi e preghiere. Infine anche la prima ora d’ ogni giorno era sua, ond’ egli era invocato come padre
ra invocato come padre matutino (cfr. Oraz., Sat., 2,6,20). Parimente ogni inizio dell’ umana attività era sacro a Giano. Il
o coll’ esercito e lo accompagnava colla sua protezione. Analogamente ogni magistrato, entrando in carica, chiedeva l’ aiuto
entrando in carica, chiedeva l’ aiuto di Giano; le curie, inaugurando ogni loro adunanza, prendevan le mosse da una preghier
ndevan le mosse da una preghiera a lui; e dei pari nella vita privata ogni atto si iniziava pregando lui che come Ianus Agon
uramenti e nelle proteste. I filosofi ne fecero anche il principio d’ ogni sapienza. 3. Elio era venerato come dio potente i
sonno notturno; egli sempre dormiva in una grotta del monte Latmos, e ogni notte veniva Selene a visitarlo e a pascersi dell
a aveva rosee; rosee le dita; dicevasi che lieta e robusta si levasse ogni mattina dal suo letto, e vestitasi del suo mantel
e anche una perpetua giovinezza, ne venne ch’ egli invecchiò perdendo ogni bellezza e ogni attrattiva. Figlio di Titone e di
etua giovinezza, ne venne ch’ egli invecchiò perdendo ogni bellezza e ogni attrattiva. Figlio di Titone e di Eos fu Mennone,
to e sempre liete, erano esse divinità benefiche, che facevan cessare ogni angustia e dimenticar ogni male. Pindaro racconta
se divinità benefiche, che facevan cessare ogni angustia e dimenticar ogni male. Pindaro raccontava che dopo la vittoria sul
n possono attendere alle danze e ai conviti; chè son esse in cielo d’ ogni opra dispensiere, e posta lor sede presso il Pizi
e si compiacque rappresentare le Cariti e le Grazie come fanciulle d’ ogni bellezza adorne, con fiori in mano, segnatamente
Temi protettrici dell’ ordine morale nei rapporti tra gli uomini, ed ogni cosa nobile, bella e buona è posta nella loro dip
bbandonare Atene). In genere poi Niche divenne fra i Greci simbolo di ogni vittoria e di ogni prospero evento sia degli Dei
In genere poi Niche divenne fra i Greci simbolo di ogni vittoria e di ogni prospero evento sia degli Dei sia degli uomini, i
Afrodite, specialmente a Tespia e a Pario sull’ Ellesponto. A Tespia ogni quattr’ anni avevano luogo feste, le Erotidie, ch
l’ obbligo di non vedere cogli occhi del corpo quel essere divino che ogni notte viene a visitarla. Senonchè, aizzata dalle
a ricordata Nemesi, la quale rappresentava una santa indignazione per ogni disordine morale, per ogni cosa che turbasse il n
e rappresentava una santa indignazione per ogni disordine morale, per ogni cosa che turbasse il normale equilibrio della soc
a l’ idea della Nemesi, specialmente come punitrice e vendicatrice di ogni umana scelleratezza. Era oggetto di culto special
nti o altre opere manuali senza cerimonie d’ espiazione. Naturalmente ogni fiume aveva il suo culto locale; ma alcuni ebbero
io sedici genii, rappresentanti le sedici braccia che l’ acqua cresce ogni anno al momento della benefica inondazione. In Va
ha importanza la terra. Non è essa colei dal cui grembo fecondo esce ogni rigoglio di vegetazione, onde l’ annua produzione
sostentamento e ricchezza? Non è essa d’ altra parte tomba aperta ad ogni essere di cui cessa la vita? E dove, se non nel s
he d’ altro lato fu pensata Gea come tomba universale delle cose, che ogni essere vivo inesorabilmente rievoca a sè e accogl
3, 9, 12). Essendo poi essa il solido corpo terrestre, condizione d’ ogni stabilita delle cose, era invocata in occasione d
festa importantissima quella detta Paganalia in Gennaio, celebrata in ogni pagus o gruppo di più villaggi, con solenni pregh
re i Dattili Idei, artisti lavoranti in bronzo e creduti inventori di ogni specie di arti utili, tra l’ altre del suono e de
altra leggenda la sua prima nutrice fu Ino, la sorella di Semele; in ogni caso è sempre un essere acqueo quello cui Dioniso
do i luoghi e l’ indole della gente. Per lo più le feste avevau luogo ogni due anni (secondo il computo antico dette trieter
ifizio di un capro. Alla lesta congiungevansi sollazzi campagnuoli d’ ogni specie, con danze burlesche e motti spiritosi, or
ra (= Persefone). Era il Dio del vino, della vendemmia e in genere di ogni produzione terrestre e animale; durante le feste
e si credeva non fossero già immortali, ma si diceva che col morir d’ ogni pianta avesse termine anche la vita della sua nin
egioni deserte e tra i folti boschi, attribuivasi pure a Pane; e però ogni improvviso terrore, di cui il motivo s’ ignorasse
ico, raccontando che Pane si divertiva a spaventare i viaggiatori con ogni maniera di voci strane e rumori inaspettati. Di q
, Dea dell’ abbondanza, identificata colla madre terra produttrice di ogni umana agiatezza (opes). E per l’ intima connessio
le scuole, e si tenevan chiuse le botteghe; la gente s’ abbandonava a ogni sorta di scherzi e si permetteva ogni licenza. Il
eghe; la gente s’ abbandonava a ogni sorta di scherzi e si permetteva ogni licenza. Il giorno più bello della festa era il 1
Cappella dedicata a Vertunno era sulle pendici dell’ Aventino, ed ivi ogni anno il 13 Agosto si faceva un’ offerta di primiz
ira al Dio una focaccia o anche un agnello o un porcellino. Oltre ciù ogni impianto o mutazione di termini era sempre accomp
enerato come figlio di Demetra e sposo di Cora-Persefone. E poichè d’ ogni società civile il primo fondamento è la famiglia,
ll’ anno vivesse in inferno col suo sposo e signore. Così avviene che ogni anno all’ apparir della primavera Persefone torna
ia capire alla madre che quel fuoco doveva purificare il fanciullo da ogni elemento terrestre e renderlo immortale. Poichè l
personificazione di quella forza indefettibile della natura, per cui ogni anno la più ricca vegetazione ricomparisce a’ nos
oso re dell’ Inferno, anch’ essa era una potenza tenebrosa, colei che ogni essere vivo trae con sè nell’ oscuro grembo della
e aveva un doppio aspetto, quello d’ una gentil fanciulla che risorge ogni anno a nuova vita e quello della tenebrosa e ines
nto più è terribile la sua potenza. Ognuno che entra nel regno di lui ogni speranza lasci; le porte di esso son tenute ben c
ra lui pure che con inflessibile rigore si impadroniva dell’ anima di ogni mortale, non appena fosse scoccata l’ ora sua, pe
i, colla persuasione che ciù tenesse lontana dalle case e dalle città ogni disgrazia. Per la stessa ragione a lei erano sacr
lto privato si venerava Ecate adornando di flori, l’ ultimo giorno d’ ogni mese, la statuetta di lei alla porta di casa, e p
. 3. Essendo la religione di Ecate divenuta il nucleo fondamentale di ogni maniera d’ arti magiche e di superstizioni spirit
e di cose. Sopratutto nell’ età imperiale tra il postumo rifioriro d’ ogni superstizione pagana, il culto di Ecate ebbe quas
e mensa gli spiriti protettori della cucina casalinga. — Nè solamente ogni casa aveva i suoi Penati, ma anche lo Stato, cons
ennero onorati alla rinfusa come Dei domestici. Nei tempi più antichi ogni casa aveva un unico Lare, il così detto Lar famil
triste o lieto, accadeva in casa a cui i Lari non prendessero parte, ogni fatto solenne della vita era accompagnato da uno
rovare ad Euclione stesso, perchè potesse dotare la sua figliuola che ogni giorno onorava lui, Lare, di qualche offerta di v
ro sorgere dai denti seminati di un serpente (l’ animale sacro più d’ ogni altro alla terra); gli abitanti dei luoghi lacust
Dapprima si attribui questa origine solo alla prima donna sorgente d’ ogni male; a cominciare dal 5º secolo av. C. si diffus
cendolo incatenare su una rupe nei monti della Scizia e ordinando che ogni giorno un’ aquila gli rodesse il fegato (sede d’
e ordinando che ogni giorno un’ aquila gli rodesse il fegato (sede d’ ogni mala cupidigia) che di notte sempre rinasceva. Al
che non viene a liberarlo Eracle, l’ uomo che con lotte e fatiche d’ ogni maniera ha vinto la vita terrestre e s’ è fatto s
tive, Afrodite le diè il fascino della bellezza, Atena la fè abile in ogni arte, Ermes le diè in dono facile parola e accort
gentile d’ animo, cultore della musica e della poesia, proraotore di ogni più fina arte. Si mostrò questa differenza anche
Sisifo diventò l’ eroe della sofistica e della malizia, inventore d’ ogni sorta mtrighi, ma anche della divinazione per via
ne e di Glauco poteva ben essere dai Corinzii detto il Sole, il quale ogni giorno sembrava a loro sorgere dalle onde del mar
dopochè la Grecia era entrata in rapporti colla regione del Nilo. In ogni modo il mito nel suo insieme già leggesi in Esiod
di giovenchi, per la divisione del quale non rimasero d’ accordo. In ogni modo questa lotta fu fatale ad entrambe le frater
a Sparta per cui essi erano i protettori dello Stato, e i modelli di ogni virtù per i giovani. Nelle spedizioni di guerra g
scalpello greco, bensì una copia ricavata da modelli in bronzo, ma in ogni modo una copia fatta bene e forse dell’ eta di Au
al re Niso; vinse anche gli Ateniesi e impose loro un grave tributo: ogni nove anni dovevano mandare sette giovanetti e set
turalmente appassionare poeti e artisti e ispirarne le opere. Infatti ogni genere letterario si può dire abbia dato il suo c
da par suo la caduta di Megara e l’ uccisione del Minotauro. Del pari ogni forma d’ arte figurativa, cioè e statuaria e pitt
e andava tagliando con la spada le teste; ma con suo grande stupore a ogni testa tagliata ne vedeva rinascer due. Allora, ri
amico di Eracle e questi lo avesse ucciso in un accesso di follia. In ogni modo, versato questo sangue, occorreva essere pur
ndo avrebbe potuto prepararne dell’ unguento magico da assicurarsi in ogni caso l’ amore di suo marito. Si vedrà appresso qu
asi che si fosse principiato a venerare Eracle come Dio, avevan luogo ogni quattro anni dei certami solenni, nei quali si da
me premio delle tazze d’ argento. Era a lui sacro il quarto giorno d’ ogni mese; chè lo si riteneva per il suo giorno natali
pie’ dell’ Aventino vicino alla porta Trigemina. E invalse l’ uso che ogni anno in determinato giorno il pretore offrisse a
iale a infestare i dintorni di Calidone. Questa belva faceva danni d’ ogni maniera; la gente spaventata non aveva più tranqu
sua straordinaria felicità e ricchezza, precipitato poi nel fondo d’ ogni male, e punito in inferno in quel modo che già si
vasi che volto il cocchio fosse tornato ad oriente. Tieste imprecando ogni maledizione sul capo di Atreo e della sua stirpe
, e, aiutato da Ermes il quale diedegli un’ erba che lo proteggeva da ogni magia, indusse Circe a ridar ai compagni la forma
a smuoverlo. Sette anni se ne stette il povero Ulisse nell’ isola, e ogni giorno sedeva sospirando e lagrimando alla riva e
di Ulisse in Itaca s’ era trovata in grandi afflizioni. Perduta ornai ogni speranza che Ulisse tornasse, il padre Laerte viv
clo, o ad Aiace che salva dal furor nemico il cadavere di Achille. In ogni modo il bel corpo giovanile dell’ eroe morto coll
letta. » 20. Carm. I, 3, 15: « la rabbia del vento di sud, più ch’ ogni altro arbitro e sovrano del mare Adriatico, sia c
limo, che era la materia principale, particelle di sostanze prese da ogni parte, e che al nostro petto apponesse la violenz
e la violenza di furioso leone. » 47. Georg. III, 266: … Più che ogni altro in ver delle cavalle Passa i segni il furor
4 (1806) Corso di mitologia, utilissimo agli amatori della poesia, pittura, scultura, etc. Tomo I pp. 3-423
a face suole guidare agevolmente il nostro intelletto all’acquisto di ogni più sublime e difficile cognizione ; questa esatt
be stato questo impossible ad eseguirsi, attesa la confusione, in cui ogni cosa a noi pervenne : siffatto lavoro bensi intra
ori Divinità, e delle Minori pure per mezzo di Annotazioni al fine di ogni Capo, onde non interrompere il filo della lettura
bbagli degli Etimologisti, l’iperbole sì familiare agli Entusiasti di ogni genere, tutto ciò concorse a stabilire la varia f
’ frequenti equivoci della Fenicia lingua cercarono lo scioglimento d’ ogni Favoloso racconto ; altri si avvisarono di aver t
ria è quasi così antica, come lo è il mondo ; ed è parimenti fuori di ogni dubbio, ch’essa con tale e sì ampio corso si diff
medesime duravano cinque o settê giorni, e in questo tempo, lasciata ogni occupazione, si viveva solamente tra’ piaceri(15)
idità, con cui trascorre il tempo ; la falce indica il fine, al quale ogni cosa si riduce dal medesimo(b). Plutarco vuole, c
accenderlo che con ispecchi opposti al Sole(i). Esso però si rinovava ogni anno alle Calende di Marzo(l). Il medesimo conser
bella. Teletusa, conoscendo l’ impossibilità di tale sposalizio, usò ogni studio per trarlo in lungo ; ma non potendo più d
aveano luogo distinto ; ad esse finalmente era permesso il celebrare ogni anno le Feste Argee(c) (20). In onore di Cibele s
ano col conduire in giro per Roma la statua della Dea. Cessava allora ogni lutto e ceremonia funebre. Ciascuno innanzi al si
le restava più luogo ad esplorare nell’ Universo ; sicchè abbandonata ogni speranza di ritrovare la figlia, si fermò desolat
re di funesti eventi. Sembrava, che per Cerere dovesse essere perduta ogni speranza di ricuperare la figlia ; ma Giove fece
, fu eretto un gran tempio in Ermione, città della Laconia, nel quale ogni anno di Estate se ne celebrava la festa con una p
padre di Eumolpo ; altri dallo stesso Eumolpo(12). Si solennizzavano ogni cinque anni, e duravano nove giorni (a). Si corre
o giorni si facevano in più città della Grecia, e con maggior pompa d’ ogni altro luogo in Atene (f). Furono instituite da Tr
le Olimpiadi, ossia i Giuochi, detti Olimpici, perchè si celebravano ogni quattro anni nella campagna d’Olimpia, città d’El
una piccola verga d’ulivo ; ed egli solo avea di itto di portar a in ogni tempo, mentre gli altri Flamini non potevano farl
n tempio, che dovesse essere ad essi comune, e dove tutti gli alleati ogni anno avessero a radunarsi per sacrificarvi un tor
esio, ossia Possessore (g), perchè gli Ateniesi gli offrivano biade d’ ogni sorte, oglio, e latte (h). La di lui statua si ri
anche in Roma durante la solennità de’Lettisterni esercitavasi verso ogni ordine di persone ; e le case erano aperte a tutt
e ; e le case erano aperte a tutti, sicchè tutti potevano servirsi di ogni cosa che vi trovavano, senza però portarne via al
pe (d). Là un avoltojo (e), o un’aquila, nata da Tifone e da Echidna, ogni dì gli diverava le viscere : e affinchè fosse ete
te dalle matrone e dalle vergini, le quali si abbandonavano allora ad ogni eccesso di frenesia(g). Bacco fu anche appellato
he il Senato le proibì sotto gravissime pene (d). Le Scierie o Sciere ogni anno si celebravano in Alea, città d’Arcadia. Per
e. In questo dì si faceva grande uso di vino, e chi nel bere superava ogni altro, conseguiva in premio un vaso pieno di vino
rno fu detto chitra, ossia pignatta, perchè in essa si faceva bollire ogni sorte di legumi, e questi si offrivano in sacrifi
ceremonie, solite a praticarsi nell’ Eroide, una delle tre Feste, che ogni arino si celebravano in Delfo(13). Tali Sacerdote
to il sacro Ministro, che le padrone e le serve di Tebe ; abbandonato ogni lavoro, solennizzassero le Feste di Bacco. Tutte
dro, appresso il quale v’avea una fontana, la di cui acqua cangiavasi ogni anno in vino : qualità, ch’essa poi perdeva, qual
hè si credevano più felici (c). Fu detta Curite (d) o Quirite, perchè ogni anno s’imbandiva a suo onore un pubblico convito
va uno scudo, che colà era confiscato. Un’ altra Festa di questo nome ogni cinque anni sì celebrava in Elide, instituita ad
tempio. Dopo tal fatto i Samj celebrarono le Feste Tonee, nelle quali ogni anno portavano la medesima statua sulle rive del
era (a). Strabone soggiugne, che in quel bosco i Sacerdoci della Dea ogni anno vi facevano un sacrifizio, e camminavano nud
, e a lei instituì un sacrifizio, il quale sotto una selvatica ficaja ogni anno si rinovellava. Filotide poi, e le sue compa
quella, che conduce alla Reggia di Plutone, e a’ Campi Elisj, pieni d’ ogni puro piacere, e riserbati alle sole anime virtuos
e aveva dopo la sua vittoria seppellito sotto il monte Etna, facevano ogni sforzo per liberarsi dal peso, che li opprimeva ;
. Questi si denominarono anche Giuochi Secolari, perchè al termine d’ ogni secolo si solennizzavano(h). Altri poi soggiungon
celebravano di raro, così volgarmente si disse, che succedevano dopo ogni cento anni(i). Ne fu autore il Console P. Valerio
o, o non orano mai più per vederli. Per tre giorni si celebravano con ogni genere e di giuochi sì nel Circo che nel teatro,
hi verso il principio della Primavera (b). Si solennizzavano da prima ogni nove anni, e poi ognicinque giusta il numero dell
perchè i Sabini ne lavoravano di eccellenti (h). Finalmente in Delfo ogni nove anni celebravasi una solennità, denominata S
l Nume avea deposto la sua cetra, e la quale da quel momento rendeva, ogni qual volta veniva toccata, un suono simile a quel
uirono in Egialea. In memoria del fatto si dedicò un tempio a Pito, e ogni anno si celebravano cerre feste, dette Apollonie,
, rinovò queste Feste : e mentro queste per lo innanzi si colebravano ogni tre anni solamente in Azio, egli ne trasferì in R
are da se il nemico, dovevano obbligarsi con voto solenne a celebrare ogni anno de’ Giuochi in onore di Apollo, perciò a per
io, che avea lungo le rive del fiume Ismeno nella Beozia(d). I Tebani ogni anno conferivano il sacerdozio d’ Apollo Ismenio
à ; e come tale lo veneravano que’ di Pellene, città d’ Acaja. Eglino ogni anno celebravano a di lui onore certe Feste, dett
nsecrata ad Apollo, e abbondava di musici e suonatori. Credevano, che ogni diciannove anni il Dio discendesse tra loto, suon
annove anni il Dio discendesse tra loto, suonasse la lira, e danzasse ogni notte dall’ Equinozio di Primavera sino all’ appa
Per testificare sempre più la loro venerazione al Nume, gli spedivano ogni anno in Delo le primizie de’ Ioro frutti. Da prim
situirono le Feste Dafnefotie, e le Targelie. Le prime si celebravano ogni nove anni da’ Beozj. Allora la cima del tronco d’
ne, che lo regalava d’una intera armata, e comandavagli di consecrare ogni nove anni degli allori alla stessa Divinità. Tre
mmolare a Diana un fanciullo e una fanciulla. Per un secolo si rinovò ogni anno questo sacrifizio (b). I più cari a Diana fu
in una spelonca del Latmo, monte della Caria (d). Era là, dove Diana ogni giorno si recava a visitarlo per dimostrargli il
ra una noce, e restarono sospese a’ rami di quella (b). Elleno perciò ogni anno al tempo della raccolta delle noci onoravano
ui terreno era opportunissimo alla caccia. In quel tempio si offeriva ogni anno dagli Ateniesi un sacrifizio di cinquecento
d’asilo a chi vi si rifugiava. Sotto questo nome Diana ebbe in Atene ogni anno delle Feste, appellate Munichie, nelle quali
parse in orore di Diana, n’erano il sacrifizio (b). A Diana Brauronia ogni cinque anni si fecero in Atene delle Feste, dette
o un terreno in comune, ove trovavasi un tempio, sacro a Diana, e ove ogni anno le celebravano Feste, chiamate Triclarie, al
i Libitina. Per mezzo di questo si sapeva il numero de’ morti in Roma ogni anno (a). In onore di Libitina finalmente ogni no
mero de’ morti in Roma ogni anno (a). In onore di Libitina finalmente ogni novilunio si celebravano in Atene sacrifizj e fes
ima sopra un carro, tirato da due cervi. Si preparava il sacrifizio d’ ogni sorta d’animali vivi, e di frutta. Gli animali, d
contrada del Peloponneso. Questi piacque alla Ninfa Argira, la quale ogni giorno recavasi a vederlo. Tanta premura però non
ni. L’onore, che si riportava a motivo di questo Inno, era maggiore d’ ogni altro(a). Oltre le anzidette Feste Nettuno ebbe a
fico tempio, ove l’oro, l’argento, e gli altri più preziosi metalli d’ ogni parte vi risplendevano. Alcune figure ivi rappres
antunque fosse divenuta madre di varj figliuoli, tuttavia, bagnandosi ogni anno nella fonte Castalia, avea riacquistata la s
ti ne avea di lunghezza(c). Custodi dello esso erano de’serpenti, che ogni primo dì del mese ricevevano dagli Agremoni sacer
venirvi, si dividevano in minori e maggiori. Le prime si celebravano, ogni anno, o come altri dicono, di tre in tre anni ; l
ogni anno, o come altri dicono, di tre in tre anni ; le maggiori poi ogni cinque anni. Da principio erano semplicissime, nè
li, e sì conpivano con solenne sacrifizio e pubblico convito, per cui ogni borgo dell’ Attica era tenuto a contribuire un bu
te e sacrifizj alla Dea ; i tre giorni seguenti si solennizzavano con ogni genere di giuochi ; il quinto era il più festivo,
li Ateniesi aderirono all’inchiesta, a patto, che la città d’Epidauro ogni anno in segno d’omaggio dovesse inviare certe off
i la fertilità nel loro paese. Fu per questo, ch’eglino sacrificavano ogni anno alla Dea, e celebravano una Festa, detta Lit
e, perchè Vulcano col fuoco, cui presiedeva(1), ammolliva il ferro, e ogni altra cosa(d). Ei lo faceva in certe fucine, le q
cob. Hofman. Lex. Univ. (10). Que’ di Siracusa solevano sacrificare ogni anno alcuni tori, e portare certe offerte alla fo
e sedili, i quali andavano alzandosi in guisa, che gli spettatori da ogni lato potevano vedere. Nell’ Anfiteatro celebravas
trice di Remo e di Romolo, proceduta da dodici suoi figliuoli, faceva ogni anno un sacrifizio per chiedere agli Dei abbondan
Efialte. Costoro nacquero da Ifimedia e da Nettuno(e) L’uno è l’altro ogni anno crescevano un cubito in grossezza, e due bra
, fu il primo ad essere coronato in questi Giuochi, perchè oltrepassò ogni altro nella Corsa(c). Arrachione era stato già al
lla sua avanzata età ; ma per conservarsi robusto, soleva esercitarsi ogni dì nel tirare d’arco. Obbligato ad intraprendere
di Parentali davasi anche alle Feste, ossia a’conviti, che da’ Romani ogni anno s’imbandivano per onorare i loro parenti mor
venerazione. Le alimentavano a spese del pubblico nel Campidoglio ; e ogni anno ne conducevano in giro una, portata sopra un
anche in Roma durante la solennità de’Lettisterni esercitavasi verso ogni ordine di persone ; e le case erano aperte a tutt
e ; e le case erano aperte a tutti, sicchè tutti potevano servirsi di ogni cosa che vi trovavano, senza però portarne via al
vasi chi portava la face (a). Le medesime Feste ricorrevano una volta ogni tre anni. La prima si chiamava Atenea, ossia di M
ell’uso dell’arco e delle frecce, e superava in vivacità e leggiadria ogni altra seguace di Diana (g). Ma poichè Giove sotto
sacrifizio di un capro, o con libazioni di vino. Si cessava allora da ogni lavoro, si viveva in allegria, e si lasciavano an
non vi si avvicinasse(e). E quì di passaggio possiamo ricordare, che ogni parte della porta avea i suoi Numi particolari. I
cizio della caccia. Accesi di lei erano i Fauni, e i Satiri, ma più d’ ogni altro n’andava Pane smanioso e frenetico. Questo
di certi versi, chiamato Epitalamio, coa cui desideravano agli sposi ogni felicità (e). (e). Job. Jacob. Hofman. Lex. Uni
i (d). Gli Ateniesi per comando dell’Oracolo di Delfo offerivano loro ogni anno un sacrifizio, perchè eglino aveano perduta
atiche, che ci opprimono sulla terra. La falce tronca indistintamente ogni cosa, nè altrimenti si fa dalla Morte. Il ragno,
nalmente appresso la Morte le ricchezze, perchè ella ipoglia l’uomo d’ ogni terreno bene(d). Orazio dà alla Morte le ali nere
quella città offerivano a questa Deità delle piccole barche, piene d’ ogni sorta di ottime cose, fuorchè di pesci, per otten
osservavano un profondo silenzio, offeriva il sacrifizio per impedire ogni calunnia e maldicenza(e). Oltre le predette Feste
onevasi, che le rapide acque dello stesso fossero fiamme, le quali da ogni lato circondassero il Tartaro(d). (17). L’Averno
sse una gran pietra al di lui capo, e che questo ne venisse percosso, ogni qual volta che egli tentava di assaggiare quelle
eglino la formarono in guisa, che potevano introdurvisi secretamente, ogni qual volta che volevano. Il Principe finalmente o
no un altare, sul quale pure spésso loro si sacrificava ; che i Tespj ogni anno celebravano sul monte Elicona a loro onore u
sti dopo morte fu pianto dalle Ninfe, da’ Satiri, suoi fratelli, e da ogni pastore di que’ dintorni. Da tali lagrime si form
non si poteva conoscerne nè il principio, nè il fine. Alessandro fece ogni tentativo per isciorlo, perchè un’ antica tradizi
narsi ad Apollo, venne da questo Nume ucciso. Gli abitanti di Elicona ogni anno ne celebravano l’anniversario prima di sacri
ene, e le inspirò dell’amore per un orso. Come Diana lo seppe, eccitò ogni sorta di fiere a divorare la misera giovine. Cost
te anni, consicchè ritornatosene alla paterna casa, vi trovò cambiata ogni cosa, e appena vi fu riconosciuto dal suo fratell
e co’capegli scapigliati(e). Le donne in Grecia e in Roma deponevano ogni ornamento, e assurnevano vesti lugubri, dette abi
avimento, e chiusi con mura. Vi si discendeva per alquanti gradini, e ogni celetta avea la sua porta. Furonvi anche aggiunte
tta da Lieurgo al Dio Riso. A questo Nume anche la Tessaglia offeriva ogni anno dei sacrifizj (a). (2). Apollodoro dice, ch
ni passare a nuoto il mare, spedì ad Erone un foglio per toglierla da ogni inquietudine ; e che la giovine gli significò la
un mortale, ma bensì uno, più maligno della vipera, e più terribile d’ ogni altro Nume. La giovine fu situata, ove Apollo ave
denti spaventevoli (a). Si aggiunse, ch’ella avesse occhi di fuoco, e ogni collo di talelunghezza, che poteva trarre a se pe
posare una delle Stagioni, e ne fa nascere Carpo, che da Giove veniva ogni anno trasformata in bellissimo fiore(h). Esiodo f
teniesì pure innalzarono loro un tempio, e gli Spartani sacrificavano ogni anno a’ medesimi un cavallo sul monte Taigete, e
nella Cittadella d’ Atene (a). Omero soggiunge, che gli stessi popoli ogni anno gli sacrificavano tori e agnelli nel tempio
lmente Quirinali si appellarono pur anche le Feste e i sacrifizj, che ogni anno si celebravano in onore di Romolo (b). Al te
5 (1861) Corso di mitologia, o, Storia delle divinità e degli eroi del paganesimo: Per la spiegazione dei classici e dei monumenti di belle arti (3e éd.) « Appendice. » pp. -386
o e l’antica religione e l’antica filosofia. L’Asia minore offriva in ogni sua parte la mescolanza degli Dei eleganti della
eganti della Grecia colle superstizioni del paese. Tu v’incontravi ad ogni piè sospinto schiere di sacerdoti erranti, che si
orridere di compassione il paganesimo romano. Gli Egizj avevano sotto ogni guisa di simboli raffigurate le loro divinità : d
uò egli essere che essi medesimi odiino ciò che non debbono ? Così da ogni parte restan convinti, o mentre ignorano quello c
assediata e circondata ; e che nei campi e nell’isole e ne’ castelli ogni sesso, ogni condizione, ogni età, ogni grado a qu
circondata ; e che nei campi e nell’isole e ne’ castelli ogni sesso, ogni condizione, ogni età, ogni grado a questa setta s
he nei campi e nell’isole e ne’ castelli ogni sesso, ogni condizione, ogni età, ogni grado a questa setta se ne passi ; e se
pi e nell’isole e ne’ castelli ogni sesso, ogni condizione, ogni età, ogni grado a questa setta se ne passi ; e se ne attris
a setta se ne passi ; e se ne attristano come d’un grave danno ; e ad ogni modo, questo vedendo, non si fanno a considerare,
edesimi che da esso travolti sono, per cosa buona è difeso. La natura ogni opera biasimevole fa che sia accompagnata dal tim
ere umano. Chi di voi però da quegli occulti nemici che devastano per ogni parte la vostra mente e la salute, vi scamperebbe
a relegarlo dalla comunione dell’orazioni, e da queste adunanze, e da ogni santo commercio. Presiedono alcuni buoni uomini,
ne della divina religione che professano. Tutte queste opere, e sopra ogni cosa la carità che è tra noi, ci rende appresso a
i, non per altra ragione, mi persuado, se non perchè appresso di loro ogni nome di parentela è finto per affettazione. Siamo
un altro titolo ingiurioso noi siamo accusati, cioè come inutili per ogni affare. In che modo di questo ci fate rei, che pu
no a me i fiori più vaghi, mentre son liberi o sciolti, e vaganti per ogni parte, che non se sono ristretti in corona : noi
no una medesima religione ; e questa religione passionata distruggeva ogni speranza di cambiamento nei principj morali. Il s
Cristiani, che, in molte loro adnnanze notturne, legassero un cane ad ogni candeliere ; e che alla fine di esse, questi, ade
ri, smorzassero i lumi, acciocchè nell’oscurità si potesse commettere ogni disordine. 150. L’inlerprelazione Iroppo lettera
6 (1874) Ristretto analitico del dizionario della favola. Volume I pp. -332
buio delle antichità pagane, e quindi abbiamo, prima di tutto, posto ogni nostra cura solerte, nell’esser chiari, non solo
modo più completo, fra l’idea, che è l’anima, l’essenza animatrice di ogni opera dell’ingegnu umano ; e la maniera materiale
 ; di quelle del Metastasio ; e di altri numerosi poeti e scrittori d’ ogni epoca, d’ogni nazione, d’ogni favella. Ecco perch
el Metastasio ; e di altri numerosi poeti e scrittori d’ogni epoca, d’ ogni nazione, d’ogni favella. Ecco perchè noi abbiamo
e di altri numerosi poeti e scrittori d’ogni epoca, d’ogni nazione, d’ ogni favella. Ecco perchè noi abbiamo detta la nostra
acco ; in tutte le feste o cerimonie proprie del culto individuale di ogni deità degli antichi ; anche nelle turpi ed infami
cui i simboli o miti delle numerose deità del paganesimo, balenano ad ogni tratto ; ed in cui tutto è grande, maraviglioso,
cano, si provocano, e combattono fra loro, ma scendono sulla terra ad ogni piè sospinto, sono in continuo contatto contro gl
no del continuo, angioli amorosi, genii malefici, pitonesse e larve d’ ogni maniera,33 Il Tasso, porgeva ascolto al suo genio
rovinare in corsa disordinata per le miriadi di mondi superstiti ; ma ogni secolo come ogni minuto si avvicinano al punto, d
disordinata per le miriadi di mondi superstiti ; ma ogni secolo come ogni minuto si avvicinano al punto, dove il creatore p
secolo come ogni minuto si avvicinano al punto, dove il creatore per ogni cosa creata ha seritto : Basta. F. D. Guerrazzi —
Les ruines — Cap.° IV. pag.° 22. Segui sempre il sentimento anima d’ ogni arte. Pope — Nei saggi morali. … … .prece ed a
e, la quale non volle ascoltare le sue parole : allora avendo perduta ogni speranza di sposarla, incise su d’una pietra ques
li aveva lasciato cadere quella pietra nel tempio di Diana, nel quale ogni giuramento era sacro, lesse quelle parole senza p
etto di Adone, e sull’altro quello di Venere. Nella città di Atene ad ogni anniversario della morte di Adone venivano nei di
caso duce ; Ma in cortesia, valor, giustizia, fede. Re ti estimava d’ ogni re maggiore. (Alfieri — Agamennone Tragedia Atto
lla città di Salamina fu stabilito il crudele sacrifizio di offerirle ogni anno una vittima umana alla quale si faceva fare
di Ovidio Come ha cosi parlato, alza la mano, E poi la lira a sè con ogni forza : E quel petto ferisce, al quale in vano Og
. Nella loro città era un continuo alternarsi di feste e baccanali di ogni maniera ove si contavano le più luride canzoni, d
ed Efialto. Aloeo li allevò come suoi proprii figliuoli. Vedendo che ogni mese essi crescevano di nove pollici, e non poten
e debbe lor vita venir meno. L’arbore, ch’era verde, si fa smorta, Ed ogni spoglia sua rende al terreno : Le ninfe della sel
niesi, li vinse ed a placare l’ombra del morto li costrinse a mandare ogni anno in Creta sette giovanetti e sette fanciulle,
no dei figli di Nettuno. 428. Angeronale. — Nel giorno 21 dicembre di ogni anno, si celebravano nella Grecia in onore di Ang
uccidere, perchè la Terra, madre di quello, gli raddoppiava le forze ogni qual volta Anteo toccava il suolo. Ercole allora
in custodia a sua moglie Darcea, dalla quale Anthiope ebbe a soffrire ogni peggior trattamento. 467. Anthoro o Antoreo. — Fu
iscepolo di Socrate. Per assistere alle lezioni del suo maestro, egli ogni giorno traversava una distanza di cinque miglia i
un tratto apparse Un animal lanuginoso e breve : Un sottil piè venne ogni dito a farse, Che pende al retto resuplno, e leve
di Argea veniva similmente dato ad una festa celebrata dalle Vestali ogni anno negli idi di maggio. Quelle sacerdotesse in
La nutrice di Romolo per nome Acca Laurenzia avea l’abito di offerire ogni anno nei campi un sacrifizio agli Dei facendosi a
torre. Per seguire il consiglio crudele ma utile, Ulisse cercò da per ogni dove l’illustre rampollo dei re Troiani, onde far
rio di Azio in Epiro, sorgeva un ricco tempio dedicato ad Apollo, ove ogni tre anni si celebravano delle feste in suo onore,
lo rinnovò queste feste, trasportandone a Roma stessa la celebrazione ogni quinquennio. 712. Azio. — Soprannome dato ad Apol
steri che si celebravano in onore di Bacco, nei quali si commettevano ogni sorta di dissolutezze e di bestiale libidine. I G
on le case dalle acque d’uno spaventevole diluvio, che aveva allagato ogni cosa, meno la piccola panna, la quale era divenut
la superficie delle acque senz’affondare. Di Dardano fu nato il re d’ ogni altro Più opulente Erittonio. A lui tre mila Di t
lla città di Eubaste si aveva in grande venerazione la Dea Bubaste ed ogni anno si celebrava in suo onore una festa, che era
sa e la ponesse fra le Dee. La festa della Buona-Dea veniva celebrata ogni anno nel primo di Maggio ; la cerimonia veniva fa
solo e l’intelletto Servò sotto l’irsuto e rozzo pelo ; Questa, ch’in ogni parte Orsa div enne. L’antica mente sua sola rite
si conservava il simulacro di un cane ; e che i Romani sagrificassero ogni anno uno di questi animali, volendo con ciò ricor
che la Canicola avesse avuto sui destini umani, che le sacrificavano ogni anno un cane rosso, forse per la grande affinità
à che, come dicemmo, Polluce divise con Castore, i Romani rinnovavano ogni anno nella festa dei Tindaridi una tale memoria,
po. La bava, che gli fa lo sdegno e l’ira, Del suo crudo veneno empie ogni campo. Ovidio. — Metamorfosi. — Libro VII trad.
— Popoli, che Giove cambiò in scimmie perchè essi si abbandonavano ad ogni più turpe deboscia. 1061. Cercopiteca. — Nome di
momento S’ingrandi, si cangiò, tutte depose Le senili sembianze, e d’ ogni parte Spirò nuova beltade : odor soave Sparse il
ità di capre ; mentre ai suoi piedi strisciavano serpenti e rettili d’ ogni maniera. Di qua forse la personificazione del mos
io della loro città, egli combattè contro Achille rimanendo esente da ogni ferita. Achille allora vedendo che le sue armi er
rsi mandò nelle campagne della Frigia un mostruoso serpente, al quale ogni giorno bisognava dare una giovanetta per pasto. T
l’articolo precedente. 1343. Dafneforie. — Feste celebrate dai Beozi ogni nove anni in onore di Apollo. Un giovane, apparte
scrittori dell’antichità, ed appoggiata dallo essersi trovato da per ogni dove le vestigie di questo culto. 1376. Del. — Es
olo S. Paolo. Uomini Ateniesi, to vi veggo quasi troppo religiosi in ogni cosa. Perciocchè, passando, e considerando le vos
a statua veniva deposto sotto il padiglione e vi si gettavano intorno ogni sorta di aromi, di fiori, di erbe e di profumi, e
to. Lacerato, incischiato, e monco tutto. ……………… Fece la buona moglie ogni arme intanto Sgombrar di casa, e la mia fida spad
con passione, tanto che per renderlo immortale, e per purificarlo da ogni terrestre caducità, Io faceva passare a traverso
le tante astuzie dei sacerdoti, che facevano allora come han fatto in ogni età, osceno mercato della divinità, facendola ser
0. Deliasti. — Nome collettivo dei deputati Ateniesi, che si recavano ogni anno a Delo. 1401. Delicoone. — Così ebbe nome un
doco. — Celebre musico della corte di Alcinoo. Demodoco, io te sopra ogni vivente Sollevo, te, che la canora figlia Del som
a loro potenza. Al dire di Menandro i pagani credevano fermamente che ogni uomo, nascendo, aveva a guida un demonio o genio
essendovene nell’aria, sulle montagne, sul mare, nei boschi e da per ogni dove. I pagani non davano punto alla parola demon
più nervo e di più lena, Diventar nervi ed ossa, e non so come, Prese ogni sasso qnel divino aspetto Ch’à il senso esteriore
i tradimenti, Le guerre, le discordie, le ruine, Ogni empio officio, ogni mal’opra a core. Virgilio — Eneide — libro VII t
nazioni ; le dissenzioni fra le famiglie ; le contese e le querele d’ ogni natura. Essa fu scacciata dal celo da Giove, perc
ma sopratutto avevano fama di celebri indovine ; cosicchè venivano da ogni parte persone ad interrogarle e persino gl’impera
ella città. Durante il periodo di queste feste, che si celebravano in ogni novilunio, i cittadini più ragguardevoli davano,
nirsene, e che allora gl’indigeni fanno uno strepito spaventevole con ogni specie di strumenti, per obbligare il mostro a la
monumento dell’arte greca, poichè ai tempi di Nerone fu spogliato di ogni ricchezza e poscia, sotto l’Imperatore Galieno, i
anti dell’isola Camarin, adoravano Apollo, ossia il sole, che rinasce ogni giorno. 1575. Egeo. — Figlio di Pandio e fratello
d avendoli vinti, impose loro un sanguinoso tributo ;quello cioè, che ogni anno gli Ateniesi avessero dovuto mandare in Cret
conoscerlo ; ma Medea, saputo l’arrivo del giovane in Atene, comprese ogni cosa e fece il possibile onde impedire il riconos
o la sorte cadde sopra Teseo, designandolo come una delle vittime che ogni anno, per patto della sconfitta, dovevano essere
i omeri divini Pon la ricca di fiocchi Egida orrenda, Che il terror d’ ogni intorno incoronava, Ivi era la Contesa, ivi la Fo
enti di cui essa fu l’eroina. Poeti, scrittori, mitologi e cronisti d’ ogni sfera, han descritto a loro talento i più dettagl
de e gli allori Del suo tempio dispensi, e de le stelle E de’ volanti ogni secreto intendi. Virgilio — Eneide — libro III.
ti stringo Fra le mie braccia…… …… Pilade, Oreste, entrambi Sgombrate ogni timor, non mento il nome. Al tuo furor, te ricono
aveva risoluto di fissare la sua dimora fra quel popolo che prima di ogni altro le avesse offerto un sacrifizio. Per troppa
ona ; Tasso. — Gerusalemme liberata. — Canto I. Di voi talmente in ogni parte suona La fama, prudentissime sorelle, Ch’a
che sia la stessa che Tebe. Era antico costume dei Fenici il portare ogni 100 anni in Eliopoli i corpi imbalsamati dei loro
nozze ; all’uomo Insegnando cosi, quanto per l’uomo Insana mente è d’ ogni male il peggio. Sofocle. — Antigone. — Tragedia.
tosi quindi a Delo, fu da Anio, vecchio amico di Anchise, accolto con ogni amorevolezza, e dove, l’oracolo interrogato da En
gente si mostrava. e tale Era ne’gesti e nel sembiante Enea. Sovra d’ ogni altro valoroso e vago. Virgilio. — Eneide — Libr
na sua figlia unica erede, Che già d’anni matura, e di bellezza Più d’ ogni altra famosa era da molti Eroi del Lazio e de l’A
ette nel regno ed istitui una cerimonia funebre nella quale si recava ogni anno ad onorare il sepolcro dei tredici morti nel
none intese che Paride voleva lasciarla per ritornare in patria, fece ogni sforzo per impedirgli il viaggio, predicendogli t
ano Entheus o Entheatus, vale a dire : pieno di divinità, ispirato , ogni persona che predicesse l’avvenire, ed il luogo do
cenza dei bambini. Giove stesso considerato come il supremo datore di ogni bene, veniva adorato particolarmente dagli abitat
persona del re. 1734. Epimeni. — Presso gli Ateniesi, al ricadere di ogni novilunio, si celebravano dei sagriflzii a cui si
i greci fanno menzione di questo numero determinato, il quale fu, con ogni probabilità, immaginato dagli Alessandrini in seg
a lui accordava la Terra, sua madre, cioè, di raddoppiargli le forze, ogni volta che egli toccava il suolo. V. Anteo. Finalm
esta di morte. Ei ne l’indossa. Come tu gl’imponevi : e delle cento D’ ogni sorta colà vittime addotte. Primizia eletta di su
suto, il quale si era come incollato sulle sue carni, per modo che ad ogni sforzo che Ercole faceva per strapparselo di doss
mortal tormento, Vo che venga alla patria eterna ed alma, E credo che ogni Dio ne sia contento ; Che s’ei portò laggiú per n
peste decimavano gli uomini. Allora gli dei la fecero cercare da per ogni dove, ma non giunsero a scoprirla, finchè il dio
al pericolo a cui si esponeva il suo diletto per amore di lei, poneva ogni notte sull’alto di una torre una fiaccola accesa
valse a distornar : quà, là Con impeto terribile balzatoDal flutto d’ ogni intorno accumulantesi, Pesto, infranto, già sente
re di Cupido che i Tespi celebravano con grande solennità e ricchezza ogni cinque anni. 1818. Erse. — Sorella di Pandrosa e
cerimonia era ritenuto come festivo ; il carro veniva accolto da per ogni dove con grande solennità, i pubblici affari eran
articolare. Esone fu padre del famoso Giasone, che egli sottrasse con ogni amorevole cura, alla crudele gelosia di Pelia, il
cerimonia della lustrazione, l’esercito da purgarsi non passava, come ogni altro individuo reo d’omicidio, sotto il giogo ;
erò confondere questa lustrazione espiatoria, con quella che facevasi ogni cinque anni dal popolo, dopo il censo. La prima n
rbiati. Oltre a questa un’altra solennità espiatoria veniva celebrata ogni cinque anni, e da questa derivò la parola lustrar
el futuro. La cerimonia si faceva gettando nelle viscere del vulcano, ogni specie di vittime, le quali se venivano divorate
lo avesse ridotto in pezzi. ….. Ma del morto crop Impietosito Apollo ogni bruttura Ne tien rimossa, e tutto coll’aurata Egi
tri delle cerimonie del culto di Cerere. Il loro sacerdozio aveva per ogni individuo la durata di dieci anni ed era creditar
idice sua vide Scordato oimè dell’ aspra legge iniqua : Quivi perduta ogni fatica ogn’opra. Gettata vide : del tiranno crudo
completamente, e da quel tempo gli abitanti di Patrasso, celebrarono ogni anno, dopo, la festa di Bacco, i funerali di Euri
merione. — Dio della medicina presso i Sicioni, i quali lo invocavano ogni giorno all’ora del tramonto. Il suo nome che sign
igiosa dei pagani alle differenti divinità, il potere d’essere da per ogni dove. In simili occasioni si cantavano alcuni inn
ia il tempo ; volendo così caratterizzare il tempo che tronca e miete ogni cosa. 1933. Fallsio. — Così avea nome un uomo nat
fratello Osiride, ne tagliò in pezzi il cadavere onde far disperdere ogni traccia del misfatto. Però Iside raccolse con amo
ata ricevuta a bordo del bastimento di Faone, e tragittata da lui con ogni prontezza, e senza pretender nulla in pagamento.
ra dei celesti. Fu questa la ragione per la quale i greci adoperarono ogni arte onde Achille nipote e discendente di Eaco, a
ad involare questo pegno di sicurezza, che i trojani custo livano con ogni solerzia. Bisognava inoltre al compimento dell’es
e mai sempre esala Una tetra vorago. Il Lazio tutto E tutta Italia in ogni dubbio caso Quindi certezza, aita e’ndrizzo atten
e sdegnato Nettun fosse con noi, perchè securo Riconduciam su l’acque ogni mortale. Dicea che insigne de’ Feaci nave, Dagli
lle armi, nelle pianure circonvicine. Al dire di Euripide, fece Fedra ogni sforzo per vincere da principio la funesta passio
Ftia, della quale era re Peleo, padre di Achille, che lo accolse con ogni cortese amorevolezza e lo fece aio del proprio fi
ante i quali si facevano in loro onore feste, cerimonie e sacrifizi d’ ogni sorte. Nel periodo delle Ferie non era permesso a
a età più dura. Che dal Ferro pigliò nome e natura. Il ver, la fede e ogni bontà dal mondo Fuggiro, e verso il ciel spiegaro
reo fondo La menzogna, la fraude e tutti i mali, Ogn’infame pensiero, ogni atto immondo Entrò nei crudi petti dei mortali, E
padre dal pericolo a cui volea esporsi l’incauto fanciullo, cercò con ogni persuasiva, di dissuaderlo dal proprio divisament
oichè Fetonte, facendosi forte del paterno giuramento, e disprezzando ogni pericolo, montò sul carro conducendo egli stesso
racia, al suo ritorno in patria dall’assedio di Troja, fu accolto con ogni cortesia dalla giovane regina, la quale finì per
orella in modo terribile ; e spiò con indefessa alacrità di pensiero, ogni favorevole occasione di vendetta. Infatti, giovan
gar dentro alle mura. Progne, che diede alla vendetta effetto, E fu d’ ogni altro error monda e innocente. Il nido tornò a fa
ogli deserti, solo, abbandonato, in preda ad acerbi dolori, e privo d’ ogni umano conforto su quelle rocce ove i suoi lamenti
di Achille, e di altri guerrieri greci, giunse a Lemnos, e trionfò d’ ogni ostacolo, riconducendo al campo greco Filottete c
era una della principali divinità dei Messeni, i quali gli offerivano ogni anno pubblici e solenni sacrifizi ; il Clitunno,
rodusse gravissimi danni. Il Senato ordinò allora che si celebrassero ogni anno i giuochi Florali alla fine di Aprile. I giu
fosse riposato nella casa del Centauro Folo, il quale lo accolse con ogni amorevole cortesia e gli offrì una lauta cena. Du
rdicali. — Pubbliche feste che si celebravano in Roma il 15 aprile di ogni anno, ed alle quali si dava anche il nome di Ford
rra e sul mare. Pommi, disse, la destra entro la chioma, E vedrai d’ ogni intorno Liete e belle veuture Venir con aureo pie
i Ciclopi come i fabbricanti dei fulmini ; e Virgilio ci ripete, che ogni fulmine conteneva tre raggi di grandine, tre di f
ttavano nella flamma flori odoriferi e preziose essenze, e profumi d’ ogni maniera, la qual cosa era ritenuta dai persiani c
e il fuoco non avesse la sua gran parte, venendo per fino onorato con ogni specie di riguardo, quello che si preparava per c
izione mitologica ci fa il più spaventoso ritratto. Discorde ed oltre ogni credere contradittoria è la opinione dei più accr
Furie, e presso i Sicioni, secondo che riferisce Pausania, si faceva ogni anno la loro festa, e in quel giorno si sacrifica
n le mani legate dietro la schiena ; assisa sopra un mucchio d’arme d’ ogni maniera e fremente in tutto il corpo per tremito
nverno il sole. E più che l’ ombra nella sferza estiva. Più gentil d’ ogni frutto, e più vistosa Di platano sublime, più luc
atea, restò perdutamente preso della bellezza di lei ; e dimentico d’ ogni altra cura, non più avido di sangue e di stragi,
ire. Posato il pin, che suol guidar l’ armento, Ch’ arbor farebbe ad ogni grossa nave, Comincia a far sonar quello stroment
in nome della loro dea, e distribuendo immagini, filtri e rimedi per ogni male. Girando batteran gli eunuchi Galli Cavi ta
fiume erano considerate dagl’ Indiani come sacre e si attribuiva loro ogni più segreta, e sconosciuta virtù. 2086. Ganimede.
segni dello zodiaco. 2100. Genio. — I pagani ritenevano per fermo che ogni uomo nascendo avesse avuto il suo genio tutelare 
genii, che non uomini mortali ; quante volte si volesse ritenere che ogni uomo nascendo avesse due Genii, il buono ed il ca
he questi abbandonò sovente la sua celeste dimora per seguirlo da per ogni dove, e star sempre in sua compagnia. Un giorno s
he si aprivano sopra ognuno dei quattro lati, indicavano i tre mesi d’ ogni stagione, formanti insieme i dodici mesi dell’ann
el dio, suo padre, cento templi, sulle cui cento are si sagrificavano ogni giorno delle vittime a Giove. Giarba innammoratos
na Didone allorquando essa costruiva la città di Cartagine, voleva ad ogni costo sposarla ; ma Didone invaghita di Enea, res
i un cuore, appena quadrilustro ; e quindi non è strano che fece, con ogni sollecitudine, spargere per tutta la Grecia la nu
ratta da un sentimento di irresistibile simpatia, gli avesse promesso ogni soccorso quante volte le avesse giurata la fede.
isera : Crudeli Dei ! Venere inesorata ! Al primo sguardo suo, pria d’ ogni accento. Restal stupida e muta. Errano a caso Le
per dimostrare che nulla sfugge agli dei e che essi veggono e sentono ogni cosa. Nè solamente a questi usi destinarono i pri
esse vita al caldo sangue : E che quello mutasse in corpi umani, Onde ogni resto della fiera stirpe Strutto non fosse. OVIDI
ne in giù rotando E nel decimo al fondo le sommerse : Orribil fondo d’ ogni luce muto, Che da perpetui venti è combattuto. M
ritraeva tutto quanto abbisognava alla sua famiglia, e che, libero da ogni altra cura, viveva tranquillo e felice. 2152. Gin
additandoci in quello, come uno dei più infelici giorni, il quinto di ogni mese. Al dire del citato scrittore, nel 5.° giorn
quinto di ogni mese. Al dire del citato scrittore, nel 5.° giorno di ogni mese le Furie lasciavano l’inferno e passeggiavan
maltea ; mentre i Cureti o Coribanti, armati di picche e di scudi e d’ ogni altro clamoroso istrumento, facevano nell’ antro
oè. Da questa prima configurazione del Giove pagano, ne venne poi che ogni popolo dell’ antichità, ebbe il suo Giove partico
, in Egittò e nella Siria. In Italia ed in Grecia si trovavano da per ogni dove templi, oratori, are ed oracoli a lei dedica
nimale che le si sacrificava era l’agnella ; mentre il primo giorno d’ ogni mese, s’immolava sui suoi altari una scrofa bianc
ese, s’immolava sui suoi altari una scrofa bianca. Si badava però con ogni accuratezza di non svenar mai sugli altari di lei
eriodo dell’età dell’oro, conversando giorno e notte con gli uomini d’ ogni età e d’ogni condizione, e insegnando loro le sue
tà dell’oro, conversando giorno e notte con gli uomini d’ogni età e d’ ogni condizione, e insegnando loro le sue leggi. Duran
le membra e l’ossa Tutte le invade, e un brivido di morte Le ricerca ogni fibra. In alte strida Allor prorompe l’infelice :
di umane, Oceano e Teti a me maestri furo, E perchè forte io fossi ad ogni prova. Ovidio — Le Melamorfosi — Libro XIII, fav
co ricordandosi le ingiunzioni paterne di vincere, cioè in generosità ogni altro guerriero, dette in cambio delle armi di br
ente, chiamandola Jdea Magna Maler. Dionigi di Alicarnasso ripete che ogni anno, si celebrava una festa in onore della madre
9. Idi. — I romani davano questo nome particolare al giorno 13 e 15 d’ ogni mese. Nelle loro credenze essi ritenevano che il
iamava la vittima del sacrificio, che si offeriva a Giove negli idi d’ ogni mese. 2249. Ifi. — Padre di Eteoclo e di Evadne,
zi a questa terribile risoluzione ; sorgevano ostacoli e difficoltà d’ ogni maniera, e la più insormontabile era quella di so
to in opera onde piegarlo a più miti sensi. Clitennestra stessa tenta ogni sforzo a raggiungere lo scopo, e con ragioni e co
azione di esse erano sospese tutte le lugubri cerimonie e avea tregua ogni specie di pubblico e privato dolore. 2262. Ilarit
Difilo figlio di Polinnestore, come suo fratello ed allevò iuvece con ogni materna sollecitudine il piccolo Polidoro. Intant
consacrato alla dea Ilizia, una moneta, alla nascita ed alla morte di ogni persona, e ripetono che il saggio re avesse promu
ser ella di nobile e ricca famiglia, si contentò di seguitarla da per ogni dove, felice di poterla almeno vedere e di sentir
r’esso L’onda lustral : ma lo respingan tutti Da’ proprii lari : ei d’ ogni danno è capo. Chiaro il disse l’oracolo. Del nume
Igino, per averne consumato il germe facendolo bollire). E siccome in ogni pubblica calamità, i pagani avean per costume d’i
hi. V. Argo. Avuta in sua balia la concubina. La dea non tosto, pose ogni sospetto : Nè fiduciava in Giove, e nel pensiero
erborei ritenevano per fermo che Apollo discendesse nella loro isola, ogni diciannove anni ; e che egli stesso nella notte a
osizioni con tutta l’energia della sua tempra, e in modo da toglierle ogni speranza. ….. Ma surprise est extrême : Je ne p
ndetta di Nettuno, dal quale aveva ricevuto promessa di soddisfare ad ogni sua richiesta a tre dei suoi desiderii. Infatti,
iena spaventosamente Rimugghiò la contrada : orrendo mostro : Tal che ogni sguardo si smarri. S’apprende Un subito ai cavall
nere. Col pretesto di andare ad adorare la dea Fedra, si recava quasi ogni giorno in quel tempio, che per la sua elevata pos
i ricordò dell’alta missione che avea giurato di compiere, e volle ad ogni costo partire per alla volta della Colchide. Inva
uochi istmici, i quali venivano eseguiti con la maggiore magnificenza ogni tre anni, e questa usanza era per i Corinti così
lore, e uccise di sua mano il superbo Euristeo. Occasion pur vale D’ ogni opra il sommo, e Jolao la tenne Già redivivo nel
lei, e dopo d’ aver saccheggiata la città, s’impadronì di Jole, e con ogni cura la portò seco. Questa Jole fu la principale
alla quale i Bramani debbono, per legge della loro religione, offrire ogni giorno un sacrifizio sul focolare che stà in tutt
ei tempi produrre la mano dell’uomo. Inarrivabile, e tale da superare ogni più ricca e fervida immaginativa, era il numero d
utte le mura erano letteralmente coperte di maravigliose sculture, ed ogni sala era circondata da una specie di gran portico
montagna, un gran lago consacrato alla luna, sulle sponde del quale, ogni anno si radunavano, ad epoca fissa, gli abitanti
e sventurate giovanette, una pubblica solennità, che poi fu celebrata ogni anno, sotto il nome di festa della lapidazione. 2
ticata la stessa usanza. Le Lampadaforie venivano celebrate una volta ogni tre anni, e si distinguevano col nome di Atenee l
dei greci, Laodice, onde sottrarsi alla schiavitù, e paventando sopra ogni altra cosa d’esser condannata a servire l’odiata
a, ov’egli si recò a capo delle milizie arcadi. Laodice fu a parte di ogni buona e cattiva fortuna del padre, e lo seguì da
a parte di ogni buona e cattiva fortuna del padre, e lo seguì da per ogni dove, finchè caduta Troja, andò con lui nell’isol
omestici, i genii tutelari del domestico focolare, e come i custodi d’ ogni famiglia. Al dire di Servio il culto pagano degli
faccia avrà mostrata, ed avrà ceduto Tre volte il loco al Sol, vinta ogni stella ; Il rito antico a noi sarà venuto Dei not
e di cammino fabbricato in pietre cotte, che ricopriva il focolare di ogni casa. Da ciò, secondo asserisce il cronista Arnob
i questa dea venivano complessivamente chiamati Laverniones i ladri d’ ogni categoria. Nelle campagne di Roma vi era un bosco
rto il banchetto vi aversero preso parte ; e ciò perchè si offriva di ogni vivanda alle diverse statue di quei numi, in onor
morire un’enorme quantità di bestiame, e siccome il flagello prendeva ogni giorno più consistenza, il senato decretò che si
ia Romana. Segui dopo la spiacevol vernata una pestilente state, per ogni sorta di animali ; ovvero dalla stemperanza dell’
irsi di quanto occorresse. L’ospitalità veniva esercitata riguardo ad ogni classe di persone tanto note che sconosciute ; e
ità veniva spinto tant’ oltre, durante il tempo del Lettisternio, che ogni antico rancore spariva e si videro uomini fra lor
i fra loro mortalmente nemici, conversare e mangiare insieme : infine ogni litigio aveva termine ; si toglievano i legami ai
bisognava dedicare un tempio circondato da un bosco sacro, e offerire ogni anno la più bella vergine del paese. I temessiani
io Libero favorevole alla seminagione, e e di allontanare dalla terra ogni sortilegio. 2499. Liberie. — Altre feste in cui i
ostume di portare nel tempio di Libitina una data somma di danaro per ogni persona che moriva. I ministri del tempio, che er
nto Colui nell’ aere dalla man robusta, Già per la tema esangue, e d’ ogni umore Esausto, si mutasse in duro sasso. Ovidio 
edi e valoroso E di gran padre nato e di una Diva, Me pur la morte ad ogni istante aspetta, E di lancia o di strale un qualc
ndo a Giove Liceo, fosse similmente cangiato in quell’ animale, e che ogni dieci anni ripigliava per poco la forma umana, qu
oprì Castore nel tronco di un albero. E lui coll’ occhio vigile, Ch’ ogni sguardo avanzò, Linceo scoperse, Mentre l’ erma f
tti, giunto Trittolemo alla sua corte, Linco finse di accoglierlo con ogni cortesia, ma venuta la notte, profittando del son
deplorato la morte di Lino, e che gli abitanti di Elicona celebravano ogni anno il suo anniversario, con una festa, la quale
avevano per antichissima costumanza di offrire un sacrifizio agli dei ogni cinque anni, dopo aver fatto la numemerazione del
fino ai paesi più occidentali del mondo antico, in tempi anteriori ad ogni storico documento. Gli etimologi, stanno ancora d
, figlio di Venere e di Bacco. Era l’emblema delle orgie notturne e d’ ogni specie di dissolutezza. I primitivi poeti greci n
da suo figlio Ismaele. Questo tempio gode il privilegio di asilo per ogni sorta di colpevoli ; ed è famoso pei pellegrinagg
i altezza, che presenta una fronte dirupata e quasi perpendicolare da ogni lato, e soprattutto all’est ed al sud. Marmocchi
7 (1855) Compendio della mitologia pe’ giovanetti. Parte I pp. -389
è de’ primi ; chè col consiglio non solo, ma coll’ opera eziandio, in ogni mio frangente, tenne tutte le vie per giovarmi. D
e quali il tempo non istenderà mai il velo della obblivione. E più di ogni altro i Poeti colla soavità de loro versi consegu
l’ammirazione di tutt’i secoli e di tutte le nazioni, che pare spenta ogni speranza di mai più trapassarli. Or se questi sov
d i latini scrittori, se non vogliono che si spenga del tutto fra noi ogni benigno lume di gentili discipline. E si spegnerà
rea peste del moderno romanticismo non lascerà di perdere miseramente ogni seme di buona letteratura. Or a fin di agevolare
cca di erudizione per l’intelligenza degli antichi poeti, e scevra di ogni anche menoma espressione contraria all’ onestà de
ea età o il secolo d’oro, in cui la terra, senza che coltivata fosse, ogni maniera di frutti produceva ; nè vi erano limiti
el sangue dell’idra di Lerna, impaziente del dolore, e vano riuscendo ogni rimedio, cedè la sua immortalità a Prometeo, cui
della Dea cangiato in pino, che fu poscia a lei dedicato. I Coribànti ogni anno piangevano l’amaro fato di Ati ; e chi colle
fasce. Quasi sempre ha la falce in mano, o perchè la falce del tempo ogni cosa miete e distrugge. Si dipinge pure alato, pe
on un disco in mano ; attorniata da molte belve ; con veste ornata di ogni maniera di metalli e di pietre preziose e sparsa
maltèa, dopo averlo ornato di fiori e di odorose erbette, il colmò di ogni maniera di frutti ed offerillo al pargoletto Giov
ed al corno donò virtù di provvedere abbondevolmente quella ninfa di ogni cosa, che a lei fosse piaciuta. E questo chiamasi
fulmine (αστεροπητης) ; ed al fulmine davasi l’aggiunto di domator di ogni cosa (πανδαματωρ). La folgore stessa onoravasi qu
Pirra, con un vaso o cassetta magnifica e ben chiusa, nella quale era ogni generazione di mali. Epimeteo, dimentico del cons
olte avean tentato d’innalzare que’ baldanzosi(1), e così riuscì vana ogni loro impresa. Sovente i Giganti si confondono co’
e (Τυφεως, Τυφων, Typhoeus), il quale avea cento capi di dragone e di ogni maniera di animali feroci, e vomitando orrende fi
r masserizia ed apprestando parchissima mensa, fecero a quegli ospiti ogni buona accoglienza. Giove che molto gradì que’ sin
risplendente del cielo, dov’è la sede di Giove e degli altri Dei. Or ogni volta che Giove risolver dovea qualche gravissimo
nt’oro fu bello : Fè saporose con fame le ghiande, E nettare per sete ogni ruscello. L’ambrosia era propriamente il cibo di
nto eran sospese Frange conteste di finissim’oro, E valea cento tauri ogni gherone. In quest’arme la Diva folgorando Concita
famigliare di Giove (Διος μεγαλον οαριστης). Egli faceva credere che ogni nove anni scendeva in una spelonca profondissima
impose, in pena della morte di Androgeo, il ben duro tributo di dare ogni anno sette nobili giovanetti, i quali tratti a so
al pancrazio ; e ciò forse perchè gli antichi ad Ercole attribuivano ogni grande e nobile impresa ; ma Strabone ne vuole au
avorio e di oro, capolavoro di Fidia e che Plinio chiama superiore ad ogni imitazione. Era di tanta grandezza, che parve ess
o alla patria, vi erano introdotti sopra cocchi a qualtro cavalli, ed ogni nazione a gara li ricolmava di privilegii. XXI
Troiani, da πας. omnis, ed ομφη, vox divina, o perchè era a dorato in ogni ling uaggio, o perchè ascolta le voci di tutti.
trasformata in grù ; e da ciò l’odio fra le grù ed i pigmei, i quali ogni anno vengono con quegli uccelli a fierissimo comb
da Paride(2), percui dichiarossi loro irreconciliabile nemica e tentò ogni mezzo per vederne l’estrema rovina, tanto che non
ta l’oracolo, e gli vien risposto che se volea veder finita la peste, ogni anno dovea esporsi una Troiana donzella ad essere
dovea un dì prender Roma a proteggere ; e che quivi a lei più che ad ogni altro nume si sarebbero resi grandissimi onori(2)
ongiungere la Fortuna, la quale dispensava a’ mortali le ricchezze ed ogni altro bene temporale, e che dal Guidi chiamasi su
del futuro, nel vedere la serie degli avvenimenti che accadono contra ogni aspettativa, hanno inventata la Fortuna. Giunone
avea al suo servigio quattordici bellissime Ninfe(1) ; ma più che di ogni altra, ella servivasi dell’opera d’Iride, sua fed
egreti misteri. Un culto assai celebre se le prestava in Olimpia, ove ogni anno si facevano de’ giuochi in di lei onore, a’
e tu se’ sire della villa, Del cui nome ne’ Dei fu tanta lite, E onde ogni scienzia disfavilla. Secondo Apollodoro, a tempo
non dubitò di provocare Minerva, con soggettarsi, se vinta fosse, ad ogni gastigo. Si viene al cimento, ed imprendono a tes
o afferma che il cavallo Troiano fu un trovato di Ulisse, il quale in ogni sua azione era dalla Prudenza, cioè da Minerva, d
e in Atene una statua a Minerva Salutare. L’arte della guerra più che ogni altra apparteneva a questa Dea. Esiodo fa uscir P
e che da’ Romani appellavansi Quinquatria. Le maggiori si celebravano ogni cinque anni, e le minori, ogni anno. Si vogliono
uinquatria. Le maggiori si celebravano ogni cinque anni, e le minori, ogni anno. Si vogliono istituite da Teseo, o da Eritto
a di ciò istituì solenni giuochi funebri detti Pizii che celebravansi ogni quattro anni, non lungi dalla città di Crissa, de
nciullo nascendo parve nato dalla terra. Or Apollo la madre Latona da ogni oltraggio del gigante difese, uccidendolo colle s
le tempia. Questa pianta fu a lui dedicata, e di essa s’inghirlandava ogni cosa che gli apparteneva, il tripode, i tempii, i
ino, fig. ancora di Apollo e della musa Tersicore. Nel suonar la lira ogni altro vinceva ; e credesi inventore de’ versi lir
ri ombrosi, soggiorno delle Ninfe ; fra i quali l’antro Coricio più d’ ogni altro vasto e bellissimo, sì leggiadramente descr
inotauro, promise con voto ad Apollo Delio di far sì che gli Ateniesi ogni anno facessero un viaggio al suo tempio, se ritor
erare il Sole come un Nume portato sul cocchio, e che vada a riposare ogni notte nell’Oceano in seno a Teti ; e che le Ore l
riposare ogni notte nell’Oceano in seno a Teti ; e che le Ore ligano ogni mattina i quattro cavalli al suo cocchio, dopo es
ne uscì gran numero di uccelli, detti Mennonidi (Memnonides), i quali ogni anno dall’ Etiopia si recavano al sepolcro di lui
vecento cammelli. Nel dipingere Apollo i poeti ed i pittori adoperano ogni fiore di bellezza. Egli va superbo per la bella s
i quali averruncabant, cioè tenevan lontana la peste, la carestia ed ogni pubblica calamità. E però nel Carme secolare di O
me, da cui molti altri piccoli pendevano. Queste feste si celebravano ogni nove anni nella Beozia in onore di Apollo. Apollo
i celebravan da’ Romani con gran pompa per tre giorni al terminare di ogni secolo dalla fondazione di Roma. In essi uno scel
il principal ministro del Sonno e quasi il corifeo de’ sogni, che ad ogni cenno del suo signore imita qualunque sembianza,
ra venuto a Tebe, ed egli stesso presso Euripide(2) dice che prima di ogni altra greca città aveva ripiena Tebe de’ clamori
Nel mezzo di quel monte era un luogo nudo di alberi ; quivi, prima di ogni altra la madre Agave il crede un mostruoso cinghi
farla. Quelle donne corrono volenterose a celebrare Bacco, lasciando ogni altra lor cura domestica. Erano a que’ dì a Tebe
edizione, istituì le feste trieteriche, che si celebravano da’ Tebani ogni terzo anno con notturni, discorrimenti di donne,
alcune donzelle nobili che portavano piccoli canestri d’oro colmi di ogni maniera di frutta ; forse perchè a Bacco eran ess
da linci, per indicare forse che la forza del vino doma ed ammansisce ogni più indomita natura. « Bacco, dice Millin, è rapp
ed una pantera a’ piedi, il quale animale significa che il vino doma ogni più feroce natura(4). Nel Museo Romano(5) vedesi
e tutte intese alla finale distruzione di Troia ed a spegnere in Enea ogni scitilla di quella città sventurata ; mentre Vene
uta non si sa da qual mano, ferisce gravemente quell’eroe. Si adopera ogni mezzo per togliere l’acuto strale e far che tosto
’acuto strale e far che tosto ritorni alla battaglia ; ma vana riesce ogni arte. Allora Venere da Creta portò un cespuglio d
ore. Infine da loro solamente poteasi avere quel dono, senza il quale ogni altro è inutile, cioè, il dono di piacere. Perciò
fecero de’ doni. Vulcano e Minerva (1) le donarono una veste tinta di ogni maniera di vizii e di scelleratezze ; il che fu c
el mare. Ma Cipro, isola natale di Venere, nel Mediterraneo, è più di ogni altro luogo celebrata pel culto di quella dea. Di
nell’acque. Ridean le labbra di rose, e facea sì bel riso giocondare ogni cuore. Colori celesti esprimean la bellezza delle
lla gioventu e di una fiorentissima bellezza attese solo alla caccia, ogni altra passione spregiando. Stanco un giorno sì pe
. Dacier, la quale è tutta dolcezza, tranquillità e pace, odia più di ogni altra cosa le sregolate e brutali passioni ; ed a
quelle contrade. Gli antichi Latini(2), prima che fosse Roma, più di ogni altro nume il veneravano ; e ciò per l’indole bel
si vuole ristaurata da Silla. Nel mese di Ottobre poi gli s’immolava ogni anno il mìglior cavallo de’ cocchi vincitori nel
avvisa destrezza e sagacità d’ingegno, e perciò riputavasi maestro di ogni dolo e frode, cioè di quella scaltra accortezza c
ea posto le ali alla testa ed a’ piedi, onde velocemente portasse per ogni luogo gli ordini suoi. Omero (2) e Virgilio (3) i
per le biade e pe’ frutti, e sì pe’ metalli è la perenne sorgente di ogni nostra ricchezza (1) ; o secondo Macrobio(2), da
la quale ricevendo nel suo seno tutt’i celesti influssi, e producendo ogni dì sì varie e mirabili cose , non dee recarmaravi
guevano per mostruosa statura e stratordinaria robustezza (1). Quindi ogni maniera di giganti si volle procreata dalla Terra
di fabbricare, detto ciclopeo (4). Servio dice che chiamasi ciclopea ogni fabbrica vasta e grandiosa ; ed Aristotele chiama
iù volte, ma invano, perchè la Terra, sua madre, gli dava nuova forza ogni volta che, cadendo, la toccava. Di che avvedutosi
i fatto e boschi, e monti, e fiumi, e fontane, e città, e campagne ed ogni altra maniera di luoghi, tutti si credevano da gr
chiere di Satiri, di Fauni, di Silvani e di altri siffatti Dei ; anzi ogni albero avea una ninfa che il custodiva ; e son pu
iena di varii frutti si offeriva a Cerere ; e così la satira riprende ogni vizio e diverse cose abbraccia(4). E satura signi
ebbe nome da’ Satiri, i quali portavan piatti e cestellini ricolmi di ogni generazione di frutti e ne facevan dono alle Ninf
di Zeffiro soavi E per li campi se ne va succinta In verdissima gonna ogni Napee. Le Driadi (a δρυς, arbor) e le Amadriadi
una naturale attitudine e destrezza di agire, per la quale ad alcuno ogni cosa felicemente succede (res bene vertit. Orazio
Zaffiro la solleva e la regge in aria sopra i leggieri suoi vanni. Ad ogni passo di lei spunta dal suolo un nuovo fiore ; la
Nel suo giorno festivo Romolo gettò le fondamenta di Roma ; e perciò ogni anno i Romani con grande allegrezza il celebravan
otto la figura di una pietra quadrata, a cui si facevan sacrificii in ogni anno ; alle volte era uno stipite ; ma più appres
e il non aver ceduto quel dio solo tra tutti gli altri significasse, ogni cosa avere ad essere quivi ferma e stabile ; e ci
d acque vive, ed intorno intorno assai laghi e sacri boschetti, ed in ogni stagione bellissimi fiori. Quella città non già u
Eucelado le spalle, La figlia non trovò, dove l’avea Lasciata fuor d’ ogni segnato calle : Fatto ch’ebbe alle guance, al pet
uali, dolenti oltremodo di tanta perdita, furon subito a cercarla per ogni luogo della terra. Or, riuscendo vana ogni lor cu
uron subito a cercarla per ogni luogo della terra. Or, riuscendo vana ogni lor cura, pregaron gli dei che potessero, fornite
l mar Tirreno che Aristotele chiama delle Sirene. Le quali, intese ad ogni maniera di malvagi diletti, tiravano i forestieri
ndo sterilite le campagne di Sicilia per l’ira di Cerere che volea ad ogni modo trovar la figliuola, aprì a quella Dea che n
diede loro savie leggi ; la terza, Aloea (αλυα, area) che celebravasi ogni anno nel tempo, in cui trebbiavasi il grano. Ma l
o il loro Vulcano su di Tubalcain, fig. di Lamech, che fu artefice di ogni sorta di lavori di rame e di ferro(1). Gouguet di
sacrificavano un giovane ed una donzella ; ed a Sparta le s’immolava ogni anno un uomo. Ma nella Tauride, paese della Scizi
e di essere da lui sbalzato dal trono. Quindi a ragione Euristeo fece ogni sforzo per disfarsi di siffatto competitore. Acco
Atreo, cui successe nel regno Agamennone che fu potente e ricco sopra ogni altro monarca che fosse, allora in tutta la Greci
ol padre Egeo trovò assai costernata per l’infame tributo che doveasi ogni anno pagare al Cretese Minotauro. Il giovane eroe
nelao il superavano nella prerogativa del comando, Achille ed essi ed ogni altro di bellezza e di valore avanzava(1), e la s
deride siffatta etimologia, potendosi in questa guisa, egli dice, da ogni parola derivare un’altra col solo cambiamento di
una casa senza luce (sine luce domus), o come dice Dante, un luogo d’ ogni luce muto. E spesso questo nome davasi al nume st
la terra accoglie i fiumi nel suo seno, così quel luogo, Ie anime di ogni paese. Quivi errano le ombre esangui, che son tut
no di Plutone. Dice poi che coloro i quali saranno ritrovati mondi da ogni colpa passeranno a soggiornare nelle Isole Fortun
mare, rinfrescano quelle isole, eterno soggiorno de’giusti. Quivi da ogni parte veggonsi bei fiori che risplendono al pari
re (1) un opaco e grande olmo erge al cielo le annose braccia ; sotto ogni fronda del quale, a guisa di vani fantasmi, si an
luoghi dell’ Inferno. Primieramente osservino i giovanetti che ad ogni cosa che avea relazione con Plutone e cogl’infern
’inferno che deriva dallo Stige. Esso volgeva torrenti di fiamme e da ogni lato circondava il Tartaro. Da una parte dell’ In
no nel cuore degli scellerati sì terribili rimorsi che toglievan loro ogni riposo, e visioni tanto spaventevoli che spesso f
li fu padre di Pelope e di Niobe ; e Giove (2) era solito confidargli ogni suo segreto, avendolo pure ammesso alla sua mensa
mmanare per rubare, perchè Summano, cioè Plutone, rapisce e trae a se ogni cosa avidamente, e perciò un servo chiamavasi Sum
re le ombre senza misericordia di alcuno, circondato dalle Furie e da ogni maniera di tormenti (2). Di Plutone poi, come deg
easi in dono a Proserpina. Claudiano(1) introduce Plutone che, usando ogni maniera di argomenti per mitigare il dolore di Pr
8 (1855) Della interpretazione de’ miti e simboli eterodossi per lo intendimento della mitologia pp. 3-62
i un mistico contemplativo, più eloquentemente che non ha saputo fare ogni altro legilatore o filosofo de’tempi posteriori.
la cicuta, e così il politeismo sorgeva impavido gigante e temuto da ogni parte. Noi in queste brevi investigazioni non tra
pone dagl’incauti che un teocosmo, un panteismo, cui togliendosi via ogni concepimento di creazione, ciascuna creatura può
a declinarla alla vita selvaggia, o barbara, a renderla rinnegata ad ogni umano incivilimento. Così caduto l’uomo dal natio
o di errore in errore, e cogliendo in fine gli estremi, facendosi per ogni divieto, la Idea andò in lui offuscata e dispersa
cosmica, disparve la intuitiva divina, nacque il politeismo, e quasi ogni aggregazione sociale ebbe i suoi Iddii peculiari,
avano, onde promettersi eterna felicità del loro impero, la tutela di ogni cosa, non credendo uno esser bastante per tutto,
o si intese co’miti e con le favole, ma la ignoranza e lo smodare per ogni estremo fè ad essi cambiare significato. E prima
l Sole o negli astri, quale ne’ bruti e negli scarabei, ritrovando in ogni creatura, benchè minuta, nicchio capace di una in
on essi, e con gli antenati, nel mantenere il senso in possessione di ogni diletto, placando con giuochi, danze e conviti, i
lio(3) « vedi, diceva, ciò che su in alto si eleva mobile e sparso da ogni lato, che con tenero amplesso circonda la terra :
plena ; perciocchè l’aere primo tra gli elementi è diffuso ancora per ogni recondito recesso della terra, è principio e gene
tutti interiormente alimentati da un anima, ed una mente trasfusa da ogni parte agitare la immensa mole del mondo, e mescol
nacque in mente de’poeti come un’universale fantastico, per indicarsi ogni oceano, ogni mare ; o come un carattere poetico,
te de’poeti come un’universale fantastico, per indicarsi ogni oceano, ogni mare ; o come un carattere poetico, onde signific
Si credeva esser figlio di Giove e di Latona — di Giove, ossia, come ogni altra creatura, figlio dell’autore dell’universo 
te le cose, di cui è produttrice la terra, onde non di un solo, ma di ogni gregge può chiamarsi pastore. Altri intendono con
me, perciocchè di molto contribuisce alla produzione ed incremento di ogni cosa. Col nome dunque di Vulcano non s’intende al
eo, che significa creare, per dinotare essere la terra generatrice di ogni cosa. Questa Diva non poteva essere immaginata ne
a’Greci, che Plutone come Dio dello inferno rigettato dal connubio di ogni altra Dea, uscendo fuori dall’Erebo, rapisse Pros
ndendonelo Vulcano : intendevasi con questo le scienze, le lettere ed ogni altra disciplina non essere un ritrovato dell’uom
a gratitudine, la munificenza, le fraterne corrispondenze amorose, ed ogni legame, che rannoda l’uomo all’uomo e ne rende un
esto fiume. 60. Ora di Ercole come personaggio allegorico. E prima di ogni altro qui ci sforziamo di voltare nella nostra li
terno, ineffabile, potente in far tutto e tutto superare, creatore di ogni cosa, prestantissimo ausiliatore di tutti, cultor
tore dell’aurora e dell’oscura notte, esecutore di dodici fatiche per ogni parte della terra dall’orto fino all’occaso — A c
non ignori del pari quale sia il mio ufficio. Tutto ciò, che vedi da ogni lato, il Cielo, il mare, le nubi, la terra, tutto
ol sorgere, e col suo tramonto dandogli termine ; e solevasi prima di ogni altro invocare quando si celebravano sacri riti q
tagioni dell’anno, e con le tre finestre di ciascun lato i re mesi di ogni stagione. E Varrone come rapporta Macrobio(3) vuo
delle viti gli si poneva in mano una falce, gli si cingeva il seno di ogni specie di frutti, indicandosi con la falce esser
9 (1880) Lezioni di mitologia
potrebbe esser indirizzato all’eccellente traduttore del Ramaiana. Ad ogni modo, non cancellate da’ vostri affettuosi ricord
genere, dai vizj e dalle sciagure avvilito, così il mondo divise, che ogni bisogno ebbe un dio, e fu facile allora agli isti
mena; ed io, per quanto la povertà dell’ingegno mio lo concede, porrò ogni mia cura per allontanare tutti gli ostacoli che s
i Inni di Omero e di Callimaco, le Metamorfosi d’ Ovidio, poeta sopra ogni altro pittore, e le opere di molti altri famosi d
ono da tanto rimprovero, asserendo che di Dìo ebbe idee più giuste di ogni altro pagano. Orazio, infatti, lo chiama interpre
re. « Nel principio Iddio formò l’Etere, ove abitavano gli Dei, e da ogni parte di questo erano il Caos e la Notte che sta
ltra ad un orribil serpente. Quantunque gli Dei vietassero ad Echidna ogni commercio, chiudendola in un antro della Siria, p
i Titani, e quei che Giove Dell’Erebo all’orror tolse tremendi, Che d’ ogni arme maggior avean la forza: Ben cento mani dall’
e di edificare i templi fra le altre nazioni. Ma siccome la vanità di ogni popolo cerca di arrogarsi le invenzioni di tutte
el nume, o la pluralità degli Dei che nel tempio erano adorati. E con ogni altra iorma della fabbrica alludevano alle qualit
ccelsa pira Costrutta d’ammontati aridi tronchi, Che ha cento pie per ogni lato: in cima Vi si adagia il cadavere; dai membr
idio, descrivendo Medea che d’Ecate implora il soccorso. Ed è fuori d’ ogni dubbio che sopra il suolo si offrivano le vittime
Licio. Coi costumi si mutò la materia onde erano composti; e piacque ogni forma, quantunque si osservasse di costruire più
to dei loro voti, parlerò delle ostie che allora si offrivano, poiché ogni genere di sacrifìzj può in queste due classi esse
catalogo di questi sacri utensili, se in queste cose la vista, più di ogni descrizione, non ammaestrasse; onde per voi stess
erra: Quivi Andromaca ancor cercò cogli occhi Il magnanimo sposo, e d’ ogni dardo Impallidiva, e in rimirar le prove D’immort
altri di un faggio Abbraccia il tronco, un lauro altri ricopre. Trema ogni ramo dell’ombroso bosco Per la sospesa plebe, e s
ersa parte Chiusa è da colle facile, che sorge A guisa di teatro. Era ogni lido Ingombro, e presso la sperata terra Già cred
esser doveva dell’erme. Era lecito il servirsi agli antichi artisti d’ ogni materia e d’ogni forma per le statue degli Dei. O
’erme. Era lecito il servirsi agli antichi artisti d’ogni materia e d’ ogni forma per le statue degli Dei. Oltre il marmo e l
tutte altere L’avite colpe, gran base di regno. Nasce fra l’ombre che ogni augello teme Un rivo, e pigro qual palude stagna.
a dei sommi fu sempre di dubbi e di contrasto argomento. Creta, più d’ ogni altra greca città, questo vanto si arroga; e l’an
itto in un Idilio, con tanta grazia e semplicità così bella che vince ogni dire. Uditene la traduzioue che ho tentata, e che
sovrastato dall’aquila. Nei calzari e nel manto di Giove era compreso ogni genere di animali e di fiori. Splendeva per l’oro
sommità fino al suolo. Sarebbe lungo annoverare gli splendidi doni di ogni nazione che accresceano la maestà di questo tempi
a nebbia in quel contorno, E che poco terren ricopre e serra, E ch’in ogni parlar è chiaro il giorno. Vedendo che nè i fiumi
e di cui, E di che armento, e chi l’ha data a lui. Per troncar Giove ogni sospetto e guerra, Che la gelosa già nel suo cor
ccia, Baciando spesso la cangiata faccia. O dolce figlia mia, che in ogni parte, Da dove nasce il Sol fin all’occaso, Già t
e prova e sente. Giove con grato modo e caldo affetto. Per ammorzare ogni rancore e sdegno. Che rode alla gelosa moglie il
Se rettamente, e senza inganno io faccio questa alleanza mi concedano ogni felicità gli Dei: se altrimenti opero e penso, sa
quantunque ancora presso gli abitanti di Elide fossero stabiliti per ogni quinto anno giuochi, nei quali le donne si disput
eganza e la gentilezza dei panneggiamenti, la finitezza del lavoro in ogni minima parte ce la danno per un’opera di un grand
«……………………………………… E tosto S’avvia colà dove in eburnea cella, Nido d’ ogni delizia, accoglie e serba Tutti i tesori suoi. Sp
oreste. Ma ciò già fu; te mia compagna e sposa Volle il destin: sopra ogni dea t’esalta Il nodo che ne stringe, esempio augu
o, Sollevò col tridente ed a sé trassele; Poscia sovra al suo carro d’ ogni intorno Scorrendo lievemente, ovunque apparve Agg
ia e di Giove, nipote di Atlante e di Pleione, appropria la Mitologia ogni vanto degli altri. In tanta varietà doveva necess
di Apolline, per quanto colla sua avvedutezza si avvisasse di celare ogni indizio del furto, non potè sfuggire alla vista d
strade, e verso di esse rivolgevano la testa del nume, sotto la quale ogni avvolgimento della via era indicato. Arpedoforo c
inesi e dai Galli, che con umano sangue lo placavano onorandolo sopra ogni altro dio come narra Giulio Cesare nei suoi Comme
nato Giove perchè T umana gente liberata da questo terrore sarebbe in ogni colpa trascorsa, uccise questo raro medico, cui n
sul rapitor Tizio volgesti, E contro Achille Larisseo maggiore Duce d’ ogni altro, e per te solo, o Dio, Ineguale guerrier, b
fa intendere che in questa pittura, ove vi era più di ottanta figure, ogni principale era distinta col nome. Conviene creder
ra Del marito la cetra unì: rimiro Ampli tesori delle regie stanze In ogni parte: a questo aggiungi un volto Degno di diva,
el tutto insieme, cresce poi il piacere a considerare le perfezioni d’ ogni sua parte. I suoi capelli raccolti in un nodo sop
ono da Esichio dette φορμιγγες, parola greca con cui talora si denota ogni sorta di cetra o lira: nomi dagli antichi stessi
o, e vera L’origin fu che t’additò la madre; E perchè escluda i dubbi ogni mio dono Chiedi, e l’avrai. Stige n’attesto ignot
e di Mitilene, e tanto simile è quella figura alla presente statua in ogni più minuta particolarità, che non può dubitarsi c
parteneva alla sepolta città di Pompeia. « Generalmente Diana più che ogni altra delle dee maggiori ha la figura e le sembia
in guisa che stendasi sui circostanti oggetti. I suoi capelli sono d’ ogni intorno della testa ripiegati in su, e di dietro
l, più di folgore veloce, Che vien da nube che squarciata tuona. Cede ogni ramo, l’abbattuta selva PJsuona, il grido si ripe
i, e velo al ramo Fé’ la bianca favilla. Alzasi un grido In Calidone: ogni età piange, il volgo Coi potenti confuso, e con l
una fra l’eletta schiera, Che sul Menalo stanca i pie veloci. È breve ogni favor: Pv^egnava il sole In mezzo al cielo, allor
sempre nella dea Giove si celi. Allorché vide le compagne note Lascia ogni tema, e del bel numer’una Tosto diviene. Ah come
. II. Lezione vigesimaquinta. Minerva. Pallade, o Minerva, come ogni altra divinità, va soggetta a dubbii e differenze
ione di lei fu subito confidata a Dedale ingegnosissima donna, che in ogni buona arte ammaestrò la fanciulla. Nella battagli
, si devono le trombe, le tibie, i fusi, il ricamo, l’arte di tessere ogni genere di lanificio, e fino le leggi. Ma per ninn
empre l’aspetto serio, e par l’immagine del pudor verginale scevra di ogni debolezza di sesso, in guisa che sembra aver doma
l volto incerto Adombra. Lo condusse al sacro fonte Coi cani sete che ogni dire avanza, E quivi ciò che ad un mortai non lic
quando vanno alle amabili danze degli Dei nella casa paterna. Poiché ogni ornamento ebbero disposto intorno al corpo di Ven
ero d’olio immortale, coll’odoroso peplo le coprirono le membra, e di ogni altra veste adornata andava ad Ilio velocemente d
forse una delle Grazie o delle Ninfe: salve; io ti farò un’ara ove in ogni tempo dell’anno vaghe ostie ti saranno immolate:
elle domestiche fatiche. Come simbolo di un amore puro e spogliato di ogni desiderio sensuale, è stata rappresentata ancora
to, or corca il tristo Adone. Gitta sopra di lui ghirlande e fiori; E ogni cosa con lui tu gitta intanto, Poich’egli è morto
ocacci. Gridando Citerea piangon gli Amori. Spense Imeneo alle soglie ogni sua face; La nuzial ghirlanda a terra sparse. Non
co scrittore. Ma un Marte, qual lo vorrebbe il signor Vatelet, di cui ogni minima fibra esprimesse la forza, il coraggio, il
e il mar spianato Sempre commove la procella stanca, Non han le navi ogni lor vela, ancora Stringonsi al remo i naviganti,
etta la solinga valle La figlia non trovò dove l’avea Lasciata fuor d’ ogni segnato calle, Là dove calca la montagna Etnea Al
ere fioriva unica e cara Figlia (altra prole le negò Lucina) Ma più d’ ogni altra madre era superba: Del numero così compensa
affidate a Cerere, ricca la rendono di attributi e di simboli più di ogni altra dea. La presente Lezione è destinata ad arr
o saputi appressare i moderni. Quanto è certo però e riconoscibile da ogni intendente quel che esponiamo sulr artifizio del
tutto l’andamento della veste soprapostavi; priva ancora nel capo di ogni ornamento straordinario che simbolico potesse ess
tà, delle leggi delle quali era la prima dispositrice, finalmente per ogni luogo a cagione dei suoi misteri che sembravano c
pio Eleusino accoglieva nel suo recinto maggior numero di persone che ogni città di Grecia nelle sue feste. Il sacrario, sec
a poi ai misteri un prefetto col titolo di re, il quale comandava che ogni nemico dalle cerimonie si astenesse, e che dopo l
arita le soggette glebe. Segue il suo volo Primavera, e dona All’erbe ogni color: sparge le rose Di sanguigno splendore, e d
rzo erede Di Saturno ricerca ove l’uscita Sia del mondo fraterno: era ogni via Chiusa, e duro contrasto eran le rupi. Sdegna
collo sfregamento di un legno, a ciò atto, forandolo. Lo rinnovavano ogni anno nel primo giorno di Marzo ancora che non si
Vesta non conservavasi solamente nei templi, ma ancora alla porta di ogni casa particolare, da che la parola vestibolo è de
Vesta si figura in una donna sedente circondata da delle piante, e da ogni genere di animali, che l’accarezza. È chiaro che
empie, sicuro Simulacro di mal; notte ripete I timori del giorno; in ogni sonno Pere la figlia. Or da vibrato dardo È trafi
ono; or me richiama Di tanto pegno la custodia, e gli anni Esposti ad ogni frode. Io non mi affido Assai nei tetti dei Ciclo
oco Spaventa: ancora con timor diverso Mi avverton sogni infausti, ed ogni giorno Tremendi auguri: al mio dolor minaccia. Qu
one di questa tavola come madre di Anteo, che rinnuovava le sue forze ogni volta che toccava la Terra. Sopra una pasta antic
o stagioni dell’anno nel giro delle quali conduce la Terra a maturità ogni semenza. Le stagioni sono figurate nei quattro fa
ianco il labbro: Son scabri i denti rugginosi, e dura La pelle accusa ogni segreta parte, E l’arid’ossa dai curvati lombi Sp
he la testa alata non può essere Perseo, perchè quell’eroe imberbe in ogni monumento s’incontra; non Bellerofonte, che avreb
in compagnia del Sonno potrà significare i presagi, che gli uomini di ogni secolo e di ogni nazione si sono lusingati poter
Sonno potrà significare i presagi, che gli uomini di ogni secolo e di ogni nazione si sono lusingati poter ritrarre dai sogn
cavo monte Antro del pigro Sonno albergo e tempio; Di Febo ignoto ad ogni raggio il suolo, E sola nebbia di caligin mista.
orna. Ma fra la plebe dei suoi figli il padre Chiama Morfeo che mente ogni figura, Finge sembianze, portamento e voce, E le
cipali ornamenti della spina del Circo. Celebravansi alla dea in Roma ogni anno solennità alla metà di Aprile, ed erano chia
ondante il tauroboliato, che mediante tal bagno, si credeva purgato d’ ogni delitto, rinato a miglior vita, e la moltitudine
ividessero Y impero con Saturno nel priijcipio, e che quindi, essendo ogni re intollerante di compagno, la madre Vesta, o la
ll’autunno, e sempre Le mie fiscelle ne son curve. Io canto Meglio di ogni Ciclope, e di te canto. Mio dolce pomo, e di me,
i te sol mi dolgo: Punto bene di me ti disse, e magro, Sottil mi vede ogni dì più. Se dico Che capo e piedi gran pena mi cru
le processioni di Giove e di Rea. I Salii in Roma camminavano facendo ogni tanto piccoli salti, e percotevano i loro scudi c
si estendevano le fiflessioni del critico sopra lodato, tralasciando ogni discussione per voi noiosa, vi dirò che i Cabiri
oi sono pervenute. « Quello che nel nostro simulacro interessa più di ogni altra cosa lo sguardo del sagace conoscitore, è l
perte gole Di Cerbero, nè più moveva il vento La rota Issionea. Vinto ogni caso, Tornava il vate a riveder le stelle: Retro
aggiormente l’importanza di questi studii. La figura di Plutone ha in ogni riguardo il carattere di Giove, ma di. Giove truc
rar dal genitor mio crudo 1 precetti superbi empi e nefandi Dell’alma ogni paura: onde io sul letto Mi levo alquanto, e con
nto, e de’ miei lumi l’onde Cadeano sopra le tue belle membra; E tu d’ ogni pensier leggiero e scarco Mi cercavi abbracciar,
tate spoglie) E mi trasse per forza a quest’oscura Prigion, dov’ io d’ ogni stagion rimiro Spaventi e morti, ov’io dogliosa s
tti gli uomini si credevano esenti dal tributo per esser vicini più d’ ogni altro popolo al regno dell’ombre. Tre, come vi ho
ergiuravano erano per del tempo allontanati dalla mensa celeste, e da ogni conversazione cogli Dei. Iride messaggiera del Ci
agli animali ed all’uomo, ed aveva la proprietà di spezzare i vasi di ogni terra e di qualunque metallo. L’unghie sole del c
i saver tutto trascende. Fece li cieli, e die lor chi conduce. Sì che ogni parte ad ogni parte splende, Distribuendo ugualme
trascende. Fece li cieli, e die lor chi conduce. Sì che ogni parte ad ogni parte splende, Distribuendo ugualmente la luce: S
ed i voti che concepiva per l’impero che il buon gusto. Per escludere ogni sospetto di gentilesimo le pose col tempo in test
a. L’unirono per lo più però con la Croce, o altri segni, per levarle ogni superstizione, e distinguerla dalla Vittoria, che
Cristiani si accendesse alla resistenza del Senato romano, ad abolire ogni monumento di questa idolatria. « Fra i pochi che
a mente il freno. Ponmi, disse, la destra entro la chioma, E vedrai d’ ogni intorno Liete e belle venture Venir con aureo pie
i Mnemosine e di Giove. Dagli antichi, non solamente del canto, ma di ogni sapienza moderatrici furono stimate queste divine
i presiedono, hanno data materia di contrasto a diversi scrittori; ma ogni querela ha sopito il Visconti, che combinando la
to vostro desiderio ho trovato un mezzo migliore, ed è di tradurvi in ogni Lezione, finché non saremo giunti alla Mitologia
nell’esecuzione, capricciosa e gentile nel paneggiamento, perfetta in ogni più piccola e men significante sua parte, che non
esta Musa così parimente rappresentata; e il quadro stesso, per torre ogni dubbio, ci offre la figura di un Poeta coronato d
to pure si diffondesse l’opinione che il nume di poco nato guariva da ogni malat tia. Trigone fu la nutrice dello dio, ed il
rcadia in un bosco, ove eredevasi il sepolcro di Esculapio, i giuochi ogni cinque anni, ma i templi più famosi del nume eran
ere stato causa d’ invidia e di conquiste ad Alessandro. Non è fuor d’ ogni dubbio di chi fosse figlio e dove nascesse. Diodo
o fanciullo uccidi. Mira le guance di lanugin prima Vestite appena, e ogni sembianza umana. Io leone non son, fiera non vedi
ni, animali consacrati al Sole. Così Bacco cresceva, e diveniva forte ogni giorno sotto la tutela di Rea. Nonno dipinge i P
Melicerta ed Ino suoi parenti, divinità marine, gli sono liberali d’ ogni cura, mentre che i Satiri lo cercano e lo piangon
nviluppando la giovine ninfa la tolse dagli sguardi dei mortali, e da ogni insulto la difese. Dallo stesso poeta, del quale
o, che si osserva antico nel Capitolino, a norma di cui si è supplita ogni altra parte mancante. Con somma accuratezza se ne
uel coro di donne attiche, che insieme con le delfiche donne andavano ogni anno in Parnaso, e quivi a Bacco celebravano F Or
l Vino di una vita lieta e voluttuosa, cedeva poi alla sorte comune d’ ogni vivente, non altrimenti d’un convitato che sì lev
rilevò quella della barba che il decantato Sardanapalo solea radersi ogni giorno, come solito abbigliarsi donnescamente: la
distintivo, sendo lo scettro che regge colla sinistra fregio comune d’ ogni deità, pur non dubito denominar Proserpina o Libe
ior parte, i tiasi cioè le orgie, i trieterici, feste che si facevano ogni tre anni in onore di Bacco, altre solennità Dioni
ostra tale la sua perfetta simiglianza col nostro putto, ma ne toglie ogni dubbio la coda faunina, che appare senza equivoco
10 (1831) Mitologia ad uso della gioventù pp. -
sabili a sapersi, trattandoli con una certa latitudine, ed impiegando ogni cura perchè l’esposizione ne fosse fatta in termi
ce in mano, emblema del tempo, il quale passa rapidamente e distrugge ogni cosa. Gli siodà anche là figura di un serpento ch
a divinità dei pagani che lo riguardavano come il padrone assoluto di ogni cosa. Esso era adorato sotto vari nomi da quasi t
traggon il principio dalla tenerezza. Le sue feste si celebravano con ogni sorta di dissolutezze. Ovunque sorsero degli alta
gli Dei e specialmente di Giove suo padre, al levare del quale doveva ogni giorno trovarsi per ricevere i suoi comandi, li s
oquenza, dei pastori, dei viaggiatori, dei ladri, dei ciarlatani e di ogni sorta di frappatori. Egli conduceva le anime all’
tto il nome di Baccanali o Orgie si celebravano a Roma in autunno con ogni genere di stravizzo. Le sacerdotesse di Bacco s’i
oblio i mali della vita. Una terra sempre ridente rinnovava tre volte ogni anno le sue produzioni, e con bella vicenda prese
l’Inferno. Flegetonte o Priflegetonte volgeva torrenti di fiamme e da ogni lato circondava le caroeri de’colpevoli. Erano a
atteri a questa Dea e varia all’infinito la sua genealogia ; pare che ogni paese avesse la sua Ecate di cui i mitologi hanno
locandogli sopra la testa un albero carico di frutta, che s’innalzano ogni volta che stende il braccio per coglierne. Le Da
giovinetto con faccia serena, colle ali di farfalla ed incoronato di ogni sorta di fiori. Amò teneramente e sposò Clori sec
rdiano e che ne procurasse la fertilità. Questo Dio che presiedeva ad ogni sorta di dissolutezze era particolarmente venerat
le sue forze e dilatarsi le ali che ripigliavano il loro antico stato ogni volta che Antero era lontano da lui. Non è diffi
il Destino era esso medesimo quella fatale necessità secondo la quale ogni cosa avveniva nel mondo. Giove vorrebbe salvare E
uota tenuta ferma da una catena. Si pretende che sia miserabile e che ogni uomo abbia il suo. Il Destino non aveva statue, m
i intorno alle loro prerogative, affinchè al cospetto della divinità, ogni asprezza fosse dalle loro discussioni bandita ; i
i un giorno. Impegnato il padre con un irrevocabile giuramento, tentò ogni via ma inutilmente di distogliere suo figlio da u
il Giusto per cocellenza. Per dare alle sue leggi maggiore autorità, ogni nove anni, ritiravasi in un antro ove diceva che
ordò loro la pace se non che alla condizione ch’ eglino gli avrebbero ogni sette anni spedito sette giovani e altrettante do
presiedeva alle generazioni : non era altra cosa che la brama che ha ogni essere creato di unirsi a ciò che più gli si addi
mezzo di alati fanciulli i quali hanno degli attributi particolari ad ogni Stagione. La Primavera per esempio è coronata di
ompagnava per tutta la vita. Secondo alcuni due Geni attribuivansi ad ogni uomo, l’uno buono e l’altro cattivo. Ciascuno nel
i sangue in tal sorta di sacrifici. Presiedeva secondo gli antichi ad ogni parte del corpo un Dio particolare, come le varie
n volevano uomini seco loro e non conversavano con essi che una volta ogni anno, e li rimandavano dopo alle loro case esigen
n esse i due termini naturali del corso di quel grande astro il quale ogni giorno trascorre dall’orto all’occaso. Osservisi
rtì pure in pietra Polidete che invidioso della gloria di lui cercava ogni mezzo di diffamarlo ed inquietava con ogni sorta
ella gloria di lui cercava ogni mezzo di diffamarlo ed inquietava con ogni sorta di violenze Danae, e per ultimo trasmutò in
ore, ordinò a Cadmo e agli altri suoi figli di andarne in traccia per ogni parte e di non ritornare senza di lei. Cadmo, dop
bbe sulla terra ; di maniera che vivevano e morivano alternativamente ogni giorno o, secondo altri, di sei in sei mesi. I Gr
ntemente di legarsi con un nuovo imeneo. Le donne di Tracia tentarono ogni via per fargli rinunciare ad un genere di vita me
i abitanti del monte Elicona prima di sacrificare alle Muse, facevano ogni anno l’anniversario di lui. Questo non è lo stess
che quella spalla, col semplice suo tocco, aveva la virtù di guarire ogni sorta di malattia. I confini del regno di Tantalo
e, sino all’epoca delle nozze di Teti e di Peleo. L’azione che più d’ ogni altro il rendette celebre, si è il suo giudizio p
stendevasi su tutte le ricchezze dell’universo, promise di colmarlo d’ ogni bene, non esclusa la regia podestà. Minerva gli o
era riguardato come il primo motore degli oracoli, e prima sorgente d’ ogni divinazione. Dopo gli oracoli di Giove i più cele
vi recavansi a consultare Apollo. Col tratto del tempo in un giorno d’ ogni mese, il Dio pronunciava i suoi Oracoli, i quali
I.° I Giuochi Olimpici, che celebravansi in Olimpia città dell’Elide ogni quattro anni, e da cui prese origine il computo d
11 (1806) Corso di mitologia, utilissimo agli amatori della poesia, pittura, scultura, etc. Tomo II pp. 3-387
ti alla guardia d’un Dragone, tenendo sempre lontano da’ suoi confini ogni etraniero. Risvegliatisi pertanto in lui gli anti
ntò tosto di ciò, di cui l’Oracolo avealo minacciato(a). Tentò quindi ogni mezzo onde farlo perire. A tale oggetto gli propo
e più in città, e si formò un nascondiglio sotterra, per ritirarvisi, ogni qualvolta Ercole era per avvicinarsi alla volta d
ere di nuovo la fertilità nelle di lui campagne conveniva sacrificare ogni anno uno straniero a Giove. Ciò subito si esegui
la morte di Climeno, suo padre, ucciso da un Tebano. Quel re spediva ogni anno a Tebe certi commissarj per ricevere quell’
luogo, ove le avrebbe sotterrate (a) (30). La fiamma, dilatatasi per ogni parte ridusse, in cenere le membra e le ossa di l
nare col re Megarese un trattato, per cui si obbligarono di mandargli ogni nove anni(c), ovvero ogni anno sette giovanetti e
attato, per cui si obbligarono di mandargli ogni nove anni(c), ovvero ogni anno sette giovanetti e sette giovanette, affinch
i alla patria. Eglino quindi instituirono le Feste Delie, nelle quali ogni cinque anni recavasi un numero di Ateniesi, coron
non era permesso il punire reo alcuno (b). La Grue era una danza, che ogni anno facevasi dalle giovani Ateniesi nel tempo de
di medicina. La Pastorella impiegò tutto lo studio per guarirlo ; ma ogni rimedio fu inutile, perchè la freccia, che lò col
armata eccitatono Agamenonne a farlo, e Achille parlò più vivamente d’ ogni altro. Quegli da prima si mostrò alquanto restio,
iù ancora, quando cangiava di figura ; cossicchè colui, veggendo vana ogni sua arte ; ripigliò le primiere sembianze, e died
ando varj ornamenti donneschi, e frammischiate a questi delle armi di ogni sorta. Tutte le giovani si scelsero le galanti me
. Il corpo di colui era invulnerabile ; però Achille, osservando, che ogni suo colpo riusciva vano contro di quello, scese d
mavano sì vergognosa risoluzione, e lo esortavano a cercare piuttosto ogni mezzo per placare la collera d’Achille. Agamennon
lla comandò, che gli si lavassero i piedi, come soleasi praticare con ogni straniero. La vecchia Euriclea, nutrice d’ Ulisse
castigo, finchè per consiglio dell’ Oracolo non si promise di spedire ogni anno due giovanette di Locri, estratte a sorte, o
cle del pari distribuì i suoi più valorosi guerrieri in guisa, che da ogni parte potesse difendersi nello stesso tempo, ed e
empre verdeggiano, danno a divedere, che non altrimenti la Virtù è in ogni tempo la medesima, nè resta mai da veruna avversi
nito di sommo avvedimento, e con maravigliosa destrezza si sottrae ad ogni pericolo. Le giace a’piedi un leone. Questo di su
il primo opera avvedutezza, l’altro precipitosamente si abbandona ad ogni impresa. Il contrasto pertanto de’medesimi ci avv
sopra una pietra quadrata, la quale, essendo perfettamente eguale da ogni lato, indica il carattere di questa virtù, ch’è q
neficenza un aspetto di singolare bellezza, perchè il benefizio più d’ ogni altra cosa piace ed alletta. Tiene colla destra l
si anche per mezzo di due mani, congiunte insieme. E quì si noti, che ogni parte del corpo umano, separatamente presa, e le
savano le Belle Arti, affinchè la presenza di questa Dea allontanasse ogni disapore dalle loro dispute(b). Esso fu rovinato
avone, il quale di natura sua si compiace di se medesimo, e disprezza ogni altro animale. Questo Vizio ha uno specchio, in c
palagi. La regla corona qualifica questo vizio, come il dominatore d’ ogni luogo, e quasi d’ogni persona. Ha le ali alle tem
na qualifica questo vizio, come il dominatore d’ogni luogo, e quasi d’ ogni persona. Ha le ali alle tempia, perchè esso nasce
one. Questo Vizio dipingesi giovane, perchè è questa l’età, che più d’ ogni altra lo coltiva. Tiene nella destra una maschera
e, perchè questo, qualora, viene offeso, s’accende di furore, e tenta ogni mezzo di prendere vendetta del suo offensore.
eto. Ella, comparsa più serena o colorita del solito, lo rapì, e fece ogni sforzo per induslo ad amarla. Ma egli, che sempre
edesima veste, indicano l’assidua cura, che ha il Geloso, d’osservare ogni atto, anche il più indifferente, della persona, c
o strepito, ma del resto è affatto inutile, vuoto di senno, e privo d’ ogni sapore. Disobbedienza. La Disobbedienza è v
è di colore simile a quello della ruggine, perchè come questa consuma ogni metallo, così il maligno non cessa mai di nuocere
Ha appresso di se gran quantità di spine, per esprimere, che al Pigro ogni cosa riesce difficile. Ingratitudine. L’Ing
ffinchè non vengano rapiti, devono essere custoditi con attenzione in ogni tempo. La colonna, indizio di forza e di grandezz
favorisce i meritevoli. Abbondanza. Abbondanza è l’affluenza d’ ogni sorta di beti. Questa Dea chiamavasi da’ Greci Eu
Pluto fanciullo, per far intendere, che da essa dipende il possesso d’ ogni ricchezza. Dubbio. Il Dubbio è ambiguità de
tà spezialmente per difetto di cognizione e di esperienza si dubita d’ ogni cosa. Il trovarsi tralle tenebre indica i varj pe
lui, senzachè Saturno se ne accorgesse. Il loro culto si estese più d’ ogni altro. Anguia, città della Licia, eresse ad esse
i Nefale spettavano la corona e le ricchezze d’ Atamante ma Ino cerco ogni mezzo per farli perire, e corruppe i Sacerdoti de
li Ateniesi lo risguardassero come uno de’ Semidei. Gli sacrificavano ogni anno un capro nel dì, che precedeva la Festa di T
ima di nome Peribea. Minos tostochè la vide, ne divenne amante, e usò ogni sforzo per aver corrispondenza da colei, che ricu
lle acque deflo Stige. Il nerboruto Petreo faceva con ambe le braccia ogni sforzo per ischian are una quercia, piena di ghia
do colle sue lagrime quella rugiada, che sul crepuscolo mattutino per ogni dove cade dal Cielo. Aggiungesi, che l’Aurora, no
edesi finalmente, che Mennone rendesse dalla stessa Statua un Oracolo ogni sette anni(b). (18). Protenore concorse alla dif
lla nella Macedonia offerivano dei sacrifizj a Peleo, e gl’immolavano ogni anno una vittima umana(c). (3). Tetide era una N
temettero di passare tralle fiamme, che li ambe le parti consumavano ogni cosa. Gli Dei a vista di sì straordinaria pietà f
iovine toro (i). Servio dice, che tale sacrifizio si rinovava in Roma ogni anno suli monte Aventino (l). Virgilio poi narra,
o crudelissimo, stendeva i vivi sopra i morti, e adattando la bocca e ogni altra peste degli uni sopra quella degli altri, f
i tale avvenimento que’di Patrasso dopo le Feste di Bacco celebravano ogni anno i funerali di Euripilo, e rendevano grande o
i essere quella, che fu rapita da Oreste. In quel tempio si celebrava ogni anno la Festa della liberazione d’Oreste e d’Ifig
’instituirono certe Feste, dette Neottolemee, le quali si celebravano ogni anno con molta pompa(d). (b). Idard. Stor. Pon.
l paese concorse a sterminare quel nuovo mostro. Poichè vano riusciva ogni artifizio e studio, Cefalo, figlio di Dejone o De
Nemeo, di cui abbiamo parlato altrove(b). Que’ Giuochi si celebravano ogni tre anni. I Greci v’assistevano vestiti di nero,
o in combattimenti equestri. Col progresso del tempo vi fu introdetto ogni altro esercizio ginnastico(c). Policlete, soprann
12 (1874) La mitologia greca e romana. Volume II « Parte III. Semidei, indigeti ed eroi — XLVI. Giasone e Medea » pp. 342-489
ureo vello. Medea coll’arte magica premunì talmente Giasone che vinse ogni prova, e, impadronitosi dell’ambito tesoro, partì
rla coll’eduzione ; ed Ercole ebbe maestri ed occupazioni non solo in ogni genere di esercizii ginnastici e guerreschi, ma p
e ne fece passar la corrente per quelle stalle e trasportarne al mare ogni sozzura. Allusivamente a questo fatto mitologico
scoglio che si chiamò e tuttora chiamasi Lica. Ma trovando inefficace ogni rimedio, volle morir da forte com’era vissuto, e
ngegno ; « Con voi nasceva, e s’ascondeva vosco « Quegli ch’è padre d’ ogni mortal vita, « Quand’io senti’ da prima l’aer Tos
si per servir di cibo al Minotauro ; il qual tributo dovea rinnovarsi ogni 9 anni finchè il Minotauro vivesse. Per ben due v
ani liberati dal Minotauro ; ed inoltre l’onoravano agli otto pure di ogni altro mese. LII Atrocità Tebane La città
rte. I tristi casi di Edipo furono il soggetto di molte tragedie ; ed ogni scrittore li modificò o alterò secondo la sua fan
lto « Suo popolo le Idèe falde cuopriva. « Di Dardano fu nato il re d’ ogni altro« Più opulente Erittonio……. « ……. D’Erittoni
Anche Omero, come abbiam veduto, lo dice soltanto il più opulento di ogni altro re. Da Erittonio nacque Trœ, o Troo, onde v
oro esercito, il quale rimaneva quasi sempre perdente e respinto : ad ogni battaglia cresceva il numero dei morti e dei feri
ndicar la morte del figlio aveva Nauplio sempre cercato di nuocere in ogni modo alle famiglie ed agli Stati di quei Greci ch
de. Ma Dante poeta e filosofo cristiano dopo aver dichiarato che « D’ ogni malizia ch’odio in Cielo acquista « Ingiuria è il
« D’ogni malizia ch’odio in Cielo acquista « Ingiuria è il fine, ed ogni fin cotale « O per forza o per frode altrui contr
iama il mondo senza gente. Tutto il suddetto Canto xxvi è mirabile in ogni sua parte, e non merita meno di quelli della Fran
citori ; « Sì che dell’amicizia e dell’ospizio « E dell’umanità rotta ogni legge, « Tolse al regio fanciul la vita e l’oro.
reggiando cogli antichi maestri bene spesso li vince : « Io sentia d’ ogni parte tragger guai, « E non vedea persona che ‘l
ivilegio o il segreto. Così nacquero ed ebbero credito gli Oracoli ed ogni genere di Divinazione. Degli Oracoli ragionammo a
rone la fa derivare da superstite, dicendo « che tutti coloro i quali ogni giorno pregavano gli Dei e ad essi immolavano vit
maschili penne. » La qual favola significa che egli conosceva più d’ ogni altro i pregi e i difetti delle persone di ambedu
udoso in mezzo ai laghi formati dal fiume Mincio, e « Lì per fuggire ogni consorzio umano « Ristette co’suoi servi a far su
i di Stato ; e si ricorreva talvolta a consultarli quando veniva meno ogni umano consiglio, come nei casi di pestilenza o di
irovaga allo star sempre confinate nei penetrali del tempio, in quasi ogni regione fu asserito esservi stata qualche Sibilla
iasse la bufera, i buoi muggivano tanto da far paura, e tentavano con ogni sforzo di svincolarsi per fuggire. Questo fenomen
13 (1824) Breve corso di mitologia elementare corredato di note per uso de’ collegi della capitale, e del regno pp. 3-248
igantisce le sue invenzioni, e si aprono i fiori sotto la sua mano in ogni stagione. Boileau. » Piano, e divisione dell’
composto l’Universo. Vien egli rappresentato in atto di assegnare ad ogni elemento il suo posto. Agitandosi in un ammasso d
l suo posto. Agitandosi in un ammasso di luce sembra dissipare da per ogni dove la densità delle nuvole. Una picciola parte
o culto consisteva a tenere sempre vivo il fuoco, che ai raggi solari ogni anno si raccendeva nelle calende di Marzo. Le sue
tuoi raggi. » Quinault. L’Aurora figlia di Titano, e della Terra apre ogni mattina le porte del Cielo al carro del Sole. Que
o dalle acque un orribile serpente detto Pitone, che inseguiva da per ogni dove la sventurata Latona. Un giorno stanca dalla
lie di Memoria Apollo investe Le guida ognor, e l’immortale schiera D’ ogni sapere il merto in se racchiude. Venere. Ven
iusti. Esse passeggiavano tranquillamente per que’ boschetti pieni di ogni delizia, si sollazzavano in mille guise per quell
ta sull’avvenire. Ciò si otteneva con fargli violenza, involandosi in ogni momento con prendere sempre nuova forma, e figura
rato fra gli Dei il Sonno, perchè sospende i nostri mali, e ci toglie ogni inquietudine. Era figlio della Notte, e fratello
figura di una donna robusta, rovesciando un corno pieno di frutta di ogni sorta. La Povertà. Era questa figliuola del L
guisa è rappresentata : cioè col corno dell’abbondanza con frutta di ogni specie, e fiori : ma per lo più vedesi appoggiata
ntano : simboli ingegnosi per mostrare, che l’amicizia è la stessa in ogni tempo, in ogni luogo inalterabile nella felicità,
ingegnosi per mostrare, che l’amicizia è la stessa in ogni tempo, in ogni luogo inalterabile nella felicità, e nelle disgra
e a Cadmo di andarla cercando sin che la trovasse. Essendo stata vana ogni ricerca, Cadmo consultò l’oracolo, dal quale gli
ita di tempo cominciò ad inseguirli : ma la perfida figlia avvezza ad ogni delitto, preso Absirto suo fratello minore lo tru
uale consisteva la salvezza della città. Ulisse, che accorreva da per ogni dove, colla sua destrezza seppe involarla coll’aj
. Se ne vendicarono ben tosto questi popoli, uccidendo sei uomini per ogni vascello. Scappato dalle loro mani dopo una pugna
erba, che lo garantiva dalle più funeste malìe. Ulisse al coverto di ogni pericolo snudò la spada minacciando Circe di ucci
esto non impediva che gli amanti non fossero sovente insieme. Leandro ogni notte traversava a nuoto lo stretto alla vista di
rede di ricavarla dal Sabbato degli Ebrei, giorno in cui cessavano da ogni lavoro, per indicare l’indole della voce riposo,
al piccolo volume delle sue acque. Malgrado che sia egli decantato in ogni pagina dalla fervida fantasia de’ poeti, la sua p
ione, nella quale fralle altre formalità si bruciava una barchetta in ogni anno nella notte della Natività di Nostro Signore
enj le facoltà dell’animo inclinati al bene ed al male. Comunque sia, ogni luogo aveva il particolare suo Genio. Leggiamo ne
ro della Genesi, inventore de’ fornelli, ed espertissimo nel lavorare ogni sorta di metalli. 1. Era Vulcano particolarmente
14 (1836) Mitologia o Esposizione delle favole
e anzidette favole, quanto per esprimere come il Tempo miete e divora ogni cosa. A questo aggiungevansi anche le ali, per in
lto era in Samo, e Cartagine. Sacre a lei erano in Roma le calende di ogni mese, e sacro particolarmente il mese di Giugno,
un giorno che malgrado le contrarie preghiere di lei volle andarvi ad ogni patto, vi fu ucciso da un cignale, sotto alle sem
n giuramento qualunque cosa gli avesse chiesto, dopo aver cercato per ogni modo di dissuaderlo, fu suo malgrado costretto ad
lebravansi ai 17 di Marzo; le Baccanali si celebravano in autunno con ogni genere di stravizzo. Capo XIV. Di Cerere. F
tavola pur di legno, finchè si accendesse. Il medesimo pur si faceva ogni anno alle calende di Marzo rinnovando il fuoco sa
omi di Opi o Cibele. Opi fu detta, secondo Varrone, perchè indi viene ogni opera, e d’ essa è uopo per vivere; Cibele o dall
iamavasi Genio, e che Io accompagnava in tutta la vita. Molti pure ad ogni uomo due Geni attribuirono, l’ uno buono e l’ alt
tor, sottintendendovi adjuvet, ed Ædepol, cioè per Ædem Follacis. Ad ogni parte dell’ uman corpo un Dio particolare pur pre
Argol, indi Polidette, che invidioso della gloria di lui, cercava per ogni maniera di diffamarlo, e per ultimo Acrisio stess
a fu rapita da Giove, ebbe ordine dal padre di andarne in traccia per ogni parte, nè ritornare senza di lei. Venne egli nell
alla fine gli Ateniesi, Minosse impose loro la cruda condizione, che ogni sette anni spedir gli dovessero tratti a sorte se
ti da lui sottomessi, come abbiam detto, alla barbara condizione, che ogni anno mandar gli dovessero tratti a sorte sette gi
a mendicare fra i Proci, dai quali sofferse pazientemente insulti di ogni maniera. Avendo poscia Penelope per ispirazione d
erano 1. gli Olimpici, che celebravansi in Olimpia città dell’ Elide, ogni quattro anni, e da cui prese origine il computo d
15 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XXX. Stato delle anime dopo la morte, secondo la Mitologia » pp. 216-231
rno si destini. « Qui stiamo in fin che ’l tempo a ciò prescritto « D’ ogni immondizia ne forbisca e terga, « Sì che a nitida
verso sè stesso, e verso il prossimo. Son queste le sue parole : « D’ ogni malizia ch’odio in cielo acquista « Ingiuria è il
« D’ogni malizia ch’odio in cielo acquista « Ingiuria è il fine ; ed ogni fin cotale « O con forza o con frode altrui contr
storici personaggi dell’èra cristiana ed anche suoi contemporanei, di ogni classe e condizione, laici e cherci, poveri e ric
16 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — VII. Saturno esule dal Cielo è accolto ospitalmente in Italia da Giano re del Lazio » pp. 31-38
lebrarla per l’innocenza dei costumi e per le spontanee produzioni di ogni ben di Dio sulla terra ; giungono perfino a dire
o fu bello ; « Fe’ savorose per fame le ghiande, « E nettare per sete ogni ruscello. » Ammette sì la felicità di una vita s
ognaro. « Qui fu innocente l’umana radice ; « Qui primavera sempre ed ogni frutto ; « Nettare è questo di che ciascun dice !
17 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XXXII. Gli Oracoli » pp. 242-252
de’regni e delle repubbliche, inimici delle virtù, delle lettere e d’ ogni altra arte che arrechi utilità e onore alla umana
i nascevano i tempii, di qui i sacrifizii, di qui le supplicazioni ed ogni altra cerimonia in venerarli, perchè l’oracolo di
perta nei popoli, divennero gli uomini increduli ed atti a perturbare ogni ordine buono. » Fu allora che venne fuori Demoste
18 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Avvertenza » pp. -
oni viventi tuttavia nel comune linguaggio ; in uso delle scuole e di ogni colta persona. Di quest’opera di erudizione lette
quale spero che possa esser utile non solo agli scolari, ma ancora ad ogni colta persona, poichè voile il Tommasèo che cosi
19 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — IV. Una Divinità più potente di Giove » pp. 20-24
iva a toglier dal mondo la moralità e l’imputabilità delle azioni. Ma ogni essere ragionevole sente la dignità dell’umana na
moralità lasciaro al mondo. « Onde pognam che di necessitate « Surga ogni amor che dentro a voi s’accende, « Di ritenerlo è
20 (1874) La mitologia greca e romana. Volume II « Parte II. Degli dei inferiori o terrestri — XXXVIII. Gli Dei Penati e gli Dei Lari » pp. 290-294
il loro principale ufficio, che essi non avrebber perduto ancorchè in ogni famiglia avessero ricevuto un simil culto. Infatt
santo patrono della città o dello Stato. Con tal distinzione sparisce ogni dubbio sul vero e proprio ufficio attribuito dai
21 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XIV. Il Diluvio di Deucalione » pp. 73-78
del vero, poichè alla crudeltà ed alla barbarie univasi l’empietà ed ogni altra scelleraggine più nefanda ; e se egli non e
vante « Ch’io ne morii, come i Senesi sanno « E sallo in Campagnatico ogni fante. » (Purg., xi, 61.) 87. « Inde genus
22 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XV. Giunone regina degli Dei e Iride sua messaggiera » pp. 79-85
ure « Che da te nulla cerco e nullo chieggo, « E tu tranquillo adempi ogni tuo senno. » (Trad. del Monti.) Malcontenta era
egnata, come ben si capisce da questi versi ; e Giove faceva di certo ogni suo volere, ma non senza disturbi ed impacci per
23 (1861) Corso di mitologia, o, Storia delle divinità e degli eroi del paganesimo: Per la spiegazione dei classici e dei monumenti di belle arti (3e éd.) « Cenni Preliminari » pp. 9-
che il popolo fosse animato a sperare o a disperar d’una impresa. In ogni caso poi il loro zelo era sostenuto dai ricchi gu
e, di Bacco, di Minerva, di Cerere, nel tempo delle quali era vietata ogni specie di lavoro, nè si potevano far leve di sold
24 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XXVIII. Le regioni infernali » pp. 195-202
« Difeso intorno da un bel fiumicello, » e finalmente, tralasciando ogni altra singolarità, la città di Dite, ossia del fu
errestri, aquatici ed amfibii, di forze e di forme « Maravigliose ad ogni cor securo, » furon cancellate dal libro dei viv
25 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XII. La Titanomachia e la Gigantomachia » pp. 60-68
recar danno o ingiuria al prossimo, nel canto x dell’ Inferno : « D’ ogni malizia ch’odio in Cielo acquista « Ingiuria è il
« D’ogni malizia ch’odio in Cielo acquista « Ingiuria è il fine ; ed ogni fin cotale « O per forza o per frode altrui contr
26 (1874) La mitologia greca e romana. Volume II « Parte II. Degli dei inferiori o terrestri — XXXV. I Satiri ed altre Divinità campestri » pp. 270-278
arlando di questo Dio, ed ivi notammo che per frastuono, stravizii ed ogni genere di follie non la cedevano alle più effrena
re vivente nel linguaggio comune o dell’ uso. Può dunque convenire ad ogni genere di discorso e di stile in prosa e in verso
27 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XVII. Apollo considerato come Dio del Sole, degli Arcieri e della Medicina » pp. 92-103
gli nel nostro sistema planetario il solo astro che dà luce e vita ad ogni mortal cosa. Molti altri nomi e appellativi avea
gli del Sole vi era una bellissima figlia chiamata l’Aurora, la quale ogni mattina apre le porte dell’oriente, e precede il
28 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XXIX. Plutone re dell’ Inferno e i suoi Ministri » pp. 203-215
e aver moglie gli convenne rapirla, e poi contentarsi che ella stesse ogni anno per sei mesi con la madre o sulla Terra o ne
icchezze e gli onori, ecc. E dovendo le Parche far questo lavorìo per ogni persona che veniva al mondo, non mancava loro occ
29 (1874) La mitologia greca e romana. Volume II « Parte IV. Le Apoteòsi — LXVIII. Apoteosi degl’Imperatori Romani » pp. 497-499
l’illustre infermo (vale a dire la statua di lui) e uscivano dicendo ogni giorno che l’imperatore andava sempre peggiorando
30 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — V. Urano e Vesta Prisca avi di Giove  » pp. 25-27
icarono quasi tutti gli oggetti e i fenomeni dell’Universo, e primo d’ ogni altro il Cielo, che perciò fu detto il più antico
31 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — IX. Vesta Dea del fuoco e le Vestali » pp. 44-47
alla custodia delle Vestali, che lo tenevano chiuso ed invisibile ad ogni occhio profano. Era probabilmente come l’ Araba f
32 (1874) La mitologia greca e romana. Volume II « Parte II. Degli dei inferiori o terrestri — XXXIII. Osservazioni generali » pp. 260-263
dorassero i pagani, voi ne adorate cento volte più, che vi fate idolo ogni moneta d’oro e d’argento. » Stando soltanto al nu
33 (1874) La mitologia greca e romana. Volume II « Parte III. Semidei, indigeti ed eroi — XLII. Bellerofonte » pp. 317-320
l molto a immaginare i più strani mostri formati di membra diverse di ogni genere di animali ; ma ne deriva, invece dell’ am
34 (1874) La mitologia greca e romana. Volume II « Parte IV. Le Apoteòsi — LXVII. L’Apoteosi delle Virtù e dei Vizii » pp. 493-496
eti stessi imperiali, che la corruzione avea dal mondo romano bandita ogni virtù religiosa e civile. Dicemmo, parlando di Me
35 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — Introduzione » pp. 6-9
ni e le frasi dei poeti greci e latini. Primo senza contrasto e sotto ogni rispetto il nostro Alighieri, quantunque cristian
36 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XIII. Difetti e vizii del Dio Giove » pp. 69-72
legar da Vulcano ad una rupe del monte Caucaso, e di più col mandare ogni giorno un avvoltoio a rodergli il fegato, che di
37 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — VIII. Tre Divinità rappresentanti la Terra, cioè Vesta Prisca, Cibele e Tellùre » pp. 39-43
mancarono i pretesi miracoli, come racconta Ovidio nel iv dei Fasti : ogni superstiziosa religione ha i suoi adattati alle f
38 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — III. Classazione generale delle Divinità pagane e Genealogia degli Dei superiori » pp. 15-19
nuova : « Quindi tanti Giovi che fanno maraviglia a’filologi ; perchè ogni nazione gentile n’ebbe uno, de’quali tutti gli Eg
39 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XI. Giove re del Cielo » pp. 55-59
un miglio e mezzo) sorgeva il magnifico tempio del Nume, e facevansi ogni 4 anni i celebri giuochi detti appunto perciò Oli
40 (1874) La mitologia greca e romana. Volume II « Parte II. Degli dei inferiori o terrestri — XXXVI. Le Ninfe » pp. 279-284
opria bellezza che non amava che sè stesso e disprezzava superbamente ogni persona. La Ninfa Eco se ne afflisse tanto, e si
41 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XXI. Minerva » pp. 132-137
se’ Sire della villa « Del cui nome ne’ Dei fu tanta lite, « Ed onde ogni scienza disfavilla, « Vendica te di quelle bracci
42 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — X. Cerere dea delle biade e Proserpina sua figlia » pp. 48-54
celado le spalle, « La figlia non trovò dove l’avea « Lasciata fuor d’ ogni segnato calle ; « Fatto ch’ebbe alle guance, al p
43 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XXII. Marte » pp. 138-143
e la Mitologia. Marte fu accusato da Nettuno di avergli ucciso contro ogni ragione il suo figlio Alitrozio ; e fu scelto un
44 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XXXI. Il Genio e i Genii » pp. 232-241
i a concludere giustamente che con questo sistema si libera l’uomo da ogni responsabilità, sottomettendolo al cieco destino.
45 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XXVII. I Mostri marini Mitologici e Poetici » pp. 184-194
fiede. « L’Orca a seguire il canapo è costretta « Da quella forza che ogni forza eccede, « Da quella forza che più in una sc
46 (1874) La mitologia greca e romana. Volume II « Parte III. Semidei, indigeti ed eroi — XLV. La spedizione degli Argonauti alla conquista del Vello d’oro » pp. 331-341
ma, se Giasone non avesse trovato una Maga che lo aiutasse a superare ogni ostacolo soprannaturale. Con tale aiuto potè egli
47 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XXVI. Nettuno re del mare e gli altri Dei marini » pp. 173-183
chiamavan circumvagus, ossia che gira all’intorno, perchè vedevano da ogni parte dove finivan le terre da loro conosciute, u
/ 47