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1 (1806) Corso di mitologia, utilissimo agli amatori della poesia, pittura, scultura, etc. Tomo I pp. 3-423
o le dita della mano, le quali da’ Greci si dicono dattili ; Idei dal monte Ida nella Frigia ; appresso il quale soggiornavan
ale oggetto Cerere soleva accendere di notte due fiaccole sull’ Etna, monte della Sicilia, da cui esalavano globi di fuoco ;
bbe dato, lo spedì secretamente nell’ Isola di Creta, in un antro del monte Ida, appresso i Coribanti(1). Questi, fingendo di
erva presso i Tegeati (b). Aglaosténe nomina tra quelle una Ninfa del monte Ida in Creta, chiamata Cinosura, che fu da Giove
e ne precipitarono nell’ Inferno, parte ne seppellirono vivi sotto il monte Erna (c) (6). Passato il mondo dal governo di Sat
i nome Ercole, trasferitosi con altri quattro suoi fratelli dall’Ida, monte di Creta, in Elide, ivi li abbia introdotti (g).
ette, che fosse stata esaudita la preghiera ; e Romolo alle falde del monte Palatino eresse al Nume un tempio col titolo di G
io o Olimpico, perchè Egli cogli altti Numi soggiornava sull’ Olimpo, monte altissimo tra li Tessaglia e la Macedonia ; e per
Antichi per lo stesso Cielo(b). Giove sulla più alla pendice di quel monte radunava sovente a consiglio gli altri Dei (c). G
incitori de’ Giuochi Olimpici (h) (10) (11). Venne appellato Ideo dal monte Ida, ove fu allevato (i). Ne’ dintorni di Celeno,
ulmini. Lo stesso re poscia gli eresse un altare, e gli sacrificò sul monte Aventino (a). Al soprannome di Elicio corrisponde
avessero nascosto nella fonte Clepsidra, la quale trovavasi sopra un monte d’Itome, città della Messenia (a). Que’ popoli pe
o uomini a Giove Itomete (c). Si chiamò Laziale dal Lazio, ov’era sul monte Albano in singolare modo onorato. L’origine di si
per assicurarne la perpetuità, propose di alzare a Giove sul predetto monte un tempio, che dovesse essere ad essi comune, e d
Ateniesi chiamato Iezio, e da loro eragli stato eretto un altare sul monte Imetto (g). Ronolo ricercò a’ Sabini e a’ vicini
diede anche il soprannome di Ottimo Massimo (c). Si chiamò Licco dal monte Liceo in Arcadia, sul quale si pretendeva ch’egli
i, e finalmente si scioglieva in pioggia (e) (24). Giove sul predetto monte ebbe un tempio e un bosco. In questo chiunque met
rcurio, o come vuole Eschilo (b), a Vulcano, che legasse Prometeo sul monte Caucaso ad una colonna (c), o ad una rupe (d). Là
Bacco ampie libazioni. Tali Feste si celebravano anche sul Citerone, monte , che trovavasi nella Beozia. Per la stessa ragion
di(h), e Bassaridi(i). Il nome di Mimallonidi derivò loro da Mimante, monte della Jonia, sacro a Bacco ; o dal verbo greco mi
14). Edonidi poi erano quelle, che celebravano i misterj di Bacco sul monte Edone, a’confini della Tracia e della Macedonia(m
icurgo, figlio di Driante, e re degli Edonj, popoli vicinial predetto monte Edone ; Cianippo di Siracusa ; Driope, figlia bel
sorelle, dette Minieidi da Minia, loro padre. Licurgo perseguitò sul monte Nisa Bacco e le di lui Sacerdotesse. Queste spave
e glielo impedivano. Se ne adirò talmente Bacco, che le trasportò sul monte Taiete, e le cangiò in rupi. Dicesi, che v’abbia
ggetto allo stesso maltrattamento(b). Penteo poi si recò al Citerone, monte , ove le Tebane celebravano le Feste di Bacco : e
embianze, e la sposò. Ciò avvenne nell’ Istmo di Corinto sul Tornace, monte della Laconia, il quale poi fu detto Coccigio, os
l Tornace, monte della Laconia, il quale poi fu detto Coccigio, ossia monte del cuculo (a). Per la medesima ragione gli Argiv
regni e delle ricchezze, e consegni molti onori. Come Regina ebbe sul monte Aventino un tempio, che le fu cretto da Camillo (
e poi per ricompensare quel re del consiglio datogli, Io cangiò in un monte tra la Beozia e l’ Attica, il quale secondo Pausa
a da numerosa moltitudine di Beozj, portava la statua sull’ anzidetto monte , ove stava preparato un Rogo di straordinaria gra
ata detta Feronia dalla città di questo nome, situata alle radici del monte Soratte, nella di cui sommità ella aveva un tempi
. I Giganti, che Giove aveva dopo la sua vittoria seppellito sotto il monte Etna, facevano ogni sforzo per liberarsi dal peso
be ivi un assai magnifico tempio(c). Non molto lungi da di là evvi il monte Menta, così detto da Menta, giovine amata da Plut
tempio voleva dare i suoi Oracoli. Diodoro di Sicilia narra, che sul monte Parnasso v’avea un antro, e che in questo stava a
ato Azio(b). Augusto poi gli aggiunse il nome di Palatino, perchè sul monte dello stesso nome gli consecrò un tempio assai ce
a Apollo fanciulletto composta di corna di capri, uccisi da Diana sul monte Cinto(a). Su quest’ara non si sacrificavano mai a
alla quale il famoso. Ittino avea fabbricato ad Apollo un tempio sul monte Cotilio, perchè lo stesso Dio avea liberato quel
erchè aveano provocato contro di loro le sdegno d’ Apollo, quando sul monte Ida tagliarono un albero di rami simili nella dur
eco lui a confronto. Sedette giudice della gara sopra il suo giogo il monte Tmolo. Suonò Pane il rusticale stromento, e il Nu
un tempio ad Apollo, ed ivi fissasse la sua dimora. Giunto Corebo al monte Geranieno nella Megaride, il tripode gli cadde in
lia di Macareo, detta Isse(47) ; e la Ninfa Bolina. Cirene nacque sul monte Pelio nella Tessaglia. Apollo ebbe a vederla nel
Appollo aveva uno de’più celebri tempj(b). Apollo finalmente ebbe sul monte Qulrinale in’Roma un tempio comune con Clatra(54)
i sotto il nome di Diana comparve alla luce del giorno sull’altissimo monte , Cinto, nell’ Isola di Delo, donde fu anche denom
uccise a colpi di frecce Bufago, figlio di Giapeto, perchè costui sul monte Foloe avea tentato d’ insultare al di lei pudore
a Giove il privilegio di sempre dormire(8) in una spelonca del Latmo, monte della Caria (d). Era là, dove Diana ogni giorno s
Si disse Nottiluca, ossia che risplende di notte. Ebbe un tempio sul monte Palatino, in cui si accendevano delle torce a un
furono i più famosi, erecti a lei sotto il nome di Diana : l’uno sul monte Aventino, l’altro in Efeso, e il terzò nella Cher
a giovenca. Gli fu predetto che chi la avesse sacrificata a Diana sul monte Aventino, avrebbe procurato alla sua città l’impe
i vittime pe’sacrifizj(a). La Dea medesima fu anche molto onorata sul monte Idalo, che trovasi nella predetta Isola, donde el
ia. Ella aveva, una Capella non lungi dal Foro Boario alle radici del monte Aventino(a) (5). Plinio fa menzione del nome di C
no alzato un tempio sotto questo nome. Un altro ne avea pure sopra un monte presso Napoli. In esso eravi la statua la più bel
e giovine ne divenne amante(a). Si denominò Ericina dalla sommità del monte Erice, nella Sicilia, dov’ebbe uno de’più celebri
bbe per un prodigio, operato da Marte. Que’ d’ Arcadia inalzarono sul monte Cresio un tempio al Nume ; e i Greci lo chiamaron
sistevano in corse di cavalli. Le medesime Feste si trasportavano sul monte Celio, quando il Campo Marzio era inondato dal Te
o dell’anzidetto Mese si avea dedicato un tempio a Giunone Lucina sul monte Esquilino. La quinta, perchè Marte era figlio del
va in certe fucine, le quali si trovavano in Lenno, nelle caverne del monte Etna in Sicilia, e nelle Isole di Lipari, dette p
ano(b). Eliano riferisce, che intorno al tempio, eretto a Vulcano sul monte Etna, v’erano dei cani, che accarezzavano chi ris
solo occhio rotondo nel mezzo della fronte(c). Abitavano appresso il monte Etna nella Sicilia, viveano senza leggi e senza r
In quel tempo inoltre recavasi il popolo, adorno di nuove vesti, sul monte Tarpeo a porgere voti per la salute della Repubbl
che rappresentavano qualsivoglia figura maschile. Alla Buona-Dea sul monte Aventino si eresse un tempio da una vergine, la q
Nat. Com. Mythol. l. 6. (6). Encelado rimase sepolto vivo sotto il monte Etna(l). Egeone venne fulminato e sepolto da Giov
te Etna(l). Egeone venne fulminato e sepolto da Giove sotto lo scesso monte (m). Minerva uccise Pallante(n). Ippolito restò pr
siro(e)Apollonio di Rodi racconta, che Tifone, fulminato da Giove sul monte Caucaso, andò a seppellisri nella palude Sterboni
ndono, che colpito dal fulmine nella Sicilia(i), sia rimasto sotto il monte Etna(l). (d). Id. Ibid. l. 2. (e). Apollon.
abone erano manifestati da uomini(a), detti Tomari da Tomaro o Tmaro, monte della Tesprozia, alle di cui falde fu eretto il m
tà sarebbe divenuta la dominatrice di tutto il mondo (l). Quindi quel monte , che prima si chiamava Saturnio, perchè v’avea di
Il predetto Re, dopo aver distribuito al popolo le terre, inalzo sul monte Tarpeo un piccolo tempio a Termine, e ne introdus
Sanco o Sango (f) o Sancto (g) o Semipadre (h). Egli ebbe in Roma sul monte Quirinale un tempio, che fu fabbricato da’Sabini
iullo, e col di lui sangue ne bagnò l’ara di Giove, che trovavasi sul monte Liceo (c). Altri soggiungono, che il predetto Re
avendo potuto riconoscerla, voleva ucciderla ; ma ella si rifugiò sul monte Liceo, nel recinto, sacro a Giove. Arcade osò d’i
li uomini(a). Pomponio Mela lasciò scritto esservi state al di là del monte Atlante certe Isole, nelle quali di notte si vede
ente que’ d’Enotria. Fino da’primi tempi di Roma Fauno ebbe anche sul monte Celio un tempio rotondo e circondato da colonne(a
iclope per vendetta e gelosia inseguì Acide, e svelta una porzione di monte , la scagliò contro di lui, e lo fece perire. Gli
amata da Giano(b). Giuno Bruto, primo Console, le alzò un tempio sul monte Celio, ove le si offrivano certi sacrifizj, detti
oi seguaci erasi recato a rivedere le vigne del Timolo e del Pattolo, monte quello, e questo fiume della Lidia. Non vi si tro
dal loro Avo, Numitore, la facoltà di fabbricare la città di Roma sul monte Palatino V’è finalmente chi asserisce, che le med
ò secondo Servio era non un tempio, ma una spelonca, situata sotto il monte Palatino (a). Sopra il medesimo monte al tempo de
una spelonca, situata sotto il monte Palatino (a). Sopra il medesimo monte al tempo delle Lupercali i pastori immolavano del
Certe Ninfe, dette Citeronidi, perchè abitavano un antro in cima del monte Citerone, è fama, che ispirassero gli abitanti di
ide dagli Dei, allorchè alle preghiere di Giunone egli addormentò sul monte Ida Giove, che stava tralle braccia della stessa
e Nemese, Dee vendicatrici de’ delitti, le quali aveano un tempio sul monte Pago nell’ Eolide presso Smirna(f). Come queste D
inuamente un macigno di enorma grandezza sino alla sommità di un alto monte , donde ricadendo quello pel suo peso al piano, Si
della Licia. Assetata pel caldo eccessivo, scuoprì in un vallone del monte Chimera certa acqua stagnante, bastevole a ristor
(b). Strab. l. 7. (c). Joh. Jacob. Hofman. Lex. Univ. (17). Il monte Palatino era sotto la protezione della Dea Palatu
c). Herodot. l. 1. (d). Job. Jacob. Hofman. Lex. Univ. (24). Sul monte Soratte eravi una fontana, la di cui acqua bolliv
avano, e de’quali pure si parlerà. Si chiamarono Pimpleidi da Pimpla, monte della Macedonia ne’confini della Tessaglia, vicin
ni della Tessaglia, vicino all’ Olimpo, e sacro ad esse. Sul predetto monte trovavasi una fonte del medesimo nome, la quale e
ntrada vicina alla Tessaglia(b) ; o perchè era loro dedicato Libetro, monte della Tracia, sotto il quale eravi un antro, sacr
re spésso loro si sacrificava ; che i Tespj ogni anno celebravano sul monte Elicona a loro onore una festa musicale ; e che R
me, e che poi rimase sommersa nel tempo dell’anzidetto Diluvio(g). Il monte Parnasso si divideva in due punte, l’una delle qu
ndo le acque inondarono tutta la terra(c). Notiamo finalmente che nel monte Parnasso v’avea un antro, detto Coricio dalla Nin
le Muse pure, alle quali esso era consecrato(f). (35). L’Elicona era monte della Beozia, vicino al Parnasso. Fu così chiamat
enuto col fratello Citerone a singolare tenzone(g). Sopra il medesimo monte trovavasi la tomba del celebre Orfeo, di cui parl
la tomba del celebre Orfeo, di cui parleremo(h). (36). Il Pierio era monte della Tessaglia(a). (37). Il Pindo era un monte,
(36). Il Pierio era monte della Tessaglia(a). (37). Il Pindo era un monte , che trovavasi tralla Macedonia e l’Etolia, e che
Il Permesso era un fiume della Beozia, che aveva la sua sorgente nel monte Elicona, e si scaricava nel lago. Copaide appress
. Vuolsi, che questo fiume sia improvvisamente scaturito dal predetto monte , quando il cavallo Pegaso con un piede ne percoss
le di lei guancie. Minerva per accertarsene si recò ad una fonte del monte Ida, e non appena v’ osservò la sua deformità, ch
er la perdita de’ suoi figliuoli, che Giove per pietà la convertì sul monte Sipilo in sasso, il quale versava continuo pianto
osse passata nel corpo di un Rosignuolo(a). (50). Anfione nacque sul monte Citerone da Antiope, figlia di Nitteo. Era periti
Orfeo disfogare notte e giorno col pianto la sua doglia ne’ campi del monte Rodope, nella Tracia, ma risoluto di discendere n
e da Mercurio, l’uno de’ quali era di ritorno da Delfo, e l’altro dal monte Cilleno. I due Numi se ne invaghirono, e la rende
agere, operare, perchè eccitava all’azione. Ella aveva un tempio sul monte Aveutino (d). (b). l. 15. (c). Tit. Liv. l. 
. I Romani le celebravano lungo le rive del Tevere presso il predetto monte (b). Stazio ne fa menzione, come d’una festa lugub
io, e gli Spartani sacrificavano ogni anno a’ medesimi un cavallo sul monte Taigete, e dopo averlo abbruciato con varj profum
itanti di Aliarte, città della Beozia, alzarono un tempio appresso il monte Tilfassio, in mezzo a’campi, e lo dedicarono a ce
ntagna, detta perciò Quirinale. La porta, per cui si ascendeva a quel monte , ebbe la stessa denominazione. Finalmente Quirina
2 (1855) Compendio della mitologia pe’ giovanetti. Parte I pp. -389
e, che dava larga vena di acque sulfuree ; ma Ovidio (3) il mette sul monte Aventino un dì abbondante di fonti e di sacri bos
a ed in più altre scienze valse moltissimo. Egli abitava un antro del monte Pelio, ove educò i più insigni Eroi che furono a
per le montagne, e chi percuoteva timpani e cembali, in guisa che il monte Ida era tutto ripieno di tumulto e di furori. Sic
adoravano il Sole sotto il nome di Ati, il quale credesi sepolto sul monte Agdiste, a piè del quale era la celebre città di
ltèa, con un dolce favo di mele, che tosto fabbricò l’ape Panàcre sul monte Ida. Altri dicono che Melissèo, re di Creta, ebbe
he le api, allettate dal suono de’ cembali de’ Cureti, nell’antro del monte Ditteo, in Creta, furono col loro mele le nutrici
so. Il che mal sofferendo Giove, comandò a Mercurio che lo legasse al monte Caucaso, e che un’aquila, o un avvoltoio gli divo
are Giove dal celeste suo regno, all’altissimo Olimpo soprapposero il monte Ossa, ed all’Ossa, il Pelio. Allora Giove con un
ssi osarono muover guerra agl’immortali, all’Olimpo mettendo sopra il monte Ossa, ed a questo il boscoso Pelio. Ma prima di e
li uccise ». L’Olimpo per forza di un gran tremuoto fu distaccato dal monte Ossa(2), e ciò forse diede luogo alla favola. La
sso stabilì di perdere gli uomini con un diluvio. Era nella Focide un monte insigne pe’ due suoi vertici, e sì alto che trapa
siglio nella stellata magione di Giove. Ma l’Olimpo propriamente è un monte di Tessaglia vicino all’Ossa ed al Pelio, così al
di Giove e di Danae, gli mostrò il capo di Medùsa ed il trasformò in monte . L’Atlante è un monte altissimo che nasconde la c
gli mostrò il capo di Medùsa ed il trasformò in monte. L’Atlante è un monte altissimo che nasconde la cima fra le nubi, e da’
e fosse stato un Astronomo di gran valore, che andava sulla vetta del monte Atlante a contemplare gli astri, e che sostenne l
ti co’ nomi dell’ambrosia e del nettare(2). Così Petrarca : Pasco la monte di sì nobil cibo, Ch’ambrosia e nettar non invidi
, o sul promontorio Dardanio ; ma Virgilio (2) dice che fu rapito sul monte Ida, mentre dava opera alla caccia. I Poeti il vo
di Giove. Ma convien raccontare la cosa dal principio. Non lungi dal monte Atlante (1) era una spaziosa ed aprica pianura, t
oe Fenicio dal Parnaso, e vede incustodita giovenca pascere a piè del monte , riverente ne siegue il cammino e sulle orme di e
credere che ogni nove anni scendeva in una spelonca profondissima del monte Ida per ricevere nuove leggi, la giustizia delle
e violenze della rivale Dirce, li diede ad allevare ad un pastore del monte Citerone, ove vissero ignari di loro condizione ;
figliuole ; e lo chiama caro agli Dei. Egli sedeva sulla vetta di un monte , e collo scettro frenava gli sdegni de’venti, ed
si il giorno stesso chiamavasi Giove(2). Iupiter Dictaeus, da Ditte, monte di Creta, ch’ebbe un tal nome dalla ninfa Ditte,
un tal nome dalla ninfa Ditte, che vi si adorava. In un antro di quel monte fu nudrito Giove(3). Iupiter Elicius, detto ab e
a lui particolarmente protetti. Iupiter Idaeus, così detto o da Ida, monte della Frigia ; o da Ida, monte di Creta, ov’era l
Iupiter Idaeus, così detto o da Ida, monte della Frigia ; o da Ida, monte di Creta, ov’era la culla e la tomba di quel nume
Iovem Lapidem. Iupiter Latialis. In onore di lui si celebravano sul monte Albano le ferie latine, istituite da Tarquinio Su
ì detto o dalla città di Olimpia, ov’era il famoso suo tempio ; o dal monte Olimpo, in Tessaglia ; o dal cielo che diceasi Ol
la pioggia, detto da’ Greci ομβριος ed Υετιος, che avea un altare sul monte Imetto nell’ Attica(1). Iupiter Stator, Giove St
secretamente ad allevare ad alcuni pastori del Re, che abitavano sul monte Ida. Igino vuole che i ministri del Re, mossi a p
i al giudizio del pastorello Paride. Le Dee se ne andarono da lui sul monte Ida ; e Giunone gli promise ricco e potente reame
nte Minerva, la quale andata a specchiarsi in una limpida fontana del monte Ida, vide che non era senza ragione derisa ; perc
li istituiti da Domiziano in onore di Minerva, che si celebravano sul monte Albano, e ne’quali gareggiavano poeti ed oratori.
. Con questo nome avea in Roma un picciol tempio detto Minervium, sul monte Celio. Fu così detta o quasi Capita, perchè nata
ninfa, fig. del Peneo, nobile fiume di Tessaglia, il quale, a piè del monte Pindo scorrendo, innaffia la deliziosa valle di T
pe fu fig. il gran cantore Orfeo, il quale nacque in Pimpla vicino al monte Olimpo. Mirabile e quasi divina fu la sua perizia
a consorte dì e notte chiamava, facendo eco al suo pianto le rupi del monte Rodope. E tanta fidanza ebbe nella sua lira, che
cque da Apollo e da Cirene, fig. d’ Ipseo, la quale educata presso il monte Pelio, fu poscia da Apollo portata in quel luogo
due figliuoli ; ed altre cose di grande dispregio. Allora Latona sul monte Cinto forte si lamentò con Apollo e Diana, i qual
re, fu cangiata in sasso, il quale da gagliardo vento trasportato sul monte Sipilo, è tuttavia monumento della sua empietà ve
ozii tanto amici alle lettere ed alla poesia soprattutto. L’Elicona, monte della Beozia, sacro ad Apollo ed alle Muse, da Ov
lla Beozia, sacro ad Apollo ed alle Muse, da Ovidio chiamato virgineo monte , perchè le Muse si tenean per vergini, era il lor
i per un luogo di Strabone avvisano che la regione detta Pieria ed il monte apparteneva un giorno alla Tracia ; ma poscia que
Pieria ed il monte apparteneva un giorno alla Tracia ; ma poscia quel monte fu abitato da’ popoli della Macedonia(3). Pierio
econdo Fulgenzio, significa la fama che diffondesi velocissima. Ma il monte delle Muse era propriamente il Parnasso, monte tu
esi velocissima. Ma il monte delle Muse era propriamente il Parnasso, monte tutto sacro e venerando, dice Strabone, per quegl
le cui acque a bere gratissime aveano virtù fatidica ; e non lungi il monte Citerone pur sacro a Bacco ed alle Muse. Alla cus
Dirce, fig. del Sole. Antiope, già incita, partorì Anfione e Zeto sul monte Citerone ; i quali, da un pastore educati, ricono
iavan la soavità de’ loro versi(1). Orazio è qual’ape industriosa del monte Matino, che negli ombrosi boschetti di Tivolì, da
tro di cappella, (Pater canentium cithara. Genes). Il Pindo è un gran monte della Macedonia, il quale da’ monti Acrocerauni s
etridi presso Virgilio(2). Alcuni vogliono che sia un autro a piè del monte Libetro, così detto dal poeta Libetro, che il pri
così detto dal poeta Libetro, che il primo insegnò la musica. Pimpla, monte in Macedonia, forse lo stesso che il Pierio, ne’
desimo nome. Perciò Pimpleide in Orazio significa Musa ; e salire sul monte Pimpleo in Catullo vuol dire attendere alla poesi
a. Pirene chiamavasi un fonte di limpidissime acque sull’Acrocorinto, monte , alle cui radici stava la città di Corinto. Piren
prima di quello famoso di Delfo, città della Focide, sulla vetta del monte Parnasso, la quale credevasi dagli antichi alloga
Era essa tutta costrutta di corna di capra che Diana ucciso avea sul monte Cinto, le quali erano assai ingegnosamente dispot
co dopo quello di Delfo. Apollo Cinzio, Κυνθιος, Cynthius, da Cinto, monte nell’isola di Delo, ove nacquero Apollo e Diana,
Platinus, dicevasi da’ Romani pel tempio edificatogli da Augusto sul monte Palatino dopo la vittoria di Azio. Apollo Paean,
to discacciato e condannato a dormire eterno sonno in una caverna del monte Latmo, nella Caria, alle bocche del fiume Meandro
a Luna, come Apollo o il Sole si appellava Febo(2). Latmia Luna, dal monte Latmo, nella Caria. VII. Alcune altre cose di
percossi da Giove si dicevano quelli ch’eran colpiti dal fulmine. Sul monte Aventino la Luna aveva un tempio che Rufo pone ne
i Plinio(2) molti ponevano la città di Nisa nell’ India, come pure il monte Mero consacrato a Bacco. E Pomponio Mela(3) dice
 ; e ch’era fama, in quella esser nato Bacco, ed in un antro di detto monte essere stato nudrito ; il che diede luogo e mater
(4) afferma che la città di Nisa era stata edificata da Bacco ; ed il monte Mero soprastare alla città, e nascervi ellera e v
este, obbligando le donne Tebane a far pazze allegrezze sul Citerone, monte della Beozia, vicino al Parnaso, a Bacco ed alle
el Citerone a far mal governo de’ seguaci di Bacco. Nel mezzo di quel monte era un luogo nudo di alberi ; quivi, prima di ogn
so per ope ra di Bacco, la moglie ed il figliuolo uccise, ed esso sul monte Rodope fu da quel nume alle pantere esposto. Avve
anno con notturni, discorrimenti di donne, e con arcane cerimonie sul monte Citerone ; e perchè si facevan di notte, dicevans
chiama l’udito nome di Bacco e le notturne grida del Citerone. Questo monte della Beozia era consacrato a Bacco ed alle Muse,
e orgie che vi si celebravano di notte, tanto che Ovidio(3) il chiama monte fatto per le cose sacre. Le feste di Bacco si chi
Tracia, in cui le orgie principalmente si celebravano ; Edonidi, dal monte Edone, nella Tracia, ove celebravansi le sue fest
amici di Bacco e forse suo sacerdote, il quale abitava sull’ Ismaro, monte della Tracia fin da’tempi di Omero(3) insigne per
ele. Ovidio (2) seriamente ci racconta che viaggiando Bacco vicino al monte Rodope, i suoi seguaci per caso batterono i loro
resentavasi con testa di toro, e faccia di uomo. Edonio, Edonus, dal monte Edon, nella Tracia, ove era singolarmente onorato
pel pericolo delle fiere ch’egli inseguiva. E di fatto un giorno sul monte Idalo, di Cipro(2), fu mortalmente ferito da un g
regò la Terra di poterne piantare ne’ suoi giardini ch’eran vicini al monte Atlante. Ora l’Esperidi ch’eran tre sorelle poste
però favoleggiano che le Esperidi possedevano in Africa non lungi dal monte Atlante orti amenissimi, ne’ quali era l’albero d
vi a ritrovare stanza sicura, ritenuto Ascanio ne’sacri boschetti del monte Idalo, fa sì che Cupido, preso il sembiante di lu
, ingiustamente noi ci lagniamo di Paride ». E finalmente sull’Erice, monte della Sicilia, fu uno de’ più ricchi tempii di Ve
), che avendo Enea fondato in Sicilia la città di Acesta, edificò sul monte Erice un magnifico tempio a Venere Idalia, ben de
detto Dioneo, come discendente da quella Dea. Ericina, Erycina, dal monte Erice, in Sicilia, non lontano dal capo Lilibeo,
cia(3), ove, al dir di Callimaco(4), egli siede sull’alto vertice del monte Emo. E Virgilio(5), dice che il padre Gradivo pre
i Giapeto, sposò Pleione, una delle Oceanitidi, la quale sul Cilleno, monte dell’Arcadia, gli partorì le Pleiadi(5). Delle qu
he da Giove ebbe il nostro Mercurio, che diede alla luce sullo stesso monte Cilleno, sul pendio del quale era la città di Cil
ficii a Maia ed a Mercurio(3). Questo nume, dice Pausania, nacque sul monte Coricio di Arcadia, ed appena nato, le Ninfe lo l
Coricio di Arcadia, ed appena nato, le Ninfe lo lavarono in Tricrena, monte , ov ’erano tre fontane (τρεις, tres, et κρηνη, fo
.e. lapis Lydius) e porta nel nome l’infamia della sua origine. In un monte della Messenia vedevasi un sasso che avea sembian
freccia. Di che fu sì dolente il padre Dedalione che si precipitò dal monte Parnaso ; ma Apollo per compassione il cangiò in
curio, volendo far pruova della sua virtù, ed imbattutosi a caso, sul monte Citerone, con due serpenti, i quali fieramente fr
detto. Arcas, Arcas aliger, così detto, perchè allevato in Cillene, monte di Arcadia. Atlantiade, Mercurio nipote di Atlan
(4) ; inchiodò Prometeo con chiodi di ferro ad un sasso smisurato del monte Caucaso e gli assegnò l’aquila che dovea divorarg
a l’oracolo di Delfo coll’appressarsi ad un’oscura caverna ch’era nel monte Parnaso, e respirarne il vapore che di essa usciv
a bruttezza mostruosissimi. Callimaco li rassomiglia per l’altezza al monte Ossa ; ed Omero dice esser simili al vertice selv
a fu trasformata Siringa, una delle più belle Naiadi che abitavano un monte vicino a Nonaera , città di Arcadia, e figliuola
ravansi a’15 di Febbraio. Lupercale poi era un luogo o antro sotto il monte Palatino, consacrato da Evandro a Pan, nume antic
i, altari, statue, sacrificii, antri e monti a lui consacrati ; e sul monte Liceo presso ad un suo tempio era l’ippodromo e l
chia, ove l’imperatore stesso volle vederlo. Plinio riferisce che sul monte Atlante di giorno era gran silenzio ; ma che la n
n suono di trombe, di timpani e di cembali. Il ch. Shaw(1) dice, quel monte essere abitato dai Cabili, i quali, pel soverchio
erbo edificare sul Tarpeio un tempio a Giove, acciocchè la piazza del monte libera fosse per la edificazione di esso, ordinò
mano Sul carro che tiravan due serpenti, Cercò le selve, i campi, il monte , il piano, Le valli, i fiumi, gli stagni, i torre
figliuole dell’Acheloo, fiume della Grecia che ha la sua origine dal monte Pindo, e di Sterope. Le quali, dolenti oltremodo
(Χθων, terra), epiteto della Dea dal tempio che le edificò Ctonia sul monte Prono nel Peloponneso. Si celebravano in onore di
fulmini. Le fucine di questo nume erano a Lenno, a Lipari e sotto il monte Etna in Sicilia ; percui cantò il Petrarca : Le
do, per la sua perizia maravigliosa nelle arli. Etneo, Aetnaeus, dal monte Etna, in Sicilia, ove avea la sua fucina. Κυλλοπο
, Vulcano fu quello che per commessione di Giove, attaccò Prometeo al monte Caucaso in pena di aver rubato il fuoco dal cielo
ollo, da lui stesso fatto colle corna delle capre uccise da Diana sul monte Cinto, che era una delle maraviglie del mondo. Es
somiglia leggiadramente a Diana che, lungo la riva dell’ Eurota o sul monte Cinto, da cento e cento Oreadi accompagnata, eseg
culto particolare. Aventina, dal tempio che la nostra Dea aveva sul monte aventino. Cinzia, Cynthia, dal Cinto, monte dell
la nostra Dea aveva sul monte aventino. Cinzia, Cynthia, dal Cinto, monte dell’isola di Delo, ove nacque con Apollo. Diceva
tò vivo sulle spalle il cinghiale Erimanzio, il quale, dall’Erimanto, monte di Arcadia, sbucando, devastava il paese della Ps
rare i Giganti, e riconciliò con lui Prometeo, avendolo disciolto dal monte Caucaso. Virgilio(1) dice che Ercole uccise quel
di cogliere i pomi d’oro del giardino delle Esperidi ch’era vicino al monte Atlante. Un dragone dalle cento teste e che tenev
ruciare, gittò nel mare l’infelice Lica ; e recatosi sull’Eta o Oeta, monte della Tessaglia, degli orrendi suoi ululatì riemp
i e specialmente dell’Aquilone che si credeva abitare in un antro del monte Emo. Da Borea e da Oritia nacquero Zete e Calai,
i Tespia, sul fiume Tespio, alla quale faceva ombra a settentrione il monte Elicona, percui le Muse che l’abitavano furon del
aese assai celebre ne’tempi favolosi ed eroici. In essa era l’Olimpo, monte tanto famoso presso i poeti ; il Pelio, l’Ossa ed
sse solcato l’infido elemento e che fu costruita di pini tagliati sul monte Pelio. Questa nave famosa fu trasportata in cielo
lora lobate mandò quell’eroe a combattere la Chimera che infestava un monte della Licia. Questo mostro era fig. di Tifone e d
l’orribile mostro e l’uccise. Alcuni pensano che la Chimera fosse un monte della Licia che nella cima gettava fuoco, e che n
mangiava carne umana(2) ed era di una statura pari all’altezza di un monte . Molti poeti mettono presso all’Etna la sede de’
lo, sul Tenaro, promontorio della Laconia, formato dall’estremità del monte Taigeto. Tridentiger, et Tridentifer, Tridentier
ferno, condannato a dovere eternamente sollevare sino alla cima di un monte un gran macigno, donde, appena giunto, ricadeva p
3 (1836) Mitologia o Esposizione delle favole
lo raccolse, e il fece nutrire nascostamente in un profondo antro del monte Argeo: ed a Saturno in vece fu presentato un sass
’ anzi, cui Giove per eterna memoria infisse a Pilo o Delfo sotto del monte Parnasso. Fin qui Esiodo. Altri Mitologi han dett
he altri hanno chiamato Opi o Cibele, fu ivi nascosto in un antro del monte Argeo o Ditte dalle Ninfe, e dai Cureti sacerdoti
io di Paride figlio di Priamo re di Troia, che era allora pastore sul monte Ida, questi diè il pomo a Venere, che fu quindi t
nomi di Citerà, e di Cipri o Ciprigna, come pur quelli d’ Idalia dal monte Ida in Cipro, e di Alcidalia dal fonte Alcidalio
Endimione pastor di Caria, scendea la notte dal cielo a star seco sul monte Latino; ed aggiungono pure, che fu da Pane Dio de
; e Latona, colà recatasi trasformata in quaglia, diede alla luce sul monte Cinto Diana ed Apollo, il qual cresciuto, e fatto
ebbe ivi da Pane, e parimente vincitore ne fu dichiarato dal Dio del monte Imolo. Ma alla decisione di questo si oppose il r
i terra da un calcio del cavallo Pegaso nato dal sangue di Medusa. Il monte Piero nella Tessaglia, e il monte Pindo nella Mac
egaso nato dal sangue di Medusa. Il monte Piero nella Tessaglia, e il monte Pindo nella Macedonia diceansi pure sovente da es
te nell’ inferno. Aveva i nomi di Delia e di Cintia dall’ isola e dal monte ove era nata. Famoso era il suo tempio in Efeso,
se per ogn’ intorno a riceverla colle fiaccole accese alle fiamme del monte Etna. Aretusa, che era prima una ninfa dell’ Elid
e ogni opera, e d’ essa è uopo per vivere; Cibele o dalla città o dal monte Cibelo nella Frigia, ove il suo culto ebbe princi
un subito rinverdire tutte le piante. Aveva però un tempio a piè del monte Soratte, ove dicevasi che gli uomini dello spirit
avendo recato de’ pani al Popolo Romano, allorchè stava ritirato sul monte Aventino, si volle da esso per gratitudine onorat
Ma avendolo Polifemo con lei sorpreso, lo schiacciò con’ un pezzo del monte Etna, ed ella poscia cangiollo in fiume. Forco o
cciso da Teseo, e condannato nell’ Inferno a spinger sull’ erta di un monte un gran sasso, che quando è vicino a toccare la c
catenar da Mercurio, o come altri vogliono, da Vulcano, Prometeo, sul monte Caucaso, e mandò a rodergli le sempre rinascenti
gliuola di Epimeteo, postosi in una nave, salvossi io Beozia sopra il monte Parnasso; e cessate le acque, consultando l’ orac
secondo il medesimo, si sottrasse anch’ egli al diluvio, fuggendo sui monte Parnasso, cangiato dalle Ninfe in scarabeo. Ca
gliele bruciò colle faci recategli da Giolao figlio d’ Ificlo. 3. Sul monte Erimanto in Arcadia prese e vivo trasse ad Eurist
ad Euristeo un cignale ferocissimo. 4. Inseguì per un anno intero sul monte Menalo una cerva, che aveva i piedi di bronzo e l
e le orme indicassero contrario cammino, le chiuse in una caverna del monte Aventino, dov’ ei si; stava, Ercole sulle prime i
altare. Uccise l’ aquila, che rodeva le viscere a Prometeo legato sul monte Caucaso, come si è detto nel capo precedente. Lib
i senti preso da un interno ardor si cocente, che furioso errando pel monte Eta, incontralo Licia, preselo per un piede, e ro
o, dal re Atlante, col presentargli il capo dì Medusa lo convertì nel monte dello stesso nome., il quale per la sua altezza s
orioso, lo spedì per ultimo a combattere la Chimera, che infestava il monte della Licia del medesimo nome. Era la Chimera un
prigione. Fu però Antiopa liberata da Giove, e ricoveratasi sopra il monte Citerone, ivi partorì Anfione e Zeto, i quali cre
sso. Altri dicono che l’ uccidesse, mentre in un angusto sentiero del monte Citerone Laio volle arrogantemente costringerlo a
mpe di leone, la codardi drago, e le ali di uccello. Abitava ella nel monte Ficeo, e lanciandosi sui passaggieri proponea lor
iù famosi, che allor vivessero. Argo figlio di Alettore co’ legni del monte Pelio, e con una quercia tolta alla selva Dodenea
un bosco, ma Ecuba segretamente il fe poscia educare da’ pastori sul monte Ida. Ivi dalla pastorella Enome ebbe egli Dafni e
ella Puglia, ove presa in moglie una figlia di Dauno, fondò presso il monte Gargano la città di Arpi o Siponto, e vi fu poi s
rrì, e andò a riamarsi ad Andandro città della Frigia alle radici del monte Ida. Quivi raccolti quanti potè de’ Troiani super
de’ Molossi, è da lui convertito in un lupo. Dal diluvio campano sul monte Parnasso Deucalione e Pirra, che ripopolano il mo
n tanti serpenti. Parte II. Capo III. Atlante è da Perseo cangialo in monte . Parte II. Capo III. Le piante marine, su cui Per
fugge a Corinto. Parte II. Capo VII. Cerambo si salva dal diluvio sul monte Parnasso cangiato dalle Ninfe in uno scarabeo. Pa
e Ninfe in uno scarabeo. Parte II. Capo I. Tioneo figlio di Bacco sul monte Ida rapisce un giovenco: è inseguito da’ pastori;
ie di Oleno, preferendosi in beltà alle Dee, è cangiata in pietra nel monte Ida insieme col marito, che a parte vuol essere d
tro dell’ arte di predire il futuro. Un’ asta scagliata da Romolo sul monte Palatino si planta in terra, e diventa un albero.
4 (1831) Mitologia ad uso della gioventù pp. -
ra il principale perchè dicesi che facesse dimora colla sua corte sul monte Olimpo in Macedonia. Il faggio e la quercia erano
bile, e non perdonò mai a Paride di non averle dato il pomo d’oro sul monte Ida quando gareggiò di bellezza con Venere e Pall
ta rapita da Plutone dio dell’inferno, Cerere accese due fiaccole sul monte Etna per ricercarla. Andò alla corte del re Tritt
vengon attribuiti sono Citerea, Cipria, Cipri o Ciprigna, Idalia dal monte Ida in Cipro, Acidalia dal fonte Acidalio in Beoz
almeno della testa. Diana detta anche Delia e Cinzia dall’isola e dal monte ov’era nata aveva in Efeso il più magnifico tempi
era una verga, che Mercurio imbattutosi un giorno in due serpenti sul monte Citerone i quali combattevano insieme, gettò loro
en più sovente dato dai poeti, perchè era particolarmente onorato sul monte Cilleno in Arcadia o perchè si credeva ch’ei foss
monte Cilleno in Arcadia o perchè si credeva ch’ei fosse nato su quel monte . Come Dio dei ladri si racconta che commettesse v
la prigione ove era stato rinchiuso da Vulcano e attaccò Prometeo sul monte Caucaso. Le statue che si ponevano su le vie a gu
o inseguito Bacco e le sue sacerdotesse, che celebravano le orgie sul monte Nisa, fu accecato da Giove ad istanza di Bacco e
di Giove. Aveva le sue fucine nelle isole di Lipari e di Lenno e sul monte Etna. I Ciclopi figli di Nettuno e di Anfitrite o
ucciso da Teseo e condannato nell’ Inferno a spingere sulla cima d’un monte un gran sasso, che quando è vicino a toccare la s
erra de’Titani contro gli Dei, e che fosse oppresso sotto il peso del monte Etna e che venisse poscia liberato. Degli dei
tere, con subitanee apparizioni, timore agli animali che abitavano il monte Liceo ed il monte Menalo in vicinanza del fiume E
e apparizioni, timore agli animali che abitavano il monte Liceo ed il monte Menalo in vicinanza del fiume Eurota nel Peloponn
che non osando Venere di riconoscerlo, ordinò fosse esposto su di un monte vicino a Lampsaco, ove fu allevato dai pastori. S
l fianco di lei Esculapio e lo diede in cura al centauro Chirone, sul monte Tittone in vicinanza di Epidauro ; fu nutrito da
i Chirone, e la costrinse finalmente a cedere. Le nozze si fecero sul monte Pelia, colla più grande magnificenza, e tutte le
diversi nomi dai luoghi lor sacri. Sono soventi nominate Pieridi, dal monte Pierio sul quale credesi essere elleno nate, o da
iunone, e dal quale fu punto in un piede. 3.° Pugnò e prese vivo sul monte Erimanto un ferocissimo cignale che devastava l’A
paventato che corse a nascondersi sotto di un tino di bronzo. 4.° Sul monte Menalo inseguì per un anno intiero una cerva che
quali condusse poscia ad Euristeo e non li lasciò in libertà che sul monte Olimpo ove furono divorati da animali feroci. 10
orastieri. Uccise l’avoltoio che rodeva il cuore a Prometeo legato al monte Caucaso. Uccise un mostro marino al quale Esione
seccarsi le membra e che si avvicinava il suo fine, alzò un rogo sul monte Oeta, vi stese la sua pelle di leone, vi si coric
o secondo alcuni, a Vulcano secondo altri, di incatenare Prometeo sul monte Caucaso, ove un avoltoio gli rodeva il cuore a mi
a Giove e fu quindi obbligato a ritirarsi nella Scizia ove trovasi il monte Cuacaso, e donde non potè sortire durante il regn
ondata dalle acque ad eccezione di una sola montagna della Focide, il monte Parnaso, ove andò a fermarsi la piccola barca la
ente Pitone, che fu poi ucciso da Apollo. Anche Cerambo, abitante del monte Otri in Tessaglia, si ritirò sul Parnaso per sott
eucalione e que’ pochi sudditi che fuggirono si salvarono con lui sul monte Parnaso, e venute meno le acque scesero nella pia
e che era un gigante di una enorme altezza, lo punì convertendolo nel monte dello stesso nome presentendogli il capo di Medus
tà di buoi o di tori divenuti furiosi devastavano le terre vicine del monte Pelia in Tessaglia. Alcuni giovani che avevano pe
, pascendosi del suo dolore e delle sue lagrime. Si ritirò poscia sul monte Rodopo nella Tracia, cercando di vivere solitario
Antiope in una stretta prigione ; ma Giove la liberò e la nascose sul monte Citerone, ov’ella diede in luce due gemelli Anfio
più armoniose, il Dio, divenutone geloso, lo uccise. Gli abitanti del monte Elicona prima di sacrificare alle Muse, facevano
apparecchi pei funerali, mentre la madre lo portava segretamente sul monte Pelio ove il centauro Chirone, il più saggio degl
o viveva avanti l’acquisto di Troia. La sua grotta, situata appiè del monte Pelio in Tessaglia, divenne la più famosa scuola
e all’intorno colle loro grida. Argo figlio di Alettore co’legni del monte Pelio e con una quercia tolta alla selva Dodonea
i farlo perire, che andasse a combattere la Chimera, che infestava un monte della Licia dello stesso nome. La Chimera era un
fiamme, durante però la notte soltanto, secondo alcuni. Sopra questo monte ed intorno al vulcano vedevansi de’leoni ; a metà
 ; a metà eranvi de’pascoli dove pascevano delle capre ; ed appiè del monte stesso vi erano delle paludi infestate da sérpent
uo padre che non voleva aver se non figli maschi, la fece esporre sul monte Partenio. Essa non fu abbandonata dalla fortuna e
. Pretendono altri che l’uccidesse, mentre in un angusto sentiero del monte Citerone, Laio volle arrogantemente costringerlo
lcmena aveva accondisceso alle voglie di Giove, mandò quel mostro sul monte Citerone, ove proponeva un enimma ai passaggieri,
ssa tendeva ai passeggieri, tirandoli negli scogli e ne’macchioni del monte Ficeo, là dove riusciva loro impossibile di liber
sse perire ; ma questi ad istanza di Ecuba si contentò di esporlo sul monte Ida, ove la madre il fece secretamente allevare d
zione di saggezza di cui esso godeva. Le tre Dee recaronsi allora sul monte Ida in Frigia provincia dell’Asia Minore e senza
patria per propria cagione. Subito ch’ei fu ferito fecesi portare sul monte Ida presso la moglie Enone, acciocchè lo guarisse
glio andò a ricovrarsi ad Antandro città della Frigia alle radici del monte Ida. Quivi raccolti quanti potè de’ Troiani super
lo. 5r. Pane. 116. Circe. V. Glauco. 213. Sirene (le). 269. Citerone, monte . V. Edipo. 391. Clio. 223. Clitennestra. V. Agame
iali. 446. Fedra. 319. Feronia. 126. Feste. 449. Fetonte. 181. Ficeo, monte . 401. Fileo. V. Ercole. 286. Filottete. V. Ercole
. 62. Libitina. V. Plutone, ecc. 92. Altre divinità, ecc. 279. Liceo, monte . V. Pane. 115. Lico. V. Anfione e Zeto. 339. Lico
nadi. V. Oracoli. 443. Menalippo. V. Eteocle e Polinice. 397. Menalo, monte . V. Pane, ecc. 115. Menelao. 406. Mercurio. 55. V
V. Tantalo. 104. Peleo. V. Teti madre di Achille. 194. Pelia o Pelio, monte . V. Teti madre di Achille. 195. — V. Giasone. 344
5 (1861) Corso di mitologia, o, Storia delle divinità e degli eroi del paganesimo: Per la spiegazione dei classici e dei monumenti di belle arti (3e éd.) « Della mitologia in generale. » pp. 17-359
uno (185) e Plutone (213). 29. Giove fu dato a educare alle Ninfe del monte Ida nell’ Isola di Creta ed ai sacerdoti di Cibel
o in tempo di guerra, e chiuso in tempo di pace. Gli fu consacrato il monte Gianicolo che è uno dei sette colli di Roma ; e l
llando e movendo la testa con atti di frenesia. In prima abitarono il monte Ida nella Frigia, di dove si trasferirono in Cret
(213) e regina dell’inferno. Laonde, accesa una fiaccola al fuoco del monte Etna, entrò nelle viscere della terra ; e di lì n
ai qual contro a Dio Fé di sue forze abuso, Con temeraria fronte, Chi monte impose a monte ? Parini. Alcuni di quei monti r
a Dio Fé di sue forze abuso, Con temeraria fronte, Chi monte impose a monte  ? Parini. Alcuni di quei monti ricadendo nel ma
insieme uniti, sgomentava gli Dei ; Fialte poi fu quello che pose il monte Ossa sul Pelio. Giove sotterrò vivi, sotto l’isol
duolo e per lassezza Ei si travolve o sospirando anela, Si scuote il monte e la Trinacria tutta ; E del ferito petto il fuoc
udacia di Prometeo, ordinò a Vulcano d’incatenarlo ad uno scoglio sul monte Caucaso in Asia, e quivi un avvoltoio gli doveva
o d’Olimpico dall’abitar ch’ei faceva con la sua corte sulla cima del monte Olimpo in Tessaglia. Olimpo vuol dire anche cielo
dolo rapire da un’aquila nel tempo che il giovinetto era a caccia sul monte Ida nell’Asia minore. Taluni invece lo fanno prec
nato, e dove Teseo (402 e seg.) stabilì i giuochi Pitii ; ed uno sul monte Soratte ove i suoi sacerdoti camminavano a piedi
aso, l’Elicona in Beozia, ed il Pindo. Il Parnaso ha anche il nome di monte sacro, e sacra è pur detta la valle sottoposta. I
a la valle sottoposta. In essa scorre il fiume Permesso che nasce sul monte Elicona dalle acque della ninfa Castalia trasform
te, alla quale fu consacrato il mese di maggio, nacque in Arcadia sul monte Cillene ; fu il messaggero e l’interprete di Giov
nire, la converse in pietra. 168. Mercurio fu chiamato Cillenio da un monte d’Arcadia che secondo alcuni fu luogo della sua n
suo coraggio, e dimentico dei consigli della Dea colpi un cignale sul monte Libano ; ma la belva furiosa lo inseguì e lo fece
affezionato a Nettuno, andandone in traccia, la trovò alle falde del monte Atlante, e la persuase a cedere alle brame del Nu
, e per quei chiostri, un fremito, Che ne trema la terra, e n’urla il monte  ; Ed ei lor sopra, realmente adorno Di corona e d
per celarlo meglio, Quando piangea, vi facea far le grida. Dentro dal monte sta dritto un gran veglio Che tien volte le spall
Etiopi, l’Ariosto nell’Arabia. Dovunque si sia, basta che si finga un monte , quale se ne può immaginare uno, dove siano sempr
6) convien citare prima i Giganti (65), schiacciati sotto il peso del monte Etna, il quale, a motivo dei suo cratere ignivomo
aveva le sue fucine nell’isola di Lenno, a Lipari e nelle caverne del monte Etna, e i vortici di fuoco e di fumo eruttanti da
i Sicilia, e così lo descrive a Didone : Sembrato mi sarebbe un alto monte , A cui la gregge sua pascesse intorno ; Se non c
n tiranno violento, che a guisa dei signorotti del Medio-Evo, dal suo monte o dal suo castello usava la forza contro i deboli
calione aveva già un tempio e un oracolo molto celebri alle falde del monte Parnaso. 339. Astrea, figlia di Giove (63) e di T
I.) Il padre dei Gracchi fu il primo ad alzarle in Roma un tempio sul monte Aventino ; ma un incendio lo distrusse, e Pollion
i dicono che Atlante regge il cielo sulle spalle, forse perchè questo monte è quasi sempre coperto di nubi, o perchè un celeb
to dalle sue finzioni. 372. Uno spietato cinghiale che s’intanava nel monte Erimanto, devastava tutta la campagna circonvicin
che al primo vederselo in faccia fu per morirne dalla paura. 373. Nel monte Menalo s’annidava una cerva smisurata, co’piedi d
(270), era uno sfrontato masnadiero che s’appiattava in un antro del monte Aventino, uno dei sette colli ove fu poi fabbrica
altro modo il suo gastigo : …………Questi è Caco, Che sotto ’l sasso di monte Aventino Di sangue fece spesse volte laco. Non va
ella libertà, poichè gli spezzò le catene che lo tenevano avvinto sul monte Caucaso. 390. Essendo arrivato Ercole insino a Ga
Lica. 397. Poichè Ercole appunto allora preparava un sacrifizio sul monte Eta, accolse con giubbilo il dono : ma non sì tos
bbe potuto esser presa ; e tagliando da sè medesimo alcuni alberi sul monte Eta, s’ alzò un rogo sul quale finì la faticosa v
o il disegno. Il legname, col quale fu costruito, era stato preso sul monte Pelio e nella foresta di Dodona (82), e perciò fu
1. Allora, preso da disperazione, andò a nascondere il suo dolore sul monte Rodope. Le Baccanti (153) tentarono di richiamarl
ero per loro Dio. In Sicilia acquistò celebrità lo squisito miele del monte Ibla. Arione. 478. Arione, poeta e canto
. Forba, pastore del re di Corinto, ritrovò a caso questo bambino sul monte Citerone, e lo ricoverò nella sua capanna. 493. L
dalle preghiere della madre, lo dette ad allevare a certi pastori del monte Ida. Paride in breve si fece chiaro tra i pastori
iunone (85). 599. Giove, per finire lo scandalo, mandò le tre Dee sul monte Ida ad essere giudicate da Paride. Ognuna d’esse
(546) con una freccia d’Ercole (368), Paride si fece recar subito sul monte Ida alla ninfa Enone da lui conosciuta quand’era
ati (325-328), e menando seco il figliuoletto Ascanio, si ricovrò sul monte Ida con quanti potè raccogliere dei Trojani. In q
che ne li volle ricompensare, ordinò loro di seguirlo sulla cima del monte , dove rivoltisi a guardare in giù, videro il borg
nella terra a tempo della fondazione di Tebe. Un giorno incontrò sul monte Cillene due serpenti avviticchiati fra loro, li c
il quale da fanciullo, dicono, aveva soffocato un leoue mostruoso sul monte Olimpo, ed era capace in età più adulta di fermar
ii che celebravansi ogni quattro anni nella città di Pitona appiè del monte Parnaso, o dalla città medesima o dal serpente Pi
rgere un’alta e sontuosa mole, E l’armi e ’l remo e la sonora tuba Al monte appese, che d’Aerio il nome Fino allor ebbe, ed o
er nel 1848. Firenze. 14. I Dattili idei furono i primi abitenti del monte Ida in Frigia (forse dell’ Ida in Creta dove egua
ra, i lampi, i macigni scagliati in alto, e infine lo sprofondaro del monte . Quindi le due catastrofi non debbono essore conf
e. Ecco l’origine di quest’oracolo : Alcune capre che pascolavano sul monte Parnaso giunsero in un luogo ov’era una profonda
vinti si rifugiarono parte in Illiria e parte in Tessaglia a piè del monte Omolo. Questa seconda spedizione contro Tebe fu i
I suoi segni. Intende delle cosi delle colonne d’Ercole, che sono il monte Abila in Affrica e il monte Calpe in Europa. 107
cosi delle colonne d’Ercole, che sono il monte Abila in Affrica e il monte Calpe in Europa. 107. Siviglia. — Setta, oggi Ce
6 (1874) Ristretto analitico del dizionario della favola. Volume I pp. -332
a della Minerca. La cattedrale di Pisa, era il palazzo di Adriano. Il monte Soracte è oggi la collina di Santo Oreste, e pres
che egli era stato loro padre. ed anche perchè era stato allevato sul monte Nisa. La maggior parte però dei mitologi sostiene
Amatunta e di Pafo, e lo seguì innamorata e dolente nelle foreste del monte Libano. Marte geloso di tal preferenza avventò co
stagione dell’anno, diventavano rossastre a cagione della sabbia del monte Libano, che il vento vi faceva cadere, fu ritenut
loro consacrata. 155. Aganippa. — Figlia di un fiume che scende dal monte Elicona. Ella fu cangiata in fontana, le cui acqu
li avesse precipitati all’inferno. Gli Aloidi furono i primi che sul monte Licone sagrificarono alle nove muse e consacraron
le corna di cervo. Solamente sulla porta del tempio ch’essa aveva sul monte Aventino, vi erano delle corna di bue ; e ciò, se
cchezza. Un indovino predisse a Corace, che colui il quale avesse sul monte Aventino sagrificata a Diana quella vacca, procur
della Musica e delle Arti. Capo delle nove muse, abitava con esse il monte Parnaso, l’ Elicona e le rive del fiume Ippocreno
ος che significa un otro. 611. Ascra. — Città fabbricata ai piedi del monte Elicona da Ecalo nipote di Nettuno. Nell’antica l
l poeta fosse stato rapito dalle muse mentre custodiva un armento sul monte Elicona. Si dicevano invasi da furore Ascreo colo
ra così denominato nell’isola di Rodi, da un tempio ch’egli aveva sul monte Atabiro. 655. Atalanta. — Figlia di Iasio re di A
sa, che opera prodigii soprannaturali. Mosè passò quaranta giorni sul monte Sinai, di cui la parola Nisa è in qualche modo l’
tato Mida, re della Frigia, forse perchè in quella contrada vi era un monte chiamato Berecinto. 781. Berenice. — Moglie di To
continuo bersaglio, a causa della sua estrema bruttezza, si gettò nel monte Etna. 837. Brumali. — Feste in onore di Bacco. Si
ente confuso con Bacco. In Grecia, sulla strada che da Tebe menava al monte Menalo, vi era un tempio a lui consacrato. 848. B
cce. 858. Caballina. — Fontana che aveva la sua sorgente ai piedi del monte Elicona. Era consacrata alle muse ed era la stess
 Famoso ladro, figlio di Vulcano. Egli dimorava nelle circostanze del monte Aventino. Derubò alcuni buoi ad Ercole e li nasco
ali, dopo aver ucciso il ladro. Quegli è Caco, Che sotto il sasso di monte Aventino. Di sangue fece spesse volte laco. Non v
ando questi gli ebbe donata la sua lira. Un giorno Mercurio trovò sul monte Citerone due serpenti che combattevano fra loro,
enevolenza o della sua coliera. E l’istesso autore ci ripete che, sul monte Etna in Sicilia, in un tempio consagrato a Vulcan
la Siria e propria di quei popoli che abitavano nelle circostanze del monte Carmelo. Al dire di Tacito, fu un sacerdote del D
lmente per ottenere la sanità delle viscere. Essa aveva un tempio sul monte Celio, e le si offeriva sempre in sacrificio il l
esse consagrata. 992. Castalio. — Re delle terre che circondavano il monte Parnaso. Apollo amò passionatamente una figliuola
gran cavallo Di ben contesti e ben confitti ahetì, In sembianza d’un monte edificaro. Virgilio — Eneide — Lib. II. trad. di
a un magnifico tempio e dove gli si rendevano grandi onori. Sopra il monte Ceneo, l’altare adorno Di Giove……. Ovidio. — Met
di una figlia del fiume Peneo, chiamata Stilbia. Egli si stabili sul monte Pelione e i suoi discendenti furono detti Centaur
1054. Cerambe. — Vecchio tessalo il quale essendosi ritirato sopra il monte Parnaso, per salvarsi dall’innondazione delle acq
tosi di sua figlia Proserpina gliela rapì, e Cerere allora salita sul monte Etna, accese due torce e si dette a cercala indef
chi dal nome suo Ciane l’appella, Nïnfa che l’à in custodia a piè del monte , Che preme di Tifeo la manca ascella. Ovidio — M
so nome. 1097. Cielopi. — Giganti che fondevano i fulmini a Giove sul monte Etna, ove secondo la tradizione, il Dio Vulcano,
tti i cani che s’incontravano per la via. 1129. Cinosora. — Ninfa del monte Ida. Fu una di quelle che presero cura dell’infan
una delle mogli di Apollo : dimorava abitualmente in una caverna del monte Parnaso, conosciuta sotto l’istesso nome : le sue
he la metamorfosi di quel dio in cuculo avvenisse nel Pelopenneso sul monte Torace, chiamato da allora in poi monte Cuculo da
avvenisse nel Pelopenneso sul monte Torace, chiamato da allora in poi monte Cuculo dalla parola greca Χδων, che significa ter
li fu così addolorato della morte di sua figlia, che si precipitò dal monte Parnaso. Apollo, mosso a pietà, lo cangiò in falc
ta, stando un giorno a guardia del suo gregge, nelle circonstanza del monte Parnaso, s’avvide che le sue capre, avvicinandosi
luogo ove si apriva quell’antro, era in uno degli scondiscimenti del monte Parnaso ; e da quel tempo si dette opera a fabbri
ori pretendevano che Apollo, dopo aver passato sei mesi dell’anno sul monte Parnaso, ritornasse nella loro isola, e all’epoca
di ciascun di lor scinto e disciolto, Gli stessi sassi che produce il monte , Gitta alla parte ove non guarda il volto. I sass
rfia. — Soprannome di Giunone, che le veniva dal culto a lei reso sul monte Dirfio, nell’isola Eubea. 1475. Disarea o Disari.
Driope era anche il nome di un popolo dimorante nelle circostanze del monte Parnaso. 1514. Druidesse. — Le mogli dei Druidi,
in onore dell’indovino Tiresia, il quale, passeggiando un giorno sul monte Cilleno, vide due serpenti attorcigliati insieme
eifobo, — V. Deifobo — , Eleno si recò presso Crise, e poi dimorò sul monte Ida ; ma siccome stava nel fato di Troja, che la
ta più comunemente Elicona : montagna della Beozia che sorgeva tra il monte Parnaso e il monte Citerone. Questa montagna era
Elicona : montagna della Beozia che sorgeva tra il monte Parnaso e il monte Citerone. Questa montagna era consacrata alle mus
in ogni parte suona La fama, prudentissime sorelle, Ch’a celebrare il monte di Elicona Tirato avete tutte le favelle ; Ovidi
l’antichità. Vogliono alcuni che Giove rovesciasse su di Encelado, il monte Etna e lo seppellisse sotto di questo. I poeti da
il gran gigante, Fumo e flamme dal sen mugghiando erutta… Ne trema il monte e la Trinacria tutta. V. Monti — La Musogonia — C
rad. di V. Monti. Vide la luce sulla riva del Simoenta, ai piedi del monte Ida, e fino all’età di cinque anni fu allevato da
liuolo Ascanio, e tutti ripararono momentaneamente in una caverna del monte Ida. In questa occas one Creusa sua moglie disper
del fiume Cebreno nella Frigia. Fu una delle più belle abitatrici del monte Ida. Apollo se ne invaghì perdutamente, ed essa l
al tempo in cui era ridotto alla condizione di pastore, dimorando sul monte Ida seppe farsi amare da Enone, e la rese madre d
erito da Filolette sotto le mura di Troja, andò a ritrovare Enone sul monte Ida, ma questa per vendicarsi lo scacciò dalla su
anno e per quei chiostri un fremito Che ne trema la terra e n’urla il monte . Ed ei lor sopra, realmente adorno Di corona e di
greci Ηρα che significa Giunone e ϰλιος gloria. 1758. Eraclea. — Sul monte Oeta dove la cronaca ripete che sorgesse il sepol
ad. di G. Borchi. A dieciotto anni, uccise un leone che, uscendo dal monte Citerone, decimava gli armenti ch’ei custodiva, u
ono tutte rese madri da Ercole. Del resto la tradizione del leone del monte Citerone, non è che una copia di quella del leone
lavorare la terra. Altri scrittori pretendono che Sileo dimorasse sul monte Pelia in Tessaglia, e che il fratello di lui, Dic
a tradizione mitologica in modo non meno famoso. Dappoichè salito sul monte Eta e avendovi fatto innalzare un rogo, egli dopo
Soprannome di Venere a lei venuto dall’avere un tempio fabbricato sul monte Erice, che essendo stato abbattuto fu poi rifabbr
della quale godè fino all’ultimo dei suoi giorni. 1791. Eritto. — Sul monte Emo in Farsaglia, e propriamente nel luogo ove fu
viene, secondo la tradizione Mitologica dall’avere ella dimorato sul monte Ermo, che sorgeva tra Tiro e Sidone, allorchè Cad
 — Nome di una sibilla figlia del pastore Teodoro, e di una ninfa del monte Ida. Erofila predisse ad Ecuba le sventure di cui
anto dolore, che Giunone mossa a pietà, la fece condurre da Iride sul monte Quirinale, ove Romolo le apparve circondato di lu
neso, avesse partorito Esculapio, e l’avesse esposto ad Epidauro, sul monte Titteo, ove fu nudrito da una capra e custodito d
izione racconta ch’essendo un giorno Espero, salito sulla vetta di un monte , per studiare il corso degli astri, fu trasportat
izione favolosa sotto il nome di Oeta. Sorgeva nella Tessaglia tra il monte Parnaso e il Pindo. La cronaca narra che fu sul m
essaglia tra il monte Parnaso e il Pindo. La cronaca narra che fu sul monte Eta che Ercole fece in nalzare il rogo sul quale
oeti dell’antichità che il sole, le stelle e la luna si levassero dal monte Eta, e che da esso nascesse il giorno e la notte.
che fabbricavano i fulmini a Giove, stessero nelle viscere di questo monte . …….. Etna sublime, Di fornaci e d’incudi, Etna
soprannomi di Vulcano col quale aveva un tempio a lui consacrato sul monte Etna. 1861. Etrurj — Nome particolare che si dava
esercito, che secondo la tradizione favolosa, erano state nutrite sul monte Pierio da Apollo stesso. …….. Prestanti assai Er
prima colonia stabilita dagli Arcadi in Italia, nelle circostanze del monte Aventino. Evandro insieme all’uso dell’agricoltur
ll’andar del tempo questo sacrifizio fu ripetuto una volta l’anno sul monte Aventino. …… ed appressarsi La ’ve per avventura
ituito i sacerdoti Sali, ed i Lupercali ; e che avesse edificato, sul monte Palatino, un tempio a Cerere, come dea dell’agric
ettuno eletti tori Sacrifichiam, perchè di noi gl’incresca, Nè d’alto monte la città ricuopra. Omero — Odissea — Libro XIII.
schile. Al dire di Valerio Massimo, la dea Febbre aveva un tempio sul monte Palatino, e altri due in altri luoghi della città
ipali provincie al numero di 47 si riunivano ai magistrati romani sul monte Albano, e quivi tutti uniti sacrificavano a Giove
sacrifizio annuale in un determinato giorno. Aveva il suo tempio sul monte Soracte, vicino alla città di Feronia, dalla qual
il che Saturno si dette a fuggire rapidadamente, facendo risuonare il monte Pelio dei suoi nitriti. Cosi Saturno a vista del
. Lo persegue il Ciclope, ed abbrancata Una roccia che parte era del monte , La scagliava divelta, e benchè il masso Solo col
, uno dei principali numeri degli Illei, antichi popoli abitatori del monte Etna in Sicilia, ove veniva adorato con un culto
mpagni portavano il cadavere sulle spalle, e gettavano, la bara in un monte di pietre ; quindi si ritiravano, astenendosi dur
garo. — Presso i pagani si dava questo nome alla più alta sommità del monte Ida, dove Giove aveva un tempio ed un altare a lu
oposito di questa città, che secondo la geografia antica, sorgeva sul monte Emo, nella Tracia, narra la tradizione mitologica
ssedio le mura di Roma, avevano già attaccata la porta che è sotto al monte Viminale, la quale i romani avevano ben chiusa al
confidò il piccolo Giasone alla madre Alcimeda, la quale lo portò sul monte Pelio, el o affidò alle cure di Chirone, il più s
tandone porzione nel fondo del Tarlaro e seppellendone altri sotto il monte Etna. I più famosi fra i Giganti furono : Encelad
ccaccio nella sua Genealogia degli dei, scrive che in una caverna del monte Erice, in Sicilia, fu rinvenuto il corpo di un gi
he sorgeva nel mezzo dell’isola di Creta, e che veniva chiamata anche monte Giove perchè la tradizione mitologica ripete che
II. Trad. di V. Monti. Un’antica cronaca dice anche a proposito del monte Ida, che essendo una volta caduto del fuoco dal c
ne, che si dava il soprannome di Dattili Idei, ai primi abitatori del monte Ida, e a tutti i discendenti di quelli. 2238. Ide
sieme a Telamone, e ad altri suoi compagni, per tagliare le legna sul monte Ida, onde fabbricare un vascello per la spedizion
tendo approssimarsi l’ultima sua ora, ordinò ad Ilio, di portarlo sul monte Oeta, di stenderlo sul rogo, e di accenderlo con
gedia trad. di F. Bellotti e andò nell’Illino, donde traversando il monte Emo calò nella Tracia. Giunta al golfo che porta
ori. 2307. Ippocrene. — Famosa fontana che scaturiva nella Beozia sul monte Elicona. La tradizione mitologica ripete, che il
le nove muse furono anch’esse dette Ippocreni, perchè abitatrici del monte Elicona sulla cui sommità scaturiva quella fontan
i, durante il sacrifizio annuale che si faceva in onore d’ Apollo sul monte Soracte. Aggiunge la cronaca che in considerazion
do la storia d’ Issione. Egli avea preso dimora nelle circostanze del monte Pelion, ove sposò Dia, figliuola di Deioneo, la q
mente adorato in Messenia, per un magnifico tempio che egli aveva sul monte Itome vicino a quella città. Un’antica tradizione
ua attinta nelle parti inferiori della città, fino alla estremità del monte Itome, ove sorgeva il tempio dedicato a Giove, e
della Tessaglia, giaceva sulla spiaggla dell’arcipelago, ai piedi del monte Pelio. Fu in questa città che Giasone, dopo il su
re l’eterna giovanezza di un dio. Presso i latini il Mons Jovis ossia monte di Giove, era una montagna delle Alpi consacrata
2442. Larissa. — Questa città della Tessaglia, posta propriamente sul monte Peneo, è celebre nei fasti del paganesimo per ess
ar ebbe due giorni di durata : quando il popolo romano ritrattosi sul monte sacro, fece ritorno in città, fu fissato a tre gi
e Leucotea fosse sotterrata viva, e fosse gettato sul corpo di lei un monte di sabbia. Apollo fece di tutto per salvare dell’
in Roma, e che primieramente fu innalzato dal padre dei Gracchi, sul monte Aventino e adorno di statue di gran valore, si ve
imo. 2504. Libetra. — Su quest’antica città che una volta sorgeva sul monte Olimpo, e vicino alla quale stava il sepolcro di
sto soprannome allé Muse e sopra tutto ad alcune Linfe abitatrici del monte Libetrio, nelle circostanze di Elicona. Su quella
l’acqua scaturisse da due mammelle, nè più nè meno che il latte. Sul monte Libe trio, le Muse e le ninfe Libetridi avevano l
ano sovente vittime umane. 2514. Liceo. — Soprannome dato a Giove dal monte Liceo in Arcadia, che da principio era conosciuto
l monte Liceo in Arcadia, che da principio era conosciuto col nome di monte sacro. Al dire di Pausania, gli abitanti d’ Arcad
. Al dire di Pausania, gli abitanti d’ Arcadia, chiamavano sacro quel monte , perchè credevano che in un dato luogo, chiamato
ninfe dette Agno, Tifoa e Neda. Il citato scrittore aggiunge, che sul monte Liceo ci era un altare consacrato a Giove, innanz
anche un soprannome del dio Pane, col quale egli aveva un tempio sul monte Liceo, circondato da un bosco sacro, ove da tempi
naca antica lo ritiene come l’ edificatore della città di Licoria sul monte Parnaso, aggiungendo, che dopo il diluvio di Deuc
ato poeta, un giorno Licurgo, in un accesso di furore, perseguitò sul monte Nisseio le ninfe nutrici di Bacco, percotendole i
e il nome di Lupercale le veniva per essere quella grotta scavata nel monte Palatino e consacrata a Pane, antichissimo dio de
che egli era stato loro padre. ed anche perchè era stato allevato sul monte Nisa. La maggior parte però dei mitologi sostiene
7 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XII. La Titanomachia e la Gigantomachia » pp. 60-68
dar la scalata al cielo posero tre monti uno sopra l’altro, cioè sul monte Olimpo il monte Ossa e su questo il monte Pelio 7
al cielo posero tre monti uno sopra l’altro, cioè sul monte Olimpo il monte Ossa e su questo il monte Pelio 73). Il teatro de
uno sopra l’altro, cioè sul monte Olimpo il monte Ossa e su questo il monte Pelio 73). Il teatro della guerra fu dunque nella
riferisce ad Encelado seppellito vivo nella Sicilia col capo sotto il monte Etna, coi piedi che giungevano sino al promontori
lo e per lassezza « Ei si travolve o sospirando anela, « Si scuote il monte e la Trinacria tutta ; « E dal ferito petto il fu
a precedere una dottissima e splendida descrizione delle eruzioni del monte Etna, così egregiamente tradotta dal Caro : « ….
osì egregiamente tradotta dal Caro : « ….. Esce talvolta « Da questo monte all’aura un’atra nube « Mista di nero fumo e di r
8 (1806) Corso di mitologia, utilissimo agli amatori della poesia, pittura, scultura, etc. Tomo II pp. 3-387
, che quello appena nato mori ; e lo fece secretamente trasferire sul monte Pelio appresso il Centauro Chirone. Questi prese
amento (d). Da Lenno si trasferì a Cizico, città situata a’ piedi del monte Dindimo, il di cui re era Cizico, figlio di Eneo
rsi con sacrifizj, fatti alla madre degli Dei, cui alzò un tempio sul monte Dindimo, donde derivò alla stessa Dea il nome di
to Ecate a far comparire quel leone, e che Iride lo abbia portato sul monte Ofelta, dove il primo giorno divorò un pastore, d
ole inoltre dovette vincere la Cerva, che trovavasi nelle foreste del monte Menalo nell’ Arcadia. Essa, benchè avesse i piedi
otti da Ercole in Micene, e che poi Euristeo li abbia abbandonati sul monte Olimpo, dove certe bestie selvaggie li divorarono
iose gesta d’ Ercole. Egli uccise Sauro, che infestava i dintorni del monte Erimanto nell’ Elide(c). Il medesimo Eroe liberò
vea tre bocche, dalle quali mandava fuoco. Abitava in una caverna sul monte Aventino, donde frequentemente ne usciva ad infes
egli il sacrifizio e l’altare, cominciò ad empiere di strida l’Oeta, monte della Tessaglia, e tentò di spogliarsi della mort
iglio, detto Ecmagora. Alcimedonte fece esporre Fillo ed Ecmagora sul monte Ostracino, dov’erave moltitudine di belve. Una ga
iedessero a’ sacrifizj, che annualmente gli si facevano in Italia sul monte Aventino, e che Pinario e la stirpe di lui non v’
ece allevare secretamente nella Frigia da’ Pastori, che abitavano sul monte Ida(b) (1). Paride, cresciuto in età, ebbe ivi la
(3), invitô tutti gli Dei alle sue nozze, le quali si celebrarono sul monte Pelio. La sola Eride, detta da noi Discordia, n’e
di nuovo accolto nella sua Reggia(a). Paride, mentre soggiornava sul monte Ida, prese ad amare Enone, figlia del fiume Cebre
i divisero, che gli lasciarono libero il passaggio(6). Ritiratosi sul monte Ida, poco distante dalla città(7), formò ivi co’
stanza di Cibele, che ne avea la cura, perchè erano state formate sul monte Ida, a Iei consecrato(c). Turno passò quindi ad a
ora all’udire Ulisse, che da lungi lo beffeggiava, svelse una cima di monte  ; e rabbiosamente scagliatala contro il Greco nav
di lui nome A I(d). I Greci alzarono ad Ajace una magnifica tomba sul monte Reteo(e) (5). Questo Eroe ebbe inoltre nell’ isol
sibo, ed altri Asineo(4). Corsero gli sposi alle armie alle falde del monte Taigeto fortemente si batterono co’ rapitori. Cas
ice fanciulletto, si contentò di sospenderlo in vece ad un albero sul monte Citeroné. Sorte volle, che aliro pastore, di nome
iligenti perquisizioni, e dal Pastore stesso, che lo avea salvato sul monte Citerone, seppe ch’egli era figlio di Lajo, e ch’
ra(c). Pausania parla di un tempio e di un oracolo, ch’ella aveva sui monte Parnasso insieme colla Dea Tellure, e che poi ced
e, cinte all’incorno di portici. Tiberio Gracco alzò a questa Dea sul monte Aventino un bellissimo tempio, le di cui colonne
si, quando erano in discordia tra loro, e la quale avea un tempio sul monte Palatino (d). In Anzio pure, città de’ Volsci, in
ica I. 324. Tempio di Delfo I. 249. Tempio d’Efeso I. 323. Tempio del monte Aventino I. 323. Tempo I. 14. Tenaro I. 371. Tene
in Teumessa, o Teumosa, villaggio della Beozia, situato a’ piedi d’un monte dello stesso nome(a). Euripide dice, che quel Nom
ro e dalla Ninfa Cariclo, figlia d’ Apollo(g). Tiresia s’incontrò sul monte Citerone in due serpi, accoppiate insieme. Erano
nome di Lafistio riconoscono Bacco, perchè questi aveva un tempio sul monte Lafistio, nella Beozia(h). Ritornando al montone,
tata formata di una quercia presa dal sacro bosco di Dodona(c), o dal monte Tomare(d), nell’ Epiro, appresso il quale eravi i
è gli altri legni, eo’ quali era stata costruita, furono tagliati sul monte Pelio(g). Vuolsi da Eratostene(h) e da Igino(i),
, i quali infestavano particolamente la pianura, situata a’ piedi del monte Olimpo. Là Polidamante inerme uccise uno di que’
nto amò anche una figlia d’Arcturo, di nome Clori, e la trasportò sul monte Nifato, il quale fu detto il monte di Borea, prim
di nome Clori, e la trasportò sul monte Nifato, il quale fu detto il monte di Borea, primachè prendesse il nome di monte Cau
o, il quale fu detto il monte di Borea, primachè prendesse il nome di monte Caucaso(c). (18). Calai e Zete liberarono il re
i lui fratello, Iso, i quali custodivano le greggi del loro padre sul monte Ida. Tutti due finalmente rimasero uccisi da Agam
ò quaranta vascelli di gente, che abitava sulle rive del Peneo, e sul monte Pelio(e). (21). Apisaone era alla testa di una t
Questi condussero seco un numeroso esercito di Meoni, nati appiè del monte Tmolo(f). (24). Astinoo fu ucciso da Diomede, fi
so da Tritone ne’ flutti. Enea ne trovò il corpo, e lo sappellì in un monte dell’ Italia, che acquistò il di lui nome(a). (g
otto pretesto di voler seco lui esercitarsi alla caccia lo trasse sul monte Pelio, e quivi come lo, vide aggravato del sonno,
, dopo d’averlo spogliato dello armi, lo abbia esposto sull’anzidetto monte , affinchè fosse divorato dalle fiere ; e che gli
(b). Virg. Aneid. l. 7. (2). Macareo, compagno d’Ulisse, nato sul monte Nerizio, nell’Isola d’Itaca, si trattenne in Caie
g. Acneid. l. 3. (10). Dicono alcuni, che Anchise finì di vivere sul monte Ida (b). Pausania pretende che sia morto nell’Arc
onte Ida (b). Pausania pretende che sia morto nell’Arcadia appiè d’un monte , che poscia si denominò Anchiso (c). Eustato sogg
. Servio dice, che tale sacrifizio si rinovava in Roma ogni anno suli monte Aventino (l). Virgilio poi narra, che Evandro ebb
a) Evandro dopo morte ottenne gli onori divini, ed ebbe un altare sul monte Aventino, perchè introdusse nel Lazio il culto de
viveri al Popolo Romano, allorchè questo fu costretto a ritirarsi sul monte Aventino. Furonvi pure aleuni, i quali dissero, c
roja con due cavalle di Fersziade, le quali Apollo aveva allevato sul monte Pierio, e, le quali, ersendoveloti al pati degli
). (e). Id. Iliad. l. 16. (6). Telefo, appena nato, fu esposto sul monte Partenio nell’Arcadia, e là venne allattato da un
e di Euridice(d). Igino racconta, ch’egli appena nato fu esposto sul monte Ida, e che venne allattato da una cagna(e). Il me
alla propria gelosia. Telamone, che se ne avvide, prese a formare un monte di pietre, protestando, che voleva alzare un alta
9 (1897) Mitologia classica illustrata
fu teatro la fertile Tessaglia, avendo i Cronidi con Zeus occupato il monte Olimpo, i Titani con Crono e Giapeto il monte Otr
di con Zeus occupato il monte Olimpo, i Titani con Crono e Giapeto il monte Otri. Fu combattuta con straordinaria violenza; d
essaglia tentarono, si dice, dar la scalata al cielo sovrapponendo il monte Ossa al Pelio. Alla grande battaglia che seguì pr
divini, che dai sacerdoti venivano interpretati. Anche sulla cima del monte Tomaro, a’ cui piedi giaceva Dodona, era venerato
e Ottimo Massimo ebbe dai Tarquinii l’ onore di un celebre tempio sul monte Capitolino. Più tardi al culto di Giove si uni qu
ne romane recavansi processionalmente al tempio dedicato alla Dea sul monte Esquilino per offrirle doni e sacrifizi. Alla Iun
Finalmente ebbe ospitalità nell’ isola di Delo, ed ivi alle falde del monte Cinto partorì Apollo (detto perciò Delio, Cinzio)
rto poteva esservi seppellito. Una città sacra trovavasi ai piedi del monte Cinto. Anche ivi si celebravano ogni quattro anni
ul lago di Nemi, ov’ essa era chiamata Diana Nemorensis; un altro sul monte Algido presso Tuscolo; ma più celebre di tutti fu
he egli avesse le sue grandi officine per lavorare i metalli. Così il monte Mosiclo (Mosychlos) nell’ isola di Lenno, l’ Etna
ola di Lenno; ivi, come già dicemmo, si credeva ch’ egli abitasse nel monte Mosiclo ed avesse a compagni di lavoro i Cabiri,
figlio di Zeus e di Maia figlia d’ Atlante, nacque in una caverna del monte Cillene in Arcadia (ond’ egli è detto il Cillenio
in Occidente; specialmente è celebre il tempio di Afrodite eretto sul monte Erice, oggi S. Giuliano (presso Trapani), in Sici
in Corinto e nelle sue colonie, in Sicione, in Argo, in Arcadia, sul monte Taigeto tra la Laconia e la Messenia, in Elide, e
e del profondo sonno notturno; egli sempre dormiva in una grotta del monte Latmos, e ogni notte veniva Selene a visitarlo e
ve pure dicevasi fosse nato il poeta Orfeo, l’ altra era un bosco del monte Elicona nella Beozia meridionale, nelle cui vicin
a fonte del cavallo, Ippucrene, addita vasi più su, verso la cima del monte . Anche il monte Parnasso presso Delfo nella Focid
llo, Ippucrene, addita vasi più su, verso la cima del monte. Anche il monte Parnasso presso Delfo nella Focide era sacro ad A
ceva che ella avesse fatto allevare il figlio Zeus in una caverna del monte Ida (cfr. pag. 23). Perciò era detta la madre Ide
od. Sakaria); nelle vicinanze di questa città erano sacri a Cibele il monte Dindimo, onde essa era detta Dindimene, e il vill
Troade questo culto trovava un terreno favorevole nelle vicinanze del monte Ida che ricordava l’ Ida cretese. Ivi in luogo de
suo figlio scambiandolo per un tralcio di vite, e fu poi sbranato sul monte Pangeo da selvaggi cavalli aizzatigli contro da D
le feste Dionisiache, che il coro delle Baccanti stava celebrando sul monte Citerone. Ma sua madre che trovavasi tra le Bacca
più famiglie secondo i luoghi, come le Idee in Creta, le Peliadi sul monte Pelio, le Citeronie sul Citerone, ecc. La ninfa p
arrò anche d’ una gara musicale con Apollo, sedendo giudice il Tmolo, monte della Lidia; una evidente ripetizione della gara
elle popolazioni italiche, con cui va connesso il nome del Palatium o monte Palatino, sede in origine di una tribù di pastori
castigo di dover spingere un pesante masso su su fino alla cima d’ un monte , da cui esso riprecipita inevitabilmente al piano
cessate le pioggie e ridiscendendo l’ acque, l’ arca prese terra sul monte Parnaso in Beozia. Così fu salvata dal naufragio
va in una caverna dei Pelio, ma dopo la cacciata dei Centauri da quel monte , si diceva avesse posto sede sul promontorio Male
sè, Niobe impietrita dal dolore fu mutata in sasso e trasportata sul monte Sipilo in Frigia, dove ancor non cessa di versar
erminelle Sisifo ebbe in inferno la nota pena di trascinare su per un monte un gran masso, che dalla cima poi riprecipitava a
to questo significato. Piuttosto il Sisifo che rotola un masso su pel monte e lo vede dalla cima precipitare in fondo, fa pen
iniziatore della coltura del paese, e fondatore del culto di Era sul monte Eubea, in genere come autore dell’ ordinamento ci
allora il suo primo atto eroico uccidendo un leone che infestava quel monte . Se da questo avesse ricavato la pelle di cui si
e si fè aiutare da Iolao. c) Il cinghiale di Erimanto era sbucato dal monte Erimanto sul confini dell’ Acaia, dell’ Elide e d
stava i campi di Psofi. Eracle lo inseguì e spinse sino alla cima del monte che era coperta di neve, e di là lo afferrò e s’
na d’ oro e i piedi di rame; era sacra ad Artemide, e soggiornava sul monte Cerinea fra l’ Arcadia e l’ Acaia. Era anche dett
a fra l’ Arcadia e l’ Acaia. Era anche detta la cerva del Menalo, dal monte Menalo in Arcadia. Eracle dovendo prenderla viva
rdi si recò con Deianira dal suo amico Ceice in Trachine ai piedi del monte Oeta. Cammin facendo, gli capitò l’ avventura del
con segni di amicizia; ma passando col suo armento per le pendici del monte stesso un ladrone per nome Caco, abitante in una
d’ un momento ch’ egli, stanco d’ una caccia, s’ era addormentato sul monte Pelio, e toltegli le armi lo lasciò ivi solo, per
rdinò che le tre Dee fossero da Ermes condotte sul Gargaro, parte del monte Ida nella Troade, e ivi il giudizio della bellezz
Ecuba nel dar alla luce questo figliuolo, fu esposto appena nato sul monte Ida, ivi poi raccolto da un pastore e come tale a
rla, ma poi visto che era tutto perduto si ritirò co’ suoi sul vicino monte Ida portando a spalle il vecchio padre Anchise. I
e di perdere allora il vecchio genitore Anchise cui egli seppelli sul monte Erice. Rimessosi in mare, lu da una nuova tempest
gentili donzelle; e voi, fanciulli, lodato il chiomato Dio di Cinto ( monte dell’ isola de Delo ove Apollo nacque); lodate La
10 (1874) La mitologia greca e romana. Volume II « Parte III. Semidei, indigeti ed eroi — XLVI. Giasone e Medea » pp. 342-489
e non aveva mai prima veduto una nave, nello scorgere dall’alto di un monte il vascello degli Argonauti traversare i flutti,
cono che Anfione col suon della cetra e col canto facesse scender dal monte Citerone i macigni, che per udirlo si disposero i
ile e disperato si ritirò solitario a pianger la perduta Euridice sul monte Rodope nella nativa Tracia, e rifiutò qualunque n
Il Cinghiale di Erimanto Questo cinghiale uscito dalle selve del monte Erimanto menava stragi e devastazioni come il cin
e Ercole avesse dovuto uccidere un sì timido animale, che abitava sul monte Mènalo in Arcadia ; ma poichè questa cerva era sa
ava di ossa umane delle sue vittime. Giunse Ercole nel piano fra quel monte e il Tevere, con le mandre tolte nella Spagna a G
o : « Lo mio Maestro disse : Quegli è Caco « Che sotto il sasso di monte Aventino « Di sangue fece spesse volte laco. « No
i Perseo, il quale per mezzo della testa di Medusa cangiò Atlante nel monte di tal nome, come dicemmo. Non apparisce però da
vesti la mandò al marito. Ercole fu trovato dal messaggiero Lica sul monte Oeta nella Tessaglia mentre disponevasi a fare un
bastone. » La Sfinge, com’era suo fato, si precipitò dalla rupe del monte Citerone, e morì. Edipo, essendosi guadagnato il
l’arbitro rusticano. Furono dunque condotte da Mercurio in Frigia sul monte Ida davanti al pastore Alessandro, in appresso ch
ll’Ellesponto e dell’Egeo ; nella qual regione fra l’Ellesponto ed il monte Ida esisteva l’antica e famosa città di Troia. Si
po, che fu trovato vivo da un pastore ed allevato come suo figlio sul monte Ida. Quivi egli crebbe ignaro della sua origine,
o le promesse di Venere, doveva divenir moglie dell’umile pastore del monte Ida. Era un tal nodo gordiano da non potersi scio
an cavallo « Di ben contesti e ben confitti abeti « In sembianza d’un monte edificaro. « Poscia finto che ciò fosse per vóto
vi fondò la città di Arpi, e, secondo altri, anche Siponto, presso il monte Gargano. Egli era ancor vivo sette anni dopo, all
e ne fosse avvenuto : e sebbene Enea si trattenesse alquanti mesi sul monte Ida per costruir le navi e per raccoglier compagn
e un’alta e sontuosa mole, « E l’armi e ‘l remo e la sonora tuba « Al monte appese, che d’Aerio il nome « Fino allor ebbe, ed
ina sua figlia sedea. » 153. « Novam ipse aliam (urbem) sub Albano monte condidit, quæ ab situ porrectœ in dorso urbis Lon
11 (1822) La mythologie comparée avec l’histoire. Tome II (7e éd.)
s, de Mycène et de Lacédémone. Ensuite Eurysthène, fils d’Aristodème, monta sur le trône, et commença la seconde dynastie des
s la Grèce, où il épousa Hyppodamie, fille d’Œnomaüs, roi de Pise. Il monta sur le trône de son beau-père après sa mort, et d
était ensevelie dans le sommeil. Pégase naquit de son sang. Persée le monta , et vola vers la Mauritanie, où il se vengea d’At
sur un rocher, et le monstre était prêt à la dévorer lorsque Persée, monté sur Pégase, l’aperçut du haut des airs, vint à so
ra dans ses voyages, les combattit et s’en empara ; le vaisseau qu’il montait se nommait Pégase ; la proue représentait un chev
t périr à coups de flèches. Minerve lui amena le cheval Pégase, qu’il monta pour cette expédition. Après la défaite de la Chi
ouve une médaille sur laquelle Bellérophon paraît au milieu des airs, monté sur Pégase, et prêt à porter le coup mortel à la
ent pas un instant de repos. Après la mort de Minos second, Deucalion monta sur le trône, et son fils Idoménée lui succéda. C
d’Hippolyte. Après la mort de Minos second, Deucalion, son fils, monta sur le trône de Crète. Thésée lui envoya demander
e lui montrer l’étendue de l’île et ses flottes nombreuses, il le fit monter sur un rocher très-élevé, d’où il fut précipité.
able du bélier à la toison d’or. Ils racontèrent que Phryxus et Hellé montèrent sur ce bélier pour fuir leur criminelle marâtre,
on tour, les rênes du gouvernement pendant une année entière. Étéocle monta le premier sur ce trône sous lequel l’abîme resta
, ils partageaient entre eux les périls et la gloire : d’autres fois, montés sur un même char, l’un guidait les coursiers, tan
s les temples ; mais tous avaient des portiques et des marches pour y monter . L’intérieur des temples était toujours très-orné
it qu’il était défendu d’y cracher et de se moucher. Quelquefois on y montait à genoux. Ils servaient d’asile pour les débiteur
l’apprend l’Écriture, et les rapports des anciens le confirment : on montait au haut du bâtiment par un degré tournant qui éta
chambres., on en trouvait de plus petites, où se reposaient ceux qui montaient . La chambre la plus élevée était aussi la plus or
vases sacrés du même métal, dont le poids, selon Diodore de Sicile , montait à plus de cinq mille talens. Le temple dont il pa
autel, sur lequel on brûlait tous les ans des parfums, dont le poids montait à plus de cent mille talens. Enfin il fait mentio
sie, vint à Delphes pendant le temps du silence. Il pria la Pythie de monter sur le trépied ; elle refusa, et allégua la loi q
ures. La prêtresse se préparait par un jeûne de trois jours. Avant de monter sur le trépied, elle se baignait dans la fontaine
on l’entoure de bandelettes sacrées, et on le conduit à l’oracle. Il monte sur une montagne, au sommet de laquelle se trouve
terre ; Hiemdal veillait à ses extrémités pour empêcher les géans de monter au ciel ; il dormait aussi légèrement que les ois
ont l’œil perçant découvre tout, repose sur ses branches, un écureuil monte et descend sans cesse pour faire ses rapports ; p
e. Lorsque l’on était parvenu au pied de l’arbre, le chef des druides montait sur le chêne, coupait le gui avec une faucille d’
12 (1861) Corso di mitologia, o, Storia delle divinità e degli eroi del paganesimo: Per la spiegazione dei classici e dei monumenti di belle arti (3e éd.) « Indice alfabettico. » pp. -424
Indice alfabettico. (I numeri Indicano 1 paragrafi.) A Abila, monte dell’Affrica, 390. Acalo, meccanico, nipote di De
delle nove Muse, 274, e seg. Calliroe, madre di Gerione, 379. Calpe, monte nell’ Europa, 390. Calunnia, divinità allegorica,
nao, 252. Danao, re d’Argo, ivi. Dardano, 517. Dattili, abitanti del monte Ida, 48. Dauno, 552. Dedalo, inventore del Laber
te in onor di Cerere, ivi. Eliadi, sorelle di Fetonte, 120. Elicona, monte sacro ad Apollo, 123 Elisi (campi), 216. Elle, so
ecas, 744. I Iadi, stelle, 149. Iarba, re affricano, 611. Ibla, monte in Sicilia, 477. Icaro, figlio di Dedalo, 422. Ic
con Menelao, 602 : — è ucciso con una freccia d’Ercole, 603. Parnaso, monte sacro alle Muse, 123. Partenope, sirena, 196. Par
mico d’Oreste, 533. Pimmei, popolo di nani, 387. Pindaro, 670. Pindo, monte sacro ad Apollo, 123. Piragmone, Ciclope, 272. Pi
13 (1847) Nouvelle mythologie du jeune âge
le instruisit Cérès que sa fille était aux enfers. Aussitôt la déesse monte au palais du père des dieux, elle lui fait ses pl
nt au nombre de neuf ; ils faisaient un noviciat de dix mois avant de monter sur le tribunal, et juraient solennellement d’obs
nombre de couronnes qu’il remporta en différens tournois. On les fait monter à quatorze cents. On raconte qu’à onze ans, reven
ns cependant qu’il la pressât assez pour la gâter ou la comprimer. Il montait à pieds joints sur un disque où l’on avait répand
it de la fable chaque signe fait allusion. Le Bélier. C’est celui que montèrent Phryxus et Hellé, pour échapper à la fureur d’Ino
se réfugier en allant au Parnasse. Ce prince, voulant les poursuivre monta sur une haute tour et s’élança après elles ; mais
passa dans les Indes pour en faire la conquête, Silène l’accompagna, monté sur son âne, qui, au milieu du combat, se mit à b
cliers et de lances, portaient des tambours et des thyrses ; Bacchus, monté sur un char, traîné par deux tigres, portait un t
trous à la coquille, colla du cuir alentour, y mit deux cornes, et la monta de cordes de fil de lin, celles de boyaux de mout
de neuf, en l’honneur des neuf muses. D’autres prétendent qu’il ne la monta que de sept, en l’honneur des sept Atlantides, do
uefois il couvre sa tête d’un casque qui le rend invisible ; alors il monte sur son char, s’élance du gouffre de l’Averne, et
on époux allait à Lyrce, ville voisine d’Argos. La nuit suivante, ils montèrent l’un et l’autre sur une tour, et pour s’instruire
Quelque temps après l’oracle se vérifia, Lyncée, vainqueur de Danaüs, monta sur le trône d’Argos. Les Danaïdes furent condamn
ccent des douleurs. Multipliés en échos formidables, Nos cris en vain montent jusqu’à ce lieu ; Ces cris perçans et ces voix la
s tant que dura l’âge d’or ; mais les crimes l’en ayant chassée, elle monta au ciel, et se plaça dans cette partie du zodiaqu
oumis aux ordres d’Eurysthée, selon les décrets du Destin, pour faire monter sa réputation au souverain degré ; c’est ce qu’on
l’avait fait, soit du nom d’Argus qui l’avait construit : ceux qui le montaient se nommèrent Argonautes. Jason, avec le secours d
t, ayant tout à craindre d’Ino, leur marâtre, se saisirent du bélier, montèrent dessus et s’enfuirent. Hellé tomba dans la mer et
ère. Jason accourut pour punir cette perfidie ; à son approche, Médée monta sur un char attelé de dragons volans, qui la tran
t le diviser, de régner chacun à son tour. Etéocle, qui était l’aîné, monta le premier sur le trône ; mais l’année étant fini
14 (1850) Précis élémentaire de mythologie
is l’eau les y poursuivit et ils périrent. Deucalion et Pyrrha, seuls montés dans une barque, échappèrent à un déluge universe
it alors à l’épouser. 2. Cérès, inconsolable de la perte de sa fille, monta sur un char attelé de dragons volants et se mit à
llir. Pégase était un cheval ailé que les bons poëtes seuls pouvaient monter . 10. Apollon, pour se venger du roi de Phrygie, r
autre il a un thyrse. Quelquefois il est assis sur un tonneau ou bien monté sur un char traîné par des tigres ou des panthère
ttait souvent le séjour des dieux pour se promener sur la terre. Elle montait alors sur un char formé par des coquilles et traî
sente Neptune un trident à la main, debout sur les flots de la mer ou monté sur un char en forme de conque traîné par des che
défenseurs de la métempsycose. 3. Pour passer ces fleuves, il fallait monter sur la barque de Charon, le nocher des enfers. Ch
e de toute la flotte, et on appela pour ce motif les guerriers qui le montaient les Argonautes. Ils triomphèrent des pirates, s’e
a sœur, auraient fui les fureurs d’Ino, leur belle-mère. Ils seraient montés l’un et l’autre pour faire route sur un bélier à
és répondirent à son appel. On donna le nom d’Argo au vaisseau qu’ils montaient , soit parce qu’il sortait des chantiers d’Argos,
vait déjà payé trois fois cet infâme tribut, lorsque Thésée demanda à monter lui-même sur le vaisseau qui allait faire voile v
argés de ce devoir sacré étaient couronnés de branches de lauriers et montaient sur le navire qu’avait lui-même monté Thésée. Dev
de branches de lauriers et montaient sur le navire qu’avait lui-même monté Thésée. Devenu roi d’Athènes par la mort de son p
tête de Méduse pour pétrifier ses ennemis, et il était ordinairement monté sur Pégase. 4. Cet agile coursier le porta en un
té livrée aux fureurs d’un monstre marin suscité par Neptune. Persée, monté sur Pégase, pétrifia le monstre, brisa les chaîne
nts pour mettre en mer une flotte de mille soixante-quatre vaisseaux, montés par une armée de près de cent mille hommes. Les î
de vieillesse, la dépense de son convoi, outre les frais ordinaires, monta à plus de cinquante mille écus. Après qu’on avait
us le chêne privilégié. A l’instant marqué, un druide en robe blanche montait sur l’arbre, la serpe d’or à la main, et tranchai
rrottaient et la suspendaient au-dessus de la chaudière ; une d’elles montait sur l’escabeau, la frappait à la gorge et recevai
a famille, prolongé les siens, affermi la gloire de sa patrie et fait monter vers le ciel un encens de prédilection‌ 11 .»
on regard immense tout l’univers. On disait qu’il traversait les airs monté sur un coursier qui avait huit jambes, et que, pe
ont l’œil perçant découvre tout, repose sur ses branches, un écureuil monte et descend sans cesse pour faire ses rapports ; p
15 (1810) Arabesques mythologiques, ou les Attributs de toutes les divinités de la fable. Tome II
é merveilleuse de Sémiramis, a recueillirent ; et celle qui devoit et monter sur un trône et remplir l’univers de sa renommée,
assion criminelle pour Sémiramis, se défit de son rival, et Sémiramis monta sur le Trône. Presque tous les historiens ont acc
nt de ce grand exploit. Persée ne borna pas là ses travaux : toujours monté sur Pégase, il se transporta dans la Mauritanie o
tre tous ses crimes involontaires. La malheureuse Jocaste désespérée, monta au haut du palais, passa un lacet autour de son c
filles, Aglaure, Hersé et Pandrose. Après la mort de Cécrops, Cranaüs monta sur le trône, ensuite Erichthonius devint Roi d’A
le envoya peu de jours après sa naissance deux serpens monstrueux qui montèrent sur son berceau, Hercule les saisit et les étouff
es ans, vers leur temple, un homme couvert d’un bonnet comme le leur, monté sur un cheval et en conduisant un autre à vide. L
Héraclides ou descendans d’Hercule, et ce fut ainsi que les Pélopides montèrent sur le trône de Mycènes. Thieste frère d’Atrée, c
ifier dans la mer cette statue profanée. Par ces artifices, Iphigénie monta sans obstacle sur le vaisseau de son frère, elle
un combat dans lequel Ulysse fut tué par son fils Télégone. Télémaque monta sur le trône. Les uns disent qu’il épousa Nausica
xpédition, lorsqu’ils furent arrivés au pied des murs de la ville, il monta sur les épaules d’Ulysse, et, parvenu au haut du
et, parvenu au haut du rempart, il laissa Ulysse au lieu de l’aider à monter suivant leur convention. Il alla seul enlever le
ssées à Iobatès père de Sthénobée, pour le faire mourir ; Bellérophon monta le cheval Pégase, défit la Chimère, monstre qu’Io
s Grecs la peignoient sous la figure d’un enfant nu, les yeux bandés, monté sur âne. C’est une mauvaise allégorie, parce que,
16 (1824) Breve corso di mitologia elementare corredato di note per uso de’ collegi della capitale, e del regno pp. 3-248
ll’impero di Plutone, di là il trasse, e lo nascose in una grotta del monte Latmos nella Caria. Vedesi Diana ordinariamente r
ordine a Mercurio, o a Vulcano d’incatenar Prometeo in una roccia del monte Caucaso, ove un’ aquila, o un avoltojo gli rodeva
ini. Questi si salvarono in una barchetta che si fermò nella cima del monte Parnaso, e dopo aver ringraziato i Dei, pensarono
va gli aveva donati. La quarta spedizione fu la presa della cerva del monte MenaIo, che aveva i piedi di bronzo, e le corna d
l’inviò questa fatale camicia, mentre andava a fare un sagrifizio sul monte Eta. Appena Ercole ne fu rivestito che sentì divo
vidit in herba. At chorus aequalis Dryadum clamore supremos Implerunt montes  : flerunt Rhodopeiae arces, Atque Pangaea, et Rhe
volle ritornarci, e prese la strada della Focide. In uno stretto del monte Citerone ebbe la sventura d’incontrarsi con Lajo,
ne desolava le campagne di Tebe, e standosi in aguato in un passo del monte Ficèo, assaliva i passaggieri, che uccideva dopo
di Troja, e di Ecuba, allora occupato a custodire i suoi armenti sul monte Ida, colà confinato da Ecuba senza che Priamo lo
una, e per l’altra parte : indi montò sul suo carro, e si diresse sul monte Ida. Disperando intanto Agamennone di poter sotto
sue spalle, traversa l’incendiata città col disegno di ritirarsi sul monte Ida. Fuori le porte inseguito dai Greci perde Cre
metteva. Fa costruire all’infretta una flotta con alberi tagliati sul monte Ida, e si scosta dai patrj lidi con venti legni.
era stato accolto con tanta cortesia. Accortasi del tradimento Didone monta il piano di una loggia a vista delle fuggenti vel
, il quale non ha in suo favore, che il solo Evandro, che abitava sul monte Palatino. Questo principe gli spedisce Pallante c
a Tracia, ove Bacco lo volle per compagno delle sue fatiche. Morì sul monte Emo : i Greci l’onorarono qual Dio, ed i pastori
testa dalla tomba, ruinata dalla scossa di un gran terremoto (afflato monte ), e compiangere la morte del suo allievo, cioè de
n grande Astronomo ; e per fare le sue osservazioni, stava sempre nel monte Caucaso. Egli fu l’inventore del fuoco, o perchè
17 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — VIII. Tre Divinità rappresentanti la Terra, cioè Vesta Prisca, Cibele e Tellùre » pp. 39-43
Cibele è il più noto e comune : derivò dal nome di una città e di un monte omonimo nella Frigia, ove questa Dea fu prima che
nel Canto xiv dell’ Inferno, ov’egli parla dell’isola di Creta e del monte Ida : « Rhea la scelse già per cuna fida « Del s
e mutilato e poi precipitato fra i dirupi e i sottoposti abissi di un monte . E questa è la prima metamorfosi, ossia trasforma
nella 1ª ott. del C.xii chiama Cibele la Madre Idèa, cioè adorata sul monte Ida : « Cerere poi che dalla Madre Idèa « Torna
18 (1880) Lezioni di mitologia
ro prima cura di elevarlo eccessivamente, come se imitar volessero un monte . Triplici qualche volta erano gli altari, e tribo
econda edificò Ercole dopo la morte di Caco, « Che sotto il sasso di monte Aventino Di sangue fece spesse volte laco. Onde c
ea gran parte Conversa all’austro, e sorge il fianco estremo Eguale a monte , e la città minaccia; Onde sull’umil plebe al re
, più d’ogni altra greca città, questo vanto si arroga; e l’antro del monte Ditteo ferace di querci fu della puerizia di lui
fu meno ambizioso che lascivo, poiché, come. Lattanzio riferisce, sul monte Olimpo abitando, proponeva premj a coloro che d’u
ntacinque, la lunghezza di dugentotrenta. Bellissimo marmo tratto dal monte Pentelieo lo copriva: dal mezzo della volta pende
tetto, ma le pareti erano dorate nel magnifico tempio che sorgeva sul monte , cui die nome ancora Tarpea, della quale vi narre
ortali. Carco della sua altezza lo cognominò la Beozia, ed Ascreo dal monte , sacro pure alle Muse, Plutarco. Giove Espiatore
campo. Coglie il tempo Tarpea: già nell’ostili Tende penetra: qui del monte insegna L’ignoto calle, e col fatai nemico Lega l
ia del nume. Omero ed Or feo lasciarono scritto che nacque in Cillene monte dell’Arcadia; Pausania afferma nel suo Viaggio in
nia afferma nel suo Viaggio in Beozia che non lungi da Tanagro, in un monte chiamato Coricio, vide la luce: quindi descrivend
o dagl’indizii datigli dal vecchio di cui favellammo, volò al selvoso monte Cillenio; il giocondo odore che diffondeasi accus
e che servono ora di muro alla città. Questo è il piano sottoposto al monte ed al tempio della Fortuna Primigenia, che ne abb
orse alcuno più ripetuto che quello di Cillenio, il quale da Cillene, monte di Arcadia e patria del nume, secondo la più comu
orso E per nevi e per gel canuto e curvo E da fiumi rigato. In questo monte . Che fu padre di Maia, avo di lui, Primamente fer
due padri, uno mortale in Cleopompo, l’altro immortale in Nettuno. Il monte Parnaso, e la selva, da lui ebbero, il nome. Aggi
o con una cerva, dei Macedoni, che abitano la città di Dione sotto il monte Pierio. La statua di Ercole, che quindi si scorge
gir tanto; io pur freno il mio corso; Pensa a chi piaci: abitator del monte E pastore io non sono, e qui gli armenti E il gre
e voluminose spire la terra spaventata. Cintio Apollo fu chiamato dal monte di Delo, e divise questo nome colla sorella. Didi
o confermò colla testa i suoi detti. Andò quindi la fanciulla a Leuce monte di Creta, crinito di boschi; poscia all’Oceano, e
una, e non delitto: Ahi qual può nell’error esser delitto: Sorgeva un monte che di varie belve Macchiò la strage: il sole in
la traccia di qualunque animale. Di qui partita trovò sulla vetta del monte Parrasìo delle cerve saltanti, alta e mirabile co
ttacchi alle cerve. Dove queste ti condussero per la prima volta? Sul monte Emo di Tracia, ove il turbine di Borea i mortali
ché quantunque abbia divinizzate le membra sotto la frigia querce del monte Oeta, egli è quello istesso Ercole vorace, ed ha
sede: ma tu vuoi stare seduta presso Apollo. « Ma quall’ isola, qual monte a te più piacque qual città, qual porto? Quale de
di i Cidoni chiamaron la ninfa Dittinna, cioè dalle reti, e Ditteo il monte da cui saltò; eressero altari, vi fanno sacrifizi
io, Dinocare, ristesse che disegnò la città di Alessandria, e che del monte Atos voleva fare una statua ad Alessandro. Quest’
lle abbandonasse, colla speranza dei furti amorosi, che nei sassi del monte Latmo celar pretese « Ai tanti occhi del cielo. 
ia sì disse dall’ amor della castità, o più propabilmente da Partenio monte di Arcadia, atto alla caccia, occupazione favorit
bianze veste, e dice: ninfa. Parte migliore del seguace coro. Da qual monte ritorni? — Il molle fianco Dal riposo dell’erba a
rdote ramingo in man recava La sacra effigie, e i fuggitivi piedi Sul monte Creo fermando, ivi depose Il sacro peso in dirupa
fonte Eliconio tergean le membra ignude: Cheta tranquillità teneva il monte , E nel mezzo del cielo il sol regnava. Nel sacro
rgesti e il petto; ma di nuovo il sole Non vedrai certo. me misera, o monte , Elicona, dai miei lumi lontano Siatevi sempre. T
spuma marina. Esiodo nella Teogonia vuole che appena nata andasse al monte Citerò, da cui di Citerea sortì il cognome, e qui
lio velocemente dirigendosi a traverso le nubi. Giunse prestamente al monte Ida ripieno di belve, e mentre s’avviava verso An
catenati. Ericina dissero pure la diva gli antichi scrittori da Erice monte della Sicilia, sopra il quale Enea edificò un tem
mano Sul carro, che tiravan due serpenti. Cercò le selve, i campi, il monte , il piano, Le valli, i fiumi, gli stagni, i torre
ludevano in ciò al lungo errar di Cerere dopo avere accese le faci al monte Etneo. Nel sesto giorno vi era la processione di
na A tanto lutto il nostro Cielo? I gioghi Te piangeranno del Menalio monte , E il mesto cinto, e tacerà di Delfo Il fraterno
ninfa, giunge nella Scizia, il collo Tende ai serpenti sopra l’aspro monte Che Caucaso si noma: e qui la Fame Cercata trova,
rme cadeau di mano. Vittima incerta entro a funereo letto Tradotta al monte , abbandonata e pianta, Giù per valli profonde in
arie al Campidoglio si vede Endimione, l’amante di Diana, dormire sul monte Latmo. Morfeo è ordinariamente rappresentato con
Descrizione della Casa Del Sonno. Si apre presso i Cimonerii in cavo monte Antro del pigro Sonno albergo e tempio; Di Febo i
i oracoli. Pausania favella dì un tempio e di un oracolo che avea sul monte Parnaso insieme colla Terra, e ch’ella poi cedett
stia o di Cibelle, dice il poeta, scoprirono il ferro nelle valli del monte Ida, e formati da Vulcano eglino istruirono gli u
vaghii di te, fanciulla. Allorché a corre di Giacinto i fiori Sul mio monte venisti, e scorta io t’era Per quella via. Gran t
di quel clima beato; secondo altri è un fonie dell’Arcadia vicino al monte Cilleno, che cadendo da una rupe altissima dopo p
za moderatrici furono stimate queste divine fanciulle nate sul Pierio monte . I loro attributi e le varie parti dell’umane cog
nei confini di Epidauro partorì Esculapio, il quale fu esposto in un monte , che da questo evento fu chiamato Tittione, quant
eggono in mezzo al fuoco. Mirate Pane come si rallegra sulle cime del monte Citerone saltando, danzando, con Evoè nella bocca
ortali. Vedete l’edera che s’arrampica, i serpenti che strisciano sul monte , o annodano i tirsi, gli alberi che stillano, mie
ete alla bellezza Pelope, che giovine ministrava il vino agli Dei sul monte Sipilo, onde Nettuno talmente s’ invaghì di lui c
19 (1847) Mythologie grecque et romaine, ou Introduction facile et méthodique à la lecture des poètes (3e éd.)
acieux amant ; c’était Pluton roi des enfers. A cette nouvelle, Cérès monte sur un char attelé de deux dragons10, traverse l’
afin de prouver ainsi à ses détracteurs son origine céleste. Phaéton monte au palais du Soleil, lui expose l’affront qu’il a
t et fuient avec la légèreté des oiseaux. Pyréné, pour les atteindre, monte à l’étage supérieur du palais, s’élance à leur po
s’il ne s’augmente. Voltaire. Le ciel, par les travaux veut qu’on monte à la gloire : Pour gagner un triomphe, il faut un
es oiseaux leur faisaient la guerre, ils s’armaient de toutes pièces, montaient sur des chevreaux ou des béliers, et allaient ain
s les plus efficaces de son art. Heureuse de plaire à son époux, elle monte sur un char aérien, parcourt diverses régions, y
eux jeunes hommes d’une rare beauté, revêtus d’une armure complète et montés sur des chevaux blancs ; leur tête est couverte d
leurs et de banderoles. Alarmé d’une absence qui se prolongeait, Égée montait chaque jour sur le haut d’une éminence, pour cher
promesses40. » Hippolyte n’ayant pu désabuser son père ni le fléchir, monte tristement sur son char, et sort de Trézène. A pe
t dont la gueule béante vomissait des flammes. Protégé par Minerve et monté sur le cheval Pégase, Bellérophon terrassa le mon
 ; Œnomaüs mourut de la chute, et Pélops, époux fortuné d’Hippodamie, monta sur le trône d’Élide. Ses conquêtes furent prompt
e brisa la tête dans le fond d’un précipice. Sauveur de Thèbes, Œdipe monta sur le trône, et devint l’époux de Jocaste, dont
l’autre y régnerait l’espace d’une année. Étéocle, qui était l’aîné, monta le premier sur le trône ; mais, au terme convenu,
rrible tempête, qu’elle brisa les vaisseaux et fit périr ceux qui les montaient . Ulysse seul, qui n’avait point eu de part au sac
plus vif et l’estime la mieux méritée. Le vaisseau était prêt ; il y monta comblé de présents. Nausicaa lui fit naïvement un
. Douloureusement affecté de cette perte, Énée se rendit au rivage et monta sur ses vaisseaux, avec une troupe de Troyens, fu
u bout de ce temps, sollicitée et menacée de nouveau par Iarbas, elle monta sur un bûcher préparé dans l’intérieur du palais,
et en tramait le complot, lorsque Phryxus et Hellé, avertis à temps, montèrent sur un bélier ailé et à toison d’or que possédait
votre bonté. » Térée y consent. Il fait mettre un vaisseau en mer, y monte lui-même, et arrive au port d’Athènes. Dès qu’il
t s’élevait un môle, destiné à rompre l’effort des vagues : Alcyone y monte , ou plutôt elle y vole ; car déjà elle frappait l
ès entra inaperçu dans la chambre du roi, le tua, épousa sa veuve, et monta sur le trône de Lydie. — Les richesses de Gygès,
e ne donnait pas de réponses, et où la Pythie n’avait pas le droit de monter sur le trépied. Indigné de cet obstacle imprévu,
20 (1855) Mythologie pittoresque ou méthodique universelle des faux dieux de tous les peuples anciens et modernes (5e éd.) pp. -549
e, et par la suite véritable apôtre et même prêtre de celle qu’il fit monter au premier rang des puissances créatrices. Livrée
ps que sa fiancée se tue de désespoir. Alors, désolée, la mère d’Atys monte vers l’Empyrée, et dans son repentir demande à Ju
ie, et que nous nommons Italie. Alors il fut sur les bords de la mer, monta un vaisseau qu’il fabriqua ou trouva tout constru
die, de Mauritanie et d’Espagne, habile en astronomie. Chaque nuit il montait sur le sommet d’une montagne où était construit s
ochers sur les rochers, pour se former une échelle qui leur permît de monter jusqu’aux cieux. Ainsi, le mont Athos, l’Ossa, le
de neuf, puis de dix. Ils faisaient un noviciat de dix mois, avant de monter sur le tribunal, et juraient solennellement d’obs
n nom aux Chalibes. Cycnus, fils de Pyrène, combattit contre Hercule, monté sur le cheval Arion, il fut vaincu, et sa mort co
de des armes et veut immoler les deux sœurs ; mais déjà elles avaient monté sur un vaisseau qui était préparé, et rapidement
le maître des Dieux lui plaça un croissant sur la tête. Aussitôt elle monta sur le char de la Lune, saisit les rènes de ses c
Mais revenons à Apollon : aussitôt qu’il eut aperçu Pégase arrêté, il monta sur son dos, plaça en croupe les Muses derrière l
ôt des ailes et s’enfuirent à travers les airs. Pyrénée, à cette vue, monta sur le haut d’une tour et crut pouvoir les suivre
ouvoir interroger l’oracle. Ensuite on prenait une tunique de lin, on montait sur une élévation couverte d’obélisques d’airain 
lir un tonneau sans fond, se reposent, et Sisyphe n’est plus forcé de monter péniblement son rocher ; Pluton lui-même, ainsi q
voulut-il le dissuader, il fallut céder. Aussitôt le jeune téméraire monte sur le char ; mais bientôt les chevaux du soleil
umer des odeurs les plus suaves, de se couronner de roses ; puis elle monte rapidement vers les cieux. A son arrivée, les Heu
le mariage de la patricienne Virginia, avec le plébéien Volumnius qui monta au consulat, on éleva un temple à la Pudicité Plé
adresse et courage ; d’autres fois il est placé conduisant un char ou monté sur des lions, des panthères ou des tigres, pour
e comme une assomption. Cependant on vient de voir qu’elle ne dut pas monter au ciel, puisque Jupiter lui fit épouser Rhadaman
remières places : aussi disait-on qu’immédiatement après sa mort elle monta dans les cieux, et fut s’asseoir à la table des d
ons et de se faire des habits. Nous avons vu comment la fable le fait monter au ciel ; mais avant il épousa Léanire dont il eu
, du vieux Silène, de Pan et d’Aristée, l’inventeur du miel. Il était monté sur un char, traîné par deux tigres ; un thyrse l
s Arcadiques étaient en Arcadie, des fêtes dans lesquelles les enfans montés sur un théâtre, chantaient et dansaient ; les Agr
nt les yeux noirs, les cheveux blonds et ondoyant sur ses épaules, et monté sur un char traîné par des tigres ou des panthère
es fêtes appelées Anacées, Anactés et Dioscuries. On les représentait montés sur des chevaux blancs, armés d’épées, courant à
toute la Béotie, en raison de la montagne où l’on disait qu’il était monté en ramenant au jour le chien gardien des enfers,
ide. Cette Hydre avait sept, neuf ou cinquante têtes. A peine Hercule monté sur un char, en avait-il coupé une, qu’il en rena
à trois pointes ; un autre jour il atteignit Pluton qui fut obligé de monter au ciel pour se faire guérir par le médecin de l’
son père qu’Autolycus, nous le savons, avait volé. Le héros revient, monte sur une tour élevée de Tyrinthe avec Iphitus, et
nse bûcher sur le mont Œta, il étend dessus la peau du lion de Némée, monte tranquillement sur ce bûcher, place sa massue sou
Mercure avait encore eu un fils de ce même nom, de Chthonophile ; il monta , dit-on, sur le trône de Sicyone, vers l’an 1243,
leste que nous connaissons, leurs efforts furent inutiles, car Persée monte sur ce cheval, emporte avec lui la tête de la Gor
l veut la lui donner en mariage ; le père accepte, et Persée aussitôt monte dans les airs avec Pégase, fond sur le monstre et
ée, désolé d’avoir aussi cruellement accompli l’oracle, ne voulut pas monter sur le trône d’Argos, le céda à Mégapenthe fils d
Cadmus, elle ne fut pas plus heureuse, car Polydore, son fils, ayant monté sur le trône de Thèbes, eut Labdacus de son maria
troit, conduisant de Delphes à Daulis, il rencontra un riche voyageur monté sur un char qui, sans se faire connaître lui ordo
raite. Amphiaras ne pouvant se soustraire à cette funeste expédition, monte alors avec courage sur le char qui doit le condui
’expédition, put se sauver, grace à la rapidité du cheval Arion qu’il montait , unique héritage de Persée l’un de ses aïeux, cou
d que le Dieu de vents devait être l’arrière petit-fils d’un Eole qui monta sur le trône de Thessalie, vers l’an 1438 av. J.-
la tête d’une expédition aussi périlleuse que brillante. Alors il fit monter tout son monde sur un seul navire, qu’il appela A
vaisseaux. Instruit par Médée des projets du roi, le héros se hâte de monter sur son vaisseau avec Médée et ses compagnons ; l
jour suivant, Éétes ayant appris la fuite de ces fameux aventuriers, monta sur un autre navire et partit à leur poursuite :
exception pourtant de Médée, qui, pour éviter la vengeance de Thésée, monta sur son char magique et disparut dans les airs. L
ffrandes que ses députés, couronnés de branches d’olivier, portaient, montés sur le navire qui avait servi à Thésée ; navire q
auça que trop vite, car Hippolyte voulant fuir la colère de son père, monte sur un char pour s’éloigner ; mais à peine est-il
oi de Salamine, dont il épousa Glaucé, sa fille chérie, ce qui le fit monter sur le trône de Salamine après la mort de son bea
isi par ce dernier qui le noya sous les flots. Parfois on voit Triton monté sur un char traîné par des chevaux bleus. On repr
Grèce, Oreste consacre à Sparte ce palladium qu’il a ravi aux Taures, monte sur le trône d’Argos, y joint celui de Lacédémone
es rois qui furent au siége de Troie, où il conduisit douze vaisseaux montés par les Salaminiens. Il fut accompagné par Teucer
présente Hector couvert d’une cuirasse, la tête couverte d’un casque, monté sur un char, tenant d’une main une lance et un bo
tête de bélier ; tantôt, sous celle d’un bélier diversement coiffé et monté sur un riche autel. On faisait, tous les ans, une
ouve plus qu’un tombeau vide ; et, privée de son époux, aussitôt elle monte sur une barque de Papyrus, retourne de nouveau à
antôt d’une cotte d’armes, tantôt d’un long manteau, sa chaussure lui monte jusqu’à mi-jambe d’une main, il tient un sistre,
d’un crocodile ; ensuite il reprit sa première forme et se mit à fuir monté sur un âne, qu’il dirigea sept jours de suite ver
reux. Le décan, génie de l’homme venant de naître, était le décan qui montait sur l’horizon au moment de la naissance ; l’influ
, ou semble couver l’œuf du monde ; mais le plus ordinairement il est monté sur le cigne-aigle Stamsa, dont la fantastique be
t un bandeau sur les yeux et un croc à la main, habilllé de rouge, et monté sur un éléphant nommé Iravat, qui semble fier de
des crocodiles. On le représente vêtu de blanc, couronné d’un lotos, monté sur un crocodile ou sur un serpent qu’il frappe s
dragons, dont l’œil brille comme une fournaise. Il est habituellement monté sur un cheval ou sur un char nommé Pouchpaka, tra
re de génies subalternes appelés Maroutas ; il est habillé de bleu et monté sur une gazelle. Içania, ou Içana, ou Ishana est
un dieu modificateur du monde ; il est habillé de noir ou de gris, et monté sur un taureau. Les huit Vaçous semblent être pou
s, que six jeunes gens font tourner ; 2° Pardjamia, dieu de la pluie, monté sur Agni, dieu du feu, qui a pris la forme d’un c
ndit fameux dans la mythologie hindoue. Un jour qu’il rencontra Indra monté sur son éléphant, il lui offrit une couronne ; In
sur son éléphant, il lui offrit une couronne ; Indra l’accepta et fit monter Dourouvaça sur son éléphant, lequel s’étant empar
dut le jour à Krichna et à sa favorite Roukmini. Ordinairement il est monté sur des perroquets ; cependant on le voit quelque
naître ceux qui lui rendaient des hommages ou qui le négligeaient, il monta sur un rat et parcourut le monde. Dans une lutte
ns Lauka comme un des Dieux supérieurs de l’île. On représente Skanda monté sur un superbe paon, on lui donne six têtes ; il
de Siva, et, par conséquent, l’antagoniste de Vichnou. Lorsqu’il fut monté sur le trône, l’oracle l’avertit qu’un fils de sa
u de vache, animal sacré dont il faut tenir la queue en mourant, pour monter suivant eux au Kailaça, ou au Souarga de Brahmâ ;
, autrement dit Adiboudha ou le grand Bouddha. Ce dieu homme mort, et monté au ciel tout en venant réhabiliter l’espèce humai
e pas moins le monde, la religion et la foi. On le représente debout, monté sur un éléphant, ou couvert d’une tête d’éléphant
rite de Phélo, instituèrent en son honneur une fête dans laquelle ils montent sur des barques et courent de tous côtés comme po
et lui offrent en sacrifice des poissons. Toranga, célèbre Kami, qui monta sur le trône de son pays en le délivrant d’un tyr
On le représente avec trois têtes coiffées d’une espèce d’étoffe, et monté sur un cheval à sept têtes. Il tient dans ses mai
ur Frevakein, qui le rendit père de quinze couples humains dont neuf, montés sur le taureau Sarécéokh, ne mirent pied à terre
ître dans le jour. Cependant, Anninga la poursuivant sans cesse, elle monta dans l’espace où elle devint le soleil. Anninga v
le mauvais principe, émanent de lui. Rimfaxe ou Hrimfaxe, cheval que monte la nuit lorsqu’elle marche devant le jour. Les go
le où l’on nourrissait un cheval sacré sur lequel ils croyaient qu’il montait pour les assister pendant les batailles. Teut ou
21 (1874) La mitologia greca e romana. Volume II « Parte IV. Le Apoteòsi — LXX. Delle Divinità straniere adorate dai Romani » pp. 506-510
enuto nel Lazio prima di Enea, avea fondata la città di Fenèo su quel monte che dal nome di suo figlio Pallante fu detto il P
a tempo di Cicerone, com’egli afferma nelle sue lettere, esisteva nel monte Palatino l’antro consacrato da Evandro al culto d
liberati da quel mostro dell’assassino Caco, « Che sotto il sasso di monte Aventino « Di sangue fece spesse volte laco. » D
22 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XI. Giove re del Cielo » pp. 55-59
a Corte. Ma spesso scendeva ad abitar sulla Terra, e teneva corte sul monte Olimpo in Grecia61 ; e perciò dai poeti il nome d
parlano di pioggie troppo continuate. 61. Vedendosi l’alta cima del monte Olimpo spesso cinta di nubi, dicevano gli Antichi
e fu detto Olimpico non solo perchè credevasi che spesso abitasse sul monte Olimpo, ma ancora perchè era adorato in Olimpia c
23 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — X. Cerere dea delle biade e Proserpina sua figlia » pp. 48-54
e compagne od ancelle ; che mentre essa coglieva fiori alle falde del monte Etna fu rapita da Plutone Dio dell’inferno, per f
o « Sul carro che tiravan due serpenti, « Cercò le selve, i campi, il monte , il piano, « Le valli, i fiumi, gli stagni, i tor
gelica cercare, « Lasciato o selva o campo o stagno o rio « O valle o monte o piano o terra o mare, « Il Cielo e ’l fondo del
24 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XVIII. Apollo considerato come Dio della Poesia e della Musica e maestro delle nove Muse » pp. 104-114
lo cioè di Pimplèe, dato alle Muse, perchè talvolta soggiornavano sul monte Pimpla, o presso la omonima fonte in Macedonia su
entrar nell’arringo rimaso128. Anche il Tasso ha usato il nome del monte Parnaso figuratamente per la poesia nel Canto i d
Macrobio) a canendo, dal cantare. 128. Si sa dalla geografia che il monte Parnaso ha due cime o culmini che poeticamente di
25 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XXXII. Gli Oracoli » pp. 242-252
. Delfo (oggi Kastri), città della Focide nell’Acaia, situata fra il monte Cirfide e il monte Parnaso, conteneva fra le sue
ri), città della Focide nell’Acaia, situata fra il monte Cirfide e il monte Parnaso, conteneva fra le sue mura il tempio e il
Pirra, dopo l’universale diluvio, consultarono l’Oracolo di Temi sul monte Parnaso. Omero parla degli Oracoli, delle divinaz
26 (1866) Dictionnaire de mythologie
es revinrent et chassèrent les dieux sans retour. Des poëtes barbares montèrent à l’assaut de l’Olympe, prirent Jupiter par la ba
e relevaient sans cesse. C’était un mouvement alternatif de têtes qui montaient et descendaient avec une régularité automatique.
ui fut le dernier des Grecs, tous sont venus s’y asseoir Orphée y est monté vivant, et Thésée aussi, et Pirithoüs aussi, et H
agistrats, juges en dernier ressort des bons et des méchants, Cerbère monta en dignité. De portier, il devint exécuteur des s
hantent en chœur l’hymne sacré d’Apollon. Le divin concert s’élève et monte par delà les nuages célestes. Tous les êtres de l
es jambes. — La débauche engendre toutes les infirmités. Il voyageait monté sur un âne. — L’ivrognerie alourdit l’homme, l’én
chaque cruche versée dans le tonneau sans fond nous croyons que l’eau monte , non parce que nous la voyons monter, mais parce
sans fond nous croyons que l’eau monte, non parce que nous la voyons monter , mais parce que notre cruche est vide. Ils disent
outre et son moellon, et le travail n’avance pas ; nous ne voyons pas monter l’édifice. » — Croyez-vous que les braves petites
ent Santeul, du Bartas et d’autres enragés. Le difficile n’est pas de monter sur le trépied, c’est de s’y maintenir, ou d’en d
27 (1806) Histoire poëtique tirée des poëtes françois ; avec un dictionnaire poétique (6e éd.)
ccent des douleurs. Multipliés en échos formidables, Nos cris en vain montent jusqu’à ce lieu ; Ces cris perçans et ces voix la
plus grand des dieux, fit des statues de terre, et, pour les animer, monta au ciel par le secours de Pallas, et vola du feu
er. Quinault. En conséquence de cette résolution téméraire, Phaéton monte au palais du Soleil, par le secours de Minerve. A
levé par Silène, vieux satyre, qui le suivit à la conquête des Indes, monte sur un âne. Il s’enivroit chaque jour, et n’en ét
é Atlas. Du sang de Méduse naquit le cheval Pégase, sur lequel Persée monta pour aller délivrer Andromède, attachée à un roch
a brûlante haleine il pousse mille feux. Th. Corneille. Bellérophon monta le cheval Pégase, et vint à bout d’exterminer ce
n appelle ces héros les Argonautes, soit parce que le vaisseau qu’ils montèrent se nommoit Argo, soit parce que la plupart des br
us le diadême. Corneille. Œdipe, sans le savoir, épousa sa mère, et monta sur le trône de son père qu’il avoit tué sans le
es devoient régner chacun pendant un an : Etéocle, en qualité d’aîné, monta le premier sur le trône ; et, l’année étant révol
s au trône ; il n’en fut point jaloux : Et vous ne voulez pas qu’il y monte après vous. Racine. Etéocle et Polinice se fire
a naissance, 81-129 — Fait saillir la fontaine Hippocrène, 45 — Est monté par Bellérophon, 150 — >Est aux ordres des bon
la Fable, 12 — Sont appelés Favoris et Nourrissons des Muses, 44 — Montent le cheval Pégase, 46 — Vont rêver, se promener d
28 (1841) Mitologia iconologica pp. -243
Dies, come riferisce Macrobio. Da Romani venne detto Capitolinus del monte , ove da Tarquinio Superbo fù perfezionato un sont
e avendo ritrovato un giorno la bramata Anfitride presso le falti del monte Atlante, a tutto potere si diè a persuaderla, e s
ragion del promontorio Atio celebre per la vittoria di Augusto, e pel monte Palatino ragguardevole pel famoso tempio d’ Augus
nte Con scettro rüidissimo, e pesantc, Con altissimo capo al par d’un monte , Che minaccia i mortali in ogni istante. Che cerc
e potessero ad onta dell’umana fralezza ascender di leggieri all’alto monte della immortalità, e della gloria. Ma che il vizi
Capitolo V. Pietà Sonetto L eggiadra donna d’un gran monte in vetta Siede con dolci sguardi, e dolci modi, G
. La pietà dolce istinto de’ cuori ben fatti pingesi seder su d’un monte per indicare l’altezza, cui si sublima chi la pru
a i lini, e par, che il credi insano, Al mare, al fiume, al bosco, al monte , al piano Non tragge mai da suoi sudor contenti.
e, Ivi da esempio tal sprezzar la morte, Trono innalzò sù quel felice monte , In cui seppe cangiar dell’ uom la sorte. E da co
li rende Al fuoco si da. Nè prezza l’orror. Esclama : Romani Poi monta a cavallo L’oracolo è chiaro Dell’armi sue cint
lagna, E corre in fretta A pascolar la già rinata erbetta Scendon dal monte mille, e mille rivi, Che versa intorno la disciol
duntque puellae. Amissam et matrem se reperisse ferunt, Ipsi laetitia montes , vallesque resultant, Vocibus et laetis compita c
29 (1812) Manuel mythologique de la jeunesse
ccent des douleurs. Multipliés en échos formidables, Nos cris en vain montent jusqu’à ce lieu ; Ces cris perçants, et ces voix
fit avec de la terre, quelques statues d’hommes, et, pour les animer, monta au ciel, par le secours de Pallas, et vola du feu
ous à la coquille, colla du cuir à l’entour, y mit deux cornes, et la monta de cordes de fil de lin. Ces cordes étoient au no
suivit son nourrissent à la conquête des Indes. Silène étoit toujours monté sur un âne, et ne passoit pas un jour sans s’eniv
R. Ils disent que lorsque le Soleil sort du lit de Téthys, l’Aurore monte sur un char doré, attelé de deux chevaux plus bla
Phaéton, qui ne connoît point de danger, persiste dans sa demande, et monte sur le char. Les chevaux du Soleil s’aperçoivent
xposée sur un rocher, pour être dévorée par un monstre marin. Persée, monté sur Pégase, vint la délivrer, et pétrifia le mons
et de feux. Neptune donna le cheval Pégase à Bellérophon. Le prince, monté sur ce coursier, tua la Chimère. Alors Iobalte, r
ux persécutions de Néphèle, leur belle-mère, emmenèrent le bélier, et montèrent dessus pour traverser le bras de mer qui sépare l
ncontra Laïus dans un sentier étroit qui conduisoit à Delphes. Laïus, monté sur son char, et escorté seulement de cinq person
gneroient alternativement, chacun pendant un an. Étéocle, comme aîné, monta le premier sur le trône ; mais, quand l’année-fut
au trône, il n’en fut point jaloux ; Et vous ne voulez point qu’il y monte après vous. ( Racine.) D. Comment se termina la
e poursuivent pas un traître que j’abhorre ! » Partez, courez, volez, montez sur ces vaisseaux : » Des voiles, des rameurs, de
erveille est-elle attribuée ? R. A Sémiramis, reine de Babylone, qui monta sur le trône l’an 2164 avant Jésus-Christ. Elle s
uvenceaux Se noya dès le port, allant à l’Amérique ; L’autre, afin de monter aux grandes dignités, Dans les emplois de Mars se
on hait l’orgueilleux ; du second on le plaint. Un enfant s’admiroit monté sur une table, Je suis grand, disoit-il. Quelqu’u
30 (1800) Cours de mythologie pp. -360
lle soudain Ses coursiers aux crins d’or, armés de pieds d’airain. Il monte sur son char et fend le sein des ondes ; La balei
ur ne pénètre l’horreur De l’Enfer ébranlé par leur vaine fureur ; Il monte sur son char qu’Alecton lui prépare ; Il vole en
ici brille dans l’herbe ; A ses côtés, sur un arbre voisin, La vigne monte , et court vaine et superbe, Près du cédrat suspen
à vaincre un coursier indompté ; Sur sa croupe rebelle, avec orgueil monté , Tantôt je dévançois les cerfs ou le Lapithe, Qui
, depuis si long-temps, accuse ton absence. » Achille voit le feu qui monte vers la nue ; Il frappe ses genoux, et d’une voix
chemin et ne reparut plus. Profondément affligé de cette perte, Enée monta sur ses vaisseaux, avec une troupe de Troyens fug
ta la puissance créatrice : il forma un homme avec de l’argile. Etant monté au Ciel, aidé de Minerve, il présenta un flambeau
h ! qu’il voudroit, plus sage et bien moins téméraire, N’avoir jamais monté sur le char de son père ! Qu’il voudroit de Mérop
compagnon de Bacchus. Silène suivit ce Dieu à la conquête de l’Inde, monté sur un âne. A son retour, il se fixa dans les cam
Qui, toi ! d’un Roi puissant, la fille, toi, ma femme, Toi qui devois monter au trône de Pergame, D’une Reine superbe essuyant
aux Immortels : Il court, c’étoit Egiste, il s’élance aux autels ; Il monte , il y saisit, d’une main assurée Pour les fêtes d
vite que le vent, en tumulte s’avancent : A travers les rochers, ils montent , ils s’élancent. Actéon poursuivi, fuit dans ces
bus eu est la dupe. Le grand Phébus, le divin Apollon, Pour ce Falot monta son violon : Il fit bien plus ; il eut la déféren
Leurs troupeaux loin des pâturages. Le Soleil tombe et s’affoiblit : Montons sur ces rochers sauvages ; Allons revoir ces pays
ma langue glacée, Sous l’écorce qui croit se sent déjà pressée ; Elle monte , se glisse, et me fermant les yeux, Dispense votr
cesse feu et flamme : elle ravagea long-temps la Lycie. Bellérophon, monté sur le cheval Pégase, en délivra les malheureux h
ccent des douleurs. Multipliés en échos formidables, Nos cris envain montent jusqu’à ce lieu, Ces cris perçans et ces voix lam
e tournoit ses pas : Sa troisième visite étoit pour le Bon-homme ; De monter dans son char, seuls d’entre ses suivans,       E
31 (1883) Mythologie élémentaire (9e éd.)
, et s’y cachèrent sous diverses formes d’animaux. Cependant Jupiter, monté sur un char attelé de chevaux ailés, poursuivit l
c le secours d’Apollon, elles s’enfuirent à travers les airs. Pyrénée monta sur le haut d’une tour, et crut pouvoir imiter le
errier armé d’un casque, d’une lance et d’un bouclier. Souvent il est monté sur un char attelé de deux coursiers, appelés par
Aréthuse que sa fille était devenue l’épouse de Pluton. Aussitôt elle monte dans l’Olympe, et implore l’intervention de Jupit
ma son successeur au trône de Lycie. On dit que Bellérophon essaya de monter au ciel sur le cheval Pégase, mais que Jupiter en
anches d’olivier, se rendaient à Délos, sur le vaisseau même qu’avait monté Thésée. On le conserva pour cet usage avec tant d
nir l’accomplissement de la prédiction paternelle. Etéocle, l’aîné, y monta le premier ; mais, au terme fixé, il refusa de le
’avoir vaincu dans deux batailles, le tue de sa main. Le jeune prince monte alors sur le trône paternel, mais bientôt il succ
ie succédait à la douleur, comme si Osiris fût ressuscité. On faisait monter Apis sur un vaisseau magnifiquement décoré, et on
c cinq têtes, quatre mains et trois yeux à sa tête principale. Il est monté tantôt sur le taureau Nandi, tantôt sur un tigre.
32 (1807) Cours de mythologie (2e éd.)
lle soudain Ses coursiers aux crins d’or, armés de pieds d’airain. Il monte sur son char et fend le sein des ondes ; La balei
ur ne pénètre l’horreur De l’Enfer ébranlé par leur vaine fureur ; Il monte sur son char qu’Alecton lui prépare ; Il vole en
Du peuple qui le suit semble bénir la troupe, S’élance du rivage, et monte sur la poupe.    L’édifice flottant se balance,
ici brille dans l’herbe ; A ses côtés, sur un arbre voisin, La vigne monte , et court vaine et superbe, Près du cédrat suspen
robe à des vœux superflus : Enfant de l’air, enfant de la lumière, Il monte , il brille, il voltige, il n’est plus. Raboteau
à vaincre un coursier indompté ; Sur sa croupe rebelle, avec orgueil monté , Tantôt je devançais les cerfs ou le Lapithe, Qui
, depuis si long-temps, accuse ton absence. » Achille voit le feu qui monte vers la nue ; Il frappe ses genoux, et d’une voix
chemin et ne reparut plus. Profondément affligé de cette perte, Enée monta sur ses vaisseaux, avec une troupe de Troyens fug
ta la puissance créatrice : il forma un homme avec de l’argile. Étant monté au Ciel, aidé de Minerve, il présenta un flambeau
h ! qu’il voudrait, heureux d’un destin plus vulgaire, N’avoir jamais monté sur le char de son père ! Qu’il voudrait de Mérop
compagnon de Bacchus. Silène suivit ce Dieu à la conquête de l’Inde, monté sur un âne. A son retour, il se fixa dans les cam
Qui, toi ! d’un roi puissant la fille, toi, ma femme, Toi qui devais monter au trône de Pergame, D’une reine superbe essuyant
aux Immortels : Il court, c’était Égiste, il s’élance aux autels ; Il monte , il y saisit d’une main assurée, Pour les fêtes d
ébus en est la dupe. Le grand Phébus, le divin Apollon, Pour ce falot monta son violon : Il fit bien plus ; il eut la déféren
Leurs troupeaux loin des pâturages. Le Soleil tombe et s’affaiblit : Montons sur ces rochers sauvages ; Allons revoir ces pays
cesse feu et flamme : elle ravagea long-temps la Lycie. Bellérophon, monté sur le cheval Pégase, en délivra les malheureux h
ccent des douleurs. Multipliés en échos formidables, Nos cris en vain montent jusqu’à ce lieu, Ces cris perçans et ces voix lam
e tournait ses pas : Sa troisième visite était pour le Bon-homme ; De monter dans son char, seuls d’entre ses suivans,        
33 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XIV. Il Diluvio di Deucalione » pp. 73-78
gamente errato in balìa delle onde fu spinta e fermossi in Grecia sul monte Parnaso. — Di quale stirpe e famiglia erano essi
igli e discendenti ; ed entrati nel tempio della dea Temi che era sul monte Parnaso, dimandarono all’oracolo di essa qual sar
34 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XVI. La dea Latona » pp. 86-91
l’isola in cui nacquero ; come pure il nome di Cinzio e di Cinzia dal monte Cinto dove furono allevati in quella stessa isola
gna del Purgatorio. « Quand’io senti’ come cosa che cada « Tremar lo monte  : onde mi prese un gielo « Qual prender suol colu
35 (1874) La mitologia greca e romana. Volume II « Parte II. Degli dei inferiori o terrestri — XXXIX. Eolo e i Venti » pp. 295-
o e per quei chiostri un fremito, « Che ne trema la terra e n’urla il monte . « Ed ei lor sopra realmente adorno « Di corona e
Pater omnipotens speluncis abdidit atris, « Hoc metuens ; molemque et montes insuper altos « Imposuit ; regemque dedit, qui fœ
36 (1874) La mitologia greca e romana. Volume II « Parte IV. Le Apoteòsi — LXIX. Di alcune Divinità più proprie del culto romano » pp. 500-505
ando insieme col figlio venne nel Lazio e fissò la sua dimora su quel monte che poi fu detto il Palatino. Quanto poi a Porrim
15 febbraio 1874, esaminando il nome Monsummano « applicato a borgo e monte nel Veneto e nella Val di Nievole » mentre non ap
37 (1874) La mitologia greca e romana. Volume II « Parte III. Semidei, indigeti ed eroi — XLI. Perseo » pp. 309-316
a Perseo. Inoltre questo cavallo dando un calcio al terreno presso il monte Elicona nella Beozia, fece sgorgare una fonte che
a alla caccia, e mostrandogli la testa di Medusa lo trasformò in quel monte della Mauritania che tuttora chiamasi Atlante, de
38 (1874) La mitologia greca e romana. Volume II « Indice alfabetico » pp. 516-
acei) 160 Ciclopiche (costruz.) 159 Cicno 98 Cinosùra 117 Cinto ( monte ) 88 Cinzio 88 Ciprigna 144 Circe 455 Cirène
ol 343 P Pagani 511 Pagànesìmo 512 Palamède 422, 425 Palatino ( monte ) 367 Pàllade (dea) 133 Pàllade (pianeta) 137
39 (1855) Della interpretazione de’ miti e simboli eterodossi per lo intendimento della mitologia pp. 3-62
. A questo mito può darsi varia interpetrazione. Bacco fu nudrito sul monte Meros nelle Indie, voce tutta greca μηρος, coscia
una delle quali è quella di cavalcare ; onde il Pegaso vola sopra il monte Parnaso, il quale è armato di ali, perchè è in ra
ro, dai piedi di bronzo, sacra a Diana, detta la cerva del Menalo dal monte , ove ricoveravasi — Risponde al passar del sole n
i interpetrare, fino a quando indovinata da Edipo, gittossi giù da un monte e finì di vivere. La interpetrazione di questa fa
, sottratti dall’ossequio di lui non pochi cittadini, ricoverossi nel monte delle Sfingi, sfidando a guerra il suo consorte,
40 (1874) La mitologia greca e romana. Volume II « Parte III. Semidei, indigeti ed eroi — XLV. La spedizione degli Argonauti alla conquista del Vello d’oro » pp. 331-341
ella impresa. Fu costruita la nave per questa spedizione coi pini del monte Pelio e colle quercie della selva di Dodona sacra
« Fuggon l’Arpie verso la zona roggia, « Tanto che sono all’altissimo monte , « Ove il Nilo ha, se in alcun luogo ha, fonte. «
41 (1869) Petit cours de mythologie (12e éd.)
sa fille et partagea son royaume avec lui. On a dit que Bellérophon, monté sur Pégase, avait voulu s’élever jusqu’au ciel, e
la gloire de son entreprise. Le navire partit d’Iolcos, en Thessalie, monté par plus de cinquante guerriers, parmi lesquels o
ndit à Pélias ni la vie ni la jeunesse. Ce crime fut inutile : Acaste monta sur le trône de son père, et força Jason et Médée
asse pas de faire. Sa demeure est dans les enfers ; c’est de là qu’il monta sur la terre pour corrompre, sous la forme d’un s
dieux ; son immense regard embrasse l’univers. Il traverse les airs, monté sur un coursier fougueux, dont huit pieds précipi
couverte d’un casque d’or, les cheveux épars, la lance à la main, et montées sur des chevaux ardents. Thor est le dieu de la f
42 (1815) Leçons élémentaires sur la mythologie
e des Dieux étoit-il considérable chez les Payens ? R. Varron en fait monter le nombre jusqu’à trente mille ; aussi Juvénal no
ucation sur le mont Nysa. Il le suivit aussi à la conquête des Indes, monté sur un âne. D. Que fit Bacchus devenu grand ? R.
n appelle ces Héros les Argonautes, soit parce que le vaisseau qu’ils montèrent se nommoit Argo, soit parce que la plupart des br
d’une chèvre, la queue d’un serpent, et qui vomissoit des flammes. Il monta le cheval Pégase, et vint à bout d’exterminer cet
s régneroient tour-à-tour, chacun pendant un an. Étéocle, comme ainé, monta le premier sur le trône ; l’année révolue, il ref
43 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XXX. Stato delle anime dopo la morte, secondo la Mitologia » pp. 216-231
e dopo la morte fu condannato nel Tartaro a spinger sulla cima di un monte un gran masso, che tosto ricadendo a valle rendev
« Pungealo inenarrabile. Costui « La gran pietra alla cima alta d’un monte , « Urtando con le man, coi piè puntando, « Spinge
44 (1823) Mythologie des dames
riant, je suis familier avec ces monstres ; souvent même je m’amuse à monter des lions ; et le coursier le plus docile n’est p
sacrés ; on la nommait Pythie, parcequ’elle seule elle avait droit de monter sur le trépied, qui était couvert de la peau du s
enant une pique d’une main et un bouclier de l’autre. Quelquefois, il monte sur un char traîné par deux chevaux plus prompts
dieu des forêts, et le vieux Silène, étaient à ses côtés : celui-ci, monté le plus souvent sur un âne, l’avait instruit dans
e Sphinx et le lion de Némée. La Chimère fut vaincue par Bellérophon, monté sur le cheval Pégase, et elle vint grossir le nom
ille. Après avoir inutilement parcouru la terre pour la trouver, elle monte sur son char, traverse l’immense étendue des airs
45 (1864) Mythologie épurée à l’usage des maisons d’éducation pour les deux sexes (nouv. éd.)
qui s’élevait au milieu de la mer ; mais Persée résolut de la sauver. Monté sur Pégase, cheval ailé né du sang de Méduse, il
torrents de flammes et de fumée. Bellérophon, secondé par Minerve et monté sur le cheval Pégase, que lui envoyèrent les Dieu
le rivage, il épousa Phèdre. Lorsqu’il était parti d’Athènes, Thésée montait un vaisseau dont les voiles étaient noires, en si
t emmené captif en Grèce avec sa sœur Hésione. Rendu à la liberté, il monta sur le trône après la mort de son père, donna une
orifice un siége à trois pieds que l’on nomma trépied, et l’on y fit monter une prêtresse que l’on nomma Pythie, à cause du s
robablement voulu désigner ainsi une nation fort habile dans l’art de monter à cheval. Le plus célèbre d’entre eux était Chiro
46 (1810) Arabesques mythologiques, ou les Attributs de toutes les divinités de la fable. Tome I
es rencontra, il mit pied à terre avec sa femme et ses enfans, et fit monter les vestales sur son chariot. Il les conduisit à
mander. Alors il exigea que le char du Soleil lui fût confié. Phaéton monta sur ce char, ne put conduire les coursiers, mit l
ase pour combattre la Chymère, ensuite il voulut, sur ce même cheval, monter à l’Olympe ; mais Jupiter fit piquer Pégase par u
rirent des ailes et s’envolèrent. Pyrénée, aussi stupide qu’insolent, monta sur une haute tour d’où il se jeta en l’air pour
par Pandarus, il fut blessé lui-même par Paris ; alors Nestor le fit monter sur son char et le conduisit dans sa tente, Macha
47 (1845) Mythologie de la jeunesse
thée, fils du Titan Japet, ayant formé un homme du limon de la terre, monta au ciel par le secours de Minerve, et y déroba un
par Silène, que les poètes nous représentent comme un vieil ivrogne, monté sur un âne. Devenu grand, il fit la conquête des
femme d’Athamas, roi de Thèbes, résolurent de quitter leur pays ; ils montèrent sur un bélier dont la toison était d’or afin de p
lon, prirent des ailes et s’envolèrent. Pyrénée voulut les suivre, et monta sur le haut d’une tour, croyant pouvoir voler com
48 (1822) La mythologie comparée avec l’histoire. Tome I (7e éd.)
du ciel. Varron , le plus grand théologien du paganisme, en fait monter le nombre jusqu’à trente mille : ce qui ne surpre
ses mains et ses jambes, c’est-à-dire sa liberté ; et ce dieu, étant monté sur un char tiré par des chevaux ailés, poursuivi
fut le plus remarquable par sa piété et sa bonté. Un jour qu’il était monté jusqu’au plus haut du mont Atlas, il fut emporté
nt couronné de lierre et de pampre de vigne. On le voit ordinairement monté sur un char traîné par des panthères et des tigre
rand capitaine, et lui apprit qu’en se couvrant de gloire il pourrait monter au rang des dieux les plus illustres, et s’élever
inquante Néréides, dont Hésiode rapporte les noms. Le même poëte fait monter le nombre des nymphes des eaux jusqu’à trois mill
alée, ou du moins qu’il y fut élevé. On le représentait ordinairement monté sur un âne (Fig. 38), presque toujours ivre, ayan
s, où croissaient d’excellens vins. Silène se promenait dans le pays, monté sur un âne, et venait souvent méditer ou se repos
49 (1874) La mitologia greca e romana. Volume II « Parte III. Semidei, indigeti ed eroi — XLII. Bellerofonte » pp. 317-320
arsi della Chimera è questa : che invece di essere un mostro fosse un monte ignivomo della Licia, nella parte più alta del qu
50 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XIII. Difetti e vizii del Dio Giove » pp. 69-72
punì crudelmente Prometeo col farlo legar da Vulcano ad una rupe del monte Caucaso, e di più col mandare ogni giorno un avvo
51 (1874) La mitologia greca e romana. Volume II « Parte II. Degli dei inferiori o terrestri — XXXVI. Le Ninfe » pp. 279-284
erito il pastorello Aci, lo uccise gittandogli sopra dall’ alto di un monte un macigno. Gli Dei cangiarono Aci in fiume che s
52 (1874) La mitologia greca e romana. Volume II « Parte II. Degli dei inferiori o terrestri — XXXVII. Gli Dei Dei Fiumi » pp. 285-289
« Voraginoso. Ed io di negra sabbia « Involverò lui stesso, e tale un monte « Di ghiaia immenso e di pattume intorno « Gli ve
53 (1861) Corso di mitologia, o, Storia delle divinità e degli eroi del paganesimo: Per la spiegazione dei classici e dei monumenti di belle arti (3e éd.) « Cronologia Mitologica. » pp. 387-393
e di questo diluvio. Deucalione si rifugia colla sua moglie Pirra sul monte Parnaso, e poi ripopola la Tessaglia. A Deucalion
54 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XXII. Marte » pp. 138-143
popolo maligno « Che discese di Fiesole ab antico « E tiene ancor del monte e del macigno, » ma vi fu mista ancora « …….la
55 (1874) La mitologia greca e romana. Volume II « Parte II. Degli dei inferiori o terrestri — XXXIV. Il Dio Pane » pp. 264-269
la fondazione di Roma. Evandro aveva fissata la sua residenza su quel monte che egli chiamò Palatino dal nome di suo figlio P
56 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — VII. Saturno esule dal Cielo è accolto ospitalmente in Italia da Giano re del Lazio » pp. 31-38
rritorio ove ora è Roma esisteva un regno, di cui la capitale era sul monte Gianicolo. Raccontano dunque i poeti che l’esule
57 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XIX. La Dea Triforme cioè Luna in Cielo, Diana in Terra ed Ecate nell’Inferno » pp. 115-122
era invaghita la Luna stessa. Chiamavasi egli Endimione, e stava sul monte Latmo che è nella Caria ; ed essendosi in una di
58 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XXIII. Venère, Cupido e le Grazie » pp. 144-151
rta il nome : « Nell’ora, credo, che dell’orïente « Prima raggiò sul monte Citerèa, « Che di fuoco d’amor par sempre ardente
59 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XXIV. Vulcano e i Ciclopi » pp. 152-160
o in quest’isola ; e per lo stesso motivo pone le sue fucine sotto il monte Etna ed altri monti vulcanici : e quindi aggiunge
60 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XXV. Bacco » pp. 161-172
da Dios, uno dei nomi di Giove suo padre, e dall’isola di Nisa o dal monte Niso, dove Bacco nacque e fu allevato. I Latini n
61 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XXIX. Plutone re dell’ Inferno e i suoi Ministri » pp. 203-215
avvenente e delicata Ninfa che sceglieva fior da flore alle falde del monte Etna, e a cui Dante assomigliò la bella e cortese
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