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1 (1897) Mitologia classica illustrata
ttribuite sovente azioni disonorevoli e delittuose. È un problema che già gli antichi filosofi avevano tentato di risolvere
monoteismo, deformazione dovuta alla corruttela degli uomini. L’ idea già appare nei primi scrittori cristiani, poi fu ripr
per sè il dono di una grande celerità; Ermes, nato al mattino, suona già a mezzogiorno colla lira da lui inventata, e dall
re detronizzato da uno de’ suoi figli, li ingoiava tutti appena nati; già ave va ingoiato Estia, Demetra, Era, Ades e Posid
irsene nella pugna; a cui fan contrapposto alcune figure di Giganti o già prostrati a terra o cadenti. Noi presentiamo nell
di scagliarlo contro un gigante, mentre a sinistra un altro gigante, già fulminato, si solleva a stento da terra in atto d
ità, insiem con altre, si favoleggiava abitassero sull’ Olimpo, donde già i Cronidi avevano sostenuto la lotta contro i Tit
tutte la più antica era Dodona, città della Tesprozia in Epiro, dove già era oggetto di culto Zeus quando non eravi ancora
de Atena era figlia di Zeus, essendo balzata fuori tutta armata, come già si disse, dal cervello ili lui, dopochè egli avev
oti ricavavano il divino responso. L’ oracolo di Delfo, sebbene fosse già scaduto d’ importanza fin dal primo secolo avanti
quattro anni feste solenni con varii giochi, che dicevansi istituiti già da Teseo. 4. L’ Apollo della mitologia romana non
            Dilectam penitus Iori 9 . Anche il carme secolare, come già si disse, è in onor di Apollo e di Diana regina d
ficato con Ares è Marte. Ma è da notarsi che in origine Marte non era già dio della guerra, ma piuttosto il dio della prima
evan data ad Efesto in moglie Afrodite, ed altre leggende, registrate già da Omero ed Esiodo, gli facevan compagna una dell
l luogo principale dov’ era venerato era l’ isola di Lenno; ivi, come già dicemmo, si credeva ch’ egli abitasse nel monte M
mai adottato dagli araldi romani, i Feciali. 5. Oltre l’ inno omerico già ricordato, presso altri poeti greci si parla di E
nnoverata anche la danza delle Grazie, diretta da Venere; il luogo fu già da noi citato dove si discorreva di Vulcano (pag.
e di capo d’ anno, si discorre largamente di lui. L’ arte statuaria, già s’ è detto, volendo figurar Giano, costantemente
esto, e così tornasse al paese degli Etiopi dove il carro e i cavalli già lo attendevano. È assai nota la leggenda di Feton
neri, ecc. La leggenda poi di Fetonte si ritrova in parecchi autori, già in Esiodo, poi in Eschilo, in Euripide, in Ovidio
sul suo carro, tirato da due cavalli o da giovenchi; tale ad es., la già ricordata figura di Selene posta a riscontro di q
con fiaccole in mano. 2. Molte leggende correvano intorno ad Orione, già da noi menzionato come sposo di Eos, e come cacci
semiaperta e le guancie gonfie per il soffiare, erano oltre i quattro già detti, Caecias o nord-est o greco, detto anche Aq
e l’ atteggiamento della dea, in atto di scendere a volo sulla terra, già col piè destro al suolo; le belle forme del corpo
tante, fosse concepita come una messaggiera degli Dei; tale apparisce già in Omero. Essa va con velocità straordinaria da u
i un doppio significato; giacchè da una parte era il Dio cosmogonico, già da noi ricordato, rappresentante della forza di a
ta madre della Voluttà. Questa la graziosa leggenda Apuleiana, di cui già si trovano cenni in altri scrittori e opere d’ ar
Sparta, Messene, ecc. 1. I Romani veneravano come dea del nascimento, già s’ è detto, Giunone Lucina; ma nei loro libri di
esi all’ uso di accendere una candela nel momento della nascita; e le già nominate Carmentes che con scongiuri e formole ma
mide prima che avesse dato alla luce il figlio d’ Apollo, allorquando già il cadavere suo veniva bruciato sul rogo, Apollo
n un sacro bosco nelle vicinanze del Colosseo, poi una Salus, onorata già nei primi secoli con templi e feste, appresso div
udizi, durò fino ai più tardi tempi del Paganesimo, e ancor nelle età già cristiane gli ultimi difensori della morente reli
ita fosse soggetta al destino, che al momento della nascita di ognuno già fossero decretate le vicende della sua vita fi no
destino assegnato a ciascuno. In Omero si menziona solo una Moira, ma già Esiodo espone nella Teogonia la leggenda più comu
. Egli con Teti (Tethys) formava la coppia più antica di Titani, come già si disse (pag. 11), e raccontavasi che non avendo
ni, il culto di Anfitrite rimase come estraneo; la moglie di Nettuno, già s’ è detto, chiamavasi Salacia. Quando i poeti la
e mostri. Il Tritone mezzo uomo e mezzo pesce è descritto minutamente già in Apollonio di Rodi, e da lui trasse Virgilio il
che Dio italico identificare Ino e Palemone, si scelsero Mater Matuta già da noi ricordata come dea del mattino, e Pater Po
a luce i Titani, i Ciclopi, gli Ecatonchiri, ed alcune deità marine, già s’ è detto nella Teogonia. Coll’ andar del tempo
Gea, moglie di Crono e madre dei Cronidi, specialmente di Zeus, ci è già nota dalla Teogonia. Era essa oggetto di culto se
madriadi (viventi insiem colle piante). Queste si credeva non fossero già immortali, ma si diceva che col morir d’ ogni pia
1. Anche questa era un’ antichissima deità italica, molto venerata già presso i Sabini. Era la dea della fioritura e dei
e a spassi talvolta licenziosi. Nel Circo allora si faceva caccia non già di bestie selvaggie, ma di lepri, cavriuoli e sim
volle edificare il gran tempio di Giove Capitolino in uno spazio dove già sorgevano tempietti di varie divinità, queste fur
etra veniva a far riscontro a Dioniso, la cui missione civilizzatrice già è stata da noi rilevata; il che ha portò occasion
nell’ Inferno per indurre Ade a restituir Persefone; ma questa aveva già gustato il melograno, simbolo d’ amore, datogli d
esenta le più antiche tradizioni del culto eleusinio in una redazione già del tutto compiuta. L’ Elena d’ Euripide invece r
va. — L’ arte, com’ è da aspettarsi, si attenne pure a questo tipo. E già lo scultore Alcamene aveva figurato così un’ Ecat
ù la tendenza a identificare i Lari con le anime di celebri persone o già defunte o ancor viventi; così Romolo e Remo diven
si e resistenti ai pericoli che non sogliono essere gli uomini. E non già che si annoverassero tra gli Eroi tutti i primi u
iene il primo posto Chirone, figlio di Crono e dell’ Oceanina Filira, già menzionato da Omero come amico di Peleo ed educat
pa. Allorchè Europa era stata portata via da Zeus in forma di toro, e già era giunta all’ isola di Creta, Agenore disperato
di Melicerte, di Semele madre di Dioniso, di Agave madre di Penteo; e già s’ è toccata anche la sorte toccata al figlio del
nel Museo Britannico. Ivi Atteone non ancora trasformato in cervo, ma già fornito di corna che prenunziano la metamorfosi,
e i suoi figli, Anfione e Zeto. 1. Allorquando Cadmo lasciò Tebe, già era morto suo figlio Polidoro; ed essendo il figl
colei la meritata morte legandola sulle corna d’ un toro infuriato; e già quelli s’ accingevano all’ impresa, quando fatti
li, di cui ella stimavasi di molto superiore; la stessa superbia onde già era stato punito Tantalo. Le offese Divinità non
ei figli di lei, e l’ espressione del suo immenso dolore? Quando eran già tutti morti, salvo l’ ultima figliuola, la madre,
ti sulle rive delle palute Meotide; di là era voce che avessero fatto già di molte scorrerie nei paesi posti sulle rive del
artistiche dell’ antica Grecia e di Roma. Un lungo racconto si legge già nel sesto dell’ Iliade (v. 150-211). Poi si sa ch
rapporti colla regione del Nilo. In ogni modo il mito nel suo insieme già leggesi in Esiodo; poi ne fè cenno in più tragedi
io e Preto. Questi erano, secondo la favola, così nemici fra loro che già litigavano quando erano ancora nel seno materno.
glio, preda al mostro. Stava appunto Andromeda legata allo scoglio, e già il mostro s’ avvicinava pien di desiderio a lei,
i aver sostenuto guerra contro Fineo fratello del re a cui la ragazza già era stata promessa. In questa guerra molto giovò
essi, i Dioscuri, rapite le figlie di Leucippo re Messenia, le quali già erano fidanzate ai figli di Afareo; or si parla d
oro vicende, ma un inno intiero fra gli Omerici è in lode loro, e ivi già si rammentano le benemerenze dei Dioscuri verso i
e fu rapita da Borea e fatta madre dei gemelli Calai e Zete, e Procri già felice sposa del bel cacciatore Cefalo, poi torme
olosa incantatrice Medea, che da Corinto s’ era rifuggita ad Atene. E già Medea minacciava toglier di mezzo anche il nuovo
e coll’ armi alla vendetta. Prese Megara e fu occasion di morte, come già si raccontò, al re Niso; vinse anche gli Ateniesi
rno, come a Nasso fu da lui abbandonata, e divenne moglie di Dioniso, già s’ è narrato nel capitolo relativo a questo Dio.
il giudice dei morti nell’ Averno. Dei figli di Minosse, Catreo, come già si disse, gli succedette nel trono. Ebbe egli tre
fuga di Dedalo dal labirinto e la conseguente caduta fatale di Icaro; già abbiamo altrove ricordato dello stesso libro il r
ne contro Augia e l’ istituzione dei giuochi Olimpici che noi abbiamo già ricordato avanti. — Segue la spedizione contro Pi
lio. Egli s’ avviò a Trachine dove Deianira informata della disgrazia già erasi pel dolore uccisa. Allora vedendo tutto per
rrena, Ino figlia di Cadmo, dalla quale ebbe Learco e Melicerte, come già si disse parlando di Ino Leucotea (vedi pagina 20
ente a Iolco, e consegnò il vello d’ oro a Pelia. Ma questi non volle già mantenere la promessa di cedergli il regno; allor
rirono più copiosi materiali alla letteratura e all’ arte. Conosciuta già nelle sue linee principali da Omero e da Esiodo,
se Meneceo, figlio di Creonte, precipitandosi dalle mura nella grotta già abitata dal drago di Ares; allora tutto a rovesci
vori letterarii. Oltrechè se ne trova cenno in Omero, doveva esistere già un poema antichissimo col titolo « la Tebaide ».
tato poi nel fondo d’ ogni male, e punito in inferno in quel modo che già si espose parlando del regno dei morti. Figlio di
erseguitati anch’ essi dalla sventura. La storia dolorosa di Niobe fu già da noi narrata dove si parlava delle leggende teb
mato in vita da Ermes, sostituitagli in avorio una spalla che Demetra già aveva consumata, peregrino pel mondo e capitò in
ovato nuova patria in Messenia. Venuta a urto con Eracle, la famiglia già prospera di Neleo ebbe la peggio, e morirono tutt
lla caccia Calidonia, sia alla spedizione degli Argonauti. Era quindi già molto vecchio al tempo della guerra Troiana avend
eus, per la sua straordinaria bellezza e divenuto coppiere degli Dei, già abbiamo parlato. Gli altri due divennero capi di
e, Diomede, Ulisse, in ultimo Ettore cacciati i Greci fin nelle navi, già era in procinto di darvi il fuoco, allorchè Achil
assalto alla porta Scea, una delle principali porte di Troia, mentre già egli stava per entrare in città, lo colpiva un da
a di Zeus con Ecuba e le figlie, venne ucciso da Neottolemo che aveva già pure ucciso Polite di lui figlio; gli altri guerr
ngue di Polissena. L’ infelice ragazza strappata dal seno della madre già affranta da tanti dolori, verso sulla tomba d’ Ac
t’ otre egli sarebbe pervenuto felicemente alla sua patria. E difatti già erano le navi di Ulisse vicino ad Itaca, già si s
la sua patria. E difatti già erano le navi di Ulisse vicino ad Itaca, già si sognava la fine di tante traversie, quando i c
arghi sorsi alla fonte delle cose troiane. Per tacere dei traduttori, già Nevio nella Guerra punica ebbe occasione di narra
contro il quale tenta inutile difesa la sinistra mano del fanciullo; già egli vien meno; arrovesciando all’ indietro la te
. Ogni stirpe greca ebbe i suoi vati e indo vini; in parte li abbiamo già ricordati. Nelle leggende Tessale e Argive è insi
4. Fra gli artisti mitici il più celebre è Dedalo, del quale abbia in già detto una parola (cfr. pag. 360 e 370). Lavorò ne
lampo si occupa Esiodo in una poesia speciale, la Melampodia. Tiresia già comparisce con regali onori in Omero; e Pindaro n
cordato soprattutto per la leggenda d’ Icaro e la fuga dal labirinto, già n’ abbiam fatto cenno ove si discorreva delle leg
2 (1880) Lezioni di mitologia
simo Giovanni Boglino, fratello a me per intima amicizia, e nel quale già parvemi riabbracciare le sante anime di Silvio Pe
stri simili a lui. Questi chiamato Cannes, ov vero Oen, insegnava che già tutte le cose erano possedute dall’acque, dalle t
dalla parola greca γραυσ che significa vecchia, perchè nascendo erano già canute. Ebbe ancora dalla stessa unione le tre Go
tride intorno : D’ inestins^uibil fuoco arde la selva: Arde la terra; già del mare i flutti E l’immenso oceano: e già la va
la selva: Arde la terra; già del mare i flutti E l’immenso oceano: e già la vampa Circonda i fiorii della terra: arriva Gi
pallidi Titani Facean di mille dardi ombra tremenda: Ma il mesto suol già gli ricopre, e lega Catena eterna le superbe mani
di lui uccise Polissena guidato dal paterno furore. Ma gli Dei aveano già dato l’esempio della colpa: che r ara di Diana er
le preghiere conspargevasi coir accennata mola il tergo della vittima già coll’acqua lievemente spruzzato: si arrecavano in
carica d’ imprecazioni si gettava nel Nilo. Ma dalla tenda imperiai già pronti Escono i scelti duci, e innanzi agli occhi
le valor, dicea piangendo: Mai questa torre Ettore mio non guarda! Ma già fu gloria degl’iliachi muri, Ora è dirupo. Lo cir
ttoreo figlio L’innocente alterezza. In core acheo Breve è pietà: che già ripete Ulisse Le preci di Calcante, e al crudo ri
cor di Troia La schiava gente al proprio pianto accorsa Era, e vedeva già muta e tremante D’Ilio, onde han pieni ognor gli
tiepidi rivi, e tu lo bevi Di Achille, ancor crudele, avida tomba: E già l’ossa funeste aggrava il corpo Di Polissena, anc
popoli nemici d’Isdraele, che prevaricando, macchiò anch’egli le mani già pure, onde da Dio abominati furono e puniti sì cr
o al supplizio degl’innocenti. Lo stesso Giove Laziale di umane ostie già compiacevasi, ma Numa, di mansueti costumi maestr
 Questa il fior degli eroi scelti per duci Dell’oste argiva in Aulide già indusse L’ara a macchiar della gran dea triforme
via Che il padre t’insegnò. Che dico, o madre Infelice! la mia figlia già cinge Abominato serto, ed offre il collo Ai colte
ffre il collo Ai coltelli sacrati. E chi gli apprestaf Il genitore. E già Calcante Oh crudi: Fermate; il sangue che già sco
pprestaf Il genitore. E già Calcante Oh crudi: Fermate; il sangue che già scorre, è sangue Di chi il fulmine vibra; il tuon
sangue . Nè il tiranno cessò. Strascina all’ara Filistene infelice, e già cammina Sulla strage fraterna: alfìn pietoso La c
mini, onde fu vinto, dall’incude dei Ciclopi. Aveva lo stesso gigante già dato a Giove soccorso contro gli Dei congiurati.
ai liberi crini L’error felice accresce. Allor che lunge Dalla terra già sua non vide Europa Più lido e monti, ma di sopra
l cuore, onde si cangiò in cuculo, e volò nei campi corintj sul colle già detto Tronace, che Coccige quindi, con greco voca
a data a lui. Per troncar Giove ogni sospetto e guerra, Che la gelosa già nel suo cor sente. Perchè non ne cerchi altro, ch
ì lieve cosa? Amor vuol ch’ei compiaccia alle sue voglie. Ma non vuol già la sua moglie ritrosa. Alfin per torlo allor quel
ole Cerca addolcirgli il senso e l’intelletto. D’Argo molti occhi han già perduto il sole, E forza è che stian chiusi a lor
sospetto, in pene e in guai, E non mi debbo risentir giammai? Non pon già tempo in mezzo alla vendetta. Ma fa venire una fu
essa di nuovo si fende D’altri tre fessi, che fan cinque dita; La man già si disnoda e già s’arrende, E torna più che mai s
fende D’altri tre fessi, che fan cinque dita; La man già si disnoda e già s’arrende, E torna più che mai sciolta e spedita.
eta Romolo alle sue schiere: è muto il campo. Coglie il tempo Tarpea: già nell’ostili Tende penetra: qui del monte insegna
ve Giunone andando a visitare Teti, l’Oceano dice che nelle loro case già fu da essi beatamente nutrita. In questa diversit
lato cui dà il nome, e parte scorrendo per la terra mutasse dei gigli già crocei il colore. Ercole adulto ferì lo stesso se
à ne aumentano il pregio, non mancandovi che le sole braccia ch’erano già riportate in antico. « Siccome l’aria del volto,
to armata Marte fé’ schiavo, e del monile adorna Vide al suo piede il già pentito sposo Chieder gemendo de’ suoi proprii ol
no e nume. Tutto mi sei. Se i dolorosi Greci Salvi bramai (nè sola io già ), se giusta La lor causa credendo, osai talvolta
lusino’hieri sensi. All’atto umile, alla piacevol voce, Ai cari vezzi già l’arcana forza Dell’ arnese di Venere serpeggia S
ana forza Dell’ arnese di Venere serpeggia Soavemente a Giove in sen; già tutta La trascorre con l’occhio e in lei si pasce
roi che di tiranni e mostri Purgar cittadi e disertar foreste. Ma ciò già fu; te mia compagna e sposa Volle il destin: sopr
ai rispettata l’ integrità. » Nascita di Marte narrata da Flora. Io già fui ninfa del beato campo, Che vide gli ozi della
di prati Errar mi vede Zeffiro che chiama L’erbe novelle: io fuggo, e già mi segue, Mi raggiunge; io contrasto, ei fu più f
svelsi Lo stabil fiore con la lieta destra: A se Giuno l’appressa, e già nel seno A lei palpita il dio re della guerra.
asceva le cavalle del re, e nel pingue lago Bebeide lavava le chiome, già gloria della madre. Quante volte Diana arrossì in
do Lo giunge, e passa la cervice, ed esce Dalla gola col sangue. Egli già prono Dai crini del corsier balza, e la terra Bag
ua, eterna maraviglia e disperazione dell’arte. « Questa statua, che già da tre secoli si am mira in Vaticano come il mira
tura di un nume. L’arco, ch’ei regge ancora in alto colla sinistra, è già scaricato; la destra è un solo istante che ne ha
a e s’inalza, come quello dei vati dal profetico spirito investiti, e già mi sento trasportato in Delo, e nelle Licie selve
in Delo, e nelle Licie selve, che Apollo onorò di sua presenza. Farmi già che l’immagine, che io men formo, vita acquisti e
o Siegue una lepre: ella col pie salute Cerca, ei la preda, e par che già l’afferri. E lei spera tener: suona il deluso Den
, e la speranza Febo, Che più veloce la seguia: gli dava Ali l’amore; già il fugace tergo Preme, e lo sparso crine agita, e
a e in fronde il crine. Crescono in rami le sperate braccia, E il pie già sì veloce al suolo è fìsso Con le pigre radici, e
e, e sublimi eziandio nella loro giovine morbidezza; nè rassomigliano già quelle di un amante effemminato e molle, allevato
io bramo Che sia di te più savia: a me si vieta Libertà di dimore, e già la notte Toccò le mete dell’esperio lido. Chiede
cede, e ancor non premi L’asse mal desiato. — Occupa il carro Fetonte già coll’agil corpo, e gode Trattar con mano le perme
Fugge la via Sotto i pie dei corsier, le nubi opposte Stridon divise, già levati a volo Avanzan gli Euri dalla stessa parte
ei flutti, Salta il cocchio che par vuoto: abbandona Il trito spazio: già trema Fetonte, E non sa volger le commesse brigli
ueste andò ai Ciclopi, e gli trovò che nell’isola, Lipari or detta, e già Meliguni, stavano intorno ad una massa infocata,
ita di alabastri, e l’abside n’era messo a musaico. » Atteone. Tebe già stava: e tu, Cadmo, potevi Per l’esiglio sembrar
ncora che tu ami al pari delle tue pupille la bella Antidea. « Queste già portavano gli agili archi e il turcasso intorno a
polveroso fianco Ai corridori fra l’acute rupi Precipitati dal timor: già l’asse Cigolando si frange, e volar mira In mille
gante immagine della dea, che in questa tavola ci si presenta, quando già da troppi monumenti non conoscessimo il mistico s
persino il Sole. Quel gran disco che le contorna tutto il capo non è già un velo, come sembrò al Menestrier, ma bensì un n
uogo e tempo aspetta. Or d’indugio ragion non v’è; fanciullo Arcade è già (dolor di Giuno): è nato Dalla rivale sua: biechi
o inenarrabile, che in mezzo Grandeggia, e sporge coU’atroce testa, E già si slancia, e dagli occhi ebbri e carchi Di Tarta
on altri simboli proprii di questa dea del valore e del sapere. Non è già che non apprendiamo dagli antichi scrittori la cl
rrigidita spuma. Venite, Achive, e non recate unguenti, Od alabastri ( già dell’asse ascolto Il cigolio); venite: a Palla ca
da diva: intese cose Ridico intanto alle fanciulle. In Tebe Una Ninfa già fu cara fra tutte A Palla, e non potean divise un
trovarsi altre dee ignude fuori che Venere, le Grazie e l’Ore, non fu già mio pensiero asserire che Venere si rappresentass
a una cava di nobilissimo alabastro. La presente statua di Venere era già in Vaticano, collocata probabilmente da Giulio II
nvenisse ad una madre di Roma e di Enea. Siccome dunque non mancavano già nella Grecia antichi simulacri di Venere coll’arm
diva, e torna Alla fucina sua: dall’arca schiude I mantici riposti, e già da venti Ferrate bocche esce ad un tempo un soffi
tra cittade. Ella d’assedio è cinta Da squadra ostil, che nel suo cor già certa È di pronta conquista, e sol consulta Della
villanzon trastullo Lieti prendean di lor zampegne, e al varco S’eran già tratti in ripa al fiume: allora Sbucan d’agguato
e cara. Di là non lungi lussurreggia e brilla Vigneto floridissimo e già carco D’uve mature; verdeggiar le foglie Credi ne
e t’ inspira la morte del figliuolo. Anche dei più prodi di lui hanno già morsa la polvere, o la morderanno ben tosto: È fo
olo Fra le tacite strade errin le madri, — Disse, e l’alato messagger già stava Sulle Tracie contrade, e mentre varca L’Ors
freme la terra, e l’antro Cecropio mugge: le sue faci inalza Eleusi: già dall’ incurvato giogo Di Triptolemo i serpi alzan
confuse Tenebre e luce. — Sì parlò lo dio. Mercurio gli astri occupa già ; l’ascolta Giove, e rivolge nella sacra mente Var
ni altra dea. La presente Lezione è destinata ad arricchirne la serie già ordita, a favellarvi delle forme, colle quali gli
ni hanno creduto riconoscere Trittolemo sulla bella coppa di Farnese, già nel Gabinetto del re di Napoli: quello che è tenu
egni, alle città nemica. Vennero a loco ove di Cerer splende La sede, già sudor lungo ai Ciclopi: Son di ferro le mura, e f
sago volto Scorreva allora involontario pianto, Augurio non inteso: e già nasceva Fadre Oceano sull’estrema tela; Ma lo str
della dea, o per astenersi dai suoi doni, o per timore della carestia già da lei mandata sulla terra. Alcuni, e fra questi
Conscia di tanto furto, essa misura Del rapitor l’inusitata gioia, E già piega il crudel Caos, e vinto Dite, le trionfate
nfe, nel volante carro Proserpina è rapita, e grida: O dee, Aita; — e già la sua Gorgone svela Pallade, e con il teso arco
no i serpi Della Gorgone incontro al nero carro, L’asta fiammeggia, e già saria vibrata, Ma puro raggio di tranquilla luce
o alla dea Vesta, e lo fece costruire quasi in forma di un globo, non già , dice Plutarco, per significare che questo fosse
d’Etna nelle liete valli La miraron le dee. Squallido il crine Emulo già dell’oro, occupa notte Gli occhi, la gloria del s
ola (grec) feminina erano significate. In un’antichissima lucerna del già citato Museo Passeri vedesi la Terra in mezzo a s
i antri noti Ritorna. Il sonno con placate penne Eresitton lusinga, e già dei sogni Nell’immagini i cibi ei cerca, e move L
l terror poteo nel cor turbato Strano eccitar d’atrocità consiglio. E già un placido sonno Gli occhi d’Amor chiudea, Quando
no scoperti gli altri due, di cui parla Visconti nel terzo tomo. « Ha già avvertito Winkelmann che quello della Villa Borgh
va di morbido letto. « I letei papaveri, parte ancora fiorenti, parte già formati in guscio di semi, pendono dalla sua lent
e non fosse altra cosa la morte che un placido sonno. « In argomento già abbastanza esornato mi tratterrò solo a fare alcu
esta suo congettura: aggiungo solamente per avvalorarla che non tiene già in mano, come apparisce dalle statue fìnor pubbli
ssa immersa in profonde meditazioni, non tanto per ricordarsi le cose già state, quanto per rintracciare e scoprire novelle
cchio quasi in atto di volersi eccitare qualche rammemoranza. E non è già la sola osservazione della natura che ha somminis
ia pel suo Saggio sulla lingua etrusca. « Entro veloce legno, Tenuto già per alto mar viaggio, Pien di caldo desire il gio
nque come piuttosto ella s’accorse Della cangiata sua forma nativa (E già di fresco sangue, ovunque corse. Tingendo il suol
i terra straniera. Della patria, com’ esuli, usciste; Voi che me duce già della schiera A tal’ opra, a tal vita seguiste; V
tepor mai sempre avea. Quand’io dovea Venirne fuori Dalla camera mia, già sorto il giorno, Tutto vedea Di varii fiori Il ca
sbigottito, A lui si stringe addosso, Ond’egli a più non posso Fugge, già fuor di mente, e si rinselva, E nella fera selva
nico pretenda che fabbricate vi fossero le prime armature. Lenno ebbe già un Vulcano, che le fece dare il nome di Etalia, m
senza abbandonare del tutto i lor riti, e ritenendo almeno i vocaboli già consecrati nelle loro teogonie. D’allora in poi t
ese? e degno Eia dì perdon, se perdonasser l’Ombre! Il piò ritenne, e già presso alla luce, Immemore, ed, aimè: nel cor già
! Il piò ritenne, e già presso alla luce, Immemore, ed, aimè: nel cor già vinto. Mirò Euridice sua. Qui, sparsa al vento Og
uovo la rapita moglie, O piegar con qual canto i numi e l’Ombre? Ella già fredda sulla stigia barca Naviga. È fama che per
l’onda il porta Del Tracio Ebro, dicea la voce istessa, Euridice, la già gelida lingua; Chiama Euridice il fuggittivo spir
erapide, di cui però non ha in testa il medio, come per inavvertenza, già da Visconti notata, asserisce Winkelmann; ma ha l
e nuore acerbe Avessi m sotto a nostre gonne ascoso L’ignudo ferro; e già lucean d’intorno Le dorate lucerne, e il tristo i
sopra i letti, Anzi bare funebri, eran distesi I lor miseri corpi. E già dal sonno E dal cibo e dal vin ciascun oppresso S
suore audaci e forti, Ch’ornai creder si può che d’esse ognuna Abbia già tolto al suo cugin la vita. Ma se questa mia dest
irle al ferro. Che tra pietà e timor dubbiosa ancora Aveva in mano. E già temea del giorno Ch’era vicino, e paventava il cr
lla sinistra, ma forse per accogliervi nel grembo alcuna cosa, ma non già per presentare la consueta attitudine di Nemesi c
più bello della natura umana all’ideale della divina, tempi che aveva già preceduti il secol d’oro dell’arte. Agoracrito Pa
a i più colti Attici di quel borgo: tanto la servitù dei Romani aveva già degradata la Grecia! « Il simulacro avea in mano
Cielo dal desire: il Sole Vicino scioglie all’odorata cera I nodi, e già s’è liquefatta; i nudi Bracci scote, nè piii l’ae
per loro i tuoi superbi carmi Arbitrio eterno in su l’età lontane; E già dal loro ardore Infìammata tua mente Si crede ess
nendo la sua spada in pugno si pianta all’entrata della caverna; egli già si è trafìtto nel petto: riceviamo nel nostro vas
antiche immagini se ne vede un’orma in una simile statua frammentata già in Villa Madama, ora nel Palazzo Farnese alla Lun
simbolo. Non è calzata di coturno, ma di una semplice aluta, calcare già da noi in altre statue delle Muse osservato. « Pe
Capitolini, che si è contentato di seguire l’epigramma di Callimaco, già da noi osservato come il più lontano dalle comuni
. Noi però dalla Lira che sta sonando la nomineremo Tersicore, avendo già ravvisata Clio nella Musa col volume, da luì chia
rappresentate assai diversamente dal consueto, non essendovene, come già notammo, alcuna colla maschera. L’ altra poi dall
o Capitolino, e quel che è più decisivo, nella Musa colossale eh’ era già nel cortile della Cancelleria da me creduta parim
. Ella riguarda di un lato dell’occhio Perseo, al quale ella invia di già un sorrìso, un’imbasciata. Egli giace sulla tener
one onde non converta in pietre il popolo che viene a visitarlo: ecco già dei pastori che gli presentano latte e vino eh’ e
le note dei suoi pensieri, o disposta a rivolgerlo per cancellare il già scritto, è senza dubbio la musa della Poesia. In
a Calliope ch’era nella Collezione della regina Cristina, e che non è già perita come sopra abbiamo avanzato, ma sì conserv
l’epigramma dell’ Antologia, riportato da noi nella Clio, che abbiamo già notato aver confusi gli antiquarii, e che dissent
udacia contro le onde, è Aiace Locrense, di cui la nave dal fulmine è già stata colpita. Egli essendosene slanciato dispera
lla possa togliersi il corpo col consenso di Giove. Ecco lo trasporta già : essendo la premura che si dà espressa nell’estre
ti Da questa imago liberate: Invadono Gli aditi, e le de’ suoi membra già care, Fra le mense ed il vino in preda al sonno,
a preda del lion mendace Ne vomitò dalla rabbiosa gola Queste parole: già felice Cadmo, Beato or chiamo te: Cintia l’inermi
Marte, armato Di lancia, ebbe stupor; mirò la figlia, Che senza ferro già vibrava il tirso Uccisor dei leoni. Cadmo, appell
sue forme, che diventano rotondeggianti, accusano la sua colpa. Ella già prende gusto per 1’ edera, di cui ella intralcia
a ornamento della sua testa. Se ascolta il suono di qualche strumento già si prepara a danzare, e a imitare i cori delle Ba
to Ocean sorge la fronte, Che sfida il cielo e le tempeste. Siede Ino già sopra l’occupata cima: Le die forza l’insania, e
peste. Siede Ino già sopra l’occupata cima: Le die forza l’insania, e già si slancia In mare, e non la tarda alcun timore:
te contro il palazzo di Cadmo. Giove va a visitare Semole, la quale è già spirata, e Bacco nasce in mezzo al fuoco, mentre
a Fauno comandati. Emazione conduce i suoi guerrieri di Samotracia: e già tutte le schiere erano riunite sotto il vessillo
, e marcia contro Oronte capo degl’Indiani, al quale Astraide avea di già partecipata la furberia impiegata da Bacco contro
e e preda al mostro. È questo l’imeneo? pubblici danni Privato pianto già consola, e l’orna Vittima per la pena un’ aurea v
venga altra Medusa. Affretta L’aereo corso, e i genitori in pianto Ei già ricrea con la promessa vita, E patteggia le nozze
ella dea, prende le forme di Marte, e gli tiene un lungo discorso. Di già il re prevede di esser vincitore. La dea va in se
el ritorno di Bacco occupava i Satiri e le Baccanti. Proteo gli aveva già manifestato ciò ch’era successo nella sua assenza
a sua assenza: l’ accecamento di Licurgo e la metamorfosi di Ambrosia già collocata fra le stelle. L’araldo ritorna, e gli
curiose sui costumi, gli usi e l’istoria naturale di questo paese. Di già l’Aurora aveva aperte le porte dorate dell’ 0rien
in Argo, essendo stato ucciso da Giove davanti a Tebe mentre n’aveva già superate le mura. Voi avrete sentito dai poeti, c
enti, e quindi dal sonno sono presi, la Furia si arma contro Bacco, e già fischiano i suoi serpenti. Nella figura di un leo
circonda La pallida cervice il braccio incerto; In giù si slancia, e già l’uccide il peso. Così sceglieva volontaria morte
ato anche a Bacco per l’amicizia eh’ egli ebbe con Cibele, come vi ho già esposto; ed in un Baccanale osservato dal Buonarr
più giovane dei due famosi Centauri del Museo Capitolino, conosciuti già sotto il nome di Centauri di Furietti, nobili ava
ni avvinte dietro la schiena, positura propria dei prigionieri, e non già attribuita dallo scultore al Centauro, quasi vole
o però a confermarci neiropinione della posteriorità di un’altro, che già ne somministri non leggieri sospetti. Che se mi s
in atto di lanciarsi in braccio al germano. I suoi capelli sono cinti già di diadema come a re si conviene, e come a istitu
isce con Bacco non solo da Euripide e da Virgilio, ma nel gran cammeo già del Museo Carpegna, ora del Vaticano, e in molti
tico assai comuni, debbano ascriversi a Bacco Indiano e barbato, si è già con luoghi di scrittori, con osservazioni di monu
ortano canestri di frutta forse esotiche, ed accompagnano una pantera già mansuefatta. « Lo stile del bassorilievo è del pi
artengono di questo nume. ch’egli s’invaghisse di Arianna abbandonata già da Teseo, o che a forza e con naval certame gliel
mento il famoso bassorilievo di stucco arricchito di greche epigrafi, già Farnesiano, ora Albano, che ha per soggetto l’apo
d artificiosa invenzione la piramidal forma del gruppo intero. L’otre già lento e quasi vuoto che scende colla bocca sossop
ie di pino. Le spoglie di fiere che hanno intorno alle membra non son già nebridi, ma pardalidi o pelli di pantere e di tig
1. Lettera al Professore Francesco Antonio Mori del 16 Novembre 1825, già pubblicata dal Professore Atto Vannucci. — Dobbia
3 (1861) Corso di mitologia, o, Storia delle divinità e degli eroi del paganesimo: Per la spiegazione dei classici e dei monumenti di belle arti (3e éd.) « Della mitologia in generale. » pp. 17-359
ltro, impetuosi o feri In lor discordi, ostinati pareri. All’ uom che già vivea del suo sudore, S’ aggiunse noja, incomodo
ri e regni Gli uomini indusse a diventar tiranni ; Fêr le ricchezze i già svegliati ingegni Darsi ai furti, alle forze ed a
mini importuni ed arroganti In varj legni diventâr corsari. La terra, già comune agli abitanti, Come son l’aure e i bei rag
re i bellissimi concetti del Petrarca nel Trionfo del Tempo : Seguii già le speranze, e’ l van desio : Or ho dinanzi agli
, e quivi la ninfa Aretusa (323) le fece sapere come Proserpina fosse già moglie di Plutone (213) e regina dell’inferno. La
Marte (255) generato per virtù di un fiore, o secondo altri comparso già cresciuto ed in armi di sotto tcrra allorchè Giun
la stessa Esione (518) figliuola del re, e l’infelice principessa era già stata incatenata sopra uno scoglio, quando Ercole
ia gli eran sorelle, Sfogava colla musa il suo dolore, Fatto cantando già canuto e veglio In augel si converse, e con la vo
iunone era cruccciata Per Semelè contra ’l sangue tebano. Come mostrò già una ed altra fiata…. Dante, Inf., c. XXIX. La s
e la coltivazione della vite, e fu adorato qual Dio del vino. Notammo già il suo valore nella guerra dei Giganti (68). Ques
ria i Tebani, e invocando Bacco nei loro bisogni : E quale Ismeno già vide ed Asopo Lungo di sè di notte furia e calca
o Pitagora propagò questa credenza in Italia ; ed era convinto d’aver già vissuto a tempo dell’ assedio di Troja nel corpo
me dei ladri, forse per avvertire gli uomini a starne guardinghi, non già per proteggere quel malvagi, tanto più che vigila
ercurio, per calmarne la collera, gli regalò la lira, della quale era già reputato inventore. Questa lira fu formata col gu
e lui ridotto nella necessità di lavorare alle mura di Troja. È stata già narrata la mala fede di Laomedonte re di Troja (1
e fece legare sè medesimo all’albero mæstro della sua nave. Non furon già troppe queste cautele ; essendochè Ulisse restò c
Nettuno il ciclope Polifemo (273) e quella Scilla della quale abbiamo già parlato (202). Credono che da Forco fosse nato an
to,44 Diss’ egli45 allora, che s’appella Creta, Sotto ’l cui rege fu già ’l mondo casto.46 Una montagna v’è, che già fu l
ta, Sotto ’l cui rege fu già ’l mondo casto.46 Una montagna v’è, che già fu lieta D’acque e di fronde, che si chiamò Ida :
, che si chiamò Ida : Ora è diserta come cosa vieta.47 Rea la scelse già per cuna fida48 Del suo figliuolo, e per celarlo
i, i quali servivano d’inviolabile asilo ai colpevoli, supponendo che già il rimorso facesse ivi patir loro la meritata pen
’aumentare dei lor tesori : Ché tutto l’oro ch’é sotto la luna O che già fu, di quest’anime stanche, Non poterebbe farne p
cranio. Allora ne uscì fuori Minerva bell’e armata da capo a piedi, e già in età da poter valorosamente soccorrere il padre
nivea Galatea, figliuola di Nereo e di Doride (193) ; ma la ninfa era già amante del pastorello Aci ; sicchè il Ciclope nel
ico Del fulgid’oro pervertissi al raggio, E osò ritorre all’Erebo Uom già concesso a morte ; Sicchè di Giove il fulmine Tol
Togliti a queste fiamme ; ecco che dentro Sono i nostri nemici ; ecco già ch’ Ilio Arde tutto, e ruina. Infino ad ora, E pe
calva con una benda sugli occhi, ritta con ali a’piedi, e l’un d’essi già staccato dal suolo in atto di volare, mentre l’al
tri emblemi per questa indivisibile compagna del Destino oltre quelli già indicati parlando di esso (24) e della Fortuna (3
ostenere i suoi giusti decreti. Prima del diluvio di Deucalione aveva già un tempio e un oracolo molto celebri alle falde d
ntando all’ aura, Tanto che ’l capo infra le nubi asconde. Dicon, che già la nostra madre antica Per la ruina de’ Giganti i
osa tabe ; E scomposte le chiome in sulla testa, Come campo di biada già matura, Nel cui mezzo passata è la tempesta. (Mo
vo bene che era adorata, e che l’era dedicato il tempio, ma non trovo già come fosse figurata, se già la sua figura non fos
he l’era dedicato il tempio, ma non trovo già come fosse figurata, se già la sua figura non fosse quella della Securità. Il
accetto Anco l’ebb’ella indissolubilmente. Secura in me del morir mio già stommi, Cui nulla ormai può togliermi. Tu dunque
ioni ! 393. Poi Ercole andò perduto d’amore per Dejanira, principessa già fidanzata ad Acheloo figlio del Sole e della Terr
araventò nel mare, dove fu cangiato in iscoglio. 398. Sentita l’ eroe già vicina l’ ultim’ ora, donò a Filottete (546) le s
lui perchè era sempre vincitore nei pubblici giuochi. Il tributo era già stato pagato tre volte, allorchè Teseo offerse la
445. Castore e Polluce volevano sposare due sorelle di rara bellezza già fidanzate a Linceo e Ida. Sostennero contr’ essi
iunone era crucciata Per Semelè contra ’ l sangue tebano, Come mostrò già una ed altra fiata, Atamante divenne tanto insano
i ad arare quattro jugeri di terreno, per seminarvi i denti del drago già ucciso da Cadmo. Da quei denti sarebber nati tant
a promessa, negò di rendere a Giasone (448) il trono paterno, e Medea già usa alle colpe si prese l’ incarico di punirlo. C
erfidia, se li fa tradurre davanti, e chiede notizie d’Arione che era già nascosto nel suo palazzo. Essi sfrontatamente ris
i astri, in una costellazione vicina a quella del Capricorno (676). È già comune opinione che il delfino sia amico dell’uom
il nome dei sette capitani davanti Tebe. 507. Gli Argivi stringevano già Tebe d’assedio, e gli abitanti oppressi dalla fam
quistò possanza e splendore ; e tre secoli dopo il suo nascimento era già la più celebre città dell’universo.95 Ma sotto il
alle nozze di Piritoo (429), e combattè i Centauri (430). Sicchè era già molto vecchio quando concorse all’ assedio di Tro
era già molto vecchio quando concorse all’ assedio di Troja ; …..ei già trascorse avea Due vite, e nella terza allor regn
glio di Laerte, io sono, Per tutti accorgimenti al mondo in pregio, E già nolo per fama insino agli astri. Abito la serena
del mare, ed a seminarvi sale invece di grano. Ma Palamede (583), che già sospettava della finzione, collocò a giacere il b
an ventura se tanto egli che i suoi compagni poterono resistere, come già narrammo, alle seduzioni delle Sirene (196). 577
etensioni dei Proci : Giovani, amanti miei, tanto vi piaccia, Poichè già Ulisse tra i defunti scese, Le mie nozze indugiar
re non si metta : Da la man destra mi lasciai Sibilia,107 Da l’altra già m’avea lasciata Setta. O frati, dissi, che per c
folle volo, Sempre acquistando del lato mancino.111 Tutte le stelle già dell’ alto polo Vedea la notte, e ’l nostro tanto
e, e lanciò tra le fiamme il tizzo fatale. Allora Meleagro, che aveva già sposato Atalanta, cominciò a sentirsi divorare da
zo ai tormenti prima di poter far sapere alla sorella, che la credeva già morta, il deplorabile avvenimento ; e vi riuscì d
cora abbandonarsi ai trasporti della sua gioia ; la toccò di nuovo, e già le belle membra avevano il calor della vita, già
la toccò di nuovo, e già le belle membra avevano il calor della vita, già il sangue scorreva nelle lor vene. Le strinse la
r Tisbe che era la più bella tra le giovanette di Babilonia. Dovevano già sposarsi ; ma i lor genitori, venuti a contesa, s
sbranò, e lo intrise di sangue. Giuntovi poco dopo Piramo, che aveva già visto sulla sabbia le orme dell’animale, e che tr
and’ ecco Tisbe uscir dal luogo dove s’ era nascosta, ritrovar Piramo già spirante, e darsi la morte con la medesima spada 
nde trassero il suo cadavere sotto quella medesima torre di dove Ero, già turbata da tristo presentimento, spingeva i suoi
e nessuno seppe riconoscerlo, meno che il suo fratello minore che era già vecchio, ed al quale narrò i casi suoi. Divulgata
nne dietro alla serenità dei primi anni. A tempo di Virgilio ne aveva già vissuti settecento, e per compiere il numero dei
avevano cominciato ad allontanarsi dal primitivo lor fine. Milone era già vecchio ; aveva trionfato sei volte nei giuochi p
nno intanto come una conclusione della morale che si può ricavare dai già dichiarati avvenimenti mitologici : Folle chi sp
130 avanti G. C., e li chiamarono Apollinari. 673. I Giuochi Nemei, già istituiti nella selva di Neme dai sette capitani
in quel leggiero vestimento ; e, senza ritardo, al primo cenno della già imboccata tromba, tutti in un tempo si slanciaron
violento desiderio, ond’erano animati, della sperata vittoria. Erano già alquanto trascorsi in retta schiera, l’uno non su
tergendo il sudore. Gli altri tutti deviaron fuori dello stadio, come già inutile fatica il trascorrerlo più oltre. La
tile fatica il trascorrerlo più oltre. La corsa de’ carri. Ma già nel medesimo luogo, donde erano partiti i cursori
elmo leggiero, a difesa delle tempie in una fortuita caduta. Ed ecco già suona la tromba ; al desiderato segno si lanciano
i derisi, e rendendo loro spettacolo di beffe gli stessi derisori. Ma già un carro, i cui destrieri erano biondi con nere c
proclamato sempre Fu vincitor l’argivo Oreste, il figlio D’ Agamennon già condottier de’ Greci. Ma se un Dio ne persegue, i
se rallentando al destro Corsier la briglia, e rattenendo il manco. E già incolumi tutti, aveano il sesto Altri, e il setti
Restar quel solo, un forte grido incute Nell’orecchio a’destrieri ; e già l’aggiugne, E già d’ambo le mute a paro a paro Er
un forte grido incute Nell’orecchio a’destrieri ; e già l’aggiugne, E già d’ambo le mute a paro a paro Erano i gioghi, ed o
ggirano tutti i pianeti. I nomi delle dodici costellazioni zodiacali, già conosciuti comunemente, sono i seguenti : l’ Arie
i nuda ; ha in una mano una falcetta, e nell’altra un mazzo di spighe già legate. L’ Autunno ha in capo un paniere di frutt
co. Come un padre talor piange bruciando L’ossa di un figlio che morì già sposo, E morendo lasciò gli sventurati Suoi genit
non minor pompa compie i funerali di Miseno, araldo dell’esercito, e già compagno d’ Ettore : Non s’intermise di Miseno i
nondazione di quel fiume fosse cagionata dalle lagrime d’Iside, e non già dalle lunghe piogge dell’Etiopia. 705. Osiride ha
busti e feroci capi di famiglio selvaggie vennti ad assalire i popoli già rinniti in sociotà con vineoli di religione e di
a cera ; forse non fu che un primo tentativo d’ acreonantica. Abbiamo già detto che le gesta di questi croi, per quanto inv
rso l’Oriente. 111. Dirigendoci sempre da manca. 112. Spento. Erano già cinque mesi che ec. 113. Quel nostro rallegrarsi
4 (1874) La mitologia greca e romana. Volume II « Parte III. Semidei, indigeti ed eroi — XLVI. Giasone e Medea » pp. 342-489
e fosse la prima di quella particolare ed egregia costruzione, ma non già che gli Argonauti fossero i primi navigatori. Le
pose a quel peso per un giorno ; e suppongono che l’Eroe Tebano fosse già adulto a tempo di Perseo, il quale per mezzo dell
e dissero che era stato posto in cielo e nel numero degli Dei « Non già perchè figliuol fosse di Giove, « Ma per mille ch
i nel suo Ditirambo Bacco in Toscana : « Allegrezza, allegrezza ! io già rimiro, « Per apportar salute al legno infermo, «
ad altri Eroi, tra i quali ai gemelli Castore e Polluce, come abbiamo già detto. Notabilissima per altro è la guerra che Mi
e più sicuro ; ma egli preferì di viaggiar per terra desiderando non già di schivare, ma di affrontare i pericoli dei masn
eseo. Ma, sposatolo, fu essa a lui causa di gravissimo lutto. Essendo già adulto Ippolito, parve da prima che Fedra, depost
intitolata Fedra. Anche Teseo finì miseramente i suoi giorni ; in lui già avanzato negli anni si avverò la favola del Leone
o nel determinar le catastrofi della real famiglia Tebana che abbiamo già raccontate. LIII I sette Prodi e gli Epìgoni
erano ambedue privi del regno e della patria ; Polinice, per le cause già dette nel precedente numero, e Tideo per avere uc
figli del Vento era insuperabile), o di essere uccisi se perdevano. E già più d’uno aveva inesorabilmente pagato colla vita
lo Agamennone, essendo Menelao erede del trono di Sparta, poichè eran già morti e divenuti Dei ed Astri Castore e Polluce.
zi ginnastici, un piccolo fratello chiamato Foco. Di Telamone abbiamo già detto che fu uno degli Argonauti ; e di altre sue
nacque un figlio che fu chiamato Achille. La madre, come Dea, sapeva già dal libro del Fato che questo suo figlio sarebbe
ssaraci, ossia discendenti di Assaraco. Quanto poi a Ganimede dicemmo già nel N° XV che fu rapito dall’aquila di Giove e tr
dei dodici segni del Zodiaco e rifulge di 127 stelle. Dante non si è già dimenticato di rammentar Ganimede. Nel Canto ix d
del giovinett’anno « Che ‘lSole i crin sotto l’I]Aquario tempra, « E già le notti al mezzo dì sen vanno. » Laomedonte fu
fu di maschi vota « Sì, che appena rimaser per le cune ; » ed eran già da 1200 le navi pronte per fare il passaggio nell
orzavano le antiche alleanze e ne contraevano delle nuove. Priamo era già vecchio ; ma aveva un gran numero di figli eserci
cava di impedire a Reso di recar soccorsi a Troia ; ed era questa non già una superstizione, ma una necessaria precauzione
ver dato prove di mirabil valore facendo strage dei nemici, quand’era già stanco incontrò Ettore, e combattendo con lui rim
a guarito, condusse una vita piena di affanni e di privazioni. Non fu già in Ulisse commiserazione per la disgrazia di Filo
legno nelle vicinanze di Troia, mentre il rimanente dell’esercito era già partito sulle navi e ritiratosi dietro l’isola di
persi. » (Odiss., x. Trad. di Pindemonte.) Di Scilla e di Cariddi ho già parlato nel Cap. XXVIII, trattando dei Mostri mar
e a lui l’ombre de’ nostri. » (Eneid., iii. Traduz. del Caro). Non è già che sien questi soli gli splendidi miracoli della
aggio figlio e il vecchio suo padre Laerte (chè la madre Anticlèa era già morta prima del suo ritorno 141. Non tutti però g
a di lui, ma piegando un poco più al sud ; e dopo 5 mesi lunari aveva già passata la linea, ossia l’equatore, quando vide i
le volo 142 « Sempre acquistando dal lato mancino. « Tutte le stelle già dell’altro polo « Vedea la notte, e il nostro tan
roiani e loro discendenti, per disperazione si uccise149 Ad Enea era già morto in Sicilia il vecchio padre Anchise nella c
ov’era assiso, « Fu nell’onde sommerso. Al corpo intorno « Convocati già tutti, amaro pianto « Ed alte strida insieme ne g
asserisce formalmente che col toglier la superstizione non si toglie già la religione, facendo intendere che invece si pur
rannaturale, che può essere oggetto di fede nelle idee religiose, non già di ragionamento nelle scienze umane. Solo potremo
i in fretta « Le man distese, e prese il Duca mio, « Ond’Ercole senti già grande stretta. « Virgilio, quando prender si sen
5 (1841) Mitologia iconologica pp. -243
za sfacciatamente si diede. Imperochè quantunque egli assicuratosi di già del sortito suo regno impalmato avesse per mogli
to un sontuoso tempio in suo onore, da Tarquinio Priseo molto pria di già designato. Venne altresi detto Feretrius da ferre
unone perche Giove suo marito particolare affetto nudrisse per Latona già per lui feconda madre di questo Dio, un giorno da
prestar orecchio ai giusti motivi chiese l’adempimento del giuramento già fatto. Ma che All’ accorgersi i cavalli della ine
el parto, giurò di serbar perpetua la sua Verginità. Laonde grandetta già divenuta, acciò nel suo seno non si accendesse la
tas. Gl’altri suoi nomi poi men bisognosi di spiegazioni trovansi di già compendiati nel suo soprapposto ritratto. Suo ri
ppe il cielo, ove inoltrando appena la incontrastabile sua forza, che già mosse a tumultuosa discordia tutti ad un tratto q
e mani. Essendo dunque così procuriamo di essere amici della fama non già coll’ergerle tempii, come dall’antica Roma sciocc
aggior vivacità, ed energia, che l’uomo dabbene teme della colpa, non già della pena, che non meritò ? Qual più nobil modo
egno Sesto L’amato sposo Venne furtivo, Il cor doglioso Ma il cor già privo Palesa allor Sento d’ ardir Dice tradit
vince la battaglia col dardo al fianco. L’ardito Tebano Il sangue già scende, Di Sparta non teme E l’armi gli bagna ;
Abbatte, debella Trionfa il suo campo Con destra feroce, È sparta già vinta Or vince col brando, La schiera nemica
Or vince col brando, La schiera nemica Or fuga la voce Per tutto è già estinta, Vergogna sol teme, Allora il gran Duce
vento, il mar s’innalza Ecco getta ognuno all’ onde Fatta tumida è già l’onda, La sua merce più gradita Senza porto, e
ndo, il quinto sdrucciolo, ed il sesto senario tronco, che rima, come già si disse, col tronco della stanza seguente. Eccon
Masserizie vanno a galla Hò perduto la zambogna Per il fiume un mar già fatto, Lasso me ! Che far degg’io ? L’alta quer
il viver mio ? Che dal vento è svelta a un tratto Ah ! se tutto ho già perduto Fugge Titiro piangente Per voler d’iniq
remò Porta l’armi al genitore Ed invan parlò natura Di quel gallo già atterrato In quel cor da legge armato Resta il
nere combusta Senza fallir dannato Era l’afflitta Troia, Misera ! è già spirato E per la moglie ingiusta La madre lagri
figlio, perchè E madre più non son. Io non morii per te ? Ecco di già perduta Povero sangue mio L’ultima mia speranza
fare conoscere, che nella nostra lingua si rattrova un tal metro, non già per adescare i giovani ad invaghirsene. Se per
mplarsi comprendo. Polissena sacrificata alla tomba di Achille. Di già spento il terribile Achille, Già la flotta de’Gre
fece tradur tutti in Senato ; Quindi feroce manifesta a quelli Il di già conosciuto empio attentato Tremon color con animo
n ladro. Tit. Vicni, siediti quì mio caro Uranio Ora, che il Sole è già vicino a nascere, E senti pur perchè m’affliggo,
campagna Più la gregge non si lagna, E corre in fretta A pascolar la già rinata erbetta Scendon dal monte mille, e mille r
icamente rimetto. La sola distribuzione della materia però (previa di già la unità del pensiere, la nobiltà dell’ argomento
iacciar procura Ma perchè quei ricusa ella il punisce Del padre fatta già terribil scherno E quant’ella empi a è più, più p
Eccovi, amati giovani, appagato omai il vostro comune desio. Eccovi già nelle mani quel libro, che con iterate istanze da
Silvestro papa è del tutto abolita, ciò avvenne sì perche cessato era già il fine, si perche sulla pietra immolar si dovea
6 (1831) Mitologia ad uso della gioventù pp. -
la boreal, dannando Tutti a morte gli Dei, che di leggiadre Fantasie già fiorîr le carte argive E le latine, di spaventi h
fosse animato nel mondo in acconcio della poetica invenzione. Tempo già fu, che, dilettando, i prischi Dell’apollineo cul
tarono l’assedio del cielo per iscacciarne Giove, il quale, essendosì già impadronito del fulmine, li folgorò, schiacciando
Marte, dio della guerra è figlio di Giunone. Questa Dea, come si è già detto, indispettita che Giove avesse fatto da sè
infinito d’amanti. De’ suoi amori con Marte da cui ebbe Cupido se n’è già parlato. Da Anchise principe troiano ebbe Enea cu
i ; egli fu ricevuto ovunque come una Divinità, tanto più che non era già suo scopo di imporre tributo ai vinti, ma d’inseg
ina regina dell’inferno e dielle il titolo di Giunone infernale. Si è già parlato delle ricerche fatte da Cerere per rinven
per memoria del giovane Ciparisso che da lui non da Apollo, come si è già detto, pretendono alcuni sia stato cangiato in ci
ngevasi di olio semplice o preparato. Eolo ed altri venti Sí è già detto che Giove si riserbò l’impero dell’aria. Eg
suo turcasso alzato in aria, e Cupido cerca di pigliarlo saltando, e già stringe una freccia. Altre volte egli vuol prende
Quando in Roma facevasi l’apoteosi di qualcuno dioevasi che ei beveva già il nettare nella tazza degli Dei : coloro che ave
di Diana richiamare da morte a vita Ippolito figlio di Teseo. Abbiam già detto in Apollo che Giove sdegnato che tanto pote
labirinto e dell’areopago Parlando delle Divinità Infernali si è già parlato di Minosse. A quanto se n’è già detto agg
delle Divinità Infernali si è già parlato di Minosse. A quanto se n’è già detto aggiungneremo qualche altra notizia che lo
suo tridente fece nascere nella gara che ebbe con Minerva, come si è già riferito all’articolo di questa Dea. Ecco il modo
reci e dietro essi i moderni che più di un Ercole vi avesse come si è già detto e che ciascuna nazione vantasse il suo, e c
attentato ordinò a Vulcano di formare una bellissima donna, di cui è già parlato all’articolo Vulcano stesso. Gli Dei la r
se a non ricevere più alcuno in casa sua. Perseo vi andò, come abbiam già visto, ed essendogli negata l’ospitalità, n’ebbe
ve, e di Tindaridi ossia figli di Tindaro ; ed i navigatori come si è già detto li avevano in grande venerazione perchè il
gli fece dono di una cetra cui egli aggiunse due eorde alle sette che già aveva quell’ istrumento. Era egli tanto eccellent
o di ministro e d’interprete dei cieli. Oeagro di lui padre gli aveva già dato le prime lezioni di teologia iniziandolo ai
e recati si erano per implorare il soccorso di quella Diva. Medea che già incominciava ad interessarsi affettuosamente per
i vicino a Colco ed ivi si addormentò. Avendolo visto quegli abitanti già disponeansi a farlo morire, allorchè il suo ariet
ntò un gran numero di concorrenti. Molti erano stati vinti ed avevano già subìto la loro trista sorte. Allorchè Ippomene si
ccò al suo carro. Vogliono altri che Atalanta ed Ippomene non fossero già trasformati in lioni, ma bensì divorati da due li
di Tantalo re di Frigia e di Taigete, fu dall’empio padre, come si è già detto, dato in pasto agli Dei per far prova della
elebre, si è il suo giudizio pronunciato risguardo alle tre Dee. Si è già detto come la Discordia sommamente irritata di no
ste subito appigliarsi, lo riconobbe e l’indusse a seco partire. Si è già parlato del sacrificio d’Ifigenia mentre le navi
velenata lo ferì nel calcagno, ove soltanto era vulnerabile come si è già riferito all’articolo di Teti. Niuno fu più scalt
per le vie, uccidendo, predando, incendiando, ridussero quella città già sì florida e sì possente ad un mucchio di sassi e
7 (1824) Breve corso di mitologia elementare corredato di note per uso de’ collegi della capitale, e del regno pp. 3-248
più terribile tra i Giganti, che aveva cento braccia ; e pareva, che già la guerra fosse terminata, allorchè uscì in campo
, e valente cacciatore. Questi non era al caso di riconoscerla, stava già sul punto di scagliarle i suoi dardi, se Giove no
come una ragazza ingenua, e colle ali di farfalla. Vulcano. Si è già detto, che Vulcano1 nacque talmente brutto, che G
i accetta gli aprì il cervello, ed immantinente ne uscì fuori Minerva già fatta grande, ed armata. La Dea appena nata comin
a nuoto il suo carro, che galleggiando vola sulle acque. Noi abbiamo già osservato le principali vicende di Nettuno : ve n
e. Cerbero cane con tre teste stava immobile ai di lui piedi. Abbiamo già osservato in qual maniera egli involò Proserpina
Guerra, la Discordia, ec. ec. : ma questi erano veri fantasmi, e non già immagini effettive. Lasciati questi mostri fantas
’Inferno Cinque fiumi ivi scorrevano, cioè l’Acheronte di cui abbiamo già parlato : il fiume Stige, le cui acque giravano n
a Divinità del second’ordine. GL’Iddj maggiori, di cui abbiamo già letta la storia, partecipavano della natura reale
al tramontare del sole, detta perciò Lucifer, ed Hesperus. Osservammo già che Atlante era stato trasformato in una montagna
ercè l’amicizia di Ercole fu collocato nel numero degli Eroi. Dicemmo già ch’egli aveva assistito alla morte di questo Eroe
dèo, Amfiarao, Capanèo, Ippomedonte, e Partenopèo. Adrasto, come si è già detto, fu la molla principale di questa guerra, a
iglione di Ettore ferito da Ajace figliuolo di Telamone. L’Eroe erasi già ristabilito, e questo Dio gl’ispirò un coraggio q
li. I Trojani erano al punto di attaccarvi il fuoco, ed Ettore si era già accostato ad uno de’ più belli, quando sopraggiun
e la storia de’ viaggi di un Eroe, la cui prudenza e saviezza abbiamo già ammirata. Questo poema ci offre de’ quadri ben di
lasciarlo partire. Convenne ubbidire, il figliuolo di Laerte si aveva già costruito un battello : lo ascende, e si dà tosto
o rinchiusi in un otre, con lasciare in libertà il solo Zefiro. Erano già a vista d’Itaca : si vedevano oramai torreggiare
a : Enea con Didone si rifugiano in una caverna, con uscirne divenuti già sposi. Ma Giove, che aveva riserbato quest’Eroe a
abbiamo avuto la fortuna di nascere. I. Partenope. Dicemmo già che una delle Sirene chiamata Partenope, che coll
armi il di lei fabbricato, volle che Napoli, o sia nuova città, e non già Partenope fosse denominata. Alla testè lodata fav
i Eunostidi. Siffatta scoverta avrebbe colmato di gioja il Martorelli già trapassato se avesse veduto verificata la sua con
sua madre fu Euriale. Di lui narra la favola, che amato da Diana era già presso a sposarla. Mal soffriva Apollo queste noz
mmolate, e nei casi di qualche seria disgrazia della Repubblica. Si è già osservato, che gli Eumelidi avevano Eumelo per lo
8 (1861) Corso di mitologia, o, Storia delle divinità e degli eroi del paganesimo: Per la spiegazione dei classici e dei monumenti di belle arti (3e éd.) « Appendice. » pp. -386
Asia, i Romani, ch’erano divenuti il popolo dominatore dell’universo, già da lungo tempo vedevano svanire le antiche loro c
, posto a consacrare una tradizione religiosa. Ma l’incredulità s’era già da molto tempo intrusa fra i sacerdoti, ed avea f
tar gli altri tutti, mentre egli solo dovea durare immutabile, e che, già sparso quasi per l’intero universo, non avea part
tianesimo, che in premio del pentimento lor promette l’immortalità, e già fa lor copia della speranza. La croce, sacro segn
cendj ! Nelle furie dei baccanali non si perdona neppure ai Cristiani già defunti : anzi quegli estraggono dal riposo del s
li estraggono dal riposo del sepolcro, dall’asilo sicuro della morte, già divenuti un’altra cosa e non interi, e li laceran
lche costumatezza nelle province ; ma è da notare che queste province già cominciavano a divenir cristiane ; e noi poniamo
: sola una religione può rinnovellare un popolo nelle sue sorgenti. E già quella di Gesù Cristo ristabiliva tutte le basi m
9 (1874) Ristretto analitico del dizionario della favola. Volume I pp. -332
o Preliminare, che segue questa Introduzione, onde dare in esso (come già accennammo) un concetto generale della Mitologia,
nto an tichi che moderni ; questo, diremo, è quasi il metodo che si è già da lungo tempo adottato da tutti gli scienziati,
tte le nazioni ; rinomati e dotti uomini, italiani e stranieri ; ànno già pubblicate opere simili alla nostra. Ma nessuno h
è segno evidente che tutti i culti, tutte le credenze, hanno, siccome già accennammo, i loro miti tanto propri e particolar
n chiamati altro non dinotano se non effetti fisici della natura, non già persone divine. Cicer. Della Natura degli Dei. L
personaggi queste parole che traduciamo alla lettera : « Nè io credo già che tutte le acque del Danubio e del Fasi lavar p
o con Mirra sua figlia. Si sapea ben per Cipro il folle incesto, Che già commesso Mirra avea col padre : Ovidio, Metamorf
mpio e crudele. Di quel fier Telamone io sono erede, Da cui fu vinto già Laomedonte : Ei d’Eaco usci, che giudice risiede
ino Oto e il secondo il celebre Efialto. All’età di nove anni avevano già nove cubiti di grossezza e trentasei di altezza.
e la condannò ad essere divorata da un mostro marino. La misera stava già per essere ingolata dal mostro, allorchè Perseo m
tutti diserto, In chi trovò, se non in lei, pietade ? Giocasta infin. già tua sorella, e cara. Dicevi allor : qual ebbe, af
giorno su di un vascello i marinai vollero ucciderlo per derubarlo, e già lo avevano legato per farlo morire ; quand’egli c
stati concetti nello istesso alvo e nell’istesso momento si erano di già maritati nell’utero materno per modo che Iside na
no di già maritati nell’utero materno per modo che Iside nascendo era già gravida d’ Arteride. 598. Artimpasa. — Gli Sciti
cordato come un giovane pastore della Frigia del quale Cibele sebbene già vecchia fosse pazzamente invaghita ed a cui ella
o l’irata cacciatrice. Ch’a venir la vendetta non soggiorna, Ch’a lui già crescon sopra la cervice Di cervo a poco a poco u
isa esce la pece. Qual dalla terra gravida il bitume, Qual l’onda che già neve il verno fece, L’Austro col caldo sol fonde
e dice il Monti : Un’ altra furia di più acerba faccia Che in Flegra già del cielo assalse il muro E armò di Briareo le ce
da lui divorata. Il re ordinò il supplizio della misera giovanetta, e già la disgraziata stava per essere divorata, allorch
rgilio, che essendo i Greci stanchi dell’assedio di questa città, che già durava da dieci anni, docisero finalmente di rend
ziato l’infedeltà di Coronide, lo cangiò di bianco in nero. Tempo fu già che amava una fanciulla Febo in Tessaglia, nata L
più non ti doglia : Chè i Dolopi superbi, o i Mirmidoni Non vedranno già me dardania prole, E di Priamo figlia, e nuora a
nelle sue mani, il fuggitivo. All’amata Sicilla alfin arriva Stanco già di valor Dedalo, dove Del volo e delle penne il d
della caccia, figlia di Giove e di Latona e gemella d’Apollo. Non è già di Latona unico figlio Apollo, e di Latona anch’
endogli l’oracolo predette le stesse spaventevoli sciagure, che aveva già annunziate al suo vero padre, Edipo si esiliò vol
cribea nol rivelava Al buon Mercurio, che di la furtivo Lo sottrasse, già tutto per la lunga E dolorosa prigionia consunto.
mani, da cinquanta bocche Fiamme spirando e da cinquanta petti, Esser già stato col gran Giove a fronte, Quando contra i su
rti di armature di rame ma Giove sdegnato della loro tracotanza stava già per fulminarli, allorchè Teni Leparche, gli fecer
la fè madre, Fra gli altri di quell’uovo usci la morte Delle superbe già Trojane squadre : Dico colei. ch’ebbe si raro il
scandalose avventure lunge dal nuocere ad Elena accrebbero invece la già famosa rinomanza della sua divina bellezza, e tan
rse con tanta velocità, onde raggiungere i suoi compagni, la cui nave già stava per far vela, che precipitò da una rupe ass
schiacciato sotto il carro di Minerva. Altri pretende che egli fosse già in fuga e che Minerva lo arrestasse gettando l’is
ille, fu ucciso da Ettore, Enea fu quello che riaccese nell’animo dei già fuggenti trojani, il desiderio di portare il corp
sangue tal, d’un tanto regno Restava una sua figlia unica erede, Che già d’anni matura, e di bellezza Più d’ogni altra fam
ch’io sia Rendi il mio corpo a’miei. Tu vincitore Ed lo son vinto. E già gli Ausoni tutti Mi ti veggiono a piè, che suppli
soni tutti Mi ti veggiono a piè, che supplicando Mercè ti chieggio. E già Lavinia è tua. A che più contro un morto odio e t
co nell’Etruria, segui una sanguinosa battaglia, le sorti della quale già volgevano contrarie ad Enea, quando egli sparì ad
i F. Bellotti. Sua madre lo dette alla luce insieme ad Ificlo di cui già si trovava in cinta essendo moglie di Anfitrione
ione al trono del supposto suo padre : Giove non potendo rimediare al già fatto, si contentò di stabilire fin dall’infanzia
rovata dagli dei. Seguendo la opinione di altri scrittori, Megara era già morta a quell’epoca, uccisa insieme ai suoi figli
le non si accorda con quanto ne dice Sofocle, secondo cui Ercole, era già marito di Dejanira quando si presentò al combatti
gnato scese dall’Olimpo, e si accingeva a combattere contro di lui, e già i due nemici erano uno di fronte all’altro, allor
i dall’infanzia nella pubertà, non è in minor relazione di quella che già sorprende ed atterrisce quasi nel simbolico neona
bile balzatoDal flutto d’ogni intorno accumulantesi, Pesto, infranto, già sente venir meno La forza al piede ; inetta alla
acconta di lei che, prima di cedere all’infame voglie del cognato, ma già innamorata di lui, lo avesse aiutato a derubare a
Arcadia onde uccidere l’infedele Coronide. Diana eseguì il comando e già Coronide era presso a morire, allorchè Apollo acc
o del famoso Achille. Ed Ettore, veduto il suo nemico Retrocedente e già di piaga offeso, Tra le file vicino gli si strins
llo o questa Si ritrovasse nel Tartareo chiostro, Ritenne ’l piede, e già sott’essa luce A lei rivolto Euridice sua vide Sc
montando a l’aura, Tanto che ’l capo infra le nubi asconde, Dicon che già la nostra madre antica, Per la ruina de’ giganti
i altra struttura. E nuove a un nume più decenti forme. Ritengo della già mista figura Un picciol segno ancora, e quel ch’è
, che allorquando i Sabini cinsero d’assedio le mura di Roma, avevano già attaccata la porta che è sotto al monte Viminale,
l’irrompenti nemici e gli fece tutti morire soffocati. Ella i Sabin già fatti avea veuire Alla porta, la qual punta da i
ciò egli fece per prolungare l’esistenza del suo amatissimo genitore già vecchio ed infermo. Comparso intanto era a la cu
li aggradasse, a sua scella gli offerse. Ei che del vecchio infermo e già caduco Suo padre la salute e gli anni amava. Sape
alse a conciliargli le simpatie degli abitanti di Jolco, ai quali era già in odio il ferreo giogo dell’usurpatore. Intanto
o l’imperio dei mariti gli avevano tutti ammazzati e regnando Isifile già figliuola del re Toante, Giasone avendo insieme c
dea, figlia di Aete, si fosse innamorata di Giasone, ond’ella che era già , sebbene giovanetta, una famosa maga, avesse potu
riposando un giorno sulla spiaggia del mare, all’ombra di quella nave già tirata a secco, una grossa trave cadde dalla told
ngono che l’uccisione di Candaule fu causa d’una sommossa nel popolo, già diviso in due partiti, uno a favore, l’altro cont
personale opinione. In tutto il corso della nostra opera noi ci siamo già avvalsi di numerosissime citazioni, le quali per
avuto mai sospetto di quella pietosa astuzia materna. Rea la scelse già per cuna fida Del suo figliuolo, e, per celarlo m
hia in guisa Che sossopra ambedue si riversaro E lordarsi di polve. E già risurti Sariano al terzo paragon venuti, Se il fi
ttivi, E a voltarsi in sul fianco, e in sulla terra Guizzar così come già fean nel mare. E mentre io bado, e maraviglio a u
femmina. Gracco allora, amando teneramente la moglie sua, ed essendo già iu età molto avanzata, pensò che era meglio sacri
no della figliuola, Icario trovavasi nella città di Sparta, ove aveva già avuto numerose richieste, ond’egli per evitare le
vino, i greci si sarebbero un giorno impadroniti di quella città, che già tanto sangue costava alla Grecia. Ifigenia,….. d
ersi anni nella Tauride, generalmente ritenuta da tutti siccome morta già da tempo in Aulide, sotto il ferro sacrificatore
oro primitivo vigore la celebrazione dei giuochi Olimpici, interrotta già da lunghi anni. In Grecia e propriamente nella ci
ce ed imberbe fu ricevuto fra le dame ateniesi. Mentre le feste erano già cominciate e Imene assaporava la felicità di star
riportando congiunture ed avvenimenti, presso a poco simili a quelli già compiutisi negli anni trascorsi : e ciò dovea tan
ne, ve ne era un altro larghissimo numero, i cui vocaboli abbiamo noi già menzionati, secondo che l’ordine alfabetico da no
scesi dal carro furono posti a morte : per modo che Enomao si credeva già unico possessore della fatale bellezza della prop
ragionamenti, non riescono che ad avviluppare di più dense tenebre il già impenetrabile significato di quel monumento. 2334
dre loro, per modo che Iside nell’ istesso momento in che nacque, era già gravida di un figlio. Iside ed Osiride regnarono
quando questa cangiò il suo sesso e divenne uomo. V. Ifide. Jante era già famosa per la sua bellezza, quando si maritò con
verò presso l’ altare d’ Apollo, in vocando la protezione del dio. Ma già i seguaci di Jone erano sul punto di avanzarsi co
rbidata dall’aver ella confessato che Jone era figlio di Apollo e non già di Xuto. Non è a dire l’alta costernazione che un
re divino che il seno che gli si porge è avvelenato, taglia coi denti già possenti, la mammella che si offre alle sue labbr
ben presto egli la proferì a tutte le sue amanti, sebbene Lamia fosse già avanzata negli anni. Dopo la sua morte gli Atenie
ata. Fu erede del trono paterno. V. Latino. Narra la cronaca che essa già innanzi con gl’anni si vide scopo alle ricerche m
sangue tal, d’un tanto Regno Restava una sua figlia unica erede, Che già d’anni matura, e di bellezza Più d’ogn’altra famo
la fè madre, Fra gli altrì di quell’ uovo usci la morte Delle superbe già Trojane squadre : Ovidio — Metamorf. — Libro VI
canto avvisa il ritorno della luce. Finalmente il cronista Sparziano, già da noi più sopra citato, ripete a proposito del c
10 (1836) Mitologia o Esposizione delle favole
ele prime spoglie tolte a’ nemici. Lo stesso Romolo un altro ne aveva già eretto sul Palatino a Giove Statore per aver da e
lino. Ilia o Rea Silvia madre di Romolo e Remo era figlia di Numitore già re di Alba. Amulio, che privato l’ avea del Regno
strarsi ignude, e poscia cangiate in pietra. De’ suoi amori con Marte già si è detto Ma oltre a questo amò ella Anchise Tro
va di essergli figlio richiese di poter reggerne il carro. Questi che già gli aveva promesso con giuramento qualunque cosa
tta possa a fuggirlo. Con pari ardore si mise Apollo ad inseguirla, e già slava per raggiugnerla, quando frodate vide del t
Italia vuolsi portato da Enea; sebben’ pretendesi da alcuni che fosse già in uso presso i Tirreni. La custodia del fuoco sa
ifone, Megera ed Aletto, figlie dell’ Acheronte e della Notte, aveano già nell’ Inferno l’ ufficio di tormentale e punire i
o, Sisifo e le Danaidi. I Titani e Tifeo vi furono profondati, come è già detto nel Capo III, per avere osato di far guerra
ale mostrava di voler superarlo (perciocchè giunto da se medesimo era già ad inventare la sega, il torno, la ruota dei vasi
io di Tantalo re di Frigia e di Taigete, fu dall’ empio padre, come è già detto, dato in pasto agli Dei per far pruova dell
emo, Egisto figlio di Tieste, che per vendicare la morte de’ fratelli già aveva ucciso Atreo, riuscì a sedurre Clitennestra
ad Achille. Si volse allora questi ad Agamennone con aspre ingiurie e già la mano pur gli era corsa alla spada, ma fu da Pa
e per le vie, uccidendo, predando, incendiando ridussero quella città già sì florida e sì possente a un mucchio di sassi e
e da Clitennestra, e Menelao sbattuto dalla tempesta fino in Egitto, già si è eletto più addietro. Pirro giunse in Tessagl
opera della sorella Anna, sforzossi di trattenerlo, finchè vedendolo già partito, sul rogo che avea fatto disporre col pre
11 (1874) La mitologia greca e romana. Volume II « Parte III. Semidei, indigeti ed eroi — XLI. Perseo » pp. 309-316
erzione nelle tradizioni preistoriche della Mitologia, poichè abbiamo già veduto nel N. XI, che di Inaco re d’Argo era figl
o ed Agamennone, i quali non esitarono ad uccider le loro figlie, non già per salvarsi la vita, ma per ambizione di regno.
re la testa di Medusa. Dante asserisce che a tempo suo la Gorgone era già all’Inferno da lunga pezza ; e ci racconta che eg
sforescenti durante la notte, nè producono altro maligno effetto, non già a vederli, ma a toccarli, che quello stesso dell’
12 (1874) La mitologia greca e romana. Volume II « Parte III. Semidei, indigeti ed eroi — XLV. La spedizione degli Argonauti alla conquista del Vello d’oro » pp. 331-341
a casa paterna portando via un grosso montone col vello d’oro, donato già dagli Dei ad Atamante ; e montati a cavallo su qu
orsero gli Eroi da tutte le parti della Grecia, alcuni dei quali eran già stati con lui alla caccia del cinghiale di Calido
s’è quella turba predatrice « Come in sicuro albergo ricondotta, « E già sin di Cocito in su la proda « Scesa, e più là, d
giungessero nella Colchide sono di lieve importanza in confronto dei già narrati e dell’azione principale, scopo del loro
13 (1855) Compendio della mitologia pe’ giovanetti. Parte I pp. -389
i altissima statura, i quali, nudriti dalla Terra, di nove anni erano già alti nove cubiti. Essi osarono muover guerra agl’
la (1). Polidètte desideroso di sposar Danae, per disfarsi di Persèo, già adulto, finse di dover celebrare solenni nozze co
Febe ed Elaira, fig. di Licippo, fratello di Afareo, re di Messenia, già promesse spose a’ due principi Ida e Linceo, fig.
ale più anni errando pe’ boschi di Arcadia, avvenne che il figliuolo, già di alcuni lustri, era vicino a ferirla di saetta,
e di altre preziose gemme. In quest’oracolo le risposte si davano non già colle parole, come a Delfo ; ma in gran parte co’
Menelao. Vi fu chi disse, quest’Elena essere stata una vera donna non già , ma un essere immaginario inventato per significa
 ! e quante tombe tu muovi a schiudere a’ Troiani ! Vedi come Pallade già l’elmo appresta e l’egida, il cocchio e gli sdegn
di lei, che nel cerchio marmoreo de’ dodici Dei co’ segni zodiacali, già Borghese, ed ora nel Museo di Parigi, basta sol e
oeti, che le scienze e le arti, alle quali Minerva presiede, non sono già un ritrovato dell’ingegno umano, ma piuttosto un
’è quella delle navi. Prima della spedizione degli Argonauti vi erano già navi al mondo, sapendosi che molte colonie del co
scrissero queste parole : A Minerva, protettrice delle armi, i Greci già vicini a partire questo dono consacrano. Ma lo Sc
, dopo averla da se discacciata, sposò Dirce, fig. del Sole. Antiope, già incita, partorì Anfione e Zeto sul monte Citerone
Titone. Mennone. Febo o il Sole guidava un cocchio a quattro, non già a due cavalli, come l’ Aurora e la Notte. I solar
l cielo : E lasciato le stelle aveano i balli, E per partirsi postosi già il velo. E l’Aurora appunto credevasi la messagg
i il depose. Monti. L’indomabile Diomede colpì Enea nel ginocchio, e già questi era presso a morire, se Venere, sua madre,
consacrati. Presso a quest’isola su di una conchiglia approdò Venere già nata dalla spuma del mare. Ma Cipro, isola natale
so per Marte il fatto di Diomede. Incoraggiava Marte i Troiani(1), e, già prevalendo Ettore coll’aiuto di quel nume, Diomed
ll’inno di Mercurio dice che questo nume nacque la mattina, a mezzodì già suonava la cetra, e la sera rubava i buoi ad Apol
ando nome di madre. Di fatto essa nel nostro nascimento ci accoglie ; già nati, ci alimenta sempre e sostiene ; e finalment
la Sicilia, il quale a’ suoi popoli insegnò l’uso del frumento. Vi fu già un tempo, dicevano i poeti, in cui gli uomini, se
cri boschetti, ed in ogni stagione bellissimi fiori. Quella città non già una città pareva, ma un gran tempio di Cerere, ed
cque levando il capo, alla dea disse che Proserpina per forza rapita, già moglie del dio dell’inferno, era regina di quel t
ar la figliuola, aprì a quella Dea che nella sua isola prediletta non già , ma bensì nel regno infernale era Proserpina, ind
ne’ quali era permesso solo di entrare nel vestibolo del tempio e non già nel santuario. Or non vi era in tutta la Grecia f
ra de’ campi. A liberare da tanto flagello quelle contrade, Meleagro, già divenuto uno dei più valorosi eroi della Grecia,
oll’età fu una delle più famose amicizie della Grecia. Oreste intanto già adulto si propone di vendicare l’uccisione del pa
olendola uccidere nè ferire ; ma finalmente nel passaggio del Ladone, già stanca la ferì, e sulle spalle, col beneplacito d
ene una straniera per moglie, fece disegno di abbandonarla ; e perchè già era incinta, per non perdere la speranza di un fi
so Terenzio : Io son Davo e non Edipo , cioè un uomo grossolano, non già d’ingegno sottile, com’era Edipo. Il quale, per o
randa della spedizione degli Argonauti. Esone, fig. di Creteo, volle, già vecchio, destinar Pelia, suo fratello uterino, al
con essi solcata la terra, seminandovi alcuni di que’ denti didragone già seminati da Cadmo ed a lui donati da Minerva. Que
la di Omero nella sua Iliade, poema inimitabile, che non debbe essere già riguardato come una mera finzione, ma piuttosto c
o. Quivi ancora è Tantalo in mezzo all’acqua che fugge e che quando è già presso al labbro, più avviva la rabbiosa sua sete
hezze. Egli dovea trasportare sulla sua barca le anime de’ morti, non già i corpi de’vivi ; percui con gravi parole ricusò
14 (1806) Corso di mitologia, utilissimo agli amatori della poesia, pittura, scultura, etc. Tomo II pp. 3-387
’aratro, e andò con essi seminando i denti del mentovato Dragone, che già poc’ anzi avea ucciso. Ne sorsero tanti corpi ani
do ; e per farnela desistere, le diede a credere ; che Alcmena avesse già partorito. Giunone, confusa e sorpresa, s’alzò da
Tessaglia, e suo particolare amico(6), s’accinse al gran cimento.Era già per rimanerne vittorioso, quando Giunone spedì in
tinuò a trattare nella medesima maniera tutri gli altri stranieri : e già anch’ Ercole doveva andare soggetto allo stesso s
Eroe avea inutilmente scaricato contro di essi tutte le sue saette, e già trovavasi in grande pericolo, quando Giove fece c
egli era, si ritirarono in città. Ercole li strinse d’assedio, ed era già per prenderli d’assalto, quando coloro per placar
ni parte ridusse, in cenere le membra e le ossa di lui, che intrepido già la disprezzava (b) (31). Dicesi, che la famosa Co
ie, perchè temeva d’incontrare lo stesso fine di lui. Teseo, il quale già sospettava ch’ella si fosse colà ritirata, la chi
Vide la nave senza di quello ; nè più dubitando, che il figlio fosse già perito, disperato si precipitò nel mare. Fu estre
e allora sarebbe ritornato a lei per esserne risanato, ma che sarebbe già riuscito vano il di lui ricorso(b). Paride volle
, suo fratello, si presen ò di nuovo a combattere contro Menelao. Era già per cadere sotto i colpi di, quello, quando Vener
eparavano un vasto Impero. Il Trojano Eroe destatosi trovò la scrofa, già predettagli, coi trenta figliuoli, e ne fece un s
col manico della spada ammaccò la faccia e le tempie del nemico, che già cedeva e vacillava. Il vederlo avvilito e depress
onta, Moncia. Sembrava da prima impossibile all’Eroe il prenderla ; e già era per desistere dall’impresa, quando una giovin
Alcatoo(8), e Crisippo. Il fine di Pelope fu, che il padae suo, come già abbiamo detto, lo fece in pezzi, e poi ne imbandì
due sul mezzodì, e tre la sera. Invano erasi tentato di spiegarlo, e già molti infelici erano rimasti vittime della crudel
e alcuna taccia l’essersi ella sposata ad un uomo, il quale cra stato già due volte Console, e colle sue illustri azioni av
. La Fede è la corrispondenza de’ fatti colle parole è convenzioni già espresse, o sottintese. Soleasi chiamare tale Div
ad incenerirle. Dopo tale avvertimento spïegarono amendue il volo, e già aveano trapassate varie Isole, quando Icaro, tras
o da quel re ; e allevando Polidoro, come su proprio figlio, il quale già era della stessa età ; fece passare Deifilo per s
eccesso d’inumanità d’inumanità, allorchè prosteso a’ di lei piedi, e già vicino a spirare, le chiedeva perdono della sua i
’indicibile dolore ; ma credendosi tenuto a soddisfare alla promessa, già fatta al Dio delmare, immerse il ferro nel seno d
vincitore. Pallene aveva avuto occasione di vedere Clito, e se n’era già estremamente invaghita. Ella temeva della vita de
ppo, la qua le lacerò co’ denti, e poi, sazio in certa sa guisa della già presa vendetta, esalò lo spirito(a). Lasciò un fi
(11). Apollodoro vuole, che Antigona abbia incotrato trato la morte, già comandata da Creonte(a). Dicesi inoltre, che Emon
15 (1874) La mitologia greca e romana. Volume II « Parte III. Semidei, indigeti ed eroi — XLIV. La caccia del cinghiale di Calidonia » pp. 326-330
ferire, benchè leggermente, il cinghiale, dopo che questa fiera aveva già fatto strage di tre o quattro cacciatori e di mol
peciale potè vederle e udirle, corse a levar dal fuoco quel tizzo che già ardeva dall’ un de’ capi, lo spense e lo chiuse f
istupidito e poco sopravvisse ; e le sorelle (tranne Deianira che era già moglie di Ercole), furon cangiate in uccelli dett
16 (1874) La mitologia greca e romana. Volume II « Parte III. Semidei, indigeti ed eroi — XL. Osservazioni generali » pp. 304-308
fica evidentemente mezzi Dei, e vi si sottintende e mezzi uomini, non già mezze bestie, come si rappresentavano alcune dell
ne che fossero anche più antichi del tempo in cui avvennero quelle, e già divenuti Indigeti Dei, oppure discesi nel regno d
che cioè « Di parlanti con lui nati e cresciuti. « Nell’alma Pilo ei già trascorse avea « Due vite, e nella terza allor re
17 (1874) La mitologia greca e romana. Volume II « Parte IV. Le Apoteòsi — LXX. Delle Divinità straniere adorate dai Romani » pp. 506-510
più potente monarchia prima che sorgesse il Cristianesimo, portarono già radicato negli animi loro e impiantarono official
della religione dei Romani era il politeismo dei Troiani e dei Greci già professato da Romolo e dai suoi compagni prima di
o con gemiti e pianti da tutto il popolo ; ma dopo tre giorni, avendo già pronto un altro bove simile, dicevano che si era
18 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — VIII. Tre Divinità rappresentanti la Terra, cioè Vesta Prisca, Cibele e Tellùre » pp. 39-43
ov’egli parla dell’isola di Creta e del monte Ida : « Rhea la scelse già per cuna fida « Del suo figliuolo, e per celarlo
angea, vi facea far le grida ; » alludendo evidentemente alla favola già da noi raccontata dell’infanzia di Giove e de’suo
hè quando giunse in Roma la statua della Dea, il morbo pestilenziale, già pago delle vittime fatte a suo bell’agio, era ces
19 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XVII. Apollo considerato come Dio del Sole, degli Arcieri e della Medicina » pp. 92-103
appellativi avea questo Dio : quelli di Delio e di Cinzio li abbiamo già notati nel numero precedente, e in appresso avrem
n vanerello par suo, cioè con Epafo figlio di Giove e della Ninfa lo, già vacca e poi Dea, si trovò impegnato per fanciulle
ì il Tasso ha scritto : « Sorgeva il nuovo sol dai lidi eoi « Parte già fuor, ma ’l più nell’onde chiuso. » I poeti mino
20 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — II. Il Caos e i quattro elementi » pp. 11-14
stema regolare la Mitologia come scienza religiosa degli Antichi, non già per voler tentare di superarle, ma per dichiarare
n greco, in latino, in francese e in inglese. L’ adopra per altro non già nel senso panteistico degli antichi e di non poch
21 (1874) La mitologia greca e romana. Volume II « Parte IV. Le Apoteòsi — LXVII. L’Apoteosi delle Virtù e dei Vizii » pp. 493-496
culto ; e fu generale tra i Pagani il sentimento che lo ispirava. Nè già si contentavano essi di lasciare le loro vendette
pinte qualunque virtù, qualunque vizio, qualunque idea astratta non è già spenta negli uomini dei nostri tempi ; anzi vedes
22 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XIV. Il Diluvio di Deucalione » pp. 73-78
di scagliare dietro le spalle una pietra, e a poca distanza le pietre già prima scagliate divenir gradatamente uomini e don
progressi, e risolve i più ardui problemi dei tempi preistorici, non già interpetrando le più o meno antiche tradizioni, l
23 (1861) Corso di mitologia, o, Storia delle divinità e degli eroi del paganesimo: Per la spiegazione dei classici e dei monumenti di belle arti (3e éd.) « Cronologia Mitologica. » pp. 387-393
1582. Cecrope, d’origino egizio, conduce una colonia nell’Attica, già chiamata Actea. Sposa la figlia d’Atteo, successo
ella quale son ricordati Eurota, Lacedemone, Amicla. 1511. Danao, già re della Cirenaica nella Libia, cacciato dal frat
24 (1874) La mitologia greca e romana. Volume II « Parte II. Degli dei inferiori o terrestri — XXXIX. Eolo e i Venti » pp. 295-
e gl’impeti lor mitiga e molce.41 » Questa regione dell’Eolia non è già quella dell’Asia Minore situata fra la Troade e l
rimanesse vittima di una tempesta o di un uragano. Di Zeffiro abbiamo già detto altrove che egli sposò la Dea Flora e le di
25 (1806) Corso di mitologia, utilissimo agli amatori della poesia, pittura, scultura, etc. Tomo I pp. 3-423
he potessero acquistarsi il nome di Mitologica Istoria. Ciò da alcuni già si fece ; ma l’opra loro non è poi così abbastanz
e altri continuamente ne cercava. Per soddisfare alle sue voglie avea già consumato tutte le sue sostanze, senza però aver
Penetrale (d). Assediando i Galli il Campidoglio, e i Romani essendo già per arrendersi a motivo della fame, Giove comparv
divoravano. Un’azione sì lodevole fu risguardata come un delitto ; e già stavasi per farla morire, quando Giove, penetrato
e medesime. Mentrechè i Romani stavano per ristabilire la loro città, già da’ Galli rovinata, i Popoli vicini tentarono d’
il Dio tutelare della di lui casa. Ottenne dalle Parche, che Admeto, già vieino a morire, ancor vivesse, purchè qualche al
vana, e la pietà fallita. Sbarazzato il terreno, trovò egli Leucotoe già morta. Ne asperse quindi allora di nettare il cor
be i gemiti del moribondo. V’accorse sollecita, e alla vista d’Adone, già spirato, estremamente si afflisse, e lo convertì
a, o Tutulina (f), o Tutilina vegliava alla conservazione delle biade già raccolte, e riposte ne’ granai (g). (b). Poter.
hi, perchè oltrepassò ogni altro nella Corsa(c). Arrachione era stato già altre due volte coronato al tempo della quarta Ol
, confidando nella propria robustezza, volle fendere una quercia, che già cominciava ad aprisi ; e il suo braccio vi restò
l di lei padre, Dejoneo. Questi lo sollecitò più volte ad eseguire la già fatta promessa ; ma Issione non mai determinavasi
tà si venerarono da’ Pastori. Le principali sono Pane, di cui abbiamo già parlato, e Pale(f). In onore di questa i Pastori
biata ogni cosa, e appena vi fu riconosciuto dal suo fratello minore, già fatto vecchio. Epimenide innoltre divenne celebre
a città. Le ceremonie, solite a praticarsi in quell’occasione, furono già da noi altrove esposte. Quì notiamo, che non si u
stanco d’affaticare in una vigna, da lui piantata, gli predisse, che già non ne godrebbe alcun fiutto. Se ne rise Anceo, l
26 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XVIII. Apollo considerato come Dio della Poesia e della Musica e maestro delle nove Muse » pp. 104-114
a sue. » (Parad., i, 19.) Apollo però non fu sempre felice. Sappiamo già come perdè il suo figlio Fetonte : dicemmo ancora
« Bagna Cipresso ancor pel cervio gli occhi, « Con chiome or aspre, e già distese e bionde. » Più tristi effetti ebbe per
27 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XXVII. I Mostri marini Mitologici e Poetici » pp. 184-194
nzi di pericoli non se ne parla nemmeno. Dante rammenta Cariddi, non già secondo la favola, ma secondo la geografia, come
o di più di 100 mila chilogrammi ; e così dimostrar coi fatti che non già la forza brutale, ma l’intelligenza, madre delle
28 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XXVI. Nettuno re del mare e gli altri Dei marini » pp. 173-183
one era crucciata « Per Semelè contra ’l sangue tebano, « Come mostrò già una ed altra fiata, « Atamante divenne tanto insa
que et undique pontus. » (Virg., Æneid., iii., 192.) 210. « Era già l’ora che volge il desio « Ai naviganti, e intene
29 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XXIX. Plutone re dell’ Inferno e i suoi Ministri » pp. 203-215
guaggio che non s’intende : « Pape Satan, pape Satan aleppe. » Come già Dio delle ricchezze presiede al cerchio ove son p
tte parti impera, secondo le espressioni di Dante stesso ; ma abbiamo già veduto di sopra che il poeta si valse di uno dei
30 (1855) Della interpretazione de’ miti e simboli eterodossi per lo intendimento della mitologia pp. 3-62
e della favola secondo il diverso obbietto cui ha le sue mire. Tempo già fu, che dilettando i prischi Dell’ Apollineo cult
rito e la moglie. Detta anche Lucina, che porta i parti alla luce non già naturale, la quale è comune ai parti schiavi, ma
ori de’fondi, e si uniscono armati contro le plebi : e combottono non già tra di loro, ma co’clienti ammutinati contro esso
31 (1861) Corso di mitologia, o, Storia delle divinità e degli eroi del paganesimo: Per la spiegazione dei classici e dei monumenti di belle arti (3e éd.) « Avvertimento. » pp. 1-2
al lettore con un semplice numerò tra due () i particolari dei fatti già narrati nei paragrafi antecedenti o nei successiv
32 (1874) La mitologia greca e romana. Volume II « Parte IV. Le Apoteòsi — LXVIII. Apoteosi degl’Imperatori Romani » pp. 497-499
e dispotico del supremo imperante o dei suoi eredi e successori, non già come in Grecia un atto spontaneo delle popolazion
33 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — Introduzione » pp. 6-9
i piace avvertire che lo scopo di questo lavoro sulla Mitologia non è già di risalire alle origini primitive dei miti, indi
34 (1874) La mitologia greca e romana. Volume II « Parte II. Degli dei inferiori o terrestri — XXXVIII. Gli Dei Penati e gli Dei Lari » pp. 290-294
voce Penati è soltanto un attributo o aggettivo che corrisponde, non già per l’etimologia, ma pel significato e per l’effe
35 (1874) La mitologia greca e romana. Volume II « Parte II. Degli dei inferiori o terrestri — XXXVII. Gli Dei Dei Fiumi » pp. 285-289
premura di presentarci ancora il ritratto del Dio Tevere, « ….. che già vecchio al volto « Sembrava. Avea di pioppo ombra
36 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XVI. La dea Latona » pp. 86-91
ro, secondo che gli Antichi credevano, intorno alla Terra, lo abbiamo già detto nel Cap. III. Ora convien parlare delle Div
37 (1874) La mitologia greca e romana. Volume II « Parte III. Semidei, indigeti ed eroi — XLIII. Cadmo » pp. 321-325
Ino, Semele ed Agave, e inoltre un figlio chiamato Polidoro. Abbiamo già detto altrove che Ino fu cangiata nella Dea marin
38 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XXII. Marte » pp. 138-143
vano Marte come loro Dio protettore : e tra queste Firenze che non fu già tutta plasmata da « ….quell’ingrato popolo malig
39 (1874) La mitologia greca e romana. Volume II « Parte IV. Le Apoteòsi — LXIX. Di alcune Divinità più proprie del culto romano » pp. 500-505
i si univano anche quelle in onore di Pòrrima e Posverta. Noi abbiamo già detto nel corso di questa Mitologia che la Ninfa
40 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XV. Giunone regina degli Dei e Iride sua messaggiera » pp. 79-85
sse sacro alla Diva dalle bianche braccia. La concordia coniugale era già rotta da gran tempo fra Giove e Giunone ; e Omero
41 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — VII. Saturno esule dal Cielo è accolto ospitalmente in Italia da Giano re del Lazio » pp. 31-38
erò tutti nell’asserire, che quando Saturno fu esiliato dal Cielo era già la specie umana sparsa in diverse regioni del mon
42 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XXVIII. Le regioni infernali » pp. 195-202
tanto dal suo ingegno, dalla scienza e dall’arte. Egli asserisce, non già sulla fede altrui, ma come testimone oculare (poi
43 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XII. La Titanomachia e la Gigantomachia » pp. 60-68
alunque chimico ; lo zolfo nativo è quello derivato dai vulcani, come già sapete ; ma questo corpo elementare si trova in m
44 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XX. Mercurio » pp. 123-131
ortissimo, ma. coll’istinto di valersene per ingannare gli altri. Non già che egli, come Dio, avesse bisogno di rubare, ma
45 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XXIV. Vulcano e i Ciclopi » pp. 152-160
l Cielo in Terra (per la qual caduta divenne zoppo) lo ricevè essendo già adulto, e non da Giunone, ma da Giove, poichè il
46 (1874) La mitologia greca e romana. Volume II « Parte II. Degli dei inferiori o terrestri — XXXV. I Satiri ed altre Divinità campestri » pp. 270-278
e sue feste si celebravano nell’ottobre quasi in ringraziamento della già compiuta maturità dei più utili frutti dell’anno.
47 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XXXI. Il Genio e i Genii » pp. 232-241
piacque ai Celesti, e a varïar la Terra « Fu spedito il Piacer. Quale già i Numi « D’Ilio sui campi, tal l’amico Genio, « L
48 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XXXII. Gli Oracoli » pp. 242-252
Livio ne adduce diversi esempi, tra i quali il più celebre è quello, già da noi registrato, dei figli di Tarquinio il Supe
49 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XXV. Bacco » pp. 161-172
anno lega col vino, e ne diminuiscono l’uso e il consumo : « Non fia già che il cioccolatte « V’adoprassi, ovvero il tè :
50 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XXX. Stato delle anime dopo la morte, secondo la Mitologia » pp. 216-231
oderni grecisti, sembra asserire che Tantalo soffriva quella pena non già nell’Inferno ma nel Cielo, perchè avendo egli gus
51 (1838) The Mythology of Ancient Greece and Italy (2e éd.) pp. -516
and Tasso, Ger. Lib. i. 15. Sorgeva il novo sol dai lidi Eoi, Parte già fuor, ma 'l più ne l’onde chiuso. 117. Ἀψόῤῥοο
dew. The same notion will be found in modern poets. Thus Tasso, — E già spargea rai luminosi e gelo Di vive perle la sorg
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