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1 (1836) Mitologia o Esposizione delle favole
ola Erano o il Cielo e Ponto o il Mare. Poi unita ad Urano partorì il fiume Oceano padre di tutti gli altri, indi Ceo, Orco,
ebbe Taumante, Forco, Ceto, ed Euribia. Da Nereo, e Dori, figlia del fiume Oceano, nacquero le Nereidi o Ninfe del mare. Da
Naiadi Ninfe dei fonti e de’ fiumi tra le quali Stige decimo ramo del fiume Oceano, che scorre giù nell’ Inferno, mentre l’ O
i lei padre la perdita deplorandone, fu secondo le favole cangiato in fiume . In una congiura degli Dei contro di Giove, avend
o per Canace figlia di Eolo trasformato in giovenco, per Ifimedia nel fiume , Enipeo, per Bisaltide in ariete, per Cerere e Me
nerlo. Caduta al fine, e rimasta sola per disperazione gettossi in un fiume , che però salva la portò in riva. Pane l’ esortò
e un fiocco di lana d’ oro di certi montoni, che pasceano di là di un fiume in luoghi inaccessibili, e una canna del fiume le
e pasceano di là di un fiume in luoghi inaccessibili, e una canna del fiume le insegnò la maniera di averlo; in seguito di po
i lui medesimo, per cui ardentemente innammorossi di Dafne figlia del fiume Peneo, ed una di piombo a Dal ne, per cui odiando
ente i’ accolse, e lo propose alla guardia delle sue greggi’ lungo il fiume Anfriso. Grado fu Apollo all’ amorevolezza di Adm
sse la pelle, e dalle lagrime di Ini mescolate col sangue formossi il fiume Marsia, che sbocca nel fiume Meandro. Pari disfid
di Ini mescolate col sangue formossi il fiume Marsia, che sbocca nel fiume Meandro. Pari disfida ebbe ivi da Pane, e parimen
esso, e fu convertita in nera pietra. Mentre Apollo guardava lungo il fiume Aufriso in Tessaglia gli armenti di Admeto, Mercu
di ripigliarsi il suo dono, e questi allor gl’ impose di lavarsi nel fiume Pattolo, che quindi acquistò la virtù di volgere
na. Aretusa, che era prima una ninfa dell’ Elide, e che inseguita dal fiume Alfeo si seppellì sotterra cangiata in fonte par
e però dicon le favole, che fu tuttavia per le sotterranee strade dal fiume Alfeo raggiunta), diè finalmente a Cerere contezz
sori, e li chiude all’ inverno. I suoi sacerdoti eran detti Galli dal fiume Gallo nella Frigia, Dattili da dactylos, dito, pe
a, e venuta di Frigia portavasi con pompa da’ Sacerdoti a lavarsi nel fiume Almone, che poco lungi dalla città entra nel Teve
rmandosi in pastore. Ma non potè vincere quella di Siringa figlia del fiume Ladone, la quale da lui fuggendo in riva al fiume
Siringa figlia del fiume Ladone, la quale da lui fuggendo in riva al fiume paterno fa cangiata, in un cespo di canne; e dal
o da Esiodo e da Omero non è riguardato come Dio nel mare, ma come un fiume , che unito a Teli figlia della Terra divenne padr
Salmoneo e moglie di Creteo, la quale ingannò assumendo la forma del fiume Enipeo, ebbe Pelia, che spedì Giasone alla conqui
o schiacciò con’ un pezzo del monte Etna, ed ella poscia cangiollo in fiume . Forco o Forcine figlio del Ponto e della Terra,
Stige. Acheronte diceasi figlio del Sole e della Terra e cangiato in fiume infernale, per aver fornito l’ acqua a Titani nel
legetonte o Piriflegetonte, figlio di Cocito, rappresentavasi come un fiume di fuoco. Le acque di Leto erano l’ acque dell’ o
ra figlia dell’ Oceano, e formava, secondo Esiodo, un decimo ramo del fiume Oceano, scorrente sotterra, mentre l’ Oceano cogl
chiezza, era quegli, che traghettava su nera barca le anime di là dal fiume Acheronte. Le anime degl’ insepolti però dovean r
ime degl’ insepolti però dovean restare per cento anni sulle rive dei fiume sprima di essere tragittate, e quelle pur de’ sep
umane carni, e poscia gli uccise. 6. Sconfisse in riva al Termodonte fiume della Cappadocia le Amazoni, che la signoreggiava
ll’ Elide dal letame accumulatovi da trenta anni, coll’ introdurvi il fiume Alfeo. 8. Condusse legato ad Euristeo un Toro che
dalle Ninfe stato rapito nella Bitinia, mentre era sceso per bere al fiume Ascanio, Ercole inconsolabile l’ andò cercando pe
rdere il fruito della sua vittoria; perciocchè giunto con Deianira al fiume Eveno, il Centauro Nesso offrendosi di portarla i
e Eveno, il Centauro Nesso offrendosi di portarla in groppa di là dal fiume , tentò di rapirla, se non che quegli avvedutosi a
la la fece a brani, finchè dagli Dei per compassione fu can giata nel fiume Dirce, che non lungi da Tebe entra nel fiume Isme
assione fu can giata nel fiume Dirce, che non lungi da Tebe entra nel fiume Ismeno. Capo VII. Di Edipo, de suoi figli, e d
ite le madri de’ Ciconi lo fecero a brani, e il capo ne gettarono nel fiume Ebro. Questo, secondo Ovidio, fu portato a Lesbo,
, perchè Tetide, appena nato per esso tenendolo, immerso lo aveva nel fiume Stige, e con ciò reso invulnerabile in tutte le a
quella gustasser l’ erba de’ prati troiani, e bevessero l’ acqua del fiume Xanto, egli con Diomede andò a prevenirlo anzichè
petto una fascia datagli da Ino Leucotea, potè a nuoto salvarsi in un fiume dell’ isola. Quivi presentatosi nudo a Nausicaa f
r poscia in Italia la Sibilla Cumea, e fermarsi, dove alla riva di un fiume veduto avrebbe, una candida Troia con trenta cand
o, ora Trapani, ove fu accolto amorevolmente dal re Aceste figlio del fiume Crinise e di Egesta Troiana, ma ivi con estremo r
go di Averno. Trapassati i mostri ch’ erano sull’ ingresso, giunse al fiume Acheronte, cui tragittò sulla barca di Caronte, m
al regno di Etruria; ed Enea per consiglio avuto in sogno dal Dio del fiume Tevere, n’ andò per esso a chiedere soccorso ad E
e che Venere dopo tre anni a lui ottenne da Giove, che lavandosi nel fiume Numico spogliasse la natura mortale, e fosse in c
à la previsione del futuro. Interrogato Tiresia da Liriope moglie del fiume Cefiso, se il figliuol loro Narciso vivuto sarebb
perseguitata a morte da’ figli, è cangiata in uccello. Un nipote del fiume Cefiso da Apollo è cangiato in foca. Anteo figlio
ue Naiadi sacrificando agli altri Iddii, posto in non cale il Dio del fiume Acheloo, sono da esso gettate in mare, e si trarf
gli. Parte II. Capo VI. Bibli, figlia di Mileto e di Circe figlia del fiume Meandro, s’ innamora di Cauno suo fratello gemell
i in uccelli. Aci è schiacciato da Polifemo, e da Galatea cangiato in fiume . Parte I. Capo XVII. Glauco al mangiar di cert’ e
elli chiamati a idea. Venere impetra da Giove, che Enea lavandosi nel fiume Numico spogli la natura mortale e sia annoverato
mo piovane. Parte I. Cap. XVI. Tiberino re degli Albani si affoga nel fiume Albula, e fatto Dio, da al fiume il proprio nome.
berino re degli Albani si affoga nel fiume Albula, e fatto Dio, da al fiume il proprio nome. In Cipro Ifi ama Anassarete, e d
a patria, malgrado la legge che ciò vietava, e andare a stabilirsi al fiume Esare in Calabria. È preso dagli Argivi e tratto
2 (1861) Corso di mitologia, o, Storia delle divinità e degli eroi del paganesimo: Per la spiegazione dei classici e dei monumenti di belle arti (3e éd.) « Indice alfabettico. » pp. -424
Dedalo, 424. Acheloo, figlio del Sole e della Terra, 393. Acheronte, fiume dell’Inferno, 218. — padre d’Ascalafo, 56. Achill
all’assedio di Troja, 538-540 ; — sua morte, 541. Aci, trasformato in fiume , 273. Acrisio, 75. Rinchiude la figlia in una tor
, 668. Aletto, Furia, 232. Alfeo, innamorato di Aretusa e cangiato in fiume , 323, 380. Altea, madre di Meleagro, 626. Amadria
lie di Nereo, 553. Cloto, una delle Parche, 235. Cocalo, 423. Cocito, fiume dell’Inferno, 219. Colchide, 448. Colosso di Rodi
ersi con cui vien chiamato, 400 ; — come è rappresentato, 401. Erebo, fiume dell’ Inferno, 223. Eretteo, re d’Atene, 116, 654
bo, fiume dell’ Inferno, 223. Eretteo, re d’Atene, 116, 654. Eridano, fiume d’Italia, 119. Erifile, moglie d’Anfiarao, 662. E
 ; — suo ratto, 483. Euterpe, una delle nove Muse, 274 e seg. Eveno, fiume , 393. F Falanto, generale spartano, salvato
in pietra, 362. Fiumi, figli dell’Oceano e di Teti, 194. Flegetonte, fiume dell’Inferno, 220. Flegia, punito nel Tartaro, 24
370. Lesbo, isola, 478 e nota. Lestrigoni, popoli barbari, 574. Lete, fiume dell’ Inferno, 224. Leucade (salto di), 177. Leuc
Notte, Dea delle tenebre, 238. Numa, re di Roma, 324. O Oblio, fiume , 240. Occasione, divinità allegorica, 332. Oceano
Creta, 415. Patroclo, eroe greco, amico d’Achille, 539, 540. Pattolo, fiume , 129. Peana, inno ad Apollo, 134. Pegaso o Pegase
, Dei domestici, 325-328. Penelope, moglie di Ulisse, 579-581. Peneo, fiume , 103. Penia, Dea della povertà, 173. Penteo. Suo
atezza, 409. Peristeria, Ninfa trasformata in colomba, 183. Permesso, fiume sacro alle Muse, 123. Perseo. Sua nascita, 353 ; 
Silenzio. Vedi Arpocrate. Silvano, divinità campestre, 302. Simoenta, fiume , 520. Sinnide. Vedi Cercione. Sinone, 606. Sirene
462. Sterculio, figlio di Fauno, 300. Sterope, Ciclope, 272. Stige, fiume dell’ Inferno, 221. Strofio, re della Focide, 533
eo. Sue avventure, 635. Termine, divinità campestre, 308. Termodonte, fiume , 432. Terpandro, 478 (nota). Terra, 25, 26. Tersa
a per compagni i Ciclopi, 272. W Walchirie, 743. X Xanto, fiume , 520. Xenus, soprannome di Giove, 79. Y Ydu
3 (1874) La mitologia greca e romana. Volume II « Parte II. Degli dei inferiori o terrestri — XXXVII. Gli Dei Dei Fiumi » pp. 285-289
ro che questi Dei abitassero negli antri donde usciva la sorgente del fiume , la quale chiamavasi poeticamente il capo. Tibull
ia e si ritiri sempre un poco più in là. Il Padre Tebro poi, ossia il fiume Tevere, era un personaggio molto serio, ed in cer
erreno alquanto declive e colle gambe stese per indicare il corso del fiume e la pendenza dell’ alveo : ha ciascuno di essi p
i sè un’urna da cui esce l’acqua per significar la sorgente ; e se il fiume è navigabile, si pone in mano alla figura del Dio
no sulla fronte del Nume due corna. Inoltre la corona o ghirlanda del fiume è composta di canne, come del Tevere ha detto Vir
sue rive, o che sono particolari alla regione nella quale scorre quel fiume . Modernamente, per indicar meglio qual Fiume sia
acque. Tra i Fiumi della Grecia ve n’erano alcuni molto bizzarri. Il fiume Alfeo, per esempio, essendosi invaghito della Nin
ino e la raggiunse tra i ciechi labirinti delle inferne regioni30. Il fiume Acheloo fu battagliero quanto Rodomonte, e osò ve
i poi della Troade eran piccini, ma furiosi. Omero ci racconta che il fiume Xanto (chiamato altrimenti lo Scamandro 31, nel t
gran fiamma a vaporizzarle. E poichè è un’alta gloria di quel piccolo fiume l’aver fatto paura egli solo al tremendissimo Ach
e di altri ; ma Plinio il naturalista afferma che lo Scamandro era un fiume navigabile diverso dal Xanto. I moderni Geografi,
4 (1806) Corso di mitologia, utilissimo agli amatori della poesia, pittura, scultura, etc. Tomo I pp. 3-423
ono detti Galli, perchè prima di sacrificare alla loro Dea beveano al fiume Gallo. Divenivano allora furibondì per modo, che
on istette alla promessa, e prese ad amare una Ninfa(14) ; figlia del fiume Sagari o Sangaro, e però detta Sagaritide, o Sang
perchè essa consisteva nel lavare il simulacro di Cibele nel piccolo fiume Almone, che trovavasi suori della Porta Capena(d)
bravano, come abbiamo detto, in Eleusi, e queste in Agri, appresso il fiume Ilisso. Le minori erano una spezie di preparazion
o ogni quattro anni nella campagna d’Olimpia, città d’Elea, vicino al fiume Alfeo (f). Niente si sa di certo intorno all’orig
e donne venivano precipitate da una rupe, qualora avessero passato il fiume Alfeo per assistere a’medesimi Giuochi, volle tut
ia della libertà (b). Queste soleano essere celebrate appresso Asopo, fiume di Platea, da ambasciatori, spediti da quasi tutt
se, il sacrifizio a Giove, e quelle tosto si ritiraro no al di là del fiume Alfeo (b) (16). E’stato detto Pluvio ; ossia Piov
i vennero favoriti da Giove. Tra questi si nomina, Calamo, figlio del fiume Moandro. Egli amava Carpo, figlio di Zefiro e di
ri tenerezza n’era corrisposto. Avvenne, che Carpo cadde nel prodetto fiume , e vi perdette la vita. Calamo, inconsolabile per
eco loro s’accinse alla grande impresa. Opponevasi a’ suoi disegni il fiume Idaspe, ed ei lo disectò. Conquistate le Indie, v
ella nacque. Que’di Samo dicevano nella loro Isola, lungo le rive del fiume Imbraso (b). Altri dicono, che sia comparsa alla
le da Oceano e da Teti (e) ; i Greci dicevano dalle tre figliuole del fiume Asterione, dette Eubea, Prosinna, e Acrea (f). Pa
irvi. Mercurio portossi alla di lei casa, situata lungo le rive di un fiume , e la sommerse colla stessa Ninfa. Questa inoltre
lial di Nettuno (e) o di Belo o di Libia (f), e le Ninfa Io, nata dal fiume Inaco e da Ismene, e sacerdotessa di questa Divin
(d). Si chiamò Iperchiria dal tempio, erettole in Isparta, quando il fiume Eurota avea cominciato a Inondare quelle campagne
fu restituito dentro i suoi limiti (e). Ebbe il nome d’ Imbrasia dal fiume Imbraso nell’Isola di Samo, in cui i Sacerdoti la
ì fieramente perseguitata (f). Cotale uccisione avvenne non lungi dal fiume Cefisso, il quale scorre alle radici del fiume Pa
avvenne non lungi dal fiume Cefisso, il quale scorre alle radici del fiume Parnasso (g). Apollo poi, secondo l’ordine di Gio
e appresso Admeto, re di Fere nella Tessaglia. Egli lungo le rive del fiume Anfriso prese a pascerne gli animali. Questi seco
). E’ stato denominato Ismenio dal tempio, che avea lungo le rive del fiume Ismeno nella Beozia(d). I Tebani ogni anno confer
, così amò parecchi altri. Tra questi sono celebri Cirene, figlia del fiume Peneo ; Ciparisso, figlio di Telefo ; Sinope, fig
mpre d’abbattersi in lei. Era egli per raggiungerla sulle sponde’ del fiume , suo padre, quando la giovine chiamò il genitore
di Latona. Fu detta Ecate, o perchè riteneva cento anni al di là del fiume Stige chi dopo morte era rimasto senza sepoltura,
one le si davano. Stanca un giorno entrò a rinfrescarsi in un limpido fiume , e tosto intorno a lei si destò un mormorio, che
impaurì. Si ritirò alla riva dell’ Erimanto, e le apparve il Dio del fiume , chiamato Alfeo. Aretosa al vederlo fuggì, e il N
lei avvenuta, e spogliatosi delle umane sembianze, ripigliò quelle di fiume . Così voleva pure raggiungerla, ma Diana la fece
era stato da lui teneramente amato, ed erasi finalmente annegato nel fiume Cefiso(c). Agoracrito e Alcameno, celebri statuar
se ne afflisse il Pastore, che morì di tristezza. Venere lo cangiò in fiume  ; ma tuttavia egli non cessava di amare Argira, c
ia di quella Ninfa. Per questo si credette, che le acque del predetto fiume avessero la virtù di far perdere a chi ne bevea,
, e vi riuscì(c) (4). Nettuno amò anche Pirene, figlia d’Ebalo, o del fiume Acheloo, come più comunemente si crede, e la rend
ritonia, o perchè la educò Tritone ; o perchè ella nacque appresso il fiume di questo nome, il quale trovasi nella Beozia(b) 
re di due gemelli. Ella per timore del padre li getto appena nati nel fiume Erimanto. Le acque li portarono appresso una quer
rla dell’ Erebo, descrivendocelo ora come un luogo(c), ed ora come un fiume dell’ Inferno(d). (3). Oceano fu riconosciuto co
nascondesse in quelle acque. Lara, o’ Laranda, o Larunda, figlia del fiume Almone, palesò a Giunone e a Giuturna la di lui v
di dieci tori, a cul invitarono tutte le Deità campereccie, tranne il fiume Acheloo. Questo per isdegno gonfiò le sue acque,
che i primi abitatori di que’ dintorni soleano gettare nell’anzidetto fiume tutti i Greci ; ch’Ercole li persuase a cangiare
vi adorata quale Divinità, ed ebbe tempj, are, e sacrifizj. Presso il fiume Anio, volgarmente detto Teverone, v’aveano innolt
che la di lei statut con un libro in mano siasi trovata nel predetto fiume , e che il Senato Romano con solenne pompa l’abbia
a Costellazione altri dicono, che Ercole, avendo liberato le rive del fiume Sangario da un grosso serpente, che ne divorava g
i, che la loro madre, Talia, o Etna, prima di partorirli, appresso il fiume Simeto pregò la Terra, che la ingojasse per celar
Di Cario finalmente narrasi, che passeggiando egli lungo le rive del fiume Torrebia, udì il canto delle Ninfe di quello, e n
. Metam. l. 3. (3). Euripide dice, che fu Dirce, una delle Ninfe del fiume Acheloo, quella, che trasse Bacco dal seno di Sem
tro di lui, e lo fece perire. Gli Dei cangiarono il Pastore stesso in fiume , che ritenne il di lui nome(b). Ritornando a Faun
a rivedere le vigne del Timolo e del Pattolo, monte quello, e questo fiume della Lidia. Non vi si trovò allora Sileno, perch
acco, che ne lo liberasse. Il Nume lo mandò a lavarsi nelle acque del fiume Pattolo : dal che ne nacque, che le vicine campag
zolle lucide per la mistura dell’oro(a) ; e per tal fatto il predetto fiume si denominò Crisorroa, ossia che porta seco l’ere
ione de’ suoi Stati (a). (4). Argo ebbe in moglie Ismene, figlia del fiume Asopo, la quale gli partorì un figlio, detto Jaso
b). (a). Joh. Jacob. Hofman. Lex. Univ. (10). Melampode gettò nel fiume Clitorio in Arcadia i residui dell’erbe, delle qu
sulla di lui nascita. Erodoto lo fa nascere in Arcadia alle rive del fiume Ladone da Mercurio, e da Penelope, figlia d’Icari
musicale prese il nome di Siringa da una Ninfa d’Arcadia, figlia del fiume Ladone. Era colei di avvenenza e leggiadria singo
me tenne dietro a Siringa dal colle Liceo sino alle rive del predetto fiume . A quel varco trovandosi la giovine, chiese quest
così detto dallo sconcertare che faceva le fantasie(f), cangiavasi in fiume , in bosco, in rupe, e in altre infinite cose, pri
onca di Creta, e poi lo trasportò nell’ Inferno, dov’ egli divenne un fiume amarissimo(b). Altri pretendono, che il medesimo
sia stato assogettato al predetto cangiamento(c). Le acque di questo fiume entrano nella palude Acherusia(d). Altri sono d’o
no d’opinione ch’escano da quella(e). Dicesi, che sia questo il primo fiume , a cui concorrano tutte le anime de’ trapassati(a
ierissima barca, formata di scorza d’olmo, trasferiva per l’anzidetto fiume le predette anime nell’ Inferno(c). Colui non acc
la quale trovavasi nell’ Inferno(e). Il giuramento, che si faceva pel fiume Stige, era inviolabilmente osservato. Gli stessi
unge una quarta, ch’egli denomina Emulazione(h). Altri dicono, che il fiume Stige conseguì il predetto onore, perchè svelò a
Stige sta continuamente specchiandosi il giovine Narcisso, figlio del fiume Cefisso, e di Liriope, bella Ninfa della Beozia.
eva ricusare ciò, che grandemente bramava(a). (14). Il Cocito era un fiume , le di cui acque si scaricavano nell’ Acheronte(b
di Cocito significa gemito, pianto ; e però fu immaginato, che questo fiume non fosse, che le lagrime de’condannati nel Tarta
ume non fosse, che le lagrime de’condannati nel Tartaro(c). Da questo fiume trassero il loro nome le Feste Cocizie, che si ce
i anni ; laddove la seconda non vi frammette intervallo alcuno(a). Il fiume Lete bagna il prato, detto Asfodelo(b) dall’ erba
Mani(c). (16). Il Flegetonte, chiamato anche Piriflegetonte, era un fiume immaginario. Il suo nome deriva dal verbo greco-p
parla dell’ Erebo, descrivendolo ora come un luogo(b), ed ora come un fiume dell’ Inferno(c). (19). Tra gli scellerati, che
ne gli onori divini(a). Emo finalmente, re della Tracia, e figlio del fiume Strimone, e Rodope, di lui moglie, vollero l’uno
ino a Terento. Valesio prese un bicchiere, attinse dell’acqua di quel fiume , e la portò, ove vide del fumo ; ma non trovandov
. Dionys. lib. de sit. orb. (4). La valle di Tempe era bagnata dal fiume Penao, ed era sempre verdeggiante. I Poeti la dec
imavera solevano radunarsi alle Termopile in una pianura, bagnata dal fiume Asopo : donde que’ Deputati si denominarono anche
o al di lui corpo gli ultimi onori. Vennero pure sulle sponde di quel fiume le di lui sorelle, Faetusa e Lampezia, per piange
endevasi loro particolare onore(e) ; Ilissiadi, o Ilissidi, perchè il fiume Ilisso, il quale trovavasi nell’ Attica, era ad e
e che sepanava l’ Epiro dalla Tessaglia(b). (38). Il Permesso era un fiume della Beozia, che aveva la sua sorgente nel monte
sso strepito delle medesime cagionasse lo spirito fatidico(e). Questo fiume fu così denominato dalla Ninfa Castalia, che fugg
a Ninfa Castalia, che fuggendo da Apollo, rimase convertita in questo fiume (f). (40). L’Aganippo usciva dall’ Elicona. Vuols
fiume(f). (40). L’Aganippo usciva dall’ Elicona. Vuolsi, che questo fiume sia improvvisamente scaturito dal predetto monte,
elli, e da ogni pastore di que’ dintorni. Da tali lagrime si formò un fiume limpidissimo, che si chiamò Marsia(i). (d). Nat
conferì a Tenero il privilegio di predire il futuro ; e volle, che il fiume Ladone prendesse il nome d’Ismenio, o Ismeno(d).
arte di suonare la lira. Filamone disperato pel doloré si gettò in un fiume . Platone finse, che l’anima di Tamiride fosse pas
il capo e la lira di lui, gettati nell’ Ebro, furono dalla forza del fiume trasportati in Lesbo ; che poi la stessa lira ven
pirò sì a lei, che alle compagne di essa il desiderio di bagnarsi nel fiume Ladone. Leucippo fu allora riconosciuto per quell
ncitore. Etolo restò seco lui ; ma Peone si trasferì sulle sponde del fiume Assio, e ne diede il suo nome a quella parte, la
privati conviti(f). Le Grazie soggiornavano lungo le rive del Cefiso, fiume della Beozia, per cui si denominarono anche le De
fosse dalla sorte altrove portata. Giunse colei nella Sicilia, ove il fiume Criniso, convertitosi in orso o cane, la rendette
e ne rimase ucciso (e). (10). Cencreo nacque da Salamina, figlia del fiume Asopo. Nettuno, avendola rapita, la trasportò in
i(b). Non è da confondersi l’anzidetta Alcione coll’altra, figlia del fiume Eveno, moglie d’Ideo, e primieramente chiamata Ma
5 (1874) Ristretto analitico del dizionario della favola. Volume I pp. -332
nave sopra la quale egli si fosse imbarcato per arrivare traverso il fiume del tempo al mare magno della eternità — Ci hanno
ro il soprannome di Acesio. 43. Aceste. — Re di Sicilia, e figlio del fiume Triniso. Egli ricevette onorevolmente Enca, e fec
Tirio. Essendo un giorno sbarcato coi suoi compagni sulle rive di un fiume , questi incontrarono, senza conoscerlo il dio Bac
i sulle spalle s’incamminò per portarli altrove, forse gettarli in un fiume . In questa posizione poco comoda essi sclamarono 
ferratolo per le corna gliene strappò una, lo atterrò, e lo getto nel fiume Toa, detto da quel tempo Acheolo. Il vinto allora
l Sole e della Terra. Egli fu precipitato nell’inferno, e cangiato in fiume per aver fornito l’acqua ai Titani, quando questi
re, essendo egli in tenerissima età, lo immerse tutto nelle acque del fiume Stige, per renderlo invulnerabile, ed egli infatt
, e che Nettuno per compiacere Galatea, che lo aveva amato, cangiò in fiume . 69. Acisio V. Acilio. 70. Aciso. — Figlio della
na rupe : ma la ninfa madre dell’infelice, cangiò il suo sangue in un fiume detto Aciso. 71. Acitio V. Acilio. 72. Acli. — Al
una delle nutrici di Giunone. La favola racconta che fu figliuola del fiume Asterione e del paese Argo. In questa parola è co
preso il significato che codesta balia soggiornava sulle rive di quel fiume . Si dava il soprannome di Acrea a diverse Dee, e
ndo alludere così all’apoteosi d’Adone. Adone era anche il nome di un fiume presso la città di Biblo nella Fenicia. La favola
a Fenicia. La favola racconta che Adone lavasse nelle acque di questo fiume le ferite che lo fecero morire, e siccome quelle
e che il sangue d’Adone avesse cangiato il colore delle acque di quel fiume , che poi prese il suo nome. 113. Adoneo. — Era qu
la fontana Aganippe a loro consacrata. 155. Aganippa. — Figlia di un fiume che scende dal monte Elicona. Ella fu cangiata in
duceva un bellissimo frutto. La favola racconta che una figliuola del fiume Sangaro, avendo nascosto nel suo seno alcune di q
nosciuta sotto questo nome da un tempio che essa aveva sulle rive del fiume Alfeo. 281. Alfitomansia. — Dalla parola greca αγ
raccontandola tutti in modo diverso. 294. Almone. — Dio di un piccolo fiume di questo nome nel territorio di Roma. Fu padre d
e di Giove Ammone. 343. Amniasiadi o Amnisidi. — Ninfe così dette dal fiume Amniso nell’isola di Creta. 344. Amnisidi. — Vedi
ani. 367. Anamelech. — V. Adramelecco. 368. Anapo o Anapi. — Nome del fiume nel quale la ninfa Ciane cangiata in lago andò a
ngo tempo gli armenti del re Admeto. Fu del paro sulle rive di questo fiume che egli uccise il satiro Marfiaso e che amò Evad
illa di Cuma, detta anche Anfrisia trasse il suo soprannome da que to fiume . 425. Angelia. — Figlia di Mereurio. Era così chi
rella di Medea. 432. Angitia. —  V. Anguitia. 433. Anieno. — Dio del fiume Anio. Lo stesso che oggi chiamasi Teverone. 434.
darono a lavare le loro ferite. 435. Anigridi. — Ninfe abitatrici del fiume Nigro. Veniva loro attribuito il potere di dare a
Nigro. Veniva loro attribuito il potere di dare alle acque di questo fiume una virtù contraria alla loro qualità naturale. 4
sua vita. Anna, durante la notte, prese la fuga e andò a gittarsi nel fiume Numicio ove fu cangiata in ninfa. 441. Anna Peren
o Giove. La credenza più generalizzata è che ella fosse una ninfa del fiume Numicio, forse la stessa Anna sorella di Didone,
ove muse, abitava con esse il monte Parnaso, l’ Elicona e le rive del fiume Ippocreno, ove pasceva il cavallo Pegaso, o Pegas
el mare. Molti altri scrittori e Plinio fra questi, ritenevano che il fiume Alfeo nell’ Arcadia, seguendo il suo corso sottom
celebravano i giuochi olimpici, e che ciò avveniva appunto perchè il fiume Alfeo, traversando nel suo corso la Grecia raccog
di giunchi. Al dire di Plutarco, i primi abitatori delle rive di quel fiume , annegavano in esso tutt’i viaggiatori greci che
perdere la vita pel gran dolore. Venere, mossa a pietà, cangiò uno in fiume , e l’altra in fontana. Però Seleno dimenticò Argi
ntana. Però Seleno dimenticò Argira, e da quel tempo le acque di quel fiume ebbero la virtù di dare l’obblio delle passioni d
crificio agli Dei. 603. Ascalafo. — La favola lo fa essere figlio del fiume Acheronte, e della notte. Fu lui che dichiarò ave
alafo, per la sua rivelazione, che gli gettò sul volto dell’acqua del fiume Flegetonte, e lo cangiò in gufo, uccello che poi
sti volle vendicarsene e muover guerra a Giove, il quale lo cangiò in fiume . Era anche così nominato un altro fiume nella cit
Giove, il quale lo cangiò in fiume. Era anche così nominato un altro fiume nella città di Acaia, egualmente detto Asopo da u
e. — Uno dei più rinomati Arganauti. Asterione fu anche il nome di un fiume nella città di Argo, a cui la favola attribuisce
d Arcona, che furono tra le nutrici di Giunone. Nelle acque di questo fiume cresceva un’erba similmente detta Asterione, dell
in obblio essendosi perdutamente innammorato di Sangaride figlia del fiume Sango. Cibele per punire Ati del suo tradimento f
e per riuscire nello scopo prefisso deviò dal loro corso le acque del fiume Alfeo. Però avendo Augia mancato ai patti Ercole
 : Tal la misera Bibli si disfece, E ’l pianto col sudor cangiolla in fiume . Ritien la fonte il nome, e quelle valli Con puri
roi del popolo di Efeso : aveva un tempio ed un altare sulle rive del fiume Caistro, presso quella città. 881. Cajbia V. Caie
me di Ociroe, per averla la madre partorita sulle sponde di un rapido fiume . V. Ociroe. 962. Cariddi. — Celebre e pericoloso
llajo dell’Inferno, che traghettava le ombre dei morti sulle rive del fiume Acheronte, per una moneta che esse erano obbligat
ulto che gli si rendeva su due montagne di questo nome, una vicina al fiume Eufrate, l’altra nel basso Egitto. 987. Cassandra
nguillara. 1050. Centauro. — Figliuolo di Apollo e di una figlia del fiume Peneo, chiamata Stilbia. Egli si stabili sul mont
omaca. Dopo la morte di sno padre egli andò a dimorare sulle rive del fiume Tiamio in una contrada, che fu detta Cestrina dal
tamor — Lib. V trad. di Dell’ Anguillara. 1088. Clanea. — Figlia del fiume Meandro e madre di Cauno e di Bibli. Essa fu cang
a chiamato uno dei principali venti. 1140. Cirene. — Ninfa figlia del fiume Peneo. Apollo l’amò con passione e la condusse in
igliuolo di Venere Citerea. Al dire di Pausania, Citereo era anche un fiume del Peloponneso in Elide consacrato alle ninfe Jo
Peloponneso in Elide consacrato alle ninfe Jonidi. Le acque di questo fiume avevano al dire del citato scrittore, la virtù di
o Κριδη, che significa orzo. 1312. Crocale. — Ninfa che fu riglia del fiume Ifmeno. 1313. Croco. — Più comunemente conosciuto
che si chiamava comunemente il Cavallo. 1341. Dafne. — Figliuola del fiume Peneo, che fu passionatamente amata da Apollo. Un
rarsi con la fuga alle amorose persecuzioni di quel dio, la ninfa del fiume padre della perseguitata, la cangiò in lauro. Apo
o Pelasgi, furono detti Danai o Danaidi. 1358. Danubio. — Il più gran fiume d’Europa. La cronaca mitologica ricorda che i Get
Ercole, il quale, secondo la Favola, per ottenerla combattè contro il fiume Acheolo. Domato il nemico, l’eroe condusse con sè
to il nemico, l’eroe condusse con sè la bellissima sposa, e giunti al fiume Eveneo, il centauro Nesso andò loro incontro, ed
1472. Dirceto. — V. Derceto. 1473. Diree. — Figlie della notte e del fiume Acheronte. Erano, secondo la tradizione favolosa,
implorato il soccorso degli dei, onde sottrarsi alle persecuzioni del fiume Paflo, fu cangiata in isola. 1520. Eaci. — Solenn
co. — Ninfa, figlia dell’ Aria e della Terra, che abitava le rive del fiume Cefiso. La tradizione della favola racconta di le
i della favola. La città di Efeso sorgeva in una pianura irrigata dal fiume Caistro, nelle circostanze del mare Egeo. Rinomat
nteramente. Secondo la favola Efeso fu anche il nome di un figlio del fiume Caistro, il quale in compagnia di Creso, prese pa
antichità. Egitto secondo alcuni fu figlio di Belo e d’una figlia del fiume Nelo. Altri pretendono che fosse figliuolo di Net
, il quale accettò l’intimazione nemica e ben presto sulle sponde del fiume Numico nell’Etruria, segui una sanguinosa battagl
o, e l’opinione degli storici è che egli si annegasse nelle acque del fiume . La favola però dice che Venere, vedendolo copert
el decenne assedio della loro città. Achille lo uccise sulle rive del fiume Xanto. 1688. Eno. — Così aveva nome una delle fig
rcurio. 1690. Enoe. — Antica città dell’Attica posta sulle rive di un fiume del quale, secondo la tradizione, gli abitanti ar
cro dei tredici morti nel singolare duello. 1692. Enone. — Figlia del fiume Cebreno nella Frigia. Fu una delle più belle abit
Avendo in seguito ucciso un enorme serpente che desolava le rive del fiume Sangaride, fu da Giove annoverato, sotto il nome
e fosse stato un greco per nome Morsimio. Mentre il rogo bruciava, il fiume Diraso scaturì dalla terra per portare qualche re
ua reale famiglia. Esaco tolse in moglie la ninfa Sterope, figlia del fiume Cedrene, la quale morì poco dopo le nozze. Egli n
dei ricchi. 1825. Eschinadi. — Così si chiamavano quelle isole che il fiume Acheolo formava all’imboccatura del mare Jonio. L
i che volea portar seco prima di essersi tuffato nella corrente di un fiume . …… e tu con le tue mani Sosterrai, padre mio, d
si recente uscito Da tanta uccisïon, toccar non lece Pria che di vivo fiume onda mi lave. Virgilio — Eneide — Libro II Trad.
amato Polibio. La favola fa menzione di un’altra Eubea, figliuola del fiume Asterione : essa insieme alle sue sorelle Acrea e
ritenevano per fermo che le cicale cantavano solamente sulle rive del fiume Alex o Alice, (che divideva le due città di Locri
ggio. 1891. Eunosto. — Nella città di Tanagra, posta sulla sponda del fiume Asopo in Acaja, vi era un tempio eretto ad una di
da certo Aristeo ; essa fu morsicata da una serpe, sulle sponde di un fiume , e morì in seguito di quella ferita. Orfeo, che a
ritornò sulla terra e passò sette interi mesi sulle deserte rive del fiume Strimonio, riempiendo l’aria dei suoi gemiti dolo
rendendo la via dell’isola di Creta, ove giunse per l’imboccatura del fiume Lete, che passava a Goritna. Giove sotto il bugi
volosa ripete che avendo i greci osservato che sulle sponde di questo fiume , gli alberi erano sempre verdeggianti, pubblicaro
o. Questa opinione non è generalmente adottata. Eurota si chiamava un fiume della Tessaglia. Al dire di Omero, le acque di qu
iamava un fiume della Tessaglia. Al dire di Omero, le acque di questo fiume nel gettarsi in quelle dell’ altro detto Peneo ri
r essere generate dalle Furie. Finalmente si chiamava Eurota un altro fiume del Peloponneso, il cui nome primitivo era Imero.
o dei Lacedemoni, il cui comandante si precipitò per disperazione nel fiume Imero, che da quel tempo fu, per questa ragione,
rie impossessatesi di lui lo straziarono in modo che si precipitò nel fiume Arturo, il quale da quel giorno cangiò il suo pri
, che i cavalli di Reso re di Tracia, non avessero bevuto l’acqua del fiume Xanto, nè mangiato l’erba dei campi trojani ; e q
nome di un flume nella Tessaglia, che univa le sue acque a quelle del fiume Asopo. Fenice si chiamava del pari un’istrumento
imbolica e immaginaria personificazione di esseri inanimati : così il fiume Acheronte, fu figliuolo della dea Cerere ; Eco fu
ti, temendo lo sdegno del padre suo, ebbe il coraggio di gettarli nel fiume Erimanto, pensando così di nascondere una colpa c
particolare ed esteso in tutte le città e le borgate dell’Egitto, il fiume Nilo che era uno dei più venerati numi della loro
motivo degl’immensi vantaggi che essi ricevevano dalle acque di quel fiume . Gli Sciti veneravano il Danubio ; i popoli dell’
ia adoravano l’Acheolo per aver combattuto con Ercole ; i Tessali, il fiume Peneo ; i Lacedemoni adoravano l’Eurota in virtù
culto ; e finalmente gli Ateniesi ebbero un culto particolare per il fiume Ilisso. Faremo ancora notare a testimonianza dell
gli offerivano ogni anno pubblici e solenni sacrifizi ; il Clitunno, fiume dell’Umbria, aveva non solo simulacri ed altari,
ti ; e generalmente gli antichi effigiavano la personificazione di un fiume sotto la figura di un vecchio venerando per dinot
i greci quanto i romani davano i seguenti nomi : l’Acheronte, ……. Un fiume é questo Fangoso e torbo, e fa gorgo e vorago Che
la parola greca φλεγω che significa ardere, si dava questo nome ad un fiume dell’ inferno che secondo la tradizione, circonda
’ alta rupe Vide un’ampia città che tre gironi Avea di mura, ed un di fiume intorno : Ed era il fiume il negro Flegetonte Ch’
città che tre gironi Avea di mura, ed un di fiume intorno : Ed era il fiume il negro Flegetonte Ch’ al Tartaro con suono e co
qui la storia. Secondo la tradizione favolosa, Foroneo fu figlio del fiume Inaco e fu in compagnia degli altri due fiumi l’
che cotesti sacerdoti di Cibele, traevano la loro denominazione da un fiume nella Frigia, chiamato Gallo. Ma gli eunuchi di
suol sappiamo ? Infra l’ alta Celene ed il frondoso Cibele, disse, un fiume si presenta, Detto Gallo, d’ insane acque spumoso
nità, e che essi adoravano con un culto particolare. Le acque di quel fiume erano considerate dagl’ Indiani come sacre e si a
mmino per alla volta di Jolco. Strada facendo giunse in vicinanza del fiume Anauro, o secondo altri Anavo, ma non potette gua
tare altro accidente, se non che la perdita di una scarpa, caduta nel fiume mentr’egli lo traghettava sulle spalle della canu
e che il gigante Ariade, il cui cadavere fu trovato sulle sponde del fiume Oronte, ne aveva cinquantacinque ; e che finalmen
ichi popoli della Scizia Europea, i quali dimoravano sulle sponde del fiume Tanai. Seguendo l’opinione del citato scrittore,
per aver questi, quando combatterono contro i Galli sulle sponde del fiume Allia, fatto un sacrifizio nel giorno dopo gl’Idi
di opinione che Giunone fosse stata allevata dalle tre figliuole del fiume Asterione, conosciute sotto il nome di Porsinna,
condo asserisce Diodoro — nel territorio dei Gnassi, sulle sponde del fiume Tereno, ove, al dire del citato scrittore, si ved
essi facevano per le acque stigie, che avendo la Vitto ria figlia del fiume Stigie, soccorso Giove nella guerra contro i giga
gli dei essendo beati ed immortali giuravano per lo stigie, che è un fiume di mestizie e di dolore, come per una cosa comple
quale morì per mano di Enea, e allora Giuturna disperata si gettò nel fiume Numico, e Giove la cangiò in una fonte, conosciut
dolente, di ceruleo ammanto Il capo si coverse. Indi correndo Nel suo fiume gittossi, ove s’immerse Infino al fondo, e ne man
nel Lazio, vi era una fontana chiamata Giuturna, che metteva foce nel fiume Numico, alle cui acque i pagani attribuivano salu
Teseo uccise il mostro. 2207. Guadaletta. — Così avea nome un piccolo fiume , che metteva foce nel golfo di Cadice e del quale
dell’incesto commesso n’ebbe tanto dolore che disperato si gittò nel fiume Maratona ove si annegò ; e da quel giorno il fium
erato si gittò nel fiume Maratona ove si annegò ; e da quel giorno il fiume fu detto Imero. Plutarco il geografo, che riferi
o stesso fatto, aggiunge che appena Imero si fu anneganelle acque del fiume che poi prese il suo nome, uscisse dalle onde una
ipetevano lo squillo di una tromba. Altre opinioni asseriscono che il fiume Imero cangiasse nuovamente il suo nome in quello
uomini. Secondo la cre naca favolosa, erano figlie della Notte e del fiume Acheronte. Esse venivano sovente confuse con le F
erisce a proposito di lui, che avendo fatto scavare un nuovo letto al fiume Anfileo, cangiò questo col pr oprio nome. Al dire
la vita in una battaglia, contro Mezenzio, combattuta sulle rive del fiume Numico, il corpo di lui non si potè più rinvenire
posto fra gli dei, dopo averne purificato il corpo nelle onde di quel fiume . Al dire di Tito Livio, si vedeva ancora ai suoi
a Plutone, passi la caverna di Tenaro in fondo alia quale ritrovò il fiume Acheronte, che traversò sulla barca di Caronte, l
e solenni feste in onore di Giove Invincibile. 2292. Io. — Figlia del fiume Inaco. La cronaca mitologica racconta di lei, che
a custodia instancabile di Argo, pascolava un giorno sulle sponde del fiume , Inaco padre di lei, attratto dalla bellezza di q
di Io in giovenca. Pausania riferisce che lo non fosse figliuola del fiume Inaco, come vuole la maggioranza degli autori, ma
rarono fra di loro di togliere la vita ad Iperione, e di annegare nel fiume Eridano il figliuolo Elio, ancora bambino. V. Bas
e dei cavalli, e delle scuderie. 2315. Ippopotamo. — Ossia cavallo di fiume , dalle due parole greche I ππος cavallo, e Πδιαμο
a cavallo di fiume, dalle due parole greche I ππος cavallo, e Πδιαμος fiume . In Egitto, e propriamente nella città di Ermopol
agedia. trad. di F. Bellotti. 2338. Ismenidi. — Ninfe abitatrici del fiume Ismeno. V. Ismeno. 2339. Ismenia. — Soprannome di
me di Minerva, che a lei veniva dall’avere un tempio sulla sponda del fiume Ismeno. 2340. Ismenio. — Figlio della ninfa Melia
dono d’indovinare. Ismenio, fu dalla madre partorito sulle sponde del fiume Ladone nella Beozia ; e da ciò quel fiume fu dett
partorito sulle sponde del fiume Ladone nella Beozia ; e da ciò quel fiume fu detto Ismeno. V. Melia. Per altro Plutarco, il
arco, il geografo, dà un altra origine al cangiamento di nome di quel fiume . V. l’ articolo seguente. 2341. Ismeno. — Fiume d
la Beozia che scorreva nelle circostanze di Tebe. Da principio questo fiume si chiamava il piede di Cadmo, a cagione di un’ a
o, e vide scaturire una sorgente di acqua limpida, che formo poi quel fiume chiamato, da questo fatto, il piede di Cadmo. Qua
le ferite fattegli da Apollo con le sue frecce, si precipitò in quel fiume , che dopo questo luttuoso avvenimento cangiò il s
tuoso avvenimento cangiò il suo nome di piede di Cadmo, con quello di fiume Ismeno. Ismeno era anche il nome del maggiore dei
ebri ninfe Dafne e Siringa. Delle canne che crescevano sulle rive del fiume Ladone, si servì il dio Pane per costruire il suo
apiti, alla cui testa erano Teseo ed Ercole. 2438. Lara. — Figlia del fiume Almone. Narra la cronaca mitologica che essa pal
lla dea, posta su di un carro, e poi andarsi a lavare nelle acque del fiume Almone, e propriamente nel sito ove questo mettev
a ; e che avendola un giorno veduta mentre si bagnava nelle acque del fiume Eurota in Laconia, si fosse trasformato in cigno
molao Federico 2480. Lete. — Uno dei fiumi dell’inferno detto anche fiume dell’ oblio, le cui acque avevano, secondo i paga
hè di mill’ anni Han volto il giro, alfin son qui chiamate Di Lete al fiume , o’ n quella riva fanno Qual tu vedi colà, turba
ifica oblio, ha dato forse principio alla favola allegorica di questo fiume della dimenticanza. Anche in Africa v’era un fium
legorica di questo fiume della dimenticanza. Anche in Africa v’era un fiume conosciuto sotto l’appellazione di Lete, che mett
a forse la ragione che fece ritenere dalla superstione pagana, che il fiume Lete sca turiva dall’inferno. Da ultimo la tradiz
a tradizione mitologica aggiunge, che nell’isola di Creta, correva un fiume a cui fu dato (il nome di Lete, dopo che Ermione,
Leucippo, sotto pretesto di fare dei propri capelli un sacrifizio al fiume Alfeo, se li lasciò crescere a modo di donna, e r
Dafne e alle compagne di lei il desiderio di bagnarsi nelle acque del fiume Ladone. Leucippo allora dovè, come tutte le altre
vanette seguaci di Dafne, spogliarsi delle sue vesti e discendere nel fiume  ; ma appalesatosi il mistero che egli ascondeva,
dei soprannomi di Diana che a lei veniva da un luogo, sulle rive del fiume Meandro, nella contrada della Magnesia, ov’essa a
dolce e soave e voce argentina. 2529. Lilea. — Najade, figliuola del fiume Cefiso, la quale, secondo la tradizione, dette il
a parola lyma, che significa purificazione, si dava questo nome ad un fiume nell’ Arcadia, nelle acque del quale, secondo la
i poeti per improvvisare. 2545. Liriade. — Ninfa oceanide, amante del fiume Cefiso, il quale, secondo la favola, la rese madr
6 (1831) Mitologia ad uso della gioventù pp. -
ibele sua figlia. Da queste due divinità trassero origine l’Acheronte fiume infernale, i Ciclopi, Temi dea della Giustizia, M
clopi, Temi dea della Giustizia, Mnemosina dea della Memoria, l’Erebo fiume dell’inferno, e la Notte da cui nacquero il Desti
Inaco disperato per averla perduta, fu secondo le favole eambiato in fiume . Giunone perseguitò anche Europa, Semele, Latona,
, la spada a Marte, a Venere il cinto. Mentre Apollo guidava lungo il fiume Anfriso in Tessaglia le gregge di Admeto, Mercuri
o a ripigliarsi il suo dono, e questi allora gl’impose di lavarsi nel fiume Pattolo, che quindi acquistò la virtù di volgere
i, la cui acqua limacciosa ed infetta tramanda mortali esalazioni, un fiume di fuooo, delle torri di ferro e di bronzo, delle
della Terra da alcuni e di Titano e di Cerere da altri, e cambiato in fiume infernale per aver fornito l’acqua ai Titani nell
mme e da ogni lato circondava le caroeri de’colpevoli. Erano a questo fiume attribuite le più nocevoli qualità. Con l’acqua d
uesto fiume attribuite le più nocevoli qualità. Con l’acqua di questo fiume Cerere trasformò l’indiscreto Ascalafo. Su le sue
o di Cocito, gittavasi com’esso nell’Acheronte. Lete diceasi anche il fiume dell’Oblio. Le ombre erano obbligate a bevere del
porre a soffrire di nuovo le miserle della vita. Fu soprannominato il fiume d’olio perchè il suo corso era placido ; sulle su
fecaro una Ninfa figlia dell’Oceano ; essa formava un decimo ramo del fiume Oceano, scorrente sotterra, mentre l’Oceano cogli
Caos e della Notte, padre dell’Etera e del Giorno, che fu cangiato in fiume e precipitato nel Tartaro per aver prestato aiuto
Le anime degli insepolti doveano errare per cento anni sulle rive del fiume prima di essere traghettate. Caronte si rapprese
e canuta barba, con un oscuro vestimento indosso, lordo del fango del fiume infernale. La sua barca ha vele color di ferro, e
altri della Discordia ; ed avvi chi le vuole figlie della Notte e del fiume Acheronte. Erano tre : Tisifone, Megera ed Aletto
e figlia del Cielo e della Terra, Dea delle Tenebre che sposò l’Erebo fiume d’Averno, da cui ebbe molti figli e che rappresen
suo palazzo stanno de’ papaveri e dell’erbe concilianti il sonno. Il fiume dell’oblivione gli scorre intorno e non sentesi c
rre intorno e non sentesi che il lento mormorio delle acque di questo fiume . Il Sonno sta disteso in una sala su di un letto
se sotto diverse figure. Ma non potè vincere Siringa figlia di Ladone fiume d’Arcadia, la quale da lui fuggendo in riva al fi
figlia di Ladone fiume d’Arcadia, la quale da lui fuggendo in riva al fiume paterno, fu cangiata in un canneto e dal suono ch
mali che abitavano il monte Liceo ed il monte Menalo in vicinanza del fiume Eurota nel Peloponneso ove Apollo andava a cantar
potuto renderla sensibile alla sua passione, la rapì dalle sponde del fiume Ilisso dove si trastullava con altre fanciulle de
one che dee esistere tra il cuore e la lingua. Muta o Lara figlia del fiume Almone era la Dea del silenzio. Giove le fece tag
minare sull’istante Fetonte, il quale cadde e si annegò nell’Eridano, fiume oggi denominato Po. Fu tanto il piangere che fece
tranne il tallone ch’essa teneva per immergerlo, e che dall’acque del fiume non fu punto bagnato. Dopo la morte di Patroclo,
ella Terra, una delle Ninfe seguaci di Giunone, abitava le sponde del fiume Cefiso nella Focide. Giunone la condannò a non pa
i un ruscello e vedendone le acque molto limpide volle bagnarvisi. Il fiume Alfeo che la vide spogliarsi ed entrare nell’ acq
orò subito, ma essa passò su l’altra sponda e se ne fuggì. Il Dio del fiume la inseguì pei campi e pei monti, fino a che la N
andonò la figura della quale erasi rivestito, e ripigliando quella di fiume , mescolò le sue acque con quelle di Aretusa. Allo
e, Scilla e Cariddi Le Sirene erano secondo alcuni tre figlie del fiume Acheloo e della Musa Calliope e si chiamavano Par
buoi e che non erano state pulite da trent’anni, col farvi passare il fiume Alfeo. Dopo averle pulite dal letame e dopo aver
gono a questo eroe attribuite molte altre memorabili azioni. Vinse il fiume Acheloo e gli tolse un corno, che fu poi chiamato
iglia di Oeneo, ed Ercole per ottenerla in moglie dovè combattere col fiume Acheloo. Questo eroe condusse via la novella spos
e Acheloo. Questo eroe condusse via la novella sposa e nel passare il fiume Eveno, il centauro Nesso si offerse di portarla s
la storia. Sotto il regno di Deucalione re di Tessaglia, il corso del fiume Peneo fu fermato da un terremoto nel luogo ove qu
corso del fiume Peneo fu fermato da un terremoto nel luogo ove questo fiume ingrossato dalle acque di quattro altri va a scar
l’inferno, ma l’inflessibile Caronte non gli permette di ripassare il fiume . Vuolsi che restasse sette giorni su le rive dell
persero le membra, e gettarono la testa di lui nell’ Ebro ora Maritza fiume di Tracia che nel mar Egeo mette le sue foci. Cos
carono nel ponte Eusino ed arrivarono sotto le mura di Aea, città sul fiume Phasis ora Fasz-Rione ed a sei leghe dalla sua im
o come arbitro delle loro questioni. Sposò la ninfa Enone, figlia del fiume Lebreno, e visse con lei nella più perfetta union
Partenope. V. Sirene (le). 267. Patroclo. V. Achille. 420. Pattolo, fiume . V. Bacco. 66. Pegaso (cavallo). 236. Pegee, ninf
7 (1855) Compendio della mitologia pe’ giovanetti. Parte I pp. -389
bèle-Ati-Taurobolio. I Sacerdoti di Cibèle appellavansi Galli dal fiume Gallo, della Frigia, del quale bevendo le acque,
maco però, Rea partorì Giove nell’Arcadia, ed il lavò nelle acque del fiume Ladone ; ed in fasce avvoltolo, diello alla ninfa
Ζηθος, Zethus) furono gemelli, e fig. di Giove e di Antiope, fig. del fiume Asopo, o di Nitteo, e regina di Tebe. Non manca c
ava fra’ giudici dell’inferno. Sua madre fu Europa, o Egina, fig. del fiume Asopo, detta per ciò Asopiade da Ovidio. Regnò ne
llissima donzella Io (Ιω, Io, gen. Ius), la quale(1) fu fig. d’Inaco, fiume dell’Argolide, che nasce da Artemisio o dal Lince
adito, perchè si vuole che quivi abbia avuto il suo natale, vicino al fiume Imbraso e sotto una pianta di vetrice(1). Nella s
la sua fanciullezza fu educata da Eubea, Prosinna ed Ascrea, fig. del fiume Asterione ; o da Temeno, fig. di Pelasgo, che abi
tervenirvi. Allora Mercurio precipitò la ninfa insieme colla casa nel fiume , presso al quale abitava, e la trasformò in testu
no delle corone, e coprivano i suoi altari di un’erba che nasceva nel fiume Asterione, sulle cui rive era il tempio e la font
era una donzella nelle vicinanze del lago Tritone, nell’Africa, o del fiume Tritone, in Beozia, famosa per le opere di lana ;
o : Terrà costui con più felice scettro La bella Terra che siede sul fiume , Dove chiamò con lagrimoso plettro Febo il figliu
a pascolare gli armenti di Admeto, re di Fere, in Tessaglia, lungo il fiume Anfriso(2). Omero dice che Apollo pascolò le gium
cadde il fatto di Dafne, leggiadrissima ninfa, fig. del Peneo, nobile fiume di Tessaglia, il quale, a piè del monte Pindo sco
i crudelmente il fecero in pezzi e ne gettarono il capo e la lira nel fiume Ebro. Ma le Muse riunirono quelle membra lacerate
sero con tante lagrime l’acerbo fato di lui, che di quelle si fece un fiume , detto Marsia, ch’è nella Frigia, non lungi dal M
idici per le loro faccende e per comporre le liti(1). La sorgente del fiume Marsia è una palude spessa di cannucce buone per
nfondono coll’ Aganippe, che forse ebbe il nome da Aganippe, fig. del fiume Termesso, essendo naturale che una fontana si chi
Termesso, essendo naturale che una fontana si chiami figliuola di un fiume . L’Ariosto, parlando delle donne che acquistaron
ntana, o da Castalio, re dei dintorni del Parnasso. Dirce era fonte e fiume che bagnava Tebe, e da cui Pindaro, il più sublim
elle Muse, appellasi cigno Dirceo(1). Antiope fu fig. di Nitteo o del fiume Asopo, e moglie di Lico, re di Tebe, il quale, do
ò lungamente, ma indarno ; percui lassa si addormentò alla riva di un fiume , ove sognò di vedere il figlio risplendente di un
o tramontare si tuffa nell’oceano, perchè l’Eridano significa il gran fiume che Omero chiama Oceano. E qui è mestieri parlare
no sonno in una caverna del monte Latmo, nella Caria, alle bocche del fiume Meandro, ove la Luna stessa dal cielo ne vagheggi
ra lor cura domestica. Erano a que’ dì a Tebe tre figliuole di Mineo, fiume di Tessaglia, dette Leuconoe, Alcatoe, e Leucippe
e sì pernicioso privilegio. Bacco gli comanda di lavarsi nel Pattolo, fiume della Lidia, che da quel tempo ebbe l’arena d’oro
Tiadi, o da θυω, celebrare le orgie ; o da una figliuola di Cefisso, fiume della Beozia, chiamata Tiade, che fu la prima ini
Giunone, l’avesse portato in cielo. Ebbe un tempio alla riva di quel fiume , e si numerava fra gli Dei indigeti o tutelari de
Pindaro regine della ricca Orcomeno. Quivi Eteocle, fig. di Cefisso, fiume che bagna Orcomeno, sacrificò la prima volta in d
Venere e di Cupido appartiene la favola di Narciso, fig. di Cefisso, fiume della Beozia, e della ninfa Liriope, fig. dell’Oc
rra significava il pianeta che noi abitiamo. Così Peneo era un antico fiume della Tessaglia, e nel tempo stesso il nume che p
iume della Tessaglia, e nel tempo stesso il nume che presedeva a quel fiume . Nell’articolo di Saturno abbiam detto che la mog
onte vicino a Nonaera , città di Arcadia, e figliuola del Ladone, bel fiume che si scarica nell’Alfeo. La quale fuggendo alla
Sirene, Partenope, Leucosia e Ligea ; ed eran figliuole dell’Acheloo, fiume della Grecia che ha la sua origine dal monte Pind
resso l’isola Ortigia. Ma non potei far tanto che Alfeo, mutato in un fiume non mi seguisse, alle mie unendo le chiare sue on
le onde ; percui non par possibile che rimangono dolci le acque di un fiume che passa pel mare o sotto ad esso. Trittolemo fi
sacrificio e fare alcune lustrazioni o purificazioni, bagnandosi nel fiume Ilisso. Questi piccioli misteri servivano di prep
l furor del nemico. Famosa poi è la lotta di Achille collo Scamandro, fiume della Frigia, chiamato Xanto dagl’Iddii, e dagli
n mai udita lotta coll’eroe, il quale sarebbe restato sopraffatto dal fiume , se Giunone non avesse chiesto aiuto a Vulcano, i
la madre, un vasto foco accende, di cui la vampa si rivolge contro il fiume , il quale « s’infoca ed in voce dolorosa esclam
o l’avesse nettato ; il che fu dall’eroe eseguito, facendo passare il fiume Alfeo, o il Peneo, a traverso di quella grande st
eianira, fig. di Eneo, re di Caledonia, ebbe a sostenere con Acheloo, fiume della Grecia ed il maggior fig. dell’Oceano e di
ava la pugna di Ercole coll’Acheloo, in cui Marte era dalla parte del fiume , e Minerva, da quella di Ercole. Uccise Eurizione
ggiando colla moglie Deianira per recarsi a quella città, e giunti al fiume Eveno che allora per molte acque era gonfio, Erco
fosse stata rapita dal vento Borea, mentre stava a diporto presso il fiume Ilisso ; e ciò anche perchè la Tracia tenevasi pe
rofonia, ov’era l’oracolo di Giove Trofonio ; la città di Tespia, sul fiume Tespio, alla quale faceva ombra a settentrione il
sai delizioso fra l’Ossa, il Pelio e l’Olimpo, ed era bagnata dal bel fiume Peneo. Questa valle era ricca di tutt’i pregi di
amò il ni pote Giasone, il quale ritrovandosi dalla parte opposta del fiume Anauro, mentre si affrettava di varcarlo, gli cad
finalmente Giasone, dopo qualche altra avventura, alla foce del Fasi, fiume della Colchide, tosto espose ad Eeta il comando d
de’ Tessali, i quali affermavano che la valle per la quale scorre il fiume Peneo a guisa di un canale, sia stata opera di Ne
avvenente pastore siciliano, fig. di Fauno e di una ninfa di Simete, fiume di Sicilia. Per cagione di Galatea l’inumano Cicl
zza che lo schiacciò. Il quale, per opera di Galatea, fu cangiato nel fiume oggidì detto freddo, perchè nascendo dall’ Etna,
da Teti. Nella descrizione dello scudo di Achille si dice che il gran fiume Oceano chiudea l’orlo di esso ; dalle quali parol
ssime forme, ed era ora un giovane, ora un leone, ora un toro, ora un fiume ora anche una fiamma. La quale favola ha dovuto a
e giuramento che quando giuravasi per la palude Stigia, o per l’Orco, fiume che nasceva da quella palude. Or questi nomi di A
cheronte, comechè generalmente si dica che le Ombre debban passare il fiume Slige su di una barca guidata da Caronte, a cui c
po nascoste sotto terra ; da che nacque la favola di essere quello un fiume infernale. Dal fatto di Alessandro, re dell’Epiro
scarica il Piriflegetonte (a πυρ, ignis ; et φλεγετω pro φλεγω, uro), fiume della Tesprozia. Avendo i poeti della Grecia coll
dello Stige. Spesso poi il Piriflegetonte si confonde col Flegetonte, fiume dell’inferno che deriva dallo Stige. Esso volgeva
ci delle sue fiamme, lanciando infuocati macigni. Anche il Cocito era fiume dell’Inferno, che i geografi pongono nella Tespro
re assai torbido e limaccioso più ad una palude rassomiglia che ad un fiume . Il Cocito, dice Virgilio (1), fiume limaccioso e
una palude rassomiglia che ad un fiume. Il Cocito, dice Virgilio (1), fiume limaccioso e che abbonda di canne, colla tarda su
irtù di far dimenticare interamente il passato ; per cui dicesi anche fiume dell’oblio. Quindi il Petrarca disse bever Lete p
rivendo la casa del Sonno, vi fece scorrere intorno un ramo di questo fiume . L’Ariosto, nel Furioso, imitò l’idea del fiume L
rno un ramo di questo fiume. L’Ariosto, nel Furioso, imitò l’idea del fiume Lete, allorchè pose nella luna un gran fiume, nel
urioso, imitò l’idea del fiume Lete, allorchè pose nella luna un gran fiume , nel quale erano da un vecchio gittati i nomi di
izia, come Eaco, fig. pure di Giove e di Europa, o di Egina, fig. del fiume Asopo, con ugual fama di giustizia regnò in quell
lo, chè dagli Egiziani nel linguaggio del popolo così chiamavasi quel fiume  ; e di là delle porte del Sole, cioè di Eliopoli
Da tutto ciò han pigliato i Greci le prime idee de’Campi Elisii, del fiume dell’obblio, del Cocito ec, Plutone I. N
8 (1824) Breve corso di mitologia elementare corredato di note per uso de’ collegi della capitale, e del regno pp. 3-248
Ninfe ; ma fu sempre infelice nelle sue intraprese. Dafne figlia del fiume Penèo in Tessaglia, fu l’oggetto primiero delle s
che colle di loro lagrime crebbe di molto il volume delle acque di un fiume della Frigia detto Marsìa. Questi sono i principa
r tale conquista Bacco fu detto il domatore delle Indie, o del Gange, fiume che attraversa questa contrada. Era cosa pericolo
gini effettive. Lasciati questi mostri fantastici, vedevasi Acheronte fiume grande, e torbido, che deponeva il suo limo nello
della sua verga, aveva condotte le ombre novelle alla riva di questo fiume , Caronte figlio dell’Erebo, e della Notte le rice
iumi ivi scorrevano, cioè l’Acheronte di cui abbiamo già parlato : il fiume Stige, le cui acque giravano nove volte per que’
e formato : Flegetonte, che in vece di acqua correva in fiamme : e ’l fiume Lete, o sia dell’Obblìo 1, le di cui acque faceva
a forza : la ninfa si diede alla fuga, e si rifugiò in un canneto del fiume Ladonte suo padre, dal quale fu cangiata in canna
non lo avesse consigliato di andare a lavarsi le mani nelle acque del fiume Pattolo, ove perderono la proprietà dianzi ricevu
Pattolo, ove perderono la proprietà dianzi ricevuta. D’allora questo fiume colla sua corrente trasporta scagliette d’oro. Ri
orsi. Ridotta a tale stato infelice vide il bel Narciso figliuolo del fiume Cefiso, e della ninfa Liriope. Era questi insensi
o di luce non penetra, ed altro non si sente che il solo mormorio del fiume Lete, che c’invita a dormire. Innanzi alla sua ab
talle di Augìa re di Argo, che l’Eroe per nettarle deviò il corso del fiume Alfeo. Un toro che gittava fiamme dalle narici de
o condurre alla patria, pregò Nesso centauro a trasportarla di là del fiume Eveno. Nesso gli avrebbe nel passaggio del fiume
asportarla di là del fiume Eveno. Nesso gli avrebbe nel passaggio del fiume involato la sposa, se Ercole non lo avesse arrest
Impedì parimente che i cavalli di Reso re della Tracia bevessero nel fiume Xanto. Trovò anche la maniera di far venire Telef
essere ferita, poichè Teti sua madre lo aveva tuffato nelle acque del fiume Stige per renderlo invulnerabile : il solo tallon
altrettante notti di fatica, e di timori arriva all’imboccatura di un fiume , e prende terra alla fine. Fuor di pericolo, ma n
carro de’ suoi pannilini, si affretta colle sue compagne di andare al fiume per lavarli. Ciò fatto, e dopo breve campestre ri
oro piena di odori per potersi profumare. L’eroe essendosi lavato nel fiume , e vestito degli abiti che aveva ricevuto, si pre
e la ninfa, pregò gli Dei, ed il sangue di Aci diede la nascita ad un fiume che fu chiamato Aci dal nome del pastorello. D
j simboli, e diversi putti indicanti le molte ramificazioni di questo fiume . Colà altresì stava la Fratria degli Alessandrini
enuti, cioè l’arrivo di Apollo ne’ paesi degl’Iperborei, le nozze del fiume Ebro, e la Teogonia. Credesi lo stesso autore di
iamavasi Charon, onde i poeti inventarono la favola di Caronte, e del fiume Stige. 1. Credesi chiamato Lete uno de’ rami del
9 (1806) Corso di mitologia, utilissimo agli amatori della poesia, pittura, scultura, etc. Tomo II pp. 3-387
fu la Ninfa Melia(b) ; ed altri soggiungono, che fu Argiope, nata dal fiume Nilo(c). Non sempre Cadmo stette appresso il padr
antro Corcireo, mise il piede nel fango ; ed estraendolo, ne sortì un fiume , che fu chiamato Piede di Cadmo (a). Cadmo prese
glia di Salmoneo, re d’Elide, si rendette da Nettuno, trasformato nel fiume Enipeo, cui ella amava, madre di due figli, Pelia
lli si trovavano, ne ricercò le Ninfe, le quali abitavano appresso il fiume Eridano in una spelonca. Elleno lo inviarono a Ne
amante, re di Misia, il quale, come abbiamo detto, erasi annegato nel fiume Ascanio. Sul quale proposito dicesi, che avendo l
s’avviò alla volta di Tebe, sua patria. Giunto alle rive dell’ Eveno, fiume dell’ Etolia(25), lo trovò cresciuto assai più de
e. Ercole affidò Dejanira al Centauro, indi si abbandonò intrepido al fiume . Posto il piede sull’ opposta spiaggia, udì e con
perchè egli uccise un serpente, che faceva grande strage appressò il fiume Sagari (c). Altri dicono, ch’egli la sposò, e che
d’abbandonare la sua patria, e di trasferirsi sulle rive dell’ Esaro, fiume de’ Bruzj in Italia. Dileguatasi col sonno la vis
nte(6), nato da Alope, figlia dell’anzidetto Cercione(g). Appresso il fiume Cefiso, sulla strada da Eleusi in Atene, Polipemo
nte al dire d’Apollodoro prese in matrimonio anche Merope, figlia del fiume Sangario (a). L’anzidetto Paride, di cui diffusam
ipitosamente alla fugà(a). Il Greco lo insegui sino alle sorgenti del fiume Scamandro. Allora Giove pesò il destino dell’uno
e, mentre soggiornava sul monte Ida, prese ad amare Enone, figlia del fiume Cebreno, e pastorella di straordinaria bellezza,
un’altra volta in Drepani(14). Acesse, re di quel paese, e figlio del fiume Criniso, e di Egesta, donna Trojana, con tutta la
rusci, vi perdette la vita(25). Altri dicono, che, essendo caduto nel fiume Numicio, il di lui corpo non fu trovato ; e però
redette, che Venere lo avesse trasferito in Cielo. Sulla riva di quel fiume gli s’inalzò una tomba, e sotto il nome di Giove
(f). Altri finalmente soggiungono, che Enea fu trovato nell’annidetto fiume  ; e che come ne fu estratto il corpo, quelle acqu
ci l’offerire come in sacrifizio la loro prima capigliatura a qualche fiume . Peleo fece voto di consecrare quella di Achille
fiume. Peleo fece voto di consecrare quella di Achille allo Sperchio, fiume della Tessaglia, se lo stesso dopo quella guerra
nestimabile, avessero pascolato ne’ prati di Troja, e avessero bevuto fiume Santo. Verso il fine di quella guerra le truppe d
è Ulisse v’arrivò, il sonno lo prese, e si addormentò sulla riva d’un fiume . La mattina seguente Nausicaa, figlia di Alcinoo,
iarao, uccise la madre. Indi, agitato, dalle Furie, passò appresso il fiume Fegeo, ond’essere purificato del suo delitto. Ne
era oppresso, per consiglio dell’Oracolo si trasferì appresso l’altro fiume , Acheloo, e prese in moglie la di lui figliuola,
157.,Apollon. l. 2. Argon., Diod. Sic. l. 4. (3). Igino dice, che il fiume mentevato era il fiume Eveno(f). Valerio Flacco p
on., Diod. Sic. l. 4. (3). Igino dice, che il fiume mentevato era il fiume Eveno(f). Valerio Flacco pretende, che fosse l’En
uale, ritornato da Colco, regnò nella Ionia, dove sposò la figlia del fiume Meandro(h). (11). Linceo aveva una vista sì acut
atica, inviò il predetto Ila con un’ urna ad attingere dell’ acqua al fiume Ascanio. Erano molto erte quelle ripe, e nel chin
di mano. Si avanzò per ripigliarla, e il peso del corpo lo trasse nel fiume , dove si annegò. Fingono i Poeti, che sia stato r
si annegò. Fingono i Poeti, che sia stato rapito dalle Ninfe di quel fiume . Ercole inconsolabile per la perdita del caro suo
la forza. Colse Oritia, mentr’ella stava sollazzandosi alle rive del fiume Ilisso ; e copertala di nube, la sollevò con una
e in moglie a Iolao(e). (a). Declaustre Diction. Mythol. (24). Il fiume Acheloo avea preso ad amare anche la Ninfa Perime
uì Ida per riaverla, nè avendolo potuto raggiungere, si precipitò nel fiume Licorma, che poi acquistò da lui il nome di Eveno
ipitò da una rupe, e delle lagrime, ch’ella avea versato, si formò un fiume , che acquistò il di lei nome(b). (b). Declanstr
saco, e fa il medesimo giovine amante della Ninfa Esperia, figlia del fiume Cebreno, per cui anche il Poeta dice, che Esaco m
te da Merione(b). (29). Astipilo fu ucciso da Achille sulle rive del fiume Xanto(c). (30). Adrasto ed Anfio erano figli di
o, salì sul di lui trono, diede il suo nome ad una città, situata sul fiume Caico, e la stabilì Capitale de’ suoi Stati(a).
a Lavinia. Questo figliuolo di Priamo da orima fu detto Ascanio da un fiume della Troade ; poi Ilo da Ilo, re de’Trojani ; fi
. Credevasi, che i medesimi spargessero la terra d’acqua ; attinta al fiume Stige, e che con essa vi facessero insorgere la p
6. (a). Virg. Aeneid. l. 7. (18). Evandro nacque da una figlia del fiume Ladone (f), o dalla Ninfa, chiamata da Dionisio d
se quel soggiorno, fuggì per una finestra, e corse a precipitarsi nel fiume Numicio, dove divenne una Ninfa, e assunse il nom
i onore, e però detti Eaci(b). (5). Menestio doveva i suoi natali al fiume Sperchio, e alla bella Polidora, figlia di Peleo,
). Id. Odyss. l. 11. (13). Le Sirene erano Ninfe marine, figlie del fiume Acheloo, e di una Musa, che alcuni dicono essere
no tali(d). Notisi per ultimo, che Diomede ebbe un tempio appresso il fiume Timavo(e). (3). Capaneo era nobile d’Argo. Alou
iarao, uccise la madre. Indi, agitato, dalle Furie, passò appresso il fiume Fegeo, ond’essere purificato del suo delitto. Ne
era oppresso, per consiglio dell’Oracolo si trasferì appresso l’altro fiume , Acheloo, e prese in moglie la di lui figliuola,
10 (1861) Corso di mitologia, o, Storia delle divinità e degli eroi del paganesimo: Per la spiegazione dei classici e dei monumenti di belle arti (3e éd.) « Della mitologia in generale. » pp. 17-359
I sacerdoti di Cibele avevano il nome di Galli in latino, da Gallus, fiume di Frigia, bevendo l’ acqua del quale si fingevan
dall’eloquenza. 103. La ninfa Dafne, seguace di Diana e figliuola del fiume Peneo, fu incontrata all’improvviso da Apollo nel
ò la folgore contro il figlio di Apollo, e lo precipitò nell’Eridano, fiume d’Italia, oggi chiamato Po. Così « i Greci primit
nte sacro, e sacra è pur detta la valle sottoposta. In essa scorre il fiume Permesso che nasce sul monte Elicona dalle acque
nvien che si rida, Dante, Purg., c. XX. lo consigliò a tuffarsi nel fiume Pattolo che irriga la Lidia. Mida obbedì, e perde
giano sopra un’ urna di dove scaturisce l’acqua che è la sorgente del fiume al quale presiedono. 195. Proteo nacque dall’Ocea
oltitudine ignorante. 196. Le Sirene (seirà, catena, gr.), figlie del fiume Acheloo (393) e della musa Calliope (274), abitav
per esservi punite o ricompensate ; e vi penetravano attraversando il fiume o la palude Stige (221), posta nell’Arcadia. Ma f
olora. (Eneide, lib. VI, trad. del Caro. ) In questi beati luoghi il fiume Lete scorre placidamente, e le sue onde fanno dim
econda anch’essa d’idee morali. 218. Acheronte (achos, dolore, rhoos, fiume , gr.), figlio d’Apollo (96) e della Terra (25) fu
, fiume, gr.), figlio d’Apollo (96) e della Terra (25) fu cangiato in fiume e precipitato nell’Inferno (215) per aver sommini
seco enormi scogli, sicchè nulla vale a rattenerne l’impeto : ………un fiume è questo Fangoso e torbo, e fa gorgo e vorago, Ch
L’Erebo, figlio del Caos (22) e della Notte (238), fu trasformato in fiume e precipitato nell’ inferno per aver soccorso i T
a significa una parte o tutto l’inferno. 224. Il Lete, chiamato anche fiume dell’Oblio, « là dove vanno l’anime a lavarsi » e
i, come dicemmo : ………..non è concesso Traiettar queste ripe e questo fiume , Se pria l’ossa non han seggio e coverchio. Erra
aggi del sole, ove non entrava anima vivente a turbarne la quiete. Il fiume dell’Oblio scorre alla bocca dell’antro, e il sol
ea trafitta da immenso dolore, cangiò il sangue del suo diletto in un fiume di Sicilia, che porta quel nome, e rese così eter
e fra le greche immagini. 280. Il fonte d’Ippocrene, di Castalia e il fiume Permesso (123), insieme con la palma e con l’allo
; ma ella atterrita dal suo aspetto deforme si dette a fuggirlo, e il fiume Ladone suo padre la trasformò in canna ; ed ecco
a e bello e di gentile aspetto, » figliuolo della ninfa Liriope e del fiume Cefiso, e si pose lungamente dietro alle sue orme
e dimande trasformarono Aretusa in fontana nella Sicilia, ed Alfeo in fiume nella provincia d’Elide. Tuttavia questa metamorf
era permesso toccarli prima che si fosse lavato alla pura onda di un fiume . Genio 329. Il Genio,66 figlio del Cielo
he dopo un intero anno di caccia, e l’ebbe in suo potere al varco del fiume Ladone. Allora se la recò in spalla fino a Micene
adocia nell’Asia Minore, lungo le coste del Mar Nero e sulle rive del fiume Termodonte in Tracia. Addestravano le loro figlie
o il paese. Ercole, per rimediare con efficacia a tal guaio, deviò il fiume Alfeo (346), facendo passar le sue acque per mezz
e sposato Dejanira volle condurla con, sè, quand’eccolo rattenuto dal fiume Eveno che aveva straordinariamente gonfie le acqu
il suo dorso. Ercole accettò il favore, e fu il primo a traversare il fiume  ; ma giunto sull’ altra sponda s’ accorse che il
ripetuti dall’eco : ………..Mentre volgea Sanguinosa la testa il tracio fiume  ; E, misera Euridice, ancor dicea L’anima fuggiti
, si trasformò prima in serpente, poi in tigre, in leone, e quindi in fiume  ; ma Aristeo, riuscitogli finalmente d’incatenarl
i suoi cavalli prima che potessero abbeverarsi alle acque del Xanto, fiume della Troade. 4° Fece risolvere Telefo (521), fig
perchè sieno assistiti : dategli da mangiare, e conducetelo lungo il fiume in luogo riparato dal vento perchè possa bagnarsi
; e fu cagionato da un terremoto e da continue piogge per le quali il fiume Peneo sommerse quelle campagne. I venti. 6
tutto quanto caschi Ciò che in grembo a Benaco star non può, E fassi fiume giù pei verdi paschi. Tosto che l’acqua a correr
escere ; e gli Egiziani dicevano per figura che l’inondazione di quel fiume fosse cagionata dalle lagrime d’Iside, e non già
tolia. Ercole vi fece alzare argini, e rese più uniforme il corso del fiume . La metamorfosi d’Acheloo in serpente indica le s
rcole gli staccò un corno, ossia riunì in un sol letto due bracci del fiume  ; e questo corno fu paragonato a quello doll’abbo
trovassero sulle sponde del Faso, di dove, dopo aver risalito questo fiume della Colchide, lo recaroco nella lor patria. 90
figlio d’ Anfiarao. Una sanguinosa battaglia seguita sulle sponde del fiume Glissa disfece i Tebani, quantunque avessero comb
gento e lo stagno davano ai varj oggetti forma e colore ; e a Il gran fiume Oceàn l’orlo chiudea Dell’ammirando scudo. » 97
132. Verso la metà del detto lago, e precisamente ove le acque del fiume Tignalga sboccano nel Benaco, è un luogo, in cui
11 (1874) La mitologia greca e romana. Volume II « Parte III. Semidei, indigeti ed eroi — XLVI. Giasone e Medea » pp. 342-489
sua fidanzata per imbarcarsi nuovamente sulla nave Argo ancorata nel fiume Fasi 71. Non vi fu bisogno che alcuno degli altri
po di lui ruotolando giù per le balze del Rodope cadde nel sottoposto fiume Ebro ; ed anche così com’era spiccato dal busto e
finalmente la raggiunse in un angolo o lingua di terra alla foce del fiume Ladone. 5ª Fatica : Le Arpie Questi mostri
mbine la mammella destra. Abitarono da prima nella Sarmazia presso il fiume Tanai (ora il Don,) quindi nella Cappadocia sul f
mazia presso il fiume Tanai (ora il Don,) quindi nella Cappadocia sul fiume Termodonte.Ad Ercole fu imposto di combatter con
camente, ma anche dopo la scoperta dell’America, e fu dato il nome di fiume delle Amazzoni al più gran fiume di quel nuovo co
a dell’America, e fu dato il nome di fiume delle Amazzoni al più gran fiume di quel nuovo continente e del mondo, perchè si p
e. Ercole trovò un compenso da valenti ingegneri : deviò il corso del fiume Alfeo, e ne fece passar la corrente per quelle st
ttere, per essa dovè morire. Dovè combattere per Deianira col Dio del fiume Acheloo, il più gran fiume della Grecia, e perciò
. Dovè combattere per Deianira col Dio del fiume Acheloo, il più gran fiume della Grecia, e perciò da Omero chiamato il re de
este nuziali postosi in via per ritornar colla sposa a Tebe, trovò il fiume Evèno sì gonfio di acque da non potersi guadare.
icurezza procurò di renderlo invulnerabile tuffandolo nelle acque del fiume Stige ; ma poichè nel tuffarlo lo teneva sospeso
a impedire che i cavalli di Reso re di Tracia, bevessero le acque del fiume Xanto ; il che significava di impedire a Reso di
o. Finalmente Enea entrando nella foce del Tevere, allora chiamato il fiume Àlbula, si avanzò in quella regione che doveva di
andò a fermarsi in un terreno paludoso in mezzo ai laghi formati dal fiume Mincio, e « Lì per fuggire ogni consorzio umano
le sue Odi165. 71. Dicono gli scrittori antichi che alla foce del fiume Fasi v’era una città omonima che apparteneva al r
e ali colorate di rosso e di giallo, i quali vivono lungo le rive del fiume delle Amazzoni. In Mineralogia fu chiamata Amazzo
erdastro o olivastro, che si scava nelle regioni prossime a quel gran fiume . 88. I Mitologi dissero che Espero fu cangiato i
12 (1880) Lezioni di mitologia
ttrassero alla crudeltà di Saturno. E l’Arcadia è illustre ancora pel fiume Lusio, il quale per Cortina scorre, e che, second
more man le cade: il biondo Crine desia, la luna incolpa, e tinge Nel fiume i crini, e quante volte i gigli Alle ninfe custod
vina fanciulla fu affidata ad Eubea, Prosimna ed Acrea, figliuole del fiume Asterione, come lasciò scritto nel suo Viaggio co
e, fosse moglie di Nettuno; il quale, imitatore di Giove fratello, in fiume , in toro, in delfino mutò sua sembianza; Cerere d
aggio illuminava la terra quando il potente figlio di Giove arrivò al fiume Alfeo, dove in una stalla nascose i bovi dalla la
l secondo, di piombo, d’invincibil odio cagione, saettò la figlia del fiume Peneo, emula di Diana nella castità e nei comuni
raccia; Ma l’urta il nume con irato piede E grida: Larga dell’assirio fiume E l’onda, ma sua preda è solo il fango, E va supe
ineguaglianze e del movimento: ma par che un soffio celeste, simile a fiume che va placidissimo, tutta abbiane formata la sup
lgare, procreati furono Apollo e Diana in Delo, ma che presso un loro fiume chiamato Cencrio situato in Ortigia scorgevasi un
e stessa, acciocché le portassero il cocchio veloce. Una fiigoita sul fiume Celadone ricevè il masso Cerineo per voler di Giu
mulacro di Pallade, ed unitamente collo scudo di Diomede bagnarlo nel fiume Inaco. Prende dalla solenne bas’natura occasione
nchè lo fanciulle in tal giorno anniversario non tocchino l’acqua del fiume Inaco, e che gii uomini non riguardino Pallade nu
termina col solito saluto e richiesta. Uscite voi, che nell’Inachio fiume Pallade laverete: e tutte uscite. Delle sacre cav
innide da Arginno fanciullo amato dal re Agamennone, che nuotando nel fiume Cefiso vi perì; onde dal re, in memoria dell’ inf
eti prendean di lor zampegne, e al varco S’eran già tratti in ripa al fiume : allora Sbucan d’agguato i giovini nascosti E van
nove Veloci veltri; la secura mandra Pascea trescando appo un cannoso fiume , Quando dal bosco due leoni ingordi Sbucano, e al
corron con ebra gioia: lieto nell’antro Già l’urna liberal dechina il fiume . Dall’erbosa sua cima il sacro volgo Etna mirò ma
enda Loro insegna a soffrire il Sole, e vanno Rapidi più che rovinoso fiume ; Vincon del Parto la saetta, i venti, II volo del
darai. Le colpe, Giudice te, le nuove ombre diranno. Ricevi col Leteo fiume le Parche Ancelle, e fato i tuoi detti saranno. —
l dolore, Poscia il furor non tacque, E invocò morte, e si lanciò nel fiume : Cara un tempo ad Amore La rispettaron l’acque. L
ole ed altri uccelli amici della notte. Scorre in mezzo alla città il fiume della dimenticanza: il suo corso è cheto, e le su
n popolo presso Calidone, che sono gli Etoli situati all’ oriente del fiume Acheloo. La parola Cureti presa nel più semplice
sui mezzi di ritornare felicemente ne’ suoi stati. Si vede subito un fiume ch’è l’Acheronte: le sue rive sono ripiene di giu
Vi si distinguono dei pesci, ma leggerissimi come ombre. Sopra questo fiume vi è Caronte che rema, ed è rappresen tato molto
la di Taso il culto di questa dea. La composizione comincia in questo fiume : cosi dice il conte di Caylus: bisogna tagliarlo
à confina coll’ombra in piena aria prodotta dai corpi. Sulla ripa del fiume vi ha cosa degna d’osservazione, e che è al di so
a bellezza di quei versi immortali. Te fuggendo: Aristeo, pel patrio fiume Crudo serpe nell’alta erba non vide Innanzi ai pi
urne, arcane, che abitate nell’antro ombroso, all’onde sacre del nero fiume Stige, sempre ministre della giustizia e del rett
l’anime per passar nell’Inferno varcano sulla barca di Caronte questo fiume torbo e fangoso, pieno di voragini, che bolle e s
e col suo nero loto si perde in Cocito. Alcuni fanno figliuolo questo fiume di Titano e della Terra, e dicono che discese fin
di Oreta, e non potendo sostenere la luce, si ritirò nell’Inferno, e fiume ne divenne. L’Acheronte era un fiume della Tespro
luce, si ritirò nell’Inferno, e fiume ne divenne. L’Acheronte era un fiume della Tesprozia, che avea le sue sorgenti dalle p
la sua lunga dimora sotto la terra servì per far credere che fosse un fiume infernale, nè poco vi contribuì lo stesso nome, c
enere una mano sulla terra e l’altra sul mare. E dubbio dove fosse il fiume divenuto favoloso. Opinano alcuni che fosse nel s
ndo da una rupe altissima dopo poco cammino fra i macigni, cadeva nel fiume Crati. L’acqua ne era mortale, secondo Pausania,
mmortali. Cocito ancora varcar si dovea dal popolo dell’ombre. Questo fiume riscontra, secondo Platone, Flegetonte nella palu
lutone ruppe la fedeltà giurata a Proserpina con una figlia di questo fiume , chiamata Minta, che fu dalla regina dell’ombre c
erba cui diede il nome. Omero lasciò scrìtto nell’Odissea che questo fiume si perde con Flegetonte nell’Acheronte, e che non
in sul Tarpeo cattiva, E per me corse il Nil sotto le leggi Del gran fiume latino: Nè si schermirò i Parti Di fabbricar trof
rra: che folta chioma nutriva per sacrificarla al Nilo, perchè questo fiume , quantunque scorra nell’Egitto, ha nell’Etiopia i
r meglio osservare la sua amante si cangiò in aquila volteggiando sul fiume ov’ ella si bagnava. Qui il poeta descrive la mar
ovine audace osa salirvi, e tenta di condurlo: toglie dei giunchi del fiume per farne una frusta, e cinge di fiori lo corna d
pure il contegno delle due armate nemiche trincierate sulle rive del fiume , di cui le acque son cangiate in vino da Bacco do
lli che avanzano, maravigliati della loro perdita, bevono 1’ onda del fiume , che prendono per nettare, e di cui non possono m
; ne sorprende gran parte, e gì’ incatena. Bacco dopo aver passato il fiume Astaco si appressa alla vicina foresta abitata da
ll’ardore del Sole, e ignorando la mutazione successa nelle acque del fiume , va per togliersi la sete, si ubriaca e dorme. L’
igorosamente, e Oronte dopo essersi trafitto colla sua spada cade nel fiume al quale dà il suo nome. Le ninfe piangono questo
lo del Pantomimo. Sileno e Marone danzano: il primo si converte in un fiume , e Marone riceve il premio destinato al vincitore
cco. Lo dio dirige le sue schiere per Tiro e per Biblo sulle rive del fiume Adone presso il Libano e le coste di Nisa in Arab
al vincitore, che si prepara a traversarlo. Appena si è inoltrato nel fiume che l’Idaspe impegna Eolo a sollevar le sue onde
he questo avvenimento pone neir esercito di Bacco. Lo dio minaccia il fiume , che diviene più furioso. Bacco gli arde il suo l
io del Vino si placa, e nelr istante il vento settentrionale rende al fiume le sue acque. Deriade arma gl’Indiani contro Bacc
olla faccia scoperta, onde nulla le contrasti la vista del marito. Il fiume Alfeo si alza dalle sue acque profonde onde prese
medesimo poeta fìnge applaudisse a queste nozze. Le siede accanto un fiume , che potrebbe essere il Biblino, a cui pare che Z
giare ancor egli le nozze di Bacco, le rive e il paese intorno a quel fiume rendesse più fertili e feconde dei nobilissimi vi
13 (1855) Della interpretazione de’ miti e simboli eterodossi per lo intendimento della mitologia pp. 3-62
a gli Etoli stessi e gli Acarnani. Ercole alzando alte dighe a questo fiume , regolonne il corso, cessarono le inondazioni, si
tamorfosi di Acheloo in serpe voleva intendersi il corso tortuoso del fiume  — con quella di toro le sue inondazioni ne’campi 
pato da Ercole un corno il porsi in un solo letto le due correnti del fiume  — con lo addivenire il corno strappato il corno d
à, che poscia nacque ne’campi dalle irrigazioni delle acque di questo fiume . 60. Ora di Ercole come personaggio allegorico. E
rcole. VI. Ercole montando sul cavallo Arione giunge su le sponde del fiume Alfeo, e seco porta il toro di Creta, amato da Pa
e, o come altri vogliono, di Nettuno, con farvi scorrere le acque del fiume Peneo o di Alfeo, e lo uccide negandogli la prome
sar del sole nel segno del Capricorro, ed è indicato dal tramonto del fiume dell’Aquario, la estremità del quale scorre nella
ne del Capricorno, e la sorgente è tra le mani di Aristeo, figlio del fiume Peneo. X. Ercole vince Gerione, cui la favola da
a di sangue di un Cintauro, che fu morto da lui stesso al guado di un fiume , e questa tonica, lo brucia e lo consuma, e così
del sole nella costellazione del Cancro l’ultimo mese al tramonto del fiume Aquario, e del Cintauro, che sacrifica su di un’a
14 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XVII. Apollo considerato come Dio del Sole, degli Arcieri e della Medicina » pp. 92-103
o e chiese al padre una grazia, prègandolo a giurare per le acque del fiume Stige che non glie l’avrebbe negata. Apollo giurò
nome Cicno, amico di Fetonte, venuto a visitarne la tomba, cadde nel fiume e fu trasformato in cigno. Questa favola di Feto
ei fiumi, sottinteso però dell’Italia, di cui è realmente il più gran fiume . 114. L’ambra è detta in greco electron ; e da
la favola della trasformazione delle Eliadi così scrisse : « ……. sul fiume « Dove chiamò con lacrimoso plettro « Febo il fig
15 (1897) Mitologia classica illustrata
accoppiati a due a due. Le coppie più notevoli erano: Oceano, il gran fiume che circonda la terra ed è padre degli altri fium
ne un mazzo di spiglie e sotto a’ suoi piedi comparisce la figura del fiume Oronte. Solo in tempi posteriori, a indicare l’ i
altre opere manuali senza cerimonie d’ espiazione. Naturalmente ogni fiume aveva il suo culto locale; ma alcuni ebbero celeb
Egina, Tebe come capostipite d’ una diffusissima stirpe; l’ Alfeo, il fiume principale del Peloponneso; e fuori della Grecia
Sicilia. Gli Dei fluviali si credeva abitassero nelle profondità del fiume stesso, ovvero in grotte vicino alle sorgenti; e
so, ovvero in grotte vicino alle sorgenti; e secondo la grossezza del fiume , venivano immaginati come giovani ovvero come uom
a leggenda secondo la quale Rea Silvia, madre di Romolo, getta.ta nel fiume per ordine dello zio Numitore, fu dal Dio accolta
ue corna sulla fronte, ad es., Ovidio così dipinge Aci trasformato in fiume (Met. 13, 894): incinctus iuvenis flexis nova co
li aperto la scogliosa valle di Tempe e dato uno sfogo alle acque del fiume ; poi la Beozia, ricca d’ acque; poi varie regioni
oque gratus in undis , come dice Claudiano 39. Si dicevano figlie del fiume Acheloo e di Mnemosine o di Tersicore o di Callio
era la città di Pessinunte, situata nella Frigia maggiore, presso il fiume Sangario (od. Sakaria); nelle vicinanze di questa
ti. Si narrava ch’ ella amasse alla follia il bel Narciso, figlio dei fiume Cefiso, il quale invece non voleva saperne di lei
gliesse il triste dono, e Dioniso consentì invitandolo a bagnarsi nel fiume Pattolo, le cui sabbie d’ allora in poi divennero
a Pilo nella Trifilia, provincia dell’ Elide, presso cui scorreva un fiume chiamato Acheronte; lo stesso a Ermione città del
te (torrente di fuoco), l’ Acheronte (corrente di dolore) e lo Stige ( fiume dell’ odio). Quest’ ultimo avvolgevasi più volte
ordinaria scaltrezza. Quando Zeus rapì da Fliunte Egina la figlia del fiume Asopo, si dice che egli abbia scoperto il segreto
io dell’ arco; il loro regno si diceva essere in Cappadocia presso il fiume Termodonte con Temiscira per capitale, oppure nel
miglia Argiva si volera discendesse da Inaco, propriamente il Dio del fiume omonimo, che era il corso d’ acqua più importante
le dovendo prenderla viva la inseguì un anno intero; infine presso il fiume Ladone in Arcadia la ferì con un dardo a un piede
cò l’ eroe all’ Eridano, allo scopo di interrogare le ninfe di questo fiume intorno alla via da percorrere per giungere alle
i erano gli aspiranti, ma uno solo osò contrastare ad Eracle, e fu il fiume Acheloo. Seguì fiera lotta tra i due; Acheloo ric
ndo, gli capitò l’ avventura del centauro Nesso. Dovendosi passare il fiume Eveno, Nesso era incaricato di traghettare Deiani
rnarono per la stessa via di prima; secondo altri, risalendo il Fasi, fiume della Colchide, sarebbero giunti nell’ Oceano Ori
l mare Mediterraneo; secondo altri ancora, gli Argonauti risalendo il fiume Istro o Danubio sarebbero riusciti nell’ Oceano O
i Eacidi. Eaco era un altro figlio di Zeus, nato da una figliuola del fiume Asopo. Era re dell’ isola di Egina ed ebbe in mog
di Sicilia. Ivi giunto ebbe gentile accoglienza da Aceste figlio dei fiume Crimiso e di Egesta, nobile donna troiana. Però e
16 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — VIII. Tre Divinità rappresentanti la Terra, cioè Vesta Prisca, Cibele e Tellùre » pp. 39-43
amente usati. Eran detti Galli, perchè in Frigia bevevano l’acqua del fiume Gallo 44, che li faceva divenire furibondi ; nel
a valle, ecc. » 44. Ovidio nel 4° dei Fasti così parla di questo fiume  : « Inter, ait, viridem Cybelen altasque Celænas
17 (1874) La mitologia greca e romana. Volume II « Parte II. Degli dei inferiori o terrestri — XXXVI. Le Ninfe » pp. 279-284
si era invaghita del giovane Narciso figlio della Ninfa Liriope e del fiume Cefiso ; il qual Narciso era così vano della prop
li sopra dall’ alto di un monte un macigno. Gli Dei cangiarono Aci in fiume che scorre nella Sicilia. I pittori hanno gareggi
18 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XVI. La dea Latona » pp. 86-91
a alcune poche in qualche lago, in qualche palude ed anche in qualche fiume , non però nel mare. Tra le più celebri tuttora es
anti, scrive Humboldt, si formano in tutte le zone ; ne ho vedute nel fiume Guayaquil, da 8 a 9 metri di lunghezza, nuotanti
19 (1874) La mitologia greca e romana. Volume II « Indice alfabetico » pp. 516-
o 233 e seg. E Eaco 209, 408 Ebe (dea) 79 Ebe(pianeta) 80 Ebro ( fiume ) 353 Ècate (dea) 120, 214 Ècate (pianeta) 215
Euterpe 105 e seg. F Falàride 387 Fanerògame (piante) 298 Fasi ( fiume ) 342 Fato 20 Fatalismo 20 Fàuno 273, 503 Fau
20 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XXV. Bacco » pp. 161-172
gno la cessazione di sì funesto dono. Bacco gli ordinò di lavarsi nel fiume Pattolo ; e i poeti aggiunsero che le acque di qu
lavarsi nel fiume Pattolo ; e i poeti aggiunsero che le acque di quel fiume contrassero in parte la proprietà che Mida perdè,
21 (1841) Mitologia iconologica pp. -243
uardia hanno del soglio, E se s’irrita il mar turba, e confonde, Ogni fiume il rispetta, ed ogni scoglio. Sorge talor da visc
più rilusse l’astuzia. Sue prodezze. Mentre Apollo guardava lungo il fiume Anfrigio gli armenti del re Admeto da lui teneram
ieramente rapito egli da violento affetto per Dafne famosa figlia del fiume Peneo, la quale burlandosi de’suoi amori fin a ta
e il culto di tal Dea ; quale festa dall’uso di portare a bagnare nel fiume Almone la sua statua detta venne Lavazione. Gli o
ora a venti Dispiega i lini, e par, che il credi insano, Al mare, al fiume , al bosco, al monte, al piano Non tragge mai da s
amata Il ruscel non ha più varco Dal torrente vien portata. Reso fiume in un momento Egli esclama : Eterno Nume Tronch
ma infelice ! Si strascina irato al mare. Tutto al mar si porta il fiume Là una pecora belante, Cade svelta la pendice,
io diletto Masserizie vanno a galla Hò perduto la zambogna Per il fiume un mar già fatto, Lasso me ! Che far degg’io ?
22 (1874) La mitologia greca e romana. Volume II « Parte IV. Le Apoteòsi — LXX. Delle Divinità straniere adorate dai Romani » pp. 506-510
i, il delta, le bocche o foci del Nilo e la stessa sorgente di questo fiume . L’Egizia Dea Iside, poichè credevasi che fosse l
23 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — X. Cerere dea delle biade e Proserpina sua figlia » pp. 48-54
negarlo. Cerere indispettita gettò a costui sulla faccia l’acqua del fiume Flegetonte, e lo cangiò in gufo o barbagianni, uc
24 (1874) La mitologia greca e romana. Volume II « Parte IV. Le Apoteòsi — LXIX. Di alcune Divinità più proprie del culto romano » pp. 500-505
unsero il titolo di Perenna perchè era considerata come una Ninfa del fiume Numicio. Ovidio ne dà l’etimologia latina con un
25 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XXVIII. Le regioni infernali » pp. 195-202
rra dei Giganti si dichiarò dalla parte di Giove. Era questo il primo fiume che trovavasi nello scendere all’Inferno, e tutto
26 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XVIII. Apollo considerato come Dio della Poesia e della Musica e maestro delle nove Muse » pp. 104-114
derivati dai monti Elicona, Pindo e Parnasso, dal bosco Castalio, dal fiume Permèsso e dalla fontana Ippocrene, luoghi da lor
27 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XXVII. I Mostri marini Mitologici e Poetici » pp. 184-194
mente alle diverse specie delle balene. Le Sirene, credute figlie del fiume Acheloo e della ninfa Calliope, erano rappresenta
28 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XXVI. Nettuno re del mare e gli altri Dei marini » pp. 173-183
ione delle mirabili Metamorfosi di coloro che caddero in mare o in un fiume , e sparirono dal mondo, è che vi rimanessero anne
29 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XXIX. Plutone re dell’ Inferno e i suoi Ministri » pp. 203-215
ell’Erebo e della Notte, e dimorante in una caverna lungo le rive del fiume Lete, e perciò posto tra le Divinità infernali. G
30 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XXX. Stato delle anime dopo la morte, secondo la Mitologia » pp. 216-231
i mill’anni « Han volto il giro, alfin son qui chiamate « Di Lete al fiume , e ’n quella riva fanno, « Qual tu vedi colà turb
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