o del cielo al secondo, colla condizione però, che non allevasse niun
figlio
maschio; che quindi Saturno li divorava; ma che a
erone si distinguevano: il primo e il secondo nati in Arcadia, l’ uno
figlio
dell’ Etere, e padre di Proserpina e di Libero o
glio dell’ Etere, e padre di Proserpina e di Libero o Bacco, l’ altro
figlio
del Cielo, e padre di Minerva, il terzo nato in C
altro figlio del Cielo, e padre di Minerva, il terzo nato in Creta, e
figlio
di Saturno. Ma come quest’ ultimo fu il più rinom
cielo. La seconda, giusta il medesimo Esiodo, fu contro Tifeo ultimo
figlio
della Terra congiunta col Tartaro. Costui era un
più forni debili, e come Giove animavaio gridando ev yie (coraggio o
figlio
), da ciò ebbe il nome di Evio. Una tal fuga però
Giove avendo inteso da Urano, e da Gea, che nascere da lei doveva un
figlio
, il quale sarebbe stato re degli uomini, e degli
ata in quaglia. Finalmente in aquila pur cangiossi per rapir Ganimede
figlio
di Troe re di Troia, e portatolo in cielo il fè s
ove e di Giunone era Marte, secondo Esiodo ed Omero. Altri il dissero
figlio
di Giove e di Enio o Bellona, onde fu pur da’ Gre
compagne a liberar Filomela, e nella reggia l’ ascose. Uccise poi il
figlio
Iti, e ne diede a Tereo a mangiare le carni. Sull
eo a mangiare le carni. Sulla fine del convito chiedendo Tereo che il
figlio
Iti gli fosse condotto, uscì Filomela improvvisa
gaseo volle insolentemente attraversargli la strada. Avendo Allirozio
figlio
di Nettuno violata Alcippe figlia di Marte, quest
I. Di Vulcano. Quattro Vulcani sì annoverano da Cicerone; il primo
figlio
del Cielo e sposo di Minerva; il secondo figlio d
da Cicerone; il primo figlio del Cielo e sposo di Minerva; il secondo
figlio
del Nilo, e dagli Egizi chiamato Opa; il terzo fi
rva; il secondo figlio del Nilo, e dagli Egizi chiamato Opa; il terzo
figlio
di Giove e di Giunone, il quarto figlio di Menali
Egizi chiamato Opa; il terzo figlio di Giove e di Giunone, il quarto
figlio
di Menalio, che tenne le Isole dette Vulcanie, or
Isole dette Vulcanie, ora di Lipari. Al terzo però soltanto, cioè al
figlio
di Giove e di Giunone, alluder sogliono i poeti,
uder sogliono i poeti, e vi ebbe pure chi della sola Giunone lo volle
figlio
, come altri dissero di Marte. Nasque egli così de
rlo dovesse. Ma essendosi tutte e tre riportate al giudizio di Paride
figlio
di Priamo re di Troia, che era allora pastore sul
l quale concepì Enea, e soprattutto amò perdutamente il giovane Adone
figlio
di Mirra e di Cinira re di Cipro. Intorno all’ or
ane colle ali di farfalla. Imene Dio delle nozze da alcuni vien detto
figlio
di Bacco e di Venere, da altri figlio di Apolline
elle nozze da alcuni vien detto figlio di Bacco e di Venere, da altri
figlio
di Apolline, e di una delle muse, che alcuni vogl
Esiodo l’ Aurora, il Sole, e la Luna. L’ Aurora, rapito avendo Tifone
figlio
di Laomedonte re di Troia, in matrimonio a lui si
continuamente lagnandosi, fu convertito in cicala. Rapì anche Cefalo
figlio
di Eolo, e marito di Procri; ma ritroso veggendol
, Pasifae e Circe. Factente, secondo Ovidio, in una contesa con Epafo
figlio
di Io; sentendosi da lui negare di esser figlio d
una contesa con Epafo figlio di Io; sentendosi da lui negare di esser
figlio
del Sole, andò per consiglio della madre nella re
glio della madre nella regia del Sole stesso, e per prova di essergli
figlio
richiese di poter reggerne il carro. Questi che g
e. Quattro Apollini si distinguevano al dire di Cicerone: il primo
figlio
di Vulcano, e di Minerva; il secondo figlio di Co
ire di Cicerone: il primo figlio di Vulcano, e di Minerva; il secondo
figlio
di Coribante e nato in Creta, intorno al dominio
ta, intorno al dominio di cui ebbe poscia contesa con Giove; il terzo
figlio
di Giove e di Latona, venuto secondo alcuni dagli
zia, Leucotoe, Isse, e Coronide. Mentre giocava al disco con Giacinto
figlio
di Pierio, e di Clio secondo alcuni, e di Ebalo o
cia a Giacinto nell’ alto ch’ egli era corso per prenderlo. Ciparisso
figlio
di Amicleo avendo per disavventura ucciso con un
o della poesia e della musica, colla lira. Era pur tenuto insieme col
figlio
Esculapio per Dio della medicina. Qual Dio della
calidonie un terribil cignale, il quale ben poi fu ucciso da Meleagro
figlio
di Eneo, ma con fatai danno di lui medesimo. Impe
Cicerone, il primo nato dal Cielo e dalla Dea del giorno; il secondo
figlio
di Valente e di Foronida, ed è quello, dice egli,
o, dice egli, che abita sotto terra, ed è chiamato Trifonio; il terzo
figlio
di Giove e di Maia, dal quale e da Penelope alcun
dal quale e da Penelope alcuni pretesero nato il Dio Pane; il quarto
figlio
di Nilo; il quinto dagli Egizi chiamati Teut o To
lettere, e date le leggi. Il più rinomato fra questi, Cioè il terzo,
figlio
di Giove e di Maia, era considerato come il messa
ue pure, secondo Cicerone, ebbero il nome di Bacco o Libero: il primo
figlio
di Giove e di Proserpina; il secondo figlio del N
Bacco o Libero: il primo figlio di Giove e di Proserpina; il secondo
figlio
del Nilo, che si disse aver ucciso Nisa; il terzo
; il secondo figlio del Nilo, che si disse aver ucciso Nisa; il terzo
figlio
di Caprio, che fu detto re dell’ Asia in onore di
ll’ Asia in onore di cui furono istituite le feste Sabazie; il quarto
figlio
di Giove e della Luna, a cui dedicate si dissero
e e della Luna, a cui dedicate si dissero le feste Orfiche; il quinto
figlio
di Niso e di Dione, da cui si credettero stabilit
o stabilite le Trieteridi. Comunemente però da poeti Bacco vien detto
figlio
di Giove e di mele figlia di Cadmo. Allorchè ques
si, un fulmine da lui uscito l’ incendiò. Allora Giove le estrasse il
figlio
vivo, e l’ ascose nella sua coscia, poi datolo al
ti per certo modo essa aliatta ed alimenta.. Unita a Giasone o Giasio
figlio
di Giove e di Elettra partorì Pluto Dio delle ric
avesse giù nell’ Inferno gustato ancor alcun cibo. Ma avendo Ascalato
figlio
di Acheronte e della Nolte manifestato, che nei g
di sete e sudata e affannata chiedea ristoro a una buona vecchia, il
figlio
di lei Stellione si fe scioccamente a beffarla, e
o cortesemente in ricompensa di che prese ella ad educarne il picciol
figlio
Trittolemo, pascendolo di giorno col proprio latt
d insegnarla. In Patrasso mentre Trittolemo stava addormentato, Anteo
figlio
del re Eumele ebbe vaghezza di salire sopra quel
ai 21 di Aprile. Dio della gregge e de’ pastori era pure tenuto Pane
figlio
di Mercurio; sebbene alcuni per esso abbiano inte
n, che significa tutto, e riguardandolo sotto di questo aspetto, come
figlio
di Demogorgone. Egli rappresentavasi colle orecch
n cipresso. A Silvano offertasi una troia. Fauno, altro Dio campestre
figlio
di Mercurio e della Notte, dipingetesi come Pane,
tesi come Pane, ma senza peli al mento ed al detto. Alcuni lo dissero
figlio
di Pico re dei Lazio, e padre dei Fauni, cui ebbe
petto, laddove i Fauni l’ uno e l’ altro avevano senza peli. Priapo,
figlio
di Bacco e Venere, era il Dio e custode degli ort
i Andremone, da questa pianta cogliendo alcuni fiori per divertire il
figlio
Anfisso, anch’ ella venne cangiata in loto. A Pri
ea delle sue ricche sostanze lasciato erede il popolo romano. Aristeo
figlio
di Apollo e della ninfa Cirene fu creduto invento
uella del mele; Sterculio o Stercuzio il Dio dei concime, che diceasi
figlio
di Fauno, ed avere il primo introdotta la concima
ma le ferie Carmentali, che si celebravano in Gennaio; Evandro stesso
figlio
di Mercurio e di Carmenta nativo di Arcadia che a
, e degli Dei marini. Primo Dio del mare, secondo Esiodo, fu Ponto
figlio
della Terra e Padre di Nereo a cui Dori figlia de
oltà godea Tetide figlia di Nereo. Sorpresa, secondo Ovidio, da Peleo
figlio
di Eaco, mentre era addormentata, ella cangiossi
dal Ciclope Polifemo. Essa spregiandolo si accese in cambio, per Aci
figlio
di Fauno e della ninfa Simetide. Ma avendolo Poli
zo del monte Etna, ed ella poscia cangiollo in fiume. Forco o Forcine
figlio
del Ponto e della Terra, secondo Esiodo, fu padre
imo, era il porto d’ Itaca. Ma un altro Forco da Cicerone si accenna,
figlio
dell’ Oceano e di Salacia, il quale, die’ egli, f
da’ compagni cangiato in Dio marino.. Glauco, il quale alcuni dicono
figlio
di Polibio, altri di Foiba, ed altri di Nettuno,
, fu cagione che a questa il nome di Partenope fosse dato. Scilla era
figlio
di Forco e della ninfa Cratea. Fu amata perdutame
e altre meteore. Ma il governo de’ venti fu da Giove affidato ad Eolo
figlio
di esso e di Acesta o Sergesta figliuola d’ Ippot
nferno insieme colla Morte, eoi Sonno, e co’ Sogni suoi figli. Morfeo
figlio
e ministro del Sonno era quello, che gli nomini a
i falsi. Finalmente nell’ Inferno poneasi anche il soggiorno di Pluto
figlio
di Giasone, e di Cererete Dio delle ricchezze, cu
Cocito, Flegetonte o Piriflegetonte, Lete e Stige. Acheronte diceasi
figlio
del Sole e della Terra e cangiato in fiume infern
cito riguardavasi come un ramo di Stige. Flegetonte o Piriflegetonte,
figlio
di Cocito, rappresentavasi come un fiume di fuoco
nferno ad una ruota circondata da serpenti e che sempre gira. Tantalo
figlio
di Giove e della ninfa Piote in un convito offert
fare esperimento della loro divinità, diè loro a mangiare il proprio
figlio
Pelope. Ma essendosene questi accorti riuniron le
miera, allorchè fuggendo l’ ire di Giunone si ricoverò in Egitto; Api
figlio
di Io, che rappresentavasi in forma’ di bue; Anub
Prometeo, e di Deucalione. Il più antico de’ Semidei’ fu Prometeo
figlio
di Giapeto uno de’ Titani, e di Asia figlia dell’
o II. Di Ercole. Il più celebre fra i Semidei e gli Eroi fu Ercole
figlio
di Giove e di Alcmena moglie di Anfitrione, il qu
rcole figlio di Giove e di Alcmena moglie di Anfitrione, il quale era
figlio
di Alceo, onde ad Ercole per fu dato il nome di A
dodici fatiche di Ercole. 1. Ei dovette combattere il terribil Leone
figlio
di Tifone e di Echidna, che infestava i contorni
un colpo, secondo altri, gliele bruciò colle faci recategli da Giolao
figlio
d’ Ificlo. 3. Sul monte Erimanto in Arcadia prese
li ospiti, e da’ cavalli medesimi il fè divorare. 10. Abbattè Gerione
figlio
di Crisaorre e di Calliroe, che avea tre corpi, e
iantò due colonne, su cui era scritto: Non più oltre. Lottò con Anteo
figlio
della Terra, e veggendo che atterrato ei sorgeva
tamente, che il soffocò. Mentre andava a Pito, ossia Delfo con Giolao
figlio
d’ Ificlo, Cigno figlio di Marte volle nel bosco
Mentre andava a Pito, ossia Delfo con Giolao figlio d’ Ificlo, Cigno
figlio
di Marte volle nel bosco Pagaseo a lui opporsi, e
espugnò Troia, uccise il perfido re, e diede Esione al socio Telamone
figlio
di Eaco, e fratello di Peleo. Ritrasse Alceste da
ate le vettovaglie, irritate l’ uccise, poi prese seco il giovine Ila
figlio
di lui per compagno nella spedizione degli Argona
quelle contrade, nè più si curò di seguire la nave Argo. Periclimeno
figlio
di Neleo e fratello di Nestore, avea da Nettuno o
tesso Nettuno. Il poter di cangiarsi in varie forme avea pure Acheloo
figlio
dell’ Oceano e della Terra, il quale venne a tenz
na pira, su quella si abbracciò, date prima le sue saette a Filottete
figlio
di Paente, con ordine di seppellirle con lui, ed
alla giovinezza restituito. Dopo la morte di Ercole, essendosi Illo,
figlio
di lui nato da Deianira, rifugiato in Atene press
nira, rifugiato in Atene presso di Teseo, Euristeo serbando verso del
figlio
l’ odio che nutrito avea contro del padre, andò a
in un combattimento restò ucciso e il regno di Micene passò ad Atreo
figlio
di Pelope, e padre di Agamennone. Capo III. Di
rgo. Avendo Acrisio inteso dall’ oracolo di aver ad essere ucciso dal
figlio
, che nato fosse da Danae, la fece chiudere in una
anae ebbe dato Perseo alla luce, Acrisio là fece chiudere insieme col
figlio
in una cassa, e gettar in mare, affinchè amendue
zioni vennero collocati. Capo IV. Di Bellerofonte. Bellerofonte
figlio
di Glauco re di Efìra o Corinto e di Eurimede, e
cia del cignal Calidonio, d’ Atalanta, e d’ Ippomene. Meleagro era
figlio
di Oeneo Re di Calidone, e di Altea figlia di Tes
iù famosi, fra i quali Apollodoro annovera, oltre a Meleagro, Driante
figlio
di Marte, Ida e Linceo figli d’ Afareo, Castore e
ore e Polluce figli di Giove e di Leda, Admeto Re di Tessaglia, Teseo
figlio
d’ Egeo, Pirotoo figlio d’ Issione, Giasone figli
iove e di Leda, Admeto Re di Tessaglia, Teseo figlio d’ Egeo, Pirotoo
figlio
d’ Issione, Giasone figlio d’ Esone, Ificlo figli
i Tessaglia, Teseo figlio d’ Egeo, Pirotoo figlio d’ Issione, Giasone
figlio
d’ Esone, Ificlo figlio d’ Anfitrione, Peleo e Te
o d’ Egeo, Pirotoo figlio d’ Issione, Giasone figlio d’ Esone, Ificlo
figlio
d’ Anfitrione, Peleo e Telamone figli d’ Eago, Eu
Peleo e Telamone figli d’ Eago, Euritione padre d’ Alcmena, Anfiarao
figlio
d’ Oileo, Atalanta figlia di Scheneo, a quali Ovi
i Ovidio aggiunge Adrasto Re di Argo, Laerte padre d’ Ulisse, Nestore
figlio
di Peleo, Tosseo e Plessippo fratelli d’ Altea, e
ge però, che raggiugnendoli fosse in poter suo l’ ucciderli. Ippomene
figlio
di Macareo per superarla ottenne da Venere tre po
li attaccò al suo carro. Capo VI. Di Cadmo, e di Anfione. Cadmo
figlio
di Agenore re di Fenicia e di Telafasse, e fratel
Ermione tramutato in serpente. Succedette a lui nel regno di Tebe il
figlio
Polidoro avuto similmente da Ermione; ma per esse
le pietre a soprapporsi l’ una all’ altra spontaneamente. Era Anfione
figlio
di Giove e di Antiope figlia di Asopo e moglie di
po VII. Di Edipo, de suoi figli, e della guerra di Tebe. Edipo era
figlio
di Laio figliuolo di Labdaco re di Tebe e di Gioc
reonte. Avendo Laio udito dall’ oracolo, che doveva essere ucciso dal
figlio
, di cui Giocasta era incinta, le ordinò di soffoc
o ella cuore di eseguir per se stessa il barbaro comandamento, diè il
figlio
nelle mani di un soldato, che recatolo in un bosc
nfiezza de’ piedi lo chiamò Edipo. Fattosi adulto udendo di non esser
figlio
di Polibio andò a consultar l’ oracolo di Apollo
pelle di leone, e dall’ altro coperto di una pelle di cignale, Tideo
figlio
di Eneo re di Calidone, che ucciso sgraziatamente
luogo dov’ ei celavasi; ed ei costretto ad andarvi, lasciò ordine al
figlio
Alcmeone, che quando udisse la morte di lui, ucci
ne, di Calai e Zete, di Castore e Polluce, e di Orfeo. Giasone ora
figlio
di Esone re di Iolco nella Tessaglia, e di Alcime
dizione Giasone invitò gli Eroi più famosi, che allor vivessero. Argo
figlio
di Alettore co’ legni del monte Pelio, e con una
he poi furono dette Strofadi ora Strivali. Era Fineo, secondo alcuni,
figlio
di Agenore, e secondo alcunti, figlio di Agenore,
ali. Era Fineo, secondo alcuni, figlio di Agenore, e secondo alcunti,
figlio
di Agenore, e figlio di Fenice e di Cassiopea. Sp
do alcuni, figlio di Agenore, e secondo alcunti, figlio di Agenore, e
figlio
di Fenice e di Cassiopea. Sposò in prime nozze Cl
rima invincibile, Castore si distinse nei matteggio de cavalli. Orfeo
figlio
, secondo alcuni, di Apollo, e secondo altri, di O
, e di Dedalo. Due Re di Creta ebbero il nome di Minosse. Il primo
figlio
di Giove, e di Europa e fratello di Radamanto, fu
pagnia di Radamanto e di Eaco fatto giudice dell’ inferno. Il secondo
figlio
di Licasto e di Ida, figlia di Coribante e nipote
edalo in pasto al Minotauro, il quale fu poi ucciso da Teseo. Dedalo,
figlio
d’ Imessione, nipote di Eupolemo, pronipote di Er
i Alene, fu ingegnosissimo artefice, ma avendo tolto ad istruire Gelo
figlio
, di Perdice sua sorella il quale mostrava di vole
i lei sorella. Ciò risaputo, Minosse fe chiudere lo stesso Dedalo col
figlio
Icaro nel labirinto, e custodirne in modo le port
cciatesi delle penne, le unì con cera, e ne formò due ali a se, ed al
figlio
, colle quali deluse i custodi fuggendo a volo. Ma
i unì poscia ad Egeo, re di Atene, onde fu Teseo tenuto da alcuni per
figlio
di Nettuno, e da altri per figlio di Egeo. Questi
onde fu Teseo tenuto da alcuni per figlio di Nettuno, e da altri per
figlio
di Egeo. Questi nel partir da Trachine per ritorn
ertava le campagne di Corinto. Uccise in Epidauro il ladrone Perifeta
figlio
di Vulcano, detto pur Cornista dalla clava ond’ e
ta avea sotto del sasso, e gettata la tazza abbracciò Teseo’ come suo
figlio
. Erano gli Ateniesi per l’ uccisione di Androgeo
seo’ come suo figlio. Erano gli Ateniesi per l’ uccisione di Androgeo
figlio
di Minosse stati da lui sottomessi, come abbiam d
ti vedendo da lungi il naviglio tornar colle nere vele, e credendo il
figlio
estinto, per duolo affogossi nel mare, che da lui
poi disperata si uccise e Teseo addolorato per l’ ingiusta morte del
figlio
, dai quel momento non ebbe più pace, finchè scacc
pe, Atreo, Tieste, Agamennone, Menelao, Egisto, ed Oreste. Pelope,
figlio
di Tantalo re di Frigia e di Taigete, fu dall’ em
e di Leda e sorella di Polluce. Essendo Elena stata rapita da Paride
figlio
di Priamo re di Troia, armossi tutta la Grecia pe
ito Agamennone per la guerra di Troia, di cui appresso diremo, Egisto
figlio
di Tieste, che per vendicare la morte de’ fratell
e impadronissi del regno di Argo. Cercò egli di uccidere anche Oreste
figlio
di Agamennone e di Clitennestra; ma questi salvat
madre fu Oreste agitato dalle furie, e vagando accompagnato da Pilade
figlio
di Strofio, con cui era stato educato giunse in T
Cagione della guerra troiana fu Paride, altramente detto Alessandro,
figlio
di Priamo re di Troia, e di Ecuba. Mentre Ecuba n
ia a’ pubblici giuochi, ei vinse non pure gli altri, ma Ettore stesso
figlio
di Priamo, ch’ era di tutti il più valente, e ave
trassegni di essere a lui fratello, il placò e Priamo stesso come suo
figlio
amorevolmente l’ accolse. Poco dopo lo spedì Pria
dal mostro marino era stata via condotta da Ercole, e data a Telamone
figlio
di Eaco e re di Salamina. Accolto ospitalmente in
ito tutti i principi della Grecia, de’ quali i primari furono Achille
figlio
di Peleo re di Elia in Tessaglia, e di Tetide; Ai
o di Peleo re di Elia in Tessaglia, e di Tetide; Aiace di lui cugina,
figlio
di Telamone re di Salamina, e di Esione; Tenero d
i Telamone re di Salamina, e di Esione; Tenero di lui fratello; Aiace
figlio
di Oileo re di Locri; Palamede figlio di Nauplia
; Tenero di lui fratello; Aiace figlio di Oileo re di Locri; Palamede
figlio
di Nauplia re dell’ Eubea; Ulisse figlio di Laert
Oileo re di Locri; Palamede figlio di Nauplia re dell’ Eubea; Ulisse
figlio
di Laerte re d’ Itaca; Stenelo figlio di Capaneo;
Nauplia re dell’ Eubea; Ulisse figlio di Laerte re d’ Itaca; Stenelo
figlio
di Capaneo; Diomede figlio di Tideo e nipote di E
isse figlio di Laerte re d’ Itaca; Stenelo figlio di Capaneo; Diomede
figlio
di Tideo e nipote di Eneo re di Calidone; Idomene
erione figli di Deucalione, e nipoti di Minosse, re di Creta, Nestore
figlio
di Neleo re di Pilo;.Antiloco tìglio di Nestore;
tore figlio di Neleo re di Pilo;.Antiloco tìglio di Nestore; Patroclo
figlio
di Menezio e di Stenele; Podalirio e Macaone figl
ezio e di Stenele; Podalirio e Macaone figli di Esculapio; Protesilao
figlio
d’ Ificlo; Filottete figlio di Peante; ai quali,
e Macaone figli di Esculapio; Protesilao figlio d’ Ificlo; Filottete
figlio
di Peante; ai quali, dopo la morte di Achilie si
iglio di Peante; ai quali, dopo la morte di Achilie si aggiunse Pirro
figlio
di lui e di Deidamia, soprannomato Neottolemo, ci
rieri furono Ettore, Paride, Troilo, Deifobo figli di Priamo, ed Enea
figlio
di Anchise e di Venere; a’ quali si aggiunsero An
a Tracia coi figli Elieaonio e Polidamante; Melinone re dell’ Etiopia
figlio
di Titone e dell’ Aurora; Eufemo re de’ Ciconi; S
di Titone e dell’ Aurora; Eufemo re de’ Ciconi; Serpedone re di Licia
figlio
di Giove e di Laodamia figlia di Bellerofonte; Re
glio di Giove e di Laodamia figlia di Bellerofonte; Reso re di Tracia
figlio
di una delle Muse; Cigno figliuol di Nettuno; e P
fame esperimento gli pose dinanzi a’ buoi, co’ quali arava, il piccol
figlio
Telemaco, e vedendo la premura con cui egli corse
ati da Ettore malgrado la resistenza che i Greci, e soprattutto Aiace
figlio
di Telamone, vi opponevano, ebbero de’ grandi van
pollo medesimo ad istanza di Nettuno al quale Achille aveva ucciso il
figlio
Cigno, atterrandolo e strozzandolo, poichè esso p
fosse presa finchè il Palladio conservasse, e menò prigioniero Eleno
figlio
di Priamo e vate, cui obbligò a svelare i futuri
isposa. Pirro entrato a forza nella reggia di Priamo vi uccise Polite
figlio
di lui: indi Priamo stesso; e sacrificata Polisse
ù addietro. Pirro giunse in Tessaglia guidando seco prigionieri Eleno
figlio
di Priamo, e la vedova di Ettore Andromaca; ma do
figlia di lui promessa innanzi ad Oreste, da questo fu ucciso. Aiace
figlio
di Oileo avendo nella presa di Troia osato violar
ficargli il primo che sopra il lido incontrasse. Questi fu il proprio
figlio
; ed avendolo immolato, sopravvenne tal pestilenza
der parte, ferito avea Marte stesso, indi Venere accorse in aiuto del
figlio
Enea. Or Venere in vendetta fè che Egialea moglie
ndetta fè che Egialea moglie di Diomede si desse in preda a Cillabaro
figlio
di Stenelo, il che Diomede sapendo in luogo di fe
estore fu il solo, che dopo avere sotto alle mura di Troia perduto il
figlio
Antiloco ucciso da Mennone, potè salvo e senza al
dove andato con dodici compagni a visitare nella sua grotta Polifemo
figlio
di Nettuno, questi gliene divorò sei con animo di
dò prima da Eumeo guardiano de’ suoi porci, ove essendo pur giunto il
figlio
Telemaco ritornato dal viaggio di Pilo e Sparla,
e dalla vecchiezza, ma altri invece han detto, che egli fu ucciso dal
figlio
Telegono avuto da Circe, in occasione che questi
o suo padre Anchise, che portava gli Dei Penati, e guidando a mano il
figlio
Ascanio, parti seguito dalla moglie Creusa figlia
ue, e udì una voce la quale gli annunziò che ivi sepolto era Polidoro
figlio
di Priamo, ucciso dal re Polinnestore per rapirne
statasi al mare per lavarne il corpo, vide sull’ onde il cadavere del
figlio
Polidoro, e chiamato a se Polinnestore a titolo d
a se Polinnestore a titolo di consegnarli un nuovo tesoro da dare al
figlio
, del quale dissimulò di sapere la morte, furiosam
e arrivò a Butroto, ora Batrinto porto dell’ Epiro, ove regnava Eleno
figlio
di Priamo con Andromaca vedova di Ettore, che egl
ia a Drepano, ora Trapani, ove fu accolto amorevolmente dal re Aceste
figlio
del fiume Crinise e di Egesta Troiana, ma ivi con
a piacevolmente, e di ardentissimo amore per lui si accese. Ma Jarba,
figlio
di Giove e della Ninfa Garamantide, che era stato
etesto di celebrale le orgie di Bacco; poi infiammò alla guerra Turno
figlio
di Dauno re de’ Rutoli, al quale Lavinia era stat
Dio del fiume Tevere, n’ andò per esso a chiedere soccorso ad Evandro
figlio
di Mercurio e di Carmenta o Nicostrata, il quale,
venuto in Italia a stabilirsi sul colle Palatino. Evandro gli diè suo
figlio
Pallante con una schiara di Arcadi, e il consigli
battaglia, in cui Turno uccise Pattante, Enea uccise Mezenzio e Lauso
figlio
di lui, e Giunone temendo per Turno, gli presentò
o fra gli Dei Indigeti annoverato. Lasciò nel Lazio suo successore il
figlio
Giulio Ascanio, che edificò Alba, e vi trasportò
igno. Parte I. Capo IX. Calisto è cangiata in orsa, e trasportata col
figlio
Arcade nelle costellazioni dell’ orsa maggiore, e
o IX. La ninfa Salmace in una fonte della Caria abbraccia Ermafrodito
figlio
di Mercurio e di Venere, e prega gli Dei di non e
rnasso cangiato dalle Ninfe in uno scarabeo. Parte II. Capo I. Tioneo
figlio
di Bacco sul monte Ida rapisce un giovenco: è ins
sformata in cagna. Questa dìcesi che poi divenisse la cagna d’ Icario
figlio
di Ebalo, e che avendo certi pastori dell’ Attica
mante in Cartea città dell’ isola Cea è trasformata in colomba. Cigno
figlio
di Apollo e di Iride, amato da Fillio, dopo aver
cello. Un nipote del fiume Cefiso da Apollo è cangiato in foca. Anteo
figlio
di Eumelo re di Patrasso ascende il cocchio di Tr
endo l’ isola di Egina spopolata dalla peste mandata da Giunone, Eaco
figlio
di Giove e di Egina a lui ricorre, e veggendo al
Capo X. Dedalo fugge da Creta colle ali fabbricatesi da se stesso; il
figlio
Icaro cade in mare. Parte II, Capo VIII. Altea ma
ninfa Loto; e Driope sono cangiate in loto. Parte I. Capo XVI. Giolao
figlio
d’ Ificlo e nipote di Ercole ad istanza di lui è
lui è da Ebe restituito alla giovinezza. Parte II. Capo II. Alcmeone
figlio
di Anfìarao uccide la madre Erifile; è agitato da
d è cangialo in uno sparviero, Parte I. Capo XI. Ceice re di Trachine
figlio
di Fosfora va a consultar l’ oracolo, di Ciato, p
rlo in mare. Gli Dei mossi a pietà cangiano amendue in Alcioni. Esaco
figlio
di Priamo e di Alessiroe ama non riamato la ninfa
aquila è trafitto da Ercole. Parte II. Capo II. Achille uccide Cigno
figlio
di Nettuno, questi eccita, Apollo a dirigere cont
vicine acque diventino bollenti, e i Sabini ne sono respinti. Miscelo
figlio
di Alemone Argivo, da Ercole in sogno è avvisatoc
fabbrica Taranto, cui dà questo nome dal’ vicino, sepolcro di Tarante
figlio
di Nettuno. Pittagora narra essere l’ anima di Eu
devasi in una caverna presso Lebadea città della Beozia. Era Trofonio
figlio
di Ercino re di Orcomeno, e avendosi secondo Plut
tana. Là si avviarono i Fenicj ; e al loro rumore ne uscì un Dragone,
figlio
di Marte e di Venere, il quale stava ivi appiatta
ve. Memore Atlante d’aver inteso da un antico Oracolo di Temi, che un
figlio
di Giove gli avrebbe tolti i tesori de’ suoi giar
azioni quelle rive ; Cefeo e Cassiope corsero ad abbracciare il prode
figlio
di Danae, e gli offerirono Andromeda in moglie. P
concepì tal’estremo dolore, che rinunziò il trono d’Argo a Megapente,
figlio
di Preto, e si portò a fabbricare la città di Mic
una figlia, detta Gorgofone(13). Il fine di Perseo fu, che Megapente,
figlio
di Preto, per vendicare la morte di suo padre, Io
madre di due figli, Pelia e Neleo. Ella poco tempo dopo sposò Creteo,
figlio
d’Eolo, e re di Iolco. Nacque da quel matrimonio
questo, che Esone, avendo avuto da Alcimede, figlia di Filaco(1), un
figlio
, sparse voce, che quello appena nato mori ; e lo
idoneo a governare. Alcimede non si fidò di Pelia, e fece passare il
figlio
appresso Chirone. Il giovine, giunto all’età di v
va. L’impresa consisteva nel trasferirsi in Coleo a vendicare Frisso,
figlio
di Atamante, e nipote d’Eolo, che ivi era stato m
o Vello d’oro(4), che Frisso stesso avea colà portato, e di cui Eeta,
figlio
del Sole, e della Ninfa Perseide(5), e re di quel
li parleremo altrove : inoltre si fa menzione di Tifi(10), di Linceo,
figlio
d’Afareo(11), d’Orfeo(12), di Mopso(13), d’Idmone
o, città situata a’ piedi del monte Dindimo, il di cui re era Cizico,
figlio
di Eneo e di Eneta(e) (19). Quel Principe accolse
are la gioja di quelle feste, attesa la sua decrepita età. Il pietoso
figlio
, osservando il genitore, vicino al termine de’ su
uire lo scettro, che gli apparteneva ; ma vi si oppose allora Acasto,
figlio
del predetto Pelia, ch’era stato uno degli Argona
l’Idra della palude di Lerna.L’Eroe sopra un carro, guidato da Iolao,
figlio
d’Ificlo, re d’un cantone della Tessaglia, e suo
ava in traccia di quel Cinghiale, alloggiò appresso il Centauro Folo,
figlio
di Sileno e della Ninfa Melia, il quale gli diede
dedicato a’ Numi, e in vece lo portò vivo in Micene(c) (7). Diomede,
figlio
di Marte e di Cirene, e re di Tracia, aveva dei f
ura della Regina delle Amazoni, Antiope. L’ Eroe insieme con Stenelo,
figlio
d’ Attore, e co’due figli di Deimaco, Flogio e De
egina fu uccisa da Ercole(e). Augia, re d’ Elide, il quale, mentr’era
figlio
di Forbante(f), fu creduto figliuolo del Sole(g),
dempiere alla sua promessa. Lo stesso re inoltre, unitosi con Leprea,
figlio
di Glauco e di Astidamia, e con Neleo, figlio di
re, unitosi con Leprea, figlio di Glauco e di Astidamia, e con Neleo,
figlio
di Nettuno e di Tiro, e re di Pilo, scacciò Ercol
Istmici(c). Fece pur morire Augia, e vi sostituì nel trono il di lui
figlio
, Pileo, il quale era stato costretto a ritirarsi
accogliessero più nella loro nave lui, ch’era andato in cerra d’ Ila,
figlio
di Teodamante, re di Misia, il quale, come abbiam
che avendo l’ Eroe ricercato qualche cibo a Teodamente per Illo, suo
figlio
, avendo quel re ricusato di soddisfarnelo, Ercole
e seco condusse via il predetto di lui figliuolo, Ila(a) (19). Anteo,
figlio
di Nettuno e della Terra, ere della Libia, era un
ngono, che Ercole sposò poscia Tinga, moglie d’ Anteo ; che n’ebbe un
figlio
, di nome Siface, il quale divenne re della Maurit
el Leone Nemeo, e li portò ad Euristeo(g). Dusiride, re d’ Egitto, e
figlio
di Nettuno, e di Libia o Lisianassa, si dimostrò
testa colla sua. Ercole nella stessa guisa lo privò di vita(e). Eono,
figlio
di Licinnio, fratello d’ Alcmena, erasi rècato ne
prima gioventù. Mentre egli passava dinanzi alla porta d’ Ippocoonte,
figlio
di Ebalo e della Najade Batea, avvenne che un can
Eono si consecrò un tempio ad Ercole(b). L’Eroe mise a morte Filolao,
figlio
di Minos, re di Creta, e della Ninfa Paria, perch
a Grecia, venne rapita da’corsari, e venduta a Litierse o Litierside,
figlio
di Mida, e suo successore al trono di Colene. Daf
i li unì in matrimonio, e loro donò il palagio di Litierse(a). Erice,
figlio
di Bute e di Venere, e re d’un Cantone della Sici
Lapiti per soccorrere Egimio, re de’Dorj ; li abbattè, uccise Corono,
figlio
di Foroneo e loro re, e li obbligò a ritasciare a
no promesso (c). Ritornando sene da Trachina, vinse, ed uccise Cigno,
figlio
di Marte, il quale disputò secolui il premio dell
ui il premio della Corsa a cavallo. Marte, per vendicare la morte del
figlio
, s’accinse a battersi col di lui uccisore ; mal G
modo eguale ; finalmente il Dio, datosi a conoscere, si rallegiô col
figlio
pel di lui valore. Ercole per ultimo con una frec
a). Ercole nelle anzidette circostanze ebbe per compagno anche Argeo,
figlio
di Licinnio. L’Eroe aveva giurato al di lui padre
in un convito. L’Eroe in una sola notte rendette ciascuna madre d’un
figlio
, ed alcune anche di più. Una sola di quelle ricus
morto ; e però insorse una sollevazione in Tebe. Viveva allora Lico,
figlio
di Nettuno e di Celeno, il quale aveva ajutato Er
i poter conseguire in moglie Dejanira dovette combattere con Acheloo,
figlio
dell’ Oceano e di Teti, o, come altri vogliono, d
Pilo, di purificarlo del commesso omicidio, si rerò appresso Deifobo,
figlio
d’Ippolito, re d’Amicle, e quegli senza difficolt
il fiume Sagari (c). Altri dicono, ch’egli la sposò, e che n’ebbe un
figlio
, il quale da Diodoro Siciliano si appella Lamo o
i anche Fillo, figlia d’Alcimedonte Arcade, e aveala fatta madre d’un
figlio
, detto Ecmagora. Alcimedonte fece esporre Fillo e
’un fanciullo. Là pertanto drizzò il passo, vide la dolente madre col
figlio
, li riconobbe, e liberolli dal pericolo, in cui s
e Porte Gadaritane (c). Ercole apparve in sogno al leggiadro Miscelo,
figlio
di Alemone, cittadino d’Ar go ; e in tuono minacc
Fillio, giovine della Beozia. Iria, donna pure della Beozia, avea un
figlio
di rara bellezza, nominato Cigno. Fillio prese ad
orì Teseo. Egeo, dovendo ritornarsene in Atene, lasciò la moglie e il
figlio
appresso Pitteo. Nello stesso tempo nascose i suo
a del suo valore. Sulle vie d’Epidauro s’abbattè in Perifete, creduto
figlio
di Vulcano(2), e soprannominato Corinete, perchè
, gli partorì Menalippo, e fu poi da Teseo ceduta in moghe a Dejoneo,
figlio
d’Eurito, re d’Ecalia(b). Teseo poscia fece strag
a per la terza volta doveva pagare a Minos II, re di Creta. Androgeo,
figlio
di questo Monarca, per aver riportato il premio n
o di tale caduta, che, calato dall’ alto, cercò inconsolabile il caro
figlio
; e trovatolo, lo seppellì sotto le arene. Ripres
eo dall’alto d’Atene, detta Acropoli, dove l’impaziente suo amore pel
figlio
lo aveva condotto, stava osservando, se la nave d
contrassegno. Vide la nave senza di quello ; nè più dubitando, che il
figlio
fosse già perito, disperato si precipitò nel mare
consolarnelo esaltarono Egeo al grado di Nume marino, lo dichiararono
figlio
di Nettuno, e diedero il nome di lui a tutto il m
i erano opposti all’attentato di coloro. Tra quelli perì anche Censo,
figlio
di Elato(22). Teseo, per vendicare l’ ingiuria, f
miglia nell’ Eubea, ed egli si ritirò nell’ Isola di Sciro. Licomede,
figlio
di Apollo e di Partenope, e re di quell’ Isola, p
la di suo padre, ch’ Ercole avea rapito, e dato in isposa a Telamone,
figlio
d’Eaco, e re di Salamina. Arrivato prima il giova
so, Tra quelli, che accorsero ad ajutarlo, i più famosi sono Mennone,
figlio
di Titane, e dell’ Aurora, e re d’ Etiopia(17) ;
tenore, fratello d’ Arcesilao, e principe della Beozia(18) ; Ippotoo,
figlio
di Lito(19) ; Protoo, figlio di Tentredone(20) ;
, e principe della Beozia(18) ; Ippotoo, figlio di Lito(19) ; Protoo,
figlio
di Tentredone(20) ; Apisaone, figlio d’Ippaso(21)
oo, figlio di Lito(19) ; Protoo, figlio di Tentredone(20) ; Apisaone,
figlio
d’Ippaso(21) ; Asio, figlio d’Irtaco(22) ; Pileme
too, figlio di Tentredone(20) ; Apisaone, figlio d’Ippaso(21) ; Asio,
figlio
d’Irtaco(22) ; Pilemene, re de’ Paflagonj(23) ; A
emene, re de’ Paflagonj(23) ; Astinoo(24) ; Pireciue, re de’ Peoni, e
figlio
d’Aso secondo Ditti Cretese (a) (25) ; Rigmo, fig
re de’ Peoni, e figlio d’Aso secondo Ditti Cretese (a) (25) ; Rigmo,
figlio
di Pireo, e principe della Tracia(26) ; Satnio, f
(25) ; Rigmo, figlio di Pireo, e principe della Tracia(26) ; Satnio,
figlio
d’Enope e della Ninfa Naide(27) ; Mori, figlio d’
a Tracia(26) ; Satnio, figlio d’Enope e della Ninfa Naide(27) ; Mori,
figlio
d’Ippozione(28) ; Astipilo(29) ; Adrasto ed Anfio
olle sue figliuole era ricorsa per sottrarsi al furore nemico. Pitro,
figlio
d’Achille, uccise appresso il predetto altare Pol
. Pitro, figlio d’Achille, uccise appresso il predetto altare Polite,
figlio
di Priamo. Il re Trojano a tale vista non potè fr
o, rimproverò il Greco, come colui, che spietato avea fatto perire un
figlio
sugli occhi del padre ; e così dicendo, vibrò con
occhiere di Merione (g). Fece pur cadere sotto il suo braccio Epigeo,
figlio
di Agacleo, e re di Budia(h). Vinse e disarmò Lei
o Epigeo, figlio di Agacleo, e re di Budia(h). Vinse e disarmò Leito,
figlio
d’ Alettrione ; e lo avrebbe inche ucciso, se non
n fosse accorso in di lui Idomeneo(i). Trionfò altresì di Protesilao,
figlio
d’ Ificlo, e re d’un Cantone della Tessaglia(a) (
’un Cantone della Tessaglia(a) (2). Finalmente nise a morte Anfimaco,
figlio
di Teato Attorione(b) ; Stichio, duce de’ Beozj ;
rcesilao, fido compagno di Menesteo ; i due duci de’ Focesi, Schedio,
figlio
di Perimede(c), e Schedio, figlio d’ Ifito(d) ; L
o ; i due duci de’ Focesi, Schedio, figlio di Perimede(c), e Schedio,
figlio
d’ Ifito(d) ; Licofrone, figlio di Mastore, e coc
io, figlio di Perimede(c), e Schedio, figlio d’ Ifito(d) ; Licofrone,
figlio
di Mastore, e cocchiere d’ Ajace, Perifete, figli
to(d) ; Licofrone, figlio di Mastore, e cocchiere d’ Ajace, Perifete,
figlio
di Copreo(e). Il cocchiere d’ Ettore fu Cebrione,
e, Perifete, figlio di Copreo(e). Il cocchiere d’ Ettore fu Cebrione,
figlio
di Priamo(3), ed Eniopeo(4). Il di lui trombetta
iglio di Priamo(3), ed Eniopeo(4). Il di lui trombetta poi fu Miseno,
figlio
d’ Eolo(f) (5). Ettore sposò Andromaca, figlia d’
ire alle mani con lui. Priamo ed Ecuba, tremanti per la vita del loro
figlio
, lo scongiuravano di rientrare in città ; ma nè l
gettatosi a’ piedi di lui, lo supplicò che volesse rendergli il morto
figlio
; e Achille, tocco dale lagrime del dolente vecch
dò pure a Priamo una tregua di dodici giorni, onde potesse rendere al
figlio
gli onori funetri. Il Trojano ne fece esporre il
rgere una magnifica tomba in Epiro, dove la avea condotta Neottolemo,
figlio
di Achille (e) (8) Pausania dice, che i Tebani di
e tre Dee, Giunone, Minerva, e Venere. Ecco come ciò avvenne : Peleo,
figlio
d’ Eaco, re degli Egineti, e della Ninfa Endeide,
l’avvenire, e conosceva la virtù delle piante. Costei gli partorì un
figlio
, detto Cotito(4). Ella vaticinò molte cosè al mar
ato al campo, ferì Macaone, Euripilo, e Diomede(d). Uccise Euchenore,
figlio
di Poliido ; Deioco, uno de’ Capitani Greci(e) ;
, figlio di Poliido ; Deioco, uno de’ Capitani Greci(e) ; e Menestio,
figlio
di Areitoo e di Filomedusa(f). Dicest pure, che a
d una città, dove fu sepolta(b) (2). Qesto Eroe combattè con Diomede,
figlio
di Tideo e di Deifile, e ne rimase colpito con un
tolse dal pericolo(d). Enea uccise Afareo, uno de’ Greci Capitani, e
figlio
di Caletore(e). Privò pure di vita Cretone e Orsi
alò a Mnesteo per ricompensarne il singolare valore(g). Vinse Abante,
figlio
di Eurimadante, e ne appese lo scudo, il quale er
nuocere a lui, che aveva dimostrato tanta tenerezza pel genitore’e’ l
figlio
, così si divisero, che gli lasciarono libero il p
lavano gocce di sangue. Udì inoltre un grido lamentevole di Polidoro,
figlio
di Priamo, che lo dissuadeva di trattenersi in qu
vele alla volta di Creta, poichè Anchise allora ricordò, che Teucro,
figlio
del Cretese Scamandro, aveva dato l’origine a’ Tr
l sicure, e si trasferirono in Epiro. Vi regnava in quel tempo Eleno,
figlio
di Priamo. Questi dichiarò ad Enea, che sarebbe a
asferirono un’altra volta in Drepani(14). Acesse, re di quel paese, e
figlio
del fiume Criniso, e di Egesta, donna Trojana, co
e, donde finalmente si trasferì in Laurento, paese del Lazio. Latino,
figlio
di Fauno, e della Ninfa Marica, n’era il re, ed a
n’unica figliuola, di nome Lavinia. Alle di lei nozze aspirava Turno,
figlio
di Dauno e di Venilia, e re de’ Rutuli. Ciò brama
dissimo esterminio. Enea vi perdette Eurialo, Principe Trojano, Niso,
figlio
d’Irtaco(d) (21), e Pallante. Egli poi vendicò la
tì da se solo cento vascelli, e ne somministrò sessanta ad Agapenore,
figlio
d’Anceo e re d’Arcadia (a) (2). Tra gli altri, ch
Idomeneo(7), Patroclo(8), Anfimaco(9), Mege(10), Talpio(11), Toante,
figlio
d’Andremone(12), Teuti(13), Tersite(14), e le fig
tenendo invece sulle ancore nel porto d’Aulide. Finalmente Calcante,
figlio
di Testore, e però soprannominato Testoride(16),
approdò alle spiaggie di Troja. Uccise Bienore (a) (19) ; Deicoonte,
figlio
di Pergaso (b) (20) ; Ifidamante e Coone, figli d
tra, mentr’egli era all’assedio di Troja, avea preso ad amare Egisto,
figlio
di Tieste, cui Agamenonne avea affidaso durante i
la seconda Laodice (a). Secondo alcuni Agamenonne ebbe pure un altro
figlio
, di nome Aleso(26). Agamenonne, e il di lui frate
Giove, che Giove ne fece un dono a Mercurio ; da cui passò a Pelope,
figlio
di Tantalo, indi ad Atreo, poscia a Tieste, e fin
di Agamennone e di Clitennestra. Fu allevato nella Corre di Strofio,
figlio
di Criso, e re della Focide, il quale aveva sposa
dicare la morte del genitore, si trasferì in Argo insieme con Pilade,
figlio
dell’anzidetto Strofio, con cui avea contratto st
pente, mentre viaggiava per l’ Arcadia. Lasciò successore al trono il
figlio
Tisameno, che avea avuto da Ermione. (a). Pausani
tà (a). Menelao fece prigione Adresto(b) ; uccise Toante(c), Euforbo,
figlio
di Panto, Pode, figlio d’Eczione (d), e Scamandri
igione Adresto(b) ; uccise Toante(c), Euforbo, figlio di Panto, Pode,
figlio
d’Eczione (d), e Scamandrio, figlio di Strofio(e)
, Euforbo, figlio di Panto, Pode, figlio d’Eczione (d), e Scamandrio,
figlio
di Strofio(e). Elena, conquistata Troja da’Greci,
ercurio (e). Egli poi nell’avviarsi all’assedio di Troja ferì Telefo,
figlio
di Ercole, e d’Auge, e re de’Misj ; perchè egli t
si operarono da Achille. Egli uccise i Capitani Trojani, Demoleonte,
figlio
d’Antenore, e Troe, figlio d’Alastore. Privò di v
gli uccise i Capitani Trojani, Demoleonte, figlio d’Antenore, e Troe,
figlio
d’Alastore. Privò di vita Demuco, figlio di Filet
, figlio d’Antenore, e Troe, figlio d’Alastore. Privò di vita Demuco,
figlio
di Filetore(b) ; Ennomo, celebre augure, che coma
questa Amazone anche prima di azzuffarsi secolei, e ne avea avuto un
figlio
, di nome Caistro. Tersite, veggendo che Achille s
la predetta Regina delle Amazoni(g). Fece perire altresì Demolione ;
figlio
d’Antenore ; Polidoro, figlio di Priamo, ed Ifizi
oni(g). Fece perire altresì Demolione ; figlio d’Antenore ; Polidoro,
figlio
di Priamo, ed Ifizione, figlio d’Otrinteo(a). Si
olione ; figlio d’Antenore ; Polidoro, figlio di Priamo, ed Ifizione,
figlio
d’Otrinteo(a). Si azzuffò anche con Cicno, figlio
riamo, ed Ifizione, figlio d’Otrinteo(a). Si azzuffò anche con Cicno,
figlio
di Nettuno. Il corpo di colui era invulnerabile ;
’acconsentì, e inviò allo sdegnato guerriero Ajace, Ulisse, e Fenice,
figlio
d’Amintore, re de’Dolopi, nell’Epiro, e che dopo
ece orribile strage de’ Trojani(a). Uccise Asteropeo, re di Peonia, e
figlio
di Pelegone(b). Disfece Strambelo figlio di Telam
e Asteropeo, re di Peonia, e figlio di Pelegone(b). Disfece Strambelo
figlio
di Telamone. Dopo tale fatto l’Eroe si lavò in un
che la terra si aprisse, e la ingojasse(d). Achille sorprese Licaone,
figlio
di Priamo, e lo vendette nell’Isola di Lenno a un
ese Licaone, figlio di Priamo, e lo vendette nell’Isola di Lenno a un
figlio
di Giesone pel prezzo di cento buoi. Eezione, ami
, ptomettendogli trecento buoi, se lo avesse lasciato in vita ; ma il
figlio
di Peleo nol ascoltò, e gl’immerse la spada nel s
le acque ; e, accompagnata dalle Nereidi, si recò a piangere il morto
figlio
. Le Muse pure fecero sentire a vicenda i loro gem
o Troja, Ulisse, non sapendo staccarsi nè dalla moglie, nè dal tenero
figlio
, Telemaco, si finse insensato, onde non interveni
che in vece di grano sia andato seminandovi del sale. Palamede però,
figlio
di Nauplio, re dell’Isola d’Eubea(5) sospettando
dagiollo, ove il vomere aveva a passare. Ulisse, al vedere il proprio
figlio
, torse tosto altrove lo strumento, e in tale guis
ojano, e cocchiero di Timbreo, altro Trojano, che perì sotto Diomede,
figlio
di Tideo(c). Privò pure di vita Toone(d), Alcandr
gli porse un otre, pieno di squisitissimo vino, donatogli da Marone,
figlio
d’Evanteo, e sommo sacerdote d’Apollo in Ismara,
ntro di lui nutriva a motivo del male, che avea fatto a Polifemo, suo
figlio
(b). Ritomato Ulisse a Circe, essa pure gli manife
zo, Alcinoo eccitò i Feaci a provarsi in diversi giuochi. Laodamante,
figlio
del predetto re, volle che vi fosse ammesso anche
olmente accolto(d). Giunse frattanto appresso di loro anche Telemaco,
figlio
di Ulisse, il quale era ritornato dall’avere peol
ccò con verga d’oro Ulisse, e gli restituì la sua primiera figura. Il
figlio
, sorpreso dall’improvviso cangiamento, non osava
cui i Nobili del paese aveano ridotto la sua casa. Ulisse commise al
figlio
, che solo ritornasse alla Reggia, e che a niuno m
ita, che il cantore Femio, e Medone. Neppure la risparmiò a Melantio,
figlio
di Dolio, ed altro suo guardiano di capre. Costui
agilissimo alla corsa(c). Fece cadere sotto i suoi colpi Pulidamante,
figlio
di Pantoo(d) (1), e Cleobulo(e). La notte, in cui
tto la figura aquila, e gli annunziò, che Telamone avrebbe il bramato
figlio
. Così avvenne ; e come nacque il bumbino, Ercole
valorosi guerri ri, che vi fossero nella Greca armata. Uccise Anfio,
figlio
di Selago ; Acamante, figlio d’ Eussoro, e il più
ossero nella Greca armata. Uccise Anfio, figlio di Selago ; Acamante,
figlio
d’ Eussoro, e il più prode de’ Traci(b) ; Epicleo
iù prode de’ Traci(b) ; Epicleo, compagno di Sarpedone(c) ;Archeloco,
figlio
di Antenore ; Irzio, nenuolo di Girzio(d) ; Calet
cheloco, figlio di Antenore ; Irzio, nenuolo di Girzio(d) ; Caletore,
figlio
di Clizio(e) ; Ippotoo Pelasgo ; Forcine, figlio
irzio(d) ; Caletore, figlio di Clizio(e) ; Ippotoo Pelasgo ; Forcine,
figlio
di Fenope(f). Ebbe pure la gloria di battersi con
co’ compagni alle spiagge de’ Brebici, dovette azzuffarsi con Amico,
figlio
di Nertuno, e re di que’ popoli. Colui obbligava
pe fu quella d’aversi guadagnato in isposa Ippodamia, nata da Enomao,
figlio
di Marte(1), e re d’ Elide e di Pisa. L’anzidetta
arringo. Concorsero ad ajutarlo l’anzidetta Dea, Nettuno, e Mirtilo,
figlio
di Mercurio, e di Cleobula(4), e cocchiero di Eno
ventato dal vaticinio, per impedire l’orribile attentato, consegnò il
figlio
appena nato ad un pastore, onde lo togliesse da’v
tto grandicello, venne in cognizione, ch’ egli non era, come credeva,
figlio
di Polibo. Consultò l’Oracolo per sapere, qual’er
ore stesso, che lo avea salvato sul monte Citerone, seppe ch’egli era
figlio
di Lajo, e ch’egli stesso, n’era stato l’uccisore
l sofferendo la violazione del patto, ricorse al suo genero, Adrasto,
figlio
di Talaone, e re d’Argo(1), il quale, collegato c
sse l’eccellente Indovino. Melampo, e che per altro sia stato creduto
figlio
d’Apollo, perchè egli pure comparve vate eccellen
uanta armati, che lo privassero di vita. Capi di coloro furono Meone,
figlio
di Emone, e Licofonte, figlio di Autofono. Tideo,
o di vita. Capi di coloro furono Meone, figlio di Emone, e Licofonte,
figlio
di Autofono. Tideo, assistito da Pallade, se ne d
armi per vendicare Ie ombre loro padri, e sotto la guida di Alcmeone,
figlio
d’Anfiarao, cinsero Tebe d’assedio. Eglino furono
ca, che significa nati dopo (e). Tra loro molto si distinse Euripilo,
figlio
di Mecisteo, Promaco, figlio di Partenopeo, e Ste
e). Tra loro molto si distinse Euripilo, figlio di Mecisteo, Promaco,
figlio
di Partenopeo, e Stenelo, figlio di Capaneo(a). I
ripilo, figlio di Mecisteo, Promaco, figlio di Partenopeo, e Stenelo,
figlio
di Capaneo(a). I Tebani finalmente restarono vitt
inalmente restarono vittoriosi mercè il sacrifizio, che fece Meneceo,
figlio
di Creonte. Era stato predetto a quelle genti, ch
ispondenza(b). Un altro fatto narrasi intorno alla Gelosia. Cianippo,
figlio
di Fatace Tessalo, sposò Leucona. Eglidopo tale m
a per onorare Veturia, la quale colle sue lagrime fece, che il di lei
figlio
, Coriolano, desistesse dall’assedio della sua cit
istor. (2). Insleme con Cadmo v’andò pure in corosi d’ Europa Taso,
figlio
di Nettuno, il quale poi si fermò a fabbricare un
costa della Tracia(b). Conone però(c), e Pausania neminano Taso, come
figlio
d’Agenore(d). (3). Europa, mentre staversi in di
no, che l’anzidetta parte del mondo siasi così denominata da Europa ;
figlio
di Egialo, secondo re di Sicione(h). Alcuni aggiu
ntinua lo stesso Scrittore, desolata per l’anzidetto castigo, dato al
figlio
, pregò la Dea di restituirgli la vista. Minerva,
suo figliuolo, Penteo. Autonoe morì di dolore al vedere Atteone, suo
figlio
, cangiato in cervo, e divorato da’ cani, come pur
nto(e). (3). V’è chi dice, che le onde portarono da prima Danae e il
figlio
di lei al lido di Daunia ; che ivi furono raccolt
n. Lex. Univ. (b). Declaustre Diction. Mythol. (4). Atamante era
figlio
d’Eolo, e re di Tebe, nella Beozia. Egli si unì i
e consecrata a Pallade, e collocata tra gli Astri(c). (10). Tifi era
figlio
d’Agnio(d). Igino vuole, che sia nato da Forbante
i pretendono, ch’ egli, essendosi fermati gli Argonati appresso Lico,
figlio
di Dascilo, e re de’ Mariandinj nella Propontide,
iasi sostituito Ergino(g). Altri soggiungono, che vi sottentrò Anceo,
figlio
di Nettuno, il quale, ritornato da Colco, regnò n
). (14). Idmone al dire di Ferecide, seguito da Apollonio Rodio, era
figlio
d’ Apollo e della Ninfa Cirene. Orfeo poi lo vuol
Rodio, era figlio d’ Apollo e della Ninfa Cirene. Orfeo poi lo vuole
figlio
di Abante, e quindi discendente da Eolo(f). Posse
sta di Misia per cercarvene un altro, e seco condusse il giovane Ila,
figlio
di Teodamante, re di quel paese. Ercole, oppresso
della truppa. Aveva un fratello, di nome Erito(a). (17). Testore fu
figlio
d’Idmone e di Laotoe(b). Ebbe un figlio, chiamato
e Erito(a). (17). Testore fu figlio d’Idmone e di Laotoe(b). Ebbe un
figlio
, chiamato Calcante, che divenne famoso indovino,
e Ificlo vi sia intervenuto solo per dare consigli (b).Ificlo ebbe un
figlio
, di nome Podarce, che da Omero dicesi essere stat
Deor. l. 3. (1). Dicesi che Alcmena sia stata sposata ad Anfitrione,
figlio
di Alceo, e che Giove per renderla madre d’Ercole
dimostrata nell’ uccidere il Leone Nemeo, fu imitata da Polidamante,
figlio
di Nicia, e famoso Atleta della Tessaglia. Avea c
irato da robustissimi cavalli, rapidamente correva. Dario finalmente,
figlio
di Artaserse, re di Persia, volendo esperimentare
le, allorchè egli andò in cerca d’Ila, si unì anche Polifemo Tessalo,
figlio
d’Elato e d’Ippea, e marito di Laonome, sorella u
ythol. l. 7. (21). Secondo Servio l’uccisore di Erice non fu Ercole,
figlio
di Alcmena, ma un altro straniero, soprannominàto
: (f). (a). Declaustre Diction Mythol. (25). Eveno, re d’Etolia,
figlio
di Marte, fu padre di Marpesa. Ida la rapì, e la
. l. 7. (31). Iole dopo la morte di Ercole passò al talamo d’ Illo,
figlio
dello stesso Ercole(e) (c). Apollod. l. 2., Pa
lquante truppe marciò contro di lui, e lo uccise(a). (35). Licinnio,
figlio
d’Elettrione, fratello d’Alemena, essendo assai v
9). Iria, non potendo reggere al dolore, concepito per la perdita del
figlio
, si precipitò da una rupe, e delle lagrime, ch’el
di Alope, e ordinò, che a colei fosse tolta la vita, e che il di lei
figlio
fosse di nuovo esposto. Nettuno cangiò quella mis
in fontana, e mandò un altro giumento, che continuò ad allattarne il
figlio
, finchè altri pastori, avendo giudicato, ch’ egli
ythol. (7). Apollodoro dice, che Scini, di cui abbiamo parlato, era
figlio
del mentovato Polipemone, e di Silea, figlia di C
re, dove si maritò ad uno de’ maggiori re di quel paese, e n’ ebbe un
figlio
, detto Medo, il quale dopo la morte di suo padre
sudditi il nome di Medi (c). Altri dicono, che Medea ebbe il predetto
figlio
dal re Egeo (d). La stessa Maga passò altresì app
onoscere capace di prendere le difese della giovine, dichiarò ch’ era
figlio
di Nettuno. Minos, per farsi beffe di lui, trasse
imo anello. Ambizioso nel tempo stesso quel re di farsi conoscere per
figlio
di Giove, pregò il padre suo di darne una prova.
dotte dagli Ateniesi per ricordare il soccorso, che loro prestò Ione,
figlio
di Suto, allorchè Eumolpo, figlio di Nettuno, mos
il soccorso, che loro prestò Ione, figlio di Suto, allorchè Eumolpo,
figlio
di Nettuno, mosse loro guerra al tempo del re Ere
l. 7. (21). I’ Lapiti furono così detti, perchè discesero da Lapito,
figlio
d’ Apollo, e della Ninfa Stilbe(a). (e). Plut.
st. Helen. (g). Odyss. l. 21. (h). In. Vit. Thes. (22). Ceneo,
figlio
di Elato, era nato femmina, e prima si chiamava C
in votatile, ma di nuovo in donna venne convertito(c). Ceneo ebbe un
figlio
di nome Corone, che da Apollonio viene ascritto t
orte di Eurito nacque tra’ Lapiti e i Centauri orribile zuffa. Amico,
figlio
d’ Ofione, si fece a spogliare il Sacrario d’ Ime
e illustri imprese, operate a difesa della sua città uccise Ipsenore,
figlio
d’Ippaso, e Ascalafo, figlio di Marte e di Astioc
difesa della sua città uccise Ipsenore, figlio d’Ippaso, e Ascalafo,
figlio
di Marte e di Astioche; il quale era stato uno de
Ulisse, mentre egli stava strascinando il corpo del Trojano Simoisio,
figlio
d’Antemione, ucciso da Ajace, figlio di Telamone.
o il corpo del Trojano Simoisio, figlio d’Antemione, ucciso da Ajace,
figlio
di Telamone. Achille sorprese e condusse schiavi
alla caccia, senza avvedersene lo uccise. Eleno ebbe da Andromaca un
figlio
, di nome Cestrino(d). (6). Priamo, per sottrarre
i lui tesori(a). Igino racconta diversamente l’ Istoria del mentovato
figlio
di Priamo. Spedito Polidoro, dic’egli, dal padre
ch’ella avea avuto da quel re ; e allevando Polidoro, come su proprio
figlio
, il quale già era della stessa età ; fece passare
a Tracia accettò le offerte, e uccise Deifilo, credendo d’uccidere il
figlio
di Priamo. Qualche tempo dopo Polidoro intese dal
). (11). Laodice dopo la morte di Acamante fu maritata con Elicaone,
figlio
d’Antenore, e re de’Traci, che morì poco dopo d’a
3. (13). I vascelli mentovati di Paride furono costruiti da Fereclo,
figlio
d’Armenide, ed eccellente Artista, decantato da O
reclo poi, combattendo per la sua patria, rimase ferito da Merione, I
figlio
di Molo, Principe Cretese, e cessò di vivere (f)
ro tutti quegli ambasciatori. Tra i medesimi si trovò anche Acamante,
figlio
di Teseo e di Fedra. Questi in quel tempo ebbe da
Questi in quel tempo ebbe da Laodice ; natà da Ecuba e da Priamo, un
figlio
, nominato Munito. Questo fanciullo fu allevato da
rta con Elena. Come fu presa Troja, Etra mostrò ad Acamante il di lui
figlio
, ed egli salvò la vita a quello ed a lei, che gli
difesa di Troja varie gloriose imprese. Privò di vita anche Antiloco,
figlio
di Nestore e di Euridice(a). Ovidio però vuole, c
none si consumasse dalle fiamme sul rogo, pregò Giove di concedere al
figlio
qualche singolare quore. Condiscese il Nume all’i
il quale venne rovesciato e ucciso da Antiloco(d). Pilemene lasciò un
figlio
, di nome Arpalione, ch’egli avea seco condotto a
, nati appiè del monte Tmolo(f). (24). Astinoo fu ucciso da Diomede,
figlio
di Tideo (g). (a). L. 2. & 3. (25). (25) P
, dopo aver combattuno con molto valore, fu privato di vita da Ajace,
figlio
d’ Oileo(a). (28). Mori, venuto in soccorso de’
uerra ; ma eglino nol ascoltarono, e vi perirono per mano di Diomede,
figlio
di Tideo (d). (31). Niuno de’ Greci Principi nel
carne la trista nuova alla sfortunata Regina. Ecuba a vista del morto
figlio
, si risovvenne del funesto sogno, che avea avuto
eggia di Polinnestore, finse di essere affatto ignata della morte del
figlio
, invitò quel re a secreto colloquio per iscuoprir
he gli spaccò la testa(e). (4). Eniopeo fu messo a morte da Diomede,
figlio
di Tideo(f). (f). Joh. Jacob. Hofman. Lex. Univ
ne furono lasciati in libertà ; e ch’eglino sotto la guida d’Ascanio,
figlio
d’Enea, se ne ritornarono alla paterna sede nella
Darete, Capitano Trojano, nato nella Frigia, urcise l’Ateniese Bute,
figlio
di Teleonte e di Zeusippe, e discendente dall’ al
te, figlio di Teleonte e di Zeusippe, e discendente dall’ altro Bute,
figlio
d’Amico, e padre di quell’Erice, di cui abbiamo f
soggiungono, che fu allevato dal predetto Archelao, come suo proprio
figlio
(a). (c). Ovid. Epist. Heroid. 16. (d). Apollo
’anni appresso Lavinio, e vi fondò Alba Longa (d). (5). Anche Panto,
figlio
di Otreo Focese, nella notte dell’eccidio di Troj
nea rimase prigioniero de’Greci, e che fu dato con Andromaca a Pirro,
figlio
di Achille (c). Altri soggiungono, che i Greci lo
uscire liberamente da Troja, perchè egli con Antenore, e Polidamante,
figlio
dello stesso Antenore, avea consegnata nelle loro
lla costa d’Africa (f) ; Ladone, che fu ucciso da Aleso (g) ; Eumede,
figlio
di Dolone ; Clizio, figlio d’Eolo, nato in Lirnes
done, che fu ucciso da Aleso (g) ; Eumede, figlio di Dolone ; Clizio,
figlio
d’Eolo, nato in Lirnessa, nella Troade. Questi du
ata in matrimonio a Sicheo, chiamato anche Acerba (g), e Sicarba (h),
figlio
di Flistene, e il più picco sacerdote di Ercole,
estò. Didone così fece, e si trasferì nell’Africa, ove regnava larba,
figlio
di Giove e della Ninfa Garamantide. Ella gli offe
Giuochi Trojani. In essi gli esercizj erano tutti militari. Ascanio,
figlio
di Enea, li insegnò agli Albani, e questi a’Roman
8. (20). Nell’armata di Turno conoro Bnea molto si distinse Messapo,
figlio
di Nettuno, ed eccellente nell’arte di maneggiare
tirò quindi nelle selve appresso il pastore Tirro (b). Ivi partorì un
figlio
. cui dal luogo, ove nacque, venne imposto il nome
Hofman. Lex. Univ. (1). Il primo marito di Clitennestra fu Tantalo,
figlio
di Tieste, e ultimo nipote di Tantalo, re di Frig
tabilì in Pafo, ove fabbricò un tempio a Venere (b). (3). Teucro era
figlio
di Telamone, re di Salamina, e di Esione, figlia
fosse nella Greca armata (c). Teucro uccise Clito, Principe Trojano,
figlio
di Pisenore, e cocchiera di Polidamante (d), Priv
e, e cocchiera di Polidamante (d), Privò di vita un Imbrio guerriero,
figlio
del ricco Mentore, e marito di Medesicasta, figli
Dopo la morte di Telamone voleva rimettersi in patria ; ma Eurisace,
figlio
di Ajace, gli si oppose. Prese allora la strada d
(4). Euripilo nacque dal Tessalo Evemone (d). Egli uccise Apisaone,
figlio
di Fausio (e), ed Ipsenore, figlio di Dolopione (
Evemone (d). Egli uccise Apisaone, figlio di Fausio (e), ed Ipsenore,
figlio
di Dolopione (f). Nella divisione delle Trojane s
atello Fidippo, condusse trenta navi contro Troja (b). (6). Nestore,
figlio
di Neleo e di Clori, in età di novant’anni interv
omesso in moglie la sua figliuola, Cassandra(b). Privò di vita Festo,
figlio
di Boro, della Meonia(c). Mise a morte Erimante(d
i Boro, della Meonia(c). Mise a morte Erimante(d), Enomao, e Alcatoo,
figlio
di Esieta, e genero d’Anchise(e). Ritornando dall
a Grand’Esperia, ove fondò Salento(f). Eragli stato compagno Merione,
figlio
di Molo, Principe Cretese. Anebe questi diede sag
el tempo della guerra Trojana. Uccise, come abbiamo narrato, Fereclo,
figlio
d’Armonide, Adamante, e Arpalione, figlio di Pile
e abbiamo narrato, Fereclo, figlio d’Armonide, Adamante, e Arpalione,
figlio
di Pilemene, re de’Paflagonj(a). (8). Patroclo n
, re de’Paflagonj(a). (8). Patroclo nacque da’Stenele, e da Menezio,
figlio
d’Attore, per cui lo stesso Patroclo fu soprannom
padre, perchè avendo ucciso Cleonimo, o, come altri vogliono, Eante,
figlio
di Anfidamante, mentre giuocava seco lui, fu cost
ro sotto si colpi di lui. Lo stesso fine incontrò Sarpedone, valoroso
figlio
di Giove. L’indovino Adrasto, Autonoo, Echelo, Pe
forze gli mancarono, gli caddero le armi, e nestò immobile. Euforbo,
figlio
di Panto, veggendolo in quello stato, tentò di ab
to delle di lui spoglie, voleva anche recider gli il capo ; ma Ajace,
figlio
di Telamone, lo mise in fuga, e trasportò il corp
In quelli molto si distinse, e ripottò il premio della corsa Eumela,
figlio
di Alceste, e di Admero, te di Pere(c). Egli eras
d). Nel giuoco del disco allora moltiscimo si segnalò anche Polipete,
figlio
di Piritoo e d’Ippodamia(a). Più Trojani caddero
ra gli altri Astialo(b), Damaso, Pilone, e Ormeno(c). (9). Anfimaco,
figlio
di Nomione, si recò all’asseuio di Troja tutto br
di Troja tutto brillante d’oro, ein lusso femminile(d). (10). Mege,
figlio
di Fileo, si portò contro i Trojani con quaranta
con quaranta vascelli. Egli tra gli altri uccise Cresmo(e), e Pedeo,
figlio
d’Antenore(f). (11). Talpio, figlio di Eurito, a
altri uccise Cresmo(e), e Pedeo, figlio d’Antenore(f). (11). Talpio,
figlio
di Eurito, armò contro Troja quaranta vascelli, d
e, volle ritornarsene nell’Arcadia. Minerva, presa la figura di Mela,
figlio
di Opi, procurò di dissuadere Teuti dalla sua ris
erì in Colofone, città della Ionia. Ivi prese a gareggiare con Mopso,
figlio
d’Apollo, e della fatridica Manto. Anfimaco, re d
nia sopra una collina appresso all’altro piccolo tempio di Podalirio,
figlio
di Esculapio(c). Mopso poi fu annoverato tra’Semi
pati i loro nemici, e presero ad ammirare il gran Cavallo(b). Timete,
figlio
di Laomedonte secondo Ditti Cretese(c), comechè c
ni si trovavano in due partiti divisi, disceso dalla rocca Laocoonte,
figlio
di Priamo e di Ecuba, e sacerdote di Nettuno. Que
irono nella loro città. A ciò fare aveali indotti anche prima Sinone,
figlio
di Sisifo, nipote d’Autolico, e soldato d’Achille
ge degli abitanti (a). (22). Corebo, chiamato da Omero Ortrione, era
figlio
di Migdone. Egli, veggendo che i Greci conducevan
fabbricò la città de’ Falisci (a). Altri vogliono, ch’egli fosse non
figlio
, ma cocchiere d’ Agamennone (b). (b). In Iliad.
jani. Spezialmente poi si distinse in valore, quando uccise Euripilo,
figlio
di Telefo(c), il quale erasi portato in soccorso
eva ucciso molti Capitani Greci, e tra gli altri il bellissimo Nireo,
figlio
di Caropo, e della Ninfa, Aglaja, e il celebre Ma
Nireo, figlio di Caropo, e della Ninfa, Aglaja, e il celebre Macaone,
figlio
di Esculapio(d) ; benchè Orfeo fa sopravvivere. M
i al fiume Sperchio, e alla bella Polidora, figlia di Peleo, ma Boro,
figlio
di Periereo, passava per di lui padre, perchè egl
a adotto per sua figliuola(d). Pausania dice, che Auge, rinchiusa col
figlio
, Telefo, in una cesta, fu gettata da Nauplio in m
il re Teutrante. Questo Principe trovavasi allora in guerra con Ida,
figlio
d’Afareo, e il quale voleva detronizzarlo. Teutra
arete di Frigia vuole, che Pentesilea sia stata uccisa da Neottolemo,
figlio
d’Achille(a). Lo Scoliaste d’Omero(b) e Tolommeo.
sta persuase a Fenice di conciliarsi anch’egli l’affetto di colei. Il
figlio
non durò fatica nel riuscirvi. Se ne accorse il p
che lo ricolraò di ricchezze, gli affidò l’educazione d’Achille, suo
figlio
, e lo deputò a comandare a moltissimo popolo, e s
ombattendo contro i Trojani. Spirarono sotto i di lui colpi Echepolo,
figlio
di Talisio(f). Ablero(g), Falce, Mermero(h), e At
epolo, figlio di Talisio(f). Ablero(g), Falce, Mermero(h), e Atimnio,
figlio
d’Amisodaro(i). La destrezza e agilità d’Antiloco
ccise. Il solo Ovidio tragli Antichi lo fa cadere per mano di Ettore,
figlio
di Priamo(b). Senofonte dice, che Antiloco fu sop
ol. (15). I cocchieri di Achille furono Alcimedonte, e Automedonte,
figlio
di Diore. Questo ultimo uccise Areto, Capitano Tr
nte, che l’anzidetta donna morì di dolore per la lunga assenza di suo
figlio
(d). (c). Declaustre Diction. Mythol. (d). Ho
va contemplando il sepolcro di Troilo, ucciso da Achille(d). Macaone,
figlio
di Esculspio, finalmente lo guarì(a). Filottate s
. l. 9. (10). Uno de’compagni di Ulisse, che si chiamava Achemonide,
figlio
di Adamasto d’Itaca, rimase nelle terre de’ Ciclo
retese(d) e Aristoto(e) narrano, che Nausicaa si maritò con Telemaco,
figlio
d’ Ulisse ; e che n’ebbe un figlio, detto Ptolipo
e Nausicaa si maritò con Telemaco, figlio d’ Ulisse ; e che n’ebbe un
figlio
, detto Ptoliporto, o Perseptoli. (a). Hom. Odys
erire gli amanti di Penelope. Tra gli altri colpì nel perto Ctesippo,
figlio
di Politerso, e uccise Pisandro, figlio di Politt
tri colpì nel perto Ctesippo, figlio di Politerso, e uccise Pisandro,
figlio
di Polittore(c). (d). Id. Odyss. l. 14. (19).
pe cospirarono contro la di lui vita. Capo della congiura fu Antinoo,
figlio
d’ Eupiteo. Anfinomo però dissuase gli altri dall
ssi le guance cogli artigli(a). Lo stesso aveva presagito Teoclimeno,
figlio
di Polifide, e discendente dall’altro famoso Indo
rj Nobili, che in quell’occasione caddero morti, si nominano Antinoo,
figlio
d’Eupiteo, Eurimaco, figlio di Polibo, Anfinomo,
sione caddero morti, si nominano Antinoo, figlio d’Eupiteo, Eurimaco,
figlio
di Polibo, Anfinomo, e Anfimedonte, figlio di Mel
iglio d’Eupiteo, Eurimaco, figlio di Polibo, Anfinomo, e Anfimedonte,
figlio
di Melanzio. Questi due ultimi rimasero uccisi da
emaco(d). Eupiteo, padre d’Antinoo, volendo vendicare la morte di suo
figlio
, si fece alla testa d’alcuni d’Itaca, che avea so
o Ulisse(a). Tra gli amanti di Penelope si fa pure menzione di Leode,
figlio
di Enope. Costui vantavasi di conoscere il futuro
ani(b). Molti Greci perirono sotto di lui, e tragli altri Protoenore,
figlio
d’Areilico(c). Egli spogliò altresì delle anni Ot
so l’isola di Salamina(f). Quivi si conciliò il favore del re Cicreo,
figlio
di Nettuno e della Ninfa Salamide, che gli diede
si ritirò in Rodi. Creteo, cruciato dal dolore di vedersi diviso dal
figlio
, volle andare in traccia del medesimo, e si recò
l nuovo mostro. Poichè vano riusciva ogni artifizio e studio, Cefalo,
figlio
di Dejone o Dejoneo, re di una parte della Focide
jone o Dejoneo, re di una parte della Focide, o, come altri vogliono,
figlio
di Mercurio e di Erse, ne andò anch’egli alla cac
figliuolo, perchè Giocasta, appenachè lo sposò, Io riconobbe per suo
figlio
, ed ella tosto si uccise(d). V’è chi, seguendo qu
rta sa guisa della già presa vendetta, esalò lo spirito(a). Lasciò un
figlio
, di nome Diomede. Anche questi al tempo della gue
aloroso guerriero dopo Achille e Ajace Telamonio. Egli uccise Assilo,
figlio
di Teutrane, e al fianco di lui fece cadere morto
re i sogni. Pandaro, uno de’ Capitani Trojani, originario di Licìa, e
figlio
di’ Elcaone, vibiò un dardo contro Diomede, che l
ella di lui assenza erasi abbandonata a dissoluta vita con Cillabaro,
figlio
di Stenelo, ovvero, come altri dicono, con qualsi
sse l’eccellente Indovino. Melampo, e che per altro sia stato creduto
figlio
d’Apollo, perchè egli pure comparve vate eccellen
armi per vendicare Ie ombre loro padri, e sotto la guida di Alcmeone,
figlio
d’Anfiarao, cinsero Tebe d’assedio. Eglino furono
ca, che significa nati dopo (e). Tra loro molto si distinse Euripilo,
figlio
di Mecisteo, Promaco, figlio di Partenopeo, e Ste
e). Tra loro molto si distinse Euripilo, figlio di Mecisteo, Promaco,
figlio
di Partenopeo, e Stenelo, figlio di Capaneo(a). I
ripilo, figlio di Mecisteo, Promaco, figlio di Partenopeo, e Stenelo,
figlio
di Capaneo(a). I Tebani finalmente restarono vitt
inalmente restarono vittoriosi mercè il sacrifizio, che fece Meneceo,
figlio
di Creonte. Era stato predetto a quelle genti, ch
ato la morte, già comandata da Creonte(a). Dicesi inoltre, che Emone,
figlio
di Creonte, il quale aspirava alle nozze di colei
dell’Affrica, 390. Acalo, meccanico, nipote di Dedalo, 424. Acheloo,
figlio
del Sole e della Terra, 393. Acheronte, fiume del
tre Grazie, 175. Aglauro. Sua invidia punita, 167. Ajace, eroe greco,
figlio
d’Oileo, 567. Ajace, eroe greco, figlio di Telam
ita, 167. Ajace, eroe greco, figlio d’Oileo, 567. Ajace, eroe greco,
figlio
di Telamone, 561 ; — sue gesta all’assedio di Tro
itoo, re di Megara, 229. Alcmena, madre di Ercole, 74, 364. Alcmeone,
figlio
di Anfiarao, uno dei sette capitani sotto Tebe, 5
2°. Amicla, madre di Giacinto, 104. Amico, re di Bitinia, 442. Amore,
figlio
di Venere, 172, 173. Anchise, eroe trojano protet
eroe trojano protetto da Venere, e padre d’Enea, 176, 608. Androgeo,
figlio
di Minosse, 416. Andromaca, moglie d’Ettore, 545,
cita, 96 ; — uccide il serpente Pitone, 99 ; — morte di Esculapio suo
figlio
, 100 ; — suo esilio dal cielo, 101 ; — è adorato
no dello Zodiaco, 687. Aracne o Aragne. Sua metamorfosi, 265. Arcade,
figlio
della ninfa Calisto, 75, 140. Archemoro, 673. Arc
moro, 673. Archidamante, padre di Licisia, 670. Archiloco, guerriero,
figlio
di Nestore, 555. Areopago, celebre tribunale d’At
one, celebre cantore e sonatore ; suo pericolo, 478, e seg. Aristeo,
figlio
d’Apollo ; sue avventure, 474, 475 ec. Armonia, m
afo, figliuolo dell’Acheronte, trasformato in gufo, 56, 256. Ascanio,
figlio
d’Enea, 609, 616. Asclepiadi, 293. Asopo, regina
293. Asopo, regina d’Egina, perseguitata da Giunone, 92. Astianatte,
figlio
di Ettore, 595. Astrea, o la Giustizia, figlia di
tamorfosi, 490. Caduceo, verga di Mercurio, 161, 162. Ca[ILLISIBLE],
figlio
di Borea, 654. Calcante, indovino, 664. Caldei, s
e d’Apollo, ivi. Cumana (sibilla), 667. Cupac, 744. Cupido, o Amore,
figlio
di Venere, 172, 173. Cureti, abitanti di Creta, s
o, città e tempio, 143. Egeo, re d’Atene, 402 ; — riconosce Teseo suo
figlio
, 406 ; — sua morte, 426. Egeria, Ninfa consiglier
Egiale, 552. Egialea, 697. Egida di Minerva, 267. Egina, 229. Egisto,
figlio
di Tieste, 516. Egitto, fratello di Danao, 252. E
Apollo, 123 Elisi (campi), 216. Elle, sorella di Frisso, 449. Emone,
figlio
di Creonte re di Tebe, 510. Encelado, gigante, 69
celado, gigante, 69. Endimione, pastore protetto da Diana, 139. Enea,
figlio
d’Anchise e di Venere, 608 ; — fuggendo da Troja
ia, 610. Eolo, Dio dei venti, 199. Eoo, cavallo del Sole, 110. Epafo,
figlio
di Giove e di Io, 90. Epidauro, patria d’Esculapi
) dell’Oro ; — dell’ Argento ; — del Rame ; — del Ferro, 34. Eteocle,
figlio
di Edipo, usurpa il trono al fratello ec., 505 ;
vallo del Sole, 110. Etra, madre di Teseo, 402. Ettore, eroe trojano,
figlio
di Priamo, 591-596. Eufrosine, una delle tre Graz
, 110. Flora, Dea dei fiori, 312. Fobetore, uno de’ Sogni, 241. Foco,
figlio
d’Eaco, 229. Forba, pastore del re di Corinto, 49
allegorica, 332. Forza, divinità allegorica, 346. Freya, 743. Frisso,
figlio
di Atamante, 449 e 450. Funerali, 689 e seg. Fur
peto, celebre fra i Titani, 30. Giasone, padre di Pluto, 52. Giasone,
figlio
di Esone. Sua nascita, 448 ; — intraprende la con
e, 149. Iarba, re affricano, 611. Ibla, monte in Sicilia, 477. Icaro,
figlio
di Dedalo, 422. Icelo, uno dei sogni, 240. Ida,
o ; gastigo della sua vanità, 92. Ila, rapito dalle Ninfe, 654. Ilio,
figlio
di Laomedonte, 106. Ilioneo, 610. Ilo, 517. Imene
654. Ilio, figlio di Laomedonte, 106. Ilioneo, 610. Ilo, 517. Imene,
figlio
di Venere, 174. Inaco, re d’Argo, 89. Incas, 744.
zoni fatta prigioniera da Ercole, 375 ; — sposa Teseo, 432. Ippolito,
figlio
di Teseo, 432, 436 ; — sua morte, 437 ; — è resus
. Ismene, sorella d’Antigone, 510. Issione, suo supplizio, 248. Iti,
figlio
di Tereo, 637. K Kici-Manitu, 744. L
di Pane, 296. Luperci, sacerdoti del Dio Pane, 296. M Macaone,
figlio
di Esculapio, 293. Magi, sacerdoti dei Persiani,
a. Sue avventure, 454-458 ; — sua malvagità contro Teseo, 406. Medo,
figlio
di Medea, 459. Medusa, una delle Gorgoni, 357. Me
edo, figlio di Medea, 459. Medusa, una delle Gorgoni, 357. Megapento,
figlio
di Preto, 363. Megara, moglie d’Ercole, 391. Mege
elo, 283 ; — come è rappresentato, 284. Mopso, indovino, 664. Morfeo,
figlio
del Sonno, 240, 241. Morte, divinità inesorabile,
o. Sue avventure, 321, 322. Nauplio, vendica la morte di Palamede suo
figlio
, 585. Nausica, figlia d’Alcinoo, 578. Necessità,
si, divinità allegorica, 333, 334. Nereidi, Ninfe marine, 316. Nereo,
figlio
dell’Oceano e di Teti, 193. Nesso, uno dei Centau
all’educazione di Venere, 171. Oreadi, Ninfe dei monti, 319. Oreste,
figlio
di Agamennone, 527 ; — sue sventure, 533-535 ; —
. Orione. Sue avventure, 618-620. Orizia, moglie di Borea, 654. Oro,
figlio
d’Osiride, 701. Oromaze, divinità persiana, 715.
ito di Teti, 229, 320, 344, 536. Pelia, zio di Giasone, 448. Pelope,
figlio
di Tantalo, 250, 511 ; — sue avventure, 512, 513
roo, cavallo del Sole, 110. Pirra, moglie di Deucalione, 647. Pirro,
figlio
d’Achille, 543 ; — vendica la morte di suo padre,
— rapisce Proserpina, 214 ; — come vien rappresentato, 253. Podaliro,
figlio
di Esculapio, 293. Polidamante, 670. Polidetto, r
idetto, re di Serifa, 354. Polidoro, celebre scultore, 607. Polidoro,
figlio
di Priamo, 589. Polifemo, gigante, 273 ; — tenta
, nome di Cibele, 42. Rea-Silvia, sacerdotessa di Giunone, 256. Remo,
figlio
di Marte, 256. Reso, re di Tracia, 570 3°. Romolo
256. Remo, figlio di Marte, 256. Reso, re di Tracia, 570 3°. Romolo,
figlio
di Marte, 256. S Saffo poetessa, 173, 177 (
le Gorgoni, 357. Stenobea, moglie di Preto re d’Argo, 462. Sterculio,
figlio
di Fauno, 300. Sterope, Ciclope, 272. Stige, fiu
re in Tracia, 60, nota 1. Telamone, padre d’Ajace, 229, 561. Telefo,
figlio
d’Ercole, 570 4°. Telegono, figlio d’ Ulisse, 582
, padre d’Ajace, 229, 561. Telefo, figlio d’Ercole, 570 4°. Telegono,
figlio
d’ Ulisse, 582. Telemaco, figlio d’ Ulisse, 480,
, figlio d’Ercole, 570 4°. Telegono, figlio d’ Ulisse, 582. Telemaco,
figlio
d’ Ulisse, 480, 469. Tellus, nome di Cibele, 41.
E] prigioniero all’inferno, 434 ; — sposa Fedra, 435 ; — abbandona il
figlio
alla vendetta di Nettuno, 437 ; — morte di Teseo,
4. Teti, Dea del Mare, 192, 193. Teti, madre d’ Achille, 320. Teucro,
figlio
di Telamone e d’ Esione, 229. Teutatète, divinità
29. Teutatète, divinità gallica, 727. Tideo, eroe greco, 506. Tieste,
figlio
di Pelope, 515. Tifone, fratello d’Osiride, 698.
Yduna, 743. Z Zeffiro, vento di Ponente, 104, 652, 657. Zete,
figlio
di Borea, 654. Zeto, figlio d’Antiope e di Giove,
o, vento di Ponente, 104, 652, 657. Zete, figlio di Borea, 654. Zeto,
figlio
d’Antiope e di Giove, 74. Zodiaco. Spiegazione de
padre sì snaturato per divorare i propri figli ; che Giove non fu un
figlio
ingrato, nè un Dio mille volte più colpevole degl
ino che Giove un giorno gli avrebbe tolto l’inspero, tramò insidie al
figlio
per privarlo di vita e gli dichiarò senza riguard
nsacrava. Vesta ha dato il suo nome ad un pianeta. Giove Giove
figlio
di Rea e di Saturno nacque con Giunone e fu sottr
era nato per dar leggi all’universo, attentò più volte alla vita del
figlio
; questi, irritato per l’ingratitudine del padre,
Calisto da cui nacque Arcade, e quella di Aquila per rapire Ganimede
figlio
di Troe, e portatolo in cielo lo creò suo coppier
re le concubine di lui ed i figli che da quelle egli aveva. Contro Io
figlio
di Inaco re d’Argo esercitò ella principalmente l
tò anche Europa, Semele, Latona, Alcmena e suscitò mille traversie al
figlio
di quest’ ultima, Ercole, ed a molti altri. Ma ve
esse dopo la sua entrata nei Campi Elisi gustato alcun cibo. Ascalafo
figlio
di Acheronte e della Notte avendo manifestato che
ndogli stato annunciato dall’oracolo ch’essa dovea divenir madre d’un
figlio
che avrebbe l’impero dell’universo, egli inghiott
lio che avrebbe l’impero dell’universo, egli inghiottì la madre ed il
figlio
. Da quel momento fu oppresso da un terribile mal
eso il suo nome da questa Dea. Marte Marte, dio della guerra è
figlio
di Giunone. Questa Dea, come si è già detto, indi
da sè solo Pallade o Minerva, volle anch’essa partorire da sè sola un
figlio
, e mentre andava in oriente per apprenderne il mo
ezzo di tramandare il suo nome alla posterità. Nettuno Nettuno
figlio
di Saturno e di Rea, fu salvato da sua madre come
vi cagionavano la carestia coi loro ladronecci. Apollo Apollo
figlio
di Giove e di Latona e fratello di Diana, fu chia
di preferirsi a Latona ; e Niobe fu conversa in una rupe. Esculapio
figlio
di Apollo celebre nella medicina avendo risuscita
o lo fece scorticar vivo ; e fece crescere le orecchie d’asino a Mida
figlio
di Gordio re di Frigia, perchè aveva preferito il
sto nome si parla nella favola ; il più celebre tra di essi però è il
figlio
di Giove e di Maia figlia d’Atlante. Nessuna divi
Bacco o Libero secondo quasi tutti i poeti greci e latini vien detto
figlio
di Giove e di Semele figlia di Cadmo re di Tebe i
e che portarono un tal nome. Vulcano Vulcano dio del fuoco era
figlio
di Giove e di Giunone. Nacque egli così deforme,
erpina, altre deità infernali e descrizione dell’ inferno Plutone
figlio
di Saturno e di Reà, salvato come gli altri suoi
ata provò la stessa fatalità di Giunone e fu ferito in una spalla dal
figlio
di Alemena. A lui ed a Proserpina sacrificavansi
dell’Arcipelago, sulle coste dell’Asia, come vogliono altri. Eaco era
figlio
di Giove e di Egina, nacque nell’isola di Egina,
ferno, Stige, Cocito, Acheronte, Lete e Flegetonte. Acheronte diceasi
figlio
del Sole e della Terra da alcuni e di Titano e di
gli Dei spergiuri. Annoverasi tra i fiumi dell’Inferno anche l’Erebo
figlio
del Caos e della Notte, padre dell’Etera e del Gi
era d’uopo passar l’Acheronte in una nera barca condotta du Caronte,
figlio
dell’Erebo e della Notte, vecchio, ma di robusta
sa di stelle, colle ali e molte volte con una falce in mano. Il Sonno
figlio
dell’Erebo e della Notte, dicono che ebbe il suo
ha le tende nere. I Sogni gli stanno dintorno sdraiati, e Morfeo suo
figlio
o ministro, che addormenta tutti quelli che tocca
co suo impero. Si faceva soggiornare in fine nell’Inferno anche Pluto
figlio
di Cerere e di Giasone dio delle ricchezze, minis
erano tormentati. Tantalo re di Lidia o di Frigia nell’Asia minore,
figlio
di Giove e della ninfa Plote o Ploto o Pluto figl
Dei, per far prova della loro divinità diè loro a mangiare il propro
figlio
Pelope tagliato in pezzi. Vuolsi che Cerere più a
ndannate a riempire un vaso forato, per consumare tant’ acqua. Sisifo
figlio
di Eolo e di Enarete, nipote di Elleno e fratello
cia di rovinargli addosso e schiacciarlo. Issione altro re de’ Lapiti
figlio
di Giove e della ninfa Melete come dicono molti m
tudine in cui visse questo principe dopo il suo parricidio. Tizio era
figlio
di Giove e di Elara ; ma si disse figlio della Te
il suo parricidio. Tizio era figlio di Giove e di Elara ; ma si disse
figlio
della Terra, perchè sua madre lo partorì sotto te
Gli autori antichi non sono d’accordo sulla sua origine. Chi lo vuol
figlio
di Giove, chi di Mercurio. Si ritiene però più co
Mercurio. Si ritiene però più comunemente che il Pane dei Greci fosse
figlio
di quest’ultimo Dio e di Penelope, figlia d’Icari
l Dio della natura tutta e sotto questo titolo viene considerato come
figlio
di Demogorgone, il più antico degli Dei che aveva
ato ed aver regnato per la felicitò degli uomini. Fauno Dio campestre
figlio
di Mercurio e della Notte, dipingevasi come Pane
rvi Proteo, Periclimene ed Acheloo. Proteo Proteo, dio marino,
figlio
dell’Oceano e di Teti, e secondo altri di Nettuno
, per, cui desistettero dalle scelleraggini che commettevano. Aristeo
figlio
di Apollo e di Cirene avendo perdute tutte le sue
, gli occhi della ignorante moltitudine. Se n’era fatto un Dio marino
figlio
di Nettuno perchè era possente sul mare, e i suoi
Flora Zefiro vento d’occidente ed uno de’ quattro principali, era
figlio
di Eolo e dell’Aurora e secondo altri di Astrea.
etto che Giove si riserbò l’impero dell’aria. Egli poi affidò ad Eolo
figlio
suo e di Acesta o Sergesta figlia di Ippote troia
enti ed alle tempeste. Imene Imene Alcuni poeti fanno Imene
figlio
di Apollo e di Urania o di Calliope, altri figlio
i poeti fanno Imene figlio di Apollo e di Urania o di Calliope, altri
figlio
di Bacco e di Venere, e tutti lo hanno destinato
o molto discordi i mitologi nel fissare l’origine di Cupido. Lo fanno
figlio
del Caos e della Terra, di Zefiro e di Eride o la
il volo a traverso il nascente mondo. Vuolsi da altri che Amore fosse
figlio
di Giove e di Venere e Cupido della Notte e dell’
a gli stolti, ed il secondo soave e moderato ispirava i saggi. Cupido
figlio
di Marte e di Venere è quello che più comunemente
lli alati. Antero Antero il Contro Amore o amore per amore era
figlio
di Venere e di Marte. Questo nome si piglia in se
o una gioia pura ed un’affezione virtuosa e sinoera. Momo Momo
figlio
del Sonno e della Notte era il Dio de’buffoni. Sa
non era bastantemente ben calzata. Arpocrate e Muta Arpocrate
figlio
di Iside e di Osiri era il Dio del silenzio. Vogl
ccare i cavalli al di lei carro. Ercole la sposò in cielo e n’ebbe un
figlio
ed una figlia. In questa unione si vuol indicare
Amò teneramente Titone, giovinetto molto celebre per la sua bellezza,
figlio
di Laomedonte ; essa lo rapì, lo allevò e ne divo
Vuolsi da alcuni che il Destino sia nato dal Caos, da altri si crede
figlio
della Notte, e che essa lo generasse senza il con
tesso Dio si duole di non poter piegare il Destino per Sarpedonte suo
figlio
re di Licia natogli da Laodamia figlia di Bellero
lla città dedicavano la loro capigliatura. Esculapio Esculapio
figlio
di Apollo e di Coronide era dio della medicina. A
ina, che potè ad istanza di Diana richiamare da morte a vita Ippolito
figlio
di Teseo. Abbiam già detto in Apollo che Giove sd
amiglia reale e la sua dignità era a vita. Fetonte Fetonte era
figlio
del Sole e di Climene. In una gara che ebbe con E
onte era figlio del Sole e di Climene. In una gara che ebbe con Epafo
figlio
di Giove e di Io, il quale dicesi fabbricasse Mem
r fanciulli giuocavano insieme, Epafo rinfacciò a Fetonte che non era
figlio
del Sole come si credeva. Fetonte adiratosene, an
o Stige di accordargli tutto quello che avesse chiesto e l’imprudente
figlio
richiese di condurre il suo carro per lo spazio d
vocabile giuramento, tentò ogni via ma inutilmente di distogliere suo
figlio
da una sì ardita impresa, onde suo malgrado gli c
’ altra teneva sovr’uno de’ suoi ginocchi il piccolo dio Palemone suo
figlio
attaccato alla mammella. Aveva essa sereno il sem
volevano sposarla, ma avvertiti che era stabilito dal Destino che il
figlio
da essa nato sarebbe più grande e più possente de
per poco tempo ; imperocchè avendolo Peleo scoperto, salvò il proprio
figlio
, ma perdette la moglie. Teti sdegnata d’essere st
le sue armi, si portò in cielo a pregar Vulcano di darle pel proprio
figlio
delle armi divine e dalle proprie sue mani lavora
i Minosse. Minosse fu sposo di Itona la quale il rendette padre di un
figlio
chiamato Licasto, che a lui succedette nel regno,
gariani colla guerra che fece loro per vendicare la morte del proprio
figlio
Androgeo assassinato dagli Ateniesi. Minosse aven
corrispondenza di questi due amanti. Pasifae essendosi sgravata di un
figlio
cui gli autori nominano Asterio o Asterione, sicc
o Asterione, siccome incerto ne era il padre, e che si poteva credere
figlio
tanto di Tauro quanto di Minosse, secondo alcuni
rtavano talvolta il Minotauro per insegna. Dedalo, celebre ateniese,
figlio
di Eupalamo e nipote di Metione o Imetione, della
allievi un nipote per nome Ascalo, noto anche sotto il nome di Talao,
figlio
di Perdice sua sorella. Questo giovine prometteva
i amori di Pasifae, determinò di punirnelo, e lo fece rinchiudere col
figlio
Icaro, alcuni dicono nel Labirinto, altri in una
trovò il mezzo di fare delle ali e di attaccarle con cera a sè ed al
figlio
. Essi riuscirono a volare, ma le ali di Icaro, il
a allorchè fu obbligato di giustificarsi della uccisione di Allirosio
figlio
di Nettuno. Ne’ primi tempi ammettevansi a questo
stauratore ritornandolo al suo antico splendore. Glauco Glauco
figlio
di Nettuno e della ninfa Naide fu un celebre pesc
dici ove fu in origine trasferita da Roma nel 1587 sotto Ferdinando I
figlio
del Gran Cosimo, e dalla galleria di Firenze dei
o in Atene fu edificato in loro onore da Anfittione terzo re di Atene
figlio
di Deucalione e di Pirra. Le Ore sono le compagne
rcia, ai rami della quale poi sospendesti la culla del pargoletto tuo
figlio
. » Non si lasciò neppur terminar il discorso all
chè la sera stessa l’empio ed avido legnaiuolo fu colpito assieme col
figlio
da inaspettata morte immatura. Un altro storico
o, l’Autunno con Bacco e l’Inverno con Ercole. Tritone Tritone
figlio
di Nettuno e di Anfitrite, era un Dio marino, la
ercuto o Sterculio o Sterquilino era il dio del concime, che dicevasi
figlio
di Fauno e che aveva per il primo introdotta la c
o. Esso era il più noto e il più venerato dai Greci e dai Romani, era
figlio
di Giove e di Alcmena moglie di Anfitrione re di
ani, era figlio di Giove e di Alcmena moglie di Anfitrione re di Tebe
figlio
di Alceo. Dal nome dell’avo Ercole fu detto Alcid
ondo ; Giunone sdegnata per l’infedeltà di Giove, si vendicò sopra il
figlio
, sollecitando la nascita di Euristeo, ed assicura
a raddoppiati colpi e molti altri prodigi annunziarono la gloria del
figlio
di Giove. Alcmena partorì due gemelli, Ercole ed
ondo alcuni Euristeo. Volendo Anfitrione sapere qual d’essi fosse suo
figlio
, mandò due serpenti presso della loro culla ; Ifi
enti, dando in tal modo a conoscere fin dal suo nascere che era degno
figlio
di Giove. La maggior parte dei mitologi raccontan
le ; era anche un famoso mangiatore. Un giorno viaggiando con Ilo suo
figlio
, sorpresi dalla fame ambidue, chiese da mangiare
sortì con gloria. Dovette primieramente combattere il terribile leone
figlio
di Tifone e di Echidna, che infestava i contorni
Siccome Augia gli rifiutò il compenso malgrado il parere di Fileo suo
figlio
che lo consigliò a mantenere i patti, Ercole offe
te Olimpo ove furono divorati da animali feroci. 10.° Uccise Gerione
figlio
di Crisaore e di Calliroe o di Nettuno creduto ge
er custode delle sue mandre aveva un cane con tre teste chiamato Orto
figlio
di Echidna, ed un Dragone con sette teste. Ercole
o di competere con esso, Giove medesimo volle lottare col proprio suo
figlio
sotto la figura di un atleta ; e siccome dopo lun
ale da ambe le parti, il Dio si diede a conoscere e si congratulò col
figlio
per la sua forza e valore. Ercole ebbe molte mogl
antata nella terra aveva preso radice, ed era divenuta un albero. Ilo
figlio
di lui e di Deianira sposò Iolea, ma Euristeo ser
glio di lui e di Deianira sposò Iolea, ma Euristeo serbando verso del
figlio
l’odio che nutrito avea contro del padre lo scacc
a Ilo medesimo in un combattimento, il regno di Micene passò ad Atreo
figlio
di Pelope e padre di Agamennone ; e soltanto dopo
suo, e che tutte poi attribuite fossero le imprese di tanti Ercoli al
figlio
di Alcmena e di Giove che si rendette così il più
i di mitologia. Prometeo Il più antico de’ Semidei fu Prometeo
figlio
di Giapeto uno de’ Titani e di Asia figlia dell’O
eva formato l’uomo. Deucalione Deucalione re di Tessaglia, era
figlio
di Prometeo e marito di Pirra figlia di Epimeteo
ucalione ebbe da Pirra due figli. Elleno che alcuni mitologi chiamano
figlio
di Giove, ed Anfittione che regnò nell’Attica. Eb
Perseo re di Argolide uno de’ più famosi eroi della antichità era
figlio
di Giove e di Danae unica figlia di Acrisio re di
o di Giove e di Danae unica figlia di Acrisio re di Argo. Acrisio era
figlio
di Abante ed aveva un fratello chiamato Preto ch’
va. Avendo Acrisio inteso dall’oracolo ch’ei sarebbe stato ucciso dal
figlio
di Danae, la fece chiudere in una torre di bronzo
d’oro penetrò nella torre, e dopo nove mesi Danae diede alla luce un
figlio
chiamato Perseo. Pretendono alcuni, ma son credut
accolta da un pescatore nomato Ditti il quale condusse la madre ed il
figlio
a Polidete sovrano dell’isola, che dicesi da alcu
alità per quella notte soltanto al re Atlante facendosi conoscere per
figlio
di Giove. Atlante rammentandosi di un oracolo ant
osi di un oracolo antico che gli aveva annunciato di diffidarsi di un
figlio
di Giove che gli avrebbe un giorno rapiti i più b
ati in cielo e collocati fra le costellazioni. Atlante Atlante
figlio
di Giove e di Climene, gigante di grandezza e di
conservavano i pomi d’oro. Avvertito dall’oracolo di guardarsi da un
figlio
di Giove, si decise a non ricevere più alcuno in
ttuno, poscia di Egeo re di Atene, onde fu Teseo riguardato da alcuni
figlio
di quel Dio, da altri di Egeo. Teseo vantavasi di
cata una parte della pelle. Egli aveva avuto da Antiope o Ippolita un
figlio
chiamato Ippolito. Fedra di lui matrigna furiosa
di aver attentato al di lei onore ; Teseo troppo credulo abbandonò il
figlio
al furore di Nettuno, il quale fece sortire dal m
poi disperata s’uccise ; e Teseo addolorato per l’ingiusta morte del
figlio
, non ebbe da quel momento più pace. Il ritorno di
ti vedendo da lungi tornar il naviglio colle nere vele, e credendo il
figlio
estinto, per duolo affogossi nel mare, che da lui
come il nome di Teseo risonava altamente per tutta la Grecia, Piritoo
figlio
d’Issione re de’ Lapiti o secondo altri di Giove
Cadmo Cadmo principe Fenicio, fondatore di Tebe in Beozia, era
figlio
di Agenore re di Fenicia e di Telefassa, o second
amato del pari che rispettato da’suoi sudditi ; egli era padre di un
figlio
chiamato Polidoro e di quattro bellissime fanciul
La prima sciagura ch’ella gli cagionò, si fu la disgrazia di Atteone
figlio
di Autonoe. Semele fu uccisa dal fulmine di Giove
ne figlio di Autonoe. Semele fu uccisa dal fulmine di Giove ; Penteo,
figlio
di Agave, fu lacerato dalle Baccanti ; Ino divenu
fortuna ; questo principe fu avo di Laio, ucciso da Edipo suo proprio
figlio
. Cadmo cedendo al fine al dolore che gli cagionav
e, teologo, poeta, celebre cantore, viaggiatore e guerriero. Esso era
figlio
di Oeagro o Eagro re di Tracia e della musa Calli
a nascita e ai talenti di lui venne in seguito pubblicato ch’egli era
figlio
di Apollo e della musa Clio e questa opinione ado
morsecchiatura d’un serpente, mentre ella fuggiva dal giovine Aristeo
figlio
di Apollo e della ninfa Cirene che per farle viol
ura al ricovero de’nemici e delle bestie feroci. Lino Lino era
figlio
di Apollo e di Tersicore o di Euterpe o di Urania
, Chirone, Fineo, gli Argonauti, il vello d’oro, ecc. Giasone era
figlio
di Esone re di Iolco nella Tessaglia e di Alcimed
Pelia ; l’oracolo predisse a quest’ultimo che sarebbe scacciato da un
figlio
di Es one. Quindi appena Giasone vide la luce suo
la sua presenza e pel suo abito straordinario : si fece conoscere pel
figlio
di Esone e domandò francamente allo zio il trono
Questo delitto non rendè però a Giasone la sua corona, perchè Acasto,
figlio
di Pelia, se ne impadronì e forzò il suo rivale a
gura, trasferì a Prometeo l’immortalità ch’era toccata a Chirone come
figlio
di Saturno, e pose il Centauro nello zodiaco, dov
Tra questi principi i più distinti erano Castore e Polluce, Telamone
figlio
di Eaco e padre del famoso Aiace, i fratelli alat
rdita e fecero eccheggiar le ripe all’intorno colle loro grida. Argo
figlio
di Alettore co’legni del monte Pelio e con una qu
ote che furono poi dette Strofadi ora Strivali. Fineo secondo alcuni
figlio
di Agenore e secondo altri nipote di Agenore e fi
secondo alcuni figlio di Agenore e secondo altri nipote di Agenore e
figlio
di Fenice e di Cassiopea sposò in prime nozze Cle
i tant’altre invenzioni mitologiche. Bellerofonte Bellerofonte
figlio
di Glauco re di Efira o Corinto, nipote di Sisifo
n che colla terra. Meleagro, Atalanta ed Ippomene Meleagro era
figlio
di Oeneo, re di Calidone e di Altea figlia di Tes
to la loro trista sorte. Allorchè Ippomene si presentò. Ippomene era
figlio
di Megareo o Macareo, disceso dal sangue di Nettu
iunse il primo alla meta, e sposò la principessa. La rese madre di un
figlio
chiamato Partenopeo, il quale fu uno de’capitani
in alcioni. Giano Giano che alcuni fanno Scita d’origine, era
figlio
secondo altri mitologi di Creusa figlia di Erette
primo fanciullo in cui s’imbattesse il giorno seguente. Difatti Giano
figlio
di Creusa fu il primo a’ presentarsegli ed egli l
rizione del nodo gordiano Gordio re di Frigia, padre di Mida, era
figlio
di un agricoltore. Altra eredità non aveva fatta
da lei la forma del sacrificio, ed avendola poscia sposata, n’ebbe un
figlio
chiamato Mida. Sopraggiunsero intanto delle forti
liloro, descrizione della sfinge e della guerra di Tebe Edipo era
figlio
di Laio figlio di Labdaco re di Tebe e di Giocast
ione della sfinge e della guerra di Tebe Edipo era figlio di Laio
figlio
di Labdaco re di Tebe e di Giocasta figlia di Cre
di Creonte. L’oracolo aveva predetto a Laio che sarebbe ucciso da suo
figlio
il quale avrebbe poi sposata la madre, dalla cui
della sua corte acciò lo facesse perire, ma questi, fatto pietoso del
figlio
lo attaccò solo pei piedi ad un albero. Fu là tro
fiezza dei piedi lo chiamò Edipo. Fattosi adulto, udendo di non esser
figlio
di Polibio, andò a consultar l’oracolo di Apollo
due figlie, Argia e Deifile. Esso maritò la prima a Polinice, a Tideo
figlio
di Eneo re di Calidone che si era alla corte di A
Atreo, Tieste, Agamennone, Menelao, Egisto, Oreste, ecc. P elope
figlio
di Tantalo re di Frigia e di Taigete, fu dall’emp
e. Pelope sospettandoli ambedue rei della morte di Crisippo altro suo
figlio
che aveva avuto da una concubina per nome Astioch
ggì alla corte di Euristeo re d’Argo, suo nipote, perocchè questi era
figlio
di Nicippe, una delle figlie di Pelope. Euristeo
si ritirò in Sicione città dell’Acaia. Atreo fu poi ucciso da Egisto
figlio
di Tieste. Atreo ebbe due mogli. Ignorasi quale
figlia di Euristeo. Altri accertano che Aerope fu moglie di Plistene
figlio
di Atreo ; che la rese madre di Agamennone e di M
per ricuperare Elena moglie di Menelao che era stata rapita da Paride
figlio
di Priamo re di Troia. Prima della partenza de’ G
torno, a tradimento l’uccise e impadronissi del regno d’Argo. Oreste
figlio
di Agamennone e di Clitennestra dovea esser uccis
re fu Oreste tormentato dalle Furie, e vagando accompagnato da Pilade
figlio
di Strofio, con cui era stato educato, giunse in
rra di troia Cagione della guerra di Troia fu Paride o Alessandro
figlio
di Priamo re di Troia e di Ecuba figlia di Dimant
po averlo interrogato intorno il suo nascimento, il riconobbe per suo
figlio
, nè potendo resistere alla forza dell’amor patern
utti i principi della Grecia, tra i primari de’quali contansi Achille
figlio
di Peleo re di Ftia in Tessaglia e di Tetide ; Ai
io di Peleo re di Ftia in Tessaglia e di Tetide ; Aiace di lui cugino
figlio
di Telamone re di Salamina e di Esione ; Ulisse f
di lui cugino figlio di Telamone re di Salamina e di Esione ; Ulisse
figlio
di Laerte re di Itaca ; Nestore figlio di Neleo r
Salamina e di Esione ; Ulisse figlio di Laerte re di Itaca ; Nestore
figlio
di Neleo re di Pilo ; e Patroclo figlio di Menezi
Laerte re di Itaca ; Nestore figlio di Neleo re di Pilo ; e Patroclo
figlio
di Menezio e di Stenele ; e dopo la morte di Achi
di Menezio e di Stenele ; e dopo la morte di Achille s’aggiunse Pirro
figlio
di lui e di Deidamia. Non furono meno solleciti i
armarsi e procacciarsi alleati. Ettore e Paride figli di Priamo, Enea
figlio
di Anchise e di Venere furono i principali tra i
racia co’ suoi figli, Mennone re dell’Etiopia, Sarpedonte re di Licia
figlio
di Giove e di Laodamia figlia di Bellerofonte, Pe
i da Ettore ad onta della resistenza de’ Greci e soprattutto di Aiace
figlio
di Telamone, ebbero dei grandi vantaggi ; e poco
erro e fuoco misero la città tutta. Ulisse e Menelao uccisero Deifobo
figlio
di Priamo, e via condussero Elena, che dopo la mo
ncia dal nome degli Eneti quel di Venezia, come alcuni opinano. Enea
figlio
di Anchise e di Venere fu anch’egli accusato da a
io suo padre Anchise che portava gli Dei Penati, e guidando a mano il
figlio
Ascanio, partì seguíto dalla moglie Creusa figlia
figlia di Priamo, che poi si smarrì nel viaggio. Enea col padre e col
figlio
andò a ricovrarsi ad Antandro città della Frigia
a era stata innanzi promessa. Enea lasciò nel Lazio suo successore il
figlio
Giulio Ascanio, che edificò Alba e vi trasportò l
Roma ; Ercole in Atene e a Cadice ; Serapi in Alessandria ; Trofonio
figlio
di Ercino re d’Orcomene n’ebbe un celebre nella B
Limniadi. 252. Linceo. V. Danaidi. 105. Castore e Polluce. 330. Lino
figlio
di Apollo. 342. — precettore d’Ercole. V. Ercole.
46. Zeto. 339. [Errata] ERRORI CORREZIONI Pag. 20 lin. 15
figlio
figlia » 48 » 10 Ipocrene Ippocrene » 57 »
a Eeta, il quale aveva una figlia nubile chiamata Medea ed un piccolo
figlio
chiamato Absirto. I Colchi eran celebri nell’anti
tacolo lo ritardasse, arrestandolo a rendere alla salma dell’ estinto
figlio
i funebri onori. Con questo orrendo delitto otten
rò da Anfione, del quale è più breve il racconto. Anfione fu creduto
figlio
di Giove e di Antiope (o secondo altri di Mercuri
nizione della superbia di sua moglie (V. il N. XVI). Di Orfeo creduto
figlio
di Apollo e della Musa Calliope si narrano innume
uello di Aristeo, che fu il primo Apicultore dell’Antichità. Egli era
figlio
della Ninfa Cirene, e perciò fu da taluni conside
Tebano, perchè arricchito delle spoglie di tutti gli altri. Egli era
figlio
di Anfitrione re di Tebe e di Alcmena sua moglie
i Anfitrione re di Tebe e di Alcmena sua moglie ; ma fu detto che era
figlio
di Giove, per render più credibili, secondo le id
dovunque trovasse da uccider mostri o tiranni. Ammesso che egli fosse
figlio
di Giove e di Alcmena v’è da aspettarsi che Giuno
ote e famose. Combattè Ercole spontaneamente col Libico gigante Antéo
figlio
di Nettuno e della Terra ; e benchè l’Eroe Tebano
ioè il più gran malvagio che sia mai esistito. I poeti dicono che era
figlio
di Vulcano e che abitava in una caverna del Monte
se re e legislatore dei Cretesi Dicemmo nel N° XXX che Minosse era
figlio
di Giove e di Europa, la quale fu rapita da Giove
ese in moglie Pasifae, una delle figlie del Sole, dalla quale ebbe un
figlio
che fu chiamato Androgeo e due figlie di nome Ari
tutte le stravaganze della regina Pasifae, fu chiuso insieme col suo
figlio
Icaro nel labirinto. Per altro egli trovò il modo
i fece dare della cera e delle penne, e costruite le ali per sè e pel
figlio
volò via con esso traversando il mare per andar n
più ancora per gli straordinarii effetti che ne derivarono. Androgeo
figlio
di Minosse ed erede del trono era così valente ne
iso per invidia dagli Ateniesi ; e Minosse per vendicare la morte del
figlio
fece loro la guerra, e avendoli vinti impose ad e
ore. La terza volta però ne furon liberati da Teseo riconosciuto come
figlio
del loro re Egeo. A questo punto cessano i fatti
a morte e i pretesi miracoli. Non bastò agli Ateniesi che Teseo fosse
figlio
di un loro re, ma dissero che era figlio di Nettu
gli Ateniesi che Teseo fosse figlio di un loro re, ma dissero che era
figlio
di Nettuno, e così lo fecero appartenere al numer
nere al numero dei Semidei. Per altro poco giovò a quest’Eroe l’esser
figlio
di un Dio, chè anzi, come vedremo in appresso, gl
l merito ad una special protezione soprannaturale. Egeo re di Atene,
figlio
di Pandione e nipote di Cecrope, aveva sposato Et
per la guerra, lasciò ad Etra una spada che essa dovea consegnare al
figlio
quando fosse adulto ; al qual segnale lo avrebbe
osse adulto ; al qual segnale lo avrebbe riconosciuto per suo. Questo
figlio
fu chiamato Teseo ; il quale nel crescere diede s
aspettava l’occasione che il re Egeo da sè stesso lo riconoscesse per
figlio
. Era giunta da qualche tempo alla corte d’Atene l
rra tutte le imbandite vivande, ed abbracciando Teseo lo dichiarò suo
figlio
. Medea prestamente fuggì e andò altrove a finire
o di lutto le vele nere. Egeo ordinò che al ritorno, se era reduce il
figlio
, vi si mettessero di color porpureo ad annunziarg
funebri giuochi che Minosse faceva celebrare in onor del suo estinto
figlio
Androgeo ; compiuti i quali, chiudevansi le Ateni
esiate vele purpuree, segno convenuto a prenunziargli la salvezza del
figlio
, scorte invece le vele nere, e perciò credendolo
guerra. Da Ippolita (secondo alcuni chiamata Antiope) gli era nato un
figlio
a cui diede il nome di Ippolito. Dipoi rapì la be
tal sopraffina malignità, che Teseo divenne crudele contro il proprio
figlio
; e per non farsene micidiale egli stesso, ottenn
eo di appagare tre suoi desiderii : desiderò Teseo irato la morte del
figlio
, ed avendola impetrata, cadde in gravissimo lutto
primo, che egli avendo saputo dall’Oracolo di dover essere ucciso dal
figlio
di cui era incinta Giocasta sua moglie, diede ord
do, che non ostante non potè sfuggire il suo destino, e fu ucciso dal
figlio
miracolosamente salvato. Ed ecco in qual modo : N
figlio miracolosamente salvato. Ed ecco in qual modo : Nato appena il
figlio
, invece di essere ucciso immediatamente nella reg
pastore, che lo prese e lo portò alla sua capanna e lo tenne come suo
figlio
, chiamandolo Edipo, che significa piede gonfio, p
o che aveva esposto nel bosco il regio infante, comprese che egli era
figlio
di Laio e parricida, e che Giocasta era sua madre
co’suoi delitti esser felice com’egli credeva ; poichè avvenne che il
figlio
di lui Emone essendo invaghito di Antigone, e non
uno strale avvelenato morì sotto le mura di Tebe. Ebbe da Deifile un
figlio
che fu il famoso Diomede, il più valoroso, dopo A
e rendevansi al marito i funebri onori. Dal loro connubio era nato un
figlio
di nome Stènelo, che fu poi uno dei più valorosi
hanno di Partenopeo. Alcuni lo credono fratello di Adrasto, ed altri
figlio
di Atalanta, la famosa cacciatrice che fu la prim
ogli altri per la guerra, e sicuro di dovervi perire, lasciò detto al
figlio
Alcmeone, che appena udita la sua morte lo vendic
o causa della morte di Anfiarao e di Erifile, riuscì funesto anche al
figlio
Alcmeone che ne fu l’erede. Ne fece egli un dono
hi afferma che fu anche saccheggiata la città di Tebe e che Tersandro
figlio
di Polinice ne prendesse il governo ; e inoltre c
Tantalo condannato alle pene del Tartaro per avere ucciso questo suo
figlio
, e imbanditene le carni per cibo alla mensa dei N
cò in ambedue le linee collaterali ai loro discendenti. Di Tieste era
figlio
Egisto, nato d’illegittime e vietate nozze ; e po
hille deriva da Giove : genus ab Jove summo ; poichè Eaco suo avo era
figlio
di Giove e di Egina. Eaco nacque in quell’isola d
o Eaco divenuto re senza sudditi. Giove per altro, alle preghiere del
figlio
, ripopolò quel regno in un modo miracoloso : fece
na Dea ; e questa fu Teti ninfa marina, dalla quale doveva nascere un
figlio
molto più illustre e potente del padre. Questo de
i Troia. Ora è a dirsi che dal matrimonio di Peleo con Teti nacque un
figlio
che fu chiamato Achille. La madre, come Dea, sape
lle. La madre, come Dea, sapeva già dal libro del Fato che questo suo
figlio
sarebbe un fulmine di guerra ; quindi per maggior
or materno la spinse a prendere una nuova precauzione, a trafugare il
figlio
nell’isola di Sciro e nasconderlo in gonna femmin
e primo re della città che da lui prese il nome di Dardania. Egli era
figlio
di Giove e di Elettra una delle 7 figlie di Atlan
Troiani, e il suo nome di Giulio derivava da quello di Giulo Ascanio
figlio
di Enea, come asserisce Virgilio125. Nella Cronol
ltri re per altro son quegli stessi rammentati da Omero. Di Erittonio
figlio
di Dardano i mitologi non raccontano alcun fatto
to notabile ; e molti danno questo nome ad Eretteo re di Atene che fu
figlio
di Vulcano. Anche Omero, come abbiam veduto, lo d
o Troo, onde vennero i nomi di Troia e di Troiani, come dal nome del
figlio
suo Ilo derivò quello di Ilion (in italiano Ilio)
ra, « E già le notti al mezzo dì sen vanno. » Laomedonte fu l’unico
figlio
di Ilo e il penultimo re di Troia ; e di lui parl
a, e veramente ab ovo, narrando che Ecuba quand’era incinta di questo
figlio
sognò di aver partorito una fiamma che incendiava
incendiava tutta l’Asia. Gl’interpreti dei sogni dichiararono che il
figlio
nascituro sarebbe stato causa della rovina della
come di Edipo, che fu trovato vivo da un pastore ed allevato come suo
figlio
sul monte Ida. Quivi egli crebbe ignaro della sua
Dea. In quanto al pastore fu trovato il modo di farlo riconoscere per
figlio
di Priamo e di Ecuba in un torneo in cui Paride v
rima. » Fortunatamente essendo venuto in Aulide tra i primi Palamede
figlio
di Nauplio, re della vicina isola di Eubea, egli,
e questa fatalità si avverò la prima colla venuta di Achille, che era
figlio
di Peleo e nipote di Eaco, e perciò chiamato dai
sia. Telefo, quantunque di sangue greco per parte di padre perchè era
figlio
di Ercole, essendo divenuto re di Misia, regione
atosi davanti a lui gli bacia piangendo quella mano che gli uccise il
figlio
, e lo prega singhiozzando di rendergli il corpo d
da, pietosamente piange al suo pianto, e gli accorda il corpo del suo
figlio
senza alcun riscatto. Anzi per aver tempo di far
cui abbiamo parlato. Ma Ulisse sapeva bene che di Achille esisteva un
figlio
nato da Deidamia, e vivente anche allora alla cor
si al campo di Troia per vendicar la morte del padre ; e Pirro, degno
figlio
di Achille, non ebbe mestieri di altre parole per
i la vita in battaglia. Fra questi v’eran due Semidei, cioè Sarpèdone
figlio
di Giove e di Laodamia, e Mènnone figlio dell’Aur
due Semidei, cioè Sarpèdone figlio di Giove e di Laodamia, e Mènnone
figlio
dell’Aurora e di Titone. Essendo ambedue re, il p
asto accampato intorno alle fumanti rovine di Troia insieme con Pirro
figlio
di Achille e gli altri capitani che non vollero p
i di Pirro v’era Andròmaca, vedova del famoso Ettore. Questa aveva un
figlio
chiamato Astianatte, bambin leggiadro come stella
e lo scagliò lontano nella sottoposta campagna ove morì sul colpo. Un
figlio
dell’ucciso Ettore che sopravvivesse al padre era
ttore che sopravvivesse al padre era sempre un imminente pericolo pel
figlio
dell’uccisore. Anche questo tragico fatto fu espr
d ucciso ingiustamente dai Greci ; e perciò per vendicar la morte del
figlio
aveva Nauplio sempre cercato di nuocere in ogni m
sta, ed invece percuotendovi naufragassero ; ma non vi perì che Aiace
figlio
di Oileo, e tutti gli altri si salvarono, con gra
ria. Nel tempo della sua più che decenne assenza, Egisto suo cugino e
figlio
di Tieste continuando a nutrire l’odio del padre
egnava prima di lui, » avea tese insidie alla vita del piccolo Oreste
figlio
di Agamennone e di Clitennestra ; ma la sorella E
endicarne la morte, accompagnato dall’incomparabile amico suo Pilade,
figlio
di Strofio, ritornò nascostamente nella sua reggi
n Micene, ma ancora nella maggior parte del Peloponneso. Egli ebbe un
figlio
chiamato Tisamène, che fu re dopo di lui ; e l’am
Alfieri che hanno per titolo il nome del gran re dei re e quello del
figlio
di lui 137. Menelao ed Elena dopo esser partiti
agno da tre sue ancelle travestite da Furie. Neottolemo, ossia Pirro
figlio
di Achille, tornando in Grecia co’ suoi Mirmidoni
Grecia co’ suoi Mirmidoni, condusse seco tra gli altri schiavi Eleno
figlio
di Priamo e Andromaca vedova di Ettore. Di schiav
di Ettore. Di schiava la fece divenire sua moglie, ed ebbe da essa un
figlio
a cui alcuni Mitologi antichi danno il nome di Mo
ancora alcuni anni in seno alla sua famiglia, in cui però mancava il
figlio
Antìloco, ucciso sotto le mura di Troia per mano
ente come quello di Jefte ; e che volendo adempierlo coll’uccidere il
figlio
che era stato il primo a venirgli incontro, fu ca
era tutte le sue più mirabili astuzie, potè finalmente coll’aiuto del
figlio
e di alcuni suoi sudditi che gli erano rimasti fe
e poi viver tranquillo nel suo regno con la fida Penelope, il saggio
figlio
e il vecchio suo padre Laerte (chè la madre Antic
ente di Enea nell’Iliade, e ne rammenti gl’illustri natali, dicendolo
figlio
della Dea Venere e di Anchise principe troiano, e
io suo padre Anchise portandolo sulle spalle e conducendo per mano il
figlio
Ascanio, mentre la moglie Creusa che li seguiva d
orpo mio « Umor preso e radici han fatto selva. » Che Polidoro fosse
figlio
di Priamo e di Ecuba lo abbiamo accennato parland
n sull’arena steso « Vider Miseno indegnamente estinto ; « Miseno, il
figlio
d’Eolo, che araldo « Era supremo, e col suo fiato
in onor di sua moglie la città di Lavinio, e che in appresso Ascanio
figlio
suo e di Creusa, fabbricò la città di Alba Lunga,
patria avesse sacrificato sè stesso un discendente di Cadmo, Menèceo
figlio
di Creonte udendo questo, non dubitò di uccidersi
toria la moglie. « Avidamente in tortuose spire « Stringean l’eccelso
figlio
, « Quand’ ei levossi alla tremenda guerra ; « E f
li divelle in brani. » (Traduz. del Borghi.) 85. Lino fu creduto
figlio
di Apollo e della Musa Terpsicore e nato qualche
i facendosi predire il suo esilio, assomiglia sè stesso all’innocente
figlio
di Teseo. La predizione è posta sulle labbra del
un’isola favolosa, come la Dea che vi risiedeva. 141. Essendo Ulisse
figlio
di Laerte e di Anticlea ambedue mortali, non appa
acconti; così volendo esprimere il sole nascente, ora parlavasi di un
figlio
nato dalla Notte o dalle Tenebre, ora di un gigan
iato Estia, Demetra, Era, Ades e Posidone; ma quando nacque l’ ultimo
figlio
, Zeus, Rea lo nascose, e invece di esso porse al
pia, e manifestava poi anche l’ avvenire per mezzo del suo prediletto
figlio
Apollo. 3. L’ alto concetto che della suprema lor
ide Metis (l’ assennatezza), ma ben presto temendo nascesse da lei un
figlio
che gli togliesse la signoria dell’ universo, l’
arie e nelle artistiche. È celebre la pittura Omerica (Il. 1,528) del
figlio
di Crono che china i neri sopraccigli; onde sull’
, l’ elmo. IV. Apollo. 1. Febo Apollo era detto, come Artemide,
figlio
di Zeus e di Leto o Latona. Narravasi che persegu
il cavallo, il picchio. VII. Efesto-Vulcano. 1. L’ altro
figlio
di Zeus e di Era è Efesto (Hephaestos), Dio del f
. E poichè il fuoco vien dal cielo, per questo Efesto era stato detto
figlio
di Zeus. Lo si pensava zoppo; immagine dei movime
che conservasi in Vaticano. VIII. Ermes-Mercurio. 1. Ermes,
figlio
di Zeus e di Maia figlia d’ Atlante, nacque in un
l premio della bellezza. Amò poi il duce troiano Anchise e n’ ebbe il
figlio
Enea. Altri mortali aiutò in cose d’ amore, come
rita un cenno speciale la leggenda dell’ amore di Afrodite per Adone,
figlio
di Fenice e di Afesibea. Era questa leggenda d’ o
e in Occidente, facile ascolto trovò anche la leggenda di Enea, detto
figlio
di Venere, e imaginato come fondatore della stirp
l delfino; tra le piante il mirto, la rosa, il pomo, il papavero e il
figlio
. X. Estia-Vesta. 1. Estia (Hestia) era dett
tutta a ricci splendenti, e coperto d’ un, elmo d’ oro. Lo si diceva
figlio
del Titano Iperione (Hyperion) e di Tea (Theici)
lo attendevano. È assai nota la leggenda di Fetonte (Phaëthon), detto
figlio
di Elio e di Climene; il quale avendo chiesto al
so da Achille. D’ allora in poi piange Eos incessantemente il perduto
figlio
, e le sue lagrime cadono sulla terra in forma di
oi dai dardi cocenti del sole vien fatto vecchio, secco e deforme. Il
figlio
di lui Mennone, bellissimo tra gli eroi di Troia,
us, venerato insieme con Mater Matuta, fu identificato con Melicerte,
figlio
di Leucotea. Antichi templi in onor di Matuta tro
olti altri simili. Il dolore dell’ Aurora per la morte di Mennone suo
figlio
, bene è ricordato in un episodio del 13o delle Me
presso i Latini Lucifer o Iubar e Vesper o Vesperugo. Fosforo, detto
figlio
di Eos e d’ Astreo, o secondo altri di Cefalo, di
e. La più vecchia e la più bella era Maia, quella che a Zeus diede un
figlio
in Erme. Dai Latini eran denominate Vergiliae, fo
in Olimpo il compito di far da coppiere agli Dei. Omero dice che era
figlio
del re Troiano Tros, e che per la sua grande bell
la forza di attrazione che spinge le cose ad unirsi; dall’ altra, era
figlio
di Afrodite e di Ares e rappresentava la passione
rono oggetto di vero culto. Il più notevole è l’ ultimo che si diceva
figlio
di Afrodite come Eros. Raccontavano che il piccol
a sua bellezza destò la gelosia di Venere; questa allora ordinò a suo
figlio
che eccitasse in lei amore per un basso e volgare
orire sotto gli strali di Artemide prima che avesse dato alla luce il
figlio
d’ Apollo, allorquando già il cadavere suo veniva
e fonti e i fiumi. Origine di tutte le fonti credevasi Fontus o Fons,
figlio
di Giano, in onor del quale si celebra va una fes
te che Zeus stesso l’ amava, ma essa preferi darsi in isposa a Peleo,
figlio
di Eaco, perche un oracolo aveva predetto che il
posa a Peleo, figlio di Eaco, perche un oracolo aveva predetto che il
figlio
nato da lei sarebbe divenuto più grande del padre
nella Galleria degli Uffizi a Firenze. b) Taumante. Il secondo
figlio
del Ponto è Taumante, che rappresenta gli aspetti
re del mare, era Posidone. Giù s’ è visto nella Teogonia ch’ egli era
figlio
di Crono e di Rea e però fratello di Zeus, e che
ette in altri racconti. Molte città greche vantavano per fondatore un
figlio
di Posidone; si raccoutava avesse egli in più luo
o di un unico Tritone, si pensò a tutto un genere di esseri simili al
figlio
di Posidone; e così a poco a poco si venne diffon
te, il quale uccise Learco e inseguì Ino che tentava salvare l’ altro
figlio
, finchè tutte due si gettarono in mare da un alto
eo Chiaramonti in Vaticano raffigurante Gea in atto di presentare suo
figlio
Erittonio ad Atena. Più tardi si rappresentava co
ell’ isola di Creta, dove si diceva che ella avesse fatto allevare il
figlio
Zeus in una caverna del monte Ida (cfr. pag. 23).
mpi, fu involta dalle flamme di Zeus, ed ivi morì. Zeus però salvò il
figlio
che non era ancor nato, e perchè non aveva raggiu
i le leggende di Licurgo e di Penteo. Licurgo era un re della Tracia,
figlio
di Driante (la selva), il quale cacciò le nutrici
più tardi si favoleggiava, impazzì e colla propria accetta uccise suo
figlio
scambiandolo per un tralcio di vite, e fu poi sbr
re della natura e alla operosità dell’ uomo. — Penteo era re di Tebe,
figlio
di Echione e di Agave di Cadmo, di forme gigantes
loro Dioniso detto Zagreus, il lacerato, era il primo Dio; era detto
figlio
di Zeus e di Persefona; e si narrava che essendo
tene di monti. Si narrava ch’ ella amasse alla follia il bel Narciso,
figlio
dei fiume Cefiso, il quale invece non voleva sape
icò. — Mida era il fondatore mitico del regno della Frigia; era detto
figlio
di Cibele, la quale avevalo immensamente arricchi
ne ellenica e ottenne un culto diffusissimo. Lo si diceva comunemente
figlio
di Ermes e della ninfa Penelope, figlia di Driope
o e in Grecia, di là passò anche in Italia e a Roma. Priapo era detto
figlio
di Dioniso e di Afrodite, da lui si faceva dipend
le due divinità, e infatti Dioniso-Bacco fu nei misteri venerato come
figlio
di Demetra e sposo di Cora-Persefone. E poichè d’
re Metanira ad accogliere la vecchia affidandole la cura dell’ ultimo
figlio
suo Demofoonte. Così Demetra entrò nella reggia d
sospettita stette in agguato e colse la nutrice in atto di gettar suo
figlio
nel fuoco. Die’ in acuto grido temendo per Demofo
misteri del proprio culto. Secondo altre leggende, era Trittolemo il
figlio
di Celeo a cui la Dea prestò le sue cure. D’ allo
come avvenne di Linceo re della Scizia e di Erisittone (Erysichthon),
figlio
di Driope Tessalo (la Scizia e la Tessaglia regio
ni (v. 417-618) ove il ratto avviene in Sicilia, e Trittolemo è fatto
figlio
di Celeo, e la Dea l’ avrebbe guarito da una grav
, inoltre il melograno e il narciso. XII. Ades-Plutone. 1. Ade,
figlio
di Crono e di Rea, quindi fratello di Zeus, era i
os), Tantalo, Sisifo (Sisyphos), Issione e le Danaidi. Tizio gigante,
figlio
della Terra, per aver assalito con turpi desideri
si raccontava, per aver dato in cibo agli Dei le membra cotte di suo
figlio
Pelope, è condannato ad un’ eterna fame e sete, i
sulla terra dalle ferite di Urano allorquando questi fu mutilato dal
figlio
Crono, sicchè il primo delitto di sangue nella pi
mazione della umana stirpe; più tardi si fece autore di ciò Prometeo,
figlio
di Giapeto e di Climene (di Temi secondo Eschilo)
ioni de’ viventi e ripopolare di nuove genti la terra. Deucalione era
figlio
di Prometeo; sua moglie era Pirra, nata da Epimet
isciogliersi le vesti e gettar dietro sè le ossa della gran madre. Il
figlio
di Prometeo acutamente interpreto l’ oracolo nel
la lira. Tra questi Centauri men rozzi tiene il primo posto Chirone,
figlio
di Crono e dell’ Oceanina Filira, già menzionato
origine tessala è quella che riguarda Admeto e Alcestide. Admeto era
figlio
di Fere (Pheres), fondatore della città di Fere i
nto, non vollero nè il vecchio padre di Admeto nè la madre morire pel
figlio
, per quanto secondo il corso naturale delle cose
di Admeto, strappò, dopo violenta lotta, alla Morte la sua preda. Il
figlio
di Admeto e Alcestide, Eumelo di nome, figura fra
e tebane la più nota è quella di Cadmo, fondatore di Tebe. Era costui
figlio
di Agenore, re fenicio, e quindi fratello di Euro
i Agave madre di Penteo; e già s’ è toccata anche la sorte toccata al
figlio
della più vecchia Autonoe, cioè Atteone, mutato i
acciatrice. Qui s’ aggiunga che il padre di Atteone era stato Aristeo
figlio
di Apollo, e che egli era stato affidato per l’ e
nfione e Zeto. 1. Allorquando Cadmo lasciò Tebe, già era morto suo
figlio
Polidoro; ed essendo il figlio di lui Labdaco anc
o Cadmo lasciò Tebe, già era morto suo figlio Polidoro; ed essendo il
figlio
di lui Labdaco ancora in tenera età, rimase regge
si della sua fortuna e della sua stirpe divina (Tantalo suo padre era
figlio
di Zeus), voleva impedire alle donne tebane il cu
veva tanti più, concepì il malvagio disegno di uccidere nottetempo il
figlio
maggiore di Antiope; ma in iscambio uccise il pro
dei Dioscuri Tebani. Dopo la loro morte il trono di Tebe passò a Laio
figlio
di Labdaco, nipote di Polidoro. Le avventure trag
antica Efira, detta poi Corinto, era, secondo la tradizione, Sisifo,
figlio
del tessalo Eolo, nipote di Elleno. Omero lo qual
e per via dell’ esame delle interiora. b) Glauco. 1. Glauco era
figlio
di Sisifo e padre di Bellerolonte. Propriamente G
nzii era Bellerofonte (bellerophon ovvero Bellerophontes). Era questi
figlio
di Glauco o di Posidone, nato e cresciuto in Cori
la Licia in compagnia del cavallo alato Pegaso; quel cavallo che era
figlio
di Posidone e di Medusa, sorto dal tronco di lei
ra il corso d’ acqua più importante della regione. Di Inaco si diceva
figlio
Foroneo, rappresentante del territorio fecondo di
Zeus la ritornò alla sua prisca forma, ed ella die’ poi alla luce un
figlio
, chiamato Epafo, che divenne re d’ Egitto e fondò
celebre pittura antica. b) Danao e le Danaidi. 1. Epafo, il
figlio
di Zeus e di Io, re dell’ Egitto, ebbe una figliu
e con suo fratello Biante parte del regno di Tirinto. Essendo Melampo
figlio
di Amitaone Messenio, la stirpe degli Amitaonidi,
Ditti (Dictys) con la rete la trasse a terra, e salvati così madre e
figlio
, li consegnò a suo fradello Polidette ch’ era re
iso, scambiò Argo con Tirinto, cedutagli questa signoria da Megapente
figlio
di Preto. Ivi egli fondò le città di Midea e di M
l capo di una illustre prosapia; fra gli altri di Eracle, giacchè suo
figlio
Elettrione fu padre di Alcmena e da un altro suo
, giacchè suo figlio Elettrione fu padre di Alcmena e da un altro suo
figlio
nacque anche Anfitrione. Anche fuori della Grecia
però si dissero Dioscuri; più tardi ancora Castore si disse mortale e
figlio
di Tindareo, Polluce immortale e figlio di Zeus.
ra Castore si disse mortale e figlio di Tindareo, Polluce immortale e
figlio
di Zeus. In alcuni racconti si parla di un uovo d
A Cecrope successe nel regno dell’ Attica Cranao, da alcuni detto suo
figlio
. Sotto Cranao sarebbe avvenuto il diluvio Deucali
iato Cranao, si dice sia succeduto nel governo di Atene un Amfizione,
figlio
di Deucalione. Questi sarebbe stato privato del r
condo la quale sotto di lui l’ Attica sarebbe stata invasa da Eumolpo
figlio
di Posidone con buon numero di Traci e d’ Eleusin
ausa dei Pallantidi e di Minosse; dai quali pericoli lo salvò solo il
figlio
Teseo. — Prima di narrare le gesta di costui, si
u Teseo; ma siccome Etra era amata da Posidone, Teseo era detto anche
figlio
di Posidone. Se si considera che Egeo e Posidone
a che Egeo e Posidone s’ identificano, si capirà facilmente che Teseo
figlio
del mare e di Etra, ossia l’ aria serena, è ancor
nte se ne contano sei: 1º fra Trezene ed Epidauro uccise Perifete, un
figlio
di Efesto, rozzo come il padre, che aggrediva i v
tito perchè gli Ateniesi e i Megaresi avevano a tradimento ucciso suo
figlio
Androgeo, o, secondo altra leggenda, lo avevano m
amente dal re Licomede, ma poi proditoriamente ucciso. Demofonte, suo
figlio
natogli da Fedra, riuscì a ottenere la succession
re e intricate. L’ eroe mitico dell’ isola e primo re fu Minosse. Era
figlio
di Zeus e di Europa. Costei, nata da un Fenice, d
fece rinchiudere nel labirinto costruttogli da Dedalo. Questo celebre
figlio
di Mezione e pronipote di Eretteo, avendo per gel
elosia d’ arte ucciso il suo nipote Talo, erasi riparato in Creta col
figlio
Icaro, e ivi aveva costruito pel re Minosse, tra
nga che Dedalo, per punizione d’ aver aiutato Teseo, fu rinchiuso col
figlio
Icaro nel labirinto. Ma egli non sgomentatosi pen
te delle ali di penne, le adattò con cera al suo corpo e a quello del
figlio
; così volaron via. Senonchè avendo Icaro voluto v
altra, Climene, sposa a Nauplio partorì Oiace e Palamede; ebbe poi un
figlio
, Altemene, che andò a stabilirsi a Rodi fondandov
a stabilirsi a Rodi fondandovi il culto di Zeus Atabyrios. Da questo
figlio
Altemene Catreo ebbe morte secondo un’ antica dis
dovino Poliido di Argo, o secondo altri da Asclepio; infine l’ ultimo
figlio
, Androgeo, il quale fu ucciso dagli Ateniesi e co
Alcmena la fè madre di Eracle. Di qui s’ intende come Eracle, sebben
figlio
di Zeus, fosse anche detto Anfitrioniade. Gemello
gliata ne vedeva rinascer due. Allora, ricorrendo all’ aiuto di Iolao
figlio
di Ificle, suo fido compagno, fece dare il fuoco
molto tempo. g) Ripulimenlo delle stalle d’ Augia o Augea. Era costui
figlio
di Elios o Eleo re degli Epei nell’ Elide, ricco
uoi di Gerione. Era questi un mostro, con tre corpi dal ventre in su,
figlio
di Crisaore e di Callirroe; abitava nell’ isola E
connessi con quest’ impresa, ricorderemo la lotta col gigante Anteo,
figlio
della terra, il quale era re della Libia e obblig
s’ allontanò da Ecalia l’ eroe; e poco dopo avuto in suo potere Ifito
figlio
di Eurito, lo precipitò giù dalle mura di Tirinto
o di assumere tutte le forme d’ animali che voleva. Non rimase che il
figlio
minore, Nestore, il quale poi fu il continuatore
io contro i Lapiti. Poi lottò in singolare tenzone con Cicno (Cycnos)
figlio
di Ares, presso Itone vicino al golfo di Pagase;
erasi pel dolore uccisa. Allora vedendo tutto perduto, ordinato a suo
figlio
Illo di sposar Iole, tornò sull’ Oeta, ivi fe’ er
e le nozze di Ceice con intervento di Eracle, e la lotta con Cicno il
figlio
di Ares; quest’ ultimo componimento esiste tuttor
sì detto torso di Belvedere in Vaticano, opera di Apollonio Ateniese,
figlio
di Nestore, trovato al tempo di Giulio II, in cam
ltea, figlia di Testio re di Pleurone, altra città dell’ Etolia. Loro
figlio
era Meleagro, l’ eroe degli Etoli. Ora avendo Ene
e Iolao di Tebe, Peleo padre di Achille, Telamone di Salamina, Anceo
figlio
di Licurgo, la bella cacciatrice Atalanta di Arca
le Moire erano apparse alla madre Altea e l’ avevano avvisata che il
figlio
suo sarebbe vissuto sol tanto quanto stava per du
accontar tutto chiaro, bisogna rifarci un po’ dall’ alto. — Atamante,
figlio
di Eolo, era re dei Minii in Orcomeno di Beozia.
prese Learco e lo scaraventò contro una rupe; scampò Ino coll’ altro
figlio
Melicerte saltando in mare e affidandosi alle dei
l regno, ma ne fu discacciato da un fratellastro Pelia, che era detto
figlio
di Tiro e di Posidone. A stento potè Esone salvar
stento potè Esone salvare dalla persecuzione di Pelia il suo piccolo
figlio
Giasone (Iason), affidandolo al centauro Chirone
gato a quell’ isola, giunsero nella sospirata terra di Eeta (Aietes),
figlio
del dio del Sole. — Rimaneva il duro compito di r
epoltura, e i fuggiaschi guadagnarono terreno. Secondo altri, Absirto
figlio
di Eeta, era il condottiero delle genti mandate d
ie di Pelia divennero senza volerlo parricide. Rimase al regno Acasto
figlio
di Pelia, che si proponeva anche di vendicare il
i fuggì ad Atene sopra un carro tirato da un drago alato. Ivi ebbe un
figlio
da Egeo, di nome Medo, e con questo poi tornò in
per questo ne abbiamo riservato l’ esposizione a questo luogo. Laio,
figlio
di Labdaco e pronipote di Cadmo, aveva avuto l’ a
eva avuto l’ avviso dall’ oracolo, non generasse figliuoli, perchè un
figlio
suo avrebbe ucciso lui e sposata la madre. Perciò
sua moglie Giocasta (in Omero è chiamata Epicasta) die’ alla luce un
figlio
, prima premura di Laio fu di esporlo, e torlo cos
i Argo; proprio nello stesso tempo che vi cercava rifugio anche Tideo
figlio
di Eneo fuggito da Calidone. Adrasto accolse i du
rasto, Partenopeo fratello di Adrasto, o, secondo favole più recenti,
figlio
di Meleagro e di Atalanta, infine Anfiarao, il ce
quando uno di loro si consacrasse alla morte; vi si offerse Meneceo,
figlio
di Creonte, precipitandosi dalle mura nella grott
uerra degli Epigoni o seconda guerra Tebana. Vi presero parte Egialeo
figlio
di Adrasto, Diomede di Tideo, Tersandro di Polini
i loro padri, ma anzi con buoni auspici, ebbero fortuna. Laodamante,
figlio
di Eteocle, che ora governava in Tebe spiegò tutt
i e malvagi. Per mettere alla prova l’ onniscienza divina, uccise suo
figlio
Pelope e ne fe’ cuocere le membra e le appose all
, si ripararono colla madre in Micene presso il loro cognato Stenelo,
figlio
di Perseo, o presso il figlio di lui Euristeo. Do
Micene presso il loro cognato Stenelo, figlio di Perseo, o presso il
figlio
di lui Euristeo. Dopo la costui morte entrarono i
dio e odio mortale. Tieste avendo dovuto lasciare Argo, portò seco un
figlio
di Atreo, di nome Plistene, e allevatolo come suo
audacia. Ma Atreo quando seppe di aver fatto uccidere il suo proprio
figlio
, concepì un terribile disegno di vendetta contro
o. Più tardi gli riuscì ancora di vendicarsi, coll’ aiuto di un unico
figlio
rimastogli, Egisto, il quale uccise Atreo in un m
l maggiore appartengono alla famiglia degli Eacidi. Eaco era un altro
figlio
di Zeus, nato da una figliuola del fiume Asopo. E
gli la disturbò nel momento che nel fuoco voleva rendere immortale il
figlio
, così come era avvenuto con Demetra e il figlio d
rendere immortale il figlio, così come era avvenuto con Demetra e il
figlio
di Celeo, è questa una leggenda che Omero ancora
nti altri eroi greci, il centauro Chirone, secondo Omero anche Fenice
figlio
di Amintore, bravo nell’ eloquenza e nell’ arte m
posteriore ad Omero quella secondo la quale Tetide per sottrarre suo
figlio
al suo destino lo mandò a Sciro e ivi lo nascose
ina, trovò una nuova patria in Salamina, ove il re Cicreo (Cychreus),
figlio
di Posidone, gli diè in isposa la figlia Glauce e
on sè cattiva Esione figlia del re Laomedonte, e da lei ebbe un altro
figlio
, Teucro, che divenne celebre arciero. Prese ancor
o. Di molto inferiore ad Aiace Telamonio era l’ altro Aiace, locrese,
figlio
di quell’ Oileo, che pure aveva preso parte alla
tanava un esercito di Locri Opunzii, armati alla leggera. Diomede era
figlio
di quel Tideo di Eneo, che, fuggito da Calidone e
ò colla sua saviezza e co’ suoi consigli. Ulisse infine era d’ Itaca,
figlio
di Laerte e di Anticlea, nata dal celebre Autolic
iani. La famiglia regnante in Troia traeva la sua origine da Dardano,
figlio
di Zeus, emigrato dall’ Arcadia a Samotracia e di
o, rimasto nella regione Dardania generò Capi (Capys), e di questo fu
figlio
Anchise padre di Enea. Ilo andò a porre stanza ne
a sua famiglia, narrammo nel capitolo delle leggende di Eracle. Unico
figlio
superstite di Laomedonte fu Podarce, dopo il risc
regno e colla moglie Ecuba (Hecabe) generò una numerosa famiglia. Il
figlio
maggiore e il più celebre fu Ettore, il gran guer
guerriero, campione dei Troiani, come Achille era dei Greci; secondo
figlio
Paride che fu cagion della guerra; seguivano Creu
udizio della bellezza fosse affidato al pastore Paride. Era questi un
figlio
del re Priamo, ma a motivo di un sogno di cattivo
a Tenedo, sulle coste troiane. Strada facendo, accadde che Filottete
figlio
di Peante, tessalo, il quale possedeva le freccie
a del suo coraggio. Anche Cicno (Cycnos) il re di Colone nella Troade
figlio
di Posidone, che più validamente si oppose a’ Gre
lorosa regina. Poi vennero le genti Etiope, guidate da Mennone, detto
figlio
di Titone, fratello di Priamo, e di Eos, l’ auror
ueste dierono valido aiuto ai Troiani, e per mano di Mennone cadde il
figlio
di Nestore, Antiloco, fido amico di Achille, ma a
te Pelide, e disperse furono le sue genti. Pianse Eos la morte di suo
figlio
, e continua a piangerla, giacchè che cos’ altro s
se organizzò una spedizione con Diomede, secondo altri con Neottolemo
figlio
d’ Achille; riuscì a trascinare contro sua voglia
alvezza della città. Ancora Ulisse andò a Sciro a prendere il giovane
figlio
di Achille, Neottolemo, la cui presenza si diceva
e, venne ucciso da Neottolemo che aveva già pure ucciso Polite di lui
figlio
; gli altri guerrieri troiani morirono combattendo
me Enea; le donne e i bambini caddero in ischiavitù, salvo Astianatte
figlio
di Ettore che fu buttato giù dalle mura. Colei ch
usa di tutti questi guai, Elena, fu trovata in casa di Deifobo, altro
figlio
di Priamo, che dopo la morte di Paride avevala sp
non poneva fine ai tristi destini della stirpe dei Pelopidi. Oreste,
figlio
di Agamennone e Clitennestra, al tempo della spav
no zio, Strofio, abitante nella Focide. Ivi crebbe insieme con Pilade
figlio
di Strofio che era quasi coetaneo, e a poco a poc
l’ isola con dodici compagni capito nella caverna di Polifemo che era
figlio
di Posidone. Ivi passò un ben brutto momento; gia
i dà desiderate notizie del padre Laerte, della moglie Penelope e del
figlio
Telemaco. Tiresia gli rivela lo sdegno di Posidon
abitazione di un pastore di porci Eumeo, per ivi fargli ritrovare il
figlio
Telemaco e porgergli modo di concertare il da far
izione posteriore ad Omero lo faceva poi morire per mano di Telegono,
figlio
di lui e di Circe, da questa mandato alla ricerca
4. Rimane si raccontino le avventure toccate ad Enea, l’ eroe troiano
figlio
di Anchise e di Afrodite, il quale divenne anche
re Anchise. In questa fuga egli perdette la moglie Creusa ma salvò il
figlio
Ascanio e le sacre immagini dei Penati troiani. N
la mensa. Poco appresso venne a Butroto in Epiro, dove ritrovò Eleno
figlio
di Priamo che portato da Troia con Neottolemo, al
all’ isola di Sicilia. Ivi giunto ebbe gentile accoglienza da Aceste
figlio
dei fiume Crimiso e di Egesta, nobile donna troia
gina 172) rappresenta un singolo momento della tragica catastrofe. Il
figlio
di destra, giovanetto di forme morbide e gentili,
amo già ricordati. Nelle leggende Tessale e Argive è insigne Melampo,
figlio
di quell’ Amitaone, che venuto dalla Tessaglia in
ette e degli Epigoni; ed’ altri minori, come Polifide, Teoclimeno suo
figlio
che andò in Itaca con Telemaco e Poliido che acqu
di leggende ha il suo vate e indovino; fra gli Argonauti c’ era Mopso
figlio
di Ampico, tessalo; nelle leggende tebane è nomin
canti nel quale s’ imbattè. — Lino non era meno celebre di Orfeo. Era
figlio
della Musa Urania, come Orfeo di Calliope, e rall
urre e diffondere l’ arte poetica nell’ Attica. Si diceva discepolo o
figlio
di Orfeo, e citavansi anche delle poesie di lui,
e tu deh muta il tuo talento! Che se nel voto temeraria io sono, Pel
figlio
mio concedimi perdono! 50. Di qui l’ espressio
di Dei Novensili(e). Saturno. Saturno al dire di Platone(a) era
figlio
di Oceano e di Teti ; ma Esiodo nella sua Teogoni
sso scacciato, cominciò a tendergli insidie. Non vi riuscì, perchè il
figlio
, essendosene avveduto, lo rinchiuse nel Tartaro.
o chiamò Ifide ; e scorsi tredici anni, gli destinò in moglie Giante,
figlio
di Teleste, suo connazionale, la quale fralle gio
due animali, da cui viene tirato il di lei carro, ricordano Ippomene,
figlio
de Macareo o Megareo, e Atalanta, figlia di Schen
e ne la soddisfece, Mentre Cerere si dissetava, il giovinetto Abante,
figlio
d’ Ipotoonte e di Metanira, si fece a motteggiarl
mato da Teseo(a). Cerere pure si presentò a Plemneo, re di Sicione, e
figlio
di Perato, e veggendolo afflittissimo, perchè tut
oserpina a Cerere, quando questa Dea giunse in Argo appresso Pelasgo,
figlio
di Triopa (b). A sì tristo avviso restò per lungo
c). E’ celebre il castigo, con cui Cerere puni il Tessalo Erisittone,
figlio
di Triope. Costui, com’ era disprezzatore di tutt
ti gli uomini in un abisso d’acque, nè lasciò in vita che Deucalione,
figlio
di Prometeo (e) (7) e re della Tessaglia, e la di
samente vedremo. Altri vogliono che sieno stati instituiti da Ercole,
figlio
di Alcmena, in onore di Pelope, da cui egli traev
i per qualche tempo sospesi, si sieno poi rinovati da Ifito o Ificlo,
figlio
di Ercole (a). Altri narrano, che Ercole li intro
int rrotti a’ tempi di Corebo(b), e che si ristabilirono da Climeno,
figlio
di Arcade, uno de’ discendenti d’Ercole Ideo (c).
il mantello del Nume (d). Questo simulacro era stato opera di Fidia,
figlio
di Carmida (e). Le fondamenta del predetto tempio
larità. Dicono alcuni, che Giove non volendo mostrarsi ad Ercole, suo
figlio
, il quale desiderava di vederlo, nè potendo più r
in Afite, città della Tracia, ove avea un maestoso tempio. Lisandro,
figlio
dello Spartano Aristocrato, assediava l’anzidetta
sole presso alla Sicilia, nelle quali coloro abitavano (a). Prometeo,
figlio
di Giapeto e Temide, o di Climene, o della Ninfa
e (f). Molti vennero favoriti da Giove. Tra questi si nomina, Calamo,
figlio
del fiume Moandro. Egli amava Carpo, figlio di Ze
questi si nomina, Calamo, figlio del fiume Moandro. Egli amava Carpo,
figlio
di Zefiro e di una delle Ore, da cui con pari ten
la quale dire, che Giove si trasformò in Aquila per rapire Ganimede,
figlio
della Ninfa Calliroe e di Troe, re della Frigia(3
Latini, e al quale le gesta di tutti gli altri si attribuiscono, è il
figlio
di Giove e di Semele (a) (1). Giunone, gelosa del
me di Evanti(a). Altri dicono, che la voce Evio significa coraggio, o
figlio
, e che così Giove lo chiamò, quan de lo eccitava
Zoilo, Sacerdote Cheronese. Le figlie di Minia, che uecisero Ippaso,
figlio
di Leucippe, e lo recarono sulla mensa furono con
poi il di lei nome(b). Fu pure a Bacco molto caro Icario, o Icaro(c),
figlio
di Ebalo, re degli Spartani. Questi lo accolse ne
ssiva tristezza(a). Molti vennero puniti da Bacco, tra’quali Licurgo,
figlio
di Driante, e re degli Edonj, popoli vicinial pre
iglie di Dione, re di Laconia ; certi nocchieri della Lidia ; Penteo,
figlio
di Echione e di Agave ; Alcitoe colle altre sorel
dalle altre. La sorte cadde sopra Leucippe, che sacrificò Ippaso, suo
figlio
(b). Tra’ figliuoli di Bacco si nominano Stafilo(2
arra, che la Dea fu allevata in Sinfalo, città d’ Arcadia, da Temeno,
figlio
di Pelasgo, il quale le alzò tre tempj sotto tre
a finalmente cedette l’animale. Giunone lo diede in custodia ad Argo,
figlio
di Arestore, detto da’ Greci Panopte, ossia tutte
poscia trasferito in Cielo. Avvenne poi, che Giove fulminò Esculapio,
figlio
d’Apollo, conte più diffusamente vedremo altrove
te il suo esilio sulla terra prese pure ad amare il giovane Giacinto,
figlio
di Amicla Volle un dì divertirsì seco lui al gioc
rito (a). Dopo tal fatto Apollo si trasferì nella Troade. Laomedonte,
figlio
d’Ilo, stava allora alzandovi le mura di Troja. I
ve Apollo esercitò il mestiere di muratore. Egli ajutò anche Alcatoo,
figlio
di Pelope, ad ergere un labirinto in Megara, citt
te sparire(a). La custodia di tutti questi tesori fu affidata a Ione,
figlio
d’Apollo e di Creusa, nata da Eretteo, re d’Atene
Altri dicono da Carneo Trojano ; altri dal bellissimo giovine Carno,
figlio
di Giove e di Europa, cui il Nume teneramente ama
Delo(b). Tra’ Sacerdoti d’ Apollo Iperboreo è famoso Abaride Scita, e
figlio
di Seuta. Egli fu regalato dal Nume d’ una frecci
stesso che il Sole(b). Sotto questo aspetto ebbe per padre Iperione,
figlio
di Urano e di Titea(c). In onore di Febo s’ insit
iglia di Tantalo, re della Lidia, e di Eurianassa ; il Gigante Tizio,
figlio
di Giove e di Elara ; Caanto, figlio di Oceano e
i Eurianassa ; il Gigante Tizio, figlio di Giove e di Elara ; Caanto,
figlio
di Oceano e di Teti ; Mida, figlio di Gordio, e r
glio di Giove e di Elara ; Caanto, figlio di Oceano e di Teti ; Mida,
figlio
di Gordio, e re della Frigia ; e certi Argivi. Ma
. Tra questi sono celebri Cirene, figlia del fiume Peneo ; Ciparisso,
figlio
di Telefo ; Sinope, figlia d’Asopo ; la Ninfa Sti
, figlio di Telefo ; Sinope, figlia d’Asopo ; la Ninfa Stilbe ; Iapi,
figlio
di Jaso ; Rea, figlia di Stafilo e di Crisotemi ;
ri frecce, e di un’armoniosissima cetra(e). Rea partorì ad Apollo un
figlio
. Se ne adirò il di lei padre, e la fece gettare n
ò gelosia in sommo grado (c). Quindi uccise a colpi di frecce Bufago,
figlio
di Giapeto, perchè costui sul monte Foloe avea te
venne a brani straziato (a). Lo Scoliaste d’Apollonio chiama Atteone
figlio
di Melisso, e soggiunge ch’egli fu lacerato da co
igo. Sappiamo da Omero, che questa Dea come intese, che anche Orione,
figlio
di Nettuno e di Brille(3), oltre essere famosissi
o, e per non esperimentarlo più a lungo sposò Aconzio (a). Melanippo,
figlio
di Marte, avendo veduto in un tempio di Diana la
ogni anno questo sacrifizio (b). I più cari a Diana furono Endimione,
figlio
di Calice e di Etlio, e re d’ Elide ; Britomarti,
cia, piccola città del’ Lazio, fabbricata, come vedremo, da Ippolito,
figlio
di Teseo (a). Questi le eresse un tempio, e v’int
Feste, dette parimenti Saronie (c). Fu detta Munichia dal re Munico,
figlio
di Pentacleo ; o da quella parte del Pireo, che s
otiamo, che Anfiteno o Anfisteno, il di lui padre, Anficle, Irbo, suo
figlio
, e i suoi népoti, Astrabaco, e Alopeco, Spartani,
bo, Isola del mare Egeo ; in Pafo, città dell’Isola di Cipro. Cinira,
figlio
di Pigmalione(2), e ricchissimo re di Cipro(e), r
tà e il tempio di Pafo, dedicato a Venere, furono fabbricati da Pafo,
figlio
del mentovato Pigmalione. Coloro, che così preten
re pieno di contentezza l’opera stessa delle sue mani. Egli n’ebbe un
figlio
, di nome Pafo, di cui abbiamo testè fatta menzion
Cesare, che pretendeva di descendere da questa Dea per mezzo di Julo,
figlio
d’Enea, le fece ergere un tempio sotto l’anzidett
to legato. Altri dicono, elle la Dea ricevette tal nome, perchè Jone,
figlio
di Suto, mentre offeriva un sacrifizio, vide un c
0), ed Enea, di cui parleremo altrove. La stessa Dea amò assai Adone,
figlio
di Cinira (11), re di Cipro, e di Mirta. Costei d
sa fu non solo autrice, ma ministra eziandio dell’esterminio. Toante,
figlio
di Bacco e d’Arianna, e re di Lenno, avea avuto d
e. Ipsipile fuggì da Lenno, e presa da’corsari, fu venduta a Licurgo,
figlio
di Pronace, e re di Nemea (c). Tra gli ustelli i
Dicesi, che la Dea anche si trasformasse in questo uccello. Il di lei
figlio
, Cupido, si vantò di poter cogliere in un giardin
ecrò a Nettuno, appellato Istmico, sì perchè egli vantavasi d’esserne
figlio
, sì perchè il Nume su quell’Istmo avea un magnifi
a Laconia, e ch’eragli stato eretto da Tenaro, fratello di Geresto, e
figlio
di Giove, che diede il suo nome al predetto Promo
, situata in faccia al porto di Trezene, e detta Calavria da Calavro,
figlio
di Nettuno : così narra Filostefano, citato dallo
ervavano dei capelli di Medusa, i quali Minerva aveva donato a Cefeo,
figlio
d’Aleo, per assicurarlo, che Tegea non sarebbe ma
nore le Feste, dette Niceterie(c). Si denominò Itonia, perchè Itonio,
figlio
d’Anfittione, le dedicò appresso Coronea un tempi
conseguì grandi onori e moltissimi tempj(b). Questa Dea amò Eretteo,
figlio
di Pandione I, e sesto re d’Atene. La terra, dice
Marte. MArte secondo Esiodo (a) e quasi tutti i Poeti Greci era
figlio
di Giove e di Giunone. Ovidio poi, seguito da alt
cere in qual maniera avrebbe potuto anch’ella partorire da se sola un
figlio
. Stanca dal lungo viaggio, si pose a sedere appre
rima di Cesare, e poi de’ due Crassi, cioè di M. il padre, e di P. il
figlio
(a). Si denominò Turio dal greco verbo theo, esse
tempio nella via Appia(e). Aerope, figlia di Cefeo, nel partorire un
figlio
morì di dolore. Benchè morta, non lasciò di pasce
pio a Giunone Lucina sul monte Esquilino. La quinta, perchè Marte era
figlio
della predetta Dea, la quale, come abbiamo espost
stato (a). Marte inoltre alle preghiere di Venere, ferita da Diomede,
figlio
di Tideo, avea preso a proteggere i Trojani. Mine
Medico degli Dei, lo risanò (b). Marte finalmente uccise Allirrozio,
figlio
di Nettuno e della Ninfa Eurite, perchè colui ave
bo, ossia le Spavento e il Timore (a). Plutarco vuole, che Fobo fosse
figlio
di questo Dio, e che a lui pure si sacrificasse p
e di Giove(a). Cicerone riconobbe quattro Vulcani, uno de’ quali era
figlio
del Cielo, l’altro del Nilo, il terzo di Menalio,
trato per causa della di lui bruttezza. La Dea, che non diffidava del
figlio
, allettata dalla bellezza del dono, si affrettò a
ollonio gli dà per madre Europa, figlia di Tizio(h). V’ è chi lo dice
figlio
di Elaso e della Ninfa Stilbe, e chi di Elaso e d
Peleponneso, passati a stabil rsi in Italia sotto la guida di Enotro,
figlio
di Licaone, re d’Arcadia(c). (d). Virg. Aen. l.
ipi Titani, che lo misero a morte. Iside, avendo trovato il corpo del
figlio
nel Nilo, gli restituì la vita, lo rendette immor
si accinsero all’ impresa, e vi perdettero la vita. Ippomene alfine,
figlio
di Macareo o Megareo, e di Merope, aspirò anch’ e
e d’Argo, ch’erasi ritirato in Eleusi a cagione dell’odio d’ Agenore,
figlio
di Triopa, re d’Argo, e dove avea sposato una don
donna, da cui ebbe i due figli, Trittolemo ed Eubuleo. Altri lo fanno
figlio
dell’ Oceano, e della Terra (a). Cherilo, Poeta G
, e da quella tralle figlie di Anfizione, la quale ebbe da Nettuno il
figlio
Cercione, di cui parleremo (b). V’è chi credette,
nato a coltivare la terra (c). Igino (d), e Lattanzio (e) lo chiamano
figlio
del re Eleusio : Secondo questo ultimo Scrittore
hol. l. 5. (6). Non operò Cerere in quella guisa anche con Deifonte,
figlio
d’Ipotoonte, sebbene dimostrasse per lui pure som
renice, o Berenice(o). Costei vi riportò il premio della Corsa ; e il
figlio
suo, Pisidoro o Eucleo, vi conseguì pure una coro
convitati(e). Più volte conseguì il premio in tali Giuochi Acusilao,
figlio
di Diagora, e fratello di Damagete, discendenti d
si dalla fame, che poco dopo era insorta ad affliggerli(a). Teopompo,
figlio
di Demarato, riportò ne’ Giuochi Olimpici il prem
arato, riportò ne’ Giuochi Olimpici il premio del Pentatlo. Lasciò un
figlio
dello stesso suo nome, il quale pure conseguì più
ono ne’ Giuochi Olimpici la corona d’ulivo, il padre alla Lotta, e il
figlio
alla Corsa de’cavalli. In Alti cravi il carro di
uperato da Teagene(c). Fu pure ne’ medesimi Giuochi coronato Promaco,
figlio
di Drione, cittadino di Pellene, nel Peloponneso.
in Adbera, città della Tracia ; di Telesta, di Messenia ; di Teotimo,
figlio
di Moschione ; di Tersiloco, di Corcira ; di Piri
re della Tracia(g). Finalmente v’è chi le chiama Dodonine da Dodono,
figlio
d’ Europa(h). Atlante poi ebbe altre sette figliu
n. Lex. Univ. (5). Alcuni pretendono, che Jacco fosse il nome di un
figlio
di Cerere ; ch’egli accompagnasse la Dea ne’ suoi
doro Siculo riferisce, che sotto il nome di Sabazio si riconosceva un
figlio
di Giove e di Proserpina, assai più antico, che i
(a). Altri attribuiscono questo stesso nome non a Bacco, ma ad un suo
figlio
(b). Cicerone pretende, che il Bacco, per cui s’in
retende, che il Bacco, per cui s’instituirono le Feste Sabazie, fosse
figlio
di Caprio, e avesse regnato in Asia(c). Clemente
o e circondato da colonne(a). La Ninfa Semetide gli avea partorito un
figlio
, di nome Acide. Questi divenne pastore di Sicilia
astori, e a’limiti delle campagne(d). Eliano(e), le Probo(f) lo fanno
figlio
di Cratide, pastore d’Italia, e di una capra : ed
. Plutarco lo fa nascere da Valeria Tusculanaria(a). Virgilio lo dice
figlio
di Pico(b). Fu soprannominato Littorale, perchè i
o celebre, nato da Mercurio o da Pane, e da una Ninfa(f). Nonno lo fa
figlio
della Terra. Dicesi, che sia nato in Malsa, Capit
re anche a Proserpina perchè era figlia di Cerere, o perchè Bacco era
figlio
di lei(b). (a). Potter. Archarol. Graec. l. 2.
de, che l’ Icario, padre di Erigone, fosse diverso dall’altro, ch’era
figlio
di Ebalo, e padre di Penelope (b). Altri pretendo
(b). l. 9. (21). Stafilo secondo Apollodoro (b), e Tzetze (c) era
figlio
di Bacco e di Arianna. Altri lo fanno figlio di S
ro (b), e Tzetze (c) era figlio di Bacco e di Arianna. Altri lo fanno
figlio
di Sileno o di Sileto. Fu il primo, che insegnò a
Apollonio lo fa nascere da Tifone e da Echidna (i) ; Esiodo lo vuole
figlio
di Ceto e di Forci (l) ; e Pisandro, citato dallo
h). Lil. Gyrald. Syntagm. 15. (3). Inaco spedì Lirco, suo nipote e
figlio
di Fo’ roneo, affinchè cercasse d’ Io. Il giovane
bbe in moglie Ismene, figlia del fiume Asopo, la quale gli partorì un
figlio
, detto Jaso (b). (a). Joh. Jacob. Hofman. Lex.
l nome di Melampode significa dal piede nero ; e fu così appellato il
figlio
di Amitaone, perchè avendolo la di lui ma re espo
verato tra’ Semidei, ed ebbe tempj, Feste, e sacrifizj (f). Lasciò un
figlio
di nome Teodamante o Teodamante, il quale riuscì
Univ. (12). La favola d’Iti non è dissimile dalla seguente. Tereo,
figlio
di Marte, e re de’ Traci, ebbe in moglie Progne,
far portare all’empio marito. In quell’istante sopraggiunse Iti, suo
figlio
, oui Progne considerando somiglievole a Tereo, ne
Feste. Mangiò Tereo, nè seppe di mangiare le sue carni in quelle del
figlio
. Non avea per anco finito di cibarsene, che ricer
vestito, e le parole degli uomini(e). Alcuni però nol riconoscono per
figlio
, ma per ministro del Sonno(g). Fantaso, così dett
e. Mandava dalla bocca e dalle narici torrenti di fuoco(a). Ipponomo,
figlio
di Glauco, re di Corinto nell’ Acaja, accidentalm
ssia uccisore di Bellero ; e fu costretto a ritirarsi appresso Preto,
figlio
d’Abante, re degli Argivi. Quivi fu accusato di f
cque dello Stige sta continuamente specchiandosi il giovine Narcisso,
figlio
del fiume Cefisso, e di Liriope, bella Ninfa dell
gli scellerati, che si trovano nel Tartaro, i più famosi sono Sisifo,
figlio
d’Eolo ; Salmoneo, principe di Elide, e fratello
d’Eolo ; Salmoneo, principe di Elide, e fratello di Sisifo ; Flegia,
figlio
di Marte, e re de’ Lapiti nella Tessaglia ; Tanta
ne(d) o da Giove, e dalla Ninfa Plota, e re della Lidia(e) ; Issione,
figlio
di Flegia(f) ; e le Danaidi, figlie di Danao, re
ero a Psafone gli onori divini(a). Emo finalmente, re della Tracia, e
figlio
del fiume Strimone, e Rodope, di lui moglie, voll
balia all’ Eumenidi(e). Strabone lasciò scritto ; che Issione era non
figlio
, ma fratello di Flegia(a) ; Eschilo soggiunge, ch
figlia di Galatea, affinchè potesse unirsi in matrimonio con Lampro,
figlio
di Pandione, a cui il di lei padre aveala promess
eretta da Lisandro, Generale degli Spartani, al famoso Indovino Abas,
figlio
di Cimeo e di Clitennestra(c). (a). Strab. l. 1
e richezze di quel tempio. Apollo poi bramava, che Jone fosse creduto
figlio
di Zuto, re d’Atene, il quale erasi unito in matr
per sapere, se egli avrebbe alcun figliuolo. Intese, che sarebbe suo
figlio
quello, il quale egli incontrerebbe, uscendo dal
tal cosa altro non fosse che un artifizio per collocare sul trono il
figlio
di qualche schiava da lui amata ; e però ella si
i provedere al pùbblico bene(a). Eglino presero il nome da Anfizione,
figlio
di Deucalione, terzo re d’ Atene, che al dire di
colo d’Apollo. Ivi sposò Racio, Sovrano di quel paese, da cui ebbe il
figlio
Mopso(g). Trasferitasi in Italia, si unì in matri
Alcuni la dicono nata da Titano e dalla Terra(f) ; altri da Pallante,
figlio
di Crio(g). Ella precede il Sole(h), coperta di g
a portata dal cavallo Pegaso(m). Ella amò molto il bellissimo Titono,
figlio
di Laomedonte, re di Troja, lo rapì, e nel suo ca
mentare gli effetti del suo sdegno anche a Pico, antico re del Lazio,
figlio
di Saturno, e Augure famoso. Quegli, perchè non c
l genitore, che ben conosceva il periglio, a cui esponevasi l’incauto
figlio
. Ma non potendo nè colle ragioni dissuadernelo, n
tontide(b). Febo altresì, preso da grave tristezza per la perdita del
figlio
, privò per un’intera giornata della sua luce tutt
do. Ad avvenimenti sì strani erasi trovato presente il giovane Cicno,
figlio
di Stenelo, re della Liguria, e zio di Faetonte.
ttica, era ad esse sacro(f) ; Ardalidi, o Ardaliotidi, perchè Ardalo,
figlio
di Vulcano, molto le onorava(g) ; Pegasidi dal ca
alle acque del Diluvio(e). Acquistò poi il predetto nome da Parnasso,
figlio
della Ninfa Cleodora e di Cleopompo, o, come altr
tro, detto Coricio dalla Ninfa Coricia, la quale partorì ad Apollo un
figlio
, di nome Licoreo(d). Dal predetto luogo si denomi
ythol. l. 9. (b). Paus. l. 1., Stat. Theh. l. 1. (47). Macareo era
figlio
di Eolo, re di Friotide nella Tessaglia. Egli ren
ide nella Tessaglia. Egli rendette la sua sorella, Canace, madre d’un
figlio
. Voleva la giovine celarlo al di lei padre, e con
ne, gli ruppe la testa col predetto strumento(c). Fuvi un altro Lino,
figlio
parimenti d’Apollo e di Psamate, figlia di Crotop
h’egli eccellentemente nell’arte di suo padre, e la comunicò anche al
figlio
, Tamiride. Questi divenne così peritissimo in tal
e, madre d’Anfione. Costei andava errando per la Grecia, quando Foco,
figlio
d’Ornizione per la di lei singolare bellezza la g
o tra gli Astri il sopraddetto Delfino(b). (52). Orfeo era veramente
figlio
della Ninfa Calliope e di Eagro, re di Tracia(c)
gior splendore alla nascita e al talento di lui, si pubblicò, ch’ era
figlio
di Apollo(d). Egli accoppiava con tanta dolcezza
, che fu punta da quell’ animale, mentre fuggiva dal pastore Aristeo,
figlio
d’Apollo e della Ninfa Cirene(g). Soggiungono che
(c). Nat. Com. Mythol. l. 4. (55). Dafne era pur amata da Leucippo,
figlio
d’Enomao, re di Pisa. Questi, conoscendo l’avvers
molto si distinse all’assedio di Troja. Polimela sposò poi Echecleo,
figlio
di Attore, che per averla in moglie dovette offer
i (a). Quì si ricorda pure Polifonte, la quale ebbe per padre Ippono,
figlio
di Triballo ; e per madre Trassa o Traossa, figli
lzarono magnifici monumenti (b). (3). Orione non fu creduto da tutti
figlio
di Nettuno e di Brille, ma la di lui nascita venn
ch’egli avea loro sacrificato (f). Ferecide poi dice, che Orione era
figlio
di Nettuno e di Euriale, e che il padre suo gli a
dimione molto si rassomigliò Epimenide, Poeta Epico, nato in Creta, e
figlio
di Agiasarcò. Costui, entrato in un antro per rip
n. Mythol. (14). Altri dicono che Diana fu detta Lafria, da Lafrio,
figlio
di Delfo, che le eresse il predetto tempio(c). (
. (16). Antonino Liberale vuole che Toante, re della Tauride, fosse
figlio
di Boristene(e). Gli altri Antichi nionte parlano
a). (2). Apollodoro dice, che Cinira nacque da Tanace, e da Sandoco,
figlio
di Faetonte, e nipote di Titone e d’Aurora (b).
zj(h). Finalmente le Grazie si denominarono Eteoclee, perchè Eteocle,
figlio
d’Andreo, e re d’Orcomeno, fu il primo ad ergere
ricusò di dare la pattuita ricompensa. Ercole, assistito da Euripilo,
figlio
di Desameno, re d’Olene, e da Oicleo, figlio d’An
, assistito da Euripilo, figlio di Desameno, re d’Olene, e da Oicleo,
figlio
d’Anrifato o Tifato, e di Zeusippa, figlia d’Ippo
amina, il più caro de’suoi seguaci, e fece prigioniero anche Podarce,
figlio
di Laomedonte. Esione ricercò di poter condurre s
d Ercole, dov’erano i pomi d’oro, de’quali pur ragioneremo(b). Questo
figlio
di Nettuno per lo più soggiornava nel mare Egeo,
ereo secondo altri Poeti era un Nume del mare antichissimo, e creduto
figlio
d’Oceano e di Teti (d). (7). Alcuni fanno Proteo
o, e creduto figlio d’Oceano e di Teti (d). (7). Alcuni fanno Proteo
figlio
d’Oceano e di Teti, e non di Nettuno e di Fenice
Melanippa. Eglino erano stati esposti alle bestie feroci. Metaponte,
figlio
di Sisifo, era allora per ripudiare Teano, sua mo
lunga coda(i). (d). Paus. l. 2. (15). Altri dicono, che Melicerta,
figlio
del Tebano Atamante, e d’Ino, fuggendo colla madr
ata in bellissimo fiore(h). Esiodo finalmente vuole, che Zefiro fosse
figlio
d’Astreo e d’Aurora(a). Euro poi da’ Latini si ap
sse presero questa ultima denominazione dal re de’Venti, ch’era Eolo,
figlio
d’Ippoto, o di Giove(h). Eutidemo Ateniese gli dà
). Eolo ebbe un’altra figlia, detta Tanagre, la quale sposò Pemandro,
figlio
di Cheresilao, e visse sì lungo tempo, che acquis
alcomenia e Aulide, figlie d’Ogige(a). (a). Paus. l. 8. (2). Eneo,
figlio
di Partaone, e re d’Etolia, celebrò una festa in
ò nel focolare il legno per abbruciarlo. Lontano si trovava allora il
figlio
, e niente consapevole di sua sciagura, quando all
va (b). Egli, come riferisce lo Scoliaste di Apollonio, ebbe anche un
figlio
, di nome Falero, che fu uno degli Argonauti. Ques
e deriso per la deformità della sua bocca(e). (4). Ceculo fu creduto
figlio
di Vulcano, perchè fu concepito in forza d’una fa
di sua madre, mentre questa stava appresso il fuoco. Altri lo dissero
figlio
del predetto Nume, perchè appena nato fu trovato
olo delle sabbie libiche, confinanti con la regione dell’Egitto, sarà
figlio
di Nettuno, Dio del mare ; e della Terra ; avrà f
utti ai piedi della Libica catena, non rendano inutili gli sforzi del
figlio
della Terra. La tradizione favolosa, dando da ciò
A 1. Aba, o Abas. — Città della Focide così nominata da Abas,
figlio
di Linceo e d’Ipernestra. 2. Abadil o Betile. — C
e La Najade gentile Abarbarea, Bucolïon del re Laomedonte Primogenito
figlio
, ma di nozze Furtive acquisto, conducea la greggi
altro Abas, da non confondersi col re degli Argivi, e che fu del paro
figlio
di Linceo e d’Ipernestra, altri dicono di Belo. E
i tanti suoi nomi, ba avuto quello di Abretano. 24. Abseo. — Gigante
figlio
della terra e del Tartaro. 25. Absirto. — Fratell
. — Era questo uno dei nomi di Mercurio dal suo padre putativo Acaco,
figlio
di Licaone. 29. Acadina. — Fontana celebre in Sic
iche riuscirono inutili, Laodice ; figlia di Priamo ebbe da Acamao un
figlio
, che fu allevato, da Ethra ava paterna di Acamao,
carneficina, questo principe ebbe la ventura di riconoscere Ethra col
figlio
suo, e riuscì a salvar tutti e due dalle mani dei
Apollo la sposò e ne ebbe due figli. 37. Acasto. — Famoso cacciatore,
figlio
di Pelia re di Tessaglia. Creteisa sua moglie, de
he a Teleforo il soprannome di Acesio. 43. Aceste. — Re di Sicilia, e
figlio
del fiume Triniso. Egli ricevette onorevolmente E
per ricompensarlo della sua buona azione. Vi fu anche un altro Acete,
figlio
del Sole e di Persa. Egli dette una delle sue fig
re a Deidamia, figlia di Licomede. La sposò segretamente e ne ebbe un
figlio
per nome Pirro. Quando i Greci risolvettero di ci
I Greci gli innalzarono una tomba sul promontorio Sigeo, e Pirro suo
figlio
gl’immolò Polissena. Si racconta ancora di Achill
erlo, e fu salvato da Enea che lo accolse sulle sue navi. 65. Achmeno
figlio
di Egeo ; dette il suo nome ad una parte della Pe
o dei Ciclopi. Si dà anche questo nome a Saturno, nonchè a Cœlus come
figlio
di Acmone. 76. Acœto V. Acoto. 77. Aconte. — Uno
) dove la barca approdò, trattò cortesemente Danae e fece educare suo
figlio
Perseo, il quale divenuto adulto si mise a correr
Vi furono diversi altri col nome di Actor : un seguace di Ercole ; un
figlio
di Nettuno, ed un fratello di Cephalo. 94. Adad,
e dato ad Ercole. Egli fece un giorno una scommessa con certo Depreo,
figlio
di Nettuno, a chi avesse mangiato un intero bue.
chàiment de ses crimes, Fénélon Télémaque. Vi fu un altro Adrasto
figlio
del Re Mida, il quale per inavvertenza uccise Ati
ro Adrasto figlio del Re Mida, il quale per inavvertenza uccise Atiso
figlio
di Creso, e ne fu tanto addolorato, che sebbene i
li si dette fino un Oracolo. 151. Agamennone. — Re d’Argo e di Micene
figlio
di Plistene, e nipote d’Atreo. Egli fu il capo de
d uua Amazzone conosciute sotto il nome di Agave. 165. Agavo. — Altro
figlio
di Priamo. 166. Agdelfo, Agdifio o Agdisto. — Mos
ndo. Giove innamorato di questa pietra la cangiò in donna e n’ebbe un
figlio
che fu detto Agdelfo. 170. Agelao. Vedi l’articol
e padre di Tersite. Vi furono anche due altri Agrio, uno dei quali fu
figlio
d’Ulisse e della maga Circe. Agrio è anche il nom
, perchè era madre di sei principi, mentre ella non aveva che un solo
figlio
. Spinta dalla sua cieca passione, ella uccise una
noscendo il suo terribile errore, pianse tanto la morte del suo unico
figlio
, che gli Dei, mossi a compassione della colpevole
elli scrittori che godono più credito. Oileo, re dei Locresi, ebbe un
figlio
a nome Ajace. Fu uno dei principi Greci che comba
va, senza lasciarvi intervenire Nettuno. Ajace fu anche il nome di un
figlio
di Telamone e di Esione ; non meno dell’altro imp
pureo in un momento apparse. Quel fior leggiadro, in cui cangiossi il
figlio
Già d’Amiciante, di quel sangue uscio E dal color
ha preso il partito di tacere, ed è diventato muto ». 224. Alabanda,
figlio
di Calliroe che fu divinizzato. Il suo culto fu c
e uno dei Cavalli di Plutone. Fu anche il nome del fratello di Neleo,
figlio
di Nestore ; e quello d’uno dei compagni di Sarpe
nii malefici. 231. Alba. — Città dell’Azio : fu fabricata da Ascanio,
figlio
di Enea. 232. Albania, contrada dell’Asia sulle c
. Alcatee erano così dette le feste in onore di Alcatoo. 237. Alcatoo
figlio
di Pelope. Essendo stato incolpato d’aver preso p
i rifugiò in Megara, dove uccise un leone che aveva divorato Eurippo,
figlio
del re di quella contrada. Alcatoo sposò poi la f
Anchise. Egli fu ucciso da Idomeneo all’assedio di Troja. 238. Alceo
figlio
di Perseo e marito d’Ipponomea. Egli fu padre di
gione si da tanto comunemente il nome di Alcide. Vi fu un altro Alceo
figlio
di Ercole che fu il primo degli Eraclidi, così ch
lceste. Euripide, Alceste Tragedie Atto I, Scena 1. 240. Alchmeone
figlio
di Anfiareo. Per ordine di suo padre uccise la ma
nati un di gli orti famosi, O quei d’Alcinoo, albergator cortese, Del
figlio
di Laerte. Milton — Paradiso Perduto. Lib. IX tr
di Atene. Vi furono diversi altri conosciuti sotto questo nome : uno
figlio
di Marte, uno figlio di Amycus, ed un terzo figli
diversi altri conosciuti sotto questo nome : uno figlio di Marte, uno
figlio
di Amycus, ed un terzo figlio d’Ippocone. 256. Al
questo nome : uno figlio di Marte, uno figlio di Amycus, ed un terzo
figlio
d’Ippocone. 256. Alea. — Soprannome dato a Minerv
telare dei fanciulli prima della loro nascita. 264. Alemonide Miscelo
figlio
d’Alemone era anche così detto dal nome del padre
sandra, indovina che fu figlia di Priamo re di Troia. 269. Alessandro
figlio
di Priamo. I pastori che l’allevarono lo chiamaro
arono lo chiamarono Paride V. Paride. Vi fu anche un altro Alessandro
figlio
di Eristea. 270. Alete figlio di Egisto, il quale
Paride. Vi fu anche un altro Alessandro figlio di Eristea. 270. Alete
figlio
di Egisto, il quale avendo usurpato il regno di M
e. — Ninfa che fu madre d’Esaco. Il re Priamo da cui ella ebbe questo
figlio
l’amò con passione. 290. Allegrezza. — Dal latino
la scalata al cielo. 296. Aloe V. Aine. 297. Aloeo o Aloo. — Gigante
figlio
di Titano e della terra. Egli sposò Ifimedia, la
quale avendo prestato orecchio alle seduzioni di Nettuno, ne ebbe un
figlio
Ippotono. Però il padre della sedotta la uccise p
ma a ferire il cignale, le cui spoglie le vennero offerte da Meleagro
figlio
di Oeneo, ma i fratelli d’Altea, punti dal veder
mpio superbo in cui la veneravano insieme ad Adone. 321. Amatus. — Fu
figlio
d’Ercole e fondatore della città che dal suo nome
di A. Caru. Vi fu un altro conoscinto sotto il nome di Amico, che fu
figlio
di Nettuno e di Bisinide. Visse vita da masnadier
ato sotto la figura di un montone. Ammone fu similmente il nome di un
figlio
di Cinira che sposò Mirra e ne ebbe un figliuolo
Mirra, e sdegnato la maledisse e la cacciò dalla sua casa insieme al
figlio
ed al marito. Mirra col piccolo Adone si ritrasse
cieli, gli dei immortali e la terra. Platone asserisce essere l’Amore
figlio
del Dio delle ricchezze e della Dea della povertà
nnome di Mopso, da suo padre Ampix. 352. Ampico. — Detto anche Ampix,
figlio
di Clori, e padre di Mopso, di cui nell’articolo
usato dai poeti Arcadici. 358. Amyntoridi. — Discendenti di Fenicio,
figlio
di Amintore. 359. Amyone. — Una delle cinquanta D
vano che così fosse nominato il dio dei Giudei. Vi fu anche un greco,
figlio
di Menteo che avea questo nome. 385. Anchisladi.
chise. 386. Anchise. — Principe Troiano della famiglia di Priamo : fu
figlio
di Capi e, secondo altri, di Assaraco e di una ni
presa di Troia era così vecchio, che non potendo camminare fu da suo
figlio
Enea portato in braccio fino alle navi Greche, su
delle più deserte vie di Atene. Minos, volendo vendicare la morte del
figlio
, portò la guerra contro gli Ateniesi, li vinse ed
di Tebe e moglie di Ettore, il più famoso eroe Troiano da cui ebbe un
figlio
che fu detto Astianatte. Dopo la presa di Troia,
a, ella nella divisione del bottino di guerra, cadde in sorte a Pirro
figlio
di Achille, il quale la condusse in Epiro e la sp
stato un giorno rimproverato da Minos, il quale negava a lui d’esser
figlio
di Nettuno, disse che avrebbe accettata qualunque
Minos gettò nel mare un anello, dicendo a Teseo che se era veramente
figlio
del mare, non doveva avere alcun ritegno di getta
scono che i poeti dell’antichità confondono Anfiareo con Alcmeone suo
figlio
. 409. Anfidamo. — Figlio di Busiride che fu uccis
Figlio di Deucalione e di Pirra. Vi fu un altro Anfidione il quale fu
figlio
di Eleno e fondatore del famoso tribunale che dal
finomea. — Fu madre di Giasone, capo degli Argonauti. Credendo che il
figlio
fosse morto nella spedizione per la conquista del
. Egli mosse guerra ai Telebani, e li sconfisse con l’aiuto di Cometo
figlio
Pterelao loro re, al quale la figlia taglio un ca
icorda che Ercole rispose ad un tale che gli addebitava di non essere
figlio
di Giove, queste orgogliose parole : Se non sono
di non essere figlio di Giove, queste orgogliose parole : Se non sono
figlio
di un Dio, ho merito abbastanza per esserio. 423.
. Antenoridi. — Discendenti di Antenore. 457. Anteo. — Famoso gigante
figlio
di Nettuno e della Terra. Egli erasi stabilito in
to nome un dio che si adorava come l’opposto di Cupido. Lo si credeva
figlio
di Venere e di Marte. Vedendo che Cupido col pass
la racconta che al momento in cui Laerte stava per impalmaria, Sisifo
figlio
di Eolo la violò, e che quindi egli e non Laerte
idice. Seguì suo padre all’assedio di Troia e vi fu ucciso da Mennone
figlio
dell’ Aurora. 476. Antinoo. — Uno di coloro che v
i scrittori mitologici su tale personaggio. Alcuni vogliono che fosse
figlio
di Osiride ; altri di Mercurio ; altri finalmente
di partire. Così in Virgilio allorchè Venere si presenta ad Enea, suo
figlio
, in sembianza di cacciatrice, l’erce non la ricon
non avesse proclamato con giuramento, che il novello ascritto era suo
figlio
. Sino al compimento di codesta formola i nuovi as
. Aquilone. — Vento estremamente freddo ed impetuoso. La favola lo fa
figlio
di Eolo e di Aurora, e lo dipinge con la coda di
ione conosciuta sotto il nome di orsa maggiore. Evandro ebbe anche un
figlio
chiamato Arcade. Con tale denominazione veniva de
ed agli armadi. 526. Ardalidi. — Soprannome dato alle Muse da Ardalo
figlio
di Vulcano, a cui si attribuisce l’invenzione del
imonie. Vedi Argea. 543. Argentino. — Dio delle monete d’argento. Era
figlio
di Esculano e della dea Pecunia. Vedi Es. 544. Ar
bro I. trad. di Dell’ Anguillara. Un altro Argo fu famoso architetto
figlio
di Polibio ; generalmente è lo stesso che inventò
suo nome. Finalmente la tradizione mitologica fa menzione di un Argo,
figlio
di Giove, e di Niobe, che fu re della contrada ch
utarco e Strabone, nelle loro opere. 577. Aristore. — Padre di Argo e
figlio
di Crotopo. 578. Armata Venere. — Sotto questa de
fu presa ed uccisa. Virgilio canta che Venere presentossi ad Enea suo
figlio
in sembianza di cacciatrice all’istesso modo come
erta del sacrificio agli Dei. 603. Ascalafo. — La favola lo fa essere
figlio
del fiume Acheronte, e della notte. Fu lui che di
rfosi libro V trad. Dell’ Anguillara. Vi fu anche un altro Ascalafo,
figlio
di Marte che fu uno dei più rinomati guerrieri Gr
I trad. di Vinc. Monti 605. Ascanio. — Detto anche Julio fu l’unico
figlio
di Enea e di Creusa. Suo padre quand’egli era anc
ato un altro fiume nella città di Acaia, egualmente detto Asopo da un
figlio
di Nettuno che aveva l’istesso nome. 620. Asporin
ica quaglia. Vi fu anche un’altra Asteria da cui Bellerofonte ebbe un
figlio
. 627. Asterio. — Re di Creta e padre di Minos. Eg
a famosa per la corruzione dei suoi costumi. 634. Astianatte. — Unico
figlio
di Ettore e di Andromaca. …..il pargoletto Unico
tte. — Unico figlio di Ettore e di Andromaca. …..il pargoletto Unico
figlio
dell’eroe Troiano, Bambin leggiadro come stella.
chè Andromaca lo sottrasse con la fuga al pericolo, ricoverandosi col
figlio
in Epiro. 635. Astidamia. — Una delle mogli di Er
egli espugnò la città di Efina in Elide fu da lui amata e ne ebbe un
figlio
che fu poi noto sotto il nome Tlepolemo. Finalmen
o, mentre conduceva all’altare Ismene. 670. Atlante. — Gigante che fu
figlio
di Giove e di Climene. La favola finse che suo pa
giorno avvertito dallo oracolo di tenersi in guardia contro un altro
figlio
di Giove egli ne fu così afflitto che non volle p
to ai patti Ercole sdegnato l’uccise e dette i suoi stati a Fileo suo
figlio
. 681. Augurio. — Specie di sortilegio che si comp
su di un carro di metallo scintillante. Aurora amò teneramente Titone
figlio
di Laomedone, giovane principe celebre per la sua
cipe celebre per la sua bellezza. Ella lo rapì, lo sposò e ne ebbe un
figlio
chiamato Mennone. La passione di Aurora per lui f
ertenza. Allora Aurora lo condusse in Siria ove lo sposò e ne ebbe un
figlio
. Ben presto però disgustata di lui lo abbandonò p
ti anche auguri. V. Augurio. 689. Austero. — Vento estremamente caldo
figlio
di Astreo e di Eribea. Altri scrittori lo fanno f
nea nella guerra di Turno. ….Aventino, de l’invitto Alcide Leggiadro
figlio
. Questi col suo carro Di palme adorno, e co’ vitt
ano. — Montagna d’ Arcadia consacrata a Cibele, così chiamata da Afan
figlio
di Arcaso, il primo la cui morte fosse onorata di
i che sotto il nome di Baal si venerasse il sole. Alcuni lo han fatto
figlio
di Nettuno e della regina Lidia, che regnò nell’
ra, prima che Semele fosse del tutto spirata, per salvare la vita del
figlio
, di cui la disgraziata era incinta, estrasse il p
tato, e le fila di una cospirazione. 787. Bianor. — Detto anche Oeno,
figlio
di Tiberisa e di Manto : egli fondò la città di M
azioni. 817. Borea. — Vento del settentrione : la favola lo fa essere
figlio
di Astrea e di Eribeo. La tradizione mitologica r
olo precedente. 823. Briareo. — Detto con altro nome Egeone. Gigante,
figlio
del cielo e della terra ; prese parte nella guerr
o. — Uno dei centauri ucciso da Ceneo. 834. Bronte. — Famoso ciclopo,
figlio
del cielo e della terra. Egli insieme ad altri du
tutti gli stranieri che approdavano nei suoi stati. Fu ucciso con suo
figlio
, e con tutti i suoi adepti, da Ercole, al quale e
uali un trojano, ucciso da Camillo, un sacerdote, un argonauta, ed un
figlio
di Pandione, re d’Atene, al quale venivano offert
sio. Fu madre di Laerte e avola di Ulisse. 869. Caco. — Famoso ladro,
figlio
di Vulcano. Egli dimorava nelle circostanze del m
ea. 874. Cadmillo. V. Camillo. 875. Cadmo. — Fondatore e re di Tebe e
figlio
di Agenore e di Telefassa. Essendo stata Europa r
e nella Laconia, in onore di Diana. 885. Calcante. — Famoso indovino,
figlio
di Testore, che seguì l’armata dei Greci all’asse
a. Giove, avendo presso per ingannarla la figura di Diana, ne ebbe un
figlio
per nome Arcaso, al quale, Calisto dette la luce
rice di tutte le amanti del suo divino consorte, cangiò Calisto e suo
figlio
Arcaso in orsi : Quel si leggiadro e grazioso as
r parte, si travestì da maestro degli esercizî, per accompagnarvi suo
figlio
. Ma, non potendo frenare i trasporti della gioia
orata con un culto particolare. 936. Candaulo. — Detto anche Mirsilo,
figlio
di Mirso, fu l’ultimo degli Araclidi. Amò così pa
celebre per le metamorfosi che vi operarono diverse Divinità. Cario,
figlio
di Giove, ne fu il fondatore, onde il nome che po
lto particolare con cui veniva adorato nella provincia fondata da suo
figlio
. V. Caria. 967. Carisie. — I greci chiamavano le
te all’uom fu dato. Schiller — Cassandra. Trad. di A. Maffei Ajace
figlio
di Oileo, trovandola sola in un tempio, la violen
— V. Caistrio. 1017. Cea. — Isola del mare Egeo, cosi nomata da Ceo,
figlio
di Titano, è celebre per la sua fertilità in bach
guerra agli Dei. Fu ucciso da Venere. Vi fu anche un altro Cebrione,
figlio
naturale del re Priamo. Patroclo l’uccise allo as
à. Ma come essi non fecero attenzione alle sue parole, non credendolo
figlio
di Vulcano, egli invocò suo padre, dio del fuoco,
me senza esserne punto offeso, ciò che lo fece ritenere da tutti come
figlio
di Vulcano. 1023. Cecopro. — Ricchissimo egiziano
ssione li cangiò entrambi in astri. 1031. Cefeo. — Re di Etiopia : fu
figlio
di Fenicio e padre di Andromeda. Vi fu ancora un
i lavorare la terra, e assunse l’incarico di allevare segretamente il
figlio
di lui, per nome Deifone, al quale ella porse il
ti. 1064. Ceriel. — Vale a dire araldi. Così furono detti da Cerisco
figlio
di Mercurio. Si aveva per essi una grande veneraz
osservazione delle linee della mano. 1084. Chirone. — Famoso centauro
figlio
di Saturno e di Filira. Saturno, perdutamente inn
a vigilanza di sua moglie Rea ; ed è perciò ch’egli ebbe da Filira un
figlio
che, secondo la tradizione mitologica, ebbe il co
hio in mezzo la fronte. Apollo sdegnato per la morte di Esculapio suo
figlio
, fulminato da Giove, distrusse i ciclopi come col
Egli è ritenuto come il più antico degli Dei. Fu detronizzato da suo
figlio
Saturno, che regnò in sua vece. 1104. Cigno o Cie
Ercole e fu vinto. Marte allora sdegnato per la disfatta del proprio
figlio
volle battersi personalmente con Ercole ; ma Giov
re di Cipro V. Ammone. 1125. Ciniro il giovane. — Soprannome di Adone
figlio
di Ciniro e di Mirra — V. Adone. 1126. Cinisca. —
1156. Citora. — Città e montagna della Galazia, così detta da Citoro
figlio
di Prisso. Quella contrada era coperta di boschi.
nie degli Aruspici. 1189. Clitio. — Uno dei fratelli del re Priamo, e
figlio
di Laomedone. 1190. Clito. — Così ebbe nome uno d
o. — Famosa città della Grecia, la quale deve il suo nome a Corintio,
figlio
di Giove. 1260. Corinete. — Figlio di Vulcano : f
i fu un altro Corito di cui la tradizione mitologica fa menzione come
figlio
di Paride e di Enone. Gelosa Enone del famoso rat
r riavere il corno che Ercole gli aveva tagliato. 1267. Coroneo. — Fu
figlio
di Foroneo e re dei Lapidi. Fu uno degli Argonaut
i della sua vita, ne ebbe in risposta che sarebbe stato ucciso da suo
figlio
Altmeno. Questo giovane principe, spaventato dall
tranquillo avvenire a Crateo, ma questi non potendo vivere senza suo
figlio
, allesti una flotta e mosse egli stesso a rintrac
veder compiuta la funesta predizione dell’oracolo, perchè quando suo
figlio
gli si accosto per spogliarlo delle armi, essi si
tè contro Acheolo per la ninfa Egesta, che poi sposò e da cui ebbe un
figlio
per nome Aceste. 1399. Criniso. — Sacerdote di Ap
o. 1313. Croco. — Più comunemente conosciuto sotto il nome di Croto :
figlio
del dio Pane e di Eufema. Dopo la morte fu annove
che portò a Dafne. 1345. Dafni. — Giovane pastore della Sicilia : fu
figlio
di Mercurio. Egli amò con passione una ninfa ed o
Inferno Cant. III. 1354. Danacio. — Soprannome di Perseo, per esser
figlio
di Giove e di Danae. 1355. Danae. — Figlia di Eur
re il proprio destino, ne ebbe in risposta ch’egli sarebbe ucciso dal
figlio
di sua figlia. Allora per togliere Danae alla con
i Daulia. 1369. Daunio. — Figlio di Pilumnio e di Danae. Egli ebbe un
figlio
al quale impose il suo stesso nome, e che poi spo
a da cui ebbe Turno. 1370. Daunio-Eroe. — Denominazione data a Turno,
figlio
di Daunio. 1371. Dedalie. — Feste greche celebrat
l quale Minosse, re di quell’isola, lo fece rinchiudere insieme a suo
figlio
Icaro, per punire entrambi, secondochè narra la c
fece rinserrare l’infame Pasifae, fosse opera di Dedalo e d’Icaro suo
figlio
, li fece rinchiudere nello stesso laberinto da es
delle ali che Dedalo attaccò con grossi pezzi di cera alle spalle del
figlio
, dopo aver fatto per sè altrettanto, ed aver racc
o, per riguadagnarsi le sue buone grazie. Deifobo. di Priamo il gran
figlio
, Vide ancor qui, che crudelmente anciso. In dison
fone. — Figlio di Trittolemo e di Meganira, o secondo altre opinioni,
figlio
d’Ippotoone. Cerere l’amò con passione, tanto che
o, che essa aveva generato sola. 1423. Deucalione. — Re di Tessaglia,
figlio
di Prometeo e marito di Pirra. Al tempo in cui eg
lla nettezza delle case e alla nascita dei bambini. Appena nasceva un
figlio
si ripuliva tutta la casa in onore di questa divi
a di Giove e di Latona e gemella d’Apollo. Non è già di Latona unico
figlio
Apollo, e di Latona anch’ io mi sono. Callimaco
Ajace lo uccise all’assedio di Troja. Vi fu anche un altro Doriclio,
figlio
di Fineo, o re della Tracia. 1502. Doro. — Una de
liacco. Fu uno dei più accaniti nemici del re Turno. 1507. Dria. — Fu
figlio
di Fauno. La Tradizione mitologica racconta che e
e alle Driadi tutelari. 1509. Driantiade. — Licurgo, re della Tracia,
figlio
di Driaso, veniva così designato dal nome del pad
ercurio. Un giorno, mentre essa teneva sulle ginocchia un bambino suo
figlio
, svelse un ramo di edera da una pianta vicina, pe
olo precedente. 1545. Echionio. — V. Echionide. 1546. Echmagora. — Fu
figlio
di Ercole e di Fillene. Alcimedone, padre di ques
ata dalle fiere. Ercole, consapevole del fatto, liberò la madre ed il
figlio
. 1547. Ecelissi. — I pagani credevano che la caus
ive di Troja, dopo aver reso splendidi onori funebri al figliuolo del
figlio
suo, e fu condotta presso Polinnestore, re della
re, re della Tracia, al quale il defunto re Priamo aveva affidato suo
figlio
Polidoro. Ma avendo saputo che Polinnestore aveva
rsi dai sogni funesti che lo tormentavano. 1551. Edipo. — Re di Tebe,
figlio
di Lajo e di Giocasta. L’oracolo aveva predetto a
Giocasta. L’oracolo aveva predetto a Lajo che morrebbe ucciso da suo
figlio
, il quale dopo aver consumato il parricidio, dive
piede gonfiato, e lo fece educare. Edipo, divenuto adulto, credendosi
figlio
del re Polibio, volle consultare l’oracolo per co
gnata, aveva una numerosa famiglia, mentre essa non aveva che un solo
figlio
, risolvette di uccidere il primo genito dei suoi
truggeria interamente. Secondo la favola Efeso fu anche il nome di un
figlio
del fiume Caistro, il quale in compagnia di Creso
Etra che ella era incinta, e non dubitando che il nascituro fosse suo
figlio
, consegno ad Etra una spada, ingiungendole di con
io, consegno ad Etra una spada, ingiungendole di conservarla onde suo
figlio
potesse con quella farsi riconoscere dal re di At
a, le sventure lo assalirono di ripetuti e spietuti colpi. Androgeno,
figlio
di Minosse, fu ucciso in Atene e il re di Creta d
di Creta dichiarò la guerra agli Ateniesi per vendicare la morte del
figlio
, ed avendoli vinti, impose loro un sanguinoso tri
ivorati dal Minotauro. Mentre volgeva codesto periodo di tempo Teseo,
figlio
di Etra, avea toccato l’età dell’adolescenza ed a
fatalità. Egeo con le lagrime del più profondo dolore vide partire il
figlio
suo dilettissimo, al quale raccomandò con le più
atore, annoverarono Egeo fra le divinità marittime, e lo dichiararono
figlio
di Nettuno. Molti accreditati mitologi concordano
o l’acqua lustrale per le libazioni sui sepolcri. 1580. Egialeo. — Fu
figlio
d’ Inaco e di Melisse, e diede il suo nome alla c
ove si rivolse ad altri amori, ed Egina fu tolta in moglie da Attore,
figlio
di Mirmidone, che la rese madre di Menezio. 1586.
o, nota sotto il nome di Capricorno. 1590. Egipio. — Giovane Tessalo,
figlio
di Bulis, detto anche Bulea o Bulisa. Egipio, per
le tenebre, ad arte procurate da Neofronte, non aveva riconosciuto il
figlio
. Appena pero i primi albori del giorno illuminaro
questi rispose che gliela aveva data la madre. Tieste alle parole del
figlio
, ed alla evidenza delle pruove, trovò compiuta la
e dell’oracolo riguardo all’incesto, e cercò di calmare il dolore del
figlio
il quale, indegnato contro Atreo per l’infame inc
andati da numerosi scrittori dell’antichità. Egitto secondo alcuni fu
figlio
di Belo e d’una figlia del fiume Nelo. Altri pret
ava aver da principio sparsa la loro esistenza. Un bel giorno Paride,
figlio
di Priamo, re di Troia, giunse alla corte di Mene
ell’assedio memorabile, ed Elena fu tolta in moglie da Deifobo, altro
figlio
di Priamo, col quale alcuni scrittori dicono che
preda del bottino di guerra nella presa di Troja. …… e fu ch’Eleno,
figlio
Di Priamo, re nostro, era a quel regno Di greche
nni su quella contrada, e al momento della sua morte istituì erede il
figlio
di Pirro, per nome Molosso, mentre al suo proprio
e la disparità dei cronisti della favola. Alcuni pretendono che fosse
figlio
di Perseo e di Andromeda : altri che fosse figlio
retendono che fosse figlio di Perseo e di Andromeda : altri che fosse
figlio
di Alceo e fratello di Anfitrione. Il parere più
iù particolarmente la Tessaglia. 1660. Ematione. — Famoso masnadiere,
figlio
di Titone. Feroce e sanguinario egli trucidava tu
lui liberate furono dette Ematie. 1661. Emilo. — Detto anche Emilio,
figlio
di Ascanio, dal quale la patrizia famiglia degli
e, e l’avrebbe ucciso, sè questi non si fosse sottratto al furore del
figlio
con la fuga. Allora Emone rivolse contro se stess
festi ? e che pensier fu il tuo ? In qual guisa ti perdi ? Esci, deh
figlio
, Esci : vien meco ; lo te ne prego » — Truce Lo g
, deh figlio, Esci : vien meco ; lo te ne prego » — Truce Lo guata il
figlio
, e minaccioso in faccia, Senza parlar que’detti r
iù formidabile fra i Titani che vollero dare la scalata al cielo. Era
figlio
del Tartaro e della Terra. Anche a proposito di q
ea. — Principe del ramo secondario della reale famiglia di Troja : fu
figlio
di Anchise e della dea Venere. ……… Enea preclaro
i Troja : fu figlio di Anchise e della dea Venere. ……… Enea preclaro
figlio
Del magnanimo Anchise Omero — Iliade — libro V.
moglie Creusa, una delle figlie del re Priamo, e la rese madre di un
figlio
, chiamato Ascanio o anche Julo o Julio. Allorchè
di Venere, e l’intervento di Apollo, sarebbe stato ucciso. Contro il
figlio
d’Anchise, il bellicoso Diomede si spinge, nè l’a
eo, suo avo. 1677. Eneo. — Apparteneva alla famiglia degli Eolidi. Fu
figlio
di Euride e di Portaone al quale successe nel gov
fu fabbricata da Caino, il quale la chiamò così dal nome di Enoc, suo
figlio
. « E Cain conobbe la sua moglie. ed ella concepe
e di Pausania, e di qualche altro scrittore dell’antichità, Enomao fu
figlio
di Alcione, e padre di una giovanetta bellissima,
li. Giungemmo nell’Eolia, ove il diletto Agli Immortali Dei d’Ippote
figlio
, Eolo, abitava in isola natante, Cui tatta un mur
mente che sieno le stesse dette Aletidi. 1707. Eoso. — Gigante che fu
figlio
di Tifone. 1708. Epafo. — Figlio di Giove e della
rire. Io, dal canto suo, abbandonò l’Egitto per andare in traccia del
figlio
, e dopo molte ricerche, lo trovò in Siria presso
esso nome. La cronaca mitologica ricorda di un’altro Epidauro, che fu
figlio
di Argo e di Evadne, il quale dette il suo nome a
giuntura. 1745. Epitide. — Soprannome dato a Posiponte ajo di Ascanio
figlio
d’Enea : veniva così detto da Epito suo padre. 17
i queste divinità. 1750. Epopeo. — Dalla ninfa Canace ebbe Nettuno un
figlio
che chiamò con questo nome. Divenuto adulto, Epop
ignificano gloria e soccorso. Se, per contrario, la grande figura del
figlio
di Alemena, è la creazione dovuta ad un qualche p
ione del mito. La tradizione favolosa ci presenta l’Ercole greco come
figlio
di Giove e di Alemena (Vedi Alemena) la quale lo
tempo alfine D’Alemena e Giove ad appagar mie brame Giunse l’inclito
figlio
…. Sofocle — Le Trachinie — tragedia trad. di F.
andoli con le mani. Avidamente in tortuose spire Stringean l’ecceiso
figlio
, Quand’ei levossi alla tremenda guerra. E fatal p
e, egli verrà annoverato fra gli dei. Tal magnanimo eroe sarà il tuo
figlio
, Che leverassi allo stellante cielo, E tutti vinc
, sebbene si accorgesse di non essere suo padre, pure lo accettò come
figlio
, e gli insegnò l’arte di condurre i destrieri. I
E alla meta piegar sicuri e illesi Gli assi di rota, insegnò pure al
figlio
Con dolce cura Anfitrion medesmo. Teocrito — L’E
i lottator trovaro A terra chini maestrie dell’arte, Tutte imparò dal
figlio
di Mercurio Dal Fanopeo Arpalico…… Teocrito — L’
adamanto e Chirone completarono la sua educazione. … Il vecchio Lino
figlio
D’Apollo, industre e vigilante eroe, Erudi nelle
tura, ma di un coraggio e di una forza indomabile. Cosi d’Alemena il
figlio
Non vaste forme avea. Ma infaticabil animo. Pind
condo Diodoro, Giunone sofflò il delirio della follia nella mente del
figlio
di Alemena, dopo la riposta dell’oracolo. Altri p
emio la mano di Iole. Qualche tempo dopo, viaggiando Ercole con Ifito
figlio
di Euriteo, lo uccise precipitandolo da una rupe,
, e non fu che dopo lunghe ricerche, che incontrò finalmente Deifobo,
figlio
d’Ippolito, il quale gli rese un tale servigio. C
di quella vendita ad Euriteo, onde com pensarlo della perdita di suo
figlio
, e si fosse in ultimo obbligato a rimanere al ser
schiava di Onfale a nome Cleoasia, e da Onfale stessa, ebbe Ercole un
figlio
che fu detto secondo taluni Lamio, e secondo altr
minosa carriera delle gesta di Ercole, poichè irritato contro Literso
figlio
del re Mida, il quale massacrava tutti coloro a c
suo diletto amico così chiamato, e che la tradizione ci presenta come
figlio
di Giasone. Gli Argonauti scelsero Ercole per lor
uest’ultima città egli marciò contro Lacedemone per vendicarsi di suo
figlio
Ippocoone, e in ciò si ebbe a compagno Cefeo ed i
lia di questo principe a nome Antigone, e secondo altri Astiochea, un
figlio
che chiamò Tlepolemo. Poco tempo dopo resosi colp
r Itone. Ercole fu disfidato ad un particolare combattimento da Cineo
figlio
di Marte e di Pelopia, ed uccise il suo audace ri
della capitale dei loro stati. Dopo aver dato la sepoltura a Ipposo,
figlio
di Ceixo, ad Argio ed a Melaso suoi compagni, cad
oi indigeni furono con ben poca ragione, identificati con l’uomo Dio,
figlio
di Alcmena. L’arte plastica ha fatto di Ercole l’
quasi soprannaturale, la quale apparisce egualmente nell’infanzia del
figlio
d’Alemena, e nello sviluppo della sua maschile ma
no sepolti nel tempio di Giunone. 1770Eretteo. — Secondo la favola fu
figlio
della Terra, e fu allevato da Minerva, la quale l
Ericia la contrada di cui era sovrano. La favola ce lo presenta come
figlio
di Buta e di Venere, e atleta famoso nel combatti
e che lo aspettava, ma prima di allontanarsi, impose ad Alcmeone, suo
figlio
, di uccidere l’ adultera Erifile, Alcmeone eseguì
egni dello Zodiaco, la costellazione della Vergine. 1781. Erilo. — Fu
figlio
della dea Feronia e re di Preneste. La tradizione
erriero coperto di ferro con la lancia e lo scudo. Ermione è anche un
figlio
di Europa, il quale dette il suo nome ad una citt
lao. Fino dalla sua infanzia Ermione fu promessa in moglie ad Oreste,
figlio
di Agamennone, dall’avo Pindaro che nell’assenza
allorchè dice nelle sue cronache dell’antichità che all’ Ercole greco
figlio
di Alcmena, si fanno piuttosto dei funerali che d
olpito dalla bellezza di lei, la prescelse come sua sposa e n’ebbe un
figlio
che poi fu chiamato Aollio, ed una figlia per nom
isti ed i poeti non sono d’accordo sulla sua nascita. Taluni lo fanno
figlio
di Apollo e di Coronide, della reale famiglia dei
per mezzo di un corvo che la sua amante aveva una tresca con Ischiso
figlio
di Elato, incaricò Diana di andare in Arcadia ond
Coronide era presso a morire, allorchè Apollo accorse per salvare suo
figlio
Esculapio e lo trasportò presso il centauro Chiro
Ciclopi, che avevano fabbricata la folgore colla quale fu ucciso suo
figlio
, li avesse tutti esterminati. Giove irritato perc
losa, e che, secondo Cicerone, nel suo libro IV De natura deorum, era
figlio
di Alcippe e di Arsinoe. 1828.Eseceste o Essercet
bere del sangue di toro, fosse morto in seguito di ciò prima che suo
figlio
Giasone fosse ritornato dalla Colchide, che sua m
incipio il regno delle tenebre. 1836. Espero. — Fratello di Atlante e
figlio
di Giapeto. Sua figlia detta da lui Esperide, fu
a Greca che mosse alla famosa guerra di Tebe, fu fratello di Evadmo e
figlio
di Ifide. Che con sette falangi e sette duci Tut
ata come malaugurata e funesta. 1857. Etolo — Così ebbe nome il terzo
figlio
che Endimione ebbe dalla ninfa Naide. Divenuto ad
i della figlia, l’avesse resa madre ; e che per conseguenza Teseo era
figlio
di Nettuno. Allorchè Teseo, invaghitosi di Elena
erse, e : A questa abbi rispetto, Singhiozzante sclamava, a questa, o
figlio
, Che calmò, lo ricorda. i tuoi vagiti. Rientra, E
rarono al vecchio re Priamo, di ridomandare al vincitore il corpo del
figlio
. Achille si lasciò intenerire dalle preghiere del
collettivo di Anaci. La tradizione favolosa ci presenta Eubuleo come
figlio
di Giove e di Proserpina, e nativo di Atene. 1866
Tifi ebbe l’incarico di timoniere. La tradizione ce lo presenta come
figlio
di Nettuno. 1873. Eufiro. — Uno dei sette figliuo
ncipali capi dei Trojani nel memorabile assedio della loro città. Era
figlio
di Penteo, e mori sotto le mura di Troja per mano
, su questo personaggio di origine egiziana. Secondo alcuni, egli era
figlio
del poeta Museo, e secondo altri di Orfeo. La tra
he assediarono Troja. I lor prodi mandar sotto il comando Del chiaro
figlio
d’Evemone Euripilo. Da quaranta carene accompagna
dio e che in un aspro combattimento uccidesse di propria mano Macaone
figlio
di Esculapio. Al dire di Omero, egli era uno dei
e avendo Giove giurato che dei due bambini Euristeo ed Ercole, quegli
figlio
di Micippe, e questi di Alemena quello che nascer
naca che Evandro, accolse nella sua casa Ercole, senza sapere che era
figlio
di Giove : ma appena venne in conoscenza della or
eri li condussero seco loro. In quinto luogo era mestieri che Troilo,
figlio
di Priamo fosse morto in combattimento, e il sepo
si è addentrato nei più remoti recessi dell’antichità, era il Favore
figlio
della bellezza, seguace della fortuna e compagno
pregando Che mal concesso non mi fosse il porre Sul suo ginocchio un
figlio
mio. Omero — Iliade — Libro IX trad. di V. Monti
he lo accolse con ogni cortese amorevolezza e lo fece aio del proprio
figlio
. ………M’accolse Lietamente il buon Sire, e mi dite
la colpa : così Ercole fu figliuolo di Giove e di Alcmena ; Romolo fu
figlio
di Rea e di Marte, Perseo fu figlio di Danae e di
di Giove e di Alcmena ; Romolo fu figlio di Rea e di Marte, Perseo fu
figlio
di Danae e di Giove ecc. ecc. Così il maggior num
iuse nelle più segrete camere del suo palazzo insieme al piccolo Iti,
figlio
di Tereo e della sventuratissima Filomena. Posta
o Filomena comparve e gittò sulla tavola innanzi a Tereo la testa del
figlio
suo. All’orribile vista, Tereo forsennato si gitt
l’insegne regie ancora in testa ; E dimostra il dolor, ch’egli ha del
figlio
, Con la sdegnata vista atra e molesta : Upupa alz
, …………ubbidiente Al comando de’ regi abbandonai Il Meliense di Peante
figlio
, Cui di piaga vorace un piè stillava. Sofocle —
omai della caduta di Troja. Ulisse infatti in compagnia di Nettolemo,
figlio
di Achille, e di altri guerrieri greci, giunse a
nome fu detta Flegiade. La tradizione mitologica ce lo presenta come
figlio
del dio Marte e di una giovanetta per nome Crisa
regni Peleo, Telamone e, la stessa Pfammate. 2040. Folo. — Centauro,
figlio
della ninfa Melia e del dio Sileno. Le cronache d
del pane. 2050. Foroneo. — La tradizione storica ce lo presenta come
figlio
d’ Inaco, re di Argo, e come colui che avesse ins
ronica. Fin qui la storia. Secondo la tradizione favolosa, Foroneo fu
figlio
del fiume Inaco e fu in compagnia degli altri due
ceva tra la strage e la morte. Comunemente si riteneva il Furore come
figlio
della Notte. G 2068. Gabalo. — Nella città
questo bambino, consultò gl’indovini Galeoti per sapere la sorte del
figlio
; ed essi le risposero che il fanciullo sarebbe s
noi riporteremo per maggiore delucidazione. Tros re di Troja aveva un
figlio
chiamato Ganimede, o secondo altri, Genimede, al
a stupenda bellezza il dio Apollo, il quale la sorprese, e ne ebbe un
figlio
, che fece nudrire ed educare in Delfo — Eretteo i
. Dopo la morte, Giasione fu posto nel numero degli dei non solo come
figlio
di Giove, ma anche per aver contratto nozze con d
lattie, come sua sorella Ifica alla buona salute. 2137. Giasone. — Fu
figlio
di Alcimeda e di Esone, re di Jolco. Narra la tra
re. Ma Esone, spinto dalla forza dell’amore paterno, per sottrarre il
figlio
alle persecuzioni dell’usurpatore, fece sparger v
lto il Libico Ammone è con le corna. Delio in un corvo si nascose, il
figlio
Di semele in un capro, in una gatta La sorella di
tabile del destino fu moglie di Edipo, che era nell’istesso tempo suo
figlio
D’Edippo io moglie, e in un di Edippo madre, Ino
163. Giovio — Uno dei soprannomi di Ercole che a lui veniva per esser
figlio
di Giove. 2164. Giromanzia — Specie di divinazion
ndo omai la zuffa, Aiace All’emolo guerrier fe’questo invito : Nobile
figlio
di Laerte, in alto Sollevami, e sollevo io te : d
rdarsi di polve. E già risurti Sariano al terzo paragon venuti, Se il
figlio
di Peleo levato in piedi Non l’impedia, dicendo :
il disco lunge Non iscagliò nessun, come Elatreo. Laodamante, il real
figlio
egregio, Nel pugile severo ebbe la palma. Omero
ome di Glauco, fu un dio marino che alcuni mitologici presentano come
figlio
di Nettuno e di Naide ; e altri come figliuolo di
altro Glauco fa menzione la cronaca mitologica, presentandocelo come
figlio
di Sisifo e di una ninfa atlantide chiamata Merop
al suo desiderio, e dopo qualche tempo Gordio la sposò, e ne ebbe un
figlio
che fu chiamato Mida. Intanto con l’andare degli
Falli la freccia, chè l’accolse in petto Di Prïamo un valente esimio
figlio
Gorgïzon, cui d’Esima condotta Partori la gentil
alle reali inferme, Melampo divenne genero del re. 2251. Ificlo. — Fu
figlio
di un re di Tessaglia, per nome Filaco. Non avend
Lerna. Ificlo similmente avea nome un altro fra gli Argonauti che fu
figlio
di Testio, e fratello di Altea. Ificlo da ultimo
lo di Altea. Ificlo da ultimo si chiamò il fratello gemello di Ercole
figlio
di Anfitrione e di Alecmena. V. Anfitrione, Alecm
oscendo, per prova, il perverso animo del marito, fece passare Difilo
figlio
di Polinnestore, come suo fratello ed allevò iuve
sendo stato rimesso nei suoi stati da Ercole, accolse benignamente il
figlio
di lui, riconoscente al beneficio che avea ricevu
eguitò Ino, sorella di quella, per aver preso cura del piccolo Bacco,
figlio
di Giove e di Semele ; e giurò di riportare su di
pere da lei quale sarebbe per essere il proprio destino, e quello del
figlio
suo ; e Carmenta, invasa dello spirito divino d’A
oprannome d’Iperboreo. 2295. Iperione. — Fratello minore di Saturno e
figlio
di Urano. Secondo la tradizione a cui si attiene
io, il quale abitava nella selva Aricina e si spacciava per Ipppolito
figlio
di Teseo, miracolosamente risuscitato da Esculapi
ppotette allora prima che si fosse agito contro di lui, cedette a suo
figlio
Alete il comando dell’armata che avea sotto i suo
he avea sotto i suoi ordini, e si esiliò dalla città di Naupatto. Suo
figlio
Alete s’impadroni poi della città di Corinto. 231
onista Sanconiatone, fu marito di Berut, la quale lo rese padre di un
figlio
chiamato Urano, e di una figliuola detta Ge ; nom
oro Giove. 2323. Ipsuranio. — Secondo Sanconiatone, così ebbe nome il
figlio
dei primi giganti, il quale abitò in Tiro, e fu i
che Iside nell’ istesso momento in che nacque, era già gravida di un
figlio
. Iside ed Osiride regnarono per più tempo in Egit
lla regina Didone. — V. Giarba. 2367. Jasio. — Fratello di Dardano, e
figlio
di Giove e di Elettra. Egli fu ucciso inavvedutam
la aveva. Apollo intanto, mosso a compassione sulla sorte del proprio
figlio
, incaricò Mercurio di andare in soccorso di lui ;
con solerte cura, onde fare in modo, che Jone passasse un giorno come
figlio
di Xuto, onde procurare a quel suo dilettissimo l
sona che avrebbe incontrato all’ uscire dal tempio, sarebbe stato suo
figlio
. A questa risposta, Xuto con l’anima giubilante,
depositario dei tesori di quello, e lo chiamò col dolcissimo nome di
figlio
. Riflettendo poi che l’età del giovanetto era in
tradimento, mirante solo a porre sull’ avito trono degli Erettidi, il
figlio
di qualche schiava ; e giurò di farne vendetta. A
ciandosi verso di Jone lo coprì di baci e di carezze, chiamandolo suo
figlio
. Ma la suprema gioia, che Jone sentiva nell’ aver
adre sua fu presto intorbidata dall’aver ella confessato che Jone era
figlio
di Apollo e non già di Xuto. Non è a dire l’alta
paterno. La gran maggioranza degli storici greci riconosce Jone come
figlio
di Xuto e di Creusa, e aggiunge che la posterità
rgilio — Eneide — Libro I. trad. di A. Caro. 2377. Josso. — Dejoneo,
figlio
d’ Eurito, re di Tessaglia, ebbe da una giovanett
uttosto di famiglia, che di religione, essi conservavano, di padre in
figlio
, l’uso di non cuocere gli asparagi e di non sbarb
rali della morte. Esiodo, nelle sue opere, qualifica Ker come un dio,
figlio
della Notte ; ed aggiunge che abitualmente veniva
ozze dei fiori. Nelle tradizioni storiche di quella contrada, Kolna è
figlio
di uno dei capi Scandinavi, il quale fondò per il
a di tutte. Krisna-Visnù, secondo la tradizione, nacque a Matura e fu
figlio
di Vassudeva e della bellissima Devakì. Entrambi
ndo sua sorella fu sposata da Vassudeva, giurò a sè stesso che nessun
figlio
maschio della giovine regina avrebbe vissuto al d
ei fasti del paganesimo per aver dato i natali a Milziade ed a Cimone
figlio
di lui, che entrambi andarono annoverati fra i pi
o Edipo. V. Edipo. Se alcun tra voi sa di qual mano estinto Cadde il
figlio
di Labdaco, verace Tutto esponga, io ’l comando.
astori Faetusa e Lampezie il crin ricciute Che partori d’ Iperione al
figlio
, Ninfe leggiadre, la immortal Neera. Omero — Odi
reci. Priamo onde consolare la derelitta figliuola, la rimaritò ad un
figlio
di Antenore, per nome Elicaone, ma questo secondo
ò tutta la contrada, e uccise lo stesso Laomedonte, a cui Priamo, suo
figlio
che gli successe sul trono di Troia fece innalzar
di regno, la vedova Lavinia vedendo il suo trono occupato da Ascanio,
figlio
d’Enea, e di Creusa, prima moglie di lui, temè ch
e. — Conosciuto anche sotto il nome di Lepreo, fu nipote di Nettuno e
figlio
di Glaucone e di Astidamia. Narra la cronaca che
aone, che caduto in potere di Achille, fu da questo venduto ad Euneo,
figlio
di Giasone, nell’ isola di Lenno ; poscia fu risc
— Libro XXI. Trad. di V. Monti. Licaone fu similmente il nome di un
figlio
di Pelasgo, che fu il primo re dell’ Arcadia. Nar
i Con quel superbo. Della luce il caro Raggio gli tolse di Saturno il
figlio
, E detestato dagli eterni tutti Breve vita egli v
e che Liriade dette il suo nome a quella fonte, ove il bellissimo suo
figlio
morì annegato. V. Narciso. 2546. Lissa. — Al dire
attino. Da ciò forse la tradizione favolosa ci presenta Lucifero come
figlio
dell’Aurora, e custode e conduttore degli astri.
fine tutto sarà riassorbito. 12. Priapo. — Il custode dei giardini,
figlio
di Venere e di Bacco. Era l’emblema delle orgie n
, il quale, secondo la loro credenza, fu edificato da Abramo e da suo
figlio
Ismaele. Questo tempio gode il privilegio di asil
resso : Al colpo Died’ella un forte grido, e dalle braccia Depose il
figlio
, a cui difesa Apollo Corse tosto, e l’ascose entr
ppo. 46. Ciro. — Celebre eroe e fondatore della monarchia persiana.
figlio
di Cambise persiano e di Mandane nata da Astiage
e nata da Astiage re del Medi onde dall’oracolo fu detto mulo, perchè
figlio
di padre e madre di diversa nazione. 47. Vico g
ono poi fatte dai suoi figli e nipoti, detti Inachidi. — Foroneo,
figlio
d’Inaco, fonda Foronea. — Argo, pronipote d’I
roprio nome. — Efira, sua sorella, fonda Corinto. — Fegeo, suo
figlio
, erige Feges in Arcadia. — Pelasgo, suo nipot
Sparto o Spartone suo nipote, dà principio a Sparta. — Miceneo,
figlio
di Spartone, fonda Micene. — Licaone, figlio
arta. — Miceneo, figlio di Spartone, fonda Micene. — Licaone,
figlio
di Pelasgo, costituisce Licosura, ed immola vitti
nipote di Linceo, la cui figlia Danae sposò Perseo. — Megapente,
figlio
di Preto, pronipote di Danao, capo della terza ca
d’Atene. — Instituzione del Senato e dell’Areopago. 1549. Cadmo,
figlio
d’Agenoro re di Fenicia, non potendo rinvenire la
ura alfabetica, il commercio ec. 1532. 161 Diluvio di Deucalione,
figlio
di Prometeo, re di Tessaglia. Una terribili inond
li della Grecia. Questa Lega o Confederazione prese nome da Amfizione
figlio
di Deucalione. Adunavasi nella Primavera a Delfo,
o fondatore di quella città è detto dalla storia essere stato Sisifo,
figlio
di Deucalione (altri dice d’Eolo), capo dei Sisif
nnero lo stato finché non furono cacciati dai Pelopidi. — Pelope,
figlio
di Tantalo re di Frigia, invade una parte del Pel
egli Eraclidi dal Peloponneso, per opera dei Pelopidi. 1318. Edipo
figlio
di Lajo re di Tebe. — Eteocle e Polinice si uc
; Cretesi, da Idomeneo e Merione con 80 navi ; Rodiani, da Tlepolemo,
figlio
d’Ercole, con 9 navi. — Erano insiem coi Trojani,
e, con 9 navi. — Erano insiem coi Trojani, e condotti tutti da Ettore
figlio
di Priamo, i Dardanii, con a lor capo Enea figlio
tti tutti da Ettore figlio di Priamo, i Dardanii, con a lor capo Enea
figlio
d’Anchise, gli abitanti di Zelea sull’Ida con Pan
apo Enea figlio d’Anchise, gli abitanti di Zelea sull’Ida con Pandaro
figlio
di Licaone, i Misii con Cromio, i Frigii con Asca
o, con molto fondamento, che questo Menete sia lo stesso che Misraim,
figlio
di Cam. Altri pone il suo regno in Egitto nel 296
abitare la Grecia ai tempi della dispersione dei popoli, fosse Javan
figlio
di Jafet. 161. Secondo altri 1560. 162. Altri
ò noi gli abbiamo assegnato il primo posto nell’opera. Il Destino era
figlio
della Notte : vien dipinto con una benda avanti g
parola che significa il Cielo) è il più antico degli Dei. Egli era il
figlio
del Giorno, e sposò sua sorella Gè, o Titèa, eioè
fine fu rovesciato dal Trono, e discacciato dall’Olimpo da Giove suo
figlio
. Ritirossi perciò in Italia, e propriamente nel L
icò nuovamente all’agricoltura con insegnarne i principj a Trittolemo
figlio
di Celèo Re di Eleusi, inculcando al medesimo che
tare anche gli estinti, e fra questi a restituire la vita ad Ippolito
figlio
di Tesèo. Un potere così grande ingelosì lo stess
figlia di Teti, e dell’Oceano, ebbe un giorno delle brighe con Epafo
figlio
di Giove, e di Jo, per avergli quest’ultimo rinfa
i, e giurò per la Stige, che avrebbe acconsentito a tutto ciò che suo
figlio
gli domandasse in contrassegno della paterna tene
ramento, che rivocare non era permesso agli Dei. Cercò dissuadere suo
figlio
, ma in vano. Il giovine temerario ne pretese l’ad
Pane ebbe l’ardire di mettere al paragone il suo flauto alla lira del
figlio
di Latona : gli propose una disfida, che Apollo v
quindici anni sotto tal forma, finchè non fu incontrata da Arcade suo
figlio
, e valente cacciatore. Questi non era al caso di
se affrettato di evitare un parricidio con aver sottratto la madre al
figlio
, che amendue situò nel cielo tra ’l numero delle
l sangue, che versò nel mare Urano, allorchè fu ferito da Saturno suo
figlio
. Appena uscita alla luce questa Dea, Zefiro la co
za che costei lo avesse conosciuto. Venere afflitta per vedere il suo
figlio
fatto suddito di questa giovane, la perseguitò co
atini : ma1 i Greci, che in lingua loro chiamano Marte Ares lo dicono
figlio
di Giove, e di Giunone. Marte è rappresentato arm
a, aveva condotte le ombre novelle alla riva di questo fiume, Caronte
figlio
dell’Erebo, e della Notte le riceveva nella sua b
ente, conosceva la forza dei semplici, ed era eccellente medico. Come
figlio
di Saturno aveva il dono dell’immortalità : ma es
certa. Ella non potè salvarsi, se non che precipitandosi nel mare col
figlio
, dove furono ammessi fra i Dei marini. Ino prese
no, perchè sospende i nostri mali, e ci toglie ogni inquietudine. Era
figlio
della Notte, e fratello della Morte, ch’è un sonn
ine di Momo non sembra conveniente al suo carattere, giacchè lo fanno
figlio
del Sonno, e della Notte. Il suo fare è grottesco
e lo stesso Dedalo ch’ era incorso nella di lui disgrazia con il suo
figlio
Icaro. Questi però escogitò la maniera come uscir
composte di cera, e di penne per se, e per Icaro. Avvertì pertanto il
figlio
che spiccandosi a volo non si levasse troppo in a
sta promessa. Egèo che impaziente attendeva sulla riva il ritorno del
figlio
, osservando il bruno segnale, che indicava la mor
l primo letto, inviò Ippolito presso il suo avo Piteo. Divenne questo
figlio
in seguito l’odio del padre per una nera calunnia
Polluce vendicò parimente Castore colla morte di Ida. Polluce perchè
figlio
di Giove era immortale. Ma il vivere gli era inso
gli una visita, gli diede addosso, e lo stramazzò più volte ; ma come
figlio
della Terra ripigliava nuove forze Antèo sempre c
sto un vero rifiuto, crucciato si portò via i cavalli di Eurito : suo
figlio
Ifito, che volle reclamarli, cadde vittima di Erc
iamme consumarono solamente quel tanto che aveva di mortale ; ma come
figlio
di Giove dopo morto fu dal medesimo trasportato n
pari delle altre Divinità, ch’aveva nella Grecia introdotte. Egli era
figlio
di Eagro re della Tracia, e della Musa Calliope.
i Lajo parimente regnato in Tebe.Gli fu predetto dall’oracolo, che il
figlio
che nascerebbe da questo matrimonio avrebbe a suo
entò al re, che lo fece educare con attenzione, adottandolo anche per
figlio
. Edipo divenuto adulto seppe, che Polibo non era
olinice. Amfiarao fu obbligato a partire con aver però imposto al suo
figlio
Alcmeone, che appena intesa la nuova di sua morte
a divinità, con preparar loro in un banchetto le membra di Pelope suo
figlio
. Fremettero di orrore gli Dei : la sola Cerere st
l tempio di Delfo. Alla vista di quella spada Tieste riconobbe il suo
figlio
Egisto ; Pelopea sopraggiunta, ed istruita del fa
to di Agamennone sposò Egisto, e lo fece montar sul trono. Oreste suo
figlio
sarebbe stato parimente vittima di sua madre, se
he aveva in moglie la sorella di Agamennone. Colà Oreste trovò Pilade
figlio
di Strofio, ed alla parentela unì puranche la più
re da Teti moglie dell’Oceano. Sapendo però per detto di Temi, che il
figlio
che nascerebbe da Teti avanzerebbe di gran lunga
o volle Priamo vederlo : ne restò sorpreso ; seppe altresì ch’era suo
figlio
, e malgrado la minaccia dell’oracolo, ebbe la deb
ille discendeva da questo principe : ma Teti sua madre sapendo che il
figlio
morirebbe nell’assedio, lo aveva vestito sotto le
ti i suoi torti. Teti fin dal fondo del mare intese le querele di suo
figlio
, ed immantinente volò sull’Olimpo per indurre Gio
arlo al pericolo, che correva, gli presentò il piccolo Astianatte suo
figlio
: ma l’Eroe dopo aver abbracciato il fanciullo, e
e seguito da’ Tessali si gitta in mezzo ai nemici, che credendolo il
figlio
di Peleo, si danno alla fuga. Superbo pel terrore
vecchio Nereo, intese Teti negli abissi dell’Oceano il pianto di suo
figlio
: si affrettò di asciugare le sue lagrime con pro
e dell’Ellesponto presso il promontorio Sigèo. Presa Troja, Pirro suo
figlio
immolò sulla sua tomba Polissena, innocente cagio
onosciuto, e corre da suo padre Laerte, che piangeva la perdita di un
figlio
, che credeva di non mai più rivedere. Restituito
opriva il resto de’ legni. In questo mentre Venere si dà moto per suo
figlio
: si presenta a Giove, e gli rammenta le promesse
del vecchio re, si affretta per la difesa della sua sposa Creusa, del
figlio
suo, e di Anchise suo padre. Presi gli Dei Penati
sparì. Ritornato al luogo dove aveva lasciato Anchise, ed Ascanio suo
figlio
con tutti quelli che avevano abbracciata la stess
i rami di una pianta detta Loto, per darne a mangiare le frutta a suo
figlio
. Alcune gocce di sangue caddero da questa pianta
liberò sua sorella dalla prigione : indi con un pugnale trapassò suo
figlio
Iti, e lo diede a mangiare a Tereo in un solenne
ngiare a Tereo in un solenne banchetto. Cercando questi di vedere suo
figlio
, allora Filomela infuriata si presenta a Tereo, e
re di Atteone, che Diana cangiò in cervo. Dopo la morte di questo suo
figlio
, si ritirò in Sardegna da lui per la prima volta
d i pastori gl’innalzarono degli altari. Pico, e Canente. Fu Pico
figlio
di Saturno, padre di Fauno, ed avo di Latino. Spo
o, e dalle Muse. Anfione. Era questi un altro eccellente cantore,
figlio
di Giove, e di Antiope regina di Tebe. Il suono d
Omero si duole di non potere piegare il destino, e salvar da morte il
figlio
Sarpedone, E lo stesso tuttochè voglia salvar Pat
libro terzo della Natura degli Dei, riconosce tre Vulcani ; il primo
figlio
del Cielo, il secondo del Nilo, ed il terzo di Gi
lo. 1. Il Dio delle battaglie fu secondo Omero, e tutt’i poeti Greci
figlio
di Giove, e di Giunone. Non è che appresso de’ La
ve. 1. Il Dio delle battaglie fu secondo Omero, e tutt’i poeti Greci
figlio
di Giove, e di Giunone. Non è che appresso de’ La
re rapportati da Diodoro, e da Filostrato. Di essi il più famoso è il
figlio
di Semele conosciuto sotto il nome di Tebano, o i
mmediatamente gli ordini della inesorabile divinità. 25. Cielo o Cèlo
figlio
dell’ Aria e del Giorno passava per una divinità
fratello Giove (63) una figlia chiamata Proserpina (53) ; e Giasone,
figlio
di Giove e d’ Elettra, la fece madre di Pluto (25
giziani e la Cibele dei Frigii. 62. Eresittone o Erisittone, tessalo,
figlio
della ninfa Driope nipote di Nettuno (185) e avo
mentre abbatteva il bosco sacro di Cerere. Giove. 63. Giove,
figlio
di Saturno (27) e di Cibele (40), bandito il padr
tuno (185), e quello dell’inferno a Plutone (213). Disse ; e il gran
figlio
di Saturno i neri Sopraccigli inchinò : su l’immo
ntrepidezza, animato da Giove che di continuo gli gridava : Coraggio,
figlio
mio, coraggio ! Alcuni attribuiscono ad Ercole (3
nemici da temere, s’occupò della formazione dell’uomo. Indi Prometeo,
figlio
di Giapelo (30) e nipote d’Urano (promethéomai, i
avrebbe trionfato di quella della tirannide ; e infatti Ercole, (364)
figlio
dello stesso Giove, con l’andar del tempo uccise
nsiderato quale Dio. Infatti aveva fin reso la vita ad Ippolito (432)
figlio
di Teseo (402) che era morto per cagione dei most
otto le orecchie. 104. Fu grande amico di Apollo il giovine Giacinto,
figlio
di Amicla e di Diomede ; e mentre un giorno gioca
ono l’Aurora, Fetonte, le Eliadi e Lino. 112. L’Aurora sposò Titone,
figlio
di Laomedonte re di Troia, e gli ottenne da Giove
r impedire l’ultima ruina dell’universo, scagliò la folgore contro il
figlio
di Apollo, e lo precipitò nell’Eridano, fiume d’I
co. » (Vasari. Vita di Taddeo Zucchero). Bacco. 146. Bacco era
figlio
di Giove (63) e di Semele, figlia di Cadmo (482)
neo telo La chioma di Semèle alto cadea, Ma lieta or vive in cielo Al
figlio
, a Giove e alla tritonia Dea Sovra ogni dir gradi
i antichi chiamavano Eros 34 e quello opposto detto Antèros, il primo
figlio
dell’onestà, amico della pace, della concordia, d
li i materiali desiderj sarebbero inetti e turpi ; Simonide lo salutò
figlio
di Marte e di Venere, ovvero della Forza e della
ologi dicono che Imene, o Imeneo, che presiedeva agli sponsali, fosse
figlio
di Venere e di Bacco (146). È un giovinetto incor
ove (63) con un colpo di fulmine che gli sfiorò la pelle. 177. Adone,
figlio
di Mirra (Adò, io piaccio, gr.) nato in Arabia, e
D’una venusta immortal luce abbella. Segga, e carezzi il fanciulletto
figlio
Del Sonno, a cui le rose Amor sacrava Perché in s
alla versione latina di Catullo.36 Nettuno. 185. Nettuno era
figlio
di Saturno (27) e di Cibele (40) e fratello di Gi
ti agli estremi. 192. Tra gli altri Dei marini si distingue l’Oceano,
figlio
di Celo e della Terra, il quale sposò Teti o Teti
uale aveva il potere di sollevar le onde e d’eccitar le tempeste. Era
figlio
di Giove (63), e regnava sulle isole Eolidi, chia
ti lor mitiga e molce. (Caro, Eneide di Virg., lib. I.) 201. Glauco,
figlio
di Nettuno (185) e della ninfa Naiade, fu celebre
213. Plutone, fratello di Giove (63) e di Nettuno (185), fu il terzo
figlio
di Saturno (27) e di Cibele (40). Assistè il frat
ssa d’idee morali. 218. Acheronte (achos, dolore, rhoos, fiume, gr.),
figlio
d’Apollo (96) e della Terra (25) fu cangiato in f
mò il corpo del valoroso Sarpedonte, e Venere guarì le ferite del suo
figlio
Enea. Si dice che l’ambrosia scaturisse la prima
e la prima volta da uno dei corni della capra Amaltea. 223. L’Erebo,
figlio
del Caos (22) e della Notte (238), fu trasformato
di prepararle a patire di nuovo le miserie della vita. 225. Caronte,
figlio
dell’Erebo (223) e della Notte (238), era il « no
io d’avvocato, nè potere di’ re, nè donativi, nè scuse. 228. Minosse,
figlio
di Giove (63) e d’Europa (91), fu re di Creta,53
scuna al giudizio ; Dicono ed odono, e poi son giù volte. 229. Eaco,
figlio
di Giove (63) e d’Egina, fu re dell’isola d’Egina
e, furono la prima causa della rovina di Troja (344). 230. Radamanto,
figlio
di Giove (63) e d’Europa (91), e fratello di Mino
o bianco, simbolo del sonno o del giorno. Vespro o Espero, fratello o
figlio
d’Atlante (382), che fu trasformato in astro (la
a cosà medesima. » (Vasari, vita di Taddeo Zucchero.) 240. Il Sonno,
figlio
dell’Erebo (223) e della Notte (238), abitava un
ratro andasse. (Virgilio, Eneide, traduzione del Caro.) 247. Flegia,
figlio
di Marte (255) e di Crisa, ebbe una figlia chiama
uore. (Loc. cit.) 250. Tantalo, (tantalizo, io accumulo tesori, gr.)
figlio
di Giove (63) e re di Lidia, era sordidamente ava
de povero l’uomo in mezzo alle sue ricchezze ? 252 Danao, re d’Argo e
figlio
di Belo, ebbe cinquanta figlie chiamate dal nome
sangue immonda. Pluto. 254. Pluto, Dio delle ricchezze, era
figlio
di Cerere (51) e di Giasone celebre agricoltore.
Dante, Inf. c. VII.) Marte. 255. Marte, Dio della guerra, era
figlio
di Giove (63) e di Giunone (85) ; ma taluni scris
e, e da Rea-Silvia sacerdotessa di Vesta, Romolo e Remo. Un altro suo
figlio
chiamato Ascalafo rimase estinto nell’assedio di
interpretazione dei classici e dei monumenti. Momo. 282. Momo,
figlio
del Sonno (240) e della Notte (238), era il Nume
entare di render la vita agli estinti, e ne venne a capo con Ippolito
figlio
di Teseo. Allora Giove, temendo le conseguenze di
i i discendenti d’Esculapio furono chiamati Asclepiadi, e di padre in
figlio
per diciassette generazioni esercitarono la medec
voci, chiamato flauto di Pane o zampogna. Fauno 300. Fauno,
figlio
di Pico re dei Latini e nipote di Saturno (23), e
o, divinità campestre dei Romani, e protettori dei boschi, fu creduto
figlio
di Fauno, e taluni lo confusero con Pane. I poeti
lle campagne. Priapo 307. Priapo, caporione dei Satiri (305),
figlio
di Bacco (146) e di Venere (170), era il Dio tute
sse lavato alla pura onda di un fiume. Genio 329. Il Genio,66
figlio
del Cielo (25) e della Natura secondo la favola,
dotti. Arpocrate. 336. Arpocrate, Dio d’egiziana origine, era
figlio
d’Osiride e d’Iside (690), e presiedeva al Silenz
lla terra, e son dette anche Semidei. Perseo. 353. Perseo era
figlio
di Giove (63) e di Danae. Acrisio re d’Argo rinch
a Polidetto re di essa isola. Questi ricevè umanamente la madre ed il
figlio
, e dettelo a educare ai sacerdoti del tempio di M
partoria la moglie. Avidamente in tortuose spire Stringean l’eccelso
figlio
, Quand’ei levossi alla tremenda guerra ; E fatal
ed Ercole purgò la terra da quei nefandi. 377. Diomede, re di Tracia,
figlio
di Marte (255) e della ninfa Cirene (474), aveva
ri, gli uccise, e andò in Spagna a trucidare Busiride. 379. Gerione,
figlio
di Crisaorso e di Calliroe, regnava nell’isola di
tutti i suoi sgherri, e gli tolse i bovi. 380. Augia, re dell’Elide e
figlio
del Sole (110), aveva certe stalle che contenevan
forse Gliene diè cento, e non senti le diece. 386. Il gigante Anteo,
figlio
di Nettuno (185) e della Terra (25), molestava tu
e : Or, qual di questi in vece sua disfatto Esser potea da morte ? Il
figlio
forse ? Ei due lustri non compie : ancor che in e
spontaneo, vero Voler di morte : e se il pur fosse, io madre D’unico
figlio
il soffrirei ? Lo stesso Dico vieppiù della mino
; Pronta (son certa), ove il sapesse, a darsi Vittima a Stige del suo
figlio
in vece : Ma tu poi, di’, tu che sol vivi in essa
dò perduto d’amore per Dejanira, principessa già fidanzata ad Acheloo
figlio
del Sole e della Terra. Ercole vinse il rivale in
del grand’ Ercole. 400. Questo Eroe spesso è chiamato Alcide, ossia
figlio
d’ Alceo, che era suo avo materno. Ebbe il nome d
llo stesso gastigo di Falaride (408) e di Sciro (410). 412. Perifeto,
figlio
di Vulcano (270), abitava nei contorni d’ Epidaur
a narra che fu loro imposto da Minosse per vendicare la morte del suo
figlio
Androgeo ucciso da alcuni giovani ateniesi gelosi
è caduto in sospetto di infedeltà, Minosse ve lo fece rinchiudere col
figlio
Icaro e col Minotauro. 422. Tuttavia l’ industre
ercando nuove occasioni di render utile il suo valore. 429. Piritoo,
figlio
d’ Issione e della Nuvola e re dei Lapiti, sposan
i principali eroi della favola. Il tessalo maestro Che di Tetide il
figlio
Guidò sul commin destro…. Già con medica mano Que
ebbe fracassata la testa. Bellerofonte. 461. Bellerofonte era
figlio
di Glauco re di Corinto, e d’ Epimede, figlia di
dolce il palpitare ai casi altrui. Aristeo. 474. Aristeo era
figlio
d’Apollo (96) e della ninfa Cirene. Fu educato da
o, dalla quale ebbe Atteone (138). Dopo la sventurata morte di questo
figlio
si ricovrò nell’isola di Coo, quindi in Sardegna
mare ; salvarono dal naufragio Falanto generale spartano, e Telemaco
figlio
d’Ulisse (568) che da giovinetto cadde nelle onde
scudo. Anfione. 481. Anfione discendeva da Giove (63), ed era
figlio
d’Antiope, moglie di Lico re di Tebe, e sposò Nio
si in società ed a fabbricarsi le case. Cadmo. 482. Cadmo era
figlio
d’ Agenore re di Fenicia e della ninfa Melia, ed
mpio d’amor fraterno (510). Eteocle e Polinice. 505. Eteocle,
figlio
maggiore di edipo (491), dopo la partenza del p
nte, l’indovino Anfiarao (662) che fu inghiottito dalla terra, il suo
figlio
Alcmeone, e Partenopeo. 93 Sono conosciuti sotto
dal fulmine a questa risposta, non vuole acconsentire alla morte del
figlio
; offre sè stesso per vittima, e interroga Tiresi
li sulle luttuose conseguenze dell’ambizione e del dispotismo. Emone,
figlio
di quello scellerato di Creonte, non partecipava
potè sopravvivere.94 Pelope e la sua posterità. 511. Pelope,
figlio
di Tantalo (250) re di Lidia, costretto ad abband
i Laomedonte ; ma Priamo, il successor di questo re, spedì Paride suo
figlio
a riprendere Esione. Paride, chiamato anche Aless
valli di Reso (570) di bever le acque del Xanto (520) ; 5° Che Troilo
figlio
di Priamo (587) morisse, e che la tomba di Laomed
6° Finalmente bisognava che i Greci avessero nella loro armata Telefo
figlio
d’ Ercole e re di Misia. 522. Già da dieci anni d
ò Clitennestra, ed usurpò il trono. 533. La presenza d’Oreste (527),
figlio
d’Agamennone, era un grande ostacolo per Egisto,
novant’anni pel morso di un serpente. Achille. 536. Achille,
figlio
di Teti e di Peleo (320), nacque a Flia in Tessag
49. Dopo la presa di Troja la piaga di Filottete fu curata da Macaone
figlio
d’ Esculapio (289). Ma l’eroe non volle tornare i
abria, dove fondò la città di Petilia. Diomede. 550. Diomede,
figlio
di Tideo uno dei capi della spedizione contro Teb
ssò pel più valoroso dell’ esercito dopo Achille (536) ed Ajace (561)
figlio
di Telamone (518). 551. Omero fa di quest’eroe il
mentre sforzavasi d’abbracciarla.98 Idomeneo. 558. Idomeneo,
figlio
di Deucalione (647) e nipote di Minosse (228), re
iclea, era re della piccola isola d’Itaca nel mare Ionio. Ulisse, il
figlio
di Laerte, io sono, Per tutti accorgimenti al mon
à presso a Gaeta, Prima che si Enea la nominasse ;104 Nè dolcezza di
figlio
, nè la pieta Del vecchio padre, né il debito amor
he ’l mar fu sopra noi richiuso. Palamede. 583. Palamede era
figlio
di Nauplio, re dell’isola d’Eubea, e capitanava g
loro flotta, e gli riuscì d’appiccarvi il fuoco. 592. Patroclo (539),
figlio
di Menezio, volendo rattenere i progressi del vin
vivo, si conforta, e spera Ad ogn’istante riveder tornato Da Troja il
figlio
suo diletto. Ed io, Miserrimo ! io che a tanti e
di Troja ; nè tardò l’occasione. 601. Paride, fattosi riconoscere per
figlio
di Priamo, ebbe commissione dal padre di andare a
opia in marmo per mano di Baccio Bandinelli. Enea. 608. Enea,
figlio
d’Anchise e di Venere (170), aveva sposato Creusa
finalmente la guerra ebbe termine con un duello tra il loro re ed il
figlio
d’Anchise, nel quale Turno perdette la vita. 615.
secondo quello che racconta la favola. 616. Succedette ad Enea il suo
figlio
Ascanio, che fabbricò la città d’Alba-lunga ; e q
i Numi stessi della greca mitologia. Meleagro. 626. Meleagro,
figlio
d’Oeneo re di Calidonia, e d’Altea, era destinato
dinella ; Tereo che le inseguiva fu trasformato in upupa ; ed Iti suo
figlio
, vittima innocente degli altrui delitti, in carde
di bei quadri e di poemi. Deucalione e Pirra. 647. Deucalione
figlio
di Prometeo (70) e di Pandora (73) aveva sposato
un annaffiatoio, perchè comunemente adduce la pioggia. 657. Zeffiro,
figlio
d’Eolo (199) e dell’Aurora (143), gentil marito d
e gli arcani che l’ uomo non potrà mai discuoprire. 662. Anfiarao era
figlio
d’Apollo (96) e d’Ipermestra (252), e fu celebre
forza dalla sua cella, e la condusse nel Santuario, dov’ella disse :
figlio
mio, tu sei invincibile. Alessandro non volle alt
ono anch’esse incoronate di mirto, di quercia o d’olivo. — Trasibulo,
figlio
di Senocrate d’Agrigento, avendo riportato il pit
acusa, perchè anche quella città partecipasse di tanta gloria ; ma il
figlio
, in cui l’ amor di patria era sprone al valore, s
a dito, e indica il loro numero e la loro riunione ; ovvero da Pelope
figlio
di Tantalo ; e v’è memoria che anche Atreo gli is
e Portò la palma, e proclamato sempre Fu vincitor l’argivo Oreste, il
figlio
D’ Agamennon già condottier de’ Greci. Ma se un D
dell’estinto amico. Come un padre talor piange bruciando L’ossa di un
figlio
che morì già sposo, E morendo lasciò gli sventura
Tifone era tutto intento ad assicurarsi il nuovo potere, allorchè Oro
figlio
d’ Osiride mise in piedi un esercito, lo battè e
vecchiezza. Fra i men noti di sesso maschile si notano Balder potente
figlio
di Odino, Niord, equivalente all’Eolo de’Greci, e
lio di Odino, Niord, equivalente all’Eolo de’Greci, e il lupo Fenris,
figlio
di Loke genio del male, e fratello di Hela, la mo
si e coi Corintj, e mossero contro Tebe sotto il comando di Tersandro
figlio
di Polinice, o secondo altri d’Alcmeone figlio d’
l comando di Tersandro figlio di Polinice, o secondo altri d’Alcmeone
figlio
d’ Anfiarao. Una sanguinosa battaglia seguita sul
viltà, e fìnalmente Priamo che bacia le mani lorde del sangue del suo
figlio
per riaverne il cadavere. Quinto Calabro ci dirà
sciagure di molti dei vincitori dell’Asia. Le avventure dell’accorto
figlio
di Laerte narrate ci saranno da Omero nel suo poe
li fé’ colla falce quell’ingiuria che in lui fu ripetuta da Giove suo
figlio
. Dal sangue che piovea dalla ferita nacquero i Gi
i genitori presentò a Saturno una pietra coperta di fasce, invece del
figlio
che occultò in Creta; onde questa isola va superb
ima; e questa era per dare alla luce Minerva. Sapendo il padre che il
figlio
, il quale da lei fosse nato, dominerebbe l’univer
o cor, che scacciò dagl’ immortali L’ immenso danno, sappiam tutti, o
figlio
Di Saturno. È mercè tua se qui siamo Alla notte i
della vista sgomentò. Ma giunge L’atroce Ulisse, e ha nella destra il
figlio
D’Andromaca: e venia tranquillo in volto Il fanci
re Sentia pietade involontaria, e tutti Piangean mirando dell’ettoreo
figlio
L’innocente alterezza. In core acheo Breve è piet
hiera Delle donzelle al duro ufficio elette Le fean triste corona. Il
figlio
atroce D’Achille inalza la dorata coppa, E liba a
a anima: sorgi, E bevi il sangue: di donzella è sangue: La Grecia, il
figlio
te lo dona: a noi Concedi i venti, e delle tarde
enti. sole, che nell’esecrata terra D’Atreo ravvisi il vero erede, il
figlio
, E dalla mensa di delitto piena Un dì torcesti l’
stancò la fama, ma non l’ire della matrigna? E noto a tutti che tanto
figlio
ebbe Giove da Alcmena, che ingannò colle sembianz
n grato amante, Ch’in sì gran mal l’amata sua s’invecchi; Onde al suo
figlio
e nipote d’Atlante Commette che contr’Argo ir s’a
ndo al mio scopo, vi tesso il catalogo dei più famosi cognomi dati al
figlio
di Saturno. Padre, Re, Ottimo, Massimo, fu da tut
onti, che secondo il parere di molti si giovò totalmente dei lumi del
figlio
. A questa succederà la promessa Elegia di Properz
del mio zelo Chieggo mercé: solo Giunon rammenti Che vive in Troia un
figlio
mio. — Sorride Giuno cortese accortamente, e ratt
simile atto, non avendo il bambino nessun segno che lo distingua pel
figlio
di Giove e di Alcmena, non siamo sicuri di questo
Neleo, Venere di Erice; e Teseo ancora, secondo la Mitologia, era suo
figlio
, quantunque Plutarco, che nella vita di lui ha so
ti Sesostri, che regnò nell’Egitto dopo Oro, che d’Iside e Osiride fu
figlio
. Eccovi esposto quello che intorno alle gesta di
. Infatti, al dire di Cicerone, seguito da Arnobio, quattro, oltre il
figlio
del re degli Dei, furono i Mercurii: il primo nac
o la morte di Argo e la scoperta dell’ argento. Nonostante a Mercurio
figlio
di Maia e di Giove, nipote di Atlante e di Pleion
a. — La luna col recente raggio illuminava la terra quando il potente
figlio
di Giove arrivò al fiume Alfeo, dove in una stall
inganno, e più dell’accennato istrumento, che celermente percosso dal
figlio
di Maia suonò incognita armonia, che l’amabil voc
lla forma del naso alquanto ripiegata all’insù, caratterizza l’astuto
figlio
di Maia come Omero l’appella, παιδα πολυτροπον` n
sichio e da Ateneo si rileva. Di Mercurio chiamato Acacesio, da Acaco
figlio
di Licaone educatore del nume, era celebre il tem
nosciuta dal consenso dei dotti e’degli artisti per rappresentante il
figlio
di Maia. Farò a questa succedere una breve Ode di
re della Delfica terra, di Claro, di Tenedo, e dei regni Panopei. Al
figlio
di Saturno lo partorì Latona con la sorella, emul
ma spenti i figli nascosi ancora nelle viscere materne, cadde, benché
figlio
di dea, e il collo superbo bruttò nella polvere t
ttribuito: conciliano alcuni questa difficoltà, concedendo la lira al
figlio
di Maia, ad Apollo la cetra. Il nume non fu nell’
uali la difficil vittoria doveva sullo spazioso serpente. Sdegnato il
figlio
di Venere volò sul Parnaso, e due dardi di divers
vezzosamente raccolta, e quasi all’ uso donnesco, è tutta propria del
figlio
di Latona, sebbene conviene particolarmente all’e
iche poesie intitolate Consigli di Eumolpó, che attribuiscono a Museo
figlio
di Antifemo. È fama che la Terra pronunziasse ell
antichità Parnaso avesse in questo luogo una città,fondata. Egli era
figlio
della ninfa Cleudora, e, come tutti gli eroi, pas
lamo nato da Licore ehhe per figlia Celeno, che partorì ad Apollo un
figlio
chiamato Delfo, da cui la città ha tolto la sua d
ui la città ha tolto la sua denominazione. Altri dicono che Castalio,
figlio
della Terra, ehhe una fanciulla chiamata Tia, che
he si piccano di sapere le genealogie, pretendono che Delfo avesse un
figlio
chiamato Piti, che regnando diede il suo cognome
fidata. Si racconta ancora che Crio potente nelTisola Eubea, aveva un
figlio
scelerato che ardì saccheggiare a mano armata il
esto bandito dell’isola Eubea, gli Orcomeni di Flegia, e quindi Pirro
figlio
di Achille, si prefissero di saccheggiarlo. Una p
e. Nella prima celebrazione Crisotemi di Creta fu vincitore: egli era
figlio
di quel Carmanore che aveva purificato Apollo. «
di quel Carmanore che aveva purificato Apollo. « Dopo lui Filamrnone
figlio
di Crisotemi, ed in seguito Tamiri figlio di Fila
ollo. « Dopo lui Filamrnone figlio di Crisotemi, ed in seguito Tamiri
figlio
di Filammone, poiché si vuole che nò Orfeo, il qu
iglia di Licaone Arcade che diede il suo nome a tutta la contrada, il
figlio
di lui Elato, Afida e Azano, Trifilo, che ebbe pe
re non Erato, ma Laodamia, figlia di Amicla re di Macedonia, ed Eraso
figlio
di Trifilo. L’Apollo e la Callisto sono di Pausan
ateniesi: Eretteo, Cecrope, Pandione, Leo, Antioco, Egeo ed Acamante
figlio
di Teseo. Vi si ammira ancora Codro figlio di Mel
Antioco, Egeo ed Acamante figlio di Teseo. Vi si ammira ancora Codro
figlio
di Melanto, Teseo e Fileo, benché tribù alcuna no
tito di Polinice, e si unirono con lui per l’assedio di Tebe; Adrasto
figlio
di Talao, Tideo figlio di Eneo, i discendenti di
unirono con lui per l’assedio di Tebe; Adrasto figlio di Talao, Tideo
figlio
di Eneo, i discendenti di Preto, come Capaneo nat
lo e di Amicle scnltori di Corinto. Ve tradizione in Delfo che Ercole
figlio
di Anfitrione, essendo venuto per consultare l’or
ali dell’armata focose. « L’ascia che si vede fu offerta da Periclito
figlio
di Eutimaco. Ecco quello che intorno ad essa si r
iglio di Eutimaco. Ecco quello che intorno ad essa si racconta. Cigno
figlio
di Nettuno, che regnò a Colono città della Troade
ro nella notte stessa che la città loro fu presa. Dopo lui é Licomede
figlio
di Creonte, ferito nel pugno, come il mentovato p
Licomede ferito in due altre parti alla testa e nel tallone. Eurialo
figlio
di Mecesteo ha pure due ferite, una nel capo, l’a
ato la sua idea con un semplice atto di volontà. Ha rap presentato il
figlio
di Latona quando è sdegnato e ha ritratto nel suo
nulta? Perchè non contro dell’infedele Coronide, che faceva essere il
figlio
di Giove geloso di un uomo mortale? Tutti questi
n cui egli manifestossi alla mente di Omero: ma. in questa statua del
figlio
di Giove seppe l’ artefice, eguale a quel gran po
oposti convengono perfettamente colle nostre statue: Il re saettator,
figlio
a Latona Apollo è questo: e queste son le Muse, A
o, fosse inventata ìa favola che Apollo dirigesse l’arco dell’imbelle
figlio
di Priamo, perchè ivi un tempio gli sorgeva. Apol
giovinetto, ma le scorge il Sole Con gli occhi omniveggenti, e dice:
figlio
, Che vuoi? qual è del tuo venir la mente? Egli ri
e Che gli si accosti, indi l’abbraccia e dice: Degno tu sei d’essermi
figlio
, e vera L’origin fu che t’additò la madre; E perc
re volte scosse, e dagli eterni crini Piovea la luce; indi riprese: O
figlio
, Temeraria la mia voce divenne: Io questo sol ti
Olimpo il re, che colla man tremenda Vibra i fulmini suoi, paventa, o
figlio
, Questo mio carro, e chi maggior di Giove? Arduo
cervice, e l’auree briglie Rimbalzan sopra gli arruffati crini. Deh,
figlio
mio, non far ch’autore il padre Ti sia d’un dono
arro. Le concesse dimore invan frappose II genitore: alfin conduce il
figlio
Al cocchio, dono di Vulcano: è l’asse D’oro, d’or
no ognora coll’indocil bocca. Di liquor sacro il genitor consperge Al
figlio
il volto, e a tollerar la fiamma Capace il rende;
calore, il sommo evita e l’imo: Sicuro andrai nel mezzo: il resto, o
figlio
. Alla fortuna raccomando: io bramo Che sia di te
tuo plaustro fuggisti. Allor che vide Giù giù la terra di Olimene il
figlio
Impallidì, tremar le guance, e gli occhi Per tant
vidi Dai destrier che la sua mano nutria Strascinato quel tuo misero
figlio
. Richiamarli volea: terror la voce Accresce a lor
nell’irsuto tergo Della belva, che morta ancor spaventa. Ma d’Eneo il
figlio
coli’ imposto piede Schiaccia il capo fatale e di
nte del fraterno sangue. — Ai templi degli Dei doni portava Altea pel
figlio
vincitor, ma vede I suoi fratelli estinti, e palm
tta pera in ammassato pianto La scelerata casa: Eneo felice Godrà del
figlio
la vittoria, e solo Testio starassi nella muta ca
ati uffìcii Sentite: abbiate per le tombe un dono, Un dono grande, il
figlio
mio, di questo Percosso petto scelerato pegno. Ah
Mancan le mani: meritò la morte, Io lo confesso, eppur ch’egli è mio
figlio
Sento: dunque vivrà del vostro sangue Vincitore c
or le piaghe, e di cotanta strage Immagine maggiore: or mi percote, O
figlio
, il core di pietà materna. Lassa! vincete, e mal
ade sortisse il cognome, perchè alle fraterne morti aggiunse Fallante
figlio
della Terra. Nei petti più sicuri poneva terrore
i? così siete, o dive amiche? Toglieste gii occhi al mio fanciullo: o
figlio
, Figlio infelice: di Minerva i fianchi Scorgesti
u per lievi cose Prendesti, o dea, terribil pegno: i lumi Hai del mio
figlio
per corvette e damme? — Sì Cariclo dicendo, al se
? — Sì Cariclo dicendo, al sen stringeva Con entrambe le mani il caro
figlio
. Così dell’usignol piange la madre Quando divora
dicea: Donna divina, Ritratta i detti del furor; non feci Io cieco il
figlio
tuo, che grato a Palla Non è rapir gii occhi ai f
de N’ottiene. I fusi delle dee sorelle Prego mortale non richiama: il
figlio
Questo fato sortì quando la luce Vide, ed ora ha
Aristeo, Pregando di veder cieco soltanto Atteon giovinetto, il caro
figlio
: Ah che a lui non varranno esser nel corso A Dian
la madre afflitta Errerà per le selve, e l’ossa sole Troverà del suo
figlio
; e tu felice, Diva, sei stata, che dai monti aves
, Diva, sei stata, che dai monti avesti Privo soltanto della vista il
figlio
. Deh non piangere, o cara: il tuo fanciullo Atten
l’eroe; scusò il proprio errore coll’esempio di altri beati: illustre
figlio
ed ancor più famosi nipoti promise all’amante. Ma
ise all’amante. Ma gli fé’ severo comando di tacere la vera madre del
figlio
che nascerebbe, e d’ imputarlo alla ninfa Calciop
si sente. Ai ai Adone, ai Imeneo, ai. Piangon le Grazie di Cinéra il
figlio
: È morto il bello Adon, tra lor dicendo. Queste d
la favola di Virgilio, il quale introduce Venere che reca ad Enea suo
figlio
l’armi, opera di Vulcano, non fosse di sua invenz
nturato marito Vulcano, che, secondo Esiodo, di Giunone e di Giove fu
figlio
, come ad altri piace, deve interamente il suo nat
acci nascosi, che legarono tosto la dea quando fé’ prova del dono del
figlio
. Portava questo dio, come piace ad Euripide, le f
a, che virilmente la giurata castità difese. Dell’inutil tentativo fu
figlio
Erittonio. Il Sole gli svelò l’adulterio di Vener
abini, e Marcello dopo la disfatta dei Cartaginesi verso Nola. Cabiro
figlio
di Vulcano è indicato col martello sulle medaglie
reopago si disse. Dicesi che Marte accusato di avere ucciso Alirrozio
figlio
di Nettuno, perchè violar voleva Alcippe sua figl
iacere che quello della discordia e delle guerre. — Pure, essendo suo
figlio
, ordinò al medico degli Dei che lo sanasse. Peone
Onde treman le stelle e grida Atlante, A Mercurio dicea: Va, vola, o
figlio
. Nelle Tracie contrade, e se deposta Ha Marte l’a
agionò alla diva. Cerere discendendo dagli Dei ai mortali amò Jasione
figlio
di Elettra e di Giove, come attesta Omero nel qui
fu letto agli amanti: ma il padre degli uomini, non soffrendo nel suo
figlio
un rivale, col fulmine l’uccise. Lo Scoliaste di
scondeva fra le fiamme; gridò, e Cerere irata a lui tolse la vita, al
figlio
diede un carro tratto dai serpenti, perchè agli u
li si scorge una testa di papavero. Il serpente che è, per così dire,
figlio
della terra, doveva esser caro a Cerere, ancora c
tro Le sonore procelle agli antri loro. Quindi comanda che di Maja il
figlio
Si faccia innanzi, onde gli ardenti detti Riporti
nò di fare una statua della Pace, che avesse in seno il giovine Pluto
figlio
di Cerere. L’allegoria divien sensibile pei racco
ultimi regni senza amore? immune Terra alcuna non sia: tragga il tuo
figlio
L’ombre stesse in trionfo: amin le triste Furie:
al culto della dea ed a quello di Bacco. A Trittolemo, secondo altri,
figlio
di Celeo devesi delle mentovate feste l’instituzi
or manifesto lo rappresenta Claudiano. Questo Bacco non era il Tebano
figlio
di Giove e di Semele, ma un altro che dal re degl
asi Giove il marito. Esiodo certamente non le dà per consorte, ma per
figlio
il Cielo. Che che ne sia, fu annoverata, come Esc
l Caos ed alla Terra. Secondo Cicerone vi furono tre Amori. Il primo,
figlio
di Mercurio e Diana: il secondo di Mercurio e Ven
aggior, quanto sovrasta all’erba il bosco . Non di Triope pertanto il
figlio
astenne Dall’arbor sacro il ferro, e allorché vid
à, nè di morbidezza. La celeste fisonomia ce lo farebbe ravvisare pel
figlio
di Venere compagno delle Grazie, anche senza rifl
oesie. Lezione quarantesima. Sonno. Il fratello della Morte, il
figlio
dell’ Èrebo e della Notte, il custode dei sepolcr
ete volentieri. « Sonno, o de la queta, umida, ombrosa Notte placido
figlio
, o de’ mortali Egri conforto, oblio dolce dei mal
rappresentato per una figura addormentata nelle braccia di Morfeo suo
figlio
, secondo Ovidio. Così in due urne cinerarie al Ca
e la propria origine accreditò il pregiudizio dei mortali, e si disse
figlio
del Cielo e della Terra. Non altra cosa del Cielo
Giove prese le armi illustrando l’ardimento e la pena di Promoteo suo
figlio
. Avanti la guerra dei Giganti ebbe una figlia chi
ndo la Repubblica stava, verun romano prese parte nel culto di Cibele
figlio
della frigia mollezza. Col tempo i patrizii e le
re ricerche. Ora di Celo, or dell’Oceano, or della Terra, ora di Teti
figlio
lo fanno gli antichi. L’opinione più comune è que
scelse allora per moglie Opi, o Rea, sorella; ed avendo udito che un
figlio
lo avrebbe cacciato dal trono, stabilì di uccider
o compagno dei potenti, persuase Saturno a tramare insidie al proprio
figlio
, che accortosene, col soccorso di Prometeo nel Ta
e nè delle leggi della società, nè dell’arti più necessarie. Polifemo
figlio
di Nettuno è loro capo, e porta lo stesso nome ch
pollo per aver fabbricato il fulmine col quale Giove uccise Esculapio
figlio
di lui. Questi Ciclopi di Euripide sono quelli di
degna d’osservazione, e che è al di sotto della barca di Caronte; un
figlio
snaturato è strozzato da suo padre. Accanto vi è
utte le donne ch’ebbero commercio con Ercole fu quella che partorì un
figlio
il più somigliante al padre. Ifidemea ebbe grandi
olmente amate in vita. Glori era di Orcomene in Beozia, e sposò Neleo
figlio
di Nettuno. Tia ebbe commercio con Nettuno stesso
mbra più avanzato, tira questo anello dal dito di Foco: quest’ultimo,
figlio
di Aiace, passò in Egina in un paese che si chiam
e proni potè di Sisifo: morì fanciulla. Sullo stesso piano è Atteone
figlio
di Arìsteo. La sua madre gli accanto; eglino teng
amede e Tersite, che giuocano agli scacchi inventati dal primo. Aiace
figlio
di Oileo guarda il loro giuoco. Si vede che ha na
ea all’aspetto di una violenta tempesta. Un poco al di sopra d’ Aiace
figlio
di Oileo si vede Meleagro figlio di Eneo, che gua
mpesta. Un poco al di sopra d’ Aiace figlio di Oileo si vede Meleagro
figlio
di Eneo, che guarda questo eroe. Fra questi perso
e l’altre donne che la circondano si vede una balza dirupata. Sisifo
figlio
d’Eolo si sforza di spingere in su una grossa pie
tria gli antichi. Chi lo vuole forestiero, chi nativo di Creta, e non
figlio
di Giove. Omero, fra gli altri, nell’Odissea, lo
nelle sembianze di fuoco. Ella diede il suo nome a un’Isola dove, suo
figlio
regnando, accade che dalla peste consunti periron
perchè riparassero questo danno. Mosso Giove dalle preghiere del suo
figlio
convertì in uomini delle formiche che erravano in
, il più antico degli Artisti, fuggisse con Icaro suo mal avventurato
figlio
a Minosse, di cui vi favellai nella passata Lezio
pie il facitor librava II suo corpo, e nel mosso aer sospeso Anche il
figlio
ammaestra. Ed io ten prego, Icaro, ei disse, corr
etuti avvisi Bagnava il pianto la mutata guancia; Sulla bocca del suo
figlio
trattiene Baci che non ripeterà: s’inalza Sulle p
ta, e l’arti Dannose insegna, e mentre l’ali ei move Guata quelle del
figlio
. Ambi gli vide Stupido il pescator ch’insidia l’o
è Tebe, perchè vi sono sette porte nelle mura, e l’armata di Pohnice,
figlio
di Edipo, divisa in altrettante schiere. Fra ques
ioni, perchè Tiresia, il profeta, dà un oracolo, che riguarda Meneceo
figlio
di Creonte. Tebe, egli dice, sarà liberata dal pe
eo, a Capaneo, ed ancora ad Ippomedonte e a Partenopeo. Ma a Polinice
figlio
di Edipo sarà reso questo ufficio dalla sorella A
ue Atridi si mettono a piangere Antiloco; con essi il re d’ Itaca, il
figlio
di Tideo e tutti gli altri parenti ed amici. Ulis
olcezza del suo viso; Agamennone dalla sua divina presenza: quanto al
figlio
di Tideo una libertà generosa lo esprime. Voi ben
i gli Etiopi e quella Troia. Certamente colui che si piange è Mennone
figlio
dell’Aurora, il quale essendo arrivato por soccor
utti mesti e pensosi; l’Aurora che piange a calde lacrime il suo caro
figlio
contrista il Sole, e prega la Notte che si affret
a e di conquiste ad Alessandro. Non è fuor d’ogni dubbio di chi fosse
figlio
e dove nascesse. Diodoro Siculo riferisce, dagli
onore dei sacrifizii, insinuando nell’ingannato volgo la credenza che
figlio
fosse d’Osiride, giacché gran scusa a questi fall
he questo forse è il più costante degli attributi bacchici, poiché il
figlio
di Semele si trova talvolta rappresentato con lun
erse al Nume, che col fianco infermo Tarda l’alterno passo. Alfine al
figlio
Giove permise le celesti Rocche. Pure sempre allo
Vide dell’ arbor sulla cima assiso La madre, qual lion tremendo, il
figlio
Che con lo dio combatte, e lui mostrava Alle Bacc
dre crudel, raffrena Il tuo furori perchè belva mi chiami? 10 son tuo
figlio
: ov’è l’irsuto petto, Ove il ruggito? non ravvisi
Crudel, perdona al parto tuo: quel sangue Che versi è sangue del tuo
figlio
: io sono Penteo: tu mi nutristi. — inutil voce, C
orsi: è sorda Agave!— Se di Bacco mi vuoi vittima, uccidi Sola il tuo
figlio
, madre, e piangi. E lasci Così tua prole nelle ma
uoe a se, la madre Errando intorno, col suo piede opprime Il petto al
figlio
, e la cervice inchina Trofeo diviene dell’audace
E questi detti confondea col pianto. Ahi qual fera domasti. Agave? il
figlio
Savio, del seno tuo peso diletto! Echione fu padr
ose Armonia, e quindi le porgeva il petto. Spettator di tue glorie il
figlio
cerchi, Misero: e come il chiamerò se l’alzi Con
amerò se l’alzi Con le tue mani? il tuo lion rimira, Riconosci il tuo
figlio
. Il premio è questo Che rendi, o Bacco, a chi nut
nde Ino, e la chiesta maestà del tuono Arse Semele: piange Autonoe il
figlio
Cervo. Di loro, ahi più misera: uccise L’unico fi
ange Autonoe il figlio Cervo. Di loro, ahi più misera: uccise L’unico
figlio
Agave. Esul d’Atene Erra il mio Polidoro. Ed io n
Bacco sacri, e sul materno seno Il sangue scorre. Bacia gli occhi al
figlio
, E della fronte illividita i giri. Le belle chiom
e Penteo fiera Chiami: una fiera io misera credea Svenare: or del mio
figlio
inalzo il capo, Non quello d’un leone. te felice
morto piangesti; Ma tu fosti innocente: io fra le madri, Io sola, il
figlio
uccisi. Esule i figli Ino mia non uccise: il padr
Semel Giove Giacque, onde Penteo io mi piangessi, e Giove Salvava il
figlio
dal materno scempio Tutta la stirpe ad abolir di
gli sposi, e non udia Cantar Imene i tuoi pudichi amori, Nè in un tuo
figlio
io ti rividi. Almeno Altra Baccante a te troncato
ibo a Bacco: olà! Rendete I vasi a me: prenditi o Bacco: è sangue Del
figlio
mio: Pel mio delitto io vissi Più di lui: ma fede
el destino, e gli rivela il mistero della nascita futura di Bacco suo
figlio
, che deve portare agli uomini un liquore dolce qu
, egli dice, ha coperti recentemente di spighe i solchi, e presto mio
figlio
farà scorrere dei ruscelli di vino che spremerà d
il fulmine da cui sarebbe colpita, e la cura che prese Giove del suo
figlio
, che nascose nella sua coscia, finché avesse cond
nto già si prepara a danzare, e a imitare i cori delle Baccanti, e il
figlio
che s’ agita nel suo seno sembra accompagnare la
a infatti vi mescola il suo splendore con quello della luna: Apollo è
figlio
di Latona: Ganimede nato mortale abiterà dunque i
cinto affinchè ella possa con questo richiamare nell’Olimpo Marte suo
figlio
, che se n’ è esiliato. La dea della Furberia, ing
toccare il fulmine terribile, e ne perisce in mezzo al fuoco. Il suo
figlio
per mezzo delle cure di Mercurio fugge all’incend
nipote pregò Nettuno ad averne compassione; e questi la ricevette col
figlio
fra le divinità del suo impero, e Leucotea fu det
le divinità del suo impero, e Leucotea fu detta la madre, Palemone il
figlio
. Con torva faccia rimirò d’Averno Giuno i tormen
e ai vasti regni, E le frena la veste il serpe istesso. Già d’Eolo il
figlio
all’apia reggia in mezzo Esclama: Olà, tendete in
Sembianze ancor perdono il nome. Adora Leucotoe in Ino, e Palemon nel
figlio
Travagliato nocchier che il lido afferra. Ovid
Semole ancora ardente nei cieli s’ insuperbisce della fortuna del suo
figlio
, e delle cure particolari che ne prendono Cibele
roga sulla sua nascita, e finisce per dire, che lo conosce e sa che è
figlio
del Sole e della Luna. Bacco se ne innamora: non
lle della madre. Queste gli troncano le mani, l’altra tira il proprio
figlio
pe’ capelli. Voi direste di vederle veramente, e
ia; 1’ altra la piega sulle spalle. Agave vorrebbe abbracciare il suo
figlio
, ma non ardisce toccarlo: che ha le mani, il seno
pada cade nel fiume al quale dà il suo nome. Le ninfe piangono questo
figlio
sventurato dell’ Idaspe. Succede un orribile mace
dio del Vino. Stafilo regnava su queste con ro’o trade: Botri era suo
figlio
e Meti sua moglie, ed aveva Pito per capitano. Qu
che Bacco le versa, diviene ebra, come il suo sposo Stafilo, il loro
figlio
Botri e il loro vecchio confidente Pito. Tutti si
iove sul serpente Campe e sopra i Giganti: quella di Marte sul mostro
figlio
di Echidna: quella di Perseo sulla belva marina,
la di Perseo sulla belva marina, alla quale Andromeda era esposta. Il
figlio
di Danae, dic’egli. liberò lei, e voi salverete l
Olimpo. Apollo vuol proteggere Aristeo, Mercurio prende cura di Pane
figlio
di Penelope, e Vulcano dei suoi Cabiri. Bacco s’i
le forme di un’ aquila gli serve di guida portando nell’aria Eaco suo
figlio
. Intanto Turco annunzia a Deriade la gran strage
larga ferita che vi ha fatto il tirso del tuo nemico. Perchè Licurgo
figlio
di Marte non è qui? tu vedresti fuggire Bacco sub
trarre di se chiunque n’era inspirato: sicché Agave sbranò Penteo suo
figlio
, Licurgo imperversò col ferro contro se stesso. L
Omero, nei quali il nume è ritratto: Disse, ed i neri sopracigli il
figlio
Di Saturno inchinò: sull’immortale Capo del Sire
acconcia chioma avvinta dal diadema, dec orazione inventata da questo
figlio
di Giove: onde ne ha il capo cinto persino in que
Nozze, che ad onta dell’antica gelosia e del primiero odio contro il
figlio
di Semele, condiscese pure a porgere a lui adulto
condo altri da Priapo. Vedi Luciano , De sacrificiis. 17. Jasione è
figlio
, secondo Isacio, di Minos e di Fronia. 18. Dalle
hi sotto questo speciosissimo nome ; Chi fù Giove poichè però al solo
figlio
di Saturno, ed Opi, ossia Rea, fù attribuito quan
di esso ; percio con questi riconosco anch’io Chi fù Nettuno Nettuno
figlio
di Saturno, e di Rea pel vero, ed assoluto Dio de
è chiamato. Dichirazione, e sviluppo Chi fù Marte. Avvegnachè
figlio
del troppo augusto matrimonio di Giove, e di Giun
i dissero Quirites dal lor fondatore Romolo creduto, come si è detto,
figlio
di Marte. Suo ritratte. In atteggiamento assai t
Climene figlia di Teti, che Coronide figlia di Flegia, da cui ebbe in
figlio
quell’ Esculapio, che istruito nell’ arte medica
le reiterate premure della gran dea Diana. Sue dissavventure. Un tal
figlio
però, che riuscir dovea pel padre un bel motivo d
è pertanto Apollo contenere il suo sdegno pel crudele fato d’un tanto
figlio
; ma disperando di attaccare il potente uccisore,
lle disgrazie. Per vendicarsi costui dell’ ingiuria ricevuta da Epafo
figlio
di Giove, che detto gli aveva di non esser egli f
evuta da Epafo figlio di Giove, che detto gli aveva di non esser egli
figlio
di Apollo come si vantava, chiese in grazia al pa
nis Sors tua mortalis, non est mortale quod optas : Ostinato però il
figlio
senza prestar orecchio ai giusti motivi chiese l’
ensò vendicarsi, e pel ministro di sua vendetta elesse il deforme suo
figlio
Vulcano. Pronto questi a voleri del padre, non si
ve presso Omero di non poter evitare il destino, e campar da morte il
figlio
Sarpedone ne è un troppo chiaro attestato. Che se
l torbido suo umore di giorno in giorno sempre più ingelosendo il suo
figlio
Giove, fù la cagione, per cui obliando questi tut
Creatore, non fia maraviglia se il Tessalo Giano fatto un di adottivo
figlio
di Sifeo sterile germoglio di prole, e divenuto q
97. riferendo il fausto presagio di Giove a Venere addolorata pel suo
figlio
. … dirae ferro, et compagibus arctis Claudentur
re disgrazie obbligar voleva Venere sua madre a disbrigarsi di un tal
figlio
appena nato. A questa quindi attribuir si deve la
Mercurio insieme con Giove disceso sollecito sottratto non avesse il
figlio
alle materne sventure avrebbe quegli pria chiusi
mirabilmente produrre. Da tal riflesso almeno impari ognuno ad esser
figlio
di pace se brama essere figlio di Dio, giacchè st
riflesso almeno impari ognuno ad esser figlio di pace se brama essere
figlio
di Dio, giacchè sta scritto Matt. 5. Beati pacifi
ità racchiuda benchè in un grande prosastico volume quanto il celebre
figlio
del Tebro ha conciso in pochi versi o nel delinea
enio più, o meno focoso li suggeriva alla mente. Gli stessi salmi del
figlio
d’ Isai fan conoscere l’imperfetto ritmo degli Eb
più modi, ma il più tsitato è il seguente. Egeo, che si congeda dal
figlio
Teseo, che si porta al laberinto di Creta per com
Pugna frera I perigli Vela nera Scorderan ; Porti orror Vanne
figlio
Contemplando Dallo scoglio Salso il regno Nel
ii tronchi rimati insieme. Eccone la norma. Manlio, che condanna il
figlio
a morte Emanato il gran decreto Dice al figlio
io, che condanna il figlio a morte Emanato il gran decreto Dice al
figlio
: eh che facesti Dall’austero conduttiero Non s
ca, o perda dee morir. È un ribelle, è un traditor. Ma di Manlio il
figlio
ardito, Quindi in gabbata sedendo Che il decret
rrato In quel cor da legge armato Resta il padre provocato Cadde il
figlio
sventurato, Per l’offesa potestà, E fè noto il
Teseo dall’empia moglie E alle mensogne ordite Sente accusarsi il
figlio
, Fallacemente crede. E perde a tal accusa Conda
rsi il figlio, Fallacemente crede. E perde a tal accusa Condanna il
figlio
a morte Senno, ragion, consiglio. Da un mostro
, Piange a l’aspro tenor E madre più non son. Le toglie Ulisse il
figlio
, Parte della mia vita E con fatal consiglio Per
sto corpicciuol E madre più non son Lo guarda, e non fa moto Perchè
figlio
diletto Chè il cor di forza è vuoto Cosi morir
dolente suon Viver si reo bevesti ? Lassa non sou più sposa, Perchè
figlio
, perchè E madre più non son. Io non morii per t
di Giove il tuon Che ne sarà di me ! Lassa non son più sposa, Il
figlio
mio dov’è ? E madre più non son. Cap. XIV.
fia quella Tanti affanni potranno finir. Ma non basta ; l’istesso suo
figlio
, Che la regia donzella si adora E del padre l’amo
la stanza seguente Eccone la norma. Zeleuco, che salva un occhio al
figlio
colla perdita del suo. Promulga il re Zeleuco il
io, E pianse afflitto sulla propria legge Scoverto reo il suo medesmo
figlio
. Maledice quel dì, che nacque regge Tardi condann
r sul trono La data legge coll’esempio insegna. Perciò a se chiama il
figlio
, e in mesto suono Gli dice : a qual dolor m’hai t
e doma Paghino col morir l’indegno errore Pria d’esser padre lor fui
figlio
a Roma Questa mi parla, e non natura al core Prov
ini, e terrestri. Suo ritratto (1). Tritone propriamente parlando fù
figlio
di Nettuno, ed Anfitride, e pur Celeno, come piac
to a questo immaginario lor Nume la stessa abilità, e professione del
figlio
di Lamech, e di Sella Tubalcain, di cui parlando
a di questo Dio hò creduto meglio seguire la opinione di chi lo vuole
figlio
di Creusa adottato però dal detto Sifeo, che il p
di Creusa adottato però dal detto Sifeo, che il parer di chi il dice
figlio
del Cielo, e di Ecate, perchè sotto questa second
ntichissimo Eroe apparteneva al novero dei Semidei, poichè fu creduto
figlio
di Giove e di Danae, la quale era figlia di Acris
ssimo della Grecia congiurata ai danni di Troia ; e finalmente Oreste
figlio
di lui, col quale termina l’età eroica e comincia
amo alle favole. Acrisio avea saputo dall’Oracolo che se nascesse un
figlio
da Danae ucciderebbe l’avo. Il solo modo di rende
risio prese allora un’altra mezza misura : fece chiuder la madre e il
figlio
in una cassa di legno e gettarli nel mare ; ma e
la madre e il figlio in una cassa di legno e gettarli nel mare ; ma e
figlio
e madre illesi, dopo varii pericoli che poco impo
mente accolti dal re Polidette. Cresceva Perseo e si dimostrava degno
figlio
di Giove per valore e per senno, talchè Polidette
e stata impossibile senza l’aiuto degli Dei ; i quali per favorire il
figlio
di Giove gl’imprestarono le loro armi divine, Mar
egli fosse di statura e di forza gigantesca, dovea tutto temere da un
figlio
di Giove. Ma la sua stessa precauzione fu causa d
cene ; e si narra che ivi Perseo fu ucciso a tradimento da Megapente,
figlio
di Preto, per vendicare la morte di suo padre. L
mmirano nell’ antica sacrestia di San Lorenzo in Firenze. Di un altro
figlio
di Apollo convien qui parlare, perchè il mito o f
te, il cui nome di greca etimologia significa splendente, era creduto
figlio
di Apollo e della Ninfa Climene. Fu egli un giovi
do di nobiltà di sangue 112) con un vanerello par suo, cioè con Epafo
figlio
di Giove e della Ninfa lo, già vacca e poi Dea, s
fanciullesco puntiglio a dimostrare ad Epafo ed al mondo che egli era
figlio
di Apollo col guidar per un giorno il carro della
ma tosto si pentì di aver giurato quando seppe il folle desiderio del
figlio
. Nè valsero le ammonizioni e le preghiere paterne
i mitologi greci, le greche parole le Pai, che significano ferisci o
figlio
, e da queste parole trassero tanto i Greci quanto
olti prodotti dei tre regni della Natura. Inoltre gli attribuirono un
figlio
che fu il più valente medico sulla Terra, e dal q
ogica di principii scientifici, che esamineremo dopo aver parlato del
figlio
e della nipote di Apollo secondo la Mitologia. E
. Esculapio, lo stesso che Asclepio, come lo chiamavano i Greci, era
figlio
di Apollo e della Ninfa Coronide. Egli fu il prim
i cotanta insania. 4. Inoltre molte altre cagioni. Ora la pietà di un
figlio
deifica un padre rapito al suo amore ; ora la des
e rapito al suo amore ; ora la desolazione di una madro fa un Dio del
figlio
, a cui la natura ha tolto addivenire un’uomo ; or
ttà di Dio. 15. Esposizione del mito di Giove da Plutarco. 16. Bacco,
figlio
di Giove, interpetrazione di questo mito. 17. A G
mere il lucido candore della Luna istessa(2). 16. A Giove si dava per
figlio
il dio Bacco. Fu creduto che Giove lo rinchiudess
1), portava un’antica credenza, che Vrano fosse stato mutilato da suo
figlio
Saturno, e questi stretto in catene dal suo figli
to mutilato da suo figlio Saturno, e questi stretto in catene dal suo
figlio
Giove. Sotto quest’empie favole va occulto un sig
rgerassi, non essere Apollo che il pianeta del Sole. Si credeva esser
figlio
di Giove e di Latona — di Giove, ossia, come ogni
lio di Giove e di Latona — di Giove, ossia, come ogni altra creatura,
figlio
dell’autore dell’universo — di Latona, e con ques
o di questa pianta per conciliare gli amori. 44. A Venere si dava per
figlio
il Dio Cupido, ed una a lei era venerato. Chi sia
ncipii della istoria, e per via di allegorie. 58. Ercole uccide Anteo
figlio
della terra, strozzandolo tra le sue braccia, int
mile al muggito de’bovi. 58. Ercole uccide Anteo, che la favola vuole
figlio
della terra, con sollevarlo in atto strozzandolo
cora un combattimento di Ercole contro Acheloo. Qnesti che si credeva
figlio
dell’Oceano e di Teti, combatte con Ercole, onde
, che giungevano nei suoi stati, e lasciando divorar l’altro, che era
figlio
di Marte e di Cirene, dai cavalli di lui, che ali
a Eliaca del Pegiso, che avanza il capo su l’Aquario, ovvero Euristeo
figlio
di Cirene. VIII. Ercole scendendo su la nave Argo
ntare della regina Cassiopea. XIIII. Ercole monda le stalle di Augia,
figlio
del Sole, o come altri vogliono, di Nettuno, con
ella stazione del Capricorno, e la sorgente è tra le mani di Aristeo,
figlio
del fiume Peneo. X. Ercole vince Gerione, cui la
ito ; posciachè Cadmo uccise un principe di nome Draco, che si voleva
figlio
di Marte, intendendosi dall’altra parte co’denti
ennero in Italia seguendo il loro Duce Enea principe troiano, creduto
figlio
di Venere e di Anchise ; che Enea fece alleanza c
a con Latino re dei Latini e ne sposò la figlia Lavinia ; che Ascanio
figlio
di Enea e di Creusa fondò Alba Lunga ; che dalla
i Romani, aggiungendovisi le tradizioni che l’Arcade Evandro, creduto
figlio
della Dea Carmenta, venuto nel Lazio prima di Ene
nea, avea fondata la città di Fenèo su quel monte che dal nome di suo
figlio
Pallante fu detto il Palatino, sarà necessario am
sse trasformato in bove. Aggiungono inoltre che Iside insieme con suo
figlio
Oro uccidesse Tifone in battaglia. Osìride è chi
dagli scrittori latini il Dio Anùbi, che gli Egiziani dicevano esser
figlio
di Osiride, e lo rappresentavano sotto la forma d
Che del Mondo defunto aver l’impero. « Su via, ciò lascia ; e del mio
figlio
illustre « Parlami invece. » (Odiss., xi, trad.,
te e continuamente girando rendevagli eterno il tormento261. Sisifo,
figlio
di Eolo, infestò l’Affrica e l’istmo di Corinto c
è anche più straordinaria la colpa non meno che la pena. Tantalo era
figlio
di Giove e perciò ammesso ai segreti degli Dei ;
ero l’onniscenza, li invitò a pranzo e imbandì loro le membra del suo
figlio
Pelope da lui stesso ucciso. Tutti gli Dei inorri
na spalla di Pelope. Si aggiunge ancora che gli Dei resero la vita al
figlio
di Tantalo ricòmponendone le cotte membra, e face
e fibre rinate il curvo rostro »267). (Odissea, xi.) Flegia, benchè
figlio
di Marte e padre di Coronide che partorì Esculapi
ciò a Bacco il titolo di Ditirambo, e i poeti latini di Bimater, cioè
figlio
di due madri, che meglio direbbesi due volte nato
se e incenerì Semele195 ; e sarebbe perito del pari il non ancor nato
figlio
, se Giove non lo salvava supplendo all’ incomplet
ino s’interpreta Euge fili ! e nel nostro volgare corrisponde a Bravo
figlio
! parole di approvazione e d’incoraggiamento che
’incoraggiamento che i mitologi suppongono dette da Giove a Bacco suo
figlio
, allorchè questi sotto la forma di leone combatte
accordava, talchè divenivano facilmente dannosi, come avvenne a Mida
figlio
di Gordio re dei Frigii. Avendo questo re lietame
dell’Amore, e poi le fu aggiunto per questo particolare attributo un
figlio
chiamato Eros dai Greci e Cupido dai Latini186 ;
azie si annovera tra i figli di Venere anche Enea. Cupido era creduto
figlio
di Venere e di Marte ; Imene e le tre Grazie di V
ell’anima prodotti dalle colpevoli passioni. Imene o Imeneo, l’altro
figlio
di Venere era il Dio delle Nozze, o vogliam dire
e se ne vede in Siena un gruppo mirabile di greco scalpello. Di Enea
figlio
di Venere e di Anchise dovremo parlare a lungo ne
divenuta poi la Dea Leucotoe, aveva della sua prima moglie Nèfele un
figlio
e una figlia di nome Frisso ed Elle ; che non con
e unità e si rende più facile e più breve la narrazione. Giasone era
figlio
di Esone re di Tessaglia65, a cui fu usurpato il
5. Perciò dai Latini è spesso indicato col patronimico Æsonides, cioè
figlio
di Esone, e coll’aggettivo Pagasaeus da Pagasa (o
onjux. 66. Nella sua schiavitù ebbe Issipile a custodire il piccolo
figlio
di Licurgo, chiamato Ofelte, o altrimenti Archemo
n Grecia richiedevasi 1° che l’eroe da considerarsi come un Dio fosse
figlio
di una Divinità o per padre o per madre ; 2° che
nasse adorarlo sotto il nome di Quirino. Il popolo che credeva Romolo
figlio
di Marte, credè facilmente questa nuova impostura
Ariosto adopra Ruggiero, quando per significare che avrebbe ucciso il
figlio
dell’Imperator Costantino egli dice : e sia d’Aug
ani della Grecia a prender parte a questa caccia, e ne fe’capo il suo
figlio
Meleagro. Accorsero all’invito i più distinti ero
emente quanto è necessario a sapersi. I più notabili erano : Meleagro
figlio
del re Oeneo e duce di quella eletta schiera, i s
lere la pietà dei fratelli uccisi e l’orrore per la scelleraggine del
figlio
; e dopo molti e strazianti contrasti vinse final
vinità. Scese perciò dal Cielo in Terra, e prendendo per compagno suo
figlio
Mercurio, si misero ambedue a viaggiare sotto for
idea ; e saputo tra le altre cose, che v’era un re d’Arcadia, Licaone
figlio
di Pelasgo, il quale imbandiva agli ospiti nuovam
esterminio ? Furono ambedue della stirpe dei Titani : Deucalione era
figlio
di Prometeo, e la sua moglie Pirra era figlia di
remo in ultimo alcune osservazioni riferibili alla Storia. Cadmo era
figlio
di Agenore re di Fenicia e fratello di Europa. Fu
manto 57. Il padre di lei non sapendo che ne fosse avvenuto, mandò il
figlio
Cadmo a cercarla, con ordine di non tornare a cas
ima ebbe quattro figlie : Autonoe, Ino, Semele ed Agave, e inoltre un
figlio
chiamato Polidoro. Abbiamo già detto altrove che
ai Troiani, tenevan per fermo che il fondatore della loro città fosse
figlio
di Marte, come narra lo stesso Tito Livio. Da Are
e fu accusato da Nettuno di avergli ucciso contro ogni ragione il suo
figlio
Alitrozio ; e fu scelto un consesso di 12 Dei per
Can. Bianchi.) 179. Circa all’origine di Romolo creduto dai Romani
figlio
di Marte, Dante dice apertamente nel Canto viii d
llazione per impedire un matricidio, vale a dire che fosse uccisa dal
figlio
di lei chiamato Arcade, bravo cacciatore, che inc
tal plaga, « Che ciascun giorno d’Elice si cuopra, « Rotante col suo
figlio
ond’ella è vaga ; » ecc. E al nome di Orsa maggi
artico, opposto all’Orsa. Alcuni mitologi aggiungono che anche Arcade
figlio
di Callisto fu cangiato in una costellazione dett
Ino moglie di Atamante re di Tebe ; e il dio Palemone il suo piccolo
figlio
chiamato Melicerta. Dal colmo-della sventura soff
lla s’annegò con l’altro incarco »221. E l’altro incarco era l’altro
figlio
chiamato Melicerta ; e la favola aggiunge che inv
mar cogli altri Dei »223. Proteo, secondo gli antichi Mitologi, era
figlio
dell’Oceano e di Teti, ed avea per ufficio di con
onveniva trovare una diversa origine e parentela ; e fu detto che era
figlio
di Cerere dea delle biade e di un ricco agricolto
iva dello Stige o dell’Acheronte. La favola ci fa sapere che egli era
figlio
dell’ Erebo e della Notte ; che era vecchio e can
come lo definisce il poeta Young, era per gli Antichi un Dio, creduto
figlio
dell’Erebo e della Notte, e dimorante in una cave
li i regni del Mare e dell’ Inferno. Saturno invece di esser grato al
figlio
e di contentarsi del secondo rango nel Cielo, que
nel Cielo, quello di ex-re padre del regnante, s’indispettì perchè il
figlio
non lo rimise sul trono, e quindi congiurò contro
ual parte dell’ Universo egli rappresenti ; e inoltre l’esser creduto
figlio
del Giorno e dell’Aria indica l’opinione degli an
Saturno, ed una figlia chiamata Cibele. Titano in prima, e poi un suo
figlio
chiamato Iperione ebbero l’ufficio di guidare il
tello Satùrno, a questo la cedè, ma con espressa legge che nessun suo
figlio
maschio lasciasse vivere. E però Satùrno tosto ch
in leggiera auretta, di se non lasciando che la voce. Fauno si vuole
figlio
di Pico e quindi nipote di Satùrno, ed avea per m
di Esculapio. Da Climene, fig. dell’Oceano e di Teti, ebbe Apollo un
figlio
chiamato Fetonte, e tre figliuole, Fetusa, Lampes
pafo, fig. di Giove e d’Io, fu motteggiato, quasi non fosse egli vero
figlio
del Sole. Attristossene Fetonte, e tutto lagrimos
al fargli molte care accoglienze, certificandolo ch’era veramente suo
figlio
. Giurò poscia per la stigia palude di volergli co
i fatti ad Euridice, e per placare l’ombra di Orfeo. Allora Cirene al
figlio
prescrive il sacrificio di quattro tori e di altr
Corinto. Pirene, fig. di Acheloo, o di Oebalo, piangendo oltremodo il
figlio
Cencria, per caso uccisole da Diana, fu cangiata
cui lassa si addormentò alla riva di un fiume, ove sognò di vedere il
figlio
risplendente di una aureola di luce e trasformato
entre Giove gli dava coraggio, grìdando evohè ! o sia « coraggio, mio
figlio
! » Ma ciò non si può attribuire al figliuolo di
mortali. Al colpo Died’ella un forte grido, e dalle braccia Depose il
figlio
. Monti. Allora Iride, presala per mano, tirò la
’ Galli. Lo Scoliaste di Stazio(1) conta quattro Mercurii ; il primo,
figlio
di Giove e di Maia ; il secondo, del Cielo o del
spada, lo avesse inviato da lui in Atene. E di fatto Etra partorì un
figlio
che si chiamò Teseo, il quale fu riconosciuto dal
egno della vittoria. Per cui Egeo, vedendo le vele nere e credendo il
figlio
divorato dal Minotauro, gittossi nel mare che da
trono Laio, che sposò Giocasta, fig. di Creonte, dalla quale ebbe un
figlio
che fu dal padre consegnato ad un pastore, accioc
Delfo nel tempo stesso che Laio viaggiava per que’luoghi in cerca del
figlio
. I quali s’incontrarono nella Focide, ed insorta
di Menezio, cui Achille avea promesso di riportargli sano e salvo il
figlio
dopo la guerra di Troia, era stato ucciso da Etto
ttarsi a’suoi piedi, supplicandolo di restituirgli il cadavere di suo
figlio
, commosso Achille dalle lagrime dell’infelice vec
gli deriva a quel nume dall’essere stato dato generalmente il nome di
figlio
di Nettuno a tutti coloro che si distinsero nelle
ero (1) fa dire ad Ulisse, aver veduto nell’inferno Minos, l’illustre
figlio
di Giove, che assiso, con aureo scettro in mano,
vivanda poi da Tantalo preparata agli Dei colle carni di Pelope, suo
figlio
, abbiamo altrove ragionato. A Tantalo succeda il
addosso e lo consacrarono alle armi di Evandro, cioè di Pallante, suo
figlio
. Il veloce avvolgersi de’loro fusi dinotava il fa
lo, mandò a chiamare Prometeo, o secondo altri, lo stesso Vulcano suo
figlio
, per farsi spaccare con un ferro tagliente il cra
asserisce che una donna chiamata Aracne inventò le tele, e Clostère,
figlio
di lei, i fusi. Il nome di Minerva fu usato dai
accordavano i Mitologi ad assegnargli i genitori, poichè lo stimavano
figlio
chi di Giove e di Calisto, chi di Mercurio e di P
sua residenza su quel monte che egli chiamò Palatino dal nome di suo
figlio
Pallante, ed ove poi fu da Romolo fabbricata l’et
« Giungemmo nell’Eolia, ove il diletto « Agl’immortali Dei d’Ippota
figlio
,42 « Eolo, abitava in isola natante,43 « Cui tu
e donne pudiche i fidi sposi. » Alcuni Mitologi dissero che Eolo era
figlio
di Giove e di Segesta figlia d’Ippota troiano ; e
nsa ; e Giove le sostituì un coppiere di stirpe dei mortali, Ganimede
figlio
di Troo re di Troia, facendolo rapire dalla sua a
In Plauto è detto herus maior il padre di famiglia, ed herus minor il
figlio
di lui. 92. « Ast ego quæ divûm incedo regina,
e irrazionali ed anche impossibili in una Divinità, e tanto più in un
figlio
di Giove e di Giunone. Ma poichè ammettevasi nell
lla Terra, ossia di Urano e di Vesta Prisca. Uno soltanto di essi era
figlio
di Nettuno e della ninfa Toosa, e questi chiamava
lissimo come fannullone e maldicente ; e molto a proposito fu creduto
figlio
del Sonno e della Notte. Da prima era stato ricev
una divinità, qual fu l’invenzione del Dio Priapo. I Greci lo dissero
figlio
di Venere e di Bacco e gli attribuirono l’ufficio
19.) Apollo però non fu sempre felice. Sappiamo già come perdè il suo
figlio
Fetonte : dicemmo ancora che perì fulminato da Gi
glio Fetonte : dicemmo ancora che perì fulminato da Giove l’altro suo
figlio
Esculapio, ad istanza di Plutone, che si vedeva r
Bellerofonte Quest’Eroe fu pronipote di Eolo, nipote di Sisifo e
figlio
di Glauco, della dinastia dei re di Efira, cioè d
te di Giove era il Fato. Il Fato 14, detto altrimenti il Destino, era
figlio
del Caos e della Notte, e rappresentava, secondo
di questo Dio nel precipitar dal Cielo in Terra con un calcio Vulcano
figlio
suo e di Giunone, non per altro motivo se non per
nell’ inferno. Il suo greco nome significa Cielo, e perciò credevasi
figlio
del Giorno e dell’ Aria, ossia di due dei quattro
libro dell’ Iliade, che il Monti tradusse così : « Disse, e il gran
figlio
di Saturno i neri « Sopraccigli inchinò : sull’im
figlia dell’ Aere e della Terra si era invaghita del giovane Narciso
figlio
della Ninfa Liriope e del fiume Cefiso ; il qual
tona e la stimava a sè inferiore, perchè questa Dea aveva soltanto un
figlio
ed una figlia. Di questa sua folle empietà fu ter
rere avesse prima che agli altri insegnato l’agricoltura a Trittolemo
figlio
di Celeo re d’ Eleusi, (antica città greca fra Me
he la Ninfa Carmenta era madre di Evandro, e che esulando insieme col
figlio
venne nel Lazio e fissò la sua dimora su quel mon
t jus vertendi cardinis omne meum est. » 39. Cicerone dice a suo
figlio
nel De Officiis, che certi ottimi negozianti di B
i, e tra questi anche Dante, che vi aggiunge Marte e Minerva. L’altro
figlio
Vulcano insieme coi Ciclopi si affaticava a fabbr
ndo egli il Messaggiero di Giove e degli altri Numi superni. Egli era
figlio
di Giove e della Ninfa Maia una delle sette figli
▲