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1 (1836) Mitologia o Esposizione delle favole
o del cielo al secondo, colla condizione però, che non allevasse niun figlio maschio; che quindi Saturno li divorava; ma che a
erone si distinguevano: il primo e il secondo nati in Arcadia, l’ uno figlio dell’ Etere, e padre di Proserpina e di Libero o
glio dell’ Etere, e padre di Proserpina e di Libero o Bacco, l’ altro figlio del Cielo, e padre di Minerva, il terzo nato in C
altro figlio del Cielo, e padre di Minerva, il terzo nato in Creta, e figlio di Saturno. Ma come quest’ ultimo fu il più rinom
cielo. La seconda, giusta il medesimo Esiodo, fu contro Tifeo ultimo figlio della Terra congiunta col Tartaro. Costui era un
più forni debili, e come Giove animavaio gridando ev yie (coraggio o figlio ), da ciò ebbe il nome di Evio. Una tal fuga però
Giove avendo inteso da Urano, e da Gea, che nascere da lei doveva un figlio , il quale sarebbe stato re degli uomini, e degli
ata in quaglia. Finalmente in aquila pur cangiossi per rapir Ganimede figlio di Troe re di Troia, e portatolo in cielo il fè s
ove e di Giunone era Marte, secondo Esiodo ed Omero. Altri il dissero figlio di Giove e di Enio o Bellona, onde fu pur da’ Gre
compagne a liberar Filomela, e nella reggia l’ ascose. Uccise poi il figlio Iti, e ne diede a Tereo a mangiare le carni. Sull
eo a mangiare le carni. Sulla fine del convito chiedendo Tereo che il figlio Iti gli fosse condotto, uscì Filomela improvvisa
gaseo volle insolentemente attraversargli la strada. Avendo Allirozio figlio di Nettuno violata Alcippe figlia di Marte, quest
I. Di Vulcano. Quattro Vulcani sì annoverano da Cicerone; il primo figlio del Cielo e sposo di Minerva; il secondo figlio d
da Cicerone; il primo figlio del Cielo e sposo di Minerva; il secondo figlio del Nilo, e dagli Egizi chiamato Opa; il terzo fi
rva; il secondo figlio del Nilo, e dagli Egizi chiamato Opa; il terzo figlio di Giove e di Giunone, il quarto figlio di Menali
Egizi chiamato Opa; il terzo figlio di Giove e di Giunone, il quarto figlio di Menalio, che tenne le Isole dette Vulcanie, or
Isole dette Vulcanie, ora di Lipari. Al terzo però soltanto, cioè al figlio di Giove e di Giunone, alluder sogliono i poeti,
uder sogliono i poeti, e vi ebbe pure chi della sola Giunone lo volle figlio , come altri dissero di Marte. Nasque egli così de
rlo dovesse. Ma essendosi tutte e tre riportate al giudizio di Paride figlio di Priamo re di Troia, che era allora pastore sul
l quale concepì Enea, e soprattutto amò perdutamente il giovane Adone figlio di Mirra e di Cinira re di Cipro. Intorno all’ or
ane colle ali di farfalla. Imene Dio delle nozze da alcuni vien detto figlio di Bacco e di Venere, da altri figlio di Apolline
elle nozze da alcuni vien detto figlio di Bacco e di Venere, da altri figlio di Apolline, e di una delle muse, che alcuni vogl
Esiodo l’ Aurora, il Sole, e la Luna. L’ Aurora, rapito avendo Tifone figlio di Laomedonte re di Troia, in matrimonio a lui si
continuamente lagnandosi, fu convertito in cicala. Rapì anche Cefalo figlio di Eolo, e marito di Procri; ma ritroso veggendol
, Pasifae e Circe. Factente, secondo Ovidio, in una contesa con Epafo figlio di Io; sentendosi da lui negare di esser figlio d
una contesa con Epafo figlio di Io; sentendosi da lui negare di esser figlio del Sole, andò per consiglio della madre nella re
glio della madre nella regia del Sole stesso, e per prova di essergli figlio richiese di poter reggerne il carro. Questi che g
e. Quattro Apollini si distinguevano al dire di Cicerone: il primo figlio di Vulcano, e di Minerva; il secondo figlio di Co
ire di Cicerone: il primo figlio di Vulcano, e di Minerva; il secondo figlio di Coribante e nato in Creta, intorno al dominio
ta, intorno al dominio di cui ebbe poscia contesa con Giove; il terzo figlio di Giove e di Latona, venuto secondo alcuni dagli
zia, Leucotoe, Isse, e Coronide. Mentre giocava al disco con Giacinto figlio di Pierio, e di Clio secondo alcuni, e di Ebalo o
cia a Giacinto nell’ alto ch’ egli era corso per prenderlo. Ciparisso figlio di Amicleo avendo per disavventura ucciso con un
o della poesia e della musica, colla lira. Era pur tenuto insieme col figlio Esculapio per Dio della medicina. Qual Dio della
calidonie un terribil cignale, il quale ben poi fu ucciso da Meleagro figlio di Eneo, ma con fatai danno di lui medesimo. Impe
Cicerone, il primo nato dal Cielo e dalla Dea del giorno; il secondo figlio di Valente e di Foronida, ed è quello, dice egli,
o, dice egli, che abita sotto terra, ed è chiamato Trifonio; il terzo figlio di Giove e di Maia, dal quale e da Penelope alcun
dal quale e da Penelope alcuni pretesero nato il Dio Pane; il quarto figlio di Nilo; il quinto dagli Egizi chiamati Teut o To
lettere, e date le leggi. Il più rinomato fra questi, Cioè il terzo, figlio di Giove e di Maia, era considerato come il messa
ue pure, secondo Cicerone, ebbero il nome di Bacco o Libero: il primo figlio di Giove e di Proserpina; il secondo figlio del N
Bacco o Libero: il primo figlio di Giove e di Proserpina; il secondo figlio del Nilo, che si disse aver ucciso Nisa; il terzo
; il secondo figlio del Nilo, che si disse aver ucciso Nisa; il terzo figlio di Caprio, che fu detto re dell’ Asia in onore di
ll’ Asia in onore di cui furono istituite le feste Sabazie; il quarto figlio di Giove e della Luna, a cui dedicate si dissero
e e della Luna, a cui dedicate si dissero le feste Orfiche; il quinto figlio di Niso e di Dione, da cui si credettero stabilit
o stabilite le Trieteridi. Comunemente però da poeti Bacco vien detto figlio di Giove e di mele figlia di Cadmo. Allorchè ques
si, un fulmine da lui uscito l’ incendiò. Allora Giove le estrasse il figlio vivo, e l’ ascose nella sua coscia, poi datolo al
ti per certo modo essa aliatta ed alimenta.. Unita a Giasone o Giasio figlio di Giove e di Elettra partorì Pluto Dio delle ric
avesse giù nell’ Inferno gustato ancor alcun cibo. Ma avendo Ascalato figlio di Acheronte e della Nolte manifestato, che nei g
di sete e sudata e affannata chiedea ristoro a una buona vecchia, il figlio di lei Stellione si fe scioccamente a beffarla, e
o cortesemente in ricompensa di che prese ella ad educarne il picciol figlio Trittolemo, pascendolo di giorno col proprio latt
d insegnarla. In Patrasso mentre Trittolemo stava addormentato, Anteo figlio del re Eumele ebbe vaghezza di salire sopra quel
ai 21 di Aprile. Dio della gregge e de’ pastori era pure tenuto Pane figlio di Mercurio; sebbene alcuni per esso abbiano inte
n, che significa tutto, e riguardandolo sotto di questo aspetto, come figlio di Demogorgone. Egli rappresentavasi colle orecch
n cipresso. A Silvano offertasi una troia. Fauno, altro Dio campestre figlio di Mercurio e della Notte, dipingetesi come Pane,
tesi come Pane, ma senza peli al mento ed al detto. Alcuni lo dissero figlio di Pico re dei Lazio, e padre dei Fauni, cui ebbe
petto, laddove i Fauni l’ uno e l’ altro avevano senza peli. Priapo, figlio di Bacco e Venere, era il Dio e custode degli ort
i Andremone, da questa pianta cogliendo alcuni fiori per divertire il figlio Anfisso, anch’ ella venne cangiata in loto. A Pri
ea delle sue ricche sostanze lasciato erede il popolo romano. Aristeo figlio di Apollo e della ninfa Cirene fu creduto invento
uella del mele; Sterculio o Stercuzio il Dio dei concime, che diceasi figlio di Fauno, ed avere il primo introdotta la concima
ma le ferie Carmentali, che si celebravano in Gennaio; Evandro stesso figlio di Mercurio e di Carmenta nativo di Arcadia che a
, e degli Dei marini. Primo Dio del mare, secondo Esiodo, fu Ponto figlio della Terra e Padre di Nereo a cui Dori figlia de
oltà godea Tetide figlia di Nereo. Sorpresa, secondo Ovidio, da Peleo figlio di Eaco, mentre era addormentata, ella cangiossi
dal Ciclope Polifemo. Essa spregiandolo si accese in cambio, per Aci figlio di Fauno e della ninfa Simetide. Ma avendolo Poli
zo del monte Etna, ed ella poscia cangiollo in fiume. Forco o Forcine figlio del Ponto e della Terra, secondo Esiodo, fu padre
imo, era il porto d’ Itaca. Ma un altro Forco da Cicerone si accenna, figlio dell’ Oceano e di Salacia, il quale, die’ egli, f
da’ compagni cangiato in Dio marino.. Glauco, il quale alcuni dicono figlio di Polibio, altri di Foiba, ed altri di Nettuno,
, fu cagione che a questa il nome di Partenope fosse dato. Scilla era figlio di Forco e della ninfa Cratea. Fu amata perdutame
e altre meteore. Ma il governo de’ venti fu da Giove affidato ad Eolo figlio di esso e di Acesta o Sergesta figliuola d’ Ippot
nferno insieme colla Morte, eoi Sonno, e co’ Sogni suoi figli. Morfeo figlio e ministro del Sonno era quello, che gli nomini a
i falsi. Finalmente nell’ Inferno poneasi anche il soggiorno di Pluto figlio di Giasone, e di Cererete Dio delle ricchezze, cu
Cocito, Flegetonte o Piriflegetonte, Lete e Stige. Acheronte diceasi figlio del Sole e della Terra e cangiato in fiume infern
cito riguardavasi come un ramo di Stige. Flegetonte o Piriflegetonte, figlio di Cocito, rappresentavasi come un fiume di fuoco
nferno ad una ruota circondata da serpenti e che sempre gira. Tantalo figlio di Giove e della ninfa Piote in un convito offert
fare esperimento della loro divinità, diè loro a mangiare il proprio figlio Pelope. Ma essendosene questi accorti riuniron le
miera, allorchè fuggendo l’ ire di Giunone si ricoverò in Egitto; Api figlio di Io, che rappresentavasi in forma’ di bue; Anub
Prometeo, e di Deucalione. Il più antico de’ Semidei’ fu Prometeo figlio di Giapeto uno de’ Titani, e di Asia figlia dell’
o II. Di Ercole. Il più celebre fra i Semidei e gli Eroi fu Ercole figlio di Giove e di Alcmena moglie di Anfitrione, il qu
rcole figlio di Giove e di Alcmena moglie di Anfitrione, il quale era figlio di Alceo, onde ad Ercole per fu dato il nome di A
dodici fatiche di Ercole. 1. Ei dovette combattere il terribil Leone figlio di Tifone e di Echidna, che infestava i contorni
un colpo, secondo altri, gliele bruciò colle faci recategli da Giolao figlio d’ Ificlo. 3. Sul monte Erimanto in Arcadia prese
li ospiti, e da’ cavalli medesimi il fè divorare. 10. Abbattè Gerione figlio di Crisaorre e di Calliroe, che avea tre corpi, e
iantò due colonne, su cui era scritto: Non più oltre. Lottò con Anteo figlio della Terra, e veggendo che atterrato ei sorgeva
tamente, che il soffocò. Mentre andava a Pito, ossia Delfo con Giolao figlio d’ Ificlo, Cigno figlio di Marte volle nel bosco
Mentre andava a Pito, ossia Delfo con Giolao figlio d’ Ificlo, Cigno figlio di Marte volle nel bosco Pagaseo a lui opporsi, e
espugnò Troia, uccise il perfido re, e diede Esione al socio Telamone figlio di Eaco, e fratello di Peleo. Ritrasse Alceste da
ate le vettovaglie, irritate l’ uccise, poi prese seco il giovine Ila figlio di lui per compagno nella spedizione degli Argona
quelle contrade, nè più si curò di seguire la nave Argo. Periclimeno figlio di Neleo e fratello di Nestore, avea da Nettuno o
tesso Nettuno. Il poter di cangiarsi in varie forme avea pure Acheloo figlio dell’ Oceano e della Terra, il quale venne a tenz
na pira, su quella si abbracciò, date prima le sue saette a Filottete figlio di Paente, con ordine di seppellirle con lui, ed
alla giovinezza restituito. Dopo la morte di Ercole, essendosi Illo, figlio di lui nato da Deianira, rifugiato in Atene press
nira, rifugiato in Atene presso di Teseo, Euristeo serbando verso del figlio l’ odio che nutrito avea contro del padre, andò a
in un combattimento restò ucciso e il regno di Micene passò ad Atreo figlio di Pelope, e padre di Agamennone. Capo III. Di
rgo. Avendo Acrisio inteso dall’ oracolo di aver ad essere ucciso dal figlio , che nato fosse da Danae, la fece chiudere in una
anae ebbe dato Perseo alla luce, Acrisio là fece chiudere insieme col figlio in una cassa, e gettar in mare, affinchè amendue
zioni vennero collocati. Capo IV. Di Bellerofonte. Bellerofonte figlio di Glauco re di Efìra o Corinto e di Eurimede, e
cia del cignal Calidonio, d’ Atalanta, e d’ Ippomene. Meleagro era figlio di Oeneo Re di Calidone, e di Altea figlia di Tes
iù famosi, fra i quali Apollodoro annovera, oltre a Meleagro, Driante figlio di Marte, Ida e Linceo figli d’ Afareo, Castore e
ore e Polluce figli di Giove e di Leda, Admeto Re di Tessaglia, Teseo figlio d’ Egeo, Pirotoo figlio d’ Issione, Giasone figli
iove e di Leda, Admeto Re di Tessaglia, Teseo figlio d’ Egeo, Pirotoo figlio d’ Issione, Giasone figlio d’ Esone, Ificlo figli
i Tessaglia, Teseo figlio d’ Egeo, Pirotoo figlio d’ Issione, Giasone figlio d’ Esone, Ificlo figlio d’ Anfitrione, Peleo e Te
o d’ Egeo, Pirotoo figlio d’ Issione, Giasone figlio d’ Esone, Ificlo figlio d’ Anfitrione, Peleo e Telamone figli d’ Eago, Eu
Peleo e Telamone figli d’ Eago, Euritione padre d’ Alcmena, Anfiarao figlio d’ Oileo, Atalanta figlia di Scheneo, a quali Ovi
i Ovidio aggiunge Adrasto Re di Argo, Laerte padre d’ Ulisse, Nestore figlio di Peleo, Tosseo e Plessippo fratelli d’ Altea, e
ge però, che raggiugnendoli fosse in poter suo l’ ucciderli. Ippomene figlio di Macareo per superarla ottenne da Venere tre po
li attaccò al suo carro. Capo VI. Di Cadmo, e di Anfione. Cadmo figlio di Agenore re di Fenicia e di Telafasse, e fratel
Ermione tramutato in serpente. Succedette a lui nel regno di Tebe il figlio Polidoro avuto similmente da Ermione; ma per esse
le pietre a soprapporsi l’ una all’ altra spontaneamente. Era Anfione figlio di Giove e di Antiope figlia di Asopo e moglie di
po VII. Di Edipo, de suoi figli, e della guerra di Tebe. Edipo era figlio di Laio figliuolo di Labdaco re di Tebe e di Gioc
reonte. Avendo Laio udito dall’ oracolo, che doveva essere ucciso dal figlio , di cui Giocasta era incinta, le ordinò di soffoc
o ella cuore di eseguir per se stessa il barbaro comandamento, diè il figlio nelle mani di un soldato, che recatolo in un bosc
nfiezza de’ piedi lo chiamò Edipo. Fattosi adulto udendo di non esser figlio di Polibio andò a consultar l’ oracolo di Apollo
pelle di leone, e dall’ altro coperto di una pelle di cignale, Tideo figlio di Eneo re di Calidone, che ucciso sgraziatamente
luogo dov’ ei celavasi; ed ei costretto ad andarvi, lasciò ordine al figlio Alcmeone, che quando udisse la morte di lui, ucci
ne, di Calai e Zete, di Castore e Polluce, e di Orfeo. Giasone ora figlio di Esone re di Iolco nella Tessaglia, e di Alcime
dizione Giasone invitò gli Eroi più famosi, che allor vivessero. Argo figlio di Alettore co’ legni del monte Pelio, e con una
he poi furono dette Strofadi ora Strivali. Era Fineo, secondo alcuni, figlio di Agenore, e secondo alcunti, figlio di Agenore,
ali. Era Fineo, secondo alcuni, figlio di Agenore, e secondo alcunti, figlio di Agenore, e figlio di Fenice e di Cassiopea. Sp
do alcuni, figlio di Agenore, e secondo alcunti, figlio di Agenore, e figlio di Fenice e di Cassiopea. Sposò in prime nozze Cl
rima invincibile, Castore si distinse nei matteggio de cavalli. Orfeo figlio , secondo alcuni, di Apollo, e secondo altri, di O
, e di Dedalo. Due Re di Creta ebbero il nome di Minosse. Il primo figlio di Giove, e di Europa e fratello di Radamanto, fu
pagnia di Radamanto e di Eaco fatto giudice dell’ inferno. Il secondo figlio di Licasto e di Ida, figlia di Coribante e nipote
edalo in pasto al Minotauro, il quale fu poi ucciso da Teseo. Dedalo, figlio d’ Imessione, nipote di Eupolemo, pronipote di Er
i Alene, fu ingegnosissimo artefice, ma avendo tolto ad istruire Gelo figlio , di Perdice sua sorella il quale mostrava di vole
i lei sorella. Ciò risaputo, Minosse fe chiudere lo stesso Dedalo col figlio Icaro nel labirinto, e custodirne in modo le port
cciatesi delle penne, le unì con cera, e ne formò due ali a se, ed al figlio , colle quali deluse i custodi fuggendo a volo. Ma
i unì poscia ad Egeo, re di Atene, onde fu Teseo tenuto da alcuni per figlio di Nettuno, e da altri per figlio di Egeo. Questi
onde fu Teseo tenuto da alcuni per figlio di Nettuno, e da altri per figlio di Egeo. Questi nel partir da Trachine per ritorn
ertava le campagne di Corinto. Uccise in Epidauro il ladrone Perifeta figlio di Vulcano, detto pur Cornista dalla clava ond’ e
ta avea sotto del sasso, e gettata la tazza abbracciò Teseo’ come suo figlio . Erano gli Ateniesi per l’ uccisione di Androgeo
seo’ come suo figlio. Erano gli Ateniesi per l’ uccisione di Androgeo figlio di Minosse stati da lui sottomessi, come abbiam d
ti vedendo da lungi il naviglio tornar colle nere vele, e credendo il figlio estinto, per duolo affogossi nel mare, che da lui
poi disperata si uccise e Teseo addolorato per l’ ingiusta morte del figlio , dai quel momento non ebbe più pace, finchè scacc
pe, Atreo, Tieste, Agamennone, Menelao, Egisto, ed Oreste. Pelope, figlio di Tantalo re di Frigia e di Taigete, fu dall’ em
e di Leda e sorella di Polluce. Essendo Elena stata rapita da Paride figlio di Priamo re di Troia, armossi tutta la Grecia pe
ito Agamennone per la guerra di Troia, di cui appresso diremo, Egisto figlio di Tieste, che per vendicare la morte de’ fratell
e impadronissi del regno di Argo. Cercò egli di uccidere anche Oreste figlio di Agamennone e di Clitennestra; ma questi salvat
madre fu Oreste agitato dalle furie, e vagando accompagnato da Pilade figlio di Strofio, con cui era stato educato giunse in T
Cagione della guerra troiana fu Paride, altramente detto Alessandro, figlio di Priamo re di Troia, e di Ecuba. Mentre Ecuba n
ia a’ pubblici giuochi, ei vinse non pure gli altri, ma Ettore stesso figlio di Priamo, ch’ era di tutti il più valente, e ave
trassegni di essere a lui fratello, il placò e Priamo stesso come suo figlio amorevolmente l’ accolse. Poco dopo lo spedì Pria
dal mostro marino era stata via condotta da Ercole, e data a Telamone figlio di Eaco e re di Salamina. Accolto ospitalmente in
ito tutti i principi della Grecia, de’ quali i primari furono Achille figlio di Peleo re di Elia in Tessaglia, e di Tetide; Ai
o di Peleo re di Elia in Tessaglia, e di Tetide; Aiace di lui cugina, figlio di Telamone re di Salamina, e di Esione; Tenero d
i Telamone re di Salamina, e di Esione; Tenero di lui fratello; Aiace figlio di Oileo re di Locri; Palamede figlio di Nauplia
; Tenero di lui fratello; Aiace figlio di Oileo re di Locri; Palamede figlio di Nauplia re dell’ Eubea; Ulisse figlio di Laert
Oileo re di Locri; Palamede figlio di Nauplia re dell’ Eubea; Ulisse figlio di Laerte re d’ Itaca; Stenelo figlio di Capaneo;
Nauplia re dell’ Eubea; Ulisse figlio di Laerte re d’ Itaca; Stenelo figlio di Capaneo; Diomede figlio di Tideo e nipote di E
isse figlio di Laerte re d’ Itaca; Stenelo figlio di Capaneo; Diomede figlio di Tideo e nipote di Eneo re di Calidone; Idomene
erione figli di Deucalione, e nipoti di Minosse, re di Creta, Nestore figlio di Neleo re di Pilo;.Antiloco tìglio di Nestore;
tore figlio di Neleo re di Pilo;.Antiloco tìglio di Nestore; Patroclo figlio di Menezio e di Stenele; Podalirio e Macaone figl
ezio e di Stenele; Podalirio e Macaone figli di Esculapio; Protesilao figlio d’ Ificlo; Filottete figlio di Peante; ai quali,
e Macaone figli di Esculapio; Protesilao figlio d’ Ificlo; Filottete figlio di Peante; ai quali, dopo la morte di Achilie si
iglio di Peante; ai quali, dopo la morte di Achilie si aggiunse Pirro figlio di lui e di Deidamia, soprannomato Neottolemo, ci
rieri furono Ettore, Paride, Troilo, Deifobo figli di Priamo, ed Enea figlio di Anchise e di Venere; a’ quali si aggiunsero An
a Tracia coi figli Elieaonio e Polidamante; Melinone re dell’ Etiopia figlio di Titone e dell’ Aurora; Eufemo re de’ Ciconi; S
di Titone e dell’ Aurora; Eufemo re de’ Ciconi; Serpedone re di Licia figlio di Giove e di Laodamia figlia di Bellerofonte; Re
glio di Giove e di Laodamia figlia di Bellerofonte; Reso re di Tracia figlio di una delle Muse; Cigno figliuol di Nettuno; e P
fame esperimento gli pose dinanzi a’ buoi, co’ quali arava, il piccol figlio Telemaco, e vedendo la premura con cui egli corse
ati da Ettore malgrado la resistenza che i Greci, e soprattutto Aiace figlio di Telamone, vi opponevano, ebbero de’ grandi van
pollo medesimo ad istanza di Nettuno al quale Achille aveva ucciso il figlio Cigno, atterrandolo e strozzandolo, poichè esso p
fosse presa finchè il Palladio conservasse, e menò prigioniero Eleno figlio di Priamo e vate, cui obbligò a svelare i futuri
isposa. Pirro entrato a forza nella reggia di Priamo vi uccise Polite figlio di lui: indi Priamo stesso; e sacrificata Polisse
ù addietro. Pirro giunse in Tessaglia guidando seco prigionieri Eleno figlio di Priamo, e la vedova di Ettore Andromaca; ma do
figlia di lui promessa innanzi ad Oreste, da questo fu ucciso. Aiace figlio di Oileo avendo nella presa di Troia osato violar
ficargli il primo che sopra il lido incontrasse. Questi fu il proprio figlio ; ed avendolo immolato, sopravvenne tal pestilenza
der parte, ferito avea Marte stesso, indi Venere accorse in aiuto del figlio Enea. Or Venere in vendetta fè che Egialea moglie
ndetta fè che Egialea moglie di Diomede si desse in preda a Cillabaro figlio di Stenelo, il che Diomede sapendo in luogo di fe
estore fu il solo, che dopo avere sotto alle mura di Troia perduto il figlio Antiloco ucciso da Mennone, potè salvo e senza al
dove andato con dodici compagni a visitare nella sua grotta Polifemo figlio di Nettuno, questi gliene divorò sei con animo di
dò prima da Eumeo guardiano de’ suoi porci, ove essendo pur giunto il figlio Telemaco ritornato dal viaggio di Pilo e Sparla,
e dalla vecchiezza, ma altri invece han detto, che egli fu ucciso dal figlio Telegono avuto da Circe, in occasione che questi
o suo padre Anchise, che portava gli Dei Penati, e guidando a mano il figlio Ascanio, parti seguito dalla moglie Creusa figlia
ue, e udì una voce la quale gli annunziò che ivi sepolto era Polidoro figlio di Priamo, ucciso dal re Polinnestore per rapirne
statasi al mare per lavarne il corpo, vide sull’ onde il cadavere del figlio Polidoro, e chiamato a se Polinnestore a titolo d
a se Polinnestore a titolo di consegnarli un nuovo tesoro da dare al figlio , del quale dissimulò di sapere la morte, furiosam
e arrivò a Butroto, ora Batrinto porto dell’ Epiro, ove regnava Eleno figlio di Priamo con Andromaca vedova di Ettore, che egl
ia a Drepano, ora Trapani, ove fu accolto amorevolmente dal re Aceste figlio del fiume Crinise e di Egesta Troiana, ma ivi con
a piacevolmente, e di ardentissimo amore per lui si accese. Ma Jarba, figlio di Giove e della Ninfa Garamantide, che era stato
etesto di celebrale le orgie di Bacco; poi infiammò alla guerra Turno figlio di Dauno re de’ Rutoli, al quale Lavinia era stat
Dio del fiume Tevere, n’ andò per esso a chiedere soccorso ad Evandro figlio di Mercurio e di Carmenta o Nicostrata, il quale,
venuto in Italia a stabilirsi sul colle Palatino. Evandro gli diè suo figlio Pallante con una schiara di Arcadi, e il consigli
battaglia, in cui Turno uccise Pattante, Enea uccise Mezenzio e Lauso figlio di lui, e Giunone temendo per Turno, gli presentò
o fra gli Dei Indigeti annoverato. Lasciò nel Lazio suo successore il figlio Giulio Ascanio, che edificò Alba, e vi trasportò
igno. Parte I. Capo IX. Calisto è cangiata in orsa, e trasportata col figlio Arcade nelle costellazioni dell’ orsa maggiore, e
o IX. La ninfa Salmace in una fonte della Caria abbraccia Ermafrodito figlio di Mercurio e di Venere, e prega gli Dei di non e
rnasso cangiato dalle Ninfe in uno scarabeo. Parte II. Capo I. Tioneo figlio di Bacco sul monte Ida rapisce un giovenco: è ins
sformata in cagna. Questa dìcesi che poi divenisse la cagna d’ Icario figlio di Ebalo, e che avendo certi pastori dell’ Attica
mante in Cartea città dell’ isola Cea è trasformata in colomba. Cigno figlio di Apollo e di Iride, amato da Fillio, dopo aver
cello. Un nipote del fiume Cefiso da Apollo è cangiato in foca. Anteo figlio di Eumelo re di Patrasso ascende il cocchio di Tr
endo l’ isola di Egina spopolata dalla peste mandata da Giunone, Eaco figlio di Giove e di Egina a lui ricorre, e veggendo al
Capo X. Dedalo fugge da Creta colle ali fabbricatesi da se stesso; il figlio Icaro cade in mare. Parte II, Capo VIII. Altea ma
ninfa Loto; e Driope sono cangiate in loto. Parte I. Capo XVI. Giolao figlio d’ Ificlo e nipote di Ercole ad istanza di lui è
lui è da Ebe restituito alla giovinezza. Parte II. Capo II. Alcmeone figlio di Anfìarao uccide la madre Erifile; è agitato da
d è cangialo in uno sparviero, Parte I. Capo XI. Ceice re di Trachine figlio di Fosfora va a consultar l’ oracolo, di Ciato, p
rlo in mare. Gli Dei mossi a pietà cangiano amendue in Alcioni. Esaco figlio di Priamo e di Alessiroe ama non riamato la ninfa
aquila è trafitto da Ercole. Parte II. Capo II. Achille uccide Cigno figlio di Nettuno, questi eccita, Apollo a dirigere cont
vicine acque diventino bollenti, e i Sabini ne sono respinti. Miscelo figlio di Alemone Argivo, da Ercole in sogno è avvisatoc
fabbrica Taranto, cui dà questo nome dal’ vicino, sepolcro di Tarante figlio di Nettuno. Pittagora narra essere l’ anima di Eu
devasi in una caverna presso Lebadea città della Beozia. Era Trofonio figlio di Ercino re di Orcomeno, e avendosi secondo Plut
2 (1806) Corso di mitologia, utilissimo agli amatori della poesia, pittura, scultura, etc. Tomo II pp. 3-387
tana. Là si avviarono i Fenicj ; e al loro rumore ne uscì un Dragone, figlio di Marte e di Venere, il quale stava ivi appiatta
ve. Memore Atlante d’aver inteso da un antico Oracolo di Temi, che un figlio di Giove gli avrebbe tolti i tesori de’ suoi giar
azioni quelle rive ; Cefeo e Cassiope corsero ad abbracciare il prode figlio di Danae, e gli offerirono Andromeda in moglie. P
concepì tal’estremo dolore, che rinunziò il trono d’Argo a Megapente, figlio di Preto, e si portò a fabbricare la città di Mic
una figlia, detta Gorgofone(13). Il fine di Perseo fu, che Megapente, figlio di Preto, per vendicare la morte di suo padre, Io
madre di due figli, Pelia e Neleo. Ella poco tempo dopo sposò Creteo, figlio d’Eolo, e re di Iolco. Nacque da quel matrimonio
questo, che Esone, avendo avuto da Alcimede, figlia di Filaco(1), un figlio , sparse voce, che quello appena nato mori ; e lo
idoneo a governare. Alcimede non si fidò di Pelia, e fece passare il figlio appresso Chirone. Il giovine, giunto all’età di v
va. L’impresa consisteva nel trasferirsi in Coleo a vendicare Frisso, figlio di Atamante, e nipote d’Eolo, che ivi era stato m
o Vello d’oro(4), che Frisso stesso avea colà portato, e di cui Eeta, figlio del Sole, e della Ninfa Perseide(5), e re di quel
li parleremo altrove : inoltre si fa menzione di Tifi(10), di Linceo, figlio d’Afareo(11), d’Orfeo(12), di Mopso(13), d’Idmone
o, città situata a’ piedi del monte Dindimo, il di cui re era Cizico, figlio di Eneo e di Eneta(e) (19). Quel Principe accolse
are la gioja di quelle feste, attesa la sua decrepita età. Il pietoso figlio , osservando il genitore, vicino al termine de’ su
uire lo scettro, che gli apparteneva ; ma vi si oppose allora Acasto, figlio del predetto Pelia, ch’era stato uno degli Argona
l’Idra della palude di Lerna.L’Eroe sopra un carro, guidato da Iolao, figlio d’Ificlo, re d’un cantone della Tessaglia, e suo
ava in traccia di quel Cinghiale, alloggiò appresso il Centauro Folo, figlio di Sileno e della Ninfa Melia, il quale gli diede
dedicato a’ Numi, e in vece lo portò vivo in Micene(c) (7). Diomede, figlio di Marte e di Cirene, e re di Tracia, aveva dei f
ura della Regina delle Amazoni, Antiope. L’ Eroe insieme con Stenelo, figlio d’ Attore, e co’due figli di Deimaco, Flogio e De
egina fu uccisa da Ercole(e). Augia, re d’ Elide, il quale, mentr’era figlio di Forbante(f), fu creduto figliuolo del Sole(g),
dempiere alla sua promessa. Lo stesso re inoltre, unitosi con Leprea, figlio di Glauco e di Astidamia, e con Neleo, figlio di
re, unitosi con Leprea, figlio di Glauco e di Astidamia, e con Neleo, figlio di Nettuno e di Tiro, e re di Pilo, scacciò Ercol
Istmici(c). Fece pur morire Augia, e vi sostituì nel trono il di lui figlio , Pileo, il quale era stato costretto a ritirarsi
accogliessero più nella loro nave lui, ch’era andato in cerra d’ Ila, figlio di Teodamante, re di Misia, il quale, come abbiam
che avendo l’ Eroe ricercato qualche cibo a Teodamente per Illo, suo figlio , avendo quel re ricusato di soddisfarnelo, Ercole
e seco condusse via il predetto di lui figliuolo, Ila(a) (19). Anteo, figlio di Nettuno e della Terra, ere della Libia, era un
ngono, che Ercole sposò poscia Tinga, moglie d’ Anteo ; che n’ebbe un figlio , di nome Siface, il quale divenne re della Maurit
el Leone Nemeo, e li portò ad Euristeo(g). Dusiride, re d’ Egitto, e figlio di Nettuno, e di Libia o Lisianassa, si dimostrò
testa colla sua. Ercole nella stessa guisa lo privò di vita(e). Eono, figlio di Licinnio, fratello d’ Alcmena, erasi rècato ne
prima gioventù. Mentre egli passava dinanzi alla porta d’ Ippocoonte, figlio di Ebalo e della Najade Batea, avvenne che un can
Eono si consecrò un tempio ad Ercole(b). L’Eroe mise a morte Filolao, figlio di Minos, re di Creta, e della Ninfa Paria, perch
a Grecia, venne rapita da’corsari, e venduta a Litierse o Litierside, figlio di Mida, e suo successore al trono di Colene. Daf
i li unì in matrimonio, e loro donò il palagio di Litierse(a). Erice, figlio di Bute e di Venere, e re d’un Cantone della Sici
Lapiti per soccorrere Egimio, re de’Dorj ; li abbattè, uccise Corono, figlio di Foroneo e loro re, e li obbligò a ritasciare a
no promesso (c). Ritornando sene da Trachina, vinse, ed uccise Cigno, figlio di Marte, il quale disputò secolui il premio dell
ui il premio della Corsa a cavallo. Marte, per vendicare la morte del figlio , s’accinse a battersi col di lui uccisore ; mal G
modo eguale ; finalmente il Dio, datosi a conoscere, si rallegiô col figlio pel di lui valore. Ercole per ultimo con una frec
a). Ercole nelle anzidette circostanze ebbe per compagno anche Argeo, figlio di Licinnio. L’Eroe aveva giurato al di lui padre
in un convito. L’Eroe in una sola notte rendette ciascuna madre d’un figlio , ed alcune anche di più. Una sola di quelle ricus
morto ; e però insorse una sollevazione in Tebe. Viveva allora Lico, figlio di Nettuno e di Celeno, il quale aveva ajutato Er
i poter conseguire in moglie Dejanira dovette combattere con Acheloo, figlio dell’ Oceano e di Teti, o, come altri vogliono, d
Pilo, di purificarlo del commesso omicidio, si rerò appresso Deifobo, figlio d’Ippolito, re d’Amicle, e quegli senza difficolt
il fiume Sagari (c). Altri dicono, ch’egli la sposò, e che n’ebbe un figlio , il quale da Diodoro Siciliano si appella Lamo o
i anche Fillo, figlia d’Alcimedonte Arcade, e aveala fatta madre d’un figlio , detto Ecmagora. Alcimedonte fece esporre Fillo e
’un fanciullo. Là pertanto drizzò il passo, vide la dolente madre col figlio , li riconobbe, e liberolli dal pericolo, in cui s
e Porte Gadaritane (c). Ercole apparve in sogno al leggiadro Miscelo, figlio di Alemone, cittadino d’Ar go ; e in tuono minacc
Fillio, giovine della Beozia. Iria, donna pure della Beozia, avea un figlio di rara bellezza, nominato Cigno. Fillio prese ad
orì Teseo. Egeo, dovendo ritornarsene in Atene, lasciò la moglie e il figlio appresso Pitteo. Nello stesso tempo nascose i suo
a del suo valore. Sulle vie d’Epidauro s’abbattè in Perifete, creduto figlio di Vulcano(2), e soprannominato Corinete, perchè
, gli partorì Menalippo, e fu poi da Teseo ceduta in moghe a Dejoneo, figlio d’Eurito, re d’Ecalia(b). Teseo poscia fece strag
a per la terza volta doveva pagare a Minos II, re di Creta. Androgeo, figlio di questo Monarca, per aver riportato il premio n
o di tale caduta, che, calato dall’ alto, cercò inconsolabile il caro figlio  ; e trovatolo, lo seppellì sotto le arene. Ripres
eo dall’alto d’Atene, detta Acropoli, dove l’impaziente suo amore pel figlio lo aveva condotto, stava osservando, se la nave d
contrassegno. Vide la nave senza di quello ; nè più dubitando, che il figlio fosse già perito, disperato si precipitò nel mare
consolarnelo esaltarono Egeo al grado di Nume marino, lo dichiararono figlio di Nettuno, e diedero il nome di lui a tutto il m
i erano opposti all’attentato di coloro. Tra quelli perì anche Censo, figlio di Elato(22). Teseo, per vendicare l’ ingiuria, f
miglia nell’ Eubea, ed egli si ritirò nell’ Isola di Sciro. Licomede, figlio di Apollo e di Partenope, e re di quell’ Isola, p
la di suo padre, ch’ Ercole avea rapito, e dato in isposa a Telamone, figlio d’Eaco, e re di Salamina. Arrivato prima il giova
so, Tra quelli, che accorsero ad ajutarlo, i più famosi sono Mennone, figlio di Titane, e dell’ Aurora, e re d’ Etiopia(17) ;
tenore, fratello d’ Arcesilao, e principe della Beozia(18) ; Ippotoo, figlio di Lito(19) ; Protoo, figlio di Tentredone(20) ;
, e principe della Beozia(18) ; Ippotoo, figlio di Lito(19) ; Protoo, figlio di Tentredone(20) ; Apisaone, figlio d’Ippaso(21)
oo, figlio di Lito(19) ; Protoo, figlio di Tentredone(20) ; Apisaone, figlio d’Ippaso(21) ; Asio, figlio d’Irtaco(22) ; Pileme
too, figlio di Tentredone(20) ; Apisaone, figlio d’Ippaso(21) ; Asio, figlio d’Irtaco(22) ; Pilemene, re de’ Paflagonj(23) ; A
emene, re de’ Paflagonj(23) ; Astinoo(24) ; Pireciue, re de’ Peoni, e figlio d’Aso secondo Ditti Cretese (a) (25) ; Rigmo, fig
re de’ Peoni, e figlio d’Aso secondo Ditti Cretese (a) (25) ; Rigmo, figlio di Pireo, e principe della Tracia(26) ; Satnio, f
(25) ; Rigmo, figlio di Pireo, e principe della Tracia(26) ; Satnio, figlio d’Enope e della Ninfa Naide(27) ; Mori, figlio d’
a Tracia(26) ; Satnio, figlio d’Enope e della Ninfa Naide(27) ; Mori, figlio d’Ippozione(28) ; Astipilo(29) ; Adrasto ed Anfio
olle sue figliuole era ricorsa per sottrarsi al furore nemico. Pitro, figlio d’Achille, uccise appresso il predetto altare Pol
. Pitro, figlio d’Achille, uccise appresso il predetto altare Polite, figlio di Priamo. Il re Trojano a tale vista non potè fr
o, rimproverò il Greco, come colui, che spietato avea fatto perire un figlio sugli occhi del padre ; e così dicendo, vibrò con
occhiere di Merione (g). Fece pur cadere sotto il suo braccio Epigeo, figlio di Agacleo, e re di Budia(h). Vinse e disarmò Lei
o Epigeo, figlio di Agacleo, e re di Budia(h). Vinse e disarmò Leito, figlio d’ Alettrione ; e lo avrebbe inche ucciso, se non
n fosse accorso in di lui Idomeneo(i). Trionfò altresì di Protesilao, figlio d’ Ificlo, e re d’un Cantone della Tessaglia(a) (
’un Cantone della Tessaglia(a) (2). Finalmente nise a morte Anfimaco, figlio di Teato Attorione(b) ; Stichio, duce de’ Beozj ;
rcesilao, fido compagno di Menesteo ; i due duci de’ Focesi, Schedio, figlio di Perimede(c), e Schedio, figlio d’ Ifito(d) ; L
o ; i due duci de’ Focesi, Schedio, figlio di Perimede(c), e Schedio, figlio d’ Ifito(d) ; Licofrone, figlio di Mastore, e coc
io, figlio di Perimede(c), e Schedio, figlio d’ Ifito(d) ; Licofrone, figlio di Mastore, e cocchiere d’ Ajace, Perifete, figli
to(d) ; Licofrone, figlio di Mastore, e cocchiere d’ Ajace, Perifete, figlio di Copreo(e). Il cocchiere d’ Ettore fu Cebrione,
e, Perifete, figlio di Copreo(e). Il cocchiere d’ Ettore fu Cebrione, figlio di Priamo(3), ed Eniopeo(4). Il di lui trombetta
iglio di Priamo(3), ed Eniopeo(4). Il di lui trombetta poi fu Miseno, figlio d’ Eolo(f) (5). Ettore sposò Andromaca, figlia d’
ire alle mani con lui. Priamo ed Ecuba, tremanti per la vita del loro figlio , lo scongiuravano di rientrare in città ; ma nè l
gettatosi a’ piedi di lui, lo supplicò che volesse rendergli il morto figlio  ; e Achille, tocco dale lagrime del dolente vecch
dò pure a Priamo una tregua di dodici giorni, onde potesse rendere al figlio gli onori funetri. Il Trojano ne fece esporre il
rgere una magnifica tomba in Epiro, dove la avea condotta Neottolemo, figlio di Achille (e) (8) Pausania dice, che i Tebani di
e tre Dee, Giunone, Minerva, e Venere. Ecco come ciò avvenne : Peleo, figlio d’ Eaco, re degli Egineti, e della Ninfa Endeide,
l’avvenire, e conosceva la virtù delle piante. Costei gli partorì un figlio , detto Cotito(4). Ella vaticinò molte cosè al mar
ato al campo, ferì Macaone, Euripilo, e Diomede(d). Uccise Euchenore, figlio di Poliido ; Deioco, uno de’ Capitani Greci(e) ;
, figlio di Poliido ; Deioco, uno de’ Capitani Greci(e) ; e Menestio, figlio di Areitoo e di Filomedusa(f). Dicest pure, che a
d una città, dove fu sepolta(b) (2). Qesto Eroe combattè con Diomede, figlio di Tideo e di Deifile, e ne rimase colpito con un
tolse dal pericolo(d). Enea uccise Afareo, uno de’ Greci Capitani, e figlio di Caletore(e). Privò pure di vita Cretone e Orsi
alò a Mnesteo per ricompensarne il singolare valore(g). Vinse Abante, figlio di Eurimadante, e ne appese lo scudo, il quale er
nuocere a lui, che aveva dimostrato tanta tenerezza pel genitore’e’ l figlio , così si divisero, che gli lasciarono libero il p
lavano gocce di sangue. Udì inoltre un grido lamentevole di Polidoro, figlio di Priamo, che lo dissuadeva di trattenersi in qu
vele alla volta di Creta, poichè Anchise allora ricordò, che Teucro, figlio del Cretese Scamandro, aveva dato l’origine a’ Tr
l sicure, e si trasferirono in Epiro. Vi regnava in quel tempo Eleno, figlio di Priamo. Questi dichiarò ad Enea, che sarebbe a
asferirono un’altra volta in Drepani(14). Acesse, re di quel paese, e figlio del fiume Criniso, e di Egesta, donna Trojana, co
e, donde finalmente si trasferì in Laurento, paese del Lazio. Latino, figlio di Fauno, e della Ninfa Marica, n’era il re, ed a
n’unica figliuola, di nome Lavinia. Alle di lei nozze aspirava Turno, figlio di Dauno e di Venilia, e re de’ Rutuli. Ciò brama
dissimo esterminio. Enea vi perdette Eurialo, Principe Trojano, Niso, figlio d’Irtaco(d) (21), e Pallante. Egli poi vendicò la
tì da se solo cento vascelli, e ne somministrò sessanta ad Agapenore, figlio d’Anceo e re d’Arcadia (a) (2). Tra gli altri, ch
Idomeneo(7), Patroclo(8), Anfimaco(9), Mege(10), Talpio(11), Toante, figlio d’Andremone(12), Teuti(13), Tersite(14), e le fig
tenendo invece sulle ancore nel porto d’Aulide. Finalmente Calcante, figlio di Testore, e però soprannominato Testoride(16),
approdò alle spiaggie di Troja. Uccise Bienore (a) (19) ; Deicoonte, figlio di Pergaso (b) (20) ; Ifidamante e Coone, figli d
tra, mentr’egli era all’assedio di Troja, avea preso ad amare Egisto, figlio di Tieste, cui Agamenonne avea affidaso durante i
la seconda Laodice (a). Secondo alcuni Agamenonne ebbe pure un altro figlio , di nome Aleso(26). Agamenonne, e il di lui frate
Giove, che Giove ne fece un dono a Mercurio ; da cui passò a Pelope, figlio di Tantalo, indi ad Atreo, poscia a Tieste, e fin
di Agamennone e di Clitennestra. Fu allevato nella Corre di Strofio, figlio di Criso, e re della Focide, il quale aveva sposa
dicare la morte del genitore, si trasferì in Argo insieme con Pilade, figlio dell’anzidetto Strofio, con cui avea contratto st
pente, mentre viaggiava per l’ Arcadia. Lasciò successore al trono il figlio Tisameno, che avea avuto da Ermione. (a). Pausani
tà (a). Menelao fece prigione Adresto(b) ; uccise Toante(c), Euforbo, figlio di Panto, Pode, figlio d’Eczione (d), e Scamandri
igione Adresto(b) ; uccise Toante(c), Euforbo, figlio di Panto, Pode, figlio d’Eczione (d), e Scamandrio, figlio di Strofio(e)
, Euforbo, figlio di Panto, Pode, figlio d’Eczione (d), e Scamandrio, figlio di Strofio(e). Elena, conquistata Troja da’Greci,
ercurio (e). Egli poi nell’avviarsi all’assedio di Troja ferì Telefo, figlio di Ercole, e d’Auge, e re de’Misj ; perchè egli t
si operarono da Achille. Egli uccise i Capitani Trojani, Demoleonte, figlio d’Antenore, e Troe, figlio d’Alastore. Privò di v
gli uccise i Capitani Trojani, Demoleonte, figlio d’Antenore, e Troe, figlio d’Alastore. Privò di vita Demuco, figlio di Filet
, figlio d’Antenore, e Troe, figlio d’Alastore. Privò di vita Demuco, figlio di Filetore(b) ; Ennomo, celebre augure, che coma
questa Amazone anche prima di azzuffarsi secolei, e ne avea avuto un figlio , di nome Caistro. Tersite, veggendo che Achille s
la predetta Regina delle Amazoni(g). Fece perire altresì Demolione ; figlio d’Antenore ; Polidoro, figlio di Priamo, ed Ifizi
oni(g). Fece perire altresì Demolione ; figlio d’Antenore ; Polidoro, figlio di Priamo, ed Ifizione, figlio d’Otrinteo(a). Si
olione ; figlio d’Antenore ; Polidoro, figlio di Priamo, ed Ifizione, figlio d’Otrinteo(a). Si azzuffò anche con Cicno, figlio
riamo, ed Ifizione, figlio d’Otrinteo(a). Si azzuffò anche con Cicno, figlio di Nettuno. Il corpo di colui era invulnerabile ;
’acconsentì, e inviò allo sdegnato guerriero Ajace, Ulisse, e Fenice, figlio d’Amintore, re de’Dolopi, nell’Epiro, e che dopo
ece orribile strage de’ Trojani(a). Uccise Asteropeo, re di Peonia, e figlio di Pelegone(b). Disfece Strambelo figlio di Telam
e Asteropeo, re di Peonia, e figlio di Pelegone(b). Disfece Strambelo figlio di Telamone. Dopo tale fatto l’Eroe si lavò in un
che la terra si aprisse, e la ingojasse(d). Achille sorprese Licaone, figlio di Priamo, e lo vendette nell’Isola di Lenno a un
ese Licaone, figlio di Priamo, e lo vendette nell’Isola di Lenno a un figlio di Giesone pel prezzo di cento buoi. Eezione, ami
, ptomettendogli trecento buoi, se lo avesse lasciato in vita ; ma il figlio di Peleo nol ascoltò, e gl’immerse la spada nel s
le acque ; e, accompagnata dalle Nereidi, si recò a piangere il morto figlio . Le Muse pure fecero sentire a vicenda i loro gem
o Troja, Ulisse, non sapendo staccarsi nè dalla moglie, nè dal tenero figlio , Telemaco, si finse insensato, onde non interveni
che in vece di grano sia andato seminandovi del sale. Palamede però, figlio di Nauplio, re dell’Isola d’Eubea(5) sospettando
dagiollo, ove il vomere aveva a passare. Ulisse, al vedere il proprio figlio , torse tosto altrove lo strumento, e in tale guis
ojano, e cocchiero di Timbreo, altro Trojano, che perì sotto Diomede, figlio di Tideo(c). Privò pure di vita Toone(d), Alcandr
gli porse un otre, pieno di squisitissimo vino, donatogli da Marone, figlio d’Evanteo, e sommo sacerdote d’Apollo in Ismara,
ntro di lui nutriva a motivo del male, che avea fatto a Polifemo, suo figlio (b). Ritomato Ulisse a Circe, essa pure gli manife
zo, Alcinoo eccitò i Feaci a provarsi in diversi giuochi. Laodamante, figlio del predetto re, volle che vi fosse ammesso anche
olmente accolto(d). Giunse frattanto appresso di loro anche Telemaco, figlio di Ulisse, il quale era ritornato dall’avere peol
ccò con verga d’oro Ulisse, e gli restituì la sua primiera figura. Il figlio , sorpreso dall’improvviso cangiamento, non osava
cui i Nobili del paese aveano ridotto la sua casa. Ulisse commise al figlio , che solo ritornasse alla Reggia, e che a niuno m
ita, che il cantore Femio, e Medone. Neppure la risparmiò a Melantio, figlio di Dolio, ed altro suo guardiano di capre. Costui
agilissimo alla corsa(c). Fece cadere sotto i suoi colpi Pulidamante, figlio di Pantoo(d) (1), e Cleobulo(e). La notte, in cui
tto la figura aquila, e gli annunziò, che Telamone avrebbe il bramato figlio . Così avvenne ; e come nacque il bumbino, Ercole
valorosi guerri ri, che vi fossero nella Greca armata. Uccise Anfio, figlio di Selago ; Acamante, figlio d’ Eussoro, e il più
ossero nella Greca armata. Uccise Anfio, figlio di Selago ; Acamante, figlio d’ Eussoro, e il più prode de’ Traci(b) ; Epicleo
iù prode de’ Traci(b) ; Epicleo, compagno di Sarpedone(c) ;Archeloco, figlio di Antenore ; Irzio, nenuolo di Girzio(d) ; Calet
cheloco, figlio di Antenore ; Irzio, nenuolo di Girzio(d) ; Caletore, figlio di Clizio(e) ; Ippotoo Pelasgo ; Forcine, figlio
irzio(d) ; Caletore, figlio di Clizio(e) ; Ippotoo Pelasgo ; Forcine, figlio di Fenope(f). Ebbe pure la gloria di battersi con
co’ compagni alle spiagge de’ Brebici, dovette azzuffarsi con Amico, figlio di Nertuno, e re di que’ popoli. Colui obbligava
pe fu quella d’aversi guadagnato in isposa Ippodamia, nata da Enomao, figlio di Marte(1), e re d’ Elide e di Pisa. L’anzidetta
arringo. Concorsero ad ajutarlo l’anzidetta Dea, Nettuno, e Mirtilo, figlio di Mercurio, e di Cleobula(4), e cocchiero di Eno
ventato dal vaticinio, per impedire l’orribile attentato, consegnò il figlio appena nato ad un pastore, onde lo togliesse da’v
tto grandicello, venne in cognizione, ch’ egli non era, come credeva, figlio di Polibo. Consultò l’Oracolo per sapere, qual’er
ore stesso, che lo avea salvato sul monte Citerone, seppe ch’egli era figlio di Lajo, e ch’egli stesso, n’era stato l’uccisore
l sofferendo la violazione del patto, ricorse al suo genero, Adrasto, figlio di Talaone, e re d’Argo(1), il quale, collegato c
sse l’eccellente Indovino. Melampo, e che per altro sia stato creduto figlio d’Apollo, perchè egli pure comparve vate eccellen
uanta armati, che lo privassero di vita. Capi di coloro furono Meone, figlio di Emone, e Licofonte, figlio di Autofono. Tideo,
o di vita. Capi di coloro furono Meone, figlio di Emone, e Licofonte, figlio di Autofono. Tideo, assistito da Pallade, se ne d
armi per vendicare Ie ombre loro padri, e sotto la guida di Alcmeone, figlio d’Anfiarao, cinsero Tebe d’assedio. Eglino furono
ca, che significa nati dopo (e). Tra loro molto si distinse Euripilo, figlio di Mecisteo, Promaco, figlio di Partenopeo, e Ste
e). Tra loro molto si distinse Euripilo, figlio di Mecisteo, Promaco, figlio di Partenopeo, e Stenelo, figlio di Capaneo(a). I
ripilo, figlio di Mecisteo, Promaco, figlio di Partenopeo, e Stenelo, figlio di Capaneo(a). I Tebani finalmente restarono vitt
inalmente restarono vittoriosi mercè il sacrifizio, che fece Meneceo, figlio di Creonte. Era stato predetto a quelle genti, ch
ispondenza(b). Un altro fatto narrasi intorno alla Gelosia. Cianippo, figlio di Fatace Tessalo, sposò Leucona. Eglidopo tale m
a per onorare Veturia, la quale colle sue lagrime fece, che il di lei figlio , Coriolano, desistesse dall’assedio della sua cit
istor. (2). Insleme con Cadmo v’andò pure in corosi d’ Europa Taso, figlio di Nettuno, il quale poi si fermò a fabbricare un
costa della Tracia(b). Conone però(c), e Pausania neminano Taso, come figlio d’Agenore(d). (3). Europa, mentre staversi in di
no, che l’anzidetta parte del mondo siasi così denominata da Europa ; figlio di Egialo, secondo re di Sicione(h). Alcuni aggiu
ntinua lo stesso Scrittore, desolata per l’anzidetto castigo, dato al figlio , pregò la Dea di restituirgli la vista. Minerva,
suo figliuolo, Penteo. Autonoe morì di dolore al vedere Atteone, suo figlio , cangiato in cervo, e divorato da’ cani, come pur
nto(e). (3). V’è chi dice, che le onde portarono da prima Danae e il figlio di lei al lido di Daunia ; che ivi furono raccolt
n. Lex. Univ. (b). Declaustre Diction. Mythol. (4). Atamante era figlio d’Eolo, e re di Tebe, nella Beozia. Egli si unì i
e consecrata a Pallade, e collocata tra gli Astri(c). (10). Tifi era figlio d’Agnio(d). Igino vuole, che sia nato da Forbante
i pretendono, ch’ egli, essendosi fermati gli Argonati appresso Lico, figlio di Dascilo, e re de’ Mariandinj nella Propontide,
iasi sostituito Ergino(g). Altri soggiungono, che vi sottentrò Anceo, figlio di Nettuno, il quale, ritornato da Colco, regnò n
). (14). Idmone al dire di Ferecide, seguito da Apollonio Rodio, era figlio d’ Apollo e della Ninfa Cirene. Orfeo poi lo vuol
Rodio, era figlio d’ Apollo e della Ninfa Cirene. Orfeo poi lo vuole figlio di Abante, e quindi discendente da Eolo(f). Posse
sta di Misia per cercarvene un altro, e seco condusse il giovane Ila, figlio di Teodamante, re di quel paese. Ercole, oppresso
della truppa. Aveva un fratello, di nome Erito(a). (17). Testore fu figlio d’Idmone e di Laotoe(b). Ebbe un figlio, chiamato
e Erito(a). (17). Testore fu figlio d’Idmone e di Laotoe(b). Ebbe un figlio , chiamato Calcante, che divenne famoso indovino,
e Ificlo vi sia intervenuto solo per dare consigli (b).Ificlo ebbe un figlio , di nome Podarce, che da Omero dicesi essere stat
Deor. l. 3. (1). Dicesi che Alcmena sia stata sposata ad Anfitrione, figlio di Alceo, e che Giove per renderla madre d’Ercole
dimostrata nell’ uccidere il Leone Nemeo, fu imitata da Polidamante, figlio di Nicia, e famoso Atleta della Tessaglia. Avea c
irato da robustissimi cavalli, rapidamente correva. Dario finalmente, figlio di Artaserse, re di Persia, volendo esperimentare
le, allorchè egli andò in cerca d’Ila, si unì anche Polifemo Tessalo, figlio d’Elato e d’Ippea, e marito di Laonome, sorella u
ythol. l. 7. (21). Secondo Servio l’uccisore di Erice non fu Ercole, figlio di Alcmena, ma un altro straniero, soprannominàto
 : (f). (a). Declaustre Diction Mythol. (25). Eveno, re d’Etolia, figlio di Marte, fu padre di Marpesa. Ida la rapì, e la
. l. 7. (31). Iole dopo la morte di Ercole passò al talamo d’ Illo, figlio dello stesso Ercole(e) (c). Apollod. l. 2., Pa
lquante truppe marciò contro di lui, e lo uccise(a). (35). Licinnio, figlio d’Elettrione, fratello d’Alemena, essendo assai v
9). Iria, non potendo reggere al dolore, concepito per la perdita del figlio , si precipitò da una rupe, e delle lagrime, ch’el
di Alope, e ordinò, che a colei fosse tolta la vita, e che il di lei figlio fosse di nuovo esposto. Nettuno cangiò quella mis
in fontana, e mandò un altro giumento, che continuò ad allattarne il figlio , finchè altri pastori, avendo giudicato, ch’ egli
ythol. (7). Apollodoro dice, che Scini, di cui abbiamo parlato, era figlio del mentovato Polipemone, e di Silea, figlia di C
re, dove si maritò ad uno de’ maggiori re di quel paese, e n’ ebbe un figlio , detto Medo, il quale dopo la morte di suo padre
sudditi il nome di Medi (c). Altri dicono, che Medea ebbe il predetto figlio dal re Egeo (d). La stessa Maga passò altresì app
onoscere capace di prendere le difese della giovine, dichiarò ch’ era figlio di Nettuno. Minos, per farsi beffe di lui, trasse
imo anello. Ambizioso nel tempo stesso quel re di farsi conoscere per figlio di Giove, pregò il padre suo di darne una prova.
dotte dagli Ateniesi per ricordare il soccorso, che loro prestò Ione, figlio di Suto, allorchè Eumolpo, figlio di Nettuno, mos
il soccorso, che loro prestò Ione, figlio di Suto, allorchè Eumolpo, figlio di Nettuno, mosse loro guerra al tempo del re Ere
l. 7. (21). I’ Lapiti furono così detti, perchè discesero da Lapito, figlio d’ Apollo, e della Ninfa Stilbe(a). (e). Plut.
st. Helen. (g). Odyss. l. 21. (h). In. Vit. Thes. (22). Ceneo, figlio di Elato, era nato femmina, e prima si chiamava C
in votatile, ma di nuovo in donna venne convertito(c). Ceneo ebbe un figlio di nome Corone, che da Apollonio viene ascritto t
orte di Eurito nacque tra’ Lapiti e i Centauri orribile zuffa. Amico, figlio d’ Ofione, si fece a spogliare il Sacrario d’ Ime
e illustri imprese, operate a difesa della sua città uccise Ipsenore, figlio d’Ippaso, e Ascalafo, figlio di Marte e di Astioc
difesa della sua città uccise Ipsenore, figlio d’Ippaso, e Ascalafo, figlio di Marte e di Astioche; il quale era stato uno de
Ulisse, mentre egli stava strascinando il corpo del Trojano Simoisio, figlio d’Antemione, ucciso da Ajace, figlio di Telamone.
o il corpo del Trojano Simoisio, figlio d’Antemione, ucciso da Ajace, figlio di Telamone. Achille sorprese e condusse schiavi
alla caccia, senza avvedersene lo uccise. Eleno ebbe da Andromaca un figlio , di nome Cestrino(d). (6). Priamo, per sottrarre
i lui tesori(a). Igino racconta diversamente l’ Istoria del mentovato figlio di Priamo. Spedito Polidoro, dic’egli, dal padre
ch’ella avea avuto da quel re ; e allevando Polidoro, come su proprio figlio , il quale già era della stessa età ; fece passare
a Tracia accettò le offerte, e uccise Deifilo, credendo d’uccidere il figlio di Priamo. Qualche tempo dopo Polidoro intese dal
). (11). Laodice dopo la morte di Acamante fu maritata con Elicaone, figlio d’Antenore, e re de’Traci, che morì poco dopo d’a
3. (13). I vascelli mentovati di Paride furono costruiti da Fereclo, figlio d’Armenide, ed eccellente Artista, decantato da O
reclo poi, combattendo per la sua patria, rimase ferito da Merione, I figlio di Molo, Principe Cretese, e cessò di vivere (f)
ro tutti quegli ambasciatori. Tra i medesimi si trovò anche Acamante, figlio di Teseo e di Fedra. Questi in quel tempo ebbe da
Questi in quel tempo ebbe da Laodice ; natà da Ecuba e da Priamo, un figlio , nominato Munito. Questo fanciullo fu allevato da
rta con Elena. Come fu presa Troja, Etra mostrò ad Acamante il di lui figlio , ed egli salvò la vita a quello ed a lei, che gli
difesa di Troja varie gloriose imprese. Privò di vita anche Antiloco, figlio di Nestore e di Euridice(a). Ovidio però vuole, c
none si consumasse dalle fiamme sul rogo, pregò Giove di concedere al figlio qualche singolare quore. Condiscese il Nume all’i
il quale venne rovesciato e ucciso da Antiloco(d). Pilemene lasciò un figlio , di nome Arpalione, ch’egli avea seco condotto a
, nati appiè del monte Tmolo(f). (24). Astinoo fu ucciso da Diomede, figlio di Tideo (g). (a). L. 2. & 3. (25). (25) P
, dopo aver combattuno con molto valore, fu privato di vita da Ajace, figlio d’ Oileo(a). (28). Mori, venuto in soccorso de’
uerra ; ma eglino nol ascoltarono, e vi perirono per mano di Diomede, figlio di Tideo (d). (31). Niuno de’ Greci Principi nel
carne la trista nuova alla sfortunata Regina. Ecuba a vista del morto figlio , si risovvenne del funesto sogno, che avea avuto
eggia di Polinnestore, finse di essere affatto ignata della morte del figlio , invitò quel re a secreto colloquio per iscuoprir
he gli spaccò la testa(e). (4). Eniopeo fu messo a morte da Diomede, figlio di Tideo(f). (f). Joh. Jacob. Hofman. Lex. Univ
ne furono lasciati in libertà ; e ch’eglino sotto la guida d’Ascanio, figlio d’Enea, se ne ritornarono alla paterna sede nella
Darete, Capitano Trojano, nato nella Frigia, urcise l’Ateniese Bute, figlio di Teleonte e di Zeusippe, e discendente dall’ al
te, figlio di Teleonte e di Zeusippe, e discendente dall’ altro Bute, figlio d’Amico, e padre di quell’Erice, di cui abbiamo f
soggiungono, che fu allevato dal predetto Archelao, come suo proprio figlio (a). (c). Ovid. Epist. Heroid. 16. (d). Apollo
’anni appresso Lavinio, e vi fondò Alba Longa (d). (5). Anche Panto, figlio di Otreo Focese, nella notte dell’eccidio di Troj
nea rimase prigioniero de’Greci, e che fu dato con Andromaca a Pirro, figlio di Achille (c). Altri soggiungono, che i Greci lo
uscire liberamente da Troja, perchè egli con Antenore, e Polidamante, figlio dello stesso Antenore, avea consegnata nelle loro
lla costa d’Africa (f) ; Ladone, che fu ucciso da Aleso (g) ; Eumede, figlio di Dolone ; Clizio, figlio d’Eolo, nato in Lirnes
done, che fu ucciso da Aleso (g) ; Eumede, figlio di Dolone ; Clizio, figlio d’Eolo, nato in Lirnessa, nella Troade. Questi du
ata in matrimonio a Sicheo, chiamato anche Acerba (g), e Sicarba (h), figlio di Flistene, e il più picco sacerdote di Ercole,
estò. Didone così fece, e si trasferì nell’Africa, ove regnava larba, figlio di Giove e della Ninfa Garamantide. Ella gli offe
Giuochi Trojani. In essi gli esercizj erano tutti militari. Ascanio, figlio di Enea, li insegnò agli Albani, e questi a’Roman
8. (20). Nell’armata di Turno conoro Bnea molto si distinse Messapo, figlio di Nettuno, ed eccellente nell’arte di maneggiare
tirò quindi nelle selve appresso il pastore Tirro (b). Ivi partorì un figlio . cui dal luogo, ove nacque, venne imposto il nome
Hofman. Lex. Univ. (1). Il primo marito di Clitennestra fu Tantalo, figlio di Tieste, e ultimo nipote di Tantalo, re di Frig
tabilì in Pafo, ove fabbricò un tempio a Venere (b). (3). Teucro era figlio di Telamone, re di Salamina, e di Esione, figlia
fosse nella Greca armata (c). Teucro uccise Clito, Principe Trojano, figlio di Pisenore, e cocchiera di Polidamante (d), Priv
e, e cocchiera di Polidamante (d), Privò di vita un Imbrio guerriero, figlio del ricco Mentore, e marito di Medesicasta, figli
Dopo la morte di Telamone voleva rimettersi in patria ; ma Eurisace, figlio di Ajace, gli si oppose. Prese allora la strada d
(4). Euripilo nacque dal Tessalo Evemone (d). Egli uccise Apisaone, figlio di Fausio (e), ed Ipsenore, figlio di Dolopione (
Evemone (d). Egli uccise Apisaone, figlio di Fausio (e), ed Ipsenore, figlio di Dolopione (f). Nella divisione delle Trojane s
atello Fidippo, condusse trenta navi contro Troja (b). (6). Nestore, figlio di Neleo e di Clori, in età di novant’anni interv
omesso in moglie la sua figliuola, Cassandra(b). Privò di vita Festo, figlio di Boro, della Meonia(c). Mise a morte Erimante(d
i Boro, della Meonia(c). Mise a morte Erimante(d), Enomao, e Alcatoo, figlio di Esieta, e genero d’Anchise(e). Ritornando dall
a Grand’Esperia, ove fondò Salento(f). Eragli stato compagno Merione, figlio di Molo, Principe Cretese. Anebe questi diede sag
el tempo della guerra Trojana. Uccise, come abbiamo narrato, Fereclo, figlio d’Armonide, Adamante, e Arpalione, figlio di Pile
e abbiamo narrato, Fereclo, figlio d’Armonide, Adamante, e Arpalione, figlio di Pilemene, re de’Paflagonj(a). (8). Patroclo n
, re de’Paflagonj(a). (8). Patroclo nacque da’Stenele, e da Menezio, figlio d’Attore, per cui lo stesso Patroclo fu soprannom
padre, perchè avendo ucciso Cleonimo, o, come altri vogliono, Eante, figlio di Anfidamante, mentre giuocava seco lui, fu cost
ro sotto si colpi di lui. Lo stesso fine incontrò Sarpedone, valoroso figlio di Giove. L’indovino Adrasto, Autonoo, Echelo, Pe
forze gli mancarono, gli caddero le armi, e nestò immobile. Euforbo, figlio di Panto, veggendolo in quello stato, tentò di ab
to delle di lui spoglie, voleva anche recider gli il capo ; ma Ajace, figlio di Telamone, lo mise in fuga, e trasportò il corp
In quelli molto si distinse, e ripottò il premio della corsa Eumela, figlio di Alceste, e di Admero, te di Pere(c). Egli eras
d). Nel giuoco del disco allora moltiscimo si segnalò anche Polipete, figlio di Piritoo e d’Ippodamia(a). Più Trojani caddero
ra gli altri Astialo(b), Damaso, Pilone, e Ormeno(c). (9). Anfimaco, figlio di Nomione, si recò all’asseuio di Troja tutto br
di Troja tutto brillante d’oro, ein lusso femminile(d). (10). Mege, figlio di Fileo, si portò contro i Trojani con quaranta
con quaranta vascelli. Egli tra gli altri uccise Cresmo(e), e Pedeo, figlio d’Antenore(f). (11). Talpio, figlio di Eurito, a
altri uccise Cresmo(e), e Pedeo, figlio d’Antenore(f). (11). Talpio, figlio di Eurito, armò contro Troja quaranta vascelli, d
e, volle ritornarsene nell’Arcadia. Minerva, presa la figura di Mela, figlio di Opi, procurò di dissuadere Teuti dalla sua ris
erì in Colofone, città della Ionia. Ivi prese a gareggiare con Mopso, figlio d’Apollo, e della fatridica Manto. Anfimaco, re d
nia sopra una collina appresso all’altro piccolo tempio di Podalirio, figlio di Esculapio(c). Mopso poi fu annoverato tra’Semi
pati i loro nemici, e presero ad ammirare il gran Cavallo(b). Timete, figlio di Laomedonte secondo Ditti Cretese(c), comechè c
ni si trovavano in due partiti divisi, disceso dalla rocca Laocoonte, figlio di Priamo e di Ecuba, e sacerdote di Nettuno. Que
irono nella loro città. A ciò fare aveali indotti anche prima Sinone, figlio di Sisifo, nipote d’Autolico, e soldato d’Achille
ge degli abitanti (a). (22). Corebo, chiamato da Omero Ortrione, era figlio di Migdone. Egli, veggendo che i Greci conducevan
fabbricò la città de’ Falisci (a). Altri vogliono, ch’egli fosse non figlio , ma cocchiere d’ Agamennone (b). (b). In Iliad.
jani. Spezialmente poi si distinse in valore, quando uccise Euripilo, figlio di Telefo(c), il quale erasi portato in soccorso
eva ucciso molti Capitani Greci, e tra gli altri il bellissimo Nireo, figlio di Caropo, e della Ninfa, Aglaja, e il celebre Ma
Nireo, figlio di Caropo, e della Ninfa, Aglaja, e il celebre Macaone, figlio di Esculapio(d) ; benchè Orfeo fa sopravvivere. M
i al fiume Sperchio, e alla bella Polidora, figlia di Peleo, ma Boro, figlio di Periereo, passava per di lui padre, perchè egl
a adotto per sua figliuola(d). Pausania dice, che Auge, rinchiusa col figlio , Telefo, in una cesta, fu gettata da Nauplio in m
il re Teutrante. Questo Principe trovavasi allora in guerra con Ida, figlio d’Afareo, e il quale voleva detronizzarlo. Teutra
arete di Frigia vuole, che Pentesilea sia stata uccisa da Neottolemo, figlio d’Achille(a). Lo Scoliaste d’Omero(b) e Tolommeo.
sta persuase a Fenice di conciliarsi anch’egli l’affetto di colei. Il figlio non durò fatica nel riuscirvi. Se ne accorse il p
che lo ricolraò di ricchezze, gli affidò l’educazione d’Achille, suo figlio , e lo deputò a comandare a moltissimo popolo, e s
ombattendo contro i Trojani. Spirarono sotto i di lui colpi Echepolo, figlio di Talisio(f). Ablero(g), Falce, Mermero(h), e At
epolo, figlio di Talisio(f). Ablero(g), Falce, Mermero(h), e Atimnio, figlio d’Amisodaro(i). La destrezza e agilità d’Antiloco
ccise. Il solo Ovidio tragli Antichi lo fa cadere per mano di Ettore, figlio di Priamo(b). Senofonte dice, che Antiloco fu sop
ol. (15). I cocchieri di Achille furono Alcimedonte, e Automedonte, figlio di Diore. Questo ultimo uccise Areto, Capitano Tr
nte, che l’anzidetta donna morì di dolore per la lunga assenza di suo figlio (d). (c). Declaustre Diction. Mythol. (d). Ho
va contemplando il sepolcro di Troilo, ucciso da Achille(d). Macaone, figlio di Esculspio, finalmente lo guarì(a). Filottate s
. l. 9. (10). Uno de’compagni di Ulisse, che si chiamava Achemonide, figlio di Adamasto d’Itaca, rimase nelle terre de’ Ciclo
retese(d) e Aristoto(e) narrano, che Nausicaa si maritò con Telemaco, figlio d’ Ulisse ; e che n’ebbe un figlio, detto Ptolipo
e Nausicaa si maritò con Telemaco, figlio d’ Ulisse ; e che n’ebbe un figlio , detto Ptoliporto, o Perseptoli. (a). Hom. Odys
erire gli amanti di Penelope. Tra gli altri colpì nel perto Ctesippo, figlio di Politerso, e uccise Pisandro, figlio di Politt
tri colpì nel perto Ctesippo, figlio di Politerso, e uccise Pisandro, figlio di Polittore(c). (d). Id. Odyss. l. 14. (19).
pe cospirarono contro la di lui vita. Capo della congiura fu Antinoo, figlio d’ Eupiteo. Anfinomo però dissuase gli altri dall
ssi le guance cogli artigli(a). Lo stesso aveva presagito Teoclimeno, figlio di Polifide, e discendente dall’altro famoso Indo
rj Nobili, che in quell’occasione caddero morti, si nominano Antinoo, figlio d’Eupiteo, Eurimaco, figlio di Polibo, Anfinomo,
sione caddero morti, si nominano Antinoo, figlio d’Eupiteo, Eurimaco, figlio di Polibo, Anfinomo, e Anfimedonte, figlio di Mel
iglio d’Eupiteo, Eurimaco, figlio di Polibo, Anfinomo, e Anfimedonte, figlio di Melanzio. Questi due ultimi rimasero uccisi da
emaco(d). Eupiteo, padre d’Antinoo, volendo vendicare la morte di suo figlio , si fece alla testa d’alcuni d’Itaca, che avea so
o Ulisse(a). Tra gli amanti di Penelope si fa pure menzione di Leode, figlio di Enope. Costui vantavasi di conoscere il futuro
ani(b). Molti Greci perirono sotto di lui, e tragli altri Protoenore, figlio d’Areilico(c). Egli spogliò altresì delle anni Ot
so l’isola di Salamina(f). Quivi si conciliò il favore del re Cicreo, figlio di Nettuno e della Ninfa Salamide, che gli diede
si ritirò in Rodi. Creteo, cruciato dal dolore di vedersi diviso dal figlio , volle andare in traccia del medesimo, e si recò
l nuovo mostro. Poichè vano riusciva ogni artifizio e studio, Cefalo, figlio di Dejone o Dejoneo, re di una parte della Focide
jone o Dejoneo, re di una parte della Focide, o, come altri vogliono, figlio di Mercurio e di Erse, ne andò anch’egli alla cac
figliuolo, perchè Giocasta, appenachè lo sposò, Io riconobbe per suo figlio , ed ella tosto si uccise(d). V’è chi, seguendo qu
rta sa guisa della già presa vendetta, esalò lo spirito(a). Lasciò un figlio , di nome Diomede. Anche questi al tempo della gue
aloroso guerriero dopo Achille e Ajace Telamonio. Egli uccise Assilo, figlio di Teutrane, e al fianco di lui fece cadere morto
re i sogni. Pandaro, uno de’ Capitani Trojani, originario di Licìa, e figlio di’ Elcaone, vibiò un dardo contro Diomede, che l
ella di lui assenza erasi abbandonata a dissoluta vita con Cillabaro, figlio di Stenelo, ovvero, come altri dicono, con qualsi
sse l’eccellente Indovino. Melampo, e che per altro sia stato creduto figlio d’Apollo, perchè egli pure comparve vate eccellen
armi per vendicare Ie ombre loro padri, e sotto la guida di Alcmeone, figlio d’Anfiarao, cinsero Tebe d’assedio. Eglino furono
ca, che significa nati dopo (e). Tra loro molto si distinse Euripilo, figlio di Mecisteo, Promaco, figlio di Partenopeo, e Ste
e). Tra loro molto si distinse Euripilo, figlio di Mecisteo, Promaco, figlio di Partenopeo, e Stenelo, figlio di Capaneo(a). I
ripilo, figlio di Mecisteo, Promaco, figlio di Partenopeo, e Stenelo, figlio di Capaneo(a). I Tebani finalmente restarono vitt
inalmente restarono vittoriosi mercè il sacrifizio, che fece Meneceo, figlio di Creonte. Era stato predetto a quelle genti, ch
ato la morte, già comandata da Creonte(a). Dicesi inoltre, che Emone, figlio di Creonte, il quale aspirava alle nozze di colei
3 (1861) Corso di mitologia, o, Storia delle divinità e degli eroi del paganesimo: Per la spiegazione dei classici e dei monumenti di belle arti (3e éd.) « Indice alfabettico. » pp. -424
dell’Affrica, 390. Acalo, meccanico, nipote di Dedalo, 424. Acheloo, figlio del Sole e della Terra, 393. Acheronte, fiume del
tre Grazie, 175. Aglauro. Sua invidia punita, 167. Ajace, eroe greco, figlio d’Oileo, 567. Ajace, eroe greco, figlio di Telam
ita, 167. Ajace, eroe greco, figlio d’Oileo, 567. Ajace, eroe greco, figlio di Telamone, 561 ; — sue gesta all’assedio di Tro
itoo, re di Megara, 229. Alcmena, madre di Ercole, 74, 364. Alcmeone, figlio di Anfiarao, uno dei sette capitani sotto Tebe, 5
2°. Amicla, madre di Giacinto, 104. Amico, re di Bitinia, 442. Amore, figlio di Venere, 172, 173. Anchise, eroe trojano protet
eroe trojano protetto da Venere, e padre d’Enea, 176, 608. Androgeo, figlio di Minosse, 416. Andromaca, moglie d’Ettore, 545,
cita, 96 ; — uccide il serpente Pitone, 99 ; — morte di Esculapio suo figlio , 100 ; — suo esilio dal cielo, 101 ; — è adorato
no dello Zodiaco, 687. Aracne o Aragne. Sua metamorfosi, 265. Arcade, figlio della ninfa Calisto, 75, 140. Archemoro, 673. Arc
moro, 673. Archidamante, padre di Licisia, 670. Archiloco, guerriero, figlio di Nestore, 555. Areopago, celebre tribunale d’At
one, celebre cantore e sonatore ; suo pericolo, 478, e seg. Aristeo, figlio d’Apollo ; sue avventure, 474, 475 ec. Armonia, m
afo, figliuolo dell’Acheronte, trasformato in gufo, 56, 256. Ascanio, figlio d’Enea, 609, 616. Asclepiadi, 293. Asopo, regina
293. Asopo, regina d’Egina, perseguitata da Giunone, 92. Astianatte, figlio di Ettore, 595. Astrea, o la Giustizia, figlia di
tamorfosi, 490. Caduceo, verga di Mercurio, 161, 162. Ca[ILLISIBLE], figlio di Borea, 654. Calcante, indovino, 664. Caldei, s
e d’Apollo, ivi. Cumana (sibilla), 667. Cupac, 744. Cupido, o Amore, figlio di Venere, 172, 173. Cureti, abitanti di Creta, s
o, città e tempio, 143. Egeo, re d’Atene, 402 ; — riconosce Teseo suo figlio , 406 ; — sua morte, 426. Egeria, Ninfa consiglier
Egiale, 552. Egialea, 697. Egida di Minerva, 267. Egina, 229. Egisto, figlio di Tieste, 516. Egitto, fratello di Danao, 252. E
Apollo, 123 Elisi (campi), 216. Elle, sorella di Frisso, 449. Emone, figlio di Creonte re di Tebe, 510. Encelado, gigante, 69
celado, gigante, 69. Endimione, pastore protetto da Diana, 139. Enea, figlio d’Anchise e di Venere, 608 ; — fuggendo da Troja
ia, 610. Eolo, Dio dei venti, 199. Eoo, cavallo del Sole, 110. Epafo, figlio di Giove e di Io, 90. Epidauro, patria d’Esculapi
) dell’Oro ; — dell’ Argento ; — del Rame ; — del Ferro, 34. Eteocle, figlio di Edipo, usurpa il trono al fratello ec., 505 ; 
vallo del Sole, 110. Etra, madre di Teseo, 402. Ettore, eroe trojano, figlio di Priamo, 591-596. Eufrosine, una delle tre Graz
, 110. Flora, Dea dei fiori, 312. Fobetore, uno de’ Sogni, 241. Foco, figlio d’Eaco, 229. Forba, pastore del re di Corinto, 49
allegorica, 332. Forza, divinità allegorica, 346. Freya, 743. Frisso, figlio di Atamante, 449 e 450. Funerali, 689 e seg. Fur
peto, celebre fra i Titani, 30. Giasone, padre di Pluto, 52. Giasone, figlio di Esone. Sua nascita, 448 ; — intraprende la con
e, 149. Iarba, re affricano, 611. Ibla, monte in Sicilia, 477. Icaro, figlio di Dedalo, 422. Icelo, uno dei sogni, 240. Ida,
o ; gastigo della sua vanità, 92. Ila, rapito dalle Ninfe, 654. Ilio, figlio di Laomedonte, 106. Ilioneo, 610. Ilo, 517. Imene
654. Ilio, figlio di Laomedonte, 106. Ilioneo, 610. Ilo, 517. Imene, figlio di Venere, 174. Inaco, re d’Argo, 89. Incas, 744.
zoni fatta prigioniera da Ercole, 375 ; — sposa Teseo, 432. Ippolito, figlio di Teseo, 432, 436 ; — sua morte, 437 ; — è resus
. Ismene, sorella d’Antigone, 510. Issione, suo supplizio, 248. Iti, figlio di Tereo, 637. K Kici-Manitu, 744. L
di Pane, 296. Luperci, sacerdoti del Dio Pane, 296. M Macaone, figlio di Esculapio, 293. Magi, sacerdoti dei Persiani,
a. Sue avventure, 454-458 ; — sua malvagità contro Teseo, 406. Medo, figlio di Medea, 459. Medusa, una delle Gorgoni, 357. Me
edo, figlio di Medea, 459. Medusa, una delle Gorgoni, 357. Megapento, figlio di Preto, 363. Megara, moglie d’Ercole, 391. Mege
elo, 283 ; — come è rappresentato, 284. Mopso, indovino, 664. Morfeo, figlio del Sonno, 240, 241. Morte, divinità inesorabile,
o. Sue avventure, 321, 322. Nauplio, vendica la morte di Palamede suo figlio , 585. Nausica, figlia d’Alcinoo, 578. Necessità,
si, divinità allegorica, 333, 334. Nereidi, Ninfe marine, 316. Nereo, figlio dell’Oceano e di Teti, 193. Nesso, uno dei Centau
all’educazione di Venere, 171. Oreadi, Ninfe dei monti, 319. Oreste, figlio di Agamennone, 527 ; — sue sventure, 533-535 ; — 
. Orione. Sue avventure, 618-620. Orizia, moglie di Borea, 654. Oro, figlio d’Osiride, 701. Oromaze, divinità persiana, 715.
ito di Teti, 229, 320, 344, 536. Pelia, zio di Giasone, 448. Pelope, figlio di Tantalo, 250, 511 ; — sue avventure, 512, 513 
roo, cavallo del Sole, 110. Pirra, moglie di Deucalione, 647. Pirro, figlio d’Achille, 543 ; — vendica la morte di suo padre,
— rapisce Proserpina, 214 ; — come vien rappresentato, 253. Podaliro, figlio di Esculapio, 293. Polidamante, 670. Polidetto, r
idetto, re di Serifa, 354. Polidoro, celebre scultore, 607. Polidoro, figlio di Priamo, 589. Polifemo, gigante, 273 ; — tenta
, nome di Cibele, 42. Rea-Silvia, sacerdotessa di Giunone, 256. Remo, figlio di Marte, 256. Reso, re di Tracia, 570 3°. Romolo
256. Remo, figlio di Marte, 256. Reso, re di Tracia, 570 3°. Romolo, figlio di Marte, 256. S Saffo poetessa, 173, 177 (
le Gorgoni, 357. Stenobea, moglie di Preto re d’Argo, 462. Sterculio, figlio di Fauno, 300. Sterope, Ciclope, 272. Stige, fiu
re in Tracia, 60, nota 1. Telamone, padre d’Ajace, 229, 561. Telefo, figlio d’Ercole, 570 4°. Telegono, figlio d’ Ulisse, 582
, padre d’Ajace, 229, 561. Telefo, figlio d’Ercole, 570 4°. Telegono, figlio d’ Ulisse, 582. Telemaco, figlio d’ Ulisse, 480,
, figlio d’Ercole, 570 4°. Telegono, figlio d’ Ulisse, 582. Telemaco, figlio d’ Ulisse, 480, 469. Tellus, nome di Cibele, 41.
E] prigioniero all’inferno, 434 ; — sposa Fedra, 435 ; — abbandona il figlio alla vendetta di Nettuno, 437 ; — morte di Teseo,
4. Teti, Dea del Mare, 192, 193. Teti, madre d’ Achille, 320. Teucro, figlio di Telamone e d’ Esione, 229. Teutatète, divinità
29. Teutatète, divinità gallica, 727. Tideo, eroe greco, 506. Tieste, figlio di Pelope, 515. Tifone, fratello d’Osiride, 698.
Yduna, 743. Z Zeffiro, vento di Ponente, 104, 652, 657. Zete, figlio di Borea, 654. Zeto, figlio d’Antiope e di Giove,
o, vento di Ponente, 104, 652, 657. Zete, figlio di Borea, 654. Zeto, figlio d’Antiope e di Giove, 74. Zodiaco. Spiegazione de
4 (1831) Mitologia ad uso della gioventù pp. -
padre sì snaturato per divorare i propri figli ; che Giove non fu un figlio ingrato, nè un Dio mille volte più colpevole degl
ino che Giove un giorno gli avrebbe tolto l’inspero, tramò insidie al figlio per privarlo di vita e gli dichiarò senza riguard
nsacrava. Vesta ha dato il suo nome ad un pianeta. Giove Giove figlio di Rea e di Saturno nacque con Giunone e fu sottr
era nato per dar leggi all’universo, attentò più volte alla vita del figlio  ; questi, irritato per l’ingratitudine del padre,
Calisto da cui nacque Arcade, e quella di Aquila per rapire Ganimede figlio di Troe, e portatolo in cielo lo creò suo coppier
re le concubine di lui ed i figli che da quelle egli aveva. Contro Io figlio di Inaco re d’Argo esercitò ella principalmente l
tò anche Europa, Semele, Latona, Alcmena e suscitò mille traversie al figlio di quest’ ultima, Ercole, ed a molti altri. Ma ve
esse dopo la sua entrata nei Campi Elisi gustato alcun cibo. Ascalafo figlio di Acheronte e della Notte avendo manifestato che
ndogli stato annunciato dall’oracolo ch’essa dovea divenir madre d’un figlio che avrebbe l’impero dell’universo, egli inghiott
lio che avrebbe l’impero dell’universo, egli inghiottì la madre ed il figlio . Da quel momento fu oppresso da un terribile mal
eso il suo nome da questa Dea. Marte Marte, dio della guerra è figlio di Giunone. Questa Dea, come si è già detto, indi
da sè solo Pallade o Minerva, volle anch’essa partorire da sè sola un figlio , e mentre andava in oriente per apprenderne il mo
ezzo di tramandare il suo nome alla posterità. Nettuno Nettuno figlio di Saturno e di Rea, fu salvato da sua madre come
vi cagionavano la carestia coi loro ladronecci. Apollo Apollo figlio di Giove e di Latona e fratello di Diana, fu chia
di preferirsi a Latona ; e Niobe fu conversa in una rupe. Esculapio figlio di Apollo celebre nella medicina avendo risuscita
o lo fece scorticar vivo ; e fece crescere le orecchie d’asino a Mida figlio di Gordio re di Frigia, perchè aveva preferito il
sto nome si parla nella favola ; il più celebre tra di essi però è il figlio di Giove e di Maia figlia d’Atlante. Nessuna divi
Bacco o Libero secondo quasi tutti i poeti greci e latini vien detto figlio di Giove e di Semele figlia di Cadmo re di Tebe i
e che portarono un tal nome. Vulcano Vulcano dio del fuoco era figlio di Giove e di Giunone. Nacque egli così deforme,
erpina, altre deità infernali e descrizione dell’ inferno Plutone figlio di Saturno e di Reà, salvato come gli altri suoi
ata provò la stessa fatalità di Giunone e fu ferito in una spalla dal figlio di Alemena. A lui ed a Proserpina sacrificavansi
dell’Arcipelago, sulle coste dell’Asia, come vogliono altri. Eaco era figlio di Giove e di Egina, nacque nell’isola di Egina,
ferno, Stige, Cocito, Acheronte, Lete e Flegetonte. Acheronte diceasi figlio del Sole e della Terra da alcuni e di Titano e di
gli Dei spergiuri. Annoverasi tra i fiumi dell’Inferno anche l’Erebo figlio del Caos e della Notte, padre dell’Etera e del Gi
era d’uopo passar l’Acheronte in una nera barca condotta du Caronte, figlio dell’Erebo e della Notte, vecchio, ma di robusta
sa di stelle, colle ali e molte volte con una falce in mano. Il Sonno figlio dell’Erebo e della Notte, dicono che ebbe il suo
ha le tende nere. I Sogni gli stanno dintorno sdraiati, e Morfeo suo figlio o ministro, che addormenta tutti quelli che tocca
co suo impero. Si faceva soggiornare in fine nell’Inferno anche Pluto figlio di Cerere e di Giasone dio delle ricchezze, minis
erano tormentati. Tantalo re di Lidia o di Frigia nell’Asia minore, figlio di Giove e della ninfa Plote o Ploto o Pluto figl
Dei, per far prova della loro divinità diè loro a mangiare il propro figlio Pelope tagliato in pezzi. Vuolsi che Cerere più a
ndannate a riempire un vaso forato, per consumare tant’ acqua. Sisifo figlio di Eolo e di Enarete, nipote di Elleno e fratello
cia di rovinargli addosso e schiacciarlo. Issione altro re de’ Lapiti figlio di Giove e della ninfa Melete come dicono molti m
tudine in cui visse questo principe dopo il suo parricidio. Tizio era figlio di Giove e di Elara ; ma si disse figlio della Te
il suo parricidio. Tizio era figlio di Giove e di Elara ; ma si disse figlio della Terra, perchè sua madre lo partorì sotto te
Gli autori antichi non sono d’accordo sulla sua origine. Chi lo vuol figlio di Giove, chi di Mercurio. Si ritiene però più co
Mercurio. Si ritiene però più comunemente che il Pane dei Greci fosse figlio di quest’ultimo Dio e di Penelope, figlia d’Icari
l Dio della natura tutta e sotto questo titolo viene considerato come figlio di Demogorgone, il più antico degli Dei che aveva
ato ed aver regnato per la felicitò degli uomini. Fauno Dio campestre figlio di Mercurio e della Notte, dipingevasi come Pane
rvi Proteo, Periclimene ed Acheloo. Proteo Proteo, dio marino, figlio dell’Oceano e di Teti, e secondo altri di Nettuno
, per, cui desistettero dalle scelleraggini che commettevano. Aristeo figlio di Apollo e di Cirene avendo perdute tutte le sue
, gli occhi della ignorante moltitudine. Se n’era fatto un Dio marino figlio di Nettuno perchè era possente sul mare, e i suoi
Flora Zefiro vento d’occidente ed uno de’ quattro principali, era figlio di Eolo e dell’Aurora e secondo altri di Astrea.
etto che Giove si riserbò l’impero dell’aria. Egli poi affidò ad Eolo figlio suo e di Acesta o Sergesta figlia di Ippote troia
enti ed alle tempeste. Imene Imene Alcuni poeti fanno Imene figlio di Apollo e di Urania o di Calliope, altri figlio
i poeti fanno Imene figlio di Apollo e di Urania o di Calliope, altri figlio di Bacco e di Venere, e tutti lo hanno destinato
o molto discordi i mitologi nel fissare l’origine di Cupido. Lo fanno figlio del Caos e della Terra, di Zefiro e di Eride o la
il volo a traverso il nascente mondo. Vuolsi da altri che Amore fosse figlio di Giove e di Venere e Cupido della Notte e dell’
a gli stolti, ed il secondo soave e moderato ispirava i saggi. Cupido figlio di Marte e di Venere è quello che più comunemente
lli alati. Antero Antero il Contro Amore o amore per amore era figlio di Venere e di Marte. Questo nome si piglia in se
o una gioia pura ed un’affezione virtuosa e sinoera. Momo Momo figlio del Sonno e della Notte era il Dio de’buffoni. Sa
non era bastantemente ben calzata. Arpocrate e Muta Arpocrate figlio di Iside e di Osiri era il Dio del silenzio. Vogl
ccare i cavalli al di lei carro. Ercole la sposò in cielo e n’ebbe un figlio ed una figlia. In questa unione si vuol indicare
Amò teneramente Titone, giovinetto molto celebre per la sua bellezza, figlio di Laomedonte ; essa lo rapì, lo allevò e ne divo
Vuolsi da alcuni che il Destino sia nato dal Caos, da altri si crede figlio della Notte, e che essa lo generasse senza il con
tesso Dio si duole di non poter piegare il Destino per Sarpedonte suo figlio re di Licia natogli da Laodamia figlia di Bellero
lla città dedicavano la loro capigliatura. Esculapio Esculapio figlio di Apollo e di Coronide era dio della medicina. A
ina, che potè ad istanza di Diana richiamare da morte a vita Ippolito figlio di Teseo. Abbiam già detto in Apollo che Giove sd
amiglia reale e la sua dignità era a vita. Fetonte Fetonte era figlio del Sole e di Climene. In una gara che ebbe con E
onte era figlio del Sole e di Climene. In una gara che ebbe con Epafo figlio di Giove e di Io, il quale dicesi fabbricasse Mem
r fanciulli giuocavano insieme, Epafo rinfacciò a Fetonte che non era figlio del Sole come si credeva. Fetonte adiratosene, an
o Stige di accordargli tutto quello che avesse chiesto e l’imprudente figlio richiese di condurre il suo carro per lo spazio d
vocabile giuramento, tentò ogni via ma inutilmente di distogliere suo figlio da una sì ardita impresa, onde suo malgrado gli c
’ altra teneva sovr’uno de’ suoi ginocchi il piccolo dio Palemone suo figlio attaccato alla mammella. Aveva essa sereno il sem
volevano sposarla, ma avvertiti che era stabilito dal Destino che il figlio da essa nato sarebbe più grande e più possente de
per poco tempo ; imperocchè avendolo Peleo scoperto, salvò il proprio figlio , ma perdette la moglie. Teti sdegnata d’essere st
le sue armi, si portò in cielo a pregar Vulcano di darle pel proprio figlio delle armi divine e dalle proprie sue mani lavora
i Minosse. Minosse fu sposo di Itona la quale il rendette padre di un figlio chiamato Licasto, che a lui succedette nel regno,
gariani colla guerra che fece loro per vendicare la morte del proprio figlio Androgeo assassinato dagli Ateniesi. Minosse aven
corrispondenza di questi due amanti. Pasifae essendosi sgravata di un figlio cui gli autori nominano Asterio o Asterione, sicc
o Asterione, siccome incerto ne era il padre, e che si poteva credere figlio tanto di Tauro quanto di Minosse, secondo alcuni
rtavano talvolta il Minotauro per insegna. Dedalo, celebre ateniese, figlio di Eupalamo e nipote di Metione o Imetione, della
allievi un nipote per nome Ascalo, noto anche sotto il nome di Talao, figlio di Perdice sua sorella. Questo giovine prometteva
i amori di Pasifae, determinò di punirnelo, e lo fece rinchiudere col figlio Icaro, alcuni dicono nel Labirinto, altri in una
trovò il mezzo di fare delle ali e di attaccarle con cera a sè ed al figlio . Essi riuscirono a volare, ma le ali di Icaro, il
a allorchè fu obbligato di giustificarsi della uccisione di Allirosio figlio di Nettuno. Ne’ primi tempi ammettevansi a questo
stauratore ritornandolo al suo antico splendore. Glauco Glauco figlio di Nettuno e della ninfa Naide fu un celebre pesc
dici ove fu in origine trasferita da Roma nel 1587 sotto Ferdinando I figlio del Gran Cosimo, e dalla galleria di Firenze dei
o in Atene fu edificato in loro onore da Anfittione terzo re di Atene figlio di Deucalione e di Pirra. Le Ore sono le compagne
rcia, ai rami della quale poi sospendesti la culla del pargoletto tuo figlio . » Non si lasciò neppur terminar il discorso all
chè la sera stessa l’empio ed avido legnaiuolo fu colpito assieme col figlio da inaspettata morte immatura. Un altro storico
o, l’Autunno con Bacco e l’Inverno con Ercole. Tritone Tritone figlio di Nettuno e di Anfitrite, era un Dio marino, la
ercuto o Sterculio o Sterquilino era il dio del concime, che dicevasi figlio di Fauno e che aveva per il primo introdotta la c
o. Esso era il più noto e il più venerato dai Greci e dai Romani, era figlio di Giove e di Alcmena moglie di Anfitrione re di
ani, era figlio di Giove e di Alcmena moglie di Anfitrione re di Tebe figlio di Alceo. Dal nome dell’avo Ercole fu detto Alcid
ondo ; Giunone sdegnata per l’infedeltà di Giove, si vendicò sopra il figlio , sollecitando la nascita di Euristeo, ed assicura
a raddoppiati colpi e molti altri prodigi annunziarono la gloria del figlio di Giove. Alcmena partorì due gemelli, Ercole ed
ondo alcuni Euristeo. Volendo Anfitrione sapere qual d’essi fosse suo figlio , mandò due serpenti presso della loro culla ; Ifi
enti, dando in tal modo a conoscere fin dal suo nascere che era degno figlio di Giove. La maggior parte dei mitologi raccontan
le ; era anche un famoso mangiatore. Un giorno viaggiando con Ilo suo figlio , sorpresi dalla fame ambidue, chiese da mangiare
sortì con gloria. Dovette primieramente combattere il terribile leone figlio di Tifone e di Echidna, che infestava i contorni
Siccome Augia gli rifiutò il compenso malgrado il parere di Fileo suo figlio che lo consigliò a mantenere i patti, Ercole offe
te Olimpo ove furono divorati da animali feroci. 10.° Uccise Gerione figlio di Crisaore e di Calliroe o di Nettuno creduto ge
er custode delle sue mandre aveva un cane con tre teste chiamato Orto figlio di Echidna, ed un Dragone con sette teste. Ercole
o di competere con esso, Giove medesimo volle lottare col proprio suo figlio sotto la figura di un atleta ; e siccome dopo lun
ale da ambe le parti, il Dio si diede a conoscere e si congratulò col figlio per la sua forza e valore. Ercole ebbe molte mogl
antata nella terra aveva preso radice, ed era divenuta un albero. Ilo figlio di lui e di Deianira sposò Iolea, ma Euristeo ser
glio di lui e di Deianira sposò Iolea, ma Euristeo serbando verso del figlio l’odio che nutrito avea contro del padre lo scacc
a Ilo medesimo in un combattimento, il regno di Micene passò ad Atreo figlio di Pelope e padre di Agamennone ; e soltanto dopo
suo, e che tutte poi attribuite fossero le imprese di tanti Ercoli al figlio di Alcmena e di Giove che si rendette così il più
i di mitologia. Prometeo Il più antico de’ Semidei fu Prometeo figlio di Giapeto uno de’ Titani e di Asia figlia dell’O
eva formato l’uomo. Deucalione Deucalione re di Tessaglia, era figlio di Prometeo e marito di Pirra figlia di Epimeteo
ucalione ebbe da Pirra due figli. Elleno che alcuni mitologi chiamano figlio di Giove, ed Anfittione che regnò nell’Attica. Eb
Perseo re di Argolide uno de’ più famosi eroi della antichità era figlio di Giove e di Danae unica figlia di Acrisio re di
o di Giove e di Danae unica figlia di Acrisio re di Argo. Acrisio era figlio di Abante ed aveva un fratello chiamato Preto ch’
va. Avendo Acrisio inteso dall’oracolo ch’ei sarebbe stato ucciso dal figlio di Danae, la fece chiudere in una torre di bronzo
d’oro penetrò nella torre, e dopo nove mesi Danae diede alla luce un figlio chiamato Perseo. Pretendono alcuni, ma son credut
accolta da un pescatore nomato Ditti il quale condusse la madre ed il figlio a Polidete sovrano dell’isola, che dicesi da alcu
alità per quella notte soltanto al re Atlante facendosi conoscere per figlio di Giove. Atlante rammentandosi di un oracolo ant
osi di un oracolo antico che gli aveva annunciato di diffidarsi di un figlio di Giove che gli avrebbe un giorno rapiti i più b
ati in cielo e collocati fra le costellazioni. Atlante Atlante figlio di Giove e di Climene, gigante di grandezza e di
conservavano i pomi d’oro. Avvertito dall’oracolo di guardarsi da un figlio di Giove, si decise a non ricevere più alcuno in
ttuno, poscia di Egeo re di Atene, onde fu Teseo riguardato da alcuni figlio di quel Dio, da altri di Egeo. Teseo vantavasi di
cata una parte della pelle. Egli aveva avuto da Antiope o Ippolita un figlio chiamato Ippolito. Fedra di lui matrigna furiosa
di aver attentato al di lei onore ; Teseo troppo credulo abbandonò il figlio al furore di Nettuno, il quale fece sortire dal m
poi disperata s’uccise ; e Teseo addolorato per l’ingiusta morte del figlio , non ebbe da quel momento più pace. Il ritorno di
ti vedendo da lungi tornar il naviglio colle nere vele, e credendo il figlio estinto, per duolo affogossi nel mare, che da lui
come il nome di Teseo risonava altamente per tutta la Grecia, Piritoo figlio d’Issione re de’ Lapiti o secondo altri di Giove
Cadmo Cadmo principe Fenicio, fondatore di Tebe in Beozia, era figlio di Agenore re di Fenicia e di Telefassa, o second
amato del pari che rispettato da’suoi sudditi ; egli era padre di un figlio chiamato Polidoro e di quattro bellissime fanciul
La prima sciagura ch’ella gli cagionò, si fu la disgrazia di Atteone figlio di Autonoe. Semele fu uccisa dal fulmine di Giove
ne figlio di Autonoe. Semele fu uccisa dal fulmine di Giove ; Penteo, figlio di Agave, fu lacerato dalle Baccanti ; Ino divenu
fortuna ; questo principe fu avo di Laio, ucciso da Edipo suo proprio figlio . Cadmo cedendo al fine al dolore che gli cagionav
e, teologo, poeta, celebre cantore, viaggiatore e guerriero. Esso era figlio di Oeagro o Eagro re di Tracia e della musa Calli
a nascita e ai talenti di lui venne in seguito pubblicato ch’egli era figlio di Apollo e della musa Clio e questa opinione ado
morsecchiatura d’un serpente, mentre ella fuggiva dal giovine Aristeo figlio di Apollo e della ninfa Cirene che per farle viol
ura al ricovero de’nemici e delle bestie feroci. Lino Lino era figlio di Apollo e di Tersicore o di Euterpe o di Urania
, Chirone, Fineo, gli Argonauti, il vello d’oro, ecc. Giasone era figlio di Esone re di Iolco nella Tessaglia e di Alcimed
Pelia ; l’oracolo predisse a quest’ultimo che sarebbe scacciato da un figlio di Es one. Quindi appena Giasone vide la luce suo
la sua presenza e pel suo abito straordinario : si fece conoscere pel figlio di Esone e domandò francamente allo zio il trono
Questo delitto non rendè però a Giasone la sua corona, perchè Acasto, figlio di Pelia, se ne impadronì e forzò il suo rivale a
gura, trasferì a Prometeo l’immortalità ch’era toccata a Chirone come figlio di Saturno, e pose il Centauro nello zodiaco, dov
Tra questi principi i più distinti erano Castore e Polluce, Telamone figlio di Eaco e padre del famoso Aiace, i fratelli alat
rdita e fecero eccheggiar le ripe all’intorno colle loro grida. Argo figlio di Alettore co’legni del monte Pelio e con una qu
ote che furono poi dette Strofadi ora Strivali. Fineo secondo alcuni figlio di Agenore e secondo altri nipote di Agenore e fi
secondo alcuni figlio di Agenore e secondo altri nipote di Agenore e figlio di Fenice e di Cassiopea sposò in prime nozze Cle
i tant’altre invenzioni mitologiche. Bellerofonte Bellerofonte figlio di Glauco re di Efira o Corinto, nipote di Sisifo
n che colla terra. Meleagro, Atalanta ed Ippomene Meleagro era figlio di Oeneo, re di Calidone e di Altea figlia di Tes
to la loro trista sorte. Allorchè Ippomene si presentò. Ippomene era figlio di Megareo o Macareo, disceso dal sangue di Nettu
iunse il primo alla meta, e sposò la principessa. La rese madre di un figlio chiamato Partenopeo, il quale fu uno de’capitani
in alcioni. Giano Giano che alcuni fanno Scita d’origine, era figlio secondo altri mitologi di Creusa figlia di Erette
primo fanciullo in cui s’imbattesse il giorno seguente. Difatti Giano figlio di Creusa fu il primo a’ presentarsegli ed egli l
rizione del nodo gordiano Gordio re di Frigia, padre di Mida, era figlio di un agricoltore. Altra eredità non aveva fatta
da lei la forma del sacrificio, ed avendola poscia sposata, n’ebbe un figlio chiamato Mida. Sopraggiunsero intanto delle forti
liloro, descrizione della sfinge e della guerra di Tebe Edipo era figlio di Laio figlio di Labdaco re di Tebe e di Giocast
ione della sfinge e della guerra di Tebe Edipo era figlio di Laio figlio di Labdaco re di Tebe e di Giocasta figlia di Cre
di Creonte. L’oracolo aveva predetto a Laio che sarebbe ucciso da suo figlio il quale avrebbe poi sposata la madre, dalla cui
della sua corte acciò lo facesse perire, ma questi, fatto pietoso del figlio lo attaccò solo pei piedi ad un albero. Fu là tro
fiezza dei piedi lo chiamò Edipo. Fattosi adulto, udendo di non esser figlio di Polibio, andò a consultar l’oracolo di Apollo
due figlie, Argia e Deifile. Esso maritò la prima a Polinice, a Tideo figlio di Eneo re di Calidone che si era alla corte di A
Atreo, Tieste, Agamennone, Menelao, Egisto, Oreste, ecc. P elope figlio di Tantalo re di Frigia e di Taigete, fu dall’emp
e. Pelope sospettandoli ambedue rei della morte di Crisippo altro suo figlio che aveva avuto da una concubina per nome Astioch
ggì alla corte di Euristeo re d’Argo, suo nipote, perocchè questi era figlio di Nicippe, una delle figlie di Pelope. Euristeo
si ritirò in Sicione città dell’Acaia. Atreo fu poi ucciso da Egisto figlio di Tieste. Atreo ebbe due mogli. Ignorasi quale
figlia di Euristeo. Altri accertano che Aerope fu moglie di Plistene figlio di Atreo ; che la rese madre di Agamennone e di M
per ricuperare Elena moglie di Menelao che era stata rapita da Paride figlio di Priamo re di Troia. Prima della partenza de’ G
torno, a tradimento l’uccise e impadronissi del regno d’Argo. Oreste figlio di Agamennone e di Clitennestra dovea esser uccis
re fu Oreste tormentato dalle Furie, e vagando accompagnato da Pilade figlio di Strofio, con cui era stato educato, giunse in
rra di troia Cagione della guerra di Troia fu Paride o Alessandro figlio di Priamo re di Troia e di Ecuba figlia di Dimant
po averlo interrogato intorno il suo nascimento, il riconobbe per suo figlio , nè potendo resistere alla forza dell’amor patern
utti i principi della Grecia, tra i primari de’quali contansi Achille figlio di Peleo re di Ftia in Tessaglia e di Tetide ; Ai
io di Peleo re di Ftia in Tessaglia e di Tetide ; Aiace di lui cugino figlio di Telamone re di Salamina e di Esione ; Ulisse f
di lui cugino figlio di Telamone re di Salamina e di Esione ; Ulisse figlio di Laerte re di Itaca ; Nestore figlio di Neleo r
Salamina e di Esione ; Ulisse figlio di Laerte re di Itaca ; Nestore figlio di Neleo re di Pilo ; e Patroclo figlio di Menezi
Laerte re di Itaca ; Nestore figlio di Neleo re di Pilo ; e Patroclo figlio di Menezio e di Stenele ; e dopo la morte di Achi
di Menezio e di Stenele ; e dopo la morte di Achille s’aggiunse Pirro figlio di lui e di Deidamia. Non furono meno solleciti i
armarsi e procacciarsi alleati. Ettore e Paride figli di Priamo, Enea figlio di Anchise e di Venere furono i principali tra i
racia co’ suoi figli, Mennone re dell’Etiopia, Sarpedonte re di Licia figlio di Giove e di Laodamia figlia di Bellerofonte, Pe
i da Ettore ad onta della resistenza de’ Greci e soprattutto di Aiace figlio di Telamone, ebbero dei grandi vantaggi ; e poco
erro e fuoco misero la città tutta. Ulisse e Menelao uccisero Deifobo figlio di Priamo, e via condussero Elena, che dopo la mo
ncia dal nome degli Eneti quel di Venezia, come alcuni opinano. Enea figlio di Anchise e di Venere fu anch’egli accusato da a
io suo padre Anchise che portava gli Dei Penati, e guidando a mano il figlio Ascanio, partì seguíto dalla moglie Creusa figlia
figlia di Priamo, che poi si smarrì nel viaggio. Enea col padre e col figlio andò a ricovrarsi ad Antandro città della Frigia
a era stata innanzi promessa. Enea lasciò nel Lazio suo successore il figlio Giulio Ascanio, che edificò Alba e vi trasportò l
Roma ; Ercole in Atene e a Cadice ; Serapi in Alessandria ; Trofonio figlio di Ercino re d’Orcomene n’ebbe un celebre nella B
Limniadi. 252. Linceo. V. Danaidi. 105. Castore e Polluce. 330. Lino figlio di Apollo. 342. — precettore d’Ercole. V. Ercole.
46. Zeto. 339. [Errata] ERRORI CORREZIONI Pag. 20 lin. 15 figlio figlia » 48 » 10 Ipocrene Ippocrene » 57 » 
5 (1874) La mitologia greca e romana. Volume II « Parte III. Semidei, indigeti ed eroi — XLVI. Giasone e Medea » pp. 342-489
a Eeta, il quale aveva una figlia nubile chiamata Medea ed un piccolo figlio chiamato Absirto. I Colchi eran celebri nell’anti
tacolo lo ritardasse, arrestandolo a rendere alla salma dell’ estinto figlio i funebri onori. Con questo orrendo delitto otten
rò da Anfione, del quale è più breve il racconto. Anfione fu creduto figlio di Giove e di Antiope (o secondo altri di Mercuri
nizione della superbia di sua moglie (V. il N. XVI). Di Orfeo creduto figlio di Apollo e della Musa Calliope si narrano innume
uello di Aristeo, che fu il primo Apicultore dell’Antichità. Egli era figlio della Ninfa Cirene, e perciò fu da taluni conside
Tebano, perchè arricchito delle spoglie di tutti gli altri. Egli era figlio di Anfitrione re di Tebe e di Alcmena sua moglie 
i Anfitrione re di Tebe e di Alcmena sua moglie ; ma fu detto che era figlio di Giove, per render più credibili, secondo le id
dovunque trovasse da uccider mostri o tiranni. Ammesso che egli fosse figlio di Giove e di Alcmena v’è da aspettarsi che Giuno
ote e famose. Combattè Ercole spontaneamente col Libico gigante Antéo figlio di Nettuno e della Terra ; e benchè l’Eroe Tebano
ioè il più gran malvagio che sia mai esistito. I poeti dicono che era figlio di Vulcano e che abitava in una caverna del Monte
se re e legislatore dei Cretesi Dicemmo nel N° XXX che Minosse era figlio di Giove e di Europa, la quale fu rapita da Giove
ese in moglie Pasifae, una delle figlie del Sole, dalla quale ebbe un figlio che fu chiamato Androgeo e due figlie di nome Ari
tutte le stravaganze della regina Pasifae, fu chiuso insieme col suo figlio Icaro nel labirinto. Per altro egli trovò il modo
i fece dare della cera e delle penne, e costruite le ali per sè e pel figlio volò via con esso traversando il mare per andar n
più ancora per gli straordinarii effetti che ne derivarono. Androgeo figlio di Minosse ed erede del trono era così valente ne
iso per invidia dagli Ateniesi ; e Minosse per vendicare la morte del figlio fece loro la guerra, e avendoli vinti impose ad e
ore. La terza volta però ne furon liberati da Teseo riconosciuto come figlio del loro re Egeo. A questo punto cessano i fatti
a morte e i pretesi miracoli. Non bastò agli Ateniesi che Teseo fosse figlio di un loro re, ma dissero che era figlio di Nettu
gli Ateniesi che Teseo fosse figlio di un loro re, ma dissero che era figlio di Nettuno, e così lo fecero appartenere al numer
nere al numero dei Semidei. Per altro poco giovò a quest’Eroe l’esser figlio di un Dio, chè anzi, come vedremo in appresso, gl
l merito ad una special protezione soprannaturale. Egeo re di Atene, figlio di Pandione e nipote di Cecrope, aveva sposato Et
per la guerra, lasciò ad Etra una spada che essa dovea consegnare al figlio quando fosse adulto ; al qual segnale lo avrebbe
osse adulto ; al qual segnale lo avrebbe riconosciuto per suo. Questo figlio fu chiamato Teseo ; il quale nel crescere diede s
aspettava l’occasione che il re Egeo da sè stesso lo riconoscesse per figlio . Era giunta da qualche tempo alla corte d’Atene l
rra tutte le imbandite vivande, ed abbracciando Teseo lo dichiarò suo figlio . Medea prestamente fuggì e andò altrove a finire
o di lutto le vele nere. Egeo ordinò che al ritorno, se era reduce il figlio , vi si mettessero di color porpureo ad annunziarg
funebri giuochi che Minosse faceva celebrare in onor del suo estinto figlio Androgeo ; compiuti i quali, chiudevansi le Ateni
esiate vele purpuree, segno convenuto a prenunziargli la salvezza del figlio , scorte invece le vele nere, e perciò credendolo
guerra. Da Ippolita (secondo alcuni chiamata Antiope) gli era nato un figlio a cui diede il nome di Ippolito. Dipoi rapì la be
tal sopraffina malignità, che Teseo divenne crudele contro il proprio figlio  ; e per non farsene micidiale egli stesso, ottenn
eo di appagare tre suoi desiderii : desiderò Teseo irato la morte del figlio , ed avendola impetrata, cadde in gravissimo lutto
primo, che egli avendo saputo dall’Oracolo di dover essere ucciso dal figlio di cui era incinta Giocasta sua moglie, diede ord
do, che non ostante non potè sfuggire il suo destino, e fu ucciso dal figlio miracolosamente salvato. Ed ecco in qual modo : N
figlio miracolosamente salvato. Ed ecco in qual modo : Nato appena il figlio , invece di essere ucciso immediatamente nella reg
pastore, che lo prese e lo portò alla sua capanna e lo tenne come suo figlio , chiamandolo Edipo, che significa piede gonfio, p
o che aveva esposto nel bosco il regio infante, comprese che egli era figlio di Laio e parricida, e che Giocasta era sua madre
co’suoi delitti esser felice com’egli credeva ; poichè avvenne che il figlio di lui Emone essendo invaghito di Antigone, e non
uno strale avvelenato morì sotto le mura di Tebe. Ebbe da Deifile un figlio che fu il famoso Diomede, il più valoroso, dopo A
e rendevansi al marito i funebri onori. Dal loro connubio era nato un figlio di nome Stènelo, che fu poi uno dei più valorosi
hanno di Partenopeo. Alcuni lo credono fratello di Adrasto, ed altri figlio di Atalanta, la famosa cacciatrice che fu la prim
ogli altri per la guerra, e sicuro di dovervi perire, lasciò detto al figlio Alcmeone, che appena udita la sua morte lo vendic
o causa della morte di Anfiarao e di Erifile, riuscì funesto anche al figlio Alcmeone che ne fu l’erede. Ne fece egli un dono
hi afferma che fu anche saccheggiata la città di Tebe e che Tersandro figlio di Polinice ne prendesse il governo ; e inoltre c
Tantalo condannato alle pene del Tartaro per avere ucciso questo suo figlio , e imbanditene le carni per cibo alla mensa dei N
cò in ambedue le linee collaterali ai loro discendenti. Di Tieste era figlio Egisto, nato d’illegittime e vietate nozze ; e po
hille deriva da Giove : genus ab Jove summo ; poichè Eaco suo avo era figlio di Giove e di Egina. Eaco nacque in quell’isola d
o Eaco divenuto re senza sudditi. Giove per altro, alle preghiere del figlio , ripopolò quel regno in un modo miracoloso : fece
na Dea ; e questa fu Teti ninfa marina, dalla quale doveva nascere un figlio molto più illustre e potente del padre. Questo de
i Troia. Ora è a dirsi che dal matrimonio di Peleo con Teti nacque un figlio che fu chiamato Achille. La madre, come Dea, sape
lle. La madre, come Dea, sapeva già dal libro del Fato che questo suo figlio sarebbe un fulmine di guerra ; quindi per maggior
or materno la spinse a prendere una nuova precauzione, a trafugare il figlio nell’isola di Sciro e nasconderlo in gonna femmin
e primo re della città che da lui prese il nome di Dardania. Egli era figlio di Giove e di Elettra una delle 7 figlie di Atlan
Troiani, e il suo nome di Giulio derivava da quello di Giulo Ascanio figlio di Enea, come asserisce Virgilio125. Nella Cronol
ltri re per altro son quegli stessi rammentati da Omero. Di Erittonio figlio di Dardano i mitologi non raccontano alcun fatto
to notabile ; e molti danno questo nome ad Eretteo re di Atene che fu figlio di Vulcano. Anche Omero, come abbiam veduto, lo d
o Troo, onde vennero i nomi di Troia e di Troiani, come dal nome del figlio suo Ilo derivò quello di Ilion (in italiano Ilio)
ra, « E già le notti al mezzo dì sen vanno. » Laomedonte fu l’unico figlio di Ilo e il penultimo re di Troia ; e di lui parl
a, e veramente ab ovo, narrando che Ecuba quand’era incinta di questo figlio sognò di aver partorito una fiamma che incendiava
incendiava tutta l’Asia. Gl’interpreti dei sogni dichiararono che il figlio nascituro sarebbe stato causa della rovina della
come di Edipo, che fu trovato vivo da un pastore ed allevato come suo figlio sul monte Ida. Quivi egli crebbe ignaro della sua
Dea. In quanto al pastore fu trovato il modo di farlo riconoscere per figlio di Priamo e di Ecuba in un torneo in cui Paride v
rima. » Fortunatamente essendo venuto in Aulide tra i primi Palamede figlio di Nauplio, re della vicina isola di Eubea, egli,
e questa fatalità si avverò la prima colla venuta di Achille, che era figlio di Peleo e nipote di Eaco, e perciò chiamato dai
sia. Telefo, quantunque di sangue greco per parte di padre perchè era figlio di Ercole, essendo divenuto re di Misia, regione
atosi davanti a lui gli bacia piangendo quella mano che gli uccise il figlio , e lo prega singhiozzando di rendergli il corpo d
da, pietosamente piange al suo pianto, e gli accorda il corpo del suo figlio senza alcun riscatto. Anzi per aver tempo di far
cui abbiamo parlato. Ma Ulisse sapeva bene che di Achille esisteva un figlio nato da Deidamia, e vivente anche allora alla cor
si al campo di Troia per vendicar la morte del padre ; e Pirro, degno figlio di Achille, non ebbe mestieri di altre parole per
i la vita in battaglia. Fra questi v’eran due Semidei, cioè Sarpèdone figlio di Giove e di Laodamia, e Mènnone figlio dell’Aur
due Semidei, cioè Sarpèdone figlio di Giove e di Laodamia, e Mènnone figlio dell’Aurora e di Titone. Essendo ambedue re, il p
asto accampato intorno alle fumanti rovine di Troia insieme con Pirro figlio di Achille e gli altri capitani che non vollero p
i di Pirro v’era Andròmaca, vedova del famoso Ettore. Questa aveva un figlio chiamato Astianatte, bambin leggiadro come stella
e lo scagliò lontano nella sottoposta campagna ove morì sul colpo. Un figlio dell’ucciso Ettore che sopravvivesse al padre era
ttore che sopravvivesse al padre era sempre un imminente pericolo pel figlio dell’uccisore. Anche questo tragico fatto fu espr
d ucciso ingiustamente dai Greci ; e perciò per vendicar la morte del figlio aveva Nauplio sempre cercato di nuocere in ogni m
sta, ed invece percuotendovi naufragassero ; ma non vi perì che Aiace figlio di Oileo, e tutti gli altri si salvarono, con gra
ria. Nel tempo della sua più che decenne assenza, Egisto suo cugino e figlio di Tieste continuando a nutrire l’odio del padre
egnava prima di lui, » avea tese insidie alla vita del piccolo Oreste figlio di Agamennone e di Clitennestra ; ma la sorella E
endicarne la morte, accompagnato dall’incomparabile amico suo Pilade, figlio di Strofio, ritornò nascostamente nella sua reggi
n Micene, ma ancora nella maggior parte del Peloponneso. Egli ebbe un figlio chiamato Tisamène, che fu re dopo di lui ; e l’am
Alfieri che hanno per titolo il nome del gran re dei re e quello del figlio di lui 137. Menelao ed Elena dopo esser partiti
agno da tre sue ancelle travestite da Furie. Neottolemo, ossia Pirro figlio di Achille, tornando in Grecia co’ suoi Mirmidoni
Grecia co’ suoi Mirmidoni, condusse seco tra gli altri schiavi Eleno figlio di Priamo e Andromaca vedova di Ettore. Di schiav
di Ettore. Di schiava la fece divenire sua moglie, ed ebbe da essa un figlio a cui alcuni Mitologi antichi danno il nome di Mo
ancora alcuni anni in seno alla sua famiglia, in cui però mancava il figlio Antìloco, ucciso sotto le mura di Troia per mano
ente come quello di Jefte ; e che volendo adempierlo coll’uccidere il figlio che era stato il primo a venirgli incontro, fu ca
era tutte le sue più mirabili astuzie, potè finalmente coll’aiuto del figlio e di alcuni suoi sudditi che gli erano rimasti fe
e poi viver tranquillo nel suo regno con la fida Penelope, il saggio figlio e il vecchio suo padre Laerte (chè la madre Antic
ente di Enea nell’Iliade, e ne rammenti gl’illustri natali, dicendolo figlio della Dea Venere e di Anchise principe troiano, e
io suo padre Anchise portandolo sulle spalle e conducendo per mano il figlio Ascanio, mentre la moglie Creusa che li seguiva d
orpo mio « Umor preso e radici han fatto selva. » Che Polidoro fosse figlio di Priamo e di Ecuba lo abbiamo accennato parland
n sull’arena steso « Vider Miseno indegnamente estinto ; « Miseno, il figlio d’Eolo, che araldo « Era supremo, e col suo fiato
in onor di sua moglie la città di Lavinio, e che in appresso Ascanio figlio suo e di Creusa, fabbricò la città di Alba Lunga,
patria avesse sacrificato sè stesso un discendente di Cadmo, Menèceo figlio di Creonte udendo questo, non dubitò di uccidersi
toria la moglie. « Avidamente in tortuose spire « Stringean l’eccelso figlio , « Quand’ ei levossi alla tremenda guerra ; « E f
li divelle in brani. » (Traduz. del Borghi.) 85. Lino fu creduto figlio di Apollo e della Musa Terpsicore e nato qualche
i facendosi predire il suo esilio, assomiglia sè stesso all’innocente figlio di Teseo. La predizione è posta sulle labbra del
un’isola favolosa, come la Dea che vi risiedeva. 141. Essendo Ulisse figlio di Laerte e di Anticlea ambedue mortali, non appa
6 (1897) Mitologia classica illustrata
acconti; così volendo esprimere il sole nascente, ora parlavasi di un figlio nato dalla Notte o dalle Tenebre, ora di un gigan
iato Estia, Demetra, Era, Ades e Posidone; ma quando nacque l’ ultimo figlio , Zeus, Rea lo nascose, e invece di esso porse al
pia, e manifestava poi anche l’ avvenire per mezzo del suo prediletto figlio Apollo. 3. L’ alto concetto che della suprema lor
ide Metis (l’ assennatezza), ma ben presto temendo nascesse da lei un figlio che gli togliesse la signoria dell’ universo, l’
arie e nelle artistiche. È celebre la pittura Omerica (Il. 1,528) del figlio di Crono che china i neri sopraccigli; onde sull’
, l’ elmo. IV. Apollo. 1. Febo Apollo era detto, come Artemide, figlio di Zeus e di Leto o Latona. Narravasi che persegu
il cavallo, il picchio. VII. Efesto-Vulcano. 1. L’ altro figlio di Zeus e di Era è Efesto (Hephaestos), Dio del f
. E poichè il fuoco vien dal cielo, per questo Efesto era stato detto figlio di Zeus. Lo si pensava zoppo; immagine dei movime
che conservasi in Vaticano. VIII. Ermes-Mercurio. 1. Ermes, figlio di Zeus e di Maia figlia d’ Atlante, nacque in un
l premio della bellezza. Amò poi il duce troiano Anchise e n’ ebbe il figlio Enea. Altri mortali aiutò in cose d’ amore, come
rita un cenno speciale la leggenda dell’ amore di Afrodite per Adone, figlio di Fenice e di Afesibea. Era questa leggenda d’ o
e in Occidente, facile ascolto trovò anche la leggenda di Enea, detto figlio di Venere, e imaginato come fondatore della stirp
l delfino; tra le piante il mirto, la rosa, il pomo, il papavero e il figlio . X. Estia-Vesta. 1. Estia (Hestia) era dett
tutta a ricci splendenti, e coperto d’ un, elmo d’ oro. Lo si diceva figlio del Titano Iperione (Hyperion) e di Tea (Theici)
lo attendevano. È assai nota la leggenda di Fetonte (Phaëthon), detto figlio di Elio e di Climene; il quale avendo chiesto al
so da Achille. D’ allora in poi piange Eos incessantemente il perduto figlio , e le sue lagrime cadono sulla terra in forma di
oi dai dardi cocenti del sole vien fatto vecchio, secco e deforme. Il figlio di lui Mennone, bellissimo tra gli eroi di Troia,
us, venerato insieme con Mater Matuta, fu identificato con Melicerte, figlio di Leucotea. Antichi templi in onor di Matuta tro
olti altri simili. Il dolore dell’ Aurora per la morte di Mennone suo figlio , bene è ricordato in un episodio del 13o delle Me
presso i Latini Lucifer o Iubar e Vesper o Vesperugo. Fosforo, detto figlio di Eos e d’ Astreo, o secondo altri di Cefalo, di
e. La più vecchia e la più bella era Maia, quella che a Zeus diede un figlio in Erme. Dai Latini eran denominate Vergiliae, fo
in Olimpo il compito di far da coppiere agli Dei. Omero dice che era figlio del re Troiano Tros, e che per la sua grande bell
la forza di attrazione che spinge le cose ad unirsi; dall’ altra, era figlio di Afrodite e di Ares e rappresentava la passione
rono oggetto di vero culto. Il più notevole è l’ ultimo che si diceva figlio di Afrodite come Eros. Raccontavano che il piccol
a sua bellezza destò la gelosia di Venere; questa allora ordinò a suo figlio che eccitasse in lei amore per un basso e volgare
orire sotto gli strali di Artemide prima che avesse dato alla luce il figlio d’ Apollo, allorquando già il cadavere suo veniva
e fonti e i fiumi. Origine di tutte le fonti credevasi Fontus o Fons, figlio di Giano, in onor del quale si celebra va una fes
te che Zeus stesso l’ amava, ma essa preferi darsi in isposa a Peleo, figlio di Eaco, perche un oracolo aveva predetto che il
posa a Peleo, figlio di Eaco, perche un oracolo aveva predetto che il figlio nato da lei sarebbe divenuto più grande del padre
nella Galleria degli Uffizi a Firenze. b) Taumante. Il secondo figlio del Ponto è Taumante, che rappresenta gli aspetti
re del mare, era Posidone. Giù s’ è visto nella Teogonia ch’ egli era figlio di Crono e di Rea e però fratello di Zeus, e che
ette in altri racconti. Molte città greche vantavano per fondatore un figlio di Posidone; si raccoutava avesse egli in più luo
o di un unico Tritone, si pensò a tutto un genere di esseri simili al figlio di Posidone; e così a poco a poco si venne diffon
te, il quale uccise Learco e inseguì Ino che tentava salvare l’ altro figlio , finchè tutte due si gettarono in mare da un alto
eo Chiaramonti in Vaticano raffigurante Gea in atto di presentare suo figlio Erittonio ad Atena. Più tardi si rappresentava co
ell’ isola di Creta, dove si diceva che ella avesse fatto allevare il figlio Zeus in una caverna del monte Ida (cfr. pag. 23).
mpi, fu involta dalle flamme di Zeus, ed ivi morì. Zeus però salvò il figlio che non era ancor nato, e perchè non aveva raggiu
i le leggende di Licurgo e di Penteo. Licurgo era un re della Tracia, figlio di Driante (la selva), il quale cacciò le nutrici
più tardi si favoleggiava, impazzì e colla propria accetta uccise suo figlio scambiandolo per un tralcio di vite, e fu poi sbr
re della natura e alla operosità dell’ uomo. — Penteo era re di Tebe, figlio di Echione e di Agave di Cadmo, di forme gigantes
loro Dioniso detto Zagreus, il lacerato, era il primo Dio; era detto figlio di Zeus e di Persefona; e si narrava che essendo
tene di monti. Si narrava ch’ ella amasse alla follia il bel Narciso, figlio dei fiume Cefiso, il quale invece non voleva sape
icò. — Mida era il fondatore mitico del regno della Frigia; era detto figlio di Cibele, la quale avevalo immensamente arricchi
ne ellenica e ottenne un culto diffusissimo. Lo si diceva comunemente figlio di Ermes e della ninfa Penelope, figlia di Driope
o e in Grecia, di là passò anche in Italia e a Roma. Priapo era detto figlio di Dioniso e di Afrodite, da lui si faceva dipend
le due divinità, e infatti Dioniso-Bacco fu nei misteri venerato come figlio di Demetra e sposo di Cora-Persefone. E poichè d’
re Metanira ad accogliere la vecchia affidandole la cura dell’ ultimo figlio suo Demofoonte. Così Demetra entrò nella reggia d
sospettita stette in agguato e colse la nutrice in atto di gettar suo figlio nel fuoco. Die’ in acuto grido temendo per Demofo
misteri del proprio culto. Secondo altre leggende, era Trittolemo il figlio di Celeo a cui la Dea prestò le sue cure. D’ allo
come avvenne di Linceo re della Scizia e di Erisittone (Erysichthon), figlio di Driope Tessalo (la Scizia e la Tessaglia regio
ni (v. 417-618) ove il ratto avviene in Sicilia, e Trittolemo è fatto figlio di Celeo, e la Dea l’ avrebbe guarito da una grav
, inoltre il melograno e il narciso. XII. Ades-Plutone. 1. Ade, figlio di Crono e di Rea, quindi fratello di Zeus, era i
os), Tantalo, Sisifo (Sisyphos), Issione e le Danaidi. Tizio gigante, figlio della Terra, per aver assalito con turpi desideri
si raccontava, per aver dato in cibo agli Dei le membra cotte di suo figlio Pelope, è condannato ad un’ eterna fame e sete, i
sulla terra dalle ferite di Urano allorquando questi fu mutilato dal figlio Crono, sicchè il primo delitto di sangue nella pi
mazione della umana stirpe; più tardi si fece autore di ciò Prometeo, figlio di Giapeto e di Climene (di Temi secondo Eschilo)
ioni de’ viventi e ripopolare di nuove genti la terra. Deucalione era figlio di Prometeo; sua moglie era Pirra, nata da Epimet
isciogliersi le vesti e gettar dietro sè le ossa della gran madre. Il figlio di Prometeo acutamente interpreto l’ oracolo nel
la lira. Tra questi Centauri men rozzi tiene il primo posto Chirone, figlio di Crono e dell’ Oceanina Filira, già menzionato
origine tessala è quella che riguarda Admeto e Alcestide. Admeto era figlio di Fere (Pheres), fondatore della città di Fere i
nto, non vollero nè il vecchio padre di Admeto nè la madre morire pel figlio , per quanto secondo il corso naturale delle cose
di Admeto, strappò, dopo violenta lotta, alla Morte la sua preda. Il figlio di Admeto e Alcestide, Eumelo di nome, figura fra
e tebane la più nota è quella di Cadmo, fondatore di Tebe. Era costui figlio di Agenore, re fenicio, e quindi fratello di Euro
i Agave madre di Penteo; e già s’ è toccata anche la sorte toccata al figlio della più vecchia Autonoe, cioè Atteone, mutato i
acciatrice. Qui s’ aggiunga che il padre di Atteone era stato Aristeo figlio di Apollo, e che egli era stato affidato per l’ e
nfione e Zeto. 1. Allorquando Cadmo lasciò Tebe, già era morto suo figlio Polidoro; ed essendo il figlio di lui Labdaco anc
o Cadmo lasciò Tebe, già era morto suo figlio Polidoro; ed essendo il figlio di lui Labdaco ancora in tenera età, rimase regge
si della sua fortuna e della sua stirpe divina (Tantalo suo padre era figlio di Zeus), voleva impedire alle donne tebane il cu
veva tanti più, concepì il malvagio disegno di uccidere nottetempo il figlio maggiore di Antiope; ma in iscambio uccise il pro
dei Dioscuri Tebani. Dopo la loro morte il trono di Tebe passò a Laio figlio di Labdaco, nipote di Polidoro. Le avventure trag
antica Efira, detta poi Corinto, era, secondo la tradizione, Sisifo, figlio del tessalo Eolo, nipote di Elleno. Omero lo qual
e per via dell’ esame delle interiora. b) Glauco. 1. Glauco era figlio di Sisifo e padre di Bellerolonte. Propriamente G
nzii era Bellerofonte (bellerophon ovvero Bellerophontes). Era questi figlio di Glauco o di Posidone, nato e cresciuto in Cori
la Licia in compagnia del cavallo alato Pegaso; quel cavallo che era figlio di Posidone e di Medusa, sorto dal tronco di lei
ra il corso d’ acqua più importante della regione. Di Inaco si diceva figlio Foroneo, rappresentante del territorio fecondo di
Zeus la ritornò alla sua prisca forma, ed ella die’ poi alla luce un figlio , chiamato Epafo, che divenne re d’ Egitto e fondò
celebre pittura antica. b) Danao e le Danaidi. 1. Epafo, il figlio di Zeus e di Io, re dell’ Egitto, ebbe una figliu
e con suo fratello Biante parte del regno di Tirinto. Essendo Melampo figlio di Amitaone Messenio, la stirpe degli Amitaonidi,
Ditti (Dictys) con la rete la trasse a terra, e salvati così madre e figlio , li consegnò a suo fradello Polidette ch’ era re
iso, scambiò Argo con Tirinto, cedutagli questa signoria da Megapente figlio di Preto. Ivi egli fondò le città di Midea e di M
l capo di una illustre prosapia; fra gli altri di Eracle, giacchè suo figlio Elettrione fu padre di Alcmena e da un altro suo
, giacchè suo figlio Elettrione fu padre di Alcmena e da un altro suo figlio nacque anche Anfitrione. Anche fuori della Grecia
però si dissero Dioscuri; più tardi ancora Castore si disse mortale e figlio di Tindareo, Polluce immortale e figlio di Zeus.
ra Castore si disse mortale e figlio di Tindareo, Polluce immortale e figlio di Zeus. In alcuni racconti si parla di un uovo d
A Cecrope successe nel regno dell’ Attica Cranao, da alcuni detto suo figlio . Sotto Cranao sarebbe avvenuto il diluvio Deucali
iato Cranao, si dice sia succeduto nel governo di Atene un Amfizione, figlio di Deucalione. Questi sarebbe stato privato del r
condo la quale sotto di lui l’ Attica sarebbe stata invasa da Eumolpo figlio di Posidone con buon numero di Traci e d’ Eleusin
ausa dei Pallantidi e di Minosse; dai quali pericoli lo salvò solo il figlio Teseo. — Prima di narrare le gesta di costui, si
u Teseo; ma siccome Etra era amata da Posidone, Teseo era detto anche figlio di Posidone. Se si considera che Egeo e Posidone
a che Egeo e Posidone s’ identificano, si capirà facilmente che Teseo figlio del mare e di Etra, ossia l’ aria serena, è ancor
nte se ne contano sei: 1º fra Trezene ed Epidauro uccise Perifete, un figlio di Efesto, rozzo come il padre, che aggrediva i v
tito perchè gli Ateniesi e i Megaresi avevano a tradimento ucciso suo figlio Androgeo, o, secondo altra leggenda, lo avevano m
amente dal re Licomede, ma poi proditoriamente ucciso. Demofonte, suo figlio natogli da Fedra, riuscì a ottenere la succession
re e intricate. L’ eroe mitico dell’ isola e primo re fu Minosse. Era figlio di Zeus e di Europa. Costei, nata da un Fenice, d
fece rinchiudere nel labirinto costruttogli da Dedalo. Questo celebre figlio di Mezione e pronipote di Eretteo, avendo per gel
elosia d’ arte ucciso il suo nipote Talo, erasi riparato in Creta col figlio Icaro, e ivi aveva costruito pel re Minosse, tra
nga che Dedalo, per punizione d’ aver aiutato Teseo, fu rinchiuso col figlio Icaro nel labirinto. Ma egli non sgomentatosi pen
te delle ali di penne, le adattò con cera al suo corpo e a quello del figlio ; così volaron via. Senonchè avendo Icaro voluto v
altra, Climene, sposa a Nauplio partorì Oiace e Palamede; ebbe poi un figlio , Altemene, che andò a stabilirsi a Rodi fondandov
a stabilirsi a Rodi fondandovi il culto di Zeus Atabyrios. Da questo figlio Altemene Catreo ebbe morte secondo un’ antica dis
dovino Poliido di Argo, o secondo altri da Asclepio; infine l’ ultimo figlio , Androgeo, il quale fu ucciso dagli Ateniesi e co
Alcmena la fè madre di Eracle. Di qui s’ intende come Eracle, sebben figlio di Zeus, fosse anche detto Anfitrioniade. Gemello
gliata ne vedeva rinascer due. Allora, ricorrendo all’ aiuto di Iolao figlio di Ificle, suo fido compagno, fece dare il fuoco
molto tempo. g) Ripulimenlo delle stalle d’ Augia o Augea. Era costui figlio di Elios o Eleo re degli Epei nell’ Elide, ricco
uoi di Gerione. Era questi un mostro, con tre corpi dal ventre in su, figlio di Crisaore e di Callirroe; abitava nell’ isola E
connessi con quest’ impresa, ricorderemo la lotta col gigante Anteo, figlio della terra, il quale era re della Libia e obblig
s’ allontanò da Ecalia l’ eroe; e poco dopo avuto in suo potere Ifito figlio di Eurito, lo precipitò giù dalle mura di Tirinto
o di assumere tutte le forme d’ animali che voleva. Non rimase che il figlio minore, Nestore, il quale poi fu il continuatore
io contro i Lapiti. Poi lottò in singolare tenzone con Cicno (Cycnos) figlio di Ares, presso Itone vicino al golfo di Pagase;
erasi pel dolore uccisa. Allora vedendo tutto perduto, ordinato a suo figlio Illo di sposar Iole, tornò sull’ Oeta, ivi fe’ er
e le nozze di Ceice con intervento di Eracle, e la lotta con Cicno il figlio di Ares; quest’ ultimo componimento esiste tuttor
sì detto torso di Belvedere in Vaticano, opera di Apollonio Ateniese, figlio di Nestore, trovato al tempo di Giulio II, in cam
ltea, figlia di Testio re di Pleurone, altra città dell’ Etolia. Loro figlio era Meleagro, l’ eroe degli Etoli. Ora avendo Ene
e Iolao di Tebe, Peleo padre di Achille, Telamone di Salamina, Anceo figlio di Licurgo, la bella cacciatrice Atalanta di Arca
le Moire erano apparse alla madre Altea e l’ avevano avvisata che il figlio suo sarebbe vissuto sol tanto quanto stava per du
accontar tutto chiaro, bisogna rifarci un po’ dall’ alto. — Atamante, figlio di Eolo, era re dei Minii in Orcomeno di Beozia.
prese Learco e lo scaraventò contro una rupe; scampò Ino coll’ altro figlio Melicerte saltando in mare e affidandosi alle dei
l regno, ma ne fu discacciato da un fratellastro Pelia, che era detto figlio di Tiro e di Posidone. A stento potè Esone salvar
stento potè Esone salvare dalla persecuzione di Pelia il suo piccolo figlio Giasone (Iason), affidandolo al centauro Chirone
gato a quell’ isola, giunsero nella sospirata terra di Eeta (Aietes), figlio del dio del Sole. — Rimaneva il duro compito di r
epoltura, e i fuggiaschi guadagnarono terreno. Secondo altri, Absirto figlio di Eeta, era il condottiero delle genti mandate d
ie di Pelia divennero senza volerlo parricide. Rimase al regno Acasto figlio di Pelia, che si proponeva anche di vendicare il
i fuggì ad Atene sopra un carro tirato da un drago alato. Ivi ebbe un figlio da Egeo, di nome Medo, e con questo poi tornò in
per questo ne abbiamo riservato l’ esposizione a questo luogo. Laio, figlio di Labdaco e pronipote di Cadmo, aveva avuto l’ a
eva avuto l’ avviso dall’ oracolo, non generasse figliuoli, perchè un figlio suo avrebbe ucciso lui e sposata la madre. Perciò
sua moglie Giocasta (in Omero è chiamata Epicasta) die’ alla luce un figlio , prima premura di Laio fu di esporlo, e torlo cos
i Argo; proprio nello stesso tempo che vi cercava rifugio anche Tideo figlio di Eneo fuggito da Calidone. Adrasto accolse i du
rasto, Partenopeo fratello di Adrasto, o, secondo favole più recenti, figlio di Meleagro e di Atalanta, infine Anfiarao, il ce
quando uno di loro si consacrasse alla morte; vi si offerse Meneceo, figlio di Creonte, precipitandosi dalle mura nella grott
uerra degli Epigoni o seconda guerra Tebana. Vi presero parte Egialeo figlio di Adrasto, Diomede di Tideo, Tersandro di Polini
i loro padri, ma anzi con buoni auspici, ebbero fortuna. Laodamante, figlio di Eteocle, che ora governava in Tebe spiegò tutt
i e malvagi. Per mettere alla prova l’ onniscienza divina, uccise suo figlio Pelope e ne fe’ cuocere le membra e le appose all
, si ripararono colla madre in Micene presso il loro cognato Stenelo, figlio di Perseo, o presso il figlio di lui Euristeo. Do
Micene presso il loro cognato Stenelo, figlio di Perseo, o presso il figlio di lui Euristeo. Dopo la costui morte entrarono i
dio e odio mortale. Tieste avendo dovuto lasciare Argo, portò seco un figlio di Atreo, di nome Plistene, e allevatolo come suo
audacia. Ma Atreo quando seppe di aver fatto uccidere il suo proprio figlio , concepì un terribile disegno di vendetta contro
o. Più tardi gli riuscì ancora di vendicarsi, coll’ aiuto di un unico figlio rimastogli, Egisto, il quale uccise Atreo in un m
l maggiore appartengono alla famiglia degli Eacidi. Eaco era un altro figlio di Zeus, nato da una figliuola del fiume Asopo. E
gli la disturbò nel momento che nel fuoco voleva rendere immortale il figlio , così come era avvenuto con Demetra e il figlio d
rendere immortale il figlio, così come era avvenuto con Demetra e il figlio di Celeo, è questa una leggenda che Omero ancora
nti altri eroi greci, il centauro Chirone, secondo Omero anche Fenice figlio di Amintore, bravo nell’ eloquenza e nell’ arte m
posteriore ad Omero quella secondo la quale Tetide per sottrarre suo figlio al suo destino lo mandò a Sciro e ivi lo nascose
ina, trovò una nuova patria in Salamina, ove il re Cicreo (Cychreus), figlio di Posidone, gli diè in isposa la figlia Glauce e
on sè cattiva Esione figlia del re Laomedonte, e da lei ebbe un altro figlio , Teucro, che divenne celebre arciero. Prese ancor
o. Di molto inferiore ad Aiace Telamonio era l’ altro Aiace, locrese, figlio di quell’ Oileo, che pure aveva preso parte alla
tanava un esercito di Locri Opunzii, armati alla leggera. Diomede era figlio di quel Tideo di Eneo, che, fuggito da Calidone e
ò colla sua saviezza e co’ suoi consigli. Ulisse infine era d’ Itaca, figlio di Laerte e di Anticlea, nata dal celebre Autolic
iani. La famiglia regnante in Troia traeva la sua origine da Dardano, figlio di Zeus, emigrato dall’ Arcadia a Samotracia e di
o, rimasto nella regione Dardania generò Capi (Capys), e di questo fu figlio Anchise padre di Enea. Ilo andò a porre stanza ne
a sua famiglia, narrammo nel capitolo delle leggende di Eracle. Unico figlio superstite di Laomedonte fu Podarce, dopo il risc
regno e colla moglie Ecuba (Hecabe) generò una numerosa famiglia. Il figlio maggiore e il più celebre fu Ettore, il gran guer
guerriero, campione dei Troiani, come Achille era dei Greci; secondo figlio Paride che fu cagion della guerra; seguivano Creu
udizio della bellezza fosse affidato al pastore Paride. Era questi un figlio del re Priamo, ma a motivo di un sogno di cattivo
a Tenedo, sulle coste troiane. Strada facendo, accadde che Filottete figlio di Peante, tessalo, il quale possedeva le freccie
a del suo coraggio. Anche Cicno (Cycnos) il re di Colone nella Troade figlio di Posidone, che più validamente si oppose a’ Gre
lorosa regina. Poi vennero le genti Etiope, guidate da Mennone, detto figlio di Titone, fratello di Priamo, e di Eos, l’ auror
ueste dierono valido aiuto ai Troiani, e per mano di Mennone cadde il figlio di Nestore, Antiloco, fido amico di Achille, ma a
te Pelide, e disperse furono le sue genti. Pianse Eos la morte di suo figlio , e continua a piangerla, giacchè che cos’ altro s
se organizzò una spedizione con Diomede, secondo altri con Neottolemo figlio d’ Achille; riuscì a trascinare contro sua voglia
alvezza della città. Ancora Ulisse andò a Sciro a prendere il giovane figlio di Achille, Neottolemo, la cui presenza si diceva
e, venne ucciso da Neottolemo che aveva già pure ucciso Polite di lui figlio ; gli altri guerrieri troiani morirono combattendo
me Enea; le donne e i bambini caddero in ischiavitù, salvo Astianatte figlio di Ettore che fu buttato giù dalle mura. Colei ch
usa di tutti questi guai, Elena, fu trovata in casa di Deifobo, altro figlio di Priamo, che dopo la morte di Paride avevala sp
non poneva fine ai tristi destini della stirpe dei Pelopidi. Oreste, figlio di Agamennone e Clitennestra, al tempo della spav
no zio, Strofio, abitante nella Focide. Ivi crebbe insieme con Pilade figlio di Strofio che era quasi coetaneo, e a poco a poc
l’ isola con dodici compagni capito nella caverna di Polifemo che era figlio di Posidone. Ivi passò un ben brutto momento; gia
i dà desiderate notizie del padre Laerte, della moglie Penelope e del figlio Telemaco. Tiresia gli rivela lo sdegno di Posidon
abitazione di un pastore di porci Eumeo, per ivi fargli ritrovare il figlio Telemaco e porgergli modo di concertare il da far
izione posteriore ad Omero lo faceva poi morire per mano di Telegono, figlio di lui e di Circe, da questa mandato alla ricerca
4. Rimane si raccontino le avventure toccate ad Enea, l’ eroe troiano figlio di Anchise e di Afrodite, il quale divenne anche
re Anchise. In questa fuga egli perdette la moglie Creusa ma salvò il figlio Ascanio e le sacre immagini dei Penati troiani. N
la mensa. Poco appresso venne a Butroto in Epiro, dove ritrovò Eleno figlio di Priamo che portato da Troia con Neottolemo, al
all’ isola di Sicilia. Ivi giunto ebbe gentile accoglienza da Aceste figlio dei fiume Crimiso e di Egesta, nobile donna troia
gina 172) rappresenta un singolo momento della tragica catastrofe. Il figlio di destra, giovanetto di forme morbide e gentili,
amo già ricordati. Nelle leggende Tessale e Argive è insigne Melampo, figlio di quell’ Amitaone, che venuto dalla Tessaglia in
ette e degli Epigoni; ed’ altri minori, come Polifide, Teoclimeno suo figlio che andò in Itaca con Telemaco e Poliido che acqu
di leggende ha il suo vate e indovino; fra gli Argonauti c’ era Mopso figlio di Ampico, tessalo; nelle leggende tebane è nomin
canti nel quale s’ imbattè. — Lino non era meno celebre di Orfeo. Era figlio della Musa Urania, come Orfeo di Calliope, e rall
urre e diffondere l’ arte poetica nell’ Attica. Si diceva discepolo o figlio di Orfeo, e citavansi anche delle poesie di lui,
e tu deh muta il tuo talento! Che se nel voto temeraria io sono, Pel figlio mio concedimi perdono! 50. Di qui l’ espressio
7 (1806) Corso di mitologia, utilissimo agli amatori della poesia, pittura, scultura, etc. Tomo I pp. 3-423
di Dei Novensili(e). Saturno. Saturno al dire di Platone(a) era figlio di Oceano e di Teti ; ma Esiodo nella sua Teogoni
sso scacciato, cominciò a tendergli insidie. Non vi riuscì, perchè il figlio , essendosene avveduto, lo rinchiuse nel Tartaro.
o chiamò Ifide ; e scorsi tredici anni, gli destinò in moglie Giante, figlio di Teleste, suo connazionale, la quale fralle gio
due animali, da cui viene tirato il di lei carro, ricordano Ippomene, figlio de Macareo o Megareo, e Atalanta, figlia di Schen
e ne la soddisfece, Mentre Cerere si dissetava, il giovinetto Abante, figlio d’ Ipotoonte e di Metanira, si fece a motteggiarl
mato da Teseo(a). Cerere pure si presentò a Plemneo, re di Sicione, e figlio di Perato, e veggendolo afflittissimo, perchè tut
oserpina a Cerere, quando questa Dea giunse in Argo appresso Pelasgo, figlio di Triopa (b). A sì tristo avviso restò per lungo
c). E’ celebre il castigo, con cui Cerere puni il Tessalo Erisittone, figlio di Triope. Costui, com’ era disprezzatore di tutt
ti gli uomini in un abisso d’acque, nè lasciò in vita che Deucalione, figlio di Prometeo (e) (7) e re della Tessaglia, e la di
samente vedremo. Altri vogliono che sieno stati instituiti da Ercole, figlio di Alcmena, in onore di Pelope, da cui egli traev
i per qualche tempo sospesi, si sieno poi rinovati da Ifito o Ificlo, figlio di Ercole (a). Altri narrano, che Ercole li intro
int rrotti a’ tempi di Corebo(b), e che si ristabilirono da Climeno, figlio di Arcade, uno de’ discendenti d’Ercole Ideo (c).
il mantello del Nume (d). Questo simulacro era stato opera di Fidia, figlio di Carmida (e). Le fondamenta del predetto tempio
larità. Dicono alcuni, che Giove non volendo mostrarsi ad Ercole, suo figlio , il quale desiderava di vederlo, nè potendo più r
in Afite, città della Tracia, ove avea un maestoso tempio. Lisandro, figlio dello Spartano Aristocrato, assediava l’anzidetta
sole presso alla Sicilia, nelle quali coloro abitavano (a). Prometeo, figlio di Giapeto e Temide, o di Climene, o della Ninfa
e (f). Molti vennero favoriti da Giove. Tra questi si nomina, Calamo, figlio del fiume Moandro. Egli amava Carpo, figlio di Ze
questi si nomina, Calamo, figlio del fiume Moandro. Egli amava Carpo, figlio di Zefiro e di una delle Ore, da cui con pari ten
la quale dire, che Giove si trasformò in Aquila per rapire Ganimede, figlio della Ninfa Calliroe e di Troe, re della Frigia(3
Latini, e al quale le gesta di tutti gli altri si attribuiscono, è il figlio di Giove e di Semele (a) (1). Giunone, gelosa del
me di Evanti(a). Altri dicono, che la voce Evio significa coraggio, o figlio , e che così Giove lo chiamò, quan de lo eccitava
Zoilo, Sacerdote Cheronese. Le figlie di Minia, che uecisero Ippaso, figlio di Leucippe, e lo recarono sulla mensa furono con
poi il di lei nome(b). Fu pure a Bacco molto caro Icario, o Icaro(c), figlio di Ebalo, re degli Spartani. Questi lo accolse ne
ssiva tristezza(a). Molti vennero puniti da Bacco, tra’quali Licurgo, figlio di Driante, e re degli Edonj, popoli vicinial pre
iglie di Dione, re di Laconia ; certi nocchieri della Lidia ; Penteo, figlio di Echione e di Agave ; Alcitoe colle altre sorel
dalle altre. La sorte cadde sopra Leucippe, che sacrificò Ippaso, suo figlio (b). Tra’ figliuoli di Bacco si nominano Stafilo(2
arra, che la Dea fu allevata in Sinfalo, città d’ Arcadia, da Temeno, figlio di Pelasgo, il quale le alzò tre tempj sotto tre
a finalmente cedette l’animale. Giunone lo diede in custodia ad Argo, figlio di Arestore, detto da’ Greci Panopte, ossia tutte
poscia trasferito in Cielo. Avvenne poi, che Giove fulminò Esculapio, figlio d’Apollo, conte più diffusamente vedremo altrove 
te il suo esilio sulla terra prese pure ad amare il giovane Giacinto, figlio di Amicla Volle un dì divertirsì seco lui al gioc
rito (a). Dopo tal fatto Apollo si trasferì nella Troade. Laomedonte, figlio d’Ilo, stava allora alzandovi le mura di Troja. I
ve Apollo esercitò il mestiere di muratore. Egli ajutò anche Alcatoo, figlio di Pelope, ad ergere un labirinto in Megara, citt
te sparire(a). La custodia di tutti questi tesori fu affidata a Ione, figlio d’Apollo e di Creusa, nata da Eretteo, re d’Atene
Altri dicono da Carneo Trojano ; altri dal bellissimo giovine Carno, figlio di Giove e di Europa, cui il Nume teneramente ama
Delo(b). Tra’ Sacerdoti d’ Apollo Iperboreo è famoso Abaride Scita, e figlio di Seuta. Egli fu regalato dal Nume d’ una frecci
stesso che il Sole(b). Sotto questo aspetto ebbe per padre Iperione, figlio di Urano e di Titea(c). In onore di Febo s’ insit
iglia di Tantalo, re della Lidia, e di Eurianassa ; il Gigante Tizio, figlio di Giove e di Elara ; Caanto, figlio di Oceano e
i Eurianassa ; il Gigante Tizio, figlio di Giove e di Elara ; Caanto, figlio di Oceano e di Teti ; Mida, figlio di Gordio, e r
glio di Giove e di Elara ; Caanto, figlio di Oceano e di Teti ; Mida, figlio di Gordio, e re della Frigia ; e certi Argivi. Ma
. Tra questi sono celebri Cirene, figlia del fiume Peneo ; Ciparisso, figlio di Telefo ; Sinope, figlia d’Asopo ; la Ninfa Sti
, figlio di Telefo ; Sinope, figlia d’Asopo ; la Ninfa Stilbe ; Iapi, figlio di Jaso ; Rea, figlia di Stafilo e di Crisotemi ;
ri frecce, e di un’armoniosissima cetra(e). Rea partorì ad Apollo un figlio . Se ne adirò il di lei padre, e la fece gettare n
ò gelosia in sommo grado (c). Quindi uccise a colpi di frecce Bufago, figlio di Giapeto, perchè costui sul monte Foloe avea te
venne a brani straziato (a). Lo Scoliaste d’Apollonio chiama Atteone figlio di Melisso, e soggiunge ch’egli fu lacerato da co
igo. Sappiamo da Omero, che questa Dea come intese, che anche Orione, figlio di Nettuno e di Brille(3), oltre essere famosissi
o, e per non esperimentarlo più a lungo sposò Aconzio (a). Melanippo, figlio di Marte, avendo veduto in un tempio di Diana la
ogni anno questo sacrifizio (b). I più cari a Diana furono Endimione, figlio di Calice e di Etlio, e re d’ Elide ; Britomarti,
cia, piccola città del’ Lazio, fabbricata, come vedremo, da Ippolito, figlio di Teseo (a). Questi le eresse un tempio, e v’int
Feste, dette parimenti Saronie (c). Fu detta Munichia dal re Munico, figlio di Pentacleo ; o da quella parte del Pireo, che s
otiamo, che Anfiteno o Anfisteno, il di lui padre, Anficle, Irbo, suo figlio , e i suoi népoti, Astrabaco, e Alopeco, Spartani,
bo, Isola del mare Egeo ; in Pafo, città dell’Isola di Cipro. Cinira, figlio di Pigmalione(2), e ricchissimo re di Cipro(e), r
tà e il tempio di Pafo, dedicato a Venere, furono fabbricati da Pafo, figlio del mentovato Pigmalione. Coloro, che così preten
re pieno di contentezza l’opera stessa delle sue mani. Egli n’ebbe un figlio , di nome Pafo, di cui abbiamo testè fatta menzion
Cesare, che pretendeva di descendere da questa Dea per mezzo di Julo, figlio d’Enea, le fece ergere un tempio sotto l’anzidett
to legato. Altri dicono, elle la Dea ricevette tal nome, perchè Jone, figlio di Suto, mentre offeriva un sacrifizio, vide un c
0), ed Enea, di cui parleremo altrove. La stessa Dea amò assai Adone, figlio di Cinira (11), re di Cipro, e di Mirta. Costei d
sa fu non solo autrice, ma ministra eziandio dell’esterminio. Toante, figlio di Bacco e d’Arianna, e re di Lenno, avea avuto d
e. Ipsipile fuggì da Lenno, e presa da’corsari, fu venduta a Licurgo, figlio di Pronace, e re di Nemea (c). Tra gli ustelli i
Dicesi, che la Dea anche si trasformasse in questo uccello. Il di lei figlio , Cupido, si vantò di poter cogliere in un giardin
ecrò a Nettuno, appellato Istmico, sì perchè egli vantavasi d’esserne figlio , sì perchè il Nume su quell’Istmo avea un magnifi
a Laconia, e ch’eragli stato eretto da Tenaro, fratello di Geresto, e figlio di Giove, che diede il suo nome al predetto Promo
, situata in faccia al porto di Trezene, e detta Calavria da Calavro, figlio di Nettuno : così narra Filostefano, citato dallo
ervavano dei capelli di Medusa, i quali Minerva aveva donato a Cefeo, figlio d’Aleo, per assicurarlo, che Tegea non sarebbe ma
nore le Feste, dette Niceterie(c). Si denominò Itonia, perchè Itonio, figlio d’Anfittione, le dedicò appresso Coronea un tempi
conseguì grandi onori e moltissimi tempj(b). Questa Dea amò Eretteo, figlio di Pandione I, e sesto re d’Atene. La terra, dice
Marte. MArte secondo Esiodo (a) e quasi tutti i Poeti Greci era figlio di Giove e di Giunone. Ovidio poi, seguito da alt
cere in qual maniera avrebbe potuto anch’ella partorire da se sola un figlio . Stanca dal lungo viaggio, si pose a sedere appre
rima di Cesare, e poi de’ due Crassi, cioè di M. il padre, e di P. il figlio (a). Si denominò Turio dal greco verbo theo, esse
tempio nella via Appia(e). Aerope, figlia di Cefeo, nel partorire un figlio morì di dolore. Benchè morta, non lasciò di pasce
pio a Giunone Lucina sul monte Esquilino. La quinta, perchè Marte era figlio della predetta Dea, la quale, come abbiamo espost
stato (a). Marte inoltre alle preghiere di Venere, ferita da Diomede, figlio di Tideo, avea preso a proteggere i Trojani. Mine
Medico degli Dei, lo risanò (b). Marte finalmente uccise Allirrozio, figlio di Nettuno e della Ninfa Eurite, perchè colui ave
bo, ossia le Spavento e il Timore (a). Plutarco vuole, che Fobo fosse figlio di questo Dio, e che a lui pure si sacrificasse p
e di Giove(a). Cicerone riconobbe quattro Vulcani, uno de’ quali era figlio del Cielo, l’altro del Nilo, il terzo di Menalio,
trato per causa della di lui bruttezza. La Dea, che non diffidava del figlio , allettata dalla bellezza del dono, si affrettò a
ollonio gli dà per madre Europa, figlia di Tizio(h). V’ è chi lo dice figlio di Elaso e della Ninfa Stilbe, e chi di Elaso e d
Peleponneso, passati a stabil rsi in Italia sotto la guida di Enotro, figlio di Licaone, re d’Arcadia(c). (d). Virg. Aen. l.
ipi Titani, che lo misero a morte. Iside, avendo trovato il corpo del figlio nel Nilo, gli restituì la vita, lo rendette immor
si accinsero all’ impresa, e vi perdettero la vita. Ippomene alfine, figlio di Macareo o Megareo, e di Merope, aspirò anch’ e
e d’Argo, ch’erasi ritirato in Eleusi a cagione dell’odio d’ Agenore, figlio di Triopa, re d’Argo, e dove avea sposato una don
donna, da cui ebbe i due figli, Trittolemo ed Eubuleo. Altri lo fanno figlio dell’ Oceano, e della Terra (a). Cherilo, Poeta G
, e da quella tralle figlie di Anfizione, la quale ebbe da Nettuno il figlio Cercione, di cui parleremo (b). V’è chi credette,
nato a coltivare la terra (c). Igino (d), e Lattanzio (e) lo chiamano figlio del re Eleusio : Secondo questo ultimo Scrittore
hol. l. 5. (6). Non operò Cerere in quella guisa anche con Deifonte, figlio d’Ipotoonte, sebbene dimostrasse per lui pure som
renice, o Berenice(o). Costei vi riportò il premio della Corsa ; e il figlio suo, Pisidoro o Eucleo, vi conseguì pure una coro
convitati(e). Più volte conseguì il premio in tali Giuochi Acusilao, figlio di Diagora, e fratello di Damagete, discendenti d
si dalla fame, che poco dopo era insorta ad affliggerli(a). Teopompo, figlio di Demarato, riportò ne’ Giuochi Olimpici il prem
arato, riportò ne’ Giuochi Olimpici il premio del Pentatlo. Lasciò un figlio dello stesso suo nome, il quale pure conseguì più
ono ne’ Giuochi Olimpici la corona d’ulivo, il padre alla Lotta, e il figlio alla Corsa de’cavalli. In Alti cravi il carro di
uperato da Teagene(c). Fu pure ne’ medesimi Giuochi coronato Promaco, figlio di Drione, cittadino di Pellene, nel Peloponneso.
in Adbera, città della Tracia ; di Telesta, di Messenia ; di Teotimo, figlio di Moschione ; di Tersiloco, di Corcira ; di Piri
re della Tracia(g). Finalmente v’è chi le chiama Dodonine da Dodono, figlio d’ Europa(h). Atlante poi ebbe altre sette figliu
n. Lex. Univ. (5). Alcuni pretendono, che Jacco fosse il nome di un figlio di Cerere ; ch’egli accompagnasse la Dea ne’ suoi
doro Siculo riferisce, che sotto il nome di Sabazio si riconosceva un figlio di Giove e di Proserpina, assai più antico, che i
(a). Altri attribuiscono questo stesso nome non a Bacco, ma ad un suo figlio (b). Cicerone pretende, che il Bacco, per cui s’in
retende, che il Bacco, per cui s’instituirono le Feste Sabazie, fosse figlio di Caprio, e avesse regnato in Asia(c). Clemente
o e circondato da colonne(a). La Ninfa Semetide gli avea partorito un figlio , di nome Acide. Questi divenne pastore di Sicilia
astori, e a’limiti delle campagne(d). Eliano(e), le Probo(f) lo fanno figlio di Cratide, pastore d’Italia, e di una capra : ed
. Plutarco lo fa nascere da Valeria Tusculanaria(a). Virgilio lo dice figlio di Pico(b). Fu soprannominato Littorale, perchè i
o celebre, nato da Mercurio o da Pane, e da una Ninfa(f). Nonno lo fa figlio della Terra. Dicesi, che sia nato in Malsa, Capit
re anche a Proserpina perchè era figlia di Cerere, o perchè Bacco era figlio di lei(b). (a). Potter. Archarol. Graec. l. 2.
de, che l’ Icario, padre di Erigone, fosse diverso dall’altro, ch’era figlio di Ebalo, e padre di Penelope (b). Altri pretendo
(b). l. 9. (21). Stafilo secondo Apollodoro (b), e Tzetze (c) era figlio di Bacco e di Arianna. Altri lo fanno figlio di S
ro (b), e Tzetze (c) era figlio di Bacco e di Arianna. Altri lo fanno figlio di Sileno o di Sileto. Fu il primo, che insegnò a
Apollonio lo fa nascere da Tifone e da Echidna (i) ; Esiodo lo vuole figlio di Ceto e di Forci (l) ; e Pisandro, citato dallo
h). Lil. Gyrald. Syntagm. 15. (3). Inaco spedì Lirco, suo nipote e figlio di Fo’ roneo, affinchè cercasse d’ Io. Il giovane
bbe in moglie Ismene, figlia del fiume Asopo, la quale gli partorì un figlio , detto Jaso (b). (a). Joh. Jacob. Hofman. Lex.
l nome di Melampode significa dal piede nero ; e fu così appellato il figlio di Amitaone, perchè avendolo la di lui ma re espo
verato tra’ Semidei, ed ebbe tempj, Feste, e sacrifizj (f). Lasciò un figlio di nome Teodamante o Teodamante, il quale riuscì
Univ. (12). La favola d’Iti non è dissimile dalla seguente. Tereo, figlio di Marte, e re de’ Traci, ebbe in moglie Progne,
far portare all’empio marito. In quell’istante sopraggiunse Iti, suo figlio , oui Progne considerando somiglievole a Tereo, ne
Feste. Mangiò Tereo, nè seppe di mangiare le sue carni in quelle del figlio . Non avea per anco finito di cibarsene, che ricer
vestito, e le parole degli uomini(e). Alcuni però nol riconoscono per figlio , ma per ministro del Sonno(g). Fantaso, così dett
e. Mandava dalla bocca e dalle narici torrenti di fuoco(a). Ipponomo, figlio di Glauco, re di Corinto nell’ Acaja, accidentalm
ssia uccisore di Bellero ; e fu costretto a ritirarsi appresso Preto, figlio d’Abante, re degli Argivi. Quivi fu accusato di f
cque dello Stige sta continuamente specchiandosi il giovine Narcisso, figlio del fiume Cefisso, e di Liriope, bella Ninfa dell
gli scellerati, che si trovano nel Tartaro, i più famosi sono Sisifo, figlio d’Eolo ; Salmoneo, principe di Elide, e fratello
d’Eolo ; Salmoneo, principe di Elide, e fratello di Sisifo ; Flegia, figlio di Marte, e re de’ Lapiti nella Tessaglia ; Tanta
ne(d) o da Giove, e dalla Ninfa Plota, e re della Lidia(e) ; Issione, figlio di Flegia(f) ; e le Danaidi, figlie di Danao, re
ero a Psafone gli onori divini(a). Emo finalmente, re della Tracia, e figlio del fiume Strimone, e Rodope, di lui moglie, voll
balia all’ Eumenidi(e). Strabone lasciò scritto ; che Issione era non figlio , ma fratello di Flegia(a) ; Eschilo soggiunge, ch
figlia di Galatea, affinchè potesse unirsi in matrimonio con Lampro, figlio di Pandione, a cui il di lei padre aveala promess
eretta da Lisandro, Generale degli Spartani, al famoso Indovino Abas, figlio di Cimeo e di Clitennestra(c). (a). Strab. l. 1
e richezze di quel tempio. Apollo poi bramava, che Jone fosse creduto figlio di Zuto, re d’Atene, il quale erasi unito in matr
per sapere, se egli avrebbe alcun figliuolo. Intese, che sarebbe suo figlio quello, il quale egli incontrerebbe, uscendo dal
tal cosa altro non fosse che un artifizio per collocare sul trono il figlio di qualche schiava da lui amata ; e però ella si
i provedere al pùbblico bene(a). Eglino presero il nome da Anfizione, figlio di Deucalione, terzo re d’ Atene, che al dire di
colo d’Apollo. Ivi sposò Racio, Sovrano di quel paese, da cui ebbe il figlio Mopso(g). Trasferitasi in Italia, si unì in matri
Alcuni la dicono nata da Titano e dalla Terra(f) ; altri da Pallante, figlio di Crio(g). Ella precede il Sole(h), coperta di g
a portata dal cavallo Pegaso(m). Ella amò molto il bellissimo Titono, figlio di Laomedonte, re di Troja, lo rapì, e nel suo ca
mentare gli effetti del suo sdegno anche a Pico, antico re del Lazio, figlio di Saturno, e Augure famoso. Quegli, perchè non c
l genitore, che ben conosceva il periglio, a cui esponevasi l’incauto figlio . Ma non potendo nè colle ragioni dissuadernelo, n
tontide(b). Febo altresì, preso da grave tristezza per la perdita del figlio , privò per un’intera giornata della sua luce tutt
do. Ad avvenimenti sì strani erasi trovato presente il giovane Cicno, figlio di Stenelo, re della Liguria, e zio di Faetonte.
ttica, era ad esse sacro(f) ; Ardalidi, o Ardaliotidi, perchè Ardalo, figlio di Vulcano, molto le onorava(g) ; Pegasidi dal ca
alle acque del Diluvio(e). Acquistò poi il predetto nome da Parnasso, figlio della Ninfa Cleodora e di Cleopompo, o, come altr
tro, detto Coricio dalla Ninfa Coricia, la quale partorì ad Apollo un figlio , di nome Licoreo(d). Dal predetto luogo si denomi
ythol. l. 9. (b). Paus. l. 1., Stat. Theh. l. 1. (47). Macareo era figlio di Eolo, re di Friotide nella Tessaglia. Egli ren
ide nella Tessaglia. Egli rendette la sua sorella, Canace, madre d’un figlio . Voleva la giovine celarlo al di lei padre, e con
ne, gli ruppe la testa col predetto strumento(c). Fuvi un altro Lino, figlio parimenti d’Apollo e di Psamate, figlia di Crotop
h’egli eccellentemente nell’arte di suo padre, e la comunicò anche al figlio , Tamiride. Questi divenne così peritissimo in tal
e, madre d’Anfione. Costei andava errando per la Grecia, quando Foco, figlio d’Ornizione per la di lei singolare bellezza la g
o tra gli Astri il sopraddetto Delfino(b). (52). Orfeo era veramente figlio della Ninfa Calliope e di Eagro, re di Tracia(c) 
gior splendore alla nascita e al talento di lui, si pubblicò, ch’ era figlio di Apollo(d). Egli accoppiava con tanta dolcezza
, che fu punta da quell’ animale, mentre fuggiva dal pastore Aristeo, figlio d’Apollo e della Ninfa Cirene(g). Soggiungono che
(c). Nat. Com. Mythol. l. 4. (55). Dafne era pur amata da Leucippo, figlio d’Enomao, re di Pisa. Questi, conoscendo l’avvers
molto si distinse all’assedio di Troja. Polimela sposò poi Echecleo, figlio di Attore, che per averla in moglie dovette offer
i (a). Quì si ricorda pure Polifonte, la quale ebbe per padre Ippono, figlio di Triballo ; e per madre Trassa o Traossa, figli
lzarono magnifici monumenti (b). (3). Orione non fu creduto da tutti figlio di Nettuno e di Brille, ma la di lui nascita venn
ch’egli avea loro sacrificato (f). Ferecide poi dice, che Orione era figlio di Nettuno e di Euriale, e che il padre suo gli a
dimione molto si rassomigliò Epimenide, Poeta Epico, nato in Creta, e figlio di Agiasarcò. Costui, entrato in un antro per rip
n. Mythol. (14). Altri dicono che Diana fu detta Lafria, da Lafrio, figlio di Delfo, che le eresse il predetto tempio(c). (
. (16). Antonino Liberale vuole che Toante, re della Tauride, fosse figlio di Boristene(e). Gli altri Antichi nionte parlano
a). (2). Apollodoro dice, che Cinira nacque da Tanace, e da Sandoco, figlio di Faetonte, e nipote di Titone e d’Aurora (b).
zj(h). Finalmente le Grazie si denominarono Eteoclee, perchè Eteocle, figlio d’Andreo, e re d’Orcomeno, fu il primo ad ergere
ricusò di dare la pattuita ricompensa. Ercole, assistito da Euripilo, figlio di Desameno, re d’Olene, e da Oicleo, figlio d’An
, assistito da Euripilo, figlio di Desameno, re d’Olene, e da Oicleo, figlio d’Anrifato o Tifato, e di Zeusippa, figlia d’Ippo
amina, il più caro de’suoi seguaci, e fece prigioniero anche Podarce, figlio di Laomedonte. Esione ricercò di poter condurre s
d Ercole, dov’erano i pomi d’oro, de’quali pur ragioneremo(b). Questo figlio di Nettuno per lo più soggiornava nel mare Egeo,
ereo secondo altri Poeti era un Nume del mare antichissimo, e creduto figlio d’Oceano e di Teti (d). (7). Alcuni fanno Proteo
o, e creduto figlio d’Oceano e di Teti (d). (7). Alcuni fanno Proteo figlio d’Oceano e di Teti, e non di Nettuno e di Fenice
Melanippa. Eglino erano stati esposti alle bestie feroci. Metaponte, figlio di Sisifo, era allora per ripudiare Teano, sua mo
lunga coda(i). (d). Paus. l. 2. (15). Altri dicono, che Melicerta, figlio del Tebano Atamante, e d’Ino, fuggendo colla madr
ata in bellissimo fiore(h). Esiodo finalmente vuole, che Zefiro fosse figlio d’Astreo e d’Aurora(a). Euro poi da’ Latini si ap
sse presero questa ultima denominazione dal re de’Venti, ch’era Eolo, figlio d’Ippoto, o di Giove(h). Eutidemo Ateniese gli dà
). Eolo ebbe un’altra figlia, detta Tanagre, la quale sposò Pemandro, figlio di Cheresilao, e visse sì lungo tempo, che acquis
alcomenia e Aulide, figlie d’Ogige(a). (a). Paus. l. 8. (2). Eneo, figlio di Partaone, e re d’Etolia, celebrò una festa in
ò nel focolare il legno per abbruciarlo. Lontano si trovava allora il figlio , e niente consapevole di sua sciagura, quando all
va (b). Egli, come riferisce lo Scoliaste di Apollonio, ebbe anche un figlio , di nome Falero, che fu uno degli Argonauti. Ques
e deriso per la deformità della sua bocca(e). (4). Ceculo fu creduto figlio di Vulcano, perchè fu concepito in forza d’una fa
di sua madre, mentre questa stava appresso il fuoco. Altri lo dissero figlio del predetto Nume, perchè appena nato fu trovato
8 (1874) Ristretto analitico del dizionario della favola. Volume I pp. -332
olo delle sabbie libiche, confinanti con la regione dell’Egitto, sarà figlio di Nettuno, Dio del mare ; e della Terra ; avrà f
utti ai piedi della Libica catena, non rendano inutili gli sforzi del figlio della Terra. La tradizione favolosa, dando da ciò
A 1. Aba, o Abas. — Città della Focide così nominata da Abas, figlio di Linceo e d’Ipernestra. 2. Abadil o Betile. — C
e La Najade gentile Abarbarea, Bucolïon del re Laomedonte Primogenito figlio , ma di nozze Furtive acquisto, conducea la greggi
altro Abas, da non confondersi col re degli Argivi, e che fu del paro figlio di Linceo e d’Ipernestra, altri dicono di Belo. E
i tanti suoi nomi, ba avuto quello di Abretano. 24. Abseo. — Gigante figlio della terra e del Tartaro. 25. Absirto. — Fratell
. — Era questo uno dei nomi di Mercurio dal suo padre putativo Acaco, figlio di Licaone. 29. Acadina. — Fontana celebre in Sic
iche riuscirono inutili, Laodice ; figlia di Priamo ebbe da Acamao un figlio , che fu allevato, da Ethra ava paterna di Acamao,
carneficina, questo principe ebbe la ventura di riconoscere Ethra col figlio suo, e riuscì a salvar tutti e due dalle mani dei
Apollo la sposò e ne ebbe due figli. 37. Acasto. — Famoso cacciatore, figlio di Pelia re di Tessaglia. Creteisa sua moglie, de
he a Teleforo il soprannome di Acesio. 43. Aceste. — Re di Sicilia, e figlio del fiume Triniso. Egli ricevette onorevolmente E
per ricompensarlo della sua buona azione. Vi fu anche un altro Acete, figlio del Sole e di Persa. Egli dette una delle sue fig
re a Deidamia, figlia di Licomede. La sposò segretamente e ne ebbe un figlio per nome Pirro. Quando i Greci risolvettero di ci
I Greci gli innalzarono una tomba sul promontorio Sigeo, e Pirro suo figlio gl’immolò Polissena. Si racconta ancora di Achill
erlo, e fu salvato da Enea che lo accolse sulle sue navi. 65. Achmeno figlio di Egeo ; dette il suo nome ad una parte della Pe
o dei Ciclopi. Si dà anche questo nome a Saturno, nonchè a Cœlus come figlio di Acmone. 76. Acœto V. Acoto. 77. Aconte. — Uno
) dove la barca approdò, trattò cortesemente Danae e fece educare suo figlio Perseo, il quale divenuto adulto si mise a correr
Vi furono diversi altri col nome di Actor : un seguace di Ercole ; un figlio di Nettuno, ed un fratello di Cephalo. 94. Adad,
e dato ad Ercole. Egli fece un giorno una scommessa con certo Depreo, figlio di Nettuno, a chi avesse mangiato un intero bue.
chàiment de ses crimes, Fénélon Télémaque. Vi fu un altro Adrasto figlio del Re Mida, il quale per inavvertenza uccise Ati
ro Adrasto figlio del Re Mida, il quale per inavvertenza uccise Atiso figlio di Creso, e ne fu tanto addolorato, che sebbene i
li si dette fino un Oracolo. 151. Agamennone. — Re d’Argo e di Micene figlio di Plistene, e nipote d’Atreo. Egli fu il capo de
d uua Amazzone conosciute sotto il nome di Agave. 165. Agavo. — Altro figlio di Priamo. 166. Agdelfo, Agdifio o Agdisto. — Mos
ndo. Giove innamorato di questa pietra la cangiò in donna e n’ebbe un figlio che fu detto Agdelfo. 170. Agelao. Vedi l’articol
e padre di Tersite. Vi furono anche due altri Agrio, uno dei quali fu figlio d’Ulisse e della maga Circe. Agrio è anche il nom
, perchè era madre di sei principi, mentre ella non aveva che un solo figlio . Spinta dalla sua cieca passione, ella uccise una
noscendo il suo terribile errore, pianse tanto la morte del suo unico figlio , che gli Dei, mossi a compassione della colpevole
elli scrittori che godono più credito. Oileo, re dei Locresi, ebbe un figlio a nome Ajace. Fu uno dei principi Greci che comba
va, senza lasciarvi intervenire Nettuno. Ajace fu anche il nome di un figlio di Telamone e di Esione ; non meno dell’altro imp
pureo in un momento apparse. Quel fior leggiadro, in cui cangiossi il figlio Già d’Amiciante, di quel sangue uscio E dal color
ha preso il partito di tacere, ed è diventato muto ». 224. Alabanda, figlio di Calliroe che fu divinizzato. Il suo culto fu c
e uno dei Cavalli di Plutone. Fu anche il nome del fratello di Neleo, figlio di Nestore ; e quello d’uno dei compagni di Sarpe
nii malefici. 231. Alba. — Città dell’Azio : fu fabricata da Ascanio, figlio di Enea. 232. Albania, contrada dell’Asia sulle c
. Alcatee erano così dette le feste in onore di Alcatoo. 237. Alcatoo figlio di Pelope. Essendo stato incolpato d’aver preso p
i rifugiò in Megara, dove uccise un leone che aveva divorato Eurippo, figlio del re di quella contrada. Alcatoo sposò poi la f
Anchise. Egli fu ucciso da Idomeneo all’assedio di Troja. 238. Alceo figlio di Perseo e marito d’Ipponomea. Egli fu padre di
gione si da tanto comunemente il nome di Alcide. Vi fu un altro Alceo figlio di Ercole che fu il primo degli Eraclidi, così ch
lceste. Euripide, Alceste Tragedie Atto I, Scena 1. 240. Alchmeone figlio di Anfiareo. Per ordine di suo padre uccise la ma
nati un di gli orti famosi, O quei d’Alcinoo, albergator cortese, Del figlio di Laerte. Milton — Paradiso Perduto. Lib. IX tr
di Atene. Vi furono diversi altri conosciuti sotto questo nome : uno figlio di Marte, uno figlio di Amycus, ed un terzo figli
diversi altri conosciuti sotto questo nome : uno figlio di Marte, uno figlio di Amycus, ed un terzo figlio d’Ippocone. 256. Al
questo nome : uno figlio di Marte, uno figlio di Amycus, ed un terzo figlio d’Ippocone. 256. Alea. — Soprannome dato a Minerv
telare dei fanciulli prima della loro nascita. 264. Alemonide Miscelo figlio d’Alemone era anche così detto dal nome del padre
sandra, indovina che fu figlia di Priamo re di Troia. 269. Alessandro figlio di Priamo. I pastori che l’allevarono lo chiamaro
arono lo chiamarono Paride V. Paride. Vi fu anche un altro Alessandro figlio di Eristea. 270. Alete figlio di Egisto, il quale
Paride. Vi fu anche un altro Alessandro figlio di Eristea. 270. Alete figlio di Egisto, il quale avendo usurpato il regno di M
e. — Ninfa che fu madre d’Esaco. Il re Priamo da cui ella ebbe questo figlio l’amò con passione. 290. Allegrezza. — Dal latino
la scalata al cielo. 296. Aloe V. Aine. 297. Aloeo o Aloo. — Gigante figlio di Titano e della terra. Egli sposò Ifimedia, la
quale avendo prestato orecchio alle seduzioni di Nettuno, ne ebbe un figlio Ippotono. Però il padre della sedotta la uccise p
ma a ferire il cignale, le cui spoglie le vennero offerte da Meleagro figlio di Oeneo, ma i fratelli d’Altea, punti dal veder
mpio superbo in cui la veneravano insieme ad Adone. 321. Amatus. — Fu figlio d’Ercole e fondatore della città che dal suo nome
di A. Caru. Vi fu un altro conoscinto sotto il nome di Amico, che fu figlio di Nettuno e di Bisinide. Visse vita da masnadier
ato sotto la figura di un montone. Ammone fu similmente il nome di un figlio di Cinira che sposò Mirra e ne ebbe un figliuolo
Mirra, e sdegnato la maledisse e la cacciò dalla sua casa insieme al figlio ed al marito. Mirra col piccolo Adone si ritrasse
cieli, gli dei immortali e la terra. Platone asserisce essere l’Amore figlio del Dio delle ricchezze e della Dea della povertà
nnome di Mopso, da suo padre Ampix. 352. Ampico. — Detto anche Ampix, figlio di Clori, e padre di Mopso, di cui nell’articolo
usato dai poeti Arcadici. 358. Amyntoridi. — Discendenti di Fenicio, figlio di Amintore. 359. Amyone. — Una delle cinquanta D
vano che così fosse nominato il dio dei Giudei. Vi fu anche un greco, figlio di Menteo che avea questo nome. 385. Anchisladi. 
chise. 386. Anchise. — Principe Troiano della famiglia di Priamo : fu figlio di Capi e, secondo altri, di Assaraco e di una ni
presa di Troia era così vecchio, che non potendo camminare fu da suo figlio Enea portato in braccio fino alle navi Greche, su
delle più deserte vie di Atene. Minos, volendo vendicare la morte del figlio , portò la guerra contro gli Ateniesi, li vinse ed
di Tebe e moglie di Ettore, il più famoso eroe Troiano da cui ebbe un figlio che fu detto Astianatte. Dopo la presa di Troia,
a, ella nella divisione del bottino di guerra, cadde in sorte a Pirro figlio di Achille, il quale la condusse in Epiro e la sp
stato un giorno rimproverato da Minos, il quale negava a lui d’esser figlio di Nettuno, disse che avrebbe accettata qualunque
Minos gettò nel mare un anello, dicendo a Teseo che se era veramente figlio del mare, non doveva avere alcun ritegno di getta
scono che i poeti dell’antichità confondono Anfiareo con Alcmeone suo figlio . 409. Anfidamo. — Figlio di Busiride che fu uccis
Figlio di Deucalione e di Pirra. Vi fu un altro Anfidione il quale fu figlio di Eleno e fondatore del famoso tribunale che dal
finomea. — Fu madre di Giasone, capo degli Argonauti. Credendo che il figlio fosse morto nella spedizione per la conquista del
. Egli mosse guerra ai Telebani, e li sconfisse con l’aiuto di Cometo figlio Pterelao loro re, al quale la figlia taglio un ca
icorda che Ercole rispose ad un tale che gli addebitava di non essere figlio di Giove, queste orgogliose parole : Se non sono
di non essere figlio di Giove, queste orgogliose parole : Se non sono figlio di un Dio, ho merito abbastanza per esserio. 423.
. Antenoridi. — Discendenti di Antenore. 457. Anteo. — Famoso gigante figlio di Nettuno e della Terra. Egli erasi stabilito in
to nome un dio che si adorava come l’opposto di Cupido. Lo si credeva figlio di Venere e di Marte. Vedendo che Cupido col pass
la racconta che al momento in cui Laerte stava per impalmaria, Sisifo figlio di Eolo la violò, e che quindi egli e non Laerte
idice. Seguì suo padre all’assedio di Troia e vi fu ucciso da Mennone figlio dell’ Aurora. 476. Antinoo. — Uno di coloro che v
i scrittori mitologici su tale personaggio. Alcuni vogliono che fosse figlio di Osiride ; altri di Mercurio ; altri finalmente
di partire. Così in Virgilio allorchè Venere si presenta ad Enea, suo figlio , in sembianza di cacciatrice, l’erce non la ricon
non avesse proclamato con giuramento, che il novello ascritto era suo figlio . Sino al compimento di codesta formola i nuovi as
. Aquilone. — Vento estremamente freddo ed impetuoso. La favola lo fa figlio di Eolo e di Aurora, e lo dipinge con la coda di
ione conosciuta sotto il nome di orsa maggiore. Evandro ebbe anche un figlio chiamato Arcade. Con tale denominazione veniva de
ed agli armadi. 526. Ardalidi. — Soprannome dato alle Muse da Ardalo figlio di Vulcano, a cui si attribuisce l’invenzione del
imonie. Vedi Argea. 543. Argentino. — Dio delle monete d’argento. Era figlio di Esculano e della dea Pecunia. Vedi Es. 544. Ar
bro I. trad. di Dell’ Anguillara. Un altro Argo fu famoso architetto figlio di Polibio ; generalmente è lo stesso che inventò
suo nome. Finalmente la tradizione mitologica fa menzione di un Argo, figlio di Giove, e di Niobe, che fu re della contrada ch
utarco e Strabone, nelle loro opere. 577. Aristore. — Padre di Argo e figlio di Crotopo. 578. Armata Venere. — Sotto questa de
fu presa ed uccisa. Virgilio canta che Venere presentossi ad Enea suo figlio in sembianza di cacciatrice all’istesso modo come
erta del sacrificio agli Dei. 603. Ascalafo. — La favola lo fa essere figlio del fiume Acheronte, e della notte. Fu lui che di
rfosi libro V trad. Dell’ Anguillara. Vi fu anche un altro Ascalafo, figlio di Marte che fu uno dei più rinomati guerrieri Gr
I trad. di Vinc. Monti 605. Ascanio. — Detto anche Julio fu l’unico figlio di Enea e di Creusa. Suo padre quand’egli era anc
ato un altro fiume nella città di Acaia, egualmente detto Asopo da un figlio di Nettuno che aveva l’istesso nome. 620. Asporin
ica quaglia. Vi fu anche un’altra Asteria da cui Bellerofonte ebbe un figlio . 627. Asterio. — Re di Creta e padre di Minos. Eg
a famosa per la corruzione dei suoi costumi. 634. Astianatte. — Unico figlio di Ettore e di Andromaca. …..il pargoletto Unico
tte. — Unico figlio di Ettore e di Andromaca. …..il pargoletto Unico figlio dell’eroe Troiano, Bambin leggiadro come stella.
chè Andromaca lo sottrasse con la fuga al pericolo, ricoverandosi col figlio in Epiro. 635. Astidamia. — Una delle mogli di Er
egli espugnò la città di Efina in Elide fu da lui amata e ne ebbe un figlio che fu poi noto sotto il nome Tlepolemo. Finalmen
o, mentre conduceva all’altare Ismene. 670. Atlante. — Gigante che fu figlio di Giove e di Climene. La favola finse che suo pa
giorno avvertito dallo oracolo di tenersi in guardia contro un altro figlio di Giove egli ne fu così afflitto che non volle p
to ai patti Ercole sdegnato l’uccise e dette i suoi stati a Fileo suo figlio . 681. Augurio. — Specie di sortilegio che si comp
su di un carro di metallo scintillante. Aurora amò teneramente Titone figlio di Laomedone, giovane principe celebre per la sua
cipe celebre per la sua bellezza. Ella lo rapì, lo sposò e ne ebbe un figlio chiamato Mennone. La passione di Aurora per lui f
ertenza. Allora Aurora lo condusse in Siria ove lo sposò e ne ebbe un figlio . Ben presto però disgustata di lui lo abbandonò p
ti anche auguri. V. Augurio. 689. Austero. — Vento estremamente caldo figlio di Astreo e di Eribea. Altri scrittori lo fanno f
nea nella guerra di Turno. ….Aventino, de l’invitto Alcide Leggiadro figlio . Questi col suo carro Di palme adorno, e co’ vitt
ano. — Montagna d’ Arcadia consacrata a Cibele, così chiamata da Afan figlio di Arcaso, il primo la cui morte fosse onorata di
i che sotto il nome di Baal si venerasse il sole. Alcuni lo han fatto figlio di Nettuno e della regina Lidia, che regnò nell’
ra, prima che Semele fosse del tutto spirata, per salvare la vita del figlio , di cui la disgraziata era incinta, estrasse il p
tato, e le fila di una cospirazione. 787. Bianor. — Detto anche Oeno, figlio di Tiberisa e di Manto : egli fondò la città di M
azioni. 817. Borea. — Vento del settentrione : la favola lo fa essere figlio di Astrea e di Eribeo. La tradizione mitologica r
olo precedente. 823. Briareo. — Detto con altro nome Egeone. Gigante, figlio del cielo e della terra ; prese parte nella guerr
o. — Uno dei centauri ucciso da Ceneo. 834. Bronte. — Famoso ciclopo, figlio del cielo e della terra. Egli insieme ad altri du
tutti gli stranieri che approdavano nei suoi stati. Fu ucciso con suo figlio , e con tutti i suoi adepti, da Ercole, al quale e
uali un trojano, ucciso da Camillo, un sacerdote, un argonauta, ed un figlio di Pandione, re d’Atene, al quale venivano offert
sio. Fu madre di Laerte e avola di Ulisse. 869. Caco. — Famoso ladro, figlio di Vulcano. Egli dimorava nelle circostanze del m
ea. 874. Cadmillo. V. Camillo. 875. Cadmo. — Fondatore e re di Tebe e figlio di Agenore e di Telefassa. Essendo stata Europa r
e nella Laconia, in onore di Diana. 885. Calcante. — Famoso indovino, figlio di Testore, che seguì l’armata dei Greci all’asse
a. Giove, avendo presso per ingannarla la figura di Diana, ne ebbe un figlio per nome Arcaso, al quale, Calisto dette la luce
rice di tutte le amanti del suo divino consorte, cangiò Calisto e suo figlio Arcaso in orsi : Quel si leggiadro e grazioso as
r parte, si travestì da maestro degli esercizî, per accompagnarvi suo figlio . Ma, non potendo frenare i trasporti della gioia
orata con un culto particolare. 936. Candaulo. — Detto anche Mirsilo, figlio di Mirso, fu l’ultimo degli Araclidi. Amò così pa
celebre per le metamorfosi che vi operarono diverse Divinità. Cario, figlio di Giove, ne fu il fondatore, onde il nome che po
lto particolare con cui veniva adorato nella provincia fondata da suo figlio . V. Caria. 967. Carisie. — I greci chiamavano le
te all’uom fu dato. Schiller — Cassandra. Trad. di A. Maffei Ajace figlio di Oileo, trovandola sola in un tempio, la violen
 — V. Caistrio. 1017. Cea. — Isola del mare Egeo, cosi nomata da Ceo, figlio di Titano, è celebre per la sua fertilità in bach
guerra agli Dei. Fu ucciso da Venere. Vi fu anche un altro Cebrione, figlio naturale del re Priamo. Patroclo l’uccise allo as
à. Ma come essi non fecero attenzione alle sue parole, non credendolo figlio di Vulcano, egli invocò suo padre, dio del fuoco,
me senza esserne punto offeso, ciò che lo fece ritenere da tutti come figlio di Vulcano. 1023. Cecopro. — Ricchissimo egiziano
ssione li cangiò entrambi in astri. 1031. Cefeo. — Re di Etiopia : fu figlio di Fenicio e padre di Andromeda. Vi fu ancora un
i lavorare la terra, e assunse l’incarico di allevare segretamente il figlio di lui, per nome Deifone, al quale ella porse il
ti. 1064. Ceriel. — Vale a dire araldi. Così furono detti da Cerisco figlio di Mercurio. Si aveva per essi una grande veneraz
osservazione delle linee della mano. 1084. Chirone. — Famoso centauro figlio di Saturno e di Filira. Saturno, perdutamente inn
a vigilanza di sua moglie Rea ; ed è perciò ch’egli ebbe da Filira un figlio che, secondo la tradizione mitologica, ebbe il co
hio in mezzo la fronte. Apollo sdegnato per la morte di Esculapio suo figlio , fulminato da Giove, distrusse i ciclopi come col
Egli è ritenuto come il più antico degli Dei. Fu detronizzato da suo figlio Saturno, che regnò in sua vece. 1104. Cigno o Cie
Ercole e fu vinto. Marte allora sdegnato per la disfatta del proprio figlio volle battersi personalmente con Ercole ; ma Giov
re di Cipro V. Ammone. 1125. Ciniro il giovane. — Soprannome di Adone figlio di Ciniro e di Mirra — V. Adone. 1126. Cinisca. —
1156. Citora. — Città e montagna della Galazia, così detta da Citoro figlio di Prisso. Quella contrada era coperta di boschi.
nie degli Aruspici. 1189. Clitio. — Uno dei fratelli del re Priamo, e figlio di Laomedone. 1190. Clito. — Così ebbe nome uno d
o. — Famosa città della Grecia, la quale deve il suo nome a Corintio, figlio di Giove. 1260. Corinete. — Figlio di Vulcano : f
i fu un altro Corito di cui la tradizione mitologica fa menzione come figlio di Paride e di Enone. Gelosa Enone del famoso rat
r riavere il corno che Ercole gli aveva tagliato. 1267. Coroneo. — Fu figlio di Foroneo e re dei Lapidi. Fu uno degli Argonaut
i della sua vita, ne ebbe in risposta che sarebbe stato ucciso da suo figlio Altmeno. Questo giovane principe, spaventato dall
tranquillo avvenire a Crateo, ma questi non potendo vivere senza suo figlio , allesti una flotta e mosse egli stesso a rintrac
veder compiuta la funesta predizione dell’oracolo, perchè quando suo figlio gli si accosto per spogliarlo delle armi, essi si
tè contro Acheolo per la ninfa Egesta, che poi sposò e da cui ebbe un figlio per nome Aceste. 1399. Criniso. — Sacerdote di Ap
o. 1313. Croco. — Più comunemente conosciuto sotto il nome di Croto : figlio del dio Pane e di Eufema. Dopo la morte fu annove
che portò a Dafne. 1345. Dafni. — Giovane pastore della Sicilia : fu figlio di Mercurio. Egli amò con passione una ninfa ed o
 Inferno Cant. III. 1354. Danacio. — Soprannome di Perseo, per esser figlio di Giove e di Danae. 1355. Danae. — Figlia di Eur
re il proprio destino, ne ebbe in risposta ch’egli sarebbe ucciso dal figlio di sua figlia. Allora per togliere Danae alla con
i Daulia. 1369. Daunio. — Figlio di Pilumnio e di Danae. Egli ebbe un figlio al quale impose il suo stesso nome, e che poi spo
a da cui ebbe Turno. 1370. Daunio-Eroe. — Denominazione data a Turno, figlio di Daunio. 1371. Dedalie. — Feste greche celebrat
l quale Minosse, re di quell’isola, lo fece rinchiudere insieme a suo figlio Icaro, per punire entrambi, secondochè narra la c
fece rinserrare l’infame Pasifae, fosse opera di Dedalo e d’Icaro suo figlio , li fece rinchiudere nello stesso laberinto da es
delle ali che Dedalo attaccò con grossi pezzi di cera alle spalle del figlio , dopo aver fatto per sè altrettanto, ed aver racc
o, per riguadagnarsi le sue buone grazie. Deifobo. di Priamo il gran figlio , Vide ancor qui, che crudelmente anciso. In dison
fone. — Figlio di Trittolemo e di Meganira, o secondo altre opinioni, figlio d’Ippotoone. Cerere l’amò con passione, tanto che
o, che essa aveva generato sola. 1423. Deucalione. — Re di Tessaglia, figlio di Prometeo e marito di Pirra. Al tempo in cui eg
lla nettezza delle case e alla nascita dei bambini. Appena nasceva un figlio si ripuliva tutta la casa in onore di questa divi
a di Giove e di Latona e gemella d’Apollo. Non è già di Latona unico figlio Apollo, e di Latona anch’ io mi sono. Callimaco 
Ajace lo uccise all’assedio di Troja. Vi fu anche un altro Doriclio, figlio di Fineo, o re della Tracia. 1502. Doro. — Una de
liacco. Fu uno dei più accaniti nemici del re Turno. 1507. Dria. — Fu figlio di Fauno. La Tradizione mitologica racconta che e
e alle Driadi tutelari. 1509. Driantiade. — Licurgo, re della Tracia, figlio di Driaso, veniva così designato dal nome del pad
ercurio. Un giorno, mentre essa teneva sulle ginocchia un bambino suo figlio , svelse un ramo di edera da una pianta vicina, pe
olo precedente. 1545. Echionio. — V. Echionide. 1546. Echmagora. — Fu figlio di Ercole e di Fillene. Alcimedone, padre di ques
ata dalle fiere. Ercole, consapevole del fatto, liberò la madre ed il figlio . 1547. Ecelissi. — I pagani credevano che la caus
ive di Troja, dopo aver reso splendidi onori funebri al figliuolo del figlio suo, e fu condotta presso Polinnestore, re della
re, re della Tracia, al quale il defunto re Priamo aveva affidato suo figlio Polidoro. Ma avendo saputo che Polinnestore aveva
rsi dai sogni funesti che lo tormentavano. 1551. Edipo. — Re di Tebe, figlio di Lajo e di Giocasta. L’oracolo aveva predetto a
Giocasta. L’oracolo aveva predetto a Lajo che morrebbe ucciso da suo figlio , il quale dopo aver consumato il parricidio, dive
piede gonfiato, e lo fece educare. Edipo, divenuto adulto, credendosi figlio del re Polibio, volle consultare l’oracolo per co
gnata, aveva una numerosa famiglia, mentre essa non aveva che un solo figlio , risolvette di uccidere il primo genito dei suoi
truggeria interamente. Secondo la favola Efeso fu anche il nome di un figlio del fiume Caistro, il quale in compagnia di Creso
Etra che ella era incinta, e non dubitando che il nascituro fosse suo figlio , consegno ad Etra una spada, ingiungendole di con
io, consegno ad Etra una spada, ingiungendole di conservarla onde suo figlio potesse con quella farsi riconoscere dal re di At
a, le sventure lo assalirono di ripetuti e spietuti colpi. Androgeno, figlio di Minosse, fu ucciso in Atene e il re di Creta d
di Creta dichiarò la guerra agli Ateniesi per vendicare la morte del figlio , ed avendoli vinti, impose loro un sanguinoso tri
ivorati dal Minotauro. Mentre volgeva codesto periodo di tempo Teseo, figlio di Etra, avea toccato l’età dell’adolescenza ed a
fatalità. Egeo con le lagrime del più profondo dolore vide partire il figlio suo dilettissimo, al quale raccomandò con le più
atore, annoverarono Egeo fra le divinità marittime, e lo dichiararono figlio di Nettuno. Molti accreditati mitologi concordano
o l’acqua lustrale per le libazioni sui sepolcri. 1580. Egialeo. — Fu figlio d’ Inaco e di Melisse, e diede il suo nome alla c
ove si rivolse ad altri amori, ed Egina fu tolta in moglie da Attore, figlio di Mirmidone, che la rese madre di Menezio. 1586.
o, nota sotto il nome di Capricorno. 1590. Egipio. — Giovane Tessalo, figlio di Bulis, detto anche Bulea o Bulisa. Egipio, per
le tenebre, ad arte procurate da Neofronte, non aveva riconosciuto il figlio . Appena pero i primi albori del giorno illuminaro
questi rispose che gliela aveva data la madre. Tieste alle parole del figlio , ed alla evidenza delle pruove, trovò compiuta la
e dell’oracolo riguardo all’incesto, e cercò di calmare il dolore del figlio il quale, indegnato contro Atreo per l’infame inc
andati da numerosi scrittori dell’antichità. Egitto secondo alcuni fu figlio di Belo e d’una figlia del fiume Nelo. Altri pret
ava aver da principio sparsa la loro esistenza. Un bel giorno Paride, figlio di Priamo, re di Troia, giunse alla corte di Mene
ell’assedio memorabile, ed Elena fu tolta in moglie da Deifobo, altro figlio di Priamo, col quale alcuni scrittori dicono che
preda del bottino di guerra nella presa di Troja. …… e fu ch’Eleno, figlio Di Priamo, re nostro, era a quel regno Di greche
nni su quella contrada, e al momento della sua morte istituì erede il figlio di Pirro, per nome Molosso, mentre al suo proprio
e la disparità dei cronisti della favola. Alcuni pretendono che fosse figlio di Perseo e di Andromeda : altri che fosse figlio
retendono che fosse figlio di Perseo e di Andromeda : altri che fosse figlio di Alceo e fratello di Anfitrione. Il parere più
iù particolarmente la Tessaglia. 1660. Ematione. — Famoso masnadiere, figlio di Titone. Feroce e sanguinario egli trucidava tu
lui liberate furono dette Ematie. 1661. Emilo. — Detto anche Emilio, figlio di Ascanio, dal quale la patrizia famiglia degli
e, e l’avrebbe ucciso, sè questi non si fosse sottratto al furore del figlio con la fuga. Allora Emone rivolse contro se stess
festi ? e che pensier fu il tuo ? In qual guisa ti perdi ? Esci, deh figlio , Esci : vien meco ; lo te ne prego » — Truce Lo g
, deh figlio, Esci : vien meco ; lo te ne prego » — Truce Lo guata il figlio , e minaccioso in faccia, Senza parlar que’detti r
iù formidabile fra i Titani che vollero dare la scalata al cielo. Era figlio del Tartaro e della Terra. Anche a proposito di q
ea. — Principe del ramo secondario della reale famiglia di Troja : fu figlio di Anchise e della dea Venere. ……… Enea preclaro
i Troja : fu figlio di Anchise e della dea Venere. ……… Enea preclaro figlio Del magnanimo Anchise Omero — Iliade — libro V.
moglie Creusa, una delle figlie del re Priamo, e la rese madre di un figlio , chiamato Ascanio o anche Julo o Julio. Allorchè
di Venere, e l’intervento di Apollo, sarebbe stato ucciso. Contro il figlio d’Anchise, il bellicoso Diomede si spinge, nè l’a
eo, suo avo. 1677. Eneo. — Apparteneva alla famiglia degli Eolidi. Fu figlio di Euride e di Portaone al quale successe nel gov
fu fabbricata da Caino, il quale la chiamò così dal nome di Enoc, suo figlio . « E Cain conobbe la sua moglie. ed ella concepe
e di Pausania, e di qualche altro scrittore dell’antichità, Enomao fu figlio di Alcione, e padre di una giovanetta bellissima,
li. Giungemmo nell’Eolia, ove il diletto Agli Immortali Dei d’Ippote figlio , Eolo, abitava in isola natante, Cui tatta un mur
mente che sieno le stesse dette Aletidi. 1707. Eoso. — Gigante che fu figlio di Tifone. 1708. Epafo. — Figlio di Giove e della
rire. Io, dal canto suo, abbandonò l’Egitto per andare in traccia del figlio , e dopo molte ricerche, lo trovò in Siria presso
esso nome. La cronaca mitologica ricorda di un’altro Epidauro, che fu figlio di Argo e di Evadne, il quale dette il suo nome a
giuntura. 1745. Epitide. — Soprannome dato a Posiponte ajo di Ascanio figlio d’Enea : veniva così detto da Epito suo padre. 17
i queste divinità. 1750. Epopeo. — Dalla ninfa Canace ebbe Nettuno un figlio che chiamò con questo nome. Divenuto adulto, Epop
ignificano gloria e soccorso. Se, per contrario, la grande figura del figlio di Alemena, è la creazione dovuta ad un qualche p
ione del mito. La tradizione favolosa ci presenta l’Ercole greco come figlio di Giove e di Alemena (Vedi Alemena) la quale lo
tempo alfine D’Alemena e Giove ad appagar mie brame Giunse l’inclito figlio …. Sofocle — Le Trachinie — tragedia trad. di F.
andoli con le mani. Avidamente in tortuose spire Stringean l’ecceiso figlio , Quand’ei levossi alla tremenda guerra. E fatal p
e, egli verrà annoverato fra gli dei. Tal magnanimo eroe sarà il tuo figlio , Che leverassi allo stellante cielo, E tutti vinc
, sebbene si accorgesse di non essere suo padre, pure lo accettò come figlio , e gli insegnò l’arte di condurre i destrieri. I
E alla meta piegar sicuri e illesi Gli assi di rota, insegnò pure al figlio Con dolce cura Anfitrion medesmo. Teocrito — L’E
i lottator trovaro A terra chini maestrie dell’arte, Tutte imparò dal figlio di Mercurio Dal Fanopeo Arpalico…… Teocrito — L’
adamanto e Chirone completarono la sua educazione. … Il vecchio Lino figlio D’Apollo, industre e vigilante eroe, Erudi nelle
tura, ma di un coraggio e di una forza indomabile. Cosi d’Alemena il figlio Non vaste forme avea. Ma infaticabil animo. Pind
condo Diodoro, Giunone sofflò il delirio della follia nella mente del figlio di Alemena, dopo la riposta dell’oracolo. Altri p
emio la mano di Iole. Qualche tempo dopo, viaggiando Ercole con Ifito figlio di Euriteo, lo uccise precipitandolo da una rupe,
, e non fu che dopo lunghe ricerche, che incontrò finalmente Deifobo, figlio d’Ippolito, il quale gli rese un tale servigio. C
di quella vendita ad Euriteo, onde com pensarlo della perdita di suo figlio , e si fosse in ultimo obbligato a rimanere al ser
schiava di Onfale a nome Cleoasia, e da Onfale stessa, ebbe Ercole un figlio che fu detto secondo taluni Lamio, e secondo altr
minosa carriera delle gesta di Ercole, poichè irritato contro Literso figlio del re Mida, il quale massacrava tutti coloro a c
suo diletto amico così chiamato, e che la tradizione ci presenta come figlio di Giasone. Gli Argonauti scelsero Ercole per lor
uest’ultima città egli marciò contro Lacedemone per vendicarsi di suo figlio Ippocoone, e in ciò si ebbe a compagno Cefeo ed i
lia di questo principe a nome Antigone, e secondo altri Astiochea, un figlio che chiamò Tlepolemo. Poco tempo dopo resosi colp
r Itone. Ercole fu disfidato ad un particolare combattimento da Cineo figlio di Marte e di Pelopia, ed uccise il suo audace ri
della capitale dei loro stati. Dopo aver dato la sepoltura a Ipposo, figlio di Ceixo, ad Argio ed a Melaso suoi compagni, cad
oi indigeni furono con ben poca ragione, identificati con l’uomo Dio, figlio di Alcmena. L’arte plastica ha fatto di Ercole l’
quasi soprannaturale, la quale apparisce egualmente nell’infanzia del figlio d’Alemena, e nello sviluppo della sua maschile ma
no sepolti nel tempio di Giunone. 1770Eretteo. — Secondo la favola fu figlio della Terra, e fu allevato da Minerva, la quale l
Ericia la contrada di cui era sovrano. La favola ce lo presenta come figlio di Buta e di Venere, e atleta famoso nel combatti
e che lo aspettava, ma prima di allontanarsi, impose ad Alcmeone, suo figlio , di uccidere l’ adultera Erifile, Alcmeone eseguì
egni dello Zodiaco, la costellazione della Vergine. 1781. Erilo. — Fu figlio della dea Feronia e re di Preneste. La tradizione
erriero coperto di ferro con la lancia e lo scudo. Ermione è anche un figlio di Europa, il quale dette il suo nome ad una citt
lao. Fino dalla sua infanzia Ermione fu promessa in moglie ad Oreste, figlio di Agamennone, dall’avo Pindaro che nell’assenza
allorchè dice nelle sue cronache dell’antichità che all’ Ercole greco figlio di Alcmena, si fanno piuttosto dei funerali che d
olpito dalla bellezza di lei, la prescelse come sua sposa e n’ebbe un figlio che poi fu chiamato Aollio, ed una figlia per nom
isti ed i poeti non sono d’accordo sulla sua nascita. Taluni lo fanno figlio di Apollo e di Coronide, della reale famiglia dei
per mezzo di un corvo che la sua amante aveva una tresca con Ischiso figlio di Elato, incaricò Diana di andare in Arcadia ond
Coronide era presso a morire, allorchè Apollo accorse per salvare suo figlio Esculapio e lo trasportò presso il centauro Chiro
Ciclopi, che avevano fabbricata la folgore colla quale fu ucciso suo figlio , li avesse tutti esterminati. Giove irritato perc
losa, e che, secondo Cicerone, nel suo libro IV De natura deorum, era figlio di Alcippe e di Arsinoe. 1828.Eseceste o Essercet
bere del sangue di toro, fosse morto in seguito di ciò prima che suo figlio Giasone fosse ritornato dalla Colchide, che sua m
incipio il regno delle tenebre. 1836. Espero. — Fratello di Atlante e figlio di Giapeto. Sua figlia detta da lui Esperide, fu
a Greca che mosse alla famosa guerra di Tebe, fu fratello di Evadmo e figlio di Ifide. Che con sette falangi e sette duci Tut
ata come malaugurata e funesta. 1857. Etolo — Così ebbe nome il terzo figlio che Endimione ebbe dalla ninfa Naide. Divenuto ad
i della figlia, l’avesse resa madre ; e che per conseguenza Teseo era figlio di Nettuno. Allorchè Teseo, invaghitosi di Elena
erse, e : A questa abbi rispetto, Singhiozzante sclamava, a questa, o figlio , Che calmò, lo ricorda. i tuoi vagiti. Rientra, E
rarono al vecchio re Priamo, di ridomandare al vincitore il corpo del figlio . Achille si lasciò intenerire dalle preghiere del
collettivo di Anaci. La tradizione favolosa ci presenta Eubuleo come figlio di Giove e di Proserpina, e nativo di Atene. 1866
Tifi ebbe l’incarico di timoniere. La tradizione ce lo presenta come figlio di Nettuno. 1873. Eufiro. — Uno dei sette figliuo
ncipali capi dei Trojani nel memorabile assedio della loro città. Era figlio di Penteo, e mori sotto le mura di Troja per mano
, su questo personaggio di origine egiziana. Secondo alcuni, egli era figlio del poeta Museo, e secondo altri di Orfeo. La tra
he assediarono Troja. I lor prodi mandar sotto il comando Del chiaro figlio d’Evemone Euripilo. Da quaranta carene accompagna
dio e che in un aspro combattimento uccidesse di propria mano Macaone figlio di Esculapio. Al dire di Omero, egli era uno dei
e avendo Giove giurato che dei due bambini Euristeo ed Ercole, quegli figlio di Micippe, e questi di Alemena quello che nascer
naca che Evandro, accolse nella sua casa Ercole, senza sapere che era figlio di Giove : ma appena venne in conoscenza della or
eri li condussero seco loro. In quinto luogo era mestieri che Troilo, figlio di Priamo fosse morto in combattimento, e il sepo
si è addentrato nei più remoti recessi dell’antichità, era il Favore figlio della bellezza, seguace della fortuna e compagno
pregando Che mal concesso non mi fosse il porre Sul suo ginocchio un figlio mio. Omero — Iliade — Libro IX trad. di V. Monti
he lo accolse con ogni cortese amorevolezza e lo fece aio del proprio figlio . ………M’accolse Lietamente il buon Sire, e mi dite
la colpa : così Ercole fu figliuolo di Giove e di Alcmena ; Romolo fu figlio di Rea e di Marte, Perseo fu figlio di Danae e di
di Giove e di Alcmena ; Romolo fu figlio di Rea e di Marte, Perseo fu figlio di Danae e di Giove ecc. ecc. Così il maggior num
iuse nelle più segrete camere del suo palazzo insieme al piccolo Iti, figlio di Tereo e della sventuratissima Filomena. Posta
o Filomena comparve e gittò sulla tavola innanzi a Tereo la testa del figlio suo. All’orribile vista, Tereo forsennato si gitt
l’insegne regie ancora in testa ; E dimostra il dolor, ch’egli ha del figlio , Con la sdegnata vista atra e molesta : Upupa alz
, …………ubbidiente Al comando de’ regi abbandonai Il Meliense di Peante figlio , Cui di piaga vorace un piè stillava. Sofocle — 
omai della caduta di Troja. Ulisse infatti in compagnia di Nettolemo, figlio di Achille, e di altri guerrieri greci, giunse a
nome fu detta Flegiade. La tradizione mitologica ce lo presenta come figlio del dio Marte e di una giovanetta per nome Crisa
regni Peleo, Telamone e, la stessa Pfammate. 2040. Folo. — Centauro, figlio della ninfa Melia e del dio Sileno. Le cronache d
del pane. 2050. Foroneo. — La tradizione storica ce lo presenta come figlio d’ Inaco, re di Argo, e come colui che avesse ins
ronica. Fin qui la storia. Secondo la tradizione favolosa, Foroneo fu figlio del fiume Inaco e fu in compagnia degli altri due
ceva tra la strage e la morte. Comunemente si riteneva il Furore come figlio della Notte. G 2068. Gabalo. — Nella città
questo bambino, consultò gl’indovini Galeoti per sapere la sorte del figlio  ; ed essi le risposero che il fanciullo sarebbe s
noi riporteremo per maggiore delucidazione. Tros re di Troja aveva un figlio chiamato Ganimede, o secondo altri, Genimede, al
a stupenda bellezza il dio Apollo, il quale la sorprese, e ne ebbe un figlio , che fece nudrire ed educare in Delfo — Eretteo i
. Dopo la morte, Giasione fu posto nel numero degli dei non solo come figlio di Giove, ma anche per aver contratto nozze con d
lattie, come sua sorella Ifica alla buona salute. 2137. Giasone. — Fu figlio di Alcimeda e di Esone, re di Jolco. Narra la tra
re. Ma Esone, spinto dalla forza dell’amore paterno, per sottrarre il figlio alle persecuzioni dell’usurpatore, fece sparger v
lto il Libico Ammone è con le corna. Delio in un corvo si nascose, il figlio Di semele in un capro, in una gatta La sorella di
tabile del destino fu moglie di Edipo, che era nell’istesso tempo suo figlio D’Edippo io moglie, e in un di Edippo madre, Ino
163. Giovio — Uno dei soprannomi di Ercole che a lui veniva per esser figlio di Giove. 2164. Giromanzia — Specie di divinazion
ndo omai la zuffa, Aiace All’emolo guerrier fe’questo invito : Nobile figlio di Laerte, in alto Sollevami, e sollevo io te : d
rdarsi di polve. E già risurti Sariano al terzo paragon venuti, Se il figlio di Peleo levato in piedi Non l’impedia, dicendo :
il disco lunge Non iscagliò nessun, come Elatreo. Laodamante, il real figlio egregio, Nel pugile severo ebbe la palma. Omero 
ome di Glauco, fu un dio marino che alcuni mitologici presentano come figlio di Nettuno e di Naide ; e altri come figliuolo di
altro Glauco fa menzione la cronaca mitologica, presentandocelo come figlio di Sisifo e di una ninfa atlantide chiamata Merop
al suo desiderio, e dopo qualche tempo Gordio la sposò, e ne ebbe un figlio che fu chiamato Mida. Intanto con l’andare degli
Falli la freccia, chè l’accolse in petto Di Prïamo un valente esimio figlio Gorgïzon, cui d’Esima condotta Partori la gentil
alle reali inferme, Melampo divenne genero del re. 2251. Ificlo. — Fu figlio di un re di Tessaglia, per nome Filaco. Non avend
Lerna. Ificlo similmente avea nome un altro fra gli Argonauti che fu figlio di Testio, e fratello di Altea. Ificlo da ultimo
lo di Altea. Ificlo da ultimo si chiamò il fratello gemello di Ercole figlio di Anfitrione e di Alecmena. V. Anfitrione, Alecm
oscendo, per prova, il perverso animo del marito, fece passare Difilo figlio di Polinnestore, come suo fratello ed allevò iuve
sendo stato rimesso nei suoi stati da Ercole, accolse benignamente il figlio di lui, riconoscente al beneficio che avea ricevu
eguitò Ino, sorella di quella, per aver preso cura del piccolo Bacco, figlio di Giove e di Semele ; e giurò di riportare su di
pere da lei quale sarebbe per essere il proprio destino, e quello del figlio suo ; e Carmenta, invasa dello spirito divino d’A
oprannome d’Iperboreo. 2295. Iperione. — Fratello minore di Saturno e figlio di Urano. Secondo la tradizione a cui si attiene
io, il quale abitava nella selva Aricina e si spacciava per Ipppolito figlio di Teseo, miracolosamente risuscitato da Esculapi
ppotette allora prima che si fosse agito contro di lui, cedette a suo figlio Alete il comando dell’armata che avea sotto i suo
he avea sotto i suoi ordini, e si esiliò dalla città di Naupatto. Suo figlio Alete s’impadroni poi della città di Corinto. 231
onista Sanconiatone, fu marito di Berut, la quale lo rese padre di un figlio chiamato Urano, e di una figliuola detta Ge ; nom
oro Giove. 2323. Ipsuranio. — Secondo Sanconiatone, così ebbe nome il figlio dei primi giganti, il quale abitò in Tiro, e fu i
che Iside nell’ istesso momento in che nacque, era già gravida di un figlio . Iside ed Osiride regnarono per più tempo in Egit
lla regina Didone. — V. Giarba. 2367. Jasio. — Fratello di Dardano, e figlio di Giove e di Elettra. Egli fu ucciso inavvedutam
la aveva. Apollo intanto, mosso a compassione sulla sorte del proprio figlio , incaricò Mercurio di andare in soccorso di lui ;
con solerte cura, onde fare in modo, che Jone passasse un giorno come figlio di Xuto, onde procurare a quel suo dilettissimo l
sona che avrebbe incontrato all’ uscire dal tempio, sarebbe stato suo figlio . A questa risposta, Xuto con l’anima giubilante,
depositario dei tesori di quello, e lo chiamò col dolcissimo nome di figlio . Riflettendo poi che l’età del giovanetto era in
tradimento, mirante solo a porre sull’ avito trono degli Erettidi, il figlio di qualche schiava ; e giurò di farne vendetta. A
ciandosi verso di Jone lo coprì di baci e di carezze, chiamandolo suo figlio . Ma la suprema gioia, che Jone sentiva nell’ aver
adre sua fu presto intorbidata dall’aver ella confessato che Jone era figlio di Apollo e non già di Xuto. Non è a dire l’alta
paterno. La gran maggioranza degli storici greci riconosce Jone come figlio di Xuto e di Creusa, e aggiunge che la posterità
rgilio — Eneide — Libro I. trad. di A. Caro. 2377. Josso. — Dejoneo, figlio d’ Eurito, re di Tessaglia, ebbe da una giovanett
uttosto di famiglia, che di religione, essi conservavano, di padre in figlio , l’uso di non cuocere gli asparagi e di non sbarb
rali della morte. Esiodo, nelle sue opere, qualifica Ker come un dio, figlio della Notte ; ed aggiunge che abitualmente veniva
ozze dei fiori. Nelle tradizioni storiche di quella contrada, Kolna è figlio di uno dei capi Scandinavi, il quale fondò per il
a di tutte. Krisna-Visnù, secondo la tradizione, nacque a Matura e fu figlio di Vassudeva e della bellissima Devakì. Entrambi
ndo sua sorella fu sposata da Vassudeva, giurò a sè stesso che nessun figlio maschio della giovine regina avrebbe vissuto al d
ei fasti del paganesimo per aver dato i natali a Milziade ed a Cimone figlio di lui, che entrambi andarono annoverati fra i pi
o Edipo. V. Edipo. Se alcun tra voi sa di qual mano estinto Cadde il figlio di Labdaco, verace Tutto esponga, io ’l comando.
astori Faetusa e Lampezie il crin ricciute Che partori d’ Iperione al figlio , Ninfe leggiadre, la immortal Neera. Omero — Odi
reci. Priamo onde consolare la derelitta figliuola, la rimaritò ad un figlio di Antenore, per nome Elicaone, ma questo secondo
ò tutta la contrada, e uccise lo stesso Laomedonte, a cui Priamo, suo figlio che gli successe sul trono di Troia fece innalzar
di regno, la vedova Lavinia vedendo il suo trono occupato da Ascanio, figlio d’Enea, e di Creusa, prima moglie di lui, temè ch
e. — Conosciuto anche sotto il nome di Lepreo, fu nipote di Nettuno e figlio di Glaucone e di Astidamia. Narra la cronaca che
aone, che caduto in potere di Achille, fu da questo venduto ad Euneo, figlio di Giasone, nell’ isola di Lenno ; poscia fu risc
— Libro XXI. Trad. di V. Monti. Licaone fu similmente il nome di un figlio di Pelasgo, che fu il primo re dell’ Arcadia. Nar
i Con quel superbo. Della luce il caro Raggio gli tolse di Saturno il figlio , E detestato dagli eterni tutti Breve vita egli v
e che Liriade dette il suo nome a quella fonte, ove il bellissimo suo figlio morì annegato. V. Narciso. 2546. Lissa. — Al dire
attino. Da ciò forse la tradizione favolosa ci presenta Lucifero come figlio dell’Aurora, e custode e conduttore degli astri.
fine tutto sarà riassorbito. 12. Priapo. — Il custode dei giardini, figlio di Venere e di Bacco. Era l’emblema delle orgie n
, il quale, secondo la loro credenza, fu edificato da Abramo e da suo figlio Ismaele. Questo tempio gode il privilegio di asil
resso : Al colpo Died’ella un forte grido, e dalle braccia Depose il figlio , a cui difesa Apollo Corse tosto, e l’ascose entr
ppo. 46. Ciro. — Celebre eroe e fondatore della monarchia persiana. figlio di Cambise persiano e di Mandane nata da Astiage
e nata da Astiage re del Medi onde dall’oracolo fu detto mulo, perchè figlio di padre e madre di diversa nazione. 47. Vico g
9 (1861) Corso di mitologia, o, Storia delle divinità e degli eroi del paganesimo: Per la spiegazione dei classici e dei monumenti di belle arti (3e éd.) « Cronologia Mitologica. » pp. 387-393
ono poi fatte dai suoi figli e nipoti, detti Inachidi. — Foroneo, figlio d’Inaco, fonda Foronea. — Argo, pronipote d’I
roprio nome. — Efira, sua sorella, fonda Corinto. — Fegeo, suo figlio , erige Feges in Arcadia. — Pelasgo, suo nipot
Sparto o Spartone suo nipote, dà principio a Sparta. — Miceneo, figlio di Spartone, fonda Micene. — Licaone, figlio
arta. — Miceneo, figlio di Spartone, fonda Micene. — Licaone, figlio di Pelasgo, costituisce Licosura, ed immola vitti
nipote di Linceo, la cui figlia Danae sposò Perseo. — Megapente, figlio di Preto, pronipote di Danao, capo della terza ca
d’Atene. — Instituzione del Senato e dell’Areopago. 1549. Cadmo, figlio d’Agenoro re di Fenicia, non potendo rinvenire la
ura alfabetica, il commercio ec. 1532. 161 Diluvio di Deucalione, figlio di Prometeo, re di Tessaglia. Una terribili inond
li della Grecia. Questa Lega o Confederazione prese nome da Amfizione figlio di Deucalione. Adunavasi nella Primavera a Delfo,
o fondatore di quella città è detto dalla storia essere stato Sisifo, figlio di Deucalione (altri dice d’Eolo), capo dei Sisif
nnero lo stato finché non furono cacciati dai Pelopidi. — Pelope, figlio di Tantalo re di Frigia, invade una parte del Pel
egli Eraclidi dal Peloponneso, per opera dei Pelopidi. 1318. Edipo figlio di Lajo re di Tebe. — Eteocle e Polinice si uc
; Cretesi, da Idomeneo e Merione con 80 navi ; Rodiani, da Tlepolemo, figlio d’Ercole, con 9 navi. — Erano insiem coi Trojani,
e, con 9 navi. — Erano insiem coi Trojani, e condotti tutti da Ettore figlio di Priamo, i Dardanii, con a lor capo Enea figlio
tti tutti da Ettore figlio di Priamo, i Dardanii, con a lor capo Enea figlio d’Anchise, gli abitanti di Zelea sull’Ida con Pan
apo Enea figlio d’Anchise, gli abitanti di Zelea sull’Ida con Pandaro figlio di Licaone, i Misii con Cromio, i Frigii con Asca
o, con molto fondamento, che questo Menete sia lo stesso che Misraim, figlio di Cam. Altri pone il suo regno in Egitto nel 296
abitare la Grecia ai tempi della dispersione dei popoli, fosse Javan figlio di Jafet. 161. Secondo altri 1560. 162. Altri
10 (1824) Breve corso di mitologia elementare corredato di note per uso de’ collegi della capitale, e del regno pp. 3-248
ò noi gli abbiamo assegnato il primo posto nell’opera. Il Destino era figlio della Notte : vien dipinto con una benda avanti g
parola che significa il Cielo) è il più antico degli Dei. Egli era il figlio del Giorno, e sposò sua sorella Gè, o Titèa, eioè
fine fu rovesciato dal Trono, e discacciato dall’Olimpo da Giove suo figlio . Ritirossi perciò in Italia, e propriamente nel L
icò nuovamente all’agricoltura con insegnarne i principj a Trittolemo figlio di Celèo Re di Eleusi, inculcando al medesimo che
tare anche gli estinti, e fra questi a restituire la vita ad Ippolito figlio di Tesèo. Un potere così grande ingelosì lo stess
figlia di Teti, e dell’Oceano, ebbe un giorno delle brighe con Epafo figlio di Giove, e di Jo, per avergli quest’ultimo rinfa
i, e giurò per la Stige, che avrebbe acconsentito a tutto ciò che suo figlio gli domandasse in contrassegno della paterna tene
ramento, che rivocare non era permesso agli Dei. Cercò dissuadere suo figlio , ma in vano. Il giovine temerario ne pretese l’ad
Pane ebbe l’ardire di mettere al paragone il suo flauto alla lira del figlio di Latona : gli propose una disfida, che Apollo v
quindici anni sotto tal forma, finchè non fu incontrata da Arcade suo figlio , e valente cacciatore. Questi non era al caso di
se affrettato di evitare un parricidio con aver sottratto la madre al figlio , che amendue situò nel cielo tra ’l numero delle
l sangue, che versò nel mare Urano, allorchè fu ferito da Saturno suo figlio . Appena uscita alla luce questa Dea, Zefiro la co
za che costei lo avesse conosciuto. Venere afflitta per vedere il suo figlio fatto suddito di questa giovane, la perseguitò co
atini : ma1 i Greci, che in lingua loro chiamano Marte Ares lo dicono figlio di Giove, e di Giunone. Marte è rappresentato arm
a, aveva condotte le ombre novelle alla riva di questo fiume, Caronte figlio dell’Erebo, e della Notte le riceveva nella sua b
ente, conosceva la forza dei semplici, ed era eccellente medico. Come figlio di Saturno aveva il dono dell’immortalità : ma es
certa. Ella non potè salvarsi, se non che precipitandosi nel mare col figlio , dove furono ammessi fra i Dei marini. Ino prese
no, perchè sospende i nostri mali, e ci toglie ogni inquietudine. Era figlio della Notte, e fratello della Morte, ch’è un sonn
ine di Momo non sembra conveniente al suo carattere, giacchè lo fanno figlio del Sonno, e della Notte. Il suo fare è grottesco
e lo stesso Dedalo ch’ era incorso nella di lui disgrazia con il suo figlio Icaro. Questi però escogitò la maniera come uscir
composte di cera, e di penne per se, e per Icaro. Avvertì pertanto il figlio che spiccandosi a volo non si levasse troppo in a
sta promessa. Egèo che impaziente attendeva sulla riva il ritorno del figlio , osservando il bruno segnale, che indicava la mor
l primo letto, inviò Ippolito presso il suo avo Piteo. Divenne questo figlio in seguito l’odio del padre per una nera calunnia
Polluce vendicò parimente Castore colla morte di Ida. Polluce perchè figlio di Giove era immortale. Ma il vivere gli era inso
gli una visita, gli diede addosso, e lo stramazzò più volte ; ma come figlio della Terra ripigliava nuove forze Antèo sempre c
sto un vero rifiuto, crucciato si portò via i cavalli di Eurito : suo figlio Ifito, che volle reclamarli, cadde vittima di Erc
iamme consumarono solamente quel tanto che aveva di mortale ; ma come figlio di Giove dopo morto fu dal medesimo trasportato n
pari delle altre Divinità, ch’aveva nella Grecia introdotte. Egli era figlio di Eagro re della Tracia, e della Musa Calliope.
i Lajo parimente regnato in Tebe.Gli fu predetto dall’oracolo, che il figlio che nascerebbe da questo matrimonio avrebbe a suo
entò al re, che lo fece educare con attenzione, adottandolo anche per figlio . Edipo divenuto adulto seppe, che Polibo non era
olinice. Amfiarao fu obbligato a partire con aver però imposto al suo figlio Alcmeone, che appena intesa la nuova di sua morte
a divinità, con preparar loro in un banchetto le membra di Pelope suo figlio . Fremettero di orrore gli Dei : la sola Cerere st
l tempio di Delfo. Alla vista di quella spada Tieste riconobbe il suo figlio Egisto ; Pelopea sopraggiunta, ed istruita del fa
to di Agamennone sposò Egisto, e lo fece montar sul trono. Oreste suo figlio sarebbe stato parimente vittima di sua madre, se
he aveva in moglie la sorella di Agamennone. Colà Oreste trovò Pilade figlio di Strofio, ed alla parentela unì puranche la più
re da Teti moglie dell’Oceano. Sapendo però per detto di Temi, che il figlio che nascerebbe da Teti avanzerebbe di gran lunga
o volle Priamo vederlo : ne restò sorpreso ; seppe altresì ch’era suo figlio , e malgrado la minaccia dell’oracolo, ebbe la deb
ille discendeva da questo principe : ma Teti sua madre sapendo che il figlio morirebbe nell’assedio, lo aveva vestito sotto le
ti i suoi torti. Teti fin dal fondo del mare intese le querele di suo figlio , ed immantinente volò sull’Olimpo per indurre Gio
arlo al pericolo, che correva, gli presentò il piccolo Astianatte suo figlio  : ma l’Eroe dopo aver abbracciato il fanciullo, e
e seguito da’ Tessali si gitta in mezzo ai nemici, che credendolo il figlio di Peleo, si danno alla fuga. Superbo pel terrore
vecchio Nereo, intese Teti negli abissi dell’Oceano il pianto di suo figlio  : si affrettò di asciugare le sue lagrime con pro
e dell’Ellesponto presso il promontorio Sigèo. Presa Troja, Pirro suo figlio immolò sulla sua tomba Polissena, innocente cagio
onosciuto, e corre da suo padre Laerte, che piangeva la perdita di un figlio , che credeva di non mai più rivedere. Restituito
opriva il resto de’ legni. In questo mentre Venere si dà moto per suo figlio  : si presenta a Giove, e gli rammenta le promesse
del vecchio re, si affretta per la difesa della sua sposa Creusa, del figlio suo, e di Anchise suo padre. Presi gli Dei Penati
sparì. Ritornato al luogo dove aveva lasciato Anchise, ed Ascanio suo figlio con tutti quelli che avevano abbracciata la stess
i rami di una pianta detta Loto, per darne a mangiare le frutta a suo figlio . Alcune gocce di sangue caddero da questa pianta
liberò sua sorella dalla prigione : indi con un pugnale trapassò suo figlio Iti, e lo diede a mangiare a Tereo in un solenne
ngiare a Tereo in un solenne banchetto. Cercando questi di vedere suo figlio , allora Filomela infuriata si presenta a Tereo, e
re di Atteone, che Diana cangiò in cervo. Dopo la morte di questo suo figlio , si ritirò in Sardegna da lui per la prima volta
d i pastori gl’innalzarono degli altari. Pico, e Canente. Fu Pico figlio di Saturno, padre di Fauno, ed avo di Latino. Spo
o, e dalle Muse. Anfione. Era questi un altro eccellente cantore, figlio di Giove, e di Antiope regina di Tebe. Il suono d
Omero si duole di non potere piegare il destino, e salvar da morte il figlio Sarpedone, E lo stesso tuttochè voglia salvar Pat
libro terzo della Natura degli Dei, riconosce tre Vulcani ; il primo figlio del Cielo, il secondo del Nilo, ed il terzo di Gi
lo. 1. Il Dio delle battaglie fu secondo Omero, e tutt’i poeti Greci figlio di Giove, e di Giunone. Non è che appresso de’ La
ve. 1. Il Dio delle battaglie fu secondo Omero, e tutt’i poeti Greci figlio di Giove, e di Giunone. Non è che appresso de’ La
re rapportati da Diodoro, e da Filostrato. Di essi il più famoso è il figlio di Semele conosciuto sotto il nome di Tebano, o i
11 (1861) Corso di mitologia, o, Storia delle divinità e degli eroi del paganesimo: Per la spiegazione dei classici e dei monumenti di belle arti (3e éd.) « Della mitologia in generale. » pp. 17-359
mmediatamente gli ordini della inesorabile divinità. 25. Cielo o Cèlo figlio dell’ Aria e del Giorno passava per una divinità
fratello Giove (63) una figlia chiamata Proserpina (53) ; e Giasone, figlio di Giove e d’ Elettra, la fece madre di Pluto (25
giziani e la Cibele dei Frigii. 62. Eresittone o Erisittone, tessalo, figlio della ninfa Driope nipote di Nettuno (185) e avo
mentre abbatteva il bosco sacro di Cerere. Giove. 63. Giove, figlio di Saturno (27) e di Cibele (40), bandito il padr
tuno (185), e quello dell’inferno a Plutone (213). Disse ; e il gran figlio di Saturno i neri Sopraccigli inchinò : su l’immo
ntrepidezza, animato da Giove che di continuo gli gridava : Coraggio, figlio mio, coraggio ! Alcuni attribuiscono ad Ercole (3
nemici da temere, s’occupò della formazione dell’uomo. Indi Prometeo, figlio di Giapelo (30) e nipote d’Urano (promethéomai, i
avrebbe trionfato di quella della tirannide ; e infatti Ercole, (364) figlio dello stesso Giove, con l’andar del tempo uccise
nsiderato quale Dio. Infatti aveva fin reso la vita ad Ippolito (432) figlio di Teseo (402) che era morto per cagione dei most
otto le orecchie. 104. Fu grande amico di Apollo il giovine Giacinto, figlio di Amicla e di Diomede ; e mentre un giorno gioca
ono l’Aurora, Fetonte, le Eliadi e Lino. 112. L’Aurora sposò Titone, figlio di Laomedonte re di Troia, e gli ottenne da Giove
r impedire l’ultima ruina dell’universo, scagliò la folgore contro il figlio di Apollo, e lo precipitò nell’Eridano, fiume d’I
co. » (Vasari. Vita di Taddeo Zucchero). Bacco. 146. Bacco era figlio di Giove (63) e di Semele, figlia di Cadmo (482)
neo telo La chioma di Semèle alto cadea, Ma lieta or vive in cielo Al figlio , a Giove e alla tritonia Dea Sovra ogni dir gradi
i antichi chiamavano Eros 34 e quello opposto detto Antèros, il primo figlio dell’onestà, amico della pace, della concordia, d
li i materiali desiderj sarebbero inetti e turpi ; Simonide lo salutò figlio di Marte e di Venere, ovvero della Forza e della
ologi dicono che Imene, o Imeneo, che presiedeva agli sponsali, fosse figlio di Venere e di Bacco (146). È un giovinetto incor
ove (63) con un colpo di fulmine che gli sfiorò la pelle. 177. Adone, figlio di Mirra (Adò, io piaccio, gr.) nato in Arabia, e
D’una venusta immortal luce abbella. Segga, e carezzi il fanciulletto figlio Del Sonno, a cui le rose Amor sacrava Perché in s
alla versione latina di Catullo.36 Nettuno. 185. Nettuno era figlio di Saturno (27) e di Cibele (40) e fratello di Gi
ti agli estremi. 192. Tra gli altri Dei marini si distingue l’Oceano, figlio di Celo e della Terra, il quale sposò Teti o Teti
uale aveva il potere di sollevar le onde e d’eccitar le tempeste. Era figlio di Giove (63), e regnava sulle isole Eolidi, chia
ti lor mitiga e molce. (Caro, Eneide di Virg., lib. I.) 201. Glauco, figlio di Nettuno (185) e della ninfa Naiade, fu celebre
213. Plutone, fratello di Giove (63) e di Nettuno (185), fu il terzo figlio di Saturno (27) e di Cibele (40). Assistè il frat
ssa d’idee morali. 218. Acheronte (achos, dolore, rhoos, fiume, gr.), figlio d’Apollo (96) e della Terra (25) fu cangiato in f
mò il corpo del valoroso Sarpedonte, e Venere guarì le ferite del suo figlio Enea. Si dice che l’ambrosia scaturisse la prima
e la prima volta da uno dei corni della capra Amaltea. 223. L’Erebo, figlio del Caos (22) e della Notte (238), fu trasformato
di prepararle a patire di nuovo le miserie della vita. 225. Caronte, figlio dell’Erebo (223) e della Notte (238), era il « no
io d’avvocato, nè potere di’ re, nè donativi, nè scuse. 228. Minosse, figlio di Giove (63) e d’Europa (91), fu re di Creta,53
scuna al giudizio ; Dicono ed odono, e poi son giù volte. 229. Eaco, figlio di Giove (63) e d’Egina, fu re dell’isola d’Egina
e, furono la prima causa della rovina di Troja (344). 230. Radamanto, figlio di Giove (63) e d’Europa (91), e fratello di Mino
o bianco, simbolo del sonno o del giorno. Vespro o Espero, fratello o figlio d’Atlante (382), che fu trasformato in astro (la
a cosà medesima. » (Vasari, vita di Taddeo Zucchero.) 240. Il Sonno, figlio dell’Erebo (223) e della Notte (238), abitava un
ratro andasse. (Virgilio, Eneide, traduzione del Caro.) 247. Flegia, figlio di Marte (255) e di Crisa, ebbe una figlia chiama
uore. (Loc. cit.) 250. Tantalo, (tantalizo, io accumulo tesori, gr.) figlio di Giove (63) e re di Lidia, era sordidamente ava
de povero l’uomo in mezzo alle sue ricchezze ? 252 Danao, re d’Argo e figlio di Belo, ebbe cinquanta figlie chiamate dal nome
sangue immonda. Pluto. 254. Pluto, Dio delle ricchezze, era figlio di Cerere (51) e di Giasone celebre agricoltore.
Dante, Inf. c. VII.) Marte. 255. Marte, Dio della guerra, era figlio di Giove (63) e di Giunone (85) ; ma taluni scris
e, e da Rea-Silvia sacerdotessa di Vesta, Romolo e Remo. Un altro suo figlio chiamato Ascalafo rimase estinto nell’assedio di
interpretazione dei classici e dei monumenti. Momo. 282. Momo, figlio del Sonno (240) e della Notte (238), era il Nume
entare di render la vita agli estinti, e ne venne a capo con Ippolito figlio di Teseo. Allora Giove, temendo le conseguenze di
i i discendenti d’Esculapio furono chiamati Asclepiadi, e di padre in figlio per diciassette generazioni esercitarono la medec
voci, chiamato flauto di Pane o zampogna. Fauno 300. Fauno, figlio di Pico re dei Latini e nipote di Saturno (23), e
o, divinità campestre dei Romani, e protettori dei boschi, fu creduto figlio di Fauno, e taluni lo confusero con Pane. I poeti
lle campagne. Priapo 307. Priapo, caporione dei Satiri (305), figlio di Bacco (146) e di Venere (170), era il Dio tute
sse lavato alla pura onda di un fiume. Genio 329. Il Genio,66 figlio del Cielo (25) e della Natura secondo la favola,
dotti. Arpocrate. 336. Arpocrate, Dio d’egiziana origine, era figlio d’Osiride e d’Iside (690), e presiedeva al Silenz
lla terra, e son dette anche Semidei. Perseo. 353. Perseo era figlio di Giove (63) e di Danae. Acrisio re d’Argo rinch
a Polidetto re di essa isola. Questi ricevè umanamente la madre ed il figlio , e dettelo a educare ai sacerdoti del tempio di M
partoria la moglie. Avidamente in tortuose spire Stringean l’eccelso figlio , Quand’ei levossi alla tremenda guerra ; E fatal
ed Ercole purgò la terra da quei nefandi. 377. Diomede, re di Tracia, figlio di Marte (255) e della ninfa Cirene (474), aveva
ri, gli uccise, e andò in Spagna a trucidare Busiride. 379. Gerione, figlio di Crisaorso e di Calliroe, regnava nell’isola di
tutti i suoi sgherri, e gli tolse i bovi. 380. Augia, re dell’Elide e figlio del Sole (110), aveva certe stalle che contenevan
forse Gliene diè cento, e non senti le diece. 386. Il gigante Anteo, figlio di Nettuno (185) e della Terra (25), molestava tu
e : Or, qual di questi in vece sua disfatto Esser potea da morte ? Il figlio forse ? Ei due lustri non compie : ancor che in e
spontaneo, vero Voler di morte : e se il pur fosse, io madre D’unico figlio il soffrirei ? Lo stesso Dico vieppiù della mino
; Pronta (son certa), ove il sapesse, a darsi Vittima a Stige del suo figlio in vece : Ma tu poi, di’, tu che sol vivi in essa
dò perduto d’amore per Dejanira, principessa già fidanzata ad Acheloo figlio del Sole e della Terra. Ercole vinse il rivale in
del grand’ Ercole. 400. Questo Eroe spesso è chiamato Alcide, ossia figlio d’ Alceo, che era suo avo materno. Ebbe il nome d
llo stesso gastigo di Falaride (408) e di Sciro (410). 412. Perifeto, figlio di Vulcano (270), abitava nei contorni d’ Epidaur
a narra che fu loro imposto da Minosse per vendicare la morte del suo figlio Androgeo ucciso da alcuni giovani ateniesi gelosi
è caduto in sospetto di infedeltà, Minosse ve lo fece rinchiudere col figlio Icaro e col Minotauro. 422. Tuttavia l’ industre
ercando nuove occasioni di render utile il suo valore. 429. Piritoo, figlio d’ Issione e della Nuvola e re dei Lapiti, sposan
i principali eroi della favola. Il tessalo maestro Che di Tetide il figlio Guidò sul commin destro…. Già con medica mano Que
ebbe fracassata la testa. Bellerofonte. 461. Bellerofonte era figlio di Glauco re di Corinto, e d’ Epimede, figlia di
dolce il palpitare ai casi altrui. Aristeo. 474. Aristeo era figlio d’Apollo (96) e della ninfa Cirene. Fu educato da
o, dalla quale ebbe Atteone (138). Dopo la sventurata morte di questo figlio si ricovrò nell’isola di Coo, quindi in Sardegna
mare ; salvarono dal naufragio Falanto generale spartano, e Telemaco figlio d’Ulisse (568) che da giovinetto cadde nelle onde
scudo. Anfione. 481. Anfione discendeva da Giove (63), ed era figlio d’Antiope, moglie di Lico re di Tebe, e sposò Nio
si in società ed a fabbricarsi le case. Cadmo. 482. Cadmo era figlio d’ Agenore re di Fenicia e della ninfa Melia, ed
mpio d’amor fraterno (510). Eteocle e Polinice. 505. Eteocle, figlio maggiore di edipo (491), dopo la partenza del p
nte, l’indovino Anfiarao (662) che fu inghiottito dalla terra, il suo figlio Alcmeone, e Partenopeo. 93 Sono conosciuti sotto
dal fulmine a questa risposta, non vuole acconsentire alla morte del figlio  ; offre sè stesso per vittima, e interroga Tiresi
li sulle luttuose conseguenze dell’ambizione e del dispotismo. Emone, figlio di quello scellerato di Creonte, non partecipava
potè sopravvivere.94 Pelope e la sua posterità. 511. Pelope, figlio di Tantalo (250) re di Lidia, costretto ad abband
i Laomedonte ; ma Priamo, il successor di questo re, spedì Paride suo figlio a riprendere Esione. Paride, chiamato anche Aless
valli di Reso (570) di bever le acque del Xanto (520) ; 5° Che Troilo figlio di Priamo (587) morisse, e che la tomba di Laomed
6° Finalmente bisognava che i Greci avessero nella loro armata Telefo figlio d’ Ercole e re di Misia. 522. Già da dieci anni d
ò Clitennestra, ed usurpò il trono. 533. La presenza d’Oreste (527), figlio d’Agamennone, era un grande ostacolo per Egisto,
novant’anni pel morso di un serpente. Achille. 536. Achille, figlio di Teti e di Peleo (320), nacque a Flia in Tessag
49. Dopo la presa di Troja la piaga di Filottete fu curata da Macaone figlio d’ Esculapio (289). Ma l’eroe non volle tornare i
abria, dove fondò la città di Petilia. Diomede. 550. Diomede, figlio di Tideo uno dei capi della spedizione contro Teb
ssò pel più valoroso dell’ esercito dopo Achille (536) ed Ajace (561) figlio di Telamone (518). 551. Omero fa di quest’eroe il
mentre sforzavasi d’abbracciarla.98 Idomeneo. 558. Idomeneo, figlio di Deucalione (647) e nipote di Minosse (228), re
iclea, era re della piccola isola d’Itaca nel mare Ionio. Ulisse, il figlio di Laerte, io sono, Per tutti accorgimenti al mon
à presso a Gaeta, Prima che si Enea la nominasse ;104 Nè dolcezza di figlio , nè la pieta Del vecchio padre, né il debito amor
he ’l mar fu sopra noi richiuso. Palamede. 583. Palamede era figlio di Nauplio, re dell’isola d’Eubea, e capitanava g
loro flotta, e gli riuscì d’appiccarvi il fuoco. 592. Patroclo (539), figlio di Menezio, volendo rattenere i progressi del vin
vivo, si conforta, e spera Ad ogn’istante riveder tornato Da Troja il figlio suo diletto. Ed io, Miserrimo ! io che a tanti e
di Troja ; nè tardò l’occasione. 601. Paride, fattosi riconoscere per figlio di Priamo, ebbe commissione dal padre di andare a
opia in marmo per mano di Baccio Bandinelli. Enea. 608. Enea, figlio d’Anchise e di Venere (170), aveva sposato Creusa
finalmente la guerra ebbe termine con un duello tra il loro re ed il figlio d’Anchise, nel quale Turno perdette la vita. 615.
secondo quello che racconta la favola. 616. Succedette ad Enea il suo figlio Ascanio, che fabbricò la città d’Alba-lunga ; e q
i Numi stessi della greca mitologia. Meleagro. 626. Meleagro, figlio d’Oeneo re di Calidonia, e d’Altea, era destinato
dinella ; Tereo che le inseguiva fu trasformato in upupa ; ed Iti suo figlio , vittima innocente degli altrui delitti, in carde
di bei quadri e di poemi. Deucalione e Pirra. 647. Deucalione figlio di Prometeo (70) e di Pandora (73) aveva sposato
un annaffiatoio, perchè comunemente adduce la pioggia. 657. Zeffiro, figlio d’Eolo (199) e dell’Aurora (143), gentil marito d
e gli arcani che l’ uomo non potrà mai discuoprire. 662. Anfiarao era figlio d’Apollo (96) e d’Ipermestra (252), e fu celebre
forza dalla sua cella, e la condusse nel Santuario, dov’ella disse : figlio mio, tu sei invincibile. Alessandro non volle alt
ono anch’esse incoronate di mirto, di quercia o d’olivo. — Trasibulo, figlio di Senocrate d’Agrigento, avendo riportato il pit
acusa, perchè anche quella città partecipasse di tanta gloria ; ma il figlio , in cui l’ amor di patria era sprone al valore, s
a dito, e indica il loro numero e la loro riunione ; ovvero da Pelope figlio di Tantalo ; e v’è memoria che anche Atreo gli is
e Portò la palma, e proclamato sempre Fu vincitor l’argivo Oreste, il figlio D’ Agamennon già condottier de’ Greci. Ma se un D
dell’estinto amico. Come un padre talor piange bruciando L’ossa di un figlio che morì già sposo, E morendo lasciò gli sventura
Tifone era tutto intento ad assicurarsi il nuovo potere, allorchè Oro figlio d’ Osiride mise in piedi un esercito, lo battè e
vecchiezza. Fra i men noti di sesso maschile si notano Balder potente figlio di Odino, Niord, equivalente all’Eolo de’Greci, e
lio di Odino, Niord, equivalente all’Eolo de’Greci, e il lupo Fenris, figlio di Loke genio del male, e fratello di Hela, la mo
si e coi Corintj, e mossero contro Tebe sotto il comando di Tersandro figlio di Polinice, o secondo altri d’Alcmeone figlio d’
l comando di Tersandro figlio di Polinice, o secondo altri d’Alcmeone figlio d’ Anfiarao. Una sanguinosa battaglia seguita sul
12 (1880) Lezioni di mitologia
viltà, e fìnalmente Priamo che bacia le mani lorde del sangue del suo figlio per riaverne il cadavere. Quinto Calabro ci dirà
sciagure di molti dei vincitori dell’Asia. Le avventure dell’accorto figlio di Laerte narrate ci saranno da Omero nel suo poe
li fé’ colla falce quell’ingiuria che in lui fu ripetuta da Giove suo figlio . Dal sangue che piovea dalla ferita nacquero i Gi
i genitori presentò a Saturno una pietra coperta di fasce, invece del figlio che occultò in Creta; onde questa isola va superb
ima; e questa era per dare alla luce Minerva. Sapendo il padre che il figlio , il quale da lei fosse nato, dominerebbe l’univer
o cor, che scacciò dagl’ immortali L’ immenso danno, sappiam tutti, o figlio Di Saturno. È mercè tua se qui siamo Alla notte i
della vista sgomentò. Ma giunge L’atroce Ulisse, e ha nella destra il figlio D’Andromaca: e venia tranquillo in volto Il fanci
re Sentia pietade involontaria, e tutti Piangean mirando dell’ettoreo figlio L’innocente alterezza. In core acheo Breve è piet
hiera Delle donzelle al duro ufficio elette Le fean triste corona. Il figlio atroce D’Achille inalza la dorata coppa, E liba a
a anima: sorgi, E bevi il sangue: di donzella è sangue: La Grecia, il figlio te lo dona: a noi Concedi i venti, e delle tarde
enti. sole, che nell’esecrata terra D’Atreo ravvisi il vero erede, il figlio , E dalla mensa di delitto piena Un dì torcesti l’
stancò la fama, ma non l’ire della matrigna? E noto a tutti che tanto figlio ebbe Giove da Alcmena, che ingannò colle sembianz
n grato amante, Ch’in sì gran mal l’amata sua s’invecchi; Onde al suo figlio e nipote d’Atlante Commette che contr’Argo ir s’a
ndo al mio scopo, vi tesso il catalogo dei più famosi cognomi dati al figlio di Saturno. Padre, Re, Ottimo, Massimo, fu da tut
onti, che secondo il parere di molti si giovò totalmente dei lumi del figlio . A questa succederà la promessa Elegia di Properz
del mio zelo Chieggo mercé: solo Giunon rammenti Che vive in Troia un figlio mio. — Sorride Giuno cortese accortamente, e ratt
simile atto, non avendo il bambino nessun segno che lo distingua pel figlio di Giove e di Alcmena, non siamo sicuri di questo
Neleo, Venere di Erice; e Teseo ancora, secondo la Mitologia, era suo figlio , quantunque Plutarco, che nella vita di lui ha so
ti Sesostri, che regnò nell’Egitto dopo Oro, che d’Iside e Osiride fu figlio . Eccovi esposto quello che intorno alle gesta di
. Infatti, al dire di Cicerone, seguito da Arnobio, quattro, oltre il figlio del re degli Dei, furono i Mercurii: il primo nac
o la morte di Argo e la scoperta dell’ argento. Nonostante a Mercurio figlio di Maia e di Giove, nipote di Atlante e di Pleion
a. — La luna col recente raggio illuminava la terra quando il potente figlio di Giove arrivò al fiume Alfeo, dove in una stall
inganno, e più dell’accennato istrumento, che celermente percosso dal figlio di Maia suonò incognita armonia, che l’amabil voc
lla forma del naso alquanto ripiegata all’insù, caratterizza l’astuto figlio di Maia come Omero l’appella, παιδα πολυτροπον` n
sichio e da Ateneo si rileva. Di Mercurio chiamato Acacesio, da Acaco figlio di Licaone educatore del nume, era celebre il tem
nosciuta dal consenso dei dotti e’degli artisti per rappresentante il figlio di Maia. Farò a questa succedere una breve Ode di
re della Delfica terra, di Claro, di Tenedo, e dei regni Panopei. Al figlio di Saturno lo partorì Latona con la sorella, emul
ma spenti i figli nascosi ancora nelle viscere materne, cadde, benché figlio di dea, e il collo superbo bruttò nella polvere t
ttribuito: conciliano alcuni questa difficoltà, concedendo la lira al figlio di Maia, ad Apollo la cetra. Il nume non fu nell’
uali la difficil vittoria doveva sullo spazioso serpente. Sdegnato il figlio di Venere volò sul Parnaso, e due dardi di divers
vezzosamente raccolta, e quasi all’ uso donnesco, è tutta propria del figlio di Latona, sebbene conviene particolarmente all’e
iche poesie intitolate Consigli di Eumolpó, che attribuiscono a Museo figlio di Antifemo. È fama che la Terra pronunziasse ell
antichità Parnaso avesse in questo luogo una città,fondata. Egli era figlio della ninfa Cleudora, e, come tutti gli eroi, pas
lamo nato da Licore ehhe per figlia Celeno, che partorì ad Apollo un figlio chiamato Delfo, da cui la città ha tolto la sua d
ui la città ha tolto la sua denominazione. Altri dicono che Castalio, figlio della Terra, ehhe una fanciulla chiamata Tia, che
he si piccano di sapere le genealogie, pretendono che Delfo avesse un figlio chiamato Piti, che regnando diede il suo cognome
fidata. Si racconta ancora che Crio potente nelTisola Eubea, aveva un figlio scelerato che ardì saccheggiare a mano armata il
esto bandito dell’isola Eubea, gli Orcomeni di Flegia, e quindi Pirro figlio di Achille, si prefissero di saccheggiarlo. Una p
e. Nella prima celebrazione Crisotemi di Creta fu vincitore: egli era figlio di quel Carmanore che aveva purificato Apollo. « 
di quel Carmanore che aveva purificato Apollo. « Dopo lui Filamrnone figlio di Crisotemi, ed in seguito Tamiri figlio di Fila
ollo. « Dopo lui Filamrnone figlio di Crisotemi, ed in seguito Tamiri figlio di Filammone, poiché si vuole che nò Orfeo, il qu
iglia di Licaone Arcade che diede il suo nome a tutta la contrada, il figlio di lui Elato, Afida e Azano, Trifilo, che ebbe pe
re non Erato, ma Laodamia, figlia di Amicla re di Macedonia, ed Eraso figlio di Trifilo. L’Apollo e la Callisto sono di Pausan
ateniesi: Eretteo, Cecrope, Pandione, Leo, Antioco, Egeo ed Acamante figlio di Teseo. Vi si ammira ancora Codro figlio di Mel
Antioco, Egeo ed Acamante figlio di Teseo. Vi si ammira ancora Codro figlio di Melanto, Teseo e Fileo, benché tribù alcuna no
tito di Polinice, e si unirono con lui per l’assedio di Tebe; Adrasto figlio di Talao, Tideo figlio di Eneo, i discendenti di
unirono con lui per l’assedio di Tebe; Adrasto figlio di Talao, Tideo figlio di Eneo, i discendenti di Preto, come Capaneo nat
lo e di Amicle scnltori di Corinto. Ve tradizione in Delfo che Ercole figlio di Anfitrione, essendo venuto per consultare l’or
ali dell’armata focose. « L’ascia che si vede fu offerta da Periclito figlio di Eutimaco. Ecco quello che intorno ad essa si r
iglio di Eutimaco. Ecco quello che intorno ad essa si racconta. Cigno figlio di Nettuno, che regnò a Colono città della Troade
ro nella notte stessa che la città loro fu presa. Dopo lui é Licomede figlio di Creonte, ferito nel pugno, come il mentovato p
Licomede ferito in due altre parti alla testa e nel tallone. Eurialo figlio di Mecesteo ha pure due ferite, una nel capo, l’a
ato la sua idea con un semplice atto di volontà. Ha rap presentato il figlio di Latona quando è sdegnato e ha ritratto nel suo
nulta? Perchè non contro dell’infedele Coronide, che faceva essere il figlio di Giove geloso di un uomo mortale? Tutti questi
n cui egli manifestossi alla mente di Omero: ma. in questa statua del figlio di Giove seppe l’ artefice, eguale a quel gran po
oposti convengono perfettamente colle nostre statue: Il re saettator, figlio a Latona Apollo è questo: e queste son le Muse, A
o, fosse inventata ìa favola che Apollo dirigesse l’arco dell’imbelle figlio di Priamo, perchè ivi un tempio gli sorgeva. Apol
giovinetto, ma le scorge il Sole Con gli occhi omniveggenti, e dice: figlio , Che vuoi? qual è del tuo venir la mente? Egli ri
e Che gli si accosti, indi l’abbraccia e dice: Degno tu sei d’essermi figlio , e vera L’origin fu che t’additò la madre; E perc
re volte scosse, e dagli eterni crini Piovea la luce; indi riprese: O figlio , Temeraria la mia voce divenne: Io questo sol ti
Olimpo il re, che colla man tremenda Vibra i fulmini suoi, paventa, o figlio , Questo mio carro, e chi maggior di Giove? Arduo
cervice, e l’auree briglie Rimbalzan sopra gli arruffati crini. Deh, figlio mio, non far ch’autore il padre Ti sia d’un dono
arro. Le concesse dimore invan frappose II genitore: alfin conduce il figlio Al cocchio, dono di Vulcano: è l’asse D’oro, d’or
no ognora coll’indocil bocca. Di liquor sacro il genitor consperge Al figlio il volto, e a tollerar la fiamma Capace il rende;
calore, il sommo evita e l’imo: Sicuro andrai nel mezzo: il resto, o figlio . Alla fortuna raccomando: io bramo Che sia di te
tuo plaustro fuggisti. Allor che vide Giù giù la terra di Olimene il figlio Impallidì, tremar le guance, e gli occhi Per tant
vidi Dai destrier che la sua mano nutria Strascinato quel tuo misero figlio . Richiamarli volea: terror la voce Accresce a lor
nell’irsuto tergo Della belva, che morta ancor spaventa. Ma d’Eneo il figlio coli’ imposto piede Schiaccia il capo fatale e di
nte del fraterno sangue. — Ai templi degli Dei doni portava Altea pel figlio vincitor, ma vede I suoi fratelli estinti, e palm
tta pera in ammassato pianto La scelerata casa: Eneo felice Godrà del figlio la vittoria, e solo Testio starassi nella muta ca
ati uffìcii Sentite: abbiate per le tombe un dono, Un dono grande, il figlio mio, di questo Percosso petto scelerato pegno. Ah
Mancan le mani: meritò la morte, Io lo confesso, eppur ch’egli è mio figlio Sento: dunque vivrà del vostro sangue Vincitore c
or le piaghe, e di cotanta strage Immagine maggiore: or mi percote, O figlio , il core di pietà materna. Lassa! vincete, e mal
ade sortisse il cognome, perchè alle fraterne morti aggiunse Fallante figlio della Terra. Nei petti più sicuri poneva terrore
i? così siete, o dive amiche? Toglieste gii occhi al mio fanciullo: o figlio , Figlio infelice: di Minerva i fianchi Scorgesti
u per lievi cose Prendesti, o dea, terribil pegno: i lumi Hai del mio figlio per corvette e damme? — Sì Cariclo dicendo, al se
? — Sì Cariclo dicendo, al sen stringeva Con entrambe le mani il caro figlio . Così dell’usignol piange la madre Quando divora
dicea: Donna divina, Ritratta i detti del furor; non feci Io cieco il figlio tuo, che grato a Palla Non è rapir gii occhi ai f
de N’ottiene. I fusi delle dee sorelle Prego mortale non richiama: il figlio Questo fato sortì quando la luce Vide, ed ora ha
Aristeo, Pregando di veder cieco soltanto Atteon giovinetto, il caro figlio : Ah che a lui non varranno esser nel corso A Dian
la madre afflitta Errerà per le selve, e l’ossa sole Troverà del suo figlio ; e tu felice, Diva, sei stata, che dai monti aves
, Diva, sei stata, che dai monti avesti Privo soltanto della vista il figlio . Deh non piangere, o cara: il tuo fanciullo Atten
l’eroe; scusò il proprio errore coll’esempio di altri beati: illustre figlio ed ancor più famosi nipoti promise all’amante. Ma
ise all’amante. Ma gli fé’ severo comando di tacere la vera madre del figlio che nascerebbe, e d’ imputarlo alla ninfa Calciop
si sente. Ai ai Adone, ai Imeneo, ai. Piangon le Grazie di Cinéra il figlio : È morto il bello Adon, tra lor dicendo. Queste d
la favola di Virgilio, il quale introduce Venere che reca ad Enea suo figlio l’armi, opera di Vulcano, non fosse di sua invenz
nturato marito Vulcano, che, secondo Esiodo, di Giunone e di Giove fu figlio , come ad altri piace, deve interamente il suo nat
acci nascosi, che legarono tosto la dea quando fé’ prova del dono del figlio . Portava questo dio, come piace ad Euripide, le f
a, che virilmente la giurata castità difese. Dell’inutil tentativo fu figlio Erittonio. Il Sole gli svelò l’adulterio di Vener
abini, e Marcello dopo la disfatta dei Cartaginesi verso Nola. Cabiro figlio di Vulcano è indicato col martello sulle medaglie
reopago si disse. Dicesi che Marte accusato di avere ucciso Alirrozio figlio di Nettuno, perchè violar voleva Alcippe sua figl
iacere che quello della discordia e delle guerre. — Pure, essendo suo figlio , ordinò al medico degli Dei che lo sanasse. Peone
Onde treman le stelle e grida Atlante, A Mercurio dicea: Va, vola, o figlio . Nelle Tracie contrade, e se deposta Ha Marte l’a
agionò alla diva. Cerere discendendo dagli Dei ai mortali amò Jasione figlio di Elettra e di Giove, come attesta Omero nel qui
fu letto agli amanti: ma il padre degli uomini, non soffrendo nel suo figlio un rivale, col fulmine l’uccise. Lo Scoliaste di
scondeva fra le fiamme; gridò, e Cerere irata a lui tolse la vita, al figlio diede un carro tratto dai serpenti, perchè agli u
li si scorge una testa di papavero. Il serpente che è, per così dire, figlio della terra, doveva esser caro a Cerere, ancora c
tro Le sonore procelle agli antri loro. Quindi comanda che di Maja il figlio Si faccia innanzi, onde gli ardenti detti Riporti
nò di fare una statua della Pace, che avesse in seno il giovine Pluto figlio di Cerere. L’allegoria divien sensibile pei racco
ultimi regni senza amore? immune Terra alcuna non sia: tragga il tuo figlio L’ombre stesse in trionfo: amin le triste Furie:
al culto della dea ed a quello di Bacco. A Trittolemo, secondo altri, figlio di Celeo devesi delle mentovate feste l’instituzi
or manifesto lo rappresenta Claudiano. Questo Bacco non era il Tebano figlio di Giove e di Semele, ma un altro che dal re degl
asi Giove il marito. Esiodo certamente non le dà per consorte, ma per figlio il Cielo. Che che ne sia, fu annoverata, come Esc
l Caos ed alla Terra. Secondo Cicerone vi furono tre Amori. Il primo, figlio di Mercurio e Diana: il secondo di Mercurio e Ven
aggior, quanto sovrasta all’erba il bosco . Non di Triope pertanto il figlio astenne Dall’arbor sacro il ferro, e allorché vid
à, nè di morbidezza. La celeste fisonomia ce lo farebbe ravvisare pel figlio di Venere compagno delle Grazie, anche senza rifl
oesie. Lezione quarantesima. Sonno. Il fratello della Morte, il figlio dell’ Èrebo e della Notte, il custode dei sepolcr
ete volentieri. « Sonno, o de la queta, umida, ombrosa Notte placido figlio , o de’ mortali Egri conforto, oblio dolce dei mal
rappresentato per una figura addormentata nelle braccia di Morfeo suo figlio , secondo Ovidio. Così in due urne cinerarie al Ca
e la propria origine accreditò il pregiudizio dei mortali, e si disse figlio del Cielo e della Terra. Non altra cosa del Cielo
Giove prese le armi illustrando l’ardimento e la pena di Promoteo suo figlio . Avanti la guerra dei Giganti ebbe una figlia chi
ndo la Repubblica stava, verun romano prese parte nel culto di Cibele figlio della frigia mollezza. Col tempo i patrizii e le
re ricerche. Ora di Celo, or dell’Oceano, or della Terra, ora di Teti figlio lo fanno gli antichi. L’opinione più comune è que
scelse allora per moglie Opi, o Rea, sorella; ed avendo udito che un figlio lo avrebbe cacciato dal trono, stabilì di uccider
o compagno dei potenti, persuase Saturno a tramare insidie al proprio figlio , che accortosene, col soccorso di Prometeo nel Ta
e nè delle leggi della società, nè dell’arti più necessarie. Polifemo figlio di Nettuno è loro capo, e porta lo stesso nome ch
pollo per aver fabbricato il fulmine col quale Giove uccise Esculapio figlio di lui. Questi Ciclopi di Euripide sono quelli di
degna d’osservazione, e che è al di sotto della barca di Caronte; un figlio snaturato è strozzato da suo padre. Accanto vi è
utte le donne ch’ebbero commercio con Ercole fu quella che partorì un figlio il più somigliante al padre. Ifidemea ebbe grandi
olmente amate in vita. Glori era di Orcomene in Beozia, e sposò Neleo figlio di Nettuno. Tia ebbe commercio con Nettuno stesso
mbra più avanzato, tira questo anello dal dito di Foco: quest’ultimo, figlio di Aiace, passò in Egina in un paese che si chiam
e proni potè di Sisifo: morì fanciulla. Sullo stesso piano è Atteone figlio di Arìsteo. La sua madre gli accanto; eglino teng
amede e Tersite, che giuocano agli scacchi inventati dal primo. Aiace figlio di Oileo guarda il loro giuoco. Si vede che ha na
ea all’aspetto di una violenta tempesta. Un poco al di sopra d’ Aiace figlio di Oileo si vede Meleagro figlio di Eneo, che gua
mpesta. Un poco al di sopra d’ Aiace figlio di Oileo si vede Meleagro figlio di Eneo, che guarda questo eroe. Fra questi perso
e l’altre donne che la circondano si vede una balza dirupata. Sisifo figlio d’Eolo si sforza di spingere in su una grossa pie
tria gli antichi. Chi lo vuole forestiero, chi nativo di Creta, e non figlio di Giove. Omero, fra gli altri, nell’Odissea, lo
nelle sembianze di fuoco. Ella diede il suo nome a un’Isola dove, suo figlio regnando, accade che dalla peste consunti periron
perchè riparassero questo danno. Mosso Giove dalle preghiere del suo figlio convertì in uomini delle formiche che erravano in
, il più antico degli Artisti, fuggisse con Icaro suo mal avventurato figlio a Minosse, di cui vi favellai nella passata Lezio
pie il facitor librava II suo corpo, e nel mosso aer sospeso Anche il figlio ammaestra. Ed io ten prego, Icaro, ei disse, corr
etuti avvisi Bagnava il pianto la mutata guancia; Sulla bocca del suo figlio trattiene Baci che non ripeterà: s’inalza Sulle p
ta, e l’arti Dannose insegna, e mentre l’ali ei move Guata quelle del figlio . Ambi gli vide Stupido il pescator ch’insidia l’o
è Tebe, perchè vi sono sette porte nelle mura, e l’armata di Pohnice, figlio di Edipo, divisa in altrettante schiere. Fra ques
ioni, perchè Tiresia, il profeta, dà un oracolo, che riguarda Meneceo figlio di Creonte. Tebe, egli dice, sarà liberata dal pe
eo, a Capaneo, ed ancora ad Ippomedonte e a Partenopeo. Ma a Polinice figlio di Edipo sarà reso questo ufficio dalla sorella A
ue Atridi si mettono a piangere Antiloco; con essi il re d’ Itaca, il figlio di Tideo e tutti gli altri parenti ed amici. Ulis
olcezza del suo viso; Agamennone dalla sua divina presenza: quanto al figlio di Tideo una libertà generosa lo esprime. Voi ben
i gli Etiopi e quella Troia. Certamente colui che si piange è Mennone figlio dell’Aurora, il quale essendo arrivato por soccor
utti mesti e pensosi; l’Aurora che piange a calde lacrime il suo caro figlio contrista il Sole, e prega la Notte che si affret
a e di conquiste ad Alessandro. Non è fuor d’ogni dubbio di chi fosse figlio e dove nascesse. Diodoro Siculo riferisce, dagli
onore dei sacrifizii, insinuando nell’ingannato volgo la credenza che figlio fosse d’Osiride, giacché gran scusa a questi fall
he questo forse è il più costante degli attributi bacchici, poiché il figlio di Semele si trova talvolta rappresentato con lun
erse al Nume, che col fianco infermo Tarda l’alterno passo. Alfine al figlio Giove permise le celesti Rocche. Pure sempre allo
Vide dell’ arbor sulla cima assiso La madre, qual lion tremendo, il figlio Che con lo dio combatte, e lui mostrava Alle Bacc
dre crudel, raffrena Il tuo furori perchè belva mi chiami? 10 son tuo figlio : ov’è l’irsuto petto, Ove il ruggito? non ravvisi
Crudel, perdona al parto tuo: quel sangue Che versi è sangue del tuo figlio : io sono Penteo: tu mi nutristi. — inutil voce, C
orsi: è sorda Agave!— Se di Bacco mi vuoi vittima, uccidi Sola il tuo figlio , madre, e piangi. E lasci Così tua prole nelle ma
uoe a se, la madre Errando intorno, col suo piede opprime Il petto al figlio , e la cervice inchina Trofeo diviene dell’audace
E questi detti confondea col pianto. Ahi qual fera domasti. Agave? il figlio Savio, del seno tuo peso diletto! Echione fu padr
ose Armonia, e quindi le porgeva il petto. Spettator di tue glorie il figlio cerchi, Misero: e come il chiamerò se l’alzi Con
amerò se l’alzi Con le tue mani? il tuo lion rimira, Riconosci il tuo figlio . Il premio è questo Che rendi, o Bacco, a chi nut
nde Ino, e la chiesta maestà del tuono Arse Semele: piange Autonoe il figlio Cervo. Di loro, ahi più misera: uccise L’unico fi
ange Autonoe il figlio Cervo. Di loro, ahi più misera: uccise L’unico figlio Agave. Esul d’Atene Erra il mio Polidoro. Ed io n
Bacco sacri, e sul materno seno Il sangue scorre. Bacia gli occhi al figlio , E della fronte illividita i giri. Le belle chiom
e Penteo fiera Chiami: una fiera io misera credea Svenare: or del mio figlio inalzo il capo, Non quello d’un leone. te felice
morto piangesti; Ma tu fosti innocente: io fra le madri, Io sola, il figlio uccisi. Esule i figli Ino mia non uccise: il padr
Semel Giove Giacque, onde Penteo io mi piangessi, e Giove Salvava il figlio dal materno scempio Tutta la stirpe ad abolir di
gli sposi, e non udia Cantar Imene i tuoi pudichi amori, Nè in un tuo figlio io ti rividi. Almeno Altra Baccante a te troncato
ibo a Bacco: olà! Rendete I vasi a me: prenditi o Bacco: è sangue Del figlio mio: Pel mio delitto io vissi Più di lui: ma fede
el destino, e gli rivela il mistero della nascita futura di Bacco suo figlio , che deve portare agli uomini un liquore dolce qu
, egli dice, ha coperti recentemente di spighe i solchi, e presto mio figlio farà scorrere dei ruscelli di vino che spremerà d
il fulmine da cui sarebbe colpita, e la cura che prese Giove del suo figlio , che nascose nella sua coscia, finché avesse cond
nto già si prepara a danzare, e a imitare i cori delle Baccanti, e il figlio che s’ agita nel suo seno sembra accompagnare la
a infatti vi mescola il suo splendore con quello della luna: Apollo è figlio di Latona: Ganimede nato mortale abiterà dunque i
cinto affinchè ella possa con questo richiamare nell’Olimpo Marte suo figlio , che se n’ è esiliato. La dea della Furberia, ing
toccare il fulmine terribile, e ne perisce in mezzo al fuoco. Il suo figlio per mezzo delle cure di Mercurio fugge all’incend
nipote pregò Nettuno ad averne compassione; e questi la ricevette col figlio fra le divinità del suo impero, e Leucotea fu det
le divinità del suo impero, e Leucotea fu detta la madre, Palemone il figlio . Con torva faccia rimirò d’Averno Giuno i tormen
e ai vasti regni, E le frena la veste il serpe istesso. Già d’Eolo il figlio all’apia reggia in mezzo Esclama: Olà, tendete in
Sembianze ancor perdono il nome. Adora Leucotoe in Ino, e Palemon nel figlio Travagliato nocchier che il lido afferra. Ovid
Semole ancora ardente nei cieli s’ insuperbisce della fortuna del suo figlio , e delle cure particolari che ne prendono Cibele
roga sulla sua nascita, e finisce per dire, che lo conosce e sa che è figlio del Sole e della Luna. Bacco se ne innamora: non
lle della madre. Queste gli troncano le mani, l’altra tira il proprio figlio pe’ capelli. Voi direste di vederle veramente, e
ia; 1’ altra la piega sulle spalle. Agave vorrebbe abbracciare il suo figlio , ma non ardisce toccarlo: che ha le mani, il seno
pada cade nel fiume al quale dà il suo nome. Le ninfe piangono questo figlio sventurato dell’ Idaspe. Succede un orribile mace
dio del Vino. Stafilo regnava su queste con ro’o trade: Botri era suo figlio e Meti sua moglie, ed aveva Pito per capitano. Qu
che Bacco le versa, diviene ebra, come il suo sposo Stafilo, il loro figlio Botri e il loro vecchio confidente Pito. Tutti si
iove sul serpente Campe e sopra i Giganti: quella di Marte sul mostro figlio di Echidna: quella di Perseo sulla belva marina,
la di Perseo sulla belva marina, alla quale Andromeda era esposta. Il figlio di Danae, dic’egli. liberò lei, e voi salverete l
Olimpo. Apollo vuol proteggere Aristeo, Mercurio prende cura di Pane figlio di Penelope, e Vulcano dei suoi Cabiri. Bacco s’i
le forme di un’ aquila gli serve di guida portando nell’aria Eaco suo figlio . Intanto Turco annunzia a Deriade la gran strage
larga ferita che vi ha fatto il tirso del tuo nemico. Perchè Licurgo figlio di Marte non è qui? tu vedresti fuggire Bacco sub
trarre di se chiunque n’era inspirato: sicché Agave sbranò Penteo suo figlio , Licurgo imperversò col ferro contro se stesso. L
Omero, nei quali il nume è ritratto: Disse, ed i neri sopracigli il figlio Di Saturno inchinò: sull’immortale Capo del Sire
acconcia chioma avvinta dal diadema, dec orazione inventata da questo figlio di Giove: onde ne ha il capo cinto persino in que
Nozze, che ad onta dell’antica gelosia e del primiero odio contro il figlio di Semele, condiscese pure a porgere a lui adulto
condo altri da Priapo. Vedi Luciano , De sacrificiis. 17. Jasione è figlio , secondo Isacio, di Minos e di Fronia. 18. Dalle
13 (1841) Mitologia iconologica pp. -243
hi sotto questo speciosissimo nome ; Chi fù Giove poichè però al solo figlio di Saturno, ed Opi, ossia Rea, fù attribuito quan
di esso ; percio con questi riconosco anch’io Chi fù Nettuno Nettuno figlio di Saturno, e di Rea pel vero, ed assoluto Dio de
è chiamato. Dichirazione, e sviluppo Chi fù Marte. Avvegnachè figlio del troppo augusto matrimonio di Giove, e di Giun
i dissero Quirites dal lor fondatore Romolo creduto, come si è detto, figlio di Marte. Suo ritratte. In atteggiamento assai t
Climene figlia di Teti, che Coronide figlia di Flegia, da cui ebbe in figlio quell’ Esculapio, che istruito nell’ arte medica
le reiterate premure della gran dea Diana. Sue dissavventure. Un tal figlio però, che riuscir dovea pel padre un bel motivo d
è pertanto Apollo contenere il suo sdegno pel crudele fato d’un tanto figlio  ; ma disperando di attaccare il potente uccisore,
lle disgrazie. Per vendicarsi costui dell’ ingiuria ricevuta da Epafo figlio di Giove, che detto gli aveva di non esser egli f
evuta da Epafo figlio di Giove, che detto gli aveva di non esser egli figlio di Apollo come si vantava, chiese in grazia al pa
nis Sors tua mortalis, non est mortale quod optas : Ostinato però il figlio senza prestar orecchio ai giusti motivi chiese l’
ensò vendicarsi, e pel ministro di sua vendetta elesse il deforme suo figlio Vulcano. Pronto questi a voleri del padre, non si
ve presso Omero di non poter evitare il destino, e campar da morte il figlio Sarpedone ne è un troppo chiaro attestato. Che se
l torbido suo umore di giorno in giorno sempre più ingelosendo il suo figlio Giove, fù la cagione, per cui obliando questi tut
Creatore, non fia maraviglia se il Tessalo Giano fatto un di adottivo figlio di Sifeo sterile germoglio di prole, e divenuto q
97. riferendo il fausto presagio di Giove a Venere addolorata pel suo figlio . … dirae ferro, et compagibus arctis Claudentur
re disgrazie obbligar voleva Venere sua madre a disbrigarsi di un tal figlio appena nato. A questa quindi attribuir si deve la
Mercurio insieme con Giove disceso sollecito sottratto non avesse il figlio alle materne sventure avrebbe quegli pria chiusi
mirabilmente produrre. Da tal riflesso almeno impari ognuno ad esser figlio di pace se brama essere figlio di Dio, giacchè st
riflesso almeno impari ognuno ad esser figlio di pace se brama essere figlio di Dio, giacchè sta scritto Matt. 5. Beati pacifi
ità racchiuda benchè in un grande prosastico volume quanto il celebre figlio del Tebro ha conciso in pochi versi o nel delinea
enio più, o meno focoso li suggeriva alla mente. Gli stessi salmi del figlio d’ Isai fan conoscere l’imperfetto ritmo degli Eb
più modi, ma il più tsitato è il seguente. Egeo, che si congeda dal figlio Teseo, che si porta al laberinto di Creta per com
Pugna frera I perigli Vela nera Scorderan ; Porti orror Vanne figlio Contemplando Dallo scoglio Salso il regno Nel
ii tronchi rimati insieme. Eccone la norma. Manlio, che condanna il figlio a morte Emanato il gran decreto Dice al figlio
io, che condanna il figlio a morte Emanato il gran decreto Dice al figlio  : eh che facesti Dall’austero conduttiero Non s
ca, o perda dee morir. È un ribelle, è un traditor. Ma di Manlio il figlio ardito, Quindi in gabbata sedendo Che il decret
rrato In quel cor da legge armato Resta il padre provocato Cadde il figlio sventurato, Per l’offesa potestà, E fè noto il
Teseo dall’empia moglie E alle mensogne ordite Sente accusarsi il figlio , Fallacemente crede. E perde a tal accusa Conda
rsi il figlio, Fallacemente crede. E perde a tal accusa Condanna il figlio a morte Senno, ragion, consiglio. Da un mostro
, Piange a l’aspro tenor E madre più non son. Le toglie Ulisse il figlio , Parte della mia vita E con fatal consiglio Per
sto corpicciuol E madre più non son Lo guarda, e non fa moto Perchè figlio diletto Chè il cor di forza è vuoto Cosi morir
dolente suon Viver si reo bevesti ? Lassa non sou più sposa, Perchè figlio , perchè E madre più non son. Io non morii per t
di Giove il tuon Che ne sarà di me ! Lassa non son più sposa, Il figlio mio dov’è ? E madre più non son. Cap. XIV.
fia quella Tanti affanni potranno finir. Ma non basta ; l’istesso suo figlio , Che la regia donzella si adora E del padre l’amo
la stanza seguente Eccone la norma. Zeleuco, che salva un occhio al figlio colla perdita del suo. Promulga il re Zeleuco il
io, E pianse afflitto sulla propria legge Scoverto reo il suo medesmo figlio . Maledice quel dì, che nacque regge Tardi condann
r sul trono La data legge coll’esempio insegna. Perciò a se chiama il figlio , e in mesto suono Gli dice : a qual dolor m’hai t
e doma Paghino col morir l’indegno errore Pria d’esser padre lor fui figlio a Roma Questa mi parla, e non natura al core Prov
ini, e terrestri. Suo ritratto (1). Tritone propriamente parlando fù figlio di Nettuno, ed Anfitride, e pur Celeno, come piac
to a questo immaginario lor Nume la stessa abilità, e professione del figlio di Lamech, e di Sella Tubalcain, di cui parlando
a di questo Dio hò creduto meglio seguire la opinione di chi lo vuole figlio di Creusa adottato però dal detto Sifeo, che il p
di Creusa adottato però dal detto Sifeo, che il parer di chi il dice figlio del Cielo, e di Ecate, perchè sotto questa second
14 (1874) La mitologia greca e romana. Volume II « Parte III. Semidei, indigeti ed eroi — XLI. Perseo » pp. 309-316
ntichissimo Eroe apparteneva al novero dei Semidei, poichè fu creduto figlio di Giove e di Danae, la quale era figlia di Acris
ssimo della Grecia congiurata ai danni di Troia ; e finalmente Oreste figlio di lui, col quale termina l’età eroica e comincia
amo alle favole. Acrisio avea saputo dall’Oracolo che se nascesse un figlio da Danae ucciderebbe l’avo. Il solo modo di rende
risio prese allora un’altra mezza misura : fece chiuder la madre e il figlio in una cassa di legno e gettarli nel mare ; ma e
la madre e il figlio in una cassa di legno e gettarli nel mare ; ma e figlio e madre illesi, dopo varii pericoli che poco impo
mente accolti dal re Polidette. Cresceva Perseo e si dimostrava degno figlio di Giove per valore e per senno, talchè Polidette
e stata impossibile senza l’aiuto degli Dei ; i quali per favorire il figlio di Giove gl’imprestarono le loro armi divine, Mar
egli fosse di statura e di forza gigantesca, dovea tutto temere da un figlio di Giove. Ma la sua stessa precauzione fu causa d
cene ; e si narra che ivi Perseo fu ucciso a tradimento da Megapente, figlio di Preto, per vendicare la morte di suo padre. L
15 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XVII. Apollo considerato come Dio del Sole, degli Arcieri e della Medicina » pp. 92-103
mmirano nell’ antica sacrestia di San Lorenzo in Firenze. Di un altro figlio di Apollo convien qui parlare, perchè il mito o f
te, il cui nome di greca etimologia significa splendente, era creduto figlio di Apollo e della Ninfa Climene. Fu egli un giovi
do di nobiltà di sangue 112) con un vanerello par suo, cioè con Epafo figlio di Giove e della Ninfa lo, già vacca e poi Dea, s
fanciullesco puntiglio a dimostrare ad Epafo ed al mondo che egli era figlio di Apollo col guidar per un giorno il carro della
ma tosto si pentì di aver giurato quando seppe il folle desiderio del figlio . Nè valsero le ammonizioni e le preghiere paterne
i mitologi greci, le greche parole le Pai, che significano ferisci o figlio , e da queste parole trassero tanto i Greci quanto
olti prodotti dei tre regni della Natura. Inoltre gli attribuirono un figlio che fu il più valente medico sulla Terra, e dal q
ogica di principii scientifici, che esamineremo dopo aver parlato del figlio e della nipote di Apollo secondo la Mitologia. E
. Esculapio, lo stesso che Asclepio, come lo chiamavano i Greci, era figlio di Apollo e della Ninfa Coronide. Egli fu il prim
16 (1855) Della interpretazione de’ miti e simboli eterodossi per lo intendimento della mitologia pp. 3-62
i cotanta insania. 4. Inoltre molte altre cagioni. Ora la pietà di un figlio deifica un padre rapito al suo amore ; ora la des
e rapito al suo amore ; ora la desolazione di una madro fa un Dio del figlio , a cui la natura ha tolto addivenire un’uomo ; or
ttà di Dio. 15. Esposizione del mito di Giove da Plutarco. 16. Bacco, figlio di Giove, interpetrazione di questo mito. 17. A G
mere il lucido candore della Luna istessa(2). 16. A Giove si dava per figlio il dio Bacco. Fu creduto che Giove lo rinchiudess
1), portava un’antica credenza, che Vrano fosse stato mutilato da suo figlio Saturno, e questi stretto in catene dal suo figli
to mutilato da suo figlio Saturno, e questi stretto in catene dal suo figlio Giove. Sotto quest’empie favole va occulto un sig
rgerassi, non essere Apollo che il pianeta del Sole. Si credeva esser figlio di Giove e di Latona — di Giove, ossia, come ogni
lio di Giove e di Latona — di Giove, ossia, come ogni altra creatura, figlio dell’autore dell’universo — di Latona, e con ques
o di questa pianta per conciliare gli amori. 44. A Venere si dava per figlio il Dio Cupido, ed una a lei era venerato. Chi sia
ncipii della istoria, e per via di allegorie. 58. Ercole uccide Anteo figlio della terra, strozzandolo tra le sue braccia, int
mile al muggito de’bovi. 58. Ercole uccide Anteo, che la favola vuole figlio della terra, con sollevarlo in atto strozzandolo
cora un combattimento di Ercole contro Acheloo. Qnesti che si credeva figlio dell’Oceano e di Teti, combatte con Ercole, onde
, che giungevano nei suoi stati, e lasciando divorar l’altro, che era figlio di Marte e di Cirene, dai cavalli di lui, che ali
a Eliaca del Pegiso, che avanza il capo su l’Aquario, ovvero Euristeo figlio di Cirene. VIII. Ercole scendendo su la nave Argo
ntare della regina Cassiopea. XIIII. Ercole monda le stalle di Augia, figlio del Sole, o come altri vogliono, di Nettuno, con
ella stazione del Capricorno, e la sorgente è tra le mani di Aristeo, figlio del fiume Peneo. X. Ercole vince Gerione, cui la
ito ; posciachè Cadmo uccise un principe di nome Draco, che si voleva figlio di Marte, intendendosi dall’altra parte co’denti
17 (1874) La mitologia greca e romana. Volume II « Parte IV. Le Apoteòsi — LXX. Delle Divinità straniere adorate dai Romani » pp. 506-510
ennero in Italia seguendo il loro Duce Enea principe troiano, creduto figlio di Venere e di Anchise ; che Enea fece alleanza c
a con Latino re dei Latini e ne sposò la figlia Lavinia ; che Ascanio figlio di Enea e di Creusa fondò Alba Lunga ; che dalla
i Romani, aggiungendovisi le tradizioni che l’Arcade Evandro, creduto figlio della Dea Carmenta, venuto nel Lazio prima di Ene
nea, avea fondata la città di Fenèo su quel monte che dal nome di suo figlio Pallante fu detto il Palatino, sarà necessario am
sse trasformato in bove. Aggiungono inoltre che Iside insieme con suo figlio Oro uccidesse Tifone in battaglia. Osìride è chi
dagli scrittori latini il Dio Anùbi, che gli Egiziani dicevano esser figlio di Osiride, e lo rappresentavano sotto la forma d
18 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XXX. Stato delle anime dopo la morte, secondo la Mitologia » pp. 216-231
Che del Mondo defunto aver l’impero. « Su via, ciò lascia ; e del mio figlio illustre « Parlami invece. » (Odiss., xi, trad.,
te e continuamente girando rendevagli eterno il tormento261. Sisifo, figlio di Eolo, infestò l’Affrica e l’istmo di Corinto c
è anche più straordinaria la colpa non meno che la pena. Tantalo era figlio di Giove e perciò ammesso ai segreti degli Dei ;
ero l’onniscenza, li invitò a pranzo e imbandì loro le membra del suo figlio Pelope da lui stesso ucciso. Tutti gli Dei inorri
na spalla di Pelope. Si aggiunge ancora che gli Dei resero la vita al figlio di Tantalo ricòmponendone le cotte membra, e face
e fibre rinate il curvo rostro »267). (Odissea, xi.) Flegia, benchè figlio di Marte e padre di Coronide che partorì Esculapi
19 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XXV. Bacco » pp. 161-172
ciò a Bacco il titolo di Ditirambo, e i poeti latini di Bimater, cioè figlio di due madri, che meglio direbbesi due volte nato
se e incenerì Semele195 ; e sarebbe perito del pari il non ancor nato figlio , se Giove non lo salvava supplendo all’ incomplet
ino s’interpreta Euge fili ! e nel nostro volgare corrisponde a Bravo figlio  ! parole di approvazione e d’incoraggiamento che
’incoraggiamento che i mitologi suppongono dette da Giove a Bacco suo figlio , allorchè questi sotto la forma di leone combatte
accordava, talchè divenivano facilmente dannosi, come avvenne a Mida figlio di Gordio re dei Frigii. Avendo questo re lietame
20 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XXIII. Venère, Cupido e le Grazie » pp. 144-151
dell’Amore, e poi le fu aggiunto per questo particolare attributo un figlio chiamato Eros dai Greci e Cupido dai Latini186 ;
azie si annovera tra i figli di Venere anche Enea. Cupido era creduto figlio di Venere e di Marte ; Imene e le tre Grazie di V
ell’anima prodotti dalle colpevoli passioni. Imene o Imeneo, l’altro figlio di Venere era il Dio delle Nozze, o vogliam dire
e se ne vede in Siena un gruppo mirabile di greco scalpello. Di Enea figlio di Venere e di Anchise dovremo parlare a lungo ne
21 (1874) La mitologia greca e romana. Volume II « Parte III. Semidei, indigeti ed eroi — XLV. La spedizione degli Argonauti alla conquista del Vello d’oro » pp. 331-341
divenuta poi la Dea Leucotoe, aveva della sua prima moglie Nèfele un figlio e una figlia di nome Frisso ed Elle ; che non con
e unità e si rende più facile e più breve la narrazione. Giasone era figlio di Esone re di Tessaglia65, a cui fu usurpato il
5. Perciò dai Latini è spesso indicato col patronimico Æsonides, cioè figlio di Esone, e coll’aggettivo Pagasaeus da Pagasa (o
onjux. 66. Nella sua schiavitù ebbe Issipile a custodire il piccolo figlio di Licurgo, chiamato Ofelte, o altrimenti Archemo
22 (1874) La mitologia greca e romana. Volume II « Parte IV. Le Apoteòsi — LXVIII. Apoteosi degl’Imperatori Romani » pp. 497-499
n Grecia richiedevasi 1° che l’eroe da considerarsi come un Dio fosse figlio di una Divinità o per padre o per madre ; 2° che
nasse adorarlo sotto il nome di Quirino. Il popolo che credeva Romolo figlio di Marte, credè facilmente questa nuova impostura
Ariosto adopra Ruggiero, quando per significare che avrebbe ucciso il figlio dell’Imperator Costantino egli dice : e sia d’Aug
23 (1874) La mitologia greca e romana. Volume II « Parte III. Semidei, indigeti ed eroi — XLIV. La caccia del cinghiale di Calidonia » pp. 326-330
ani della Grecia a prender parte a questa caccia, e ne fe’capo il suo figlio Meleagro. Accorsero all’invito i più distinti ero
emente quanto è necessario a sapersi. I più notabili erano : Meleagro figlio del re Oeneo e duce di quella eletta schiera, i s
lere la pietà dei fratelli uccisi e l’orrore per la scelleraggine del figlio  ; e dopo molti e strazianti contrasti vinse final
24 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XIV. Il Diluvio di Deucalione » pp. 73-78
vinità. Scese perciò dal Cielo in Terra, e prendendo per compagno suo figlio Mercurio, si misero ambedue a viaggiare sotto for
idea ; e saputo tra le altre cose, che v’era un re d’Arcadia, Licaone figlio di Pelasgo, il quale imbandiva agli ospiti nuovam
esterminio ? Furono ambedue della stirpe dei Titani : Deucalione era figlio di Prometeo, e la sua moglie Pirra era figlia di
25 (1874) La mitologia greca e romana. Volume II « Parte III. Semidei, indigeti ed eroi — XLIII. Cadmo » pp. 321-325
remo in ultimo alcune osservazioni riferibili alla Storia. Cadmo era figlio di Agenore re di Fenicia e fratello di Europa. Fu
manto 57. Il padre di lei non sapendo che ne fosse avvenuto, mandò il figlio Cadmo a cercarla, con ordine di non tornare a cas
ima ebbe quattro figlie : Autonoe, Ino, Semele ed Agave, e inoltre un figlio chiamato Polidoro. Abbiamo già detto altrove che
26 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XXII. Marte » pp. 138-143
ai Troiani, tenevan per fermo che il fondatore della loro città fosse figlio di Marte, come narra lo stesso Tito Livio. Da Are
e fu accusato da Nettuno di avergli ucciso contro ogni ragione il suo figlio Alitrozio ; e fu scelto un consesso di 12 Dei per
Can. Bianchi.) 179. Circa all’origine di Romolo creduto dai Romani figlio di Marte, Dante dice apertamente nel Canto viii d
27 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XIX. La Dea Triforme cioè Luna in Cielo, Diana in Terra ed Ecate nell’Inferno » pp. 115-122
llazione per impedire un matricidio, vale a dire che fosse uccisa dal figlio di lei chiamato Arcade, bravo cacciatore, che inc
tal plaga, « Che ciascun giorno d’Elice si cuopra, « Rotante col suo figlio ond’ella è vaga ; » ecc. E al nome di Orsa maggi
artico, opposto all’Orsa. Alcuni mitologi aggiungono che anche Arcade figlio di Callisto fu cangiato in una costellazione dett
28 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XXVI. Nettuno re del mare e gli altri Dei marini » pp. 173-183
Ino moglie di Atamante re di Tebe ; e il dio Palemone il suo piccolo figlio chiamato Melicerta. Dal colmo-della sventura soff
lla s’annegò con l’altro incarco »221. E l’altro incarco era l’altro figlio chiamato Melicerta ; e la favola aggiunge che inv
mar cogli altri Dei »223. Proteo, secondo gli antichi Mitologi, era figlio dell’Oceano e di Teti, ed avea per ufficio di con
29 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XXIX. Plutone re dell’ Inferno e i suoi Ministri » pp. 203-215
onveniva trovare una diversa origine e parentela ; e fu detto che era figlio di Cerere dea delle biade e di un ricco agricolto
iva dello Stige o dell’Acheronte. La favola ci fa sapere che egli era figlio dell’ Erebo e della Notte ; che era vecchio e can
come lo definisce il poeta Young, era per gli Antichi un Dio, creduto figlio dell’Erebo e della Notte, e dimorante in una cave
30 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — VI. Il regno, la prigionia e l’eŚilio di Saturno » pp. 28-30
li i regni del Mare e dell’ Inferno. Saturno invece di esser grato al figlio e di contentarsi del secondo rango nel Cielo, que
nel Cielo, quello di ex-re padre del regnante, s’indispettì perchè il figlio non lo rimise sul trono, e quindi congiurò contro
31 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — V. Urano e Vesta Prisca avi di Giove  » pp. 25-27
ual parte dell’ Universo egli rappresenti ; e inoltre l’esser creduto figlio del Giorno e dell’Aria indica l’opinione degli an
Saturno, ed una figlia chiamata Cibele. Titano in prima, e poi un suo figlio chiamato Iperione ebbero l’ufficio di guidare il
32 (1855) Compendio della mitologia pe’ giovanetti. Parte I pp. -389
tello Satùrno, a questo la cedè, ma con espressa legge che nessun suo figlio maschio lasciasse vivere. E però Satùrno tosto ch
in leggiera auretta, di se non lasciando che la voce. Fauno si vuole figlio di Pico e quindi nipote di Satùrno, ed avea per m
di Esculapio. Da Climene, fig. dell’Oceano e di Teti, ebbe Apollo un figlio chiamato Fetonte, e tre figliuole, Fetusa, Lampes
pafo, fig. di Giove e d’Io, fu motteggiato, quasi non fosse egli vero figlio del Sole. Attristossene Fetonte, e tutto lagrimos
al fargli molte care accoglienze, certificandolo ch’era veramente suo figlio . Giurò poscia per la stigia palude di volergli co
i fatti ad Euridice, e per placare l’ombra di Orfeo. Allora Cirene al figlio prescrive il sacrificio di quattro tori e di altr
Corinto. Pirene, fig. di Acheloo, o di Oebalo, piangendo oltremodo il figlio Cencria, per caso uccisole da Diana, fu cangiata
cui lassa si addormentò alla riva di un fiume, ove sognò di vedere il figlio risplendente di una aureola di luce e trasformato
entre Giove gli dava coraggio, grìdando evohè ! o sia « coraggio, mio figlio  ! » Ma ciò non si può attribuire al figliuolo di
mortali. Al colpo Died’ella un forte grido, e dalle braccia Depose il figlio . Monti. Allora Iride, presala per mano, tirò la
’ Galli. Lo Scoliaste di Stazio(1) conta quattro Mercurii ; il primo, figlio di Giove e di Maia ; il secondo, del Cielo o del
spada, lo avesse inviato da lui in Atene. E di fatto Etra partorì un figlio che si chiamò Teseo, il quale fu riconosciuto dal
egno della vittoria. Per cui Egeo, vedendo le vele nere e credendo il figlio divorato dal Minotauro, gittossi nel mare che da
trono Laio, che sposò Giocasta, fig. di Creonte, dalla quale ebbe un figlio che fu dal padre consegnato ad un pastore, accioc
Delfo nel tempo stesso che Laio viaggiava per que’luoghi in cerca del figlio . I quali s’incontrarono nella Focide, ed insorta
di Menezio, cui Achille avea promesso di riportargli sano e salvo il figlio dopo la guerra di Troia, era stato ucciso da Etto
ttarsi a’suoi piedi, supplicandolo di restituirgli il cadavere di suo figlio , commosso Achille dalle lagrime dell’infelice vec
gli deriva a quel nume dall’essere stato dato generalmente il nome di figlio di Nettuno a tutti coloro che si distinsero nelle
ero (1) fa dire ad Ulisse, aver veduto nell’inferno Minos, l’illustre figlio di Giove, che assiso, con aureo scettro in mano,
vivanda poi da Tantalo preparata agli Dei colle carni di Pelope, suo figlio , abbiamo altrove ragionato. A Tantalo succeda il
addosso e lo consacrarono alle armi di Evandro, cioè di Pallante, suo figlio . Il veloce avvolgersi de’loro fusi dinotava il fa
33 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XXI. Minerva » pp. 132-137
lo, mandò a chiamare Prometeo, o secondo altri, lo stesso Vulcano suo figlio , per farsi spaccare con un ferro tagliente il cra
asserisce che una donna chiamata Aracne inventò le tele, e Clostère, figlio di lei, i fusi. Il nome di Minerva fu usato dai
34 (1874) La mitologia greca e romana. Volume II « Parte II. Degli dei inferiori o terrestri — XXXIV. Il Dio Pane » pp. 264-269
accordavano i Mitologi ad assegnargli i genitori, poichè lo stimavano figlio chi di Giove e di Calisto, chi di Mercurio e di P
sua residenza su quel monte che egli chiamò Palatino dal nome di suo figlio Pallante, ed ove poi fu da Romolo fabbricata l’et
35 (1874) La mitologia greca e romana. Volume II « Parte II. Degli dei inferiori o terrestri — XXXIX. Eolo e i Venti » pp. 295-
« Giungemmo nell’Eolia, ove il diletto « Agl’immortali Dei d’Ippota figlio ,42 « Eolo, abitava in isola natante,43 « Cui tu
e donne pudiche i fidi sposi. » Alcuni Mitologi dissero che Eolo era figlio di Giove e di Segesta figlia d’Ippota troiano ; e
36 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XV. Giunone regina degli Dei e Iride sua messaggiera » pp. 79-85
nsa ; e Giove le sostituì un coppiere di stirpe dei mortali, Ganimede figlio di Troo re di Troia, facendolo rapire dalla sua a
In Plauto è detto herus maior il padre di famiglia, ed herus minor il figlio di lui. 92. « Ast ego quæ divûm incedo regina,
37 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XXIV. Vulcano e i Ciclopi » pp. 152-160
e irrazionali ed anche impossibili in una Divinità, e tanto più in un figlio di Giove e di Giunone. Ma poichè ammettevasi nell
lla Terra, ossia di Urano e di Vesta Prisca. Uno soltanto di essi era figlio di Nettuno e della ninfa Toosa, e questi chiamava
38 (1874) La mitologia greca e romana. Volume II « Parte II. Degli dei inferiori o terrestri — XXXV. I Satiri ed altre Divinità campestri » pp. 270-278
lissimo come fannullone e maldicente ; e molto a proposito fu creduto figlio del Sonno e della Notte. Da prima era stato ricev
una divinità, qual fu l’invenzione del Dio Priapo. I Greci lo dissero figlio di Venere e di Bacco e gli attribuirono l’ufficio
39 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XVIII. Apollo considerato come Dio della Poesia e della Musica e maestro delle nove Muse » pp. 104-114
19.) Apollo però non fu sempre felice. Sappiamo già come perdè il suo figlio Fetonte : dicemmo ancora che perì fulminato da Gi
glio Fetonte : dicemmo ancora che perì fulminato da Giove l’altro suo figlio Esculapio, ad istanza di Plutone, che si vedeva r
40 (1874) La mitologia greca e romana. Volume II « Parte III. Semidei, indigeti ed eroi — XLII. Bellerofonte » pp. 317-320
Bellerofonte Quest’Eroe fu pronipote di Eolo, nipote di Sisifo e figlio di Glauco, della dinastia dei re di Efira, cioè d
41 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — IV. Una Divinità più potente di Giove » pp. 20-24
te di Giove era il Fato. Il Fato 14, detto altrimenti il Destino, era figlio del Caos e della Notte, e rappresentava, secondo
42 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XIII. Difetti e vizii del Dio Giove » pp. 69-72
di questo Dio nel precipitar dal Cielo in Terra con un calcio Vulcano figlio suo e di Giunone, non per altro motivo se non per
43 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — III. Classazione generale delle Divinità pagane e Genealogia degli Dei superiori » pp. 15-19
nell’ inferno. Il suo greco nome significa Cielo, e perciò credevasi figlio del Giorno e dell’ Aria, ossia di due dei quattro
44 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XI. Giove re del Cielo » pp. 55-59
libro dell’ Iliade, che il Monti tradusse così : « Disse, e il gran figlio di Saturno i neri « Sopraccigli inchinò : sull’im
45 (1874) La mitologia greca e romana. Volume II « Parte II. Degli dei inferiori o terrestri — XXXVI. Le Ninfe » pp. 279-284
figlia dell’ Aere e della Terra si era invaghita del giovane Narciso figlio della Ninfa Liriope e del fiume Cefiso ; il qual
46 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XVI. La dea Latona » pp. 86-91
tona e la stimava a sè inferiore, perchè questa Dea aveva soltanto un figlio ed una figlia. Di questa sua folle empietà fu ter
47 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — X. Cerere dea delle biade e Proserpina sua figlia » pp. 48-54
rere avesse prima che agli altri insegnato l’agricoltura a Trittolemo figlio di Celeo re d’ Eleusi, (antica città greca fra Me
48 (1874) La mitologia greca e romana. Volume II « Parte IV. Le Apoteòsi — LXIX. Di alcune Divinità più proprie del culto romano » pp. 500-505
he la Ninfa Carmenta era madre di Evandro, e che esulando insieme col figlio venne nel Lazio e fissò la sua dimora su quel mon
49 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — VII. Saturno esule dal Cielo è accolto ospitalmente in Italia da Giano re del Lazio » pp. 31-38
t jus vertendi cardinis omne meum est. » 39. Cicerone dice a suo figlio nel De Officiis, che certi ottimi negozianti di B
50 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XII. La Titanomachia e la Gigantomachia » pp. 60-68
i, e tra questi anche Dante, che vi aggiunge Marte e Minerva. L’altro figlio Vulcano insieme coi Ciclopi si affaticava a fabbr
51 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XX. Mercurio » pp. 123-131
ndo egli il Messaggiero di Giove e degli altri Numi superni. Egli era figlio di Giove e della Ninfa Maia una delle sette figli
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