/ 45
1 (1855) Della interpretazione de’ miti e simboli eterodossi per lo intendimento della mitologia pp. 3-62
ologia e significato della parola mito — Il primo parlar degli uomini essere tutto per miti, se ne trae un esempio dalla Repub
n queste ricerche filologiche. 2. Vno spettro di religione non poteva essere la religione dei nostri primi padri. La religione
, onde conservarsi in sicuro la dea Tutilina(4). E non sembrando loro essere bastante quella Segezia per conservare le biade d
he potremmo portare in mezzo, non v’ha chi non comprende di leggieri, essere i miti un parlar vero espresso per via di allegor
vero espresso per via di allegorie, e tutti gl’intraprendimenti umani essere conceputi con modi fantastici e per immagini. 7.
aso, e di vedersi le immagini degli Dei. E per tal ragione si finsero essere il cielo come un’immenso corpo animato, cui donar
Giove corpulento, di grandi e lunghissime braccia l’immense forze, un essere gigantesco, che per tale possanza dissero Messimo
vera filosofia in non pochi luoghi di Europa : un Giove che dicevano essere più alto della cima de’monti, onde Platone disse
acrobio in fine distinguendo i gradi dell’Essere supremo(3), che dice essere e Dio, e la mente da lui nata, e l’anima del mond
o governano. Da queste nozioni di Macrobio può dirsi dunque altro non essere i miti e le favole, che un velo ingegnoso gettato
a manifestare gli arcani della filosofia, come è il dirsi — l’oceano essere il padre de’fiumi ; la Luna avere sposata l’aria
e — duplice interpetrazione del mito di questo Dio, onde si trova non essere che o le ricchezze della terra, od il sole o l’ar
 varie maniere, cui lo rappresentavano gli Egizii, onde si scopre non essere che il sole, ragioni — etimologia della parola Ap
terra e sul mare, penetra nello imo degli abissi. 14. Altri credendo essere Giove non altro che l’anima del mondo, come mirab
esposto da Virgilio, svolgendo un principio della scuola pitagorica —  essere un Dio diffuso dappertutto, per le terre, per lo
asse Giunone, ch’è l’aere sparso di sotto ; or ana all’aere è creduto essere il cielo, che con le feconde piogge e co’semi fec
e, e la Luna immagine di Giunone, ma lo stesso Sole nella sua materia essere Giove, e la stessa Luna nella sua materia Giunone
onte Meros nelle Indie, voce tutta greca μηρος, coscia, onde si disse essere stato rinchiuso nella coscia di Giove ; e per que
il tempo insaziabile di anni consuma tutti quei che corrono. Si dice essere stato da Giove avvinto in catene, per non iscorre
percorre le sconosciuto e nascoto emisfero ; e di Macrobio che vuole essere Iao, cioè lo spirito delle sfere, il più antico t
peso a questo dettato daremo alcune nozioni, da cui scorgerassi, non essere Apollo che il pianeta del Sole. Si credeva esser
ivare da a, che come scorgesi da Screvelio esprime unità, e da πελειν essere , come se si volesse dire απελος, perciocchè è uni
e chiama verga dorata, cui andavano attorti due colubri, e fu creduto essere questo un simbolo di pace ; posciachè, incontrand
verga ci viene descritta con uno o due serpi avvoltivi, che dovettero essere spoglie di serpi, significanti il dominio bonitar
a questa loro anima del mondo. Il mito, che raccontasi di Vulcano, di essere stato precipitato dal cielo, e caduto su la terra
gnivomo cratere dei Vulcani. I fulmini da loro fabbricati si volevano essere composti di tre raggi di acqua, di tre raggi di n
di Orfeo —  da’concetti di Orfeo traluce un’allegoria, onde si scopre essere Giunone non altro che l’aria, ragioni. 34. Etimol
i esclusi alla plebe. Ma da’ Greci fu detta Ηερα, dalla quale debbono essere stati detti essi eroi, perchè nascevano da nozze
timologia dall’antico verbo cereo, che significa creare, per dinotare essere la terra generatrice di ogni cosa. Questa Diva no
tare essere la terra generatrice di ogni cosa. Questa Diva non poteva essere immaginata nella mente de’poeti, che dalla ricono
ttuosa, fu immaginato, la figlia di Cerere, ossia l’istessa fecondità essere rapita da Plutone e portata con lui nell’Orco ; e
iunto dalla parte superiore del globo... e questo spirito si finse di essere stato rapito dalla terra, perchè vi viene raffren
devasi con questo le scienze, le lettere ed ogni altra disciplina non essere un ritrovato dell’uomo, ma nate dal cervello di G
a (2), chiamarono Minerva il triangolo di tre lati eguali, supponendo essere nata dal suo vertice, e di Tritogonia, perciocchè
ua purezza, vera simbolica della verginità di questa Diva. Credendosi essere uscita armata dal cervello di Giove, i Greci le d
a dei suoi beni di fortuna, fino a mancargli del tutto, onde si disse essere stato cambiato in cervo, e divorato dai suoi cani
ella semplice natura — moventisi a danza, per dinotare che mutua deve essere la munificenza tra gli uomini ; e mercè la gratit
e personaggio allegorico — Concetti di un inno di Orfeo, cui scorgesi essere Ercole non altro che il Sole. 61. Pruove tratte d
me un segno celeste. 68. Vn brano de’Fasti di Ovidio, onde dimostrare essere Giano un segno celeste. 69. Altre ragioni per lo
eleste. 69. Altre ragioni per lo stesso argomento — da altri si vuole essere il mondo, e da ciò Tullio tragge la etimologia de
e in tanta strettezza di amor fraterno, che potevasi dire, di loro di essere informati di un’anima sola in tre corpi. E quando
quale da’plebei si pagava agli eroi la decima di Ercole, che dovette essere il censo, pianta delle repubbliche aristocratiche
prontava questo sentimento dalla scuola Pitagorica, in cui fu creduto essere Ercole la forza della natura. E per esprimere que
re il passato. Altri al contrario, e tra questi Plutarco(2), vogliono essere così chiamato, o perchè greco di origine venendo
on vede di esser tutta un’allegoria la favola di Giano ? chi non vede essere egli non un principe del Lazio, ma un segno celes
orso dell’anno, maggiore indizio del potere del sole — Altri vogliono essere Giano non altro che il mondo, ossia il Cielo, e d
ri vogliono essere Giano non altro che il mondo, ossia il Cielo, e di essere così denominato ab eundo ; poichè il mondo va sem
riportato da Cornificio(2), vuole non Giano, ma Eano ab cundo meglio essere denominato. E per questo i Fenici, volendo porger
2 (1897) Mitologia classica illustrata
nti ad essa relativi. Fra i poeti antichi meritano particolarmente d’ essere ricordati Omero ed Esiodo; essi e i loro numerosi
n’alta e civile sapienza; laonde l’opera del moderno esegeta dovrebbe essere questa, d’interpretare le allegorie e i miti, rim
so, si rispecchiavano in diverse leggende, da riferirsi a un medesimo essere mitico. Molte cause dunque cooperarono a produrre
i delle stirpi italiche conservarono per molto tempo il loro schietto essere primitivo di forze naturali divinizzate, e il con
glianza che pareva loro di scorgere. Così si fece come una fusione di essere mitici, il greco Zeus venne identificato coll’ it
li. Non che siano scevri d’ ogni dolore; anzi, come il loro corpo può essere ferito, così l’ anima può essere afflitta da pene
dolore; anzi, come il loro corpo può essere ferito, così l’ anima può essere afflitta da pene di varia natura; ma ciò non guas
avrebbe subito la stessa sua sorte; e così avvenne. Crono temendo di essere detronizzato da uno de’ suoi figli, li ingoiava t
i la divinità si rivelava agli uomini, Zeus, come dio supremo, doveva essere naturalmente la fonte più alta di divine rivelazi
come diverse, e così le invenzioni relative al supremo Dio vennero a essere moltiplicate. 4. Il culto di Zeus si estese in tu
llato attraverso il quale essa compie la sua peregrinazione. Anche l’ essere Era una deità della tempesta spiega come sia stat
Il culto di Apollo era diffusissimo fra i Greci, come generale doveva essere la venerazione verso una divinità datrice di tant
tero ispirati gli oracoli Sibillini che cominciarono a diffondersi ed essere oggetto di culto fin dal tempo di Tarquinio Super
… 7 All’ arte statuaria offrirà Apollo un magnifico terna, solendo essere rappresentato in figura d’ un giovane bello di fo
connette la leggenda di Ifigenia, la figlia di Agamennone, che doveva essere sacrificata in Aulide prima della partenza dei Gr
che la Dea avesse ella stessa salvato Ifigenia nel momento che doveva essere sacrificata, sostituendole una cerva, e l’ avesse
res, e sarebbero Eros e Anteros, personificazioni dell’ amare e dell’ essere amato, poi anche Dimo e Fobo, il timore e la paur
olla madre patria. Infine, siccome tutti gli Stati greci sentivano di essere fratelli e non trascuravano occasione di esprimer
vivo fuoco in onor della Dea. Come puro è il fuoco, così Estia doveva essere concepita casta e illibata; difatti si diceva ch’
esentazione della figura di Vesta nell’ arte statuaria. La causa dev’ essere in parte quella espressa da Ovidio nel sesto dei
iano; onde era invocato cogli epiteti Patulcius e Clusius (da patere, essere aperto, e claudere, chiudere). Sulla terra era sp
davanti, una dietro, ed era detto Giano Gemino, Giano bifronte. Dall’ essere poi Giano il dio d’ ogni principio, ne vennero di
qualsiasi cerimonia religiosa, in onor di qualsiasi divinità, doveva essere preceduta da una preghiera a Giano. Tra i fatti p
significa l’ azione rovinosa del sole d’ estate i cui effetti possono essere temperati solo da Giove con opportuni temporali.
a il giovane Elio. d) Gli astri. 1. Alcuni tra gli astri devono essere annoverati fra gli Dei della mitologia. Tali anzi
er lui; invece al principio dell’ inverno il suo levarsi di sera e l’ essere visibile tutta notte, splendido fra gli altri gru
Olimpo molti ruscelletti scorrevano giù con dolce mormorio, e può ben essere che l’ impressione di questa musica della natura,
vole. In altri termini esse presiedono al corso delle stagioni; fanno essere a loro tempo i flori e i frutti, in genere regola
entissimo culto. Già i Sabini avevano una divinità Vacuna, che doveva essere affine alla Vittoria, e un’ altra pure affine era
rum comis sine te 24, volendo esprimere l’ intima unione che vi dev’ essere tra gioventù e bellezza perchè ne fiorisca l’ att
iste quand’ era assente. La natura dei sentimenti d’ amore non poteva essere significata con più grazia. 3. Presso i Romani il
oltanto Psiche ha l’ obbligo di non vedere cogli occhi del corpo quel essere divino che ogni notte viene a visitarla. Senonchè
ei che era la sua signora, e avendola per curiosità aperta, stava per essere soffocata dal vapore Stigio che ne emanava, quand
tra gli immortali, dove essa vive eternamente con lui congiunta dopo essere divenuta madre della Voluttà. Questa la graziosa
Se u Genitalis 25 . La figura di Ilizia sole va dagli artisti greci essere rappresentata come una donna tutta vestita, con u
ente sull’ onde od anche li aiutavano nei pericoli. Tra esse meritano essere ricordate Anfitrite, che andò sposa a Posidone, e
so una gente non essenzialmente marittima, il Dio del mare non doveva essere di grande importanza. Quando poi si identificò Ne
do poi si identificò Nettuno con Posidone, la qualità che più venne a essere rilevata si fu quella di Dio dei cavalli e delle
o in senso di « mare » ( Ovid. Met. 1, 14). In arte, soleva Anfitrite essere rappresentata come una figura giovane e bella, o
no detti Centauri di mare o Ittiocentauri (ichthyocentauri). A quest’ essere mostruoso attribuivasi grande potenza; specialmen
in rilievi di terracotta, in vasi cesellati, ecc. Un gruppo degno d’ essere ricordato è quello che conservasi nel Museo Vatic
to riferire a Glauco; ma la identificazione è incerta; potrebbe anche essere una personificazione di qualche parte di mare, pe
tato in groppa da un delfino, ovvero in braccio alla madre in atto di essere presentato a Posidone che con paterna benignità l
entamento e ricchezza? Non è essa d’ altra parte tomba aperta ad ogni essere di cui cessa la vita? E dove, se non nel seno asc
altro lato fu pensata Gea come tomba universale delle cose, che ogni essere vivo inesorabilmente rievoca a sè e accoglie nel
prima nutrice fu Ino, la sorella di Semele; in ogni caso è sempre un essere acqueo quello cui Dioniso vien affidato dopo il b
ll’ istante son trasformati in delfini, salvo uno che, indovinando un essere divino nel fanciullo, s’ era opposto al mal gover
g. 56, in cui la testa, le braccia e le gambe sono ristaurate) doveva essere della stessa categoria. La fig. 57 riproduce la t
la vita libera de’ monti al modo di Artemide. Un di ch’ ella era per essere presa da lui che rincorrevala, pregò Gea l’ aiuta
adi, come celiatore e bulfone gareggiava col Satiri e facilmente potè essere con loro scambiato. Anzi l’ immaginazione fu trat
e; or tutte accondiscesero salvo Termine, la cui cella dovette perciò essere acclusa nell’ area del nuovo edificio. 2. Di Term
ulle ginocchia d’ una dea. In così dire svela a Metanira e a Celeo l’ essere suo e li esorta a fondare un tempio in Eleusi. Co
parte che gli iniziati. Si esigevano certe condizioni di moralità per essere ammessi; e da principio n’ erano esclusi i barbar
e dell’ Inferno, anch’ essa era una potenza tenebrosa, colei che ogni essere vivo trae con sè nell’ oscuro grembo della terra.
zze minerali, gli ori, gli argenti, ecc. se non di sotterra? Non deve essere lo stesso Dio sotterraneo il signore di tutte que
e dei Lapiti, reo anch’ egli d’ aver offeso Zeus, ha avuto la pena di essere legato mani e piedi a una ruota che sempre gira.
ola a sorprendere e trascinar via; sempre concepivasi l’ Orco come un essere silenzioso e silenziose si dicevan l’ ombre dei t
, più abili, più coraggiosi e resistenti ai pericoli che non sogliono essere gli uomini. E non già che si annoverassero tra gl
umane. Costoro erano creduti e detti figli degli Dei, certo dovevano essere di origine diversa dagli altri uomini, formati co
eggendari Eroi si possono distinguere tre classi; gli uni possono ben essere stati uomini veri, di cui la tradizione ha conser
Ercole. Si chiede: erano gli Eroi dagli antichi venerati in guisa da essere oggetto d’ un qualche culto? In Omero non si fa a
igione dei morti; pero non mai più di tanto, salvo per quelli che per essere stati divinizzati, erano divenuti vero oggetto di
riprendere e privarne gli uomini, ma fè loro un altro dono che doveva essere sorgente d’ innumerevoli guai. Ordinò ad Efesto d
ri agli Dei; onde Zeus preso da furore disperse questa schiatta, e te essere l’ età del bronzo. Gli uomini di questa erano sel
l figlio, per quanto secondo il corso naturale delle cose non dovesse essere lontana la loro ora; invece la bella e fiorente A
, e davanti una figura seduta che personifica la nuova città che dev’ essere fondata. b) Atteone. 1. Già s’ è avuto occa
o; e già quelli s’ accingevano all’ impresa, quando fatti certi dell’ essere loro dal vecchio pastore che li aveva allevati e
e i poeti tragici. Altro motivo di grande effetto artistico doveva essere la sciagura di Niobe. Chi non ricorda le superbe
non aver impedimenti nel maneggio dell’ arco; il loro regno si diceva essere in Cappadocia presso il fiume Termodonte con Temi
personificazioni del sole. Figlio di Posidone e di Glauco poteva ben essere dai Corinzii detto il Sole, il quale ogni giorno
staccarsi mai, pregò Zeus facesse morire anche lui; ma ciò non poteva essere perchè egli era immortale; alfine ottenne di pass
ra tutti Simonide di Ceo il quale serbava gratitudine ai Dioscuri per essere stato da loro salvato da certa morte. In una poes
no spesso anche negli scrittori latini; a che contribuiva il fatto di essere i Dioscuri identificati con una costellazione, i
sse venuto dall’ Egitto e precisamente da Sais nel basso Egitto. All’ essere nato dal suolo invece accenna, tra l’ altro, la f
o dal suolo invece accenna, tra l’ altro, la forma nella quale soleva essere rappresentato, umana nella parte superiore e serp
Damaste che poneva la gente a forza su un letto, e se questo veniva a essere troppo corto, troncava le membra sporgenti in fuo
anni dovevano mandare sette giovanetti e sette fanciulle in Creta per essere divorati dal Minotauro, il mostro mezzo uomo mezz
prendevano parte. — Delle altre imprese di Teseo, meritano ancora di essere ricordate le seguenti: 1º ei domò il toro di Mara
un accesso di follia. In ogni modo, versato questo sangue, occorreva essere purificato. Ricorso all’ oracolo di Delfo, n’ ebb
ella stirpe. Invece Eracle che compie le dodici fatiche che altro può essere se non una forza benefica la quale lotta contro g
», perche la descrizione delle armi e dello scudo dell’ eroe viene ad essere l’ argomento principale. Tacendo di altri epici m
ro aspetto parlò d’ Ercole Ovidio, nelle cui Metamorfosi non potevano essere dimenticate così poetiche leggende come quelle d’
a di un tal padre, spesso palleggiato da Eracle, Aiace non poteva non essere un grande eroe. Crebbe aitante della persona e ro
rra. Eris, la contesa, sorella e compagna di Ares, irritatasi per non essere stata invitata alle nozze di Peleo e Tetide, si v
rificare la sua figlia Ifigenia. Già la innocente fanciulla stava per essere immolata, quando d’ un tratto Artemide la sottras
rme di mano. Le perdonò e la condusse seco. Un’ ultima vittima doveva essere ancora l’ infelice Polissena, altra figlia di Pri
o favorevole, l’ ombra d’ Achille comparvegli minacciosa chiedendo di essere placata col sangue di Polissena. L’ infelice raga
ostei il dono di vaticinare l’ avvenire ma anche l’ infelicità di non essere mai creduta, e avendo più d’ una volta predetta a
a in Attica. Vi si recò con Pilade; e, colto dal re Toante, stava per essere sacrificato, quando la sacerdotessa di Artemide c
to non sia riuscito bene questo ristauro e che questo braccio dovesse essere più piegato verso la testa. La fig. 88 riproduce
a di Orfeo e di Euridice, sua sposa. Morta questa di acerba morte per essere stata morsicata da un serpe, egli la pianse in do
fuoco sempre vivo celasi in quel tempio, e Vesta non è suscettiva di essere effigiata come non è neanche il fuoco. » 15. Qu
3 (1841) Mitologia iconologica pp. -243
tù disposta a ricevere colle vere anche le false idee, degna perciò d’ essere a ragion negletta, anzi che studiata ; pur tutta
rsi animali per giungervi. Queste strane metamorfisi però meritano di essere sotto silenzio trascorse. Sua contesa cou Minerv
rsi alla novella Cittä di Cecopre, pretendendo ognuna delle due parti essere ciò di suo dritto esclusivo. Gli Dei chiamati a d
amente le onde ; e poiche d’un tal cocchio Nettuno istesso pregiavasi essere il regolatore colla virtù del suo grave tridente,
Invenzioni del suo ingegno, e fatture delle sue mani al certo dicesi essere il palazzo del Sole, la corona di Arianna, la col
dica ; tuttavolta misteriosa pur troppo pretendono i latini scrittori essere stata la sua nascita. Piccatasi fortemente del su
suo nero attentato fù veduto dal vigilante Batto. Temendo pertanto d’ essere scoverto trattosi a lui innanzi gli esibì la più
non più fù errante com’era, ma restò ferma del tutto, ed immota, per essere cosi di memoria a posteri, e tardi nipoti. Sue v
i giuochi Lupercali in una maniera poco decente, degna perciò di non essere espressa. Gl’animali inoltre da sacrificarsi nell
suoi tempii tanto era la compostezza de’ suoi adoratori, che anzicche essere animati sembravano insensibili statue alla presen
sa con bella garbatezza saltando, die chiaro a conoscere quanto dovea essere un dì gloriosa ne’ pregi suoi ammirandi(1). Sue
sta Dea, fù dalla stessa con sommo suo scorno privata dell’antico suo essere , e trasformata in pesce per unir così le amare la
o non posso, ne debbo svelare quello, che nel seno dell’obblio merita essere ragionevolmente sepolto. I racconti di Piramo, e
i fù il Destino. Una divinità sempre la stessa, e non mai soggetta ad essere alterata per qualunque cagione, dissero i gentili
fausto fato impertanto piegando egli l’afflitto nume il capo, per non essere sempre ramingo in terra veloce i passi mosse vers
mente irradiata da celeste senno, e prudenza, colla caparra sicura d’ essere un giorno annoverato fra Dei col bel titolo di Di
que osato avesse sloggiar via da quel luogo : benchè per altro dicesi essere stato incatenato da Ercole disceso in aiuto di Al
tori cede mai sempre qualunque gloria de’figli, ben scorge ognuno non essere io questa volta nella dura necessità di raggirarm
ngolare in più libri in suo onore registrato si legge, e descritto. L’ essere stata ella l’avventurata madre della maggior part
neficenze più care, questo forma per essa la gloria più bella del suo essere , ed il più ammirabile encomio delle sue qualità.
nderei se non pensassi, che non forza di amore, ma il timore forse di essere da tali mostri infelicemente assaliti dovè esser
o si appartiene scovrir la verità, la quale, al par del sole, che può essere intercettato, ma non mai suffocato dalle nubi, pu
Da tal riflesso almeno impari ognuno ad esser figlio di pace se brama essere figlio di Dio, giacchè sta scritto Matt. 5. Beati
i relinquit, siamo amici di si bella virtù tanto da Dio inculcata per essere così amici di colui, che disse Ioan. 15 Vos amici
ore, ed unica allegrezza, che possa assaggiare un cuore non è, nè può essere quella, che risulta dal possesso de’ beni mondani
rombe, che le adattarono alle mani. Essendo dunque così procuriamo di essere amici della fama non già coll’ergerle tempii, com
uanto per l’uomo penoso sia il travaglio, pur chi seriamente riflette essere il giusto travaglio al dir di Tullio lib. 1. de O
a del male commesso attendiamo a tenerci lungi dalla causa se vogliam essere liberi da effetto si triste ; altrimenti all’inva
re essa nel cuore ? Se dunque tanti danni cagiona impari ognuno a non essere il flagello di se stesso rammentandosi in qualunq
imeri penes nos sit odiss. Con maggior ragione noi dunque ne dobbiamo essere lontani leggendo n’e Prov. al ll. Benefacit anima
est in iniquitate sua, impari ognuno ad abbominar tal mostro, se vuol essere amico di quel Dio, che per Geremia al 7. così si
in oblio, E allor vacillerà la sua speranza Quando Dio può cessar di essere Dio. Parte terza Delle istituzioni poetic
suo fallo, ed ottenerne dall’offeso suo Dio indulgenza, e perdono può essere di tal verità il più luminoso attestato. E da chi
non senza ragione si ammira il bel genio di que’popoli di contentarsi essere ignoranti in ogni altro genere di scienze, o di a
sia di queste tre parti Esordio cioè, Narrazione, e Conclusione dev’ essere necessariamente composto, mentre senza proporre,
bi. Un tal esordio però qualunque siasi semplice, o trascendente dev’ essere sempre corredato della sua brevitâ, e chiarezza,
uest’ultima legge però vorrei, che non aderissero in modo, sicchè per essere esatti osservatori di essa abbiano a fare i sordi
to grandioso, e degno che valga ad ingrandire il verso piuttosto, che essere ingrandito da quello, mentre in tal caso la metà
come i dolor, i can, gli uccel, ecc. mentre questo in tal metro suol essere il massimo degli errori. L’ottonario coronato dun
per ogni rapporto la preferenza fra i molti, e degno del pari si è d’ essere il principale scopo de’ virtuosi esercizii della
veneri d’ogni rispettivo linguaggio, non cangia unquemai però il suo essere , anzi sempre la stessa si conserva nella natura d
alch’ordine, da cui acquista non poco la chiarezza, che de’libri suol essere il primo pregio, e decoro, in tre distinti capito
lmente costituiseono l’ultima classe dei versi lirici. A questi parmi essere accaduto, quel, che suole avvenire ad un titolato
a giovani, de’ quali la miglior parte almeno dovrà aver la fortuna d’ essere i maestri in Israello, e quindi molto versati nel
n potere i loro falsi Dei commettere delle brutalità senza lasciare l’ essere divino, che si fingevano avere, e prendere in sua
iudicato trattavano le cause de’ loro clienti. Essi sotto pena di non essere ascoltati doveano con nuda schiettezza, e semplic
menti di difesa, acciò in tal modo que’ giudici, lungi il pericolo di essere allettati dalla vaga pompa di artificiosi ornamen
itratto. (1). Il palladio, che conservavasi in questo tempio dicesi essere stato lo stesso Palladio di Troja, il quale sebbe
tà de’ sentimenti non è facile fissarlo. S. Giovanni Crisostomo stima essere state esse alcune piccole cassette, che con propr
cassette, che con proprio vocabolo le chiama Ciborii. Il Lirano pensa essere stati piccoli tabernacoli, in cui custodivansi le
rla. L’ Eptametro contiene sette piedi, de’ quali i tre primi possono essere ad arbitrio Daflili o Spondei il quarto è un Datt
4 (1831) Mitologia ad uso della gioventù pp. -
sso il terreno da Nettuno col tridente ne uscì un cavallo, che dicesi essere il Caval Pegaso ; Minerva percuotendolo coll’asta
ne usicì un ulivo ; ed avendo giudicato gli Dei più utile l’ulivo per essere il simbolo di pace, Minerva diede alla città il n
o dalla bellezza di Venere, ne divenne amante e che non avendo potuto essere corrisposto, ne trasse vendetta facendola sposare
cordo gli scrittori della favola di questo Dio ; cinque almeno devono essere stati i soggetti che portarono questo nome ; da c
Epidauro, nutrice di Semele, andò a visitare quest’ultima che sapeva essere incinta e dopo avere mosso dei dubbi su la divini
Iadi, delle Ore e delle Ninfe, fino a che arrivasse all’ età da poter essere istruito dalle Muse e da Sileno, vecchio satiro c
ta in fonte. Nell’Inferno andavano le ombre o le anime de’mortali per essere giudicate da Minosse, Eaco e Radamanto. I tre giu
ta e verde vecchiezza, al quale le anime dovevano dare una moneta per essere traghettate, e ponevasi perciò a’morti nel seppel
insepolti doveano errare per cento anni sulle rive del fiume prima di essere traghettate. Caronte si rappresenta come un vecc
suo fratello. Avendo inteso Danao dagl’indovini che dai generi dovea essere privato del regno ordinò alle figlie di uccidere
di oscura origine ; era in un’età in cui un giovinetto può facilmente essere tenuto per una fanciulla, allorchè divenne amante
ortossi poscia in Atene, e dichiarò in un’assemblea del popolo il suo essere , e ciò che gli era accaduto, promettendo di far r
no e della Notte era il Dio de’buffoni. Satirico per quanto lo si può essere , non aveva riguardi per alcuno, e gli Dei stessi
pere. Momo le criticò tutte e tre. Disse che le corna del toro dovean essere più vicine agli occhi o alle spalle, onde potesse
bili, e dai quali dipendevano gli stessi Dei : gli altri che potevano essere cangiati o modificati dai voti degli uomini o dal
nei tempii di questo Dio, posti ordinariamente fuori delle città, per essere guariti dalle loro infermità ; vi passavano la no
bene. Si portano esse un dito alla bocca per insegnarne che è d’uopo essere discreti. La maggior parte di cotesti attributi c
ro a Peleo. Poco contenta Teti di avere un mortale per isposo dopo di essere stata amata dai più grandi tra gli Dei, a guisa d
intervennero, eccettuata la Discordia, la quale per vendicarsi di non essere stata invitata, gittò in mezzo del banchetto quel
erto, salvò il proprio figlio, ma perdette la moglie. Teti sdegnata d’ essere stata conosciuta, se ne ritornò colle Nereidi. Al
ro ogni sette anni spedito sette giovani e altrettante donzelle, ond’ essere esposte al Minotauro nel labirinto, ove questo pr
tributo tre volte ; ma nella quarta Teseo, uno dei giovani dannati ad essere preda del mostro, lo uccise, liberando così la pa
fiume Cefiso nella Focide. Giunone la condannò a non parlar mai senza essere interrogata, ed a rispondere in poche parole alle
lo seguì per qualche tempo senza farsi però vedere ; ma accortasi di essere dispregiata si ritirò nei boschi e piû non abitò
ri. Sono soventi nominate Pieridi, dal monte Pierio sul quale credesi essere elleno nate, o da Piero che alcuni danno loro per
osì hanno delle corone e degli attributi particolari. Le Muse possono essere coronate di piume perchè avendo elle in una sfida
iedeva alle generazioni : non era altra cosa che la brama che ha ogni essere creato di unirsi a ciò che più gli si addice. Ura
ultima opinione trova un appoggio in quelli che figurano in Ercole un essere allegorico il quale non vuol significare altro ch
poche nozioni e che credevano l’estremità del mondo ; oggi si ritiene essere le Isole Esperidi le stesse che le Canarie. Altri
ra di Tritone sulla sommità del tempio di Saturno. Oltre l’ufficio di essere trombettiere di Nettuno, si attribuisce a Tritone
o nel volto e nel busto la forma muliebre ; dicesi che ottenessero di essere in tal guisa trasformate pel gran desiderio che m
riportarne alcuna. È però fatto che le Sirene secondo i poeti vollero essere trasformate come lo furono per andare in cerca de
taccò uno de’ buoi dall’aratro, lo immolò agli Dei e lo mangiò. Dovea essere anche gran bevitore, se si deve giudicarlo dalla
ui Euristeo. Questo principe geloso della fama di Ercole e temendo di essere un giorno balzato dal trono, lo perseguitò incess
enza mitologica, al culto antico cioè della natura, fece di Ercole un essere allegorico che al par di Bacco, di Giove, di Escu
omini, e Pirra sua sposa la più virtuosa tra le donne, i soli che per essere gente dabbene gli Dei vollero eccettuare dal gene
he la rese madre di Etlio. L’epoca del diluvio di Deucalione dovrebbe essere verso l’anno 1560 avanti l’era volgare. Perseo
ritoo fu divorato dal can Cerbero e Teseo fu condannato da Plutone ad essere legato ad un sasso e vi stette finchè Ercole, o c
iti, acconsentirono di restituirgli la sposa, col patto ch’ei dovesse essere preparato a perderla per sempre e senza speranza
cino alla tomba di questo principe, molte pietre rozze, che dioevansi essere un avanzo di quelle ch’egli aveva fatte venire al
famosi. Ercole stesso si unì a loro, e concedette a Giasone l’onore d’ essere il loro capo e condottiero, siccome a quello cui
a e abbandonata ricorse all’astuzia. Finse per più sicura vendetta di essere contenta ch’egli passasse alle nuove nozze, e fe’
i raccoglie con simili tosoni, i quali essendone ben ripieni, possono essere riguardati come tosoni d’oro. Altri pretendono ch
perasse in questo esercizio, a condizione che i concorrenti dovessero essere senz’armi, e che essa corresse con un giavellotto
isola di Cipro. Siocome, a seconda delle convenzioni, l’amante doveva essere il primo a correre ; così Ippomene lasciò cadere
gia il gigante Alcione o Alcioneo fratello di Porfirione. Egli doveva essere immortale finchè rimaneva nel luogo di sua nascit
to, giunse in Tauride, ove per ordine del re Toante fu in procinto di essere sacrificato a Diana. Ma una virtuosa gara qui nac
coraggio dalle feroci belve. In diverse circostanze dimostrò egli di essere di sì rara prudenza e di sì grande equità dotato,
tre Dee. Si è già detto come la Discordia sommamente irritata di non essere stata invitata alle nozze di Teti, per trarne ven
strutto da Ulisse, appostamente erasi ascoso nelle paludi, fingendo d’ essere fuggito da’ Greci che volevano sacrificarlo. Cost
con arte introdottosi in Troia aveva precedentemente rapito, sapendo essere destino che Troia non fosse presa finchè il Palla
orribili all’aspetto. I sacerdoti di tutti questi tempii non volevano essere consultati che da grandi personaggi o da uomini c
sonaggi o da uomini che fossero a parte de’ loro secreti ; e dovevano essere soli quando entravano nei tempii. Alessandro entr
d essi venivan dirette le lagnanze dei popoli, i quali pretendevano d’ essere stati lesi dai Romani ; e se le lagnanze erano gi
della Dea, o perchè Mirra stessa acconciandosi i capelli, aveva detto essere la sua capellatura più bella assai di quella di V
5 (1824) Breve corso di mitologia elementare corredato di note per uso de’ collegi della capitale, e del regno pp. 3-248
ologia ? Ecco la risposta. In rapporto alla morale, il frutto non può essere che scarsissimo : ma per l’opposto ci fornirà di
, ad eccezione di Oceano. Ma Urano ebbe il di sopra, e li condannò ad essere eternamente legati : il solo Saturno andò esente
egati : il solo Saturno andò esente da tal pena per cura di Titea per essere il prediletto. Questi animato dallo spirito di ve
nata dalla spuma. Saturno. Titano, perchè il primogenito, dovea essere l’erede di Urano : egli dunque reclamò l’imperio 
a tale disgrazia, mercè le cure di Cibele sua madre, che accorgendosi essere incinta, volle questa volta salvare la prole futu
Giove, il terzo nacque da essa particolarmente. Crucciata Giunone per essere nata Minerva dal cervello di Giove senz’averci av
a guerra degli Dei : Giove volle punirla, e del castigo Vulcano volle essere il ministro. Egli sospese in aria Giunone per mez
chi non manteneva il fuoco acceso sopra il suo altare. La pena era di essere seppellita viva all’istante. Apollo. Apollo f
mina sposasse Esione, in guiderdone del coraggio da esso mostrato per essere stato il primo nell’assalto. Rimesso finalmente A
figlio di Giove, e di Jo, per avergli quest’ultimo rinfacciato di non essere nato da Apollo, come egli credeva. Il giovane Fet
atelli di Altea moglie di Enèo credettero, che questa spoglia dovesse essere di loro pertinenza. La contesa andò avanti, si ve
e per nome Batto fu il solo, che se ne avvide. Mercurio per timore di essere scoverto gli donò la più bella delle vacche, che
endosi egli stesso legare ad un albero del naviglio. Per la rabbia di essere stata elusa la loro arte, le Sirene si precipitar
a, questo Dio ebbe a ridirci qualche cosa. Le corna del toro dovevano essere più vicine agli occhi per potersi difendere a col
a tanto bella, quanto istruiva, per insegnare agli uomini che bisogna essere virtuoso per poter aver dritto all’onore. La virt
o un avoltojo gli rodeva il fegato, che la notte si rinnovellava per essere al dì vegnente divorato di nuovo. Eterno sarebbe
rgli annualmente sette donzelle, ed altrettanti garzoni, che dovevano essere divorati dal Minotauro, mostro metà uomo, e metà
che domandò tempo per pensarci, sull’idea che sua figlia non potesse essere contenta accoppiata ad un uomo, che aveva ammazza
di Toante. Da costci fu riconosciuto in Tauride, e nel punto di dover essere sacrificato a Diana, il suo amico Pilade gli died
i medesimi. Ferì Venere, che voleva torgli d’innanzi Enea al punto di essere sagrificato : diede altresì un colpo a Marte Dio
ti credendo ciò una viltà, furono di contrario avviso. Ciascun diceva essere miglior consiglio di persuadere ad Achille di tor
lcagno di Achille. Era questa la sola parte del suo corpo soggetta ad essere ferita, poichè Teti sua madre lo aveva tuffato ne
’uscire gli armenti, si fossero tenuti fermi sotto i montoni, per non essere schiacciati dal gigante. Nello staccare la pietra
o si nascosero dietro l’isola di Tenedo. Credendo allora i Trojani di essere sicuri corrono a vedere questo smisurato cavallo,
Ettore gli apparisce in sogno, lo avverte dell’arrivo de’ Greci, e di essere oramai giunto l’esterminio di Troja. Enea vuol mo
ico. Bauci, e Filemone pieni di riconoscenza dimandarono in grazia di essere i sacerdoti di questo tempio, e di morire in un g
Galatea ebbe tempo di tuffarsi nell’onde : ma Aci ebbe la sventura di essere schiacciato da un gran sasso, che il Ciclope gli
Gittò nel tempio una palla, dove era scritto : io giuro per Diana di essere la sposa di Aconzio . Cidippe prese quella palla,
i renderli abbastanza contenti sulla terra. Ceneo. In compenso di essere stata amata Ceneo da Nettuno, ottenne in grazia d
compenso di essere stata amata Ceneo da Nettuno, ottenne in grazia di essere cangiata in uomo, e colla proprietà di essere inv
o, ottenne in grazia di essere cangiata in uomo, e colla proprietà di essere invulnerabile. Perì questa ninfa nella guerra de’
he opinioni, che trattandosi dell’origine delle grandi città sogliono essere , al dire di Livio, se non favolose, almeno sospet
terremo al sentimento dell’insigne geografo Strabone. Attesta egli di essere stata Napoli edificata dai Cumani, chiamata Parte
servasi una grande testa presso la Chiesa di S. Eligio, che credevano essere appunto quella che apparteneva alla statua coloss
apoli, in Pozzuoli, Atella, Capua, ed in tutta la terra di Lavoro per essere questo animale il più utile e necessario per l’ag
e di marmo, e di bronzo rappresentanti questo Eroe, fanno credere di essere stato egli ascritto fra i Penati e gl’Iddj tutela
zi di una torre antica, una volta tempio di Venere, dal quale credono essere stata rapita Elena. 2. Suol dipingersi Cupido co
tro stagioni di Paolo Rolli ameno, e leggiadro poeta. 1. Si è detto essere infinito il numero de’ Numi foggiati dagli antich
a storia profana, giova fissarne la data. Clemente Alessandrino crede essere ciò avvenuto trecento anni prima della guerra di
da era figlia di Cefèo re di Etiopia, e di Cassiope che si vantava di essere più bella di Giunone. La Dea per punirla di tale
che Dioscuri, cioè figli di Giove ; siccome Romolo, e Remo potrebbero essere i Dioscuri de’ Latini. 1. Vedesi tuttavia in Rom
avorato il divino suo poema, che malgrado varj difetti, non lascia di essere uno de’ migliori squarci che l’antichità ci ha tr
nunc Parthenope : cecini pascua, rura, duces. 1. La circostanza di essere stato Pico un celebre indovino, e l’aver sempre p
6 (1861) Corso di mitologia, o, Storia delle divinità e degli eroi del paganesimo: Per la spiegazione dei classici e dei monumenti di belle arti (3e éd.) « Della mitologia in generale. » pp. 17-359
le descrizioni delle divinità adorate dai Greci e dai Romani sogliono essere uniti i fatti dei primi uomini celebri e degli an
dette favole fisiche. Infatti i primi popoli che doverono più spesso essere spettatori delle rivoluzioni naturali del globo (
li. Cosicchè Esculapio che fu eccellente nella medicina ebbe vanto d’ essere figliuolo d’ Apollo ; e Bacco, per avere insegnat
erra. E così le origini di queste favole, che forse furon le prime ad essere inventate, possono dirsi fisiche. 15. La più com
glia, vale a dire in uno dei paesi dell’ Europa che furono i primi ad essere abitati e inciviliti : ed i suoi figliuoli hanno
ne fra questo Giapeto dei Greci e quell’ Jafet che la Genesi racconta essere andato a popolare l’ Europa, nel tempo che Sem re
ema dell’ eternità e della prudenza ; mentre il fanciullo che sta per essere divorato allude alla favola dei figli. È questo i
rdia istorico o poeta…. Tuttavia anco le maggiori celebrità dovranno essere finalmente dimenticate, e volgendo ad esse la par
ontefici ; e dovevano avere non meno di sei, nè più di dieci anni, ed essere di famiglie romane e di libera condizione. Se per
celibato, e volevansi modello di castità e d’innocenza, sotto pena di essere sepolte vive. Andavan poi onorevolmente distinte
a osservazione rivolte alla ricerca del vero e della sapienza possono essere nobili e profittevoli. 57. Cerere, stanca un gior
ni ; ma il re del cielo mal sofferendo che un mortale acconsentisse d’ essere adorato in terra al pari di uno Dio, voleva fulmi
pastori. Soggiornando poi in quelle campagne inventò la lira ; e per essere utile agli abitanti, si studiò di farne più miti
privilegio d’una perpetua giovinezza ; sicchè Titone, riducendosi ad essere oppresso da interminabile decrepitezza, desiderò
olersi maggiormente accostare smosse il cespuglio. Cefalo si credè di essere insidiato da una belva nascosta in quelle fronde,
no scosse dal vento e facciano pieghe e svolazzi. Le braccia vogliono essere ignude, e d’incarnagione pur di rose. Negli omeri
isica e l’astronomia, studiava profondamente la morale, e soleva dire essere più difficile d’ogni cosa il conoscer sè stesso.
a infanzia, le cangiò in stelle chiamate Jadi. Ma quando fu in età da essere istruito, presero a educarlo le Muse (274) ed il
e le loro brighe e degli affari relativi alla guerra e alla pace. Per essere più sollecito nell’eseguire gli ordini dei Numi a
loro parenti od ai loro amici. Questa falsa opinione potrebbe almeno essere utile ai progressi della veterinaria. Del resto,
esso modo che l’oro corrompe la fede e l’onestà dei mortali, così può essere termine di paragone per metterli a prova. Un’altr
ingegnosamente riposti. Altri con più elevati intendimenti asserisce essere adombrata nella mitologica Psiche l’anima immorta
to Cerigo. 180. Venere era chiamata Cipride, Cipria e Ciprigna dall’ essere adorata particolarmente nell’isola di Cipro, ove
i la rosa, perchè in prima essendo bianca, aveva cangiato colore dopo essere stata tinta del sangue di Venere rimasta ferita d
ì preso dalle lusinghe delle Sirene, che fe’cenno a’compagni di voler essere sciolto ; ma essi non infransero il severo ordine
re volte le ributti fuori con orribili muggiti. L’ingordigia può ella essere dipinta più vivamente ? Virgilio poi dà più ampia
oro che fu tanto breve sopra la terra. Alcuni credevano i Campi Elisi essere nella Luna, altri nelle isole Canarie o Fortunate
Virgilio, Eneide, traduzione del Caro.) Ebbe costui tanta audacia per essere così grosso, da volere offendere nell’onore Laton
si serve delle ali e corre velocemente, perchè le ricchezze sogliono essere acquistate adagio e andar disperse in pochi istan
la verità nella scienza e il bello nelle arti e nella poesia vogliano essere cercati nella natura e sempre ricavati da oggetti
enza delle proprie azioni è il maggior gastigo dei malvagi, così deve essere la miglior guida pei buoni. 306. I Satiri più vec
augurio, dissero che il dio Termine collocato nel Campidoglio doveva essere la principal difesa delle frontiere del loro impe
hè peraltro i petti dei cittadini e le virtù della repubblica seppero essere la vera difesa dello stato. 309. Il dio Termine e
asa, come a dire i custodi delle famiglie ; ed i Penati passavano per essere protettori delle città e degl’imperi, e venivano
i fantocci, ed a loro facessero sopportare tutte le pene che potevano essere meritate dagli uomini. Quindi le statue degli dei
nio,66 figlio del Cielo (25) e della Natura secondo la favola, dava l’ essere e il moto ad ogni cosa ; era l’idea fatta divina
con volto bello ed onesto riso, poichè la serenità del sembiante suol essere testimone della bontà del cuore ; era inghirlanda
altri beni veri e senza paragone più pregevoli di quelli che sogliono essere chiesti alla cieca Dea. Ma più nobilmente e con s
émesis, indignazione, gr.) chiamata anche Adrastea o Adrastia (adran, essere inevitabile, o non fuggire, gr.), Ancaria (formid
ollocata sul limitare dei templi, o per indicare che gli Dei vogliono essere adorati in silenzio, o per significare che gli uo
hè metteva sempre lo scompiglio tra i Numi. 344. Indispettita per non essere stata convitata alle nozze di Teti e di Peleo, ge
iletto ai Numi perchè ambiva la vera gloria, potè con le armi divine, essere invisibile ai mostri, assalirli, vincerli e recid
che alla testa di molti armati accorse a rapirgliela. Perseo era per essere soverchiato dal numero, quando si rammentò della
ante dal greco chéir, che vuol dir mano, dà evidentemente a conoscere essere egli il simbolo della destrezza in tutte le cose 
questo ratto, pattuirono che la sorte decidesse fra loro chi dovesse essere il possessore della rapita, a condizione che il p
dai pirati che lo infestavano ; e per questo beneficio meritarono d’ essere annoverati fra gli Dei marini. Così avevano sacri
ve affinchè lo facesse immortale come lui ; ma questo voto non poteva essere pienamente esaudito ; laonde Polluce ottenne solt
a nave dava i responsi dell’ oracolo ; ed ebbe il nome d’ Argo, o per essere stata costruita ad Argo, o perchè Argo (89) ne fu
no fecero dono a Pelope di due cavalli alati. Quantunque cosi potesse essere certo della vittoria, tuttavia vogliono alcuni ch
treo (514), laonde furono chiamati gli Atridi. 527. Agamennone, dopo essere stato spogliato del trono d’Argo da Tiesle (514)
arla il sacrifizio d’Ifigenia. La figlia d’Agamennone era sul punto d’ essere immolata, allorchè Diana, sodisfatta dell’obbedie
mplorar pace alle ossa del vinto figliuolo (594). 541. L’amore doveva essere causa della morte d’Achille. Così volevano i fati
i tutto per averla in isposa, e gli fu concessa ; ma quando erano per essere celebrate le nozze, il vilissimo Paride scoccò a
, rammentandosi i Greci dell’ oracolo che aveva dichiarato non potere essere debellata Troja se tra gli assedianti non vi foss
ca vedova d’Ettore, e l’amò tanto da preferirla ad Ermione che doveva essere sua sposa. Questo amore gli riesci funesto, perch
so con una delle frecce d’Ercole, che ferivano sempre mortalmente per essere state intrise nel sangue dell’ Idra di Lerna (371
do. Si alza, e il primo sentimento è quello della paura, dubitando di essere in un altro paese di barbara gente. Ma all’udir l
dromaca, moglie d’Ettore, si ritrovò, dopo la caduta della patria, ad essere schiava del figliuolo dell’uccisore di suo marito
599. Giove, per finire lo scandalo, mandò le tre Dee sul monte Ida ad essere giudicate da Paride. Ognuna d’esse pose in opera
ò dalla Dea pe’suoi figliuoli il bene più grande che ai mortali possa essere accordato dal Cielo. Il giorno dopo addormentatis
n si svegliarono più, quasichè per l’uomo fosse il supremo dei beni l’ essere liberato dalle miserie della vita. Gli abitanti d
sposi recato offesa a Cibele (40), furono puniti da questa Dea coll’ essere trasformati in leoni. Piramo et Tisbe. 644
nel recarsi a far provvista d’acqua dolce per la nave. 655. Euro suol essere dipinto in sembianze di giovine alato che va spar
ti fra loro, li colpì con la sua verga, e tosto diventò donna, e dopo essere stato così per sette anni, ritrovati i due serpen
rono sostituiti altri libri composti dei versi sibillini che poterono essere raccolti in Italia, in Grecia ed in Asia ; ma non
andoli colla voce e colla sferza, chini verso di loro alquanto, o per essere più facilmente intese le minacce, o per naturale
competitore di lui a fronte di quelle membra così delicate, dovevano essere gli animi commossi da dubbio così pietoso. Mentre
ese fremeva nel vedersi, al principio del cimento, quasi sul punto di essere superato, parendogli piuttosto audacia che valore
riconoscente lo pose tra le costellazioni ; ma v’è chi dice piuttosto essere la ninfa Io condotta in cielo da Giove, dopo che
del bene e del male. 715. Il principio o genio buono, Oromaze, era l’ essere supremo, origine d’ogni bene ; ed il cattivo prin
e dalle aostanze putride o dal faogo. 27. Delo, raccoutano i poeti, essere stata di continuo fluttuante null’acqua, prima ch
ola vedendo che questo rimedie, a dir vero troppo efficace, veoiva ad essere abbandonato, si studiarono di fare in modo che il
a le spalle all’oriente e il viso all’occidente, è immagine facile ad essere intesa. 50. Scende di roccia in roccia. 51. Fin
e dalla poetica fantasia ; e che Ercole, Teseo, Dedalo ec., doverono essere benemeriti del primo incivilimento di quei popoli
otrebbe esser verosimile l’ opinione di coloro che credono la Chimera essere stata una montagna vulcanica della Licia, abitala
per la fertilità del suo territorio, per i suoi vini squisiti, e per essere stata patria d’uomini distinti. Oltre ad Arione,
I dell’ Iliade è uno dei più notabili paasi di quel poema, e vorrebbe essere slodiato dai giovinetti quale modello di poetiche
prole. L’eccesso del dolore la rese muta e impassibile sì che poteva essere paragonata ad uno scoglio flagellato invano dalla
e fondate sul doppio senso o sull’ ambiguità di sentenze che potevano essere interpretate in più modi ; insomma erano impostur
7 (1855) Compendio della mitologia pe’ giovanetti. Parte I pp. -389
tili o Pagani, i quali follemente credevano, non uno, ma innumerevoli essere i Numi che le create cose signoreggiano. Noi tant
enza. Da questa città fu portata a Roma la famosa pietra che dicevano essere la Madre Idèa, e che da P. Cornelio Scipione fu c
le scale, sono esposti a frequenti pericoli, come Capanèo, che vuolsi essere stato primo inventore della scalata, il quale fu
e ta vita col suo soffio divino. Di fatto vedendo Prometeo altro non essere l’uomo che una bella statua di vita priva e di se
in pena di tanta baldanza, legarono la figliuola a quello scoglio per essere divorata da una balena. Altri dicono che le Nerei
oli ad esprimere tutt’i suoni del greco linguaggio. Plutarco(1) dice, essere antica opinione che Cadmo allogò in primo luogo f
bili giovanetti, i quali tratti a sorte spedir si doveano a Creta per essere miseramente divorati dal Minotauro. Si racconta c
ello di Dodona(3). E Strabone conghietturò, il tempio di Ammone un dì essere stato in mezzo al mare, perchè altrimenti non avr
ume. Alessandro ebbe da’ Sacerdoti la risposta che dovea aspettarsi ; essere figliuolo di Giove e meritare divini onori. Pluta
i vede pure Giove detto Serapide col modio sul capo, che Millin crede essere un avanzo del fusto della colonna, sotto la cui f
eder finita la peste, ogni anno dovea esporsi una Troiana donzella ad essere divorata da una balena. Dopo alcuni anni cadde la
vien risposto che sarebbe nato un fanciullo in quel parto, che dovea essere un giorno l’infelice cagione della rovina di Troi
e tolte alla reggia del tradito Menelao. Vi fu chi disse, quest’Elena essere stata una vera donna non già, ma un essere immagi
fu chi disse, quest’Elena essere stata una vera donna non già, ma un essere immaginario inventato per significare, che la bel
sero gli armenti. Virgilio(4) al contrario finge che Giunone, sapendo essere ne’ fatali libri fermato che il Troia no Enea ave
rattere, siam costretti a credere ch’essi vollero dipingercela come l’ essere più infelice dell’universo. Nulladimeno della sua
voce non trovasi in Omero ed in Esiodo, per cui il nome Fortuna dovea essere sconosciuto agli antichi. Essa chiamavasi signora
l di sopra di una ruota, e l’altro, sospeso in aria. Da ciò la frase, essere al colmo, o nell’infimo della ruota di Fortuna. L
leggermente per l’aria da’ pavoni ch’erano sacri alla nostra Dea, per essere uccello superbo di se stesso ed ambizioso. Second
po di Cecrope, usavan gli Dei scegliere le città, nelle quali volevan essere in più special modo venerati. Nettuno fu il primo
capelli di dietro, propria delle figure di Pallade, sembra questa Dea essere stata cognominata Αθηνα παραπεπλεγμενη(3). Polluc
iove ; o da captus, voce degli Auguri, che significava, il suo tempio essere stato disegnato con tutte le cerimonie necessarie
evità seguiremo Cicerone, il quale dice che i Greci credevano, Apollo essere lo stesso Sole(1) ; e di essi parleremo in un sol
i Poeti che Giove trasformò Asteria, fig. di Titano, in quaglia, per essere stato da lei dispregiato, e che avendola gettata
soffio di vento vedeasi galleggiare sulle acque ; il che finsero per essere quell’isola scossa da frequenti tremuoti(1). Or L
ua di Esculapio con barba d’oro, comandò che gli fosse tolta, dicendo essere sconvenevole che il figliuolo avesse barba, quand
ll’ultimo di essi. Volle con ciò Apollo dare ad intendere, niuna cosa essere per l’uomo migliore che la morte(3). Nel tempio d
che le Ore ligano ogni mattina i quattro cavalli al suo cocchio, dopo essere stato trasportato pel settentrione all’oriente su
i un tempio edificato da Servio Tullio. Gli Arcadi(4) si vantavano di essere al mondo prima della Luna. Heyne(5) crede assai o
h’era fama, in quella esser nato Bacco, ed in un antro di detto monte essere stato nudrito ; il che diede luogo e materia di f
ercui visse vita assai breve. Con ciò dimostra Diomede’ folle impresa essere il pugnar contro i numi. Igino però racconta che
cacciò fuori del suo regno, e ne fece tagliare tutte le viti, dicendo essere il vino perniciosa medicina che le umane menti tr
iti del nettare involato agli Dei. Oltre a ciò gli antichi credevano, essere nel vino un principio igneo ; per cui Bacco chiam
ro i loro figliuoli. Secondo alcuni Bacco fu chiamato Ditirambo, per, essere stato allevato in un antro che avea due porte o u
di Cipro(2), fu mortalmente ferito da un grosso cinghiale che vuolsi essere stato mandato da Marte ; sebbene altri dicano che
ulla ferita e dal sangue di lui fece nascere un fiore che Bione crede essere la rosa, per ciò consacrata a quella Dea ; ma che
essere la rosa, per ciò consacrata a quella Dea ; ma che Ovidio dice essere l’anemone, fiore che si apre solo allo spirare de
a e i suoi tesori. Si viene al combattimento, e Paride è nel punto di essere ucciso da Menelao ; ma Venere fatta accorta del p
esare consacrò a questa Dea il mese di Aprile, che Ovidio(2) afferma, essere stato così detto da Afrodite o Venere, sebbene al
no le Ninfe e le amabili Grazie. Ed invero da Lucrezio (2) si scorge, essere stata antica credenza che questa Dea principalmen
ta perciò Acidalia ; il che forse significava che i beneficii debbono essere puri e senza sordida speranza di retribuzione. In
potente de’ numi. Il fin qui detto dimostra che nella poesia debbono essere d’accordo le Grazie colle Muse. E Plutarco afferm
ei alcuna danza o convito ; per cui dai poeti erano esse destinate ad essere il decoro e l’ornamento dell’olimpo. Omero (1) di
raclito poneva la guerra per principio di tutte le cose, che potrebbe essere l’amicizia e la discordia, cioè l’attrazione e la
rsi dell’ Antologia greca dimostra che la Venere de’ Medici ha dovuto essere rappresentata come stante in piedi avanti a Parid
ante in piedi avanti a Paride. Lessing dice che questa Venere non può essere che la Gnidia, vale a dire, il capolavoro di Pras
dea de’ funerali, che alcuni confondono con Venere ; ed altri dicono essere stata Proserpina. Nel tempio di questa dea si con
iama impetuoso (θουρος Αρης), perchè l’impeto ed un cieco furore suol essere compagno indivisibile della guerra. Ed il Furore
de a’Padri, i quali, essendogli stati più vicini, affermavano, quello essere stato rapito e portato in alto dalla violenza del
vi furono di quelli che tacitamente seco stessi giudicassero, Romolo essere stato lacerato per le mani de’ senatori nel tempi
e cogliere nella trappola i compratori. In Plauto (3) vi è chi dice, essere suo costume, quando ritornava a casa con molto lu
olico (1). La madre di lui fu a tal segno superba che osò vantarsi di essere più bella di Diana ; percui questa dea in una cac
Achille (7). Un’altra principale incumbenza di Mercurio fu quella di essere il messaggiere degli Dei, e specialmente di Giove
osa Terra, dalla quale nacque il Cielo che dovea tutta circondarla ed essere la sede sicura de’ beati Iddii. Questa Dea era ad
3) leggiamo che alcuni credevano, la cessazione dell’oracolo di Delfo essere avvenuta, perchè, a cagione del lungo volgere deg
la Dea Tellure ; dopo Temi, e finalmente Apollo ; ed aggiunge, quivi essere stato comune oracolo della Terra e di Nettuno ; e
a vedesi l’arco ed il turcasso ch’egli ha gettato via nella zuffa per essere più libero. Qui non dobbiamo omettere i Centimani
lla fronte ; tutto il resto poi era di capra. Plinio dice de’ Satiri, essere animali velocissimi che vivono sopra alcune monta
o di trombe, di timpani e di cembali. Il ch. Shaw(1) dice, quel monte essere abitato dai Cabili, i quali, pel soverchio calore
to quel dio solo tra tutti gli altri significasse, ogni cosa avere ad essere quivi ferma e stabile ; e ciò fu ricevuto qual au
e acque galleggiare la cintura di Proserpina ; il che fu argomento di essere stata per que’ luoghi rapita ; di che pianse, e f
i piccioli misteri servivano di preparazione a’ grandi di Eleusi, per essere a parte dei quali era mestieri sottoporsi a molte
duto dai suoi cani, fu da essi miseramente lacerato. Apollodoro dice, essere stati cinquanta que’ cani che Diana rese rabbiosi
Giove fu posto fra le costellazioni, il cui levare e tramontare suol essere accompagnato da piogge ; e però chiamasi da Virgi
in quelle inospitali contrade capitato ; e che quella vergine credeva essere Ifigenia, di cui e di Oreste ecco la celebre favo
e Elettra, di lui sorella, vedendo il fanciullo Oreste in pericolo di essere dalla madre trucidato, mandollo segretamente nell
o Toante dar morte ad Oreste, tanto questi, che Pilade affermavano di essere Oreste, perchè l’uno volea per l’altro morire(1)
attaccarsi sulla sommità del capo detta corimbo, la rendono facile ad essere distinta, fra tutte le statue, ancorchè non avess
dritto alla corona, come fig. di Anfitrione, facealo forte temere di essere da lui sbalzato dal trono. Quindi a ragione Euris
i tante pericolose imprese, consultò l’oracolo, da cui ebbe risposta, essere volontà degl’Iddii che servisse Euristeo per dodi
per que’ luoghi. Ercole, avendo prima condannato l’inumano tiranno ad essere da quelle lacerato, le condusse ad Euristeo che l
vi calarono, e fatta a Plutone la strana dimanda, furon condannati ad essere straziati dalle Furie. Or essendo colà capitato E
e preda delle fiere ; e ciò per aver predetto l’oracolo ch’egli dovea essere ucciso da un suo figliuolo. Ma il pastore per com
, nel mezzodì, a due, e la sera, a tre. Edipo spiegò l’enigma dicendo essere l’uomo che nella fanciullezza cammina spesso coll
è quella di Omero nella sua Iliade, poema inimitabile, che non debbe essere già riguardato come una mera finzione, ma piuttos
atore del regno di Alba Longa. I Cesari ambiziosamente affettavano di essere suoi discendenti, siccome i Romani non lasciarono
o di sue vittorie in mare e della gloria acquistata, volle anche egli essere chiamato figliuolo di Nettuno ; titolo che trovas
are i fiotti e far cessare le tempeste ; anzi da Ovidio(3) si scorge, essere stata credenza degli antichi che quel trombettier
onso, divinità venerata da’ Romani come il Dio del consiglio, credesi essere lo stesso che Nettuno Equestre, in onore del qual
Latini quel luogo sotterraneo, ove andavano le anime de’ mortali per essere giudicate e ricevervi la pena o il premio delle l
i allogarono gli Elisii sopra gli astri, e che disserole anime giuste essere accolte in quell’ultima sfera che si chiama Aplan
mitologia. Un luogo sotterraneo ove andavano le anime de’mortali per essere giudicate e ricevere la pena delle loro colpe, si
assai caverne e luoghi sotterranei e caliginosi (1), finsero i poeti, essere quivi una bocca dell’inferno, per la quale entrò
oravano lungo tempo nascoste sotto terra ; da che nacque la favola di essere quello un fiume infernale. Dal fatto di Alessandr
si e lenti ; ma rapidi l’Acheronte ed il Flegetonte ; e lo Stige, per essere assai torbido e limaccioso più ad una palude rass
morto che conducevasi al giudizio. Se il pubblico accusatore provava essere sta ta cattiva la condotta del morto, se ne conda
mancamento, sepellivasi con onore. Or chi non vede da questo costume essere nata presso i Greci la favola de’giudici dell’Inf
ne Egiziana e contenente un’allegoria astronomica. Dicono alcuni, essere certa cosa che gli antichi sacerdoti greci, segue
o di Mercurio attribuito ad Omero, il soggiorno delle Parche si finge essere nelle valli che circondano il Parnasso ; il che c
a è una Proserpina, la quale, essendo figlia di Cerere, può benissimo essere coronata di spighe, come la madre. V. Epiteti
8 (1880) Lezioni di mitologia
. Avendo distrutti gli animali che non tolleravano la luce, s’accorse essere il mondo deserto, impose a un nume di troncargli
ece del figlio che occultò in Creta; onde questa isola va superba per essere stata culla di Giove; e i Cretesi mendaci ardisco
di erbe, pietre informi, mucchi di terra, come attestasi per Pausania essere stata l’ara di Giove Licio. Coi costumi si mutò l
operse di un velo, quasi disperasse dell’arte, Pausania, che dovrebbe essere nelle mani di tutti gli artisti, dice che presso
sottoponesse la sua divinità il padre degli uomini e degli Dei, onde essere dei suoi amori contento. Dopo le nozze di Meti fi
ani, fu violata da Giove mutato in Satiro. Il marito, cui non placò l’ essere un dio autore della colpa, repudiò la consorte, e
mio, Che a fin verrei di sì perversa sorte. Veggo or quanto mi neccia essere dio: Poich’ai morir mi son chiuse le porte. Che p
odiva la misera Io. Una delle più grandi disavventure di Giunone fu l’ essere sospesa alla volta dell’etere dal prepotente mari
medesima, che non é rotonda ma quadrangolare, e che perciò non dovea essere uno scettro, non lascia di determinare questo str
a destra negava accortamente l’imputato delitto. Impose ad amendue di essere amici, e fe’comandamento a Mercurio di mostrare d
dalla forza e la fortuna assolve le colpe potenti. Un nume non poteva essere senza amori: frutto ne furono diversi figli. Da A
getto. « Alcuno di questi simboli, e singolarmente il caduceo, poteva essere nell’antico, giacché sono mancanti le mani. Che p
to della statua, è tutto segnato di colpi di scalpello; lo che indica essere stato rivestito di più preziosa materia. » Ode
zato, ce la fanno conoscere per un nume. L’azione di saettare non può essere equivoca che fra Apollo e. Cupido, ma la mancanza
secoli si am mira in Vaticano come il miracolo della scultura non.può essere sì degnamente descritta che si possa figurare all
on resti inulta? Perchè non contro dell’infedele Coronide, che faceva essere il figlio di Giove geloso di un uomo mortale? Tut
Grecia e del più bello, cade il fondamento di di tutto il discorso. L’ essere stato collocato piuttosto ad Anzo che a Roma non
Da tal particolarità sembra inferirsi che l’altro fosse vestito. Ma l’ essere anche ai tempi di Plinio situati ambedue in luogo
iliani, appartenenti agli Augusti fino dai tempi di Nerone, donde può essere stata trasferita nelle delizie Anziatine, o da An
e tu non cada, e il pruno Non ti punga il bel pie, che non è degno Di essere oifeso, che di pianto io sia Cagione: aspra è la
e intorno alla chioma del nume. « La capellatura bionda di Apollo può essere considerata egualmente come allegorica, facendo a
era nominato Agreo, cioè cacciatore: ma l’Apollo di Vaticano non può essere un Apollo cacciatore, come Spence pretende. La ce
questa bellissima statua è giustificata dal pregio in cui si conosce essere stata presso gli antichi dalle medaglie che ci ri
ue alla luce dell’universo, che si affollava nella sua metropoli, può essere stato il motivo che indusse gli antichi scultori
che fosse interamente compita. Dovevano le ricchezze di questo tempio essere immense, giacche tanti re contribuirono ad abbell
della natura, o della terra medesima confusa colla natura stessa per essere la nudrice di quanto quaggiù vediamo. « Su questo
data come la madre delle cose quaggiù esistenti, poteva dagli antichi essere presa indifferentemente per la stessa natura, tan
, questo velo è in altra guisa lavorato e disposto. Può questo ancora essere il simbolo del disco lunare, come lo è sovente ne
irla colla immaginazione. Io per me credo che le lor gambe dovrebbero essere di volatile in corrispondenza delle ali, e che qu
ti i serpenti che la guerniscono, cbe ci dà qualche idea come dovesse essere quella famosa di Desilao, ammirata in Atene col n
ere. Non è già che non apprendiamo dagli antichi scrittori la clamide essere stata alcuna volta vestiario ancor femminile e co
scrittori si rileva. Si trova più raramente come un fiore, che sembra essere il giglio ch’ella amava: ed in sì fatta maniera s
azie, le Stagioni e l’Ore) è la sola che si rappresenti ignuda, e per essere stata più frequentemente delle altre in varie età
o dalle scimmie, e per la sua deformità tanto al padre dispiacesse da essere in Lenno precipitato, dove quei pietosi abitanti
il che si riporta all’arte monetaria, di cui l’inspezione sembra qui essere attribuita a questo dio. Sopra un antico monument
e vollero gli antichi significarci che dei meno culti popoli dovrebbe essere propria la guerra: ma la storia di tutte le età h
questa divinità, e ai suoi primi allievi. Così lo staccio non poteva essere a meno che consacrato non le fosse; infatti lo po
sopra alcuni monumenti non è particolare attributo di lei; e non può essere che l’offerta di capitani che abbiano creduto dov
ler consolare la figlia di Cerere. Questa composizione allegorica può essere dei bei tempi della Grecia, perchè è semplice, e
binetto del re di Napoli: quello che è tenuto da questa figura sembra essere una specie di sacco. Un’urna sepolcrale, pubblica
alla gran dea dei misteri eleusini, l’arcana segretezza dei quali può essere stata espressa dallo scultore nell’effigiarla cos
ancora nel capo di ogni ornamento straordinario che simbolico potesse essere o caratteristico, sembrava non dar nessun lume nè
mi erano solo conosciuti, e conveniva aspettare cinque anni avanti di essere ammesso all’iniziazione che si celebrava di notte
cclama agli iniziati, che davano allora luogo agli altri che volevano essere ammessi ai misteri. GÌ’ iniziati non deponevano l
ore di Esculapio, che venne da Epidauro dopo i celebrati misteri, per essere ammesso all’iniziazione. Questa si apriva allora
tori, e non di rado espresso nei monumenti. Voi ancora potete dire d’ essere iniziati. Claudiano terminerà di raccontarvi di
. Vesta. Non rimane che Vesta tra gli Dei maggiori, la quale debba essere argomento delle nostre ricerche. Intorno alle alt
e. Tanta audacia attribuirono allo dio sii antichi poeti, che finsero essere stati da lui spogliati tutti i numi delle loro ar
olo del predire l’avvenire, che gli antichi e i moderni hanno creduto essere proprietà del sonno, onde disse Dante « ………………
, che si ammira in Campidoglio, nel Palazzo Laute e altrove, potrebbe essere imitato da quello di Tespi. » Amore e Psiche « E
arci che coloro i quali presiedono al destino degli uomini dovrebbero essere continuamente vigilanti. In altro luogo dell’Ilia
idee al vostro criterio, come di non poco lume per l’arte vi possono essere le seguenti notizie, che intorno ai modi di figur
rana a chi rifletta, che se nessuna facoltà dello spirito umano debba essere cotanto accetta alle Muse quanto la fantasìa, con
dre dei sogni. E in sogno in fatti si credevano varii poeti antichi d’ essere stati sensibilmente inspirati, come Esiodo, che v
to fu ai tempi di Augusto uno di questa famiglia, il quale si suppone essere stato il Triumviro Monetale, che fece coniar tali
resceranno le probabilità quando consideri che la testa alata non può essere Perseo, perchè quell’eroe imberbe in ogni monumen
alla sposa, che dee divenir loro madrigna. Qui il significato non può essere equivoco: la figura vi sta solo per significare c
sa le furie Aletto, Tisifone e Megera. Lattanzio lasciò scritto, Celo essere stato un re, il quale essendo reputato un dio per
tti gli animali e di tutti gli Dei. Forse in questa opinione influì l’ essere stati alcuni fra loro presso lui educati, come Om
onumento. Osservo soltanto che il soggetto di quel simulacro potrebbe essere il Licio Oleno poeta vetustissimo, e profeta di A
immensa folla verso l’imboccatura del Tevere. Narrano che non poteva essere spinta più innanzi, e che Quinta Claudia donna d’
che usa tenere nella sinistra ed appoggiarvi sopra il braccio. Suole essere velata in modo che il peplo dall’occipite cadente
albero di pino e portavasi in processione al santuario della dea per essere ivi erettto. Il secondo impiegavasi per cercare a
a, ovvero sotto carro coperto ad uso di carpento, tirato da buoi, per essere con segreti riti lavato in un vicino ruscello a P
aturno col sostituire altri fanciulli invece dei proprii, che doveano essere sacrificati: e per riparare questo fallo, secondo
, secondo Plutarco, elessero fra la prima nobiltà dugento giovani per essere sacrificati, e ve ne furono più di trecento altri
e fu edificata Alessandria; che incominciò appunto da questa epoca ad essere più conosciuto Serapide, e che il suo culto diven
varsi alcune piante scolpite all’intorno del calato, le quali per non essere abbastanza distinte sono state omesse dal disegna
oggetti dei quali l’Inferno è ripieno. La figura di quest’ombre deve essere molto allungata: questo è uno dei gran mezzi per
riscontrar nel primo tomo dell’Antichità spiegata di Montfaucon, può essere dei bei tempi della Grecia, perchè è semplice, e
ero e la reggia dei tiranni. Ma ritornando a Caronte, attesta Luciano essere stata costumanza degli antichi il porre nella boc
figliuolo di Giove. Al Tonante lo partorì Egina figlia di Asopo, dopo essere stata ingannata dal dio nelle sembianze di fuoco.
da e gloriosa che sia stata celebrata, o che meriti d’esserlo, sembra essere stata indicata con una Vittoria alata, che fa lib
rarle. « Non è certamente l’ultimo fra i pregi del Museo dementino l’ essere il solo a possedere le statue delle nove Muse co’
o dell’Apoteosi di Omero nessuna Musa ha la maschera, e Talia non può essere se non la terza musa del piano superiore, che ha
ettuto il senator Buonarroti, uno dei primi luminari dell’Antiquaria, essere stata usata dagli antichi artefici nelle immagini
che ha nella manca, benché moderno, non è posto a capriccio. Oltre l’ essere cosi rapprentata Melpomene in varie antiche immag
pinione, le Muse della lirica poesia, il distintivo delle quali suole essere assai attamente la cetra: una cioè quella della l
si rifletta che le canzoni liriche furono primitivamente composte per essere cantate danzando, particolarmente intorno all’ ar
ertiva, anche sola, e per l’antichità e pel merto del poeta, dovrebbe essere d’un sommo peso. Nelle monete romane della famigl
tatua cotesti simboli sono di moderno ristauro, ma altri non potevano essere quando fosse stata pur questa la figura di Urania
te si rinvenne anche la Farnesiana, come la vicinanza del sito ne può essere di qualche indizio. La fabbrica al cui abbellimen
essendo acceso onde rendere le dovute esequie ai due corpi, non vuole essere di accordo nè mescolare le sue fiamme, ma le allo
È dipinta in un gesto conforme a ciò che succede, perchè ella sembra essere in dubbio, e godere con spavento e terrore. Ella
medesima collezione, e per la notabile diversità di grandezza, e per essere di un’altra ma niera di artifizio. Le altre Muse,
debbonsi avere per abbigliamento improprio di una Musa, che ol’ tre r essere come tale amica di Pallade, lo è maggiormente per
dell’Ercolano. Merita però osservazione anche la testa riportata per essere antica. Si vede adorna sulla fronte di una penna,
pensierosa che ha saputo dare a questa figura, per la quale merita di essere con meraviglia considerata da chiunque ama le bel
a lodare un pittore in quelle cose, nelle quali ancora un altro possa essere commendato. Infatti dipingere Arianna bella, bell
io, erano ancora alle Grazie dedicati, per indicarci che da esse deve essere accompagnato 1’ amore, la bellezza e 1’ eloquenza
deve invecchiare mai la memoria dei benefìzii. Vergini, perchè devono essere incorrotti, sinceri e santi in tutto. Coir abito
inediti, si vedono due Grazie che a Venere accomodano la chioma. Può essere illustrata da questa delicata immagine di Claudia
ove erano scritte le malattie e i nomi di quei creduli, che stimavano essere stati coll’aiuto del nume guariti. Il culto di Es
la stessa allegoria: onde gli diedero per nutrice Trigone, forse per essere il cibo del grano più salubre di tutti; e per mog
vamerione, che significa esser di buona salute e complessione, e dice essere una medesima cosa con Telesforo e Alexanore che v
per terra: egli ha ancora la mano in atto di ferire, poiché crede di essere in Argo, e di uccidere i figli di Euristeo. Voi a
nte e l’Occidente è pieno della sua fama: nè poca gloria è per lui di essere stato causa d’ invidia e di conquiste ad Alessand
di Bacco. Nisa in Arabia era la patria del dio, e passava almeno per essere il luogo ove fu deposto dopo la sua nascita: ciò
el cavalier Mengs negli ultimi periodi della sua vita. « Quantunque l’ essere stato risarcito per Bacco abbia incontrato qualch
, ciò provenisse, certo è che uno dei caratteri di Bacco fu quello di essere rappresentato di forme feminili. Quindi un latino
epiteto feminiforme, che lo scrittore della Natura degli Dei credeva essere un attributo essenziale del dio del Vino. Il pres
dotto al termine un fanciullo armato di corna di toro, e che sembrava essere della natura di questo animale. Cadmo suo padre c
nza sulla testa, e sembra pronta a cadere, perchè gli duole di dovere essere ornato per la nascita di Bacco. Ecco l’arrabbiata
furore, tutti coperti di spuma e quanto cupamente neri, come sogliono essere di Arcadia tutti i cavalli. Quelli di Pelope al c
reo più non pensa alla guerra. Sosroùoo’ato dall’ amore acconsente di essere incatenato da Bacco. Il poeta dopo averci descrit
oti vi era un Centauro che ne portava un ramo. Poteva inoltre la pina essere adoprata in altro modo, come sarebbe per uno dei
a finge che distilli dai fiori la rugiada: vi sta un’ape che potrebbe essere stata ingannata dal pittore. Ma sia: te, o giovin
 Leggete in questo fiore Giacinto, perchè vi è scritto, ed attesta di essere stato procreato dalla terra per amore di un bel g
divenne, e non sapea a quale degli Dei e degli uomini rivolgersi per essere del suo atroce misfatto espiato. Giove mosso dal
e applaudisse a queste nozze. Le siede accanto un fiume, che potrebbe essere il Biblino, a cui pare che Zeffìro, portandosi pl
o a mancina, non conoscendosi quello si potesse aver nella destra per essere rotto, tiene coll’altra una lampade, o face acces
sempio di are bislunghe, ma non è unico: poiché tale appunto sappiamo essere stata quella delle Parche nell’Alti d’Olimpia. « 
oggetto del simulacro è per se notissimo, e può dimostrarsi altro non essere che Bacco vecchio e barbato assai familiare nell’
idere sui migHori indizii del vero soggetto delle immagini, non devon essere d’ostacolo neppure a noi per determinarci contro
a e il seno. Sopra tutto però conviene il serpe alle Ninfe, che oltr’ essere le amiche e le madri dei Satiri e dei Sileni, le
i, sì per la grazia delle situazioni. Merita per la sua semplicità di essere ancora osservata la figura del Fauno coli’ otre.
chi non ha idea della negligenza di molti espositori di cose antiche, essere ancora un Fauno il famoso Giove bambino scolpito
9 (1874) Ristretto analitico del dizionario della favola. Volume I pp. -332
il suo più solido fondamento, la sua essenza, il suo sviluppo, il suo essere infine, nell’ordine ammirevole, assoluto, perfett
etto fisico, materiale, sensibile, col quale l’idea informatrice deve essere assolutamente in relazione con quello stesso ammi
statori ed al tempo : il commercio delle idee : la congiuntura di non essere distratta dalle cure minute e materiali della vit
antico, oltre il quale non era creduto possibile l’andare a qualunque essere umano o divino.32 Seguitando sempre a svolgere i
e. E, a questo proposito, ci viene alla mente un altro fatto, che per essere recentissimo ci da maggiore incoraggiamento a ten
o, nel quale l’allegoria è chiusa e raccolta. Il Fondo di un mito può essere un’idea, una credenza, un sentimento, ed anche un
, una credenza, un sentimento, ed anche un concetto della mente : può essere un fatto, un fenomeno del mondo fisico o del mora
allevato sul monte Nisa. La maggior parte però dei mitologi sostiene essere la voce Dionisio composta da Dios che vuol dire G
piersi in onore della Luna ; come vediamo quasi tutti gli dei italici essere planetarî a simiglianza di quelli del Tibet, dell
… .or non sai tu che per una cattiva usanza quelle cose sogliono essere estimate non vere, le quali o sono insolite a udi
imo avesse forza d’agire, le lettere di questa strana paroia dovevano essere segnate come appresso.   ABRACADABRA ABRACADABR A
ettere del nome Abraca lo stesso che Abracox o Abraxas che si credeva essere il più antico degli Dei, veniva ritenuta come un
a che cagionava dell’ansie e delle inquietudini. Si pretende da altri essere questo il nome di una fontana, ove le Grazie anda
irene, racconta Plinio, offerivano a questo Dio ricchi sacrifizii per essere liberati da quegl’insetti, che col loro moltiplic
per delle ore intere. V. Adone. 115. Adorea. — Divinità che si crede essere la stessa che la Vittoria. Si chiamava anche Ador
a lei consagrata. Questa Sibilla si chiamava anche Albuna e si crede essere la stessa, conosciuta sotto i nomi di Lecotea e d
la favola. Infatti gli Aloidi figli di Nettuno re del mare potrebbero essere due famosi corsari a nome Oto ed Efialto, temuti
o da essi prigioniero è tenuto schiavo per tredici mesi, potrebbe non essere altro che un famoso generale, che mosso contro i
lzare in quel luogo un tempio, che fu detto Ammone cioè Arenario, per essere collocato in mezzo all’arena del deserto e nel qu
ono generati i cieli, gli dei immortali e la terra. Platone asserisce essere l’Amore figlio del Dio delle ricchezze e della De
, fece dalle Nereidi legare Andromeda ad uno scoglio e la condannò ad essere divorata da un mostro marino. La misera stava già
dannò ad essere divorata da un mostro marino. La misera stava già per essere ingolata dal mostro, allorchè Perseo montato sul
opere ricorda che Ercole rispose ad un tale che gli addebitava di non essere figlio di Giove, queste orgogliose parole : Se no
 : gli uni vogliono che sia la stessa che la luna ; altri asseriscono essere Temi ; altri finalmente la ninfa lo, la quale vie
oli che nello studio preliminare di sopra accennato, noi abbiam detto essere , più che proprii del paganesimo, fusi in esso da
utte le giovani persone che dalla propria tribù venivano ad Atene per essere ricevute alla festa, le quali non potevano essere
nivano ad Atene per essere ricevute alla festa, le quali non potevano essere accolte a far parte della cerimonia Apatuaria se
e sotto la cui figura veniva Apis venerato in tutto l’ Egitto, doveva essere di color nero, con un segno bianco di forma quadr
ocava Venere sotto questo nome, allorchè le si domandava la grazia di essere liberati da una passione d’amore. 501. Aposteosi.
le terre della Grecia. 556. Argolea. — Soprannome dato ad Alcmena per essere nativa di Argo. 557. Argolica. Vedi Argianna. 558
giungerla mai se pure montato su d’un buon corridore. Finalmente dopo essere stata per lungo tempo il terrore delle campagne c
Arpocrate il papavero come segno di fecondità, volendo così indicare essere il silenzio assai spesso fonte di bene ; come pur
ell’offerta del sacrificio agli Dei. 603. Ascalafo. — La favola lo fa essere figlio del fiume Acheronte, e della notte. Fu lui
melograna nell’ Inferno ; ciò che fu causa che Proserpina non potette essere restituita a sua madre, quando questa andò a cerc
tta intelligenza con gli Dei, erano presso i Pagani ritenuti come per essere in quello stato d’illimitato potere, a cui essi d
re. Fu ritrovato esposto nell’isola di Nasso, e questa congiuntura di essere salvato dalle acque gli fece dare. Il nome di Mis
loro tutto che avessero dimandato ; ed essi altro non chiesero che di essere i ministri di quel tempio, e di non morire l’uno
idi da Belo loro zio paterno. Belide era anche chiamato Palamede, per essere pronipote dello stesso Belo. 763. Belifama o Beli
lia. 791. Bibratte. — Antica città degli Edueni, che oggi di si crede essere la stessa conosciuta sotto il nome di Autim. È ge
stessa città di cui è menzione nell’articolo precedente. Orazio dice essere le stesse che le baccanti. 805. Bistonio. — Diome
di Giunone su di un carro tirato da buoi, questi animali tardarono ad essere condotti al giogo ; onde i due fratelli, per non
costellazioni. 817. Borea. — Vento del settentrione : la favola lo fa essere figlio di Astrea e di Eribeo. La tradizione mitol
ginesi avevano anch’essi una loro Buona-Dea, che comunemente si crede essere Giunone. 845. Buonie. — Feste nelle quali si sacr
o da quel tempo con una legge che i maestri degli esercizii dovessero essere nudi, come gli atleti, tutte le volte che si foss
itologia greca e romana questo animale era consacrato a Mercurio, per essere questi ritenuto il più astuto e vigilante degli D
e pericoloso scoglio nello stretto della Sicilia. La Favola racconta essere Cariddi una donna la quale, avendo involato dei b
il supplizio della misera giovanetta, e già la disgraziata stava per essere divorata, allorchè Perseo, montato sul cavallo Pe
e Alcione ne andò in cerca e saputa la sua morte ottenne dagli Dei di essere cangiata, con lui, nell’uccello che si chiama Alc
mò Cena, ed ottenne da Nettuno il doppio favore di cangiar sesso e di essere invulnerabile. Essendosi trovato presente alla qu
tone e ne avea mangiati sette granellini, per il chè essa non potette essere restituita a sua madre la quale per vendicarsi co
avolosa narra di lei che, appena nata venisse esposta in un bosco per essere divorata dalle fiere ; ma che queste ne ebbero cu
Cindiade, se pure posta in luogo scoperto aveva la prerogativa di non essere mai bagnata dalla pioggia. 1122. Cinghiale di Eri
la contrada era coperta di boschi. 1157. Civetta. — Quest’uccello per essere ritenuto come simbolo della vigilanza veniva cons
fosse cangiato in coccodrillo. Al dire di Plutarco questo rettile per essere senza lingua era ritenuto come il simbolo della d
oso oracolo di Apollo. 1220. Colomba. — Detto uccello di Citerea, per essere sacro a Venere. Apulejo ripete che questa dea fac
po l’uccisione di Egisto e di Clitennestra ; ma che avendo poi saputo essere Oreste reo di parricidio, non volle più ammetterl
isola di Creta : si davano comunemente come le seguaci di Venere, per essere questa dea particolarmente adorata nell’isola. 12
Appena la figlia di Crinifo toccò l’età in cui doveva, come le altre, essere esposta alla voracità del rettile, il padre di le
ni e quelle donne che per le loro eroiche azioni avessero meritato di essere annoverati fra gli dei : fra questi furono Ercole
oi furono venerati come altrettanti esseri soprannaturali. I primi ad essere deificati furono gli antichi re, e come prima di
o da Tesco, quand’egli ricondusse da Creta i giovanetti, che dovevano essere divorati dal Minotauro. — V. Minotauro. 1403. Del
ore di Giove, onde scongiurare le sventure ed i mali di cui si poteva essere minacciati. Queste cerimonie si compivano fuori l
oprannome a Mercurio, volendo ricordare le sue priucipali funzioni, d’ essere , cioè, il messaggiero di Giove e degli dei. 1435.
’opinione di Pindaro, era questo uno dei soprannomi dato a Diana, per essere gemella di Apollo. Didima avea anche nome un’isol
sì turpi ed infami, che può ben dirsi tutto l’olimpo pagano altro non essere stato che una vilissima ciurmeria di saltibanchi,
una giovanetta, che Minerva cangiò in pesce, avendo osato vantarsi d’ essere più bella di lei. Non bisogna punto confonderla c
lla speranza di avere in premio i cavalli di Achille, egli accettò di essere spia trojana nel campo dei Greci ; ma sorpreso da
 — I pagani ne avevano fatto una divinità, e lo scrittore Igino lo fa essere figliuolo della Terra e dell’Aria. 1495. Domicio.
o Chionio. — Sotto questo nome si riconoscea comunemente Penteo, per essere figliuolo di Echione. V. l’articolo precedente. 1
glia, la fece legare assieme al neonato in un bosco, e l’abbandonò ad essere divorata dalle fiere. Ercole, consapevole del fat
a-Gapra, figlia di Oleno e sorella di Elice. Giove in riconoscenza di essere stato da lei nutrito, la trasportò in cielo, sott
ne. Vedi Gorgone e Medusa. 1572. Egea. — Soprannome dato e Venere per essere particolarmente adorata nelle isole del mare Egeo
dovuto mandare in Creta sette giovanetti ed altrettante vergini, per essere divorati dal Minotauro. Mentre volgeva codesto pe
una delle vittime che ogni anno, per patto della sconfitta, dovevano essere esposte alla ferocia del mostro di Creta, e Teseo
ominazione di Mirmidoni. Vedi l’articolo precedente. Gli Egineti dopo essere stati governati da una lunga serie di re, dei qua
a cui essi davano il nome dil Elagabalo, e che comunemente si ritiene essere stata il Sole ; e che veniva rappresentata sotto
i Elato. 1612. Elatelo. — Cosi veniva comunemente Chiamato Ceneo, per essere figliuolo di Elato. 1613. Elea. — Uno dei soprann
Noi però ci atterremo alla stretta esposizione di quei fatti, che per essere più generalmente ripetuti dagli scrittori più rin
. Ovidio — Metamor. — Lib. VI trad. di Dell’Anguillara. Ebbe fama d’ essere insieme la più bella e la più lasciva e corrotta
la. Malgrado la formale asserzione di Erodoto, l’Ercole greco non può essere una copia, o almeno una riproduzione dell’Ercole
fra cui il primo fu Anfitrione il quale, sebbene si accorgesse di non essere suo padre, pure lo accettò come figlio, e gli ins
ollodoro. Un altro dei caratteri particolari dell’ Ercole greco, è di essere un gran bevitore, per il che lo si vede uscir vin
rimuovere ; allorchè un pescatore di Eritrea, che era cieco, disse di essere stato avvertito in sogno, che se le donne di Erit
Per simile credenza Ermotimo fu, durante la vita, riguardato come un essere soprannaturale e caro agli dei ; e dopo la morte
ulla terra la giustizia e il pudore. Allora la terra produceva, senza essere coltivata, i frutti ed i fiori, ed era irrigata d
nta che Etalide avesse domandato a suo padre due grazie ; la prima di essere a conoscenza anche dopo la morte, di quanto avven
rgonauti ; e sugli obblighi della sua carica, che a lui imponevano di essere talora presente, e tale altra assente dall’armata
ti dai corpi luminosi. Al dire di Esiodo, alla creazione del mondo, l’ essere supremo formò da principio l’etere, quando ancora
erisce la cronaca, domandò ed ottenne dagli dei la grazia speciale di essere cangiata in uomo, onde poter sempre accompagnare
Etna. 1861. Etrurj — Nome particolare che si dava a coloro, che senza essere sacerdoti erano periti nell’arte degli Auguri. 18
fratello. Divenuto adulto Euristeo, invidioso di Ercole, e temendo di essere da questi detronizzato un giorno lo perseguitò co
dire del citato scrittore, le acque dell’ Eurota erano maledette per essere generate dalle Furie. Finalmente si chiamava Euro
a credenza religiosa dei pagani alle differenti divinità, il potere d’ essere da per ogni dove. In simili occasioni si cantavan
ittori pretendono che questo primitivo nome di Fovio, gli venisse per essere stato il primo ad insegnare ai suoi concittadini
demia, onde si andò a consultare l’oracolo per saperne la cagione, ed essere indicato il mezzo onde far cessare il flagello. L
cavallo di legno. Finalmente il destino imponeva che Troja non poteva essere presa senza che nelle file dell’esercito greco av
tto rivelazione, ed in cui era detto che Nettuno odiava i Feacidi per essere questi dei celebri piloti, e che perciò mostravan
attribuiscono anch’essi ad un certo uccello, la strana prerogativa di essere unico e di rinascere dalle proprie ceneri. Sugli
do, così ebbe nome un figliuolo di Cefalo e dell’Aurora il quale dopo essere stato cangiato in genio, fu da Venere adibito all
pentirsi della sua audacia, imperocchè i cavalli riconoscendo di non essere governati dalla solita mano che li guidava, si sv
, erano sepolte le frecce di lui. Filottete posto nel crudel bivio di essere spergiuro, o di cagionare il danno dei suoi conci
egi e fra gli altri di quello d’avere le loro figliuole, esenti dall’ essere scelte come Vestali. La cerimonia della consacraz
sa durava quanto la vita dell’ individuo ; però ognuno di essi poteva essere rimosso dal suo grado per alcune date ragioni ; c
dell’immortale Prassitele, dandoci così un attestato innegabile dell’ essere il culto della dea Flora passato dalla Grecia in
per lui i suoi concittadini, ond’egli per non turbare la festa, e non essere presente a così turpi disordini, si ritrasse soll
à di Atene, ardesse continuamente il fuoco consacrato alla dea, senza essere alimentato. Lo stesso si credeva per il tempio di
contro Alcmena le ritardasse il parto, per farla partire di là, dopo essere rientrata presso la sua padrona, ritornò premuros
ssero trovati a vedere un corpo morto. I loro sacrifizii non potevano essere d’ altre vittime, che di capre, di pecore, di vac
u sulla più alta estremità del Gargaro, che Giove andò a posarsi onde essere testimonio di una battaglia combattuta fra i grec
o, dopo qualche tempo aver prole, pensò di consultare l’oracolo, onde essere indicato il mezzo di averne. L’oracolo rispose, c
uzione del trono paterno, che ora gli era doppiamente dovuto, sia per essere suo retaggio, sia per gli enormi pericoli che ave
esti ebbe da Anobret un figliuolo al quale pose il nome di Gehud, per essere unico. Avendo dovuto Saturno sostenere una sangui
la costruzione della famosa torre di Babelle, la quale può benissimo essere considerata come l’opera più stolta dell’umana su
tradizione, tramandata di generazione in generazione, avrebbe potuto essere la origine di questa favolosa guerra mossa dai Gi
attimenti, in cui gli atleti che vi prendevano parte, erano nudi, per essere più liberi nei movimenti del corpo. Da principio
Pausania ed Omero, i quali asseriscono che l’incesto di Giocasta, per essere stato incontanente scoperto non obbe alcuna seria
; la sesta chiamata Lemuria nel mese di maggio ; gl’Idi di marzo, per essere stato in quei giorni ucciso Giulio Cesare ; e mol
tichissima legge, la quale imponeva che le anime dei morti, dovessero essere giudicate all’ uscire di questa vita, onde riceve
i la lotta. Però a principio Glauco con tutta la sua forza, stava per essere vinto, allorchè suo padre Dimilo, gli gridò ad al
Borgin. Secondo altre moderne credenze vi sono autori che pretendono essere le Gorgoni una razza di cavalle allevate dai Feni
e era il nome di un figliuolo di Afareo, re di Messenia, il quale per essere della schiatta degli Eolidi, e per conseguenza, p
trodurre. Si dava codesto nome ai misteri di Cerere, perchè bisognava essere iniziato al culto di quella dea per assistervi. 2
so la celebre indovina Carmenta, onde sapere da lei quale sarebbe per essere il proprio destino, e quello del figlio suo ; e C
lle donne gravide e che la invocavano insieme a Deverra e Piluno, per essere protette contro le persecuzioni del dio Silvano.
pe che lo avesse vinto nella corsa del carro ; sottoponendosi però ad essere ucciso se fosse riuscito perditore. Ben tredici f
che la dea ritornava dall’ inferno nell’ Olimpo. La Iride pagana dev’ essere considerata come una divinità puramente fisica, l
del loro Marte ; ma vi sono anche altro opinioni che dicono Irminsul essere lo stesso che il Mercurio Ermete dei greci. I sac
o dell’ isola d’Itaca, che si rese celebre per le sue mariolerie, per essere uno degli amanti di Penelope e per la sua grande
oglie di mendico. V. Ulisse. Ulisse accettò la sfida, la quale doveva essere combattuta alla presenza di Telemaco e di altri p
ori, intorno alla origine della dea Iside ; ma tutti convengono con l’ essere ella più antica della Io dei greci. Secondo Pluta
tto il culto della dea Iside, pure coll’ andare degl’ anni finì con l’ essere riconosciuto da tutti, e tanto che molti luoghi p
e figlio di Xuto, onde procurare a quel suo dilettissimo la gloria di essere nell’avvenire il fondatore della Jonia. Xuto addo
un figliuolo. Non reggendo al consolante pensiero di conoscere quest’ essere caro, uscì precipitosamente dal tempio, e non app
rdo ti non potendo negare la verità del fatto, condannarono Creusa ad essere precipitata da una rupe. A questa notizia, Creusa
nienti dalla Spagna, si resero celebri nell’Irlanda, fino al punto di essere innalzati agl’onori immortali della divinità. La
po. — Figlio di Laomedonte. Egli è ricordato nei fasti mitologici per essere fratello di Priamo. 2424. Lampos. — Detto anche s
velenò l’un dopo l’altro i primi cinque dei suoi figliuoli, temendo d’ essere un giorno spogliata della clamide reale e del sup
propriamente sul monte Peneo, è celebre nei fasti del paganesimo per essere la patria di Achille ; e perchè Giove vi era part
ricorse all’oracolo d’Apollo, onde sapere cosa avesse dovuto fare per essere liberato da tale castigo ; e l’oracolo rispose ch
iù alto silenzio. Una della porte di Roma veniva detta Lavernale, per essere nelle circostanze del bosco, consacrato a Laverna
ete che nel palazzo del re sorgeva un albero d’ alloro, il quale, per essere secolare, era tenuto con certo religioso rispetto
uiti dagli Epuloni. I più illustri cittadini ritenevano come un onore essere invitati a quella cerimonia, e in tale occasione
hi che moderni, e fra questi il critico Casauvono, che han dimostrato essere il Lettisternio in uso anche in Grecia. Lo stesso
no lo pose nuovamente in potere di Achille, appena undici giorni dopo essere uscito di servaggio. In quel torno di tempo, Achi
sa presso gli Eliani. 2564. Luciniana. — Questo soprannome che sembra essere lo stesso che Lucina, veniva similmente dato dai
loro maschia autorità sulle loro mogli, e non correvano il rischio di essere ingannati da esse. Da ciò nasce, sempre al dire d
Remo. Lo storico Servio dice, che il nome di Lupercale le veniva per essere quella grotta scavata nel monte Palatino e consac
statori ed al tempo : il commercio delle idee : la congiuntura di non essere distratta dalle cure minute e materiali della vit
ribunale inquisitore di Firenze il 15 settembre 1327, egli confessò d’ essere l’autore di quello scritto, e il 26 dello stesso
olatria che consisteva nel culto degli astri. e fu una delle prime ad essere professata dagli nomini : la parola Sabeismo vien
allevato sul monte Nisa. La maggior parte però dei mitologi sostiene essere la voce Dionisio composta da Dios che vuol dire G
10 (1806) Corso di mitologia, utilissimo agli amatori della poesia, pittura, scultura, etc. Tomo II pp. 3-387
omini, de’ quali era stata illustre la nascita, o nobili le azioni. L’ essere disceso da qualche Divinità, l’essere fornito di
nascita, o nobili le azioni. L’essere disceso da qualche Divinità, l’ essere fornito di straordinario valore, l’aver fondato q
l Paganesimo altrettanti titoli per conseguire il nome d’ Eroe, e per essere annoverato dopo morte tra gli Dei(a). Le tombe de
e sue seiagure al destino del luogo, ove soggiornava ; e quindi, dopo essere andato lungo tempo quà e là errando, si trasferì
iasone col favore di Medea volle prenderne vendetta. Finse la Maga di essere in discordia col marito suo, e ricorse supplichev
guì. Fu rinchiuso in una stanza, ed ei ne spezzò le porte, che diceva essere quelle di Micene. Uccise i figli, che aveva avuto
a corte, l’Eroe indico a’ due predetti vecchi il modo, con cui voleva essere adorato. Esso consisteva nel fargli due sacrifizj
e figlie di Cocalo diedero la stessa morte a Minos (c). e avessero ad essere infelici vittime del Minotauto(12). Era questo un
si agitavano, ed erano per sollevarsi. Teseo ganerosamente s’offerì d’ essere anch’egli tra coloro, che la sorte destinava alla
amo era d’alloro(a). Teseo, e gli altri giovani, mandati in Creta per essere divorati dal Minotauro, avevano fatto voto d’anda
ella polvere intorno le mura di Troja, e comandò che fosse esposto ad essere cibo de’cani e degli avoltoi (b). Priamo allora,
. Questi anche prima di nascere fu conosciuto come quello, che doveva essere la rovina della sua pattia. Ecuba, rimasta di lui
ide, e vi rimase vincitore. Deifobo (o Ettore(d)), mal comportando di essere rimasto superato in quelli da lui, che non ancor
ea non molto dopo spedì a quel re ambasciatori, che ne ottenessero di essere accolti nelle di lui terre. Latino v’acconsentì ;
a collina di Marte il tempio, che abbiamo indicato(3). Nè contento di essere stato assolto, passò eziandio appresso i Trezenj
ciò, voleva inseguirli ; ma lo trattenne Minerva, la quale gl’indicò essere il tutto avvenuto per volere degli Dei (a). Orest
ssia tralle cose che doveano succedere, primachè quella città potesse essere presa dalle armi nemiche, eravi pure, che i Greci
ederlo a partire, gli procurò da Vulcano delle armi, che noa potevano essere abbattute da forza emana(b). Era altresì costume
avea colpito. Il re pertanto si riconciliò con Achille, ne ottenne di essere guàrito nel modo indicato dall’Oracolo(f), e per
pidassero la giovine in pena del suo delitto(b) (12). Ad Achille, per essere nato da Peleo, diedesi il soprannome di Pelide(c)
nerva finalmente ottenne da Giove, che Mercurio dichiarasse a Calipso essere volere degli Dei, ch’ella lasciasse proseguire al
i Arete, figlia di Ressenore, e moglie dello stesso re, chiedendole d’ essere ricondotto alla sua patria. Alcinoo, prendendo Ul
rotoniati, vi lasciarono un luogo vuoro, come se quello avesse dovuto essere occupato da Ajace. Fu là, dove, Autoleone, Genera
imase ucciso ; ma comunemente si riferisce, che Polluce, il quale per essere figliuolo di Giove era immortale, chiese al padre
udita tale spiegazione, si precipitò nel mare, giacchè questo doveva essere il suo fine, qualora si fosse spiegato il suo eni
l pietoso uffizio. Creonte fece morire Argia, e condannò. Antigona ad essere sepolta viva. Fu allora, che Ismene, sua sorella,
questo sta riposandosi una, Civetta, animale, il quale abbiamo detto essere sacro a Minerva, Dea della sapienza. Si potrebbe
distinguessero colle virtù dalle Dame, quanto quoste pretendevano di essere distinte da esse per causa della loro nobiltà(a).
cchio. Quella e questo avvertono, che quegli, il quale riprende, dev’ essere circospetto ne’suoi detti. Amicizia. L’Amic
primo ad ergerle un tempio, e a stabilirle dei sacrifizj, che doveano essere fatti a spese del pubblico, e senza spargimento d
re il sangue altrui. Si morde un dito della mano : il qual atto suole essere il segno, che danno coloro, i quali prendono la r
a. La Vanagloria è ostentazione della propria eccellenza, affine d’ essere più degli altri onorato. Le due corna, che la Van
ano pur anche ne’ ladri. E’ pallido, perchè vive in continuo timore d’ essere scoperto : lo che esprimesi anche dalle orechie d
a, che questo vizio toglie ad uno per dare all’altro, quando dovrebbe essere eguale con tutti. Ella guarda verso la parte sini
chere e lingue. Va zopicando, e tienè un fascetto di paglia accèsa. L’ essere artifiziosamente vestita dimostra, ch’Ella colla
te si lascia prendere dal cacciatore. E’ questa l’indole di chi ama d’ essere adulato, di lasciarsi cioè trasportare ove meglio
’ Incostanza è instabilità ne’ detti, o ne’ fatti, i quali dovrebbono essere sempre gli stessi. Questo Vizio si rappresenta co
ebbe, che la Ricchezza fosse dipinta cogli occhi chiusi. Dà piacere l’ essere possessore di molti beni, e si ama di farli conos
ottola, per indicare, che i beni, affinchè non vengano rapiti, devono essere custoditi con attenzione in ogni tempo. La colonn
onna, indizio di forza e di grandezza, fa conoscere, che il ricco può essere potente, e acquistarsi gloria di grande. Vorrebbe
dieci cubiti. Il nome di quelle Festa derivò dal verbo greco eleste, essere rapito, per alludere al ratto d’ Europa(e). (a).
nelle quali si cuoptiva la di lui statua con veste muliebre ; e dopo essere stata condotta in giro, essa si vestiva con abito
rei della Campania, per l’amenità ed eccelenza de’ quali dice Polibio essere verisimile aver fra loro conteso gli Dei(b). (d)
reseringendosi alla forma della nave, e dicendola prima riguardo all’ essere stata lunga, ossià la più grande e di apparecchio
ndo Orfeo dalla Ninfa Lootoa, perchè era astuto, ebbe l’incombinza di essere la spia della truppa. Aveva un fratello, di nome
sigli (b).Ificlo ebbe un figlio, di nome Podarce, che da Omero dicesi essere stato uno degli Eroi alla guerra di Troja (c). (
be stata di quello, ch’ella si sarebbe scelto. La giovine, temendo di essere abbandonata da Apollo, quando fosse divenuta vecc
nello d’oro, lo gettò nel’ mare, e soggiunse all’ Eroe, che se voleva essere creduto tale, quale si asseriva, di nuovo a lui r
lidi della Tessaglia. Là incontrò il genio di Nettuno, e ne ottenne d’ essere trasformata in uomo invulnerabile. Al tempo delle
ze alla sua vecchiezza. Si recò alla Reggia di Polinnestore, finse di essere affatto ignata della morte del figlio, invitò que
e le di lui grandi azioni corrispondevano all’alto sua nascita, volle essere il primo ad onorarlo ancor vivente come un Nume.
hi Scrittori, i quali asseriscono, che Ifigenia al momento, che dovea essere sacrificata, venne convertita in giovenca, altri
ad. l. 6. (f). Id. Iliad. l. 14. (g). Hom. Iliad. l. 11. (21). L’ essere dopo tanto tempo i Greci rimasti trionfanti de’Gr
rgo dell’ Attica, eravi un’antica statua di Diana, la quale credevasi essere quella, che fu rapita da Oreste. In quel tempio s
, con quello, che nacque da Aminome, una delle Danaidi, le quali, per essere nipoti di Belo, furono dette anche Belidi(d). (a
fe marine, figlie del fiume Acheloo, e di una Musa, che alcuni dicono essere stata Melpomene(b), altri Calliope(c), e Tzetze T
11 (1806) Corso di mitologia, utilissimo agli amatori della poesia, pittura, scultura, etc. Tomo I pp. 3-423
Eroi e gli altri mortali, che per le loro esimie gesta meritarono di essere annoverati tra gli Dei(d). Più verisimile però se
in Eleusi a di lei onore una festa(e) (9). Non altrimenti Cerere per essere stata accolta da Fitale, uno de’ primi abitanti d
ello annunziatore di funesti eventi. Sembrava, che per Cerere dovesse essere perduta ogni speranza di ricuperare la figlia ; m
nome di Raria le derivò dal campo Rario in Eleusi, che fu il primo ad essere seminato da Trittolemo (f). In onote di Cerere s’
ano ammesse anche le donne sotto il nome di Melisse. Credevasi, che l’ essere fatto partecipe di questi Misterj producesse una
o state introdotte in grazia di Ercole, il quale per legge non poteva essere ammesso alle maggiori (g). Le Misie furono così d
e vi assistevano, chiamavano in giudizio la scure, la condannavano ad essere spezzata, e giudicando che il bue non avesse più
esto titolo Augusto gli alzò un tempio nel Campidoglio, in memoria di essere stato salvato dal fulmine, che colpì la di lui le
ie, chiamate anche Parentali, ossia della libertà (b). Queste soleano essere celebrate appresso Asopo, fiume di Platea, da amb
risposta a chi ne lo consultava. Così Alessandro il Grande ottenne di essere da questo Oracolo dichiarato figliuolo di Giove (
o figliuolo di Giove (b). Anche Iarba, re dell’Africa, pretendendo di essere discendente dallo stesso Dio, gli eresse cento ma
, propose di alzare a Giove sul predetto monte un tempio, che dovesse essere ad essi comune, e dove tutti gli alleati ogni ann
o solenni conviti e sacrifizj. L’oggetto delle medesime era quello di essere immuni da’ pericoli e disastri (e). Esichio vuole
erse delle vittime, mentre ancor viveva sulta terra(d) ; ovvero dall’ essere stata anche chiamata Tione la di lui madre, Semel
a patria. Allo strepito delle voci il fanciullo si destò, e chiese di essere condotto a Nasso. I nocchieri giurarono per le ma
lo osservò, e fu la prima ad avventarsegli furibonda. Nè contenta di essere sola, chiamò anche in suo ajuto le due sorelle, I
a. Giunone talmente agitò il loro pirito, che tutte due credettero di essere divenute iovenche, e si misero a correro per le c
che Giunone fece perire Sida, perchè anche questa erasi millantata di essere più bella di lei. Benchè Giunone non sia quasi ma
iatrice (b) (26). Tralle altre Ninfe, le quali da Virgilio (c) dicesi essere quattordici, si nominano principalmente Ebe, e l’
, denominata Septerio. Mostravasi allora l’indicato Pitone in atto di essere inseguito da Apollo (i). Apollo non dimorò sempre
ltri finalmente sono di parere, che sieno state così denominate dall’ essere stato esaudito Menelao, il quale, essendo per por
che una madre di due soli figliuoli, qual’ era stata colei, non dovea essere posta a confronto di chi ne avea assai più. Se ne
la caccia (c) (2). Nè sarebbe da maravigliarsi, che ciò avesse potuto essere la causa del di lui castigo. Sappiamo da Omero, c
ome intese, che anche Orione, figlio di Nettuno e di Brille(3), oltre essere famosissimo Astronomo, era altresì celebre caccia
ne, che la medesima s’imbarazzò nelle reti, e vedendosi in pericolo d’ essere divorata da qualche bestia selvaggia, implorò l’a
, ch’ella, benchè fosse di non ordinaria avvenenza, pure non amava di essere riconosciuta per tale, anzi arrossiva delle lodi,
e non punita, a lei si presentò in sembianza di vecchia, la esortò ad essere meno vana, e a chiedere perdono a Minerva d’averl
ia le due comandate statue doveano formarsi. Intesero ch’esse doveano essere d’ulivo. Questo in Epidauro maficava ; e però fu
padre, e di P. il figlio (a). Si denominò Turio dal greco verbo theo, essere in furore : lo che esprime l’impetuosità di lui n
el loro padrone quasi non altrimenti che gli animali. Quindi potevano essere venduti, niente possedevano di proprio, nè guadag
nice. Fingesi che questo animale sia unico della sua spezie, che dopo essere vissuto cinquecento anni, formisi un nido di odor
Olocausto. Le legna stesse, che si accendevano sull’altare, dovevano essere sacre al Nume. Quando poi la vittima non si lasci
asi purificato dal Sacerdote con acqua, detta lustrale. Questa doveva essere stato attinta da fonti o fiumi, e doveva esservi
; se pallide e languide, di cattivo. Queste bene spesso si asserivano essere tali per malizia de’Sacerdoti, i quali ne ritraev
congiunte, & c. Finalmente riguardo all’antica Piromanzia notiamo essere stata quella una spezie di Divinazione, la quale
e Aventino si eresse un tempio da una vergine, la quale altri credono essere stata Clausa, ed altri Claudia Vestale(g). Dal no
). Aul. Gell. l. 1. (18). Il Sommo Pontefice P. Licinio condanuò ad essere battuta colla sferza una Vestale, che avea lascia
comparvero di nuovo le fiamme(h). (19). Numa Pompilio condannava ad essere lapidate quelle Vestali, che non serbavansi vergi
rò d’Alicarnasso vuole, che colei non abbia potuto evitare la pena di essere flagellata e che sia stata poscia sepolta viva(b)
statua(b). Tra gli uomini poi Corebo, nativo d’Elide, fu il primo ad essere coronato in questi Giuochi, perchè oltrepassò ogn
’anno (b). Pretendesi, che quell’ara indicasse, che i consigli devono essere secreti (c). Col progresso del tempo tali Giuochi
he abbia voluto darcelo a divedere anche Luciano, il quale v’aggiunse essere il fulmine di Giove lungo dieci piedi (e). Virgil
uso appresso i Greci, giacchè da Euripide sappiamo, che Capaneo, dopo essere rimasto fulminato, ricevette gli onori del Rogo (
). Non è da confondere l’anzidetto Acmone con quello, il quale dicesi essere stato il primo padre degli Dei (b). Questi si chi
nno (d). A queste spettava il custodire la porte dell’Olimpo (e), e l’ essere ministre del Sole (f). Omero v’aggiunge, ch’ellen
sia intronizzazione (b). Tale iniziazione portava seco la credenza di essere dagli Dei disesi in mare e in guerra, e di poter
. (a). Fast. l. 3. (b). Calep. Seps. Ling. (39). L’Aquila, per essere sacra a Giove, conseguì dallo stesso Nume la prer
re gli occhi ne’raggi del Sole, senza rimanerne abbagliata (f) ; e di essere la regina di tutti gli altri volatili (g). (c).
vrebbe toccato. Così avvenne ; ma quando lo stolto Sovrano credette d’ essere giunto al colmo della felicità, ben s’avvide ch’e
Atene si appiccarono. Per rimediare a tal disordine, si udì da Apollo essere necessario, che si placasse l’ombra d’ Erigone co
iù leggiadra e amabile di quante fanciulle mai vantasse l’ Oriente. L’ essere vicini d’abitazione fece sì, che si accendessero
i due fratelli con tutta l’altra gioventù, gettate via le vesti, per essere più spediti alla corsa, li inseguirono, e ricuper
evano assistere che i Sacerdoti. Il fuoco, che vi s’impiegava, doveva essere fatto con legne di cedro. Non era permesso che il
edevasi, che l’ombra, la quale lo seguiva, raccogliesse le fave senza essere veduta. Prendeva poi dell’ acqua, batteva un vaso
, e figlio del fiume Strimone, e Rodope, di lui moglie, vollero l’uno essere riconosciuto sotto il nome di Giove, e l’altra se
apio. Il Nume lo colpì colle sue frecce, e lo condanno nel Tartaro ad essere continuamente agitato dal timore, che precipiti s
e giustizia da’ministri del tempio, ed essi condannarono la regina ad essere precipitata dall’alto d’una rupe. Creusa si ritir
zia, vicino al Parnasso. Fu così chiamato da Elicone, il quale dicesi essere ivi venuto col fratello Citerone a singolare tenz
abbiamo riferito, fu fatta morire da Giunone, perchè erasì vantata di essere più bella di Ici (b). Orione ; cresciuto in età,
er la vivacità del loro spirito, e per la loro bellezza moritarono di essere denominate le Grazie (g). Anche Suadela fu da alc
prima era femmina, e poi colpito da Giove col fulmine, fu ridotto ad essere tale in pena d’aver rubato ad Ercole alcuni buoi.
l’atroce caso, pianse tutta la Reggia d’Eneo. Eneo stesso si dolse d’ essere vissuto sino a quel giorno. Altea, dall’orrore e
12 (1836) Mitologia o Esposizione delle favole
oleggiarono i poeti che la terra tutto produsse abbondantemente senza essere coltivatale che i popoli vivessero in una perfett
con lieta pompa le nozze, dalle quali nacque la Voluttà. Psiche suol essere effigiata qual leggiadrissima giovane colle ali d
a medesima fu cangiata in girasole. Coronide figliuola di Flegia dopo essere stata per alcun tempo ad Apollo fedele, ad esso a
aggia il trovarono addormentato in sembianza di fanciullo, domandò di essere condotto a Nasso, e allorchè fu ad essa vicino, v
emoria del giovane Ciparisso, che da lui non da Apollo vogliono molti essere stato cangiato in cipresso. A Silvano offertasi u
a, ottenne di venire cangiata in maschio sotto il nome di Ceneo, e di essere invulnerabile, e che poi combattendo Ceneo a favo
i combattendo Ceneo a favor de’ Lapiti contro i Centauri, non potendo essere da questi ferito, fu invece oppresso sotto il pes
l quale ricorse a Circe per ottenere da lei qualche incantesimo, onde essere da Scilla riamato. Invece innammorossi Circe di,
lti però dovean restare per cento anni sulle rive dei fiume sprima di essere tragittate, e quelle pur de’ sepolti doveano paga
uattro, e che le loro azioni, per renderle più prodigiose, oltre all’ essere abbellite coll’ favole, sien pure state ad un sol
mutossi prima in serpente, poi afferrato da lui pel collo e vicino ad essere strozzato si cangiò in toro; ma essendogli sotto
di Acrisio re di Argo. Avendo Acrisio inteso dall’ oracolo di aver ad essere ucciso dal figlio, che nato fosse da Danae, la fe
iglia di Cefeo e di Cassiopea per ordine dell’ oracolo era esposta ad essere divorata da un mostro marino, colà mandato dalle
lontanossi da Tebe, e andò nell’ Illirico, dove chiedendo agli Dei di essere trasformalo in ciò ch’ era stato il principio di
ro, figliuola di Creonte. Avendo Laio udito dall’ oracolo, che doveva essere ucciso dal figlio, di cui Giocasta era incinta, l
ato giunse in Tauride, ove per ordine del re Toante fu in procinto di essere sacrificato a Diana. Ma una virtuosa gara qui nac
contro di esso impugnata la spada, Paride, datigli i contrassegni di essere a lui fratello, il placò e Priamo stesso come suo
estare il luogo del suo sepolcro. Ma avvertiti i Greci dall’ oracolo, essere necessarie all’ espugnazione di Troia le frecce d
Achille, perchè Agamenonne restituisse Criseide, come Calcante diceva essere di mestieri, Agamennone alteratamente dispose, ch
secondo altri fu da Venere convertito in uccello; sebbene Ovidio dice essere questo tramutamento avvenuto a’ compagni di lui,
fìnge dimenticalo da Ulisse nella grotta di Polifemo, e che pregò di essere da lui raccolto. Al tempo medesimo sopravvenne Po
una delle Troiane insinuò alle altre di dar fuoco alle navi, onde non essere più costrette ad esporsi a’ rischi del mare, e qu
cangiata in pietra nel monte Ida insieme col marito, che a parte vuol essere della pena. Il giovane Cisso saltando nelle feste
o luogo. Parte II. Capo XI. Cene figlia di Elato ottien da Nettuno di essere cangiata in maschio. È uccisa dai Centauri. Parte
e dal’ vicino, sepolcro di Tarante figlio di Nettuno. Pittagora narra essere l’ anima di Euforbo troiano ucciso da Menelao in
13 (1874) La mitologia greca e romana. Volume II « Parte III. Semidei, indigeti ed eroi — XLVI. Giasone e Medea » pp. 342-489
roppo credule furono orribilmente micidiali e parricide. Giasone dopo essere stato qualche anno in perfetto accordo colla mogl
alle sue nozze colla Ninfa Euridice, perdè la sua sposa che morì per essere stata morsa in un piede da una vipera. La desolaz
oo sposò Ippodamia, s’indovina facilmente che Teseo fosse il primo ad essere invitato alla festa nuziale ; e fu utile assai la
to due fatti : il primo, che egli avendo saputo dall’Oracolo di dover essere ucciso dal figlio di cui era incinta Giocasta sua
ente salvato. Ed ecco in qual modo : Nato appena il figlio, invece di essere ucciso immediatamente nella reggia, fu esposto in
chi (ed egli co’ suoi cavalli figli del Vento era insuperabile), o di essere uccisi se perdevano. E già più d’uno aveva inesor
mente pagato colla vita il fio della sua folle speranza. Pelope senza essere scoraggiato da sì funesti esempi, lasciò la Frigi
licamente per le stampe nel suo libro intitolato Antichità Troiane di essere stato il primo a scuoprire l’identità di posizion
a regina delle Amazzoni Pentesilèa, che Virgilio e Ovidio asseriscono essere accorsa in aiuto dei Troiani con una schiera dell
e fu necessario rovinarle per farvi passare il cavallo, venne così ad essere atterrato dai Troiani stessi. Ma più che all’insi
rrotto animo di Clitennestra, da renderla convinta che per evitare di essere uccisi entrambi da Agamennone non v’era altro rip
erita meno di quelli della Francesca da Rimini e del Conte Ugolino di essere studiato e imparato a memoria. Io ne riporto solt
amente, ma pur anco per la sua importanza, poichè fu creduto degno di essere imitato dall’Alighieri, dall’Ariosto e dal Tasso.
on si deve dunque cercarne la spiegazione nel soprannaturale, che può essere oggetto di fede nelle idee religiose, non già di
isa e somiglianza della Pitonessa del tempio di Delfo pretendevano di essere anch’esse ispirate dallo stesso Dio e di dar veri
14 (1861) Corso di mitologia, o, Storia delle divinità e degli eroi del paganesimo: Per la spiegazione dei classici e dei monumenti di belle arti (3e éd.) « Cenni Preliminari » pp. 9-
li Dei, ossia le vittime, per cavarne i presagi. Se la vittima doveva essere trascinata per forza all’altare, se sfuggiva di m
buono il presagio, doveva elevarsi presto, impetuosa, a piramide, ed essere trasparente, senza molto crepitare, senza fumo, e
rchè la storia nol dica, possiamo tener per fermo che il rimedio deve essere stato peggiore del male. IX. Libazione, cerimonia
slavano fede, e talora le deridevano aperlamenle. Cieco doveva sempre essere il povero popolo. 3. Perciò è probabile che il l
15 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XVII. Apollo considerato come Dio del Sole, degli Arcieri e della Medicina » pp. 92-103
evidentemente e principalmente alle proprietà distintive del sole, di essere egli nel nostro sistema planetario il solo astro
nè i più celebri poeti, e tanto meno i pittori, la stimarono degna di essere imitata o copiata. Il Sole nel corso dell’anno pe
oe maremme, che rimano sempre con le indiche gemme. 109. Merita di essere imparata a mente la bellissima descrizione della
cipali attributi di questo Dio, fra i quali quello importantissimo di essere il nume dell’arte salutare : « Augur et fulgente
16 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — IV. Una Divinità più potente di Giove » pp. 20-24
ove Ammessi più Dei, ne vien di conseguenza che nessuno di essi può essere onnipotente, ma ciascuno ha un potere limitato e
toglier dal mondo la moralità e l’imputabilità delle azioni. Ma ogni essere ragionevole sente la dignità dell’umana natura e
imo. Ma se non è accettabile il concetto pagano che la Fortuna sia un essere soprannaturale esistente sin dalla origine del mo
17 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XXX. Stato delle anime dopo la morte, secondo la Mitologia » pp. 216-231
elle anime ; questa dottrina suppone che le anime degli estinti, dopo essere state un certo numero di anni (che i più fissano
esso poeta alla solita pena di Tantalo aggiunge il timore continuo di essere schiacciato da una rupe che sta sempre per caderg
tempio di Delfo. Perciò fu punito nel Tartaro col perpetuo timore di essere schiacciato da un masso che gli pendea sulla test
18 (1874) La mitologia greca e romana. Volume II « Parte II. Degli dei inferiori o terrestri — XXXIII. Osservazioni generali » pp. 260-263
nel principio del N. IV che, ammessi più Dei, nessuno di loro poteva essere onnipotente, perchè il poter di ciascuno era limi
Mago, o miseri seguaci, « Che le cose di Dio, che di bontate « Deono essere spose, e voi rapaci « Per oro e per argento adult
19 (1874) La mitologia greca e romana. Volume II « Parte IV. Le Apoteòsi — LXVII. L’Apoteosi delle Virtù e dei Vizii » pp. 493-496
neppur la Dea della Sapienza ? E se un Nume non è perfetto, può egli essere un Dio ? Quegli antichi Romani per altro che tant
, pregavano questo Dio a proteggerli nell’ingannare il prossimo senza essere scoperti, e a potersi godere tranquillamente il f
20 (1861) Corso di mitologia, o, Storia delle divinità e degli eroi del paganesimo: Per la spiegazione dei classici e dei monumenti di belle arti (3e éd.) « Appendice. » pp. -386
ad essi noto sia che cosa sia quella che hanno in odio, non può egli essere che essi medesimi odiino ciò che non debbono ? Co
Di questo alcuno non si vergogna, alcuno non si pente, se non di non essere stato per lo passato Cristiano. Se è biasimato, s
idare ? Se non che, secondo la dottrina nostra, si stima più lecito l’ essere ucciso che l’uccidere. È stato in nostro potere,
21 (1874) La mitologia greca e romana. Volume II « Parte II. Degli dei inferiori o terrestri — XXXVIII. Gli Dei Penati e gli Dei Lari » pp. 290-294
ove questi Dei erano adorati37. Sappiamo infatti anche dagli storici essere stata comune opinione che quegli stessi idoli deg
igne focus. » Nella corruzione della lingua latina focus cominciò ad essere usato invece di ignis, e foculare invece di focus
22 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — III. Classazione generale delle Divinità pagane e Genealogia degli Dei superiori » pp. 15-19
il complesso di tutte le qualità o caratteri distintivi di qualunque essere creato tanto fisico, quanto morale o intellettual
quali tutti gli Egizi per la loro boria dicevano il loro Giove Ammone essere lo più antico, sono tante Istorie fisiche conserv
23 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — VII. Saturno esule dal Cielo è accolto ospitalmente in Italia da Giano re del Lazio » pp. 31-38
monte Gianicolo. Raccontano dunque i poeti che l’esule Saturno, dopo essere andato errando per l’orbe terrestre, venne per na
inæ particulam aurœ. » (Hor., Od.) 28. Suppongono alcuni che, dopo essere stata la Giudea conquistata da Pompeo conoscesser
24 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XII. La Titanomachia e la Gigantomachia » pp. 60-68
di perifrasi e di confronti ci fa capire che quelli che vide dovevano essere alti in media più di venticinque braccia, ossia c
 : Ma dunque se dite che v’è lo zolfo nativo, parrebbe che vi dovesse essere anche lo zolfo non nativo, ossia procurato con me
25 (1874) La mitologia greca e romana. Volume II « Parte III. Semidei, indigeti ed eroi — XLV. La spedizione degli Argonauti alla conquista del Vello d’oro » pp. 331-341
e per rinnovare le loro provvisioni da bocca, perchè Ercole, oltre ad essere il più forte e robusto eroe, era anche il più gra
rpie deriva da un greco vocabolo (arpazo) che significa rapire 69. Ad essere infestato da tali mostri era condannato dagli Dei
26 (1861) Corso di mitologia, o, Storia delle divinità e degli eroi del paganesimo: Per la spiegazione dei classici e dei monumenti di belle arti (3e éd.) «  Avviso. per questa terza edizione.  » pp. -
a sono opportuno avviamento a tale studio importantissimo, e vogliono essere meditati accuratamente. Gli Editori.
27 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — II. Il Caos e i quattro elementi » pp. 11-14
ersi esseri organizzati, compreso l’uomo (il quale perciò verrebbe ad essere una scimmia perfezionata), quelli facevano nascer
28 (1874) La mitologia greca e romana. Volume II « Parte III. Semidei, indigeti ed eroi — XLII. Bellerofonte » pp. 317-320
più plausibile che suol darsi della Chimera è questa : che invece di essere un mostro fosse un monte ignivomo della Licia, ne
29 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — Introduzione » pp. 6-9
scere le molteplici relazioni con lo studio della Mitologia non debba essere stimato affatto privo di pratica utilità. Conside
30 (1874) La mitologia greca e romana. Volume II « Parte III. Semidei, indigeti ed eroi — XLIV. La caccia del cinghiale di Calidonia » pp. 326-330
lerando che una donna con tal distintivo di onore potesse vantarsi di essere stata più valente degli uomini ; e volevano togli
31 (1874) La mitologia greca e romana. Volume II « Parte III. Semidei, indigeti ed eroi — XL. Osservazioni generali » pp. 304-308
sa per altro come necessaria la condizione che uno dei genitori debba essere una Divinità. Quindi anche un semplice mortale po
32 (1874) La mitologia greca e romana. Volume II « Parte II. Degli dei inferiori o terrestri — XXXVI. Le Ninfe » pp. 279-284
na non si quante. Parrebbe dunque che l’argomento delle Ninfe dovesse essere esaurito. Ma non è così, perchè v’è ancora da par
33 (1874) La mitologia greca e romana. Volume II « Parte III. Semidei, indigeti ed eroi — XLIII. Cadmo » pp. 321-325
imonide, mentre le altre furono attribuite a Cadmo ; tutt’ al più può essere una curiosità letteraria il sapere questa opinion
34 (1861) Corso di mitologia, o, Storia delle divinità e degli eroi del paganesimo: Per la spiegazione dei classici e dei monumenti di belle arti (3e éd.) « Cronologia Mitologica. » pp. 387-393
asone e Medea. Ma vero fondatore di quella città è detto dalla storia essere stato Sisifo, figlio di Deucalione (altri dice d’
35 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — X. Cerere dea delle biade e Proserpina sua figlia » pp. 48-54
adre. Si affrettò Cerere di ritornar da Plutone ; e mentre sperava di essere stata in tempo per ricondur via la figlia, poichè
36 (1874) La mitologia greca e romana. Volume II « Parte II. Degli dei inferiori o terrestri — XXXIV. Il Dio Pane » pp. 264-269
la forma, si prenderebbe piuttosto per un mostro di natura che per un essere soprannaturale, il Dio Pane richiama maggiormente
37 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XV. Giunone regina degli Dei e Iride sua messaggiera » pp. 79-85
e ; la quale, superba e invidiosa com’era, fremeva all’idea di potere essere ripudiata, e che un’altra divenisse regina degli
38 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XXVIII. Le regioni infernali » pp. 195-202
oro immaginazione, che percorsero a briglia sciolta, e senza paura di essere smentiti da chi, dopo la morte, nulla vi avesse t
39 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XX. Mercurio » pp. 123-131
intendevano questi furti alla lettera ; col rubare accortamente senza essere scoperti, non credevano di far male, poichè imita
40 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XXIV. Vulcano e i Ciclopi » pp. 152-160
rba, ma non però tanto brutto quanto dicono i poeti ; e il difetto di essere zoppo da un piede è appena accennato. E per farne
41 (1874) La mitologia greca e romana. Volume II « Parte III. Semidei, indigeti ed eroi — XLI. Perseo » pp. 309-316
sì piccole dimensioni da render risibile la paura di Arianna di poter essere divorata da quel piccolo mostro poco più grosso d
42 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XXXI. Il Genio e i Genii » pp. 232-241
osì per secondare il linguaggio e le idee dei suoi connazionali e per essere inteso da loro ; ma in cuor suo e per intimo conv
43 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XXVII. I Mostri marini Mitologici e Poetici » pp. 184-194
aziocinio che fa Dante su tal proposito è molto notabile, e merita di essere imparato a memoria con le stesse parole dell’auto
44 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XXV. Bacco » pp. 161-172
ue parole greche che appellano alla doppia nascita di Bacco, oltre ad essere uno dei nomi di questo Dio, era un cantico in ono
45 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XXIX. Plutone re dell’ Inferno e i suoi Ministri » pp. 203-215
vesti, e di modi zotici ed aspri. Aggiunge poi che ciascun’anima per essere ricevuta nella barca di Caronte doveva, per super
/ 45