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1 (1855) Della interpretazione de’ miti e simboli eterodossi per lo intendimento della mitologia pp. 3-62
ssò dalla vera ad uno spettro di religione, la scienza della quale fu detta mitografia — se ne cerca la cagione nell’essersi
dalla voluttà si ebbe questo nome ; o alla Dea Libentina, che fu così detta dalla libidine ; o al dio Vagitano, che presiede
asciati liberi i connubii a gli estranei venuti in Creta con una nave detta Toro. Da’ questi e da innumeri altri miti, che po
arenza. Nacque, allignò, si distese la seconda teologia de’ filosofi, detta naturale o fisica da Varrone. Finalmente si ritro
nima sparsa dappertutto e motrice della natura, che da Pitagorici era detta anima del mondo, che con un’antico emanatismo vol
cendo dall’ingiovanirsi, alludendo alle apparizioni della Luna ; ed è detta Lucina, quasi lucida, per esprimere il lucido can
omito. 43. Cupido, e interpetrazione del suo mito. 44. Diana — Perchè detta Diva Triforme — etimologia della parola Diana. 45
Giunone l’aria. Platone poi, come dicemmo de’miti di Giove, la vuole detta Giunone a invenescendo, dallo ingiovanirsi, allud
a cagione della simiglianza di questo nome con quello di Αηρ, aria Fu detta ancora sorella e consorte di Giove, per la prossi
34. Tullio traendo la etimologia della parola Giunone, la vuole così detta a invando (1), o perchè considerata come l’aria d
perchè i regni poi nacquero da essi matrimonii legittimi….. È Giunone detta Giogale da quel giogo, onde il matrimonio solenne
al 309 di Roma tennero i connubii esclusi alla plebe. Ma da’ Greci fu detta Ηερα, dalla quale debbono essere stati detti essi
liore alimento. 36. Presa Cerere per la terra con ragione da greci fu detta γημητηρ, da γη terra, e μητηρ, madre, madre alime
a un leone, ch’è la terra selvosa, che ridussero a coltura gli eroi…. detta gran madre degli Dei, e madre detta ancora de’gig
he ridussero a coltura gli eroi…. detta gran madre degli Dei, e madre detta ancora de’giganti, che propriamente così furono d
mi nelle prime terre fondarono le città, Dea delle quali è Cibele. Fu detta Vesta, Dea delle divine cerimonie presso i romani
Apollo, E nuove Muse mi dimostran l’Orse. » 41. Tullio la vuole così detta (3) vel quod minueret, o perchè decima il numero d
e di movimento, ciò che trovasi appieno nelle onde del mare. Ella fu detta Αφροδιτη, ed è quella potenza, cui son prodotti i
zione, secondo i diversi suoi aspetti in cielo ». 45. Diana — Ella fu detta da Orazio Diva Triformis, perciocchè ella era con
tra cagione che poco dopo esporremo, e da questo triplice aspetto era detta ancora Epipirgidia e Trivia. Diana è parola tutta
’è una stella, che precede la comparsa del Sole su l’orizzonte, ond’è detta Lucifer apportatrice del giorno. Portava poi il n
a erranza di cento anni coloro che dopo morte andavano insepolti. Era detta Trivia o dalla triplice sua apparenza, o che pres
ro che la terra ; e poichè questa si sostiene col suo proprio peso, è detta Vesta. Presa Vesta per la terra le si davano semb
on un tirso adorno di pampani e di grappoli di uva. Levata dell’ Orsa detta ancora il Parco, o lo animale di Erimante. IIII.
nde una cerva dalle corna di oro, dai piedi di bronzo, sacra a Diana, detta la cerva del Menalo dal monte, ove ricoveravasi —
ar del sole nello scorpione, fissato dal tramonto della costellazione detta Calliope, che vien dispinta come una cerva. V. Er
a indicato dall’avoltoio posto nel Cielo a fianco della costellazione detta Prometeo, nel tempo stesso che il toro celeste, n
rapite. Così Phirio lib. XX. (3). Segezia o Seia — La prima è così detta a segetibus, l’altra a serendo, (4). Tvtilina e
rebbe trarre la etimologia dal verbo patet. (6). Ostilina — E così detta da hostire, che importa eguagliare, ond’è nato ho
rtito, la quale avendo mutato colore nel tempio di Apollo e Diana, fu detta Elori. (2). Matvta — Taluni vogliono esser ques
eperat ignes Ore dabat pleno carmine vera Dei. In Roma era una porta detta Carmentale dal suo nome, che poi fu nominata scel
n’ara nel Campidoglio, ove ella abbe stanza. (4). Rvmina —  È così detta da una parola antiquata rumen, che significa mamm
omolo e Remo. (1). Sentia, con altro nome Fauna, e la vogliono così detta a fando, chè credevasi, sua mercè, che parlassero
2 (1806) Corso di mitologia, utilissimo agli amatori della poesia, pittura, scultura, etc. Tomo I pp. 3-423
ingresso delle loro case, detto perciò Vestibolo(d). Cibele fu anche detta Berecinzia(e), Dindimena(f), e Idea(g) daimonti(7
se ad amare una Ninfa(14) ; figlia del fiume Sagari o Sangaro, e però detta Sagaritide, o Sangaride ; dalla quale ebbe Lido,
tna, monte della Sicilia, da cui esalavano globi di fuoco ; e però fu detta Tedifera(d). Il viaggio intrapreso riuscì alla do
Fitale, uno de’ primi abitanti dell’ Attica, lo regalò della pianta, detta fico, la quale era stata sino a quel tempo ignota
la vittima intorno a’ confini delle città (h). La Festa Epacte, così detta dalle due voci Greche epì e achthos, molestia, ce
no di Saturno sotto quello di Giove, finirono le altre tre età, l’una detta d’argento, l’altra di bronzo o di r me, e la terz
le Ideo (c). Tralle Feste di Giove si fa menzione della Bufonia, così detta , perchè si celebrava dagli Ateniesi col sacrifizi
zargli un tempio (b). Appresso di questo scorreva una fonte indovina, detta l’ Acqua del Sole. Questa era gelida sul meriggio
re da’ sacerdoti per le vie di Roma con grande pompa la sacra Pietra, detta Manale, la quale trovavasi fuori della Porta Cape
Nittelio (c). Egli ebbe un tempio nell’ Attica presso una Cittadella, detta Caria da Car, siglio di Foroneco(d). Le Agrionie
llo stesso otre, o un altro, ma sempre pieno di vino. Questa Festa fu detta Ascolia dal greco verbo, ascoliazin, saltar con u
il nome di Bassaridi, o perchè solevano cuoprirsi di una lunga veste, detta da’ Traci bassaride ; o dal loro gridare, che in
le nozze in maggior quantità, perchè si credevano più felici (c). Fu detta Curite (d) o Quirite, perchè ogni anno s’imbandiv
turale de la popolazione (a). Marziano Capella soggiunge, che fu così detta , perchè era spezialmente invocata dal popolo (b)
ajuto, che prestava alle partorienti (e). Alcuni dicono, che fu così detta , perchè nacque da Ope (f). Le derivò il nome di L
perchè Citerone n’era stato l’autore, perciò ella dal nome di lui fu detta Citeronia (b). Giove poi per ricompensare quel re
deva, finchè tutte le prodette statue erano ridotte in cenere (f). Fu detta Prodromia, perchè ella pure era una delle Deità,
o certe focacce, la riportavano a suo luogo (a). Vuolsi che sia stata detta Feronia dalla città di questo nome, situata alle
n profondo sonno. Le donne allora dalla cima d’ una ficaja selvaggia, detta caprifice, diedero un segno a’ Romani, i quali v’
estita di una pelle di capra, armata di un’asta e di uno scudo(a). Fu detta Tropea, perchè presiedeva a’ trionfi, e perchè al
tuose(18) ; alla sinistra avvi quella, che mette all’ orrida carcere, detta il Tartaro(19), e di cui abbiamo favellato. Un al
’ quali secondo Pausania era un vaso intagliato(e), ovvero una veste, detta clena, come vuole lo Scoliaste di Pindaro(f). Apo
i Stafilo e di Crisotemi ; la Ninfa Acacalide ; la figlia di Macareo, detta Isse(47) ; e la Ninfa Bolina. Cirene nacque sul m
la rapì, se la trasportò in quella parte dell’ Africa, che poscia fu detta Cirenaica, e la rendette madre di molti figliuoli
ole e della Notte, o di Cerere e di Giove, o di Giove e di Latona. Fu detta Ecate, o perchè riteneva cento anni al di là del
o Endimione, figlio di Calice e di Etlio, e re d’ Elide ; Britomarti, detta da Diodoro Britona, Ninfa di Creta, e figlia di G
re della loro consueta cintura, la consecravano nel tempio della Dea, detta perciò Lisizone, ossia xioglitrice della cintura
delle sue Ninfe, le quali non custodivano la verginità (c). E’ stata detta Panagea dal suo scorrere di foresta in foresta ;
uito celebrarono a Diana certe Feste, dette parimenti Saronie (c). Fu detta Munichia dal re Munico, figlio di Pentacleo ; o d
vea tre corpi d’un’altezza straordinaria, simile ad una torre (a). Fu detta Trivia per le tre strade, ch’ella scorre, l’una d
orestieri, che giungevano appresso di lui. Quìndi Diana per ironia fu detta Orsiloche, Ossia ospitale (e). Diana, considerata
3). Venere dagli anzidetti luoghi prese altrettante denominazioni. Fu detta Amatusia(b), Ciprigna(c) o Cipria(d), Citerea(e),
prima parleremo, si bagnavano(h). Dalla voce greca afros, schiuma, fu detta Afrodite, per alludere alla schiuma del mare, da
chè Melibea era arrivata, quando si stava preparando il pranzo(a). Fu detta Mecanitide, ossia macchinatrice, per allusione ag
ervate la loro castità, o per riacquistarla, se la aveano perduta. Fu detta Euploea, ossia di felice navigazione, perchè era
le vedove prima di rimaritarsi, andavano ad offerire sacrifizj(a). Fu detta Ambologera, ossia che allontana la vecchiaja, in
lli. Nove giorni dopo quelle stesse genti celebravano un’altra Festa, detta Catagogia, ossia la Festa del ritorno, perchè all
a da Cupido, ed ha per suo speziale ornamento una misteriosa cintura, detta da’Greci zona, e da’Latini ceste (e). Sul Libano
o dedicata la piccola isola, situata in faccia al porto di Trezene, e detta Calavria da Calavro, figlio di Nettuno : così nar
Minerva sotto il nome di Ellotide. S’instituì allora anche una Festa, detta Ellozia, in cui i giovinetti correvano con fiacco
uali intervenivano tutti armati per sacrificare a Minerva(c). E’stata detta Madre o Matrona dal tempio, che le cressero le co
ta dalle voci Greche arritoncosa misteriosa, e fero, portare, fu così detta , perchè quattro vetgini, di nascita illustre, cop
no eretto un tempio presso quello di Minerva, e instituita una festa, detta Pandroso(d). Que’di Epidauro concorrevano ad onor
ch’eglino sacrificavano ogni anno alla Dea, e celebravano una Festa, detta Litobolia, ossia Lapidazione, in onore delle due
radivo, Afneo, e Ginecotene. Fu detto Quirite a cagione della lancia, detta da’ Sabini cures, colla quale veniva sempre rappr
(9). La pietra, divorata da Saturno in vece di Giove, fu da’ Latini detta Abadir, e da’ Greci Betilos(f). Essa si custodiva
ma consisteva in una palma, in danaro, e in una rozza verga di legno, detta da’ Latini rudis (b), e dalla quale al Gladiatore
al Sacrifizio, se prima non erasi purificato dal Sacerdote con acqua, detta lustrale. Questa doveva essere stato attinta da f
ri, detti perciò Pollarj, gettavano a quegli animali una certa pasta, detta offa. Se i Polli non imbeccavano frettolosi l’off
cui nome non era noto che alle donne. Plutarco la confonde con Flora, detta da’ Greci Clori, Dea dei fiori, e a di cui onore
dice Festo, fu denominato Damio, cioè pubblico : e Damia parimenti fu detta sì la sacrificatrice, che quella, a cui si sacrif
Nume gli sparvi ri. A questi l’Egitto consecrò un tempio nella città, detta Jeracopoli, città degli sparvieri. I Sacerdoti di
mpio in Roma presso la porta Capena, per cui anche la stessa Porta fu detta Fontinale(e). Il nome poi di Ninfe per catacresi
Da Isidoro finalmente fu chiamata Femonoe(h). L’Ellesponziaca fu così detta , perchè fiorì nell’ Ellesponto. E’ incerto il suo
e questa fatidica donna dava le sue risposte. La Tiburtina venne così detta , perchè salita alla fama di eccellente vaticinatr
presso Igino leggesi, che nella Costellazione dell’ Emisfero Boreale, detta Serpentario, fu da Cerere convertito uno de’ Re d
incipali erano la Corsa, il Salto, il Disco, il Pugilato, e la Lotta, detta anche Palestra (c). La Corsa era di tre sorte, a
anzidette Feste fossero state introdotte per onorare un’ altra Acca, detta Tarunzia, perchè avea sposato Tarunzio, nobile e
Giove i Coribanti, in Cnosso, città di Creta, si celebrava una Festa, detta Coribantica (a). (b). Nat. Com. Mythol l. 2.
di quella stessa Isola, chene cuoprì il corpo, e formò l’altra Isola, detta Nisiro(e)Apollonio di Rodi racconta, che Tifone,
e di Divinazione si può ridurre anche quella eseguita colle verghe, e detta Rabdomanzia. Certe verghette, segnate connote, si
e drizzato un altare, e offerta in sacrifizio una pecora di due anni, detta bidente, ossia alla quale erano nati i superiori
latte e vino, e le chiudevano con fiori e odorosi liquori in un’urna, detta Cinerario o Ossuario, su cui poi andavano a piang
ostellazione, in cui venne convertito Arcade, secondo alcuni fu anche detta Boote (b). (34). Giove ebbe le Ore da Temi. Semb
emperato (h). Non sono da confondersi queste Dee coll’altra Divinità, detta Ora, ossia la Dea della bellezza (i). Sotto tal n
omprovare la verità di ciò che si affermava, si faceva nella fontana, detta Acadina, la quale trovavasi appresso i due predet
ributarono onori Divini, e gli eressero un tempio sopra una montagna, detta dal nome di lui Cario (a). (36). I tre Cabiri, c
a coda dell’ Ariete ne vennero cangiate in un altra Costellazione(i), detta Plejadi(a), o Pliadi(b). I nomi loro erano Alcion
fabbricò una città, cui diede il nome di sua moglie. Ebbe una figlia, detta Libia, che Nettuno rendette madre d’Egitto e di D
eno della madre nella maniera la più naturale (e). Antevorta fu anche detta Prosa ; ed ella sapeva alttesì il passato, come P
dall’ inedia(a). Lasciò due figli, Isandro e Ippoloco, e una figlia, detta Laodamia. Isandro morì in un combattimento, che i
 : quindi a chi moriva, si poneva sempre in bocca una piccola moneta, detta da’ Greci Danace, e da’ Latini Naulo(d). Aristofa
le ombre a rendere conto delle loro azioni. Gli sta dinanzi un’urna, detta fatale, perchè contiene la sorte di tutti i morta
si aprì sotto i di lui piedì, ed egli vi restò sepolto in una fossa, detta poscia la Fossa d’Agamede, sopra di cui vi si ere
bia fatto discendere dal Cielo oro, e gran quantità di fiori. Fu così detta dall’ Isola di Rodi, in cui comparve alla luce(d)
one era adorata nell’ Isola di Eca(b). Dicesi ch’ella sia stata anche detta Marica, e che sotto tal nome la venerassero gli a
use fu da Giove trasferito tra gli Astri, ove forma la Costellazione, detta Sagittario(h). Le Muse furono da’figli d’ Aloeo d
ba si versavano soavi odori(a). Ogni sepolero avea la sua iscrizione, detta da’Greci Epitafio. Per lo più l’intitolazione era
(a). Declaustre Diction. Mythol. (14). Altri dicono che Diana fu detta Lafria, da Lafrio, figlio di Delfo, che le eresse
Paus. l. 1. (e). Declaustre Diction. Mythol. (4). Vi fu una Dea, detta Genetlia, o Genetillide, cui le donne sacrificava
. (1). Il vero nome della nutrice di Nettuno era, Sinousa, ma poi fu detta Arno, perchè avendole Saturno ricercato Nettuno,
Diction. Mythol. (b). Paus. in Corinth. (3). Anfitrite fu anche detta Venilia e Salacia, i quali due nomi esprimevano i
ttuati però i Venti favorevoli, cioè Noto, Borea, e Zefiro, i quali a detta cello stesso Poeta nacquero dagli stessi Dei(d).
hè evvi chi distingue l’uno dall’altro Vento(f). Zefiro amò la Ninfa, detta da’Greci Clori, e Flora da’ Latini, che divenne p
la pure ne venne convertita in uccello(c). Eolo ebbe un’altra figlia, detta Tanagre, la quale sposò Pemandro, figlio di Chere
rino. Così fu : i Romani gl’ inalzarono un tempio sopra una montagna, detta perciò Quirinale. La porta, per cui si ascendeva
I Romani riconoscevano come preside all’ espiazioni la Dea Lua, così detta dal verbo latino luere ; espiare (b). Quindi si l
asse discordie tra’ cittadini. Dinanzi al medesimo eravi una colonna, detta bellica, ossia guerriera, verso cui il Console sc
3 (1855) Compendio della mitologia pe’ giovanetti. Parte I pp. -389
Dicono che invece di Giove gli presentò una pietra avvolta in fasce, detta Abadir o Betile, la quale fu tosto da Satùrno ing
loro, de’ quali ignoriamo i genitori. Quindi la regione che poscia fu detta Italia, era consacrata a Satùrno e chiamavasi Sat
e a Chiròne e ad Achille. Chiròne ebbe dalla ninfa Cariclo una figlia detta Ociroe (Οκυροη, Ocyroë) o Melanippe, che fu valen
vesse voluto morire per lui. Fu egli trasformato in una costellazione detta del Centauro. VII. Sacerdoti di Cibèle-Ati-Tau
ncia della Frigia ; Pessinuntia Dea, da Pessinunte, città che fu così detta da una parola greca (πεσειν) che significa cadere
επταπυλω. Hesiod. Asp. 40) e molte torri, e congiunsero la cittadella detta Cadmea colla città bassa. Nati questi gemelli, la
tà di Trapezunte, og. Trebisonda, e diede il nome all’Arcadia stessa, detta prima Pelasgia, ch’era quella parte del Peloponne
dicesi Orsa maggiore, Arto, ed Elice ; ed Arcade, nella costellazione detta Artofilace, cioè guardiano dell’Orsa, perchè la s
ici dell’inferno. Sua madre fu Europa, o Egina, fig. del fiume Asopo, detta per ciò Asopiade da Ovidio. Regnò nell’isola Enop
ide, che nasce da Artemisio o dal Linceo, monti di Arcadia, e per ciò detta Inachide (Inachis) ; ma Apollodoro la fa figliuol
osò una sua figliuola, da cui ebbe Erittonio. Quivi edificò una città detta Dardania, che fu pure il nome da lui dato a tutta
i le principali sono Lipari, e Strongoli (στρογγυλος, rotundus), così detta dalla rotondità della sua forma, e che getta fuoc
oglieva(1). Dodona fu città dell’Epiro, un dì abitata da’ Caoni, così detta o dalla ninfa Dodona, fig. dell’ Oceano, o da Dod
erbe. Così veneravasi particolarmente nell’antica città di Terracina, detta Anxur. Da Giovenale si appella Iupiter nondum bar
bile, vivendo noi col respirarla. Laonde alcuni affermano che Ηρα sia detta quasi αηρ, per metatesi, o trasposizion di letter
i avessero circondata di mura la città di Troia, o la sola cittadella detta Pergamo. Finita l’opera, l’avaro re mancò alla gi
Imperatori nelle loro stanze aveano una statuetta d’oro della Fortuna detta aurea, ch’era il Genio de’ Principi. I comandanti
a lei si raccomandava la prole. I Greci davano un tal carico a Diana, detta perciò Lucina. Le calende di ciascun mese, anzi t
ta giovinetta. X. Principali epiteti di Giunone. Iuno Argiva, detta dalla città di Argo a lei cara, ove in suo onore
e belli. Viene da βους, βοος, bos ed ωψ, ωπος, oculus. Iuno Gabina ; detta così perchè era in grande onore presso il popolo
ptiae) ; Ζυγια (a ζυγος, iugum) ; Iuno Pronuba, Iuga, Nuptialis, così detta , perchè soprantendeva alle nozze. Dicevasi pure Η
ra in venerazione presso tutt’i popoli circonvicini(4). Iuno Lucina, detta o a lucis, da’ sacri boschi a lei dedicati ; o me
e che questa Dea partorì Ebe, Marte ed Ilitia o Lucina. Iuno Moneta, detta a monendo, perchè ammonì i Romani di sacrificare
ch’era una corona di ulivo. Quelle donne ricamavano un velo o stoffa detta peplo, che consacravano a Giunone. Nel tempio del
ade. Il primo davasi propriamente alla Dea che presiede alle scienze, detta da’ Greci Αθηνα, sulla origine della quale voce n
le voce non convengono gli eruditi. Minerva poi è parola latina, così detta o perchè, come dea della guerra, diminuisce il nu
formità de’ suoi piedi. Dopo morte fu convertito in una costellazione detta Enioco. Nelle Panatenee maggiori si cantavano da’
la poesia ; e nel teatro fanciulli e fanciulle intrecciavano la danza detta pirrica, che facevasi colle armi addosso e colla
ercui può spiegarsi ausiliatrice. Αματωρ ο αμητρος, senza madre, così detta , perchè nata dal cervello di Giove. Armipotente
a in Roma un picciol tempio detto Minervium, sul monte Celio. Fu così detta o quasi Capita, perchè nata dal capo di Giove ; o
o del rame. Corifagena o Corifasia (a κορυφη, caput, e γενος, genus) detta o perchè uscita del capo di Giove ; o perchè figl
di città, da πολις, urbs, ed εχειν, habere. Tritonia, e τριτογενεια detta o perchè apparve la prima volta presso la palude
ia di Giove Sotere e di Pluto. Fu così detto dal simulacro di Minerva detta la Vergine (παρθενος), opera di Fidia. Partenione
detta la Vergine (παρθενος), opera di Fidia. Partenione poi è l’erba detta camamilla, o secondo altri, la parietaria, che Mi
dispregiato, e che avendola gettata in mare, ne fosse nata un’isola, detta Ortigia o isola delle quaglie (ορτυξ, coturnix),
che celebravansi ogni quattro anni, non lungi dalla città di Crissa, detta Pito, e poscia Delfo. Omero(1) dice che Apollo no
uel luogo della Libia, ove dopo fu edificata la città di Cirene, così detta dal suo nome. Nato appena Aristeo, Apollo il died
osa storia di Crise, sacerdote di Apollo Sminteo e padre di Astinome, detta da lui Criseide. Agamennone, sovrano duce de’ Gre
 ; un boschetto sacro a quelle Dee ; un antro freschissimo ; un’ombra detta molle da Properzio ; infine il bel fonte Aganippe
i colle Muse. Alcuni per un luogo di Strabone avvisano che la regione detta Pieria ed il monte apparteneva un giorno alla Tra
care che uno de’ principali fini della poesia è dilettare. Clio, così detta da un verbo greco (κλειω) che significa celebrare
nacea, erba odorosa cui attribuivansi virtù miracolose ed universali, detta perciò rimedio universale. Da questo Nume, dice C
erione e di Eurïfessa(3) ; o di Titano e della Terra ; o di Pallante, detta perciò Pallantiade (4). Chiamossi Aurora da’ Lati
onologia di Apollo. Nel Museo Borbonico vi è una statua di Apollo detta da Winckelmann la più bella fra le statue di ques
l’isola di Delo, ove nacquero Apollo e Diana, la quale per ciò fu pur detta Cinzia. Stefano vuole che tutta l’isola di Delo u
l’Ariosto(2) : O santa Dea che dagli antichi nostri Debitamente sei detta triforme ; Che in cielo, in terra e nell’inferno
articolo di Diana – Luna ; nella seconda parte, di Diana propriamente detta  ; e nella terza, di Diana-Ecate o Proserpina. Ed
rchè di notte sola risplende (sola lucet). Altri vogliono che fu così detta perchè riluce con luce aliena, cioè presa in pres
Iperione ebbe un figliuolo chiamato Elio o il Sole, ed una figliuola detta Selene o la Luna, insigni tutti e due per bellezz
un carro con una face in mano e colla mezza luna sul capo, percui fu detta bicorne regina degli astri da Orazio. E Diana luc
la prora. Era Nasso un’isola dell’ Egeo, fra le Cicladi nobilissima, detta pure Dionisia da Dionisio o Bacco, o perchè prest
con un laccio, e per compassione degli Dei fu trasportata in cielo e detta la Vergine. Per le preghiere di lei Icaro fu cang
ergine. Per le preghiere di lei Icaro fu cangiato nella costellazione detta Boote, e con lui il cane, che si chiama la canico
Arianna, la pose fra gli astri, ed è una costellazione di nove stelle detta dagli astronomi la corona di Arianna, o corona se
e di pampini ; sulle spalle aveano una pelle di cervo o di cavriuiolo detta nebide ; e portavano in mano il tirso. Il loro gr
Bacco con dolci grappoli di uva pendenti dalle sue corna. Nella così detta casa del Questore a Pompei si vede un Bacco, le c
archesio ed il corno(7). Di Bacco presso i Greci era propria la veste detta crocota (ποδηρης), o veste gialla ricamata a fior
dro che rappresentava Venere nell’atto di uscire dalle onde del mare, detta perciò Anadiomene. Igino poi(5) racconta che una
ch’ è presso Orcomeno, cit. della Beozia, ed era consacrato a Venere, detta perciò Acidalia ; il che forse significava che i
icii debbono essere puri e senza sordida speranza di retribuzione. In detta città eran quelle Dee con ispecial culto venerate
’ultima mano. Essa era allogata fuori le mura di Atene nella contrada detta degli orti(εν κεποις), percui chiamavasi Venere O
X. Principali epiteti di Venere. Acidalia, Ακιδαλια ; fu così detta Venere dal fonte Acidalio, nella Beozia, ove sole
sa,perchè ροδον significa rosa. Amatusia, Αμαθουσια, Amathusia, così detta daAmatunta, città dell’isola di Cipro, alla quale
o di picca e nell’attitudine di chi cammina velocemente. Bellona poi, detta anticamente Duellona, fu così chiamata da bellum,
umi, ed assoluto con sei suffragii, favorevoli. Ma dell’Areopago si è detta alcuna cosa nell’articolo di Minerva. Igino chiam
fa di Arcadia, che i Greci chiamavan Temi, ed i Latini Carmenta, così detta , perchè vaticinava in versi (a carmen)(1). Quindi
quale infedeltà Mercurio oltremodo adirato il trasformò nella pietra detta di paragone, della quale ci serviamo per saggiare
onorare le sette Pleiadi, da una delle quali egli era nato. Perciò fu detta Χελυς (testudo) da’ Greci. Anfione, Tebano, da Me
Or ne’ suoi frequenti viaggi portava in mano Mercurio questa verga detta caduceo (ραβδος), che Omero ed Orazio chiamano au
incipe o signore. Si veneravano su’ focolari ed anche in una cappella detta lararium. I Cretesi aveano le loro feste Mercuria
ricchi, da’ quali prendevano a prestito gli abiti. L’erba mercuriale, detta mercorella, si vuole così chiamata da Mercurio ch
cono i frutti e le biade. Varrone(1) finalmente vuole che la Terra fu detta Opi, perchè di essa abbiamo bisogno per vivere, (
ttito dalla terra in quel luogo della Livadia, ove si vedeva la fossa detta di Agamede, o la caverna di Trofonio. « L’oracolo
re canna, di cui Pan formò la fistola che dal nome di quella ninfa fu detta siringa. Lucrezio (5) vuole che il sibilare che f
fanno lieto strepito di canti e di suoni. Forse la specie di scimmia detta orang-outang (simia satyrus) che mollo si avvicin
an Dei sucidi e sfacciali, fu nominata una rappresentazione da’ Greci detta Satirica, di cui servivansi per rallegrare gli an
rla de’frutti, come Flora, de’ fiori, e Fauna, degli animali. Fu così detta a pomum, frutto. VIII. Continuazione – Flora –
tre città Siciliane nobilissima, era posta in mezzo all’isola, quindi detta il suo ombilico, su di un luogo alto, nel quale e
el golfo di Pesto, detto oggidì la Licosa. Si vuole poi che Napoli fu detta Partenope dalla Sirena di questo nome, la quale p
llenza, che si celebravano in Eleusi, città fra Megara ed Atene, così detta da Eleusi, fig. di Ogige e maestro di Mercurio. I
lcano. Per comando di Giove egli ancora di fango fece la prima donna, detta Pandora, che presentò agli Dei coperta di velo e
a Dea e lor ragione. Nell’articolo di Giano si disse che Diana fu detta quasi Jana, aggiunta la lettera D per dolcezza di
notte sia simile al giorno. Altri finalmente vogliono(3) che fu così detta dal greco διος, Giove, quasi Joviana, a Jove, per
drappello di ninfe, specialmente Oreadi, anche cacciatrici. Perciò fu detta da Orazio vergine custode de’monti e delle forest
ana e che vengono a congiungersi ed attaccarsi sulla sommità del capo detta corimbo, la rendono facile ad essere distinta, fr
negli Epigrammi, αγροτις κουρα, donzella cacciatrice. Aricina, così detta dalla selva di Aricia, ove avea un culto particol
a fiaccola in mano per significare Io splendore della luna. Perciò fu detta anche Lucifera e Fosfora (a φως, lux, et φερω, fe
è il Triceps, o Triplex de’ Latini, cioè Dea dalle tre teste. Fu pure detta Trivia, τριοδος, col qual soprannome le si offeri
l’Ercole Tebano, fig. di Giove e di Alcmena, o di Anfitrione e della detta Alcmena. Gli Autori Inglesi della Storia universa
uccisione di un leone di enorme grandezza ch’era in una selva d’Acaia detta Nemea, e che si appella il leone Nemeo. Il quale
cise Eurizione, Centauro, fig. d’Issione, che pretendeva di sposar la detta Deianira ; e nelle nozze di Piritoo fece strage d
assedio, ne ottenne buona parte del regno, e quivi fabbricó una città detta Argos Hippium o Argiripa. Fu finalmente ucciso da
stringere con lui parentela, chiesegli in isposa la figliuola Oritia, detta da Properzio Pandionia dall’avo. La quale venendo
eno, nella Beozia, ebbe da Nefele un fig. chiamato Frisso ed una fig. detta Elle. Sposò poscia Ino, fig. di Cadmo ; e come Gi
stretto di Messina in faccia allo scoglio di Scilla. Questa voragine detta violenta da Tibullo, e non altrimenti che lo scog
condo una legge delle dodici tavole (4) ; sebbene altri dicano che in detta legge voglionsi intendere le anime dei morti, all
lo stame della vita dell’uomo. Ma Albrico Filosofo dice che la prima detta Cloto (Κλωθω, Clothus) teneva la conocchia e fila
inferna, Stygia, come altrove si è detto. Libera, lat. Libera, così detta da Libero o Bacco, di cui si voleva sorella. Lib
4 (1874) Ristretto analitico del dizionario della favola. Volume I pp. -332
di esso ; e il modo fisico o materiale, o moglio, il mezzo col quale detta opera viene sviluppata, rappresenta il corpo, oss
d’ogni epoca, d’ogni nazione, d’ogni favella. Ecco perchè noi abbiamo detta la nostra una opera storico-scientifico-letterari
o il nome di Alas-Stellio ; forse perchè vi è una specie di lucertola detta Stellia. Enea ebbe un compagno molto a lui affezi
oso cacciatore, figlio di Pelia re di Tessaglia. Creteisa sua moglie, detta anche Ippolita, s’innamorò perdutamente di Peleo,
se degli uomini valorosi. 60. Achillea. — Isola del Ponte-Eusino così detta dal nome di Achille, al quale vi si tributavano o
nori divini. Era anche Achillea il nome di una fontana vicino Mileto, detta così perchè l’eroe vi si era bagnato. 61. Achille
veva in Asporena, città dell’Asia minore vicino Pergamo. Veniva anche detta Montana, ciò che vale lo stesso. 117. Adramech An
donna che la favola fa nascere dal commercio di Giove e della pietra detta Agdo. Egli fu il terrore degli uomini e degli Dei
. 174. Agenore. — Figlio di Nettuno e di Livia. Egli sposò Telephassa detta anche Agriope dalla quale ebbe Europa, Cadmo, Fen
dei figli di Antenore. 175. Agenoria o Agerone. — Dea dell’industria detta anche Strenuà. 176. Agenoridi. — Discendenti di A
li antichi monumenti si trova sempre in compagnia d’un’altra Divinità detta Malachbelo. È generale credenza che sotto il nome
in una foresta vicina alla città di Tybur, che dal suo nome era anche detta Albunea e che era a lei consagrata. Questa Sibill
Micene fu ucciso da Oreste. 271. Aletide. — Feste in onore di Erigone detta anche Aleti. 272. Aetryomanzia. — Formola di uno
87. Aliteo o Aliterio. — Giove fu così soprannominato, come Cerere fu detta Aliteria perchè in tempo di carestia avevano impe
e lo cangiarono in quell’erba conosciuta sotto il nome di Maggiorana, detta dai botanici Amaraco. 315. Amarusia o Amarynthia.
astrosa congiuntura. 328. Ambulio. — Soprannome di Giove e di Minerva detta Ambulia : come Castore e Polluce venjan chiamati
sti l’uccise. 337. Amida. — Una delle figlie di Niobe. Era anche così detta una delle principali divinità dei Giapponesi. 338
poi uccise per inavvertenza giuocando alla palla. La Sibilla di Cuma, detta anche Anfrisia trasse il suo soprannome da que to
sciuto sotto lo stesso nome, s’imbarcò Enea. 452. Antea. — Altrimenti detta Stenobea. Fu moglie di Preto, re d’Argo : ella ar
ma Beolia Numina. Dalla Beozia in cui stavano queste montagne, fu poi detta Aonia tutta quella contrada. 486. Aonidi. — Sopra
funerali allo scellerato, e gli fece elevare una tomba, che da lui fu detta Argilete. 550. Arginide. — Il re Agamennone fece
opra i Messeni. 579. Armifera Dea. — Cioè che porta le armi. Era così detta Minerva perchè la favola racconta che uscisse arm
nvenzioni e delle arti. 596. Artemisia. — Nome della Sibilla Delfica, detta similmente Dafne. Era anche uno dei soprannomi di
i di Giunone. Nelle acque di questo fiume cresceva un’erba similmente detta Asterione, della quale s’inghirlandavano le statu
angiò l’uno in leone e l’altra in leonessa. 656. Atamante. — Leucotea detta anche Ino, veniva in tal modo denotata perchè mog
egli ebbe da Nefila sua prima moglie. sposò in seconde nozze Leucotea detta anche Ino (V. Atamante) la quale pei cattivi trat
alipso. Egli andò a stabilirsi in Italia, e da lui questa contrada fu detta Ausonia. 688. Auspicii. — Cerimonie con le quali
quello degli altri animali. 732. Bacchiade. — Famiglia Corintia, così detta da Bacchia, figlia di Bacco, dalla quale essa pre
in qualche modo l’anagramma. 735. Baciso. — Famoso indovino che poi detta il suo nome a tutti coloro che predicevano l’avve
rifugirsi presso Preto, re d’Argo, la moglie del quale, a nome Antea, detta anche Stenobea, gli fece delle proposizioni alle
e e di media grandezza. In Grecia era generale credenza che la pietra detta Abadir, divorata da Saturno, fosse una di queste.
e che si dà a Bacco per la sua sfrontatezza. La luna veniva anch’essa detta bicornide. 793. Bicornigero. — V. l’articolo prec
ta pietra, la cui scoperta si attribuisce a Cadmo, fu dal nome di lui detta Cadmea. 872. Cadmeo. — Detto anche Cadmejo, nome
re al porto ed alla città che venne poi costruita in quel luogo, oggi detta Gaeta, dal latino Caiela. Ed ancor tu, d’Enea fi
hiadi a Calciecle. — Feste in onore di Minerva, la quale veniva anche detta Calciecia. 889. Calcie. — V. Calchee. 890. Calcie
. 939. Canicola. — È opinione di varii scrittori che la costellazione detta Canicola altro non fosse se non il cane che Giove
anche una città dell’Egitto conosciuta sotto il nome di Canope, così detta da Canobo, pilota del vascello che conducea Menel
n pompa e solennità nel carro trionfale. 949. Capnomanzia. — Era così detta l’arte di trarre gli augurii e d’indovinare il fu
orta. 960. Cariatide. — Soprannome di Diana, a lei venuto dalla festa detta Caria, che le donne della Laconia celebravano in
di quell’isola istituirono in onore della defunta una festa annuaria, detta dal suo nome Carille, nella quale la statua di le
lto Calcante, fecero fare questo cavallo a riverenza e ad onore della detta Dea, e fecero farlo cosi grande, acciocchè voi, T
appoggiata da Plinio stesso, il quale fa datare l’uso della macchina detta ariete, dalla epoca della caduta di Troja, e cons
colonia nella Grecia ove fondò il regno d’Atene, che dal suo nome fu detta Cecropia. Alcuni la confondono con Cecopro di cui
ove era particolarmente adorata. Vi era anche nell’ Asia una montagna detta Celana, presso la quale Apollo punì il satiro Mar
he la Dea mossa a pietà, la cangiò in una fontana che dal suo nome fu detta Pirene. 1045. Cencrea. — V. Cenchiria. 1046. Cenc
i andò a dimorare sulle rive del fiume Tiamio in una contrada, che fu detta Cestrina dal nome di lui. 1072. Ceto. — Secondo E
 Libro IV trad. di Vinc. Monti Chimera o Chimerifera era similmente detta una montagna della Licia, alla cui sommità, secon
, le forò la lingua con una freccia. 1083. Chiromanzia. — Così veniva detta l’arte di predire il futuro dall’osservazione del
stabilirsi in quella parte dell’ Asia minore, che poi dal suo nome fu detta Cilicia. Cilixo fu anche il nome di uno dei figli
Città capitale della Colchide patria di Medea, la quale veniva perciò detta Citae-Virgo, ossia la donna di Cita. 1148. Citera
l’istesso nome. 1156. Citora. — Città e montagna della Galazia, così detta da Citoro figlio di Prisso. Quella contrada era c
quel tempo il suo nome fu dato alla capitale dei Dolioni, la quale fu detta Cizzica o Cisia, e che poi divenne una delle più
hanno dato luogo alla falsa supposizione dell’esistenza di una città detta Colchisa, la quale non ha mai esistito. 1216. Col
ire dall’isola di Creta, e si ricovero in Asia, ove costrui una città detta dal suo nome Dardania, che fu più tardi la famosa
soprannome di Apollo. Diana, gemella di questo dio, veniva anch’essa detta Delfinia. 1396. Delfino. — Moltiplici e diverse s
e di Delfino a questa costellazione. Taluni pretendono che fosse così detta dal delfino di Arione ; — V. Arione — altri da qu
in carne, in sangue, in barbe e ’n chiome : E quella, che ne’ sassi è detta vena. Tenne in quest’altra forma il proprio nome,
del giorno e della luna. 1444. Didone. — Figlia di Belo, re di Tiro, detta dapprima Elisa e conosciuta con l’appellazione di
iglia di Didone sulle coste dell’Africa ed ella approdò nella regione detta Mauritania o Taugitana, governata da Iarba, re de
Dimantìa. Soprannome di Ecuba, moglie di Priamo, re di Troja. Veniva detta così dal nome di suo padre Dimaso. 1450. Dimaso. 
attro principali elementi. Quella in cui si adoperava l’acqua, veniva detta Idromanzia ; quella in cui si adoperava il fuoco
detto : Doris amara. Dori fu anche il nome di una delle Nereidi, così detta da sua madre. 1500. Dori. — V. Dorea. 1501. Dorie
e, dice che Giove ebbe dai suoi amori con Cerere una figliuola che fu detta Ecate, la quale fu celebre per la sua grande stat
Ecate fosse uno dei nomi di Proserpina stessa : e che questa venisse detta la triplice Ecate e che fosse la Luna nel cielo,
e Proserpina quando stava nell’inferno. Presso i pagani veniva Ecate detta con nome particolare dea Triformis, appunto per a
a Diana, come dea che presiedeva alla buona salute ; e finalmente era detta Ecate, come la dea che presiedeva alla morte. Esi
e, ai tempi di Strabone, si vedeva ancora nella Tracia una sepoltura, detta il sepolcro del cane, e nella quale fu rinchiusa
lla Colchide e padre di Medea, la quale per questa ragione vien anche detta Eetia, ed anche Eeeta. 1561. Efesio. — Questa par
ta nei suoi sagrifizi, la cangliò in una fontana, che dal suo nome fu detta Egeria. Tra i moderni scrittori taluni, sebbene n
, e diede il suo nome alla contrada di cui poi fu re, e che da lui fu detta Egialea. Questa contrada è propriamente quella ch
na alla paterna vendetta, la nascose in una isola del Golfo Saronico, detta Enone o Enopia. Fu in quest’isola che Egina dette
altre fanciulle della sua età, eseguiva nel tempio di Diana, la danza detta dell’Innocenza, nella quale le donne ballavano nu
e la Caonia ad Eteno r. cadde Che dal nome dl Caône trojano Così l’ha detta . Virgilio. — Eneide — Libro III trad. di A. Caro
Elisei-Patres. — Cosi venivano denominati i Cartaginesi da Elisa, poi detta Didone, che fu la fondatrice dell’impero di Carta
di questa divinità, il cui nome primitivo era Malpadia, e che poi fu detta Emitea, dalla parola Greca Ἐμιδεα Semidea, second
o una fortunosa traversata, nella Tracia ove edificò una città che fu detta Eno, forse dal nome di lui. Recatosi quindi a Del
di divinazione che si faceva per mezzo di uno specchio ; ed era così detta dalla parola greca ευοπιρου ; che significa appun
i dette anche il suo nome a tutta questa contrada che da principio fu detta Esperia, poscia da questo Enotro fu chiamata Enot
ima Enotria nomossi. or. come è fama, Preso d’Italo il nome, Italia è detta . Virgilio — Eneide — libro I. trad. di A. Caro
di Evadne, il quale dette il suo nome a quella contrada dell’Argolide detta perciò Epidauro. 1725. Epidelio. — Uno dei sopran
li in seguito fu chiamato Urano, ossia il cielo e sua sorella Gea, fu detta Rea ossia la terra. Con questi nomi al dire del c
à di Atene, una solennità religiosa in onore di Minerva Scirade, così detta dal tempio ch’ella aveva nella piccola città di S
ciro. È opinione di pregevoli scrittori, che questa solennità venisse detta Episcira in commemorazione dell’ombrella che il s
questo soprannome di Giunone, imperocchè alcuni vogliono che venisse detta Era, per significare Sovrana essendo ella moglie
primitiva. Per metter d’accordo la opinione di Erodoto, con quanto ci detta il ragionamento e la conoscenza dei diversi scrit
il suolo con lo scolamento delle acque, e civilizzatore e guerriero, detta le leggi e combatte i nemici. Non bisognerà dunqu
nte il fanciullo dal petto, e il latte cadendo formò la costellazione detta Via Lattea. Ercole si ebbe molti maestri, fra cui
Titano Fetonte il quale dette il suo nome ad una città della Beozia detta perciò Eretria. 1769.Erea. — Gli antichi davano q
a, la seconda conosciuta sotto il nome di Hermopolis parva e l’ultima detta Hermopolis magna, che sorgeva a poca distanza dal
. 1836. Espero. — Fratello di Atlante e figlio di Giapeto. Sua figlia detta da lui Esperide, fu tolta in moglie dal proprio z
ante occasioni presso i pagani alla celebrazione di codesta cerimonia detta Espiazione. Da ciò le parole così sovente adopera
omicidio e pei prodigî. Nei tempi eroici l’espiazione per l’omicidio, detta anche espiazione di sangue, veniva compiuta per m
natamente in Corinto, ed a cui si dava questo nome in onore di Vesta, detta anche Estia, figlia di Saturno e di Rea. Durante
Euripile fu anche un re della Libia e propriamente di quella contrada detta Cirenaica. Le cronache delle antichità dicono, a
rò innalzarle nè tempi né altari. 1913. Euterpe — Una delle nove Muse detta così perchè rallegrava col suono del flauto e deg
va le partorienti. Altri finalmente vogliono che Giunone venisse così detta dal mese di febbraio, durante il quale essa era o
e partorito, l’avesse fatta insieme al neonato esporre sulla montagna detta Ostracina, nelle circostanze della città di Figal
Re della Beozia e propriamente di quella contrada che dal suo nome fu detta Flegiade. La tradizione mitologica ce lo presenta
tti seco ad abitare quella parte della Beozia, che dal nome di lui fu detta Flegia — vedi l’articolo precedente. — Al dire di
traevano vita di selvaggi. Egli edificò una città che dal suo nome fu detta Foronica. Fin qui la storia. Secondo la tradizion
, di Fortuna stabile, di Fortuna reduce, di Fortuna buona, di Fortuna detta Primigenia, Seja, Respiciens, Obsequens, ecc. ecc
à dei ladri che presso i romani veniva onorata con una pubblica festa detta Furinalia, che si celebrava il sesto giorno prece
a Grecia, in cui veniva onorata con una festa, che dal nome di lei fu detta Galintiade. Fu figliuola di Proeto. 2080. Galli —
e e Ascalafo. 2119. Giamidi. — In Grecia vissero due famiglie, una detta de’Giamidi, e l’altra dei Clitidi, alle quali era
i Auguri. 2120. Giana. — Era questo il primitivo nome della dea Iana, detta poi per uso abituale Diana. 2121. Giane. — V. Gia
lia, approdò in Italia ove fece delle conquiste, e fabbricò una città detta da lui Gianicola. La tradizione favolosa stabilis
, di cui i principali erano la corsa, il disco o piastrella, la lotta detta auche pancracio, l’asta, il salto ed il pugillato
ezza, cioè : Ebe ed Orta. I romani a queste ne aggiungevano una terza detta Giuventa, la quale veniva invocata dai giovanetti
buto. I più comuni fra i soprannomi di Giunone erano : Aerea, Argolia detta anche Argiva, Candrena, Citeronia, Gabia, Lacedem
Polluce. 2261. Ilarie. — In Roma si celebravano, in onore di Cibele, detta anche Magna Mater, alcune pubbliche feste alle qu
a quale lo rese padre di un figlio chiamato Urano, e di una figliuola detta Ge ; nomi questi che significano il Cielo e la Te
e di Elettra. Egli fu ucciso inavvedutamente dal fratello. Italia è detta . Questa è la terra destinata a noi, Quinci Dardan
gliuolo Krisna ad un re pastore per nome Nunda, ed alla moglie di lui detta Jasciada ; e questi non sentendosi sicuri nella c
moria delle sue gesta un bosco in una contrada, che, dal suo nome, fu detta borgata dei Lacidi ; e che poi divenne famosa nei
o come il dio tutelare dei fuggitivi. 2412. Lafria. — Più comunemente detta Friclaria ; soprannome di Diana a lei dato dai Ca
Grundili. Finalmente, si celebrava in onore degli dei Lari una festa detta , secondo asserisce Macrobio, celebritas sigillari
ompivano sempre nel più alto silenzio. Una della porte di Roma veniva detta Lavernale, per essere nelle circostanze del bosco
che l’isola del mar Tirreno, sulla spiaggia occidentale d’Italia ; fu detta similmente Leucosia. 2490. Leucotea. — Figlia di
e libidinosus. È opinione di alcuni scrittori, che la dea Libentina, detta anche Libertina, altro non fosse che una configur
la cortigiana Citeride, famosa per la sua bellezza. Essa veniva anche detta Volunnia, perchè secondo la tradizione fu liberta
i Fetonte, dal nome del quale la contrada di cui egli era signore, fu detta Liguria, e gli abitanti di quella Liguri. 2527. L
protettrice dei pescatori, i quali in suo onore celebravano una festa detta dal suo nome Limnatidia. 2536. Limnatidia. — Vedi
, e Βαλλω getto, si dava dai greci questo nome particolare alla festa detta della lapidazione. V. Lapidazione. 2549. Litomanz
to Lucus, nel quale si celebravano le Lucarie, e che stava fra la via detta Salaria e il Tevere. Un’antica tradizione dice, c
le fascie, e nella mano destra una specie di giglio. Lucina era anche detta Ilitia ed Olimpica, e sotto quest’ultimo nome ave
quello di uno dei più antichi numi del paganesimo romano. 29. Caaba detta anche Caabah. — Nome che viene particolarmente da
5 (1897) Mitologia classica illustrata
e concernono gli Eroi. La Mitologia dei Greci e dei Romani suol esser detta Mitologia classica, per distinguerla da quella d’
menda lotta che doveva por fine alla sua signoria. 4. Questa lotta fu detta Titanomachia, perchè, solo alcuni dei Titani Ocea
ne del volto accennano a una dolce mitezza. Celebre è anche la statua detta di Verospi nel Museo Vaticano, la quale rappresen
, accanto a quella di Giove. La festa principale della Dea era quella detta Matronalia, che si celebrava il primo di Marzo. Q
enzionato di Policleto. Poi è degna d’ ammirazione la testa colossale detta l’ Era Ludovisi (fig. 7), vero tipo di bellezza f
r le ricche pieghe del manto ond’ è adorna. Del tutto diversa la così detta Giunone di Lanuvio (fig. 9), pure conservata in V
tempo di pace, Atena è la dea protettrice delle città e degli stati ( detta perciò Athena Polias, da polis, città, stato); es
to di lei, ma compose l’ ammirata statua che custodivasi nella cella, detta appunto Atena Parteno. « Rappresentava (così il
ella condanna di lui. — Un’ altra celebre statua di Fidia era la così detta Atena promachos o propugnatrice, statua colossale
entono più o meno dell’ influenza dell’ opera fidiana, ad es. la così detta Minerve au colier che è nel Museo del Louvre. Noi
di Minerva erano affatto simili alle Greche. Ricorderemo solo la così detta Pallade del Giustiniani trovata dove ora è la chi
ggiamento, cioè in atto di uccidere una lucertola e compose la statua detta Apollo Sauroctonos (fig. 16), che è in Vaticano.
ulto di Efesto. Specialmente l’ isola di Lipari, una delle Eolie, era detta l’ isola di Efesto; ivi era una grande officina d
o parecchi altri statuari; tra gli altri l’ autore della statua che è detta Venere di Milo, perchè fu trovata nel 1820 nell’
il papavero e il figlio. X. Estia-Vesta. 1. Estia (Hestia) era detta figlia maggiore di Crono e Rea, quindi sorella di
ecavansi a offrir sacrifizio. — L’ annua festa in onor di questa Dea, detta Vestalia, aveva luogo il 9 Giugno. Allora si pone
Noi riproduciamo nella fig. 30 una statua del Museo Torlonia di Roma, detta comunemente la Vesta del Giustiniani. Ma a dir ve
creò per lui un secondo ordine di Salii. La festa animale di Quirino, detta Quirinalia, aveva luogo il 17 Febbraio. Un antico
fatto i miti stessi hanno la loro spiegazione nei fenomeni relativi a detta costellazione; così l’ apparire di Orione nell’ e
sarebbe simbolo di fecondità. 5. Infine è da notare Arctos, l’ Orsa, detta anche il Carro. La leggenda la identificava con C
, mentre un’ altra fonte, scaturita per un calcio del cavallo Pegaso, detta perciò la fonte del cavallo, Ippucrene, addita va
nei rapporti cogli altri Dei. 2. Veloce come il vento e le procelle è detta Iride dai poeti che ne descrivon la figura, e ha
io di Giano, in onor del quale si celebra va una festa il 13 ottobre, detta Fontanalia. Tra tutti i fiumi era naturalmente ve
a in senso romano nel 6o dei Fasti all’ 11 Giugno, giorno della festa detta Matralia in onore di Mater Matuta. — In arte Pale
imavera al germogliar delle biade. Altra festa importantissima quella detta Paganalia in Gennaio, celebrata in ogni pagus o g
l figlio Zeus in una caverna del monte Ida (cfr. pag. 23). Perciò era detta la madre Idea o montana, e rappresentava la natur
di questa città erano sacri a Cibele il monte Dindimo, onde essa era detta Dindimene, e il villaggio Berecinto, che le die l
che d’ allora in poi la tenuero in grande venerazione. Una gran festa detta Megalesia fu istituita a ricordare il giorno d’ a
giatezza, della coltura, dell’ ordine morale e civile. — Ma poichè la detta energia ha la sua sosta e quasi una temporanea ce
ssordaute di tamburelli e di flauti facevano una processione rumorosa detta tiaso (thiasus), danzando e abbandonandosi a movi
a anche un oracolo di Pane, e la ninfa Erato, la sposa di Arcade, era detta la sua profetessa. Secondo alcuni, Apollo stesso
maschio Faunus corrisponde la dea Fauna, cioè la propizia, la buona, detta anche Fatua come divinatrice e Maia o Bona Dea, c
er via di piante a lui consacrate. La principal festa in onor di lui, detta Faunalia, aveva luogo il cinque Decembre, dunque
Roma. Il santuario di Faunus Lupercus era in una grotta del Palatino detta appunto Lupercal, quella stessa che l’ arcade Eva
confini che la segnavano. Si faceva una festa annua, il 23 Febbraio, detta Terminalia, in occasion della quale si incoronava
e porta in testa; anche ha una fiaccola e una scatola chiusa, la così detta cista mistica. La più antica statua che ancor ogg
dell’ Inferno, ma era creduto una terra posta all’ estremo Occidente ( detta l’ isola dei beati in Esiodo). Allora anche dal
e la vacca indicatagli, e seguitala, ove si fermò, ivi fondò la città detta da lui Cadmea, che più tardi fu Tebe. Ma una peri
ta dal fratello. Ma il somnio della pietà è nella statua della madre, detta la mater dolorosa dell’ arte antica; il suo però
Corinto. a) Sisifo. 1. L’ eroe fondatore dell’ antica Efira, detta poi Corinto, era, secondo la tradizione, Sisifo,
e soggiornava sul monte Cerinea fra l’ Arcadia e l’ Acaia. Era anche detta la cerva del Menalo, dal monte Menalo in Arcadia.
di un culto d’ Ercole nella religione romana. Gli fu dedicata la così detta Ara Maxima nel Foro Boario, tra l’ Aventino e il
ltro capolavoro di Lisippo era una statuetta, quasi ninnolo da mensa, detta perciò epitrapezios, posseduta prima da Alessandr
i circondata dalle Peliadi, per far ringiovanire Pelia. Anche la così detta Cesta del Ficoroni nel Collegio Romano ha una not
subito intraprese la guerra contro il re di Tebe Eteocle. È la guerra detta dei sette contro Tebe, perchè oltre Adrasto, Poli
ome abbia perduto regno e vita non è detto; si conosce solo di lui la detta pena d’ oltre tomba. Figli di Tantalo furono Niob
cedette Laomedonte, a cui Posidone e Apollo costruirono la cittadella detta Pergamo. Come poi per manear di parola questo re
nel decimo delle Metamorfosi. L’ efficacia del canto d’ Orfeo bene è detta in quei versi d’ Orazio                   vocal
6 (1806) Corso di mitologia, utilissimo agli amatori della poesia, pittura, scultura, etc. Tomo II pp. 3-387
e, che fu chiamato Piede di Cadmo (a). Cadmo prese in moglié Ermione, detta anche Armonia, discendente da Marte e da Venere.
e quattro femmine, che si denominarono Agave, Autonoe, Semele, e Ino, detta da’Greci Leucotea(b) (5). Cadmo, anche lontano da
0), Alceo(11), Elettrione(12), e molti altri figliuoli, e una figlia, detta Gorgofone(13). Il fine di Perseo fu, che Megapent
o valore (b). Essi furono detti Argonauti, perchè montarono una nave, detta Argo(8) dal nome di quello, che avoala fabbricata
to da Poligono e. Telegono, fratelli, nati da Proteo, e da una Ninfa, detta Coronide. Queglino, soggiornando in Torona, obbli
. Erice, figlio di Bute e di Venere, e re d’un Cantone della Sicilia, detta poi da lui Ericia, riputavasi invincibile nel Ces
perchè avea bisogno del di lui ajuto. Quel Principe aveva una figlia, detta dagli uni Mnesimaca, e Ippolita dagli altri, la q
 : e in memoria di tal fatto l’Eroe fabbricò ivi un tempio a Giunone, detta Lacinia (e). Lo stesso Etoe finalmente s’azzuffò
ano mai nè cani, nè mosche (e). Ebbe pure nella stessa città un’ Ara, detta Massima, perchè era maggiore di tutte le altre. A
o di Vulcano(2), e soprannominato Corinete, perchè portava una clava, detta in greco corine (3), con cui uccideva i passeggie
color nero, indizio di tristezza e di lutto. Egeo dall’alto d’Atene, detta Acropoli, dove l’impaziente suo amore pel figlio
Riparò le fortificazioni della Capitale, e v’aggiunse una Cittadella, detta Pergamo. Fabbricò un magnifico palagio, e v’eress
le sue nozze, le quali si celebrarono sul monte Pelio. La sola Eride, detta da noi Discordia, n’era stata omessa, per timore
ontro i Trojani(a). Claudiano dice, che Achille lo guari con un’erba, detta poi dal nome di lui Achillea. Molte altre glorios
le tra’Semidei, ed ebbe tempio anche nella Penisola del Ponto Eusino, detta dal nome di lui Achillea (c), mentre prima si chi
odurre l’uso della cavalleria in tempo di guerra(c). Febe, e Talaira, detta anche Laira(d), Ilaira, ed Elaira, figliuole di A
si annoverarono tra’ Segni del Zodiaco, ove formano la Costellazione, detta i Gemelli(a). Gli abitanti di Talama, città situa
città di Terapne nella Laconia. A lui era pur consecrata una fontana, detta Polideuces ossia la fontana di Polluce, chiamato
endolo bello assai, lo portasse alla moglie di Polibo, re di Corinto, detta da Apollodoro(b) e da Igino(c) Peribea, e Merope
ve e della Necessità, ovvero dell’Oceano e della Notte. Essa fu anche detta Adrastia da Adrasto, che fu il primo a dedicarle
hè si sottrasse alla tirannia de’ Re. Vi si stabilì allora una Feota, detta Regifugio, o le Fugali. Una delle ceremonie, prat
e buona raccolta(a). Non è da confondersi la Dea Fortuna coll’ altra, detta Forte Fortuna, cui Servio Tullo fabbricò un tempi
di Nettuno, il quale poi si fermò a fabbricare una città nell’ Isola, detta dal’nome di lui Taso, sulla costa della Tracia(b)
tempj, altari, e sacerdoti(d). Ella inoltre ebbe in Creta una fesea, detta Ellozia. Si portavano allora solennemente le soss
). Ritornando a Tiresia, dicesi, che vi fosse in Arcadia una fontana, detta Telfussa, o Tilfossa, la di cui acqua era sì fred
come vedremo (i). (10). Mestore ebbe in moglie una figlia di Pelope, detta Lisidice, che partorì Ippotoe, la quale rapita da
io con Nefele, da cui ebbe un maschio, di nome Frisso, e una femmina, detta Elle(h). Questi due si dissero anche Atamantidi(i
e favorisce a chi fugge ; e vi sposò Calciope, figlia del re Eeta(c), detta da Ferecide Evenia(d), da altri Ofiusa, e da altr
l. l. 6. (8). Altri scrissero, che la nave, su cui montò Giasone, lu detta Argo, perchè coloro, che secolui si unirono in qu
ell’ Epiro, appresso il quale eravi il tempio di Giove Dodoneo(e). La detta prora dirigeva il viaggio degli Argonauti, li avv
icoli, e loro indiceva il modo d’evitarli(f). La stessa nave fu anche detta Peliaca, perchè gli altri legni, eo’ quali era st
olo Giasone permesso di navigare con una, che ne conteneva cinquanta, detta perciò anche Pentecontoro, e qualificata da Teocr
oeta soggiunge, che ne furono poscia sparse le membra verso la città, detta Torno da temno, fare in pezzi, per ricordare il p
li barbari della Tracia. Ella gli partorì due figlie, cioè Cleopatra, detta anche Stenobea, che sposò Fineo, re di Bitinia ;
l’ Isola da un Sacerdote di Bacco (d). In Nasso si celebrò una Festa, detta Ariannea, la quale non inspirava che tristezza e
una procella gettata sulla costa d’Egitto, all’imboccatura del Nilo, detta Canopo ; e che il Governatore di quel luogo, aven
h’Elena fu regalata da Polidampa, moglie di Tone Egiziano, d’un erba, detta nepenthes, che, mescolata nel vino, avea la virtù
do(d). I Chersonesj e i Tessali celebrarono a di lui onore una festa, detta Protesilaia(a). Laodamia poi, intesa la morte di
nti ne lo purificò. Fu allora, che Astidamia, moglie di quel Sovrano, detta anche Astiadamia(b), Creteide, ed Ippolita, s’inv
na così erasi dilatato, che andava riducendo in cenere la loso città, detta Catana. Mentre tutti attendevano a salvare le pro
tri dicono, che Oreste fu spedito appresso Strofio dalla sua nutrice, detta Atsinoe da Pindaro (a), Laodamia da Ferecide (b),
rdette la mente. Vicino allo stesso tempio eravi una spezie di tomba, detta la sepoltura del dito, perchè sopra di essa stava
amo, fece credere, ch’essa fosse stata caugiata in una Costellazione, detta poi la Chioma di Berenice (a). (d). Id. Iliad.
Abitavano, dice Servio(f), in un’Isola, vicina al Capo di Sicilia, e detta Peloro, cinta da scoscesi scogli. Da di là traeva
(4). Altri danno a Mirtilo per madre Faetusa, ed altri un’Amazone, detta Mirto(b). (b). Id. Ibid. (c). Nat. Com. Myth
stituirono dei Giuochi, ne’quali le giovanette centavano una canzone, detta Arpalice, allusiva alla morte di quella giovine(a
olinice(a). (2). Tideo nacque da Eneo, re di Calidone, e da Peribea, detta da altri Altea(b). Egli commise un omicidio, e fu
7 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XVII. Apollo considerato come Dio del Sole, degli Arcieri e della Medicina » pp. 92-103
imitata o copiata. Il Sole nel corso dell’anno percorreva una strada ( detta dagli astronomi orbita, e più propriamente eclitt
ole a tramontare nei diversi mesi dell’anno. Questa zona del cielo fu detta con greco nome Zodiaco, cioè zona di animali, per
ta l’Apollo di Belvedere. Un’altra mirabile statua di Apollo giovane, detta perciò volgarmente l’Apollino, può vedersi nella
a Roma, e gli fu eretto un Tempio nell’isola Tiberina, che allora fu detta di Esculapio, ed ora di San Bartolomeo, dopochè R
ò dell’Italia, di cui è realmente il più gran fiume. 114. L’ambra è detta in greco electron ; e da questo termine è derivat
esissima macchia biancastra che di notte si scorge nel cielo, e che è detta anche dagli astronomi via lattea, e con greco nom
8 (1836) Mitologia o Esposizione delle favole
lla parte d’ Italia, che era abitata dagli Aborigeni, e che poscia fu detta Lazio da latere, perch’ ei vi stette nascosto; ch
antichissimo re degli Aborigeni, chiamati poscia Latini perla ragione detta poc’ anzi, fu da essi tenuto sempre in grandissim
Minerva. Cinque Minerve da Cicerone si accennano: la prima che fu detta moglie di vulcano; e madre del più antico Apollo;
lia dell’ Oceano, venerata dagli Arcadi sotto il nome di Corifasia; e detta inventrice delle quadrighe; la quinta figlia di P
rco lunato in fronte; anzi da molti poeti pur fu confusa con Ecate, e detta perciò triforme, cioè Luna in cielo, Diana in ter
Capo XVI. Della Terra, e degli Dei terrestri. La Dea della terra, detta da Esiodo con proprio nome Gea, e dagli antichi L
iderata come, moglie di Saturno sotto ai nomi di Opi o Cibele. Opi fu detta , secondo Varrone, perchè indi viene ogni opera, e
ove il suo culto ebbe principio, o da Cibelo suo primo Sacerdote. Fu detta anche Dindimene, Berecinzia, Madre Idea, o Frigia
ella che libera dalle angosci e, e fa che tacciano i lamenti, onde fu detta pur Dea del silenzio, e dipingevasi colla bocca f
dei quali diremo appresso, dee ricordarsi Carmento madre di Evandro, detta anche Nicostrata e Temide, che ebbe il dono de’ v
e Grazie, alle Ore, a Mercurio di ornarla di tutti i doni, per cui fu detta Pandora, e la spedì ad Epimeteo fratello di Prome
, che scacciato Acrisio, erasi fattore degli Argivi, la moglie di lui detta da Omero Antea, da altri Stenobea si accese di Be
rlo nella edificazion di Tebe, che fu poi capitale della Beozia, così detta in memoria del bue sopraccennalo. Ebbe Cadmo da E
Laio figliuolo di Labdaco re di Tebe e di Giocasta o Epioasta, come è detta da Omero, figliuola di Creonte. Avendo Laio udito
che secondo Macrobio sacrificava principalmente a Giunone nella curia detta Calabria. A’ conviti che celebravansi dopo i sacr
vario presso i vati autori. Varrone ne annovera dieci, 1. La Persiana detta dagli antichi Sambethe. 2. La Libica, detta da Eu
era dieci, 1. La Persiana detta dagli antichi Sambethe. 2. La Libica, detta da Euripide figliuola di Giove e di Lamea; 3. La
chiamata Pilo secondo Suida, ed Erfile secondo Eusebio; 7. La Cumana detta secondo alcuni Amaltea, e secondo altri Demofila
9 (1824) Breve corso di mitologia elementare corredato di note per uso de’ collegi della capitale, e del regno pp. 3-248
: quella parte, che si mischiò colla schiuma del mare produsse Venere detta altresì Afrodite, perchè nata dalla spuma. Sat
a : come pure Titèa, cioè, Terra, perchè presiede al nostro Globo. Fu detta Rèa del Greco Rhèo, fluo per le piogge, ed i fium
à appiccò gli occhi del suddetto alla coda del suo pavone. Giunone fu detta pronuba, come colei che presedeva alle nozze. Qui
sposa alla casa del marito. Per testimonianza di Cicerone fu altresì detta Moneta dal Latino monere per una voce, che fu udi
ulapio, e lo situò poi nel Cielo sotto l’aspetto di una costellazione detta Serpentario, ascrivendolo al numero degli Dei com
a di Cipro, dove le Ore presero cura della sua educazione : quindi fu detta Ciprigna, come pure Citerea da Citera Isola dov’e
terra, e volle ritornare al Cielo, ove fu situata nel Zodiaco : oggi detta la Vergine. Como. Dio de’ piaceri, e della me
no, e nell’altra una biscia, ed un pugnale rappresentava la Discordia detta puranche Erinni. Il suo volto era livido, e tetro
iamente dove avesse veduto fermarsi un bove. La novella sua patria fu detta per tal ragione Beozia. Prima di edificare la cit
o in una stella che comparisce al levarsi, ed al tramontare del sole, detta perciò Lucifer, ed Hesperus. Osservammo già che A
Grecia a vendicare le ombre de’ loro padri. Questa seconda guerra fu detta degli Epigonidi : Leodamante fu spogliato del tro
o da un velo che lo rende invisibile, si approssima alla bella Didone detta anche Elisa1. Dopo un istante vede i suoi compagn
fa di Arcadia, e sposa di Andremone strappò alcuni rami di una pianta detta Loto, per darne a mangiare le frutta a suo figlio
clima concorsero diversi altri popoli, onde Neapolis, nuova Città fu detta , per distinguerla da Palepoli, cioè vecchia città
d imitazione di Atene, trovasi annoverata quella degli Eumelidi, così detta dal patrio nume Eumelo, situata verisimilmente ne
opria Fortuna, come quella de’ Napoletani, de’ Romani presso Plutarco detta ancora Pubblica. I Greci chiamavano Χαριστηρια Ch
u seppellito (per quanto si dice) sulla grotta di Coccejo volgarmente detta di Pozzuoli, in una tomba, che ancora oggi si ved
10 (1841) Mitologia iconologica pp. -243
avesse in questo parto ingannato, dandogli ad inghiottire una pietra, detta poi Abder, in luogo dell’amato suo Giove. Quivi e
Ifimedia figlia di Triope, e la Ninfa Bisalti, e la moglie di Creteo detta Tiro, e Teosa figlia di Forco, e Beribea figlia d
ul Nilo valse ad efformar una lira non mai più per l’addietro veduta, detta perciò da latini Testudo, ed un giorno ancor non
antico sembiante con virtù a se tutta propria lo trasformò in pietra ( detta poi pietra di paragone) acciò cosi egli restasse
Suoi nomi. Con varii titoli era questa Dea comunemente salutata. Fù detta Argiva dal popolo Argivo, presso de’ quali in gra
fù chiamata Lucina, e per la stessa ragione Pronuba, ossia Natale. Fù detta finalmente Eterea, perche sposata con Giove preso
iamata Partenia titolo designante la verginità, di cui era amante. Fu detta Tritonia dal lago Tritone, dove ella si vuol nata
per la stessa ragione ancora al dir di Ausonio fù nominata Marina. Fù detta Idalia, perchè in Ida appunto nascose ella il gio
ale lusingando i sensi nel cuor trasmette i velenosi suoi strali ? fù detta finalmente Melene, cioè tenebrosa, e chi non sa,
a Dea, che cacciatrice, e Vergin casta Venne chiamata, e insiem Diana detta , Allor che notte al viator sovrasta Luna nomata è
nea deposta l’asta Il ramo a lei sacrò di forma schietta. Cinzia vien detta ancor, come Febea Suora del Sol, e l’uomo o vegli
antere, mostrando in una mano una bacchetta cinta di pampini di vite, detta volgarmente il tirso, e grappoli di matura uva ad
pel vasto campo delle gesta di questa gran figlia di Urano, e di Gea, detta comunemente Magna Dea, per esporre con ben purgat
la maggior parte degli Dei i più gloriosi, che abbia veduto l’olimpo, detta perciò Mater Deum : il non aver obliate le cure d
le festa dall’uso di portare a bagnare nel fiume Almone la sua statua detta venne Lavazione. Gli osceni canti però, che non s
notazioni. Molto espressivi sono i caratteri di questa bella virtù detta dal divin Metastasio l’arabe Fenice. Essa si dipi
La 3. riguarda le strofe di tre versi di triplice differente natura, detta Tricolon Tristrophon. L’ultima finalmente contien
? Sue imprese. Suo ritratto. (1). Qui vorrei, che la chiave di Giano detta comunemente chiave di prudenza non si lasciasse d
11 (1880) Lezioni di mitologia
lamente che dagli Egiziani era adorata fra l’altre una certa divinità detta Neph, da cui era opinione di alcuno che fosse for
nfe; e dalle parti recise gittate nell’Oceano nacque la bella Venere, detta Afrodite dal nome della spuma marina, eterna volu
ificavano talora i sacerdoti. Terminava il tempio la parte posteriore detta οπιψοδομοσ. I templi degli Egiziani differivano d
o di esplorare, spargendole con una mistura di sale e farina di orzo, detta mola, e strisciando loro l’obliquo coltello dalla
re il suono delle loro grida. Fra gli stessi Giudei vi era una valle, detta del ruggito, dove s’immolavano i bambini dai padr
hiamata ancora Olenia dei Classici, perchè presso una città di Beozia detta Oleno fu nutrita. Una medaglia battuta in onore d
ecandolo in seno, lo nutrivano del latte amalteo e del mèle dell’ape, detta Panacri da Callimaco; onde nacque l’opinione, seg
ol mezzo della fame. È opinione di alcuni, ma ridicola, che la statua detta Marforio sia il simulacro di Giove Pistore. Pisti
lla figura di due ingenui fanciulli in mezzo a due figure, una virile detta Onore, 1’ altra muliebre su cui si leggeva Verità
obbligavano a prendere simili piegature. La guarnizione del lembo era detta dai Greci πεϛα:, instita o segmentum dai Latini;
tera e l’asta nella sinistra. Egeria ancora per la stessa ragione era detta . Juga dicevasi, perchè al giogo del matrimonio so
impero romano. Tutte le Calende erano sacre a Giunone; onde ancora fu detta Calendare, e il pontefice massimonella curia cele
olle onorare la dea, che favorevole gli era stata. Samia ed Argiva fu detta dalle due greche città, che vi accennai disputars
ile effìgie, nata dalla stessa mano famosa, era nel tempio di Giunone detta Prosimna dal nome di una sua nutrice. Giunone Cit
teronia commemora Plutarco nella vita di Aristide. Di Telchinia, così detta dai Telchini, che primi fecero le statue dei numi
erritorio di Tivoli; nel predio dei Sabi a Quintiliato, contrada cosi detta dalle reliquie della villa di Quintilio Varo. Gli
n’esistono, due ne furono dissotterrate per la Via Appia nella tenuta detta Il Colombaro, ove era forse la villa dell’imperat
r loro ventura, arrivarono a Leucofri, che dal nome di Tene Tenedo fu detta . Qualche tempo dopo. Cigno scopre la menzogna e l
muggito. Or la nave lulea fama è del mare Che al pallido nocchier non detta i voti. Qui del mondo pugnar le mani: ascose Mole
data da queste andò ai Ciclopi, e gli trovò che nell’isola, Lipari or detta , e già Meliguni, stavano intorno ad una massa inf
la sventura. « O santa Dea, che dagli antichi nostri Debitamente sei detta triforme. Ch’in cielo, in terra e nell’inferno mo
ulla maniera colla quale fu presso gli antichi rappresentata. Luna fu detta , perchè non altro che questo astro reputavasi, co
esso: la quarta nata dallo stesso dio e da Corife figlia dell’Oceano, detta dagli Arcadi Coria, ed inventrice delle quadrighe
spoglie di Maratona le costrussero un tempio. Ippia, od Equestre, fu detta perchè la prima inventò il cocchio con evento più
ella di Elide vi era un tem.pio di Minerva col titolo di Ergane, così detta perchè presiedeva all’arte della lana, della glor
bronzo. In quello della nostra statua è osservabile l’imbracciatura, detta dai Greci (grec), diversa dal (grec) o striscia d
llo: muto muto sta, E le ginocchia gii configge il duolo; Più non gli detta la confusa mente Parole, e sembra effigiato sasso
iano i fregi per riconoscerla nelle statue antiche. La Popolare, così detta , perchè alle volgari voluttà presiedea. Scopa fec
lgari voluttà presiedea. Scopa fece sedente sopra un montone, onde fu detta ancora (grec), perchè (grec) in greco si chiama l
antica di Menofanto, ha invece dell’urna una scatola d’abbigliamenti detta dai Greci (grec), da’ Latini pixis, e buxis dal b
, per esser ella nata dalle acque, cioè dalla spuma del mare, onde fu detta Afrodite. Era perciò venerata sui lidi, ed eran s
Questa è la casa ove qua giù s’adopra Vulcano, onde da lui Vulcania è detta ; E qui per l’armi fabbricar discese Del grand’Ene
ronte. Già la matura giovinetta in core Sente la fiamma d’Imeneo, che detta Al tenero pudor timidi voti. Suona la reggia pei
na mortale, pervenne ad Eleusi. Mestissima si assise sopra una pietra detta Agelasta, cioè sensa riso, presso il pozzo Callic
acque dopo tanto tempo il riso sopra le sue labbra, mercè una vecchia detta Jambe. Quindi è che le donne Eleusine, istituito
cudi. Sacra la porta, sacra la via che frequentavano gli Eleusini era detta . Nel settimo giorno vi era una specie di caccia,
due Veste vi siano state: una, madre" di Saturno, che Pale ancora fu detta ; e Y altra figlia di lui. La somiglianza del nome
fflitti dalla fame. Quindi per consiglio della sacerdotessa di Apollo detta Pizia, placarono la dea ergendole un tempio detto
umenti. Qui però è da osservarsi che la capigliera di queste maschere detta dai Greci ò’/xo;, dai Latini Superficies, è coper
a, e pei lineamenti e pel serto, è del tutto simile alla bella statua detta la Flora Capitolina. Siccome i simboli che la dis
l naturale ed egregiamente panneggiata ci rappresenta la Musa celeste detta Urania, appunto dalla contemplazione del cielo, a
he si è voluto rappresentare. È questa una tunica pieghettata, (grec) detta dai Greci come abbiamo altrove notato: ma ciò eh’
nè in autori nè in monumenti. Abbiamo, è vero, in Polluce una tonaca detta catonace perchè appunto avea le parti inferiori d
maschera tragica fanno ravvisare nel settimo tipo Melpomene, Euterpe detta dal Begero, la quale ha lo scettro dietro la test
. L’ottava moneta ci presenta Tersicore musa della Lira, propriamente detta , la cui origine si vede indicata nella testuggine
sta dea della Lirica in atto di suonare il suo favorito istrumento. È detta dal Begero Melpomene, ovvero Polinnia. L’ultima è
la ricevette col figlio fra le divinità del suo impero, e Leucotea fu detta la madre, Palemone il figlio. Con torva faccia r
il fiume Astaco si appressa alla vicina foresta abitata da una ninfa detta Nice, Vittoria. Questa era una giovine cacciatric
iera, o spesso con lunga vesta, che Tibullo e Stazio vogliono gialla, detta Bassaride, o sia dal luogo ov’ era in uso, che Po
o scettro, colla destra alla rocca, che colle del puerperio quindi fu detta . Egli è certamente in attitudine di un qualche sf
he ha fatto seno del gomito, e lo ha coperto di una pelle di capriolo detta nebride e sacra alla nascente deità, per riceverl
12 (1874) La mitologia greca e romana. Volume II « Parte II. Degli dei inferiori o terrestri — XXXVI. Le Ninfe » pp. 279-284
tea e Melissa. Queste nutrirono l’infante Nume col latte di una capra detta comunemente Amaltea dal nome di una di queste due
ben presente) e si affrettarono a chiamar Ninfèa una pianta aquatica ( detta altrimenti Nenufar e volgarmente giglio degli sta
nfe. 25. Questa costellazione, invece di esser chiamata la Capra, è detta il Capricorno ; la qual parola composta starebbe
13 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XVI. La dea Latona » pp. 86-91
ando in mezzo ai disagi ; e potè solo fermarsi nell’isola di Ortigia, detta poi Delo, una delle Cicladi nel mare Egeo, isola
ile e di eliotropio (volgarmente girasole) ; ed anche la fotografia è detta altrimenti eliografia. 99. Anche dalla greca par
i Ovidio, come apparisce dalla terzina riportata di sopra. Nella sala detta della Niobe in Firenze vi sono 14 statue di Niobi
14 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XXI. Minerva » pp. 132-137
ale dall’essere stata tre mesi in gestazione nel cervello di Giove fu detta Tritonia. Prima di tutto convien conoscere l’etim
a loro antica città di Atene, prima di aver ricevuto questo nome, era detta città Cecropia, perchè costruita o rifabbricata e
ne di quella nazione a cui appartenga. Così fu lieta Firenze di esser detta l’Atene d’Italia, dopo che sorsero in essa i più
15 (1874) La mitologia greca e romana. Volume II « Parte III. Semidei, indigeti ed eroi — XLVI. Giasone e Medea » pp. 342-489
e boreale adorna di 52 stelle, la più grande e lucente delle quali fu detta e dicesi ancora il cuor dell’Idra. Gli Astronomi
suocero, ad aiutarlo a ricuperare il regno. La guerra che ne seguì fu detta dei sette Prodi, perchè sette furono i valorosi c
sola della Grecia che ora chiamasi Morea, e che dal nome di Pelope fu detta dagli antichi Peloponneso. Da Ippodamia ebbe sei
potè formare un piccolo regno in quella parte della Tessaglia che era detta Ftiòtide dalla città di Ftia sua capitale. Quantu
tichi per altro ebbe anche l’onore di esser posto nella Costellazione detta dell’ Aquario, che è uno dei dodici segni del Zod
ntennero per molti secoli nel regno di Epiro, e formarono la dinastia detta dei Pirridi o Eàcidi 138, fra i quali il più cele
a menzione negli antichi annali dei Samii. 7ª La Sibilla Cumana, così detta perchè nata in Cuma, città dell’Asia Minore. La s
mata ancora Amatea, Demòfile ed Eròfile. 8ª La Sibilla Ellespontìaca, detta ancora Marpessia, perchè nacque nel territorio de
in quella regione, e che la città ivi dipoi fabbricata dai Milesii fu detta appunto Tomi, greco vocabolo che significa dissez
e di genere femminile. 161. Alcuni credono che quella celebre statua detta comunemente il Gladiator moribondo (che vedesi in
lle Sibille basterà citare quella di Baldassarre Peruzzi nella chiesa detta di Fonte Giusta in Siena, quella del Guercino nel
16 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XIX. La Dea Triforme cioè Luna in Cielo, Diana in Terra ed Ecate nell’Inferno » pp. 115-122
madre, stava per trafiggerla con un dardo. E questa costellazione fu detta Orsa maggiore ed anche Elice per distinguerla dal
che anche Arcade figlio di Callisto fu cangiato in una costellazione detta Arctophylax, cioè custode dell’Orsa : più comunem
to XVIII : « O santa Dea, che dagli antichi nostri « Debitamente sei detta Triforme : « Che in cielo, in terra e nell’ infer
17 (1861) Corso di mitologia, o, Storia delle divinità e degli eroi del paganesimo: Per la spiegazione dei classici e dei monumenti di belle arti (3e éd.) « Della mitologia in generale. » pp. 17-359
e Urano (45), e suppongono che sposasse Titea o la Terra sua sorella, detta anche Vesta (43) o Cibele (40), nella qual doppia
, era tenuta per genitrice della maggior parte degli Dei, e perciò fu detta gran madre, e poi Berecinzia, Dindimena e Idea, d
i eruditi distinguono tre divinità con lo stesso nome di Vesta : una, detta anche Terra e moglie di Celo (25), è la madre di
nti, restò vittorioso. I più terribili tra’suoi nemici in questa così detta pugna di Flegra (valle della Tessaglia) furono En
ito, Giove glielo tolse, e collocò il giovinetto in una costellazione detta l’Aquario (687). 88. Giunone era d’indole altera,
d il Pindo. Il Parnaso ha anche il nome di monte sacro, e sacra è pur detta la valle sottoposta. In essa scorre il fiume Perm
re, che ci sia pervenuta dall’antichità, è la Venere dei Medici, così detta per aver appartenuto alla famiglia dei Medici, ed
’aveva posta nel cielo e cangiata in stella ; quindi la costellazione detta la chioma di Berenice. Quel Conon vide fra’ cel
buccodonosor : e dal corrompimento delle materie stesse componenti la detta statua, che è quanto a dire dai vizj di tutti i t
o a favore della Dea della sapienza, e la città fondata da Cecrope fu detta Atene in onor di Minerva, che un tempo i Greci ch
isiedevano per entro i recessi più segreti della casa in una cappella detta Lararium ; e colà avevano tabernacoli ed are con
i dell’ eguaglianza. Quivi fu collocata in quella parte dello Zodiaco detta la Vergine (682). La fama. 340. La vera p
versandone alcune gocce, originasse in cielo quella zona bianchiccia detta la Via lattea. Così nascondevano gli antichi la l
unicazione coll’Oceano, e separò due montagne che si toccavano, l’una detta Calpe in Europa, l’altra Abila in Affrica. Così,
fosse sempre pronta a dar le vele a’ venti ; quindi i poeti l’ hanno detta immortale. 428. Dopo che Teseo ebbe dato savie le
ma Enotria nomossi : or (com’ è fama) Preso d’Italo il nome, Italia è detta . Qui ’l nostro corso era diritto, quando Orïon (6
ni scrittori danno questa origine alla nave disegnata nell’arme della detta città. 708. Gli Egiziani accordarono onori divini
poeta, e diventò uomo piene di senun. Fu capo di un’illustre famiglia detta degli Eumolpidi che ebbe la gloria di tenere il s
a. Laddove prima nel regno degli Dei, cioè nella prima età del mondo, detta dell’oro, i mortali vivevano senza la difficil fa
18 (1831) Mitologia ad uso della gioventù pp. -
ea ha preso il suo nome un pianeta. Minerva Minerva Minerva detta con altro nome Pallade, dea della sapienza, delle
rchi e di frecce, ma basse tutte più di lei almeno della testa. Diana detta anche Delia e Cinzia dall’isola e dal monte ov’er
i altri uccelli, è sempre vittorioso. Nemesi, le Nemese Nemesi detta anche Adrastea, figlia di Giove e della Notte o d
epica o eroica poesia. Urama presiede all’astronomia. Polinnia, così detta dalla moltitudine delle canzoni, è la Dea della m
miracolo dell’arte, il modello della vera beltà femminile è la Venere detta comunemente Medioea, nome che le venne dalla Vill
peretusa. Avvi chi conta la quarta chiamandola Espera, chi una quinta detta Eriteide ed altri parlano della sesta chiamata Ve
la sua tomba fu trovata nell’edificare una città che dal suo nome fu detta Partenope. Questa città fu ruinata dagli abitanti
icolo Vulcano stesso. Gli Dei la ricolmarono tutti di doni per cui fu detta Pandora e la mandarono a Prometeo con una scatola
Eritrea, la Samia, la Cumana così chiamata da Cuma città dell’Eolide, detta anche Amaltea e Demofila, l’Ellespontica, la Frig
odore. Quest’è l’albero in cui secondo la favola fu trasformata Mirra detta anche Smirna figlia di Cencreide e di Cinira re d
19 (1861) Corso di mitologia, o, Storia delle divinità e degli eroi del paganesimo: Per la spiegazione dei classici e dei monumenti di belle arti (3e éd.) « Cronologia Mitologica. » pp. 387-393
figlio di Preto, pronipote di Danao, capo della terza casata d’Argo, detta Pretide. — Agenore, pronipote d’Inaco, fondat
sa la figlia d’Atteo, successore d’Ogige. Fabbrica una piccola città, detta Cecropia, che fu poi l’Acropoli (città alta). Qui
20 (1874) La mitologia greca e romana. Volume II « Parte II. Degli dei inferiori o terrestri — XXXIX. Eolo e i Venti » pp. 295-
non è già quella dell’Asia Minore situata fra la Troade e l’Ionia, e detta più anticamente la Misia, ma corrisponde al grupp
o o greco ai diversi Venti ora conosciuti e contrassegnati nella così detta Rosa dei Venti ; e la ragione è questa, che gli A
21 (1874) La mitologia greca e romana. Volume II « Parte IV. Le Apoteòsi — LXIX. Di alcune Divinità più proprie del culto romano » pp. 500-505
Fauna moglie del Dio Fauno, di cui abbiamo parlato nel Cap. XXXV. Fu detta la Dea Bona perchè era di una così scrupolosa mod
di Pirro, presso il Circo Massimo, ove tutti gli anni si celebrava la detta festa il dì 20 di giugno ; e per quanto questo Nu
22 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XXVII. I Mostri marini Mitologici e Poetici » pp. 184-194
il nome di Partenope o Partenopea, e che in appresso rifabbricata fu detta , come dicesi ancora, Napoli, che significa città
ralisti la distinguono col nome di Balœna Mysticetus ; ed è la Balena detta della Groenlandia, perchè si trova nelle acque de
23 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — IX. Vesta Dea del fuoco e le Vestali » pp. 44-47
ele e orribile che nel primo caso. Al secondo modo era simile la pena detta della propaginazione, che davasi nel Medio Evo ag
24 (1874) La mitologia greca e romana. Volume II « Parte II. Degli dei inferiori o terrestri — XXXIII. Osservazioni generali » pp. 260-263
di adottare anche gli Dei stranieri, e poi per mezzo della cerimonia detta l’Apoteosi facevano diventar Divi i loro Imperato
25 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XIII. Difetti e vizii del Dio Giove » pp. 69-72
aiuti di tutte le arti degli uomini. Anzi nella modernissima scienza detta Termodinamica, ossia meccanica del calore, si dim
26 (1874) La mitologia greca e romana. Volume II « Parte IV. Le Apoteòsi — LXX. Delle Divinità straniere adorate dai Romani » pp. 506-510
di tela di lino, e perciò si chiamavano linìgeri ; e linìgera trovasi detta la stessa Dea Iside. Lo stromento sacro per le ce
27 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — III. Classazione generale delle Divinità pagane e Genealogia degli Dei superiori » pp. 15-19
quindi la necessità di dividerli in classi ; la prima delle quali era detta degli Dei maggiori o superiori o supremi ; e ques
28 (1874) La mitologia greca e romana. Volume II « Parte III. Semidei, indigeti ed eroi — XLIII. Cadmo » pp. 321-325
di guerrieri sì miracolosamente nati ; la quale illustre prosapia era detta degli Sparti, che significava seminati, alludendo
29 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XV. Giunone regina degli Dei e Iride sua messaggiera » pp. 79-85
parvenza dell’arco celeste. Perciò la dea Iride dal nome del padre è detta poeticamente Taumanzia ; e lo stesso Alighieri co
30 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XX. Mercurio » pp. 123-131
del vento153. In mano aveva o la sola verga, o la verga coi serpenti, detta il caducèo, e talvolta la borsa. In principio ave
31 (1874) La mitologia greca e romana. Volume II « Parte III. Semidei, indigeti ed eroi — XLI. Perseo » pp. 309-316
edusa nell’altra mano. Nel giardino di Boboli vedesi nella gran vasca detta dell’isolotto la statua di Perseo sul caval Pegas
32 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XXXII. Gli Oracoli » pp. 242-252
festava quei luoghi ; e che perciò in origine la città di Delfo fosse detta Pito, donde l’appellativo di Pitio o Pizio dato a
33 (1874) La mitologia greca e romana. Volume II « Parte III. Semidei, indigeti ed eroi — XLV. La spedizione degli Argonauti alla conquista del Vello d’oro » pp. 331-341
l Purgatorio : « Vedesi quella che mostrò Langia, » cioè la fontana detta Langia, ad Adrasto e a’compagni di lui. 67.
34 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XXV. Bacco » pp. 161-172
lio di due madri, che meglio direbbesi due volte nato, perchè la così detta seconda madre non era una femmina, ma un maschio.
35 (1861) Corso di mitologia, o, Storia delle divinità e degli eroi del paganesimo: Per la spiegazione dei classici e dei monumenti di belle arti (3e éd.) « Appendice. » pp. -386
ostra cena col proprio vocabolo rende buon conto di sè ; perciocchè è detta Agape, che appresso i Greci suona quello che suon
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