che ad essi riguardano, incominciando dalla loro stessa genealogia.
Capo
I. Della Genealogia degli Dei fino a Saturno.
ebbe per figlia Vesta, Cerere, Giunone, Plutone, Nettuno, e Giove.
Capo
II. Saturno, e di Giano. Urano o il Cielo, gi
rfetta innocenza, e tranquillità. A Saturno in Roma sacrificavasi col
capo
scoperto, laddove agli altri Iddii col capo velat
in Roma sacrificavasi col capo scoperto, laddove agli altri Iddii col
capo
velato. I Saturnali ossia le feste in onor di Sat
n Roma stava aperto in tempo di guerra, e chiuso in tempo di pace.
Capo
III. Di Giove. Presso i Greci ed i Romani Giov
ce. Altri dissero, che Giove concepì da se stesso Minerva nel proprio
capo
, e per metterla fuori fecesi spaccare il cranio d
oscia a Giove Vincitore, a Giove Tonante, a Giove Conservatore ec.
Capo
IV. Di Giunone. Sorella e principal moglie di
i l’ ordinaria vittima, che a Giunone offerivasi, era un’ agnella,
Capo
V. Di Pallade o Minerva. Cinque Minerve da Cic
la terza soltanto fu in onore presso de’ Greci e de’ Romani. Nata dal
capo
di Giove, e tutta armata, fu essa adorata come’ D
ssi di Aglauro col farla rivale della sorella Erse, come vedrassi nel
Capo
XII. parlando di Mercurici. Erittonio frattanto m
la costellazione di Boote. Figuravasi Minerva ossia Pallade armata da
capo
a piedi coli’ asta, e coll’ egida, per a cui inte
nciando dai 19 di Marzo. Sua vittima ne’ sacrificii era una capra.
Capo
VI. Di Marte, di Bellona, e della Vittoria. Fi
entavasi alata, e con una corona di alloro o una palma nelle mani.
Capo
VII. Di Vulcano. Quattro Vulcani sì annoverano
Vulcanali ad onor di lui celebravansi in Roma il dì 23 di Agosto.
Capo
VIII. Di Venere, Cupidine, ed Imene. Quattro V
va alle nozze, rappresentavasi avente in mano una fiaccola accesa.
Capo
IX. Dell’ Aurora, del Sole, e della Luna. Figl
n cocchio a due cavalli; e nei sacrifici a lei offerivasi il toro.
Capo
X. Di Apollo, di Esculapio, e delle Muse. Quat
ece crescere le orecchie d’ asino. Ingegnossi egli colle velature del
capo
a ricoprirle, ed ordinò al suo tosatore di non ma
i volendo inseguirle precipitossi da una loggia, e rimase estinto.
Capo
XI. Di Diana. Oltre alla figlia di Giove e di
mpo umane vittime, come vedremo parlando d’ Ifigenia, e d’ Oreste.
Capo
XII. Di Mercurio. Cinque Mercuri troviamo pres
il messaggiero degli Dei. Perciò dipingevasi colle ali a piedi ed al
capo
; onde esprimer la sua velocità. Davaglisi pure in
ve ucciso Argo posto da Giunone alla custodia di Io (come si disse al
Capo
IV.), ebbe da ciò il titolo di Arcidiga. Vuolsi p
d Ermi dai Greci, che tale è il nome di Mercurio in quella lingua.
Capo
XIII. Di Bacco. Cinque pure, secondo Cicerone,
si Bacco in aria giovenile, sopra di un carro tirato da due tigri col
capo
inghirlandato di edera e di pampini, e col tirso
Baccanali si celebravano in autunno con ogni genere di stravizzo.
Capo
XIV. Di Cerere. Figlia di Saturno e di Rea fu
con rusticani salti, e con inni a lode, ed invocazione di Cerere.
Capo
XV. Di Vesta. Due Veste si distinguevano, l’ u
sotterranea a ciò costrutta nel campo, che dicevasi scelletaralo.
Capo
XVI. Della Terra, e degli Dei terrestri. La De
da cura tonsura, perchè tosavansi; Coribandi da coryptein agitare il
capo
, perchè con grandi agitazioni del capo e di tutto
ibandi da coryptein agitare il capo, perchè con grandi agitazioni del
capo
e di tutto il corpo, e con grande strepito di per
gni parte dell’ uman corpo un Dio particolare pur presedeva. Giove al
capo
, Nettuno al petto, Marte ai lombi, il Genio alla
enne culto, e la sua festa con solennità celebrata ai 15 di Marzo.
Capo
XVII. Di Nettuno, e degli Dei marini. Primo Di
lla dalla parte dell’ Italia, e Cariddi dalla parte della Sicilia.
Capo
XVIII. Di Eolo, e de’ Venti. L’ impero dell’ a
Tracia dalle Arpie, come dirassi nella spedizione degli Argonauti.
Capo
XIX. Di Plutone, e degl’ altri Dei dell’ inferito
raccontato in questo modo. Allorchè Giove seppellì, come è detto nel
Capo
III, sotto a’ monti della Sicilia Tifeo, si agitò
altri furon presi per le anime stesse de’ trapassati, e Plutone come
capo
e sovrano de’ Mani dai Latini era detto Summanus.
Terra di Lavoro nella Puglia, l’ altro per una caverna del Tenaro, or
capo
di Marina promontorio del Peloponeso. Ovidio ne f
Danaidi. I Titani e Tifeo vi furono profondati, come è già detto nel
Capo
III, per avere osato di far guerra a Giove. Per l
. Per la stessa cagione condannati vi furono, come si è accennato nel
Capo
precedente, Oto ed Efialte figli di Nettuno, e d’
Furon esse chiamate anche Belidi dal nome di Belo, padre di Danao.
Capo
XX. Degli Dei stranieri. Oltre agli Dei fin qu
ne. Degli uni e degli altri noi verrem qui accennando i principali.
Capo
I. Di Prometeo, e di Deucalione. Il più antico
io, fuggendo sui monte Parnasso, cangiato dalle Ninfe in scarabeo.
Capo
II. Di Ercole. Il più celebre fra i Semidei e
a le viscere a Prometeo legato sul monte Caucaso, come si è detto nel
capo
precedente. Liberò Esione figlia di Laomedonte re
per ordine dell’ oracolo era stata esposta, come s’ è detto (Parte I
Capo
X.), e avendogli l’ infedele Laomedoate negato po
Ritrasse Alceste dall’ Inferno dopo aver incatenata la morte come nel
capo
medesimo si è accennato, e ne liberò anche Teseo,
ondanza intendan quelle della capra Amaltea, intorno a cui veggasi il
capo
III della prima parte. Ma fu Ercole in procinto d
di Micene passò ad Atreo figlio di Pelope, e padre di Agamennone.
Capo
III. Di Perseo. Fu Perseo figliuolo di Giove e
oni, figlia di Foreo e di Ceto, e regina delle isole Gorgadi, ora del
Capo
Verde, nel mare Atlantico. Erano stati a Medusa i
i Medusa, nello scudo di Pallade, colla spada di Vulcano troncolle il
capo
. Dal sangue che ne sgorgò nacque Crisaorre, che f
ro ne’ deserti di Libia; allorchè Perseo venne sopr’ essi volando col
capo
di Medusa, nacquero i serpenti, onde quella fu po
ia, essendogli negato l’ ospizio, dal re Atlante, col presentargli il
capo
dì Medusa lo convertì nel monte dello stesso nome
esa, Perseo dopo avere uccisi vari delle genti di Fineo, scoprendo il
capo
di Medusa petrificò tutti gli altri pur con Fineo
a di diffamarlo, e per ultimo Acrisio stesso, che imprudentemente nel
capo
di Medusa si affissò. Fu indi Perseo unitamente a
cielo, ove tutti e quattro fra le costellazioni vennero collocati.
Capo
IV. Di Bellerofonte. Bellerofonte figlio di Gl
desimo nome. Era la Chimera un mostro nato da Tifone e da Echidna col
capo
e il petto di leone, il ventre di capra, e la cod
l quale sposò una di esse, e diede l’ altra a Biante suo fratello.
Capo
V. Di Meleagro, della caccia del cignal Calidonio
ta a Meleagro Volle egli, però ad Atalanta offerirne in ricompensa il
capo
e la pelle; e opponendosi a ciò fieramente gli Zi
che per vendicarsene li mutò in lioni, e gli attaccò al suo carro.
Capo
VI. Di Cadmo, e di Anfione. Cadmo figlio di Ag
ata nel fiume Dirce, che non lungi da Tebe entra nel fiume Ismeno.
Capo
VII. Di Edipo, de suoi figli, e della guerra di T
sero immantinente all’ età matura per vendicar la morte del padre.
Capo
VIII. Di Giasone e degli Argonauti, singolarmente
vere; di che indispettite le madri de’ Ciconi lo fecero a brani, e il
capo
ne gettarono nel fiume Ebro. Questo, secondo Ovid
iato in sasso, e le donne omicide furon da Bacco mutate in piante.
Capo
IX. Di Minosse, e di Dedalo. Due Re di Creta e
da Cocalo accolto amichevolmente, poi soffogato in un bagno caldo.
Capo
X. Di Teseo, e di Piritoo. Teseo nacque in Tra
lei per consiglio di Dedalo un gomitolo di filo, che attaccato per un
capo
all’ ingresso del labirinto andò svolgendo, finch
e nozze con Ippodamia figlia di Atracio invitato i Centauri, Folo lor
capo
tentò di rapirgliela; ma coll’ aiuto di Teseo i C
e secondo altri caduto in mare da un alto scoglio restò affogato.
Capo
XI. Di Pelope, Atreo, Tieste, Agamennone, Menelao
figlio di Priamo re di Troia, armossi tutta la Grecia per riaverla, e
capo
della Spedizione fu fatto Agamennone. Mentre l’ a
di Giove, senza soccombere alla morte fu negli Elisi trasportato.
Capo
XII. Della guerra di Troia, e de principali Greci
tà già sì florida e sì possente a un mucchio di sassi e di cenere.
Capo
XIII. Del ritorno de’ Greci, e spezialmente di Ul
rimbarcarsi precipitosamente, perduti settantadue compagni. Giunto al
capo
di Malea or capo Malio nel Peloponneso, la tempes
pitosamente, perduti settantadue compagni. Giunto al capo di Malea or
capo
Malio nel Peloponneso, la tempesta il portò all’
a del pesce trigono o tortora marina feri Ulisse senza conoscerlo.
Capo
XIV. Della venuta di Antenore, e Enea, in Italia.
omolo, e Remo, fondatori di Roma, di cui si è detto nella I. parte al
capo
VI. Appendice. Transunto delle Metamorfosi d’
ripopolano il mondo gettandosi le pietre dietro le spalle, Parte II.
Capo
I. Dafne è cangiata in lauro. Parte I. Capo X. Io
etro le spalle, Parte II. Capo I. Dafne è cangiata in lauro. Parte I.
Capo
X. Io è cangiato in vacca; Argo è ucciso da Mercu
acca; Argo è ucciso da Mercurio; Io in Egitto diventa Iside, Parte I.
Capo
IV. Faetonte mal reggendo il carro del Sole è ful
di lui son mutate in pioppi, e Cigno di lui cugino in cigno. Parte I.
Capo
IX. Calisto è cangiata in orsa, e trasportata col
io Arcade nelle costellazioni dell’ orsa maggiore, e minore. Parte I.
Capo
XI. Il corvo avvisa Apollo di aver veduta Coronid
e dal seno Esculapio. Il corvo è cangiato di bianco in nero. Parte I.
Capo
X. Coronide figlia di Coroneo è trasformata in co
ne in civetta; Erittonio nasce mezz’ uomo, e mezzo serpente. Parte I.
Capo
V. Ociroe figlia di Chirone è mutata in cavalla.
te I. Capo V. Ociroe figlia di Chirone è mutata in cavalla. Parte II.
Capo
VII. Batto è cangiato in pietra di paragone. Part
Parte II. Capo VII. Batto è cangiato in pietra di paragone. Parte I.
Capo
XII. Aglauro figlia di Cecrope è mutata in nera p
Capo XII. Aglauro figlia di Cecrope è mutata in nera pietra. Parte I.
Capo
XII. Giove trasformato in toro rapisce Europa, Pa
Parte I. Capo XII. Giove trasformato in toro rapisce Europa, Parte I.
Capo
III. Agenore spedisce Cadmo a cercarla; questi in
il drago e ne semina i denti da cui nascono uomini armati. Parte II.
Capo
IV. Atteone nipote di Cadmo è cangiato in cervo.
te II. Capo IV. Atteone nipote di Cadmo è cangiato in cervo. Parte I.
Capo
XI. Semele figlia di Cadmo è da un fulmine incene
di Cadmo è da un fulmine incenerita; Giove n’ estrae Bacco. Parte I.
Capo
XIII. Tiresia tebano veggendo due serpi accoppiat
corsari di Tiro sono da Bacco mutati in delfini salvo Acete. Parte I.
Capo
XIII. Piramo e Tisbe babilonesi opponendosi i par
è cangiata nell’ albero dell’ intenso, e Clizia in girasole. Parte I.
Capo
IX. La ninfa Salmace in una fonte della Caria abb
lie di Mineo sprezzando Bacco sono cangiate in pipistrelli. Parte II.
Capo
XIII. Ino e Melicerta gettandosi in mare diventan
II. Ino e Melicerta gettandosi in mare diventano Dei marini. Parte I.
Capo
XVII. Le Ismenidi compagne d’ ino addolorale al v
rini. Cadmo ed Ermione e Armonia son tramutati in serpenti. Parte II.
Capo
V. Le gocce di sangue cadute dalla testa di Medus
lla testa di Medusa sopra la Libia divengon tanti serpenti. Parte II.
Capo
III. Atlante è da Perseo cangialo in monte. Parte
Parte II. Capo III. Atlante è da Perseo cangialo in monte. Parte II.
Capo
III. Le piante marine, su cui Perseo posa la test
Perseo posa la testa di Medusa, son convertile in coralli. Parte II.
Capo
III. I capelli di Medusa erano stati da Pallade m
i Pallade ella si era data a Nettuno convertito in cavallo. Parte II.
Capo
III. Pineo, Preto, Polidette sono da Perseo petri
o III. Pineo, Preto, Polidette sono da Perseo petrifica ti. Parte II.
Capo
III. Le Muse cangiansi in ucelli per fuggir Piren
ti per voler inseguirle precipita dalla loggia e si ammazza. Parte I.
Capo
X. Le nove figlie di Piero sfidano le Muse al cau
e di Piero sfidano le Muse al cauto, e son mutate in piche. Parte II.
Capo
X. Gli Dei nella guerra di Tifeo con Giove si tra
n Giove si trasformano in vari animali, e fuggono in Egitto. Parte I.
Capo
III. La ninfa Ciane volendosi opporre al rapiment
endosi opporre al rapimento di Proserpina è mutata in fonte. Parte I.
Capo
XIX. Stellione è trasformato in lucertola, Ascala
certola, Ascalafo in gufo, Aretusa in fonte, Lince in lince. Parte I.
Capo
XIV. Le Sirene diventano mostri marini. Parte I.
lince. Parte I. Capo XIV. Le Sirene diventano mostri marini. Parte I.
Capo
XVII. Aracne sfida Minerva nell’ arte del tessere
sfida Minerva nell’ arte del tessere, ed è mutalo in ragno. Parie. I.
Capo
V. Gara di Nettuno con Pallade per dar il nome ad
apo V. Gara di Nettuno con Pallade per dar il nome ad Atene. Parte I.
Capo
V. Emo e Rodope sono cangiati in monti, Pigmea in
cicogna, le figlie di Cinira ne’ gradi del tempio di Giunone. Parte I
Capo
V. Varie trasformazioni di Giove, Nettuno, Apollo
trasformazioni di Giove, Nettuno, Apollo, Bacco, e Saturno. Parte I.
Capo
V. Niobe sprezzando Latona si vide uccisi da Apol
a sette figli e sette, figlie, ed ella è cangiata in pietra. Parte I.
Capo
XI. Il Satiro Marsia è scorticato da Apollo. Part
. Parte I. Capo XI. Il Satiro Marsia è scorticato da Apollo. Parte I.
Capo
X. A Pelope risuscitato è fatta di avorio la spal
tato è fatta di avorio la spalla, che Cerere avea mangiata. Parte II.
Capo
X. Tereo è mutato in upupa, Filomela in rosignuol
signuolo, Progne in rondine, Iti in fagiano o in cardellino. Parte I.
Capo
VI. Borea rapisce Oritia, e ne nascono i figli al
ea rapisce Oritia, e ne nascono i figli alati Calai, e Zete. Parte I.
Capo
XVIII. Giasone va alla conquista del Vello d’ oro
Medea doma i tori spiranti fiamme, addormenta il drago ec. Parte II.
Capo
VII. Medea richiama Esone all’ età di quarant’ an
. Capo VII. Medea richiama Esone all’ età di quarant’ anni. Parte II.
Capo
VII. Bacco da esso ottiene dì rendere la gioventù
nirlo, poi sovra un carro tirato da draghi fugge a Corinto. Parte II.
Capo
VII. Cerambo si salva dal diluvio sul monte Parna
io sul monte Parnasso cangiato dalle Ninfe in uno scarabeo. Parte II.
Capo
I. Tioneo figlio di Bacco sul monte Ida rapisce u
la canicola. Le donne di Euripilo sono cangiate in vacche. Parte II.
Capo
II. I Telchini abitatori di Laliso città di Rodi,
trasso ascende il cocchio di Trittolemo, e n’ è precipitato. Parte I.
Capo
XVI. Arne vende la patria a Minosse, ed è cangiat
Arne vende la patria a Minosse, ed è cangiato in mulacchia. Parte II.
Capo
IX. Essendo l’ isola di Egina spopolata dalla pes
i Dedalo è da lui ucciso, e da Minerva cambiato in pernice, Parte II.
Capo
X. Dedalo fugge da Creta colle ali fabbricatesi d
li fabbricatesi da se stesso; il figlio Icaro cade in mare. Parte II,
Capo
VIII. Altea madre di Meleagro con lui sdegnata ri
di lui era annessa, ed ei muore consunto da interna arsura. Parte I.
Capo
XI. Le sorelle di Meleagro piangendo la morte di
orte di lui sono cangiate da Diana negli uccelli meleagridi. Parte I.
Capo
XI. Cinque Naiadi sacrificando agli altri Iddii,
e; ma alla fine egli è ridotto a mangiarsi le proprie carni. Parte I.
Capo
XIV. Acheloo è vinto da Ercole. Parte II. Capo II
roprie carni. Parte I. Capo XIV. Acheloo è vinto da Ercole. Parte II.
Capo
II. La ninfa Loto; e Driope sono cangiate in loto
II. Capo II. La ninfa Loto; e Driope sono cangiate in loto. Parte I.
Capo
XVI. Giolao figlio d’ Ificlo e nipote di Ercole a
cole ad istanza di lui è da Ebe restituito alla giovinezza. Parte II.
Capo
II. Alcmeone figlio di Anfìarao uccide la madre E
dalle Furie, ucciso poi da’ cognati, è vendicalo da’ figli. Parte II.
Capo
VI. Bibli, figlia di Mileto e di Circe figlia del
maschio. Orfeo scende all’ inferno per ricuperare Euridice. Parte II.
Capo
VII. Letea moglie di Oleno, preferendosi in beltà
e di Bacco cade in una profonda fossa, ed è mutato in edera. Parte I.
Capo
XIII. Ati è cangiato in pino. Parte I. Capo X. Ci
mutato in edera. Parte I. Capo XIII. Ati è cangiato in pino. Parte I.
Capo
X. Ciparisso e trasformato in cipresso. Parte I.
pino. Parte I. Capo X. Ciparisso e trasformato in cipresso. Parte I.
Capo
X. Ganimede è rapito da Giove. Parte I. Capo III.
to in cipresso. Parte I. Capo X. Ganimede è rapito da Giove. Parte I.
Capo
III. Giacinto è mutato nel fiore giacinto. Parte
ve. Parte I. Capo III. Giacinto è mutato nel fiore giacinto. Parte I.
Capo
X. Le Propetidi sono da Venere cangiale in sasso.
te I. Capo X. Le Propetidi sono da Venere cangiale in sasso. Parte I.
Capo
VIII. I Cerasti, che a Venere sagrificano gli osp
nere sagrificano gli ospiti, sono da lei convertiti in tori. Parte I.
Capo
VIII. Pigmalione scultore s’ innamora di una sua
amato da Venere, ucciso da un cignale, e cangiato in anemone. Parte I
Capo
VIII. Atalanta figlia di Scheneo ricusa di unirsi
Bacco mutate in piante, e un serpente, che si avventa per morderne il
capo
, è da Apolline mutato in Sasso. Parte II. Capo VI
vventa per morderne il capo, è da Apolline mutato in Sasso. Parte II.
Capo
VII. Mide ottiene da Bacco di cangiare in oro tut
ttiene da Bacco di cangiare in oro tutto ciò ch’ egli tocca. Parte I.
Capo
XIII. Apollo gli fa sorgere l’ orecchie d’ asino.
te I. Capo XIII. Apollo gli fa sorgere l’ orecchie d’ asino. Parte I.
Capo
X. Laomedonte froda Apollo e Nettuno del prezzo c
ino, a cui Laomedonte costretto ad esporre la figlia Esione. Parte I.
Capo
X. Esione è liberata da Ercole, il quale frodato
Troia, uccide Laormedonte, e dà Esione al socio Telamone. Parte, II.
Capo
II. Nozze di Peleo e Tetide. Parte I. Cap. XVII.
alione si precipita in mare, ed è cangialo in uno sparviero, Parte I.
Capo
XI. Ceice re di Trachine figlio di Fosfora va a c
i in Aulide, che Troia sarebbe stata presa nel decimo anno. Parte II.
Capo
XI. Sacrificio d’ Ifigenia, e sostituzione della
ficio d’ Ifigenia, e sostituzione della cerva in suo luogo. Parte II.
Capo
XI. Cene figlia di Elato ottien da Nettuno di ess
ettuno di essere cangiata in maschio. È uccisa dai Centauri. Parte I.
Capo
XVII. Periclimeno trasformato in aquila è trafitt
II. Periclimeno trasformato in aquila è trafitto da Ercole. Parte II.
Capo
II. Achille uccide Cigno figlio di Nettuno, quest
cita, Apollo a dirigere contro di esso lo strale di Paride. Parte II.
Capo
XI. Aiace proposto ad Ulisse nella contesa per le
furioso si uccide, e dal suo sangue spuntano dei giacinti. Parte II.
Capo
XI. Ecuba accieca Polinnestore uccisore di Polido
a Polinnestore uccisore di Polidoro ed è cangiata in cagna. Parte II.
Capo
XIII. Mennone coi compagni son convertiti negli u
ennone coi compagni son convertiti negli uccelli mennonidi. Parte II.
Capo
XII. Le figlie di Anio ottengon da Bacco di cangi
vino. Fuggendo Agamennone sono da Bacco mutato in colombe. Parte II.
Capo
XI. Mentre Tebe è afflitta dalla pestilenzia., l’
i è schiacciato da Polifemo, e da Galatea cangiato in fiume. Parte I.
Capo
XVII. Glauco al mangiar di cert’ erba balzando in
l mangiar di cert’ erba balzando in mare è fatto Dio marino. Parte I.
Capo
XVII. Scilla è cangiata in mostro. Parte I Capo X
Dio marino. Parte I. Capo XVII. Scilla è cangiata in mostro. Parte I
Capo
XVII. I Cercopi, due de’ quali erano Candulo ed A
utato in picchio, Canente moglie di lui è disciolta in aura. Parte I.
Capo
IX. I compagni di Diomene, Acmone, Lico, Ida, Ret
di Venere sono cangiati in bianchi uccelli simili ai cigni. Parte II.
Capo
XIV. Un pastore della Puglia insultando la Ninfe
incendiate da Turno sono da Cibele cangiate in Ninfe marine. Parte II
Capo
XIII. La nave de’ Feaci dopo avere deposto Ulisse
eposto Ulisse in Itaca al ritorno è petrificata da Nettuno. Parte II.
Capo
XII. Ardea patria di Turno dopo la morte di lui è
mico spogli la natura mortale e sia annoverato fra gli Bei. Parte II.
Capo
XIII. Vertunno per vincer Pomona, prima; si cambi
ente e condotto da Epidauro a Roma, e la libera dalla peste. Parte I.
Capo
X. Ucciso Giulio Cesare in senato, Venere toglie
ri, di nastri e di bende, le, si indoravan le corna, le si poneva sul
capo
la mola salsa, che era una stiacciata di farro co
e era una stiacciata di farro con sale, il Sacerdote le strappava dal
capo
alcuni peli e li gettava sul fuoco, poi ordinava
ano in gran furore, con coltelli si laceravan le membra, ruotavano il
capo
e cozzavano fronte a fronte come montoni, per cui
i ebbero il nome di Coribanti ; si tosavano nella parte anteriore del
capo
, e vestivano un abito donnesco. Si chiamavan Curè
nga barba, col corpo curvo, e col volto pallido e mesto. Spesso ha il
capo
velato o mezzo coperto, per dinotare che i tempi
pinto Pompeiano vi è una figura di Satùrno, di venerando aspetto, col
capo
velato ed il corpo avviluppato in un gran manto,
inotarne l’immobilità, si rappresentava seduta su di un cubo. Avea il
capo
coronato di torri e di merli di mura, per signifi
o (1) rassomiglia la setticolle Roma a Cibèle, la quale, coll’augusto
capo
coronato di torri ; lieta per vedersi madre di ta
ui quivi allogato. Esso dividevasi come in tre parti, in guisa che il
capo
del vico si chiamava Janus summus ; il mezzo Janu
Destino. Quando Giove inchinava i neri sopraccigli, e sull’immortale
capo
gli ondeggiavano le divine chiome, tremava tutto
il suolo della Trinacria ; ma indarno, chè sopra la sua destra sta il
capo
Peloro ; sopra la sinistra, il Pachino ; ed il Li
d il Lilibeo, sopra le gambe, mentre l’ignivomo Etna gli sta sopra il
capo
. Alla favola di Tifeo han dato luogo que’venti p
come dicono alcuni. Per comando dell’oracolo, Deucalione e Pirra, col
capo
velato e colle vesti discinte, si gettarono dietr
qual rifiuto sdegnato Perseo, fig. di Giove e di Danae, gli mostrò il
capo
di Medùsa ed il trasformò in monte. L’Atlante è u
contesa, ivi la forza, Ivi l’atroce inseguimento, e il diro Gorgonio
capo
, orribile prodigio Dell’Egioco Signore. Monti. I
he per egida intenda una corazza, un’armatura da petto, su cui era il
capo
della Gorgone. Diremo quindi che per egida i poet
l’egida significa proteggere, spfendere. Nel bel mezzo di essa era il
capo
della Gorgone, del quale tanto si valse uno de’ p
onore, Persèo lanciò il suo disco, che il vento portò a percuotere il
capo
dell’avo ; e così, senza che il volesse, come pia
invitati facesse qualche pruova di valore, e che Persèo vi recasse il
capo
della Gorgone. L’eroe accettò l’impresa, che si a
ola e prendendo colla sinistra quella chioma serpentina, le recise il
capo
, e fuggi a volo, portando in mano quel teschio ch
gue, qual trofeo di sua vittoria. Dal sangue di lei, appena reciso il
capo
, nacque il caval Pegaso, e Crisaòrre, padre di Ge
Dopo di che, per lavarsi le mani, nascose fra certe piante marine il
capo
di Medùsa ; le quali tosto si convertirono in pie
bitanti avean favorito Polidette contro la madre, col mostrar loro il
capo
di Medusa, e Polidètte ed i suoi sudditi cangiò i
notte, ne guardò egli con istupore l’insigne bellezza, e recisole il
capo
, portollo in Grecia qual trofeo da servire di spe
os quella terribile soddisfazione (2). Il Minotauro era un mostro col
capo
di bue ed il corpo di forma umana, sebbene nelle
rgonauti, acchetossi tosto che si videro due fuochi girare intorno al
capo
de’ Tindaridi. Questi fuochi che spesso apparir s
di Giove e di Niobe, diversa dalla figliuola di Tantalo. Egli avea il
capo
ornato di cento occhi, de’ quali due alla volta p
li Argivi, significava la luna, della quale era simbolo una donna col
capo
coronato ; e da ciò ha potuto avere origine la tr
cui Properzio aggiunge un freschissimo antro. Il suo simulacro era un
capo
bovino innestato a corpo umano, che sotto due gra
entava sotto sembianza di un vecchio venerando, con lunga barba ed il
capo
corona to di alloro o di ulivo, talvolta velato o
onfia ; ed alla chioma che, come quella del leone, gli scende giù dal
capo
. Il Winckelmann è di parere che il capo di Giove
del leone, gli scende giù dal capo. Il Winckelmann è di parere che il
capo
di Giove abbia sempre gli stessi caratteri che da
a serenità del cielo. Si vede pure Giove detto Serapide col modio sul
capo
, che Millin crede essere un avanzo del fusto dell
di quercia, che gli circonda le chiome cadenti. Giove Dodoneo avea il
capo
inghirlandato di quercia, albero a lui sacro. Gio
i del sole, i quali sono cocentissimi nella Libia. Ebe si dipinge col
capo
coronato di fiori, e con una coppa d’oro in una m
tello, e per prezzo del riscatto diede un serto d’oro, di cui avea il
capo
inghirlandato ; percui fu il giovanetto chiamato
ortuna. La rappresentavano pure con un sole ed una luna crescente sul
capo
, ed appoggiata ad un timone, per indicare ch’essa
u il primo a dare lo sfendone a questa Dea. Era esso un ornamento del
capo
a guisa di corona, detto volgarmente diadema, che
mno, o teristrio (θεριστριον, ο ιματιον). La Giunone di Samo avea sul
capo
la corona, per cui chiamavasi Giunone la Regina,
i straordinaria grandezza e tutta di oro e di avorio colla corona sul
capo
, tenendo nella sinistra una melagrana, e nella de
no di ciascun mese. Iuno Lacinia. da un promontorio del Bruzlo, oggi
Capo
delle colonne, antic. Lacinium, detto da Lacinio,
anzi a Giove e da lui riceve il comando che con quella gli aprisse il
capo
; e che Vulcano, dopo lungo ricusare, s’induce fi
cusare, s’induce finalmente a dare il gran colpo, pel quale dal divin
capo
uscì una Vergine armata da capo a piedi, che scuo
re il gran colpo, pel quale dal divin capo uscì una Vergine armata da
capo
a piedi, che scuoteva lo scudo ed agitava l’asta
appellasi figliuola unigenita (μονογενης) del Dio sovrano, uscita del
capo
di lui. Pindaro(2) volendo lodare l’isola di Rodi
che alle belle lettere ed alle armi soprantende, e ch’era uscita del
capo
di suo padre. Ma più veramente volevano dirci i p
n sono già un ritrovato dell’ingegno umano, ma piuttosto un parto del
capo
di Giove, cioè dell’inesausta fonte della mente e
cose e fa le grandi scoperte nelle scienze e nelle arti, risiede nel
capo
; avvedutamente dissero i poeti che Minerva era l
fatto nascere da Minerva, quando ella venne a contesa con Nettuno. Il
capo
di Minerva era il tipo delle medaglie di Atene, l
elli mischiati, quando Perseo, coll’aiuto della nostra Dea, troncò il
capo
della foro sorella Medusa. Allora fu che Minerva,
ade assisa su di un trono colla conocchia in una mano ed un globo sul
capo
. Se si rappresentava vicino a Giove, stava ritta
tera rappresenta Minerva armata di scudo e di lancia, mentre esce del
capo
di Giove. Alcuni dicono che quando uscì dal cerve
rvium, sul monte Celio. Fu così detta o quasi Capita, perchè nata dal
capo
di Giove ; o da captus, voce degli Auguri, che si
Corifasia (a κορυφη, caput, e γενος, genus) detta o perchè uscita del
capo
di Giove ; o perchè figlia di Giove e di Corifa,
resso la palude Tritonia ; o da τριτω, che appo i Cretesi significava
capo
, perchè nacque dal capo di Giove. XI. Alcune a
; o da τριτω, che appo i Cretesi significava capo, perchè nacque dal
capo
di Giove. XI. Alcune altre cose di Minerva.
iovinezza ; e per lodare una bella chioma, la dice degna di ornare il
capo
di Apollo e di Bacco. Or Latona(3) sgravatasi de’
lche sua vendetta, spirò più gagliardo e spinse il disco a colpire il
capo
di quel bellissimo fanciullo, il quale, morendo,
un bel papavero dall’aratro reciso piega sullo stelo il languente suo
capo
. Apollo n’ebbe gran dolore, e dal suo sangue fece
e Baccanti, le quali crudelmente il fecero in pezzi e ne gettarono il
capo
e la lira nel fiume Ebro. Ma le Muse riunirono qu
e membra lacerate e le seppellirono in Dio, città della Macedonia. Il
capo
poi per mare giunse a Lesbo ; e la lira fu cangia
portava una tiara o mitra all’uso de’ Frigii, colla quale coprendo il
capo
e le orecchie, a tutti, fuorehè al suo barbiere,
vinte da quelle Dee, che strapparon loro le piume e e ne ornarono il
capo
. X. Continuazione. Aganippe. Ippocrene. Pegaso
uno e da Medusa ; ma comunemente si vuole che quando Perseo recise il
capo
di Medusa, dal sangue che gocciolonne sul suolo,
onumenti si veggono vestite di lunghe tonache, ed una o due piume sul
capo
, per la vittoria riportata sulle Sirene, come in
a sua bacchetta un globo che poggia su tre piedi, ed ha dietro al suo
capo
una stella. Catullo la fa madre d’Imeneo ; ed Igi
cci, scherza quasi agitata da una dolce auretta intorno al divino suo
capo
, in cima a cui sembra con bella pompa dalle Grazi
po l’uccisione del serpente Pitone. Molte statue di Apollo avevano il
capo
coronato di alloro ; e sono ovvii in esse i capel
diamo pure in sembianza di un fanciullo alato immerso nel sonno e col
capo
appoggiato sopra i papaveri, mentre abbraccia la
eva assisa su di un carro con una face in mano e colla mezza luna sul
capo
, percui fu detta bicorne regina degli astri da Or
ge coperta di un gran velo seminato di stelle, con una mezza luna sul
capo
, ed in mano una face. Nell’articolo di Diana dire
sorelle mosso Giove a pietà, queste mutò in sette stelle che pose sul
capo
del toro. Chiamavansi Ambrosia, Budora, Pasitoe,
domandava perdono e confessava il suo fallo. Poscia ululò, scosse il
capo
e la sparsa chioma, e con le mani ìnsanguinate mo
Bacco era lo stesso che il sole. Ed il vedere Bacco con due corna sul
capo
ci ricorda che Osiride dagli Egiziani era rappres
Pan, da Trittolemo, da donne assai esperte nel canto, delle quali era
capo
Apollo, e da una turba di uomini velluti che chia
mar rosso. VI. Continuazione. Sileno. Mida. Figliuole di Anio.
Capo
e conduttore della festosa schiera de’ Satiri e d
che i Satiri, quando eran vecchi, dicevansi Sileni, dal nome del loro
capo
, e figuravansi quasi sempre ubbriachi. Sileno poi
a di vincerlo, dandogli un gomitolo di filo(1) che ella teneva per un
capo
, stando alla porta del laberinto, mentre l’altro
mpini con grappoli di uva, come il descrive Ovidio(2), e la mitra sul
capo
(3). Alla mitra son posti alcuni fiori simili alle
dell’ Arabia, ove Bacco fu educato. Racemifer, cioè Bacco che ha il
capo
coronato di grappoli. Semeleius, Semeleia proles
gie di Bacco. Euripide(1) ci fa sapere che Bacco appena nato portò il
capo
cinto di una corona di serpenti ; e Nonno(2) affe
e timorosa la madre pel turbine di guerra che addensar si vedeva sul
capo
del diletto figliuolo, con mille carezze induce V
adre Venere gli fa grandi applausi dall’ Olimpo e gli sparge rose sul
capo
. Veniamo ora alle Grazie. Esse erano le compagne
ed è caro a tutti. Ed in altro luogo (3), una delle Grazie, ornata il
capo
di eleganti bende, dicesi vezzosa moglie di Vulca
he si distingue al lieto e decoroso sembiante ; Talia che ha il sacro
capo
cinto di verdeggiante ghirlanda ; ed Eufrosine, d
iversa dall’altra fig. di Dione, era caratterizzata da un diadema sul
capo
simile a quello che porta Giunone. La Venere Vitt
anta l’antichità. Luciano la chiama opera bellissima, e ne propone il
capo
, come esemplare di una perfetta bellezza. Alcuni
e sta sulle acque del mare e con una conchiglia in mano ; ed avea sul
capo
un bel serto di rosse e di bianche rose, mentre c
o un cavallo marino, pare che la Dea voli sulle onde, con un velo sul
capo
, che i venti gonfiano leggermente, mentre Cupido
Dea. Ericina, Erycina, dal monte Erice, in Sicilia, non lontano dal
capo
Lilibeo, sul quale fu edificato un memorabile tem
maritarsi, imprendere un viaggio o una spedizione militare ec.(1). Il
capo
dei Salii si chiamava Presule (Praesul, qui ante
conologia di Marte e di Bellona. Marte si rappresentava armato da
capo
a piedi, con lo scudo al braccio ed un gallo acca
morte affannosa, mandò Iride dal cielo, la quale « sospesa Sopra il
capo
le stette, e d’oro un filo Ne svelse e disse : Io
o seduto sopra uno seoglio colle ali a’ piedi, ed il petaso alato sul
capo
. Sutto scoglio si vede a sinistra una testuggine
Mercurio. Nella gigantomachia, Mercurio coll’elmo di Plutone sul
capo
che rendeva invisibile chi lo portava, uccise, pu
ertice selvoso delle alte montagne ; e presso Virgilio il Ciclope col
capo
tocca le stelle (alla pulsat sidera. Aen. III, v.
ima del Dio Pan, ch’era la natura stessa deificata, il gran tutto, il
capo
delle divinità campestri, il primo de’ Fauni, de’
volosi, che aveano forma di capra dal mezzo all’ingiù. E da Pane, lor
capo
, furon detti Pani, i Satiri, o sia gli Dei delle
enerato. A lui era consacrato il pino di cui portava inghirlandato il
capo
, come anche facevano i Fauni ; ma il Vossio affer
e – Fauni – Silvani. Dopo aver parlato di Pan, dio della natura e
capo
de’ rusticani Iddii, volgeremo lo sguardo a’ vari
ti ; E che il rozzo villan sente da lungi Qualor scotendo del biforme
capo
La corona di pino il dio de’ boschi, Spesso con l
alle vide una forma di uomo di picciola statura, col naso adunco, col
capo
cornuto e che avea di capra l’altra metà del corp
di sì gravi mali, la ninfa Aretusa, dalle sue chiare acque levando il
capo
, alla dea disse che Proserpina per forza rapita,
forse anche Omero, afferma che il loro soggiorno era il promontorio o
capo
della Minerva presso Sorrento ; e che la Sirena L
conversa. « Io fui, ella disse allora, levando sulle onde il ceruleo
capo
, io fui una delle ninfe d’Acaia, fig. di Nereo e
vezzo di perle o di ghiande. Altrove sì vede assisa con maestà, e col
capo
cinto di corona di foglie fermate con un diadema
Pandora, che presentò agli Dei coperta di velo e con aurea corona in
capo
. In breve, Vulcano si diceva inventore dell’arte
custode de’porti(7) ; e per ciò il simulacro di lei era collocato in
capo
alle vie ed anche avanti gli usci delle case. Ciò
avansi le feste dette Efesie. Ciò si pruova dal fatto di Demetrio(1),
capo
degli orefici che vivevano del lucro ricavato da
di Argento. In un’antica medaglia di Perga, in Panfilia, la Dea ha il
capo
coronato non di dittamo, ma di alloro ; sta in pi
pagne, dalle quali si distingue per la mezza luna, ond’ha fregiato il
capo
. Presso Virgilio(2), Didone si rassomiglia leggia
di Diana e che vengono a congiungersi ed attaccarsi sulla sommità del
capo
detta corimbo, la rendono facile ad essere distin
l soprannome le si offerivano de’ sacrificii ne’ Iuoghi, ove ponevano
capo
tre strade. IX. Alcune altre cose di Diana.
cole l’assalì colla sua clava, ma indarno, perchè mentre abbatteva un
capo
, ne rinascevano due(1) ; ma finalmente l’uccise,
pia, o corno dell’abbondanza. Si noti che gli antichi davano a’ fiumi
capo
e corna di toro ; e negli antichi monumenti(2) Ac
apo e corna di toro ; e negli antichi monumenti(2) Acheloo vedesi col
capo
fornito di corna. Pausania descrive un monumento
odotti dal terreno, a guisa degl’insetti, e che per ciò portavano sul
capo
una locusta d’oro(1). Fra le città di quel paese
gemelli, poscia uccisi da Ercole, che si fingono alati ne’piedì e nel
capo
, come gli altri venti. Procri, sorella di Oritia,
ella Licia. Questo mostro era fig. di Tifone e di Echidna, ed avea il
capo
ed il petto di leone, il ventre di capra, e la co
condano il cocchio. Catullo(4) le rappresenta in atto di sollevare il
capo
sulle onde del mare e di ammirare stupefatte la p
a acqua risuonano. Quivi l’orrenda Tisifone che invece di crini ha il
capo
attorto di crudeli serpenti, i rei flagella ; e p
appelli di donzelle e di giovani si stanno fra liete danze, avendo il
capo
inghirlandato di mirto. Meglio però Virgilio (2)
diano dell’infernal magione, benchè cento serpi ornino il furiale suo
capo
; e pestifero fiato e tetro veleno esca della tri
e mai bere una goccia, mentre saporosi frutti da’rami gli pendono sul
capo
, de’quali non può gustare un solo. Pindaro afferm
ttribuisce la cagione della pena datagli da Giove che gli sospese sul
capo
un sasso, dalla caduta del quale era continuament
sorabile ; e ci vien descritto di una maestà truce e tremenda. Il suo
capo
, al dir di Claudiano, è in oscura nube ravvolto ;
e, dice che l’elmo di Plutone, di folte tenebre circondato, stava sul
capo
di quell’eroe. Or le nubi di cui il sole nell’inv
Alcuni vogliono che negli antichi monumenti ritrovasi Plutone col
capo
ornato del fiore detto narcisso, il quale si repu
l quale si reputava grato a’morti. E però anche le Furie ne aveano il
capo
inghirlandato, come dice Furnuto. Un raro medagli
ntasi sempre con una folta barba ed in aria severa, ed ha sovente sul
capo
l’elmo donatogli da’ Ciclopi. I poeti ed i mitolo
altro luogo abbiam detto, che Proserpina strappava pochi capelli dal
capo
di chi dovea morire e che così ne condannava la v
ono, sebbene altri intendano di una corona di quercia che portano sul
capo
, perchè anche Platone dice ch’esse aveano il capo
cia che portano sul capo, perchè anche Platone dice ch’esse aveano il
capo
ornato di corone ; e ne’frammenti di Sofocle Pros
ieva, quando fu rapita da Plutone. Non di rado si vede col calato sul
capo
, il qual vaso o paniere simile a quelli, di cui s
à del tempo che vola e passa come un sogno. Le corone che portano sul
capo
, dimostrano l’assoluto potere che le Parche hanno
i vede sedente collo scettro nella destra, colla corona raggiante sul
capo
, e con due segni dello zodiaco, il sagittario ed
era simboleggiato l’universo. Eppure, sotto la forma di serpente col
capo
di sparviere, è sentimento di alcuni che fosse da
ngue delle vittime. Con queste corone alcuni cingevano la sommità del
capo
, altri le tempia, altri il collo. S’indoravano le
sacravasi alle Ninfe custodi dell’acque. Nell’orrore della notte, col
capo
inchinato verso la terra, al contrario dell’ osti
): s’io mento. Quante mai pene hanno i spergiuri al mondo Piombin sul
capo
mio. — Disse, e le fauci Del cignal trapassò: l’a
d ammirando in suo cordoolio Achille Ultimo vien presso alla bara: il
capo
Del diletto guerrier sostenta e stringe Con ambe
ol altro il Fato; Debbo in Troia morir: tu soffri adunque Che del mio
capo
la recisa spoglia Sia sacro dono all’amistade, e
or delle adipose carni N’estragge Achille, e dell’estinto il corpo Da
capo
a pie tutto ricopre, intanto Che le ammassate vit
di Grecia questi simulacri erano sparsi, ed Alcibiade fé’ troncare il
capo
a tutti quelli che erano in Atene, a riserva di q
a. Ovunque il bel pastor la faccia gira. Ch’ha di si ricche gemme il
capo
adorno, Alla giovenca sua per forza mira, Perch’e
; Nè gli è d’uopo, s’altrove ella s’aggira, Voltar per ben vederla il
capo
attorno: Che, se ben dietro a lui si parte o ried
tente sua verga ritenne: E dove è quel pastor il cammin prese, Che in
capo
tien tante facelle accese. Come rozzo pastor gli
sua toccando aggiugne; Sfodra la spada sua lucida e bella, E dove il
capo
al collo si congiugne, Fere, e tronca la testa em
esso al suo fido pastore Quando il vide giacer disteso in terra, E ‘1
capo
tronco senza il suo splendore. E ch’empia morte q
te quei bei lumi serra, I quai solcano assicurarle il core, Dal morto
capo
quei cent’ occhi svelle, E fa le penne al suo pav
di gioie la superba coda Del suo pavone, e gli occhi che distacca Dal
capo
tronco, ivi gl’imprimé e inchioda, E con mirabìl’
le Ore, o Stagioni, come in un medaglione di Commodo in Vaticano. Il
capo
, a cui servono d’ornamento la barba e i capelli i
destrier di battaglia. All’acque il piede Tarpea volgeva: al delicato
capo
Peso era l’urna, onde libava a Vesta, Quando mirò
elevazione indicata del braccio sinistro, e la soave inclinazione del
capo
verso la destra, non lasciano dubitare nè dell’az
ò avere relazione alle antiche costumanze. Notabile è l’ornamento del
capo
gentilmente ripiegato al dinanzi. Questa specie d
dietro la testa. — La esatta descrizione di un ornato che si vede sul
capo
di tante statue e busti muliebri, senz’essere mai
ffogherò, da te discorde Non sarò mai pur d’un pensiero: il giuro Pel
capo
tuo, per quell’augusto letto Conscio della mia fé
come apparisce dalle sue medaglie; ed oltre il velo aveva ancora sul
capo
una specie di modio: lo che più volentieri osserv
simulacro esisteva anticamente questo attributo, rimanendovi ora sul
capo
un piano rotondo che lo reggeva, oltre un foro qu
dea sia appunto la sposa e la germana di Giove, e per l’ornamento del
capo
, e per una certa nobile fiso nomia che è sua prop
rne di Eolo re loro, fìnse il poeta che Nettuno al tumulto levasse il
capo
grazioso fuori del mare, e che ai suoi detti i ri
nta un tempio di maravigliosa struttura, nel quale il dio col sublime
capo
toccando il soffitto sedeva sopra un cocchio, e g
petaso, o cappello, in una medaglia di Metaponto si vedono legate al
capo
con un semplice nastro, come appunto nel bel marm
segna del messaggiero dei numi. Ha egli il suo petaso, o cappello, in
capo
e tiene la clamide ravvolta al braccio sinistro,
ge i venti E trapassa le nubi, Era volando Giunto là ‘ve d’Atlante il
capo
e il fianco Scorgea, delle cui spalle il Cielo è
lla che si osserva nei Meleagri; disconviene la graziosa pendenza del
capo
, propria di un nume che s’ inchina ad ascoltar le
gi Desiate propizie, e la canuta Chioma in lieta vecchiezza al vostro
capo
Troncar volete, e se desio vi prende Di fermar mu
mina il bosco ingombra. Cade il Pelide, e nella Teucra polve Pone il
capo
, dolor lungo alla madre. Col palladio destrier ti
a posizione ed occupa gran parte della città, e molte strade vi fanno
capo
. « Annovererò hrevemente i più considerevoli monu
e nel tallone. Eurialo figlio di Mecesteo ha pure due ferite, una nel
capo
, l’altra nel pugno. Tutte queste figure sono al d
, e il simbolo la serpe. « Questa incomparabile figura fu ritrovata a
Capo
d’Anzo fra le ruine di quell’antica città, celebr
pini scherza quasi agitata da una dolce auretta intorno al divino suo
capo
, in cima a cui sembra con bella pompa annodata da
ei simulacri degli Dei le corone che non giungevano a metter loro sul
capo
. » Debbo farvi avvertire che il celebre Visconti
o di perpetue frondi, Sicome regna gioventude eterna Nell’intonso mio
capo
. — Eran d’Apollo Tali gli accenti: coi novelli ra
o Tali gli accenti: coi novelli rami Il suo lauro acconsente, e quasi
capo
Scosse l’onor della frondosa cima, Raro dono al P
e dietro alla testa. Le donzelle li tiravano su tutti air intorno del
capo
, in cima al quale annodavangli in guisa che non d
eo di Ercolano che ha i capelli voltati all’insù, e legati in cima al
capo
come le quattro mentovate teste, a cui pure affat
na figura seduta di Apollo, coi capelli annodati sopra la sommità del
capo
, ordinario ornamento alle giovinette, il quale an
le antiche costumanze, ci presenta parte per parte. Incominciando dal
capo
veramente mirabile per avervi l’antico artefice s
ice, e in me ravvisi Tua vera prole l’atterrito mondo. — Disse; e dal
capo
il genitor depose I raggi tutti. Colla mano impon
Dei volanti corsier. Pentiasi il padre D’aver giurato, e il luminoso
capo
Tre volte scosse, e dagli eterni crini Piovea la
edemnum non è altro, anche secondo Eustazio, che vìncolo o laccio del
capo
; ottimamente dunque si appropria questo nome a si
appropria questo nome a siffatte bende, che non solo i capelli, ma il
capo
stesso e la fronte stringono e legano. Convengono
ro legittima conseguenza l’inferirne che questa sola dea ne avesse il
capo
adornato. L’ispezione dell’antico ce la mostra as
, E con gli occhi Atteon cercano, a gara: Atteone, Atteon gridano; il
capo
Al suo nome rivolge: essi querela Fanno ch’ei sia
o. L’artificio di cui servissi questo valente artefice per ve nirne a
capo
è singolare. Distese sulla sommità delle colonne
ancor spaventa. Ma d’Eneo il figlio coli’ imposto piede Schiaccia il
capo
fatale e dice: A parte Vieni Atalanta di mia glor
a spoglia mio dritto: e le offre il tergo, E per gli immensi denti il
capo
insigne. Alla donzella il donator col dono Piace:
simili rozzi idoli, a’ quali si andò a poco a poco ora aggiungendo il
capo
, ora staccando le braccia, ora separando le gambe
derivavano persino il Sole. Quel gran disco che le contorna tutto il
capo
non è già un velo, come sembrò al Menestrier, ma
tese il lento Arco, gittato sull’erboso suolo; Il dipinto turcasso al
capo
stanco Sottopose. Mirò Giove la ninfa Incustodita
nascita della dea. Inventore dell’opinione che vuol Pallade nata dal
capo
di Giove fu Stesicoro, che volle forse con questo
ma scure fa gli uffizii di levatrice, onde sonora nell’armi balzò dal
capo
divino la dea del sapere. Omero, nel quarto libr
cciditrice di lui, perchè tentava di violarla. A Pallade generata dal
capo
di Giove si attribuiscono tutte le glorie dell’al
il mondo allora conosciuto, ed ha, siccome Pallade aver lo suole, il
capo
armato d’elmo. Deggio qui però osservare che ques
ll’alto. Essa ha generalmente i capelli annodati a molta distanza del
capo
i quali poscia sotto il legame or più or men pres
Si trova, sebben di rado, qualche volta Pallade tenente la destra sul
capo
armato d’ elmo, qual vedesi presso il Giove sedut
ti per riconoscervi al primo sguardo la dea della Guerra. Ha Telmo in
capo
, suo ornamento insieme e sua difesa, onde trasse
ra Amaltea, ove è il terrore, la tenzone e la fuga, simboleggiata nel
capo
della Gorgone, che vi trionfa nel mezzo. Ecco com
, cruda testa orrenda, Di Giove allievo di capra portento. » « Questo
capo
fatale ai riguardanti era affìsso sul suo usbergo
gli occhi ebbri e carchi Di Tartareo velen spande la morte. Quindi il
capo
immortai grava del pondo Dell’elmo d’oro altocres
vita. Ancora a Dite Onorato sarà savio fra l’ombre. — Così dicendo il
capo
scosse, e fato Diviene il cenno dell’eterna front
amabilmente la dea, la ricoprono di veste incorruttibile, e sopra il
capo
immortale pongono una vaga corona, e nell’orecchi
ducono alle stalle l’armento dalle fiorite pasture, stette Venere sul
capo
di Anchise a dolce sonno in preda, d’eterna belle
ella delle due urne esistenti nel Palazzo Barberini, ha così cinto il
capo
di diadema una Venere vestita, la quale in compag
a, sta cogliendo fiori nei prati del l’Etna in Sicilia. Tal fregio di
capo
è stato pure attribuito a Teti nella pittura di u
n fibbie dorate. Canaco Sicionio fé’ l’immagine di Venere sedente col
capo
ornato di nimbo, che in una mano aveva un papaver
a ancora Morfo dagli Spartani, ed il simulacro di lei era sedente col
capo
coperto, e coi piedi incatenati. Ericina dissero
di Venere, quanto il presentarci una immagine della Venere di Guido,
capo
d’opera di Prassitele, anzi della scoltura, lavor
, anzi la stessa colla presente statua: o si consideri la voltata del
capo
, o l’attitudine delle braccia, o l’andamento del
cia a braccia intrecciansi: Ma due nel mezzo saltatori agevoli Or col
capo
, or col pie la terra appuntano Con rapida vicenda
ndin risuona la dorata veste, E mal protegge la difesa alata Il divin
capo
: fra sterili boschi Sorger vede di Marte il tempi
Parche Le minacele vietar del re di Dite. Avanti il soglio del severo
capo
Sparsero la canizie, indi i ginocchi Supplicanti
ta. Cerere, come vi accennai, ha qualche volta il medio, o cesta, sul
capo
, e Winkelmann in due belle figure della Villa Neg
rere è rappresentata sulle medaglie di Palermo come Giunone, cioè col
capo
coperto da una parte della sua veste. Osserva Win
e siegue tutto l’andamento della veste soprapostavi; priva ancora nel
capo
di ogni ornamento straordinario che simbolico pot
o ad Eleusi, e per memoria delle leggi a Cerere dovute, portavano sul
capo
libri legali, come si ricava dallo Scoliaste di
Fiammeggia: il Sole nell’età primiera È più clemente: alla sorella il
capo
Segnan picciole corna: in tale ammanto Proserpina
terno, ed era a lei Genitrice seconda. Allora avea La canizie del suo
capo
tremante Sparsa di polve, e gran pianto spargea S
d ha al di sopra alla destra Mercurio, come si distingue dall’ali sul
capo
, ed alla sinistra è Saturno turbato in vista e se
la pietosa anima: il ferro Dall’albero nell’uom converte, e tronca Il
capo
, e poscia nella querce il colpo Ripete, e allor d
enti D’Eresitton la pena. A lor consente La dea: col cenno del divino
capo
Scosse i campi ove gran messe biondeggia, E di to
sue membra, e particolarmente nelle palpebre mollemente chiuse, e nel
capo
, che pieno di grave sonnolenza pende sull’omero m
n barba puntuta, capelli acconciati quasi all’uso femminile ed ali al
capo
, che vedesi nelle medaglie della famiglia Tizia.
elazione veruna, e perchè non gli può competere quell’acconciatura di
capo
, che pur ci offrono le più sicure immagini dell’E
nte è l’immagine del Sonno incisa in questo rame, come quello che nel
capo
reclinato e cascante, nelle gambe incrocicchiate,
stro Genio sono distinte in piccole treccie riunite sulla sommità del
capo
, ma le gambe non appariscono in queste immagini,
esta relativamente a Giunone. Fu credenza degli antichi che avesse il
capo
di toro, come attesta Euripide nell’Oreste. Io pe
rdote si converrebbe, non dee ciò farci cangiar di pensiero poiché il
capo
è di moderno restauro, nè possiamo avere il piace
state, quanto per rintracciare e scoprire novelle verità. Il velo sul
capo
che vedremo dato all’ immagine di Aspasia unica n
ato nella libreria di San Marco in Venezia ci offre Cibele che ha sul
capo
un modio, in parte coperto dal peplo; sul petto d
muliebri di statura molto minore, matronalmente vestite, la prima col
capo
velato, la destra alzata verso le due deità, la s
schifo. Ma gli attributi piiì costanti di Cibele sono la torre che il
capo
le fregia, e il timpano che usa tenere nella sini
o calamo Severa musica: Dove l’edrigere Festose menadi Il corimbifero
Capo
dimenano: Dove le mistiche Lor cerimonie Con urli
che dei tuoi ruggiti Suonin le selve e i liti: Del velloso, muscoloso
Capo
altero L’inanellata chioma dorata Squassa in atto
r sangue per quei fori piombasse come pioggia addosso al devoto, e da
capo
a piedi lo tingesse. Rimosso indi il cadavere dis
cietà, nè dell’arti più necessarie. Polifemo figlio di Nettuno è loro
capo
, e porta lo stesso nome che uno degli eroi dell’I
bene di me ti disse, e magro, Sottil mi vede ogni dì più. Se dico Che
capo
e piedi gran pena mi cruccia Onde si dolga al mio
ervandosi in mano a Plutone in verun monumento. Conviene bensì al suo
capo
il medio, o calato, emblema di ricchezze e d’abbo
igie di questo nume. Osserva ancora che il calato, modio, si vede sul
capo
di quasi tutte le antichissime divinità asiatiche
situra, nell’abito e negli attributi, tranne il calato che non ha sul
capo
, benché sembrasse a Winkelmann, forse per dimenti
a del nume del tartaro, espresso perciò in qualche antica pittura col
capo
velato: onde presso i Greci avea sortito il nome
nfamati lacerato Orfeo. Ed anche allora, dal marmoreo collo Diviso il
capo
, mentre l’onda il porta Del Tracio Ebro, dicea la
sce Winkelmann; ma ha la chioma legata con benda ad uso di Giove, Col
capo
velato lo veggiamo in una delle pitture del sepol
delle sfere celesti con abiti bianchi coperti di stelle, coronate il
capo
, ed assise sopra troni risplendenti di luce, dove
esse nella morte di Meleagro, e son belle fanciulle, ora con l’ali al
capo
, or senza, distinguendosi fra loro pei singolari
ate da Sofocle sempre vergini, e talora hanno dei serpenti intorno al
capo
. Si vedono le furie anguicrinite, e con faci acce
più ambiti dall’antico lusso muliebre. La corona d’oro che cingeva il
capo
della dea si conveniva pure a Venere, che presso
igliuolo, che facendo la statua della Fortuna agli Smirnei le mise in
capo
il cielo, e in mano la cornucopia. Una Nemesi pur
bolo adornò Bupalo questo suo simulacro, e fu il polo che le pose sul
capo
. « Alcuni si contentano d’ intendere per questa v
o senza curarsi di sapere sotto che forma, e in qual guisa posava sul
capo
della Fortuna. « Gli altri spiegano questo polo p
tendo per polo una specie di celata, pìleo, quale appunto osservo sul
capo
a molte immagini della Fortuna. La nostra n’|è fo
zza parebbe che possa alludere la situazione del braccio sinistro sul
capo
, se una statuetta simile, trovata posteriormente
era, non ci apprendesse che la sua vera attitudine era di coprirsi il
capo
, quasi per gioco, dell’elmo sospeso alla sommità
vicinanza di Civitavecchia. È questo un Termine, o erma, mancante di
capo
, coir iscrizione latina che significa: A Giunone
conserva una Polinnia del tutto simile alla nostra, mancante però del
capo
, e che nell’altro palazzo a Velletri era la statu
ragica alzata dal volto, che le serve come di cuffia ed ornamento del
capo
, ed altissimi coturni alle piante. Quello che più
ma e da Plinio nei portici di Ottavia. Questa statua era mancante del
capo
: ma quello che l’è stato supplito è antico, ed ab
gura, che posando la sinistra su di una base, sta pensierosa ed ha il
capo
coperto di una specie di velo stretto a guisa di
l rame che la rappresenta è stato trascurato questo abbigliamento del
capo
, assai chiaro e visibile nell’originale. « Quest’
erei molto a crederla una Polinnia, giacché, oltre la somiglianza del
capo
colla nostra, favorisce questo sospetto la somigl
ra presso gli antichi, basta riflettere che una similissima, ma senza
capo
, è in Roma nel Palazzo Lancellotti, che un’altra
re del naturale nel palazzo Lancellotti a Velletri, mancante però del
capo
; l’altra eguale al vero, moderna per altro dal me
r crederla ancor essa una Musa, comecché mancante delle braccia e del
capo
, pure non giudicherei che fosse stata destinata c
elle belle copie di bellissimi originali. Questa all’incontro, il cui
capo
era in antico d’un pezzo stesso col rimanente, e
sempre quello arrecato dall’Aldovrandi, che crede le penne poste sul
capo
delle Muse perchè fan volare i nomi degli eroi e
Begero però è Clio. La quarta è la Musa Urania: ha un astro presso il
capo
nell’area del dritto, e nel rovescio accenna col
adramente rannodati e stretti da nastri, nè altro ornamento hanno sul
capo
. Le mani delle due estreme sono corrose dal tempo
mento delle arti greche fu trovato mancante di tutte l’estremità: del
capo
, cioè, delle braccia e delle gambe. Così mutilato
uppo, come lo indica il differente lavoro dei capelli che pendono dal
capo
, e di quelli rimasti congiunti alle spalle. Prese
mi. Affrettatevi, o servi, e alla Cadmea Soglia fìggete il sanguinoso
capo
, Dono di mia vittoria. Ahi che tal belva Mai non
li occhi increduli, e sta muta gran tempo. Misera madre: rimirando il
capo
Di Penteo ucciso. Sull’arena alfine Disperata si
glio, E della fronte illividita i giri. Le belle chiome del sanguigno
capo
, E gridando mandò tal voce: Bacco, Bacco crudel,
iami: una fiera io misera credea Svenare: or del mio figlio inalzo il
capo
, Non quello d’un leone. te felice Autonoe, che At
in un tuo figlio io ti rividi. Almeno Altra Baccante a te troncato il
capo
Avesse, e non la sventurata Agave! Penteo non acc
ocente. Che dico? ancor di sano’ue Grondano le mie mani, e pel reciso
Capo
rosseggia la materna veste! Certo ch’io libo a Ba
ende Le braccia cinte di viperei nodi: Scote le chiome, e sibilar del
capo
L’idre commosse: sulle spalle giace Parte, ed alt
iuta l’imbasciata, Iride risale al cielo. Nelristante Cibele invia il
capo
dei suoi cori e delle sue danze per riunire un’ar
e conquiste in Oriente coli’ apparecchio meno di un guerriero che del
capo
di una festa Bacchica. Arriva sulla terra fertile
e da coltivare. Bacco continua il suo cammino, e marcia contro Oronte
capo
degl’Indiani, al quale Astraide avea di già parte
bile macello degl’Indiani. Pane canta la vittoria dello dio, e Blemi,
capo
degl’ Indiani, si presenta con un ramo di ulivo p
Indiani. Dopo questa esortazione di Stafilo, Bacco invia un araldo al
capo
degl’Indiani, a Deriade per proporgli di accettar
lmo finalmente viene a consolarli, e gli annunzia il ritorno del loro
capo
. Questo inviato avea corna a guisa di luna, e una
grindiani viene per rianimare il coraggio e il furore di Deriade loro
capo
, che unisce le sue truppe, e con nuovo impeto rin
scuri Ucciso. figlia, te beata io chiamo: Tu dell’ucciso genitor sul
capo
Cigolar non udisti il crudo ferro, E non mirare g
scati duellerà o di vite nella Villa Borghese, che hanno per fondo un
capo
di vitella; e nella Pompa Bacchica di Tolomeo vi
osservare alcuni passi d’ autori, propriamente chiamavano tirso quel
capo
in cima dell’ asta: e facendosi dagli scrittori i
t’aste, le quali si veggono nei marmi, e in altre anticaglie con quel
capo
grosso e pannocchia in cima, fossero veramente i
e aste tirssi; e forse furono di tal sorte quelle dette da Appiano di
capo
largo, ch’erano adoprate anche dai cacciatori, e
nfe, dalle quali fu educato, e inol tre la benda, che copre parte del
capo
, e la mitra che vela tutto. Luciano lo deride, q
piede in una palla, che gli scopre il lato e il braccio destro, ha il
capo
inchinato sugli omeri e coronato di edera. Una Ce
llo da una parte più sottili che dall’altra dove terminano come in un
capo
di chiodo mal difende dalla petulanza di un giovi
ore avrebbe fatto preda di lui, e si sarebbe seduto vincitore sul suo
capo
: — Sul capo tuo s’assiderà renente. Oltreché simi
fatto preda di lui, e si sarebbe seduto vincitore sul suo capo: — Sul
capo
tuo s’assiderà renente. Oltreché simile azione di
ona violenti e fanatici, non misurati con legge alcuna: scotimenti di
capo
, stralunamenti di occhi, vibramenti di tutto il c
utrimento crude carni, serpenti attorti intorno alla vita, o cinti al
capo
. Questi eccessi però di furore, per cui sappiamo
orpulento con lunga e ben colta barba e chioma rannodata, coronato il
capo
e involto in grandioso pallio le membra, s’appres
se, ed i neri sopracigli il figlio Di Saturno inchinò: sull’immortale
Capo
del Sire le divine chiome S’agitare, e tremonne i
o nume sono alla Villa Albani ove servono di Cariatidi. Mancavano del
capo
e delle braccia, ma sono state risarcite in attit
un gentil serpeggiare l’ondeggiamento della mal ferma persona. Il suo
capo
è coronato di edera, la sua fronte di una fascia,
dema, dec orazione inventata da questo figlio di Giove: onde ne ha il
capo
cinto persino in quel bassorilievo, che rappresen
nsi. « Segue una coppia d’altri prigionieri: una donna acconciata nel
capo
come l’Indiano sull’elefante, ed un giovine semin
colla ferula nella manca, e la destra in atto di riposo ripiegata sul
capo
, giace in seno di una dea seminuda, velata anch’e
ferro, con gli occhi bendati e un piede sul nostro globo ; aveva sul
capo
un diadema stellato, e nell’ una mano lo scettro
on Cibele in angusto carcere ; ma poi Giove da buon figliuolo venne a
capo
di liberarli ambedue. Il più celebre tra i Titani
rede che fossero di bronzo ; e i Latini solevano offrirle in dono per
capo
d’ anno, dal che forse ebbero parimente origine l
arono Cibele con sembianze di donna veneranda e forte, e le posero in
capo
una ghirlanda di quercia, perchè un tempo gli uom
le donzelle vestite di bianco andavano da Atene ad Eleusi recando in
capo
i canestri sacri dov’era chiuso un fanciullo, un
il gran figlio di Saturno i neri Sopraccigli inchinò : su l’immortale
Capo
del Sire le divine chiome Ondeggiaro, e tremonne
in Egitto sotto la forma di una vacca o di una donna con le corna in
capo
; ma cosi gli Egiziani la confondevano con la dea
da una riprensione troppo severa, avrebbe con la sua lira spezzato il
capo
al maestro. 122. Apollo pronunziava i suoi oracol
e nacque dal sangue di Medusa (357), allorchè Perseo (353) recise il
capo
a questa Gorgone. Suol dirsi che Apollo e le Muse
chiome lunghe, folte e crespe alquanto, o con uno di quei cappelli in
capo
, che si dicono acidari, largo di sotto, ed acuto
abbia alcuni serpenti, e sopra certe poche spighe, con una corona in
capo
o di dittamo, secondo i Greci, o di diversi fiori
abbandonata da Teseo (402), c le regalò una corona d’ oro ingemmata,
capo
d’opera di Vulcano (270). Morta questa principess
quistati. Bacco è rappresentato con due corna, Mose con due raggi sul
capo
. Il tirso di Bacco fece scorrere fonti di vino, e
l’effigie di vecchi con folta barba, chioma lunga e ondeggiante, e in
capo
una corona di giunchi. Si appoggiano sopra un’ ur
che sono tra l’isola di Capri e le coste d’Italia, od in un’isola del
Capo
Peloro in Sicilia. Le principali sono queste tre
ngiarono l’una e l’altro in Alcioni. 207. Nettuno ha folta barba, in
capo
il regio diadema, ed è coronato di piante marine
con Saturno la prima età, s’innalza la statua del Tempo, composta da
capo
a piedi di varie materie gradatamente inferiori,
rappresentate con ali di pipistrello, con serpenti attorcigliati sul
capo
, e una fiaccola in mano ; ed avevano per compagni
rte, perchè d’ambedue questi si dica esser madre. Mostri di cader col
capo
innanzi fitto in un’ ombra più folta, e ’l ciel d
a verga, nell’altra tre vessiche di papavero. Dorma come infermo, col
capo
e con tutte le membra languide, e come abbandonat
e spesso la invocata divinità si mostrava sorda ai loro voti. Morfeo,
capo
degli altri sogni, era nel tempo stesso ministro
il melo adorno, E il dolce fico, e la canuta uliva, Gli piegavan sul
capo
i carchi rami ; E in quel ch’egli stendea dritta
ini del quale stanno tutti i flagelli che affliggono l’umanità. Ha in
capo
una corona d’ebano, di narcisi e di cipresso. La
, gli spaccò il cranio. Allora ne uscì fuori Minerva bell’e armata da
capo
a piedi, e già in età da poter valorosamente socc
za qualità tutte della virtù e della vera sapienza. Di consueto ha in
capo
l’elmo con sopra una civetta ; in una mano l’asta
Contesa, ivi la Forza, Ivi l’atroce inseguimento, e il diro Gorgonio
capo
, orribile prodigio Dell’Egioco signore ; quasich
alia, avrà viso allegro e ridente, abito semplice, corona d’ellera in
capo
, specchio in mano ; » Erato come preposta alle r
hi teneri, abito vago di colori e di forme, corona di mirti e rose in
capo
, lira in mano o vicina, Amorino al fianco, con ar
grazioso quasi di ballare, abito leggero, ghirlanda di varie plume in
capo
, e massime bianche e nere. Avrà una mano appoggia
e scapigliata, mezzo nuda, col viso tinto di mosto, corona di viti in
capo
, tirso in mano. Anch’ella sarà in atto di fuggire
opportabile a tutti, e fu espulso dal cielo. 284. È rappresentato col
capo
coperto da un berretto ornato di sonagli con una
ri ; gli sta presso una fiaccola arrovesciata, e a stento si regge il
capo
con una mano sotto il mento. I vapori del vino, l
ti ; volle anche tentare di render la vita agli estinti, e ne venne a
capo
con Ippolito figlio di Teseo. Allora Giove, temen
e semplice donzelletta, adorna di ghirlande e di mazzi, e recando in
capo
una paniera di fiori : Salve, o sorriso degli De
rve. In mezzo a tutti Dell’onde il re da’gorghi imi commoto Sporge il
capo
divino, e, al carro addutti Gli alipedi immortali
i adoratori, e ogni dì muta favoriti e ministri. Il cielo le posa sul
capo
: ed ella reca in mano nello stesso tempo il fuoc
quali alla fine accelera la ruina : Lieve ed alta dal suolo ella sul
capo
De’ mortali cammina, e lo perturba ; E a ben altr
e sopra terra Se ’n va movendo, e sormontando all’ aura, Tanto che ’l
capo
infra le nubi asconde. Dicon, che già la nostra m
sulle pareti, è vestita di bianco a guisa di matrona romana, ed ha in
capo
un berretto frigio, poichè davasi questo berretto
to di posar saldamente, e dall’ altro di aver pronti i passi. Alzi il
capo
a mirare l’Aurora, e paia sdegnata ch’ella si sia
sì che non possa prontamente ripigliarlo. E, dove la Vigilanza ha in
capo
un gallo che canta, a questa si può fare ai piedi
l paese prossimo al giardino delle Esperidi ; e bisognava recidere il
capo
alla tremenda Medusa. Il re sperava ch’ei sarebbe
asse unitamente ad una corona che Anfitrite (188) gli aveva posto sul
capo
. Tuttavia questa opinione merita poca fede, essen
lla perfidia di Teseo, e sposandola, le donò una bella corona d’ oro,
capo
d’ opera di Vulcano (270), e che fu poi collocata
ono rappresentati in due giovani di rara bellezza, coperti d’ armi da
capo
a piedi e con due cavalli bianchi ; il loro elmo
lancia. Talora si abbracciano, ed una lucida stella splende sul loro
capo
. Giasone, Medea, Gli Argonauti. 448. Giaso
rnasse vittorioso dalla Colchide (oggidì Georgia russa o Mingrelia in
capo
al Mar Nero) dov’ era questo tesoro. 449. Il Vell
incarco. 450. Frisso arrivò senza rischio, ma spossato, presso ad un
capo
vicino a Colco, e vi si addormentò. Già gli abita
uno nel golfo di Corinto. Tutti questi avventurieri s’ imbarcarono al
capo
di Magnesia in Macedonia, entrarono nel Ponto Eus
doveva esser compito in un giorno. 454. Giasone venne felicemente a
capo
di tutto, ma con l’ ajuto di Medea, figliuola del
i non intenerire quei barbari, si lanciò in mare con una ghirlanda in
capo
e con la lira in mano. 480. Quand’ecco un delfino
dietro alla nave, guizza a raccorlo sul suo dosso, e lo reca fino al
capo
Tenaro in Laconia, di dove Arione passò a Corinto
città dell’universo.95 Ma sotto il regno di Priamo restò distrutta da
capo
a fondo dall’armata dei Greci collegati a vendica
isse (568) ec. 525. Fra i Trojani furono Priamo (587), re di Troja, e
capo
dell’esercito trojano, Ettore (591) e Paride (597
due nel collo Gli racchiusero il fiato, e le bocche alte Entro al suo
capo
fieramente infisse, Gli addentarono il teschio. E
a delle arti antiche in quella Roma che ne meritò il retaggio. Questo
capo
lavoro del Laocoonte è attribuito allo scalpello
ziava oracoli alle falde del Parnaso, e che ordinò loro di velarsi il
capo
e di andar gettando dietro le spalle le ossa dell
meritarono la corona. Ma appena l’ebbero essi ricevuta, la posero sul
capo
del loro padre ; e prendendolo sulle spalle lo co
svolazzando, sia più grata la corsa e più festiva ; ma pure hanno il
capo
ricoperto di un elmo leggiero, a difesa delle tem
lestia n’ebbero gli spettatori, costretti a ricoprirsi colle vesti il
capo
. Dall’altro lato comparivano intanto senza alcuno
avrebbe sentito pietà di lui. Ma reso crudele dall’ira, abbassato il
capo
, si abbandonò contro di quello, siccome un toro c
gioghi, ed or questi ed or quegli Sporgea più innanzi de’ corsier col
capo
. Ma il misero garzon, ritto sul cocchio Gli altri
alcetta, e nell’altra un mazzo di spighe già legate. L’ Autunno ha in
capo
un paniere di frutti e nelle mani un grappolo d’u
Iside, e non già dalle lunghe piogge dell’Etiopia. 705. Osiride ha in
capo
una specie di mitra, dalla quale spuntano due cor
ovimento della natura, il secondo la fecondità del Nilo. Talora ha in
capo
un velo svolazzante ; il globo della terra sotto
rdoti d’Iside, detti Isiadi, viveano celibi e poveri ; si radevano il
capo
, non mangiavano carne di maiale nè carne salata,
anno i loro Druidi o sacerdoti andavano a raccorla con gran pompa. Il
capo
dei Druidi, al cospetto del popolo, saliva sull’a
ll’albero, e segava con una falcetta d’oro quel vischio, il quale pel
capo
d’anno era distribuito al popolo qual cosa santa
lle ricchezze sotto l’immagine di uomo colla testa di uccello, con in
capo
una mitra di carta dipinta. Un altro dei loro ido
sacerdote. Qnest’Eumolpo era poeta, e diventò uomo piene di senun. Fu
capo
di un’illustre famiglia detta degli Eumolpidi che
orni, e che intanto si ricreassero e imbandissero lauta mensa ; ma in
capo
a quel tempo furon trovati morti nei loro letti.
posizione di quesla città. Basti ricordare cho Troja stava presso al
capo
Sigeo e all’Ellesponto, nella pianura del Mendere
l giogo in quesla parte a lo qualla Stimolaado I giovenehl. E coma al
capo
Ginngean dei solco, no nom che giva ia volla, Lor
i Bresciani e ai Bergamaschi là dove la riva è più bassa. 134. Mette
capo
, comincia. 135. Governo ò un castello detto ora
adre ed il figlio. Da quel momento fu oppresso da un terribile mal di
capo
. Avendo implorato l’aiuto di Vulcano, questi con
gli spaccò il cranio ; dal cervello ne sortì Minerva tutta armata da
capo
a piedi. Ella aiutò suo padre nella guerra contro
a come una donna di una bellezza semplice, nobile e grave ; armata da
capo
a piedi, coll’elmo in testa, colla lancia in una
o fu beffeggiato e deriso. Si rappresenta questo Dio sempre armato da
capo
a piedi, con un gallo vicino, per aver convertito
ina e delle arti. Viveva in mezzo delle nove Muse delle quali si fece
capo
ed abitava con esse i monti Parnaso, Elicona, Pie
i sparsi sugli omeri ; con una cetra in mano, una corona d’alloro sul
capo
, con parecchi strumenti d’arti a lui vicini e sop
ora sopra di un carro tirato da due tigri, da linci e da pantere, col
capo
inghirlandato di pampani e di edera, ora con una
no di quei che diedero l’assalto al cielo e che toccava le nuvole col
capo
, si agitò di tal maniera la Sicilia, che Plutone
di Lavoro nel regno di Napoli, l’altro per una caverna nel Tenaro, or
capo
di Maina, promontorio del Peloponneso. Ovidio ne
nguinati, con ali di pipistrello, con serpenti intreociati intorno al
capo
, con una torcia ardente in mano ed un flagello di
lcuni furono presi per le anime stesse de’ trapassati, e Plutone come
capo
e sovrano de’ Mani fu detto Summanus. Si innalzav
ere, è l’emblema di un ambizioso principe che lunga pezza ravvolse in
capo
dei grandi disegni senza eseguirli. Flegia re de
ni di statura alta, vecchio, con capelli canuti, di aspetto cupo, col
capo
circondato di nuvole, e stillante acqua da tutte
i seguaci correvano di notte in maschera al chiarore delle torce, col
capo
cinto di fiori, accompagnati da garzoni e da donz
bello, di leggiadre forme, col viso acceso dall’ebrezza, coronato il
capo
di rose, con una face nella mano destra che sta p
lmente sotto la figura di un uomo grave ora imberbe, ora barbuto, col
capo
coronato d’alloro, tenendo in mano un bastone, cu
Si rappresenta coll’ali, armata di facelle e di serpenti, portando iu
capo
una corona di corna di cervo. Questa sì temuta di
e ; diffatti in alcune statue di questa Dea, veggonsi al dissopra del
capo
di lei rappresentate le Ore. Ebbero l’incarico an
, per quanto si dice, chiamansi sue figlie. Allorchè Perseo troncò il
capo
di Medusa, dalle gocce del sangue che caddero da
a nave ne uscì Crisaore, celebre artefice in metalli ed il Pegaso. Il
capo
della Medusa, comperando dell’oro dagli Africani
cun velo, era ombreggiata da una capellatura sparsa al vento. Il loro
capo
era cinto da una corona di foglie di quercia, ed
L’Autunno ha nelle mani de’ grappoli d’uva o un paniere di frutti sul
capo
. L’Inverno ben vestito ed il capo coperto, sta pr
li d’uva o un paniere di frutti sul capo. L’Inverno ben vestito ed il
capo
coperto, sta presso di un albero spoglio di verdu
di tutte queste basterà accennare le principali. Giove presiedeva al
capo
, Nettuno al petto, il Genio alla fronte, Giunone
la sua pelle di leone, vi si coricò sopra, si pose la mazza sotto il
capo
e ordinò a Filottete di appiccarvi il fuoco e di
ppo bianco. Quest’albero gli era consacrato, perchè se n’era cinto il
capo
quando discese nell’inferno : ciò che toccavagli
era cinto il capo quando discese nell’inferno : ciò che toccavagli il
capo
conservò il suo bianco colore, mentre la parte es
osi di Argo, di Sparta, di Micene e di Corinto sotto il comando di un
capo
Etolio. Dalle tante gesta di Ercole e dalle diver
, lo punì convertendolo nel monte dello stesso nome presentendogli il
capo
di Medusa, e gli rapì i pomi da lui accuratamente
promessa ; e dopo aver uccisi vari delle genti di Fineo, scoprendo il
capo
di Medusa pietrificò tutti gli altri con Fineo me
ue nozze con Ippodamia figlia di Enomao invitato i Centauri, Folo lor
capo
tentò di rapirgliela ; ma coll’aiuto di Teseo i C
stesso si unì a loro, e concedette a Giasone l’onore d’essere il loro
capo
e condottiero, siccome a quello cui per prossimit
ito di ciascuno. Giasone promotore dell’impresa ne fu riconosciuto il
capo
. Tra questi principi i più distinti erano Castore
de il suo nome ; Tifi ne fu il piloto. Gli Argonauti s’imbarcarono al
capo
di Magnesia in Tessaglia. Approdarono all’isola d
o dalla stanchezza e dal dolore oppresso approdò col suo montone a un
capo
abitato da barbari vicino a Colco ed ivi si addor
ta a Meleagro. Volle egli però ad Atalanta offerirne in ricompensa il
capo
e la pelle ; opponendosi a ciò gli zii di lui Tos
si trovò alla famosa caccia del cinghiale di Calidone, e che Meleagro
capo
di questa spendizione ne divenne innamorato ; che
che Meleagro finì di uccidere, questo giovine principe le presentò il
capo
di quel cinghiale, dicendole : « Egli è ben giust
ta. In vista del vasto suo potere Agamennone fu scelto a voce unanime
capo
dell’armata de’ Greci, per la spedizione contro i
ne di uomini gravati di catene, a non potere nè alzare, nè muovere il
capo
, irradiando a loro spalle una luce, che solo per
a Βαξειν, infuriare. È nominato ancora Briseo da Βριθειν aggravare il
capo
; e Fiso da φλυειν, letificare, e ciò tutto dagli
e la emissione de’raggi del Sole in verso la terra — gli ponevano sul
capo
un canestro di oro, per significare la luce etere
zione, come certamente appo tutte le nazioni a gli schiavi si rade il
capo
. » 25. Mercvrio — Dio dell’eloquenza e della merc
a e della lira, destro callidissimo in depredare, alato i piedi ed il
capo
, messaggiero degli Dei e degli uomini. Traendone
che vendono v’ha di mezzo il discorso. Gli posero le ali a’piedi e al
capo
, chè il parlare va rapido per l’aria. Portò il no
oi, e il dominio quiritario, che questi si serbarono ; con due ali in
capo
alla verga, per significare, il dominio eminente
nterpetrazione può avere l’altro mito — aver fenduto con una scure il
capo
di Giove, e che ne sia uscita fuori Minerva, Dea
a gli uomini nudriti del frutto di questo albero. Le si mettevano sul
capo
alcune torri, e chiavi in mano, per indicare con
ventore delle belle arti e delle armi guerriere. La vogliono nata dal
capo
di Giove, fendendonelo Vulcano : intendevasi con
tasia fiera egualmente e goffa, che Vulcano con una scure fendette il
capo
di Giove, onde nacque Minerva, volendo essi dire,
testa, perchè non sapendo dire in astratto regno, in concreto dissero
capo
… In cotale favola i filosofi ficcarono la più sub
coda di serpe, dal petto di capra, indice della terra selvosa, e dal
capo
di leone sbuffante fiamme. E come in fine narross
dei Pesci, ed è fissato dalla levata Eliaca del Pegiso, che avanza il
capo
su l’Aquario, ovvero Euristeo figlio di Cirene. V
I. Ercole trionfa di un cane spaventoso dalla coda di serpente, e dal
capo
di ceraste — risponde al passar del sole nei Gemi
lla Sfinge Cadmea, che fu dipinta da’poeti avere il corpo di cane, il
capo
ed il volto di donzella, le ali di uccello e voce
ivinità, e delle Minori pure per mezzo di Annotazioni al fine di ogni
Capo
, onde non interrompere il filo della lettura, si
c) poi vuole che sieno stati così detti dall’ agitare che facevano il
capo
, mentre ballavano, e in mezzo il suono di timpani
opra un asino, e anche in quel tempo suonavano il timpano(d). Il loro
capo
si chiamava Archigallo. Questi cingeva in capo un
il timpano(d). Il loro capo si chiamava Archigallo. Questi cingeva in
capo
una mitra, al collo una gran collana, che gli dis
uovamente fertile(a). Cibele comparisce dipinta con corona di toni il
capo
, donde le derivò appresso i Greci il nome a Pirgo
Finalmente le si diede anche le scettro in mano. Le torri sul di lei
capo
indicano, che Cibe le fu la prima, che insegnò a
vi anche un Sacerdote, detto Stefanoforo dalla corona, che portava in
capo
. Al tempo di tali Feste le predette donne portava
guisa la terra. Eglino per consiglio della Dea. Temide si velarono il
capo
, si sciolsero Ie vesti, e gettarono dietro allo l
ti festeggiavano la sacra ceremonia. Il simulacro allora, muovendo il
capo
, accennava dove voleva andarsene ; e faceva altri
o un altro guerriero, coperto con nera pelle di capra. Santio girò il
capo
per vedere chi era seco, e restò frattanto da Mel
ano, ch’ egli avesse preso la strada dell’ Inferno. Plutone porta in
capo
un elmo ammirabile, perchè esso fa scorgere tutti
co lui al gioco del disco ; ed essendo questo ricaduto con impeto sul
capo
di Giacinto, talmente lo colpì, che lo mise a mor
rò si presentava al Nume per interrogarlo, senzachè fosse coronato il
capo
, e senzachè offerisse sacrifizj e ricchi doni (c)
coperto di magnifica e lunga veste, co’ capelli sparsi, e cingeva in
capo
una corona d’ oro. Venivano poscia due cori, l’ u
per portarli poi in mano coll’ oggetto di onorare il Nume. Polemata,
capo
de’Beozj, vide in sogno un giovane, che lo regala
cornucopio, per simboleggiare l’ abbondanza, ch’ egli produce. Ha in
capo
una corona di raggi, ed è tirato sopra un carro d
l’ inventore della Poesia e della Musica, e però viene tenuto come il
capo
delle Muse(d) (32), figlie di Giove e di Mnemosin
ve. La ceremonia consisteva nell’applicare leggìermente una spada sul
capo
d’ una vittima umana ; e alcune gocce, sparse in
igioniero da certi corsali Tineni, poi liberato dalla figlia del loro
capo
, la quale se n’era invaghita, alzò sopra un Promo
orata, e avea il soprannome di Architide (f), compariva afflitta, col
capo
coperto, e appoggiato sulla sinistra in atto di p
itore (c). Con tale titolo ebbe altri tempj nella Grecia(d), e uno al
Capo
di Tenaro, nella Laconia, sull’ingresso della gro
e lo stesso Nume, poco tempo dopo sorpreso da gagliardissimo dolor di
capo
, ricorse a Vulcano, il quale con un colpo d’accet
e la collera, si avventò contro Aracne, e la percosse colla spola nel
capo
. Non meno la rabbia, che il rossore ridussero la
appena gli giunge alle ginocchia, con beretta rotonda e appuntita in
capo
, tutto sparso di sudore, e annerito la fronte dal
no sdrajati, con un gomito sopra un’ urna, co’ capelli bagnati, e col
capo
coronato di canne, delle quali ne tengono talvolt
beveano, erano coronate di fiori. Nel fine del pranzo si ungevano il
capo
d’unguenti odorosi, i quali giudicavano opportuni
misura usavano. Per la medesima ragione si ornavano anche di fiori il
capo
, il collo, e’l petto(a). (18). La Sintesi era un
oi di cinque, e finalmente di quindici. Il più vecchio d’età n’era il
capo
, echiamavasi il Maestro del Collegio (e). Gli Aug
i gli Auguri porsi a sedere verso l’Oriente, e dopo essersi velato il
capo
, usavano d’un bastone curvo nella parte superiore
rbavansi vergini. Festo accenna una legge, per cui era loro reciso il
capo
. S’introdusse poi anche il costume di seppellirle
ritavano. Vestivano un abito di porpora, si ornavano di una corona il
capo
, e stringevano in mano una bacchetta, da cui si d
canti, mentre celebravano le di lui Feste, solevano inghirlandarsi il
capo
di quegli animali, o cingersene il seno, o string
e Filomela, la quale dopo d’avergli squarciata la gola, e troncato il
capo
, lo divise ancor palpitante in più pezzi, ponendo
divertirsi seco lui. Comparve allora Filomela, e gettò sulla mensa il
capo
del fanciulletto. Stette Tereo per qualche tempo
sua. La sposa allora vestivasi di lunga e nuova tonaca, e ornavasi il
capo
di fiori, o d’erbe odorifere, ch’ella stessa dove
, e Medusa. Quest’ultima era mortale(h). Aveano le mani di bronzo, il
capo
pieno di serpenti, le ali di color d’oro all spal
re, che precipiti sopra di se un gran sasso, il quale sovrasta al suo
capo
(c). I Mitografi neppure vanno d’accordo nell’ esp
bbiosissima a vista di un albero pieno di frutta, che gli pendeva sul
capo
, e di una sorgente d’acqua, che gli toccava le la
labbra(a). Cicerone vuole, che sovrastasse una gran pietra al di lui
capo
, e che questo ne venisse percosso, ogni qual volt
tessa non sorprendeva alcuno, se prima Proserpina non avea svelto dal
capo
del moribondo un capello, detto perciò fatale. Ne
Vi fu preso Agamede. Trofonio, non potendo liberarnelo, gli troncò il
capo
, affinchè nè il fratello fosse riconosciuto, nè e
(g). Ella precede il Sole(h), coperta di gran velo, con una stella in
capo
, e assisa sopra un carro, tirato da quattro(i), o
ugnale nell’altra(c). Terpsicore presiede alle danze. Questa porta in
capo
una corona, e ha in mano un flauto, o un’arpa, o
al sangue di Medusa, sgorgato sul terreno, quando Perseo le recise il
capo
, come più diffusamente vedremo(i). Esiodo poi pre
rivelò a gente profana i più secreti Misterj. Dicesi eziandio, che il
capo
e la lira di lui, gettati nell’ Ebro, furono dall
rta. Oltre le amare lagrime e i singulti si si aspergeva di cenere il
capo
(b). In Grecia i maschi al tempo di lutto nutrivan
uivano gli amici e i parenti. Presso i Romani i figli comparivano col
capo
coperto di velo nero, e le figlie scoperte, e co’
Mutino, o Tutino, o Tutuno, o Tutano, cui le donne sacrificavano col
capo
coperto d’un velo. La vittima d’ordinario era l’a
disco, che egli aveva inventato, il disco ricadde sventuratamente sul
capo
di Acrise con tanta violenza che questi ne morì.
donne ministre di questo culto piangendo correvano per le strade col
capo
raso, battendosi il petto. In Alessandria la regi
ori. Ma non gioì a lungo del frutto del sangue, imperocchè Giasone, a
capo
degli Argonauti, venne a farsi render conto del m
e d’Argo e di Micene figlio di Plistene, e nipote d’Atreo. Egli fu il
capo
dell’armata Greca che dopo 10 anni d’assedio espu
ll’altro sia Che ha membra di gigante, e va sovrano Degli omeri e del
capo
agli altri tutti ? Il grande Aiace, rispondea rac
— Una delle cinquanta Nereide. 415. Anfinomea. — Fu madre di Giasone,
capo
degli Argonauti. Credendo che il figlio fosse mor
si a battere seguito dai suoi. Alle inattese parole, Xanto rivolse il
capo
per vedere chi lo seguisse, e Melanto allora gli
abitava la terra. Era il dio della Poesia, della Musica e delle Arti.
Capo
delle nove muse, abitava con esse il monte Parnas
parse, Che tolse al corpo il grande, il duro e’ l greve : Con picciol
capo
, e ventre a un tratto apparse Un animal lanuginos
a tonaca ed un mantello che gli scendevano sino ai piedi : portava il
capo
coperto da un berretto frigio, e al collo un vezz
amo, Tifiso, Zeto etc. Gli Argonauti s’imbarcarono nella Tessaglia al
capo
di Magnesia, e dopo aver toccato l’isola di Lemno
guance meste : Al volto antico quell’arca e quell’ombra. Quel velo al
capo
, al dosso quella veste Dà, ch’una vecchia balia o
e sei gli partoriro. Queste talor ruzzando alla campagna, Correan sul
capo
delle bionde ariste Senza pur sgretoiarle : o se
ricoverse ; ma di tigre un cuoio. Le facea veste intorno e cuffia in
capo
. Il fanciullesco suo primo diletto E ’l primo stu
otto le sembianze d’una donna bellissima, con una corona di torri sul
capo
, circondata da animali, con una gonna seminata di
Giove sul monte Etna, ove secondo la tradizione, il Dio Vulcano, loro
capo
, aveva la sua officina. Buon numero di essi erano
ura di una donna vestita di una lunga tunica di diversi colori, e col
capo
cinto d’una corona di sette stelle. 1204. Cnef o
mbianze d’un giovine dalla faccia arrossita per l’ubbriachezza, e col
capo
coronato di rose, secondo si costumava nei banche
era scritto : All’Iddio sconosciuto. Diodati — Falli degli apostoli
Capo
XVII. Dei del cielo. Sotto questa denomina
i arme intanto Sgombrar di casa, e la mia fida spada Mi sottrasse del
capo
. Indi la porta Aperse, e Menelao dentro v’accolse
vascello sul quale essi erano imbarcati era detto Deliade o Teoro. Il
capo
della deputazione chiamavasi Arciteoro. Le feste
stro d’autunno, Che lavato nel mar splende più bello, Tal mandava dal
capo
e dalle spalle Divin foco l’eroe. Omero. — Iliad
an numero di collegi. In uno di questi risiedeva il gran sacerdote, o
capo
supremo dei Druidi. L’autorità dei Druidi ed il l
Contesa, ivi la Forza, Ivi l’atroce Inseguimento, e il diro Gorgonto
capo
, orribile prodigio Dell’ Egioco signor. Omero —
mitologica, si attennero a reggimento repubblicano, eleggendo a loro
capo
Epidauro. Durante il periodo delle guerre persian
o la spada, ed alla tempia Deiporo fendendo gli dirompe L’elmo, e dal
capo
glielo sbalza in terra. Ruzzolò risonante la cela
i dava per iscritto, comunicava ancora il suo volere, sia chinando il
capo
, sia con far cenno con le braccia. La città di Co
te, e pazzo di dolore, empì l’aria di altissime grida, imprecando sul
capo
del padre le maledizioni del cielo. Ed essendosi
ad una punta di terra conosciuta anche oggi sotto la denominazione di
Capo
Miseno. Dimorando nella Campania si recò a Cuma n
i che il superbo Ilion fu combusto. Dante — Inferno — Canto I. …….
Capo
e re nostro Era pur dianzi Enea, di cui più giust
ero consultato l’oracolo, e che questo imponesse loro di prendere per
capo
un uomo che avesse tre occhi. Nel cammino essi in
, allora, ritennero Ossilo come inviato dai numi e lo scelsero a loro
capo
e sotto i suoi ordini, non mancando egli nè di co
esenta come figlio di Giasone. Gli Argonauti scelsero Ercole per loro
capo
ma egli ricusò quest’onore temendo di maggiorment
r assediare la città di O calia di cui si rende padrone. Abbordato al
capo
Cineo nell’Eubea, Ercole vi innalzò un altare a G
’afferra Alla giuntura, e via l’avventa incontro Ad alto scoglio : il
capo
gli si spezza Per mezzo, e misto col sangue e le
e un tempio a lui sacro. Così il tempio di Cillene era fabbricato sul
capo
Ermino ; quello d’Epidauro s’innalzava presso il
ovino, al cocchio il lega. Andar lasciando strascinato a terra Il bel
capo
. Sul carro indi salito Con l’elevate glorïose spo
i le sacerdotesse di quei misteri. 1918. Evandro — Così aveva nome il
capo
della prima colonia stabilita dagli Arcadi in Ita
gli sguardi si trovò così miracolosamente guarito che potè leggere da
capo
a fondo il contenuto di quel foglio, Allora rese
a ; e sopra terra Sen va movendo e sormontando a l’aura, Tanto che ’l
capo
infra le nubi asconde, Dicon che già la nostra ma
— Ci ammaestra la tradizione storico-favolosa, che così aveva nome il
capo
dei pastori di Numitore, re della città di Alba.
Reso acceorto di questo il genitore, Mi maledisse, ed invocò sul mio
Capo
l’orrende Eumenidi. pregando Che mal concesso non
valse a dissetarlo, e le frecce istesse che aveano richiamato sul suo
capo
l’ira degli dei, servirono a prolungargli la vita
si sapesse mortalmente odiato da Filottete, acconsenti di mettersi a
capo
di un’ altra deputazione, e di muovere alla volta
iero, D’alma privo cader con mie quadrella Quel Paride farai, funesto
capo
Di tutti mali, e struggerai di Troja La fortuna e
otto ad una rupe che minaccia di cadergli da un momento all’altro sul
capo
e schiacciarlo sotto l’immano peso. Come io vidi
lla piastrella, Telamone nel lanciare la sua, ferì così gravemente al
capo
il piccolo Foco che l’uccise sul colpo. Eaco, lor
festa. 2042. Forbante. — Uomo sanguinario e crudele, il quale eletto
capo
dei popoli Flegiani, postosi alla testa di un for
egli sciagurati, a cui un qualche atroce delitto aveva richiamato sul
capo
la terribile espiazione, di cui le furie si facev
teo, Menezio, Epimeteo ed Atlante. I grecî riconoscevano Giapeto come
capo
della loro schiatta, e ritenevano non esservi cos
di persona e d’armi Riguardevole e fiero, e sopra tutti Con tutto ’l
capo
, in campo appresentossi. Virgilio — Eneide — Lib
niva rappresentato come un giovanetto, coperto d’un gran velo che dal
capo
gli scendeva fino ai piedi, e avente una torcia n
la con le ali spiegate. La tradizione aggiunge che al muovere del suo
capo
divino, tremasse il mondo. egli dal seggio Più s
egli dal seggio Più sublime, appoggiato in sull’eburneo Scettro, del
capo
la tremenda chioma Squassò tre volte e quattro, e
d’un manto reale ; con uno scettro in una mano, e con una corona sul
capo
, irradiata di raggi. Ai suoi piedi riposava comun
stesso nome. ………E così detto, Grama e dolente, di ceruleo ammanto Il
capo
si coverse. Indi correndo Nel suo fiume gittossi,
nte, fece molti tentativi per scioglierlo ; ma non essendone venuto a
capo
, temendo che i suoi soldati non avessero da ciò t
dittorie sono le opinioni sulle Gorgoni. Infatti il Fourmont, facendo
capo
alle lingue orientali, scopre nel nome delle tre
oni una razza di cavalle allevate dai Fenici, i quali avevano un loro
capo
per nome Perseo. Queste erano le donne coperte di
lla dea. Tolta così questa prima ragione del male, venne facilmente a
capo
, con la protezione di Apollo, del suo intento, ed
agioni e con lagrime e con lusinghe tenta, ma invano, di stornare dal
capo
amatissimo della figlia il destino inesorabile ;
ratti del volto d’una bellezza regolare e severa ; con una corona sul
capo
come regina della medicina ; con una coppa nella
lustral : ma lo respingan tutti Da’ proprii lari : ei d’ogni danno è
capo
. Chiaro il disse l’oracolo. Del nume Cosi le part
e, e in un accesso di questa abberrazione schiacciò contro il muro il
capo
del proprio figliuolo Learco. Tosto in mezzo all
re vino assoluto onde conservarsi più caste : portavano finalmente il
capo
completamente raso. 2335. Iside. — La maggiore di
ente agl’ inverecondi ministri di quelle orgie e di prender parte col
capo
raso a quelle infami lascivie. 2337. Ismene. — Fi
i del morto eroe, sotto la sua protezione. E quando Euristeo mosse, a
capo
d’un esercito, contro gli Eraclidi, Jolao, sebben
lo chiamato Josso. Divenuto adulto, egli si stabilì nella Caria, e fu
capo
di una colonia da cui poi discesero gli Jossidi.
he i dogmi della religione giappone e ammettono un ente supremo, come
capo
di tutti i Kamis. I templi di queste divinità, al
collo, il petto e le braccia della divinità ; un fiore gli adorna il
capo
; mentre ai suoi piedi è deposto un grosso corno
e intanto di Laocoonte fu ritenuta da tutti come un sacrilegio, e sul
capo
di lui la cieca superstizione de’suoi concittadin
due nel collo Gli racchiusero il fiato, e le bocche alte Entro al suo
capo
fieramente infisse Gli addentarono il teschio. Eg
penore che seguì il padre suo all’assedio di Troja, ov’egli si recò a
capo
delle milizie arcadi. Laodice fu a parte di ogni
uegl’empi, richiamò con disperate grida la vendetta dei numi sul loro
capo
, e Giove non sordo alla preghiera della sua amant
odo che la ricca acconciatura di perle, di cui ella aveva fregiato il
capo
, fu preda delle fiamme ; e il fuoco attaccandosi
l’appellazione di Lete, che metteva foce nel Mediterraneo, vicino al
capo
delle sirti, e del quale la tradizione mitologica
rsero ad Aiace figliuolo d’Oileo. Appiccatasi la battaglia, Leonimo a
capo
dei Crotoniati, attaccò i nemici, venendo alle ma
a statua che la rappresentava col seno coperto di più mammelle, e col
capo
coronato da due vittorie. 2489. Leucosia. — Una d
lcuni monumenti, al dio Silvano, coronato di edera e con le corna sul
capo
. Forse in tal modo veniva onorato quel dio sul li
a, ed allora veniva raffigurata dai pagani con una luna crescente sul
capo
, con una torcia accesa nella destra e coperta d’u
cherzavano con essa come con la loro madre, e l’animale rivolgendo il
capo
, accarezzava con la lingua i due infanti, come pr
54. Antemoisia, moglie di Tantalo pagina 36 N° 921. Camilli (leggi a
capo
del rigo) » 68 1. Pindaro. — Il maggior p
gli auspicii ; o se sia veramente patronimica, per la derivazione del
capo
della loro razza, a nome Pelasgo. I Pelasgi, segu
atore dei Greci, e più specialmente degli Ateniesi. — 1579. Meone,
capo
degli Atiadi, fondatore dei Lidii. — 1549. Cad
e sposò Perseo. — Megapente, figlio di Preto, pronipote di Danao,
capo
della terza casata d’Argo, detta Pretide. — A
storia essere stato Sisifo, figlio di Deucalione (altri dice d’Eolo),
capo
dei Sisifidi che tennero lo stato finché non furo
i, e condotti tutti da Ettore figlio di Priamo, i Dardanii, con a lor
capo
Enea figlio d’Anchise, gli abitanti di Zelea sull
pretesto quindi d’acquistarsi immortale gloria lo spedì a troncare il
capo
alla Gorgone Medusa. Il cimento scabroso non atte
Avvenne, che il Disco, gettato di tutta forza da Perseo, lo colpì nel
capo
, e lo uccise. Perseo ne concepì tal’estremo dolor
ente Ercole a alvargli la vita. Questo Eroe prese una falce, trono il
capo
a quel tiranno, liberò Piplea, e la rendette a Da
vea denominata Eraclea per onorare il suo benefattone. Colui, fattosi
capo
de’ ribelli, privò di vita Creonte, s’impossessò
pio doveano serbarsi sempre casti, ed erano tenuti a sacrificarvi col
capo
raso, e co’ piedi ignudi. Neppure potevano avvici
lo fece cadere appiè di quell’ara. Aceorsero i Greci a recidergli il
capo
, e ne strascinarono il corpo sulla spiaggia del m
tudine di forestieri. Da un altare uscì pure una fiamma, che cinse il
capo
di Lavinia, e poi si sparse per tutto il di lei p
ssenj cogli Spartani si cuoprirono con bianca veste, con berretta sul
capo
, e con picca in mano. Sotto tali sembianze compar
per indicare, ch’essa non invecchia mai, ed è sempre la medesima ; a
capo
scoperto, per dimostrare, che l’amico niente occu
Vizio si mostra con un freno sotto i piedi in atto di conculcarlo. In
capo
ha varie penne di Pavone. Queste alludono alla su
ndocilità è resistenza nel fare quel che si dovrebbe. Sta sul di lei
capo
un velo nero, perchè ques colore, come non è susc
significate, ch’essa si pasce di sangue e di strage. Le sta sopta il
capo
un Ussignuolo, per alludere alla favola di Progne
quace. Le lingue indicano anch’esse il continuo ciarlare. In cima del
capo
ha una Rondine, la quale, come la Cicala, sta in
ignificare la prontezza del Detrattore nel dire male di tutti. Ha sul
capo
un velo nero, perchè è proprio della Detrazione l
ggiata sulla sinistra, e col gomito di questa sul ginocchio. Tiene il
capo
chino, e cinto con panno nero. Nella destra il pe
de, per simboleggiare le speranze, continuo pascolo di chi giuoca. In
capo
ha una mezza luna e un oriuolo. Quella risveglia
libertà agli schiavi, davano loro un pileo, con cui si cuoprissero il
capo
, mentre per lo innanzi dovevano averlo sempre nud
ssesso di qualche bene. Si dimostra d’aspetto grazioso e bello. Ha il
capo
e la veste, sparsi di fiori, perchè di questi sol
i Persia, volendo esperimentare la di lui forza, pose sopra il di lui
capo
tre de’ più forti della sua Guardia, e Polidamant
le Medaglie della Grecia Italica e di Sicilia viene rappresentato col
capo
d’uomo, e col corpo di bue (a). (d). Apollod. l
ste Ninfe gli restituirono l’ anello, e Anfitrite gli pose altresì in
capo
l’anzidetta corona. Portato finalmente sul dorso
il padre di lui contrastavano tra loro intomo alla fuga, apparve sul
capo
di Ascanio una piccola fiamma, la quale nè gli re
essersi impadronito delle di lui spoglie, voleva anche recider gli il
capo
; ma Ajace, figlio di Telamone, lo mise in fuga,
i vascelli secondo Igino(h), o sopra quaranta secondo Omero(i). Piro,
capo
de’Traci, spirò per mano di lui(l). Toante era sì
le spalle curve, che gli si rovesciavano sul petto. Era appuntito nel
capo
, e coperto di pochissimi capelli. Egli fece i più
ea, e Pattenope(e). Abitavano, dice Servio(f), in un’Isola, vicina al
Capo
di Sicilia, e detta Peloro, cinta da scoscesi sco
a del padre, gli amanti diPenelope cospirarono contro la di lui vita.
Capo
della congiura fu Antinoo, figlio d’ Eupiteo. Anf
llorchè Giove mandò due Aquile, le quali, volando con gran romore sul
capo
di coloro, presero a stracciare agli stessi le gu
crittori latini ne parlano con tante lodi da far credere che fosse un
capo
lavoro dell’arte tragica76 ; e tanto più è da lam
co quelle regioni, trovarono Orfeo, e furibonde lo fecero a brani. Il
capo
di lui ruotolando giù per le balze del Rodope cad
dell’Idra. Gli Astronomi moderni dopo la scoperta dell’America e del
Capo
di Buona Speranza avendo osservate le costellazio
secondo quel che dice Plutarco, « uccise Tèrmero cozzando insieme col
capo
. » Di questo nuovo genere di duello ad imitazione
ci dice il perchè Plutarco stesso : « perchè percuotendo Tèrmero col
capo
suo nel capo di coloro co’quali s’incontrava, man
erchè Plutarco stesso : « perchè percuotendo Tèrmero col capo suo nel
capo
di coloro co’quali s’incontrava, mandavali a mort
poichè non v’erano figli eredi del trono. La Sfinge era un mostro col
capo
e le zampe di leone alato, e col petto e la testa
polledre figlie del vento, le quali, come dice Omero, « Correan sul
capo
delle bionde ariste « Senza pur sgretolarle ; e s
elessero Agamennone stesso Duce supremo di quell’impresa nazionale e
capo
di tutti i principi collegati. Ecco perchè egli è
sanie e di sangue. Ed è il Ciclopo « Un mostro spaventoso, un che col
capo
« Tocca le stelle (o Dio, leva di terra « Una tal
o « Punto obliossi ; chè non prima steso « Lo vide ebbro e satollo, a
capo
chino « Giacer nell’antro, e sonnacchioso e gonfi
conservano, da qualcuno dei compagni di Enea. I più notabili sono il
capo
Misèno 151 e la città di Gaeta. E perchè Virgilio
. l’isola del fuoco, « Dove Anchise fini la lunga etate. » 151. Il
capo
Miseno resta tra Cuma e Pozzuoli, a 15 miglia da
vina famiglia, ha però l’ autorità suprema su tutti gli Dei e n’ è il
capo
riconosciuto. In lui risiede la sapienza; egli è
Come dello stato così Zeus è anche il protettore della famiglia; ogni
capo
di famiglia era come un sacerdote di Giove, e in
del figlio di Crono che china i neri sopraccigli; onde sull’ immortal
capo
di lui ondeggiano le chiome divine, e il grande O
Dio, di forme gigantesche, sta va seduto in trono, toccando quasi del
capo
il soffitto del tempio. La parte superiore del co
in una è l’ immagine di tutta la statua col trono, in altra solo del
capo
. — Nei secoli seguenti l’ ideale di Fidia parve n
e il collo; il petto coperto dell’ egida, nel cui mezzo effigiato il
capo
anguicrinito della Medusa; la testa difesa coll’
al primo libro dei fasti d’ Ovidio ; ivi; a proposito delle feste di
capo
d’ anno, si discorre largamente di lui. L’ arte
tale apparisce già in Omero. Essa va con velocità straordinaria da un
capo
all’ altro del mondo, penetra anche nelle profond
imo di chi su di esso si avventura. Forchi (Phorkys) era il signore e
capo
di tutti i mostri marini, che eran detti il suo e
he divenne celebre: la sua figura era in atto di ebbra agitazione, il
capo
arrovesciato all’ indietro, le chiome al vento, l
sso riprecipita inevitabilmente al piano; ond’ egli deve ripigliar da
capo
l’ inutil fatica. Issione, re dei Lapiti, reo anc
lgendosi al cielo, accusa insieme la prepotente vendetta del nume sul
capo
innocente dei figliuoli. Se la grandiosa composiz
ello specchio di Atena, tagliò di netto colla falce avuta da Ermes il
capo
della Gorgone e lo ripose nella magica sacca. All
iè il regno al fratello Ditti. Poi se ne tornò ad Argo, consegnato il
capo
di Medusa ad Atena che lo pose sull’ egida sua pe
seo; ma il suo viaggio in ignote regioni e la virtù straordinaria del
capo
di Medusa che ei portava seco al ritorno, dierono
azza già era stata promessa. In questa guerra molto giovò a Perseo il
capo
di Medusa, giacchè con esso si sbarazzò di centin
Midea e di Micene, e per via dei figliuoli natigli da Andromeda fu il
capo
di una illustre prosapia; fra gli altri di Eracle
idi avevano un loro eroe, solare, di nome Sandone che veneravano come
capo
di loro stirpe; e il carattere lidio della leggen
o pende abbandonato, montre il destro s’ appoggia dietro il dorso; il
capo
s’ inchina stanco e pensoso, e l’ occhio s’ affis
chio fosse tornato ad oriente. Tieste imprecando ogni maledizione sul
capo
di Atreo e della sua stirpe fuggì e riparossi all
i Aulide una ragguardevole flotta disposta a salpare verso oriente. A
capo
di tutta quest’ armata fu scelto Agamennone re d’
po che ne soffre è aitante, valido, eppur senza difesa. Reclinando il
capo
, l’ infelice volge la faccia al cielo; le chiome
d’ orribili Suoni stridea. » 44. V. 585: « Scuotendo il semiferino
capo
velato di corone di pino, spesso con curvo labbro
o, fra le tenebre profonde, Nè ti curi de l’ onde Che ti passan su ’l
capo
inanellato, Nè ti curi del vento Che urla; qui po
’istante. Apollo. Apollo fra gli Dei è de’ più celebri. Egli è il
capo
delle Muse, ed il Dio della poesia, onde vien inv
ne, Terpsicore, Erato, Polimnia, Calliope, e Urania. Apollo è il loro
capo
, e perciò vien chiamato Musagete, cioè conduttore
del mondo, egli divorò Meti. Dopo qualche tempo gli venne un male di
capo
, ed essendo ricorso a Vulcano, questi con un colp
dicono figlio di Giove, e di Giunone. Marte è rappresentato armato da
capo
a piedi, avendo un gallo a lui vicino, simbolo de
le loro rispose, che avessero scavate le ossa della gran madre, e col
capo
velato le avessero gittato dietro i loro passi. P
pesta che assalì gli Argonauti, si viddero de’ fuochi scintillare sul
capo
de’ due fratelli, e cessò tosto quel fiero tempor
amiglia de’ Pelopidi, che figurò molto in tal’epoca. Tantalo ne fu il
capo
: egli era figliuolo di Giove, e della ninfa Plot
, mentre l’acqua gli arrivava al mento, e le frutta gli pendevano sul
capo
. Pelope. Tornò in vita Pelope per opra degli
ò tanto tutta la Grecia contro di Troja. Agamennone fu il generale in
capo
di quest’armata, che doveva vendicare l’insulto f
a a Tereo, e per maggiormente avvilirlo gitta innanzi a suoi piedi il
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intriso nel sangue dell’infelice figliuolo. Avvam
bbe Partenope un luogo distinto. Vedesi nelle nostre monete inciso il
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di Partenope ; ed attesta Licofrone antichissimo
ggidi si veggono alcune grotte nel promontorio di Tenaro, al presente
Capo
Maina, che gli antichi supponevano fossero tante
i popoli latini a tener Roma in conto di città più ragguardevole e di
capo
luogo del Lazio, sì rispetto alla religione che a
da lui incontrati per via. Egli benediva gli eserciti ; e portava in
capo
una berretta fatta con la pelle di una pecora bia
da Numa. 4. Flamines u Filamines forse perchè purtavano avvultu al
capo
un filu di laua. Plutarco fa derivare questo nume
ituate nell’Oceano Atlantico presso il promontorio che tuttora dicesi
Capo
verde ; le quali perciò sembra che debbano corris
quali perciò sembra che debbano corrispondere alle isole dette ora di
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verde. Doveva Perseo tagliare a Medusa la testa c
o : « Simile al padre avea la piuma e l’ale, « Li piedi anterïori, il
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e ’l grifo ; « In tutte l’altre membra parea qual
ncertare o preparare intrighi, la facilità stessa con cui ne veniva a
capo
, era una prova della superstiziosa credulità del
rnate su quelle vaste strade che la politica romana avea aperto da un
capo
all’altro dell’impero pel passaggio delle legioni
roba da voi altri. Quando però mi cibo, non compro la corona pel mio
capo
; ma, comprando non ostante i fiori, che importa
istiani, si lavavano. 155. Usavano i Gentili nei conviti cingersi il
capo
di ghirlande di fiori, in onore di Bacco e d’altr
ltar facea tribuna, « E coll’ombra a’Penati opaco velo35. » Ma se il
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dello Stato onorava di un culto speciale gli Dei
altri ne derivano il nome da Lar antica parola etrusca che significa
capo
o principe. Chi non la pretende a filologo è indi
nde usciva la sorgente del fiume, la quale chiamavasi poeticamente il
capo
. Tibullo si maravigliava che il Padre Nilo nascon
il capo. Tibullo si maravigliava che il Padre Nilo nascondesse il suo
capo
in ignote terre26 ; e per quanto i Geografi e i p
e però al fiero suo genio fù effigiato questo Nume. Pingevasi egli da
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a piè ricoverto di armi sedente su d’un carro d’a
a quattro velocissimi destrieri con bionda capellatura fluttuante sul
capo
con atteggiamento, che annunzia la sua grandezza
oso con aurea capellatura, con biondo serto di spiche, e papaveri sul
capo
, e con altro a piedi, stringendo con una mano pic
dolore il gran peso, per man di Vulcano si fè in due parti aprire il
capo
, per osservar cosa fosse del suo tormento il moti
fisonomia molto bella, ma nel tempo stesso assai fiera, con elmo sul
capo
adornato di civetta(1) con una lancia ad una mano
aggi. A tal infausto fato impertanto piegando egli l’afflitto nume il
capo
, per non essere sempre ramingo in terra veloce i
anti lumi. Il modo poi da sagrificarsi le vittime dagli offerenti col
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non velato era la cerimonia in preferenza degl’al
orcigliate in fronte Con scettro rüidissimo, e pesantc, Con altissimo
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al par d’un monte, Che minaccia i mortali in ogni
ineffabil mistero si spedirono dicendo, che Giove si fece fendere il
capo
per farlo uscir fuori. Sue vendette. Suoi nomi. S
ado che era lungo quanto la Sicilia, e Tifeo che toccava il cielo col
capo
. Gli antichi mitologi aborrivano le minuzie aritm
Virgilio. Si riferisce ad Encelado seppellito vivo nella Sicilia col
capo
sotto il monte Etna, coi piedi che giungevano sin
ro in mano. Talia con volto allegro e ridente, la corona d’ellera in
capo
e una maschera, oppure, come voleva il Parini, un
uno specchio in mano. Melpomene con volto serio, la regal corona in
capo
, la maschera da tragedia in una mano, e nell’altr
cciava ; dalle membra a gronde « Il sudore colavagli, e perenne « Dal
capo
gli salia di polve un nembo262). » (Odissea, xi.
l melo adorno, « E il dolce fico e la canuta oliva « Gli piegavan sul
capo
i carchi rami ; « E in quel ch’egli stendea dritt
izioso è uom crudele. « Tra le sue mire di grandezza e lui « Metti il
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del padre e del fratello « Calcherà l’uno e l’alt
equio, ci contenteremo della definizione che ne dà l’Alighieri pel 1°
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, cioè per la Simonia a pretio : « O Simon Mago,
federazione di diversi Stati o Principi sotto la rappresentanza di un
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supremo, come sarebbero gli Stati Uniti di Americ
, e poi li metterò in azione tutti insieme ; parlando più a lungo del
capo
o protagonista di quella impresa nel narrare l’im
ullo stesso che era infermo in Corfù. I sacerdoti Isiaci portavano il
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raso ed erano vestiti di tela di lino, e perciò s
a come una matrona con lunga veste ornata di piante e di animali ; in
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aveva una corona turrita, ossia in forma di torri
ran figlio di Saturno i neri « Sopraccigli inchinò : sull’immortale «
Capo
del Sire le divine chiome « Ondeggiaro, e tremonn
ro : « Che s’io ho sete, e umor mi rinfarcia, « Tu hai l’arsura e ‘l
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che ti duole, « E per leccar lo specchio di Narci
itture e nelle sculture. Siccome è regina del Cielo e degli Dei ha in
capo
il diadema ; il suo volto è maestoso ; ha grandi
entavano principalmente due : una sotto il promontorio di Tenaro (ora
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Matapan al sud della Morea) ; e l’altra sulle spo
a svelta ed elegante figura di un giovane nudo con due piccole ali al
capo
ed ai piedi147 ed avente in mano una verga a cui
to e coll’altra impugnando lo scettro, che era una forca bicorne : in
capo
avea la corona ; un manto ricuoprivalo dai fianch
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