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1 (1874) Ristretto analitico del dizionario della favola. Volume I pp. -332
ntichi e moderni, di che noi abbiamo arricchita l’opera, non ci resta altro a dire se non che noi abbiamo personalmente risco
ibro, un’opera, un lavoro qualsiasi, si fa precedere da una epigrafe, altro non si vuol fare che dare in essa un’idea, diremo
ei primitivi popoli della terra. A prima vista parrà, forse, che noi, altro non facemmo se non riportare, restringendo o ampl
logia, nel senso primitivo, vale discorso o ragionamento mitico. Essa altro non è che il complesso delle tra dizioni, degli e
ionali ; le istituzioni religiose e politiche ; i giuochi pubblici ed altro gran numero di ragioni, di cause e di effetti, es
ondatori di Roma, ai due Santi Cosimo e Damiano, gemelli anch’essi. L’ altro della Salule, a Santo Vitale. Sulle rive del lago
le ossa di Santo Ranieri, sorge una statua di Santo Potito, la quale altro non è che un simulacro pagano del dio Marte, con
rviamo senza discutere. E, a questo proposito, ci viene alla mente un altro fatto, che per essere recentissimo ci da maggiore
l figlio della Terra. La tradizione favolosa, dando da ciò vita ad un altro dei tanti simboli mitologici, onde è rivestita, f
il famoso monarca46. L’olimpo stesso della Mitologia Greca e Romana, altro non era se non un senato ove, sotto la presidenza
’eclittica d’un pianeta, diventa il viaggio d’un eroe ; l’arco baleno altro non è che il ponte aereo sul quale Iride, la divi
alunque sia la realtà di questo fatto che si presenta alla mente. Un altro particolare carattere del mito o simbolo mitologi
ol fatto, senza avvertire codesta distinzione. In una parola, il mito altro non è che un simbolo attuato nell’istesso tempo d
Allegorico ; il vulgo si ferma al primo, i filosofi ammirano sempre l’ altro . Clemente Alessandrino …. qui audiunt, exempl
eorum. Lib. 3° Cap. 24. … .veramente quei che Iddii vengon chiamati altro non dinotano se non effetti fisici della natura,
nsi un giorno, oggi pregano ; forse vi decapiteranno domani, domani l’ altro danzeranno. La fortuna, gittata via la benda, all
altri due famosi sotto il nome di Abaride. Uno fu ucciso da Perseo, l’ altro da Eurialo. 8. Abas. — Figlio di Metanira e d’Ipp
e Abas, come pure vi fu un Centauro dello stesso nome. Vi fu anche un altro Abas, da non confondersi col re degli Argivi, e c
catore Acete per ricompensarlo della sua buona azione. Vi fu anche un altro Acete, figlio del Sole e di Persa. Egli dette una
nza ritorno. Vi sono diversi fiumi di questo nome uno nell’ Epiro, un altro in Elide, ed un terzo in Italia. 57. Acherusa. — 
ra sacro, lesse quelle parole senza porvi attenzione e s’impromise ad altro giovane. Però tutte le volte ch’ella voleva marit
sse mangiato un intero bue. A ciascuno fu servito il suo, e l’uno e l’ altro riuscirono nell’intento prefissosi, solamente Erc
, avesse potuto evitare la morte, quante volte però avesse trovato un altro uomo tanto generoso per morire in sua vece. Adme
Tartare, digne chàiment de ses crimes, Fénélon Télémaque. Vi fu un altro Adrasto figlio del Re Mida, il quale per inavvert
valse a tirarsi, per modo che suo fratello Trofonio non seppe trovare altro scampo per se stesso, che quello di tagliare la t
e, cessarono dal combattere e si scambiarono dei ricchi doni, che per altro furono loro funesti ; poichè il calteo, o budrier
r credea Ambo svenar di propria man gli Atridi, Or l’un duce, ed or l’ altro . In cotal rete Io quel furente di delira febbre,
ira a sè con ogni forza : E quel petto ferisce, al quale in vano Ogni altro tentò pria forar la scorza, Lascia l’alma sdegnat
he v’impresse il biondo Dio : E mostrò il novo fior descritto (come L’ altro ) il duol di Giacinto, e il costui nome. (Ovidio M
no. Però l’anno seguente i Galli s’impadronirono di Roma, i quali per altro furono ben presto ricacciati dalla città, ed allo
er questa ragione si da tanto comunemente il nome di Alcide. Vi fu un altro Alceo figlio di Ercole che fu il primo degli Erac
madre di Giasone. 244. Alcimedone. — Celebre scultore. Vi fu anche un altro Alcmedone annoverato fra gli Dei della Grecia. 24
elli, partorisse prima il fanciullo che fu chiamato Euristeo, e poi l’ altro che fu detto Ercole, per fare che il primo avesse
stori che l’allevarono lo chiamarono Paride V. Paride. Vi fu anche un altro Alessandro figlio di Eristea. 270. Alete figlio d
su di un carro. Allora i giganti volendo uccideria si ferirono l’un l’ altro con le loro frecce e morirono entrambi : dopo poc
a mitologica si rinchiude la verità più palpabile che sotto qualunque altro simbolo della favola. Infatti gli Aloidi figli di
si prigioniero è tenuto schiavo per tredici mesi, potrebbe non essere altro che un famoso generale, che mosso contro i corsar
bellato e fatto prigione. Mercurio dio del commercio che libera Marte altro non raffigura che un abile trafficante, il quale
zia di cui Diana si serve strisciando fra loro in sembianza di biscia altro non è se non la configurazione allegorica della d
ando col dito le seguenti parole : Da lunge e du vicino  — Tutto ciò altro non era che la raffigurazione del simbolo che l’a
e saette e ’l ferro Virg. Eneid. lib. IX trad. di A. Caru. Vi fu un altro conoscinto sotto il nome di Amico, che fu figlio
di Toaso, fu uno dei capi Greci che assediarono Troia. Vi fu anche un altro Andremone che fu genero di Oeneo. 395. Androclea.
usse in Epiro e la sposò. Alla morte di Pirro, Andromaca sposò Eleno, altro figliuolo di Priamo. Ella amò così teneramente il
a Ercole. 410. Anfidione. — Figlio di Deucalione e di Pirra. Vi fu un altro Anfidione il quale fu figlio di Eleno e fondatore
, si uccise trapassandosi il seno con un pugnale. 416. Anfinomo. — Un altro dei pretendenti alla mano di Penelope. Telemaco l
oia. Due di Priàmo figliuoli, Ieso ed Antifo L’un frutto d’imeneo, l’ altro d’amore, …………… Ed or l’Atride Agamennòn coll’asta
le favole altri due Antifo : uno compagno e fedele amico di Ulisse, l’ altro nipote di Ercole. 473. Antigone. — Figlia di Edip
sti non curando la data promessa, concesse sua figlia in moglie ad un altro . Allora Archiloco scrisse dei versi contro il pad
a La carne, il sangue e l’ossa e l’auree chiome, E non mi resta salvo altro che il nome. Come son le mie membra in acqua spar
a Pecunia. Vedi Es. 544. Argeo. — Figlio di Pelopo. Ve ne fu anche un altro seguace ed amico di Ercole che egli ebbe carissim
uale Virgilio e molti altri poeti li dinotano sovente. Vi fu anche un altro Argo, figliuolo di Arestore. La tradizione favolo
scorte : Ovidio — Metamorf, Libro I. trad. di Dell’ Anguillara. Un altro Argo fu famoso architetto figlio di Polibio ; gen
. Ovidio Metamorfosi libro V trad. Dell’ Anguillara. Vi fu anche un altro Ascalafo, figlio di Marte che fu uno dei più rino
erra a Giove, il quale lo cangiò in fiume. Era anche così nominato un altro fiume nella città di Acaia, egualmente detto Asop
di Cibele e il più famoso fra gli amanti di quella Dea, la quale per altro egli pose in obblio essendosi perdutamente innamm
ibele. 669. Atisio. — Figliuolo di Ercole e di Onfale. Vi fu anche un altro Atisio ucciso da Tideo, mentre conduceva all’alta
ato un giorno avvertito dallo oracolo di tenersi in guardia contro un altro figlio di Giove egli ne fu così afflitto che non
ro, re dei Persiani, la distrusse dopo averla messa a sacco. Cambise, altro re dei Persiani, edificò in Egitto una città, all
introdotte la prima volta da un greco, di cui la storia non conserva altro ricordo. Oscuro di nascita, fu pessimo di costumi
a generalmente che fossero fatti i simulacri egiziani. Vi fu anche un altro Batto, che la tradizione mitologica ci ricorda co
Giove promise di conceder loro tutto che avessero dimandato ; ed essi altro non chiesero che di essere i ministri di quel tem
arne gli uomini e gli animali. Questa tradizione della favola Caldea, altro non è che una sfigurate ripetizione della creazio
ne poi adorata anche dai Caldei sotto il nome di Baal. Vi fu anche un altro Belo che fu padre di Danao re d’Egitto. Belo fu s
perficie delle acque senz’affondare. Di Dardano fu nato il re d’ogni altro Più opulente Erittonio. A lui tre mila Di teneri
ittà di Braurona. V. l’articolo precedente. 823. Briareo. — Detto con altro nome Egeone. Gigante, figlio del cielo e della te
olofone, ove morì di dolore, non avendo potuto predire ciò che Mopso, altro indovino, aveva predetto. Così Calcante compì il
ue mostri, uno dei quali fu Gerione, famoso gigante a tre teste ; e l’ altro Echidna. V. Crisaore e Echidna. 910. Callistee. 
ole. 912. Calunnia. — Gli Ateniesi ne avevano fatto una Divinità. Per altro gli scrittori più rinomati della Favola non fanno
otta da un Dio marino, che la Favola non determina se fosse Nettuno o altro , ebbe molti figliuoli, fra cui Ifimedia, madre de
. — È opinione di varii scrittori che la costellazione detta Canicola altro non fosse se non il cane che Giove dette ad Europ
atore della città nota anche oggidi sotto il nome di Capua. …… Ma un altro Trojano, che aveva nome Capi. il quale poi fondò
ore Trad. di A. Maffei. Questi due scogli sono così vicini l’uno a l’ altro , che le navi devono vogare direttamente nel mezzo
fra gli astri. 989. Cassotide. — Era questo, al dire di Pausania, un altro dei nomi della fontana conosciute più comunemente
atelli un uomo montato su di un cavallo, conducendo per la briglia un altro destidero, su cui non montava alcuno ; volendo co
iegare che dei due fratelli uno solo poteva stare nel mondo, quando l’ altro , a causa della divisa immortalità, dovea soggiorn
e formano quella costellazione, unasi cela sotto l’orizzonte quando l’ altro apparisce. L’apoteosi di Castore e di Pulluce seg
nnalzati due magnifici tempî, uno a Sparta, ove ebbero i natali ; e l’ altro ad Atene, in memoria d’averla salvata dal saccheg
pia Podarga ; e che erano immortali. Essi si chiamavano uno Balio e l’ altro Xanto V. Balio e Xanto. 1009. Cavalli del Sole. —
are cosi grande ; e se avvenisse che voi questo cavallo ardeste, o in altro modo guastaste o violaste, Troia sarebbe disfatta
lla famosa città di Priamo. È opinione di Pausania che questo cavallo altro non fosse che una macchina di guerra, specie di a
anti che mossero guerra agli Dei. Fu ucciso da Venere. Vi fu anche un altro Cebrione, figlio naturale del re Priamo. Patroclo
Etiopia : fu figlio di Fenicio e padre di Andromeda. Vi fu ancora un altro Cefeo principe di Arcadia, il quale fu tenerament
sorte di sua moglie a causa della sua incredulità V. Celma. Vi fu un altro Celmiso fra i Cureti o Coribanti sacerdoti di Gio
mmediatamente all’inferno, ove trovò infatti sua figlia la quale, per altro , si ricusò a seguirla sulla terra. Vedendo che no
amata la madre degli Dei, non altrimenti che Cibelle con la quale per altro non bisogna punto confonderla. 1092. Cibelle. — P
terope e Polifemo. Giace tra la Sicania da l’un canto. E Lipari da l’ altro un’isoletta Ch’alpestra ed alta esce de l’onde, e
glielo a mano armata e fece perire il persecutore di lui. Vi sono per altro alcuni scrittori dell’antichità, i quali ripetano
ngeva a trenta cubiti. In Apollonia, città del Ponto Eusino, v’era un altro colosso dell’altezza di trenta cubiti, che similm
o onore delle feste dette Coritie. V. l’articolo precedente. Vi fu un altro Corito di cui la tradizione mitologica fa menzion
ad Elena, in un accesso di gelosia, lo uccise. Si ricorda anche di un altro Corito che fu re dell’Etruria e padre di Dardano
glia in ciel superba dea. La vede il corvo un di che si trastulla Con altro amante, e che ad Apollo è rea ; E va per accusar
linice, e che li avesse spinti ad uccidersi scambievolmente. Vi fu un altro Creonte, re di Corinto, che Medea fece miserament
…….. ……………….. …… poscia a’suoi piedi il cinto In atto umil deponi, ed altro aggiugni, E poni ogn’opra, onde l’accetti, e il s
nome Briseide, che era a lui spettata in sorte nella divisione di un altro bottino di guerra. Achille, furibonuo contro Agam
di Eufema. Dopo la morte fu annoverato fra le costellazioni. Vi fu un altro Croco, marito di Smilaxa. Essi si amavano cosi te
aria se egli avesse potuto ritrovare il proprio cavallo, il quale per altro egli era ben lungi d’aver perduto. Apollo sdegnat
entato come un tritone : aveva due tempii, uno nella città di Azor, l’ altro a Gaza. 1348. Damasictone. — Così si chiamava uno
tille, Dedalo fabbricava degli automi che camminavano ed avevano ogui altro movimento, loro comunicato dall’argento vivo ch’e
orto dell’incauto figliuolo, giunse a salvamento in Sicilia, dove per altro mori poco dopo, soffocato in una stufa, per ordin
randi più individualmente denomina ti, dii maiorum gentium ; mentre l’ altro vocabolo divi e proprio degli altri dei secondari
gli dei pagani, si trova ripetuta la stessa credenza, che cioè i numi altro non fossero che degli uomini. La Deificazione non
fondamenta, ed egli se avesse seguitato il suo viaggio, sarebbe senza altro rimasto schiacciato dalle pietre. 1389. Deipiro. 
arono a stabilirsi nella Focide. Sotto questa allegoria della favola, altro non si deve scorgere senonchè un vascello che ave
mpo fu detto l’oracolo d’Apollo. Sotto questa allegoria della favola, altro non si deve oggi scorgere senonchè una delle tant
ossero da questo connubio nati il Tartaro e la Notte. Questa teogonia altro non è se non il grossolano e favoloso involucro s
scrittori pretendono che sia la stessa che Britomarte ; è questa per altro un’opinione assai incerta. Dictinnia era anche un
spesso così turpi ed infami, che può ben dirsi tutto l’olimpo pagano altro non essere stato che una vilissima ciurmeria di s
Omero — Iliade — Libro V.trad. di V. Monti. La favola ricorla di un altro Diomede, re della Tracia, e figliuolo di Marte e
o Dioscuri figliuoli di Giove. La tradizione mitologica ricorda di un altro Dioniso, che fu tiranno di Siracusa, il quale si
umero trà i mitologi e cronisti della favola, vogliono che i Divipoti altro non fossero che gli dei Cabiri, V. Cabiri. 1487.
del re Priamo : Ajace lo uccise all’assedio di Troja. Vi fu anche un altro Doriclio, figlio di Fineo, o re della Tracia. 150
re il giardino delle Esperidi, il vello d’oro, l’antro di Delfo, ecc. altro non furono che quei grossi e fedeli cani, ovvero
senza far male ad alcuno. Virgilio dice che Enea credè che quel drago altro non fosse che il genio tutelare dell’anima del de
ugurio, disse che le otto passere e la loro madre divorate dal drago, altro non indicavano se non che il numero degli anni ch
Ebe. Altri scrittori dell’antichità raccontano la medesima favola in altro modo. È detto che avendo Apollo invitato Giunone
di aver trovata la soluzione di un problema geometrico. È questa per altro una notizia nè generalizzata nè ripetuta fra gli
celebrarono col canto la morte di quelle eroiche fanciulle. Vi fu un altro Echione, padre di Penteo. Fu uno di coloro che la
me di costui i Tebani furono detti Echionidi. La favola ricorda di un altro Echione, che fu uno degli araldi degli Argonauti.
luna, faceva al suo amante Endimione, nelle montagne della Caria. Per altro come gli amori della dea non ebbero lunga durata,
le, nella sua relazione di viaggio nell’Indie orientali. Il certo per altro è che qualunque fosse la ragione alla quale i pag
teriore allo stabilimento dei Greci nell’ Asia minore ; ma che allora altro non fosse se non una piccola borgata, vicina al t
i califfi maomettani, i quali, a forza di togliersela di mano l’un l’ altro , finirono per distruggeria interamente. Secondo l
oforo ed al saggio, amico dello studio lungo e meditativo. Numa non è altro che la personificazione della legge fatta uomo ;
l nume che si adorava, scavavano una fossa in mezzo ad un campo, o in altro luogo adattato, e facevano in essa discendere il
e secondo gli uni e di Pane e di Ega, secondo gli altri. È questa per altro un’opinione non convalidata da valevoli testimoni
a che noi battessimo nelle ricerche, una via libera e spianata : noi altro non possiam fare, che attenerci alle opinioni deg
e sei anni prima della guerra di Troja. Le tradizioni ricordano di un altro Egitto, figliuolo di Neilco, e fondatore della ci
amato re. Egone era similmente il nome di varii pastori dei quali per altro la tradizione mitologica non ricorda alcun fatto
di quell’assedio memorabile, ed Elena fu tolta in moglie da Deifobo, altro figlio di Priamo, col quale alcuni scrittori dico
naxo — Da una schiava della Frigia per nome Medea, egli ebbe anche un altro figliuolo detto Licimnio. Ritornando vittorioso d
che le gocce di ambra che il tronco dei pioppi trasuda continuamente, altro non sono che le lagrime che, nel loro dolore, ver
a risoluto di fissare la sua dimora fra quel popolo che prima di ogni altro le avesse offerto un sacrifizio. Per troppa solle
erio delle superstiziose credenze di quei tempi, egli stesso mandò un altro messaggio all’oracolo, col quale gli domandava se
sua terribile verità, poichè Trajano fu ucciso in guerra, ed in Roma altro non ritornarono che le sue ossa, le quali secondo
fizii l’ombra della morta sacerdotessa. I Corinti seguirono l’uno e l’ altro ordine dell’oracolo, ed in memoria di questo fatt
d’inviare questo fantasma ai colpevoli onde tormentarli. Forse Empusa altro non è che la personificazione del rimorso. 1669.
sero talvolta fino nelle visceri profonde, l’intera isola di Sicilia, altro non fossero che gli inutili conati e gli sforzi i
l’antichità, questi due Titani, sono di sovente scambiati l’uno con l’ altro . Schiaccia l’immensa fronte Etna sublime, Di for
assai convenienza ad un vulcano. La cronaca fa anche menzione di un altro Encelado, che fu uno dei cinquanta figli di Egitt
e si mostrava. e tale Era ne’gesti e nel sembiante Enea. Sovra d’ogni altro valoroso e vago. Virgilio. — Eneide — Libro IV T
mio paterno Oracolo, e del ciel molti prodigi Vietan ch’io dia marito altro ch’esterno, D’esterna parte (tal d’Italia è ’l fa
avuto luogo la famosa caccia del cignale di Calidonia. È questo, per altro , un parere assai vago. 1678. Enialio. — Figlio di
ella ninfa Arpina, e del Dio Marte. Al dire di Pausania, e di qualche altro scrittore dell’antichità, Enomao fu figlio di Alc
suo giovine avversario. In prima in su le punte De’piè l’un contra l’ altro si levaro : Brandir le braccia ; ritirarsi indiet
giovine l’uno, agile e destro In su le gambe ; era membruto e vasto L’ altro , ma flacco in sui ginocchi e lento. E per lentezz
figliuoli sei maschi e sei femmine, che si maritano fra di loro e che altro non sono che i dodici venti principali che nei gi
a, per non averla trovata ostile alla sua vendetta. V. Egofora. Ed un altro a Minerva sotto la denominazione di αξιοποωη che
e era anch’egli un creatore, non avesse voluto vendicarsene. Egli per altro trascurò l’avviso del fratello ed accolse il fala
he egli sposò e che lo rese padre di Pirra. Vedendo però Giove che ad altro non era riuscito che a far felice Epimeteo lo mut
gli eroi favolosi, imperocchè le loro asserzioni non potrebbero avere altro intendimento, quando noi vediamo che tutti si acc
eve cenno. Questo storico fa menzione di due Ercoli, uno egiziano e l’ altro fenicio, costituendo come tipo del secondo l’Erco
o, Pindaro, Pisandro e molti altri scrittori, non ànno mai conosciuto altro Ercole, che quello dell’antica Grecia. Vero è che
Lidio ne conta sette, e Varone non meno di quarantatrè. È chiaro per altro che un tale sistema storico tradizionale, non ten
ro per altro che un tale sistema storico tradizionale, non tendeva ad altro che ad individualizzare le azioni dell’eroe, e co
a la sua audacia fino a disfidare gli dei, alla volontà dei quali per altro egli si sottopone durante tutta la sua vita. L’od
o — Le odi Nemee — Ode I trad. di G. Borchi. Questa tradizione è per altro completamente assurda e contraria al buon senso,
idere l’idra egli aveva dovuto avere il soccorso di qualche nume. Per altro un vantaggio positivo ne venne ad Ercole, poichè
a bellezza dell’animale, lo mandò nei suoi pascoli, sacrificandone un altro a Nettuno, il quale irritato contro Minos, rese f
ficò a Giunone. Tale è almeno il racconto che ce ne fa Apollodoro. Un altro dei caratteri particolari dell’ Ercole greco, è d
io d’Ippolito, il quale gli rese un tale servigio. Ciò non impedì per altro all’Eterna Giustizia, di seguire il suo immutabil
nque ciò sia il periodo passato da Ercole fra le mollezze dell’amore, altro non è che la confusione surta fra le opinioni di
secondo taluni Lamio, e secondo altri Tirrenio o Agelao. Gioverà per altro ricordare che tuttociò riposa su tradizioni non m
. Ercole fu aiutato dagli Argonauti a combattere le Amazzoni. Qualche altro autore pretende che gli Argonauti avessero abband
aveva due templi particolari, uno posto presso la porta Trigemina e l’ altro nel Foro Boario. Il suo famoso altare detto Ara M
ha lasciato alla posterità più monumenti di questo eroe, che di alcun altro personaggio dell’antichità. Il carattere generale
veva rivelato l’arte della negromanzia, in cui era famoso. Venuto per altro in certezza del tradimento di sua moglie, Anfiara
zioni gloriose ed insieme utili e benefiche ai loro concittadini. Per altro , vi ha negli scrittori dell’antichità e soprattut
volose, e in tutti gli scrittori della mitologia greca e romana, essi altro non erano, se non i sepolcri degli eroi, che ordi
ntorno al suo bastone. Esculapio lo uccise, ma all’istesso momento un altro serpente con una certa erba nella bocca si avvici
he gli fu, secondo la tradizione, eretta da Dionigi il tiranno. Di un altro Esculapio fa anche parola la cronaca favolosa, e
quali pretendeva di conoscere l’avvenire, percuotendoli uno contro l’ altro . La tradizione dice che per mezzo di un simile in
e incantesimo egli avesse saputa l’epoca della sua morte, ciò che per altro non gl’impedì di morire ucciso a tradimento. 1829
della sua imponente severità, qualunque manto di allegoria favolosa, altro non ci ricorda se non che Esone, essendo stato ob
to era stato consumato. Lo studio dei tempi dell’antichità rivela per altro che presso i romani ed i greci si faceva uso di t
così sovente adoperate dagli antichi di lustrare, expiare, februare, altro non vogliono significare che il compimento di alc
ero dunque due altari, l’uno a Giunone protettrice delle sorelle, e l’ altro al Genio del paese ; offrirono su questo altare m
onia della lustrazione, l’esercito da purgarsi non passava, come ogni altro individuo reo d’omicidio, sotto il giogo ; invece
li morì sotto le mura di Tebe. Or di quest’altro Ti dirò, d’Eteoclo, altro di tutta Bontà seguace. Era di cor valente ; Di p
volosa narra di lui che recandosi nella città di Delfo, insieme ad un altro celebre suonatore della città di Reggio, per nome
e celebre nella tradizione per il grande amore che lo legava a Niso, altro giovane guerriero, e che fu causa della morte di
lla favola, prendendo, da questo fatto semplicissimo, argomento ad un altro dei suoi innumerevoli miti, racconta che essendo
un tripode di rame ; e in conseguenza di ciò il tritone, che non era altro che Euripile, staccò dal carro di Nettuno uno deg
uello che nascerebbe primo, avrebbe ottenuto un gran predominio sull’ altro , Giunone irritata contro Alemena, si vendicò face
dire di Omero, le acque di questo fiume nel gettarsi in quelle dell’ altro detto Peneo rimanevano a galla come avviene comun
tte per essere generate dalle Furie. Finalmente si chiamava Eurota un altro fiume del Peloponneso, il cui nome primitivo era
i nel regno delle ombre dagli eroi e dagli dei stessi del paganesimo, altro non sono che altrettante cerimonie in cui si prat
o divisi in due collegi, uno dei quali era detto dei Quintiliani, e l’ altro dei Fabiani. 1926. Fabio. — Uno dei figliuoli di
oto all’ universo i loro delitti. È questa fama un mal, di cui null’ altro È più veloce ; e com’ più va, più cresce. E maggi
lle la cui invenzione è tutta dovuta all’immaginazione dei poeti ; ed altro non sono che una specie di parabole, sotto al cui
dizione, era di una tale scrupolosa pudicizia, che non guardò in viso altro uomo che suo marito. Era la stessa che sotto il n
o il citato scrittore, esso viveva nel lusso e nella mollezza, non di altro occupato che di feste, conviti e banchetti. Uliss
vinità romana che viene sovente confusa con la dea Tellure, che non è altro se non la Terra. Le donne romane invocavano la Fe
un bosco sacro alla dea Feronia, gli abitanti vollero trasportare in altro luogo la statua della dea ; ma che al momento in
cendo : Me Dius Fidius. Pretendono alcuni scrittori, che il dio Fidio altro non fosse Giove, considerato come vendicatore dei
cavallo, tutte le volte che si recava presso la bella Filira. Ciò per altro non bastò a deludere la gelosia di Rea, la quale
vevano le foglie inumidite, come se fossero bagnate e che quell’umore altro non era se non le lagrime della disgraziata Filli
entro alle mura. Progne, che diede alla vendetta effetto, E fu d’ogni altro error monda e innocente. Il nido tornò a far nel
cor : Maestro, ove si trova Flegetonte e Letè, chè dell’ un taci, E l’ altro di che si fa d’esta piova ? In tutte tue question
i Flamini, scelti fra i più cospicui personaggi del senato romano : l’ altro era composto di-dodici individui scelti fra il po
Virgilio  :Imparale dal mio esempio a non disprezzare gli dei. È per altro a notare che questo passo del classico scrittore,
mente sulla spiaggia del mare, vicino alla città di Anzio, sorgeva un altro famosissimo tempio delle Fortune, chiamato propri
inomati scrittori e mitologi dell’antichità, che le freccie di Apollo altro non erano se non i raggi del sole ; cosicchè quan
uoli di Niobe fossero uccisi da Diana e da Apollo a colpi di freccia, altro non deve intendersi se nonchè la pestilenza, la q
rie nella corte del re Latino, Tu puoi, volendo, armar l’un contra l’ altro I concordi fratelli : odj e zizzanie Seminar tra’
la contrada di Acaja, e propriamente nella città di Corina, vi era un altro tempio famoso, dedicato alle Furie, nel quale si
liti da una specie di furore, che faceva loro perdere la ragione. Un altro non meno famoso tempio si ebbero le furie nella c
esse cominciarono la loro tremenda persecuzione contro di lui ; e l’ altro là dove gli si erano mostrate meno avverse. Nei s
l fratel racquista, e in ciel si annida. Ove a vicenda or l’uno, or l’ altro siede : Alle ansie navi stella entrambi fida. Ov
a dei pagani ammetteva perfino l’esistenza di due genii uno buono e l’ altro cattivo. Da questa credenza largamente diffusa ne
di qualche autore, era la stessa che Cerere o la Terra. E questa per altro un’opinione seguita da ben pochi scrittori accred
lo ancora quasi selvaggio non aveva punto idea. Noi faremo notare per altro che non essendo la ghianda atta a nudrir l’uomo,
n diversa forma : Se non che questi argenteo hanno colore. Purpureo l’ altro . Nè ciò basta a Febo ; (Tanto l’amico d’onorar gl
rmo. Comparso intanto era a la cura lapi D’Iaso il figilo, sovr’ogni altro amato Da Febo. E Febo stesso, allor ch’acceso Era
traversò l’Anauro, e giunse all’altra sponda, non avendo a lamentare altro accidente, se non che la perdita di una scarpa, c
a un uomo che gli sarebbe venuto incontro con un piede ignudo e con l’ altro calzato. Arrivato Giasone nella città di Jolco, a
nati altrettanti guerrieri, che bisognava uccider tutti l’unn dopo l’ altro , senza che ne fosse rimasto uno solo ; e che fina
ne, circa questi tre formidabili fratelli giganti. Egli dice che essi altro non erano che tre impetuosi venti, e dà il nome d
d’una sommossa nel popolo, già diviso in due partiti, uno a favore, l’ altro contrario all’usurpatore. Però ad evitare l’immin
a ; mentre i Cureti o Coribanti, armati di picche e di scudi e d’ogni altro clamoroso istrumento, facevano nell’ antro un ass
le opinioni più solide e generalmente adottate presso i primi, Giove altro non era se non la divina personificazione dell’ E
uno figliuolo del Cielo, e padre di Minerva, dea della saggezza ; e l’ altro figliuolo dell’ Etere, e padre di Bacco e di Pros
, codesta particolare divisione dell’ universo in tre regni distinti, altro non vuole raffigurare se non l’idea della suprema
che presiedeva, come la Giunone Giuga, alle cerimonie nuziali ; e l’ altro alla sommità delle montagne, forse perchè queste
sse violentemente sulla terra e ne restò zoppo per tutta la vita. Per altro i mitologi asseriscono che Giunone, sebbene divor
e presso i pagani tutte le primitive statue delle differenti divinità altro non erano se non delle pietre informi ; e che da
l tripode A tutta prova la conquista agognano, Ma nè Ulisse può mai l’ altro dismuovere E atterrarlo, nè il puote il Telamonio
a l’avversario, e alquanto Lo smosse ei si, ma non alzollo. Intanto L’ altro gl’impaccia le ginocchia in guisa Che sossopra am
Enea avrebbero posto fine a la guerra che sostenevano l’uno contro l’ altro , con un particolare duello, nel quale sarebbe cad
uando mossero al conquisto del vello d’oro V. Argonauti. Ancora di un altro Glauco fa menzione la cronaca mitologica, present
Virgilio — Delle Georgiche — Lib. III trad. di D. Streocchi. Di un altro Glauco pure fanno menzione le cronache dell’antic
mbi a meno di compiere il loro dovere, uno fra le fila dei greci, e l’ altro fra quelle dei trojani, essi scambiarono le loro
cordandosi le ingiunzioni paterne di vincere, cioè in generosità ogni altro guerriero, dette in cambio delle armi di bronze c
no strano avvenimento. Durante la sua gioventù, egli era stato niente altro che un povero lavoratore, ricco solo d’un pajo di
’un pajo di buoi ; uno dei quali gli serviva per tirare il carro, e l’ altro per arare la terra. Un giorno, mentr’egli lavorav
te che le gorgoni abitavano la Lidia, vicino al lago Tritonide, e che altro non erano se non donne guerriere governate da Med
loro regina, e che fossero poi completamente distrutte da Ercole. Per altro , codesta opinione di Diodoro è combattuta dal cro
combattuta dal cronista Ateneo, secondo il quale le gorgoni non erano altro che dei terribili e mostruosi animali che uccidev
a allegorica dice che le Graje essendo figliuole di Glauco dio marino altro non crano che la personificazione mitologica dell
ia, Egle ed Eufrosina. Presso i popoli dell’antichità ve ne erano per altro alcuni, come i Lacedemoni, i quali non riconoscev
alto della divinità, vera forza della terra e dell’aria. Vi sono per altro molti monumenti dell’antichità greche e romane, n
te. I naturalisti asseriscono, che quando un ibi viene trasportato in altro paese, si lascia volontariamente morir di fame, a
ono, fossero detti dal nome di lui mare e isola d’Icaro. Diversa, per altro , sebbene informata su questa base, è la favola ch
Egeo fu detto mare Icario. La tradizione mitologica fa menzione di un altro Icaro, padre di Erigone e nativo di Atene, ove di
stilenza, la quale non ebbe fine se non quando furono morti un dopo l’ altro , gli uccisori d’Icaro ; che fu dopo la morte post
rni, fra cui il Fénélon, nelle sue avventure di Telemaco. Vi sono per altro alcuni autori, i quali asseriscono che il popolo
no gli onori divini e gl’Innalzarono eroici monumenti. Tale non è per altro l’opinione del cronista Diodoro, il quale asseris
eli amici di Ercole. V. Idra di Lerna. Ificlo similmente avea nome un altro fra gli Argonauti che fu figlio di Testio, e frat
più illustre fra i tragici greci. Il soggetto di quest’altra tragedia altro non è che la continuazione ed il compimento dell’
i erano di Argo, propose loro di sacrificarne uno solo quante volte l’ altro si fosse legato con giuramento di portare al frat
fatto si dava il nome d’Imezio a Giove stesso. 2273. Imperatore. — Un altro dei soprannomi di Giove, col quale aveva nel Camp
o sulle costumanze dei popoli antichi, si rileva che la Indovinazione altro non fu da principio se non una specie di arte ign
fuoco. Oltre a queste principali specie di divinazione, ve ne era un altro larghissimo numero, i cui vocaboli abbiamo noi gi
zia, epaloscopia, lionomanzia, litomanzia, negromanzia ecc. ecc. e un altro infinito numero di denominazioni delle quali han
ere agli uomini indifferente il morire, piuttosto in un luogo, che in altro  ; e che qualunque sia l’angolo della terra, ove s
a dell’orrendo spettacolo fuggì scapigliata portando fra le braccia l’ altro figliuolo Melicerta, e si precipitò con esso nel
mpo stesso della natura umana e di quella del cavallo. È a notare per altro che non sono pochi gli autori dell’antichità, i q
i concorrenti alla strana disfida ; ma questi riuscirono l’un dopo l’ altro perditori, e secondo il patto sanguinoso, appena
lo trascinarono nella loro corsa precipitosa per modo che, dopo poco, altro non rimase del bellissimo giovanetto che, un amma
Tifone, a cagione del suo naturale maligno e nocivo agl’ uomini. Per altro nella città di Papremide, l’Ippopotamo veniva ado
he quei popoli l’ avessero in conto del loro Marte ; ma vi sono anche altro opinioni che dicono Irminsul essere lo stesso che
mosa favola Isiaca, non restano ora che delle copie. Dallo studio per altro delle figure che ci sono restate della favola Isi
one nella Beozia ; e da ciò quel fiume fu detto Ismeno. V. Melia. Per altro Plutarco, il geografo, dà un altra origine al can
Pindemonte. Oggi la patria del famoso inventore del cavallo troiano, altro non è che un piccolo scoglio, perduto nelle onde,
ò Jolee. V. Jolee. Le cronache mitologiche fanno anche menzione di un altro congiunto di Ercole, similmente conosciuto sotto
se accorto di nulla ; ma quando ebbe partorito il bambino, non avendo altro mezzo di tener nascosta la colpa d’amore, abbando
a, re dell’Etruria, nell’intenzione di farne il proprio sepolcro, e l’ altro che sorgeva nell’isola di Lenno. 2400. Labradeo. 
’individuo veniva a morire. Cicerone attribuisce, nelle sue opere, un altro prodigio a Giunone Lacinia, e racconta che Anniba
alla luna. Strabone, nelle sue opere sull’antichità, fa menzione d’un altro lago celeberrimo nelle Gallie, sotto il nome di l
rimasta vedova, per spietata libidine di regno, avvelenò l’un dopo l’ altro i primi cinque dei suoi figliuoli, temendo d’esse
ori delle strade. Secondo riferisce il cronista Apuleio, gli dei Lari altro non erano che le anime di coloro che avevano ones
no Lari le anime dei buoni, e Lemori quelle dei cattivi, le quali per altro venivano anch’esse onorate con certe sacre funzio
. Erodoto però asserisce, nei suoi scritti sull’antichità, che Latona altro non fu se non la nutrice di Apollo, e che Iside,
e. Da questa ultima opinione del classico autore, sembra che i greci, altro non abbian fatto se non che mascherare con la lar
la di Delo, vicino a quello del figliuol suo. Al dire di Pausania, un altro tempio famoso consacrato a Latona, sorgeva nella
scolpito di quella dea ; ma invece di ciò che si aspettava di vedere, altro non scorse che un informe simulacro di legno, con
eda in atto di condurre Elena a quella dea. Pausania pretese che Leda altro non fosse se non la nutrice di Elena. Altri autor
e il mostro era una falce d’oro. Al dire di Platone ; l’Idra di Lerna altro non era, che la simbolica configurazione d’un sof
l’eroe, e che le sette teste rinascenti a misura che venivan recise, altro non fossero che i cattivi ragionamenti e i falsi
i se ne mangiò uno, e chiamando i suoi Lestrigoni fece raggiungere l’ altro fuggitivo, ordinando gli fosse preparata un’ orri
i. ….. I Lestrigoni l’ udiro, E accorrean chi da un lato e chi dall’ altro Forti di braccio, in numero infiniti, E giganti a
che presiedeva alla cerimonia, spargeva del vino, del latte e sovente altro liquore in onore di quel nume a cui si sacrificav
one di alcuni scrittori, che la dea Libentina, detta anche Libertina, altro non fosse che una configurazione della dea di Ven
figliuola di Cerere e di Giove, mentre Ovidio dice che la dea Libera altro non era che Arianna deificata dopo la morte, con
e, loro re, cangiato in lupo per vendetta di Giove, vi fosse stato un altro Licaone, il quale sacrificando a Giove Liceo, fos
fu ritenuto aver Licaone istituiti i sacerdoti Luperci. È questa per altro un’ opinione poco generalizzata. 2511. Licasto. —
iamò Eraclea, in memoria dell’amico benefattore. 2518. Licogene. — Un altro dei soprannomi di Apollo. Il cronista Eliano a qu
etto. Ove è Gallo, il cervel ? dice, Licori La ninfa tua, e siegue un altro intanto Per nevi, e monti, e per armate schíere.
loro paese ; e tanto più essi si sottomisero a quelle, imperocchè un altro oracolo avea loro promesso che Sparta sarebbe il
del dio Bacco quando lo si riguardava come protettore dei laghi. Per altro è questa una tradizione favolosa, che non ha molt
indaro, Linceo vedeva fin nelle viscere della terra, la qual cosa per altro si può spiegare coll’ aver egli avuto grande cogn
tre trattati ritenuti come preziosi, uno sull’origine del mondo ; un altro sulla natura degli animali e delle piante ; e il
rovate delle statue di quelle divinità, con quel fiore nelle mani. Un altro fiore di Loto, e propriamente quello che i botani
on vollero più ritornare nella propria patria, nè dar notizia di sè ; altro non desiderando che di vivere di Loto, in un comp
ficandole sovente come uomo, e sovente come donna. Da ciò il dio Luno altro non era che la Luna medesima, alla quale, secondo
e Ovidio, cominciavano nel terzo giorno dopo gli Idi di febbraio. Per altro questa opinione del famoso poeta, è combattuta da
tevano tutti quelli che incontravano e segnatamente le donne, che per altro ricevevano quei colpi assai volentieri, ed andava
ionali ; le istituzioni religiose e politiche ; i giuochi pubblici ed altro gran numero di ragioni, di cause e di effetti, es
burlasse del gran cimento ; e avendo preso con ambe le mani l’uno e l’ altro serpente da Giunone mandati, non si alterava punt
pitava in un pozzo a tutti ignoto, ed allora si andava in cerea di un altro bue. Se moriva prima del tempo, tutto l’Egitto er
2 (1841) Mitologia iconologica pp. -243
gia dunque composta dalle greche voci Mythos fabula, e logos discorso altro non è, che la esposizione di quelle favolose idee
rafi ; ma perchè il nostro scopo, come nella prefazione sta espresso, altro non è, che parlar soltanto degli Dei di I classe
usse finalmente dal suo Re, e così divenne essa sua sposa onorata per altro da popoli collo stesso culto divino qual degna mo
ò il piacere d’impalmare Venere fra le Dee la più bella, la quale per altro niente rapita di suo marito, non senza suo disono
’abitato star non dovesse il tempio dedicato al gran Dio del fuoco. L’ altro , che credesi edificato da Tazio, stava dentro i r
uorchè Nerione, che nel Sabino linguaggio significa forza, benchè per altro la favola in lui ancor riconosce le sue, per aver
to egli si fosse di conservar sempre florida fra cittadini la pace, l’ altro fuori, acciò disdegnato non avesse d’esser di que
l’uffizio di servire agli Dei vien detto messaggiero degli Dei, e con altro nome Camillo, cioè Servo : perche inventore de’ c
nome, e tolto ancora, secondo alcuni, Cupidine natogli dalla stessa, altro d’egual plausibilità non si scorge. Poco verisimi
stessa, altro d’egual plausibilità non si scorge. Poco verisimile per altro sembra, come questo Dio, che per ragione delle su
Dio al pari degli altri i suoi sacrificii. Su suoi altari(1) ove per altro sovente si trovava unito con Minerva, dette perci
lupo, ed un albero d’ alloro al fianco, con cigno, ed un gallo dall’ altro , e finalmente con rampanti grilli a suoi piedi. E
on fosse stata il bersaglio dello stesso vertiginoso suo genio. E che altro invero bramar più poteva per esser felice ? Chi f
gli concepiti per opera del suo Giove, sollecita impegnossi ancora un altro concepirne pel tocco d’un fiore, come appunto par
rono con piacere dal vile pascolo di ghiande, e selvagge radici ad un altro tutto convenevole alla loro condizione, così ne f
a capellatura, con biondo serto di spiche, e papaveri sul capo, e con altro a piedi, stringendo con una mano piccola falce, e
ergli con libertà quanto le fosse più in grato, essa la ben nata ogni altro dono fastosamente sprezzando, con tutto calore so
, tutto confuso ne’ pensieri, tutto conturbato negli affetti non vide altro mezzo più espediente per ovviare il futuro suo sc
di essa nell’atto di tuffarsi nelle fresche acque di Elicona ? E che altro significar volle quel cangiar in serpenti i capel
to Nettuno senza rispettare il sacro suo tempio ardi violarla ? E che altro fù il fulminar dall’alto ed infilzare a scoglio a
iarsi di tal naturale suo pregio ; mentre per volontà di Giunone, non altro nume fù astretta ad impalmar per marito, che il d
n però del suo onore, che di sua purezza fù molto gelosa Diana. E che altro infatti significar essa volle quando spedi un cig
e : mitto quod certum est, cosi un poeta, et inevitabile fatum, ed un altro  : Quid quid patimur mortale genus Quid quid faci
istesso, che ne fecero più da vicino ci scnopra il loro ideato. E che altro vollero essi intendere col pingerlo tutto truce,
hè non era mai da piegarsi a qualunque siasi prece, e sospiro ? E che altro pretesero col pingerlo bendato, se non che la sol
se non che la sola nccessità aveva nel suo governo per guida ? E che altro dargli nelle mani quel libro, ove scritte erano l
unto non fosse alla età di poter produrre i suoi effetti ; benchè per altro al vederlo Essa contro il suo genio perduto amant
ivorava chiunque osato avesse sloggiar via da quel luogo : benchè per altro dicesi essere stato incatenato da Ercole disceso
ze di uomini, e donne radunate da lui stesso in soccorso : benchè per altro si generoso portossi co’vinti, che sembrò averli
capitolo si parla. Chi fù Proserpina. Nata essa da Giove, e da Cerere altro affetto parve, che non nutrisse nel seno, che il
rtanto l’addolorata Dea, che tutte le premure dell’afflitta Genitrice altro in tutto non le avevano potuto impetrare, che una
la innocenza sotto le rappresentanze di un tenero fanciullo. E da chi altro mai, eceettuati i bambini con poche anime avventu
affetti allo sdegno ; del flagello si serve per aizzare contro uno l’ altro uomo ; vera madre d’iniquità ! Noi adunque, che f
perdono può essere di tal verità il più luminoso attestato. E da chi altro poi, se non dal lor padre l’esempio appresero tan
e donne istesse una Maria, un’ Anna, una Debora, una Giuditta par che altro mezzo non riconobbero, onde svegliare sempre più
ra il bel genio di que’popoli di contentarsi essere ignoranti in ogni altro genere di scienze, o di arti fuorchè in quello de
il proemio poetico dicesi con stretto linguaggio Proposizione. E qual altro esordi o invero prepose l’epico latino alle sue E
poema è sagrato. Nè s’ induca ad imitar di leggieri il degnissimo per altro Iacopo Sannazzaro, che nel poema de partu Virgini
e grato, che della poesia forma il principale obbietto, e lo scopo. L’ altro pregio, che brillante non men, che robusto rende
e si lusingano alcuni, di poca, e di facil riuscita, come quella, che altro scopo non conosce, che restringere in pochi detti
adulazione, e di destar la vanità senza avvilirsi ci esibisce questo altro squarcio delle stesso Temistocle. Ti conosce pot
re, che padroni ci rende del cuor di chi ci ascolta. Il verso però in altro modo riguardato non è stato sempre nelle sue misu
i sotto l’ ampio genere di poesia si Lirica, che Epica ; restando per altro i lettori nella prevenzione, che essendo la liric
il primo libero, ed il quarto colla stessa legge spiegata, quale per altro non è indispensabile, come chiaro può scorgersi d
lza amico allor Erra di lido in lido Contro l’istessa Atene Sotto altro nome ascosto Poi Serse lo destina, A mille affa
he, e specialmente nel ditirambo, in cui fa maggior pompa, sempre per altro adattabile assai più al boscareccio, che al serio
parole. D’un tal componimento abbiam noi un’esempio nel Petrarca, un altro nel Sannazzaro, ed uno a stento nel Frugoni ; ma
liberi, e due rimati dagli Italiani si volle compreso. Quantunque per altro un tal verso familiare piuttosto sia, e triviale 
ran difficoltá da qualcuno, o da nessuno forse è trattata, benchè per altro adattata sia ad ogni argomento, e molto più a lam
Il novenario perchè metro sciocco, rozzo, ed astruso inflettente per altro anch’esso sulla fine non è da veruno di buon senn
l quarto. Ma per non dilungarmi a darne due norme distinte l’uno, e l’ altro ritmo colle richieste inflessioni in un solo esem
rti senza poter più nè avvanzarsi, nè dare indietro. Un tal metro per altro non sembra affatto adattabile a cose eroiche, gue
e volte trattato per le difficoltà, che in se racchiude, contiene per altro mille bellezze allorchè è ben maneggiato. Esso pr
sta di Ulisse, e l’apologista della Grecia fù vinto da Esiodo non per altro , se non perchè quegli a suo solito cantó gesta gu
enti di tal natura a bella posta ei fece, uno per Lilla, per Cirene l’ altro , entrambi però avvelenati dal depravato suo genio
oè nel primo, e nel terzo, mentre il secondo verso porge la rima all’ altro ternario. Questa legge però di rimare in tal guis
erò una norma del Sonetto a rime obbligate. I. Il Sonetto di risposta altro non è che il riscontro dato a qualche proposta ri
’uno Spondeo forzoso, e di due Anapesti anch’essi forzosi, benchè per altro comunemente si scande per due piedi Dattili, o Sp
clepiadeo per quattro sillabe costa d’uno Spondeo, d’un Dattilo, d’un altro Spondeo d’un Anapesto, e di due dattili, come : S
it Iupiter ulcimam. Or. lib. 1. Od. 11. IV. L’ Innominato secondo per altro poco usato è uguale all’ Asclepiadeo almeno nel v
a quantità, e perciò abbraccia uno Spondeo, un dattilo con cesnra, un altro dattilo, ed un’altro Spondeo, come : O quam glori
rato del semplice nome, e privo della tessitura primiera ; benchè per altro coll’aver ricevuto un valore equivalente al primo
Lucr. de reb. Nat. L. V. Primus in Orbe Deos fecit timor. Sò ben per altro non esservi documento istorico, che valga a soste
a provarsi, rilevandosi troppo chiaro dalle stesse sue lettere. E che altro è quel, che leggesi al cap. 6 agli Efesini : se p
ap. 6 agli Efesini : se pro Evangelio legatione fungi in catena ? che altro è quel, che sta scritto nella II. a Corinti al 5 
ei, o per attendere più sfrontati ad ogni sorta di oscenità degne per altro da tacersi, come consiglia Arnob. lib, 5 Sacrorum
or di ragione fù l’amor di Venere per la colomba in preferenza d’ogni altro animale. Imperochè nella dolce contesa, che ebbe
r la divina prescienza l’uno si astenesse dal seminare, non curasse l’ altro le opportune medicine ; quanto più insano dunque
lebre ratto non può con certezza definirsi. Molti antichi Storici per altro stimano esser derivato dall’antico ratto di Prose
e su di una incudine quattro martelli di 6 12 18 24 libre l’un dopo l’ altro dalla gravità diversa dei loro colpi formò la mis
dico ; Dalla culla alla tomba è un breve passo (1). Il Ditirambolo altro non significava un tempo che quel confuso, ed ino
e a tutte le composizioni riuscirebbe nauseante, e basso. Di esso per altro , come più analogo a tale intrapresa si son servit
on ammette arbitrio, la seconda nelle sole aspirazioni, ed in qualche altro caso, come può apprendersi dalla lettura dei poet
3 (1874) La mitologia greca e romana. Volume II « Parte III. Semidei, indigeti ed eroi — XLVI. Giasone e Medea » pp. 342-489
n, come voi farete, « Quando Jason vider fatto bifolco. » Medea per altro avea preveduto che suo padre Eeta li avrebbe fatt
cipalmente il Vico, asseriscono che il toro che rapì Europa non fosse altro che una nave coll’insegna o col nome di quell’ani
lla Colchide, ove gli Argonauti andarono per ricuperarlo. I poeti per altro prescelgono sempre quel che è più maraviglioso, a
rti di pace. Quindi la guerra è giustificata soltanto quando non vi è altro mezzo per poter vivere in pace e progredire senza
a civiltà ; poichè questa se non è accompagnata dalla moralità, non è altro , secondo la frase del Romagnosi, che una barbarie
Semidei, anzichè tra i semplici Eroi, e, secondo il sistema del Vico, altro non sarebbero che caratteri poetici dei primi civ
Citerone i macigni, che per udirlo si disposero in giro l’uno sopra l’ altro intorno a lui, e formarono le mura di Tebe80. È f
zia implorata di riprender la sua diletta Euridice. Vi aggiunsero per altro una condizione (sic erat in fatis), che precedend
di musica chiamato Lino, gli ruppe la testa colla lira 85. Giunto per altro alla pubertà scelse spontaneamente la via della V
oro monete, dette perciò volgarmente colonnati. Non deve credersi per altro che le così dette colonne d’Ercole fossero fatte
e sua debolezza che in ultimo fu causa della sua morte ; la quale per altro egli incontrò con un eroismo pari a quello mostra
l’ uovo stesso96, senza escludere che l’un fratello fosse mortale e l’ altro immortale. Quindi allorchè i poeti classici li co
divenisse morigerata e civile. Nella vita privata o di famiglia, per altro , egli fu poco fortunato ; ma le sue sventure dome
na Pasifae, fu chiuso insieme col suo figlio Icaro nel labirinto. Per altro egli trovò il modo di uscirne. Fingendo di voler
gemelli Castore e Polluce, come abbiamo già detto. Notabilissima per altro è la guerra che Minosse fece agli Ateniesi non ta
o di Nettuno, e così lo fecero appartenere al numero dei Semidei. Per altro poco giovò a quest’Eroe l’esser figlio di un Dio,
dalla boria che il loro Eroe fosse di origine divina, non vollero per altro minorare la fama delle sue imprese coll’attribuir
into : quello d’incontrare il Minotauro ed esser da lui divorato, e l’ altro di morir di fame per non poter ritrovare l’uscita
ase per lungo tempo ignota, o fu udita con indifferenza. In Atene per altro dopo la morte dell’invasore Menesteo, i figli di
chiamavasi Demofoonte, ricuperarono il regno paterno. Ci vollero per altro miracoli e risposte di Oracoli per eccitare il po
iberati dal Minotauro ; ed inoltre l’onoravano agli otto pure di ogni altro mese. LII Atrocità Tebane La città di Teb
ebbero rapite le figlie sposandole e conducendole nei loro regni. Per altro in quel momento erano ambedue privi del regno e d
ice, la causa del quale era molto più urgente e più giusta. Prima per altro di dichiarar la guerra ad Eteocle volle tentare s
col fratello ; e vi mandò per ambasciatore plenipotenziario Tideo, l’ altro suo genero. Bisogna credere che Adrasto non conos
a patria di Virgilio. Noi avremo occasione di tenerne proposito in un altro Capitolo destinato esclusivamente a parlare degli
indiscrete e ardite pretenzioni di lui, lo fece gittar nel mare. Per altro nell’ amministrazione del regno fu così fortunato
mase soltanto il giovinetto Eaco divenuto re senza sudditi. Giove per altro , alle preghiere del figlio, ripopolò quel regno i
 Suo popolo le Idèe falde cuopriva. « Di Dardano fu nato il re d’ogni altro « Più opulente Erittonio……. « ……. D’Erittonio nacq
to alla città ed anche al territorio Troiano : tutti gli altri re per altro son quegli stessi rammentati da Omero. Di Eritton
e Omero, come abbiam veduto, lo dice soltanto il più opulento di ogni altro re. Da Erittonio nacque Trœ, o Troo, onde vennero
è usato per indicare un giovane azzimato e lezioso. Dagli Antichi per altro ebbe anche l’onore di esser posto nella Costellaz
e gl’impedì di uccidere il re dei re. Obbedì Achille, ma giurò per altro di non più combatter per esso. E ritiratosi nelle
iede la maggior soddisfazione all’offeso Menelao, e tolse di mezzo un altro ostacolo a terminar finalmente in qualche modo la
sero, secondo la nomenclatura degli Ornitologi. Si racconta ancora un altro miracolo, che dalla statua di Mènnone, quando era
Apollo fu uno di quei Troiani che volevano incendiare o in qualunque altro modo distruggere il cavallo di legno, e inoltre g
e Dante, che mette Sinone nell’Inferno tra i fraudolenti, e fa che un altro dannato altercando con esso gli rimproveri le sue
placare con sacrifizii e rendersi propizia la Dea Minerva, accadde un altro fatto tragico e molto compassionevole in uno dei
nta che per evitare di essere uccisi entrambi da Agamennone non v’era altro riparo che uccider lui. E il re dei re scampato d
ette anni, essendosi però fermato a lungo in più luoghi. T. Livio per altro dice soltanto che Enea profugo dalla patria dopo
l sangue « Mi si rapprese. lo le cagioni ascose « Di ciò cercando, un altro ne divelsi ; « Ed altro sangue usciane : onde con
e. lo le cagioni ascose « Di ciò cercando, un altro ne divelsi ; « Ed altro sangue usciane : onde confuso « Vie più rimasi ;
di quella di Dante, affinchè non perdano nulla del loro prestigio. Un altro fatto straordinario avvenne ad Enea ed ai suoi co
ed armate, postevi dall’Imperatore Augusto a guardia dell’Italia. L’ altro nome, quello cioè della città di Gaeta, ha pur es
intenda la Storia di sostituirsi alla Mitologia, la sana critica per altro ci fa conoscere che nei primi tre secoli di Roma
. Quindi egregiamente Bacone da Verulamio asserì che la superstizione altro non è veramente che un terror pànico. Cicerone i
sette Prodi. Di lui si raccontano più mirabili fatti che di qualunque altro indovino. Basti il rammentare che fu detto e cred
hili penne. » La qual favola significa che egli conosceva più d’ogni altro i pregi e i difetti delle persone di ambedue i se
Trofonio ; ma poichè ne parlano Cicerone e Plinio, e noi l’abbiamo in altro luogo incidentalmente nominato, convien darne qua
rpreti o degl’interessati ad intendere in un modo piuttosto che in un altro . Molti dei loro responsi eran conservati per trad
a cantici e poemi antichissimi in onore di questo Eroe, troviamo per altro in Pindaro la prima narrazione della favola dei s
per in latino e vespero in italiano. Ma questa stella non è veramente altro che il pianeta di Venere. Infatti, troviamo che a
do dar precetti sul modo di ordinare e comporre il poema epico non fa altro che portar l’ esempio del modo tenuto da Omero, d
notas, auditorem rapit ; » (De Arte poet., v. 146…..) V’era anche un altro proverbio in latino : ab ovo usque ad mala, che v
uro, che sotto la sua disciplina li custodisse : il che non vuol dire altro l’avere per precettore un mezzo bestia e mezzo uo
aret ? » — (De Amic., vii.) Ritorna pure sullo stesso argomento in un altro libro filosofico : « Qui clamores vulgi atque im
a ; ma nella nostra lingua per lo più si seguono i Latini e non si fa altro che tradurli. Essi conservarono al poema di Omero
4 (1855) Della interpretazione de’ miti e simboli eterodossi per lo intendimento della mitologia pp. 3-62
mistico contemplativo, più eloquentemente che non ha saputo fare ogni altro legilatore o filosofo de’tempi posteriori. E non
sposizione di questo argomento. Invero la voce mito tutta greca μιθος altro non importa che un parlar vero, ma fatto per via
di Cibele e di Nettuno, che furono poscia creduti come tre divinità, altro non intendevasi che il cielo, la terra ed il mare
degl’ Iddii molte cose indegne ed avverse alla purezza de’costumi ; l’ altro come un comento de’ filosofi, e che poco fassi in
tro a gl’interessi sociali, che anzi torna di nocumento a’ popoli ; l’ altro da’principi e da sacerdoti. Da questa esposizione
a per mezzo delle Costellazioni. « Le favole, così il sig. Depuis(1), altro non sono fuorchè le celesti apparenze e fenomeni
no i Fenici, gli Egizii ; e Sanconiatone credeva, esser le favole non altro che allegorie cosmico-fisiche. E Giamblico portan
ici, che lo governano. Da queste nozioni di Macrobio può dirsi dunque altro non essere i miti e le favole, che un velo ingegn
so del sole ed i suoi fenomeni, pruove. 26. S. Agostino v’intende non altro che la parola. 27. Nomi di Mercurio tutti allusiv
, penetra nello imo degli abissi. 14. Altri credendo essere Giove non altro che l’anima del mondo, come mirabilmente fu espos
evana, levandoli dalla terra ; di Dea Cunina tutelando le cune. Non è altro egli stesso in quelle Dive, che predicono i desti
terra ritornano. Il padre delle ricchezze, dice l’ Agostino(3), non è altro che la parte inferiore della terra. Voglion Pluto
o, e ciò secondo l’antico sistema astronomico, a percorrere l’uno e l’ altro emisfero, ritorna sempre ad oriente ; od in fine,
è dare una tale attribuzione. 26. L’Agostino intende per Mercurio non altro che la parola. « È detto Mercurio, così egli(1),
ed incremento di ogni cosa. Col nome dunque di Vulcano non s’intende altro che il fuoco elementare. Invero il fuoco, che com
o Dio si vuole nato da Giove e da Giunone, intendendosi con l’uno non altro che l’etere, con altra l’aria ; o dalla sola Giun
e caduto su la terra andasse zoppicante per tutta la sua vita, non è altro che una personificazione del fuoco, che acceso la
fervorosissimo accordo ed armonia. — Pari interpetrazione può avere l’ altro mito — aver fenduto con una scure il capo di Giov
ti vulcanici ; altri, stimandoli figli di Nettuno e di Anfitrite, non altro indicavano, che tai monti sbuffanti fuoco dalle l
etti di Orfeo traluce un’allegoria, onde si scopre essere Giunone non altro che l’aria, ragioni. 34. Etimologia della parola
che forse diede motivo a’filosofi di crederla idea eterna di Dio, che altro non è che ordine eterno ». 42. Ma di questa Diva
ai quello la sua verdezza, e questo non potendosi mai contraffare con altro liquore, rimanendo sempre nella sua purezza, vera
ale stava quel fuoco, che dicevano Vesta. Ella, dice Ovidio(1), non è altro che la viva fiamma, e la stiman vergine, dice Lat
ondamento si poggia e sta l’univermondo. Vesta, dice Ovidio(3), non è altro che la terra ; e poichè questa si sostiene col su
omini cose sublimi, e che non sono alla intelligenza di tutti ; e con altro nome Camene, che può interpetrarsi canto ameno, d
o, rispondono a tre altre italiane, memoria, meditazione e canto, che altro non sono che una vera personificazione di tre obb
Nè tre nè nove erano le Muse ; ma co’loro nomi dagli antichi sapienti altro non intendevasi, che personificazioni allegoriche
o, che loro si dava, il carattere, il nome istesso cui eran chiamate, altro non erano che una simbolica ed una allegoria, con
gorico — Concetti di un inno di Orfeo, cui scorgesi essere Ercole non altro che il Sole. 61. Pruove tratte dalla istoria, ond
ra, e porta la iniziativa dello incivilimento tra gli uomini. Sotto l’ altro aspetto poi non sfugge a colui che vi pone mente
e spinai, onde era ricoperta, vi portasse in mezzo la coltura. E con altro mito si disse di Ercole di aver ucciso col ferro
rdito tentativo, onde andare a rapire il vello di oro, mentre a tutto altro intendevano. Ed il Gange, ed il Pattalo, e lo Ida
fiume. 60. Ora di Ercole come personaggio allegorico. E prima di ogni altro qui ci sforziamo di voltare nella nostra lingua a
lzarono e tempii ed are, e con l’Ercole allegorico, che vi si adorava altro non intendevano che andar devoti del padre de’sec
ncora Astrochitone, che porta il significato di adorno di stelle, cui altro non intendevasi, che il tempo, quando il Sole nel
ti gli estranei, che giungevano nei suoi stati, e lasciando divorar l’ altro , che era figlio di Marte e di Cirene, dai cavalli
rgere, e col suo tramonto dandogli termine ; e solevasi prima di ogni altro invocare quando si celebravano sacri riti qualche
aggiore indizio del potere del sole — Altri vogliono essere Giano non altro che il mondo, ossia il Cielo, e di essere così de
il suo consorte, tendendo di giorno in giorno molte insidie, che con altro nome dicono enigmi, opprimendo non pochi de’Teban
eduto che una lupa desse le mamme a Romolo e Remo. (1). Sentia, con altro nome Fauna, e la vogliono così detta a fando, chè
5 (1897) Mitologia classica illustrata
ssione delle credenze, dei sentimenti, dei ricordi nazionali. Ma niun altro popolo è stato mai così ricco e geniale nella cre
visò di spiegare la mitologia sostenendo che i miti relativi agli Dei altro non erano che storia umana avvolta nel meraviglio
ro comune, si avvide che buona parte dei racconti mitologici non sono altro che una deformazione di frasi immaginose, usate d
re, ora di un gigante che strozza i serpenti delle tenebre, ora di un altro gigante che intraprende la sua corsa faticosa, or
problema mitologico, e nella esposizione che segue ci atterremo senz’ altro alla forma tradizionale. 5. In origine eran cosa
o di scagliare il fulmine su un gigante a gambe serpentine, mentre un altro Gigante simile giace a terra morto. Splendida è l
fulmine in atto di scagliarlo contro un gigante, mentre a sinistra un altro gigante, già fulminato, si solleva a stento da te
li talenta, scaglia colla potente destra il fulmine distruggitore; d’ altro lato egli è che manda la pioggia benefica a fecon
e attribuzioni si connette l’ Egida o scudo di Zeus; in origine null’ altro che un manto di nembi, scuotendo il quale n’ usci
egli è potente e, solo fra gli Dei, libero nel suo agire, non avendo altro limite alla volontà sua che il potere inesorabil
o dall’ idea di Dio che si ha anche ora presso i volghi cristiani. Un altro particolare. Poichè i fenomeni celesti eran credu
ata da Era in vacca e data a custodire ad Argo dai cent’ occhi, non è altro che la luna errante nelle regioni celesti (la vac
n tempio nel campo Marzio quando tornò vittorioso dall’ oriente, e un altro glie ne innalzo Augusto dopo la battaglia di Azio
tico ve n’ erano parecchi, ad es. uno nelle vicinanze di Colofone, un altro presso Mileto, altri nella Troade, nella Licia e
o Aricia sul lago di Nemi, ov’ essa era chiamata Diana Nemorensis; un altro sul monte Algido presso Tuscolo; ma più celebre d
i; lo stesso Zeus lo aveva in odio. Egli, secondo canta Omero, non d’ altro più compiacevasi che del selvaggio grido di guerr
lupo, il cavallo, il picchio. VII. Efesto-Vulcano. 1. L’ altro figlio di Zeus e di Era è Efesto (Hephaestos), Di
occasione delle feste Vulcanalia, avevan luogo i giochi Circensi. Un altro giorno festivo di Vulcano era il 23 Maggio, nel q
to il significato naturale di questo mito. Secondo alcuni Ermes non è altro che il crepuscolo. Le giovenche di Apollo da lui
bliga a restituirle gratificando i mortali della benefica pioggia. Un altro mito relativo ad Ermes è l’ incarico datogli di l
indovina il significato primitivo di questa dea della bellezza; non è altro che l’ aurora, figlia del cielo, la quale sorride
ra. Ma a questo concetto primitivo si mescolò ben presto in Grecia un altro concetto, quello della forza d’ amore che penetra
e tra i vivi. Evidentemente la bestia setolosa che uccide Adone non è altro che un simbolo dell’ inverno, il cui freddo soffi
Palatino vicino al Foro. Era un tempietto rotondo, propriamente null’ altro che un focolare col suo tetto; ivi ardeva continu
Vestali, da cui si rileva qual ne fosse il portamento (fig. 29). — Un altro antico santuario di Vesta trovavasi in Lavinio, l
te si tenevan chiuse in tempo di pace e aperte in tempo di guerra. Un altro tempio di Giano egualmente antico e ragguardevolo
e gli Etruschi. Un tempio a Luna Noctiluca sorgeva sul Palatino, e un altro antichissimo santuario di lei era sull’ Aventino,
e il suo cammino. Il linguaggio mitico è qui trasparente, non essendo altro in fondo che una poetica pittura del sorger dell’
di rugiada. Il mito di Titone, vecchio tutto rughe, non più capace d’ altro che di far sentir la sua voce, come una cicala, e
isce già in Omero. Essa va con velocità straordinaria da un capo all’ altro del mondo, penetra anche nelle profondità del mar
colare a lei fu dedicato nel 193 av. C. presso il Circo Massimo, e un altro nell’ età di Augusto sul Palatino. 3. Orazio nell
ndere per la palma della vittoria; un’ imitazione probabilmente d’ un altro rilievo che, secondo Pausania attesta, trovavasi
dell’ ordine supremo, o con Apollo il suo profeta; quindi l’ uno e l’ altro eran detti Moirageti, capi delle Moire. 2. Presso
lla di Antonio e Cleopatra, eresse, in memoria di queste vittorie, un altro santuario a Nettuno nel Campo Marzio. I Romani da
qualche rialzo. Attributi costanti il tridente e il delfino o qualche altro mostro marino. La più antica statua di Posidone a
Atamante, il quale uccise Learco e inseguì Ino che tentava salvare l’ altro figlio, finchè tutte due si gettarono in mare da
   E rotollo, e percosselo ad un sasso;    E quella s’ annegò con l’ altro carco. (Inf. XXX, princ.). Dante fa che s’ anne
volmente la disperata donna e l’ innocente fanciullo, all’ una e all’ altro diedero l’ immortalità, lasciando che lei vivesse
farle crescere vigorose, e quindi datrice di prosperità. Ma anche d’ altro lato fu pensata Gea come tomba universale delle c
o le rivolgon preghiere; uno degli inni Omerici è a lei dedicato; un altro inno dodoneo presso Pausania (10, 2, 10) in un ve
i Lucrezio Sulla natura e nel quarto dei Fasti di Ovidio. L’ uno e l’ altro accennano alla Dea portata sul carro tirato dai l
e rifiutarsi di celebrarne le feste, furon mutate in pipistrelli. In altro ordine d’ idee, merita un cenno la leggenda di Ar
il cuore a Zeus, e questi lo inghiotti, e più tardi diè alla luce un altro Dioniso, il Tebano, mentre intanto fulminò i Tita
i paesi vicini. In una grandiosa processione portavasi dal Leneo a un altro tempio, poi di nuovo al Leneo, una piccola immagi
e di lei; ond’ essa, consumata dal dolore, si ridusse a non esser più altro che voce. Ma Narciso fu punito da Afrodite, perch
un asino e sorretto da giovani Satiri. Gli orfici poi si formarono un altro concetto di Sileno, pensandolo come un saggio vec
Apollo il citarista, a condizione che il vincitore potesse fare dell’ altro tutto quel che gli talentasse, fu vinto; e allora
saggio si ha nella statua del Louvre qui riprodotta alla fig. 63. L’ altro tipo è più frequente e allora il Sileno, come alt
concetto delle scuole filosofiche; uno ne scrisse il poeta Arato; un altro è tra gli inni Orfici. Anche non è infrequente la
e gli armenti; protettore dei pastori e dei cacciatori, come Pane. D’ altro lato anche i rumori delle foreste eran da lui, ed
a d’ espiazione che si credeva douasse prosperità e fortuna; e tra l’ altro le donne sterili solevano offrirai spontanee alle
mi di soverchio rigogliosi, là fender la corteccia per innestare; non altro brama, non d’ altro vive. La leggenda narrava che
gliosi, là fender la corteccia per innestare; non altro brama, non d’ altro vive. La leggenda narrava che l’ agreste ninfa da
Roma dedicati a Flora, uno sul Quirinale forse di origine Sabina, un altro presso il tempio di Cerere al Circo Massimo. Avev
a anche considerata come la Dea che dà stabilità ai matrimonii; e per altro rispetto era pure patrona e direttrice delle popo
a Dea preferibilmente Cora, la fanciulla. Ma Persefone aveva anche un altro significato. Giacchè come moglie del tenebroso re
ne intorno alla vita d’ oltre tomba, ammettendo che il morire non sia altro che un rinascere dell’ anima a più lieta esistenz
i. — Ma oltre questo aspetto truce e terribile, Ade ne aveva anche un altro mite e benefico. Non era il Dio di sotterra quell
no in genere le idee greche. Questo è vero anche rispetto al re dell’ altro mondo che essi chiamarono Plutone o Dis Pater (os
to a Dite sorgeva presso l’ altare del tempio di Saturno nel Foro. Un altro altare sacro agli Dei infernali trovavasi nel cam
altre Deità infernali avevano un doppio aspetto, uno terribile, e l’ altro più mite e quasi benevolo, così anche le Erinni r
iele misto con acqua. 3. I Romani chiamarono Furie le Erinni, e senz’ altro s’ appropriarono i concetti e le leggende ad esse
colpita è nei tragici greci; ma v’ è differenza grande dall’ uno all’ altro . Nell’ Eumenidi di Eschilo son dipinte come mostr
, era figlia del titano Perseo e di Asteria. In origine non designava altro che un aspetto della luna, e ditatti anche Artemi
de’ Lari, facilmente si può riscontrare che i Lari in fondo non erano altro che le anime dei defunti, propriamente le anime v
per saviezza come Orfeo, Abramo, Cristo, Apollonio di Tiana, e nell’ altro quelle dei più celebri poeti ed eroi di Grecia e
rgere dai denti seminati di un serpente (l’ animale sacro più d’ ogni altro alla terra); gli abitanti dei luoghi lacustri dic
niera ha vinto la vita terrestre e s’ è fatto scala all’ Olimpo. E un altro riflesso dell’ idea che col progredire della cult
l fuoco, non lo volle riprendere e privarne gli uomini, ma fè loro un altro dono che doveva essere sorgente d’ innumerevoli g
aver suggerito bei versi ad Esiodo tanto nella Teogonia quanto nell’ altro poema delle Opere e dei Giorni, diè ad Eschilo ar
ia una donna da lui rapita tenendola strettamente abbracciata; ora un altro galoppa sopra i cadaveri dei nemici uccisi; ora s
i in marino scuro del Museo Capitolino, l’ uno di tipo più vecchio l’ altro più giovane, opere di due celebri scultori, Arist
sastrosi del sole canicolare. Forse Atteone sbranato dai cani non era altro che un’ immagine della natura vegetativa che soff
toro; Anfione si riconosce alla lira che è scolpita vicino a lui; l’ altro è Zeto; la donna davanti, in atto di chieder piet
e infelice. Varii sono gli atteggiamenti; un giovane giace morto; un altro si reclina moribondo; una figlia spira pietosamen
astigar la moglie; ma una volta vivo egli non volle più scendere all’ altro mondo e morì poi ben più tardi di morte naturale.
i versi 553 e 554 dell’ Ibis di Ovidio. c) Bellerofonte. 1. Un altro eroe nazionale dei Corinzii era Bellerofonte (bel
ando di Ermes, del significato naturalistico di questo mito. Io non è altro che la luna affidata alla custodia del cielo stel
ancora ricordate dalla leggenda per la punizione inflitta loro nell’ altro mondo, di attingere continuamente acqua in un vas
di Eracle, giacchè suo figlio Elettrione fu padre di Alcmena e da un altro suo figlio nacque anche Anfitrione. Anche fuori d
e. Anche nei particolari si vede: le nozze di Zeus-oro e di Danae che altro sono se non la unione fecondatrice del cielo e de
condatrice del cielo e della terra argiva, e la prigione di Danae che altro è se non la nebbiosa caligine della stagione hive
motivo si trova pure trattato in parecchie pitture pompeiane, e in un altro rilievo marmoreo che è nel Museo di Napoli. So
o a condizione che un giorno fossero entrambi nel mondo dei morti, un altro giorno godessero entrambi la luce dell’ Olimpo. I
s nel basso Egitto. All’ essere nato dal suolo invece accenna, tra l’ altro , la forma nella quale soleva essere rappresentato
nato dal suolo; anch’ egli era detto fondatore dello stato Attico, un altro Cecrope in sostanza, ma posteriore al diluvio. Un
eva il secondo Eretteo padre oltrechè di Orizia e Procri, anche di un altro Cecrope e di Mezione; e dei pari al secondo Cecro
te, dalla voce greca coryne, mazza). 2º Sull’ istmo tolse di mezzo un altro assassino, Sini, detto Pitiocampte (Pityocamptes)
l toro gli suggeri la malvagia idea di appropriarselo e sacrificar un altro toro a Posidone. Ne fu ben punito, perchè il Dio
ll’ eroe della stirpe. Invece Eracle che compie le dodici fatiche che altro può essere se non una forza benefica la quale lot
anche dei templi, come il tempio di Hercules victor ivi stesso, e un altro a pie’ dell’ Aventino vicino alla porta Trigemina
e non li lascia in pace se non quando son morti (Ep. 2, 1, 10). Sotto altro aspetto parlò d’ Ercole Ovidio, nelle cui Metamor
a lei, prese Learco e lo scaraventò contro una rupe; scampò Ino coll’ altro figlio Melicerte saltando in mare e affidandosi a
ossa pietra, ond’ essi ciechi di furore volsero l’ armi uno contro l’ altro e a vicenda si trucidarono. Erano in questo modo
tica. Tale la fine di Edipo secondo Sofocle; che gli epici antichi in altro modo narravano la morte dello sventurato Labdacid
Polinice ed Eteocle venuti a singolar tenzone si ammazzarono l’ un l’ altro ; gli altri eroi o ebbero morte o si diedero alla
iace il maggiore appartengono alla famiglia degli Eacidi. Eaco era un altro figlio di Zeus, nato da una figliuola del fiume A
asse con sè cattiva Esione figlia del re Laomedonte, e da lei ebbe un altro figlio, Teucro, che divenne celebre arciero. Pres
bilità nel trar d’ arco. Di molto inferiore ad Aiace Telamonio era l’ altro Aiace, locrese, figlio di quell’ Oileo, che pure
auti. Questo Aiace, detto anche « il piccolo » per distinguerlo dall’ altro detto « il grande », era segnalato specialmente p
Eos la morte di suo figlio, e continua a piangerla, giacchè che cos’ altro sono le goccie della mattutina rugiada se non le
era causa di tutti questi guai, Elena, fu trovata in casa di Deifobo, altro figlio di Priamo, che dopo la morte di Paride ave
è nel ritornare ciascuno alla propria patria, l’ uno in Tessaglia, l’ altro in Creta vennero in Italia, e ivi si fecero fonda
scansavano dal terribile vortice di Cariddi, avvicinatisi troppo all’ altro mostro che con sei lunghi colli e bocche abitava
lla coda allaccia in basso una gamba dei figli di sinistra, mentre l’ altro serpente gli arronciglia il braccio destro, ma no
raschi, rappresentante un guerriero che sostiene il corpo morto di un altro guerriero. Ne esistono copie antiche in diversi l
allegrava de’ suoi canti le regioni dell’ Elicona. Forse costui non è altro che la personificazione mitica di antico canto po
. » 20. Carm. I, 3, 15: « la rabbia del vento di sud, più ch’ ogni altro arbitro e sovrano del mare Adriatico, sia che vog
a ripiena d’ aria, fa risonare i lidi che giacciono sotto 1’ uno e l’ altro sole. Anche allora non appena fu tocca dalle labb
violenza di furioso leone. » 47. Georg. III, 266: … Più che ogni altro in ver delle cavalle Passa i segni il furor. Vene
6 (1861) Corso di mitologia, o, Storia delle divinità e degli eroi del paganesimo: Per la spiegazione dei classici e dei monumenti di belle arti (3e éd.) « Della mitologia in generale. » pp. 17-359
he descrivendo un’ azione o un oggetto, tendono a chiarirne meglio un altro , e comprendono utili verità, e con graditi orname
Gli antichi Dei Titani, figli di Celo e della Terra, forse non erano altro che le forze naturali e le potenze motrici della
divenuto, secondo la favola, potenza ordinatrice. 23. Il Destino poi altro non era che un’ immagine della fatale necessità c
eci tenevano per padre del genere umano ; od almeno non riconoscevano altro uomo più antico di lui ; sicchè nè le loro istori
he Giano aveva due teste o due volti per conoscere tanto l’ uno che l’ altro , ed ebbe perciò il soprannome di bifronte. 34. I
ano e si difforme, E li fece venir con l’ arme in mano L’un contro l’ altro , impetuosi o feri In lor discordi, ostinati parer
i di tutti gli Dei (pan tutto, dôron dono, gr.). « E i doni degli Dei altro non sono che le arti e le cose tutte giovevoli al
za e di coraggio. Ma i più sono di sentimento che questo Giove Ammone altro non sia che il dio Osiride (696, 697) degli Egizi
Purg. c. xxi, perchè l’arcobaleno si mostra ora in un luogo ora in un altro , fu la messaggera di Giunone ; l’ambiziosa regina
facesse udire un lugubre gemito quando il sole andava ad illuminare l’ altro emisfero. Così pareva che si rallegrasse del rito
a accesa, ovvero le si mandi avanti un Amore che porti una face, e un altro dopo, che con un’altra svegli Titone. Sia posta a
enerato anche a Cirra città della Focide, a piè del Parnaso. Aveva un altro bel tempio a Delo dov’era nato, e dove Teseo (402
’arco come di sopra. Cavalchi un carro tirato da cavalli, un nero, l’ altro bianco, o (se vi piacesse di variare) da un mulo,
ile. Egli è dunque probabile che quanto la favola attribuisce a Bacco altro non sia che imitazione della storia di Mosè : Bac
u formata col guscio d’una testuggine e con le corde di lino. 167. Un altro giorno Mercurio involò allo stesso Apollo la lira
uno dei quali probabilmente aveva ricevuto il dono dell’eloquenza, un altro era medico, il terzo esperto mercatante, ec. ; ed
o : Sopra gli omeri avea sol duo grand’ ali Di color mille, e tutto l’ altro ignudo : D’intorno innumerabili mortali, Parte pr
: viva e festosa Fiamma sopra di lei s’inalzi e strida ; E l’un dell’ altro degni e Sposo e Sposa Qui congiungan le palme, e
parlava affettuosamente, e le chiedeva la promessa di non iscegliere altro sposo che lui. Prima del far del giorno spariva,
ma Lasciàr le prime mense, e di Finéo (362) Fu lor chiuso l’albergo ; altro di queste Più sozzo mostro, altra più dira peste
tarono l’aria coi loro cadaveri. — V’ è chi non riconosce nelle Arpie altro che gli uccelli del lago Stinfale. E finalmente a
lui, Gli Dei inteneriti da tanto amor coniugale cangiarono l’una e l’ altro in Alcioni. 207. Nettuno ha folta barba, in capo
che il destro piede é terra cotta, E sta in su quel, più che in su l’ altro eretto. Ciascuna parte, fuor che l’oro, è rotta D
ito (Kokyo, io piango, gr.) circondava il Tartaro (216) ; le sue onde altro non erano che le lacrime dell’eterno pianto dei m
raccio due bambini ; uno nero, emblema della morte o della notte, e l’ altro bianco, simbolo del sonno o del giorno. Vespro o
un bambino bianco che dorma per significare il sonno, dall’ altra un altro nero che paia dormire, e significhi la morte, per
in Dio si riconforte, E ’l cor che ’n sè medesmo forse è lasso ; Che altro che un sospir breve è la morte ? Ma ben si può d
e (69) si smuove, cagiona i terremuoti, e che le eruzioni del vulcano altro non sono che disperati sospiri dei Giganti, « qua
n si ponno. E ben fu degno Ch’ ei provasse per man del padre eterno D’ altro fulmine il colpo e d’altro vampo Che di tede e di
Ch’ ei provasse per man del padre eterno D’altro fulmine il colpo e d’ altro vampo Che di tede e di fumo ; e degno ancora Che
ata Ermione, e da Rea-Silvia sacerdotessa di Vesta, Romolo e Remo. Un altro suo figlio chiamato Ascalafo rimase estinto nell’
divinità allegoriche, le quali, come la Verità, l’Invidia, il Furore, altro non sono che virtù o vizj che gli antichi mossi d
Silvano (302) prcposto alla tutela delle selve. 296. Pane era più che altro onorato in Arcadia. I Romani ogni anno di Febbrai
nel dar fuoco a tre grandi barche di paglia ; ed i pastori un dopo l’ altro saltavano la fiamma. Il più agile otteneva in pre
amor consunse, come sol vapore » (Dante, Parad., c. xii), non rimase altro che la voce, perchè fu trasformata in durissimo s
gli imita, e nascono indi le arti ; cosicchè gl’inventori delle cose altro non sono che i fortunati osservatori di alcuni fe
edi, e l’un d’essi già staccato dal suolo in atto di volare, mentre l’ altro appena tocca la superficie di una sfera, od il ce
ciuffo di capelli sulla fronte ; posa un piede sulla ruota, e tien l’ altro per aria ; in una mano ha un rasoio e nell’altra
ce, Che permutasse a tempo li ben vani, Di gente in gente, e d’uno in altro sangue, Oltre la difension de’ senni umani :70 P
l freno e il compasso, l’uno per governare l’impeto delle passioni, l’ altro per distribuire agli uomini con esatta misura le
è l’innocenza fu bandita anche dai luoghi più alpestri, non le rimase altro asilo che il cielo dove regnano eterne le leggi d
ndo mescolano il falso col vero : È questa Fama un mal, di cui null’ altro È più veloce, e com’ più va più cresce, E maggior
tro indietro sospeso, mostri da un canto di posar saldamente, e dall’ altro di aver pronti i passi. Alzi il capo a mirare l’A
lpite due destre in atto di stringersi. I Romani ci hanno lasciato un altro gentile emblema della Fedeltà, il quale consiste
burlasse del gran cimento ; e avendo preso con ambe le mani l’uno e l’ altro serpente da Giunone mandati, non si alterava punt
giusto, Tanto benigna avea di fuor la pelle, E d’un serpente tutto l’ altro fusto. Duo branche avea pilose infin l’ascelle :7
lo trova all’inferno tra’Centauri nel cerchio dei violenti, narra in altro modo il suo gastigo : …………Questi è Caco, Che sot
in poi recò seco in memoria del fatto. 413. Cercione o Sinnide era un altro flagello dell’ Attica. Dotato di grandissima forz
rte per esser pasto del Minotauro. 416. Forse questo tributo non era altro che di denaro ; ma gli Ateniesi, per far comparir
acri. Ancora rimangono alcune vestigia di quest’ immenso edifizio. L’ altro laberinto è quel medesimo dell’ isola di Creta vi
a a Teseo un figliuolo ornato di tanti pregi. 436. Ippolito, di null’ altro premuroso che dello studio della sapienza e delle
si ribellarono ; ed egli, sdegnato di tale ingratitudine eccitata per altro dalle sue imprudenze, scagliò maledizioni contro
il fanciullo Learco, e lo uccise. La madre disperata s’ annegò con l’ altro per nome Melicerta. Maestrevolmente dipinge Dante
rco ; E rotollo, e percosselo ad un sasso ; E quella s’ annegò con l’ altro incarco. 450. Frisso arrivò senza rischio, ma sp
ro, Giasone fuggì da Colco insieme con Medea, alla quale non rimaneva altro scampo che la fuga per sottrarsi allo sdegno del
Qui Baccanti non son, ma ninfe a cui L’alma é gentile : e più d’ogni altro affetto È dolce il palpitare ai casi altrui.
ppò verso il mare con tanta velocità, che la giovinetta non potè fare altro che alzare inutili grida. Il Nume la condusse in
ebe ; ed egli povero, sfuggito con orrore da tutti, e cieco, non ebbe altro sostegno, altra guida che la giovinetta Antigone
Ma in quei momenti di ansietà e di dubbiezza, Meneceo esclamando : Se altro non manca, io son pronto, lascia il padre, e corr
nella quale ambedue i giovani amici volevano dar la vita l’uno per l’ altro . 535. Alfine la condanna cadde sopra Oreste ; ma
uccise Patroclo (592) sviscerato amico d’Achille. 540. Non ci voleva altro che la morte di Patroclo per far ripigliare le ar
o ad Ajace sul promontorio Reteo. 567. Insieme col Telamonio vi fu un altro Ajace figliuolo d’Oileo re di Locri, celebre anch
dalla caduta di Troja fino al ritorno in Itaca, sono argomento di un altro poema d’Omero, intitolato l’ Odissea. 572. Essen
e il primo sentimento è quello della paura, dubitando di essere in un altro paese di barbara gente. Ma all’udir liete voci si
lesare a lui stesso il vero fine dei suoi viaggi, e gli fa narrare in altro modo l’ esito dei medesimi : (Canto XXVI). …………Q
ella compagna105 Picciola, dalla qual non fui deserto. L’un lito e l’ altro vidi infin la Spagna. Fin nel Marocco, e l’isola
o Gli accosta alquanto il nappo, e il labbro bagna, Non il palato. Ed altro tal che lieto Va di padre e di madre, alteramente
h ! pensa Ch’io mi sono più misero, io che soffro Disventura che mai altro mortale Non soffri, supplicante alla mia bocca La
anto era bello quanto vano, sedotto dalle carezze di Venere e più che altro dalla promessa, giudicò doversi dare a lei il pom
ava così l’Arcipelago, Diana (137) vedendo quella testa senza saperne altro , ebbe voglia di far conoscere ad Apollo (96) che
vista cotanta strage, piena d’affanno e di disperazione non potè fare altro che sciogliersi in lacrime sopra i cadaveri de’ s
lascia cadere i suoi tre pomi d’ oro l’ uno a qualche distanza dall’ altro , sicchè Atalanta invaghitane li raccoglie, perde
d Apollo, per non aver potuto indovinare gli enimmi propostigli da un altro indovino chiamato Mopso. Le Sibille. 665.
Erano già alquanto trascorsi in retta schiera, l’uno non superando l’ altro di minimo spazio, quando quegli ch’era di mezzo c
nuovo innanzi di quello, si slanciava anelando vicino in modo, che l’ altro sentiva l’affannoso di lui respiro, onde, per tôr
lagello. Ecco però che, a turbare così liete lusinghe, si appressa un altro cocchio, i cui destrieri erano foschi come quelli
stesi sul terreno. Il condottiero traboccò sul timone : ed intanto l’ altro cocchio pendeva da una parte, trascinando nella p
i fiori mattutini ; ed il colore di tutta la persona non potrebbe in altro modo esprimersi, che mescolando i gigli alle rose
perplessi in questi pensieri, quelli, attentamente guardandosi l’un l’ altro , da prima alquanto discosti, e poi con lento e ca
in campo anch’egli venne Fra molti aunghi. Achivo l’un ; di Sparta L’ altro  ; due Libj, ed ei venía per quinto Con tessale pu
o il destrier, l’ottavo ; e della sacra Atene il nono ; e di Beozia l’ altro Che li diece compiea. Gli arbitri eletti Trasser
Tosto un fragor di rumorose rote ; Iva in alto la polve ; l’un con l’ altro Misti e confusi alla pungente sferza Niun perdona
ltro Misti e confusi alla pungente sferza Niun perdonava, onde l’un l’ altro a prova Oltrepassarsi. Ai precorrenti aurighi Su
oltansi repente, e dan di fronte Entro i cocchi barcei. L’un contro l’ altro Forte urtò, l’un su l’altro arrovesciossi, E pien
onte Entro i cocchi barcei. L’un contro l’altro Forte urtò, l’un su l’ altro arrovesciossi, E pien fu tosto d’equestri naufrag
ne agli Egizj, chi a’ Caldei, chi agl’ Indiani e chi finalmente ad un altro popolo asiatico anteriore a questi, del quale sia
one alle faccende dell’agricoltura ed alla varietà delle stagioni ; l’ altro li fa derivare dall’istoria ; chi dalla mitologia
dalla mitologia ; e chi, all’incontro, sostien che la favola non sia altro che un’allegoria perpetua delle leggi astronomich
……………… Ma del morto Patróclo il rogo ancora Non avvampa. Allor prende altro consiglio Il divo Achille. Trattosi in disparte,
crin si cinse. Elimo lo segui, seguillo Alete ; Un di verd’anni, e l’ altro di maturi ; Poscia il fanciullo Julo ; e dietro a
bianca di forma quadra, una figura d’aquila sul dorso, e a destra un altro segno bianco a guisa di mezza-luna. Il volgo cred
oi andavano attorno a chiedere l’elemosina, e non tornavano al tempio altro che la sera per ivi adorare in piedi la statua d’
ve l’icneumone nemico del coccodrillo ; in un luogo il montone, in un altro la capra. Quindi nascevano odii e dispute religio
ra, e il fuoco sacro del quale tenevano religiosa custodia, non erano altro che simboli della divina potenza. Non ebbero nè t
l’autore di tutto il male. Il primo era rappresentato dalla luce e l’ altro dalle tenebre, loro emblemi naturali. Divinit
l un magnifico tempio col tetto contornato da una catena d’oro ; e un altro gliene fu eretto in Islanda, ove i sacerdoti sole
mo colla testa di uccello, con in capo una mitra di carta dipinta. Un altro dei loro idoli era composto di tutti i semi della
a per sempre che i nemi di parentela fra gli enti mitologici non sono altro che un parlar figurato, e indicano relazieni d’id
alità, e tenute per oracoli di giustizia. Forse l’accusa contro Marto altro non fu che un simbolo della imparzialità dell’Are
edivano l’ avanzamento della civiltà e delle arti. 88. Il qual vello altro non era in sostanza che un ricco tesoro portato d
riete meraviglioso. 89. Alcuni interpreti della Mitologia non vedono altro in questa spedizione che ono dei primi viaggi mer
eatifero influsso, ed in pochi istanti furon visti giacere l’un sull’ altro , e spirare nel tempo che si studiavano di soccorr
uda perchè imbraltavasi di sangue, e inquietava isepolti. 137. Senz’ altro augurio. 138. Oracoli poi erano delte in genera
7 (1880) Lezioni di mitologia
i di Omero e di Callimaco, le Metamorfosi d’ Ovidio, poeta sopra ogni altro pittore, e le opere di molti altri famosi divente
qui cominciò l’universo: ma lo spirito mentovato non conobbe da verun altro la sua produzione. Si unì finalmente col mot, o m
toso pennacchio, dalla bocca gli usciva un ove da cui si schiudeva un altro iddio detto Phta, il quale forse è lo stesso che
a tanto rimprovero, asserendo che di Dìo ebbe idee più giuste di ogni altro pagano. Orazio, infatti, lo chiama interprete deg
bbe Gerione mostro di tre teste. La stessa Calliroe die la vita ad un altro mostro detto Echidna, cioè vipera, che nella metà
Ritornato m’avessi. Invan, che a tanto Non giunge il tuo poter; vuol altro il Fato; Debbo in Troia morir: tu soffri adunque
alla parte destra sacro era al dio che si onorava cogli spettacoli; l’ altro , alla sinistra collocato, consacravasi ad Apollo,
il segno. Ed atterrita Ifigenia rimira Tener le schiere un lato, e l’ altro Achille, Che solo è in sua difesa, e solo i Greci
e non vi ha motivo per concedere precedenza ad un paese anziché ad un altro . Dopo che Iddio fu dimenticato dai potenti felici
lli si collocavano. Numerose erano le statue. Quando Pausania, ovvero altro scrittore, ne farà memoria, sarà mia cura riferir
arte del mondo, è fra le segnalate imprese di Giove. Teocrito, ovvero altro greco poeta, lo dà descritto in un Idilio, con ta
i teologi. Il primo ed il secondo nati in Arcadia; uno dall’Etere, l’ altro dal cielo: il terzo in Creta, figliuolo di Saturn
o e guerra, Che la gelosa già nel suo cor sente. Perchè non ne cerchi altro , che la terra L’ha da sé partorita, afferma e men
i neccia essere dio: Poich’ai morir mi son chiuse le porte. Che posso altro per te che dolerm’io? E mentre rotan le celesti t
acquista il primo stato: Si fan due bionde trecce ambe le corna; Ogni altro pel da lei toglie commiato: L’occhio suo come pri
to, e al core Scende e l’allaccia in dolce nodo e saldo L’amor, che l’ altro portentoso arnese Di Ciprigna diffonde. Un vago è
velo le nubi che ofi’uscano Taria, di cui questo nume è il simbolo; l’ altro crede additarsi col velo che le ricchezze, delle
curio, anch’esso in qualche occasione allattato dalla dea. Non so per altro perchè tutti si siano apposti a credere in bracci
. Quest’allusione non permette che il bambino possa interpretarsi per altro che per Marte. Il fiore che è nella destra della
ea confermano questo pensiero. Può dirsi una Giunone Marziale, che ad altro per avventura non si riferisce questo suo epiteto
leguar le nubi, apparve il sole. Cimotoe e Triton, Tuna coli’ onde, L’ altro col dorso le tre navi indietro Ritirar dallo scog
avrebbe rubato anche il fulmine, se non avesse temuto la fiamma. Poco altro la favola aggiunge. Dicesi che a Batto, in pena d
le labbra, possa convenire anche al Sonno. Questo gesto è proprio per altro di Mercurio, come ne fan fede molte antiche gemme
e dai Galli, che con umano sangue lo placavano onorandolo sopra ogni altro dio come narra Giulio Cesare nei suoi Commentarj.
annulari, e da due antichi bassirilievi, uno del Museo Chiaramonti, l’ altro del palazzo Albani, recentemente dal celebre Zoeg
lmente, dietro l’autorità di Winkelmann, un Meleagro. Se di Teseo per altro ha la nostra statua la serena avvenenza del volto
o, benché la più seguita, è la meno probabile delle tre: non ha forse altro fondamento che una leggera somiglianza di attitud
esti simboli è indubitatamente antica, e il ristauratore non ha fatto altro che terminarli. « Ecco dunque schiarito e ridotto
rvazione dei ritratti certi di Antinoo. Credettero ancora di avere un altro fondamento per tale opinione nel nome di Adrianel
dente in questa statua, che l’intelligente Pussino non ha prese sopra altro marmo le più belle proporzioni della figura. E il
in Francia, ed è stata pubblicata dal conte di Caylus. Non si dee per altro porre, nel numero delle copie di questa statua qu
amma di ciò che il nome stesso della statua ci apprenderebbe, giacché altro non vale in greco saurottono che uccisore della l
ti gli eroi, passava per avere due padri, uno mortale in Cleopompo, l’ altro immortale in Nettuno. Il monte Parnaso, e la selv
ro, che diede il suo nome al detto luogo, e quello di sua madre ad un altro , che Coricio ai tempi nostri ancora vien chiamato
aggiunsero due altri; uno per quelli che accompagnavano col flauto, l’ altro per quelli che lo sonavano. Allora s’istituì a De
apitor Tizio volgesti, E contro Achille Larisseo maggiore Duce d’ogni altro , e per te solo, o Dio, Ineguale guerrier, benché
crato ad Apollo. Oggi non vi è danaro nè in questo luogo, nè in alcun altro del delfico tempio. Segue il dono dei Gnidii, eh’
i Menelao, che era un poco lontano dalla nave, ed Anfialo ne tende un altro più vicino. Sotto i piedi di Anfialo v’è un fanci
. Quei di Filisco erano nei Portici di Ottavia, uno nel suo tempio, l’ altro per ornamento, e questo aggiunge ch’era nudo. Da
sto aggiunge ch’era nudo. Da tal particolarità sembra inferirsi che l’ altro fosse vestito. Ma l’essere anche ai tempi di Plin
pria dell’ Apolline Averrunco, giacché questa favola fìsica non aveva altro significato che la dissipazione operata dal sole
aso, e li due strali Dalla faretra liberò: di piombo È l’uno, d’oro l’ altro , ed hanno effetto Contrario; il primo all’odio, e
vendetta Ambo gli sceglie, e col primiero Apollo Fere, e Dafne con l’ altro . Ama lo dio; La ninfa ancor d’amante aborre il no
circonda il petto, é più alta delle cinture ordinarie: era questa un altro abbigliamento della vestitura scenica, come può a
frigi modi Ai numi liberà Migdonia tromba. Lungi, frodi. La colpa in altro cielo Alberghi. Febo con l’allor lusinga La nuova
o, non che una torre, trenta cittadi trenta che non sapranno esaltare altro dio che te sola, e da te si chiameranno. Disegner
va anticamente aver rapporto a così fatte avventure. « Niuna cosa per altro in questa elegantissima statua mi è sembrata meri
to che l’etimologia stessa di quella voce lo insegna. Credemnum non è altro , anche secondo Eustazio, che vìncolo o laccio del
che Ino o Leucotea con tal benda soleva effigiarsi: non mi sembra per altro legittima conseguenza l’inferirne che questa sola
assai frequentemente in figure virili, e anche barbate, che sono per altro della compagnia di Bacco, per tacere l’immagine d
co che si dava a Leucotea come nudrice di Bacco, non così proprio per altro di questa seconda divinità che non possa attribui
rio per altro di questa seconda divinità che non possa attribuirsi ad altro soggetto; così ne ha circondata la fronte l’Urani
quale fu presso gli antichi rappresentata. Luna fu detta, perchè non altro che questo astro reputavasi, come dal consenso ri
ta Diana Efesina. Se dunque non ce ne giunge nuova la rappresentanza, altro non faremo che considerar di passaggio il rapport
di misterioso questa bizzarra figura. Incominciando dalla sua forma, altro questa non c’indica senonchè l’antichità del simu
vrebbero essere di volatile in corrispondenza delle ali, e che queste altro non siano che le sirene. La lor figura intera sem
isteriosa, e conosciuto che abbiamo esser tutti emblemi della natura, altro non ci resta a notare, senonchè le statue di Dian
di Tito conservati alla biblioteca del Vaticano lo provano: l’uno e l’ altro colore possono indicare il fuoco, giacché Pallade
in gemma han travedute la immagine della Verità. Che gli antichi per altro supponessero la spoglia istessa del mostro piutto
il nome stesso di Afrodite, col quale i Greci chiamavano Venere, non altro significa che spuma marina. Esiodo nella Teogonia
in marmo, una delle quali è il monumento circolare del Campidoglio, l’ altro uno dei due bellissimi candelabri del Palazzo Bar
gemono gli Amori, Tosisi sovra Adon; va a prender l’uno Le freccio; l’ altro l’arco; e quei il turcasso. Uno d’Adon scioglie i
’altro l’arco; e quei il turcasso. Uno d’Adon scioglie i calzari, e l’ altro In ampi vasi d’oro acqua ne arreca. Un altro i fi
scioglie i calzari, e l’altro In ampi vasi d’oro acqua ne arreca. Un altro i fianchi, e la ferita lava. Un dietro a Adon col
calla e Plautilla, uno dei quali è in Francia nel Real Gabinetto, e l’ altro presso di me, rappresentano nel rovescio la famos
di siffatte immagini di Venere, e nelle gemme e nelle medaglie non ad altro effetto che a sostenere alcun pezzo d’armatura di
scrive la fucina: « Giace tra la Sicilia da l’un canto E Lipari da l’ altro un’isoletta, Ch’alpestra ed alta esce dall’onde e
i gli Dei che abitano 1’ Olimpo tu mi sei il più odioso. Tu non provi altro piacere che quello della discordia e delle guerre
no di sementa. Dai lati erano due agricoltori, dei quali uno arava, l’ altro seminava. Yi si attribuisce pure a Cerere una fal
ento? E un poco meno difficile di penetrare il senso allegorico di un altro , che ofi’re la fisrura di Cerere fra due alberi c
no. Questo Bacco non era il Tebano figlio di Giove e di Semele, ma un altro che dal re degli Dei e da Cerere, o Proserpina, e
un fondo non acuto ma stabile e piano. Uno ne ponevano all’Oriente, l’ altro all’Occidente, quindi mormorando alcune misterios
dive, e sciolse Tali accenti Diana: Ah noi ricorda: Addio per sempre: altro tentar ne vieta Reverenza del Padre: in tua difes
cose: il giorno Non stimar che ti sia rapito: abbiam o Altre stelle, altro sol, luce più pura Saravvi, e stupirai gli Elisi
sta opinione segue Ovidio nei Fasti, dicendo: Non intendere per Vesta altro che la viva fiamma, che non vede nascer da questa
no alla dea, la quale presso i Greci ed i Romani non avea anticamente altro segno che il fuoco con solenne religione custodit
cure e con inquietudini da non dirsi. Non potevano più accenderlo con altro fuoco: bisognava, dice Plutarco, farne di nuovo,
ammucchiati semi discordi di cose non ben congiunte. Il rintracciare altro negli antichi ci condurrebbe a delle dispute meta
e è in un marmo della Villa Pinciana nella stanza del Sileno ed in un altro dei monumenti Peloponnesiaci. Questo rettile, com
icare probabilmente che questo delitto fu commesso di notte. Sopra un altro monumento, che rappresentava lo stesso soggetto,
al destino degli uomini dovrebbero essere continuamente vigilanti. In altro luogo dell’Iliade il Sonno risponde a Giunone ch’
che sgorgano in sconosciuto loco. Uno di questi si chiama il Nero, l’ altro Tutta-Notte. Nella città sono due porte: uno di c
più mistero. « In Olimpia la statua dell’ indovino Trasibulo non avea altro simbolo della sacra sua professione che l’immagin
igiati in due, debbano onnimamente interpretarsi uno per la Morte e l’ altro pel Sonno, giacché simili di sembianza erano rapp
moltissime altre che, secondo Esiodo, ascendono a tremila. D’Iperione altro non è noto se non che fu padre del Sole, secondo
me colla Terra, e ch’ella poi cedette ad Apollo. Temi aveva ancora un altro tempio nella cittadella dì Atene, all’ingresso de
ielo, eresse un santuario a lei e a Pane accanto alla sua casa. Nè in altro luogo la onorarono i Tebani, dopo che, colpiti da
r non lasciare la mano oziosa. Vi è ancora qualche monumento dove non altro porta sul braccio sinistro che un cornucopie, il
a imitavano questo costume. Tanto è il potere della superstizione: In altro luogo Ovidio lo canta converso in pino. Pretendon
col d’oro, infin che poscia L’età degenerando, a poco a poco Si fé’ d’ altro colore e d’altra lega. Quinci di guerreggiar venn
dalla Storia apprendiamo eh’ ebbe un tempio in Menfi antichissimo, un altro in Racòti, luogo ove fu edificata Alessandria; ch
Furie sono cinque, ed il nu mero di tre, che vien loro assegnato, non altro denota che pluralità, onde sul più antico teatro
lla Teogonia che Giove e Temide n’erano i genitori. Non ostante in un altro luogo dell’opera stessa dissente, facendole figli
vicino al sepolcro di Oreste, ed i Sicionii gliene aveano dedicato un altro in un bosco sacro, dove onoravano le Parche collo
acrato a Giove conduttore delle Parche, vicino al quale ne avevano un altro queste dee. In una statua di Teocosmo, nella qual
li uomini si credevano esenti dal tributo per esser vicini più d’ogni altro popolo al regno dell’ombre. Tre, come vi ho accen
parlino gli antichi. Ella ha la ruota come dea della fortuna sotto un altro nome, e il freno per indicare la moderazione nell
affermare che non Giove, ma essa tutte le cose mortali governava. Ed altro antico scrittore disse a ragione, non esser la no
duce, Che permutasse a tempo li ben vani Di gente in gente e d’uno in altro sangue. Oltre la difension de’ senni umani: Perch
nio è indicato nel timone, simbolo di governo, e nel globo. La ruota, altro suo distintivo, conosciuto come i precedenti, ci
di lui, le avevano collocato in braccio Pluto bambino. « Anche di un altro simbolo adornò Bupalo questo suo simulacro, e fu
tivi, che la dea suole avere nelle mani e sugli omeri, sieno stati ad altro significato addetti, o perchè la persecuzione deg
è facile a congetturarsi. Dopo la vittoria Aziaca non offre la storia altro combattimento navale nei tempi in che fiorirono l
statue ci presentassero le Muse, e nel quale meglio che in qualunque altro se ne scorgono i differenti attributi, dà il volu
che è veramente singolare è il vedere la musa della Storia, che non è altro che il Genio o la Divinità tutelare di essa, onor
upe non ha sostenuto mai verun simbolo; non così la sinistra, che per altro non poteva altra cosa reggere per la sua disposiz
erzi e i bei costumi, abbiamo in un epigramma dell’Antologia; e in un altro si fa parlare in questi termini la stessa Musa: I
eatra li. È stato supplito sull’indizio di un vestigio circolare, che altro non poteva indicare che un timpano appunto, un tr
re, che altro non poteva indicare che un timpano appunto, un troco, o altro simile strumento rotondo.» Voi dimandate spesso
danzante per le pendici di Elicona, ravvisata ancor dallo Schott, e l’ altro della Villa Mattei, dove è la quinta o l’ultima d
va la tazza. Chi cadendo dal suo letto trae dietro a sé la tavola, un altro si rovescia prono sulla testa e sulle spalle. Vi
a testa e sulle spalle. Vi é alcuno che cerca di evitare la morte, un altro vorrebbe fuggire, ma l’ubriachezza glielo impedis
e avventure? Inoltre, anche secondo quel sistema che vuol le Muse non altro che i Genii delle sfere planetarie, che tessono i
Velletri, mancante però del capo; l’altra eguale al vero, moderna per altro dal mezzo in su, ma di eccellente scalpello, nell
è abbastanza lodare un pittore in quelle cose, nelle quali ancora un altro possa essere commendato. Infatti dipingere Ariann
pantera, è manifesto segno dello dio. Ma qui Bacco non è dipinto con altro simbolo che con quello dell’Amore. Poiché la flor
a fra le Grazie che presiede alla riconoscenza. E certamente per niun altro attributo meritarono dagli antichi maggior venera
I loro capelli sono leggiadramente rannodati e stretti da nastri, nè altro ornamento hanno sul capo. Le mani delle due estre
si era, perchè, secondo l’opinione dei Fenicii e dei Greci, Esculapio altro non era che l’aria, dalla quale proviene Igia, si
me dai precitati luoghi di Pausania e Plinio si conosce: ma con verun altro non fu fatto così spesso Esculapio che con la Sal
le Gemme del signor Bracci Cista, Mistica. » Eccovi da Filostrato un altro soggetto di pittura antica. Ercole furioso. — As
me si farebbe di un toro arrabbiato. Unocerca di legarlo d’agguato, l’ altro di prenderlo nel corpo: chi grida, chi è sospeso
gi del nostro marmo quello ancora della rarità, non ravvisando noi in altro monumento così bene espresso queir epiteto femini
da un trasporto furibondo di terrore, fuggì, tenendo nelle braccia, l’ altro figliuolo, e andò con esso a precipitarsi nel mar
quel nome dalla similitudine che ne rappresentava la cima. È noto per altro che il pino era consacrato anche a Bacco per l’am
uro che ne portava un ramo. Poteva inoltre la pina essere adoprata in altro modo, come sarebbe per uno dei segni sacri della
he noi siamo costretti a dire che la portassero sui tirsi: quando per altro le scaglie di quella pannocchia nei marmi sono ba
per una, non attaccate ai rami. Poiché per lo più, senza che vi fosse altro ferro di sotto e dentro, dovevano fare quelle pan
autore nel primo ragionamento che vi tenni su questa divinità. « Un altro carattere, e quasi un’eguale bellezza si ammira i
sa di barba. Vi sono due Narcisi di uguale bellezza: uno è in aria, l’ altro è immerso nell’acqua. Il fanciullo si avvicina al
che troppo siansi inoltrati, quando tal divisione, che non può avere altro oggetto fuori del comodo degli artisti e della no
to, panciuto, con naso simo a con grandi orecchie, tutto tremante; un altro , uomo mostruoso, dal mezzo in giù simile a capro,
pa e trionfo del dio del Vino. Nè con diverso modo si vesrcfono in co altro cammeo d’agata sardonica inserito dallo stesso ne
ho accennato nella passata Lezione. Il corno che ha nella sinistra 1’ altro Centauro fu costumato dagli antichi, in quella lo
io sulla sua groppa si adopera con ambe le mani per torli ad essa. Un altro giovin Baccante porta anch’egli accesa la face, c
di Furietti, nobili avanzi della Villa Adriana: la copia simile dell’ altro barbato fu nel passato secolo disotterrata nella
Un Fauno per molle comodità il sostiene sotto il sinistro cubito, un altro s’inchina a trargli i calzari. Il Bacco indico e
di osservare che i ministri della mensa eran Fauni. « Posate su d’un altro letto d’incontro Bacco, scorgonsi due figure, una
tto d’incontro Bacco, scorgonsi due figure, una di giovin seminudo, l’ altro di donna, involte ambedue nella sintesi, e fìsse
tamente colla sinistra un timpano o tamburello, e vien sorretta da un altro Fauno. La statua di Priapo in profilo, che termin
Là sovra un’ara alquanto più alta vedesi eretto il simulacro d’Ercole altro nume rurale, denominato perciò Ercole Silvano. Un
i abbiamo veduti prestar servigio in più monumenti: uno col tirso e l’ altro colla ferula e diademati ambedue, perchè il diade
ersi ogni giorno, come solito abbigliarsi donnescamente: la quale per altro apparisce nel personaggio rappresentato nutrita c
. Ora il soggetto del simulacro è per se notissimo, e può dimostrarsi altro non essere che Bacco vecchio e barbato assai fami
etto? Il Nettuno equestre in Atene avea un’iscrizione che gli dava un altro nome, ma che non trattenne Pausania dal riconosce
dall’affinità delle loro invenzioni, poiché l’ una di miglior cibo, l’ altro provvede i mortali di miglior bevanda, ed amendue
i simili al presente, rare al ^erto in simulacri di tutto rilievo, in altro genere d’antico assai comuni, debbano ascriversi
i invece delle pantere i centauri, uno dei quali dà fiato al corno, l’ altro suona la cetra. Ambi in età giovanile hanno orecc
e nelle favole Bacchiche siansi trasfuse le imprese di Sesostri, o d’ altro antichissimo conquistatore, che l’Oriente fosse l
ta. « Lo stile del bassorilievo è del più ordinario, l’invenzione per altro delle figure vien dal buono, come la composizione
duti al suolo sono il primo oggetto, che nel marmo ci si presenti. Un altro Fauno segue saltando ad onta del non lieve peso d
e singolare è il carro di Bacco: è tratto da cavalli, come in nessun altro monumento, ed è a quattro ruote, come altrove nel
sere ancora osservata la figura del Fauno coli’ otre. L’ artefice per altro che ha eseguito nello stile solito dei sarcofagi
ta un carro tratto da due Centauri, uno dei quali solleva il tirso, l’ altro sostiene sugli omeri un cratere: le redini del co
in cielo sua sposa. « La bibacità d’Ercole celebrata dai poeti era un altro motivo per unirlo a Bacco, per le cui cerimonie m
e sull’omero, ed accresce l’imbarazzo della sua situazione: mentre un altro Faunetto che il segue, veduto di profilo, cerca d
che viene appresso, è ancora in atto di dar fiato a un’altra tibia. L’ altro Satiro fanciullo, che la precede, sembra intento
8 (1806) Corso di mitologia, utilissimo agli amatori della poesia, pittura, scultura, etc. Tomo I pp. 3-423
gne d’ammirazione ; non v’ ha dubbio che a’ giorni nostri, piucchè in altro tempo mai, così le Belle-Lettere si coltivano, e
, possono con tutta facilità offrirsi agli occhi di chi or l’uno or l’ altro vuole separatemente conoscere ; ma che altro ries
chi di chi or l’uno or l’altro vuole separatemente conoscere ; ma che altro riesce poi la lettura de’ medesimi, se non imperf
tri vennero esposte, o sieno del tutto taciute, quando il descriverle altro effetto non avesse avuto a produrre, che la funes
si pieni di vino, uno de’ quali versavasi dalla parte d’ Oriente, e l’ altro da quella d’ Occidente (c) ; finalmente si andava
rni si facevano in più città della Grecia, e con maggior pompa d’ogni altro luogo in Atene (f). Furono instituite da Trittole
il primo in dignità, e a lui apparteneva l’iniziare ne’ Misterj (a) L’ altro fu detto Daduco o Lampadeforo, ossia Porta-fiacco
uoi fratelli, Nettuno e Plutone. Destinò l’uno signore delle acque, l’ altro dell’ Inferno, e riserbò per se la sovranità del
ro dal Cielo. Coloro, perriuscirvi più facilmente, posero uno sopra l’ altro i tre monti, Ossa, Pelio, e Olimpo, e cominciaron
potevano fare in Atene siffatto sacrifizio. L’uno conduceva i buoi, l’ altro li feriva, e il terzo li sacrificava. Vuolsi che
ominato il Convito di Giove. Vi s’invitavano le statue di lui e delle altro Divinità, alle quali perciò nel tempio di Giove s
imo istante, onde l’uno non avesse a soffrire il dolore di condurre l’ altro alla tomba. Erano giunti all’estremo della vecchi
ì quindi di ucciderlo, mentre dormiva, nè essendovi riuscito, fece un altro tentativo. Gli presentò sullamensa le membra di u
tutti subito da di là si sparsero sulla terra i rinchiusivi mali, nè altro restè nel fondo di quello che la speranza, unico
(10) in queste Feste era solenne assai più che in quelle di qualunque altro Nume(a). Le predette racchiudevano le primizie di
o tacciò Santio di aver violati i patti, avendo egli al suo fianco un altro guerriero, coperto con nera pelle di capra. Santi
questo dì si faceva grande uso di vino, e chi nel bere superava ogni altro , conseguiva in premio un vaso pieno di vino, e un
o. Il viacitore poi ne riportava in premio o quello stesso otre, o un altro , ma sempre pieno di vino. Questa Festa fu detta A
amore, che nutriva per Calliroe, Principessa di Calidone, da cui però altro non otteneva che indifferenza e disprezzo. Ei se
o col sacrificargli per mano di Coreso la giovine Calliroe, o qualche altro , che avesse voluto sostituirono in vece di lei. N
lle mense(b). I poveri, non potendo procacciarsi Colatoi di rame, o d’ altro metallo, usavano un panno, detto Sacco vinario (c
nomi differenti : l’uno dedicato a Giunone Parteno, ossia vergine ; l’ altro a Giunone Teleia, ossia adulta ; il terzo a Giuno
ro fosse per compire più presto la sua opera, avesse a ricevere dall’ altro una serva. Vinse Aedone. Politecno n’ebbe grande
etto, era il re e il signore del Cielo e della terra. Sotto l’uno e l’ altro titolo ella era risguardata, come la distributric
orrida carcere, detta il Tartaro(19), e di cui abbiamo favellato. Un altro luogo finalmente trovasi nell’ Inferno, destinato
il qual nome s’intendevano i morti, come più diffusamente vedremo in altro luogo. A Plutone Summano si attribuiscono i fulmi
arche, che Admeto, già vieino a morire, ancor vivesse, purchè qualche altro avesse voluto incontrare la morte in vece di lui.
apanna. Soggiungevano, che le Api, distrutto il primo, ne alzarono un altro di cera, e di penne d’uccelli. S’inventò poi un t
i doni vi spedì due vasi d’acqua, detti Acquiminarj, l’uno d’oro, e l’ altro d’argento. Altri Monarchi pure, e varie città réc
easi un simulacro di lupo in bronzo. V’ è però chi soggiunge, che per altro motivo gli si diede questo nome. Alcuni ladri, di
e, il quale rappresentava il Sole. Sotto di quello se ne collocava un altro minore che indicava la Luna. Intorno di essi due
i, che stringevano in mano una bacchetta inghirlandata di fiori, e l’ altro di donzelle, che portavano rami d’ ulivo, e canta
parare le primizie della terra, le quali si portavano in giro ; nell’ altro si purificavano le città. Un coro di musici gareg
si, erecti a lei sotto il nome di Diana : l’uno sul monte Aventino, l’ altro in Efeso, e il terzò nella Chersoneso Taurica. Su
lli per formarne delle corde ad uso di certe macchine di guerra(b). L’ altro tempio le fu fabbricato, perchè le predette donne
hè improvvisamente si erano rotte le gomone del predetto naviglio ; l’ altro sotto quello di Epideta, perchè Melibea era arriv
mare. Que’di Cnido le avevano alzato un tempio sotto questo nome. Un altro ne avea pure sopra un monte presso Napoli. In ess
a di vino e odori, e la cingeva di fiori, e la baciava. Anasarete per altro lo sprezzava e derideva. Egli, stanco di tolerare
Trofonio : L’Imperatore Adriano intorno a quello ne fece costruite un altro . Niuno poteva entrare nell’antico ; ed Epito, re
Genetlio, perchè presiedeva alla nascita. Ebbe a Sparta un tempio. Un altro ve ne fu pure nell’Argolide, eretto a Nettuno Gen
’onore, che si riportava a motivo di questo Inno, era maggiore d’ogni altro (a). Oltre le anzidette Feste Nettuno ebbe anche l
nò anche Pallade dal verbo greco pallin, saettare ; e sotto l’uno e l’ altro titolo fu indifferentemente risguardata come la i
il nome di Tritonia aveva un tempio in Arcadia presso i Feneati, e un altro nella Beozia presso d’Alalcomene(d). I Dorj s’imp
efo poi li raccolse, prese cura di loro, e denominò uno Parrasio, e l’ altro Licasto. Eglino conseguirono il regno dell’ Arcad
medesimo eravi la statua di Venere a lato di quella di Marte (a). Un altro tempio, pellaro Reggia, ebbe pure in Roma. Ivi gl
rone riconobbe quattro Vulcani, uno de’ quali era figlio del Cielo, l’ altro del Nilo, il terzo di Menalio, e il quarto di Gio
rlo dato alla luce, lo precipitò nel mare (e). Lo stesso Poeta poi in altro luogo soggiunge, che fa Giove quegli, il quale lo
l terreno, ove soleano adagiarsi Venere e Marte ; e postisi l’uno e l’ altro colà a sedere, Vulcano tirò sì a tempo la rete, c
ne entro le mura di Roma, affinchè l’uno non vi cagionasse incendj, l’ altro dissensioni tra il popolo(a) I Cani d’ordinario e
di prevedere il futuro ; ovvero secondo Plutarco perchè aveva dato un altro aspetto al suo regno, introducendo una vita civil
iti giaceva nelle carceri, a spese pubbliche ne veniva liberato. Ogni altro reo finalmente, a cui riusciva di toccare la toga
, cioè all’ Oriente, al Ponente, al Settentrione, e al Mezzodì(e) ; l’ altro , perchè egli dipingevasi con chiavi in mano, dell
talia, perchè ella visse sì pudica, che non guardò m i in volto verun altro uomo, che il suo marito(e). Per questo le sole do
ta ; e morto, lo piangevano inconsolabilmente, finchè ne trovavano un altro simile al primo. Cangiavasi allora la tristezza i
o orribili voci, che rendevano attonito chiunque la consultava(g). In altro modo pure ella si esprimeva : scrivea cioè i suoi
Ellesponto. E’ incerto il suo nome, poichè ora coll’ uno ed ora coll’ altro vedesi chiamata. Incerti re sono pure i natali. I
nell’ agilità de’ piedi. Volea rimanersene vergine nelle foreste, nè altro piacere coltivava che quello della caccia sulle p
passò di nuovo, ma poi tornò a distrarsi dal trasporto di fare suo l’ altro pomo, che le si presentò dinanzi agli occhi. Ippo
o, o di rame, e denominato Cesto, con cui l’uno avventandosi centro l’ altro vicendevolmente si battevano, finchè uno di loro
i esercitavano, si dicevano Stadiodromi (c). Il Ginnasio conteneva un altro luogo, detto Efebeo o Efebio dagli Efebi, ossia d
to ed Efialte. Costoro nacquero da Ifimedia e da Nettuno(e) L’uno è l’ altro ogni anno crescevano un cubito in grossezza, e du
il primo ad essere coronato in questi Giuochi, perchè oltrepassò ogni altro nella Corsa(c). Arrachione era stato già altre du
no per uomini ispirati e divini, e tra questi principalmente Omero. L’ altro modo, con cui si traevano le Sorti, era per mezzo
ominato il Convito di Giove. Vi s’invitavano le statue di lui e delle altro Divinità, alle quali perciò nel tempio di Giove s
il primo sacrificò delle vittime umane (d). Suida poi la discorre in altro modo : Licaone, dic’egli, volendo ridurre i suoi
itto, nel quale non era permesso l’entrarvi, che a’loro Sacerdoti. Un altro era stato eretto a’medesimi nel Territorio di Teb
. Ovid. Fast. l. 3. (a). Gic. l. 3. de Nat. Deor. (1). Orfeo in altro Inne fa nascere Bacco da Giove e da Proserpina(a)
ppresso gli Ateniesi, s’impiegavano in tale ministerio(a). Si può per altro credere, che un tale uffizio, comechè sacro, non
della caccia. Accesi di lei erano i Fauni, e i Satiri, ma più d’ogni altro n’andava Pane smanioso e frenetico. Questo rustic
tte, che il liquore, il quale esce dal Pino, agitato dal vento Borea, altro non fosseche le lagrime, le quali si versavano da
(c). Due di tali giovani in Roma conducevano per mano la sposa, ed un altro la precedeva con una fiaccola. Questa, primachè l
a del marito, la quale era ornata di rose, mirti, e allori, l’uno e l’ altro degli sposi toccavano l’acqua e il fuoco ivi prep
(2). Cerbero era un cane mostruoso, nato dal Gigante Tifone, renda un altro mostro, mezzo donna e mezzo serpente, chiamato Ec
la Sibilla di Cuma dava i suoi Oracoli. Appenachè veniva staccato, un altro simile tosto ne rinasceva. L’anzidetto Barcajuolo
nerazione. La prima suppone che il passaggio delle anime da uno in un altro corpo succeda dopo un determinato giro di anni ;
ne per quello, che gli era stato indicato. Creusa pensò, che tal cosa altro non fosse che un artifizio per collocare sul tron
a suonato bene, gli ruppe la testa col predetto strumento(c). Fuvi un altro Lino, figlio parimenti d’Apollo e di Psamate, fig
da Apollo e da Mercurio, l’uno de’ quali era di ritorno da Delfo, e l’ altro dal monte Cilleno. I due Numi se ne invaghirono,
uni vi furono due Endimioni, quello cioè, di cui abbiamo parlato, e l’ altro , Pastore delle montagne della Caria(e). (f). De
no, e uno d’alloro(d). Il primo per allontanarne i cattivi spiriti, l’ altro per placare Apollo, considerato come il Dio della
1. (b). Tit. Liv. l. 22., Paus. l. 9. (6). Il Buon-Senso ebbe un altro tempio, eretto da M. Marcello dopo la presa di Si
rava il sozzo Dio, Conisalo : anzi è opinione di molti, che l’uno e l’ altro fossero la stessa Deità. Priapo fu pure con un cu
ntezza ; in atto di stringerci vicendevolmente le mani, perchè l’un l’ altro dobbiamo ricambiarci i ricevuti benefizj(h). Fina
rtale, ma bensì uno, più maligno della vipera, e più terribile d’ogni altro Nume. La giovine fu situata, ove Apollo avea indi
enendosi con Nettuno (c). Dicesi, che dirimpetto a Scilla vi fosse un altro orrido mostro, chiamato Cariddi. Questo pure da p
stmo si facevano due sorta di Giuochi, l’uno per onorare Nettuno, e l’ altro Melicerta(c). Riguardo a questo, e a Melicerta è
 1., Apollod. l. 3. (7). La morte di Allirrozio si racconta anche in altro modo. Dicesi ch’ egli erasi proposto di vendicare
9 (1806) Corso di mitologia, utilissimo agli amatori della poesia, pittura, scultura, etc. Tomo II pp. 3-387
del mare(7). Perseo poi alzò tre altari, uno a sinistra a Mercurio, l’ altro a Pallade alla destra, e il terzo nel mezzo a Gio
denti d’ Eolo, che gli si sarebbe presentato con un piede calzato e l’ altro ignudo (b). Fu per questo, che Esone, avendo avut
i lui, si azzuffarono fra loro medesimi, e in breve tempo l’un dopo l’ altro caddero sul terreno estinti. Apollonio di Rodi, p
corpo del genitore, onde estraerne il vecchio sangue, e riempirne con altro nuovo le vuote arterie. Così fecero : Pelia grond
zzi le interiora dello stesso pesce, ne sia uscito senz’ aver perduto altro che i capelli (f). Giove, ovvero, come altri dico
li, che fosse comparso il primo alla luce, avesse ad esercitare sull’ altro assoluto dominio (a). Giunone fece sì, che la mog
male, ne impedì il sacrifizio, e persuase al marito di sostituirne un altro in luogo di quello. Nettuno, irritato contro Mino
i quello. Nettuno, irritato contro Minos, fece sortire dalle acque un altro furioso toro, il quale mandava fuoco dalle narici
i al loro padre, e mise a morte anche lo stesso Busiride(b). Altri in altro modo raccontano la morte dell’anzidetto re. Riusc
ad Ercole sieno apparsi la virtù e il Piacere, e che mentre l’una e l’ altro volevano trarlo a se, egli scelse di seguire piut
e temeva che fosse per trattare nella stessa guisa anche qualsivoglia altro , che fosse per nascergli in avvenire. Ercole rapì
uto del leone, ritirò la mano tremante. Continuò a cercare, e trovò l’ altro letto. Ingannato dagli abiti, s’accostò più d’app
rato. Esso consisteva nel fargli due sacrifizj, l’uno al nascere, e l’ altro al tramontare del Sole. Pinario e Potizio fecero
o trionfo della sua virtù(c)Incontrò poscia nell’ Istmo di Corinto un altro gigante, assai più forte e formidabile del primo,
a eccitatono Agamenonne a farlo, e Achille parlò più vivamente d’ogni altro . Quegli da prima si mostrò alquanto restio, ma fi
ssa, e la seconda Laodice (a). Secondo alcuni Agamenonne ebbe pure un altro figlio, di nome Aleso(26). Agamenonne, e il di lu
to il quale, l’anzidetto scettro con certe ceremonie si trasferiva ad altro sacro Ministro (d). Omero poi soggiunge, che il m
podamo, Ipiroco, e Molione, Principe Trojano, e cocchiero di Timbreo, altro Trojano, che perì sotto Diomede, figlio di Tideo(
i quali biasimarono l’azione di Antimoo(b). Frattanto sopraggiunse un altro mendico, famoso per la sua ghiottoneria, perchè s
Femio, e Medone. Neppure la risparmiò a Melantio, figlio di Dolio, ed altro suo guardiano di capre. Costui avea insultato ad
dopo aver placato quell’ Eroe, come aveagli detto l’Oracolo(d) (2). L’ altro Ajace fu denominato Telamonio, perchè nacque da T
l conflitto restò interrotato dalla notte, che sopravvenne. L’uno e l’ altro allora così si ammirarono, che reciprocamente si
ervenuti a quelle nozze Castore e Polluce, l’uno si rapì Talaira, e l’ altro Febe. Da Castore e Talaira nacque Anagonte, il qu
ch’egli ottenne ciò, che ricercò ; e che quando uno di loro moriva, l’ altro rinasceva(c). Castore e Polluce furono anche deno
ra loro di signoreggiare d’anno in anno alternativamente l’uno dopo l’ altro . Eteocle, come maggiore d’età, salì il primo al p
a di voler prenderè l’anzidetta città, quand’anche Giove, e qualsisia altro Nume gli si fosse opposto, e che in pena di tanto
, che il di lui padre fosse l’eccellente Indovino. Melampo, e che per altro sia stato creduto figlio d’Apollo, perchè egli pu
, ond’era oppresso, per consiglio dell’Oracolo si trasferì appresso l’ altro fiume, Acheloo, e prese in moglie la di lui figli
trovandosi nella Gallia appresso Clastidio, fece voto d’inalzarne un altro , il quale poi dal di lui figliuolo dieci sette an
secrò a questa Divinità un nuovo tempio, il quale era sì unito con un altro , fabbricato all’ Onore, che non si poteva penetra
con un cinghiale. Di questi du animali il primo opera avvedutezza, l’ altro precipitosamente si abbandona ad ogni impresa. Il
ide. I Romani le fabbricarono tre tempj, uno nella settima Regione, l’ altro appresso il Tevere, e il terzo nella Piazza dell’
. La stessa nazione dopo la sconfitta di Canne dedicò a questa Dea un altro tempio(c). L. Silla, divenuto trionfatore di tutt
colla Dea Tellure, e che poi cedette ad Apollo. Temi aveva altresì un altro tempio nella cittadella d’Atene, nel di cui ingre
lo di Ercole, era sacro alla Pudicizia Patrizia, ossia delle Dame ; l’ altro , che fu eretto da Virginia, figlia di Aulo, era d
ittà potea vantarne in forza de’ suoi natali. Ella quindi fabbricò un altro tempio alla stessa Dea Pudicizia sotto il nome di
lì, e Tiberio lo consacrò. Manlio Pretore nella rupe Tarpea eresse un altro tempio alla Concordia, e i due fratelli Attilj ne
ficano anche moltissimi antichi Monumenti, la maggior parte de’ quali altro non ci esibisce agli occhi, che teste e mani. Que
ma ; a capo scoperto, per dimostrare, che l’amico niente occulta all’ altro amico ; in candida veste, perchè sinceri e ingenu
e vicende. Ha scoperto un fianco sino al cuore, ove col dito mostra l’ altro moto : da lontano e da vicino, perchè l’amicizia
mano una tortorella ; tal’ altra sta a’suoi piedi un cane. L’una e l’ altro sono animali fedelissimi. Umiltà. L’Umiltà
, il quale di natura sua si compiace di se medesimo, e disprezza ogni altro animale. Questo Vizio ha uno specchio, in cui si
le avea regalata una corona d’oro per ottenerne corrispondenza(b). Un altro fatto narrasi intorno alla Gelosia. Cianippo, fig
apo un velo nero, perchè ques colore, come non è suscettibile d’alcun altro , dimostra, che l’Indocile pure non è capace di so
eccedente convenzione, in cui l’ingegno, o il caso, oppure l’uno e l’ altro decidono della perdita e del guadagno tra due o p
alla donna, che dall’uomo. Tiresia, perchè era stato dell’uno e dell’ altro sesso, fu ricercato per giudice. Egli decise a fa
senzachè Saturno se ne accorgesse. Il loro culto si estese più d’ogni altro . Anguia, città della Licia, eresse ad esse un ant
e origine, dice il sopraccitato Scrittore, l’odio, che l’uno contro l’ altro nutrivano i due fratelli. Altri dicono, ch’eglino
ndoglisi rotto il remo, sbarcò sulla costa di Misia per cercarvene un altro , e seco condusse il giovane Ila, figlio di Teodam
a di vita, e vi chiamò anche Testore in suo ajuto. A tale nome l’un l’ altro si riconobbero ; ed Icaro, informato dello strano
one Argonautica, niente poi nomina Absirto : silenzio, cui dà forza l’ altro di Erodoto, il quale, parlando degli ambasciatori
il privilegio di trasformarsi a piacere in qualunque figura : ciò per altro nol potè salvare dalla clava d’Ercolé, che lo ucc
do Servio l’uccisore di Erice non fu Ercole, figlio di Alcmena, ma un altro straniero, soprannominàto Ercole(b). (c). Paus.
recto in Atene, sul modello del quale anche i Romani ne inalzarono un altro alla medesima Divinità, ed eglino pure lo rispett
vo esposto. Nettuno cangiò quella misera madre in fontana, e mandò un altro giumento, che continuò ad allattarne il figlio, f
a guardare chi lo incalzava, rimase gravemente ferito fra l’uno e l’ altro occhio. In sì stropitoso sconquasso e ne dormiva
aggi, essa rendeva un piacevole suono ; laddove la sera ne rendeva un altro lugubre, quasi rattristandosi della partenza di s
padre avea udito, che Protesilao sarebbe perito in quella guerra. Un altro Oracolo pure fece sapere, che avrebbe perduto la
fece abbruciare per togliere agli ecchi di bua figlia un oggetto, che altro non faceva se non pastere la di loi affizione. La
’Ateniese Bute, figlio di Teleonte e di Zeusippe, e discendente dall’ altro Bute, figlio d’Amico, e padre di quell’Erice, di
a amore per Enea. (a). Id. Acneid. l. 4. (13). Altri raccontano in altro modo la morte di Didone. Dicono, che quando colei
Eurialo furono due compagni sì fedeli, che l’uno non abbandonò mai l’ altro in qualsivoglia periglioso cimento. Eurialo rimas
onte Aventino. Furonvi pure aleuni, i quali dissero, che Anna Perenna altro non era che la Luna, o Temi, o Io, o una delle At
ste la trasferì a Sparta, e uccise Neottolemo(b). Altri raccontano in altro modo la morte di Neottolemo. Questi, dicono essi,
olo era morto ; e che colei disperata si diede la morte(c). Omero per altro dice solamente, che l’anzidetta donna morì di dol
, bella giovine della Bitinia, amava estremamente la solitudine, nè d’ altro dilettavasi che della caccia. Reso, essendo passa
il quale volle rimanersene sempre porco(f). Si fa pute menzione di un altro Greco, chiamato Elpenore, il quale riacquistò sì
ilito guardiano delle sue greggi(a). Oltre Eumeo eravi anche Filezio, altro custode delle pecore di Ulisse. Quegli pure sospi
trare il primo in quella città. Ercole, non potendo sofferire, che un altro fosse stimato più valoroso di lui, voleva sacrifi
si in corso con loro ; e permise ad essi di combattere l’uno contro l’ altro , promettendo la figlia e la corona al vincitore.
a loro madre, Ippodamia, fecero morire, e poi gettarono in un pozzo l’ altro loro fratello, Crisippo, perchè que sti era nato
Diomede. Scoccò un dardo, che nol ferì. Diomede anch’egli ne vibrò un altro , con cui stese a terra Pandaro. Enea voleva ricup
a di voler prenderè l’anzidetta città, quand’anche Giove, e qualsisia altro Nume gli si fosse opposto, e che in pena di tanto
, che il di lui padre fosse l’eccellente Indovino. Melampo, e che per altro sia stato creduto figlio d’Apollo, perchè egli pu
, ond’era oppresso, per consiglio dell’Oracolo si trasferì appresso l’ altro fiume, Acheloo, e prese in moglie la di lui figli
combattimenti equestri. Col progresso del tempo vi fu introdetto ogni altro esercizio ginnastico(c). Policlete, soprannominat
10 (1836) Mitologia o Esposizione delle favole
ma oltrechè non ve ne ha quasi alcuno che convenga alla gioventù, un altro inconveniente pure in essi si ritrova, ed è che o
uno figlio dell’ Etere, e padre di Proserpina e di Libero o Bacco, l’ altro figlio del Cielo, e padre di Minerva, il terzo na
dal cielo, e per salirvi Sovrapposero ne’ campi di Flegra l’ un al l’ altro i monti Olimpo, Pelio, ed Ossa (il che però dice
partorì due uova, dall’ uno de’ quali nacque Polluce ed Elena, dall’ altro Castore e Cliemnestra. Rapì Europa figlia di Agen
oglio dal re Tarquinio Prisco, e più volte in seguito riedificato. Un altro nel Campidoglio medesimo ne aveva posto Romolo da
a lui consacratele prime spoglie tolte a’ nemici. Lo stesso Romolo un altro ne aveva già eretto sul Palatino a Giove Statore
o quello di Minerva; benchè l’ un nome si cambii frequentemente coll’ altro , ed Omero soglia assai spesso chiamarla con tutti
monti, perchè scambievolmente s’ intitolavano Giove e Giunone; nell’ altro Pigmea cangiata in grue per essersi a Giunone ant
animo di ammazzarlo, se fosse un mostro. Al vedere ch’ egli era tutt’ altro , rimase attonita, il coltello le cadde a terra, e
stesse parole, sicchè la cosa si fece a tutti palese. Una tenzone di altro genere ebbe Apollo con Forba, il quale impossessa
i dell’ orsa maggiore, e dell’ orsa minore; Giunone però implacabile, altro non potendo, ottenne, secondo Ovidio, dall’ Ocean
o, ell’ era dal Pontefice massimo severamente punita. Nè il fuoco per altro modo si raccendeva, che per mezzo de’ raggi solar
alende di Marzo rinnovando il fuoco sacro, il quale nell’ uno e nell’ altro caso portavasi da una Vestale sopra l’ altare ent
ere stato cangiato in cipresso. A Silvano offertasi una troia. Fauno, altro Dio campestre figlio di Mercurio e della Notte, d
nell’ avere peloso il mento ed’ il petto, laddove i Fauni l’ uno e l’ altro avevano senza peli. Priapo, figlio di Bacco e Ven
non era che una pietra, da quale segnava il confine tra un campo e l’ altro , ma in seguito a questa pietra si sovrappose una
ita. Molti pure ad ogni uomo due Geni attribuirono, l’ uno buono e l’ altro cattivo, o, come dice Orazio, l’ uno bianco e l’
uno buono e l’ altro cattivo, o, come dice Orazio, l’ uno bianco e l’ altro nero. I Geni delle donne più comunemente erano de
emo, e a lui sacro, secondo il medesimo, era il porto d’ Itaca. Ma un altro Forco da Cicerone si accenna, figlio dell’ Oceano
si ed Atropo, cui Esiodo in un luogo dice figlie della Notte, e in un altro figlie di Giove e di Temi. L’ ufficio loro si era
l lago di Averno nella Campania, ora Terra di Lavoro nella Puglia, l’ altro per una caverna del Tenaro, or capo di Marina pro
ose sotto la pelle le intestina e carni coperte col ventriglio; dall’ altro le ossa coperte col grasso, e ne diede a Giove la
e il giuramento che chi nascerebbe il primo avesse impero sopra dell’ altro , indi corse ad accelerare la nascita di Euristeo,
olti nell’ isola di Cipro, e lasciandosi questi cadere l’ uno dopo l’ altro , mentre Atalanta si perdette a raccoglierli, giun
sua corte da un canto Polinice coperto di una pelle di leone, e dall’ altro coperto di una pelle di cignale, Tideo figlio di
rpo nella mischia con tale accanimento, pugnaron essi l’ un contro l’ altro che amendue scambievolmente, si uccisero; ed esse
osti sopra, il medesimo rogo, le fiamme, che circondavano l’ uno e l’ altro si separarono, come se nemmeno in morte, soffriss
ni armati sorti da’ seminati denti, quelli sarebbonsi l’ un contro l’ altro rivolti, e tra loro uccisi. Ciò tutto avvenuto e
ruì Giasone ed Achille, che l’ uno da Alcimede, come abbiam detto, l’ altro da Tetide gli furon dati ad allevare. Fu anche do
e Polluce ed Elena era stato fecondato da Giove cangiato in cigno, l’ altro contenente Castore, e Clitennestra avea avuta la
omune, ottenne da Giove che a vicenda l’ uno morisse, e risorgesse l’ altro . Furono poi trasportati in cielo amendue nella co
con Achille, e poscia con Diomede; sebbene inferiore all’ uno e all’ altro , fu poi salvato nel primo caso da Nettuno, e nel
oro colti in Cipro nel campo Tamaseno, i quali gettati l’ uno dopo l’ altro mentre Atalanta si ferma a raccoglierli, riesce a
cui gli atleti nudi ed unti di olio cercavano di atterrarsi l’ un l’ altro ; 5. il salto o all’ insù, ovvero orizzontalmente;
11 (1824) Breve corso di mitologia elementare corredato di note per uso de’ collegi della capitale, e del regno pp. 3-248
Parte prima Della Mitologia in generale. La Mitologia1 non è altro che la Storia, e la spiegazione della favola. L’i
na moltitudine di favole accoppiate alla storia degli Dei, ma che per altro non forma una parte del sistema religioso. Tali e
di, o cavalcando un lione, e non di rado con un piede in terra, ed un altro sul rostro di una nave, per dinotare il di lei do
sul rostro di una nave, per dinotare il di lei dominio sull’uno, e l’ altro elemento. In parecchi templi dell’antichità, le s
ltro elemento. In parecchi templi dell’antichità, le statue di Cibele altro non erano, che semplici piramidi, per simboleggia
pareva, che già la guerra fosse terminata, allorchè uscì in campo un altro nemico per se solo formidabile, quanto tutti gli
ll’accaduto. Per liberare Proserpina, Cerere ricorse a Giove, che per altro esaudì i suoi voti : ma si ci opponeva un decreto
. Ma siccome Esculapio fu l’innocente cagione del suo esilio, così un altro de’ suoi figliuoli gli attirò una nuova disgrazia
o ad onta del suo rozzo impiego sulla terra, ne aveva non pertanto un altro nel Cielo molto più decente, qual’era quello di p
un fiore, che al solo toccarlo concepì Marte. Questa è l’origine per altro gentile della nascita di un Dio così terribile, q
andosi interamente di lui, finse di ritirarsi : e ricomparso sotto un altro aspetto gli offerì una vacca, ed un bue a condizi
effigie di Pomona. Termine. Il Dio Termine, la cui statua non era altro che una pietra, o un tronco di albero, vegliava a
oppia nacque Melicerta, Frisso, ed Helle figli di Atamante nati da un altro matrimonio divennero l’oggetto dell’odio di Ino l
a di Forco Dio del mare, e di Ecate, o sia della Notte era altresì un altro mostro del mare. Per lo innanzi era stata una nin
Messina, il di cui fragore rassomiglia all’abbajare de’ cani. Cariddi altro golfo a lui opposto giace poco lontano. Come spes
ariddi, allorchè taluno per isfuggire un malanno corre incontro ad un altro . Divinità dell’Inferno. Le Parche. Tre
suo palazzo nel paese de Cimmerj1 ove raggio di luce non penetra, ed altro non si sente che il solo mormorio del fiume Lete,
resso una quantità di sogni, che dormono ammonticchiati l’uno sopra l’ altro . Morfeo, Fobetore, e Fantaso, erano i tre figli d
erano assistiti secondo il proprio naturale da due Genj, uno buono, l’ altro cattivo1. Tal credenza è stata tramandata fino a’
corno dell’abbondanza, e gli occhi bendati con un piede in aria, e l’ altro su di una ruota, che gira con velocità. Gli antic
sì umiliante tributo. Sarebbe però senza dubbio perito in questa per altro gloriosa impresa, se Arianna figliuola di Minosse
èo. Passò Giasone il resto de’ suoi giorni ora in un luogo, ora in un altro . Finalmente ritornò in Tessaglia, dove standosi u
e Antigone, ed Ismene. Gli Dei vollero far presenti ad Edipo tali per altro involontarj delitti. Suscitarono una pestilenza s
tentò di aggiustare le differenze tra i due fratelli, inviando Tidèo altro suo genero ad Eteocle, che violando il dritto del
ena, giurarono la vendetta di Atrèo, e perseguitarono Tieste, che per altro non uccisero. Allora nel tempo stesso Agamennone
cere quanto era preferibile la gloria ad una vita così vergognosa. Un altro decreto del fato comandava, che si cercassero le
tanto ben veduto da Apollo, e dalle Muse. Anfione. Era questi un altro eccellente cantore, figlio di Giove, e di Antiope
o al giorno de’ sacri riti, e della vita civile di que’ tempi. Se non altro , gli scavi di Ercolano, e di Pompei ci hanno aper
isce dalle sue georgiche, e dall’egloga intitolata Pharmaceutria. Non altro significa quell’ignobile otium che la perfetta co
dolse dell’affronto con Diana, che amaramente piangendo non potè far altro per lui che trasportarlo nel Cielo, ed ivi situar
acilità caminava sott’acqua da Reggio a Messina, portando lettere, ed altro . Ma sparì finalmente il poverino mentre una volta
tro, e specialmente nel circo : ed avendo i Napoletani sì l’uno che l’ altro , è da supporsi che adorassero cotali Deità fin da
zioni. Servio parla di due Genj : uno che ci esorta a bene operare, l’ altro che le prave opere ci consiglia. Filone chiama Ge
ethi dell’accuratissimo Antonio Vetrani. 1. La voce φρατρια, fratria altro non indica che un’ adunanza di cittadini che form
12 (1831) Mitologia ad uso della gioventù pp. -
d essi di qualche profitto. Peccano gli uni di prolissità la quale ad altro non serve che a confondere le loro menti, e nulla
di Urano e della Terra, sono Titano e Saturno. Il nostro globo ed un altro pianeta portano il nome di queste due divinità.
o il suo nome un pianeta. Minerva Minerva Minerva detta con altro nome Pallade, dea della sapienza, delle guerre e
lanciare un dardo. Porta i coturni alle gambe ed ai piedi che son per altro nudi ; come porta scoperta la parte dritta del se
lessandro il Grande, 366 anni avanti G. C. da Erostrato che non trovò altro mezzo di tramandare il suo nome alla posterità.
di Averno nella Campania, oggi Terra di Lavoro nel regno di Napoli, l’ altro per una caverna nel Tenaro, or capo di Maina, pro
sso che sempre minaccia di rovinargli addosso e schiacciarlo. Issione altro re de’ Lapiti figlio di Giove e della ninfa Melet
o come un palo fitto in terra che segnava il confine tra un campo e l’ altro  ; gli si diede poscia una testa umana : ma era se
e i Romani invocavano Talassio ; questi però, secondo alcuni, non era altro che un grido di gioia ripetuto nei maritaggi. L’I
siste un quadro ove sonvi degli Amorini che fanno girare una cote. Un altro Amore che si è punto un braccio fa spillare il su
era di dargli un fratello. Allora sua madre gli diede per fratello un altro Amore il quale fu chiamato Antero. Appena che que
e calva, colle ali ai piedi, uno de’quali tiene sopra una ruota, e l’ altro sospeso in aria. La ruota gira velocemente. Fu an
soccorsi per trar Giove da qualche periglio. Pare nondimeno che Teti altro non fosse che una divinità puramente fisica : chi
auro quanto di Minosse, secondo alcuni che somigliava all’uno ed all’ altro , così gli venne dato il nome di Mino-Tauro. Minos
tra l’isola Icaria ora Nicaria e l’Asia Minore. Nelle ali di Dedalo altro non veggono quelli che cercano l’origine della fa
a Grecia : la statua della Dea la rappresentava armata. Aveva essa un altro tempio in Elide, la cui statua era d’oro e di avo
ea. Ecco il modo con cui si spiega la favola del caval Pegaso. Medusa altro non era fuorchè una delle cinque navi della flott
uolo fu colpito assieme col figlio da inaspettata morte immatura. Un altro storico narra che un certo Reco della città di Gn
figurano in Ercole un essere allegorico il quale non vuol significare altro che il sole. I giardini delle Esperidi, vuolsi ch
. Secondo alcuni due Geni attribuivansi ad ogni uomo, l’uno buono e l’ altro cattivo. Ciascuno nel giorno del suo nascere sacr
ano nascere da Alcmena e secondo alcuni da Alcmena uno e da Stenelo l’ altro , il primo che nascesse avrebbe l’impero sopra il
, di Giove, di Esculapio e di tante altre deità, non vuol significare altro che il sole. L’universalità del culto di Ercole,
tari servono a convalidare sempre più il sistema che Ercole non fosse altro che il sole, poichè si vedono espressi chiarament
tutti e due mortali, era stato fecondato da Tindaro di lei marito ; l’ altro fecondato da Giove produsse Polluce ed Elena che
tta amicizia, sì teneramente si amavano che uno non abbandonava mai l’ altro . Si accinsero prima di tutto a purgar l’Arcipelag
d ove ebbero la tomba fu loro innalzato un altare, e ne sorse pure un altro in Atene ch’essi avevano salvato dal saccheggio.
e hanno fornito il soggetto di due poemi, l’uno greco di Apollonio, l’ altro latino di Valerio Flacco, gli Argonauti arrivaron
iti dalla terra, li pone in tanto furore, che rivoltisi l’un contro l’ altro tra di loro si uccidono ; colle erbe incantate e
tende l’arco e ferisce mortalmente quello che si avanza pel primo ; l’ altro ebbe tosto la stessa la sorte. Non dicono i mitol
dità non aveva fatta che due soli paia di buoi, uno pel suo aratro, l’ altro pel suo carro. Un giorno ch’egli stava arando, un
a delle due armate, con tale accanimento pugnarono essi l’un contro l’ altro che amendue scambievolmente si uccisero. Aggiunge
eo e Tieste. Pelope sospettandoli ambedue rei della morte di Crisippo altro suo figlio che aveva avuto da una concubina per n
no all’epoca delle nozze di Teti e di Peleo. L’azione che più d’ogni altro il rendette celebre, si è il suo giudizio pronunc
isposa. Pirro entrato a forza nella reggia di Priamo vi uccise Polite altro de’ figli di lui, indi Priamo stesso ; e sacrific
va consultato ; là era l’Oracolo pronunciato dal Dio medesimo ; in un altro luogo ricevevasi la risposta dal Nume, durante il
furono conservati quei libri che poscia vennero per certo in qualche altro religioso luogo collocati ; poichè si sa che Onor
in cui gli atleti nudi ed unti d’olio cercavano di atterrarsi l’un l’ altro  ; il salto o all’insù ovvero orizzontalmente ; il
giuochi cui siamo debitori delle odi immortali di Pindaro, non davasi altro premio, fuorchè una semplice corona d’erba, la qu
13 (1855) Compendio della mitologia pe’ giovanetti. Parte I pp. -389
questa mia dedicatoria intendo renderle cordialissime grazie, poichè altro non posso, e confessarmi obbligato, e conservare
li il tempo non istenderà mai il velo della obblivione. E più di ogni altro i Poeti colla soavità de loro versi conseguirono
Atene, governò con tanta sapienza il suo popolo, che fu adorato qual altro Giove ; il quale di ciò adirato volea fulminarlo,
de l’anima e ta vita col suo soffio divino. Di fatto vedendo Prometeo altro non essere l’uomo che una bella statua di vita pr
corpi smisurati, molte braccia e quel soprapporre monti a monti. Che altro mai, dice Macrobio (3), furono i giganti che una
a, che fu mutata in un magnifico tempio. Essi dimandarono a Giove non altro che esser ministri di quel tempio e di morire ins
nacquero da due uova, uno immortale, da cui uscì Polluce ed Elena ; l’ altro mortale, dal quale nacque Castore e Clitennèstra.
fratello in guisa che un giorno fossero con Giove sull’Olimpo, ed un altro sulla terra co’ mortali ; sebbene Omero (1) dica
per l’Orsa stessa. XIX. Eaco-Mirmidoni. Eaco (Αιακος, Aeacus), altro figliuolo di Giove, fu il più giusto principe de’
igine (γηγενες) ; ed altri vogliono fig. di Arestore, pronipote di un altro Argo, fig. di Giove e di Niobe, diversa dalla fig
rittonio(2) trovò i cocchi a quattro cavalli (quadrigae), i quali per altro prima di lui erano in uso presso gli Egiziani. A
era tutto circondato di certi vasi di bronzo che si toccavano l’un l’ altro , sì che, percossone un solo, tutti gli altri dava
a un dì prender Roma a proteggere ; e che quivi a lei più che ad ogni altro nume si sarebbero resi grandissimi onori(2). Eolo
ngere la Fortuna, la quale dispensava a’ mortali le ricchezze ed ogni altro bene temporale, e che dal Guidi chiamasi superba
ali a’ piedi, uno de’ quali appoggiato al di sopra di una ruota, e l’ altro , sospeso in aria. Da ciò la frase, essere al colm
le prese a proteggerla ; e non potendo un Nume disfare il fatto di un altro Nume(4), non volle far fronte apertamente a Giuno
fig. ancora di Apollo e della musa Tersicore. Nel suonar la lira ogni altro vinceva ; e credesi inventore de’ versi lirici. I
rincipio Marsia vinse ; ma quel nume, avendo temperata la cetra su di altro tuono, il satiro non potè colla piva seguirlo. E
brosi, soggiorno delle Ninfe ; fra i quali l’antro Coricio più d’ogni altro vasto e bellissimo, sì leggiadramente descritto d
(1) invece di poetare adopera la frase abitare il bosco Ascreo. Ed in altro luogo chiama Ascrei i fonti d’Ippocrene, di Agani
e, sua patria, dagli Epigoni, erasi nella città di Claro ritirata. Un altro oracolo era in Cirra, la quale città essendo non
ittà essendo non molto lontana da Delfo, spesso si prende l’uno per l’ altro . Le sue risposte non eran che liete ; e s’eran tr
cerone(3) per dinotare un uomo che subitaneamente veggasi cambiato in altro . Dicono dippiù(4) che desiderosa Circe di vendica
cocchio con due rosei cavalli, benchè la dica lutea, perchè l’uno e l’ altro colore sta bene alla bella luce del giorno nascen
gura. Peani pure chiamavansi gl’inni cantali in onore di qualsivoglia altro nume od eroe, quando era imminente la battaglia ;
conta tre Bacchi ; uno Indiano che fu il primo a piantar le viti ; l’ altro , fig. di Giove e di Proserpina, inventore dell’ag
uasi tutta l’Asia seguito da un esercito, di cui non erasi mai veduto altro più strano. Era esso composto di uomini e di donn
chio tirato da due centauri, de’quali uno suona il doppio flauto, e l’ altro , una specie di cembalo, solito a suonarsi ne’ sac
he ella teneva per un capo, stando alla porta del laberinto, mentre l’ altro ne avea in mano l’eroe Ateniese, il quale, ucciso
o pende una pelle di tigre, ed ha in bocca due tibie diritte. Vi è un altro Fauno colle orecchie caprine e colle forme del vo
e. Altri dicono che non eran mica veri serpenti, ma fatti di oro o di altro metallo ; ed il Vossio(3) avvisa che le scuriate
vi è di più bello e di più amabile. Secondo Lattanzio, Venere non era altro che i poeti ne foggiarono una dea. Ma il Banier r
entre Venere pone in opera tutte le forze sue per salvare e l’una e l’ altro , se stato fosse possibile, dal turbine che loro s
lla ridento Ericina svolazzano il Giuoco e Cupido ; il quale poeta in altro luogo (1) con pochi versi soavemente ci rappresen
e per significare che il sonno sta in grazia ed è caro a tutti. Ed in altro luogo (3), una delle Grazie, ornata il capo di el
Infine da loro solamente poteasi avere quel dono, senza il quale ogni altro è inutile, cioè, il dono di piacere. Perciò esse
ei marito, erasi nascosto per non andare alla guerra di Tebe, come in altro luogo si è detto. VIII. Luoghi ove si prestava
re. Ma Cipro, isola natale di Venere, nel Mediterraneo, è più di ogni altro luogo celebrata pel culto di quella dea. Di quest
oprannome di Quirino, quasi tranquillo custode della medesima ; ed un altro fuori di essa, nella via Appia, come nume bellico
uoi veloci destrieri, de’ quali uno chiamavasi il timore (Pavor), e l’ altro la paura (Metus). III. Continuazione. Nel f
le contrade. Gli antichi Latini(2), prima che fosse Roma, più di ogni altro nume il veneravano ; e ciò per l’indole bellicosa
edificato con rara magnificenza dopo la battaglia di Filippi(4) ; e l’ altro di Marte bisultor, nel Campidoglio. Altri però pe
nne grotta, Se avvien che alcun dal sasso, ove congiunti L’uno appo l’ altro s’atteneano, caschi, Tutti stridendo allor volano
ita senza leggi, senza agricoltura e senza religione. A’ medesimi per altro si attribuisce un particolar modo di fabbricare,
congiunte con cera ; il quale era diverso dalla sampogna, con cui per altro spesso si confonde. Or vi furono tre maniere di q
trumento, quello ad una canna (μονοκαλαμος), che ritrovò Mercurio ; l’ altro di più cannucce formalo (πολυκαλαμος), di cui fu
eità campestri. Delle Ninfe, che presedevano alle acque, parleremo in altro luogo. VII.Continuazione – Vertunno – Pomona.
elebravano in casa del Pontefice Massimo, o del Console, o di qualche altro alto magistrato. Se le sacrificava una troia grav
Cerere la stessa cosa che la Terra. Forse diminutivo di tal nome è l’ altro Δηω, come chiamasi dai Greci ; o fu così della da
ti, che Pilade affermavano di essere Oreste, perchè l’uno volea per l’ altro morire(1) Ma il Re mosso da sì generosa gara, vol
erdotessa stessa propose che uno di loro fosse immolato e rimandato l’ altro libero alla sua patria ; il che diede occasione a
le ad essere distinta, fra tutte le statue, ancorchè non avesse alcun altro de’suoi attributi. VIII. Principali epiteti di
a fondazione degli antichi regni della Grecia, sino a che l’un dopo l’ altro divennero regolate repubbliche, non è che un quad
onne di Ercole, ch’erano i due monti Abila e Calpe, uno in Africa e l’ altro in Europa sullo stretto di Gibilterra. Quivi giun
, cui successe nel regno Agamennone che fu potente e ricco sopra ogni altro monarca che fosse, allora in tutta la Grecia. E p
o il suo remo, lo ruppe, e mentre che andava nel bosco per farsene un altro , Ila, fig. di Tiodamante e molto caro a quell’ero
il superavano nella prerogativa del comando, Achille ed essi ed ogni altro di bellezza e di valore avanzava(1), e la sua vel
o a Virgilio, in una notte sola fu interamente distrutta, di modo che altro non vi restò che il solo nome(1) ; nome che ha re
ncelli, schiacciò il primo ad un muro. Ma Ino, temendo per se e per l’ altro figliuolo la stessa sorte, con Melicerta si preci
o e riflusso dello stretto di Messina. Ed i latrati di Scilla non son altro che lo strepito ed il rumoreggiare delle onde che
così, per esprimere che spesso il timore di un male ci conduce in un altro peggiore, si disse proverbialmente : Incidit in
coglier debbono le anime dopo la morte, uno di pena, detto Inferno, l’ altro di premio, detto Elisio o Campi Elisii. Or ecco i
a Tesprozia, e si gettava nel golfo Tesprozio, oggidì di Butrintò ; l’ altro che scorreva presso ad un’altra Pandosia a’ confi
i gentili che le anime, deposto questo corpo terrestre, prendevano un altro corpo per così dire ombratile e leggiero, privo d
credevano assegnati a ciascun uomo nel suo nascimento, uno buono e l’ altro cattivo, i quali neppure i loro cadaveri abbandon
gue sua bocca ; ma questo poeta che qui dà al Cerbero tre capi, in un altro luogo (7) il chiama bestia dalle cento teste. Le
), aveano nel primo entrar dell’Inferno i loro ferrati covili ; ma in altro luogo egli mette Tisifone all’entrata del Tartaro
zze. Si sa che Radamanto era fig. di Giove e di Europa, come lo era l’ altro infernale giudice Minos, col quale egli date avea
aput Proserpina fugit. Lib. 1, od. 28, v. 19) ; essendo noto, come in altro luogo abbiam detto, che Proserpina strappava poch
14 (1874) La mitologia greca e romana. Volume II « Parte III. Semidei, indigeti ed eroi — XLV. La spedizione degli Argonauti alla conquista del Vello d’oro » pp. 331-341
’oro Su questo argomento furon composti due poemi, uno in greco e l’ altro in latino64 ; e sul duce o principal personaggio
reco vocabolo, che secondo alcuni etimologisti significa veloce, o da altro ortograficamente poco dissimile, ma che significa
una nave di cinquanta remi. In questa comune e nazionale impresa per altro il solo Giasone è quello di cui si raccontano fat
e, « Contra gl’ingordi augelli il ferro stringe. « Uno sul collo, un altro su la groppa « Percuote, e chi nel petto e chi ne
amo riportato altrove la descrizione stessa fattane dall’Ariosto, e l’ altro non meno straordinario e mirabile, di cui riporte
are alla prova ; « Ma vanno in fuga pieni di paura, « Nè di cibo nè d’ altro hanno più cura. « Subito il paladin dietro lor sp
desse sicura qualunque impresa da compiersi colla forza, trovaron per altro che questa non bastava a conquistare il Vello d’o
15 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XXXI. Il Genio e i Genii » pp. 232-241
potrebbero facilmente confondersi cogli Angeli dei Cristiani ; ma per altro hanno quasi sempre qualche distintivo, perchè per
o poi i Genii sono senza le ali, indossano ancora la toga romana. Per altro i Genii delle persone con caratteri e distintivi
ce che ognuno ha due Genii che spingono gli uomini, l’uno al bene e l’ altro al male. 272. Marziano Capella interpreta la par
one che il Manuzzi ammette, citando due esempii, uno del Salvini, e l’ altro del Magalotti ; ma il Fanfani riportando nel suo
otrà decidere chi di loro abbia ragione. Il Fanfani invece accenna un altro uso della parola Genio in questi termini : « Di u
chi confronta, raccozza, non è un genio. » Nessun vocabolarista, per altro , ammette e registra il Genio Militare e il Genio
16 (1861) Corso di mitologia, o, Storia delle divinità e degli eroi del paganesimo: Per la spiegazione dei classici e dei monumenti di belle arti (3e éd.) « Appendice. » pp. -386
ente sul vizio, sulla virtù, sull’anima, sugli Dei ; ma tutto ciò non altro era che spiritosa lizza d’ingegno. Ma i patrizj d
a religione della classe più illuminata e più potente di Roma non era altro che un brutale epicureismo. Cicerone nel suo libr
può argomentare, che le credenze del politeismo più non servissero ad altro che a lusingare quegl’intelletti che non poteano
e ; logoravano il vecchio paganesimo per ringiovanirlo ; non facevano altro che rimescolare il caos delle opinioni senza rinv
ioè la confessione del nome e non l’esame del delitto. Se si tratta d’ altro reo, al solo nome d’omicida, di sacrilego o di pu
he, fuori dell’ostinazione di non voler sacrificare agl’idoli, niente altro aveva delle loro cerimonie scoperto, cho alcune a
on interi, e li lacerano, e li dispergono. Contuttociò di questi, per altro intrepidi, così da voi trattati, quali offese pot
fazione. ma adunanza, dove del ben comune si tiene consiglio…. Con un altro titolo ingiurioso noi siamo accusati, cioè come i
17 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XII. La Titanomachia e la Gigantomachia » pp. 60-68
ustamente regola e norma ai maggiori e ai minori nostri poeti68. Per altro in una narrazione critica dei miti convien distin
ossezza proporzionati all’altezza come nella specie umana. Alcuni per altro di quelli che Dante non accenna di aver veduto ne
dicendo, che per dar la scalata al cielo posero tre monti uno sopra l’ altro , cioè sul monte Olimpo il monte Ossa e su questo
i poeti, e tra questi anche Dante, che vi aggiunge Marte e Minerva. L’ altro figlio Vulcano insieme coi Ciclopi si affaticava
maestro, e, com’è suo stile, distinguendosi da esso e da qualsivoglia altro scrittore per insuperabile concisione, accenna co
18 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XXVI. Nettuno re del mare e gli altri Dei marini » pp. 173-183
Nereo. Queste Ninfe, che eran qualche centinaio, hanno or l’uno or l’ altro nome, cioè di Doridi derivato dalla madre, o di N
rco, « E rotollo e percosselo ad un sasso ; « E quella s’annegò con l’ altro incarco »221. E l’altro incarco era l’altro figl
selo ad un sasso ; « E quella s’annegò con l’altro incarco »221. E l’ altro incarco era l’altro figlio chiamato Melicerta ; e
 E quella s’annegò con l’altro incarco »221. E l’altro incarco era l’ altro figlio chiamato Melicerta ; e la favola aggiunge
ante e il volgo fiorentino il Biancone ; e mentre si l’un volgo che l’ altro tien bene a memoria ed usa spesso il nome del Dio
19 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XXIX. Plutone re dell’ Inferno e i suoi Ministri » pp. 203-215
una nel mondo240, (come è naturale, e pur troppo vero), ma pur anco l’ altro più odioso attributo di affrettare la discesa deg
iamo parlato bastantemente nel Cap. della Diva Triforme ; nè si trova altro da aggiungervi. Resta dunque soltanto a trattare
e che avevan chiamate vulcaniche, e perciò da doversi distinguere con altro nome. E poichè queste roccie (principalmente i gr
Odio al par delle porte atre di Pluto « Colui ch’altro ha sul labbro, altro nel core. » 242. « Quando noi fummo fatti t
Sogni son derivate ancora le parole Fantasma e Fantasima. 250. Per altro Minos nell’Inferno di Dante non è un demonio, per
20 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XXX. Stato delle anime dopo la morte, secondo la Mitologia » pp. 216-231
la destra, « Vêr le nubi lanciava i rami il vento264). » Pindaro per altro , secondo l’interpretazione dei moderni grecisti,
in dì nove ara di tauri un giogo ; « E due avvoltoi, l’un quinci e l’ altro quindi, « Ch’ei con mano scacciar tentava indarno
i ponno. E ben fu degno « Ch’ei provasse per man del padre eterno « D’ altro fulmine il colpo e d’altro vampo « Che di tede e
h’ei provasse per man del padre eterno « D’altro fulmine il colpo e d’ altro vampo « Che di tede e di fumo ; e degno ancora « 
a tiene, « Per sè natura e per la sua seguace. « Dispregia, poichè in altro pon la speme. Perciò quando egli nel Canto xix c
21 (1874) La mitologia greca e romana. Volume II « Parte II. Degli dei inferiori o terrestri — XXXVI. Le Ninfe » pp. 279-284
iù ornate di fiorellini campestri come le pastorelle. Ammettevano per altro i Mitologi un grande assurdo, che cioè queste Div
e, per esempio, nel Canto xxx dell’Inferno, ove un dannato dice ad un altro  : « Che s’io ho sete, e umor mi rinfarcia, « Tu
onidi ; e poi al Ninfale del pioppo (N. populea) assegnarono anche un altro nome più familiare e comune, tratto parimente dal
co, che alcuni interpretano nutrito dalla Capra ; il qual termine per altro non fu adottato dai Latini, e l’usò soltanto qual
22 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XV. Giunone regina degli Dei e Iride sua messaggiera » pp. 79-85
ivata o domestica, ha i suoi difetti non meno di Giove, sebbene di un altro genere : è superba, dispettosa e vendicativa. Acc
o Dei superiori si dovrà parlare separatamente. Il tema più vasto per altro e l’eterno argomento della vita di Giunone è quel
a questa Dea, o di famiglie o di popoli da essa perseguitati. Qui per altro è indispensabile il narrare uno di questi fatti m
za e chiamatala, come Virgilio96, fregio ed onore del cielo, eran per altro ben lungi dal conoscere le vere cause di questo s
23 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — IV. Una Divinità più potente di Giove » pp. 20-24
e « Che permutasse a tempo li ben vani « Di gente in gente e d’uno in altro sangue « Oltre la difension de’ senni umani, » s
al Verbum dei Latini, e al Logos dei Greci. Nella Mitologia greca per altro si dà il potere del Fato alle Mire, cioè alle Par
devoti cultori della medesima ; seno i Botteghini del Lotto, ove per altro , se l’aritmetica non falla, è cento mila volte pi
24 (1874) La mitologia greca e romana. Volume II « Parte III. Semidei, indigeti ed eroi — XL. Osservazioni generali » pp. 304-308
ndigeti ed Eroi si trovano usati talvolta indistintamente l’uno per l’ altro , benchè differiscano tra loro non solo etimologic
e a primo aspetto sinonimo di quello di Semidei, non v’è compresa per altro come necessaria la condizione che uno dei genitor
ianesimo), che aiutarono e sollecitarono il risorgimento, ritornò per altro colla dissoluzione di tutti gli ordini sociali il
25 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — VIII. Tre Divinità rappresentanti la Terra, cioè Vesta Prisca, Cibele e Tellùre » pp. 39-43
distinguevasi essa dalle altre due Dee rappresentanti la Terra, resta altro da aggiungere. Circa alla Dea Tellùre basterà il
dall’imprudenza di Fetonte42, come a suo luogo vedremo. Di Cibele per altro convien parlare molto più a lungo. Comincieremo d
suoi adattati alle fantasie ed alla credulità dei popoli. In Roma per altro Cibele in progresso di tempo acquistò forma ed em
26 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — X. Cerere dea delle biade e Proserpina sua figlia » pp. 48-54
cani che si celebravano nelle feste di Cerere in Eleusi. I Latini per altro non ammettevano che a loro avesse insegnato l’agr
to il mondo « Cercò di sopra, andò al tartareo fondo53. » Cerere per altro non pensava nemmen per ombra di dover cercar la f
valli al cielo erti levorsi, « Sì come nuvoletta, in su salire. » Un altro celebre miracolo mitologico attribuito a Cerere è
27 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — VII. Saturno esule dal Cielo è accolto ospitalmente in Italia da Giano re del Lazio » pp. 31-38
esso due singolari privilegi, quello cioè di prevedere il futuro, e l’ altro di non dimenticarsi mai del passato. Giano in tut
ima che gli altri Dei, per ottenere da lui facile accesso a qualunque altro nume. In quel tempio v’eran dodici altari, indica
vi mai rammentata la Bibbia negli scrittori di quell’epoca, si sa per altro di certo anche da Orazio, che molti Ebrei (o come
28 (1874) La mitologia greca e romana. Volume II « Parte II. Degli dei inferiori o terrestri — XXXV. I Satiri ed altre Divinità campestri » pp. 270-278
rappresentati colle gambe e colle corna di capra16. I Naturalisti per altro sin dal tempo di Linneo pare che li considerasser
lla fondazione di essa20, e tuttora si celebra e si solennizza, ma in altro modo, dai moderni Romani dopo 2628 anni. Il nome
bolo vero e proprio della romana costanza, fu il Dio Termine. Non era altro che un masso, o uno stipite di pietra rozzamente
29 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XXXII. Gli Oracoli » pp. 242-252
sacerdoti281). Perciò, stando all’etimologia della parola, qualunque altro modo di manifestazione dei voleri divini che non
e risposte dei libri sibillini, di cui parleremo altrove. V’erano per altro anche in Italia alcuni Oracoli, che perciò eran d
osta ed ignota, e poi a poco a poco scoperta e smascherata. Resta per altro a spiegarsi il fatto storico, pur troppo vero e i
30 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XVII. Apollo considerato come Dio del Sole, degli Arcieri e della Medicina » pp. 92-103
dodici, non sono però ragguagliatamente più di dodici un giorno per l’ altro in tutto l’anno ; e per gli antichi Romani v’era
e si ammirano nell’ antica sacrestia di San Lorenzo in Firenze. Di un altro figlio di Apollo convien qui parlare, perchè il m
nò per contentar più pienamente il suo fratello Plutone. Consentì per altro che fosse trasportato in Cielo e divenisse un Dio
31 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — V. Urano e Vesta Prisca avi di Giove  » pp. 25-27
no quasi tutti gli oggetti e i fenomeni dell’Universo, e primo d’ogni altro il Cielo, che perciò fu detto il più antico degli
ologi che gli fosse piaciuto abdicare in favore di essi. Credendo per altro che esistesse anche in Cielo il diritto di primog
32 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — IX. Vesta Dea del fuoco e le Vestali » pp. 44-47
lcune sacerdotesse chiamate le Vergini Vestali. Il culto di Vesta per altro è antichissimo, poichè Virgilio asserisce che pra
he Orazio dice atterrato a tempo suo da una violenta inondazione ; un altro simile si vede nella parte più elevata di Tivoli.
33 (1874) La mitologia greca e romana. Volume II « Parte II. Degli dei inferiori o terrestri — XXXIII. Osservazioni generali » pp. 260-263
dici Divinità alla vegetazione del grano. Anzi vi aggiunsero anche un altro Dio, che schiverei di rammentare, se, oltre Latta
Simoniaci stessi5 : « Fatto v’avete Dio d’oro e d’argento ; « E che altro è da voi all’ Idolatre6 « Se non ch’egli uno e v
34 (1874) La mitologia greca e romana. Volume II « Parte IV. Le Apoteòsi — LXVII. L’Apoteosi delle Virtù e dei Vizii » pp. 493-496
me non è perfetto, può egli essere un Dio ? Quegli antichi Romani per altro che tanto fecero maravigliare delle loro morali v
te, come abbiam detto di sopra nominandole ; dei Vizii ben pochi. Per altro pitture e statue si fecero e si fanno tuttora di
35 (1874) La mitologia greca e romana. Volume II « Parte III. Semidei, indigeti ed eroi — XLIV. La caccia del cinghiale di Calidonia » pp. 326-330
na belva feroce), e perciò ne parlino soltanto incidentalmente, è per altro di somma importanza per la cronologia degli Eroi,
gilio che con questo esempio pretendeva di spiegare un mistero con un altro mistero, citò ancora un fenomeno fisico : « E se
36 (1874) La mitologia greca e romana. Volume II « Parte IV. Le Apoteòsi — LXX. Delle Divinità straniere adorate dai Romani » pp. 506-510
fu accordata la cittadinanza romana a tutti i popoli conquistati. Per altro raramente i poeti greci e i latini rammentano qua
pianti da tutto il popolo ; ma dopo tre giorni, avendo già pronto un altro bove simile, dicevano che si era ritrovato o era
37 (1874) La mitologia greca e romana. Volume II « Parte II. Degli dei inferiori o terrestri — XXXVII. Gli Dei Dei Fiumi » pp. 285-289
o ammanto, e i crini e ‘l fronte avvolto « D’ombrosa canna28. » Per altro in pittura e in scultura si aggiungono altri dist
, il più gagliardo « Che qui si crebbe ! Avria rapito un forte « D’un altro forte almen l’armi e la vita. « Or vuole il Fato
38 (1874) La mitologia greca e romana. Volume II « Parte III. Semidei, indigeti ed eroi — XLIII. Cadmo » pp. 321-325
amente « D’esser di carne come tutti siamo, « E vorrebbe per padre un altro Adamo. » (La Vestizione.) 59. « Nec pueros
mposti (alfabetico, alfabetare, analfabeta ecc.) per sostituirvene un altro di nuova formazione o etimologia.
39 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XXII. Marte » pp. 138-143
Troia, si metteva sempre dalla fazione contraria a Marte. In Roma per altro , la cui fondazione ebbe luogo tre in quattro seco
i voti e di chiamar voto di Minerva quello decisivo. Modernamente per altro nei tribunali collegiali si procura che il numero
40 (1874) La mitologia greca e romana. Volume II « Parte II. Degli dei inferiori o terrestri — XXXIV. Il Dio Pane » pp. 264-269
e di Penelope, ed anche di Urano e di Gea, ossia Tellure. Afferma per altro che tutti eran d’accordo (e vi si unisce anch’egl
tra vana paura la superstizione, che veramente, com’ egli dice, non è altro che un terror pànico (quœ vere nihil aliud quam p
41 (1874) La mitologia greca e romana. Volume II « Parte IV. Le Apoteòsi — LXIX. Di alcune Divinità più proprie del culto romano » pp. 500-505
il Preller una nuova scoperta, ma soltanto ha dimostrato con qualche altro documento esser la più vera l’asserzione di Plini
invece riconosce giusta la conclusione del Preller, non nasconde per altro che le notizie date dal dotto autore tedesco non
42 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XXIII. Venère, Cupido e le Grazie » pp. 144-151
ome a tutte comune di Càriti in greco e di Grazie in latino, e con un altro proprio e particolare a ciascuna di esse, cioè Ag
azii dell’anima prodotti dalle colpevoli passioni. Imene o Imeneo, l’ altro figlio di Venere era il Dio delle Nozze, o voglia
43 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XXVIII. Le regioni infernali » pp. 195-202
d oggetto, che nella direzione dell’altezza trovisi al di sotto di un altro  : equivale dunque soltanto all’aggettivo inferior
bosco di alberi annosi ed un boschetto di mirti. Nei Campi Elisii per altro la scena mutava in tutto e per tutto. Cominciavas
44 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XX. Mercurio » pp. 123-131
on lo scuoprisse ; ma poi per provar la sua fede prese la forma di un altro che cercasse il ladro di quell’armento e promise
irsi una maggior licenza poetica, che non sia in uso comunemente. Per altro questo modo di dire è incluso nelle regole di que
45 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XXIV. Vulcano e i Ciclopi » pp. 152-160
omi di animali nuotanti e volanti, e degli androidi che non sanno far altro che suonare e giuocare. Parlando poi della formaz
ulcanologia la storia e la teoria dei Vulcani. Aveva Vulcano anche un altro nome in latino. Si chiamava Mulciber (a mulcendo
46 (1874) La mitologia greca e romana. Volume II « Parte III. Semidei, indigeti ed eroi — XLI. Perseo » pp. 309-316
ali marini gelatinosi, e fosforescenti durante la notte, nè producono altro maligno effetto, non già a vederli, ma a toccarli
sa a Minerva. Il caval Pegaso gli sopravvisse e passò in potere di un altro eroe, come vedremo. Si attribuisce a Perseo la fo
47 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XVIII. Apollo considerato come Dio della Poesia e della Musica e maestro delle nove Muse » pp. 104-114
termini son più usati dai poeti greci e latini che dagl’italiani. Per altro Ugo Foscolo ne ha intredotto, nel suo Carme I Sep
il suo figlio Fetonte : dicemmo ancora che perì fulminato da Giove l’ altro suo figlio Esculapio, ad istanza di Plutone, che
48 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XXVII. I Mostri marini Mitologici e Poetici » pp. 184-194
ò Andromeda : e di queste dovremo parlare lungamente a suo tempo. Per altro si capisce che quelle così terribili Orche non er
tempo. Per altro si capisce che quelle così terribili Orche non erano altro che Balene. Ma oggidì può chiunque sa leggere sap
49 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — I. La Cosmogonia mitologica » p. 10
ù strana dell’altra, a gara coi sacerdoti delle varie religioni1. Per altro si è creduto e si crede generalmente che sotto la
50 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — Epilogo » pp. 253-254
’asconde « Sotto ’l velame degli versi strani. » I loro filosofi per altro furono i primi a ridurle al. loro più vero signif
51 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — VI. Il regno, la prigionia e l’eŚilio di Saturno » pp. 28-30
a e lui « Metti il capo del padre e del fratello « Calcherà l’uno e l’ altro  ; e farà d’ambo « Sgabello ai piedi per salir sub
52 (1874) La mitologia greca e romana. Volume II « Parte IV. Le Apoteòsi — LXVI. Osservazioni generali sulle Apoteosi » pp. 490-492
alla religione pagana il titolo di Panteismo Mitologico, è questo un altro motivo di credere che il sistema da me prescelto
53 (1874) La mitologia greca e romana. Volume II « Parte IV. Le Apoteòsi — LXVIII. Apoteosi degl’Imperatori Romani » pp. 497-499
Tiberio, le apoteosi degli Imperatori e delle Imperatrici non furono altro che solennità comandate dal Principe e servilment
54 (1874) La mitologia greca e romana. Volume II « Parte IV. Le Apoteòsi — LXXI. Decadenza e fine del Politeismo greco e romano. Primordii e progressi del Cristianesimo. » pp. 511-
diversi significati : uno più usato e comune invece di cortesi ; e l’ altro legale, che sta ad indicare le persone della stes
55 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — II. Il Caos e i quattro elementi » pp. 11-14
scritta in greco, in latino, in francese e in inglese. L’ adopra per altro non già nel senso panteistico degli antichi e di
56 (1874) La mitologia greca e romana. Volume II « Parte III. Semidei, indigeti ed eroi — XLII. Bellerofonte » pp. 317-320
na Stenobea ; e Preto per le accuse della perfida moglie (volendo per altro schivare l’odiosità di farlo morire egli stesso s
57 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — Introduzione » pp. 6-9
logia in senso lato sia riferibile a tutte le religioni pagane, è per altro più specialmente applicabile a quella dei Greci e
58 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XIII. Difetti e vizii del Dio Giove » pp. 69-72
Cielo in Terra con un calcio Vulcano figlio suo e di Giunone, non per altro motivo se non perchè gli parve brutto e deforme :
59 (1874) La mitologia greca e romana. Volume II « Parte II. Degli dei inferiori o terrestri — XXXVIII. Gli Dei Penati e gli Dei Lari » pp. 290-294
timologisti notano come composta colla voce Lari 38. La questione per altro verte intorno all’etimologia del nome ed alla ori
60 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XVI. La dea Latona » pp. 86-91
selene (la Luna) per significare la sua rassomiglianza col Tellurio, altro corpo analogo, di cui dicemmo nel Capitolo della
61 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XXI. Minerva » pp. 132-137
nella biblioteca palatina sacra ad Apollo. Chiamavasi pure Ateneo un altro simile edifizio ove adunavansi i dotti per legger
62 (1874) La mitologia greca e romana. Volume II « Parte II. Degli dei inferiori o terrestri — XXXIX. Eolo e i Venti » pp. 295-
ò che talvolta gli Autori e specialmente i poeti, nominano l’un per l’ altro quei Venti che spirano tra lor più vicini, ossia
63 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XXV. Bacco » pp. 161-172
significa favellare, ed accenni al vaniloquio dell’ubriachezza, o da altro termine greco significante urlare, e indichi perc
64 (1810) Arabesques mythologiques, ou les Attributs de toutes les divinités de la fable. Tome II
se : Se si adorano in terra e perche sono Placabili gli dei ; d’ogn’ altro il fato Nume il piu grande : e sol perche non mut
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