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1 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XX. Mercurio » pp. 123-131
XX Mercurio Chi è che non conosca qualcuno dei molti signif
Chi è che non conosca qualcuno dei molti significati di questa parola Mercurio  ? È un termine rammentato frequentemente nel Comm
Atlante che furon cangiate nella costellazione delle Pleiadi ; quindi Mercurio dai poeti trovasi denominato Atlantiade, cioè nip
Erme fu poi usata in greco e in latino a significare il busto del dio Mercurio posto sopra una colonnetta ; e in questa stessa s
ei o d’uomini, posto egualmente sopra una piccola colonna. Il nome di Mercurio ha evidente relazione etimologica, tanto in latin
ignificare il Dio del Commercio. Da questi due principali nomi Erme e Mercurio e dagli attributi che per essi indicavansi, dedus
almeno brevemente accennare. Raccontano dunque i mitologi, che nacque Mercurio dotato d’ingegno acutissimo ed accortissimo, ma.
ad essi quel che avevano di più caro e prezioso. E perciò dicono che Mercurio ancor fanciullo rubò le giovenche e gli strali ad
lo scettro a Giove. I poeti commentarono queste furbesche prodezze di Mercurio anche negl’ inni in onore di lui150. Era questo c
tamente un linguaggio allegorico, col quale si voleva significare che Mercurio col suo ingegno e la sua accortezza si era saputo
a Romana, racconta che il collegio dei mercanti celebrava la festa di Mercurio il 15 di maggio, e Ovidio aggiunge la preghiera c
compratori151. E il poeta, pretendendo di conoscere come accogliesse Mercurio dall’alto questa preghiera, soggiunge che sorride
ietà pagana. Ridotto alla sua vera significazione questo attributo di Mercurio , passiamo a parlar degli altri. Come nunzio di Gi
a parlar degli altri. Come nunzio di Giove e di tutti gli Dei dovendo Mercurio far molti viaggi in Terrà e nell’Inferno, per dim
ace154. La prima, cioè la verga sola, significava l’ufficio che aveva Mercurio di condurre le anime dei morti al regno di Pluton
rito le ruote della gran macchina sociale. Talvolta era rappresentato Mercurio con una catena d’oro che gli usciva dalla bocca e
cilmente dall’orecchio al cuore157, perciò gli Antichi asserirono che Mercurio era valentissimo nella musica, ed aveva pur anco
le lingue significano primitivamente testuggine, perchè credevasi che Mercurio avesse formato questo stromento col guscio di una
. Ad Apollo piacque tanto questo stromento e tanto se ne invogliò che Mercurio suo fratello glie ne fece un regalo graditissimo.
Apollo, perchè inventata e donatagli dal fratello159. Attribuirono a Mercurio anche i primi incentivi alla vita sociale e all’i
astici, esercizii tanto pregiati dagli Antichi160. Perciò il culto di Mercurio era estesissimo, e Cesare nei suoi Commentarii ci
rammentare fatti mirabili compiutisi coll’assistenza e col favore di Mercurio , narrati splendidamente dallo stesso Omero : qui
paragone e di Aglauro in livido sasso. Raccontano i poeti che quando Mercurio rubò le vacche ad Apollo, incontrò per via il pas
sce, per lucro tradisce. La metamorfosi di Aglauro si racconta così : Mercurio per quanto pieno di occupazioni aveva trovato il
lei, per invidia frapponeva ostacoli alla conclusione degli sponsali. Mercurio che non aveva tempo da perdere, per levar di mezz
postolico, romano163. Dagli astronomi fu dato pensatamente il nome di Mercurio al pianeta più vicino al centro del nostro sistem
dire in 87 giorni, 23 ore e 15 minuti. I filosofi naturali chiamaron Mercurio il solo metallo che sia liquido a temperatura ord
in questi la variazione dello stato dell’atmosfera. Ebbero il nome di Mercurio sin dal 1672 alcuni giornali ed altre pubblicazio
perchè furon considerati quei fogli come messaggieri veloci al par di Mercurio . Dai botanici si chiamò mercuriale un genere di p
ano dai Latini non solo i mercanti, ma anche gli uomini dotti, perchè Mercurio era pure il Dio dell’eloquenza164 ; Mercuriali (s
iali delle derrate. E tutte queste denominazioni derivano dal nome di Mercurio , e trovano la loro spiegazione negli attributi di
o la loro spiegazione negli attributi di questo Dio. 147. Le ali di Mercurio non formavano parte del suo corpo come quelle deg
Si noti quell’epiteto di jocoso dato al furto, il quale significa che Mercurio rubava per ischerzo, sottintendendosi perciò che
ai proprietarii gli oggetti rubati. Ma i devoti del furto anzichè di Mercurio , non rubano per celia, nè pensano neppur per ombr
on elegantissimi versi nel lib. iv dell’Eneide i talari e la verga di Mercurio , la partenza e la velocità di esso dal Cielo in T
me « Sovra la terra e sovra il mar con queste. » 154. E celebre il Mercurio di Giovan Bologna, statua in bronzo che ornava pr
li Uffizi di Firenze. È una delle più eleganti e più svelte figure di Mercurio , perchè sta in atto di prendere il volo e riposa
. Dante, nel Canto xxii del Paradiso, volendo indicare il pianeta di Mercurio , nomina invece la madre, di lui Maia ; e pare che
2 (1855) Compendio della mitologia pe’ giovanetti. Parte I pp. -389
ostrò la maniera di farne uso. Il che mal sofferendo Giove, comandò a Mercurio che lo legasse al monte Caucaso, e che un’aquila,
sapienza ; Venere, la bellezza ; Apòllo, la perizia della musica ; e Mercurio , l’eloquenza ; percui chiamossi Pandora (Πανδωρα,
chirono de’ loro doni ; e che Giove, per vendicarsi di ciò, comandò a Mercurio di recarla in dono ad Epimeteo, fratello di Prome
di capro ; Diana, di gatto ; Giunòne, di vacca ; Venere, di pesce ; e Mercurio , d’ibi. Da questa trasformazione ebbe origine il
overa, ma pietosa vecchierella. Or viaggiando Giove per la Frigia con Mercurio che solea portar seco per compagno, da niuno furo
Olimpii e Consenti, ch’erano, oltre a Giove, Nettùno, Marte, Apollo, Mercurio , Vulcano, Giunone, Vesta, Minerva, Diana, Cerere,
mezzo, sul suo cocchio, Giove era solito di passeggiare. E’ fama che Mercurio fu per qualche tempo allattato da Giunòne, e che
era la bevanda degl’Immortali. Nell’Odissea (3) Calìpso imbandisce a Mercurio la mensa con abbondante ambrosia, e gli mesce ros
ccettò l’impresa, che si annoverava fra le impossibili ; ed avuli, da Mercurio il cappello ed i calzari alati ; da Vulcàno, una
do lucido al pari di tersissimo specchio, giacchè egli a Minèrva ed a Mercurio era carissimo ; e postosi l’elmo di Plutòne (Orci
ttennero il primo vanto fra gli altri alleti ; e però i Tindaridi con Mercurio e con Ercole soprintendevano a’ certami ed erano
po, o di Nitteo, e regina di Tebe. Non manca chi dice Anfione fig. di Mercurio , dal quale ebbe quella famosa lira che altri vogl
της), perchè avea tutto il corpo coperto di occhi. Or Giove comandò a Mercurio che, ucciso Argo, liberasse la giovenca ; il che
o ebbe il nome di Bosforo. Giunse finalmente nell’Egitto per opera di Mercurio , e quivi partorì Epafo. Allora Giove restituì ad
one. Mosco, e dopo lui Ovidio, favoleggiò che Giunone, ucciso Argo da Mercurio , ne pose sulla coda del pavone i soli occhi ; ma
a. Queste nozze celebraronsi con solennità degna di siffatti numi : e Mercurio ebbe da Giove l’incarico d’invitarvi tutti e Dei,
sulla medesima base presenta le due divinità presidi dell’eloquenza, Mercurio e Minerva, perchè gli antichi con un sol nome com
n un sol nome composto dinotavano due numi, come Ermeracle, statua di Mercurio e di Ercole ; Zenoposidon, di Giove e di Nettuno 
urio e di Ercole ; Zenoposidon, di Giove e di Nettuno ; Ermapollo, di Mercurio e di Apollo ec. Or Mercurio e Minerva presso gli
on, di Giove e di Nettuno ; Ermapollo, di Mercurio e di Apollo ec. Or Mercurio e Minerva presso gli antichi spesso in una stessa
muni aveano i sacrificii. E nelle scuole mettevansi pure le statue di Mercurio e di Minerva, essendo Mercurio Dio dell’eloquenza
bile e quasi divina fu la sua perizia nel suonar la lira donatagli da Mercurio o da Apollo ; e perchè fu pure insigne poeta, con
l canto, andava superbo di una bella lira di oro che avea ricevuta da Mercurio  ; ed era il duce e quasi il sovrano delle Muse. E
virtù prodigiosa della poesia e della musica. Anfione ebbe la lira da Mercurio , ovvero dal nostro Apollo. XI. Continuazione.
. Quindi dissero che Apollo inventò la cetra(5), e ch’ebbe la lira da Mercurio (6). XIII. Oracoli di Apollo. Tempio di Delfo.
adorato dagli antichi sotto varii nomi, come di Bacco, di Apollo, di Mercurio ecc. E forse il Sole era il Baal o Belo de’ Calde
co della sua magica verga. E lo stesso sarebbe accaduto ad Ulisse, se Mercurio non gli avesse dato un’erba di stupenda virtù, ch
cete. Penteo. In molte pietre incise, dice Millin, si rappresenta Mercurio che porta Bacco a Nisa e l’accoglimento fattogli
e l’accoglimento fattogli dalle ninfe. In un vaso dello Spon si vede Mercurio nell’atto di affidare Bacco alla ninfa Leucotoe ;
, e figuravansi quasi sempre ubbriachi. Sileno poi si credeva fig. di Mercurio o di Pan, e di una ninfa ; ed avea la testa calva
o del Giorno ; l’altra uscita dalla spuna del mare, dalla quale e da Mercurio nacque Cupido secondo ; la terza nata da Giove e
a virtù di rendere amabile chi lo portava, tanto che Luciano dice che Mercurio involò a Venere la sua cintura per significare ch
nata dalla galante corte di Cupido, delle Grazie, della Gioventù e di Mercurio . Nicearco (3) dipinse Venere in mezzo alle Grazie
e di Giunone, che sposò Ercole in cielo. Apuleio poi afferma (4) che Mercurio sempremai assisteva Venere colla sua eloquenza. E
a, o il Contr’Amore. Secondo Cicerone (4), il primo Cupido fu fig. di Mercurio e di Diana prima ; il secondo, di Mercurio e di V
il primo Cupido fu fig. di Mercurio e di Diana prima ; il secondo, di Mercurio e di Venere seconda ; ed il terzo, detto Antero,
bbono essere d’accordo le Grazie colle Muse. E Plutarco afferma che a Mercurio erano congiunte le Grazie per significare che la
er ben tredici mesi, dalla quale fu con accorto artifizio liberato da Mercurio . Nè fu più felice in un combattimento ch’ebbe a s
lati, e tratto al suo partito Mirtilo, cocchiere di Enomao, e fig. di Mercurio e di Fatusa, una delle Danaidi, al quale avea pro
palco, Atreo e Tieste. Enomao era re di Pisa in Elide. Mirtilo fu dal padre Mercurio collocato fra gli astri, e chiamasi Enioco o il c
e la sua famiglia per questo fatto di Mirtilo, furon costantemente da Mercurio perseguitati, quantunque egli avesse a questo num
αντοι, ισος Αρηι), per indicare la loro gran prodezza nelle armi. Mercurio . I. Nomi diversi dati a Mercurio e lor ragio
o gran prodezza nelle armi. Mercurio. I. Nomi diversi dati a Mercurio e lor ragione. Mercurio chiamavasi Ermete (Ερ
Mercurio. I. Nomi diversi dati a Mercurio e lor ragione. Mercurio chiamavasi Ermete (Ερμης) da’ Greci, e Mercurius
i fanno derivare questa voce dal verbo ερμηνευω, interpetrarè, perchè Mercurio è l’interpetre ed il messaggiere fra gli uomini e
lessicì si fa derivare dal verbo ειρω, annunziare, per l’ufficio che Mercurio avea di messaggiere de’ numi. Meglio è però atten
erò attenerci a Diodoro Siculo, il quale afferma che il nome greco di Mercurio è parola egiziana, giacchè Hermes presso gli Egiz
significava un interpetre o un oratore ; il che conviene assai bene a Mercurio . E poi si vedrà che l’Ermete de’ Greci ed il Merc
ne assai bene a Mercurio. E poi si vedrà che l’Ermete de’ Greci ed il Mercurio de’ Latini sono senza dubbio l’ Ermete tanto cele
corre dal cielo all’ inferno, e viceversa. II. Storia favolosa di Mercurio . Il nostro Mercurio era il Thoth degli Egizia
ferno, e viceversa. II. Storia favolosa di Mercurio. Il nostro Mercurio era il Thoth degli Egizianì, il Thautus de’Fenici
Ed in questo mese gli Egiziani celebravano una gran festa in onore di Mercurio (3). Servio(4), pur dice che Mercurio, ucciso Argo
avano una gran festa in onore di Mercurio(3). Servio(4), pur dice che Mercurio , ucciso Argo, fuggì in Egitto, e che quivi insegn
l’uso delle lettere e de’ numeri. Ma i poeti tutto ciò che narrasi di Mercurio , l’attribuiscono al Mercurio greco, fig. di Giove
eri. Ma i poeti tutto ciò che narrasi di Mercurio, l’attribuiscono al Mercurio greco, fig. di Giove e di Maia. Atlante, fig. di
le altre sorelle in bellezza, ed ella fu che da Giove ebbe il nostro Mercurio , che diede alla luce sullo stesso monte Cilleno,
rcadia colla madre, prima che fosse Roma, portò nel Lazio il culto di Mercurio . E questo Evandro era fig. di quel nume e di una
a, così detta, perchè vaticinava in versi (a carmen)(1). Quindi è che Mercurio chiamavasi facondo ed illustre nipote di Atlante
chiamavasi facondo ed illustre nipote di Atlante (2). E si vuole che Mercurio avesse dato il nome al quinto mese dell’anno, chi
catanti in questo mese facevano in Roma i loro sacrificii a Maia ed a Mercurio (3). Questo nume, dice Pausania, nacque sul monte
monte, ov ’erano tre fontane (τρεις, tres, et κρηνη, fons), poscia a Mercurio stesso consacrate ; e le Stagioni, e le Ore ebber
e le Stagioni, e le Ore ebbero cura di allevarlo. Ma dell’infanzia di Mercurio mirabili cose ci narrano gli antichi. Luciano des
involate le tanaglie ed altri fabbrili strumenti. Omero nell’inno di Mercurio dice che questo nume nacque la mattina, a mezzodì
quale avventura si racconta pure di Ercole. III. Continuazione. Il Mercurio de’ Greci è l’Ermete degli Egiziani. Varie incumb
i Greci, come la maggior parte de’ loro numi, così foggiarono il loro Mercurio sul tipo dell’Ermete egiziano. Di fatto presso qu
o in grandissima riputazione era Ermete, il quale fu detto eziandio e Mercurio , e Thoth, e Thoyth e Trismegisto, che vuol dire t
ci attribuito a Minerva ; tutte le quali cose essi han detto del loro Mercurio . L’Ermete egiziano finalmente fu riputato il padr
ui meritò il nome di Ermete, cioè di oratore ; il che ben conviene al Mercurio de’ Greci (1). Ed affinchè meglio si scorga la so
ffinchè meglio si scorga la somiglianza che fra il greco e l’egiziano Mercurio intercede, vedremo quali furono le incumbenze di
eliare di Luciano e passiamo a divisare partitamente le incumbenze di Mercurio . E primieramente egli presedeva al commercio ed e
ue era addetto alla vendita di qualsivoglia merce, offeriva incenso a Mercurio per fare maggior guadagno ; ed i mercatanti (2) p
suo costume, quando ritornava a casa con molto lucro, di ringraziare Mercurio , il quale lo avea aiutato ne’ suoi negozii ed ave
na mercuriale. Alcuni son di parere che i Greci abbiano preso il loro Mercurio da Chanaan, fig. di Cham, perchè chanaan in ebrai
n, fig. di Cham, perchè chanaan in ebraico significa mercatante, come Mercurio dalle merci ; ed i Fenicii che discendevano da Ch
gl’idi di Maggio era in Roma solenne festa pe’ mercatanti in onore di Mercurio che si voleva nato in quel giorno ; e gli sacrifi
e le loro merci, per modo di espiazione, lavandosi nel fonte detto di Mercurio , ch’era vicino alla porta Capena (4). Con ragione
io, ch’era vicino alla porta Capena (4). Con ragione poi si disse che Mercurio presedeva alla mercatura, perchè in questa profes
o darsi da quel nume. E perciò negli antichi monumenti spesso vediamo Mercurio accompagnato colla Fortuna tenere un’ancora e sed
hi rubi. Anzi egli stesso fu un solennissimo ladro. Orazio (1) chiama Mercurio tutto astuzia, allorchè volea co’ suoi giocosi fu
ello avanti a Giove per la restituzione dei suoi buoi, ed in che modo Mercurio si schermì destramente dall’accusa tanto che Giov
sso ne rise, ed Apollo con lui strinse amicizia, ricevendo in dono da Mercurio la lira, ed a lui donando il caduceo. E quando Me
do in dono da Mercurio la lira, ed a lui donando il caduceo. E quando Mercurio rubò i buoi ad Apollo, fu solo veduto da un vecch
esse. Batto accettò il dono e gli svelò tutto ; della quale infedeltà Mercurio oltremodo adirato il trasformò nella pietra detta
erò fanno derivare quella parola dal nostro Batto, il quale rispose a Mercurio « sub illis – Montibus, inquit, erant, et erant s
. Così, secondo che dice Orazio (4), il ricco Priamo, colla scorta di Mercurio , deluse i superbi Atridi, ed i Tessali fuochi e g
n molestare il re troiano ; e ciò vuol dire in linguaggio poetico che Mercurio avesse addormentato i custodi. In somma a Mercuri
uaggio poetico che Mercurio avesse addormentato i custodi. In somma a Mercurio si attribuiva tutto ciò in che si ravvisa destrez
tum da’ Latini ; per le quali voci prese in cattivo senso dissero che Mercurio era ladro, e dio de’ ladri. Da Chione, fig. di De
rcurio era ladro, e dio de’ ladri. Da Chione, fig. di Dedalione, e da Mercurio nacque Autolico (1). La madre di lui fu a tal seg
er compassione il cangiò in aquila, o in isparviere. Autolico poi dal padre Mercurio ebbe il dono di una singolar destrezza nel rubare
ie la figliuola Anticlia. IV. Continuazione Era pure il nostro Mercurio il nume dell’eloquenza, anzi delle arti tutte e d
nell’ermatene, e negli antichi monumenti (1) ; qualche volta si vede Mercurio che nella destra tiene il caduceo e colla sinistr
trepito di parole. E per ciò pure gli antichi offerivano sacrificii a Mercurio insieme ed a Minerva. Gli scrittori egiziani dedi
nsieme ed a Minerva. Gli scrittori egiziani dedicavano i loro libri a Mercurio che credevano inventore e nume delle scienze e de
hanno di bello le scienze e le arti. Ed Igino (4) afferma che, avendo Mercurio inventato l’uso della parola, divise il genere um
indi maraviglia se gli antichi (5) aveano il costume di sacrificare a Mercurio la lingua ; e se i cittadini di Listri (6), veden
i S. Barnaba e di S. Paolo, chiamarono Giove il primo, ed il secondo, Mercurio , appunto perchè destava la maraviglia di tutti co
a eloquenza (quoniam ipse erat dux verbi). E se gli antichi diedero a Mercurio la gloria di avere il primo istituito un culto e
irozzare i fieri costumi degli uomini ; non senza ragione fu riputato Mercurio anche dio della musica e della poesia, ed invento
) chiama Fauno custode degli uomini Mercuriali, per dir de’ poeti ; e Mercurio , padre della curva lira (curvaeque lyrae parentem
el guscio della tartaruga ch’è materia assai sonora. Si vuole (4) che Mercurio , avendo per caso ritrovato il guscio di una testu
tartaruga. Essa per lo più avea sette corde ; ed Ovidio (5) finge che Mercurio avesse scelto questo numero per onorare le sette
nato. Perciò fu detta Χελυς (testudo) da’ Greci. Anfione, Tebano, da Mercurio apprese a suonar la lira, sì maestrevolmente che
o le fiere ed i sassi (6). E dicono ch’egli innalzò il primo altare a Mercurio , dal quale ebbe in premio la lira, la quale dalla
nalmente nelle mani di Achille (7). Un’altra principale incumbenza di Mercurio fu quella di essere il messaggiere degli Dei, e s
o gli ordini suoi. Omero (2) e Virgilio (3) in bella guisa descrivono Mercurio che si accinge ad eseguire gli ordini di Giove. I
man l’aure fendea. Pindem. Ad imitazione di Omero, Virgilio descrive Mercurio che si accinge ad eseguire gli ordini di Giove.
urio che si accinge ad eseguire gli ordini di Giove. « Udito ch’ebbe Mercurio , ad eseguir tosto si accinse I precetti del padre
rapassa le nubi. Caro. Or ne’ suoi frequenti viaggi portava in mano Mercurio questa verga detta caduceo (ραβδος), che Omero ed
che a due terzi della medesima. Il caduceo era simbolo della pace, e Mercurio stesso da Ovidio (1) vien salutato arbitro della
vien salutato arbitro della pace e della guerra. E Servio osserva che Mercurio da’ poeti è quasi sempre adoperato come messaggie
onendola. Si racconta che quando Apollo pasceva le greggi di Admento, Mercurio gli regalò una lira, e n’ebbe in compenso questa
digiosa, colla quale quel nume guidava al pascolo gli armenti ; e che Mercurio , volendo far pruova della sua virtù, ed imbattuto
uisa da formar quasi un arco colla parte superiore del corpo ; perciò Mercurio volle portar sempre in mano quel bastone, qual si
nnifero da Ovidio. In un antico candelabro del Museo Borbonico vedesi Mercurio che ha due picciole ali alla testa, nella destra
a, cioè senza serpi. Era antica credenza che niuno potesse morire, se Mercurio non avesse sciolta dal vincolo del corpo l’anima
Ma comunque ciò sia, certa cosa è che principale e nobile ufficio di Mercurio era quello di accompagnare le anime de’ trapassat
ro a Plutone piuttosto attribuisca siffatto incarico ; ma la verga di Mercurio , dice Virgilio (4), e quella che ha sua possanza
ti a Plutone, e farla da duce e scorta delle ombre. Omero(1) descrive Mercurio che conduce all’inferno le anime de’ Proci, de’ q
le anime de’ Proci, de’ quali Ulisse avea fatto grandissima strage : Mercurio intanto di Cillene il Dio, L’alme de’ Proci estin
eree forme e i simulacri ignudi. Pindem. Anche Orazio(2) rappresenta Mercurio che conduce le anime de’ giusti al lieto soggiorn
sati (levem turbam, ειδωλα καμοντων. Hom.). Quanto finsero i Greci di Mercurio , fu loro insegnato da Orfeo, che l’avea, appreso
una persona mascherata da Cerbero. Orazio(1) finalmente afferma che a Mercurio si dee l’invenzione della palestra, lodando l’acc
ificare la lotta stessa ed i certami ginnastici. Palestra era fig. di Mercurio , o di Ercole, a cui debbesi l’invenzione della pa
vendo i due primi inventata l’arte della lotta, Palestra insegnolla a Mercurio , il quale in memoria di quella donzella, diede al
alla nuova arte della lotta il nome di palestra. V. Iconologia di Mercurio . Ordinariamente si dipingeva questo nume con
i ; e si rappresentava colle ali a’ piedi, forse perchè il pianeta di Mercurio credevasi il più veloce fra tutti gli altri piane
è gli si attribuiva la coltura del genere umano. Vi era una statua di Mercurio (1) coll’elmo in testa, vestito di tonaca, e di un
ta un ariete sotto il braccio. Ed in una strada di Corinto vedeasi un Mercurio di bronzo, che seduto avea un artete a lato(2), f
trovato un idoletto di bronzo graziosamente lavorato che rappresenta Mercurio seduto sopra uno seoglio colle ali a’ piedi, ed i
Mercurio Crioforo un bell’intaglio di Dioscoride, ov’è rappresentato Mercurio che porta una testa di montone in un piatto ». In
in un piatto ». In alcuni antichi monumenti(4) si vede rappresentato Mercurio con una catena che gli esce di bocca e si attacca
e ch’egli era il protettore dei letterati. Nel Museo Borbonico vedesi Mercurio che discorre con Ercole ; ha la clamide, il petas
per lo più con un mantello alle spalle. Una delle più belle statue di Mercurio è quella del Museo Pio-Clementino, creduta un Ant
esso si reputa il più accorto e sagace. VI. Principali epiteti di Mercurio . Αγγελος των θεων, messaggiere degli Dei ; δι
Esiodo ; e Mercurius ministrator nelle iscrizioni tutti soprannomi di Mercurio , che significano l’ufficio di messaggiere e di mi
to ne’ consigli, ed altri simili. Agonio, Αγωνιος, appresso Pindaro, Mercurio che presiede a’ giuochi. Eustazio vuole che αγωνι
osì detto, perchè allevato in Cillene, monte di Arcadia. Atlantiade, Mercurio nipote di Atlante, padre di Maia. Caducifero e C
ano il caduceo. I Romani li chiamavano Feciali. Camillus fu chiamato Mercurio da’ Romani(3), come ministro degli Dei, perchè pr
golare. Crioforo (a κριος, aries, et φερω, fero) ; soprannome dato a Mercurio per avere impedito che la peste distruggesse Tebe
cifer, nelle antiche monete, ed arbitro della pace da Ovidio chiamasi Mercurio , come messaggiere di pace. Psicagoge, ψυχαγωγος
legrezza, forse perchè dio del guadagno. VII. Alcune altre cose di Mercurio . Nella gigantomachia, Mercurio coll’elmo di P
agno. VII. Alcune altre cose di Mercurio. Nella gigantomachia, Mercurio coll’elmo di Plutone sul capo che rendeva invisib
cielo, in terra ed anche nell’inferno. Da Lara, fig. di Almone, ebbe Mercurio i Lari (Lares) ch’erano la stessa cosa che i Geni
abiti. L’erba mercuriale, detta mercorella, si vuole così chiamata da Mercurio che la ritrovò ; ed ha virtù sommamente purgativa
ritrovò ; ed ha virtù sommamente purgativa(2). Lattanzio(3) dice che Mercurio fu un uomo antichissimo e di gran dottrina fornit
uesto dio Pan fu fig. di Demogorgone, o di Giove e di Fimbride ; o di Mercurio . Pan suggerì agli Dei che si fossero cangiali in
e di quesio strumento, quello ad una canna (μονοκαλαμος), che ritrovò Mercurio  ; l’altro di più cannucce formalo (πολυκαλαμος),
fra Megara ed Atene, così detta da Eleusi, fig. di Ogige e maestro di Mercurio . In questa città celebravansi le feste eleusine i
a fiaccola, e che colla sinistra prende un lembo del manto, nel quale Mercurio mette una borsa piena di danaro, per indicare che
amo di questo nume, ed uno scettro che Vulcano diede a Giove, Giove a Mercurio , questi a Pelope, Pelope ad Atreo, Atreo a Tieste
venti. Procri, sorella di Oritia, sposò Cefalo, fig. di Deioneo, o di Mercurio , e nipote di Eolo. Regnò pure in Atene Egeo, il q
Giove, trovò la maniera di liberarlo, dandogli un ariete donatole da Mercurio e ch’era insigne pel suo vello d’oro ; sul quale
di Circe e di Pasifae, sacrificò l’ariete dal vello d’oro a Marte o a Mercurio , e l’aurea pelle donò ad Eeta, il quale l’appese
verbialmente una vista acutissima ; Laerte, di Acrisio ; Autolico, di Mercurio  ; Atalanta, di Scheneo ; Meleagro, di Eneo ; Augi
tre ore. Ma dopo siffatto tempo ricondotto Protesilao fra le ombre da Mercurio , Laodamia ne morì di dolore. Poco tempo intanto d
i li han descritti colla loro vivace fantasia. Omero (1) afferma che Mercurio conduce all’inferno le anime de’morti in un luogo
i serpenti. Alcuni poeti han finto che Cerbero toccato dalla verga di Mercurio restava assopito ; ma presso Virgilio (5) la Sibi
udine Giove lo percosse di un fulmine e lo precipitò nel Tartaro, ove Mercurio lo attaccò ad una ruota circondata di serpenti, c
isa di Cerbero. Da Orfeo l’appresero i Greci ; e però Omero disse che Mercurio o Ermete accompagnava le anime degli eroi, avendo
α, fato, perchè le Parche spesso si confondono col fato. Nell’inno di Mercurio attribuito ad Omero, il soggiorno delle Parche si
esiod. θ, v. 444, sqq. (4). Nat. Com. p. 236 et 241. De Claustre. v. Mercurio . (1). Accad. Ercol. (1). Ovid. Met. XI, v. 312.
3 (1831) Mitologia ad uso della gioventù pp. -
iove, Giunone, Vesta, Minerva, Marte, Venere, Diana, Nettuno, Apollo, Mercurio , Vulcano e Cerere. Vi si aggiungono da molti il C
roserpina, Mnemosina delle Muse, Latona di Apollo e di Diana, Maia di Mercurio , Alcmena di Ercole e tante altre. Si cangiò in pi
va cento occhi, ed essendo questi stato ucciso per ordine di Giove da Mercurio che lo avea indormentato prima col suono della za
tode ; ed è per questa ragione che venne onorato come Dio de’pastori. Mercurio venne a rapirgli le gregge, e mentre cercava il s
asse la lira, ma credesi con maggior fondamento che gli fosse data da Mercurio in cambio del famoso caduceo. Il più rinomato de’
erto dal furore de’ barbari e dalla mano distruttrice del tempo. Mercurio e Batto Mercurio Di più individui sotto ques
a figlia d’Atlante. Nessuna divinità ha avuto maggiori occupazioni di Mercurio . Interprete e messaggiero degli Dei e specialment
suoi ordini Giove gli aveva attaccate le ali alla testa ed ai piedi. Mercurio era riguardato come il Dio del commercio, dell’el
a lira avesse da Apollo il caduceo. Questo caduceo era una verga, che Mercurio imbattutosi un giorno in due serpenti sul monte C
modo, che la parte più alta del corpo loro veniva a formare un arco. Mercurio d’allora in poi volle portarla in quello stato co
caricato di aver cura del fuoco, Febo della terra, Venere dell’aria e Mercurio dell’acqua. In alcuni monumenti Mercurio appare a
la terra, Venere dell’aria e Mercurio dell’acqua. In alcuni monumenti Mercurio appare a canto a Venere, ingegnoso emblema per in
dell’abbondanza prodotta dal commercio. Molti soprannomi si diedero a Mercurio , provenienti dai diversi attributi di lui. Quello
ollo guidava lungo il fiume Anfriso in Tessaglia le gregge di Admeto, Mercurio gli rubò alcune vache, che fece camminare all’ind
cca onde conservasse il segreto ; ma avendo mancato alle sue promesse Mercurio lo cangiò in pietra di paragone. Minacciandolo Ap
dette Mercuri da’ Romani, ed Ermeti dai Greci, che tale è il nome di Mercurio in quella lingua. Mercurio ha dato ìl suo nome a
d Ermeti dai Greci, che tale è il nome di Mercurio in quella lingua. Mercurio ha dato ìl suo nome ad un pianeta. Mercurio dopo
rcurio in quella lingua. Mercurio ha dato ìl suo nome ad un pianeta. Mercurio dopo Giove è forse quello, tra le Divinità, cui s
ran commercio s’innalzarono parecchi templi in onor suo. Le favole di Mercurio non sono state da molti dotti risguardate se non
si le fece un dono. Venere le diede la bellezza, Pallade la sapienza, Mercurio l’eloquenza, ec. Giove fingendo di voler ei pure
sono d’accordo sulla sua origine. Chi lo vuol figlio di Giove, chi di Mercurio . Si ritiene però più comunemente che il Pane dei
r regnato per la felicitò degli uomini. Fauno Dio campestre figlio di Mercurio e della Notte, dipingevasi come Pane ma senza pel
rosa nell’una mano, e un delfino nell’altra. Ora si vede tra Ercole e Mercurio , simbolo del potere che hanno in amore il valore
erno perchè aveva scoperto a Giunone una delle sue relazioni amorose. Mercurio invaghito della sua grande bellezza la sposò e n’
fu l’uomo più ingegnoso de’ suoi tempi e vuolsi che fosse allievo di Mercurio . Egli fu eccellente sopra tutto nella scultura, n
ia e della Tracia. Ne avevano anche in comune con altre divinità come Mercurio , Amore e le Muse. Si rinvenivano ovunque dei quad
o le indivisibili compagne di Venere. Accompagnavano alle volte anche Mercurio e le Muse. Stanziavano per l’ordinario sulle rive
a salamandra. Gli antichi hanno caratterizzato la Primavera anche con Mercurio  ; l’Estate con Apollo, l’Autunno con Bacco e l’In
gli uni per gli altri. Si vuole da alcuni che i Lari fossero figli di Mercurio e di Lara ninfa del Tevere, che Mercurio condusse
che i Lari fossero figli di Mercurio e di Lara ninfa del Tevere, che Mercurio condusse all’inferno per ordine di Giove il quale
la Memoria agli orecchi, alla destra mano la Fede, Minerva alle dita, Mercurio ai piedi. Nascio o Natio diceasi la dea del nasce
era sfuggito a questo agguato non ebbe freno ed ordinò immantinente a Mercurio secondo alcuni, a Vulcano secondo altri, di incat
come questo giovine era amato dagli Dei essi vennero in suo soccorso. Mercurio gli prestò le ali ed i talari alati ; Vulcano una
e’ suoi stati. Posto sul trono Ditti fratello di Polidete, restituì a Mercurio le ali e i talari, a Plutone il càsco, a Vulcano
poeti è divenuta quasi generale. Narrasi che Apollo, o secondo altri, Mercurio gli fece dono di una cetra cui egli aggiunse due
est’ultima che passò per inventore di tale arte. Alcuni accertano che Mercurio gliene insegnò i principii, e gli donò una lira a
che questo musico innalzò il primo altare del quale sia stato onorato Mercurio nella Grecia. Altri dicono che Anfione ricevesse
o gli uni che all’istante in cui stavasi per immolare Frisso ed Elle, Mercurio diede a Nefele, loro madre, un montone d’oro al q
o, l’ariete fu immolato a Giove, altri dicono a Marte, altri dicono a Mercurio . La spoglia fu appesa ad un albero nel campo di M
no a Mercurio. La spoglia fu appesa ad un albero nel campo di Marte e Mercurio la convertì in oro, di modo che, secondo gli uni
ormata in agnella. Nettuno aveva affidato questo prodigioso montone a Mercurio che ne fe’dono a Nefele. Del resto tutti i mitolo
Dei e ad un gran numero di eroi. Marte ebbe un Oracolo nella Tracia, Mercurio a Patrasso ; Venere a Pafo e a Cipro ; Minerva a
. Orfeo. 336. Bacco. 62. Bassaridi. V. Sacerdoti, ec. 443. Batto. V. Mercurio . 60. Belidi. V. Danaidi. 105. Bellerofonte. 366.
. 374. Cadmo. 325. Suoi figli. 327. Caco. V. Ercole. 291. Caduceo. V. Mercurio . 56. Calai. 46. Calisto. V. Giove. 17. Calliope. 
Cibele. 11. Ciclopi. 70. Cicno o Cigno. V. Fetonte. 183. Cilleno. V. Mercurio . 59. 26 Cinzia. V. Diana. 43. Ciparissa o Cipar
o. 87. Eretteo. V. Giano. 382. Erinni. V. Furie. 100. Ermafrodito. V. Mercurio . 56. Ermete. V. Mercurio. 58. Ermione o Armonia.
382. Erinni. V. Furie. 100. Ermafrodito. V. Mercurio. 56. Ermete. V. Mercurio . 58. Ermione o Armonia. V. Cadmo. 327. Ermione. V
ocle e Polinice. 397. Menalo, monte. V. Pane, ecc. 115. Menelao. 406. Mercurio . 55. V. Altre divinità, ecc. 278. Meti. V. Giove.
32. — di Esculapio. Id. — di Giove Ammone. 431. — di Marte. 432. — di Mercurio . Id. — di Minerva. Id. — di Pane. Id. — di Serapi
4 (1836) Mitologia o Esposizione delle favole
, Saturno, Giove, Nettuno, l’ Orco o Plutone, Vulcano, Marte, Apollo, Mercurio , Libero o Bacco, il Sole, il Dio Genio, la Dea Te
o, Bacco in capro, Diana in gatta, Giunone in vacca, Tenere in pesce, Mercurio in ibi). Alla fine avendo Vulcano a Giove forniti
pastore Argo che aveva cento occhi. Questi per ordine di Giove fu da Mercurio addormentato col suono della zampogna e col tocco
un tempio in Elide; la seconda nata dalla spuma del mare, che unita a Mercurio partorì Cupidine, la terza figlia di Giove e di D
re, e per padre chi il Cielo, chi Giove, chi Vulcano, chi Marte e chi Mercurio , nè manca pure chi il dice figliodi Venere solame
cani. Orione, nato secondo le favole dall’ orina di Giove, Nettuno e Mercurio chiusa in una pelle di bue, e sepolta sotterra, a
dolo rapito dall’ Aurora. Chione figlia di Dedalione, che per aver da Mercurio generato Autolico, da Apolline Filammone, osò a l
Invidia ad infettare Aglauro del suo veleno. Ella perciò al venir di Mercurio cercò vietargli l’ ingresso, e fu convertita in n
o guardava lungo il fiume Aufriso in Tessaglia gli armenti di Admeto, Mercurio gli rubò alcune vacche, ed essendo in ciò stato s
ietra di paragone. Minacciandolo Apollo, se non restituiva le vacche, Mercurio nell’ alio stesso gli rubò la faretra, sicchè Apo
sicchè Apollo per la stravaganza finì a cangiare lo sdegno in riso e Mercurio fu poi tenuto Dio dei ladri. Era anche chiamato D
o dette Mercurii dai Romani, ed Ermi dai Greci, che tale è il nome di Mercurio in quella lingua. Capo XIII. Di Bacco. Cinq
Aprile. Dio della gregge e de’ pastori era pure tenuto Pane figlio di Mercurio ; sebbene alcuni per esso abbiano inteso più gener
. A Silvano offertasi una troia. Fauno, altro Dio campestre figlio di Mercurio e della Notte, dipingetesi come Pane, ma senza pe
ergli altri. Intorno ai Lari è stato favoleggiato che fosser figli di Mercurio accoppiatosi a Lara ninfa del Tevere nell’ atto c
abbraciavansi da’ supplichevoli, la Misericordia, Minerva alle dita, Mercurio a’ piedi, Tetide alle calcagna. Le varie vicende
e Carmentali, che si celebravano in Gennaio; Evandro stesso figlio di Mercurio e di Carmenta nativo di Arcadia che avendo per di
e alla grossezza di nove, incatenarono Marte, che fu liberato poi da Mercurio , e soviapposero all’ Olimpo l’ Ossa ed il Pelio p
dall’ Inferno con questo pretesto non volle più ritornarvi, finche da Mercurio non vi fu trailo a forza. Le Danaidi erano cinqua
na bellissima giovane, e a Minerva, a Suada, alle Grazie, alle Ore, a Mercurio di ornarla di tutti i doni, per cui fu detta Pand
avvedutamente richiuse. Nè di ciò pur contento fè Giove incatenar da Mercurio , o come altri vogliono, da Vulcano, Prometeo, sul
que la riguardava ne rimanea petrificato. Per vincerla ebbe Perseo da Mercurio i talari o coturni alati, da Vulcano una spada ad
iò in, porci la metà de’ compagni; ma egli coll’ erba moli datagli da Mercurio vinse l’ incanto, ed obbligò Circe a richiamare i
llade protettrice di Ulisse ottenne allora da Giove, che per mezzo di Mercurio spedisse ordine a Calipso di rilasciarlo. Ma allo
he era stato prima da lei rifiutato, ricorse al padre, il quale spedì Mercurio ad intimare ad Enea di lo sto partir per l’ Itali
ume Tevere, n’ andò per esso a chiedere soccorso ad Evandro figlio di Mercurio e di Carmenta o Nicostrata, il quale, come si è d
a in lauro. Parte I. Capo X. Io è cangiato in vacca; Argo è ucciso da Mercurio ; Io in Egitto diventa Iside, Parte I. Capo IV. Fa
infa Salmace in una fonte della Caria abbraccia Ermafrodito figlio di Mercurio e di Venere, e prega gli Dei di non esserne mai d
anza di Acheloo cangiata in un’ isola vicina ab l’ Echinadi. Giove, e Mercurio , viaggiando per la Frigia sotto umana sembianza,
5 (1824) Breve corso di mitologia elementare corredato di note per uso de’ collegi della capitale, e del regno pp. 3-248
ammessi nel consiglio celeste, cioè Giove, Giunone, Nettuno, Cerere, Mercurio , Minerva, Vesta, Apollo, Diana, Venere, Marte, Vu
, che aveva in guardia Io cangiata da Giove in vacca, fu ammazzato da Mercurio , e transformato in pavone. La Dea in compenso del
i Admeto Re di Tessaglia. Qual impiego avendo lasciato per i furti di Mercurio , non trovò altra via, che di fare il muratore con
rbe ognor scotendo, Di estinti un folto stuol empie l’inferno 1. Mercurio Dio del commercio, e messaggiero degli Dei. Atla
ò nei boschi. Un pastore per nome Batto fu il solo, che se ne avvide. Mercurio per timore di essere scoverto gli donò la più bel
a nascosto. Batto sedotto dal guadagno svelò ciò, che sapeva : allora Mercurio diedesi a conoscere, e lo trasformò in pietra di
la virtu di scoprire la natura de’ metalli da essa toccati. Nacque da Mercurio , e da Venere un figliuolo chiamato Ermafrodito, v
ome de’ suoi genitori, cioè di Ermete Mercurio, e di Afrodite Venere. Mercurio era fra gli Dei il più occupato : era il confiden
ccostarsi tutto avvampò, e la stessa Semele fu divorata dalle fiamme. Mercurio , che accompagnava il Sovrano degli Dei, ebbe appe
ua coscia, ed ivi racchiuse il bambino. Quando nel trasse, il diede a Mercurio , che lo consegnò a Niso. Questi lo educò nelle ca
e attraversato l’impero di Plutone. Bisognava tragittarlo. Appena che Mercurio armato della sua verga, aveva condotte le ombre n
itto della creazione, che a lui solo si apparteneva, diede l’ordine a Mercurio , o a Vulcano d’incatenar Prometeo in una roccia d
alche pregio. In fatti Venere le diede la bellezza, Minerva il senno, Mercurio la parola, Apollo il talento per la musica. Final
ma per non confondere i giusti cogli empj, intraprese colla guida di Mercurio un viaggio sulla terra, e si fermò presso di Lica
tte, i Dei ebbero cura della sua salvezza. Minerva gli diede l’egida, Mercurio le ali, ed un cimiero lavorato da Vulcano. Allora
alla di Pelope. Con un fulmine Giove incenerì Tantalo : indi ordinò a Mercurio , che lo avesse confinato in un lago dell’inferno,
acolo, ebbe la debolezza di volerlo tenere presso di se nella reggia. Mercurio intanto condusse le tre Dive da questo fortunato
al Destino, in cui Ulisse doveva uscire dall’isola di Calipso, spicca Mercurio a questa ninfa coll’intimazione di lasciarlo part
i. Avvisato l’Eroe di questo nuovo disastro, strada facendo ricevè da Mercurio un’ erba, che lo garantiva dalle più funeste malì
, ove la sua discendenza regnerebbe per lungo tempo. Spedisce intanto Mercurio a Didone regina di Cartagine per indurla a bene a
e, che aveva riserbato quest’Eroe a più sublimi imprese, gli spedisce Mercurio che lo persuade ad abbandonare Cartagine. Docile
. Noi qui esporremo le più conosciute. Bauci, e Filemone. Giove, e Mercurio erano discesi dal Cielo per viaggiare sulla terra
. Furono questi intanto i soli, che accolsero il sovrano degli Dei, e Mercurio , con preparar loro una mensa assai frugale, non p
urora avendo concepito una forte inclinazione per Cefalo figliuolo di Mercurio , e di Ersete lo trasportò nel suo carro mentre er
i resero le aquile perdute dalle legioni di Crasso. 2. Questi è quel Mercurio , di cui parla Cicerone de nat. Deor. che trovò le
onde forse i Greci ne formarono la voce Theos, cioè Dio. Al suddetto Mercurio trismegisto, al dire di Gramblico de mysteriis Ae
iorum, si attribuiscono tutti gli utili ritrovati. 1. Si rappresenta Mercurio da giovine con viso gaio, con capelli biondi e cr
6 (1874) Ristretto analitico del dizionario della favola. Volume I pp. -332
dell’agricoltura ; Venere degli amori, Ebe dell’ eterna giovanezza ; Mercurio fu il messaggiero degli dei ; e Vulcano, il dio f
nome una figlia di Minos. 28. Acacesio. — Era questo uno dei nomi di Mercurio dal suo padre putativo Acaco, figlio di Licaone.
a Plutone perchè attirava i morti e li facea condurre all’inferno da Mercurio . 181. Agete. — Figlio di Apollo e di Cirene e fra
unire Aglauro la rese pazzamente gelosa di sua sorella Erse, amata da Mercurio . Un giorno che questo Dio voleva entrare nelle st
stanze di Erse, Aglauro gliene contrastò vivamente l’accesso, sicchè Mercurio con un colpo di caduceo la cangiò in una rupe. Do
cosa d’importante. 196. Agonio. — Dio che presiedeva alle intraprese. Mercurio era anche chiamato Agonio perchè presedeva agli s
esignato col nome di Agonio. 197. Agoreo. — Soprannome dato a Giove e Mercurio dai diversi templi che essi avevano sulle pubblic
e ; Erectheo re di Atene ebbe una figlia pure così chiamata, la quale Mercurio cangiò in roccia. 201. Agraulo. V. Aglauro. 202.
vi che assediarono Tebe. 259. Ale-Deo. — Dio alato, soprannome dato a Mercurio perchè si dipinge colle ali ai piedi. 260. Alee. 
zio di tredici mesi ricchiuso in una gabbia di ferro, da cui andò poi Mercurio a liberarlo. Diana allora, vedendo che perfino la
osso contro i corsari fosse stato da essi debellato e fatto prigione. Mercurio dio del commercio che libera Marte altro non raff
i vede l’ora della morte ; Intreccia con gli dei danze festive, E con Mercurio e coi Sileni mesce Negli antri e ne’ruscei nozze
l soprannome di Angelus, Angelo, in greco αγγελος messaggiero, perchè Mercurio era il messaggiere degli dei. 426. Angelio. — Fig
e personaggio. Alcuni vogliono che fosse figlio di Osiride ; altri di Mercurio  ; altri finalmente che fosse Mercurio stesso. 482
se figlio di Osiride ; altri di Mercurio ; altri finalmente che fosse Mercurio stesso. 482. Anxuro. — Anxuyro e Axuro, parole ch
o, re di Tessaglia, e visse custodendo gli armenti di quel re, finchè Mercurio glieli rubò. Allora si unì a Nettuno nella fabbri
lio chiamato Arcade. Con tale denominazione veniva del paro designato Mercurio , perchè fu allevato sulla montagna di Cillene in
e ella aveva nella città di Argo. 548. Argifonte. — Soprannome dato a Mercurio come uccisore di Argo. 549. Argilete. — Allor che
ò la custodia della ninfa lo, che Giove avea cangiata in giovenca. Ma Mercurio col suono dolcissimo del suo flauto, addormentò i
oreus, che significa Dio della mercatura, fu dato questo soprannome a Mercurio . In Acaia nella città di Tare, vi era, al dire di
imo fra i dodici segni dello zodiaco. Questo animale era consacrato a Mercurio ed a Cibele. 569. Arimane. — Dio adorato dai Pers
ole greche αρπε un furbo e φερω io porlo si dava codesto soprannome a Mercurio , forse in memoria della astuzia di cui si servì p
sì potè vivere dopo una dolorosa malattia. 692. Autolico. — Figlio di Mercurio e di Chione. Egli apprese da suo padre il mestier
avea nome quel pastore che fu testimonio del furto degli armenti che Mercurio rubò ad Apollo. In premio del suo silenzio, Mercu
egli armenti che Mercurio rubò ad Apollo. In premio del suo silenzio, Mercurio gli dette la più bella delle vacche derubate ; ma
tte la più bella delle vacche derubate ; ma poi, non fidandosi a lui, Mercurio sott’altra forma, e parlando con una voce diversa
estiame involato. Il pover uomo si lasciò tentare, palesò il tutto, e Mercurio allora lo cangiò in pietra di paragone, la stessa
ne, vecchio quanto lei, viveva in una capanna. Giove, accompagnato da Mercurio , avendo voluto, sotto umano sembiante, traversare
Caduceo. — Così veniva chiamata la bacchetta che Apollo fece presente Mercurio quando questi gli ebbe donata la sua lira. Un gio
resente Mercurio quando questi gli ebbe donata la sua lira. Un giorno Mercurio trovò sul monte Citerone due serpenti che combatt
modo che la parte superiore del loro corpo veniva a formare un arco. Mercurio volle in segno di pace portar sempre a quel modo
pidità. 877. Caducifero. — Ossia che porta il Caduceo : soprannome di Mercurio . (vedi l’articolo precedente.) 878. Cafareo. — Fa
stesso ufficio. 922. Camillo, Cadmillo Casimillo. — Soprannomi dati a Mercurio . 923. Camira. — Figlia di Ercole e di Iodi. Ella
ane. — Nella mitologia greca e romana questo animale era consacrato a Mercurio , per essere questi ritenuto il più astuto e vigil
, quando ebbe da Giove questi due figliuoli. Appena essi furono nati, Mercurio li trasportò nella città di Paìlene, ove essi fur
eche Κεδρος guadagno e περαω io cerco, io assaggio. Soprannome dato a Mercurio come dio del traffico. Similmente si dava a Mercu
oprannome dato a Mercurio come dio del traffico. Similmente si dava a Mercurio la denominazione di Cerdauso, per le ragioni prec
ncio. Vi furono molte ninfe di questo nome. 1030. Cefalo. — Figlio di Mercurio e di Ersea e marito di Procride. Aurora, innamora
Ceriel. — Vale a dire araldi. Così furono detti da Cerisco figlio di Mercurio . Si aveva per essi una grande venerazione. 1065.
 Figlia di Dedalione. Essa fu amata contemporaneamente da Apollo e da Mercurio e corrispose ad entrambi. Dal primo ebbe Filammon
a da una principessa di questo nome pronipote d’Afanaso re d’Arcadia. Mercurio , che secondo la tradizione favolosa nacque su que
 — Iliade Lib. XIV trad. di V. Monti. A dire di Luciano nelle opere, Mercurio rubò a Venere la sua cintura, e da quel giorno il
la clava. La cronaca mitologica dice che fosse dapprima appartenuta a Mercurio , il quale l’avesse poi data ad Ercole, che la dep
o in numero di dodici, cioè : Giove, Nettuno, Apollo, Marte, Vulcano, Mercurio , Giunone, Vesta, Minerva, Cerere, Diana e Venere.
i volontariamente dalla sua patria, uccise una delle sue sorelle, che Mercurio avea deflorata, e dopo aver maritate le altre a d
rificati su’suoi altari. 1302. Crioforo. — Uno dei soprannomi del dio Mercurio . 1303. Crisaore. — Secondo l’opinione di Esiodo,
a Dafne. 1345. Dafni. — Giovane pastore della Sicilia : fu figlio di Mercurio . Egli amò con passione una ninfa ed ottenne dagli
, che fu ucciso da Apollo. 1349. Damoso. — Uno dei soprannomi del dio Mercurio . 1350. Damaste. — Soprannominato Procuste : famos
ossia ii Tempo, Giove, Gibele, Apollo, Cerere, Giunone, Diana, Bacco, Mercurio , Venere, Nettuno e Plutone ; gli altri venivano d
pedito, e dal verbo Διαγὡ, io spedisco ; si dava codesto soprannome a Mercurio , volendo ricordare le sue priucipali funzioni, d’
na delle cinquanta Nereidi. 1513. Driope. — Ninfa d’Arcadia, amata da Mercurio . Un giorno, mentre essa teneva sulle ginocchia un
ncatenarono Marte e lo tennero prigione per un anno e un mese, finchè Mercurio non andò a liberarlo : Oto ed il forte Efialte l
forse vi peria se la leggiadra Madrigna Ecribea nol rivelava Al buon Mercurio , che di la furtivo Lo sottrasse, già tutto per la
elli intrecciati di nastri e di fiori. 1667. Empoleo. — Soprannome di Mercurio che veniva con esso riverito come protettore dei
alche tempo, imbarcarsi su d’una nave che la favola dice costrutta da Mercurio , e che i poeti e i mitologi fanno diventare un’in
689. Enodio. — Cioè indicatore di cammino. Così veniva soprannominato Mercurio dal costume in uso presso gli antichi di marcare
de con una pietra quatrangolare sulla quale era scolpita una testa di Mercurio . 1690. Enoe. — Antica città dell’Attica posta sul
degli Epigoni. 1732. Epimelidi. — Ninfe che presiedevano alle mandre. Mercurio , per la stessa ragione veniva sovente soprannomin
ed accolse il falal dono che Giove gli fece inviandogli per mezzo di Mercurio la bella Pandora che egli sposò e che lo rese pad
a la quale lo rese alla madre. Secondo l’opinione di altri scrittori, Mercurio portò il neonato nell’Olimpo, e profittando del s
oluto comando di Giove, per la qual cosa, (come vedremo in prosieguo) Mercurio lo avesse venduto ad Onfale. La generalità degli
lui imposte, mediante il soccorso e la protezione degli dei. Infatti, Mercurio lo presenta di una spada, Apollo di un gran numer
un giorno l’eroe appoggiato contro una colonna innalzata in onore di Mercurio , nella città di Trezene, quella avesse preso radi
servigio di lui durante tre anni. Ercole si sottomise e allora fu che Mercurio lo vendette per tre talenti ad Onfale, regina di
le, in cui lo si vede ascendere al cielò accompagnato da Minerva o da Mercurio con la fronte recinta di un’aureo’a luminosa. Esi
o. 1795. Ermafrodito. — Gli antichi ne fecero una divinità, figlia di Mercurio detto anche Ermete e di Venere Afrodita. La signi
enominazione ad un simulacro composto delle due figure di Apollo e di Mercurio , e rappresentante, in una sola figura, questi due
una sola figura, questi due numi. 1798.Ermarpocrate. — Alla statua di Mercurio avente la testa di Arpocrate, si dava cotesto nom
eloquente quanto la parola facile, che era una delle qualità del dio Mercurio . 1799. Ermatene. — Così si chiamava il simulacro
ppresentava le due figure di Minerva, il cui nome Greco è Atene, e di Mercurio . Questa figura aveva da una parte l’elmo, lo scud
ro colle ali, un seno di uomo, ed un gallo che erano gli attributi di Mercurio . 1800. Ermete. — Essendo Ermete uno dei nomi del
uti di Mercurio. 1800. Ermete. — Essendo Ermete uno dei nomi del dio Mercurio , si chiamaveno Ermee alcune feste celebrate in su
dava cotesta denominazione ad un simulacro che aveva il corpo del dio Mercurio e la testa di Nitra V. Nitra. 1802. Ermeracle. — 
ra V. Nitra. 1802. Ermeracle. — Altra statua composta delle figure di Mercurio e di Ercole, essendo Eracle il nome Greco di ques
elle accademie e nei luoghi di esercizii, quasi a volere indicare che Mercurio ed Ercole ossia la destrezza e la forza, dovevano
ano una testa di Cupido. 1804. Ermete. — I Greci davano questo nome a Mercurio , perchè secondo riferisce Diodoro, la parola Erme
ra, che alcuni pastori avendo trovato su di una montagna la statua di Mercurio gli avessero tolto le braccia e tagliate le gambe
omaque — Acte IV. Scene IV. 1807. Ermopoli. — Che significa città di Mercurio . Era questo il nome di tre celebri città di Egitt
siride. — Si dava cotesta denominazione ad una statua di Osiride e di Mercurio , fusi insieme. Questa statua aveva gli attributi
uila a fianco, per simboleggiare Osiride ; e un caduceo per ricordare Mercurio . 1809. Ermotimo. — Così aveva nome, secondo la tr
— Sorella di Pandrosa e di Aglaura, e figlia di Cecrope, re di Atene. Mercurio essendosene innamorato, mentre ella usciva dal te
Sua sorella Aglaura ingelosita della sorte di Erse, volle impedire a Mercurio l’accesso nell’appartamento della sorella, ma il
nizza a sua volta, scacciandolo dal cielo. 1847. Etalide. — Figlio di Mercurio e di una giovanetta discendente della stirpe real
e scienze naturali. 1864. Eubea. — Così ebbe nome una delle amanti di Mercurio , che ebbe da lei un figliuolo chiamato Polibio. L
sciuta sotto questo nome, e celebre per un oracolo che la dea Vesta e Mercurio , avevano nella piazza maggiore di questa città. L
Mercurio, avevano nella piazza maggiore di questa città. La statua di Mercurio era tutto di marmo, e lo rappresentava con una gr
ra della statua una moneta ; e finalmente avvicinarsi al simulacro di Mercurio , e mormorare all’orecchio di quello, la dimanda a
illene. — V. Ecmagora. 2014. Fillodamea. — Una delle figlie di Danao. Mercurio l’amò e ne ebbe un figliuolo chiamato Faride. Div
sue storie molti altri numi adorati dai Germani, e fra questi Marte. Mercurio ed Ercole, a cui offrivano sacrifizi d’umane vitt
erace. — Così aveva nome un giovane che, secondo narra la tradizione, Mercurio cangiò in sparviere, sdegnato che egli avesse col
l suono del suo flauto rotto il sonno di Argo, al momento istesso che Mercurio si accingeva a rapirgli la ninfa Io, che Argo ave
a. Non potendo a causa della negligenza di Gierace liberare la ninfa, Mercurio uccise Argo, e cangiò Gierace in sparviero. La pa
Elettra di Dardano ; Garamantide di Giarba, Pilunno e Filo ; Maja di Mercurio  ; Latona di Apollo e Diana ; dalla propria moglie
no juga. 2170. Giugno — Questo mese era presso i pagani consacrato a Mercurio , il quale ne era in pari tempo la divinità tutela
giungono, a proposito delle famose nozze, che Giove avesse ordinato a Mercurio d’invitare alle feste, non solo tutti gli dei e t
omunemente anche alle Grazie. Così avveniva pure di quelli dedicati a Mercurio , volendo con ciò significare che lo stesso dio de
o 13 e 15 d’ogni mese. Nelle loro credenze essi ritenevano che il dio Mercurio fosse nato negli Idi di maggio, e percio erano a
lettere le leggi dei giuochi Olimpici. V. Olimpici. 2256. Ifitima. —  Mercurio s’innamorò di questa ninfa e la rese madre dei sa
la gelosa Giunone, faceva soffrire alla sventurata giovanetta, mandò Mercurio ad uccidere Argo : ed infatti avendo un giorno Me
anetta, mandò Mercurio ad uccidere Argo : ed infatti avendo un giorno Mercurio sorpreso nel sonno l’incorruttibile custode, lo u
enevano come la messaggera degli dei, e segnatamente di Giunone, come Mercurio lo era di Giove. La favola la fa figliuola di Ele
ui si attiene il cronista Igino, che al tempo in cui Nettuno, Giove e Mercurio viaggiavano sulla terra, fossero accolti benignam
on un colpo di fulmine, precipitò Issione nel fondo del Tartaro, dove Mercurio per suo ordine, legò lo sciagurato millantatore a
intanto, mosso a compassione sulla sorte del proprio figlio, incaricò Mercurio di andare in soccorso di lui ; ed infatti Mercuri
o figlio, incaricò Mercurio di andare in soccorso di lui ; ed infatti Mercurio , recatosi alla grotta ove Creusa aveva lasciato i
e al cielo codesta grazia, che gli dei impietositi gliela concessero. Mercurio infatti, per ordine di Giove discese all’inferno
na ; per il che sdegnato Giove le fece tagliare la lingua e comandò a Mercurio che l’avesse condotta all’inferno. Mossa a pietà
freme : ed a lei toglie quella Lingua, cui così male essa governa ; A Mercurio di poi cosi favella : Costei giù mena, ov’è la no
non aveva punto alterata la sorprendente bellezza di Lara ; tanto che Mercurio stesso, durante il tragitto invaghitosene perduta
mo, ve n’erano alcune che facevano parte degli dei Lari, come Apollo, Mercurio e Diana, perchè si mettevano ordinariamente le lo
la prima volta nella città di Roma. Apolline, Latona, Diana, Ercole, Mercurio e Nettuno, et. etc. Tito livio — Storia Romana —
rnio, celebrato in onore di tre sole divinità, cioè, Giove, Giunone e Mercurio  ; aggiungendo la particolarità che, intorno al ba
un solo letto, con la statua di Giunone, mentre quelle di Giove e di Mercurio , erano poste sopra due sedie. Similmente il croni
tendono che l’inventore ne fosse Orfeo ; ed altre finalmente Apollo e Mercurio . La lira avea una figura triangolare, e si suonav
greci λοτος loto, e φαγομαι mangio. 2557. Lotta. — I pagani onoravano Mercurio come dio di questo combattimento, che veniva eseg
7 (1855) Della interpretazione de’ miti e simboli eterodossi per lo intendimento della mitologia pp. 3-62
Nuova del Vico intorno a questo nume, come ne interpetra i miti. 25. Mercurio  — etimologia di questa parola — dall’allegoria de
ruove. 26. S. Agostino v’intende non altro che la parola. 27. Nomi di Mercurio tutti allusivi alla parola. 28. Diversa interpetr
e diversi obbietti, vi portano misura, ordine ed unità, come Apollo, Mercurio , entrambi l’armonia, Venere il bello, che sorge d
il Sole, la Luna e le stelle ; nelle divinazioni Apollo ; nelle merci Mercurio  ; in Giano lo iniziatore ; ne’termini il contrass
iuscurrens, ossia come colui che corre fra due, o nel mezzo, cioè che Mercurio sta sempre in aria tra il cielo, la terra e lo in
ndo la vegetazione, anima e dà vita a tutta la natura. Si credeva che Mercurio scendesse nello inferno per ricondurre le ombre d
e degli uomini, onde si dipinse alato : la rapidità, onde il pianeta Mercurio percorre, come è noto dall’astronomia, per le vie
cielo, gli fè dare una tale attribuzione. 26. L’Agostino intende per Mercurio non altro che la parola. « È detto Mercurio, così
6. L’Agostino intende per Mercurio non altro che la parola. « È detto Mercurio , così egli(1), voltando in italiano i suoi concet
ossia monchi tutti quei che mancano delle mani. 27. Co’miti dunque di Mercurio gli antichi non intendevano che il mirabile magis
tore della Scienza Nuova porge una diversa interpetrazione de’miti di Mercurio , e noi per adornare queste povere pagine riporter
ono, ei dice(1), i poeti croici la undecima divinità maggiore, che fu Mercurio , il quale porta ai fomoli ammutinati la legge nel
ella verga divina, parola reale degli auspicii, ch’è la verga con cui Mercurio richiama le anime dall’Orco, come narra Virgilio,
inio dei fondi era de’senati regnanti... Sicchè questa verga alata di Mercurio de’Greci, toltane la serpe… portò la legge agrari
nsipienti. A Venere assistono le Muse, e suoi compagni sono Suadela e Mercurio , poichè coloro che si amano restan presi dalla gr
ostrata, e si credeva figlia del re degli Arcadi, la quale gravida di Mercurio desse alla luce Evandro, e poscia presa da furore
8 (1880) Lezioni di mitologia
ni di questo dio, ed Armonia la bella. Maia figlia di Atlante partorì Mercurio a Giove, che ebbe pure da Semele Bacco, ed Ercole
l’alto mare aperto fidati, avea fragil legno divisi dalla morte, ed a Mercurio ancora, se l’avarizia gli avea spinti sulle navi
di Minerva nel marzo, di Venere nell’aprile, di Apollo nel maggio, di Mercurio nel giugno, di Giove nel luglio, di Cerere nell’a
cri il suo nome. Il nome di erme non si dava solamente alle statue di Mercurio , ma a tutte quelle ancora che ne imitavano la fig
anzi che Albrico abbia supposto che in simili immagini il bambino sia Mercurio , anch’esso in qualche occasione allattato dalla d
o, quasi diafano, in cui è stato scolpito. » Lezione decimaterza. Mercurio . La favola non essendo in parte che una serie
tribuivano la morte di Argo e la scoperta dell’ argento. Nonostante a Mercurio figlio di Maia e di Giove, nipote di Atlante e di
o fanciullo, allora nato, lavarono il tenero corpo. Alcuni dicono che Mercurio , e non Ercole, da Giunone ingannata suggesse il l
all’indietro. Nè bastò questo accorgimento all’ineffabile astuzia di Mercurio . Gettò i sandali nell’arena del mare, e con fogli
incibili tenebre della morte. L’infanzia fu la scusa e la risposta di Mercurio , che dopo molte frodi e parole andò col Saettante
utato delitto. Impose ad amendue di essere amici, e fe’comandamento a Mercurio di mostrare dove avesse nascoso i rapiti giovench
amabili danze, decoro dei gloriosi giuochi. In ricompensa concesse a Mercurio la cura della 2:reo’2’ia, ed aurea verga di tre f
1’ annoverarli tutti. Aggiungerò alcune delle maniere nelle quali fu Mercurio rappresentato, e la descrizione di due statue di
numi ritratti. Udite intanto dal sopralodato Visconti come è scolpito Mercurio fanciullo, e Mercurio Agoreo o Preside del Foro.
è scolpito Mercurio fanciullo, e Mercurio Agoreo o Preside del Foro. Mercurio fanciullo. « L’eleganza dello scalpello, la venus
to, rendono pregevolissima questa statuetta di grandezza naturale, di Mercurio fanciullo. L’ali che ha sulla testa assai bizzarr
, possa convenire anche al Sonno. Questo gesto è proprio per altro di Mercurio , come ne fan fede molte antiche gemme, fra le qua
armo alluda a qualche fatto più conveniente all’età in cui si esprime Mercurio . Omero, altri che sia l’autore dell’antichissimo
oi Dialoghi, in cui delinea collo spiritoso suo stile il carattere di Mercurio infante, similissimo a quello che ha segnato l’an
precisamente il predio di Cintia celebre nei versi di Properzio. » Mercurio agoreo. « Il caduceo, in greco ααδυκειον, cioè ve
verga di banditore e di araldo, rende assai distinta questa statua di Mercurio , giacché è la sola nella quale siasi conservata q
he attribuite le ali alle piante. Questa verga era di oro, onde sortì Mercurio il soprannome di verga d’oro κρυσορραπις e vien d
i dal Salvini. Lezione decimaquarta. Dei simboli e degli uffìcj di Mercurio . Fra i cosinomi che l’antichità diede all’astu
li dal destino. Così traduce Annibal Caro: « …………………………Udite ch’ebbe Mercurio , ad eseguir tosto s’accinse I precetti del padre,
nde apportatore dei comandi paterni. Messaggiero e banditore dei numi Mercurio pure fu detto, e per tanto ufficio attribuito gli
le ogni avvolgimento della via era indicato. Arpedoforo cognominavasi Mercurio dalla falce, o spada falcata, colla quale uccise
ezza delle case allontanando i ladri, dai quali era venerato. Thot fu Mercurio nominato dagli Alessandrini, Taaut da’ Fenicii, T
a la terra e l’averno. — Crioforo, o {portatore dell’Ariete, fu detto Mercurio , perchè presso i Tanagrj vi era un simulacro del
condottiero. Secondo alcuni l’Anubi de2:li Eo’iziani è lo stesso che Mercurio . Esaminerò la verità di questa asserzione favella
ordita la serie dei diversi cognomi, coi quali fu dai Pagani distinto Mercurio , a cui come suo ministro favoleggiarono che Giove
arizzata non con fedeltà di traduttore, ma con licenza d’interpetre. Mercurio detto l’Antinoo di Belvedere. « Ecco la prima vol
e non si conserva verun vestigio. Io non ho mai dubitato di ravvisare Mercurio in uno dei più bei simulacri dell’antichità e del
ombenze delle sue moltiplici attribuzioni. Mancano è vero, i segni di Mercurio più comuni; l’ali, il petaso, il caduceo, la bors
oi proprii che senza uno o più di questi non s’incontrino immagini di Mercurio ; e forse non convenivano alla destinazione di que
derne un’antica copia in cui esistano tuttora i segni non equivoci di Mercurio ? Questa è sotto gli occhi del pubblico nella Gall
uità. Che se alcuno fosse curioso di apprendere onde avesse il nostro Mercurio tratta la comune denominazione, potrei dire che l
Colombaro, ove era forse la villa dell’imperatore Gallieno. Oltre il Mercurio del Palazzo Farnese, n’ esistevano altre tre repl
sere stato rivestito di più preziosa materia. » Ode di Orazio sopra Mercurio . Parafrasata Cillenio dio, gloria dell’avo Atlant
ella passata Lezione vi feci osservare che questo ritrovato fu pure a Mercurio attribuito: conciliano alcuni questa difficoltà,
lebrato da due statue, una di Fidia, l’altra di Scopa, rappresentanti Mercurio e Minerva. Patroo cognominarono Apollo, non come
Giove. Qui gl’immortali incontro ti si fanno nel vestibolo, e il buon Mercurio riceve le tue armi. Apollo la tua caccia. Ma non
la seconda, di cui abbiamo favellato, generata dalla spuma, diede con Mercurio la vita al secondo Cupido; la terza, da Giove e d
er figlia di Otreo, che alla ben munita Frigia comandava, e rapita da Mercurio dal coro di Diana come destinata in sposa d’Anchi
rocri, e di quel famoso scettro che, fatto per Giove, passò da esso a Mercurio , da Mercurio a Pelope, da Pelope ad Atreo, da Atr
uel famoso scettro che, fatto per Giove, passò da esso a Mercurio, da Mercurio a Pelope, da Pelope ad Atreo, da Atreo a Tieste,
forse sarebbe se di questa disavventura non fosse stato fatto accorto Mercurio , che con le arti usate lo tolse di furto. Ascalaf
a Stazio la descrizione della reggia di Marte, alla quale Giove manda Mercurio per movere alla guerra gli abitanti d’Argo nella
, e scotendo la divina testa Onde treman le stelle e grida Atlante, A Mercurio dicea: Va, vola, o figlio. Nelle Tracie contrade,
ui mostrato l’adulterio illustre Anco il Sol non avea: cercava appena Mercurio il re del tempio, allor ch’il suolo Tremò repente
unirà coll’abisso, e tìan confuse Tenebre e luce. — Sì parlò lo dio. Mercurio gli astri occupa già; l’ascolta Giove, e rivolge
de Plutone che rapisce Proserpina malgrado le dissuasioni di Minerva. Mercurio , utile in questa intrapresa, precede il carro del
eroe e d’un uomo, altre a quelle d’Apollo che a quelle di Bacco, o di Mercurio , di Marte, così di altre ragioni si servissero pe
te spergiurato dalla natura. Egli rappresentava il Sole, il banditore Mercurio , e il ministro dell’ara la Luna. Presedeva poi ai
bio viene espressa. La Terra è turrita, ed ha al di sopra alla destra Mercurio , come si distingue dall’ali sul capo, ed alla sin
alla Terra. Secondo Cicerone vi furono tre Amori. Il primo, figlio di Mercurio e Diana: il secondo di Mercurio e Venere; il terz
furono tre Amori. Il primo, figlio di Mercurio e Diana: il secondo di Mercurio e Venere; il terzo nato dalla Venere terza e da M
egeso, perchè la sua testa non si trova giammai alata; non finalmente Mercurio , il quale in qualche rara medaglia antica si osse
stesso rettile. Si trova la lucertola aggiunta ad alcune immagini di Mercurio , a quelle dell’Amore dormente, a quelle finalment
, a quelle dell’Amore dormente, a quelle finalmente di Apollo stesso. Mercurio è il dator de’ sogni: le storie degli antichi e m
, che rapisce Proserpina non ostante le ragioni della severa Minerva. Mercurio , di cui l’intervento non è inutile in questo gene
ta Lira la testuggine che ne forma il corpo, secondo l’ invenzione di Mercurio , descritta diffusamente nell’Inno Omerico; e due
a. Generalmente i templi sacri- a Venere e ad Amore, e quelli pure di Mercurio , erano ancora alle Grazie dedicati, per indicarci
dementino pubblicato da Visconti si veggono le Grazie con Esculapio e Mercurio . Mercurio, egli dice, scorge mi ad Esculapio un u
pubblicato da Visconti si veggono le Grazie con Esculapio e Mercurio. Mercurio , egli dice, scorge mi ad Esculapio un uomo barbat
amante. Siccome prevede le conseguenze, e vuol salvar Bacco, incarica Mercurio di togliere il fanciullo ai fuochi. terribili che
e ne perisce in mezzo al fuoco. Il suo figlio per mezzo delle cure di Mercurio fugge all’incendio che consuma sua madre. Giove s
nfelicità della sua amante la trasporta in cielo, ove ha per compagni Mercurio , Marte, Venere e la Luna. Voi vedete dalla sciagu
tura di Bacco, cioè di toro e di serpente. Quindi il poeta ci dipinge Mercurio , che lo porta a traverso dell’aria per confidarlo
ronide, Pesile, Pito, Poliso, e Tiona. Giunone avendole rese furiose, Mercurio fu obbligato di levar loro Bacco per confidarlo a
Ma Giunone avendo minacciata della sua collera questa nuova nutrice, Mercurio ritira il nume bambino dalle mani d’Ino per darlo
dea va in seguito a trovar Bacco, e prende per ingannarlo la forma di Mercurio : lo impegna a trattar con riguardi di amicizia Li
o in soccorso altri Dei dell’ Olimpo. Apollo vuol proteggere Aristeo, Mercurio prende cura di Pane figlio di Penelope, e Vulcano
Antiope, in una replica a Napoli ha quello di Orfeo, di Euridice, di Mercurio . Se dunque le false epigrafi non impedivano i Gre
egiudicare alla sua tranquillità. Dinanzi a lui s’ inchina alcun poco Mercurio , che ha fatto seno del gomito, e lo ha coperto di
me a re si conviene, e come a istitutore di religione. « Il petaso di Mercurio angoloso, la sua clamide, i suoi calzari somiglia
seconda scena del nostro, cioè la consegna di Bacco infante fatta da Mercurio a Leucotea. Nè mancano al nostro bassorilievo ciò
9 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — III. Classazione generale delle Divinità pagane e Genealogia degli Dei superiori » pp. 15-19
Vesta Prisca, Cibele, Venere, Minerva, Diana, Apollo, Nettuno, Marte, Mercurio e Vulcano. I nomi degli altri otto si trovano in
ltanto quelli che furono divinità di prim’ordine, cioè Apollo, Diana, Mercurio e Bacco. Minerva nacque miracolosamente dal cerve
dero questi il nome di sette divinità del primo ordine, cioè la Luna, Mercurio , Venere, il Sole, Marte, Giove e Saturno ; e gli
e, distinte col numero d’ordine, come Giove primo, Giove secondo ecc. Mercurio terzo, Ercole 12° ecc. ecc. A legger cotesti libr
quei Giovi, Mercurii, Ercoli ecc., se ne fece un solo Giove, un solo Mercurio , un solo Ercole ecc., vale a dire si attribuirono
10 (1861) Corso di mitologia, o, Storia delle divinità e degli eroi del paganesimo: Per la spiegazione dei classici e dei monumenti di belle arti (3e éd.) « Della mitologia in generale. » pp. 17-359
onevano il consiglio celeste, cioè : Giove, Giunone, Nettuno, Cerere, Mercurio , Minerva, Cibèle, Apollo, Diana, Venere, Marte e
a saviezza, Venere (170) la beltà, Apollo (96) l’arte della musica, e Mercurio (160) l’eloquenza ; e la chiamarono Pandora, vale
al sonno. Ma la Dea non ottenne il suo intento, perchè Giove ordinò a Mercurio suo araldo (160) di fare addormentare il maravigl
Dei non volle esser da menò del-marito, il quale aveva per suo araldo Mercurio (160). Giunone amò tanto questa sua confidente, s
la città di Nisa (altri danno questo nome alla nutrice di Bacco) dove Mercurio lo recò in fasce alle figliuole d’Allante (359) ;
bero, Dionisio, Leneo, Bromio, Iacco. Tioneo, Evio, Bassareo, ec. Mercurio . 160. Mercurio, figliuol di Giove e della ninf
neo, Bromio, Iacco. Tioneo, Evio, Bassareo, ec. Mercurio. 160. Mercurio , figliuol di Giove e della ninfa Maja figlia d’At
, Encide, lib. IV. Trad. del Caro. 161. Il caduceo tenuto in mano da Mercurio era una verga alata in cima e con due serpi avvol
mmercio. 162. I poeti attribuiscono grandi virtù al caduceo. Con esso Mercurio ha possanza Fin nell’ Inferno, onde richiama in v
ovo simbolo dell’ eloquenza. La credenza in cui erano gli antichi che Mercurio dopo un certo numero di secoli riconducesse sulla
psicosi consiste nell’imitare le azioni dei valorosi e dei savi. 163. Mercurio sonava perfettamente il flauto, era logico esimio
i condurre all’inferno le anime degli estinti. 165. Ma pretendono che Mercurio fosse anche il Nume dei ladri, forse per avvertir
28) ; ma questa è una bizzarra allegoria della prontezza con la quale Mercurio seppe anche da giovinetto cattivarsi l’animo di t
ù strana, ma non meno evidente l’allegoria con altri consimili fatti. Mercurio era sempre in fasce quando portò via i bovi ad Ap
guscio d’una testuggine e con le corde di lino. 167. Un altro giorno Mercurio involò allo stesso Apollo la lira, il turcasso ed
o (102). Batto pastore fu il solo testimone di questo audace furto, e Mercurio col regalo della vacca più bella lo indusse a tac
che era stato portato via ; e Batto palesò subito il segreto, laonde Mercurio sdegnatosi di tanta venalità prima per nascondere
ine di paragone per metterli a prova. Un’altra metamorfosi operata da Mercurio , ma non più in occasione di furti, vien rammentat
d’ Atene, che invidiosa perchè la sua sorella Erse fosse protetta da Mercurio , pose ostacoli all’amore del Nume ; ed ei, volend
ore del Nume ; ed ei, volendonela punire, la converse in pietra. 168. Mercurio fu chiamato Cillenio da un monte d’Arcadia che se
re giudici dell’ Inferno, ed esaminavano le anime di mano in mano che Mercurio (160) le conduceva al loro tribunale. Eaco giudic
ano col padre dei Numi, che questi lo fulminò nel Tartaro (216), dove Mercurio (160) ebbe ordine di legarlo a una ruota fasciata
(63) e della Ninfa Calisto (140), altri gli assegnarono per genitori Mercurio (160) e Penelope (569). Quale Dio dei pastori, de
llero aiutarlo. Minerva gli prestò il suo scudo lucido come specchio, Mercurio le sue ali e la spada adamantina, e Plutone un el
’ei la macchiasse col tradimento ; e subornato Mirtillo, figliuolo di Mercurio (160) e cocchiere d’Enomao, fece sì che il carro
li preci a’piedi dello stesso Achille per riscattarlo. Omero dice che Mercurio , in sembianze mortali, lo accompagnò, l’aiutò a p
Fatti incidentali. Orione. 618. Giove (63), Nettuno (185) e Mercurio (262) andarono una volta ad alloggio in casa di u
arello, aveva per moglie Bauci anche più vecchia di lui. Giove (63) e Mercurio (160) viaggiando per la Frigia sotto spoglie di s
esercito, lasciando Iside a governare i suoi stati per lui, e dandole Mercurio (160) per consigliere, Ercole (364) per generale,
ido il volo. A Osiride viene aggiunto un figliuolo chiamato Anubi, il Mercurio degli Egiziani ; ma la sua origine è incerta come
li adoravano anche un gran numero di Dei tolti dai Greci, vale a dire Mercurio (160), Minerva (262), Apollo (96), ec. ai quali a
ele. 15. Talnni mitologi unendo inaieme Proserpina, Plutone (213) e Mercurio (160), formano i così detti Dei Cabiri, che presi
11 (1806) Corso di mitologia, utilissimo agli amatori della poesia, pittura, scultura, etc. Tomo I pp. 3-423
tone, Apollo, Ecate, Bacco, Venere, Nettuno. Minerva, Marte, Vulcano, Mercurio , ed Esculapio. Dodici di questi si dissero Consen
o erano Giove, Giunone, Vesta, Minerva, Cerere, Diana, Venere, Marte, Mercurio , Nettuno, Vulcano, e Apollo. Furono secondo Erodo
isfece i Titani ; e soggiuagono che Apollo rimase allora vincitore di Mercurio nella Corsa, e Marte nel Pugilato (h). Alcuni ne
lio ; immolavano sopra un rogo il toro ; e dopo aver invocato Giove e Mercurio , v’ imban ivano un sacro convito, a cui ad alta v
iò in singolar modo la benevolenza esercitata verso di quelli. Egli e Mercurio sotto le sembianze di viaggiatori ricercatono all
vinità la ornarono poscia di molte belle prerogative. Costei venne da Mercurio condotta a Prometeo, affinchè gli offrisse un vas
nza, unico conforto de’ miseri mortali (a). Giove frattanto comandò a Mercurio , o come vuole Eschilo (b), a Vulcano, che legasse
o scrisse, che Bacco fu educato dalle Ore (g). Luciano soggiunge, che Mercurio lo pottò alle Ninfe di Nisa(h). Altri sono di par
ogni sorte di legumi, e questi si offrivano in sacrifizio a Bacco e a Mercurio . In tal giorno si rappresentavano Commedie(b). Le
a di quello (b). Quando si celebrarono le nozze di Giunone con Giove, Mercurio v’invitò tutti gli Dei, tutti gli uomini, e perfi
Ninfa. Chelone, se ne rise di tale matrimonio, nè volle intervenirvi. Mercurio portossi alla di lei casa, situata lungo le rive
legato e rinchiuso. Venne finalmente il tempo, in cui Giove commise a Mercurio , che cogliesse la predetta giovenca all’ importun
erasi per eseguire il comando di Giove, giovane Jerace svegliò Argo. Mercurio , non potendo più allora verificare di nascosto il
llora anche un pubblico convito (c). Fu chiamata Brimo, perchè avendo Mercurio tentato di conversare seco lei, ella ne fremette
e inspirò gelosia di Erse, la quale però ne veniva impedita di vedere Mercurio , da cui era sommamente amata ; e che il Nume quin
à, se la bel Eribea, matrigna degli stessi Aloidi, non avesse pregato Mercurio a toglierlo da quell’ infelice stato (a). Marte i
iove se ne sde gnò, e dopo avero troncata a Lara la lingua, comandò a Mercurio di trasferirla nell’ Inferno. Costei perciò fu de
nte(m). Minerva uccise Pallante(n). Ippolito restò privato di vita da Mercurio , e Grazione da Diana(o). Clizio fu fatto morire d
lutone. Dionisiodoro ve ne aggiunse un quarto, di nome Casmilo, ossia Mercurio . Finalmente Atenione dice, che da Giove e da Elet
e li nascita di Bacco, cangiò il bambino in capretto, e lo consegnò a Mercurio , affinchè lo portasse alle Ninfe del Monte Nissa(
il nome di Sileni(e). Tra questi va ne fu uno molto celebre, nato da Mercurio o da Pane, e da una Ninfa(f). Nonno lo fa figlio
scita. Erodoto lo fa nascere in Arcadia alle rive del fiume Ladone da Mercurio , e da Penelope, figlia d’Icario (c) ; Omero da Me
ume Ladone da Mercurio, e da Penelope, figlia d’Icario (c) ; Omero da Mercurio , e dalla Ninfa Driope (d) ; il Poeta Epimenide da
ce, al vederlo, rimase talmente spaventata, che prese la fuga ; e che Mercurio dopo d’averlo ravvolto in pelli d’animali, lo pre
giorni in questo mondo, non voleva più ritornarsene nell’altro ; che Mercurio dovette ricondurvelo colla forza a Plutone ; e ch
o segni d’affetto per essa. Il Nume lo colpì col, fulmine, e ordinò a Mercurio d’incatenarlo nel Tartaro ad una ruota di serpent
grotta, velo abbbandonò, rinchiuso con certi ornamenti in una cesta. Mercurio per eccitamento d’ Apollo ne trasse fuori il bamb
pollo e da Terpsicore, vuolsi da alcuni, che abbia tratto i natali da Mercurio e da Urania(b). Egli addestrò molti nel suono del
Antiope, figlia di Nitteo. Era peritissimo nella Musica. Ricevette da Mercurio una lira, a cui egli v’aggiunse tre coide, e con
mmirabile proporzione(b). Anfione fu il primo che innalzò un altare a Mercurio nella Grecia per avet da lui ricevuto il predotto
. (1). Tralle seguaci di Diana fuvi anche Polime figlia di Filante. Mercurio la vide a danzare colle altre Ninfe, ne divenne a
ro crebbero sì feroci, che divoravano tutti quelli, che incontravano. Mercurio per ordine di Giove era per farli in brani, quand
ui nascita venne da alcuni diversamente raccontata. Giove, Nettuno, e Mercurio , o come vuole Isacio, Apollo andarono, ad alloggi
anni fu incontrata nella Bassa Tessaglia, sua patria, da Apollo e da Mercurio , l’uno de’ quali era di ritorno da Delfo, e l’alt
ferivano in sacrifizio a Plutone e a Proserpina. Si porgevano preci a Mercurio , come a quello, cui spettava trasferire all’altro
on si opponesse alle di lui nozze con Psiche. Costei finalmente fu da Mercurio trasferita nell’Olimpo, ove, bevuto il netta [pag
12 (1861) Corso di mitologia, o, Storia delle divinità e degli eroi del paganesimo: Per la spiegazione dei classici e dei monumenti di belle arti (3e éd.) « Indice alfabettico. » pp. -424
 — sue avventure 484 e seg. — sua metamorfosi, 490. Caduceo, verga di Mercurio , 161, 162. Ca[ILLISIBLE], figlio di Borea, 654.
one, sue avventure, 62. Eritrea, 665. Erittonio, 517. Ermeto, nome di Mercurio , 168. Ermione, figlia di Marte, 256. Ero e Leandr
ulapio, 293. Magi, sacerdoti dei Persiani, 714. Maja, Ninfa, madre di Mercurio , 160. Manco-Capac, 744. Mani, ombre dei morti, 24
Mennone. Sua nascita, 113 ; — sue avventure, 114 ; — sua statua, 115. Mercurio . Suoi ufficj, 160 ; — considerato come Dio dell’e
mostro, 414. Mirmidoni, abitanti d’Egina, 92. Mirtillo, figliuolo di Mercurio , 513. Misteri d’Eleusi, 60. Mitologia. Sua defini
li, sacerdotesse di Vesta, 46. Via Lattea, 366. Vialis, soprannome di Mercurio , 168. Vigilanza, divinità allegorica, 347 3°. Vir
13 (1874) La mitologia greca e romana. Volume II « Indice alfabetico » pp. 516-
7, 421 e seg. Mènnone 436 Mennònidi (uccelli) 437 Mente (dea) 492 Mercurio (dio) 122 e seg. Mercurio (pianeta) 130 Mercur
Mennònidi (uccelli) 437 Mente (dea) 492 Mercurio (dio) 122 e seg. Mercurio (pianeta) 130 Mercurio (metallo) 130 Mercurio
Mente (dea) 492 Mercurio (dio) 122 e seg. Mercurio (pianeta) 130 Mercurio (metallo) 130 Mercurio (pianta) 130 Mercurial
o (dio) 122 e seg. Mercurio (pianeta) 130 Mercurio (metallo) 130 Mercurio (pianta) 130 Mercuriali 131 Metamòrfosi 43 M
14 (1841) Mitologia iconologica pp. -243
vvenne, che ogni sanguinoso si foggiò il suo Marte, ogni ladro il suo Mercurio , ogni lascivo la sua Venere, ed ogni vinolento il
l. de Deor. concil. cioè Giove, fra’ maschi, Nettuno, Vulcano, Marte, Mercurio , ed Apollo, e fra le donne Giunone, Cerere, Vesta
ittima. Ne detur celeri victima tarda Deo lib. 1. Fast. Cap. V. Mercurio Sonetto A ligero, eloquente, furbo, e a
e ne’ regni dell’obblio Il riso spesso fa mutare in pianti : Questo è Mercurio delle frodi il Dio. Dichirazione, e sviluppo
te di questo Dio per qua lunque verso considerarlo ci aggrada. Chi fù Mercurio . Nato appena da Maia primogenita di Atlante conso
i armenti di Admete, e questi poscia lasciando pei furti dell’ astuto Mercurio locò la sua opera (non altrimenti che fece Nettun
giato in quest’ uccello quell’ Argo di cento occhi suo esploratore da Mercurio per ordine di Giove crudelmente ammazzato : bench
a ancor d’avvicinarsi più d’appresso ingeneri la incinta Semele, e se Mercurio insieme con Giove disceso sollecito sottratto non
richiesta. Trattolo quindi a suo tempo lo diè allo stesso benefattore Mercurio , il quale seco recandolo da alcune Ninfe figlie f
ile a quella di Venere, Maggio a quella di Apollo, Giugno a quella di Mercurio , Luglio a Giove, Agosto a Cerere, Settembre a Vul
autela però si condottareno nel descrivere le galanterie di Giove, di Mercurio , di Venere ecc. Essi ben cenoscendo non potere i
iusta la costituzione ricevuta dal religioso Numa. Sue vittime Chi fù Mercurio . (1). Da questo fatto di Mercurio poppato da Giu
religioso Numa. Sue vittime Chi fù Mercurio. (1). Da questo fatto di Mercurio poppato da Giunone rapiti oltremodo gl’antichi fo
prodezze. Suo ritratto. (1). Da ben molte delle divisate qualità di Mercurio possiam noi ravvisare perchè l’apostolo delle gen
siam noi ravvisare perchè l’apostolo delle genti S. Paolo fù chiamato Mercurio , come negli atti degl’apostoli al Cap. 14 si legg
ran capitale delle sue cognizioni. Che poi sia stato a somiglianza di Mercurio vero legato, e nunzio di pace fra Dio, e gl’ uomi
obsecramus pro Christo reconciliamini Deo ? Che finalmente meglio di Mercurio abbia richiamato le anime dalla morte eterna, abb
15 (1806) Corso di mitologia, utilissimo agli amatori della poesia, pittura, scultura, etc. Tomo II pp. 3-387
’elmo, ricevuto da Plutone, per le ali a’ piedi, e l’arma, datagli da Mercurio (5), e per lo scudo, che Pallade aveagli somminist
a nel fondo del mare(7). Perseo poi alzò tre altari, uno a sinistra a Mercurio , l’altro a Pallade alla destra, e il terzo nel me
ificò nello stesso tempo un toro a Giove, a Pallade una giovenca, e a Mercurio un vitello. Si unì poscia in matrimonio con Andro
rse pubbliche strade, per cui ne fu tenuto qual Dio, e si confuse con Mercurio . Teocrito lo disse l’uomo universale. Insegnò le
vito in qualità di schiavo. Per eseguire la predizione dell’ Oracolo, Mercurio per ordine di Giove lo condusse nella Lidia, e lo
zio a Giunone. Strinse poi amicizia con Evandro, creduto figliuolo di Mercurio (18). Questi gli regalò quattrocento cavalli, guid
che questo Nume lo avea regalato a Giove, che Giove ne fece un dono a Mercurio  ; da cui passò a Pelope, figlio di Tantalo, indi
oi soldati al prode Eudoro, nato da Polimela, figlia di Filante, e da Mercurio (e). Egli poi nell’avviarsi all’assedio di Troja
Reggia della Maga con animo di prenderne vendetta, quando gli apparve Mercurio sotto l’aspetto di vago giovine, gli dimostrò il
a egli non mai v’acconsentì. Minerva finalmente ottenne da Giove, che Mercurio dichiarasse a Calipso essere volere degli Dei, ch
Castore e di Clitennestra. Castore e Polluce, appena nati, vennero da Mercurio portati in Pellena, città della Laconia, per esse
Concorsero ad ajutarlo l’anzidetta Dea, Nettuno, e Mirtilo, figlio di Mercurio , e di Cleobula(4), e cocchiero di Enomno. Nettuno
nsò a far ritorno agli Argonauti(d). (16). Echione, nato in Alope da Mercurio e da Antianira secondo Apollonio, o secondo Orfeo
o avvennero, quando ella partorì Ercole (b). Alcmena dopo morte fu da Mercurio per ordine di Giove sposata con Radamanto (c). (
e il nome alla Via lattea (f). Altri vogliono, che tale bambino fosse Mercurio . Altri pretendono, che la Via lattea siasi format
fosse permesso di vedere e ragionare per tre ore sole col suo marito. Mercurio ne la soddisfece ; ma spiratto il tempo prescritt
te, affinchè fosse divorato dalle fiere ; e che gli Dei per in zzo di Mercurio gli abbiano spedito una spada, lavorata da Vulcan
iungono, che Mirtillo fu collocato tra gli Astri in considerazione di Mercurio , suo padre. (d). Eurip. in Orest. (6). V’è ch
oneo, re di una parte della Focide, o, come altri vogliono, figlio di Mercurio e di Erse, ne andò anch’egli alla caccia col cane
16 (1874) La mitologia greca e romana. Volume II « Parte II. Degli dei inferiori o terrestri — XXXIV. Il Dio Pane » pp. 264-269
enitori, poichè lo stimavano figlio chi di Giove e di Calisto, chi di Mercurio e di Penelope, ed anche di Urano e di Gea, ossia
e al racconto che ne fa Ovidio nel lib. i delle Metamorfosi, che cioè Mercurio per addormentare Argo non solo suonasse la lira,
17 (1874) La mitologia greca e romana. Volume II « Parte III. Semidei, indigeti ed eroi — XLI. Perseo » pp. 309-316
vine, Marte la spada o scimitarra, Nettuno l’elmo, Minerva lo scudo e Mercurio i talari e il petaso. Così Perseo volando e coper
erseo ; ma l’eroe vi è rappresentato volante col petaso e i talari di Mercurio e non sul caval Pegaso ; con la scimitarra nella
18 (1874) La mitologia greca e romana. Volume II « Parte IV. Le Apoteòsi — LXVII. L’Apoteosi delle Virtù e dei Vizii » pp. 493-496
do romano bandita ogni virtù religiosa e civile. Dicemmo, parlando di Mercurio , che i mercanti romani, secondo quel che afferma
19 (1861) Corso di mitologia, o, Storia delle divinità e degli eroi del paganesimo: Per la spiegazione dei classici e dei monumenti di belle arti (3e éd.) « Tavola analitica. secondo il metodo di giov. humbert  » pp. 3-
Apollo o Febo, 96—136. Diana, 137—145. Minerva o Pallade, 262—269. Mercurio , 160—169. Marte, 255—261. Venere, 170—184. Pro
20 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XIV. Il Diluvio di Deucalione » pp. 73-78
Scese perciò dal Cielo in Terra, e prendendo per compagno suo figlio Mercurio , si misero ambedue a viaggiare sotto forma di pel
21 (1861) Corso di mitologia, o, Storia delle divinità e degli eroi del paganesimo: Per la spiegazione dei classici e dei monumenti di belle arti (3e éd.) « Cronologia Mitologica. » pp. 387-393
iglio di Cam. Altri pone il suo regno in Egitto nel 2965. E questi il Mercurio egiziano. 158. Il Belo Babilonese fondatore di B
22 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XV. Giunone regina degli Dei e Iride sua messaggiera » pp. 79-85
dei quali erano sempre aperti e vigilanti anche quando Argo dormiva. Mercurio però col canto, col suono e con un soporifero fec
23 (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XXXII. Gli Oracoli » pp. 242-252
e di Apollo. Giove ne aveva tre, e Apollo ventidue ; Giunone, Cerere, Mercurio e Plutone ebbero soltanto un oracolo per ciascuno
24 (1874) La mitologia greca e romana. Volume II « Parte III. Semidei, indigeti ed eroi — XLVI. Giasone e Medea » pp. 342-489
Anfione fu creduto figlio di Giove e di Antiope (o secondo altri di Mercurio ), e che fosse re di Tebe. Di lui si narra un solo
di starsene al lodo dell’arbitro rusticano. Furono dunque condotte da Mercurio in Frigia sul monte Ida davanti al pastore Alessa
monte Ida davanti al pastore Alessandro, in appresso chiamato Paride. Mercurio fece la relazione della causa, e ciascuna delle t
25 (1897) Mitologia classica illustrata
e di Cadmilo o Casmilo, e considerato come datore di fecondità. 4. Il Mercurio dei Latini, dalla voce mercari, negoziare, era se
festa agli idi di Maggio in onor di lui e della madre Maia. Più tardi Mercurio si identificò con Ermes, ma si avverta che il bas
ode decima del libro 1o d’ Orazio, che ben riassume gli attributi di Mercurio , chiamandolo facondo nipote d’ Atlante e civilizz
lei non solo l’ Amore e le Grazie e le Ninfe, ma anche la Juventas e Mercurio ; e dice la Juventas, parum comis sine te 24, vo
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