eca, è pressochè infinito. I più celebri sono Cadmo, Perseo, Giasone,
Ercole
, Teseo, Agamennone, Ajace Oileo, Ajace Telamonio,
nceo, figlio d’Afareo(11), d’Orfeo(12), di Mopso(13), d’Idmone(14), d’
Ercole
(15), di Echione(16), di Testore(17), e d’Ificlo(1
i medesimo (e). Indi fuggì da Corinto (f), e si recò in Tebe appresso
Ercole
, il quale aveva promerso di vendicarla, qualora G
Abdera, ove Parmenione aveagli fabbricato un magnifico tempio(i).
Ercole
. Poichè il numero delle impres’, attribuite a
mpio(i). Ercole. Poichè il numero delle impres’, attribuite ad
Ercole
, è sì grande, che non sembra possibile avec potut
Cicerone sei (c), e secondo Varrone quaranta tre. Il più celebre fu l’
Ercole
, nato in Tebe da Giove e da Alcmena, moglie d’Anf
V’ è poi chi pretende, che il nome di Trivespero siasi attribuito ad
Ercole
, perchè stette rinchiuso tre notti nel ventre d’u
l luogo, ove trovavasi ; e Alcmena subito felicemente diede alla luce
Ercole
. Galantide non potè trattenersi dall’esternare il
o motivo fu poscia venerato da’ Tebani(b). Nel momento, in cui nacque
Ercole
, il tuono con raddoppiato strepito si fece sentir
ediante il morso di due serpi, che introdusse nella di lui culla ; ma
Ercole
con intrepide mani talmente li strinse, che li uc
chi dice, che siccorne Alcmena partorì nello stesso tempe due figli,
Ercole
cioè, ed Ificlo, così Anfitrione, volendo conosce
vista di quelle Ificlo, preso dallo spavento, si diede alla foga, ed
Ercole
neppure si mosse, anzi le mise, come abbiamo dett
cessato dalle sue persecuzioni, ed abbia ella stessa somministrato ad
Ercole
del proprio latte, di cuì il bambino avendone las
a lattea (c) (4). Altri soggiungono, che l’affetto di Giunone verso d’
Ercole
non fu che momentaneo ; e che, come quegli giunse
to tra Micene e Nemea (a). Altri vogliono, che Giunone per far perire
Ercole
abbia impegnato Ecate a far comparire quel leone,
o innanzi inutilmente adoperato il ferro e il fuoco per farlo morire.
Ercole
, ammaestrato da Radamanto o da Eurito (b) a tirar
e si formò un nascondiglio sotterra, per ritirarvisi, ogni qualvolta
Ercole
era per avvicinarsi alla volta di Micene. Euriste
roe i suoi ordini per mezzo d’un araldo, chiamato Copreo. Dicesi, ch’
Ercole
siasi formata una veste della pelle di quel leone
o vero sì celebre ospite, voleva immolare una vittima a di lui onore.
Ercole
lo persuase di differirne il sacrifizio al suo ri
ove Salvatore : lo che eseguì. Sonovi alcuni, i quali pretendono, che
Ercole
abbia ricevuto la clava da questo Molorco (b). L’
clava da questo Molorco (b). L’altra impresa, commessa da Euristeo ad
Ercole
, consistette nel dover combattere l’Idra della pa
ate da quelle, riusciavano incurabili. Euristeo però, come seppe, che
Ercole
avea avuto in sua compagnia Jolao, non volle anno
to travaglio tra quelli, a’ quali avea stabilito d’assoggettarlo (c).
Ercole
inoltre dovette vincere la Cerva, che trovavasi n
via era sì veloce al corso, che niuno mai era capace di raggiungerla.
Ercole
bramava di prenderla senza ucciderla, perchè era
sua, e la portò sulle spalle a Micene(d). Euristeo impose altresì ad
Ercole
, che gli recasse il Cinghiale della selva d’Erima
cì di legarlo, e di portarlo vivo in Micene(a). E’ quì da notare, ch’
Ercole
, mentre andava in traccia di quel Cinghiale, allo
lberi e di non dissimili pietre, tutti si tecarono alla casa di Folo.
Ercole
stette ad attenderli, e parte ne trucidò, parte n
ia, la quale egli trasse dal corpo d’uno degli estinti suoi compagni.
Ercole
lo onorò con magnifici funerali sopra una montagn
a una montagna, che poscia si chiamò Foloc(b). Era parimenti dovere d’
Ercole
l’uccidere gli uccelli della palude di Stinfalo,
’opposto pretende, che se ne trovassero ne’ deserti dell’ Arabia (d).
Ercole
con certi timpani, ricevuti da Minerva, ed atti a
cce li uccise(a). Mnasea appresso lo Scoliaste d’ Apollonio dice, ch’
Ercole
mise a morte non uccelli, ma certe donne Stinfali
e Stinfalidi, perchè erano figlie d’un eroe, di nome Stinfalo ; e ch’
Ercole
ciò fece, perchè élleno avevano negato l’ospizio
o dalle narici, e desolava i dintorni di Maratona. Euristeo intimò ad
Ercole
, che lo uccidesse. L’Eroe nol fece, perchè anche
i Tracia, aveva dei ferocissimi cavalli, e li pasceva di carne umana.
Ercole
fece divorare lui stesso da quegli animali, e sec
mi per vendicare la morte del loro Sovrano, e per riaverne i cavalli.
Ercole
affidò questi alla custodia del giovanetto Abdero
. V’è chi pretende, che gli anzidetti cavalli sieno stati condotti da
Ercole
in Micene, e che poi Euristeo li abbia abbandonat
onati sul monte Olimpo, dove certe bestie selvaggie li divorarono(b).
Ercole
aveva ricevuto da Euristeo il comando di portargl
ella spedizione(d) (9). Plutarco dice, che quella Regina fu uccisa da
Ercole
(e). Augia, re d’ Elide, il quale, mentr’era figli
to a lasciarli nelle campagne, le quali perciò divennero infruttuose.
Ercole
fu incaricato di ripurgarle, e quel re gli promis
amia, e con Neleo, figlio di Nettuno e di Tiro, e re di Pilo, scacciò
Ercole
da’suoi Stati ; e come seppe, che l’ Eroe accinga
ioni, perchè nacquero da Molione e da Attore(a) (10). Una ferita, ch’
Ercole
aveva ricevuto, in quella circostanza gli si aprì
ui compagni, e tra gli altri Ificlo, di lui fratello uterino(b) (11).
Ercole
finalmente li privò di vita presso Cleona, mentre
to l’ingiustizia del di lui padre nel non mantenere la parola data ad
Ercole
(d). Dicesi, che in quella guerra sia anche morto
quella guerra sia anche morto un certo Calcodone, ch’erasi unito con
Ercole
, e che da questo sia stato onorevolmente sepolto(
con Ercole, e che da questo sia stato onorevolmente sepolto(e) (12).
Ercole
cercava alttesì l’occasione di vendicarsi di Lepr
più presto un toro d’un determinato peso ; e chi più avrebbe bevuto.
Ercole
in tutti questi esercizj vi, riuscì superiore. Le
i, riuscì superiore. Leprea finalmente, pieno di vino, sfidò di nuovo
Ercole
, e ne rimase ucciso nel combattimento(a). L’ Eroe
due teste. Ministro della crudeltà di Gerione era un certo Eurizione.
Ercole
lo privò di vita, ne uccise il Dragone, e il Cane
oli di Nettuno, glieli tolsero, e li portarono nella Toscana(d) (15).
Ercole
fu obbligato ad impadronirsi de’pomi d’oro dell’
’pomi, e felicemente riuscì nella divisata impresa. Altri dicono, che
Ercole
spedì Atlante alla conquista di quelle frutta, e
to sostenne in vece di lui il Cielo(a). L’ultima impresa, commessa ad
Ercole
, fu di condurre dall’ Inferno ad Euristeo il Cane
he ricondotto nell’ Inferno(b). Molte altre sono le gloriose gesta d’
Ercole
. Egli uccise Sauro, che infestava i dintorni del
rea, e di Oritia, nata da Eretteo, re d’ Atene(17), vennero uccisi da
Ercole
nell’ Isola di Tenedo(18), perchè si erano adoper
mente per Illo, suo figlio, avendo quel re ricusato di soddisfarnelo,
Ercole
gli eolse uno de’di lui buoi. Se ne offese Teodam
a, e sì lo tenne, finchè lo strangolò(b) (20). Alcuni aggiungono, che
Ercole
sposò poscia Tinga, moglie d’ Anteo ; che n’ebbe
icò una città, che chiamò Tingi dal nome di sua moglie(c). Stanco poi
Ercole
de suoi travagli si pose a dormire sulle arene de
ta cangiata in gru. I Pigmei volevano vendicare la morte d’ Anteo, ma
Ercole
, destatosi dal sonno, li rinchiuse tutti nella pe
di Atlante, perchè ne avea udito decantare la straordinaria bellezza.
Ercole
volle vendicare siffatta violenza, uccise i pirat
attare nella medesima maniera tutri gli altri stranieri : e già anch’
Ercole
doveva andare soggetto allo stesso supplizio ; ma
o, faceva morire i passeggieri, schiacciando la loro testa colla sua.
Ercole
nella stessa guisa lo privò di vita(e). Eono, fig
lo una pietra, e i figliuoli d’ Ippocoonte lo caricarono di percosse.
Ercole
prese a difenderlo, ma, essendo rimasto ferito ne
manzia-capra (a). Vicino al sepolcro d’Eono si consecrò un tempio ad
Ercole
(b). L’Eroe mise a morte Filolao, figlio di Minos,
erano due giganti, i quali avevano tratta la loro origine da Nettuno.
Ercole
dovette azzuffarsi con loro, perchè non volevano
aduto vittima della di lui crudetà, se non fosse giumo opportunamente
Ercole
a alvargli la vita. Questo Eroe prese una falce,
tti a quel giuoco, e ne uccideva i vinti. Osò di cimentarsi anche con
Ercole
, ch’era giunto ne’di lui Stati co’ buoi di Gerion
di Gerione. Le condizioni della gara furono, che se restava superato
Ercole
, questi doveva cedere ad Erice i predetti animali
i doveva pur perdere il proprio paeso. Il re vi rimase morto(b) (21).
Ercole
, dopo d’aver purgato le terre d’ Augia, erasi tra
dagli altri, la quale il Centauro Eurizione voleva sposare per forza.
Ercole
attaccò colui, e lo fece morire(c). Ercole, andan
voleva sposare per forza. Ercole attaccò colui, e lo fece morire(c).
Ercole
, andando a combattere le Amazoni, si fermò nell’
di lui compagni, come conobbero chi egli era, si ritirarono in città.
Ercole
li strinse d’assedio, ed era già per prenderli d’
te ne usciva ad infestare co’latrocinj e cogl’incendj tutto il Lazio.
Ercole
aveva condotto i buoi di Gerione lungo le rive de
attro paja, e per la coda le strascinò nella sua abitazione, affinchè
Ercole
dalle pedate non iscuoprisse ove quelle si trovav
che sia stata Caca, sorella del medesimo Caco, quella che scoperse ad
Ercole
il furto, fattogli da suo fratello. Fu perciò, di
ta (a). Pirecine, re d’Eubea, facendo la guerra a’Beozj, comandati da
Ercole
, fu vinto da questo Eroe, che lo fece squarciare
cole, fu vinto da questo Eroe, che lo fece squarciare da due cavalli.
Ercole
pure non ville permettere, che gli si rendessero
n ville permettere, che gli si rendessero gli onori delsepoltura (b).
Ercole
, trovandosi in Trachina, soggiogò i Driopi. Attac
sore ; mal Giove li separò, scagliando il fulmine nel mezzo loro (d)
Ercole
domò Lacinio, formidabile malandrino, che soggior
o arco. Il Sole ammirò tanto coraggio, e lo regalò d’una tazza d’oro.
Ercole
lottò ne’Giuochi Olimpici con Giove, il quale cra
il Dio, datosi a conoscere, si rallegiô col figlio pel di lui valore.
Ercole
per ultimo con una freccia offese Plutone, che fu
di salire al Cielo, per farsi guarire da Peone, medico degli Dei (a).
Ercole
nelle anzidette circostanze ebbe per compagno anc
al di lui padre di ricondurglielo, ma il giovinetto morì per viaggio.
Ercole
ne abbruciò il corpo, e ne portò le ceneri a Lici
Licinnio, onde soddisfare meglio che potè al prestato giuramento (b).
Ercole
è stato detto Tirintio, perchè spesso dimorava in
sola di Cea, e famoso Sofista, pubblicò un libro, in cui fanse che ad
Ercole
sieno apparsi la virtù e il Piacere, e che mentre
a se, egli scelse di seguire piuttosto la Virtù, che il Piacere (d).
Ercole
si appello Musagete, ossia Condottiere delle Muse
ristaurato da Lucio Marcio Filippo. Plinio ne fa la descrizione (c).
Ercole
acquistò il nome di Buraico da Bura, città dell’
Nume (d). Era stata rubata una pesantissima tazza d’oro nel tempio d’
Ercole
. Questi comparve in sogno al Poeta Sofocle, e gl’
reo, il quale, posto alla tortura, restituì il furto. Per tale fatto
Ercole
fu detto Indicante (a). Ercole per la sua eccessi
ura, restituì il furto. Per tale fatto Ercole fu detto Indicante (a).
Ercole
per la sua eccessiva voracità si appellò Polifago
sibirono i loco capelli. Così que’ d’Eritrea conseguirono la statua d’
Ercole
, nè permisero, che alle donne Tracie l’ingresso d
o, si chiamava Sonniale. Questo nome pertanto divenne proprio anche d’
Ercole
, perchè i di lui Oracoli alle volte si davano in
salute (a). Un certo Diomo, cittadino Ateniese, voleva sacrificare ad
Ercole
. Un cane bianco prese la vitrima, e con essa se n
ne bianco prese la vitrima, e con essa se ne fuggì. L’Ateniese invocò
Ercole
, corse dietro al cane, e ricuperò la preda. Diomo
ricuperò la preda. Diomo in memoria di tal fatto eresse un altare ad
Ercole
nello stesso luogo, ove il cane erasi fermato, e
e ad Ercole nello stesso luogo, ove il cane erasi fermato, e denominò
Ercole
col titolo di Cinosarge, ossia Cane bianco (b). I
acle è composto di due voci Greche, che significano Giunone e gloria.
Ercole
fu così appellato, per indicare, che i travagli,
, da lui intrapresi per causa di Giunone, lo rendettero glorioso (c).
Ercole
ebbe molte mogli. Tra queste si nominano principa
ne, nell’ Etolia. Tespio fece sposare tutte le predette sue figlie ad
Ercole
, dopo d’averlo ubbriacato in un convito. L’Eroe i
figlio, ed alcune anche di più. Una sola di quelle ricusò d’unirsi ad
Ercole
, perchè voleva serbarsi sempre vergine, ed erasi
va ogni anno a Tebe certi commissarj per ricevere quell’ imposizione.
Ercole
, avendoli incontrati, li attaccò, e tagliò loro i
ese il nome di Rinocoluste. Ergino marciò allora contro i Tebani ; ma
Ercole
prese a difenderli, tagliò gli Orcomenj a pezzi,
va allora Lico, figlio di Nettuno e di Celeno, il quale aveva ajutato
Ercole
a vincere le Amazoni, e avendone ricevuto in rico
’impossessò del trono, e voleva anche distruggere tutta la famiglia d’
Ercole
, ma l’improvviso ritorno di lui dall’ Inferno can
oi figliuoli vennero liberati dalle mani di Lico, e costni per mano d’
Ercole
rimase ucciso (c). Giunone, sdegnatasi per la mor
ciso (c). Giunone, sdegnatasi per la morte dello stesso, intorbidò ad
Ercole
la mente, e mentre stava egli per offerire un sac
se gli presentò per richiamarlo alla primiera serenità di mente ; ma
Ercole
, pensando, che quegli fosse Euristeo, coll’ arco
tenne per lungo tempo nascosto, fuggendo la società degli uomini (a).
Ercole
, prima di poter conseguire in moglie Dejanira dov
e di colei(24). Acheloo alla fine, conoscendosi inferiore di forze ad
Ercole
, ricorse all’ artifizio di tramutarsi in serpente
o. Acheloo, vestite allora le sembianze di toro, rinoò l’attacco ; ed
Ercole
gli abbrancò uno de’ corni, dielo svelse, e lo at
rso di quelle acque. In tale circostanza il Centauro Nesso insinuò ad
Ercole
, chlegli, prevalendosi delle proprie forze, passa
d’assicurarne anche alla di lui sposa il passaggio sulle sue spalle.
Ercole
affidò Dejanira al Centauro, indi si abbandonò in
ra esse languivano(26). Trascorsi parecchi anni dalla morte di Nesso,
Ercole
passò per. l’isola d’Eubea, ove s’invaghi di lole
teva di dare in moglie la predetta sua figlia chi lo avesse superato.
Ercole
vi riuscì, e colui no volle stare alla promessa,
guisa anche qualsivoglia altro, che fosse per nascergli in avvenire.
Ercole
rapì la giovine, e nel suo furore precipitò dall’
o dal padre a trovare i buoi, che gli erano stati rubati da Autolico.
Ercole
dopo d’aver pregato inutilmente Neleo, re di Pilo
ottomise alle ceremonie dell’espiazione. Gli Dei però, giudicando che
Ercole
non fosse stato abbastanza punito, lo afflissero
oclea, sacerdotessa di quel tempio, non volle dargli alcuna risposta.
Ercole
se ne offese, voleva saccheggiare il tempio, e po
il suo fulmine nel mezzo loro (a). L’Oracolo allora fece intendere ad
Ercole
, ch’ egli non si sarebbe liberato dal suo male, q
a corona. Colei si valse superbanente del potere, acquistato sopia di
Ercole
, gli tolse la clava e la pelle di leone, lo vestì
alora non avesse filato béne, o avesse rottoil fuso (a). Narrasi, che
Ercole
, viaggiando con Onfale, si ritirò in una grotta.
ovò l’altro letto. Ingannato dagli abiti, s’accostò più d’appresso ad
Ercole
. Questi, destatosi, lo lanciò nel mezzo della gro
i soffriva, divenne soggetto delle comuni risa (b). Onfale poi regalò
Ercole
di molti doni, perchè egli uccise un serpente, ch
ingevano gli ospiti a lavorare le loro vigne in qualità di servi (a).
Ercole
finalmente donò ad Onfale l’ascia, di cui ne anda
le conferiva agli alberi la virtù di profetizzare, aveva presagito ad
Ercole
il tristo fine, ch’ei doveva incontrare(c). Ercol
aveva presagito ad Ercole il tristo fine, ch’ei doveva incontrare(c).
Ercole
aveva amato assai anche Fillo, figlia d’Alcimedon
continuamente i gemiti. del bambino apprese ad imitarli sì bene, ch’
Ercole
, passando per colà, e udendola, credette d’udire
ato altresì Pirene, figlia di Bebrice, che regnava ne’ monti Pirenei.
Ercole
, preso dal vino, mentre andava a togliere i buoi
ove restò preda delle belve (e). Tra i varj altri figliuoli, nati ad
Ercole
, si nominano spezialmente Macaria(32), Abia(33),
ente Macaria(32), Abia(33), Illo(34), e Tlepolemo(35). Fu pur caro ad
Ercole
il fanciullo Elacato, cui gli Spartani celebravan
gli Spartani celebravano le feste, dette Elacatee (a). Giove accolse
Ercole
in Cielo, e Giunone gli diede lassù in moglie la
iò in pena d’avere una donna ricusato di somministrare dell’ acqua ad
Ercole
sitibondo, perchè ella celebrava là festa della D
cito agli uomini gustare alcuna cosa. Properzio ed Ovidio dicono, ch’
Ercole
stesso si aveva eretta la predetta Ara ; Virgilio
che sia stata consecrata da Evandro (a). Filottete poi sulle ceneri d’
Ercole
aveva ciretto un sepolcro, su cui gli si offeriro
ima volta la barba e i capelli. Queglino portavano allora al tempio d’
Ercole
una misura di vino, ne facevano delle libazioni,
ne davano a bere a tutti gli astanti (c). Sparta celebrava ad onore d’
Ercole
certe Feste, dette Ergazie, perchè avevano relazi
si dava una corona di mirto, e un trepiede di bronzo (e). Il culto d’
Ercole
si estese nelle Gallie, nella Spagna, e nella Tra
(f). Il Fabretti rapporta due Iscrizioni, dalle quali apparisce, ch’
Ercole
appresso gli Antichi si risguardava come il Nume,
ennero ivi alzate per alludere alle altre due, appellate le Colonne d’
Ercole
, perchè questo Eroe, giunto a Cadice nella Spagna
(b). Queste stesse Colonne si chiamavano anche Porte Gadaritane (c).
Ercole
apparve in sogno al leggiadro Miscelo, figlio di
per lungo tempo stette dubbioso sul partito, cui doveva appigliarsi.
Ercole
lo voleva fuggiasco, e le leggi dalla di lui patr
ressore delle Leggi. Impallidito e tremante implorò Miscelo l’ajuto d’
Ercole
. Gli Argivi nel giudicare i rei usavano allota ce
rotone, uomo saggio, moderato, e ospitale, appresso il quale alloggiò
Ercole
, quando ritornò dall’ aver tolto i buoi a Gerione
hi servi di Evandro, re del Lazio. Allorchè questo Principe ricevette
Ercole
alla sua corte, l’Eroe indico a’ due predetti vec
sera si fece da Potizio solo, perchè Pinario non v’arrivò che tardi.
Ercole
, irritato di tale negligenza, comandò che Potizio
se così punito il disprezzo, che aveasi fatto de’ suoi sacrifizj (a).
Ercole
esorcitò la sua protezione spezialmente verso Fil
sta. Fillio, prima di tentare l’arduo cimento, implorò il soccorso di
Ercole
, e a tale oggetto gli offerì un sacrifizio. L’Ero
re comandato, ed ivi lo immolò. Egli inoltre mediante la protezione d’
Ercole
restò liberato dalla fiamma d’amore, di cui ardev
a età diede non dubbie prove di sommo coraggio, e d’invitta fortezza.
Ercole
, trasferitosi appresso Pitteo, depose la sua pell
fanciulli, e tra quelli anche Teseo, tratti dalla curiosità di vedere
Ercole
, erano accorsi al palagio reale ; ma tutti al ved
olse ciò, ch’eravi sottoposto. Fu allora, che la virtù e la gloria di
Ercole
lo animarono piucchè mai ad illustri azioni, e l’
atello di Lisidice, madre di Alcmena, da cui, come vedemmo, era n ato
Ercole
(a). Teseo se ne andò alla volta d’Atene, nè stett
o, re d’Ecalia(b). Teseo poscia fece strage del Toro, che, portato da
Ercole
ad Euristeo, da questo era stato mandato, come ab
tuì varie Feste, e rinovò in onore di Nettuno i Giuochi Istmici, come
Ercole
avea rinovati gli Olimpici. Finalmente ridusse l’
rno, come fra poco diremo. Vuolsi eziandio, che sia stato invitato da
Ercole
a combattere seco lui le Amazoni, e che dopo la s
oveva rimanersene anch’ egli incatenato per sempre nell’ Inferno ; ma
Ercole
, quando calò laggiù per trarne il Cane Cerbero, o
a) (1). Era pieno di coraggio, e fornito di marziale valore. Posto da
Ercole
sul trono del predetto Laomedonte, suo padre, ne
r andarsene in Grecia a ridomandare Esione, sorella di suo padre, ch’
Ercole
avea rapito, e dato in isposa a Telamone, figlio
freccia, che lò colpì, era una di quelle ch’erano state avvelenate da
Ercole
nel sangue dell’Idra di Lerna. Paride spirò trall
). Egli poi nell’avviarsi all’assedio di Troja ferì Telefo, figlio di
Ercole
, e d’Auge, e re de’Misj ; perchè egli tentava d’i
Trojana potenza, quando Filottete non avesse loro recato le frecce d’
Ercole
. Ulisse, unito a Neottolemo, come leggesi in Sofo
Telamonio, perchè nacque da Telamone, re di Salamina e di Megara(3).
Ercole
, veggendo afflitto Telamone, perchè non avea alcu
e avrebbe il bramato figlio. Così avvenne ; e come nacque il bumbino,
Ercole
lo fasciò eolla pelle dell’ucciso I eone di Nemea
ciullo invulnerabile in tutto il corpo, eccettuatane quela parte, dov
Ercole
avea ferita la belva(a). Ajace portossi con dodic
agli altri Eroi, quanto lo era Giove relativamente agli altri Dei(b).
Ercole
gli consecrò uno spazio di terreno vicino al temp
ea, ed Eraclea, figlinole di Antipeno Tebano loro cittadini, uniti ad
Ercole
, guerreggiavano contro gli Orcomenj. L’Oracolo av
j in Roma. Il primo, ch’era antichissimo, e alzato appresso quello di
Ercole
, era sacro alla Pudicizia Patrizia, ossia delle D
il tempio della Pudicizia Patrizia sia stato alzato da’ discendenti d’
Ercole
, e che non fosse permesso alle donne, le quali av
Stenelo ebbe molti figliuoli, e tra gli altri Euristeo, il nemico d’
Ercole
, come vedremo (i). (10). Mestore ebbe in moglie
rì Tafio(l). (11). Alceo fu padre d’ Anfitrione e di Anasso, e avo d’
Ercole
, il quale da lui venne soprannominato Alcide(a).
a sua arte di vaticinare, e alla sua provenienza da Apollo(b). (15).
Ercole
, deposto in Micene il famoso Cinghiale d’ Erimant
seco condusse il giovane Ila, figlio di Teodamante, re di quel paese.
Ercole
, oppresso dal caldo e dalla fatica, inviò il pred
egò. Fingono i Poeti, che sia stato rapito dalle Ninfe di quel fiume.
Ercole
inconsolabile per la perdita del caro suo amico a
fab. 239. (f). Apollod. l. I., Hyg. fab. 24. 25. (26). Medea trovò
Ercole
furibondo, lo risanò co’ suoi rimedj, ma non ne o
sata ad Anfitrione, figlio di Alceo, e che Giove per renderla madre d’
Ercole
le sia apparso sotto le sembianze del predetto su
li senza alcuna interruzione di giorno avvennero, quando ella partorì
Ercole
(b). Alcmena dopo morte fu da Mercurio per ordine
Diction. Mythol. (a). Ovid. in Dejan. (3). Apollodoro vuole, ch’
Ercole
allora fosse di otto mesi (d), e Teocrito di diec
Id. Ibid. (4). Igino dice, ch’ essendosi tentato di far allattare
Ercole
da Giunone, senzachè ella se ne accorgesse, la me
b). Nat. Com. Mythol. l. 7. (c). Id. Ibid. (5). L’Eroica virtù d’
Ercole
, dimostrata nell’ uccidere il Leone Nemeo, fu imi
(b). Apollod. l. 2., Paus. l. 2. (6). Diodoro di Sicilia dice, che
Ercole
, facendo il giro della Sicilia, dedicò un bosco a
. Apollod. l. 2. (15). Il giovane Zacinto, nato nella Beozia, ajutò
Ercole
a trionfare di Gerione. Egli mentre conduceva i b
crudeltà, esercitata cogli anzidetti suoi figliuoli, restò ucciso da
Ercole
(e). (a). Joh. Jacoh. Hofman. Lex. Univ. (19).
Ercole(e). (a). Joh. Jacoh. Hofman. Lex. Univ. (19). Insieme con
Ercole
, allorchè egli andò in cerca d’Ila, si unì anche
alo, figlio d’Elato e d’Ippea, e marito di Laonome, sorella uterina d’
Ercole
, e celebre per la sua celerità de’ piedi(f). Il m
. Com. Mythol. l. 7. (21). Secondo Servio l’uccisore di Erice non fu
Ercole
, figlio di Alcmena, ma un altro straniero, sopran
n fu Ercole, figlio di Alcmena, ma un altro straniero, soprannominàto
Ercole
(b). (c). Paus. l. 7., Apollod. l. 2. (a). Apo
. (23). Alcuni dicono, che anche Megara cadde vittima del furore di
Ercole
(d). Apollodoro però soggiunge ch’ella sopravvisse
Apollodoro però soggiunge ch’ella sopravvisse al di lui delirio ; ch’
Ercole
la ripudiò, credendo di averla sposata sotto catt
a figlia, e Afarclo il rapitore di questa(c). (26). Nesso, ferito da
Ercole
, si ridusse nella Locride, ove morì ; e il suo co
gli, ch appiccò il fuoco al rogo, destinato ad abbruciare il corpo di
Ercole
, e che l’Eroe perciò lo regalò del suo arco e del
ecce(d) (b). Nat. Com. Mythol. l. 7. (31). Iole dopo la morte di
Ercole
passò al talamo d’ Illo, figlio dello stesso Erco
dopo la morte di Ercole passò al talamo d’ Illo, figlio dello stesso
Ercole
(e) (c). Apollod. l. 2., Paus. l. 7. (d). Pa
ppolit. (32). Euristeo, re di Micene, perseguitava i discendenti di
Ercole
, soprannominsti Eraclidi, e aveali costretti a ri
gli occhi(c). Altri dicono, che Euristeo fu ucciso da Iolao, amico di
Ercole
(d). Que’ di Atene, per eternare la memoria della
l. 2. (b). Nat. Com. Mythol. l. 7. (36). La Dea Ebe ad istanza d’
Ercole
, divenuto in Cielo suo sposo, fece sì, che Iolao,
a (g), e Sicarba (h), figlio di Flistene, e il più picco sacerdote di
Ercole
, chè si trovasse tra tutti i Fenici. Pigmalione s
ue’popoli l’agricoltura e l’uso delle lettere. Accolse appresso di se
Ercole
; e corse seppe, ch’era figliuolo di Giove, e che
a, che fu messo a morte dal Trojano Gia (g) ; Aventino, che nacque ad
Ercole
dalla Sacerdotessa Rea, e che portava scoloita su
in grande pompa (a). (5). Antifo, figliuolo di Tessalo, e nipote di
Ercole
, col fratello Fidippo, condusse trenta navi contr
zo loro un gran serpente. La giovine spaventata implorò il soccorso d’
Ercole
, e ne intese, che Telefo era di lei figliuolo. Te
. I Greci aveano costretto Filottete a manifestare, ov’era la tomba d’
Ercole
. Quegli, memore del giuramento, dato all’amico, e
rche de’suoi, percosse col piede il luogo, ove giacevano le ceneri d’
Ercole
. Non molto dopo una delle frecce avvelenate di qu
di un serpente, mandato da Giunone, la quale, odiando implacabilmente
Ercole
, voleva punire Filottete, perchè egli aveva preso
uasto(a). Telamone intervenne altresì alla presa di Troja, fattasi da
Ercole
sotto il regno di Laomedonte. Egli allora ebbe la
te. Egli allora ebbe la gloria di penetrare il primo in quella città.
Ercole
, non potendo sofferire, che un altro fosse stimat
i leone, perchè gloriavasi d’aver indosso una veste simile a quella d’
Ercole
. Lo seguì Tideo, vestito di una pelle di cinghial
chi pretende, che i Giuochi Nemei sieno stati introdotti in onore di
Ercole
per la vittoria, da lui ripottata sopra il Leone
ea, ed Eraclea, figlinole di Antipeno Tebano loro cittadini, uniti ad
Ercole
, guerreggiavano contro gli Orcomenj. L’Oracolo av
e che ebbero l’onore degli altari innalzati loro dulla riconoscenza.
Ercole
, Perseo, Atlante, Teseo, Cadmo, Castore e Polluce
delle Muse, Latona di Apollo e di Diana, Maia di Mercurio, Alcmena di
Ercole
e tante altre. Si cangiò in pioggia d’oro per pen
Latona, Alcmena e suscitò mille traversie al figlio di quest’ ultima,
Ercole
, ed a molti altri. Ma vedendo che Giove non le da
effigiate. Eguali armi e scudi egualmente maravigliosi fece egli per
Ercole
ad istanza di Giove, per Enea alle preghiere di V
à e la potenza di Plutone non poterono metterlo in salvo dai colpi di
Ercole
, allorchè gli Dei combatterono per la sorte di Tr
eano. La maggior parte si accordano nel collocarli oltre le colonne d’
Ercole
nelle amene e deliziose campagne della Betica par
ù oscuri e dei più orribili luoghi del Tartaro per aver fatto passare
Ercole
, il quale non era munito di questo magico ramo.
e sortissero le ombre. Questo mostro aveva il collo irto di serpenti.
Ercole
lo incatenò allorchè trasse Alceste dall’Inferno
o mostro l’emblema della dissoluzione che succede nel sepolcro ; e se
Ercole
lo vinse dopo aver incatenato la Morte, si è perc
iene una rosa nell’una mano, e un delfino nell’altra. Ora si vede tra
Ercole
e Mercurio, simbolo del potere che hanno in amore
sso di sè e le affidò la cura di attaccare i cavalli al di lei carro.
Ercole
la sposò in cielo e n’ebbe un figlio ed una figli
suo marito, che si pretende avesse abbruciata la testa dell’idra che
Ercole
aveva tagliata. Questa Dea avea diversi tempii, e
ra a Minosse una mancanza che fu cagione d’una delle dodici fatiche d’
Ercole
. Aveva egli ommesso di sacrificare a Nettuno un t
ide ; che furono soventi in guerra colle Amazzoni loro vicine ; e che
Ercole
finalmente le distrusse insieme alle loro rivali,
amorfosi abbagliavano gli occhi di chi le mirava. Euristeo comandò ad
Ercole
di portarsi a prender que’ pomi. Ercole s’indiriz
e mirava. Euristeo comandò ad Ercole di portarsi a prender que’ pomi.
Ercole
s’indirizzò ad alcune Ninfe che abitavano presso
, Nereo a Prometeo, il quale gl’in segnò il sito e cosa doveva fare ;
Ercole
si recò in Mauritania, uccise il drago, portò i p
dei pirati che le rapirono nel loro giardino ; ma furono sorpresi da
Ercole
che li ucelse, e Atlante in prova della sua ricon
; il drago è lo zodiaco il quale taglia l’equatore a angoli obliqui ;
Ercole
o il Sole rapisce i pomi d’oro, cioè quest’astro,
ri. Quest’ultima opinione trova un appoggio in quelli che figurano in
Ercole
un essere allegorico il quale non vuol significar
no che i Giardini delle Esperidi fossero in vicinanza delle colonne d’
Ercole
oggi stretto di Gibilterra. Le Stagioni Gl
n Mercurio ; l’Estate con Apollo, l’Autunno con Bacco e l’Inverno con
Ercole
. Tritone Tritone figlio di Nettuno e di An
a favola. Cariddi nome di una donna voracissima che avendo rubato ad
Ercole
certi buoi, dicesi da certuni che fosse da lui uo
alla Tempesta, al Pallore onde tenerli lontani. de’ Semidei
Ercole
Questo nome è comune a molti celebri Greci ne
ribuito ad Ercole Tebano le imprese di tanti altri dello stesso nome.
Ercole
di cui si parla in questo Compendio è appunto il
na moglie di Anfitrione re di Tebe figlio di Alceo. Dal nome dell’avo
Ercole
fu detto Alcide e dal proprio fu chiamato il prim
dogli così la superiorità sul suo competitore. Nel giorno che nacque
Ercole
il tuono si fece sentire in Tebe a raddoppiati co
unziarono la gloria del figlio di Giove. Alcmena partorì due gemelli,
Ercole
ed Ificlo e secondo alcuni Euristeo. Volendo Anfi
o culla ; Ificlo parve atterrito dallo spavento e voleva fuggire ; ma
Ercole
strozzò i due serpenti, dando in tal modo a conos
dei mitologi raccontano però che Giunone la quale da’ primi giorni di
Ercole
diede strepitose prove dell’odio che gli portava
proprio latte onde renderlo immortale. Una goccia di questo latte che
Ercole
lasciò cadere, produsse quella striscia bianca in
é Alcmena temendo la gelosia di Giunone, non osò confessarsi madre di
Ercole
, e subito nato lo espose in mezzo di un campo. Mi
portò in casa di Alcmena, come una nutrice cui l’avesse raccomandato.
Ercole
ebbe molti maestri : imparò a tirar l’arco da Rad
egnò a suonare un istrumento che trattavasi con l’archetto, e siccome
Ercole
stuonava, Lino lo riprese con qualche severità ;
to, e siccome Ercole stuonava, Lino lo riprese con qualche severità ;
Ercole
poco docile non potè sopportare la correzione, gl
rtare la correzione, gli lanciò l’istrumento su la testa e lo uccise.
Ercole
divenne di una statura straordinaria e di una for
e eccitò contro di lui Euristeo. Questo principe geloso della fama di
Ercole
e temendo di essere un giorno balzato dal trono,
ose più dure e malagevoli dette poi dai mitologi le dodici fatiche di
Ercole
, persuaso che dovesse perire ; ma Ercole ne sortì
itologi le dodici fatiche di Ercole, persuaso che dovesse perire ; ma
Ercole
ne sortì con gloria. Dovette primieramente combat
e di sette teste, a cui se una veniva recisa, immantinente rinasceva.
Ercole
la uocise, ed uccise pur anche il cancro marino,
anto un ferocissimo cignale che devastava l’Arcadia. Euristeo vedendo
Ercole
che portava su le spalle questo cignale vivo, ne
corna d’oro. Siccome era dedicata a Diana era proibito di ucciderla.
Ercole
per ubbidire ad Euristeo che la voleva per sè, ra
molte guerre coi loro vicini e furono quasi interamente distrutte da
Ercole
. 7.° Purgò le stalle di Augia re dell’Elide, le q
e Alfeo. Dopo averle pulite dal letame e dopo aver purificata l’aria,
Ercole
si presentò per ricevere il compenso delle sue fa
o il parere di Fileo suo figlio che lo consigliò a mantenere i patti,
Ercole
offeso dalla condotta di Augia lo uccise e nominò
nte gli stranieri che avevano la mala sorte di cadere nelle sue mani.
Ercole
preso che ebbe Diomede lo fece divorare da quegli
teste chiamato Orto figlio di Echidna, ed un Dragone con sette teste.
Ercole
uccise anche questi mostri. 11.° Uccise il Drago
a provare dolori così grandi, che sembrava non dovesser più calmarsi.
Ercole
ferì anche Plutone in una spalla, nel tetro soggi
ede a conoscere e si congratulò col figlio per la sua forza e valore.
Ercole
ebbe molte mogli e gran numero di amanti. Le più
e, che si vestiva da donna per piacerle e silava con lei. La morte di
Ercole
fu un effetto della vendetta di Nesso e della gel
i Nesso e della gelosia di Deianira. Deianira era figlia di Oeneo, ed
Ercole
per ottenerla in moglie dovè combattere col fiume
ntauro Nesso si offerse di portarla sul dosso sull’altra ripa, al che
Ercole
acconsentì ; ma accortosi che Nesso si preparava
in cenere in un istante, onde purificare ciò che v’era di mortale in
Ercole
. Giove lo innalzò al cielo e lo pose tra il numer
Indo ed il Gange, furono eretti degli altari in onor suo. Si dipinge
Ercole
estremamente nerboruto, con spalle quadrate, tint
buto e molte volte senza barba. La più bella di tutte le sue statue l’
Ercole
farnese ora in Napoli lo rappresenta in atto di r
e di Corinto sotto il comando di un capo Etolio. Dalle tante gesta di
Ercole
e dalle diverse epoche in cui si raccontano avven
ragione sì i Romani che i Greci e dietro essi i moderni che più di un
Ercole
vi avesse come si è già detto e che ciascuna nazi
tta la scienza mitologica, al culto antico cioè della natura, fece di
Ercole
un essere allegorico che al par di Bacco, di Giov
, non vuol significare altro che il sole. L’universalità del culto di
Ercole
, l’antichità de’ suoi templi di Fenicia, di Egitt
sero a popolare la Grecia, i tratti con cui gli antichi hanno dipinto
Ercole
che tutti convengono al sole formano il principal
a. La perfeta analogia che passa tra le dodici fatiche attribuite ad
Ercole
e i dodici segni che trascorre il sole nello zodi
nello zodiaco è uno de’ più forti appoggi del sistema astronomico di
Ercole
considerato come il sole. I sostenitori del siste
le considerato come il sole. I sostenitori del sistema astronomico di
Ercole
asseriscono che non solo all’estremità del Medite
a ancora del ponte Eusino scorgevansi due colonne dette egualmente di
Ercole
volendo indicare colle une e colle altre il termi
idente ; e che due altari vedevansi nelle Indie in onore del medesimo
Ercole
eretti i quali segnavano il termine dei suoi viag
colonne e tali altari servono a convalidare sempre più il sistema che
Ercole
non fosse altro che il sole, poichè si vedono esp
o ciò che abbiamo qui brevemente accennato sul sistema astronomico di
Ercole
si troverà diffusamente esposto in vari estesi tr
rinasceva ; e sofferse tale supplizio, sintanto che andò a liberarlo
Ercole
. L’uomo formato da Prometeo per quelli che vogli
igine diede egli segni di straordinario valore e marciò su le orme di
Ercole
; fu ammesso tra i Semidei e creduto il maggiore
Ercole ; fu ammesso tra i Semidei e creduto il maggiore di essi dopo
Ercole
. Fu sempre nemico del vizio. Purgò l’Attica dai l
ilì alcune feste. Rinnovò in onore di Nettuno i Giuochi Istmici, come
Ercole
aveva rinnovato gli Olimpici. Trovossi al combatt
condannato da Plutone ad essere legato ad un sasso e vi stette finchè
Ercole
, o come altri vogliono, Euristeo, non andò a libe
ndannato a seder immobile su di un sasso, finchè ne venne liberato da
Ercole
. Vuolsi da molti che questa Proserpina fosse mogl
iritoo, il secondo fu ucciso, il primo imprigionato e liberato poi da
Ercole
. Si pone Piritoo nel numero dei famosi scellerati
loro frecce, li giudicarono da lontano mezzo uomini e mezzo cavalli.
Ercole
, Teseo, Piritoo ne uccisero un gran numero ed obb
podamia sposa di lui e le altre donne che assistevano a questa festa.
Ercole
, Teseo e gli altri Lapiti vendicarono l’onore di
versario di lui. Questo non è lo stesso Lino che insegnò la musica ad
Ercole
, il quale in un trasporto di collera lo uccise co
e ed accompagnare Giasone. Ne scelse cinquantaquattro de’ più famosi.
Ercole
stesso si unì a loro, e concedette a Giasone l’on
alo, Esculapio, Telamone, Teseo, Ippolito, Ulisse, Castore e Polluce,
Ercole
, Enea, Giasone, Achille e molti altri furono suoi
a prevenirne le influenze funeste all’umanità. Nella guerra che fece
Ercole
ai Gentauri, sperando questi di calmare il furore
ico maestro, si rifuggirono a Malea dove ritirato viveva Chirone ; ma
Ercole
non lasciò di assalirli, ed una delle sue frecce,
’Idra di Lerna, mancò il segno e ferì invece Chirone in un ginocchio.
Ercole
disperato corse prontamente ed applicò un rimedio
izia, il poeta Orfeo, Teseo secondo alcuni, non nominato da altri, ed
Ercole
in fine, il quale perduto Ila, giovinetto di sing
a condotto via dall’Erizia i buoi del Sole. Giove avendo comandato ad
Ercole
di batterlo, questi, a colpi di frecce, atterrò p
nella Colchide ; Pane nell’Arcadia ; Esculapio in Epidauro e a Roma ;
Ercole
in Atene e a Cadice ; Serapi in Alessandria ; Tro
a taluni Amaltea. La si vuole figlia di Tiresia famoso indovino, o di
Ercole
o di Glauco. Dicesi che Apollo ne divenne amante
andio di quelle che regnavano nell’inferno. Indice A Abila. V.
Ercole
. P. 291. Absirto. V. Giasone. 350. Acasto. Id. 35
rcole. P. 291. Absirto. V. Giasone. 350. Acasto. Id. 35r. Acheloo. V.
Ercole
. 291. Acheronte. 83-90. Acherusa, lago. 89. Acher
(fonte). 38. Acqua Lustrale. 448. Acrisio. V. Perseo. 307. Admeto. V.
Ercole
. 290. Apollo. 50. Adone. 36r Adrasto. V. Polinice
. Agenoria. 278. Agonii Dei. 278. Aiace. V. Achille. 420. Albione. V.
Ercole
. 291. Alceste. V. Ercole. 290. Alcione figlia di
ei. 278. Aiace. V. Achille. 420. Albione. V. Ercole. 291. Alceste. V.
Ercole
. 290. Alcione figlia di Eolo. 380. Alcione o Alci
i Eolo. 380. Alcione o Alcioneo, gigante. 381. Alcmena. V. Giove. 16.
Ercole
. 281. Alessandro. V. Oracoli. 429. Aletto. V. Fur
. 373. Amaltea (la Capra). V. Giove. 14. Amadriadi. 243. Amazzoni. V.
Ercole
. 288. Ambarvali, feste. 446. Amore. V. Cupido. 14
. Perseo. 310. Anemone. V. Nettuno. 45. Anfione. 339. Anfitrione. V.
Ercole
. 281. Anfitrite. V. Nettuno. 44. Nereidi. 247. An
81. Anfitrite. V. Nettuno. 44. Nereidi. 247. Antenore. 424. Anteo. V.
Ercole
. 291. Antero. 151. Antigone. V. Edipo. 390. Antio
. Atreo. 406. Atropo. V. Parche. 95. Atteone. V. Diana. 41. Augia. V.
Ercole
. 288. Auguri. 447. Augurii. 447. Aurora. 159. Aus
lerofonte. 366. Bellona. 178. Berecinzia. V. Cibele. 11. Bergione. V.
Ercole
. 291. Borea. 137. Briareo. V. Tibani o Giganti. 1
110. Bronte. V. Ciclopi. 70. Bubona. 276. Busiride. V. Esperidi. 258.
Ercole
. 290. C Caccia di Caledone. V. Meleagro. 374. Cad
di Caledone. V. Meleagro. 374. Cadmo. 325. Suoi figli. 327. Caco. V.
Ercole
. 291. Caduceo. V. Mercurio. 56. Calai. 46. Calist
curio. 56. Calai. 46. Calisto. V. Giove. 17. Calliope. 223. Calpe. V.
Ercole
. 291. Camene. V. Muse (le). 222. Campi Elisi. 80.
. V. Fiumi dell’Inferno. 84, 90. Colchide. V. Giasone. 348. Colonne d’
Ercole
(le). V. Ercole. 299. Como. 163. V. Altre divinit
Inferno. 84, 90. Colchide. V. Giasone. 348. Colonne d’Ercole (le). V.
Ercole
. 299. Como. 163. V. Altre divinità, ecc. 278. Con
Cibele. II. Coronide. V. Flegia. 107. Esculapio. 170. Cornucopia. V.
Ercole
. 291. Cotto. V. Briareo. 110. Crenee. V. Naiadi.
c. 105. Orfeo. 335. Danao. V. Danaidi. 105. Dedalo. 208. Deianira. V.
Ercole
. 293. Deifile. V. Eteocle e Polinice. 397. Deifob
. Epimeteo. V. Prometeo. 302. Vulcano. 73. Epuloni. 444. Eraclidi. V.
Ercole
. 297. Erato. 223. Ercole. 280. V. Gorgoni (le). 2
302. Vulcano. 73. Epuloni. 444. Eraclidi. V. Ercole. 297. Erato. 223.
Ercole
. 280. V. Gorgoni (le). 234. Esperidi (le). 257.
e. 280. V. Gorgoni (le). 234. Esperidi (le). 257. Ercole Farnese. V.
Ercole
. 296. Erebo. V. Fiumi dell’Inferno. 87. Eretteo.
rato. V. Diana. 43. Erote. V. Cupido. 150. Esculapio. 170. Esione. V.
Ercole
. 291. Paride. 417. Esone. V. Glasone. 344. Esperi
Euriale. V. Gorgoni (le). 232. Euridice. V. Orfeo. 334. Euristeo. V.
Ercole
. 280. Pelope. 405. Euro. V. Eolo. 139. Europa. V.
opa. V. Giove. 16. Cadmo. 325. Euterpe. 223. F Fatiche (le dodici) di
Ercole
. 286. Fauni. 117. Fauno. 116. Febo. V. Apollo. 48
Feronia. 126. Feste. 449. Fetonte. 181. Ficeo, monte. 401. Fileo. V.
Ercole
. 286. Filottete. V. Ercole. 295. Fineo. 358. V. P
Fetonte. 181. Ficeo, monte. 401. Fileo. V. Ercole. 286. Filottete. V.
Ercole
. 295. Fineo. 358. V. Perseo. 311. Fiumi dell’Infe
nimede. V. Giove. 17. Genio. V. Altre divinità, ecc. 277. Gerione. V.
Ercole
. 290. Giacinto. V. Apollo. 51. Giano. 382. Giason
367. Giocasta. V. Edipo. 390. Giove. 14. V. Altre divinità, ecc. 277.
Ercole
. 293. Oracoli. 430. — Ammone. 17. — Olimpio o Oli
o. V. Libri Sibillini. 440. Giunone. 20. V. Altre divinità, ecc. 277.
Ercole
. 282. Paride. 414 e seg. — Infernale. V. Proserpi
V. Dedalo ed Icaro. 210. Idea. V. Cibele. 11. Idra (l’) di Lerna. V.
Ercole
. 286. Ifigenia. V. Agamennone. 408. Oreste. 410.
408. Oreste. 410. Igiea o Igia. 168. Ila. V. Argonauti. 356. Ilo. V.
Ercole
. 297. Imene. 141. Inferno (Descriz. dell’). 78. I
Introduzione. 1. Io. V. Giunone. 20. Iolco. V. Giasone. 344. Iole. V.
Ercole
. 294. Ipermestra. V. Danaidi. 105. Ippocrene. V.
rmo. 427. Laodamia. V. Bellerofonte. 371. Laomedonte. V. Nettuno. 45.
Ercole
. 291. Lapiti. V. Centauri. 323. Lara. V. Muta. 15
. 274. Lenno. V. Vulcano. 69. Argonauti. 357. Leone di Nemea (il). V.
Ercole
. 286. Lete. V. Fiumi dell’Inferno. 85. Levana. 2
5. Castore e Polluce. 330. Lino figlio di Apollo. 342. — precettore d’
Ercole
. V. Ercole. 284. Lipari (le isole). V. Vulcano. 7
e Polluce. 330. Lino figlio di Apollo. 342. — precettore d’Ercole. V.
Ercole
. 284. Lipari (le isole). V. Vulcano. 70. Lucina.
9. Neo. V. Atalanta. 376. Nereidi, ninfe. 246. Nerina. 278. Nesso. V.
Ercole
. 294. Nestore. V. Paride. 417. Nettare. V. Ebe. 1
tidi, ninfe. 248. Oeneo. V. Meleagro. 374. Olimpiadi. 452. Onfale. V.
Ercole
. 293. Onorio. V. Libri Sibillini. 441. Ope. V. C
o Chiaro. Id. — di Delfo. Id. — di Diana. Id. — di Dodona. 431. — di
Ercole
. 432. — di Esculapio. Id. — di Giove Ammone. 431.
rizia. V. Eolo. 137. Orta. 278. Ortigia, isola. V. Delo. 49. Orto. V.
Ercole
. 290. Osiride. 68. P Pace (la). 177. Palamede. V.
to. V. Plutone. 77. Inferno (descrizione dell’). 103. Plutone. 74. V.
Ercole
. 292. Orfeo. 335. Polibio. V. Edipo. 391. Polidet
101. Sorte. V. Fortuna. 162. Stagioni. 260. Stalle di Augia (le). V.
Ercole
. 288. Steno. V. Gorgoni (le). 232. Stercuzio o St
dell’Inferno, ecc. 85. Stimula o Agenoria. 278. Stinfalio, lago. V.
Ercole
. 287. Strenia. 278. Strenne. V. Giano. 385. Stren
re e Polluce. 331. Tindaro. V. Agamennone e Menelao. 406. Tirreno. V.
Ercole
. 291. Tisifone. V. Furie (le). 99. Titani (i). V.
ride, ecc. 412. Turno. V. Enea. 426. U Uccelli del lago Stinfalio. V.
Ercole
. 287. Ulisse. 418, 421. V. Eolo. 135. Urania. 224
tali (le). V. Cibele. 12. Vertunno. 119. Vigilia. 278. Via Lattea. V.
Ercole
. 283. Vittoria. 185. Vulcano. 69. V. Giunone. 22.
questa scala ascendente di gloriosa rino manza, scaturisce il mito di
Ercole
che in cullz strangola i draghi, e finisce col fa
cui furono scolpite le memorande parole, vennero dette le colonne di
Ercole
, ossia il punto fisicamente marcato, nel mondo an
mboli mitologici, onde è rivestita, fece di quel canali le braccia di
Ercole
che soffoca il gigante, distaccandolo da sua madr
e, si personifica in una allegoria individualizzata ; il sole diventa
Ercole
, e le dodici costellazioni principali della fasci
a, che Abdera, sorella di Diomede fece fabbricare. Altri vogliono che
Ercole
edificasse questa città in onore del suo amico Ab
Abdereo. — Giovane greco che fu divorato dai cavalli di Diomede, che
Ercole
aveva affidati alla sua custodia, dopo averti der
ivo. 16. Aberide. — Figlia di Celeo e di Vesta. 17. Abia. — Figlia di
Ercole
sorella e nutrice di Ileo. Aveva un tempio famoso
i Gibilterra, erano i due monti che formavano le così dette Colonne d’
Ercole
. Secondo la favola questo Dio vagabondo trovando
i Romani decretarono gli onori divini. 40. Aceleo. — Uno dei figli di
Ercole
che dette il suo nome ad una città di Licya. 41.
, vale a dire l’uomo delle reni nere. Un giorno essi s’abbatterono in
Ercole
che dormiva all’ombra di un albero, e lo insultar
rono in Ercole che dormiva all’ombra di un albero, e lo insultarono :
Ercole
li legò per i piedi alla sua clava, con la testa
co comoda essi sclamarono : Ecco Melampigo che noi dovevamo evitare :
Ercole
ascoltandoli si mise a ridere, e li lasciò liberi
apendo che essa doveva sposare un gran conquistatore, combattè contro
Ercole
, ma fu vinto. Allora assunta la forma di serpente
uito sotto le forme di toro, ma non ebbe più felice la sorte, poichè,
Ercole
afferratolo per le corna gliene strappò una, lo a
etto da quel tempo Acheolo. Il vinto allora, per riavere il corno che
Ercole
gli aveva strappato, gli dette in cambio uno di q
lea del Ponte : si credeva comunemente che da quel sito fosse passato
Ercole
per discendere all’inferno. Senofonte riporta che
ctoridi. Ognuno di essi avea due teste, quattro mani e quattro piedi.
Ercole
non li potè vincere che adoperando l’astuzia. Vi
l’astuzia. Vi furono diversi altri col nome di Actor : un seguace di
Ercole
; un figlio di Nettuno, ed un fratello di Cephalo
angiare e Adden voluttà. 99. Adefago (insaziabile) soprannome dato ad
Ercole
. Egli fece un giorno una scommessa con certo Depr
suo, e l’uno e l’altro riuscirono nell’intento prefissosi, solamente
Ercole
fece più presto di Depreo, onde la vittoria fu a
, si dissero delle ingiurie che terminarono con una lotta nella quale
Ercole
atterrò il suo antagonista. Questa prodezza valse
lla quale Ercole atterrò il suo antagonista. Questa prodezza valse ad
Ercole
il soprannome d’insaziabile di cui sembra che gli
a cintura della regina delle Amazzoni, suggerì al padre di persuadere
Ercole
a rendersene padrone onde portargliela. Ateneo ra
città che fece fabbricare in Sicilia. 160. Agathirso. — Figliuolo di
Ercole
. Fu padre di un popolo sanguinario e crudele che
rritorio d’Alba in Italia, ch’essi abbandonarono sotto la condotta di
Ercole
dopo la disfatta di Gerione. 233. Albione e Borgi
Borgione famosi giganti figli di Nettuno. Essi incontrarono un giorno
Ercole
disarmato ed osarono attaccarlo, ma Giove li schi
di Perseo e marito d’Ipponomea. Egli fu padre di Anfitrione e avo di
Ercole
al quale per questa ragione si da tanto comunemen
a tanto comunemente il nome di Alcide. Vi fu un altro Alceo figlio di
Ercole
che fu il primo degli Eraclidi, così chiamati dal
o di Ercole che fu il primo degli Eraclidi, così chiamati dal nome di
Ercole
. 239. Alceste figlia di Pelea, e moglie di Admeto
ll’appello fatto per salvare il morente. Alceste si offri pel marito.
Ercole
giunse in Tessaglia l’istesso giorno in cui Alces
coglienza, e non trascurò a riguardo di lui i doveri dell’ospitalità.
Ercole
allora per testimoniargli la sua riconoscenza int
edoni con questo soprannome onoravano Minerva. 242. Alcide. — Nome di
Ercole
dall’avo Alceo. Minerva era anche soprannominata
ivinità alle quali si dava complessivamente il nome di Dei Alcidi. V.
Ercole
. 243. Alcimede. — Moglie di Esone e madre di Gias
di Porfirione. Egli uccise in un combattimento quattro dei seguaci di
Ercole
, e voleva uccidere Ercole stesso, il quale parò i
in un combattimento quattro dei seguaci di Ercole, e voleva uccidere
Ercole
stesso, il quale parò il colpo con la sua clava,
o aveva il potere di risuscitare, ma poi fu finalmente schiacciato da
Ercole
. 250. Alciope. — Figlia di Aglauro e di Marte. Fu
ove avea promesso uno splendido destino del neonato che sarebbe stato
Ercole
. Giunone che avea giurato di perseguitare della s
ima il fanciullo che fu chiamato Euristeo, e poi l’altro che fu detto
Ercole
, per fare che il primo avesse avuto predominio ed
ella di Alcmena, ingannò con molta astuzia di Giunone allorchè nacque
Ercole
. Alcmena dopo la morte di suo marito Anfitrione s
inerva V. Alea. 261. Aleissiare. — Ebe, dea della giovanezza, ebbe da
Ercole
una figliuola a cui fu imposto un tal nome. 262.
. Alexesio V. Acesio. 276. Alexia. — Città nella Celtica edificata da
Ercole
. 277. Alexiroe. — Ninfa che fu una delle mogli di
rbo in cui la veneravano insieme ad Adone. 321. Amatus. — Fu figlio d’
Ercole
e fondatore della città che dal suo nome fu detto
osto — Orl. Fur. 1..XIX. Finalmente le Amazzoni furono distrutte da
Ercole
che fece prigioniera la loro regina. Al dire di C
ntorio dell’Africa nella Mauritania. Vi era una caverna consacrata ad
Ercole
. 350. Amphiaro. — Vedi Ampiareo. 351. Ampleide. —
; ed un fratello d’Ippolita, regina delle Amazzoni, che fu uccisa da
Ercole
. 357. Amynta. — Nome di pastorella assai generalm
eone suo figlio. 409. Anfidamo. — Figlio di Busiride che fu ucciso da
Ercole
. 410. Anfidione. — Figlio di Deucalione e di Pirr
consentì alle nozze. 422. Anfitrione. — Marito di Alcmena e padre di
Ercole
, il quale da lui fu detto Anfitrionide. Egli moss
esta favola, dal vedere i primi effetti dello straordinario valore di
Ercole
a cui fu d’uopo dare un dio per padre. Seneca nel
i fu d’uopo dare un dio per padre. Seneca nelle sue opere ricorda che
Ercole
rispose ad un tale che gli addebitava di non esse
a favola racconta che fu nelle sue acque che i centauri, sconfitti da
Ercole
, andarono a lavare le loro ferite. 435. Anigridi.
oto che avea fatto a Nettuno, di erigergli un tempio di cranii umani.
Ercole
combattè il gigante e tre volte lo atterrò senza
llo, gli raddoppiava le forze ogni qual volta Anteo toccava il suolo.
Ercole
allora lo tenne sospeso in aria e lo strangolò. 4
ro madre. 466. Anthiope. — La più famosa delle regine delle Amazzoni.
Ercole
avendole fatta prigioniera ne fece presente a Tes
nthoro o Antoreo. — Fu questo il nome di uno dei compagni più fidi di
Ercole
e poi di Evandro — Egli era nativo di Argo. 468.
due Antifo : uno compagno e fedele amico di Ulisse, l’altro nipote di
Ercole
. 473. Antigone. — Figlia di Edipo e di Giocasta.
egli era della Beozia, chiamata anche Aonia. Veniva così detto anche
Ercole
per la stessa ragione. 488. Aorasia. — Voce greca
il cipresso a Plutarco ; la vite e il pampino a Bacco ; il pioppo ad
Ercole
; il platano ai Genii ; il frassino e la gramigna
te. — Parola che significa principe. E soprannome dato ad Apollo e ad
Ercole
. Si dava anche quello di Archegesia a Minerva. 51
esso tutt’i viaggiatori greci che cadevano in loro mano ; ma che poi
Ercole
persuadesse loro di smettere la barbara usanza e
rgeo. — Figlio di Pelopo. Ve ne fu anche un altro seguace ed amico di
Ercole
che egli ebbe carissimo. 545. Argesio. — Fu il no
iamata Argo. I più famosi furono : Castore, Polluce, Telamone, Orfeo,
Ercole
, Teseo, Euridamo, Tifiso, Zeto etc. Gli Argonauti
559. Argone. — Figlio di Alceo : fu uno degli Eraclidi discendenti di
Ercole
. 560. Argoreo. — Dal latino Argoreus, che signifi
e indovino il quale fu ucciso nella città di Naupata, da un nipote di
Ercole
per nome Ippote, che lo avea creduto una spia dei
coverandosi col figlio in Epiro. 635. Astidamia. — Una delle mogli di
Ercole
. 636. Astilo. — Uno dei centauri che consigliò ai
a Astioche figliuola di Filanto, la quale essendo caduta in potere di
Ercole
quando egli espugnò la città di Efina in Elide fu
. Astiosea. — Moglie di Telefo. Si chiama anche così una donna da cui
Ercole
ebbe diversi figli. 642. Astipaleo. — Nel gruppo
de. 668. Atie — Feste in onore di Cibele. 669. Atisio. — Figliuolo di
Ercole
e di Onfale. Vi fu anche un altro Atisio ucciso d
— Detta anche Auga, figlia d’ Aleo. Avendo dimorato qualche tempo con
Ercole
essa ne restò incinta ed andò a partorire in un b
e al loro riconoscimento. 680. Augia. — Re d’ Elide. Egli stabili con
Ercole
che gli avrebbe ceduto la decima parte dei suoi b
lle dalla gran quantità di letame che infettava l’aria nel suo regno.
Ercole
per riuscire nello scopo prefisso deviò dal loro
ro corso le acque del fiume Alfeo. Però avendo Augia mancato ai patti
Ercole
sdegnato l’uccise e dette i suoi stati a Fileo su
dua sole. Una Auxo, l’altra Egmona. 700. Aventino. — Uno dei figli di
Ercole
e della sacerdotessa Rea. Egli combattè contro En
nel suo scudo In memoria del padre, un’idra, cinta Da cento serpi. D’
Ercole
e di Rea Sacerdotessa, ascosamente nato Nel bosco
. 742. Baraico, detto anche Buroico. Era questo uno dei soprannomi d’
Ercole
, che gli veniva da una città d’ Acaia, nota sotto
tica Roma. 777. Bergioso. — Uno dei figli di Nettuno che fu ucciso da
Ercole
. 778. Berecinta o Berecintia. — Nome che fu dato
i usciva sorrideva gaio ed allegro. 851. Buphago. —Soprannome dato ad
Ercole
perchè vuol dire mangiatore di buoi — Vedi Adefag
i suoi stati. Fu ucciso con suo figlio, e con tutti i suoi adepti, da
Ercole
, al quale egli preparava la stessa sorte. È gener
lla avesse palesato il furto dei buoi che suo fratello aveva fatto ad
Ercole
, e che perciò avesse meritato gli onori divini. 8
dimorava nelle circostanze del monte Aventino. Derubò alcuni buoi ad
Ercole
e li nascose nella propria caverna, dove li fece
finchè le orme dei piedi non avessero palesato il fatto ; ma passando
Ercole
col resto dell’armento d’innanzi all’antro di Cac
i Caco, gli animali da questo involati si dettero a muggire, e allora
Ercole
; abbattuta la porta della caverna, riprese i suo
ch’egli ebbe vicino : Onde cessar le sue opere biece Sotto la mazza d’
Ercole
, che forse Gliene die cento, e non senti le diece
queste furono scacciate dalla Tracia. V. Arpie. Essi furono uccisi da
Ercole
durante la celebrazione dei giuochi funebri di Pe
anche un’altra Calciope figliuola di Euripiele, re dell’isola di Cos.
Ercole
l’amò passionatamente, e quest’amore fu cagione d
Euripilie ricusato di aderire alle nozze dell’eroe con la figliuola,
Ercole
l’uccise, e poscia fuggì con Calciope, da cui ebb
lidone. 899. Calidonisa. — Così veniva denominata Dejanira, moglie di
Ercole
, perchè nacque nella città di Calidone. 900. Cali
elle due montagne conoscute nella Favola, sotto il nome di colonne di
Ercole
. 912. Calunnia. — Gli Ateniesi ne avevano fatto u
llo Casimillo. — Soprannomi dati a Mercurio. 923. Camira. — Figlia di
Ercole
e di Iodi. Ella edificò nell’isola di Rodi, una c
, comunemente detto ragosta. Giunone ne mandò uno assai grosso contro
Ercole
, quando questi uccise l’Idra di Lerna, e lo fece
quando questi uccise l’Idra di Lerna, e lo fece mordere al piede ; ma
Ercole
lo schiacciò con un colpo di clava, e Giunone all
cconta essere Cariddi una donna la quale, avendo involato dei buoi ad
Ercole
, fu fulminata da Giove e cangiata in questo scogl
da due cavalli, sul quale combatteva. 983. Cartagine. — Figliuola di
Ercole
; da lei prese nome la famosa città dell’Africa o
i questi famosi destrieri fu il premio che il re Laomedone promise ad
Ercole
per la liberazione della figliuola Esione. La tra
oso ed il più celebre fu Chirone, precettore di Achille. (V. Chirone)
Ercole
dopo aver cacciati i Centauri dalla Tessaglia li
etta Euridice, addormentò Cerbero al suono della sua lira dolcissima.
Ercole
alla sua volta disceso all’inferno per liberare A
herno, Quel mostro ch’ivi abbaja con tre teste, Per forza incatenollo
Ercole
, e prese, E strascinollo al nostro almo paese. Me
ei suoi tempi. Egli insegnò la medicina ad Esculapio, l’astronomia ad
Ercole
e fu l’istitutore di Achille. E quel di mezzo ch
II. Una ferita ad un piede cagionatagli da una freccia di quelle che
Ercole
aveva bagnate nel sangue dell’idra di Lerna (V. E
di quelle che Ercole aveva bagnate nel sangue dell’idra di Lerna (V.
Ercole
), lo fece così crudelmente soffrire, ch’egli desi
eda. Cigno ebbe anche nome un figliuolo di Marte, che combattè contro
Ercole
e fu vinto. Marte allora sdegnato per la disfatta
o per la disfatta del proprio figlio volle battersi personalmente con
Ercole
; ma Giove li separò facendo cadere fra di loro l
o la sua morte fu cangiata in astro. 1130. Cinosarge. — Soprannome di
Ercole
a lui dato a cagione di un’avventura. Un ateniese
n ateniese per nome Didimo, si accingeva ad offerire un sacrifizio ad
Ercole
, quando improvvisamente un grosso cane bianco sbr
stato. Didimo esegui il misterioso comando e da quel tempo fu dato ad
Ercole
il soprannome di Cinosarge. 1131. Cinsia e Cinsie
te resa madre del famoso Diomede. 1141. Cirno. — Uno dei figliuoli di
Ercole
: dette il suo nome all’isola di Corsica. 1142. C
è l’attributo che concordemente gli scrittori dell’antichità danno ad
Ercole
, il quale, in tutte le sue imprese, si servì semp
fosse dapprima appartenuta a Mercurio, il quale l’avesse poi data ad
Ercole
, che la depose in un dato luogo, ove la clava ave
. Clavigero. — Vale a dire porta clava e porta-chiavi : soprannome di
Ercole
— Vedi l’articolo precedente — e di Giano. A ques
171. Cleobe. — V. Bittone. 1172. Cleodeo. — Figlio d’Illo e nipote di
Ercole
. 1173. Cleodice. — Figlia di Priamo, re di Troja,
Nemea, resa celebre per l’uccisione del famoso leone Nemeo, fatta da
Ercole
. — V. Ercole. 1178. Cleopatra. — Una delle Danaid
celebre per l’uccisione del famoso leone Nemeo, fatta da Ercole. — V.
Ercole
. 1178. Cleopatra. — Una delle Danaidi. Vi fu anch
ell’agricoltura. 1197. Clone. — Soprannome che gli Egiziani davano ad
Ercole
. 1198. Clonio. — Uno dei capitani Beozii, che si
li. Secondo Sofocle due colombe della selva di Dodona, interrogate da
Ercole
, gli svelarono il limite della sua vita. 1221.Col
ate da Ercole, gli svelarono il limite della sua vita. 1221.Colonne d’
Ercole
. — La tradizione mitologica ricorda che Ercole, s
a vita. 1221.Colonne d’Ercole. — La tradizione mitologica ricorda che
Ercole
, seguendo le sue imprese, si fosse internato fino
si la comunicazione al Mediterraneo con l’oceano. Sulle due montagne,
Ercole
fece innalzare due colonne, per contrasegnare ai
ire di Strabone, queste colonne conosciute sotto il nome di colonne d’
Ercole
, si chiamavano anche portœ Gadaritanœ, ossia port
agli uomini l’abbondanza dei beni dei questa terra. Al dire di Focio,
Ercole
veniva spesso effigiato con un corno dell’abbonda
braccio, perchè Acheolo gliene fece un dono per riavere il corno che
Ercole
gli aveva tagliato. 1267. Coroneo. — Fu figlio di
inghiottito. 1280. Crau. — La favola mitologica narra che combattendo
Ercole
contro il gigante Gerione, gli fossero mancate le
ra del Rodano. Plinio chiama quel luogo un monumento delle imprese di
Ercole
. 1281. Crefagenete. — Dio adorato nella Tebaide e
e in un momento di furore. 1286. Cresponte. — Uno dei discen lenti di
Ercole
: fu celebre fra gli eroi della Grecia. 1287. Cre
ccise. 1317. Cromisio. — Figlio di Neleo di Cloride, che fu ucciso da
Ercole
. 1318. Cromise. — Figliuolo di Ercole : avendo nu
eo di Cloride, che fu ucciso da Ercole. 1318. Cromise. — Figliuolo di
Ercole
: avendo nudrito i suoi cavaili di carne umana, G
que : era questo il nome che gli Ateniesi davano al gran sacerdote di
Ercole
. Si chiamavano anche Daduci i sacerdote che nella
vessero meritato di essere annoverati fra gli dei : fra questi furono
Ercole
, Teseo, Minosse e molti altri. A maggior chiarime
raghi e lasciò bruciare Deifone. 1384. Deilone. — Amico e compagno di
Ercole
; egli Io seguì nella guerra contro le Amazzoni.
uali egli raggiunse nella città di Sinope. 1385. Delloco. — Figlio di
Ercole
e di Meganira. 1386. Delone. — Una delle mogli di
oserpina, di cui quella dea era la madre. 1391. Dejanira. — Moglie di
Ercole
, il quale, secondo la Favola, per ottenerla comba
ti al fiume Eveneo, il centauro Nesso andò loro incontro, ed offri ad
Ercole
di far traghettare il flume alla giovanetta sul p
Ercole di far traghettare il flume alla giovanetta sul proprio dorso.
Ercole
senza sospettare di nulla, a cettò l’offerta gent
o di altre donne. Morto Nesso, la credula Dejanira venne a sapere che
Ercole
era preso d’amore per la bella Jole, e penso di s
a Jole, e penso di servirsi della magica stoffa, facendone un dono ad
Ercole
, persuasa così di ricondurlo ai suoi piedi. Dopo
i anno a Delo. 1401. Delicoone. — Così ebbe nome uno dei figliuoli di
Ercole
. 1402. Delle. — Feste in onore di Apollo, soprann
n greco, figliuolo di Megara, il quale coi suoi fratelli fu ucciso da
Ercole
. 1408. Demodice. — Moglie di Creteo. — V. Creteo.
Nettuno recordati, nella tradizione mitologica, per aver derubati ad
Ercole
, gli armenti che questi avea tolti al gigante Ger
uccelli. Diomede fu quello che rapì dall’isola di Lenno le frecce di
Ercole
; e fu colui che insieme ad Ulisse penetrò nella
uali mandavano flamme dalle nari ; e che egli nutriva di carne umana.
Ercole
per comando di Euristeo, lo uccise facendolo divo
fosse uno dei figli di Giove : altri lo hanno di sovente confuso con
Ercole
. 1483. Divall. — In onore della dea Angeronia, si
ccare i cavalli al suo carro. La cronaca mitologica fa Ebe moglie di
Ercole
, per simboleggiare, sotto questo connubio, l’eter
cui adoperavano la parola Meehrcole quando prestavano giuramento per
Ercole
. 1531.Ecate. — Secondo asserisce Esiodo, essa fu
. 1541. Echidnea. — Regina degli Sciti. La cronaca favolosa narra che
Ercole
la tolse in moglie e ne ebbe diversi figliuoli. 1
ente. 1545. Echionio. — V. Echionide. 1546. Echmagora. — Fu figlio di
Ercole
e di Fillene. Alcimedone, padre di questa giovane
al neonato in un bosco, e l’abbandonò ad essere divorata dalle fiere.
Ercole
, consapevole del fatto, liberò la madre ed il fig
sa ci ricorda in proposito di Questo soprannome della Dea Giunone che
Ercole
, dopo assersi vendicato dei suoi nemici, avesse f
bbandonare la sua isola, e portarsi nel campo Greco, con le frecce di
Ercole
. In seguito Eleno, divenuto schiavo di Pirro, fig
si legge, in vari autori, che Anacarsi lo Scita, e Ippocrate, non che
Ercole
, Castore, Polluce, Esculapio, ed altri, fossero i
uinario egli trucidava tutti i viandanti che cadevano nelle sue mani.
Ercole
lo uccise e le contrade da lui liberate furono de
pagna adoravano, sotto questo nome, una divinità la quale, insieme ad
Ercole
, formava la coppia degli Dei tutelari degli spagn
celebrazione di questa cerimonia i giovanetti portavano nel tempio di
Ercole
una data misura di vino e facevano libazioni al n
1704. Eono. — Figliuolo di Licimnio fratello di Alcmena, e cugino di
Ercole
. Narra la tradizione mitologica, che Ercole, anco
o di Alcmena, e cugino di Ercole. Narra la tradizione mitologica, che
Ercole
, ancora giovanetto, andando a diporto per le vie
che la custodiva gli si avventò addosso. Eono veggendo il pericolo di
Ercole
, scagliò contro l’animale una grossa pietra, ed a
morì in conseguenza delle ferite. Ne successe una mischia nella quale
Ercole
stesso assai mal concio dovè ritirarsi. Però qual
ed i figli, onde vendicare la morte di Eono. Fu dopo questo fatto che
Ercole
innalzò un tempio a Giunone sotto il nome di Egof
morte Eono fu innalzato agli onori eroici e si consacrò un tempio ad
Ercole
vicino al sepolcro di lui. 1705. Eoo. — Così si c
di un’altra Epicasta che fu figliuola di Egeo, ed una delle mogli di
Ercole
da cui ebbe un figliuolo chiamato Tessalo. 1719.
lei Eree. 1757. Eracle. — In Grecia si dava cotesta denominazione ad
Ercole
, forse per voler ricordare che le fatiche che Giu
. — Sul monte Oeta dove la cronaca ripete che sorgesse il sepolcro di
Ercole
, si celebravano alcune feste in onore di quell’er
na città della Friotide, nella quale la tradizione favolosa narra che
Ercole
si abbruciò. 1759. Eraclidi. — Nome collettivo de
ole si abbruciò. 1759. Eraclidi. — Nome collettivo dei discendenti di
Ercole
. Narrano gli scrittori della favola che Euristeo,
della favola che Euristeo, re d’Argo, non soddisfatto di veder morto
Ercole
, volle sterminare anche i discendenti di lui. Per
ebadia, molte statue che la rappresentavano con un’oca in mano. 1764.
Ercole
. — In greco Eraclide, ossia stipite degli Eraclid
sea, sono essenzialmente greche, non altrimenti che il nome stesso di
Ercole
. Infatti, se coteste tradizioni racchiudono in sè
ne, essendo questa dea la principal causa della gloria immortale onde
Ercole
si rese famoso, compiendo le straordinarie fatich
imposto fin dalla culla. Malgrado la formale asserzione di Erodoto, l’
Ercole
greco non può essere una copia, o almeno una ripr
ampia conoscenza, e forse anche un culto di religioso rispetto per l’
Ercole
greco, per mezzo dei popoli di questa nazione che
o estremamente ingegnosa, ma non à alcun caratteristico fondamento. L’
Ercole
greco non à nulla in se stesso, e nelle sue opere
o noi vediamo che tutti si accordano nel ripetere che originariamente
Ercole
si chiamava Alcide (nome eminentemente greco) ; c
delle persecuzioni di Giunone, o per ordine dell’oracolo, il nome di
Ercole
, col quale dovea conquistare tanta gloriosa rinom
, uno egiziano e l’altro fenicio, costituendo come tipo del secondo l’
Ercole
greco. A questo proposito emerge nitida e sfolgor
daro, Pisandro e molti altri scrittori, non ànno mai conosciuto altro
Ercole
, che quello dell’antica Grecia. Vero è che nelle
ccia delle tradizioni fenicie, la quale armonizza in certo modo con l’
Ercole
greco. Cicerone conta fino a sei eroi di questo n
snaturare la creazione del mito. La tradizione favolosa ci presenta l’
Ercole
greco come figlio di Giove e di Alemena (Vedi Ale
ena (Vedi Alemena) la quale lo partorì nella città di Tebe in Beozia,
Ercole
è il tipo perfetto di un eroe benefico che consac
he — Ode IV. trad. di G. Borghi. Le tradizioni moderne ci presentano
Ercole
nato a Tebe da Alemena e da Giove. …….. In tempo
ssunto per avere l’amplesso della moglie di lui. Nato dopo di Ificlo,
Ercole
fu privato, per gelosia di Giunone, del dritto di
rimediare al già fatto, si contentò di stabilire fin dall’infanzia di
Ercole
che questi sarebbe annoverato fra gli immortali d
a Giunone desiderando la morte di lui, mandò due enormi serpenti onde
Ercole
, ancora bambino, perisse divorato in culla, ma l’
ale. Teocrito — L’Ercoletto — Idillio XXIV. trad. di G. M. Pagnini.
Ercole
fu allevato nella città di Tebe, e Diodoro raccon
al petto, e il latte cadendo formò la costellazione detta Via Lattea.
Ercole
si ebbe molti maestri, fra cui il primo fu Anfitr
alche male passo, lo inviò nelle campagne a custodire i suoi armenti.
Ercole
divenne ben presto di una forza e di nna statura
neva al re Testio, le cui cinquanta figlie furono tutte rese madri da
Ercole
. Del resto la tradizione del leone del monte Cite
non è che una copia di quella del leone Nemeo, la cui pelle riveste l’
Ercole
greco. Per riannodare le differenti notizie perve
ichità pagana, riporteremo un breve passo delle opere di Senofonte. «
Ercole
essendo divenuto adulto si ridusse in un luogo ap
e marcate e vestita di abiti magnifici. Questa cercò di attirare a sè
Ercole
ma egli la respinse e si decise a seguire il camm
e a seguire il cammino della Virtù ». Un giorno tornando dalla caccia
Ercole
si incontrò con gli araldi che Ergino inviava a T
del suo esercito, marciò contro Tebe, ma fu nella battaglia ucciso da
Ercole
stesso, a cui Minerva avea regalato una magnifica
ura. Anfitrione stesso fu ucciso in questo combattimento che valse ad
Ercole
, in premio del suo valore, la mano di Megara figl
a mano di Megara figlia di Creonte. Diodoro dice nelle sue opere, che
Ercole
riuscisse vincitore in questa battaglia perchè im
ve si combatteva. Compiuta codesta gloriosa spedizione contro Ergino,
Ercole
, continuamente perseguitato dalla gelosia di Giun
ittà che egli ricevette per la prima volta dalla Pitonessa il nome di
Ercole
. L’Oracolo gli rispose di dimorare in Tirinto, di
le opinioni tradizionali che riguardano il periodo della esistenza di
Ercole
che precede il tempo che egli passò presso Eurist
Euristeo. Essi sono soprattutto discordi sulla causa della follia di
Ercole
. Secondo Euripide, il delirio non lo colpì che al
ile furore. Pindaro si accorda con Euripide per far perire i figli di
Ercole
sotto le frecce del suo arco micidiale. Secondo D
o di Alemena, dopo la riposta dell’oracolo. Altri pretende che avendo
Ercole
domandato all’oracolo di Apollo il mezzo di purif
tori non va similmente di accordo sulla causa della subordinazione di
Ercole
ad Euristeo. La tradizione Omerica accenna, ragio
ce che Euristeo, mosso da un sentimento di gelosia, per la gloria che
Ercole
si acquistava, lo avesse richiamato presso di sè
va, lo avesse richiamato presso di sè ; e che Giove avesse imposto ad
Ercole
di ubbidire, promettendogli la immortalità. Piega
ettendogli la immortalità. Piegando reverente alla voce dell’oracolo,
Ercole
si rese a Tirinto onde ricevere gli ordini di Eur
Alessandrini in seguito dell’identificazione dell’Ercole greco, con l’
Ercole
egizia no, il quale nella sua qualità di Dio-Sole
o presso tutti i cronisti della favola, che il tempo del servaggio di
Ercole
, à secondo alcuni la durata di dodici anni, e sec
n mese. Confidando nel suo coraggio e nella sua forza soprannaturale,
Ercole
affronta la durezza della schiavitù ed esce trion
ui notare che la maggioranza delle tradizioni favolose, ci presenta l’
Ercole
combattente sotto due aspetti particolari. L’Erco
se, ci presenta l’Ercole combattente sotto due aspetti particolari. L’
Ercole
essenzialmente greco, è armato di armi greche com
re, essenzialmente greche. Una volta il periodo postomerico giunto, l’
Ercole
naturalizzato, vale a dire quello egiziano di nas
ezene, quella avesse preso radici, e avesse poi fatto l’albero da cui
Ercole
taglïo la sua terribile clava. Ci faremo ora, seg
eneralizzata delle tradizioni, a tener parola delle dodici fatiche di
Ercole
, il compimento delle quali valse all’eroe l’alleg
ella sua forza soprannaturale. Il primo comando che Euristeo dette ad
Ercole
, fu quello dì combattere il leone Nemeo, mostro c
quello dì combattere il leone Nemeo, mostro che desolava le campagne.
Ercole
lo combattè e l’uccise, ma al suo ritorno in citt
ori le mura, essendo spaventato della sua forza. Dopo questa impresa,
Ercole
combattè contro la terribile idra di Lerna, le cu
ccisione dell’idra, fosse annoverata fra le dodici fatiche imposte ad
Ercole
, dicendo che per uccidere l’idra egli aveva dovut
soccorso di qualche nume. Per altro un vantaggio positivo ne venne ad
Ercole
, poichè a contare dall’uccisione del mostro, le s
terribile facoltà di fare delle ferite incurabili. Come terza fatica
Ercole
pervenne ad impadronirsi della cerva. Cerinitide,
Trachinie — Tragedia. trad. di F. Bellotti. Le stalle di Augia, che
Ercole
dovette nettare in un sol giorno, segnano una del
so dei due fiumi Alfeo e Peneo. Compiuta quest’altra gloriosa azione,
Ercole
fu esiliato dal re Augia, il quale ricusò di darg
Augia, il quale ricusò di dargli il premio promesso, e allora fu che
Ercole
, resosi nella città di Oleno, ebbe a combattere c
a del re di quella contrada. Il brutale amante cadde sotto i colpi di
Ercole
, il quale tolse in moglie la giovane Mnesimachea
, il quale tolse in moglie la giovane Mnesimachea che più tardi aiutò
Ercole
a vendicarsi di Augia. Il toro di Creta fu un’alt
a vendicarsi di Augia. Il toro di Creta fu un’altra delle fatiche di
Ercole
. Seguendo la opinione di alcuni scrittori, Minos
a Nettuno, il quale irritato contro Minos, rese feroce quell’animale.
Ercole
resosi in Creta, domò il toro, lo portò ad Eurist
, lo portò ad Euristeo e poscia gli rese la libertà. Diodoro dice che
Ercole
se ne servisse come cavalcatura e che montato su
Peloponneso. I cavalli di Diomede, segnano un’altra delle fatiche di
Ercole
, il quale dopo di essersene impadronito, fondò la
. Il conquisto dei buoi di Gerione è un’altra delle grandi imprese di
Ercole
. Partito per impadronirsi di quegli armenti, Erco
grandi imprese di Ercole. Partito per impadronirsi di quegli armenti,
Ercole
traversò l’ Europa, combattendo contro molti popo
ladro Caco il quale aveva derubato porzione dei conquistati armenti.
Ercole
penetrò nella inaccessabile caverna del masnadier
e di quella contrada. Avendo in seguito ritrovato il perduto animale,
Ercole
lo condusse insieme agli altri verso il mare Ioni
erdere quasi tutti i conquistati animali nelle montagne della Tracia.
Ercole
gl’insegui, e ne ricondusse la maggior parte vers
usse la maggior parte verso l’ Ellesponio. Un’altra delle fati che di
Ercole
fu la distruzione degli uccelli del lago Stinfalo
rano custoditi da un terribile drago che vomitava fiamme dalla bocca.
Ercole
combattè il mostro e l’uccise. Finalmente egli lo
nto che ce ne fa Apollodoro. Un altro dei caratteri particolari dell’
Ercole
greco, è di essere un gran bevitore, per il che l
i vuotare completamente la coppa, nei sacrifizii che si offerivano ad
Ercole
. Finalmente egli discese all’inferno, ove incaten
catenò Cerbero V. Cerbero. Terminate le sue dodici colossali fatiche,
Ercole
ritornò a Tebe ove fece sposare Megara a Iolase,
orta a quell’epoca, uccisa insieme ai suoi figli dalla mano stessa di
Ercole
. Poco tempo dopo il suo ritorno a Tebe, avendo sa
che lo avesse vinto, insieme ai suoi figli, nell’esercizio dell’arco,
Ercole
si presentò alla disfida, ma il vinto re gli ricu
doro, la quale non si accorda con quanto ne dice Sofocle, secondo cui
Ercole
, era già marito di Dejanira quando si presentò al
nto di cui era premio la mano di Iole. Qualche tempo dopo, viaggiando
Ercole
con Ifito figlio di Euriteo, lo uccise precipitan
ono i numi. Sofocle — Le Trachinie — tragedia trad. di F. Bellotti.
Ercole
errò più tempo vagando in traccia di avesse volut
er altro all’Eterna Giustizia, di seguire il suo immutabile corso, ed
Ercole
colpito da una terribile malattia, andò a Delfo o
; ma avendo la Pitonessa ricusato di rispondere alle domande di lui,
Ercole
rapì il sacro Tripode, e si costituì un suo parti
un colpo di fulmine. L’oracolo novellamente interrogato, rispose che
Ercole
guarirebbe dalla sua malattia, allorchè sarebbe v
e in ultimo obbligato a rimanere al servigio di lui durante tre anni.
Ercole
si sottomise e allora fu che Mercurio lo vendette
avitù non durò più di un anno. Comunque ciò sia il periodo passato da
Ercole
fra le mollezze dell’amore, altro non è che la co
scrittori dell’antichità, i quali hanno assai di sovente scambiato l’
Ercole
greco col Sandon della Lidia. Da una schiava di O
a. Da una schiava di Onfale a nome Cleoasia, e da Onfale stessa, ebbe
Ercole
un figlio che fu detto secondo taluni Lamio, e se
he rapportate da Apollodoro e da Apollonio. Durante la sua schiavitù,
Ercole
sconfisse ed incatenò i Cercopi specie di spiriti
a figlia all’eroe. La giovane sposa morì poco tempo dopo le nozze, ed
Ercole
fu colpito da tale disperazione, che volle gittar
lo riconoscente perciò gli fece innalzare una statua, contro la quale
Ercole
tirò una pietra credendo, mentre vi passava a fia
ostellazioni. Nè a ciò arrestossi la luminosa carriera delle gesta di
Ercole
, poichè irritato contro Literso figlio del re Mid
el re Mida, il quale massacrava tutti coloro a cui dava l’ospitalità,
Ercole
lo uccise per un movimento di generosa indegnazio
mento di generosa indegnazione. Seguendo le tradizioni di Apollodoro,
Ercole
figura anche fra gli Argonauti, sebbene è opinion
anche fra gli Argonauti, sebbene è opinione dello stesso autore, che
Ercole
rimanesse affatto estraneo alla famosa spedizione
tradizionali, raccolte da Apollonio, pretendono, per contrario, avere
Ercole
preso una parte attivissima nel memorabile fatto
bile fatto della conquista del Vello d’oro. Secondo questo scrittore,
Ercole
costrui la nave che servi a quella spedizione, da
tradizione ci presenta come figlio di Giasone. Gli Argonauti scelsero
Ercole
per loro capo ma egli ricusò quest’onore temendo
tare la vendetta di Giunone, ed allora in sua vece fu eletto Giasone.
Ercole
fu aiutato dagli Argonauti a combattere le Amazzo
retende che gli Argonauti avessero abbandonato su di un’isola deserta
Ercole
, perchè l’enorme peso del suo corpo faceva affond
sconosciuto. Terminata la sua schiavitù e guarito della sua malattia,
Ercole
intraprese una spedizione contro Troja, e mosse c
llo di valorosi che volontariamente il seguirono. Appena preso terra,
Ercole
lasciò le navi sotto la custodia di Oileo e mosse
e mura nemiche, ciò che gli valse, forse per gelosia, l’inimicizia di
Ercole
. Diodoro dice che insieme ad Ificlo, fossero stat
ro aperta una via fra i nemici a colpi di spada. Padrone della città,
Ercole
fece morire a colpi di freccia il re ed i suoi fi
suscitata da Giunone, sull’isola di Coos, ma gli abitanti respinsero
Ercole
e i suoi compagni a colpi di pietre. Egli si vend
ripilo re di quella, della cui figlia ebbe Tessalo. Nel combattimento
Ercole
fu gravemente ferito, ma Giove lo guarì istantane
uali tutti caddero sotto i suoi colpi. Fu in questo combattimento che
Ercole
ferì Pluto ne, che era venuto in soccorso degli a
ui, che tutti morirono in questa spedizione. Avendo ucciso Ippocoone,
Ercole
si impadronì della città, di cui ritornò lo scett
a città, di cui ritornò lo scettro al suo legittimo re Tintaro. Di là
Ercole
si rese a Calidone per dimandare la mano di Dejan
omandati, contro i Tesprodi ; avendo presa Efira di cui era re Fileo,
Ercole
ebbe dalla figlia di questo principe a nome Antig
lepolemo. Poco tempo dopo resosi colpevole della uccisione di Eunomo,
Ercole
si sottomise all’esilio, e risolvette di ritirars
sopportare l’oltraggio del centauro Nesso, il quale si vendicò su di
Ercole
mediante il dono del fatale Altro. (V. Delanira).
n lui, per punirli della loro ribellione. Al suo passaggio per Itone.
Ercole
fu disfidato ad un particolare combattimento da C
lla città, onde innalzare coi loro cranî un tempio al nume suo padre.
Ercole
andò in seguito ad Ormenio, di cui era re Amintor
ole andò in seguito ad Ormenio, di cui era re Amintore che egualmente
Ercole
uccise perchè si era opposto al suo passaggio per
suoi stati, quantunque Diodoro rapporto che Amintore fosse ucciso da
Ercole
per avergli negato la mano di sua figlia Astidami
sua figlia Astidamia. Seguendo le cronache di Apollodoro, e Diodoro,
Ercole
ritornato a Trachina, volendo vendicarsi di Eurit
lezza. La tradizione ripetuta da Sofocle differisce molto da questa :
Ercole
da quindici mesi è lontano dalla città di Trachin
O calia di cui si rende padrone. Abbordato al capo Cineo nell’Eubea,
Ercole
vi innalzò un altare a Giove, e volendo sacrifica
china, onde avere un’abito da festa. Dejanira saputo dall’araldo, che
Ercole
avea con sè la giovanetta Iole, e temendo che inn
ito, ed attese l’esito dell’incantesimo. Ritornato l’araldo rimise ad
Ercole
la tunica ricevuta da Dejanira ma non appena Erco
’araldo rimise ad Ercole la tunica ricevuta da Dejanira ma non appena
Ercole
se ne fu rivestito, il veleno dell’idra di cui er
ebro sparso. Sofocle — Le Trachine — tragedia trad. di F. Bellotti.
Ercole
tentò invano di strapparsi di dosso il fatale tes
i era come incollato sulle sue carni, per modo che ad ogni sforzo che
Ercole
faceva per strapparselo di dosso, la carne di lui
— Libro IX trad. di Dell’ Anguillara. Assunto nel numero degli dei,
Ercole
ricevette l’immortalità e si riconciliò con Giuno
mortalità e si riconciliò con Giunone, la quale lo unì ad Ebe, da cui
Ercole
ebbe due sigli Alesiareo e Aniceto. Un’antichissi
li Alesiareo e Aniceto. Un’antichissima tradizione, seguendo la quale
Ercole
sottomesso alla legge della mortalità, prima dell
numero dei figliuoli che i cronisti della mitologia attribuiscono ad
Ercole
, concordandosi, quasi tutti, nello assegnare a qu
o simbolo della forza. Seguendo la opinione di Dionigi d’Alicarnasso,
Ercole
ebbe tempî ed altari in tutte le parti di Italia.
ofilo del dio eroe. Per esempio, fra i tratti particolari del culto d’
Ercole
presso i romani, figura l’uso di consacrargil la
l quale si offeriva una decima. È anche nella sola città di Roma, che
Ercole
viene adorato sotto il soprannome di Musagete, la
erivi. Il certo è che Marcio Filippo, ai tempi di Augusto, innalzò ad
Ercole
un magnifico tempio, nel quale il dio veniva ador
axima erano riguardati come doppiamente sacri. La festa principale di
Ercole
, si celebrava con gran pompa in Roma nel di 4 giu
cole, si celebrava con gran pompa in Roma nel di 4 giugno ; quella di
Ercole
e di Cerere, nel 21 dicembre ; e quella di Ercole
giugno ; quella di Ercole e di Cerere, nel 21 dicembre ; e quella di
Ercole
e delle Muse, nell’ultimo giorno di giugno. In tu
rodurre nel sacro corteggio nè donne, nè schiavi nè cani. Il culto di
Ercole
fioriva ancora in Sicilia, a Malta, a Cadice, in
ficati con l’uomo Dio, figlio di Alcmena. L’arte plastica ha fatto di
Ercole
l’oggetto delle sue più belle e ricche creazioni.
ro personaggio dell’antichità. Il carattere generale dei simulacri di
Ercole
, rivela una forza maschia e quasi soprannaturale,
di due serpenti. Ma il più gran numero delle opere d’arte, ci dipinge
Ercole
nel pieno sviluppo delle sue forze fisiche, nella
n meno illustre. Il celebre torso del Belvedere, rappresenta anche un
Ercole
in riposo, ma qui le forme non rivelano quella pr
di vasi antichi ci hanno nei loro bassorilievi trasmessa l’apoteosi d’
Ercole
, in cui lo si vede ascendere al cielò accompagnat
quadri, di medaglie ec : in cui sono riprodotte le dodici fatiche di
Ercole
. 1765. Ere. — V. Es. 1766. Eresidi. — Ninfe che p
gazie. — Nome di alcune feste che si calebravano a Sparta in onore di
Ercole
. 1774. Ergino. — Fu uno dei marinai, che in quali
moso nel combattimento del cesto. Avendo un giorno sfidato alla lotta
Ercole
, questi accettò col patto che premio della pugna
nale che è conosciuto nella tradizione favolosa sotto lo stesso nome.
Ercole
lo prese vivo e lo portò ad Euristeo. È questa un
ortò ad Euristeo. È questa una delle dodici fatiche di quell’eroe. V.
Ercole
. 1783. Erinnie. — Venivano così in Grecia chiamat
he fu cangiata in olmo. V. Esperidi. 1790. Eritro. — Da un tempio che
Ercole
aveva nella città di Eritre, in Acaja, si dava co
pescatore, e fatta una corda dei loro capelli, tirarono la statua di
Ercole
nella città senza ostacolo alcuno. Gli Eritrei pe
nsare lo zelo delle Tracie, stabilirono che in avvenire nel tempio di
Ercole
, avessero accesso solamente le donne. In quanto a
802. Ermeracle. — Altra statua composta delle figure di Mercurio e di
Ercole
, essendo Eracle il nome Greco di quest’ultimo dio
ie e nei luoghi di esercizii, quasi a volere indicare che Mercurio ed
Ercole
ossia la destrezza e la forza, dovevano presieder
ma opinione, allorchè dice nelle sue cronache dell’antichità che all’
Ercole
greco figlio di Alcmena, si fanno piuttosto dei f
austo, fu incatenata alla spiaggia ad attendervi l’orribile morte. Ma
Ercole
che si trovava allora nelle circostanze di Troja,
re il mostro. Il principe trasportato di gioja impegnò la sua fede ad
Ercole
, promettendogli in ricompensa di tanto servizio,
di rimanere nella propria famiglia. La giovanetta preferi di seguire
Ercole
, ma questi, che dovea muovere in Colchide, alla c
orno dalla Colchide. Compiuta la gloriosa spedizione degli Argonauti,
Ercole
mandò il suo amico Telamone a Troja, onde esigere
principe, per tutta risposta fece mettere in prigione il messaggiero.
Ercole
, sdegnato a tanta slealtà, cinse di assedio la ci
pose a guardiano un dragone che aveva cento teste e altrettante voci.
Ercole
uccise il Drago e portò le poma d’oro ad Euristeo
arono nel giardiuo dell’Esperidi, e le trafugarono sui loro vascelli.
Ercole
li sorprese sulla spiaggia, ed avendo appreso dal
igliuole ad Atlante loro padre. Questo principe in ricompensa donò ad
Ercole
i pomi d’oro. Al dire di Esiodo, le Esperid i fur
; Copreo uccisore di Ifiso fu espiato da Euristeo, re di Micene ; ed
Ercole
stesso vediamo espiato da Ceixo re di Trachina, e
l monte Parnaso e il Pindo. La cronaca narra che fu sul monte Eta che
Ercole
fece in nalzare il rogo sul quale abbruciò. Finse
ote o Jerofante dei misteri Eleusini. Eumolpo fu colui che insegnò ad
Ercole
la musica. V. Ercole. 1887. Euneo. — Figliuolo di
isteri Eleusini. Eumolpo fu colui che insegnò ad Ercole la musica. V.
Ercole
. 1887. Euneo. — Figliuolo di Giasone e della giov
a di risanare le ferite. Oileo gravemente piagato nel dare insieme ad
Ercole
la caccia agli uccelli del lago Stinfalo, fu comp
rsa il divino corridore. Finalmente Euripile si chiamava un nipote di
Ercole
, che fu uno dei più valorosi alleati dei trojani.
logica narra che avendo Giove giurato che dei due bambini Euristeo ed
Ercole
, quegli figlio di Micippe, e questi di Alemena qu
ì la superiorità sul fratello. Divenuto adulto Euristeo, invidioso di
Ercole
, e temendo di essere da questi detronizzato un gi
tò continuamente. Ciò non ostante Euristeo ebbe sempre gran timore di
Ercole
, e tanto, che non gli permetteva di entrare in ci
ndenti. — V. Eraclidi. — La tradizione ripete, che durante la vita di
Ercole
, Euristeo ebbe tanta paura di lui che non osava p
rni. 1907. Eurito. — Uno dei giganti che dettero la scalata al cielo.
Ercole
lo uccise con un colpo di ramo di quercia. Eurito
nome quello Scita, re di Oecalia, nella Tessaglia, che fu maestro di
Ercole
nel tirar d’arco. V. Ercole. Egli aveva una figli
calia, nella Tessaglia, che fu maestro di Ercole nel tirar d’arco. V.
Ercole
. Egli aveva una figlia per nome Jole, di cui avev
o anche Euritione. Il più crudele fra i ministri del tiranno Gerione.
Ercole
lo uccise insieme al suo spietato signore. Eurizi
o caro agli dei. Narra la cronaca che Evandro, accolse nella sua casa
Ercole
, senza sapere che era figlio di Giove : ma appena
come una divinità. A tale uopo fece innalzare un altare, e innanzi ad
Ercole
stesso, vi sacrificò, in suo onore, un giovine to
intiliani, e l’altro dei Fabiani. 1926. Fabio. — Uno dei figliuoli di
Ercole
, che egli ebbe da una figlia del re Evandro, per
ovea che significa fossa, perchè, secondo la tradizione, gli amori di
Ercole
e di Vinduna, avvennero in una fossa. Altri scrit
lità voleva che per la caduta di Troja fossero adoperate le frecce di
Ercole
, le quali erano rimaste in potere di Filottete, c
elle file dell’esercito greco avesse combattuto Teleso, figliuolo, di
Ercole
e di Auge. Ma questo giovane principe era non sol
ici quando s’innalza. 1956. Faula — Fu il nome di una della amanti di
Ercole
. Lattanzio nelle sue cronache dell’antichità la p
derato come vendicatore dei falsi giuramenti : altri vogliono che sia
Ercole
figliuolo di Giove. Come che sia il dio Fidio ave
parger voce che un dio era il padre di quel frutto della colpa : così
Ercole
fu figliuolo di Giove e di Alcmena ; Romolo fu fi
Argonauti. 2008. File. — Figlio di Augia, re d’Elide, il quale fu da
Ercole
posto sul trono del padre suo, perchè volle oppor
suo, perchè volle opporsi alla ingiustizia che Augia voleva usare ad
Ercole
, con negargli la ricompensa dei suoi servigi. L’e
Fillo. — Alcimedonte ebbe una figliuola così chiamata, la quale fu da
Ercole
resa madre di un bambino. Narra la cronaca, che A
farne la voce con tale incredibile perfezione, che un giorno passando
Ercole
per di là, sentendo la voce, della gazza la crede
2020. Filottete. — Figlio di Peante, e il più caro e fedele amico di
Ercole
, il quale prima di morire, onde attestargli l’imm
luogo ove riposavano le sue ceneri. Dopo qualche tempo dalla morte di
Ercole
, i greci i quali avean saputo dall’oracolo, che n
i non si sarebbero impadroniti della città, senza le famose frecce di
Ercole
, V . Fatalita di Troja, mandarono una deputazion
o al campo greco Filottete colle sue fatate armi. Al dire di Sofocle,
Ercole
apparve in una nube a Filottete e gli ordinò, in
iove, di seguire i greci all’ assedio di Troja. ……. Or tu la voce D’
Ercole
ascolli e ne contempli il volto. Vengo per te dal
iodoro nelle cronache dell’ antichità aggiunge a questo proposito che
Ercole
il quale, come vedemmo, faceva parte della spediz
negato di condiscendere alla preghiera dell’eroe, per il che sdegnato
Ercole
liberò a viva forza Pandione e Plesippo, uccise F
; i popoli dell’ Etiolia adoravano l’Acheolo per aver combattuto con
Ercole
; i Tessali, il fiume Peneo ; i Lacedemoni adorav
icorda di un Flamine, istituito dall’ imperatore Commodo, in oncre di
Ercole
, che fu detto Flamen Herculaneus Comodianus. Però
dio Sileno. Le cronache della favola narrano di lui, che allorquando
Ercole
dette la caccia al famoso cinghiale di Erimanto,
tesia e gli offrì una lauta cena. Durante il banchetto, avendo voluto
Ercole
assaggiare del vino che era di proprietà di altri
opposero, e passando dalle minacce ai fatti, si precipitarono contro
Ercole
armati di grossi bastoni e di pietre ; ma l’eroe
ccia da uno dei cadaveri e dopo qualche giorno mori di quella ferita.
Ercole
riconoscente alla ricevuta buona accoglienza, ono
o — Metamorfosi — Libro I trad. di Dell’Anguillara. 2055. Freccie di
Ercole
. — Secondo la tradizione mitologica, Ercole, dopo
illara. 2055. Freccie di Ercole. — Secondo la tradizione mitologica,
Ercole
, dopo avere uccisa l’Idra di Lerna, bagnò le sue
le ferite fatte con quelle armi, erano incurabili. Con una di queste,
Ercole
uccise il Centauro Nesso, e furono similmente que
e il Centauro Nesso, e furono similmente queste le famose freccie che
Ercole
legò a Filottete. V. Fatalita’ di Troja e Filotte
città di Gades in Ispagna (oggi Cadice) si dava questo soprannome ad
Ercole
perchè si riteneva che fosse in quel punto ch’ eg
quando essa, per consiglio di Minerva, nudrì del suo latte il piccolo
Ercole
, abbandonato in un campo. Il pargolo atleta succh
comunemente indicate le tre Grazie. 2095. Gelone. — Uno dei figli di
Ercole
e della ninfa Gelania. Secondo la tradizione Gelo
loro coraggio, che li fece generalmente ritenere come discendenti da
Ercole
stesso. 2096. Gemini o Gemelli. — Il terzo fra i
l dire del cronista Manilio, i pagani riconoscevano il dio Apollo e l’
Ercole
egiziano. Questa opinione però non è seguita da m
ad un mostruoso dragone che, vomitava flamme dalle sue sette bocche.
Ercole
lo combrattè e lo vinse e portò gli armenti di lu
cole lo combrattè e lo vinse e portò gli armenti di lui ad EuristeoV.
Ercole
. Al dire dello storico Svetonio, ai tempi dell’im
molti altri numi adorati dai Germani, e fra questi Marte. Mercurio ed
Ercole
, a cui offrivano sacrifizi d’umane vittime. 2110.
dre di quella giovanetta Jole, che fu così appassionatamente amata da
Ercole
— V.jole. 2133. Glardini. — Presso i pagani quatt
ndo la minacciosa profezia dell’oracolo, persuase a Giove di chiamare
Ercole
, onde avesse combattuto al suo fianco. Giove segu
ea della saggezza, ed in fatti, aiutato nella disastrosa battaglia da
Ercole
, sconfisse i Giganti a colpi di fulmini, precipit
adavere di cui parla il Boccaccio, era quello di un gigante ucciso da
Ercole
, e che si chiamava appunto Erice ; il cui corpo,
se Padre mi fece. Nè le due di Tebe Beltà famose Sémele ed Alcmena, D’
Ercole
questa genitrice, e quella Di Bacco de’mortali al
à pagane. Europa lo rese padre di Radamanto e di Minosse ; Alemena di
Ercole
; Danae di Perseo ; Leda di Castore e Polluce ; E
l Giove Tantalo, rapitore di Ganimede, e finalmente il Giove padre di
Ercole
, il quale, secondo la cronologia mitologica visse
alcuno scrittore dell’antichità. 2163. Giovio — Uno dei soprannomi di
Ercole
che a lui veniva per esser figlio di Giove. 2164.
da donne mortali, il cui numero raggiunge una cifra incalcolabile V.
Ercole
, Europa, Jo, Semele ecc. Presso i pagani era gene
gli dei e per i semi dei. Comunemente essi giuravano per Quirito, per
Ercole
, per le corna di Bacco, e per Castore e Polluce,
da Medusa, loro regina, e che fossero poi completamente distrutte da
Ercole
. Per altro, codesta opinione di Diodoro è combatt
, nelle circostanze della palude di Lerna, ov’essa aveva il suo covo.
Ercole
per combatterla pensò di salire su di una piccola
l’Idra, un enorme cancro fosse venuto a proteggerla contro i colpi di
Ercole
; ma questi schiacciò il cancro con un colpo di c
po di clava, e uccise l’Idra. La generalità degli autori ripete, che
Ercole
bagnasse le sue famose frecce, nel sangue della I
che nome uno dei guerrieri che presero parte alla prima spedizione di
Ercole
, contro gli Elei. Ferito mortalmente dai figli di
o ebbe un figliuolo per nome Iolao che fu uno dei più fedeli amici di
Ercole
. V. Idra di Lerna. Ificlo similmente avea nome un
fratello di Altea. Ificlo da ultimo si chiamò il fratello gemello di
Ercole
figlio di Anfitrione e di Alecmena. V. Anfitrione
i Ercole figlio di Anfitrione e di Alecmena. V. Anfitrione, Alecmena,
Ercole
. La tradizione mitologica alla quale si attiene A
Grecia. Ifito allora senza por tempo in mezzo ordinò un sacrifizio ad
Ercole
, onde placare questo dio, che i suoi popoli crede
ero. 2258. Ila. — Figlio di Tiodamante, re della Misia, e compagno di
Ercole
, che seguì in Colchide. La tradizione narra, a pr
nnamorate della stupenda bellezza del giovine Ila lo avessero rapito.
Ercole
intanto che lo aveva carissimo, discese sulla spi
il Clerc sono di opinione che la parola Hila significhi legno, e che
Ercole
discendesse dalla nave insieme a Telamone, e ad a
re di Laomedonte. Ilo detto anche Ilio, fu finalmente un figliuolo di
Ercole
e della bella Dejanira. Durante il tempo che Erco
e un figliuolo di Ercole e della bella Dejanira. Durante il tempo che
Ercole
trascorse a compiere le sue 12 famose imprese, V.
il tempo che Ercole trascorse a compiere le sue 12 famose imprese, V.
Ercole
, egli aveva affidato la moglie e i figliuolo alla
e di Trachina. Narra la cronaca che trascorso più d’un anno senza che
Ercole
avesse fatto ritorno, Dejanira, inquieta sulla so
el momento in che il fatale dono della camicia di Nesso. V. Dejanira,
Ercole
, Nesso — aveva sconvolta la ragione dell’eroe, ch
caduta ad istigazione del perverso Centauro, scusò la madre presso di
Ercole
, il quale sentendo approssimarsi l’ultima sua ora
palio, re dei Dorii, il quale essendo stato rimesso nei suoi stati da
Ercole
, accolse benignamente il figlio di lui, riconosce
l’irreconciliabile odio di Euristeo, il quale anche dopo la morte di
Ercole
perseguitò i discendenti di lui, temendo in Illo
o, re di Atene. Questo principe, legato di parentela e d’amicizia con
Ercole
prese a difendere gli Eraclidi suoi discondenti ;
te il letto delle donne. 2279. Indicanie. — Soprannome che si dava ad
Ercole
, secondo Cicerone, dal fatto seguente. Nel tempio
e il poeta Sofocle, ebbe in sogno una visione nella quale gli apparve
Ercole
stesso e gli mostrò la persona che avea consumato
tto e restituì la tazza, che fu rimessa al suo posto. Da questo fatto
Ercole
ebbe il soprannome di Indicante. 2280. Indigeto.
so, detto Bocca di Plutone, nella Laodicea ecc. Senofonte, scrive che
Ercole
penetrò nello Inferno dalla parte della penisola
a sarebbe morta per certo, se non si fosse trovato a passar per di là
Ercole
, il quale ritornava dalla Spagna. L’eroe sentendo
2309. Ippodete. — Al dire di Pausania, un tale soprannome era dato ad
Ercole
, per essergli attribuito il singolare fatto che r
ta fino nella pianura di Teneto, in Beozia, per combattere i Tebani ;
Ercole
pensò di ricorrere ad uno strano stratagemma, ond
rutta. 2310. Ippolita. — La più celebre fra le regine delle Amazzoni.
Ercole
la dette in moglie a Teseo, dopo di aver distrutt
ssi avevano deificato. 2316. Ippotette. — Così avea nome il nipote di
Ercole
, ricordato nelle cronache dell’ antichità, come l
reche Ιπτος cavallo e ϰοἠνο uccido ; veniva dato questo soprannome ad
Ercole
come all’ uccisore dei furiosi cavalli di Diomede
e il prelodato scrittore, che Teseo volle in ciò seguire l’esempio di
Ercole
, che alla sua volta era stato istitutore dei giuo
te Jolante e talvolta anche Jolao, fu figliuolo di Ificlo e nipote di
Ercole
, e compagno di tutte le sue fatiche. Egli si rese
ndaro — Odi Ismiche — Ode I. trad. di G. Borghi. Allorquando suo zio
Ercole
sposò Megara, figlia di Creonte re di Tebe, Jolao
, e si accinse a combattere l’inesorabile persecutore della stirpe d’
Ercole
. Però non potendo reggere al peso delle armi, tro
Le cronache mitologiche fanno anche menzione di un altro congiunto di
Ercole
, similmente conosciuto sotto il nome di Jolao, il
nomata. ….. Sofocle — Le Trachinie — Tragedia trad. di F. Bellotti.
Ercole
, perdutamente invaghito di lei, a causa della stu
isposa ; ma avendogli Eurito recisamente negata la mano della figlia,
Ercole
sdegnato uccise il re, padre di lei, e dopo d’ av
ra la portò seco. Questa Jole fu la principale ragione della morte di
Ercole
, avendo suscitata la gelosia di Deianira. V. Erco
ne della morte di Ercole, avendo suscitata la gelosia di Deianira. V.
Ercole
. ……. Ercole al padre Per furtiva consorte la ric
e di Ercole, avendo suscitata la gelosia di Deianira. V. Ercole. …….
Ercole
al padre Per furtiva consorte la richiese ; Ma in
famoso masnadiere, che per lung o tempo, desolò il paese di Crotone.
Ercole
lo combattè e l’uccise, ed in memoria di questo f
ibro VI trad. di V. Monti. Tolta in moglie da uno dei tanti figli di
Ercole
per nome Telefo, Laodice fu ben presto abbandonat
legittima sposa. A questo appello che richiedeva un eroico coraggio,
Ercole
si offerse volenteroso e infatti uccise il mostro
mano, Laomedonte si ricuso recisamente a mantenere la data fede, onde
Ercole
sdegnato saccheggiò la città, devastò tutta la co
eo e madre di Anfitrione. Essa prese cura dell’infanzia di suo nipote
Ercole
e lo ritenne presso di sè, per qualche tempo, nel
auri furono quasi distrutti dai Lapiti, alla cui testa erano Teseo ed
Ercole
. 2438. Lara. — Figlia del fiume Almone. Narra la
cronaca che Lepreo d’accordo col re Augia, avesse stabilito di legare
Ercole
, allorchè questi dopo aver nettate le famose stal
be a lui presentato, onde avere la ricompensa promessa. Da quel tempo
Ercole
cercò tutte le occasioni, onde vendicarsi di Lepr
n dato periodo di tempo ; e finalmente a chi avrebbe bevuto più vino.
Ercole
vinse sempre in tutti gli esercizii, per modo che
gli esercizii, per modo che Lepreo, ebbro di collera e di vino, sfidò
Ercole
ad un particolare combattimento, e rimase ucciso
logia, il lago di Lerna è celebre per la famosa Idra che fu uccisa da
Ercole
e che formò una delle dodici fatiche dell’ eroe,
he dell’ eroe, sebbene la cronaca dice, che avendo Iolao accompagnato
Ercole
nel combattimento con l’Idra dalle sette teste, n
el numero delle dodici fatiche, alle quali il destino avea sottoposto
Ercole
, anche l’ uccisione della terribile Idra. V. Erco
o avea sottoposto Ercole, anche l’ uccisione della terribile Idra. V.
Ercole
. Euripide dice, che l’arme della quale Ercole si
ella terribile Idra. V. Ercole. Euripide dice, che l’arme della quale
Ercole
si servì per uccidere il mostro era una falce d’o
altro non era, che la simbolica configurazione d’un sofista nemico di
Ercole
, il quale si scatenò contro l’eroe, e che le sett
o allora la prima volta nella città di Roma. Apolline, Latona, Diana,
Ercole
, Mercurio e Nettuno, et. etc. Tito livio — Stori
o l’erario di Libitina. 2509. Lica. — Giovanetto compagno ed amico di
Ercole
, che lo ebbe carissimo, e che non ostante lo fece
inviatagli da Deianira, e che rese l’eroe furibondo. Ovidio, dice che
Ercole
dopo averlo raggirato varie volte nel vuoto, scag
nitamente la misera Antiope. Lico era anche il nome di un compagno di
Ercole
che lo seguì quando l’eroe combattè contro le Ama
uando l’eroe combattè contro le Amazzoni, per comando di Euristeo. V.
Ercole
: Quando l’ eroe ebbe distrutte le femmine guerri
Tersicore, che la tradizione ci mostra come maestro di Orfeo e poi di
Ercole
, al quale oltre alle conoscenze scientifiche, egl
to fu causa della morte di Lino, imperocchè avendo un giorno sgridato
Ercole
, perchè sbagliava di tuono, questi sdegnato lo pe
l famoso lione Nemeo, la cui uccisione fu una delle dodici imprese di
Ercole
. — V. Ercole. — è quello stesso di cui i poeti de
e Nemeo, la cui uccisione fu una delle dodici imprese di Ercole. — V.
Ercole
. — è quello stesso di cui i poeti della antichità
questa Furia che Giunone ordinò di farsi accompagnare da Iride presso
Ercole
, onde ispirargli quel furore che poi cagionò la m
ina » ivi 1219 Colofone » ivi 1220 Colomba » ivi 1221 Colonne d’
Ercole
» 88 1222 Colossi » ivi 1223 Colosso di Rodi
ivi 1761 Erato » 143 1762 Erceo » ivi 1763 Ercina » ivi 1764
Ercole
» ivi 1765 Ere » 152 1766 Eresidi » ivi 176
2053 Fraude » ivi 2054 Freccie di Apollo » ivi 2055 Freccie di
Ercole
» ivi 2056 Frisso » ivi 2057 Fruttessea » 200
sunta viene comunemente denominata la Madonna di mezz’ Agosto. 26.
Ercole
. — La cui mano possente soffoca i draghi. Ad illu
sù Cristo, scritta da Carlo Dati : « Scherzava nella culla il bambino
Ercole
quasichè si burlasse del gran cimento ; e avendo
entro una nube. Onde camparlo dall’achee saette. 32. Colonne d’
Ercole
. — Nella geografla moderna. Il luogo ove gli anti
la geografla moderna. Il luogo ove gli antichi ponevano le Colonne di
Ercole
è disegnato col nome di Stretto di Gibilterra. Qu
ora direbbesi erculea (benchè vi mancasse, come sappiamo, l’aiuto di
Ercole
che aveva lasciati molto prima i compagni), si es
eazione sostituivano i fantasmi della loro immaginazione. XLVIII
Ercole
Il nome e la forza d’Ercole hanno fama tanto d
della loro immaginazione. XLVIII Ercole Il nome e la forza d’
Ercole
hanno fama tanto divulgata e generale, che non v’
non v’è persona che l’ignori : tant’è vero che il volgo dice che è un
Ercole
chiunque sia dotato di robustezza e forza straord
son tante, perchè tanti furono gli eroi di questo nome, e ad un solo
Ercole
si ascrissero le imprese di tutti. Fra i molti Er
ente si afferma che fossero 12, conosciute sotto il nome di fatiche d’
Ercole
, ed imposte ad esso dal re Euristeo suo cugino ;
come Dea dei parti fece in modo che nascesse prima Euristèo, e perciò
Ercole
fosse a lui sottoposto. Nato che ei fu ed essendo
ittori, e principalmente gli scultori si dilettarono di rappresentare
Ercole
infante che stringe in ciascuna mano un serpente
benevolenza, e per illuder meglio, fattosi recare in cielo il piccolo
Ercole
gli diede del suo proprio latte, che però al parg
eggia tra i poli del mondo, « Galassia sì, che fa dubbiar ben saggi.
Ercole
può dirsi veramente, secondo il linguaggio del Vi
a differenza di ortografia lo dissero Hercules che noi traduciamo per
Ercole
. Chiamavasi anche Alcide, o dall’avo suo Alceo, c
a e per traslato virtù, come affermano gli etimologisti. La forza che
Ercole
manifestò sin dalla prima infanzia andò sempre ta
tibile. Quindi si procurò d’infrenarla e dirigerla coll’eduzione ; ed
Ercole
ebbe maestri ed occupazioni non solo in ogni gene
A questo tempo della sua vita si riferisce il moralissimo racconto di
Ercole
al Bivio, in cui si finge che il giovane eroe, in
prese impostegli da Euristeo, e conosciute sotto il nome di fatiche d’
Ercole
, e poi le altre non meno celebri da lui spontanea
a, e secondo alcuni Mitologi, soffocandolo tra le sue braccia, uccise
Ercole
il Leone della selva Nemea, e gli tolse l’irsuto
oltre la robusta e gigantesca corporatura dell’Eroe fanno riconoscere
Ercole
nelle molte statue che di lui vedonsi ovunque. L’
difficile e pericolosa impresa l’uccidere un tal mostro se ne accorse
Ercole
quando vide raddoppiarsi all’Idra tutte le teste
l’Eroe, voltandosi, fosse ferito dall’Idra il cui veleno era letale.
Ercole
fu costretto a chiamare in aiuto il suo servo o a
Erimanto menava stragi e devastazioni come il cinghiale di Calidonia.
Ercole
da sè solo compiè una più ardua impresa che uccid
Fatica : La Cerva di Mènalo Non sarebbe stata una gran fatica se
Ercole
avesse dovuto uccidere un sì timido animale, che
piedi di bronzo, Euristeo voleva possederla viva ; perciò convenne ad
Ercole
inseguirla per un anno intero, e finalmente la ra
che Calai e Zete ne avevano liberato Fineo. Ma sembra che la fatica d’
Ercole
, riferibile alle Arpie, fosse compiuta prima di q
nfalidi, dall’abitar che facevano presso il lago Stìnfalo in Arcadia.
Ercole
le scacciò da quel territorio, ed esse fuggirono
e Tanai (ora il Don,) quindi nella Cappadocia sul fiume Termodonte.Ad
Ercole
fu imposto di combatter con esse per togliere ad
i si era invogliata Admeta figlia di Euristeo. Coloro che dissero che
Ercole
oltre a togliere il cinto ad Ippolita la uccidess
ita la uccidesse, non pensarono che questa stessa Amazzone fu data da
Ercole
in moglie al suo amico Teseo, e ne nacque Ippolit
i una infezione, tanto lasciandovi quanto asportandone le immondezze.
Ercole
trovò un compenso da valenti ingegneri : deviò il
o ove sia poca nettezza. 8ª Fatica : Il Toro Cretense Dopo che
Ercole
ebbe ucciso il Leon Nemeo e l’Idra di Lerna, e pr
o Diomede Mostri peggiori delle fiere crudeli sono i tiranni ; ed
Ercole
da par suo non li risparmia. Seppe che Diomede re
iventa « Ogni villan che parteggiando viene. » Ci vorrebbe sempre un
Ercole
« Valente di consiglio e pro’ di mano, » come l
e di consiglio e pro’ di mano, » come l’antico, a purgarne la Terra.
Ercole
aveva saputo che nella Spagna esisteva un re di s
poli, e dar, come Diomede, la carni umane in cibo alle sue giovenche.
Ercole
lo uccise e s’impadronì di tutte le mandre, varca
questo viaggio che diede occasione ad altre straordinarie imprese di
Ercole
, non comandate a lui da Euristeo, parleremo fra p
Non più oltre. Fu creduto che fosse questo un avvertimento, che dava
Ercole
ai naviganti, di non avanzarsi nell’Oceano Atlant
nzarsi nell’Atlantico ; e l’iscrizione Non plus ultra delle colonne d’
Ercole
divenne un assioma di cautela e di confine dell’u
te colonnati. Non deve credersi per altro che le così dette colonne d’
Ercole
fossero fatte come quelle delle monete spagnole o
ribil dragone con cento teste pronte all’offesa di chi si accostasse.
Ercole
uccise il dragone, e presi gli aurei pomi, li por
: Il Can Cerbero Questa fatica doveva compiersi nell’Inferno ; ed
Ercole
vi si accinse ben più volentieri che alle altre,
a uno scoglio infernale per restarvi eternamente in corpo e in anima.
Ercole
per questa spedizione, oltre la clava, prese una
sull’economia animale. Dante ci fa supporre che Cerbero trascinato da
Ercole
tentasse di resistere, e puntasse il muso in terr
on voglion seguir chi li tira ; ma l’irresistibil forza del braccio d’
Ercole
lo trascinava suo malgrado, facendogli rimaner pe
sse di Dante89 Oltre le dodici fatiche impostegli da Euristeo, compì
Ercole
di proprio moto e di spontanea volontà anche altr
ombattere : la madre Terra rendevagli novelle forze. Di che accortosi
Ercole
, lo sollevò per aria e lo soffocò tra le sue brac
ro a’confini del suo regno ; ma come e’ se ne discostò per astuzia di
Ercole
, perdè lo Stato e la vita. E ne deduce questo pol
» (Inf., xxxi,v. 142.) Tra i più famosi masnadieri e assassini che
Ercole
uccise è da rammentarsi principalmente il gigante
imo colle, che poi fu detto il Palatino. In questo tempo Caco rubò ad
Ercole
nascostamente (perchè con lui non osava affrontar
avesse indizio dalle orme dei piedi verso qual parte fossero andate.
Ercole
però se ne accorse dai muggiti delle giovenche ru
e narici. Tutti i vicini ne furono talmente contenti, che eressero ad
Ercole
un’ara appellata Massima ed ivi gli fecero sacrif
Massima ed ivi gli fecero sacrifizii come a un Nume. Questo culto per
Ercole
fu accolto e si conservò in appresso in Roma sino
i ebbe a vicino : « Onde cessâr le sue opere biece « Sotto la mazza d’
Ercole
, che forse « Glie ne diè cento, e non sentì le di
entì le diece. » (Inf., xxv, v. 25.) Alcuni Mitologi raccontano che
Ercole
per far riposare Atlante dalla fatica di sostener
o. Non apparisce però da altri fatti o invenzioni della Mitologia che
Ercole
fosse contemporaneo di Perseo. Non staremo a narr
sse contemporaneo di Perseo. Non staremo a narrar la mischia che ebbe
Ercole
coi Centauri, perchè nulla di straordinario vi fu
i posson vedersi in pittura e in scultura ; ed è celebre il gruppo di
Ercole
e del Centauro sotto le loggie dell’Orgagna in Fi
di Troia, dall’esser divorata da un mostro marino, e alla vendetta di
Ercole
perchè non gli furono da quel re spergiuro osserv
e imprese che in appresso racconteremo più a lungo. È tempo ormai che
Ercole
abbia un poco di riposo dalle sue molteplici e so
i e discendenti di Eracle, che è il greco nome, come abbiam detto, di
Ercole
. Ma fra tutte le mogli di lui merita special menz
te le mogli di lui merita special menzione Deia-nira, perchè per essa
Ercole
dovè combattere, per essa dovè morire. Dovè comba
l solo pretendente che non cedesse al nome ed alla fama del valore di
Ercole
, il solo che osò cimentarsi con lui in singolar t
e sotto queste due forme, oltre che in quella di Nume fluviatile ; ma
Ercole
avvezzo a strangolar serpenti fin dalla culla e p
ale Acheloo diede in cambio il cornucopia a lui donato dalle Ninfe93.
Ercole
vincitore e trionfante sposò lietamente Deianira
appena l’ebbe in groppa tentò di rapirla correndo in altra direzione.
Ercole
lo raggiunse con una delle sue freccie tinte nel
quella veste o camicia di Nesso fu in ultimo la causa della morte di
Ercole
, come diremo. Dante ci ricorda questo fatto in du
morì per la bella Deianira, « E fe’ di sè la vendetta egli stesso. »
Ercole
dopo qualche tempo ricominciò la sua vita randagi
inata tunica o camicia, e insieme con altre vesti la mandò al marito.
Ercole
fu trovato dal messaggiero Lica sul monte Oeta ne
glie Ebe Dea della Gioventù. Gli Astronomi antichi diedero il nome di
Ercole
ad una delle costellazioni boreali che è composta
ostellazione. Le Belle Arti non si sono mai stancate a rappresentarci
Ercole
sculto, o dipinto, o inciso. Basterà rammentare l
le Farnese, scultura greca ; l’Hercules furens, gruppo di Canova, ove
Ercole
tenendo sospeso Lica per un piede, sta in atto di
do sospeso Lica per un piede, sta in atto di scagliarlo nel mare, e l’
Ercole
appoggiato alla clava, inciso da Benvenuto Cellin
mordii, avesse un’aureola di poetica gloria non inferiore a quella di
Ercole
; e perciò a forza d’invenzioni favolose splendid
dizione degli Argonauti e nella guerra delle Amazzoni in compagnia di
Ercole
: quindi nacque il proverbio : Non senza Teseo, p
manifesti di gran forza e coraggio ; e sentendo encomiare le gesta di
Ercole
n’ebbe invidia, e agognava di poterlo imitare. Qu
portò sempre come il suo primo trofeo, a imitazione di quel che fece
Ercole
della pelle del Leon Nemeo. In Eleusi vinse ed uc
olta colle Amazzoni colle quali aveva prima combattuto in compagnia d’
Ercole
; e poi, secondo quel che dice Plutarco, « uccise
Plutone ; e Teseo ciecamente lo secondò. Ma, come dicemmo parlando di
Ercole
, Piritoo fu lacerato dal Can Cerbero, e Teseo dov
Ercole, Piritoo fu lacerato dal Can Cerbero, e Teseo dovè soltanto ad
Ercole
la sua liberazione dall’Inferno114. Restano ora d
prima aveva sposato Ippolita regina delle Amazzoni a lui concessa da
Ercole
per averlo aiutato in quella guerra. Da Ippolita
one ; di Atamante re di Tebe era l’ariete col vello d’oro ; Tebano fu
Ercole
, il più forte e il più famigerato degli antichi E
E la spiegazione era questa : Poichè Polinice, essendo discendente d’
Ercole
, portava sulle spalle per distintivo, e quasi per
cidesse l’orca marina che dovea divorarla. In quell’anno stesso aveva
Ercole
abbandonato gli Argonauti sulle coste della Misia
omise ; ma, uccisa che fu l’orca, non volle mantener la promessa ; ed
Ercole
non stette a pregar gli Dei che punissero il re s
l’Eàcide. 2ª Fatalità. — Dovevano aversi nel campo greco le freccie d’
Ercole
, che quest’Eroe morendo lasciò a Filottete coll’o
e portò in Aulide ; ma in pena di aver mancato alla promessa fatta ad
Ercole
, nel maneggiar quelle freccie che erano tinte nel
o, quantunque di sangue greco per parte di padre perchè era figlio di
Ercole
, essendo divenuto re di Misia, regione limitrofa
calcolo di politica per aver nuovamente nel campo greco le freccie d’
Ercole
in adempimento di una delle fatalità di Troia. Fi
olontà della nazione, o per conquista. Quindi sposò Lanassa nipote di
Ercole
, ed ebbe da essa più figli. La fine però di quest
sembri più vera ; ed è questa : che Ulisse volle passar le colonne d’
Ercole
, ossia lo stretto di Gibilterra, per andare in ce
ne (cattivo genio o spirito) ecc. 92. Col titolo di Mègara móglie di
Ercole
esiste in greco un elegantissimo Idillio del poet
che Virgilio nel lib. viii dell’Eneide afferma cantato nelle feste di
Ercole
. 95. Vedasi la canzone di Fulvio Testiintitolata
antichi erano dati ad educare ed istruire (come noi abbiamo detto di
Ercole
e di Giasone, ed ora diciamo di Achille) al Centa
ale è la favola della maggior parte degl’Iddii, Giove, Apollo, Bacco,
Ercole
etc. Filosofiche e sono quelle immaginate da’poet
nno piegarsi a modi molto austeri. Capitolo IIII. Sommario 55.
Ercole
— Egli può considerarsi come un personaggio fanta
i può considerarsi come un personaggio fantastico, ed allegorico. 56.
Ercole
fantasticamente considerato. si espongono e si in
petrano alcuni miti di lui una a’miti di Bellorofonte e di Cadmo. 57.
Ercole
uccide Gerione, a cui la favola da’tre corpi, int
mito e secondo i principii della istoria, e per via di allegorie. 58.
Ercole
uccide Anteo figlio della terra, strozzandolo tra
terpetrazione di questo mito dallo scrittore della Scienza Nuova. 59.
Ercole
uccide Acheloo, che cangiossi prima in serpe. pos
ico personificato con un’allegoria. sviluppo di questa allegoria. 60.
Ercole
personaggio allegorico — Concetti di un inno di O
naggio allegorico — Concetti di un inno di Orfeo, cui scorgesi essere
Ercole
non altro che il Sole. 61. Pruove tratte dalla is
le. 61. Pruove tratte dalla istoria, onde dimostrare sotto il nome di
Ercole
intendersi il sole. 62. Altre pruove tratte dalle
ni di Porfirio e di Macrobio. 63. Esposizione delle dodici fatiche di
Ercole
, e comparazione di esse a ciascun passaggio del S
ne. 71. Conchiusione. ercole, cadmo, sfinge cadmea, giano, pane. 55.
Ercole
— Egli è così detto dal greco Ερακλεης, che deriv
tico, e come di un personaggio allegorico. Sotto il primo aspetto con
Ercole
si volle personificare la natura sempre forte, st
e in ciascun segno dello Zodiaco, ossia costellazioni. 56. E prima di
Ercole
come personaggio fantastico. Così considerato si
lo incendio alla selva Nemea. Era questo un mito, cui s’intendeva che
Ercole
, carattere eroico disgombrando la terra dagl’innu
operta, vi portasse in mezzo la coltura. E con altro mito si disse di
Ercole
di aver ucciso col ferro e col fuoco un’idra, che
la natura nella spoglia della idra. E per questo ancora narrossi, che
Ercole
ancor bambolo strozzasse due colubri, per dare un
o fu svolta la terra, onde chiamarla a coltura. Raccontossi ancora di
Ercole
, che uccidesse un dragone ricoperto di squame e s
dre Anchise, fè dono a Proserpina. 57. Vna delle grandiose fatiche di
Ercole
è ancora la vittoria riportata su di Gerione, a c
che tre corpi di armati, che per tutelare il suo territorio oppose ad
Ercole
; oppure, che egli avesse tre fratelli, cui vives
o che giunge all’orecchio quasi non dissimile al muggito de’bovi. 58.
Ercole
uccide Anteo, che la favola vuole figlio della te
indebolirlo, onde la favola gli attribuiva 60 cubiti di altezza ; ma
Ercole
menandolo in mare, togliendogli di recarsi più a
ra, ove poteva rinfrancarsi con nuovi sussidii, ivi lo fece perire. «
Ercole
, ecco come interpetra questo mito lo scrittore de
ò un giuoco ai greci detto del nodo : ch’è il nodo erculeo, col quale
Ercole
fondò le nazioni eroiche, e per lo quale da’plebe
ni eroiche, e per lo quale da’plebei si pagava agli eroi la decima di
Ercole
, che dovette essere il censo, pianta delle repubb
spese nelle guerre. 59. La favola racconta ancora un combattimento di
Ercole
contro Acheloo. Qnesti che si credeva figlio dell
loo. Qnesti che si credeva figlio dell’Oceano e di Teti, combatte con
Ercole
, onde impalmare Deianira promessagli in isposa, e
e terribilmente sibilando si sforzava cacciare il terrore nel cuor di
Ercole
e prostrarlo. Ercole lo strinse di tanto che stav
ando si sforzava cacciare il terrore nel cuor di Ercole e prostrarlo.
Ercole
lo strinse di tanto che stava per soffocarlo, qua
alle campagne, e continue guerre tra gli Etoli stessi e gli Acarnani.
Ercole
alzando alte dighe a questo fiume, regolonne il c
uella di toro le sue inondazioni ne’campi — con venirgli strappato da
Ercole
un corno il porsi in un solo letto le due corrent
ue ne’campi dalle irrigazioni delle acque di questo fiume. 60. Ora di
Ercole
come personaggio allegorico. E prima di ogni altr
concetti di un’inno, che si vuole di Orfeo, da’quali dimostreremo che
Ercole
in nulla va distinto dal Sole — Ercole, così egli
feo, da’quali dimostreremo che Ercole in nulla va distinto dal Sole —
Ercole
, così egli, di animo grandioso, robusto, forte Ti
utte convengono al sole. A lui s’innalzarono e tempii ed are, e con l’
Ercole
allegorico, che vi si adorava altro non intendeva
llo Zodiaco. 61. E veramente scorgevasi in Megalopoli un simulacro di
Ercole
presso quello del sole ; ed Alessandro il grande
lotta, volle render grazia con un sacrificio e a Giove liberatore, ad
Ercole
, ad Apollo e ad allri Dei del mare, perciocchè Er
liberatore, ad Ercole, ad Apollo e ad allri Dei del mare, perciocchè
Ercole
non andava disgiunto nel culto da tutte queste di
e ad Esculapio ; e quindi i sacerdoti Romani porgevano sacrificii ad
Ercole
, si circondavano le tempia di alloro, dando termi
sorgere e col tramonto del sole. Oltre l’alloro sacro ad Apollo e ad
Ercole
, ebbe questi insieme con quello la cetra e la com
non volgari scrittori. Porfirio vuole, che al Sole fu dato il nome di
Ercole
, descrivendosi il cammino di quello a traverso de
iaco per mezzo di altrettante fatiche che la favole vuole eseguite da
Ercole
. Nè Ercole, diceva Macrobio(2), va estranio dalla
a questo sentimento dalla scuola Pitagorica, in cui fu creduto essere
Ercole
la forza della natura. E per esprimere questa for
lle di Leone, che tante volte si dipingeva tempestata di stelle, onde
Ercole
fu detto ancora Astrochitone, che porta il signif
amo detto, qui esporremo in iscorcio ad una ad una le XII. fatiche di
Ercole
, per compararle con il cammino, che il Sole fa di
ino, che il Sole fa di mese fu mese pe’dodici segni dello Zodiaco. I.
Ercole
uccide il Leone del bosco Nemeo, e si ricuopre de
ria risponde al passar del Sole nel segno dello Zodiaco il Leone. II.
Ercole
uccide la Idra Lernea, che si voleva di sette tes
ione della Vergine, denominata Lernea, chè era venerata a Lerno. III.
Ercole
accolto in ospitalità dal Centauro Chirone uccide
ata dell’ Orsa detta ancora il Parco, o lo animale di Erimante. IIII.
Ercole
raggiunge nel corso e prende una cerva dalle corn
la costellazione detta Calliope, che vien dispinta come una cerva. V.
Ercole
disperde gli uccelli Stinfalidi, così detti dal l
il Cigno, e l’ Aquila, che si dissero esser trafitti dalle frecce di
Ercole
. VI. Ercole montando sul cavallo Arione giunge su
l’ Aquila, che si dissero esser trafitti dalle frecce di Ercole. VI.
Ercole
montando sul cavallo Arione giunge su le sponde d
avanza il capo su l’Aquario, ovvero Euristeo figlio di Cirene. VIII.
Ercole
scendendo su la nave Argo per la conquista del ve
al levarsi di Medusa, e dal tramontare della regina Cassiopea. XIIII.
Ercole
monda le stalle di Augia, figlio del Sole, o come
o, e la sorgente è tra le mani di Aristeo, figlio del fiume Peneo. X.
Ercole
vince Gerione, cui la favola da tre corpi, e ne c
lle Pleiadi, e da quello del Boaro, conduttore dei buoi di Icaro. XI.
Ercole
trionfa di un cane spaventoso dalla coda di serpe
ar del sole nei Gemini, indicato dal tramonto del cane Frocione. XII.
Ercole
trascorrendo l’Esperia toglie i pomi del giardino
a su di un’altare al levarsi del Pastore e della sua gregge, e quando
Ercole
declina verso le regioni occidentali, che van den
ale egli ingannò assumendo la sembianza dello stesso Anfitrione, ebbe
Ercole
. Oltracciò s’ unì egli sotto alla forma di Satiro
o di Marte, secondo Esiodo, fu anche Cigno, il quale fu poi ucciso da
Ercole
nella Focide in occasione che nel bosco Pagaseo v
moglie di Marte. E tra le divinità riponevasi ancor la Vittoria, cui
Ercole
disse figlia di Pallante e di Stige, e che rappre
armi, e scudi egualmente maravigliosi fece egli, secondo Esiodo, per
Ercole
ad istanza di Giove, e secondo Virgilio, per Enea
e generosamente a ciò offerta, egli fu risanato, ed Alceste fu poi da
Ercole
tratta fuor dell’ l’ Inferno, dopo avervi incaten
ell’ oracolo dovette esporre la figlia Esione, che fu poi liberata da
Ercole
. In Frigia fu Apollo dal Satiro Marsia sfidato a
ani, che spesso invocando nelle asserzioni e ne’ giuramenti, come pur
Ercole
, Castore e Polluce, onde vennero Medius Fidius, M
uesti oltre Esculapio, e Romolo o Quirino, de’ quali abbiam detto, ed
Ercole
, Castore, Polluce ed Enea, dei quali diremo appre
aggieri. Cariddi fu prima una donna voracissima, che avendo rubato ad
Ercole
certi buoi, secondo alcuni, da lui fu uccisa, e s
re un avoltoio: il quale tormento Prometeo soffrir dovette, finchè da
Ercole
pur con assenso di Giove medesimo, non ne fu libe
Capo II. Di Ercole. Il più celebre fra i Semidei e gli Eroi fu
Ercole
figlio di Giove e di Alcmena moglie di Anfitrione
i Alcmena moglie di Anfitrione, il quale era figlio di Alceo, onde ad
Ercole
per fu dato il nome di Alcide. Giove per ingannar
sso Anfitrione, da cui Alcmena concepì Ificlo, che nacque gemello con
Ercole
. Era nel medesimo tempo la moglie di Stenelo re d
a di Euristeo, che venne alla luce di sette mesi, e ritardò quella di
Ercole
fino al decimo mese. Anzi, secondo Ovidio, Alcmen
one, dopo avere in donnola trasformata Galantide, impaziente di veder
Ercole
estinto, il fè assalire in culla da due serpenti,
ora a Minerva di placare Giunone, sicchè si arrese fin anche a nutrir
Ercole
col proprio latte; ed essendosi porzione di quest
e dalle gocce che ne caddero in terra spuntarono i gigli. Ma allorchè
Ercole
fu cresciuto, tornato Giunone all’ antico sdegno,
coli onde alla fine perisse. Dodici sono le principali imprese, a cui
Ercole
fu da Euristeo obbligalo, le quali perciò comunem
obbligalo, le quali perciò comunemente son dette le dodici fatiche di
Ercole
. 1. Ei dovette combattere il terribil Leone figli
e e da Echidna. Le donne di Eripilo insofferenti di veder condotte da
Ercole
queste vacche pe’ loro campi furon esse medesime
erra, nacque l’ aconito. Oltre le qui accennate, più altre imprese di
Ercole
si raccontano; ma egli è comari sentimento che mo
ila e Calpe, e formando lo stretto che or chiamasi di Gibilterra, ove
Ercole
per monumento piantò due colonne, su cui era scri
tleti costringevano gli ospiti a lottar seco, e vinti gli uccidevano;
Ercole
con lor provandosi li superò, ed ambedue li mise
mino, le chiuse in una caverna del monte Aventino, dov’ ei si; stava,
Ercole
sulle prime ingannato dall’ orme non seppe trovar
no di Egitto sacrificava empiamente a Nettuno suo padre i forastieri.
Ercole
colà recatosi il prese e l’ immolò sul medesimo a
li della razza di quei del Sole, che in ricompensa gli avea promessi,
Ercole
espugnò Troia, uccise il perfido re, e diede Esio
ato rapito nella Bitinia, mentre era sceso per bere al fiume Ascanio,
Ercole
inconsolabile l’ andò cercando per tutte quelle c
tersi trasformare a suo talento. Di ciò orgoglioso volle provarsi con
Ercole
, e con lui combattendo sotto varie forme, da ulti
lui combattendo sotto varie forme, da ultimo cangiossi in aquila. Ma
Ercole
lo ferì di saetta in un’ ala, e quagli cadendo fe
heloo figlio dell’ Oceano e della Terra, il quale venne a tenzone con
Ercole
. Per Deianira figlia di Eneo re di Calidania e so
ra figlia di Eneo re di Calidania e sorella di Meleagro; atterrato da
Ercole
egli mutossi prima in serpente, poi afferrato da
e strozzato si cangiò in toro; ma essendogli sotto di questa forma da
Ercole
strappato un corno, fu alla fine costretto a cede
a Amaltea, intorno a cui veggasi il capo III della prima parte. Ma fu
Ercole
in procinto di perdere il fruito della sua vittor
eleno dell’ Idra, dandole a credere che con quella avrebbe richiamato
Ercole
all’ amor suo qualor le fosse infedele; ma essa i
cole all’ amor suo qualor le fosse infedele; ma essa invece fu poi ad
Ercole
cagion di morte, come tra poco vedremo. Prima mog
all’ amor suo, come il Centauro le avea promesso; ma invece allorchè
Ercole
l’ ebbe indossata, si senti preso da un interno a
ecrepita, fosse di nuovo alla giovinezza restituito. Dopo la morte di
Ercole
, essendosi Illo, figlio di lui nato da Deianira,
e ancora Teseo, del quale altri tacciono: e unito crasi ad essi ancor
Ercole
; ma perduto Ila nella Misia, ivi poi si rimase pe
agli Argonauti nel lor viaggio. Mentre stava esaminando le saette di
Ercole
tinte dal sangue dell’ Idra, una che a caso il fe
glielo mandasse. Teseo di questa spada fornito, emulando le glorie di
Ercole
, si diede prima, com’ esso, a purgare la terra da
mini malvagi. Trasse a morte vicino a Maratona il terribile toro, che
Ercole
avea condotto da Creta ad Euristeo, e che questi
i seppellire gli Argivi morti in quella guerra; e avendo accompagnato
Ercole
nella spedizione contro le Amazoni, ebbe da esso
nnato a seder immobile sopra di un sasso, finchè ne venne liberato da
Ercole
. Vuolsi però da molti che questa Proserpina fosse
too, il primo fu ucciso, il secondo imprigionato, e campato poscia da
Ercole
. Tornato in Atene si diede Teseo ad unire in una
tere Esione, che liberata dal mostro marino era stata via condotta da
Ercole
, e data a Telamone figlio di Eaco e re di Salamin
bbe, e l’ indusse a partire con seco. Filottete era stato compagno di
Ercole
, e testimonio della morte di lui. Ercole volle ch
ottete era stato compagno di Ercole, e testimonio della morte di lui.
Ercole
volle che le sue frecce tinte del sangue dell’ Id
l’ oracolo, essere necessarie all’ espugnazione di Troia le frecce di
Ercole
, costrinsero Filottete a scoprire dov’ egli fosse
li seco preso l’ aveano, perchè egli solo trattar sapeva le frecce di
Ercole
, furon costretti a lasciarlo in Lenno, dove Uliss
ce Minosse; le pene di Tizio, di Tantalo, di Sisifo, e l’ immagine di
Ercole
. Tornato a Circe, e data sepoltura ad Elpenore, a
o a mangiarsi le proprie carni. Parte I. Capo XIV. Acheloo è vinto da
Ercole
. Parte II. Capo II. La ninfa Loto; e Driope sono
giate in loto. Parte I. Capo XVI. Giolao figlio d’ Ificlo e nipote di
Ercole
ad istanza di lui è da Ebe restituito alla giovin
to ad esporre la figlia Esione. Parte I. Capo X. Esione è liberata da
Ercole
, il quale frodato egli pure de’ promessi cavalli,
. Parte I. Capo XVII. Periclimeno trasformato in aquila è trafitto da
Ercole
. Parte II. Capo II. Achille uccide Cigno figlio d
ti, e i Sabini ne sono respinti. Miscelo figlio di Alemone Argivo, da
Ercole
in sogno è avvisatoci abbandonare la patria, malg
fiume Esare in Calabria. È preso dagli Argivi e tratto in giudizio ma
Ercole
fa che nell’ urna dei giudici i calcoli diventino
e è verosimile che i falsi Dei o Idoli chiamati Giove, Apollo, Bacco,
Ercole
ec. fossero stati in origine uomini distinti dagl
, cioè tutte le divinità supposte prole di un Nume o di una Dea, come
Ercole
, Esculapio, Castore, Polluce, ec., e con essi gli
li gridava : Coraggio, figlio mio, coraggio ! Alcuni attribuiscono ad
Ercole
(364) questo generoso contegno verso l’impaurito
lla giustizia avrebbe trionfato di quella della tirannide ; e infatti
Ercole
, (364) figlio dello stesso Giove, con l’andar del
ell’Argolide, ebbe favori dalla di lui moglie Alcmena, che fu madre d’
Ercole
(364). 75. Si cangiò in pioggia d’oro per penetra
Fudminante, Vendicatore, Vincitore, Dio delle mosche, perchè, mentre
Ercole
sacrificava agli Dei, fu assalito da uno sciame d
felice principessa era già stata incatenata sopra uno scoglio, quando
Ercole
(364), approdatovi con gli Argonauti (452), giuns
e tanto snelli che correvan sull’acqua ; ma dopo la vittoria negò ad
Ercole
il meritato premio : laonde l’eroe, pieno di gius
lirici, e fu quegli che insegnò a sonare la lira ad Orfeo (469) e ad
Ercole
(364) ; il quale Ercole, se volessimo credere all
insegnò a sonare la lira ad Orfeo (469) e ad Ercole (364) ; il quale
Ercole
, se volessimo credere alla favola, offeso da una
203. Cariddi, figlia di Nettuno e della Terra, involò alcuni bovi ad
Ercole
; e Giove (63) volle fulminarla in pena della sua
elle isole Canarie o Fortunate, od anche in vicinanza delle colonne d’
Ercole
nelle fertili campagne della Betica. 43 217. I
bramose gole quelle che accennavano di volerne uscire. Raccontano che
Ercole
(364) lo incatenò e se lo tirò dietro fino sulla
si trovò alla spedizione di Colchide ed alla presa di Troja fatta da
Ercole
sotto il regno di Laomedonte, ed ebbe la gloria d
r la prima breccia nelle mura di quella città e d’ entrarvi il primo.
Ercole
in premio del suo coraggio gli fece sposare la fi
si, e che ogni paese abbia voluto fregiarsi così d’un Marte come d’un
Ercole
(364). Quindi i mitologi ne hanno segnalati parec
di questa Dea aveva ingannato Giove facendo nascere Euristeo prima d’
Ercole
; e il padre degli Dei sdegnato afferrò Atéa pei
avevano meritato onori divini, quali furono tra i più noti : Perseo,
Ercole
, Giasone, Teseo, Castore e Polluce, Bellerofonte,
tellazioni settentrionali con Andromeda, Cassiopea e Cefeo (361).
Ercole
o Alcide. 364. Ercole ed Euristeo nacquero da
con Andromeda, Cassiopea e Cefeo (361). Ercole o Alcide. 364.
Ercole
ed Euristeo nacquero da Alcmena moglie d’Anfitrio
guerra. Giove (63), che amava Alcmena, volle pigliarsi special cura d’
Ercole
, e lo adottò per figliuolo. 365. Giunone (85), se
. Giunone (85), sempre gelosa di tutto, si apparecchiò a perseguitare
Ercole
, forzando Giove a giurar per lo Stige che il prim
altro ; quindi usò ogni arte perchè Euristeo venisse al mondo prima d’
Ercole
, ed il protetto di Giove fosse sottoposto al frat
osto al fratello per decreto del Fato. Così accadde ; ma non fu paga.
Ercole
era in fasce, ed ella mandò due serpenti a divora
zione di questo fatto : « Tra le opere di Zeusi, bellissimo fu tenuto
Ercole
in culla, strangolante i dragoni, sendo ivi prese
l giovane Filostrato nelle Immagini. Scherzava nella culla il bambino
Ercole
, quasi che si burlasse del gran cimento ; e avend
o seno il famoso pargolo per farlo diventare immortale ; e che allora
Ercole
, versandone alcune gocce, originasse in cielo que
oro ignoranza in fatto d’astronomia. 367. Parecchi furono i maestri d’
Ercole
, poichè imparò a trar d’arco da Radamanto (230) o
e la medicina, e da Lino (121) gli fu insegnato suonar la lira. 368.
Ercole
ebbe gran numero di discendenti chiamati Eraclidi
o è che Euristeo, per suggerimento di Giunone (85), aveva ordinato ad
Ercole
di affrontare i pericoli più imminenti, confidand
Ercole non poteva disobbedire, originò le così dette dodici fatiche d’
Ercole
. E qui convien rammentare come la prima giovinezz
fatiche d’Ercole. E qui convien rammentare come la prima giovinezza d’
Ercole
ed il suo accingersi a tali imprese, abbia sommin
fanno aspetta… (Dante, Purg. c. IV.) E da ciò ha origine la favola d’
Ercole
al bivio, il quale, sdegnando Venere, e seguitand
esser fatto immortale. Alcuni poi sono di sentimento che le fatiche d’
Ercole
sieno un’allegoria di quelle che l’agricoltore de
grandezza erasi rifugiato nella foresta Nemea, e devastava il paese.
Ercole
assali quel mostro, e dopo lunga e perigliosa bat
no più tremende, a meno che non si mettesse il fuoco sulla piaga ; ma
Ercole
con un solo colpo di clava le schiacciò tutte, e
enti velenosi che desolavano quei luoghi, e parevano indestruttibili.
Ercole
immaginò di dar fuoco alle macchie dove s’annidav
tanava nel monte Erimanto, devastava tutta la campagna circonvicina :
Ercole
lo agguantò vivo, e lo trasse ad Euristeo, che al
oro, e tanto agile al corso, che niuno aveva mai potuto raggiungerla.
Ercole
, scansando di ferirla con le sue frecce perchè er
ale in Arcadia, e distruggevano i greggi e le mèssi dei vicini paesi.
Ercole
gli esterminò con le sue frecce ; ed erano tanti
mi, e non facevano conto alcuno dei figli maschi. Euristeo comandò ad
Ercole
di soggiogarle e di recargli la cintura d’Ippolit
Busiride, s’erano dati a commettere ogni sorta di scelleraggini ; ed
Ercole
purgò la terra da quei nefandi. 377. Diomede, re
fuoco dalla bocca ; e correva voce ch’ei li nutrisse di carne umana.
Ercole
corse ad assalir Diomede, lo vinse, e lo dette a
eltà delle figlie d’Atlante (362), le fece rapire da’suoi pirati ; ma
Ercole
inseguì i rapitori, gli uccise, e andò in Spagna
do in su la venenosa forca Che a guisa di scorpion la punta armava.
Ercole
uccise Gerione e tutti i suoi sgherri, e gli tols
non erano state ripulite, sicchè appestavano d’ogn’intorno il paese.
Ercole
, per rimediare con efficacia a tal guaio, deviò i
nosse (228) un furiosissimo toro che gettava fiamme dalle narici ; ma
Ercole
fece una delle maggiori prove di valore domandolo
andolo e liberando la Grecia dall’esterminio. 382. Euristeo impose ad
Ercole
di andare a prendere i pomi d’oro del giardino di
con cento teste, e che nel tempo stesso mandava cento diversi sibili.
Ercole
uccise il drago, e recò ad Euristeo l’ambito teso
ico Piritoo per involare Proserpina (53), e vi restò prigioniero ; ma
Ercole
accorse ad incatenare il Cerbero (226), e potè co
on fine delle dodici fatiche, ma non contento dell’acquistata gloria,
Ercole
si pose a percorrere la terra con intenzione di l
bricata Roma. Ebbe costui tanta audacia da rubare alcuni dei bovi che
Ercole
avea tolti a Gerione e condotti in Italia a pasce
furto facendoli camminare all’indietro nel tradurli alla sua caverna,
Ercole
, ignorando l’autore di questa perfidia, si appare
i ebbe a vicino ; Onde cessâr le sue opere biece 84 Sotto la mazza d’
Ercole
, che forse Gliene diè cento, e non senti le diece
lestava tutti i viaggiatori che attraversavano le sabbie della Libia.
Ercole
, offeso da questo mostro, lo assalì, e lo atterrò
dì riuniti in gran numero s’argomentarono niente meno che d’assalire
Ercole
che s’era addormentato sulla spiaggia dopo la sua
’una città. Le due ali dell’esercito si precipitarono sulle braccia d’
Ercole
; il centro s’avventò alla testa, ed i bersaglier
osi, all’età lontane i nomi vostri E celebrati e riveriti andranno.
Ercole
giunse in Tessaglia nello stesso giorno di questo
tene che lo tenevano avvinto sul monte Caucaso. 390. Essendo arrivato
Ercole
insino a Gades (la moderna Cadice), e credendosi
o lo stretto di Gibilterra. Quelle montagne furono dette le Colonne d’
Ercole
, ed egli vi scolpì l’iscrizione : Nec plus ultra
o, trad. del Borghi.) 391. Tanta gloria non bastò per render mite ad
Ercole
l’implacabile Dea ; chè anzi inasprita l’ira da n
mpedito gli amici. 392. Giunone (85) sempre più indispettita in veder
Ercole
trionfare di tutti i nemici, ed uscir vittorioso
giori, commise ad Amore la sua vendetta. Questo Dio svegliò allora in
Ercole
una passione così sfrenata per Onfale regina di L
, principessa già fidanzata ad Acheloo figlio del Sole e della Terra.
Ercole
vinse il rivale in singoiar battaglia, inonorata
ora in serpente, ora in toro, ora in uomo con testa e corna di bove.
Ercole
gli staccò uno di questi corni che fu raccolto da
di frutti, e divenne anch’esso il Corno dell’abbondanza. 85 Dopo che
Ercole
ebbe sposato Dejanira volle condurla con, sè, qua
ntauro Nesso, e gli propose di tragittar Dejanira sopra il suo dorso.
Ercole
accettò il favore, e fu il primo a traversare il
Dejanira una tonaca bagnata col suo sangue, facendole credere che se
Ercole
volesse mai indossarla, non avrebbe più amato alt
i masnadieri e i tiranni. Dejanira fu tanto addolorata della morte d’
Ercole
, che si privò della vita. 399. Ercole fu annovera
tanto addolorata della morte d’ Ercole, che si privò della vita. 399.
Ercole
fu annoverato fra gli Dei, e accolto in cielo, do
o dei quali, tra’ più celebri in Roma, era detto il Tempio del grand’
Ercole
. 400. Questo Eroe spesso è chiamato Alcide, oss
cide, ossia figlio d’ Alceo, che era suo avo materno. Ebbe il nome d’
Ercole
dopo avere strangolato i due serpenti mandatigli
le sue fronde scendendo all’ Inferno. Passa molta somiglianza tra l’
Ercole
greco e l’ Osiride egiziano (690, 691), ed in amb
cò nel borgo di Trezene nell’ Argolide. Fu parente e contemporaneo d’
Ercole
(364). 403. Ma alcuni poeti gli danno per padre N
tene, risolse di mostrarsene degno ; e poichè la gloria e le virtù d’
Ercole
(364) infiammavano il suo coraggio, si propose d’
auri, i quali avvinazzati si abbandonarono a colpevoli insolenze ; ma
Ercole
(368) e Teseo non lasciarono impunita la loro aud
le sponde del Termodonte incontro alle Amazzoili (373), per aver come
Ercole
la gloria di vincerle. Infatti la difficile impre
der sè stesso, restò prigione e fu tenuto in catene, finchè non scese
Ercole
(383) a liberarlo. Nel tempo di questa prigionia
letto capitano, e lo accompagnarono Admeto, Teseo, Castore e Polluce,
Ercole
che non potè continuare il viaggio perchè il suo
ppe impedire uno scandalo così grande : Nettuno (185), Apollo (96) ed
Ercole
(364), che volevano vendicarsi delle antiche offe
sti il prode Achille (536) ; 2° Che i Greci possedessero le frecce d’
Ercole
(364) ; 3° Che rapissero da Troja il Palladio, st
nte bisognava che i Greci avessero nella loro armata Telefo figlio d’
Ercole
e re di Misia. 522. Già da dieci anni durava l’as
u uno dei più celebri eroi nell’esercito greco. Essendo stato amico d’
Ercole
(364) aveva ereditato le sue frecce ; ma un giura
ecce gli cadde appunto sul piede col quale aveva additata la tomba d’
Ercole
, e vi produsse una piaga da cui esalava un fetore
sfidarlo a singolare battaglia, e restò ucciso con una delle frecce d’
Ercole
, che ferivano sempre mortalmente per essere state
dodici figli di Nereo e di Cloride, il solo che sfuggisse ai colpi d’
Ercole
(364) quand’ egli punì la sua famiglia d’aver pre
guardo Ettore che perplesso ivi si tenne. (Foscolo, Le Grazie.) 562.
Ercole
(364). essendo andato a far visita a Telamone che
ch’ ei soleva portare per sua difesa. Nacque infatti il fanciullo, ed
Ercole
, avvolgendolo entro la pelle del leone, lo rese i
ne il luogo dove questa pelle era stata sbranata dalla ferita con che
Ercole
aveva ucciso la belva. 563. Ajace mostrò dunque m
nto, fiume della Troade. 4° Fece risolvere Telefo (521), figliuolo d’
Ercole
, a trasferirsi nel campo dei Greci ; la quale imp
nemico, seppe indurlo a seguirlo all’assedio di Troja con le frecce d’
Ercole
(364). 571. Dopo che Ulisse ebbe sostenuto le fat
uccesse a suo padre Laomedonte (106) ; rifabbricò la città ruinata da
Ercole
(368), e rese floridissimi i suoi stati ; ma il r
e a Salamina a richiedere Esione (518) sorella di lui stata rapita da
Ercole
. Allora, a istigazion di Minerva, di Giunone e di
re di donne. 603. Ferito a morte da Filotlete (546) con una freccia d’
Ercole
(368), Paride si fece recar subito sul monte Ida
tetto da Venere (170), che gli aveva regalato tre pomi d’oro colti da
Ercole
(368) nel giardino delle Esperidi.120 642. Ecco
i Argonauti (452), ed avevano le ali che crebbero loro con i capelli.
Ercole
(364) gli uccise perchè non avevano voluto che la
attro specie : Olimpici, sacri a Giove ; Pitii, ad Apollo : Nemei, ad
Ercole
; ed Ismici a Nettuno. Nell’Attica poi usavano i
ù luoghi e Strabone nel libro VIII, ne attribuiscono l’istituzione ad
Ercole
(364), il quale dopo aver debellato Augia (380) r
ia dell’ucciso Archemoro, furono ripristinati e consacrati a Giove da
Ercole
dopo la sua vittoria contro il famoso leone (370)
turgidi muscoli in quel modo che gli scultori sogliono rappresentare
Ercole
. Faone, senza ritardo, gettò animosamente ad un s
cioè Castore e Polluce (441), nè manca chi li dichiari Apollo (96) ed
Ercole
(364). 680. Il Cancro, ossia gambero, esprime il
la mitologia dice che fu quel gambero mandato da Giunone (85) contro
Ercole
, mentr’egli combatteva l’idra di Lerna (371). L’a
combatteva l’idra di Lerna (371). L’animale lo morse in un piede, ma
Ercole
lo uccise, e Giunone lo pose in cielo. 681. Ognun
; e questo dicono fosse il leone della foresta Nemea (370) ucciso da
Ercole
. 682. La Vergine, la qual si dipinge con una spi
rnare i suoi stati per lui, e dandole Mercurio (160) per consigliere,
Ercole
(364) per generale, e per ministro Argo (89) suo
Platone. Di qui Orfeo, Teseo e Piritoo scesero nell’ Inferno ; di qui
Ercole
trasse il Cerbero per condurlo ad Euristeo. 43.
e che straripando apeaso inondava e desolava Io campagne dell’Etolia.
Ercole
vi fece alzare argini, e rese più uniforme il cor
suo corso, e quella in toro i danni cagionati dai suoi straripamenti.
Ercole
gli staccò un corno, ossia riunì in un sol letto
fatti, svisati poi dalla tradizione e dalla poetica fantasia ; e che
Ercole
, Teseo, Dedalo ec., doverono essere benemeriti de
Per compagnia. 106. I suoi segni. Intende delle cosi delle colonne d’
Ercole
, che sono il monte Abila in Affrica e il monte Ca
(nota). Alceste, esempio d’amor coniugale, 388. Alcide, soprannome d’
Ercole
, 400. Alcimide, 670. Alcinoo, re di Corcira, padr
Alcioni, uccelli, 205. Alcitoo, re di Megara, 229. Alcmena, madre di
Ercole
, 74, 364. Alcmeone, figlio di Anfiarao, uno dei s
in cielo, 77. Amatunta, V. Cipro. Amazzoni, donne guerriere vinte da
Ercole
, 375 ; — vinte da Teseo, 432. Ambrosia, cibo degl
delle Parche, 235. Atteone, cangiato in cervo, 138. Augia, punito da
Ercole
, 380. Aulide, 529. Aurora, moglie di Titone, 112
ture, 421 ; — sua abilità, 422 ; — sua morte, 423. Deianira, amata da
Ercole
, 393 ; — Nesso tenta rapirla, 394 ; — cagione del
a Ercole, 393 ; — Nesso tenta rapirla, 394 ; — cagione della morte di
Ercole
, 395-398. Deidamia, figlia di Licomede, 537. Deif
ilosofo 658 2°. Epimeteo, sposa Pandora, 73. Eraclidi, discendenti di
Ercole
, 368. Erato, una delle nove Muse, 274, e seg. Er
discendenti di Ercole, 368. Erato, una delle nove Muse, 274, e seg.
Ercole
. Sua nascita. 364 ; — odio di Giunone contro di l
6 ; — sua educazione, 367 ; — suoi figli, 368 ; — le dodici fatiche d’
Ercole
, 369 e seg. ; — percorre l’universo, 384 ; — puni
dre di Giasono, 448. Esperia, Italia, 610. Esperidi (le tre sorelle).
Ercole
uccide il mostro che custodiva l’ingresso del lor
; sue avventure nell’inferno, e sua morte, 470. Euristeo, fratello d’
Ercole
, 364. Euriteo, 396. Eurito, 367. Euro, vento di
Ippodromio, 212. Ippolita, regina delle Amazzoni fatta prigioniera da
Ercole
, 375 ; — sposa Teseo, 432. Ippolito, figlio di Te
, divinità allegorica, 341 2°. Libica (sibilla), 665. Lica, ucciso da
Ercole
, 397. Licaone. Sua istoria, 78. Licisia, 670. Lic
delle Gorgoni, 357. Megapento, figlio di Preto, 363. Megara, moglie d’
Ercole
, 391. Megera, una delle Furie, 232. Melampo, 92.
ena, 601 ; — combatte con Menelao, 602 : — è ucciso con una freccia d’
Ercole
, 603. Parnaso, monte sacro alle Muse, 123. Parten
ndinella, 638. Prometeo. Sua audacia punita, 70, 71 ; — è liberato da
Ercole
, 71, 389. Proserpina. Sua nascita, 52 ; — rapita
59 (nota). R Radamanto, giudice dell’Inferno, 230 ; — istruisce
Ercole
, 367. Rea, nome di Cibele, 42. Rea-Silvia, sacerd
acia, 60, nota 1. Telamone, padre d’Ajace, 229, 561. Telefo, figlio d’
Ercole
, 570 4°. Telegono, figlio d’ Ulisse, 582. Telemac
esser nati da un Dio, ed una mortale, o da un Uomo, ed una Dea, come
Ercole
, Castore, e Polluce, e tanti altri. Parleremo in
guerra ci voleva la destra di un uomo : Giove a tal tempo si servì di
Ercole
, che diede non equivoci contrassegni del suo valo
sarebbe stata la vittima infelice, se non fosse sopraggiuuto a tempo
Ercole
per salvarla. Laomedonte l’aveva promessa in ispo
ma essendosi fatta cadere sopra di un piede una freccia avvelenata di
Ercole
, provò un dolore tanto sensibile che cercò in gra
udele, che dava addosso, o assassinava i passeggleri. Fu ammazzata da
Ercole
, al quale aveva rubato alcuni bovi : indi cangiat
e la meraviglia degli uomini. Così nella prima classe bisogna situar
Ercole
, Perseo, Cadmo, Castore, e Polluce, ec. Alla seco
vegnente divorato di nuovo. Eterno sarebbe stato il suo supplizio, se
Ercole
che si trovò di là passando, non lo avesse libera
eseo. Volendo questo Eroe fin dalla fanciullezza imitare il valore di
Ercole
, e ritrovandosi nella Corte di Piteo re di Trezen
o occasioni per accrescere la riputazione che godeva. In compagnia di
Ercole
fece la guerra alle Amazoni, donne sommamente gue
o vivo, e condannato a restar per sempre nel Tartaro. Per sua fortuna
Ercole
gli ottenne di potere abbreviare la sua pena. Tes
nel breve corso di un giorno. L’impresa avrebbe sgomentato lo stesso
Ercole
: e Giasone ci avrebbe perduta la vita, se Minerv
iva, fu schiacciato dalla caduta di una trave che si era staccata.
Ercole
. Nacque quest’Eroe da Alcmena, e da Giove, che l
venuto un Eroe, irritata Giunone spiegò un odio implacabile contro di
Ercole
, detto anche Alcide, perchè nipote di Alcèo. Stan
Dea gli aizzò due serpi per farlo affogare. In questo rincontro fece
Ercole
conoscere di esser egli figliuolo di Giove, avend
prese cura della sua educazione, che fu qual si conveniva ad un Eroe.
Ercole
gli mostrò tutta la gratitudine, avendo liberata
ltrettante teste spaventevoli rinascendo a misura, che si tagliavano.
Ercole
le sterminò coll’ajuto di Jolo suo cugino, a cui
ngue di quest’Idra, che conteneva un veleno potentissimo. Per mano di
Ercole
caddero caddero altresì gli augelli straordinarj
corna di oro, che per un anno intero inseguì. Fu ucciso parimente da
Ercole
il famoso cinghiale di Erimanto che trasportò viv
agrificato un bove di maravigliosa bellezza, come gli aveva promesso.
Ercole
vinse anche questo mostro. Punì questo Eroe anche
alde dell’Aventino1. Questo insigne, ma accorto ladrone nel rubare ad
Ercole
alcuni bovi ebbe l’avvertenza di condurli nella s
doli per la coda per non far conoscere la strada che avevano battuta.
Ercole
li avrebbe affatto perduti, se non avesse udito i
o il muggìto de’ bovi. Pagò Caco la pena del suo delitto : si riprese
Ercole
i bovi, ed uccise l’indegno ladrone. Stupenda è l
a Nettuno suo padre d’innalzargli un tempio di cranj, ed ossa umane.
Ercole
andò a fargli una visita, gli diede addosso, e lo
pigliava nuove forze Antèo sempre che la toccava ; del che avvedutosi
Ercole
lo tenne sospeso in aria finchè spirò l’ultimo fi
Pigmei per vendicare la morte di Antèo loro re si affollò intorno di
Ercole
, che ridendo li pose in fuga. Questo Eroe diseese
funerali di questa grande Eroina, esempio dell’amor conjugale, arrivò
Ercole
alla corte di Admeto. Commosso dalla sposizione d
oppiata ad un uomo, che aveva ammazzato di propria mano i suoi figli.
Ercole
che fra le sue virtù non contava la pazienza, cre
di Eurito : suo figlio Ifito, che volle reclamarli, cadde vittima di
Ercole
. Il suo rimorso avendo costretto Ercole a consult
reclamarli, cadde vittima di Ercole. Il suo rimorso avendo costretto
Ercole
a consultare l’oracolo, gli fu risposto, che l’uc
suo delitto a solo patto che si fosse pubblicamente lasciato vendere.
Ercole
vi acconsentì, e diventò schiavo di Onfale regina
veno. Nesso gli avrebbe nel passaggio del fiume involato la sposa, se
Ercole
non lo avesse arrestato con una freceia avvelenat
ielo. Filottete. Filottete figliuolo di Peano mercè l’amicizia di
Ercole
fu collocato nel numero degli Eroi. Dicemmo già c
o battendo col piede la terra, in quel luogo ove stavano le ceneri di
Ercole
: ma gli Dei lo punirono egualmente che se avesse
to comandava, che si cercassero le frecce di Filottete lasciategli da
Ercole
, che i Greci avevano vilmente abbandonato, come s
fiume Xanto. Trovò anche la maniera di far venire Telefo figliuolo di
Ercole
ferito da Achille con un colpo di lancia, e che s
o tempio fosse stato rifatto e ristorato, vivendo Tiberio. XII.
Ercole
. Merita quì in certo modo di farsi menzione d
XII. Ercole. Merita quì in certo modo di farsi menzione di
Ercole
. Le centinaja di statuette e di marmo, e di bronz
ti e gl’Iddj tutelari della Patria. Attesta il Pontano, che ritornato
Ercole
vittorioso dalla Spagna, ed ucciso il famoso ladr
Eraclea nella magna Grecia, chiamasi in Napoli vico Eraclio, o sia di
Ercole
, una straduccia nelle vicinanze della Chiesa di S
esa di S. Agostino Maggiore. L’antico Ercolano, oggi Resina, vanta da
Ercole
la sua origine, come altresì il Portico di Ercole
gi Resina, vanta da Ercole la sua origine, come altresì il Portico di
Ercole
, Portici, di cui parla Petronio nella cena di Tri
più insigni Eroi che furono a tempo della spedizione degli Argonauti,
Ercole
, Giasòne, Esculapio, Achìlle ed altri. Si ramment
ortale, perchè figliuolo di Satùrno ; ma mentre maneggiava le armi di
Ercole
, ferito per caso in un piede da una saetta intint
quila, o un avvoltoio gli divorasse il cuore che sempre rinasceva. Ma
Ercole
colle sue saette uccise l’uccello e liberò Promet
iando sassi ed alberi accesi contra il cielo, e che gli Dei, chiamato
Ercole
in aiuto, li debellarono. Altri la dicono avvenut
ove la rimosse da quell’uffizio ; e per compenso fu data in moglie ad
Ercole
, col quale avea un tempio in Atene. Presso i Roma
mo vanto fra gli altri alleti ; e però i Tindaridi con Mercurio e con
Ercole
soprintendevano a’ certami ed erano i protettori
i altri nobilmente primeggia. Questi giuochi si vogliono istituiti da
Ercole
, fig. di Giove, e di Alcmena, il quale vi combatt
il primo con Acareo al pancrazio ; e ciò forse perchè gli antichi ad
Ercole
attribuivano ogni grande e nobile impresa ; ma St
o del mostro. Per sua buona ventura la regale donzella fu liberata da
Ercole
, e Telamone, fig. di Eaco, che ritornavano dalla
ariste, e che Giove donati avea a Laomedonte pel rapito Ganimede(3).
Ercole
consegnò la figliuola al padre per andare a compi
pergiuro di Laomedonte era la cagione delle civili discordie di Roma.
Ercole
offeso assedia Troia, uccide Laomedonte e dà Esio
dato ; percui fu il giovanetto chiamato Priamo (a πριαμαι, redimere).
Ercole
al giovane Priamo diede il regno di Troia, e Tela
colonne, antic. Lacinium, detto da Lacinio, masnadiere ivi ucciso da
Ercole
, che poscia vi fabbricò un superbissimo tempio a
composto dinotavano due numi, come Ermeracle, statua di Mercurio e di
Ercole
; Zenoposidon, di Giove e di Nettuno ; Ermapollo,
e di quel Re, volea rendergli Alceste ; ma non consentendolo Plutone,
Ercole
che albergava allora in casa di Admeto, pugnò col
e credesi inventore de’ versi lirici. Insegnò la musica ad Orfeo, ad
Ercole
ed a Tamira, poeta insigne di Tracia e cantore sì
degli occhi. Questo Lino vuolsi essero stato ucciso dal suo discepolo
Ercole
colla propria lira, perchè, vedendolo di poca att
i, senza la morbidezza di Bacco, e senza le affaticate musculature di
Ercole
, ancorchè deificato. L’aurea sua clamide si allac
trasportò a Roma le statue delle nove Muse, che allogò nel tempio di
Ercole
. Eumenio(2) dice che Fulvio nella Grecia apprese
di Ercole. Eumenio(2) dice che Fulvio nella Grecia apprese che anche
Ercole
era Musagete o guida Muse, come dice il Salvini.
trovato nella città di Rennes. Questo rappresenta nel mezzo Bacco ed
Ercole
che si fanno versare da bere. Bacco si serve del
rython, ed è osservabile pel tirso e per la pantera che ha a’ piedi.
Ercole
è assiso sulla spoglia del leone ; gli sta dappre
Il contorno del vaso rappresenta la vittoria riportata da Bacco sopra
Ercole
ed il suo trionfo. La truppa è preceduta da Bacca
un cammello, e per ultimo un coro di musici che assistono alla festa.
Ercole
comparisce in tale stato che la sua forza vinta s
e da Ceto, che avea cento teste e non dormiva mai. Fu esso ucciso da
Ercole
, e da Giunone collocato fra gli astri. Altri però
Gioventù o Ebe, che Igino dice fig. di Giove e di Giunone, che sposò
Ercole
in cielo. Apuleio poi afferma (4) che Mercurio se
i Venere e di Bute, e re di una parte della Sicilia, che fu ucciso da
Ercole
ch’ era stato provocato a singolar tenzone, quand
ercurio. Nè fu più felice in un combattimento ch’ebbe a sostenere con
Ercole
. Avea quest’eroe ucciso Cicno, fig. di Marte e di
volando a far vendetta dell’ ucciso figliuolo, venne a battaglia con
Ercole
; ma Giove li separò con un fulmine. Altri però d
e falangi de’ prodi campioni pongono in iscompiglio. E nello scudo di
Ercole
si rappresentano del terribile Marte gli alipedi
balteus Martis) per segno della sua diguità di regina delle Amazzoni.
Ercole
, per compiacere Euristeo, volle farne acquisto ;
stieri che giungevan nel suo regno per alimentare que’ destrieri ; ma
Ercole
gli mosse guerra e tolse a lui quei cavalli che p
te ebbe origine la via lattea. La quale avventura si racconta pure di
Ercole
. III. Continuazione. Il Mercurio de’ Greci è l
a stessa ed i certami ginnastici. Palestra era fig. di Mercurio, o di
Ercole
, a cui debbesi l’invenzione della palestra. Altri
e dei letterati. Nel Museo Borbonico vedesi Mercurio che discorre con
Ercole
; ha la clamide, il petaso colle ali, stringe un
no il tempio di Delfo, e fecero il nuzial talamo di Alcmena, madre di
Ercole
. Trofonio fu inghiottito dalla terra in quel luog
enorme suo peso li schiacciava. Ma per sua mala ventura provocò anche
Ercole
, il quale l’atterrò più volte, ma invano, perchè
va nuova forza ogni volta che, cadendo, la toccava. Di che avvedutosi
Ercole
, sollevatolo in aria e con amendue le braccia str
e braccia stringendolo, il soffogò. Nel real Museo Borbonic vedesi un
Ercole
che, afferrato Anteo, lo stringe con un braccio p
niuno straniero potesse iniziarsi ne’ grandi misteri, per ammettersi
Ercole
che n’avea fatta la dimanda ed a cui niente potea
o e da’ Ciclopi, ed anche quelle de’ più illustri eroi. Esso diede ad
Ercole
la corazza d’oro ; ad Eèta, re di Colco, due gran
erva, alcuni crotali o campanelli di bronzo che poscia la Dea donò ad
Ercole
. Cadmo nel dì delle sue nozze donò alla sposa Arm
gilio sia mollo inferiore a quella del poeta greco. Anche lo scudo di
Ercole
descritto da Esiodo fu opera di Vulcano. Per coma
randissimo, ivi fermato con ferro ed ordigni fatti dal padre Vulcano.
Ercole
, poscia ch’ebbe morto Gerione(1), condusse in que
i condusse alla sua spelonca. Ma dal mugghiare delle bestie accortosi
Ercole
del furto, percuotendo Caco colla sua clava, l’uc
, vedendo essi alcune loro opere veramente grandi ed eroiche, come di
Ercole
sappiamo, di Teseo, di Minos e di tanti altri, no
Semidei ; ma Omero dà questo titolo a tutt’i Greci. Or, come vuolsi,
Ercole
fu il primo de’mortali adorato in vita per Iddio
on fatti tempii ed altari ; e chiunque era forte e valoroso, dicevasi
Ercole
, quasi fosse questo nome l’espressione generale d
ortezza. Ragion vuole adunque che di lui si parli in primo luogo.
Ercole
o Alcide. Ercole (Hercules) detto da’ Greci Ηρ
e adunque che di lui si parli in primo luogo. Ercole o Alcide.
Ercole
(Hercules) detto da’ Greci Ηρακλης, cioè glorioso
ed il Lavaur credono che la maggior parte delle decantate imprese di
Ercole
sieno state ritratte dalla storia di Sansone, seg
palmente, per la prodigiosa sua forza, i poeti hanno foggiato il loro
Ercole
, prima in Egitto, indi nella Fenicia, e finalment
o ; per cui, parlandosi di uomo robustissimo, suol dirsi ch’egli è un
Ercole
; e fatica erculea dicesi di fatica grandissima.
divorarlo due orribili serpenti, mentre egli era ancora in culla ; ed
Ercole
, senza restar punto atterrito, li uccise. Plinio(
rcole, senza restar punto atterrito, li uccise. Plinio(1) parla di un
Ercole
fanciullo che vuolsi opera della mano di Zeusi ;
lsi opera della mano di Zeusi ; ed in una pittura di Ercolano si vede
Ercole
bambino che strangola i due serpenti mandati da G
vede Ercole bambino che strangola i due serpenti mandati da Giunone.
Ercole
ebbe molti maestri, avendo imparato a tirar l’arc
luttà, ciascuna delle quali procurando di guadagnarlo colle promesse,
Ercole
abbracciò il partito di seguire la prima. Dopo ci
teo, fig. di Stenelo, il quale, avuta la signoria di Micene, guardava
Ercole
con somma gelosia, poichè questi avendo dritto al
ce ogni sforzo per disfarsi di siffatto competitore. Accortosi di ciò
Ercole
e vedendosi gravato di tante pericolose imprese,
mpose dodici ardue imprese che diconsi i dodici travagli o fatiche di
Ercole
(αθλα, aerumnae. Petron.). La prima fatica fu l’u
one Nemeo. Il quale essendo invulnerabile per la sua pelle durissima,
Ercole
con inudito valore, presolo pel collo, lo strozzò
sto serpente era sì pestifero che il solo alito uccideva i viandanti.
Ercole
l’assalì colla sua clava, ma indarno, perchè ment
se, avendole reciso il collo con un sol colpo. Del suo velenoso fiele
Ercole
intinse le saette che facevano ferite immedicabil
on tremila buoi che per trenta anni non era stato purgato, promise ad
Ercole
la decima parte de’suoi armenti, se in un giorno
di quella grande stalla. Ma Augia, non volendo stare a’ patti, fu da
Ercole
ucciso. Da ciò il proverbio : nettare la stalla d
Prometeo, avendolo disciolto dal monte Caucaso. Virgilio(1) dice che
Ercole
uccise quel toro ; ma i più vogliono ch’ei lo por
e le alimentava della carne di coloro che passavano per que’ luoghi.
Ercole
, avendo prima condannato l’inumano tiranno ad ess
oni, il quale diceasi la cintura di Marte, di cui ella era figliuola.
Ercole
, ricevuto il comando di Euristeo, assalì e vinse
i regnava sulle tre isole dette Baleari, Maiorica, Minorica ed Ivica.
Ercole
uccise Gerione e ne portò via i bellissimi arment
i suoi sosteneva il cielo invece di lui ; sebbene altri affermano che
Ercole
stesso, ucciso il drago, avesse colti quegli aure
erno. In non pochi monumenti si osservano rappresentati i travagli di
Ercole
. Un bassorilievo, dice Millin, fa vedere l’eroe c
di marmo del Card. Albani rappresenta in rilievo le varie fatiche di
Ercole
ch’egli rassegna alla presenza di Euristeo. Ma, o
isteo. Ma, oltre queste dodici fatiche, innumerevoli altre imprese di
Ercole
si raccontano. Egli debellò i giganti che assalir
mortale non potean esser vinti, per consiglio di Minerva Giove chiamò
Ercole
in aiuto, ed egli uccise Alcioneo e Porfirione ch
Teti, il quale si trasformò prima in serpente, e poscia in toro ; ma
Ercole
lo vinse e gli tolse un corno, di cui le ninfe, d
rive un monumento ch’era a Megara, il quale rappresentava la pugna di
Ercole
coll’Acheloo, in cui Marte era dalla parte del fi
eloo, in cui Marte era dalla parte del fiume, e Minerva, da quella di
Ercole
. Uccise Eurizione, Centauro, fig. d’Issione, che
le sue spedizioni stabilì pure un termine nelle così dette colonne di
Ercole
, ch’erano i due monti Abila e Calpe, uno in Afric
do, vi fece innalzare due colonne, dette da Plinio meta de’ viaggi di
Ercole
. Innumerevoli altre imprese si attribuiscono a qu
bbe qui riferirle tutte ; per cui ora della morte di lui favelleremo.
Ercole
, per comando dell’oracolo, abitar dovea nella cit
città, e giunti al fiume Eveno che allora per molte acque era gonfio,
Ercole
il passò a nuoto, e Deianira, sulla groppa del Ce
la sua camicia tinta del proprio sangue, facendole credere che se mai
Ercole
l’avesse indossata, cresciuto sarebbe l’amor suo
ò Ebe, Dea della gioventù e coppiera di Giove. L’albero consacrato ad
Ercole
era il pioppo, di cui si coronavano i suoi sacerd
eroi che aveano operato famose imprese. Sopra i monumenti, dice Noel,
Ercole
vien rappresentato ordinariamente co’ tratti di u
Da Borea e da Oritia nacquero Zete e Calai, gemelli, poscia uccisi da
Ercole
, che si fingono alati ne’piedì e nel capo, come g
ico della spada. Nel viaggio da Trezene ad Atene, udite le imprese di
Ercole
, e bramoso d’imitarlo, uccise Perifete ed il masn
Egeo. Oltre le mentovate imprese, Teseo vinse le Amazzoni insieme con
Ercole
, e n’ebbe in premio la loro regina Ippolita o Ant
condannati ad essere straziati dalle Furie. Or essendo colà capitato
Ercole
, da Plutone ottenne la loro liberazione ; sebbene
di Borea ; Castore e Polluce, di Giove ; Telamone e Peleo, di Eaco ;
Ercole
, di Giove ; Teseo, di Egeo ; Ida e Linceo, di Afa
ati così amorevolmente trattati. Poscia fecero vela per la Misia, ove
Ercole
, avendo con maggior forza che pratica piegato il
infe rapito nell’atto che bevea ad una fonte. Or mentre si tratteneva
Ercole
, inconsolabile di tal perdita, a cercarlo, ma inv
onsiderevole nella Grecia all’infuora delle guerre de’ discendenti di
Ercole
con Euristeo. Ma quale fu mai la fatale cagione c
a. che per avere posto fra i suoi armenti uno de’buoi di Gerione, che
Ercole
avea smarrito, fu da questo eroe ucciso in un due
ecchia figliuola di Nettuno e della Terra, la quale, rubato avendo ad
Ercole
alcuni de’buoi di Gerione, fu da Giove fulminata
a coll’inferno e per la quale gli abitanti del paese pretendevano che
Ercole
avesse tratto fuori dell’inferno il Can Cerbero.
ude (1). E di fatto ricordavasi Caronte che avendo per timore accolto
Ercole
nella sua barca, quando questo figliuolo di Giove
ili coloro che il portavano. Esiodo, nella descrizione dello scudo di
Ercole
, dice che l’elmo di Plutone, di folte tenebre cir
ellus. VI. Alcune altre cose di Plutone. Omero(2) racconta che
Ercole
osò ferire di saetta lo stesso Plutone alla porta
e rapire sullo stesso suo trono la regina dell’Erebo. È probabile che
Ercole
ed i due mentovati eroi fossero entrati nell’infe
veano da Plutone ottenuto il permesso di uscirne, come Cerere, Bacco,
Ercole
, Teseo ed altri. Esse compiono i tempi assegnati
e, e la Sfinge onde tanto in Tebe si pianse, e il Leone Nemeo, che da
Ercole
fu ucciso. Ceto generò pure da Forci il Drago cus
i Atlante partorì Mercurio a Giove, che ebbe pure da Semele Bacco, ed
Ercole
da Alcmena. Vulcano sposò Aglaia la più giovane d
giovane delle Grazie. Bacco si congiunse all’abbandonata Arianna, ed
Ercole
fatto dio diventò marito di Ebe. La bella Perseid
a dei numi ai quali erano dedicati, poiché per Giove, per Marte e per
Ercole
adopravano l’ordine dorico; l’ionico per Bacco, A
sacrificare. Doveva ardere il mirto a Venere, il frassino a Marte, ad
Ercole
il pioppo, e così a tutti gli altri Dei quegli al
sacrificare a certi numi, solo ammettevansi alcune famiglie, come per
Ercole
, fra i Romani, i Pinarj e i Potizj,7 e per Cerere
la prima, elevata fu per onorar Giove in Olimpia; la seconda edificò
Ercole
dopo la morte di Caco, « Che sotto il sasso di m
e spesse volte laco. Onde cessar le sue opere bieco Sotto la mazza di
Ercole
, che forse Gliene die cento, e non sentì le diece
le mura d’Ilio) furono figli di Deidamia, da Giove delusa. Che dirò d’
Ercole
, prima lode di Giove, che in tante imprese vincit
artorì Semole, punita della dimanda superba, poiché celebre al pari d’
Ercole
è Bacco, che empì l’ Oriente e 1’ Occidente di su
ita era la caccia del cignale, terrore dell’Erimanto, e le imprese di
Ercole
contro Diomede e Gerione ed altri mostri, onde fu
n una erano figurati sette vincitori dei giuochi olimpici, nell’altra
Ercole
che coll’Amazzoni a combattere si prepara. Oltre
one oftVivalo una corona. Nè in questo bassorilievo dimenticati erano
Ercole
e Minerva, Apollo e Diana,, che con Anfitrite e N
i figli innocenti, e nelle intere nazioni presso le quali erano nati.
Ercole
, più felice, quantunque esercitato in mille impre
parte scorrendo per la terra mutasse dei gigli già crocei il colore.
Ercole
adulto ferì lo stesso seno da cui fu nutrito, com
ania vuole che l’uso di sacrificarle quell’animale fosse stabilito da
Ercole
, quando dopo aver pugnato con Ippocoonte ed i suo
nione che il fanciullo, il quale è nelle braccia della se conda non è
Ercole
, come reputavano, ma Marte t il quale come nasces
nn, che il primo ha pubblicato questo curioso simulacro, l’ha creduto
Ercole
bambino, cui Giunone porsela mammella, o ingannat
ora nato, lavarono il tenero corpo. Alcuni dicono che Mercurio, e non
Ercole
, da Giunone ingannata suggesse il latte, che a pa
aginavano di ravvisarvi Teseo, altri fra i quali il celebre Mengs, un
Ercole
imberbe, i più finalmente, dietro l’autorità di W
i capelli che crespi in nessuna immagine di Teseo s’incontrano. Se d’
Ercole
ha una certa robusta muscolatura, che anco traspa
’insigne tragedia di Euripide il nume col suo pietoso ministero aiuta
Ercole
, che libera dalla morte l’unica Alceste. Nè
innocente. Accanto ad essa è Linceo, e tutti gli eroi discendenti da
Ercole
, e da Perseo d’Ercole ancora più antico. « Succed
ni, che abitano la città di Dione sotto il monte Pierio. La statua di
Ercole
, che quindi si scorge, è dono dei Tebani, il Giov
ppartiene agli Arcadi di Mantinea. Un poco più lontano vi è Apollo ed
Ercole
che disputano un tripode: ognuno di loro vuole av
no per battersi: ma Latona e Diana ritengono Apollo; Minerva pacifica
Ercole
. La Minerva e la Diana sono di Chioni, le aitre s
di Dillo e di Amicle scnltori di Corinto. Ve tradizione in Delfo che
Ercole
figlio di Anfitrione, essendo venuto per consulta
rgli alcuna risposta, perchè dal sangue d’Ifito era ancora macchiato.
Ercole
sdegnato pel rifiuto portò via dal tempio un trep
gridò: E Ercole di Tirinto, e non quello di Canopo, — perchè innanzi
Ercole
egiziano era pure a Delfo venuto. Finalmente Alci
i, senza la morbidezza di Bacco, e senza le affaticate muscolature di
Ercole
, ancorché deificato. L’aurea sua clamide s’allacc
ei capi d’opera della scultura che si vedeano tal volta ornare come l’
Ercole
di Mirone e il Giove di Prassitele, i portici e i
ezzo la lira: si pretendeva che questa statua fosse fino dai tempi di
Ercole
. Il delfino di cui si fa uso nei tripodi di Apoll
iente a proposito illustrato. Fra i piccoli busti dell’ Ercolano è un
Ercole
vestito da donna con corona e abbiggliamento da b
gliamento da baccaute. Questo bronzo mi serve di lume per riconoscere
Ercole
in abito femminile nel superbo simu lacro della V
adone ricevè il masso Cerineo per voler di Giunone, acciocché fosse d’
Ercole
l’ultima impresa. « Tu, virginea Diana, ucciditri
e membra sotto la frigia querce del monte Oeta, egli è quello istesso
Ercole
vorace, ed ha quel medesimo ventre col quale s’in
uale avevano cognizione; e ciò perchè qualche tempo prima disfatte da
Ercole
, e precedentemente da Bacco, nel di lei tempio si
sso uno straniero: non si ardiva con tutto ciò opporsi alla domanda d’
Ercole
amico e benemerito degli Ateniesi. Si trovò il mo
iesi. Si trovò il modo di conciliare questa difficoltà. Piglio adottò
Ercole
, e così fu iniziato ai misteri minori, che facilm
a pittura antica del sepolcro dei Nasoni, ov’è effigiata la pugna tra
Ercole
ed Anteo, la Terra è rappresentata nella figura d
si veggono dodici piccoli Amori, dei quali il primo porta la clava di
Ercole
sulla spalla, e il secondo il martello di Vulcano
cavano pure a Saturno vittime umane. Narra Dionigi di Alicarnasso che
Ercole
, volendo abolire in Italia l’uso di questi sacrif
nella passata Lezione Strabene ne aggiunge un quarto, ch’egli nomina
Ercole
. Sofocle secondo esso ne contava cinque, e dipend
sia presso il re Teutra, e fra tutte le donne ch’ebbero commercio con
Ercole
fu quella che partorì un figlio il più somigliant
inia e n’ebbe Ifìclo. In un piano più da lungi si vede Megara tebana.
Ercole
privato dei figli che da essa aveva avuti, la rep
tti nulla di piìi proprio per denotare la Tragedia che la maschera di
Ercole
, la cui clava suole esser il suo simbolo più comu
Apolline da una parte, dall’ altra 1’ Ercole Musagete coli’ epigrafe
Ercole
delle Muse, e su questa non cade alcun dubbio. La
istica. » Eccovi da Filostrato un altro soggetto di pittura antica.
Ercole
furioso. — Assalite arditamente Ercole, o forti,
o soggetto di pittura antica. Ercole furioso. — Assalite arditamente
Ercole
, o forti, e mettetevigli davanti, poiché egli non
speso alle sue mani, chi gli prende le gambe, chi gli salta al collo.
Ercole
non conosce nulla: spinge ferocemente chi cerca d
rie sono causa di tutto questo, ma adesso non le vedete perchè dentro
Ercole
sono celate. — Lezione cinquantesimasettima.
tose congetture è la divinità ed il culto di Bacco. Famoso al pari di
Ercole
per le conquiste: l’Oriente e l’Occidente è pieno
non canterà che gli ultimi anni. Pone Bacco al di sopra di Perseo, di
Ercole
, e degli eroi che pugnarono sotto le mura di Troi
lungo nominare. Furono i Centauri dati a varii Dei, come al Sole, ad
Ercole
, ad Esculapio, con far condurre ancora i loro car
acco, essendo noto il trasporto di tali mostri pel vino, che servì ad
Ercole
per cavarli dalle loro tane e domarli, e vedendos
aio. « Là sovra un’ara alquanto più alta vedesi eretto il simulacro d’
Ercole
altro nume rurale, denominato perciò Ercole Silva
amosa impresa. Vi prego di accrescere la vostra attenzione. Bacco ed
Ercole
sul carro tirato dai Centauri. « Il raro argoment
ne che riconosceva la pagana mitologia fra questi due figli di Giove,
Ercole
e Bacco. L’antichità che gli considerava come Dei
ntrambe accolse In terra nati e dalle fiamme usciti. « I crotali d’
Ercole
mentovati nell’epigramma sono quegli stessi coi q
i Bei Auspici. Le medaglie provano che questa venerazione indivisa ad
Ercole
e Bacco perseverò nell’impero romano anche nel re
ali bacchici il carro a quattro ruote, su cui sono assisi i due numi.
Ercole
nudo interamente siede sulla spoglia del leone, e
ti ha nella destra il suo cantaro, il tirso, o la ferula nella manca.
Ercole
siede alla destra di Bacco quantunque nume inferi
i aggiunti ancora al carro d’Alcide. Di questa alleanza di Bacco e di
Ercole
è ancora un monumento il famoso bassorilievo di s
la dea della giovinezza destinata in cielo sua sposa. « La bibacità d’
Ercole
celebrata dai poeti era un altro motivo per unirl
o (Dionysus, Bacco), poi Alcmena che die’ alla luce Eracle (Herakles,
Ercole
); delle altre, Leda, Danae, Europa, Io, si riparl
ll’ ufficio di coppiere celeste, Ebe apparisce come sposa e moglie di
Ercole
, ma sempre fiorente di giovinezza e di beltà, e r
o voluto strapparle il fanciullo; ma essa sarebbe fuggita a Roma dove
Ercole
la aiutò e Carmentis le offrì ospitalità; ond’ el
lari di questo stesso tema; generalmente, rappresentandosi il mito di
Ercole
che rapisce Cerbero o di Orfeo che va a riprender
e talvolta che se ne facesse di nuovo l’ apoteosi; tale fu il caso di
Ercole
. Si chiede: erano gli Eroi dagli antichi venerati
Clitennestra ed Elena. Più tardi Tindareo fu restituito per opera d’
Ercole
alla sua signoria di Amicla (Amyclae) in Laconia,
lia, Alcioneo sull’ Istmo. I Latini collocavano qui la lotta del loro
Ercole
col gigante Caco, di cui parleremo. m) I pomi aur
ad Euristeo, lo ricondusse di nuovo nell’ Inferno. Con questa fatica
Ercole
si liberò dal servizio di Euristeo. C) Gesta di
per il suo giorno natalizio. 3. Latinizzato il nome Eracle in Ercle,
Ercole
, le leggende relative a quest’ eroe si diffusero
olitamente la favola della spedizione contro Gerione e del ritorno di
Ercole
per l’ Italia era ampliata in tal senso. Si favol
ra ampliata in tal senso. Si favoleggiava adunque che, venuto a Roma,
Ercole
aveva trovato ivi stanziato sul Palatino Evandro,
muggito di questi bovi allontanati a forza dall’ armento fè avvisato
Ercole
, il quale mosse contro Caco, e impegnata con lui
sacrificò uno dei buoi ricuperati. Evandro ed i suoi fecero festa ad
Ercole
che aveva liberato quei luoghi da un così terribi
uoghi da un così terribile nemico. Di qui il principio di un culto d’
Ercole
nella religione romana. Gli fu dedicata la così d
alse l’ uso che ogni anno in determinato giorno il pretore offrisse a
Ercole
, in nome della città, un giovenco o una giovenca,
e anche i privati, in caso di guadagno, offrissero la decima parte ad
Ercole
per ringraziamento. In nome d’ Ercole giuravano s
, offrissero la decima parte ad Ercole per ringraziamento. In nome d’
Ercole
giuravano specialmente gli uomini, come le donne
come le donne preferibilmente in quello di Castore. Anche pei Romani
Ercole
presiedeva alle palestre e ai ginnasii, e come He
la letteratura mitologica. — Anche nella letteratura latina i miti di
Ercole
sono spesso ricordati e celebrati. Già tra le pri
dà luogo a scene lepidissime e piacevolissime. Fra i poeti moralisti,
Ercole
divenne l’ ideale dell’ eroe che superando innume
non potevano essere dimenticate così poetiche leggende come quelle d’
Ercole
; quindi troviamo narrata nel nono libro la lotta
quelle d’ Ercole; quindi troviamo narrata nel nono libro la lotta di
Ercole
con Acheloo pel possesso di Deianira, poi il turp
l’ eroe sul rogo. Ancora nel duodecimo libro è menzionata la lotta di
Ercole
contro i Nelidi, specialmente contro Periclimeno,
’ eroe. All’ arti figurative e specialmente alla statuaria il tipo di
Ercole
e le sue gesta offrivano inesauribile fonte di ar
ta offrivano inesauribile fonte di argomenti. Quando si rappresentava
Ercole
solo, per lo più si cercava rendere l’ immagine d
ommossi atteggiamenti. Famosa tra l’ altre la sua statua colossale di
Ercole
in bronzo ch’ era in Taranto, e da Taranto dopo l
Alizia in Acarnania, più tardi trasportato a Roma. — Tra le statue di
Ercole
ancora esistenti, ha il primo luogo il colosso co
e idealizzata in squisita bellezza. Venendo all’ opere d’ arte ove
Ercole
si rappresenta in gruppo con altre figure e segue
o l’ ordine biografico, non rara era in antico la rappresentazione di
Ercole
che strozza in culla i serpenti. Già il pittore Z
alazzo Pitti a Firenze è un celebre gruppo rappresentante la lotta di
Ercole
col gigante Anteo; e della liberazione di Promete
a e ora conservato nel museo Capitolino. — A ricordare l’ incontro di
Ercole
con Atlante, il reggitore del mondo, giovi la fig
e di Napoli. — Tra i vari monumenti dove si raffigurano i rapporti di
Ercole
e di Onfale, il più importante e bello è il grupp
arebbero riusciti nell’ Oceano Occidentale, e di là per le colonne d’
Ercole
sarebbero rientrati nel Mediterraneo. — Alla fine
uste » usata a designare condizione disagiata e pericolosa. 51. « Un
Ercole
piccolo a vedersi ma che fa una grande impression
da Giasone alla conquista del Vello d’oro, ec. (Vedi la favola.) —
Ercole
o Alcide. Le sue dodici fatiche, ec. Credesi che
c. Credesi che la vita di Sansone abbia dato la idea delle prodezze d’
Ercole
. 1348. La Fondazione di Micene, e avventure di
, da Idomeneo e Merione con 80 navi ; Rodiani, da Tlepolemo, figlio d’
Ercole
, con 9 navi. — Erano insiem coi Trojani, e condot
1190. I Dorii e gli Etolii, condotti dagli Eraclidi o discendenti d’
Ercole
, ritolgono ai Pelopidi il Peloponneso. 1182-112
a fama, che la medesima fosse stata innalzata dagli Epei, compagni di
Ercole
, o da Ercole stesso. Cerei pure ardevano in gran
a medesima fosse stata innalzata dagli Epei, compagni di Ercole, o da
Ercole
stesso. Cerei pure ardevano in gran copia dinanzi
nte, che le predette Feste minori sieno state introdotte in grazia di
Ercole
, il quale per legge non poteva essere ammesso all
to in suo ajuto qualche mortale. Per consiglio di Minerva si cercò di
Ercole
, il quale v’accorse, e fece grande strage de’ Gig
intorno all’origine di essi. V’è chi dice che uno de’Dattili, di nome
Ercole
, trasferitosi con altri quattro suoi fratelli dal
iù diffusamente vedremo. Altri vogliono che sieno stati instituiti da
Ercole
, figlio di Alcmena, in onore di Pelope, da cui eg
che tempo sospesi, si sieno poi rinovati da Ifito o Ificlo, figlio di
Ercole
(a). Altri narrano, che Ercole li introdusse per
rinovati da Ifito o Ificlo, figlio di Ercole (a). Altri narrano, che
Ercole
li introdusse per onorare non Pelope, ma Giove Ol
mente ne riconosce per autori alcuni dell’Etolia, e dei discendenti d’
Ercole
(c). In questi Giuochi i lottatori doveano spogli
tale particolarità. Dicono alcuni, che Giove non volendo mostrarsi ad
Ercole
, suo figlio, il quale desiderava di vederlo, nè p
Si appellò Apomio o Muscario, ossia qscacciatore delle mosche, perchè
Ercole
, sacrificandoc in Olimpia, e venendo allora moles
ì do loroso stato Prometeo se ne stette per trenta anni, dopo i quali
Ercole
uccise con una saccta l’avoltojo, ministro delle
da spodòs, cenere, attesochè i Beozj gli aveano alzata nel tempio d’
Ercole
un’ ara, formata di ceneri di vittime, sacrificat
piccole sculture, le quali pure si chiamavano Sigillarie. Dicono, ch’
Ercole
le abbia introdotte, quando alle vittime umane, c
Lido e Tirreno non nacquero da Sagaritide e da Ati, ma da Onfale e da
Ercole
(a). (16). Ati dopo morte ricevette gli onori Div
olemo (e). Rapporto poi alla predetta Costellazione altri dicono, che
Ercole
, avendo liberato le rive del fiume Sangario da un
erte alla fontana, in cui era stata convertita Ciane. Pretendesi, che
Ercole
sia stato il primo a porgervi sactifizio, quando,
loro non avea competitore, gli era permesso di prendersela. Così fece
Ercole
, non avendo trovato chi osasse di cimentarsi seco
assa di ferro infuocato(p) Porfirione fu colpito prima dalle frecce d’
Ercole
, e poi dal fulmine di Giove(a). Toone e Agrio ven
man. Lex. Univ. (27). I Sabini sotto il nome di Filio riconoscevano
Ercole
(e). Questi fu anche detto Sanco o Sango (f) o Sa
olui che al di dietro era nero. Eglino, viaggiando, si abbatterono in
Ercole
, che dormiva sotto un albero, e tentarono di assa
la testa rivolta all’ingiù. Coloro osservarono allora, che il dorso d’
Ercole
era nero ; e ricordandosi dell’avviso, ricevuto d
loro madre, presero a vicende volmente confabulare su tal proposito.
Ercole
si compiacque del soprannome, ch’eragli stato imp
e non a colui, che gli avesse condotto dalla città di Filaca i buoi d’
Ercole
, contro di cui egli nuttiva irreconciliabile odio
so nell’ altra(l). I Sogni ebbero una Statua in Sicione nel tempio di
Ercole
, a lato di quella del Sonno(a). Nè quì è fuor di
i(f). Dicesi, che questi abbia risanato Plutone, gravemente ferito da
Ercole
(g). (f). Joh. Jacob. Hofman. Lex. Univ. (20).
ddestrò molti nel suono della lira, e tra gli altri Tamira, Orfeo, ed
Ercole
, il quale poi, sgridato fortemente da lui, perchè
alla non meritata sciagura. Ma allorchè il mostro era per divorarla,
Ercole
ne la liberò, perchè il di lei padre aveagli prom
la figlia a Laomedonte, questi ricusò di dare la pattuita ricompensa.
Ercole
, assistito da Euripilo, figlio di Desameno, re d’
e ricercò di poter condurre secolei in Salamina il fratello, Podarce.
Ercole
non acconsentì all’inchiesta, se non a patto, che
re per mezzo dell’acqua(a). Apollodoro racconta, che Nereo insegnò ad
Ercole
, dov’erano i pomi d’oro, de’quali pur ragioneremo
Giove col fulmine, fu ridotto ad essere tale in pena d’aver rubato ad
Ercole
alcuni buoi. Altri vogliono, che Cariddi sia stat
lcuni buoi. Altri vogliono, che Cariddi sia stata uccisa dallo stesso
Ercole
, e che Giove poscia la abbia convertita in mostro
itata con Andremone, e la seconda, come più diffusamente vedremo, con
Ercole
. Morta Altea, Eneo prese in moglie Peribea, figli
tri di cui non si è ancora parlato, cioè Calai e Zete figli di Borea,
Ercole
, Orfeo, Linceo, Tifi, Tideo, ecc. È ben facile ch
viaggio, ed anche per rinnovare le loro provvisioni da bocca, perchè
Ercole
, oltre ad essere il più forte e robusto eroe, era
ropontide. Prima di entrar nel Ponto Eusino perderono la compagnia di
Ercole
, il quale avendo mandato il suo valletto Ila a pr
Evandro ed accolto dai popoli limitrofi in ringraziamento dell’averli
Ercole
liberati da quel mostro dell’assassino Caco, « C
erio Massimo in più luoghi, e ci fanno sapere che l’ara consacrata ad
Ercole
in Roma chiamavasi Massima, e che suoi sacerdoti
numero d’ordine, come Giove primo, Giove secondo ecc. Mercurio terzo,
Ercole
12° ecc. ecc. A legger cotesti libri di così minu
rii, Ercoli ecc., se ne fece un solo Giove, un solo Mercurio, un solo
Ercole
ecc., vale a dire si attribuirono ad un solo tutt
Epitalamio 149 Era (dea) 78 Èracle 369 Eraclidi 369 Èrato 105
Ercole
354 e seg. Ercole (costellaz.) 371 Erme 123 Er
ra (dea) 78 Èracle 369 Eraclidi 369 Èrato 105 Ercole 354 e seg.
Ercole
(costellaz.) 371 Erme 123 Erinni 210 Ermìone 3
a nell’emisfero boreale, vicina a quella parte della costellazione di
Ercole
che si chiama la mano, volendosi così alludere al
Ercole che si chiama la mano, volendosi così alludere alla favola che
Ercole
incatenò il can Cerbero nell’Inferno e lo trascin
oco sopravvisse ; e le sorelle (tranne Deianira che era già moglie di
Ercole
), furon cangiate in uccelli detti Meleàgridi, nom
2—234. III. Seml-Del ed Eroi. Giapeto, 30. Prometeo, 70, 71.
Ercole
, 364—401. Perseo, 353—363. Giasone e gli Argona
emiò. Aggiungono però che la pena di Prometeo non fu perpetua, perchè
Ercole
lo liberò, ed uccise l’avvoltoio che gli rodeva i
Erano figli o d’un Dio e di una donna mortale, quali furono Perseo ed
Ercole
; oppure di una Dea e di un uomo mortale, come cr
gliero quanto Rodomonte, e osò venir tre volte a singolar tenzone con
Ercole
per ottenere a preferenza di lui Deianira in ispo
la linea nell’Oceano Atlantico ; e il non plus ultra delle colonne d’
Ercole
li tratteneva ancora dal passar lo stretto di Gad
ome gli Antichi credevano che alcuni dei loro più famosi eroi, Teseo,
Ercole
, Orfeo, Ulisse ed Enea in corpo e in anima, ossia
o degli Eroi o Semidei, come per esempio ad Esculapio, a Trofonio, ad
Ercole
, ad Amfiarao, ecc. Sommati giungeranno a più di q
ano nelle crapule il loro avere nell’occasione di pagare le decime ad
Ercole
. Nel celebrare i misteri di Bacco secondo l’antic
enim non vinceret ille ? Prevalse al fin contro l’Idra la chiave di
Ercole
, contro il Cerbero la Sibbilla, contro il Dragone
ia da quel luogo : benchè per altro dicesi essere stato incatenato da
Ercole
disceso in aiuto di Alceste, addormentato da Orfe
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