III
Classazione generale delle Divinità pagane e Genealogia degli Dei superiori
A 30,000 si faceva ascendere il numero degli Dei pagani : quindi la necessità di dividerli in classi ; la prima delle quali era detta degli Dei maggiori o superiori o supremi ; e questi erano soltanto venti, per lo più conosciuti e adorati da tutte le antiche nazioni. La seconda classe comprendeva gli Dei inferiori o terrestri 6 ; la terza era quella degli Eroi o Semidei ; e la quarta delle Virtù e dei Vizi 7.
Di venti Dei superiori, dodici formavano il supremo consiglio celeste a cui presiedeva Giove come re del Cielo ; e questi erano Giove, Giunone, Vesta Prisca, Cibele, Venere, Minerva, Diana, Apollo, Nettuno, Marte, Mercurio e Vulcano. I nomi degli altri otto si trovano in un frammento di un eruditissimo autore latino, Varrone, e sono i seguenti : Saturno, il Genio, il Sole, Orco o Plutone, Bacco, la Terra e la Luna 8. Ma convien notare che tre di questi nomi, cioè il Sole, la Terra e la Luna son sinonimi di Apollo, Vesta e Diana, registrati di sopra tra i consiglieri di Giove ; poichè è avvenuto in tutte le religioni idolatre, che prima si diedero diversi nomi a una stessa divinità secondo i suoi diversi attributi, o poi questi diversi titoli a loro attribuiti furon considerati come rappresentanti altrettante divinità. Tal’altra volta poi di più divinità se ne fece una sola, amalgamando in essa tutti▶ gli attributi di quelle che anticamente erano distinte9. È questa una osservazione generale che non convien dimenticare, perchè verrà molte volte a bisogno nel progresso della Mitologia.
La Genealogia degli Dei, ossia la loro filiazione e parentela (almeno dei principali), è necessaria a conoscersi nella Mitologia pel doppio scopo, che da quella si deducono spesso i rapporti di causa e di effetto considerati dagli antichi nei fenomeni del mondo, e poi perchè frequentemente i poeti, invece di rammentare una divinità col suo nome principale e più conosciuto, fanno uso del patronimico, ossia di un vocabolo derivato o composto dal nome del padre di quella data divinità.
Il Dio Urano è lo stipite delle divine famiglie regnanti nel cielo, nel mare e nell’ inferno. Il suo greco nome significa Cielo, e perciò credevasi figlio del Giorno e dell’ Aria, ossia di due dei quattro elementi del Caos. Sposò Vesta Prisca e generò Titano, Saturno e Cibele. Saturno sposò Cibele, e generò Cerere, Giunone, Giove, Nettuno e Plutone. Giove sposò Giunone elevandola al grado di regina del Cielo, ed ebbe da essa Marte, Vulcano ed Ebe ; e poi da altre Dee, ed anche da donne mortali, altri figli in gran numero, tra i quali qui noteremo soltanto quelli che furono divinità di prim’ordine, cioè Apollo, Diana, Mercurio e Bacco. Minerva nacque miracolosamente dal cervello di Giove. Il Genio (il cui nome derivava dall’antico verbo latino geno, che significa generare), era detto il Dio della Natura, e consideravasi perciò come il simbolo della forza generatrice della creazione.
A chiunque studia con attenzione la Mitologia deve certamente recar maraviglia che la Natura non sia considerata tra le divinità di prim’ordine. Ed io aggiungerò che raramente trovasi rammentata e rappresentata come Dea, e per lo più confondesi coll’ Abbondanza di tutte le cose naturali. Vedremo però in appresso che essa Natura fu goffamente e bizzarramente simboleggiata nel Dio Pan (che in greco significa tutto), Dio secondario e campestre, mezzo uomo e mezzo capro. Di questo nume semibestiale parleremo a suo luogo, poichè appartiene alla seconda o inferior classe degli Dei.
Intanto però è da notarsi che questo termine di Natura è di un uso estesissimo in tutte le lingue, in tutte le scienze e nel comune discorso ; e perciò conviene indicarne i principali significati.
La voce Natura è di origine latina, dalla qual lingua è passata pari pari senza alcuna alterazione nell’ italiana : in greco dicevasi fisis, onde deriva il vocabolo fisica, che perciò è sinonimo di naturale. Quindi scienze fisiche e scienze naturali sono espressioni etimologicamente equivalenti, come periferia e circonferenza, perifrasi e circonlocuzione ; mentre scientificamente ai dì nostri stanno a significare due diverse e distinte parti di studio delle cose naturali10
Ci fa saper Cicerone che gli antichi filosofi consideravano la Natura come il principio e la causa efficiente di tutte le cose fisiche ; e perciò usavano questo termine come sinonimo di Dio. E in questo stesso significato si usa nelle scienze anche oggidì, per non star sempre a rammentare il nome di Dio : e non solo nelle scienze fisiche, ma pur anco nelle scienze morali, come per esempio, dove si tratta del diritto naturale. I giureconsulti romani nel parlare della schiavitù (quantunque a quei tempi fosse ammessa per diritto internazionale o delle genti, e riconosciuta per diritto civile), dicono francamente che è contro natura 11. Anche i poeti cristiani quando parlano di cose mitologiche e di fenomeni fisici usano la parola Natura nell’antico significato filosofico. Così Dante nel descrivere i Giganti, che ora fortunatamente più non esistono, dice :
« Natura certo, quando lasciò l’arte» Di sì fatti animali, assai fe’ bene.» Per tôr cotali esecutori a Marte. »
Non di rado significa ancora il complesso delle cose create. Ma più frequentemente per Natura s’intende l’essenza degli oggetti esistenti, o vogliam dire il complesso di tutte le qualità o caratteri distintivi di qualunque essere creato tanto fisico, quanto morale o intellettuale12. Cicerone compose una celebre opera intitolata Della natura degli Dei ; e Lucrezio un famoso poema sulla Natura delle cose. Anche i teologi cristiani trattano della Natura divina e della Natura umana, e inoltre dell’unione ipostatica di queste due nature.
Il volgo stesso ha sempre pronte sulle labbra le espressioni : è naturale ; naturalmente ; per natura, o di natura sua e simili. Di più nella lingua italiana, oltre il verbo naturare che è antico, si è formato modernamante il verbo naturalizzare, che è stato introdotto ancora nel linguaggio delle nostre leggi, forse ad imitazione e per copia conforme del Codice Napoleone13.
Il notare questi diversi usi e significati della parola Natura e suoi derivati, credo che sia più utile per la studiosa gioventù, che una eruditissima discussione, a guisa de’più tenaci antiquarii o archeologi, per decidere se certe sculte o dipinte immagini rappresentino la Dea Natura, o la Dea Abbondanza, o la Dea Cerere.