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22. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 590

Senza un permesso di lui, che talvolta si faceva molto aspettare, talvolta non veniva affatto, la Torri nè poteva ricever in casa Cavalieri o altre persone da cui farsi sentir cantare, nè recarsi ad accademie, o altre funzioni musicali, proprie, e solite di sua professione, alle quali era invitata dalle Dame protettrici, nè accettare scritture, come accadde per la recita di Reggio, della quale era restata priva.

23. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article » p. 234

Si trovò invece di fronte a un orco di ragazza, che gli saltò al collo chiamandolo per nome, e che egli poteva giurare di non aver visto mai.

24. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » p. 486

Mi si assicura esser egli debitore in gran parte della sua comica naturalezza ad alcune lezioni di Simeone Sografi ; e certamente un buon terreno con tale e tanto cultore produr non poteva che bellissimi frutti.

25. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 634

Sua moglie, Francesca, fu una egregia artista per le parti di servetta, e passò, dopo la morte del marito a seconde nozze col primo attore Cesare Fabbri che, per la età, poteva esserle figliuolo.

26. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » p. 330

VI), dopo aver parlato del Tonin Bonagrazia, pel quale egli poteva a ragione esser chiamato il Demarini faceto, conchiude : « da ciò si comprenderà facilmente che quando il Bellotti assume il carattere grave ed eroico, è ben difficile che gli riesca di sopprimere negli astanti quella giuliva impressione che la sua sola presenza ridesta. »

27. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » p. 387

Il signor Bettini dacchè è stabilita la Compagnia Reale fa sempre il primo amoroso giovine : e quantunque qualche cosa siasi sempre detto sul suo conto, si è sempre concluso che era il meno cattivo, e fu ed è il più ben pagato di tutti gli amorosi attuali nella Comica Italiana, quindi niuno mi ha mai detto di cangiarlo, bensì io più che altro in obbligo di conoscere i bisogni della mia Compagnia, ho cercato fra gli Accademici, se si poteva trovare uno che con decoro potesse servirgli di supplemento ; nei Commedianti era inutile cercarlo ; non ci è assolutamente : trovai, per mala mia ventura, il sig.

28. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 560-561

L’Otello era dell’attore Luigi Bellotti, e il n. 7 del Giornale delli Teatri Comici delle città principali d’Italia, dice che poteva passare nel genere degli spettacoli, ma che non conveniva esaminarlo, nè farne commenti.

29. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 446

Caro signore, poteva ella far a meno di venirci a rattristare.

30. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [E-F]. I COMICI ITALIANI — article » p. 862

Se mai la maggior probabilità sarebbe per la Marzia Fiala, detta Flaminia, che al ’64, essendo giovanissima e non ancor forse esperta per le parti serie, poteva benissimo recitar le meno importanti di serva.

31. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » pp. 347-348

Bene : la Compagnia, se così poteva chiamarsi, del Benini, trasformò di punto in bianco l’ambiente.

32. (1787) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome I « LIBRO PRIMO — CAPO V. Tracce di rappresentazioni sceniche in Ulietea. » pp. 42-43

La scarsa cognizione della lingua toglieva all’equipaggio di Cook l’opportunità di distinguere per mezzo delle parole ciò che poteva essere un canto accompagnato dal ballo da ciò che avrebbe potuto chiamarsi spezie di dramma ancorchè informe.

33. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article » pp. 185-186

Fra le grandi feste, la rappresentazione di comici italiani non poteva nè doveva mancare ; ma, morta Giovanna d’Albret, la madre dello sposo, si dovette rimandar la cerimonia.

34. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 405-406

Snella della persona, non grande, non piccola, occhio vivo e maliziosetto, volto pieno d’anima, voce sonora, un abbandono spontaneo di espressione, e di movimento, formavano in lei un insieme, che non poteva a meno di allettare gli spettatori.

35. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article » pp. 235-236

L’Aurelia, giovine, poteva infatti, senza esser celebre, dare accrescimento alla Compagnia, e perfezionarsi sotto la Piissimi, che non doveva essere più di fresca età, se venti anni a dietro, al colmo della rinomanza, fu l’ammirazione di Enrico III.

36. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [D]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 763-764

Seppe mettersi in seconda linea, lui, che stette sempre e poteva stare ancora nella prima.

37. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 83

Nelle ore in cui poteva esser libero da' suoi doveri (e queste non erano tali che nella notte), si occupava continuamente a leggere ; ed essendo pieno d’ingegno naturale, e dotato di ferace memoria, seppe profondamente istruirsi, e in seguito diventare un buon autore teatrale, ed un ottimo artista.

38. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [E-F]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 881-887

Leandro poteva essere il Ricci figlio del Pantalone. […] E in tal caso, come poteva trovarsi in compagnia non solo come Direttore, ma come attore ? […] La sua non ordinaria abilità nel canto finiva di coronare i suoi meriti, ond’è ch’ella, e per lo studio indefesso, e per la natural grazia, e per una allettatrice avvenenza, poteva essere elevata ad un grado distinto in mezzo al numero limitato delle valorose giovani attrici.

39. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 562-563

Nè si potrebbe dir meglio : nel girar de’ grandi occhi neri, nel muover della bocca breve, in una certa aggraziata e naturale infantilità di pronunzia, dell’s e del c specialmente, nella spontaneità incomparabile della dizione era un cotal fascino, al quale non si poteva resistere….

40. (1783) Discorso storico-critico da servire di lume alla Storia critica de’ teatri « DISCORSO STORICO-CRITICO. — ARTICOLO V. Sulle due Sofonisbe Italiane, e su due Traduzioni dal Greco di Fernan Perez de Oliva. » pp. 26-42

poteva dire altrimenti chi non ignorava che nell’altro secolo se n’erano composte in Latino. […] poteva egli averla? […] Or non essendo sicuri della loro specie, come poteva il Varchi compaparle con le favole del Ruzzante? […] Ma non so come l’Alamanni poteva tradurre una Tragedia Greca per noi perduta forse da due mila anni.

41. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — 1748, 10, Dicembre » pp. 9-10

Visto che dal Goldoni poteva dipendere la sua maggiore o minor fortuna artistica, si diede a circondarlo di vezzi e di moine, mostrandoglisi gelosa ogniqualvolta le se ne offerisse l’occasione.

42. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — 27 sett.bre 1808. » pp. 50-51

Fu in seguito l’Andolfati reso da me edotto che tali opere essendo proprietà dei respettivi autori e che avendo questi concesso ad altre compagnie la privativa di rappresentarle non poteva egli farne uso senza ledere i diritti altrui, per cui gli autori medesimi reclamavano un compenso equitativo.

43. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [G]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 1005-1006

Bravissima per certi caratteri, si poteva stabilire nel suo mestiero una riputazione onorevole, se contenta d’aver posto il piede nel Socco ridevole, non avesse avuta la smania di calzare il grave Coturno. » Ma il Bartoli si oppone a tale giudizio, dicendo ch’ ella fu somma anche nel tragico, e che se avesse avuto la fortuna di nascere in Toscana, nessuna attrice avrebbe potuto eguagliarla.

44. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 657-659

Tetro, taciturno, irrequieto, talvolta irascibile, seduto presso la buca del suggeritore, posto riservato al direttore, non dirigeva più perchè non poteva.

45. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « LUIGI RASI. I COMICI ITALIANI » pp. -

Nessuno meglio di Luigi Rasi poteva assumersi, con certezza di riuscire appieno nel suo alto e nobile intento, un còmpito simile. […] Nessuno poteva essere più competente di Luigi Rasi a far entrare il pubblico nel mondo teatrale.

46. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [D]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 745-749

E ad un fiorentinissimo com’era Luigi Del Buono non poteva non riuscire. […] Buon cristiano, buon amico, buon prossimo : sovventore dei poveri, ed abile artista comico in generale : in particolare poi, sommo nel così detto carattere di Stenterello, che egli stesso inventò, ed inimitabilmente e gustosamente sostenne fino alla decrepitezza…… E il Morrocchesi poteva discorrerne con ragione, poichè fu con lui scritturato per tutto il 1800, che egli passò, dice, in un batter d’occhio, perchè fu del continuo accompagnato da quiete d’animo, da perfetta salute, da ogni possibile soddisfazione nell’arte, e con sopra a 400 zecchini d’avanzo, dopo essersi mantenuto gajamente in tutto e per tutto.

47. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 245-250

Alla quale proposta l’Impresa aderì vedendo che questa attrice non poteva più esser di alcun utile per il teatro de' Fiorentini. […] Tutto ciò poteva forse contribuire a farla piacere ? 

48. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 743-748

E in un altro, a proposito del recitare in italiano a persone, che per lo più non intendevano, e del bisogno di far delle azioni assai, di trovar dell’invenzioni, mutazioni di scene, e cose simili per contentar l’uditorio, è detto : « Il bravissimo Zanotti non più con la sua Eularia poteva dialogando mostrar la finezza del bel dire, l’argutezza delle risposte, le sentenze, e gli equivochi frizzanti per guadagnar i cuori…. » Ottavio era dunque il capocomico, e dallo stesso Locatelli sappiamo che la Compagnia era composta di nove persone, « cioè due Innamorati, due Donne, la Rufiana, un Coviello, un Pantalone et un Dottor Graziano ». […] Che confusione poteva nascere tra due attori, di cui uno recitava in Italia e l’altro in Francia ?

49. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — Di Milano, il dì 28 agosto 1620. » pp. 140-157

L’ Antonazzoni (V.) non poteva, nè voleva più stare in Compagnia con una Valeria (l’ Austoni) nè con una Nespola (la Di Secchi)…. […] Il Sand, parlando di Flaminio Scala e de’ Gelosi (tomo I, pag.  304), dice : « dal 1576 al 1604 i personaggi e attori di questa compagnia rimarchevole furono, per le parti di amoroso, Flavio (Flaminio Scala), Orazio (Orazio Nobili), Aurelio (Adriano Valerini), Cintio (Cintio Fidenzi) Fabrizio. » Lasciamo stare il nome di Cintio, che è evidentemente una inesattezza del Sand ; a lui certo poteva benissimo attagliarsi la parte di rubacuori e guastamatrimonj, a lui potevan benissimo esser volte le Frenesie della signora Cecchini (il marito non aspettava più i sessant’ anni, e forse per sua temerità si deve intendere la sua bonomia matrimoniale), se è omai stabilito dal Cinelli (Biblioteca volante, scansia undecima. […] Fu pieno di carni, ed anzi maggior del giusto, ed in somma appariscente e proporzionato alla parte d’ Innamorato che rappresentava. » Ma ecco che stando a Francesco Bartoli, egli nacque intorno al 1596, e però non poteva essere cogli Accesi il 1609. […] Da Galeotto a Marinaro, non c’è che dire : facevano a chi poteva dirsene di più grosse ; e francamente non saprei affermare chi avesse il disopra nella tenzone. […] Dunque nel ’52, quando essa rappresentò la Marta, non poteva aver meno di 65 anni.

50. (1764) Saggio sopra l’opera in musica « Saggio sopra l’opera in musica — Conclusione »

Dove ho seguito Racine mi san servito, per quanto ho potuto, delle sue parole medesime; e dove Euripide, della traduzione del Brumoy; ben sicuro che il poeta greco non si poteva meglio esprimere in francese.

51. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » pp. 478-485

E da molti ancora che lo conobbero sentii dire più volte : non ci si poteva vivere accanto ! […] Il Vestri, senza tante parrucche, dava un’acconciata alle poche ciocche de’suoi capelli, e usciva dalle quinte con fisonomia, con voce, con modi talmente ottemperati al suo personaggio, ch’ei poteva rappresentare tutta quanta la umanità, e nelle parti promiscue, ove la natura umana è dipinta come è realmente, faceva piangere e ridere al tempo stesso, come ebbe a dire anche il Byron. […] Cessata quella guerra, non potevano certo favorire al teatro le fucilazioni dell’Austria, le torture del Borbone, l’ascetismo di Carlo Alberto, e il Sant’Uffizio di Roma, anche senza calcolare che i grandi artisti furono allora parecchi, la memoria degli artisti anteriori non era ancora perita, e alla poca voglia poteva unirsi la sazietà.

52. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » pp. 403-404

Egli tradusse poi in atto le speranze che di lui si eran concepite ; ma se Bellotti non accettava il lavoro, se Milano non era all’altezza dell’autore, chi sa se l’umile maestro avrebbe potuto diventare il pittore di quell’epoca, a cui poteva egli solo dar vita sulla scena.

53. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 566-567

Dove il Cannelli poteva mostrar la sua vena satirica, era più specialmente a lavoro finito, quando s’intratteneva col pubblico invocante e reclamante l’ottava di prammatica.

54. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article » pp. 18-20

Io l’ho sentito negli ultimi anni della sua impresa ai Fiorentini, in quella Compagnia, nella quale faceva le sue prime armi Andrea Maggi al fianco di Don Michele Bozzo ; e si poteva benissimo da quegli splendidi resti arguire di quale inesauribile vena di comicità fosse dotato ne’più begli anni della begli anni della sua vita artistica.

55. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 41-43

Milano n’ebbe già una prova solenne, che poteva riuscire per lui troppo fatale, allorquando del 1821 su quelle scene rappresentando l’ Emone nell’ Antigone dell’ Alfieri, nell’atto ch'ei dovea simulare di uccidersi, veramente si feri del pugnale nel fianco.

56. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 547-549

Il ' 56 diventò capocomico egli stesso, e continuò a esserlo fino alla fine della sua vita artistica che si chiuse il '69 ; anno in cui si recò definitivamente a Firenze (vi si era già recato nel '64 col fermo proposito di lasciar l’ arte, alla quale tornò poco di poi, sollecitato da Riccardo Castelvecchio ad assumere la direzione della sua Compagnia Dante Alighieri), affine – dice un suo biografo, Cesare Calvi – « di proseguire alcuni studj sull’arte e sul teatro che durante il suo artistico peregrinaggio non poteva condurre a fine, » ma in realtà – dice un annotatore – per darsi a non so che lucroso commercio.

57. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » pp. 340-342

Forse al Belottino poteva rimproverarsi una cotal mancanza di finezza nelle mezze tinte, mancanza derivata anche dal fisico volgare ; ma in compenso : quale esuberanza di vita !

58. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — Milano, 1°Aprile 1803. » pp. 318-327

Ormai il nome di Blanes col quale salì in tanta rinomanza lo zio, non poteva essere abbandonato dal nipote che si dava alle scene : quel nome era come un augurio…. pe ’l suo avvenire artistico. […] Egli portò quel ruolo a tale grandezza che il più delle volte, lui in iscena, il pubblico non d’altri poteva occuparsi.

59. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 674-675

Sosteneva con molta anima e con molta intelligenza il ruolo di Pantalone, ed era specialmente ammirato nelle scene appassionate, in cui l’anima sua ardente poteva mostrarsi tutta intera.

60. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 574-575

Fui accolta a braccia aperte da lei, che nelle parole e negli atti, non poteva essere più cortese e obbligante.

61. (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome IX « STORIA CRITICA DE’ TEATRI. Tomo IX. LIBRO IX. Continuazione de’ Teatri Oltramontani del XVIII secolo. — CAPO I. Teatro Alemanno. » pp. 4-31

Applaudiva il pubblico or l’uno or l’altro partito, e la sua approvazione data a due gusti contrarii provava contro ambedue, che l’un cammino e l’altro corso con genio poteva menare al medesimo scopo. […] La morte gl’impedì di riuscir quanto poteva. […] Giovanni Federigo barone di Cronegh nato in Anspach poteva forse divenire un tragico eccellente, sì patetico e dilicato si dimostra nelle sue tragedie e nelle Solitudini, ovvero un gran comico per la facilità che ebbe nel dipingere i caratteri, e per la grazia che riluce in qualche sua favola; ma cessò di vivere acerbamente nel 1756 in età di ventisei anni.

62. (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome V « LIBRO VIII. Teatri Settentrionali nel XVIII secolo — CAPO II. Teatro Alemanno. » pp. 232-252

Applaudiva il pubblico or l’uno or l’altro partito, e la sua approvazione data a due gusti contrarj provava contro ambedue che l’un cammino e l’altro corso con genio poteva menare al medesimo scopo. […] La morte gl’ impedì di riuscir quanto poteva. […] Giovanni Federigo barone di Cronegh nato in Anspach poteva forse divenire un tragico eccellente, sì patetico e dilicato si dimostra nelle sue tragedie e nelle Solitudini, ovvero un gran comico per la facilità che ebbe nel dipingere i caratteri e per la grazia che riluce in qualche sua favola; ma cessò di vivere acerbamente nel 1756 in età di 26 anni.

63. (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome I « LIBRO PRIMO — CAP. V. Tracce di rappresentazioni sceniche in Ulieteia e in altre isole del l’Emisfero australe nel Mar Pacifico. » pp. 59-65

La scarsa cognizione della lingua toglieva al l’equipaggio di Cook l’opportunità di distinguere per mezzo delle parole ciò che poteva essere un canto accompagnato dal ballo, da ciò che avrebbe potuto chiamarsi specie di dramma ancorchè informe.

64. (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome II « CONTINUAZIONE DEL TEATRO GRECO E DEL LIBRO I — CONCHIUSIONE. Dell’antica storia teatrale. » pp. 239-246

E chi poteva dopo di lui calzar degnamente il greco borzacchino?

65. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 297-298

– Ma, qualunque parte egli facesse, nonostante l’arte finissima, non poteva dissimulare affatto la bontà affettuosa e la gentilezza squisita dell’animo suo.

66. (1783) Discorso storico-critico da servire di lume alla Storia critica de’ teatri « DISCORSO STORICO-CRITICO. — ARTICOLO II. Se i Mori Spagnuoli ebbero Poesia Scenica. » pp. 9-13

Un esempio più recente poteva vederne il Signor Lampillas ne’ Drammi di Cervantes, e di Andres Prey, che non esistono da quasi due Secoli, e pure se ne favella in tanti libri, sì che non si possa giustamente dubitare, che abbiano una volta esistito.

67. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 678-680

Ritirai la commedia tre giorni dopo, ed il medesimo giorno diedi ai comici l’altra ch’ io avevo scritto ; e copiate le parti e provata e rappresentata, comparve un’altra, e riuscì sì bene che niente più si poteva desiderare.

68. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [E-F]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 947-

Conosciuta la celebre Marchionni e richiestala di parere e di consiglio, n’ebbe in risposta che niente poteva dirle per l’ultimo atto, poich’ella moriva come niuna avrebbe potuto mai.

69. (1783) Discorso storico-critico da servire di lume alla Storia critica de’ teatri « DISCORSO STORICO-CRITICO. — ARTICOLO VI. Tragici Spagnuoli, secondo il Signor Lampillas, negletti, o censurati a torto dal Signorelli. » pp. 43-68

Vorreste replicare, che poteva aver fatte anche Commedie, e meritar questo titolo? […] Ma caro Signor Apologista, poteva io farmi mallevadore dell’analisi compiuta fatta da un Nazionale di quattro Tragedie da me non lette? […] Ho trovato ancora che il Montiano il confessa allorchè riprende in questa favola la incredibilità che risulta dall’eccessivo orrore che cagiona tanto sangue sparso, che di nove Attori ne muojono otto, onde la Tragedia ne diviene dura e violenta, secondochè si esprime il Montiano, e poteva, aggiugnere, per conseguenza sregolata. […] Ben poteva inoltre notare il Signor Lampillas il carico che dà il Montiano al Virues, cioè di aver contribuito a cangiar metodo con mezclar los preceptos antiquos con la moderna costumbre, llevando asi los ingenios à que declinasen à la formacion de estos hormaphroditas (così chiama le favole Spagnuole), ò monstruos de la Poesia, como los llama Cascales.

70. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — (Sabato 7 giugno 1659).(Sabato 28 giugno 1659). » pp. 420-423

Fu assai stimata e amata da Anna d’Austria, della quale, come il Fiorilli, poteva dirsi veramente intima.

71. (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo secondo — Capitolo duodecimo »

[20] Ma in qual maniera il ritmo poteva essere così intimamente legato coi costumi d’un popolo che dallo stato di quello se ne dovesse cavar conseguenza allo stato di questi? […] Il ritmo poetico non era che una successiva imitazione dei diversi moti delle passioni; il ritmo musicale adunque non poteva essere che una rappresentazion successiva dei medesimi moti. […] In conseguenza gli autori o inventori delle note musicali contenti d’agevolare lo studio al solo fine che richiedevano le circostanze loro, non sospettaron neppure i cangiamenti che doveano col tempo sopraggiungere alla musica, e le novelle vie che aprir poteva in quest’arte lo sviluppo successivo del genio. […] Tutto ciò che il musico poteva metter del suo, era il movimento più veloce o più tardo; sebbene anch’esso veniva indicato dal poeta o col senso delle parole esprimenti lentezza, e velocità, oppure col vario intrecciamento dei ritmi, i quali guidavano la misura. […] Ora come poteva Ovidio temere d’esser deriso alterando la quantità nel nome di Tuticano, se il popolo per una general convenzione non avesse ad ogni sillaba assegnato il suo rispettivo valore?

72. (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome IV « LIBRO V. Teatri Oltramontani nel secolo XVI. — CAPO II. Spettacoli teatrali in Alemagna. » pp. 13-20

Egli è da notarsi ancora che tal calzolajo si valse di molti argomenti tratti da’ Greci e Latini, ch’egli non poteva leggere originali e che a suo tempo non erano stati recati nell’idioma tedesco.

73. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » pp. 426-430

La sua vedovanza non poteva esser dunque che breve.

74. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [I-H-K]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 1064-1067

18 Da l’arte intanto, a cui compagna andava La dispregiata povertà, fuggia Chi, l’anima temprata a bel sentire, Onorar la poteva ; e fior tra bronchi Si rimase l’egregio.

75. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article » pp. 203-211

« Andava in abito di Ninfa si vezzoso, che si poteva a Diana assimigliare, quando per piacere all’amato Endimione sen gìa più del consueto adorna e lasciva. […] » E ciò forse fu opera di qualche amante spregiato, che non poteva perdonarle l’affetto verso il suo compagno di scena, Adriano Valerini, veronese, dottore e comico rinomato nelle parti d’amoroso, e che per la Vincenza aveva abbandonata l’altra bella e valente attrice, Lidia da Bagnacavallo.

76. (1783) Discorso storico-critico da servire di lume alla Storia critica de’ teatri « DISCORSO STORICO-CRITICO. — ARTICOLO III. Se ne’ secoli XIV., e XV. gl’Italiani ebbero Poesie Sceniche. » pp. 14-19

Il Signor Lampillas, cui incresceva di ciò vedere, volle dare ad intendere, che io poteva sì bene spacciare queste cose co’ poco instrutti, ma non con gl’illuminati, e bene informati della nostra Letteratura, tra’ quali conta forse sestesso.

77. (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro I. — Capo IV. Teatro americano. » pp. 19-25

Un annuo sacrificio e convito pubblico colle medesime particolarità, e di più accompagnato da strani travestimenti e mascherate ridicolose, troviamo ancora in Cusco: or non vi poteva esso, come in Grecia, far nascere lo spettacolo scenico che pur vi si vede coltivato?

78. (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome IV « PROLUSIONE ALLE LEZIONI DI POESIA RAPPRESENTATIVA DEL PROFESSORE PIETRO NAPOLI-SIGNORELLI. » pp. 203-226

L’uomo però inoltrato nella coltura tendente sempre mai irresistibilmente alla perfezione de’ proprj ritrovati, mal poteva limitarsi a quella semplice studiata filza di parole esprimenti rozze idee pastorizie, comunali, famigliari. La Grecia che dal picciolo recinto del suo angusto territorio seppe dettar leggi d’umanità, di coltura e di dottrina a’ popoli più remoti, trafficando e rendendo altrui con usura i semi delle arti e delle scienze ricevute da Egizj, Caldei e Fenici, e da essa accresciute di numero, di estensione e d’intensità; la Grecia, dico, bisognosa di una bell’arte più confacente al dilicato e fine suo gusto, poteva arrestarsi all’invenzione de’ nudi versi?

79. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — Di Pistoia, questo dì 21 di ottobre 1589. » pp. 405-415

La maschera del Dottore come quella del Capitano, mutava il paese e il nome senza mutarne l’essenza : e mentre quella del Capitano anche poteva mutar foggia di vestire ad libitum degli attori, la maschera del Dottore, sotto qualsiasi nome fosse rappresentata, manteneva invariato il suo costume professorale, togato, nero da capo a piedi, con modificazione lievissima dall’antico al moderno. […] Venezia, Bona, 1633) che poteva essere il Dottor Gratiano da Bologna, o da Ferrara ; e lo vediamo nelle Favole dello Scala, talvolta di Pesaro, tal altra di Napoli, o di Venezia, o di Milano, o di Firenze.

80. (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VI « LIBRO VI. Storia drammatica del secolo XVII. — CAPO V. Rappresentazioni chiamate Regie: Attori Accademici: Commedianti pubblici. » pp. 345-356

Piacque il sua giuoco scenico naturale e grazioso   ma come poteva dilettar pienamente in Francia un carattere di cui non aveasi idea veruna, ed un dialetto sconosciuto come il napoletano?

81. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 738-742

Era su me sola che lei poteva fare assegnamento : si trovava presso una sua sorella, aspettando che mio fratello avesse trovato per me una scrittura.

82. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article » pp. 118-139

Fra le tante sciocchezze snocciolate al proposito dell’opera andreiniana, poteva mettere anche questa. […] Non poteva dunque dalla Genesi stessa, col mistico fervore del suo spirito, accogliere l’idea del poema che doveva poi farlo immortale ? […] Che che ne fosse, Giovanni Battista Andreini era un uomo di spirito e di lettere ; e sono d’ avviso che s’ egli avesse vissuto cinquant’ anni prima avrebbe calcata la strada degli altri, ed avremmo di lui qualche buona commedia ; ma egli era autore e comico : quindi non poteva scrivere che come gli autori del suo tempo scrivevano, e come lo consigliava il suo interesse. » Anche qui, come si vede chiaro, c’ è un po’ l’ odore di codino.

83. (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo primo — Capitolo terzo »

Così rovinò il sistema poetico, e musico degli antichi invece del quale nuova poesia successe barbara, e rozza, che tutta la sua vaghezza traeva dal definito numero delle sillabe in ogni verso, e dall’accoppiamento delle desinenze simili da loro chiamate rime, e nuova musica parimenti, la quale fu ben tosto una serie noiosa, e lenta di passaggi spogliati d’ogni dolcezza, senz’altra melodia, che quella che poteva nascere dalla forza, e dalla durazione de’ suoni. […] Così gli spettacoli, le belle arti, la politica e la religione erano talmente legati fra loro, e, per così dire, innestati, che non poteva alcuno di tali oggetti cangiarsi senza che tutti gli altri non se ne risentissero. […] Imperocché appena cominciò a rilasciarsi la modestia, per così dire, dell’antica musica o per troppa indulgenza di coloro che presiedevano alle cose sacre, o per ismodata licenza dei musici, non vi fu argine o regola alcuna, ma mille nuove spezie s’introdussero di modulazioni, di echi, di repetizioni, e di troncamenti di parole: pei quali mezzi la musica ecclesiastica degenerò in isconvenevolezza e in licenza incredibile, accelerata maggiormente coll’uso di applicar l’armonia ad una lingua morta, il cui significato non comprendendosi dal volgo con poteva lasciar nell’animo quelle traccie profonde d’affetto, che visi dovrebbono imprimere. […] Allora pervenuti al colmo gli abusi, se ne avvidero i supremi regolatori delle cose sacre del danno che poteva risentirne la religione, contro cui nessun colpo si può scagliar più funesto di quello, che le viene indirizzato dalla corruzion del costume.

84. (1790) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome VI « LIBRO IX. Teatro Spagnuolo del secolo XVIII — CAPO I. Tragedie. » pp. 4-67

Ma non dovea il poeta riflettere che la di lei passione poteva scemare per sì cruda richiesta propria a scoprire tutta l’ambizione del Moro? […] Balza agli occhi l’inezia dell’origine del suo innamoramento e la balordaggine di vantarsi di un fatto che poteva averla offesa. […] Garcia si presenta al re, e gli dimostra che coloro che chiedono la morte di Rachele sono i più leali vassalli, quelli che l’accompagnarono in Palestina, che lo coronarono re di Gerusalemme (Alfonso ben poteva dargli una solenne mentita), che insieme con lui in Alarcos furono terrore degl’ immensi squadroni Affricani. […] Che utile cambiamento è quello d’ introdurre una cassa capace di un cadavere intero da portarsi sugli omeri de’ Greci alla guisa de’ becchini, invece di lasciarvi l’urna antica che conteneva le ceneri di un estinto, e che poteva portarsi in mano, come rilevasi da Aulo Gellio nel parlar di Polo e dall’istesso Sofocle18? […] E come io poteva ignorare il nome di chi per più anni mi onorò della sua amicizia e volle prima di pubblicarla udir sulla sua tragedia il mio qualunque avviso?

85. (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome II « CONTINUAZIONE DEL TEATRO GRECO E DEL LIBRO I — CAPO XVI. Dell’uso delle Antiche Maschere. » pp. 201-212

Ed in fatti Tespi che purgò la tragedia da ogni mescolanza comica, tingendosi di feccia, poteva mai farlo con intento di eccitare il riso?

86. (1787) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome I « LIBRO PRIMO — CAPO IX. Dell’uso delle antiche Maschere. » pp. 290-297

Ed in fatti Tespi che purgò la tragedia da ogni mescolanza comica, tingendosi di feccia, poteva mai farlo con intento di eccitare il riso?

87. (1783) Discorso storico-critico da servire di lume alla Storia critica de’ teatri « DISCORSO STORICO-CRITICO. — ARTICOLO XIII. » pp. 182-206

Lampillas è dichiarato protettore del Lope qual fu, e non del Lope che poteva essere. […] Di poi, quando anche que’ versi recitati nel Circo fossero stati scenici (che ben poteva ciò avvenire, perchè ne’ Giuochi Romani, Plebei, e Megalesi3 aveano luogo gli spettacoli scenici), questo proverebbe, che il Popolo Romano talora s’infastidiva degli spettacoli teatrali, e desiderava i Circensi, che formavano la di lui passione principale, ma non già, che per avere il gusto corrotto, come fantastica il Sig. […] Il Prologo dell’Ecira di Terenzio, quando non altro, poteva di ciò instruirlo.

88. (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome II « CONTINUAZIONE DEL TEATRO GRECO E DEL LIBRO I — CAPO XV. Satiri: Ilarodie: Magodie: Parodie: Mimi: Pantomimi. » pp. 171-200

Quì ogni proposizione non eccede un giambico, e le domande, e le risposte sono così acconce che il lettore tratto tratto è obbligato a confessare a se stesso che non si poteva nè chiedere, nè rispondere più a proposito. […] Patetiche ed eloquenti sono le preghiere di Ulisse, e se un Ciclope poteva intenerirsi, L’avrebbe conseguito.

89. (1787) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome I « LIBRO PRIMO — CAPO VIII. Continuazione del Teatro Greco. » pp. 269-289

Quì ogni proposizione non eccede un giambico, e le domande e le risposte sono così acconce, che il lettore tratto tratto è obbligato a confessare a se stesso che non si poteva chiedere nè rispondere più a proposito. […] Patetiche ed eloquenti sono le preghiere di Ulisse, e se un Ciclope poteva intenerirsi, l’avrebbe conseguito.

90. (1798) Addizioni alla Storia critica de’ teatri antichi et moderni « PARTE I — LIBRO IV » pp. 55-66

Il profano Machiavelli non poteva entrare a parte di questa medesima indulgenza?

91. (1798) Addizioni alla Storia critica de’ teatri antichi et moderni « PARTE I — LIBRO VI » pp. 94-106

Piano così assurdo verseggiato in istile tanto lontano dalla gravità e dalla correzione, a chi poteva parer tragedia perfetta se non all’ab.

92. (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro I. — Capo VIII. Vuoto della Storia Teatrale. » pp. 172-179

Ognun vede qual sorta di dramma poteva a que’ tempi aspettarsi.

93. (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro III — Capo I. Teatro Italiano nel Secolo XVII. » pp. 268-275

Durar non poteva in verun conto simile stato di violenza per l’indole Italiana; e in fatti la disapprovazione de’ savi, e l’allontanamento della gente ben nata dal teatro, riconduce gli spettacoli pel buon sentiero, e cagionò la felice rivoluzione del secolo susseguente.

94. (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VII « STORIA CRITICA DE’ TEATRI. LIBRO VII. Teatri Oltramontani del XVII secolo. — CAPO III. Teatro Inglese. » pp. 143-156

Voltaire affermò ancora che Dryden autore più fecondo che giudizioso avrebbe goduto di un credito senza eccezione scrivendo la decima parte delle opere che lasciò, e se le avesse scritte (poteva aggiugnere) più a seconda dell’arte che non ignorava, che del gusto del suo paese che volle secondare.

95. (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome IV « LIBRO VI. Storia drammatica del XVII secolo. — CAPO VI. Teatro Inglese. » pp. 291-300

Voltaire diceva che Dryden autore più fecondo che giudizioso avrebbe goduto di un credito senza eccezione scrivendo la decima parte delle opere che lasciò; e se le avesse scritte (poteva aggiugnere) più a seconda dell’arte che non ignorava che del gusto del suo paese che volle secondare.

96. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [E-F]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 915-921

L’espressione del volto era tale, che poteva a voglia di lei mutarsi improvvisamente di mesta in gioconda, di fiera in affettuosa.

97. (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome IV « LIBRO III — CAPO VI. La Drammatica oltre le Alpi nel XV secolo non oltrepassa le Farse e i Misteri. » pp. 186-200

Dovea egli perciò meritare di esser lo scopo delle villanie del superficialissimo pedante Vicente Garcia de la Huerta seminate col carro in un Prologo da premettersi ad una immaginaria collezione di componimenti spagnuoli, che non aveva ancor fatta, e che non poteva mai far bene per mancanza di gusto, di materiali e di principii?

98. (1788) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome III « LIBRO III — CAPO V. La Drammatica oltre le alpi nel XV secolo non eccede le Farse e i Misteri. » pp. 74-84

Dovea egli perciò meritare di esser lo scopo delle villanie del superficialissimo Vicente Garcia de la Huerta seminate in un Prologo da premettersi a una immaginaria collezione di componimenti Spagnuoli, che non avea ancor fatta, e che non poteva mai far bene per mancanza di gusto, di materiali e di principj?

99. (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome V « LIBRO VII. Teatro Francese ne’ secoli XVII e XVIII — CAPO VIII. Teatro Lirico: Opera Comica: Teatri materiali. » pp. 177-187

Supplirono essi co’ cartelloni, ne’ quali scriveano in prosa ciò che non si poteva dir colla voce, ma in fine questo spettacolo fu totalmente abolito.

100. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — Padova, 28 luglio 1674.Venetia, 16 marzo 1675.Venetia, 23 marzo 1675.Venetia, 30 marzo 1675.Venetia, 13 ap.le 1675.Venetia, 20 ap.le 1675. » pp. 28-35

Dell’Allori dunque, che pel suo ufficio non poteva esser da vero attore mediocre, nulla.

101. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 697-702

Chi dunque poteva scrivere al Duca in persona lettere di così aperta famigliarità, parlando degl’ interessi di Compagnia, accusando compagni, reclamando rimproveri, dando commissioni intime e delicate, e svelando fatti, di cui potrebbe arrossire una donna maritata, se non una donna, artisticamente al meno, a capo della Compagnia ?

102. (1790) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome VI « LIBRO X ed ultimo. Teatro Italiano del secolo XVIII — CAPO III. Melodrammi. » pp. 254-292

Fu il famoso Gian Giacomo Rousseau che col Pigmalione mostrò in qual maniera poteva una bizzarria convertirsi verisimilmente in una scena sublime interessante secondando le passioni e i pensieri coll’ espressiva armonia. […] Quindi profuse nel suo argomento maggior ricchezza d’invenzione, e questa che nel Tito si scorge ad ogni passo, per gli nuovi colpi teatrali e pe’ bei quadri prodotti da’ contrasti di situazione, non poteva trovare l’Italiano nel tragico Francese, e trasse dal proprio fondo le fila che gli abbisognavano per la sua tela. […] Che Tito alfine Era l’offeso, e che le proprie offese, Senza ingiuria del giusto Ben poteva obliar . . .

103. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article » pp. 54-87

Lascio il Flaminio (Scala), che, divenuto capo de’ Gelosi nel 1574, poteva fors’anco avere appartenuto a que’ primi Gelosi, di cui fu parte la famosa Lidia da Bagnacavallo. […] Il Francisco Ysabella di Linz non poteva dunque riguardare gli Andreini, per quanto strana possa parere la coincidenza di quei nomi, di cui, se disgiunti dagli Andreini, non abbiam, per quel tempo, altre notizie. […] e’mi par anco di sentirlo : Capitano Fracasso di quà ; Capitano Fracasso di là, non gli poteva nascer fastidio, che subito non lo sputasse in seno a me : dormiva, fa tuo conto, sotto l’ombra mia. […] E perch’ io bramava di preservarmi, e di non dicadere da quel grido che acquistato m’avea in quei tempi famosi, mi diedi con molto studio allo studio della parte del sopranominato Capitano solo per renderla, più che per me si poteva, ricca e adorna.

104. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — Venezia il 31 10bre 1837.E il 14 novembre : » pp. 389-402

Dotata di memoria ferrea, poteva fare a meno del rammentatore ; ed in 5 anni che ebbi il piacere di esserle al fianco come direttore e primo attore, non l’ho mai veduta ricorrere al soggetto per saper la parola di entrata in scena. Abituata fin dalla sua più tenera gioventù a non considerare la sua parte dal numero dei foglietti, ma dall’interesse che poteva avere nell’intiera produzione, poneva in tutte lo stesso impegno, non escluse le farse.

105. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [D]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 811-

Cresciuta dunque nella miseria più squallida, priva fin anco dei pochi soldi bastevoli a gittarle addosso un cencio nero in memoria della madre morta, andata guitteggiando tutta la fanciullezza come una bimba di zingari, quale educazione intellettuale poteva andarsi formando ? […] Dacchè si poteva notar colà un fenomeno maraviglioso e miracoloso delle forze e della nobiltà dell’ arte vera.

106. (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi [3e éd.]. Tomo X, parte 2 pp. 2-245

E che parte poteva prendere lo spettatore all’insipido giuoco di Lorino con Madama ? […] L’impresa non poteva andar meglio. » « Epid. […] Ora di qual tirannia positiva poteva ella lagnarsi e addurla come certa per sua giustificazione ? […] E quando ancora non avesse giovato il sopprimerla, non poteva nuocere e pregiudicare il dramma come esclamò l’autore propositi tenax. […] Ma quì nuocere non poteva alla condotta del dramma il tornelo, anzi giovare.

107. (1783) Discorso storico-critico da servire di lume alla Storia critica de’ teatri « DISCORSO STORICO-CRITICO. — ARTICOLO VIII. Degl’Inventori del Dramma Pastorale. » pp. 86-94

Non poteva formarsi venti, trenta, o più anni appresso?

108. (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VI « LIBRO VI. Storia drammatica del secolo XVII. — CAPO II. Pastorali Italiane del XVII secolo. » pp. 274-291

Soleva far la parte di zappatore, e si contraffaceva di tal modo che non poteva mirarsi nè udirsi senza riso.

109. (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome IV « LIBRO VI. Storia drammatica del XVII secolo. — CAPO II. Pastorali Italiane. » pp. 131-143

Solea far la parte di zappatore, e si contraffaceva di tal modo che non poteva mirarsi nè udirsi senza riso.

110. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 349-355

Ma la vittoria del Riccoboni non poteva dirsi compiuta, ove fosse mancato il successo a Venezia, la Capitale d’ Italia pel teatro di prosa.

111. (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome IX « STORIA CRITICA DE’ TEATRI. Tomo IX. LIBRO IX. Continuazione de’ Teatri Oltramontani del XVIII secolo. — CAPO V. Teatro Spagnuolo Tragico. » pp. 56-148

Salta agli occhi l’inetta origine di un insipido innamoramento, e la balordaggine di vantarsi di un fatto che poteva averla offesa. […] Garcia si presenta al re, e gli dimostra che coloro che chiedono la morte di Rachele, sono i più leali vassalli, quelli stessi che l’accompagnarono in Palestina, che lo coronarono re di Gerusalemme (Alfonso ben poteva dargli una sollenne mentita) che insieme con lui in Alarcos furono terrore degl’immensi squadroni Affricani. […] Ciò poteva bastare, ma Huerta con una tirata istrionica di primiera dama la fa continuare così : Pues si enciendo la collera en mi pecho, si el hierro empuño, si el arñes embrazo, Semiramis segunda oy en Toledo à tus pies postrarè quantos osados quantos rebeldes quantos alevosos aliento dàn al sedicioso bando. […] Che utile cambiamento è quello d’introdurre una cassa capace di un cadavere intero da portarsi sugli omeri de’ Greci alla guisa de’ facchini, in vece di lasciarvi l’urna antica che conteneva le ceneri di un estinto, e che poteva portarsi in mano, come rilevasi da Aulo Gellio nel parlar di Polo, e dall’istesso Sofocle. […] Io non poteva ignorare il nome di chi per più anni mi onorò della sua amicizia, e volle prima di pubblicarla udir sulla sua tragedia il mio qualunque avviso.

112. (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo terzo — Capitolo decimosettimo, ed ultimo »

Io non poteva far conoscere a nostri musici tutti i mezzi che il ritmo appresta per l’imitazione, né poteva tampoco indicare la corrispondenza delle misure impiegate dagli antichi con quelle onde noi ci serviamo, senza metter in chiaro lume questa parte della loro musica onde mi sono inoltrato con tanto più impegno quanto più sapeva nulla essersi scritto finora di concludente su tale proposito, e M.  […] E sebbene siffatta ripugnanza altro fondamento non avesse nella maggior parte fuorché un pregiudizio favorevole alla presente maniera di poetare, ella tuttavia era appoggiata sulla ragione e sull’indole stessa della lingua italiana, la quale avendo da lungo rempo acquistate regole di costruzione e sintassi alla sua maniera, non poteva sì agevolmente piegarsi alle leggi dell’antica prosodia senza essere da capo a fondo rovesciata.

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