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18. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » pp. 403-404

« Qui » – egli scrive – cominciò quel « periodo per me indimenticabile, in cui non so, nella gara, se vincesse il merito degli artisti, o l’entusiasmo del pubblico, la valentia del direttore, o la fecondità degli autori ; forse tutte queste cose unite insieme con tribuirono a crearci anni beati, compiacenze indescrivibili, trionfi incancellabili !  […] Il Bellotti comprese subito da quell’esperto conoscitore che era, il merito dell’opera : fece subito copiare le parti e le distribuì.

19. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » p. 666

« Oltre il suo proprio merito — scrive Fr.

20. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [G]. I COMICI ITALIANI — article »

Comico di qualche merito per le parti di Pantalone e di Brighella che recitava alternativamente, ma più noto a’ suoi giorni per le finte gemme di teatro ch’egli fabbricava con singolar perizia e vendeva non solo a comici, ma a cantanti e ballerini.

21. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 7

Fioriva al tempo del Bartoli (1781), che di lei così lasciò scritto : « Anche in Palermo fu lodato il suo merito, e così pure in molte città della Lombardia e della Toscana, come non meno nella Liguria e nel Piemonte.

22. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 279

Succedette alla Tessari Maddalena Pelzet, la quale dopo un solo anno dovette andarsene ; e la Pieri tra pel merito reale, e per l’ intrigo del marito, Adamo Alberti, capo socio della Compagnia, diventò la prima donna assoluta dei Fiorentini, fino al '54, in cui fu sostituita da Fanny Sadowski, assumendo essa il ruolo di madre nobile, che sostenne per varj anni, finchè, stanca dell 'arte, il 10 ottobre del 1885 si ritirò dalla scena.

23. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 299

Recitò da Pantalone in varie compagnie di giro colla moglie Margherita, Prima donna di qualche merito.

24. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [E-F]. I COMICI ITALIANI — article » p. 865

Quando colla Compagnia Coltellini fu al Teatro dell’ Aquila in Tolentino, s’ebbe nella sua beneficiata applausi e onori di epigrafi varie, tra cui la seguente : Antonio Feoli – Anconitano – Attore celebratissimo – pe’suoi modi cortesi caro ad ognuno – venne per la quarta volta – a dilettare i Tolentinati coll’arte sua – e da essi ottenne – onori e plausi – se non adeguati al suo merito – sinceri almeno – siccome quelli – che nascono dal cuore.

25. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [E-F]. I COMICI ITALIANI — article » p. 867

« Prima donna di sommo merito – dice Fr.

26. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » p. 688

Del fratello Ernesto primo attore di merito, morto in America di febbre gialla, nacque l’ Italina, oggi maritata a Oddi, attrice adorna di moltissimi pregi.

27. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [D]. I COMICI ITALIANI — article »

Del merito di lei fa fede Carlo Gozzi, il quale nel Ditirambo pel Sacchi Truffaldino (Firenze, tip.

28. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 602

Pascolini d’Urbino il Carnevale dell’anno 1778, la virtuosa Donna Signora Vincenza Tremori ; si offre all’impareggiabil merito della medesima il presente Sonetto, allusivo alla descrizione del nodo Gordiano vivamente da lei espressa per due volte nella rappresentazione del Diogene, sostenendovi la parte della Poetessa Corina.

29. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 612

Uno spirito lodevole, un’espressiva aggiustata, ed una sufficientissima intelligenza formavano i suoi meriti nell’arte del recitare. » Applaudita dovunque, fu più volte lodata con poesie, tra cui il Bartoli riferisce il seguente sonetto : Al merito impareggiabile della signora Elisabetta Ughi, prima donna, che nel Teatro delle Vigne si distingue nelle commedie e tragedie mirabilmente il carnovale 1781.

30. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 613

Avanzandosi in età, e lasciando addietro la più fresca gioventù, si mostrò nelle parti sostenute delle tragedie un attore applauditissimo ; e Verona, Bologna, Parma ed altre città furono del di lui merito bramose spettatrici. »

31. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 521

Al merito singolare | della Signora Rosa Scalabrini | Medebach | che recita con universale applauso | in Bologna | l’estate MDCCLXXX.

32. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article »

Fu egregio nell’arte del leggere e nell’insegnamento drammatico, e non v’ha de’suoi allievi, divenuti poi artisti di alquanto merito come il Fagiuoli, il Parrini, il Tellini, chi non lo ricordi con affettuoso rimpianto.

33. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 27

Non si creda però che il Lipparini s’illudesse sul merito della moglie : egli se ne serviva in caso di bisogno anche come Prima Donna, ma non dimenticava che questa è il vero pernio di una Compagnia…. » Livini Ferdinando.

34. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 591

Moglie del precedente, nata Sora, fu attrice di gran merito sì nelle commedie improvvise, sì nelle scritte, sotto il nome di Clarice.

35. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — Rimini, li 22 Giug.º 1698. » p. 489

e Iddio mi darà vita, qto Carnevale verò ad esercitare con l’opere, quelli ossequij che hora con l’ Idea vo Riverentete esercitando verso il suo Gra merito, e col Ralegrarmi nouamente de’ suoi onori, Baciand :i con ogni Umiltà le mani, p sempre mi dichiaro Di V.

36. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » p. 530

Fu attore assai fortunato, se non di vero merito, se dobbiam credere a Carlo Gozzi, il quale dice di lui nel tomo secondo delle sue Memorie inutili : Un nuovo Truffaldino detto Bugani nel Teatro di S.

37. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 203

Al merito impareggiabile della Signora Anna Corona Paganini, che nel Carnovale dell’anno 1777, recita in Carattere di prima comica in Genova nel Teatro delle Vigne con universale applauso.

38. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 586

Lasciato col sopravvenir degli anni il ruolo di prima donna, passò con egual merito a quello di madre nobile.

39. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » p. 278

Il Coralli, artista di non gran merito, pare, ma astuto quant’altri mai, temendo di essere licenziato, a preferenza del Barsanti, del quale conosceva i pregi e l’utilità, ricorse ad uno strattagemma.

40. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » p. 590

Cardosi Chiara, lucchese, attrice di molto merito per vivace ingegno e non comune coltura, fu in varie compagnie ; poi, sino al 1779, in quella di Luigi Perelli, ove potè più specialmente mostrare le sue rare qualità di artista.

41. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [G]. I COMICI ITALIANI — article » p. 1037

Educato, gentile, senza albagia per il suo merito, era amato e stimato non solo da’ suoi fratelli d’arte, ma da tutti quelli che lo conoscevano.

42. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 678-680

Collinetti Francesco, veneziano, fu attore di assai merito nella maschera di Pantalone, ch’egli assunse per sostituire Andrea Cortini al S. […] Il bravo Gollinetti non contento dell’ applauso, che meritava la buona esecuzione della parte, che io gli aveva data nel Momolo Cortesan, ha voluto ancora arrogarsi il merito dell’ invenzion delle scene e del dialogo che piaceva.

43. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 634

Questa Compagnia ha un’ottima qualità complessiva, di tutti, cioè : quella di recitar la commedia naturalmente, parlando, e nessuno glie ne tien conto. » E il Sossaj, nella sua cronaca (Teatro Comunale di Modena, autunno del 1844), della Compagnia Vergnano dice : « Tutto che composta di soggetti di merito discreto, pure fu assai mal corrisposta dal pubblico.

44. (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome IV « LIBRO III — CAPO VI. La Drammatica oltre le Alpi nel XV secolo non oltrepassa le Farse e i Misteri. » pp. 186-200

Lo spirito di apologia nemico della verità e del merito straniero imbratta in più di un luogo varie belle opere. […] Ci si presenterà nel proseguimento della nostra storia la gloria drammatica delle altre nazioni in qualche periodo talmente luminosa, che la stessa Italia ne rimarrà quasi offuscata, ed allora nel riferirla ci faremo un pregio non solo di tributare al merito straniero le dovute lodi, ma d’impiegar la nostra diligenza in rintracciar quel bello che sembra sovente esser fuggito agli stessi panegiristi e declamatori nazionali. […] L’affettar dovizia nella nudità, l’affastellar sofisticherìe ed ironie impertinenti, l’inorpellar o non confessar la storia, il dissimular la forza dell’altrui ragionamento, l’andar accumulando contro l’Italia quanto di maligno altra volta ne ha seminato l’invidia, ed il sopprimer poi quanto se ne disse in vantaggio, l’esaltare i nomi de Lampillas, Huerta, Sherlock, Archenheltz, Kotzbue pel solo merito di aver maltrattato l’Italia; tutto ciò, dico, che costituisce la tremenda batteria degli apologisti antitaliani, piacerà a pochi entusiasti, i quali per un mal inteso patriotismo si lusingano di potersi accreditare per amici zelanti del proprio paese mostrandosi nemici del vero.

45. (1788) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome III « LIBRO III — CAPO V. La Drammatica oltre le alpi nel XV secolo non eccede le Farse e i Misteri. » pp. 74-84

Lo spirito d’apologia nemico della verità e del merito straniero imbratta molte belle opere in più d’un luogo. […] Ci si presenterà nel proseguimento della nostra storia la gloria drammatica delle altre nazioni in qualche periodo talmente luminosa, che la stessa Italia ne rimarrà quasi offuscata; ed allora nel riferirla ci faremo un pregio non solo di tributare al merito straniero le dovute lodi, ma d’impiegar la nostra diligenza in rintracciar quel bello, che sembra sovente esser fuggito agli stessi panegiristi e declamatori nazionali. […] L’affettar dovizia nella nudità, l’affastellare smunte ironie e sofisticherie, l’inorpellare o tacer la storia, il dissimular la forza dell’altrui ragionamento, l’andare accumulando contro l’Italia quanto di maligno altra volta ne ha seminato l’invidia, ed il sopprimer poi quanto se n’è detto in vantaggio, l’esaltare i nomi de’ Lampillas, degli Huerta, de’ Sherlock e degli Archenheltz pel solo merito di aver maltrattato l’Italia; tutto ciò, dico, che costituisce la tremenda batteria degli apologisti antitaliani, piacerà a pochi entusiasti, i quali per un mal inteso patriotismo si lusingano di potersi accreditare per amici zelanti del proprio paese mostrandosi nemici del vero.

46. (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo secondo — Capitolo nono »

La gloria delle armi e delle conquiste passa, come il fragore d’un turbine di cui non si conserva la memoria se non per le rovine che ci attestano della strage; laddove quella de’ principi che proteggono le cognizioni proficue inseparabili dal vero merito, dura come la quercia descritta da Lucano, che era la figliuola primogenita del bosco, riverita da’ pastori e abitata da’ numi, ai rami della quale appendevano corone di fiori le ninfe, e i capitani i loro militari trofei86. […] Non inferiore al suo merito era pure il favore del pubblico per esso lui. […] Il suo raro merito invece di renderlo «il caposcuola, e il Marini della moderna licenza», come a torto il chiama il Conte Algarotti 90, il fece anzi comparire uno de’ più rinomati cantori del suo tempo. […] Divenne egualmente insigne pel proprio merito che per la fortuna di esser la sposa del gran Sassone. […] [22] A queste due mi si permetta aggiungere una terza, di cui farò in particolar modo menzione meno pel merito del suo canto che per un altro più insigne e più rispettabile agli occhi del filosofo.

47. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [G]. I COMICI ITALIANI — article » p. 1043

Prego Idio che mi sortisca come spero, che in hordine à quello gli ho promesso, ne uedrà effetti douuti al suo gran merito.

48. (1783) Discorso storico-critico da servire di lume alla Storia critica de’ teatri « DISCORSO STORICO-CRITICO. — ARTICOLO IV. Numero delle Tragedie Spagnuole de’ Secoli XVI., e XVII. » pp. 20-25

Non si discute quì il merito delle Tragedie Spagnuole o Italiane, bensì il numero; e il Lampillas dice delle nostre, son poche le ben regolate; è risposta data a proposito? […] Trattiamo ora quella del numero; serbiamo per un’ altra volta quella del merito.

49. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 676-677

Scioltosi poi il Colleoni dalla Compagnia Zanerini, ne formò una per proprio conto, in cui la Marta sostenne le parti di prima donna assoluta ; e pel merito di entrambi e degli artisti tutti che la componevano, fu quella compagnia giudicata delle migliori che scorresser l’Italia.

50. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 472-473

Al merito della valorosa signora | Angiola Sacco | Vitalba | prima donna della Compagnia de' Comici | al Teatro Formagliari | la primavera dell’anno 1766.

51. (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome IV « LIBRO V. Teatri Oltramontani nel secolo XVI. — CAPO III. Spettacoli scenici in Inghilterra. » pp. 21-36

Il merito del Shakespear in tale argomento consiste singolarmente nell’essersi approfittato delle notizie istoriche di tal fatto, e nell’aver renduta capace di rappresentarsi in teatro l’aringa fatta da Antonio al Popolo Romano riferitaci dagli scrittori20, spiegandovi un patetico risentito e forte che accompagna lo spettacolo alle parole; e per questo merito, ad onta delle false espressioni accennate, si manifesta un esperto poeta drammatico. Ma questo merito tutto appartiene al teatro, nè senza ridicolezza si metterebbe in confronto colle orazioni dei Demosteni e de’ Tullj. […] A noi basta ascoltare sul merito di Shakespear i suoi più dotti compatriotti, o i più istruiti stranieri.

52. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 456-459

Bartoli – intorno al 1715, lasciando di sè pei meriti suoi, una rinomanza la più ricordevole ed onorata. » I quali meriti suoi non si limitarono a quei dell’attore, ma altresì dello scrittore, chè molte opere in verso e in prosa egli pubblicò non senza alcun pregio scenico e letterario di cui ecco l’elenco : Il Trionfo del merito. […] Hà la positione semplice, ne i personaggi sciocchi ; la positione doppia ne i serui astuti ; con la prattica d’algebra, e di almucabalà, si espongono i moltinomij de soggetti ; Con l’aritmetica attiua poi numera il tempo, somma gl’accidenti, sottrae l’improprio, e moltiplica gl’abbellimenti ; vsa le proue per riuscire, tiene libro semplice per le rappresentationi, e doppio per il guadagno ; in fine se Pittagora sostiene che la natura de numeri, trascorre per tutte le cose, anche la Comedia di tutte le cose è specchio ; però moltiplicando il suo merito per ogni regola, trouo che innumerabili, come innumerabili sono le diuisioni aritmetiche, sono ancora le sue glorie.

53. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 93

III, pag. 76) : Non nego che molto non abbia contribuito all’ ottima riuscita di tal commedia il merito personale di quell’ eccellente attrice, che sostenne mirabilmente il personaggio di Corallina ; ma appunto conoscendo io dove potea fare maggior risalto la di lei abilità, ho procurato vestirla d’una prontezza di spirito, che a lei suol essere famigliare, e mi è riuscito l’effetto, a misura dell’intenzione.

54. (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro I. — Capo VI. Continuazione del Teatro Greco. » pp. 82-108

Impazienti poi dell’uguaglianza, ambirono di sovrastare; e per impiccolire i loro emuli, adoperando le proprie armi, cercarono di attenuar il merito de’ migliori pezzi delle tragedie col renderli ridicoli per mezzo di alcuni leggieri maliziosi cangiamenti; nel che consisteva la parodia che fu l’anima della commedia antica. La vittoria li dichiarò per gli comici, se non si riguardi ad altro che al merito dell’invenzione, e al piacer che produce la novità degli argomenti; imperciocché i tragici traevano i propri dalle favole di Omero e dalla mitologia assai ben nota; e i comici che provvedeansi nella propria immaginazione, presentavano uno spettacolo tutto nuovo. […] Essa ha per oggetto la comparazione del merito di Eschilo e di Euripide; e benché in fine diasi la precedenza al più antico, ambedue vi sono motteggiati acremente. […] Variano assai i giudizi così degli antichi, come de moderni, sopra il merito a Aristofane. […] Del resto ciò ch’egli dice, ci fa perder di vista la vera fisonomia, diciam così, del teatro greco, e ci occulta specialmente i lineamenti del gran periodo, in cui fiorì la commedia antica, quando i poeti e gli spettatori erano animati in teatro da quel, medesimo spirito geloso che dettava sì spesso l’ostracismo contra il merito e la virtù.

55. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article » pp. 25-26

Fu l’Aliprandi attrice di molto merito, senza alcun dubbio, nonostante una recitazione alquanto accentuata, acquistata forse in quell’ambiente napoletano di attori e di repertorio, che ricordava nelle parti serie, con una certa gonfiezza della dizione non discompagnata certo da una palese abbondanza di intelligenza, le grandezzate del tradizionale Capitano Spagnuolo trapiantato a Napoli e vissuto per tanto tempo nelle nostre vecchie compagnie di prosa.

56. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article » pp. 230-232

» Egli è quello stesso che a Torino, al Circo Sales, in compagnia Trivelli, sostenendo la parte di un pescatore nella caduta di Missolungi, dovendo dire : « nell’imperversare della bufera, mi abbandonai alla discrezione delle onde, » disse invece : « nell’imperversare della bufera, mi abbandonai alla descrizione di Londra…. » Lo troviamo padre nobile, nel 1842, della drammatica compagnia condotta e diretta da Angelo Lipparini, poi, nel 1844, in quella di Romualdo Mascherpa ; proprietario nel ’54-55 di una Compagnia discreta, della quale era prima attrice la Vedova-Ristori, e caratterista Luigi Bottazzi, artisti di merito non comune ; e finalmente, nel ’57-58, caratterista e promiscuo della Compagnia condotta e diretta da Valentino Bassi.

57. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » p. 540

Quell’aurea semplicità e quella cara ingenuità constituivano il più grande e più prezioso merito della Cagliero.

58. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 568-569

Quivi avea pubblicato nel 1839 alcune lettere sopra l’arte d’imitazione dirette alla prima attrice italiana Anna Fiorilli-Pelandi, alle quali va innanzi una bella lettera di Iacopo Feretti al discreto Lettore sul merito dell’opera.

59. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [E-F]. I COMICI ITALIANI — article » p. 928

Battista Fiorillo Comico, nel corso delle fattiche c’ hà fatto quà s’è stabilito merito tale apresso di me, che desideroso fargliene risentir gl’ effetti non le ho potuto negare di procurar la protettione dell’Alt.

60. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — Tavola di Stato – 13 dicembre 1769.Tavola di Stato – 7 febbraio 1770, » pp. 5-6

Rimasto vedovo, il Landi passò a seconde nozze con un’attrice di merito per le commedie improvvise, di nome Assunta, senese, con la quale fu a Napoli, d’onde tornò poi in Lombardia nel '68, scritturato nella Compagnia di Pietro Rossi.

61. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 321-322

L' istanza fu respinta con data del 25 marzo, stesso anno, dietro informazioni del Presidente del Buon Governo, il quale oltre ad aver trovato che i comici del Rafstopulo erano scarsi di merito, mostrava come, aderendo a tal domanda, si sarebbe danneggiato un disegno emesso da tre o quattro anni di una vera e propria Compagnia Toscana, autorizzata e sovvenzionata dallo Stato, quantunque tal disegno avesse poca probabilità di essere nonchè approvato, solamente discusso.

62. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 405-406

E più oltre : Il primo merito d’una servetta è aver brio, vivacità, e soprattutto buona grazia.

63. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » pp. -306

Al subblime merito della Signora Maria Maddalena Battaglia nata Torti di Pisa, la quale con universale applauso recita nel pubblico Teatro di Lucca in grado di prima Donna nella scelta Compagnia Comica degli Accademici Riuniti.

64. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » pp. 516-517

Maraviglia non è se i grati amici danno al merito tuo condegno onore, maraviglia mi fa, mi fa stupore che ti lodino ancora i tuoi nemici.

65. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 734-735

Al proposito di una sua beneficiata a Torino colla Cameriera astuta di Riccardo Castelvecchio, fu pubblicato in una gazzetta locale che ad onta delle mende di cui si potrebbe appuntare, la commedia non cadrà mai ove sia eseguita ottimamente, come lo fu in questa occasione, per merito principalmente della signora Cutini-Mancini, delizia di ogni pubblico per quel brio e naturalezza onde sa improntare le parti di servetta, nella quale è veramente l’erede dell’esimia Romagnoli.

66. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [D]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 763-764

Egli si chiamò Ferrari, e fu primo innamorato di sommo merito : tale, secondo il Bartoli, che non ebbe nell’arte del teatro chi lo superasse.

67. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [E-F]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 936-937

Il ’97 egli non si chiama più arlecchino ma Truffaldino, e il Giornale dei teatri di Venezia dice di lui : Se al merito singolare di questo insigne attore accoppiate si fossero alcune felici combinazioni teatrali, egli solo sarebbe bastato per far riempiere ogni sera dai più intelligenti dell’arte, non che dal popolo, il vasto teatro in cui recitava.

68. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 257-258

Il ritratto che do qui, alcun po'ridotto, fu pubblicato a Roma del 1806 da Luigi Perego Salvioni, con in fronte il seguente sonetto : al merito sublime della signora ASSUNTA PEROTTI che con plauso universale ha sostenuto in roma nel teatro valle e nell’altro di apollo per più stagioni il carattere di prima attrice tanto nelle comiche quanto nelle tragiche rappresentazioni SONETTO Là su le piaggie apriche d’ Elicona avea Talia di propria man contesta nobil ghirlanda, e dicea lieta : or questa della PEROTTI io reco al crin corona ; Ma Melpomene allor : men chiaro suona forse il nome di Lei, se in regal vesta calza il coturno, e se feroce, o mesta, a terrore o a pietà gli animi sprona ?

69. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 91-92

Fu il Marliani istruito nell’arte comica da Alessandro d’Afflisio Innamorato di merito ; e però in Venezia ballava di giorno co'suoi compagni e colla moglie, in un casotto nella Piazza di San Marco, e la sera recitava con gli stessi nel Teatro di San Moisè, esercitandosi nella maschera di Brighella.

70. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 152-154

A sciogliere la lite di precedenza fra esse, appariscono Apollo nel suo Parnasso coi Poeti ed Aristotele, il quale le affida a Felsina sovraggiunta sopra un carro trionfale, acciocchè essa decida del merito di ciascuna ; la quale dando termine a questa introduzione, così favella : Pregiate Donne, se alla vostra lite Sorta sol per aver la precedenza Delle vostre virtù rare, infinite, Bramate fine impor con gran prudenza : Meco omai, che son Felsina, venite Che m’offero condurvi alla presenza De'saggi figli miei, da'quali avrete Giudizio, onde contente alfin sarete.

71. (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo primo — Discorso preliminare premesso alla prima edizione »

[4] Quei pesanti raccoglitori chiamati eruditi, che hanno tutta l’anima riposta nella sola reminiscenza, che valutano le ragioni secondo il numero delle citazioni, e il merito degli autori secondo i secoli della loro nascita, giudicano a un dippresso dell’arte drammatica come il famoso cieco di Cheselden giudicava delle rose, delle quali per quanto s’ingegnassero i circostanti a fargli capire la soavità e freschezza di colorito, altro egli non potè sentire giammai che le spine. […] Quindi imparziale e giusto ne suoi giudici sentesi grandeggiar con Sofocle e Cornelio, s’intenerisce con Euripide, Metastasio, e Racine, freme con Crebillon e Voltaire, ammira senza imitarli Shakespear, Calderon, e Lope de Vega, preferisce Moliere a’ comici di tutti i tempi, bilancia il merito degli autori subalterni secondo più o meno s’avvicinano al loro esemplare, e getta dentro a’ gorghi di Lete i pedanti ridicoli, i versificatori sterili, i languidi copisti, gli autoruzzi insomma d’un giorno commendati invano e difesi da protettori ignoranti, da fogli prezzolati, e da insensate apologie. […] Basta legger soltanto di fuga i primi capitoli per vedere quanto ivi si largheggi di lodi colla Italia, come si preferiscano la musica e il melodramma italiano alla musica, e al melodramma degli altri popoli, in qual guisa si mettano, a coperto delle imputazioni degli oltramontani, ove si trovino poco fondate, e come si renda dappertutto giustizia al merito illustre de’ tanti suoi poeti e di tanti musici. […] Nientedimeno senza derogar al merito d’un libro, ch’io credo il migliore di quanti siano usciti fin’ora alla luce massimamente nella parte didascalica, parmi che i pensieri dell’autore intorno alla parte poetica del dramma non abbiano né la giustezza né la profondità che campeggiano in altri luoghi: mi sembra, che abbia poco felicemente indagati i distintivi fra l’opera e la tragedia, e che non venga dato gran luogo alla critica e molto meno alla storia, ond’è che molto ei ci lascia a desiderare si nell’una che nell’altra.

72. (1783) Discorso storico-critico da servire di lume alla Storia critica de’ teatri « DISCORSO STORICO-CRITICO. — ARTICOLO V. Sulle due Sofonisbe Italiane, e su due Traduzioni dal Greco di Fernan Perez de Oliva. » pp. 26-42

L’altra Sofonisba è quella di Gian Giorgio Trissino, della quale si contrasta il tempo della rappresentazione, il merito tragico, e il pregio dell’invenzione. […] Vediamo ora ciò che dice l’Apologista sul merito di questa Tragedia. […] Se in un quadro si osservi una figura egregiamente disegnata, espressa, e colorita, non mai essa perderà il suo merito, perchè in un altro lato se ne noti un’ altra non così finita e perfetta. […]  87.) togliere al Trissino anche il merito dell’invenzione per una ragione tutta sua: “Non può pretenderla poichè trovò in Tito-Livio e l’argomento e il piano della sua Tragedia”.

73. (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome II « CONTINUAZIONE DEL TEATRO GRECO E DEL LIBRO I — CAPO XI. Primi passi della Commedia Antica. » pp. 2-15

Impazienti poscia dell’uguaglianza ambirono di sovrastare, e per iscemare l’ammirazione che sino a quel punto riscossa avevano i loro emoli, valendosi delle proprie armi, cercarono di attenuare il merito de’ passi migliori delle tragedie col renderli ridicoli per mezzo di alcuni leggieri maliziosi cangiamenti. […] Con ciò fa perdere di vista alla gioventù la vera fisonomia del teatro greco, ed occulta specialmente i lineamenti del periodo in cui fiorì la Commedia Antica, quando poeti e spettatori erano egualmente animati dello spirito geloso che dettava sì spesso l’ostracismo contro il merito e la virtù.

74. (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome V « LIBRO VIII. Teatri Settentrionali nel XVIII secolo — CAPO III. Teatro Olandese: Danese: Suedese: Polacco. » pp. 253-256

A’ nostri dì si è segnalato tra’ Danesi il barone Holberg con varie commedie che non mancano di merito.

75. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » pp. 246-248

La figlia maggiore, Giuseppina, sposata a un Ciabetti, attore mediocre, doventò la prima donna della Compagnia che suo marito formò nel 1835, e, specialmente nel Regno di Napoli, ebbe fama di attrice egregia ; l’altra, l’Elena, si fece conoscere, giovanissima, per buona servetta ; poi sposatasi al noto artista Nicola Medoni, divenne sotto a’suoi ammaestramenti prima donna di molto merito : morì in Genova a soli 35 anni.

76. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 94-95

Con coloro, chi grida più ha più merito, e dove trovare tra i comici una voce da stali e premi più sonora di quella ?

77. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — Venetia li 28 xbre 1681. » pp. 501-502

Ho ferma fiducia che fra poco rivaleggerà con i migliori campioni della lizza artistica, e sarà tutto merito suo.

78. (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome IX « STORIA CRITICA DE’ TEATRI. Tomo IX. LIBRO IX. Continuazione de’ Teatri Oltramontani del XVIII secolo. — CAPO II. Teatro Olandese: Danese: Suedese: Polacco. » pp. 32-37

Si segnalò a’ nostri di tra’ Danesi il barone Holberg con varie commedie che non mancano di merito.

79. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article » pp. 36-38

La sua prima commedia scrisse nel 1834 : ma come autore, pare avesse davvero un nome assai maggiore del merito.

80. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 697-702

Il Bartoli riferisce di lei il seguente aneddoto : In occasione che questa Comica recitava in Venezia con grido, vi fu un tale, che invaghito del di lei merito, pensò di acquistarsi qualche porzione della sua grazia con esibirle un Sonetto da lui composto. […] A. m’à concesso non è come quella che à dato a Flaminio ond’io la bramerei come quella che dice per essere rafermato nella sua servitù havendo servito con deligienza ve le concedo per bene merito che goda etcetera.

81. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [D]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 741-743

La quale, secondo potei conoscere, non fu dispiaciuta ; non dimeno dovendo comparire avanti de un Signore di si alto merito come V.

82. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — Venezia il 31 10bre 1837.E il 14 novembre : » pp. 389-402

Nulla le manca ad essere nel numero delle valenti, fuorchè un esercizio più lungo, mancanza a cui il tempo porrà quanto prima il compenso ; ma intanto è dolce il vederla con merito vero rappresentare i suoi caratteri, e troppo bello e giocondo il difetto, che alcun rigido osservatore in qualche parte le addossa, d’essere cioè troppo giovine. […] Il Domeniconi, il 18 detto, parlando delle pretese, dice : Circa all’onorario vi prego di considerare che la Compagnia Reale di Torino ha un provvedimento sovrano che manca alle altre Compagnie girovaghe e le 12,000 lire austriache che vi avevo accordato credo che sia il maggiore stipendio che queste possano accordare ; non è questa un’ offesa al vostro sommo ed incontestabile merito, ma sono i meschini proventi che si ricavano dagli esercizi drammatici nel nostro disgraziato paese…. […] Io fui incombenzato di scrivere a te se vuoi essere la prima attrice di codesta Compagnia ; sai quanto i Romani ti amano, ed apprezzano il tuo merito singolare…. […] Abbiasi per ora la nostra ammirazione, che riputiamo il più bell’elogio al suo merito, quando quest’ammirazione è divenuta sentimento universale.

83. (1790) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome VI « LIBRO X ed ultimo. Teatro Italiano del secolo XVIII — CAPO ULTIMO. Conchiusione. » pp. 300-303

Senza dubbio i drammi Cinesi, Spagnuoli e Inglesi contengono un’ arte men delicata, ma pel gusto di que’ popoli hanno un merito locale; i drammi poi de’ Greci e de’ Latini e de’ moderni Italiani e Francesi, come hanno acquistato dritto di cittadinanza nella maggior parte delle nazioni culte, non temono gl’ insulti degli anni, e posseggone una bellezza che si avvicina all’assoluta.

84. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 11-12

Sprezzatore dell’altrui merito, non fa mai conto de'Personaggi, che recano decoro e vantaggio alla sua Compagnia, crede di bastar egli solo al sostentamento della medesima, lascia andar chi vuole andare, mai non prega nessuno, è villano ed insolente con tutti.

85. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 533-536

Al merito e virtù grande | della Sig.

86. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 561-564

Rimase con la Internari due anni ancora, poi passò il '33-'34 nella società Domeniconi e Pelzet, pella quale fu pubblicato a Pistoja un opuscolo di versi, tra cui scelgo il seguente SONETTO al merito singolare del caratterista Signor LUIGI TADDEI Or che nube di duol par che si stenda di giovinezza sul celeste fiore, nè più il sorriso d’innocente amore nè più lieta l’avvivi altra vicenda ; bello di gloria e amor dritto è che splenda il raro ingegno che fa scorrer l’ore inavvedute e care anche al dolore con semplice e gentile arte stupenda.

87. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 642-645

Nonostante le piacevoli commedie di Collalto e il merito vero di Carlino, il teatro italiano, dopo gli ultimi sprazzi di luce gagliarda, avuti dall’arte delle sorelle Veronese, andò di giorno in giorno passando di moda, e dal 1780, la Comedia italiana, pur conservando tal titolo, ingiustificato omai, non rappresentò più che commedie scritte in francese.

88. (1783) Discorso storico-critico da servire di lume alla Storia critica de’ teatri « DISCORSO STORICO-CRITICO. — ARTICOLO VIII. Degl’Inventori del Dramma Pastorale. » pp. 86-94

Non siamo stati avari delle nostre lodi al componimento di questo illustre Poeta: perchè non le picciole macchie, ma la massa intera del loro luminoso merito poetico dee tenersi avanti gli occhi nel ricordare i trapassati valentuomini. […] Ma per non poter essa pervenire al merito della prima avrà cangiata natura?

89. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 616-618

Carolina Cavalletti che sostiene le parti di [ILLISIBLE] l’attrice a fronte di sì illustri soggetti capaci di adombrare il merito dei più provetti, debbesi molta lode e incoraggiamento.

90. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 674-675

Fu estremamente gustato ed applaudito, e mi feci un vero piacere di dar a lui tutto il merito dell’imaginazione.

91. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [E-F]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 929-930

ra Beatrice vitelli Comica, nel corso delle fattiche, c’ha portato in Piemonte, et qua s’è stabilito merito tale appresso di me, che desideroso di fargliene rissentir gl’effetti non le ho potuto negare di procurar la protetione dell’ Em.

92. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 682-683

Gli ordinò anche la china ; ma Vitalba, dubbioso del merito reale del medico, giovanissimo, ricorse a uno rinomato, il quale trovatagli una ostruzione al ventre, gli ordinò sei pillole ogni mattina per dieci giorni.

93. (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « [Dedica] » pp. -

Y como yò fin rubor hubiera tenido la bajeza de elegir por mi Protector este Grande de titulo sin merito, que no es acreedor al aprecio de los Ciudadanos, y que merece le dejen vegetar, digamoslo asi, como las plantas sin atenderle, y fallecer, como los insectos imperceptibles, sin acordarse mas de su existencia? […] Ed eccovi quanto divisar ha potuto il debole mio intendimento per rendere consapevoli preventivamente i lettori del merito e del valore dell’opera.

94. (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Conchiusione » pp. 438-442

Senza dubbio i drammi degli spagnuoli e inglesi contengono un’arte men delicata, ma pel gusto di que’ popoli hanno un merito locale; i drammi poi degli antichi greci e romani, e de’ moderni italiani e francesi, come hanno acquistato dritto di cittadinanza nella maggior parte delle nazioni culte, non temono gl’insulti degli anni, e posseggono una bellezza che si avvicina all’assoluta.

95. (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VII « STORIA CRITICA DE’ TEATRI. LIBRO VII. Teatri Oltramontani del XVII secolo. — CAPO IV. Teatro Francese prima della Medea di P. Corneille. » pp. 157-165

Lasciando di favellare delle sue prime tragicommedie la Criseide, e la Silvia, e la Silvanira, ossia la Morta viva, egli sulle tracce del Trissino produsse la sua Sofonisba, e benchè nell’imitarlo variasse la condotta della propria favola, osservò non pertanto le tre unitàa, ed il popolo nella rappresentazione seguitane nel 1609, ad onta dei difetti che vi notò e della debolezza dello stile, ne sentì il merito e l’applaudì.

96. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [E-F]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 947-

Se il solo merito dovesse essere premiato, l’umile e rispettosa Attrice conoscendosi spoglia di questo, non potrebbe sperare di ottenere i favori di un Pubblico tanto intelligente ; ma incoraggiata dai molteplici tratti di cortesia, con cui si vede seralmente onorata, essa osa invitare questa rispettabile Popolazione, ed inclita Guarnigione alla sua Beneficiata, che avrà luogo in detta sera.

97. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [G]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 1009-1013

Ma io protesto che lungi dall’esser mai montato in superbia per si rare qualità, io le ho sempre considerate effetti della mia buona stella, piuttostochè del mio merito ; e se alcuna cosa ha potuto lusingar l’animo mio in tali congiunture, ciò non fu che il piacere di sentirmi applaudito dopo l’inimitabile signor Domenico, il quale ha portato si alta l’eccellenza della goffaggine nel carattere di arlecchino, che chiunque l’abbia visto recitare, troverà sempre alcun che da osservare ne’ più famosi arlecchini del suo tempo.

98. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 142-145

Per tal modo egli vide la luce della ribalta a poco men che ottant’anni ; e, se non miseramente per merito della seconda moglie che mise un freno alle inconsulte dissipazioni, non certo quale avrebbe potuto, morì in Milano il 29 di agosto 1859.

99. (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome II « CONTINUAZIONE DEL TEATRO GRECO E DEL LIBRO I — CAPO XIV. Commedia Nuova. » pp. 151-170

Il più onorevole testimonio del merito di questo Comico filosofo, si è il verso di una sua commedia che leggesi nella I epistola dell’Apostolo san Paolo a’ Corintii. […] Per convincersene vie più, si può riflettere che nel paragone di Eschilo ed Euripide fatto nelle Rane si discusse il loro merito intorno alla poesia e alla musica, ma niun motto fecesi del ballo; la qual cosa non si sarebbe omessa, se il ballo fosse stato il principale oggetto de’ greci drammi.

100. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — Dato al castello di Versailles l’ 8 aprile. » pp. 364-378

L’Arlecchino attuale che ha molto merito per la Francia, e ne avrebbe pochissimo per l’Italia, soffre in estremo grado la passione comune dei Commedianti : la gelosia. […] III) sul merito del nostro artista aggiunge : Il signor Carlo Bertinazzi detto Carlino, era un uomo stimabile pe’suoi costumi, celebre nell’impiego di Arlecchino, e godeva una riputazione che mettevalo al pari di Domenico e Tommasino in Francia, e di Sacchi in Italia. […] Questo illustre autore parve averci ricondotto per alcun tempo gli spettatori, con molte opere che i conoscitori hanno a buon diritto avuto in conto di capolavori ; ma il pubblico, guastato da certe frivolezze, le abbandonò ben presto ; il che non scema certo il merito del signor Goldoni, come non scema quello dei capolavori di Molière e di Corneille, non meno abbandonati.

101. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [G]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 995-998

Al merito distintissimo dell’attore, le virtù dell’uomo si ammiravano in lui congiunte, chi lo conobbe lo amò, chi lo udì sulle scene non si stancò dall’applaudirlo.

102. (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VIII « STORIA CRITICA DE’ TEATRI ANTICHI E MODERNI. TOMO VIII. LIBRO VIII. Teatri d’oltramonti nel secolo XVIII. — CAPO III. Della vera Commedia Francese e della Italiana in Francia. » pp. 128-191

L’azione è più semplice di quella della Pamela; ha di più il merito di essere bene scritta in versi; i costumi vi sono toccati con franchezza e le passioni dipinte delicatamente; lo scioglimento avviene senza la grande rivoluzione della condizione della fanciulla; perchè Nanina al più vien riconosciuta per figliuola di un soldato nato in una onesta famiglia, là dove il padre di Pamela nella commedia italiana si scopre un Signore Scozzese. […] Convenendo col sommo critico per la mancanza di piacevolezza ed in certo modo anche di azione, parmi di non potersi negare alla commedia del Mechant il merito di un vivace colorito ne’ caratteri, della buona versificazione e di uno stile elegante e salso. […] Delle commedie del Boussy sono rimaste al teatro le Apparenze ingannevoli, il Chiacchierone, ed il Francese a Londra, le quali hanno un merito superiore alle altre, e si sono per lungo tempo ripetute con certo applauso. […] Del resto senza pregiudizio di qualche merito del Marivaux, nulla prova, una traduzione di un’ opera infelice fuori del paese nativo, se non che l’analogia di meschinità tra l’autore, ed il traduttore. […] Vi si disviluppa bellamente il carattere delle madri che vedono con gelosia il merito nascente delle figliuole, e si studiano di tenerle lontane dalla conversazione, temendo che ne rimanga la loro vanità ecclissata.

103. (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VI « LIBRO V. Teatri Oltramontani nel secolo XVI. — CAPO III. Spettacoli scenici in Inghilterra. » pp. 88-136

Basti per tutti il sentimento del Voltaire intorno al merito dell’autore dell’Amlet, dell’uomo di lettere il più degno di giudicarne.  […] Il merito del Shakespear in tale argomento consiste singolarmente nell’essersi approfittato delle notizie istoriche sull’ammazzamento di Cesare, e nell’aver renduta capace dì rappresentarsi in teatro l’aringa fatta da Antonio al Popolo Romano riferitaci dagli scrittoria; spiegandovi un patetico risentito e forte che accompagna lo spettacolo alle parole; e per questo merito, ad onta delle false espressioni accennate, si manifesta un esperto poeta drammatico. Ma questo merito tutto appartiene al teatro, nè senza ridicolezza si metterebbe in confronto colle orazioni de’ Tullii e dei Demosteni.

104. (1798) Addizioni alla Storia critica de’ teatri antichi et moderni « LETTERA DELL’AUTORE ALL’EDITOR VENETO » pp. 1-9

Nè per cicalar che facciansi quelle imbellettate invide maschere del merito, io mi ritrarrò dall’impiegar sulla mia storia teatrale le terze cure.

105. (1783) Discorso storico-critico da servire di lume alla Storia critica de’ teatri « DISCORSO STORICO-CRITICO. — ARTICOLO III. Se ne’ secoli XIV., e XV. gl’Italiani ebbero Poesie Sceniche. » pp. 14-19

Nè anche vide ivi addotta la notizia della Tragedia, a noi non pervenuta, di Giovanni Manzini della Motta, rammentata però in una delle Lettere Latine dell’Autore, il quale nell’idearla vi ebbe il merito di mettere in iscena, al pari del Mussato, una storia nazionale, cioè la caduta di Antonio della Scala Signore di Verona.

106. (1783) Discorso storico-critico da servire di lume alla Storia critica de’ teatri « DISCORSO STORICO-CRITICO. — ARTICOLO IX. Pregiudizj dell’Autore della Storia de’ Teatri, rilevati dall’Apologista. » pp. 95-111

Ma da quì innanzi penserò alla Lampigliana, e quelle Commedie esalterò, ad onore della Drammatica Poesia, che tratte sieno da qualche Flos Sanctorum, senza attendere punto al merito profano intorno all’arte e al gusto, con cui le altre fossero scritte. […] Si giustificò in faccia a’ contemporanei coll’esempio degli altri Poeti che ne scriveano ugualmente spropositate, piene di apparenze, piene di mostruosità, senza altre eccettuarne se non le basse Commedie del Rueda, e fu ascoltato pazientemente, e non riprovato da quel Corpo Erudito, il quale ben poteva urbanamente riconvenirlo, ch’egli occultasse il merito de’ loro buoni Drammatici.

107. (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo terzo — Capitolo decimoquinto »

[13] Paolo Rolli, romano scrittor elegante e delicato, celebre traduttore del poema inglese di Milton, felice imitatore di Tibullo nelle elegie, emolo di Catullo negli endecasillabi, e seguace di Anacreonte nelle sue canzonette, scrisse due melodrammi intitolati l’Eroe Pastore e Teti e Peteo, di merito assai inferiore agli altri suoi componimenti. […] Tra questi si distinguono l’Orfeo e l’Alceste benché più celebri per la musica eccellente del Gluck che gli accompagna che per il proprio merito. […] Avrebbe ancora dovuto badare a non cadere in contraddizione con se medesimo; poiché dopo avere nella sua dissertazione sopra Metastasio inalzato fino alle stelle il merito del poeta cesareo, e poste nel più chiaro lume le stranezze e le irregolarità del sistema melodrammatico francese, s’avvicina poi altrettanto nella esecuzione a questo quanto si disparte dal retto sentiero indicato da quello ai poeti italiani. […] Lo Scipione in Cartagine dell’Abate Colomes merita un luogo distinto fra quelli del nostro tempo, ed io non avrei difficoltà di dir che fosse il primo, se alla semplicità della condotta, alla scelta e varietà nei metri, alla ricchezza lirica delle arie, e al merito di qualche scena degna di Metastasio avesse l’autore voluto congiugnere maggior rapidità nell’intreccio, più di calore nell’azione, e un più vivo contrasto negl’incidenti. […] Se Girolamo Gigli e Goldoni hanno fatta in questo genere qualche composizione passabile, il loro merito è comparativo, e non assoluto.

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