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16. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 749-750

Chiamato a far parte della Commedia Italiana di Parigi, vi esordì il 25 luglio del '59 nel Cavalier d’industria, scenario italiano in tre atti : l’anno dopo fu ricevuto a tre quarti di parte, e il 14 gennajo '66 a parte intera. […] Fu sua l’idea di far andare il Goldoni a Parigi, dopo il successo del Figlio d’Arlecchino perduto e ritrovato, per rinsanguare la povera commedia italiana che dava i segni manifesti della sua prossima fine di anemia ; e n’ ebbe infatti incarico ufficiale da' Gentiluomini di Corte, e trattò la cosa in tal modo, che il poeta veneziano già ammiratore e conoscitore dei di lui pregi, lasciata la sua cara patria, ov' era accarezzato, festeggiato, applaudito, se n’andò il '62 alla gran capitale. […] Avendo il Giornale di Parigi, nel dar conto della rappresentazione, chiamata la fanciulla figlia di Zanuzzi, questi pubblicò una lettera, firmata Zanuzzi, Comico italiano ordinario del Re, nella quale dichiarava ch'ella non aveva con lui alcun vincolo di parentela, e si chiamava Maria, figlia dei coniugi Lescousier borghesi di Parigi.

17. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [E-F]. I COMICI ITALIANI — article » p. 941

Figlio del precedente, esordì a Parigi nell’anno 1701, come Arlecchino, in Compagnia Salles, ove restò sino alla fine della fiera San Germano del 1707. […] Tornato il ’34 a Parigi, tentò di entrare alla Comedia Italiana, ma non vi riuscì.

18. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 676-677

Fratello della precedente, aveva poco più di un anno, quando fu condotto il 1716 a Parigi, e comparve alla Comedia italiana il 19 gennajo 1719 con l’abito di Arlecchino in una scena aggiunta alla commedia di Gueullette, Arlequin Pluton, pubblicata soltanto il 1879 dallo Jouaust a Parigi. […] Fratello del precedente, nato il 1717 a Parigi (Campardon mette erroneamente 1707).

19. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » pp. 444-445

Figlio di Dominique, del quale prese il nome sulla scena, nacque a Parigi il 20 settembre 1680. Dopo di essere stato nel collegio de’ Gesuiti, determinò di darsi all’arte, esordendo in provincia, prima del 700, in una Compagnia diretta da Giuseppe Tortoriti, Pascariello, di cui sposò più tardi una delle figlie, Maria Angelica, nata a Parigi il 18 agosto 1696. […] Andato a Parigi vi ottenne il più clamoroso successo sotto la maschera dell’arlecchino. […] Morì a Parigi il 18 aprile 1734 in sua casa, via Montorgueil, munito dei SS.

20. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 743-748

Fortunati Tiberio) ; e qui cessano le notizie d’Italia avanti la sua andata a Parigi, ove esordì all’antica Commedia Italiana nel 1660 per le parti di secondo amoroso, passando poi il '67 a quelle di primo, in sostituzione di Giacinto Bendinelli detto Valerio (V.). […] E il Fantuzzi (Notizie degli Scrittori bolognesi) scrive : L'incontro colà (a Parigi) non fu minore che in Italia, e si fece distinguere ancora pel suo carattere civilissimo ed onesto, e pel genio di coltivare l’amicizia de' principali drammatici di Parigi, e fra quelli, che frequentò con maggiore premura, e di cui captivò l’animo in singolar modo, fu il famoso Pietro Cornelio. […] In un d’essi Eularia è chiamata gloria della Compagnia del Zanotti, la più stimata che vadi a torno : ma si trova fermata in Parigi da S. […] Non credo abbandonasse il teatro : o almeno egli non lo abbandonò definitivamente ; poichè lo vediamo il 1688-89 di nuovo al servizio del Duca di Modena, proprio quando Giovan Battista Costantini, lasciata la Compagnia e il nome di Cintio, si recò alla Commedia Italiana di Parigi per sostenervi gli amorosi sotto il nome di Ottavio. […] L' 84 lascia Parigi con sette figliuoli, secondo la notizia sui documenti data dallo Jai, e torna in Italia ; ha già sessantadue anni !

21. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [E-F]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 889-912

M. da Parigi a Firenze. […] A ottantadue anni adunque egli recitava ancora a Parigi. […] mo signor mio signor Parigi li 23 Luglio’88 ( ?). […] Parigi li 3 Marco 1692. […] Lazzero era una casa di correzione di Parigi.

22. (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VIII « STORIA CRITICA DE’ TEATRI ANTICHI E MODERNI. TOMO VIII. LIBRO VIII. Teatri d’oltramonti nel secolo XVIII. — CAPO III. Della vera Commedia Francese e della Italiana in Francia. » pp. 128-191

Pietro Marivaux nato in Parigi nel 1688 e morto nel 1765 scrisse romanzi e commedie. […] Questa commedia si è di nuovo rappresentata in Parigi nel 1793. […] Egli tradusse ancora alcune farse del teatro inglese, e le pubblicò in Parigi in due volumetti colla data di Londra del 1756. […] Gli domandò se si sovveniva del luogo dove la prima volta si trovò in Parigi. […] Alcuni scrittori francesi somministrarono eziandio opere musicali alla Compagnia comica Italiana di Parigi.

23. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article »

Ma non eccellente apparve sulle scene della Comedia italiana a Parigi, quando vi si recò il 1716 nella Compagnia del Reggente. […] D'Origny, De Boulmiers, etc.), concordano in questo : ch' egli corruppe con cento pistole l’ incaricato di Luigi Riccoboni di trovare a Napoli un buono Scaramuccia ; ch'egli era usciere del Vicariato di Napoli, e che, recatosi a Parigi, nè piacque, nè dispiacque.

24. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 542

Il 1572 era capo di una Compagnia italiana in Francia, e Carlo IX, messosi a un regime per venti giorni, ordinò a' comici italiani di recarsi da Parigi a Blois ov'era la Corte, per divertire Sua Maestà durante il suo periodo di dieta ; e per rimborso di spese di viaggio e per onorario delle rappresentazioni (Comédies et plaisants jeux) ordinò in data 2 marzo 1572 a Claudio Marcello, proposto de' mercanti della città di Parigi, di pagare a esso Soldino e agli altri comici italiani lire tornesi 135, da dividersi tra loro in parti eguali, e di cui non doveva esser fatto cenno ne' registri delle spese (V.

25. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — 1759 – 16 Settembre. » pp. 258-259

Figlio dei precedenti, nacque a Parigi il maggio del 1724. […] Tornato nel 1750 a Parigi, rientrò nella Commedia Italiana, ove rimase fino al 15 marzo 1769, epoca del suo definitivo riposo, che ottenne con una pensione di 1500 lire. […] Antonio Stefano Balletti sposò una vezzosissima comparsa della Commedia-Italiana, e morì in Parigi il lunedì 9 marzo del 1789.

26. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » pp. 516-517

Della sua andata a Parigi così parla il Des Boulmiers nella sua Storia del Teatro italiano (Tomo VII). […] Alla definitiva chiusura del Teatro italiano a Parigi, ella tornò in Italia, vivendo ora in Venezia, ora in Treviso, e godendosi in pace il denaro che aveva accumulato a Parigi.

27. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 674-675

Volata la fama della sua grandezza artistica a Parigi, i comici del Re lo invitarono a recarsi colà, dove esordì il 20 settembre 1759, succedendo a Carlo Antonio Veronese, sotto la maschera di Pantalone in una commedia di Sticotti figlio e Moramberg, intitolata : Le avventure della caccia. […] Egli abitò a Parigi dapprima in via Contessa d’Artois poi nella via del Sobborgo S. […] Antonio Collalto, che dopo di avere riscossi lunghi applausi in Italia, passato è a Parigi, dove presentemente è stimato ed applaudito qual merita. […] Molto guadagnò e molto spese, perchè gli piacque di trattarsi alla grande…… E aggiunge che lui vivo, forse non sarebbe avvenuta l’abolizione del genere italiano nella Commedia a Parigi, che fu nel 1780, circa un anno e mezzo dalla sua morte.

28. (1764) Saggio sopra l’opera in musica « Commento »

Lulli… Quinault: Giovanni Battista Lulli (Firenze, 1632 – Parigi, 1687), comunemente francesizzato in Jean-Baptiste Lully, violinista e compositore, compose diverse opere in collaborazione con il poeta francese Philippe Quinault (Parigi, 1635-1688). […] apocrifa, attribuita a Bernard Le Bovier de Fontenelle (Rouen, 1675 – Parigi, 1757) significava che la sonata, genere di musica strumentale, non aveva alcun interesse rispetto alla cantata, che prevedeva la musica accompagnata dal canto. […] Baron: Michel Boyron, detto Michel Baron (Parigi, 1653-1729) è un attore e drammaturgo francese. Le Couvreur: Adrienne Couvreur, nota anche come Adrienne Le Couvreur o, italianizzata, Adriana Lecouvreur e Adriana Le Couvreur (Épernay, 1692 – Parigi, 1730) è un’attrice teatrale francese. […] Brumoy: Pierre Brumoy (Rouen, 1688 – Parigi, 1742) pubblicò nel 1730 a Parigi il Théâtre des Grecs, preceduto da un Discours sur le théâtre des grecs.

29. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 401-403

Pubblicata l’amnistia, e cessata ogni inquietudine per la diserzione, il Romagnesi restò due anni con Quinault, poi si scritturò con Giovan Battista Costantini, Ottavio, che aveva compagnia a Parigi nelle fiere di San Germano e di San Lorenzo, col titolo di Opera Comica, ed esordì a quel tempo come autore con la Comedia in prosa e musica in tre atti : Arlequin au Sabat, rappresentata alla fiera di San Lorenzo del 1716 con grandissimo successo. Alla fine dello stesso anno, Costantini abbandonò la impresa, e Romagnesi passò in una Compagnia di Marsiglia fino al 1718, anno in cui fu di ritorno a Parigi, esordendo il 4 di luglio al Teatro francese con la parte di Radamisto nel Radamisto e Zenobia. Ma il successo non essendo stato qual era da sperare, dopo non molte recite, egli fu ancora in Provincia, a Bordeaux, a Bruxelles, a Cambrai, donde restituitosi a Parigi, fu accolto nella Compagnia dei Nuovi Comici italiani. […] Negatagli il Curato di Fontainebleau la sepoltura, si deliberò d’inviare il suo corpo, chiuso in un cassone, a Parigi, ove fu sepolto nella chiesa del Salvatore il 13 maggio.

30. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 711-720

Figlio dei precedenti, nativo di Verona, dopo di avere recitato in Italia le parti di Arlecchino, si recò a Parigi, chiamatovi per recitar alternativamente col famoso Biancolelli, ed esordì all’antico teatro italiano verso il 1682. […] È questa scena che ci descrive il Lichery nell’acquerello originale appartenente alla Biblioteca nazionale di Parigi, e che qui riproduco. […] Propostogli poi dal re di Polonia, Augusto I, Elettore di Sassonia, di entrare al suo servizio, e da lui invitato a formar per quella Corte una compagnia di attori assai completa così per le commedie come per le opere italiane, egli si recò nel ’98 a Parigi, e sì bene compiè la sua missione, che il re Augusto gli mandò un titolo di nobiltà, creandolo cameriere intimo e custode del suo tesoro privato. […] Si recò allora il Costantini a Verona, sua città natale, ma voglioso di ricomparir su quelle scene ove tante volte aveva coll’arte sua trionfato, si restituì alla fine del 1728 a Parigi ; e fu ricevuto come un vecchio camerata alla Comedia italiana, ove riapparve il 5 febbraio 1729 nella di cui si spogliò a un cenno di Momo. […] Di Angelo Costantini è nota la Vita di Scaramuccia, pubblicata a Parigi il m. dc. xcv.

31. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » p. 253

Germano di Drancy-le-Grand, presso Parigi, una sua compagna d’arte, la Giovanna Benozzi, artista rinomatissima sotto il nome di Silvia, dalla quale ebbe quattro figli, di cui uno solo, Antonio Stefano, seguì l’arte de’genitori. […] Giuseppe Antonio Balletti nacque a Monaco verso il 1692, e morì a Parigi nei 1762.

32. (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome V « LIBRO VII. Teatro Francese ne’ secoli XVII e XVIII — CAPO VII. Della vera commedia Francese e dell’Italiana in Francia. » pp. 144-176

Nivelle de la Chaussée nato in Parigi nel 1691 e morto nel 1754 ha maneggiato questo genere qualche volta con felicità. […] Essa si rappresentò nel 1748 la prima volta a Versailles; ma secondo il Giornale straniero del 1755 quando si replicò in Parigi, non vi fu accolta troppo favorevolmente. […] Egli tradusse anche alcune farsette del teatro inglese, e le pubblicò in Parigi in due volumetti colla data di Londra del 1756. […] Rosalina e Floricour, ovvero i Capricci, commedia di tre atti in versi rappresentata in Parigi nel 1787, manifesta una mano di un giovane che potrebbe andar oltre. […] Ripeterono indi i componimenti francesi de’ loro predecessori; ma non ritornando nel lor teatro il concorso pensarono ad abbandonar Parigi.

33. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » pp. 418-419

In questi due anni di assenza da Parigi, fu sostituito sulla scena da un nuovo comico italiano, valorosissimo, che fece di ben poco rimpiangere il celebre suo predecessore, come abbiamo da una lettera in versi del 21 aprile 1668 di Robinet. […] Nel 1645 il duca di Ghisa, partendo per l’Italia, fece dono della sua guardaroba ai principali attori di Parigi : essa fu divisa fra Beauchâteau dell’ Hotel de Bourgogne, Giosia di Soulas detto Floridor del Teatro del Marais, il Capitano (Giuseppe Bianchi, direttore ?) […] Quanto al costume dello Spezzaferro, metto qui la riproduzione di due incisioni della Biblioteca Nazionale di Parigi, comunicatemi gentilmente dal signor Bouchot, Direttore in essa Biblioteca della Sezione Stampe.

34. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 722-723

Bello della persona, bravissimo ballerino e musico eccellente (eseguiva molte arie su ’l flauto, la tromba, il salterio o decacordo, il piano, la chitarra, l’oboe e l’organo) ebbe liete accoglienze dal pubblico a Parigi e alla Corte, ove apparve la prima volta il 30 dicembre dello stesso anno. […] Esso fu il primo ad avvertir la marcia de’ nemici in Italia, dai quali ebbe poi manomesso ogni suo avere ; e il Cavaliere di Lislière, inviato dal Re in Italia, ne rilasciò ampia testimonianza, in forza della quale egli potè al suo ritorno in Parigi, che fu il 1708, avere in ricompensa l’ufficio d’ Ispettore di tutte le barriere di Parigi, che lo mise in grado d’intraprender nel 1712, con varia fortuna, spettacoli di opera comica alle fiere di S.

35. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article » p. 234

Nacque verso il 1733 da un suonatore d’orchestra della Commedia italiana a Parigi, e da una comica che recitava nel 1729, con qualche successo, le parti di amorosa. […] Sul proposito della Rosalia, togliamo da Giacomo Casanova, il famoso avventuriere, il seguente aneddoto, che concerne una serata la quale, secondo i manifesti, dava al teatro di Avignone una parte della compagnia di Parigi.

36. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » p. 349

) sarebbe entrato nella Compagnia italiana a Parigi il 1738, assumendovi il carattere di Dottore ; mentre, secondo il Campardon (op. […] M.), di anni 67, sposo di Claudia Simona Audureau, morto jeri in via Beaurepaire, sepolto nella cripta della cappella della Vergine, presenti Pietro Luigi Audureau, borghese di Parigi, e Giuseppe Balletti, ufficiale del Re, suoi cognati.

37. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » p. 726

Ne abbiamo invece sul suo esordire a Parigi il 21 novembre del 1739 nelle Furberies de Scapin, che, non piaciute il 1726, ebber liete accoglienze, in grazia dell’arte sua. […] Dopo di aver dunque recitato in Italia, Arlecchino della Compagnia Imer il 1734, sostituitovi poi dal Campagnani, si recò a Parigi, d’onde probabilmente tornò in Italia prima di andare a Dresda.

38. (1798) Addizioni alla Storia critica de’ teatri antichi et moderni « PARTE I — TOMO V. LIBRO VII » pp. 107-140

Leris nel Dizionario de’ Teatri di Parigi, e l’ab. […] Prevôt lo tradusse in francese intitolandolo le Joueur che si stampò in Parigi nel 1762. […] Il Filosofo senza saperlo, la Scommessa, Maillar, o Parigi salvato del Sedaine, non sono stati applauditi dal pubblico francese. […] Questa commedia si è di nuovo rappresentata in Parigi nel 1793. […] Gluck postala in musica venne a Parigi per farla eseguire, e comparve sulla scena nell’aprile del 1774 con assai felice successo.

39. (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome V « LIBRO VII. Teatro Francese ne’ secoli XVII e XVIII — CAPO VIII. Teatro Lirico: Opera Comica: Teatri materiali. » pp. 177-187

Un certo M. de Leyre passato in Italia dimenticossi di quanto facevasi nel proprio paese e scrivea da Parma a Parigi che gl’ incantamenti e le stravaganze dell’arlecchino fra noi alimentavano l’ignoranza e gli errori popolari. […] Merita ancora di mentovarsi la novità musicale degna dello spirito singolare di Rousseau provata in Lione felicemente col Pigmalione e ripetuta in Parigi nel 1775 con tutto l’applauso. […] Alard contasi anche tralle famose ballerine, come tra’ ballerini di gran nome Dauberval e Vestris Italiano traspiantato in Parigi. […] Havvi almeno venti case private solo in Parigi dove varie società particolari rappresentano tragedie e commedie e certe favole novelle composte per tali brigate espressamente. […] Nel teatro dell’opera alzato in Parigi nel 1769 co’ disegni di M.

40. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 556-560

E Giovanni Tabarini di Venezia diede col suo casato il nome alla famosa maschera del Ponte Nuovo di Parigi, figurante un quarant’anni più tardi, come servo del Ciarlatano Mondor, sotto la quale si celava Giovanni Salomon suo socio ? […] Nel 1618, alla fine, capitò a Parigi. […] Quanto al costume ho riprodotto la maschera del Sand, che non è che una variante dei tanti Zanni di Callot, e non ha che vedere nè con quella della stampa attribuita ad Abraham Bosse, contemporaneo di Mondor, fatta nella prima giovinezza, poco dopo la sua andata da Tours a Parigi, nè con quella della stampa che sta in fronte all’ Inventaire universel des œuvres de Tabarin (Parigi, 1623), molto somigliante del resto, se ben più piccola, all’altra : se non che Tabarino là è senza barba e coll’ enorme tesa del cappello, base del costume tabarinesco, calata sull’occhio manco (pagina 556), mentre qui ha la lunga barba a punta e la tesa rilevata ai due lati, come in questa riproduzione ammodernata che precede le opere tabarinesche nell’edizione del 1858.

41. (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VI « LIBRO V. Teatri Oltramontani nel secolo XVI. — CAPO I. Stato della poesia scenica in Francia. » pp. 65-76

L’Italia ne’ primi lustri del secolo rappresentava Sofonisba e Rosmunda, ed in Parigi nel carnovale del 1511 sotto Luigi XII si vedeva sulle scene il Giuoco del Principe degli sciocchi e della Madre sciocca a, componimento di Pietro Gringore detto Vaudemont, in cui con amaro sale si motteggiavano i monaci e i prelati e la corte papale rappresentata allegoricamente da un personaggio chiamato la Mere-Sotte. […] I Misteri degli Atti degli Apostoli, e l’Apocalisse di Luigi Chocquet si rappresentavano in Parigi à l’Hôtel de Flandres con gran concorso, e vi furono impressi in tre volumi nel 1541. […] I Confratelli vi si sottomisero, ma non istimando di poter continuare a montar sul palco con loro decoro, cessato l’oggetto della loro confraternità, si diedero ad ammaestrare alcuni nuovi attori che rappresentarono sino al 1588 quando il loro teatro si cedette ad un’altra compagnia di attori formata in Parigi con real permissione. […] Ella stessa compose varie poesie pubblicate in Lione nel 1547, e dieci anni dopo s’impresse in Parigi il suo Eptamerone, cioè sette giornate giocose ma soverchio libere. […] I primi commedianti Italiani che aprirono il loro teatro comico in Francia, furono i Gelosi che nel 1577 per privilegio ottenuto da Errico III rappresentarono in Parigi.

42. (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome IV « LIBRO V. Teatri Oltramontani nel secolo XVI. — CAPO I. Stato della poesia scenica in Francia. » pp. 3-12

L’Italia ne’ primi lustri del secolo rappresentava Sofonisba e Rosmunda, ed in Parigi nel carnevale del 1511 sotto Luigi XII si vedeva sulle scene il Giuoco del Principe degli Sciocchi e della Madre Sciocca 1, componimento di Pietro Gringore detto Vaudemont, in cui con amaro sale si motteggiavano i monaci e i prelati, e la corte papale rappresentata allegoricamente da un personaggio chiamato la Mére-Sotte. […] I misteri degli Atti degli Apostoli, e l’Apocalisse di Luigi Chocquet si rappresentavano in Parigi á l’Hôtel de Flandres con gran concorso, e vi furono impressi in tre volumi nel 1541. […] I Confratelli vi si sottomisero; ma non istimando di poter continuare a montar sul palco con loro decoro, cessato l’oggetto della loro confraternita, si diedero ad ammaestrare alcuni nuovi attori che rappresentarono sino al 1588, quando il teatro fu ceduto ad un’ altra compagnia di attori formata in Parigi con real permissione. […] Ella stessa compose varie poesie pubblicate in Lione nel 1547; e dieci anni dopo s’impresse in Parigi il suo Eptamerone, cioè sette giornate di novelle giocose ma soverchio libere. […] I primi commedianti Italiani che aprirono il loro teatro comico in Francia, furono i Gelosi che nel 1577 per privilegio ottenuto dà Errico III rappresentarono in Parigi.

43. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [E-F]. I COMICI ITALIANI — article » p. 863

Essi erano a Parigi, operatori e venditori di droghe, e avean banco, l’uno al Pont-au-change, l’altro al Pont-neuf. […] Zan Farina dunque non solamente fu maschera del teatro italiano, ma vi ebbe chi sotto quel nome recitò con grido, se fu proposto dal Martinelli per una Compagnia che doveva recarsi a Parigi.

44. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [G]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 985-986

Andreini Virginia), e lo vediamo a Parigi il 1621, fra i sottoscritori di una supplica del 12 maggio al Duca loro padrone, per ottenere che il Martinelli (V.) non abbandonasse la compagnia come avea minacciato di fare. Morì a Parigi il 2 ottobre 1624.

45. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — Venetia, li 30 marzo 1671. » pp. 605-

Di lui dicono i fratelli Parfait : « Turi di Modena, eccellente attore per le parti di Pantalone, recitò sotto le spoglie di tal personaggio sino alla sua morte, avvenuta il 1670, come s’ha ragion di credere dall’annunzio che Robinet fa dell’arrivo di un nuovo Pantalone, il marzo dello stesso anno. » Andò a Parigi colla nuova Compagnia che vi esordì il 10 agosto del 1653 ; ma erronea è la data della sua morte. […] Era anch'egli a Parigi nella Compagnia del 1653, in qualità di secondo amoroso, sotto il nome di Virginio ; e, morto il padre, tornò a Modena, ove si fece Carmelitano scalzo.

46. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 670-674

Scelto dal Riccoboni per la Compagnia del Reggente, si recò il 1716 a Parigi, ed esordì alla « nuova Commedia italiana » nel teatro del Palais Royal (le riparazioni dell’ Hôtel de Bourgogne non erano ancora compiute) il 18 maggio nell’ Inganno fortunato (l’heureuse surprise), commedia a soggetto in tre atti, che il pubblico trovò assai buona, e in cui erano intercalate alcune scene tratte da altra commedia spagnuola : Visentini vi fu magnifico in quelle del Pittore. […] Fra le lettere del Riccoboni alla Biblioteca dell’Opera di Parigi, ve n’ha una dell’agosto 1739, colla quale prega il Gueullette di andare con lui ad assistere il povero Thomassin Visentini, morente, e soprattutto per indurlo prima della morte a pensare alla sua famiglia. […] E perchè quei due soit a proposito della sua non apparita sulla scena italiana di Parigi, mentre si sa ch' ella vi recitò le parti di serva sotto il nome di Violetta ?

47. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article » pp. 185-186

 » Soldino e Anton Maria avevano la loro residenza a Parigi, e furono chiamati a Blois per piacere del Re. […] Le due Compagnie partirono da Blois per far ritorno a Parigi, quando Enrico il bearnese, figlio della Albret, si promise sposo a Margherita, la figlia di Caterina De Medici.

48. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » pp. 436-437

Pubblicò a Parigi una sua traduzione della commedia spagnuola : La Bella brutta (Parigi, Guglielmo Lassier, 1666), che dedicò al Re.

49. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » p. 664

La notizia della morte di Finocchio a Lione, mentre era in viaggio per Parigi, l’abbiam dai fratelli Parfait per detta di Antonio Riccoboni, ma la data di essa (tra ’l ’73 e il ’75) è assolutamente erronea. […] E l’attestato del medico fu inviato all’abate Riccini a Parigi con lettera autografa del Serenissimo di Modena addì 28 settembre 1684.

50. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 482-483

Sposatosi finalmente, fece parte della Società Internari-Paladini, e si recò del '30 a Parigi, lasciando la moglie malata in Italia presso la sua famiglia, sostituita per favore nel suo carattere di serva dalla moglie del caratterista Taddei. Dopo due mesi e mezzo di soggiorno a Parigi, ricevette notizie dal suocero del rapido aggravarsi della malattia di lei, e dovè, scioltosi amichevolmente dai compagni, tornare in patria.

51. (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VIII « STORIA CRITICA DE’ TEATRI ANTICHI E MODERNI. TOMO VIII. LIBRO VIII. Teatri d’oltramonti nel secolo XVIII. — CAPO VII [IV]. Teatro Lirico: Opera Comica: Vaudeville. » pp. 192-230

Anche madama Alard contasi tralle famose ballerine di quel tempo, come tra gli uomini di maggior nome si distinsero Dauberval, e l’italiano Vestris traspiantato in Parigi. […] Si sono parimente rappresentate nel medesimo teatro ed in altri di Parigi con varia fortuna le seguenti opere comiche. […] Appartiene anche a Valville l’Ingannatore ingannato posta in musica dal maestro Gaveaux, che si rivede sempre con piacere in Parigi. […] Havvi almeno venti case private di teatro solo in Parigi, dove varie società particolari rappresentano tragedie, commedie, e segnatamente alcune favole composte per tali brigate espressamente. […] Momo a Parigi, Regnard ad Algieri, Piron à Beaune, Une heure d’intrigue, si recitavano con poco vantaggio.

52. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — Dato al castello di Versailles l’ 8 aprile. » pp. 364-378

Alla fine dello stesso anno l’apoplessia lo colse nel suo domicilio di Parigi, Via dei Petits-Champs, ove morì il 6 settembre 1783. […] Mori a Parigi il 6 settembre dell’ ’83. […] Ecco una lettera che il Goldoni scrive da Parigi l’8 di novembre 1774 al marchese Francesco Albergati Capacelli, al proposito dell’Arlecchino Coralli, e che tolgo dai Fogli sparsi del Goldoni raccolti da A. […] E tanti furon davvero gli applausi, che ad essa dovette il Goldoni la sua andata a Parigi, e a Parigi assistè a nuove rappresentazioni di quella fortunata bagattella, che ’sta volta, con suo grande stupore, fu innalzata alle stelle sul teatro della Commedia italiana. […] Tomo XII, dell’ Ediz. dello Zatta, Venezia, 1788), data a Parigi la prima volta il 4 febbraio 1763, e che se segnò un nuovo grande trionfo per l’Arlecchino Bertinazzi, non pare ne segnasse uno per l’autore.

53. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » pp. 260-263

Francesco Bartoli dà invece la data del 1713, e fa morire la Balletti verso il 1730, mentre sappiamo essere morta a Parigi il 29 dicembre del 1771, ed essere stata sepolta il domani nella cripta della Cappella della Vergine nella Chiesa del San Salvatore. […] Baron mi ha detto la prima volta e la sola, che ho avuta seco conversazione, ch’egli aveva presa quella maniera di declamare senza scostarsi dalla natura, dopo che aveva sentita la Truppa Italiana, che, già sono quattr’anni, è ritornata in Parigi. […] Merope stessa, che abbiamo pur data una volta a Parigi, non gli può aver rappresentata l’idea della natura tragica italiana, essendo essa una di quelle Tragedie nelle quali, essendo miste di diversi gradi di persone, può discendersi ad una più familiare natura. […] Baron (Michel Boyron) uno dei più forti, se non il più forte artista della Francia, nacque a Parigi l’ottobre del 1653, e vi morì il 22 dicembre del 1729.

54. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 395-399

Non si recò a Parigi che del 1660. […] Soppresso il Teatro italiano nel 1697, Romagnesi naturalizzato francese dal 1685, ufficiale del Re, e amministratore della Compagnia italiana insieme ad Angelo Lolli, abbandonò le scene, e morì a Parigi in via S. […] Marc’Antonio Romagnesi fu poeta e non de'peggiori, e pubblicò pei torchi di Langlois a Parigi il 1673 le sue rime, ch' ei volle consecrate all’immortal nome di Luigi XIV Re di Francia e di Navarra.

55. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article » p. 4

Moglie di un comico Adami, prima, poi del famoso Lolli, nacque a Roma nel 1635, e si recò a Parigi nella Compagnia italiana col giovane Biancolelli, con Eularia e Ottavio nel 1660 come servetta sotto il nome di Diamantina, che l’aveva già fatta celebre a Roma. […] Paris, 1880), abbandonò il teatro lo stesso anno, all’esordire di Caterina Biancolelli detta Colombina, e morì a Parigi, rue des Prouvaires, il 5 settembre 1693.

56. (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VI « LIBRO VI. Storia drammatica del secolo XVII. — CAPO V. Rappresentazioni chiamate Regie: Attori Accademici: Commedianti pubblici. » pp. 345-356

Alcuni francesi testimoni oculari degli applausi che riscuoteva la maniera graziosa ed il motteggiar di Michelangelo in Napoli, tornando a Parigi ne divolgarono di tal maniera i pregi che egli venne colà chiamato nella giovanezza di Luigi XIV. […] Più ammirato fu nella medesima città di Parigi l’altro napoletano Tiberio Fiorillo conosciuto col nome di Scaramuccia. […] È noto altresì che lo stesso Moliere non vide mai così pieno il proprio teatro come ne’ quattro mesi che Scaramuccia abbandonò Parigi l’anno 1662 per venire in Napoli a vedere i suoi parenti  e che al di lui ritorno i Parigini accorsero di bel nuovo alla Commedia Italiana, ed in tutto il mese di novembre non si curarono de’ capi d’opera che produceva Moliere. […] Egli morì vecchio in Parigi nel 1694, lasciando ad un suo figliuolo sacerdote il valsente di centomila scudia.

57. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article »

.), che andò a Parigi il 1621.

58. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article »

Bonnetti…… Era tra’ principali attori della Compagnia che Giuseppe Bianchi, Spezzaferro, condusse a Parigi nell’anno 1645.

59. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article »

Era il Pantalone della Compagnia italiana chiamata a Parigi nel 1645 dal Cardinal Mazzarino, e che recitava al Teatro del Petit-Bourbon.

60. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article »

Liberati Urania, detta in commedia Bernetta, recitava le parti di serva, nella Compagnia che l’Arlecchino Tristano Martinelli (V.) condusse a Parigi nel novembre del 1620.

61. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article »

Dice il Bartoli ch’egli « recitò con infinito valore nell’astuto Personaggio di Scappino ; e che in Parigi fu onorato de’più sonori applausi.

62. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 592-594

Attore de' più pregiati alla Comedia italiana di Parigi, nella quale apparve la prima volta il marzo del 1685 col ruolo di Capitano ch'ei recitava in italiano e in francese, nacque a Messina e fu noto prima col nome di Pascariello, poi con quello di Scaramuccia, che aveva già prima di recarsi in Francia, quand’era al servizio del Duca di Modena (1680-82). […] Ma Pasquariello (non so bene da chi inventato ; probabilmente da Salvator Rosa, e incarnato poi da Giuseppe Tortoriti) non è nè padre, nè vecchio, nè parte nobile di alcuna specie ; ma sempre servo : e caratteristica sua è più che la parola la mimica, apparendo prima ballerino da corda, come lo ritrasse il Callot insieme a Meo Squacquera, poi un de' più agili saltatori della Compagnia italiana di Parigi nella seconda metà del secolo xvii.

63. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article »

Recitava le parti di Pantalone, il 1712, a Parigi, nella Compagnia italiana di Giovambattista Costantini di Verona, detto Ottavio, fratello del celebre Mezzettino.

64. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 349-355

Scoraggiato, avvilito, deliberò di accettar l’invito che gli venne di Francia di formare una Compagnia italiana per Parigi, al servizio del Duca d’Orléans, il Reggente, sperando di realizzare colà il sogno che aveva tentato invano di realizzare in patria. […] R. il Signor Duca d’Orléans, Reggente ; e sappiamo che Riccoboni, prima di partir dall’Italia e di stringere il patto, aveva indirizzato al Duca di Parma il seguente memoriale : 1° La Compagnia tutta supplica umilmente Vostra Altezza Serenissima di farle accordar la grazia di cui godettero i suoi predecessori, che niuna Compagnia italiana sia ricevuta a Parigi sotto alcun pretesto, quand’ anche tutti i Comici parlassero francese ; e sia generalmente vietato a qualsiasi altro di servirsi de' costumi delle Maschere del Teatro Italiano, quali dell’Arlecchino, dello Scaramuccia, del Pantalone, del Dottore e dello Scapino ; et anche del Pierrot, che, se ben francese, è nato dal teatro italiano. […] Il Principe Antonio di Parma inviò al Duca Reggente il Regolamento della Compagnia già approvato, senza che nè in esso, nè in quello del Duca d’Orléans fosse più fatta menzione della Compagnia Costantini, alla quale il Riccoboni, essendo la sua scrittura una semplice aggiunta a quella della moglie, aveva accennato : e forse la ragione di quell’accenno, sta in ciò, che trovandosi il Costantini a Parigi, ove s’era fatto impresario nel 1712 di spettacoli alle fiere di San Germano e di San Lorenzo, il Riccoboni ne temeva l’ingerenza nella nuova compagnia. […] Stette il Riccoboni con la famiglia due anni a Parma ; poscia, il novembre del '31, fe'ritorno a Parigi, dove, fuor della scena, morì a settantotto anni il 6 dicembre del '53, e fu sepolto l’indomani al San Salvatore. […] Musard (Parigi, 1810), in cui sono aggiunti alle Parades des Boulevarts, alcuni Lazzis d’Arlequin, contés jadis À Lélio par le célèbre Carlin sur le théatre de la Comédie italienne (Coll.

65. (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VII « STORIA CRITICA DE’ TEATRI. LIBRO VII. Teatri Oltramontani del XVII secolo. — CAPO VI. Stato della Commedia Francese prima e dopo di Moliere. » pp. 212-244

Allorchè poi si ripetè in Parigi, dove il ridicolo che vi si satireggia esser dovea più generale, si accolse così favorevolmente che se ne continuarono le rappresentazioni per quattro mesi, raddoppiandosi fin dalla seconda recita il prezzo ordinario dell’entrata. […] Parigi meglio della corte sentì la verità della comica dipintura di Monsieur Giordano, in cui si ridicolizza vagamente la comune vanità di parere quel che non si è. […] Di ciò convengono il Baile a, il Leris nel Dizionario de’ Teatri di Parigi, e l’abate Dubos mentovato dal sig. […] Vedi il libro intitolato Nouvelles de Nouvelles di Visè pubblicato in Parigi l’anno 1663. […] Si osservi che una favola italiana anonima fredda e scandalosa intitolata Scaramuccia Eremita si recitava in Parigi, mentre vi si proibiva il Tartuffo.

66. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 570-583

Arrivato a Parigi, dov’era stato richiesto dalla Maestà della Regina di Francia per essere aggregato a quella Compagnia di Comici italiani, fu regalato ne’ primi due giorni di tre vestiti di non ordinaria bellezza. […] Dovendo Diana e Buffetto Comici passarsene á Parigi per rappresentare a quella Corte e convenendogli transitare per questo Stato habbiamo voluto accompagnarli con la presente. […] È strano che di questo artista, il quale oltre i monti incontrò tanto il favor del pubblico, non sia rimasta traccia in alcun libro del tempo, nè in alcuno degli archivi di Parigi, tanto consultati oggimai dagli storiografi del Teatro italiano in Francia. […] Nel 1645 appunto è stato dato in Milano ai Comici Diana e Buffetto il passaporto amplissimo per passarsene a Parigi. […] Quali altri comici si recarono con Locatelli a Parigi, chiamativi dal Cardinal Mazzarino ?

67. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [G]. I COMICI ITALIANI — article »

.), Buffetto, fu dato quell’anno da Milano amplissimo passaporto per passarsene a Parigi.

68. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article »

Vedi a questo proposito Tabarin Giovanni, dal quale ebbe la Polonia un figliuolo a Parigi il 25 settembre del 1572.

69. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article »

Egli, marito dell’ Aurelia, Brigida Bianchi, si era recato con la Compagnia Locatelli a Parigi, ove morì il 1660.

70. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article »

Figlia dei precedenti e moglie di Giuseppe Salvini, fu una egregia servetta, e tale la vediamo col marito nella Compagnia Paladini-Internari, con la quale doveva recarsi del 1830 a Parigi ; ma còlta dal mal di petto, fu obbligata a restarsene in Italia, a Venezia, presso i suoi parenti, sostituita nel ruolo dalla moglie di Luigi Taddei.

71. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article »

A Parigi ?

72. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 126

In una lettera al Duca di Modena da Parma in data 4 giugno 1655, si accenna al Milanta, richiesto per la Compagnia di Parigi, e dal Principe Alessandro negato.

73. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article »

Passò nel 1777 in Compagnia di Antonio Sacchi, al posto della Teodora Ricci che si recava a Parigi, e fu molto ammirata, specialmente nelle commedie all’improvviso.

74. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article » pp. 23-24

Nacque a Venezia verso il 1675, e si recò a Parigi nel 1716 colla Compagnia italiana formata per ordine del Duca d’Orléans, Reggente, e condotta da Luigi Andrea Riccoboni, detto Lelio. […] Morì a Parigi il 4 gennaio 1731, dopo una lunga malattia, lasciando di sè la più bella ricordanza e come artista e come uomo.

75. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » pp. 254-257

Nel 1716 entrò nella nuova Compagnia italiana che si recò allora a recitare a Parigi, sostenendovi le parti di seconda amorosa, col nome di Silvia, tenendo per più di quarant’anni il primo posto a la Commedia Italiana. […] Il clima di Parigi è sovente fatale alle attrici italiane.

76. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 342

Partì il '20 per Parigi con lo zio ; ma, arrivati a Chambéry, sorpreso da malore, vi dovette soccombere.

77. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 364-382

A render tutto ciò meno difficile, mio marito pensa partire per Parigi il 20 0 25 corrente, e, corredato di lettere commendatizie, interessare l’alta società a frequentare le rappresentazioni italiane, e proteggere questo esperimento. […] E il Marchese Giuliano, di fatti, si recò a Parigi prima della Compagnia ; e di là mandò al Righetti una nota dei personaggi, che avrebber preso il palco, primi dei quali l’Imperatore e l’Imperatrice, S. […] La stampa ha già cominciato a lavorare, e la cosa è sparsa per tutta Parigi. […] Firmato, con data di Parigi 21 agosto 1855, Giuliano del Grillo. Reynaud, il Colline della Bohème, scrive della Ristori nella nuova serie de'suoi Portraits contemporains (Paris, Amyot, 1864) : Col successo di Parigi, ell’è giunta omai in prima linea, ha conquistato un posto, che non le sarà più tolto, e che niuna adesso può disputarle.

78. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article »

Morì a Parigi nell’età di 45 anni, il 5 maggio 1739.

79. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [E-F]. I COMICI ITALIANI — article »

Passò il ’41, e nello stesso ruolo, nella Compagnia Reale Sarda, al fianco di Amalia Bettini ; il ’47 era madre coi soci Internari, Colomberti e Fumagalli ; madre e caratteristica il ’56 con Ernesto Rossi, poi a Parigi il ’57 colla Ristori.

80. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 522

Tal segreto egli ha avuto da un dotto a Parigi, mentre forse vi esercitava l’arte comica.

81. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article »

È citato da Trajano Boccalini nei suoi Ragguagli di Parnaso, là dove dice (I, 242) : « ed in particolare tanta dilettatione ha dato a Sua Maestà il signor Cola Francesco Vacantiello, personaggio napolitano, che ha detto che anche nell’ introdurre il napolitano nelle comedie per rappresentar la fina vacanteria, havevano gl’Italiani mostrato il loro altissimo ingegno…. » Concordando le date, io credo potersi identificare in questo il Cola che fu mandato dal Duca di Mantova a Parigi il 1608 in sostituzione dell’arlecchino Martinelli, omai troppo vecchio.

82. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » pp. 426-430

lli Parfait (pag. 105) — che Dominique (Domenico Biancolelli, il celebre figlio d’Isabella) avea comprata nel villaggio di Bièvre, vicino a Parigi, era un ritratto di sua madre in abito di città, con un paniere in mano, contenente due colombi, per allusione al nome di Colombina, ch’ella portava in teatro. […] Andar Colombina a Parigi ? […] A queste parole il Cantù rispose da Parigi in data 4 febbraio 1646, una lettera piena di amarezza, colla quale nullameno assentiva a lasciar l’adorata consorte in Italia.

83. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article »

Recatasi a Parigi, sostenne a fianco di Salvini le parti di Zaira, Desdemona, Elettra, Micol, ecc. ; poi, fatta il marito Compagnia, ne divenne la prima attrice.

84. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article »

Sappiamo solo dal Baschet, dall’ Ottonelli, dal Bertolotti e dal Belgrano che : nel 1610 dirigeva a Genova una accolta di nobili dilettanti ; nel 1620 si trovava a Milano, e probabilmente si recò a Parigi nel 1621 ; nel 1640 era a Firenze.

85. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article »

Recatasi co’genitori a Parigi, vi sposò l’ 11 aprile 1774 Felice Gaillard attore alla Commedia italiana, alla quale il 26 aprile dello stesso anno ella esordì come amorosa del genere italiano, colla parte di Angelica nella commedia di suo padre : Pantalone ringiovanito.

86. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 113

Fu scritturato dal Riccoboni per la Compagnia italiana del Reggente che si recò a Parigi il 1716, e vi recitò sotto la stessa maschera per molti anni.

87. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 122

il quale dopo aver detto, che seppe acquistarsi una gloria non disgiunta dall’ utilità, venendo a parlar dell’ Amleto di Ducis, applauditissimo a Bologna col Menichelli, protagonista, nell’ estate del 1795, dice ch' egli esprimendo con tragica energia il sopraeminente carattere del protagonista, seppe ricordare il gran Molè a tutti quelli che udito l’ avevano a Parigi.

88. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » pp. 513-514

Fui attore studioso, ma mediocre ; l’esecuzione tradiva spesso il concetto, quantunque all’estero e particolarmente a Parigi e a Londra, abbia avuto encomj esagerati dal pubblico e da tutta la stampa. La prima sera che si diede l’ Otello al Teatro Italiano di Parigi, Folchetto (Capponi) telegrafò al Fanfulla parole troppo lusinghiere per me, perchè io possa ripeterle.

89. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 28-29

Dovè recarsi a Parigi verso il 1644, perchè il 9 gennaio dell’anno seguente fe'battezzare nella chiesa di Saint Germain-l’Auxerrois, un figlio per nome Carlo Francesco, ch'egli ebbe dalla moglie Luisa Gabrielli (comica anch'essa, sotto nome di Lucilla, che recitò molto applaudita nella Finta pazza di Giulio Strozzi), tenutogli a battesimo da Francesco di Bassompierre, maresciallo di Francia, e da Anna Dufay per conto dell’alta e potente principessa Carlotta-Mar- gherita di Montmorency, principessa di Condè. […] Tornò poi nel '53 a Parigi (vedi il brano di lettera del 16 agosto nella Muse historique di Loret, riferita al nome di Adami Beatrice), sposò il 9 giugno del '65 in seconde nozze e alla presenza di Cristoforo Contugi detto l’Orvietano, di Giuseppe Giaratoni, Pierot, e di altri, Maria di Creil vedova di Francesco de Houpy.

90. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 347-348

Secondo i Fratelli Parfait, seguiti poi dagli altri, la richiesta del Re fu causata forse dal fatto che poco piacque a Parigi il Pantalone (di cui s’ignora il nome), il quale andò a sostituir Turi, egregio artista (V.), morto il 1670…. […] Questo Pantalone ignorato essendo stato l’ultimo Pantalone andato a Parigi, e non trovandosi poi citato più da alcuno, è probabile che la richiesta del Re di Francia avvenisse poco dopo il '70.

91. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article »

Non ho trovato altra menzione di lui, fuor di quella fatta dal comico Bartolomeo Rossi, da Verona, il quale nel discorso a’ Lettori che è in una sua pastorale, Fiammella (Parigi, Abel l’Angeliero, 1584) al proposito di certa libertà nel dire che debbono avere le parti ridicole, scrive : ……come Bergamino, se bene non osserva la vera parola Bergamascha, non importa, perchè la sua parte e come quella di Pedrolino, di Buratino, d’Arlechino, et altri che imitano simili personaggi ridiculosi, che ogni uno di questi parlano a suo modo, senza osservanza di lingua, differenti da M.

92. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [D]. I COMICI ITALIANI — article »

Non compiuto il quattordicesimo anno, sostituì con Tommaso Salvini, che aveva rilevato la Compagnia del padre, l’Amalia Checchi-Bozzo, spentasi a Parigi, recitando le parti di Ofelia, Desdemona, ecc. ecc.

93. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [E-F]. I COMICI ITALIANI — article » p. 876

Passò nel ’57 con la Compagnia di Adelaide Ristori a Parigi, ove le si fece il presente ritratto in costume di Elisabetta nella Stuarda di Schiller.

94. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 394

Pier Maria Cecchini aveva proposto con lettera del 1612 da Venezia al Duca di Mantova di mandarlo a Parigi, ove poi non andò, pei raggiri di Tristano Martinelli che vi andò in sua vece il 1613.

95. (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro II. — Capo V. Stato de’ Teatri in Francia, Inghilterra, e Alemagna nel medesimo Secolo XVI. » pp. 242-251

I Misteri degli Atti degli Apostoli e l’Apocalisse di Luigi Chocquet si rappresentarono in Parigi nell’Hôtel de Flandres, e s’impressero nel 1541 in tre volumi. […] I Fratelli vi si sottomisero; però non parve loro conveniente di montar più in palco, e si applicarono a instruire alcuni nuovi attori, finché nel 1588 cederono il teatro a un’altra compagnia che si formò in Parigi con real permesso. […] Ma quando Parigi non avea un poeta teatrale più esperto di Hardy, Londra contava fra’ suoi commedianti il famoso Shakespear. […] Non pertanto, secondo, che osserva il compilatore del teatro alemano pubblicato in Parigi nel 1772, in mezzo a tante goffaggini e bassezze che sovrabbondano nelle di lui opere, qualche volta si trovano alcune piacevolezze e pensieri che sorprendono.

96. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — Padova, 28 luglio 1674.Venetia, 16 marzo 1675.Venetia, 23 marzo 1675.Venetia, 30 marzo 1675.Venetia, 13 ap.le 1675.Venetia, 20 ap.le 1675. » pp. 28-35

., dice, al proposito di Valerio (I, pag. 331) : Nel 1660, essendo la Compagnia italiana definitivamente stabilita a Parigi, il Cardinale fece venir d’Italia un primo innamorato, il quale colmasse il vuoto lasciato dal valente Marco (?) […] Il Dottore vivente a quell’epoca e a noi noto sin qui era il Lolli ; ma egli, recatosi a Parigi nel 1653 per assumere nella Compagnia italiana la maschera di Dottor Baloardo, tornò in Italia, non so in che anno (nel’58 era certamente a Roma, come si vede ai nomi di Lolli e Bandinelli) per poi restituirsi una seconda volta a Parigi, ove e precisamente nel ’70, fece rappresentare una comedia intitolata Il Gentiluomo campagnuolo, ovvero Gli stravizzi di Arlecchino. Forse nel ’74 fu ancora in Italia, e andò una terza volta a Parigi, dove si trovava il 21 dic. ’78, testimonio a un battesimo, e dove fattosi naturalizzar francese il giugno ’83, morì nel 1702 ?

97. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » p. 487

Recitava le parti di Graziano nella Compagnia de’Fedeli, al momento di recarsi a Parigi (26 novembre 1612).

98. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [D]. I COMICI ITALIANI — article » p. 796

Il servizio però non fu lungo, poichè la vediamo esordire nell’aprile del 1697 a Parigi alla Commedia italiana, un mese avanti la sua chiusura, nello Scenario : Spinette Lutin amoureux, in cui rappresentò cinque o sei personaggi con una verità sorprendente.

99. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 699-

M. il Re di Sardegna, si recò a Parigi.

100. (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome V « LIBRO VII. Teatro Francese ne’ secoli XVII e XVIII — CAPO III. Stato della Commedia Francese prima e dopo di Moliere. » pp. 36-58

Cornelio, e con una delle sue farse il Dottore innamorato; ed il modo di rappresentare di questa comitiva piacque alla corte, e Moliere ottenne dal re di stabilirsi in Parigi, e di alternare sul teatro del Picciolo-Borbone colla comitiva Italiana. […] Volle indi scagionarsi di un sospetto insorto che poteva nuocergli, cioè che nelle imitazioni ridicole avesse satireggiato alcuni ragguardevoli cortigiani; e se ne giustificò alla presenza del re coll’ Improvvisata di Versailles recitata nell’ottobre del 1663, e poi in Parigi nel seguente mese. […] Parigi meglio della corte sentì la verità della comica dipintura di M. […] Giovanni Francesco Regnard nato in Parigi nel 1674, secondo Voltaire, morì d’anni cinquantadue; ma l’autore del Calendario degli Spettacoli vuole che sia mancato di vivere nel 1710, e Palissot reca la di lui morte seguita nel 1709. […] V. il libro intitolato Nouvelles de Nouvelles di Vizé pubblicato in Parigi l’anno 1663.

101. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article »

Poco sopravvisse a Babet, morendo a Parigi, fuor dalle scene, la domenica 5 settembre del 1745.

102. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [D]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 741-743

Il Bartoli, seguito dal Sand e dal Bachet, accenna anche alla rappresentazione che il nostro fece, prima dell’ Angelica, di una pastorale di Bartolommeo Rossi « La Fiammella » pur edita lo stesso anno a Parigi dall’Angelier, e come quella dedicata al Duca di Voyeuse : ma di ciò non trovai traccia in alcuna delle due. […] A quali Rodomontate allude il Cataldo nella prefazione alla sua commedia Gli amorosi inganni, edita il 1609 a Parigi, là dove dice : T’auiso Candido Lettore, che molti mesi sono, son uenute in luce alcune rodomontate Spagnuole, non solo qui, ma quasi per tutta la Francia vendute poco accortamente da colui (perdonami Sua Signoria) che le diceua e recitaua sopra la scena, le quali hanno forse auuilite quelle che ’l vostro Cataldo vi fa leggere…… ?

103. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [G]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 980-981

Nel gennaio del ’70 vediamo il Ganassa prender parte alle nozze di Lucrezia d’Este in Ferrara, come è detto in questo brano di lettera riferito dal Solerti : con le confetture vi comparve Zanni Ganassa, e con un cinto in mano assai piacevolmente rintuzzò e fece cagliare un certo Ernandicco Spagnuolo…… Si recò la prima volta a Parigi nel 1571 colla sua compagnia, secondo un documento del 15 settembre pubblicato dal Baschet, ma pare non vi recitasse, per un divieto del Parlamento, non ostante le Lettere Patenti del Re di cui egli era munito. […] Tornò a Parigi nel ’72, e prese parte egli e i suoi ai festeggiamenti pel matrimonio del Re di Navarra con Margherita di Valois, avvenuto il 18 agosto ; ed ebbe dal Tesoriere del Re la somme de soixante-quinze livres tournois en testons à xii sols par livre dont le dict seigneur lui a faict don tant à luy que à ses compagnons, en considération du plaisir quils ont donné à Sa Majesté durant le mariage etc. etc.

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