Lo stesso fervore di una prima rappresentazione noi troviamo in lui alla cinquantesima replica : rade volte, al momento di andare in scena, egli non rilegge all’ uscio d’ entrata o non ripete a memoria la sua parte per addentrarsi nel personaggio. […] Nè v' ha chi abbia maggiore il culto dell’arte : a volte parrebbe mutarsi in esagerazione o in posa, se non si conoscesse pienamente la sua buona fede. […] Dotato di un singolare spirito di imitazione egli disegna, dipinge, pupazzetta con correttezza e spigliatezza incredibili, mettendo nelle sue macchiette quel sentimento che manca assai volte negli artisti di professione. […] Egli possiede il segreto di esilarare con modi e mezzi sempre dignitosi, e col non lasciarsi trasportare dall’uditorio, che spesse volte, a torto, pretende più di quello che l’arte deve concedere.
E al proposito del Belisario (ivi) : Per dire la verità gli attori contribuirono infinitamente alla riuscita dell’ opera e le parti erano bene distribuite : …… Teodora Imperatrice, vana, superba e feroce non potea esser meglio rappresentata : la Bastona la sosteneva a maraviglia ; e s’investiva si bene di quel carattere odioso, che più e più volte i Gondolieri, ch’ erano nel Parterre, la caricavan d’ingiurie, ch’erano insulti alla parte rappresentata, ed applausi alla brava attrice. […] Queste mie compiacenze mi hanno qualche volta giovato ; ma moltissime volte mi hanno pregiudicato.
Il canto non basta più volte per far capire agli uditori tutta l’agitazione onde vien lacerata l’anima del personaggio. […] Rare volte s’imita dai maestri il naturale andamento della voce, e la lentezza o velocità ch’esigerebbe l’indole del discorso. […] E ciò per due volte consecutive. […] Se questi hanno contribuito a viziar il gusto del pubblico, anche il pubblico ha loro non poche volte fatto uscir di sentiero. […] Altre volte l’organo era in uso nelle orchestre.
Fu anche buon musicista, e cantò più volte negl’ Intermezzi.
Angelo di Venezia, poi si fece capo di una Compagnia vagante, della quale era principale ornamento la sorella Rosa, e colla quale, dice il Bartoli, scorse la Liguria e la Toscana più volte.
Essendo Epicarmo già vecchio era giovanetto Magnete Icariese, il quale secondo il medesimo Suida compose nove commedie, e rimase due volte vincitore. […] Tali sono Ermippo, Antifane, Eubolo, di cui Grozio rapporta qualche picciolo frammento della commedia intitolata Antiope; ed Esippo che scrisse una commedia detta Saffo; e Frinico comico più volte motteggiato da Aristofane, e che fiorì verso l’olimpiade LXXXVI. […] Cratino che visse novantasette anni, fu seguito, ed imitato da Eupoli poeta più grazioso, il quale compose diciassette commedie, ma solo sette volte riportò la corona teatrale. […] Lessi la dissertazione del più volte lodato Saverio Mattei intitolata la Filosofia della Musica, che i Greci andavano al teatro come noi andiamo agli Esercizii Spirituali, e che la Commedia era il loro Catechismo, e la Tragedia là lore Predica grande.
Quest’opere serie si rappresentano in corte circa venti volte l’anno. Se ne compone una in ogni anno, e vi si cambiano circa dieci o dodici volte i balli.
Era un costume inveterato fra i Comici italiani, che le Cameriere dessero ogni anno in più volte certe opere che si chiamavano di trasformazioni, come lo Spirito folletto, la Cameriera Maga, ed altre dello stesso genere, nelle quali l’attrice mostrandosi sotto forme differenti cambiava molte volte costume, rappresentava molti personaggi, e parlava diverse lingue.