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2. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [E-F]. I COMICI ITALIANI — article » p. 849

Lo troviamo il ’38 generico primario con Gaetano Nardelli, il ’42 padre e tiranno con Romualdo Mascherpa e il ’43 collo stesso ruolo nella seconda Compagnia Domeniconi, nella quale si unì in matrimonio con Luigia Moretti, figlia di un suggeritore, e dalla quale passò poi in quella dei Fiorentini di Napoli, condotta prima da Alberti e Monti, poi da Alberti e Colomberti, poi dall’Alberti solo. Nel ’74 accettò il posto governativo di ispettore e maestro d’avviamento alla scena nell’Accademia fiorentina dei Fidenti, poi, il 1880, di professore secondario nella R. […] La Gemma, nata il 26 aprile 1843 in Livorno, attrice generica, poi madre e caratteristica ; moglie di Antonio Antuzzi, napoletano, generico e amministratore ; Pia, nata il 1847 a Roma, sposatasi il 1870 al brillante Serafini, prima attrice giovane nella Compagnia di Adamo Alberti ai Fiorentini di Napoli, morta il ’76 a Cremona ; Attilio, nato il 10 agosto 1850 in Napoli, primo attor giovine, poi generico primario ; poi, maritatosi, libraio, come dicemmo, a Trieste, poi di nuovo attore e amministratore di compagnie.

3. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [D]. I COMICI ITALIANI — article » p. 759

Dopo una infinità di peripezie dolorose, il piccolo Alfredo riuscì a tornare nella città nativa, in cui, col soccorso di uno zio materno, si dedicò se ben disordinatamente agli studj, balzando dalle tecniche al ginnasio, dalla medicina alle lettere, e abbandonando poi scartafacci di formule e ricette e poesie per l’arte drammatica, la quale cominciò a esercitare per affettuosa devozione verso il padre capocomico, cui eran mancati di punto in bianco e suggeritore e attori ; e alla quale diede poi, avuti i primi successi, tutta l’anima sua. […] Fece, non trionfalmente, le prime armi con Cesare Rossi, dal quale passò con Roncoroni in America, per tornar poi in Italia, scritturato dopo tre anni di secondo noviziato, qual primo attore di Francesco Garzes, che ebbe sì malaugurata fine, poi di Emanuel, poi della Duse, poi della Vitaliani, poi della Della Guardia, colla quale trovasi tuttora, e colla quale andrà l’anno prossimo (’97-’98), nella Compagnia stabile di Torino, al posto di direttore artistico.

4. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 160

Fu garzone d’un sensale di granaglie, fu impiegato doganale, poi filodrammatico, poi suggeritore con Copellotti e compagnia, poi attore, suggeritore, segretario, trovarobe, omnibus insomma della Compagnia Lombarda, poi amministratore di Aliprandi, poi segretario di Ernesto Rossi. Sposatosi a Marianna Torta, attrice della Compagnia Aliprandi, fu con lei scritturato da Alessandro Salvini ; e, sciolta poi la Compagnia, egli risolse, mosso a pietà di tanti sciagurati, di rilevarla, correndo da una città all’altra, in lotta aperta con la fame. Abbandonato allora il capocomicato, diventò segretario del Toselli ; poi, tornato capocomico, tentò riduzioni di commedie piemontesi nel dialetto veneziano, quali Maridemo la putela, e La fia de Sior Piero all’asta ; e vistone il successo, formò una vera e propria compagnia dialettale, e andò a riaprire a Venezia quel Teatro Comploy, dove appunto la commedia veneziana era morta. […] Tornò dopo dieci anni alla scena, prima con Micheluzzi, poi con Corazza ; ma il suo ritorno fu una delusione di più.

5. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [D]. I COMICI ITALIANI — article »

Stette colla famiglia sino ai quindici anni, poi iniziò la lunga serie delle scritture con quella di secondo amoroso in compagnia dello zio Enrico. […] Prima amoroso, poi generico primario, poi ultimo generico, poi primo attore, poi di nuovo generico !

6. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 684-685

Sostenne con Fini nel 1824 il ruolo di secondo amoroso col quale passò poi il 1825 con Tommaso Zocchi. […] Innamoratosi poi d’ Isabella Belloni, prima donna della compagnia, figlia del rinomato artista Antonio, che da attore era passato al grado di direttore, assenziente il Salvini, l’ebbe in isposa, e con lei si recò in Compagnia di Romualdo Mascherpa, prima, poi in quella del caratterista Belisario Viti. Ammalatasi la moglie, dovè sciogliere col Viti il contratto, e recarsi in Vicenza, patria di lei ; donde poi si restituì alle scene, formando società con suo padre e Nicola Vedova. Fece parte poi qual primo amoroso assoluto colla moglie prima donna e prima donna giovine, della Compagnia di Carolina Internari e Francesco Paladini. […] Tornò poi il’ 40-41-42 col Mascherpa, e fu il’ 43-44-45 con Luigi Domeniconi.

7. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [D]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 782-783

Nato a Trapani il 24 ottobre del 1850 da Carlo, ufficiale di dogana, e Francesca Lombardo, fece il suo ingresso in arte, rappresentando per favore nei Mafiusi di Rizzotto (1864), che era amicissimo del padre di lui, una particina da ragazzo di poche parole ; particina che poi, mercè la svegliatezza e spontaneità del giovinetto, divenne a poco a poco la più importante dopo quella del protagonista, e diè forse l’idea del maggiore sviluppo del lavoro, allora in un solo atto. Dopo alquante peripezie or con una Compagnia Stecchi, di cui la prima donna era guercia, or con la Pochini, e di nuovo col Rizzotto in Sicilia, poi coll’Arcelli in Calabria, poi soldato nell’8° granatieri, finì coll’entrare il 1872 primo attore nella Compagnia di Federigo Boldrini, diretta dalla Pezzana, colla quale fu in Ispagna e nell’America del Sud. Scioltasi la Pezzana dalla compagnia, egli continuò trionfalmente al soldo del Boldrini, facendo il giro del Brasile : ma perdutivi di febbre gialla il capocomico e la moglie signora Cappella, e il primo attor giovine Ernesto Colonnello, tornò in Italia, dove, il’ 75, fece società con Alessandro Salvini, per passare poi primo attore scritturato con la Paladini, con cui fu a Lisbona, applauditissimo. Finito l’anno, formò società con Cavara e Piccinini ; poi si scritturò sino a tutto l’ ’81 con Ettore Dondini, per passare l’ ’82-’83-’84 con Alamanno Morelli. […] Stette un anno con Ermete Zacconi qual generico primario, per rifar poi compagnia che condusse ora in Egitto, ora in Grecia, ora in Turchia, e con cui gira anch’oggi applaudito ne’teatri secondarj d’Italia.

8. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article »

Manzoni Giovan Battista, piacentino, nato verso il 1730, esordì col ruolo d’innamorato, dedicandosi poi esclusivamente alla maschera d’arlecchino, che sostenne con molto favore, e per la novità e spontaneità de' lazzi, e per le ariette musicali che mescolava con molto garbo nelle varie commedie. Fu molti anni con Pietro Rossi, poi col Paganini, poi di nuovo col Rossi, poi col Lapy al San Luca di Venezia, dal quale passò con la stessa Compagnia al Sant’Angelo.

9. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [G]. I COMICI ITALIANI — article »

Fu per un triennio con la società Prepiani, Tessari e Visetti a’ Fiorentini di Napoli, poi di nuovo con Solmi e Pisenti, poi con Giardini, poi col Ferri, poi con Antonio Colomberti (1851), dal quale uscito, andò a stabilirsi in Livorno, ove morì nel 1865.

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