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21. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 278

Veramente ella non ha che vedere col nome di Pieri, essendo nata a Napoli il 1840 da Demetrio Cristiani e da Angiola Cavalli. […] Formò poscia ('61) compagnia ella stessa per un triennio, dopo il quale ('65) fu con la Compagnia Dante Alighieri, diretta da Riccardo Castelvecchio.

22. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 678-680

Ma quando a varj attori della antica Compagnia Giancola venne in mente di rappresentar l’Annella tavernara di Porta Capuana, ella si rivelò attrice fortissima nella caratteristica parte della vecchia Porzia che recitò colla maschera al viso ; e a quella della Porzia seguì la parte della Baronessa Cofani che rappresentò con successo ognor crescente. […] Ma in nessun’altra forma portò ella mai la naturalezza e la verità ad un più alto segno, nè mai fu più lepida e sagace che nel carattere di quella donna che i Francesi esprimono interamente col termine prude e che noi indichiamo a metà con gli aggettivi schifiltosa, schizzinosa, smancerosa, leziosa, smorfiosa, ecc. […] L’effetto che produce in una donna dimenticata una equivoca dichiarazione di amore, il passaggio che ella fa da una finta modestia ed un finto sdegno alle leziosaggini d’un simulato pudore, e ’l raccoglimento o sconcerto dello spirito, la ricomposizione o turbamento del volto, e la mutazione della voce che in lei succedono al disinganno, tutto questo ed altro ancora dipingevasi si vivo nella Colli, che la illusione toccava il massimo suo grado. […] Or ella …….. interpretava meravigliosamente la nuova produzione artistica di Cammarano, colorendola ove mancasse di colore, drammatizzandola quando vi languiva il dramma, alitandovi per entro la passione e la verità.

23. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [E-F]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 947-

Alle rappresentazioni del Riccardo D’ Arlington, il pubblico accorreva al solo terzo atto, in cui ella aveva la maggior parte. […] Una sera ella mostrava con manifesti contorcimenti i dolori che la tormentavano ; un giovinotto della barcaccia di proscenio sussurrò a’ compagni, ma in modo da essere udito : « la prima donna ha i dolori perchè lascia il damo. » Ed ella di rimando, vòlta alquanto verso la barcaccia : « se tu avessi il mio male non parleresti così. » Il giovinotto, udita la frase, si abbandonò prima a una matta risata, poi lasciò il teatro ; quella recita fu l’ultima della Fusarini a Livorno. […] Della morte di lui, avvenuta il 21 aprile 1875, fu desolata e se ne mostrava ognora inconsolabile…. e quando io le domandai come potè lasciar l’arte nel colmo della gloria, e nel fior della giovinezza, senz’ ombra di rimpianto, ella infiammandosi e piangendo sclamò : « Non mi lasciò il tempo a’rimpianti ! 

24. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — (Sabato 7 giugno 1659).(Sabato 28 giugno 1659). » pp. 420-423

Fu ella, secondo il Sand, sorella di Orsola e Luigia che la seguiron nel 1645. […] L’assenza di Aurelia non fu molto lunga, giacchè nel’ 60 ella era già di ritorno a Parigi, senza dubbio, dicono i Parfait (op. cit. […] A ogni modo, ella continuò a recitare a Parigi sino all’anno del suo ritiro dalle scene, che fu il 1683. […] E poi : se, nonostante il marito Romagnesi, ella fu per tutti la Brigida Bianchi, tutt’a un tratto avrebbe mutato il suo nome glorioso per quello d’un nuovo arrivato ?

25. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — (Corriere di Napoli, 19 febbraio 1899). » pp. 270-274

Tornata dalle Americhe non si atrofizzò ne'pochi lavori ch'ella ammannì a quei popoli lontani, ma, come se allora allora ella entrasse nell’ arte, si diede col fervore della prima giovinezza a interpretar l’opera drammatica più recente, mostrando sempre e dovunque il lampo dell’ antico valore. Chi non ricorda la Pezzana al glorioso tempo della Compagnia di Bellotti-Bon, della quale ella fu principale ornamento ? […] Al fianco di Ernesto Rossi pare ella rivelasse in uno scatto improvviso, inatteso, l’arte suprema che avrebbe poi fatto di lei una delle più geniali attrici del nostro teatro di prosa. […] E più tardi – cosi ella mi raccontava – provò ancora quella impressione ascoltando certe prodigiose e sublimi insistenze vagneriane.

26. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — Venezia il 31 10bre 1837.E il 14 novembre : » pp. 389-402

Tornò poi col Nardelli che ella amava come padre, e che, in capo a tre anni, messa assieme la non lieve somma di 55,000 franchi, si ritirò beatamente in un paesello del veronese. […] Avuto sentore in arte del ritiro di Gaetano Nardelli, non so dire da quali e quante proposte ella fu assediata ; proposte che non furon poi accettate, perchè ella si risolse per la R. […] Mi è stato supposto che ella faccia Compagnia per quel tempo : se ciò fosse vero desidererei combinare per l’autunno stesso del 42 col dargli il teatro Valle. […] Aspetterò anche due buoni mesi prima di prendere impegni per il teatro Valle pel 1842 perchè mi preme e desidero sommamente di combinare con quel capocomico che ella anderà…. […] L’autore ha colorito il carattere, la Bettini lo ha scolpito ; ella ebbe dall’autore una parola che passata sulle sue labbra conduceva al fremito, all’applauso, al delirio.

27. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [D]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 811-

E si è nella grande armonia di questo studio perfezionato di analisi, congiunto a un perfezionato studio di finezza e naturalezza ineffabili della dizione, ch’ ella si mostra oggi agli occhi de’ più ritrosi artista suprema. […] … E il 19 dello stesso mese, a proposito della Signora dalle Camelie : Quello che in genere è ammirevole nella signora Duse è il concetto che ella si va formando sempre nuovo delle parti che ella rappresenta ; è la maniera sempre nuova di esecuzione ; è l’odio manifesto a tuttociò che può farle acquistare una lode bugiarda, momentanea. […] Nè il grande successo ella ottenne a Parigi soltanto dinnanzi al grande pubblico de’ teatri con lavoro francese, ma, e il più grande forse, dinnanzi a un pubblico tutto d’artisti e con lavoro italiano. […] Ha ella compiuta la grande parabola ascendente ? […] E questo fu il motto di tutta la sua vita, al quale ella deve gran parte di sè.

28. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [E-F]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 933-934

Chiama ella in ajuto tutta la gente, e tutti gli corron dietro. […] Ecco disperata la sua padrona ; ella vuol uccidere tutti gli animali che se le presentano, e vuol gettare la cameriera nella tomba del suo caro gattino. […] Si mette a ridere ella medesima, ed ecco il gatto dimenticato.

29. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 665-666

Il Pezzoli e il Colomberti la dicono napolitana ; il Regli nata a Vicenza : certo ella nacque figlia dell’arte (forse a Vicenza da parenti napolitani), e dopo di aver recitato in compagnie d’ultimo ordine, fu sposata ancor giovinetta a Giuseppe Vidari, attore della primaria Compagnia. […] Si suppone ch' ella siasi gettata nelle onde del Bacchiglione, fiume che bagna Vicenza. » (Così il Regli).

30. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 474-476

Ceduta la Compagnia Modena al Battaglia, ella vi passò prima attrice, sotto la direzione di Francesco Augusto Bon, con Alamanno Morelli primo attore, e Luigi Bellotti-Bon brillante. […] A proposito del suo dare intera l’anima viva ed accesa in ogni parte di passione, il Costetti racconta che avendo ella baciato veramente Paolo nella famosa scena d’amore della Francesca di Pellico a' Fiorentini di Napoli, intervenne il fisco, il quale inflisse all’artista scandalosa la multa di dodici ducati.

31. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 639-643

Le notizie che abbiamo di lei sono così intimamente legate a quelle del marito e degli Andreini, e di tutti i componenti le compagnie in cui ella militò, che al nome di questi rimando il lettore. […] Per la Pazzia di Flaminia, scrisser versi l’Olimpico (11), il Sofferente Incognito (14), e l’Afferrante (60) ; un madrigale dettò Incerto Autore, quando ella rappresentò Angelica nella Pazzia d’Orlando (57) ; altro ne dettò il Zifferante, quando ella era in abito d’Iride (94) ; ne abbiamo del Crivellato sopra un bacio colto da lei in scena, per lo quale s’arrossì (65), dell’Acuto, sopra l’archibugiata sparata da lei (48) ; un sonetto scrisse il Sofferente Incognito, al’hora che risero alcuni al veder che molti veramente piangessero (13), e altro ne scrisse il Galleggiante, mentre ella recitava in habito virile (54).

32. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » pp. -306

Essa col solo frutto della sostanza raccolta coll’arte sua, e depositata alla Tesoreria di Venezia, aveva potuto formarsi, fuor delle scene, una agiata se non ricca esistenza : ma, caduta la Repubblica, dietro l’invasione francese, ella fu compiutamente rovinata. Le varie compagnie che si recaron di poi a Venezia l’andaron soccorrendo quanto poterono, e la nobile famiglia Vendramin le assegnò gratuitamente due stanze in quello stesso teatro, in cui ella aveva raccolto sì copiosa messe di applausi, di onori e di quattrini.

33. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 734-735

) : Daria Cutini-Mancini era una bellezza piccante, giovanissima, ella pure di 22, ’23 anni appena : svelta della persona, elegante nei movimenti, con una pronunzia aperta e correttissima, qualità principale nel disimpegno delle parti brillanti e di servetta : ella doveva rimpiazzare la signora Romagnoli, che a buon diritto era chiamata la Déjazet italiana, per avere, come quella, creato in Italia le parti di Richelieu, Napoleone a Vincennes, e tante altre nelle commedie di Goldoni, di Molière e di Nota.

34. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 257-258

Mortole il marito, rimase fuor del teatro un anno in segno di lutto, poi formò con Luigi Fossi e per un triennio, una società, in cui ella passò al ruolo di madre nobile, lasciando quello di prima attrice a Maddalena Pelzet. […] E che animo buono ella seppe serbare in mezzo a tante amarezze e a tanti inganni !

35. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 364-382

Di più : in caso di pericolo di vita di un dei suoceri, ella dovrebbe aver subito venti giorni di permesso, rimettendo, nell’anno, le recite ch'ella non avrebbe potuto fare. […] Il Direttore, qualunque fosse, non dovrebbe aver diritto d’imporle l’esecuzione della sua parte ; volendo ella eseguirla secondo gliela dettasse il suo modo di sentire. […] E per le intellettuali : Le sue ispirazioni sono sublimi, ella trova nelle sue parti ciò che l’autore stesso non aveva indovinato, e le sviscera in ogni più tenue gradazione di tinte : con un sol gesto, con una occhiata ella dice assai più di un’altra con cento parole. […] Vi han delle parti che non accetta, perchè le ripugnano ; ed ella vuol sempre identificarsi con le sue eroine…. […] Al suo ottantesimo anno, tutto il mondo si preparò a festeggiarla, richiamandole alla memoria, nella solennità dell’omaggio, gli entusiasmi che ella seppe destare per oltre sessant’anni.

36. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 738-742

Un bel giorno, eravamo a Sanpierdarena, ella venne e dichiarò che mi voleva seco, non potendo più vivere senza di me. […] Egli la cerca, e, trovatala, non l’abbandona più, anche quando il protagonista, o la protagonista si trovi presso la ribalta, ed ella, semplice servetta o parte di contorno, in un angolo della stanza, o alla finestra. […] Eppure nulla di più studiato e di più finamente studiato : eppure ella è forse una delle più rispettose osservatrici del testo : me n’ ebbi ad accorgere, vedendola più sere in uno stesso lavoro. La vivacità della sua dizione, la snellezza della sua figurina, l’agilità dei suoi movimenti, l’eloquenza della sua espressione la fan parere ancor giovinetta ; specie quando rappresenta la Cameriera astuta del Castelvecchio, in cui ella profonde tutto il tesoro delle sue grazie, richiamando alla memoria le monellerie della Cutini (V.), che, appunto in quella commedia, sentii a oltre cinquant’anni, e pur sempre maravigliosa d’arte e di freschezza.

37. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [G]. I COMICI ITALIANI — article »

Nella commedia con musica dell’ Apollini, Le contese di Mestre e Malghera per il trono, ella sostenne la parte di Mestre.

38. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 504-506

Vuolsi ch'ella avesse una voce magnifica di soprano, e che una sera di agosto del 1825, mentre ella cantava un notturno, accompagnata al piano dal maestro Vignozzi, passando di là il Guerrazzi e il Bini, il primo, colpito da tanto accento drammatico, sclamasse : « Per Iddio, quella ragazza dovrebbe far l’ attrice. » Fu profeta, perchè pochi anni dopo, Carolina Santoni fu una illustrazione dell’arte drammatica. […] Ammogliatasi al marchese Zambeccari di Bologna, si ritirò dal teatro ; ma mortogli improvvisamente il marito ab intestato, ella dovè subito ritornarvi.

39. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 770-771

Coll’avanzar degli anni ella ha saputo serbare intatta la giovanile gaiezza, e con essa una modestia senza pari. « Volete proprio che io rinnovelli disperato dolor…. – prelude alle sue noterelle biografiche – rimontando ai tempi di Noè ? […] Fra la folla dei discreti attori, passai anch'io, raccogliendo qualche loro bricciola : il che significa senza lode e senza infamia : ecco tutto. » Ma che bricciola mi vien ella bricciolando !

40. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article »

Il '25, scritturato il Venier coll’Internari, ella si scritturò con Tommaso Zocchi ; poi si riuniron di nuovo, fuor delle scene in Verona, città natale del marito, dov'ella morì verso il 1830.

41. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [E-F]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 859-861

Se all’Adelaide Falconi la triste sorte avesse risparmiato sciagure ineffabili, che la tolser dalle scene incurvata dal dolore, e non dagli anni, ella avrebbe potuto come Alamanno Morelli rimaner lunghissimi anni, vero specchio di verità, su la scena. […] L’acre polvere dei palcoscenici mai è giunta a posarsi, ad insudiciare l’anima buona e bella della illustre signora ; si che nel mondo pettegolo, maldicente, qualche volta infamante, che si agita tra le coulisses, il nome della Falconi è pronunziato come quello di Maria Vergine Santissima ; ed in quel mondo pettegolo, come moglie, come madre, ella è semplicemente venerata.

42. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article »

Troviam Lucinda col suo casato di Nadasti nell’elenco de' Comici del Duca di Modena pel 1688, in cui ella sosteneva le parti di seconda donna.

43. (1798) Addizioni alla Storia critica de’ teatri antichi et moderni « PARTE II — LIBRO X ed ultimo » pp. 161-344

non è ella già regina? […] Ma spera ella con palesarne la vera condizione di salvarlo? […] A costo di morir languendo ella tace, ella sceglie uno sposo amabile che l’adora, ella impetra di abbandonare i suoi come celebrate siensi le nozze, ella è vinta dagl’interni tumulti, è soperchiata, e fa svaporare l’intenso suo do lore, cagiona senza volerlo la morte dell’appassionato Perèo suo sposo, ed incorre nello sdegno di Ciniro suo padre. […] Tutte le vie tenta Ciniro per astringerla a parlare; dolcezza, minacce, insinuazioni; intravede che ella ama, ed ella lo confessa col più angoscioso stento. […] Elfrida vuol ferirsi, Orgando la trattiene, ella tramortisce.

44. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article »

a Carolina Astolfi durante la malattia della prima attrice, ha avuto campo di dimostrare fra noi che ella offre più che speranze alla scena italiana. » Unitasi poi in matrimonio ad Angelo Gattinelli, il figliuolo del celebre Luigi (V.), doventò prima donna applauditissima della Compagnia che aveva formata suo marito in società col celebre caratterista Luigi Taddei (V.).

45. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [G]. I COMICI ITALIANI — article » p. 976

L’affetto alla grande artista, e la innata modestia le procacciarono una vita artistica piena di sagrifici e di rassegnazioni : nonostante, anche in piccolissime parti, ella potè sempre mostrare il valor suo, e il grado d’arte a cui si troverebbe oggi, se data a ruoli di maggiore importanza.

46. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article »

Era il '24 col fratello Luigi in Compagnia Fini, che lasciò dopo un anno per quella della Toffoloni, nella quale tanto piacque al Teatro Nuovo di Firenze come cantante, che l’impresario Feroci le offrì di abbandonar l’arte comica per la lirica, scritturandola per quattro anni ; compiuti i quali, ella passò stipendiata dal celebre Lanari per altri quattro.

47. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » pp. 426-430

Ma ella era legata formalmente colla Compagnia di Bologna ; rifiutarsi lui di andare in Francia, disobbedendo a un volere del suo padrone e più che altro del suo benefattore ? […] Qui basti sapere che non appena Buffetto fe’cenno della moglie, e ciò fu, come ognun può credere, poco dopo arrivato, tutti a gara si adoprarono perchè ella lo raggiungesse al più presto in Francia, e S. […] Buffetto la sollecitò alla partenza ; ma ella, sopravvenuto l’inverno, passò con la compagnia a Piacenza, poi a Modena, senza aver ordine mai di lasciar l’Italia.

48. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article »

Recatasi co’genitori a Parigi, vi sposò l’ 11 aprile 1774 Felice Gaillard attore alla Commedia italiana, alla quale il 26 aprile dello stesso anno ella esordì come amorosa del genere italiano, colla parte di Angelica nella commedia di suo padre : Pantalone ringiovanito.

49. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article »

Morirono entrambi a Roma, egli nel 1830, ed ella nel 1842.

50. (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome IX « STORIA CRITICA DE’ TEATRI. Tomo IX. LIBRO IX. Continuazione de’ Teatri Oltramontani del XVIII secolo. — CAPO II. Teatro Olandese: Danese: Suedese: Polacco. » pp. 32-37

Era ella stata celebre attrice del teatro nazionale, e poi nel 1753 divenne moglie di un tenente del re che nel 1731 era stato capitano della compagnia dell’Indie. Oltre della traduzione da lei fatta del Filosofo Inglese e del Don Quixote, e di varie sue poesie, ella scrisse pel teatro in più di un genere.

51. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article » p. 161

Dovendosi rappresentare a Milano la Rosmunda dell’Alfieri, ella contese alla celebre Pellandi la parte di protagonista, la quale fu dal Camerino di Milano, giudice inappellabile in siffatte contese di artisti, a lei assegnata, perchè parte di matrigna, decretando alla Pellandi quella di Romilda.

52. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » p. 601

La Casalini alienossi poi dall’arte, e vive anch’oggi, seguendo ne’suoi viaggi una figliuola ballerina, dall’onorate fatiche di cui ella ha pensato di poter in miglior modo passare il restante della sua vita.  » Forse ell’è quella stessa che Goldoni trovò a Rimini il 1743, buonissima attrice, principale ornamento, insieme alla Bonaldi servetta, della compagnia che recitava allora in quella città.

53. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [D]. I COMICI ITALIANI — article » p. 796

Fu comica del Duca di Mantova, e il 23 maggio del 1695 le si concesse vita durante una casa ove ella abitava sul Corso, purchè restasse in servizio con doppie 50 d’Italia annue (f. 95).

54. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 410

Del '59 ella scriveva da Ancona a Righetti a Torino, di aver trovato un onorato asilo in Ascoli, direttrice d’una Società filodrammatica, ma che sarebbe stata troppa fortuna per lei : e infatti la Società si sciolse….

55. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article »

Ebbe figliuoli che « allevò – dice il Bartoli – con amore, ed ai quali diede un’ onesta educazione, essendo ella molto religiosa e buonissima cristiana. » Fu, come artista, egregia nel ruolo della serva, e specialmente nelle comedie all’improvviso, in cui recitava con molto spirito e molta prontezza.

56. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article »

Morto il Vestri, ella fu qualche mese in Compagnia di Luigi Bonazzi, poi sette anni in quella Trivelli.

57. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 530

. – Fortunatamente non restò lungo tempo in quello stato di alterazione, e viveva ancora tranquillamente in Bologna nell’anno 1782 al tempo del Bartoli, il quale, alludendo alla sua separazione dal marito, di cui ella apprese con dolore la morte, le dedicò colla solita vena dozzinale il seguente epitaffio : Moglie fui per virtù di quel gran sì, che detto retroceder non si può.

58. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article »

Ammalatasi la madre, ella si provò di sostituirla nel carattere della serva, e vi riuscì egregiamente.

59. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » pp. 288-292

Le si proferiva non solamente protettore morale, ma anche materiale ; in ogni circostanza ella non avrebbe avuto che da rivolgersi a lui, ed egli l’avrebbe soccorsa…. […] Le donne (diceva ella) devono tener esposte le loro membra all’aria, che giuocando sventoli, e purghi i fetori. […] Non vedo l’ora (esclama ella sanata dei pregiudizj) di passare a Parigi, laddove de’ finanzieri ricchi sfondati, scagliano de’ borsoni di luigi d’oro alle Attrici, con maggior facilità che in Italia non si dona una pera.

60. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article »

Spento improvvisamente il marito, ella, nella quale non era mai l’amore per lui attenuato, ne restò così annichilita che dovè dopo soli sette mesi soccombere in Verona, nell’ancor verde età di 28 anni.

61. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article »

Formata suo marito società con Luigi Biagi e Salvator Rosa dal ’71 al ’75, ella ne fu la prima donna.

62. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article »

Fermatasi a Palermo per malattia, il 1896, vi recitò ammiratissima fra i dilettanti,… nell’attesa di raggiunger la Compagnia :… ma colpita dal morbillo, ella si spense in capo a soli due o tre giorni ….. come in su 'l prato, poichè l’aratro in suo passar l’ha tocco, spegnesi il fiore.

63. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 669

.), che era stata con altre in predicato per andare a Parigi ; ma pare invece ch' ella fosse di gran pregio, chè sappiam troppo bene come il Gozzi profondesse lodi alla Ricci in danno di qualsiasi altra, nella speranza di togliersela di torno.

64. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » p. 345

Entrata in Compagnia Sacchi la Teodora Ricci, che assunse il ruolo di prima donna assoluta, ella dovè passare a quello di seconda donna, che sostenne con ugual valentìa e ugual zelo.

65. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article »

Ma mi tengono anche in dubbio le date lasciateci dall’oroscopo, secondo le quali ella avrebbe avuto il 1605 dodici anni (V.

66. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 537

Naturalmente i pregi della donna soverchiano ancora quelli dell’artista ; ma la promessa c’è davvero, e chiara ; e perseverando nello studio, nella tenacità di propositi, nell’amore all’arte, poichè ella è una delle più innamorate dell’arte sua, la signorina Severi arriverà certo ad attenuare una cotale ineguaglianza di recitazione, prodotta forse da mancanza assoluta di guida artistica.

67. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [D]. I COMICI ITALIANI — article » p. 799

Sposò il fratellastro Vincenzo Dreoni (ella era figlia del primo marito della madre di lui), attore di qualche nome per gli amorosi e tiranni giovani, ed entrambi entrarono il ’54 al Teatro popolare di Napoli la Fenice, ove stetter sino al ’58 festeggiatissimi.

68. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 612

Il Bartoli, al cui tempo (1781) ella fioriva, dice che « un nobile aspetto, un volto ornato di grazie, ed una rara biondissima chioma erano i pregevoli naturali suoi doni.

69. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 730

Dell’arte sua dice la Gazzetta Universale di Firenze (10 gennajo 1800) che ella rappresentò la parte d’Andromaca con quella vivacità e maestria, con la quale s’era fatta sempre distinguere sopra le scene del R.

70. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » pp. 301-303

E il maggio del 1743, morta la Baccherini a Genova, ella s’impossessò della parte della Donna di garbo, ed ebbe la soddisfazione di recitarla e di riscuoterne infiniti applausi (Gold., Id. […] Benchè in questa non prendesse parte la Bastona, nondimeno è certo che ella era già nella compagnia col marito Focher o Focari, che sosteneva in detta opera la parte di Stricherhoc, come abbiam visto.

71. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 691-696

« Non mi chiedete – ella disse una volta – se io preferisca l’arte antica o l’arte moderna. […] Ella, consapevole del suo valore, irrigidita nello sforzo costante di una meta prefissa, e di cui, per molti anni, ha forse creduto di avere smarrito la limpida visione, assorta perennemente nella ricerca di una perfettibilità, che è il tormento e la forza dei grandi artisti, Italia Vitaliani non sa trovare quelle parole ambigue che dicono e non dicono, quelle frasi rivolute entro cui il pensiero guizza e si smarrisce con agilità serpentina : no, quando una persona, sia pure un personaggio, la secca, essa lo dimostra ; quando un lavoro, sottoposto al suo giudizio, le spiace, essa lo dice, senza perifrasi nè pietose tergiversazioni ; quando è di cattivo umore non sa trovare una maschera di giocondità da collocarsi sul viso ; che se poi ella, o per la naturale bontà dell’animo o per altre considerazioni, cerca di nascondere il suo pensiero o velare le sue impressioni, esiste allora una tale antitesi fra il suono della parola forzatamente benigna e l’impaziente lampeggiare degl’ immensi occhi grigi, che si comprende subito come la più lieve finzione le riesca fastidiosa.

72. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 460

Bartoli accenna a un errore in cui ella incorse, ritenendo opera di Girolamo Baruffaldi la tragedia Diosebe, ch'ella recitò ancor nubile in Pavia il 1727, e dedicò alle dame di quella città.

73. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [E-F]. I COMICI ITALIANI — article » p. 840

Entrò appena diciottenne in Compagnia di Giuseppe Moncalvo per le parti di seconda amorosa, assumendovi con molto successo, dopo un solo anno di prova, quelle di prima donna giovine, Passò il ’32 nella Real Compagnia Sarda, sotto la grande Marchionni, agl’insegnamenti della quale ella dovè il suo rapido progredir nell’arte.

74. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 239

La voce tremola, direi quasi, timida, la figura svelta ed elegante, e la fisionomia infantile, non eran facilmente alterabili dall’ incalzar dell’età : ella avrebbe potuto restar prima attrice giovine fino ad oggi, desiderata e amata da'primarj capocomici.

75. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 449-450

Traslocato il padre a Genova, ella entrò nella Filodrammatica del Falcone, e a soli quindici anni si scritturò con una piccola compagnia, diventando in breve un’amorosa egregia.

76. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [D]. I COMICI ITALIANI — article » p. 810

Duse-Maggi Alceste, torinese, fu moglie di Giorgio Duse, e attrice di gran nome per le parti di prima donna dialettali e italiane, comiche e drammatiche, destando il più schietto entusiasmo nelle commedie La Figlia del reggimento, La bona Mare, La Puta onorata, La bona Muggier, Il Campielo, La casa nova, e in altre più del repertorio goldoniano, in cui non ebbe chi le stesse a fronte, di tra le quali, ogni tanto, faceva capolino anche il drammone, come la Suor Teresa, o L’Indovina ebrea, che ella recitava se non con ugual maestria, certo con successo uguale.

77. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [G]. I COMICI ITALIANI — article » p. 968

E se nel testamento nominò de’figli soltanto la Diana, ciò forse fu perchè ella sola rimase in compagnia di lui sino alla morte.

78. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [G]. I COMICI ITALIANI — article » p. 1032

Per invito del Comitato drammatico dell’ Esposizione di Torino (anno 1898) ella recitò a quel teatro Carignano il Pater di Coppée.

79. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 4

Nell’atto quinto, dove la francese commediante rimane avvelenata fiutando un mazzolino di fiori inviatole dalla sua rivale, il lento processo della venefica emanazione fu così bene dipinto dalla Laboranti, che a giudizio dei provetti frequentatori della commedia, ella ragguinse la sublimità della Ristori.

80. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 240

Ma sì per voluto sbilancio nelle finanze, sì per la niuna compatibilità dei caratteri, ella domandò e ottenne giuridicamente una separazione di corpo e di beni.

81. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 724-729

.), ella ne prese il posto nel 1768, e si fece chiamare in teatro Argentina. […] Nel '79, quando alla Comedia Italiana si cominciò a modificare il repertorio, e a rappresentare il più spesso opere francesi, ella diè gran prova di zelo e di intelligenza, recitando egregiamente le parti di servetta nelle commedie di Marivaux. Soppresso poi totalmente l’anno dopo il genere italiano, ella fu congedata con una pensione di mille lire annue e un indennizzo di cinquemila lire da pagarsi in due anni e in due volte, e se ne tornò in Italia con la madre e un bambino, frutto del suo matrimonio con un Bianchi, dal quale viveva separata. « I suoi meriti personali – dice Fr.

82. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » p. 530

« Felice rampollo di famiglia illustre ne’ fasti del teatro italiano, perchè nata Sacchi, ella venne già onorata col titolo di Pellandi delle servette ; in fatti è un’ottima sostituzione all’eccellente Maddalena Gallina, di cui non si può ricordare che con dolore la perdita. » Così il Giornaletto ragionato teatrale di Venezia (N.

83. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » p. 692

Finito il contratto, ella abbandonò il teatro e si ridusse in patria, ove morì nel 1818.

84. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 203

Nelle Commedie fa valere il suo spirito e parla con eleganza e con facondia : e la sua rettorica potrebbe riputarsi studiata, quando non si sapesse che ella crea i suoi concetti in quel momento appunto che gli escono dalla bocca.

85. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 301-302

Moglie del precedente e figlia di Luigi Gritti, fu istruita da una zia paterna nell’arte del canto, in cui riuscì tanto da poter prender parte con successo negl’Intermezzi lirici, che soleansi fare nella Compagnia di suo padre che ella non abbandonò mai.

86. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 313

Sparge ella i sali or lascivetti e gravi ; a tempo i risi alterna, e tempra i pianti, e d’illustre Pazziaportando i vanti, tien del senno d’ogn’altra in man le chiavi.

87. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 590

E per tutto ciò ella si raccomandava al Duca, acciocchè volesse degnarsi moderare a questo Signor Desiderij, quando pure già le fosse stata concessa, quell’ autorità così grande che pretendeva hauere sopra di lei….

88. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 624

Sentite a Milano la Duse e Sarah Bernardt, ella, che non avea mai pensato al teatro, vi fu ad un tratto sospinta, e si diede a studiar con Giacosa prima, poi con Monti, esordendo dopo un anno di preparazione in Compagnia Zacconi-Pilotto a Verona colla parte di Elena in Resa a discrezione.

89. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article » p. 21

Mentre mi si martellava da per tutto l’orecchio coi venerandi Martelliani, ella sola me ne nascondeva ìnteramente la monotona cadenza.

90. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article » p. 234

Nel 1752 ella sosteneva con molto successo le parti di amorosa e di servetta, mostrandosi anche buona cantante e graziosa danzatrice nei balli.

91. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » p. 328

Se così fosse, non ci rimarrebbe che ad augurare alla signorina Belloni un cielo più aperto, affinchè di quella luce, ch’è sua, potesse ella pienamente risplendere. » Fu prima attrice giovine applauditissima nella Compagnia di Carlotta Marchionni, e prima donna in quella che il padre formò in società col Meraviglia.

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