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9. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » pp. 513-514

Di questo ex attore intelligente, corretto, che per le parti di generico primario e di primo attore ebbe tanti schietti encomj dai giornali e dai pubblici nostri e forestieri, metto qui una nota autobiografica, la quale, nella sua modesta semplicità, rivela l’uomo e l’artista. Mio padre, povero nobiluccio romano, discendente da una famiglia di quei signorotti dei Castelli Romani, entrò nell’arte drammatica non troppo giovane, con una buona dote d’istruzione, che non gli servì punto per diventare un buon artista ; fu anzi mediocre attore, ma onestissimo uomo. […] Fui attore studioso, ma mediocre ; l’esecuzione tradiva spesso il concetto, quantunque all’estero e particolarmente a Parigi e a Londra, abbia avuto encomj esagerati dal pubblico e da tutta la stampa. […] Per 23 anni di seguito fui amministratore, segretario, attore ed amico di Ernesto Rossi attraverso a quasi tutto il mondo ; ed ora eccomi qui, rappresentante l’Accademia dei Filodrammatici e direttore di un teatro…… Quanto al teatro (il Filodrammatico di Milano) ch’ egli cominciò a dirigere nell’ ’85, sappiamo che la sua attività e la sua intelligenza si sono affaticate nervosamente, prepotentemente per dargli quel primato al quale aveva diritto, quello splendore a cui lo si era destinalo. […] Fu allora, nel ’64, che abbandonato Cesare Dondini, entrò, attore e amministratore, con Ernesto Rossi.

10. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article »

Meraviglia Ferdinando, nato da onesti parenti a Brescia nel 1786, si diede il 1808 alle scene, esordendo quale amoroso generico in Compagnia di Antonio Goldoni, dal quale fu poi riconfermato ma col ruolo di primo attore assoluto. Fece parte della società formata il 1811 da Belloni, Calamari, Domeniconi, con Carlotta Marchionni prima donna, e ne fu per tutto il tempo applaudito primo amoroso e primo attore. […] Il Meraviglia fu attore di grandissimo pregio, specialmente per le commedie Goldoniane, nelle quali, passando al ruolo di caratterista, serbò col Don Marzio, con la Locandiera, col Ventaglio, la stessa grandezza, alla quale era salito in gioventù con gl’Innamorati, le Zelinde, le Pamele, il Tasso, il Cavalier di spirito, il Cavalier di buon gusto, ecc.

11. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » p. 608

Signori, voi potete essere certi della mia paura : le ragioni da cui è motivata vi son note ; esse sono assai solide ; e se non ne trovo altre che mi dieno animo, voi non avrete in me che un attore timido, e però noiosissimo. […] Chè, se voi, Signori, non iscacciate dalla vostra mente l’attore che ha meritato e merita ogni giorno il favor vostro per le grazie ognor nove ond’è ornato e pei vent’anni di servizio, che sarà di me ? Più l’attore di cui parlo è ricco di grazie, di genio, di arte, di tutto ciò in somma che in altri si cercherebbe in vano, più l’accostarglisi è difficile. […] L’oratore fu applaudito, ma l’attore a mala pena ascoltato.

12. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [D]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 782-783

Dopo alquante peripezie or con una Compagnia Stecchi, di cui la prima donna era guercia, or con la Pochini, e di nuovo col Rizzotto in Sicilia, poi coll’Arcelli in Calabria, poi soldato nell’8° granatieri, finì coll’entrare il 1872 primo attore nella Compagnia di Federigo Boldrini, diretta dalla Pezzana, colla quale fu in Ispagna e nell’America del Sud. Scioltasi la Pezzana dalla compagnia, egli continuò trionfalmente al soldo del Boldrini, facendo il giro del Brasile : ma perdutivi di febbre gialla il capocomico e la moglie signora Cappella, e il primo attor giovine Ernesto Colonnello, tornò in Italia, dove, il’ 75, fece società con Alessandro Salvini, per passare poi primo attore scritturato con la Paladini, con cui fu a Lisbona, applauditissimo. […] Fu l’ ’85 primo attore e direttore della Compagnia Faleni, l’ ’86, un po’ della stabile al Teatro Rossini di Napoli, e un po’di quella condotta dal Bollini con la Tessero prima attrice. […] Enrico Dominici, attore di intelligenza svegliata e pronta, aitante della persona, di voce flessibile e forte, di slancio tutto meridionale, che fu forse talvolta a scapito della correttezza, s’ebbe a patir le più grandi amarezze dell’arte, e a provarne tutte le gioje.

13. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 766-767

Luca, fu egregio attore per le parti di brillante, un de' migliori del suo tempo. […] Quando si cominciò a dire d’un brillante : attore nobile, attore fine, attore distinto, si cominciò anche a perdere il senso del brillante, che a poco a poco s’è andato trasformando per modo da non riconoscerlo più. […] Dal suo matrimonio con Giulia Checchi, egregia seconda donna e amorosa, passata a seconde nozze, e ancor vivente a Napoli, ebbe quattro gentili figliuole, esimie artiste, note col diminutivo affettuoso di Zoppettine, e un unico maschio : Elvira, vedova di Giuseppe Barsi, brillante, morto in America, e attrice della Compagnia Sichel e Soci ; Pia, moglie del brillante Arturo Falconi, tuttavia in arte ; Giannina, uscita dall’arte or sono otto anni, e maritata a Palermo con Giuseppe Ardizzoni, direttore comproprietario del Giornale di Sicilia ; e Cesare, già attore in Compagnia Benini, oggi secondo brillante in quella Mariani-Zampieri.

14. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 697

Dopo una società con Beltramo e Della Guardia, formò Compagnia da solo, recitandovi le parti di primo attore, e passando a quelle di prima attrice la moglie Gemma Braconey, sposata il 1 marzo 1891, una dilettante essa pure, che aveva esordito in arte con Ermete Novelli. Achille Vitti era primo attore giovine a ventidue anni e primo attore a ventisei ; e divenuto capocomico si diede a un rinnovamento del nostro repertorio, rappresentando primo in Italia opere del teatro nordico, quali : La Potenza delle tenebre, Gli Spettri, Delitto e Castigo, Il pane altrui, il tedesco Arlecchino Re ; i lavori di Shakspeare : La bisbetica domata e Molto rumore per nulla, ecc., ecc.

15. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article »

Zannoni Giuseppe, bolognese, fu attore di molto pregio per le parti di primo amoroso e di primo attore e promiscuo, fiorito nella prima metà del secolo xix. […] Da capocomico solo passò a essere conduttore in società, con non so quale attore, ma di Compagnia secondaria : finchè, travagliato dalla sorte contraria e dagli anni, si ridusse a Sassuolo, ove morì verso il 1860. – In Compagnia Rafstopulo egli aveva sposato Adelaide, figlia della celebre Teresa Angelini (V.), che gli sopravvisse.

16. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 160

Veneziano, attore dialettale di moltissimo pregio fu, insieme alla moglie Marianna, uno de'più grandi se non il più grande illustratore del teatro di Giacinto Gallina. […] Fu garzone d’un sensale di granaglie, fu impiegato doganale, poi filodrammatico, poi suggeritore con Copellotti e compagnia, poi attore, suggeritore, segretario, trovarobe, omnibus insomma della Compagnia Lombarda, poi amministratore di Aliprandi, poi segretario di Ernesto Rossi. […] A dare un’ idea di quel che fosse l’attore, basti dire che l’attore Colomberti, dopo la recitazione del Prima el Sindaco e po el Pievan, lasciò scritto che rivedeva nel Moro-Lin il bravissimo Augusto Bon, di cui ricordava la stessa prontezza e naturalezza, la stessa grazia e spontaneità.

17. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 705-716

Niun attore io credo abbia avuto come lui una vita di palcoscenico piena di movimento, passando dall’amoroso al brillante, dal brillante al primo attore, alternando tal volta l’officio di comico e anche di capocomico, con quello di pittore scenografo, magari di macchinista ; tal volta escogitando con allegri compagni di sventura nuovi mezzi di difesa dalla miseria, come fiere o altro, recandosi da questo a quel posto oggi in barroccino, domani a piedi. […] Fu l '85 primo attore con Verardini, e il carnovale dello stesso anno con Emanuel, con cui stette oltre un biennio, e da cui passò primo attore e direttore con Casilini per un solo anno ; dopo il quale, eccotelo un triennio primo attore con Cesare Rossi, e uno con Virginia Marini, fino al 1894 ; anno in cui si associa con Libero Pilotto, per condur finalmente compagnia da solo dopo la morte di questo ; compagnia che va innanzi trionfalmente da sette anni. […] Senza una buona dizione non credo possibile grandezza di attore : e solidissima base della grande arte di Ermete Zacconi è stata dal suo cominciamento la dizione. […] Che in arte vi sia chi impotente a far del suo, cammina servilmente sull’orme altrui, è indiscutibile : ma quegli non è più artista ; è semplicemente attore. […] Fiorito sul finire del secolo xvii, fu attore al servizio del Duca di Modena per le parti di Primo Zanni, sotto il nome di Finocchio (V. a Torri Antonia l’elenco della Compagnia pel 1689) ; ma non aveva la parte, ossia era attore pagato a un tanto fisso.

18. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [G]. I COMICI ITALIANI — article » p. 991

Rimasto orfano del padre, si scritturò primo attore con Antonio Almirante, di cui, l’anno dopo divenne socio e sposò la sorella Giuseppina, prima attrice, che gli morì a soli trentanove anni in Cotrone di Calabria il dicembre del 1865. Lasciato coll’avanzar degli anni il ruolo di primo attore, si diede a quello di promiscuo e caratterista, col quale entrò il ’91 in Compagnia del figliuolo Arturo. […] Luigi Garzes fu attore corretto, e, nel meridionale, di molto nome.

19. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [D]. I COMICI ITALIANI — article » p. 759

Uno de’migliori artisti giovani di oggidì, nacque casualmente a Brindisi da Pio De Sanctis, mediocre attore sotto la maschera di Pulcinella. […] Dopo tre anni di suggeritore, primo attore, direttore, amministratore…. e altro della compagnia paterna, deliberò di abbandonare il regno dei guitti, per entrare in quello dell’arte vera. Fece, non trionfalmente, le prime armi con Cesare Rossi, dal quale passò con Roncoroni in America, per tornar poi in Italia, scritturato dopo tre anni di secondo noviziato, qual primo attore di Francesco Garzes, che ebbe sì malaugurata fine, poi di Emanuel, poi della Duse, poi della Vitaliani, poi della Della Guardia, colla quale trovasi tuttora, e colla quale andrà l’anno prossimo (’97-’98), nella Compagnia stabile di Torino, al posto di direttore artistico.

20. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 722

Ma la passione per l’arte drammatica lo vinse a segno, che, dato un addio ai libri mastri, si scritturò in una Compagnia comica in qualità di amoroso, diventando in breve attore di qualche pregio. […] Sposatosi ad una egregia attrice pur triestina, Giovanna, che fu buona madre e caratteristica, determinò di lasciar l’ufficio di attore per quello di amministratore, nel quale riuscì egregio. […] Il '64 lo vediam direttore di una Compagnia, di cui faceva parte il Meneghino Luigi Preda, e di cui erano prima attrice sua figlia Antonietta, distinta artista, e primo attore suo genero Achille Cottin : poi, finalmente, amministratore di quella di Luigi Bellotti-Bon, di cui fu più che scritturato, amico, e da cui si tolse sol quando per la vecchiezza e gli acciacchi fu costretto a ritirarsi a Firenze.

21. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 9-10

Passò il '31, dalla Compagnia Pieri, in quella di Domenico Verzura, poi, nel '33, primo attore in quella di Lorenzo Cannelli, nel '34 di Corrado Vergnano, e nel '35 di Carlo Gol- doni diretta da Augusto Bon, in cui stette due anni. […] Andò il '51 a' Fiorentini di Napoli a sostituirvi il primo attore Pietro Monti, e vi rimase fino al '54, nel qual anno prese in Compagnia Lombarda il posto di Alamanno Morelli. […] E se come attore e direttor di compagnie s’ebbe moltissime lodi, non minori furon quelle tributate al direttore de' filodrammatici, l’affetto e il rispetto dei quali l’accompagnarono fino all’ultimo giorno di sua vita che fu il 6 maggio dell’ '88. […] Fra le mie note d’arte ne trovo una di Enrico Montazio, il valoroso aristarco, che concerne la beneficiata del nostro attore al Cocomero di Firenze il 28 gennaio del 1847.

22. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 263-265

Il Di Giacomo così descrive con sintesi felice l’attore geniale : Buon marito, operajo onesto, generoso, talvolta pur coraggioso, spiritoso, non servo, non maligno, non egoista, arguto, non goffo in amore, fine osservatore, intelligente popolano : ecco il Pulcinella in Antonio Petito. La dichiarazione dei diritti dell’uomo rianimava, tardi ma in tempo, fin la maschera acerrana ; il Palcoscenico del San Carlino aveva in Pulcinella un uomo accessibile alle passioni più varie e contrarie, un attore che, di volta in volta, sapeva pigliar così dirittamente la via del cuore da commuovere fin alle lagrime gli spettatori. […] Quando gli parve che non lasciasse trapelare la passione la smise, rimovendo un ostacolo, e diventò Pascariello, tipo popolare ch'egli rappresentò mirabilmente, assorgendo ad arte singolare e penetrante, da vero attore. E il Petito non fu che attore. […] L'attore era veramente grande, la sua figura illuminava tutta la scena, riempiva tutti i vuoti, raccoglieva tutte le emozioni e gl’interessamenti ; così le volgari stupidaggini della commedia, il suo difetto d’umanità, di nesso logico, di spirito, eran dimenticati in un godimento che pervadeva tutto il pubblico e durava ancor fuori del teatro : una felicità che accompagnava fin a casa gli spettatori, e lasciava ancor sorridere, nel sonno, le loro labbra dischiuse.

23. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 163-168

Nullameno l’amore della drammatica prevalse in lui ; e i primi applausi tributatigli nelle sale dell’aristocrazia e dalle platee di teatrini privati, gli fecer prendere la risoluzione di darsi tutto alla scena, ove in breve conseguì, collo studio in ispecie delle tragedie di Alfieri, fama di attore insuperato e insuperabile. […] Io mando lo studioso alla lettura di quel saporitissimo libretto di Jarro, ove della prima recita del Saul, e della quinta alla presenza dell’autore, è riferita la cronaca del Morrocchesi : qui basterà dire che il nostro attore dovè ripetere alcun brano subito la prima sera fra le acclamazioni del pubblico, e che la quinta, al cospetto di Alfieri, si abbandonò con tal violenza su la spada nel proferir l’ultimo verso Me troverai, ma almen da re [quì…. morto…. […] Fra tutti gli attori italiani da me veduti, e che meritarono una particolare considerazione, nessuno ha presentato alla mia mente un contrasto più bizzarro quanto il nostro Morrocchesi, celebre attore tragico. […] La sua dizione ora lenta, ora precipitata, non cra sempre quadrante colla qualità dei pensieri che doveva esprimere, quasi sempre sublime nella pittura di vive immagini, e nell’entusiasmo si trasportava talvolta al di là di quel confine stabilito fra la sublimità, e la stravaganza : infine nessun attore ha presentato all’occhio dell’intelligente osservatore maggior riunione di bellezze tragiche miste a difetti del tutto particolari. […] M. il re di Sardegna, e non temo d’errare se dico, che questo tragico attore era l’attore di genio ; il suo difetto nell’analisi dei caratteri traspariva nelle particolarità, non nel tutto ; e se talvolta deviava dalla retta declamazione, e si abbandonava a conati troppo più violenti del bisognevole, era meno per mancanza d’intelligenza, e d’arte, che per la foga di strappare al pubblico que'clamorosi applausi, che lo inebriavano, e di che era quasi sempre padrone.

24. (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome V « STORIA DE’ TEATRI. LIBRO IV. — CAPO V. Produzioni comiche di Commediani di mestiere nel secolo XVI. » pp. 256-264

Andrea Calmo veneziano morto l’anno 1571 fu attore ed autore molto esperto, ed applaudito, come sappiamo da una lettera del Parabosco. […] Il Lombardo altro attore di professione diede alla luce nel 1583 l’Alchimista sua commedia lodata. […] Il famoso attore padovano Angelo Beolco chiamato il Ruzzante scrisse alcune commedie che s’impressero nel 1598, cioè lo Fiorina, l’Anconitana e la Piovana, le quali dal Varchi nell’Ercolano furono anteposte alle antiche Atellane. Francesco Andreini pistojese marito della celebre attrice Isabella Andreini, ed attore anch’egli che rappresentava da innamorato, e dopo la morte della moglie da tagliacamtone col nome di Capitano Spavento da Vallinferna, volle ancora distinguersi come autore scrivendo più dialoghi, farse e commedie ove acciabattò quanto aveva in iscena recitato come attore, cioè le rodomontate. […] Per le commedie non v’ha tra tanti e tanti commedianti chi uscisse dalla mediocrità, ove se n’accettui il solo Moliere, che colse le palme prime, ed il Dancourt assai debole attore, che pur dee contarsi tra’ buoni autori; là dove contansi fuori della classe de’ commedianti di mestiere tanti stimabili scrittori comici, come Des Touches, Regnard, Du-Freny, Saint-Foi, Piron, Gresset e cento altri Qual commediante nelle Spagne (senza eccettuarne Lope de Rueda, che fu il Livio, Andronico di quella penisola) si è talmente accreditato che contar si possa tra’ migliori scrittori al pari del Vega, del Calderòn, del Moreto, del Solis, del Roxas, di Leandro, de Moratin?

25. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 759-763

Ammogliatosi fra tanto ad Anna Rizzoli, figlia di un Giudice al Tribunale di Forlì, ed avutine due bimbi, si vide nella impossibilità di condur con decoro la famiglia ; tal che buttati in un canto i barattoli di farmacia, si scritturò di sbalzo primo attore in Compagnia Trenti e Venturini per gli anni 1856-'57, applauditissimo ovunque. […] Egli, nella sua verità e semplicità straordinarie potè sostener parti disparate serie e comiche di primo attore e di caratterista, ma in quelle più manifestò la sua grandezza così dette promiscue, quali : Filippo di Scribe, Michele Perrin, Papà Martin, Malvina, Origine di un gran banchiere, Papà Loriot, Curioso accidente, Don Marzio, Barbiere di Gheldria. Degli otto figliuoli avuti dal suo matrimonio, tre perirono, fra i quali Arturo, attore prima con Salvini, poi con Cesare Rossi e con la Duse, con cui stette quindici anni, morto a Roma l’aprile del '901. […] Gli artisti sono : Enea, primo attore, che con la moglie Eugenia Polzi, prima attrice, continua la Ditta paterna ; Enrico, prima attore brillante in Compagnia Tessero e in altre, assieme alla moglie Virginia Razzoli, poi, ritiratosi dall’arte, ragioniere a Genova ; Cesare, attore stimato, che fu in Compagnia d’ Irma Gramatica, e in altre ; Adele, prima attrice nella Compagnia paterna, si ritirò dall’arte, per riunirsi a' suoi vecchi.

26. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article » p. 233

Figlio di un suggeritore, lo vediamo per la prima volta nel 1820 generico della Compagnia Andolfatti ; generico nel 1827 della Compagnia di Romualdo Mascherpa, di cui era primo attore Luigi Domeniconi ; servitore giocoso (sic) nel 1836 della Compagnia di Luigi Taddei ; poi caratterista e promiscuo, e capocomico in società colla Sadowski nel 1853-54. […] Milano, Dumolard, 1895), Tommaso Salvini, primo attore, Teodoro Raimondi, primo amoroso, Gaspare Pieri, brillante, Giulietta Casamurata, servetta ; dell’altra eran prime parti : Clementina Cazzola, prima attrice, Ernesto Rossi, primo attore, Gaetano Vestri, caratterista e promiscuo, Luigi Bellotti-Bon, brillante, Giacomo Glech, generico dignitoso, Daria Cutini-Mancini, servetta ; il fiore, in somma, degli artisti del tempo.

27. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » p. 726

Figlio naturale di Giovanni Battista Costantini, attore di pregio per le parti di Arlecchino. […] Qualche giorno dopo si fece molto applaudire in un vecchio Scenario italiano Arlequin Bouffon de Cour, e il 3 dicembre ottenne un compiuto successo nelle Métamorphoses d’ Arlequin, una di quelle cosiddette commedie di fatica, scritte apposta per far brillare un solo attore. […] Assai poco sembra valesse il Costantini come attore propriamente detto : e gli applausi che gli furon davvero prodigati si debbon più tosto attribuire al suo singolar pregio di acrobata.

28. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 267

Ma la Petrucci ha il padre che è caratterista, niente cattivo attore, anzi, a parer mio, buon attore ; e se non sta col padre, passa in podestà del marito, sposa cioè Germoglia che fa il primo attore ; nell’un caso o nell’altro non vedo come possa fare al caso vostro.

29. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [D]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 754-756

[http://obvil.github.io/historiographie-theatre/images/rasi_comici-italiani-01-02_1897_img065.jpg] come primo attore assoluto nei drammi e nelle commedie con scelta di parti. […] Ma il meglio che io possa fare per dir giustamente e degnamente di lui si è di riferir qui le parole che Francesco Righetti, attore della Compagnia drammatica al servizio di S. […] ……Non credo che altri ragionevolmente chiamar si possa offeso, se giudico il nostro De Marini per il più valoroso ed acclamato attore Italiano vivente. […] Egli è in forza di questa maravigliosa unione di sublimi qualità di natura e di arte, che quest’insigne attore ha saputo cattivarsi l’ammirazione di tutta l’Italia, ad onta di due importantissimi difetti, cioè dell’uso troppo più del bisognevole della mimica. L’illusione si diminuisce nello spettatore, se vede nell’attore troppi preparativi : per questa sovrabbondanza si dimentica talvolta delle convenzioni sociali e del tacito patto fra l’attore ed il pubblico sul limite stabilito a quella massima, che l’attore, tranne i personaggi co’quali trovasi in scena, deve credere non esservi altra persona che lo guardi e l’ascolti ; precetto che ha bisogno d’essere ben spiegato, perchè non del tutto vero, ed a cui contrasta il fatto.

30. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » pp. 492-494

La Compagnia, se così poteva chiamarsi quell’ accolta di cinque o sei persone al più, era come una piccola famiglia che vivea in piena concordia, che si dava reciproco aiuto materialmente e intellettualmente ; il primo attore poteva diventar benissimo al secondo atto la prima donna, o viceversa. […] Il primo attore, in sulla porta, chiamava il pubblico a suon di tamburo, poi correva a sostenere il suo, o i suoi personaggi nel Sior Serafin Bonigolo, ad esempio, dai Storti del Dolo, vestito tra l’antico e il moderno, con lungo soprabito alla napoleonica, e con elmo e spada alla greca. […] Sposatasi nel ’67 al conte Carlo Borisi istriano, attore di assai pregio così per le parti italiane, come per quelle dialettali, fu con lui due anni in Compagnia di Gustavo Cappella, il noto Meneghino, poi in quella di Colomberti e Casilini, in sostituzione della coppia Caracciolo, superando la Borisi ogni aspettazione dei capocomici, specialmente colla parte di Teresa nel dramma omonimo di Dumas e con quella della Marchesa nel Filippo di Scribe. […] Nacquer dai coniugi Borisi Armando e Maria : quello, divenuto attore-cantante, fa parte della Compagnia di operette del Gargàno ; questa, fatte le prime armi come generica e amorosa in compagnia de’ genitori, sposò l’attore dialettale Francesco Micheluzzi. Formaron compagnia italiana, col ruolo essa di prima attrice, egli di primo attore, e si abbandonaron d’improvviso al grande repertorio…. non so con quale fortuna.

31. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article »

Carbutti Filippo, attore napoletano per le parti di servo sciocco. […] ) – il primo attore, tal Comincio, impiegato alla fabbrica dei tabacchi, lo apostrofa spesso con l’aggettivo di furbacchiotto, il lubbione ha soprannominato Fra Pacchiotto il Carbutti, ch’ è l’idolo suo.

32. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 212

Fu attore pregiato nelle commedie improvvise, sotto la maschera di Brighella, e nelle premeditate senza maschera. Par nullameno ch'egli fosse assai più reputato violinista che attore, e dice il Bartoli ch' ei poteva comparire con lode in mezzo ai più esperti professori di musica.

33. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » p. 330

Di una rispettabile famiglia di Rovigo, assai educato e coltissimo, fu egregio attore, egregio poeta estemporaneo e non meno egregio autore comico. Si diede giovinetto alle scene, e fu per molti anni primo attore della primaria Compagnia, condotta da Giacomo Dorati. […] Il Bellotti fu, come ho detto, attore egregio ; e si vuole che ogni più grande artista del tempo che si trovava sulla piazza, ov’ei recitava, come ad esempio, la Pelandi, De Marini, Blanes, Lombardi, Bettini, andasse al suo teatro, e prendesse posto ne’palchi di proscenio, per meglio gustare i rapidi e varj mutamenti dell’espressione….

34. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » p. 663

Cognato della Regina, nacque a Brindisi, e si diede giovanissimo al teatro, nel quale riuscì collo studio e il buon volere attore di qualche pregio nelle parti caratteristiche e di tiranno. Fu con Vincenzo Bazzigotti al fianco dell’Ugolini che gli fu largo di savi ammaestramenti nell’arte comica ; e con Costanzo Pizzamiglio, col quale stette più anni, non solo come attore, ma anche adoperato da’ suoi Compagni — dice il Bartoli — negli affari della Truppa, avendolo esperimentato per un Uomo di spirito, e ne’proprj divisamenti utilissimo alla società.

35. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article »

La troviamo il '24 in Compagnia di Luigi Fini, di cui ci ha lasciato un curioso notiziario un attore della compagnia : forse Vincenzo Bellagambi (V. […] Firenze, Bemporad, 1898), il quale ci fa anche sapere che la Parrini era divisa dal marito e conviveva con Ercole Gallina, il primo attore, da cui ebbe il 3 gennaio del '26 una bambina che le morì il 7 successivo.

36. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [E-F]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 869-873

Ferravilla Edoardo, attore dialettale milanese, nato a Milano il 18 ottobre del 1846 dal Marchese Filippo Villani e da Giulia Ferravilla, artista di canto portoghese, è, per originalità, il più grande degli artisti italiani del nostro tempo. […] Uscito il programma di Cletto Arrighi, che di lui fu illustratore accurato e amoroso (Milano, Aliprandi, 1888) per la formazione della Compagnia milanese stabile, il Ferravilla vi fu accolto come amoroso, rimanendo per alcuni mesi attore poco men che sconosciuto. […] E tale e tanta la sua spontaneità, che il tipo così fortemente e profondamente studiato, non solo come attore, ma come autore, è, quasi ogni sera, nelle parole, nella voce, nei gesti, non già nell’essenza, rinnovato dal soffio potente e immediato dell’arte. […] Rivista del 1872, a metter fuori il nome di Garrick ; poichè il nostro attore italiano coll’amico del Spos sequestraa, che in due minuti si trasforma su la scena da vecchio, può infatti competere col celebre attore inglese. […] Sommo all’inizio della sua carriera, si è serbato sommo sino a oggi, percorrendo l’Italia, attore, autore e capocomico.

37. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article »

Primo attore e prima attrice della Compagnia accademica-toscana addetta al regio teatro degl’Intrepidi di Firenze, si trovavano l’estate del 1790 a Livorno, ove dieder principio a un corso di recite con un prologo in versi (stampato in Siena dai torchi di Francesco Rossi), esaltante la città di Livorno e l’attore Giuseppe Fineschi, il quale avea, pare, lasciato il teatro, e al nome del quale è pubblicato per intero il prologo originalissimo, ricco d’interesse per la storia della scena italiana su ’l finire del passato secolo.

38. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » p. 542

Calamai Lorenzo, di famiglia toscana, si diede giovanissimo all’arte drammatica, nella quale riuscì assai mediocre attore, e capocomico di qualche pregio. […] Ne furon per varj anni primo attore e prima attrice Icilio Brunetti e Corinna Codecasa.

39. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article » p. 191

La Compagnia era della Maddalena Battaglia e n’era primo attore e direttore Salvatore Fabbrichesi. Di questo Apelli dice il giornale : colle disposizioni ch’egli dimostra, non potrà che riuscire un ottimo attore per perfezionarsi collo studio.

40. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [D]. I COMICI ITALIANI — article »

Altro figlio di Eugenio e Cecilia, nato a Gallarate nel 1866, trascorse i primi anni in Compagnia Benini-Sambo, scritturandosi poi l’ 81 collo zio Enrico ; dal quale passò or generico primario, or brillante, or primo attore, or caratterista, con Schiavoni e Micheletti, con Zago, Borisi e Gallina, colla Tessero, col fratello Luigi, con Ernesto Rossi, con Zago e Privato, con Valenti e con Raspantini. Carlo Duse, attore accurato, coscienzioso oltre ogni dire, reciti parti comiche o drammatiche, da giovane o da vecchio, in dialetto veneto o in italiano, sa coprir sempre il suo posto con la massima delle dignità.

41. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » p. 528

Entrò in Compagnia Brunorini, poi, sposatosi alla Rossi, in quelle di Lazzeri, Tessero e Bertini, Luigi Monti, Andrea Maggi, sostenendovi le parti di primo attore giovine. Fu anche primo attore e direttore, ora in società con Brunorini, or solo, or pagato e con Fantechi e con la Diligenti-Marquez. Negli elenchi dell’anno comico ’96-’97 egli figura come direttore e primo attore in Compagnia delle sorelle De Ogna.

42. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 206

Moglie del precedente, e figlia di un bravo Arlecchino, nipote probabilmente di Felice Sacchi, detto Sacchetto, nata nell’anno 1814, si scritturò, rimasta orfana del padre, come servetta, il 1830 nella Compagnia Bon, Romagnoli e Berlaffa, nella quale, sotto gl’insegnamenti del Bon, celebre attore e autore, divenne ben presto ottima nel suo ruolo, rappresentando per ben ventidue sere al teatro di S. […] Passò il '32 prima donna giovine con Romualdo Mascherpa, tornando poi subito servetta in Compagnia di Luigia Petrelli in cui stette sei anni dal '33 al '38, e in cui sposò l’attore Paladini, col quale si fece poi capocomica, dovunque ammiratissima.

43. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 260-262

Datosi più tardi alla scena di prosa, vi riuscì attore eccellente, e il '49 lo vediam con la moglie recitar commedie italiane a Londra. […] Il Direttore di esse è il più bravo attore del Mondo. […] E a quel più bravo attore del Mondo, è la seguente nota : Pietro Pertici, assai noto al Mondo per l’eccellente sua abilità nelle parti buffe per musica, e presentemente bravissimo attore nelle Commedie in prosa in Firenze.

44. (1787) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome I « LIBRO PRIMO — CAPO IX. Dell’uso delle antiche Maschere. » pp. 290-297

Un poco di feccia alterò da principio il volto dels’ attore. […] Essa allora ben lontana dal servire alla buffoneria, accoppiò al modo di trasformar l’ attore una diligente imitazione de’ volti, de’ vestimenti, e delle divise usate da’ personaggi tratti dalla storia, dalle poesie Omeriche e dalla teologia. […] Finalmente, oltre all’imitare e coprire l’attore, erano le antiche maschere necessarie per un altro uso. […] Fu perciò necessario che quella gran maschera di tutto il capo che portava la voce in gran distanza, fosse accompagnata dal rimanente del vestito in guisa che ingrossando l’attore e facendone una figura gigantesca lo rendesse visibile agli ultimi spettatori. […] L’attore si valeva di tal maschera volgendosi al popolo da quel lato che secondo il progresso dell’azione richiedeva ora sdegno e turbamento ora dolcezza e serenità.

45. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 625-626

Attila Flagello di Dio, Ezzelino da Romano, Fazio nel Ratto delle Sabine, Talbot nella Giovanna d’Arco, e moltissime altre parti furon da lui interpetrate alla perfezione, e nessun attore potè vantarsi mai di avere nella sua beneficiata un incasso maggiore di quello che nella sua beneficiata aveva il Vedova ; il quale se sollevava all’entusiasmo il popolino delle recite diurne, era anche molto apprezzato in quelle serali, dal pubblico eletto, come padre nobile, non che come attor di tragedia. […] Ma tali aneddoti e la critica del giornaletto veneziano sono in aperta contraddizione col giudizio che ne dà il Colomberti, attore provetto, e del Vedova conoscitore esperto. Egli non solamente lo ammira come tiranno, padre nobile e attore tragico, ma lo dice rispettoso del pubblico e di sè ; abbigliato sempre irreprensibilmente, e disputato da' più accreditati capocomici.

46. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » p. 592

Dal ’90 al ’92 pagò il suo tributo alla patria come soldato di leva, poi tornò all’ arte in Compagnia Beltramo e Della Guardia, come primo attore giovine. Nella quaresima del ’94 entrò collo stesso ruolo in quella di Andò e Leigheb per un triennio ; terminato il quale egli assumerà il ruolo di primo attore assoluto nella nuova Compagnia di Leigheb e Reiter.

47. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 68

Fu attore di gran pregio per le parti d’innamorato. […] Quando il Magni lasciò l’arte, il Mantovani passò con molto successo alle parti di primo attore : ma recatosi colla Compagnia a Vercelli, l’autunno del '65, vi morì, a trent’anni circa, colpito da malattia violenta.

48. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » pp. -596

Forse, con soli otto anni di distanza e con la stessa qualità di attore e capocomico, egli e il precedente Carpiari sono una persona sola ? […] Fu poi scritturato pel ’22 e ’23 dai soci Assunta Perotti e Luigi Fini ; pel ’24, qual primo attore assoluto dal Fini stesso, rimasto solo a capo della compagnia, e dal ’25 al ’29 da Romualdo Mascherpa. […] Luigi Carrani fu attore pregevolissimo così nella tragedia come nel dramma e nella commedia.

49. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article »

Fu attore discreto e discreto capocomico. Nel 1831 ebbe Compagnia in società con Giovanni Falchetti, nella quale figuravan elementi assai più che mediocri, quali la Falchetti prima donna, la Buzzi madre, il Carrani primo attore, il Tessero tiranno, il Pellizza caratterista, Luigi Robotti, Cesare Fabbri, ecc. ecc.

50. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article »

Sposatasi il 1785 a un giovane attore della compagnia, Carlo Paliotti, divenne ben presto, essendo anche di rara avvenenza, un’ottima amorosa, e la vediamo il 1790 in Compagnia di Luigi Rossi prima donna giovine applauditissima. Nel 1800 formò col marito, lei prima attrice, e lui primo attore, una fortunata compagnia ; e morirono entrambi nel 1825 circa, all’età di poco più che sessant’ anni.

51. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 384

Nacque a Palermo l’ottobre del 1828, e fu da suo padre, impiegato governativo, avviato all’avvocatura ; ma, appassionato filodrammatico, preferì la scena alla legge, e dopo di aver preso parte ai moti della Sicilia del '48, si scritturò a ventidue anni in una compagnia d’infimo ordine, poi in quella di Robotti, poi fu in America colla Pezzana, e mercè un suo lavoro dialettale, in cui dipinse al vivo la mafia di Palermo, quest’uomo singolarissimo, celebre in Sicilia, conosciuto a Napoli, sconosciuto a noi, potè girar trionfalmente i più riposti angoli d’Italia, ammirato e stimato come attore, come autore, e come uomo. […] Ebbe varii figliuoli dalle tre mogli, migliori de'quali i due della terza Salvatore e Giulia : quello primo attor giovane e primo attore di assai buone qualità con Italia Vitaliani ; questa egregia seconda donna con la Società Gramatica-Talli-Calabresi.

52. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article »

Valsecchi Angelo, caffettiere veneziano, cominciò col farsi ammirare da' clienti di bottega come imitatore perfetto del celebre Petronio Zanerini, indi si scritturò come Innamorato in Compagnia di Giuseppe Lapy, al posto di Tommaso Grandi, riuscendo attore gradito non solo a' pubblici di terraferma, ma ancora di Venezia, ove fu, al S. […] Di bella persona e di bella voce, d’ingegno svegliato, e perseverante nello studio, fu attore ammiratissimo nel tragico e nel comico, nelle parti di giovine e in quelle di vecchio, nelle quali – scrive Fr.

53. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 547-549

attore della Compagnia Della Seta che faceva magrissimi affari agli Avvalorati di Livorno, accettò di sostener la parte principale nei Due Sergenti. […] Antonio Stacchini non ebbe, in arte, fama di buon direttore ; piuttosto di buon artista per le grandi parti di primo attore padre, e tiranno, fra le quali primeggiava sempre quella di Aristodemo di V. […] L'attore Francesco Sterni è rimasto in questa quaresima senza compagnia. […] Suppl.), amoroso della Compagnia, nelle sue appetitose « Memorie di un attore » (Milano, 1904).

54. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [E-F]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 936-937

Dopo di aver parlato dell’urgente necessità di mutare il Pantalone, attore insoffribile, scrive : « Tiberio Fortunati, che rapresenta cosi bene la parte di Pantalone, quello dico che da S. […] « Mi dispiace il dover trattare simil facenda in pregiudicio di quest’altro Comico, ma per Dio il star seco senza notabil danno è impossibile ; vi sia pure per me meno conscienza e guadagno migliore. » Fortunati Giovanni, figlio del precedente, e più conosciuto in teatro col nome di Toto, che gli venne, quasi diminutivo di trotola, per la piccola statura, fu egregio attore come caratterista e come arlecchino. […] Il ’97 egli non si chiama più arlecchino ma Truffaldino, e il Giornale dei teatri di Venezia dice di lui : Se al merito singolare di questo insigne attore accoppiate si fossero alcune felici combinazioni teatrali, egli solo sarebbe bastato per far riempiere ogni sera dai più intelligenti dell’arte, non che dal popolo, il vasto teatro in cui recitava.

55. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 197

Nacque a Perugia il 1865 da Carlo, artista comico egregio per le parti amorose che sostenne nelle Compagnie della Robotti, della Ristori, e più tardi di Ernesto Rossi, dal quale fu avuto in conto di attore elegantissimo e di Pilade eccellente. […] Duse ; salendo finalmente il '94-'95 con Pasta-Di Lorenzo al ruolo diprimo attore, che non abbandonò più ; e in cui, dopo alcuni anni di traversie in compagnie sfortunate, fu scritturato (1900) dal Novelli per la Compagnia della Casa di Goldoni.

56. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 205

Passò poi il '24 a Napoli col Fabbrichesi, che lo condusse con sè a Trieste, poi, avanti la fine dell’anno lo rimandò a Napoli primo amoroso e primo uomo a sostituire con Mario Internari, stipendiato dal Fabbrichesi, l’attore insufficiente che copriva quel ruolo. […] Fu, ancora per un triennio, scritturato dai soci Fabbrici e Petrelli ; poi, sposata l’egregia servetta Clotilde Sacchi, si fece nuovamente capocomico per vari anni (il '56 aveva società con Stefano Riolo), finchè, avanzato in età, abbandonò l’arte. — Il Colomberti lo dice attore di molta intelligenza e di prestante figura, applauditissimo sempre, nonostante il difetto di una voce alquanto nasale.

57. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 764

Fu poi con Diligenti, Monti, Pieri, Pasta, Zacconi ; col quale ultimo cominciò a recitar parti di primo attore (1894), e dal quale passò il '98 nella Compagnia Di Lorenzo-Andò, in cui stette fino alla quaresima del 1903, per diventar poi capocomico in società con Gemma Caimmi, e primo attore assoluto : società che dura tuttavia (1905) con molta fortuna.

58. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article » p. 27

Figlio di Medoro, attore modesto e onesto, che, dopo essere stato secondo amoroso e generico della Compagnia Botteghini-Vedova, fu anche in società con Pasquale Tranquilli, capocomico : (era prima attrice della Compagnia l’Anna Tessero, e stenterello Gio. […] Giovanni, artista di pregi non comuni, recitò nella prima giovinezza come amoroso prima, poi come primo attore giovane in Compagnie primarie quali del Mascherpa, del Domeniconi, Robotti-Vestri, Cesare Dondini, avendo così la fortuna di recitare al fianco dei grandi artisti che fiorivano a quel tempo.

59. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article » p. 227

La persona prestante, la voce soavissima e forte, unite ad una viva passione per l’arte e ad una ferrea volontà di riuscirvi, lo fecer salire in brevissimo tempo sino al grado di primo attore, passando per le migliori compagnie del suo tempo, come quella di Salvini (1867), di Vitaliani (’68), la Romana (’69), di Bellotti-Bon (’71-’74) ; e recitando al fianco de’migliori artisti che gli furon sempre affettuosi compagni. […] Nel’75 diventò conduttore e direttore di una Compagnia propria, della quale fu anche il primo attore sino al’91.

60. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » p. 496

Fu però il Bosio artista stimabile e onesto ; e tanto seppe adoprarsi che potè da solo allevar con decoro una numerosa famiglia, la quale nell’arte comica e lirica lasciò bellissimo nome : citiamo l’Angela, cantante celebratissima, morta ancor giovine a Pietroburgo, che lasciò ai fratelli un patrimonio di circa mezzo milione di franchi ; Francesco, primo attore e capocomico pregiato, poi buon generico primario ; Romualdo, attore brillante di meriti singolari ; e Virginia, prima attrice, della quale discorreremo al nome di Virginia Chiari.

61. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » p. 688

., sposatasi a Corrado Di Lorenzo, n’ ebbe tre figliuoli, di cui seconda la Tina (V.) che ha saputo coll’ arte, accoppiata alla leggiadria, salire in gran rinomanza ; Adolfo, egregio artista per le parti di primo attor giovine e di primo attore, appartenne sempre a compagnie di buon nome, e sposò l’attrice Pia Pezzini ; Pia, si ritirò per malattia dall’ arte, e si recò in Roma col marito Icilio Brunetti (V.). Del fratello Ernesto primo attore di merito, morto in America di febbre gialla, nacque l’ Italina, oggi maritata a Oddi, attrice adorna di moltissimi pregi.

62. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [E-F]. I COMICI ITALIANI — article » p. 874

Dopo alcune ottime prove coi filodrammatici della città, si diede all’arte, in cui riuscì valente amoroso e valente primo attore. Andò a sostituire il 1826, nella Compagnia Reale di Torino, l’amoroso Giacomo Borgo, al fianco della Marchionni e di Luigi Vestri ; e quivi lo vediamo nel’29 primo attore a vicenda or col Boccomini, or col Perini : ruolo che sostenne con crescente favore sino al’35 ; nel qual anno uscì dalla Reale, sostituitovi da Giovanni Battista Gottardi, per divenir conduttore di Compagnie or buone, or mediocri, delle quali egli era l’anima.

63. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 237

Ma in lui crebbe a segno la passione del teatro, che, un giorno, fuggito dalla casa paterna, si unì a una compagnia delle più mediocri, di cui divenne ben presto il sostegno, recitando con singolare perizia, e con meraviglia dei suoi compagni, i disparati caratteri di amoroso, primo attore, padre e tiranno. Morto improvvisamente il primo attore della Compagnia Battaglia (annegò nel Po con altri comici, mentre si recava da Pavia a Piacenza), il Patella andò a sostituirlo ; e, trovatosi in un campo adatto alle sue eccellenti qualità artistiche, potè ne'primi teatri d’Italia ottener successi clamorosi, confermati poi nel San Giovan Grisostomo di Venezia, dove, esordito col dramma di Monvel Clementina e Dorigny, tanto vi piacque, che la veneta aristocrazia disertò gli altri teatri per recarsi ogni sera a sentir lui, il quale, dopo alcune sere, nella creazione dell’Aristodemo di Monti e di Nerone nell’Agrippina di Pindemonte raggiunse il sommo del trionfo.

64. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » p. 518

Fu per trent’anni attore accurato, coscienzioso, onesto e pregiato ; e appartenne alle migliori Compagnie italiane, quali di A. […] Salì al grado di primo attore, e nella Compagnia di Tommaso Salvini, rappresentò al fianco del glorioso artista e di Virginia Marini, i personaggi di Paolo nella Francesca, di Pilade nell’Oreste, di David nel Saul ; e nei riposi di Salvini, quelli di Alfieri nel dramma omonimo di Gattinelli, di Dottor Nuvoletti nella Donna Romantica, di Armando nella Signora dalle Camelie.

65. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 52-54

Bellotti-Bon, fu assunto, dopo alcune prove, a cagione appunto de' suoi mezzi fisici, al grado di primo attore assoluto, cominciando a entrar nelle maggiori grazie del pubblico col Ferréol di Sardou, che egli recitava magnificamente, e diventandone poi il Beniamino col Conte Rosso di G. […] Al momento in cui scrivo, egli si trova in Società con l’attore Della Guardia al Teatro Valle di Roma ove ha creato in italiano la parte di De Cyrano Bergerac con tal successo, che Adelaide Ristori ha dichiarato essere a suo avviso la interpretazione di Andrea Maggi la più bella e completa interpretazione di attore ch'ella abbia sentito dacchè ha abbandonato il teatro.

66. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 268-269

Fu attore de'più egregi in ogni genere di recitazione tragica, drammatica, o comica. […] Non ancora spirato il secondo anno di studj, s’era nel 1833, il futuro avvocato, appassionatissimo dell’arte, in cui ebbe lezioni, dicono, dalla celebre Pellandi, e in cui fece prova eccellente nella filodrammatica della sua patria, si scritturò primo attore nella Compagnia di Marco Fiorio, di cui era prima attrice Carlotta Polvaro, vedova del brillante Angiolini, la quale egli sposò dopo alcun tempo. […] Pare ch'egli, attore popolare per eccellenza, non avesse gran cura dell’ allestimento scenico.

67. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 576-577

Mi pare sarebbe molto meglio ve ne faceste uno nuovo…. » L'attore lo guardò umilmente, e balbettò : « Si fa presto a dirlo…. ma…. » E Tessari di rimando : « Ho capito. » E senza perdere un istante lo condusse da un mercante di panni. […] Uomo colto come egli è, sapeva benissimo che un attore assennato non deve nella pittura d’un personaggio, principalmente storico, abbandonarsi al caso…. Io amo più un attore che abbia sbagliato il carattere d’un personaggio per averlo mal interpretato, che quegli che l’abbia indovinato per caso, e senza riflessione….

68. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » p. 651

Nacque dalla prima Candido, attore di qualche pregio per parti di secondo brillante, poi di carattere, marito all’attrice napoletana Dareni ; ed Ernestina, moglie dell’attore Cambiè ; nacquer dalla seconda Vittorina, moglie di Giovanni Serafini, e Marietta, moglie di Giulio Casali. […] Scioltasi da Zaccone, e unitasi in società con l’attore Lotti, piena di fede e di coraggio, superbamente bella, esuberante di vita, vòlto l’animo e il pensiero a orizzonti migliori, salpò per l’America, il sogno dorato de’comici, dove, giunta a Pernambuco, cadde fulminata dalla febbre gialla che la strappò in brev’ora all’adorazione de’ suoi.

69. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article »

Era il '53 primo amoroso della Compagnia Sadowski-Astolfi, e primo attor giovine, il '55, di quella di Ernesto Rossi, il quale di lui lasciò scritto nel primo volume delle sue memorie : Il vero sesso forte si componeva di un certo Raimondi, il quale disimpegnava le parti di primo attore giovine e primo amoroso : e ti posso assicurare che era un bravo giovinotto, pieno di zelo, ricco di talento, abbondante di sentimento. […] Entrato in Compagnia di quel bravo attore Gaspare Pieri, dopo poco tempo morì, vittima forse della sua troppo sensibile anima, che non seppe mai rinvigorire o temperare coll’arte.

70. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 631

Venturoli Costantino, di Pontelagoscuro, nato a'primi del secolo xix, si aggregò giovinetto, per non esser più a carico della famiglia povera, a una piccola compagnia comica, in qualità di porta-ceste, di smoccolatore di lumi a olio, e, al bisogno, anche di attore. […] Lo vediam primo attore il '47 con Torello Chiari, e caratterista, il '57, con Giovanni Leigheb, e dal '59 al '64 con Francesco Sterni.

71. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article »

Fu il secondo generico primario di molto pregio, e buon primo attore di Compagnia secondaria. […] Fu poi il primo attore della Compagnia di Giovanni Internari, figlio della celebre Carolina, e ricordo di aver sentito da lui la prima volta I nostri buoni villici di Sardou, in cui con molta perizia sosteneva il personaggio del Conte.

72. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » p. 532

Lo troviamo, il 1856, alunno della Scuola di Declamazione di Firenze diretta da Filippo Berti, già preconizzato ottimo attore, specialmente nelle parti d’effetto. […] Fu per tre anni primo attore nella primaria Compagnia di Cesare Dondini, ed anche in quella seppe distinguersi, e farsi applaudire.

73. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » p. 565

Scritturato il ’90 qual primo attor giovine col Favi, potè, sostituendo il primo attore Rosaspina ammalato, mostrar tutte le sue egregie qualità di artista. Fu il ’91 con Drago, il ’92 con Pietriboni, e ’l 93 con Angelo Diligenti, col quale cominciò ad assumere il ruolo di primo attore assoluto che conservò poi degnamente sino a oggi, passando da una Società con Belli-Blanes e Parrini, nelle compagnie Boetti Valvassura prima e Marchi e soci dopo, per passar poi in quella di Emanuel.

74. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 413

Figlio di Cesare, che fu buon patriotto, mediocre attore e nipote del celebre incisore omonimo, nacque a Vercelli il 1854. […] Salì al grado di primo attore assoluto in Compagnia Favi, intitolata al nome di Bellotti-Bon, e tale si mantenne fino a oggi or con Cesare Rossi, or con la Duse, or con Luigi Rasi.

75. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 538

Più che attore lo Sgarri potè dirsi un mimo, un acrobata, un buffone. […] Oggi, per battuta, in arte, s’intende ogni entrata di attore nel dialogo.

76. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 551

Passò il '67 secondo amoroso con Fanny Sadowski, e il '70, fuor di Napoli, primo attore giovine con Giacinta Pezzana, sotto Luigi Monti, per tornar poi, sempre sotto Monti, con la Sadowsky il '73. […] Fu in seguito con Bellotti, poi formò società, e nell’ '84-'85 assunse il posto di primo attore, che lasciò l’ '86 per quello di generico primario, sostenuto sempre con assai decoro in varie compagnie delle più accreditate.

77. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 578-579

Primo attore assoluto il 1826 nella Compagnia di Tommaso Zocchi, poi nella stessa il '38, a vicenda con Giovanni Trenti, che il raccoglitore lucchese chiama mediocre, poi, sempre nella stessa e di nuovo assoluto il '43. […] Tuttavia ne' primi tempi il tiranno non fu considerato, come più tardi, un ruolo a tinte fosche obbligate : poteva essere primo attore, e anche amoroso : tant’ è vero che la parte di Ugo, oggi primo attor giovine, nella Pia de' Tolomei del Marenco, fu affidata al tiranno (Costetti, C.

78. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 610

Nato a Roma il 1° aprile del 1851 da Tommaso Udina di Cilly nella Stiria e da Marianna Lucidi, si diede, rimasto orfano del padre, all’arte drammatica, entrando nella Compagnia romana di Amilcare Bellotti a fianco della Pedretti, di Calloud, Diligenti, Piccinini ; e il suo esordire fu coronato da tal successo, che al terzo anno, ammalatosi il primo attore a Milano, egli lo sostituì, interpetrando degnamente Goldoni, Parini e altre parti di non minore importanza. […] Passò poi nelle Compagnie Dondini, Romagnoli, Sorelle Vestri, Cuniberti, Coltellini, fino all’anno '78, in cui diventò il primo attore assoluto di Adelaide Ristori, colla quale fu in Ispagna e in Portogallo.

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