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2. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 286

Sposatasi il '73 a Giuseppe Pietriboni, ne fu anche la prima attrice assoluta, sino al dì della sua morte, avvenuta a Torino per carcinoma il 21 febbraio del '92 ; e in codesti diciannove anni fu l’anima della Compagnia, nella quale recò tanto di bontà, di grazia, di gentilezza, che non vi fu, credo, compagno d’ arte che a lei non fosse come me affezionato e devoto, e come me non piangesse la sua morte sì come quella di una buona amica, di una sorella. […] Così furon commedie predilette e da lei e dal suo pubblico Le prime armi di Richelieu, Il Positivo, Il Cantico, Il Bicchier d’ acqua, I nostri buoni villici, La Sposa sagace, ecc. – Nel primo anniversario della sua morte (21 febbraio '93) il marito raccolse con pietoso pensiero in un volume, che pubblicò a Palermo pei tipi del Barravecchia col titolo In Memoriam, quanto fu scritto e stampato nelle sue esequie dagli amici, dalla critica, dall’ arte tutta.

3. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article »

La Baldigara, specialmente nelle così dette parti di forza, fu artista non delle peggiori ; a ogni modo, dava belle speranze di sè, quando la morte la colse nel 1824. Entrando da mano dritta nella Chiesa dei frati conventuali a Bagnacavallo, in una cappella vi è la sua sepoltura ; e scolpita sul marmo questa quartina : col figlio suo fu tolta da cruda morte amara Teresa Baldigara sul fiore dell’età.

4. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » p. 614

Della morte di Bartolommeo Cavalieri ecco l’atto tolto dai Registri di S. […] In una nota di esso Martini, avendo il Cavalieri per moglie, secondo l’atto di morte, una Giustina Bercelli, e secondo il Bartoli (V. il seguente articolo) una Giustina Faggi, è giustamente domandato : La sposò il Cavalieri, in seconde nozze ? Ma come non se ne terrebbe conto nell’atto di morte ?

5. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 531

Una lettera dell’attore Beltramo a Icilio Polese così descrive la morte eroica del povero amico, noto in tutta l’arte per la soavità dell’indole : Il mattino che precedette la sua morte si ritirò in casa, accomodò la sua cameretta cambiando posizione al letto ed al comodino, si vesti da garibaldino, mise le sue decorazioni sul guanciale accanto al revolver, sfoderò la spada e la mise in croce col fodero ai piedi del letto, si coricò, e si sparò un colpo al cuore con una rivoltella a due colpi con tanta sicurezza e precisione che restò fulminato.

6. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 558-559

Una sera, recitando nella Dama maritata, vedova e donzella di Cerlone la parte di Don Pompilio Pecegreca, napolitano grazioso, s’acquistò il nome di Giancola che mantenne fino alla morte. […] I sostitutori erano accolti a fischiate, il pubblico s’andava assottigliando, e il teatrino di Piazza del Castello dovè, per la morte di Giancola, cedere il primato a un bugigattolo sotterraneo, da quello non discosto, che s’intitolò la Fenice, e che accolse le ornai sparse reliquie della Compagnia, vedovata del suo sostegno, afforzandola con nuovi elementi. […] La morte di Vincenzo Cammarano fu cantata in uno scherzo poetico da Giulio Genoino che il Di Giacomo reputandolo inedito, pubblica per intero : L’invidia piena il cor di rabbia muove reclami a Giove contro il Cammarano che non era un uomo semplice ma un Demonio in forma umana (che giammai non fu possibile arte tanto singolare cui la forza dell’ Invidia non è giunta a denigrare !)

7. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [E-F]. I COMICI ITALIANI — article » p. 940

Furono allievi di Giuseppe Ribera, detto lo Spagnoletto, e furon tra’più furiosi, inscritti nella Compagnia della morte, al tempo della rivoluzione di Masaniello. […] È inesatta la data della morte di Michelagnolo che ci lasciò il De Dominicis, poichè sappiamo da’documenti, com’egli esordisse alla Comedia Italiana, e precisamente a Fontainebleau il 1° ottobre del 1685, in compagnia di Bartolomeo Ranieri, detto Aurelio. Il Fracanzani restò alla Comedia fino alla sua soppressione del 1697, e non si sa la data della sua morte. – Collettore appassionato di libri, stampe e disegni, fu naturalizzato francese, assieme alla moglie Clara Patro, e al figliuolo Antonio, l’agosto dell’anno 1688.

8. (1764) Saggio sopra l’opera in musica « Saggio sopra l’opera in musica — Iphigénie en Aulide. Opera — Acte IV »

Laissez-moi mourir, Seigneur: j’apporte trop d’obstacles à votre gloire. […] Non, vous ne mourrez pas. […] Non, je vous le répète, votre fille ne mourra point : cet oracle est plus sur que celui de Calchas. […] Achille, calmez votre colère, laissez-moi mourir. […] Dieux cruels, elle mourra !

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