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2. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [G]. I COMICI ITALIANI — article » p. 992

Il’73 entrò amoroso con Luigi Bellotti-Bon, abbracciando poi dopo un anno, dietro i savi consigli del maestro, il ruolo di brillante. […] Egli avea frequentate tutte le condizioni sociali e, di quella signorile, ne osservava le forme nel trattare i suoi compagni…… Molto logicamente il Suner, toccando della catastrofe e dei punti che la mossero, ha richiami al maestro Luigi Bellotti-Bon, del quale se il Garzes imitò molti atteggiamenti della vita, come la vanità, la sontuosità, la prodigalità, volle anche imitare la morte con un colpo di rivoltella al cuore. Stampò, come il maestro, disegni di riforma teatrale, e scrisse pel teatro L’articolo 130, Amore e sapere non hanno frontiere, Cercate l’uomo, Flirtation, Signor D’Albret, Lionetta e Bianca D’Oria ; applaudite alcune, altre discusse assai.

3. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » p. 648

Figlio di agiato possidente, compiè regolarmente il suo corso di studj, e sotto il governo francese ottenne la patente di maestro. […] Fu compagno di Vestri, di Pertica, di Bucciotti, di Bergamaschi e di Giacomo Modena ; del figlio Gustavo fu maestro ; ammiratore del De Marini ne seguì la scuola.

4. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 629-630

Morto l’attore Canova, gli successe nella cattedra di declamazione alla Filodrammatica di Torino, sciolta la quale, passò maestro di declamazione alla Filarmonica Subalpina della stessa città, dov'ebbe pur parte nella Commissione pei premi agli autori drammatici. […] Io ho qui sott’occhio la prolusione alle sue lezioni di arte drammatica recitata nella solenne apertura della scuola la sera del 9 novembre 1859 ; e molto mi maraviglio che nulla vi apparisca di quel pedante, che in un maestro di oltre mezzo secolo a dietro parrebbe doversi inevitabilmente trovare.

5. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [E-F]. I COMICI ITALIANI — article » p. 849

Nel ’74 accettò il posto governativo di ispettore e maestro d’avviamento alla scena nell’Accademia fiorentina dei Fidenti, poi, il 1880, di professore secondario nella R. […] Fu il Fabbri artista pregevolissimo e pregevole maestro, come colui che seppe accoppiare all’arte della scena una coltura non comune.

6. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [G]. I COMICI ITALIANI — article » p. 1047

. — Dopo di avere recitato, bambina, tra’ filodrammatici della città, dopo di avere studiato il ballo, preconizzata dalla celebre Mayvood una futura ballerina di cartello, dopo di avere studiato il canto a Firenze col maestro Romani e il suo alunno Vanuccini, e di aver cantato a quel teatro della Pergola e ne’ maggiori d’Italia, scritturata per un triennio dal celebre maestro Lanari, eccola finalmente entrare nella Compagnia formata allora da Giuseppe Peracchi, poi in quella di Ernesto Rossi (’63-’ 64), che la chiama nelle sue memorie servetta e seconda donna pregevolissima, e al quale ella tributa la più profonda riconoscenza di scolara.

7. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 568-569

Il 1805 era nella compagnia Consoli e Zuccato, quando il Vestri vi entrò come generico, e quasi gli fu maestro. […] Liberato il 1837 per grazia sovrana, tornò per alcun tempo alle scene, che abbandonò poi definitivamente il 1844 per diventare maestro di declamazione nella Società filodrammatica di Torino.

8. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article »

.), e nulla ebbe nell’arte da invidiare al maestro.

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