Egli dice : Giovan Paolo Trapolino fu le delizie de' suoi giorni in teatro, e fu anche poeta. Ma poi lasciata la comica arte, e distribuito a' poveri tutto il suo avere, ritirossi a Mestre, luogo da Venezia non più distante, che sette miglia : dove in un romitaggio, macerandosi continuamente con asprissime penitenze, passò molti anni ; finchè divotissimo e vecchissimo chiuse con morte felice i suoi giorni circa il 1630.
Con altra lettera in risposta alle ordinazioni del medico, avverte non poter prendere il latte sino a Bologna, per dove sarebbe partito pochi giorni dopo ; e domanda se debba prenderlo cotto o naturale, e s’abbia da mescolargli altro, e quanto n’avrà da prendere e per quanti giorni ; e quanto sangue stimerà bene si faccia levare, e cosa debba prendere prima della cavata di sangue. […] Dal '25 si passa a una lettera del '35, in cui dopo di avere accennato a un nuovo sputo di sangue avuto il '29 a Padova, racconta come la passata quaresima (1734) tornando da Roma fosse caduto con tutto il calesse in mezzo a un fiume, e avesse dovuto restar due giorni in una casa di contadini per asciugarsi, dalla quale partì a cavallo, essendo il calesse infranto, con vento e neve così terribili, che credette morirsi per via. […] Gli ordinò anche la china ; ma Vitalba, dubbioso del merito reale del medico, giovanissimo, ricorse a uno rinomato, il quale trovatagli una ostruzione al ventre, gli ordinò sei pillole ogni mattina per dieci giorni.
Col danaro accumulato nell’arte potè comprare una casa e qualche terreno in Livorno, dove, forse, avanzata in età finì i suoi giorni.
Paolo de Rigetti, del Friuli, con un ragazzo, che si fermò due giorni soltanto, e alloggiò all’Albergo della Fortuna.
« Comica assai giovane, che fiorisce in questi giorni (1782), e che può occupare un degno posto in mezzo alle buone attrici.
Ma recatasi la Compagnia a Vicenza in primavera, egli ammalò dopo alcune recite, e in capo a pochi giorni morì.
« Detto tra comici Mestolino, fu molto stimato a’suoi giorni, e meritamente ; poichè accoppiava a un singolare talento una singolare modestia.