Tornato sulle scene, vi fu poi applauditissimo, dal ’37 al ’40, con Luigi Domeniconi ; che, scritturatosi a’ Fiorentini, e non volendo pagar penali agli artisti, gli affidò pel ’40 41-42 la condotta e direzione della sua compagnia. […] Fu Giuseppe Coltellini artista nobile, spontaneo, comicissimo : e ogni qualvolta riappariva sulle scene era una vera festa pe’ napoletani.
Comico milanese. « Innamorato di grido – scrive il Bartoli – che meritò d’essere applaudito per tutto quel tempo, che si fece veder sulle scene, fino che sorpreso dalla morte cessò di vivere intorno al 1750. »
Diventò direttore della Compagnia Guarna, poi di quella Ciarli, passando dal Carcano al Lentasio, e da questo alla Stadera, per metter finalmente il piede sulle scene dell’aristocratico Teatro Re, ove fu, come dovunque, acclamatissimo. […] Ma queste diventavan quasi una celia, confortate dall’ammirazione sconfinata per l’incomparabile artista, la quale su tutti gli profuse in privato epistolario e su per le gazzette Angelo Brofferio, di cui, metto qui il brano seguente : Ti ringrazio, o mio buon Moncalvo, lume e splendore dei Meneghini, ti ringrazio dell’oblio che spargi sulle mie pene, del sorriso che chiami sulle mie labbra, della serenità che trasfondi nel mio cuore.
Simone, fu per comune consentimento la maggiore della gran triade che regnò sulle nostre scene dal '60 all’ '80 incirca, per la spontaneità e il sentimento prodigiosi. Nata da artisti di pregio, cresciuta sulle tavole del palcoscenico, all’ombra, direm quasi, della grande zia, non è a stupire ch'ella divenisse grande a sua volta, dando i primi segni di una eccezionale intuizione a soli nove anni, quando al Teatro Re di Milano si presentò a recitare nella Giovannina dei bei cavalli. […] E infatti, era tanta e così evidente la precocità artistica in quell’ adorabile fanciulla, che io stesso udii ripeter le mille volte in platea : « Ecco una vera prima donna ideale. » A quello delle Sponde del Po, seguì il successo di Sablin a bala ; ma dove la splendida farfalla si levò sulle ali poderose, dove la Tessero diè prova di tutti i suoi mezzi artistici, si fu in Margritin dle violette, una felice riproduzione, o riduzione, del dramma tipico di Dumas.
Bartoli – che fecesi sulle scene chiamare col nome di Florindo.