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2. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 656-657

Questi, o bella Istriona, onde tu cingi fianco e crin, regi ammanti, aurati serti, mostrano ai guardi alteri, agli atti esperti, ch’esser dovresti tal qual ti dipingi. Stringer con quella mano, onde tu stringi un finto Scettro, un vero Scettro merti.

3. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 665-666

Si suppone ch' ella siasi gettata nelle onde del Bacchiglione, fiume che bagna Vicenza. » (Così il Regli). […] Chè per tal dono, onde in pensier mi beo, i' sarei pago, aver dovessi ancora la sorte di Comingio e di Romeo.

4. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — Mantoua li 16 Dicembre 1678. » pp. 127-128

Io in tempo della sua malatia ho impegnato ogni cosa dell mio, et adesso per la prigionia l’ ho uenduto è non so più come mi fare, à mantenerlo la dentro, onde lascio considerare alla prudenza di V. […] Violardi onde che aforza di denaro in testa al Sig. […] Coll’ avanzar dell’ età, s’ andò sempre in lui allontanando l’ amore allo studio ; onde pervenne a vecchiezza guitto e misero.

5. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 639-643

r Podestà, tutte cose che me lo faceuano aspettar jersera a Cena, onde non essendo seguita, dinuouo mi conuien tornare ai primi affani ; ma perchè sò che non ui è forzza maggiore di quella dell’A. […] — Orsa bella, e gentile (1) — S’ hai ben d’Orsola il nome pur ne’ begli occhi, e nell’ aurate chiome (7) — Quest’ aurea fiamma oltre le belle bella (18) — Luce vostra beltà fra le fattezze (22) — Onde l’avorio tolse ? […] onde i Rubini ? […] Et tu cosi formata onde scendeste ?

6. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 565-567

Parve a' più una celia ; ma la giovane artista, che assisteva da un palco di proscenio, si levò incontanente ; e recatasi alla ribalta, improvvisò una sestina-fervorino, che le acquistò subito la benevolenza del pubblico, andatasi poi grado a grado mutando in entusiasmo, onde, a tenzone finita, ella fu accompagnata a casa con torce, in mezzo alle più pazze acclamazioni. […] A dare un saggio dell’arte sua poetica, metto qui il principio e la fine dell’ode ch'ella dettò nel '64 per la malattia del fratello Luigi : Sorgi, suonò di Naim in su le porte l’Eterna voce onde l’inferno è vinto ; e tosto dal feral sonno di morte surse l’estinto.

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