Lampillas, altrimenti l’avrebbe posto alla vista, e ripetuto al suo solito più di una volta. […] Tutte queste cose nemiche della decenza propria degli spettacoli delle nazioni culte, mostravano in tal volgo la male intesa libertà da me accennata per esserne in parte stato testimonio di vista. […] E per rendere lo spettacolo più ragguardevole, cominciò dal far dipingere varie vaghe vedute di Scena, e dallo stabilire in ciascun Teatro una Orchestra competentemente numerosa composta di non inetti Professori, e così ne scacciò non solo le ridicole bandine, ma la più ridicola ancora, e inverisimile Chitarra, che, nel doversi cantare alcuna cosa, portava fuori alla vista dello spettatore un Sonatore vestito alla foggia del paese, e colla sua parrucca talora in mezzo degli Attori Turchi, o Persiani coperti di un turbante. […] Dall’altra parte come poi avrei potuto salvarmi da’ giusti rimproveri degli abitatori di Madrid al vedere falsamente riferita una cosa materiale esposta alla vista di ognuno?
Una sera dopo d’aver recitato, perdè con sua gran meraviglia la vista, senza avervi avuto alcun preventivo malore.
Perdè la vista, e miracolosamente tornò poi a ricuperarla.
Sin dal ’64 s’è vista Auretta già serva nella Compagnia di Parma (V.