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2. (1790) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome VI « LIBRO X ed ultimo. Teatro Italiano del secolo XVIII — CAPO IV. Stato presente degli spettacoli teatrali. » pp. 293-299

Ma questa filosofia, questo spirito giusto, esatto, accurato basta a produrre opere grandi nella poesia, nell’eloquenza, nelle arti del disegno e nella musica? Al contrario ove lo spirito filosofico tutta riempia la mente del suo rigore per modo che paga del metodo e dell’analisi nulla si curi di arricchir la fantasia e fomentar l’ardor poetico che nutresi d’immagini, questo spirito compassato agghiaccia l’entusiasmo, snerva la passione, irrigidisce il gusto. […] Arnaud: “Non vi si rappresentano (diceva) che le antiche favole, alcune insipide imitazioni delle commedie e novelle francesi scritte senza ingegno e senza spirito, e un gran numero di farse satiriche”. […] tutto è divenuto un tessuto di tirate, di epigrammi, di definizioni metafisiche, di antitesi stentate; tutto il bello è sparito a fronte della smania di mostrar dello spirito a costo del buon senso, e, quel che è peggio, di certa chiamata filosofia armata come un istrice di aguzzi motti enimmatici e di lamenti neologici scagliati con intrepidezza per insultare o coprir di ridicolo tutto ciò che non sa d’empietà dichiarata.

3. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 75-76

Svegliatissima di mente, di spirito pronto, ebbe attitudini singolari alle parti comiche, che coltivò amorosamente sul tardi, acquistandosi con Niniche, Ma Cousine, Femme à Papa, e altro, il nome di Iudic italiana. Recitò come tutti i figli d’arte, piccolissima ; poi fu messa in collegio a Milano, dal quale uscita, tornò a recitare, esordendo al Carcano con la parte di prima donna nel Cavalier di spirito di Goldoni, in Compagnia di Adelaide Ristori, colla quale visitò Londra, Parigi, Barcellona.

4. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [G]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 1027-1028

Sebbene ella non conoscesse pur le lettere dell’alfabeto, mostrò sempre tale spirito arguto, tanta giocondità spontanea, che fu un giorno notata, mentre faceva la spesa dal pizzicagnolo, da un filodrammatico dialettale, che la persuase a entrare nella Società di San Simone come attrice, dove ella dopo tre sole prove mandò in visibilio il pubblico. […] Con lei entrava nel dialogo una nuova, una speciale vivacità, una ilarità prepotente e sonora, lo spirito, il disegno, il colore della caricatura popolare.

5. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 93

Madama Medebach mi somministrava idee interessanti, commoventi, e d’un comico semplice ed innocente ; e madama Marlisni viva, piena dì spirito, e naturalmente accorta, dava un nuovo stimolo alla mia immaginativa, e incoraggiavamì a lavorare in quel genere di commedie che richiedono artifizio e finezza. […] III, pag. 76) : Non nego che molto non abbia contribuito all’ ottima riuscita di tal commedia il merito personale di quell’ eccellente attrice, che sostenne mirabilmente il personaggio di Corallina ; ma appunto conoscendo io dove potea fare maggior risalto la di lei abilità, ho procurato vestirla d’una prontezza di spirito, che a lei suol essere famigliare, e mi è riuscito l’effetto, a misura dell’intenzione.

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