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206. (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo secondo — Capitolo decimo »

Niun poeta francese, compreso anche lo stesso Boeleau che il deprimeva sì ingiustamente, l’ha uguagliato, quando egli ha voluto, nella sublimità e nella forza della espressione. […] Per la stessa ragione fu anche levato via il costume di chiuder con un coro ciascun atto del melodramma. […] La fretta con cui gli lavorava, poiché spesso appena otto giorni spendeva in comporli, come asserisce il Marchese Maffei nella prefazione al teatro italiano, lo condusse a cadere talvolta in alcune inesattezze anche di stile poco elegante. […] Anche nella scelta de’ nomi fu poco avveduto. […] [17] Insiem colla poesia ne ricevette anche particolari accrescimenti la prospettiva teatrale.

207. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article » p. 212

Anche vacca…. nelle poetiche aspirazioni dell’Abriani ! 

208. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article »

Questi tre pregi adoperati tutti anche in una sola sera sopra il teatro, destavano la meraviglia e gli applausi negli uditori.

209. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » p. 363

Fu anche, per molti anni, capocomico reputatissimo, e morì in Bergamo l’anno 1756.

210. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article »

Filippo Ciarli ebbe anche un fratello, Francesco, che fu generico primario di assai pregio e buon capocomico.

211. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article »

Giuocatore espertissimo di bigliardo e di pallone, fu anche dedito a disordini non fatti per la sua complessione gracilissima ; talchè, prostrato dal male, si recò da Napoli a Bologna colla speranza di recuperar le antiche forze nella città natale : ma, le cure de' medici riuscite vane, dovè soccombere, ancor giovane, nel 1775.

212. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 411

Anche sostenne con molto plauso la tragedia e l’alto dramma ; e una bella litografia in foglio del Doyen di Torino (1840) la raffigura in costume di Pia ; ma per la piccolezza della statura, a lei certe parti eroiche non si convenivano.

213. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 601

Egli dice : Giovan Paolo Trapolino fu le delizie de' suoi giorni in teatro, e fu anche poeta.

214. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article »

Bartoli – « mostravasi tanto d’esser investito, che non poteasi desiderare in lui una miglior perfezione. » Il Bartoli cita anche una sua « Rappresentazione d’argomento spagnolo scritta in versi sciolti, intitolata : L'Usurpator d’Aragona ; che fu recitata replicatamente nel Teatro di San Gio.

215. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article »

Figlia dei precedenti, si diede principalmente allo studio della danza, e recitò anche parti di fanciulla nelle Fiabe di Carlo Gozzi.

216. (1788) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome III « LIBRO IV — CAPO IV. Pastorali del Cinquecento. » pp. 267-294

Anche la Cecaria e Luminaria di Antonio Epicuro può aversi in conto di una spezie di pastorale, benchè di pastori non trattasse e dall’autore fusse nominata tragicommedia. […] In lingua illirica fu anche trasportato da Domenico Slaturichia celebre in Dalmazia per questa, e per la traduzione dell’ Elettra, e di Piramo e Tisbe, ed altre in lingua schiava. […] Anche di questa favola si fecero in Francia varie traduzioni in prosa molto infelici, ed in Ispagna una sola buona in versi del Figueroa139. […] Anche questa pastorale è priva di cori. […] L’autore secondo il Mazzucchelli la compose in età di venti anni, e fu stampata in Venezia nel 1597 e poi anche nel 1598.

217. (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome V « NOTE DEL FU D. CARLO VESPASIANO. » pp. 270-273

Un altro dotto autor Francese anche diceva: Sous le regne de Louis XIII, & dans le commencement de celui de Louis XIV le goût des pointes étoit dominant. […] Può vedersi anche il giudizio portato da uno scrittore Inglese sulla maggior parte delle tragedie di Pietro Corneille nel Giornale di M.

218. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 41-43

Fu quindi nella Compagnia di Luigi Vestri, stipendiato dal vecchio DucaTorlonia per tre stagioni annuali in Roma, e quivi anche si rinnovarono i trionfi di Napoli. […] Secondandolo, se ne offendeva, opponendosegli, bisognava litigare, e anche venire alle mani.

219. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » pp. 288-292

Quel soli è del Gozzi, il quale anche aggiunge essere stato quello un prezzo miserabile ad una povera comica obbligata ad un vestiario teatrale decente, e alle spese de’viaggi frequenti, ecc. ecc. […] Le si proferiva non solamente protettore morale, ma anche materiale ; in ogni circostanza ella non avrebbe avuto che da rivolgersi a lui, ed egli l’avrebbe soccorsa…. […] Nè solo parlava, si vestiva, si profumava alla francese, in modo da nauseare chiunque l’accostasse ; ma anche nella recitazione aveva messo una cotale affettazione da riuscire sgradita a quello stesso pubblico che poco a dietro l’aveva coperta di tanti applausi !

220. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 639-643

r Prencipe di Modona tratta da quell’Archivio di Stato, e concernente la prigionia del fratello Nicola, di cui s’è già parlato al nome di Pier Maria, e pel quale il Martinelli, anche nel 1620, invocava dal Duca di Mantova aiuto e protezione, pregandolo di mandar subito Nicola a Mantova et farlo retenire sin all’arrivo de’comici in Torino, perchè egli aveva minacciato di ammazzare Aurelio e queli, come s’è già detto, che aveva fatto dispiacere a Frittellino. […] S. mi gioua anche il credere che lei sia per superare ogni mal officio che fosse fatto contro la sua liberacione si che, e per la promessa fatta, et per la speranza ch’ io hò nella sua bontà ; ma più per l’Amor di Dio V. […] Anche per quel che concerne il fisico apprendiamo esser Lei stata bionda e bellissima.

221. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 718-721

Chi non c’è andato, e chi non ci va, anche de' sommi, specialmente comici ? Il rimprovero dello strafare fu mosso dalla critica inguantata, come s’è visto, anche a Luigi Vestri, il quale, artista eminentissimo, di una verità, e soprattutto di una semplicità sbalorditiva, pare fosse tuttavia conoscitore profondo di tutte le risorse del mestiere, alle quali, per acconciarsi alle esigenze di certi pubblici, ricorreva talora, non saprei dire se volentieri o a malincuore. […] E così, mercè sua, Goldoni rivive sulla scena, di vita, se non anche gagliarda, non più tisica certo, come pochi anni a dietro….

222. (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome V « LIBRO VII. Teatro Francese ne’ secoli XVII e XVIII — CAPO V. Tragedia Francese nel secolo XVIII. » pp. 75-133

anche si riconosce come vantaggioso alla favola il miglioramento de’ caratteri di Eteocle e Polinice contro l’idea lasciatacene dagli antichi. […] La Zaira piacque anche in Inghilterra quando vi si rappresentò tradotta da Hille. […] Trasse anche Voltaire gli Sciti dall’Arminio indi intitolato i Figli de’ Cheruschi. […] Anche M. […] La Chapelle fece anche una Cleopatra non lontana dal merito della sua Merope.

223. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article »

Accanto ai nomi di Elisabetta Greco, la prima donna, è la parola cattiva ; cattivi appaiono anche Francesco Valentini e Giovanni Benati ; passabile il generico nobile Candido Checchi, e scellerato il primo amoroso Tommaso Paoli.

224. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article » p. 158

 » E altrove ancora : « sublime nelle parti da padre, ha saputo mostrar non ordinario valore anche in caratteri disparati….

225. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [G]. I COMICI ITALIANI — article » p. 1002

Parte del suo tempo impiegò anche in tradur commedie dal francese (come s’è visto all’articolo del padre), e delle sue traduzioni, alcune figuran anch’ oggi ne’ repertori delle varie compagnie.

226. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 107

) e a Roma, serbandosi anche in età avanzata comico eccellente.

227. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article »

Bartoli, contemporaneo, ha per lei parole di alto encomio e come attrice e come donna. « È la Martorini molto commendabile — egli dice — nelle parti tenere ed amorose, mostrando coll’ espressione della voce gl’ interni affetti dell’anima ; distinguendosi in singolar modo con attenzione indefessa anche nelle più minute cose, senza ommetterne alcuna, e tutto volendo che giovi, e contribuisca alla perfezione di ciò che ella rappresenta. » E più giù : « nel nubile suo stato, al fianco d’una vecchia tutrice, esposta agli occhi del mondo, fornita di bellezza e di grazia, ella ha saputo schermirsi dall’insidie del secolo. »

228. (1715) Della tragedia antica e moderna

Non solo le questioni affrontate sono interne al dibattito italiano, anche nell’impellenza di confrontarsi con i risultati drammaturgici e scenici transalpini, ma quasi tutti italiani o latini sono gli autori citati a corredo. […] E fedele al magistero martelliano resta anche Luigi Riccoboni in nel poemetto Dell’arte rappresentativa 48. […] Al seguito di Aldrovandi partì anche M., che risiedette a Parigi da giugno a dicembre 1713. […] Da qui la sua tradizione presso le repubbliche oligarchiche del Cinque-Seicento italiano, ma anche la sua inattualità nella Francia del XVIII secolo, retta non dalla tirannide, ma da una giusta monarchia. […] anche: ‘ancora’.

229. (1772) Dell’opera in musica 1772

Anche in questo punto il Metastasio si è lasciato sorprendere alla fecondità del suo ingegno. […] Un effetto anche osservabilissimo di queste due differenti ragioni di musica ne somministrano i fanciulli. […] Le sue favole sono anche comiche, ma d’un genere più nobile, da taluni detto alto comico. […] Presso un popolo incivilito dovrebbe essere ignoto anche il nome di sì fatte villanie. […] Vedi anche F.

230. (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VIII « STORIA CRITICA DE’ TEATRI ANTICHI E MODERNI. TOMO VIII. LIBRO VIII. Teatri d’oltramonti nel secolo XVIII. — CAPO III. Della vera Commedia Francese e della Italiana in Francia. » pp. 128-191

Anche il commediante la Noue autore del Maometto II riuscì in tal carattere nella sua Cochetta corretta. […] Dorat noto poeta morto nel 1780 di anni quarantasei coltivò anche la poesia drammatica per avventura poco propria de’ suoi talenti. […] Lasciò anche Zoramide altra sua tragedia non rappresentata. […] La Morte di Moliere anche in versi ed in tre atti altro non produsse che rinnovare il dolore della perdita di quell’ingegno raro. […] Voltaire l’ha più volte encomiata, e le diresse anche un componimento poetico nel 1761.

231. (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VII « STORIA CRITICA DE’ TEATRI. LIBRO VII. Teatri Oltramontani del XVII secolo. — CAPO I. Teatro Spagnuolo. » pp. 4-134

Composero anche pel teatro sotto Filippo III gli autori che soggiungo. […] L’imperadore concede la grazia domandata e nobilmente dilegua anche ogni sospetto svegliato in Erode alla vista de’ ritratti. […] Anche in essa riprese i compatriotti che appiccavano indivisibilmente agli innamorati i buffoni con manifesto detrimento della verisimiglianza. […] Altra commedia del Solis è il Doctor Carlino, la quale anche si contiene nel termine di poco più di un giorno. […] Anche lo stile è più sobrio e lontano da molte stranezze nazionali di que’ tempi.

232. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » p. 505

Desumo queste notizie dal Bartoli, dal quale anche si apprende come il Brandi scrivesse alcuni sonetti faceti intorno ad una burrasca sofferta da un Comico rinomato nel mar d’amore.

233. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article »

Comunque fosse, egli ebbe fama di uno de’ migliori comici del suo tempo, nè solamente a Napoli ma anche a Roma, ove fu chiamato a recitare, e ove ottenne un clamoroso successo.

234. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [D]. I COMICI ITALIANI — article »

Fu scritturato, capocomico, or solo ora in società, ed anche impresario d’opere !

235. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 311

Dotato di bella persona, di voce soavissima, di maniere nobili, s’acquistò gran fama colla parte del Bugiardo, anche perchè, fuor della scena, l’indole sua rispondeva a meraviglia a quella del suo personaggio.

236. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 561-564

Rimase con la Internari due anni ancora, poi passò il '33-'34 nella società Domeniconi e Pelzet, pella quale fu pubblicato a Pistoja un opuscolo di versi, tra cui scelgo il seguente SONETTO al merito singolare del caratterista Signor LUIGI TADDEI Or che nube di duol par che si stenda di giovinezza sul celeste fiore, nè più il sorriso d’innocente amore nè più lieta l’avvivi altra vicenda ; bello di gloria e amor dritto è che splenda il raro ingegno che fa scorrer l’ore inavvedute e care anche al dolore con semplice e gentile arte stupenda. […] Anche si dilettò di pittura ; e io posseggo un album di figurini acquarellati, che Luigi Marchionni cominciò, e Luigi Taddei completò.

237. (1783) Discorso storico-critico da servire di lume alla Storia critica de’ teatri « DISCORSO STORICO-CRITICO. — ARTICOLO IX. Pregiudizj dell’Autore della Storia de’ Teatri, rilevati dall’Apologista. » pp. 95-111

Tiraboschi, l’erudito Bettinelli, e tutti gl’Italiani, che anche col pensiero fossero indiziati di essere Anti-Spagnuoli, contuttociò spiacemi, che il Signor Lampillas vada alzando l’intonazione, perchè ripeto, strascinerà tutti gli altri ad accordarvisi, e poi si querelerà della poca urbanità e che so io. […]anche crede il Signorelli (Lam. p. […] Infine era il Signorelli persuaso, che, quando anche nelle Commedie dell’impareggiabile Poeta Ariosto vi fossero alcune cose non totalmente decenti, esse non potessero esser mai tante, quante se ne leggono nelle Commedie Latine, a cagione de’ caratteri che vi s’introducevano, e non pertanto da quasi diciotto secoli l’Europa Cristiana legge, studia, comenta, traduce, ammira Plauto e Terenzio, e se ne raccomanda la lettura alla gioventù. […] Anche di questo pregiudizio si emenderà il Signorelli, e crederà più alle rare congetture del Signor Lampillas, che agli occhi proprj, co i quali ha vedute e lette queste spropositatissime Commedie di Cervantes. […] In prima, Signor Abate, pare a voi la stessa cosa una privata asserzione di un semplice Scrittore, e forse anche di qualche altro, e la confessione de’ difetti del Teatro Spagnuolo fatta dal Cervantes, dal Lope, dall’istessa Accademia Spagnuola, dal Lopez, dal Cascales, e in seguito da’ più gran Letterati Spagnuoli?

238. (1787) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome II « LIBRO II — CAPO V. Continuazione del teatro Latino. » pp. 222-242

Terenzio neppure di tal gregge fece uso; ond’è che nè anche da ciò potè derivare il farfallone di certo Francese, il quale, come narra Madama Dacier, lodava i cori delle commedie di Terenzio (Nota XVII). […] La togata propria era seria, e corrisponderebbe alla moderna commedia nobile, e talvolta giugneva ad essere pretestata, a cagione de’ personaggi cospicui che soleva ammettere, ed anche trabeata, così detta dall’antica trabea reale degli auguri e de’ re. […] Egli è però da avvertirsi che anche gli altri istrioni allorchè vivevano onestamente e segnalavansi per l’eccellenza del loro mestiere, si onoravano e si ammiravano (Nota XVIII). […] Ma quantunque sentisse questi le punture, mantenne la parola quanto al premio, e gli diede anche l’anello quasi in segno di ristabilirlo nella dignità equestre, dalla quale pareva Laberio per di lui capriccio decaduto. […] Elio Pilade di Cilicia spiccò ne’ balli tragici, e secondo Suida e Ateneo compose anche un libro in tal materia.

239. (1798) Addizioni alla Storia critica de’ teatri antichi et moderni « PARTE I — TOMO II. LIBRO II » pp. 34-49

Ennio, la cui Medea esule fe dire a Cicerone (de Finibus) non potervi essere alcuno così nemico del nome Romano che ardisca sprezzar questa tragedia: Pacuvio che colle sue tragedie procacciossi rinomanza di dotto conservata anche a’ tempi di Augusto1: Accio tanto encomiato pel suo Atreo che meritò il nome di sublime per detto di Orazio, e di Quintiliano; che Acrone non esitò di anteporre ad Euripide; che fu in fine da Columella collocato accanto a Virgilio, riconoscendo in entrambi i poeti più grandi del Lazio: tali tragici, dico, esaltati da’ migliori scrittori di Roma, debbono convincerci che la maestà dell’idioma latino, l’eroismo proprio de’ Romani, lo spirito di sublimità che gli elevava sin da’ principii dell’arte, gli facesse assai più riescir nella tragedia che nella commedia. […] Cicerone, Tacito, Plinie anche evidentemente discordano dall’avviso del piemontese Denina. […] Denina che con tutta la posterità non ne ha veduta nè anche una. […] , in vece delle 15 linee che seguono dalle parole abbiamo sino a Teodosio II, si scriva quel che segue, che nè anche si trasmise a Venezia.

240. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — 2 giugno 1902. Guido Biagi. » pp. 327-333

Dicitore preciso e vibrato, il Rasi ha tentato per primo un arduo esperimento, quello di accompagnare col commento della calda e passionata parola le melodie della musica, anche quelle sonore d’ una orchestra intera. […] La lettura ad alta voce, di cui egli è un apostolo convinto, diventa così un mezzo d’istruzione e di educazione, facile e aperto a tutti : esso dovrebbe sostituirsi anche nelle scuole a quel tedioso e forzato esercizio della memoria, che avvezza i ragazzi a non capire quello che recitano, e che riesce, certamente, a renderlo a tutti noioso, anche a chi è costretto ad ascoltarli. […] Perchè non si potrebbe adoperare anche in italiano la stessa parola ?

241. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 349-355

R. il Signor Duca d’Orléans, Reggente ; e sappiamo che Riccoboni, prima di partir dall’Italia e di stringere il patto, aveva indirizzato al Duca di Parma il seguente memoriale : 1° La Compagnia tutta supplica umilmente Vostra Altezza Serenissima di farle accordar la grazia di cui godettero i suoi predecessori, che niuna Compagnia italiana sia ricevuta a Parigi sotto alcun pretesto, quand’ anche tutti i Comici parlassero francese ; e sia generalmente vietato a qualsiasi altro di servirsi de' costumi delle Maschere del Teatro Italiano, quali dell’Arlecchino, dello Scaramuccia, del Pantalone, del Dottore e dello Scapino ; et anche del Pierrot, che, se ben francese, è nato dal teatro italiano. […] 5° I Comici supplicano Sua Altezza Serenissima di far vive istanze alla Corte, perchè sia loro concesso, come in Italia, il libero uso dei Santi Sacramenti ; molto più che essi non reciteranno mai nulla di scandaloso, e Riccoboni s’ impegna sottopor gli scenarj delle comedie all’ esame del Ministero, e anche di un Ecclesiastico, per la loro approvazione. […] Tale opera comprende anche un catalogo di tragedie e commedie pubblicate per le stampe dal 1500 al 1600 ; e per comporla egli dovè far capo sempre al famoso raccoglitore e amico dei comici Gueullette, come si rileva dalle sue lettere, nelle quali ora domanda, per dar l’ultima mano al suo lavoro, Le livre sans nom, ora l’Arliquiniana, ora la Bibliothèque des théatres.

242. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article » p. 202

Il Ganassa pare fosse a Parigi sino alla morte di Carlo IX, 1574, anno in cui si recò in Ispagna con la compagnia, della quale era parte anche la maschera dell’Arlecchino, sebbene il Sand si contraddica, affermando che l’Arlecchino apparì in Francia la prima volta sotto Enrico III (I, 73) ; e raccontando poi come in un ballo di Corte sotto Carlo IX nel 1572, tutti i cortigiani vestissero il costume di una maschera italiana, e quello d’arlecchino fosse indossato dal Duca d’Anjou (Enrico III) (I, 43).

243. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » p. 345

Benedetti-Simonetti Chiara, moglie del precedente, e figlia di Giuseppe Simonetti, lucchese, mostrò da fanciulla grandi attitudini pel ballo, ed esordì nella compagnia dello zio Antonio Sacchi (suo padre ne aveva sposata la sorella Anna), come danzatrice, recitando anche alcuna particina d’ingenua.

244. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » p. 488

Della Bon-Martini dice il Rossi nel 1° volume delle sue memorie (pag. 44) : …. mi occupai molto della direzione della compagnia, e specialmente della nuova prima donna, la quale, poveretta, faceva tutto quello che poteva ; ma le piaceva più cantare che recitare : e tale era la sua passione, che indusse anche me a cantare con lei.

245. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article »

Scontata la pena, rientrò nell’arte ; ma non vi fece più che le ultime parti, anche perchè obbligato dalla lunga consuetudine della catena a trascinarsi dietro la gamba sinistra.

246. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 537

Recitò poi a sbalzi, con intervalli più o meno lunghi, per malattia o per altro, nelle Compagnie Reinach-Talli, Gramatica-Raspantini, Pia Marchi-Maggi, Severi-Garzes-Raspantini, e finalmente Pieri-Severi, in cui si trova anche oggi (1904), per andar poi nel futuro triennio con Oreste Calabresi.

247. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article »

Salvatore il 13 agosto 1739 con Maria Claudia Duflos, dalla quale ebbe più figli, e dal 1754 in poi recitò anche i servi e i contadini.

248. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 764

Nato a Milano il 2 maggio 1867, cominciò a recitar da ragazzo coi dilettanti, ed entrò in arte il 5 ottobre dell’ '87 nella Compagnia dialettale di Caravati e Cavalli, recitando da vecchio e da giovine, cantando, ballando, e anche capriolando sul trapezio volante sotto gli ammaestramenti del vecchio Ettore Baraccani, primo ballerino e mimo, un tempo, di gran rinomanza.

249. (1764) Saggio sopra l’opera in musica « Saggio sopra l’opera in musica — Del libretto »

Il teatro vi resta quasi sempre solitario; se già non si voglia porre nella schiera degli attori quella marmaglia di comparse che nelle nostre opere sogliono anche dentro al gabinetto accompagnare i re. […] Gli argomenti ne sono semplici, cavati dalla più remota antichità, ma non troppo ricercati; in mezzo a scene appassionatissime vi han luogo splendidi conviti, magnifiche ambascerie, imbarchi, cori, combattimenti, incendi: e pare che ivi il regno dell’opera venga ad essere più ampio, per così dire, ed anche più legittimo che d’ordinario esser non suole. […] Tanto più che in quei soggetti al popolo notissimi, oltre a un gran gioco di passioni, entrano anche i prestigi della magia.

250. (1783) Discorso storico-critico da servire di lume alla Storia critica de’ teatri « DISCORSO STORICO-CRITICO. — ARTICOLO XIV. Intorno alla descrizione de’ Teatri materiali di Madrid, fatta nella Storia de’ Teatri. » pp. 207-213

Quando anche la magnificenza conveniente a una Corte di sì possente, e ricca Monarchia, richiedesse che alcuno di nuovo, e in migliore stato che non è quello de la la Cruz, se n’edificasse, per mio gusto sempre riterrei le medesime scalinate, e le divisioni di Cazuela, Barandillas, Gradas, Tertulla, Patio, e Lunetas, come proprie della nazione, che in fatti per i forestieri formano un certo vario giocondo spettacolo. […] Anche la facciata vorrebbe essere più propria della luce di questa età, e più vaga, come par che richieda un luogo di una pubblica concorrenza ad oggetto di divertirsi. […] Ma voi volete sedere, arzigogolare, e tirar giù a mosca cieca, non curandovi nè anche di leggere gli scritti de’ nazionali, e poi spacciate per epigrafe del Saggio le parole di Cicerone, Si occupati profuimus aliquid Civibus nostris, prosimus etiam, si possumus, otiosi?

251. (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo terzo — Osservazioni »

Una tale evidenza si trova però essere falsissima svolgendo anche leggermente le loro storie. […] Anche Giove il padre degli dei si vedeva in qualche tempio d’Atene colla lira in mano. […] In secondo luogo è anche falsissimo che non si possa instituire un paragon ragionevole fra le due musiche, quantunque non ci sia del tutto nota l’indole dell’armonia de’ Greci. […] Se questi sono falsi, anche falsi devono essere quelli del canto, e se non si può dubitare della certezza de’ secondi, non può nemmen rivocarsi in dubbio la certezza de’ primi. […] [NdA] Questo morbo non si stende al solo Signor Manfredini; ne sono compresi anche i letterati.

252. (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome IV « LIBRO VI. Storia drammatica del XVII secolo. — CAPO IV. Teatro Spagnuolo. » pp. 196-285

Composero anche pel teatro sotto Filippo III gli autori che soggiungo. […] Ma ben notabile (e l’avvertì anche M. […] Anche in questa favola si vedono le solite allusioni buffonesche alle cose sacre. […] Anche l’altro valoroso comico Francese M. […] Anche lo stile è più sobrio e lontano da molte stranezze nazionali di que’ tempi.

253. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article » p. 12

« Fu mandato col dono anche di Meloni, persichi, et aranci ; e venne rimandato ai 5 novembre, per essersi il Duca di Lorena trattenuto a Monaco presso il genero più che non si credeva. » (A.

254. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article » p. 27

Figlio di Medoro, attore modesto e onesto, che, dopo essere stato secondo amoroso e generico della Compagnia Botteghini-Vedova, fu anche in società con Pasquale Tranquilli, capocomico : (era prima attrice della Compagnia l’Anna Tessero, e stenterello Gio.

255. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article » p. 227

Nel’75 diventò conduttore e direttore di una Compagnia propria, della quale fu anche il primo attore sino al’91.

256. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » p. 297

Anche tentò di riavvicinarsi al padre, ma sempre invano….

257. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » p. 615

Quando si dovesse cambiare, piuttosto la parte della Majani converrebbe alla Cavalieri, ma anche ciò meriterebbe la critica.

258. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article »

A poco più che dieci anni, la piccola grande artista abbandonò per sempre il teatro della scena per darsi con gran fervore a quello degli studj classici, nel quale anche riuscì, dicono, attrice preclara.

259. (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome IV « STORIA DE’ TEATRI. CONTINUAZIONE del Teatro Latino e del Libro II — CAPO VI. Teatro Materiale. » pp. 32-37

anche in questi teatri stabili Romani si collocarono i vasi di rame o bronzo soprannomati, per quel che osserva il più volte lodato architetto Vitruvio. […] I Militari si collocarono in un sito o cuneo separato: in un altro i pretestati co’ loro pedagoghi: in un altro anche a parte i mariti plebei: alle donne, che prima solevano intervenire alla rinfusa, impose che soltanto dall’alto ed in sito segregato, potessero vedere.

260. (1787) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome II « LIBRO II — CAPO VI. Teatro Materiale. » pp. 243-247

anche in questi teatri stabili Romani si collocarono i vasi di rame o bronzo soprannomati, per quel che osserva il più volte lodato architetto Vitruvio. […] I militari si collocarono in un sito o cuneo separato: in un altro anche a parte i mariti plebei: in un altro i pretestati co’ loro pedagoghi: e alle donne, che prima solevano intervenire alla rinfusa, impose che soltanto dall’alto, ed in sito segregato, potessero vedere.

261. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — Bologna, 23 dicembre 1639. » pp. 5-7

A. supplicandola che per far grazia a me in ordine alla buona giustizia e per fare anche benefizio ai medesimi Ghislieri, si compiaccia comandare che sia subito ricuperata la donna e posta in luogo sicuro per reconsegnarla a suo marito. […] ) ha anche una Beatrice senza cognome di sorta, « che si produceva — dice — sulle scene di Verona intorno al 1663.

262. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 703-705

E dopo di aver pubblicato le due ottave per l’ Indigente (4 ottobre 1773) e per Le Trentatre disgrazie (6 gennaio 1774), continua : Iacopo Corsini, che sino ad una età avanzata non mai da Firenze partissi, nell’anno 1780 ha cominciato colla Compagnia del suddetto Roffi a farsi conoscere anche in altre città, come Milano, Torino, Genova e simili ; e per tutto ha riscossi de’sinceri applausi, ben dovuti alla sua abilità di Recitante e alla sua Musa naturalmente piacevole. […] 11 giugno 1778 Sien maritate, vedove o ragazze, cercan tutte scovar le altrui freddure, e van per le Botteghe e per le Piazze anche in Zendale a far triste figure ; son sì curiose queste donne pazze, che se l’ Uscio era pieno di fessure, purchè a ciascuna ne toccasse alcuno avrian pagati i Buchi un Zecchin l’uno.

263. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 386-389

Dal qual sonetto si potrebbe anche inferire ch'ella fosse qualcosa più che amica del compagno d’arte. […] Ma nè anche questa è prova sicura del suo cognome di sposa, serbando le attrici in arte il nome con cui salirono in rinomanza.

264. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 682-683

Gli ordinò anche la china ; ma Vitalba, dubbioso del merito reale del medico, giovanissimo, ricorse a uno rinomato, il quale trovatagli una ostruzione al ventre, gli ordinò sei pillole ogni mattina per dieci giorni. […] Anche lo fa nascere a Bologna, mentre Goldoni lo dice padovano.

265. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 691-696

Amo l’arte ovunque si trovi, e anche se il romantico e il convenzionale sanno persuadermi e far vibrare la mia anima per modo che io possa trasfondere nel pubblico la commozione mia, li accetto. » Di qui la grande varietà del suo repertorio : accanto a Hedda Gabler, Suor Teresa ; a Casa paterna, Zaza ; a Maria Stuarda, La Locandiera ; a Debora, Fedora ; a Tosca, Adriana Lecouvreur ; a Seconda moglie, Frou Frou ; a Casa di bambola. […] sta bene : non dimenticherò l’indirizzo della sua ditta, quando avrò bisogno de'suoi prodotti. » E di un altro giovine autore, pallido, mingherlino, dal volto triste e spaurito, seminascosto dietro una quinta, a cui la Vitaliani spontaneamente si volse, incoraggiandolo con dolci parole ; e promettendogli di leggere la commedia, che prese con gentile violenza, pose con grazia squisitamente signorile la sua piccola mano nella mano tremante dell’incognito drammaturgo ; e, accomiatatolo, si volse alla Tartufari dicendo : « Umile con gli umili, superba coi superbi : tale è il mio motto. » E di questa sua bontà anche fa fede sua madre, in una lettera a me diretta del '900, in cui dice : « L'Italia è una buona figlia, amorosa ; essa viene spesso a trovarci, e si trova beata e felice quando rimane qualche giorno fra le braccia di sua madre che adora, e dei suoi fratelli e sorelle. » E parlando poi la Tartufari della vasta e solida coltura, di cui la egregia attrice non fa alcuna pompa, intesala un mattino discorrere nel Duomo di Siena dei tempi torbidi e poetici dei comuni con parola sobria, ma colorita e precisa, « Dove trova il tempo lei d’imparare tante cose ? 

266. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » pp. 454-467

Quanto agli Zanni, personaggi del prologo, V. anche Gabbrielli Francesco, lo Scappino, Re de’Zanni, e Gabbrielli Giovanni, padre, detto il Sivello. […] Essi son tutti su per giù variazioni poco sensibili del tipo di Brighella, del quale in genere conservano anche il costume. […]  » E più oltre : « Spero una volta frenare gli empiti di questa mia sorte, ecc., ecc. » E ora, ecco un brano, che tolgo dalla Piazza Universale di Tommaso Garzoni, descrizione particolareggiata di quel che erano e facevano gli Zanni, nella quale andrò intercalando le graziose e preziose figurine del Callot, che, specialmente coi fondi, come s’è già visto anche pei capitani e per l’Antonazzoni (V.) e come anche si vedrà per altri, illustrano alla perfezione il testo. […] Anche abbiamo un canto carnascialesco di Zanni e di Magnifichi e un capitolo, pubblicato per la prima volta da Carlo Verzone, di Anton Francesco Grazzini detto il Lasca, che vedremo riprodotto al nome di Cantinella. […] Anche a Lugano, Canton Ticino, quando si voglia rimproverar taluna di certe sue sciocchezze, si suol dirle : fa minga la Zana !

267. (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro II. — Capo IV. Risorge in Italia nel Secolo XVI la tragedia Greca e la Commedia Nuova, e s’inventa il Dramma Musicale. » pp. 210-241

E quello é quello che da’ greci ne imitarono i nostri italiani, i quali sono ben anche dal Mattei assai oltraggiati col soggiungere: Essi vollero lavorare le loro tragedie all’uso de’ greci senza saper che fossero le greche tragedie. […] Della Sofonisba del Trissino havvi anche una moderna traduzione francese fatta, cinque o sei anni sono, da M.  […] E ’l signor di Voltaire anche così nella fine dell’ottava parte delle sue Questioni sull’Enciclopedia: «La Nation française est souvent peu refléchissante et très prompte dans ses jugements». […] Si può anche qui notare, che i commedianti napolitani per una certa loro natia vivacità, disposizione e attitudine si sono in ogni tempo sopra quei di altre nazioni contraddistinti nel contraffare a meraviglia in sul teatro gli altrui difetti e ridicoli. […] L’Aminta fu pur anche adornato di note musicali da Erasmo Marotta gesuita siciliano da Randazza, il quale morì in Palermo nel 1641, e con tale ornamento fu stampato, come accenna Antonio Mongitore Biblioth.

268. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » p. 471

Li comici Confidenti, dei quali hora io mi servo, desiderano di haver voi in compagnia loro, il che anche a me piace, per intender la sufficienza vostra ; perciò mi sarà di non poca soddisfatione che, posponendo ogni cosa, vi transferiate qui a servire me et a compiacere loro, che vi amano molto.

269. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article »

Sa anche rappresentare con valore le parti di Marchese, ma il più delle volte egli è Tabarino.

270. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 210

Il Palamidessi non fu artista di grande levatura, ma attore castigatissimo, anche nelle bizzarrie comico-musicali, e in quella stessa farsa in cui rappresentava mirabilmente una marionetta, un cantastorie e un poeta, e che replicava sino a venti sere di fila ; e però fu sempre desideratissimo da' capocomici, tra' quali il Morelli.

271. (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VI « LIBRO V. Teatri Oltramontani nel secolo XVI. — CAPO IV. Spettacoli scenici nella penisola di Spagna. » pp. 137-226

La stessa commedia fu meglio recata in castigliano anche in prosa da Fernan Perez de Oliva cordovese impressa poi in Cordova nel 1585 colle di lui opere. […] Esaltò indi le favole artificiose di Miguèl Sanchez commendato anche distintamente da Lope. […]anche del Perez si sa l’anno in cui nacque; e solo il medesimo Sedano ne dice col solito pudo ser che nacque forse nel 1497. […] Vedasi anche su di ciò il mio Discorso Storico-Critico pubblicato su i Saggi apologetici di Saverio Lampillas. […] Ognuno che sappia la storia teatrale, vedrà che ei s’inganna anche in questo.

272. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » p. 497

Da una delle quali anche si apprende come il Bottazzi oltre all’essere artista, si dilettasse di pittura.

273. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 679

Anche sul valore artistico del Visentini ci troviam davanti a contraddizioni.

274. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article » pp. 54-87

Ad ogni modo, a me non pare, come al Bevilacqua, tenuto conto anche dell’età del recitante (il Bruni aveva quattordici anni) così noioso. […] Francesco Andreini, oltre all’essere stato comico valoroso, fu anche letterato di pregi non comuni. […] Col mutar degli attori, se ne mutò anche l’indole sulla scena. […] Qualche volta, pur restando sempre calabrese, muta anche il nome. […] A complemento dello studio sulla maschera del Capitano, V. anche Adolfo Bartoli (op.

275. (1798) Addizioni alla Storia critica de’ teatri antichi et moderni « PARTE II — TOMO VI. LIBRO IX » pp. 145-160

anche si rappresentò. […]anche Andres, nè Huerta, nè Lampillas esageratori sur parole del merito comico delle favole di Naharro e della Celestina mostruosi parti drammatici che mal conobbero, hanno procurato d’informarsi, se in mezzo alle stravaganze anche a’ nostri dì esposte sulle scene spagnuole siesi recitata una commedia pastorale in cinque atti con cori e con prologo eziandio composta ed impressa in Madrid l’anno stesso 1784 per la nascita riferita de’ reali gemelli e per la pace da don Juan Melendez Valdès. […] Sussistono i teatri di Cadice e di Lisbona; e sento anche che in quest’ultima città nel 1793 siesi costruito un nuovo teatro aperto alle rappresentazioni dopo lo sgravamento di S.

276. (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « [Dedica] » pp. -

Ei vuole che anche tra le scene trionfi la Religione e l’onesto; quindi l’E. […] Né avvi solo chi pianga davvero al pianto simulato della finta Didone, e chi rida a tutta possa all’astuzie di un Davo; ma chi anche per lungo tratto l’orme di tal finzione nel suo cuor conservando, le mediti, le riproduca in se stesso, e ne favelli sovente col medesimo ardore ne’ privati colloqui. […] Oh quanto sono stimabili quegli scrittori che anche in cose di puro piacere discompagnar non fanno le loro vedute dalla sublime infallibile scorta della filososia, che é il più gustoso condimento di ogni opera, e senza di cui ogni opera non é che una pedanteria, una fanciullaggine! […] Aggiugnetevi la necessità di dover dare il suo libro alle stampe di Napoli sua patria, lungi, vale a dire, da’ suoi occhi e dalla felice opportunità di poter ritoccarlo coll’ultime pennellate, che soglion darli talvolta a’ misura che si diviluppano nuove idee, anche sotto lo stridere de’ torchi.

277. (1787) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome I « NOTE E OSSERVAZIONI DI D. CARLO VESPASIANO in questa edizione accresciute. » pp. 316-325

Le sublimi e vive dipinture, e le grandiose e robuste immagini d’Omero faceano dire al celebre Statuario Francese Bouchardon: sempre che ho letto Omero, ho creduto aver venti piedi di altezza; e una volta servirono anche di scusa a un bravo Disegnatore, che essendo stato ripreso di aver fatto una figura di Capitano d’esercito alquanto smisurata, rispose: Io avea letto pur dianzi Omero, e tutto pareami più grande dell’ordinario. […] Bisogna però esser dotato non che d’ingegno per esaminare, ma di cuore per sentire, e di buon senno per apprezzare; perchè altrimenti si portano giudizj strani, e si può anche giungere alla ridicolosa balorderia e scempiataggine di farsi uscire di bocca ciò che in fine della recitazione della famosa Fedra Francese disse all’Autore un Geometra di lui amico e compatriota assiderato dal compasso di Urania: È che prova cotesta vostra Fedra? […] Alle censure fatte dal Signore di Voltaire contro all’Edipo Tiranno di Sofocle in alcune lettere che trovansi nel primo volume del suo Teatro dopo l’Oedipe, rispose il Conte di Calepio con una bell’ apologia; e ultimente sin anche il Sig. […] Fralle altre cose rare vi si trova paragonato con somma finezza di giudizio Aristofane a Catilina e a Narciso, e antiposto Lucano a Virgilio, il quale anche graziosamente viene accusato dal Sig.

278. (1787) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome II « NOTE E OSSERVAZIONI DI D. CARLO VESPASIANO in questa edizione accresciute. » pp. 281-290

Altri anche con assai verisimiglianza sostiene, che fosse nel tenimento di Francavilla, ove oggi vedesi Rodia, che ne ha conservato il nome, e che trovasi a sei miglia ugualmente distante dalle montuose città d’Oira e di Ceglie, e diciassette in circa da Brindisi. […] Egli è certo, che i Romani molto tardi ebbero teatri stabili, e che le favole drammatiche in tempo de’ Ludi si rappresentavano nel Foro dove con statue e pitture che dagli amici, ed anche dalla Grecia soleano gli Edili Curuli, cui apparteneva la cura degli spettacoli, farsi prestare, ornavano il luogo in modo di scena. […] Non vi ha dubbio che la bellezza dell’ elocuzione sì nel verso, come nella prosa, imbalsimi sempre tutti i componimenti ingegnosi; ma nel genere comico richiedesi pur anche gran vivacità e piacevolezza, grazia e naturalezza, verità ed arte con un’ azione, una favola, e un vero ritratto de’ costumi del tempo: Un vers heureux & d’un tour agréable Ne suffit pas; il faut une action, De l’interet, du comique, une fable, De moeurs du temps un portrait véritable, Pour consommer cette oeuvre du démon, dice benissimo il Signor di Voltaire. […] Aurelio, siamo anche istruiti, che vi erano allora Compagnie o Collegj liberi di Mimi, e che in quelle si aggregavano coloro che volevano servire alla scena, o nel rappresentar mimiche azioni, o nel saltare in teatro, e che costoro latinamente chiamavansi adlecti scenæ, ed aveano certo sacerdozio, per cui si diceano Parassiti di Apollo, il che si raccoglie ancora da altre lapidi.

279. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article » p. 201

L’Arisi fu valentissimo non solo nelle commedie scritte, ma in quelle anche improvvise.

280. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » p. 294

Fu anche autore di commedie non mai edite, e di farse mescolate di musica e prosa.

281. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article »

Entrò con egual ruolo in quella di esso Rossi, il quale anche afferma aver avuto il Benedetti buone attitudini all’arte.

282. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » p. 532

Fu per tre anni primo attore nella primaria Compagnia di Cesare Dondini, ed anche in quella seppe distinguersi, e farsi applaudire.

283. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [D]. I COMICI ITALIANI — article » p. 810

Duse-Maggi Alceste, torinese, fu moglie di Giorgio Duse, e attrice di gran nome per le parti di prima donna dialettali e italiane, comiche e drammatiche, destando il più schietto entusiasmo nelle commedie La Figlia del reggimento, La bona Mare, La Puta onorata, La bona Muggier, Il Campielo, La casa nova, e in altre più del repertorio goldoniano, in cui non ebbe chi le stesse a fronte, di tra le quali, ogni tanto, faceva capolino anche il drammone, come la Suor Teresa, o L’Indovina ebrea, che ella recitava se non con ugual maestria, certo con successo uguale.

284. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [G]. I COMICI ITALIANI — article » p. 979

Talora lascia da un canto il teatro per la pittura, in cui si mostra tuttavia egregio ; e ne ha dato frequenti prove anche in quest’opera.

285. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [G]. I COMICI ITALIANI — article » p. 1003

Nè buon artista e buon compagno fu solamente, ma anche buon cittadino ; chè, sergente il ’49 nel 3° reggimento di linea della Repubblica romana, combattè a Velletri e alla difesa di Roma, assieme al capitano Masi, padre del brillante attuale.

286. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 4

.), e buona amica di Gustavo Modena, che nell’album di lei scriveva : Io nacqui morto, cara signora, e tale fui giudicato anche dalla levatrice.

287. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 27

Non si creda però che il Lipparini s’illudesse sul merito della moglie : egli se ne serviva in caso di bisogno anche come Prima Donna, ma non dimenticava che questa è il vero pernio di una Compagnia…. » Livini Ferdinando.

288. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article »

) : Giuseppe Pasquale Cirillo che, assieme al Lorenzi, recitava nel teatrino domestico del Duca di Maddaloni ed aveva anche un altro teatro di filodrammatici a casa sua….. e che, per mettere in burla un paglietta molto conosciuto per la sua bessaggine cercava l’attore che ne sapesse vestire i panni e l’ignoranza, capitò un giorno in un barbiere alto allampanato e con un naso meraviglioso : proprio tal quale il paglietta di cui voleva far la caricatura.

289. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 275

Sposò Alfredo Piamonti, attore generico e amministratore, col quale si trova anche oggi, e dal quale ebbe un figliuolo, che, seguìta l’arte de' parenti, promette di diventare un caratterista egregio.

290. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 413

Fu anche, un anno, capocomico, ma con poca fortuna.

291. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 538

Così la battuta può constar di più pagine, o anche di un sol monosillabo.

292. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 578-579

Tuttavia ne' primi tempi il tiranno non fu considerato, come più tardi, un ruolo a tinte fosche obbligate : poteva essere primo attore, e anche amoroso : tant’ è vero che la parte di Ugo, oggi primo attor giovine, nella Pia de' Tolomei del Marenco, fu affidata al tiranno (Costetti, C.

293. (1783) Discorso storico-critico da servire di lume alla Storia critica de’ teatri « DISCORSO STORICO-CRITICO. — ARTICOLO X. » pp. 112-139

 197.) perchè, cercando l’origine delle arditezze della Commedia Italiana ravvisate anche dall’erudito Brumoy, accenna, che gli Autori di essa furono persone nobile condecorate, e perciò satireggiavano con franchezza. […] Vi furono almeno cento Commedie degl’Intronati di Siena (anche questi Accademici, e non Commedianti, sapete, Signor Lampillas?) […] Ecco perchè si soffrono le balordaggini de’ Graziosi e dell’Arlecchino, che trovò luogo anche in Francia, e poi ne’ Drammi d’importanza si cerca ogni esattezza e regolarità. […]anche si troverà (soggiugne l’Apologista p. […]anche?

294. (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi [3e éd.]. Tomo X, parte 1 pp. 2-271

In seguito s’inserì anche nella nominata Biblioteca teatrale nel 1766 in Lucca. […] Anche l’interesse pare che si divida tra Oreste ed Ermione, benchè non isconvenga. […] L’amor dell’arte lo rende rigido censore di se stesso, e meritevole anche per ciò di somma lode. […] V’intervengono sei personaggi, oltre del Popolo Romano che anche parla. […] Si trova anche inserita nel tomo IV a c. 97 de’miei Oi.

295. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 18-21

Anche la scoltura delle castagne d’india entra ne' suoi pregi di artista ; e il Boutet nella Tribuna della Domenica gli dedicò a questo proposito un grazioso articolo illustrato. Di lui scrisse anche Tommaso Salvini : e credo di non poter finir meglio questo breve cenno, che riferendo qui le sue parole : Claudio Leigheb è l’attore comico più castigato e più preciso ch'io m’abbia conosciuto !

296. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 116-117

Il 10 marzo era stata firmata fra l’autore e il capocomico la scrittura, in forza della quale doveva quegli scrivere otto commedie all’anno, e averne in compenso dal Medebach 450 ducati, con obbligo di seguir la Compagnia anche nelle città di terraferma. Pare che la Compagnia tornasse al Rangoni di Modena anche l’estate del '49.

297. (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome IV « LIBRO III — CAPO II. Ritorno delle rappresentazioni teatrali dopo nate le lingue moderne. » pp. 80-124

Ma è questo appunto il fare di certi apologisti di ultima moda, combattere l’evidenza che gli molesta, con l’autorità di un nome solo, fosse poi anche quello, non che dell’erudito sig. […] Tolosa col titolo di Breviario; ed è quell’unica che, non saprei dir come, conosce il Lampillas; benchè anche ignori che questa non contenne leggi gotiche, com’egli dice, ma fu un breve estratto o sunto delle leggi del codice Teodosiano formato dal giureconsulto Aniano sotto Alarico, e che fu ricevuta anche in Italia prima che l’Ostrogoto Teodorico pubblicasse il suo editto. […] Vedi anche la Storia filosofica e politica degli stabilimenti degli Europei nell’Indie. […] Secondo Raynaud nel dì di santo Stefano si cantava alla Messa una canzone detta prosa dell’asino, ed anche prosa de’ fatui, e nel dì di san Giovanni un’altra prosa detta del bue a. […] Varie rappresentazioni simili del Regno di Napoli potremmo anche addurre in prova, se di più le nostre prime asserzioni ne abbisognassero.

298. (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VII « STORIA CRITICA DE’ TEATRI. LIBRO VII. Teatri Oltramontani del XVII secolo. — CAPO III. Teatro Inglese. » pp. 143-156

Egli non meno del Shakespear scrisse molti drammi poco degni de’ suoi talenti; con questa differenza che a Shakespear anche nelle cattive composizioni scappano fuori certi tratti inimitabili; ma Johnson dove cade, non mostra traccia veruna di sapere o d’ingegno. […] Anche Giovanni Dryden nato di una famiglia cospicua nel 1631, il quale divenne cattolico sotto Giacomo II, e morì nel 1701, ebbe il titolo di Racine dell’Inghilterra senza meritarlo meglio di Otwai. […] Scrisse commedie e tragedie ed anche una specie di opera intitolata la Caduta dell’Uomo, nella quale pose in azione il Paradiso perduto.

299. (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome IV « LIBRO VI. Storia drammatica del XVII secolo. — CAPO VI. Teatro Inglese. » pp. 291-300

Egli non meno del Shakespear scrisse molti drammi indegni di lui: con questa differenza che a Shakespear anche nelle cattive composizioni scappano fuori certi tratti inimitabili, ma Johnson dove cade non mostra traccia veruna di sapere o d’ ingegno. […] Anche Giovanni Dryden nato di una famiglia cospicua nel 1631, il quale divenne Cattolico sotto Giacomo II, e morì nel 1701, ebbe il titolo di Racine dell’Inghilterra senza meritarlo più dell’Otwai125. […] Scrisse commedie e tragedie ed anche una specie di opera intitolata la Caduta dell’uomo nella quale pose in azione il Paradiso perduto.

300. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — Pisa, li 13 agosto 1745. » pp. 192-197

Ma ci voleva, a meglio stabilire la sua riputazione, anche una parte che gli desse agio di mostrarsi a viso scoperto. […] ) come, rappresentato per la prima volta all’Accademia Reale di musica a Parigi il 5 dicembre 1749, il Zoroastro di Rameau con parole del nobile signor di Cahusac, sotto la direzione scenica del veneziano Pietro Algeri, Giacomo Casanova che viveva allora a Parigi, e che oltre quella del Faraone, aveva anche di sfuggita, la occupazione di scrittore, fosse dal grande successo dell’opera invogliato a tradurla in versi italiani e ridurla per le scene di Dresda. […] Fra le comparse del ballo era anche la signora Casanova ; « forse, aggiunge il Byrn, Maria Maddalena Augusta, la ventenne figlia della commediante, che era ancora in casa di sua madre nel 1745. » Cesare D’Arbes, lasciata poi la Corte di Dresda, e tornato in Italia, si scritturò con Antonio Sacco, il celebre Truffaldino, col quale stette fino al 1769.

301. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 543-547

E. non uol saper niente, si che non si pol far un opera che sia bona, ma non solo le opere anche le comedie ; l’altra sera appunto si fece ti tre finti turchi e recito il secondo Zanni nouo che andò così bene che tutti si partirno inanzi fornita ; dicendo che se si fariano di quelle ci daranno delle Pomate. dove che ardisco suplicarla il dar ordine à qualcheduno che regoli la compag.ª pchè ò bisogno di studiare è tirarmi inanzi non di star à spasso p. i capricci d’altri ; la Sig.ª Flaminia à dato una delle sue parte che ne faceva due à mia sorella addesso pare che la Sig.ª Ippolita con la colega fatta tra di loro abbiano disgusto è la uoriano far fare alla guercina basta doppo dificultà si sono contentati ma però di nouo lo suplico il scriverli che la facciano recitare è la lettera onorarssi d’inuiarla à me però diretta alla Comp.ª non dirò più per non incomodarla, solo che se segue così non occorre uenir a Ferara p. che so che se non fosse in riguardo alla protetione di V.  […] Entrarono in paga dal 1° ottobre con un decreto del principe, dal quale si hanno anche notizie precise sullo stipendio annuo di singoli attori. […] Sempre seguendo il Trautmann, vediam che il Calderoni più tardi fu chiamato anche una volata da Massimiliano Emanuele alla sua splendida Corte di Bruxelles.

302. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 711-720

Nè, a detta degli intelligenti, anche nel tempo della sua gran rinomanza, fu mai riguardato come attore di grandi pregi : e ai versi del La Fontaine che si leggon sotto al bel ritratto del De Troy (V. pag. 715), fatti probabilmente ad istanza di lui, il Gacon nel suo Poëte sans fard contrappose i due seguenti epigrammi riferiti dai fratelli Parfait (op. cit. […] Fu anche voce comune che la chiusura del Teatro italiano nel 1697 (ritratta dal Watteau in uno splendido quadro che riproduco dalla superba incisione originale del Jacob), dopo la quale egli dovette andarsene in Germania, si dovesse alle allusioni mordaci da lui fatte alla Maintenon nella rappresentazione della Fausse Prude ; dopo le quali, il signor D’ Argenson, luogotenente generale di polizia, il 4 maggio 1697, accompagnato da gran numero di commissarj, si recò alle 11 del mattino al Teatro dell’ Hôtel de Bourgogne, e fece apporre i suggelli su tutte le porte, non solo di strada, ma dei camerini degli attori, ai quali fu vietato di presentarsi per continuar gli spettacoli, non giudicando più Sua Maestà opportuno di ritenerli a’ suoi servigi. Fra le tante versioni sul motivo della loro cacciata, vi è anche la seguente, che il Costantini stesso si affannò di raccontare al signor Gueullette.

303. (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro III — Capo IX. Stato presente degli spettacoli teatrali. » pp. 426-437

Il nome di sofista fu prima dato da’ greci per titolo d’onore a’ veri filosofi, e significava sapiente, o professor di sapienza; ma dopo i tempi di Péricle essendosi i sofisti a dismisura moltiplicati in Atene, e mostrandosi (come coloro che poscia coll’istesso titolo sotto il regno degli antonini comparvero anche a nuvoli in Roma) prosontuosi, pieni di alterigia ed albagia, bizzarri, cavillosi e vani raziocinatori, frappatori, ciurmadori, avidi di guadagno, amanti di novità, di paradossi, di singularità, e quasi tutti sforniti d’ingegno, di buon gusto, e di soda dottrina, mossero contra di te la gentile ironia di Socrate, l’acra bile di Timone il sillografo, e in appresso il mordace riso di Luciano, e la denominazione di sofista cadde allora nel disprezzo e divenne ingiuriosa e odiosa. L’istesso é già principiato ad avvenire a’ sedicenti filosofi francesi della nostra età, uomini per lo più di poco ingegno, di cuore freddo e di gusto depravato, che col loro pretesto spirito filosofico, e con quella loro ventosa loquacità, «quae animos juvenum ad magna surgentes (come disse Petronio) veluti pestilentiali quodam sidere afflavit» tarpano le ali alla fantasia, mettono a soqquadro le belle arti, e deprimono i gran modelli; uomini (parlo sempre per sineddoche) scostumati e sciaurati, nemici della ragione e della verità; uomini mezzanamente instruiti e superlativamente fanatici che per mostrare la loro esistenza, cospirano a distrugger tutto, e alla soddisfazione interna di essere ragionevoli antipongono la vanità di comparire straordinari e spiritosi alla moda; uomini anche in mezzo al loro vantato scetticismo dogmaticamente decisivi che presumono di essere i precettori del genere umano, e che vorrebbero a lor talento governare il mondo; uomini perversamente pensanti che disonorano il cristianesimo, la patria, l’umanità e la filosofìa tutto a un tratto; uomini solidamente audaci e feroci che quando possono scoccare qualche velenoso strale contro l’Italia, la religione, il sacerdozio e ’l principato, se la godono e trionfano e si ringalluzzano; uomini fieramente superbi e boriosi che quando veggonsi tassati nelle loro stravaganze e bestemmie, arruffano il ceffo con rabbia cagnesca, s’inferociscono, s’inviperiscono, s’imbestialiscono; uomini naturalmente maligni e astiosi che con cinica declamazione calunniano alla dirotta, sapendo che il volgo e i più, non la verità, ma l’opinione risguardano; uomini in somma che sono un composto d’ignoranza, di presunzione, di orgoglio, d’impostura, di malvagità, di demenza, e di suprema temerità, e a’ quali può anche a buona equità appropriarsi tutto ciò che il dottor del Genti nelle due epistole a’ romani e agli efesi scrisse de’ filosofi idolatri. […] Palissot nella commedia intitolata Les Philosophes e in quell’altra de l’Homme dangereux, e nelle petites Lettres sur de grands Philosophes, come anche dal signor avvocato Moreau nell’ingegnosa operetta che ha per titolo, Mémoire pour servir à l’Histoire des Cacouacs, e da M.  […] Il signor Diderot non solo compose in prosa il Padre di Famiglia e ’l Figlio Naturale «Dans le grand goût du larmoyant comique» come dice scherzando il signor di Voltaire; ma ben anche volle dettar regole in questo genere più strambo e bizzarro dell’opera buffa.

304. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 461-471

., 490-91) la sua comica Compagnia « in quel grado medesimo che ella ebbe l’onore di servire per più di due anni la Maestà Fedelis.ª del Re di Portogallo e sua Reale Famiglia », assicurando « ch'essa compagnia era molto migliorata, e che i soggetti comici ridicoli che la componevano, capaci eran di divertire qualunque Principe Cattolico, anche severamente educato. » Ma la voce della Compagnia Lombarda a Napoli era infondata, e Sacco rimase a Venezia. […] Il maggio del '65 fu nuovamente ventilato il disegno di farlo andare a Parigi col mezzo del Goldoni, per incarico dell’intendente primario degli spettacoli M. de la Ferté (V. lettera s. c.), ma egli nè anche 'sta volta vi andò. […] Petronio Zanerini, Domenico Barsanti, Luigi Benedetti, Agostino Fiorilli si levaron di compagnia nauseati ; anche Atanasio Zanoni risolse di abbandonare il cognato ; ma con la intromissione del Gozzi, rimase…. ancor per due anni, in mezzo alle grida, ai lamenti, alle ingiurie, alle minaccie. […] Questa Commedia l’ho disegnata espressamente per lui, anzi mi ha egli medesimo l’argomento proposto, argomento un po' difficile in vero, che ha posto in cimento tutto il genio mio per la Comica artificiosa, e tutto il talento suo per l’esecuzione (V. anche nelle Memorie il Cap.  […] E al Capo XVIII, parlando della censura per la bestemmia : Perchè non si rivedono e non si licenziano anche tante scandalose ribalderie, che impunemente escono tutto giorno dal Truffaldino e da altri ?

305. (1790) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome VI « LIBRO X ed ultimo. Teatro Italiano del secolo XVIII — CAPO I » pp. 116-223

Con questa gara di virtù e di eroismo e con queste tragiche situazioni prevenne il Marchese anche l’Orfano della China del Voltaire. […] In seguito s’impresse anche in Lucca nel 1766 nella Biblioteca Teatrale. […] Nocque anche alla gloria dell’Italia, perchè l’egregio autore avrebbe nella scuola del teatro apprese nuove delicatezze e perfezioni dell’arte. […] Ben è vero che in Manasse tutto è rettificato e migliorato per la verace divinità; ma anche in ciò il Granelli fu preceduto dal Marchese nel suo Maurizio. […] Forse anche le angustie dell’atto III nelle scene 3, 4 e 5 sembreranno condotte oltre il verisimile.

306. (1798) Addizioni alla Storia critica de’ teatri antichi et moderni « ERRORI CORSI NELLA STAMPA » p. 349

Anche la Fanatica per ambizione del medesimo autore, di cui si parla nella pagina 277, prende l’argomento e lo scioglimento di un finto fallimento di altra novella del medesimo Francese, l’Ecole des Peres; l’innamorato però che finge disprezzarla e riprenderne i difetti, mostrando un’apparente estrema freddezza, è tolto dal Desden con el Desden di Agostin Moreto.

307. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » p. 531

Carlino anche nel 1800 ; dove lo troviamo nel 1803, usciti di Compagnia alcuni importanti attori, tra’quali il Pertica, scritturato per le parti serie e sostenute.

308. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [G]. I COMICI ITALIANI — article » p. 1034

Troviamo il nome di Goldoni anche tra’ comici del secolo xvii, secondo un cenno dello Scherillo (op. cit), il quale ci riferisce, nè sappiamo da qual fonte, essere stato lui lo Scaramuccia del Callot.

309. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 

Anche nel '54 pare vi fosse timore di smembramento della compagnia, e il Nelli avendo saputo che le carrozze eran già state licenziate, si rivolge il 3 di aprile a un famigliare del Duca per sapere se la compagnia debba andare a guadagnare, o pure aspettare in Bologna, a ciò possano tutti i compagni dipendere dai commandi dell’ A.

310. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 301-302

2 Figlia esemplare, fu anche la Pizzamiglio il modello delle spose ; e forse la riserbatezza e onestà de'costumi le acquistò la taccia di Pinzocchera.

311. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 412

L'incalzar degli anni accennava pur troppo a privarlo della vista, sì che dovette abbandonar l’arte, povero : e anche oggi vive, cieco e vecchio, a Forlì, soccorso di quando in quando dai pietosi compagni d’arte.

312. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 624

Fu a tutto il '902 con Eleonora Duse, per passar l’anno veniente in Compagnia Berti-Masi, poi di Ettore Berti, nella quale si trova anche oggi (1904), col suo ruolo di prima attrice assoluta.

313. (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome I « LIBRO PRIMO — CAPO IX. Teatro di Euripide. » pp. 134-207

Ma vi è attaccata anche la scena di Fedra la quale naturalmente par congiunta colla prima del l’atto secondo. […] Anche la scena di Teseo ed Ippolito del l’atto quarto è stata dal Racine copiata maestrevolmente; ma la greca riesce più tragica e importante per lo spettacolo di Fedra morta. […]anche l’ebbe in pregio il signor di Calepio, cui sembrò inverisimile che Antigone stando sulle mura di Tebe assediata potesse vedere e distinguere i personaggi del campo Argivo e le loro armature. […] Può censurarsi come difetto di verisimiglianza osservato anche nell’Andromaca. […] Sul medesimo soggetto degli Eraclidi, espresso mirabilmente da Panfilo celebre pittore maestro di Apelle, compose anche una tragedia lodata il poeta Cherefonte.

314. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article » p. 21

Un riso caustico, un guardo ironico, un accento risentito anche nel rispetto, un dispettoso silenzio, una loquacità non affettata, la malizia, la civetteria, la curiosità, l’albagia, e la fedeltà delle cameriere, e dell’amore più il puntiglio che il sentimento, più l’epigramma che l’espansione, il passaggio più rapido e più spontaneo dalla indifferenza sardonica alla collera, ed una gradazione mirabile tra il sospetto e la minaccia ; ecco le forme sotto le quali abbiam veduto finora brillarla, ed ecco ciò che la rende degna della lode che qui con ingenua ammirazione le rendiamo.

315. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article » p. 229

II, pag. 239) alla novella gioventù « perchè collo studio e colle osservazioni trascurate dalla maggior parte dei loro predecessori, facciano rivivere e perpetuino sulla scena italiana il senno di Pianca Paganini, la dignità di Petronio Zanerini, le grazie comiche d’Asprucci, e la versatilità sorprendente di Demarini, la verità di Pertica, la pura dizione di Vestri, e rigettando la chimera delle tradizioni, recitino colla propria anima, e abbiano per norma i precetti dell’arte, e per modello la natura. » Lo troviamo gli anni comici 1795-96-97, brillante nella Compagnia del truffaldino Luigi Perelli, al fianco del famoso Zanerini, e dell’Angela Bruni : poi, l’anno 1797-98, in quella di Carlo Battaglia e compagni con Salvatore Fabbrichesi, e nel 1800-1801 in quella di Angelo Venier e compagni, in cui recita per la prima volta le parti di caratterista : è anche la prima volta che il giornale dei teatri di Venezia si occupa di lui

316. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article » p. 234

Nel 1752 ella sosteneva con molto successo le parti di amorosa e di servetta, mostrandosi anche buona cantante e graziosa danzatrice nei balli.

317. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » p. 

Anche nelle parti di madre fu sublime, e nella Merope del Maffei e in quella dell’Alfieri sollevò i vari pubblici all’ entusiasmo.

318. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » p. 590

Fu anche la Cardosi attrice ammiratissima nelle commedie all’improvviso per non comune prontezza ed elettezza di parole.

319. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [G]. I COMICI ITALIANI — article » p. 1037

Sul tardi spirò un vento così glaciale che lo costrinse a ritornare, tutto tremante, in Torino, anche prima che la festa fosse finita.

320. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 363

La sua primogenita Adelaide Ristori Del Grillo con disperato accento esclama : Oh Madre mia tu sai quanto in terra t’amai ; Dal luogo ove tu sei or tu vedi il mio duol, gli affanni miei ; benedici i miei figli, il mio consorte nel cammin della vita ed anche in morte ; io con lagrime e fior vuo' darti addio fino a quel di che ti rivegga in Dio.

321. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 546

E altri commedianti italiani apparvero a intervalli dal 1556 al 1586 in Strassburg ; ma pur troppo, afferma il Trautmann, in questa nota dello Sperindi è la prima volta che si rileva chiaramente non essersi trattato solo di salti, ma anche di commedie.

322. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 572-573

Nè sol delle doti di attore egli andava ornato, ma anche di disegnatore, chè egli precedette i comici Galvani, Ruggeri e Farulli nel riprodurre i maggiori colleghi – la Duse, Cesare Rossi, Andò, Zacconi, ecc., – in geniali caricature ; dove, se difetta la correttezza del disegno, è pur sempre un sentimento e uno spirito de' più vivi, non raggiunti fin qui.

323. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 629-630

Dopo il movimento politico del 1848 aveva emigrato a Torino, dove trasse la vita colla più modesta laboriosità, amato e stimato da quanti ebbero la fortuna di conoscerlo personalmente, e dove finalmente, il 1852, dopo di aver anche provato le noje del capocomicato, si ritirò dalle scene.

324. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 756

L'auge della sua vita artistica fu quand’egli ebbe Compagnia in società con Gaspare Lavaggi, nella quale potè mostrar liberamente tutte le sue qualità di artista, interpretrando con molta intelligenza e con molto successo Luigi XI, La Gerla di Papà Martin, Don Marzio, e specialmente L'Aulularia di Plauto, in cui fu riconosciuto, anche dai più severi, artista sommo.

325. (1787) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome I « LIBRO PRIMO — CAPO VI. Teatro Greco. » pp. 44-148

Fu egli figliuolo di Poliframmone o di Minia o di Corocle, secondo Suida, e fu padre di un altro poeta tragico chiamato anche Poliframmone. […] La tragedia Agamennone fu coronata, e certamente anche a giudizio de’ posteri intelligenti meritava quest’onore. […] Ma vi è attaccata anche la scena di Fedra, la quale naturalmente par congiunta colla prima dell’atto secondo. […] Anche Euripide compose una Antigone, della quale si sono conservati soltanto alcuni pochi versi. […] Vedi anche Suida nella voce τετραλογια.

326. (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro II. — Capo VI. Spettacoli Scenici Spagnuoli nel medesimo Secolo XVI. » pp. 252-267

Fece anche uscir fuori la musica che prima cantava dietro della manta, e forse la rese più grata colla chitarra che l’ha accompagnata fino a’ nostri giorni. […] Il Nasarre non sarebbe stato forse indotto dal folle orgoglio nazionale a pronunziar seriamente tali scempiaggini, se avesse saputo che per le continue guerre e inquietudini che la Spagna ebbe per lo spazio di quasi otto secoli cogli arabi conquistatori, l’ignoranza divenne così ereditaria in quella penisola, e vi si accrebbe tanto, che anche nel 1473, come apparisce dal concilio che nel detto anno, per dar riparo a questo inconveniente, tennevisi dal cardinal Roderigo de Lenzuoli Vicecancelliere di S. […] ann. 1473), tra’ sacerdoti pochi intendevano il latino, «pauci latine scirent, ventri gaulae servientes»; e se pur anche non gli fosse stato ignoto tutto ciò che col’autorità di vari scrittori narra il P.  […] Il medesimo anche si dice che fatto avesse Ario Barbosa (V. […] E come fu egli il primo a conoscere e dar precetti della vera commedia in Europa, s’egli nacque nel 1562, cioé anni ottantaquattro dopo la nascita del Trissino che scrisse anche una poetica?

327. (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome I « LIBRO PRIMO — CAPO VII. Teatro di Eschilo. » pp. 75-103

La tragedia de’ Sette a Tebe reca diletto ed invita a leggere anche a’ giorni nostri, essendo ripiena di bei tratti, di movimenti militari, di sospensioni meravigliose, fatta in somma per presentare uno spettacolo degno di ogni attenzione. […] La tragedia Agamennone fu coronata, e certamente anche a giudizio de’ posteri intelligenti meritava quest’onore. […] La favola intitolata le Coefore, cioè Donne che portano le libazioni (dalla parola χοἠ, libatio) rappresenta la vendetta della morte di Agamennone presa da’ suoi figliuoli, argomento poì trattato anche da’ due gran tragici che vennero appresso. […] Eschilo poi mostra molto giudizio, facendo che Oreste rifletta all’impresa a cui si accinge: che si lagni dell’oracolo di Apollo ond’è minacciato de’ più crudeli supplizj, se lascia invendicato il padre: che s’intenerisca alla di lui rimembranza: che si mostri anche sensibile ai mali de’ popoli sacrificati agli usurpatori del trono. […] Gli Ateniesi diedero pubblici attestati della stima che facevano delle di lui tragedie, avendo decretatob che si rappresentassero anche dopo la di lui morte, onore ad altri non compartito, pel quale potè Aristofane fargli dire nelle Rane, che la sua poesia non era morta con lui.

328. (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro II. — Capo II. La Poesia Drammatica a imitazione degli antichi rinasce in Italia nel Secolo XIV. » pp. 188-193

Anche in questo secolo troviamo i misteri rappresentati dagli ecclesiastici e scolari in Inghilterra; anzi essi talmente se ne credevano i propri e legittimi attori, che non soffrivano che altri se ne ingerisse. […] Questi sono, a dir vero, abbozzi di poesie teatrali, anzi che vere tragedie e commedie, Ma non é nondimeno picciola lode l’avere pur cominciato, aprendo così la strada a’ valorosi poeti, che venner poscia; e anche che in quello, come in quasi ogni altro genere di letteratura, non si può contrastare all’Italia il vanto di essere stata maestra di tutte l’altre nazioni.»

329. (1787) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome II « LIBRO II — CAPO PRIMO. Antichità Etrusche fondamento delle Romane. » pp. 2-8

Ogni riconoscenza ed applauso esigono dalla grata posterità le utili fatìche del Muratori, del Maffei, del Gori, del Guarnacci, del Passeri, dell’ Accademia di Cortona ed anche del Dempstero, i quali sparsero da non gran tempo non picciola luce nelle antichità Etrusche. […] Tiraboschi saviamente oppone, che anche sotto il dominio Romano potevano gli Etruschi poetare nella loro lingua patria.

330. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 550-553

Io, anche di fronte a nomi di persone reali, le une ritengo non mai inviate, gli altri non mai accaduti. […] In mezzo a tutto questo, scappano fuori periodi in latino sgrammaticato e senza senso, richiami a sproposito ad autori greci, latini, italiani, anche immaginari, citazioni monche ed erronee di passi latini, talora riferiti dove non hanno nulla che vedere…. etc.

331. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 678-680

Siccome una gran parte di quella commedia era a soggetto, ha fatto credere agli amici suoi, che anche la parte sua era opera del suo talento, e che tutto quel che diceva, lo diceva all’ improvviso. […] Voce, azione, memoria tutto è in lor potere ; e sanno esser naturali anche nelle commedie le men naturali….

332. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 118-120

Pare anche fosse Tolentino, con questa compagnia, una delle prime città delle Marche a veder le donne sulla scena. […] Il 6 di ottobre del 1790 gli furon sequestrati in Modena, mentre recitava al Teatro Rangoni, a istanza di Domenico Torricelli, oste, creditore, per cibarie somministrategli, di lire 104.15, i cassoni contenenti gli oggetti costituiti in dote dalla moglie, la quale con istanza del 13 ottobre, richiedeva la restituzione delle robe sequestrate, contro pagamento del debito : restituzione che non fu accordata, nè anche dopo rifatte le spese contumaciali se non, parzialmente, per il solo vestiario femminile.

333. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 142-145

Pucci e Carlo Dondini, della quale era anche primo attore. […] Nel Mattino di Napoli dell’ 11 agosto '97 un abbonato milanese dice che Meneghino trae la sua origine da Domenica, essendochè era uso in Milano, nei secoli passati, di chiamare in servizio, per tutta la giornata di Domenica, un uomo del popolo, il quale si prestava al disimpegno di molteplici faccende, acconciandosi anche a fungere da servo straordinario.

334. (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VII « STORIA CRITICA DE’ TEATRI. LIBRO VII. Teatri Oltramontani del XVII secolo. — CAPO VI. Stato della Commedia Francese prima e dopo di Moliere. » pp. 212-244

Il Riccoboni però ci assicura che Moliere nel Dispetto imitò anche un’altra commedia italiana detta Gli sdegni amorosi, e questo titolo ben può indicare che da tal commedia egli trasse probabilmente quella scena. […] Ora se gl’Italiani ebbero il Bernagasso che rappresentarono anche in Francia; se ebbero altresì l’Ipocrita del Ronzio e dell’Aretino, non comprendo come il sig, Palissot potè affermare nelle Memoriè Letterariè che il Tartuffo non aveva avuto modello in veruna nazione . […] Dicasi pur anche alcuna cosa delle commedie di Quinault scritte nel fiorir di Moliere. […] Egli in ciò s’ingannò, come anche nel credere sì buona tal favola. […] Vedasi anche il Riccoboni nelle Osservazioni sulle commedie e sul gusto di Moliere.

335. (1798) Addizioni alla Storia critica de’ teatri antichi et moderni « L’EDITORE A CHI LEGGE » pp. -

Napoli-Signorelli, di sapermi buon grado di simile cura, per cui chi possiede la Storia de’ Teatri impressa in Napoli, se ne assicura il compimento senza bisogno di comprare anche quella di Venezia, quando pur quivi si pensasse a conchiuderla approfittandosi di queste Addizioni.

336. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 33-34

Il Tralage in una sua nota manoscritta parla della eccellenza de'costumi di Lolli, il quale, un po'fors’anco per questo, e un po'pel suo nome di Angelo, era noto più specialmente col nome di l’Ange, o Lange, col quale anche talvolta si firmava.

337. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 293

Il Salveraglio pubblicò per le nozze Pupilli-Kruch (Milano, Bortolotti, 1890) la descrizione contemporanea dello spettacolo ; in cui, oltre alla nota particolareggiata e interessantissima delle spese per l’allestimento scenico e il vestiario degli attori, è anche l’elenco di essi e de' personaggi che figuravano nell’Intermedio del precipizio di Fetonte.

338. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 634

Tuttavia anche a lui toccò talvolta la sorte più avversa.

339. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 663

Recatasi col patrigno a Milano, all’insaputa della madre, che pei soliti vecchi pregiudizj era avversa alle inclinazioni della figlia, entrò nell’Accademia de' Filodrammatici, diretta allora dal Morelli, ed esordì il '55-'56 nella Compagnia di Adelaide Ristori, in cui stette oltre due anni, come generica, amorosa, seconda donna, servetta, e talvolta anche, nonostante la tenera età, madre o nutrice.

340. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 689

Non fu il Vitaliani uomo di specchiata moralità, e un senile pervertimento gli procacciò processi, e pur troppo anche la carcere, dove morì presso Trieste, il 26 luglio 1893.

341. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 754

Enrichetta Zerri-Grassi, attrice di molta intelligenza, se non di molti mezzi, fiancheggiò sempre col maggior decoro le prime attrici, che per la lor giovinezza e la loro figura (chè un tempo si badava anche a questo) non poteau abbracciare tutto i repertorio, quali : Pia Marchi e Annetta Campi.

342. (1790) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome VI « LIBRO X ed ultimo. Teatro Italiano del secolo XVIII — CAPO II. Commedie: Pastorali: Teatri materiali. » pp. 224-253

Riccoboni, che avea tradotto anche Tito Manlio tragedia del La Fosse, mostrò tra’ primi in Parigi colle sue giudiziose commedie che la scena comica italiana non si pasce di pure arlecchinate. […] Oh non dico per questo: ma se aveste anche due libbre di caffè puro d’Alessandria . . . . […] Vi sarà anche il caffè. […] Un gondoliere Veneziano che cambiò il remo colla penna, la gondola pel tavolino, scrisse anche commedie in versi martelliani. […]anche è da approvarsi che il palco scenario sporga in fuori nella platea per molti piedi, convenendo allo spettacolo che gli attori, come diceva l’Algarotti, stiano, al di là dell’imboccatura del teatro, dentro alle scene, lungi dall’occhio dello spettatore, per far parte anch’essi del dolce inganno a cui il tutto è ordinato.

343. (1783) Discorso storico-critico da servire di lume alla Storia critica de’ teatri « DISCORSO STORICO-CRITICO. — ARTICOLO XI. Se il Ch. Poeta Cesareo Metastasio imitò, o poteva imitare le Opere di Pietro Calderèn de la Barca. » pp. 140-148

anche Zenone formerebbe di sì inestricabili raziocinj. […] Virgilio e il Monaco Berceo, Pindaro e Don Diego de Torres, Anacreonte e l’Autore della Propalladia, Cicerone e Gongora, Tibullo e Vasco de Fregenal, Orazio e la Encina, anzi nè anche Racine e Moliere, Voltaire Tragico e Marivaux Comico. […] Metastasio dunque nulla avrebbe potuto ricavarne, quando anche Calderòn si contenesse nella sobrietà Drammatica, e non cadesse, non dico in pensieri, ed ornamenti Lirici ed Epici, ma in metafore disparate, di cui mi sovviene un certo esempio dell’Auto intitolato la Vacante General, “Con la pluma de ese remo  “en el papel de las ondas  “dexarás tu nombre impresso.”

344. (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome IV « LIBRO III — CAPO VI. La Drammatica oltre le Alpi nel XV secolo non oltrepassa le Farse e i Misteri. » pp. 186-200

anche si erano i Francesi disfatti de’ misteri muti. […] Era il primo di essi una serenata o favola allegorica, nella quale favellava la giustizia, la pace, la verità e la misericordia, la quale secondo il cronista Gonzalo Garcia di Santa Maria citato anche dal Nasarre, si rappresentò alla presenza del sovrano in Saragoza. […] Don Tommaso Tamayo citato dallo stesso Antonio ne vide però manoscritte col canzoniere altre cose anche in versi ai re cattolici, fra’ quali potè trovarsi il componimento mentovato dal Nasarre, ma da niuno, eccetto che dal Lampillas, si parla di diversi componimenti drammatici composti dall’Encina .

345. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 697-702

., nella quale l’haviso d’una altra impertinenza di Flaminio, pure qui gliel’acenno, acciò anche questa la possa scrivere. […] Anche sta il fatto che mentre il nome di Eularia sarebbe, nei comici conosciuti del xvi, xvii e xviii secolo, una rarità qual nome di battesimo, diverrebbe assai comune qual nome di teatro. Bernardino Coris, è anche citato dal Bertolotti fra i comici che abitavano il 1658 in Roma, nel distretto della Parrocchia di S.

346. (1783) Discorso storico-critico da servire di lume alla Storia critica de’ teatri « DISCORSO STORICO-CRITICO. — ARTICOLO XIII. » pp. 182-206

Anche queste cose credè l’Apologista, che fossero rappresentazioni teatrali strepitose desiderate non meno dalla Plebe, che da’ Cavalieri Romani in vece de’ buoni Drammi; nel che prende ancora un bel granchio. […]anche lo strepito che questo Popolo faceva in Teatro, è argomento di mal gusto. […] Sovvenitevi che il minor numero, che in questi si radunava, era di ventidue a trenta mila, e talora ascendeva a quaranta mila, ed anche ad ottanta mila persone. […] Tutto questo, non so perchè (certamente per qualche motivo apologetico), è dispiaciuto all’Apologista, il quale nè anche so con qual connessione d’idee vi si oppone con dire: “Non è possibile, che in quella Corte l’amore fosse tutto Platonico”. […] Luigi XIV. n’ebbe una non leggiera per Maria Mancini Nipote del Cardinal Mazzarini, e fu anche tentato di sposarla, benchè di poi si vincesse.

347. (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro I. — Capo VI. Continuazione del Teatro Greco. » pp. 82-108

Racine, che da tal commedia ha cavato i suoi Plaideurs, non ha potuto seguirlo passo passo; né anche ha potuto valersi della piacevolezza che risulta dal processo allegorico, né introdurvi il cane accusatore, e ’l cane difensore, che appartiene unicamente alla commedia antica. […] Anche M. de Marmontel ha interloquito su di ciò, ridendosi di madama Dacier che avea encomiato Aristofane. […] Epicarmo filosofo siciliano che fioriva a tempi di Gerone il vecchio nel V Secolo prima dell’era volgare, non solo fa eccellente nello scivere commedie, ma ne fa anche il primo autore, come dottamente pruova il Quadrio tom. […] Gli ambasciadori di Atene rimpatriatasi dopo aver soggiornato dodici anni nella corte del re di Persia, e Lamaco, generale della Repubblica nella guerra del Peloponneso, sono anche qui posti in iscena e sberleffati. […] Fralle altre cose rare vi si trova paragonato con somma finezza di giudizio Aristofane a Catilina e a Narciso, e antiposto Lucano a Virgilio, il quale anche graziosamente viene accusato dal signor Marmontel di aver comparato Turno a un asino, comparazione che non rinviensi affatto presso il poeta latino.

348. (1790) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome VI « LIBRO X ed ultimo. Teatro Italiano del secolo XVIII — CAPO III. Melodrammi. » pp. 254-292

V’è, gli dice Publio, chi lacera anche il tuo nome; e Tito:   E che perciò? […] Anche l’Attilio Regolo (afferma lo stesso erudito esgesuita) venne da’ Francesi. […] La Clemenza di Tito nulla perderebbe quando anche ne fusse un’ esatta imitazione. […] Ed ecco in qual guisa i grand’ingegni anche con argomenti già maneggiati diventano originali. […] Ma nè anche le seducenti bellezze di quella musica e di quella poesia, nè quelle apparenze incantatrici ma posticce, poterono supplire all’interesse ed al calore che produce la sola verità nell’opera istorica non guasta da’ musici e da’ ballerini.

349. (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo primo — Capitolo terzo »

Aggiunse a questa maggior pompa e magnificenza San Vitaliano, istituendo un coro di mutici romani, che italiani furono detti dall’istitutore loro, come fece anche Leone Secondo, e San Damaso spagnuolo, a cui di molto fu debitrice a’ suoi tempi la musica. […] Fu dunque necessario trovar la maniera di significar non solo la differenza del tono, ma anche la durazione dei tempo in una nota rispetto all’altra, e ciò si fece colla diversa figura, che si diè ad esse note, la quale segnava il loro rispettivo valore; dal che ebbero origine la massima, la lunga, la breve, la semibreve, e la minima. […] Alla dimenticanza de’ veri principi di questa, tenne dietro anche quella della morale. […] Ma ripullularono esse di nuovo col medesimo carattere di stravaganza e d’assurdità anche ne’ più colti secoli e in quelle nazioni altresì che si distinguevano nelle utili cognizioni, ed ottimo gusto. […] Molti tomi ne scrisse anche il Calderon poeta drammatico, cui l’Europa non avrebbe forse avuto l’eguale se la regolarità corrispondesse in lui alla invenzione, la delicatezza all’intreccio, la sensatezza del gusto alla forza e fecondità dei caratteri.

350. (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro III — Capo IV. Teatro Italiano nel Secolo XVIII » pp. 316-354

Egli né anche mostrò di sapere, che del Cresfonte di Euripide non é a noi rimasto altro che il nome, e qualche frammento, e un argomento secco nelle favole d’Igino. […] L’armonia poetica non regna ne’ suoi versi che a salti, per così dire, e spesso inopportunamente; ma l’azione viva e lo spettacolo di alcuni colpi forse anche troppo teatrali hanno sostenute le tragedie del P.  […] Anche l’Attilio Regolo (afferma il medesimo italiano) ha ricavato da’ francesi. […] I grand’ingegni anche imitando diventano originali224. […] Speriamo per tanto, che il nostro Piccini chiamato l’anno scorso a Parigi voglia colla bella musica italiana cagionare alla fin fine una totale rivoluzione nel sensorio di que’ mal organizzati gaulesi che ridicolosamente contendono di preminenza anche in quest’arte cogl’italiani.

351. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » p. 250

Anche la celebre Piissimi fu nota col nome di Vittoria ; che fu però il suo nome di battesimo : in teatro ebbe quello di Fioretta.

352. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » p. 329

Anche alle feste degli sponsali del principe elettore Federico Augusto coll’arciduchessa Maria Giuseppa d’Austria, fu la Sala d’equitazione trasformata da Poisson in bazar, e i comici italiani furon distribuiti nelle varie baracche, parte come venditori, parte come marionette, sotto la direzione musicale del Ristori.

353. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » p. 330

Nell’elenco della Compagnia Dorati era anche un’Annetta Bellotti che non saprei dire se fosse figliuola o sorella di lui, e che trovo poi nel 1831 in Compagnia di Domenico Verzura.

354. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 560-561

Accanto alle commedie del Goldoni e del Nota figuravan sempre come contrapposto i drammi lacrimosi del Federici quando non erano l’Incendio di Troja e la Navigazione di Enea del Chiari, o La Grotta del Misfatto del Signori, o La Vendetta d’Apollo c Diana dell’Avelloni, per dir de’ meno peggio : nè anche mi par bene stabilito se il pubblico più volentieri accorresse a veder questi che a sentir quelle.

355. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 656-657

E continua a dire il Bartoli che « oltre al recitar bene la tragedia, ella esprimeva anche a maraviglia le parti famigliari e le affaticate nelle commedie.

356. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [E-F]. I COMICI ITALIANI — article » p. 942

Ma alla fine, dovè anche lasciar Bologna, e cercar altrove un sostentamento a sè e a’suoi figli Camillo e Gertrude.

357. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [G]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 1014-1015

Lo vediam padre nobile e tiranno assoluto, il ’24, nella Reale Compagnia Sarda, nella quale restò poi anche il ’25 a vicenda col Boccomini.

358. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [G]. I COMICI ITALIANI — article » p. 1043

Dalla mia collezione d’ autografi traggo anche la seguente : Ill.

359. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 61

Nè solo come artista e maestra va ricordata la Malfatti, ma anche come cittadina.

360. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 255-256

Fu bizzarro e stravagante, e negli ultimi anni anche avaro.

361. (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome III « STORIA DE’ TEATRI. LIBRO SECONDO — CAPO IV. Ultima epoca della Drammatica nel finir della Repubblica, e sotto i primi Imperadori.  » pp. 245-317

Un’altra Medea prese anche a scrivere Marco Anneo Lucano che lasciò imperfetta. […] Cicerone, Tacito, Plinio anche evidentemente discordano dal sentir del riputato Piemontese signor Denina. […] Sublime è anche la risposta di Tieste nell’atto V allorchè Atreo insulta al di lui dolore: Atr. […] Al contrario; fin quì essa nè anche può dirsi incominciata. […] Vedasene anche Seneca nell’epistola 100.

362. (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VIII « STORIA CRITICA DE’ TEATRI ANTICHI E MODERNI. TOMO VIII. LIBRO VIII. Teatri d’oltramonti nel secolo XVIII. — CAPO I. Teatro Francese Tragico. » pp. 4-111

La Chapelle compose anche una Cleopatra non migliore della sua Merope. […] La Zaira piacque anche in Inghilterra quando vi si rappresentò tradotta da Hille. […] Io voglio Anche di più : forzar ti vò ad amarmi. […] Quel suono continuava anche nell’intervallo dall’atto IV al V. […] Loredano profferisce, che quando anche potesse discolparsi de’ suoi progetti, non sarebbe meno reo di aver contravvenuto alla legge.

363. (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome I « LIBRO PRIMO — CAPO VI. Teatro Greco. » pp. 66-74

Cherilo l’ateniese che fiorì nel l’olimpiade LXIV, avea trovata la maschera ed abolita la feccia, di cui prima tingevansi gli attoria, e Frinico accomodò quest’invenzione anche alle parti di donne. […] Fu egli figliuolo di Poliframmone o di Minia o di Corocle, secondo Suida, e fu padre di un altro poeta tragico chiamato anche Poliframmone.

364. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — (Sabato 7 giugno 1659).(Sabato 28 giugno 1659). » pp. 420-423

Anche la Bianchi doveva essere esperta del canto, come si rileva dalla seguente terzina caudata di un sonetto indirizzatole da Giuliano Rossi, quand’ Ella fu a recitare a Genova, probabilmente nel 1634. […] del 1 marzo 1888), il quale cita anche in appoggio il Baillet quasi contemporaneo di lei.

365. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 175-178

E lagnanze gli mosse contro anche la Fiorillo (Beatrice), come si vede dalla lettera del '51 pubblicata al suo nome (vol. I, pag. 929), per le solite gelosie di mestiere, e convenienze, e invidie suscitate non sappiam bene se dalla stessa Fiorillo, o dalla moglie del Napolioni, che ci sembra poter identificare per Argentina, come quella che insieme a lui assalse Beatrice con dispetti di ogni maniera (V. anche Fiorillo Giovan Battista).

366. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 556-560

O essa, ignara pur anco dell’esistenza dell’attor Tabarini, fu la caricatura di Francesco Tabarin, contemporaneo di Salomon, parigino, e marito di una Francesca Coulignard (per l’appunto anche la moglie di Tabarino, maschera, si chiamava Franceschina) ? […]anche a ciò si potrebbe rispondere.

367. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » p. 608

Morto Vizentini, il celebre Thomasin del Teatro italiano, Catolini tentò di sostituirlo, riapparendo la sera dell’8 ottobre 1739 nella parte di Arlecchino Hulla ; ma anche ’sta volta fu poco più che tollerato, e dove cedere il posto ad Antonio Costantini, figlio natural di Costantino Costantini, il rinomato Gradelino.

368. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » p. 609

Il che potrebbe star a provare quanto la Catrolli tenesse, forse anche troppo, alla sua dignità artistica, a quelle benedette convenienze teatrali che furon sempre la disperazione del povero Goldoni.

369. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 676-677

Ivi, 1873, I, 163) che la Marta Colleoni si trovava il 1796 a Modena al Teatro Rangoni, e che, appoggiata anche dal General Rusca, chiese alla Municipalità il permesso di far delle Tombole, onde risarcirsi della perdita fatta di modenesi L. 7255, perchè interveniva al Teatro pochissima gente.

370. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » p. 724

E la ribellione di Cintio alla ritenuta di dieci dobble che erano un debito della moglie, starebbe forse a provare che i coniugi vivevano separati non solo di corpo, ma anche di anima ?

371. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [E-F]. I COMICI ITALIANI — article » p. 858

Anche s’è vista in Dresda [V.

372. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 74

Il fratello Alessandro fu comico anch'esso, e anche capocomico solo e in società.

373. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 286

Sposatasi il '73 a Giuseppe Pietriboni, ne fu anche la prima attrice assoluta, sino al dì della sua morte, avvenuta a Torino per carcinoma il 21 febbraio del '92 ; e in codesti diciannove anni fu l’anima della Compagnia, nella quale recò tanto di bontà, di grazia, di gentilezza, che non vi fu, credo, compagno d’ arte che a lei non fosse come me affezionato e devoto, e come me non piangesse la sua morte sì come quella di una buona amica, di una sorella.

374. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 392

Forse, quando abbandonò la Compagnia Berti per recarsi a Firenze, abbandonò anche le scene per diventare esclusivamente impresario.

375. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 568-569

Ancora due anni, e questa Compagnia che s’è conquistato il posto primo tra le prime, non solo per le parti che la compongono, ma anche, e più, per la bella armonia dell’ assieme, si sfascierà tutta per dare nuove missioni da compiere, nuovi ideali da tradurre in fatto, o nuove speranze di lucro.

376. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — Venezia il 31 10bre 1837.E il 14 novembre : » pp. 389-402

Essendo lui morto nell’autunno del ’28 a Verona, e lei avendo terminato la scrittura col carnevale del ’29, si recò, in compagnia della madre, a Vicenza, per sostener le parti di prima attrice in quella filodrammatica…. che lasciò dopo un anno per formare una compagnietta, della quale essa era, si capisce, direttrice, prima attrice, matatrice, e…. si può capire anche questo, infelice ! […] A dare un’idea del valore artistico della Bettini, e del come e quanto ella fosse apprezzata da’compagni di arte ; e anche a mostrare dell’arte le condizioni a quel tempo, metto qui brani di lettere ordinati cronologicamente, e gentilmente trascritti dall’egregio Antonio Fiacchi, geniale scrittore di critica teatrale ; non togliendo, nè aggiungendo parole a quelle da lui messe per legare chiaramente e opportunamente l’una lettera all’altra. […] Aspetterò anche due buoni mesi prima di prendere impegni per il teatro Valle pel 1842 perchè mi preme e desidero sommamente di combinare con quel capocomico che ella anderà…. […] Anche Mascherpa ha sentito dire che il matrimonio è andato in emaus e canta da Livorno (22 marzo ’42) il solito ritornello. […] Traggo anche dall’articolo il seguente sonetto del Belli (1835), pubblicato dal Fiacchi la prima volta, e non più riprodotto : ER PADRE E LA FIJJA Si è stata una commedia troppo corta, ma è stata una commedia accussi bella, ch’io pe’ ssentilla ar monno un antra vorta me ce farebbe strascinà in barella.

377. (1798) Addizioni alla Storia critica de’ teatri antichi et moderni « PARTE II — LIBRO X ed ultimo » pp. 161-344

Anche Ormusse esce a dare un ordine, e si ritira, poi esce di nuovo, e ne dà un altro. […] Dicesi anche in tal discorso che i Greci ciò dimostrarono con esempi e con precetti, e nè anche questo a me sembra vero. […] L’amor dell’arte lo rende rigido censore di se stesso e meritevole anche per ciò di particolar lode. […] Nella prima scena vi è un altro ben anche finale La comprerò col sangue mio ben anche. […] Terza scena terzo ben anche finale.

378. (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome V « LIBRO VII. Teatro Francese ne’ secoli XVII e XVIII — CAPO III. Stato della Commedia Francese prima e dopo di Moliere. » pp. 36-58

Il Tartuffo stesso fu preceduto dal Bernagasso degl’ Italiani, come attestò anche il Baile17. […] Ora se gl’ Italiani ebbero il Bernagasso che rappresentarono anche in Francia, se ebbero eziandio l’Ipocrito del Ronzio e dell’Aretino, non comprendo come l’erudito sig. […] La poca felicità notata da’ critici nello scioglimento delle sue favole; qualche passo dato talvolta oltre il verisimile per far ridere; alcuna espressione barbara, forzata, o nuova nella lingua, di che fu ripreso da Fénélon, La Bruyere e Baile; molte composizioni scritte per necessità con troppa fretta; la mancanza di vivacità che pretesero osservarvi alcuni Inglesi che ne copiarono qualche favola alterandola e guastandola a lor modo; tutte queste cose, dico, quando anche gli venissero con ogni giustizia imputate, dimostrerebbero in lui l’ uomo. […] Dicasi pur anche alcuna cosa delle commedie di Quinault scritte nel fiorir di Moliere. […] Egli in ciò s’ ingannò, come anche nel credere sì buona cotal favola.

379. (1788) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome III « LIBRO IV — CAPO V. Primi passi del dramma musicale. » pp. 295-309

Quindi s’introdusse nelle profane, cantandosi i cori delle tragedie e delle pastorali, ed anche i tramezzi delle commedie non meno in versi che in prosa. […] L’Arianna posta in musica da Claudio Monteverde si cantò nel matrimonio del principe di Mantova colla Infanta di Savoja, e nel 1608 uscì alla luce anche in Firenze. […] Ne incresce che tra’ nominati critici dell’opera vada a mettersi da se stesso anche il chiar. […] Barbara, stupida e quasi sacrilega temerità (aggiugne) sarebbe quella di un pittore anche eccellente che a i divini contorni dell’Ercole di Glicone o della Venere di Cleomene volesse aggiugnere il maggior verisimile del natural colorito.

380. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 364-382

E la risoluzione, infatti, fu presa irrevocabilmente, e la Ristori si diede attorno con tutti i mezzi che le offrivan la sua grandezza artistica e il suo nuovo stato per « rivendicare all’estero — com’ella dice — il nostro valore artistico, mostrando che anche in ciò la nostra non era terra dei morti. […] Ella muove al pianto, anche quando non la si comprende, con l’espressione della sua faccia, e la melodia del suo organo di fisarmonica…. […] Naturalmente i grandi entusiasmi ebbero anche il loro rovescio, e Lemercier De Neuville nelle sue Figures du temps (Paris, Bourdilliat, 1861), non ebbe, specie per la recitazione in francese della Beatrice di Legouvé, parole di soverchia tenerezza per la nostra eroina : ma l’entusiasmo si mantenne alto, nonostante i tentativi di reazione dell’anno dopo, e quel primo battesimo di Parigi fu anche, s’è già detto, il primo passo del lungo e glorioso cammino della Ristori, chè di là il suo nome echeggiò in ogni parte più riposta del mondo.

381. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 420-431

A evitare conflitti o semplici malumori fra' due artisti, fu convenuta la seguente divisione di repertorio, da loro e dal direttore Domenico Righetti accettata e sottoscritta : Parti di spettanza del signor Rossi Parti di spettanza del signor Peracchi Caterina Howard Avviso alle mogli Cittadino di Gand Arturo Cola di Rienzo Bruno filatore Calunnia Bastardo di Carlo V Conte Hermann Battaglia di donne Clotilde di Valery Don Cesare di Bazan Duello al tempo di Richelieu Duchessa e Paggio È pazza Dramma in famiglia Francesca da Rimini (Lanciotto) Elemosina d’un napoleon d’oro Fornaretto Guanto e Ventaglio Foscari Innamorati Luisa Strozzi Mac Allan Maria Stuarda Maria Giovanna Marchese Ciabattino Presto o tardi Proscritto Ricco e povero Riccardo D'Harlington Ruy Blas Segreto Fortuna in prigione Signora di S.t Tropez Tutrice Stifelius Sorella del Cieco Tre passioni Mentre il Peracchi, come s’è visto al suo nome, scongiurava il Righetti perchè lo sciogliesse dal contratto, per non trovarsi con Ernesto Rossi che gli aveva mancato di fede, il Rossi in data 17 settembre 1851, scongiurava il Righetti allo stesso intento : ….. io ora vengo quasi ginocchioni a pregarti, a supplicarti per quanto hai di più sacro e caro su questa Terra, tanto pel mio interesse e per la mia quiete, quanto pel tuo riposo, a volere presentare questa lettera alla nobile Direzione, fare conoscere l’immensi danni che potrebbero avvenire tenendo due primi attori, non più amici fra loro, ma bensì accaniti nemici, il poco studio delle parti, le continue dispute, l’odio implacabile nel piacere più l’uno che l’altro, e forse, forse tante e tante altre dimostrazioni, che arrecherebbero anche l’intiero disgusto del Pubblico…. […] E più giù : Sarò docile, mansueto, e piuttosto che venir teco un’ altra volta in parole mi assoggetterò anche quando tu il credessi a fare il Trovarobe ; non posso più continuare, sono talmente arrabbiato, che mi trema la mano, la bile si converte in pianto, in pianto perchè non posso ora sfogarmi quanto desidera lo sdegno. […] Tornata la Compagnia in Italia, non ostante gli entusiasmi sollevati, non riuscì a revocar l’abolizione del regalo governativo di 25000 lire, e si sciolse ; e Rossi, dopo di aver fatto parte con alcune recite straordinarie della Compagnia Asti, pensò bene di tornare al Capocomicato, e scritturò Laura Bon, Celestina De-Martini, le Ferroni, madre e figlia, la Job, la figlia di Gaetano Gattinelli ; poi Raimondi, Benedetti, De-Martini, Cesare Rossi ; e la Compagnia, tranne pochi mutamenti d’anno in anno, andò avanti per quattro anni, recitando anche a Vienna, ove Rossi ebbe il più grande de' successi. […]Anche ebbi campo di ammirare profondamente la grandezza di Rossi come direttore sia nel Giulio Cesare, pur di Shakspeare, da lui novamente tradotto, in cui una sera fu Antonio, un’altra Bruto, sia nella Mandragola del Machiavelli, nella quale trovò effetti inattesi, meravigliosi, presentando in modo più che degno, attori men che mediocri.

382. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [G]. I COMICI ITALIANI — article » p. 978

A lui tributarono i contemporanei parole di encomio, come a colui che mostrò potersi avere applausi e concorso di pubblico anche con vecchio repertorio, purchè buono e rappresentato a dovere.

383. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [G]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 985-986

Dice il Beltrame Barbieri : Morì dieci anni sono il Capitan Rinoceronte nostro compagno, e gli trovammo un asprissimo cilicio in letto : e pur recitava ogni giorno : par veramente che contrasti cilicio e comedia : penitenza e trastullo ; mortificazione e giocondità ; ma non è strano a tutti chè molti sanno benissimo che l’uomo può star allegro e anche far penitenza de’ suoi peccati…… E il Padre Ottonelli in quella parte della sua Cristiana moderazione del Teatro (Firenze, Bonardi, 1652) che tratta delle Ammonizioni a’ Recitanti : Voglio aggiungere intorno al nominato Capitano Rinoceronte quel poco che da un prudente e dotto padre spirituale, e teologo della compagnia di Gesù mi fu detto in Fiorenza l’anno 1645 a’ 25 di giugno ; e fu questo.

384. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 180

S. riverentemente gl’espone ritrouarsi la Compagnia in stato da non poter così tosto andar fuori a proccacciarsi il uiuere, anzi douer star mesi, essendo, come è noto, inferma malamente la Corallina in Verona, e la figlia non poter lasciar la madre pericolante ; al che prima pendeua e pende il non uedersi comparire la Diana, ne sapersi, quando mai sia per uenire, perilche Cintio il Marito si protesta non uolere uscire fuori senza la moglie, essendosi già portato a Verona, doue è la Madre inferma ; oltre che partendo anche questa senza gl’anzidetti per le piazze prescritte, gli riuscirebbe di poco proffitto, essendo sempre auuezze a uedere, e sentire le più fiorite, e scielte Compagnie di Principi.

385. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — 1636, ai 5 di giugno. » p. 603

Era Lucilla, conosciuta anche sotto il nome di Rosalba, restata lungi dal marito, che seguiva la sua compagnia ; e sotto pretesto di penitenza erasi ritirata in una casa presso le Maddalene, ove però di nascosto riceveva visite, doni e cibi dal bel sergente, che la stimolava a lasciar per lui il buon comico marito.

386. (1764) Saggio sopra l’opera in musica « Saggio sopra l’opera in musica — Della maniera del cantare e del recitare »

Della maniera del cantare e del recitare [3.1] La buona composizion musica per altro, avutosi riguardo all’effetto che dee produrre, non è il tutto; questo dipende in gran parte anche dal modo con che ella viene eseguita da’ cantori. […] In tal modo potendo eseguire il più difficile, sarà anche più atta a meglio esprimere il meno, e potrà farIo con quella facilità che aggiugne tanto di grazia alle cose ch’essa accompagna. […] E se una melodia espressiva accompagnata da strumenti convenevoli avesse per base una bella poesia, e fosse dal cantore eseguita senza affettazione e animata con un gesto decente e nobile, la musica avria potere di accendere a voglia sua e di calmare le passioni; e si vedrebbe ai dì presenti rinnovare forse anche tra noi quegli medesimi effetti che cagionava anticamente, perché accompagnata appunto e fortificata dai medesimi sussidi della espressione, del conveniente accompagnamento, della energia dei versi, dell’azione e dell’arte del cantore.

387. (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome IV « STORIA DE’ TEATRI. CONTINUAZIONE del Teatro Latino e del Libro II — CAPO VII. Copia di Teatri per l’Impero: magnificenza e profusione eccessiva negli spettacoli sceneci. » pp. 38-55

Di moltissimi altri teatri rimangonci anche oggi gli avanzi nel rimanente dell’Italia. […] Ma l’istesso Alberti chiama teatro anche l’edificio che in Fidene rovinando schiacciò intorno a ventimila spettatori, stando Tiberio in Capri. […] I Semigreci della Magna Grecia Livio Andronico, Ennio, Pacuvio ed anche Nevio Campano, insegnarono loro ad amar le lettere e a coltivar la poesia drammatica.

388. (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VI « LIBRO VI. Storia drammatica del secolo XVII. — CAPO II. Pastorali Italiane del XVII secolo. » pp. 274-291

Anche circa lo stile la giusta critica non è sempre contenta della Filli, perchè oltre al raffinamento, diciam così, originario delle pastorali, si veggono in essa molti falsi brillanti ed alquante metafore ardite alla maniera Marinesca e Lopense. […] Ogni lode riscuote la Tancia graziosa e semplice commedia rusticale di Michelangelo Buonarroti il giovane pubblicata ne’ primi lustri del secolo anche per gl’intermedii accomodati all’argomento villesco. […] Filippo Finella anche in Napoli produsse nel 1625 e nel 1628 la Penelopea tragicommedia pastorale, e nel 1626 la Cintia.

389. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — Milano, 1°Aprile 1803. » pp. 318-327

Eran anche tra gli oggetti due ritratti del Belli a olio su tela, che per quante ricerche io abbia fatte, non mi fu dato rintracciare ; e figurava tra’suoi crediti un’obbligazione di Luigi Ve stri di L. 5754 in data 7 febbraio 1822. Ebbe anche il Belli-Blanes la malinconia di scrivere, ma fortunatamente per lui non quella di dare alle stampe. […] Dal ’98 al 1802 ebbe Compagnia in società con Giacomo Modena, e si trovò il ’99 in Napoli, allo scoppio della rivoluzione, nella quale, entrato il Cardinal Ruffo e alzato il patibolo pei congiurati, fu tra gli altri appiccato anche il Padre Giuseppe, domenicano,fratello del Belloni.

390. (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VI « LIBRO VI. Storia drammatica del secolo XVII. — CAPO VI. Teatri Materiali. » pp. 357-365

Il nominato autore dell’opuscolo del Teatro osserva che la bocca del palco scenico eccessivamente angusta e molto lontana dalla scalinata nuoce al vedere, là dove si avrebbe potuto far più larga e più vicina agli spettatori  e così parve anche a me allorchè vidi la prima volta quel gran teatro. […] Si attese poscia a spiegare tutte le pompe delle arti del disegno e della musica nell’opera  ma vi si neglessero le vere bellezze, la regolarità e la sublimità della poesia, e si avvili coll’introduzione degli eunuchi, che, sebbene sin dal XVI secolo contraevano matrimonii nelle Spagne, non aveano per anche profanate le scene.

391. (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome IV « LIBRO V. Teatri Oltramontani nel secolo XVI. — CAPO II. Spettacoli teatrali in Alemagna. » pp. 13-20

Anche Tommaso Naogeorgus nato in Straubinge nella Baviera l’anno 1511 e morto verso il 1578, il quale intendeva il greco ed avea tradotto varie opere di Plutarco, di Dione Crisostomo e del Sinesio, volle adoperare la scenica poesia per contese di religione. […] Paolo Rebhun curato di Oelsnitz anche compose un dramma spirituale sul fatto di Susanna intitolato la Casta Susanna in cinque atti lodevole per certa regolarità ed eleganza scritto in idioma Alemanno.

392. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article » pp. 187-190

Anzampamber Luigi, o Anzempamber, o Azampamber, o anche semplicemente Zampamber. […] Forse ci è sempre stato, e forse si aggira anche adesso nei botteghini dei teatri a controllare gli incassi, o freme sulle rupi di carta rimesse in onore dai moderni drammi.

393. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » pp. 426-430

Basti sapere che il matrimonio tra Colombina e Buffetto parve a questo argomento sufficiente per essere tramandato a’posteri in un Cicalamento (Fiorenza, Massi, 1646), che pare a me, e certo parrà anche al lettore, documento interessantissimo per la storia del nostro teatro di prosa. […] È vero che colà era anche la servetta ; ma nessuna avrebbe mai potuto competere col valore di Colombina.

394. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 87-90

L'invettiva di Fedra gittata a guisa d’uno schiaffo o d’un pugno di fango sul volto della rivale, ci rivela a un tratto tutta la potenza tragica dell’amore d’Adriana e ci fa anche presentire il terribile scioglimento del dramma. […] Perchè anche questo va pur notato.

395. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 288-292

le di Gambara) dalla signora Duchessa a una Comedia di Zani della Compagnia della Vittoria la quale si ritrova qui molti giorni sono, dove era anche il detto Card. […] Nè soltanto si mostrò valorosa nelle parti serie, ma anche in quelle di serva, ch'ella sostenne sotto il nome di Fioretta, e nella danza, esercitate con rara maestria, a testimonianza del conte Gio.

396. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 732-736

Anche nel noto ditirambo de'partigiani di Truffaldino lo Zannoni è favorevolmente ricordato assieme agli altri comici. […] Nel Codice Faustini N. 362 del Fondo Antonelli, conservato alla stessa Biblioteca, è ricordata dallo Zannoni anche una commedia : La Patria, recitata in Ferrara nel carnovale del 1747 dalla Compagnia Medebach, nella quale l’autore era attore del carattere di Brighella.

397. (1787) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome II « LIBRO II — CAPO IV. Ultima epoca della Drammatica nel finir della Repubblica, e sotto i primi Imperadori. » pp. 172-221

Un’ altra Medea prese anche a scrivere M. […] Ma ciò nè anche bastando all’augure, alia, dice, tentanda est via. […] ; e anche un’ altra del medesimo atto, nè molto da questa lontana, spiegata in altrettanti versi: Sylva jubatus qualis Armeniâ leo &c. […] Al contrario; fin quì essa nè anche può dirsi incominciata. […] Vedasene anche Seneca nell’ep. 100.

398. (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome V « STORIA DE’ TEATRI. LIBRO IV. — CAP. III. Teatri materiali. » pp. 132-135

Conobbero così bene e fondatamente per tutte le sue parti gl’Italiani la greca erudizione, che seppero allora mettere alla vista fin anche nel teatro materiale l’antico magistero.

399. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — Venetia, li 30 marzo 1671. » pp. 605-

Ha anche significato questo nostro sentimento al S.

400. (1783) Discorso storico-critico da servire di lume alla Storia critica de’ teatri « DISCORSO STORICO-CRITICO. — ARTICOLO XII. Confronto Apologetico della Opera Italiana, e della Commedia Spagnuola. » pp. 149-181

Cita egli in fine anche il Gravina. […] Avvertite però, che anche quì conchiudereste male. […] Non parve il canto nè anche a’ Riti Religiosi una inverisimilitudine. […] Dunque anche una imperfetta rappresentazione produce la illusione. […] Dunque anche una rappresentazione inverisimile può produrla.

401. (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro III — Capo VI. Teatro inglese, alemano, e spagnuolo del medesimo nostro secolo. » pp. 389-417

Dal 1745 fino agli ultimi giorni si é sempre rappresentata con sommo applauso Sigismonda e Tancredi, bellissima tragedia di Thompson, il cui argomento, tratto da una novella inserita nel pregiatissimo romanzo di Gil Blàs del sig. le Sage, é stato anche bene maneggiato in Francia da M.  […] La regina Elisabetta che l’amava, e che volle fin anche spirare con un concerto di musica, fece fare a quell’arte qualche progresso maggiore, prendendone in parte il gusto dall’Italia, dove fioriva. […] Corràl, che significa propriamente un cortile comune a varie famiglie plebee che vi hanno le loro picciole case, é il nome dato anche oggigiorno all’edificio, in cui rappresentano gli spettacoli scenici. […] In Barcellona, in Cartagena, nel Ferol si rappresenta ancora l’opera italiana; e in Bilbao suole anche talvolta cantarsi qualche nostra opera tradotta in castigliano. […] Il signor Weiss che avea già fatte alcune canzoni assai pregiate in Germania, volle anche scrivere molti componimenti teatrali, e dare al dramma tedesco un carattere particolare contenendoli tra quello degl’inglesi e quello de’ francesi, e prendendo da amendue il meglio.

402. (1783) Discorso storico-critico da servire di lume alla Storia critica de’ teatri « DISCORSO STORICO-CRITICO. — ARTICOLO VI. Tragici Spagnuoli, secondo il Signor Lampillas, negletti, o censurati a torto dal Signorelli. » pp. 43-68

Or chi gli terrà dietro, fosse anche un Lope? […] Vorreste replicare, che poteva aver fatte anche Commedie, e meritar questo titolo? […] Perchè però (mi stringe l’Apologista) non ne accennaste anche i pregi coll’istesso testimonio? […] E di là venne che Orazio consigliò che non si converta sulla Scena Progne in uccello e Cadmo in serpente, aggiungendone anche la ragione, Quodcunque ostendis mihi sic, incredulus odi. […] Non capisco però perchè per tal motivo si lagni anche del Signorelli, che nulla ha detto della bontà o malvagità de’ tragici protagonisti.

403. (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome IX « STORIA CRITICA DE’ TEATRI. Tomo IX. LIBRO IX. Continuazione de’ Teatri Oltramontani del XVIII secolo. — CAPO VI. Teatro Spagnuolo Comico e Tramezzi. » pp. 149-194

L’avvocato Nicolàs Fernandez de Moratin mentovato fra’ tragici si provò anche nel genere comico, e nel 1762 impresse la sua Petimetra, nella quale, ad onta di una buona versificazione, e di una lingua pura, e della natural vivacità e grazia dell’autore, riuscì debole nella dipintura di donna Geronima, e sforzato ne’ motteggi, e cadde ne’ medesimi difetti ch’egli aveva in altri ripresi. […] Sebastian y Latre si pubblicò anche una di lui riforma del Parecido en la corte, in cui procurò di conservare le unità, ma poche volte ritenne le grazie dell’originale. […] Lodevole fu il disegno dell’autore di esporre sulla scena alla pubblica derisione la ridicola vanità degli artigiani, i quali abbandonando il proprio mestiere sorgente della loro opulenza, sacrificano tutto per parer nobili, ed o si coprono di ridicolo, o cadono nelle ultime bassezze, e giungono anche ai delitti. […] Anche i caratteri abbisognano di maggior naturalezza ed energia, specialmente quelli di Rafa e di Pitanzos. […] Tali cose da me dette anche nella prima storia teatrale si tollerarono pazientemente dal La Cruz dal 1777 al 1782, mentre io pur dimorai in Madrid.

404. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 130-141

Quando un giornalista vuol gridare contro la meschinità della mise en scène, deve anche dire al pubblico : « tu pubblico asino e spilorcio, che dài tanti paoli all’ opera ; e voi accademie orecchiute che per l’opera date migliaja di scudi, date anche alla commedia i mezzi di decorare la scena. » Ma egli, il giornalista, comincia dall’ abonarsi con due crazie per recita, tante quante ne dà al decrotteur per pulirgli gli stivali ; e poi grida : arte, arte !  […] Mi è poi di grandissima compiacenza l’entrare seco Lei in tali rapporti, che mi procureranno il piacere di conoscer La personalmente, e di riconoscere in pari tempo il di Lei merito anche in fatto di pubblico insegnamento. […] Leone Fortis delineò l’uomo politico nel Capitan cortese del 12 aprile '96 con queste parole : Fu tutto di un pezzo : repubblicano sin dalla prima giovinezza, fiero nemico così dell’ oppressione straniera, come di qualunque arroganza anche tribunizia che mirasse ad imporsi, sia con la dittatura della piazza, sia con quella della Reggia.

405. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article » p. 14

 » Ludovico Gonzaga, vescovo eletto di Mantova, zio del Marchese, e quanto lui appassionatissimo pel teatro, desiderando nel 1488 celebrare il Corpus Domini con una rappresentazione, si rivolgeva il 28 maggio a Cristoforo Arrivabene per avere Zaffarano, il quale, anche se non voleva lui « fare demonstratione sive representation veruna nel corpo di Christo, doveva almeno rinvenire ale, cavigliare, barbe, diademe et lo ferro che tene Christo in alto, più le parole, qual dicono li angeli et propheti et si pur non potesse servirne delle robe, saltem ne favorisca delle parole ; » e in una prima festa drammatica data nel 1501, nel suo reggimento di Gazzuolo, si valse dell’Albergati per gli addobbi teatrali.

406. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article » p. 17

La commedia piacque bastantemente ; e mio padre che rappresentava la parte di un uomo flemmatico, diverti l’uditorio e fu anche applaudito ; ma, lo ripeto, egli era malaticcio ; e, benchè si vedesse in lui l’avanzo di un grande artista, io mi accorsi che non era più in caso di sostenere un posto principale al Teatro de’Fiorentini, e fin d’allora pensai di farlo ritirar dal teatro e procurargli una vita tranquilla in famiglia.

407. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article » pp. 185-186

Dal che appare evidente che le due Compagnie alternavano le loro rappresentazioni…. nè di prosa soltanto, ma anche di giuochi acrobatici, o di piccoli balli (en considération des commedies et saults qu’ils font journellement devant Sa Majesté.

408. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article » pp. 213-214

Fu con questa a Madrid e a Barcellona, ove rappresentò ne’Rantzau la parte del primo attore Gianni (l’Emanuel aveva scelto quella del vecchio Fiorenzo) ; e tanto egregiamente vi riuscì, che al domani, la stampa tutta si credè in dovere di unire a’nomi di Emanuel e di Zacconi, anche quello dell’Arrighi.

409. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » p. 343

Al che non fu il prete nè umiliato, nè confuso ; anzi tanto imbestiali contro il querelante che non solo lo minacciò di morte, ma tentò anche di mandare ad effetto il suo triste proposito, servendosi di due sicarj, due svizzeri, i quali alle sette di sera lo aspettarono, appostati presso la sua casa ; e l’insultarono, e miser mano alla spada…. alla presenza del signor Gazotti che osservava il tutto dalla bottega vicina di un merciajo.

410. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » p. 549

Ma anche là finì presto la cuccagna, e, su per giù com’oggi, qualche buona piazza per una data stagione faceva le spese di tutto l’anno.

411. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » p. 664

Fra i documenti che concernono il Cimadori abbiamo anche una sua polizza di debito in data 28 aprile 1677 verso Don Alfonso d’Este per doppie n.° sei da restituirgli a suo beneplacito : ed è firmata io Gio.

412. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [D]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 797-798

Nè a quelle delusioni andaron tuttavia disgiunte le più grandi soddisfazioni d’artista : chè cimentatosi anche nell’ardua prova delle interpretazioni shakspeariane ne uscì trionfante, sì per la intelligenza, come per la recitazione caldissima.

413. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [G]. I COMICI ITALIANI — article » p. 992

Egli avea frequentate tutte le condizioni sociali e, di quella signorile, ne osservava le forme nel trattare i suoi compagni…… Molto logicamente il Suner, toccando della catastrofe e dei punti che la mossero, ha richiami al maestro Luigi Bellotti-Bon, del quale se il Garzes imitò molti atteggiamenti della vita, come la vanità, la sontuosità, la prodigalità, volle anche imitare la morte con un colpo di rivoltella al cuore.

414. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 14

Gaspare Lavaggi fu anche uno de'più eleganti attori della nostra scena di prosa, e se ne compiaceva.

415. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 321-322

Fu anche inventore di fuochi artificiali, che fece più volte per uso della Compagnia.

416. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 405-406

Riaperte le porte della scena al nostro Goldoni anche alcuni moderni scrittori presero ad imitarlo, ed il personaggio della servetta tornò ad essere importante, e necessario ; ma non si trovava più chi sapesse con disinvoltura, con brio, con grazia, e colla necessaria finezza rappresentarlo.

417. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 474-476

La bocca piccina e le labbra di quel cinabro che non si comprerà mai neppure a Parigi, carnose e mollemente curve, s’aprivano appena anche nell’impeto dell’esclamazione, quasi gelose custodi dello smalto, meravigliosamente bianco, della dentatura.

418. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 676-677

Un terzo infine ci apprende come egli usasse alzare il gomito, entrando in tale stato di aberrazione da compiere inconsciente anche un delitto.

419. (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome III « STORIA DE’ TEATRI. LIBRO SECONDO — CAPO III. Teatro Latino intorno alla seconda Guerra Punica. » pp. 129-244

Galzarono allora con particolar lode il coturno Marco Pacuvio, Lucio Accio ovvero Azzio, Cajo Tizio, e secondo alcuni anche il satirico di Sessa Cajo Lucilio. […] Pacuvio al pari di Ennio coltivò anche la poesia satirica prima di Lucilio, benchè non ne rimangano frammenti. […] La seconda volta si rappresentò anche imperfettamente ne’ giuochi funebri di L. […] Vedi anche il Dizionario Critico di Pietro Bayle Nota II art. […] Vedi anche l’Epistola a Pisoni v. 386.

420. (1787) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome II « LIBRO II — CAPO III. Teatro Latino intorno alla seconda guerræ Punica. » pp. 91-171

Calzarono allora con particolar lode il coturno Marco Pacuvio, Lucio Accio ovvero Azzio, Cajo Tizio, e secondo alcuni anche il Sessano satirico Cajo Lucilio. […] Bayle però avverte che oltre alla diligenza del Douza essi aveano bisogno di essere anche rischiarati da qualche altro dotto comentatore. […] La seconda volta si rappresentò anche imperfettamente ne’ giuochi funebri di L. […] Vedi anche il Dizionario Critico di Pietro Bayle Nota B art. […] V. anche l’Epist. a’ Pisoni v. 386.

421. (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VI « LIBRO V. Teatri Oltramontani nel secolo XVI. — CAPO II. Spettacoli teatrali in Alemagna. » pp. 77-87

Anche Tommaso Naogeorgus nato in Straubinge nella Baviera l’anno 1511 e morto verso il 1578, il quale intendeva il greco, ed avea tradotte varie opere di Plutarco, di Dione Crisostomo e del Sinesio, volle adoperare in contese di religione la scenica poesia. […] Paolo Rebhun curato di Oelsnitz anche compose un dramma spirituale sul fatto di Susanna intitolato la Casta Susanna in cinque atti lodevole per certa regolarità ed eleganza scritto in idioma alemanno.

422. (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome IV « NOTE DI D. CARLO VESPASIANO. » pp. 301-306

Avrebbe certamente quel bibliotecario parlato con maggior circospezione, se si fosse anche ricordato di ciò che si narra da tanti scrittori (V. il P. […] Il medesimo anche si dice che fatto avesse Ario Barbosa (V.

423. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [D]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 774-779

Questo intanto starebbe a provare come il Domeniconi sapesse anche essere, quando voleva, attore castigato : e sappiamo che Gio. […] Recitando egli a Pistoia l’estate del ’33 in società con Ferdinando Pelzet, fu pubblicato un opuscoletto di versi e prose, da cui trascelgo la seguente epigrafe, un po’ duretta se vogliamo, in onore di lui : i circhi, i ludi, i teatri in età feroci l’abbondanza della forza esaurivano in tempi codardi il sibaritico ozio molcevano in secoli emergenti dall’orror delle tenebre vita di contradizione mostravano oggi sono riepilogo di tutti gli errori dei tempi allora, ed ora a quei che si porgeano spettacolo del popolo plausi secondo natura de’tempi sinceri ma come noi, l’età future non danneranno dell’età volte la manifestazione di falsa vita, quando sapranno che prorompevamo in solenni encomii per te O LUIGI DOMENICONI che coll’eloquente gesto, colla parola informata da tutte gradazioni del sentimento incomparabilmente a mostrarci l’uomo emulo de’ più celebri scrittori svolgevi l’idee eterne del vero Lo spirito analitico, la coscienza ch’egli metteva in una parte, sapeva mettere anche nelle cose del capocomicato.

424. (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi [3e éd.]. Tomo X, parte 2 pp. 2-245

Ma in tutte le favole inglesi spagnuole ed anche francesi prima del XVII secolo si osserva la medesima legge. […] Si apre anche a Confucio il petto, ed anche il suo cuore puzza benchè meno degli altri, e stuzzicando un poco più esala maggior puzzo : ambizione, ipocrisia, tirannia mascherata di filantropia, ragione sreligionata ; dunque impostore anche il filosofo Cinese. […] Parte Lucrezina ed anche Ciuffini. […] Si conchiudono le nozze anche con Agostino che le assegna seimila scudi in dote. […] Anche questo teatro nel secolo innoltrato si abbellì e si miglforè nelle seale e ne’corridoi.

425. (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome I « LIBRO PRIMO — CAPO VIII. Teatro di Sofocle. » pp. 104-133

Scrisse centodiciassette o centotrenta ed anche più tragedie, delle quali venti furono coronate; ma non ne sono a noi pervenute che sette, cioè Ajace, le Trachinie, Antigone, Elettra, Edipo re, Filottete, Edipo Coloneo, le quali dovunque fioriscono gli ottimi studii, divengono esemplari de’ più peregrini ingegni. […] Ognuno può osservare nelle aringhe de’ Greci oratori con quali forti ingiurie l’uno contro l’altro essi si scagliassero nel Pritaneo a’ tempi di Filippo, di Alessandro ed anche di Cassandro. […] E ciò ne dimostra che certo sublime idropico e romanzesco, e che io chiamo di convenzione teatrale, perderebbe affatto il credito anche sulle moderne scene a fronte delle patetiche situazioni naturali, purchè vi fossero introdotte con garbo da un ingegno sagace che sapesse renderle, sulle vestigia di Sofocle, tragiche e grandi. […] Forse nè anche le compagnie de’ Comici Latini eccedevano il numero di tre, almeno in tempo di Marziale, giacchè egli nel sesto epigramma del 6 libro diceva a Luperoo, Comoedi tres sunt, sed amat tua Palla, Luperce, Quatuor. […] Anche Euripide compose un’ Antigone, della quale si sono conservati alcuni pochi versi.

426. (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome IV « PROLUSIONE ALLE LEZIONI DI POESIA RAPPRESENTATIVA DEL PROFESSORE PIETRO NAPOLI-SIGNORELLI. » pp. 203-226

I quali nel pronunciarsi con certa cantilena e con espressivo atteggiamento diedero la vita anche alla pronunziazione, che è la prima musica della natura, e poi alla musica stessa artificiale; da che l’uomo solingo posto in mezzo alla silenziosa amenità della campagna sentesi sensibilmente invitato e rapito a mandar fuori di se i versi e a modular la propria voce per incantar dolcemente i sensi di chi l’ascolta; prendendone l’esempio dal concorde suono del grato mormorar de’ ruscelli, del susurrar dell’aure leggiere, del frascheggiar de’ teneri frondosi virgulti, e del lieve aleggiare e del gorgheggiar soave de’ canori augelletti. Ma que’ versi profferiti o cantati altro alla fin fine non sono se non suono vano di parole incatenate e misurate, che sin dall’infanzia delle società si coltivarono anche da’ materiali Lapponi, da’ Negri, Indiani, Messicani, Irochesi, Caraibi ed Uroni. […] Voi avete altresì un Teatro Patriotico protetto e secondato dal medesimo saggio Governo, pregio anche peculiare della vostra città, che pur si desidera nel resto dell’Italia. […] Ignorate che ne’ tempi bassi, quando essi gemevano solto il ferreo giogo del più umiliante dispotismo, essa diede loro fin anche il grand’ esempio di vendicarsi in libertà?

427. (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome IX « STORIA CRITICA DE’ TEATRI. Tomo IX. LIBRO IX. Continuazione de’ Teatri Oltramontani del XVIII secolo. — CAPO VIII. Teatri materiali. » pp. 213-236

Sussistono quelli di Cadice e di Lisbona, e sento anche che in questa capitale del Portogallo nel 1793 siesi costruito un nuovo teatro aperto alle rappresentazioni dopo lo sgravamento della principessa del Brasile seguito nel mese di maggio. […] Circonda la fascia superiore di tale scalinata un corridojo oscuro che anche si riempie di spettatori, ed a livello del primo scaglione inferiore havvi un altro corridojo, nel quale v’è gente in parte seduta in una fila di panche chiamata barandilla (ringhiera) ed in parte all’erta. […] Aggiugne che anche i meno affezionati alle commedie saben (sanno) ciò che ignora il Signorelli; e questo saben si ripete ben sei volte. […] Vincenzo avesse detto ciò nel tempo che io ancora dimorava in Madrid, gli avrei mostrato facilmente che s’ingannava anche in questo, e che la voce Chamberga potè forse usarsi in proposito di detta Guardia; ma il cappello slacciato, rotondo, e non à tres picos, era stato adoperato dagli Spagnuoli ancor prima dell’epoca di Carlo II.

428. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — Di Venezia, 21 marzo 1620.Venezia, 16 di giugno 1618. » pp. 513-520

Nè solamente pel '77 non abbiam prove della sua presenza nella Compagnia de' Gelosi ; ma nè anche per gli anni successivi. […] Infatti, richiesta la Compagnia dal Duca, Don Giovanni scrive alla Duchessa (Venezia, 2 aprile 1618) che pensando potesse essere la venuta della sua Compagnia anche di suo gusto, le ha spedito ordine di voltar subito strada (era diretta a Genova), e recarsi a Mantova. […] S. alla libera vedendo in quel che consiste e da quel che depende la loro risoluzione, non ho saputo, ne anche voluto (per dire il vero) fargli forza, perchè come povero Cav. […] Non voglio anche tacere a V.

429. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » pp. -306

Che la Battaglia fosse superiore nelle grandi parti di tragedia pare fuor di dubbio ; ma pare anche fuor di dubbio che le parole del Sacchi fossero esagerate, tanto più, aggiunge il Gozzi, che il Sacchi era già internamente determinato di scritturare la Ricci, prima di chiedere il consiglio di lui….

430. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » pp. 446-447

La dedica non è del Biancolelli, ma di Petronio Ruinetti, che par l’editore, il quale fa anche precedere all’opera una lettera dedicatoria al detto Facini.

431. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » p. 652

.), anche viene, col concorso del D’Ancona e del Sanudo, a parlar distesamente del Cherea, avvalorando le sue parole di molti e importanti documenti.

432. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » p. 691

Ebbe fra’suoi scritturati anche Luigi Taddei.

433. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 709-710

E giacchè siam sulla via delle ipotesi, anche potrebb’essere la Gabbrielli quella Ippolita, a cui è dedicato il sonetto dialettale, di cui il Bartoli non riferisce per pudore alcune parti, e la stessa per la quale lasciò il Costantini la patria.

434. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [E-F]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 936-937

Recitò anche, ammiratissimo sempre, altre parti a viso scoperto e in commedie studiate.

435. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 418

Bartoli, che aveva la fregola del sonetto, ne dedicò uno anche a lui, quando si ritirò dalle scene.

436. (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome III « STORIA DE’ TEATRI. LIBRO SECONDO — CAPO PRIMO. Antichità Etrusche fondamento dell Romane. » pp. 4-14

Ogni riconoscenza ed applauso esigono dalla grata posterità le utili fatiche del Muratori, del Maffei, del Gori, del Guarnacci, del Passeri, dell’Accademia di Cortona ed anche del Dempstero, i quali sparsero da non gran tempo non picciola luce sulle antichità Etrusche. […] Ed il chiarissimo Tiraboschi saviamente oppone, che anche sotto il dominio Romano potevano gli Etruschi poetare nella loro lingua patria.

437. (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VI « LIBRO VI. Storia drammatica del secolo XVII. — CAPO V. Rappresentazioni chiamate Regie: Attori Accademici: Commedianti pubblici. » pp. 345-356

Opposero allora i commedianti decorazioni a decorazioni e musica a musica, e si sostennero anche un poco con farse magiche ripiene di apparenze, di voli, di trasformazioni, e con intermezzi in musica, passeggieri ripari a’ loro continui bisogni. […] Michelangelo rappresentava estemporaneamente la parte di Pulcinella avendola studiata sin dalla fanciullezza da Andrea Calcese ammirato in tal carattere in Napoli ed in Romaa, e da Francesco Baldo, dal quale ricevè anche in dono la maschera stessa usata dal primo di lui maestro il nominato Calceseb.

438. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » pp. 333-339

Fu anche il Bellotti scrittor di commedie, tra le quali Spensicratezza e buon cuore non compiutamente bandita dal nostro teatro, in virtù dell’interesse che ne desta l’intreccio e della vena di comicità di cui abbonda. […] Gran genio aveva il Bellotto per esercitarsi nella maschera da Pantalone ; però, travestito in quella foggia, andava in tempo di carnevale per le vie e ne’ pubblici ridotti, parlando come un personaggio da commedia, e facendo anche delle scene graziose insieme con altri suoi amici mascherati in diversa guisa.

439. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — Adi 21 8bre 1678 » pp. 220-224

Anche il 9 aprile del '76, il Duca di Mantova ringraziava quello di Modena dell’avergli ceduto Florindo pel futuro carnevale ; e promette di proteggerlo in riguardo dell’efficaci raccomandationi che Sua Altezza à di lui prò gl’ingiungeva : e il 29 marzo '77 lo rimanda a Modena, con grandi elogi all’ artista per le recite di Venezia e per quelle di Mantova. […] Privo della libertà, fatto inabile al lavoro, privo fin anche delle robbe, frutto di tant’anni di fatiche, non ha più scampo ormai che nella morte.

440. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 738-742

al punto che volevo chiedere lo scioglimento ; tuttavia siccome ero a Venezia, ov'era anche mia sorella, che parlava venezianissimo, fui aiutata, e seguitai. […] Egli la cerca, e, trovatala, non l’abbandona più, anche quando il protagonista, o la protagonista si trovi presso la ribalta, ed ella, semplice servetta o parte di contorno, in un angolo della stanza, o alla finestra.

441. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article » pp. 118-139

Fra le tante sciocchezze snocciolate al proposito dell’opera andreiniana, poteva mettere anche questa. […] Pieno di comicità è poi il personaggio del beone Mordacai il quale anche nei momenti più seri riesce a gettare una sprazzo di umore gajo e giocondo, come nella scena sesta dell’ atto secondo, in cui racconta la rissa tra’ pretendenti di Maddalena, e nella scena nona del primo atto in cui descrive a Sanson, uno degli amanti di Maddalena, il suo trasporto pel vino. […] Notevole è anche il soliloquio dl Baruc, paggetto scaltrito di Maddalena, per le aperte oscenità che vi dominano, e che farebbero arrossire il più spregiudicato pubblico del mondo. […] Conoschino adunque la differenza de gl’ huomini, et anche la natura de’ casi che maneggiano, che al sicuro comprenderanno non esser tutt’ uno il trattar con diuerso, che la loro qualità non sia tutt’ una, secondo gl’ accidenti, che succedono debbono caminar la scena con l’ istesso ordine, che scorrono il mondo. Io so che molti professori del ben parlare troueranno molti luoghi dove ne men’ io debbo dir bene, si come anche mi accorgo, che quelli, che non sanno parlar bene non conosceranno s’ io dica bene, o male ; onde anderanno sempre dicendo peggio, si che da questi non desiderarei altra sodisfatione se non che si dichiarassero di non saper ciò ch’ io mi habbia detto.

442. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 619-638

E se, desiderosa di assurgere a somma altezza anche in quel genere, si diede con ogni studio e con ogni amore alla rappresentazione della Saffo e della Norma…. tragedie irte di difficoltà materiali, pur troppo ad esse più specialmente dovè la immatura sua fine. […] La sola volta è questa in cui Pier Maria Cecchini s’abbia una parola di lode concernente l’indole sua : ma è anche la volta in cui lo vediamo padrone assoluto della compagnia. […] Anche nel 1619 si adoperò, brigò, combattè strenuamente per la formazione della Compagnia che doveva andare a Parigi ; si diè d’attorno per espurgarla di cattivi elementi come il Pantalone pessimo comico, e la Baldina Rotari, pessima…. donna, e per rinforzarla di miglior gente, come un Pavolino Zanotti. […] Forse, chi sa, anche la seconda volta, nel 1608, il Cecchini riuscì a tornare in Francia direttore di compagnia a forza d’intrighi, e certo entusiasmò il pubblico e la Corte con l’arte sua. […] Marchese suo genitore, mutò per me più volte il nome, & addimandossi Misericordia, ricercando così anche l’ honorate cagioni da me intraprese.

443. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [E-F]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 881-887

Iacomo o Iacopo Antonio Fidenzi era dunque il direttore della compagnia ; e il male accennato nella seconda lettera, che lo fe’andare a Padova, doveva certo esser quello degli occhi, di cui discorre in una delle sue poesie (pag. 70), nella quale sono anche i segni della più profonda gratitudine verso i suoi generosi Padroni. […] Paulo Fabri) come ad Adriano Orazio (il Valerini) si può contrapporre Cintio Fidenzi, che grazioso, ma insieme anche studioso, adorna le scene, diletta a chi l’ascolta, non forma parola, non esprime concetto che non sia accompagnato da quel moto che gli è proprio, onde meritamente da più di un Principe accarezzato, fa conoscere non esser del numero di quelli che poco curandosi dell’onore, recitano per vivere, e vivono per impedire il luogo di un galantuomo. […] … Poi c’è un fervorino per la città di Livorno detto da esso Fineschi il quale anche ci apprende essere lui stato quivi ben quattro volte, onorato e festeggiato.

444. (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome II « CONTINUAZIONE DEL TEATRO GRECO E DEL LIBRO I — CAPO XII. Teatro di Aristofane. » pp. 16-140

anche l’unità del luogo vi è osservata; perchè Trigeo si vede prima in Atmone, indi in aria, poscia in certe balze. […] Ella non eccettua da questa communità nè anche le donne. […] anche nell’inferno hanno forza le monete? […] Tutti questi oziosi vengono discacciati, come anche una spia ed un altro che si spaccia giure-consulto e venditore di giudizii. […] la repubblica Ha forse a mantenerti anche d’intingoli?

445. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » pp. 279-281

Attore spigliato, studioso, appassionato, fu accolto in varie buone compagnie per le parti di brillante, che anche oggi sostiene con molto garbo.

446. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » pp. 534-535

che ha – dice il Rossi (le lettere del Calmo) – fenomeni fonetici dei dialetti istriani e dalmati, e nella quale scrisse anche il Molino alcune barzellette ispirate dai preparatori della battaglia di Lepanto.

447. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 562-563

Rovesci di fortuna obbligaron la giovinetta a calcar le scene, e la maestra si recò il 1867 a posta da Torino a Milano per assistere all’esordir della sua allieva, che andava a sostituire a metà d’anno la Guendalina Dominici Scalpellini in quella celebrata Compagnia di Bellotti-Bon, nella quale ella salì poi al più alto grado dell’arte, ove seppe mantenersi anche dopo, alternando il ruolo di prima attrice assoluta colle sue creazioni di bimba, quali la Carolina nel Codicillo dello Zio Venanzio di Ferrari, la Ivonne nella Serafina di Sardou, la Celeste nell’Idillio Campestre di Marenco, la Silvia nella Famiglia pur di Marenco, la Ida nella Vita Nuova di Gherardi Del Testa, l’Emma nei Mariti di Torelli, ed altre molte, in cui non ebbe chi la superasse, nè chi la uguagliasse.

448. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 52-54

E lo stesso giudizio avea dato due anni prima Giulio Piccini (Jarro) ne' suoi primi studj Sul palcoscenico e in platea (Firenze, Paggi, 1893) : al quale anche potè aggiungere parole di gran lode per l’arte di mettere in iscena, e per l’indole dolcissima dell’artista e dell’uomo.

449. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [D]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 811-

Come tutti i figliuoli d’arte, anche essa apparve al lume della ribalta, non a pena le fu dato di reggersi in piedi e di balbettar due parole, sostenendo a quattr’anni la parte di Cosette nei Miserabili. […] Anche gli spadini ch’ella soleva portar ne’capelli entraron per alcun tempo nel materiale d’imitazione, o, meglio, di ridicola contraffazione. […] Parole, che se rappresentano un mio legittimo orgoglio, rappresentano anche, e soprattutto, la modestia grande con cui la già grande artista accoglieva quelle osservazioni. E a questo sentimento di modestia Eleonora Duse deve la perseveranza nello studio, che, arrotondando e perfezionando la sua natura d’artista, la collocò sul piedistallo di gloria, in cui oggi si trova : natura d’artista che traspariva tutta, anche fuor di scena, ne’ gesti, nelle parole, negli scritti. […] Ch’ella miri sinceramente a una rigenerazione dell’arte nostra, e soprattutto a un risollevamento della coscienza artistica de’ nostri attori è fuor di dubbio ; e di questo anche le va data la maggior lode ; ed essi debbono a ogni modo vedere in lei un esempio salutare ; in lei che volendo, fermamente volendo, s’è venuta formando una vasta coltura dell’antico e moderno, del nostro e forestiero, e compiendo una educazione la più raffinata esteriore e interiore.

450. (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VI « LIBRO V. Teatri Oltramontani nel secolo XVI. — CAPO III. Spettacoli scenici in Inghilterra. » pp. 88-136

anche ascoltaste nulla? […] Aggiugne il re che per assicurare il colpo farà anche ammanire una tazza pur con veleno, affinchè se venisse a fallire il fioretto, Amlet stanco ed affaticato chiedendo da bere, rimanga dal mortifero licore ucciso. […] Amlet riflette che potrebbe quella appartenere a qualche uomo di stato che in vita pretese ingannare il cielo stesso, o a qualche cortigiano infingevole, o anche a qualche cavaliere solito ad esaltare il cavallo di un altro, per chiederglielo in prestito. […] Farsa tragico-comi-pastorale, nel corso della quale non meno che nella prefazione viene finalmente, e con grazia comica deriso il teatro di Shakespear, in varie guise, formandosi fin anche de’ versi di lui piacevolissime parodie. […] Contemporaneo del Shakespear fu Giovanni Fletcher, il quale anche contribuì agli avanzamenti del teatro brittannico.

451. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article » pp. 42-49

In altro elenco, che riproduciamo in fine, troviamo oltre all’Anna, la moglie, che è innanzi alla Gaetana, anche una Antonia Andolfati, della quale non ho potuto trovare alcun cenno, e che non so bene se essere una sorella o una figlia di Pietro. […] Essa prelude al suo articolo con queste parole : « il giovane attore che compose questa rappresentazione merita i nostri elogi e gl’ incoraggiamenti del Pubblico, il quale avvezzo ad applaudire a’ suoi non ordinarj talenti nell’ arte del declamare, potrà, s’ egli non si stanca d’ impiegarli eziandio nello scrivere, dovergli dei drammi, pei quali anche il Teatro italiano conti un autore fra’ suoi attori.

452. (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome III « STORIA DE’ TEATRI. LIBRO SECONDO — CAPO II. Prima Epoca del Teatro Latino. » pp. 16-128

Vi giugne anche il Ruffiano, le vede e vuol menarle via a forza; ma sono difese dal servo di Pleusidippo e dal vecchio Demone che abita in quei contorni. […] Egli ha venduta fin anche la casa, in cui Carmide suo padre avea nascosto un tesoro senza di lui saputa. […] Prendi anche un vestito per mascherar colui che dee fingersi forestiere e vendere tua figlia. […] Abbondano anche oggi, ed abbonderanno sempre simili Ennii critici di que’ medesimi che essi saccheggiano. […] Ireneo Affò ne fece anche menzione in una nota alla prefazione premessa all’Orfeo, p. 16.

453. (1790) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome VI « LIBRO IX. Teatro Spagnuolo del secolo XVIII — CAPO II. Commedie: Tramezzi. » pp. 68-88

L’avvocato Nicolàs Fernandez de Moratin già lodato fra’ tragici si provò anche nel genere comico, e nel 1762 impresse la sua Petimetra, nella quale, ad onta di una buona versificazione, della lingua pura, e della di lui natural vivacità e grazia, riuscì debole nel dipingere la sua Doña Geronima e sforzato ne’ motteggi, e cadde in certi difetti ch’ egli in altri avea ripresi. […] Sebastian y Latre uscì anche una riforma del Parecido en la Corte, in cui l’ autore procurò di guardare le unità, ma non ritenne le grazie dell’ originale, Nel 1770 uscì in Madrid una commedia intitolata Hacer que hacemos, cui noi potremmo dar il titolo di Ser Faccendone. […] Egli potrà aver anche fantasia per inventare e ben disporre favole nuove compiute; ma in tanti anni non l’ha certamente manifestata. […] Tali cose da me dette anche nella prima storia teatrale si tollerarono pazientemente dal La Cruz dal 1777 al 1783, mentre io pur dimorai in Madrid.

454. (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo primo — Capitolo quarto »

Se in ogni tempo vi sono stati degli amanti che hanno divinizzate le loro belle, anche in ogni tempo vi sono stati degli spiriti forti che hanno bestemmiato contro alla loro divinità. […] Di lui fanno menzione fra gli altri il Tritemio, Arrigo gandavense, e il Moreri, i quali l’annoverano anche fra gli scrittori ecclesiastici a motivo di dodici libri composti da lui sulla Grazia. […] [4] Supponendo adunque che Francone scrivesse il suo trattato verso il 1100, o anche verso il 1106, e trovandosi di già citate poesie musicali, hassi ogni ragione di credere che siffatta usanza conosciuta fosse dai provenzali anche prima del 1100, sino alla qual epoca non trovandosi alcun monumento che risalga nelle altre nazioni europee, ad essi pure incontrastabil rimane la gloria di averla i primi adoperata. [5] Cade non per tanto da se medesima l’asserzione della massima parte degli scrittori francesi, i quali dicono che l’epoca delle prime poesie composte nella loro lingua volgare (comprendendo sotto questo nome anche la provenzale quantunque fosse differente dalla francese) debba fissarsi sul fine del secolo duodecimo. […] La ragione si è, perché sebbene gli arabi adottassero ne’ loro versi la misura e quantità delle sillabe, avevano anche la corda grave e la corda leggiera, il palo congiunto e il disgiunto, che davano qualche accento alle sillabe, e alternando le brevi e le lunghe rendevano il verso più armonico.

455. (1798) Addizioni alla Storia critica de’ teatri antichi et moderni « PARTE I — TOMO III. LIBRO III » pp. 50-54

Varie rappresentazioni simili di questo regno di Napoli potremmo anche addurne in prova, se di più ne abbisognasse il nostro avviso.

456. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — 27 sett.bre 1808. » pp. 50-51

Troppo lungo sarebbe il narrare le penose vicende della sua vita artistica, e i patimenti continui da lui procacciati alla povera moglie, la quale anche nell’arte omai non trovava più che fuggevoli ebbrezze.

457. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » p. 448

Ora, se io conservo la maschera che appartiene esclusivamente ad Arlecchino, l’illusione è distrutta ; e per gli spettatori io non son più che Arlecchino anche nelle mie metamorfosi.

458. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [E-F]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 931-932

Il discorso a’lettori sui Pazzi corretti, commedia scritta per fanciulli, ci racconta come in essa avesse parte il maggior suo figlio di anni dieci, il quale, recitata la Commedia nella villeggiatura di Sala a Parma, vi diede anche un concerto di violino, tal chè fu ammesso alla prova nel concerto di musica del Reale Infante, dal quale si ebbe poi patente di suo Virtuoso di camera.

459. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [G]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 982-983

Anche il Quadrio ne fa cenno, confermando la rara abilità nel ritrovare fantastiche invenzioni, travestimenti e macchine, nel rappresentare ogni personaggio, e nel cantare ad orecchio.

460. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [I-H-K]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 1060-1062

Anche fu lodata dal conte Claudio Canossa veronese, da Francesco Pina e da altri.

461. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 84-85

Poi, anche questo mancò col cader della stagione teatrale, e fu allora un travagliarsi, un assoggettarsi a fatiche nuove, ad occupazioni penose e di tenue guadagno.

462. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 280-281

Talvolta anche uscì dal suo ruolo, come ad esempio, nella Satira e Parini del Ferrari, in cui passò a quello di caratterista, recitando il Marchese Colombi, e nel Goldoni e le sue sedici commedie pur di Ferrari, in cui passò a quello di primo attore, recitando il protagonista.

463. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 752

Una lettera v'ha ancora del 21 aprile 1660 da Parma, la quale mostra la grande famigliarità ch' era fra lui e le varie Corti, annunciando a un Segretario del Duca di Mantova la scelta degli appartamenti pel suo prossimo arrivo a Parma ove doveva recarsi anche il Ser.

464. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 770-771

. – Oh, basterebbe anche a me !

465. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — Di Ferrara il dì 27 febraro 1618. » pp. 519-525

Anche vi sono due prologhi da Pantalone e da Graziano di cui il lettore troverà menzione ai nomi di Pasquati e Bianchi. […] È vero che anche ogni cestaruolo può toccar denari per soldato, ma non seguirà però che l’uno sia Commediante, nè l’altro Capitano. […] Il Romagnesi et Mezzettino anche loro facendo riverenza, et ringraziando la E.

466. (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro I. — Capo VIII. Vuoto della Storia Teatrale. » pp. 172-179

Napoli, Baia, Pozzuoli, Nola, Ercolano, Pompei Capua, Benevento, Teano, Minturno, Aquino, Casino, Alba Fucense, Taranto e altre città di quelle provincie che ora compongono il regno di Napoli, ebbero i loro teatri, de’ quali veggonsi anche oggi alcune vestigia. […] Tra gli arabi non si trova, se non quello ch’ebbero tutte le nazioni anche rozze, cioé musica, balli, e travestimenti adoperati ne’ loro giuochi di canne, quadriglie, e tornei.

467. (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro II. — Capo I. Ritorno delle Rappresentazioni Teatrali dopo nate le Lingue moderne. » pp. 181-187

Correva il popolo volentieri alla festa de’ pazzi, a quella degl’innocenti e anche alla musica che fu introdotta nelle chiese. […] Anche il Bumaldi pretese, che Fabrizio da Bologna nel 1250 componesse volgari tragedie.

468. (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome IV « LIBRO III — CAPO III. La Poesia Drammatica ad imitazione della forma ricevuta dagli antichi rinasce in Italia nel secolo XIV. » pp. 125-139

Anche una tragedia posteriore di due secoli a quelle del Mussato, la Sofonisba del marchese del Carretto, fu dal sig. […] Vedasi anche ciò che ne dice l’abate De Sade dotto Francese che si è occupato con molta diligenza a scrivere quattro tomi di Memorie della Vita del Petrarca.

469. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 743-748

Maria di Parma, che pretendeva il pagamento di un debito di lire trecento che essi non riconoscevano, sapendo di dovergli solo il fitto del palco, il quale anche speravano fosse loro condonato in ragione della scarse faccende. […] Fu poi scelta Verona, d’onde il 10 agosto si raccomanda al Graziani perchè, dovendo la Compagnia andare a Venezia il novembre, il signor Marchese Bentivoglio le ottenga per l’ottobre il teatro di Ferrara con qualche Emolumento dal’affittatore del detto Teatro, che sia almeno per le case franche per tutti : e che anche siano fatto franchi dal dare bolettini a sia chisisia, e quelli ordinari della Dogana siano ridotti ad un numero ragionevole ; e perchè non è ordinario l’essere Comici in tal tempo in quella Città, è necessario che il detto sig.

470. (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VIII « LIBRO VIII. Teatri settentrionali del XVIII secolo. — CAPO I. Teatro Inglese. » pp. 232-294

In grazia del sesso per altro i giornalisti Inglesi trattarono con indulgenza l’autrice, la quale trasportò anche in inglese il Pastor fido. […] Smith ne tradusse la Fedra, ma vi congiunse anche l’intrigo del Bajazette del medesimo tragico francese. […] Il titolo è Beggars’ Opera, cioè l’Opera del Mendico, e non già de’ Pezzenti, come la chiamarono alcuni Francesi, ed anche il sig. […] Più armonia si scorge in quello di Coven-Garden, in cui le scalinate si uniscono colle logge, anche colle reali che sono ai due lati dell’orchestra e del proscenio, ed hanno solo due colonne per lato. […] Concorsero ad aumentarne il fondo anche gli spettacoli scenici.

471. (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome V « LIBRO VII. Teatro Francese ne’ secoli XVII e XVIII — CAPO I. Stato del Teatro Francese prima della Medea di Pietro Cornelio. » pp. 4-7

anche vero parmi che il libero conversar delle donne somministri copia di caratteri differenti.

472. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » pp. 246-248

Maria, comico mantovano, il quale recitava nel 1620 sotto nome di Fortunio (assunto la prima volta da Rinaldo Petignoni de’ Gelosi) in una modesta Compagnia nei contorni di Cento, Modena, Finale o Carpi, nella quale era anche, non sappiamo se come semplice attore o capocomico, Flaminio, il celebre Gio.

473. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » pp. 254-257

Nelle commedie di Marivaux più specialmente ebbe campo di mostrare tutte le sue doti artistiche, e si vuole che anche a cinquant’anni, identificandosi alla perfezione col personaggio ch’ella rappresentava, recitasse col brio, la finezza, l’illusione della prima giovinezza.

474. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » pp. 379-381

Anche si dilettò il Bertini di poesia, e scrisse versi originali ispiratissimi, tra’quali un sonetto all’ Aleardi ; altri volgarizzò o imitò dal francese, tra’cui quelli del Bateaux Rose di Giovanni Richepin.

475. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » pp. 451-452

Questo costume, stando alle apparenze, era sul teatro innanzi a quello di Beltrame, Niccolò Barbieri, che era milanese, e che volendo parlar la lingua del suo paese, ne portava anche il vestito.

476. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 597-599

Pasquali), nel quale è anche descritta la persona di lui.

477. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 722-723

Il quale pare stia a provare come regnasse un’antica ruggine fra loro per gelosia di mestiere, e come anche Costantini fosse d’indole piuttosto ribelle.

478. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [E-F]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 859-861

Oggi vive a Napoli, ov’è anche il figliuolo Arturo, brillante nella Compagnia stabile de’Fiorentini con Cesare Rossi e Andrea Maggi.

479. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [G]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 1038-1039

Le sue lettere dicon questo spesso, che recitare è per lei una gran gioja, ma è anche un martirio.

480. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — Venetia li 28 xbre 1681. » pp. 501-502

La sua figura atletica non si accorda con le espressioni tenere e melliflue, che disdicono anche alla sua voce robusta, altisonante ; come pure i suoi gesti imperiosi e decisivi si mostrano soggiogati da una volontà che si ribella all’istinto….

481. (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VII « STORIA CRITICA DE’ TEATRI. LIBRO VII. Teatri Oltramontani del XVII secolo. — CAPO VII. Teatro Lirico Francese, e suoi progressi per mezzo del Lulli, e del Quinault. » pp. 245-266

È vero che diletta un fiume che placido e lento irriga i campi; è vero che incanta il mormorio armonioso delle acque: ma non è vero che il fiume con rincrescimento si allontana da quel soggiorno, anzi non è vero che se ne allontana; nè anche è vero che gli augelli tacciono per udire il gorgoglio delle acque. […] E ciò egli manifestò nel consigliar Tommaso Corneille a regolarsi col Quinault nel tessere il suo Bellerofonte; ed anche nell’inviargli i proprii versi de’ divertissemens perchè a quella misura ed a quel numero altri ne facesse migliori per la sua musica. […] Lulli anche prima di ottenere il privilegio del Perrin aveva mostrata la rarità de’ suoi talenti ne’ balletti da lui stesso composti ed in quelli verseggiati dal Moliere.

482. (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome V « LIBRO VII. Teatro Francese ne’ secoli XVII e XVIII — CAPO IV. Teatro Lirico Francese, e suoi progressi per mezzo di Lulli e Quinault. » pp. 59-74

È vero che diletta un fiume che placido e lento irriga i campi, è vero che incanta il mormorio armonioso delle acque: ma non è vero che il fiume con rincrescimento si allontana da quel soggiorno, anzi non è vero che se ne allontana; nè anche è vero che gli augelli tacciono per udire il gorgoglio delle acque. […] Lulli anche prima di ottenere il privilegio del Perrin avea mostrata la rarità de’ suoi talenti ne’ balletti da lui stesso composti ed in quelli di Moliere. […] Ciò manifestò nel consigliar Tommaso Corneille a regolarsi con Quinault nel tessere il suo Bellerofonte; ed anche nel mandargli i suoi stessi versi de’ divertissemens, perchè a quella misura e a quel numero altri ne facesse migliori per la sua musica.

483. (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo terzo — Capitolo decimosettimo, ed ultimo »

Essendo la suddetta lettera divenuta rarissima anche in Francia ho creduto di non poter meglio terminare l’opera mia intorno al teatro musicale che dandola tradotta a’ lettori italiani, e corredata con alcune mie note a maggior illustrazione dell’argomento. […] E siccome gli obbietti d’imitazione nella musica sono infinitamente più moltiplicati e molto meno costanti e sensibili che gli obbietti delle altre arti, avendo essa di più il privilegio di poter piacere anche allor quando non ottiene il fine di acconciamente imitare gli oggetti, così fa d’uopo convenire essere oltre modo difficile l’analizzar bene questa facoltà. […] Questi magistrati temettero senza dubbio riguardo a’ costumi de’ Francesi que’ tristi effetti che Platone presagiva a’ costumi de’ Greci, ove eglino permettessero che il disordine, la confusione, ed anche il solo cangiamento entrasse nella loro musica195. […] Bellezza inestimabile e negletta per disavventura dalla maggior parte de’ nostri artisti anche più celebri. […] Questa semplicità d’azione debbesi necessariamente conservare anche adesso per la perfezione di questa specie: perché una azione complicata produrrebbe inevitabilmente lunghe, ed inanimate narrazioni, snerverebbe la recita musicale, e distruggerebbe il carattere medesimo del poema.

484. (1787) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome II « LIBRO II — CAPO II. Prima epoca del teatro Latino. » pp. 9-90

Il Popolo Romano, anche dopo la legge del Dittatore Publilio Filone, esercitava la somma potestà or ne’ Comizii Tributi, or ne’ Centuriati, or per bocca dell intero Senato. […] Egli ha venduta fin anche la casa, ove Carmide suo padre avea nascosto un tesoro senza di lui saputa. […] Prendi anche un vestito per mascherar colui che dee fingersi forestiere e vendere tua figlia. […] Secondo Varrone e Festo Pompeo passarono presso alcuni per commedie di Plauto anche le seguenti: Artemone, Frivolaria, Fagone, Cestrione e Astraba. […] Abbondano anche oggidì simili Ennii.

485. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 570-583

E come poi la Regina seppe che la Colombina era sua moglie, non solamente ne fe’ subito richiesta al Principe, ma diede anche a Buffetto 100 scudi pel viaggio : onori, in vero, incomparabili fattigli pel gran merito e per le amplissime raccomandazioni che da Parma recava a Parigi. Col mezzo delle quali anche, otteneva da Milano, prima di mettersi in viaggio per la gran Capitale, il più ampio dei passaporti, che qui trascrivo letteralmente : (Archivio di Stato di Milano. […] La maschera del Buffetto, come si vede anche dalla magnifica stampa di Stefano della Bella, è identica a quella di Brighella, uno dei due Zanni della Commedia dell’arte, di cui non ha mutato che il nome. […] Ed ecco come le mie induzioni trivelliniane avrebber dato una inattesa risposta anche a questa domanda.

486. (1787) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome I « LIBRO PRIMO — CAPO VII. Continuazione del Teatro Greco. » pp. 149-268

anche l’unità del luogo vi è osservata, perchè Trigeo si vede prima in Atmone, indi in aria, poscia in certe balze. […] Ella non eccettua da questa comunità nè anche le donne. […] anche nell’inferno hanno forza le monete? […] Tutti questi oziosi vengono discacciati, come anche uno spione ed uno che si spaccia per giureconsulto e venditore di giudizj. […] la repubblica Ha forse a mantenerti anche d’intingoli?

487. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 566-567

Fu anche talora fuor di Toscana, e abbastanza apprezzato.

488. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [D]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 780-781

Aliprandi-Alfonsina) nella filodrammatica di Perugia, così accettò anche di sostener qualche parte di non grande importanza.

489. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 28-29

Ma del '51 e '52 lo vediamo in Italia, come appare dalla supplica del 10 agosto 1651 da Verona, di cui s’è parlato al nome di Fiala Giuseppe Antonio ; e da queste lettere che riferisco inedite dall’Archivio di Modena, in cui troviamo anche notizia della moglie Gabbrielli : Ser.

490. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 156-158

Entrò a diciotto anni in Compagnia di Giacomo Modena, di cui faceva parte anche il figliuolo Gustavo, facendosi notar subito per la recitazione spontanea di alcune particine in commedie di Goldoni, Zelinda e Lindoro, Il Medico olandese, I quattro Rusteghi, della quale specialmente il personaggio di Sior Filipetto s’ebbe in lui uno de' più ingegnosi e brillanti interpreti, e per la quale la prima attrice Carlotta Polvaro gli preconizzò splendido avvenire.

491. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 499-500

Anche lo volle Eleonora Duse compagno nella Francesca da Rimini di G.

492. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 639-641

Il suo ingegno e la sua bellezza inspirarono anche una lunga poesia al Marmontel, in cui è la seguente descrizione appetitosa delle sue doti fisiche.

493. (1783) Discorso storico-critico da servire di lume alla Storia critica de’ teatri « LETTERA » pp. 3-14

Ella vorrebbe che il Poeta Drammatico Spagnuolo inalberasse anche oggi la bandiera Lopense e Calderonica: io vorrei che piuttosto militasse sotto colui che compose dentro la Caverna di Salamina (che a lei fa tanto orrore), e che egli osasse penetrarvi ancora seguendo le orme di Racine colla fiaccola di Luzàn. […] Se taluno chiamasse Dramma un’ Ecloga nel lato senso in cui potrebbero dirsi Drammatici i Poemi di Omero, perchè spesso vi confabulano i personaggi, e non il Poeta, ed anche i Dialoghi di Platone, di Cicerone &c. non sarebbe strano.

494. (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro II. — Capo V. Stato de’ Teatri in Francia, Inghilterra, e Alemagna nel medesimo Secolo XVI. » pp. 242-251

Da simili rappresentazioni scorgesi che tutto ciò che comparve sulle scene francesi anche sotto Francesco I, era un misto grossolano di religione e buffoneria, che scandalezzò il pubblico talmente che i Fratelli ne perderono il teatro, il quale tornò a convertirsi in ospedale. […] Antonio Scoro d’Hoochstraton compose anche una comedia rappresentata da’ suoi scolari in Heidelberg, nella quale si personificava la religione che andava mendicando alloggio fra’ grandi, ed era esclusa, e che poi ricorreva, a’ plebei, ed era riacettata.

495. (1788) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome III « LIBRO III — CAPO V. La Drammatica oltre le alpi nel XV secolo non eccede le Farse e i Misteri. » pp. 74-84

Era il primo di essi una serenata o favola allegorica, nella quale favellava la giustizia, la pace, la verità e la misericordia, che secondo il cronista Gonzalo Garcia di Santa Maria citato anche dal Nasarre, si rappresentò avanti del sovrano in Saragozza. […] Don Tommaso Tamayo citato dallo stesso Antonio ne vide però manoscritte col canzoniere altre cose anche in versi ai re cattolici, fra’ quali potè trovarsi il componimento mentovato dal Nasarre, ma da niuno, eccetto che dal Lampillas, si parla di diversi componimenti drammatici composti dall’Encina.

496. (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VI « STORIA DE’ TEATRI. CONTINUAZIONE del Teatro Italiano del secolo XVI. e del Libro IV. — CAPO VIII ultimo. Primi passi del Dramma Musicale. » pp. 42-62

Quindi s’introdusse nella profana, cantandosi i cori delle tragedie e delle pastorali, ed anche i tramezzi delle commedie non meno in versi che in prosa. […] L’Arianna posta in musica da Claudio Monteverde si cantò nel matrimonio del principe di Mantova colla infanta di Savoja e nel 1608 uscì alla luce anche in Firenze. […] Barbara, stupida, e quasi sacrilega temerità (aggiugne) sarebbe quella di un pittore anche eccellente, che ai divini contorni dell’Ercole di Glicone, e della Venere di Cleomene volesse aggiugnere il maggior verisimile del natural colorito .

497. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article » pp. 18-20

Il Bonazzi, comico e scrittore valentissimo, dice di lui fuggevolmente : « il vivace, ed anche troppo vivace Adamo Alberti, famoso per la parte di Ludretto.

498. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — Di Vicenza, 24 novembre 1587. » pp. 308-309

Nel 1587 pare che Messer Battista si fosse fatto capocomico, come può rilevarsi da quest’altra lettera, tolta pure dal D’Ancona (II, 492), dalla quale anche si apprende come egli fosse già da tempo in que’ rapporti relativamente intimi che solean correre fra S.

499. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 305-306

La Ponti fu anche scrittrice di versi, e si ha di lei un sonetto che precede il Postumio, Comedia del Signor I.

500. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 547-549

Fu anche lo Sterni patriotto caldissimo.

501. (1798) Addizioni alla Storia critica de’ teatri antichi et moderni « PARTE I — TOMO IV. LIBRO V » pp. 67-93

anche ascoltaste nulla? […] Entra Laerte pieno di furore con disegno di vendicare la morte di suo padre, che ha cagionata anche la follia di Ofelia. […] Aggiugne il re che per assicurare il colpo, farà anche ammanire una tazza pur con veleno, affinchè se venisse a fallire il fioretto, Amlet stanco ed affaticato chiedendo da bere resti per la tazza ucciso. […] Amlet osserva l’insensibilità di colui, che nell’aprire una sepoltura stà cantando, Il becchino getta al suolo una testa di un morto; Amlet riflette che quella potrebbe appartenere a qualche uomo di stato, che vivendo pretese ingannare il cielo stesso; ovvero a qualche cortigiano infingevole; o anche a qualche cavaliero che es altar soleva il cavallo di un altro, perchè intendeva di chiederglielo in prestito &c.

502. (1783) Discorso storico-critico da servire di lume alla Storia critica de’ teatri « DISCORSO STORICO-CRITICO. — ARTICOLO XV. ed ultimo. Conchiusione con pochi Avvisi amorevoli agli Apologisti. » pp. 214-236

Pare ch’egli prepari un altro Volumetto per il secolo trascorso, e forse anche un altro ne destinerà al XVIII. […] Ma poichè con tanta garbatezza v’ingegnaste di dissipare certi miei Pregiudizj con un ben lungo paragrafo, e mi correggeste gl’importantissimi errori di Critica, e di Storia, cioè l’aver chiamati Colloquj Pastorali tutte le favole del Rueda, quando egli fece anche alcune commediole, e l’avere collocato nel secolo XV. […] Con tutto ciò delle celebri Città Italo-Greche ci rimase qualche cosa più preziosa, cioè a dire la memoria gratissima della dottrina di tanti Filosofi, Oratori, Matematici, Musici teorici, e Poeti, ed anche non pochi avanzi de’ loro aurei Libri. […] E benchè non parmi da rivocarsi in dubbio, che avessero gli Spagnuoli dato in essi alcun passo, anche prima del dominio Romano nella Penisola, non perciò si può mostrare, che questo vantaggio ricevuto avessero dal commercio co’ Greci, mancandone i documenti.

503. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 105-106

E anche Tristano era siffattamente intricato nelle faccende del fratello, che da lui stesso sappiamo in una lettera del 2 maggio '98 al Duca, come entrambi fosser perseguitati e minacciati di morte ; onde chiedeva protezione al Duca, non volendo ricercar nè vendetta, nè giustizia, ma desiderando solo di viver da cristiani e giustamente.

504. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 533-536

In una lettera a un Segretario, non so bene di qual Duca, se di Mantova o di Modena, inviata di suo pugno da Livorno il 26 giugno 1660, e sottoscritta anche dal Pantalone Giovanni Gaggi (V.

505. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 598-599

Nemico di ogni convenzionalismo anche sul palcoscenico, egli ha saputo trasformare il trovarobe, i macchinisti, gli scenografi, portandoli tutti al suo grande concetto costitutivo della grande arte : verità, sempre verità in tutto e per tutto.

506. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 642-645

Anche qui è evidente una confusione di nomi.

507. (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome I « LIBRO PRIMO — CAPO III. Teatri Orientali. » pp. 23-39

Se Pitagora co’ suoi discepoli disponeasi alla contemplazione e al l’esercizio colla musiea, anche Chun uno de’ più celebri imperadori Cinesi, che secondo gli storici della nazione regnava intorno a 22771 anni prima del l’era Cristiana, col suono del Kin si accingeva a trattar gli affari del l’impero. […] Sacontala è una principessa allevata da un Eremita in un boschetto sacro, la quale dovendo andare a nozze nella corte di un re, prende congedo dall’Eremita chiamato Cano, dalle pastorelle sue compagne, ed anche da un arbuscello, da una gazella e da un caprio.

508. (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome IV « LIBRO VI. Storia drammatica del XVII secolo. — CAPO II. Pastorali Italiane. » pp. 131-143

Anche circa lo stile la giusta critica non è sempre contenta della Filli; perchè, oltre al raffinamento, diciam così, originario delle pastorali, vi si veggono molti falsi brillanti ed alquante metafore ardite alla moda Marinesca. […] Ogni lode riscuote la Tancia graziosa e semplice commedia rusticale di Michelangelo Buonarroti il giovane pubblicata ne’ primi lustri del secolo anche per gl’ intermedii accomodati all’ argomento villesco (Nota III).

509. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [G]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 969-973

Fu però inutile anche per loro la previdenza, perchè essendo troppo piccolo per la quantità che vi saltava dentro, fini col ribaltarsi, gettandoli tutti in mare. […] Anche sta volta si salvaron soli il Gagliardi e un secondo macchinista.

510. (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro I. — Capo VII. Teatro Latino. » pp. 109-171

Cornelio Cetego, e secondo Varrone, anche più tardi, montò sul teatro sei anni appresso di Livio Andronico, e a tal segno fiorì nella poesia comica, che gli antichi romani lo posponevano solo a Cecilio Stazio e ad Accio Plauto, e di molto lo preferivano a Terenzio. […] Aulo Gellio anche dimostra, che Cecilio avea deteriorati nelle sue favole molti pasti originali di Menandro. […] Ma senza far torto a questa bellissima tragedia, diremo liberamente, che in ciò si vede il poeta che parla, mentre ogni uomo di gusto avrebbe voluto vedere anche qui quella medesima madre trafitta dipinta al vivo nell’atto III. […] Pilade spiccò ne’ balli tragici, e secondo Suida e Ateneo, compose anche un libro in tal materia. […] Caio Lucilio, nativo di Sessa nella Campania, non solo visse molto tempo, ma ben anche morir volle tra’ napolitani, siccome ci attesta Quintiliano lib. 

511. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 616-618

Artista eccellente, sapeva far aggradire anche le produzioni più strambe e bizzarre.

512. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [E-F]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 877-878

S. onde fu necessitata condursi in Napoli, oue essendo seguitata con lettere da Comici, hauena anche aggiustata cola vna Compagnia, e pure le fù interrotto, stante le lettere riceuute d’ordine di V.

513. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 283-285

Giuseppe Pietriboni fu anche uno de' più coraggiosi capocomici.

514. (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome V « LIBRO VIII. Teatri Settentrionali nel XVIII secolo — CAPO I. Teatro Inglese. » pp. 189-231

In grazia del sesso per altro i giornalisti Inglesi trattarono con indulgenza l’autrice, la quale trasportò anche in inglese il Pastor fido. […] Egli è notabile però che ad onta di tanti ammazzamenti, di tanto sangue e di tanti enormi delitti esposti sul teatro inglese, ogni dramma è preceduto da un prologo rare volte serio, e seguito da un epilogo ordinariamente comico anche dopo i più malinconici argomenti. […] Non mancò all’entrar del corrente secolo quella specie d’opera Inglese che si chiamava mascherata, anche dopo della Circe di Carlo d’Avenant. […] Più armonia si scorge in quello di Coven-Garden, in cui le scalinate si uniscono colle logge, anche colle reali che sono a i due lati dell’orchestra e del proscenio, ed hanno solo due colonne per lato. […] Concorsero ad aumentarne il fondo anche gli spettacoli scenici.

515. (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo primo — Capitolo secondo »

Il numero delle sue vocali è uguale a quello delle più belle lingue del mondo la greca, e la latina, e sebbene non le adegui nel numero de’ suoni adoperati nel profferirle, tuttavia è assai ricca anche in questi, distinguendo molto bene il suono che corrisponde all’“a” semplice, da quello che corrisponde all’“a” con aspirazione, l’“i” breve dall’“j” disteso, l’“e” e l’“o” aperto, ch’equivalgono all’eta, all’omega de’ Greci dall’“e”, ed “o” chiuso, che rassomigliano all’“e” breve, e all’omicron. né minore si è la varietà di proferire le lettere consonanti, poiché, secondo le osservazioni del Buonmattei 11, da venti soli caratteri che s’annoverano nel toscano alfabeto, si ricavano nella pronunzia più di trentaquattro elementi. […] Perlochè è mirabile la vivacità, e l’evidenza, che osservasi non solo nella collera, ma anche nel discorso familiare, ovvero nella narrazione d’un fatto, per cui pigli qualche interesse. […] Ciò allora adiviene quando i licenziosi costumi d’un secolo, rallentando tutte le molle del vigore negli uomini, ripongono in mano alle donne quel freno che la natura avea ad esse negato: quando una gioventù frivola e degradata sagrifica alle insidiose tiranne della loro libertà insiem col tempo che perde anche i talenti, di cui ne abusa: quando gli autori veggonsi costretti a mendicar la loro approvazione se vogliono farsi applaudire da un pubblico ignorante o avvilito: quando i capricci della moda, della quale seggono esse giudici inappellabili, mescolandosi nelle regole del bello, fanno perder il gusto delle cose semplici, perché non si cercano se non le stravaganti: quando ci è d’uopo impicciolire gli oggetti e le idee per proporzionarle agli sguardi delle saccenti che regolano imperiosamente i giudizi e la critica di tanti uomini più femmine di loro: quando bisogna per non recar dispiacere ad esse, travisar in ricciutelli parigini i sublimi allievi di Licurgo, o impiegar il pennello grandioso d’un Michelagnolo a dipignere i voluttuosi atteggiamenti di qualche Taide: in una parola quando i geni fatti per illustrar il suo secolo e per sovrastarlo sono malgrado loro sforzati a preferire lo stile d’un giorno, che nasce e muore, come gli insetti efimeri, alle bellezze maschie e vigorose altrettanto durevoli quanto la natura, ch’esprimono. […] Se quella ammette liberamente elesioni, e troncamenti per facilitarne i passaggi, anche questa si mantiene assai meglio colla maestà, e pienezza che le somministrano le sue sillabe finali. […] Finalmente se la nostra lingua he conservato alcune desinenze gotiche, onde talvolta si rende urtante all’orecchio, anche l’italiana cade più volte nel difetto degl’iati, e degli accozzamento sgradevoli.

516. (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo primo — Capitolo primo »

Anche in quest’ultima proprietà un’altra ragione d’analogia della musica colla poesia consiste: imperciocché quanto più la espressione poetica de’ motti s’avvicina alla natura delle cose, che si rappresentano, tanto più agevolmente potrà la musica le cose stesse imitare. […] La fantasia ripiena di ciò che le vien tramandato per mezzo degli organi non sa creare se non immagini corrispondenti a quello che vede, e l’uomo, sul quale ha codesta facoltà sì grande imperio, non sa immaginare le cose anche più astratte se non rivestite delle proprietà che osserva negli oggetti sensibili. Quindi l’origine della metafora, figura la più conforme di tutte alla umana natura, poiché la veggiamo usarsi ad ogni momento dai fanciulli, e dalle persone più rozze anche inavvertentemente ne’ loro famigliari discorsi. […] Ma quello, che non ha di comune né coll’una né coll’altra è il dover appagare non solo il cuore ma anche l’orecchio, e l’immaginazione; onde non può scompagnarsi dalla poesia i dal canto, dal suono, e dalla decorazione. […] Anche in quelle occasioni, nelle quali gli si comanda, o gii si permette di piegarsi all’uopo della musica, non debbe portare il comando o la licenza fino all’eccesso, ma fin là soltanto dove il richiede il fine propostosi.

517. (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome I « LIBRO PRIMO — CAP. V. Tracce di rappresentazioni sceniche in Ulieteia e in altre isole del l’Emisfero australe nel Mar Pacifico. » pp. 59-65

Anche in Nootka gli abitanti in certe straordinarie occorrenze si adornano in una maniera grottesca, e talora copronsi il volto con maschere di legno scolpite, di grandezza eccedente la naturale, e figurano ora la testa e la fronte umana con ciglia, barba e capegli, ed ora teste di uccelli, e specialmente di aquile o di pesci o di quadrupedi.

518. (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome II « CONTINUAZIONE DEL TEATRO GRECO E DEL LIBRO I — CONCHIUSIONE. Dell’antica storia teatrale. » pp. 239-246

Egli ne fu anche la vittima; nella stessa guisa che Eupolide era stato sacrificato nell’antica al risentimento de’ potenti.

519. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » pp. 310-312

La caratteristica, perduto l’equilibrio della ragione, lo ripete col tuono della rampogna ; e la versatile vispa cameriera lo alterna, e lo varia anche a mezzo le parole secondo la qualità de’suoi accusatori.

520. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 694-696

ri Anna Arcagiati detta Rosaura Gaetano Cacgia detto Leandro Giuseppe Coppa detto Virginio, anche per Aurelia mia moglie Gennaro Sacchi d.° Couiello Cardocchia, e per Armellina mio matrimonio Galeazzo Sauorini d.° il Dottore Marco Ant.° Zanetti d.° Truffaldino Carlo Zagnoli detto Finochio Antonio Rico Boni Pantalone.

521. (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo primo — Capitolo quinto »

Imperocché confondendosi spesso per cotal mezzo i suoni d’indole opposta, come sono il grave e l’acuto, non solo in due parti che cantassero ad una, ma anche in quattro, in sei, e in più insieme; sovente accadeva che la commozione che potea destarsi nell’animo da una serie di suoni, veniva incontanente distrutta da un’altra di contraria natura. Da ciò anche nasceva l’irregolarità ed ineguaglianza di movimento nelle parti e nel tutto; poiché molte volte mentre la parte del basso a mala pena si muoveva per la pigrizia delle sue note, quella del soprano volava colle sue, il tenore e il contralto sen givano passeggiando con lento passo, e mentre alcun di questi volava, sen giva l’altro passeggiando senza farne quasi alcun movimento; la quale contrarietà e disordine quanto nuoca alla espression musicale non occorre altramente ragionare. Aggiungasi ancora il frequente uso delle pause introdotte da loro, per cui molte volte avveniva che mentre l’una di esse parti cantava la metà o il fine d’un versetto scritturale o d’un ritmo poetico, l’altra le prendeva la mano, o restava indietro cantando il principio del medesimo verso, e talvolta anche il fine d’un altro. […] Ma siccome l’anima non è fatta soltanto per sentire, ma anche per pensare, e che l’atto di pensare, apporta seco deduzione degli effetti da una tal causa, o cognizione riflessa della convenienza dei mezzi con un tal fine; così l’unità, la quale, presentandoci d’un colpo occhio nell’oggetto tutte le sue proprietà e relazioni, ci fa vedere più presto siffatta diduzione o convenienza, deve per conseguenza piacere all’anima unitamente alla varietà, la quale nelle diverse sensazioni che le procura, le somministra la materia su cui esercitare la sua facoltà pensatrice o comparativa. […] Che appunto per l’indicata cagione il volgo degli uditori ascolta spesso con trasporto una musica, che sembra cattiva, ed è tale pei veri intelligenti; dovechè gli uomini anche più idioti s’accorgono subito se una pittura od una facciata d’un palazzo mancano di quella unità che richiede la simmetria.

522. (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome V « STORIA DE’ TEATRI. LIBRO IV. — CAPO I. Drammi Latini del XVI secolo. » pp. 7-27

Anche il racconto del mostro marino è una prova del gusto del prelato Cosentino, che orna moderatamente l’originale senza pompeggiare come fanno Seneca e Racine, senza l’inverisimile ardire che si presta ad Ippolito nel l’affrontare il mostroa, senza imitar Seneca che quando Teseo dovrebbe solo essere occupato della morte del figliuolo, lo rende curioso di sapere la figura del mostro, Quis habitus ille corporis vasti fuit? […] Anche il lamento sommamente patetico di Maria sopra la crudeltà Ebrea meriterebbe di trascriversi.

523. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [E-F]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 841-848

Oltre che artista comico assai valente (recitò cogli Uniti e coi Fedeli), fu anche poeta ricco di soave spontaneità. […] Danaro, anche al solito, mandatogli, pel quale scrisse poi al Thon un nuovo capitolo di ringraziamento, ove son questi versi accennanti, ancora, alla figliuola Tranquilla : …………… questa è una Bambina, che in Brescia, non ha molto, a patir venne ; E d’età di tre mesi, una mattina, perchè trovò alla madre il seno asciutto, isvenne, e fu quasi al morir vicina.

524. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [G]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 958-966

I quali se non sono un chiaro esempio di poesia, traggon valore dalla notizia che ci danno dell’opera artistica del Gabbrielli, che evidentemente non si arrestava alla maestria varia del musicista, nè alle buffonate della maschera, ma sapeva anche spaziar degnamente nel campo della tragedia. […] Non la prima celebre, ma non men celebre e Maria Malloni anche questa, colonna dei secondi Confidenti.

525. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 484-498

Di faccia espressiva, di voce bellissima, fu anche attore egregio nelle parti di tragedia, sebbene pel fisico alcun po'deficiente, era piccolo di statura, non gli si attagliassero troppo. […] Dubitando di poterlo seguire in quella eccellenza classica, anche richiesto non volli mai rappresentare quella parte, nè quella tragedia.

526. (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo secondo — Capitolo duodecimo »

Che della minutezza con cui si badava non solo alla natura dei vocaboli, ma anche all’indole e collocazione stessa delle lettere? […] Secondo Isaacco Vossio gli effetti di questa misura del tempo si trovano anche nei corpi rozzi purché siano sonori. […] Mutavansi anche i modi, ovvero siano arie o cantilene secondo il senso delle parole, e al cangiamento di queste teneva dietro quello degli strumenti. […] Non s’accorgono essi che dove la lingua non ha una prosodia regolare e stabile, la misura musicale debbe anche partecipare di siffatta irregolarità? […] Che peccato, che fra le tante belle invenzioni di Pitagora si sia perduta anche questa, di cui gli innamorati d’oggidì n’avrebbero un sì grande e sì frequente bisogno!

527. (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome V « STORIA DE’ TEATRI. LIBRO IV. — CAPO V. Produzioni comiche di Commediani di mestiere nel secolo XVI. » pp. 256-264

L’asserzione del Denina non si verifica nè anche ne’ Latini.

528. (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VII « STORIA CRITICA DE’ TEATRI. LIBRO VII. Teatri Oltramontani del XVII secolo. — CAPO IV. Teatro Francese prima della Medea di P. Corneille. » pp. 157-165

anche vero parmi che il libero conversar delle donne somministri copia di caratteri differenti.

529. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 602-604

La Compagnia era composta della coppia Isabella e Bernardo Vulcani, della coppia Gerolima e Antonio Franceschini, di Paolo Carexana, e della vedova Casanova, che aveva mutato il suo nome dialettale di Zanetta in quello italiano di Giovanna, e che recitava le amorose e cantava anche negl’intermezzi lirici.

530. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 728-730

Il successo ne fu clamoroso ; e, naturalmente, vi fu anche una invasione di tragedia ; all’ Aristodemo del Dottori tenner dietro le traduzioni di tragedie dei due Corneille e di alcune di Racine nei collegi, specialmente per sollazzo di carnevale.

531. (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo primo — Capitolo ottavo »

Fu nondimeno tenuto a’ suoi tempi per ristorator del teatro: i suoi drammi furono ristampati non poche volte come cose degne di tenersi in gran pregio: i letterati sel proponevano per modello d’imitazione, e le muse anche elleno, le vergini muse concorsero a gara per onorar con inni di laudi chi più d’ogni altro recava loro vergogna ed oltraggio. […] Anche il celebre gesuita Atanasio Kirchero mandò l’anno 1650 in luce la sua Musurgia, opera ove s’imprende a trattare tutta, quanta è, l’armonica facoltà, ma che incontrò la disapprovazione degli scienziati pei molti abbagli presi dall’autore, e per l’infedeltà nel tradurre i musici greci. […] [21] La terza e principal cagione fu il dicadimento della poesia, giacché tale è il vincolo che passa fra codeste due facoltà sorelle, che, ove l’una si guasti, è pressoché indispensabile che si corrompa anche l’altra. […] Allora sdegnando il volgar nome di cantatrici e di cantori prederà quello di virtuose e di virtuosi per distinguersi anche dagl’istrioni, coi quali non vollero più accomunarsi.

532. (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro III — Capo III. Progressi Teatrali in Francia tardi, ma grandi nel medesimo Secolo XVII. » pp. 291-315

Seppe dipingere al naturale e proverbiar con grazia le maniere ridicole de’ signorotti, il pedantismo de’ medici, la ciarlataneria degli eruditi, l’affettazione delle donne preziose e letterate, e fin’ anche l’umor brusco e la rusticità de’ virtuosi malinconici. […] E un altro dotto autor francese anche così: «Sous le règne de Louis XIII, et dans le commencement de celui de Louis XIV le goût des pointes était dominant. […] E il dotto Giacomo Vernet anche così scrivea fanno 1729 da Roma agli autori del bel giornale intitolato, la Bibliotheque italique tom. […] Se si volesse far il processo a’ francesi, non sarebbe difficile il trovarli spessissimo, anche oggidì, in contrabbando di que’ falsi e frivoli concetti, di quelle arguzie viziose, e di quell’orpello, ch’essi ci vanno continuamente rinfacciando.

533. (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome II « CONTINUAZIONE DEL TEATRO GRECO E DEL LIBRO I — CAPO XIV. Commedia Nuova. » pp. 151-170

In secondo luogo quel patto apposto di scegliersi argomenti finti dà ad intendere che nelle commedie di Aristofane gli argomenti fossero veri, la qual cosa, a non allucinarsi, nè anche è vera, perchè in esse veri e vivi e noti erano i personaggi introdotti per satireggiarli, ma le azioni, ma gli argomenti erano finti tutti, fantastici, capricciosi e bizzarri oltre misura. […] Giova vedere la Comparazione di Menandro e di Aristofane fatta da Plutarco, ed anche il X libro capo I delle Istituzioni Oratorie di Quintiliano.

534. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article » pp. 164-168

Il Costetti ne’suoi « dimenticati vivi della scena italiana » racconta come, scoppiata a Parigi la rivoluzione, ne toccasse anche la povera Compagnia italiana : e in mezzo a una specie di consiglio di famiglia, il brillante Angiolini [una macia di veneto (?)] […] A. aiuto e protezione, in nome anche di alcuni compagni, quali erano : mes.

535. (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro I. — Capo V. Teatro greco. » pp. 26-81

Cherilo l’ateniese, che fiorì nell’olimpiade LXIV, avea trovata la maschera ed abolita la feccia, di cui prima tingevansi gli attori, e Frinico accomodò quest’invenzione anche alle parti di donna. […] I sette Capi all’assedio di Tebe é una tragedia che si fa leggere con attenzione e piacere anche a’ giorni nostri, piena di bei tratti, di movimenti militari, di sospensioni meravigliose, e fatta per presentare uno spettacolo sorprendente. […] La tragedia d’Agamennone fu coronata, e certamente, anche a giudizio de’ posteri intelligenti, lo meritava. […] Anche il riconoscimento fatto nel V é vivace e sveglia l’attenzione; ma le domande di Ion mettono in angustia la madre, e ’l poeta é costretto a far discendere Minerva per giustificar Creusa. […] Anche l’Orator Teodette, il quale con Teopompo e Naucrite concorse nel Certame Panegirico istituito da Artemisia in onor del Marito, compose una tragedia molto applaudita, intitolata Mausolo, la quale a’ tempi di Aulo Gellio ancor correva.

536. (1783) Discorso storico-critico da servire di lume alla Storia critica de’ teatri « DISCORSO STORICO-CRITICO. — ARTICOLO IV. Numero delle Tragedie Spagnuole de’ Secoli XVI., e XVII. » pp. 20-25

Il numero delle Tragedie Spagnuole del secolo XVI. con tutta la mia diligenza fatta ultimamente, non oltrepassa quello di quindici o sedici, inchiudendovi però anche le non regolate1.

537. (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro I. — Capo II. In quali cose si rassomigli ogni teatro. » pp. 8-13

. * Si può anche aggiugnere, che le sublimi e vive dipinture, e le grandi e robuste immagini d’Omero faceano dire al celebre Scultore Bouchardon: «Lorsque j’ai lu Homère, j’ai cru avoir vingt pieds de haut».

538. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [I-H-K]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 1055-1059

Educata poi dall’Anna Pellandi, colla quale stette dal 1807 al 1810, mostrò subito di emulare presto, e vincere anche la grande maestra.

539. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 526-529

Lo vediamo il '66 in Compagnia di Pietro Rossi ; poi, allontanatosi per alcun tempo dal teatro, bibliotecario del Senatore Davia a Bologna, poi di nuovo attore, recitando in varie compagnie, ma con poca fortuna, a cagione della sua austerità e taciturnità, a proposito della quale il Bartoli racconta che « andando un giorno a desinare con Andrea Patriarchi, non fu mai sentito pronunziare una parola durante tutto il tempo della tavola, e col solo saluto da quella casa partì. » Fu anche a Palermo, e quivi stette alcun tempo col Nobile Spaccaforni, qual segretario.

540. (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo primo — Capitolo sesto »

Leggete in presenza d’un fanciullo, e anche d’un ragazzo di dodici o quindici anni il più bello squarcio della storia di Senofonte o di Titolivio, fategli capire una dimostrazione di geometria, o mettetegli avanti gli occhi la più leggiadra esperienza di fisica, egli non istarà molto che s’annoierà, e palesaravvi colla sua inattenzione la noia. […] Testimonio fanno i poemi del Pulci, del Boiardo, del Berni, dell’Ariosto, e dietro a loro anche il Tasso, che non piccola parte introdusse negli episodi, e il Marini, e il Fortiguerra con altri. […] Però di nulla altro ebber pensiero i musici che di dilettarli, ora accumulando suoni a suoni e stromenti a stromenti affine di sorprender l’orecchio e di supplire collo strepito alla mancanza del verosimile; ora cercando nella varia unione degli accordi i mezzi di piacere anche indipendentemente della poesia, a cui non ben sapevano unire la musica, onde nacquero le sonate, le sinfonie, i concerti e gli altri rami d’armonia strumentale; ora chiamando in aiuto gli altri sensi affinchè riempissero colla loro illusione quel divario, che pur durava tra le due facoltà sorelle.

541. (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo terzo — Capitolo decimoquarto »

Si può far uso di qualche fregio nelle arie allegre e festevoli perché proprio è dell’allegrezza il diffondersi, e perché lo spirito non fissato immobilmente (come nelle altre passioni) sopra un solo oggetto, può far riflessione anche agli scherzi dell’arte. […] [46] Dirò di più che in questa spezie di canto si sono eglino distinti a segno che non solo le nazioni moderne, tra le quali è incontrastabile che nessuna può venire in paragone coll’italiana, ma porto anche opinione che nemmeno quelle due antiche coltissime, la Greca e la Latina, pervenissero mai sul teatro all’artifizio e delicatezza di modulazione che si pratica a’ nostri giorni142. […] Ma nella musica, mercè al soverchio raffinamento cui si è voluto condurla, la verità della espressione è così poco adattata alla capacità della maggior parte, così poco riconoscibile l’imitazione, che necessario è che ondeggi anche il gusto fra tanti e sì discordi giudizi. […] Quindi a molti in Francia è venuta in pensiero la necessità d’un cronometro, ovvero sia pendolo destinato a misurar esattamente i movimenti nella musica, il quale al vantaggio di regolare anche nelle arie che si cantano in teatro la voce del cantore colla natura del suo movimento e col numero delle vibrazioni acciocché fregni tra l’orchestra e lui quella unione che vi si vede troppo soventemente mancare aggiungerebbe l’altro di potersi col suo mezzo trasmettere ai paesi lontani e alle future età il preciso grado del movimento con cui furono eseguite. […] Che questo fosse il loro uso cel dimostra oltre l’autorità di Plutarco nella vita di Pericle anche il significato della voce Odeon che vale lo stesso che luogo di canto, imperciocché ivi si tenevano le pubbliche sfide di musica, alle quali assisteva il fior della Grecia per ottenere il premio del Tripode.

542. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [I-H-K]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 1064-1067

In una lettera da Bologna della Pelzet a Niccolini del 27 luglio 1843, sono queste parole : « Poi è venuta la Job, la quale dopo aver rovinato Verniano colla sua pros…… (prosopopea), cerca d’insinuarsi verso Coltellini per farmi onta e spauracchio. » E più oltre : « Anche la Job prima donna comica, vil…… (vilissima) creatura, ha scelto una tragedia per sua beneficiata. » Ma non è da prestar troppa fede ai pettegoli risentimenti di una artista che si trova tra compagni inesorabili e crudelmente accaniti contro la sua poca abilità ; sono sue parole.

543. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [E-F]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 889-912

 – Anche Scaramuccia col suo figlio mi fanno ammattire ; trotto, galoppo, vengono da me, e nulla si conclude. […] Mesmè, che deve seguire fra otto giorni, farò battere appresso la Granduchessa acciò faccia maritare la donna e ne parlerò anche alla Cinzia, ma per ridurlo è troppo impietrito e ci vuole un miracolo. […] A questa del Gherardi fo seguire i versi che il Loret pubblicò nella Muse historique del 23 marzo 1658, a proposito della Rosaura, Imperatrice di Costantinopoli, rappresentata il mercoledì 20 marzo, nella quale anche, a ogni intermezzo, il Fiorilli ballava : ………… Mais entre cent choses exquises, qui causent d’aimables surprises, entre quantité d’accidens, qui fon rire malgré les dents et qui raviroient une souche c’est la table de Scaramouche contenant fruit, viande & pain, et pourtant il y meurt de faim, par des disgraces qui surviennent, et qui de manger le retiennent ; or, comme en tout événement, il grimace admirablement, il fait voir en cette occurence, la naïve et rare excellence de son talent facétieux, et ma foi, divertit des mieux. […] Anche il 22 novembre del ’60 prese parte al Louvre negli Intermezzi del Serse del Cavalli, musicati da G.

544. (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro III — Capo II. Teatro Spagnuolo, Inglese, e Alemano nel medesimo Secolo XVII. » pp. 276-290

Il Desdén con el Desdén dell’istesso é una commedia sregolata, ma vi si trovano pennelleggiate con tal maestria le passioni di una donna bizzarra, che si farà sempre veder con piacere anche da’ rigidi censori dell’irregolarità. […] Sono anche regolari, sebbene la scena non n’é stabile, e suol passarsi da una camera di conversazione a una di dormire, a un’altra casa, a un’osteria, in piazza, alla borsa ecc… Già a’ tempi suoi si satireggiavano sul teatro inglese le persone nobili e titolate.

545. (1783) Discorso storico-critico da servire di lume alla Storia critica de’ teatri « DISCORSO STORICO-CRITICO. — ARTICOLO III. Se ne’ secoli XIV., e XV. gl’Italiani ebbero Poesie Sceniche. » pp. 14-19

anche vide ivi addotta la notizia della Tragedia, a noi non pervenuta, di Giovanni Manzini della Motta, rammentata però in una delle Lettere Latine dell’Autore, il quale nell’idearla vi ebbe il merito di mettere in iscena, al pari del Mussato, una storia nazionale, cioè la caduta di Antonio della Scala Signore di Verona.

546. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [E-F]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 922-927

Il ’59 partiron gl’ Italiani, ma per tornare il ’61, anche ’sta volta recitando alternativamente coi Comici di Molière, non più alla Sala del Petit-Bourbon, ch’ era stata demolita, sì a quella del Palais-Royal.

547. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 35-37

Fu il Lombardi anche autore di una commedia in prosa, intitolata l’ Alchimista, e dedicata a Giulio Pallavicino (Ferrara, Baldini, 1583, poi Venezia, Sessa, 1586, e Spineda, 1602), in cui, scrive Adolfo Bartoli nella sua introduzione agli Scenarj, « noi troviamo quello che è così raro nella commedia italiana del secolo xvi, qualche carattere studiato e disegnato.

548. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article » pp. 88-117

Maestà prendevano alle cose anche private dell’Andreini. Anche questa è diretta al Segretario Vinta. […] Il Cavalier Marino dettò per la sua morte il seguente sonetto, riferito anche da Fr. […] In mezzo ai petrarcheggiamenti diluiti all’acqua di rose, poteva stare anche Lei, non ultima certo. […] Anche quel continuo frammischiare alle prose sentenze poetiche era dell’uso, specialmente per la chiusa delle scene nella commedia improvvisa, e più specialmente poi per le andate via.

549. (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome I « LIBRO PRIMO — CAPO PRIMO. Origine della Poesia Drammatica. » pp. 2-11

I Tarantini quando alla peggio oltraggiarono l’armata Romana che navigava a forza di remi avanti la loro città, non aveano, al dir di Floro a, piena notizia de’ Romani, ignorando anzi fin anche donde venissero, e pure già quegli aveano non picciolo impero in Italia.

550. (1787) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome I « LIBRO PRIMO — CAPO PRIMO. Origine della Poesia Drammatica. » pp. 2-9

I Tarantini quando alla peggio oltraggiarono l’armata Romana che navigava a forza di remi avanti la loro città, non avevano, al dir di Floro15, piena notizia de’ Romani, ignorando anzi fin anche donde venissero, e pure già questi aveano non picciolo impero in Italia.

551. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — (Ferdinando Martini, Al teatro. Firenze, Bemporad, 1895). » pp. 78-82

Nè questa le impedì d’essere figlia amorosissima, perchè non volle mai separarsi dalla sua genitrice ; e quando la morte glie la tolse, le fece innalzare nel Campo Santo di Torino un monumento che racchiuse, dopo varj anni, anche le di lei spoglie mortali.

552. (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo terzo — Capitolo decimosesto »

In progresso di tempo anche questa usanza fu levata via, e la danza non accompagnò più la tragedia fuorché nei cori, o in qualche scena particolare. […] Ballavano essi, egli è vero, nella tragedia e nella commedia, ma il loro ballo era innestato col componimento, come lo era anche il coro, il quale non si dipartiva dalla scena per tutto il tempo della rappresentazione. […] [21] È probabile che gl’Italiani traessero la prima idea di cotali rappresentazioni dalle azioni mute dei Francesi, presso ai quali erano in uso anche prima. […] Tre fra loro seppero acquistarsi un gran nome anche fra le nazioni oltramarine, e l’oltramontane. […] Diamone anche un qualche saggio di esse rimettendo coloro che più oltre cercassero alla storia della danza del Cahusac e al bel trattato de’ balletti del gesuita Menestrier.

553. (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo secondo — Capitolo nono »

Giacopo Carissimi, illustre compositore romano dopo la metà dello scorso secolo, cominciò a modular i recitativi con più di grazia e di semplicità, avvegnaché non vi si facesse allora particolar riflessione sì perché il gusto del pubblico rivolto intieramente alle macchine e alle decorazioni badava poco alla dilicatezza della composizione, come perché la poesia dei drammi così poco interessante faceva perdere il suo pregio, anche al lavoro delle note. […] Al che aggiugnendosi l’accento vivo ed appassionato degl’Italiani, che gli dispone in particolar maniera alla melodia e dolcezza di canto, non è da maravigliarsi se la musica strumentale, la quale non è che una imitazione più o meno vaga e generica della musica vocale, ne prende anche essa l’indole dilicata e leggiera del suo modello. […] Antonio Raff, Giovanni Tedeschi, Tommaso Guarducci, e Giambattista Mancini, che si è anche distinto fra i letterati pel suo bel libro intitolato Riflessioni pratiche sul canto figurato allevati da lui fanno tuttora parte viventi, e parte defunti bella testimonianza del valore del loro maestro. […] Se le armoniche facoltà ebbero i loro Orazi e i loro Virgili, non mancarono di Bavi e di Mevi anche in abbondanza, e se la semplicità, la sobrietà, l’espressione, e la naturalezza furono le delizie dei primi, le fiaminghe anticaglie, il contrappunto operoso, le difficili puditezze, e la romorosa armonia spiccaron non meno nelle composizioni dei secondi.

554. (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro III — Capo V. Teatro Francese nel medesimo Secolo XVIII. » pp. 355-388

Giambatista Rousseau, nato in Parigi nel 1669 e morto nel 1740, compose anche due commedie, le Flatteur e le Capricieux. […] Ma la commedia tenera ha degenerato sin nelle mani del signor de la Chaussée in un’azione totalmente larmoyante e difettosa, come sembrami la Melanide, e l’Amor per Amore, dove é ricorso anche alle fate e trasformazioni239. […] La di lui commedia di Dupuis e Defronais, benché desti qualche volta la tenerezza ed anche le lagrime, é assai lontana per la verità dei caratteri e per la semplicità degl’incidenti, da que’ drammi romanzeschi, così poco degni di stima sotto il nome di tragedie cittadinesche, e di commedie piangolose, pel cui cattivo genere il signor Collé ha non di rado manifestato il suo disprezzo. […] «Osservo (egli dice tralle altre cose nella sessione VI) ne’ francesi piuttosto un poeta, il quale recita le sue poesie, che un attore, il quale esagera le sue passioni, mentre non solamente essi alzano in armonioso tuono le voci ne’ grandi affari, ma ne’ bei passi e nell’enfasi de’ gran sentimenti; di modo che par che non solo essi vogliono rilevare la verità dell’affetto naturalmente imitato, ma anche l’artificio e l’ingegno del tragico».

555. (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome I « LIBRO PRIMO — CAPO II. In quali cose si rassomigli ogni Teatro. » pp. 12-22

Aristotile nel i de’ Politici, Può anche vedersi su di ciò l’opera di Goguet, Origine des Loix, tom.

556. (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Indice. » p. 443

., così anche nei Perù 22., in Roma erano in disonore 167., in Italia e in Francia anche persone di nome 219.

557. (1798) Addizioni alla Storia critica de’ teatri antichi et moderni « PARTE I — LIBRO IV » pp. 55-66

anche si verifica la sua asserzione ne’ Latini.

558. (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro III — Capo I. Teatro Italiano nel Secolo XVII. » pp. 268-275

Si dee anche considerare, che l’intelletto dell’uomo non avendo se non se una misura fissa e molto stretta di quello che si può sapere, perde da una parte quanto acquistai dall’altra; e perciò dice assai bene il dottissimo conte Lorenzo Magalotti «che il capitale del sapere sia stato appresso a poco sempre l’istesso in tutti i tempi, e che la differenza sia consista nell’essersi in un secolo saputo più di una cosa in uno più di un’altra, come quel magazzino che oggi é pieno di spezierie, domani di tele, quell’altro di lana, e va discorrendo; ma di tutte quelle mercanzie non ve n’é mai più di quello che importano i corpi e il credito di quella casa di negozio, che lo tiene in affitto… Bisogna poi ricordarsi, che quello che noi sappiamo adesso, si sapeva tremil’anni fa, e ch’é della Filosofia, come delle mode, che non sono mode, perché comincino a usare adesso, ma perché é un pezzo che non erano usate».

559. (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome II « CONTINUAZIONE DEL TEATRO GRECO E DEL LIBRO I — CAPO XI. Primi passi della Commedia Antica. » pp. 2-15

Una delle di lui favole intitolavasi Eolosicone, nella quale si satireggiavano i poeti tragici ed anche Omero.

560. (1787) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome I « LIBRO PRIMO — CAPO III. Teatri Orientali. » pp. 17-27

Se Pitagora co’ suoi discepoli disponeansi alla contemplazione e all’esercizio colla musica, anche Chun uno de’ più celebri Imperadori Cinesi, che secondo gli storici della nazione regnava intorno a 22771 anni prima dell’Era Cristiana, col suono del Kin si accingeva a trattare gli affari dell’impero.

561. (1788) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome III « LIBRO III — CAPO II. La Poesia Drammatica ad imitazione della forma ricevuta dagli antichi rinasce in Italia nel secolo XIV. » pp. 32-40

V. anche ciò che ne dice l’Ab.

562. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — Di Venetia, 23 di marzo 1675. » pp. 351-354

(V. anche Turri Gio.

563. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 245-250

Vi giuro avanti a Iddio, che non ha rimproveri la mia coscienza ; e se ho potuto far del bene anche ai miei nemici l’ho fatto.

564. (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo secondo — Capitolo undecimo »

Lungo sarebbe anche il voler brievemente accennare tutti i luoghi ove Metastasio maneggia inimitabilmente le passioni, e con pennello incantatore le colorisce: la maniera con cui tratta l’amore merita nondimeno qualche riflessione. […] Ma io non avrei che per metà eseguito il disegno di quest’opera se dopo averne additate ai giovani le virtù che possono imitare nel nostro amabil poeta, non avesse anche il coraggio d’indicar loro i difetti, dai quali debbono tenersi lontani. […] Anche negli scrittori approvati da questa si ritrovano non pochi modi di favellare che sarebbero scorretti attendendo alle regole, ma che furono poscia autorizzati dal tempo e dalla fama degli autori. […] Ad onta però degli stitici e freddi grammatici, ad onta di quei pedanti accigliati che vorrebbero arrestar il volo del tempo e imprigionar la ragione fra lacciuoli tessuti di tela di ragno, i progressi della filosofia, che annunziano una vicina rivoluzione nelle idee della nazione, promettono anche un cangiamento nell’indole dell’idioma. […] Il Catone, il Temistocle, il Regolo, dove certamente non doveva aspettarsi, non ne vanno esenti. né si contenta di frammettere uno o due intrighi amorosi, in molti vi sono anche tre e quattro.

565. (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo terzo — Capitolo decimoquinto »

Lo sono gli accenti che formano il tuono fondamentale d’una passione o un sentimento, poiché se l’anima ha per ogni sua affezione un movimento generale che la caratterizza, anche la musica, dovendo esprimere cotal movimento, avrà un tuono fondamentale che le serva di regola. […] Perché un inveterato costume vuole che in ogni opera devano comparir sul teatro due donne e talvolta anche tré, della metà delle quali non sapendo che farsi il poeta perché inutili affatto all’intreccio, né qual occupazione dar loro, bisogna pure che pensi a trovar un paio d’amanti coi quali si vezzeggino a vicenda insipidamente. […] Anche esprimendo i caratteri principali non può far a meno di non coincidere spesso e ripetere le cose medesime, perché le situazioni sono a un dipresso le stesse in tutti i drammi, e perché gli uomini posti ineguali circostanze sempre si spiegano nella guisa medesima. […] Esso non sarà tutto di mia invenzione; tale a un di presso è stato fatto anni sono anche a me con un aria di persuasione capace di ottener il suo intento se il Messer Pandolfo, che mel fece avesse trovato il Damone di Boeleau per proselito, o le orecchie di Mida per ascoltatrici.

566. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 186-194

Tuttavia nessuno, come il Novelli, anche tra italiani, dalle altissime cime della tragedia potè scendere alle più basse della pochade, passando pel dramma moderno in tutte le sue svariatissime forme esprimenti le più calde passioni, e destando le più disparate commozioni in chi lo vede e ascolta.

567. (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome I « LIBRO PRIMO — CAPO IV. Teatro Americano. » pp. 40-58

Voglio anche accordare al l’apologista Lampillas, tutto intento a mettere a profitto un ipocrito zelo, che il veneziano Cabotto non diede immensi tesori alla Spagna, la quale l’invitò dal l’Inghilterra per impiegarlo nelle scoperte, e che egli rimase per ben quindici anni senza essere impiegato.

568. (1787) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome I « LIBRO PRIMO — CAPO IV. Teatro Americano. » pp. 28-41

Voglio anche accordare all’Apologista tutto intento a mettere a profitto un ipocrito zelo, che il Veneziano Cabotto non diede immensi tesori alla Spagna, la quale l’invitò dall’Inghilterra per impiegarlo nelle scoperte, e che egli rimase per ben quindici anni senza essere impiegato.

569. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article » pp. 216-226

A quelli, dopo due giorni, tennero dietro questi altri versi, tuttavia inediti, e a me comunicati con gentilezza squisita dal fratello di lei Conte Giovanni Arrivabene, al quale debbo anche, in gran parte, la compilazione di queste notizie.

570. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article » pp. 203-211

« Si trasformava come un novo Proteo a i diversi accidenti della favola, e se nella comedia facea vedere quanto ornamento abbia un dir famigliare, dimostrava poi differentemente nella tragedia la gravità dell’eroico stile, usando parole scelte, gravi concetti, sentenze morali, degne d’esser pronunziate da un Oracolo : e se occorreva sopra di qualche suo Amante o parente di vita spento, lamentevolmente ragionare, trovava parole e modi si dolorosi, che ognuno era sforzato a sentirne doglia vera, e ben spesso anche lagrimare, benchè sapesse certo le lagrime di lei esser finte…..

571. (1783) Discorso storico-critico da servire di lume alla Storia critica de’ teatri « DISCORSO STORICO-CRITICO. — ARTICOLO VII. Su i principali Requisiti per giudicar dritto de’ Componimenti Scenici, Mente rischiarata, e Cuore sensibile. » pp. 69-85

Ma vi è anche un altro genere di Dotti, che ne sanno favellare, se volete, e rintracciarne le sorgenti.

572. (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome II « CONTINUAZIONE DEL TEATRO GRECO E DEL LIBRO I — CAPO XV. Satiri: Ilarodie: Magodie: Parodie: Mimi: Pantomimi. » pp. 171-200

Pare che la Scinnide fosse anche saltazione comica usata anticamente da’ Frigii nella festa di Dionisio Sabazio.

573. (1787) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome I « LIBRO PRIMO — CAPO VIII. Continuazione del Teatro Greco. » pp. 269-289

Pare che la Scinnide fosse anche saltazione comica usata anticamente da’ Frigj nella festa di Dionisio Sabazio.

574. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — Ferrara, li 4 marzo 1618.Ferrara, li 3 marzo 1618. » pp. 170-184

.), uno dei più acerbi nemici dell’Antonazzoni (perchè pare fosse l’amante dell’Austoni) in nome anche del Romagnesi e di Mezzettino, e dell’Antonazzoni stesso.

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