Fioriva la prima in molte arti di lusso non che di necessità, ma non ebbe della drammatica se non que’ semi che sogliono produrla da per tutto, cioè travestimenti, ballo, musica, e versi accompagnati da gesti. […] Dilettavansi sommamente que’ popoli del ballo guerriero, che solea rappresentare una spedizione militare. […] Ma la nazione Peruviana senza dubbio la più colta di tutta l’America, oltre all’avere inventata e migliorata l’agricoltura con tante altre arti, seppe qualche cosa di geografia, meccanica e astronomia, ed ebbe polizia e legislazione eccellente per la natura e per l’ indole di que’ popoli, nella quale trionfa una sana morale. […] Dispiacquegli (vedi la III dissertazione di que’ suoi curiosi Saggi Apologetici) che io numerassi tra gli argonauti Italiani che aprirono il camino del Nuovo Mondo agli Europei, il Vespucci ed il Cabotto. […] Or non fu uno de’ primi argonauti di que’ mari?
Nel 1776 si recò in Ispagna, ov’era ancora nel 1782 impiegato alla direzione di uno di que’ teatri.
Sono parecchi anni che trovasi in Napoli (1781-82) impiegato in uno di que’ Teatri, facendosi onore e procurando a sè stesso una mediocre fortuna. »