Recitò da Brighella per molto tempo nella comica Compagnia diretta da Antonio Marchesini. […] Samuele, dove si fece molto onore, avendo lasciato dopo la sua morte un chiaro grido del suo valore alla comica professione. » Così Francesco Bartoli.
Sposata nel 1767 una fanciulla di Udine, mentr’egli colà si trovava in Compagnia di Girolamo Brandi, l’addestrò nell’arte comica, e con lei passò il 1774 in Compagnia di Giuseppe Lapy al Sant’Angelo di Venezia. Nel 1782 s’eran stabiliti in Verona, « alienandosi – dice il Bartoli – in virtù d’altro impiego dalla comica professione. »
Lasciato per vicende politiche l’impiego, studiò musica sotto il maestro Pacini, suo cugino ; ma non lungo tempo : chè un secreto malore gli tolse la voce, obbligandolo ad abbracciar l’arte comica, nella quale riuscì non ispregievole attore. Esordì nella Compagnia di Angelo Canova ; fu colla moglie, Maria Pompili, divenuta comica anch’ essa, e con un figliuoletto, Luigi, in quelle di Carlo Mancini, di Giuseppe Colombo, e di Francesco Lombardi, con cui fece quasi tutto il giro della Sicilia, nella quale poi, a Noto, morì l’anno 1846.