Ecco come ne pervenne a me la notizia in una lettera di un amico Spagnuolo de’ 22 agosto 1786: Muy Señor mio = El dia catorze del presente vi representar en el Coliseo del Principe su comedia de vm.
Por el santissimo bote de la Magdalena Santa: dice nella III. Valgame todo el Psalterio.
Lionardo de Lionardis nel 1674 pubblicò il Finto Incanto, che è el Encanto sin encauto del medesimo Calderòn.
Altro che el Conte Ugolino !
Vient, void & vince, el grand Cesar Roman, Così ha faict HENRY Roy de BOVRBON, Qu'a prins la Bressa, le Fort, & Mommeillan Plus facilment, que manger maccaron.
Esta Egloga es muy desigual, y aunque en ella se hallan muchos pedazos excellentes, en el todo no puede compararse con la primera.
È ben vero che l’innamorato non sono ne Cintio, ne il morto Aurelio, ma troverebbe bene dei giovani studiosi, quali in Fiorenza dove è la scuola della lingua Toscana sono stati sommamente graditi, con speranza ch’habbino da riuscire mercè el studio al paro di qualunque altro metti il piede sopra la scena, e quel che importa senza prettensione, nè giunta alcuna.
Egli dovrebbe sapere, quanto tardi si fece el postrer duelo en España, di cui ogni dì risuonano gli stessi teatri di quella penisola; dovrebbe sapere ancora che sino al XVI secolo per estirpare le bizzarie della Cavalleria convenne al celebre Miguèl Cervantes prendere il partito di coprirla di ridicolo; ma ciò a parte. […] ) fasta el nuestro tiempo, y juzgavase por fazañas y por alvedrios departidos de los omes y por usos desaguisados sin derecho, ec.
Y el rostro, y las narices? […] La vida, y el corazon?
Egli dovrebbe sapere, quanto tardi si fece el postrer duelo en España, di cui ogni dì risuonano gli stessi teatri di quella penisola; dovrebbe sapere ancora che sino al XVI secolo per estirpare le bizzarrie della Cavalleria convenne al celebre Miguèl Cervantes prendere il partito di coprirla di ridicolo; ma ciò a parte. […] fasta el nuestro tiempo, y juzgavase por fazañas y por alvedrios departidos de los omes y por usos desaguisados sin derecho etc.
Io nel fior degli anni miei ascoltai cantare per le chiese di Napoli el tiple (il soprano) Pepito castrato Spagnuolo, prima che mi recassi in Ispagna e poi il rividi, ed ascoltai in Madrid per più anni in compagnia di Narciso, di Pellegrino ed altri più oscuri castrati tutti Spagnuoli.
Il teatro Spagnuolo conta eziandio un gran numero di favole di somiglianza, come el Parecido en la Corte, el Parecido de Hungria, el Parecido de Tunes, ecc.; ma queste per altro spesso prendono un portamento tragico, e di molto si discostano dal comico artificio latino.
Lionardo de Lionardis nel 1674 pubblicò il Finto Incanto, che è el Encanto sin encanto del medesimo Calderon. […] Io avea nel fior degli anni miei inteso cantare per le chiese di Napoli el tiple (il soprano) Pepito castrato Spagnuolo, prima che andassi in Ispagna; e poi il rividi e l’ascoltai in Madrid per più anni in compagnia di Narciso ed altri più oscuri castrati tutti Spagnuoli.
Gl’insolenti la citeranno per criticarne qualche data o nome scambiato, o errore di ortografia nelle parole castigliane; ed allora mettendo en casa el buen dia per accreditarsi di amigos del pais, inveiranno contro di lui con personalità villane immaginate e con motti presi dalla feccia de’ quartieri di Lavapies, de las Maravillas, e de San Lorenzo sulle orme del poetastro Ramòn La-Cruz e del petulante ludimagistro La Huerta.
Oltre a ciò che nel tomo precedente si è detto della Marianna del Dolce, del Calderon, e di Tristan, vuolsi osservare che nell’anno 1636, quando si rappresentò la Marianne Francese, il teatro spagnuolo non aveva ancor veduto el Tetrarca de Jerusalem.
E se mai se ne volesse un esempio forestiere, el Musico por amor commedia spagnuola è tutta recitata, fuorchè ciò che cantasi da colui che si finge musico.
E se mai se ne volesse un esempio forestiere, el Musico por amor commedia Spagnuola è tutta recitata, fuorchè ciò che cantasi da colui che si finge musico.
Batta Andreini sotto nome di « Sior Cocalin De I Cocalin da Torzelo » Academico Vizilante detto el Dormioso.
È giunto al fine al chiaro nume accante Tosto s’inchina, el sacro fuoco honora Di latte solo, e poverello infiora Di rose il legno placido, e sonante.
Quanto al genere comico troviamo che nel 1773 imitò il Desden con el Desdèn di Moreto nella sua commedia Fingere per amore titolo infelice che non dà punto idea dell’argomento spagnuolo.
E perchè per l’ amor grande che li portavo li fece in el suo matrimonio donacione dopo la mia morte e li fu venduta la carica sopra la mia donacione e perchè lui si era obligato pagarli 7cento franchi l’anno credendo di esercitare la detta carica, e come questo interesse andava inace (= inanze) senca sodisfare al venditore della carica venduta 14 mila frachi lo fece ritornare per agiustarsi con il venditore e per g[i]ustarlo à bisog[n]ato che io le dia 9mila fra[n]chi che avevo su l’otel de Villa e lui li diede una G[u]erra che ebe chon ingano dal fratello de la moglie per 10 mila franchi che il fratello era erede della terra e perchè la terra aveva molti debiti prestai dechontanti 9mila e sei cento franchi che ò apreso di me l’obligatione per notaro dicendo vendendo la terra mi sarebe pagati, e cosi si è ag[i]ustato il venditore con darli la terra senza mia saputa e nel darli li sudeti prima 9 mila fra[n]chi mi rinviò la caricha a dove io la vedei, la vendei 8mila fra[n]chi e ne perse mile de’ 9 che li diede e avendo il notaro in mano il denaro il furbo me lo sequestrò con dire ch’ è roba sua per averli io fato la deta donacone ed io in colera lo sgridai e venesimo a parole e l’ultima parola mi dise ch’ero un becho e fugi ne la sua camera e se serò e la notte nel Ripo fugi cho le sue robe ed io con il comesario chon testimoni cavai una presa di corpo e lui sapendo ciò se ne parti per Italia.
Il teatro spagnuolo conta eziandio un gran numero di favole di somiglianza, el Parecido en la Corte, el Parecido de Tunes ecc.; ma queste per altro prendono sovente un portamento tragico, e di molto si discostano dal comico artificio latino.
E’ più del Canto verisimile lo studio, che pongono questi Attori in sentar bien el verso, vale a dire in troncare il concetto in grazia della versificazione, e in cantar male senza Musica, di che non v’è cosa più nojosa?
Quanto al genere comico troviamo che nel 1772 imitò il Desdèn con el desdèn di Agostino Moreto nella commedia Fingere per amore titolo infelice che non rileva pnnto lo spirito dell’argomento spagnuolo.
La pièce espagnole d’Agostino Moreto, intitulée : le Desden con el Desden, dont notre poète a tiré sa Princesse d’Élide, est une preuve de la justesse de son esprit. […] La fable et le dénouement de La Princesse d’Élide est l’exemple que je me propose de donner d’un dénouement imité et corrigé par Molière ; mais voyons auparavant de quelle manière Agostino Moreto11, célèbre poète espagnol, dénoue sa pièce intitulée : El Desden con el Desden. […] On a déjà dit que La Princesse d’Élide était imitée de la comédie espagnole El Desden con el Desden. […] El Desden con el Desden.
Isabel » No, no pienses que yo procure tal : antes llegando al punto extremo de mi vida, opresa de este oculto dolor, pedirè al cielo que alargue el curso à la de aquel que ha sido » dulce parte de mi… que ser debia de mis acciones dueño. […] Ecco come a me ne pervenne la notizia in una lettera di uno Spagnuolo amico de’ 23 di agosto 1786 : Muy Señor mio = El dia catorze del presente vi representar en el Coliseo del Principe su comedia de Vm la Faustina traducidaçon bastante fidelidad à nuestra lengua.
No, no pienses que yo procure tal: antes llegando al punto extremo de mi vida, opresa de este oculto dolor, pedirè al cielo que alargue el curso à la de aquel que ha sido Dulce parte de mi.....que ser debia de mis acciones dueño.
E’verisimile che quella corte fosse sollecita di far sopprimere una rappresentazione di Don Carlos in Francia, quando io in tanti anni di mia dimora in Madrid ho veduto moltissime volte rappresentar dal commediante Calderòn il personaggio di Filippo II nel componimento intitolato el Segundo Seneca de España, che appunto si aggira sulla rivolta delle Fiandre e su gli amori e la morte di suo ordine data al principe don Carlos suo figliuolo ?
Ce fut à l’occasion de la mort de Salazar que Calderon dit : « Emperaba par d’onde el acababa » c’est-à-dire il était le premier dans tout ce qu’il perfectionnait.