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13. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » p. 586

Sappiam di lui che il maggio del 1655 si trovava a recitare in Milano, com’ebbe a scriver da Mantova Ottavio Gonzaga al Duca di Modena che glie ne fece richiesta : « Non è stata servita V. A. per non ritrovarsi Capellino Comico in Mantua essendo a recitare a Milano…. » e che apparteneva alla Compagnia del Farnese di Parma, di cui era principale ornamento, come abbiam dal seguente brano di lettera tuttavia inedita scritta da Bartolommeo Manzoli al Duca di Modena il 4 giugno 1655 : « Non è stato possibile di conseguire in alcun modo che il sig.

14. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 508-512

Nato a Milano il 10 novembre 1844, è stato uno de' più forti sostegni, dopo Ferravilla, della Compagnia dialettale creata da Cletto Arrighi. […] Emigrato a Torino, pensò poi di andarsene a Milano, desideroso com’era di rivedere la cara patria. […] Deciso di tornarsene a Milano, si recò a piedi sino a Finalborgo, dove potè ricavare il bisognevole per giungere a Milano, recitando poesie giocose e cantando canzonette nel caffè. […] Da quel momento Gaetano Sbodio, « ambrosiano del vecchio stampo, dal cuor largo, dal buon senso caratteristico, dall’amore tradizionale per la rettitudine e per la giustizia, condita con quel pizzico di umorismo onestamente mordace, che rende i Lombardi formidabili negli incruenti duelli della parola e nell’ espressione dei loro giudizj (Ferravilla e Compagni, Milano, Aliprandi, 1890) », potè anche dirsi il più popolare degli artisti milanesi.

15. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 310

L'ultimo dei Meneghini, nato a Milano il 1811, fu prima compositore nella tipografia teatrale Brambilla ; poi, accarezzato il sogno di eccellere in arte come attore tragico, si scritturò, dopo alcune prove con dilettanti, al Teatro Lentasio, come generico nella Compagnia di Antonio Giardini, della quale sposò la prima attrice giovine Amalia Pasquali. […] Morì a Milano il 9 aprile dell’ '84.

16. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 686-687

Mentre questi era a Milano, gentiluomo di Camera del Residente veneto (1733), arrivò, nel principio di quaresima, il Vitali. […] Il Vitali aveva in Compagnia un Casali e un Rubini (V.), che furon poi chiamati a Venezia, l’uno al San Samuele, l’altro al San Luca ; e Goldoni scrisse per lui Il Gondolier veneto, la prima commedia alla sua maniera, comparsa in pubblico (autunno 1833) e stampata poi successivamente (Milano, R. […] I, dei drammi giocosi per musica, XXXV delle opere teatrali), in fronte alla quale è detto con nuovo errore : rappresentato per la prima volta in Milano nell’anno 1732.

17. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article »

Ma quel che tiene ancor vivo il nome suo fra gli scrittori di cose di teatro è un’opera pressochè introvabile, stampata a Milano dal Visai il 1859, e intitolata : Biblioteca drammatica italiana antica e moderna, di cui possiede pochi volumi, non so se tutto il pubblicato, la Braidense di Milano.

18. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — 27 sett.bre 1808. » pp. 50-51

Metto qui ora una notizia tratta dall’Archivio di Stato di Milano (Ministero degli affari esteri — Cartella 149) e gentilmente comunicatami dall’egregio Conte Dott. […] Regno d’ Italia — Milano, 27 aprile 1808. — Il Prefetto di po lizia del Dipartimento dell’Olona, al Cons. […] Giovanni Andolfati figlio di Pietro Andolfati Direttore dell’Accademia Filodrammatica di Milano, dopo aver fatto cattivi affari nel teatro Comunale Milanese (Scala) nell’estate del 1808, domanda al Vicerè un sussidio pecuniario per passare nell’autunno a Trieste, colla sua compagnia.

19. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 657-659

Figlio del precedente, nacque a Milano il 25 dicembre 1825, nella Locanda della Commenda, la sera in cui la Compagnia Fabbrichesi recitava al Carcano L'Ajo nell’ imbarazzo, di cui era protagonista il padre Luigi. […] Gaetano fu allevato a Desio vicino a Milano, poi nel Collegio Boselli, il miglior convitto di Lombardia, d’onde a dieci anni uscì, compiuti i suoi primi studi d’italiano e tedesco, per entrare, dopo un anno di preparazione al latino nella Scuola privata Gay, nel Collegio vescovile di Castiglion Fiorentino, all’intento di farvi il corso di filosofia. […] Racconta l’attore Mazzocca nelle sue Memorie (Milano, Pulzato, 1904), che « solo negli ultimi mesi del 1858, agli indubbi segni di dissoluzione che in lui si manifestavano, si prevedeva la sventura.

20. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 116-117

.), esperto ballerino da corda, ed egregio Brighella, e i comici Gasparo Zorni di Gorizia, e Francesco Monti di Milano. […] E il Medebach ebbe colla sua Compagnia luminosi successi dovunque ; e lo vediamo, partendosi da Milano, ove avea fatto il migliore degl’ incontri nell’ estate del '55, munito di Lettere-Patenti del Duca di Modena, Francesco III, dettate nella forma più larga e laudativa. […] Lo rivediamo l’estate del '63, del '66 e del '74 in Milano, e al suo partirne, gli furon volta per volta rinnovate le Patenti del Duca. L'agosto del '70, nonostante il contratto già firmato, non andò più a Milano, ove con nuova deliberazione, fu abolita la stagione di prosa, per surrogarvi le opere buffe.

21. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — Dato dal nostro Palazzo di Porto, li 2 Giugno 1612. » p. 293

Giovanni De Medici. » E dall’Appendice di Paglicci Brozzi alla sua opera : Il Teatro a Milano, apprendiamo che « Simone Basilea, comico veronese, ebreo, come ben si comprendre dal suo cognome medesimo, ottenne nel 1619, in occasione che recavasi a Milano onde recitare con alcuni suoi compagni, di poter portare la berretta nera, in luogo della gialla, colore allora obbligatorio pei seguaci della fede giudaica. »

22. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » p. 564

Da Venezia si recò più volte a Milano, ov’ebbe onori e applausi, come si vede dai seguenti passaporti comunicatimi gentilmente dal conte Paglicci-Brozzi. Archivio di Milano.

23. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article » pp. 216-226

Arrivabene Contessa Adelia, nata il 1818 a Mantova, e morta a Milano di tifo l’8 dicembre del’47, fu, per le parti di seconda donna, artista insuperata. […] Milano, Dumolard, 1895, pag. 46) : La Contessa Adelia Arrivabene, giovanissima gentildonna mantovana (che morte immatura tolse troppo presto alla scena, sulla quale lasciò impronta incancellabile dei più eletti e squisiti modi nel porgere). […] Trascelgo il breve cenno che ne fece l’artista Bon nel Bazar di Milano : adelia dei conti arrivabene La mattina dell’ 8 dicembre mori in Milano Adelia dei Conti Arrivabene di Mantova, giovine donna di bell’ingegno, di educazione fiorita e di generosi sentimenti. […] A questo faccio seguire parte dell’articolo apparso nell’Italia musicale di Milano (15 dic. 1847), in cui è discorso ampiamente delle doti artistiche, ond’era pregiata la povera donna : …………………….. […] Nè il grido trionfale che corse di lei a Cremona, a Milano, a Padova, a Venezia, a Trieste ; nè gli applausi ch’ella strappò dagli stessi avversari, quando nella primavera del’45 fu per un corso di rappresentazioni a Mantova, valsero ad addolcire i loro animi.

24. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [E-F]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 947-

Trovato modo di spingersi fino a Milano, la Letizia potè entrare in Compagnia di Giuseppe Moncalvo, nella quale, se accrebbe di molto le sue doti artistiche, non migliorò per niente la sua posizione materiale, dacchè Moncalvo non mai ricompensò la sedicenne artista fuorchè di savj e utili insegnamenti, e se l’arte era allettatrice potente, le esigenze dello stomaco facendosi di giorno in giorno più imperiose, ebbero il sopravvento. […] Ella, scioltasi amichevolmente dal Moncalvo, accettò la scrittura, ed esordì a Milano al Re Vecchio, teatro d’importanza massima a quel tempo, nel dramma « Un fallo » (rappresentato poco innanzi con gran successo dalla Ristori) sollevando all’entusiasmo il pubblico che le diede il battesimo di grandissima. […] Gustavo Naiper, il figliastro di Maria Luigia, che la conobbe e ammirò e protesse a Milano, a’primi passi gloriosi dell’arte sua, la presentò alla sorella San Vitale, col mezzo della quale fu invitata a colazione e protetta poi e amata dalla Duchessa. […] Questo capo lavoro venne rappresentato per 20 sere in Parigi per la prima volta l’anno scorso, e venne bene accolto nei principali Teatri di Torino, Milano e Roma ; il cui titolo è MARCELLINO GIOVINE TAPPEZZIERE personaggi attori Marcellino Sigg.

25. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article » p. 233

Pel ’54-’55 egli formò due Compagnie, addette principalmente al Teatro Re di Milano, ove dovean recitare ogni anno ciascuna per due stagioni. […] Milano, Dumolard, 1895), Tommaso Salvini, primo attore, Teodoro Raimondi, primo amoroso, Gaspare Pieri, brillante, Giulietta Casamurata, servetta ; dell’altra eran prime parti : Clementina Cazzola, prima attrice, Ernesto Rossi, primo attore, Gaetano Vestri, caratterista e promiscuo, Luigi Bellotti-Bon, brillante, Giacomo Glech, generico dignitoso, Daria Cutini-Mancini, servetta ; il fiore, in somma, degli artisti del tempo.

26. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » p. 671

Fu la Civili di slanciata e imponente figura ; di fisionomia attraente e nobilissima ; nella tragedia specialmente esercitava sugli spettatori un fascino indicibile : e i pubblici di Torino, Roma, Parma, Milano, Genova le furon prodighi in ogni tempo di acclamazioni entusiastiche. […] Il Bartoli riporta il seguente sonetto del Marchese Girolamo Ugolani Milanese, tratto dalle sue Rime (Milano, Marelli, 1667) : Allude l’Autore al soprannome di Rotalinda Ruota Ission, e la volubil ruota l’eternità ne’giri suoi predice ; e neppur una (ohimè) sperar ti lice dal tuo lungo girar un’ora immota.

27. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » pp. 403-404

Da Roma passò in sei altre città, le quali, compresa Firenze, gli fecer la stessa accoglienza : fu solo nel carnovale ’71-’72 che sulle scene del Vecchio Teatro Re di Milano, il Nerone ebbe il battesimo degno di un gran pubblico e di un grande autore. […] Fu chiamato Cossa da Roma, onde sull’animo suo fosse viva la voce dell’entusiasmo che Milano tributava al poeta. […] Egli tradusse poi in atto le speranze che di lui si eran concepite ; ma se Bellotti non accettava il lavoro, se Milano non era all’altezza dell’autore, chi sa se l’umile maestro avrebbe potuto diventare il pittore di quell’epoca, a cui poteva egli solo dar vita sulla scena.

28. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 644-646

Lasciò la Compagnia Sadowski per entrar in quella di Luigi Bellotti-Bon, dalla quale fu strappato per rammollimento cerebrale che dopo vario tempo di vita ebete lo spense a Milano sua patria, in una casa di salute, il 18 febbraio 1884, a ore 3 di mattina. […] La domenica 24 dicembre dell’ ’82, la Compagnia di Francesco Pasta chiuse il corso delle sue recite al Teatro Manzoni di Milano con una commovente solennità artistica a favore del povero Ceresa, al quale pervenner oltre duemila lire. […] Quando il 1° dicembre del 1871 si mostrò per la prima volta al rigido Re Vecchio di Milano sotto le spoglie di Kean, fu un grande avvenimento artistico : l’arduo cimento in cui s’era messo l’ardito giovane, fu superato trionfalmente.

29. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » p. 265

Quand’egli lasciò l’arte, chiamò a sè la piccola Maria per metterla in un collegio di Milano : ma, lui morto, le angustie di famiglia le fecer troncare gli studî e la sbalzaron su le scene a soli 13 anni. Esordì a Milano sul finire del ’63 con Cesare Marchi nel teatro della Stadera ; e nonostante un fisico non de’più eleganti, era piccola e grassa, fece subito buona prova, dando speranza di forti e immediati progressi.

30. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » pp. 340-342

Nel 1861 passò in quella Romana condotta da Cesare Vitaliani, poi in altre, finchè fu nominato Direttore de’Filodrammatici di Milano, ove morì a sessant’anni circa. […] Salvini ne’suoi Ricordi (Milano, Dumolard, 1895) : Amilcare Belotti fu la delizia dei pubblici italiani, e specialmente dei Romani, che in vederlo si rammentavano di tratto in tratto della loro maschera prediletta, del Rogantino. […] Forse farà ombra a Milano il tuo essere da Bergamo : ma Domeniconi ti ha tanto navigato che della natura prima non ti deve esser rimasto neppur l’odore.

31. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — 1636, ai 5 di giugno. » p. 603

Attrice magnifica di bellezza, fiorì la prima metà del secolo xvii col nome di Rosalba, e abbiamo su di lei il seguente aneddoto, che riferisco intero dal Paglicci (Il Teatro a Milano nel secolo xvii ) : Nella primavera del 1636, un certo Niccolò Ala, sergente maggiore della milizia di Cremona, e che era perciò incaricato di custodire l’ordine morale e difendere la città da ogni inconveniente, fu preso in siffatto modo dall’ amore di lei, che in un eccesso di gelosia le sparò contro una terzetta da ruota. […] Il Paglicci propenderebbe a credere che la Lucilla costante di Silvio Fiorillo, rappresentata a Milano il 1632 dai Comici Accesi, fosse scritta per la Trenta, e da lei rappresentata.

32. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article » pp. 213-214

Nè i soli concittadini gli furon larghi d’encomio ; chè recatosi al Quirino di Roma e alla Canobbiana di Milano, vi ebbe dal pubblico e dalla stampa il migliore incoraggiamento. […] Ora è a Milano, ove s’è dato accanitamente allo scrivere, mescolando le commedie, i monologhi, le novelle, i bozzetti, a’romanzoni e drammoni popolari, co’quali ha preso una non comune famigliarità, e ne’quali riesce più specialmente per la vivezza dell’interesse e per la forza del sentimento.

33. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [D]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 750-751

A Milano siamo stati all’opera buffa, ove canta la Morichelli, e fanno l’opera che faranno a S. […] EccoLe qui acclusa la Satira che hanno fatto in Milano.

34. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article »

Nel registro passaporti dell’Archivio di Milano, N. 780, in data 26 settembre del 1739, è scritto : Antonio Belingeri comediante con sua moglie ballarina, per passare a Venezia con loro bagaglio (Comunicazione Paglicci-Brozzi).

35. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » pp. 476-477

A sedici anni era a Milano con Tommaso Zocchi, ingenua applauditissima ; a soli venti anni applauditissima prima attrice assoluta con Pisenti e Solmi. « Maravigliò – scrive il Regli – per la stupenda esecuzione da lei data a quelle parti, in cui più le violenti passioni campeggiano, come nel Ricco e Povero, nel Testamento d’una povera donna, nell’ Eulalia Granget, Era io » della signorina R. […] Recatasi nel ’46 al Vecchio Re di Milano colla Compagnia di Vincenzo De Rossi, diventò a un tratto l’idolo del pubblico, ch’ella trascinò all’entusiasmo, specialmente colla Teresa di Dumas e la Parisina del Somma.

36. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — 2 giugno 1902. Guido Biagi. » pp. 327-333

. – Se ne fecero altre due edizioni a Milano nel 1878 e 1879. […] (Milano, Hoepli, 1888). – Se ne fecero tre edizioni. […] (Milano, Barbini, 1889). […] (Milano, Paganini, 1890). […] (Milano, Hoepli, 1893).

37. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [G]. I COMICI ITALIANI — article »

.), Buffetto, fu dato quell’anno da Milano amplissimo passaporto per passarsene a Parigi.

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