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39. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article »

Rimasta vedova, condusse per due anni ancora la Compagnia ; poi passò a seconde nozze con un agiato mercante di Milano, col quale visse ritirata dall’arte fino al 1761, anno della sua morte.

40. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article »

Lugo Olga, nata a Genova da famiglia borghese, e recatasi giovanetta a Milano, entrò in quella maggiore filodrammatica, e nell’ '80 esordì quale amorosa con Luciano Cuniberti, passando poi con lo stesso nel ruolo di prima attrice, al quale era più adatta, anche per la figura matronale, ond’era dotata.

41. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article » pp. 23-24

Dopo tre anni, in società con Carlo Zammarini, diresse e condusse la Compagnia, essendosene ritirato il Morelli per recarsi a dirigere la Filodrammatica di Milano : poi si scritturò con la moglie prima attrice nella Compagnia triestina, condotta e diretta da Luigi Bellotti Bon. Morta la moglie, egli sotto il colpo di tanta sciagura si ritirò in Milano, ove stette alcun tempo in riposo.

42. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » pp. 451-452

Andato a spacciare i suoi unguenti a Milano, e trovato il posto preso dal rivale, per non si morir di fame ricorse a uno strattagemma. […] Bissoni, lieto del successo ottenuto, ma temendo alcun guajo, si affrettò di abbandonar Milano ; e poco tempo dopo il mestiere del ciarlatano, aggregandosi a una Compagnia di comici, nella quale recitò le parti di Scapino.

43. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article » p. 163

Di questa, il Corriere delle Dame del 5 agosto 1820, fa molti elogi col Boccomini, dopo le prime due recite al Teatro Carcano di Milano, col Giudice di sè medesimo, e Sofia Vander-Noot.

44. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article »

E sappiam che per quante richieste fatte da Luigi Riccoboni, essi divennero irreperibili, trafugati forse dalla galleria del Canonico Settala a Milano, ove Angelo Costantini, il celebre Mezzettino, assicurò di averli veduti in buon numero.

45. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article »

Morì egli in Cremona il 1833, precedendo di poco la moglie, che morì a cinquantotto anni in Milano.

46. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article »

Ferrario « I Teatri » (Milano, 1828, vol. 2, P. 1). si legge : « La Sig.

47. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article »

La sua carriera artistica fu gloriosa, ma brevissima ; chè nell’autunno del’ 35, scritturata al Carcano di Milano, morì di consunzione a soli trentadue anni.

48. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article »

Esordì al Teatro Re di Milano, come prima attrice giovine, nel 1854, all’età di 17 anni, in Compagnia Robotti-Vestri, della quale era primo attor giovine l’Aliprandi, che divenne poi suo marito.

49. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article »

Sappiamo solo dal Baschet, dall’ Ottonelli, dal Bertolotti e dal Belgrano che : nel 1610 dirigeva a Genova una accolta di nobili dilettanti ; nel 1620 si trovava a Milano, e probabilmente si recò a Parigi nel 1621 ; nel 1640 era a Firenze.

50. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 40

Sposò in Siena una certa Giuseppa Zacchea di Milano.

51. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 113

Nato a Milano, verso il 1652, era parte il 1686 della Compagnia del Duca di Modena in qualità di Dottore, a vicenda con Galeazzo Savorini.

52. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article »

Passò poi a Venezia nella Compagnia di Girolamo Medebach, e in essa, passando a Milano, morì la primavera del 1757.

53. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article »

Forse lo stesso, capocomico nel teatro ducale di Milano il 1743, e che Paglicci-Brozzi chiama Giovanni ?

54. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 251-253

Rappresentò al Teatro Re di Milano il marzo del 1854 la parte di Goldoni nella commedia di Ferrari, coi grossi mustacchi incipriati, e n’ebbe dalla critica acerbo biasimo. […] Abbandonata l’arte, si ritirò a Milano, dove morì il 14 settembre del 1887.

55. (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome IV « AL LETTOR CORTESE  » pp. 201-202

Per compiere però il IV che or vi presenta, m’ingiunge di unirvi in fine un Discorso che egli recitò a più centinaja di ascoltatori in Milano nel Liceo di Brera per prolusione alla Cattedra di Poesia Rappresentativa che vi occupò alcuni anni; il qual Discorso impresso per cura dell’autore nel dì che fu pronunziato, fu dopo tre giorni per ordine del Governo fatto reimprimere a’ 4 di Pratile nell’anno IX.

56. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article » p. 161

Dovendosi rappresentare a Milano la Rosmunda dell’Alfieri, ella contese alla celebre Pellandi la parte di protagonista, la quale fu dal Camerino di Milano, giudice inappellabile in siffatte contese di artisti, a lei assegnata, perchè parte di matrigna, decretando alla Pellandi quella di Romilda.

57. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article »

Più tardi, nel ’63, essendo seconda donna in Compagnia di Luigi Domeniconi, supplì con ottima riuscita al Teatro Re di Milano la prima donna Carolina Civili, ammalata.

58. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article »

Figlio del precedente, nacque a Milano nel 1819.

59. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 225

Figlia di un ostetrico, nata a Roma il 1845, e cresciuta a Milano, dove il padre, mazziniano, dovè rifugiarsi, entrò seconda amorosa nella Compagnia Monti e Preda, in cui ebbe compagna Virginia Marini.

60. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article »

Fu il '66 con Garibaldi, poi attore di qualche pregio fino al '73, nel quale anno si stabilì a Milano, dedicandosi allo scrivere pel teatro.

61. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article »

Fu il '66 a Napoli con la Sadowski e Majeroni, e il '68 con Zoppetti e Vitaliani, dai quali si sciolse per passare a seconde nozze col dottor Icilio Polese-Santarnecchi, direttore del giornale L'Arte Drammatica di Milano.

62. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [G]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 958-966

Giovanni Cinelli nella sua Biblioteca volante dice che gl’istrumenti di Scappino erano in tal novero, « che per farli sentire si recitava a bella posta una commedia intitolata : Gl’instrumenti di Scappino, » per la quale fu pubblicato il sonetto senza data e senza nome d’autore, che trovasi alla Braidense di Milano, nella Miscellanea raccolta dal Padre Benvenuti, ristampato poi dal Paglicci nel suo Teatro a Milano nel secolo xvii. […] In esso egli lascia il Violino a Cremona, il Basso a Piacenza, la Viola a Milano, la Chitarra a Venezia, l’Arpe a Napoli, il Bonacordo a Roma, i Tromboni a Genova, la Mandòla a Perugia, la Tiorba a Bologna, il Liuto a Ferrara, e a Firenze tutti gli altri strumenti. […] S. ogni felicità, di Milano il di 12 Agosto 1615. […] Il carnovale del 1633 Scapino era a Venezia, l’autunno del ’34 a Ferrara, e l’estate del ’35 a Milano (vedi Paglicci Brozzi, op. cit.

63. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 130-141

Comparve allora sulle scene del Teatro Carcano di Milano sotto le spoglie del divino Alighieri, declamandone, sviscerandone alcuni canti, fra cui di Ugolino e di Francesca, che suscitaron l’entusiasmo. […] Ammirato e amato come artista e come patriota, percorse il Veneto e la Lombardia, ove potè mettere assieme una mediocre fortuna ; ma quando la rivoluzione di Milano preluse a quella del '48, egli, chiamato a soccorrer la patria del suo braccio e del suo nome, tutto abbandonò e sacrificò, come nel '31 ; e fu il primo a entrare in Palmanova con in mano spiegata la bandiera d’ Italia. […] Milano, Treves, 1900), alta, appassionata, piena di fervore patriotico. […] La sola Milano : senza Milano, io fallivo. […] M'ero obbligato a far tre recite per settimana in Milano colla detta sua compagnia, se egli avesse trovato i duecento sovventori che chiedeva nel suo prospetto stampato ; non li ha trovati ; ed io mi son chiamato sciolto. – Ho già licenziata la mia compagnia, ed ho messa in libertà la quaresima di Padova, e coll’ultimo di carnovalone 45 in 46 finisce il mio capocomicato.

64. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » p. 264

Nel ’59 si stabilì in Milano, traendo la vita or come antiquario, or come maestro di declamazione, or come impresario.

65. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article »

Affetto da aneurisma nel collo, dovè, dice il Bartoli, abbandonar le scene del '65, e stabilirsi a Milano sua patria, dove morì del '68.

66. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article »

Attore, forse di non grandi finezze, ebbe tal vena di spontaneità e di comicità da tener degnamente il suo posto, acclamatissimo, davanti ai pubblici più rigorosi, compreso quello del Manzoni di Milano.

67. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 584

… Che finalmente si possa identificare in questo Testa l’Aurelio conosciuto fin qui col solo nome di teatro, che il Bartoli dice fiorito verso il 1630, che il Belgrano trova il 1610 a Genova direttore di una accolta di nobili dilettanti, che il Martinelli cita in una sua lettera da Milano del 1620, e di cui il Bertolotti riferisce una lettera del 7 luglio 1621 da Napoli al Duca di Mantova, firmata « Aurelio fedele comico » (V.

68. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article » pp. 18-20

Secondogenito di Daniele Alberti, nacque a Cremona nel maggio del 1809, mentre suo padre seguiva la Compagnia di Gaetano Bazzi, che si recava a Milano. […] A Milano si rappresentava una commedia tradotta dal francese, Il ritratto del Duca.

69. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 639-643

Bernardino Sessa, che sta in fine delle rime di Scipione de’Signori della Cella, da lui pubblicate in Milano, e due di Girolamo Graziani, il noto autore del poema Il conquisto di Granata. […] Nella Biblioteca Braidense di Milano è un libricciuolo edito in Milano il 1608 da Gio.

70. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [E-F]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 922-927

Le dedicatorie che precedon l’opere sue a stampa ci dànno indicazioni precise di data : L’Amor giusto, Egloga pastorale in napolitana e toscana lingua, fu stampato il 1605 da Pandolfo Malatesta a Milano, e dedicato al Conte Antonio Litta con lettera in data del 3 agosto. […] La Cortesia di Leone e di Ruggero con la morte di Rodomonte, soggetto cavato dall’ Ariosto, e ridotto in istile rappresentativo in versi, fu stampata dal Fiorillo in Milano il 1614, pei tipi di Pandolfo Malatesta, quand’era coi Comici Accesi. […] Duca di Feria, fu stampata a Milano da Gio.

71. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 617-622

Andreini Francesco) lo troviamo conduttore di una Compagnia a Milano il 1583, della quale eran parte il pantalone Braga e lo Zanni Pedrolino (Pelesini). Di quella stagione il Beltrame Barbieri nel Capitolo XXXVI della sua Supplica ci dà la seguente notizia : Si trovava in Verona la Compagnia del Signor Adriano Vallerini Comico gentilhuomo di quella Città, Dottore et assai buon Poeta Latino, e volgare : e l’Eccellentissimo Signor Gouernatore di Milano inuitò quella Compagnia à dar trattenimento à quella Città ; i Comici accettarono l’inuito, et arriuati che furono, e fatto la prima Comedia, fu loro leuata la licenza dall’istesso Sig. […] Il Decreto è nell’Arciuescouato di Milano, chi hauesse curiosità di vederlo, fu fatto tre anni in circa auanti la morte del Glorioso Santo, e presto si potrà trouare.

72. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article »

Bartoli lo chiama Barga) era il Pantalone de’ Gelosi, quando si recarono (1583) a Milano, capocomico il Valerini.

73. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article »

Entrò quindi a far parte della Compagnia di Alamanno Morelli quale seconda donna, e prima (di spalla) sotto l’Adelaide Tessero, della quale, gravemente ammalata, sostenne con lode un intero carnevale al Manzoni di Milano il difficile repertorio.

74. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [G]. I COMICI ITALIANI — article » p. 974

Galanti, che fu per lungo tempo insegnante all’Istituto tecnico di Milano, entrò alla Scuola di recitazione di Firenze il dicembre dell’ ’83.

75. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » p. 252

Il Bertolotti nell’opera sua « Musici alla Corte dei Gonzaga in Mantova dal secolo xv al xviii » (Milano, Ricordi), così lo cita : « 1592, 1 gennaio.

76. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » p. 505

(Dal Reg. 730 dei Passaporti nell’Arch. di Stato in Milano).

77. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » p. 670

Fece i suoi primi studi in un istituto a Firenze, ed entrò a undici anni, nel collegio Borde di Milano, dal quale uscita dopo cinque anni fece dolce violenza al padre perchè la lasciasse tentar la prova della scena.

78. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » p. 693

Nel ’73, a Milano, egli era già condannato : la tisi tracheale lo consumava lentamente, non lasciando alcun adito alla speranza.

79. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [D]. I COMICI ITALIANI — article » p. 744

Avanzato nell’età, abbandonò il teatro, e andò a stabilirsi a Milano, ove morì, agente teatrale, verso il 1860.

80. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [E-F]. I COMICI ITALIANI — article » p. 939

La compagnia si era data più specialmente al repertorio goldoniano, alternato coi vaudevilles, di cui s’era fatta come una specialità ; tanto che, avendo fanatizzato a Milano, lo stesso Verdi ne vedeva talvolta le prove.

81. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [I-H-K]. I COMICI ITALIANI — article » p. 1068

Si scritturò poscia, caratterista assoluto, con Domeniconi, poi con Pieri, Peracchi, Vitaliani, la Pasquali, Ernesto Rossi, e Amato Lazzari, dopo il quale, a cinquant’anni, abbandonò l’arte per andare a stabilirsi a Milano, ove anch’oggi vive col modesto frutto del suo onorato lavoro.

82. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article »

Noto attore per le parti di brillante, figlio di Pietro, comico, e di Rosa Francesconi, nacque a Milano il 1840.

83. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 623

Scala), in quell’anno 1574, a Cremona, a Pavia, a Milano ; nella qual magnifica città, supplica il Vannini sia transferito il suo processo ; generato dall’avere egli ajutato un ragazzo di XII anni a discendere da un solajo ov'erasi rifugiato alla vista degli sbirri, andati « al luoco di la comedia, per prendere alchuni sospecti d’esser latri, etc. » La supplica ha in calce : « Il Podestà di Cremona faccia giustizia. » Firmato Neyra.

84. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » pp. 331-332

Morì Luigia Bon dopo lunga e penosa malattia in Milano, verso il 1845, non ancor tócco i cinquant’anni, compianta dai pubblici e da’ fratelli d’arte che amavano in lei la squisita bontà, e ammiravano il non comune ingegno, al quale era accoppiata quella dovizia di mezzi materiali, che dovrebbero essere l’indispensabile patrimonio di un’attrice : figura slanciata, volto geniale e piacevole, voce melodiosa, occhi vivaci, capelli d’oro filato.

85. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [G]. I COMICI ITALIANI — article » p. 984

Cantò nel teatro ducale di Milano l’estate 1735 la parte di Grilletta nel Porsignacco, opera tragica (sic) del maestro cav.

86. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [G]. I COMICI ITALIANI — article » p. 1031

Scrisse varie opere teatrali, rimaste lungo tempo in repertorio, tra cui citiamo : Teresa e Gianfaldoni, Aver moglie è poco, ma il guidarla non è da tutti, Pare impossibile, ma tutto è vero, Giulio sordo e muto maritato a Parigi (seguito dell’Abate de l’Epée), e Balduino tiranno di Padova, tratto da un ballo ch’egli vide alla Scala di Milano nel 1803.

87. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [G]. I COMICI ITALIANI — article » p. 1044

Figlia del conte Gritti, patrizio veneto e di una cantante spagnuola, fu per varj anni nella filodrammatica di Milano, in cui dava prove di dover riuscire egregia artista.

88. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 764

Nato a Milano il 2 maggio 1867, cominciò a recitar da ragazzo coi dilettanti, ed entrò in arte il 5 ottobre dell’ '87 nella Compagnia dialettale di Caravati e Cavalli, recitando da vecchio e da giovine, cantando, ballando, e anche capriolando sul trapezio volante sotto gli ammaestramenti del vecchio Ettore Baraccani, primo ballerino e mimo, un tempo, di gran rinomanza.

89. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article »

Nel ’78 a men che sei anni levava all’entusiasmo il pubblico della Commenda di Milano.

90. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [D]. I COMICI ITALIANI — article »

Nata – dice il Bartoli – da poveri parenti, cominciò per procacciarsi di che vivere, a montare in banco nella Compagnia dell’ Anonimo Ciarlatano Bonafede Vitali, col quale probabilmente si trovava il 1733 a Milano, se ben giovanissima, assieme al Casali e al Rubini (V.).

91. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 454

Ma, cagionevole di salute, morì la primavera del 1771 a Milano, a soli trentasei anni, lasciando all’arte alcuni scenarj, tra'quali Fr.

92. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 697

Nato a Zante il 22 novembre 1866 da parenti non comici, fu cresciuto a Milano, dove, fatti gli studi tecnici, ed esercitatosi tra quei filodrammatici, si scritturò con Emanuel ; passando poi, in vario tempo, con Tibaldi (Compagnia Nazionale), la Duse, Cesare Rossi, Pietriboni, Falconi, Bertini, Paladini.

93. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — Firenze, 3 settembre 1841. » pp. 473-475

 » Oltre alle tante produzioni drammatiche, abbiamo di lui i Principii d’arte drammatica rappresentativa, dettati nell’ Istituto drammatico di Padova (Milano, Sanvito, 1857), nei quali, più che le lezioni teoriche, sono da ammirarsi i dialoghi, alcuni de’quali, come la Rissa, sono drammettini vivi, palpitanti, d’una modernità scenica meravigliosa ; e una infinità di articoli pubblicati nella Gazzetta di Milano e nel Pirata….

94. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 283-285

Frascani, direttore delle Poste a Milano, potè entrare il '68, qual primo attor giovine, ai Fiorentini di Napoli dove stette sino al '73, anno in cui egli si creò primo attore, direttore, Capocomico e…. […] Il primo anno fece società con Francesco Coltellini, da cui essendogli pervenute alla resa dei conti cinque o seimila lire di guadagno, oltre a quel tanto da vivere che s’ era assegnato giornalmente per sè e la moglie, si sciolse amichevolmente, e diventò capocomico solo, mettendo subito piede al primo teatro di prosa di Milano (ora Manzoni) il settembre, e all’Arena Nazionale di Firenze la primavera.

95. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 574-575

.), formò il 1776 una Compagnia di buoni artisti, colla quale percorse decorosamente le migliori piazze, quali Bologna, Parma, Trieste, Milano, Brescia, Mantova, ecc., e della quale un foglio volante di Sassuolo ci dà l’elenco : Faustina Tesi, Cristoforo Merli, Giovanni Valentini, Vittorio Mattagliani, Antonio Fiorilli, Gio. […] Per mangiare s’era servita a tutte le osterie di Milano, e per necessità facevasi cuocere in casa ; perocchè nessuno voleva più aver a fare con lei.

96. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [I-H-K]. I COMICI ITALIANI — article » p. 1063

Prima attrice del Teatro Milanese, nacque a Milano il 15 dicembre del 1850 da Alessandro Allis pittore e Stefania Michon.

97. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 183

Non volendosi recare il '51 a Padova, allegando in iscusa ch'ella era impegnata per Milano, ma temendo in realtà qualche dispiacere nella concorrenza di Armellina (V.

98. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — Di Milano, il dì 28 agosto 1620. » pp. 140-157

Allude alla tragedia Florinda, scritta per lei da suo marito, e da lei recitata con grandissimo plauso a Milano nel 1606. […] Intanto, a titolo di curiosità, verrò pubblicando qui alcune delle poesie inedite in lode dei coniugi Andreini, che sono in un Codice Morbio, così descritto dall’egregio Dottore Puliti della Braidense di Milano : Mss. […] Il Cecchini, il quale, anche non parendo, co’ modi i più gentili, non perdeva mai l’occasione di punzecchiare gli Andreini direttamente o indirettamente, scrive, su questo proposito, al Duca da Milano il 1620. […] Mi fano parlare che io resti questo verno a Milano, et perchè non mi pare giusto, et che io niego di restargli, mi ha il ditto marito di Florinda tirato a termine di fare questione, il che succedeva se Iddio non gli metteva la mano. […] Milano, Malatesta, 1652).

99. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » p. 593

Carloni-Talli Ida, nata a Roma da Gioachimo Carloni, romano, e da Emilia Marovich, slava, maestra di ballo, si diede all’arte nel 1887, dopo di aver fatto ottima prova sotto la direzione dell’ex-comico Alessandro Meschini nella Filodrammatica romana, esordendo a Verona, qual prima attrice giovane, nella Compagnia di Giuseppe Pietriboni col quale restò tre anni. « Al Teatro Manzoni di Milano – scrive il Traversi (Natura e Arte, gennaio del ’93) – si ebbe, in quell’anno stesso, il più splendido battesimo…..

100. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » p. 727

Apparve ancora nel ’63 al Teatro Re di Milano ; poi, venuto vecchio, e ormai vedovo da qualche tempo, con le due figlie ancor giovani, ebbe la fortuna di essere ricoverato da un’agiata famiglia milanese, in seno alla quale morì in tardissima età.

101. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 266

Era l’estate del 1740 al Teatro Ducale di Milano, in cui dette un regolare corso di recite, con una Compagnia più che sufficiente, di cui erano parte principale i seguenti artisti : DONNE Angiola Costantini, prima donna Elisabetta Gnudi, servetta Caterina Silani, per le parti a trasformazione UOMINI Giovanni Ant.

102. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 360

Ebbe una figliuola, Teresina, da lui iniziata all’arte, che fu al suo fianco applaudita prima attrice, e si va oggi esercitando, direttrice di filodrammatici a Milano.

103. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 449-450

Nacque a Milano il 26 settembre del 1854 da Filippo Scalzi, impiegato di Prefettura, e Luisa Watter.

104. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 757

Fu parte eletta delle Compagnie Paganini, Pelandi, Goldoni e Perotti, col quale la vediamo al Teatro Canobiana di Milano il carnovale 1819-20 col medesimo ruolo, e l’aprile seguente al Carignano di Torino.

105. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article »

Sappiamo dalle memorie di Ernesto Rossi ch’egli creò, nel 1854 a Milano, e con successo, la parte di Jago nell’Otello, quando era il generico primario della Compagnia di Cesare Asti.

106. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [G]. I COMICI ITALIANI — article » p. 1003

Figlio del precedente e di Carolina Astolfi, nacque a Milano il 3 gennaio del 1831.

107. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 413

Nel '99, in Compagnia Rasi, creò fra tante al Filodrammatico di Milano, la parte di Henschel nel Vetturale Henschel di Gherardo Hauptmann, ottenendovi uno schietto e clamoroso trionfo per la grande vigoria, non discompagnata dalla più grande semplicità.

108. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 538

.), col quale era l’estate del 1738 a Milano, (riconfermatovi per la seguente del '39), e in altre.

109. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 610

Nato a Roma il 1° aprile del 1851 da Tommaso Udina di Cilly nella Stiria e da Marianna Lucidi, si diede, rimasto orfano del padre, all’arte drammatica, entrando nella Compagnia romana di Amilcare Bellotti a fianco della Pedretti, di Calloud, Diligenti, Piccinini ; e il suo esordire fu coronato da tal successo, che al terzo anno, ammalatosi il primo attore a Milano, egli lo sostituì, interpetrando degnamente Goldoni, Parini e altre parti di non minore importanza.

110. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [D]. I COMICI ITALIANI — article » p. 807

Fu ai Filodrammatici e all’ Armonia di Trieste, al Re Vecchio di Milano, al Corso di Bologna e ne’teatri principali di Padova, Brescia, Venezia, Verona, Trento e Ferrara, in cui si recò sempre nelle stagioni migliori.

111. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 56

Venezia, Milano, Genova, Torino, Mantova, Parma furon teatro de' suoi trionfi.

112. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 358

(Detto, in arte, Righettone, per la forte e alta persona, e per distinguerlo da Domenico), nacque il 1770 a Milano, di civile famiglia, e fu sotto il Governo napoleonico Sotto-Prefetto.

113. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 408

Roncoroni Luigi, nato il 1856 a Milano, fu avviato dal padre alla carriera militare.

114. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 624

Varini Emilia, di Pallanza, figlia di Pietro Varini e Leopolda Bemacchi, formatosi un buon corredo di studi ora in collegio, ora colle istitutrici in casa, fu condotta giovinetta a Milano, ove mostrò casualmente molte attitudini alla scena, recitando in privato una commediola in francese.

115. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 660

Il 30 settembre '54 sposò a Milano la signorina Luisa Biagini, e passò in Compagnia Robotti, da cui si tolse, quando ne uscì la celebrata Antonietta.

116. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article » pp. 118-139

Sposò in Milano nel 1601 Virginia Ramponi, giovane e bella milanese, la quale sotto la direzione del marito, diventò in breve rinomatissima attrice col nome di Florinda. […] L’Adamo che l’Andreini fece stampare in Milano, illustrato dal pittore bolognese Carlo Antonio Procaccini, oltre al valore intrinseco ha un valore istorico, poichè vuolsi da alcuno che ad esso e non ad altro pigliasse Milton l’ispirazione pe ’l suo Paradiso Perduto. […] (Dalla Florinda — Edizione di Milano, Gerolamo Bordone, m.dc.vi). […] Troviamo poi l’Andreini a Brescia e a Venezia nel 1619 ; nel’20 a Milano, ove recita con grande successo la parte del protagonista nel suo Lelio bandito, nuovissima tragicommedia boschereccia, che vediamo dedicata al Nerli, ambasciatore del Duca di Mantova a Milano, colla data del 5 agosto 1620. […] Il Signor Capitano DOMENICO ANDREINI fratello dell’AVTORE per la MADDALENA in Milano rappresentata.

117. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article » p. 21

Sposò nel 1833 in Milano, mentre la Compagnia Bon recitava al Teatro Re, l’artista Pietro Monti.

118. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 572-573

Nacque a Milano il 14 aprile del 1878, ed entrò giovinetta nell’Accademia de' Filodrammatici diretta da Luigi Monti, dalla quale passò scritturata il 1895 prima attrice giovine e amorosa nella nuova Compagnia Garrin di Cocconato, di poca fortuna.

119. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [D]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 757-758

Le parti che le procacciarono maggior lode furon quelle della Statua di carne del Ciconi, a’bei tempi della gioventù, e dei Fourchambault (Signora Bernard) dell’Augier, ch’ella creò nella maturità con assai buon successo al Manzoni di Milano.

120. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 38

Stanco poi della vita monastica, fuggì dal convento in paesi ov'era sconosciuto, sinchè, unitosi alla Compagnia di Nicola Petrioli, si diede al teatro recitando le parti di secondo innamorato (era l’estate del 1740, al Teatro Ducale di Milano).

121. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 169

Recitava sotto la maschera di Truffaldino, e abbiamo di lui un Curioso capriccio di bellissimi giuochi non più veduti, edito dal Malatesta a Milano, senza data.

122. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 404

Morì a Milano il 23 dicembre del’55 nell’età di sessantasei anni.

123. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 480-481

S'era al Manzoni di Milano.

124. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 663

Recatasi col patrigno a Milano, all’insaputa della madre, che pei soliti vecchi pregiudizj era avversa alle inclinazioni della figlia, entrò nell’Accademia de' Filodrammatici, diretta allora dal Morelli, ed esordì il '55-'56 nella Compagnia di Adelaide Ristori, in cui stette oltre due anni, come generica, amorosa, seconda donna, servetta, e talvolta anche, nonostante la tenera età, madre o nutrice.

125. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article » p. 11

Milano, 1893) che, non ostante la esoticità del nome, è stato un valoroso e ardente patriotta bolognese.

126. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » p. 330

Per dare un’idea della riuscita di questi spettacoli, basti dire che a Milano, mentre al gran Teatro della Scala fanatizzava il Prometeo ballo, al Teatro Lentasio faceva furore il Prometeo dramma, scritto in pochi giorni in versi, del quale furon fatte trenta rappresentazioni con tale affluenza di pubblico, che molti furon costretti seralmente ad andarsene per mancanza di posti.

127. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [G]. I COMICI ITALIANI — article » p. 1043

Il 1661, il Duca di Modena gli mandava due commendatizie, una pel Governatore di Milano, acciò favorisse la compagnia in tutte le occorrenze ; l’altra, dello stesso tenore, pel marchese Martinenghi a Brescia.

128. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 255-256

Ecco l’elenco della Compagnia con balli che agiva al Teatro della Canobbiana in Milano il carnovale '19-'20 : UOMINI Luigi Romagnoli, primo attore Santo Romiti, tiranno Francesco Augusto BonAlessandro Angiolini amorosi Giovanni Boboli, caratterista Gaetano Perotti Paolo Baldigara Santo Nazzari generici Domenico Verzura, padre nobile Filippo Conti, secondo padre Cipriano Cardosi Giovanni Cardosi DONNE Assunta Perotti, prima attrice Teresa Baldigara, supplemento Carlotta Polvaro Angiolini, amorosa Teresa Corona, terza donna Elisabetta Gaidoni, madre Eugenia Zocca, caratteristica Ginevra Guglierini, serva Rosa Pasini Romagnoli, seconda donna Caterina Zelmi Rosa Novo generiche

129. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 446

Fu il 1733 a Milano nella Compagnia del ciarlatano Bonafede Vitali (V.), detto l’anonimo ; e al Teatro di San Luca a Venezia il’35 a sostituirvi il Garelli (V.), che gli pose in volto di sua mano la maschera, presentandolo al pubblico.

130. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 175-178

Poi, scioltasi l’armata italiana per l’entrata degli Austriaci in Milano, e rifiutatosi il Nardelli di continuar nel servizio, se ne tornò alla natìa Verona. […] Andata lei con Romualdo Mascherpa, e andato il Boccomini con Angelo Rosa, Nardelli si ritirò a Verona, ove comprò il teatrino dell’ Accademia, e de' vigneti in Valpolesella ; non tardando poi a formare una società per un triennio con Carlo Re, proprietario dell’antico teatro di questo nome in Milano, e con un caffettiere presso San Carlo, per nome Gottardi, i quali, saputa la provata esperienza di lui, gli affidaron la direzione dell’azienda.

131. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article » pp. 15-16

Milano, mdccxliv).

132. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » p. 498

La troviam nel ’50 a Milano in Compagnia Dondini e Romagnoli ; e il Perego nell’Italia Musicale, al proposito della Piccarda Donati pure del Sabbatini, lasciò scritto che la Botteghini, interpretando nel quarto atto la parte diabbadessa, fu sublime, e destò l’entusiasmo nel pubblico colle poche parole che chiudono la scena del rapimento.

133. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 74

Alla fine del carnovale del 1868 fu aggredito in Milano ; derubato dell’orologio e del portamonete, e minacciato di morte se avesse parlato.

134. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 75-76

Recitò come tutti i figli d’arte, piccolissima ; poi fu messa in collegio a Milano, dal quale uscita, tornò a recitare, esordendo al Carcano con la parte di prima donna nel Cavalier di spirito di Goldoni, in Compagnia di Adelaide Ristori, colla quale visitò Londra, Parigi, Barcellona.

135. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 286

Fu il '71-'72 seconda donna della Compagnia Sadowski, diretta da Cesare Rossi, al Re Vecchio di Milano e il 3 dicembre '71 vi creò per sua beneficiata la parte di Lidia nella Visita di Nozze di Dumas figlio.

136. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 335

L'autunno dell’ '86 era a Torino, raccomandato da Sua Altezza al signor Marchese di Dronero ; e 1' '88 a Milano, ove gli furon pagate lire 740 dal tesoriere Zerbini (V. l’elenco di quest’anno al nome di Torri Antonia).

137. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 619-638

Cazzola-Brizzi Clementina, nata a Sermide, provincia di Mantova, il dì 26 agosto 1832, dagli artisti Giuseppe Cazzola, capocomico, e Claudia Bragaglia, esordì nel 1848 al Teatro Re di Milano qual prima amorosa della Compagnia di Cesare Asti. […] … Il delitto, che vediam confermato nell’oroscopo tolto come gli altri da un codice della Nazionale di Firenze, è stato messo la prima volta agli occhi del pubblico dal conte Paglicci Brozzi (Il Teatro a Milano nel secolo xviii ). Si tratta di una supplica diretta dal Cecchini a Don Giovanni Fernandez de Velasco, Contestabile di Castiglia, Governatore di Milano, colla quale egli mira a ottenere un salvacondotto per recarsi da Torino a Milano a esercitar con sicurezza l’arte sua ; dacchè si trova a esser bandito in contumatia dalla città di Turino per la morte di un Carlo De Vecchi, anch’ esso comico. Il salvacondotto fu accordato in data del 3 giugno ’6oo, e il Cecchini si recò subito a recitare a Milano. […] Di Pier Maria Cecchini abbiamo due opere teatrali : La Flaminia schiava ; pubblicata il 1610 a Milano, e L’Amico tradito, il 1633 a Venezia.

138. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [G]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 1027-1028

Giovanelli Giuseppina, la vera Meneghina del teatro milanese, nata a Rho il 1846, e venuta a Milano poco più che ventenne, fu donna di servizio prima, poi cameriera.

139. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [G]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 1029-1030

Giraud Edoardo, la più bella macia del teatro milanese, nato a Milano da un negoziante di seta, entrò giovinetto nel collegio di Gorla minore, compagno ai Dal Verme e ai Borromeo, passando poi al liceo Longoni, poi al politecnico di Zurigo, dov’ebbe a professore l’ex-ministro De Sanctis, e dove compiè i suoi studi.

140. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 665-666

Il marito della Vidari era un impenitente beone, e Francesco Regli riferisce l’aneddoto che una sera a Milano, scordatosi dopo una buona bevuta di dover recitare, andò a teatro assai tardi ; ed entrato in camerino, cominciò a svestirsi.

141. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — Milano, 1°Aprile 1803. » pp. 318-327

Giuseppe, e di tutti i Santi protettori ed Avvocati, acciò lo assistano nel punto estremo di sua vita, si apprende come dopo aver lasciato alla Carlotta Corazzi sua diletta consorte (sic) (era una nobile signora veneziana che sposò nel 1817, e dalla quale poi visse diviso) il medesimo trattamento che riceveva vivente il marito, e di avere nominato erede universale il figliuolo Alessandro ch’egli ebbe legittimamente dalla moglie, lasciasse otto scudi fiorentini al mese sua vita natural durante a Coriolano figlio naturale ch’ egli ebbe dalla signora Margherita della Rose, dimorante a Milano e presso un farmacista Cataneo, il quale prega vivamente di cure e assistenze speciali a detto figlio sinchè non sia pervenuto all’età maggiore. […] E dall’Archivio di Milano (Presidenza Melzi, – Polizia, Carta 19), il conte Paglicci-Brozzi mi manda questa nota e questo sonetto : Ieri sera al teatro della Scala si riprodusse il Cincinnato, e non furono tralasciate le espressioni proibite dal Presidente Lucini : al terzo atto fu gettato dal loggione il sonetto del quale unisco copia. […] Milano, 1°Aprile 1803.

142. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » pp. 426-430

In quel tempo la Isabella era a recitare a Milano. […] I passi da Milano in Piemonte per la guerra non sicuri, e per mare impossibile andare perchè troppo soffriva.

143. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [E-F]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 850-853

Nel 1800 s’era già acquistata gran fama come capocomico, e nel 1806 fu chiamato a Milano per formare la Compagnia Reale Italiana al servizio del vicerè Eugenio Di Beauharnais, che dovea recitare al Teatro della Scala, o, quando vi si rappresentavan opere in musica e balli, a quello della Cannobbiana. Eccone l’elenco al suo costituirsi nel 1807 coi relativi stipendj e le altre spese occorrenti, secondo il progetto presentato al Vicerè d’Italia da Salvatore Fabbrichesi, con le variazioni subite nel personale per l’anno 1809, che traggo dall’Archivio di Milano, per gentile comunicazione del cav.

144. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » pp. 501-502

Il 10 ottobre del ’73 si unì in matrimonio con la prima attrice giovine della compagnia, Celeste Iucchi, figlia d’arte ; matrimonio non fortunato, chè il 14 dicembre dell ’’87, il Tribunale di Milano segnò l’atto di separazione dei due coniugi.

145. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [E-F]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 879-880

ma a continuarli le gratie con il concederli un suo stafiere quale accompagni il detto suo figlio a Milano, comme anche di qualche lettera di fauore in quelle parti doue astretto dal bisogno gli conuiene andare essendo colà aspettato da una Compagnia, et non uedendo strada di accomodarsi con la giustitia che in longo tempo.

146. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [E-F]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 945-946

Nata a Milano il 1824, seguì il padre nell’arte, quand’egli già filodrammatico, abbandonato l’impiego si unì in società con Antonio Ristori, padre di Adelaide.

147. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 461-471

Samuele, e recatosi a Milano la primavera del 1753, poi a Genova per alcune recite in attesa dell’imbarco, fe'vela con la miglior parte della Compagnia per Lisbona, ove giunse al cadere di quell’anno, e ove s’ebbe la più festosa delle accoglienze. […] Samuele, e continuò per alcuni anni a condur la Compagnia con buona fortuna, recandosi in vario tempo a Milano, Torino, Genova, Bologna. […] Era a Milano il il carnovale 1762-63 e l’aprile 1764. […] Ma più ancor ne fa fede Giuseppe Baretti, non veramente sospetto di poca sincerità come potrebbe essere creduto il Gratarol per le sue relazioni con la Compagnia Sacco e il Conte Gozzi, in una sua lettera da Venezia del 14 aprile 1764 a Don Francesco Carcano, al quale raccomanda vivamente il Sacco che doveva recarsi giusto allora a Milano.

148. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article » p. 14

). « Girolamo Stanga — dice il Bertolotti (Musici alla Corte dei Gonzaga in Mantova dal secolo XV al XVIII — Milano, Ricordi s. a.) — sul finire di ottobre 1490, scriveva al Marchese Francesco le difficoltà per la ripetizione a Marmirolo dell’ Orfeo, accennando Filippo Lapacino e Zafrano, che dovevano prendervi parte, oltre al Citaredo Atalante che si attendeva da Firenze.

149. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article » p. 17

Lo troviamo poi nel 1832 al Teatro Re di Milano, nella Compagnia Goldoni, di cui era capo F.

150. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article » pp. 25-26

 » Ebbe onore di rime, tra le quali un sonetto di Pirro Missirini (Milano 1863) ; e morì di parto, secondo alcuni, per esaurimento di forze in seguito a salassi, secondo altri.

151. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » pp. 358-359

Si ha di lui il seguente passaporto (N. 870), tratto dall’Archivio di Milano, e gentilmente comunicatomi dal conte Paglicci-Brozzi : 1739. 1°Febbraio.

152. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » p. 386

Alla squisita cortesia del conte Paglicci-Brozzi debbo queste altre notizie concernenti la Compagnia Reale, tratte dall’ Archivio di Stato di Milano :

153. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [G]. I COMICI ITALIANI — article » p. 987

E si riferirebbe per avventura a lei quel passo nella lettera di Drusiano Martinelli, a un capitano del Duca : « Gaspero Imperiale, pavese, è qui in Milano risoluto di tagliare il volto ad Angelica per comisione di Malgarita comica…. » ?

154. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 14

Nacque il dì d’Ognissanti del 1849 a Milano, da Giuseppe, cuoco, e da Caterina Checchi.

155. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — Dato in Modena dal Nostro Ducal Palazzo questo di 16 xmbre 1753. » p. 72

), sappiamo che nell’estate del 1738 recitava al Teatro Ducale di Milano.

156. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 150-151

Fu poi capocomico con varia fortuna ; e, or è qualche anno, fu nominato direttore dell’ Accademia de' filodrammatici di Milano, non lasciando ogni tanto, di mostrarsi al pubblico sotto le spoglie di quei personaggi che più gli acquistaron fama di eletto artista.

157. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 474-476

Esordì a Milano con la parte di Micol nel Saul di Alfieri : Saul era Modena, David Salvini.

158. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [D]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 754-756

Nacque a Milano il 13 agosto 1772. […] E in una nota, dopo di aver invocata da Milano al meno una pietra che ricordi il nome del grande artista, nato e cresciuto tra le sue mura, si domanda il perchè egli mettesse quel De al Marini che era il suo vero casato.

159. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — 1759 – 16 Settembre. » pp. 258-259

Troviamo nel Goldoni che il Balletti prima di darsi all’arte scenica, era stato ballerino : nel 1748 fu maestro di ballo a Milano, poi a Mantova, poi a Venezia.

160. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 734-735

Nel citato libro su La Compagnia Reale Sarda e il Teatro italiano dal 1821 al 1855 (Milano, 1893), così parla il Costetti della egregia artista, dopo di avere accennato al ritirarsi dalle scene della Romagnoli : Le succede Daria Cutini-Mancini, giovane, avvenente e bellissima attrice, ben degna insomma di succedere nella Reale a quella celebrità del grembiule.

161. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 9-10

Dal '55 al '75, anno della sua nomina a direttore artistico nell’Accademia de' Filodrammatici di Milano, fu con Santecchi, ancora col Giardini, col Tassoni, colla Baraccani, col Boldrini, coll’Aliprandi, coi Duse, coll’Ajudi, colla Biagini-Pescatori, col Bozzo, col Lambertini, col Moro-Lin, col Mazzola, col Pascali, con Tommaso Salvini, con cui fu in America generico primario di nuovo coll’Aliprandi, e con Codecasa-Senatori…… 2. – I Comici italiani.

162. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [E-F]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 869-873

Ferravilla Edoardo, attore dialettale milanese, nato a Milano il 18 ottobre del 1846 dal Marchese Filippo Villani e da Giulia Ferravilla, artista di canto portoghese, è, per originalità, il più grande degli artisti italiani del nostro tempo. […] Uscito il programma di Cletto Arrighi, che di lui fu illustratore accurato e amoroso (Milano, Aliprandi, 1888) per la formazione della Compagnia milanese stabile, il Ferravilla vi fu accolto come amoroso, rimanendo per alcuni mesi attore poco men che sconosciuto.

163. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 484-498

Aveva sposato Margherita Villa di Milano, non comica, e morì a Firenze il 2 febbrajo 1886 per aneurisma, e fu sepolto al Monte alle Croci. […] Fratello del precedente, nacque a Milano il 1° gennaio del 1829. […] In riviste inglesi e italiane pubblicò alcuni studj delle sue interpretazioni, e in un volume del Dumolard (Milano, 1895) i suoi Ricordi : iniziò a Or San Michele di Firenze le letture dantesche, e a Palazzo Riccardi, pur di Firenze, lesse intorno al teatro del '500.

164. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » pp. 279-281

Pietro Barsi, artista dei più coscienziosi, dotato di una memoria ferrea e di un fisico, per le parti di caratterista, più unico che raro, intelligente, studioso, modesto, potè di punto in bianco acquistarsi la benevolenza de’pubblici meno indulgenti, come quello del Teatro Manzoni di Milano ; dove, specialmente nel repertorio Goldoniano, fu annoverato, e a ragione, tra’ buoni artisti.

165. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 562-563

Rovesci di fortuna obbligaron la giovinetta a calcar le scene, e la maestra si recò il 1867 a posta da Torino a Milano per assistere all’esordir della sua allieva, che andava a sostituire a metà d’anno la Guendalina Dominici Scalpellini in quella celebrata Compagnia di Bellotti-Bon, nella quale ella salì poi al più alto grado dell’arte, ove seppe mantenersi anche dopo, alternando il ruolo di prima attrice assoluta colle sue creazioni di bimba, quali la Carolina nel Codicillo dello Zio Venanzio di Ferrari, la Ivonne nella Serafina di Sardou, la Celeste nell’Idillio Campestre di Marenco, la Silvia nella Famiglia pur di Marenco, la Ida nella Vita Nuova di Gherardi Del Testa, l’Emma nei Mariti di Torelli, ed altre molte, in cui non ebbe chi la superasse, nè chi la uguagliasse.

166. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — 1748, 10, Dicembre » pp. 9-10

Il solerte Conte Paglicci-Brozzi mi comunica con l’usata gentilezza il seguente documento, tratto dall’Archivio di Stato di Milano (Spettacoli pubblici — Teatri Comuni — Parma) : Elisabetta da Flisio (sic) detta la Passalacqua, supplica accordarli il teatro di Parma colla graziosa condizione accordata a Bartolo Ganascetti e Crosa (sic) Compagni.

167. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 307-309

In essa, una sera, uscendo di teatro a Milano, gli fu, per ordin certo del tradito, ch'era tornato in Italia, tirato un colpo di pistola che lo ferì in un fianco.

168. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 504-506

Fu il '50 con Coltellini, e la vediamo al Teatro Re di Milano, festeggiatissima ; il '51 passò con Domeniconi a fianco di Tommaso Salvini, di Gaetano Vestri, di Amilcare Belotti ; e il '57, per un triennio, con la Compagnia Righetti, appendice alla Compagnia Reale Sarda, sotto la direzione di Gustavo Modena, « in qualità di prima attrice per quel genere di parti, che i francesi chiamano fort premier rôle, e per quella di madre tragica, con l’annuo stipendio di lire nuove di Piemonte 6300, e tre mezze serate a suo benefizio, di cui una, la quaresima, a Torino. » Il triennio '61-'63 fu nella Compagnia di Filippo Prosperi, e andò l’ultimo anno in Ispagna, ove s’ ebbe i maggiori onori.

169. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 770-771

Nata a Lugano, fu trasportata subito a Milano dove passò l’infanzia e la giovinezza ; considerata da ognuno milanese, nonostante la nascita e l’origine forastiera, essendo il padre francese, oriundo svizzero, e svizzera la madre.

170. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 743-748

Graziani per la nuova Compagnia del Duca, che avrebbe dovuto recarsi a Milano, se fosse riuscita a sciogliersi da un preventivo impegno di Padova. […] La quale infatti si recò a Milano, di dove il 3 di maggio Zanotti scrive al Graziani che non sa ancora se e quando dopo Pasqua si recherà a Brescia o a Verona, poichè non sono mai frequentate dalle Compagnie de' comici per qualche poco di tempo doppo Pasqua quelle Città, che dano il luogo scoperto per rappresentar comedie, come Brescia e Verona, perchè sarebbe un volontariamente perdersi col esporsi alle stravaganze de tempi, che per lo più riescono in simile stagione piovosi.

171. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 597-599

Grisostomo, direttore Antonio Sacco, il famoso Truffaldino, pel quale il Casali scrisse varie opere teatrali, come : Le azioni d’Ercole imitate da Truffaldino suo scudiere (Milano, 1753), e L’eroica pazienza di Socrate gran filosofo d’Atene (Torino, s. a.).

172. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [G]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 1038-1039

E più tardi : Neanche a farlo apposta, per conferirmi il diritto d’aspirare a un posto di veggente, venivano in carnovale i successi del Carignano di Torino, e in primavera i trionfi del Manzoni di Milano.

173. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 684-685

Il Sacchi visto il risultato delle Droghe d’amore a Venezia, volle al suo andare a Milano in quello stesso anno, ritentarla in quella città.

174. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 570-583

Col mezzo delle quali anche, otteneva da Milano, prima di mettersi in viaggio per la gran Capitale, il più ampio dei passaporti, che qui trascrivo letteralmente : (Archivio di Stato di Milano. […] Dato in Milano a’ 30 aprile 1645. […] Nel 1645 appunto è stato dato in Milano ai Comici Diana e Buffetto il passaporto amplissimo per passarsene a Parigi.

175. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » pp. 513-514

Per 23 anni di seguito fui amministratore, segretario, attore ed amico di Ernesto Rossi attraverso a quasi tutto il mondo ; ed ora eccomi qui, rappresentante l’Accademia dei Filodrammatici e direttore di un teatro…… Quanto al teatro (il Filodrammatico di Milano) ch’ egli cominciò a dirigere nell’ ’85, sappiamo che la sua attività e la sua intelligenza si sono affaticate nervosamente, prepotentemente per dargli quel primato al quale aveva diritto, quello splendore a cui lo si era destinalo.

176. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 57-58

Ecco mostrato in poche parole l’artista e l’uomo ; a complemento delle quali dirò che nacque in Milano il 1824 da Eduardo, ufficiale del primo impero, che lasciò poi la milizia per darsi all’arte, esordendo nella Compagnia Romagnoli, Bon e Berlaffa, e da Antonia Musich, nobile ungherese.

177. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 156-158

Chiamato il '54 a diriger l’Accademia de'filodrammatici di Milano, vi recitò fino al '58, tornando in arte il '59, direttore della Compagnia Cazzola-Dominici, e rifondando il '60 la Lombarda che visse quindici anni di vita gloriosa, e in cui militaron gli artisti di maggior fama, quali Pia Marchi, Luigi Monti, Guglielmo Privato, Virginia Marini, Francesco Ciotti, Giulio Rasi, Sante Pietrotti, Anna Job.

178. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 216-217

Avea sposato una Giuditta Girometti, mortagli il 2 novembre 1872 a Milano, mentr' era con Alessandro Salvini e Cesare Vitaliani.

179. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 260-262

Ammalatasi la Pedretti, in Compagnia di Amilcare Bellotti, la Biagini andò per breve tempo a sostituirla con molta fortuna ; e ritiratasi poi definitivamente dall’arte, si recò a Trieste col marito, ove stette diciotto anni ammirata maestra di recitazione, e d’onde si restituì in Italia, a Milano, ove è tuttavia col marito in ottima salute.

180. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — Padova, 28 luglio 1674.Venetia, 16 marzo 1675.Venetia, 23 marzo 1675.Venetia, 30 marzo 1675.Venetia, 13 ap.le 1675.Venetia, 20 ap.le 1675. » pp. 28-35

Il giurì drammatico di Milano le conferì il premiò di primo grado e con ragione ; poichè l’Emilia era tra le giovani una delle più forti promesse. […] ma habiano richiami, et perchè potrebbe essere che alcuno havesse qualche pretensione irragionevole li rendo motivo a ciò sappia come contenersi, et in particolare nell’interesse della borsa a non vi metter la mano, e sopra a tutto a tenerci lontano da Milano, perchè quella cità è la ruina de comici.

181. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — Di Vicenza, 24 novembre 1587. » pp. 308-309

Nella Biblioteca Ambrosiana di Milano – Cod.

182. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 41-43

Milano n’ebbe già una prova solenne, che poteva riuscire per lui troppo fatale, allorquando del 1821 su quelle scene rappresentando l’ Emone nell’ Antigone dell’ Alfieri, nell’atto ch'ei dovea simulare di uccidersi, veramente si feri del pugnale nel fianco.

183. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 305-306

L'aprile del '95 domandaron di recitare a Milano (V.

184. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 547-549

.), amoroso della Compagnia, nelle sue appetitose « Memorie di un attore » (Milano, 1904).

185. (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome IV « LIBRO III — CAPO V. La Drammatica nel secolo XV fa ulteriori progressi in Italia. » pp. 148-185

Arse l’Italia nel XV secolo di un alto incendio di guerra in più luoghi; ma le contese de’ Pisani co’ Fiorentini, de’ Veneziani co’ duchi di Milano, degli Angioini cogli Aragonesi, non impedirono l’avanzamento degli studii e delle arti, nè il favore e la munificenza di tanti principi e ministri verso i coltivatori di esse. […] Scritta in volgare fu la rappresentazione di Gesù Cristo, a cui lavorarono il fiorentino Giuliano Dati vescovo di san Leo, il Romano Bernardo di Mastro Antonio e Mariano Particappa, e s’impresse in Milano per Valerio e Girolamo di Meda fratelli, e si ristampò in Venezia l’anno 1568 per Domenico de’ Franceschia. […] In questo secolo ancora, e propriamente nel 1489b, da Bergonzo Botta gentiluomo Tortonese si diede in Tortona quella tanto magnifica festa nelle nozze d’Isabella di Aragona figlia di Alfonso duca di Calabria con Giovanni Galeazzo Maria Sforza duca di Milano, nella quale, per quanto vedesi presso il Corio ed altri, la poesia, la musica, la meccanica e la danza spiegarono tutte le loro pompea. […] Ma quest’uomo insigne in una sua cortesissima lettera scrittami a Genova ne’ 19 di lug’io del 1779 si compiacque avvertirmi di aver egli letto in quel Codice Veranensis in vece di Vezanensis,siccome dee leggersi per quel che appare da una lettera del medesimo Laudivio scritta al cardinal Jacopo Ammanati, la quale trovasi impressa tra quelle del medesimo cardinale nel 1506 in Milano.

186. (1788) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome III « LIBRO III — CAPO IV. La drammatica nel secolo XV fa ulteriori progressi in Italia. » pp. 47-73

Arse l’Italia nel XV secolo di un alto incendio di guerra in più luoghi: ma le contese de’ Pisani co’ Fiorentini, de’ Veneziani co’ duchi di Milano, degli Angioini cogli Aragonesi, non impedirono l’avanzamento degli studj e delle arti, nè il favore e la munificenza di tanti principi e ministri verso i coltivatori di esse (Nota XIII). […] Leo, il Romano Bernardo di Mastro Antonio e Mariano Particappa, e s’ impresse in Milano per Valerio e Girolamo di Meda fratelli, e si ristampò in Venezia l’anno 1568 per Domenico de’ Franceschi43. […] In questo secolo ancora, e propriamente nel 148947, da Bergonzo Botta gentiluomo Tortonese si diede in Tortona quella tanto magnifica festa nelle nozze d’Isabella d’Aragona figlia di Alfonso duca di Calabria con Giovanni Galeazzo Maria Sforza duca di Milano, nella quale, per quanto vedesi presso il Corio ed altri, la poesia, la musica, la meccanica e la danza spiegarono tutte le loro pompe48. […] Ma questo insigne istorico in una sua cortesissima lettera scrittami a Genova ne’ 19 di luglio del 1779 si compiacque avvertirmi di aver egli letto in quel codice Veranensis in vece di Vezanensis, siccome dee leggersi per quel che si vede in una lettera del medesimo Laudivio scritta al cardinale Jacopo Ammanati, la quale trovasi impressa tra quelle del medesimo cardinale nel 1506 in Milano.

187. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 105-106

Ma se notizie non ci son pervenute di lui come attore, a bastanza ne abbiamo come uomo e come marito, in due lettere sue da Milano del 27 ottobre '91 e da Caravaggio del 9 novembre al capitano Alessandro Catrani, che il D'Ancona riferisce per intero (op. cit.

188. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 598-599

Nato a Cuneo il 6 gennajo del 1819 da Giacomo e da Anna Clara Pignetta, fu avviato dal padre agli studi forensi, ed esercitò giovanissimo la professione di sostituto procuratore ; ma, artista per manìa, come scrive Milone, si recò a Milano sperando di trovar colà una scrittura di tenore, che non ebbe mai.

189. (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro II. — Capo III. La Poesia Drammatica nel Secolo XV fa maggiori progressi in Italia. In Francia cominciano i Misteri. » pp. 194-209

Arse l’Italia d’un grand’incendio di guerra in diversi suoi paesi nel secolo XV, ma le contese de’ pisani co’ fiorentini, de’ veneziani co’ duchi di Milano, degli angioini cogli aragonesi, non impedirono l’alto favore, la generosa protezione, e la magnanima liberalità e munificenza de’ nostri principi, ministri, generali, e grandi verso le lettere, scienze ed arti tutte, e verso i coltivatori di esse133, non la fervida e quasi generale applicazione di ogni uomo di lettera ad apprender profondatamente le due più famose lingue de’ dotti, non l’universale entusiasmo di quanti a quel tempo eruditi viveano, di andare da per tutto, anche in lontane regioni ricercando e disotterrando i codici greci e latini134, non l’ardente premura di moltiplicarli colle copie, confrontarli, correggerli, interpretarli, tradurli, comentarli, non il raccorre da ogni banda diplomi, medaglie, cammei, iscrizioni, statue ed altri antichi monumenti, non lo stabilimento di varie accademie, non la fondazione dì altre università, non l’istituzione di nuove cattedre, non l’aprimento di pubbliche biblioteche e di teatri, non la rapida e maravigliosa moltiplicazione delle stamperie per le città e sin anco per le più ignote contrade d’Italia, non il promovimento dello studio della platonica filosofia per mezzo di Giorgio Gemisto Pletone, e singolarmente di Marsiglio Ficino e di Giovanni Pico della Mirandola in Firenze, e del cardinal Bessarione in Roma, non il risorgimento dell’epopea italiana e i progressi dell’arte drammatica, non il felice coltivamento dell’eloquenza e della poesia latina, e di ogni altro genere di erudizione, precipuamente per le cure, l’ingegno e ’l buon gusto del degretario e vonsigliere de’ nostri re aragonesi Giovanni Pontano135, e del precettore di Leone X Agnolo Poliziano, e del nostro Regnicolo Giulio Pomponio Leto, non impedirono in somma l’acquisto e ’l dilatamento delle piacevoli ed utili cognizioni letterarie e scientifiche, né l’attività e ’l progresso dello spirito umano136. […] In questo secolo ancora, e propriamente nel 1489 da Bergonzo Botta, gentiluomo tortonese, in data quella si magnifica festa nelle nozze d’Isabella d’Aragona, figlia di Alfonso duca di Calabria, con Giovanni Galeazzo duca di Milano, nella quale la poesia, la musica, la meccanica, e la danza spiegarono tutte le loro pompe. […] III cap. 3, il quale anche pruova con un epigramma di Lancino Corti, poeta di que’ tempi, che Lodovico Sforza fra le altre cose da lui oprate a pro delle lettere fece aprire in Milano, un magnifico teatro.

190. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » pp. 492-494

Ma nell’ ’85 dovè abbandonar l’arte, e poco tempo dopo, colpito da malattia insanabile, morì a Milano fra le braccia della moglie, nella casa di salute dei fratelli Dufour.

191. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 616-618

Scioltasi il ’24 dal Fabbrichesi formò un’ ottima Compagnia in società con Francesco Visetti e Giovanni Prepiani, e si recò al Valle di Roma, rinnovando il successo di Milano e di Napoli.

192. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 703-705

E dopo di aver pubblicato le due ottave per l’ Indigente (4 ottobre 1773) e per Le Trentatre disgrazie (6 gennaio 1774), continua : Iacopo Corsini, che sino ad una età avanzata non mai da Firenze partissi, nell’anno 1780 ha cominciato colla Compagnia del suddetto Roffi a farsi conoscere anche in altre città, come Milano, Torino, Genova e simili ; e per tutto ha riscossi de’sinceri applausi, ben dovuti alla sua abilità di Recitante e alla sua Musa naturalmente piacevole.

193. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [E-F]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 877-878

Cesarea nello Stato di Milano, e di altri, eran già stati eretti in sala conveniente palcoscenico e palchetti ; quando, al momento di partire, gli fu ingiunto di aspettar l’ordine del Marchese Decio Fontanella, che probabilmente lo avrebbe fatto andare a Vicenza anzichè a Pavia.

194. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 554-557

Milano, Treves, 1885, Lett. 

195. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 297-298

Fra questi cito una parodia del Cantico de' Cantici di Cavallotti recitata l’autunno dell’ '81, al Teatro Manzoni di Milano, dalla Compagnia Pietriboni, appunto dopo il Cantico.

196. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 109-112

Polizia di Milano fanno credere che egli abbia introdotto, o restaurata in Modena la massoneria come incaricato dai comitati superiori di quella setta.

197. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 337-341

Ebbe a prime attrici Adelina Marchi, la Papà, la Ruta, la Glech, la Marini : con questa trovò subito modo di uscire dallo stato di lieta promessa ; chè la rappresentazione di La figlia di Jefte di Cavallotti al Filodrammatico di Milano (7 aprile '86) consacrò l’artista valorosa, che, l’anno dopo, uscitane la Marini, diventò la prima attrice assoluta della Compagnia, alternando, e sempre con buon successo, Santarellina, Il Matrimonio di Figaro, La figlia di Jefte, con Frou-Frou, Demi-monde, Fedora, Signora dalle Camelie, Fernanda.

198. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 580-583

Nata da artisti di pregio, cresciuta sulle tavole del palcoscenico, all’ombra, direm quasi, della grande zia, non è a stupire ch'ella divenisse grande a sua volta, dando i primi segni di una eccezionale intuizione a soli nove anni, quando al Teatro Re di Milano si presentò a recitare nella Giovannina dei bei cavalli.

199. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — Di Ferrara il dì 27 febraro 1618. » pp. 519-525

Ma di altra opera importantissima dovrem parlare qui, a mia notizia non mai pubblicata per le stampe, posseduta manoscritta (e assai probabilmente autografa) dal conte Paglicci-Brozzi, addetto all’Archivio di Stato di Milano, e solerte raccoglitore di cose teatrali, il quale con abnegazione più unica che rara volle mandarmela in esame, concedendomi di pubblicare quanto fosse stato necessario al maggiore e migliore sviluppo di questo dizionario. […] L’opera di Messer Domenico Bruni da Pistoja, ch’io posseggo stampata in Milano da Giovanni Antonio degli Antonij, e che non è nè men la prima edizione, ha la data del 1559 ; mentre il nostro Bruni nacque nel 1580, cioè ventun’anni dopo.

200. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 646-656

E andò a Milano. […] Da quella di Napoli, passò il '29 dopo la morte del Righetti alla Real Compagnia di Torino, nella quale stette fino al '41, per andare come attore e direttore di una nuova Compagnia formata da Carlo Re, proprietario del vecchio Teatro di tal nome in Milano, che esordì la quaresima al Teatro Obizi di Padova, dove si manifestarono i primi sintomi del tumor maligno da cui fu condotto al sepolcro in Bologna la mattina del 19 agosto di quell’anno medesimo, in così misero stato finanziario, da non lasciare il danaro sufficiente alla spesa dei funerali, fatti solennemente mercè pubbliche offerte, e così descritti nel giornale Il Felsineo dall’attore bolognese Augusto Aglebert : Il giorno 21 agosto la campana della chiesa di S.

201. (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome I « LETTERA dell’autore all’editore. » pp. -

Sanno ben essi di non doversi il Buon Teatro considerar come semplice passatempo, ma sì bene come saggio espediente sugerito dalla filosofia per diffondere, per la via del diletto, la coltura e la virtù e la morale nella società, e per secondar le vedute de’ legislatori; di che mi occupai ne’ miei Elementi di Poesia Drammatica impressi in Milano.

202. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [I-H-K]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 1055-1059

Fu il ’50 con Coltellini a Trieste, e il ’52 si unì madre nobile con Adelaide Ristori, risolvendo il ’57 di abbandonare il teatro, e di cedere tutto il suo ricco patrimonio di scena al figliuolo Giovanni, capocomico e mediocre brillante (morì nel ’76 a Livorno), col quale recitò alla Stadera di Milano il 13 marzo di quell’anno il terzo atto della Medea del Ventignano, maravigliando per la potenza d’arte, e gagliardia di mezzi, tanto da far dire a un accreditato giornale, che al suo confronto le celebrità d’allora impicciolivano a vista d’occhio.

203. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — (Corriere di Napoli, 19 febbraio 1899). » pp. 270-274

Torna in Italia, e solleva il pubblico all’entusiasmo al Dal Verme di Milano con la Messalina di Pietro Cossa.

204. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 556-560

Ma un giorno il ragazzo venne, non so per quale circostanza, a conoscere la verità, e seppe come sua madre vivesse esclusivamente di una pensione che il prelato le faceva corrispondere dal Vescovado di Milano.

205. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — Venezia il 31 10bre 1837.E il 14 novembre : » pp. 389-402

Figlia dei precedenti, nacque in Milano il 15 agosto del 1809. […] Il 14 gennaio 1838 Camillo Ferri da Milano propone alla Bettini il posto di prima attrice assoluta nella propria Compagnia alle stesse condizioni che ha col Nardelli, e soggiunge : Mi si dice che quest’ultimo non prosegua oltre il 39 ed è perciò che le avanzo questa proposizione, in caso contrario mi guarderei bene dal tentare di rapirle uno dei primi ornamenti dell’ arte nostra. […] Qui abbiamo il Bazzi che le scrive da casa (Milano, 19 settembre 1841) per proporle di rimanere nella sua Compagnia alle stesse condizioni sinora accordatele.

206. (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VI « LIBRO VI. Storia drammatica del secolo XVII. — CAPO VI. Teatri Materiali. » pp. 357-365

Quello di Milano s’incendiò nel secolo XVIII innoltrato.

207. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 163-168

Da lui le grandi protagoniste venivano oscurate : nella Semiramide, a Milano, mandò in visibilio il pubblico, recitandovi l’Assur, e facendo fremer di gelosia la prima attrice Checcati, artista valentissima ; a Firenze, nell’ Ottavia, destava non minore entusiasmo recitandovi il Nerone, e facendo fremer di gelosia la prima attrice Perotti, artista famosissima.

208. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 732-736

Giuseppe Angeleri, il più celebre di tutti, morì sulla scena, appena entrato fra le quinte, d’un colpo a Milano, l’estate del 1754 ; e il nostro Zannoni uscendo da una cena sontuosa a Venezia il 22 febbrajo del 1792, cadde in un canale profondo, e poco tempo dopo morì.

209. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 432-442

A Torino la Compagnia Asti si aggregò Ernesto Rossi, che poi la segui a Vercelli e, il carnevale, a Milano al Teatro Re. […] L'andata in scena nel nuovo ruolo e nella nuova Compagnia doveva aver luogo a Milano al Teatro Re.

210. (1783) Discorso storico-critico da servire di lume alla Storia critica de’ teatri « DISCORSO STORICO-CRITICO. — ARTICOLO III. Se ne’ secoli XIV., e XV. gl’Italiani ebbero Poesie Sceniche. » pp. 14-19

., intitolata PAULUS COMŒDIA ad juvenum mores corrigendos, che si conserva MS. in un Codice dell’Ambrosiana di Milano.

211. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — Di Pistoia, questo dì 21 di ottobre 1589. » pp. 405-415

Talvolta i comici accettavano a occhi chiusi, talvolta il capocomico si raccomandava affinchè non fosse privato del tale attore o della tale attrice, talvolta anche i comici si rifiutavan di andare, o dando garbatamente le ragioni del rifiuto, come abbiam visto per Francesco Andreini, o mettendo condizione come vediamo pel Bianchi ; il quale, fatto invitare dall’ambasciator del duca in Milano il 20 luglio del 1585 di recarsi a recitare a Mantova nella Compagnia della Diana, rispondeva che avrebbe servito S. […] Venezia, Bona, 1633) che poteva essere il Dottor Gratiano da Bologna, o da Ferrara ; e lo vediamo nelle Favole dello Scala, talvolta di Pesaro, tal altra di Napoli, o di Venezia, o di Milano, o di Firenze.

212. (1764) Saggio sopra l’opera in musica « Saggio sopra l’opera in musica — Del libretto »

Di qui la Dafne, l’Euridice, l’Arianna di Ottavio Rinuccini, che furono i primi drammi che circa il principio della trascorsa età sieno stati rappresentati in musica; lasciando stare la favola di Orfeo del Poliziano, che fu accompagnata da strumenti, quella festa mescolata di ballo e di musica fatta già per un duca di Milano in Tortona da Bergonzo Botta, o una specie di dramma fatto in Venezia per Enrico III, che fu messo in musica dal famoso Zarlino, con altre tali rappresentazioni, che si hanno solamente a riguardare come lo sbozzo e quasi un preludio dell’opera.

213. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » pp. 333-339

In mezzo a questa specie di ridda infernale, il Bellotti, sfiduciato, annichilito, perduta ogni speranza di rialzamento materiale e morale, si tolse tragicamente la vita in Milano, alle 2, 45 pom. di mercoledì, 31 gennaio 1883, empiendo di costernazione schiettamente sentita tutti i pubblici d’Italia, ch’ egli aveva mosso per tanti anni alle più sane risate.

214. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — (Ferdinando Martini, Al teatro. Firenze, Bemporad, 1895). » pp. 78-82

Madame di Staël, a una rappresentazione della Mirra in Milano, lei che all’ammirazione del teatro italiano non fu molto inchinata, vòltasi a Silvio Pellico, sciamò : elle à le génie de son art au dernier point.

215. (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo primo — Capitolo quarto »

Nell’Ambrogiana di Milano si conserva un antichissimo codice, del quale ho avuta alle mani e riletta una esattissima copia. […] I Malatesti di Rimini, gli Scaligeri di Verona, gli Estensi di Ferrara, e Visconti di Milano si distinsero principalmente nel proteggerli. […] A imitazione de’ trovatori molti e celebri Italiani fiorirono in Milano, Mantua, Vinegia e in Sicilia principalmente per la dominazione de’ provenzali ivi stabilita. […] [23] Italiano è pure il Morigi, e interessato nelle lodi della sua patria, del quale però eccone le parole tratte dal suo libro assai noto della nobiltà milanese, ove parla di Galeazzo Sforza Duca di Milano, che vivea nel 1470. […] Fu dato il surriferito spettacolo da Bergonzo Botta nobile tortonese verso la fine del mille e quattrocento in occasione di festeggiarsi le nozze di Galeazzo duca di Milano con Isabella d’Aragona.

216. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article » pp. 42-49

 » Si recò a Milano per dirigervi l’Accademia filodrammatica, e vi ebbe, come istruttore, moltissimi onori : il ritratto che presentiamo a’ nostri lettori fu disegnato dal vero, in quell’epoca, dal Locatelli.

217. (1798) Addizioni alla Storia critica de’ teatri antichi et moderni « PARTE I — LIBRO VI » pp. 94-106

ADDIZIONE III* Nuovo teatro di Milano.

218. (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome IV « LIBRO III — CAPO III. La Poesia Drammatica ad imitazione della forma ricevuta dagli antichi rinasce in Italia nel secolo XIV. » pp. 125-139

In una cronaca manoscritta di autore anonimo che può credersi compilata nel XII secolo da cronache anteriori, si descrive l’antico teatro della città di Milano, e di esso si dice: super quo histriones cantabant, sicut modo cantantur de Rolando et Oliverio, finito cantu bufoni et mimi in citharis pulsabant, et decenti motu corporis se volvebant b .

219. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — Pisa, li 13 agosto 1745. » pp. 192-197

Attaccherò il Ferramonti a Bologna, il Pasini a Milano, il Bellotti, detto Tiziani, in Toscana, il Golinetti nella sua solitudine, il Garelli nella tomba.

220. (1764) Saggio sopra l’opera in musica « Introduzione »

Il Newtonianismo per le dame, l’opera che consolidò la fama europea di Algarotti, fu concepito e redatto a Parigi e vide la luce a Milano (con la falsa indicazione di Napoli) nel 1737; messo all’indice, fu ripubblicato con il titolo Dialoghi sopra l’ottica newtoniana nel 1752. […] Salvadé, Milano, Aragno, 2009. […] III, Lettere, Milano, Mondadori, 1951, p. 321.

221. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » pp. 506-512

Milano, Dumolard, 1885) alla commedia intitolata I Viaggiatori, non mai stampata, forse pel poco successo avuto, e rifatta poi dal Goldoni a dramma giocoso in tre atti, col titolo : I viaggiatori ridicoli pel Duca di Parma nel 1756 che lo creò in quell’anno suo poeta di Corte.

222. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 697-702

Andreini, direttore di quella Compagnia, (Milano, Malatesta, 1652), sono le lodi artistiche di lei, che sostenne la parte della protagonista, espresse ne’ seguenti madrigali : Alla Signora Eularia mentre rappresentó la Maddalena Penitente.

223. (1732) Paragone della poesia tragica d’Italia con quella di Francia

II, a cura di Ada Ruschioni, Milano, Marzorati, 1971, pp. 587-588). […] La confusione del bergamasco è peraltro ereditata da storici del teatro successivi: Gian Rinaldo Carli nel Dell’indole del teatro tragico (1744) ripete la coppia di nomi citata da Calepio, attribuendo a Ronsard una Didone (Gian Rinaldo Carli, Dell’indole del teatro tragico, in Id., Opere, XVII, Milano, 1787, p. 46), che forse andrà identificata come la Didon se sacrifiant (1558) di Jodelle. […] Giacinto Margiotta, Le origini italiane de la Querelle des anciens et des modernes, Roma, Studium, 1953; La disputa sei-settecentesca sugli antichi e sui moderni, a cura di Maria Teresa Marcialis, Milano, Principato, 1970; Joseph M.  […] II, a cura di Ada Ruschioni, Milano, Marzorati, 1971, pp. 548-549) che sopravvive ancora nelle tarde riflessioni del Lessing, per il quale la catarsi permetteva la conversione delle passioni in «disposizioni virtuose» (Gotthold Ephraim Lessing, Drammaturgia d’Amburgo, a cura di Paolo Chiarini, Roma, Bulzoni, 1975, p. 340; su questo punto, in ottica di un proficuo confronto con la posizione del Maffei si veda Paolo Scotton, «La poetica della Merope nella Drammaturgia Amburghese di Lessing.

224. (1764) Saggio sopra l’opera in musica « Commento »

Bergonzo Botta: Bergonzio Botta (1454 – Milano, 1504) fu un nobile pavese al servizio di Ludovico il Moro che organizzò nel 1489 nella sua residenza di Tortona, in occasione delle nozze di Gian Galeazzo Sforza con Isabella d’Aragona, una festa che prevedeva dei balletti che accompagnavano le varie portate del sontuoso banchetto. […] Ferrario: Ottavio Ferrari (Milano, 1607 – Padova, 1682), antiquario ed erudito, professore di umanità greca e latina presso l’università di Padova, fu autore di De re vestiaria libri tre (1642), ampliato poi con l’aggiunta di altri quattro libri nel 1654.

225. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [D]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 811-

Nel Capitolo della mia Arte del comico (Milano, 1890) si trova scritto a pagina 215 : Nè qui posso tralasciar di ricorrere colla mente e rammentare a’ miei giovani lettori la fisionomia di Eleonora Duse. […] Guigoni e Bossi – Milano.

226. (1878) Della declamazione [posth.]

L’articolo Declamazione tragica del 20 agosto 1796 consiste invece in una recensione di una rappresentazione del Bruto I di Alfieri, allestita a Milano da una troupe di dilettanti patrioti nella Sala dei Nobili. […] Altro testo del periodo precedente all’esilio parigino, in cui è possibile rintracciare alcuni nuclei tematici che troveranno successivamente spazio nel trattato, è il Discorso dell’autore intorno la presente tragedia diretto alla Società del Teatro patriottico di Milano, pubblicato insieme alla tragedia Pausania (1801). […] In seguito all’occupazione austriaca di Milano nel maggio 1814, Salfi riparerà a Napoli, dalla quale fuggirà alla volta della Francia nel 1815, in seguito alla disillusione delle speranze riposte in Gioacchino Murat. […] Nel 1805 il Teatro patriottico di Milano era divenuto Accademia dei Filodrammatici, associando alla messa in scena delle recite anche la preparazione didattica dei futuri attori. […] Per rintracciare un modello vicino a quello salfiano, occorre aspettare il 1801, anno di pubblicazione degli Elementi di poesia drammatica di Pietro Napoli Signorelli, scritti a Milano, dove l’autore si era rifugiato in seguito al crollo della repubblica napoletana.

227. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 349-355

Milano, Classici, M DCCCXXX), in cui dà ragguaglio della Fulvia, pastorale dell’abate Giovanni Bravi, della quale tutti i letterati dicevan mirabilia, giudicandola superiore all’Aminta nello stile, al Pastor Fido nello spirito, e impeditane la stampa dai Revisori « per certi baci ed amplessi forse un po' troppo teneri. » Fra le tante curiosità bibliografiche del teatro italiano, è da notare un rarissimo libretto di M.

228. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » pp. 266-272

Più noto sotto il nome di Beltrame, da Milano, si recò nel 1600 a Parigi con Flaminio Scala e Isabella Andreini, al servizio di Enrico IV.

229. (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome IV « LIBRO VI. Storia drammatica del XVII secolo. — CAPO I. Teatro tragico Italiano. » pp. 98-130

Gli applausi che ne riscosse gl’ inspirarono il disegno di proseguire nella carriera tragica, e diede alla luce due altre tragedie di cristiano argomento, la Giustina in versi sciolti impressa in Milano nel 1617, e l’Irene impressa in Napoli nel 1618 dedicata alla città di Lecce58. […] La Florinda del figliuolo della famosa attrice Isabella Giambatista Andreini, di cui favella il Baile, e il di lui Adamo recitato in Milano, onde dicesi d’avere il celebre Milton tratta l’idea di comporre il Paradiso perduto: il Radamisto di Antonio Bruno nato in Manduria nel regno di Napoli censore più volte e segretario degli Umoristi di Roma65: Ildegarde di monsignor Niccolò Lepori pubblicata nel XVII e reimpressa nel 1704 in Viterbo: la Belisa tragedia di lieto fine del cavaliere Napoletano Antonio Muscettola data alla luce in Genova nel 1664, ed altamente comendata col nome di Oldauro Scioppio da Angelico Aprosio uscita nell’anno stesso in Lovano; e la di lui Rosminda impressa in Napoli nel 1659 ed anche nella II parte delle sue poesie; ed il Radamisto tragedia destinata alla musica impressa nella III parte di esse poesie dell’edizione del Raillard del 1691: e finalmente le tragedie di Bartolommeo Tortoletti Veronese mentovate dal Maffei e dal Crescimbeni.

230. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [E-F]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 841-848

Lo troviamo il 1613 a Milano, dove pubblicò, terminate le recite, un sonetto di ringraziamento, già riferito dal Paglicci (op. cit.)

231. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [E-F]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 881-887

Fu poi col marito nella Compagnia di Giovanni Roffi, sempre applauditissima, a Milano, a Torino, a Genova, a Livorno.

232. (1772) Dell’opera in musica 1772

Croce, I teatri di Napoli [1891], ristampa di Milano, Adelphi, 1992, p. 273). […] Ragghianti, Milano, Rizzoli,1942-1949, I, p. 351). […] Caruso, Milano, Angeli, 1993. […] Di Gennaro, Milano, Il Polifilo, p. 16). […] Zucchi, Milano, Mimesis, 2015, pp. 169-198 (192-193).

233. (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VI « LIBRO VI. Storia drammatica del secolo XVII. — CAPO I. Teatro Tragico Italiano. » pp. 228-273

Gli applausi che ne riscosse, gl’ispirarono il disegno di proseguire nella carriera tragica, e diede alla luce due altre tragedie di cristiano argomento, la Giustina in versi sciolti impressa in Milano nel 1617, e l’Irene in Napoli nel 1618 dedicata alla città di Lecce. […] La Florinda di Giambatista Andreini figliuolo della famosa attrice Isabella, del quale favella Pietro Baile, e il di lui Adamo recitato in Milano, onde dicesi di avere il celebre Milton tratta l’idea di comporre il Paradiso perduto: il Radamisto di Antonio Bruno nato in Manduria nel regno di Napoli censore più volte e segretario degli Umoristi di Romaa: Ildegarde di monsignor Niccolò Lepori pubblicata nel XVII secolo e reimpressa nel 1704 in Viterbo: la Belisa tragedia di lieto fine del cavaliere napolitano Antonio Muscettola data alla luce in Genova nel 1664 ed altamente comendata col nome di Oldauro Scioppio da Angelico Aprosio uscita nell’anno stesso in Lovano; e la di lui Rosminda impressa in Napoli nel 1659 ed anche nella parte II delle sue poesie; ed il Radamisto tragedia destinata alla musica impressa nella parte III delle stesse poesie dell’edizione del Raillard del 1691: e finalmente le tragedie di Bartolommeo Tortoletti veronese mentovate dal Maffei e dal Crescimbeni.

234. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article » pp. 164-168

Inquieto, stravagante, violento, tanto si risentì dell’insuccesso, che a Milano, mentre si trovava nella Compagnia di Angelo Lipparini, colpito da mania furiosa, fu ricoverato alla Senavra, ove morì miseramente di circa settant’anni, dopo il ’40.

235. (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome IV « LIBRO V. Teatri Oltramontani nel secolo XVI. — CAPO III. Spettacoli scenici in Inghilterra. » pp. 21-36

Non l’ebbe presente ne’ rimproveri che ne’ Due Gentiluomini di Verona fa il Duca di Milano al Valentino.

236. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » pp. 478-485

A poco a poco si aggiunse alla lumiera una infinità d’altri pomposi, inutili e fin ridicoli accessorii, specialmente in provincia, che vi portarono le spese serali alla grossa cifra di un migliaio e mezzo di lire, mentre al teatro Re di Milano non ascendevano in tutto a più di ottanta lire ; tantochè senza forti compensi, mancando le risorse delle grandi capitali, non fu più possibile alle migliori e più numerose compagnie di calcare le scene provinciali.

237. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 420-431

Mise, primo, in iscena i Vaudevilles col soccorso del maestro Casiraghi, si unì allo Scalvini per la Rivista Se sa minga, e spese diciotto mila lire per l’allestimento scenico a Milano della Creazione d’Eva di Castelvecchio, la quale cadde per non rialzarsi mai più.

238. (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VI « LIBRO V. Teatri Oltramontani nel secolo XVI. — CAPO III. Spettacoli scenici in Inghilterra. » pp. 88-136

Non l’ebbe presente ne’ rimproveri che ne’ Due Gentiluomini di Verona fa il duca di Milano al Valentino. […] Si faccia parimente grazia a codesto preteso matematico del non aver conosc iuta la storia letteraria Italiana, com’è dimostra proponendo per cosa tutta nuova all’Italia lo studio de’ Greci: a quell’Italia, dove anche nella tenebrosa barbarie de’ tempi bassi fiorirono intere provincie, come la Magna Grecia, la Japigia e parte della Sicilia, le quali altro linguaggio non avevano che il greco, e mandarono a spiegar la pompa del loro sapere a Costantinopoli i Metodii, i Crisolai, i Barlaami: a quell’Italia, che dopo la distruzione del Greco Impero tutta si diede alle greche lettere, e fu la prima a communicarle al rimanente dell’Europa, cioè alla Spagna per mezzo del Poliziano ammaestrando Arias Barbosa ed Antonio di Nebrixa, ed all’Inghilterra per opera di Sulpizio, di Pomponio Leto e del Guarini, maestri de’ due Cuglielmi Lilio e Gray: a quell’Italia, dove, per valermi delle parole di un elegante Spagnuolo) la lingua greca diventò sì comune dopo la presa di Constantinopoli, che, come dice Costantino Lascari nel proemio ad una sua gramatica, l’ignorare le cose greche recava vergogna agl’Italiani, e la lingua greca più fioriva nell’Italia che nella stessa Grecia a: a quella Italia in fine che oggi ancor vanta così gran copia di opere, nelle quali ad evidenza si manifesta quanto si coltivi il greco idioma in Roma, in Napoli, in Firenze, in Parma, in Pisa, in Padova, in Verona, in Venezia, in Mantova, in Modena, in Bologna, in Milano, che vince di gran lunga l’istesso gregge numeroso de’ viaggiatori transalpini stravolti, leggeri, vani, imperiti e maligni, tuttocchè tanti sieno i Sherlock e gli Archenheltz b.

239. (1788) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome III « NOTE ED OSSERVAZIONI DI D. CARLO VESPASIANO in questa edizione accresciute. » pp. 313-326

II, dissert. 29, pag. 844, si dice descrivendosi l’antico teatro della Città di Milano, super quo histriones cantabant, sicut modo cantantur de Rolando, & Oliverio, finito cantu bufoni & mimi in citharis pulsabant, & decenti motu corporis se volvebant.

240. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article » pp. 203-211

… « Ha recitato in Roma, in Fiorenza, in Siena, in Lucca, in Milano, in Brescia, in Verona, in Vicenza, in Padova, in Venezia, in Ferrara, in Mantova, in Parma, in Piacenza, in Pavia, in Cremona e in altre città, nelle quali tutte è rimaso il nome delle sue virtù impresso nelle umane menti, e i dolci accenti della sua voce risuonano ancora nell’orecchie di ciascuno….

241. (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi [3e éd.]. Tomo X, parte 1 pp. 2-271

La Zaira fu tradotta dal riputato Gaspare Gozzi, appresso dal conte Alessandro Pepoli, ed allora che io era in Milano dal signor Torti con felicita, ma non si è impressa che io sappia. […] L’anno seguente conseguì la prima corona il Valsei ossia l’Eroe Scozzese di Antonio Perabò di Milano giovane di alte speranze morto qualche anno appresso. […] La nobile Francesca Manzoni di Milano si esercitò parimente nella poesia tragica nella sua gioventù. […] L’istesso Cosentino ne produsse in Milano un’ altra intitolata Pausania. […] Io non so se io l’abbia conseguito nelle traduzioni di alcune tragedie greche e francesi, impresse in Milano ; almeno l’ho tentato.

242. (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo primo — Capitolo settimo »

Indi a non molto, non piacendo alla nazione la musica francese, si fecero venire musici e cantori da Milano e da Napoli a rappresentare il melodramma italiano.

243. (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo primo — Capitolo terzo »

Sant’Ambrogio ampliò il canto fermo, o vogliamo dire canto ecclesiastico usato nella chiesa fin dai primi secoli: lo che ei fece raccogliendo gli scarsi ma pregievoli frammenti della musica greca guasta e mal concia, come era a suoi tempi, e trasferendoli al culto divino nella chiesa di Milano. […] [19] Un’altra si rappresentò in Milano, dove compariscono in iscena Annibale, San Giorgio e Gedeone, altercando insieme per sapere chi fosse il più bravo fra di loro.

244. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — Ferrara, li 4 marzo 1618.Ferrara, li 3 marzo 1618. » pp. 170-184

Si tratta di un codice della braidense di Milano, portante il n.° I della raccolta Morbio.

245. (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro III — Capo IV. Teatro Italiano nel Secolo XVIII » pp. 316-354

Francesca Manzoni, donna assai valorosa di Milano, e di cui abbiamo molte buone poesie, é ancor autrice di una tragedia passabile. […] In Vienna diede il Convitato di Pietra, in Milano il Solimano II, Errico IV alla Caccia, la Ninetta in Corte, in Venezia il Disertore Francese con lieto fine.

246. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — Dato al castello di Versailles l’ 8 aprile. » pp. 364-378

Spinelli (Milano, Dumolard, 1885).

247. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article » pp. 88-117

Dalle Rime – Edizione di Milano, Bordone, 1601. […] Benchè in versi, non toccherò della Mirtilla, Pastorale scritta nella età giovanile, che ha i soliti lambicchi, i soliti contrasti, non però peggiori di quelli onde son seminate quasi tutte le produzioni sceniche del genere e del tempo ; trascriverò dalle Rime (Milano, Bordone, 1601) per dare un saggio del suo poetico stile, due sonetti amorosi (pag. 59 e pag. 144), de’quali parmi vi sieno di assai meno valore in poeti del suo tempo e di maggior grido, e ai quali farò seguire come chiusa una canzone, la seconda delle poesie funebri (pag. 217) nitida e piana a mio giudizio, e soavissima quant’altre mai.

248. (1790) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome VI « LIBRO X ed ultimo. Teatro Italiano del secolo XVIII — CAPO I » pp. 116-223

Non si premiò tragedia alcuna nel 1773; ma nel seguente anno conseguì la prima corona il Valsei, ossia l’Eroe Scozzese di Antonio Perabò di Milano giovane di alte speranze morto qualche anno appresso. […] Flaminio Scarpelli Bolognese, e Don Ignazio Gajone di Casale di Monferrato autori di alquante tragedie regolari: il conte Alessandro Verri che nel 1779 impresse in Livorno col modesto titolo di Tentativi due tragedie la Congiura di Milano, e Pentea argomento tratto dalla Ciropedìa di Senofonte: sin anco due donne, cioè la sig. Francesca Manzoni di Milano, e la sig.

249. (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo primo — Capitolo secondo »

[20] Un’altra ragione potrebbe addursi per ultimo, ed è che essendosi vedute di buon ora in Italia signorie grandi, e possenti, come quella di Genova, Pisa, Firenze, Vinegia, Roma, Milano e Napoli, dove la magnificenza, il lusso, le arti, e il commercio contribuivano non meno ad ingentilir l’ozio che a fomentarlo, la tendenza al piacere, che da tai radici germoglia, e della quale la storia italiana ci somministra esempi sorprendenti, s’introdusse per entro a tutte le facoltà del gusto, che hanno per immediato strumento la parola.

250. (1790) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome VI « LIBRO X ed ultimo. Teatro Italiano del secolo XVIII — CAPO III. Melodrammi. » pp. 254-292

Son pur essi medesimi gli ammiratori degli eccellenti musici teorici e pratici che in prodigiosa copia escono da Bologna, da Firenze, da Venezia, da Milano ed altronde, ma singolarmente da Napoli reggia e fonte perenne della scienza musica.

251. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [E-F]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 889-912

Passò da Firenze, dopo alcun tempo, a Milano, ove si rinnovaron gli entusiasmi delle altre città, e ove, richiesto dall’Imperatore a Vienna e dal Cardinal Mazarino a Parigi, risolse di accettar l’invito di Questo, conoscendo per fama la grandezza e munificenza di Luigi XIV ; e si recò nella gran capitale, dove ebbe il più gran successo che artista comico potesse mai desiderare, e dove, in breve tempo, diventò più che famigliare della Corte.

252. (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo secondo — Capitolo nono »

L’uno si è il signor conte Benvenuto di San Raffaele regio direttore degli studi a Torino, il quale in due belle lettere sull’arte del suono inserite nella raccolti degli opuscoli di Milano 92 così si esprime, esponendo lo stato della musica, allorché Tartini cominciò a spuntare qual astro novello sul cielo della Italia: «Dominava ancora tra gli scrittori quel barbaro gusto delle fughe, de’ canoni, e di tutti insomma i più avvilupati intrecci d’un ispido contrappunto.

253. (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro II. — Capo IV. Risorge in Italia nel Secolo XVI la tragedia Greca e la Commedia Nuova, e s’inventa il Dramma Musicale. » pp. 210-241

Ma se si chiedesse, quali fossero le più eccellenti commedie del cinquecento, direi che poco o nulla cedono a quelle dell’Ariosto il Geloso e i Fantasmi d’Ercole Bentivoglio, la Mandragola e la Clizia di Niccolò Macchiavelli, gli Straccioni d’Annibal Caro, le tre commedie di Sforza degli Oddi, quelle dell’Aretino, del Contile, del Varchi, del Cecchi, di Giambatista la Porta, e di Niccolò Secco, di cui quella intitolata gl’Inganni si rappresentò in Milano nel 1547 in presenza di Filippo II principe delle Asturie.

254. (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome IV « LIBRO VI. Storia drammatica del XVII secolo. — CAPO III. Continuazione del teatro Italiano. Commedie: Opera in musica: Attori accademici ed istrioni e rappresentazioni regie: teatri materiali. » pp. 144-195

Sono dunque da riferirsi a quel tempo il teatro di Urbino, in cui si ammirarono le invenzioni del Genga esaltate dal Serlio degli alberi fatti di finissima seta, prima che la prospettiva avesse insegnato in qualunque occorrenza a mostrare i rilievi a forza di ombre e di punti ben presi: il teatro antico di Bologna che era nella piazza, ma che più non esiste, di forma quadrata diviso in gran palchettoni: quello di Modena detto della Spelta, opera del cavalier Vigarani, distrutto nel 1767: quello di Milano che s’incendiò pochi anni sono: quello di Pavia: quello di Santo Stefano di Ferrara: quello dell’accademia degl’ Intronati in Siena rifabbricato verso il 1670: quello di Marco Contarini in Piazzuola nel Padovano di tal vastità, che nel 1680 vi si videro girar nella scena tirate da superbi destrieri sino a cinque carrozze e carri trionfali, e comparire cento Amazzoni e cento Mori a piedi e cinquanta a cavallo100.

255. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article » pp. 54-87

Io ho udito in Pariggi stando a mensa con alcuni (non so s’ io dica strauaganti, o bestiali humori) auuezzi però alle più rabbiose guerre di Europa : Io con tanti cavalli, in tanti giorni, mi darebbe l’animo di prender il Castel di Milano, & poi passarne per Italia, debellare, distruggere, fare, dire ; & perchè uno de’suoi camerata manco furioso li disse ciò non poter essere, costui saltò di tauola, & con un senso rabbioso disse : hor hora ve lo vo a far vedere ; & così veloce partì, che se non mi fosse stato detto, ch’ egli era andato a dormire io gli voleuo raccomandar certe cose, ch’io ho in Ferrara : orsù, vno di quest’ huomini si può rappresentare, su le scene, & lasciar per gli hospitali quelli, che con un salto vanno all’ Impirio a cena con Giove.

256. (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi [3e éd.]. Tomo X, parte 2 pp. 2-245

Nel primo decennio del secolo corrente ha pubblicate varie commedie in Torino, in Milano, in Bologna. La commedia intitolata I primi passi al mal costume, fu bene’accolta in Torino, ed in Milano nel 1807 quando si rappresentò la prima volta. […] Bologna, Firenze, Venezia, Milano, Napoli, dir si debbono reggie perpetue e sorgenti perenni di scienza musica.

257. (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome V « LIBRO VII. Teatro Francese ne’ secoli XVII e XVIII — CAPO V. Tragedia Francese nel secolo XVIII. » pp. 75-133

Luigi XII pretensore del ducato di Milano muove a conquistarlo, riporta la vittoria di Ghiara d’Adda, e Brescia atterrita gli si rende.

258. (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo secondo — Capitolo decimoterzo »

[NdA] Chi volesse sapere i fonti onde la musica strumentale ritrae la sua imitazione, gli troverà rintracciati con molta sensatezza e filosofia in due belle lettere che intorno alla musica imitativa dell’opera ha inserito negli Opuscoli scelti di Milano il dottore Matteo Borsa mantovano.

259. (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo terzo — Capitolo decimosesto »

[NdA] Molti e assai bene scelti esempi di ciò si possono vedere in tre Lettere piene di filosofia e di gusto che intorno ai balli pantomimici scrisse il Dottore Matteo Borsa, che si trovano inserite negli Opuscoli di Milano.

260. (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VIII « STORIA CRITICA DE’ TEATRI ANTICHI E MODERNI. TOMO VIII. LIBRO VIII. Teatri d’oltramonti nel secolo XVIII. — CAPO I. Teatro Francese Tragico. » pp. 4-111

Luigi XII pretensore del ducato di Milano muove a conquistarlo, riporta la vittoria di Ghiara d’Adda, e Brescia atterrita gli si rende.

261. (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome V « STORIA DE’ TEATRI. LIBRO IV. — CAP. IV. Progressi della poesia comica nel medesimo secolo XVI quando fiorirono gli scrittori producendo le Commedie dette Erudite. » pp. 136-255

G l’Inganni (tradotta poi nel seguente secolo dal principe de’ comici francesi, ed imitata nel XVIII dal napoletano Niccolò Amenta) si recitò con sommo applauso in Milano alla presenza di Filippo II allora principe delle Asturie nel 1547, e s’impresse nel 1562.

262. (1788) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome III « LIBRO IV — CAPO II. Progressi della poesia comica nel medesimo secolo. » pp. 175-262

Gl’ Inganni (tradotta poi nel seguente secolo dal principe de’ comici Francesi, ed imitata nel nostro dal Napoletano Niccolò Amenta) si recitò con sommo applauso in Milano alla presenza di Filippo II allora principe delle Asturie nel 1547, e s’impresse nel 1562.

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