Quivi, essendo stato protestato il primo amoroso assoluto, fu d’ improvviso chiamato a surrogarlo : e l’ amorosa direzione di Giuseppe Salvini, primo uomo della compagnia, e il favore del capocomico e del pubblico lo incitarono per modo allo studio, che riuscì artista de’ più encomiabili. Formò poi il padre Gaetano società con Giacomo Dorati e Giuseppe Guagni ; ma spiacendo ad Antonio di dover lasciare la direzione del Salvini, tanto si adoperò che abbandonata dopo alcun tempo quella società e la famiglia, se ne tornò collo Zocchi al posto di primo attore giovine e primo amoroso assoluto. […] Fece parte poi qual primo amoroso assoluto colla moglie prima donna e prima donna giovine, della Compagnia di Carolina Internari e Francesco Paladini. […] Fu primo attore assoluto il 1853 con Luigi Domeniconi, e padre nobile e tiranno tragico il 1854-55-56-57 con Adamo Alberti a’ Fiorentini di Napoli.
Studiò legge, e senza aver appartenuto ad alcuna società filodrammatica, mostrò sin da piccolo amore grandissimo al teatro di prosa, nel quale esordì come autore, facendo rappresentar di giorno al Malibran per beneficiata del primo amoroso della Compagnia Zocchi e Bonivento un suo lavoro in cinque atti, intitolato Antonio Dal Ponte, fondatore del Ponte di Rialto, sotto il Doge Pasquale Cicogna, ch' ebbe l’ onore di due repliche. […] Nel frattempo si ammalò improvvisamente il primo attor giovine Giustino Pesaro. […] E il successo fu pieno : e anzichè tornarsene a casa, il giovine artista fu confermato con una paga che gli desse da vivere ; e indi a poco egli fu primo attor giovine. […] Frascani, direttore delle Poste a Milano, potè entrare il '68, qual primo attor giovine, ai Fiorentini di Napoli dove stette sino al '73, anno in cui egli si creò primo attore, direttore, Capocomico e…. […] Il primo anno fece società con Francesco Coltellini, da cui essendogli pervenute alla resa dei conti cinque o seimila lire di guadagno, oltre a quel tanto da vivere che s’ era assegnato giornalmente per sè e la moglie, si sciolse amichevolmente, e diventò capocomico solo, mettendo subito piede al primo teatro di prosa di Milano (ora Manzoni) il settembre, e all’Arena Nazionale di Firenze la primavera.
Artista egregio per le parti amorose, nacque a Siena il primo maggio del 1812 da Vincenzo e da Teresa Benvenuti. Recitato prima co' filodrammatici senesi, poi con quelli di Firenze, ove s’era fissato dopo la morte del padre al principio del '29, esordì in Compagnia Villani, quale primo amoroso nell’ antico teatrino della Carconia, allora del Giglio, oggi Nazionale. Dalla Compagnia meschina del Villani, voglioso di levarsi a più spirabil aere, il Landozzi passò per l’anno '30-'31 in quella dell’Anna Pieri, qual semplice generico, salendo poi a grado a grado, perseverante e studioso, al ruolo di primo attor giovane, che sostenne degnamente per lunghi anni. Passò il '31, dalla Compagnia Pieri, in quella di Domenico Verzura, poi, nel '33, primo attore in quella di Lorenzo Cannelli, nel '34 di Corrado Vergnano, e nel '35 di Carlo Gol- doni diretta da Augusto Bon, in cui stette due anni. […] Andò il '51 a' Fiorentini di Napoli a sostituirvi il primo attore Pietro Monti, e vi rimase fino al '54, nel qual anno prese in Compagnia Lombarda il posto di Alamanno Morelli.
Figlio di un suggeritore, lo vediamo per la prima volta nel 1820 generico della Compagnia Andolfatti ; generico nel 1827 della Compagnia di Romualdo Mascherpa, di cui era primo attore Luigi Domeniconi ; servitore giocoso (sic) nel 1836 della Compagnia di Luigi Taddei ; poi caratterista e promiscuo, e capocomico in società colla Sadowski nel 1853-54. […] Milano, Dumolard, 1895), Tommaso Salvini, primo attore, Teodoro Raimondi, primo amoroso, Gaspare Pieri, brillante, Giulietta Casamurata, servetta ; dell’altra eran prime parti : Clementina Cazzola, prima attrice, Ernesto Rossi, primo attore, Gaetano Vestri, caratterista e promiscuo, Luigi Bellotti-Bon, brillante, Giacomo Glech, generico dignitoso, Daria Cutini-Mancini, servetta ; il fiore, in somma, degli artisti del tempo.
Continuò egli a recitare scritturato in compagnie di ordine vario, finchè, divenuto il figlio Luigi primo amoroso della Compagnia Perotti, carico d’anni, si ritirò dalla scena. […] Figlio del precedente, cominciò a recitar gli amorosi nella compagnia di suo padre, passando poscia in quella di Francesco Perotti, nella quale salì, dopo un anno, al grado di primo amoroso assoluto, dopo la scelta di Armando Subbotici. Innamoratosi della seconda amorosa della Compagnia, Rosa Pasini, la tolse in moglie, e con essa vi restò alcuni anni, per passar poi il 1821 in quella Reale Sarda, al momento della sua formazione, primo attore a vicenda con Domenico Righetti. […] Passò poi primo attore e padre con Romualdo Mascherpa, e ridiventò in vario tempo e con varia fortuna capocomico, ora solo, ora in società.
Dopo una non breve stagione in Arzignano nel Vicentino, la compagnia, impegnata la misera condotta, si sciolse ; e Morelli, che non avea da pagar l’oste che gli avea dato il vitto e l’alloggio a credito, se gli offerse, e fu accettato in qualità di cameriere, pagando così coll’ opera sua di uomo onesto, il debito del primo attor giovine. […] Entrò il '42 amoroso nella Compagnia Favre, passando l’anno dopo primo attore in quella Bergamaschi e Cappelli, nella quale restò sino al '45 e recitò per la prima volta, primo in Italia, il Kean, la Signora di S. […] Fu il primo attore della Compagnia di Giacinto Battaglia, che andò in iscena il 7 marzo '46 a Padova, e in cui egli dovette lottare coi successi della Sadowski e di Bellotti-Bon ; ma dopo la Clotilde Valery e il Chatterton, il trionfatore fu lui. Ritiratosi Battaglia, Morelli continuò la compagnia sino al '53, recitando nel '50, primo de'viventi attori italiani, l’Amleto, ch'egli stesso adattò alle scene sulla traduzione del Rusconi. […] Fu banditore il '74 del primo congresso drammatico in Firenze, e pubblicò nel '77 un Manuale dell’artista drammatico in cinque dialoghi, col Prontuario delle pose sceniche, già edito nel '54, che si può dire, senza offendere la memoria del grande attore, l’antitesi dell’arte sua, fatta tutta di verità e di spontaneità.
Preso d’amore per Antonietta Robotti, formosissima donna e valentissima attrice della Compagnia Reale Sarda, si diè a seguirla per quasi due anni, finchè ammalatosi quel primo amoroso, Pietro Boccomini, egli, che s’era già acquistata fama tra'filodrammatici di artista promettentissimo, fu scritturato qual primo amoroso a vicenda col Boccomini, passando poi per la morte di Giovanni Battista Gottardi, al posto di primo attore che sostenne con molto onore al fianco di artisti egregi, quali la Robotti e la Romagnoli, il Gattinelli, il Domeniconi, il Dondini. Il '51-'52 fu aggregato alla Compagnia altro primo attore – Ernesto Rossi – pel quale il povero Peracchi, dapprima legato a lui d’amicizia saldissima, ebbe a patire gran pena, come si vede in una lettera a Francesco Righetti, Capo della Compagnia Reale, in cui è il seguente brano : ……………………….. […] Fu dal '60 al '65 primo attore di Bellotti-Bon (il '61 aveva sposato Celestina De Martini) poi di nuovo capocomico, poi direttore ('75-'76-'77) di una delle tre compagnie del Bellotti-Bon. Non posso ricordare il Peracchi nel primo tempo della sua vita artistica, il quale fu, a detta del Costetti, glorioso.
Dopo il primo passo fatto in quella compagnia d’infimo ordine, abbandonata l’amante, andò a far parte della gran Compagnia formata da Petronio Zanerini, quale amoroso. […] Fu, qual primo amoroso, nella Compagnia di Marta Coleoni, in cui creò il Cajo Gracco di V. […] Da questa passò poi nelle Compagnie Pellandi, Bianchi, Avelloni e Benferreri, nella quale ultima diventò primo attore di grido, creando pressochè tutti i protagonisti delle commedie che l’Avelloni andava scrivendo.
Meraviglia Ferdinando, nato da onesti parenti a Brescia nel 1786, si diede il 1808 alle scene, esordendo quale amoroso generico in Compagnia di Antonio Goldoni, dal quale fu poi riconfermato ma col ruolo di primo attore assoluto. Fece parte della società formata il 1811 da Belloni, Calamari, Domeniconi, con Carlotta Marchionni prima donna, e ne fu per tutto il tempo applaudito primo amoroso e primo attore.
Dopo alquante peripezie or con una Compagnia Stecchi, di cui la prima donna era guercia, or con la Pochini, e di nuovo col Rizzotto in Sicilia, poi coll’Arcelli in Calabria, poi soldato nell’8° granatieri, finì coll’entrare il 1872 primo attore nella Compagnia di Federigo Boldrini, diretta dalla Pezzana, colla quale fu in Ispagna e nell’America del Sud. Scioltasi la Pezzana dalla compagnia, egli continuò trionfalmente al soldo del Boldrini, facendo il giro del Brasile : ma perdutivi di febbre gialla il capocomico e la moglie signora Cappella, e il primo attor giovine Ernesto Colonnello, tornò in Italia, dove, il’ 75, fece società con Alessandro Salvini, per passare poi primo attore scritturato con la Paladini, con cui fu a Lisbona, applauditissimo. […] Fu l’ ’85 primo attore e direttore della Compagnia Faleni, l’ ’86, un po’ della stabile al Teatro Rossini di Napoli, e un po’di quella condotta dal Bollini con la Tessero prima attrice.
Nato a Firenze il 1° agosto del 1857, ed educato al Collegio Cicognini di Prato, cominciò a recitar tra i dilettanti nell’ Accademia Filodrammatica Fiorentina che aveva sede al Palazzo Rinuccini e contava recitanti egregi, tra cui primo per verità e spontaneità e finezza il porta-lettere Fantoni. […] Fu l’ '86 con Novelli, e l’ '87-'89 con Pietriboni, per diventar poi capocomico assieme a Paladini, colla moglie Ida Carloni (V.) prima attrice ; nel qual tempo fe'conoscere agl’ italiani i lavori del Becque, di cui primo La Parigina. […] Ancora due anni, e questa Compagnia che s’è conquistato il posto primo tra le prime, non solo per le parti che la compongono, ma anche, e più, per la bella armonia dell’ assieme, si sfascierà tutta per dare nuove missioni da compiere, nuovi ideali da tradurre in fatto, o nuove speranze di lucro. Oreste Calabresi diverrà capocomico solo, e avventurerà al gran pubblico una giovine promessa : Elisa Severi ; la Gramatica diverrà capocomica sola, e scritturerà primo attore e direttore Flavio Andò ; Virgilio Talli farà una compagnia col proposito fermo di toglier di mezzo tutte quelle piccole convenzioni di palcoscenico, che tendono ad infrenare il libero corso dell’arte, e principale quella dei ruoli.
Padovano, figlio della precedente, si diede agli studj legali ; ma poi, vinto dall’amor del teatro, nonostante il divieto de’genitori, entrò in arte come amoroso, passando in capo a un triennio (1821) primo attore assoluto in Compagnia Toffoloni. […] Da quella del Toffoloni passò primo attor comico e drammatico nella Compagnia Nazionale Toscana, al fianco di Maddalena Pelzet, poi di Lorenzo Pani, come primo attore assoluto con scelta di parti. […] E mentre a’ suoi tempi facean chiasso i drammi a colpi di scena e combattimenti, egli s’acquistò fama di eletto artista col Cavalier di spirito, col Cavaliere di buon gusto, col Bugiardo, con L’Avventuriere onorato, con L’Avvocato veneziano, col Medico olandese, col Tasso, e più altre commedie del Goldoni ; nè minore successo egli aveva con l’Atrabiliare e il Filosofo celibe del Nota, con il Filippo e il Bruto primo dell’Alfieri, ne’ quali si trasformava a segno da parer veramente il personaggio ch’egli rappresentava.
Giovanni, artista di pregi non comuni, recitò nella prima giovinezza come amoroso prima, poi come primo attore giovane in Compagnie primarie quali del Mascherpa, del Domeniconi, Robotti-Vestri, Cesare Dondini, avendo così la fortuna di recitare al fianco dei grandi artisti che fiorivano a quel tempo. Fu dal 1860 in poi conduttore di Compagnie pregiate, di second’ordine allora, ma che sarebbero, ohimè, di primo oggi, nè solo pel valore degli artisti che le componevano, ma pel decoro nell’allestimento scenico, per l’armonia nelle voci, pel buon costume nel…. retroscena. Giovanni Aliprandi fu primo a dar nome al cognato Ettore Dominici, rappresentando con ottima riuscita le sue commedie Un passo falso, La legge del cuore, La Dote, La Moda, Una società anonima.
., sposatasi a Corrado Di Lorenzo, n’ ebbe tre figliuoli, di cui seconda la Tina (V.) che ha saputo coll’ arte, accoppiata alla leggiadria, salire in gran rinomanza ; Adolfo, egregio artista per le parti di primo attor giovine e di primo attore, appartenne sempre a compagnie di buon nome, e sposò l’attrice Pia Pezzini ; Pia, si ritirò per malattia dall’ arte, e si recò in Roma col marito Icilio Brunetti (V.). Del fratello Ernesto primo attore di merito, morto in America di febbre gialla, nacque l’ Italina, oggi maritata a Oddi, attrice adorna di moltissimi pregi.
E come il sangue non è acqua, così egli potè in breve, a motivo di una dizione purissima, che ha tuttavia serbato il primo nitore, salire ai maggiori gradi di primo attor giovine e di primo attore, diventando poi con la intelligenza non comune e la non comune gagliardia di fibra, un de'più pregiati direttori di compagnie, fra cui quella di Teresa Mariani-Zampieri, nella quale stette assai gran tempo, ammiratissimo. — Fu il 1900 in quella di Bianca Iggius, scritturandosi poi pel '901 con Clara Della Guardia, con la quale si recherà nell’ America meridionale.
Zannoni Giuseppe, bolognese, fu attore di molto pregio per le parti di primo amoroso e di primo attore e promiscuo, fiorito nella prima metà del secolo xix. […] Passò poi nella Compagnia di Carlo Re, della quale doveva essere primo sostegno Luigi Vestri, che morì nel suo cominciamento, poi in quella Alberti ai Fiorentini di Napoli, per un triennio, spirato il quale, tornò nell’Italia Centrale, formando una Compagnia che condusse per anni con varia fortuna.
Giovanni fu primo attor giovine in Compagnia Ajudi, primo attore e generico primario in quella di Adelaide Ristori, e promiscuo in altre. […] Vincenzo, sposatosi con Angela Giribaldi, comica, fu amoroso con Massa e Romani ; primo attor giovine con Lambertini e Ferrante ; amoroso con Luigi Monti, Alamanno Morelli e Vittorio Pieri ; generico primario con Adelaide Tessero, Ernesto Rossi, Lombardi-Pavoni, Andrea Maggi, e Micheletti Pezzaglia, coi quali si trova attualmente quale amministratore. Egli fu, come il maggior fratello Giovanni, attore di non pochi pregi, tra’ quali primo : la spontaneità.
Venier Angiolo, di Verona, fu un ottimo primo attor giovine, e rappresentò pel primo a Venezia al S. […] Grisostomo, quand’era in Compagnia Battaglia primo attore a vicenda con Bellini, dodici sere l’Elena e Gerardo, e venti la Ginevra di Scozia di Pindemonti, nella quale ultima sosteneva mirabilmente la parte di Ariodante.
Tornato in patria, e mortogli il padre, intento alla ricerca d’un impiego che gli desse da vivere, con il suffragio delle sole quattro classi elementari, sognò di diventare un artista drammatico, e cominciò coll’entrare in una società di dilettanti che recitavano in un buco di teatrino improvvisato, posto in un solaio ; passò poi in altra società meno peggio, sostenendo le parti di primo attor giovine, fino a che, incoraggiato dagli applausi e dai consigli de’concittadini, esordì alle Logge di Firenze con Adelaide Ristori nel’70, in qualità di secondo amoroso. […] Peracchi, di Alessandro Salvini, di Ettore Dondini e Giovanni Contini come primo attor giovine. […] Staccatosi poi dal Dondini, entrò nella Compagnia Virginia Marini e Giovanni Emanuel con la Reiter e Zacconi, in qualità di generico primario e primo attore di spalla. Fu con questa a Madrid e a Barcellona, ove rappresentò ne’Rantzau la parte del primo attore Gianni (l’Emanuel aveva scelto quella del vecchio Fiorenzo) ; e tanto egregiamente vi riuscì, che al domani, la stampa tutta si credè in dovere di unire a’nomi di Emanuel e di Zacconi, anche quello dell’Arrighi.
Fu scritturato brillante il '78 in Compagnia Dominici, passando in quaresima al ruolo di primo attor giovine, poi, per l’improvvisa partenza del Dominici, a quello di primo attore, ch'egli sostenne per alcuni anni in piccole compagnie, come ad esempio, del Battistoni. Entrò l’'81 primo attor giovine con Dondini-Dominici, e l’'82, ahimè, tentò il capocomicato (sfogando – come si dice in gergo – tutte le sue passionacce, fra cui quella del Figlio delle Selve di Halm), che lasciò subito l’anno di poi, per andar primo attore in Compagnia Palamidessi che (altro ahimè) si sciolse a metà d’anno. Tornò primo attor giovine con Salvinetto e Pietro Rossi, poi primo attore e direttore d’una Compagnia italiana a Cannes, d’onde scacciato dal colera, si scritturò primo attor giovine il carnovale dello stesso anno con Artale-Pedretti. Fu l '85 primo attore con Verardini, e il carnovale dello stesso anno con Emanuel, con cui stette oltre un biennio, e da cui passò primo attore e direttore con Casilini per un solo anno ; dopo il quale, eccotelo un triennio primo attore con Cesare Rossi, e uno con Virginia Marini, fino al 1894 ; anno in cui si associa con Libero Pilotto, per condur finalmente compagnia da solo dopo la morte di questo ; compagnia che va innanzi trionfalmente da sette anni. […] E prima di tutto : questa gran preferenza sugli altri tipi gli è venuta, come vorrebbero i più, dal dominio esercitato sul suo sistema nervoso dal personaggio di Osvaldo negli Spettri di Ibsen, il primo della specie ?
Eccone l’elenco : ATTRICI Eleonora Botteghini-Vedova, prima donna Metilde Rausini Agata Michelangeli Marianna Guarna Paolina De Rossi, servetta Paolina Brizzi Orsola Begey Lucia Piccini Parti ingenue : Orsola Guarna – Angiolina Vedova ATTORI Sebastiano Zavalloni, primo uomo Leonardo Mattei Gio. […] Castellazzi, caratterista Giovanni Stocco Pietro Vedova Giuseppe Rausini Francesco Orsi Onorato Begey, primo tiranno Adamo Piccini Enrico Brizzi, primo amoroso Gabbriele Rosa Medoro Aliprandi Luigi Battisti Parti ingenue : Giovanni Aliprandi – Annunziato Rausini
Fu poi con Marchesini e Barbetti, poi, primo amoroso con Giuseppe Carrara, continuando in quel ruolo per alcun tempo e con molta lode, nelle Compagnie di Francesco Gagliardi e di Ferdinando Sciultz. Rimasto orfano del padre, si scritturò primo attore con Antonio Almirante, di cui, l’anno dopo divenne socio e sposò la sorella Giuseppina, prima attrice, che gli morì a soli trentanove anni in Cotrone di Calabria il dicembre del 1865. Lasciato coll’avanzar degli anni il ruolo di primo attore, si diede a quello di promiscuo e caratterista, col quale entrò il ’91 in Compagnia del figliuolo Arturo.