Memorie drammatiche d’oltramonti nel medesimo secolo XIV. […] Quanto alla seconda parte io credo che nell’origine degl’ informi dialetti moderni, e specialmente nel fermento del X e XI secolo, fuvvi per necessità molta somiglianza ne’ parlari, più sensibile tralle provincie confinanti che tralle lontane. […] Si avvicinano bensì alle teatrali alcune farse sacre de’ primi anni di questo secolo che si trovano mentovate nella storia di Francia, ma che si sono ignorate dall’anonimo Francese che nel 1780 cominciò a pubblicare in Lione una collezione del Teatro Francese. […] Trovansi pure in questo secolo i misteri teatrali in Inghilterra, che allora contava due poeti Giovanni Gover e Gualfrido Chaucer di lui migliore. […] Senza contrasto sul principio del secolo XIV furono in Alemagna alcune rappresentazioni sacre.
La Poesia Drammatica ad imitazione della forma ricevuta dagli antichi rinasce in Italia nel secolo XIV. […] E ciò fra noi venne a produrre nel XIV secolo poesie teatrali latine ad esempio delle antiche, le quali precedettero quelle che nel XV si scrissero in volgare. I teatri d’Italia risonarono di versi latini cantati sin dal secolo precedente. […] Per mezzo adunque del Mussato ebbe l’Italia sin da’ primi lustri del XIV secolo tragedie fatte ad imitazione degli antichi. […] Basta questo racconto de’ pregi del Bambasio a provare la frequenza delle rappresentazioni sceniche di quel secolo.
La Drammatica nel secolo XV fa ulteriori progressi in Italia. […] Posteriore alle nominate ma appartenente al medesimo secolo XV fu la Conversione di S. […] Ma non composero gl’Italiani altro che farse e componimenti latini in questo secolo? […] faranno che possa cancellarsi dal numero delle poesie sceniche volgari del secolo XV? […] Ma passiamo subito a vedere lo stato della drammatica per tutto il XV secolo fra gli Oltramontani.
Taluno la credette della fine del secolo VI, benchè lo stile sia di un gusto differente. […] Non ci somministra veruno scrittore il rimanente del secolo VI, quando i popoli cominciarono a respirare alquanto. […] Altro non vi si legge se non che qualche dialogo ma non teatrale, appartenente al secolo XIV e XV. […] Nel IX secolo continuava in Francia ed anche in Italia tale strano abuso, per quel che si vede dal Concilio Romano tenuto da Eugenio II l’anno 826. La Chiesa Greca intorno al X secolo avea introdutti i medesimi profani spettacoli ne’ templi.
La drammatica nel secolo XV fa ulteriori progressi in Italia. […] Posteriore alle nominate ma appartenente al medesimo secolo fu la Conversione di S. […] Ma non composero gl’ Italiani altro che farse e componimenti latini in questo secolo? […] faranno che possa cancellarsi dal numero delle poesie sceniche volgari del XV secolo? […] Lascio poi che le stanze anacreontiche del Notturno da me allegate hanno la prerogativa di aver preceduto di tutto un secolo quell’aria del Rinuccini posta in musica dal Peri.
In Portogallo si coltivava nel declinar di questo secolo la poesia latina, e Luigi De la Cruz compose varie tragedie latine. […] I più antichi giuochi di carnovale che siensi conservati, sono della metà del secolo, e furono composti in Norimberga da Giovanni Rosenblut. […] Oltre alle suddette farse cominciarono gli alemani verso la fine del secolo a tradurre Terenzio. […] Quasi tutti gli autori originali trovati furano nel secolo XV dagl’italiani in Italia, od altrove. […] Chi desidera esatta notizia delle rappresentazioni de’ sacri misteri fatte in questo XV secolo, legga il Tiraboschi tom.
Si ripetè in Bologna sin da’ primi anni del secolo l’Euridice del Rinuccini. […] Si nota solo dagl’ intelligenti che i teologi moralisti del XVI secolo non muovono la questione, se lecito sia il castrare per fare un musico; nè pare che ciò prendesse ad investigarsi prima del secolo XVII. […] Ed è questa la storia scenica Italiana del secolo XVII. […] Andres applicava a tutto ciò che si compose pel teatro Italiano in quel secolo. […] I del secolo V.
Commedie del secolo XVII. […] Non meritano di esser poste in obblio o disprezzate le commedie ingegnose piacevoli regolari che specialmente ne’ primi lustri del secolo uscirono da varie Accademie del XVI che continuarono nel seguente a fiorire come le Napoletane, le Toscane e le Lombarde. […] Tre altri buoni scrittori Napolitani fin dal principio del secolo si segnalarono con ingegnose favole comiche regolari, l’Isa, lo Stellati, il Gaetano duca di Sermoneta. […] Esse veramente non portano il nome dell’autore che le compose, cioè di Francesco d’Isa sacerdote erudito che dimorava in Roma, dove morì sull’ incominciar del secolo. […] Parlò bensi effettivamente de’ pasticci reali eroici regiocomici oltramontani adottati in un breve periodo del passato secolo da commedianti di mestieri e da Italiani ignoranti e di pessimo gusto.
Era tale presso a poco l’aspetto dell’intera Europa sino all’undecimo secolo. […] Nel XV secolo rappresentava pubblicamente nel Coliseo di Roma la Passione; e le parole del dramma si composero dal Vescovo di s. […] Or perchè quelli del XIII secolo debbono soltanto essersi rappresentati mutamente? […] Malgrado della coltura che già illuminava la Francia, quest’altra festa di que’ rozzi secoli sussisteva nel secolo XVII in qualche provincia. […] Non fu dunque in mezzo alla luce del Cinquecento che in Italia s’istituì tal Compagnia, ma sì bene nel secolo XIII.
Qual teatro in Francia nel secolo XVI a fronte dell’italiano! […] Questo attore e autor tragico fiorì dopo la metà del secolo XVI, e non conobbe meglio de’ cinesi le regole della verisimiglianza. […] Successe a questo Sachs Giacomo Ayrer, notaio, e procuratore di Norimberga, che pubblicò sino al secolo XVII trentasei giuochi di carnevale. […] Il signor Gottsched chiama questi drammi precursori dell’opera italiana, per non aver saputo quante feste, serenate, ed altre cose cantate ne’ teatri hanno preceduto almeno d’un secolo e mezzo ai drammi cantanti alemani. […] Il componimento che in questo secolo merita più attenzione per una certa regolarità ed eleganza, si é la Casta Susanna, dramma spirituale in cinque atti composto da Paolo Rebhun, curato d’Oelsnitz, impresso in Ziwckau nel 1536 e reimpresso nel 1544.
Era tale presso a poco l’aspetto dell’ intera Europa sino all’undecimo secolo. […] Nel XV secolo rappresentava pubblicamente nel coliseo di Roma la passione; e le parole del dramma si composero dal vescovo di S. […] Or perchè quelli del XIII secolo debbono soltanto essersi rappresentati mutamente? […] Ed in tale settimo secolo rilevasi dal Concilio Toledano essersi pure promulgati varj canoni per restituire al suo lustro la disciplina ecclesiastica. […] Non fu dunque in mezzo alla luce del cinquecento che in Italia s’istituì tal Compagnia, ma sì bene nel XIII secolo.
Molti teatri si eressero in Italia nel secolo XVII da’ valorosi architetti ma i più considerabili furono quello di Parma, di San Giovanni Crisostomo in Venezia, di Fano, e di Tordinona in Roma. […] Gli altri teatri Veneti per lo più innalzati sopra rovine di antichi edifizii, appartengono parimente al secolo XVII, a riserba di quello di San Benedetto. […] Molti altri teatri si eressero nel medesimo secolo e quasi ogni città n’ebbe uno qual più qual meno magnifico a proporzione, tutte volendo partecipare del piacere di uno spettacolo pomposo come l’opera in musica. […] Quello di Milano s’incendiò nel secolo XVIII innoltrato. […] Si attese poscia a spiegare tutte le pompe delle arti del disegno e della musica nell’opera ma vi si neglessero le vere bellezze, la regolarità e la sublimità della poesia, e si avvili coll’introduzione degli eunuchi, che, sebbene sin dal XVI secolo contraevano matrimonii nelle Spagne, non aveano per anche profanate le scene.
Egli sino al secolo XVII, oltre a trentasei giuochi di carnevale, compose molti drammi chiamati cantanti, de’ quali se ne sono conservati nove. […] Gotsched chiama tali drammi precursori dell’opera italiana, perchè non seppe quante feste, serenate, cantate, pastorali e commedie su’ teatri d’Italia comparvero sin dal XV secolo e nel XVI, prima che l’Alemagna conoscesse i drammi cantanti dell’Ayrer. […] Con simili componimenti battevansi colà i Luterani e i Cattolici; benchè questi assai più tardi si valsero di queste armi teatrali, avendo cominciato a farlo nel XVII secolo colla Graziosa Commedia della vera antica Chiesa Cattolica ed Apostolica, dove intervengono Lutero, Zuinglio, Carlostad con altri eretici, e Satana e Gesù Cristo, i SS. […] Forse il più ingegnoso autore scenico dell’Alemagna in quel secolo fu il Frischlino nato in Tubigen. […] Sperai allora di potermi alla mia volta approfittare della sua fatiga riguardo alla drammatica del secolo XVI; ma nulla di più di quello che io ne avea detto vi ritrovai prima di Opitz.
Vide ancora la famosa città di Venezia eretti nel medesimo secolo teatri semicircolari ideati su gli antichi modelli, e costruiti da più chiari ingegneri, il Sansovino ed il Palladio, i quali perchè furono formati di legno già più non esistono. […] Conte di Monte Vicentino, stampata nella stessa città nel 1565; ed in esso si dipinsero dodici gran quadri del celebre pittore dì quel secolo Federico Zuccaroa. […] Nella corte di Ferrara, dove fin dal secolo precedente fiorirono gli spettacoli scenici, il duca Alfonso da Este fece innalzare un teatro stabile secondo il disegno che ne diede l’immortale Ludovico Ariosto.
Il celebre Ottone Vescovo di Frisinga, zio dell’ Imperador Federico I Barbarossa, nel ritratto che dopo la metà del XII secolo fece dell’Italia, frall’altre cose confessa (lib. […] In una cronaca scritta a penna d’autor anonimo, che può credersi compilata nel XII secolo da altre cronache, e ch’è mentovata dal Muratori de antiq. medii ævi, tom. […] La Francia e l’Inghilterra per loro buona sorte fin dal secolo scorso godono di questo vantaggio ed onore che tanto influisce nella felicità degli stati. […] Non meritano lo studio dell’altre nazioni i drammatici Italiani del XVI secolo, se non per altro, per la cultura, proprietà, purgatezza della loro lingua che a que’ tempi rifioriva? […] La Spagna fu la prima nazione che abbracciasse l’esempio dell’Italia; e la lingua Spagnuola in fatti è l’unica che conti, come l’Italiana, per suo secolo d’oro il secolo XVI.
Si ripetè in Bologna sin da’ primi anni del secolo L’Euridice del Rinuccini. […] E come poterono cotali declamatori credere che tutti ignorassero che sin dal XVI secolo, tanto abbondassero gli eunuchi nella penisola di Spagna, quando una bolla di Sisto. […] Sì nota solo dagl’intelligenti che i teologi moralisti del XVI secolo non muovono la questione, se lecito sia castrare per formare un musico nè pare che ciò prendesse ad investigarsi prima del secolo XVII. […] Sin dal principio del secolo si ammirarono singolarmente la romana Caterina Martinella morta in Mantova nel 1608, la Caccini, le Lulle Giulia e Vittoria, la Moretti, L’Adriana ecc. […] Ma una filza inutile di nomi di scrittori di opere in musica di tal secolo sarebbe una narrazione ugualmente nojosa per chi la legge e per chi la scrive.
Potrebbe [l’Italia] pretender questo vanto [di anteriorità sopra la Spagna circa la Drammatica] “nel secolo XIV., se fosse certo ciò che scrive l’Autore della Storia Critica de’ Teatri, cioè che la Poesia Drammatica a imitazione degli Antichi rinacque in Italia nel secolo XIV.” […] Saverio nel secolo XV. […] Erano sacre e rozze rappresentazioni le Commedie Latine del medesimo secolo, la Polissena del dottissimo Leonardo Bruni, il Philodoxeos del celebre Leon Batista Alberti, la Philogenia di Ugolino da Parma, il Joseph di Pandolfo Collenuccio? […] Ora tutte queste sceniche produzioni del secolo XV. che il Lampillas non cura di vedere, non danno al Signorelli dritto di affermare, che fra noi crebbero con tutta prestezza gli studj scenici, e che attendendo alle dipinture de’ caratteri e delle passioni, ed altri meriti de’ Drammi lodati, giustamente si asserisce che allora si coltivò la Poesia Scenica giusta la forma regolare degli Antichi? […] Di buona fede, se è possibile, Signor Lampillas, mi direste, se, prima di leggere i Libri del Tiraboschi, e del Signorelli, sapevate che avessero mai esistiti al mondo nostro tali Drammatici Italiani del XV. secolo, che inutilmente fingete di non sapere ancora?
Egli sino al secolo XVII, oltre a trentasei giuochi di carnevale, compose molti drammi chiamati cantanti, de’ quali se ne sono conservati nove. Il signor Gotsched chiama questi drammi precursori dell’opera italiana , perchè non seppe quante feste, serenate, cantate, pastorali e commedie su’ teatri d’Italia comparvero sin dal XV secolo, e nel XVI, prima che l’Alemagna conoscesse i drammi cantanti dell’Ayrer. […] Con simili componimenti battevansi colà Luterani e Cattolici; benchè questi assai più tardi si valsero di queste armi teatrali, avendo cominciato ad usarle nel secolo XVII colla Graziosa Commedia della vera antica Chiesa Cattolica ed Apostolica, dove intervengono Lutero, Zuiglio, Carlostad con altri eretici, e Satana e Gesù Cristo, i ss. […] Forse il più ingegnoso autore scenico dell’Alemagna in quel secolo fu Frischlino nato in Tubingen. […] Sperai allora di potermi alla mia volta approfittare della sua fatica riguardo alla drammatica del secolo XVI; ma nulla di più di quello che io ne aveva detto vi ritrovai prima di Opitz.
Per qual ragione l’Apologista esclude il Cefalo, e l’Orfeo del XV. secolo? […] In secondo luogo dite, che Castillejo certamente fiorì da’ primi anni del secolo sino al quaranta. […] Visse dunque il Castillejo più di un secolo intero? […] Avete detto che Castillejo fiorì ne’ primi anni del secolo; e dite poi nella p. […] a una terza parte del secolo?
La milizia musulmana nel secolo XVI era la più disciplinata di tutta l’Europa. […] Sin dal XVI secolo abbondavano nella Turchia Asiatica ed Europea le biblioteche. […] Saadi autore del Gulistan, ovvero dell’Imperio delle Rose, fin dal secolo XVI passava per quelle regioni pel principe de’ poeti Turchi e Persiani. Egli viveva a’ tempi di Francesco Petrarca, ed il suo poema si tradusse nel secolo XVII da Oleario in tedesco, e da Genzio in latino. […] Dura tre anni, cioè a dire incomparabilmente meno, non dico delle favole cinesi, ma delle alemanne, spagnuole ed inglesi del secolo XVII.