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6. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 699-

Nelle parti dignitose non ebbe rivali, per la maestà della persona, per l’altisonanza della voce.

7. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 311

Ai primi tempi della sua vita artistica, egli recitò nelle commedie all’improvviso con le maschere, riuscendo attore di gran pregio : e ciò gli fu di gran soccorso più tardi nella recitazione del Bugiardo, il quale rappresentava in modo vario, ogni sera, da esser reputato in quella parte superiore al gran De Marini. Le sue irrequietezze, le bugie che, per una consuetudine de'suoi primi anni, andava dicendo a ogni aperta di bocca, gli scemarono il credito, che si ridusse in Sicilia conduttore di compagnie di poco conto.

8. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 240

Ma per voluto sbilancio nelle finanze, per la niuna compatibilità dei caratteri, ella domandò e ottenne giuridicamente una separazione di corpo e di beni.

9. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 413

Fu lungo tempo, ed è tuttavia, buon compagno di Eleonora Duse, a fianco della quale si fa specialmente apprezzare dai vari pubblici nostri e forastieri, nell’Armando della Signora dalle Camelie, nel Claudio della Moglie di Claudio, e nell’Obrey della Seconda Signora Tanqueray, e in altro.

10. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 585

Si scritturò il '23, e per un quinquennio, con Salvatore Fabbrichesi ; e con l’esempio del gran Demarini doventò in breve attore de' più egregi pel dramma come per la tragedia. Dopo alcuni mesi di alienazione mentale, un suo fratello lo consigliò, a meglio distrarsi, di darsi alla pittura per la quale aveva mostrato da giovine chiara inclinazione ; ma l’amore per l’arte drammatica prevalse in lui, che, tornato alle scene, s’ebbe le più entusiastiche accoglienze, specie a Palermo ove mancava da venti anni.

11. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 591

Moglie del precedente, nata Sora, fu attrice di gran merito nelle commedie improvvise, nelle scritte, sotto il nome di Clarice.

12. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 524-525

Nato a Napoli in Via Santa Brigida il 13 marzo 1854 da Domenico Scarpetta, ufficiale di prima classe agli affari ecclesiastici al ministero, e da Giulia Rendina, è il principe degli attori napoletani viventi, sotto il nome di Don Felice Sciosciamocca di cui ha creato il tipo, erede dell’alta fama di Antonio Petito, a niuno secondo degli artisti dialettali, italiani per la fecondità dell’ingegno, per l’abbondanza e spontaneità della vis comica. […] A questa continuata modificazione del principal tipo, Sciosciamocca deve forse la continuata ammirazione del pubblico, che sin dalla prima apparita al San Carlino rinnovato, lo compensò di tante miserie, di tante lagrime versate, da fargli scrivere nelle sue nuove Memorie (Napoli, 1899) : « Dopo tutto, l’essere riuscito a far tanto ridere…. gli altri, dava anche a me il diritto di ridere un poco. » E di qual riso !

13. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 657-659

Abbandonati allora gli studj di medicina, legali, Gaetano, padrone omai di sè, vinto dal fascino che avevan sempre esercitato su di lui le glorie teatrali del padre, si fece comico, esordendo con Luigi Domeniconi al Teatro Rossini di Livorno, e mostrando subito le più chiare attitudini alla scena, le quali poi sviluppò con gran successo al fianco di Gustavo Modena, che gli fu capocomico e maestro affezionato. […] Ma ragioni d’interesse lo tolsero dopo varj anni dai suoceri per fare una società con Antonio Feoli, che sortì esito disastroso, ch'egli ritornò attore scritturato nella nuova Compagnia di Luigi Bellotti-Bon, dove, ahimè !

14. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 344-345

La voce armoniosa, la correttezza della dizione, la spontaneità de'sali, lo fecer subito amato e ammirato dal pubblico della Piazza Vecchia, Teatro degli Arrischiati, che vi fu perfino chi lo paragonò a Vestri nella facoltà di trascinare il pubblico al pianto ed al riso. […] Il Ricci, poi agente teatrale, entrò in una certa agiatezza, che potè comprarsi al Ponte alla Badia una villa, detta delle Pagliole, ove morì di cholera, dicono per paura.

15. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 404

Recitò assai bene il repertorio goldoniano in dialetto, in italiano ; e specialmente L'uomo di mondo.

16. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 480-481

Fece parte con onore della nuova Filodrammatica pisana, indi aggregò nella Compagnia Capodaglio, per un breve corso di recite a Massa-Carrara. […] Forse i disordini, forse le fatiche dovevano spegnere lentamente, lentamente quell’anima piena d’ardore e di passione, distruggere quel cervello forte a briciolo a briciolo !

17. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [D]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 760-762

La sua valentia nel recitare era grande che propriamente incantava gli spettatori. […] Tanto i vostri concetti è d’amor pregni, e ogni altra qualità xe in vu bella che se Dea dei Teatri a mille segni. […] V’assalto in versi bassi ; xe vero, ma però parlo schietto, che de coscienza un pel mi no ghe metto.

18. (1772) Dell’opera in musica 1772

Il pubblico, son certo, che a tutte queste belle doti farà plauso. […] Ma basterebbe l’esperienza a confutare speziosa obbiezione. […] Lungi dall’eroica scena, le persone cui fu negato fatto dono. […] Non rincresca al lettore, ch’io mi richiami spesso al gusto de’ Greci. […] Ma (non si dissimuli) è ardua e dura tale intrapresa, ch’egli è ben malagevole di cavarne buon viso.

19. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 236

Francesco Pasta era nato, si può dire, primo attore, pel fisico, era di figura più tosto forte e di fisionomia marcatissima, pe 'l carattere, come s’è detto, freddo, talvolta serio, talvolta anche accigliato.

20. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 472-473

Sacco Antonia, moglie del precedente, e figlia di Elisabetta Franchi, fu assai pregiata artista per le parti di donna seria col nome di Beatrice, nelle commedie a soggetto, nelle scritte.

21. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 568-569

Dopo la società con Paladini, ne formò una con Reinach, della quale era prima attrice Virginia Reiter, creando poi la famosa Compagnia comica Talli-Sichel-Tovagliari, una delle più fortunate del nostro tempo, per la novità e originalità del repertorio, per la spigliatezza e l’affiatamento.

22. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 533-536

Ah che a quel fulminar dolce e caro Soffrirebbe ogni core ogni ferita. […] Quindi è che 'l saggio, prode, grande, e vile Ne piega per tant’Arti e finte e vere, A bella virtù l’alma servile. […] Pur gli accoppia in sen d’Eularia Amore Che in faccia de l’un l’altra rinasce, Se sotto amanto di lugubre orrore De begli Occhi il splendor vie più si pasce.

23. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [E-F]. I COMICI ITALIANI — article » p. 863

Dato il caso che alcuno de’compagni et compagne si ammalasse o andasse in prigione per causa di detta compagnia, gli altri dovevano corrispondergli la sua parte di guadagno giornaliero, e portargliela in casa, in carcere, ecc.

24. (1777) Storia critica de’ teatri antichi et moderni. Libri III. « Libro III — Capo I. Teatro Italiano nel Secolo XVII. » pp. 268-275

A magnanima, importante e utile impresa intenta l’Italia consacra il fiore de’ talenti agli studi severi della natura, e si scema il numero de’ buoni coltivatori dell’amena letteratura. […] Claudio Monteverde, il quale avea posta in musica l’Arianna del Rinuccini, divenuto maestro di cappella di San Marco, portò in Venezia questo spettacolo novello, dove fu bene accolto e pomposamente decorato. […] La bella poesia che somministra alla buona musica il vero linguaggio delle passioni, col quale parlasi nel medesimo tempo al cuore e allo spirito, occupava l’ultimo luogo fra tante cose destinate unicamente a solleticare i sensi; e la fina rappresentazione che da essa ancor dipende, fin d’allora fu un oggetto o non veduto o disprezzato dagl’istrioni musici; Qual differenza, non dee immaginarti che si troverebbe da chi potesse paragonarle, tra la musica e la rappresentazione dell’opera moderna, in cui la verità é negletta dagli eutropi teatrali, e della tragedia ateniese, nella quale, secondo che ben si esprime ateneo, trasportato da un divino entusiasmo rappresentava e cantava l’istesso Euripide! […] L’ingegno umano sale e scende, e in fatto modo cammina sempre.

25. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 625-626

La vediam prima attrice il 1854-55 della Compagnia di Cesare Asti, e i giornali del tempo hanno molte parole di lode pel suo metodo squisito nella commedia, nel dramma, per la voce insinuante, per la verità, l’intelligenza, la passione.

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