/ 407
4. (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo primo — Capitolo sesto »

Interrogate un amante, addimandate ad un poeta, perché raminghi e soli inoltrandosi fra le più cupe foreste, e fra deserti inerpicati dirupi sfuggano l’uman commercio mesti in apparenza e pensosi: e’ vi risponderanno che ciò si fa da loro per poter liberamente badare agli amabili deliri della propria immaginazione, a quei soavi e cari prestigi, a quelle illusioni dolcissime, che gli ricompensano dalle torture della verità trista spesse fiate e dolorosa. […] [10] Una religione malinconica e feroce, qual si conveniva agli abitanti e al paese, prese piede fra gli idolatri della Scandinavia. […] Così nemmeno fra le delizie sapevano dimenticarsi della loro fierezza. […] Così ho trovati non pochi fra i lettori, che invidino il talento e la sagacità di Lovelace: pochi che si prendano un vivo interesse per la virtù di Clarice. […] Che i suoi personaggi altrettanto singolari quanto l’autore, filosofando in mezzo al delirio, pieni di sublimità e di follia, d’eloquenza e di stravaganza non trovano fra gli uomini né originale né modello.

5. (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo primo — Capitolo quarto »

In seguito alcuni bravi musici fra loro composero a bella posta delle arie profane diverse da quelle di Chiesa. […] Alle volte si lavoravano a bella posta componimenti poetici che tuttora si leggono raccolti in due volumi, e ne faceva fra gli altri la musica un certo Arrigo Tedeschi, di cui ci restano fra le carti musicali alcune piccole canzoni poste sotto le note a tre voci. […] Fra i Provenzali, egualmente che fra gli arabi un mezzo certo d’ottenere l’accesso e il favore dei grandi era la poesia. […] «Non avrebbe detto, che fra le due poesie il menomo vestigio non si scorge d’imitazione.» […] «Come provare nei normanni e nei goti la tessitura dei versi, e la proporzione fra gli intervalli e i riposi nel metro?»

6. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article »

Fra le opere del Cuccetti son da annoverarsi il Mitridate che fu dato con gran successo dalla Compagnia Raftopulo, e l’Alunna della giumenta che ebbe otto repliche consecutive. Ma quel che tiene ancor vivo il nome suo fra gli scrittori di cose di teatro è un’opera pressochè introvabile, stampata a Milano dal Visai il 1859, e intitolata : Biblioteca drammatica italiana antica e moderna, di cui possiede pochi volumi, non so se tutto il pubblicato, la Braidense di Milano.

7. (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo primo — Capitolo terzo »

Paralello fra esse, e quelle dei Greci. […] L’impiego di poeta fra i primi Greci era di somma importanza, e consideravasi come una delle cariche più rispettabili dello Stato. […] Si riputava dotto fra essi chi sapeva leggere, e molti ignoravano persin la maniera di scriver il proprio nome. […] Gli spettatori non vedevano tra essa e loro quella distanza infinita, la quale, togliendo ogni proporzion fra gli estremi, rende inapplicabile qualunque teatrale imitazione. […] [13] Tutto l’opposto avviene fra noi.

8. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [C]. I COMICI ITALIANI — article » p. 662

Rappresentasse una serva o una regina, una contadina o una dama, vestiva sempre il personaggio con tale spontaneità e con tal verità che potè esser sempre annoverata fra le più forti attrici d’Italia. Fra le parti che ella recitò con singolar valore, Fr.

9. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » p. 294

Fra le commedie inedite, il Bartoli cita : L’Impegno della vera amicizia, La Donna di casa, e L’Irlandese fedele ; fra le farse pubblicate, Il Pellegrinaggio, Il diavolo a quattro, e La villeggiatura di Mestre.

10. (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo secondo — Capitolo undecimo »

Un dì potresti        Meglio fissarti in lui: ma puoi fra tanto        Vederlo ovunque vuoi. […] Intanto fra il baleno de’ frequenti lampi, fra il rimbombo de’ tuoni, e fra il mugito marino, a vista delle navi, e de’ nocchieri, balzati dall’onde e sospinti dal vento si urtano fra di loro, si frangono, e si sommergono in parte; siegue collo strepito di tumultuosa sinfonia nella spiaggia e nel porto ostinato combattimento fra le squadre di Sammete e le guardie reali, vincitrici al fine rincalzando gli altri, lasciano vuota la scena. […] Non v’è un solo fra suoi drammi, (s’eccettuati non vengano gli oratori e qualche altro breve componimento) dove questa passione non abbia luogo. […] Essa è come il governo dei tiranni, i quali o regnano dispoticamente fra la strage e il sangue, o perdono il trono e la vita. […] Io giurerei,            Che fra pochi non sei tenaci ancora            Dell’antica onestà.

11. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [G]. I COMICI ITALIANI — article » pp. 1005-1006

Il Bartoli cita la Rosalia nel Jeneval di Mercier, tradotto dalla Caminer fra le parti che la Gavardina recitò con maggior lode, e la dice inarrivabile in quelle in dialetto veneziano. […] Bartoli, che riferisce anche il seguente sonetto di anonimo : Spiegar col labbro in misurati accenti i diletti d’amore, oppur le pene, qual fra le gioje, o tra gl’infausti eventi un tenerello cor prova e sostiene, te veggiam, Margherita, assai contenti, quando saggia affatichi in sulle scene ; e sì n’ alletti, che ciascun pur senti te innalzar fra le bionde Dee Camene.

12. (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo secondo — Capitolo duodecimo »

Sorgevano fra i Lacedemoni dissensioni civili? […] La prima epoca della corruttela cominciò dacché sotto il governo degli Anfizioni s’introdussero in Atene le gare fra i ceteratori, cioè fra i poeti che cantavano le proprie poesie accompagnandosi colla cetra, e le sfide fra i suonatori di diversi strumenti. […] I compositori per distinguersi fra gli altri non seppero rinvenir altra via che la novità e la stranezza. […] «L’empia maga adopera anch’ella una specie di canto nelle misteriose parole che borbotta fra se. […] Il madrigale, che prima era in uso nelle musiche di camera, giace oggidì inoperoso fra le raccolte dei rimatori.

13. (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo primo — Avvertimento al lettore per la presente edizione »

I teorici non si sono occupati che di regole, combinazioni e rapporti fra i suoni; in una parola, della sua parte matematica o dottrinale. Io senza inoltrarmi in così spinose ricerche ho cercato di far conoscere la rettorica e la filosofia dell’arte, quelle parti cioè le più trascurate dai moderni musici, ma le quali io giudico essere le più essenziali fra tutte, poiché c’insegnano l’uso che dee farsi de’ mezzi particolari ad ottenere nella maggior estensione possibile il fin generale.

14. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [A] — article » p. 234

È citato da Maurice Sand fra i principali attori che sostennero in Italia la maschera dell’arlecchino. […] Si annunziava fra l’altre cose che l’Astrodi doveva cantare e ballare.

15. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 125

Abbandonò dopo qualche anno il ruolo di prima attrice per darsi a quello di madre e caratteristica ; e tale fu scritturata da Giorgio Duse, da Gaspare Pieri, da Tommaso Salvini, ammiratissima, in ogni tempo, e nelle parti comiche, fra cui la goldoniana Cate, e nelle tragiche, fra cui l’ alfieriana Clitennestra.

16. (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo secondo — Capitolo nono »

La rettorica è quella che disponendo a sua voglia delle regole e delle parole, e servendosi di esse come di veicoli delle idee, comunica loro quella espressione, che da sé sole non avrebbero fra le mani di un grammatico. […] Gli sforzi fatti adunque per superarli, o per distinguersi dovettero necessariamente portare ciascun’arte alla rispettiva lor perfezione, fra le quali la musica ebbe non mediocre fortuna. […] Celebre parimente si rese Giacomo Antonio Perti bolognese abbastanza noto in Europa e per essere stato uno dei primi maestri nella musica di chiesa, e per aver fatto un grandissimo dono alle scienze armoniche nella persona di Fra Giambattista Martini il più illustre fra suoi discepoli. […] La più interessante, poiché egli è certo, che fra tutte le imitazioni possibili la più gradita al cuor dell’uomo sarà in ogni tempo quella della propria sensibilità e delle proprie affezioni. […] [NdA] «Ragion vuole che si ricordi al lettore un pregio, che suole accompagnare il regno di quei monarchi, a’ quali si dà il titolo di grandi, cioè, che a suoi tempi mirabilmente fiorirono le lettere e i letterati non men fra i cristiani che fra i pagani».

17. (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo terzo — Capitolo decimosesto »

La comparazione fra il canto e il ballo può condursi ancora più avanti. […] E ciò sotto pretesto di esatta rassomiglianza fra l’imitazione e l’imitato. […] E fu probabilmente il desiderio di piacere a questo che sedusse gl’inventori della drammatica, determinandoli fra gli altri errori a troncar i componimenti per mettervi fra atto ed atto intermezzi d’ogni maniera, i quali facevano, a così dire, da ciascun atto una nuova azione. […] Tre fra loro seppero acquistarsi un gran nome anche fra le nazioni oltramarine, e l’oltramontane. […] I marinari sbarcano, adocchiano l’incaute danzatrici, e divisano fra loro di rapirle.

18. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » pp. 355-357

Il vizio fra la dolcezza del riso sferzato ed avvilito, l’orgoglio fiaccato fra la semplicità dello scherzo, la virtù trionfante in mezzo all’ orror tenebroso della calunnia…. ecco il risultamento delle Sceniche Produzioni. […] Fra la più grande illusione della (per così dire) Magica Azione, il valente Poeta ha saputo costantemente condurci alla conoscenza dei più nobili sentimenti, al più moral disinganno, ed al trionfo più bello dell’ umana moderazione.

19. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 347-348

Fra i documenti che concernon la Compagnia del Duca, ov'era Pantalone, ve n’ha uno del 1681, che comprende la nota della paga per ognun de'comici in sessanta ducatoni d’argento, e queste parole aggiunte : l’anno 1682 gli donò Sua Altezza vinti doble per ciascheduno Comico, et erano in dodici sì che l’ordine fu di doble 240 in tutto, e poi l’ Altezza Sua si disfece della Compagnia. […] Fra le carte di Don Alfonso furon rinvenute parecchie cambiali di comici fra cui di Riccoboni, in data del 28 aprile 1677, che riferisco testualmente : Ricevo Io Antonio Rico Bon per puro imprestido dal E.

20. (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo secondo — Capitolo decimoterzo »

Colpa è di loro la niuna rassomiglianza che ravvisa lo spettatore fra la natura che doveva imitarsi, e le belle arti che promettono d’imitarla. […] Quai trilli, quai gorgheggi potranno rendere il placidissimo scorrere, il fuggire, il ripiegarsi, il vivace gorgogliar di quell’onda fra le rive? […] Havvi degli accessori nelle passioni, dei contrasti fra le idee, delle alternative fra i sentimenti, dei silenzi che nulla dicono perché si vorrebbe dir troppo, delle circostanze dove si bramerebbe d’avere cento lingue per palesare con esse la folla e il tumulto delle sensazioni interne onde siamo la vittima. […] Così una tenera madre disperata per la morte del figliuolo, ch’era l’unico oggetto delle sue tenerezze, si sente fra i singhiozzi che le offuscan la voce fra le lagrime che le inondano il sembiante, fra gli amplessi onde si stringe al seno il freddo cadavere, ripiegarsi frequentemente sul suo dolore ritornando ad ogni momento alle medesime imagini, alla medesima espressione e alle doglianze stesse. […] Fra tutti i rami della educazion letteraria non avvi il più trascurato di questo.

21. (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo primo — Capitolo ottavo »

Saranno giudiziose fra le mani d’un Tasso, o d’un Fenelon, ma diverranno stravaganti fra quelle d’un Ariosto o d’un Marini. […] V’erano dei drammi, e fra gli altri quelli di Giulio Strozzi, fiorentino, dove per mezzo di gran caratteri mobili di fuoco si leggevano in aria degli anagrammi, dei bisticci, degli enigmi e delle divise allusive ai personaggi ch’erano presenti. […] Aggiugnerò soltanto che fra i moltissimi componimenti che mi è convenuto leggere per formarmi una giusta idea del gusto di que’ tempi, a fatica ho trovato alcuni pochi che non partecipano quanto gli altri della universal corruzione. […] Gli è vero che visse a que’ tempi Giambattista Doni, scrittore grandissimo, il quale solo varrebbe per tutti, ma la più bella tra le opere sue, e la più acconcia a spargere il buon gusto, cioè il Trattato della musica scenica, rimase fra le tenebre inedita fino a’ nostri giorni. […] [21] La terza e principal cagione fu il dicadimento della poesia, giacché tale è il vincolo che passa fra codeste due facoltà sorelle, che, ove l’una si guasti, è pressoché indispensabile che si corrompa anche l’altra.

22. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « [B] — article » p. 387

Il signor Bettini dacchè è stabilita la Compagnia Reale fa sempre il primo amoroso giovine : e quantunque qualche cosa siasi sempre detto sul suo conto, si è sempre concluso che era il meno cattivo, e fu ed è il più ben pagato di tutti gli amorosi attuali nella Comica Italiana, quindi niuno mi ha mai detto di cangiarlo, bensì io più che altro in obbligo di conoscere i bisogni della mia Compagnia, ho cercato fra gli Accademici, se si poteva trovare uno che con decoro potesse servirgli di supplemento ; nei Commedianti era inutile cercarlo ; non ci è assolutamente : trovai, per mala mia ventura, il sig. […] Fra le parti, in cui fu da’contemporanei proclamato insuperabile, vanno annoverate quelle di Giuseppe Ebreo (il De Marini sosteneva quella di Abramo) e di David nel Saul.

23. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » pp. 547-549

Antonio Stacchini non ebbe, in arte, fama di buon direttore ; piuttosto di buon artista per le grandi parti di primo attore padre, e tiranno, fra le quali primeggiava sempre quella di Aristodemo di V. […] Antonio Stacchini ebbe, fra altri, un figlio, Paolo, stato artista alcun tempo ; e morì a Firenze il 19 marzo 1893. […] Il ' 59 si fece conduttore di una Compagnia che intitolò Alessandro Manzoni, composta di una buona accolta di artisti, fra cui la Raspini, la Chiari, la Bianchi, la Miani, Venturoli, Giardini, Sobrio, Mazzocca.

/ 407