/ 343
9. (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome IX « STORIA CRITICA DE’ TEATRI. Tomo IX. LIBRO IX. Continuazione de’ Teatri Oltramontani del XVIII secolo. — CAPO VIII. Teatri materiali. » pp. 213-236

Vediamo intanto ciò che importino i sei saben di codesto picciolo pedante. […] E qual risalto non avrebbe ciò dato al mio racconto? […] E qual ragione adduce di ciò? […] Chi crederebbe che ciò si allegasse a provare che tali partiti non produssero contese e sconcerti? […] Fu ciò nel sig.

10. (1798) Addizioni alla Storia critica de’ teatri antichi et moderni « PARTE I — TOMO IV. LIBRO V » pp. 67-93

Non compatirmi: ascolta soltanto attentamente ciò che son per rivelarti. […] A ciò il re si alza; tutto resta sospeso; egli parte. […] Che vuol dir ciò, Amlet? […] E che vuol dir ciò, Madre? […] La regina l’assicura che di ciò ella non è capace.

11. (1790) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome VI « LIBRO IX. Teatro Spagnuolo del secolo XVIII — CAPO III. Opera musicale Spagnuola e Italiana e Teatri materiali. » pp. 89-108

Tutto ciò si comprende in due piccioli atti divisi in dodici scene. […] Ma il leggitore su di ciò vegga l’art.  […] Vediamo dunque soltanto ciò che importino i suoi saben. […] E qual ragione adduce di ciò? […] Fu ciò ignoranza o malafede nel sig.

12. (1798) Addizioni alla Storia critica de’ teatri antichi et moderni « PARTE II — TOMO VI. LIBRO IX » pp. 145-160

Senza ciò, come conciliare i talenti di questo letterato colle sentenze insuffistenti che pronunzia? […] Al medesimo Capo pag. 30, lin. 2, dopo le parole, ciò che ne disse il sig. […] Si prosegua ciò che stà impresso nell’opera sino alla pag. 79, e dopo la lin. 22, e le parole, nelle scene ispane, si cangi come quì si scrive. […] Si prosegua sino alle parole della pag. 80, lin. 5 tiranneggia i commedianti nazionali, indi si dica ciò che segue. […] Al medesimo Capo ed articolo, lin. 19 dopo le parole, ad un incendio che gli distrusse, si cangi come quì si scrive ciò che si diceva in fine del medesimo articolo.

13. (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo terzo — Osservazioni »

E ciò per non ismarrirsi in seguito nell’ambiguità e nell’incertezza di mille domande e risposte inconcludenti. […] A provar ciò vuolsi poca serietà e poca dottrina. […] E quando ciò accadde sul teatro greco? […] Con qual logica con qual erudizione ci pruova che tutto ciò altro non sia che un “discorrere in aria”? […] Ei si dispensa dal ragionare, e in ciò mostra la sua prudenza.

14. (1783) Discorso storico-critico da servire di lume alla Storia critica de’ teatri « DISCORSO STORICO-CRITICO. — ARTICOLO VI. Tragici Spagnuoli, secondo il Signor Lampillas, negletti, o censurati a torto dal Signorelli. » pp. 43-68

E’ verissimo; ma sapete quando ciò avviene? […] Vuole ciò dire che l’errore del Cueva non è errore? […] Lampillas non cerca se non diffusi panegirici di tutto ciò che appartiene a’ Drammatografi Spagnuoli, quanto ciò che dice del Signorelli a proposito delle Tragedie di questo buon Poeta. […] Ma forse a ciò si ristringono i difetti dell’Isabella non veduti dal Signor Lampillas? […] Udiste ciò che si è insegnato quasi venti secoli fa?

15. (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome IV « LIBRO III — CAPO III. La Poesia Drammatica ad imitazione della forma ricevuta dagli antichi rinasce in Italia nel secolo XIV. » pp. 125-139

E ciò fra noi venne a produrre nel XIV secolo poesie teatrali latine ad esempio delle antiche, le quali precedettero quelle che nel XV si scrissero in volgare. […] Tutto ciò si finge avvenuto nell’intervallo degli atti, ed è affare di non pochi giorni. […] E come ha egli saputo ciò che è passato fuor di Verona? […] Di ciò non dubiterà punto chi ne legga la narrazione del Villani recata dal lodato Tiraboschi tom.  […] Vedasi anche ciò che ne dice l’abate De Sade dotto Francese che si è occupato con molta diligenza a scrivere quattro tomi di Memorie della Vita del Petrarca.

16. (1788) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome III « LIBRO III — CAPO II. La Poesia Drammatica ad imitazione della forma ricevuta dagli antichi rinasce in Italia nel secolo XIV. » pp. 32-40

E ciò fra noi venne a produrre nel XIV secolo poesie teatrali latine ad esempio delle antiche, le quali precedettero quelle che nel XV si scrissero in volgare. […] Tutto ciò si finge avvenuto nell’intervallo degli atti, ed è affare di non pochi giorni. […] e come ha egli saputo ciò che è passato fuor di Verona? […] Di ciò non dubiterà punto chi ne legga la narrazione del Villani recata dal lodato Storico t.  […] V. anche ciò che ne dice l’Ab.

17. (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome IX « STORIA CRITICA DE’ TEATRI. Tomo IX. LIBRO IX. Continuazione de’ Teatri Oltramontani del XVIII secolo. — CAPO V. Teatro Spagnuolo Tragico. » pp. 56-148

Dopo ciò mostrasi sorpresa da un nuovo doloroso pensiero. […] Ella gli chiede su di ciò consiglio. […] Onde ciò deduca, non appare. […] Non so se ciò dica l’autore come storico o come poeta. […] Ora se tutto ciò è storia non contrastata, perchè il sig.

18. (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VI « LIBRO VI. Storia drammatica del secolo XVII. — CAPO III. Commedie del secolo XVII. » pp. 292-313

Senza ciò i critici boriosi e singolarmente i superficiali viaggiatori privi della fiaccola della storia combatteranno sempre contro di quest’ultime, e sempre crederanno di aver trionfato di tutte. […] A noi par di vederlo; e ci dispiace di non essere stati in ciò prevenuti da verun critico. […] Aggiugni a ciò le devastazioni nelle provincie del regno taglieggiate e saccheggiate da compagnie di banditi, i quali non rare volte tolsero a’ ricchi abborriti i beni e le figliuole. […] Vedasene ciò che disse il Ghirardelli nella Difesa del suo Costantino, ed il Nicodemo nelle Addizioni alla Bibliot. […] Dico ciò perchè alcuni sogliono prendere queste due voci indifferentemente l’una per l’altra.

19. (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome V « LIBRO VII. Teatro Francese ne’ secoli XVII e XVIII — CAPO IV. Teatro Lirico Francese, e suoi progressi per mezzo di Lulli e Quinault. » pp. 59-74

Ma non mi sembra poi vero che tutto il rimanente cada per ciò, bastando a sostenerlo diverse situazioni. […] Il drammatico ciò dee sempre mitigare almeno con un sembra. […] Tutto ciò chiama l’attenzione; ma l’atto III è quasi tutto fantastico e miracoloso, e gli osservatori di buona fede confesseranno che il dialogo dell’Odio con Armida è per lo spettatore ciò che è un sogno per chi è sveglio. […] A ciò si aggiunga che l’Armida è l’opera meno caricata di machine ed apparenze, e pure riuscì pienamente ad onta dell’atto IV. […] Ecco in fatti ciò che narrasi del modo che tenevano Lulli e Quinault nel formare un’ opera23.

20. (1813) Storia critica dei teatri antichi e moderni divisa in dieci tomi (3e éd.). Tome VIII « STORIA CRITICA DE’ TEATRI ANTICHI E MODERNI. TOMO VIII. LIBRO VIII. Teatri d’oltramonti nel secolo XVIII. — CAPO I. Teatro Francese Tragico. » pp. 4-111

V’ha in ciò punto di senso comune? […] Ma è ciò vero? […] Io t’amo (risponde) ciò dee bastarti. […] Con ciò l’autore toglieva tutto l’effetto tragico alla lagrimevole istoria. […] E ciò appunto avviene nella tragedia di Arnault.

21. (1783) Discorso storico-critico da servire di lume alla Storia critica de’ teatri « DISCORSO STORICO-CRITICO. — ARTICOLO V. Sulle due Sofonisbe Italiane, e su due Traduzioni dal Greco di Fernan Perez de Oliva. » pp. 26-42

Tutto ciò non dà a questa favola la giusta denominazione di Tragedia? […] In quale edizione del Giraldi avete ciò letto? […] Vediamo ora ciò che dice l’Apologista sul merito di questa Tragedia. […] Quando anche ciò fosse, che perderebbe la scena da me lodata? […] Costa ciò, o non costa?

22. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — article » p. 597

Egli mi ha detto di havere scritto a lei ciò che le occorre, ed ella potrà intendersene seco, perch'esso è quel che ha in mano tutto questo negotio. Anche di un Torquato Toschi l’Archivio di Stato conserva una lettera, nella quale egli appare direttor di attori accademici, e chiede la protezione di qualche Principe, « acciò possano questi giovini operare con maggior vigore, et esimersi da ciò che potesse di sinistro apportarle qualche emolo invidioso come altre volte ben notto è all’altezza Vostra Ser.

23. (1788) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome III « LIBRO III — CAPO PRIMO. Ritorno delle rappresentazioni teatrali dopo nate le lingue moderne. » pp. 2-31

Ma ciò lasciando, la Compagnia del Gonfalone istituita nel XIII secolo per rappresentare i misteri, ne’ tempi più a noi vicini ciò fece con parole a tenore del suo istituto. […] Verisimilmente ciò che continuò a farsi nel XV e XVI, praticossi nel XIV, e venne dal XIII quando surse la Compagnia. […] Con tutto ciò debbono entrare nella storia drammatica come primi saggi che ricondussero a poco a poco in Europa la poesia scenica. […] Bettinelli, se questo scrittore ha ciò affermato dell’Italia. […] Da tutto ciò che si è ragionato in questa nota, può comprendere il Sig.

24. (1897) I comici italiani : biografia, bibliografia, iconografia « I comici italiani — (Corriere di Napoli, 19 febbraio 1899). » pp. 270-274

Entrata nell’Accademia Filodrammatica di Torino il '57, e cacciata per mancanza di disposizioni per l’ arte, e ciò per opera del famigerato Garberoglio. […] In arte, niente mi sembra più meraviglioso e più bello di ciò che pare scaturisca dalla natura stessa d’ un artista come un’ acqua limpida e fresca da una roccia vergine. E la recitazione di Giacinta Pezzana, con tutte le armonie di quella voce dolcissima, con tutta l’eccellenza dei suoi effetti immediati, con tutte le profondità del sentimento che sa destare, con tutte le sue gradazioni di comicità e di drammaticità, con tutto ciò che in altri artisti della scena può essere il risultato di magistero magnifico, ha avuto sempre, per me, quel carattere di vera sincerità e di congenita bellezza che esclude ogni supposizione di sforzo, di ricerche, di lavorio cerebrale e di attività volitiva. […] Di mente aperta, d’ indole sdegnosa, ribellante a tutto ciò ch'è impunemente e coscientemente iniquo, fu attratta un tempo dalla politica, che, in lei, soverchiò quasi l’arte.

25. (1789) Storia critica de’ teatri antichi e moderni (2e éd.). Tome V « LIBRO VII. Teatro Francese ne’ secoli XVII e XVIII — CAPO V. Tragedia Francese nel secolo XVIII. » pp. 75-133

Riprende altresì di sconvenevolezza ciò che dice la Reina nella scena quarta dell’atto primo, cioè che all’arrivo di Don Pietro in corte i di lui occhi distratti altro non vi cercavano che Inès; sembrandogli ciò poco verisimile in un marito possessore da più anni dell’oggetto amato. […] V’ha in ciò punto di senso comune? […] Ma è ciò vero? […] Fu ciò un’ ombra che si mischiò al lustro del trionfo; ma i Francesi non videro che il trionfo”. […] Vedasi ciò che l’Avogadro scrisse al Senato Veneziano secondo il Bembo.

26. (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo primo — Capitolo sesto »

Se gli andava amale qualche intrapresa, non dovea incolparsi per ciò la propria imprudenza o poca destrezza, ma bensì il maligno talento di quello invisibile spirito, che perseguitavalo occultamente. […] Che le cose accaggiano secondo l’ordinario tenore, ciò non desta la maraviglia, ma il sentire avvenimenti stravaganti e impensati, il vedere una folla d’Iddi, i quali sospendono il corso regolare della natura, e intorno a cui non osiamo pensare se non se pieni di quel terrore sublime che ispira la divinità, ciò sorprende gli animi consapevoli a se medesimi della propria debolezza, ne risveglia la curiosità e ne riempie d’un certo sensibile affetto misto d’ammirazione, di riverenza e di timidezza. […] E ciò non solo colle parole e col tatto, ma con misteriosi caratteri ancora, i quali aveano virtù d’allontanare ogni guai da chi li portava seco: onde trassero origine i talismani, gli amuleti, e tai cose. […] Non trovando nella terra un paese dove ciò si rendesse probabile, trasferirono la scena al cielo, all’inferno, e a’ tempi favolosi. […] Ma da ciò che ne è provenuto?

27. (1783) Discorso storico-critico da servire di lume alla Storia critica de’ teatri « DISCORSO STORICO-CRITICO. — ARTICOLO VII. Su i principali Requisiti per giudicar dritto de’ Componimenti Scenici, Mente rischiarata, e Cuore sensibile. » pp. 69-85

Ma ciò chiama il Signor Lampillas aver cuore? […] E in qual nuovo Aristotile ha ciò appreso? […] Oltre a ciò i Pastori del Tasso mettonsi forse a scherzare buffonescamente per rallegrare Erminia? […] Senza ciò come non avrebbe scorto il patetico di Euripide in quelle cose, che io scelsi di esse Tragedie? […] E forse il Signor Lampillas non rimarrà pago di ciò, che scrisse nella p.

28. (1785) Le rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente « Tomo primo — Capitolo settimo »

La superba Francia, la quale vorrebbe pur ora far fronte e resistere alla dominatrice magia delle modulazioni italiane, fu allora la prima a chiamare a se il dramma musicale, e ciò nel 1645. […] Imperocché sdegnato di ciò il Cambert, musico francese che pretendeva al medesimo onore, lasciò il proprio paese e si ritirò a Londra, dove le feste musicali erano in uso come per tutto altrove da lungo tempo. […] Salì non molto dopo la musica in sul teatro, dove il primo di tutti la condusse Lope de Rueda, che fu tra gli Spagnuoli ciò ch’era Tespi fra i Greci. […] Ma ciò che ha la moscovitica di particolare, si è che la poesia veniva esclusa dai loro componimenti musicali, perocché i russi non cantavano se non la prosa. […] Da ciò si vede che il canto costituiva la principal parte della musica russa e che gli strumenti non servivano ad altro che a sostenere la voce.

/ 343